Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 43, dal 1° al 7 dicembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 43 2 PRECARI L'emendamento del Ministero della Sa- lute del Lavoro e delle Politiche Sociali ha superato la "prova Brunetta". L'Uffi- cio legislativo della Presidenza del Con- siglio dei Ministri ha dato parere favore- vole al rinnovo dei contratti dei dirigenti veterinari del Settore Salute. Si attende l'emendamento in Senato. Prosegue lo stato di agitazione con l’adesione di ul- teriori uffici ministeriali. ECM La Commissione Nazionale per la For- mazione Continua ha stabilito che il Programma nazionale sperimentale ECM di accreditamento degli eventi e PFA prosegue fino al mese di giugno 2009. La comunicazione è stata tra- smessa i 1 dicembre a tutti i provider. CUCCIOLI La Farnesina si occuperà insieme al Settore Salute del Ministero del Welfare del traffico di cuccioli dai Paesi dall’Est. Il Ministero degli Esteri è stato sensibi- lizzato al problema dal Sottosegretario Francesca Martini. Al tavolo, con la LAV, parteciperà la SISCA. FISE Andrea Paul Gross è il nuovo presiden- te della Federazione Italiana Sport E- questri. Il successore di Cesare Croce ha dichiarato: “il successo della nostra squadra di governo, completamente rinnovata, è la piena testimonianza del- la volontà di voltare pagina dell’intero settore”. UNIRE Il Senatore Antonio Tomassini, presi- dente dell’Associazione Amici del Ca- vallo, ha annunciato che presenterà un disegno di legge per riformare l’Unire, “aggiornando alcune regole”. Il Ddl sarà presentato insieme al senatore Vicenzo Fasano. CIRCHI È dell'On. Giammanco la proposta di legge "Norme per la graduale dismis- sione dell'uso di animali da parte dei circhi e per il sostegno dello spettacolo circense". Sottoscritta anche dall'On. Gianni Mancuso, stabilisce che i contri- buti pubblici verranno elargiti solo ai cir- chi e agli spettacoli viaggianti che atte- steranno di non fare impiego di animali. "Quanto attestato nelle documentazio- ne è sottoposto a verifica tramite ispe- zione da parte dei competenti servizi veterinari". www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line QUOTIVADIS, QUOTIDIANO ONLINE DI INFORMAZIONE MEDICO-SCIEN- TIFICA DI UNIVADIS, HA REALIZZATO UN SONDAGGIO FRA I MEDICI per sapere quale fosse la loro situazione rispetto ai crediti ECM. Ne è emerso un pano- rama poco confortante. Nei 12 mesi il 25% dei medici non riesce ad ottenere i cre- diti ECM previsti dalla normativa. Sarà perché circa la metà dei camici bianchi non ha mai sperimentato corsi di formazione e aggiornamento a distanza, ma alla do- manda su quanti mesi si impiegano per ottenere i crediti ECM obbligatori, il 25% dei medici ha risposto: "solitamente non riesco a raggiungere i crediti necessari". Dal- l'indagine è emerso che a ottenere il numero di crediti ECM stabiliti è il 69% dei me- dici. Solo il 5% dei professionisti li raggiunge entro sei mesi. Qualche problema, mal- grado anni di sperimentazione prima e la successiva riforma del programma di Edu- cazione continua in medicina, sembra quindi esserci. Tanto più se si considera che una piccola ma significativa percentuale, l'1% dei medici, confessa di non parteci- pare a programmi di formazione e aggiornamento obbligatori. Non esiste un'indagi- ne simile per la veterinaria anche perché essendo esclusi dall'obbligo i liberi profes- sionisti, la stragrande maggioranza degli iscritti agli Ordini, è chiaro che i dati raccol- ti non avrebbero significato. Inoltre il nostro settore è messo molto peggio di quello medico. Infatti mentre il 50% dei medici utilizza la Fad per il proprio aggiornamento, con grandi vantaggi economici e di tempo, questo per i veterinari è impossibile per- ché il sistema di aggiornamento a distanza per il nostro settore non è mai stato rico- nosciuto e quindi, a parte alcune nostre iniziative sperimentali e gratuite, è ancora tutto fermo. Siamo sempre figli di un Dio minore. ECM: MEDICI E VETERINARI A PAGINA 3 UNIVERSITÀ LA FACOLTÀ DI TAGLIARE A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 11 A PAGINA 15 ORMONI, MODIFICATA LA DIRETTIVA 92/22/CE MVS L’EUROPA ACCREDITA LA SICILIA INTRAMOENIA UNA QUESTIONE DI SOLDI CASO CLINICO BULLDOG INGLESE NARCO INTERNET BREVI NELLA GIUNTA DI CONFPROFESSIONI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Il Consiglio Generale di Conf- professioni ha confermato per acclamazione il Presiden- te Gaetano Stella che resterà al- la guida della Confederazione per i prossimi quattro anni affiancato dal Vice Presidente Ezio Maria Reggia- ni. "E' ora prioritario- dichiara Stel- la- sviluppare sempre di più politi- che finalizzate a difendere e valo- rizzare il fondamentale ruo- lo dei liberi professionisti, ancor più in questo mo- mento di crisi del paese". Il Consiglio Generale ha e- letto anche la Giunta Ese- cutiva, dove hanno fatto il loro ingresso il Presidente Senior ANMVI Carlo Scotti e Roberto Callioni, Presi- dente di ANDI. Nella Giunta esecu- tiva porteranno la rappresentanza dell'Area Sanità e Salute di Conf- professioni, che riunisce medici ve- terinari, medici di famiglia, dentisti e psicologi. Sono stati confermati in Giunta E- secutiva l´Arch. Roberto Tretti per l´Area Ambiente e Territorio, il Rag. Leonardo Pascazio per l´Area Eco- nomia e Lavoro, l´Avv. Ennio Bucci per l´Area Diritto e Giustizia e il Te- soriere Marco Natali. Presidente del Collegio dei Revisori è stato confermato il Rag. Massimo Lusu- riello, affiancato dai nuovi compo- la PR OFESSI O NE VETERINARIA Vetpedia: la nostra enciclopedia EV progetta un' enciclopedia veterinaria online ) . , www.vetjob.it VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.vetexchange.it VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie nenti del Collegio Michele Di Bar- tolomeo e il Notaio, Gennaro Fior- diliso. "Confprofessioni è diventata un soggetto determinante per le politiche a favore dei professionisti- dichiara Carlo Scotti- ed è per me una grande soddisfazione entrare a far parte di una Confederazione che ha concorso a modificare l'at- teggiamento della politica verso le libere professioni intellet- tuali. Basti pensare all'abo- lizione di alcuni provvedi- menti fiscali iniqui e vessa- tori. Come ANMVI siamo sostenitori della prima ora di questa organizzazione - continua Scotti- e come A- rea Sanitaria ci siamo sem- pre battuti per il riconosci- mento delle peculiarità dei profes- sionisti sanitari. Non a caso, Conf- professioni è capace di parlare alla Politica forte di una compatezza di 16 sigle professionali, ma nel con- tempo di elaborare al proprio inter- no progettualità specifiche setto- riali". Confprofessioni ha una pro- pria articolazione territoriale che vede rappresentanti veterinari de- signati dall'ANMVI nelle delegazio- ni regionali della Confederazione. Di recente, oltre alla sede romana di Viale Pasteur, Confprofessioni conta su una sede stabile a Bruxel- les. Non fare investimenti a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo V E T P E D I A

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 43, dal 1° al 7 dicembre 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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PRECARIL'emendamento del Ministero della Sa-lute del Lavoro e delle Politiche Socialiha superato la "prova Brunetta". L'Uffi-cio legislativo della Presidenza del Con-siglio dei Ministri ha dato parere favore-vole al rinnovo dei contratti dei dirigentiveterinari del Settore Salute. Si attendel'emendamento in Senato. Prosegue lostato di agitazione con l’adesione di ul-teriori uffici ministeriali.

ECMLa Commissione Nazionale per la For-mazione Continua ha stabilito che ilProgramma nazionale sperimentaleECM di accreditamento degli eventi ePFA prosegue fino al mese di giugno2009. La comunicazione è stata tra-smessa i 1 dicembre a tutti i provider.

CUCCIOLILa Farnesina si occuperà insieme alSettore Salute del Ministero del Welfaredel traffico di cuccioli dai Paesi dall’Est.Il Ministero degli Esteri è stato sensibi-lizzato al problema dal SottosegretarioFrancesca Martini. Al tavolo, con la LAV,parteciperà la SISCA.

FISEAndrea Paul Gross è il nuovo presiden-te della Federazione Italiana Sport E-questri. Il successore di Cesare Croceha dichiarato: “il successo della nostrasquadra di governo, completamenterinnovata, è la piena testimonianza del-la volontà di voltare pagina dell’interosettore”.

UNIREIl Senatore Antonio Tomassini, presi-dente dell’Associazione Amici del Ca-vallo, ha annunciato che presenterà undisegno di legge per riformare l’Unire,“aggiornando alcune regole”. Il Ddl saràpresentato insieme al senatore VicenzoFasano.

CIRCHIÈ dell'On. Giammanco la proposta dilegge "Norme per la graduale dismis-sione dell'uso di animali da parte deicirchi e per il sostegno dello spettacolocircense". Sottoscritta anche dall'On.Gianni Mancuso, stabilisce che i contri-buti pubblici verranno elargiti solo ai cir-chi e agli spettacoli viaggianti che atte-steranno di non fare impiego di animali."Quanto attestato nelle documentazio-ne è sottoposto a verifica tramite ispe-zione da parte dei competenti serviziveterinari".

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QUOTIVADIS, QUOTIDIANO ONLINE DI INFORMAZIONE MEDICO-SCIEN-TIFICA DI UNIVADIS, HA REALIZZATO UN SONDAGGIO FRA I MEDICI persapere quale fosse la loro situazione rispetto ai crediti ECM. Ne è emerso un pano-rama poco confortante. Nei 12 mesi il 25% dei medici non riesce ad ottenere i cre-diti ECM previsti dalla normativa. Sarà perché circa la metà dei camici bianchi nonha mai sperimentato corsi di formazione e aggiornamento a distanza, ma alla do-manda su quanti mesi si impiegano per ottenere i crediti ECM obbligatori, il 25% deimedici ha risposto: "solitamente non riesco a raggiungere i crediti necessari". Dal-l'indagine è emerso che a ottenere il numero di crediti ECM stabiliti è il 69% dei me-dici. Solo il 5% dei professionisti li raggiunge entro sei mesi. Qualche problema, mal-grado anni di sperimentazione prima e la successiva riforma del programma di Edu-cazione continua in medicina, sembra quindi esserci. Tanto più se si considera cheuna piccola ma significativa percentuale, l'1% dei medici, confessa di non parteci-pare a programmi di formazione e aggiornamento obbligatori. Non esiste un'indagi-ne simile per la veterinaria anche perché essendo esclusi dall'obbligo i liberi profes-sionisti, la stragrande maggioranza degli iscritti agli Ordini, è chiaro che i dati raccol-ti non avrebbero significato. Inoltre il nostro settore è messo molto peggio di quellomedico. Infatti mentre il 50% dei medici utilizza la Fad per il proprio aggiornamento,con grandi vantaggi economici e di tempo, questo per i veterinari è impossibile per-ché il sistema di aggiornamento a distanza per il nostro settore non è mai stato rico-nosciuto e quindi, a parte alcune nostre iniziative sperimentali e gratuite, è ancoratutto fermo. Siamo sempre figli di un Dio minore.

ECM: MEDICI E VETERINARI

A PAGINA 3

UNIVERSITÀLA FACOLTÀ DI TAGLIARE

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 11 A PAGINA 15

ORMONI,MODIFICATA LA

DIRETTIVA 92/22/CE

MVS L’EUROPA ACCREDITA

LA SICILIA

INTRAMOENIAUNA QUESTIONE

DI SOLDI

CASO CLINICOBULLDOG INGLESE

NARCO

INTERNET

BREVI NELLA GIUNTA DI CONFPROFESSIONI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il Consiglio Generale di Conf-professioni ha confermatoper acclamazione il Presiden-te Gaetano Stella che resterà al-la guida della Confederazione per iprossimi quattro anni affiancato dalVice Presidente Ezio Maria Reggia-ni. "E' ora prioritario- dichiara Stel-la- sviluppare sempre di più politi-che finalizzate a difendere e valo-rizzare il fondamentale ruo-lo dei liberi professionisti,ancor più in questo mo-mento di crisi del paese".Il Consiglio Generale ha e-letto anche la Giunta Ese-cutiva, dove hanno fatto illoro ingresso il PresidenteSenior ANMVI Carlo Scottie Roberto Callioni, Presi-dente di ANDI. Nella Giunta esecu-tiva porteranno la rappresentanzadell'Area Sanità e Salute di Conf-professioni, che riunisce medici ve-terinari, medici di famiglia, dentistie psicologi. Sono stati confermati in Giunta E-secutiva l´Arch. Roberto Tretti perl´Area Ambiente e Territorio, il Rag.Leonardo Pascazio per l´Area Eco-nomia e Lavoro, l´Avv. Ennio Bucciper l´Area Diritto e Giustizia e il Te-soriere Marco Natali. Presidentedel Collegio dei Revisori è statoconfermato il Rag. Massimo Lusu-riello, affiancato dai nuovi compo-

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Vetpedia:la nostraenciclopediaEV progetta un'enciclopediaveterinaria online

).,

www.vetjob.it

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

).,

www.vetexchange.it

VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

attrezzature professionaliveterinarie

nenti del Collegio Michele Di Bar-tolomeo e il Notaio, Gennaro Fior-diliso. "Confprofessioni è diventataun soggetto determinante per lepolitiche a favore dei professionisti-dichiara Carlo Scotti- ed è per meuna grande soddisfazione entrarea far parte di una Confederazioneche ha concorso a modificare l'at-teggiamento della politica verso le

libere professioni intellet-tuali. Basti pensare all'abo-lizione di alcuni provvedi-menti fiscali iniqui e vessa-tori. Come ANMVI siamosostenitori della prima oradi questa organizzazione -continua Scotti- e come A-rea Sanitaria ci siamo sem-pre battuti per il riconosci-

mento delle peculiarità dei profes-sionisti sanitari. Non a caso, Conf-professioni è capace di parlare allaPolitica forte di una compatezza di16 sigle professionali, ma nel con-tempo di elaborare al proprio inter-no progettualità specifiche setto-riali". Confprofessioni ha una pro-pria articolazione territoriale chevede rappresentanti veterinari de-signati dall'ANMVI nelle delegazio-ni regionali della Confederazione.Di recente, oltre alla sede romanadi Viale Pasteur, Confprofessioniconta su una sede stabile a Bruxel-les. ■

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VETPEDIA

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di ANTONIO MANFREDI

Wikipedia la cono-scete tutti, di sicu-ro, se non altroperché ogni voltache si fa una ricer-ca in Internet, be-

ne o male, salta sempre fuori. Penso ancheche la maggior parte di voi abbia avuto mododi utilizzare questa incredibile enciclopediaonline realizzata nei suoi milioni di voci da mi-gliaia e migliaia di autori che con il loro conti-nuo contributo la sviluppano e la rendonosempre aggiornata. Uno strumento di infor-mazione unico, un'enciclopedia che per lasua capacità di autoaggiornamento non ha u-guali. Al suo confronto ogni altra enciclopediarischia di sembrare subito vecchia e supera-ta. Sono anni che cerchiamo di capire se puòvalere la pena fare una cosa simile per il set-tore veterinario, per capirci, una Vetpedia.Ogni volta, che abbiamo affrontato il tema citrovavamo di fronte a tre dubbi che ci mette-vano in crisi.

I COSTISviluppare un progetto come questo, anchesolo per la realizzazione del programma ge-stionale, è veramente un grosso investimentoe senza un partner, intendiamo un'aziendadel settore, che creda fortemente in questa i-niziativa non saremmo in grado di sviluppareuna Vetpedia che per temi, argomenti, facilitàoperative e gestionali, possa diventare unreale strumento informativo completo e direale qualità. Si deve quindi trovare un part-ner, o più di uno, disposto a fare uno sforzo

non da poco per far partire questo bellissimoprogetto. Con l'aria che tira in questo mo-mento nel settore, non crediamo che sia mol-to facile, anche se siamo convinti che l'azien-da potrebbe avere un ritorno enorme essen-do uno strumento che verrebbe utilizzato datutti i veterinari ed anche dalle migliaia di stu-denti. Noi siamo sempre più convinti che il fu-turo dell'informazione e della stessa formazio-ne, intesa come aggiornamento, passeràsempre di più attraverso Internet. L'investi-mento non tiene conto, ovviamente, del con-tributo per la realizzazione dei contenuti e delloro aggiornamento che dovrebbe arrivare damigliaia di veterinari, per le proprie competen-ze e conoscenze, a titolo gratuito, come è og-gi Wikipedia.

GLI AUTORIAbbiamo già detto che gli autori dovrebberoessere le migliaia di veterinari che sulla basedelle loro specifiche competenze, conoscen-ze acquisite o esperienze professionali, po-tranno dare un valido contributo allo sviluppodel progetto. Sappiamo che sono tanti i vete-rinari che sarebbero in grado di sostenere l'i-niziativa facendola crescere sempre di più,con nuove voci, approfondimenti, correzioni,aggiornamenti, ecc. Sono in grado i veterinariitaliani di sviluppare un simile progetto anchein termini qualitativi? Non abbiamo dubbi. Laveterinaria italiana ormai da anni non ha pro-blemi a confrontarsi con quella internazionalealla quale non ha più nulla da invidiare in ter-mini scientifici. Se è ancora spesso in arretra-

to rispetto ad altri paesi europei o americani,lo è su altri piani: la gestione della struttura, ilPractice Menagement, le buone pratiche ve-terinarie, certificazioni di qualità, ecc. Situa-zione dovuta soprattutto ad una forte fram-mentazione del mercato, alla mancanza dicorsi specifici nel piano universitario di studi,ad una scarsa propensione "imprenditoriale"dei vetererinari italiani, a normative spessocomplesse, ecc. A parte questo, quindi, sia-mo convinti che i veterinari possano fare unlavoro di ottima qualità.

I CONTROLLIIl sistema deve essere riservato ai Medici Ve-terinari, su questo nessun dubbio, ma essen-do un'enciclopedia principalmente scientificaè importante che ci sia un "controllo" di qua-lità. Il dubbio maggiore che si è sempre avutosu Wikipedia, anche il nostro, era che un si-stema come questo, del tutto autogestito,non fosse in grado di garantire un accettabilelivello qualitativo delle informazioni riportate,soprattutto quando queste entrano in ambititecnici o scientifici. La recente indagine di ungruppo di esperti inglesi che confrontando100 voci della più referenziata enciclopedia,quella Britannica, con le stesse di Wikipedia,ha concluso testimoniando di aver trovato piùerrori nella prima, ci ha, in effetti, fatto ripen-sare al nostro pregiudizio. Evidentemente lapossibilità di partecipazione da parte di mi-gliaia di autori che leggono e rileggono neltempo tutte le voci intervenendo continua-mente con correzioni ed aggioranamenti, nefa certamente uno strumento autoreferenzialema anche estremamente garantito. La nostraidea sarebbe comunque, soprattutto in casidi interventi dissonanti, se non contrapposti,di poter contare sul contributo di specialisti.Una cosa deve essere certa. Il progetto saràper veterinari e fatto da veterinari. In nessunmodo potranno esserci nel testo redazionaleinterventi promozionali di aziende o di prodotti.La presenza di aziende a sostegno del proget-to, che ci auspichiamo perché senza questanon saremmo in grado di partire, sarà sempreevidente ed esplicita in forme chiaramentepubblicitarie al di fuori dei testi. Ci sembra logi-co che questo debba essere un principio fon-damentale da rispettare sempre a garanziadella qualità delle informazioni e per non toglie-re significato a tutto il progetto che altrimentipotrebbe lasciare nel lettore dubbi o incertezzeche devono essere da subito eliminati.In conclusione, detto tutto questo, siamopronti a partire con questa iniziativa che do-vrebbe vedere coinvolte l'ANMVI, tutte le so-cietà scientifiche, tutti gli strumenti di informa-zione che già abbiamo a disposizione, ma so-prattutto tutti i veterinari che vorrano interve-nire con i loro contributi riportando a tutti i col-leghi le proprie conoscenze ed esperienze.Ci rendiamo conto che abbiamo di fronteun'impresa non da poco, ma può essere unasfida molto stimolante per noi e per tutta laveterinaria italiana. D'altra parte siamo abba-stanza abituati ad affrontare progetti chesembrano essere una follia. Pensiamo ad@nmviOggi (quotidiano online con più di 7000diversi lettori alla settimana), Vetjournal (sem-pre online, tre volte alla settimana con 5000lettori), Professione Veterinaria (settimanalecon numeri che superano le 17mila copie),strumenti di informazione che tutte le asso-ciazioni veterinarie di altri paesi ci invidiano eche sono viste come esempio e riferimentoda tutte le categorie professionali per i loroprogetti di informazione.Con questo breve articolo, oltre al desideriodi informare tutti di questo nostro progetto,speriamo anche di stimolare molti lettori ad e-sprimere pensieri, ragionamenti e riflessioni.Potrebbero esserci molto utili. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Iniziative editoriali Anmvi Informa 3

Vetpedia: l’enciclopediaveterinaria onlineUn progetto di EV che coinvolge tutto il mondo veterinario

VETPEDIA

SSi ricorda a tutti i soci SCIVAC, SIVE,SIVAR o SIVAE che è a lorodisposizione gratuitamente il CAB

ABSTRACTS VET DATABASE, accessibiledirettamente dal portale di EGO.Il CAB ABSTRACTS VET DATABASE èattualmente la più grande banca dati dimedicina veterinaria al mondo, fondata nel1901. Indicizza oltre 1.000.000 di abstractsda più di 3.000 riviste scientifiche (tuttequelle di medicina veterinaria enumerosissime di discipline biomedichecorrelate) e oltre 75.000 atti congressuali.VetMed Resource contiene il VeterinaryScience Database, un sottoinsieme delCAB Abstracts Database, il databasebibliografico più grande al mondo nelsettore della medicina veterinaria.Circa il 90% dei records contiene unabstract e il database è statomigliorato con link automatici dalrecord al fulltext dell’articolooriginale.Per accedere al servizio è sufficienteentrare nella propria pagina di ego alsito http://ego.evsrl.it tramite le username e password stampate su tuttele ricevute di iscrizioni associative oversamento di caparre rilasciate da EV.Il servizio è disponibile solo per i Sociin regola con l’iscrizione a una delleSocietà SCIVAC, SIVE, SIVAR o SIVAE.

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Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

Il Ministero dell’Università ha pub-blicato le Linee guida del governoper l’università. La versione finaledel documento sul quale si baseràla riforma del sistema universitarionazionale è stata pubblicata a fine

novembre sul portale del Ministero dell’Uni-versità. La razionalizzazione dei corsi di laureaè considerata “azione prioritaria”. Le università,è scritto, “procedano ad una netta riduzioneda subito, anche prima che siano emanati i ne-cessari provvedimenti ministeriali”. Queste li-nee guida saranno tradotte in disegni di legge.

RAZIONALIZZARESi legge nelle Linee guida: “Razionalizzare icorsi di studio, proliferati in modo abnorme an-che in assenza di credibili motivazioni scientifi-che. In otto anni si è passati da circa 2.500corsi di laurea e di diploma ad oltre 5.500 corsidi primo e secondo livello, spesso ulteriormen-te divisi in curricula”. Nella stesura ufficiale e definitiva del documen-to, il Governo afferma che il “diritto allo studionon si realizza con la moltiplicazione di micro-sedi sotto casa” e che in proposito si rende“necessaria una stretta collaborazione con gliEnti locali e altri soggetti istituzionali, quali adesempio le Fondazioni bancarie, per concen-

trare gli sforzi su un nuovo modello di accessoalla formazione universitaria”.

UNA RIDUZIONE DEL 20%Da un incontro tra il ministro dell’Istruzione Ma-riastella Gelmini con il Consiglio universitarionazionale, è emerso che il numero dei corsi dilaurea subirà una riduzione di circa il 20%. Èquanto è emerso martedì per esporre le lineeguida sull’Università presentate dal governo. Il ministro e il Cun, si legge in una nota del mini-stero, “hanno discusso a lungo su come riorga-nizzare i corsi di laurea in maniera più efficace eper rispondere alle richieste del mondo del lavo-ro”. In Italia, ha affermato all’agenzia Dire il presi-dente del Consiglio universitario nazionale, An-drea Lenzi, “esistono più di 5.000 corsi di lau-rea, quasi il doppio rispetto al 1999, anno in cuisiamo passati da un sistema universitario mo-nociclo a un sistema a ciclo spezzato (il 3+2 con3 anni di base e 2 di specializzazione). Proprioquesta scelta ha portato ad un fisiologico rad-doppio dei corsi di laurea”. Tra questi, prosegueLenzi, “molti restano corsi strategici, ma moltivanno rimodulati o addirittura cancellati. Ad e-sempio non può non esserci in una università uncorso di ingegneria, piuttosto che di economiao di giurisprudenza che sono solitamente moltoseguiti. Esistono però dei corsi di laurea molto

piccoli per numero di studenti. Alcuni di questisono necessari perché molto specifici, e anchese contano pochi iscritti sono fondamentali pro-prio per la loro specificità”. Poi, ha proseguitoLenzi, “ci sono i corsi inutili che possiamo taglia-re, con pochi studenti, ma soprattutto con unobiettivo formativo e uno sbocco professionaleincerto. Su questi ultimi ha concluso il presiden-te- si sta concentrando il lavoro del Cun, chenell’ottica della lotta agli sprechi all’università in-gaggiata dal ministro Gelmini, ha intenzione diincidere proprio su questi corsi di laurea. Abbia-mo calcolato che, grazie a questa razionalizza-zione, il numero dei corsi subirà una riduzione dicirca il 20%”.

RAMI SECCHIAlla richiesta di un incontro inviata a Viale Tra-stevere, l’ANMVI ha unito alcune considerazio-ni sulla situazione universitaria veterinaria e al-cune proposte. L’ANMVI non condivide una ri-duzione dei fondi di tipo “punitivo”, con tagli in-discriminati. Occorre intervenire dove sono e-videnti gli sprechi e la mancanza di qualità, ta-gliando “i rami secchi”. L’ANMVI ricorda al Mi-nistro che, diversamente da altri Paesi europei,“in Italia abbiamo 14 Facoltà di Medicina Vete-rinaria che laureano ogni anno più di mille nuo-vi veterinari che per la situazione del mercato

non troveranno, per la maggior parte, un’ oc-cupazione professionale. Quali sono i rami secchi da tagliare? “Alcunefacoltà - scrive l’ANMVI- sono di ottimo livelloaltre no. A Catanzaro continua a sopravvivereun Corso di Laurea in Medicina Veterinaria no-nostante non abbia strutture e docenti. MolteFacoltà hanno attivato Lauree triennali che nonriconoscono alcuna qualifica professionale enon hanno alcun sbocco di lavoro”. All’incontro richiesto, l’ANMVI propone al Mini-stro Gelmini di discutere anche dell’abolizionedel valore legale della laurea: “Se la Laurea con-seguita a Catanzaro potrà valere come quellarilasciata da Facoltà che hanno il riconoscimen-to europeo EAEVE, riteniamo probabilmentegiusto togliere il valore legale alla Laurea”.

IL VALORE LEGALE Il Governo ritiene “indispensabile” affrontare iltema del valore legale del titolo di studio. Sitratta infatti, è scritto nelle Linee Guida, “ di unistituto le cui ragion d’essere, oggi, sembranoad alcuni superate da una realtà in cui contasoprattutto poter fornire agli studenti, alle fami-glie, ai datori di lavoro, dati certi sulla qualitàdei corsi e delle strutture. La prospettiva, l’ac-creditamento, deve quindi farsi carico di garan-tire il valore sostanziale dei titoli rilasciati dagliatenei, superando una concezione formalisticache è anche causa non ultima di alcune dege-nerazioni del sistema”.

MODIFICARE L’ACCESSOIl documento ministeriale individua le priorità diintervento immediato e fra queste figurano: a-nalizzare e valutare le sedi decentrate degli a-tenei, oggi troppo numerose e non sempreprovviste dei necessari requisiti strutturali equalitativi e verificare contestualmente la lorosostenibilità finanziaria; modificare le procedu-re di accesso ai corsi a numero programmatoper renderle più affidabili ed omogenee aglistandard internazionali; avviare, in linea con gliimpegni assunti in sede europea, le proceduredi accreditamento dei corsi e delle sedi sullabase della qualità e della sostenibilità; rafforza-re la laurea magistrale che non deve esserecomplemento quasi obbligato alla triennale,ma percorso formativo specialistico da intra-prendere anche in fasi diverse della crescitaprofessionale ed umana. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 20084 Attualità Riforme

La facoltà di tagliareAlmeno il 20% dei corsi di laurea sono di troppo. Il Ministro Gelmini avverte:gli Atenei taglino corsi e sedi inutili o lo farà il Ministero

1. Incentivare l’adozione della contabilitàeconomico-patrimoniale. Questa è in-fatti uno strumento conoscitivo essen-ziale per gli atenei, i loro interlocutori e-sterni e il Ministero e consente l’indivi-duazione di costi standard correlati alraggiungimento di precisi parametriqualitativi;

2. Ridurre gradualmente l’incidenza dellaspesa per il personale al fine di liberarele risorse necessarie per le missionifondamentali delle università;

3. Rendere più restrittivo il vincolo da in-debitamento;

4. non consentire la messa a bando dinuovi posti agli atenei che hanno supe-rato il limite di legge nel rapporto tra as-segni fissi e FFO;

5. Aggiornare l’attuale modello di finan-ziamento per assegnare un peso mag-giore alla qualità della didattica e dellaricerca, accertate con la valutazione;

6. Imporre agli atenei con bilanci in defi-cit, o che non rispettano gli attuali vin-coli di legge, un piano concreto e rapi-do di rientro nella norma e predisporneil commissariamento in caso di ina-dempienza;

7. Rivedere il rapporto tra le facoltà medi-che, gli atenei e il sistema sanitario, alfine di raggiungere un equilibrio tra fun-zioni e costi.

AZIONI PRIORITARIE

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Continuano le provoca-zioni sull’utilità dei corsidi laurea in medicina ve-terinaria all’interno di undibattito superficialmen-te lanciato dalla TV che

ha fatto di tutte le lauree un fascio.La discussione ha contagiato anche la cartastampata e nel mirino sono soprattutto finitele cosiddette “lauree brevi”. "Noi poveri lau-reati in benessere dei cani", ad esempio, è iltitolo che il quotidiano La Stampa ha dedica-to a testimonianze dalla Facoltà di Bari, doveè attivo il corso di laurea in allevamento igie-ne e benessere del cane e del gatto. “Presi-de, ieri parlavano di noi in radio a Zapping!”,dichiara uno studente. “L’austero ufficio diCanio Buonavoglia, preside della facoltà diVeterinaria dell’università di Bari, da qualchegiorno è una trincea. E quello che annuncia-no i professori Giuseppe Crescenzo e MariaTempesta è il bollettino di guerra. «Un giornoBallarò, poi Otto e mezzo, Annozero, ora laradio: ce l’hanno tutti con noi»

IL RETTORE DI TERAMOA difesa degli studi sul benessere animale, èintervenuto il Rettore dell'Ateneo di Teramo,Mauro Mattioli, che ha spiegato per la stam-pa locale perché un Corso di laurea in Tutelae benessere animale, come quello attivopresso l'Università degli Studi di Teramo, ser-ve. “Senza voler entrare nel vivo del dibattitoche oggi investe l'università italiana, che a-vrebbe bisogno di una trattazione di tutt'altraportata e natura, vorrei però contribuire a fa-re chiarezza - afferma il Rettore - sul perchédi un Corso di laurea in Tutela e benessere a-nimale”.«La nuova politica comunitaria - dichiaraMattioli - ha imposto una rapida modernizza-zione del settore agricolo. Con un impegnodi 55 miliardi di euro l'anno, l'Unione Europeadedica al settore dell'agricoltura il 40% delsuo bilancio, mentre solo il 5% di operatoriattivi sono impegnati nello stesso settore. Lanuova politica europea continua a dedicareun grosso sforzo finanziario all'agricolturanon più solo per sostenere il reddito degli a-

gricoltori, ma anche tenendo pienamenteconto delle istanze dei consumatori e deicontribuenti».«Le sovvenzioni - secondo la nuova PAC(Politica Agricola Comunitaria) - sono quindicondizionate dal rispetto di precise normein materia di tutela ambientale, sicurezza a-limentare e benessere degli animali. La tu-tela del benessere animale, oltre a rappre-sentare il punto di partenza della catena dicontrollo della sicurezza alimentare, costi-tuisce oggi la condizione vincolante che u-na società culturalmente cresciuta e maturapone per entrare a pieno titolo nelle strate-gie di sostegno delle politiche di svilupporurale dell'Europa. L'accertamento del be-nessere degli animali e la sua tutela nelle di-verse realtà di allevamento richiede elevateprofessionalità. Per questo motivo - insieme alle numeroseimplicazioni del ruolo che il rapporto uomo a-nimale riveste nella società moderna anchenei nuovi percorsi terapeutici (pet therapy) -sono sorti in tutto il mondo, ma specialmen-te in Europa, numerosi corsi di formazione(laurea, master e dottorati) centrati sul temadell'animal welfare. Solo in Gran Bretagna sene contano almeno 12 (vedi whatuni.com).Non può sorprendere, quindi, che anche in I-talia siano nati corsi di laurea in "animal beha-viour and welfare" che, raccogliendo insiemele accresciute sensibilità della nostra societàe le esigenze nate dalle nuove normative eu-ropee, hanno fatto registrare un costante eprogressivo aumento degli iscritti. Sono attualmente 487 gli studenti iscritti alCorso di laurea in Tutela e benessere anima-le dell'Università degli Studi di Teramo, aiquali vanno aggiunti i circa 100 immatricolatiper l'anno accademico in corso». (fonte: ani-malieanimali.it)

LO “STRANO” CASO DI BARI“Tanta indesiderata fama si deve al corso dilaurea, unico in Italia, in allevamento igiene ebenessere del cane e del gatto”, scrive LaStampa. «Ormai è diventato un tormentone.A Bari studiano la felicità di cane e gatto. Egiù risate. Capisco, la denominazione è origi-nale e si presta... ma questo non è un beautycenter, non vedo lo scandalo: se il cane è co-sì importante, addirittura un componentedella famiglia, non serve una preparazioneper gestirlo senza procurargli stress?». Do-manda girata agli studenti sotto la pioggia inattesa del bus che li riporti in città: «Certoche serve la laurea per evitare lo stress al ca-ne, ma servirebbe di più una laurea che diaun lavoro. E questa non lo è».“Il corso di laurea più strano d’Italia - sonosempre parole del giornale torinese - è natoquattro anni fa in questo ufficio. E a partorirlofurono proprio Buonavoglia, Crescenzo eTempesta”. «Notti intere a preparare il pianodidattico». Montagne di carte da sottoporreal ministero. «Che gioia quando da Roma ar-rivò l’approvazione definitiva. Ci chiamavanodalle altre università: bravi, ottima idea, col-ma un vuoto culturale. Chi l’avrebbe dettoche sarebbe diventato l’emblema delle lau-ree inutili?».Corso triennale senza specializzazione («Sia-mo un 3+0», ironizzano gli studenti), ventiset-te esami tosti (da chimica e fisica ad anato-mia e patologia generale), piano di studi mu-tuato da veterinaria senza la parte chirurgica:ma a che serve una laurea in igiene e benes-sere di cani e gatti?

ECCOME SE SERVE«Eccome se serve - il preside non si scompo-ne -. Oggi chiunque, operaio, giornalista, i-draulico può aprire un canile o un negozio dianimali e può assistere un veterinario. Senzasapere come si comporta un cane, di quantospazio ha bisogno, come e cosa deve man-giare, quando bere, che la febbre non si mi-sura mettendo il termometro sotto le ascelle.E poi ci sono persone a cui fa piacere impa-rare per cultura personale, per hobby. Invecedi leggere l’enciclopedia, vengono qui».Di certo, «il cane-e-gatto» come lo chiamanoqui non è un corso fantasma. Basta girare trale aule per accorgersene. Lezioni - sia teori-che che laboratori con gli animali - molto se-guite anche se la frequenza non è obbligato-ria. Ogni anno 30-35 immatricolazioni (il limi-te minimo imposto dal ministero è 15). Atmo-sfera inconsueta per un’università: docentiappassionati e disponibili (molti sono giova-ni), cani che zampettano nei corridoi acca-rezzati dai ragazzi. In tutto una novantina diiscritti pugliesi, lucani e campani. Certo,qualcuno ci arriva dopo la bocciatura al testdi ammissione a veterinaria, in «parcheggio»in attesa di riprovarci l’anno dopo. Ma non èquesto il problema.

I VETERINARI NON CI VOGLIONO«Il problema è che non sappiamo cosa di-venteremo, che faremo da grandi - sgrana gliocchi Rita, terzo anno - l’ho chiesto ai pro-fessori ma non sanno rispondere. Non lo sanessuno». Ma come, non diventate infermieriveterinari? E Francesco: «Così dicono, inrealtà questa figura in Italia non esiste. Nonc’è un albo, non c’è lavoro, niente». Gabrieleè al secondo anno ma si sta portando avan-ti: «Faccio il dog sitter, almeno campo. I ve-terinari non ci vogliono, non sono obbligatiad avere un assistente laureato». «In effettiquesto è un problema. Anche i denti può pu-lirli chiunque - sospira il preside - ma una leg-ge stabilisce che serve un professionista. Ec-co, servirebbe una legge anche per l’infer-miere veterinario. Noi ci speriamo».Ma di speranza, negli sguardi e nelle paroledegli studenti all’uscita dai laboratori, se netrova poca. Sono entusiasti della didattica eatterriti dal futuro. «Noi siamo studenti di se-rie B e questa è una laurea in via di sviluppo,come il terzo mondo», dice ruvido Gabriele.Del resto l’esperienza dei primi laureati non èincoraggiante. «Una mia amica lavora con unveterinario per 300 euro al mese», raccontaRita. Marco era arrivato da Castellammare diStabia pieno di speranze. Ora è un dottoredisoccupato e mette annunci su Internet co-me addestratore di bulldog: «Ho speso 15mila euro per laurearmi, se aprivo un bar sta-vo meglio».

I LAUREATI IN LETTERE STANNO MEGLIO?

Il preside in trincea non nega le difficoltà maresiste: «È vero, i laureati sono abbandonatia se stessi. Ma il 90% delle facoltà non ga-rantisce un lavoro. I laureati di lettere stannomeglio? No. Allora sarebbe da matti farcichiudere il corso. Rispettiamo tutti i parame-tri di legge. Sprechi? I docenti sono gli stessidi veterinaria, a costo zero. Certo, ripensan-doci avrei scelto un altro nome senza “be-nessere”. Ma se vogliono si può cambiare,non c’è problema». A sera, davanti a un caffèin un bar del centro, c’è Ilaria, iscritta al se-condo anno. Ecco, lei non ha perso la spe-ranza. «Io mi trovo benissimo, chiudere que-sto corso è una cavolata». E il lavoro, il futu-ro? «Il posto per noi c’è. Basta togliere gli in-competenti».A Bari, sotto la pioggia, fa tene-rezza. E se invece avesse ragione lei?(Giu-seppe Salvaggiulo, La Stampa, 11 novembre2008) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 20086 Info Regioni Teramo e Bari

Le lauree brevi in benessereanimale servonoIl Rettore di Teramo e il Preside di Bari difendono le lauree brevi. Gli studenti fannodomande e dicono: i veterinari non ci vogliono

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di GIORGIO NERI

L’ambito di applicazione delladirettiva 96/22/CE riguar-derà esclusivamente gli ani-mali produttori di alimenti.La Commissione europea hamodificato in tal senso la di-

rettiva 96/22/CE concernente il divieto di uti-lizzazione di talune sostanze ad azione ormo-nica, tireostatica e delle sostanze beta-agoni-ste nelle produzioni animali. Ma nel contem-po, l’Esecutivo comunitario dispone il divietototale di estradiolo 17beta negli animali pro-duttori di alimenti, perché considerato cance-rogeno. Il provvedimento (Direttiva 2008/97/CE) è del 19 novembre scorso ed entrerà invigore il 18 dicembre di quest’anno. Gli Statimembri mettono in vigore le disposizioni legi-slative, regolamentari e amministrative neces-sarie per conformarsi alla presente direttivaentro il 1° gennaio 2009.

GLI ANIMALI DA COMPAGNIAL’articolo 2 della Direttiva 92/22/CE vietaval’immissione sul mercato di stilbeni, derivati distilbeni, loro sali ed esteri nonché di tireostati-ci al fine di somministrarli ad animali di qual-siasi specie. Alla base di questo divieto asso-luto di utilizzo vi era la motivazione che un e-ventuale abuso o uso improprio di tali sostan-ze sarebbe risultato più difficile se nessunprodotto autorizzato per qualsivoglia specieanimale fosse stato presente sul mercato.Tuttavia, l’esperienza acquisita, in particolarecon i piani nazionali sui residui, ha dimostratoche l’uso improprio delle presentazioni di pro-dotti destinate agli animali da compagnia nonsvolge un ruolo rilevante come fonte di abusoo di uso improprio. Ciò è dovuto, secondo la

Commissione, in parte al fatto che l’uso di pre-sentazioni destinate agli animali da compagniaper stimolare la crescita di animali produttori dialimenti presenta uno scarso interesse econo-mico. Inoltre, è sempre la Commissione a dir-lo, il divieto dei tireostatici presenta effetti dan-nosi per il benessere degli animali da compa-gnia (cani e gatti) a causa dell’assenza di untrattamento alternativo per l’ipertiroidismo inquesti animali. “È pertanto opportuno limitarel’ambito d’applicazione della direttiva 96/22/CE esclusivamente agli animali produttori di a-limenti e ritirare il divieto per gli animali da com-pagnia nonché adeguare la definizione di trat-tamento terapeutico”.

TRATTAMENTO TERAPEUTICOSi definisce “trattamento terapeutico”: lasomministrazione ad un singolo animale da a-zienda di una delle sostanze autorizzate alloscopo di trattare, previo esame dell’animaleda parte di un veterinario, una disfunzionedella fecondità, inclusa l’interruzione di unagravidanza indesiderata, e, per quanto riguar-da le sostanze beta-agoniste, in vista dell’in-duzione della tocolisi nelle vacche al momen-to del parto nonché del trattamento di disfun-zioni respiratorie, malattia navicolare e lamini-te e dell’induzione della tocolisi negli equidi.In pratica la definizione viene estesa negli e-quidi anche a quelli produttori di carne e tro-va applicazione anche in caso di malattia na-vicolare e laminite, fattispecie prima escluse.Inoltre, sempre agli equidi, le sostanze beta-agoniste non dovranno più essere sommini-strate necessariamente per via orale.

ESTRADIOLO 17BETALa Direttiva del 19 novembre scorso si occu-pa anche di estradiolo-17ß, sostanza consi-

derata “assolutamente cancerogena in quan-to è causa d’insorgenza di tumori e ne favori-sce lo sviluppo” e per la quale “i dati attual-mente disponibili non consentono di stimarequantitativamente i rischi per la salute uma-na”. Per questa ragione, già la direttiva96/22/CE era stata modificata dalla direttiva2003/74/CE in modo da vietare in via definiti-va l’uso dell’estradiolo- 17ß a fini di stimola-zione della crescita degli animali e ridurre no-tevolmente le altre circostanze in cui può es-sere somministrato a tutti gli animali da azien-da per fini terapeutici o di trattamento zootec-nico. Era stata accordata una deroga tempo-ranea fino al 14 ottobre 2006 per l’uso dell’e-stradiolo-17ß a fini di induzione dell’estro neibovini, negli equini, negli ovini e nei caprini.Ma “dato che esistono e sono già utilizzatiprodotti alternativi efficaci e al fine di garantireun livello elevato di protezione della salute nel-la Comunità, tale deroga non dovrebbe esse-re rinnovata”. A parere degli esperti dellaCommissione, l’estradiolo-17ß non è indi-spensabile per la produzione di animali pro-duttori di alimenti in quanto sono disponibilialternative, segnatamente le prostaglandine,già ampiamente utilizzate dai veterinari negliStati membri e che il divieto totale di utilizzarel’estradiolo-17ß per gli animali produttori di a-limenti non avrebbe alcun effetto o avrebbesolo effetti trascurabili sull’allevamento e sulbenessere degli animali.

DIVIETO TOTALELa Commissione quindi, in collaborazionecon gli Stati membri, organizzerà una cam-pagna di informazione e sensibilizzazione suldivieto totale dell’uso di estradiolo-17ß neglianimali produttori di alimenti, destinata agli a-gricoltori e alle organizzazioni veterinarie nel-l’Unione europea nonché alle organizzazionipertinenti al di fuori dell’Unione europea chepartecipano direttamente o indirettamente al-l’esportazione verso l’Unione europea di ali-menti di origine animale che rientrano nel-l’ambito di applicazione della direttiva varata il19 novembre scorso. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 20088 Osservatorio farmaco Trattamenti

Ormoni, la UE ritira il divieto per gli animali da compagniaLa Commissione Europea modifica la Direttiva 92/22/CE. Campagne di informazionesul divieto totale di estradiolo 17betanegli animali produttori di alimenti

UNA RESPONSABILITÀA TRE

L'uso di un farmaco deve essere li-mitato a quei casi dove sussiste u-na indiscutibile e accertabile ragio-

ne del suo impiego e, contemporanea-mente, la certezza che il medicinale saràefficace e servirà a tutelare la salute del-l'animale". Con un comunicato stampa,AISA interviene sul ruolo del farmaco ve-terinario e sottolinea come la medicazio-ne orale vada assumendo sempre mag-giore importanza, “perché è l'unica via disomministrazione che riduce al minimolo stress dell'animale e poi perché è vita-le nei grandi allevamenti, in quanto per-mette di ottimizzare costi e tempi di ge-stione". L'uso responsabile, secondo l'Associa-zione delle Industrie della Salute Anima-le, riguarda tutti e tre i soggetti che inter-vengono - in modalità differenti - nel ci-clo di somministrazione: il veterinario,l'allevatore, il produttore. È responsabi-lità dei medici veterinari conoscere benele molecole per prescrivere i medicinalipiù appropriati e controllare il loro uso insicurezza. È invece compito dell'alleva-tore ricoprire un ruolo chiave nel preve-nire la malattia e garantire un uso corret-to dei medicinali prescritti. L'allevatoredeve monitorare regolarmente la saluteed il benessere dei propri animali: pren-dere nota di qualsiasi modifica del lorostato di salute è essenziale per una pre-coce diagnosi da parte del veterinario.Alle aziende produttrici, il compito di ga-rantire scientificamente qualità, sicurez-za ed efficacia del farmaco. È evidenteche un uso non responsabile e un usonon specie-specifico del farmaco, po-trebbe compromettere - aumentando lapossibilità di sviluppo della resistenza a-gli antibiotici da parte degli animali - laloro efficacia e vanificherebbe i tantisforzi fatti per ottenere molecole adatte.AISA ritiene essenziale che tutti gli ope-ratori della filiera lavorino in stretta col-laborazione ed è allo stesso modo impe-gnata nella diffusione e promozione del-l'uso responsabile presso tutti i protago-nisti del comparto: dai veterinari agli al-levatori e lavora affinché essi contribui-scano alla medesima promozione, ga-rantendo qualità, efficacia, trasparenza eresponsabilità nelle loro scelte specifi-che.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Libera professione Riflessioni 9

di ANTONIO MANFREDI

Sono passati anni dalla se-ra in cui l'allora Ministroalla Sanità, forse era giàalla Salute, Rosy Bindi, or-mai a fine mandato, ci haincontrato. Il motivo del-

l'incontro, più volte sollecitato da noi, eral'intramoenia dei veterinari pubblici, da leirecentemente riconosciuta con la riformasanitaria del 1999. Dico subito che questoMinistro, per come ha sempre trattato ilmondo veterinario, non l'abbiamo mai ap-prezzato molto, e la riprova, se ce ne era bi-sogno, è stato proprio questo incontro. LaBindi di fronte alle nostre analisi che dimo-stravano come l'aver allargato la possibilitàall'intramoenia anche ai veterinari non stes-se in piedi, spiegandole il ruolo del veterina-rio pubblico e quindi i rischi che ne deriva-vano anche per possibili conflitti di interes-se, ci guardava come se stessimo parlandodi cose che non le competevano. Ho avuto la netta impressione che di tuttoquesto ne sapesse veramente poco o nien-te e che l'intramoenia per i veterinari pubbli-ci fosse passata per puro caso e solo per-ché nessuno aveva riflettuto sul diverso ruo-lo dei veterinari rispetto ai medici e sulla e-vidente mancanza di liste d'attesa nel set-tore veterinario. Se ben ricordo era statadata la possibilità ai veterinari pubblici disciegliere fra libera professione ed intra-moenia. Chi aderiva a questa seconda pos-sibilità rinunciando alla libera professione a-veva un riconoscimento economico. Fer-miamoci un momento con le riflessioni seriee permettetemi di riprendere un articolo ap-parso su LiberoMercato del 26 novembre,dal titolo: "L'intramoenia e l'ironia dei medi-ci inglesi". Telefonata di un medico inglese dopo laproproga di questi giorni della nostra intra-moenia: "I vostri doctors ospedalieri del S-SN possono visitare privatamente, a paga-mento, negli Hospital pubblici usandonestrutture e strumentazioni?" "Come se unprofessor di una public school desse les-sons a pagamento nella stessa aula? O unpoliceman facesse anche il private investi-gator nel suo ufficio della police, usandonepure l'archivio. E l'intramoemia che si puòfare anche fuori, in studi privati che pagatepure. Ed è even, anche anticoncorrenziale.Gli altri doctor privati, quelli non del SSN sipagano da soli l'ambulatory e soprattuttonon hanno la pipeline, l'afflusso, di patientsattraverso l'ospedale. Che fa your antitru-st?". È uno scherzo ovviamente, ma nonmale. Sono sempre stato convinto che l'in-venzione dell'intramoenia fosse la resa delloStato di fronte all'incapacità di fornire unservizio sanitario pubblico decente, più chemai ho sempre ritenuto veramente incom-prensibile quella del settore veterinario. Se ilnostro medico inglese dell'articolo avessepoi visto il regolamento dell'intramoenia ve-terinaria che ha emanato la Regione Lom-bardia sarebbe rimasto del tutto incredulo oa rischio d'infarto. Non per niente l'ANMVI

ha presentato ricorso al Tar della Lombar-dia, perché è veramente la mancanza di re-gole e di rispetto per la categoria veterinariaa difesa soltanto dell'interesse di pochi.Ma torniamo al nostro ragionamento. Dalmio punto di vista l'intramoenia veterinarianon ha alcun senso o giustificazione, so-prattutto quando si cerca di indirizzarla osvolgerla in ambiti che non rientrano nelle fi-nalità specifiche della veterinaria pubblica eche sono già ampiamente coperti da serviziproposti dal mondo privato. Sono quindiconvinto che si debba arrivare ad un'intesacon i veterinari pubblici per annullare que-sto diritto acquisito, forse solo casualmen-te, con la riforma Bindi. Ci sono già ipotesisostenute da parlamentari che stanno valu-tando queste possibilità alle quali credo chestiano pensando anche i sindacati del set-tore pubblico. In sintesi: i veterinari pubblicirinunciano al diritto di svolgere attività in in-tramoenia in cambio di un riconoscimentoeconomico. Sembrerebbe semplice ma non

è così. Da un lato, con l'aria che tira, sonosempre di più in ambito politico ed istituzio-nale quelli che incominciano a pensare chei veterinari pubblici costino troppo, dall'al-tro, chi in ambito istituzionale sta valutandoquesta proposta di scambio vorrebbe ba-sarsi sulla ripartizione del ricavo "ufficiale"annuo dell'intramoenia veterinaria che risul-ta, in verità, essere poca cosa, soprattuttose ripartita fra tutti. Ed è evidente che que-sto non andrà bene ai dipendenti. Non è certo facile, quindi, in una situazio-ne di grave crisi economica trovare una so-luzione che possa essere accettata da tut-ti, ma comunque una soluzione deve esse-

re trovata. L'ANMVI ha sempre difeso laveterinaria pubblica sia dai tenatativi di tra-sferimento al Ministero dell'Agricoltura, siada progetti di ridimensionamento numeri-co, e continuerà a farlo, ma stiamo attentiche la difesa di situazioni che oggi sonosempre di più viste come privilegi, potreb-be rendere difficilmente arginabile una ten-denza alla riduzione del numero dei veteri-nari pubblici a favore di rapporti convenzio-nali con veterinari privati o, peggio ancora,con la sostituzione di professionisti non ve-terinari. L'ANMVI farà certamente la suaparte ma una riflessione seria devono farlaanche altri. ■

Intramoenia:questione di soldiSi risolve il problema riconoscendo ai veterinaridipendenti quello che perdono rinunciandoall'intramoenia

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E’ entrata in vigore il 26 no-vembre l'Ordinanza 5 no-vembre 2008 "West NileDisease - Notifica allaCommissione europea eall'OIE - Piano di sorve-

glianza straordinaria". (GU n. 277 del 26-11-2008). L'ordinanza avrà validità fino al 31 di-cembre del 2010. Il settore Salute del Mini-stero del Welfare ha ravvisato la necessità el'urgenza di adottare misure straordinarie disorveglianza "finalizzate alla cognizione del-l'espansione del fenomeno", in particolare di"definire l'area territoriale di diffusione dell'in-fezione e di conoscere la reale entità median-te un piano straordinario basato sul campio-namento di cavalli stanziali e bovini presentinel territorio oltre al controllo di volatili sinan-tropi e che tali esiti dovranno essere tenuti inconsiderazione ai fini della definizione dell'at-tività di sorveglianza nazionale 2009". L'uomo e gli altri animali (in particolare il ca-vallo) si infettano a seguito della puntura dizanzare infette ma non rappresentano, a dif-ferenza degli uccelli, un pericolo di diffusioneulteriore dell'infezione e possono pertantoessere utilizzati quali indicatori della diffusio-ne della infezione, ma non risulta necessarioprevedere misure di restrizione sulle aziende

presenti nei territori interessati dalla circola-zione virale.Casi di encefalomielite di tipo West Nile sonostati rilevati in cavalli allevati in alcune Provin-ce delle regioni Emilia-Romagna e Veneto traagosto e settembre e, recentemente, anchenella regione Lombardia sono stati segnalaticasi. Nell'ambito delle attività del Piano disorveglianza previsto dal decreto 29 novem-bre 2007 sono state evidenziate positività vi-rologiche per West Nile Disease (WND) an-che in uccelli selvatici (gazze e cornacchie).Ad oggi non vi sono dati certi sull'estensionedell'area geografica in cui il virus West Nilepuò essersi diffuso nelle popolazioni dome-stiche o selvatiche, né sulla presenza di eco-sistemi in grado di consentire l'endemizza-zione dell'infezione. L'attività di sorveglianzastraordinaria da effettuare nell'area geografi-ca a rischio prevede la sorveglianza sindro-mica: in collaborazione con i veterinari liberoprofessionisti, mediante segnalazione di sin-dromi neurologiche in cavalli presenti in talearea. L'attività prevede la messa a punto edistribuzione di un questionario ai veterinaricon la finalità di individuare cavalli in cui, nelperiodo di attività dei vettori, si sono manife-state sindromi neurologiche riferibili alla ma-lattia. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 200810 Attualità Prevenzione e ricerca

Sorveglianza straordinaria della WestNile DiseaseL’Ordinanza coinvolge i liberi professionisti.Il Piano resterà in vigore fino al 2010

BTV, LIBERI DA VETTORI FINO AL 28 FEBBRAIO 2009

La Direzione generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha di-chiarato il periodo stagionalmente libero da insetti vettori del virus della bluetongue per il periodo 2008-2009. Tale periodo, che avrà inizio il prossimo 8 di-

cembre e avrà termine il 28 febbraio 2009, è stato definito dal Centro di ReferenzaNazionale per le Malattie Esotiche tenendo in considerazione i criteri contenuti nel-l'allegato V del Reg. (CE) n. 1266/2007 della Commissione del 26 ottobre 2007. Sonoincluse nell'elenco dei territori liberi tutte le province delle Regioni del nord Italia,ad esclusione della Regione Liguria, e sarà consentita la movimentazione, versoqueste zone, di animali sensibili alla blue tongue, anche se non vaccinati, dalle re-gioni soggette a restrizione sanitaria in assenza di circolazione virale. Il periodopotrà subire modifiche in qualsiasi momento sulla base dell'evoluzione della situa-zione epidemiologica e dei dati metereologici. Allo stato attuale dall'8 dicembre p.v., quindi, sarà possibile introdurre animali pro-venienti dalla Francia e dall'Austria nel rispetto degli accordi già sottoscritti dall'I-talia con Francia e Austria.

INFLUENZE ANIMALI: PRIORITÀ DEL CCM

S i è insediato in questi giorni il nuovo Comitato strategico del Centro nazio-nale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm). Con decreto fir-mato dal sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio, è stato infatti nominato

il nuovo Comitato, completamente rinnovato. A presiederlo è lo stesso Fazio, mentre la vicepresidenza, normalmente assegnataal coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, è andata all'assessore venetoSandro Sandri. Nella prima seduta, il Ccm ha adottato il Piano d'azione per il 2008,un Piano per cui sono stati stanziati 24 milioni di euro dal ministero e che tra le prio-rità individua la sorveglianza sulle influenze animali. In sinergia con il Ministero, leRegioni avranno anche 6 milioni a disposizione per finanziare i loro progetti di pre-venzione. Nella squadra, anche altri due assessori regionali: Eleonora Artesio del Piemonte, eVladimir Kosic del Friuli Venezia Giulia. E ancora, 5 funzionari, tra cui il direttore o-perativo del Ccm, Fabrizio Oleari, e 5 esperti. Circa 60 i progetti di prevenzione individuati dal Comitato scientifico, alcuni in set-tori tradizionali altri di tipo innovativo. Strettamente legate alle attività di sorve-glianza sono anche le azioni del Ccm nei casi di influenza; eventi di tipo bioterrori-stico, gestione del deposito nazionale antidoti; risposta sanitaria a situazioni di na-tura nucleare, biologica, chimica e radiologica.

CESARE GALLI SALVERÀ IL SUO LABORATORIO

Èstato firmato a Cremona il 26 no-vembre, l’Accordo per "salvare" ilLaboratorio delle Tecnologie di

Riproduzione (LTR) di Cesare Galli, il ri-cercatore veterinario noto alla comunitàscientifica internazionale per le sue ri-cerche nel campo della clonazione ani-male e degli xenotrapianti. A siglare l'intesa, conla mediazione del-l 'AmministrazioneProvinciale cremone-se, è stato il Presi-dente del Centro perl'Incremento Zootec-nico (CIZ), Nino An-dena, dopo una trat-tativa lunga che po-che settimane fasembrava destinata afallire. Per non chiudere il Laboratorio siè mobilitata la comunità locale e non so-lo, la veterinaria nazionale e la RegioneLombardia. Galli e la moglie, GiovannaLazzari, potranno continuare a svolgerele attività nella sede attuale di Porcella-sco che verrà concessa in affitto insiemealla dotazione tecnico-scientifica. Lo scienziato, che si era battuto per nontraslocare, malgrado la sua fama interna-zionale e i più prestigiosi riconoscimentitributatigli dalla comunità scientificamondiale. L'accordo è tuttavia onerosoper il ricercatore che dovrà probabilmen-te costituire una società privata per so-

stenere economicamente l'attività e de-stinandola in parte in erogazioni di servi-zi secondo lo scenario delineato dallostesso Galli alcune settimane fa, anche afronte di uno staff specializzato che loscienziato è determinato a salvaguarda-re. Il sostegno della veterinaria sarà mas-simo nel seguire le attività del LTR. Re-

centemente, CesareGalli è stato indicatodalla FNOVI come e-sperto di clonazionenel gruppo di lavorocostituito dalla FVE.LTR da diversi anni èun protagonista dellaricerca sulla clona-zione animale nonsolo nella specie e-quina ma anche in

quella bovina e suina. Attualmente i clonibovini e la loro progenie sono oggetto distudio in collaborazione con altri enti diricerca per valutare le caratteristiche deiprodotti da loro derivati in un progetto(TECLA) cofinanziato dal Ministero del-l’Università e della Ricerca. La clonazio-ne del suino viene invece applicata percreare animali a scopo di ricerca e per fi-ni biomedici nell'ambito di un progetto diricerca europeo (www.xenome.eu) del 6°Programma Quadro sullo xenotrapianto (Nella foto, tratta dal sito www.ciz.it, il tra-sferimento di una cellula in un ovocita e-nucleato).

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Nel corso del Comitato perla sanità animale e la ca-tena alimentare svoltosi aBruxelles del 11 novem-bre 2008, i rappresentantidegli Stati membri hanno

votato ed approvato all'unanimità la richiestaavanzata, e fortemente sostenuta dal Mini-stero del Lavoro, della Salute e delle PoliticheSociali, di inserire la Regione Sicilia nell'Alle-gato I della Decisione 2005/779/CE, poichéin possesso dei requisiti sanitari per l'accre-ditamento per la malattia vescicolare del sui-no. Il dossier contenente la parte relativa alleattività svolte per ottenere l'accreditamento,è stato revisionato e costantemente aggior-

nato dalla Direzione Generale della Sanità A-nimale e del Farmaco veterinario di concertocon il Centro di Referenza per le Malattie Ve-scicolari (CERVES presso l'IZS di Brescia).L'impegno dei servizi veterinari territorial-mente competenti e la partecipazione attivadel comparto suinicolo siciliano, sono statipremiati e si è dimostrata vincente la colla-borazione tra tutti gli attori coinvolti e interes-sati. Il raggiungimento dell'obiettivo rappre-senta la corretta applicazione di quanto pre-visto dalle norme vigenti, con particolare at-tenzione alla implementazione ed all'aggior-namento dell'anagrafe suina, nonché al re-golare svolgimento di tutte le azioni previstedal Piano di eradicazione della malattia ve-

scicolare del suino nel corso degli ultimi dueanni, non senza incontrare criticità.L'accreditamento della Regione Sicilia, oltrea formalizzare lo status sanitario delle azien-de suinicole siciliane, può offrire alla filierasuinicola locale un idoneo strumento di va-

lorizzazione dei propri prodotti tipici poichéderivati da Regione indenne, tenuto contoanche dell'attuale situazione epidemiologi-ca per malattia vescicolare del suino insi-stente in Regioni finora non interessate dal-la malattia. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Salute animale e sicurezza alimentare Info Regioni 11

MVS, la Commissione Europeaaccredita la Regione SiciliaUnanime l’approvazione nel comitato europeoper la sanità animale alla richiesta avanzata dal Ministero del Lavoro, della Salute e dellePolitiche Sociali

Icontrolli effettuati dai Veterinari del Servizio sanitario regionale hanno confermatol’assenza di nuovi focolai di malattia vescicolare del suino sul territorio marchigiano.Resta quindi fermo a cinque il numero degli allevamenti colpiti da MVS, arrivata a

seguito dell’introduzione di suini provenienti da allevamenti umbri infetti, venduti adalcuni allevamenti delle Marche.I veterinari, dopo aver svolto le attività di rintraccio delle partite umbre potenzialmenteinfette ed i controlli previsti, hanno escluso la presenza del virus in 10 allevamenti su15 monitorati.Intanto, nei cinque allevamenti dove è stata riscontrata la positività di laboratorio pro-cedono speditamente le azioni di risanamento: sono state subito definite le zone di pro-tezione e sorveglianza dove applicare puntualmente le previste misure di restrizionedelle movimentazioni animali, i suini degli allevamenti-focolaio sono stati eliminati esono già in corso le procedure di disinfezione previste dal Centro Nazionale di referen-za per le malattie Vescicolari di Brescia e dalla normativa nazionale.Nelle zone di protezione individuate, trascorsi 28 giorni dal completamento delle ope-razioni di pulizia e disinfezione dei focolai, inizieranno i controlli clinici e di laboratorionecessari per considerare estinta l’infezione.

NELLE MARCHE NESSUN NUOVO FOCOLAIO

L’EMILIA ROMAGNA SEMPLIFICA IL SISTEMA HACCP

La Regione Emilia Romagna ha ap-provato la delibera che semplifi-cherà il sistema HACCP per alcune

imprese del settore alimentare. La deli-bera, che verrà a breve pubblicata sulBollettino regionale, contiene le Lineeguida tecniche per l'applicazione dell'au-tocontrollo con procedura semplificatadel sistema HACCP. Il provvedimentoprende le mosse dal Reg (CE) 852/2004sull'igiene dei pro-dotti che riconoscel'esigenza di favorirel'applicazione con-sapevole e sostan-ziale di sistemi di au-tocontrollo semplici,essenziali e compa-tibili con le dimen-sioni aziendali. Il si-stema HACCP deveessere abbastanzaflessibile per poter essere applicato inqualsiasi situazione, anche nelle piccoleimprese evitando oneri inutili per le im-prese molto piccole. Un’applicazioneflessibile e semplificata dei principi delsistema HACCP deve tenere in conside-razione, in particolare la natura dei pro-cessi e la dimensione dell’impresa ali-mentare. Tale semplificazione prevedeche a seguito dell’applicazione dell’ana-lisi dei pericoli al processo considerato,

la gestione degli stessi avvenga attraver-so la predisposizione e l’applicazione daparte dell’impresa alimentare di proce-dure di controllo basate sull’applicazionedi misure igieniche di base. La delibera ammette alla procedura sem-plificata le seguenti tipologie di impresealimentari:• Settori alimentari che non svolgono al-cuna attività di preparazione, produzione

o trasformazione diprodotti alimentari,oppure che svolgo-no semplici opera-zioni di preparazionedegli alimenti;• Settori alimentari,in cui la manipola-zione degli alimentisegue procedureconsolidate, che co-stituiscono spesso

parte della normale formazione profes-sionale degli operatori del settore in que-stione. Il Servizio Veterinario e Igiene degli Ali-menti della Regione Emilia Romagna siriserva la possibilità di individuare, a se-guito di una valutazione dell'analisi del ri-schio, ulteriori tipologie di attività cuiconsentire l'adozione di procedure sem-plificate per la gestione dell'autocontrol-lo. (fonte: InformoSpot-Alimenti)

Con la sentenza n. 02419 del 3 novembre 2008 il Tar ha confermato la validità deiprovvedimenti della ASL di Grosseto che nel 2006 aveva disposto l’abbattimen-to di tutti gli animali presenti in un allevamento a seguito degli esami positivi ef-

fettuati dal Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria di Padova. Il provvedi-mento della Asl era stato impugnato dall'allevatore. Sulla vicenda la direzione dell’ASL9 di Grosseto ha ritenuto opportuno puntualizzare alcuni aspetti della vicenda che hacoinvolto l’allevamento di germani del Sig. Baccetti nell’autunno del 2006. Gli esami dilaboratorio effettuati dal Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria di Padova- si legge nel comunicato stampa - aveva dato conferma inequivocabile della presenzanell’allevamento di un’infezione da virus di influenza aviaria e in conseguenza di ciò lostesso Centro di referenza ed il Ministero della Salute, di concerto con la Regione To-scana, avevano disposto l’abbattimento di tutti gli animali presenti in allevamento. IlDipartimento della Prevenzione dell’A.S.L. 9 ed il Comune di Grosseto sono stati ese-cutori delle disposizioni impartite in base alle norme in vigore. Per tale abbattimento èstata liquidata al Signor Baccetti la somma di circa €€ 125.000, corrispondente al valoredi mercato degli animali abbattuti, come stabilito dalla apposita Commissione regiona-le prevista dalla norma.

AVIARIA, IL TAR DÀ RAGIONE ALL’ASL DI GROSSETTO

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 200812 Practice Management (2a parte) - Il cliente

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL’S PET NUTRITION

Capire i vostri clienti

Attraverso la storia, gli a-nimali sono stati selezio-nati come status sym-bol. I re tenevano leoniaddomesticati e monta-vano magnifici cavalli

spagnoli; le celebrità di oggi tengono come animali da compagnia gli ocelot e portanocon sé dei chihuahua come accessori modaindispensabili.Gli animali da compagnia nella moderna so-cietà non vivono soltanto con i loro proprieta-ri, ma lo fanno anche secondo lo stesso stan-dard di vita. Essere indulgenti verso il proprioanimale da compagnia significa esserlo conse stessi. Gli animali sono stati umanizzati fi-no al punto che qualsiasi cosa che sia dispo-nibile per il loro proprietario deve esserlo an-che per loro. Saloni di bellezza, aromaterapia,abiti su misura, cure quotidiane, campeggi e-stivi, strutture alberghiere specializzate e ser-vizi di ristorante e catering sono solo pochi e-sempi del “pet-icismo” che esiste nella so-cietà moderna. Ciò si estende anche al livellodelle cure mediche veterinarie disponibili: adesempio, gli animali da compagnia possonoessere sottoposti a trapianti di organi, sosti-tuzione di articolazioni e terapie antineoplasti-che radicali che comprendano anche il rico-vero in case di cura per malati terminali (Fig.11.2 & 11.3).

Facilitazione socialeGli animali da compagnia svolgono una fun-zione ben distinta come “lubrificanti sociali”,aumentando la qualità e la quantità delle inte-razioni sociali. Per alcuni proprietari, la scom-parsa di un animale da compagnia può rap-presentare un’enorme perdita di contatto so-ciale. Come una cliente anziana mi disse tri-stemente una volta, dopo che avevo sop-presso il suo vecchio cane, “Charlie era dav-vero popolare fra gli altri proprietari di cani alparco dove eravamo soliti passeggiare insie-me. Ma chi mi riconoscerà più adesso che sene è andato?”.Gli animali da compagnia attirano l’attenzio-ne, generalmente in modo positivo, ed offro-no delle aperture per il contatto con personecon affinità di pensiero e di interessi. Posso-no servire per rompere il ghiaccio nei rapportisociali, fungere da motivi di intrattenimento oindicare interesse e conoscenza per le speci-fiche razze. Quest’ultimo aspetto è di partico-lare rilevanza nel mondo delle esposizioni edegli allevamenti.

Gli animali come compagni alternativiLa maggior parte della gente tiene gli animalicome compagni. Essi offrono amicizia e alle-viano la solitudine di coloro che vivono da so-li; sono un compagno di gioco ed un confor-to per i bambini; qualcuno con cui fare eser-cizio per le persone più attive; un interesse oun hobby; un surrogato del partner, del geni-tore o del bambino e molti altri ruoli ancora(Fig. 11.4).Quasi tutte le interazioni con gli animali dacompagnia coinvolgono un certo grado di an-tropomorfismo, il che significa che sono, al-meno in una certa misura, un sostituto dellerelazioni umane. Quindi, uno dei più significa-tivi fattori nella nostra relazione con essi è lamisura in cui vengono trattati come esseri u-mani ed utilizzati per sostituirli. Ciò si riflette inparte nei nomi che diamo a loro. Quelli uma-

ni, come “Sid” o “Lucy”, implicano che l’ani-male viene percepito più come un essere u-mano che nel caso di nomi come “Scruffy” o“Tibbles”. I nomi comici come “Killer” (per unchihuahua) o “Piccolo” (per un alano) implica-no una relazione più allegra e spiritosa.

Nella nostra famiglia, ad esempio, abbiamouno Staffordshire bull terrier, chiamato Bert, edue gatti trovatelli chiamati Charlie e Frodo.Ho anche un bellissimo cavallo Lusitano chia-mato Shadow, con il quale trascorro molte o-re estremamente gradevoli a cavalcare e alle-narci nei boschi vicino a casa nostra.I nostri animali sono una parte molto impor-tante della nostra famiglia e tutti si preoccu-pano se uno sparisce per un po’ o sembragiù di tono. Bert, ad esempio, gioca a footballe ad altri giochi grossolani con i miei figli ado-lescenti ed i loro amici e dorme anche sui lo-ro letti. Loro lo chiamano affettuosamente “illoro fratellino”. Il suo entusiastico pulirsi lezampe e sbruffare delizia allo stesso modo imembri della famiglia e gli amici, mentre il suoaspetto “da duro” è una caratteristica affasci-nante, che contrasta con la sua paura degliestranei e maschera la sua natura gentile edaffettuosa. Esce a cavallo con me ed è sem-pre pronto a seguire mio marito quando fajogging. Accattona (e riceve) avanzi di cucinabenché venga alimentato con un cibo com-merciale di prima qualità. È sempre contentodi vederci quando torniamo a casa - indipen-dentemente dal fatto che sia giorno o notte -

e non ci giudica mai per come ci sentiamo eper l’aspetto che abbiamo. A Natale e nel suocompleanno riceve sempre dei regali da noi -ad esempio un nuovo collare, un giocattoloda masticare e qualche ghiottoneria.Le persone parlano con i loro animali da com-pagnia utilizzando un linguaggio ed una mo-dulazione della voce analoghe a quelle cheimpiegano con i bambini. Amano il contattofisico con i loro animali ed una varietà di studiha dimostrato gli effetti calmanti da rilascio diendorfina derivanti dal fatto di accarezzareun’altra creatura vivente e di avere con essaun contatto ravvicinato. Una debole e anzia-na signora con uno Yorkshire terrier mi haspiegato una volta, parlando del suo cagnoli-no: “Ha la taglia ed il peso giusti per riuscire acoricarsi su di me durante la notte. Mi tienecalda, come una piccola borsa dell’acquacalda, e mi fa sentire così bene ed al sicuroaverlo lì.”Ciò che tutto questo significa è che la relazio-ne che le persone hanno con i loro animali -specialmente da compagnia - è complessa. I-noltre, tutto dipende da quale relazione è in at-to, cioè se l’animale si sta comportando nelmodo in cui ci si aspetta che si comporti e stafacendo ciò che fa di solito. Ciò comprende lepiccole routine e le abitudini di cui i proprietarivi possono parlare - il cane si precipita a salu-tare i proprietari quando arrivano a casa, il gat-to si siede e fa le fusa sulle loro ginocchia, il ca-ne porta il suo giocattolo favorito per giocarci,il cavallo si butta sempre sul suo fieno con en-tusiasmo. Quando questi comportamenticambiano, indipendentemente dalla ragione,la relazione viene posta sotto tensione: non stapiù funzionando. È allora che la maggior partedei proprietari si rivolge al veterinario.Tanto meglio possiamo comprendere la rela-zione che un particolare proprietario ha con ilsuo animale, tanto maggiori saranno le pro-babilità che avremo di riuscire ad influenzarequel proprietario per prestare all’animale lecure migliori e più appropriate. Tuttavia,quando si verifica una rottura nella relazione- il cane assume un aspetto miserabile e nonsi precipita a salutare il proprietario, o trovadifficoltà ad alzarsi a causa dell’età avanzata,oppure il gatto sfugge il contatto e non fa lefusa - i proprietari si preoccupano e diventa-no ansiosi. In questo stato mentale, le pro-babilità che si verifichino rotture di comuni-cazione ed insoddisfazioni per il servizio rice-vuto aumentano. ■

Figura 11.3 - Per i bambini con handicap fisici e mentali, il contatto con animali affet-tuosi può risultare molto gratificante.

Figura 11.2 - Molte strutture offrono oggi un servizio di banca del sangue, dove canie gatti donatori forniscono regolarmente emoderivati che verranno utilizzati per aiu-tare i pazienti colpiti da malattie acute.

Figura 11.4 - Gli animali da lavoro svol-gono anche un ruolo vitale nella so-cietà. Il regolare allenamento al nuotopresso la piscina appositamente dedi-cata a questa attività presso l’Helsing-borg Animal Hospital aiuta a tenere informa questo cane poliziotto.Si ringrazia Susanne Max, Regiondjur-sjukhuset Helsingborg.

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:I

L’editore dell’opera originale inglese e l’e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approvanoo sostengono in alcun modo.

IIL’editore dell’opera originale inglese e l’e-ditore italiano non si assumono, in base al-le vigenti norme, alcuna responsabilità perdanni e/o lesioni a cose o persone comerisultato di qualsiasi affermazione diffama-toria vera o presunta, violazione dei dirittidi proprietà intellettuale o di privacy, dura-ta di prodotti, se derivanti da negligenza oaltro, o da ogni altro uso di idee, istruzioniprocedure, prodotti e metodi contenutinell’articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Eventi Veterinari 13

ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIANON CONVENZIONALI

Incontro aperto ai Soci SIVAE25 Gennaio 2009, Cremona

15.00 Attività pratiche: esempi di raziona-mentoA. Melillo, L. Prola, M. Agrillo

16.30 Valutazione dell’apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura deilavori

SEDEPalazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIANA eSIVAE in regola con l'iscrizione 2009.Non è richiesta la pre-iscrizione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata)Socio SIANA/SIVAE: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIMario Agrillo, RomaAlessandro Melillo, RomaPier Paolo Mussa, TorinoLiviana Prola, Torino

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Fisiologia digestiva, fabbisogni nutri-

zionali ed alimentazione del coniglioda compagniaP.P. Mussa

10.15 Fisiologia digestiva, fabbisogni nutri-zionali ed alimentazione del furettoL. Prola

11.00 Pausa11.30 Fisiologia digestiva, fabbisogni nutri-

zionali ed alimentazione della caviaL. Prola

12.15 Valutazione nutrizionale degli ali-menti destinati agli animali da com-pagnia non convenzionaliM. Agrillo

13.00 Pausa pranzo14.30 Patologie di origine nutrizionale in

furetto, coniglio e caviaA. Melillo

ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA(Prima parte)

Malattie dermatologiche che presentano localizzazioni tipiche a livellodel cavo orale: quando bisogna curare l’organismo per risolvere il problema

25 Gennaio 2009, Cremona

SEDEPalazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIODOV in re-gola con l'iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rila-sciata una ricevuta fiscale per la quota versata)Socio SIODOV: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORISilvia Colombo, MilanoGiovanni Lodi, Med Chir, Milano

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Aspetti clinici, diagnostici e terapeutici

del granuloma eosinofilico - S. Colombo10.30 Malattie cutanee batteriche e fungine: le

cause “alternative” di alitosi nel caneS. Colombo

11.00 Pausa11.30 Malattie autoimmuni e immunomediate

che interessano il cavo oraleS. Colombo

12.30 Patologia comparata: le analogie in me-dicina umana - G. Lodi

13.00 Pausa pranzo14.00 Presentazione di casi clinici relativi agli

argomenti trattati - S. Colombo, G. Lodi15.30 Pausa16.00 Presentazione di casi clinici a cura dei

soci17.30 Valutazione dell'apprendimento, conse-

gna degli attestati e chiusura dei lavori

SIANASOCIETÀ ITALIANA DI ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE ANIMALE

SIODOVSOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

11° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVARCremona, 8-9 Maggio 2009

PROGRAMMA PRELIMINARE

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

T E R M I N E G I O R N A T A18.00

P A U S A C A F F È

MEDICINAPUBBLICA BOVINI 1 BOVINI 2 SUINI BOVINI 3

FILIERAALIMENTI BOVINI 1 BOVINI 2 SUINI BOVINI 3

Uso prudente del farmaco e sicurezza

dei prodotti diorigine animale

Metabolismoe riproduzione

nel post-partumdella bovina

Stato dell’arte nel pareggio

come prevenzione della zoppia

L’ulcera gastricanell’allevamento

suino

La gravidanza nella bovina:i punti critici

Uso prudente del farmaco e sicurezza

dei prodotti diorigine animale

Metabolismoe riproduzione

nel post-partumdella bovina

Stato dell’arte nel pareggio

come prevenzione della zoppia

L’ulcera gastricanell’allevamento

suino

La gravidanza nella bovina:i punti critici

La sicurezzaalimentare

in Italia:stato dell’arte e nuove sfide

Mastiti bovine:qualcosadi nuovo

Benessereanimale:

allevamento,trasporto

e macellazione

L’ulcera gastricanell’allevamento

suino

L’esame cliniconel bovino

La sicurezzaalimentare

in Italia:stato dell’arte e nuove sfide

Mastiti bovine:qualcosadi nuovo

Benessereanimale:

allevamento,trasporto

e macellazione

L’ulcera gastricanell’allevamento

suino

L’esame cliniconel bovino

V E N E R D Ì 8 M AG G I O

9.30

11.00

13.00

16.00

11.30

14.30

16.30

P A U S A C A F F È

P A U S A P R A N Z O

C H I U S U R A L A V O R I18.00

P A U S A C A F F È

BOVINI 1 BOVINI 2 BOVINI 3

Gestione della fertilitànell’allevamento bovino

Micoplasmosi bovine Valutazionedei parametri urinari

Gestione della fertilitànell’allevamento bovino

Micoplasmosi bovine Valutazionedei parametri urinari

Approccio laparoscopicodislocazione abomasale

a sinistra

Malattie da artropodi nel bovino Downer Cow Syndrome

Approccio laparoscopicodislocazione abomasale

a destra

Malattie da artropodi nel bovino Downer Cow Syndrome

S A BATO 9 M AG G I O

9.00

11.00

13.00

16.00

11.30

14.30

16.30

P A U S A C A F F È

P A U S A P R A N Z O

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA: SIVAR - PAOLA ORIOLIVia Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372 40.35.39 - Fax 0372 40.35.54 - [email protected] - www.sivarnet.it

Evento in fase di accreditamento ECM

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 200814 Eventi Veterinari

DELEGAZIONI REGIONALI - CALENDARIO PRIMO SEMESTRE 2009

DATA REGIONE ARGOMENTO RELATORE

25 Gennaio Lombardia Emergenza o non emergenza… questo è il problema: riconoscimento e trattamento delle più comuni Paolo Gaglioemergenze in medicina veterinaria

25 Gennaio Campania - Caserta Citologia per non citologi: come praticare il gioco dell’esame citologico con soddisfazione… Mario Caniattie senza sbagliare troppo!

1 Febbraio Trentino - Trento Malattie respiratorie Davide De Lorenzi

8 Febbraio Veneto Emergenza o non emergenza… questo è il problema: riconoscimento e trattamento delle più comuni Paolo GaglioMonastier (TV) emergenze in medicina veterinaria

15 Febbraio Marche - Ancona La radiologia dalla A alla D (diagnosi) Massimo Vignoli

15 Febbraio Sicilia Cronic Kidney disease e stadiazione iris: nefropatia cronica nel cane e nel gatto Paola Scarpa

15 Febbraio SOVEP - Piemonte Animali esotici Giuseppe Visigalli

22 Febbraio ASVAC - Sardegna Oftalmologia veterinaria in evoluzione: dal cane agli uccelli Nunzio D’anna

22 Febbraio Toscana Aggiornamenti in neurologia Daniele Corlazzoli

22 Marzo Emilia Cosa c’è di nuovo nella diagnosi, prognosi e terapia dei disordini infiammatori cronici Ugo Lottidell’apparato gastroenterico dei piccoli animali

22 Marzo Calabria Elementi per un corretto approccio clinico e terapeutico della malattia cardiovascolare David Chiavegato

29 Marzo Lazio Ruolo della fisioterapia nella corretta gestione del paziente affetto da ernie discali Ludovica Dragone

29 Marzo Puglia Cronic Kidney disease e stadiazione iris: nefropatia cronica nel cane e nel gatto Paola Scarpa

5 Aprile Abruzzo Cosa c’è di nuovo nella diagnosi, prognosi e terapia dei disordini infiammatori cronici Ugo Lottidell’apparato gastroenterico dei piccoli animali

5 Aprile Basilicata L’esame citologico quando meno te lo aspetti: ovvero quando la diagnosi è letteralmente sotto i tuoi occhi Walter Bertazzolo

5 Aprile Valle d’Aosta Chirurgia plastica e ricostruttiva Emanuela Morello

19 Aprile Umbria Aggiornamenti in neurologia Daniele Corlazzoli

19 Aprile Liguria Diagnosi e prevenzione della FIP Saverio Paltrinieri

10 Maggio ASVAC - Sardegna Cosa c’è di nuovo nella diagnosi, prognosi e terapia dei disordini infiammatori cronici Ugo Lottidell’apparato gastroenterico dei piccoli animali

10 Maggio Molise - Campobasso Oftalmologia veterinaria in evoluzione: dal cane agli uccelli Nunzio D’anna

17 Maggio SOVEP - Piemonte Odontostomatologia Dea Bonello

17 Maggio Friuli Venezia Giulia La radiologia dalla A alla D (diagnosi) Massimo Vignoli

17 Maggio Lombardia Cronic Kidney disease e stadiazione iris: nefropatia cronica nel cane e nel gatto. Paola Scarpa

21 Giugno Lazio Elementi per un corretto approccio clinico e terapeutico della malattia cardiovascolare David Chiavegato

Società federata ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSO PRATICO

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIACremona, 21/24 Gennaio 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMarco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Padova

RELATORIMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, PadovaDavide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

Saverio Paltrinieri, Med Vet, Dipl ECVCP, MilanoFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%Non soci: € 800,00 + IVA 20%

TUTTO SUL CROCIATOCremona, 26/29 Gennaio 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

RELATORISilvia Boiocchi, Med Vet, Milano

Bruno Peirone, Med Vet, PhD, TorinoAntonio Pozzi, DVM, MS, Dipl ACVS, Florida (USA)

Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

ISTRUTTORIFulvio Cappellari, Med Vet, TorinoLisa Piras, Med Vet, TorinoLuca Vezzoni, Med Vet, Cremona

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 1.050,00 + IVA 20%Non soci: € 1.200,00 + IVA 20%

CORSO AVANZATO INTENSIVO

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Caso clinico Focus 15

di CHIARA NOLI DMV, Dip ECVD

Ospedale Veterinario Cuneese, Borgo San Dalmazzo (CN)

Questo caso clinico si basa sul segnalamen-to riguardante un Bulldog inglese, maschio, 2anni, 25 kg, di nome Narco.

ANAMNESIDa 3 mesi lesioni di alopecia multifocale sullatesta e sul tronco, lesioni papulose e pustolo-se sul muso. Assenza di prurito.Il cane è vaccinato regolarmente, viene trat-tato ogni mese con antiparassitari esterni, lesue grandi funzioni organiche sono nellanorma.Vive in casa con accesso al giardino con unaltro bulldog inglese femmina, non imparen-tata, senza problemi dermatologici.Non si rilevano nel suo passato eventi patolo-gici di rilievo.

ESAME OBIETTIVO GENERALENon si rileva alcuna alterazione.

ESAME OBIETTIVODERMATOLOGICO

Il cane presenta aree di alopecia multifocale,con cute eritematosa, soprattutto distribuitealla testa (foto 1 e 2), ma anche presenti sultronco (foto 3).Sul muso, sulle labbra superiori e sul mento,presenza di grosse papule eritematose e vio-lacee (contenenti sangue), essudato sieropu-rulento, importante eritema di tutto il muso(foto 4).Non si rilevano altre lesioni dermatologichedegne di rilievo, comprese le pliche cutaneedel muso e caudale che appaiono ben pulitedal proprietario.

LISTA DEI PROBLEMIAlopecia multifocale sul muso e sul tronco.Dermatite eritematosa, papulosa (foruncolosi)del muso.

LISTA DELLE POSSIBILI DIAGNOSI DIFFERENZIALI

Per l’alopecia multifocale si prendono in con-siderazione una demodicosi, una dermatofi-tosi, una follicolite batterica e un’alopecia a-reata. Per le lesioni papulari sul muso si prendonoin considerazione una foruncolosi batterica,una piodemodicosi, una micosi profonda ocomplicata da foruncolosi batterica e una cel-lulite giovanile.

ESAMI COLLATERALI E RISULTATIUn raschiato cutaneo profondo mette in evi-denza la presenza di acari Demodex sia nellelesioni di alopecia sia nelle lesioni papulari delmuso. Un esame con la lampada di Wood ri-sulta negativo.Un esame tricoscopico risulta negativo per ifee spore fungine, ma positivo per Demodex.Una coltura fungina risulta negativa.L’esame citologico dell’essudato dalle lesionidel muso mostra la presenza di numerosi bat-teri coccacei intracellulari in neutrofili dal nu-cleo rigonfio (neutrofili degenerati).Una coltura batterica conferma di S. interme-dius sensibile alla cefalessina, cefadroxil,cefovecina, amoxicillina e acido clavulanico.

FOLLOW UP 2Le condizioni cliniche del cane appaiono no-tevolmente migliorate, la piodermite apparequasi del tutto scomparsa, esitano dei residuicicatriziali sul muso, laddove le lesioni eranopiù gravi, mentre le aree di alopecia mostranouna decisa ricrescita del pelo.I raschiati testimoniano la presenza di pochiDemodex adulti morti, assenza di ninfe, larveo uova o di parassiti vivi. Si consiglia di continuare con la terapia acari-cida e si somministra la terza ed ultima inie-zione di Convenia. Viene fissato un appunta-mento dopo altre 4 settimane.

FOLLOW UP 3Le lesioni cutanee appaiono in completa re-missione (foto 5 e 6). I raschiati profondi so-no negativi. Si consiglia di proseguire con laterapia acaricida per un altro mese, poi so-spendere.

CONCLUSIONEA tutt’oggi il cane non ha avuto ricadute dellademodicosi. La piodermite del muso ha avu-to una ricaduta dopo esattamente un anno (ilche potrebbe suggerire una possibile causaallergica sottostante), ed è stata nuovamentetrattata con successo con tre iniezioni dicefovecina ogni 15 giorni, senza ricadute pertutto l’anno successivo.

Bulldog inglese Narco

Foto 1. Aree di alopecia multifocale sul muso di un bull dog inglese affetto da demodicosi.

Foto 2. Aree di alopecia multifocalesul collo di un bull dog inglese affetto

da demodicosi.

Foto 3. Aree di alopecia multifocalesul collo di un bull dog inglese affetto

da demodicosi.

Foto 4. Aree di alopecia multifocale eforuncolosi sul muso di un bulldog

affetto da piodemodicosi.

Foto 5. Follow up dello stesso animaledopo 9 settimane di trattamento con

cefovecina iniettabile ogni 2 settimanee spot on di moxidectina/imidacloprid

ogni settimana. Le lesioni appaiono in remissione.

Foto 6. Follow up dello stesso animaledopo 9 settimane di trattamento con

cefovecina iniettabile ogni 2 settimanee spot on di moxidectina/imidacloprid

ogni settimana. Le lesioni appaiono in remissione.

DIAGNOSIDalle lesioni di alopecia multifocale si ottienela diagnosi di demodicosi. Dalle lesioni papu-lose ed eritematose sul muso si ottiene la dia-gnosi di piodemodicosi.

TERAPIASi instaura una terapia per la demodicosi abase di milbemicina 1 mg/kg per die os, daproseguire sino a un mese dopo l’ottenimen-to di raschiati negativi. Per la piodermite si prescrive la cefalessinaal dosaggio di 20 mg/kg due volte al giornoper 4 settimane. Si fissa un controllo dopoun mese.

FOLLOW UP 1Dopo pochi giorni la proprietaria riferisce cheha enormi difficoltà a somministrare le pasti-glie al cane, che le nasconde in bocca, perpoi risputarle subito dopo. Anche dopo numerosi tentativi ritiene che lesia impossibile continuare con la terapia perbocca.Le viene allora proposto di cambiare la mil-bemicina con lo spot on di moxidectina/imi-dacloprid una volta alla settimana e di sosti-tuire la cefalessina con una iniezione di 2,5ml di cefovecina (Convenia®) ogni 15 giorni.Viene fissato un appuntamento dopo 4 set-timane.

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI PFIZERi

DISCUSSIONELa piodemodicosi è una forma di piodermiteprofonda che richiede costanza nella terapia(sia acaricida che antibiotica) da parte delproprietario per ottenere la remissione.Il bulldog è un cane che per la conformazio-ne del muso (brachicefalo) e per il suo ca-rattere esuberante dà spesso molte diffi-coltà ai proprietari nella somministrazionedelle pastiglie.La soluzione di somministrare cefovecina pervia iniettabile una volta ogni 15 giorni e un a-caricida spot on ha notevolmente semplifica-to la terapia del cane e aumentato la com-pliance del proprietario.I risultati sono stati molto soddisfacenti, al pa-ri di quelli che ci si poteva aspettare con laclassica terapia a base di cefalessina datadue volte al giorno per os, con un completorispetto della compliance, particolarmente im-portante in queste situazioni. ■

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La malattia epilettica si pre-senta nei cani e nei gatti inmaniera diversa, tenendoanche conto delle differenzeanatomiche e fisiologiche e-sistenti tra le due specie. Gli

aspetti distintivi della malattia nella specie feli-na sono stati approfonditi da Sigitas Cizinau-skas durante il Seminario SCIVAC “Epilessiadel cane e del gatto: siamo all’inizio di unanuova era?” (Padova, 18-19 ottobre 2008).Uno studio indica un’incidenza della malattiaepilettica nella popolazione sana variabile tralo 0,5 e il 2,3% nei cani e lo 0,3 e l’1% nei gat-ti. Fra questi ultimi, l’incidenza rilevata tra isoggetti visitati per problemi neurologici è del14%. Alcuni autori ritengono che i problemistrutturali del cervello siano la maggior causadi epilessia nel gatto, altri riportano un eleva-to numero di crisi convulsive ricorrenti in ani-mali che non hanno lesioni anatomiche cere-brali riconoscibili. La prevalenza dell’epilessiaidiopatica nel gatto varia in diverse stime dal-lo 0 al 60%, con notevoli differenze tra studieffettuati in America o in Europa. In America infatti viene valutata come estre-mamente rara la forma idiopatica della malat-tia epilettica e si rileva invece in un elevato nu-mero di casi la meningoencefalite non suppu-rativa da causa sconosciuta e l’encefalopatiaischemica felina, cause peraltro rare in Euro-pa. Molteplici sono le cause intra- ed extracrani-che dell’epilessia felina. La diagnosi vieneraggiunta dopo un iter diagnostico che co-mincia con un’approfondita anamnesi, in cuisi deve richiedere con attenzione al proprieta-rio la descrizione di eventuali traumi pregres-si, di possibili intossicazioni, della cronologiadelle crisi e dei caratteri delle stesse. Deve poiessere effettuata un’accurata valutazioneneurologica del paziente che potrebbe porta-re al sospetto di una causa intracranica (in

presenza di anomalie). Secondo l’esperienzadell’autore, le cause extracraniche sono rela-tivamente rare e si presentano nel 15% circadi tutti i gatti epilettici; è quindi necessario ef-fettuare un esame ematochimico completo eun’analisi delle urine di routine in tutti i pazien-ti epilettici perché queste indagini possonoessere diagnostiche nelle forme di epilessiareattiva. Se tutte queste valutazioni, in un gat-to che ha avuto un unico episodio epilettico,non evidenziassero nessuna anomalia, néneurologica né di laboratorio, l’animale do-vrebbe essere monitorato e non si dovrebbe-ro fare ulteriori accertamenti. Se, al contrario,l’animale manifestasse un’altra crisi convulsi-va o si rilevassero anomalie dell’esame neu-rologico di un soggetto in cui le cause reatti-ve fossero state escluse, allora bisognerebbeprocedere con altre indagini come la diagno-stica per immagini (RMI o TAC), l’elettroence-

falogramma o l’analisi del liquido cefalorachi-diano.Secondo dati forniti dall’autore: - Nel 25% dei casi di epilessia secondaria, inEuropa, la diagnosi è di necrosi dell’ippocam-po o del lobo piriforme, che si manifesta concluster di crisi epilettiche o con stato epiletti-co ed aggressività. - Nel 17% dei casi la diagnosi è di encefalo-patia tossica o metabolica, per esempio l’en-cefalopatia uremica in caso di insufficienza re-nale cronica; intossicazioni da metaldeide(molluschicidi nei gatti che vivono anche all’e-sterno); encefalopatia epatica; deficienza ditiamina, per esempio nei gatti che per errorerimangono chiusi in qualche scantinato o peraltri motivi soffrono di digiuni prolungati (puòcausare tetraparesi o stato epilettico e rispon-de bene alla somministrazione di tiamina).- Il 14% dei casi appartiene al gruppo dellemalattie infettive, come per esempio peritoni-te infettiva felina, encefaliti virali (non frequentie segnalate più spesso in America), toxopla-smosi, migrazione aberrante di larve di endo-parassiti. Di solito si tratta di diagnosi istopa-tologiche, precedute di una diagnosi di so-spetto antemortem con esame del liquor; piùspesso la diagnosi definitiva è postmortem.- Nell’8% dei casi si tratta di neoplasie, comelinfomi o meningiomi.- Il 2,6% dei casi è rappresentato da epilessiapostraumatica. Nei gatti il trauma è un fattopiuttosto frequente, non altrettanto l’epilessiache ne può conseguire. A volte l’epilessiacompare immediatamente dopo il trauma, avolte dopo settimane o mesi. - Infine l’1,3% è imputabile a infarti o emorra-gie intracraniche, causa molto segnalata in A-merica. Nel 20% circa dei casi si giunge a una dia-gnosi di epilessia idiopatica in un soggettoche non ha segni neurologici evidenti, ha pre-sentato almeno due crisi, con esami emato-chimici e urinari normali, imaging ed esamedel liquor negativi ed età variabile da 4 mesi a13 anni. Può presentarsi in gatti di diversarazza e sesso, castrati e non, e si manifestacon crisi di diversa intensità e frequenza.La terapia del gatto con epilessia idiopaticaprevede l’uso del fenobarbital (2 mg/kg BID)o diazepam (0,5 mg/kg BID). Non viene inve-ce usato il bromuro di potassio, perché puòcausare pericolose crisi asmatiche. Se l’epi-lessia non viene controllata in maniera soddi-sfacente, la dose di fenobarbitale può essereaumentata fino a 6 mg/kg BID. Lo scopo del-la terapia è sempre quello di diminuire fre-quenza ed intensità delle crisi.In sintesi, esistono nel gatto la forma idio-patica e le forme secondarie di epilessia, piùfrequenti rispetto al cane; le cause sono

spesso simili nelle due specie e il work-updiagnostico è assolutamente sovrapponibi-le. Dati forniti da Anna Millotti, Med Vet,Trieste. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 200816 Vet Journal Attualità scientifica o

Epilessia idiopatica nel gattoSimilitudini e differenze con il cane. Cizinauskas al Seminario SCIVAC

Il virus della diarrea virale bovina(BVDV) è un patogeno bovino econo-micamente importante. Se ne ricono-

scono due specie, BVDV-1 e BVDV-2. Adoggi, sono stati identificati soltantoquattro sottogenotipi di BVDV-2, mentreper BVDV-1 sono stati identificati alme-no 11 sottogenotipi distinti. In uno stu-dio precedente sono state indagate lecaratteristiche genetiche di 38 isolati dicampo di BVDV in Italia settentrionale,e tutti i 38 isolati venivano classificaticome BVDV-1 e assegnati a 5 diversisottogenotipi: BVDV-1b, BVDV-1d,BVDV-1e, BVDV-1h e BVDV-1f. Tuttavia,in Italia è stata segnalata anche la cir-colazione di BVDV-2. Un nuovo studioha tipizzato 88 virus BVD isolati in Italia.L’analisi filogenetica ha mostrato che 5isolati potevano essere tipizzati comeBVDV-2a. I restanti 83 isolati erano tipiz-zati come BVDV-1 e appartenevano asette distinti sottogenotipi: BVDV-1a (n= 8), BVDV-1b (n = 37), BVDV-1d (n = 3),BVDV-1e (n = 22), BVDV-1f (n = 4), BVDV-1g (n = 4) e BVDV-1h (n = 5). La maggiorparte degli allevamenti bovini dello stu-dio era infettata in maniera predominan-te da BVDV-1b e BVDV-1e, mentre era-no sporadici gli altri sottogenotipi diBVDV. Lo studio ha evidenziato inoltre lacircolazione di sottogenotipi aggiuntivi,quali BVDV-1a e BVDV-1g e ha riconfer-mato la presenza di BVDV-2. “Genetic diversity of Bovine viraldiarrhea virus 1: Italian isolates cluste-red in at least seven subgenotypes”Giammarioli M, Pellegrini C, Casciari C,Rossi E, De Mia GM. J Vet Diagn Invest.2008 Nov; 20(6):783-8. (M.G.M.)

DIVERSITÀ GENETICA DI BVDV IN ITALIA

Per valutare l'esito del trattamento, uno studio ha rivisto le cartelle cliniche di 33cani affetti da fistole perianali trattate con escissione chirurgica en bloc e sac-culectomia anale bilaterale, a cui era stata somministrata, nel periodo periope-

ratorio, un'alimentazione esclusivamente a base di pesce bianco e patate. Un anno do-po l'intervento chirurgico, l’87,9% dei cani mostrava una risoluzione completa o quasicompleta della malattia fistolosa visibile, mentre solo il 20,7% dei soggetti continuavaa manifestare lievi segni clinici intermittenti. In nessun cane si segnalava la comparsadi incontinenza fecale. Nel complesso, concludono gli autori, le complicazioni eranoconsiderevolmente inferiori, in gravità e frequenza, rispetto agli studi precedenti.“Long-term evaluation of canine perianal fistula disease treated with exclusive fish andpotato diet and surgical excision” Lombardi RL, Marino DJ. J Am Anim Hosp Assoc.2008 Nov-Dec; 44(6): 302-7. (M.G.M.)

FISTOLE PERIANALI: EFFETTO DI CHIRURGIA + DIETA

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

Principi e aspetti legati all’a-limentazione basata sulleevidenze e sulla genomicasono stati al centro del 14°Nestlé Purina Nutrition Fo-rum (“Nuovi Paradigmi ali-

mentari”) tenutosi dal 2 al 5 ottobre a St.Louis (MO, USA), che ha visto la partecipa-zione dei più illustri esperti di alimentazionenel settore veterinario a livello mondiale.“Sia la medicina che la scienza alimentare ba-sate sulla genomica e sulle evidenze fornisco-no importanti contributi, ma si rivelano altresìlimitanti”, ha dichiarato l’organizzatrice del Fo-rum Dorothy Laflamme, DVM, PhD, DACVN,Nestle Purina PetCare. “Ci auguriamo chedopo questo forum, i partecipanti si rende-ranno conto che le decisioni effettivamentebasate sulle evidenze dovrebbero prendere inconsiderazione tutte le evidenze”.

IL NUOVO PARADIGMALe principali presentazioni hanno posto l’ac-cento sul passaggio, nel corso del tempo, dal-l’apprendere che cosa sono i nutrienti e il fab-bisogno minimo necessario per il sostenta-mento, alla definizione di un’alimentazione otti-male basata sul fenotipo, all’attuale ricerca inmerito agli effetti dell’alimentazione sull’espres-sione genomica. “Il futuro della scienza alimen-tare consiste nello spiegare il rapporto che in-tercorre fra dieta e salute, sia a livello di popo-lazione che personale”, ha dichiarato Laflam-me. Una sana alimentazione è fondamentale persalute e benessere. Oggi animali ed esseri u-mani vivono più a lungo e in modo più sano inparte grazie a un migliore apporto di nutrienti.Tuttavia non tutti gli animali o gli esseri umanirispondono allo stesso modo agli stessi cibi.Grazie alle nuove tecnologie di trascrittomica,metabonomica e proteomica, scienze colletti-vamente definite nutrigenomica, è possibilestudiare in che modo e perché si verificano talidifferenze. Secondo il Dr. John Milner del Na-tional Cancer Institute, uno dei relatori del Fo-rum, “è indubbio che comprendere gli elemen-ti basilari dell’alimentazione e il modo in cui sirapportano al metabolismo cellulare e moleco-lare non è un lusso ma è fondamentale per u-na corretta gestione dell’alimentazione”. Oltrea Milner, fra i relatori figurano il Dr. Jim Kaput,Division of Personalized Nutrition and Medici-ne, FDA; il Dr. Thomas Schermerhorn, KansasState University; il Dr. Ziad Ramadan, NestléResearch Center – St. Louis; solo per citarnealcuni.“Lo sviluppo della nutrigenomica e l’applicazio-ne di tali conoscenze consentirà di mettere apunto strategie per conservare la salute e mi-gliorare le cure mediche per patologie croniche

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 17o

Nuovi paradigmialimentariNutrition forum: guardare oltre l’alimentazionebasata sulle evidenze

sia negli esseri umani che negli animali dome-stici”, ha affermato Kaput. Milner ha aggiunto “Poiché gli animali dome-stici normalmente presentano molte complica-zioni/condizioni mediche identiche a quelle de-gli esseri umani, aumenta l’esigenza di svilup-pare strategie appropriate per ridurre i rischi”.Il Nestlé Purina Nutrition Forum riunisce illustrirappresentanti nei settori dell’alimentazione edella medicina veterinaria provenienti da tutto ilmondo. Quest’anno, hanno partecipato circa220 ospiti provenienti da 33 nazioni diverse.“Apprezzo notevolmente la partecipazione in-ternazionale che ritengo sia un componentefondamentale del Forum” ha commentatoCraig Thatcher, DVM, PhD, DACVN, Dean,College of Arts and Sciences, Arizona State U-niversity.In seguito alla pubblicazione all’inizio delprossimo anno, gli atti del Forum saranno di-sponibili sul sito wwww.purinavets.com. (Co-municato Stampa Purina, St.Louis, MO, USA- 23 ottobre 2008). (M.G.M.) ■

Le infezioni da Papillomavirus bovi-no tipo 2 (BPV-2) sono state asso-ciate ai tumori della vescica nei bo-

vini adulti che pascolano su terreni infe-stati da felce aquilina. Uno studio ha in-dagato la simultanea presenza di BPV-2nel sangue e nei tumori vescicali dei bo-vini adulti, con l'obiettivo di comprende-re meglio il ruolo biologico di BPV-2 cir-colante. Sono stati effettuati prelievi e-matici periferici da 78 bovini con graveforma clinica di ematuria enzootica cro-nica. In 61 di questi soggetti, oltre chenei campioni ematici di due vacche sane,si identificava DNA di BPV-2 circolante.Cinquanta animali affetti venivano abbat-tuti in macelli pubblici e in tutti i soggettisi riscontravano proliferazioni neoplasti-che vescicali. Il DNA di BPV-2 veniva am-plificato e sequenziato nel 78% dei cam-pioni di tumore vescicale e nel 38,9% deicampioni normali utilizzati come control-li. Nel 78,2% dei campioni ematici si i-dentificava DNA episomico di BPV-2 cir-colante. La presenza simultanea di DNAdi BPV-2 nelle neoplasie vescicali e nelsangue si riscontrava in 37 animali. Inol-tre, si riscontrava mRNA E5 virale speci-fico e oncoproteina E5 nel sangue, ri-spettivamente mediante RT-PCR ed We-stern blot/immunocitochimica. È proba-bile, concludono gli autori, che BPV-2possa persistere ed essere mantenuto inuno stato attivo nella circolazione emati-ca, in particolare nei linfociti, come ser-batoio di infezione virale che, in presen-za di co-carcinogeni, può causare lo svi-luppo di tumori della vescica. “Detectionof bovine papillomavirus type 2 in the pe-ripheral blood of cattle with urinary blad-der tumours: possible biological role”Roperto S, Brun R, Paolini F, Urraro C,Russo V, Borzacchiello G, Pagnini U, Ra-so C, Rizzo C, Roperto F, Venuti A. J GenVirol 89 (2008), 3027-3033. (M.G.M.)

BPV-2 NEL SANGUE DI BOVINI CON TUMORI

VESCICALI

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

di WALTER CROTTIVice Presidente Delegazione

SCIVAC Marche

Il collega Alberto Crotti, oftalmolo-go, che divide la sua attività lavo-rativa tra i diversi aspetti della libe-ra professione sugli animali dacompagnia e l’impegno di membrodel Consiglio Direttivo SCIVAC, è

stato il relatore nel secondo appuntamentoannuale della delegazione regionale marchi-giana. Alla buona riuscita dell’incontro di domenica16 novembre, ad Ancona, hanno contribuitoHill’s come sponsor e le Ditte Candioli, Jans-sen, Merial, Parmalab, Pfizer e Virbac comeespositori. Come sempre, un ringraziamentova tributato a tali ditte, che hanno sostenutol’attività della Delegazione Regionale SCIVACMarche nell’ultimo appuntamento del 2008.

Argomento era l’oftalmologia (“L’occhio do-lente”), trattato con efficacia dal Dott. Crotti,che ha presentato un lavoro ricco di immagi-ni e riferimenti pratici che hanno mantenutoalto l’interesse della platea per tutta la gior-nata.L’oftalmologia appare ad una parte dei ve-terinari pratici una disciplina non familiare,ma Alberto ha dimostrato come, con un ap-proccio sistematico ed una tecnica di base,insieme ad una attrezzatura in prima battu-ta alla portata di tutti, si possa individuarel’esistenza di un problema oftalmico. Certa-mente poi per un più approfondito approc-cio clinico possono essere necessarie co-noscenze specifiche e metodi specialistici,ma come per ogni disciplina, per il collegache affronta la visita di base, risulta indi-spensabile la capacità di sospettare e indi-viduare l’esistenza della patologia, allo sco-po di potere consigliare la necessità di ulte-

riori accertamenti.Sottovalutare oppure ignorare la presenza dialcuni segni clinici, come nel caso di un oc-chio dolente, può esporre il paziente a rischiimportanti per la qualità di vita, come la ce-cità, oppure a non associare il danno oftal-mico a patologie sistemiche come l’iperten-sione.Il dolore inoltre è dato comune a diverse pa-tologie oftalmiche e va a grave detrimentodella qualità di vita dell’animale.Il relatore ha richiamato concetti relativi allapatogenesi delle principali e più comuni pa-tologie oftalmiche di cani e gatti, fornendoconsigli pratici sull’utilizzo di ausili diagnosticialcune volte poco o male utilizzati. L’ampiacasistica del Dott, Crotti gli ha permesso l’u-tilizzo di molte fotografie del caso clinico, da-gli esordi della sintomatologia fino al followup, anche per quanto riguarda l’aspetto chi-

rurgico nella gestione dell’occhio dolente.Spesso infatti si sottovaluta l’importanza del-le raffie o di altri approcci chirurgici comecoadiuvanti nella protezione o nella guarigio-ne delle lesioni oculari, ignorando tecnicheche potrebbero accelerare i processi di cica-trizzazione di lesioni anche estese, oppureaumentare l’efficacia delle terapie effettuate.Nonostante la concomitanza con altri eventi,anche stavolta la partecipazione è stata no-tevole, con un elevato numero di colleghipresenti richiamati da un relatore di. qualità eda un argomento che da tempo non venivatrattato nell’ambito della delegazione regio-nale. I componenti della Delegazione Marche dan-no l’appuntamento ai colleghi per il prossi-mo incontro che si terrà il 15 febbraio 2009. Avremo come relatore Massimo Vignoli, checi parlerà di diagnostica radiografica. ■

Importante Gruppo Multinazionaleper la diagnostica veterinaria cerca

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Per candidature inviare CV e lettera di presentazione a:[email protected] - rif. VG628

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 200818 Dalle Associazioni Oftalmologia

L’occhio dolente, incontro SCIVACMarcheSi è svolto ad Ancona il secondo appuntamentoannuale della delegazione regionale

Nella foto i componenti della Delegazione Regionale SCIVAC Marche insieme alrelatore della giornata. A partire da sinistra: Andrea Carletti - Segretario,

Martina Andreoni - Delegata della provincia di Pesaro, Federico Leone - Presidente,Alberto Crotti - relatore e Walter Crotti - Vice Presidente.

IL CAVALLO E LA VETERINARIA NEL PALIO DI SIENA

S iena ha ospitato un congressotecnico-scientifico per capire econoscere il Cavallo da Palio. I

contributi scientifici delle giornate sa-ranno pubblicati dalla Società ItalianaVeterinari per Equini in un supplementoche sarà allegato al numero di dicem-bre di Ippologia. Il supplemento analiz-za la prevenzione dei traumi del caval-lo, in relazione alla tipologia di compe-tizione del Palio di Siena e alla biomec-canica dei cavalli. La pubblicazionetratta anche del comportamento del ca-vallo e analizza il percorso di addestra-mento dell'animale che affronterà lacompetizione (dal 2000 i cavalli puro-sangue sono stati banditi dal Palio conl'utilizzo dei soli cavalli mezzosangue afondo anglo-arabo e dal 2004 solo afondo arabo). Si analizzano inoltre alcu-ni aspetti comportamentali osservatinei cavalli che vengono addestrati per

correre il Palio di Siena, focalizzandol'attenzione sul processo di "abituazio-ne". I cavalli sono vagliati da una com-missione esaminatrice che esclude, du-rante la selezione, quei soggetti chepresentano un insufficiente grado di a-dattamento, che si esprime nella mani-festazione di comportamenti potenzial-mente pericolosi in sede di gara, nel-l'ottica di una sicura prevenzione deitraumi durante il Palio. Tutelare il benessere del cavallo da pa-lio significa confrontarsi con le attualiconoscenze sul comportamento e sullecapacità di apprendimento del cavalloper sviluppare una gestione sempre piùvicina alle esigenze di questa specie e-vitando situazioni di stress cronico edall'altra di migliorare il rapporto conl'uomo dall'allevamento alla competi-zione. Soddisfacendo il più possibile le neces-sità fisiologiche e comportamentali deicavalli si possono ottenere animali se-reni, più inclini ad apprendere compor-tamenti nuovi e fisicamente più sani. Inaltri termini, la pubblicazione curata daSIVE mette in evidenza come tutelandoil loro benessere sia possibile otteneremiglioramenti delle loro prestazioni egarantire maggiore sicurezza. Questoanche nel caso di una manifestazioneintensa come il Palio di Siena, un even-to che comprende una varietà di stimoliper i cavalli. Durante l'addestramento èquindi utile per il benessere degli anima-li, con ripercussioni positive anche sulleloro performance, abituarli ad alcuni de-gli stimoli che incontreranno nella Piaz-za, in un contesto ben lontano da quellodi un comune ippodromo, ma che tutta-via mette al centro della festa propriolui: il cavallo.

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Che siamo in tempi di re-cessione penso lo ab-biamo intuito tutti, senon altro perché, graviattentati terroristici aparte, se apri il giornale,

accendi la radio o schiacci l’“on” della tv nonsi parla d’altro nonché delle conseguenti mi-sure per contrastarla. Lo tzunami finanziarioche ha devastato le economie virtuali e realidell’intero pianeta non è stato un brutto so-gno e non è affatto detto che sia soltantostoria ormai. Leggevo ieri che solo nella miacittà (130.000 abitanti) oltre 120 negozi delcentro storico chiuderanno entro fine anno.Per il 2009 non si sa. Parlando con un diri-gente della CNA ho appreso che, questa vol-ta, la cassa mediatica non ha per nulla ingi-gantito la notizia: artigiani, commercianti epiccole imprese sono sull’orlo del collasso

con il cappio delle banche al collo. E il “bello”verrà nel prossimo anno.I veterinari (liberi professionisti ovviamente),che notoriamente venerano quello Zenone diCizio ritenuto fondatore dello stoicismo, con-tinuano ad aprire strutture una accanto all’al-tra, quasi lo tzunami per loro sia stato un po-nentino profumato di glicine. D’altronde è ne-cessario riflettere sul fatto che le grandi epi-demie sanitarie, come quelle finanziarie, do-po avere fatto danni talvolta spaventosi han-no l’ingrato, ma naturale, compito di screma-re, lasciando viva una popolazione più fortedi prima. Non sto certo scrivendo nulla di

nuovo: una pandemia influenzale di quelle to-ste (si pensi alla “spagnola”), dopo aver fattoun impressionante numero di vittime, soprat-tutto nella popolazione più debole, lascia invita soggetti con un sistema immunitario piùtemprato. Allo stesso modo, secondo alcunieconomisti di vaglia, le crisi finanziarie, purfalcidiando anche vittime innocenti, screma-no e costringono alla chiusura chi ha fatto in-vestimenti avventati o possiede imprese in-capaci di riconversioni. Molti economisti so-no del parere che, proprio in tempi di crisi a-cuta dunque, sia il momento di fare investi-menti, perché, tempo qualche anno, la scre-

matura del latte sarà avvenuta e affiorerà lapanna. Investimenti oculati, sia chiaro, chetengano conto della contrazione nei consumidei prossimi anni. Fermarsi completamenteal palo, aspettando che la tempesta passi eritorni il sole, senza neanche aprire l’ombrel-lo, è un errore che può rivelarsi fatale, esat-tamente come rischia di farsi del male chi a-pre, magari solo e neolaureato, l’ambulatoriodi fianco alla clinica di ventennale tradizione.E questo anche se ha i soldi di papà.Però se proprio ha fede in Zenone, si compiail suo destino. P.S. Buon Natale a tutti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 L’opinione 19

Alla recessione ci pensa Zenone

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di

Vittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene in

archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

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Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

Andrò a votaresolo quando…

La presente fa seguito all'esortazio-ne da parte dell'ANMVI, ricevuta amezzo posta elettronica in data

26-11-2008, ad andare in massa a votareper la nomina dei nuovi consiglieri provincialiper il triennio 2009/2011.Sebbene io non viva di libera professione enon sapendo cosa decideranno di fare i col-leghi, per quanto mi riguarda andrò a votaresolo quando le condizioni in cui versano imedici veterinari italiani saranno profonda-mente mutate. Premetto che mi riferisco nel-lo specifico alla realtà pugliese anche se,

confrontandomi con amici operanti in altriambiti territoriali, la situazione è sostanzial-mente sovrapponibile.Per evitare di cadere nei soliti luoghi comuni,anticipo ogni possibile critica affermando checon quanto sto per riportare, mi pare scon-tato, non intendo "far di tutta l'erba un fa-scio". Considerato quanto sopra e per me-glio spiegarmi, con l'asserzione "condizioniprofondamente mutate" intendo dire nellospecifico:1. quando gli Enti nazionali e provinciali lasmetteranno di dormire e di spartirsi la pa-gnotta con politici ed accademici saturandoun mercato di per sé già scarsamente recet-tivo con professionisti non richiesti. Infatti,l'impressione data da chi dovrebbe "in teoria

tutelare la Nostra Professione" è quella di u-na corsa forsennata al tesseramento ed almero reclutamento di quote associative;2. quando i su citati Enti smetteranno di as-sistere inerti (anche con semplici omissioni ofalse recriminazioni) all'apertura di nuove fa-coltà di medicina veterinaria o, dato che il te-ma è attualmente alla ribalta, all'istituzione dinuovi ed inutili corsi di laurea "truffa" per for-nire l'alibi a professori "baroni" ed affiliati perpiazzare figli, nipoti, amici etc (non so chi divoi abbia letto le affermazioni dei vari presidio rettori che continuano a decantare la pienautilità sociale dei suddetti corsi sostenendo ipropri prodotti come farebbe un venditore dighiaccioli al polo);3. quando "i colleghi" riconosciuti rei di abusi

professionali o esercizi abusivi della profes-sione, saranno VERAMENTE E DEFINITIVA-MENTE messi in condizione di non nuocereo radiati dagli albi professionali come accadein ogni nazione civile e degna di tale accezio-ne, senza incorrere nei soliti ed ormai squalli-di sconti di pena o irrisorie quanto fasulle am-mende pecuniarie;4. quando, sempre in accordo con il liberomercato, verranno finalmente fatti rispettata-re i tariffari e, soprattutto, si stabiliranno degli"standard procedurali e sanitari minimi ed im-prescindibili" validi per tutti i colleghi (per nonsentire più parlare di gente che opera ancoranei sottoscala o ai limiti della accettabilità edella dignità umana e professionale).5. quando UNIVERSITÀ o LIBERI PROFES-SIONISTI titolari o soci (a volte essi stessi allapresidenza di ordini provinciali) di cliniche e/oambulatori che lamentano le tematiche alpunto 4, avranno il buon gusto di ricordarsiche una "giusta retribuzione del LAVORO" ètale non solo quando riguarda il loro operatoma anche quando è riferita a chi (più o menogiovane e qualificato) presta il proprio servi-zio professionale, presso le medesime strut-ture, con impegno e dedizione (spesso conorari proibitivi ben oltre i limiti fissati da qual-siasi contratto lavorativo....e pregherei chiun-que fosse intenzionato a farlo di lasciar starele scontate idiozie in merito alla libera profes-sione). Nessuno venga a dirmi, infatti, di nonessere a conoscenza dell'esistenza di colle-ghi pagati dai 100 ai 500 euro mensili, peral-tro "a nero" e non già per loro libera scel-ta..............bene, solo quando tutto quanto soprasarà finalmente una realtà, lo scrivente (ulti-mo degli imbecilli) andrà a votare. Ma sino adallora.......sarò impegnato nel cercare ancoraqualcosa di dignitoso nella nostra BISTRAT-TATA E QUANTO MAI NON RICONOSCIUTAPROFESSIONE.

Rocco De SienaRicercatore, PhD

Caro collega,ci fa piacere pubblicare questo tuo interventoperché ci offre la possibilità di esprimere al-cune considerazioni. L'ANMVI non è interve-nuta in queste elezioni di rinnovo dei Consiglidegli Ordini provinciali con proprie liste, maha semplicemente sollecitato tutti i colleghi adesprimere liste rappresentative di tutti i settoridella veterinaria e, soprattutto, ad andare avotare. Riteniamo infatti che l'espressione delvoto sia essenziale per essere partecipi e de-terminanti del futuro della nostra professione.Il tuo intervento si riferisce al nostro invito equindi come ANMVI ti dico che la nostra As-sociazione ha tutto il diritto di sollecitare i col-leghi ad esprimere il loro voto proprio perchénon può in alcun modo essere criticata per gliaspetti che tu evidenzi.1) L'ANMVI è una federazione di Associazionie non ha mai fatto quindi alcuna campagna

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 200820 Lettere al Direttore @

La cartella clinica elettronica è dietrol'angolo così gli italiani arriveranno

alla visita più leggeri, e i medici nonfaticheranno per trovare l'ultima ecografia.

Prof. Ferruccio FazioSottosegretario di Stato alla Salute

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 43

di tesseramento. Opera nell'interesse di tuttala categoria e non si è mai spartita nulla vistoche tutti i nostri dirigenti si impegnano gratui-tamente e spesso anche senza alcun rimbor-so spese.2) Siamo l'unica Associazione che da sem-pre si batte contro il numero assurdo di Fa-coltà e contro la gestione baronale o cliente-lare dell'Università. Abbiamo presentato un ri-corso al Tar del Lazio contro l'apertura delCorso di Laurea di Catanzaro. Ricorso vinto,ed in attesa della sentenza definitiva del Con-siglio di Stato al quale si è appellata l'Univer-sita calabrese.3) L'ANMVI ha promosso varie iniziative con-tro ogni forma di abusivismo sollecitando icolleghi a segnalare le situazioni e gli Ordiniad intervenire.4) Noi ci siamo opposti alle lenzuolate del Mi-nistro Bersani che in nome di una assurda li-beralizzazione delle attività professionali hadeciso, fra le altre cose, di abolire i minimi ta-riffari, a nostro avviso riferimento di garanzia,per il consumatore, di qualità della prestazio-ne. Sotto queste tariffe non può esserci qua-lità. L'ANMVI ha sfilato a Roma con Confpro-fessioni chiedendo l'abolizione delle normati-ve Bersani ed ha già più volte richiesto al nuo-vo Governo il ripristino dei tariffari minimi.5) Più volte la nostra Associazione, e lo avraicertamente letto su questa stessa rivista, hadenunciato la situazione di sfruttamento e disottoccupazione in cui si trovano per anni igiovani laureati. Lo abbiamo anche evidenzia-to con precise indagini che sono state porta-te ai Ministeri per sollecitarli ad una drasticariduzione del numero di iscritti ai Corsi di Lau-rea.Come vedi siamo in sintonia su tutti i puntiche tu evidenzi,Ma detto questo non puoi pensare di restarealla finestra, in attesa che altri modifichino ilmondo per renderlo più accettabile. Solo conla partecipazione e l'impegno di tutti possia-mo pensare di riuscire a modificare molte co-se inaccettabili che il nostro settore continuaad evidenziare. Non sei d'accordo?Un cordiale salute.

Carlo Scotti.

Intervet Italia ha immesso sul mer-cato il nuovo vaccino contro la diar-rea neonatale nei suinetti causatada E. coli: Porcilis Porcoli DiluvacForte. Porcilis Porcoli Diluvac Fortesostituisce il vaccino Porcilis Porco-

li già in commercio sul mercato italiano e rima-ne l’unico a contenere sub-unità purificate(fattori di adesione F4ab, F4ac, F5, F6) e latossina inattivata LT di E. coli, conferendo unadoppia protezione contro la diarrea neonata-le nei suinetti.

Il nuovo vaccino è adiuvato in DILUVACFORTE! DILUVAC FORTE, adiuvante di pro-vata efficacia e sicurezza, largamente utiliz-zato nel portafoglio vaccini di Intervet Italia, mi-gliora la risposta vaccinale grazie all’attivazionedei meccanismi di captazione dell’antigene, fa-gocitosi, stimolazione del sistema immunitarioe contemporanea protezione delle cellule im-munitarie e punto d’inoculo.Porcilis Porcoli Diluvac Forte consente di ese-guire piani vaccinali più comodi in scrofettee scrofe.

In soggetti mai vaccinati sono richieste 2 som-ministrazioni da 2 ml, a distanza di 4 settima-ne, dove la seconda deve essere effettuatapreferibilmente entro 2 settimane dal parto.Per le scrofe già vaccinate è prevista la singolasomministrazione 2-4 settimane prima delladata prevista del parto successivo.Porcilis Porcoli Diluvac Forte è disponibile inconfezioni in PET da 25 dosi (50 ml).Il Servizio Tecnico di Intervet Italia è disponibileper ogni ulteriore informazione al n° tel:02.51686.1. ■

Diarrea da E. coli nei suinetti?Da oggi è più facile combatterla!

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 2008 Dalle Aziende 21▲

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Chiuso in stampa il 1° dicembre 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 43 | 200822 Calendario attività Dal 7 dicembre al 22 febbraio

7 DICINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC TOSCANA EMATOLOGIA NEGLI UCCELLI E NEI RETTILI; UNA VIA ALTERNATIVA PER L’IDRATAZIONE E L’ANESTESIA

INTRAOSSEA NEI CHELONI - Residence La buca del Gatto Via della Astronomia, 1 57023 - Cecina (LI) - ECM:Richiesto Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

11 - 13 DICITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VIII PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DEL MUSCOLO-Ultimi posti disponibili SCHELETRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 - 13 DICSEMINARIO SIVE 3RD SKIVE RESORT MEETING - Selva di Val Gardena (BZ), Hotel Antares - ECM: Richiesto Accreditamento - Per Ultimi posti disponibili informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

12 - 14 DICCORSO SISCA / SCIVAC CORSO SISCA - PRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

14 DICINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Pomezia, Hotel selene - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

14 DICINCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA L’OCCHIO DOLENTE - Bari, Sheraton Hotel - Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

15 - 19 DICCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredi-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. tamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 - 24 GENITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 - 25 GENCONGRESSO SIVE XV CONGRESSO EUROPEO MULTISALA SIVE - ZanHotel & Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

25 GENINCONTRO SIANA ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA NON CONVENZIONALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 GENINCONTRO SIODOV ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lucia Tornaghi - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 GENINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA EMERGENZA O NON EMERGENZA.. QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DEL-

LE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - ECM: Richiesto Accreditamento

25 GENINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI: COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDI-

SFAZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO! - ECM: Richiesto Accreditamento

26 - 29 GENCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - TUTTO SUL CROCIATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

30 GEN - 1 FEBINCONTRO SIDEV WORKSHOP DI ONCOLOGIA CUTANEA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

31 GEN - 1 FEBINCONTRO SCVI / SIONCOV CHIRURGIA PALLIATIVA IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

31 GEN - 1 FEBSEMINARIO SCIVAC PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

1 FEBINCONTRO GRUPPO FR LA FISIOTERAPIA COME TERAPIA CONSERVATIVA E DI SUPPORTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

1 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE MALATTIE RESPIRATORIE - Trento Ordine dei Medici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO EMERGENZA O NON EMERGENZA...QUESTO È IL PROBLEMA:RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DEL-

LE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - ECM: Richiesto Accreditamento

14 - 15 FEBCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO - Crowne Plaza Centro Con-

gressi, Padova - Via Po 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE LA RADIOLOGIA SALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento

15 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - ECM:

Richiesto Accreditamento

15 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN ANIMALI ESOTICI - Hotel Campanile -Rivoli (Torino) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - PerCOLLABORAZIONE CON SOVEP informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delre-

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16 - 17 FEBCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA INALATORIA CON BASSI FLUSSI - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

18 - 21 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMA-Attenzione: Date evento modificate. TOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-

ni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 - 22 FEBINCONTRO SINUV L’INCONTINENZA URINARIA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

22 FEBINCONTRO SIARMUV ANESTESIE A CONFRONTO: TIVA/TCI VS BILANCIATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

Che tipo di alterazioni ti aspetti diriscontrare nel profilo biochimico di unpappagallo malato di clamidiosi?

Aumento delle albumine

Diminuzione di AST, ALT e LDH

Diminuzione delle albumine e aumen-to di amilasi, AST e LDH

Diminuzione di calcio, fosforo e sodio

Il peso specifico dell’urina di 1.009 in uncane indica

Iperadrenocorticismo

Disidratazione

Valore nei limiti di riferimento

Insufficienza renale

QUIZ 1Risposta corretta: d)

Corso di Biochimica SCIVAC,Cremona, Ottobre 2005

QUIZ 2Risposta corretta: c)

Corso di Medicina e ChirurgiaAviare, SCIVAC-SIVAE,Cremona ottobre 2005

SOLUZIONI

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