Polizia Penitenziaria Domani
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Piccolo canto di NataleRACCONTI - RACCONTI - La “nostra” favola è ispirata al racconto di Charles Dickens che appare ancora oggi di estrema attualità
Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno X - numero 7 - 29 dicembre 2008DISTRIBUZIONE GRATUITA
M. corse trafelato a casa risalendodi gran carriera le tre rampe discale che lo separavano dall’allog-gio di servizio della Casa Circon-dariale di S.. “Ho lasciato aperto il rubinetto delgas?!” aveva pensato, mentre dimalavoglia si accingeva ad esami-nare gli atti che G. Assistente Capodi Polizia Penitenziaria addetto allaRagioneria dell’Istituto gli avevaportato dopo essere rimasto inattesa quasi 3 ore davanti allaporta dell’ufficio al freddo e nellasemioscurità del corridoio. Tranne che per gli agenti nellesezioni e sul muro di cinta, ancheloro pressoché assiderati – ma infondo si erano arruolati anche perquesto come qualcuno diceva – luie il Grancapo M. erano gli unici adessere ancora al lavoro alla vigiliadi Natale.
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Accordo sulle
Code ContrattualiE' stata siglata alla Funzione
Pubblica la Pre-intesa sulle code
contrattuali che su 280 milioni
complessivi di stanziamento pre-
vede: - aumento di 1,50 euro per
l'ora di servizio straordinario; -
aumento a 7,00 euro per il buono
pasto; - abbattimento della diffe-
renza eccessiva nell'indennità
pensionabile tra agenti-assistenti
e sovrintendenti. Gli agenti-assi-
stenti andranno quindi a percepi-
re circa 780 euro lordi in più l'an-
no; - abbassamento da 29 a 27
degli anni di servizio per percepi-
re la seconda fascia dell'asegno
di funzione (da €.1.829 a €. 3.070
annui) che per la Polizia Peniten-
ziaria riguarda oltre 6.000 unità
per una spesa di 9,280 milioni di
euro in quanto numericamente
superiore a tutte le altre Forze di
Polizia; - istituzione di una terza
fascia per l'assegno di funzione a
32 anni di anzianità di sevizio per
un importo pari al 15% ...
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2 Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008
M. corse trafelato a casa risalendo
di gran carriera le tre rampe di
scale che lo separavano dall’allog-
gio di servizio della Casa Circonda-
riale di S..
“Ho lasciato aperto il rubinetto del
gas?!” aveva pensato, mentre di
malavoglia si accingeva ad esami-
nare gli atti che G. Assistente Capo
di Polizia Penitenziaria addetto alla
Ragioneria dell’Istituto gli aveva
portato dopo essere rimasto in atte-
sa quasi 3 ore davanti alla porta
dell’ufficio al freddo e nella semio-
scurità del corridoio.
Tranne che per gli agenti nelle
sezioni e sul muro di cinta, anche
loro pressoché assiderati – ma in
fondo si erano arruolati anche per
questo come qualcuno diceva – lui
e il Grancapo M. erano gli unici ad
essere ancora al lavoro alla vigilia
di Natale.
“Fatture, fatture, sempre spese con
soldi che non abbiamo. Già abbia-
mo dovuto spegnere i riscaldamen-
ti, centellinare la corrente elettrica,
ridurre le mercedi per le pulizie e ci
sono fornitori che chiamano tutti i
giorni per essere pagati!” aveva
esclamato e poi gli era venuto in
mente l’unico tepore di quel gelido
24 dicembre: la tazza di caffè e
latte che si era riscaldato per la
prima colazione.
Solo che, per quanti sforzi facesse,
non ricordava di avere spento il
gas. Quindi dalle 8 di mattina alle
21, oltre 13 ore di inutile consumo
che, alle attuali tariffe, lo portavano
dritto dritto sull’orlo del tracollo.
In realtà M. nella sua lunghissima
carriera di soldi ne aveva accumu-
lati parecchi, soprattutto dal 1990
in poi, missioni su missioni, le ispe-
zioni ministeriali che lo avevano
portato in ogni più remoto angolo
penitenziario, e poi spesso anche 3
istituti da dirigere contemporanea-
mente, panini ed alberghi di terza
categoria (senza peraltro rinuncia-
re ai rimborsi previsti per legge) e
mai uno svago o un amico, sempre
in primain prima
di
Leo
Beneduci
duramente, con se stesso e con gli
altri, al lavoro.
Nell’anno appena trascorso persi-
no gli arretrati per il trattamento
economico da Dirigente Superiore
grazie ad una legge che lo aveva
equiparato ai Dirigenti della Polizia.
Ma non poteva abbandonare le abi-
tudini di una vita: risparmiare e
spremere tutto e tutti al massimo,
senza sprechi e, soprattutto, senza
pietà.
G. che aveva assistito allo scatto
dalla sedia del Capo non riusciva a
darsi pace; i suoi 4 figli lo aspetta-
vano per la cena di Natale e per lo
scambio dei regali e lui non era riu-
scito a dire che se ne andava.
Aveva persino accarezzato l’idea di
invitare il Capo a cena a casa sua,
come faceva da più di dieci anni,
inutilmente, perché da sempre M.
rifiutava qualsiasi invito da parte di
coloro che riteneva essere suoi
dipendenti.
M. infilò la chiave nella serratura
porta di casa e immediatamente si
arrestò: “C’è qualcuno!”
In effetti c’era come una figura
davanti al finestrone del ballatoio,
M. cercò di mettere a fuoco nella
penombra e quello si fece avanti:
un uomo non più giovane e legger-
mente curvo.
“M., M. sono venuto ad avvertiti!”
adesso era davvero vicino, lo rico-
nobbe e quasi in rantolo: “F.!!
Ma…tu sei morto!”.
F. era il vecchio Comandante di
Reparto che M. si era portato dietro
per quasi vent’anni in tutte le sedi
in cui era stato e insieme ne aveva-
no fatte di tutti i colori soprattutto
negli anni del terrorismo, fino a
quando, all’improvviso sette anni
prima, questi era venuto a manca-
re.
“Sono morto, sono morto non ti
preoccupare, ma questo non mi
impedisce di vedere e di parlare” e
poi ancora: “guarda qual è il prezzo
che ho pagato per gli anni trascorsi
assieme” indicando la lunga catena
che cingendogli la vita si perdeva
nell’oscurità.
M. osservò le maglie di ferro pen-
zolanti e pesantissime a cui erano
attaccati decine e decine di strani
oggetti e fogli di carta di varie
dimensioni. Guardando meglio si
accorse che gli oggetti erano
mostrine della Polizia Penitenziaria
e insegne di qualifica, dapprima
militari e poi dell’ordinamento civile,
Assistente, Sovrintendente, Ispet-
tore persino qualche basco azzur-
ro; i fogli di carta erano richieste di
congedo, di cambio turno, di distac-
co, giudizi complessivi, procedi-
menti disciplinari, segnalazioni
all’Autorità Giudiziaria.
“Che significa?” chiese M. e F.
rispose: “Significa che la tua catena
è molto più lunga e pesante della
mia e presto non potrai più liberar-
tene!”
“Ma il lavoro? Le regole? Il Perso-
nale deve essere trattato con il
pugno di ferro sennò se ne appro-
fitta e tutto si sfascia.” replica M..
Ma F. è implacabile: “Non abbiamo
colpa, infatti, per quello che ci è
imposto dalla necessità o per forza
maggiore; abbiamo invece piena
responsabilità per la sofferenza
inutile che abbiamo arrecato senza
che ve ne fosse bisogno, quando
abbiamo trattato alcuni meglio degli
altri e quando abbiamo pensato a
noi stessi come l’unica verità possi-
bile erigendoci a giudici della vita
altrui” e, continuando: “soprattutto
siamo responsabili ogni volta che
soffochiamo dentro di noi la nostra
umanità verso gli altri come una
debolezza inutile e deleteria”. M.
era senza parole, come in un film
scorrevano velocissimi davanti a lui
le ore, i giorni, i mesi e gli anni della
sua vita. Quante donne e uomini,
spesso poco più che bambini, gli
erano passati davanti, vestiti degli
stessi panni eppure diversi gli uni
dagli altri, senza che ne ricordasse
i nomi ma solo gli sguardi, di attesa
e di preghiera e, assai spesso, di
delusione e di disperazione.
Soprattutto non ricordava di avere
mai scambiato con loro un sorriso o
una stretta di mano, eppure erano
tantissimi. Nel frattempo la figura di
F. si era dissolta con un sussurro
che ancora risuonava per le scale:
“Addio e arrivederci…ricorda” ed
M. accorgendosi delle lacrime che
gli bagnavano il viso, per la prima
volta in vita sua non fece niente per
trattenerle e pensò: “Al diavolo il
fornello del gas! G., forse mi invita a
casa sua anche quest’anno, mi
farebbe veramente piacere andarci
e conoscere i suoi figli.” .
Piccolo
canto di
NataleLa “nostra” storia tratta
dal racconto di Charles Dickens
3Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008
BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’
Si cerca la riforma condivisaChi si aspettava la presentazio-
ne della bozza per la riforma dellaGiustizia già entro la fine dell'anno èrimasto deluso. Infatti il pacchettosulla Giustizia andrà in Consiglio deiMinistri a gennaio. Da parte del mini-stro della Giustizia Angelino Alfanoc'e' infatti l'obiettivo di una riforma"condivisa" per cercare una conver-genza con il Pd e l'Udc, ed accoglie-re anche eventuali suggerimenti daparte della Lega. ''Abbiamo appron-tato – ha dichiarato il Guardasigillialla stampa - un piano organico: gliinterventi già approvati sul processocivile, la riforma del processo penalein attuazione dell'efficienza e del giu-sto processo, la costruzione di nuovecarceri perchè siamo contrari a indul-ti e amnistie e infine la riforma dellaCostituzione che ha come bussola laparità tra accusa e difesa''. Quellodella parità tra accusa e difesasecondo Alfano ''è il punto più delica-to su cui intervenire. Il cittadino e ilpm devono avere pari diritti e paridoveri e il giudice deve essere equi-distante dall'uno e dall'altro. Ma fino aoggi non è stato così. Provo a rende-re l'idea con l'immagine della bilanciadella giustizia: i due piatti, cittadino epm, sono fra loro in equilibrio finchè ilpeso che li regge, il giudice, sta alcentro. Se il giudice e' invece piùspostato verso il pm, perchè hannofatto il concorso insieme, perchèsono negli stessi uffici, perchè vannoal bar insieme, il piatto pende a suofavore e a danno del cittadino. Perquesto è necessaria la separazionedelle carriere''. Quanto al Csm, ilGuardasigilli ritiene ''inevitabile'' una
ANNO X - n. 7 Lunedì 29 dicembre 2008
Direttore Responsabile Leo Beneduci
Direttore Editoriale Domenico Nicotra
Vice Direttore Domenico Mastrulli
Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano
Agostino Palossi - Gennaro Ricci
Direttore Organizzativo Luca Cruciani
Coordinamento Redazionale Alfio Grasso
Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo
Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia
Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
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LAVORI - Il Ministro Guardasigilli Angelino Alfano ha chiesto la partecipazione attiva di tutte le forze politiche
''valutazione sulla sua composizionee sull'efficacia della sua azione disci-plinare''. Alfano ribadisce poi lanecessità di riformare la giustiziacambiando la Costituzione sottoline-ando che ''l'aggiornamento'' dellaCarta del 1948 garantirà ''un proces-so più celere e più giusto''. E alla
di
Domenico
Nicotra
domanda sul dialogo con l'opposizio-ne sulla riforma risponde: ''Bisognadistinguere tra l'Udc e la sinistra. Ilpartito di Casini ha dato una disponi-bilità concreta al dialogo nella consa-pevolezza che la riforma è necessa-ria e che non si possono porre angu-sti limiti''. Quanto al Pd, ''non si può
immaginare di intendere il dialogocon un si formale e un 'no' sostanzia-le. Non si può essere disponibili alconfronto a patto che non si tocchi laCostituzione, perchè in sostanzaquesto significherebbe rinunciare alprogramma sulla giustizia con cuiabbiamo vinto le elezioni''.
4 Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008
BILANCI - I dodici mesi appena trascorsi sono stati sintetizzati in pochissime ma significative parole
Anno bisesto, anno funesto
PRE-INDULTO - Nel 2006 il Governo Prodi con Clemente Mastella Guardasigilli ha proposto l’indulto, cercando di farrespirare le carceri ormai al collasso. Il 2008 è stato l’anno in cui gli Istituti italiani sono tornati alla condizione pre-indulto.
Questi ultimi giorni del 2008 chiudono un anno ‘vissuto pericolosamente’ per la Polizia Penitenziaria. Anno bisesto - anno funesto,
recita un antico proverbio. Abbiamo voluto sintetizzare in poche parole questi 12 mesi poco brillanti per la Polizia Penitenziaria.
CRISI DI GOVERNO - In seguitoall'arresto della moglie, disposto dalla magistra-
tura, il ministro Mastella ha deciso di dimettersi,
facendo entrare il Governo Prodi in una fase di
crisi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha
chiesto la fiducia al Parlamento: la Camera dei
Deputati ha votato a favore, ma, con 156 voti a
favore e 161 contro, il Senato ha sfiduciato il
Governo. Dalla giornata di venerdì 25 gennaio
cominciano le consultazioni politico-istituzionali,
a opera del Presidente della Repubblica, Gior-
gio Napolitano. Il 30 gennaio, Napolitano ha
chiesto al presidente del Senato, Franco Mari-
ni, di avviare un nuovo giro di consultazioni. Il 4
febbraio si concludono le consultazioni e Marini
rimette il mandato al Quirinale. 2 giorni dopo, il
6 febbraio, il presidente della Repubblica scio-
glie le Camere e il Consiglio dei Ministri annun-
cia la data del voto, il 13 e 14 aprile.
MASTELLA - Il 6 marzo 2008, dopo un paio di giornidi riflessione, decide quindi di non candidarsi alle elezioni
politiche del 2008, per la prima volta dopo 32 anni,[11]e ciò
nonostante l'offerta di un posto nelle liste del Partito Sociali-
sta fattagli dal segretario Enrico Boselli. Dall'ottobre 2008
viene ingaggiato dalla RAI come inviato per seguire le parti-
te del Napoli nella trasmissione Quelli che il calcio.
SUICIDI - Nel corso dell’ultimoanno sono stati numerosi i suicidi tra
la Polizia Penitenziaria. Sono state
le manifestazioni piu' drammatiche e
dolorose di un disagio derivante da
un lavoro difficile e carico di tensioni.
Nei giorni successivi all’allarme si è
proposto di creare 'Centri d'ascolto',
"completamente anonimi, in modo
da garantire la totale privacy" per gli
agenti penitenziari. A distanza di
pochi mesi rimane soltanto il vuoto
lasciato dai colleghi che hanno
deciso di compiere questo gesto
estremo. AGGRESSIONI - Il 2008verrà ricordato come l’anno delle
aggressioni in carcere. Un vero e
proprio bollettino di guerra che ha
coinvolto tutti gli istituti italiani
senza nessuna esclusione.
5Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008
FUTURO - Tanta carne al fuoco per il prossimo anno. Ma quanti di questi progetti vedranno la luce?
Un 2009 in quattro mosse
Il prossimo
anno dovrebbe
essere quello giusto per
la Riforma della Giustizia. Il
Ministro Angelino Alfano ha
assicurato che già dai primi giorni
di gennaio si procederà ad aniliz-
zare i contenuti. Si è parlato in
questo ultimo periodo di possibili modifi-
che al processo penale (con la previ-
sione di una polizia giudiziaria più
autonoma dal pm nelle indagini) e
misure per costruire nuove car-
ceri. Nella bozza preliminare
del governo si arriva ad
escludere il pm dalla libe-
ra ricerca della notizia di
reato che viene affida-
ta solo alle Forze
di Polizia.
La
Polizia Penitenziaria si
trova da sempre tra le pole-
miche per quanto riguarda il
vestiario. Esiste un problema nazio-
nale che riguarda la nuova tuta bella da
vedere, da conservare con cura e usare
solo in situazioni specifiche. In molti istituti
si convive, però, con le carenze del magaz-
zino vestiario. In qualche caso estremo
può capitare di vedereun Poliziotto Peni-
tenziario con un pantalone che non è
proprio 'ministeriale'. L’augurio
per il nuovo anno è che
questo problema
finisca
Il 2009 potrebbe essere l’anno giusto per
mettere fine alla sperequazione di tratta-
mento, giuridico ed economico degli appar-
tenenti ai ruoli direttivi della Polizia Peni-
tenziaria, rispetto agli omologhi ruoli della
Polizia di Stato e del Corpo Forestale dello
Stato.
Il sov-
vraffolla-
mento delle carceri
è per Alfano ormai un'emergenza, tanto da varare nei
primi giorni di gennaio un decreto con nuove norme
sulle gare di appalto per costruire nuovi penitenziari,
così da evitare che in caso di contenzioso i lavori si bloc-
chino.
RIFORMA
VESTIARIO
RIALLINEAMENTO
E
D
I
L
I
Z
I
A
6 Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008
E' stata siglata alla Funzione Pubblica
la Pre-intesa sulle code contrattuali che su
280 milioni complessivi di stanziamento pre-
vede: - aumento di 1,50 euro per l'ora di ser-
vizio straordinario; - aumento a 7,00 euro
per il buono pasto; - abbattimento della dif-
ferenza eccessiva nell'indennità pensiona-
bile tra agenti-assistenti e sovrintendenti.
Gli agenti-assistenti andranno quindi a per-
cepire circa 780 euro lordi in più l'anno; -
abbassamento da 29 a 27 degli anni di ser-
vizio per percepire la seconda fascia del-
l'asegno di funzione (da €.1.829 a €. 3.070
annui) che per la Polizia Penitenziaria
riguarda oltre 6.000 unità per una spesa di
9,280 milioni di euro in quanto numerica-
mente superiore a tutte le altre Forze di
Polizia; - istituzione di una terza fascia per
l'assegno di funzione a 32 anni di anzianità
di sevizio per un importo pari al 15% in più
dell'importo della seconda fascia; - circa 10
euro di aumento mensile lordo quale ade-
guamento dell'indennità pensionabile. Infine
strenua e vittoriosa la battaglia dei sindaca-
ti della Polizia Penitenziaria per il recupero
dei 5 milioni di euro sottratti nel 2002 per
l'istituzione dell'indennità per il 41 bis. A
fronte dei circa 2 milioni previsti per il Corpo
quali residuo della trattativa sulle code con-
trattuali ne sono stati aggiunti quali anticipo
dei 5 altri 2 milioni che andranno ad incre-
mentare il FESI 2009. Ulteriormente da pre-
cisare che attraverso 4,5 milioni di euro
sono state finanziate le decurtazioni per
malattia degli appartenenti al Comparto
Sicurezza e Difesa si sensi dell'articolo 71
del D.L. 112/2008 per il periodo 26 giugno
31 dicembre 2008. Ciò in quanto per il 2009
tale decurtazione dovrebbe essere abolita ai
sensi del disegno di legge tuttora all'esame
del Senato.
C’è l’accordo sulle Code contrattualiFUNZIONE PUBBLICA - Siglata la Pre-intesa alla Funziona Pubblica con le organizzazioni sindacali
Il Prap Toscana ha sensibilizzato le direzioni della
propria giurisdizione a contemplare, in sede di con-
trattazione decentrata per il Fesi, una sorta di inden-
nità di cassa per l'agente addetto alla portineria che
riscuote le somme versate a favore dei detenuti.
Questo perchè si avverte l’esigenza di affrontare in
maniera tangibile i rischi connessi al maneggio di
denaro e di valori da parte del Personale del Corpo
che, in caso di ammanchi di cassa, è costretto a com-
pensarli di tasca propria.
In Toscana si pensa ai rischidel Personale di portineria
MALCOSTUME
Ricoveri poco urgenti
nel cambio dei turniSempre più spesso il Personale di Poli-
zia Penitenziaria, nell’imminenza della con-
clusione del turno quotidiano di lavoro,
viene 'utilizzato' nei servizi di scorta dei
detenuti da inviare con procedura d’urgenza
al pronto soccorso ospedaliero. La legisla-
zione penitenziaria stabilisce che il ricovero
urgente può avvenire solo ed esclusivamen-
te nei casi di estrema urgenza che, in ambi-
to ospedaliero vengono identificati con un
codice rosso.Succede con frequenza che,
raggiunta la struttura esterna, l’accettazione
del detenuto da parte del pronto soccorso
attribuisca un codice giallo – mediamente
critico – verde – poco critico se non addirit-
tura bianco – per niente critico. Il personale
di Polizia penitenziaria è costretto a sostare
all’interno delle sale d’attesa degli ospedali
per molte ore eccedenti l’orario ordinario ed
anche con conseguente aumento dei rischi
in relazione tipologia dei ricoverati. A questo
bisogna aggiungere la dilatazione dell’orario
di lavoro che si riflette sugli impegni perso-
nali dei dipendenti che magari hanno pro-
grammato e devono ottemperare ad esigen-
ze familiari indifferibili.
7Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008
zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia
a cura di
Giada
Ariani
Prosegue il “Programma nazionale di solarizzazione degli Istituti Penitenziari”, nato nel novembre 2001 con la collabora-
zione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e il Ministero della Giustizia – Diparti-
mento Amministrazione Penitenziaria (DAP) al fine di migliorare la qualità energetico-ambientale delle strutture di
detenzione italiane tramite l’installazione di 5.000 m2 di collettori solari termici. Il primo progetto pilota è stato realiz-
zato nel luglio 2002 presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso; negli anni successivi, oltre alle fina-
lità previste nel 2001, si è lavorato per produrre e fornire gli strumenti utili a formare e a rendere quanto più possibi-
le autonome le Direzioni e gli Uffici Tecnici dei Penitenziari rispetto all’iter progettuale, all’istallazione e alla gestione
di nuovi impianti solari. Si è intrapresa quindi un’azione di trasferimento del know-how tramite l’elaborazione di
documenti guida, quali le “Linee guida per la realizzazione di impianti solari termici a regola d’arte rivolti agli Istituti
Penitenziari”, e le “Linee guida alla formazione dei detenuti”; documenti redatti e pubblicati sulla base della espe-
rienza di più istituti.Ad oggi si può dire che è consolidata la realizzazione e la successiva manutenzione degli impianti
operata in collaborazione con i detenuti, previo corso di formazione, con rilascio da parte della Regione dell’attestato di
qualifica professionale di “Operatore nell’Installazione e Manutenzione di Impianti Solari Termici”. Tale attestato è rila-
sciato, dopo il superamento dell’esame finale, ai detenuti che abbiano partecipato al corso teorico e svolto l’attività di
stage che avviene contestualmente alla realizzazione dell’impianto solare termico che servirà il penitenziario stesso.
Nel corso del 2005 e 2007, a seguito delle attività svolte dal gruppo di coordinamento MATTM-DAP-CIRPS che ha lavora-
to per selezionare gli istituti detentivi da inserire nel programma, si è prima giunti alla stesura di una lista di venticinque isti-
tuti, ed infine a quella definitiva di quindici penitenziari. La lista definitiva degli istituti che partecipano al programma è sancita
da un decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente Direzione Generale Salvaguardia Ambientale:
• C.C. Torino;• C.C. Firenze;• C.R. Rebibbia-Roma;• N.C. Rebibbia-Roma;• C.C. Velletri;• C.C. Viterbo;• C.C. Perugia;• C.C. Terni;•
C.R. Spoleto; • C.C. Secondigliano;• C.C. Benevento; • C.C. Lecce N.C;• C.C. Taranto;• C.C. Laureana di Borrello; • C.C. Caltagi-
rone;
I benefici sono di varia natura, sia in ambito
energetico che sociale che economico;
infatti, oltre alla riduzione dell’im-
piego di combustibili fossili
per la produzione di calore,
e alla conseguente ridu-
zione di emissioni, si
punta alla riabilitazione
dei detenuti fornendo
loro delle competenze e
un titolo spendibile facil-
mente nel momento in
cui dovranno reinserirsi
nella società. Ultimo, ma
non meno importante, la
possibilità di ridurre i costi per
la produzione di calore all’inter-
no delle strutture selezionate.
Sempre più sole negli Istituti
Lo stereo nuovo strumento di tortura
I musei delle torture di tutto il mondo dovranno trovare il
posto per un nuovo moderno attrezzo: lo stereo. Non è uno
scherzo. Piuttosto l'ennesima notizia di maltrattamento di
detenuti da parte di soldati americani. Un trattamento che
avviene sistematicamente nelle carceri di Iraq, Afghanistan e
Guantanamo. La pratica, condannata ufficialmente dall'ONU e
dalla Corte Europea Per i Diritti Umani, è quella di riprodurre
brani di Metallica, AC/DC, Eminem, Bruce Springsteen, Britney
Spears e Christina Aguilera (tanto per citarne alcuni) a un livello di
decibel insopportabile per l'orecchio umano, lasciando che la canzone si ripeta per
almeno una decina di volte. A denunciare i fatti è la Associated Press in concomitanza con Reprieve,
associazione britannica per i diritti umani e promotrice della campagna di protesta e sensibilizzazione
"Zero dB".