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P. O. F.

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P.

O.

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SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

ORDINE E GRADO DI SCUOLA: Infanzia – Primaria – Secondaria di I grado

DENOMINAZIONE: Istituto Comprensivo

VIA: Francesco Crispi, n° 25

C.A.P. 98070 CITTÀ: Castell’Umberto PROV. Messina

TELEFONO: 0941/438055 FAX: 0941/438999

CODICE FISCALE: 95008750838

E-MAIL:[email protected]

PEC:[email protected]

SEDE CENTRALE: Castell’Umberto

CODICE MECCANOGRAFICO: MEIC8300E

ANNO SCOLASTICO: 2014/2015

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CONTESTOSOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E FORMATIVO

L’Istituto Comprensivo di Castell’Umberto comprende le scuole di cinque comuni: Castell’Umberto, Raccuia, Ucria e Sinagra con poche migliaia di abitanti e Floresta (di alta montagna) con circa 500 abitanti. In essi coesistono diverse realtà economiche: Le attività del terziario e del settore professionale in tutti e cinque i comuni; L’attività agricola e quella artigianale e qualche attività del secondario; L’attività turistica occasionale presente anche a Floresta, dove sono diffusi l’allevamento e la

lavorazione di prodotti tipici (latticini e insaccati). Sul territorio sono attive varie aziende agrituristiche ma, i diversi settori, da qualche tempo, risentono della crisi e vedono diminuito il numero degli operatori. Circoscritte forme di benessere economico contribuiscono solo in parte alla generale evoluzione della vita comunitaria, in quanto permane il problema dell’occupazione e della modernizzazione del lavoro. Nei centri di collina, l’utenza proviene in parte dal centro, in parte da diverse frazioni; a Floresta solo dal centro. In questi ultimi anni, inoltre, si registrano alcune presenze d’immigrati che generano una realtà sociale sempre più differenziata e dalle dimensioni sempre più ampie. L’estrazione socio – economica delle famiglie è varia; ci sono: artigiani, operai, braccianti agricoli, impiegati, professionisti, e, oltre a un buon numero di disoccupati, a Floresta, anche allevatori e produttori di latticini. Alcuni ambienti familiari sono poveri di stimoli culturali: poco diffusi sono la lettura di libri, giornali e riviste e l’uso di materiale didattico, ma la televisione rimane il mezzo presente in quasi tutte le famiglie ed è sempre più affiancata dai mezzi di telefonia mobile e dai computer. Dal punto di vista socio-ambientale, operano alcune associazioni a indirizzo religioso, culturale e sportivo che costituiscono una preziosa risorsa per aiutare i ragazzi a trascorrere parte del loro tempo libero, riunendosi in gruppo e trovandovi la possibilità di attuare il loro processo formativo in continuità con le esperienze che vivono nella scuola. Biblioteche comunali, palestre, oratori, auditorium, cineforum e musei, di cui i centri dispongono, costituiscono, inoltre, luoghi di aggregazione importanti per tutta la cittadinanza.

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BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

Gli alunni che frequentano l’Istituto, manifestano abilità e capacità varie. Queste, legate naturalmente, alla singolarità di ciascuno di loro, sono relative anche alla diversità degli ambienti di provenienza e alle differenti risorse e opportunità di socializzazione di cui dispongono. Inoltre, le possibilità d’incontrarsi e di scambiarsi esperienze e conquiste culturali, tra un comune e l'altro, rimangono limitate, anche se, da qualche anno, la Scuola è orientata a creare varie occasioni d’incontro, superando le distanze tra le cinque comunità in cui vivono. Tra gli alunni, comunque, c’è eterogeneità, sia per i prerequisiti su cui la scuola deve innestare la sua azione, sia per l’atteggiamento più o meno positivo in relazione allo studio e alla partecipazione alla vita scolastica.

Infatti, ci sono: Bambini che manifestano elevate capacità intellettive, consapevolezza del valore dello studio e,

quindi, responsabilità e impegno; Altri che iniziano il percorso formativo con un limitato bagaglio di esperienze ma, integrandosi

nell’ambito scolastico, dimostrano interesse per quanto la scuola propone, riuscendo a raggiungere buoni risultati;

Altri, ancora, che incontrano varie difficoltà d’apprendimento per diverse motivazioni, oppure per disturbi specifici; che sono, quindi, bisognosi di attenzione e d’interventi personalizzati.

Sotto il profilo relazionale, si rileva che: Alcuni alunni, e sono in maggioranza, si dimostrano disponibili al dialogo, allo scambio di

esperienze, alla collaborazione e a una partecipazione attiva e costruttiva in rapporto alla vita comunitaria scolastica;

Altri, che trovano difficoltà a dialogare e collaborare per timidezza, per mancanza di autostima, per eccesso d’individualismo dell’ambiente di provenienza o perché insicuri, provenendo da culture diverse.

Non emergono, nella maggioranza degli alunni, casi di totale rifiuto delle regole del vivere comunitario. Dalle varie realtà scolastiche, emergono diverse tipologie di bisogni, legati alla sfera cognitiva,

motivazionale e affettivo – relazionale. Si rileva l’esigenza di:

Costruire il proprio sapere con approcci operativo – esperienziali e di carattere umanistico e tecnologico;

Avere rispettati i propri tempi di apprendimento e maturazione; Esser valorizzati nella propria unicità e originalità personale; Poter sviluppare le capacità personali, disponendo di tutte le opportunità necessarie a

realizzarle; Poter svolgere attività di consolidamento e potenziamento per l’acquisto delle abilità e

competenze di carattere linguistico - espressivo, matematico – scientifico e relativo alle nuove tecnologie multimediali e, ove fosse necessario, attività di recupero.

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Ne deriva, per i docenti, la necessità di attenzione per rafforzare negli alunni la motivazione allo studio; per sviluppare in loro la costanza nell’impegno e nell’applicazione, prolungando i tempi di attenzione e concentrazione; per promuovere, infine, forti interessi culturali, crescendo nella consapevolezza che ogni sforzo, in tal senso, è importante e prezioso per la vita futura. Inoltre, dal punto di vista affettivo – relazionale, deriva per il docente il compito ineludibile di progettare e svolgere un’azione formativa adeguata a favorire una serena convivenza scolastica, in modo da favorire il ben – essere degli alunni, sostenendo il processo di sviluppo della loro identità personale e la conquista di un’equilibrata autostima.

DOMANDA DI FORMAZIONE DEL TERRITORIO

Dai bisogni che emergono dal contesto socio-economico-culturale e formativo del territorio e dagli allievi, si rilevano diverse istanze. Esse chiedono, alla scuola, un orientamento di base che è essenziale e decisivo per le successive scelte di carattere formativo e, in seguito, professionale.

Tra le scelte prioritarie, importanti appaiono quelle che possano dare agli alunni le opportunità formative e culturali, per attuare esperienze volte a stimolare e promuovere la loro operatività e l’apertura al nuovo; per superare gli angusti confini del territorio e per vivere l’esperienza scolastica in maniera armonica, serena e arricchente, sia dal punto di vista personale che da quello comunitario. Ci si propone, pertanto, di: Ampliare l’offerta formativa con percorsi operativi finalizzati alla valorizzazione dei diversi

linguaggi; Muovere dalla valorizzazione dei beni culturali e ambientali per utilizzare al meglio le risorse di

cui si dispone; Dare rilevanza alle attività fisico – motorie e sportive nella prospettiva del ben – essere degli

alunni; Dare impulso decisivo all'utilizzazione delle nuove tecnologie informatiche (Computer,

proiettori, LIM e software vari) di cui la scuola dispone; Progettare gemellaggi e scambi inter – culturali con le scuole degli altri Paesi europei

(Comenius) e tra le scuole dei cinque comuni che compongono l’Istituto.

RISORSE

Al fine di dare risposte adeguate alle domande che emergono dal territorio, dai bisogni e dalla tipologia degli alunni, saranno utilizzate le risorse di cui la scuola dispone. Sono risorse, di carattere umano e materiale, interne ed esterne a essa.

Le risorse umane interne (alunni, docenti, genitori, personale A.T.A. e personale ausiliario) e quelle esterne (esperti che fanno parte di enti, associazioni e gruppi che operano sul territorio), sono caratterizzate, per la maggior parte, da disponibilità alla partecipazione e collaborazione.

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Ne consegue una possibilità operativa che permette agli alunni ricchezza di opportunità e di occasioni di crescita di tipo culturale come anche umano e sociale.

Le diverse competenze di cui si dispone, infatti, pongono gli alunni nella possibilità di avere il supporto necessario per attuare il loro processo d’apprendimento e sviluppare competenze e abilità di carattere disciplinare, multimediale, relazionale e progettuale.

Le risorse materiali, di cui la scuola dispone, si rivelano, inoltre, preziose perché le garantiscono di mantenere un buon livello operativo – esperienziale nelle sue attività.

Infatti, oltre ai sussidi audiovisivi, ai laboratori scientifici, musicali, linguistici e multimediali, con le LIM in quasi tutte le classi, gli alunni possono disporre di strutture comunali (palestra, campo sportivo, campo da tennis, museo), centri storici, zone ecologiche, parchi suburbani e centri culturali (biblioteche, e videoteca a Sinagra), che consentono loro di progettare e realizzare attività molteplici e con una elevata valenza educativa.

PRINCIPI ISPIRATORI

Nella prospettiva di promuovere la formazione di personalità libere e consapevoli della propria identità, ricche di doti umane e competenze culturali, le scuole dell'Istituto sono orientate a: Operare in una logica di valorizzazione della personale singolarità, sia in senso fisico sia in

senso comunicativo ed esperienziale; Dare rilievo all'impegno e confronto interpersonale, alla condivisione e alla solidarietà come

anche alla professionalità dei vari operatori; Tener presenti i bisogni formativi degli alunni, il contesto e le risorse del territorio in cui la

scuola opera, per muovere da essi; Compiere le varie scelte in modo da assicurare a tutti pari opportunità; Compensare gli eventuali limiti e valorizzare le eccellenze; Promuovere le iniziative adeguate a determinare ambienti complessivamente educanti; Adottare una logica di continuità educativa e didattica tra tutte le agenzie formative; Muovere dalla manipolazione e dall’esperienza per giungere alla concettualizzazione e alle

conoscenze. Scelte, tutte, rivolte a garantire un servizio scolastico qualificato, caratterizzandolo con quella capacità di efficienza e produttività, che si pone come base e impulso di crescita personale e comunitaria. Inoltre, in riscontro alla singolarità e complessità di ogni persona e all'unitarietà del sapere, si assumono i criteri della flessibilità e della organicità dell'insegnamento-apprendimento, nella consapevolezza che il processo apprenditivo che si compie nel Primo ciclo d'istruzione "è una tappa importante nella maturazione della personalità e del proprio progetto di vita" come emerge nelle finalità desunte dalle Indicazioni nazionali, in riferimento a questo ciclo scolastico.

FINALITÀ e OBIETTIVI

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Anche per la nostra scuola, come per ogni opera educativa autentica, la formazione integrale della personalità degli alunni, costituisce la finalità cui dover orientare ogni processo formativo. Essendo scuola di base, si fa evidente che in essa si pongono le premesse per lo sviluppo successivo e, quindi, si vuol porre massima attenzione per configurarla come scuola del successo, in cui per ciascuno, a misura di età, possa essere resa possibile una piena realizzazione di sé. Ovviamente, proprio per questo, si tenderà a evitare qualsiasi livellamento, tenendo conto di tutte le diversità, sia riguardo alle doti e potenzialità o agli eventuali limiti individuali, sia in rapporto alle particolarità di tipo sociale e territoriale. Da ciò consegue la scelta di percorsi culturali e formativi specifici e l’utilizzo di metodi e strumenti adeguati a garantire agli alunni un clima sociale positivo, favorendo lo scambio di esperienze e il dialogo tra coetanei, tra bambini e adulti (insegnanti, mediatori didattici, operatori vari) e tra scuola, famiglia e territorio.

Obiettivi saranno, dunque, quelli di educare al Sapere, al Saper essere e vivere insieme e al Saper fare. In questa ottica si promuoverà:

La capacità di porre in essere tutte le operazioni concrete e mentali per costruire il proprio sapere, esercitando abilità e acquisendo competenze;

Lo sviluppo della consapevolezza di sé, del senso di appartenenza, della responsabilità in dimensione personale e comunitaria, del senso critico e dell’autonomia nella valutazione e nell’agire;

L’operatività in contesti vari, per padroneggiare e utilizzare conoscenze, interpretare eventi umani, naturali, economici e sociali, individuare affinità,rilevare differenze e risolvere situazioni problematiche diverse.

SCELTE EDUCATIVE

Alla valorizzazione della persona, sono funzionalizzati i percorsi che, per renderli efficaci e validi, saranno modulati sulla singolarità e particolarità del processo di sviluppo di ciascuno e del suo mondo psico-sociale, quindi sulla persona in situazione. Sono articolati in percorsi di: Sviluppo della consapevolezza della propria identità e della capacità di attuare scelte equilibrate

dal punto di vista emotivo e affettivo, acquisendo una positiva immagine di sé e una competenza comunicativa e relazionale volta alla collaborazione e ad una piena e costruttiva integrazione sociale;

Attivazione di processi finalizzati a sviluppare padronanza dei quadri concettuali, autonomia di giudizio e pensiero creativo, meta-cognitivo e critico in una dimensione religiosa della vita come orizzonte di senso delle varie esperienze;

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Laboratori per sviluppare il senso di responsabilità, la capacità critica, di scelta, di progettazione, di collaborazione e di lettura dei diversi aspetti del territorio, importante per accrescere l'abilità d'indagine e funzionale al sapere, sapere essere e saper fare;

Attività specifiche per prevenire il disagio, promuovere l’interesse e motivare la costruzione del

proprio sapere, con l’utilizzo creativo e adeguato delle nuove tecnologie multimediali; Curricoli organici e flessibili con un’organizzazione didattica funzionale alla personalizzazione e

individualizzazione dell’insegnamento-apprendimento. Alle scelte educative si accompagnerà, ovviamente, un’operatività caratterizzata in modo da: - Sviluppare e valorizzare le capacità e possibilità individuali, incentrando l’azione scolastica su una cultura di processo e di progetto; -Assicurare la qualità di un servizio scolastico efficace ed efficiente per una qualificata formazione

degli alunni riguardo a conoscenze, abilità e competenze; -Rispettare il principio di unitarietà del sapere, in riscontro all'integralità della persona;

-Operare integrando la scuola nel territorio, valorizzandone le risorse, il mondo del lavoro, la cultura e le tradizioni;

-Promuovere armonia, equilibrio e ben-essere nel rapporto interpersonale oltre che persona/ambiente; -Formare negli alunni il senso di cittadinanza, che si proietti, oltre i confini nazionali, in ambito europeo e planetario. Pertanto, a livello progettuale, organizzativo e operativo, si attueranno dei percorsi specifici di attività curricolari, trasversali alle varie discipline, e di attività extra-curricolari oltre che opzionali e laboratoriali. Così, sono stati avviati progetti di educazione ambientale, alimentare, stradale, alla salute, alla legalità, alla lettura e sono organizzate rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, escursioni, visite guidate e viaggi d’istruzione.

SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

Le scelte di carattere metodologico e didattico sono collegate a quelle educative, derivano da esse e intendono qualificare l’azione della nostra scuola. Particolare rilievo sarà dato, pertanto, alle attività che promuovono l’accoglienza e l’integrazione degli alunni, assicurando loro la continuità (orizzontale e verticale) dell’azione educativa e il supporto adeguato all’orientamento delle loro scelte.

Saranno valorizzate al massimo l’esperienza personale e da essa si muoverà per innestare le proposte didattiche impostate sulla interdisciplinarietà, sulla ricerca strutturata (Problem solving, circle time, brain storming e feed-back) e sulla ricerca-azione, sull’apprendimento cooperativo, con tutoring, counseling e gruppi di livello, e adottando una didattica di forma ludica e interattiva.

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L’uso di strategie multimediali e di strategie varie volte a motivare, consolidare, potenziare e recuperare oltre che valorizzare le potenzialità personali, segnerà, in maniera fondamentale, la metodologia scolastica che farà leva sulla collaborazione della famiglia come anche della parrocchia e di associazioni ed enti presenti sul territorio.

In relazione all’apprendimento, inoltre, sarà impegno prioritario della scuola quello di dare agli alunni la possibilità di acquisire il metodo di studio, cioè di imparare ad imparare, quindi a saper ricercare e comprendere, saper collegare le conoscenze e saper memorizzare e comunicare.

Attenzione particolarissima sarà data ai soggetti diversamente abili. Per loro, oltre che utilizzare per ciascuno il PED e il PDP si seguirà il PAI, che sarà utilizzato come strumento prezioso e specifico, per la loro inclusione e le possibilità di offrire loro un servizio più appropriato.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E TEMPO SCUOLA

CASTELL'UMBERTO

SCUOLE DELL’INFANZIA

Dal 15/09 al 17/09 ore 8.00 -12.00 Margi e Sfaranda Dal 18/09 al 30/09 ore 8.00 -13.00Margi e Sfaranda

Dal 15/09 al 17/09 ore 7.45 -11.45San Giorgio Dal 18/09 al 30/09 ore 7.45 -12.45San Giorgio

Dal1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/sezioni

N°44.10 ore settimanali Dal Lunedì al Venerdì ore 8.00 - 16.00

(Con servizio mensa) Sabato ore 8.00 - 12.10

Margi e

Sfaranda

SCUOLA PRIMARIA

Dal 15/09 Al 20/09 Ore 8.20 -12.20 - Castell' Umberto Centro Dal 15/09 al 20/09 ore 8.00 -12.00 - Sfaranda - San Giorgio

Dal 22 settembre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/Classi

N° 30 Ore Settimanali Dal Lunedì al Sabato Ore 8.20 - 13.20

Castell’Umberto Centro

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N° 30 Ore Settimanali Dal Lunedì al Sabato Ore 8.00 - 13.00

Sfaranda

N° 30 Ore Settimanali Dal Lunedì al Sabato Ore 8.00 - 13.00

S. Giorgio

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “J. KENNEDY

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 -12.30 dal 22/09 al 30/09 ore 8.30 -13.30

dal 1° ottobre Orario definitivo

SINAGRA

SCUOLA DELL'INFANZIA

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 -12.30 dal 22/09 al 30/09 ore 8.30 -13.30

dal1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/sezione

n° 40 ore settimanali dal Lunedì al Venerdì ore 8.30 - 16.30

(con servizio mensa)

Sinagra - Centro e

Sinagra - Gorghi

SCUOLA PRIMARIA

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 - 12.30 dal 22/09 al 30/09 ore 8.30 - 13.30

dal 1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/Classe

Tempo scuola Classi n° 36 ore settimanali

Martedì - Giovedì ore 8.30 -16.30 (con servizio mensa)

Lunedì - Mercoledì - Venerdì - Sabato ore 8.20 - 13.20

1aB

n° 30 ore settimanali dal Lunedì al Sabato ore 8.30 -13.30

1aA - 2aB - 2aA - 3aA

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n° 31 ore settimanali Martedì - Mercoledì - Giovedì ore 8.30 - 13.30

Venerdì - Sabato ore 8.30 - 12.30 Lunedì ore 8.30 - 16.30 (con servizio mensa)

Sinagra –Centro e

Sinagra –Gorghi

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “IOPPOLO”

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 -12.30

dal22 settembre Orario definitivo

Tempo scuola Classe

n° 30 ore settimanali dal Lunedì al Sabato ore 8.30 - 13.30

1a A- 2a A- 3a A

RACCUJA

SCUOLA DELL’INFANZIA

dal 15/09 al 17/09 ore 8.15 -12.15 dal 18/09 al 30/09 ore 8.30 -13.15

dal1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/sezione

n° 40 ore settimanali dal Lunedì al Venerdì ore 8.15 - 16.15

(con servizio mensa)

Raccuja

SCUOLA PRIMARIA

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 – 12.30 dal 22/09 al 30/09 ore 8.30 – 13.30

dal 1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/Classe

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n° 40 ore settimanali Dal Lunedì al Venerdì ore 8.30 -16.30

(con servizio mensa)

Raccuja

SCUOLASECONDARIA DI 1° GRADO

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 -12.30 dal22 settembre Orario definitivo

Tempo scuola Classe

n° 30 ore settimanali

dal Lunedì al Sabato ore 8.30 - 13.30

1a A - 2aA , 3a A

UCRIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

dal 15/09 al 17/09 ore 8.30 -12.30 dal 18/09 al 30/09 ore 8.30 -13.30 dal1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/sezione

n° 40 ore settimanali dal Lunedì al Venerdì ore 8.30 -16.30

(con servizio mensa)

SCUOLA PRIMARIA

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 - 12.30 dal 22/09 al 30/09 ore 8.30 - 13.30 dal1°ottobre Orario definitivo

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Tempo scuola Plesso/Classe

n° 40 settimanali dal Lunedì al Venerdì ore 8.30 - 16.30

(con servizio mensa)

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 - 12.30 dal 22/09 al 30/09 ore 8.30 - 13.30

dal 1° ottobre Orario definitivo

Tempo scuola Classe

n° 40 ore settimanali dal Lunedì al Venerdì ore 8.00 - 14.00

1aA - 2aA - 3aA

FLORESTA

SCUOLA DELL’INFANZIA

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 -12.30

dal 22 settembre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/sezione

n° 25 ore settimanali dal Lunedì al Venerdì ore 8.30 - 13.30

SCUOLA PRIMARIA

dal 15/09 al 20/09 ore 8.30 -12.30

dal 22 settembre Orario definitivo

Tempo scuola Plesso/Classe

n° 30 ore settimanali dal Lunedì al Sabato ore 8.30 - 13.30

MODALITÀ DI VALUTAZIONE

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Scuola dell'infanzia

OSSERVAZIONE SISTEMATICA

L'osservazione, coerentemente con quanto affermano le più recenti disposizioni e documenti programmatici, costituisce lo strumento più affidabile per cogliere e valutare le diverse esigenze del bambino, per comprendere ed interpretare i comportamenti, per identificare processi aperti da promuovere e rafforzare, al fine di progettare percorsi educativo -didattici funzionali ad un armonico sviluppo della personalità e di costruire contesti di apprendimento ricchi e significativi.

TRAGUARDI

Il Sè e l'Altro (le grandi domande, il senso

morale, il vivere insieme) Capire se stesso e gli altri

Identità - Sicurezza Autostima-Fiducia

Compartecipazione/ Condivisione Appartenenza

Uguaglianza / diversità

Corporeità - Piacere senso - motorio Coordinazione - Comunicazione

Relazione

Riconoscere le proprie capacità psichiche e motorie ed avere cura del proprio corpo

Il Corpo in Movimento ( identità autonomia, salute)

Collocare - Raggruppare - Ordinare Quantificare - Misurare

Previsioni - Anticipazioni - Ipotesi

Operazionalità

Sensibilità critico - espressiva

Fruizione - Produzione Elaborazione - Qualificazione

Capire e farsi capire

La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)

Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità)

Percepire - Manipolare - Esplorare - Osservare - Rappresentare - Progettare

I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)

Ascoltare - Ritmizzare - Esprimere Creare - Decodificare

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - Scuola Primaria

10/10

Pieno e adeguato raggiungimento

degli obiettivi.

Conoscenze e abilità: Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività ed originalità con uso

appropriato e critico dei linguaggi specifici. Competenze:

Autonomia e sicurezza con applicazione di strategie con apporti propositivi in situazioni complesse e nuove.

9/10

Completo e pieno raggiungimento

degli obiettivi.

Conoscenze e abilità: Capacità di sintesi e di rielaborazione personale dei contenuti anche in situazioni

diverse con utilizzo appropriato dei linguaggi specifici. Competenze:

Precisione e sicurezza nell'applicazione di strategie in situazioni complesse note.

8/10

Completo raggiungimento

degli obiettivi

Conoscenze e abilità: Chiarezza, precisione e capacità di sintesi con apporti critici e rielaborativi

apprezzabili e, talvolta, complesse. Competenze:

Autonomia e sicurezza nell'applicazione di strategie in situazioni semplici note e, talvolta, complesse.

7/10

Complessivo raggiungimento degli

obiettivi con alcune carenze.

Conoscenze e abilità: Capacità di sintesi con alcune rielaborazioni personali.

Competenze: Possesso di nuclei fondamentali con capacità di applicazione di strategie in

situazioni note.

6/10

Raggiungimento degli

obiettivi in modo essenziale.

Conoscenze e abilità: Sintesi e analisi essenziali ma pertinenti con uso accettabile della terminologia

disciplinare. Competenze:

Parziali ma con capacità di un'applicazione autonoma in situazioni semplici.

5/10

Raggiungimento degli

obiettivi in modo inadeguato.

Conoscenze e abilità: Ripetitività, imprecisione e frammentarietà. Esiguità di analisi e schematismi.

Competenze: Applicazione incerta e non del tutto autonoma.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - Scuola Secondaria 1° grado

10/10 Pieno e adeguato raggiungimento degli obiettivi. Conoscenze e Abilità: Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività ed

originalità con un uso appropriato e critico dei linguaggi specifici. Competenze:

Autonomia e sicurezza con applicazione di strategie con apporti propositivi in situazioni complesse e nuove.

9/10 Completo e pieno raggiungimento degli obiettivi Conoscenze e Abilità: Capacità di sintesi e di rielaborazione personale dei contenuti

anche in situazioni diverse con utilizzo appropriato dei linguaggi specifici.

Competenze: Precisione e sicurezza nell'applicazione di strategie in situazioni

complesse note. 8/10 Completo raggiungimento degli obiettivi Conoscenze e Abilità:

Chiarezza, precisione e capacità di sintesi con apporti critici e rielaborativi apprezzabili e, talvolta, originali.

Competenze: Autonomia e sicurezza nell'applicazione di strategie in situazioni

semplici note, e, talvolta, complesse. 7/10 Complessivo raggiungimento degli obiettivi con

alcune incertezze

Conoscenze e Abilità: Capacità di sintesi con alcune rielaborazioni personali.

Competenze: Possesso dei nuclei fondamentali con capacità di applicazione di

strategie in situazioni note. 6/10 Raggiungimento degli obiettivi in modo

essenziale Conoscenze e Abilità:

Sintesi e analisi essenziali ma pertinenti con un uso accettabile della terminologia disciplinare.

Competenze: Parziali ma con capacità di un'applicazione autonoma in situazioni

semplici. 5/10 Raggiungimento degli obiettivi in modo

inadeguato Conoscenze e Abilità:

Ripetitività, imprecisione e frammentarietà. Esiguità di analisi e schematismi Competenze:

Applicazione incerta e non del tutto autonoma. 4/10*

Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi Conoscenze e Abilità: Capacità di analisi e sintesi minima.

Competenze: Difficoltà nell'applicazione di strategie.

* Nel caso, attivare percorsi personalizzati o corsi di recupero.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

10 Rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica Rispetto scrupoloso del Regolamento d’Istituto Svolgimento regolare e serio delle consegne scolastiche

9 Rapporti interpersonali positivi e collaborativi nel gruppo classe Rispetto assiduo del Regolamento d’Istituto Svolgimento puntuale delle consegne

8 Rapporti interpersonali rispettosi della persona Rispetto adeguato del Regolamento d’Istituto Svolgimento puntuale delle consegne

7 Rapporti problematici e poco collaborativi con gli altri Rispetto limitato del Regolamento d’Istituto Svolgimento poco costante delle consegne

6 Rapporti non corretti con insegnanti e compagni Rispetto carente del Regolamento d’Istituto Svolgimento saltuario dei compiti assegnati.

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ESPERIENZE PREGRESSE

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

RIFLESSIONI sulla QUALITÀ dei PERCORSI

Negli anni precedenti, in continuità con l’azione della famiglia e del territorio, sono stati attuati Progetti di attività curriculari ed extra- curriculari, caratterizzati da esperienze di condivisione e da uno stile di lavoro a classi aperte. Così, oltre ai progetti di formazione all’accoglienza, all’incontro, all’intercultura e alla pace e a quelli di educazione alla tutela dell’ambiente e della salute, alla legalità e al rispetto del codice stradale, sono stati attuati laboratori di: multimedialità, sport, lingue comunitarie, musica, artigiano locale, teatro e lettura, attraverso gruppi di lavoro interagenti e flessibili e con percorsi didattico – operativi aperti alle esigenze e agli apporti del territorio.

Nell’anno in corso si attueranno attività varie, funzionalizzate all’orientamento, alla valorizzazione del territorio e all’arricchimento culturale, attraverso gli scambi di carattere internazionale, l’inserimento nella progettazione europea e la partecipazione a manifestazioni ed eventi esterni, a concorsi e a giochi sportivi studenteschi.

Extracurriculari saranno i seguenti progetti:

Recupero e consolidamento delle abilità logico-matematiche di base Teatro: "I Civitoti in pretura" Gemellaggio Immagino e creo con la mia fantasia Bambini sulla buona strada (educazione stradale) Laboratorio linguistico Laboratorio logico - matematico Il progetto Comenius "Family together through generations - the history of family, the history of the region" delinea percorsi operativi di ricerca e di scambi culturali con i paesi partner Slovacchia e Repubblica Ceca.

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INIZIATIVE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Per individuare punti di forza e di criticità si attuerà una valutazione dei vari aspetti organizzativi della scuola. Si condurranno indagini e monitoraggi relativi a: clima relazionale, attività didattiche, grado di soddisfazione dell’utenza (genitori – alunni), funzionalità dei servizi. Ove si riscontrassero degli elementi di debolezza, si progetteranno linee di miglioramento e se ne verificherà la ricaduta.

Varie saranno le iniziative orientate alla formazione e all'aggiornamento; per esse ci si riferirà ai bisogni e alle domande che emergono dalla realtà degli alunni e dal contesto socio - economico - culturale e formativo in cui essi vivono. Pertanto, nel corso dell'anno scolastico troveranno spazio attività di formazione volte al

consolidamento e potenziamento delle capacità operative e metodologiche. Si approfondirà la conoscenza delle dinamiche relazionali. Si promuoveranno corsi specifici relativi: alla formazione sulla sicurezza;

alla metodologia dell’osservazione relazionale per sviluppare adeguate strategie che creino un clima positivo per l’apprendimento attraverso incontri teorico – pratici con lo psicologo

all’acquisizione di nozioni di base per la conoscenza della lingua inglese così, ci si orienterà ad elevare la qualità professionale degli operatori scolastici; Le finalità individuate per le varie proposte di aggiornamento sono relative: alla valorizzazione della cultura, della sperimentazione, della ricerca e della

innovazione didattica; all'uso delle nuove tecnologie informatiche a livello operativo - didattico; all'acquisizione di nuovi strumenti culturali e scientifici; al miglioramento della qualità degli interventi formativi e alla sicurezza nell'ambiente

di lavoro. Contenuti specifici delle attività rispondenti alle esigenze che emergono dall'ambiente

saranno: LIM e competenze informatiche competenze disciplinari metodologie didattiche Rapporti relazionali docenti – alunni Competenze linguistiche Attività motorie BES Indicazioni nazionali Normativa Sicurezza

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OFFERTA FORMATIVA

Le attività previste per ampliare l’offerta formativa avranno carattere obbligatorio, opzionale e laboratoriale.

In conformità alla normativa, è stabilito il seguente tempo-scuola…obbligatorio: -Scuola dell’Infanzia: ore 40/44.10 sett.li -Scuola Primaria: ore 30/ 40 sett.li -Scuola Sec. 1° grado: ore 30/36 sett.li PROGETTI: Recupero/ Potenziamento Lettura Pallatamburello Dialetto-Arte-Tradizioni Educazione alla Salute Educazione alla Legalità Educazione Ambientale Orientamento- Continuità Noi Magazine Inclusione alunni disabili (DSA) Comenius Sport Il volontariato a scuola: Telethon Istruzione domiciliare

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STAFF DIREZIONE

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Rina Maria CERAOLO SPURIO 1° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Maria Filomena PALMERI

2° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Sergio CASELLA

COORDINATORI DI PLESSO INFANZIA,PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

Castell’Umberto SCUOLA dell’Infanzia: MARGI CALA' LESINA Silvana S. GIORGIO MESSINA PARANTA Maria SFARANDA GALATI Giuseppa SCUOLA Primaria: CENTRO RANDAZZO Rosaria S. GIORGIO CRASCI' Marisa SFARANDA LOPRESTI Concettina SCUOLA Secondaria di 1° grado “J. Kennedy”: CASELLA Sergio

Sinagra

SCUOLA dell’Infanzia: CENTRO SEGRETO Michelle GORGHI PINZONE VECCHIO Concetta SCUOLA Primaria: CENTRO MANCUSO G. Patrizia GORGHI CORICA Rosalia SCUOLA Secondaria di 1° grado “Ioppolo” : MESSINA Iolanda Margherita

Raccuja

Scuola dell’Infanzia: MINUTO Maria Scuola Primaria: LA MANCUSA Franca Scuola Secondaria di 1°grado: LA MANCUSA Franca

Ucria

Scuola dell’Infanzia: LA MANCUSA Annita Scuola Primaria: FARANDA Giuseppa Scuola Secondaria di 1° grado: MANERA Melino

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Floresta

Scuola dell’Infanzia e Primaria: SCALISI Agata

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Dott.ssa Ceraolo Spurio Rina Maria DIRIGENTE SCOLASTICO

Fogliani Leone PRESIDENTE

DOCENTI

Corica Giuseppa

Mancuso Giuseppa Patrizia

Manera Melino

Martella Maria Teresa

Messina Margherita Iolanda

Randazzo Rosaria

Scalisi Agata

PERSONALE ATA

Catalano Puma Santina Rita

GENITORI

Algeri Vincenzo

Campisi Antonella

Mancuso Gabriella

Randazzo Adriana

Vinci Daniela

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PERSONALE ATA

DIRETTORESERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI

Favazzo Virgilio Giuseppe

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Catalano Puma Santina Rita Pruiti Ciarello Maria Linda Raineri Mancialino Nella Scurria Concetta COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA DELL’INFANZIA

Pintagro Vincenza Margi Germanà Francesco Sfaranda Canfora Antonina S. Giorgio Saitta Maria Sinagra – Centro Volanti Lucio Sinagra – Gorghi Martelli Rina Raccuja Biundo Domenica Ucria Raccuia Luigi Floresta

COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA PRIMARIA

Tascone Antonino Castell’Umberto Franchina Vincenzo Castell’Umberto Di Leo Vittorio Sfaranda Gridà Salvatore S. Giorgio Giglia Vincenza Sinagra – Centro Saitta Giuseppe Sinagra – Gorghi Casella Giuseppe Raccuja Biundo Domenica Ucria Raccuia Luigi Floresta COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Tascone Monaco Vincenzo Castell’Umberto Ballato Mario Sinagra – Gorghi Agnello Enrico Raccuja Sauta Maria Ucria

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RAPPRESENTANTI DEI GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI DI CLASSE

SCUOLA Secondaria di 1° grado Castell’Umberto

Sede

Classe

Genitori Eletti

1a A

MANERA Carmela

PRUITI Patrizia

SANTOSOSSO Simona

IUCULANO CUNGA M. Angela

2 aA

GURGONE Paola Anna

SAPIENZA BARBITTA Liliana

CUTUCONE Tiziana

MOMMO Cinzia

3aA

PATERNITI Daniela

RANDAZZO Adriana

TRUSSO Anna

1a B

FRANCHINA Fabio

RUSSO Anna Maria

FAZIO P. Maria Teresa

SIRNA Concetta

Castell’Umberto

2 a B

CALA’ LESINA M. Artura

PRUITI CIARELLO Adele

TERRANOVA Lina

CARCIONE Angelina

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SCUOLA Secondaria di 1° grado Sinagra

Sede

Classe

Genitori Eletti

1a A

FERRARO Daniela

SINAGRA Patrizia

STANGHELLINI Lorena

2 aA

1. REALE Cettina

2. FARANDA Giuseppa

3. MOLA Marianna

4. MARANO Melinda

Sinagra

3aA

1. RUSSO Giuseppina

2. LOPRESTI Catena

3. BORRELLO Anna Maria

4. PALADINA Luisa

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SCUOLA Secondaria 1° grado Raccuja - Ucria

Sede

Classe

Genitori Eletti

1 a 3 aA LA CAVA Angelina

LA MANCUSA Francesca

MERENDINO Daniela

BENEDETTI Giusy Daniela

Raccuja

2 a A BERTILONE Adelina

TUCCIO Lidia Rita

TRIPOLI Maria

RAFFAELE ADDAMO Santina

1 a 2 aA

GULLOTTI Giuseppina

MURABITO Lucia

Ucria

3 aA NICI Domenica

MONTAGNO C. Giuseppina

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Rappresentanti dei Genitori eletti nei Consigli di Interclasse

Sede Classe Genitori Eletti 1 a GRIDA’ Maria

2 a CAPUTO Manuela

3 a RUSSO BATTAGLIOLA Adalgisa

4 a CRIMI Gilda

Castell’Umberto C.

5 a RUSSO BATTAGLIOLA Adalgisa

1a- 2a_5a_ NIBALI Elisa

San Giorgio 3 a -4 a RAFFAELE Loredana

1 a RAINERI MANGIALINO Giuseppe

2 a MANERA Giuseppina

3 a CUCCO Maria Rosaria

Sfaranda

4 a 5 a INCOGNITO Silvana Anna

1 a MARTINES Alessia

2 a ASTONE Maria Rosa

3 a OLIVO Ylenia

Sinagra Centro

5 a FARANDA Carmela

1 a MOLA Antonina

2 a TRANCHITA Rosalba

3 a FASOLO Angela

4 a OLIVERI Maria

Sinagra Gorghi

5 a CATALANO PUMA Giuseppa

1a3 a 4 a SCHEPIS Palmina

Raccuia 2a5 a SALPIETRO DAMIANO Silvana

1 a2 a5 a MANCUSO Arianna Ucria

4 a 3 MANCUSO Gabriella Floresta 1 a 2 a 3 a

4 a 5 a

CARROCCIO Giuseppa

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Rappresentanti dei Genitori eletti nei Consigli di Intersezione

Sede

Sezione

Genitori Eletti

1 a A OTERA Giuseppa Castell’Umberto – MARGI

1 a B FRANCHINA ROCCO Teresa

San Giorgio 1 aA MANERA Lucia

1 a A MIGNACCA Vincenza Carmela

Sfaranda 1 a B CARONE Loredana Flavia

Sinagra Centro 1 a A TERRANOVA Calogera Viviana

1 a A FOGLIANI Antonella

Sinagra Gorghi

1 a B BONTEMPO Susanna

Raccuia 1 a A FARANDA Antonella

Ucria 1 a A FARANDA Maria

Floresta 1 a A CASELLA Irene

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DESIGNAZIONE/NOMINA responsabili, referenti, commissioni di lavoro

1°Collaboratore del Dirigente Scolastico: Palmeri Maria Filomena

2°Collaboratore del Dirigente Scolastico: Casella Sergio

RESPONSABILI dei laboratori:

Multimediali

Casella Sergio (Castell’Umberto)

Fiumanò Maria Antonia (Raccuja)

Manera Melino (Ucria)

Bonfiglio Maria Signorina (Sinagra Gorghi)

Martella Maria Teresa (Sinagra Centro)

Scientifico

Casella Sergio

Linguistici

Fazio Catena (Sinagra)

Casella Sergio (Castell’Umberto) Musicali

Trusso Gaetano (Castell’Umberto – Sinagra)

Referenti Progetti:

1. Progetto Lettura Brunno Rosamaria 2. Dialetto – Arte–Tradizioni Gridà Nirella Francesca 3. Educazione alla salute Mancuso Giuseppa Patrizia 4. Educazione alla Legalità Zangla Concetta 5. Educazione Ambientale Crascì Marisa 6. Noi Magazine Corica Rosalia 7. Referente H Conti Nibali Carmela 8. Referente D.S.A. Gaglio Francesco.

GRUPPI OPERATIVI:

COMENIUS

Referente: Randazzo Sarina

Docenti: Corica Rosalia,

Martella Maria Teresa, Gullotti Domenico

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GLIS d’Istituto Referente: Francesco Gaglio Tutti i docenti di sostegno, Docente curricolare che possiede il maggiore numero di ore di presenza nella classe, un genitore degli alunni disabili, Dirigente scolastico, equipe psico- pedagogica di Patti e di S.Agata Militello.

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1. Gestione POF- Le funzioni strumentali AREA 2. Autodiagnosi e Autovalutazione d’Istituto – Maiorca Teresa; AREA 3. Interventi e servizi per gli studenti - Segreto Michelle. AREA 4. Formazione docenti - Invalsi – Gridà Nirella Francesca AREA 5. Multimedialità – sito web- Corica Rosalia. AREA 6. Multimedialità – registro online – monitoraggio - Martella Maria Teresa

SPORT Referenti: Martella Maria Teresa (Scuola primaria)

Vinci Nunzio (Scuola secondaria)

Docenti: Corica Giuseppa Mancuso Patrizia

Crascì Marisa Arrigo Carmela Scalisi Agata Gullotti Cordaro Domenico Pruiti Vincenzo

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Barbagiovanni Sisto Russo Maria Concetta PruitiCiarello M. Rosa Pruiti Vincenzo Fasolo Maria Rosalia

Scalisi Agata Oriti Vincenzo Messina Iolanda La Mancusa Franca Manera Melino Corica Giuseppa Castell'Umberto secondaria di 1° grado: coordinatori di classe

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CONTINUITA’ Tindiglia Giuseppa Maiorca Teresa Palma Rosalia Gullotti Domenico Mancuso Patrizia Martella Maria Teresa Barna Marisa Spano’ Anna Maria Randazzo Maria Teresa Tindiglia Franca Maria Messina Iolanda Fazio Catena Russo Battagliola Rosaria Segreto Michelle Pinzone Vecchio Concetta La Mancusa Annita Messina Paranta Maria

COORDINATORE Infanzia Caliò Maria

COORDINATORE Primaria Corica Rosalia

COORDINATORE Secondaria I° Grado Manera Melino

COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE

Castell’Umberto:

I A Galati Rando Elda

II A Casella Sergio

III A Battagliola Sarina

IB Russo Battagliola Rosaria

IIB Zangla Concetta

Sinagra:

I A Fazio Catena

II A Maimone Catea

III A Messina Iolanda

Raccuja:

I III A Bua Giancarro Maria

II- A Fiumanò Antonia Maria

Ucria:

I - II A Caputo Elisa III A Romano Maria

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Commissione Elettorale:

Russo Battagliola Rosaria (docente) Trovato Battagliola Lina (docente) PruitiCiarello M. Linda (ATA) Crimi Patrizia (genitore) Santososso Simona (genitore)

Commissione domande di attribuzione delle Funzioni strumentali:

Corica Giuseppa

Mancuso Patrizia

Tindiglia Giuseppa

Commissione di Revisione del P.O.F. :

Palmeri Maria Filomena Fasolo Maria Rosalia Russo Maria Concetta

Commissione Orario:

Corica Rosalia Mancuso Patrizia Tindiglia Giuseppa Fasolo M. Rosalia Randazzo Rosaria Scalisi Agata Gullotti Domenico Barna Maria Teresa Lopresti Concettina Manera Melino La Mancusa Franca Fazio Catena Russo Battagliola Rosaria

Commissione Registro On line

Casella Sergio Martella Maria Teresa Corica Giuseppa Messina Iolanda Bua Giancarro Maria Collorafi Serafina

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO Premessa 1. La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, fondata sui valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia (New York 20-11-’89) e con i principi generali dell’Ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui fa parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza, al senso di responsabilità, all’autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco, sul ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Parte 1a ALUNNI Art. 1 Diritti Lo studente ha diritto: 1. Ad uno sviluppo integrale della personalità e ad una formazione culturale e professionale

qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee;

2. Alla riservatezza; 3. A conoscere il piano dell’offerta formativa, la programmazione e i traguardi che si

intendono perseguire; 4. Alla libertà di apprendimento e ad esercitare il diritto di scelta tra le attività offerte dalla

scuola; 5. Ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di

autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento;

6. Al rispetto dei suoi ritmi di apprendimento e delle sue esigenze di vita; 7. Ad un ambiente favorevole alla sua crescita e ad un servizio educativo -didattico di

qualità; 8. Ad iniziative concrete per il recupero di eventuali situazioni di ritardo e di svantaggio; 9. Alla salubrità e sicurezza degli ambienti che devono essere adeguati alle esigenze di tutti

gli studenti, compresi i diversamente abili; 10. Alla disponibilità di adeguati strumenti tecnologici ed informatici; 11. A servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. La scuola, pertanto, si impegna a:

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1.Garantire la continuità dell’apprendimento non solo dal punto di vista metodologico-didattico ma anche con la valorizzazione delle risorse del territorio;

2.Valorizzare le inclinazioni personali; 3. Offrire ad ognuno la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di

realizzare iniziative autonome; 4. Promuovere la solidarietà tra i suoi componenti. Art. 2 Doveri Gli studenti sono tenuti a: 1. Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente agli impegni di studio, mantenendo

sempre un comportamento corretto; 2. Usare verso il Capo d’Istituto, il personale docente e non docente, i compagni lo stesso rispetto,

anche formale, che richiedono per se stessi; 3. Osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza della scuola; 4. Utilizzare correttamente, senza recare danno, le strutture, gli strumenti e i sussidi didattici; 5. Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura,

riconoscendo che ciò rappresenta un importante fattore di qualità nella vita della scuola; 6. Adoperare un abbigliamento dignitoso e confacente al contesto scolastico, evitando qualunque

eccesso legato alla “moda” momentanea. 7. Rispettare le regole poste a fondamento della comunità di appartenenza. Art. 3 Comportamento in classe 1. Gli alunni: a. sono tenuti a rispettare gli orari e ad osservare in classe e fuori un comportamento

responsabile, attento , partecipativo e rispettoso nei confronti dei compagni e degli adulti; b. possono assentarsi o allontanarsi dalla classe, previa richiesta motivata ed approvata dal

docente, per i casi d’ urgenza e necessità; c. durante gli spostamenti interni o esterni alla scuola saranno accompagnati dal docente o da un

collaboratore scolastico ed osserveranno un comportamento corretto, educato e rispettoso delle norme di civile convivenza;

d. durante il cambio dell’ora non possono uscire dalla classe e devono attendere in maniera ordinata l’arrivo del docente;

e. devono trattare con massima cura l’edificio scolastico, gli arredi ed i sussidi in esso contenuti; in caso di guasti, causati volontariamente, gli alunni devono provvedere alla riparazione o alla sostituzione di quanto hanno danneggiato.

2. Non sono concessi permessi, salvo casi eccezionali, nella prima ora di lezione. 3. In nessun caso è consentito agli alunni di sostare nei corridoi, ovvero in altri ambienti

dell’Istituto. 4. L’attraversamento dei corridoi per raggiungere il cortile o il portone d’uscita, a conclusione delle

attività, dovrà avvenire in modo ordinato e silenzioso. 5. Durante l’intervallo è fatto assoluto divieto agli alunni di allontanarsi dalla classe. 6. L’uso dei servizi igienici, nella prima ora di lezioni e dopo l’intervallo, è consentito solo in caso di

effettiva necessità.

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7. Non è consentito: a. Consumare la colazione o masticare gomme durante le ore di lezione; b. Portare materiale non richiesto dai docenti che non riguardi l’attività didattica; c. Utilizzare telefonini cellulari. Nei casi di necessità all’alunno è consentito usare il telefono della

scuola, previa autorizzazione del responsabile di plesso; d. Esercitare qualsiasi forma di violenza. Art. 4 Ingresso - Ritardi - Uscite Anticipate - Giustificazione delle Assenze 1. Al fine di permettere una ordinata entrata nei locali scolastici e relativa uscita al termine delle

lezioni, la campanella suonerà 2 volte a distanza di cinque minuti. 2. Gli alunni possono aspettare il 1° suono della campanella, ordinatamente e per pochi minuti, nel

cortile antistante la scuola, per avviarsi nelle rispettive classi dove saranno accolti dai docenti i quali, conformemente a quanto recita l’art. 29 c. 5 del C.C.N.L/2007 ed alle delibere collegiali, sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni; al secondo suono si ritengono regolarmente iniziate le attività didattiche.

Nella scuola dell’Infanzia è tollerabile ammettere gli alunni entro e non oltre 30 minuti dall’orario d’ingresso.

3. Gli alunni devono presentarsi a scuola forniti dei libri, del materiale necessario e di un diario, tenuto in modo ordinato, sul quale verranno annotate, tra l’altro, tutte le comunicazioni tra scuola e famiglia.

4. In caso di ritardo occasionale, rispetto all’orario d’inizio delle lezioni, l’alunno è ammesso in aula dal docente della prima ora, con annotazione sul registro di classe.

5. In caso di reiterati ritardi, dietro invito del docente coordinatore di plesso, l’alunno, il giorno successivo, verrà ammesso solo se accompagnato da uno dei genitori.

6. I ritardi oltre la 2a ora di lezione devono essere giustificati e l’ammissione in classe deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico o dal docente da lui delegato.

7. I permessi di uscita prima della fine dell’orario normale delle lezioni possono essere concessi dal Dirigente Scolastico o dal responsabile di plesso, previa richiesta personale di uno dei genitori o di chi ne fa le veci a cui l’alunno viene affidato al momento dell’uscita.

8. La firma del genitore che giustifica l’alunno deve essere depositata, a scuola, sul registro di classe.

9. L’ammissione in classe dell’alunno, dopo l’assenza, è disposta dal docente della 1a ora che deve registrarla sul registro di classe dopo aver controllato l’autenticità della firma sulla giustificazione.

10. L’alunno sprovvisto di giustificazione viene ammesso in aula con annotazione sul registro di classe ed obbligo di produrla il giorno successivo.

11. Qualora l’assenza dovesse protrarsi oltre i cinque giorni ed è causata da motivi di salute, la richiesta di giustificazione deve essere corredata di documentazione medica.

12. Il numero eccessivo di assenze dalle lezioni incide negativamente sulla valutazione finale dell’alunno.

13. Gli alunni sono tenuti alla frequenza delle attività per le quali le rispettive famiglie hanno esercitato l’opzione.

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14. Ai fini della validità dell’anno agli alunni è richiesta la frequenza per almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’art.10 del D.L. n° 59 del 19/02/2004.

15. Si pone deroga a quanto stabilito al precedente comma per le assenze che, debitamente giustificate, siano da ricondurre a problemi di salute o familiari “a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati” (C.M. 20 del 4 marzo 2011).

Art. 5 Disciplina 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, non devono ledere la dignità della persona

e tendono a rafforzare il senso di responsabilità e il ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

2. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, ad un principio educativo. Difatti, i provvedimenti disciplinari devono prevedere comportamenti attivi, di natura riparatoria - risarcitoria.

3. Le infrazioni disciplinari connesse al comportamento influiscono sulla valutazione del profitto. Art. 6 Sanzioni In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 3 del D.P.R. n° 249 del 24-06-’98 e successive

modifiche ed integrazioni del 15 marzo 2007 (Direttiva n. 16 - Linee d’indirizzo sull’uso dei cellulari, prot. n. 30/dip/segr. – Direttiva 104 del 30/11/07), D. P. R. n. 235/2007 per gli alunni responsabili di comportamenti che violino le disposizioni del presente documento, saranno applicate le seguenti sanzioni.

1. in caso di mancato rispetto di quanto stabilito agli artt. 2 e 3 del presente Regolamento è competenza del Dirigente Scolastico o del docente applicare le seguenti sanzioni, che vanno immediatamente comunicate, per iscritto, alla famiglia, che ha l’obbligo di firmare l’avviso:

a. nota sul registro personale del docente; b. nota sul diario dell’alunno; c. nota sul registro di classe. 2. Per comportamenti particolarmente scorretti o che costituiscano causa di pericolo per sé e/o gli

altri sarà il D. S, su delibera del Consiglio di classe, ad infliggere le seguenti sanzioni: d. allontanamento dalle lezioni da 1 a 2 giorni; e. allontanamento dalle lezioni da 3 a 6 giorni; f. allontanamento dalle lezioni da 7 a 15 giorni. 4. In presenza di fatti recidivi o tali da evidenziare il permanere di una situazione di pericolo, il

limite di 15 giorni potrà essere derogato in virtù della gravità dell’infrazione. In quest’ultimo caso l’organo competente in materia è il Consiglio d’Istituto (modifica art. 4 – comma 6 D.P.R. 249/98).

5. Per l’utilizzo dei telefoni cellulari sono previste le seguenti sanzioni: a. Ammonizione scritta; b. Ritiro del cellulare e consegna ai genitori; c. Eventuale sospensione. Art. 7 1. L’alunno:

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a. Prima dell’irrogazione della sanzione deve essere messo a conoscenza dei motivi per i quali s’intende irrogarla;

b. Può chiedere al Dirigente che la sanzione disciplinare, previo assenso di chi esercita la patria potestà, sia convertita in attività a favore della comunità scolastica;

c. Possibilità di conversione: riordino materiale didattico delle aule, cura e sistemazione dei laboratori.

2. I genitori, contro le sanzioni disciplinari, possono ricorrere all’organo di Garanzia dell’Istituto, entro 15 giorni dalla irrogazione delle stesse. Detto organo è composto:

dal Dirigente Scolastico, da 2 genitori e 1 docente nominati dal Consiglio d’Istituto tra i suoi componenti.

3. L’organo di garanzia, accolto il reclamo, dovrà esprimersi entro 10 giorni, tenendo conto dei seguenti criteri:

- che sia nella totalità dei suoi componenti; - che si pronunci dopo un’approfondita istruttoria. 4. In caso di incompatibilità in rapporto al destinatario della sanzione, si provvederà alla

sostituzione con un componente supplente. Parte 2a ORGANI COLLEGIALI e ASSEMBLEE dei GENITORI Art. 1 1. La costituzione, la convocazione, la gestione, le funzioni e le competenze degli Organi Collegiali

della scuola sono definite secondo quanto previsto dal D. L.vo n° 297 del 16 aprile 1994. Art. 2 Disposizioni Generali 1. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, di

massima non inferiore a 5 giorni e, in caso di urgenza, il tempo necessario. 2. La convocazione deve essere affissa all’albo della scuola e fatta recapitare, anche per il tramite

degli alunni, ai singoli membri degli Organi Collegiali. 3. L’avviso di convocazione deve indicare il luogo, il giorno, l’ora e gli argomenti da trattare nella

seduta dell’Organo Collegiale. 4. Di ogni seduta dell’ O. C. viene redatto, su apposito registro a pagine numerate, processo

verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. 5. Copia del verbale di ogni seduta del Consiglio d’Istituto viene affissa all’albo della scuola. Art. 3 Partecipazione e Forme di Coordinamento tra i vari Organi Collegiali 1. Ciascun organo Collegiale, di concerto con gli altri Organi Collegiali della scuola e con

l’extrascuola, realizza le condizioni di progettazione, di programmazione e di valutazione delle attività all’insegna della trasparenza, della partecipazione, della coerenza, della pubblicità, dell’efficacia e dell’efficienza.

2. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni dei diversi organi collegiali, a titolo consultivo, esperti/specialisti nelle scienze dell’educazione e/o nella gestione delle risorse umane, culturali e strumentali, nelle competenze metodologico - didattiche, nella produttività, nelle strategie del successo scolastico.

Art. 4

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Attribuzioni al Presidente del Consiglio d’Istituto, del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione

1. Il presidente degli organi collegiali d’Istituto esercita le seguenti funzioni: a. convoca l’organo collegiale; b. dirige la seduta, concede la parola su richiesta, richiama chi divaga o trascende e toglie la parola

nei casi di interventi ostruzionistici, irriguardosi o lesivi della dignità di ciascun componente l’organo collegiale;

c. può sospendere, aggiornare, sciogliere la seduta. Art. 5 Assemblee dei Genitori 1. I genitori degli alunni possono costituire assemblee di classe/sezione e/o d’Istituto da tenersi

nei relativi plessi per propria iniziativa o su invito dei docenti. 2. Le riunioni e le attività connesse devono essere disciplinate da apposito regolamento sottoposto

all’approvazione del Consiglio d’Istituto. 3. le date e gli orari di riunione devono essere concordati con il Dirigente scolastico che ha facoltà

di parteciparvi con diritto di parola. Parte 3a CONSIGLIO d’ISTITUTO Art. 1 Costituzione del Consiglio d’Istituto 1. Il Consiglio d’Istituto, eletto a norma dell’art. 8 del D. L.vo n° 297 del 16 aprile del 1994, con

popolazione scolastica superiore a 500 alunni, è costituito di norma da 19 componenti: a. membri elettivi _ 8 rappresentanti personale docente; _ 2 rappresentanti personale non docente; _ 8 genitori. b. Membri di diritto _ Dirigente Scolastico. 2. Il Consiglio, rinnovato a cadenza triennale, esercita le funzioni ad esso demandate fino

all’insediamento del nuovo organo collegiale. 3. E’ regolarmente costituito quando procede a darsi la seguente organizzazione interna: a. Elezione del Presidente e del vice Presidente; b. Designazione del segretario da parte del Presidente; c. Elezione della giunta esecutiva (Dirigente Scolastico, 1 docente, 1 non docente, 2 genitori); d. Adozione regolamento interno. 4. I rappresentanti che, nel corso del triennio, perdono i requisiti per far parte del consiglio,

vengono surrogati con i non eletti delle rispettive liste. Art. 2 Prima Convocazione del Consiglio d’Istituto La prima convocazione del Consiglio d’Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico. Art. 3 Elezione del Presidente e del Vicepresidente Designazione del Segretario

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1. Nella prima seduta il Consiglio, presieduto dal Dirigente Scolastico, elegge tra i rappresentanti dei genitori, membri del consiglio, il proprio Presidente.

2. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. 3. E’ considerato eletto il genitore che abbia riportato la maggioranza assoluta dei voti rapportata

al numero dei componenti il consiglio. 4. Qualora non si raggiunga la maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a

maggioranza relativa dei votanti in seduta giuridicamente valida (metà + 1 dei membri in carica). A parità di voti è eletto il più anziano di età.

5. Il Consiglio può eleggere anche un vicepresidente, da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso e secondo le modalità previste per l’elezione del presidente.

6. Le funzioni di segretario del Consiglio d‘Istituto sono affidate dal presidente ad un membro del consiglio stesso.

Art. 4 Assenza del Presidente 1. In assenza del presidente ne fa le veci il vicepresidente e, in assenza di questi, il consigliere più

anziano d’età. Art. 5 Convocazione 1. L’atto di convocazione del Consiglio viene emanato sempre dal presidente dopo che la giunta

esecutiva, in relazione alle questioni che dovranno essere affrontate per il funzionamento della scuola, ha preparato e fatto pervenire al Presidente del Consiglio stesso uno schema di o.d.g.

2. L’iniziativa della convocazione può, invece, essere esercitata: a. Dal Presidente; b. Dal Dirigente Scolastico; c. Da 1/3 dei componenti del consiglio; d. Dal collegio dei docenti; e. Dal consiglio stesso per auto-convocazione. 3. La compilazione e l’invio delle lettere di convocazione rientrano nelle competenze dell’Ufficio di

segreteria. Art. 6 Validita’ della Seduta 1. L’organo collegiale, ai sensi del comma 1 dell’art. 28 del D.P.R. 416/74, è validamente costituito

anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza. 2. La seduta di ogni organo collegiale è giuridicamente valida quando sono presenti la metà + 1 dei

componenti in carica. Art. 7 Modalita’ per la Discussione 1. Il presidente dichiara aperta la seduta con la lettura dell’o.d.g. 2. Relatore, di norma, è il presidente il quale, in relazione ai temi da trattare, potrà designare altro

componente del Consiglio. 3. Prima di iniziare la discussione di un punto all’ordine del giorno ciascun componente, per

giustificati e validi motivi, può presentare una mozione d’ordine sospensiva (tendente a rimandare la discussione), accettata a maggioranza dai presenti.

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4. Nella trattazione degli argomenti deve essere seguito l’ordine del giorno. 5. L’inversione degli argomenti può essere decisa dal consiglio qualora il presidente, di sua

iniziativa o su proposta di uno dei consiglieri, ne faccia richiesta che sia accolta dalla maggioranza dei presenti.

6. Al termine della discussione di ciascun punto all’o.d.g., il presidente riassumerà concretamente le proposte da ammettere a votazione.

7. Gli interventi attinenti la discussione devono essere assunti a verbale. Art. 8 Votazioni 1. Di regola per alzata di mano. 2. Segreta solo quando si fa questione di persone o su richiesta della maggioranza assoluta dei

membri presenti. 3. Per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti,

non tenendo conto degli astenuti. 4. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Art. 9 Incompatibilità nelle Votazioni 1. I componenti del consiglio devono abbandonare la seduta durante la discussione e la votazione,

relative a parenti fino al quarto grado. 2. tale incompatibilità è resa nota agli interessati con dichiarazione da inserire nel processo

verbale. 3. Ai soli fini della validità della seduta il consigliere che si allontana per incompatibilità è

considerato presente. Art. 10 Invito Specialisti 1. Il Presidente, di concerto con il Dirigente Scolastico, può invitare a partecipare alle sedute del

Consiglio, a titolo consultivo, gli specialisti che operano nel territorio o in campi di particolare interesse per la vita della scuola.

2. Per ragioni logistiche, però, è necessario far conoscere le richieste di partecipazione entro le ore 12,00 del giorno in cui è fissata la riunione. Qualora tale richiesta dovesse superare le capacità ricettive del locale adibito a riunione, entro tali limiti, saranno prese in considerazione le richieste pervenute in ordine di tempo.

3. La seduta è riservata ai soli componenti il Consiglio d’Istituto qualora siano in discussione argomenti concernenti persone.

Art. 11 Processo Verbale della Seduta 1. A cura del segretario del consiglio è redatto processo verbale che deve contenere: a. La data della riunione; b. L’ora d’inizio e di fine della seduta; c. I nomi dei presenti e degli assenti; d. I punti all’o.d.g.; e. Gli argomenti discussi e i punti principali della discussione; f. I risultati delle eventuali votazioni;

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g. Le delibere adottate; h. Quanto da ciascun membro voglia essere contestualmente inserito. 2. Il processo verbale è firmato dal Segretario e dal Presidente che ne autentica il contenuto.

Art. 12

Approvazione Processo Verbale 1. Il processo verbale è sottoposto ad approvazione del Consiglio nella seduta successiva e si

intende approvato senza votazioni quando non intervengono osservazioni. 2. Le eventuali osservazioni devono limitarsi all’indizione del voto, alla conformità del verbale, ai

fatti avvenuti ed al chiarimento del significato delle parole pronunciate. 3. Dei chiarimenti sarà fatta menzione in calce al verbale di cui trattasi. Art. 13 Pubblicità degli Atti 1. Gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati all’albo della scuola; l’affissione avviene entro il

termine di 8 giorni dalla relativa seduta del Consiglio e deve rimanere esposta per un periodo di 15 giorni.

2. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.

3. Si osservano, inoltre, le disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi, di cui alla legge 7 agosto 1990 n° 241.

Art. 14 Attribuzioni 1. Il Consiglio d’Istituto è l’organo di governo della scuola. 1.1 adotta il P.O.F. deliberato dal Collegio dei Docenti. 1.2 ha potere deliberante riguardo a: a. approvazione bilancio preventivo e conto consuntivo; b. impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto; 2. Su proposta della giunta esecutiva e nei limiti della disponibilità di bilancio, fatte salve le

competenze del Collegio dei docenti e dei consigli di classe, interclasse, intersezione, ha potere deliberante sui seguenti argomenti:

2.1 Organizzazione e programmazione della vita e delle attività dell’Istituto; a. Acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi

didattici: _ la scelta è di competenza del collegio dei docenti anche su proposta dei consigli di classe,

interclasse, intersezione; 2.2 Modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature culturali,

didattiche e sportive. 2.3 Adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali: _ Il Consiglio d’Istituto, nel rispetto della legge 9 agosto 1986, n° 467 che stabilisce in almeno 200,

nell’anno scolastico, i giorni da dedicare alle lezioni, può deliberare la sospensione delle attività educative e didattiche per particolari ricorrenze o festività di carattere locale o per attività programmate;

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2.4 Criteri per la programmazione e l’attuazione di attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche:

_ coerenza e pertinenza con le finalità generali del Pof; _ coinvolgimento massimo di alunni; _ possibile connessione delle attività, in termini di arricchimento culturale. 2.5 Nel rispetto di quanto previsto dal POF, delle competenze proprie di altri organi collegiali e in

applicazione delle norme che disciplinano le iniziative in parola, autorizza: a. ogni iniziativa scolastica ed extrascolastica volta a prevenire, attenuare, eliminare ogni forma di disagio fisico, psichico e sociale, legata a situazioni di svantaggio e/o handicap.

b. corsi di recupero, sostegno e attività integrative. c. visite guidate sul territorio e viaggi di istruzione in Italia e all’estero con finalità a scopo

eminentemente formativo. 2.6 nel rispetto delle scelte effettuate dal Dirigente Scolastico, in quanto responsabile e garante

della qualità dell’offerta formativa, disciplina: 1. le procedure per la stipula di contratti con esperti esterni a supporto delle attività del POF, nel rispetto del D. I. 44 del 2001 e dei seguenti criteri:

- competenze - titoli culturali - esperienze formative e lavorative 2. criteri per la selezione di esperti esterni per i progetti PON: - competenze - titoli culturali - esperienze formative e lavorative nel settore di pertinenza - attraverso bando ad evidenza pubblica, presentazione istanza e curricolo in formato europeo e

comparazione curricula. A parità di punteggio verrà data precedenza nell’ordine alla non occupazione, al candidato più

giovane, alla pregressa collaborazione con esiti positivi con l’istituzione scolastica. Le fasi operative seguiranno le indicazioni fornite dalle Disposizioni e istruzioni per l’attuazione

delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali europei. Si stabiliscono i compensi da attribuire agli esperti PON da €. 56,81 a € 80,00 .

3. Per la selezione degli esperti nei progetti POR, si seguiranno le direttive regionali. 2.7 promozione di contatti con altre scuole per scambi di informazioni e di esperienze ed

eventuali iniziative di sperimentazione. 2.8 partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo: a. oltre all’attività sportiva che l’Istituto organizza in forma autonoma, gli alunni possono prendere

parte ad iniziative che si organizzano annualmente secondo modalità stabilite a livello ministeriale, provinciale,distrettuale, comunitario….

b. Le proposte di partecipazione con specificate le classi interessate, sono avanzate dal collegio dei

docenti; la partecipazione è deliberata dal Consiglio d’Istituto. 3. Il Consiglio d’Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi a: 3.1 elaborazione POF:

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a. Gli obiettivi devono essere coerenti con le Indicazioni Nazionali e, nello stesso tempo, devono saper interpretare e soddisfare le esigenze del contesto locale;

b. I percorsi formativi devono essere adeguati ai ritmi di apprendimento degli alunni e fattibili in relazione agli obiettivi ed alle risorse disponibili;

c. I progetti e le attività, curricolari ed extra, devono contenere tempi di attuazione, criteri e modalità di verifica, risorse umane e strumentali indispensabili per la loro realizzazione.

3.2 formazione delle classi/sezioni: - rispetto della scelta del tempo-scuola, esercitata dai genitori 3.3 assegnazione dei docenti alle classi/sezioni: a. prioritariamente, nel rispetto della continuità didattica; b. per particolari motivi di incompatibilità sarà presa in considerazione la richiesta di utilizzazione

di un docente presso un altro plesso. 3.4 adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali a. equa distribuzione delle discipline nell’arco della mattinata; b. utilizzo delle ore pomeridiane in attività meno impegnative, organizzate in forma laboratoriale; 3.5 coordinamento organizzativo dei consigli di classe, interclasse, intersezione. Art. 15 Commissione Elettorale 1. La commissione elettorale dell’Istituto si compone di 5 membri: a. 2 docenti di ruolo o non di ruolo; b. 1 non docente; c. 2 genitori degli alunni. 2. I componenti della commissione elettorale sono designati dal Consiglio d’Istituto e nominati dal

Dirigente Scolastico. 3. Ogni deliberazione viene adottata a maggioranza dei componenti; 4. La commissione elettorale predispone e sovrintende alle operazioni elettorali indette a livello

d’istituto. Art. 16 Giunta Esecutiva – Composizione Della giunta esecutiva fanno parte: 1. di diritto: _ Il Dirigente Scolastico che la presiede; _ Il Responsabile amministrativo che svolge le funzioni di segretario. 2. per elezione all’interno del consiglio: _ 1 docente; _ 1 non docente, _ 2 genitori. Art. 17 Compiti 1. La Giunta Esecutiva ha compiti istruttori ed esecutivi in relazione all’attività del Consiglio. 2. In particolare: a. Predispone i lavori del consiglio; b. Redige la relazione sul programma annuale.

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Art. 18 1. La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente Scolastico prima di ogni riunione del consiglio per

predisporre i lavori del consiglio stesso. 2. In caso di particolare urgenza il presidente della G. E. può autorizzare iniziative e attività a

carattere formativo. 3. I componenti la G. E. devono essere avvisati, tramite avviso scritto o telefonico, almeno 5 giorni

prima (tranne casi di urgenza) della seduta. Art.19 1. Le sedute della G. E. sono valide se sono presenti almeno la metà + 1 dei membri in carica. Art. 20 1. Di ogni seduta della G. E. si redige processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. Art. 21 1. La G .E. è presieduta dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal docente 1° Collaboratore; 2. Il Responsabile amministrativo della scuola funge da segretario della G. E. ed esplica, a tal

proposito, i compiti a lui demandati dalla legge. Parte 4a NORME FINALI Art. 1 Rapporti con le Famiglie 1. I genitori possono conferire con i docenti di classe in orari extrascolastici, secondo un calendario

ed un orario fissati all’inizio dell’anno scolastico e non durante le lezioni. 2. I genitori non possono, senza gravi e giustificati motivi, accompagnare nelle aule i propri figli e/o

riprenderli prima della fine delle attività didattiche. 3. Gli organi collegiali della scuola, nei limiti delle loro competenze, possono promuovere forme di

partecipazione di singoli genitori o di gruppi di essi allo svolgimento di: a. attività scolastiche; b. manifestazioni educative, culturali, ricreative, sportive. Art. 2 Vigilanza sugli Alunni Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante

l’uscita dalla medesima, valgono le norme seguenti: 1. Il personale docente dovrà trovarsi nelle aule almeno 5 minuti prima dell’inizio delle attività

didattiche per accogliere gli alunni. 2. In caso di assenza del docente di classe provvedono all’assistenza degli alunni il personale

ausiliario o i docenti delle classi viciniori, fino all’arrivo del docente supplente. 3. I docenti hanno il dovere di esercitare una assidua e costante vigilanza sugli alunni durante tutta

la giornata scolastica. 4. Qualora particolari necessità costringano il docente ad allontanarsi momentaneamente

dall’aula, lo stesso deve preoccuparsi di affidare ai collaboratori scolastici o ai colleghi del plesso l’esercizio della sorveglianza sugli alunni.

Al docente è assolutamente vietato fumare durante lo svolgimento in classe dell’attività didattica, ed è altresì vietato lasciare incustodita la classe per recarsi anche all’esterno a fumare durante il proprio orario.

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5. Agli alunni non è consentito lasciare la scuola prima del termine delle lezioni tranne dietro richiesta scritta e motivata dei propri genitori e autorizzazione del Dirigente Scolastico.

6. Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il Dirigente Scolastico ne valuterà i motivi, informandone i genitori, ove possibile, preventivamente.

7. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici.

8. In caso di frequenza irregolare o di inadempienza dell’obbligo scolastico, i docenti sono tenuti a contattare i genitori e ad informare il Dirigente Scolastico.

9. I genitori devono giustificare, adeguatamente, per iscritto, ogni assenza dei figli da scuola e, in caso di assenze per malattia superiori a 5 giorni, presentare il certificato medico.

10. Durante l’intervallo delle lezioni, che è almeno di 10 minuti, è necessario che il personale docente di turno vigili sul comportamento degli alunni in classe, in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose.

11. Al termine delle lezioni il docente dell’ultima ora di lezione accompagnerà gli alunni ordinatamente fino al portone d’uscita della scuola

Art. 3 Tutela Fisica e Psicologica degli Alunni 1. Quando un alunno è colto da malessere il docente si metterà in contatto con la famiglia e, se il

caso lo richiede, sarà avvertito immediatamente il medico; per eventuali infortuni gravi si provvederà al ricovero al pronto soccorso;

2. Eventuali variazioni d’orario, per qualsiasi motivo, vanno comunicate per iscritto il giorno precedente alle famiglie;

3. Nel rapporto con gli alunni i docenti: a. Colloquiano in modo pacato e teso al convincimento; b. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o di punizione mortificante. Art. 4 Uso Locali Scolastici e Conservazione di Strutture e Dotazioni 1. I locali della scuola possono essere concessi in uso ad Enti o Associazioni, in orario

extrascolastico, nel rispetto dei seguenti criteri: a. compatibilità con i compiti educativo - formativi della scuola; b. impegno del concessionario ad assumersi la responsabilità della custodia dei locali e delle spese

connesse all’utilizzo; c. stipula, sempre da parte del concessionario, di una polizza per la responsabilità civile con un

istituto assicurativo. Il dirigente viene autorizzato alla concessione in uso gratuito dei locali scolastici valutando che

non rechino intralcio allo svolgimento delle attività della scuola. 2. Tutti i locali e gli ambienti scolastici devono essere tenuti puliti e in ordine, per una fruizione

sicura e confortevole per tutti. A tal fine, la comunità scolastica in toto è impegnata a collaborare e ad adoperarsi per mantenere condizioni di igiene e sicurezza.

3. Le strutture e le dotazioni della scuola vanno difese dal deterioramento e dal degrado attraverso interventi di manutenzione ordinaria, compatibilmente con le risorse finanziarie di cui la scuola dispone ma, soprattutto, con la cura ed il rispetto che ciascuno riserverà ai beni della collettività.

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4. Nessuno spazio, comunque, può essere concesso a scopo di lucro. Art. 5 Uso dei laboratori 1. I laboratori vengono utilizzati dalle varie classi sulla base delle specifiche attività programmate

dai rispettivi consigli di classe, interclasse, intersezione. 2. Se più docenti sono interessati all’uso del medesimo laboratorio verrà predisposto un piano che,

affisso all’albo della scuola, ne consenta una razionale e funzionale fruizione. 3. Per ciascun laboratorio, all’inizio dell’anno scolastico, viene individuato un docente responsabile

che dovrà curarne l’organizzazione e il funzionamento. 4. Nessun alunno può entrare nei laboratori se non in presenza di un docente. 5. I laboratori devono essere lasciati in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale,

l’insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati. 6. L’insegnante avrà cura, all’inizio e alla fine di ogni attività, di verificare l’integrità di ogni singola

postazione e di ogni singolo strumento utilizzato e, in caso di danni o problemi, di darne comunicazione al responsabile del laboratorio.

Art. 6 Uso esterno della strumentazione tecnica L’utilizzo esterno della strumentazione tecnica, in dotazione della scuola, va segnato nell’apposito

registro, indicando il nome e la data di prelievo e di consegna. Art. 7 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la duplicazione (fax, fotocopiatrice, computer) oltre

al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche. E’ escluso l’utilizzo degli strumenti

della scuola a scopi personali. 2. I docenti devono consegnare al personale con anticipo di almeno 3 giorni il materiale da

riprodurre e annotare data, classe e numero delle fotocopie. Art. 8 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia può essere distribuito nelle classi

senza la preventiva autorizzazione del dirigente scolastico. 2. La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e

speculativo. 3. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel

lavoro scolastico (giornali…) o dei prodotti delle classi (giornalini, ricerche…). Art. 9 Informazione sul Piano dell’Offerta Formativa 1. La scuola attiverà iniziative per illustrare agli studenti e alle famiglie le opportunità del Piano

dell’Offerta Formativa. 2. Il Piano dell’Offerta Formativa, il Regolamento d’Istituto, la Carta di servizi sono inseriti sul sito

dell’Istituzione Scolastica: www.iccastellumberto.gov.it Art. 10

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Accesso di estranei ai locali scolastici 1. L’ingresso in aula di persone in funzione di “esperti” a supporto dell’attività didattica deve

essere autorizzato dal Dirigente Scolastico. La completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta comunque del docente.

2. L’accesso ai locali scolastici è consentito solo a persone debitamente autorizzate e ai genitori negli orari stabiliti.

Art. 11 Visite guidate e viaggi d’istruzione I viaggi di istruzione, le visite guidate e gli scambi culturali sono una fattiva occasione di

formazione per gli alunni; hanno valenza didattica e rappresentano valide opportunità per un positivo sviluppo delle dinamiche socio- affettive.

I docenti referenti e la Commissione viaggi svolgono un’attività di coordinamento per delineare percorsi, potenziando l'abbinamento di classi per favorire la socializzazione ed il contenimento dei costi per gli studenti.

Le visite guidate e i viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività sportive, presuppongono, una precisa programmazione didattica e culturale predisposta fin dall'inizio dell'anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita culturale.

Norme di riferimento: C. M. 291/1992 - D. legs. 111/1995 - C. M. 623 del 1996 - L. 59 del 1997 In base alle loro tipologia si distinguono: 1. Viaggi di integrazione culturale: finalizzati alla conoscenza di aspetti paesaggistici, monumentali

e culturali, alla partecipazione a manifestazioni o concorsi e ad iniziative di gemellaggio; 2. Viaggi connessi ad attività sportive; 3. Visite guidate: si effettuano nell’arco di una sola giornata presso musei, gallerie, monumenti,

località di interesse storico e artistico, parchi naturali; 4. Uscite didattiche vengono definite le visite guidate che implicano la partecipazione a

manifestazioni diverse (conferenze, spettacoli teatrali, mostre, gare sportive…), oppure visite ad aziende – laboratori – scuole - edifici e strutture pubbliche e che si effettuano durante l’orario scolastico.

5. Gemellaggi: tra gli alunni appartenenti alle classi orizzontali e verticali dell’Istituto Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, per i quali sono previsti: viaggi di

integrazione culturale, viaggi connessi ad attività sportive, visite guidate, uscite didattiche, gemellaggi. È obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la patria potestà.

Gli alunni dovranno essere in possesso di un documento di identificazione rilasciato dalla scuola o del certificato di identità personale.

Non è prevista la partecipazione dei genitori, salvo casi eccezionali e autorizzati dal Dirigente Scolastico.

Per gli alunni della scuola dell’Infanzia si stabilisce l'effettuazione di uscite didattiche e di visite guidate non superiori alla giornata, non è prevista la partecipazione dei genitori, salvo casi eccezionali e autorizzati dal Dirigente Scolastico.

Destinazione Visite guidate e viaggi di istruzione sono organizzati:

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• per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado le mete hanno lo scopo di promuovere una migliore conoscenza del loro territorio (locale, regionale, nazionale e, per i progetti europei, anche delle nazioni estere).

• Per i bambini della scuola dell’infanzia le visite guidate e le uscite didattiche si effettueranno nell’ambito del Comune e della Regione, per arricchire con dati concreti le loro esperienze di apprendimento.

Nella scelta delle mete, si porrà particolare attenzione nella individuazione di luoghi in cui non ci siano barriere architettoniche e che, dunque, siano accessibili agli alunni disabili.

Per l’utilizzo di ditte di autotrasporto e/o il ricorso ad agenzie di viaggio, è necessario acquisire le autorizzazioni di legge.

Durata dei viaggi e periodi di effettuazione I viaggi di istruzione e le visite guidate devono essere scaglionati nell’arco dell’anno scolastico. Si consiglia di utilizzare il treno, ogni volta che i percorsi programmati lo consentano, specie per i

viaggi a lunga percorrenza, ponendo l’attenzione alla esclusività dei vagoni. Per tutti i viaggi, comunque organizzati, l'agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporti deve

garantire tutte le condizioni previste dalla normativa vigente. Organi competenti Il piano delle visite guidate e dei viaggi di istruzione è approvato dagli organi collegiali della scuola

e viene deliberato dal Consiglio di Istituto. Docenti accompagnatori È prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni. Nel caso di alunni in

situazioni di disabilità si designa, in aggiunta, l'insegnante dì sostegno o di altra disciplina per garantire una sorveglianza più mirata.

I docenti accompagnatori hanno l'obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'art. 2047 del codice civile.

Assicurazione contro gli infortuni Tutti i partecipanti a viaggi, visite o gite di istruzione debbono essere garantiti da polizza

assicurativa contro gli infortuni. Oneri finanziari Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi di istruzione, riportate sugli appositi capitoli di

bilancio, sono a carico dei partecipanti. Per il pagamento i genitori provvederanno personalmente ad effettuare il versamento su conto corrente postale intestato alla scuola e consegneranno alla segreteria copia della ricevuta dell’avvenuto pagamento. Tuttavia, i genitori, potranno adottare modalità proprie per la raccolta dei soldi e provvedere con un unico versamento cumulativo sul conto corrente della scuola.

Art. 12 Funzionamento Uffici

• L’ufficio di Segreteria sarà aperto al pubblico da lunedì a venerdì dalle ore 10,30 alle ore 13,00; Art. 13 Modifiche – Integrazioni ed Entrata in Vigore 1. Eventuali modifiche ed integrazioni al presente regolamento devono essere adottate dal

consiglio d’Istituto a maggioranza assoluta dei propri consiglieri.

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2. Il presente regolamento entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla data della sua approvazione da parte del Consiglio d’Istituto.

Per quanto non contemplato nel presente Regolamento, valgono le disposizioni vigenti. CARTA DEI SERVIZI PREMESSA Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Castell’Umberto adotta la seguente Carta dei

Servizi, in applicazione del D.P.C.M. 07.06.1995 e delle direttive ministeriali n. 524 del 21.07.1995 e n. 318 del 04.10.1995.

Introduzione Riferimenti Costituzionali Principi ispiratori di riferimento (Artt. Della Costituzione) Art. 3-Pari dignità sociale a tutti i cittadini, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale

che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Art. 21-Libertà di pensiero e di parola - Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio

pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. Art. 33-Libertà di insegnamento - L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Lo

Stato istituisce Scuole Statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato.

Art. 34 -Scuola obbligatoria e gratuita - La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

Art. 1 Principi fondamentali - Uguaglianza ed imparzialità - 1. Criteri collegiali, nell’assegnazione degli alunni alle classi/sezioni, che tengano conto delle

“esigenze “degli stessi e delle loro famiglie, nel rispetto dei criteri di obiettività ed equità; 1.2 Iniziative didattiche curricolari ed extracurricolari funzionali allo sviluppo della cultura di

ciascuno per rendere gli alunni protagonisti del loro apprendimento; 1.3 Organizzazione dell’orario scolastico che preveda attività alternative per quegli alunni che non

si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica; 1.4 Provvedimenti che favoriscano l’ampliamento dell’Offerta formativa attraverso attività

extracurricolari e organizzazione di escursioni conoscitive sul territorio e di visite guidate a laboratori, opifici e centri di interesse storico, artistico e culturale;

1.5 Convenzioni con A.S.L. e con i preposti al servizio sociopsico -pedagogico per garantire ai soggetti diversamente abili la necessaria diagnosi funzionale, il profilo dinamicofunzionale, il piano educativo individualizzato ed il progetto educativo personalizzato;

1.6 Accordi di collaborazione con Istituzioni ed Enti esterni alla scuola; 1.7 Provvedimenti atti ad eliminare tutti gli ostacoli materiali e non, che condizionano

negativamente la crescita culturale e sociale di ciascuno. Art. 2 Regolarità del servizio In presenza di conflitti sindacali o altre cause ostative all’espletamento del servizio, oltre al

rispetto delle norme di legge e contrattuali, la Scuola si impegna a garantire:

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1- Tempestiva informazione alle famiglie attraverso avviso all’Albo e comunicazione diretta ai genitori tramite gli alunni;

2 - I servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza, specie in presenza di soggetti non autonomi per età o per condizione psico-fisica;

3 - Presenza attiva e produttiva di tutti gli operatori scolastici in rapporto all’orario di lavoro ed alle specifiche funzioni di ciascuno.

Art. 3 Accoglienza ed integrazione La scuola garantisce l’accoglienza degli alunni e dei genitori attraverso: 3.1 Iniziative volte a far conoscere il Piano dell’Offerta Formativa; 3.2 Raccolta di dati e informazioni per sviluppare progetti formativi partecipati e condivisi; 3.3 Attenzione per i processi di sviluppo dei soggetti diversamente abili; 3.4 Impegno di collaborazione di tutti gli operatori per una adeguata integrazione di questi

soggetti nella comunità; 3.5 Azione costante di ogni operatore per promuovere il personale processo di formazione

culturale e sociale. Art. 4 Diritto di scelta obbligo scolastico e frequenza - 4.1 L’assegnazione degli alunni alle sezioni/classi avverrà nel rispetto dei criteri generali stabiliti

dagli Organi Collegiali di competenza ed in rispondenza, il più possibile, alle scelte operate dalle singole famiglie. La Scuola si impegna a prevenire e controllare i fenomeni di dispersione scolastica.

Art. 5 Partecipazione - efficienza - trasparenza - 5.1 Nel rispetto delle procedure dettate dalle norme vigenti, ma anche in una situazione di

collaborazione con la comunità locale, le associazioni, la parrocchia e il mondo del lavoro, la scuola è aperta al contributo esterno, al fine di utilizzare le competenze disponibili, per iniziative culturali da promuovere assieme e per la realizzazione di attività di formazione integrata.

5.2 La Scuola assume l’efficienza e la trasparenza nei rapporti amministrativi interni ed in quelli con l’utenza, come condizioni fondamentali per favorire la partecipazione sociale alla gestione democratica . Pertanto, sarà curata la pubblicizzazione di tutti i documenti dell’Istituto, attraverso apposite bacheche, strumenti di comunicazione diretta, pubblicazione diffusa e tutte le possibili forme di contatto;

5.3 La Scuola e l’Ente locale si impegnano a favorire attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature, fuori dell’orario del servizio scolastico, nel rispetto delle norme fissate dal regolamento d’Istituto.

Art. 6 Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale – 6.1 La libertà di insegnamento si realizza nel rispetto della personalità dell’alunno; 6.2 L’esercizio di tale libertà si fonda sul presupposto della conoscenza aggiornata delle teorie

psico -pedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne tecnologie educative e sul confronto collegiale con gli altri operatori;

6.3 L’aggiornamento è un obbligo per l’Amministrazione e un diritto-dovere per i docenti.

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Parte prima Art. 7Area didattica - 7.1La Scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione

ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali ed educative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali;

7.2 La Scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i tre segmenti e con le scuole del grado superiore esistenti in ambito zonale, al fine di promuovere, mediante la predisposizione di percorsi orientativi e formativi validi, un armonico sviluppo della personalità degli alunni. A tal fine, anche in adempimento della C. M. n. 339 del 16.11.1992, individua, all’interno del Collegio dei Docenti, un Gruppo per la continuità, elabora un proprio progetto di continuità educativa, progetta ed organizza iniziative comuni, con il possibile coinvolgimento della comunità locale e delle istituzioni, anche in una logica di continuità orizzontale, predispone iniziative di approccio, di incontri e collaborazione con le scuole di grado superiore

della zona; 7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la Scuola assume, come criteri di

riferimento, la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze degli alunni. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica, i docenti adottano, con il coinvolgimento e la collaborazione delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiale scolastico da trasportare;

7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la programmazione dei Consigli di Classe e Interclasse, tenendo presente, soprattutto per le classi a Tempo Prolungato e a Tempo Pieno, la necessità di non gravare l’impegno degli alunni nell’applicazione oltre i limiti dei ritmi propri dell’età. Nel rispetto degli obiettivi formativi del P.O.F. e delle finalità generali della Scuola, si assicurerà ad essi, nelle ore extrascolastiche, il tempo per dedicarsi al gioco, ad attività ricreative e ad altri interessi;

7.5 Nei rapporti con gli alunni, tutti gli operatori scolastici, ed in particolare i docenti, adottano, come basilari atteggiamenti relazionali, il dialogo pacato e sereno, la manifestazione di fiducia e non di diffidenza, l’approccio propositivo e non impositivo, autorevole e non autoritario, al fine di convincere e non di costringere. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. Richiami ed ammonimenti devono sollecitare la riflessione degli alunni sugli aspetti negativi che un comportamento scorretto può causare e sul venire meno della fiducia che può determinarsi all’interno della classe quando, piuttosto che il dialogo, prevale la conflittualità;

7.6 Il Collegio dei Docenti predispone l’elaborazione del P.O.F., che costituisce lo strumento essenziale di definizione, di informazione e di attuazione delle scelte educative

ed organizzative della Scuola, in relazione al contesto socioculturale in cui essa opera, valorizzandone concretamente le risorse e rispondendo ai bisogni emergenti;

7.7 I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione elaborano la programmazione didattica annuale, progettando il percorso formativo delle classi e dei singoli alunni, adeguando gli interventi operativi a ciascuno di essi, utilizzando il contributo delle diverse discipline, per il conseguimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal Collegio dei Docenti ed adeguando l’azione didattica alle esigenze

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che emergono dalle verifiche sistematiche, effettuate durante il percorso. La programmazione didattica si contraddistingue per flessibilità, adattabilità e verificabilità;

7.8 Il P.O.F. rende esplicito quanto la Scuola intende porre in essere per promuovere lo sviluppo integrale per l’alunno in “situazione”;

7.9 Il Collegio dei Docenti, quale responsabile della qualità delle attività educative si può articolare in gruppi di lavoro per:

a. predisporre un calendario di massima degli incontri dei gruppi di lavoro; b. elaborare o integrare il P.O.F.; c. elaborare sistemi di monitoraggio dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione educativa; d. curare la progettazione educativa e didattica e delle attività aggiuntive; e. proporre al Consiglio d’Istituto l’acquisto di sussidi e materiali didattici; f. proporre progetti di sperimentazione; g. decidere criteri di progettazione, verifica e valutazione omogenei e vincolanti per l’intero

Istituto; h. promuovere progetti per attività aggiuntive e integrative; i. elaborare test di valutazione dell’apprendimento; j. realizzare la continuità educativa e l’orientamento; k. distribuire i tempi didattici in modo da lasciare spazio al gioco, all’attività sportiva ed

all’apprendimento di lingue straniere; l. elaborare strategie educative che promuovano la gratificazione e la realizzazione di un processo

formativo personalizzato. Parte seconda Art. 8 Servizi Amministrativi L’Amministrazione scolastica garantisce celerità, trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi con

le seguenti specificazioni: 1. L’orario di servizio del personale si uniforma al C.C.N.L. attivando l’orario unico, flessibile, la

turnazione, i rientri pomeridiani, il lavoro straordinario, a seconda delle esigenze; 2. I vari tipi di lavoro verranno concordati annualmente tra il Dirigente Scolastico ed il Personale; 3. I certificati degli alunni verranno rilasciati, previa domanda scritta motivata, entro i tempi

massimi previsti dalle norme in vigore; 4. L’orario di ricevimento del Dirigente Scolastico verrà affisso all’ingresso dell’ufficio; 5. Il Dirigente, in casi di necessità, può ricevere anche dietro prenotazione; 6. L’accesso alle informazioni relative all’organizzazione della Scuola viene agevolato attraverso

l’albo e il sito dell’Istituzione scolastica; 7. La documentazione delle attività educative e didattiche, i verbali degli OO. CC. e gli atti relativi

sono a disposizione di chi ne faccia motivata richiesta; 8. All’ingresso della Scuola sono presenti operatori scolastici che forniranno all’utenza le prime

informazioni per la fruizione dei servizi. Parte terza Art. 9 Condizioni ambientali della scuola La scuola garantisce i seguenti standard minimi di sicurezza, igiene ed accoglienza:

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1. La sicurezza degli alunni attraverso la vigilanza del personale in servizio e dei docenti che dovranno essere in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni ed il tempo necessario per consentire l’uscita ordinata al termine delle lezioni;

2. La custodia degli oggetti personali attraverso un’adeguata vigilanza dei dipendenti preposti; 3. L’igiene dei servizi con interventi di pulizia, ripetuti durante la giornata; 4. L’affissione in ogni plesso di una planimetria dei locali scolastici con indicata: superficie –

cubatura – destinazione di ciascuno; 5. Per i laboratori e le palestre, l’indicazione delle eventuali disponibilità per la fruizione da parte

di altre scuole o soggetti esterni; 6. L’opera di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni interessate, al fine di garantire agli

alunni la sicurezza nell’ambito dell’edificio scolastico e degli spazi esterni ad esso annessi, nonché nelle adiacenti strade percorse dagli alunni durante il tragitto;

7. La garanzia di polizze assicurative per eventuali incidenti nello svolgimento delle attività. Parte quarta Art. 10 Regolamentazione di richieste e reclami al Capo d’Istituto e valutazione del servizio La scuola garantisce forme di tutela celeri e semplificate. 1. Le richieste dell’utenza, del personale docente ed A.T.A, nonché eventuali reclami debbono

essere firmati e recapitati al servizio di protocollo della Scuola. 2. I reclami anonimi e quelli non circostanziati non vengono presi in considerazione; 3. La scuola garantisce risposte in tempi adeguati e circoscritti per i reclami semplici, entro 30

giorni per quelli che richiedono indagini. Valutazione del servizio 4. La scuola si propone il miglioramento del servizio attraverso il monitoraggio dei seguenti fattori

di qualità: a. Grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul piano amministrativo e formativo; b. Efficacia dell’azione d’insegnamento e di recupero didattico; c. Efficacia delle iniziative di sostegno e loro incidenza sul piano sociale e civile; d. Livello di soddisfacimento della domanda di aggiornamento e riqualificazione degli operatori; e. Livello di rispondenza della programmazione generale e di classe alle esigenze dell’utenza; f. Capacità di progettare attività aggiuntive; g. Valutazione ispirata al principio dell’autodiagnosi, avente come finalità la programmazione ed

aperta alla possibilità di avanzare proposte; h. Elaborazione di questionari sul gradimento dei servizi organizzativi, amministrativi e didattici. Parte quinta Art. 11 Norme finali 1. La presente Carta viene adottata dall’Istituto Comprensivo di Castell’Umberto per proposta del

Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto; 2. Le indicazioni in essa contenute si applicano, per gli aspetti generali fino a quando non

intervengano disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge; per gli

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aspetti particolari, deliberati dagli OO. CC. della scuola, fino a quando, per sopravvenute diverse esigenze, non si ritenga indispensabile apportare consequenziali modifiche;

3. Essa sarà pubblicizzata all’albo e sul sito della Scuola