ORMONI, GLICEMIA E CONTROLLO GLICEMICO INSULINA...

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INSULINA GLUCAGONE ADRENALINA CORTISOLO ORMONI, GLICEMIA E CONTROLLO GLICEMICO L’ADRENALINA ED IL GLUCAGONE AUMENTANO LA PRODUZIONE EPATICA DI GLUCOSIO A PARTIRE DA GLICOGENO E PRECURSORI NON GLUCIDICI. IL CORTISOLO ANTAGONIZZA LE AZIONI DELL’INSULINA SUL MUSCOLO. L’INSULINA FAVORISCE L’UTILIZZO DEL GLUCOSIO DA PARTE DEL MUSCOLO E DEL TESSUTO ADIPOSO E LA FORMAZIONE DI GLICOGENO EPATICO . INSULINA, GLUCAGONE, ADRENALINA E CORTISOLO SONO ALCUNI TRA I PRINCIPALI ORMONI IN GRADO DI ALTERARE LA GLICEMIA. ANCHE ALTRI ORMONI SONO IN GRADO DI ALTERARE LA GLICEMIA, PER ES. L’ORMONE DELLA CRESCITA. TUTTAVIA GLI ORMONI DEPUTATI IN MANIERA SPECIFICA AL CONTROLLO OMEOSTATICO DELLA GLICEMIA SONO L’INSULINA ED IL GLUCAGONE. ADRENALINA E CORTISOLO SONO IMPORTANTI NELLA RISPOSTA ALLO STRESS

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INSULINA

GLUCAGONE

ADRENALINA

CORTISOLO

ORMONI, GLICEMIA E

CONTROLLO GLICEMICO

L’ADRENALINA ED IL GLUCAGONE AUMENTANO LA

PRODUZIONE EPATICA DI GLUCOSIO A PARTIRE DA GLICOGENO

E PRECURSORI NON GLUCIDICI. IL CORTISOLO ANTAGONIZZA LE

AZIONI DELL’INSULINA SUL MUSCOLO.

L’INSULINA FAVORISCE

L’UTILIZZO DEL

GLUCOSIO DA PARTE

DEL MUSCOLO E DEL

TESSUTO ADIPOSO E LA

FORMAZIONE DI

GLICOGENO EPATICO .

INSULINA, GLUCAGONE, ADRENALINA E CORTISOLO SONO

ALCUNI TRA I PRINCIPALI ORMONI IN GRADO DI ALTERARE

LA GLICEMIA. ANCHE ALTRI ORMONI SONO IN GRADO DI

ALTERARE LA GLICEMIA, PER ES. L’ORMONE DELLA

CRESCITA. TUTTAVIA GLI ORMONI DEPUTATI IN MANIERA

SPECIFICA AL CONTROLLO OMEOSTATICO DELLA GLICEMIA

SONO L’INSULINA ED IL GLUCAGONE. ADRENALINA E

CORTISOLO SONO IMPORTANTI NELLA RISPOSTA ALLO

STRESS

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GHIANDOLE SURRENALI

CORTICALE (mesoderma) :

ORMONI STEROIDEI

MIDOLLARE (neuroectoderma

dei gangli simpatici):ORMONI

CATECOLAMINICI

Porzione corticale: il

CORTISOLO è l’ unico prodotto

che esercita una azione di

feedback negativo su ACTH

DHEA-S deidroepiandrosterone

precursore degli androgeni

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Principali funzioni degli ORMONI STEROIDEI

1) GLUCOCORTICOIDE - CORTISOLO. L’ effetto principale è la

stimolazione della conversione delle proteine in glucosio e l’

immagazzinamento di glucosio sottoforma di glicogeno, da qui il termine

di glucocorticoide. Svolge un ruolo fondamentale nei processi di

adattamento allo stress e nel metabolismo dei carboidrati e proteine.

2) MINERALCORTICOIDE - ALDOSTERONE. Importante nel

mantenimento del volume dei liquidi extracellulari e dei livelli di K.

3) ANDROGENI- Precursori degli steroidi sessuali che vengono convertiti

nella loro forma attiva a livello dei tessuti specifici. Importante nel

determinare e mantenere i caratteri sessuali secondari.

Il precursore di tutti gli ormoni corticosurrenalici è il colesterolo, che viene

captato attivamente dal plasma mediante recettori specifici di membrana

per le lipoproteine a bassa densità (LDL) ricche di colesterolo. Nelle

cellule viene utilizzato per la sintesi degli ormoni attraverso reazioni

sintetiche catalizzate dal gruppo citocromo P450.

-TRANSCORTINA. Proteina che lega la maggior parte del cortisolo

circolante inattivo. Il cortisolo libero viene filtrato dal rene. E’ in equilibrio

con la forma 11-cheto analogo; CORTISONE, inattivo; a livello dei tessuti

l’enzima 11-b- idrossideidrogenasi determina l’interconversione tra i due.

Il cortisone esogeno rappresenta infatti una efficace fonte di attività

cortisolica.

CRH-utilizza come 2° messaggero Ca++ e AMPc.

ACTH-agisce attraverso l’aumento di livelli citoplasmatici di AMPc, gli

effetti finali sono aumento:

1) della captazione di colesterolo da parte delle cellule

2) l’idrolisi degli esteri del colesterolo

3) del trasferimento del colesterolo nei mitocondri

4) della attività della reazione limitante catalizzata dalla desmolasi

P450scc

5) dalla velocità della reazione di 11 idrossilazione, che è cruciale per la

sintesi del cortisolo

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Il cortisolo ha un effetto PERMISSIVO ,ciò indica che questo ormone

non è tanto importante nell’iniziare direttamente processi critici, quanto

nel permettere che essi avvengano.

Il cortisolo entra per diffusione facilitata attraverso la membrana delle

cellule bersaglio, dove si lega a recettori specifici localizzati sia nel

citoplasma che nel nucleo, ma l’azione si verifica solo se il complesso

R-citoplasmatico-O si lega a sua volta al recettore sul DNA.

Il più importante effetto è la stimolazione della conversione delle

proteine in glucosio e l’immagazzinamento di glucosio sotto forma di

glicogeno (glucocorticoide), determinando un bilancio azotato negativo.

E’ essenziale per mantenere i livelli plasmatici di glucosio e per la

sopravvivenza durante il digiuno prolungato.Infatti in assenza di

cortisolo sopravviene la morte da ipoglicemia non appena le scorte di

glicogeno si esauriscono.

Quindi con questa azione preventiva dell’ipoglicemia è un antagonista

dell’insulina. Inibisce la captazione muscolare di glucosio stimolata

dall’insulina.

E’ l’ormone necessario alla sopravvivenza di un organismo sotto stress.

Il dolore intenso e l’esercizio fisico prolungato aumentano la liberazione

di cortisolo, mentre l’analgesia endorfinica blocca la risposta

cortisonica. Lo stress distrugge il ritmo circadiano della secrezione di

cortisolo e gli effetti inibitori dei meccanismi a feedback.

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Secrezione pulsatile di

CRH, ACTH e quindi di

cortisolo.

12-13 scariche di ormone

al giorno. Massima

secrezione 2 hr prima del

risveglio, minima

secrezione 2 hr prima di

addormentarsi

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MECCANISMO D’AZIONE DEGLI ORMONI STEROIDEI

NUMEROSI

ORMONI, TRA

CUI IL

CORTISOLO,

GLI STEROIDI

SESSUALI,

GLI ORMONI

TIROIDEI E

LA VITAMINA

D AGISCONO

MEDIANTE

RECETTORI

CITOPLASMA

TICI CHE IN

SEGUITO AL

LEGAME CON

L’AGONISTA

VENGONO

TRASLOCATI

AL NUCLEO

CELLULARE

DOVE

MODIFICANO

L’ESPRESSIO

NE GENICA.

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AZIONI DEL CORTISOLO SULLA

SINTESI NETTA DI PROTEINE

IL CORTISOLO ACCELERA IL CATABOLISMO DELLE PROTEINE

(AUMENTO DELLA DEGRADAZIONE) E RALLENTA

L’ANABOLISMO (DIMINUZIONE DELLA SINTESI). L’EFFETTO

COMPLESSIVO E’ UNA PERDITA DELLE PROTEINE,

PRINCIPALMENTE MUSCOLARI, MA SI RIDUCONO ANCHE LE

PROTEINE DELL’OSSO, DELLA CUTE E DEL CONNETTIVO.

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IL CORTISOLO RIDUCE LA CONCENTRAZIONE

PLASMATICA DI ALCUNI AMMINOACIDI

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RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DEGLI EFFETTI

DEL CORTISOLO SUI TESSUTI BERSAGLIO

IL CORTISOLO HA

AZIONE

IPERGLICEMIZZANTE.

TUTTAVIA,

DIVERSAMENTE DAL

GLUCAGONE, LA SUA

AZIONE NON E’

LIMITATA AL FEGATO E

COINVOLGE IL

CATABOLISMO

PROTEICO DEL

MUSCOLO.

INOLTRE IL

CORTISOLO INDUCE

RESISTENZA

INSULINICA,

RIDUCENDO LA

CAPTAZIONE E

L’UTILIZZAZIONE DEL

GLUCOSIO DA PARTE

DEL MUSCOLO E DEL

TESSUTO ADIPOSO.

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RISPOSTA ALLO STRESS IPOGLICEMICO

LA RIDUZIONE DELLA

GLICEMIA RAPPRESENTA

UN FATTORE DI STRESS

PER L’ORGANISMO. LA

RISPOSTA ALLO STRESS

IPOGLICEMICO NON

COINVOLGE SOLTANTO

GLI ORMONI

PRINCIPALMENTE

DEPUTATI AL

CONTROLLO GLICEMICO

(INSULINA &

GLUCAGONE) MA ANCHE

GLI ORMONI COINVOLTI

NELLA RISPOSTA AGLI

STIMOLI STRESSANTI

(CORTISOLO E

ADRENALINA).

CORTISOLO E

ADRENALINA

AUMENTANO ANCHE IN

RISPOSTA A STRESS NON

ASSOCIATI

ALL’IPOGLICEMIA.

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ALDOSTERONE

ANGIOTENSINA II ----------------------

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ALDOSTERONE: principale prodotto della zona glomerulare ha due

funzioni fondamentali:

1) mantenere il volume dei liquidi extracellulari mediante la conservazione

di Na+;

2) prevenire il sovraccarico di K+, stimolando la sua escrezione.

Quindi viene secreto in risposta alla ipovolemia ed ad aumenti di [K+]

plasmatica.

L’Aldosterone è il principale regolatore dell’equilibrio del Na+, del K+, e

di liquidi corporei; agisce sui tubuli renali legandosi ad uno specifico

recettore nucleare.

L’aldosterone aumenta il riassorbimento di Na+ e di conseguenza espande

il compartimento extracellulare. Infine aumenta l’escrezione renale di K+ e

riduzione dei livelli plasmatici di K+.

Gli ormoni natriuretici atriali, sintetizzati e liberati dai miociti atriali in

risposta all’aumento del volume della massa sanguigna, diminuiscono la

secrezione di aldosterone sia direttamente operando sui recettori specifici

delle cellule della zona glomerulare, sia indirettamente riducendo la

liberazione di renina. L’aumento della [K+] plasmatica stimola la sintesi di

aldosterone; questo effetto è dovuto alla azione depolarizzante sulla

membrana plasmatica della cellule della zona glomerulare che permette

l’ingresso di Ca++ e l’attivazione della sintesi di aldosterone.

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La midollare del surrene è un grosso ganglio simpatico specializzato le cui

cellule (cromaffini) sintetizzano Adr e Nor partendo dalla tirosina e le

immagazzinano in granuli (85% contiene Adr, mentre il 15% Nor). Vengono

liberate in risposta alla stimolazione delle fibre pregangliari colinergiche del

SNA Simpatico. Ach liberata depolarizza la membrana delle cellule

cromaffini, aumentando la sua permeabilità al Na, un evento che determina

l’ ingresso di Ca e di conseguenza l’ aggregazione dei granuli. Si verifica poi

l’ esocitosi con liberazione di Adr, ATP, dopamina-b-ossidasi, neuropeptidi e

cromogranina.

L’ ipoglicemia, l’ ipovolemia, l’ ipotensione, lo stress, l’ esercizio e il dolore

sono gli stimoli piu’ efficaci.

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Il principale effetto metabolico delle catecolamine è la mobilizzazione dei

substrati energetici. Stimolano la produzione di glucosio e inibiscono la sua

captazione. Vengono inoltre stimolate la lipolisi e la chetogenesi. Il risultato

finale è rappresentato dall’ aumento dei livelli plasmatici di glucosio, di acidi

grassi liberi e di chetoacidi.

Hanno anche effetto sul sistema cardiovascolare e sui visceri. Durante l’

esercizio fisico l’Adr determina un aumento della gittata cardiaca agendo

sia sulla frequenza cardiaca che sulla forza contrattile.

Contemporaneamente provoca la dilatazione delle arteriole muscolari e la

costrizione di quelle renali, cutanee e splacniche; produce effetti sulla

pressione arteriosa determinando un aumento della pressione sistolica. L’

effetto totale è quindi quello di irrorare preferenzialmente i muscoli a

scapito di altri organi , pur mantenendo costante il flusso coronarico e

cerebrale.

Le catecolamine possono avere sia effetti attivanti ( se si legano a recettori

b1 o b2) sia effetti inibitori ( se si legano a2)

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DOPA

Enzima citoplasmatico che

limita la velocità della

reazione

Enzima contenuto nei granuli

Enzima citoplasmatico che converte Nor in Adr

Adr ritorna nei granuli dove

viene accumulata

La stimolazione del simpatico agisce sull’ attivazione e sulla

concentrazione dell’ enzima tirosina idrossilasi, determinandone un

aumento. Il cortisolo attiva invece l’ enzima N-metiltransferasi e stimola

percio’ solamente la sintesi di Adr.