POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2009

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DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI PORDENONE Via Goldoni 37- tel. 0434 570214 fax. 0434. 598428 - 33170 Pordenone e-mail: [email protected] http://www.secondocircolopn.it POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 1 PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2008-2010

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Pof del 2° Circolo Didattico di Pordenone

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DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI PORDENONEVia Goldoni 37- tel. 0434 570214 fax. 0434. 598428 - 33170 Pordenone

e-mail: [email protected]://www.secondocircolopn.it

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 1

PIANO DELL'OFFERTA

FORMATIVA2008-2010

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P.O.F. 2008 – 2010INDICE

Modalità di elaborazione del POF

Riferimenti Normativi………………………………………………………………………pag.4

Modalità di lavoro…………………………………………………………………………..pag.5

PARTE PRIMA: presentazione generale del CircoloDati generali………………………………………………………………………………...pag.8 Calendario Scolastico……………………………………………………………………..pag.9Presentazione del Circolo...................................................................….…………..pag.10Organizzazione del Circolo..............………………………………………………...…pag.11Come siamo organizzati: funzionigramma...…………………………………………..pag.12Organi collegiali (allegato elenco componenti)………………………………………..pag.16Risorse finanziarie………………………………………………………………………..pag.18

PARTE SECONDAMission e finalità………………………………………………………………………….pag.22L’insegnamento …........................................………....……………………………….pag.23L’organizzazione delle attività didattiche nella Scuola Primaria…………………….pag.26L’organizzazione delle attività didattiche nella Scuola dell’Infanzia………………...pag.30La valutazione…………………………………………………………………………….pag.33La documentazione.................................................................................................pag.40L’accoglienza……………………………………………………………………………..pag.41L’integrazione degli alunni diversamente abili………………………………………...pag.43L’orientamento.........................................................................................................pag.48La continuità………………………………………………………………………………pag.51La formazione…………………………………………………………………………….pag.55La comunicazione………………………………………………………………………..pag.56 La sicurezza…………………………………………………………………………….. .pag.57I progetti di Circolo……………………………………………………………………….pag.59

PARTE TERZA

Analisi del contesto……………………………………………..……………………...pag.72Presentazione delle scuole…………………………………...............da pag. 74 a pag. 115

Indice degli allegati Il 2° Circolo Didattico di Pordenone alcuni

riferimenti storici a cura di Stefano Agosti Piano delle attività Regolamento di Circolo Quadri di competenza Documentazione del processo educativo Quadri degli obiettivi di apprendimento

Linee guida di intervento per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento e del disagio

Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri

Quadri di corrispondenza per la valutazione degli alunni

Relazione al programma annuale Progettazioni di plesso

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P.O.F a.s. 2008/10 INDICE

MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL POF

Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato redatto avendo come riferimento :

La Costituzione italiana La Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (1989) La prospettiva europea sull’educazione/ formazione basata sulla centralità dei

processi di insegnamento /apprendimento che promuovono competenze(Strategie di Lisbona 2000, Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio europeo relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente 18/12/2006).

Le disposizioni normative che regolano il sistema scolastico italiano (si riportano le principali) :

D.P.R. 8 marzo 1999 n° 275; Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59

Art. 3. Piano dell’offerta formativa.1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano

dell’offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

2. Il Piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.

1. Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio d’istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio d’istituto

• L. 28 marzo n.53 2003 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

• Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione allegate al D.M. 31/07/2007

• D.M. 22 agosto 2007 n. 139• L. 30 ottobre 2008 n. 169 (conversione in Legge del D.L. recante disposizioni

urgenti in materia di scuola ed università)• D.P.R. n. 20 marzo 2009 (norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed il

razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola..)• D.P.R. n. 20 marzo 2009 n. 89 (in GU 15 luglio 2009 n. 162 )- Revisione

dell’assetto ordina mentale organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione…-

• D.P.R. n. 22 giugno 2009 n. 122 (in GU 19 agosto 2009 n. 191) - Regolamento Valutazione

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P.O.F a.s. 2008/10 MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL POF

MODALITÀ DI LAVORO

Nel corso del precedente anno scolastico si è avviata nell’ambito del Progetto Qualità una riflessione per la revisione del Piano dell’offerta formativa al fine di renderlo maggiormente rappresentativo dell’identità della nostra scuola anche in riferimento ai nuovi provvedimenti normativi (Indicazioni per il curricolo).A tal fine si è effettuata una ricerca che ha previsto lo svolgimento di interviste a un campione di genitori ed insegnanti per rilevare i punti forti, gli aspetti da modificare, le integrazioni da apportare al Piano. Le osservazioni sono diventate le linee guida per la riscrittura del documento insieme agli Indirizzi deliberati dal Consiglio di Circolo. L’attività ha coinvolto, dunque, una pluralità di soggetti. Il Collegio dei Docenti ha legittimato la costituzione di un gruppo di lavoro per lo studio, la raccolta, il monitoraggio, la stesura del Piano dell'offerta formativa. Il gruppo ha ritenuto fondamentale, in prima istanza, rispondere ad alcune domande per costruire un impianto che fosse condiviso e fruibile dai soggetti appartenenti al Sistema Scuola. Il Collegio dei Docenti ha altresì individuato fra le Funzioni strumentali possibili quella per la gestione, coordinamento, attuazione e monitoraggio del P.O.F. La Funzione strumentale è stata affiancata dalle collaboratrici della dirigente, una per la scuola dell’infanzia ed una per la scuola primaria. Hanno inoltre collaborato i docenti fiduciari di plesso, i docenti coordinatori dei gruppi di lavoro ed i docenti responsabili di progetto.Al fine di rendere più scorrevole la lettura, si è scelto di inserire alcuni documenti in allegato consultabili, su richiesta degli interessati, presso gli uffici della direzione.

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P.O.F a.s. 2008/10 MODALITÀ DI LAVORO

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA

PARTE PRIMApresentazione generale del Circolo

Dati generaliCalendario Scolastico

Presentazione del CircoloOrganigramma

Come siamo organizzati: funzionigrammaOrgani collegiali

Risorse finanziarie

“Come un’onda nuova, sta crescendouna giovane generazione. Arrivanocon i loro difetti e le loro qualità:create per loro le condizioni perchépossano divenire migliori.”

Janusz Korczak

DATI GENERALI

Dirigente Scolasticadott.ssa Nadia Poletto

Riceve su appuntamento

[email protected]

Ufficio di segreteria

tel. 0434-570214

fax 0434-598428

e-mail: [email protected]

sito: http://www.secondocircolopn.it

Direttore Servizi Amm.vi Rag. Rita Zille

orario di apertura al pubblico:

dal lunedì al venerdì

dalle ore 07:30 alle ore 09:00

dalle ore 12:15 alle ore 13:15

lunedì martedì giovedì e venerdì

dalle ore 15:30 alle ore 16:30

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA dati generali

CALENDARIO SCOLASTICO (AGGIORNARE)

INIZIOATTIVITÀ EDUCATIVE:

TERMINEATTIVITÀ EDUCATIVE:

Scuola primaria:martedì 15

settembre 2009

Scuola infanzia:martedì 15

settembre 2009

Scuola primaria:venerdì 11

giugno 2010

Scuola infanzia:

mercoledì 30 giugno2010

FESTIVITÀ NATALIZIE:da mercoledì 23 dicembre 2009

a mercoledì 06 gennaio 2010

FESTIVITÀ PASQUALI:da giovedì 01 aprile 2010a martedì 06 aprile 2010

Altri GIORNI DI CHIUSURA DELLE SCUOLE:

2 novembre 2009 7 - 8 dicembre 2009 2 giugno 2010

ORARIO ANTIMERIDIANO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:Nel periodo da lunedì 22 giugno 2009 a venerdì 26 giugno 2009 l’attività didattica si svolgerà solo in orario antimeridiano (con mensa); il pomeriggio solo per le famiglie che ne segnalano la necessità.

LE LEZIONI E LE ATTIVITÀ DIDATTICHE FUNZIONERANNO SOLO IN ORARIO ANTIMERIDIANO SENZA MENSA NEI GIORNI:

Dal 15 al 18 settembre 2009 (Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria) 22 dicembre 2009 (Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria) 16 febbraio 2010 (Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria) 31 marzo 2010 (Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria) dal 7 all’11 giugno 2010 (Scuola Primaria) Un giorno nel 1° quadrimestre per lo svolgimento dei colloqui con le famiglieUn giorno nel 2° quadrimestre per lo svolgimento dei colloqui con le famiglie

(Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria)

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA calendario scolastico

PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO

Il secondo Circolo didattico di Pordenone è un punto di riferimento nel territorio per attività di sperimentazione:

nel processo di ricerca ed innovazione nell’accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri nell’accoglienza dei docenti neoassunti

Si distingue nel panorama scolastico territoriale per essere:- "Scuola capofila del progetto PASS (Prima Accoglienza degli alunni Stranieri a Scuola)- "Polo nell'ambito delle attività di attuazione delle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione”

Il Circolo, costituito da tre plessi di scuola dell’infanzia e cinque di scuola primaria, accoglie gli allievi sia dei quartieri di pertinenza (Villanova, Borgomeduna, S. Gregorio, Cappuccini, Vallenoncello) che provenienti da altri quartieri di Pordenone e da altri Paesi limitrofi. I quartieri sono rappresentati a livello amministrativo ed in ciascuno è attiva una parrocchia che rappresenta un centro di aggregazione per la comunità.La realtà risulta estremamente composita per tessuto sociale, culturale ed economico e pertanto l'offerta formativa che l'Istituto propone deve essere varia ed adeguata alle diverse esigenze, deve svolgere inoltre un' azione educativa e preventiva in situazioni di particolare disagio socio-affettivo e ambientale e di valorizzazione delle eccellenze.

Gli edifici che ospitano le scuole sono tutti adeguati alle norme di sicurezza. Le scuole primarie e le palestre sono utilizzate in orario non scolastico da associazioni per diverse attività. Le scuole dell’infanzia non riescono a rispondere a tutte le richieste di iscrizione; per questo l’amministrazione comunale ha previsto la costruzione di una nuova scuola dell’infanzia nel quartiere di Villanova. Il Circolo lamenta la mancanza di uno spazio attrezzato per riunioni collegiali ed attività di formazione.

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SCUOLE DELL'INFANZIA

Via Mantegna pag. 101

Via Cappuccini pag. 105

Vallenoncello pag. 110

P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA presentazione del Circolo

SCUOLE PRIMARIE

Antonio Rosmini via Goldoni pag. 74

Edmondo De Amicis via Udine pag. 80

Padre Marco d'Aviano via Noncello pag. 86

Gaspare Gozzi via Vesalio pag. 92 Leonardo da Vinci Vallenoncello pag. 96

P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA organizzazione del Circolo

COME SIAMO ORGANIZZATI

IL PERSONALE E I COMPITI

La gestione del personale, risorsa fondamentale della scuola, è finalizzata a garantire tutte quelle azioni che contribuiscono a realizzare la mission e gli obiettivi della scuola. Il Circolo presenta una struttura complessa, articolata al suo interno, in cui i diversi soggetti svolgono determinati compiti ed incarichi, valorizzando le competenze del personale e l’assunzione di responsabilità diffuse ai vari livelli.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA come siamo organizzati

I servizi Amministrativi Tecnici e Ausiliari

Il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) ed in primo luogo il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, svolgono una funzione essenziale per la realizzazione del P.O.F.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA come siamo organizzati

Funzioni Strumentali

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA come siamo organizzati

CommissioniIl Collegio dei Docenti ha individuato delle Commissioni per presidiare alcune aree di lavoro al fine di garantire le attività di ricerca (di cui al DPR 275/99).

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA come siamo organizzati

GLI ORGANI COLLEGIALI

Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche di ogni istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate; sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto tra tutte le componenti scolastiche, sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali.

Consiglio di Intersezione Consiglio di Interclasse Collegio dei Docenti Consiglio di Circolo

I Consigli di Intersezione, di Interclasse, costituiti da n.1 genitore eletto per ciascuna sezione o classe e da tutti i docenti del plesso, sono presieduti rispettivamente dal Dirigente Scolastico oppure da un docente delegato. Hanno il compito di formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione, agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni, formulare parere obbligatorio sull'adozione dei libri di testo.

Il Collegio dei Docenti: composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo è presieduto dal Dirigente Scolastico

Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto e cura la programmazione dell’azione educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA gli organi collegiali

Formula proposte per la formazione e composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche secondo i criteri indicati dal consiglio di istituto.

Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi. Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per

verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati. Provvede all’adozione dei libri di testo ed alla scelta dei sussidi didattici. Adotta e promuove iniziative di sperimentazione. Individua le funzioni strumentali.

Il Consiglio di Circolo è attualmente costituito dai rappresentanti dei genitori degli alunni,dai rappresentanti dei docenti, da un rappresentante del personale A.T.A. e dal Dirigente Scolastico. Il Consiglio elegge una Giunta Esecutiva della quale fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, ed il capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. Il Consiglio di Circolo e la giunta esecutiva durano in carica tre anni scolastici.Il Consiglio di Circolo :

elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento; adotta il Piano dell’Offerta Formativa; delibera il programma annuale e dispone il funzionamento amministrativo e

didattico dell’Istituto;

delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico;

Fatte salve le competenze del Collegio Docenti e dei Consigli di Intersezione, Interclasse,

ha potere deliberante per la programmazione dell’attività della Scuola nell’adozione del Regolamento Interno dell’Istituto per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesima.

delibera sull’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, sui criteri generali per la programmazione educativa e attuazione delle attività parascolastiche, inter ed extra scolastiche;

indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi; delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, le iniziative dirette

all’ educazione della salute ed alla prevenzione delle tossicodipendenze.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA gli organi collegiali

RISORSE FINANZIARIE

LE RISORSE FINANZIARIE

L. n°59, art. 21, 15-3-1997D.P.d.R.n°233, art. 6, 18-06-1998

Il regolamento dell’autonomia scolastica stabilisce che le risorse finanziarie dallo Stato possono e devono essere spese solo per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie dell’Istituzione scolastica a cui sono stati concessi.La gestione finanziaria ed amministrativo-contabile della Scuola si esprime in termini di “cassa” ed è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità; si conforma ai principi di trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità, veridicità e dell’equilibrio finanziario.Sono vietate le gestioni fuori bilancio.L’attività finanziaria della Scuola si svolge sulla base di un programma annuale deliberato dal Consiglio di Circolo: in esso sono individuati gli obiettivi da realizzare e la destinazione dellerisorse necessarie per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa.Più precisamente, il programma dovrà contenere in maniera dettagliata la provenienza dei fondi assegnati alla Scuola, le necessità economiche per la realizzazione del P.O.F. e tutte le particolari spese per i singoli progetti da realizzare nonché i fondi di riserva per le necessità di spesa non previste e da sostenere.Spetta al Dirigente Scolastico, in accordo col Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e con gli Organi Collegiali, la responsabilità della previsione, gestione e responsabilità dei fondi.Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi è responsabile della tenuta della contabilità, delle necessarie registrazioni e degli adempimenti fiscali.Il Patrimonio Finanziario della scuola è costituito da:

• FINANZIAMENTI MINISTERIALI

Sono offerti dal Ministero del Tesoro e sono necessari per le spese di finanziamento del Circolo e per gli acquisti utili a supportare le attività previste nel P.O.F. (stipendi supplenti, progetti, acquisto materiale di consumo o di laboratorio, finanziamento amministrativo,…).I finanziamenti per l’autonomia vengono utilizzati per realizzare progetti di formazioneI finanziamenti per progetti specifici sono utilizzati in base alla loro finalizzazione.

• FINANZIAMENTI COMUNALIOgni anno la Giunta Comunale delibera degli stanziamenti per sostenere l’offerta formativa delle scuole e le spese di segreteria. Sono utilizzati per coprire le spese di acquisto di materiale didattico e/o esperti per la manutenzione delle fotocopiatrici, per l’acquisto di software, per il materiale di pulizia.Il Comune finanzia il progetto PASS per la prima accoglienza alunni stranieri, per l’attivazione delle figure di facilitatori per l’accoglienza.

• FINANZIAMENTI REGIONALILa regione F.V.G. sostiene l’offerta formativa delle scuole con l’emanazione di appositi bandi per l’erogazione dei finanziamenti relativamente a:

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA risorse finanziarie

SportEducazioniLinguaggiDiversamente abiliIntegrazione alunni stranieriTecnologie

• CONTRIBUTI DELLE FAMIGLIEConsistono nei versamenti per le gite e per l’assicurazione integrativa

• ALTRE ENTRATEPossono consistere in contributi di Enti e/o privati

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE PRIMA risorse finanziarie

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA

PARTE SECONDAMission e finalitàL’insegnamento

L’organizzazione delle attività didatticheLa valutazione

La documentazioneL’accoglienza

L’integrazione degli alunni diversamente abiliL'orientamentoLa continuità

La formazioneLa sicurezza

I progetti di Circolo

“Chi ascolta dimentica,chi vede ricorda,chi fa impara”

Don Lorenzo Milani

LA NOSTRA MISSION

La mission è la meta che ci proponiamo di raggiungere ed il contributo che vogliamo lasciare ai nostri alunni: « una scuola in cui crescere e sviluppare le capacità di ciascuno nel rispetto delle differenze ».

Compito fondamentale degli insegnanti del Circolo è aiutare i bambini a sviluppare tutte le loro potenzialità nel rispetto degli altri per una scuola che:

PROMUOVE il benessere dei bambini, inteso come progressiva capacità di acquisire consapevolezza delle potenzialità e risorse personali per gestire al meglio il proprio universo emotivo–affettivo e sviluppare disponibilità ad intrattenere relazioni positive.Nel corso di questi anni l’attenzione a questo aspetto ha portato a sviluppare molteplici percorsi educativo–didattici, rivolti a valorizzare l’importanza dell’accoglienza intesa come impegno degli insegnanti a curare l’integrazione dei bambini nel contesto scolastico (accoglienza, continuità, intercultura) e dell’educazione alla salute (ed. alimentare e sport).

FAVORISCE la formazione di atteggiamenti e comportamenti di cittadinanza consapevole e responsabile, fondati sulle capacità critiche di scelta. I bambini interiorizzano così valori fondamentali quali il rispetto dell’ambiente, la solidarietà, la pace, il dialogo e la cooperazione.Le esperienze realizzate riguardano i percorsi di educazione alla cittadinanza (pedibus; io, tu … noi, Consiglio Comunale dei Ragazzi, …) e di educazione ambientale (ritagli di verde, …).

OFFRE occasioni di apprendimento attraverso la proposta di un curricolo integrato tra educazioni e saperi disciplinari, per promuovere lo sviluppo di competenze e capacità volte a comprendere la società nella quale i bambini e le bambine vivono e per agire in essa come soggetti critici e responsabili (quadri di competenza, percorsi didattici e disciplinari).

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA mission e finalità

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I NOSTRI IMPEGNI PER FAR CRESCERE I BAMBINI

“È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”

(Albert Einstein)

Ciò che maggiormente ci sta a cuore nell’insegnamento sono l'attenzione alla persona, l'integrazione con l'altro, la continuità con tutti i gradi di scuola, l'orientamento verso le scelte future, la ricerca continua per favorire il successo formativo.Crediamo che la scuola debba porsi di fronte ai bambini che accoglie come a persone che hanno il diritto di veder rispettati e tutelati i propri bisogni di crescita, di relazione, di affettività e di apprendimento.Per questo riteniamo che i bambini nella scuola abbiano bisogno di trovare un ambiente che favorisca: tempi di apprendimento distesi rispettosi delle capacità di ciascuno; una partecipazione attiva, che stimoli domande, che solleciti curiosità, che li impegni in esperienze, ragionamenti, ricerche comuni; un’esperienza scolastica ricca di scambi affettivi e di relazioni positive con gli altri compagni e con gli adulti; la formazione di una mente che gradualmente prenda consapevolezza di sé ed acquista autonomia di giudizio, sommando esperienze che vedano sempre i bambini protagonisti e costruttori del proprio sapere; un cammino di crescita che sorregga le difficoltà di ognuno, trovando i momenti di dialogo più importanti nella discussione serena e positiva sull’errore e sulle strade che possono portare ad una maggiore consapevolezza di sé e dei percorsi fatti insieme; la possibilità di imparare a collaborare, di sapersi rapportare con gli altri ed essere disponibili all’aiuto, per diventare consapevoli dei propri doveri e dei propri diritti, per diventare capaci di utilizzare le proprie conoscenze in contesti diversi, comprendendo che il conoscere e l’ imparare acquistano un senso quando noi condividiamo i nostri valori, le nostre fatiche e le nostre gioie di bambini ed adulti.

L’identità degli insegnanti di questo Circolo si caratterizza nel:

cercare la sincronia coi bambini e con gli altri adulti; essere flessibile negli atteggiamenti e nei modi dell’insegnare cercando e realizzando diverse strategie; sentirsi parte di un progetto educativo da condividere; cercare e attuare il confronto sul “cosa” e sul “come” far apprendere; partire sempre dai bisogni dei bambini, dalle loro conoscenze, dalle loro ipotesi, dai loro errori; essere disposti a rivedere tempi ed organizzazioni della scuola, secondo le esigenze ed i progetti elaborati insieme;

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA l’insegnamento

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credere nel valore di ciò che si conosce e nel valore di come lo si conosce;sentirsi responsabili verso i progetti e le condivisioni, consapevoli che nulla si attua, in una comunità, chiudendosi nelle proprie specializzazioni; curare la documentazione dei percorsi e dei processi formativi; impegno nella formazione continua, nell’elaborazione di un curricolo di scuola che sappia dar conto di:che cosa si insegna, come lo si insegna, perché lo si insegna. A tal proposito il Circolo organizza ogni anno dei percorsi di formazione per i docenti con lo scopo di implementare le loro competenze professionali.

Gli ambiti di riflessioneIl Circolo è impegnato in un percorso di ricerca finalizzato a condividere riflessioni, modalità, strumenti, strategie per migliorare le azioni di insegnamento: la mappa riporta gli ambiti di lavoro e di approfondimento per la costruzione di un curricolo di scuola.

Gli strumenti e le azioni: PROGETTARE, VALUTARE, DOCUMENTAREPartiamo dal presupposto che il curricolo non è una mera operazione “burocratica ma si costruisce analizzando” i modi di fare scuola qui ed ora” selezionando ciò che realmente riteniamo significativo, fondamentale, spendibile per favorire e promuovere l’apprendimento di tutti gli allievi.

Abbiamo definito e condiviso:- i quadri di competenze nei quali descriviamo i traguardi del processo di apprendimento e di maturazione complessiva delle bambine e dei bambini;- gli obiettivi di apprendimento ritenuti indispensabili per promuovere competenze ed il loro sviluppo verticale;- i quadri delle competenze trasversali di cittadinanza che definiscono l’idea di formazione del “cittadino” che promuoviamo;- gli strumenti per progettare e documentare;- i criteri, le modalità e gli strumenti di valutazione utilizzati.

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Professionalità docente

Professionalità docente

Scelta di percorsi

e strumenti per documentare

Scelta di percorsi

e strumenti per documentare

Importanza dei saperi

Importanza dei saperi

Scelte di strategie

e di metodi

Scelte di strategie

e di metodi

Percorsi di

progettazione

Percorsi di

progettazione

Tipologie di valutazione

Tipologie di valutazione

Idea di uomo,

di formazione, di scuola,

Idea di uomo,

di formazione, di scuola,

P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA l’insegnamento

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Come progettiamo

La progettazione si articola nelle seguenti azioni:Ascolto• Analisi del contesto/situazione• Osservazione, Ascolto Cognitivo dei bambini ed enucleazione dei bisogni emersi Costruzione del percorso• Definizione delle Competenze da promuove (sulla base del confronto tra bisogni formativi emersi dai bambini, Quadri di competenza di circolo e Indicazioni ministeriali)• Formulazione degli apprendimenti, degli Obiettivi e selezione dei concetti disciplinari• Proposte di Situazioni problematizzanti/ compiti significativi e relative attività

Mediazione didattica ed ambiente di apprendimento• Attivazione di Mediatori didattici per promuovere diversi stili e strategie cognitive• Modalità organizzative (spazi, tempi, risorse umane utilizzate,risorse materiali/ strumenti )• Strutturare un ambiente di apprendimento motivante, problematizzante, esperenziale, sulla base di un clima relazionale sereno

Valutazione/riflessione• valutazione, attraverso compiti concreti, delle competenze maturate dai bambini (che cosa sa fare realmente con ciò che sa - sperimentato e appreso-)• Valutazione e riflessioni sul percorso/ processo• Autovalutazione delle azioni del docente• Autovalutazione del percorso dello studente

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Organizzazione delle attività didattiche nella scuola primaria

Le “Indicazioni per il curricolo” sollecitano le scuole a praticare concretamente l’autonomia didattica e di ricerca, come peraltro previsto dal Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99).Le Indicazioni ribadiscono quindi che è compito preciso delle Istituzioni scolastiche definire nel curricolo di scuola le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni.In considerazione dell’esperienza fino qui maturata e tenuto anche conto della organizzazione complessiva di tutte le attività didattiche e formative, il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è in linea di massima così articolato

Discipline Minimo di ore settimanale

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Italiano 7 7 6Matematica 6 6 6Scienze 2 2 2Geografia 1 1 1Storia 1 1 2Arte e immagine 2 2 1Musica 1 1 1Corpo, movimento e sport 2 2 2Religione cattolica 2 2 2Tecnologia 1 1 1Inglese 1 2 3

Discipline , docenti Tenendo conto delle diverse situazioni organizzative dei plessi, delle competenze dei docenti e della necessità di evitare una eccessiva rotazione dei docenti nella medesima classe si prevede:1. L’introduzione di norma della prevalenza di un docente obbligatoria per almeno 18 ore nelle classi (in particolare di quelle fino al primo periodo)2. di norma non saranno aggregati l’ambito linguistico e matematico escluse situazioni particolari3. l’introduzione obbligatoria dell’alfabetizzazione informatica (1 ora alla settimana) e della L2 ( 2 ore alla settimana nelle classi prima e seconda, 3 ore dalla classe terza).Le attività opzionali saranno parte integrante del curricolo.

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LA DIDATTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA (lezioni, attività laboratoriali e di potenziamento)

L’attività didattica nelle scuole primarie del Circolo intende garantire: la gestione equilibrata e distesa del tempo scolastico; l’attenzione ai momenti d’accoglienza e ai tempi di “cura”; il contenimento del frazionamento degli interventi degli specialisti, rendendoli meglio articolati; lo sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino ad assumersi responsabilità e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro; il riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all’interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante; l’attivazione delle ore opzionali in forma laboratoriale; l’impiego di strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, consentono di valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica ed immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi.

Riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola: la condivisione delle scelte il lavoro collegiale degli insegnanti l’attenzione al tema della continuità l’attenzione alla diversità l’attivazione di percorsi interculturali la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti della scuola primaria il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’unitarietà dell’insegnamento l’individualizzazione delle procedure di insegnamento l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione alla innovazione didattica e all’aggiornamento professionale la flessibilità organizzativa una utilizzazione razionale degli spazi educativi il rapporto costante fra insegnanti e famiglie utilizzare l’errore come momento di riflessione incoraggiare l’autovalutazione

RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI

Per rendere più efficace l’intervento formativo le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse:

lezione collettiva a livello di classe, la lezione collettiva serve per economizzare il tempo scolastico quando si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo

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attività di piccolo gruppo il lavoro di gruppo, visto come alternativa all’insegnamento collettivo è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell’apprendimento che sul piano relazionale) e si basa sulla condivisione e sulla disponibilità attività per gruppi formati da alunni di classi diverse, l’organizzazione delle attività per gruppi di alunni di classi diverse, oltre a un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali. attività per gruppi di livello e/o elettivi

I LABORATORINella scuola dell’Infanzia i laboratori permettono di effettuare gruppi di lavoro che consentono di raggiungere e potenziare, attraverso attività specifiche, le competenze di ciascun singolo alunno.Nella scuola primaria la didattica laboratoriale consente di attivare non solo le conoscenze dichiarative, ma anche le abilità e le competenze procedurali, metacognitive e relazionali. Inoltre offre la possibilità di declinare leesigenze di ciascun alunno all’interno di un sistema cooperativo e non competitivo favorendo un processo di apprendimento flessibile e differenziato; promuove altresì la costruzione dell’identità personale e sociale di ciascun bambino.Nella scuola primaria sono previsti:a. Laboratori ordinari, che si attuano all’interno dell’orario di base (891 ore annue)b. Laboratori facoltativi/opzionali, che si attuano all’interno dell’orario strutturato per 99 ore annualiGli stessi possono essere organizzati per gruppi:• di compito• di livello• di elezione

ATTIVITÀ DI RECUPEROPoiché non tutti i ragazzi necessitano di tempi uguali, né godono delle stesse opportunità familiari ed ambientali per acquisire gli obiettivi stabiliti dall’istituzione scolastica, occorre utilizzare uno strumento flessibile come il laboratorio che consenta di personalizzare i processi di apprendimento e di maturazione, nella piena consapevolezza che spesso non è necessario agire sulla quantità , ma sulla qualità e sul metodo.Nell’ottica della personalizzazione dei percorsi di apprendimento saranno realizzati laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti, i quali si pongono come strumenti di intervento da utilizzare nei seguenti casi:

gruppi di livello in percorsi organici riferiti a persone con necessità di recupero o di approfondimenti lungo il percorso; persone o gruppi in fase di passaggio; persone o gruppi non inserite in percorsi istituzionali in situazione di difficoltà e di deprivazione formativa; alunni che presentano un livello adeguato di padronanza e desiderano procedere oltre verso l’eccellenza.

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METODILe indicazioni metodologiche sono contenute e formalizzate nei percorsi di apprendimento.Gli insegnanti:

predispongono situazioni e contesti; sollecitano la riflessione individuale ed il confronto fra i bambini ponendo domande, stimolando spiegazioni, evidenziando contraddizioni, facendo emergere punti di vista diversi…; aiutano i bambini a tradurre l’esperienza in codici convenzionali guidando, filtrando e sostenendo l’approccio del bambino; documentano il percorso; attraverso la verifica e la valutazione sia in itinere che finale, le insegnanti compiono una riflessione sui percorsi didattici messi a punto e sull’efficacia delle proposte in base alle risposte dei bambini sia individuali che di gruppo e ne predispongono le eventuali modifiche, integrazioni, evoluzioni; conoscono, confrontano, condividono le scelte educative con le famiglie e il territorio; coinvolgono i bambini in attività/contesti di autovalutazione.

Le indicazioni metodologiche quindi costituiscono la base a tutto il rapporto formativo con i bambini, le famiglie, inquanto definiscono lo stile, il metodo di una scuola, cioè come gli insegnanti intendono lavorare, quali principi eregole si stabiliscono fra tutte le parti/protagonisti del sistema (bambini, insegnanti, famiglie, extrascuola, ….).Nel fissare le linee metodologiche gli insegnanti si avvalgono delle loro conoscenze in materia psico-pedagogica,della loro capacità relazionali, della loro esperienza e del confronto all’interno del gruppo-docente.

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Organizzazione delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia

La scuola dell’ infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’ educazione.Si pone la finalità di promuovere lo sviluppo:

dell’ IDENTITÀ dell’AUTONOMIA della COMPETENZA della CITTADINANZA

Sviluppo dell’identità. Imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile pur sperimentando diversi ruoli e diverse forme di identità.Sviluppo dell’autonomia. Acquisire la capacità di interpretare e controllare il proprio corpo, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, esplorare la realtà, comprendere le regole di vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più responsabili.Sviluppo della competenza. Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’ esplorazione, l’ osservazione e l’ esercizio al confronto;descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi;sviluppare l’ attitudine a far domande, riflettere, negoziare i significati.Sviluppo della cittadinanza. Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire contrasti attraverso regole condivise per porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

I BAMBINI. Sono soggetti attivi, protagonisti della propria crescita, liberi di essere se stessi, di esprimersi, di scegliere, di esplorare e conoscere attraverso il corpo, il movimento, la percezione, la sperimentazione all’interno di uno spazio dove sia possibile mettersi alla prova ed imparare a conoscere se stessi, le proprie capacità, i propri comportamenti.Sono soggetti unici e irripetibili perché esclusivi sono i loro bisogni, interessi, motivazioni, competenze. La diversità è fonte di arricchimento; è necessario che l’adulto la riconosca e la valorizzi.LE FAMIGLIE. Rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini e sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola. E’ importante che le famiglie condividano le finalità della scuola per essere corresponsabili nell’azione educativa.L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO. La scuola si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento. L’ apprendimento avviene attraverso l’ esperienza, l’esplorazione, le relazioni tra bambini, i rapporti con la natura, con gli oggetti, con l’arte, con il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze ed attraverso attività

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ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e cambiano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.L’ ambiente di apprendimento è organizzato dalle insegnanti in modo tale che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato.

CAMPI DI ESPERIENZA. Alla scuola dell’infanzia il curricolo si configura come il processo che permette ai bambini di riorganizzare i propri vissuti, valorizzando l’esperienza diretta, il gioco e avviando i processi di simbolizzazione. Il curricolo si articola in campi di esperienza (e non in discipline o materie), che sono gli ambiti del fare e dell’agire del bambino. Essi sono strettamente legati tra loro e alla realtà con cui i bambini sono chiamati a confrontarsi. I campi di esperienza sono:Il sé e l’altro: riguarda lo sviluppo dell’identità personale, intesa come presa di consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri.Il corpo in movimento: riguarda lo sviluppo della conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva. Gradualmente si svilupperà nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura attraverso l’educazione alla salute.Linguaggi, creatività espressione: riguarda lo sviluppo delle capacità espressive dei bambini attraverso la sperimentazione di diversi codici espressivo – comunicativi quali il grafico – plastico - pittorico, il sonoro – musicale, il tecnologico.I discorsi e le parole: riguarda lo sviluppo della competenza comunicativa attraverso il codice linguistico. I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze, a conversare e a dialogare, a riflettere sulla lingua e si avvicinano alla lingua scritta.La conoscenza del mondo: riguarda lo sviluppo della competenza logica, che porta i bambini ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati, prevedere, anticipare, osservare, ordinare oggetti ed esperienze, avvicinarsi al numero come segno e strumento per interpretare la realtà.L’organizzazione scolastica ed i diversi progetti didattici propongono svariate attività, che attraverso la loro natura globale, concorrono tutte al raggiungimento dei traguardi di sviluppo indicati dai campi di esperienza.Il modello organizzativo.Le insegnanti, nella definizione e nella realizzazione delle strategie educative e didattiche, terranno conto della singolarità e complessità di ogni bambino. Consapevoli che la crescita di ogni singolo si arricchisce nella relazione con l’altro, si è pensato un modello organizzativo che permetta a tutti i bambini di costruire svariate relazioni, sia con gli adulti che con i pari. Detto ciò si è deciso di organizzare le attività didattiche per: sezioni eterogenee; gruppi omogenei per età; gruppi di intersezione; piccoli gruppi; gruppi di interesse.

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Attraverso attività di routine, attività libere e guidate, i bambini avranno la possibilità di: entrare in contatto con più insegnanti. In questo modo è offerta loro l’opportunità di trovare il canale di comunicazione più adatto al proprio essere; entrare in spazi diversamente strutturati, diversamente funzionali, diversamente motivanti; allargare le proprie relazioni, entrando in contatto con molti compagni di età diverse; strutturare le capacità di pensiero approfondendo ed ampliando le proprie conoscenze.Il suddetto modello organizzativo fornisce notevoli vantaggi anche al gruppo docente. Esso infatti permette: L’arricchimento professionale favorito dal lavoro di équipe, che si concretizza nella partecipazione comune alle decisioni di tipo organizzativo, didattico e di verifica attraverso lo scambio e il confronto fra le diverse esperienze; La possibilità di mettere a disposizione di tutti i bambini i propri interessi, capacità e bagaglio di esperienza, specializzando la propria competenza professionale.

LA GIORNATA SCOLASTICADalle ore 7.45 alle ore 9.00 accoglienza

Dalle ore 9.00 alle ore 9.30 calendario, presenze, racconti, canti, giochi

Dalle ore 9.30 alle ore 9.45 pulizia personale e preparazione alla colazione

Dalle ore 9.45 alle ore 10.00 colazione (frutta)

Dalle ore 10.00 alle ore 11.30 attività di sezione, di intersezione o per gruppi

Dalle ore 11.30 alle ore 11.45 riordino

Dalle ore 11.45 alle ore 12.00 pulizia personale e preparazione al pranzo

Dalle ore 12.00 alle ore 12.45 pranzo

Dalle ore 12.45 alle ore 14.00 gioco libero in giardino/sezione/salone

Dalle ore 14.00 alle ore 15.30 riposo attività per sezione

Dalle ore 15.30 alle ore 15.45 riordino, pulizia personale e preparazione alla merenda

Dalle ore 15.45 alle ore 16.00 merenda

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LA VALUTAZIONE

Il tema della valutazione sta assumendo, all’interno del contesto scolastico, un peso dominante e trasversale in quanto, tra il dibattito teorico e le indagini internazionali, si è avvertita l’esigenza di dare alla scuola un sistema che potesse valutarla nella sua complessità.Quando parliamo di valutazione in senso ampio dobbiamo tener presente che essa si riferisce ad una pluralità di aspetti, interni ed esterni all’istituto, che coinvolgono, a seconda dello scopo diversi soggetti: l’atto valutativo compiuto dagli insegnanti nei confronti dei propri alunni, la valutazione che compiono gli insegnanti rispetto la loro progettazione, la valutazione degli organi collegiali sull’efficacia dei percorsi attivati, la valutazione di sistema avviata tramite l’Invalsi dal MIUR.

TIPO OBIETTIVI STRUMENTI OGGETTIValutazione esternaINVALSI

Migliorare ed armonizzare la qualità del sistema d’istruzione

Verifiche periodiche e sistematiche

Conoscenze ed abilità degli alunniOfferta formativa

Valutazione internaPROCESSO APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO

Migliorare la qualità degli esiti formativi degli studenti

Verifiche periodiche, annuali, periodi didattici

ApprendimentiComportamentoCertificazione di competenze

QUALITÀ DEL SERVIZIO

Individuare azioni di miglioramento del servizio

Autovalutazione, focus group, questionari, incontri collegiali

Rapporti scuola famigliaStrumenti e modalità condivise di Comunicazione /trasparenzaDeontologia professionale………………

Il II Circolo, forte della consapevolezza del processo di riforma che coinvolge la scuola ed i servizi pubblici più in generale ha attivato da anni un percorso di ricerca azione volto ad approfondire i diversi aspetti della valutazione, ad introdurre nuove modalità e strumenti valutativi interni, a sperimentare processi di autovalutazione e di acquisizione di “best practices” che possano essere trasferiti, vista l’alta valenza teorica, nei documenti prodotti dalla scuola dell’ autonomia ad intraprendere forme di comunicazione e rendicontazione trasparenti. Questo percorso è stato possibile grazie alla piena entrata in vigore dell’autonomia dell’istituzione scolastica, elevata al rango costituzionale, declinata inoAutonomia didatticaoAutonomia organizzativaoAutonomia di ricerca e sperimentazione.Non è difficile intravvedere nelle tre anime dell’autonomia la complessità del percorso di ricerca e di riflessione portato avanti dal Circolo.

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Valutazione del processo di insegnamento apprendimento

La valutazione è un processo molto delicato, soprattutto nella scuola dell’obbligo nella quale gli insegnanti hanno il compito di accompagnare e guidare la crescita dei bambini stimolando il miglioramento continuo dei processi di apprendimento. La valutazione si caratterizza nella scuola primaria come una ricerca continua di un giusto equilibrio tra promozione di ciascuno, cura per i diversi aspetti dello sviluppo, attenzione ai bisogni diversificati dei singoli bambini, valorizzazione del loro impegno, delle capacità e dei loro progressi.Essa è un processo nel quale si raccolgono informazioni su tutte le componenti del processo di insegnamento/apprendimento utili ad assumere decisioni finalizzate a calibrare le ulteriori esperienze educative dei bambini e a promuovere conoscenze, competenze e atteggiamenti indicati nei Curricoli.

La Valutazione degli apprendimenti è una delle funzioni chiave della scuola. Essa è l’espressione dell’autonomia del docente quale attore del contesto scolastico, in quanto tiene conto della propria individualità professionale e, nel contempo, dell’espressione degli organi collegiali di cui è protagonista.

La valutazione mira all’analisi costante della progettazione dei docenti che viene rivisitata sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi da parte del gruppo classe, operando gli accorgimenti e le strategie didattiche necessarie alla promozione del pieno successo formativo di tutti e di ciascuno. Oggetto della valutazione, unitamente alle prestazioni scolastiche del bambino, è il percorso nella sua globalità in un’ottica orientata alla valorizzazione delle capacità di ogni bambino. Si intende tenere ferma la circolarità del processo di progettazione e di valutazione; in quest’ultimo la ricchezza è offerta dalle prospettive e dagli strumenti plurimi e diversificati secondo priorità, percorsi e motivazioni che gli insegnanti hanno definito e costruito sulla base dell’identità e dell’ intenzionalità educativo/didattica dichiarata nel POF e nell’articolazione delle progettazioni didattiche.

Gli attori della valutazione

Gli attori della valutazione sono tutti quelli che ruotano attorno, direttamente o indirettamente, al bambino nella sua centralità. Proprio perché la valutazione si configura come atto complesso e collegiale, l’apporto di tutte queste persone permette di compiere una riflessione valutativa seria e professionale.

1. Il docente

È colui che attua la mediazione didattica e pertanto ha competenza valutativa in ordine al processo di apprendimento disciplinare e/o trasversalmente alle discipline. La sua azione si svolge quotidianamente sia nella documentazione delle osservazioni compiute sul bambino e sul gruppo, sia nel compiere le scelte professionali e didattiche conseguenti alla rilevazione compiuta.

2. L’èquipe pedagogica

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Il docente non esegue la valutazione in una condizione di isolamento, in quanto, pur nell’autonomia delle proprie scelte professionali, si confronta con i colleghi della classe di cui è contitolare e compie le scelte orientandole alla collegialità, rivolta al bambino e alla classe. Nella scuola primaria, durante le due ore di programmazione settimanale, gli insegnanti si confrontano sui bambini, sul percorso degli stessi, sui percorsi da porre in essere per potenziare gli apprendimenti, su come rapportarsi con la famiglia e sulla documentazione pedagogica.

3.Il collegio dei docenti

Il collegio dei docenti è il supremo organo tecnico-professionale della scuola, cui compete di tacciare la linea valutativa di un Istituto e di caratterizzarla sulla base del POF e dei suoi processi.

Il collegio dei docenti definisce i criteri di valutazione, iscritti di diritto nel POF, e li traccia ispirandoli a principi di”omogeneità, equità e trasparenza”.

4. Il Consiglio di Circolo

Il Consiglio di Circolo elabora gli indirizzi generali della programmazione di un Istituto, oltre ad adottare il Piano dell’Offerta Formativa, assumendo, pertanto, un fondamentale compito di sintesi. Ha altresì il compito di deliberare circa la partecipazione della Scuola ai percorsi di sperimentazione, tra cui la ricerca azione.

5. Il Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico è garante dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, al rispetto delle norme e del diritto di scelta delle famiglie.

È inoltre colui che promuove, realizza, attua e implementa il cambiamento della scuola nel nuovo scenario. Egli partecipa a pieno titolo all’equipe pedagogica in fase di scrutinio quadrimestrale.

QUALI SONO LE NORME CHE PRESIEDONO ALLA VALUTAZIONE?

La valutazione è uno degli assi portanti della Riforma Gelmini, Legge 169/2008, che ha introdotto il voto in decimi anche alla scuola primaria e ha rinforzato la valutazione del comportamento.A sintesi di tutta la norma riguardante la valutazione, è stato emanato un apposito Regolamento (DPR 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni).

La valutazione del comportamentoParticolare peso assume nel percorso educativo, l’attenzione della scuola rivolta al comportamento del bambino, introdotta dal D.lgs 59/2004. La valutazione del comportamento, secondo modalità deliberate dal collegio dei docenti non

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prevede la valutazione in decimi, come peraltro stabilito dal citato D.P.R. n. 122/2009.Il II Circolo ha scelto di seguire un percorso per la rilevazione del comportamento, in linea con la ricerca azione in corso. La valutazione del comportamento prende in considerazione gli aspetti della competenza relazionale/convivenza nel contesto riferiti :

1.Relazione 1.aSa riconoscere e valorizzare gli altri come diversi da sé.1.b Sa interagire con i pari sia collaborando nel gruppo sia nella relazione con il singolo.1.c Interagisce con gli adulti riconoscendone i ruoli.

2.Partecipazione 2.a Interviene nelle attività proposte.2.b. Contribuisce allo svolgimento delle attività e alla vita della classe

3. Rispetto delle regole

3 a Sa convivere rispettando se stesso e gli altri.3 b Sa utilizzare strutture e sussidi della scuola.3 c Accetta regole esistenti.3 e Comprende l'importanza delle regole e le rispetta.3 f Contribuisce alla costruzione di regole condivise( nella classe e nel gruppo).

Esso è inserito nel quadro globale di fine quadrimestre ed illustrato da un apposito giudizio.

Il voto “in decimi”

Le nuove disposizioni hanno previsto, come sopra riportato, di reintrodurre fin dalla scuola primaria l’attribuzione di un voto in decimi in occasione della comunicazione quadrimestrale alle famiglie (scheda di valutazione).Il voto in decimi permette di raggiungere immediatamente le famiglie perché comprensibile in termini di efficacia comunicativa.Le nostre scelte, a ragion veduta, ci impongono di mantenere il carattere formativo che la valutazione ha assunto negli ultimi anni, sgombrando il campo dall’idea di scuola e di valutazione che ciascuno di noi, in quanto adulto, ha maturato rispetto le proprie esperienze personali, quando la valutazione era intesa in modo preminentemente sanzionatorio.La valutazione formativa, inoltre, nel segmento primario, fa sì che gli esiti delle prove di verifica non confluiscano in un voto assegnato alla singola prova, né gli eventuali voti del percorsi corrispondano fedelmente alla somma ( la “media”) dei voti ottenuti dal bambino durante il corso di acquisizione degli apprendimenti, poiché i fattori che incidono, in itinere, sono molteplici e tengono conto di motivazione, traguardi parziali, impegno, progressi ottenuti. Infatti il Circolo ha scelto di non attribuire il voto nelle prove di verifica e nelle correzioni dei prodotti dei bambini.L’attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso uno strumento in adozione nel circolo, tabelle di corrispondenza deliberate dal collegio dei docenti in cui sono tracciati i livelli di padronanza per ciascuna disciplina.Determinazione della non sufficienza:L’insufficienza può essere attribuita esclusivamente nell’ultimo biennio della scuola primaria e solo sulla base :

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a) della ricostruzione dell’esperienza complessiva ,attraverso le PRATICHE DOCUMENTATIVE del docente/team delle OSSERVAZIONI, delle STRATEGIE/SITUAZIONI DIDATTICHE FAVOREVOLI attivate per supportare l’iter di apprendimento del bambino; eventuali interventi di supporto esterno;b) delle azioni di recupero/rinforzo interne oltre le lezioni di “classe”; Adesione a Progetti specifici attivati nel territorio; rapporto/patto con la famiglia e risultati ottenuti; valutazione autoriflessiva del docente rispetto ai percorsi predisposti e alla loro validità*c) della valutazione dei fattori di comportamento (situazioni limite e richiami / sanzioni applicate (risposte della famiglia)*

Non AmmissioneLa decisione di non ammissione alla classe successiva può essere adottata dall’ equipe (composta dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative/didattiche)pedagogica in via eccezionale, limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi (di apprendimento e comportamentali tenendo presente che la ripetenza deve essere interpretata non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si ritiene egli possa raggiungere.

Cosa si valuta1. I livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno ovvero le conoscenze e le abilità espresse nelle diverse discipline tenendo presente i percorsi realizzati e progettati sulla base dei quadri di competenza adottati dal Circolo2. I progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ai livelli di partenza;3. L’impegno, la motivazione e la partecipazione alla vita scolastica; 4. L’efficacia dell’azione didattica progettata, in modo da predisporre di volta in volta gli opportuni interventi operativi, in riferimento sempre agli obiettivi stabiliti per ogni alunno e per ogni classe.

I tempi della valutazione

La valutazione è un atto che produce i suoi effetti lungo l’intero arco delle attività scolastiche (iniziale, in itinere e finale). Si articola in: - valutazione periodica (scansione quadrimestrale – 31 gennaio)- annuale (termine delle attività)

GLI STRUMENTILa valutazione degli apprendimenti è preceduta da opportune prove di verifica. Essa costituisce la fase di accertamento , di rilevazione degli apprendimenti (può essere scritta e orale) e può utilizzare strumenti di rilevazione quantitativi e qualitativi.Sono da considerare prove quantitative le:prove a scelta multiplaprova con le corrispondenzeprove con Vero e FalsoProve bipolari Sì/Noprove a completamento/ClozeSelezioni e riordinamentiInoltre si utilizzano diverse produzioni degli alunni:

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- Scritte : riassunti, testi di diversa tipologia, sintesi, report- Orali:interrogazioni ed esposizioniCi si avvale, inoltre, di una pluralità di altri strumenti e tecniche utili a rilevare diversi aspetti cognitivi e relazionali manifestati dai bambini (osservazione, interviste, mappe, protocolli, questionari ecc. ) Un’importanza fondamentale hanno le attività di autovalutazione per sviluppare nei bambini un atteggiamento attivo e consapevole del loro percorso di apprendimento.I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno.

SITUAZIONI SPECIFICHELa religione CattolicaLa valutazione degli apprendimenti di Religione Cattolica, per gli alunni che se ne avvalgono, resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione (d. Lgs.vo n. 297/94), relative alle scuole di ogni ordine e grado, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico.Valutazione alunni con Disturbi Specifici di ApprendimentoPer gli alunni con DSA, il Circolo, in ottemperanza alle disposizioni vigenti ha adottato delle proprie linee guida (allegato al presente documento) e un modello di Piano Educativo Personalizato che accompagnerà il percorso scolastico dell’alunno e nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi adottati ed i relativi criteri e modalità di valutazione.Valutazione alunni stranieriIl Circolo ha adottato un proprio protocollo sulla valutazione degli alunni stranieri di cui si confermano i contenuti anche dopo l’entrata in vigore del D.P.R. n. 122/09.La certificazione delle competenzeAl termine della scuola primaria è previsto il rilascio di una certificazione delle competenze acquisite dall’alunno. In attesa che il MIUR fornisca degli strumenti di certificazione, il Circolo ha adottato, in via transitoria, un proprio modello.

IL SISTEMA DI VALUTAZIONECon la direttiva n.76 del 16.8.2009 si affida l’incarico all’Istituto Nazionale di Valutazione, l’INVALSI di " provvedere, sulla base delle indicazioni di cui alla direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008, alla valutazione degli apprendimenti tenendo conto anche delle soluzioni e degli strumenti già adottati per rilevare il valore aggiunto prodotto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni.".La direttiva n.76 prevede la rilevazione avvenga nel II° e nel V° anno della scuola primaria.Le prove sono somministrate e corrette dagli insegnanti di classe ,alla presenza di osservatori esterni appositamente formati.L’esito di queste prove permette al sistema scuola di accendere una riflessione su i livelli di preparazione degli studenti e di poterli comparare con quelli di altri sistemi scolastici Avere un punto di riferimento esterno permette, infatti, al corpo docente e a chi lo coordina di avere una misura delle conoscenze/abilità e competenze dei propri ragazzi comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica.

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RISULTATI 2008/2009CLASSI SECONDE

Limite Inf Italiano Limite Sup Limite Inf Matematica Limite Sup2° Circolo 71.4 76.1 80.8 63 69.6 76.2 Friuli V.G. 66.8 68.2 69.7 53.9 55.1 56.3 Nord Italia 66.7 67.3 68 54.6 55.2 55.8 Italia 64.5 65 65.5 54.3 54.9 55.4

CLASSI QUINTE

Limite Inf Italiano Limite Sup Limite Inf Matematica Limite Sup2° Circolo 62 67 71 67 71 75 Friuli V.G. 62.3 63.2 64.2 58.7 59.9 61.1 Nord Italia 62.6 63.1 63.5 58.4 58.9 59.4 Italia 61.8 62.3 62.7 56.6 57.1 57.7

Valutazione progettiI progetti effettuati nel corso dell'anno scolastico saranno valutati attraverso i seguenti strumenti:- monitoraggi delle attività;- relazione finale su modello predisposto del docente referente;- relazioni nei Consigli di Intersezione e Interclasse;- rappresentazioni e documentazione.

Valutazione del POFIl Circolo ha istituito una commissione “qualità” con il compito di analizzare diversi aspetti del Circolo e di formulare proposte e strumenti volti al miglioramento del servizio. Inoltre, ciascun gruppo di lavoro opera una costante riflessione ed approfondimento delle diverse aree di attività promuovendo sia la condivisione interna sia la comunicazione esterna dei diversi processi attivati.Sono previste fra le attività di due funzioni strumentali (una per la scuola dell’infanzia ed una per la scuola primaria) la raccolta annuale di alcuni dati utili a tenere sotto controllo alcuni settori dell’Istituto ( alunni, valutazione, al turn over degli insegnanti, ecc.).Gli OO.CC. sono informati delle attività per le specifiche competenze.

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LA DOCUMENTAZIONE

La documentazione del processo educativo di pone in coerenza con il percorso di ricerca avviato dal Circolo. Dall’anno scolastico 2008/09 sono stati adottati nuovi modelli utili a documentare le analisi iniziali , le progettazioni, le verifiche e le valutazioni, i rapporti con la famiglia. Per la scuola dell’infanzia è prevista una parte specifica riferita alla vita della sezione nella quale è compresa la registrazione delle presenze/assenze; per la scuola primaria gli aspetti “burocratici” sono registrati nel Registro di classe.La documentazione denominata “quadernone della progettazione” è compilata: dall’equipe docenti (esclusi specialisti ) singolarmente da ogni insegnante. In questo caso il modulo di programmazione, la parte relativa all’analisi del contesto, della valutazione in itinere e dei colloqui con la famiglia dovranno essere raccolti in un fascicoletto a parte.

Gli insegnanti specialisti utilizzeranno un proprio registro. Per le parti generali faranno riferimento al quadernone di equipe o al fascicolo con le parti estrapolate.

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L’ACCOGLIENZA

Al centro dell’azione educativa e didattica degli insegnanti vi è ogni bambino, inteso come persona unica, portatrice di un proprio vissuto e di un particolare bagaglio di esperienze, di conoscenze e di competenze. Questa ricchezza entra nella scuola e può divenire opportunità di crescita per tutti.Perché ciò avvenga è importante che la scuola sia un luogo accogliente, in cui gli insegnanti definiscono le proprie proposte educative e didattiche, riconoscendo i bisogni fondamentali e gli interessi dei bambini. In tal senso assume un valore fondamentale l’accoglienza, intesa come atteggiamento professionale di ogni docente, che si concretizza nella disponibilità quotidiana all’ascolto, nella valorizzazione delle diversità e nel sostegno di ogni bambino. L’intento è quello di formare i gruppi di sezione/classe fondati su legami cooperativi e nei quali tutti i bambini possano sentirsi attivi protagonisti di un progetto educativo condiviso. In questi contesti saranno rimossi gli stereotipi e si forniranno occasioni e percorsi per esprimere al meglio le capacità.

L’accoglienza dei bambini si lega strettamente a quella delle loro famiglie, in un’ottica di collaborazione e condivisione di intenti formativi. La scuola deve ascoltare i genitori come portatori non solo di bisogni e richieste ma anche di risorse ed energie.

Accogliere significa costruire le condizioni perché tutti, bambini e adulti, vivano in modo sereno l’esperienza scolastica.

Nella scuola dell’infanzia le attività di accoglienza sono importanti: √ per i bambini che, per la maggior parte dei casi, entrano a far parte per la

prima volta di una comunità, lasciando il contesto familiare conosciuto e rassicurante. Questo implica che essi debbano costruire dei nuovi punti di riferimento spazio temporali e relazionali.

√ per le insegnanti che hanno modo di conoscere i bambini e le loro famiglie, anche attraverso le agenzie educative, che essi possono aver frequentato (asili nido e centri gioco).

√ per i genitori che hanno modo di conoscere la Scuola: insegnanti, ambienti, aspetti organizzativi. L’inserimento comporta il distacco dal bambino ed il riconoscimento di una sua maggiore autonomia. E’ importante che la famiglia, all’interno della scuola si senta a proprio agio per “far star bene il bambino” e ciò avviene attraverso il dialogo, la collaborazione ed il confronto con le insegnanti.

Le Scuole del Circolo per facilitare questo momento propongono:

le giornate di Scuola Aperta per permettere a genitori e bambini di conoscere gli spazi scolastici e le insegnanti prima dell’inizio della scuola.

gradualità e flessibilità dei tempi e nei modi di inserimento. A tal proposito la presenza dei bambini è organizzata nel seguente modo: 1^ settimana di scuola: tutti i bambini frequentano sino alle ore 12.30. Questo permette ai più piccoli di staccarsi dalle figure di riferimento per un

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tempo limitato. Per tutti gli altri vi è la possibilità di ristabilire le relazioni con adulti e pari e ricostruire le routine giornaliere. 2^ settimana di scuola: i bambini frequentano sino alle ore 13.30. Per i bambini medi e grandi è garantito il pranzo, mentre per i più piccoli le insegnanti concordano con i genitori la possibilità o meno di avvicinare i bambini al delicato momento del pranzo.

3^ settimana di scuola: i bambini frequenteranno la scuola per l’intera giornata. Comunque le modalità di frequenza dei bambini saranno flessibili e si adatteranno alle esigenze di ogni bambino per permettere a tutti di compiere un percorso di inserimento il più sereno possibile. predisposizione di spazi ed attività per rispondere ai bisogni dei bambini e per far vivere loro piacevoli esperienze. Una particolare cura sarà impiegata nell’organizzazione degli angoli di gioco e di attività all’interno delle sezioni. In essi i bambini potranno muoversi liberamente giocando e sperimentando sia materiali insoliti, sia giochi conosciuti. In questo modo, gradualmente, tutti potranno familiarizzare con il contesto scolastico.

Le attività di accoglienza alla scuola primaria sono importanti per favorire l'inserimento nel nuovo contesto dei bambini neo-iscritti, rendere piacevole il ritorno a scuola dei bambini che hanno già frequentato e creare un clima di accettazione e promozione dell'individualità di ciascun alunno.

L’ACCOGLIENZA, che si svolge nei primi giorni di scuola, è volta a creare un clima favorevole all’inizio della nuova esperienza scolastica.Gli insegnanti predispongono un ambiente gradevole dal punto di vista estetico, colorato ed allegro che incuriosisca ed invogli i bambini a scoprire i diversi spazi ed organizzano giochi, attività, canti per socializzare, conoscersi e farsi conoscere.I genitori dei bambini di classe prima o delle classi con team docenti neo costituiti, vengono invitati a partecipare ad un incontro di presentazione della scuola e degli insegnanti. In questa occasione vengono date informazioni sull’organizzazione della giornata scolastica, sulle modalità di gestione della classe da parte del team docente e viene fornito l’elenco del materiale scolastico da acquistare.

L’ACCOGLIENZA, in itinere dei bambini che vengono inseriti durante l’anno scolastico, mira a favorire l’inserimento e l’integrazione dell’alunno nel gruppo classe.

I bambini imparano a riconoscere le proprie emozioni e a relazionarsi positivamente con i compagni e gli insegnanti .I genitori hanno modo di conoscere la scuola, gli insegnanti, gli ambienti e gli aspetti organizzativi in varie occasioni dl dialogo e di confronto: assemblee di classe, colloqui individuali, feste, rappresentazioni teatrali o canore dei bambini.

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L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

“…….dovremmo sapere che la diversità forma un ricco arazzo: tutti i filihanno uguale valore indipendentemente dal loro colore, hanno uguale

importanza indipendentemente dalla loro trama…..”Maya Angelou

Premessa

Il rispetto della diversità, dell'identità, dell'originalità dell'individuo sono parole ricorrenti nei progetti di integrazione, ma vanno trasformati in occasioni, in contesti, in situazioni attraverso sempre nuove opportunità educative.

Si tratta di “ascoltare” l'altro e di “ascoltarsi” considerando la relazione, il piacere e l'emozione. Ciò significa spostare l'attenzione dai contenuti “tradizionali” per riflettere sulle modalità, sulle situazioni, sull'organizzazione di tempi e spazi, sui toni di voce, sul corpo, sullo stare bene a partire da una relazione “vera” che faciliti l'accesso a situazioni di scoperta e di apprendimento.Gli “altri” alunni, quelli senza difficoltà, non solo costituiscono una delle risorse più importanti, ma di fatto sono i protagonisti principali, insieme all'alunno diversamente abile dell'intera esperienza. Per questo è fondamentale non confinarli nel ruolo di spettatori di un processo diretto dagli insegnanti, ma coinvolgerli attivamente, proprio perché è nella classe, nella scuola che l'alunno si integra.La partecipazione effettiva dei genitori dell'alunno diversamente abile e dell'equipe sociosanitaria, risulta essenziale nella stesura e nella verifica del P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale) e del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) in quanto configura un percorso e una crescita comuni rispetto alla sua situazione e alla sua evoluzione.

Finalità

Il personale del Circolo condivide l’impegno di:

• Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione. • Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Obiettivi formativi

L'azione formativa rivolta verso gli alunni di diversa abilità è coerente con quella che uniforma l'intero istituto.Essa si qualifica negli interventi di didattica orientativa e curricolare, che si caratterizzano per l'attenzione particolare:- all'autonomia- alla comunicazione- all'area cognitiva - a quella affettivo - relazionale

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Modalità di lavoro

Per promuovere e realizzare l’integrazione, la scuola attua un modello organizzativo/ didattico flessibile caratterizzato dalle seguenti modalità di lavoro:

1. organizzazione di laboratori, a piccoli gruppi o apertura delle classi per :� dare stimoli più adeguati,� favorire l’uso di più linguaggi,� potenziare le abilità cognitive,� prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici.

2. utilizzo graduale e progressivo di diverse metodologie e tecniche per :� facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali,� accrescere l’efficacia del processo insegnamento- apprendimento,� rompere l’isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno.

3. avvio di progetti, oppure partecipazione a tutti quelli che, a livello di plesso, diclasse o di piccolo gruppo, coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per:� sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri,� favorire l’autonomia personale,� promuovere la creatività.

4. continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:� favorire l’inserimento nel nuovo ambiente,� favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni,� mantenere la propria autostima.� consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio di un piano educativo individualizzato

Spazi e tempi Nelle scuole del circolo non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture. Il Gruppo di lavoro definirà per ciascun allievo e sulla base del PDF e degli obiettivi del PEI la gestione del tempo scuola personalizzata rispetto ai bisogni di ciascun bambino e metterà in atto tutte le iniziative utili a creare le migliori condizioni possibili per realizzare un efficace percorso formativo.

Il Progetto formativo: fascicolo personale

L'inserimento ed il percorso di un alunno/a diversamente abile prevede una specifica documentazione: Il Gruppo di lavoro ha predisposto strumenti e modelli di stesura comuni ai quali si rimanda. Di seguito si riportano i principali contenuti dei documenti ed i tempi di compilazione.

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PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Il piano di lavoro annuale delle attività di sostegno suggerisce le seguenti quattro fasi per la compilazione del P. E. I. :

a) RICOGNIZIONE SUI SINGOLI CASI- osservazione diretta ed "in situazione" dell'alunno/a;- raccolta di dati anamnestici attraverso colloqui informativi con la famiglia, con gli insegnanti precedenti, con gli operatori in ambito terapeutico e riabilitativo;- raccolta delle informazioni contenute nella documentazione, presente a scuola, relativa ad ogni alunno/a segnalato/a.

b) ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE- stesura dell'anamnesi personale, patologica e familiare dell’alunno/a, che costituirà un significativo e sintetico quadro, relativo allo sviluppo generale, all'iter patologico e agli aspetti salienti delle relazioni familiari.Al fine di perseguire un’attenta compilazione del suddetto quadro, è necessario fare riferimento a:• DIAGNOSI FUNZIONALE, redatta dal servizio di neuropsichiatria dell'ospedale ed equipe comunale territoriale o da centri convenzionati riconosciuti.• PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, elaborato da scuola, famiglia e specialisti in collaborazione tra loro.Ciò permetterà di individuare le difficoltà di apprendimento, le possibilità di recupero e le capacità possedute di ogni alunno/a”(vedi art. 5 legge 104).La DIAGNOSI FUNZIONALE ed IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE sono strumenti indispensabili e fondanti il P.E.I. pertanto necessari a tutti gli alunni diversamente abili fin dalla prima segnalazione con gli aggiornamenti periodici necessari.

c) PROGRAMMAZIONE DEL PIANO EDUCATIVO DIDATTICO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.)Dopo aver definito, attraverso prove strutturate, il livello di abilità e competenze raggiunte dall’alunno/a, si definiscono le finalità, la metodologia, gli obiettivi generali e specifici, i contenuti ed i tempi previsti per l’attuazione degli stessi.Gli obiettivi individuati nel P.E.I. verranno perseguiti tramite una struttura organizzativa che può prevedere :- situazione di gruppo o piccolo gruppo all’interno della classe, delle classi del modulo, di classi parallele e/o in verticale;- laboratori a classi aperte (progetti sulla contemporaneità);- partecipazione ai momenti collettivi e ludico–ricreativi;- momenti di lavoro individualizzato;- partecipazione al momento del pasto come attività educativa importante, anche con il supportodell’ausiliaria comunale.Il P.E.I. sarà discusso e concordato nelle riunioni di team.La redazione definitiva del documento sarà predisposta entro i termini previsti per la consegna e allegata al registro delle attività di sostegno.

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d) VERIFICA E VALUTAZIONE

I team interessati decideranno quali adeguamenti attuare nel documento di valutazione degli alunni diversamente abili.Sarà possibile prevedere integrazioni o modifiche tramite griglie dettagliate di valutazione. Le prove di verifica quadrimestrali dovranno essere calibrate sul percorso didattico tracciato nel P.E.I. e registrate nel registro delle attività di sostegno. La valutazione complessiva di ciascun alunno/a dovrà tenere conto del livello di partenza delle potenzialità, degli interventi attuati, dei risultati ottenuti e degli sviluppi del processo di apprendimento.

Continuità

In riferimento alla Continuità, la nostra Scuola è da sempre impegnata ad attuare forme di collaborazione e condivisione con le varie agenzie educative coinvolte, al fine di armonizzare al meglio le fasi di passaggio da un ordine scolastico ad un altro. Ritenendo il passaggio una tappa cruciale del percorso del bambino diversamente abile e della sua famiglia, sono organizzate forme di consultazione fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno e le figure di riferimento per l’integrazione delle future scuole per realizzare un significativo trasferimento di informazioni nella continuità educativo-didattica, ottimizzando l’applicazione delle esperienze già maturate e la prosecuzione delle buone prassi avviate con l’alunno.A tal fine si prevede anche la possibilità per l’insegnante di sostegno, nell’ambito di progetti sperimentali fra le istituzioni scolastiche, di accompagnare l’alunno nell’ordine di scuola successivo, per un periodo di tempo definito in sede di progettazione.

Durante l’anno scolastico sono previsti incontri con le famiglie e le equipe multidisciplinari (generalmente tre incontri annuali -iniziale, intermedio e finale). Il Memorandum riduce l’impegno obbligatorio di presenza a scuola delle Equipe Multidisciplinari alla sola giornata di presentazione dei nuovi inserimenti (fra marzo e giugno/luglio). Gli altri incontri è previsto vengano effettuati presso la sede dei Servizi. Gli insegnanti di sostegno ed un insegnante di classe sono pertanto autorizzati a recarsi presso le sedi. Riguardo al numero di incontri, è opportuno, predisporre una a valutazione caso per caso da parte del G.D.L.H. e concordare la proposta con l’Equipe multisciplinare.

Organismi di gestione e supporto

L’Istituzione del GRUPPO DI LAVORO HANDICAP D’ISTITUTO è prevista dalla L. 104. Esso con il contributo di tutti i soggetti opera per creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili e per creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione. Il GLHI è formato dal:

• Dirigente o un suo delegato. • Da un docente di posto comune• Da due Insegnanti di sostegno• Da 1 Operatore NPI dei distretti di provenienza degli alunni. • Da 1 Genitore di alunno

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COMPITI

• Analizzare le risorse del territorio. • Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario. • Formulare proposte per migliorare i processi di integrazione• Proporre convenzioni con enti esterni, individuare le risorse sul territorio• Segnalare iniziative utili

COMMISSIONE DI LAVORO HANDICAP

COMPOSIZIONE

È costituita dagli insegnanti di sostegno in servizio annualmente nel Circolo

COMPITI

• Indicare i criteri e verifica le procedure per la realizzazione del fascicolo personale (del PDF e del PEI verifiche degli alunni disabili).• Proporre attività di formazione• Curare la diffusione e illustrazione delle documentazione adottata dal Circolo• Curare la diffusione dei materiali e buone pratiche• Formulare proposte sull’assegnazione dei posti di sostegno• Aggiornarsi sulle metodologie e gli ausili specifici

GRUPPO H “OPERATIVO” COMPOSIZIONE (Uno per ogni alunno H,):

• Dirigente Scolastico o suo delegato, • docente di sostegno • genitori dell'alunno, • rappresentanti dell'equipe socio-sanitaria che segue l'alunno, • almeno 1 insegnante di classe dell'alunno.

COMPITI

Attraverso periodici incontri:

• Effettua l'analisi di ciascun singolo caso.• Cura e promuove le attività di documentazione • Cura i rapporti con le famiglie e l’equipe di riferimento• Tiene aggiornato il fascicolo personale

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LA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI

Il progetto mira a valorizzare e coordinare gli interventi finalizzati al sostegno dello sviluppo personale degli alunni e a favorire lo “star bene a scuola” promuovendo azioni volte a prevenire le ricadute negative delle difficoltà d'apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo, logico - matematico e del metodo di studio). Le difficoltà di apprendimento rappresentano un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere complessivamente sul ben-essere della persona comportando, quindi, non solo uno svantaggio scolastico, ma anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, la perdita dell’autostima e della motivazione a studiare.

E’ ormai un dato acquisito scientificamente l’importanza di rilevare precocemente e tempestivamente la mancata acquisizione di specifiche abilità di base e dei pre-requisiti, al fine predisporre adeguate strategie di prevenzione con lo scopo di limitare lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento nella scuola primaria

È ormai scientificamente provata l’importanza di rilevare precocemente e tempestivamente l’eventuale mancata acquisizione di specifiche abilità di base e dei pre-requisiti, e di predisporre conseguentemente adeguate strategie di prevenzione con lo scopo di limitare lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento nella Scuola Primaria.

FINALITÀ Prevenire il rischio di dispersione scolastica e limitare l’impatto dei problemi e del disagio; Promuovere lo star bene a scuola, favorendo la continuità didattica educativa, potenziando a livello orizzontale le sinergie con i servizi del territorio e la rete Interistituzionale; Stimolare negli alunni la fiducia nelle proprie capacità e la stima in se stessi (autostima); Favorire il processo di creazione di una comunità educante, con ai vertici del processo di triangolazione scuola-famiglia-territorio; Promuovere la cultura della ricerca azione e sviluppare il patrimonio professionale dei docenti secondo ampliando le opportunità di formazione autoformazione dei docenti valorizzando le risorse interne ed esterne;

Promuovere la cultura della ricerca-azione e sviluppare il patrimonio professionale dei docenti ampliando le opportunità di formazione e autoformazione dei docenti, valorizzando le risorse interne ed esterne;

Sviluppare buone pratiche didattiche e professionali da estendere nel Circolo con una positiva ricaduta nel processo educativo.

OBIETTIVI o Formazione permanente dei docenti e degli operatori di supporto educativo;o Costruzione di rapporti efficaci con le famiglie quale partnership primaria nella prevenzione della dispersione scolastica e del disagio;o Promuovere, diffondere, sviluppare le metodologie e l’utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi atti a facilitare il processo di apprendimento rendendo gli alunni consapevoli e fiduciosi dei propri percorsi individuali.

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o Sperimentare, secondo la logica del “learning by doing”, nuove metodologie didattiche diverse da quelle tradizionali atte a promuovere successo scolastico (es. cooperative learning).o Personalizzazione dei percorsi documentate nel Piano Educativo Personalizzatoo Progettazione di attività orientate allo sviluppo della motivazione, all’integrazione di strategie metacognitive, al sostegno dell’apprendimento.o Implementare la rete informativa e documentaria.

Il Secondo Circolo - assieme ai Circoli didattici 1° e 3° di Pordenone, Cordenons, Porcia, Scuole Paritarie Infanzia e Primaria (Ambito Urbano 6.5) partecipa da diversi anni ad un Progetto di rete Interistituzionale, che vede coinvolti anche Ambito Urbano 6.5 - Servizio Sociale dei Comuni, A.S.L.-Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Pordenone, Regione FVG- Servizio Istruzione ed Orientamento. Da quest’anno - inoltre - si inserisce nell’ambito del progetto di Orientamento “Prevenzione della dispersione” previsto nell’ambito dei Bandi di ampliamento dell’Offerta formativa della Regione F.V.G.Con tale progetto si è voluto fornire ai docenti un’adeguata formazione in merito alle difficoltà di apprendimento e alla prevenzione delle stesse. I diversi partner hanno elaborato delle “Linee Guida” condivise, raccolte in un protocollo di comportamento (in allegato al POF).Nel Secondo Circolo, così come negli altri aderenti al Progetto, è presente un insegnante con incarico di Funzione Strumentale per la Prevenzione (PDAD), formato dal Ministero nel riconoscere i disturbi specifici di apprendimento (e della dislessia in particolare).Tra i suoi compiti c’è quello di formare/ informare tutti i docenti, informare le famiglie del Circolo sulle opportunità presenti nel Territorio e fare da tramite con le Istituzioni coinvolte nel Progetto. All’interno di ogni Plesso scolastico facente parte del Secondo Circolo, è presente un’insegnante referente che supporta i colleghi e mette in atto attività di screening al fine di prevenire le difficoltà di apprendimento. (qui, mi sembra più “collegato” al discorso precedente,rispetto a dov’era, in fondo alla pagina)Per quanto riguarda la prevenzione, infatti, già dallo scorso triennio, i Servizi hanno dato il loro contributo sperimentando nel nostro Circolo delle attività da svolgere con i bambini nei Laboratori per “Lo sviluppo della capacità grafica (Scuola Primaria) ed acustica (Scuola dell’Infanzia) ”. La scuola dell’infanzia rappresenta il luogo elettivo per cogliere le modalità di espressione delle difficoltà di apprendimento; il terreno più fecondo per la prevenzione e la progettazione di interventi educativi e didattici strettamente legati alle specifiche problematiche individuali; a tal fine sono a disposizione delle insegnanti le prove IPDA per l’osservazione e l’individuazione precoce delle difficoltà. Nella scuola primaria il bambino si avvia al processo di apprendimento della letto-scrittura, è quindi importante individuare i processi che caratterizzano queste acquisizioni e le problematiche ad esse inerenti, quali: disgrafia, disortografia, dislessia, discalculia…. Gli insegnanti, grazie alla relazione quotidiana con i bambini, sono in una posizione privilegiata per poterli osservare, sia perché li conoscono, sia perché non sono portati ad alterare il loro comportamento normale e spontaneo

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Gli insegnanti, grazie all’interazione quotidiana con i bambini, possono essere in una posizione privilegiata per poter osservare in situazione e di intervenire, perciò, precocemente. L’ambiente scolastico, inoltre, appare particolarmente adatto- per le possibilità che offre- di poter programmare e svolgere attività che evidenzino le capacità dei bambini, non limitandosi ad una diagnostica centrata solamente sul deficit. La rilevazione precoce delle difficoltà non può, perciò, limitarsi alla segnalazione o all’attribuzione di etichette diagnostiche (con tutte le conseguenze negative che potrebbero derivarne), costituisce – piuttosto - il primo passo per la progettazione e la realizzazione del programma di recupero riabilitativo e adeguamento delle strategie didattiche al fine di attivare le risorse del bambino.

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LA CONTINUITÁ

La nostra scuola è da sempre attenta alle sollecitazioni, agli stimoli ed alle proposte che l’ambiente in cui è inserita produce. Per questo lavoriamo ascoltando il “territorio”, favorendo con esso la collaborazione in un’ottica di continuità. Crediamo che la prima e più importante parte di “territorio” che la scuola deve accogliere ed ascoltare siano i genitori, considerati come collaboratori coi quali dialogare non frettolosamente, insieme ai quali discutere e chiarire i nostri percorsi educativi ed i risultati del nostro operare, in uno scambio reciproco di idee e di considerazioni che abbiano come scopo la condivisione di mete e di strade.Momenti forti del percorso di continuità scuola-famiglia sono:

scuola-famiglia accoglienza

Infanzia Incontri dei docenti con le famiglie dei neo-iscrittiAccoglienza degli alunni nuovi iscritti nelle giornate di scuola apertaRaccolta di informazioni dalle famiglie.

Primaria

Incontro del dirigente con le famiglie dei futuri alunni delle classi prime (gennaio)Incontro a settembre con gli insegnanti di classe prima e con i team docenti neocostituiti. Giornate di Scuola Aperta (nov. – dic. e/o a maggio)per permettere la conoscenza degli spazi scolastici e degli insegnanti prima dell’inizio della scuola .I bambini vengono coinvolti in attività laboratoriali , mentre i genitori hanno la possibilità di conoscere l’organizzazione della scuola

scuola-famiglia rapportiI rapporti con le famiglie si esplicano:

negli Organi Collegiali: Consiglio di Circolo, Giunta Esecutiva Rappresentanti di classe nella Commissione mensa nei rapporti con i docenti (colloqui, assemblee) in particolare:

Infanzia

ottobre: assemblea per l’elezione dei rappresentanti di sezione;

novembre: presentazione della programmazione annuale del P.O.F.

febbraio: assemblea di presentazione dei percorsi didattici attuati;

maggio: assemblea di verifica dei percorsi; marzo colloqui individuali con le famiglie dei bambini di 4 anni; maggio colloqui individuali con le famiglie dei bambini di 5

anni 3 intersezioni con i genitori rappresentanti di classe che

saranno eletti ogni team di docenti è disponibile, inoltre, a domanda o a

richiesta, ad incontrare le famiglie in caso di necessità per 2h al mese. Gli incontri devono essere concordati con i docenti.

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Primaria

ottobre: assemblea per l’elezione dei rappresentanti di classe e presentazione del progetto formativo

novembre/dicembre: colloqui individuali con tutte le famiglie (1° bimestre)

febbraio: informazioni quadrimestrali alle famiglie (1° quadrimestre) aprile: colloqui individuali con tutte le famiglie (3° bimestre) giugno: informazioni quadrimestrali alle famiglie (2° quadrimestre) 3 interclassi con i genitori rappresentanti di classe ogni team docente è disponibile, inoltre, ad incontrare le famiglie in

caso di necessità su appuntamento concordato.

Agire con il territorio significa, per noi, una collaborazione sempre più stretta con gli altri ordini di scuola, da cui provengono e a cui sono indirizzati i nostri alunni. Questa forma di continuità tra scuole vuole innanzitutto agire per la tutela delle difficoltà e delle diversità, caratterizzandosi non solo come conoscenza reciproca ma come azione comune, scambio di esperienze e confronto metodologico, occasioni di lavoro trasversali fino alla collaborazione progettata di insegnanti delle diverse scuole per facilitare il passaggio da un ordine all’altro di scolarità. Le azioni di continuità tra i diversi ordini di scuola sono così articolate:

Scuola dell’Infanzia - Nido

Passaggio di informazioni su elementi concordati dal nido alla scuola dell’infanzia.

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria

incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola per la pianificazione di attività comuni

realizzazione di momenti di attività comuni tra i bambini di 5 anni e alunni della prima elementare

visita dei bambini di 5 anni alla scuola primaria passaggio d’informazioni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria incontro tra insegnanti delle classi prime e insegnanti della scuola dell’infanzia per

l’approfondimento di eventuali problemi o di aspetti educativi e didattici riferiti agli alunni.

Scuola Primaria – Scuola Secondaria di Primo Grado

incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola per la pianificazione di attività comuni

visita alla Scuola Secondaria di Primo Grado da parte degli alunni di classe quinta (prima delle iscrizioni) con partecipazione degli scolari ad attività comuni

passaggio d’informazioni e di osservazioni dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado (incontro di giugno)

incontro tra insegnanti della scuola secondaria di primo grado e gli insegnanti delle classi quinte per l’approfondimento di eventuali problemi o di aspetti educativi e didattici riferiti agli alunni.

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Agire sul e con il territorio, per una scuola, è però anche essere attenti e disponibili verso le proposte che i Comuni, la Provincia, le Associazioni, la A.S.S., mettono in campo, come significa anche farsi promotori, presso questi Enti, di richieste di adeguamento e di miglioramento.La scuola è un luogo di crescita umana e culturale che si vivifica attraverso il confronto e lo scambio con le diverse realtà del territorio. Numerose sono le associazioni, gli enti pubblici che collaborano in modo proficuo con il Circolo e promuovono varie iniziative in sintonia con i bisogni dell’utenza, aventi per fine il successo formativo di ogni bambino. Personale esperto mette a disposizione le proprie competenze interagendo con gli insegnanti nella progettazione di attività, laboratori e visite didattiche.Di seguito riportiamo Enti ed Associazioni che a diverso titolo collaborano con il Circolo.

Denominazione Tipologia Settore di specializzazione

Sede

Amministrazione comunale

Ente pubblico Servizi scolastici: mensa e

trasporto alunni, edilizia

scolastica, contributi,

sostegno ai progetti, iniziative

di promozione culturale e

formativa, alunni in situazione di

disagio

Pordenone

Provincia Ente pubblico Contributi per progetti

Pordenone

Direzione Regionale

Ente pubblico Formazione, sostegno ai

progetti

Trieste

A.S.S. N. 6 Ente pubblico si occupa degli alunni

in situazione di handicap o di disagio dando consulenze ai docenti; per i

genitori organizza

conferenze, che trattano

problematiche attuali e ricorrenti

Pordenone

Circoscrizioni Ente pubblico Contributi per progetti

Pordenone

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Università degli Studi di Udine

Ente pubblico Gestione del tirocinio e

formazione docenti

Udine

Università degli Studi di Trieste

Ente pubblico Gestione del tirocinio

Udine

Centro Formazione Pordenone

Ente pubblico Collaborazione per progetti

Pordenone

Villa Carinzia Ente pubblico Collaborazione per progetti

Pordenone

Gruppo Alpini Vallenoncello

Associazione Collaborazione per realizzazione

progetti

Pordenone

Federazioni e Associazioni sportive

Federazioni e associazione

Progetti sportivi Pordenone

Polizia Comunale Collaborazione progetti

educazione stradale

Pordenone

Biblioteche Ente Pubblico Attività culturali: promozione alla

lettura

Pordenone

COOP privato Collaborazione e contributi per

progetti

Pordenone

Bioforest WWF associazione Collaborazione per progetti

Pordenone

Gruppi Genitori Gruppi spontanei di plesso

Collaborazione progetti specifici

(pedibus, biblioteca, …)

Pordenone

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LA FORMAZIONEDocenti

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire loro strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le innovazioni didattiche. Ha come obiettivo l'arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia, lo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, il miglioramento dei metodi e dell’organizzazione dell’insegnare, l’integrazione delle tecnologie nella didattica e la valutazione degli esiti formativi.Numerosi sono i corsi di formazione promossi in provincia da scuole, Università, IRRE ed enti e associazioni accreditate: di essi viene data ampia informazione.

Piano aggiornamento:

Ente organizzatore docenti Tematica del CORSO

Circolo/rete CommissioniDocenti interessati

Ricerca azione innovazioni INDICAZIONI CURRICOLO

Rete Commissione E docenti e volontari

Difficoltà di apprendimento

Rete/Regione F.V.G.

Referenti e docenti interessati

Intercultura

Circolo Tutti Formazione sull’applicazione della privacy

ReteIndividuazione dei non formati nei plessi

Addetti antincendioAddetti primo soccorso

Circolo/rete Docenti interessati

Approfondimenti disciplinari

Vari Docenti interessati

Iniziative di Enti accreditati

Personale ATALa formazione del personale Amministrativo ed Ausiliario è un elemento fondamentale della valorizzazione e sviluppo della professionalità ed è finalizzato a qualificare le prestazioni professionali anche in relazione alla complessità del lavoro presente nella scuola dell’autonomia. Il personale sarà incentivato a partecipare a tutte le iniziative di formazione-aggiornamento anche non organizzate dall’Istituto e/o in rete utili ad apportare un incremento delle conoscenze, abilità e competenze relative al profilo professionale di appartenenza.

Il Circolo didattico si farà promotore delle seguenti iniziative da realizzare in rete: Corsi blended on line ANSAS per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici; Corsi per addetti antincendio e primo soccorso Corsi su aspetti specifici dell’attività amministrativa Corsi di gestione delle relazioni

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COME COMUNICHIAMO

Comunicazione internaLa comunicazione interna promuove la condivisione delle iniziative attivate ed è finalizzata allo scambio di informazioni sui progetti, su alcuni percorsi comuni di insegnamento/apprendimento e può partire dal D.S. e diramarsi al personale, oppure partire dal personale e coinvolgere il Dirigente, le docenti collaboratrici, la direttrice dei Servizi G. e A., altre persone di sistema. Gruppi spontanei di ambito spesso si riuniscono per verificare percorsi e/o scambio di esperienze

Nell’ambito della comunicazione interna le azioni prioritarie saranno finalizzate ad una maggiore circolazione delle notizie, al rafforzamento di un clima relazionale positivo tra i docenti, tra i docenti e gli alunni e tra i docenti ed i gruppi di lavoro. La comunicazione interna viene realizzata attraverso gli strumenti delle “circolari interne”, delle attività del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Interclasse/Intersezione docenti, dei gruppi di lavoro anche attraverso l’utilizzo di canali di comunicazione innovativi tra i quali la posta elettronica. Il miglioramento del clima relazionale interno sarà potenziato attraverso azioni di diffusione della leadership e di affidamento di responsabilità specifiche. Al fine di consentire una rapida circolazione delle informazioni, il Circolo ha attivato un servizio di comunicazione all’interno all’Istituto, coinvolgendo i fiduciari di plesso ed una rete di insegnanti, gli assistenti amministrativi per le parti di competenza. Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il personale di segreteria, assicura che il processo di comunicazione avvenga in modo tempestivo e che tutto il personale venga a conoscenza degli obiettivi e sia pronto a dare suggerimenti di miglioramento.I documenti cartacei vengono esposti per essere visionati nelle aule insegnanti o in luoghi appositamente predisposti (albo della direzione, albo sindacale, varie bacheche…). Tutta la documentazione (POF, stampati, schede di progetto, contratti d’istituto) è inviata ai singoli plessi ed è a disposizione di tutto il personale per la consultazione. Il piano annuale delle attività viene approvato dal Collegio dei Docenti nel mese di ottobre e inviato ai plessi. Prima di ogni riunione il Dirigente Scolastico o suo delegato, ricorda, attraverso circolare, dove viene svolta la riunione, chi la presiede e comunica l’ordine del giorno. Il responsabile di plesso si fa carico che il personale firmi le circolari prima di ogni riunione o prima di archiviarle.

Comunicazione esternaNell’ambito della comunicazione esterna si promuove un costante dialogo con le famiglie partendo dalla rivalutazione del ruolo dei genitori rappresentanti di classe, dal coinvolgimento delle famiglie nelle attività curriculari, nell’implementazione dei rapporti istituzionali della scuola col territorio. In particolare saranno potenziati contatti interistituzionali con gli Enti Locali (Comune, Consiglio di quartiere, Assessorati) e con le Associazioni. In questo contesto sarà prioritario consolidare i contatti di rete fattivi con altre istituzioni scolastiche, con Università ed Enti ed Associazioni culturali che possano portare alla collaborazione attiva nella realizzazione di obiettivi tangibili in ordine allo sviluppo di progetti (locali, regionali, ministeriali) che arricchiscano e qualifichino l’offerta formativa rivolta ad alunni, famiglie.

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LA SICUREZZA NELL’ISTITUTO

Il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e tutta la normativa collegata, prescrivono misure per la tutela e per la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in tutti i settori di attività pubblici e privati. Tale Decreto riguarda anche gli edifici scolastici, gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici e tutto il personale che lavora nelle scuole. La tematica della sicurezza comporta due aspetti:

1. l’aspetto relativo a impianti e strutture degli edifici scolastici, di competenza dei Comuni proprietari degli immobili;

2. l’aspetto relativo ai comportamenti effettivamente messi in atto da alunni e lavoratori all’interno delle strutture scolastiche, di competenza delle Istituzioni Scolastiche. Per quanto riguarda il primo punto, la situazione strutturale delle scuole del Circolo è adeguata alle normative di sicurezza. Abbattimento delle barriere architettoniche, impianti elettrici, uscite di emergenza e ogni altro dispositivo atto a prevenire lo sviluppo di incendi, sono già stati eseguiti o sono tuttora in fase di esecuzione, sia pure in tempi diversi da scuola a scuola. Gli interventi di carattere strutturale finalizzati all’adeguamento e messa a norma delle strutture scolastiche sono già stati messi in programma dai Comuni. Per quanto riguarda i comportamenti di chi opera all’interno delle scuole, i provvedimenti adottati dal dirigente scolastico, equiparato ai fini della sicurezza al datore di lavoro, sono i seguenti:

·Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: è il p.t. Alessandro Colloredo

·Redazione del documento di valutazione dei rischi: effettuata a cura del p.t. Alessandro Colloredo consegnata all’addetto alla sicurezza in forma integrale presso l’ufficio del Dirigente scolastico

- Designazione del medico competente dott. Giangolzian Agopian·Designazione della squadra incaricata alla gestione delle emergenze

(evacuazione degli edifici scolastici, prevenzione incendi, primo soccorso): in ogni scuola sono incaricati uno o più dipendenti, in base alla complessità dell’edificio, che hanno frequentato appositi corsi di formazione

·Effettuazione delle prove di evacuazione rapida in caso di incendio o terremoto: almeno due prove annuali in ogni scuola

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Modalità di sorveglianza degli alunni nei momenti meno strutturati della giornata scolastica (entrata, uscita, intervallo, pausa mensa): sono oggetto di disposizioni specifiche della dirigente, concordate con i docenti e i collaboratori scolastici.· La Rappresentanza Sindacale Unitaria dei lavoratori della scuola non ha provveduto a designare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Altre azioni verranno condotte nelle seguenti aree:a) Sicurezza sul posto di lavoro (informazione, formazione, interventi)b) Norme antifumoc) Igiene nei locali dell’Istitutod) Educazione stradale

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I PROGETTI

I progetti costituiscono elementi di continuità ed identità dell’Istituto e sono coerenti con le linee di indirizzo deliberate dal Consiglio di Circolo : essi fanno parte integrante del curricolo del Circolo e rappresentano opportunità formative di incontro con esperienze, persone, ambienti e linguaggi diversi, costituendo occasioni formative articolate ed aprendosi al territorio e alle sue risorse. Alcuni sono comuni a tutte le scuole del circolo, altri sono differenziati per plesso e/o per ciclo.

Area progettualeTitolo progetto

Educazioni

Formazione

dei cittadini

Salute Star bene a tavolaPiù sani si cresce meglio

Ambientale Ritagli di verde

Scientifico – tecnologica Fare, sperimentare, conoscere

Memoria / storia Viaggio tra storia e ambiente perconoscere la mia città

Cittadinanza consapevole

Credo nello sportPedibusC.C.R.

Linguaggi

Cinematografico Un ciak dalle gambe lunghe

Musicale Musica perché… Mille buoni motivi per fare musica a scuola

Grafico-plastico-pittorico Artista apprendista

TecnologicoLa cl@sse non è acqua”Blog di classe e Web 2.0 nella didattica

Lingua straniera CLIL (Content and Language Integrate Learning)

Intercultura Sopra la stessa terra, sotto lo stesso cielo

Diversamente abili Apro le ali e volo lontano

Prevenzione dispersione scolasticaOrientamento

La scuola di tutti e per tutti

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SCUOLE DELL’INFANZIA

AREA PROGETTUALE TITOLO PROGETTO

Via Mantegna

Pag. 101

Educazione alla salute Star bene a tavola

Educazione ambientale Il giardino, un mondo da scoprire

Via Cappuccini

Pag. 105

Educazione alla salute Mangio bene, cresco sano

Educazione ambientale Il giardino di Kamillo

Cittadinanza consapevole Io, tu, noi

LinguaggioGrafico-plastico-pittorico

Giocare con l’arte

Vallenoncello

Pag. 110

Educazione alla salute Mani in pasta

Educazione ambientale A come Ambiente

Cittadinanza consapevole Intorno al fiume

LinguaggioGrafico-plastico-pittorico

Artista apprendista

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA progetti

SCUOLE PRIMARIE

AREA PROGETTUALE TITOLO PROGETTO

Antonio RosminiPag. 74

Educazione ambientale Rinascita del Bosco di S. Marco

Educazione alla lettura Amico libro

Linguaggio musicale Musica perché… Mille buoni motivi per fare musica a scuola

Linguaggio cinematografico Un ciak dalle gambe lunghe

Cittadinanza consapevole Dama, re e regina

E. De AmicisPag. 80

Educazione alla salute Più sani si cresce meglio

Educazione ambientale Una scuola tra due fiumi

Educazione alla lettura Amici libri

Cittadinanza consapevole C.C.R.Consiglio Comunale Ragazzi

Giardino delle sorprese

Gaspare GozziPag. 92

Memoria / storia Conosco e presento la mia città

Cittadinanza consapevole Pedibus

Linguaggio musicale Opera Domani

Accoglienza Genitori

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Padre Marco D’AvianoPag. 86

Educazione alla salute Progetto merenda

Linguaggio teatrale Nel mondo del teatro

Lettura Biblioteca

Linguaggio musicale Musicando

Linguaggio tecnologico Blog e Web 2.0 nella didattica

Cittadinanza consapevole Pedibus

Leonardo Da VinciPag. 96

Educazione ambientale Il giardino di Gaia e Leonardo

Linguaggio musicale Sonor – Azione

Cittadinanza consapevole C.C.R.Consiglio Comunale Ragazzi

Pedibus

PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Si è ritenuto opportuno proporre ai bambini ed alle bambine del terzo millennio alcune tematiche che tenessero conto delle molteplici sollecitazioni cui essi sono costantemente sottoposti. Ecco, quindi, l’individuazione di alcuni “filoni” di macro-progetti volti a stimolare curiosità, dare spazio alla creatività di ciascuno e fare acquisire competenze. Alla formazione contribuiscono inoltre le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi, che ciascun team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi e/o sezioni. I singoli progetti verranno di seguito presentati da una breve sintesi.

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EDUCAZIONEALLA SALUTE

“Star bene a tavola”

Riteniamo che la prima infanzia sia un momento di fondamentale importanza per l’acquisizione di corrette abitudini alimentari. Attraverso il cibo si veicolano per altro non solo conoscenze e contenuti alimentari, ma anche affetti, emozioni e relazioni. Sul cibo si concentrano spesso le preoccupazioni dei genitori che a scuola spostano di frequente l’attenzione sulle tematiche alimentari, chiedendo consigli e indicazioni.

Il Progetto di Educazione alimentare ha lo scopo di:

- condividere con la famiglia l’adozione di

corretti stili di vita promuovendo occasioni d’incontro tra i genitori e tra i genitori e il personale che cura, ogni giorno, l’alimentazione dei bambini;

- formare bambini consapevoli dell’importanza delle norme igieniche utili per la propria salute, base necessaria al fine di accostarsi ad un corretto stile alimentare quale presupposto fondamentale del proprio benessere psico-fisico.

EDUCAZIONE AMBIENTALE( sostenibilità)

“Ritagli di verde”

Il progetto “Ritagli di verde” nasce dall’esigenza di valorizzare la conoscenza degli ambienti naturali situati nelle diverse aree delle scuole del Circolo e di promuovere iniziative ed azioni che vedano il coinvolgimento degli alunni e delle famiglie nei confronti di tutto il “verde” che circonda il territorio di appartenenza: il giardino della scuola, la flora e la fauna dei parchi pubblici e del bosco di S. Marco, gli arbusti, le siepi, gli argini dei fiumi… .Il tentativo sarà quello di coniugare scuola e territorio e di fare della scuola il luogo privilegiato per l’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile.

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AREA DELLE EDUCAZIONI

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EDUCAZIONESCIENTIFICO – TECNOLOGICA

“Fare, sperimentare, co-noscere ”

Il Progetto si propone di promuovere azioni didattiche volte a semplificare l’apprendimento dei concetti scientifici per :

avvicinare i bambini allo studio delle scienze in maniera spontanea;

permettere ai bambini di padroneggiare il linguaggio scientifico specifico, attraverso la manipolazione, l’osservazione, la sperimentazione, la registrazione, la verifica, la sintesi;

modificare le “convinzioni scientifiche improprie (teorie ingenue) a fronte delle reali leggi scientifiche (teorie esperte), partendo da un’esigenza interiore di coerenza con i fatti osservati

EDUCAZIONEMEMORIA / STORIA

“Viaggio tra storia e ambiente per

conoscere la mia città”

Il progetto risponde all’esigenza di arricchire l’esperienza quotidiana degli alunni attraverso un percorso relativo allo studio della storia che parta dalla realtà locale e li conduca allo studio dell’epoca romana aiutandoli a comprendere l’identità della comunità in cui vivono.Nei diversi plessi i docenti coinvolti nella realizzazione del progetto attiveranno una didattica di tipo laboratoriale, fondata sul continuo processo di ricerca-azione, al fine di promuovere nei bambini l’autocostruzione del sapere e lo sviluppo delle proprie abilità di studio.

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AREA DELLE EDUCAZIONI

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EDUCAZIONE STRADALE

“A scuola ci andiamoa piedi o in bici”

Il progetto vuole dare continuità a quanto avviato nei precedenti anni scolastici. Attraverso l’istituzione di un tavolo di progettazione formato da insegnanti, alunni, genitori e amministratori locali si vuole promuovere lo sviluppo di una mobilità sostenibile, favorendo nei bambini la conoscenza del territorio, delle principali regole della circolazione stradale e la progressiva conquista dell’autonomia.Il progetto risponde per altro all’esigenza di favorire la nascita e lo sviluppo di un nuovo e piacevole modo per i bambini di arrivare a scuola o di rientrare a casa al termine delle lezioni.

EDUCAZIONE ALLO SPORT

“Credo nello sport ”

L’offerta dell’attività sportiva ha lo scopo di rispondere ai bisogni rilevati nella popolazione scolastica: l’aumento della sedentarietà e dell’obesità, la necessità di intervenire sugli stili di vita scorretti e sulle difficoltà di gestione dei gruppi. La scelta delle attività sportive che vengono proposte ai bambini anche in base alla loro età, avviene tra le seguenti discipline: judo, ginnastica di base, nuoto, atletica, basket, pallavolo, calcio, scherma e scacchi. Ogni disciplina viene proposta in collaborazione con istruttori del settore giovanile formati dagli Enti di Promozione Sportiva con almeno tre anni di esperienza provata e con istruttori in possesso del Diploma di Laurea in Scienze Motorie. Per gli alunni diversamente abili è prevista una personalizzazione degli interventi in rapporto alla tipologia di disabilità. La partecipazione del bambino disabile è sempre una ricchezza per tutto il gruppo in quanto consente di promuovere un contesto educativo coerente con i valori di partecipazione, solidarietà, spirito di squadra, riconoscimento dei limiti.

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AREA DELLE EDUCAZIONI

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CITTADINANZA CONSAPEVOLE

“Io tu noi”

Lo scopo del progetto è quello di sviluppare la consapevolezza di far parte di una comunità in cui ognuno è soggetto di diritti e di doveri e promuovere la cultura dell’accoglienza e della cooperazione, costruendo rapporti di collaborazione con le famiglie ed il territorio.

CITTADINANZA CONSAPEVOLE

“C.C.R. Consiglio Comunale dei Ragazzi”

Le scuole primarie collaborano con l’amministrazione comunale per promuovere la cultura della partecipazione attiva nella gestione della cosa pubblica. I bambini hanno modo di conoscere il funzionamento delle istituzioni e di proporre le loro idee nelle sedi opportune.

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AREA DELLE EDUCAZIONI

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LINGUAGGIO TECNOLOGICO

“La cl@sse non è acqua”

Blog di classe e Web 2.0 nella didattica

Scopo del progetto è quello di avviare gli alunni ad un utilizzo consapevole degli strumenti informatici, in particolare di internet. Il progetto si articola in due fasi:

formazione degli insegnanti

realizzazione e gestione di un blog

di classe (o scuola)

Gli insegnanti coinvolti parteciperanno ad una serie di incontri riguardanti il Web 2.0, la costruzione e la gestione di un blog con le sue implicazioni didattico/educative.Gli alunni verranno poi coinvolti nella gestione del blog.E’ stato scelto lo strumento del blog perché permette di coinvolgere tutti gli alunni nell’attività; li pone in situazione motivante che ne sollecita la responsabilità e l’autonomia sviluppando competenze relazionali, cooperative e organizzative. Il blog risponde anche all’esigenza dell’Istituto di fornire informazioni e visibilità alle attività, iniziative e percorsi sperimentati nelle classi.

LINGUAGGIOCINEMATOGRAFICO

“Un ciak dalle gambe lunghe”

Il progetto si propone di far usare ai bambini gli strumenti ed i mezzi di comunicazione del cinema per fare in modo che , da semplici osservatori, diventino i protagonisti di qualcosa che anche loro possono e sanno fare.Il percorso prevede sia la proposta di visione di corti e lungometraggi per gruppi di alunni di classi diverse delle scuole, che la realizzazione di piccoli film attraverso l’utilizzo di videocamere e microfoni

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AREA DEI LINGUAGGI

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LINGUAGGIO MUSICALE

“Musica perché… Mille buoni motivi per fare musica a

scuola”

Gli insegnanti del Circolo ormai da parecchi anni predispongono un progetto di Musica che coinvolge con modalità differenti le classi nella consapevolezza di quanto sia pedagogicamente significativo:1) favorire un approccio positivo e gratificante alla musica;2) sensibilizzare il bambino alla musica classica, per evitare l’esclusione a questo linguaggio;3) far scoprire al bambino nella musica etnica le radici della propria e delle altrui culture.In ordine ai contenuti ed alle attività che verranno sviluppati, il Circolo, in continuità con quanto già da anni avviato con successo, strutturerà percorsi differenziati, rispettosi della fascia evolutiva degli alunni e delle specifiche identità pedagogiche dei gruppi docenti, servendosi anche del supporto didattico e formativo di esperti esterni, regolarmente diplomati al conservatorio, con curricolo idoneo e competenze documentate in pedagogia musicale e di formazioni orchestrali competenti nella mediazione didattica dei contenuti in questione.

LINGUAGGIOGRAFICO – PLASTICO –

PITTORICO“Artista

Apprendista”

Il progetto offre agli alunni, attraverso percorsi metodologici graduati e stimolanti, esperienze che favoriscono la maturazione della sensibilità verso l’armonia ed il bello.Attraverso adeguate strategie didattiche i bambini potranno elaborare modi personali di esprimersi e comunicare, migliorando la cooperazione e l’integrazione tra loro.

LINGUASTRANIERA“CLIL”

Il CLIL (Content and Language Integrate Learning) introduce l’insegnamento veicolare della lingua straniera nella scuola primaria; la lingua straniera diventa un’altra lingua per imparare i contenuti delle discipline per pensare, parlare, fare e comunicare.

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 68

P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA progetti

AREA DEI LINGUAGGI

AR

EA

LING

UA

GG

IA

RE

A LIN

GU

AG

GI

INTERCULTURA

“Sopra la stessa terra, sotto lo stesso cielo”

La presenza di alunni stranieri nel nostro Circolo si attesta intorno al 22% dell'intera popolazione scolastica. Considerando questo dato, la nostra scuola, consapevole del notevole impegno necessario a gestire la situazione e convinta degli innumerevoli aspetti positivi e delle risorse che provengono dal pluralismo e dalla diversità, si è attivata a produrre numerose azioni di Accoglienza e di Inserimento degli alunni stranieri. Una commissione intercultura, coordinata da un insegnante con incarico di funzione strumentale, attiva procedure d'accoglienza rivolte agli alunni e alle loro famiglie, organizza corsi di italiano come L2, laboratori con la presenza di mediatori linguistici e culturali e pianifica gli interventi dei facilitatori P.A.S.S. (Progetto Accoglienza Stranieri a Scuola).Tali e altre azioni avvengono secondo protocolli condivisi nel Circolo e nella Rete di scuole dell'Ambito Urbano 6.5 di Pordenone, con lo scopo di costruire con gli alunni e negli alunni la consapevolezza della “cittadinanza globale”.

DIVERSAMENTE ABILI

“Apro le ali e

volo lontano”

Il progetto, rivolto agli alunni diversamente abili del circolo, si pone come finalità la promozione di interventi formativi diversificati per accompagnare gli alunni nella costruzione del loro progetto di vita attraverso la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, l'acquisizione di progressive competenze di autonomia, di fiducia in se stessi e di presa di coscienza dei propri limiti. Gli obiettivi riguardano soprattutto l'area dell'autonomia personale e sociale, lo sviluppo della capacità di osservazione, esplorazione, raccolta e interpretazione dei dati, potenziamento della comunicazione, fruizione dei diversi linguaggi e modalità espressive e promozione di abilità relazionali.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA progetti

INTERCULTURA

P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA progetti

DIVERSAMENTE ABILI

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ORIENTAMENTO

“La scuola di tutti e

per tutti ”

Il progetto mira a valorizzare e coordinare gli interventi finalizzati al sostegno dello sviluppo personale degli alunni e a favorire lo “star bene a scuola” promuovendo azioni volte a prevenire le ricadute negative delle difficoltà d'apprendimento (soprattutto sul terreno linguistico espressivo, logico - matematico e del metodo di studio).Il Secondo Circolo - assieme ai Circoli didattici 1° e 3° di Pordenone, Cordenons, Porcia, Scuole Paritarie Infanzia e Primaria (Ambito Urbano 6.5) partecipa da diversi anni ad un Progetto di rete Interistituzionale, che vede coinvolti anche Ambito Urbano 6.5 - Servizio Sociale dei Comuni, A.S.L.-Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Pordenone, Regione FVG- Servizio Istruzione ed Orientamento. Da quest’anno - inoltre - si inserisce nell’ambito del progetto di Orientamento “Prevenzione della dispersione” previsto nell’ambito dei Bandi di ampliamento dell’Offerta formativa della Regione F.V.G.Nel Circolo, così come negli altri aderenti al Progetto, è presente un insegnante con incarico di Funzione Strumentale per la Prevenzione (PDAD), formato dal Ministero nel riconoscere i disturbi specifici di apprendimento (e della dislessia in particolare).Tra i suoi compiti c’è quello di formare/ informare tutti i docenti, informare le famiglie del Circolo sulle opportunità presenti nel Territorio e fare da tramite con le Istituzioni coinvolte nel Progetto. All’interno di ogni Plesso scolastico è presente un’insegnante referente che supporta i colleghi e mette in atto attività di screening al fine di prevenire le difficoltà di apprendimento.

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 70

OR

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE SECONDA progetti

ORIENTAMENTO

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P.O.F a.s. 2008/09 PARTE TERZA

PARTE TERZAAnalisi del contesto

Presentazione delle scuole

“È l’arte suprema dell’insegnante,risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza ”

Albert Einstein

Analisi del contestoBREVE ANALISI DEL CONTESTO

Il secondo Circolo Didattico è situato nella zona sud della Città tra i fiumi Noncello e Meduna. Comprende i quartieri di Borgomeduna, Villanova, San Gregorio, Cappuccini e Vallenoncello. L’assetto urbanistico è composto da insediamenti abitativi, zone industriali e commerciali e assiste oggi ad un progressivo sviluppo del settore terziario. Il contesto territoriale è generalmente caratterizzato da:- basso livello di disoccupazione;- forte vocazione artigianale e industriale;- sviluppo del settore terziario.Tale situazione ha favorito l’incremento della presenza di lavoratori extracomunitari in particolare in alcuni quartieri.

Negli ultimi decenni l’assetto sociale che informa il territorio locale ha subito profonde modificazioni riconducibili ad alcuni fenomeni tipici della nostra epoca (flussi migratori, crisi valoriale, cambiamenti nella famiglia, incertezza nel futuro …)

Oggi nella quasi totalità delle famiglie, pordenonesi in genere e del Circolo in particolare, lavorano entrambi i genitori, mentre tendono a diminuire i nuclei familiari con la presenza di parenti sul territorio in grado di garantire un sostegno per accogliere i bambini durante la giornata.

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 72

P.O.F a.s. 2008/09 PARTE TERZA analisi del contesto

La forte immigrazione, poi, di famiglie provenienti da paesi comunitari ed extra-comunitari, ha indotto un significativo aumento della presenza di bambini stranieri nelle scuole del Circolo (rappresentano oggi il 24% degli alunni).

Di fronte alle sfide provocate dall’odierno e forse più complesso esercizio della genitorialità che ne deriva, il Circolo ha risposto e risponde attraverso:

• la diversificazione delle opportunità orarie offerte dai plessi (orario di inizio e termine delle lezioni; tempo pieno e tempo prolungato; servizi di pre e post-scuola);

l’attivazione di percorsi di formazione ed interventi didattici mirati all’integrazione; la flessibilità dei percorsi didattici; il mantenimento e il consolidamento di proficui rapporti di collaborazione

sinergica con le numerose associazioni ed enti, pubblici e privati, che a diverso titolo operano nel territorio.

Il territorio vanta la presenza:- di centri specializzati per portatori di handicap- di associazioni culturali e sportive- di biblioteche- di cinema e teatro - di associazioni e cooperative di servizi - di scuole paritarie di ogni ordine e grado.

Scuola Primaria Antonio Rosmini

POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 73

P.O.F a.s. 2008/09 PARTE TERZA analisi del contesto

Via Goldoni - Tel. 0434-570214La scuola, situata nel quartiere di Villanova, è sede della Direzione Didattica. Circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, alcune delle quali sono organizzate per lo svolgimento di attività laboratoriali quali l'educazione musicale, le scienze, l'informatica e la lingua inglese. E’ dotata di una piccola biblioteca e di due palestre, una riservata ai bambini delle classi prime e seconde. Nel piano seminterrato è presente un’ampia sala insonorizzata per il servizio mensa.

Il tempo scuola è di 40 ore settimanali (tempo pieno) suddivise in 5 giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00. E’ attivo il servizio di trasporto effettuato con lo

scuolabus, i bambini che ne usufruiscono vengono accolti al loro arrivo dal personale dell’associazione che svolge il servizio di pre-scuola.Frequentano il plesso 186 alunni, vi prestano servizio 25 docenti e 3 collaboratori scolastici.

Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative.I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente anno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

mese classe destinazione automezzo12/04/10 1^ A Azzanello (Fattoria Didattica

Lazzarotto )Pullman

1^ B14/5/2010 2^ A Fagagna (Casa Cociel e Oasi

delle Cicogne)Pullman

2^ B7/5/2010 3^ A Le valli del Natisone Pullman

3^ B20/4/2010 4^ A Trieste (Collezione Egizia dei

Civici Musei; Riserva Naturale Marina di Miramare: attività didattica presso il centro visite)

Pullman4^ B

7/5/2010 5^A 5^ B Concordia Sagittaria (Siti Archeologici); Altino (Museo Archeologico Nazionale); Quarto d’Altino-Casier (navigazione con motonave lungo il fiume Sile

Pullman

Progetti

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Dama, re e regina

BISOGNI

FORMATIVI

Il progetto è stato voluto dai docenti per dare ai bambini la possibilità di conoscere il gioco degli scacchi e della dama con esercitazioni pratiche guidate da esperti esterni. Gli alunni vengono sollecitati a confrontare le proprie abilità di gioco con partite e tornei che prevedono anche l'utilizzo della "scacchiera gigante" situata nel giardino della scuola.

AZIONI

I bambini vengono gradualmente guidati dall’esperto alla conoscenza pratica della scacchiera , della dama e dei loro pezzi attraverso attività coinvolgenti che mirano ad incentivare la curiosità e l’interesse per il gioco. Ogni lezione è articolata in tre momenti:esposizione teorica , esercizi, partite tra allievi con la supervisione dell'insegnante per verificare la correttezza delle mosse e del comportamento.

COLLABORAZIONI Associazione scacchistica S. Gregorio Associazione Dama , Festa in Piassa, Centro Glorialanza

CLASSI COINVOLTE Il progetto è rivolto a tutti gli alunni del plesso

Rinascita del bosco di San Marco

BISOGNI FORMATIVI

Da molti anni all’interno della scuola “A. Rosmini” vengono svolti progetti per la conoscenza, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente.Il progetto “Rinascita del bosco di S. Marco” è stato avviato nell’anno scolastico 2003 – 2004 , voluto dai docenti per sensibilizzare i bambini al rispetto della natura. E’ nato da un bisogno sociale di tutela verso l’ambiente e di valorizzazione e ripristino delle aree più compromesse del quartiere Villanova per rigenerare l’ambiente tipico dell’antica foresta planiziale che caratterizzava un tempo la nostra pianura. Attraverso le azioni volte a educare i bambini alla salvaguardia delle risorse naturali, si è voluto coinvolgere il territorio per cercare di migliorare la scarsa cultura sociale legata alla tutela dell’ambiente.

AZIONI

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Durante l’anno scolastico saranno effettuate le seguenti attività che prevedono il coinvolgimento degli alunni della scuola, dei loro insegnanti e di alcuni esperti :

Visite settimanali delle classi “custodi del bosco” con rilevazioni, osservazioni e registrazioni .

Semina in vaso da parte delle classi terze;cura e osservazione con registrazione della crescita delle piante.

Rinvaso da parte delle classi quarte;cura e osservazione con registrazione della crescita delle piante.

Piantumazione degli alberi nell’area del bosco da parte dei bambini di quinta con l’aiuto e la partecipazione di tutte le altre classi.

Laboratori guidati dagli esperti e dagli insegnanti da svolgersi prevalentemente nell’area del bosco.

A supporto delle attività sopra elencate, si prevedono alcuni interventi da parte delle associazioni territoriali coinvolte e delle famiglie degli alunni per la cura e la manutenzione del bosco.

COLLABORAZIONIComune di Pordenone; Bioforest, WWF (sig. Lino Centazzo); Famiglie ; Interporto (Sig. Alfredo De Paoli) ; CFP (Centro Formazione Professionale) Villaggio del Fanciullo ;Centro Glorialanza; Circoscrizione; Festa in Piassa; COOP

CLASSI COINVOLTE Sono coinvolte tutte le classi

Musica perché… Mille buoni motivi per fare musica a scuola

BISOGNI FORMATIVI

Gli insegnanti del Plesso ormai da parecchi anni predispongono un progetto sistematico di Musica, che coinvolge, seppure con modalità differenti, tutte le classi, nella consapevolezza di quanto sia pedagogicamente significativo:

4. favorire un approccio positivo e gratificante alla musica;5. sensibilizzare il bambino alla musica classica, per evitare

l’esclusione a questo linguaggio;6. far scoprire al bambino nella musica etnica le radici della propria

e delle altrui culture

AZIONI1) Gli interventi formativi saranno curati, nel secondo quadrimestre, da un’insegnante esterna, diplomata in pianoforte ed esperta in

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Pedagogia della Musica. Gli stessi verranno distribuiti, per ciascuna classe, in un’ora alla settimana, in compresenza con l’insegnante curricolare di Musica, che condividerà il percorso didattico con l’esperta, per un totale di 6 incontri, di cui l’ultimo da realizzarsi come lezione aperta alle famiglie.2) Il percorso formativo prevedrà l’ascolto attivo di brani musicali, opportunamente selezionati, tratti dai repertori classico, popolare ed etnico. I brani musicali verranno accompagnati col canto, col movimento del corpo, con la danza e la pantomima a specchio. 3) 4 dicembre 2009, Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone: Lezione-concerto dedicata ad una riduzione per orchestra di “Hansel e Gretel” , di Engelbert Humperdink , in cui i bambini parteciperanno attivamente. La lezione verrà adeguatamente preparata dagli insegnanti dall’inizio dell’a.s. (ascolto brani, lettura della storia e interpretazione da parte dei bambini, individuazione dei personaggi, apprendimento ed esecuzione dei cori dell’Opera ecc.). La preparazione sarà supportata attraverso un corso di formazione, organizzato dalle associazioni “Opera Domani…” e “As.Li.Co.”, cui gli insegnanti coinvolti parteciperanno nei giorni 23, 30 settembre e 14 ottobre 2009, dalle 16.30 alle 19.30. (Classi 2e, 3 e, 4 e, e 5 e)4) Mese di febbraio (tra il 3 e il 16), Teatro Comunale “Pileo” di Prata: lezione-concerto proposta dall’ ensemble di ottoni “Harmonie Brass Ensemble - Accademia degli Ottoni Cesare Bendinelli” su musiche famose (colonne sonore, musical, inni nazionali, ecc.) di compositori vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento (referente Prof. Gianpaolo Doro). La lezione verrà adeguatamente preparata dagli insegnanti nel mese precedente alla rappresentazione. (Classi 2e, 3 e, 4 e, e 5 e)5) 29 aprile 2009, Teatro Sociale “Arrigoni” di S. Vito al Tagliamento: Lezione-concerto dedicata al pianoforte, proposta dall’esperta di Musica, ins. Ivonne Luvison. Il percorso concertistico seguirà parallelamente il repertorio sonoro affrontato dall’esperta stessa nel contesto delle lezioni dedicate alle 10 classi e costituirà, pertanto, materiale con cui gli alunni si saranno già attivamente confrontati e che gli alunni stessi avranno già interiorizzato dal punto di vista ritmico, melodico e della struttura. (Classi 2e, 3 e, 4 e, e 5 e)

COLLABORAZIONI Maestra in pianoforte, esperta in Pedagogia Musicale, Ivonne Luvison; associazioni “Opera Domani…”, “As.Li.Co.” e Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone

CLASSI COINVOLTE

Intervento formativo dell’esperto in Pedagogia Musicale: tutte le classi;

Opera lirica “Hansel e Gretel”:seconde, terze, quarte e quinte;

Lezione-concerto dedicata al pianoforte: seconde, terze, quarte e quinte.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Un ciak dalle gambe lunghe

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto mira alla creazione di contesti di apprendimento significativi attraverso l’utilizzo didatticamente produttivo del linguaggio cinematografico. L’intento è quello di educare i bambini alla comprensione dei codici cinematografici , sviluppando capacità critica , gusto estetico ed una gestione autonoma e consapevole del rapporto con la sfera dell’ informazione e della comunicazione audiovisiva.

AZIONI

Il progetto si propone di far usare ai bambini gli strumenti ed i mezzi di comunicazione del cinema per fare in modo che , da semplici osservatori, diventino i protagonisti di qualcosa che anche loro possono e sanno fare.Il percorso prevede sia la proposta di visione di corti e lungometraggi per gruppi di alunni di classi diverse della scuola, che la realizzazione di piccoli film attraverso l’utilizzo di videocamere e microfoni.

Per quanto attiene al primo aspetto si sottolinea che i film verranno scelti per il loro valore artistico e umano e per i contenuti e le problematiche particolarmente adatti alle varie fasce d’età. Durante la prima fase dell’attività gli alunni assisteranno alla proiezione del film che sarà preceduta da una semplice ma chiara presentazione da parte dell’insegnante che servirà a suscitare interesse e curiosità. Dopo la proiezione gli alunni saranno guidati a individuare la tematica del film, a delineare le caratteristiche dei personaggi e ad esprimere le loro opinioni.

Per quanto riguarda la seconda fase del progetto si prevede che le “gambe lunghe” della creatività dei bambini porteranno alla creazione di diverse storie con messaggi che spazieranno dai temi ambientali a quelli interculturali .

COLLABORAZIONI Mediateca di Cinemazero, Vicenzi multimedia , Palazen

CLASSI COINVOLTESono coinvolte tutte le classi per la visione dei film.Sono coinvolte le classi seconde per la realizzazione di cortometraggi

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Amico libro

BISOGNI FORMATIVIIl Progetto nasce dalla necessità di creare a scuola uno spazio educativo-didattico privilegiato dove il bambino possa entrare in contatto con il mondo dei libri.

AZIONI

1) Riorganizzazione della biblioteca scolastica attraverso la realizzazione di uno spazio più idoneo alla consultazione e all’applicazione didattica per gli alunni.2) Miglioramento della dotazione libraria già esistente. 3) Promozione e diffusione del “piacere della lettura”, quale strumento privilegiato per conoscere e conoscersi.4) Sviluppo delle abilità di ricerca ed uso consapevole delle informazioni.

COLLABORAZIONI Famiglie degli alunni, Biblioteca del quartiere

CLASSI COINVOLTE Sono coinvolte tutte le classi

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Edmondo De AmicisVia Udine, 19 - Tel. 0434-21374

La scuola è situata nel quartiere di Borgomeduna. Circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica al passo con i tempi, di una fornita biblioteca e di un’aula attrezzata per l’insegnamento della lingua inglese.Nel seminterrato si trovano la palestra con gli spogliatoi e la mensa.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo : CLASSI Antimeridiano 8:20 13.00 Rientri :8.20/16.201^ Martedì Giovedì Venerdì Lunedì Mercoledì2^ Martedì Venerdì Lunedì Mercoledì Giovedì3^ Martedì Venerdì Lunedì Mercoledì Giovedì4^ Mercoledì Venerdì Lunedì Martedì Giovedì5^ Mercoledì Venerdì Lunedì Martedì Giovedì

È attivo il servizio di trasporto effettuato con lo scuolabus e il servizio di accoglienza pre-scuola (dalle ore 07:30 alle ore 08:20) e post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) .

Frequentano il plesso 187 alunni, vi prestano servizio 20 docenti e 3 collaboratori scolastici.

Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio, con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative.I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

mese classe destinazione automezzomarzo 1^ A Azzanello (Fattoria

Didattica )Pullman

maggio4^ A

TriestePullman

4^ B

aprile5^A

Trieste Pullman

5^ B

Progetti Una scuola tra due fiumi

BISOGNI FORMATIVI

In continuità con il progetto legato alla conoscenza storico-geografica del territorio di Borgomeduna, si promuoveranno una serie di iniziative volte a far acquisire ai bambini una maggiore consapevolezza dei comportamenti virtuosi quali :risparmio energetico, riciclaggio dei rifiuti, conservazione risorse idriche, utilizzo di mezzi non inquinanti, riutilizzo di materiali.

AZIONI

LINGUA ITALIANA, STORIA, ARTE E IMMAGINE, MUSICA Documentazione attraverso varie fonti orali e scritte Rielaborazione e ricostruzione di eventi Utilizzo di diversi linguaggi espressivi

MATEMATICA• Raccolta ed elaborazione di dati significativi.

SCIENZE E GEOGRAFIA:• Osservazione, sperimentazione, ipotesi, verifiche e

conclusioni• Osservazione ed orientamento nell’ambiente

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA, ALLA SALUTE E ALL’ AMBIENTE:

3. Rispetto e cura dell’ambiente attraverso l’utilizzo il risparmio consapevole e il riciclaggio delle risorse;

4. Riflessione e analisi dei comportamenti virtuosi in relazione all’ambiente;

5. Conoscenza e collaborazione con organi di governo locale;6. Conoscenza delle correlazioni tra ambiente e salute.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

COLLABORAZIONI

• Enti locali; • Esperti e volontari locali;• Operatori cooperativa “Villa Carinzia”;• Associazioni del territorio;• Commercianti;• ASL;• GEA;• Idrogea;• Arpa:• Genitori;• Esperti museali.

CLASSI COINVOLTE Tutte le classi del plesso

Amici libri

BISOGNI FORMATIVI

La lettura va interpretata come dimensione fondamentale che concorre con le altre forme espressive, allo sviluppo della personalità del bambino.È infatti per gli alunni uno degli strumenti privilegiati per avere esperienza della propria lingua e cultura.La scuola deve fornire risorse e attività di apprendimento che rappresentino una pluralità di esperienze, opinioni.Il luogo più utile per realizzare tali finalità è proprio la biblioteca scolastica.A tale scopo riteniamo necessario approntare un itinerario di lavoro in cui individuare quattro segmenti, che possono essere raggruppati in due categorie per:

• Sviluppare la pratica del leggere: l’ ascolto e la lettura• Conoscere gli strumenti del leggere: il libro e la biblioteca

AZIONI

Uso sistematico della biblioteca di plesso Letture e animazioni proposte dalle insegnanti Partecipazione a spettacoli teatrali /cinematografici Frequenza della biblioteca di plesso con attività gestite dai

genitori Visite a una biblioteca/libreria Realizzazione di libri Organizzazione funzionale dello spazio biblioteca

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

COLLABORAZIONI

• Genitori volontari per l’ apertura pomeridiana della biblioteca di plesso e per attività di animazione

• Biblioteche e librerie del territorio• Associazioni teatrali per spettacoli e animazioni• Collaboratore scolastico per il riordino della biblioteca

CLASSI COINVOLTE Tutte le classi del plesso

Consiglio Comunale dei Ragazzi

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto risponde all’esigenza di rendere le bambine ed i bambini protagonisti della vita democratica del territorio attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano. In questo modo si vuole favorire l’ opportunità di fare proposte per rendere la città di Pordenone più “a misura di bambino”.

AZIONI

5. Costituzione di un gruppo di lavoro composto da bambini della scuola primaria e ragazzi della scuola media.

6. Individuazione del tema - dei temi e condivisione del programma delle attività.

7. Approfondimento nelle classi di appartenenza e nelle singole - specifiche scuole, per discutere i problemi e fare proposte.

8. Consigli Comunali dei bambini e dei ragazzi, a scadenza mensile, a cui parteciperanno gli alunni eletti assieme agli operatori e ad altre persone individuate volta per volta ( dalle 8.30 alle 13.00 circa).

9. Incontri per gli insegnanti referenti in orario pomeridiano.

COLLABORAZIONI Comune di Pordenone Animatori del Consiglio Comunale dei Bambini

CLASSI COINVOLTE Classi quarte e quinte

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Giardino delle sorprese

BISOGNI FORMATIVI

Nell’ambito del progetto “Giardino educativo delle sorprese”, ha assunto sempre maggiore rilevanza la dimensione educativo – relazionale, con particolare attenzione alla valorizzazione della differenza e all’integrazione. In questa prospettiva, la dimensione naturalistica, intrinseca al progetto stesso, viene utilizzata come tramite per promuovere nuove modalità di relazione, orientate al rispetto e alla valorizzazione dell’ altro.

AZIONI

Gli alunni delle classi quinte effettueranno uscite mensili al Parco di Villa Carinzia.Le uscite verranno precedute da riunioni di programmazione e verranno effettuati incontri di verifica tra le insegnanti e gli operatori della Cooperativa “Laboratorio scuola”.Le attività verranno documentate attraverso materiale fotografico, disegni ed elaborati scritti prodotti dagli alunni.

COLLABORAZIONI

• Soggetti disabili adulti operanti nel parco di Villa Carinzia.• Operatori della Cooperativa “Laboratorio scuola”.• Circoscrizione;• Asl n.6.• Collaboratore scolastico : Sig. Renzo Cusin

CLASSI COINVOLTE Classi QUINTE

Più sani si cresce meglio

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto nasce dall’esigenza di proporre corrette abitudini alimentari finalizzate alla delineazione di una coscienza alimentare tale da rendere il bambino protagonista delle proprie scelte ed offrendo la possibilità a tutti gli alunni di accostarsi al mondo dello sport per sperimentare diverse discipline sportive con l’aiuto di esperti durante l’orario scolastico.

AZIONI PRIMA FASERilevazione da parte degli insegnanti delle merende libere portate dai bambini.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

SECONDA FASE : Nei mesi di OTTOBRE e NOVEMBRE (dal 5 ottobre al 27 novembre 2009)

Verrà distribuita quotidianamente, a tutti i bambini della scuola, la merenda del mattino fornita dal servizio di ristorazione o dalle ditte CoopConsumatori Nordest e Latterie Friulane.Tale merenda è l'anticipo del frutto o del dessert del pasto consumato a scuola, ma viene proposta anche nei giorni in cui non è previsto il rientro pomeridiano.

In questi due mesi i genitori saranno invitati a non fornire ai bambini alcuna merenda suppletiva, né bevande dolci (tipo tè, succhi di frutta, bibite gassate).

TERZA FASE: Dal 30 novembre al termine dell’anno scolastico

Le famiglie saranno coinvolte direttamente nella gestione della merenda

COLLABORAZIONI

Comune di : PORDENONE Associazione Provincia Regione Famiglie aziende

CLASSI COINVOLTE Tutte le classi del plesso

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Padre Marco d’AvianoVia Noncello, 8 - Tel. 0434-208617

La scuola è situata in una zona interna del quartiere Cappuccini. Circondata da un ampio giardino dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, alcune delle quali sono state adibite per uso mensa e palestra. Nel piano superiore è stato ricavato uno spazio per l’allestimento di una piccola biblioteca e una piccola aula per lo svolgimento di attività individualizzate o di piccolo gruppo. In assenza di un laboratorio d’informatica, la scuola è dotata di alcune postazioni mobili e di P. C. portatili.

Il tempo scuola è di 33 ore settimanali (tempo prolungato) e di 30 ore per la classe 1^, suddivise in 5 giorni dal lunedì al venerdì nel modo indicato

Classi lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì1^ 08:15 /16:30 08:15/12:45 08:15/12:45 08:15 /16:30 08:15/12:45

2^/3^ 08:15 /16:30 08:15 /16:30 08:15/12:45 08:15 /16:30 08:15/12:454^/5^ 08:15 /16:30 08:15/12:45 08:15 /16:30 08:15 /16:30 08:15/12:45

È attivo il servizio di accoglienza pre-scuola (dalle ore 07:30 alle ore 08:30) e post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) organizzato dall’Associazione Scarabeo.

È attivo, in seno al progetto Pedibus, un servizio di accompagnamento dei bambini a scuola organizzato in collaborazione con i docenti e gestito da un gruppo di genitori volontari.

Frequentano il plesso 134 alunni, vi prestano servizio 19 docenti e 3 collaboratori scolastici.

Durante l’anno scolastico le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative.I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

classe mese destinazione automezzo

1^ A aprile Andreis – Montereale Valcellina

Pullman

2^ A-B maggio “Cjase Cocel” - museo della vita contadina – Fagagna - Ud

Pullman

4^ A e B 3 febbraio 2010 Isola della Cona (Go) Pullman

Progetti

MUSICANDO…

BISOGNI FORMATIVI Il progetto intende avvicinare i bambini al linguaggio musicale, promuovendo e realizzando esperienze concrete di incontro con la musica. Per dare risposta alle esigenza degli alunni di costruire un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità e dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal territorio

AZIONI Il progetto si svilupperà secondo due percorsi:a) percorso interdisciplinare finalizzato a musicare ed accompagnare, con il canto e lo strumentario, poesie, filastrocche, immagini…b) percorso che promuove l’utilizzo di strumenti musicali, oggetti sonori, la voce e il corpo per creare fatti sonori ed eventi musicali

COLLABORAZIONI Esperto esterno

CLASSI COINVOLTE Classi: 1^, 4^A/B , 5^ A/B

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Pedibusa scuola ci andiamo da soli

BISOGNI FORMATIVIIl progetto “PEDIBUS” si propone come una azione innovativa e promozionale che, attraverso la partecipazione di bambini, genitori, insegnanti e amministratori:

coinvolga attivamente i bambini, educandoli e stimolandoli alla mobilità sostenibile; promuova l'autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di socializzazione tra coetanei; consenta uno sviluppo armonico psico-fisico dei più piccoli; favorisca la nascita di una rete di genitori al fine di coordinare le azioni di vigilanza e controllo durante i percorsi casa-scuola; riduca il traffico nei pressi della scuola; migliori il livello di fruibilità e di accessibilità per l'infanzia del territorio; stimoli l'intervento delle istituzioni pubbliche per accrescere l'area dei percorsi pedonali rendendoli più sicuri e per completare il raccordo delle piste ciclabili esistenti in città; riduca gli inquinanti atmosferici nei pressi della scuola.

AZIONI

CHE COSA SI FA Organizzazione del Pedibus (coordinamento degli

accompagnatori, informazione alle famiglie e raccolta di adesioni al Pedibus, mantenimento dei contatti con l’amministrazione comunale, ricerca degli eventuali esperti per interventi a scuola,…)

Gestione quotidiana dell’accompagnamento con il Pedibus

Attività disciplinari collegate all’esperienza Pedibus Documentazione dell’esperienza

COME SI FAL’attività proposta è organizzata secondo il percorso classico proposto dall’ONU per i processi di Agenda 21 Locale. La metodologia didattica utilizzata consiste nell’attivare un gruppo di progettazione costituito da insegnanti, genitori ed

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

eventuali esperti, allo scopo di definire in modo partecipato i dettagli del progetto, di seguirne la realizzazione operativa con le classi e di dare rilevanza all’iniziativa.

COLLABORAZIONI Per la riuscita del progetto sono previste attività di collaborazione con:

famiglie Amministrazione Comunale Polizia Municipale Gruppo Scout Don Bosco

CLASSI COINVOLTE Tutte le classi verranno coinvolte nelle attività didattiche mentre l’adesione al Pedibus è volontaria

Blog e Web 2.0 nella didattica

BISOGNI FORMATIVI Lo strumento blog, pur nella sua facilità d’uso, permette di coinvolgere tutti gli alunni nell’attività; li pone in situazione motivante che ne sollecita la responsabilità e l’autonomia sviluppando competenze relazionali, cooperative e organizzative. Il blog risponde anche all’esigenza dell’Istituto di fornire informazioni e visibilità alle attività, iniziative e percorsi sperimentati.

AZIONI Organizzazione, realizzazione e gestione un blog di classe ATTIVITÀCon gli insegnanti:Attività di formazione Con gli alunni(elenco delle principali attività da realizzare) Gestione del blog della scuola http://primariapadremarcodaviano.blogspot.com/ Ricerca e selezione di materiale da pubblicare Lavoro sul testo

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Elaborazione di tipologie testuali adeguate Produzione testi scritti Elaborazione di immagini METODI Lezione frontale Attività di gruppo Cooperative learningScambio con altre classi e alunni on line

COLLABORAZIONI Insegnante Funzione Strumentale per l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie

Tecnico individuato dalla Direzione per consulenza, riparazioni, installazioni

Esperti per la formazione su esperienze e risorse del Web 2.0 per la scuola (blog, social network, wiki,…)

CLASSI COINVOLTE Tutte

Progetto merenda Alla scoperta del mangiare sano

BISOGNI FORMATIVIQuesto Progetto si inserisce nel programma dell’Azienda Servizi Sanitari n6 “Friuli Occidentale” di Promozione della salute, rivolto alla popolazione della Provincia di Pordenone, per la prevenzione degli eccessi ponderali, dei disturbi alimentari e delle patologie conseguenti ad una alimentazione non corretta ed una attività fisica inadeguata.

AZIONI PRIMA FASE: prima settimana di scuolaRilevazione da parte degli insegnanti delle merende libere portate dai bambini nella prima settimana di scuola.

SECONDA FASE : da ottobre 2009 a maggio 2010Verrà distribuita quotidianamente, escluso il lunedì, a tutti i bambini della scuola, la merenda del mattino, fornita dal servizio di ristorazione o dalle ditte Coop Consumatori Nordest e Latterie Friulane.

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TERZA FASE: ultime settimane di scuola Rilevazione da parte degli insegnanti delle merende libere portate dai bambini.

Le discipline sportive, durante l’orario scolastico, saranno diverse a seconda delle classi coinvolte e della disponibilità degli esperti (Vedi Progetto Sport).

COLLABORAZIONI Comune di : PORDENONE Associazioni sportive Regione Famiglie aziende: Azienda Servizi Sanitari, Camst, COOP Consumatori Nordest, Latterie friulane commissione mensa (rappresentanti dei genitori, della scuola, dell’amministrazione comunale)

CLASSI COINVOLTE Tutte

Nel mondo del teatro

BISOGNI FORMATIVI

L’attività teatrale è una risorsa particolarmente significativa sia a livello esperenziale sia a livello emotivo: i bambini, resi protagonisti, partecipano attivamente; mettono in gioco la loro sensibilità e hanno la possibilità di rafforzare lo spirito di collaborazione e lo sviluppo dell’affettività.

AZIONI

Il progetto prevede attività che coinvolgono gli alunni sul piano motorio, affettivo e relazionale. Nello specifico, i bambini ascoltano e riproducono suoni e rumori; interpretano ruoli e situazioni reali; effettuano giochi di cooperazione con l’utilizzo del corpo, della voce, di piccoli attrezzi e di oggetti occasionali.

COLLABORAZIONI Esperto della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone

CLASSI COINVOLTE

2^A/B – 3^A/B

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Scuola Primaria Gaspare GozziVia Vesalio Tel. 0434-571206

La scuola, situata nel quartiere di San Gregorio, condivide l’edificio con la sezione staccata della Scuola Secondaria di primo grado P. P. Pasolini, pur essendone separata nell’ingresso e nel giardino d’accesso. È circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta. Internamente è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica, di un’aula polifunzionale per svolgere attività laboratoriali e di una ludoteca. Vi sono inoltre la sala mensa, una palestra molto grande ed attrezzata ed un’aula insegnanti

nella quale è possibile svolgere anche attività individualizzate o per piccoli gruppi di alunni

Il tempo scuola è di 30 ore per la classe 1^(con soli due rientri) e di 33 ore settimanali per le classi 2^-3^-4^-5^ (tempo prolungato) suddivise in 5 giorni dal lunedì al venerdì nel modo indicato

Classi lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì1^ 08:00/16:00 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/12:40

2^-3^-4^-5^

08:00/16:00 08:00/16: 00 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/12:40

E’ attivo il servizio di accoglienza post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) organizzato dall’Associazione Scarabeo.

Frequentano il plesso 106 alunni, vi prestano servizio 14 docenti e 2 collaboratori scolastici.

Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative.I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio.I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

classe mese destinazione mezzo

Tutte maggioVal D’Arzino, Grotte di Pradis, Borgo Ampiano

Pielungopullman noleggio

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Progetti

Conosco e presento la mia cittàStoria del territorio del Friuli Venezia Giulia

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto nasce dalla constatazione che gli alunni, pur vivendo in una città che offre testimonianze storiche, artistiche e ambientali rilevanti, conoscono solo in parte il luogo in cui abitano. I ragazzi non sono curiosi di ciò che li circonda e considerano poco il patrimonio ambientale, storico e artistico della loro città. Risulta opportuno fare un’analisi delle loro conoscenze e guidarli verso una graduale e personale scoperta dell’ambiente, della storia e del paesaggio locale.

Attraverso questo percorso didattico si vuole anche favorire la conoscenza del territorio e della città agli alunni stranieri presenti nella nostra scuola.

AZIONI Metodo della ricerca-azione, gli alunni lavorano in gruppi. Le attività sono svolte in forma laboratoriale riguardanti: attività d’arte, elaborazione testi, percorsi di matematica

COLLABORAZIONI Musei della città: Arte-Archeologico- Esperti di storia locale

CLASSI COINVOLTE Tutte

Pedibus BISOGNI

FORMATIVIIl progetto, attuato dall’ a.s. 2007 – 2008, ha permesso agli alunni di acquisire maggiore autonomia, orientamento ed identificazione con l’ambiente in cui vivono, oltre a contribuire alla riduzione del traffico in particolare davanti alla scuola e dintorni.Nel primo anno, il pedibus è stato avviato nel mese di maggio un solo pomeriggio alla settimana; nel secondo anno invece si è avviato dal mese di febbraio per uno e in seguito per due pomeriggi. Sarebbe auspicabile attivare il pedibus all’inizio dell’anno e per almeno due pomeriggi.In quest’anno inoltre è stata realizzata una pista ciclabile. Sarebbe

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auspicabile un percorso di educazione “ciclistica”

AZIONI

Il progetto riguarderà specificamente le attività legate a:

• percorsi sicuri casa-scuola • allontanamento delle auto dalle scuole con implementazione

di pedibus ed eventualmente bicibus, • partecipata per moderazione del traffico e della sosta in

prossimità delle scuole

• promozione educazione stradale ed alla sicurezza in genere • apprendimento dell’uso della bicicletta nei primi anni

scolastici e l’acquisizione di buona abilità • turismo scolastico in bicicletta

COLLABORAZIONI Comune di Pordenone- Associazioni del territorio- Famiglie

CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi del plesso

“OPERA DOMANI”

BISOGNI FORMATIVI

Le conoscenze degli alunni in ambito musicale sono limitate. Attraverso questo percorso si vuole avvicinare gli alunni all’opera lirica con la partecipazione attiva, la rappresentazione teatrale consentendo così anche l’esperienza della musica come arricchente e significativa

AZIONI

- saper ascoltare brani proposti-Imparare i testi delle aree- Cantare per imitazione le arie proposte - Partecipare correttamente alle attività proposte- Conoscere le vicende dei personaggi-Conoscere l’autore dell’operaCorso di formazione per gli insegnanti.Attività riguardanti la lettura del libretto dell’opera, conoscenza dell’opera, coro, realizzazione di materiali richiesti dalla regia dello spettacolo finale, partecipazione alla rappresentazione teatrale, cartelloni di sintesi del percorso.

COLLABORAZIONI Comune di Pordenone , Teatro Comunale Giuseppe Verdi

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Progetto Genitori

BISOGNI FORMATIVI

migliorare la comunicazione scuola-famiglia, territorio-quartiere

saper collaborare approfondire contenuti della programmazione didattica

AZIONI

prevedere momenti di informazione e confronto organizzare la festa di fine anno come occasione di

incontro e presentazione del percorso compiuto durante l’anno scolastico

realizzare oggetti con le proprie mani, sviluppando la creatività, la libera espressione

condividere un progetto comune per il benessere di tutti gli alunni

COLLABORAZIONI Famiglie degli alunni, enti locali,associazioni di Quartiere

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Scuola Primaria Leonardo da VinciVia Valle Tel. 0434-578550

La scuola è situata nel quartiere di Vallenoncello. E’ circondata da un giardino dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta e dove è stato realizzato un orto didattico. Lo stesso giardino è da alcuni anni oggetto di progettazione compartecipata, pertanto in continua fase di trasformazione e adattamento alle esigenze dei bambini e alle loro idee. La scuola è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica con sei postazioni, di una piccola biblioteca e di un’aula insegnanti. Due sale sono adibite al servizio mensa. I bambini, oltre a poter utilizzare la palestra

interna, usufruiscono soprattutto della vicina palestra comunale nella quale si recano a piedi.

Il tempo scuola è di 33 ore settimanali (tempo prolungato) suddivise in 5 giorni dal lunedì al venerdì nell modo indicato.Per i bambini di prima, come previsto dalla normativa vigente, il tempo scuola settimanale è di 30 ore.

Classi lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì1^ 08:00/12:40 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/12:402^ 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/12:40

3^/4^ 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/12:40 08:00/12:405^ 08:00/12:40 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/16:00 08:00/12:40

Da anni, genitori, alunni e insegnanti lavorano al progetto PEDIBUS, tanto che è possibile garantire ai bambini un servizio di accompagnamento a scuola. E’ inoltre attivo il servizio di accoglienza post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00).

Quest’anno gli alunni frequentanti sono 93. Inoltre, nel plesso prestano servizio 11 docenti e 3 collaboratrici scolastiche.

Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione. Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative.I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

classe mese destinazione mezzo

Tutte novembre

Mostra dell’illustrazione per l’infanzia di Sarmede – laboratori creativi e visita alla mostra.

Pullman a noleggio

Tutte aprile Bordano – Casa delle farfalle

Pullman a noleggio

Progetti

Pedibus

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto risponde all’esigenza di favorire nei bambini l’assunzione di comportamenti autonomi e consapevoli e di educare a stili di vita sani. Esso vuole contribuire, infatti, a far sì che i bambini raggiungano la sede scolastica a piedi e facciano ritorno a casa nello stesso modo, favorendo la riduzione dei problemi causati dal traffico.

AZIONI

Allargamento del servizio pedibus ai bambini della scuola dell’Infanzia

Raccolta quotidiana dei “Punti Pedibus” ed incentivazione all’uso mediante attestato e premio finale.

Monitoraggio del servizio tramite osservazioni in itinere e questionari.

Realizzazione di una “ tre-giorni” senza automobile: tre giornate consecutive nelle quali tutti si muoveranno a piedi o in bicicletta sul percorso casa scuola, andata e ritorno (mese di maggio)

COLLABORAZIONI

Famiglie degli alunni e Accompagnatori del PedibusNonni vigileAssessorato all’IstruzioneAssessorato all’AmbienteAss. Alpini di VallenoncelloGruppo Marciatori di Vallenoncello

CLASSI COINVOLTE

Tutte, dalla prima alla quinta

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Il giardino di Gaia e Leonardo

BISOGNI FORMATIVI

1. Attivare forme d’intervento per promuovere lo “stare bene a scuola”

Avviare e mantenere attiva nel tempo una progettazione partecipata per la realizzazione e la conservazione di un giardino e di un orto scolastico

2. Educare all’ecologia

Intraprendere attività per arrivare a comprendere alcune leggi che regolano la Natura.

Apprendere comportamenti del vivere quotidiano che tengano conto del rispetto dell’ambiente in cui si vive.

AZIONI

1. Organizzazione di una giornata per la manutenzione straordinaria delle aree verdi della scuola2. Progettazione e creazione di aiuole 3. Attività per creare e mantenere le aree verdi progettate e realizzate4. Studio di forme di vita vegetali ed animali inerenti agli spazi verdi considerati5. Utilizzo del servizio Pedibus per limitare l’uso dell’automobile6. Effettuazione regolare della raccolta differenziata in riferimento a carta, plastica, resti organici della mensa, secco7. Laboratori artistici con materiali di recupero.

COLLABORAZIONI Famiglie degli alunniGea

CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi

Consiglio Comunale dei Ragazzi

BISOGNI FORMATIVIRendere le bambine e i bambini protagonisti della vita democratica del territorio attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano

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AZIONI

Ragionare sullo spazio fruibile nella scuola e sull’organizzazione del tempo – scuola.

Individuare punti di forza e punti di debolezza. Proporre eventuali modifiche. Progettare un percorso per giungere ai

cambiamenti proposti. Lavorare per attuare i possibili cambiamenti

COLLABORAZIONI

Valorizzare l’apertura della nuova biblioteca multimediale e della nuova galleria d’arte moderna.

Fare in modo che tutti i potenziali giovani fruitori di cultura conoscano le iniziative offerte loro sul territorio.

Offrire l’opportunità ai bambini di proporre iniziative di loro interesse in campo culturale.

Aumentare il senso di comunità e i rapporti tra generazioni diverse e tra appartenenti di gruppi diversi.

Stimolare il dialogo interculturale

CLASSI COINVOLTE Quarta e quinta

Sonor-azione

BISOGNI FORMATIVI

- Sviluppare la percezione uditiva e la sensibilità musicale verso la molteplicità dei materiali sonori e musicali: discriminazione di fonti sonore diverse (oggetti sonori e strumenti musicali) e ascolto di tipologie musicali di stile ed epoche differenti.

- Fare musica con il corpo e l’accompagnamento strumentale

AZIONI

- Ascoltare: per il piacere di godere della musica, per evocare immagini (interpretazione del messaggio sonoro attraverso il movimento libero-teatrale e il disegno), per coglierne le strutture ritmiche, per realizzare accompagnamenti musicali

- Dall’ascolto alla produzione – sperimentare modi diversi per produrre suoni o creare effetti sonori: con il corpo, con gli oggetti, con gli strumenti; costruire ed utilizzare strumenti sonori; accompagnamento strumentale con strumenti percussivi; eseguire partiture

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COLLABORAZIONI Esperto esterno (insegnante di musica)

CLASSI COINVOLTE Tutte le classi

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Scuola dell’Infanzia Via Mantegna

Tel. 0434 – 521174

La scuola è situata nel quartiere di Borgomeduna, in una via secondaria e quindi lontana dal grande traffico automobilistico. L'edificio si presenta accogliente, spazioso e circondato da un ampio giardino, dove poter svolgere attività e giochi all'aria aperta.Le aule sono molto ampie, luminose, organizzate per angoli di interesse caratterizzati da materiali e funzioni specifiche. Questi spazi sono modificati o sostituiti in corso d’anno in base alle esigenze emerse nel gruppo. Le sezioni si

affacciano direttamente su un salone centrale dove si svolgono attività di intersezione, attività motorie strutturate e di gioco libero, quando non è possibile utilizzare il giardino. Nel corso degli anni la scuola si è dotata di una biblioteca interculturale, simbolo dell’attenzione posta all’accoglienza e all’integrazione di bambini stranieri, nella quale è attivo il prestito dei libri.

Infine la scuola ha una sala da pranzo le cui dimensioni richiedono che il pranzo sia erogato in doppio turno : due sezioni dalle ore 11.30 alle ore 12.10 ; altre due sezioni dalle ore 12.10 alle ore 12.50.La merenda del pomeriggio viene distribuita all’intero gruppo scuola.

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.50 alle ore 17.00.

E’ composta da 4 sezioni formate da bambini di età eterogenea ed accoglie 106 alunni. Vi prestano servizio 12 docenti e 3 collaboratori scolastici.

In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari . Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative.E’ garantito il servizio di trasporto.

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Progetti

Il giardino, un mondo da scoprire

BISOGNI FORMATIVI

Il bambino vive oggi in città una compressione degli spazi di vita all’aria aperta, del libero movimento, dell’espressività spontanea e del “ fare esperienza”. Sono elementi determinanti per una sana crescita fisica e cognitiva.

Il giardino della scuola si presta alla strutturazione di percorsi che soddisfino e si adattino ai bisogni specifici di ogni bambino.

AZIONI Il giardino diverrà spazio di movimento e di conoscenza della natura che renderà possibile la formazione di un corretto rapporto con l’ambiente naturale, la formazione di atteggiamenti di tipo scientifico e la consapevolezza dell’universalità degli elementi.

I bambini esploreranno lo spazio giardino, raccoglieranno e osserveranno i materiali, faranno esperienze di coltivazione, esperimenti e confronti. Si effettueranno uscite didattiche ad altri giardini per confrontare e riprogettare insieme lo spazio del giardino della scuola.

COLLABORAZIONI Regione FVGProvincia ( Villa Carinzia)Comune ( Parchi e giardini pubblici)Famiglie ( giardini privati)

SEZIONI COINVOLTE

Tutte le sezioni

L’amico albero e le stagioni

Percorso nel parco di Villa Carinzia

BISOGNI FORMATIVI

La nostra proposta formativa mira a promuovere lo sviluppo di competenze comunicative, relazionali e di cooperazione nel rispetto della diversità e della natura.

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

L’ambiente naturale rimane sempre una risorsa formativa per il bambino poiché in esso riconosce le trasformazioni che avvengono nell’alternarsi delle stagioni, sviluppando la capacità di osservare, formulare ipotesi e progettare.

La presenza di persone disabili offre l’occasione ai bambini di rapportarsi e collaborare imparando a confrontarsi con la diversità.

AZIONII bambini entreranno a conoscenza del parco e dei nuovi amici, esplorando e raccogliendo materiale…. Nel corso delle uscite sceglieranno due alberi amici, ne scopriranno le loro caratteristiche e le trasformazioni nel corso delle varie stagioni.

COLLABORAZIONI Regione FVGProvincia Operatori di Villa Carinzia

SEZIONI COINVOLTE

Tutti i bambini grandi

Biblioteca multiculturale

BISOGNI FORMATIVI

La finalità della biblioteca interculturale è mettere il bambino a contatto con linguaggi espressivi diversi e con elementi caratteristici di altre culture, valorizzando le lingue dei bambini stranieri.La proposta mira a sviluppare l’interesse verso i libri e sperimentare il piacere della lettura.Il prestito settimanale promuove un atteggiamento di cura del libro ed il rispetto verso le risorse della comunità

AZIONII bambini accompagnati dall’amico Tomo , entreranno nella biblioteca scolastica e scopriranno libri di vario genere e cultura.Impareranno ad utilizzare i libri a scuola e a casa nel momento del

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

prestito settimanale, rispettando le regole di un corretto utilizzo.Il momento del prestito sarà anche occasione per raccontare al gruppo dei compagni se il libro è stato gradito e con chi è stato letto.

COLLABORAZIONI Famiglie (perché facciano da rinforzo all’azione della scuola)

SEZIONI COINVOLTE

Tutte le sezioni

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P.O.F a.s. 2008/10 PARTE TERZA le scuole

Scuola dell’Infanzia Via Cappuccini

Tel. 0434-522375

La scuola è situata in un quartiere di Pordenone relativamente vicino al centro storico.Essa è stata realizzata secondo criteri pedagogici ispirati al concetto di scuola aperta.I locali, ampi e luminosi, comunicano direttamente tra loro attraverso grandi porte scorrevoli, che facilitano gli scambi e i rapporti tra tutti i bambini della scuola.Oltre alle aule, organizzate in angoli attivatori, vi sono altri spazi strutturati:

la biblioteca scolastica, in cui è attivo il prestito dei libri, gestito in collaborazione con un gruppo di genitori; un salone organizzato per l’attività motoria e psicomotoria ed uno per le attività di intersezione e di gioco libero; due spazi adibiti ad attività di laboratorio. Infine la scuola ha due sale da pranzo separate da una porta scorrevole e una sala adibita al riposo pomeridiano. Un’altra grande risorsa della scuola è l’ampio parco che la circonda e la rende “isola verde” in mezzo al cemento cittadino.

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 17.00.

La scuola accoglie 84 alunni. E’ composta da 3 sezioni: una è omogenea e due sono formate da bambini di due età. Vi prestano servizio 7 docenti e 2 collaboratrici scolastiche.

In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari (laboratori e attività psicomotoria). Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative.

Progetti

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Io, tu, noi

BISOGNI

FORMATIVI

L’ingresso nella scuola dell’infanzia rappresenta, per il bambino, una tappa importante. Entra in un luogo, una “comunità” che gli permette di misurarsi con se stesso e di mettersi a confronto con gli altri, imparando a rendersi conto di sé e di ciò che può e sa fare. Questo progetto ha lo scopo di aiutare a migliorare le capacità relazionali dei bambini creando tutti i presupposti necessari per permettere loro di essere maggiormente disponibili all’apertura all’altro, divenendo capaci di collaborare e cooperare alla realizzazione di progetti comuni.

AZIONI

Che cosa si fa… Per avviare questo percorso di crescita si propongono ai bambini attività, che permettono loro di usare tutti i SENSI in un contesto altamente motivante. Questo li aiuta a costruire un vocabolario relazionale comune. Successivamente saranno proposte attività che permettono ai bambini di conoscere il proprio corpo per cogliere gli elementi di somiglianza e ad accettare quelli di differenza con gli altri.Inoltre, per rafforzare la stima di sé, si offrirà ai bambini la possibilità di prendere consapevolezza delle proprie capacità attraverso il riconoscimento da parte dei compagni. Come si fa… Il percorso educativo che sarà attuato all’interno delle tre sezioni è rafforzato dall’attività psicomotoria, che permette al bambino di entrare in contatto con se stesso, in relazione con gli altri e la realtà, attraverso un’esperienza che lo coinvolge in tutti gli aspetti della sua personalità.

COLLABORAZIONIinsegnantipersonale ATAfamiglie

SEZIONI

COINVOLTEA, B, C

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Mangio bene, cresco sano

BISOGNI FORMATIVI

Nei primi anni di vita i bambini costruiscono e affinano i propri gusti alimentari. Per fare in modo che i bambini acquisiscano corrette e sane abitudini alimentari le insegnanti hanno ritenuto importante prevedere un percorso didattico che sviluppi la conoscenza dei vari alimenti ed incentivi il loro assaggio, primo passo verso un consumo consapevole. Per fare in modo che il percorso sia maggiormente incisivo esso si fonda sulla collaborazione tra insegnanti e genitori nell’individuazione di strategie comuni da adottare con i bambini. Pertanto i momenti del pasto, della colazione mattutina e della merenda pomeridiana assumono un ruolo importante soprattutto se visti nel più articolato intento di raggiungere il benessere fisico, mentale e sociale del bambino, per garantire il quale si è costruito negli anni un ottimo rapporto di collaborazione con la dietista e i cuochi del Comune.

AZIONI

Che cosa si fa… Per permettere una conoscenza dei vari alimenti si attueranno varie attività di manipolazione degli stessi: dalla possibilità di giocare liberamente con essi (mais, farina, acqua, svariati impasti) alla preparazione di semplici ricette con alimenti di stagione, che potranno essere raccolte nell’orto della scuola. Saranno poi raccontate storie, filastrocche, indovinelli, canzoni inerenti i vari cibi e le loro proprietà.

Come si fa… Tutto ciò sarà realizzato durante attività di piccolo gruppo.

COLLABORAZIONI

InsegnantiFamigliePersonale ATAComune (dietista, cuoco, personale C.A.M.S.T.…)Azienda sanitaria

SEZIONI COINVOLTE

A, B, C

Il giardino di kamillo POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 107

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BISOGNI FORMATIVI

La scuola dell’infanzia di Via Cappuccini ha un grande giardino, che sta subendo una profonda ristrutturazione. Essa prevede la l’organizzazione dello spazio in aree tematiche. Il presente progetto si lega alla creazione dell’Orto Scolastico e alla zona dei Giochi d’acqua. Il primo permetterà la conoscenza di piante e ortaggi, delle diverse fasi e dei diversi strumenti necessari alla coltivazione. La seconda permetterà la scoperta e l’esplorazione del movimento dell’acqua, nonché del fenomeno del galleggiamento di oggetti. Inoltre si incentiveranno la conoscenza e la salvaguardia di flora e fauna tipiche del territorio limitrofo al fiume Noncello.

AZIONI

Che cosa si faNell’Orto Scolastico i bambini potranno seminare, curare e raccogliere fiori e ortaggi,che poi saranno utilizzati per la realizzazione di alcune ricette culinarie. Accanto a ciò i bambini saranno coinvolti nella piantumazione di arbusti che favoriscono la vita di diversi uccelli. Inoltre nell’area adibita ai giochi con l’acqua i bambini potranno osservare lo scorrere dell’acqua, intervenendo attivamente con la costruzione di dighe, sbarramenti o mulinelli etc. nelle vasche alla base delle canalizzazioni potranno sperimentare e fare ipotesi legate al fenomeno del galleggiamento, costruendo svariati oggetti galleggianti. Come si fa… La ristrutturazione del giardino sta divenendo possibile grazie alla collaborazione delle insegnanti con le famiglie, riunitesi in Associazione di genitori e con l’intervento degli Enti Locali, quali Comune e Provincia. E’ sorto un tavolo di co – progettazione che ha visto i vari soggetti coinvolti, individuare obiettivi e strategie d’intervento. Per la realizzazione delle strutture più grandi ci si è affidati alla creatività e maestria di due artigiani – artisti. Per quanto riguarda i bambini essi saranno coinvolti nella preparazione dell’orto insieme ad alcuni nonni esperti. Inoltre saranno organizzate attività di laboratorio per la creazione delle strutture necessarie ai giochi d’acqua.

COLLABORAZIONI

insegnanti, personale ATAespertifamigliecomuneprovinciaGuardia Forestale

SEZIONI

COINVOLTEA, B, C

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Giocare con l’arte BISOGNI

FORMATIVIIl progetto è nato dall’osservazione dei bambini all’interno del contesto scolastico. Tali osservazioni hanno messo in risalto il bisogno dei bambini di esprimere i propri sentiti ed emozioni per poterne prendere distanza e quindi per poterli meglio controllare. Il team docente ha ritenuto fondamentale incentivare la sperimentazione e la conoscenza di diversi codici espressivi da parte dei bambini.

AZIONI

Che cosa si fa… - attività senso – percettive svolte con tutto il corpo;- attività di esplorazione e di sperimentazione di svariati materiali e strumenti;- attività di rappresentazione e costruzione.- visite guidate a mostre e/o musei- partecipazione a spettacoli teatrali- collaborazioni con esperti e artisti locali.

Come si fa… Il percorso didattico sarà attuato all’interno delle tre sezioni attraverso la predisposizione di angoli, che favoriranno le attività di espressione grafico - pittorica, costruttiva e plastica. In questi contesti le insegnanti avranno modo di far conoscere e sperimentare ai bambini diverse tecniche, utilizzando numerosi strumenti e supporti.

COLLABORAZIONI

insegnantipersonale ATAespertifamiglie

SEZIONI COINVOLTE

A, B, C

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Scuola dell’Infanzia Vallenoncello

Tel. 0434-578040

La scuola è situata nella frazione di Vallenoncello, a Sud di Pordenone. La zona è periferica, tranquilla, con molto verde e, sebbene abbia subito negli ultimi anni una notevole urbanizzazione, ha mantenuto quelle caratteristiche tipiche di paese, che favoriscono la conoscenza fra le famiglie. La scuola è composta da 4 Sezioni: 3 situate nella sede principale ed 1 dislocata nella vicina Scuola Primaria.Sede principale: ospita bambini piccoli, medi e grandi suddivisi in tre sezioni organizzate per angoli di interesse che presentano svariati materiali,

opportunamente presentati a seconda dell’età dei bambini o delle attività in corso.La scuola ha anche una grande palestra dove, oltre alle attività motorie, si svolgono le attività di laboratorio. Per questo lo spazio è organizzato in angoli strutturati per giochi senso-motori, giochi simbolico-imitativi, attività di rappresentazione.

Infine vi è una luminosa sala da pranzo, in cui sono consumati il pranzo, la merenda del mattino e del pomeriggio, e una stanza per il riposo pomeridiano dei bambini di 3 e 4 anni.L’edificio è circondato da un grande spazio alberato con giochi per l’attività motoria.Sede staccata: ospita bambini grandi e dispone di un ampio locale, opportunamente suddiviso in aula e sala da pranzo. Vi è un locale per l’attività motoria, attrezzato con materiale psicomotorio e uno spazio biblioteca. Infine i bambini possono utilizzare una parte di giardino, debitamente separato da quello della scuola primaria.

La scuola è aperta sede centrale dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.30

sede staccata dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.15È composta da 4 sezioni e accoglie 102 alunni.Vi prestano servizio 11 docenti e 3 collaboratori scolastici.In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari (laboratori). Nel plesso lavorano due insegnanti

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di sostegno. Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvallersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative.È garantito il servizio di trasporto.

MACROPROGETTO : Il mondo è casa nostra

Quest’anno abbiamo definito quattro progetti che rientrano nel macroprogetto: IL MONDO È CASA NOSTRA, al fine di raggruppare sotto un grande comune denominatore i percorsi e le attività che svilupperemo insieme ai bambini e che avranno come centro principale il mondo fisico, immaginario e culturale di ciascun bambino, con un’attenzione particolare al territorio e all’integrazione.i progetti interessano prevalentemente le aree delle educazioni: ambientale, intesa come impegno verso la sostenibilità, ma anche come patrimonio storico-culturale da conoscere e proteggere: alimentare, nell’aspetto legato all’origine e alla trasformazione dei cibi. per l’area dei linguaggi presentiamo il progetto che interessa l’ambito grafico-plastico-pittorico, sperimentare ed esplorare il mondo dei colori e delle opere d’arte.

Progetti

A come ambiente

BISOGNI FORMATIVI

.ANALISIPREMESSAIl progetto è in attuazione dall’anno scolastico 2008-09 con un’iniziale sensibilizzazione dei bambini sui tema trattati. Quest’anno s’intende approfondire gli argomenti con i bambini più grandi ed iniziare i percorsi con quelli più piccoli.

BAMBINI- Curiosità, voglia di esplorare e di agire sull’ambiente circostante- Informazioni da media e famiglie su problemi provocati dall’uso

scorretto delle risorse (l’acqua e l’energia elettrica) e dallo smaltimento dei rifiuti

- Conoscenze in evoluzione sugli stessi temi

DOCENTI- Forte sensibilità e convinzione sull’importanza di formare i cittadini

fin da piccoli sui temi del progetto

TERRITORIO- Varie risorse per la scoperta dell’ambiente: campagna, parchi,

fiume…..- Raccolta differenziata nel territorio comunale- Campane di raccolta vicino alle scuole e bidoni specifici in

dotazione alla scuola

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- Collaborazione da parte della GEA, l’ente gestore delle risorse idriche e della raccolta dei rifiuti

FINALITÀSviluppare nei bambini la consapevolezza di poter e dover interagire con la realtà, assumendo un comportamento responsabile e consapevole di rispetto e protezione dell’ambiente.

AZIONI Che cosa si fa ….Verranno privilegiate azioni significative per i bambini quali la manipolazione, il gioco, il racconto e la drammatizzazione.

Come si fa ….Il percorso conoscitivo di articolerà in tre fasi: una prima dedicata all’esplorazione e alla ricerca, una successiva di condivisione e scambio e per concludere una costruttiva con produzione di materiali.

COLLABORAZIONI Il territorio

SEZIONI COINVOLTE

Tutte

Intorno al fiume

BISOGNI FORMATIVI

Il fiume Noncello è un elemento importante nella zona del basso pordenonese, fulcro della vita e di numerose attività sorte attorno ad esso.Dalle osservazioni fatte, abbiamo notato vivo interesse e curiosità comunicateci dai bambini anche attraverso espressioni fantastiche, durante le uscite effettuate negli anni precedenti.Per rispondere a tali richieste, noi insegnanti abbiamo individuato, prevedendo anche il coinvolgimento delle famiglie e del territorio, un progetto che stimoli promuova e rinforzi le conoscenze dei bambini riguardo il territorio locale.Il progetto ha le seguenti finalità:

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- Sviluppare una buona relazione con il contesto locale- Promuovere lo sviluppo del sé relazionale- Sviluppare la capacità di ascolto, comprensione e l’utilizzo di

un linguaggio appropriato e corretto

AZIONIChe cosa si fa ….L’attività si struttura attraverso racconti o conversazioni stimolo inerenti alle tematiche ambientali, attraverso conversazioni e scambio di informazioni o formulazione di ipotesi.Preziosa per noi è la possibilità di conoscere il territorio circostante attraverso l’osservazione dei diversi ambienti nei vari momenti dell’anno, come ad esempio in occasione dell’ uscita didattica nella vicina campagna.

Come si fa ….Il coinvolgimento dei bambini avviene attraverso la raccolta di materiali, la loro osservazione lo scambio di informazioni.La ricerca e la sperimentazione sono le modalità privilegiate per raggiungere la conoscenza e la rilettura delle esperienze completa il percorso svolto e consente di fissare le esperienze.

COLLABORAZIONI Comune di PordenoneGEA

SEZIONI COINVOLTE

Tutte

Mani in pasta

BISOGNI FORMATIVI

.

. ANALISIBAMBINI Curiosità, voglia di esplorare e di partecipare in prima persona

alle varie attività Tipo di rapporto con il cibo Informazioni dei media e pubblicità

DOCENTI

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Forte sensibilità e convinzione sull’importanza di formare fin da piccoli sane abitudini alimentari e costruire un corretto rapporto con il cibo

TERRITORIO Conoscere la provenienza dei cibi, la oro origine e le possibili

trasformazioni (produzione, cottura, conservazione, confezionamento ecc….)

FINALITA’ÿ Promuovere la curiosità e la ricerca di informazioni,

conoscenze e modalità positive di condivisione relativamente al cibo, alla sua preparazione e al suo consumo.

ÿ Favorire una conoscenza critica delle informazioni.ÿ Promuovere attraverso le corrette abitudini alimentari

condivise una buona qualità di vita per tutti

AZIONI Che cosa si fa ….L’attività si struttura in racconti stimolo su varie tematiche alimentariCanzoni e filastroccheConversazioni , scambio d’informazioni, formulazione d’ipotesiCostruzione di giochi (quiz, tombole, domino ecc.) sul tema del ciboInvenzioni/ commenti/arricchimenti/ completamento di racconti su soggetti e temi alimentariUscite didattiche (panificio, impianto di imbottigliamento, fattoria didattica, negozio alimentare…..)Attività di ricerca e sperimentazione Raccolta di materiali, strumenti e immagini relative al cibo, alle sue trasformazioni e all’alimentazione (giornali di cucina, cataloghi dei supermercati, utensili e strumenti da cucina ecc.)Riconoscimento delle qualità degli alimenti (colori, odori, sapori ecc.)Classificazione e misurazione di quantità di alimentiRilettura delle esperienze Produzioni creative, individuali e di gruppo, con l’utilizzo di alimentiLa bottega della compravenditaOrganizzazione di una festa finalizzata allo scambio di alimenti tipici delle varie culture con coinvolgimento delle famiglieSvolgimento di attività di laboratorio/atelier in piccolo gruppo per la promozione delle conoscenze scientifiche, tecnologiche, sensoriali e legate all’ambiente, alla natura, al ciclo della crescita ed alla provenienza dei vari alimenti (origine animale, vegetale ecc….)Implementazione dell’orto esistente Semina e coltivazione di piccole piante in sezione

COLLABORAZIONI Comune di PordenoneFamiglieTerritorio

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SEZIONI COINVOLTE

Tutte

Artista apprendista

BISOGNI FORMATIVI. I bambini si mostrano curiosi e desiderosi di esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l’arte aiuta a sviluppare questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Il nostro progetto vuole rispondere al bisogno dei bambini di“fare” attraverso l’arte e le immagini, rispondere alla loro curiosità per sviluppare la creatività e per realizzare le finalità e i traguardi di sviluppo per le competenze.Il progetto ha le seguenti finalità:

1. Esprimere e rappresentare esperienze ed emozioni2. Dare un significato alle rappresentazioni3. Decorare, arricchire, ordinare… la realtà4. Percepire e conoscere realtà differenti

AZIONIChe cosa si fa …. Osservare il gioco spontaneo e strutturare sulle esigenze dei bambini le situazioni stimolo.Sollecitare situazioni problematiche rispetto al compito.Stimolare lo scambio e la circolazione di idee propositive e di ipotesi personali. Allestire laboratori creativi al fine di valorizzare lo stile di ciascun bambino e di svilupparne la creatività in maniera consapevole.

Attività per gruppi sezione, gruppi laboratoriali per età omogenea.UsciteInterventi di persone esterneUso di materiale audio-visivo e testi documentativi.

COLLABORAZIONIInterventi di persone esperte in materia

SEZIONI COINVOLTETutte

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