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Circolo Didattico

Chivasso 1

POF

(Piano dell’Offerta Formativa)

Anno scolastico 2014/2015

POF

(Piano dell’Offerta Formativa)

Anno scolastico 2014/2015

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La scuola dell’autonomia – il cui Regolamento è stato

emanato nel 1999 - è legata in modo diretto e vincolante

al PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) che

obbligatoriamente ogni scuola deve redigere.

IL NOSTRO CIRCOLO DIDATTICO.

Il Circolo Didattico Chivasso 1 è composto dai seguenti Plessi scolastici:

Scuola Primaria “Guglielmo Marconi”

Via Marconi, 2 – 10034 Chivasso.

Tel. 011/9101210 - Fax 011/9112309.

Scuola dell’Infanzia “Carlo Collodi”

C.so Italia, 15 – 10090 Castagneto Po.

Tel. 011/5504035.

Scuola Primaria “Mario Vogliotti”

Via Cuneo, 2 – 10090 Castagneto Po.

Tel. 011/5504034 – Fax 011/5504034.

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LA DIRIGENZA...

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Rosaria Genovese

(Riceve su appuntamento)

La Collaboratrice Vicaria

Dott.ssa Patrizia Ciampà

(Riceve su appuntamento)

La seconda Collaboratrice

Dott.ssa Mary Cecilia Piretto

(Riceve su appuntamento)

La Responsabile del Plesso “Vogliotti”

di Castagneto Po

Maestra Ornella Marchisio

La responsabile del Plesso – Scuola dell’Infanzia

“Collodi” di Castagneto Po

Maestra M. Maddalena Biestri

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… E LA SEGRETERIA.

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico nei seguenti giorni ed orari:

ore 11,00 – 13,00 dal lunedì al venerdì;

ore 14,00 – 15,00 il lunedì e il mercoledì.

Il Direttore Amministrativo Dott. Fernando Pettoruto

L’Assistente Amministrativa Sig.ra Laura Barella L’Assistente Amministrativa Sig.ra Patrizia Bonino L’assistente Amministrativa Sig.ra Maria Claudia Di Stefano L’Assistente Amministrativo Sig. Domenico Martorana

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I NOSTRI PLESSI SCOLASTICI.

Nel contesto cittadino, la Scuola

Primaria “Guglielmo Marconi” è conosciuta

come la prima Istituzione scolastica sorta

in Chivasso.

Collocata in zona centrale, accanto

alla Scuola Secondaria di primo grado

“Demetrio Cosola” e all’Istituto di

Istruzione Superiore “Europa Unita”, è

facilmente raggiungibile sia a piedi che in

automobile.

La Scuola Primaria “G. Marconi”

osserva, per tutte le classi tranne due (una

classe seconda e una classe terza che

funzionano con un orario di 30 ore

settimanali con tre rientri pomeridiani) un

tempo scuola di 40 ore settimanali, dal lunedì

al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,30; tale orario comprende anche un tempo-

mensa di 10 ore (pasto più ricreazione

pomeridiana. È presente il servizio di pre e

post scuola, a pagamento e gestito dal

Comune.

L’edificio ospita un’ampia palestra,

un’aula multimediale, un’aula per la

psicomotricità (utilizzata principalmente dagli

alunni delle classi prime e seconde), una

piccola sala di lettura e numerosi altri spazi

ove i bambini possono esprimere la loro creatività.

Gli ingressi su viale Marconi

Gli ingressi su viale Marconi

Veduta di uno dei cortili interni

L’ampia palestra

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La Scuola Primaria “Mario Vogliotti” di Castagneto Po è una struttura

moderna e accogliente che si apre sul

panonama del Bosco del Vaj. È situata in una

zona soleggiata e tranquilla, dietro la chiesa

del paese.

Il tempo scuola è di 30 ore

settimanali, con tre rientri pomeridiani e il

sabato libero. Durante i giorni in cui è

previsto il rientro, è attivo il servizio di

refezione scolastica.

L’ingresso della scuola “Vogliotti”

Il laboratorio multimediale

La sala di psicomotricità Il laboratorio multimediale

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La Scuola dell’Infanzia “Carlo

Collodi” è situata sulla collina chivassese

nel paese di Castagneto Po, ed è vicina al

Bosco del Vaj, meta di passeggiate e varie

uscite didattiche.

La scuola è strutturata su tre livelli:

piano seminterrato (refettorio con

giardino adiacente); piano terreno (con

una classe e zona antistante utilizzata al

mattino come spogliatoio e sala giochi, sala

igienica e cucina); primo piano (con una

classe, sala riposo e sala igienica).

Ingresso della scuola “Collodi”

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LE FUNZIONI STRUMENTALI.

Le Funzioni Strumentali al P.O.F. hanno compiti di coordinamento delle

attività curriculari ed extra-curriculari, di valutazione del sistema e di

consulenza pedagogica. Esse vengono individuate dal Collegio dei Docenti a inizio

anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate.

FUNZIONE STRUMENTALE

DOCENTE COMPITI

Gestione del Piano dell’

Offerta Formativa.

Gestione della biblioteca

scolastica.

Wilma Avanzato Stesura del Piano dell’Of-

ferta Formativa.

Gestione della biblioteca

alunni (testi dati in prestito

d’uso) e della biblioteca

insegnanti; gestione, ade-

sione e promozione dei con-

corsi letterari e delle visite

alla biblioteca comunale.

Supporto al lavoro degli

insegnanti.

Rapporti con gli enti

locali.

Anna Maria Daniele Selezione e promozione

delle attività formative e

delle iniziative ricevute

dall’Istituto e rivolte agli

alunni.

Agio e disagio. Barbara Ceolin

Patrizia Perrone

Maria Pia Tento

Prevenzione e contrasto del

disagio degli alunni

stranieri e non.

Prove INVALSI. Alessandra Reato

Valentina Riscica

Giuseppa Romano

Somministrare alle classi

seconde e quinte le prove

INVALSI per migliorare la

qualità del sistema di

istruzione scolastica.

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Gruppo GLI. Romana Barbero

Elisa Zanone

Gestire, coordinare e veri-

ficare interventi di

supporto per gli alunni

diversamente abili.

Continuità. Rosanna Frosina

Silvia Galgani

Bruna Gastaldo

Domenica Marrara

Coordinare e gestire le at-

tività di continuità con la

Scuola dell’Infanzia e la

Scuola secondaria di primo

grado.

Enti esterni e Sport. Anna Maria Daniele Coordinare, gestire e veri-

ficare i progetti presentati

da Enti e Associazioni,

inseriti nel Piano dell’

Offerta Formativa.

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GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DEL

NOSTRO CIRCOLO.

1. Coinvolgere le famiglie nel processo educativo e formativo dei propri figli.

2. Assicurare una continuità educativa e formativa tra i tre ordini di scuola:

Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado.

3. Prestare attenzione alle “diversità” e valorizzarle.

4. Favorire l’introduzione di nuove metodologie e tecniche didattiche.

5. Garantire lo studio delle lingue comunitarie.

6. Garantire l’uso delle tecnologie multimediali nella didattica.

7. Instaurare rapporti

collaborativi con gli Enti

Locali al fine di

assicurare in maggior

numero di servizi agli

alunni: trasporto,

refezione scolastica, pre-

scuola, post-scuola… e per

favorire l’arricchimento

dell’offerta formativa sia

con l’intervento di esperti

esterni sia con l’attivazione di progetti complementari.

8. Favorire il costante aggiornamento del Personale Docente e non Docente

per accrescerne la professionalità.

9. Leggere i bisogni e i disagi preadolescenziali e intervenire prima che si

trasformino in malesseri profondi, disadattamenti e abbandoni,

coinvolgendo le famiglie.

10. Intervenire, per gli alunni svantaggiati, sugli effetti negativi dei

condizionamenti sociali, per superare le situazioni di svantaggio culturale

e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti.

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ACCORDO FORMATIVO SCUOLA-FAMIGLIA.

SCUOLA e FAMIGLIA si impegnano a COOPERARE affinché il bambino

trovi a casa e a scuola atteggiamenti educativi e formativi coerenti e condivisi.

COMPETENZE DELLA SCUOLA

COMPETENZE DELLA FAMIGLIA

Formulare proposte educative, forma-

tive e didattiche chiare.

Conoscere il percorso educativo, for-

mativo e didattico delle discipline e dei

progetti.

Promuovere la responsabilizzazione e

l’autonomia del bambino.

Sostenere i bambini nell’assolvimento

degli impegni richiesti dalla scuola.

Rendere conto periodicamente degli

apprendimenti dei singoli alunni e del

loro progredire in ambito disciplinare e

sociale.

Partecipare agli incontri periodici

(assemblea di classe, colloqui,

commento schede di valutazione...)

relativi alla situazione scolastica ed

educativo-formativa dell’allievo.

Attivare iniziative volte al sostegno e

al recupero dei soggetti in situazione

di difficoltà di apprendimento e/o

disagio.

Comprendere e accettare la realtà

della classe o sezione nel suo evolversi

dinamico e le conseguenti modalità

dello svolgimento del lavoro.

La SCUOLA si impegna a essere ambiente educativo di apprendimento,

perseguendo finalità istituzionali formative.

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È essenziale che i GENITORI :

stabiliscano rapporti rispettosi e

collaborativi con gli insegnanti e ne

sostengano l'azione educativa, anche

favorendo la partecipazione dei figli

alle attività proposte dalla scuola;

controllino sistematicamente le

comunicazioni scritte sul diario e si

preoccupino di giustificare assenze e

ritardi;

non entrino nelle aule prima dell'inizio delle lezioni, né durante le lezioni

stesse a meno che non siano autorizzati o convocati dal Dirigente

scolastico o dai suoi collaboratori;

rispettino gli orari di ricevimento degli uffici di Direzione e di

Segreteria.

In caso di SEPARAZIONE DEI GENITORI:

all'atto dell'iscrizione, il genitore

affidatario deve rilasciare una dichiarazione

scritta nella quale indichi i nominativi delle

persone cui l'alunno può essere,

eventualmente, consegnato;

entrambi i genitori possono partecipare

agli incontri con la scuola e possono essere informati sul comportamento

scolastico dell'alunno, salvo diversa disposizione del giudice.

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Informazioni utili per i GENITORI al fine del buon funzionamento della

SCUOLA.

Entrata a

scuola.

L'inizio delle attività didattiche è fissato alle ore 8,25 per

le classi prime e 8,30 per le altri classi.

Ogni alunno è tenuto all'osservanza dell'orario.

In caso di ritardo, il genitore dovrà firmare l’apposito

registro dopodiché l'alunno viene accompagnato in classe

da un collaboratore scolastico.

Se i ritardi sono abituali, i genitori conferiscono in

Direzione.

Uscita da

scuola.

Al termine delle attività, al suono della campanella, gli

alunni escono in fila, accompagnati dal docente dell'ultima

ora.

Assenze. Le assenze degli alunni sono giustificate dai genitori o da

chi ne fa le veci.

Le assenze e/o i ritardi vengono giustificati sul diario.

Qualora l'assenza, non dovuta a malattia, si prolunghi, i

genitori sono invitati ad informare gli insegnanti di

classe.

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Permessi di

entrata o

uscita

anticipata.

Qualora l'uscita anticipata sia prevista e programmata dai

genitori, questi devono darne comunicazione scritta ai

docenti e gli alunni devono essere prelevati durante le

interruzioni delle attività scolastiche (Pausa pranzo:

uscita 12,15 o 13 rientro 14 o 14,30).

La delega annuale affinchè persone diverse dai genitori

possano prelevare i bambini a scuola deve essere

depositata all'inizio dell'anno scolastico corredata da

fotocopia del documento del delegato

Gli alunni non possono, in alcun caso, essere prelevati da

parenti o conoscenti minorenni.

Uscite

didattiche.

All'inizio dell'anno scolastico, gli alunni devono essere

autorizzati per iscritto dai genitori a partecipare alle

uscite e alle visite didattiche.

Durante il viaggio, ogni alunno è munito del tesserino di

riconoscimento.

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CALENDARIO SCOLASTICO E FESTIVITÀ

2014/2015.

INIZIO LEZIONI: 15 settembre 2014 (per le classi prime orario antimeridiano

per tutta la prima settimana; per le altre classi orario antimeridiano i primi tre

gioni).

TERMINE LEZIONI SCUOLA PRIMARIA: 11 giugno 2015.

TERMINE LEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA: 30 giugno 2015.

FESTIVITÀ NATALIZIE: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio

2015 compresi.

FESTIVITÀ DI CARNEVALE: 16 e 17 febbraio

2015.

FESTIVITÀ PASQUALI: dal 2 aprile

2015 al 7 aprile 2015 compresi.

DA AGGIUNGERE: il Santo Patrono (ultimo mercoledì di agosto 2015) e le

seguenti feste nazionali:

tutte le domeniche

1 novembre – Ognissanti

8 dicembre – Immacolata Concezione

25 dicembre – Natale

26 dicembre – S. Stefano

1 gennaio – Capodanno

6 gennaio – Epifania

6 aprile – Lunedì dell’Angelo

25 aprile – Anniversario della Liberazione

1 maggio – Festa del Lavoro

2 giugno – Festa della Repubblica.

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QUOTA ORARIA DELLE DISCIPLINE.

La normativa vigente prevede una quota annua per ciascuna disciplina, da

attuarsi con flessibilità; tuttavia, per esigenze organizzative e per indicazioni

di massima, su proposta del Collegio dei Docenti si attribuiscono alle varie

discipline quote settimanali, per un totale di 27 ore, come dal seguente

prospetto:

DISCIPLINA I II III IV V

Lingua italiana 8 7 7 7 7

Lingua comunitaria (inglese) 1 2 3 3 3

Matematica 7 6 6 6 6

Insegnamento della religione

cattolica oppure attività alternativa

2 2 2 2 2

Storia e Geografia 3 3 3 3 3

Scienze naturali e sperimentali 1 2 2 2 2

Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Arte e immagine 2 2 1 1 1

Corpo, movimento e sport 1 1 1 1 1

TOTALE 27 27 27 27 27

Ogni classe dispone poi di tre ore settimanali per attività di ap-

profondimento o recupero nelle varie discipline fino al completamento

dell’orario scolastico. Infatti, con l’autonomia scolastica, la quantificazione

oraria di ogni disciplina di studio è rimessa esclusivamente all’autonomia delle

scuole. All’interno dei nuovi orari di lezione, pertanto, saranno le singole scuole

a decidere la quantificazione oraria delle discipline. Fanno eccezione solamente

l’insegnamento della religione cattolica (due ore settimanali) e l’insegnamento

della lingua comunitaria (un’ora nelle classi iniziali, due ore nelle seconde classi

e tre ore in tutte le altre)*.

* Riferimento: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (Nota Ministeriale del 31 luglio 2007 come aggiornata dal Regolamento 16/11/2012).

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 17

CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE.

Nella scuola primaria la valutazione

periodica e annuale degli apprendimenti

degli alunni è espressa in decimi ed

illustrata sul documento di valutazione con

giudizio analitico sulla globale maturazione

raggiunta dall'alunno.

Ogni bimestre si svolgono attività

comuni di verifica (questionari, testi,

schede, esercizi appropriati) uguali per classi parallele, finalizzate a stabilire il

raggiungimento degli obiettivi programmati e la qualità degli apprendimenti

conseguiti da ciascun bambino; in tal modo sarà possibile individuare eventuali

difficoltà e predisporre idonei interventi di consolidamento e recupero.

Inoltre dall’anno scolastico 2008-2009 vengono somministrate a tutti gli

studenti delle classi seconde e quinte le PROVE INVALSI, fornite dal Servizio

Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione.

L’INVALSI prevede quindi delle verifiche sistematiche sulle competenze degli

studenti.

L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Ogni quadrimestre avrà

due Consigli d’Interclasse di Soli Docenti per la valutazione degli apprendimenti

degli alunni. Tali Consigli sono preceduti da una settimana dedicata alle prove

di verifica

Nel corso dell’anno scolastico potranno essere indette, se necessario,

dalle insegnanti di classe, assemblee con i genitori o colloqui individuali.

Alle riunioni di valutazione o assemblea di classe non possono partecipare

minori, in quanto la scuola non può assumersi la responsabilità della

sorveglianza.

Le famiglie che necessitano di avere un colloquio con gli insegnanti di classe

possono chiedere appuntamento tramite diario (secondo mercoledì del mese).

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ORGANIZZAZIONE DEL PLESSO “MARCONI”.

Le classi del Plesso “Guglielmo Marconi”

di Chivasso funzionano maggiormente con un

tempo-scuola a 40 ore settimanali, con

alcune ore di contemporaneità che vengono

utilizzate prevalentemente, per la

realizzazione di interventi didattici di

codocenza al fine di garantire la realizzazione

di alcune attività previste nel piano dell’

Offerta Formativa. In tale tempo–scuola la

mensa è

obbligatoria

e solo in casi

particolari

certificati, è possibile chiedere di poter

pranzare a casa. Tutte le classi prime e

seconde e alcune classi terze pranzano alle

ore 12,15 e continuano la ricreazione fino alle

ore 14,00; le restanti classi pranzano alle ore

13,15 e continuano la ricreazione fino alle ore

14.30.

Sono presenti due classi funzionanti a 27 ore, con rientro pomeridiano

tre volte la settimana (martedì, mercoledì e giovedì), e la mensa facoltativa.

Nei giorni di lunedì e venerdì l’orario è antimeridiano 8,30 – 13,00.

Un refettorio

L’ingresso da V.le Matteotti

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ORGANIZZAZIONE DEL PLESSO “VOGLIOTTI”.

La Scuola Primaria Vogliotti di

Castagneto Po accoglie 84 alunni, suddivisi in

cinque classi, con 7 insegnanti curriculari, un’

insegnante di Sostegno, una per l’insegnamento

della religione cattolica ed eventualmente una

di Attività Alternative.

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V

15 alunni

14 alunni

18 alunni

18 alunni

18 alunni

Il tempo scolastico è di 30 ore settimanali con 3 rientri pomeridiani e il sabato

libero (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 16,30 con servizio mensa

garntito; martedì e giovedì dalle 8,30 alle 13,00).

E’ previsto un servizio di pre - e post- scuola a pagamento.

L’organico delle Insegnanti è così suddiviso nelle varie classi:

I II III IV V

Allesina

Di Domenico

Gastaldo

Moro

Vespia

Belella

Allesina

Gastaldo

Vespia

Belella

Allesina

Marchisio

Moro Vespia

Carossio

Di Domenico

Vespia

Belella

Carossio

Di Domenico

Marchisio

Vespia

Belella

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 20

ORGANIZZAZIONE DEL PLESSO “COLLODI”.

“La scuola dell’infanzia è un

ambiente educativo di esperienze

concrete e di apprendimenti riflessivi

che integra, in un processo di

sviluppo unitario, le differenti forme

del fare, del sentire, del pensare,

dell’agire relazionale, dell’esprimere,

del comunicare, del gustare il bello e

del conferire senso da parte dei bambini”.

(D.L. 19 febbraio 2004 n. 59).

La scuola dell’Infanzia “Carlo Collodi” è situata sulla collina di Chivasso nel

Comune di Castagneto Po, ed è vicina al bosco del Vaj, meta di varie passeggiate

e uscite didattiche.

La scuola è strutturata su tre livelli:

piano seminterrato: locale mensa con un giardino adiacente, nell’area

esterna;

piano terreno: sez. 2 con classe e anticlasse utilizzata al mattino come

spogliatoio e sala giochi, sala igienica, cucina;

primo piano: sez. 1 classe, sala riposo e sala igienica.

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 21

I percorsi educativi e didattici vengono individuati ed

esplicitati tenendo conto degli interessi, dei bisogni, delle

esperienze e capacità già maturate del bambino,

considerandolo come punto di partenza e di arrivo per ogni

azione educativa.

La nostra progettazione didattica è tesa al

raggiungimento dello sviluppo del bambino in modo

equilibrato ed armonico e prevede:

una conoscenza della sua storia, collegata all’ambiente familiare e sociale;

osservazioni sistematiche e personali durante il primo periodo di frequenza

della scuola dell’infanzia;

la ricerca di metodologie atte a favorire la sicurezza emotiva del bambino e

l’instaurarsi di una identità positiva;

l’individuazione di percorsi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi

educativi e didattici mediante la scelta di attività graduate e motivate che

si concludono nei momenti di verifica e valutazione.

Le finalita’ che intendiamo raggiungere sono:

consolidare l’ identità;

sviluppare l’ autonomia;

acquisire competenze;

vivere le prime esperienze di cittadinanza.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 22

Il percorso educativo è formato da progetti di apprendimento che

intendono valorizzare ed estendere la curiosità del bambino, le sue esplorazioni

e le sue proposte.

Con l’esperienza diretta, il gioco, i vissuti

personali, il procedere per tentativi ed errori, in un

ambiente sereno ed accogliente, si permette al bambino

di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di

avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione.

I progetti di apprendimento fanno riferimento ai

campi di esperienza:

il sé e l’ altro: l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei

bambini;

il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute;

immagini, suoni, colori: linguaggi, creatività, espressione;

i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;

la conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi, numero e spazio.

Ogni campo

delinea una prima

mappa di linguaggi,

alfabeti, saperi, in

forma di traguardi di

sviluppo, che poi

troveranno una loro

evoluzione nel

passaggio alla scuola primaria.

I campi di esperienza si intersecano e sono complementari tra di loro,

creano la possibilità di esperienze finalizzate, volte a favorire il passaggio dalle

abilità alle competenze.

“Fiorellini” e “Coccinelle”

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 23

Il bambino viene posto nella condizione di mobilitare tutte le sue capacità

amplificandole e ottimizzandole; utilizzando le conoscenze e le abilità in suo

possesso trasforma e arricchisce creativamente il suo personale e unico “modo

di essere”.

Durante il percorso metodologico e didattico verranno verificati e

valutati i risultati degli apprendimenti raggiunti.

Tutti i percorsi educativi potranno subire modifiche e approfondimenti in

base agli interventi dei bimbi, alla gradibilità e curiosità dimostrata durante gli

argomenti trattati.

L’ambiente scolastico è così costituito:

52 bambini suddivisi in due sezioni eterogenee

6 insegnanti (di cui una di religione)

1 personale di educativa

2 collaboratori scolastici

2 rappresentanti genitori.

L’orario scolastico e le modalità di

ingresso e uscita sono le seguenti:

la scuola rimane aperta dalle 8.30

alle 16.30 dal lunedì al venerdì;

ingresso a scuola: dalle ore 8,30

alle ore 9,00 i bimbi sono accolti nelle

rispettive sezioni;

l'ingresso deve essere effettuato in modo da consentire un puntuale

inizio delle attività;

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 24

le uscite intermedie sono consentite alle ore 11,30 (turno antimeridiano) e

alle ore 13,00 per effettiva necessità;

dalle ore 16,00 alle 16,30 il bambino verrà affidato al genitore o a chi da

esso autorizzato (non ai minori);

chi avesse necessità di ritirare il proprio

figlio prima dell'orario scolastico deve

avvisare anticipatamente (solo nei casi di

estrema necessità);

un eventuale ingresso in ritardo deve essere

sempre giustificato, nei casi in cui sia

possibile bisogna avvisare l'insegnante

anticipatamente.

La giornata scolastica viene organizzata così:

TEMPI AGGREGAZIONI ATTIVITA’

Ore 8.30/9.00

Entrata e

accoglienza

Tutti i bimbi divisi

per sezione.

Attivita’ affettivo-relazionali.

Attivita’ espressive e ludiche.

Ore 9.00/10.00

Attivita’ di

routine e gioco

spontaneo.

Gruppi di sezione e

sottogruppi (omo-

genei o eteroge-

nei).

Conversazioni, routine personali, ca-

lendario, racconti, giochi socializ-

zanti…

Ore

10,00/11,30

Attivita’

finalizza-te.

Gruppo sezione.

Attivita’ da programmazione.

Attivita’ di Insegnamento della

Religione Cattolica (o attività

alternativa) per i bimbi di tre e

quattro anni, il martedì ogni 15

giorni): ore 8,30/10,00 sez 1;

ore 10.00/11.30 sez.2.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 25

TEMPI AGGREGAZIONI ATTIVITA’

Ore

11.30/13.00

Attivita’ di rou-

tine.

Preparazione

al pranzo.

Pranzo.

Acquisizione e consolidamento di

corrette e semplici abitudini

alimentari.

Ore

13.00/13.45

Gioco

spontaneo.

Gruppi di sezione,

sottogruppi,

grande gruppo.

Gioco libero in sezione o in giardino.

Ore

13,45/15,30

Riposo per i

piccoli e atti-

vita’ finalizzate

per i 5 anni.

Gruppi di eta’ omo-

genea.

Riposo ( 3 e 4 anni).

Attivita’ specifiche (5 anni).

Attivita’ di Insegnamento della

religione Cattolica (o attività

alternativa) per i 5 anni,

martedì ore 13,00/16,00 ogni 15

giorni.

Ore

15.30/16.00

Attivita’ di rou-

tine.

Grande gruppo. Merenda.

Canzoni, giochi socializzanti,

racconti…

Ore

16.00/16.30

attivita’ di rou-

tine.

Grande gruppo. Uscita.

Per quanto riguarda l’organizzazione scolastica, le insegnanti hanno

scelto di adottare un orario flessibile, che garantisca ad ogni sezione una

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 26

compresenza giornaliera (di circa 2.30 ore): questo per permettere di

effettuare attività con gruppi di bambini meno

numerosi o con gruppi omogenei d’età.

Le sezioni sono eterogenee poiché

l’interazione fra bimbi di età diversa consente di

allargare le loro esperienze, di ampliare le

opportunità di scambio e confronto, arricchendoli mediante occasioni di aiuto

reciproco e di forme di apprendimento socializzato.

Riguardo l’organizzazione delle attività di sezione e la loro interazione,

i bimbi delle due sezioni svolgeranno attività riferite alle unità progettuali con

modalità diversificate che verteranno all’acquisizione delle competenze riferite

alle tre fasce di età.

Le assenze degli alunni sono giustificate dai genitori o da chi ne fa le

veci; qualora l'assenza, non dovuta a malattia, si prolunghi, i genitori devono

fornire, all'insegnante di classe, chiarimenti scritti.

La frequenza regolare e continua è necessaria per una proficua e

ottimale esperienza educativa, oltre che per un corretto funzionamento della

scuola.

Riguardo la refezione scolastica, il locale dove i

bambini pranzano è situato al piano terra ed è

raggiungibile tramite un ascensore interno, oppure da una

scala situata all'esterno dell'edificio scolastico.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 27

Il riposo pomeridiano è previsto per tutti i bimbi di tre e quattro anni delle

due sezioni.

Per i bimbi di cinque anni sono previste attività finalizzate al

raggiungimento di competenze relative alla loro fascia d'età.

Il dialogo tra adulti (genitori e insegnanti) che si occupano dei bambini

con ruoli diversi è fondamentale per ottenere buoni risultati, perciò sono

previsti:

due assemblee, di cui una prima dell'inizio dell'anno scolastico e l'altra a

ottobre per illustrare i percorsi, le attività e la programmazione

dell'intero anno;

colloqui individuali nel mese di novembre, febbraio e maggio;

inolte le insegnanti danno la loro disponibilità

per colloqui straordinari qualora se ne

presenti la necessità, previo preavviso.

Per quanto riguarda il trasporto verso scuola e

ritorno, alcuni bambini utilizzano lo scuolabus

comunale.

Sono previste uscite didattiche e passeggiate a piedi per osservare e

conoscere l’ ambiente che ci circonda e le sue trasformazioni con l’ alternarsi

della stagioni.

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 28

PROGETTI:

INSIEME PER CRESCERE SEZIONE 1 SEZIONE 2

ACCOGLIENZA: periodo settembre – ottobre

accoglienza e inserimento dei bimbi nuovi iscritti,

consolidamento dell’ amicizia nei gruppi sezione, scoperta dei

tempi e dei luoghi scolastici.

AMICA CARTA: periodo novembre-maggio

far comprendere ai bambini l’importanza di un bene prezioso

come la carta, osservando e confrontando vari tipi di carta per

scoprire le analogie e le differenze.

Lettura di storie sulla carta

Esperienze di manipolazione, ricerca, formulazione di ipotesi

sulla possibilità di ricavare prodotti diversi.

LE FESTE: conoscere le tradizioni della famiglia e della

comunità

X X

CONTINUITA’:

Creare le condizioni necessarie alla continuità educativa tra i

due ordini di scuola.

5 anni

5 anni

LABORATORI DEL POMERIGGIO:

DI TUTTO UN PO’:

-Favorire lo sviluppo del linguaggio verbale attraverso l’ascolto

di letture, rime, filastrocche per scoprire l’uso del codice

scritto.

-Avviare alla conoscenza del numero e alla struttura delle

prime operazioni imparando a rappresentare con simboli

semplici i risultati delle esperienze.

-Scoprire una nuova lingua: L’inglese.

-sono fatto così… mi muovo così…conoscere il proprio corpo ,le

possibilità di movimento, di espressione e di comunicazione

attraverso giochi guidati e non.

5 anni

5 anni

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 29

ATTIVITA' CON ESPERTI ESTERNI: LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA' periodo gennaio-maggio

per gli alunni delle due sezioni. Proposto dalla psicomotricista:

ins. Paola Garelli

(è stato richiesto il finanziamento al Comune di Castagneto Po)

X X

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ periodo

marzo-aprile

“ REGOLE IN GIOCO”

proposto dall’ Associazione LIBERA

(è stato richiesto il finanziamento al Comune di Castagneto Po)

5 anni 5 anni

SPETTACOLI TEATRALI:

attrice Alessandra Odarda: spettacolo dal titolo:

“Ombrello Vascello” verrà rappresentato presso la nostra

scuola

la proposta verrà comunicata ai genitori costo totale €

198,00

X X

Spettacolo teatrale presso la Scuola Primaria “Vogliotti” a

Natale X X

GITE E USCITE DIDATTICHE

SUPERGA

Proposta del PARCO PO E COLLINA TORINESE X X

AGRITURISMO

“ LA STELLA POLARE” a VILLANOVA D’ ASTI X X

CHIVASSO

biblioteca X X

BOSCO DEL VAJ

con guardaparco X X

Passeggiate alla scoperta del territorio

Visita alla biblioteca del Comune di Castagneto Po X X

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 30

ATTIVITÀ E PROGETTI DELLA SCUOLA

PRIMARIA.

ATTIVITÀ CLASSI PRIME “MARCONI” G/P A B C D

“Storie dipinte” G X X X X OFFICINA CULTURALE – Lab. teatrale G X X A.P.R.I. - “Tutti i sensi tranne uno” G X X ENDAS – Alfabetizzazione motoria P X X X X LICEO SINIGAGLIA – “Musica in gioco” P X X X DIDEROT – “Alla ricerca dell’armonia” G X X X X OFFICINA DEL FUTURO – lab. Scientifico G X X “Gli amici di Matteo” – Laboratorio di Pet Therapy P X Progetto di musicoterapia (solo se a carico del

fondo d’istituto) G X X X X

Eventuale uscita didattica da definire P X X X X ATTIVITÀ CLASSI SECONDE “MARCONI” G/P A B C D E

DIDEROT “Alla ricerca dell’armonia” (in

alternativa “I Speak Contemporary” solo per le

sez. A – B – C)

G X X X X X

ENDAS - Alfabetizzazione Motoria P X X X X X ASS. SCACCHI – Progetto “scacchi” P X X X

A.P.R.I. - “Tutti i sensi tranne uno” G X X X X X Educaz. stradale a cura della Polizia Municipale G X X X X X I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio di

lettura X X X X

I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio di

scrittura creativa (La scoperta di Alice…) G X X

I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio

narrativa – lettura (Il meraviglioso mondo…) G X

OFFICINA DEL FUTURO – lab. Scientifico G X U.D. Parco Zoom di Cumiana – intera giornata P X X X X X

ATTIVITÀ CLASSI TERZE “MARCONI” G/P A B C D ENDAS – Alfabetizzazione motoria P X X X FABER TEATER – Spett. “Oddio l’uomo!” P X X X X

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 31

ATTIVITÀ CLASSI TERZE “MARCONI” G/P A B C D “Storie dipinte” G X X X X LICEO SINIGAGLIA – “Doremicanto” P X X X

ASS. SCACCHI – Progetto “scacchi” P X X X X

OFFICINA CULTURALE – Lab. teatrale G X X X X “Gli amici di Matteo” – Laboratorio di Pet Therapy P X X X X Progetto “Scuola Sicura” – incontro con C.R.I. G X X X X Progetto Classe 2.0 G X DIDEROT – “Ascoltar cantando” (trasporto a

Torino a pagamento) G X

OFFICINA DEL FUTURO – laboratorio

Scientifico G X X X X

Progetto nazionale “Sport in classe per la

Scuola Primaria. G X X X X

U.D. Parco della Preistoria – Rivolta d’Adda –

giornata intera. P X X X X

ATTIVITÀ CLASSI QUARTE “MARCONI” G/P A B C D E

FABER TEATER – Spett. “In viaggio sul Nilo” P X X X X X

A.P.R.I. - “Tutti i sensi tranne uno” G X X X X X

“Cecilia va alla guerra” G X X X X X

OFFICINA CULTURALE – Lab. teatrale G X X X X X

ASS. SCACCHI – Progetto “scacchi” P X X X X X

ENDAS - Alfabetizzazione Motoria P X X X X X LICEO SINIGAGLIA – “Doremisuono” P X X X

LICEO SINIGAGLIA – “Danzascuola” P X

LICEO SINIGAGLIA – “Percussionando” P X

ENVISCHOOL – Progetto di scienze G X X “Gli amici di Matteo” – Laboratorio di Pet Therapy P X X X X X Giornata della disabilità – Torino Parco Ruffini

(non è a pagamento ma è richiesto un

contributo-offerta di 2,50 euro).

P X

DIDEROT - “Alla ricerca dell’armonia” G X X X X X

“Progetto Porcospini” – Ed. all’affettività G X X

Lab. Lingua francese a cura m/a Venezia G X

Cultura della prevenzione e protezione a cura

della Protezione Civile

G X X X X X

OFFICINA DEL FUTURO – lab. Scientifico G X X X X

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 32

ATTIVITÀ CLASSI QUARTE “MARCONI” G/P A B C D E I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio di

lettura G X X X

I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio di

scrittura creativa (La scoperta di Alice… e/o

Cappuccetto rosso…)

G X X

I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio

narrativa – lettura (Il meraviglioso mondo degi

insetti.)

G X

Progetto nazionale “Sport in classe per la

Scuola Primaria. G X X X X X

U.D. – Museo Egizio di Torino – ½ giornata P X X X X X

ATTIVITÀ CLASSI QUINTE “MARCONI” G/P A B C D E F “Tutti i sensi tranne uno” A.P.R.I. G X X

ENDAS - Alfabetizzazione Motoria P X X X X X PANPERFOCACCIA – Giochi di ruolo per

l’anniversario inizio Grande Guerra G X X X X X X

Cultura della legalità a cura dell’Arma dei

Carabinieri G X X X X X X

LA NOTTOLA DI MINERVA – “La guerra delle

campane” G X X X X X X

DIDEROT – “I Speak Contemporany” (in

alternativa le sez. B – C – D “Ascoltar

cantando)

G X X X X X X

FABER TEATER – Spett. “Fratelli d’Italia” P X X X X X X

LICEO SINIGAGLIA – “Doremisuono” P X X X X X X Progetto di educazione motoria a cura della

prof.ssa Narraci G X

I LUOGHI DELLE PAROLE – Laboratorio di

lettura e/o “Il veneziano che scoprì il mondo” G X X X X X X

OFFICINA DEL FUTURO – lab. Scientifico G X X X X X X Progetto nazionale “Sport in classe per la

Scuola Primaria. G X X X X X X

Eventuale uscita didattica da definire P X X X X X X ATTIVITÀ SCUOLA “VOGLIOTTI” G/P 1a 2a 3a 4a 5a

LEGAMBIENTE “Puliamo il mondo” G X X X X X Festa degli alberi nel cortile della scuola X X X X X

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 33

ATTIVITÀ SCUOLA “VOGLIOTTI” G/P 1a 2a 3a 4a 5a Laboratori COOP G X X X X X Visita alla biblioteca comunale con intervento a

scuola da parte dei bibliotecari G X X X X X

“I luoghi delle parole” – Festival della Letteratura

(attività e destinatari da definire) G

Orto didattico G X X X X X Commemorazione 4 novembre G X X X X X Giornata della memoria G X X X X X “Vittime della mafia” G X X X X X Progetto continuità G X X

ASS. SCACCHI – Progetto Scacchi G X X X X X

Spettacolo di Natale G X X X X X

Attività motoria con esperti G X X X X X

C.A.I. – Passeggiata naturalistica sul territorio G X X X X X

Visita presso Croce Rossa di Chivasso + attività

di primo soccorso (solo per terze, quarte e

quinte)

G X X X X X

Cultura della legalità a cura dell’Arma dei

Carabinieri G X

U.D. Teatro Stabile di Torino – spettacolo

teatrale “Cenerentola”

P X X

FABER TEATER – Spett. “In viaggio sul Nilo” P X

Gara matematica Kamgourou P X

U.D. – Museo Egizio di Torino – ½ giornata P X

U.D. – Museo della Stampa di Torino - ½ gior. P X

U.D. – Museo del Freidano di Settimo Torinese

+ percorso didattico stradale – intera giornata.

P X

U.D. “Xchè? Il laboratorio delle curiosità” –

Torino – intera giornata

P X X X X X

LEGENDA: U.D. = uscita didattica; G/P = Gratis o Pagamento; In rosso = attività non ancora pienamente definita (in via di elaborazione).

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 34

PROGETTI E REFERENTI.

Progetto: “Scuola Sicura”

Referente: m/a Anna Morrone.

Il progetto “Scuola Sicura” ha come obiettivi la promozione della cultura

della sicurezza individuale e collettiva e lo sviluppo della capacità di

fronteggiare eventuali emergenze a scuola e fuori, attraverso un percorso

formativo che abbraccia l’intero segmento: Scuola dell’Infanzia-Scuola

Primaria.

Alcune attività, finalizzate alla

conoscenza di tutti gli ambienti scolastici, dei

presìdi di sicurezza e delle corrette

procedure da mettere in atto nelle prove di

sfollamento degli edifici simulando emergenza

incendio, terremoto, alluvione, sono svolte dai

docenti.

Altri percorsi formativi vengono attivati con l’ausilio di esperti esterni:

classi seconde: educazione stradale a cura della Polizia Municipale;

classi terze: primo soccorso e autosoccorso a cura della Croce Rossa

Italiana;

classi quarte: prevenzione e protezione incendi, sisma, alluvione a cura

della Protezione Civile;

classi quinte: prevenzione e protezione incendi a cura dei Vigili del Fuoco;

cultura della legalità a cura dell’Arma dei Carabinieri.

La gestione della sicurezza nei tre plessi scolastici del 1° Circolo è affidata

ad un team formato dalla Dirigente Scolastica, dalla Dirigente dei Servizi

Amministrativi, dal R.L.S. interno, dagli esperti esterni RSPP Ing. Falchero e dal

Medico Competente Dr. Montanari e dalla Commissione Sicurezza composta da

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 35

16 Addetti, docenti e personale Ata debitamente formati, i quali si

interfacciano con i tecnici dei Comuni proprietari degli edifici scolastici.

Si effettuano Riunioni periodiche, due Prove di evacuazione all’anno, controlli

giornalieri, mensili e bimestrali nei Plessi per identificare eventuali rischi

presenti nei locali scolastici e nelle zone limitrofe, relativamente alle uscite di

emergenza, agli impianti elettrici e antincendio, alle condizioni igienico-

ambientali, alle strutture in generale.

L’informazione/formazione viene estesa ad allievi, docenti,personale

amministrativo, collaboratori scolastici, genitori, terzisti esterni, operatori

Ciss, tecnici ed operai comunali, esperti esterni (sport, musica, teatro,

scacchi…), fornitori… attraverso circolari e riunioni varie.

Progetto: “Esplorandia”

Referente: m/a Laura Fineschi.

Il progetto “Esplorandia” ha come obiettivo generale la promozione e l’uso

del metodo scientifico come strumento per conoscere il mondo attraverso

esperienze guidate in laboratorio, strutturato come ambiente di studio e

ricerca.

Obiettivi specifici:

1. sviluppare abilità di base quali: osservare,

manipolare, classificare, programmare,

confrontare, descrivere attraverso

esperienze biologiche, fisiche e chimiche;

2. lavorare in gruppo per comprendere

l’importanza della collaborazione;

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 36

3. confrontare il proprio pensiero con quello degli altri, nel corso di

discussioni relative ad attività sperimentali;

4. produrre ricerche e documentazioni, imparando ad utilizzare le fasi del

metodo scientifico (osservare – formulare ipotesi – sperimentare –

verificare – falsificare – trarre conclusioni provvisorie);

5. conoscere le caratteristiche e gli usi delle principali attrezzature di un

laboratorio scientifico e realizzare esperienze sotto la guida di esperti.

Per l’anno scolastico 2014/2015, il suddetto progetto intende altresì

promuovere tra le insegnanti opportunità di aggiornamento o altre iniziative,

collaborazioni con altri istituti o progetti a carattere scientifico che verranno

offerti alla scuola nel corso dell’anno.

Progetto: “Continuità”

Referenti: m/e Rosanna Frosina, Silvia Galgani,

Bruna Gastaldo, Domenica Marrara.

Il passaggio fra i diversi ordini di scuola è un momento importante

perché richiede agli alunni e ai genitori uno sforzo di adattamento a nuove

dinamiche sociali e d’apprendimento. Affinché tutto ciò possa tradursi in un

momento di crescita condiviso, la nostra scuola ha previsto una forma di

“accompagnamento” finalizzato all’

inserimento positivo dei bambini nei diversi

cicli scolastici.

Pertanto la nostra scuola si impegna a :

organizzare momenti di accoglienza sia

degli alunni della scuola dell’infanzia,

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 37

che di quelli che proseguiranno nella scuola secondaria di primo grado;

predisporre incontri di presentazione tra i docenti e i genitori coinvolti.

Il gruppo degli insegnanti che si occupa delle attività di continuità è

costituito dai docenti delle classi prime e/o quinte. Tale gruppo, sentite le

docenti della scuola dell’infanzia, nonché gli insegnanti della scuola secondaria

di primo grado, organizza e prepara dei laboratori o attività-ponte in modo da

favorire l’avvicinamento positivo al successivo ordine di scuola. Il team docente

dell’interclasse di quinta, coordinato dalle referenti di progetto, forma le classi

prime della scuola primaria in accordo con il Dirigente Scolastico, tenendo

conto delle indicazioni delle insegnanti della scuola dell’infanzia e, nel caso

risultasse funzionale alla formazione del gruppo-classe, anche di quelle

espresse dai genitori.

Progetto: “Il pifferaio magico”

Referente: m/a Patrizia Perrone.

L’educazione al suono e alla musica si attua attraverso il momento ludico,

il movimento, il canto e l’uso di strumenti didattici. Ogni “percorso sonoro” si

propone di potenziare la capacità di ascolto e la

conoscenza dei diversi linguaggi musicali e di

stimolare la creatività e la capacità comunicativa di

ogni bambino.

Il progetto si propone i seguenti obiettivi:

arricchire l’offerta formativa musicale di ogni

alunno;

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 38

incrementare la dotazione di strumenti musicali del Circolo, sostituendo,

se necessario, quelli in cattivo stato;

coordinare le attività degli esperti di musica nelle singole classi aderenti

ai vari progetti;

favorire l’apprendimento specifico della disciplina attraverso la musica

d’insieme;

stimolare la creatività degli alunni e l’acquisizione di conoscenze e

competenze musicali con l’ausilio di diversi strumenti musicali specifici

come il flauto dolce o il metallofono, del computer e di varie

attrezzature audio;

sviluppare la sensibilità melodica e ritmica e l’uso corretto della voce

attraverso il canto corale;

stimolare l’ascolto e lo sviluppo psicomotorio attraverso il suono, il ritmo

e il movimento.

Progetto: “Arcobaleno”

Referenti: m/e Barbara Ceolin, Patrizia Perrone,

Maria Pia Tento

Il progetto “Arcobaleno” è finalizzato al raggiungimento di un fine

importantissimo: creare le condizioni affinchè ogni bambino stia bene a scuola.

Tale progetto si propone i seguenti obiettivi:

favorire il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità individuali

attraverso la conoscenza reciproca;

favorire lo sviluppo di coscienza aperta alla tolleranza e al rispetto;

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 39

favorire la comunicazione tra persone con culture, lingue, religioni

diverse;

creare, consolidare legami profondi tra i componenti di un gruppo – classe

Promuovere il rispetto di regole condivise;

promuovere la cultura della legalità nel quotidiano;

fare emergere, rielaborare e superare paure e insicurezze;

risolvere situazioni di emarginazione ed esclusione;

consentire l’acquisizione di traguardi di autonomia e competenza

culturale;

offrire a genitori ed insegnanti uno spazio di

ascolto;

offrire strumenti per interpretare alcuni

comportamenti problematici;

suggerire strategie comportamentali efficaci.

Per raggiungere i suddetti obiettivi, le insegnanti

referenti si propongono di:

effettuare regolari osservazioni statistiche;

attuare il protocollo di accoglienza per i neo- iscritti;

accogliere famiglie degli alunni neo- iscritti;

raccogliere prime informazioni alunni;

inserire alunni nelle classi;

reperire e diffondere materiale bilingue agli alunni, alle famiglie agli

insegnanti;

facilitare un clima di accoglienza, eliminando ogni eventuale ostacolo alla

piena integrazione;

supervisionare la somministrazione dei test di ingresso;

progettare, monitorare e verificare interventi specifici mirati, a piccoli

gruppi, per l’apprendimento della lingua italiana, per comunicare, leggere,

scrivere e studiare;

progettare, supervisionare e verificare gli interventi di intercultura per

gruppi – classe;

progettare, supervisionare e verificare gli interventi, specifici, mirati ed

individualizzati, di mediazione linguistica e culturale per le relazioni tra

scuola e famiglie;

raccordare il lavoro delle commissioni di Accoglienza ed Alfabetizzazione

con quello di commissioni, organi collegiali, enti locali;

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 40

progettare, supervisionare e verificare gli interventi specifici, mirati a

piccoli gruppi, per il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti nelle

programmazioni di italiano, matematica e discipline di studio(con

particolare attenzione al metodo) per gli alunni con difficoltà di

apprendimento;

creare uno spazio di ascolto per genitori e insegnanti;

partecipare a specifiche iniziative di aggiornamento;

prendere parte agli incontri di confronto territoriali;

gestire, incrementare e diffondere il materiale specifico presente nella

biblioteca insegnanti;

partecipare a bandi di concorso che prevedano finanziamenti esterni;

proporre l’acquisto di beni e materiali necessari allo sviluppo del progetto.

Progetto: “Il vizio di leggere”

Referente: m/a Wilma Avanzato

La Scuola, di ogni ordine e grado, ha il dovere

di promuovere la lettura come piacere personale e

non come obbligo. Il piacere di andare in biblioteca

o in libreria, di annusare l’odore della carta

stampata, di scegliere secondo i propri gusti

personali… sono “valori” che si imparano da bambini

e che restano saldi tutta la vita. Per questo,

all’interno dell’edificio scolastico “Marconi” è stata

creata una “sala lettura” solare ed accogliente,

dove i bambini possono stare comodi e a loro agio per consultare i testi

presenti. Inoltre, proprio per conseguire il fine preposto, ossia la lettura come

piacere, ogni classe riceve all’inizio dell’anno scolastico, la propria “biblioteca

personale” che contine circa un cinquantina di romanzi adatti all’età dei ragazzi.

La sala lettura

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 41

Per l’anno scolastico 2014/2015 sono stati acquistati

alcuni nuovi testi che sono andati a sostituire libri

ormai obsoleti, non più “al passo coi tempi” dei bambini

“moderni.

Inoltre il progetto “Il vizio di leggere” (perché

un piacevole “vizio” deve diventare), si propone di

promuovere visite presso la biblioteca civica di

Chivasso, incontri con scrittori, partecipazione alle

proposte del Festival della Letteratura “I luoghi delle

parole” e altre iniziative che possano… peggiorare il “vizio di leggere”… fino a

renderlo… inguaribile!

Progetto: “Prove INVALSI”

Referenti: m/e Alessandra Reato, Valentina Riscica e

Giuseppa Romano.

L’INVALSI, Servizio Nazionale di Valutazione del sistema educativo di

istruzione e formazione, ha come finalità il progressivo miglioramento e

l’armonizzazione delle qualità del sistema di istruzione e formazione delle

istituzioni scolastiche sul territorio nazionale.

FASI DEL PROGETTO:

1. iscrizione alle prove Invalsi, tramite compilazione modulo elettronico, di

tutti gli alunni delle classi seconde e quinte dei plessi “G.

Marconi”(Chivasso) e “Vogliotti”(Castagneto Po);

2. raccolta dati di contesto;

3. riunione preliminare per l’organizzazione della somministrazione delle

prove secondo le modalità previste dal ministero;

La sala lettura

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4. controllo dei materiali inviati;

5. etichettatura dei fascicoli;

6. correzione ed invio dei dati relativi a ciascuna prova.

PERSONALE COINVOLTO: le referenti del progetto e le insegnanti in

servizio nelle classi seconde e quinte.

DATE SVOLGIMENTO PROVE: ancora da definirsi.

RESTITUZIONE DATI: il Servizio Nazionale di Valutazione provvederà,

dopo aver acquisito i dati relativi alle prove, all’invio dei risultati nel corso del

prossimo anno scolastico.

Sugli esiti conseguiti, gli insegnanti avranno modo di operare una

riflessione circa le competenze necessarie a ciascun alunno per affrontare con

più disinvoltura i quesiti proposti dall’INVALSI, i quali, rispetto alle tradizionali

prove di verifica proposte dagli insegnanti, utilizzano differenti approcci.

Progetto: “Gruppo GLI”

Referenti: m/e Romana Barbero e Elisa Zanone.

Il nostro circolo didattico si impegna a favorire l’inserimento e a

promuovere l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno

disabile o in situazione di svantaggio. Questa integrazione avviene in particolar

modo attraverso l’apprendimento, la comunicazione, la socializzazione,

l’autonomia e le relazioni.

Per il raggiungimento di tali finalità i team docenti si impegnano a

lavorare e a collaborare coinvolgendo tutti gli operatori (insegnanti di sostegno,

curriculari, educatori, operatori ASL) e le famiglie nell’elaborazione condivisa e

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nell’attuazione del progetto educativo che diventa progetto di VITA.

L’insegnante di sostegno, punto di riferimento del team docente, si occupa della

raccolta delle informazioni relative all’alunno, crea reti di relazioni tra

operatori e territorio, organizza il fascicolo personale dell’alunno con il

contributo dei colleghi, coordina la stesura del piano educativo individualizzato

(PEI). Per affrontare il problema dell’integrazione la scuola attua un modello

organizzativo-didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro.

Durante il periodo dell’accoglienza, favorisce l’inserimento nel nuovo ambiente

attraverso la socializzazione con i nuovi insegnanti e il gruppo dei pari.

La progettazione dell’attività

educativa/didattica avviene nel

rispetto delle capacità e delle

potenzialità dell’alunno tenendo

conto del gruppo classe, del

contesto educativo e sociale.

Il team docenti attua un graduale e

progressivo uso di metodologie e

tecniche per facilitare la didattica

rendendola adeguata alle esigenze individuali e accrescere l’efficacia del

processo di insegnamento-apprendimento. Questo avviene privilegiando

l’attività in classe senza escludere al bisogno momenti didattici individualizzati

o in piccolo gruppo; gratificando gli alunni portatori di handicap utilizzando un

lessico selezionato che non evidenzi diversità e difficoltà, mettendo in risalto

le abilità; coinvolgendo gli alunni valorizzandone le competenze,attribuendo

compiti differenziati o semplificati; comunicandoli individualmente all’alunno con

strategie specifiche. Tali attività specifiche e semplificate rispettano il suo “

stile“ di apprendimento ma si raccordano alla dimensione disciplinare del gruppo

classe. Molto delicato è l’ambito della valutazione che deve tener conto della

realtà personale del bambino e della sua dimensione comunitaria. La valutazione

iniziale e finale avviene in momenti calendarizzati dalla programmazione , ma

riveste un ruolo fondamentale quella in itinere che accompagna tutto il processo

di apprendimento.

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La scuola offre particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi

Speciali (BES) che vivono una situazione particolare che li ostacola

nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali

difficoltà possono essere globali e pervasive,

specifiche, settoriali, gravi, severe,

permanenti o transitorie. In questi casi i

normali bisogni educativi che tutti gli alunni

hanno (bisogno di sviluppare competenze,

bisogno di appartenenza, di identità, di

valorizzazione, di accettazione) si

arricchiscono di qualcosa di particolare.

Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. L’obiettivo è quello di

garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o

personalizzata. Le forme di personalizzazione vanno da semplici interventi di

recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di

un Piano Didattico Personalizzato (PDP). In questo progetto, che si sviluppa

durante l’intero anno scolastico, è fondamentale la collaborazione da parte della

famiglia nella definizione e nell’attuazione degli obiettivi stabiliti al fine di

instaurare un patto di fiducia e collaborazione con la scuola.

Progetto: “Sostegno al lavoro degli insegnanti”

Referente: m/a Anna Maria Daniele.

Il progetto si propone di arricchire il percorso formativo dei bambini

attraverso molteplici stimoli e occasioni di crescita culturale e personale,

rappresentando un’occasione per dare nuovo impulso alle molteplici iniziative a

favore della promozione della lettura, del teatro e della letteratura,

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 45

costruendo in tal modo percorsi culturali di interazione tra scuola, enti e

agenzie formative territoriali.

Obiettivi:

visionare e selezionare le proposte ricevute dall’Istituto, promuovendo

quelle più interessanti e coinvolgenti;

stimolare le abilità espressive e creative

degli alunni, arricchendo il percorso

formativo con nuove esperienze;

partecipare ad eventi e concorsi promossi

da enti o agenzie formative;

avvicinarsi alle varie realtà territoriali,

conoscerne le proposte , partecipare ad

iniziative culturali.

Contenuti:

selezione e promozione delle iniziative e delle attività;

partecipazione a spettacoli, eventi, iniziative legate al territorio;

adesione a progetti o concorsi ritenuti significativi e stimolanti per gli

alunni.

Il progetto si sviluppa nel corso di tutto l’anno scolastico, con fasi definite

in relazione alle adesioni alle varie iniziative; coinvolge tutti gli alunni e i

docenti dell’Istituto.

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Progetti: “Una scuola a portata di mouse”,

“Apprendere con-tatto” (uso della LIM),

“Classe 2.0” (rivolto alla classe III B).

Referente: m/a Patrizia Ciampà

L’insegnamento della tecnologia/informatica è entrata a far parte del

normale curricolo scolastico ormai da diversi anni. Quest’anno il progetto “Una

scuola a portata di mano” / “Apprendere con-tatto”sarà completato dal

progetto Nazionale-Regionale Classe 2.0, la classe 3° B sarà destinataria di

una dotazione completa per la classe. Il setting classe prevede una LIM e un

IPAD per ogni alunno; le attività didattiche saranno guidate attraverso l’uso

della strumentazione e delle APP utili allo svolgimento delle stesse.

I progetti dell’Istituto intendono, anche

attraverso l’organizzazione di specifiche

attività di laboratorio, potenziare

l’insegnamento di tale disciplina, offrendo ai

bambini un significativo approccio alle nuove

tecnologie, considerate come uno strumento di

supporto all’attività didattica, per

l’acquisizione e il consolidamento dei contenuti

proposti. L’impiego delle tecnologie informatiche ha una valenza formativa

perché favorisce lo sviluppo delle capacità creative, logiche ed organizzative

degli alunni, permettendo di progettare, percorrere e di ricostruire le varie

tappe di un lavoro in modo consapevole.

Le attività saranno svolte dalle insegnanti di classe che potranno essere

supportate dalla docente referente di progetto.

Grazie alla presenza nella nostra scuola di un moderno laboratorio

informatico, un ambiente gradevole e colorato dotato di 13 postazioni

multimediali con accesso ad Internet, è possibile una più articolata

progettazione e una più funzionale gestione delle attività mediante le quali i

bambini impareranno ad utilizzare gradualmente il pc come strumento per

l’apprendimento e la comunicazione.

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Nell’aula magna e in due classi sono presenti una

Lavagna Interattiva Multimediale, questo nuovo

strumento risulta particolarmente adatto a

realizzare lezioni di carattere interattivo, rende

più chiaro lo svolgimento delle attività in quanto

permette di visualizzare immagini e video durante la

spiegazione dell'insegnante, permette di realizzare schemi e di memorizzarli

per un successivo utilizzo, permette inoltre di completare esercizi predisposti

dall'insegnante arricchiti di elementi grafici chiarificatori. Questo strumento

non si sostituisce all'insegnante ma fa in modo che la lezione sia supportata da

più "media" per una più profonda comprensione da parte degli alunni e una più

facile memorizzazione. Rende attiva la partecipazione alle lezioni da parte degli

alunni in quanto gli stessi possono lavorare direttamente sui contenuti e

modificarli al solo tocco di una mano o di un pennarello virtuale.

Progetto: “Perseus”

Referente: m/a Anna Maria Daniele.

Il progetto Perseus esamina le proposte di

promozione del movimento, dello sport e di educazione

di uno stile di vita attivo per il miglioramento della

salute degli alunni. Solitamente le proposte giungono

dalle società sportive presenti sul territorio

chivassese, dall' A.S.L TO 4, dal MIUR Piemonte.

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Progetto: “Scacchi”

Referente: m/a Fernanda Prinetto.

IL laboratorio ”SCACCHI A SCUOLA” avvia i bambini al gioco sulla

scacchiera, perseguendo finalità socializzanti, etiche e cognitive: gli scacchi

favoriscono l’interazione, il rispetto delle regole e dell’avversario, lo sviluppo di

abilità logiche, di previsione e di ricerca di soluzioni nuove e personali.

Attraverso lo studio degli scacchi in forma ludica si riesce ad aumentare

la concentrazione, la profondità di analisi, la rapidità di sintesi: i collegamenti e

gli approfondimenti riguardanti le materie curricolari sono ormai noti a livello

internazionale e sono riscontrabili anche nel nostro percorso didattico.

Obiettivi.

Il gioco degli scacchi si presenta caratterizzato da

tre funzioni principali, che evidenziano obiettivi

generali fondamentali:

FUNZIONE SOCIALIZZANTE: gli scacchi

favoriscono l’interazione con gli altri e

pongono il bambino di fronte alla necessità di

tener conto e di rispettare il punto di vista

altrui.

FUNZIONE ETICA: è un gioco con regole(numerose e complesse) che

consentono di sviluppare concetti di equità, turnazione, reciprocità e

rifiuto di atteggiamenti scorretti di prevaricazione e ingiustizia, che non

permetterebbero il regolare svolgimento del gioco.

FUNZIONE COGNITIVA: gli scacchi favoriscono lo sviluppo di abilità di

tipo cognitivo, quali la memoria, la concentrazione, l’attenzione, la

capacità di previsione, l’abilità spaziale, la ricerca di soluzioni nuove.

Forniscono inoltre una notevole varietà di attività, problemi, esercizi di

problem solving.

Contenuti.

I contenuti e le attività sono suddivisi in tre livelli graduali di azione:

I LIVELLO di avviamento al gioco, realizzato con attività di

psicomotricità sulla scacchiera, rivolto alle classi iniziali. Prevedono

l’utilizzo di una scacchiera gigante sulla quale realizzare giochi ed esercizi

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per lo sviluppo dei concetti di orientamento spaziale, motorio e

geometrico.

II LIVELLO di attività, rivolto a classi già avviate al gioco, nel quale è

previsto l’utilizzo della scacchiera gigante e murale per la realizzazione di

giochi di presentazione dei singoli pezzi e

delle prime semplici strategie.

III LIVELLO rivolto alle classi terminali:

prevede l’approfondimento delle strategie

attraverso sfide e tornei.

IV LIVELLO rivolto alle classi quarte: dopo le

lezioni tenute dal Circolo Scacchistico

chivassese due incontri sul tema delle regole e della legalità a cura

dell'associazione Acmos - Libera. L'idea è quella di sottolineare

l'importanza delle regole per favorire la convivenza all'interno delle

singole classi, ma anche nel contesto sociale quotidiano.

Fasi del Progetto.

Sei ore di lezione frontale per ogni classe aderente, realizzate da

maestri di scacchi, per un totale di 150 ore per venticinque classi

aderenti.

Iscrizione gratuita e tesseramento annuale di tutti i bambini alla

Federazione Scacchistica Italiana (F.S.I.)

Realizzazione di tornei interni alla scuola(per interclasse o per plesso).

Partecipazione a tornei esterni, proposti da associazioni o enti

territoriali, in particolare al TORNEO ROTARY scuole primarie (maggio

2014)

Nel nostro Istituto il laboratorio di scacchi viene attuato con successo

ormai da diversi anni e coinvolge un numero elevato di alunni della scuola

Marconi di Chivasso e della Scuola Vogliotti di Castagneto Po; notevole è la

partecipazione dei bambini ai tornei interni ed esterni la scuola, con sfide

appassionanti e coinvolgenti.

Le lezioni sono condotte da Istruttori riconosciuti dalla Federazione

Scacchistica Italiana (F.S.I.) e dal CONI, con esperienza didattica comprovata

nella scuola primaria, appartenenti all’Associazione Dilettantistica Scacchistica

Chivassese.

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PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

A.S. 2014/2015

Il I Circolo Didattico di Chivasso “ G. Marconi” (TO) si propone di

potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle

necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti

Bisogni Educativi Speciali.

A tal fine si intende:

creare un ambiente accogliente e di supporto;

sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo,

sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola;

promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di

apprendimento;

centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;

favorire l’acquisizione di competenze collaborative;

promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più

stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e

la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei

fattori contestuali, sia ambientali che personali.

Destinatari

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli

alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:

-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

-disturbi specifici dell’apprendimento (Legge 170/2010, Legge 53/2003);

-alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.

Definizione di Bisogno Educativo Speciale

Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva

negli ambiti di vita dell’educazione e/o dell’apprendimento. Si manifesta in un

funzionamento problematico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo

o stigma sociale; necessita di un piano educativo individualizzato o

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personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che

“ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni

Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi

psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata

e personalizzata risposta”.

RISORSE UMANE

Dirigente Scolastica

Referente BES

Referente DSA

Referente per l’autovalutazione d’istituto

Docenti di sostegno

Coordinatrici di classe

Personale ATA

Assistenti all’autonomia e alla comunicazione

Organi collegiali:

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

Organi collegiali

Il Circolo Didattico I di Chivasso istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

(GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni

in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla

Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per

l’Inclusione”.

Compiti e funzioni del GLI

1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione

2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici

3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione

delle classi

4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi

5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”

6. Collaborazione con servizi sociali e sanitari territoriali per attività di

formazione, tutoraggio ecc.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

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Composizione del gruppo

E’ presieduto dalla Dirigente Scolastica o da un suo delegato; è costituto dal

gruppo di sostegno, dalle figure strumentali, da una rappresentanza dei docenti.

Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e

necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente

di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche

e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o

certificazione fornita dalla famiglia.

Coordinamento con il GLI

Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti

Predisposizione del PDP

Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP)

che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di

intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli

alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di

disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal

Dirigente Scolastico.

GLH operativo

Compiti e funzioni

Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della

certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92.

GLH d’Istituto

Compiti e funzioni

E’ composto dalla DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di

sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie.

Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per

l’inclusione”.

Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in

base alle risorse assegnate alla scuola.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

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Collegio dei Docenti

Discute e delibera il piano annuale.

All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti

dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano

annuale di inclusione.

Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

Risorse strumentali

La Nostra Scuola è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici che

possano rispondere in modo adeguato ai bisogni speciali dei nostri alunni con

bisogni educativi speciali come la lavagne interattive multimediali collocate in

più di una postazione.

Il nostro Circolo Didattico cerca di migliorare il proprio livello di inclusione

coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una

strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle

diversità. A tal fine il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, oltre a riunirsi

collegialmente, si è suddiviso in gruppi di lavoro per raggiungere la massima

efficacia d’intervento, secondo la seguente articolazione:

-gruppo DSA

-gruppo disabilità

-gruppo di autovalutazione

1) A livello di istituto

Organizzazione scolastica generale

Attività in piccolo gruppo

compresenza

uso specifico della flessibilità

Sensibilizzazione generale

-Promuovere attività di sensibilizzazione generale

- Articolazione degli spazi e delle posizioni

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 54

- accessibilità interna ed esterna

- ubicazione delle classi

- posizione dei banchi

- Alleanze extrascolastiche

- ASL

- Famiglie

- Associazioni coinvolte nel sociale

La Scuola propone attività di aggiornamento e formazione che formino tutti i

docenti ai temi dell’educazione inclusiva e, in particolare, aiutino

effettivamente a migliorare la loro capacità di attivare le metodologie

dell’apprendimento cooperativo e del tutoring.

2) A livello di gruppo- classe

-Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring;

-potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il

periodo dedicato all’accoglienza;

-recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato

all’accoglienza;

-attivazione di percorsi inclusivi;

-elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.

3) Specifico per l’alunno con BES

Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in

un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso

un’elaborazione collegiale, le scelte educativo-didattiche.

A)Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano

educativo Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo.

B) Piano Didattico Personalizzato (PDP)

-Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie

didattiche attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e

attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative;

- negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative

calibrate sui livelli mini attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e

strategie didattiche.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 55

L’attivazione del PDP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dalla Dirigente

Scolastica, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il

trattamento dei dati sensibili.

ALUNNI CON DISABILITA’

L’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed

educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per

l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente ed ATA.

Il docente specializzato.

Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutti le

componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile, la

famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche.

All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo

periodo di osservazione, stabilisce in accordo con la Dirigente scolastica un

orario didattico temporaneo. A tal fine, si individuano insieme al C.d.C., le

discipline in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i

genitori e con la ASL di riferimento; redige congiuntamente con i referenti del

Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il Pei ed il PDF

e l’ICF per i nuovi bambini certificati; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto

e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; tiene un registro per le

attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una

relazione finale.

GLH d’Istituto

Composizione: Dirigente Scolastica, referente dei docenti di sostegno, docenti

di sostegno, referente ASL, genitori degli studenti disabili, referente Enti

locali, operatori specialistici. Si riunisce tre volte all’anno e/o ogni volta venga

ritenuto necessario.

Compiti:

-Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture,

alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità.

-Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili.

-Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento

dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto.

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 56

-Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie

attività didattiche previste per ciascun P.E.I.

GLH operativi

Composizione: Dirigente Scolastica, docente referente se necessario, docente

coordinatore, docenti curricolari, docenti di sostegno dell’alunno disabile,

Genitori dell’alunno disabile, Operatori ASL, altro personale che opera con

l’alunno disabile.

Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H.

straordinari, concordando la presenza degli operatori sanitari.

Funzioni:

-progettazione e verifica del PEI;

-stesura e verifica del PDF.

-individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie,

degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.

Referente per le attività di sostegno competenze di tipo organizzativo (

Gestione delle risorse personali, tenere contatti con i referenti della Asl,

collabora con la Dirigente Scolastica per l’organizzazione delle attività di

sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di lavoro, coordina il Gruppo di

Lavoro nello svolgimento delle varie attività).

Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di

proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, propone materiali inerenti le

metodologie e le strategie didattiche).

Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica,

formula progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle

proposte del gruppo di lavoro per le attività di sostegno).

Scelte metodologiche e didattiche

All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e

metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento

cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale, le lezioni differite.

Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si

adotta, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari.

-Verifica e valutazione: gli studenti diversamente abili sono valutati in base al

PEI.

Il Pei può essere: - curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione

oppure totalmente differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 57

docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi

di attuazione.

-Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento

Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che

sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile

la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno.

Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i

raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire

l’inclusione dell’alunno.

Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe, solo in casi rari

ed eccezionali si possono prevedere attività in rapporto uno a uno.

-Continuità educativo-didattica.

L’istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il

processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le

condizioni, affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una

classe permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi.

Procedure di accoglienza

La Dirigente Scolastica o Il referente per le attività di sostegno, o un docente

di sostegno delegato, incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno e

i suoi genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l’integrazione. Il

referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo

organizzativo per accogliere l’alunno stesso (assistenza di base, trasporto,

strumenti e ausili informatici ecc…). Il docente per le attività di sostegno

assegnato alla classe informa il team di classe sulle problematiche relative

all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con

gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di

inclusione per gli alunni diversamente abili.

Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività

scolastica tutte le attività volte ad accogliere l’alunno diversamente abile,

assieme al docente referente dell’accoglienza.

Gli alunni con disabilità grave saranno affiancati da un alunno tutor.

Durante l’accoglienza, il docente di sostegno assieme al C.d.C. proporrà attività

di orientamento volte a migliorare l’efficacia dello studio.

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 58

Orientamento in entrata

Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli

alunni disabili possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da

parte del referente per le attività di sostegno, o altro docente di sostegno

delegato. In base ai diversi bisogni educativi evidenziati, ai colloqui con i

genitori e con i docenti della scuola di provenienza, si cerca di individuare la

classe più adatta all’alunno.

Orientamento in uscita

In base al “progetto di vita” individuato nel P.E.I. l’alunno e la famiglia possono

usufruire di varie attività di orientamento. Tali attività vengono progettate in

collaborazione con la figura strumentale competente.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

1) Alunni con DSA (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)

I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia,

disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità

dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età

anagrafica.

La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di

una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del

diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative.

Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni

con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla

redazione del PDP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA).

Entrambe le procedure sono gestite dalle insegnanti di classe.

Redazione del PDP

Famiglia

Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto

dell’iscrizione o alla formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PDP.

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 59

Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla

stesura.

Si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti di classe.

La certificazione

La diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura

privata in via provvisoria, in attesa del rilascio della certificazione da parte di

strutture sanitarie pubbliche o accreditate.

Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro ilo 31

marzo(art.1 R.A. n.140 del 25 luglio 2012).

Segreteria didattica

Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della

documentazione.

Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della scuola.

Responsabile DSA

Consegna la documentazione alla Dirigente Scolastica, dopo il ricevimento della

documentazione.

Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori, su esplicita

richiesta della famiglia.

Consiglio di interclasse e coordinatore DSA

Valuta la necessità di un PDP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto

necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta,

predispone il PDP su apposito modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito

nell’area modulistica.

Consegna il PDP alla Dirigente Scolastica.

Le insegnanti di classe svolgono attività di monitoraggio per il piano di studi

personalizzato nel corso dell’anno, il coordinatore comunica alla famiglia l’esito

del monitoraggio.

La Dirigente Scolastica

Prende visione del PDP e lo firma.

Coordinatore

Condivisione del PDP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori,

dall’alunno e dagli specialisti se presenti. Il PDP deve essere sottoscritto sia in

caso di accettazione sia in caso di rifiuto.

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 60

Accettazione Il PDP diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e

conservato nel fascicolo dell’alunno.

Rifiuto Il PDP non diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica

e conservato nel fascicolo dell’alunno. Nel primo consiglio di classe utile si

verbalizza che nonostante la mancata accettazione da parte della famiglia il

CIC si riserva di riformularlo e di riproporne l’uso in caso di necessità.

2) Alunni con altri disturbi evolutivi specifici

Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla

Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle

misure previste dalla D.M. 27 dicembre 2012.

Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:

-deficit del linguaggio;

-deficit delle abilità non verbali;

-deficit nella coordinazione motoria;

-deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il

percorso scolastico);

-funzionamento cognitivo limite;

-disturbo dello spettro autistico lieve( qualora non previsto dalla legge 104)

ecc.

Individuazione

Il Consiglio di interclasse prende in esame la documentazione clinica e/o la

certificazione presentata dalla famiglia.

ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O

CULTURALE

1) Area dello svantaggio socioeconomico e culturale

Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte

precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi

oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali

oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli

interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.

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2) Area dello svantaggio linguistico e culturale.

Per quanto riguarda questa tipologia di alunni si fa riferimento al

“PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI STRANIERI”.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Legge 517/77

Legge 104/92

Legge 503/2003

Legge 170/2010

D.M. 27 dicembre 2012

C.M. n.8 del 6 marzo 2013

Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA

C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010

C.M. n.24 del 1/3/2006

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 62

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista 2

minorati udito 0

Psicofisici

12

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 10

ADHD/DOP 1

Borderline cognitivo 8

Altro 2

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 2

Linguistico-culturale 1

Disagio comportamentale/relazionale

Altro 3

In fase di accertamento 2

Totali 43

% su popolazione scolastica

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 63

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

N° PEI redatti dai GLHO 12

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di

certificazione sanitaria 20

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di

certificazione sanitaria

3

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente

utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate

e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate

e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate

e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)

SI

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 64

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Psicopedagogisti e affini

esterni/interni

SI

Docenti tutor/mentor

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti

curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro:

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 65

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni

disabili SI

Progetti di inclusione /

laboratori integrati SI

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione

/formazione su

genitorialità e

psicopedagogia dell’età

evolutiva

SI

Coinvolgimento in

progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in

attività di promozione

della comunità educante

NO

Altro:

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 66

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma /

protocolli di intesa

formalizzati sulla

disabilità

SI

Accordi di programma /

protocolli di intesa

formalizzati su disagio e

simili

SI

NO

Procedure condivise di

intervento sulla

disabilità

SI

Procedure condivise di

intervento su disagio e

simili

SI

Progetti territoriali

integrati SI

Progetti integrati a

livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali

integrati SI

Progetti integrati a

livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti

di scuole SI

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 67

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie

educativo-didattiche /

gestione della classe

SI

Didattica speciale e

progetti educativo-

didattici a prevalente

tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale

/ italiano L2 SI

Psicologia e

psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi

DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione

su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis.

cognitive, sensoriali…)

SI

Altro:

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 68

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di

formazione e aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi

inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi

esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto

e nel partecipare alle decisioni che riguardano

l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che

scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 69

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività

dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo

anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa

cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Elaborazione procedure di gestione dei diversi casi di BES che si dovessero

riscontrare

STRANIERI:Elaborazione di un protocollo di accoglienza per gli

stranieri, che permetta di verificare le competenze ed elaborare un PDP

adeguato.

Bambini ospedalizzati o degenti presso il domicilio; quando necessario

attivazione del progetto d’istruzione domiciliare

Situazioni di disagio socio-economico-ambientale: contatti con i servizi

sociali e/o educatori territoriali

DSA: procedure di attivazione delle misure e strategie compensative

e/o dispensative previste nei PEP e/o PDP

ADHD: i docenti seguono il protocollo che prevede l’attivazione delle

strategie per migliorare la qualità degli apprendimenti degli alunni, con

obiettivi quali: allungare i tempi di attenzione e concentrazione ecc…

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

Corsi di aggiornamento professionale su:

nuova certificazione ICF

corsi di formazione sui BES promossi da USR o altri enti

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 70

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

osservazione e valutazione iniziale;

eventuale stesura del PDP

osservazioni e verifica intermedia dello svolgimento della progettazione

individualizzata

eventuali aggiustamenti

verifica finale rispetto all’efficacia degli interventi

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola;

Docenti di sostegno, docenti su posto comune, GLI, Dirigente scolastica

personale ATA

Il team di classe, dopo attenta osservazione iniziale e raccolta di informazioni

tramite documentazione, verifiche, colloqui con famiglia, eventuali referenti,

esperti interni (es. psicologo), servizi sociali, stabilisce la progettazione

individualizzata, con eventuale stesura del PDP, onde permettere un percorso

scolastico incentrato sull’inclusività.

Compiti del GLI:

Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione

2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici

3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione

delle classi

4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi

5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”

6. Collaborazione con servizi sociali e sanitari territoriali per attività di

formazione, tutoraggio ecc.

La Dirigente Scolastica, o suo delegato, partecipa alle riunioni del GLI ed è

interpellata direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà

nell’attuazione dei progetti. Partecipa personalmente, o attraverso un suo

delegato, agli incontri con i referenti esterni. Promuove le iniziative di

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Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 71

formazione e aggiornamento, la continuità con gli altri ordini di scuola e le

possibili collaborazioni con altre scuole o enti.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti

Educatori impegnati in aiuto nel progetto educativo, nella socializzazione,

sviluppo e consolidamento delle autonomie;

Rapporti con referenti Asl o privati (logopedisti, neuropsichiatri, psicologi,

ecc).

Rapporti con CTS

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La scuola nelle sue diverse figure, mantiene un rapporto costante di dialogo e

collaborazione con le famiglie, che partecipano alla progettazione

individualizzata.

Si programmano tre momenti istituzionali di incontro del GLI, nonché i

necessari incontri scuola-famiglia-territorio per ciascun alunno.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi;

Nell’ambito della progettazione di un curricolo d’istituto, si pone particolare

attenzione a favorire lo svolgimento, in classe, di attività inclusive quali:

Adattamento delle attività rispetto alla classe (ove necessario)

attività differenziata con materiale predisposto

attività di tutoring e Cooperative Learning

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 72

approfondimento / recupero in piccolo gruppo anche in classi parallele

attività di approfondimento / recupero individuale

lavori di gruppo in classe

attività individuale autonoma

attività alternativa, laboratori specifici

SPAZI

riorganizzazione dello spazio aula.

attività in laboratori, palestra, ecc.

luoghi extrascuola

TEMPI

tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività

MATERIALI/STRUMENTI

materiale predisposto, utilizzo di strumenti multimediali (tablet, computer,

LIM)

testi adattati, testi specifici, calcolatrice, mappe, video,

VERIFICHE

comuni

adattate

differenziate sulla base del PEI e PDP

VALUTAZIONE

Si procederà ad elaborare criteri di valutazione che permettano di verificare

l’efficacia del percorso in termini di raggiungimento obiettivi disciplinari e

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Piano dell’Offerta Formativa – 2014/15

Circolo Didattico Chivasso 1 Pagina 73

competenze, autonomia, partecipazione, qualità dell’integrazione e inclusione.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Si valorizzano le risorse umane presenti nell’Istituto promuovendo la

formazione e l’aggiornamento.

Si utilizzano gli strumenti multimediali e si valuterà l’acquisto del materiale

necessario per migliorare il grado di inclusione.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

Si realizzeranno progetti, anche con esperti esterni, mirati a migliorare

l’integrazione e l’inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

Il POF comprende il Progetto continuità sia con la scuola dell’Infanzia che con

la scuola secondaria di Primo grado, che prevede incontri e attività di

accoglienza e conoscenza sia fra docenti che fra alunni.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 29/10/2014

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 4/11/2014

Allegati:

Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse

specifiche (Educativa comunale.)