POF 2° Circolo di Pordenone 2010-2012

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 1 DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI PORDENONE Via Goldoni 37- tel. 0434 570214 fax. 0434. 598428 - 33170 Pordenone e-mail: [email protected] http://www.secondocircolopn.it PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2010-2012

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POF del 2° Circolo Didattico di Pordenone aggiornato a novembre 2011

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2008-2010 pag. 1

DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI PORDENONE

Via Goldoni 37- tel. 0434 570214 fax. 0434. 59842 8 - 33170 Pordenone

e-mail: [email protected]

http://www.secondocircolopn.it

PIANO DELL'OFFERTA

FORMATIVA

2010-2012

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P.O.F. 2010 – 2012 INDICE

Modalità di elaborazione del POF

Riferimenti Normativi………………………………………………………………………pag.5

Modalità di lavoro…………………………………………………………………………..pag.6

PARTE PRIMA: presentazione generale del Circolo

Dati generali………………………………………………………………….………… pag. 8 Calendario Scolastico…………………………………………………………………. pag. 9 Presentazione del Circolo...................................................................….……….. pag. 10 Organizzazione del Circolo...............……………………………………………….. .pag.11 Come siamo organizzati: funzionigramma...……………………………………… .. pag.12 Organi collegiali (allegato elenco componenti)………………………………………pag.19 Risorse finanziarie……………………………………………………………………… pag.21

PARTE SECONDA

Mission e finalità……………………………………………………………………….. pag. 24 L’insegnamento …........................................………....…………………………..… pag. 25 L’organizzazione delle attività didattiche nella Scuola Primaria………………….. pag. 28 L’organizzazione delle attività didattiche nella Scuola dell’Infanzia………………. pag. 32 La valutazione………………………………………………………………………….. pag. 35 La documentazione................................................................................................pag. 42 L’accoglienza…………………………………………………………………………… pag. 43 L’integrazione degli alunni diversamente abili………………………………………. pag. 45 L’orientamento....................................................................................................... pag. 51 La continuità…………………………………………………………………………….. pag. 55 La formazione…………………………………………………………………………… pag. 59 La comunicazione……………………………………………………………………… pag. 61 La sicurezza………………………………………………………………………………pag. 62 I progetti di Circolo……………………………………………………………………… pag. 64

PARTE TERZA

Analisi del contesto ……………………………………………..……………………. pag. 69 Presentazione delle scuole…………………………………...............da pag. 71 a pag. 106 Indice degli allegati

� Il 2° Circolo Didattico di Pordenone alcuni riferimenti storici a cura di Stefano Agosti � Piano delle attività � Regolamento di Circolo � Quadri di competenza � Documentazione del processo educativo � Quadri degli obiettivi di apprendimento

� Linee guida di intervento per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento e del disagio � Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri � Quadri di corrispondenza per la valutazione degli alunni � Relazione al programma annuale � Progettazioni di plesso

P.O.F a.s. 2010/12 INDICE

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PRESENTAZIONE DEL POF Il PIANO dell’ OFFERTA FORMATIVA è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia (DPR 275/99). È il documento che descrive come è organizzata la scuola, che cosa vuol fare, quali risultati intende perseguire, verso quale direzione intende indirizzare le sue proposte

Questo documento è stato elaborato mettendo a punto alcuni aspetti già collaudati in questi anni di autonomia scolastica, arricchiti dai processi di sviluppo e innovazione avviati e che saranno l’impegno che caratterizzerà la nostra scuola al fine di promuovere, mantenere e rendere visibili i processi di miglioramento continuo che debbono connotare le Scuole nel loro cammino verso la piena realizzazione dell’offerta formativa.

Il POF è elaborato dal Collegio dei Docenti ed adottato dal Consiglio di Circolo; esso è lo strumento che orienta l’azione didattica dei docenti e la necessaria attività gestionale, organizzativa e amministrativa del dirigente scolastico . E’ il mezzo con il quale la scuola riesce a catalizzare le forze che in essa si concentrano, al fine di rendere tutte le componenti del processo educativo stakeholder di un processo ancora più ampio e più complesso nella sfida dell’educazione in una società che si evolve con grande velocità.

La realizzazione di obiettivi così ambiziosi è ipotizzabile solo mediante l’ascolto attento di tutti questi protagonisti : i genitori, che attraverso la propria componente in Consiglio di Circolo statuiscono le linee guida triennali sulla base delle quali, poi, i docenti, guidati dalla luce del Dirigente, si interrogano sulle istanze formative che andranno ad essere esplicitate nel Piano e , prima ancora e fondamentalmente, si traducono in azioni quotidiane orientate all’insegnamento, all’apprendimento, alla formazione.

Il Piano dell’Offerta Formativa è sì un documento “ufficiale”, previsto dalla

normativa vigente ma è soprattutto l’ assunzione d i impegni che la scuola prende con i bambini, con le loro famiglie con il territorio; esso rappresenta un'assunzione di responsabilità nei confronti dell' utenza, un impegno a tradurre quanto dichiarato in azioni concrete ponendo le b asi del contratto formativo che coinvolge tutti coloro che operano al suo interno; con il territorio la scuola è chiamata a rispondere alle diverse esigenze espress e dal contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.

Le scelte che si ritrovano nel Piano dell’offerta f ormativa esprimono l’identità della nostra scuola. La costruzione dell’identità è un processo continuo ed esprime il modo di interpretare i cambiamenti, le s ituazioni ed i contesti, è qualcosa che si alimenta continuamente, in un costa nte rapporto fra passato e futuro, fra esperienze ed aspettative, fra competen ze consolidate e competenze nuove.

Il Piano dell’Offerta Formativa è ora alla sua prova più impegnativa quanto

stimolante: la definizione del curricolo, sulla base delle Indicazioni Nazionali fornite dal Ministero dell’Istruzione. Gli insegnanti, aldilà delle riforme, sono oggi chiamati a

P.O.F a.s. 2010/12 PRESENTAZIONE

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compiere quella che sarà la vera rivoluzione del sistema d’istruzione: quella della costruzione del curricolo di scuola basato sulle competenze. Si tratta di un passaggio di non poco conto perché individuare le competenze del curricolo richiede un ri-orientamento del modo di fare scuola e, conseguentemente, un nuovo modo di valutare i traguardi di competenza raggiunti dai nostri bambini nel nostro segmento formativo, facente parte al I ciclo d’istruzione.

La narrazione non sempre riesce a dar conto della straordinaria ricchezza dell’esperienza scolastica, della impresa quotidiana di coloro che si confrontano con la responsabilità di accompagnare il percorso di crescita e di formazione delle bambine e dei bambini.

E’ una responsabilità speciale, che non può essere improvvisata; essa è fatta di

competenze, disponibilità all’innovazione, ricerca continua, riflessione, progettazione, partecipazione.

La scuola sta cambiando, sta cambiando la società, sta cambiando il mondo . Noi operatori della scuola, a vario titolo, siamo chiamati a reggere la sfida ed assicurare un impegno quotidiano e costante per stare al passo coi tempi. Il II Circolo ha scelto da tempo quale strada percorrere, perché ci siamo impegnati con serietà in alcune piste, sintetizzabili in: INNOVAZIONE, RICERCA - AZIONE, PROMOZIONE DEL BENESSERE DEL BAMBINO, ATTENZIONE AI SUOI BISOGNI. La Sfida che siamo chiamati a compiere non è di poco conto, ma gli attrezzi ci sono e sono costituiti dal capitale umano del quale disponiamo e sul quale possiamo contare per vincerla.

La Dirigente Nadia Poletto

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MODALITÀ DI ELABORAZIONE DEL POF

Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato redatto considerando i seguenti riferimenti normativi e modalità di lavoro. RIFERIMENTI NORMATIVI

o Legge 15 marzo 1997, Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Ammini-strazione e per la semplificazione amministrativa.

o D.P.R. 8 marzo 1999 n° 275, Regolamento recante no rme in materia di

autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59.

o L. 28 marzo n.53, Delega al Governo per la definizione delle norme gene-

rali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.

o D.L.vo 19 febbraio 2004 n.59, Definizione delle norme generali relative al-

la scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, a norma dell’art.1 della legge 28 marzo 2003, n.53.

o Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo

d’istruzione allegate al D.M. 31/07/2007 .

o D.M. 139/2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento

dell'obbligo di istruzione.

o L. 169/2007, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzio-ne e università.

o DPR 122/2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti

per la valutazione degli alunni o DPR 81/2009, Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il ra-

zionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, o DPR 89/2009, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didat-

tico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione o D. lgs 150/2009, Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di

ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e tra-sparenza delle pubbliche amministrazioni.

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LA COSTRUZIONE DEL POF

TIPO OBIETTIVI STRUMENTI OGGETTI

Valutazione esterna INVALSI

Migliorare ed armonizzare la qualità del sistema d’istruzione

Verifiche periodiche e sistematiche

Conoscenze ed abilità degli alunni Offerta formativa

Valutazione interna PROCESSO APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO

Migliorare la qualità degli esiti formativi degli studenti

Verifiche periodiche, annuali, periodi didattici

Apprendimenti Comportamento Certificazione di competenze

QUALITÀ DEL SERVIZIO

Individuare azioni di miglioramento del servizio

Autovalutazione, focus group, questionari, incontri collegiali

Rapporti scuola famiglia Strumenti e modalità condivise di Comunicazione /trasparenza Deontologia professionale ………………

MODALITÀ DI LAVORO Nel corso del corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha individuato un docente referente dell’area POF il quale, unitamente ai collaboratori della Dirigente, ai docenti fiduciari di plesso, ai coordinatori dei gruppi di lavoro e ai referenti di progetto ha aggiornato il documento mantenendone inalterata la struttura e i contenuti. Il documento costitutivo e culturale del Circolo, scaturito dalle linee di indirizzo del Consiglio di Istituto, ha visto coinvolti dunque una pluralità di soggetti in primis il Collegio dei Docenti che ha legittimato il lavoro del referente in vista dell’adozione definitiva da parte degli Organi Collegiali preposti.

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PARTE PRIMA presentazione generale del Circolo

Dati generali Calendario Scolastico

Presentazione del Circolo Organigramma

Come siamo organizzati: funzionigramma Organi collegiali

Risorse finanziarie

“Come un’onda nuova, sta crescendo una giovane generazione. Arrivano con i loro difetti e le loro qualità: create per loro le condizioni perché possano divenire migliori.”

Janusz Korczak

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DATI GENERALI

Dirigente Scolastica dott.ssa Nadia Poletto

Riceve su appuntamento

[email protected]

Ufficio di segreteria

tel. 0434-570214

fax 0434-598428

e-mail: [email protected]

sito: http://www.secondocircolopn.it

Direttore Servizi Amm.vi Rag. Rita Zille orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì

dalle ore 07:30 alle ore 09:00

dalle ore 12:15 alle ore 13:15

lunedì martedì mercoledì e giovedì

dalle ore 15:30 alle ore 16:30

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CALENDARIO SCOLASTICO

INIZIO ATTIVITÀ EDUCATIVE:

TERMINE ATTIVITÀ EDUCATIVE:

Scuola primaria: lunedì 12

settembre 2011

Scuola infanzia: lunedì 12

settembre 2011

Scuola primaria:

sabato 9 giugno 2012

Scuola infanzia: sabato 30 giugno 2012

Le lezioni e le attività educative saranno sospese:

Martedì 1 novembre

Tutti i Santi

Giovedì 8 dicembre

Festa dell’Immacolata

Da venerdì 23 dicembre 2011 a sabato 7 gennaio 2012 Vacanze natalizie

Da lunedì 20 febbraio a mercoledì 22 febbraio 2012 Vacanze carnevale e Ceneri

Da giovedì 5 aprile a martedì 10 aprile 2012 Vacanze pasquali

Mercoledì 25 aprile 2012 Anniversario della Liberazione

Martedì 1 maggio 2012 Festa del Lavoro

Sabato 2 giugno Festa della Repubblica

Le lezioni e le attività educative funzioneranno solo in orario antimeridiano nei giorni:

Data Lectio brevis Primaria Infanzia Dal 12 al 16 settembre 2011

Orario antimeridiano senza mensa

x x

Dal 19 al 23 settembre 2011

Orario antimeridiano con mensa x

Da lunedì 4 a venerdì 8 giugno 2012

Orario antimeridiano senza mensa x

Da lunedì 25 a giovedì 29 giugno 2012

Orario antimeridiano con mensa x

Per lo svolgimento dei colloqui individuali si prevede che siano sospese le lezioni durante il turno pomeridiano per due giornate, una nel primo e l’altra nel secondo quadrimestre per le scuole dell’infanzia ed il plesso di Scuola Primaria A. Rosmini. Ulteriori riduzioni sono consentite per la realizzazione di eventuali iniziative (es. festa di Natale).

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SCUOLE DELL'INFANZIA Via Mantegna pag. 98 Via Cappuccini pag. 101 Vallenoncello pag. 103

SCUOLE PRIMARIE Antonio Rosmini via Goldoni pag. 71 Edmondo De Amicis via Udine pag. 77 Padre Marco d'Aviano via Noncello pag. 82 Gaspare Gozzi via Vesalio pag. 89 Leonardo da Vinci Vallenoncello pag. 94

PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO

Il secondo Circolo didattico di Pordenone è un punto di riferimento nel territorio per attività di sperimentazione: � nel processo di ricerca ed innovazione � nell’accoglienza ed integrazione degli alunni stran ieri � nell’accoglienza dei docenti neoassunti � nella didattica multimediale Si distingue nel panorama scolastico territoriale per essere: - "Scuola capofila del progetto PASS (Prima Accoglienza degli alunni Stranieri a Scuola) - "Polo nell'ambito delle attività di attuazione de lle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istr uzione” Il Circolo, costituito da tre plessi di scuola dell’infanzia e cinque di scuola primaria, accoglie gli allievi sia dei quartieri di pertinenza (Villanova, Borgomeduna, S. Gregorio, Cappuccini, Vallenoncello) che provenienti da altri quartieri di Pordenone e da altri Paesi limitrofi. I quartieri sono rappresentati a livello amministrativo ed in ciascuno è attiva una parrocchia che rappresenta un centro di aggregazione per la comunità. La realtà risulta estremamente composita per tessuto sociale, culturale ed economico e pertanto l'offerta formativa che l'Istituto propone deve essere varia ed adeguata alle diverse esigenze, deve svolgere inoltre un' azione educativa e preventiva in situazioni di particolare disagio socio-affettivo e ambientale e di valorizzazione delle eccellenze. Gli edifici che ospitano le scuole sono tutti adeguati alle norme di sicurezza. Le scuole primarie e le palestre sono utilizzate in orario non scolastico da associazioni per diverse attività. Le scuole dell’infanzia non riescono a rispondere a tutte le richieste di iscrizione; per questo l’amministrazione comunale ha previsto la costruzione di una nuova scuola dell’infanzia nel quartiere di Villanova. Il Circolo lamenta la mancanza di uno spazio attrezzato per riunioni collegiali ed attività di formazione.

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COME SIAMO ORGANIZZATI

IL PERSONALE E I COMPITI La gestione del personale, risorsa fondamentale della scuola, è finalizzata a garantire tutte quelle azioni che contribuiscono a realizzare la mission e gli obiettivi della scuola. Il Circolo presenta una struttura complessa, articolata al suo interno, in cui i diversi soggetti svolgono determinati compiti ed incarichi, valorizzando le competenze del personale e l’assunzione di responsabilità diffuse ai vari livelli. Il Dirigente Scolastico e i collaboratori del Dirig ente

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I servizi Amministrativi Tecnici e Ausiliari Il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) ed in primo luogo il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, svolgono una funzione essenziale per la realizzazione del P.O.F.

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Funzioni Strumentali

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Responsabili di Area Il Collegio dei Docenti ha individuato dei referenti-responsabili di alcune aree ritenute strategiche (POF – Valutazione d’Istituto) e/o per supportare le Funzioni Strumentali

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Commissioni Il Collegio dei Docenti ha individuato delle Commissioni per presidiare alcune aree di lavoro al fine di garantire le attività di ricerca (di cui al DPR 275/99).

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Particolare rilevanza assumono nel circolo due commissioni strategiche in ordine all’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa:

GRUPPO RICERCA INNOVAZIONE

GENESI DEL GRUPPO

Il Gruppo Ricerca Innovazione ha iniziato a lavorare durante l’anno scolastico 2006 – 2007, dopo alcuni anni di riflessione sulla Riforma Moratti. Si è avvalso di un tutor a supporto dei processi formativi e di numerosi formatori a livello accademico.

COMPOSIZIONE

E’ composto da insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria. Si avvale del supporto tecnico di esperti formatori.

MISSION

Il lavoro del gruppo mira a fornire supporto culturale e professionale al corpo docente nello sviluppo degli interventi di miglioramento della scuola nei suoi aspetti cruciali: formazione, valutazione, continuità.

OBIETTIVO Fornire al corpo docenti gli strumenti culturali ed operativi per l’esercizio della professione al passo con gli sviluppi costanti delle scienze dell’educazione e del progresso ordinamentale del Comparto Istruzione.

GRUPPO QUALITÀ

GENESI DEL

GRUPPO

Il Gruppo Qualità ha iniziato a lavorare durante l’anno scolastico 2006 – 2007, seguendo una formazione curata dalla Dott.ssa Barbara Anna Fabbro .

Negli anni successivi dagli aspetti teorici si è passati ad un’autovalutazione : della qualità del POF, della comunicazione tra scuola e famiglia (incontri tra insegnanti e genitori dei plessi di Scuola Primaria), della continuità tra la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria, della presentazione del programma annuale e dell’offerta formativa ai genitori (realizzazione dei piani di lavoro annuali).

COMPOSIZIONE

E’ composto da insegnanti di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e da un’assistente amministrativa.

Si avvale del supporto della formatrice Dott.ssa Barbara Anna Fabbro.

MISSION

Il lavoro del gruppo mira a fornire un supporto gestionale alla Dirigente Scolastica del Circolo.

OBIETTIVO Da alcuni anni l’obiettivo principale è stato rivolto all’ analisi della qualità dei processi organizzativi per arrivare alla formulazione di proposte di miglioramento .

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Gruppi di lavoro

Fiduciari di plesso

Ogni scuola individua uno o più docenti fiduciari di plesso

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GLI ORGANI COLLEGIALI

DLgs 297/94

Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche di ogni istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate; sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto tra tutte le componenti scolastiche, sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. � Consiglio di Intersezione � Consiglio di Interclasse � Collegio dei Docenti � Consiglio di Circolo

I Consigli di Intersezione, di Interclasse, costituiti da n.1 genitore eletto per ciascuna sezione o classe e da tutti i docenti del plesso, sono presieduti rispettivamente dal Dirigente Scolastico oppure da un docente delegato. Hanno il compito di formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione, agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni, formulare parere obbligatorio sull'adozione dei libri di testo.

Il Collegio dei Docenti : composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo è presieduto dal Dirigente Scolastico

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� Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto e cura la programmazione dell’azione educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare.

� Formula proposte per la formazione e composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche secondo i criteri indicati dal consiglio di istituto. � Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi. � Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati. � Provvede all’adozione dei libri di testo ed alla scelta dei sussidi didattici. � Adotta e promuove iniziative di sperimentazione. � Individua le funzioni strumentali.

Il Consiglio di Circolo è attualmente costituito dai rappresentanti dei genitori degli alunni,dai rappresentanti dei docenti, da un rappresentante del personale A.T.A. e dal Dirigente Scolastico. Il Consiglio elegge una Giunta Esecutiva della quale fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, ed il capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. Il Consiglio di Circolo e la giunta esecutiva durano in carica tre anni scolastici. Il Consiglio di Circolo : � elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento; � adotta il Piano dell’Offerta Formativa; � delibera il programma annuale e dispone il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto;

� delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico; Fatte salve le competenze del Collegio Docenti e dei Consigli di Intersezione, Interclasse, � ha potere deliberante per la programmazione dell’attività della Scuola nell’adozione del Regolamento Interno dell’Istituto per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesima. � delibera sull’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, sui criteri generali per la programmazione educativa e attuazione delle attività parascolastiche, inter ed extra scolastiche; � indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi; � delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, le iniziative dirette all’ educazione della salute ed alla prevenzione delle tossicodipendenze.

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RISORSE FINANZIARIE

LE RISORSE FINANZIARIE

D. I. 44/2001

Il regolamento dell’autonomia scolastica stabilisce che le risorse finanziarie dallo Stato possono e devono essere spese solo per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie dell’Istituzione scolastica a cui sono stati concessi. La gestione finanziaria ed amministrativo-contabile della Scuola si esprime in termini di “cassa” ed è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità; si conforma ai principi di trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità, veridicità e dell’equilibrio finanziario. Sono vietate le gestioni fuori bilancio. L’attività finanziaria della Scuola si svolge sulla base di un programma annuale deliberato dal Consiglio di Circolo: in esso sono individuati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse necessarie per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Più precisamente, il programma dovrà contenere in maniera dettagliata la provenienza dei fondi assegnati alla Scuola, le necessità economiche per la realizzazione del P.O.F. e tutte le particolari spese per i singoli progetti da realizzare nonché i fondi di riserva per le necessità di spesa non previste e da sostenere. Spetta al Dirigente Scolastico , in accordo col Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e con gli Organi Collegiali, la responsabilità della previsione, gestione e responsabilità dei fondi. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi è responsabile della tenuta della contabilità, delle necessarie registrazioni e degli adempimenti fiscali. Il Patrimonio Finanziario della scuola è costituito da:

• FINANZIAMENTI MINISTERIALI

Sono offerti dal Ministero del Tesoro e sono necessari per le spese di finanziamento del Circolo e per gli acquisti utili a supportare le attività previste nel P.O.F. (stipendi supplenti, progetti, acquisto materiale di consumo o di laboratorio, finanziamento amministrativo,…). I finanziamenti per l’autonomia vengono utilizzati per realizzare progetti di formazione I finanziamenti per progetti specifici sono utilizzati in base alla loro finalizzazione. • FINANZIAMENTI COMUNALI

Ogni anno la Giunta Comunale delibera degli stanziamenti per sostenere l’offerta formativa delle scuole e le spese di segreteria. Sono utilizzati per coprire le spese di acquisto di materiale didattico e/o esperti per la manutenzione delle fotocopiatrici, per l’acquisto di software, per il materiale di pulizia. Il Comune finanzia il progetto PASS per la prima accoglienza alunni stranieri, per l’attivazione delle figure di facilitatori per l’accoglienza.

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• FINANZIAMENTI REGIONALI

La regione F.V.G. sostiene l’offerta formativa delle scuole con l’emanazione di appositi bandi per l’erogazione dei finanziamenti relativamente a:

Sport Educazioni Linguaggi Diversamente abili Integrazione alunni stranieri Tecnologie • CONTRIBUTI DELLE FAMIGLIE

Consistono nei versamenti per le gite e per l’assicurazione integrativa • ALTRE ENTRATE

Possono consistere in contributi di Enti e/o privati

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 23

PARTE SECONDA Mission e finalità L’insegnamento

L’organizzazione delle attività didattiche La valutazione

La documentazione L’accoglienza

L’integrazione degli alunni diversamente abili L'orientamento La continuità

La formazione La sicurezza

I progetti di Circolo

“Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara”

Don Lorenzo Milani

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA

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LA NOSTRA MISSION

La mission è la meta che ci proponiamo di raggiungere ed il contributo che vogliamo lasciare ai nostri alunni: « una scuola in cui crescere e sviluppare le capacità di ciascuno nel rispetto del le differenze » .

Compito fondamentale degli insegnanti del Circolo è aiutare i bambini a sviluppare tutte le loro potenzialità nel rispetto degli altri per una scuola che:

PROMUOVE il benessere dei bambini, inteso come progressiva capacità di acquisire consapevolezza delle potenzialità e risorse personali per gestire al meglio il proprio universo emotivo–affettivo e sviluppare disponibilità ad intrattenere relazioni positive. Nel corso di questi anni l’attenzione a questo aspetto ha portato a sviluppare molteplici percorsi educativo–didattici, rivolti a valorizzare l’importanza dell’accoglienza intesa come impegno degli insegnanti a curare l’integrazione dei bambini nel contesto scolastico (accoglienza, continuità, intercultura) e dell’educazione alla salute (ed. alimentare e sport). FAVORISCE la formazione di atteggiamenti e comportamenti di cittadinanza consapevole e responsabile, fondati sulle capacità critiche di scelta. I bambini interiorizzano così valori fondamentali quali il rispetto dell’ambiente, la solidarietà, la pace, il dialogo e la cooperazione. Le esperienze realizzate riguardano i percorsi di educazione alla cittadinanza (pedibus; io, tu … noi, Consiglio Comunale dei Ragazzi, …) e di educazione ambientale (ritagli di verde, …). OFFRE occasioni di apprendimento attraverso la proposta di un curricolo integrato tra educazioni e saperi disciplinari, per promuovere lo sviluppo di competenze e capacità volte a comprendere la società nella quale i bambini e le bambine vivono e per agire in essa come soggetti critici e responsabili (quadri di competenza, percorsi didattici e disciplinari).

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I NOSTRI IMPEGNI PER FAR CRESCERE I BAMBINI

“È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”

(Albert Einstein)

Ciò che maggiormente ci sta a cuore nell’insegnamento sono l'attenzione alla persona, l'integrazione con l'altro, la continuità con tutti i gradi di scuola, l'orientamento verso le scelte future, la ricerca continua per favorire il successo formativo. Crediamo che la scuola debba porsi di fronte ai bambini che accoglie come a persone che hanno il diritto di veder rispettati e tutelati i propri bisogni di crescita, di relazione, di affettività e di apprendimento. Per questo riteniamo che i bambini nella scuola abbiano bisogno di trovare un ambiente che favorisca: � tempi di apprendimento distesi rispettosi delle capacità di ciascuno; � una partecipazione attiva, che stimoli domande, che solleciti curiosità, che li impegni in esperienze, ragionamenti, ricerche comuni; � un’esperienza scolastica ricca di scambi affettivi e di relazioni positive con gli altri compagni e con gli adulti; � la formazione di una mente che gradualmente prenda consapevolezza di sé ed acquista autonomia di giudizio, sommando esperienze che vedano sempre i bambini protagonisti e costruttori del proprio sapere; � un cammino di crescita che sorregga le difficoltà di ognuno, trovando i momenti di dialogo più importanti nella discussione serena e positiva sull’errore e sulle strade che possono portare ad una maggiore consapevolezza di sé e dei percorsi fatti insieme; � la possibilità di imparare a collaborare, di sapersi rapportare con gli altri ed essere disponibili all’aiuto, per diventare consapevoli dei propri doveri e dei propri diritti, per diventare capaci di utilizzare le proprie conoscenze in contesti diversi, comprendendo che il conoscere e l’ imparare acquistano un senso quando noi condividiamo i nostri valori, le nostre fatiche e le nostre gioie di bambini ed adulti. L’identità degli insegnanti di questo Circolo si caratterizza nel: � cercare la sincronia coi bambini e con gli altri adulti; � essere flessibile negli atteggiamenti e nei modi dell’insegnare cercando e realizzando diverse strategie; � sentirsi parte di un progetto educativo da condividere; � cercare e attuare il confronto sul “cosa” e sul “come” far apprendere; � partire sempre dai bisogni dei bambini, dalle loro conoscenze, dalle loro ipotesi, dai loro errori; � essere disposti a rivedere tempi ed organizzazioni della scuola, secondo le esigenze ed i progetti elaborati insieme;

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� credere nel valore di ciò che si conosce e nel valore di come lo si conosce; � sentirsi responsabili verso i progetti e le condivisioni, consapevoli che nulla si attua, in una comunità, chiudendosi nelle proprie specializzazioni; � curare la documentazione dei percorsi e dei processi formativi; � impegno nella formazione continua, nell’elaborazione di un curricolo di scuola che sappia dar conto di:che cosa si insegna, come lo si insegna, perché lo si insegna. A tal proposito il Circolo organizza ogni anno dei percorsi di formazione per i docenti con lo scopo di implementare le loro competenze professionali. Gli ambiti di riflessione Il Circolo è impegnato in un percorso di ricerca finalizzato a condividere riflessioni, modalità, strumenti, strategie per migliorare le azioni di insegnamento: la mappa riporta gli ambiti di lavoro e di approfondimento per la costruzione di un curricolo di scuola. Gli strumenti e le azioni: PROGETTARE, VALUTARE, DO CUMENTARE Partiamo dal presupposto che il curricolo non è una mera operazione “burocratica ma si costruisce analizzando” i modi di fare scuola qui ed ora” selezionando ciò che realmente riteniamo significativo, fondamentale, spendibile per favorire e promuovere l’apprendimento di tutti gli allievi. Abbiamo definito e condiviso: - i quadri di competenze nei quali descriviamo i traguardi del processo di apprendimento e di maturazione complessiva delle bambine e dei bambini; - gli obiettivi di apprendimento ritenuti indispensabili per promuovere competenze ed il loro sviluppo verticale; - i quadri delle competenze trasversali di cittadinanza che definiscono l’idea di formazione del “cittadino” che promuoviamo; - gli strumenti per progettare e documentare; - i criteri, le modalità e gli strumenti di valutazione utilizzati.

Professionalità docente

Scelta di percorsi

e strumenti per documentare

Importanza dei saperi

Scelte di strategie

e di metodi

Percorsi di

progettazione

Tipologie di valutazione

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Come progettiamo La progettazione si articola nelle seguenti azioni: Ascolto • Analisi del contesto/situazione • Osservazione, Ascolto Cognitivo dei bambini ed enucleazione dei bisogni emersi Costruzione del percorso • Definizione delle Competenze da promuove (sulla base del confronto tra bisogni formativi emersi dai bambini, Quadri di competenza di circolo e Indicazioni ministeriali) • Formulazione degli apprendimenti, degli Obiettivi e selezione dei concetti disciplinari • Proposte di Situazioni problematizzanti/ compiti significativi e relative attività Mediazione didattica ed ambiente di apprendimento • Attivazione di Mediatori didattici per promuovere diversi stili e strategie cognitive • Modalità organizzative (spazi, tempi, risorse umane utilizzate,risorse materiali/ strumenti ) • Strutturare un ambiente di apprendimento motivante, problematizzante, esperenziale, sulla base di un clima relazionale sereno Valutazione/riflessione • valutazione, attraverso compiti concreti, delle competenze maturate dai bambini (che cosa sa fare realmente con ciò che sa - sperimentato e appreso-) • Valutazione e riflessioni sul percorso/ processo • Autovalutazione delle azioni del docente • Autovalutazione del percorso dello studente

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA l’insegnamento

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Organizzazione delle attività didattiche nella scuo la primaria

Le “Indicazioni per il curricolo” sollecitano le scuole a praticare concretamente l’autonomia didattica e di ricerca, come peraltro previsto dal Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99). Le Indicazioni ribadiscono quindi che è compito preciso delle Istituzioni scolastiche definire nel curricolo di scuola le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. In considerazione dell’esperienza fino qui maturata e tenuto anche conto della organizzazione complessiva di tutte le attività didattiche e formative, il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è in linea di massima così articolato

Discipline , docenti Tenendo conto delle diverse situazioni organizzative dei plessi, delle competenze dei docenti e della necessità di evitare una eccessiva rotazione dei docenti nella medesima classe si prevede: 1. L’introduzione di norma della prevalenza di un docente obbligatoria per almeno 18 ore nelle classi (in particolare di quelle fino al primo periodo) 2. di norma non saranno aggregati l’ambito linguistico e matematico escluse situazioni particolari 3. l’introduzione obbligatoria dell’alfabetizzazione informatica (1 ora alla settimana) e della L2 ( 2 ore alla settimana nelle classi prima e seconda, 3 ore dalla classe terza). Le attività opzionali saranno parte integrante del curricolo.

DISCIPLINA CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3-4-5 ITALIANO 7 7 7 STORIA 2 2 2 GEOGRAFIA 1 1 1 MATEMATICA 6 6 7 SCIENZE 2 2 2 MOTORIA 1 1 1 MUSICA 1 1 1 IMMAGINE 1 1 1 INGLESE 1 2 3 TIC 1 1 1 RELIGIONE 2 2 2 TOT. 25 26 28 MENSA 1 1 2

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LA DIDATTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA (lezioni, attivi tà laboratoriali e di potenziamento) L’attività didattica nelle scuole primarie del Circolo intende garantire:

� la gestione equilibrata e distesa del tempo scolastico; � l’attenzione ai momenti d’accoglienza e ai tempi di “cura”; � il contenimento del frazionamento degli interventi degli specialisti, rendendoli meglio articolati; � lo sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino ad assumersi responsabilità e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro; � il riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all’interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante; � l’attivazione delle ore opzionali in forma laboratoriale; � l’impiego di strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, consentono di valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica ed immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi.

Riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola:

� la condivisione delle scelte � il lavoro collegiale degli insegnanti � l’attenzione al tema della continuità � l’attenzione alla diversità � l’attivazione di percorsi interculturali � la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti della scuola primaria � il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’unitarietà dell’insegnamento � l’individualizzazione delle procedure di insegnamento � l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente � la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni � la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione alla innovazione didattica e � all’aggiornamento professionale � la flessibilità organizzativa � una utilizzazione razionale degli spazi educativi � il rapporto costante fra insegnanti e famiglie � utilizzare l’errore come momento di riflessione � incoraggiare l’autovalutazione

RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI Per rendere più efficace l’intervento formativo le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse:

� lezione collettiva a livello di classe , la lezione collettiva serve per economizzare il tempo scolastico quando si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo

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� attività di piccolo gruppo � il lavoro di gruppo , visto come alternativa all’insegnamento collettivo è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell’apprendimento che sul piano relazionale) e si basa sulla condivisione e sulla disponibilità � attività per gruppi formati da alunni di classi div erse , l’organizzazione delle attività per gruppi di alunni di classi diverse, oltre a un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali. � attività per gruppi di livello e/o elettivi

I LABORATORI Nella scuola dell’Infanzia i laboratori permettono di effettuare gruppi di lavoro che consentono di raggiungere e potenziare, attraverso attività specifiche, le competenze di ciascun singolo alunno. Nella scuola primaria la didattica laboratoriale consente di attivare non solo le conoscenze dichiarative, ma anche le abilità e le competenze procedurali, metacognitive e relazionali. Inoltre offre la possibilità di declinare le esigenze di ciascun alunno all’interno di un sistema cooperativo e non competitivo favorendo un processo di apprendimento flessibile e differenziato; promuove altresì la costruzione dell’identità personale e sociale di ciascun bambino. Nella scuola primaria sono previsti: a. Laboratori ordinari, che si attuano all’interno dell’orario di base (891 ore annue) b. Laboratori facoltativi/opzionali, che si attuano all’interno dell’orario strutturato per 99 ore annuali Gli stessi possono essere organizzati per gruppi: • di compito • di livello • di elezione

ATTIVITÀ DI RECUPERO Poiché non tutti i ragazzi necessitano di tempi uguali, né godono delle stesse opportunità familiari ed ambientali per acquisire gli obiettivi stabiliti dall’istituzione scolastica, occorre utilizzare uno strumento flessibile come il laboratorio che consenta di personalizzare i processi di apprendimento e di maturazione, nella piena consapevolezza che spesso non è necessario agire sulla quantità , ma sulla qualità e sul metodo. Nell’ottica della personalizzazione dei percorsi di apprendimento saranno realizzati laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti, i quali si pongono come strumenti di intervento da utilizzare nei seguenti casi:

� gruppi di livello in percorsi organici riferiti a persone con necessità di recupero o di approfondimenti lungo il percorso;

� persone o gruppi in fase di passaggio; � persone o gruppi non inserite in percorsi istituzionali in situazione di

difficoltà e di deprivazione formativa; � alunni che presentano un livello adeguato di padronanza e desiderano

procedere oltre verso l’eccellenza.

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METODI Le indicazioni metodologiche sono contenute e formalizzate nei percorsi di apprendimento. Gli insegnanti:

� predispongono situazioni e contesti; � sollecitano la riflessione individuale ed il confronto fra i bambini ponendo domande, stimolando spiegazioni, � evidenziando contraddizioni, facendo emergere punti di vista diversi…; � aiutano i bambini a tradurre l’esperienza in codici convenzionali guidando, filtrando e sostenendo l’approccio del bambino; � documentano il percorso; � attraverso la verifica e la valutazione sia in itinere che finale, le insegnanti compiono una riflessione sui percorsi � didattici messi a punto e sull’efficacia delle proposte in base alle risposte dei bambini sia individuali che di � gruppo e ne predispongono le eventuali modifiche, integrazioni, evoluzioni; � conoscono, confrontano, condividono le scelte educative con le famiglie e il territorio; � coinvolgono i bambini in attività/contesti di autovalutazione.

Le indicazioni metodologiche quindi costituiscono la base a tutto il rapporto formativo con i bambini, le famiglie, in quanto definiscono lo stile, il metodo di una scuola, cioè come gli insegnanti intendono lavorare, quali principi e regole si stabiliscono fra tutte le parti/protagonisti del sistema (bambini, insegnanti, famiglie, extrascuola, ….). Nel fissare le linee metodologiche gli insegnanti si avvalgono delle loro conoscenze in materia psico-pedagogica, della loro capacità relazionali, della loro esperienza e del confronto all’interno del gruppo-docente.

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Organizzazione delle attività didattiche nella scuo la dell’infanzia

La scuola dell’ infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’ educazione. Si pone la finalità di promuovere lo sviluppo:

� dell’ IDENTITÀ � dell’AUTONOMIA � della COMPETENZA � della CITTADINANZA

Sviluppo dell’identità. Imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile pur sperimentando diversi ruoli e diverse forme di identità. Sviluppo dell’autonomia. Acquisire la capacità di interpretare e controllare il proprio corpo, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, esplorare la realtà, comprendere le regole di vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppo della competenza. Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’ esplorazione, l’ osservazione e l’ esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’ attitudine a far domande, riflettere, negoziare i significati. Sviluppo della cittadinanza. Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire contrasti attraverso regole condivise per porre le fondamenta di un ambito

democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura. I BAMBINI. Sono soggetti attivi, protagonisti della propria crescita, liberi di essere se stessi, di esprimersi, di scegliere, di esplorare e conoscere attraverso il corpo,

il movimento, la percezione, la sperimentazione all’interno di uno spazio dove sia possibile mettersi alla prova ed imparare a conoscere se stessi, le proprie

capacità, i propri comportamenti. Sono soggetti unici e irripetibili perché esclusivi sono i loro bisogni, interessi, motivazioni, competenze. La diversità è fonte di arricchimento; è necessario che l’adulto la riconosca e la valorizzi. LE FAMIGLIE. Rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini e sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola. E’ importante che le famiglie condividano le finalità della scuola per essere corresponsabili nell’azione educativa. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO. La scuola si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento. L’ apprendimento avviene attraverso l’ esperienza, l’esplorazione, le relazioni tra bambini, i rapporti con la natura, con gli oggetti, con l’arte, con il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze ed attraverso attività

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ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e cambiano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.L’ ambiente di apprendimento è organizzato dalle insegnanti in modo tale che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato. CAMPI DI ESPERIENZA. Alla scuola dell’infanzia il curricolo si configura come il processo che permette ai bambini di riorganizzare i propri vissuti, valorizzando l’esperienza diretta, il gioco e avviando i processi di simbolizzazione. Il curricolo si articola in campi di esperienza (e non in discipline o materie), che sono gli ambiti del fare e dell’agire del bambino. Essi sono strettamente legati tra loro e alla realtà con cui i bambini sono chiamati a confrontarsi. I campi di esperienza sono: Il sé e l’altro : riguarda lo sviluppo dell’identità personale, intesa come presa di consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri. Il corpo in movimento : riguarda lo sviluppo della conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva. Gradualmente si svilupperà nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura attraverso l’educazione alla salute. Linguaggi, creatività espressione : riguarda lo sviluppo delle capacità espressive dei bambini attraverso la sperimentazione di diversi codici espressivo – comunicativi quali il grafico – plastico - pittorico, il sonoro – musicale, il tecnologico. I discorsi e le parole : riguarda lo sviluppo della competenza comunicativa attraverso il codice linguistico. I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze, a conversare e a dialogare, a riflettere sulla lingua e si avvicinano alla lingua scritta. La conoscenza del mondo: riguarda lo sviluppo della competenza logica, che porta i bambini ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati, prevedere, anticipare, osservare, ordinare oggetti ed esperienze, avvicinarsi al numero come segno e strumento per interpretare la realtà. L’organizzazione scolastica ed i diversi progetti didattici propongono svariate attività, che attraverso la loro natura globale, concorrono tutte al raggiungimento dei traguardi di sviluppo indicati dai campi di esperienza. Il modello organizzativo. Le insegnanti, nella definizione e nella realizzazione delle strategie educative e didattiche, terranno conto della singolarità e complessità di ogni bambino. Consapevoli che la crescita di ogni singolo si arricchisce nella relazione con l’altro, si è pensato un modello organizzativo che permetta a tutti i bambini di costruire svariate relazioni, sia con gli adulti che con i pari. Detto ciò si è deciso di organizzare le attività didattiche per: � sezioni eterogenee; � gruppi omogenei per età; � gruppi di intersezione; � piccoli gruppi; � gruppi di interesse.

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Attraverso attività di routine, attività libere e guidate, i bambini avranno la possibilità di:

� entrare in contatto con più insegnanti. In questo modo è offerta loro l’opportunità di trovare il canale di comunicazione più adatto al proprio essere; � entrare in spazi diversamente strutturati, diversamente funzionali, diversamente motivanti; � allargare le proprie relazioni, entrando in contatto con molti compagni di età diverse; � strutturare le capacità di pensiero approfondendo ed ampliando le proprie conoscenze. Il suddetto modello organizzativo fornisce notevoli vantaggi anche al gruppo docente. Esso infatti permette:

� L’arricchimento professionale favorito dal lavoro di équipe, che si concretizza nella partecipazione comune alle decisioni di tipo organizzativo, didattico e di verifica attraverso lo scambio e il confronto fra le diverse esperienze; � La possibilità di mettere a disposizione di tutti i bambini i propri interessi, capacità e bagaglio di esperienza, specializzando la propria competenza professionale.

LA GIORNATA SCOLASTICA Dalle ore 7.45 alle ore 9.00 accoglienza Dalle ore 9.00 alle ore 9.30

calendario, presenze, racconti, canti, giochi

Dalle ore 9.30 alle ore 9.45 pulizia personale e preparazione alla

colazione Dalle ore 9.45 alle ore 10.00 colazione (frutta) Dalle ore 10.00 alle ore 11.30 attività di sezione, di intersezione o per

gruppi Dalle ore 11.30 alle ore 11.45 riordino Dalle ore 11.45 alle ore 12.00 pulizia personale e preparazione al pranzo Dalle ore 12.00 alle ore 12.45 pranzo Dalle ore 12.45 alle ore 14.00 gioco libero in giardino/sezione/salone Dalle ore 14.00 alle ore 15.30 riposo

attività per sezione Dalle ore 15.30 alle ore 15.45 riordino, pulizia personale e preparazione

alla merenda Dalle ore 15.45 alle ore 16.00 merenda Dalle ore 16.00 alle ore 17.00 uscita

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LA VALUTAZIONE

Il tema della valutazione sta assumendo, all’interno del contesto scolastico, un peso dominante e trasversale in quanto, tra il dibattito teorico e le indagini internazionali, si è avvertita l’esigenza di dare alla scuola un sistema che potesse valutarla nella sua complessità. Quando parliamo di valutazione in senso ampio dobbiamo tener presente che essa si riferisce ad una pluralità di aspetti, interni ed esterni all’istituto, che coinvolgono, a seconda dello scopo diversi soggetti: l’atto valutativo compiuto dagli insegnanti nei confronti dei propri alunni, la valutazione che compiono gli insegnanti rispetto la loro progettazione, la valutazione degli organi collegiali sull’efficacia dei percorsi attivati, la valutazione di sistema avviata tramite l’Invalsi dal MIUR.

TIPO OBIETTIVI STRUMENTI OGGETTI

Valutazione esterna INVALSI

Migliorare ed armonizzare la

qualità del sistema d’istruzione

Verifiche periodiche e sistematiche

Conoscenze ed abilità degli alunni Offerta formativa

Valutazione interna PROCESSO

APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO

Migliorare la qualità degli esiti

formativi degli studenti

Verifiche periodiche,

annuali, periodi didattici

Apprendimenti Comportamento Certificazione di

competenze

QUALITÀ DEL SERVIZIO

Individuare azioni di miglioramento

del servizio

Autovalutazione, focus group, questionari,

incontri collegiali

Rapporti scuola famiglia

Strumenti e modalità condivise di Comunicazione

/trasparenza Deontologia

professionale ………………

Il II Circolo, forte della consapevolezza del processo di riforma che coinvolge la scuola ed i servizi pubblici più in generale ha attivato da anni un percorso di ricerca azione volto ad approfondire i diversi aspetti della valutazione, ad introdurre nuove modalità e strumenti valutativi interni, a sperimentare processi di autovalutazione e di acquisizione di “best practices” che possano essere trasferiti, vista l’alta valenza teorica, nei documenti prodotti dalla scuola dell’ autonomia ad intraprendere forme di comunicazione e rendicontazione trasparenti. Questo percorso è stato possibile grazie alla piena entrata in vigore dell’autonomia dell’istituzione scolastica, elevata al rango costituzionale, declinata in

o Autonomia didattica o Autonomia organizzativa o Autonomia di ricerca e sperimentazione.

Non è difficile intravvedere nelle tre anime dell’autonomia la complessità del percorso di ricerca e di riflessione portato avanti dal Circolo.

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VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO APPRENDIME NTO La valutazione è un processo molto delicato, soprattutto nella scuola dell’obbligo nella quale gli insegnanti hanno il compito di accompagnare e guidare la crescita dei bambini stimolando il miglioramento continuo dei processi di apprendimento. La valutazione si caratterizza nella scuola primaria come una ricerca continua di un giusto equilibrio tra promozione di ciascuno, cura per i diversi aspetti dello sviluppo, attenzione ai bisogni diversificati dei singoli bambini, valorizzazione del loro impegno, delle capacità e dei loro progressi. Essa è un processo nel quale si raccolgono informazioni su tutte le componenti del processo di insegnamento/apprendimento utili ad assumere decision i finalizzate a calibrare le ulteriori esperienze educative dei bambini e a promuovere conoscenze, competenze e atteggiamenti indicati nei Curricoli.

La Valutazione degli apprendimenti è una delle funzioni chiave della scuola. Essa è l’espressione dell’autonomia del docente quale attore del contesto scolastico, in quanto tiene conto della propria individualità professionale e, nel contempo, dell’espressione degli organi collegiali di cui è protagonista.

La valutazione è mirata all’analisi costante della progettazione dei docenti che viene rivisitata sulla base del raggiungimento degli obiettivi o meno da parte del gruppo classe, operando gli accorgimenti e le strategie didattiche necessarie al raggiungimento del pieno successo formativo di tutti e di ciascuno; oggetto della valutazione unitamente alle prestazioni scolastiche del bambino, è il percorso nella sua globalità in un’ottica orientata alla valorizzazione delle capacità di ogni bambino. Si intende tenere ferma la circolarità del processo di progettazione e di valutazione; in quest’ultimo la ricchezza è offerta dalle prospettive e dagli strumenti plurimi e diversificati secondo priorità, percorsi e motivazioni che gli insegnanti hanno definito e costruito sulla base dell’identità e dell’ intenzionalità educativo/didattica dichiarata nel POF e nell’articolazione delle progettazioni didattiche.

GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE

Gli attori della valutazione sono tutti quelli che ruotano attorno, direttamente o indirettamente, al bambino nella sua centralità. Proprio perché la valutazione si configura come atto complesso e collegiale, l’apporto di tutte queste persone permette di compiere una riflessione valutativa seria e professionale.

1. Il docente

È colui che attua la mediazione didattica e pertanto ha competenza valutativa in ordine al processo di apprendimento disciplinare e/o trasversalmente alle discipline. La sua azione si svolge quotidianamente sia nella documentazione delle osservazioni compiute sul bambino e sul gruppo, sia nel compiere le scelte professionali e didattiche conseguenti alla rilevazione compiuta.

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2. L’èquipe pedagogica

Il docente non esegue la valutazione in una condizione di isolamento, in quanto, pur nell’autonomia delle proprie scelte professionali, si confronta con i colleghi della classe di cui è contitolare e compie le scelte orientandole alla collegialità, rivolta al bambino e alla classe. Nella scuola primaria, durante le due ore di programmazione settimanale, gli insegnanti si confrontano sui bambini, sul percorso degli stessi, sui percorsi da porre in essere per potenziare gli apprendimenti, su come rapportarsi con la famiglia e sulla documentazione pedagogica.

3.Il collegio dei docenti

Il collegio dei docenti è il supremo organo tecnico-professionale della scuola, cui compete di tacciare la linea valutativa di un Istituto e di caratterizzarla sulla base del POF e dei suoi processi.

Il collegio dei docenti definisce i criteri di valutazione, iscritti di diritto nel POF, e li traccia ispirandoli a principi di”omogeneità, equità e trasparenza”.

4. Il Consiglio di Circolo

Il Consiglio di Circolo elabora gli indirizzi generali della programmazione di un Istituto, oltre ad adottare il Piano dell’Offerta Formativa, assumendo, pertanto, un fondamentale compito di sintesi. Ha altresì il compito di deliberare circa la partecipazione della Scuola ai percorsi di sperimentazione, tra cui la ricerca azione.

5. Il Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico è garante dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, al rispetto delle norme e del diritto di scelta delle famiglie.

È inoltre colui che promuove, realizza, attua e implementa il cambiamento della scuola nel nuovo scenario. Egli partecipa a pieno titolo all’equipe pedagogica in fase di scrutinio quadrimestrale.

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QUALI SONO LE NORME CHE PRESIEDONO ALLA VALUTAZIONE ? La valutazione è uno degli assi portanti della Riforma Gelmini, Legge 169/2008, che ha introdotto il voto in decimi anche alla scuola primaria e ha rinforzato la valutazione del comportamento. A sintesi di tutta la norma riguardante la valutazione, è stato emanato un apposito Regolamento (DPR 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni). Linee Guida Regionali per la Valutazione nel Friu li Venezia Giulia L’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia ha attivato un percorso di studio curato da reti di scuole di tutto i territorio regionale per elaborare un documento di accompagnamento per le scuole in ordine all’applicazione del DPR 122/2009. Si tratta di un documento prezioso che il collegio docenti tiene in debita considerazione nella stesura dei propri indirizzi in materia di valutazione. La valutazione del comportamento Particolare peso assume nel percorso educativo, l’attenzione della scuola rivolta al comportamento del bambino, introdotta dal D.lgs 59/2004. La valutazione del comportamento, secondo modalità deliberate dal collegio dei docenti non prevede la valutazione in decimi, come peraltro stabilito dal citato D.P.R. n. 122/2009. Il II Circolo ha scelto di seguire un percorso approfondito per la rilevazione del comportamento, in linea con la ricerca azione in corso. La valutazione del comportamento prende in considerazione gli aspetti della competenza relazionale/convivenza nel contesto riferiti :

1.Relazione

1.aSa riconoscere e valorizzare gli altri come diversi da sé. 1.b Sa interagire con i pari sia collaborando nel gruppo sia nella relazione con il singolo. 1.c Interagisce con gli adulti riconoscendone i ruoli

2.Partecipazione

2.a Interviene nelle attività proposte. 2.b. Contribuisce allo svolgimento delle attività e alla vita della classe

3. Rispetto delle regole

3 a Sa convivere rispettando se stesso e gli altri. 3 b Sa utilizzare strutture e sussidi della scuola. 3 c Accetta regole esistenti. 3 e Comprende l'importanza delle regole e le rispetta. 3 f Contribuisce alla costruzione di regole condivise (nella classe e nel gruppo)

Esso è inserito nel quadro globale di fine quadrimestre ed illustrato da un apposito giudizio.

Il voto “in decimi” Le nuove disposizioni hanno previsto, come sopra riportato, di reintrodurre fin dalla scuola primaria l’attribuzione di un voto in decimi in occasione della comunicazione

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quadrimestrale alle famiglie (scheda di valutazione). Il voto in decimi permette di raggiungere immediatamente le famiglie perché comprensibile in termini di efficacia comunicativa. Le nostre scelte, a ragion veduta, ci impongono di mantenere il carattere formativo che la valutazione ha assunto negli ultimi anni, sgombrando il campo dall’idea di scuola e di valutazione che ciascuno di noi, in quanto adulto, ha maturato rispetto le proprie esperienze personali, quando la valutazione era intesa in modo preminentemente sanzionatorio. La valutazione formativa, inoltre, nel segmento primario, fa sì che gli esiti delle prove di verifica non confluiscano in un voto assegnato alla singola prova, né gli eventuali voti del percorsi corrispondano fedelmente alla somma ( la “media”) dei voti ottenuti dal bambino durante il corso di acquisizione degli apprendimenti, poiché i fattori che incidono, in itinere, sono molteplici e tengono conto di motivazione, traguardi parziali, impegno, progressi ottenuti. Infatti il Circolo ha scelto di non attribuire il voto nelle prove di verifica e nelle correzioni dei prodotti dei bambini. L’attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso uno strumento in adozione nel circolo, tabelle di corrispondenza deliberate dal collegio dei docenti in cui sono tracciati i livelli di padronanza per ciascuna disciplina. Determinazione della non sufficienza: L’insufficienza può essere attribuita esclusivamente nell’ultimo biennio della scuola primaria e solo sulla base :

a) della ricostruzione dell’esperienza complessiva ,attraverso le PRATI-CHE DOCUMENTATIVE del docente/team delle OSSERVAZIONI, delle STRATEGIE/SITUAZIONI DIDATTICHE FAVOREVOLI attivate per supportare l’iter di apprendimento del bambino; eventuali interventi di supporto esterno;

b) delle azioni di recupero/rinforzo interne oltre le lezioni di “classe”; Ade-sione a Progetti specifici attivati nel territorio; rapporto/patto con la fa-miglia e risultati ottenuti; valutazione autoriflessiva del docente rispetto ai percorsi predisposti e alla loro validità*

c) La valutazione dei fattori di comportamento (situazioni limite e richiami / sanzioni applicate (risposte della famiglia)*

Non Ammissione La decisione di non ammissione alla classe successiva può essere adottata dall’ equipe (composta dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative/didattiche)pedagogica in via eccezionale, limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi (di apprendimento e comportamentali tenendo presente che la ripetenza deve essere interpretata non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si ritiene egli possa raggiungere. Cosa si valuta

1. i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno ovvero le conoscenze e le abilità espresse nelle diverse discipline tenendo presente i percorsi realizzati e progettati sulla base dei quadri di competenza adottati dal Circolo

2. i progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ai li-velli di partenza;

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3. l’impegno, la motivazione e la partecipazione alla vita scolastica; 4. L’efficacia dell’azione didattica progettata, in modo da predisporre di volta in volta

gli opportuni interventi operativi, in riferimento sempre agli obiettivi stabiliti per ogni alunno e per ogni classe.

I tempi della valutazione

La valutazione è un atto che produce i suoi effetti lungo l’intero arco delle attività scolastiche (iniziale, in itinere e finale). Si articola in:

- valutazione periodica (scansione quadrimestrale – 3 1 gennaio) - annuale (termine delle attività)

GLI STRUMENTI La valutazione degli apprendimenti è preceduta da opportune prove di verifica. Essa costituisce la fase di accertamento , di rilevazione degli apprendimenti (può essere scritta e orale) e può utilizzare strumenti di rilevazione quantitativi e qualitativi. Sono da considerare prove quantitative le:

� prove a scelta multipla � prova con le corrispondenze � prove con Vero e Falso � Prove bipolari Sì/No � prove a completamento/ Cloze � Selezioni e riordinamenti

Inoltre si utilizzano diverse produzioni degli alunni: - Scritte: riassunti, testi di diversa tipologia, sintesi, report - Orali: interrogazioni ed esposizioni Ci si avvale, inoltre, di una pluralità di altri strumenti e tecniche utili a rilevare diversi aspetti cognitivi e relazionali manifestati dai bambini (osservazione, interviste, mappe, protocolli, questionari ecc.). Un’importanza fondamentale hanno le attività di autovalutazione per sviluppare nei bambini un atteggiamento attivo e consapevole del loro percorso di apprendimento. I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. SITUAZIONI SPECIFICHE

La religione Cattolica La valutazione degli apprendimenti di Religione Cattolica, per gli alunni che se ne avvalgono, resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione (d. Lgs.vo n. 297/94), relative alle scuole di ogni ordine e grado, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico. Valutazione alunni con Disturbi Specifici di Appren dimento Per gli alunni con DSA, il Circolo, in ottemperanza alle disposizioni vigenti ha adottato delle proprie linee guida (allegato al presente documento) e un modello di Piano Educativo Personalizzato che accompagnerà il percorso scolastico dell’alunno e nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi adottati ed i relativi criteri e modalità di valutazione.

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Valutazione alunni stranieri Il Circolo ha adottato un proprio protocollo sulla valutazione degli alunni stranieri di cui si confermano i contenuti anche dopo l’entrata in vigore del D.P.R. n. 122/09. La certificazione delle competenze Al termine della scuola primaria è previsto il rilascio di una certificazione delle competenze acquisite dall’alunno. In attesa che il MIUR fornisca degli strumenti di certificazione, il Circolo ha adottato, in via transitoria, un proprio modello. IL SISTEMA DI VALUTAZIONE Con la direttiva n.76 del 16.8.2009 si affida l’incarico all’Istituto Nazionale di Valutazione, l’INVALSI di " provvedere, sulla base delle indicazioni di cui alla direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008, alla valutazione degli apprendimenti tenendo conto anche delle soluzioni e degli strumenti già adottati per rilevare il valore aggiunto prodotto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni. La direttiva n.76 prevede la rilevazione avvenga nel II° e nel V° anno della scuola primaria. Le prove sono somministrate e corrette dagli insegnanti di classe, alla presenza di osservatori esterni appositamente formati. L’esito di queste prove permette al sistema scuola di accendere una riflessione su i livelli di preparazione degli studenti e di poterli comparare con quelli di altri sistemi scolastici Avere un punto di riferimento esterno permette, infatti, al corpo docente e a chi lo coordina di avere una misura delle conoscenze/abilità e competenze dei propri ragazzi comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica.

Valutazione progetti I progetti effettuati nel corso dell'anno scolastico saranno valutati attraverso i seguenti strumenti: - monitoraggi delle attività; - relazione finale su modello predisposto del docente referente; - relazioni nei Consigli di Intersezione e Interclasse; - rappresentazioni e documentazione. Valutazione del POF Il Circolo ha istituito una commissione “qualità” con il compito di analizzare diversi aspetti del Circolo e di formulare proposte e strumenti volti al miglioramento del servizio. Inoltre, ciascun gruppo di lavoro opera una costante riflessione ed un approfondimento delle diverse aree di attività promuovendo sia la condivisione interna sia la comunicazione esterna dei diversi processi attivati. Sono previste fra le attività di due funzioni strumentali (una per la scuola dell’infanzia ed una per la scuola primaria) la raccolta annuale di alcuni dati utili a tenere sotto controllo alcuni settori dell’Istituto ( alunni, valutazione, turn over degli insegnanti, ecc.). Gli OO.CC. sono informati delle attività per le specifiche competenze.

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LA DOCUMENTAZIONE

La documentazione del processo educativo di pone in coerenza con il percorso di ricerca avviato dal Circolo. Dall’anno scolastico 2008/09 sono stati adottati nuovi modelli utili a documentare le analisi iniziali , le progettazioni, le verifiche e le valutazioni, i rapporti con la famiglia. Per la scuola dell’infanzia è prevista una parte specifica riferita alla vita della sezione nella quale è compresa la registrazione delle presenze/assenze; per la scuola primaria gli aspetti “burocratici” sono registrati nel Registro di classe. La documentazione denominata “quadernone della progettazione” è compilata: � dall’equipe docenti (esclusi specialisti ) � singolarmente da ogni insegnante. In questo caso il modulo di programmazione, la parte relativa all’analisi del contesto, della valutazione in itinere e dei colloqui con la famiglia dovranno essere raccolti in un fascicoletto a parte.

Gli insegnanti specialisti utilizzeranno un proprio registro. Per le parti generali faranno riferimento al quadernone di equipe o al fascicolo con le parti estrapolate.

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L’ACCOGLIENZA

Al centro dell’azione educativa e didattica degli insegnanti vi è ogni bambino , inteso come persona unica, portatrice di un proprio vissuto e di un particolare bagaglio di esperienze, di conoscenze e di competenze. Questa ricchezza entra nella scuola e può divenire opportunità di crescita per tutti. Perché ciò avvenga è importante che la scuola sia un luogo accogliente, in cui gli insegnanti definiscono le proprie proposte educative e didattiche, riconoscendo i bisogni fondamentali e gli interessi dei bambini. In tal senso assume un valore fondamentale l’accoglienza , intesa come atteggiamento professionale di ogni docente, che si concretizza nella disponibilità quotidiana all’ascolto , nella valorizzazione delle diversità e nel sostegno di ogni bambino. L’intento è quello di formare i gruppi di sezione/classe fondati su legami cooperativi e nei quali tutti i bambini possano sentirsi attivi protagonisti di un progetto educativo condiviso. In questi contesti saranno rimossi gli stereotipi e si forniranno occasioni e percorsi per esprimere al meglio le capacità. L’accoglienza dei bambini si lega strettamente a quella delle loro famiglie, in un’ottica di collaborazione e condivisione di intenti formativi. La scuola deve ascoltare i genitori come portatori non solo di bisogni e richieste ma anche di risorse ed energie. Accogliere significa costruire le condizioni perché tutti, bambini e adulti, vivano in modo sereno l’esperienza scolastica. Nella scuola dell’infanzia le attività di accoglienza sono importanti:

√ per i bambini che, per la maggior parte dei casi, entrano a far parte per la prima volta di una comunità, lasciando il contesto familiare conosciuto e rassicurante. Questo implica che essi debbano costruire dei nuovi punti di riferimento spazio temporali e relazionali.

√ per le insegnanti che hanno modo di conoscere i bambini e le loro famiglie, anche attraverso le agenzie educative, che essi possono aver frequentato (asili nido e centri gioco).

√ per i genitori che hanno modo di conoscere la Scuola: insegnanti, ambienti, aspetti organizzativi. L’inserimento comporta il distacco dal bambino ed il riconoscimento di una sua maggiore au tonomia. E’ importante che la famiglia, all’interno della scuola si senta a proprio agio per “far star bene il bambino” e ciò avviene attraverso il dialogo, la collaborazione ed il confronto con le insegnanti.

Le Scuole del Circolo per facilitare questo momento propongono:

� le giornate di Scuola Aperta per permettere a genitori e bambini di conoscere gli spazi scolastici e le insegnanti prima dell’inizio della scuola.

� gradualità e flessibilità dei tempi e nei modi di inserimento. A tal proposito la presenza dei bambini è organizzata nel seguente modo: ���� 1^ settimana di scuola : tutti i bambini frequentano sino alle ore 12.30. Questo permette ai più piccoli di staccarsi dalle figure di riferimento per un

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tempo limitato. Per tutti gli altri vi è la possibilità di ristabilire le relazioni con adulti e pari e ricostruire le routine giornaliere. ���� 2^ settimana di scuola : i bambini frequentano sino alle ore 13.30. Per i bambini medi e grandi è garantito il pranzo, mentre per i più piccoli le insegnanti concordano con i genitori la possibilità o meno di avvicinare i bambini al delicato momento del pranzo.

���� 3^ settimana di scuola : i bambini frequenteranno la scuola per l’intera giornata. Comunque le modalità di frequenza dei bambini saranno flessibili e si adatteranno alle esigenze di ogni bambino per permettere a tutti di compiere un percorso di inserimento il più sereno possibile. � predisposizione di spazi ed attività per rispondere ai bisogni dei bambini e per far vivere loro piacevoli esperienze. Una particolare cura sarà impiegata nell’organizzazione degli angoli di gioco e di attività all’interno delle sezioni. In essi i bambini potranno muoversi liberamente giocando e sperimentando sia materiali insoliti, sia giochi conosciuti. In questo modo, gradualmente, tutti potranno familiarizzare con il contesto scolastico. Le attività di accoglienza alla scuola primaria sono importanti per favorire l'inserimento nel nuovo contesto dei bambini neo-iscritti, rendere piacevole il ritorno a scuola dei bambini che hanno già frequentato e creare un clima di accettazione e promozione dell'individualità di ciascun alunno.

� L’ACCOGLIENZA, che si svolge nei primi giorni di scuola , è volta a creare un clima favorevole all’inizio della nuova esperienza scolastica. Gli insegnanti predispongono un ambiente gradevole dal punto di vista estetico, colorato ed allegro che incuriosisca ed invogli i bambini a scoprire i diversi spazi ed organizzano giochi, attività, canti per socializzare, conoscersi e farsi conoscere.

I genitori dei bambini di classe prima o delle classi con team docenti neo costituiti, vengono invitati a partecipare ad un incontro di presentazione della scuola e degli insegnanti.

In questa occasione vengono date informazioni sull’organizzazione della giornata scolastica, sulle modalità di gestione della classe da parte del team docente e viene fornito l’elenco del materiale scolastico da acquistare.

� L’ACCOGLIENZA, in itinere dei bambini che vengono inseriti durante l’anno scolastico, mira a favorire l’inserimento e l’integrazione dell’alunno nel gruppo classe. I bambini imparano a riconoscere le proprie emozioni e a relazionarsi positivamente con i compagni e gli insegnanti . I genitori hanno modo di conoscere la scuola, gli insegnanti, gli ambienti e gli aspetti organizzativi in varie occasioni dl dialogo e di confronto : assemblee di classe, colloqui individuali, feste, rappresentazioni teatrali o canore dei bambini.

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L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI “…….dovremmo sapere che la diversità forma un ricco arazzo: tutti i fili

hanno uguale valore indipendentemente dal loro colore, hanno uguale importanza indipendentemente dalla loro trama…..”

Maya Angelou

Premessa

Il rispetto della diversità, dell'identità, dell'originalità dell'individuo sono parole ricorrenti nei progetti di integrazione, ma vanno trasformati in occasioni, in contesti, in situazioni attraverso sempre nuove opportunità educative.

Si tratta di “ascoltare” l'altro e di “ascoltarsi” considerando la relazione, il piacere e l'emozione. Ciò significa spostare l'attenzione dai contenuti “tradizionali” per riflettere sulle modalità, sulle situazioni, sull'organizzazione di tempi e spazi, sui toni di voce, sul corpo, sullo stare bene a partire da una relazione “vera” che faciliti l'accesso a situazioni di scoperta e di apprendimento. Gli “altri” alunni, quelli senza difficoltà, non solo costituiscono una delle risorse più importanti, ma di fatto sono i protagonisti principali, insieme all'alunno diversamente abile dell'intera esperienza. Per questo è fondamentale non confinarli nel ruolo di spettatori di un processo diretto dagli insegnanti, ma coinvolgerli attivamente, proprio perché è nella classe, nella scuola che l'alunno si integra. La partecipazione effettiva dei genitori dell'alunno diversamente abile e dell'equipe sociosanitaria, risulta essenziale nella stesura e nella verifica del P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale) e del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) in quanto configura un percorso e una crescita comuni rispetto alla sua situazione e alla sua evoluzione.

Finalità

Il personale del Circolo condivide l’impegno di:

• Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione. • Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.

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Obiettivi formativi

L'azione formativa rivolta verso gli alunni di diversa abilità è coerente con quella che uniforma l'intero istituto. Essa si qualifica negli interventi di didattica orientativa e curricolare, che si caratterizzano per l'attenzione particolare: - all'autonomia - alla comunicazione - all'area cognitiva - a quella affettivo - relazionale

Modalità di lavoro Per promuovere e realizzare l’integrazione, la scuola attua un modello organizzativo/ didattico flessibile caratterizzato dalle seguenti modalità di lavoro: 1. organizzazione di laboratori, a piccoli gruppi o apertura delle classi per : • dare stimoli più adeguati, • favorire l’uso di più linguaggi, • potenziare le abilità cognitive, • prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici. 2. utilizzo graduale e progressivo di diverse meto dologie e tecniche per : • facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali, • accrescere l’efficacia del processo insegnamento- apprendimento, • rompere l’isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno. 3. avvio di progetti, oppure partecipazione a tutti quelli che, a livello di plesso, di classe o di piccolo gruppo, coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per: • sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri, • favorire l’autonomia personale, • promuovere la creatività. 4. continuità educativa fra i diversi gradi di scuo la per: • favorire l’inserimento nel nuovo ambiente, • favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni, • mantenere la propria autostima. • consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio di un piano educativo individualizzato

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 47

Spazi e tempi Nelle scuole del circolo non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture. Il Gruppo di lavoro definirà per ciascun allievo e sulla base del PDF e degli obiettivi del PEI la gestione del tempo scuola personalizzata rispetto ai bisogni di ciascun bambino e metterà in atto tutte le iniziative utili a creare le migliori condizioni possibili per realizzare un efficace percorso formativo.

Il Progetto formativo: fascicolo personale

L'inserimento ed il percorso di un alunno/a diversamente abile prevede una specifica documentazione: Il Gruppo di lavoro ha predisposto strumenti e modelli di stesura comuni ai quali si rimanda. Di seguito si riportano i principali contenuti dei documenti ed i tempi di compilazione.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Il piano di lavoro annuale delle attività di sostegno suggerisce le seguenti quattro fasi per la compilazione del P. E. I. :

a) RICOGNIZIONE SUI SINGOLI CASI - osservazione diretta ed "in situazione" dell'alunno/a; - raccolta di dati anamnestici attraverso colloqui informativi con la famiglia, con gli insegnanti precedenti, con gli operatori in ambito terapeutico e riabilitativo; - raccolta delle informazioni contenute nella documentazione, presente a scuola, relativa ad ogni alunno/a segnalato/a.

b) ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE - stesura dell'anamnesi personale, patologica e familiare dell’alunno/a, che costituirà un significativo e sintetico quadro, relativo allo sviluppo generale, all'iter patologico e agli aspetti salienti delle relazioni familiari. Al fine di perseguire un’attenta compilazione del suddetto quadro, è necessario fare riferimento a: - DIAGNOSI FUNZIONALE, redatta dal servizio di neuropsichiatria dell'ospedale ed equipe comunale territoriale o da centri convenzionati riconosciuti. - PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, elaborato da scuola, famiglia e specialisti in collaborazione tra loro. Ciò permetterà di individuare le difficoltà di apprendimento, le possibilità di recupero e le capacità possedute di ogni alunno/a” (vedi art. 5 legge 104). La DIAGNOSI FUNZIONALE ed IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE sono strumenti indispensabili e fondanti il P.E.I. pertanto necessari a tutti gli alunni diversamente abili fin dalla prima segnalazione con gli aggiornamenti periodici necessari.

c) PROGRAMMAZIONE DEL PIANO EDUCATIVO DIDATTICO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.)

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Dopo aver definito, attraverso prove strutturate, il livello di abilità e competenze raggiunte dall’alunno/a, si definiscono le finalità, la metodologia, gli obiettivi generali e specifici, i contenuti ed i tempi previsti per l’attuazione degli stessi. Gli obiettivi individuati nel P.E.I. verranno perseguiti tramite una struttura organizzativa che può prevedere : - situazione di gruppo o piccolo gruppo all’interno della classe, delle classi del modulo, di classi parallele e/o in verticale; - laboratori a classi aperte (progetti sulla contemporaneità); - partecipazione ai momenti collettivi e ludico–ricreativi; - momenti di lavoro individualizzato; - partecipazione al momento del pasto come attività educativa importante, anche con il supporto dell’ausiliaria comunale. Il P.E.I. sarà discusso e concordato nelle riunioni di team. La redazione definitiva del documento sarà predisposta entro i termini previsti per la consegna e allegata al registro delle attività di sostegno.

d) VERIFICA E VALUTAZIONE I team interessati decideranno quali adeguamenti attuare nel documento di valutazione degli alunni diversamente abili. Sarà possibile prevedere integrazioni o modifiche tramite griglie dettagliate di valutazione. Le prove di verifica quadrimestrali dovranno essere calibrate sul percorso didattico tracciato nel P.E.I. e registrate nel registro delle attività di sostegno. La valutazione complessiva di ciascun alunno/a dovrà tenere conto del livello di partenza delle potenzialità, degli interventi attuati, dei risultati ottenuti e degli sviluppi del processo di apprendimento.

Continuità In riferimento alla Continuità, la nostra Scuola è da sempre impegnata ad attuare forme di collaborazione e condivisione con le varie agenzie educative coinvolte, al fine di armonizzare al meglio le fasi di passaggio da un ordine scolastico ad un altro. Ritenendo il passaggio una tappa cruciale del percorso del bambino diversamente abile e della sua famiglia, sono organizzate forme di consultazione fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno e le figure di riferimento per l’integrazione delle future scuole per realizzare un significativo trasferimento di informazioni nella continuità educativo-didattica, ottimizzando l’applicazione delle esperienze già maturate e la prosecuzione delle buone prassi avviate con l’alunno. A tal fine si prevede anche la possibilità per l’insegnante di sostegno, nell’ambito di progetti sperimentali fra le istituzioni scolastiche, di accompagnare l’alunno nell’ordine di scuola successivo, per un periodo di tempo definito in sede di progettazione. Durante l’anno scolastico sono previsti incontri con le famiglie e le equipe multidisciplinari (generalmente tre incontri annuali -iniziale, intermedio e finale). Il Memorandum riduce l’impegno obbligatorio di presenza a scuola delle Equipe Multidisciplinari alla sola giornata di presentazione dei nuovi inserimenti (fra marzo e giugno/luglio). Gli altri incontri è previsto vengano effettuati presso la sede dei Servizi. Gli insegnanti di sostegno ed un insegnante di classe sono pertanto autorizzati a recarsi presso le sedi.

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Riguardo al numero di incontri, è opportuno, predisporre una a valutazione caso per caso da parte del G.D.L.H. e concordare la proposta con l’Equipe multisciplinare.

Organismi di gestione e supporto

L’Istituzione del GRUPPO DI LAVORO HANDICAP D’ISTITUTO è prevista dalla L. 104. Esso con il contributo di tutti i soggetti opera per creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili e per creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione. Il GLHI è formato dal:

- Dirigente o un suo delegato - da un docente di posto comune - da due Insegnanti di sostegno - da 1 Operatore NPI dei distretti di provenienza degli alunni. - da 1 Genitore di alunno

COMPITI

- Analizzare le risorse del territorio. - Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario. - Formulare proposte per migliorare i processi di integrazione - Proporre convenzioni con enti esterni, individuare le risorse sul territorio - Segnalare iniziative utili

COMMISSIONE DI LAVORO HANDICAP

COMPOSIZIONE

È costituita dagli insegnanti di sostegno in servizio annualmente nel Circolo

COMPITI

- Indicare i criteri e verifica le procedure per la realizzazione del fascicolo personale (del PDF e del PEI verifiche degli alunni disabili). - Proporre attività di formazione

- Curare la diffusione e illustrazione delle documentazione adottata dal Circolo

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- Curare la diffusione dei materiali e buone pratiche - Formulare proposte sull’assegnazione dei posti di sostegno - Aggiornarsi sulle metodologie e gli ausili specifici

GRUPPO H “OPERATIVO” COMPOSIZIONE (Uno per ogni alunno H,):

- Dirigente Scolastico o suo delegato, - docente di sostegno - genitori dell'alunno, - rappresentanti dell'equipe socio-sanitaria che segue l'alunno, - almeno 1 insegnante di classe dell'alunno.

COMPITI

Attraverso periodici incontri:

- Effettua l'analisi di ciascun singolo caso. - Cura e promuove le attività di documentazione - Cura i rapporti con le famiglie e l’equipe di riferimento - Tiene aggiornato il fascicolo personale

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LA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI

Per il successo formativo degli alunni, la prevenzione delle difficoltà di apprendimento e della dispersione scolastica

Scopo dell’istituzione scolastica è sostenere lo sviluppo personale degli alunni e favorire lo “star bene a scuola”, promuovendo azioni volte a prevenire ed ad individuare le difficoltà di apprendimento e/o il disagio degli alunni. Le difficoltà di apprendimento rappresentano infatti un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere complessivamente sul ben-essere della persona comportando, quindi, non solo uno svantaggio scolastico, ma anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, la perdita dell’autostima e della motivazione a studiare. E’ ormai scientificamente provata l’importanza di rilevare precocemente e tempestivamente l’eventuale mancata acquisizione di specifiche abilità di base e dei pre-requisiti, e di predisporre conseguentemente adeguate strategie di prevenzione con lo scopo di limitare lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento. Nella Scuola Primaria il bambino si avvia all’apprendimento della letto-scrittura, è quindi importante individuare i processi che ne caratterizzano l’ acquisizione e le problematiche ad essi inerenti, quali: disgrafia, disortografia, dislessia, discalculia… La Scuola dell’Infanzia rappresenta perciò il luogo per eccellenza per cogliere le prime modalità di espressione delle difficoltà di apprendimento. Gli insegnanti, grazie all’interazione quotidiana con i bambini, possono essere in una posizione privilegiata per poter osservare in situazione e di intervenire, perciò, precocemente. A tal fine sono a disposizione degli insegnanti del Circolo le prove IPDA per l’osservazione e l’individuazione precoce delle difficoltà( per i bambini dell’ultimo anno). L’ambiente scolastico, inoltre, appare particolarmente adatto- per le possibilità che offre- di poter programmare e svolgere attività che evidenzino le capacità dei bambini, non limitandosi ad una diagnostica centrata solamente sul deficit. La rilevazione precoce delle difficoltà costituisce il primo passo per la progettazione e la realizzazione di un programma di potenziamento dei prerequisiti e adeguamento delle strategie didattiche al fine di attivare le risorse del bambino. Il Secondo Circolo - assieme al 1° e 3° Circolo did attico di Pordenone, Cordenons, Porcia, Istituzioni Scolastiche Paritarie partecipa da diversi anni a dei progetti di rete nell’ambito della prevenzione delle difficoltà di apprendimento, della Dispersione e del Disagio Scolastico:

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� Un Progetto di Rete Interistituzionale LA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI , che vede coinvolti anche gli operatori dell’Ambito 6.5 di Pordenone, l’ASS.6 - Struttura operativa complessa - Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Pordenone e il Centro Regionale di Orientamento. Con tale progetto si è voluto fornire ai docenti un’adeguata informazione in merito alle difficoltà di apprendimento e alla prevenzione delle stesse, definendo le procedure che le scuole in rete intendono mettere in atto per prevenire ed individuare le difficoltà di apprendimento e/o il disagio degli alunni. I diversi partner pertanto hanno elaborato delle “Linee Guida” condivise, raccolte in un protocollo di comportamento (in allegato al POF).

� Un Progetto di Orientamento “PREVENIRE ED ORIENTARE PER NON

DISPERDERE” previsto nell’ambito dei Bandi di ampliamento dell’Offerta formativa della Regione F.V.G. con cui collabora da diversi anni in Rete con i diversi ordini di Scuole ( Primarie, Scuole Secondarie di I grado, Scuole Secondarie di II grado).

FINALITA’ GENERALI

� Prevenire il rischio di dispersione scolastica e limitare l’impatto dei problemi e del disagio;

� Promuovere lo star bene a scuola, favorendo la continuità didattica educativa, potenziando a livello orizzontale le sinergie con i servizi del territorio e la rete Interistituzionale;

� Stimolare negli alunni la fiducia nelle proprie capacità e la stima in se stessi (au-tostima);

� Favorire il processo di creazione di una comunità educante, con ai vertici del processo di triangolazione scuola-famiglia-territorio;

� Promuovere la cultura della ricerca-azione e sviluppare il patrimonio professio-nale dei docenti ampliando le opportunità di formazione e autoformazione dei docenti, valorizzando le risorse interne ed esterne;

� Sviluppare buone pratiche didattiche e professionali da estendere nel Circolo con una positiva ricaduta nel processo educativo.

OBIETTIVI

� Formazione permanente dei docenti e degli operatori di supporto educativo; � Costruzione di rapporti efficaci con le famiglie quale partnership primaria nella

prevenzione della dispersione scolastica e del disagio; � Promuovere, diffondere, sviluppare le metodologie e l’utilizzo di strumenti di-

spensativi e compensativi atti a facilitare il processo di apprendimento renden-do gli alunni consapevoli e fiduciosi dei propri percorsi individuali.

� Sperimentare, secondo la logica del “learning by doing”, nuove metodologie di-dattiche diverse da quelle tradizionali atte a promuovere successo scolastico (es. cooperative learning).

� Personalizzazione e individualizzazione dei percorsi, documentati nel Piano Di-dattico Personalizzato, così come definito dalle recenti “Linee Guida” del MIUR allegate al D.M.5669 per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, in applicazione dell’art.7,comma2, veni-va previsto dalla Legge n. 170 del 8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico”.

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 53

� Progettazione di attività orientate allo sviluppo della motivazione, all’integrazione di strategie metacognitive, al sostegno dell’apprendimento.

� Implementare la rete informativa e documentaria. Nell’ambito della prevenzione della Dispersione e del Disagio Scolastico il Collegio Docenti del 2° Circolo ha deciso diverse azioni, t ra le quali l’attivazione di corsi di potenziamento per sostenere l’apprendimento dei bambini che presentano difficoltà, oltre all’individuazione di due Funzioni Strumentali per la Prevenzione Difficoltà di Apprendimento e Disagio (PDAD) per promuovere ed incentivare le buone prassi sperimentate negli anni scorsi. La Figura Strumentale per la Scuola Primaria, l’insegnante Castelletto Maria Teresa, è stata formata dal Ministero nel riconoscere i disturbi specifici di apprendimento (e della dislessia in particolare) ed ha il compito di collaborare e coordinarsi con i servizi di NSPI e i Referenti degli altri Circoli dell’Ambito Urbano 6.5, al fine di progettare e attuare un efficace percorso di osservazione e intervento sulle Difficoltà di Apprendimento che accompagna il bambino fino al terzo anno della Primaria.

Coordina inoltre una “Commissione per la Prevenzione del Disagio del Circolo”, di cui fanno parte insegnanti referenti di ciascun Plesso scolastico, sia di scuola Primaria che dell’Infanzia, anche Paritaria.

Grazie al lavoro della Commissione, sono stati realizzati in questi anni diversi strumenti: una serie di materiali utili agli insegnanti per rilevare precocemente le difficoltà di apprendimento, moduli di comunicazione Scuola-famiglia per promuovere sempre più la reciproca collaborazione, una Scheda di rilevazione delle difficoltà presenti nel Circolo per monitorarne negli anni la presenza delle stesse; un modello di PEP ( Piano Educativo Personalizzato) -ora convertito dalla L.170 8/10/2010 in PDP (piano didattico personalizzato)- da utilizzare per quegli alunni a cui viene diagnosticato un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA); la creazione di una Biblioteca di Circolo specifica per le difficoltà di apprendimento con la presenza non solo di libri e dispense, ma anche indicazioni di software, programmi e materiale didattico specifico, su cui le insegnanti possano fare affidamento per la loro attività didattica.

La Funzione, inoltre, collabora nell’attuazione degli interventi a favore degli alunni, supporta le insegnanti nella scelta dei materiali osservativi e di valutazione, nella somministrazione e nella valutazione dei materiali stessi e nella progettazione di interventi didattici; coordina le referenti disagio di ciascun Plesso scolastico, curando la formazione degli insegnanti del Circolo. Dall’a.s. 2011/12 le si è affiancata la Figura Strumentale per la Scuola dell’Infanzia, l’insegnante Masci Gina a cui sono stati affidati diversi compiti: coordinare la somministrazione IPDA alle sezioni dei bambini dell’ultimo anno, curare la formazione degli insegnanti coinvolti, collaborare alla somministrazione delle prove stesse e alla valutazione e attribuzione dei punteggi, fornire suggerimenti sugli adeguamenti didattici più opportuni attraverso la messa in atto- nelle normali attività didattiche- dei percorsi previsti dal “Laboratorio Acustico” sperimentati nel passato e/o le attività di potenziamento dei Prerequisiti motori specifici per la scrittura sulla base del Percorso proposto e sperimentato dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia del 2° Circolo. La Funzione Strumentale Infanzia coordina -inoltre- le referenti del rispettivo ordine scolastico nella Commissione per la Prevenzione del Disagio; collabora inoltre con la Commissione Innovazione del Circolo in modo da assicurare coerenza a tutto il Progetto Continuità previsto dal POF.

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Le due Funzioni Strumentali collaborano nell’attuazione di azioni formative rivolte agli insegnanti; nella cura della documentazione di supporto e del materiale utile per l’osservazione e l’intervento con gli alunni; nell’attuazione e il monitoraggio delle azioni previste dal Collegio Docenti in materia di prevenzione del disagio e nel mantenere i contatti con Associazioni, Enti e Servizi Sociali, informando le famiglie del Circolo sulle opportunità presenti nel Territorio.

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LA CONTINUITÁ

Le scuole del nostro Circolo sono attente alle sollecitazioni, agli stimoli ed alle proposte provenienti dall’ambiente in cui sono inserite . Per questo lavoriamo ascoltando il “territorio”, favorendo con esso la collaborazione in un’ottica di continuità. Crediamo che la prima e più importante parte di “territorio” che la scuola deve accogliere ed ascoltare siano i genitori, considerati come collaboratori coi quali dialogare non frettolosamente, insieme ai quali discutere e chiarire i nostri percorsi educativi ed i risultati del nostro operare, in uno scambio reciproco di idee e di considerazioni che abbiano come scopo la condivisione di mete e di strade. Momenti forti del percorso di continuità scuola-famiglia sono:

scuola -famiglia accoglienza

Infanzia

Incontri dei docenti con le famiglie dei neo-iscritti Accoglienza degli alunni nuovi iscritti nelle giornate di scuola aperta Raccolta di informazioni dalle famiglie.

Primaria

Incontro del dirigente con le famiglie dei futuri alunni delle classi prime (gennaio) Incontro a settembre con gli insegnanti di classe prima e con i team docenti neocostituiti. Giornate di Scuola Aperta (nov. – dic. e/o a maggio)per permettere la conoscenza degli spazi scolastici e degli insegnanti prima dell’inizio della scuola .I bambini vengono coinvolti in attività laboratoriali , mentre i genitori hanno la possibilità di conoscere l’organizzazione della scuola .

scuola -famiglia rapporti I rapporti con le famiglie si esplicano:

� negli Organi Collegiali: Consiglio di Circolo, Giunta Esecutiva ,Rappresentanti di classe

� nella Commissione mensa � nei rapporti con i docenti (colloqui, assemblee) in particolare:

Infanzia

� ottobre : assemblea per l’elezione dei rappresentanti di sezio-

ne; � novembre : presentazione della programmazione annuale del

P.O.F. � febbraio: assemblea di presentazione dei percorsi didattici at-

tuati; � maggio: assemblea di verifica dei percorsi; � marzo colloqui individuali con le famiglie dei bambini di 4 an-

ni; � maggio colloqui individuali con le famiglie dei bambini di 5

anni � 3 intersezioni con i genitori rappresentanti di classe che sa-

ranno eletti � ogni team di docenti è disponibile, inoltre, a domanda o a ri-

chiesta, ad incontrare le famiglie in caso di necessità per 2h al mese. Gli incontri devono essere concordati con i docenti.

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Primaria � ottobre : assemblea per l’elezione dei rappresentanti di classe e

presentazione del progetto formativo � novembre/dicembre : colloqui individuali con tutte le famiglie (1°

bimestre) � febbraio : informazioni quadrimestrali alle famiglie (1° qua drimestre) � aprile : colloqui individuali con tutte le famiglie (3° bi mestre) � giugno : informazioni quadrimestrali alle famiglie (2° qua drimestre) � 3 interclassi con i genitori rappresentanti di classe � ogni team docente è disponibile, inoltre, ad incontrare le famiglie in

caso di necessità su appuntamento concordato.

Agire con il territorio significa, per noi, una collaborazione sempre più stretta con gli altri ordini di scuola. Siamo infatti convinti del valore della “continuità educativa” e pensiamo che i progetti e le azioni più efficaci di continuità debbano partire dai bambini. Dal fatto cioè di considerarli i soggetti protagonisti dentro la scuola. Ogni progetto di continuità educativa deve aiutare il bambino non solo a conoscere la realtà nuova in cui dovrà inserirsi, bensì, partendo dalla didattica, deve favorire la proposta di significative attività di apprendimento che favoriscano, tra i diversi ordini di scuola coinvolti, una reciproca conoscenza in termini di metodologie, contenuti, linguaggi specifici, tra i diversi livelli di esperienze che un bambino può vivere e realizzare.

Le azioni di continuità tra i diversi ordini di scuola sono così articolate:

Scuola dell’Infanzia - Nido

� Passaggio di informazioni su elementi concordati dal nido alla scuola dell’infanzia.

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria Nei mesi di novembre, febbraio e maggio gli insegnanti delle sezioni dei “grandi” si incontreranno con alcuni insegnanti di classe prima e quinta della scuola primaria per : � Progettare un percorso condiviso attraverso la programmazione dei momenti di

incontro, in coerenza con le attività laboratoriali previste dai progetti di plesso Si passerà poi a : � realizzare momenti di attività comuni . Nel mese di settembre ci sarà : � Il passaggio delle informazioni tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e quelli

della scuola primaria (consegna della documentazione)

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Scuola Primaria – Scuola Secondaria di Primo Grado � incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola per la pianificazione di attività comu-

ni � visita alla Scuola Secondaria di Primo Grado da parte degli alunni di classe quinta

(prima delle iscrizioni) con partecipazione degli scolari ad attività comuni � passaggio d’informazioni e di osservazioni dalla scuola primaria alla scuola secon-

daria di primo grado (incontro di giugno) � incontro tra insegnanti della scuola secondaria di primo grado e gli insegnanti delle

classi quinte per l’approfondimento di eventuali problemi o di aspetti educativi e di-dattici riferiti agli alunni.

Agire sul e con il territorio, per una scuola, è però anche essere attenti e disponibili verso le proposte che i Comuni, la Provincia, le Associazioni, la A.S.S., mettono in campo, come significa anche farsi promotori, presso questi Enti, di richieste di adeguamento e di miglioramento. La scuola è un luogo di crescita umana e culturale che si vivifica attraverso il confronto e lo scambio con le diverse realtà del territorio. Numerose sono le associazioni, gli enti pubblici che collaborano in modo proficuo con il Circolo e promuovono varie iniziative in sintonia con i bisogni dell’utenza, aventi per fine il successo formativo di ogni bambino. Personale esperto mette a disposizione le proprie competenze interagendo con gli insegnanti nella progettazione di attività, laboratori e visite didattiche. Di seguito riportiamo Enti ed Associazioni che a diverso titolo collaborano con il Circolo.

Denominazione Tipologia Settore di

specializzazione Sede

Amministrazione comunale

Ente pubblico Servizi scolastici: mensa e trasporto alunni, edilizia scolastica,

contributi, sostegno ai progetti, iniziative di

promozione culturale e formativa, alunni in

situazione di disagio

Pordenone

Provincia Ente pubblico Contributi per progetti Pordenone Direzione Regionale Ente pubblico Formazione, sostegno

ai progetti Trieste

LaREA Ente pubblico Sostegno ai progetti/ laboratori di educazione

ambientale

Palmanova (UD)

A.S.S. N. 6 Ente pubblico si occupa degli alunni in situazione di handicap

o di disagio dando consulenze ai docenti; per i genitori organizza

conferenze, che trattano problematiche attuali e

ricorrenti

Pordenone

Circoscrizioni Ente pubblico Contributi per progetti Pordenone

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la continuità

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Università degli Studi di Udine

Ente pubblico Gestione del tirocinio e

formazione docenti

Udine

Università degli Studi di Trieste

Ente pubblico Gestione del tirocinio

Udine

Gruppo Alpini Vallenoncello Associazione Collaborazione per realizzazione

progetti

Pordenone

Federazioni e Associazioni sportive

Federazioni e associazione

Progetti sportivi Pordenone

Polizia Comunale Collaborazione progetti educazione

stradale

Pordenone

Biblioteche Ente Pubblico Attività culturali: promozione alla

lettura

Pordenone

COOP privato Collaborazione e contributi per

progetti

Pordenone

Gruppi Genitori Gruppi spontanei di plesso

Collaborazione progetti specifici

(pedibus, biblioteca, …)

Pordenone

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LA FORMAZIONE Docenti

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire loro strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le innovazioni didattiche. Ha come obiettivo l'arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia, lo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, il miglioramento dei metodi e dell’organizzazione dell’insegnare, l’integrazione delle tecnologie nella didattica e la valutazione degli esiti formativi. Numerosi sono i corsi di formazione promossi in provincia da scuole, Università, IRRE ed enti e associazioni accreditate: di essi viene data ampia informazione.

Piano aggiornamento: ENTE ORGANIZZATORE DOCENTI PARTECIPANTI TEMATICA

RETE INS. LINGUA/MAT./ e NEO DSA

SCUOLA POLO INSEGNANTI NON FORMATI O CON FORMAZIONE DA

AGGIORNARE

ADDETTI ANTINCENDIO ADDETTI PRIMO SOCCORSO

SCUOLE POLO INSEGNANTI DISPONIBILI FORMAZIONE CLIL

REGIONE FVG FS INTERCULTURA + INS. DISPONIBILI

SPERIMENTAZIONE DEL QUADERNO DELL’ACCOGLIENZA

ALTRI ISTITUTI ENTI VARI ACCREDITATI

DISPONIBILI VARIE

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Personale ATA La formazione del personale Amministrativo ed Ausiliario è un elemento fondamentale della valorizzazione e sviluppo della professionalità ed è finalizzato a qualificare le prestazioni professionali anche in relazione alla complessità del lavoro presente nella scuola dell’autonomia. Il personale sarà incentivato a partecipare a tutte le iniziative di formazione-aggiornamento anche non organizzate dall’Istituto e/o in rete utili ad apportare un incremento delle conoscenze, abilità e competenze relative al profilo professionale di appartenenza. Il Circolo didattico si farà promotore delle seguenti iniziative da realizzare in rete:

� Corsi blended on line ANSAS per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici; � Corsi per addetti antincendio e primo soccorso � Corsi su aspetti specifici dell’attività amministrativa � Corsi di gestione delle relazioni

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COME COMUNICHIAMO

Comunicazione interna La comunicazione interna promuove la condivisione delle iniziative attivate ed è finalizzata allo scambio di informazioni sui progetti, su alcuni percorsi comuni di insegnamento/apprendimento e può partire dal D.S. e diramarsi al personale, oppure partire dal personale e coinvolgere il Dirigente, le docenti collaboratrici, la direttrice dei Servizi G. e A., altre persone di sistema. Gruppi spontanei di ambito spesso si riuniscono per verificare percorsi e/o scambio di esperienze

Nell’ambito della comunicazione interna le azioni prioritarie saranno finalizzate ad una maggiore circolazione delle notizie, al rafforzamento di un clima relazionale positivo tra i docenti, tra i docenti e gli alunni e tra i docenti ed i gruppi di lavoro. La comunicazione interna viene realizzata attraverso gli strumenti delle “circolari interne”, delle attività del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Interclasse/Intersezione docenti, dei gruppi di lavoro anche attraverso l’utilizzo di canali di comunicazione innovativi tra i quali la posta elettronica. Il miglioramento del clima relazionale interno sarà potenziato attraverso azioni di diffusione della leadership e di affidamento di responsabilità specifiche. Al fine di consentire una rapida circolazione delle informazioni, il Circolo ha attivato un servizio di comunicazione all’interno all’Istituto, coinvolgendo i fiduciari di plesso ed una rete di insegnanti, gli assistenti amministrativi per le parti di competenza. Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il personale di segreteria, assicura che il processo di comunicazione avvenga in modo tempestivo e che tutto il personale venga a conoscenza degli obiettivi e sia pronto a dare suggerimenti di miglioramento. I documenti cartacei vengono esposti per essere visionati nelle aule insegnanti o in luoghi appositamente predisposti (albo della direzione, albo sindacale, varie bacheche…). Tutta la documentazione (POF, stampati, schede di progetto, contratti d’istituto) è inviata ai singoli plessi ed è a disposizione di tutto il personale per la consultazione. Il piano annuale delle attività viene approvato dal Collegio dei Docenti nel mese di ottobre e inviato ai plessi. Prima di ogni riunione il Dirigente Scolastico o suo delegato, ricorda, attraverso circolare, dove viene svolta la riunione, chi la presiede e comunica l’ordine del giorno. Il responsabile di plesso si fa carico che il personale firmi le circolari prima di ogni riunione o prima di archiviarle. Comunicazione esterna Nell’ambito della comunicazione esterna si promuove un costante dialogo con le famiglie partendo dalla rivalutazione del ruolo dei genitori rappresentanti di classe, dal coinvolgimento delle famiglie nelle attività curriculari, nell’implementazione dei rapporti istituzionali della scuola col territorio. In particolare saranno potenziati contatti interistituzionali con gli Enti Locali (Comune, Consiglio di quartiere, Assessorati) e con le Associazioni. In questo contesto sarà prioritario consolidare i contatti di rete fattivi con altre istituzioni scolastiche, con Università ed Enti ed Associazioni culturali che possano portare alla collaborazione attiva nella realizzazione di obiettivi tangibili in ordine allo sviluppo di progetti (locali, regionali, ministeriali) che arricchiscano e qualifichino l’offerta formativa rivolta ad alunni, famiglie.

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LA SICUREZZA NELL’ISTITUTO

Il Decreto Legislativo 81/2008 e tutta la normativa collegata, prescrivono misure per la tutela e per la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in tutti i settori di attività pubblici e privati. Tale Decreto riguarda anche gli edifici scolastici, gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici e tutto il personale che lavora nelle scuole. La tematica della sicurezza comporta due aspetti:

1. l’aspetto relativo a impianti e strutture degli edifici scolastici, di competenza dei Comuni proprietari degli immobili; 2. l’aspetto relativo ai comportamenti effettivamente messi in atto da alunni e lavoratori all’interno delle strutture scolastiche, di competenza delle Istituzioni Scolastiche. Per quanto riguarda il primo punto, la situazione strutturale delle scuole del Circolo è adeguata alle normative di sicurezza. Abbattimento delle barriere architettoniche, impianti elettrici, uscite di emergenza e ogni altro dispositivo atto a prevenire lo sviluppo di incendi, sono già stati eseguiti o sono tuttora in fase di esecuzione, sia pure in tempi diversi da scuola a scuola. Gli interventi di carattere strutturale finalizzati all’adeguamento e messa a norma delle strutture scolastiche sono già stati messi in programma dai Comuni. Per quanto riguarda i comportamenti di chi opera all’interno delle scuole, i provvedimenti adottati dal dirigente scolastico, equiparato ai fini della sicurezza al datore di lavoro, sono i seguenti:

� ·designazione del Responsabile del Servizio di Preve nzione e Protezione

� ·redazione del documento di valutazione dei rischi :

� designazione del medico competente

� ·designazione della squadra incaricata alla gestione delle emergenze (evacuazione degli edifici scolastici, prevenzione incendi, primo soccorso): in ogni scuola sono incaricati uno o più dipendenti, in base alla complessità dell’edificio, che hanno frequentato appositi corsi di formazione

� ·emanazione delle disposizioni di gestione organizzat iva della sicurezza e di diffusione della cultura della stess a (formazione-informazione)

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA la sicurezza

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Modalità di sorveglianza degli alunni nei momenti meno strutturati della giornata scolastica (entrata, uscita, intervallo, pausa mensa): sono oggetto di disposizioni specifiche della dirigente, concordate con i docenti e i collaboratori scolastici.

È presente il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

Altre azioni verranno condotte nelle seguenti aree:

a) Sicurezza sul posto di lavoro (informazione, formazione, interventi) b) Norme antifumo c) Igiene nei locali dell’Istituto d) Educazione stradale

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I PROGETTI I progetti costituiscono elementi di continuità ed identità dell’Istituto e sono coerenti con le linee di indirizzo deliberate dal Consiglio di Circolo. Essi fanno parte integrante del curricolo del Circolo e rappresentano opportunità di incontro con esperienze, persone, ambienti e linguaggi diversi, costituendo occasioni formative articolate ed aprendosi al territorio e alle sue risorse. Si è ritenuto opportuno proporre ai bambini ed alle bambine del terzo millennio alcune tematiche che tenessero conto delle molteplici sollecitazioni cui essi sono costantemente sottoposti. Sono così state individuate cinque aree di riferimento alle quali afferiscono i progetti, alcuni dei quali sono comuni a tutte le scuole del circolo, altri sono differenziati per plesso e/o per ciclo. Aree progettuali

Area

EDUCAZIONI

Rientrano in quest’area tutti i progetti che hanno come tematica prevalente gli aspetti educativi relativi a:

� corretti stili di vita � ambiente � educazione scientifico-matematica � lettura � memoria-storia � cittadinanza consapevole

Area

LINGUAGGI

Rientrano in quest’area tutti i progetti che favorendo lo sviluppo dei diversi stili cognitivi hanno come tematica prevalente l’uso di specifici linguaggi espressivi:

� musicale � cinematografico � grafico-plastico-pittorico � tecnologico � lingua straniera

Area

INTERCULTURA

Rientra in quest’area il progetto di Circolo “ Sopra la stessa terra, sotto lo stesso cielo ” . Il progetto mira a produrre numerose azioni di Accoglienza e di Inserimento degli alunni stranieri garantendo loro pari opportunità di accesso al sapere e a rafforzare l’educazione interculturale per tutti gli alunni.

Area

DIVERSAMENTE ABILI

Rientra in quest’area il progetto di Circolo “Apro le ali e volo lontano” Il progetto, rivolto agli alunni diversamente abili del circolo, si pone come finalità la promozione di interventi formativi diversificati per accompagnare gli alunni nella costruzione del loro progetto di vita attraverso la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, l'acquisizione di progressive competenze di autonomia, di fiducia in se stessi e di presa di coscienza dei propri limiti.

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE SECONDA progetti

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Area

PREVENZIONE DIFFICOLTÀ DI

APRENDIMENTO

Rientra in quest’area il progetto di Circolo “La scuola di tutti e per tutti” . Il progetto mira a valorizzare e coordinare gli interventi finalizzati al sostegno dello sviluppo personale degli alunni e a favorire lo “star bene a scuola” promuovendo azioni volte a prevenire le ricadute negative delle difficoltà d'apprendimento.

Strettamente legate ai progetti sono inoltre le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi, che ciascun team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi e/o sezioni. I Progetti dei plessi

SCUOLE DELL’INFANZIA

AREA PROGETTUALE PREVALENTE

TITOLO PROGETTO

Via Mantegna

pag. 99

Linguaggio musicale

Musical-mente

Via Cappuccini pag. 102

Educazione ambientale

Un passo dopo l’altro

Cittadinanza consapevole

Linguaggio Grafico-plastico-pittorico

Via Valle pag. 104

Educazione ambientale

Il mondo è casa nostra

Educazione alla lettura

Un libro per amico

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SCUOLE PRIMARIE

AREA PROGETTUALE

TITOLO PROGETTO

Antonio Rosmini

Pag. 72

Educazione ambientale

Rinascita del Bosco di S. Marco

Educazione alla lettura

Amico libro

Linguaggio musicale

Nella musica… un tesoro

Linguaggio cinematografico

Un ciak dalle gambe lunghe

Cittadinanza consapevole

Dama, re e regina

E. De Amicis

Pag. 78 Educazione ambientale

Tutti attorno alla piazza: genius

loci Borgomeduna

Padre Marco D’Aviano Pag. 83

Educazione ai corretti stili di vita

Sperimento, gusto, imparo

Educazione alla lettura

Leggere… ti fa volare

Linguaggio musicale

Musicando

Linguaggio tecnologico

Senza LIMiti

Cittadinanza consapevole

Pedibus

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Gaspare Gozzi

Pag. 90

Educazione ambientale

Il mosaico:storia e arte in Friuli

Cittadinanza consapevole

Pedibus: muoviamoci… a piedi o in bicicletta

Linguaggio musicale

Musicalmente

Accoglienza

Genitori

Leonardo Da Vinci Pag. 94

Educazione ambientale

Il giardino di Gaia e Leonardo

Linguaggio musicale

Sonor – Azione

Cittadinanza consapevole

C.C.R. Consiglio Comunale Ragazzi

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PARTE TERZA Analisi del contesto

Presentazione delle scuole

“È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza ” Albert Einstein

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Analisi del contesto BREVE ANALISI DEL CONTESTO

Il secondo Circolo Didattico è situato nella zona sud della Città tra i fiumi Noncello e Meduna. Comprende i quartieri di Borgomeduna, Villanova, San Gregorio, Cappuccini e Vallenoncello. L’assetto urbanistico è composto da insediamenti abitativi, zone industriali e commerciali e assiste oggi ad un progressivo sviluppo del settore terziario. Il contesto territoriale è generalmente caratterizzato da: - basso livello di disoccupazione; - forte vocazione artigianale e industriale; - sviluppo del settore terziario. Tale situazione ha favorito l’incremento della presenza di lavoratori extracomunitari in particolare in alcuni quartieri.

Negli ultimi decenni l’assetto sociale che informa il territorio locale ha subito profonde modificazioni riconducibili ad alcuni fenomeni tipici della nostra epoca (flussi migratori, crisi valoriale, cambiamenti nella famiglia, incertezza nel futuro …) Oggi nella quasi totalità delle famiglie, pordenonesi in genere e del Circolo in particolare, lavorano entrambi i genitori, mentre tendono a diminuire i nuclei familiari con la presenza di parenti sul territorio in grado di garantire un sostegno per accogliere i bambini durante la giornata.

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La forte immigrazione, poi, di famiglie provenienti da paesi comunitari ed extra-comunitari, ha indotto un significativo aumento della presenza di bambini stranieri nelle scuole del Circolo (rappresentano oggi il 24% degli alunni). Di fronte alle sfide provocate dall’odierno e forse più complesso esercizio della genitorialità che ne deriva, il Circolo ha risposto e risponde attraverso: • la diversificazione delle opportunità orarie offerte dai plessi (orario di inizio e termine delle lezioni; tempo pieno e tempo prolungato; servizi di pre e post-scuola); � l’attivazione di percorsi di formazione ed interventi didattici mirati all’integrazione; � la flessibilità dei percorsi didattici; � il mantenimento e il consolidamento di proficui rapporti di collaborazione sinergica con le numerose associazioni ed enti, pubblici e privati, che a diverso titolo operano nel territorio.

Il territorio vanta la presenza: - di centri specializzati per portatori di handicap - di associazioni culturali e sportive - di biblioteche - di cinema e teatro - di associazioni e cooperative di servizi - di scuole paritarie di ogni ordine e grado.

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA analisi del contesto

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Scuola Primaria Antonio RosminiScuola Primaria Antonio RosminiScuola Primaria Antonio RosminiScuola Primaria Antonio Rosmini Via Goldoni Via Goldoni Via Goldoni Via Goldoni ---- Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434----555570214702147021470214

La scuola, situata nel quartiere di Villanova, è sede della Direzione Didattica. Circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule , alcune delle quali sono organizzate per lo svolgimento di attività laboratoriali quali l'educazione musicale, le scienze, l'informatica e la lingua inglese. E’ dotata di una piccola biblioteca e di due palestre , una riservata ai bambini delle classi prime e seconde. Nel piano seminterrato è presente un’ampia sala insonorizzata per il servizio mensa .

Il tempo scuola è di 40 ore settimanali (tempo pieno) suddivise in 5 giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00.

E’ attivo il servizio di trasporto effettuato con lo scuolabus , i bambini che ne usufruiscono vengono accolti al loro arrivo dal personale dell’associazione che svolge il servizio di pre -scuola .

Frequentano il plesso 193 alunni , vi prestano servizio 24 docenti e 3 collaboratori scolastici .

Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione . Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente anno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

data/periodo classe destinazione automezzo

aprile/maggio 2012

1^ A 1^ B

Fattoria didattica nei pressi di Pordenone Pullman

14.05.2012 2^ A 2^ B

Parco Naturale delle Dolomiti Friulane -Andreis (PN)

Pullman

30.04.2012 3^ A 3^ B

Revine Lago (TV) Parco archeologico “Livelet” Pullman

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marzo 2012 4^ A 4^ B Trieste Pullman

aprile 2012 5^A 5^ B

Aquileia (UD) Siti archeologici

Pullman

Progetti

Dama, re e regina

BISOGNI

FORMATIVI

Il progetto è stato voluto dai docenti per dare ai bambini la possibilità di conoscere il gioco degli scacchi e della dama con esercitazioni pratiche guidate da esperti esterni. Gli alunni vengono sollecitati a confrontare le proprie abilità di gioco con partite e tornei che prevedono anche l'utilizzo della "scacchiera gigante" situata nel giardino della scuola.

AZIONI

I bambini vengono gradualmente guidati dall’esperto alla conoscenza pratica della scacchiera , della dama e dei loro pezzi attraverso attività coinvolgenti che mirano ad incentivare la curiosità e l’interesse per il gioco. Ogni lezione è articolata in tre momenti:esposizione teorica , esercizi, partite tra allievi con la supervisione dell'insegnante per verificare la correttezza delle mosse e del comportamento.

COLLABORAZIONI

Associazione scacchistica S. Gregorio (Sig. Viotto Adriano) Associazione Dama (Sig. Zaffalon Olivo), Festa in Piassa, Centro Glorialanza

CLASSI COINVOLTE

Il progetto è rivolto alle classi terze, quarte e quinte.

Rinascita del bosco di San Marco

BISOGNI FORMATIVI

Da molti anni all’interno della scuola “A. Rosmini” vengono svolti progetti per la conoscenza, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Il progetto “Rinascita del bosco di S. Marco” è stato avviato nell’anno scolastico 2003 – 2004 , voluto dai docenti per sensibilizzare i bambini al rispetto della natura. E’ nato da un bisogno sociale di tutela verso l’ambiente e di valorizzazione e ripristino delle aree più compromesse del quartiere Villanova per rigenerare l’ambiente tipico dell’antica foresta planiziale che caratterizzava un tempo la nostra

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pianura. Attraverso le azioni volte a educare i bambini alla salvaguardia delle risorse naturali, si è voluto coinvolgere il territorio per cercare di migliorare la scarsa cultura sociale legata alla tutela dell’ambiente.

AZIONI

Durante l’anno scolastico saranno effettuate le seguenti attività che prevedono il coinvolgimento degli alunni della scuola, dei loro insegnanti e di alcuni esperti :

� Visite settimanali delle classi “custodi del bosco” con rilevazioni, osservazioni e registrazioni . � Semina in vaso da parte delle classi terze;cura e osservazione con registrazione della crescita delle piante. � Rinvaso da parte delle classi quarte;cura e osservazione con registrazione della crescita delle piante. � Piantumazione degli alberi nell’area del bosco da parte dei bambini di quinta con l’aiuto e la partecipazione di tutte le altre classi. � Laboratori guidati dagli esperti e dagli insegnanti da svolgersi prevalentemente nell’area del bosco. A supporto delle attività sopra elencate, si prevedono alcuni interventi da parte delle associazioni territoriali coinvolte e delle famiglie degli alunni per la cura e la manutenzione del bosco.

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone; Bioforest, WWF (sig. Lino Centazzo); Famiglie ; Interporto (Sig. Alfredo De Paoli) ; CFP (Centro Formazione Professionale) Villaggio del Fanciullo ;Centro Glorialanza; Circoscrizione; Festa in Piassa; COOP

CLASSI COINVOLTE

Sono coinvolte tutte le classi

“NELLA MUSICA… UN TESORO”

BISOGNI FORMATIVI

Gli insegnanti del Plesso, ormai da parecchi anni, predispongono un progetto sistematico di Musica, che coinvolge, seppure con modalità differenti, tutte le classi, nella consapevolezza di quanto sia pedagogicamente significativo: 1) favorire un approccio positivo e gratificante alla musica; 2) sensibilizzare il bambino alla musica classica, per evitare l’esclusione a questo linguaggio; 3) far scoprire al bambino nella musica etnica le radici della propria e delle altrui culture.

AZIONI

1) Gli interventi formativi, destinati alle classi 1 e , 2 e , 3 e 4 e e 5 e, saranno curati, nel secondo quadrimestre, da un’insegnante esterna, diplomata in pianoforte ed esperta in Pedagogia della Musica. Gli

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stessi verranno distribuiti, in un’ora alla settimana, in compresenza con l’insegnante curricolare di Musica, che condividerà il percorso didattico con l’esperta, per un totale di 6 incontri, di cui l’ultimo da realizzarsi come lezione aperta alle famiglie. 2) Il percorso formativo prevedrà l’ascolto attivo di brani musicali, opportunamente selezionati, tratti dai repertori classico, popolare ed etnico. I brani musicali verranno accompagnati col canto, col movimento del corpo, con la danza e la pantomima a specchio. 3) martedì 29 novembre 2011, Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone: Opera Lirica “Nabucco. C’era una volta la figlia di un re”, libero adattamento dall’opera di Giuseppe Verdi. La rappresentazione, rientrante nel progetto nazionale “Opera Domani…”, verrà adeguatamente preparata dagli insegnanti dall’inizio dell’a.s. (ascolto brani, lettura della storia e interpretazione da parte dei bambini, individuazione dei personaggi, apprendimento ed esecuzione dei cori dell’Opera ecc.). La preparazione sarà supportata attraverso un corso di formazione, organizzato dalle associazioni “Opera Domani…” e “As.Li.Co.”, cui gli insegnanti coinvolti parteciperanno nei giorni 21, 28 settembre e 12 ottobre 2011, dalle 16.30 alle 19.30. (Classi 2e, 3 e, 4 e e 5 e) 4) 22/12/2011, Festa di Natale aperta alle famiglie, Auditorium di Borgomeduna;

5) 12 o 13 aprile 2012, Abbazia di Santa Maria in Sylvis – Sesto al Réghena: lezione-concerto dedicata all’organo, proposta dal prof. Daniele Toffolo su musiche famose (colonne sonore, musical, inni nazionali, ecc.) di compositori vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento (referente prof. Gianpaolo Doro – Scuola di Musica “Salvador Gandino” di Porcìa). La lezione verrà adeguatamente preparata dagli insegnanti nel mese precedente alla rappresentazione. (Classi 2e, 3 e, 4 e, e 5 e)

COLLABORAZIONI

Maestra in pianoforte, esperta in Pedagogia Musicale, Ivonne Luvison; associazioni “Opera Domani…”, “As.Li.Co.” e Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone; Scuola di Musica “Salvador Gandino” - Porcìa; Centro Anziani “Teresa Glorialanza” - Villanova; Parrocchia di Borgomeduna; famiglie degli alunni.

CLASSI COINVOLTE

- Intervento formativo dell’esperta in Pedagogia Musicale: tutte le classi; - Lezione di Musica aperta alle famiglie: tutte le classi; - Opera lirica “Nabucco. C’era una volta la figlia di un re”: seconde, terze, quarte e quinte; - Lezione-concerto dedicata all’organo: seconde, terze, quarte e quinte.

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 75

Amico libro

BISOGNI FORMATIVI

Il Progetto nasce dalla necessità di creare a scuola uno spazio educativo-didattico privilegiato dove il bambino possa entrare in contatto con il mondo dei libri.

AZIONI

1) Riorganizzazione della biblioteca scolastica attraverso la realizzazione di uno spazio più idoneo alla consultazione e all’applicazione didattica per gli alunni. 2) Miglioramento della dotazione libraria già esistente. 3) Promozione e diffusione del “piacere della lettura”, quale strumento privilegiato per conoscere e conoscersi. 4) Sviluppo delle abilità di ricerca ed uso consapevole delle informazioni.

COLLABORAZIONI

Famiglie degli alunni, Biblioteca del quartiere

CLASSI COINVOLTE

Sono coinvolte tutte le classi

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 76

AREA PROGETTUALE - Area dei linguaggi (ling. cinematografico)

UN CIAK DALLE GAMBE LUNGHE

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto “Un ciak dalle gambe lunghe” mira alla creazione di contesti di apprendimento significativi attraverso l’utilizzo didatticamente produttivo del linguaggio cinematografico. L’intento è quello di educare i bambini alla comprensione dei codici cinematografici , sviluppando capacità critica, gusto estetico ed una gestione autonoma e consapevole del rapporto con la sfera dell’ informazione e della comunicazione audiovisiva.

AZIONI

Il progetto si propone di far usare ai bambini gli strumenti ed i mezzi di comunicazione del cinema per fare in modo che , da semplici osservatori, diventino i protagonisti di qualcosa che anche loro possono e sanno fare. Il percorso prevede la proposta di visione di corti e lungometraggi per gruppi di alunni di classi diverse della scuola. Si sottolinea che i film verranno scelti per il loro valore artistico e umano e per i contenuti e le problematiche particolarmente adatti alle varie fasce d’età. Durante la prima fase dell’attività gli alunni assisteranno alla proiezione del film che sarà preceduta da una semplice ma chiara presentazione da parte dell’insegnante che servirà a suscitare interesse e curiosità. Dopo la proiezione gli alunni saranno guidati a individuare la tematica del film, a delineare le caratteristiche dei personaggi e ad esprimere le loro opinioni.

COLLABORAZIONI

Mediateca di Cinemazero, Palazen

CLASSI COINVOLTE

Sono coinvolte tutte le classi per la visione dei film

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 77

Scuola Primaria Edmondo De AmicisScuola Primaria Edmondo De AmicisScuola Primaria Edmondo De AmicisScuola Primaria Edmondo De Amicis Via Udine, 19 Via Udine, 19 Via Udine, 19 Via Udine, 19 ---- Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434----21374213742137421374

La scuola è situata nel quartiere di Borgomeduna. Circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule, di un laboratorio d’informatica al passo con i tempi, di una fornita biblioteca e di un’aula attrezzata per l’insegnamento della lingua inglese. Nel seminterrato si trovano la palestra con gli spogliatoi e la mensa.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo :

È attivo il servizio di trasporto effettuato con lo scuolabus (limitatamente al pomeriggio) e il servizio di accoglienza pre-scuola (dalle ore 07:30 alle ore 08:00) e post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) . Frequentano il plesso 153 alunni , vi prestano servizio 16 docenti e 2 collaboratori scolastici . Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione . Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio, con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

CLASSI Antimeridiano 8:00 13.00 Rientri :8.00/16.00 1^ Lunedì martedì giovedì venerdì Mercoledì

2^ Lunedì martedì giovedì venerdì Mercoledì 3^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 4^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 5^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 78

mese classe destinazione automezzo Anno

Scolastico tutte Sul territorio -------------------

Progetti

TUTTI ATTORNO ALLA PIAZZA: GENIUS LOCI BORGOMEDUNA

BISOGNI

FORMATIVI

In continuazione con il progetto 2011/2012, il plesso intende promuovere un intervento trasversale ai diversi campi di competenza, in partnership con il Progetto interistituzionale Genius Loci Borgomeduna, di cui la scuola è parte attiva. Ci siamo dotati di una rappresentanza a rotazione in seno al tavolo di co-progettazione ed abbiamo attivato numerose persone del territorio in un’ottica TRANSGENERAZIONALE. Il fine, ma anche il mezzo, delle nostre attività saranno dei laboratori manifatturieri, centrati sulla scoperta delle tradizioni del territorio, per il tramite di persone esperte del territorio. Ancora una volta la scuola si apre all’esterno per condividere gli spazi fisici e di pensiero, con lo scopo di rendere sempre più fattiva la collaborazione con le famiglie e con le agenzie del quartiere. Continueremo ad esplorare le magnifiche risorse culturali della città e le varie proposte didattiche ad esse legate, intendendo, nel contempo, divenire la “piazza” virtuale del quartiere per raccogliere attorno a noi il patrimonio generazionale ed esperienziale delle tradizioni borgomedunesi. Si prevede di coinvolgere tutti gli ambiti disciplinari e di realizzare la produzione di materiali e supporti didattici in seno a laboratori pratici tenuti da persone esperte del quartiere.

AZIONI

Poiché il Progetto si presenta come un contenitore di tutta la proposta del plesso, le azioni sono diversificate in aree di competenza specifica.

� AREA LINGUISTICO COMUNICATIVA � AREA STORICO GEOGRAFICA � AREA SCIENTIFICO TECNOLOGICA � CITTADINANZA � AREA ESPRESSIVA-ARTISTICO-MUSICALE

Ciascuna area consentirà ai bambini, secondo una logica interdisciplinare, di ricostruire, osservare, riflettere, documentare e

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 79

rielaborare eventi diversi collegati al tema della CULTURA . Nello specifico sono previste:

−−−− visite alla Nuova Biblioteca Multimediale −−−− visite ai musei con laboratori interattivi; storico,pittorico,

scientifico, ambientale.. −−−− partecipazione a spettacoli teatrali musicali

COLLABORAZIO

NI

� esperti del Progetto Muse del Comune di Pordenone (Museo

delle Scienze e Museo Archeologico), � volontari del Quartiere per la Biblioteca � famiglie

CLASSI

COINVOLTE

Tutte le classi del plesso

Nell’AREA DELLA CITTADINANZA si distingue il seguente progetto

Consiglio Comunale dei Ragazzi

BISOGNI

FORMATIVI

Il progetto risponde all’esigenza di rendere le bambine e i bambini protagonisti della vita democratica del territorio attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano. In questo modo si vuole far loro sviluppare una visione ed una conoscenza complessiva della città, attraverso lo studio delle sue problematiche; offrire ai bambini l’ opportunità di fare proposte per rendere la città di Pordenone più “a misura di bambino”; promuovere l’educazione civica

AZIONI

Le azioni previste sono:

� Costituzione di un gruppo di lavoro composto da bambini della scuola primaria e ragazzi della scuola media.

� Individuazione del tema - dei temi e condivisione del programma delle attività.

� Approfondimento nelle classi di appartenenza e nelle singole - specifiche scuole, per discutere i problemi e fare proposte.

� Consigli Comunali dei bambini e dei ragazzi, a scadenza mensile, a cui parteciperanno gli alunni eletti assieme agli operatori e ad altre persone individuate volta per volta ( dalle 8.30 alle 13.00 circa).

� Incontri per gli insegnanti referenti in orario pomeridiano.

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COLLABORAZIO

NI

−−−− Comune di Pordenone −−−− Animatori del Consiglio Comunale dei Bambini

CLASSI

COINVOLTE

Classi quarte e quinte

Nell’AREA LINGUISTICO COMUNICATIVA si distingue il seguente progetto

Amici libri

BISOGNI

FORMATIVI

La lettura va interpretata come dimensione fondamentale che concorre con le altre forme espressive, allo sviluppo della personalità del bambino. Essa costituisce uno degli strumenti privilegiati per avere esperienza della propria lingua e cultura. La scuola deve fornire risorse e attività di apprendimento che rappresentino una pluralità di esperienze, opinioni. Il luogo più utile, in una scuola, per realizzare tali finalità è proprio la biblioteca scolastica. A tale scopo riteniamo necessario approntare un itinerario di lavoro in cui individuare quattro segmenti, che possono essere raggruppati in due categorie per:

� Sviluppare la pratica del leggere: l’ ascolto e la lettura � Conoscere gli strumenti del leggere: il libro e la biblioteca

AZIONI

Le azioni che promuoviamo per rispondere al bisogno descritto e raggiungere gli scopi proposti dal progetto sono molteplici: l’uso sistematico della biblioteca di plesso, letture e animazioni proposte dalle insegnanti, partecipazione a spettacoli teatrali /cinematografici, frequenza della biblioteca di plesso con attività gestite dai genitori, visite alla nuova Biblioteca Multimediale con un attività di Lettura animata.

COLLABORAZIO

NI

La realizzazione del progetto prevede il coinvolgimento dei genitori per l’apertura pomeridiana della biblioteca di plesso e per attività di animazione; la fruizione di biblioteche e librerie del territorio,in particolare della Nuova Biblioteca Multimediale; le la collaborazione di personale volontario del quartiere per il riordino della biblioteca

CLASSI

COINVOLTE

Tutte le classi del plesso

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 81

Nell’AREA SCIENTIFICO –AMBIENTALE si distingue il seguente progetto

Giardino delle sorprese

BISOGNI

FORMATIVI

Nell’ ambito del progetto “Giardino educativo delle sorprese”, ha assunto sempre maggiore rilevanza la dimensione educativo – relazionale, con particolare attenzione alla valorizzazione della differenza e all’ integrazione. In questa prospettiva, la dimensione naturalistica, scientifica, intrinseca al progetto stesso, viene utilizzata come tramite per promuovere nuove modalità di relazione, orientate al rispetto e alla valorizzazione dell’ altro,olltre che all’approfondimento scientifico.

AZIONI

Gli alunni delle classi prime,seconda e terza effettueranno uscite periodiche al Parco di Villa Carinzia, da febbraio a maggio. Le uscite verranno precedute da riunioni di programmazione e verranno effettuati incontri di verifica tra le insegnanti e gli operatori. Le attività verranno documentate attraverso materiale fotografico, disegni ed elaborati scritti prodotti dagli alunni. A supporto delle attività ambientali scientifiche saranno proposte visite all’Immaginario Scientifico ,altro polo CULTRALE della città.

COLLABORAZIO

NI

� Soggetti disabili adulti operanti nel parco di Villa Carinzia. � Operatori della Provincia � Operatori Immaginario Scientifico

CLASSI COINVOLTE

Classi prime.seconda e terza per le attività previste a Villa Carinzia Tutte le classi per le visite all’Immaginario SCientifico .

Per le altre AREE, sono previste attività laboratori ali presso i Musei cittadini e riguarderanno tutti gli alunni del Plesso.

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 82

Scuola PScuola PScuola PScuola Primaria Padre Marco d’Avianorimaria Padre Marco d’Avianorimaria Padre Marco d’Avianorimaria Padre Marco d’Aviano Via Noncello, 8 Via Noncello, 8 Via Noncello, 8 Via Noncello, 8 ---- Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434----208617208617208617208617

La scuola è situata in una zona interna del quartiere Cappuccini. Circondata da un ampio giardino dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta, è dotata di spaziose aule , alcune delle quali sono state adibite per uso mensa e palestra. Nel piano superiore è stato ricavato uno spazio per l’allestimento di una piccola biblioteca e una piccola aula per lo svolgimento di attività individualizzate o di piccolo gruppo. La scuola è dotata di un’aula adibita a laboratorio multimediale e di alcune postazioni mobili di P. C. portatili.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo :

È attivo il servizio di accoglienza pre-scuola (dalle ore 07:30 alle ore 08:00) e post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) organizzato dall’Associazione Scarabeo.

È attivo, in seno al progetto Pedibus, un servizio di accompagnamento dei bambini a scuola organizzato in collaborazione con i docenti e gestito da un gruppo di genitori volontari.

Frequentano il plesso 125 alunni , vi prestano servizio 14 docenti e 2 collaboratori scolastici. Durante l’anno scolastico le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione . Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio.

CLASSI Antimeridiano 8:00 13.00 Rientri :8.00/16.00 1^ martedì mercoledì giovedì venerdì lunedì

2^ martedì mercoledì giovedì venerdì lunedì 3^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 4^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 5^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione: classe mese destinazione automezzo

1^/2^ aprile maggio 2012 Fattoria didattica in provincia pullman

2^ Novembre 2011 Sarmede (TV) Mostra dell’illustrazione per l’Infanzia pullman

3^/5^A e B Maggio 2012 Montebelluna (TV)

Museo di Storia Naturale ed Archeologia

pullman

4^ A-B 24 ottobre 2012 Venezia Visita al Ghetto ebraico treno

4^ A-B Primavera 2012 Pradis (PN)

Visita alle grotte, mulino, stabilimento di imbottigliamento d’acqua

pullman

5^ A-B Dicembre 2012 Venezia treno

5^ A-B Aprile 2012 Trieste Centro di Ricerca Sincrotrone pullman

Progetti

AREA

PROGETTUALE

• Area dei lin-

guaggi

LEGGERE TI FA VOLARE… (Biblioteca)

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto nasce dall’esigenza di istituire una progettualità specifica che coinvolga attivamente famiglia e scuola in un percorso educativo compartecipato. Esso prevede l’attivazione di laboratori progettati e gestiti da genitori ed insegnanti in corso d’anno; attività conclusive organizzate insieme, come momento di festa, occasione di condivisione e rinvenimento di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni per la scuola (Festa del libro); strutturazione e attivazione della biblioteca di plesso. Il progetto si pone, peraltro, come cornice inclusiva degli altri progetti e delle altre attività che si svolgono con la partecipazione delle famiglie o che trovano naturale conclusione nella Festa del libro: progetti pedibus, merenda, musica e sport.

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 84

AZIONI

Il progetto prevede: � l’istituzione di un tavolo di co-progettazione scuola

famiglia; � l’inaugurazione della biblioteca di plesso � l’organizzazione della biblioteca di plesso e l’attivazione

del prestito librario; � l’organizzazione di laboratori;

� la realizzazione della Festa del libro COLLABORAZIONI

Per la riuscita del progetto sono previste attività di collaborazione con:

� le famiglie � l’Amministrazione Comunale � la Circoscrizione

CLASSI COINVOLTE

Classi: tutte

AREA PROGETTUALE

• Area dei linguaggi

- Musicale

MUSICANDO…

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto intende avvicinare i bambini al linguaggio musicale, promuovendo e realizzando esperienze concrete di incontro con la musica. Per dare risposta alle esigenza degli alunni di costruire un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità e dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal territorio

AZIONI

Il progetto prevede:

� l’ascolto guidato di brani musicali di diverso repertorio classici e contemporanei;

� l’utilizzo della voce, del corpo, di strumenti musicali e oggetti sonori per produrre, creare ed improvvisare fatti sonori ed eventi musicali, anche per accompagnare poesie, filastrocche, immagini;

� attività mirate allo sviluppo del senso ritmico ed al miglioramento delle capacità attentive;

� attività didattiche volte ad educare al rispetto di sé e dell’altro, alla collaborazione ed alla cooperazione;

� la partecipazione a iniziative musicali offerte dal territorio:

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- lezioni concerto - percorso didattico “Opera Domani”;

� formazione per gli insegnanti

COLLABORAZIONI

Esperti esterni Teatro verdi Associazione Lirica e Concertistica Italiana

CLASSI COINVOLTE Classi: tutte

PROGETTO PEDIBUS

…A scuola ci andiamo da soli

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto “PEDIBUS” si propone come una azione innovativa e promozionale che, attraverso la partecipazione di bambini, genitori, insegnanti e amministratori:

� coinvolga attivamente i bambini, educandoli e stimolan-doli alla mobilità sostenibile; � promuova l'autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di socializzazione tra coetanei; � consenta uno sviluppo armonico psico-fisico dei più pic-coli; � favorisca la nascita di una rete di genitori al fine di coor-dinare le azioni di vigilanza e controllo durante i percorsi ca-sa-scuola; � riduca il traffico nei pressi della scuola; � migliori il livello di fruibilità e di accessibilità per l'infanzia del territorio; � stimoli l'intervento delle istituzioni pubbliche per accre-scere l'area dei percorsi pedonali rendendoli più sicuri e per completare il raccordo delle piste ciclabili esistenti in città; � riduca gli inquinanti atmosferici nei pressi della scuola.

AZIONI

CHE COSA SI FA

� Organizzazione del Pedibus (coordinamento degli ac-compagnatori, informazione alle famiglie e raccolta di adesioni al Pedibus, mantenimento dei contatti con l’amministrazione comunale, ricerca degli eventuali esperti per interventi a scuola,…)

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� Gestione quotidiana dell’accompagnamento con il Pedi-bus

� Attività disciplinari collegate all’esperienza Pedibus � Documentazione dell’esperienza

COME SI FA L’attività proposta è organizzata secondo il percorso classico proposto dall’ONU per i processi di Agenda 21 Locale. La metodologia didattica utilizzata consiste nell’attivare un gruppo di progettazione costituito da insegnanti, genitori ed eventuali esperti, allo scopo di definire in modo partecipato i dettagli del progetto, di seguirne la realizzazione operativa con le classi e di dare rilevanza all’iniziativa.

COLLABORAZIONI

Per la riuscita del progetto sono previste attività di collaborazione con:

� famiglie � Amministrazione Comunale � Polizia Municipale � Gruppo Scout Don Bosco

CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi verranno coinvolte nelle attività didattiche mentre l’adesione al Pedibus è volontaria

AREA PROGETTUALE

• Area delle educazioni

- alimentare

“SPERIMENTO, GUSTO, IMPARO”

BISOGNI FORMATIVI

Prosecuzione del progetto già iniziato dall’anno scolastico 2003 – 2004 e accolto positivamente dalla maggior parte dei genitori. Questo Progetto si inserisce nel programma dell’Azienda Servizi Sanitari n6 “Friuli Occidentale” di Promozione della salute, rivolto alla popolazione della Provincia di Pordenone, per la prevenzione

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 87

degli eccessi ponderali, dei disturbi alimentari e delle patologie conseguenti ad una alimentazione non corretta.

AZIONI

Verrà distribuita quotidianamente, escluso il lunedì e venerdì, a tutti i bambini della scuola, la merenda del mattino, fornita dal servizio di ristorazione o dalle ditte Coop Consumatori Nordest e Latterie Friulane. Tale merenda è l'anticipo del frutto o del dessert del pasto consumato a scuola, ma viene proposta anche nei giorni in cui non è previsto il rientro pomeridiano. Le famiglie saranno coinvolte direttamente nella gestione della merenda del lunedì e del venerdì con la raccomandazione di fornire ai loro bambini alimenti suggeriti…

COLLABORAZIONI

Famiglie Aziende: Servizi Sanitari, Camst, COOP Consumatori Nordest Latterie Friulane

CLASSI COINVOLTE

Tutte

AREA PROGETTUALE

• Area dei linguaggi

- uso delle nuove tecno-logie nella didattica

Senza LIMiti

uso didattico della lavagna interattiva

BISOGNI FORMATIVI

La L.I.M. ben si colloca in un “fare scuola” che supera una didattica “trasmissiva” a favore di un modello coerente con la didattica costruttivista, attento agli stili di apprendimento degli studenti e alla qualificazione dei processi formativi e di conquista dei saperi.

È uno strumento di effettiva didattica multimediale in grado di intrecciare l’azione del docente e la sua

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 88

proposta didattica con i bisogni di apprendimento (di contenuti, strategie, significati, …) degli allievi superando l’oralità, ma non negandola, in una dimensione condivisa, collaborativa, dinamica, al passo con i tempi e soprattutto con le “nuove” caratteristiche percettive e cognitive degli allievi di oggi.

La sua assonanza con la lavagna classica ne facilita la percezione (questo vale anche per i docenti) quale dotazione ordinaria di classe (ciò significa facilità d’uso nel quotidiano e apprendimento rapido del suo utilizzo), ma le sue caratteristiche di interazione, flessibilità, multimedialità, incidono fortemente su motivazione, attenzione e concentrazione sollecitando nel contempo la partecipazione diretta degli allievi allo sviluppo ed alla caratterizzazione dei percorsi didattici.

Favorisce la documentazione, la conservazione della “storia” di un processo formativo del singolo alunno e della classe e, mantenendone traccia così come consentendone il recupero.

Non sostituisce gli strumenti ordinari di lavoro (quaderno, libro, penna,….) ma li integra e con essi interagisce con l’utilizzo di semplici periferiche d’uso ordinario

Consente la creazione di archivi didattici d’istituto perché permette la conservazione inalterata dei file originali.

Favorisce lo sviluppo del lavoro didattico in continuità con l’extrascuola : è possibile fare scuola “a distanza” (allievi malati o spesso assenti), completare a casa attività iniziate a scuola, coinvolgere più facilmente i genitori nell’interazione casa/scuola.

Finalità � Promuovere un apprendimento attivo da parte degli

studenti � Favorire la motivazione catturando l’attenzione � Sviluppare l’apprendimento collaborativo � Consentire la documentazione dell’attività didattica,

la sua comunicazione e divulgazione

AZIONI

� preparazione di strumenti condivisi per la

pianificazione e la documentazione delle esperienze � periodo dedicato alla familiarizzazione degli alunni

con lo strumento e le barre di gestione attraverso la proposta di giochi didattici

� autoaggiornamento � utilizzo della LIM nella pratica quotidiana � pubblicazione di elaborati nel blog della scuola

Primaria Padre Marco d'Aviano

CLASSI COINVOLTE Tutte le classi

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 89

Scuola Primaria Gaspare GozziScuola Primaria Gaspare GozziScuola Primaria Gaspare GozziScuola Primaria Gaspare Gozzi Via Vesalio Tel. 0434Via Vesalio Tel. 0434Via Vesalio Tel. 0434Via Vesalio Tel. 0434----571206571206571206571206

La scuola, situata nel quartiere di San Gregorio, condivide l’edificio con la sezione staccata della Scuola Secondaria di primo grado P. P. Pasolini, pur essendone separata nell’ingresso e nel giardino d’accesso. È circondata da un giardino molto ampio dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta. Internamente è dotata di spaziose aule , di un laboratorio d’informatica , di un’aula polifunzionale per svolgere attività laboratoriali e di una ludoteca . Vi sono inoltre la sala mensa , una palestra molto grande ed attrezzata ed un’aula insegnanti

nella quale è possibile svolgere anche attività individualizzate o per piccoli gruppi di alunni

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo:

E’ attivo il servizio di accoglienza post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00) organizzato dall’Associazione Scarabeo. Frequentano il plesso 109 alunni , vi prestano servizio 12 docenti e 2 collaboratori scolastici. Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione . Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative.

CLASSI Antimeridiano 8:00 13.00 Rientri :8.00/16.00 1^ lunedì martedì giovedì venerdì mercoledì

2^ lunedì martedì giovedì venerdì mercoledì 3^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 4^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 5^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

classe mese destinazione automezzo

tutte 02.05.2012 AQUILEIA Visita e laboratorio pullman

Progetti

Progetto Genitori

BISOGNI FORMATIVI

� migliorare la comunicazione scuola-famiglia � saper collaborare � approfondire contenuti della programmazione didattica � prevedere momenti di informazione e confronto � organizzare la festa di fine anno come occasione di

incontro e presentazione del percorso compiuto durante l’anno scolastico

AZIONI

� realizzare oggetti con le proprie mani, sviluppando la creativita’, la libera espressione

� condividere un progetto comune per il benessere di tutti gli alunni

� allestire il mercatino di natale

COLLABORAZIONI

Famiglie degli alunni, enti locali,associazioni di Quartiere, Circoscrizione Sud

CLASSI COINVOLTE

Tutte

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 91

Pedibus

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto, attuato dall’ a.s. 2007 – 2008, ha permesso agli alunni di acquisire maggiore autonomia, orientamento ed identificazione con l’ambiente in cui vivono, oltre a contribuire alla riduzione del traffico in particolare davanti alla scuola e dintorni.Il ciclobus è stato avviato per tutto il mese di Maggio nei due percorsi e con la collaborazione di volontari dell’Associazione Aruotalibera.Nel secondo quadrimestre, gli alunni di classe terza e quarta hanno aderito al PROGETTO DI EDUCAZIONE AL BENESSERE E STRADALE con l’intervento di un esperto.Grazie al riscontro molto positivo del progetto si prevede di mantenere il pedibus per gli alunni di tutte le classi .Si prevede di sviluppare il progetto CICLOBUS istituendo la formazione per le classi 3^ e 5^ con tematiche differenziate.

AZIONI

ottobre – novembre : � raccolta dati adesione-tabulazione � progettazione con esperti � attivazione del progetto con sperimentazione collettiva delle

linee pedibus per la classe prima, � attivazione del corso “educazione al benessere” per le

classi 3^ e 5^(ciclobus) � riunione con i genitori e i volontari per la stesura del

calendario autunnale degli autisti � attivazione del pedibus

febbraio : � riunione con i genitori e i volontari per la stesura del

calendario di primavera degli autisti aprile :

� riunione con i genitori e i volontari per la stesura del calendario degli autisti del ciclobus

� attivazione ciclobus spazi: aula - giardino – � percorsi pedibus

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone- Associazioni del territorio- Famiglie

CLASSI COINVOLTE

Tutte

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 92

“IL MOSAICO: STORIA E ARTE IN

FRIULI”

BISOGNI FORMATIVI

Il progetto si propone di continuare e sviluppare l’esperienza fatta con il precedente progetto di storia ed arte, che ha dato la possibilità a tutti gli alunni di conoscere il patrimonio storico, artistico ed ambientale del proprio territorio. Con questo progetto si intende allargare la conoscenza della storia e della geografia del Friuli Venezia Giulia, del patrimonio artistico e culturale offrendo così a tutti gli alunni della nostra scuola l’opportunità di promuovere l’interesse per la radici culturali della nostra regione.

AZIONI

Settembre : programmazione delle uscite e visite museali inerenti la realizzazione del progetto; programmazione delle attività di formazione per gli insegnanti sul mosaico, programmazione dei laboratori d’arte per gli alunni e percorsi didattici storico-geografici. Febbraio: formazione insegnanti, avvio delle attività di ricerca storico didattica mediante fonti materiali a piccolo e grande gruppo; elaborazione testi, ascolto esperti,visione documenti mediante l’uso della navigazione sul web, testi dedicati, filmati ed altro riguardanti la storia dei mosaici, in particolare di quelli presenti sul territorio regionale con le loro funzioni e simbologie. Marzo-Aprile : attività di approccio concreto alla creazione di un mosaico. Maggio: allestimento mostra di fine anno sul percorso svolto.

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone, Comitato genitori, Musei cittadini, Officina dell’Arte Pordenone

CLASSI COINVOLTE

Tutte

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 93

MUSICALMENTE

BISOGNI FORMATIVI

Con questo progetto si intende proseguire, coinvolgendo tutti gli alunni della scuola, l’avvicinamento al linguaggio musicale con la costruzione di percorsi didattici interdisciplinari. Offrire la possibilità agli alunni di conoscere strumenti e opere della musica classica e della musica africana attraverso il ritmo, i suoni e i colori attraverso un viaggio interculturale.

AZIONI

Il progetto di musica di quest’anno prevede due percorsi paralleli, uno per le classi 1^-2^-3^ e uno per la 4^ e 5^. Il primo percorso riguarda l’apprendimento del ritmo, del suono e del movimento attraverso la musica e la danza Africana con l’aiuto di un esperto. Il secondo percorso è inerente alle attività che il Circolo svolge in collaborazione con il Teatro Verdi (Opera Domani). Settembre : programmazione dei due percorsi, attività, formazione degli insegnanti partecipanti al progetto Opera Domani. Ottobre-Dicembre : svolgimento dei laboratori con esperto.

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone, Associazione Opera Domani, Comitato genitori, Esperto Musica Africana

CLASSI COINVOLTE

Tutte

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 94

Scuola Primaria Leonardo da VinciScuola Primaria Leonardo da VinciScuola Primaria Leonardo da VinciScuola Primaria Leonardo da Vinci Via Valle Tel. 0434Via Valle Tel. 0434Via Valle Tel. 0434Via Valle Tel. 0434----578550578550578550578550

La scuola è situata nel quartiere di Vallenoncello. E’ circondata da un giardino dove i bambini possono svolgere attività e giochi all’aria aperta e dove è stato realizzato un orto didattico. Lo stesso giardino è da alcuni anni oggetto di progettazione compartecipata, pertanto in continua fase di trasformazione e adattamento alle esigenze dei bambini e alle loro idee. La scuola è dotata di spaziose aule , di un laboratorio d’informatica con sei postazioni, di una piccola biblioteca e di un’aula insegnanti. Due sale sono adibite al servizio mensa . I bambini, oltre a poter utilizzare la palestra

interna, usufruiscono soprattutto della vicina palestra comunale nella quale si recano a piedi.

Il tempo scuola si suddivide in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, nel seguente modo:

Da anni, genitori, alunni e insegnanti lavorano al progetto PEDIBUS, tanto che è possibile garantire ai bambini un servizio di accompagnamento a scuola. E’ inoltre attivo il servizio di accoglienza post-scuola (dal termine delle lezioni alle ore 18:00). Quest’anno gli alunni frequentanti sono 114 . Inoltre, nel plesso prestano servizio 9 docenti e 2 collaboratrici scolastiche .

Durante l’anno scolastico tutte le classi parteciperanno a visite guidate e a viaggi d’istruzione . Le visite guidate, di breve durata, si effettuano con lo scuolabus, i mezzi pubblici o a piedi, nell’ambito urbano o a breve raggio con lo scopo di far partecipare gli alunni a laboratori, a spettacoli teatrali e musicali a loro adatti o ad altre iniziative ritenute significative. I viaggi d’istruzione sono uscite di più lunga durata che si svolgono con il treno o con il pullman a noleggio. I docenti hanno elaborato per il corrente hanno scolastico il seguente piano dei viaggi d’istruzione:

CLASSI Antimeridiano 8:00 13.00 Rientri :8.00/16.00 1^ martedì mercoledì giovedì venerdì lunedì

2^ martedì mercoledì giovedì venerdì lunedì 3^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 4^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì 5^ martedì giovedì venerdì lunedì mercoledì

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 95

mese classe destinazione automezzo

19 OTTOBRE

2011

3^ - 4^

- 5^

VENEZIA – BIENNALE DI

ARTE

Treno

14

NOVEMBRE

2011

1^, 2^ PINZANO – FATTORIA

DIDATTICA “IL GIRASOLE” Pullman

Progetti

IL GIARDINO DI GAIA E LEONARDO

BISOGNI FORMATIVI

Mantenere alta la motivazione alla cura degli spazi verdi del giardino e dell’orto scolastico, rinnovando quanto già esistente e apportando elementi di novità

In linea con il rispetto dell’ambiente e per limitare l’uso dell’automobile per accompagnare i bambini a scuola, si continuerà ad offrire il servizio Pedibus.

AZIONI

Si prevede lo svolgimento di attività per nuclei tematici da programmare in momenti diversi dell’anno e finalizzate a:

- Mantenere e curare gli spazi del giardino e dell’orto scolastico

- Responsabilizzare alla cura e al mantenimento degli spazi verdi comuni

- Conoscere la flora spontanea del territorio - Sviluppare comportamenti adeguati in relazione

all’ambiente - Apprendere le norme fondamentali del codice stradale

con particolare attenzione al corretto comportamento del pedone e del ciclista

- Condividere il progetto Pedibus con la 4^ sez. della scuola dell’Infanzia

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone – Circoscrizione Sud Comune di Pordenone – Consiglio Comunale dei Ragazzi Associazione “Nonni Vigile” – Accompagnatori Pedibus Famiglie

CLASSI COINVOLTE

Tutte

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 96

SONOR-AZIONE

BISOGNI FORMATIVI

Effettuare esperienze musicali ricche, stimolanti, varie: ascolto, lettura musicale, composizione musicale ed esecuzione strumentale. Partecipare ad eventi musicali.

AZIONI

Utilizzo dello strumentario Orff Interventi settimanali dell’insegnante di musica di ciascuna classe, in raccordo con eventuali esperti e con le insegnanti delle altre discipline. Interventi da parte di uno o più esperti di danza moderna con cadenza settimanale per una decina di lezioni nel secondo quadrimestre

� Realizzazione della festa di Natale: presentazione di

Consiglio Comunale dei Ragazzi

BISOGNI FORMATIVI

Rendere le bambine e i bambini protagonisti della vita democratica del territorio attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano

AZIONI

Si affrontano tematiche inerenti l’alimentazione

COLLABORAZIONI

Ass.rato all’Istruzione Ass.rato all’Ambiente Famiglie degli alunni

CLASSI COINVOLTE

Quarte e quinta

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 97

canti (classi partecipanti: tutte)

� Partecipazione all’iniziativa “LEZIONE CONCERTO ”- dedicata alle arpe (classi partecipanti: 2^ - 3^ - 4^ - 5^)

� Partecipazione all’opera lirica NABUCCO del PRO-GETTO OPERA DOMANI (classi partecipanti: 1^ - 2^ - 3^ -4^ - 5^)

� Realizzazione di un saggio di danza finale

COLLABORAZIONI

Asociazioni “Opera Domani…” Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone; Esperto esterno

CLASSI COINVOLTE

Tutte le classi

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 98

Scuola dell’InfanziaScuola dell’InfanziaScuola dell’InfanziaScuola dell’Infanzia

Via MantegnaVia MantegnaVia MantegnaVia Mantegna Tel. 0434 Tel. 0434 Tel. 0434 Tel. 0434 –––– 521174521174521174521174

La scuola è situata nel quartiere di Borgomeduna, in una via secondaria e quindi lontana dal grande traffico automobilistico. L'edificio si presenta accogliente, spazioso e circondato da un ampio giardino, dove poter svolgere attività e giochi all'aria aperta. Le aule sono molto ampie, luminose, organizzate per angoli di interesse caratterizzati da materiali e funzioni specifiche. Questi spazi sono modificati o sostituiti in corso d’anno in base alle esigenze emerse nel gruppo. Le sezioni si

affacciano direttamente su un salone centrale dove si svolgono attività di intersezione, attività motorie strutturate e di gioco libero, quando non è possibile utilizzare il giardino. Nel corso degli anni la scuola si è dotata di una biblioteca interculturale , simbolo dell’attenzione posta all’accoglienza e all’integrazione di bambini stranieri, nella quale è attivo il prestito dei libri. Infine la scuola ha una sala da pranzo le cui dimensioni richiedono che il pranzo sia erogato in doppio turno : due sezioni dalle ore 11.30 alle ore 12.10 ; altre due sezioni dalle ore 12.10 alle ore 12.50. La merenda del pomeriggio viene distribuita all’intero gruppo scuola.

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.30.

E’ composta da 4 sezioni formate da bambini di età eterogenea ed accoglie 97 alunni .

Vi prestano servizio 10 docenti e 3 collaboratori scolastici .

In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari . Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative.

E’ garantito il servizio di trasporto .

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 99

Progetti

MUSICAL- MENTE

BISOGNI FORMATIVI

La musica è una realtà molto presente nella vita dei bambini e rispetto ad altri linguaggi ha sicuramente aspetti peculiari e “utili” in situazioni educative-formative anche con alunni in situazione di difficoltà. Tra gli aspetti più significativi troviamo:

• forti relazioni con la dimensione affettiva-emotiva • forti relazioni con la gestualità e il movimento • può essere gioco senso-motorio, gioco simbolico e gioco con

regole • ha una dimensione di gruppo e di relazione molto marcata

Inoltre, fruire fin da piccoli il piacere di ascoltare,di cantare,suonare ed elaborare pensieri attraverso le esperienze sonore, è un modo privilegiato di potenziare e sviluppare la creatività. La scuola dell’infanzia di Via Mantegna accoglie un numero rilevante di bambini con culture d’origine diverse, un universo di tradizioni,abitudini,ideali e religioni. Per valorizzare le diversità,dando continuità ad una linea programmatica consolidata della scuola, e in coerenza con il P.O.F( “Far scoprire al bambino nella musica etnica le radici della proprie e delle altrui culture”), le insegnanti hanno individuato nel linguaggio espressivo universale della musica un’ opportunità in cui il bambino ”interagendo con il paesaggio sonoro ,sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. “(Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia 2007).

AZIONI

Situazione stimolo esperenziale di partenza: � laboratorio musicale con intervento dell’esperto (metodologia

d’insegnamento di Carl Orff): Rilevazione delle conoscenze dei bambini in relazione alla musica Strutturazione di percorsi per l’ esplorazione dell’universo sonoro. Raccolta, con il coinvolgimento delle famiglie, di canti, musiche, danze appartenenti al patrimonio culturale d’origine Esperienze di sperimentazione e produzione creativa musicale e di movimento Attività di trascrizione e rilettura dell’esperienza Fruizione di proposte musicali offerte dal territorio Costruzione di un curricolo in continuità con la scuola primaria

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COLLABORAZIONI

Esperto esterno

SEZIONI

COINVOLTE

Tutte le sezioni

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 101

Scuola dell’InfanziaScuola dell’InfanziaScuola dell’InfanziaScuola dell’Infanzia

Via CappucciniVia CappucciniVia CappucciniVia Cappuccini Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434----522375522375522375522375

La scuola è situata in un quartiere di Pordenone relativamente vicino al centro storico. Essa è stata realizzata secondo criteri pedagogici ispirati al concetto di scuola aperta. I locali, ampi e luminosi, comunicano direttamente tra loro attraverso grandi porte scorrevoli, che facilitano gli scambi e i rapporti tra tutti i bambini della scuola. Oltre alle aule , organizzate in angoli attivatori, vi sono altri spazi strutturati:

la biblioteca scolastica, in cui è attivo il prestito dei libri, gestito in collaborazione con un gruppo di genitori; un salone organizzato per l’attività motoria e psicomotoria ed uno per le attività di intersezione e di gioco libero; due spazi adibiti ad attività di laboratorio. Infine la scuola ha due sale da pranzo separate da una porta scorrevole e una sala adibita al riposo pomeridiano. Un’altra grande risorsa della scuola è l’ampio parco che la circonda e la rende “isola verde” in mezzo al cemento cittadino.

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16: 30.

La scuola accoglie 81 alunni . E’ composta da 3 sezioni : una è omogenea e due sono formate da bambini di due età.

Vi prestano servizio 7 docenti e 2 collaboratrici scolastiche .

In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari (laboratori e attività psicomotoria). Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvalersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative.

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Progetti

Un passo dopo l’altro

BISOGNI FORMATIVI

La proposta educativa nasce da un’attenta osservazione dei bisogni dei bambini rilevati all’interno del contesto scolastico al fine di formare futuri cittadini consapevoli del proprio agire, capaci di affrontare e risolvere “problemi”, di confrontarsi, di collaborare e di cooperare sfruttando tutte le occasioni che l’ambiente offre. Il progetto è costituito dai percorsi Ci incontriamo

(accoglienza, inserimento e reinserimento, continuità tra scuole)

Mi conosco, ti conosco

(pratica psicomotoria, educare alla relazione)

Esploro l’arte

(utilizzo dei linguaggi espressivo-comunicativi: grafico-pittorico, manipolativo, plastico e costruttivo, libri, musica e teatro)

Scopro il giardino e il mondo intorno a me

(aspetto scientifico-naturalistico, conoscenza della realtà circostante)

pensati per garantire ad ogni bambino la possibilità di esprimersi nella sua totalità, utilizzando i diversi codici espressivi ed è organizzato in modo da permettere al bambino di spaziare all’interno dei diversi percorsi maturando abilità e competenze trasversali a tutte le dimensioni di sviluppo.

AZIONI

La realizzazione di ciascuno dei diversi percorsi d el PROGETTO prevede fasi diverse: � prima analisi della situazione � individuazione ed analisi dei bisogni dei bambini � predisposizione degli spazi, scelta delle strategie ed organizza-

zione delle proposte educativo- didattiche � definizione delle competenze da promuovere � osservazione dei bambini in contesto per una eventuale riproget-

tazione � valutazione e verifica � documentazione del percorso educativo didattico

COLLABORAZIONI

insegnanti personale ATA esperti famiglie

SEZIONI

COINVOLTE

tutte

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Scuola dell’InfanziaScuola dell’InfanziaScuola dell’InfanziaScuola dell’Infanzia

VallenoncelloVallenoncelloVallenoncelloVallenoncello Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434Tel. 0434----578040578040578040578040

La scuola è situata nella frazione di Vallenoncello, a Sud di Pordenone. La zona è periferica, tranquilla, con molto verde e, sebbene abbia subito negli ultimi anni una notevole urbanizzazione, ha mantenuto quelle caratteristiche tipiche di paese, che favoriscono la conoscenza fra le famiglie. La scuola è composta da 4 Sezioni : 3 situate nella sede principale ed 1 dislocata nella vicina Scuola Primaria. Sede principale : ospita bambini piccoli, medi e grandi suddivisi in tre sezioni organizzate per angoli di interesse che presentano svariati materiali,

opportunamente presentati a seconda dell’età dei bambini o delle attività in corso. La scuola ha anche una grande palestra dove, oltre alle attività motorie, si svolgono le attività di laboratorio. Per questo lo spazio è organizzato in angoli strutturati per giochi senso-motori, giochi simbolico-imitativi, attività di rappresentazione. Infine vi è una luminosa sala da pranzo, in cui sono consumati il pranzo, la merenda del mattino e del pomeriggio, e una stanza per il riposo pomeridiano dei bambini di 3 e 4 anni. L’edificio è circondato da un grande spazio alberato con giochi per l’attività motoria. Sede staccata : ospita bambini grandi e dispone di un ampio locale, opportunamente suddiviso in aula e sala da pranzo. Vi è un locale per l’attività motoria, attrezzato con materiale psicomotorio e uno spazio biblioteca. Infine i bambini possono utilizzare una parte di giardino, debitamente separato da quello della scuola primaria.

La scuola è aperta

sede centrale dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.30

sede staccata dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 16.15

È composta da 4 sezioni e accoglie 102 alunni .

Vi prestano servizio 9 docenti e 2 collaboratori scolastici .

In ogni sezione sono presenti due insegnanti con orario alternato e flessibile per favorire attività specifiche e particolari (laboratori). Nel plesso lavorano due insegnanti di

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 104

sostegno. Vi è poi l’insegnante di Religione Cattolica (I.R.C.), che impegna i bambini con interventi settimanali. Per i genitori che hanno scelto di non avvallersi dell’I.R.C. è previsto lo svolgimento di attività alternative.

È garantito il servizio di trasporto . Progetti

IL MONDO E’ CASA NOSTRA

BISOGNI

FORMATIVI

Il progetto nasce dalle seguenti considerazioni:

• La sempre più alta frequenza di bambini provenienti da paesi stranieri con le relative problematiche legate alla comunica-zione e alla condivisione e la necessità di acquisire strumenti funzionali alla socializzazione.

• La necessità di acquisire consapevolezza della propria e dell’altrui identità finalizzata all’incontro di usi, costumi e tra-dizioni.

• Il bisogno di esplorazione di elementi caratteristici di altre razze e culture (es. caratteristiche fisiche abbigliamento, idioma ecc.), di fare esperienze sensoriali e riconoscere le proprie ed altrui emozioni .

• La spinta a conoscere ed esplorare il proprio territorio e altri ambienti naturali partendo dalle esperienze personali di cia-scun bambino: coglierne il valore e capire la necessità di conservare e salvaguardare gli ambienti stessi

AZIONI

Il progetto è articolato in tre percorsi che prevedono: “LA TERRA E I SUOI 3 REGNI” (percorso scientifico )

- I tre regni: animale, vegetale, e minerale - Osservazioni sui diversi ambienti: caldi, freddi e temperati - Alla scoperta della terra attraverso i sensi:

o i suoni della terra ( pioggia, temporale, vento, torrenti, vulcani, frane, sassi ecc.)

o manipolazione di materiali naturali diversi (rocce, sab-bie, creta, terriccio, legno ecc.)

o i colori della terra attraverso le stagioni e i vari ambien-ti

o profumi e sapori della terra “SENZA FRONTIERE”

(percorso antropologico ) - Conoscenza di culture diverse :tradizioni, razze, cultu-

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 105

re,abbigliamento, canti, feste ecc. - Occasioni di incontro con e tra le differenti culture presenti a

scuola con feste, assaggio di preparazioni gastronomiche tipi-che, sperimentazione di usanze (abitudini, proverbi e filastrocche e ninne nanne ecc.)

- Danze, canti, costruzione e/o uso di strumenti musicali tipici, trucco, travestimenti, drammatizzazioni, racconti dei vari paesi ecc.

“NON RESTIAMO INDIFFEREN” ZIATI”

(percorso ambientale) - Conoscenza degli effetti dell’inquinamento e dello smaltimento

indifferenziato dei rifiuti - Buone pratiche relative alla raccolta differenziata - Utilizzo di materiali di riciclo per la realizzazione di produzioni

grafico – pittoriche manipolative - Valorizzazione di materiali e oggetti inutilizzati :“La seconda vita

degli oggetti” - Costruiamo giocattoli con materiali di recupero - Valorizzazione e conservazione delle risorse (acqua, energia

elettrica ecc.)

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone Famiglie altro da definire in itinere

SEZIONI COINVOLTE

Tutte

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POF 2° Circolo Didattico di Pordenone 2010-2012 pag. 106

UN LIBRO PER AMICO

BISOGNI FORMATIVI

Da alcuni anni, si presentano con sempre più frequenza problematiche legate alla comunicazione verbale da parte dei bambini. Si ravvisa quindi la necessità di individuare un percorso che stimoli, promuova e rinforzi le competenze linguistiche, di comprensione e di produzione, sviluppando l’utilizzo di un linguaggio appropriato e creativo che contribuisca a sviluppare fin da piccoli una identità capace di relazioni aperte e propensa ad accogliere le ragioni degli altri, una dote indispensabile in una società complessa e composita come quella in cui stiamo vivendo.

AZIONI

Il progetto si articola si articola in due percorsi che prevedono:

“TOPI DI BIBLIOTECA”

−−−− verbalizzazione, scambi sulle esperienze di biblioteca −−−− ipotesi su come strutturare una biblioteca −−−− Visita ad una biblioteca −−−− progettazione della biblioteca scolastica −−−− fase realizzativa : spazi. materiali e regole −−−− visita in libreria alla ricerca di libri −−−− prestito dei libri a casa −−−− collaborazioni con le famiglie per letture animate ”FINESTRE SUL MONDO”

−−−− verbalizzazione, scambi di esperienze −−−− lettura e rielaborazione di storie, −−−− canti e musiche dal mondo −−−− mimiche e drammatizzazioni −−−− attività grafico-pittoriche-plastiche con l’utilizzo di materiale strut-

turato e non −−−− ideazione di storie e filastrocche

COLLABORAZIONI

Comune di Pordenone Famiglie altro da definire in itinere

SEZIONI COINVOLTE

Tutte

P.O.F a.s. 2010/12 PARTE TERZA le scuole