Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

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speciale Conosciamo insieme l’Osteogenesi Imperfetta Con il Patrocinio della Provincia di Roma psico la nuova parola come sconfiggere la balbuzie bellezza laserchirurgia correggere i danni della luce salute otorinolaringoiatria perchè respiriamo male dal naso benessere politiche sociali a tutela della famiglia sesso infertilità di coppia cause, regolamenti e nuove terapie Edizione Roma - Anno I n°1 Settembre 2009 reg. trib.di Pescara n.24/08 del 7/11/2008

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Pocket Salute è il primo mensile free-press locale dedicato al mondo della salute, della bellezza e del benessere. Si articola in 64 pagine ricche di articoli informativi a cura di eminenti professori, medici specialisti e stimati primari locali. Il tutto con un linguaggio semplice e diretto per facilitare la comunicazione con il cittadino. Un modo nuovo per avvicinare il pubblico al mondo della salute abbattendo il muro di diffidenze e di timori reverenziali tipici del rapporto medico-paziente. La rivista è già stata patrocinata da: Comune e Provincia di Pescara, Università degli studi G.D'Annunzio di Chieti-Pescara, Provincia di Roma, Università La Sapienza di Roma, Umberto I Policlinico di Roma.

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specialeConosciamo insiemel’OsteogenesiImperfetta

Con il Patrocinio della Provincia di Roma

psicola nuova parolacome sconfiggerela balbuzie

bellezzalaserchirurgiacorreggere i danni della luce

saluteotorinolaringoiatriaperchè respiriamo male dal naso

benesserepolitiche socialia tutela della famiglia

sessoinfertilità di coppiacause, regolamentie nuove terapie

Edizione Roma - Anno I n°1 Settembre 2009reg. trib.di Pescara n.24/08 del 7/11/2008

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Cari lettori,è con estremo piacere che Vi presentiamo il primo numero di Pocket Salute. Già presente da un anno a Pescara, sbarca oggi nella Capita-le con un’edizione totalmente dedicata ai romani. Sessantaquattro pagine ricche di articoli divulgativi, consigli utili e tanta prevenzio-ne sanitaria, una vera e propria carta dei servizi studiata su misura per il cittadino. Pocket Salute sarà distribuito mensilmente presso il Policlinico Umberto I e ovunque si parli di salute e benessere (farmacie, medici generici, laboratori analisi, erboristerie, sanitarie, centri radiologici, poliambulatori, cliniche private, ottici ecc.) e sarà completamente gratuito per l’utente finale. Un modo nuovo per avvicinare la popolazione al mondo della salute e facilitare il rappor-to tra medico e paziente. L’obiettivo primario di Pocket Salute, infatti, è quello di promuovere una corretta informazione sanitaria attraverso articoli dal taglio estremamente divulgativo redatti da medici e specialisti locali. Solo in questo modo sarà possibile creare un vero e proprio filo-diretto tra l’utente finale e le figure professio-nali superando il muro di diffidenze e timori reverenziali che da sempre accompagnano questo tipo di rapporto. Il nostro augurio è quello di riuscire a guadagnarci la Vostra fiducia, impegnandoci a lavorare ogni giorno al meglio per Darvi il migliore dei servizi.

Non ci resta che incrociare le dita e augurarvi una buona lettura!

Giulia Mincarini e Serena Zimuel,Responsabili di Pocket Salute

Editoriale del mese

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Le opinioni degli autori impegnano la loro responsabilità e non rispecchiano necessariamente quelle della Direzio-ne della rivista.

All’interno dei contributi possono essere citati nomi di prodotti, anche farmaceutici, pubblicati nel rispetto delle opinioni degli autori e per com-pletezza d’informazione sui temi trattati.

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pag.32-33

11 la nuova parolacome sconfiggere la balbuziee ritrovare la gioia del parlare

19 otorinolaringoiatriaperchè respiriamomale dal naso

42 politiche socialicentro per la tutela delle relazioni familiari

59 infertilità di coppiacause, regolamenti enuove terapie

47 laserchirurgiafotoinvecchiamento:correggere i danni della luce

Pocket Salute Edizione Roma - Anno I n° 1 Settembre 2009

Endocrinologiaestetica pag.17

filo-direttoPoliclinico Umberto Ipag.34

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Il dovere d’informareIl diritto di conoscere

Indica il nome del medico o del professionista a cui rivolgere il tuo quesito.Scrivi la domanda nell’apposito spazio, inserisci il tuo pseudonimo e spedi-sci in busta chiusa a Redazione POCKET SALUTE presso Pocket Idea srl Via Nicola Fabrizi 155, 65122 Pescara.

I contenuti delle risposte hanno solo finalità divulgative ed educative, non vogliono rappresentare un suggerimento di diagnosi o terapia, non sostituisco-no la consulenza ed invitano al contatto diretto con lo specialista. Per rispettare la legge sulla privacy, non sono richiesti dati anagrafici personali, nè indirizzi email o altro. E’ sufficiente indicare uno pseudonimo che verrà utillizzato per poter fornire una risposta al quesito sottoposto.

SCRIVI ALLO SPECIALISTAle risposte saranno pubblicate direttamente sulla rivista.

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associazioni non-profit La solidarietà in primo piano

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ABIO - Associazione per il Bambino In OspedaleRappresentante italiano dell'EACH (European Association for Children in Hospital), fondata nel 1978, promuove l'umanizzazione dell'ospedale e sdramma-tizza l'impatto del bambino e della sua famiglia con le strutture sanitarie. Sito: http://www.abioroma.org

AIPD - Associazione Italiana Persone DownL'Associazione non ha fini di lucro e vuole essere soprattutto un punto di riferimento per le famiglie, gli operatori socio-sanitari e della scuola che si occupano di questo handicap. Sito: http://www.aipd-roma.it

AIRS - Associazione per la Ricerca sulla Sordità OnlusObiettivi primari sono sia la promozione e finanziamento della ricerca scientifica sulla Sordità e sui più gravi disturbi uditivi sia il miglioramento delle conoscenze sulle possibilità di prevenzione e cura della Sordità.Sito: http://www.associazioneairs.it

ALMAR - Associazione Laziale Malati ReumaticiL’Associazione vuole essere uno strumen-to per lottare contro la solitudine, per incontrarsi, per scambiarsi esperienze, per informarsi ed informare, per creare cultura delle malattie reumatiche. Sito: http://www.almar.org

ALZHEIMER RomaL´Associazione persegue la missione di offrire sostegno alle famiglie con un malato di Alzheimer. Collabora con Istituzioni sanitarie e accademiche, sia nazionali che locali.Sito: http://www.alzheimeroma.it

ANFFAS Roma OnlusL'Associazione si propone di assicurare il benessere e la tutela delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie, operando primariamente per rende-re concreti i principi della pari opportunità, della non discriminazione e della inclusione sociale.Sito: http://www.anffasroma.it

FIDAS Associazioni Donatori SangueLa Fidas è una federazione che agisce nell'in-teresse delle associazioni federate, partecipa, si aggiorna ed informa sulle novità legislative, scientifiche e sanitarie, che riguardano i donatori ed il servizio trasfusionale.Sito: http://www.fidas.it

NADIR Onlus HIV Treatment Group Aassociazione Patient Based. I soci hanno deciso di promuovere un nuovo ruolo per le persone sieropositive: diventare uno dei tre elementi del triangolo medico-farmaco-paziente.Sito: http://www.nadironlus.org

UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare OnlusScopo essenziale è difendere i diritti e miglio-rare la qualità di vita di tutte le persone affette da malattie rare. La Federazione fa parte di un Network Europeo di tredici Alleanze Federative Nazionali tra associazioni di pazienti di altrettanti Paesi della Unione Europea.Sito: http://www.uniamo.org

VIDAS Assistenza completa e gratuita malati terminaliSvolge attività al domicilio del paziente o in hospice, a sostegno di malato e familiari e agli operatori che li assistono. Attenzione e dispo-nibilità all’ascolto, nel delicato rapporto umano con chi sta morendo e con chi sta perdendo una persona cara.Sito: http://www.vidas.it

aiutaci ad aiutare il prossimo...

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neuropsichiatria infantile a cura di Beatrice Balzanetti

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SALUTE MENTALE PRIMA DEI 12 ANNI: EDUCAZIONE E PREVENZIONE

L’importanza degli strumenti educativi nel prevenire lo sviluppo di disturbi mentali in età evolutiva. Cosa può fare il mondo della scuola, cosa il mondo della sanità. Il ruolo delle Istituzioni nel favorire la collaborazione tra territorio e centri di eccellenza sanitari.

Nel Lazio ci sono 45.000 bambini e ragazzi(dai 0 ai 18 anni) seguiti dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile; di questi 4000 vengono visti e/o seguiti ogni anno dal Policlinico Umberto I. Le statistiche nazionali e internazionali dicono che, per ogni soggetto seguito, ne esistono due che rimangono nel sommerso e che dovrebbero invece ricevere aiuto per due motivi: o perché hanno già un problema clinico, o perché lo stanno sviluppando lentamente. E’ assolutamente necessaria una seria prevenzione psichiatrica nell’età evolutiva, attraverso una collaborazione attiva con il sistema scolastico. Soltanto nella Scuola Primaria (elementari e medie) si può fare un vero lavoro di prevenzione e promozione della salute mentale che possa aiutare realmente i ragazzi e le loro famiglie, lavorando per tematiche sensibilie non per costruire nuove casistiche. È bene ricordare che i disturbi della perso-nalità in età adulta riguardano oggi ben 8 persone su 100, una percentuale che è quasi triplicata, rispetto a vent’anni fa. Oggi però abbiamo anche il fondamentalevantaggio di avere individuato una fascia d’età specifica – tra i 6 anni e i 12 anni – nella quale sono riconoscibili le situazioniad alto rischio di sviluppo di questi distur-bi. In questo caso si può intervenire per

l’80% attraverso gli strumenti educativi, nell’ambito della famiglia e della scuola,e solo per il restante 20% attraverso gli

strumenti terapeutici. Preme sottolineare l’importanza della prevenzione soprattutto nel periodo pre-adolescenziale. Si tratta di un’età estremamente interessante per le possibilità di intervento che abbiamo, in special modo per quanto riguarda l’individuazione precoce di quelle condizioni di sofferenza psicologica che il più delle volteassumono una forma “silenziosa”. Occorre ovviamente un’organizzazione di servizio adeguata che in forma dipartimentale metta in comunicazione tra di loro tutte le strutture educative come la famiglia, la scuola, le associazioni di volontariato, offrendo strumenti che rendano possibile rilevare immediatamente la presenza di un disagio psicologico. Le scuole fanno molto ma hanno naturalmente bisogno di risorse, competenze e professionalità che si affianchino a quelle già esistenti, in modo che ci sia davvero la possibilità di intervenire in termini di preven-zione su un’età che è importantissima.

Per quanto riguarda il Policlinico Umberto I, è prevista l’attivazione del primo Centro d’Eccellenza Terapeutico Diurno per disabili Mentali per la fascia d’età 6-12 anni, un modello di servizio da esportare su tutto il territorio regionale, così come è già accaduto circa dieci anni fa con l’Ospedale Diurno Terapeutico per la fascia d’età prescolare (2-6 anni ) che, ad oggi, è presente in cinque ASL del Lazio.

Prof. Gabriel Levi Specialista in Neuropsichiatria InfantileResp. UOC di Neuropschiatria Infantile, Umberto I Policlinico di Roma

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Non a caso si chiama “La nuova parola”. Il centro specialistico per l’eliminazione della balbuzie si basa su una filosofia olistica (a tutto tondo) della persona e su anni di ferrea ricerca nel campo dell’ortofonia e di consolidata esperienza in quello della rieducazione al linguaggio.

Il suo metodo orto-fonoarticolatorio, utilizzato nelle ventitrè sedi sparse in tutta Italia, si basa sull’applicazione di tecniche innovative che consentono di impostare nei pazienti affetti da balbuzie “la nuova parola”, appunto, con un ritmo ben definito e le giuste pause, con una corretta respira-zione, l’eliminazione dei blocchi e dell’apnea fonica.

Così facendo la comunicazione torna alla normalità. Il trattamento fonico consente infatti l’apprendimento emissivo per superare i blocchi dei fonemi, le ripetizioni, le esitazioni e i prolungamenti. Quello respiratorio, invece, permette l’apprendimento della corretta respirazio-ne che serve a evitare l’apnea fonica. Inoltre vengono fatti eseguire particolari esercizi articolatori che favoriscono l’impostazione del giusto tono e del ritmo del fonema. A tutto questo si aggiunge l’apprendimento di tecniche di rilassa-mento di tutti i muscoli coinvolti nella fonazione e nella respirazione poiché durante il verificarsi della balbuzie queste possono andare incontro a spasmo.

L’associazione “La nuova parola” intervie-ne anche nella prestazione relazionale che

consente di sviluppare la capacità di crescita c o m u n i c a t i v a eliminando le fobie che intercorrono spesso nella correla-

zione tra la parola e la sua emissione. Nella prima fase, attraverso l’apprendimento degli esercizi, si insegna a reimpostare corretta-mente la pronuncia di tutte le sillabe attraverso il modello emissivo. Si iniziano così a formulare piccole frasi lentamente per poi arrivare alla lettura e quindi alla realizzazione di un eloquio fluido e scorrevole. L’approccio tecnico è naturalmente affianca-to da un idoneo supporto psicologico-comportamentale per la gestione dell’ansia da prestazione, dell’emotività, della tensione nervosa e di tutte quelle problematiche legate al disturbo. Il successo di tale tratta-mento favorisce poi la desensibilizzazione continua del vissuto negativo rispetto alle situazioni. L’obiettivo è far acquisire autosti-ma e fiducia in se stesso al balbuziente. L’approccio rieducativo al linguaggio viene perfezionato dal coinvolgimento della famiglia e della scuola che insieme al terapeuta costituiscono l’unità inscindibile di equipe. La sede centrale dell’associazione è a Roma ma ci sono filiali in tutta Italia:.

E’ doveroso sottolineare la presenza dei corsi residenziali a Roma e, in larga scala, a diffusio-ne in tutto il Lazio. Vengono inoltre svolti corsi residenziali durante i periodi festivi nelle località turistiche. Per chiunque volesse contattare l’associazione è a disposizione il numero verde gratuito 800 090732...vi aspet-tiamo!

superare la balbuzie Prof. Marco Santilli

11Prof. Marco Santilli Associazione Italiana La Nuova ParolaN° verde: 800 090732 Cell. 3408671477 [email protected]

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Page 12: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

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Il Ministero della Salute a cura di Beatrice Balzanetti

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SALUTE MENTALE: LA RETE DEI SERVIZI SANITARI

Dipartimento di salute mentale (DSM)E' l'insieme delle strutture e dei servizi che hanno il compito di farsi carico della domanda legata alla cura, all'assistenza e alla tutela della salute mentale. Il DSM è dotato dei seguenti servizi: - servizi per l’assistenza diurna: i Centri di Salute Mentale (CSM)- servizi semiresidenziali: i Centri Diurni (CD)- servizi residenziali: strutture residenziali (SR) distinte in residenze terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative- servizi ospedalieri: i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) e i Day Hospital (DH). L’offerta assistenziale è completata dalle Cliniche universitarie e dalle case di cura private. Centro di Salute Mentale (CSM)Opera nel territorio di competenza, tramite anche l’integrazione funzionale con le attività dei distretti. In particolare il CSM svolge: - attività di accoglienza, analisi della domanda e attività diagnostica- definizione e attuazione di programmi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi personalizzati- attività di raccordo con i medici di medicina generale- consulenza specialistica ai servizi “di confine” (alcolismo, tossicodipendenze ecc.), ed alle strutture residenziali per anziani e per disabili- attività di filtro ai ricoveri e di controllo della degenza nelle case di cura neuropsi-chiatriche private- valutazione ai fini del miglioramento continuo di qualità delle pratiche e delle procedure adottate.

Centro Diurno (CD) E' una struttura semiresidenziale con funzioni terapeutico-riabilitative, collocata

nel contesto territoriale. Consente di sperimentare e apprendere abilità nella cura di sé, nelle attività della vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali individuali e di gruppo, anche ai fini dell'inserimento lavora-tivo.

Strutture Residenziali (SR)Si definisce struttura residenziale una struttu-ra extra-ospedaliera in cui si svolge una parte del programma terapeutico-riabilitativo e socio-riabilitativo per utenti di esclusiva competenza psichiatrica. La struttura residenziale, pertanto, non va intesa come soluzione abitativa. Al fine di prevenire ogni forma di isolamento delle persone che vi sono ospitate e di favorire lo scambio sociale, le SR vanno collocate in località urbanizzate e facilmente accessibili.

Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)E' un servizio ospedaliero dove vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari ed obbligatori in condizioni di ricovero; esso, inoltre, esplica attività di consulenza agli altri servizi ospedalieri. E' ubicato nel contesto di Aziende ospedaliere o di presidi ospedalieri di Aziende U.S.L. o di Policlinici Universitari.

Day Hospital (DH)Costituisce un'area di assistenza semiresiden-ziale per prestazioni diagnostiche e terapeu-tico riabilitative a breve e medio termine. Può essere collocato all’interno dell’ospedale, con un collegamento funzionale e gestionale con il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. dotate di adeguati spazi, delle attrezzature e del personale necessario. Ha la funzione di: - permettere l’effettuazione coordinata di accertamenti diagnostici vari e complessi- effettuare trattamenti farmacologici- ridurre il ricorso al ricovero vero e proprio o limitarne la durata.

Fonte: http://www.ministerosalute.it.

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Page 14: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

Il PeriodicoUMBER

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I POLICLINICO

DIROM

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R I C E R C A E C U R A

Nasce RARENET, lo sportello delle malattie rare

Un punto di riferimento specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie rare, al �ne di evitare ai pazienti faticose peregrinazioni da un ospedale all’altro e dare così impulso alla ricerca scienti�ca.

Giornata Europea sulle Malattie Rare

“Lo sportello dovrebbe avere la forma di un call center, con numero verde dedicato, dove i pazienti potranno trovare deglispecialisti sulle malattie”. Così, già nel 2006, il Direttore Sanitario del Policlinico Umberto I di Roma, dott. Maurizio Dal Maso, aveva annunciato l’attivazione, all’interno della struttura sanitaria, di uno sportello unico di informazione per le malattie rare. L’annuncio era stato dato durante la tavola rotonda - organizzata dall’Associazione Nazionale Aiuto per la Neuro�bromatosi, Amicizia e Solidarietà (ANANAS Onlus) - sul tema “La presa in carico di una malattia rara: la neuro�-bromatosi”. Il 29 febbraio 2008, in occasione della Giornata Europea sulle Malattie Rare di Roma, l’Umberto I ha ribadito la volontà di impegnarsi su questo tema, presentando “Lo sportello della Malattie Rare”. Il progetto si basa sulla creazio-ne di “Rarenet”, una rete aziendale dedicata alle malattie rare mediante la quale sviluppare azioni di prevenzione, sorveglianza e miglioramento per la diagnosi e la terapia e di promozione dell’informazione e della formazione. “Rarenet” è costituita dai Centri di Riferimento e dai Presidi del Policlini-co Umberto I, riconosciuti come tali dalla Regione Lazio, ai quali inoltre è a�dato il compito di collaborare con i medici di famiglia e i servizi territoriali. Il progetto ha come obiettivi principali l’informazione per pazienti e famiglie, l’aggiornamento per operatori sanitari, la de�nizione di percorsi diagnostici e terapeutici e la collaborazione alla rete regionale e nazionale per le Malattie Rare. Il Policlinico è sede di oltre 77 centri dedicati alle malattie rare e, all’interno di questi, di 178 presidi. In questi anni si è cercato di costruire una rete assistenziale e di consulenza per non lasciare soli i pazienti e le loro famiglie. Scopo dell’iniziativa è stato creare un punto di riferimento specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie rare, così da evitare da un lato ai pazienti faticose peregrinazioni, e dall’altro dare impulso alla ricerca scienti�ca. Secondo i dati di�usi, l’Umberto I è tra gli ospedali italiani, quello in grado di occuparsi del maggior numero di malattie rare: infatti sulle 321 patologie di questo tipo ricono-

sciute dal Governo e dalla Regione Lazio se ne gestiscono 275.

Nel 2007 nel Lazio i ricoveri dovuti a una diagnosi primaria di malattie rare sono stati 39mila, ovvero il 2,5% del totale, mentre quelli per diagnosi secondaria, ossia di pazienti che si sono rivolti agli ospedali per malattie connesse a quelle rare, sono stati 48mila, una cifra pari al 4,2% del totale.

Per le malattie rare non esiste una terapia, ma con un centro come quello del Policlinico è possibile fare medicina preventiva per limitare i danni delll’evoluzione di queste patologie.

www.policlinicoumberto1.it

Umberto I - Policlinico di Roma

Centralino 06 49971 Digitare lo zero per parlare con un operatore.

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odontoiatria

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L’ODONTOIATRIA A MISURA DI BAMBINO

L’Area Odontoiatrica del Policlinico Umberto I si articola in 4 Unità Operative Complesse (Chirurgia Orale, Clinica Odon-tostomatologica, Odontoiatria Pediatrica e Ortognatodonzia) e 2 Unità di Program-ma (Odontoiatria Conservativa e Protesi). Al DAI fanno capo, infine, un Programma di Gnatologia Clinica e 2 Unità Operative Dipartimentali, rispettivamente Percorso Diagnostico Complesso e Riabilitazione Implanto-Protesica.

Gli ambulatori rappresentano un impor-tante punto di riferimento non solo per i cittadini romani, ma anche per l’intero centro-sud, specie per le patologie più complesse. E’ importante sottolineare che le nostre strutture operano nell’ambito di un Policlinico Universitario, ciò significa che l’assistenza è strettamente legata alle attività di didattica e di ricerca.

Il Servizio di Odontoiatria Pediatrica è un ambiente a misura di bambino: per i più piccoli, infatti, la terapia odontoiatrica può essere fonte di stress o addirittura traumatica. Abbiamo in dotazione 10 poltrone odontoiatriche, dotate di un sistema video per la proiezione di cartoni animati; i riuniti sono disposti in un open space, per rinforzare il modello positivo e lo spirito emulativo tra bambini. L’ambulatorio è variopinto, tappezzato da personaggi dei fumetti. I diversi aspetti cromatici investono anche il personale sanitario coinvolto, a ciascuna funzione corrisponde un camice di foggia e colore diversi. E’ inoltre a disposizione un posto letto di Day Hospital per i bambini con

bisogni speciali (diversamente abili, pazienti con patologie sistemiche, bambini poco collaboranti), per i quali è previsto un

iter “dedicato”. È in allestimento, a integrazio-ne del progetto, un piccolo parco giochi estivo esterno per intrattenere i giovani utenti in attesa di terapia.

Le prestazioni effettuate presso il nostro Servizio: visita specialistica di odontoiatria pediatrica; istruzioni di igiene orale; procedu-re preventive della carie; terapia conservativa ed endodontica dei denti decidui e perma-nenti; ortodonzia preventiva ed intercettiva; terapia miofunzionale; chirurgia orale pedia-trica effettuabile anche in regime di day hospital; consulenze odontoiatriche di pazienti ricoverati nel Dipartimento di Pedia-tria del nostro Policlinico. I giorni di prima visita sono dal lunedì al giovedì, dalle ore 8.00 alle ore 10.30; il martedì e il giovedì il Servizio effettua attività pomeridiana. Si accede con una richiesta di visita speciali-stica di odontoiatria pediatrica del medico/pediatra di base; dopo il passaggio in amministrazione i bambini accedono diretta-mente al reparto pediatrico, essendo la loro “accettazione” separata da quella degli adulti. Prof. ssa Antonella Polimeni

Direttore del Dipartimento Universitario di Scienze Odonto-

stomatologiche Sapienza Università di Roma

Direttore del DAI (Dipartimento ad Attività Integrata)

Testa – Collo Policlinico Umberto I

Direttore dell’UOC (Unità Operativa Complessa)

di Odontoiatria Pediatrica

a cura di Beatrice Balzanetti

Prof.ssa Antonella Polimeni Direttore UOC Odontoiatria Pediatrica Viale Regina Elena 287/A 00161 Roma Tel. 06.49976649 – 06.49976612

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endocrinologia estetica Dott. Antonio Stamegna

La relazione tra gli ormoni e l’estetica è del tutto naturale se si considera che caratteristica peculiare delle patologie ormonali, rispetto ad altre patologie, è quella di modificare l’aspetto di una persona.

In alcuni casi, tali modificazioni sono talmente evidenti da indirizzare verso una diagnosi pressoché certa ancor prima della conferma laboratoristica e strumen-tale. Si pensi al ritardo dello sviluppo puberale, al tipico aspetto mixedematoso dell’ipotiroideo, alle gambe magre con l’addome prominente del Cushing, all’esoftalmo dell’ipertiroideo, all’aspetto glabro dell’ipogonadico, all’ipertricosi e all’acne di alcuni stati di disfunzione ovarica, all’incurvamento della colonna dell’osteoporosi. Un’altra caratteristica dell’endocrinologia è la netta prevalenza di patologie o sub patologie a carico del sistema ormonale femminile. Infatti, quasi tutte le patologie endocrine sono più frequenti tra le donne: nel caso delle patologie tiroidee il rapporto è di 9 a 1. Inoltre, le donne vanno incontro a cambia-menti ormonali mensili che comportano continui riequilibri della funzione ovarica ed ipofisaria, con la gravidanza subiscono notevoli variazioni dell’asse endocrino e con la menopausa hanno una riduzione repentina della produzione degli ormoni sessuali come non accade negli uomini. Queste caratteristiche ormonali predispongono le donne ad una serie di inestetismi, ancora classificati nell’ambito delle manifestazioni puramente estetiche come, ad esempio, la cellulite, le adiposità

localizzate, il rilassa-mento cutaneo e le ipotonie muscolari, le smagliature e alcune forme di ipertricosi.Per affrontare queste

manifestazioni, le donne si rivolgono per lo più al dietologo per la dieta, al medico esteti-co per la cellulite e, spesso, all’endocrinologo per la tiroide. In questo modo, ogni speciali-sta ha una visone parziale del problema.

L’endocrinologo estetico racchiude in un’unica figura altamente specialistica tutte queste diverse discipline. Con l’endocrinologo estetico si parla di tiroide e di metabolismo, di problemi ovarici e aumen-to della peluria, di alimentazione e cellulite, di perdita di peso e di strategie anti aging.

La visita di endocrinologia estetica, attraver-so la valutazione delle problematiche ormo-nali di base, consente di migliorare le condi-zioni che favoriscono l’inestetismo, favoren-do il raggiungimento di un risultato più evidente e duraturo (Antonio Stamegna - “La Cellulite. Basi fisiopatologiche e terapia medica di body contouring.” Ed. Piccin 2008).

Si migliora l’aspetto esteriore migliorando la salute.

Dr. Antonio Stamegna

Specialista in Endocrinologia e malattie metaboliche

Presidente della Società Italiana

di Endocrinologia Estetica (SIEES)

Direttore Centro di Endocrinologia estetica “EsseMedica”

DONNE: UNA NUOVA FIGURA SPECIALISTICA PER LA SALUTE E L’ ESTETICA

17Dr. Antonio Stamegna Specialista in Endocrinologia e malattie metabolicheV.le delle Belle Arti, 7 - 00196 Roma Tel.063224276 www.stamegna.it

SOVRAPPESO, ADIPOSITA’ REGIONALI: Ormoni tiroidei, Insulina, Cortisolo, Estrogeni, Prolattina

CELLULITE, LIPOLINFEDEMA: Ormoni tiroidei, Estrogeni, Progesterone, Insulina

IPOTONIA MUSCOLARE, SMAGLIATURE: Cortisolo, Ormoni tiroidei

ACNE, IPERTRICOSI, IRSUTISMO, ALOPECIA: Androgeni, Insulina, Estrogeni, Progesterone

GINECOMASTIA MASCHILE: Estrogeni, Prolattina, Androgeni

OSTEOPOROSI: Estrogeni, Androgeni

AGING: GH, Androgeni, Estrogeni

Gli ormoni coinvolti nelle modificazioni estetiche

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Page 19: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

otorinolaringoiatria Dott. Lino Di Rienzo Businco

PERCHE’ RESPIRIAMO MALE DAL NASO

19Dott. Lino Di Rienzo Businco Specialista in Otorinolaringoiatria e AudiologiaVia G.B. De Rossi 15/A Roma Tel. 06 44202269 349 2313343 www.businco.net

La causa più frequente della difficoltà respiratoria è rappresentata dall’ipertrofia dei turbinati. I turbinati non sono una patologia o un nemico da combattere che è cresciuto nel nostro naso: i turbinati (ne abbiamo 3 in ciascuna fossa nasale) sono preziose strutture osteo-mucose in grado di riscaldare, umidificare, filtrare e condi-zionare l’aria che respiriamo. Quindi da preservare e trattare col massimo rispetto.

Come mai l’ipertrofia dei turbinati è così diffusa? I più aggiornati dati epidemiologici ci dicono che il fenomeno è in costante aumento nelle aree cittadine ed industria-lizzate, a motivo degli agenti inquinanti ed irritanti che respiriamo nella vita quotidia-na delle città (gas, prodotti della combu-stione dei motori, smog, inquinanti degli ambienti lavorativi, ecc.). Neppure all’interno degli uffici siamo del tutto al sicuro poichè spesso si sviluppa reattività nasale verso agenti provenienti da climatizzatori, arredi, vernici e materiali delle pareti e pavimenti (rinite vasomoto-ria). L’ingrossamento dei turbinati è anche causato dalle allergie, che oggi sono ben più diffuse rispetto al passato.

Da cosa dipende questo aumento delle allergie respiratorie? Dall’uso smodato di spray nasali, dalle sostanze inquinanti che si mischiano con quelle naturali, creando una miscela irriconoscibile, che “confonde” i nostri anticorpi. L’allergia, in fondo, è una forma di rigetto verso le sostanze respirate, normalmente tollerate dalla totalità delle

persone, ma ricono-sciute dai soggetti allergici come nemici. Come si può interve-nire oggi per il tratta-

mento della cattiva respirazione nasale ed ingrossamento dei turbinati? In passato i turbinati venivano bruciati o tagliati con forbici e bisturi. Una soluzione radicale che privava il paziente di un appara-to importante. Nel nostro centro preferiamo intervenire sempre con tecnica endoscopica, attraverso l’energia delle radiofrequenze Coblator®, con trattamenti che “sgonfiano” la mucosa. Niente tagli, niente suture, niente sanguinamento o ricorso ai famigerati tamponi nasali. Questo trattamento è applicabile per le riniti allergiche e vasomo-torie, in adulti e bambini, oltre che per il trattamento di adenoidi e tonsille. Siamo anche in grado di ricostruire i turbinati “rovinati” da interventi chirurgici precedenti.

Sono trattamenti lunghi e necessitano di ricovero? L’energia delle radiofrequenze è in grado di “sgonfiare” il turbinato ingrossato senza traumi e senza dolore in un tempo inferiore al minuto. Sono pertanto trattamenti veloci eseguiti in regime di day-hospital. A differen-za delle precedenti tecnologie a radiofre-quenze, oggi è sufficiente una singola applicazione per risolvere il problema in modo radicale e definitivo.

Teniamoci caro il nostro naso.Curiamolo quando serve.E dimentichiamo il bisturi.

Page 20: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

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terapia del dolore Dott. Marco Tarquini

21Dott. Marco Tarquini Specialista in Anestesia e RianimazioneCasa di Cura “L. Pierangeli”, Pe Cell. 3341560562 [email protected]

Il sintomo principale del mal di schiena è il dolore, una sensazione angosciosa originata nella parte interna del nostro corpo in cui si è verificato il danno.

Inizialmente il dolore è utile: ci avvisa che c’è qualcosa che non va; successivamente con il suo perdurare si innescano meccani-smi che lo trasformeranno da acuto in cronico con difficoltà crescenti di indivi-duare terapie efficaci. Il mal di schiena, se cronico, fa muovere poco, perdere il sonno, fa essere stanchi, irritabili, depressi, fa lavorare male e addirittura porta a non desiderare o sopportare più gli amici e talvolta i familiari. In queste condizioni è facile perdere la gioia di vivere.

Purtroppo il mal di schiena risulta essere la patologia più diffusa nei paesi industrializ-zati: statistiche nord-americane indicano il dolore causato da questo male in testa alla classifica delle patologie che portano a ricorrere al medico prima di 45 anni di età. È una malattia che coinvolge una quantità impressionante di specialisti, esami ematochimici, farmaci, trattamenti chirurgici e programmi di riabilitazione. Per non parlare delle migliaia di ore lavora-tive perse, del costo dei prepensionamen-ti, degli aspetti assicurativi e, non per ultimo, dei contenziosi legali. Ma oggi si hanno a disposizione moderne procedure percutanee (tecniche operatorie mini-invasive) per il trattamento del mal di schiena. Procedure affacciatesi sulla scena operatoria negli ultimi decenni, che io stesso utilizzo settimanalmente con successo e con scarsi effetti collaterali, con

degenza ospedaliera di tre giorni al massi-mo, nella casa di cura in cui opero in regime di convenzione con il

Ssn (Servizio sanitario nazionale). Tra queste le più praticate sono l’Ozono intradiscale, la Periduscopia, la Radiofrequenza pulsata, la Decompressione discale. Queste tecniche, seppur non concordemente accettate, falliti i trattamenti farmacologici e riabilitativi, forniscono allo specialista ottimi strumenti per trattare le lombalgie e le sciatiche. L’intervento chirurgico di asportazione dell’ernia discale deve essere riservato a casi selezionati e quindi considerato quale “ultima spiaggia”. Bisogna sottolineare che “l’intervento chirurgico” non è sempre sinoni-mo di un risultato migliore e per di più non garantisce una vita senza dolore lombare. Il trattamento del male lombo-sciatalgico attraverso tecniche operatorie mini-invasive (o percutanee), consente di ottenere ottimi risultati nel 70-75% dei casi, sempre che la diagnosi sia precisa e il paziente segua le raccomandazioni riabilitative e di “igiene” di vita. Per accedere a questi trattamenti sono indispensabili preventivamente una accurata visita medica e la valutazione di immagini radiologiche ed esami ematochimici che concorrono tutti assieme a individuare la causa del mal di schiena.

Dott. Marco Tarquini: Anestesista-Rianimatore Esperto in Terapia Antalgica Attività professionale presso laCasa di Cura Privata “L. PIERANGELI” Pescara

LE NUOVE FRONTIERE DELLA TERAPIA DEL DOLORE

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oftalmologia

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UNA NUOVA VESTE PER IL DIPARTIMENTO DI OFTALMOLOGIA

Il più grande Dipartimento di Oftalmo-logia d’Europa dopo il Murphy di Londra, eccellenza nell’assistenza e nella ricerca, si presenta ai suoi utenti con una nuova veste.

Lo scorso dicembre sono stati inaugurati, alla presenza del Ministro della Salute, on. Maurizio Sacconi, del Rettore della “Sapienza” Università di Roma, Prof. Luigi Frati, e del Direttore Generale dell’Umberto I Policlinico di Roma, Ubaldo Montaguti, i locali ristrutturati del Diparti-mento di Oftalmologia, diretto dal Prof. Corrado Balacco Gabrieli. Si tratta delle aree di degenza e di day-hospital, il Centro Retina, la Fisiopatologia Corneale, la Contattologia Medica, il Centro Glaucoma e il Centro di Riferimento Regionale del Cheratocono (una particolare malforma-zione della cornea ad andamento progres-sivo che può portare alla cecità). Sin dalla sua costruzione, nel Dipartimento sono confluite attività assistenziali, didattiche e di ricerca dell’insegnamento di oculistica. L’attività del Dipartimento è intensa. Mediamente affluiscono 500 pazienti ogni giorno, rappresentando il punto di riferimento di circa il 27% dell’utenza proveniente da fuori regione. La struttura e l’organizzazione dell’Ambulatorio generale, da sempre fulcro dell’attività assistenziale del Dipartimento, è centro di smistamento per gli altri reparti. Consta di diversi ambienti per le visite specialistiche, per le medicazioni e per l’archivio. Dopo la prima visita i pazienti, se necessario, vengono inviati per ulteriori controlli ai vari Ambulatori Speciali:

UOC Oftalmologia ACapo Reparto: Dott. Dario Giorgi - Infermie-ra Professionale: Sig.a Paola Costantini - Tel. 06 4997532

UOC Oftalmologia BCapo Reaprto: prof. Roberto Gregna - Infermiera Professionale: Sig.a Quintilia Zuccari - Tel. 06 49975322UOC Oftalmologia CCapo Reparto: prof.ssa Paola Pivetti Pezzi - Infermiera professionale: Sig.ra Angela Pinto - Tel. 06 49975351Il Pronto Soccorso (con entrata in via Lancisi) garantisce un servizio continuativo nelle 24 ore giornaliere, con un’attività indipendente e con accettazione autonoma. Costituisce il punto di riferimento e la patologia acuta oculare. Responsabile del Pronto Soccorso è la Prof.ssa Elena Pacella, mentre Silvana Rodia è la Caposala. Per informazioni: 06 49977290, 06 49977292. Al momento dell’accesso viene attribuito un codice per stabilire il livello di priorità. Sono gratuite le cure per i codici rossi, gialli e verdi. Il pagamento del ticket viene richiesto solo per i codici bianchi. Il ticket di 25 euro può essere versato alla banca di Roma ag.84 Policlinico Umberto I IBAN IT21E030020337400000014575. Solo per i versamenti effettuati da agenzie diverse dalla Banca di Roma dovrà essere aggiunto il codice ente 3693. In alternativa il versamento può essere effettuato presso la Cassa ticket del dipartimento. Non è richiesto il pagamen-to del ticket alle persone esenti per età e reddito, patologia, invalidità. Sono esentati anche i bambini fino a 14 anni di età indipen-dentemente dal reddito.

a cura di Beatrice Balzanetti

Prof. Corrado Balacco Gabrieli Direttore Dipartimento OftalmologiaUmberto I, Policlinico di Roma Tel. 06 49977290, 06 49977292

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diagnosi e cura dell’obesità

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LINEE GUIDA PER LA CURA E LA RIABILITAZIONE DELL’OBESITÀ

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano chiaro: oltre 1,7 miliardi di persone nel mondo sono in sovrappeso e 310 milioni sono obese.

Obesi e individui in sovrappeso oggi possono decidere il modo in cui risolvere il loro problema. Tre scelte possibili: un cambiamento nello stile di vita, con una dieta ed un incremento dell’attività fisica; una terapia medica e una chirurgica. Per quanto riguarda la terapia medica, lo sviluppo della farmacoterapia è lento ed irto di ostacoli.

Dal 1998, presso l’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna L, Diparti-mento di Fisiopatologia Medica, è attivo il Centro per la Diagnosi e Cura dell’Obesità e dei Disturbi Alimentari. Parliamo di obesità quando si supera un indice preciso, che si chiama indice di massa corporea, pari o superiore a 30 Kg/m2.

Nel nostro Centro vengono accolti pazien-ti in sovrappeso o obesi, con o senza complicanze, e pazienti affetti da distur-bi del comportamento alimentare. In realtà sono casi che richiedono un approc-cio multidisciplinare e vengono sottoposti a visite ambulatoriali specialistiche (oggi circa 6000 pazienti, di cui il 50% con diagno-si di obesità), day hospital (circa 1000 pazienti, il 6% dei quali è stato successiva-mente sottoposto a trattamento chirurgico) e avviati ai vari trattamenti di tipo ambula-toriale, riabilitativo, di nutrizione clinica, e psichiatrico-comportamentale, oltre che

alla terapia bariatrica.

Nella grande obesità, la terapia chirurgica sembra oggi la più efficace.

Unica alternativa è intraprendere un percor-so integrato terapeutico riabilitativo con un intervento psicologico comportamentale, un programma di riabilitazione motoria e un percorso nutrizionale.

La cosiddetta riabilitazione metabolica serve, infatti, al recupero di quei pazienti affetti da gravi patologie metaboliche: diabetici e grandi obesi con grande rischio di patologie cardio circolatorie. Entrano in campo diverse figure come: lo psicologo, lo psichiatra, l’internista endocrinologo, il fisioterapista e il nutrizionista.

Ricordiamo una cosa importantissima: qualunque obeso perda peso, se lo perde lentamente ha più probabilità di mante-nere il risultato nel tempo e di abbattere i fattori di rischio. Si deve poi tener presente che è sufficiente un abbattimento del 5 – 10% del peso iniziale per ottenere un abbatti-mento dei fattori di rischio, una riduzione della probabilità di insorgenza di patologie acute e quindi nel tempo la possibilità di mantenere i risultati.

Infine è fondamentale, nel trattamento dell’obesità, rieducare il paziente ad uno stile di vita salutare (alimentazione, attività fisica), che dovrà caratterizzarne l’esistenza da quel momento in poi.

a cura di Beatrice Balzanetti

Prof. Lucio Spera Responsabile DIpartimento Fisiopatologia MedicaUmberto I, Policlinico di Roma Tel. 06 49970282

Page 26: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

AVO Romaassociazione volontari ospedalieri

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riabilitazione

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Un’unica struttura dove coesistono degenza e terapia riabilitativa, per garantire la continuità assistenziale e un più rapido inserimento del paziente nella vita sociale.

Questo il vero punto di forza del nuovo reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa, diretto dal prof. Valter Santilli e dal prof. Vincenzo Maria Saraceni. La struttura dispone di 24 posti letto. La presenza di due palestre, attrezzate di diversi presidi e ausili ortopedici (letto di Bobath, step system, vibra-power, laser, magneto ed ultrasuoni terapy, cicloergome-tro, etc.) permetterà al terapista di seguire con assiduità i pazienti e scegliere, per ogni singolo soggetto, quegli atti terapeu-tici riabilitativi specifici, utili ad un suo rapido reinserimento nella vita quotidiana.

Il cuore del reparto è però costituito dalla sala della “terapia occupazionale” (o anche ergoterapia o occupational therapy), una struttura che ripropone le caratteristi-che di un ambiente familiare casalingo (letto, cucina, bagno, etc.) e che abitua il paziente, affetto da malattie e disordini fisici e psichici, sia con disabilità tempo-ranee che permanenti, ad acquisire nuovamente dimestichezza con i gesti e le abitudini di tutti i giorni. Il primo intento del nuovo reparto è innanzitutto quello di dare la possibilità al Policlinico di riabilitare nella stessa struttura ospedalie-ra quei pazienti che, dopo aver subito un intervento delicato e magari aver da poco lasciato la terapia intensiva, dovrebbero poi affrontare anche il disagio di essere

trasferiti all’esterno. Si tratta in molti casi di pazienti che necessite-rebbero di una terapia riabilitativa il prima possibile. Un problema

questo che il Policlinico ha avuto per molto tempo e che finalmente questo nuovo reparto ha risolto. Si tratta inoltre di un’importante opportunità per una regione come il Lazio, che ha già una notevole dispo-nibilità di posti letto nel circuito privato ma che è ancora piuttosto deficitaria per quanto riguarda quello pubblico dei grandi ospedali.

Poiché al Policlinico Umberto I trovano sede ben due Scuole di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa (per le quali sono in corso, a livello nazionale, le procedure di accreditamento) questo nuovo reparto consentirà, ai futuri fisiatri, di acquisire le competenze specifiche dell’attività riabilitati-va. L’Umberto I, inoltre, in quanto Policlinico Universitario, offre i Corsi di Laurea per Fisioterapisti e Terapisti Occupazionali e il Corso di Laurea Specialistica per il biennio successivo al triennio delle lauree brevi per le professioni sanitarie della riabilitazione. L’intera offerta formativa risulterebbe ridutti-va senza uno specifico reparto di riabilitazio-ne dove mettere in pratica ciò che si è acqui-sito a livello teorico.

Il nuovo reparto consentirà inoltre di lavorare in équipe dando la possibilità, ai singoli specialisti, di confrontarsi continuamente con le diverse professionalità mediche e di applicare e sviluppare metodologie di recupero all’avanguardia.

a cura di Beatrice Balzanetti

Prof. Valter Santilli Responsabile dell’UOC di Medicina Fisica e Riabilitativa B Umberto I, Policlinico di Roma Centralino generale 06 49971

RIABILITAZIONE ALL’UMBERTO I: IL REPARTO CHE MANCAVA

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Bambini oggi, Adulti domaniONLUS

L'associazione "Bambini oggi - Adulti domani" è nata nella seconda metà dell'anno 2006 per iniziativa dei medici che prestano la loro opera nel servizio di otorinolarin-goiatria pediatrica nell'Azienda Sanitaria Policlinico Umberto I.

I bambini affetti da gravi patologie quali deficit dell'udito, fibrosi cistica, neoplasie, malattie rare devono essere curati ed aiutati ad inserirsi armoniosa-mente nell'ambiente che li circonda, affinchè domani siano adulti sani e ben integrati nella società. Il desiderio di raggiungere nel migliore dei modi tali obiettivi è stato il motivo che ha indotto i suddetti medici a fondare questa associazione

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Il Comune di Roma informa a cura di Beatrice Balzanetti

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SPORTELLO H: MAGGIORI SERVIZI PER I DISABILI DEL COMUNE DI ROMA

Sportello H è il nuovo portale realizzato dal V Dipartimento del Comune di Roma per offrire a tutti i cittadini disabili maggiori servizi e per comuni-care con gli utenti in modo diretto ed esaustivo.

Tramite il portale Sportello H i cittadini potranno ottenere informazioni puntuali e aggiornate su servizi, agevolazioni e, in generale, sulle problematiche che attraversano il mondo della disabilità, consentendo inoltre di scaricare qualsiasi documentazione o modulistica senza essere costretti a recarsi presso la sede del proprio Municipio o altra struttura pubbli-ca. Il portale Sportello H vuole diventare il "Villaggio Globale" dell'informazione, dell'accesso, della semplificazione ammi-nistrativa e dell'abbattimento delle distan-ze tra i vari uffici dislocati nel territorio metropolitano. Il Portale è realizzato dal V Dipartimento del Comune di Roma per l'abbattimento delle distanze tra i vari uffici dislocati nel territorio metropolitano."Un importante passo in avanti", commenta Antonio Guidi, delegato per le Politiche dell'Handicap del Campidoglio. Lo spazio web dedicato ai disabili, preannuncia Guidi, è destinato a divenire un efficace "luogo di informazione e comunicazione" sul tema, a tutto campo.

Inserimento lavorativoNegli ultimi anni è cambiata la percezione della società nei confronti della disabilità: è diffuso, infatti, un nuovo approccio che, valutando le persone disabili come un’importante risorsa da valorizzare, supera la concezione della disabilità come sinonimo di inabilità al lavoro. La disabilità non è più considerata come un ostacolo al lavoro, ma come una risorsa di abilità differenti da valorizzare e sostenere all’interno di un percorso di vita più

generale. Il mutato atteggiamento nei confronti della disabilità ha portato anche ad un cambiamento di approccio alle politiche per i disabili: si è infatti, passati da politiche solamente assistenziali a politiche di pari opportunità, mirate a sostenere l’inserimento lavorativo dei disabili come strumento importante di integrazione sociale. A livello comunitario e nazionale, le politiche per i cittadini disabili hanno assunto un duplice obiettivo:-soddisfare le loro legittime esigenze e aspirazioni; -fornire strumenti a regole volti a realizzare misure efficaci per la loro integrazione lavora-tiva, facilitandone così l’inserimento nella vita attiva.

La legge 68/99 promuove l’integrazione delle persone disabili nel mercato del lavoro attraverso azioni di sostegno e di colloca-mento mirato con strumenti di inserimento personalizzato, tenendo conto delle partico-lari esigenze di questa categoria di cittadini.Tale normativa ha modificato in maniera radicale il collocamento lavorativo delle persone con disabilità, trasformandolo da “obbligatorio” (secondo quanto previsto dalla precedente normativa, la legge 482/68) in “mirato”. La legge abbandona, così, l’impostazione assistenzialistica delle norme precedenti e getta le basi di una politica attiva che unisce occupazione e formazione, con l’intento di collocare il lavoratore disabile al posto giusto affinché possa esercitare al massimo le proprie capacità lavorative. Il collocamento mirato diventa il complesso degli strumenti tecnici e di supporto che consentano un’adeguata valutazione delle capacità lavorative dei disabili e il loro inserimento nel posto adatto, attraverso processi formativi e percorsi personalizzati tali da valorizzare le attitudini e le capacità residue.

Fonte: http://www.comune.roma.it

www.pocketsalute.it [email protected]

Page 30: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

Il dovere d’informareIl diritto di conoscere

Mensile gratuito ricco di articoli informativi a cura di medici e specialisti locali. Testi dal linguaggio semplice e diretto per facilitare la comunicazione con il cittadino.

Un modo nuovo per avvicinare il pubblico al mondo della salute abbattendo il muro di diffiden-ze e di timori reverenziali tipici del rapporto medico-paziente.

Da Settembre 2009nella tua città

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Page 31: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

Il PeriodicoUMBER

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I POLICLINICO

DIROM

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RICERCA E CURA

Il bambino gioca e il medico cura

Nel Dipartimento di Pediatria è presente la U.O.D. di ORL Pediatrica che esegue anche un test comportamen-tale per valutare la percezione uditiva dei bambini che per età non possono collaborare all’esame in cu�a.

Da sinistra: dott.ssa Serena Bertin, prof.Francesco Zardo, dott. Vincenzo Savastano, dott. Cristiano Di Nota, dott.ssa Bernardina Giannasca, dott.ssa Roberta Ferretti, dott. Tommaso Vittori.

L’approccio al paziente pediatrico richiede una competenza speci�ca da parte del sanitario. Se nella prima infanzia la di�coltà maggiore per il medico è la raccolta dell’anamnesi poiché il piccolo paziente non può riferire i propri disturbi, successivamente, nella fascia di età compresa tra i 2 e i 5-6 anni, il bambino generalmente ri�uta il contatto con il medico perché istintivamente collega la �gura di quest’ultimo al malessere e alle terapie sgradite. È fondamentale quindi instaurare immediatamente con il piccolo paziente un rappor-to reciproco di empatia e simpatia, intese come capacità di condividere le sue emozioni e il desiderio di aiutarlo, allevian-done le so�erenze. L’otorinolaringoiatria costituisce, per la natura stessa dei distretti che lo specialista è chiamato ad esaminare (orecchio, naso, faringe e laringe) e per le particolari manovre diagnostico/terapeutiche da attuare, una delle branche mediche in cui è più di�cile trovare una valida collaborazione del paziente adulto e quindi a maggior ragione del bambino. Per questo si è reso necessario istituire all’interno del Policlinico Umberto I, un’Unità Operativa Dipartimentale di Otorinolaringoiatria Pediatrica, di cui è responsabile il prof. Francesco Zardo, che mette a disposi-zione dell’utenza un ambulatorio attivo dalle ore 8,30 alle ore 13,30 nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, e dalle ore 14,30 alle ore 17,30 nei giorni di lunedì e mercoledì; il giovedì invece è riservato all’attività chirurgica.

Nel novembre del 2007 è stato inaugurato un macchinario che consente di e�ettuare un test audiometrico comporta-mentale, che si avvale del suono seguito dall’immagine su due schermi televisivi. La U.O.D.,unica nel suo genere nella sanità pubblica del Lazio, qualora si eccettuino le strutture private convenzionate, collabora con le diverse unità operative del Policlinico Umberto I che si occupano di patologie in età pediatrica, in particolare con i D.A.I. di Pediatria, di Testa Collo e la U.O.C. di Chirurgia Maxillo-facciale. Il centro dispone delle più moderne apparecchiature per la diagnosi

delle patologie delle alte vie respira-torie di competenza otorinolaringo-iatrica e per lo screening della sordità. E’ possibile e�ettuare la valutazione delle vegetazioni adenoi-di e delle infezioni naso-sinusali mediante l’uso di �bre ottiche; questo permette di razionalizzare al massimo, come è opportuno nel bambino, le indicazioni alle indagini radiologiche. Tali strumentazioni consentono di individuare le patolo-gie, di conoscerne le caratteristiche e di formulare opportuni piani terapeutici. Vengono anche fornite consulenze al DEA Pediatrico il lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8,00 alle ore 17,30 ed il martedì e venerdì dalle ore 8,00 alle ore 15,00”.

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speciale

Conosciamo insieme l’Osteogenesi Imperfetta

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Presidio Regionale per le Osteodistrofie Congenite

L’Osteogenesi Imperfetta è una malat-tia rara la cui frequenza è stimata in 1:10.000 nati ed è caratterizzata princi-palmente da “fragilità ossea”.

Per tale condizione i pazienti che ne sono affetti vanno incontro a frequenti frattu-re sia traumatiche che spontanee.

L’età di esordio delle fratture e delle conseguenti deformità scheletriche influenzano in maniera importante la prognosi e quindi il raggiungimento dell’autonomia motoria.

In questa patologia, un approccio multi-disciplinare è essenziale sia per la diagno-si, sia per la comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, ma soprattutto per adottare il trattamento in base alla gravità della malattia ed all’età del paziente.

L’Osteogenesi Imperfetta è conseguente ad un disordine ereditario del tessuto connettivo pertanto nei pazienti, oltre al coinvolgimento osseo abbiamo anche una compromissione cardiaca, uditiva, odontoiatrica e respiratoria, che necessa-no di un protocollo diagnostico-terapeutico multisciplinare di sorveglian-za durante tutta la vita del paziente.

Attualmente per tale patologia sono disponibili tre tipi di trattamento: chirurgico-ortopedico (posizionamento di chiodi endomidollari , chirurgia spinale etc.), riabilitativo (fisioterapia, fisiokinesiterapia, ginnastica posturale etc.) e medico con uso di bisfosfonati che hanno la capacità di ridurre il riassorbimento osseo, favorendo-ne così un rafforzamento e conseguente riduzione delle fratture.

Dal 2001 presso il Dipartimento di Pedia-tria del Policlinico Umberto I° di Roma è

attivo un Presidio Regionale per le Osteo-distrofie Congenite diretto dal Prof. Patrizia D’Eufemia, dove i pazienti con Osteogenesi Imperfetta vengono seguiti sia in regime ambulatoriale che di ricovero. Il Presidio inoltre dal 2004 è stato riconosciuto Centro di Riferimento Nazionale dall’Associazione Nazionale Osteogenesi Imperfetta (AS.I.TO.I.).

Il personale medico del Presidio costituito, oltre che dalla Prof.ssa D’Eufemia, dal dott. Mauro Celli e dalla dott.ssa Anna Zambra-no, assicura una assistenza medico speciali-stica ventiquattro ore su ventiquattro, avvalendosi per le urgenze del Dipartimento di Emergenza e Accettazione Pediatrica e Adulti presente nel Policlinico Umberto I°, dove il paziente viene accudito da personale infermieristico esperto nella loro gestione.

Con il Presidio collaborano inoltre diversi specialisti sia del Dipartimento di Pediatria che di altri Dipartimenti del Policlinico Umberto I°.

In particolare la chirurgia ortopedica viene assicurata, sia in regime elettivo che di urgen-za, dall’equipe del Prof. Ciro Villani Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Apparato Locomotore dell’Università di Roma “La Sapienza”, la terapia riabilitativa viene svolta presso il Centro Vojta di Roma e l’Ospedale Spolverini di Ariccia.

Tale approccio diagnostico-terapeutico multidisciplinare che da diversi anni viene svolto presso il Presidio ha permesso ai pazienti pediatrici ed adulti di essere seguiti a trecentosessanta gradi.

Ad oggi nel Presidio vengono seguiti circa 150 pazienti affetti da Osteogenesi Imper-fetta provenienti oltre che dalla Regione Lazio da tutte le altre Regioni d’Italia e da alcune Nazioni europee.

Presidio Regionale per le Osteodistrofie Congenite, Direttore Prof. ssa Patrizia D’Eufemiac/o Dipartimento di Pediatria Policlinico Umberto I, Roma Tel. 0649979250/1 - 3331098252

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Presidio Regionale per le Osteodistrofie Congenite

Anche se l’Osteogenesi Imperfetta rappre-senta la patologia di maggiore frequenza, presso il Presidio vengono seguiti anche pazienti affetti da malattie rare con altera-zione del metabolismo osseo quali: rachi-tismo, displasia craniometafisaria, displasia fibrosa, sindrome di McCune Albright, sindrome di Camurati Engel-mann, displasia spondiloepifisaria tarda, osteopetrosi e altre distrofie congenite che necessitano di un protocol-lo diagnostico-terapeutico specialistico e multidisciplinare.

Dove siamo:Dipartimento di PediatriaPoliclinico Umberto I°Viale Regina 324

Come raggiungerci:Edificio: clinica pediatrica (edificio A)Primo piano: Laboratorio di ricercaSecondo piano: Stanza visita e Day Hospi-tal

Come prenotare: Telefonicamente al n. 06 49979250/1(dalle 08.30 alle 14.00 dal lunedì al sabato)Per le urgenze 333 1098252 -339 1725287Tramite e-mail: [email protected] Infoline:Presidio 06 49979251Dott. Mauro Celli 333 1098252Dott. ssa Anna Zambrano 339 1725287e-mail: [email protected]

Personale del centroDirigente medico: Prof. Patrizia D’EufemiaStaff medico: Dott. Mauro Celli, Dott.ssa Anna ZambranoPersonale infermieristico: Rita Brunetti (caposala), Adele Donnini, Angela FusaroAssociazioni volontariato: Croce Rossa Italiana, Associazione Mary Poppins

gli speciali di Pocket Salute!

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Il PeriodicoUMBER

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I POLICLINICO

DIROM

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R I C E R C A E C U R A

Tumori cerebrali: conoscenze specifiche per terapie mirate

I tumori cerebrali sono la causa principale di morte nei bambini a�etti da cancro e rappresentano un quinto dei tumori di persone con meno di 18 anni. La ricerca è impegnata nella revisione delle terapie convenzionali e nella sistematizzazione di tutti i tipi di tumori, anche grazie alla centralizzazione istologica.

Il prof. Felice Giangaspero e la sua équipe.

I tumori cerebrali, al confronto con i grandi killer dell’oncologia come il tumore al seno o al polmone, sono relativamente rari. Tuttavia, colpendo un organo così complesso come il cervello ed avendo una biologia di�erente rispetto ad altri tumori, richiedono una serie di competenze altamente speci�che. Il Programma di Neuropatologia, diretto dal prof. Felice Giangaspero, si occupa di diagnosi e ricerca delle neoplasie cerebrali ed opera nell’ambito del DAI di Ematologia-Oncologia Anatomia patologica e medicina rigenerativa diretto dal prof. Stefano Calvieri. Ma cosa sono i tumori cerebrali? Il termine “tumore cerebrale” è un termine generico che comprende diversi tipi di neoplasie tanto benigne quanto maligne. Queste ultime forme richiedono trattamenti radio e chemioterapici complessi e, nonostante ciò, possono condurre alla morte del paziente in un arco temporale di uno o due anni. I tumori cerebrali sono di specie diverse perchè colpiscono un organo estremamente complesso quale il cervello, costituito da diversi tipi di cellule. Ogni genere di cellule del sistema nervoso centrale può essere interessato da una neoplasia, così come le cellule delle struttu-re adiacenti, come le meningi, da cui derivano tumori molto frequenti, ovvero i meningiomi. Come si de�nisce il percor-so terapeutico del paziente? E’ determinante la corretta de�nizione del tipo di tumore mediante l’esame istopatologi-co. Grazie all’avanzamento della ricerca, le indagini molecola-ri forniscono preziose informazioni su queste neoplasie. Ad esempio riescono a predire la minore o maggiore aggressività del tumore, il suo grado di resistenza alla chemioterapia o particolari trattamenti radioterapici o la diversa probabilità di risposta del tumore ad untipo particolare di intervento. Attualmente, le indagini molecolari sono considerate un “gold standard” nella diagnosi dei gliomi maligni, i tumori che colpiscono le cellule gliali del sistema nervoso.

Presso il Programma di Neuropato-logia dell’Anatomia patologica, queste indagini rappresentano un intervento di routine sia per i pazienti operati al Policlinico Umberto I sia per quelli provenienti da altri centri oncologici o neurochi-rurgici. Sotto l’egida dell’Associazione Italiana di Oncologia Pediatrica, è in fase di realizzazione un programma di centralizzazione istologica dei tumori dell’età pediatrica, �nanziato dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, sempre in prima linea nella ricerca. L’obiettivo è la centralizzazione del materiale istologico e la creazione di una banca-dati con le informazioni di pazienti a�etti da forme rare di tumori.

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dermatologia

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LE SPECIALITÀ DELLA CLINICA DERMATOLOGICA: LE ALLERGIE

Salute e cura della pelle, ma non solo. L’attività della Clinica Dermatologica dell’Umberto I, Policlinico di Roma, abbraccia il paziente dalla diagnosi alla cura, sia medica che chirurgica. Un viaggio attraverso le diverse specialità, a partire dalle allergie. Questo mese ci occupiamo dell’attività medica e ambulatoriale, diretta dal prof. Stefano Calvieri, responsabile della UOC di Dermatologia, che ha illustrato l’attività ambulatoriale, importantissima se pensia-mo che una visita su dieci viene inviata al dermatologo. L’ambulatorio di Dermato-logia Allergologica e Professionale, di cui è responsabile la prof.ssa Teresa Grieco, si preoccupa di effettuare uno studio il più possibile completo sul pazien-te allergologico.

Particolarmente sviluppato è lo studio del Patch test, test epicutaneo che valuta la sensibilizzazione del paziente riguardo ad alcune sostanze alle quali la popolazio-ne è esposta in numero sempre crescen-te: cosmetici, prodotti per parrucchieri, gomme, prodotti per protesi dentarie, conservanti, protesi ortopediche, prodotti per la pulizia, materiale usato dai tecnici di laboratorio e dagli impiegati; inoltre i farmaci: antibiotici, anestetici, antinfiam-matori, cortisonici.

Da circa due anni è stato introdotto lo studio degli Atopy Patch Tests, per la valutazione degli aeroallergeni, non solo nei pazienti affetti da patologia respirato-ria ma anche in quelli con AEDS (Atopic

Eczema Dermatitis Sindrome), dermatite atopica eczematosa, con implicazioni che riguardano, oltre al paziente adulto, anche

i casi pediatrici. Uno studio che non viene effettuato in nessun altro centro di Roma e che si effettua anche nella ricerca degli allergeni alimentari (uova, latte, nocciole, etc.) in associazione con il classico test cutaneo. Oggetto di studio è anche il latex (molecole proteiche del lattice).

A completamento dello studio allergologico si effettua lo Skin Prick Test (test cutanei), a lettura immediata per:

• aeroallergeni: serie base con le maggiori categorie, completate da serie addizionali selezionate in base al territorio o all’attività del paziente in studio (serie piante, serie derivati epiteliali);• trofoallergeni: allergeni alimentari.

In collaborazione con i gastroenterologi e gli endocrinologi si sta effettuando anche uno studio volto alla valutazione dell’intolleranza al Nichel nei soggetti celiaci e negli obesi.

L’Ambulatorio è situato al piano terra della Clinica Dermatologica. Le visite si effettuano tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, previo appuntamento. I referenti sono la prof.ssa Teresa Grieco, responsabile del servizio, e la dott.ssa Carmen Cantisani. Per contattare l’ambulatorio, è possibile telefonare al numero 06-49976931 o scrivere una e-mail all’indirizzo: [email protected]

a cura di Beatrice Balzanetti

Prof. Stefano Calvieri Responsabile UOC di Dermatologia Umberto I, Policlinico di Roma Tel. 06.49976906 06.49976908

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Il PeriodicoUMBER

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I POLICLINICO

DIROM

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G U I D A P R A T I C A A L C I T T A D I N O

Ricovero Ospedaliero

L’assistenza sanitaria ospedaliera viene erogata in base ai seguenti modi di accesso: con ricovero urgente, con ricovero programmato in regime ordinario, con il ricovero di Day Hospital.

L’ingresso del Policlinico Umberto I

Il ricovero urgente può avvenire per accesso diretto del paziente al pronto Soccorso o perchè trasportato da un’ambulanza. Il medico del pronto Soccorso visita il pazien-te, richiede gli accertamenti necessari, e�ettua la valutazione diagnostica utilizzando anche le consulenze specialistiche interne. Dopo un periodo di breve osservazione, veri�cata la reale necessità del ricovero urgente, invia il paziente al reparto di competenza. Qualora non si ravvede la necessità del ricove-ro d’urgenza, il paziente viene inviato dal medico curante con l’individuazione di una terapia o di un iter diagnostico che potrà prevedere un successivo ricovero programmato, o un ricovero in Day Hospital specialistico per approfondimenti diagnostici. Il ricovero programmato viene gestito diretta-mente dai medici del reparto attraverso gli ambulatori. Il paziente che è stato precedentemente sottoposto a visita specialistica e inserito nelle liste di attesa del reparto, viene chiamato dal capo sala al momento che si rende disponibile il posto letto, secondo le priorità che tengono conto del decorso della malattia e delle necessità terapeutiche. Il Policlinico Umberto I ha attivato 62 servizi di Day Hospital che coprono ttte le aree di interesse sanitario suddivisi in unità di medicina, chirurgia e specialistiche. L’accesso al Day Hospital avviene attraverso una visita di selezione ambulatoriale oppure su indicazione del medico di base. Questo ricovero sostituisce il ricovero ordinario nelle strutture sanitarie ed è �nalizzato alla diagnosi e alle prestazioni che richiedono la presenza del personale medico e infermieristico. Si articola in più giornate durante le quali vengono erogate le prestazioni programmate. Al momento del ricovero il paziente dovrà portare con sè il pigiama, le pantofole e la vestaglia, prevedendo la permanenza di almeno mezza giornata nella struttura. Alla �ne della degenza è possibile richiedere la cartella clinica che rappresen-ta il documento medico legale del ricovero. Al �ne di abbreviare la degenza ospedaliera, i medici specialisti dell’Azienda Ospedaliera possono indirizzare i cittadini in pre-ospedalizzazione per visite e accertamenti diagnostici

�nalizzati all’intervento chirurgico. Gli accertamenti diagnostici seguiti dall’intervento, non sono soggetti al pagamento del relativo ticket. La dimissione protetta è un meccani-smo attraverso il quale si tutela un paziente che viene dimesso ma che non può essere seguito dalla rete familiare o amicale in modo idoneo. In particolari casi è prevista la possibilità di eseguire tali prestazioni dopo l’avvenuta dimissione, utilizzando la stessa cartella clinica, senza dover e�ettuare un nuovo ricovero. La dimissione protetta è disposta dal medico del reparto, il quale provvederà a segnalare al paziente la data di esecuzione dell’esame o della speci�ca prestazio-ne.

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cardiologia

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IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE

Il Dipartimento di Scienze Cardiovasco-lari e Respiratorie, quale struttura universitaria, articola la propria attività nei settori scientifico, didattico e assistenziale.

Il preliminare punto di forza è rappresen-tato proprio dall’ approccio multidiscipli-nare, che ha il suo fondamento culturale nell’interdipendenza anatomica, funziona-le, fisiopatologica e clinica dei due appara-ti, cardiovascolare e respiratorio. L’attività assistenziale trova i punti di eccellenza nel trattamento dei pazienti con sindromi coronariche acute, delle criticità e di pazienti complessi, quali quelli affetti da insufficienza cardiorespiratoria acuta e da ipertensione polmonare.

Tale attività assistenziale è resa possibile non solo grazie alle risorse umane disponi-bili, ma anche alle risorse strutturali e strumentali rappresentate da: laboratori di diagnostica strumentale non invasiva, dotati delle più moderne tecnologie di imaging cardiovascolare; due sale di emodinamica attive 24 h su 24 e dotate delle più avanzate e sicure apparecchiatu-re angiografiche; un centro di elettrosti-molazione cardiaca; un’efficiente unità di terapia intensiva cardiologica e respirato-ria, dotata non solo di monitoraggio centralizzato elettrocardiografico e pressorio, ma anche di respiratori artificiali per l’assistenza ventilatoria meccanica; offre, inoltre, la possibilità di una valutazio-ne invasiva dei parametri emodinamici, di impiantare pacemaker temporanei ed è fornita di apparecchiature per ultrafiltra-

zione e dialisi.

Strettamente connes-sa all’attività assisten-ziale, è l’attività di ricerca svolta preva-

lentemente nei settori: dell’ischemia miocar-dica, con la valutazione non solo morfologica-quantitativa delle lesioni coronariche ma anche della flussimetria in condizioni di base e durante stimolo; dell’ insufficienza cardiaca, con la valutazione di nuovi farmaci e devices; delle miocardiopa-tie, con lo studio biomolecolare di preparati bioptici e l’analisi di polimorfismi genetici. Da tempo, inoltre, sono in corso ricerche sull’ipertensione polmonare, che hanno dato un contributo scientifico importante per la comprensione della fisiopatologia e del trattamento di questa patologia.

Particolare attenzione è volta a sofisticate tecniche di imaging non invasive, quali l’ecocardiografia con TDI, l’eco-3D e la risonanza magnetica nucleare. Tra i campi di applicazione di quest’ultima ricordiamo, più specificatamente, gli studi sulla caratterizza-zione tissutale in corso di sindrome coronari-ca acuta, per la reale valutazione dell’estensione dell’infarto e degli effetti della riperfusione.

L’ attività didattica, oltre ai tradizionali corsi di laurea e specializzazione (in cardiologia e pneumologia), vede i suoi punti di eccellenza nella realizzazione di un master in “Informa-tion and Communication technology in cardiologia” e nell’applicazione di nuovi modelli didattici caratterizzati dall’ utilizza-zione di tecnologie per la formazione a distanza (e-learning).

L’impegno nella ricerca, volta anche a promuovere l'impiego di moderne tecnolo-gie applicate alla clinica, la particolare attenzione ai processi educazionali con attività di formazione per l’apprendimento di nuovi approcci diagnostici e terapeutici contribuiscono a rendere il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e Respiratorie un punto di riferimento a livello romano, nazionale ed internazionale.

a cura di Beatrice Balzanetti

Prof. Francesco Fedele Dipartimento Scienze Cardiovascolari e MorfologicheUmberto I, Policlinico di Roma Tel. 06 49979021 Cell 380 7979111

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Le nostre interviste a cura di Beatrice Balzanetti

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piccola guida al pronto soccorso a cura della redazione

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PILLOLE DI PRIMO SOCCORSO

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ASSIDERAMENTOE' la prolungata esposizione al freddo.Sintomi intorpidimento, sonnolenza, barcollamen-to, diminuzione della vista, perdita di coscienza.Primo soccorsoIl soccorritore deve portare il paziente in un luogo caldo, avvolgerlo in coperte o immergerlo in una vasca da bagno conte-nente acqua non molto calda. Una volta riscaldato, asciugarlo accuratamente e coprirlo con coperte di lana. Dargli da bevande calde, non alcoliche, se non ha perduto la conoscenza. Badare che non si arresti il respiro e, se è necessario, eseguire la respirazione bocca a bocca.

AVVELENAMENTO DA OSSIDO DI CARBONIO L'ossido di carbonio è un gas incolore e inodore che uccide senza che la vittima se ne accorga. Può essere infiammabile ed esplosivo. Un motore d'auto, lasciato acceso anche per poco tempo in una rimessa chiusa, può produrre una dose mortale di gas. L'ossido di carbonio è prodotto anche dalla combustione del legno e del carbone, dai fornelli o dalle graticole a carbone di legna. Il pericolo è particolarmente grave nei locali scarsa-mente ventilati.Sintomi:mal di testa vertigini, debolezza, difficoltà respiratoria, talora vomito, quindi collasso e perdita di coscienza. La pelle, le unghie delle mani, le labbra possono assumere un colore rosso vivo.Primo soccorso:Il soccorritore non deve respirare l'aria dell'ambiente in cui è avvenuto l'inciden-te! Se l'infortunato si trova in un luogo di difficile accesso deve indossare la masche-ra antigas e deve essere assicurato ad una fune di sicurezza. Portare subito il paziente

all'aria aperta o aprire tutte le finestre e le porte. Iniziare subito la respirazione artificiale se il soggetto non respira o respira in modo irregolare. Verificare la necessità del massag-gio cardiaco. Tenere il paziente sdraiato e tranquillo per ridurre al minimo il suo consu-mo di ossigeno. Coprirlo per tenerlo caldo. Chiamare un medico. Se la situazione appare grave, chiamate un'ambulanza o i vigili del fuoco o la polizia senza trascurare di specifi-care la natura dell'incidente

AVVELENAMENTI PER INGESTIONEPrimo soccorsoIl soccorritore non deve fare nulla senza aver ascoltato i consigli del medico o del Centro antiveleni. Indicare il veleno sospettato. Leggere attentamente l'etichetta e conserva-re il recipiente del veleno per mostrarlo al medico. Seguire le istruzioni che vi verranno date.

BRIVIDII brividi precedono di solito la febbre e sono perciò un precoce segno di malattia. L'influenza, la polmonite, l'infezione urinaria, la malaria sono malattie in cui spesso la febbre è preceduta da brividi.Primo soccorsoIl soccorritore deve mettere a letto il paziente coprendolo con coperte, dargli una borsa d'acqua calda e tenerlo tranquillo e bevande calde, purché non alcoliche.

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La Provincia di Roma informa a cura di Beatrice Balzanetti

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POLITICHE SOCIALI: PROGETTI E SERVIZI A TUTELA DELLA FAMIGLIA

La Provincia di Roma, nell’ambito del suo programma istituzionale, riconosce la persona come epicentro delle politi-che sociali e, in tal senso, opera per valorizzarne le risorse e promuoverne il benessere.

“L’attivazione di servizi volti a sostenere le relazioni familiari e le responsabilità genito-riali, è espressione di un investimento teso alla costruzione di una società che consenta la realizzazione dell’umano. In quest’ottica l’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia ha promosso la realizzazione del Centro Provinciale per la Tutela delle Relazioni Familiari”. Assessore Claudio CECCHINI

Il Centro per la tutela delle relazioni familiari ha lo scopo di sostenere gli adulti nella prevenzione e nella gestio-ne dei conflitti intrafamiliari, promuo-vendo interventi volti ad attivare o a recuperare le risorse individuali, indispensabili per consentire il supera-mento della crisi.

Destinatari: -cittadini italiani e stranieri presenti sul territorio provinciale-nuclei familiari, anche di diversa composi-zione etnica-coppie coniugate e coppie di fatto-nuclei monogenitoriali o di seconda formazione che si trovino in difficoltà nell’esercizio della funzione di genitori -operatori dei servizi territoriali pubblici e del privato sociale presenti sul territorio provinciale.

Servizi: -accoglienza, sostegno alla genitorialità-trattamento clinico-ascolto del minore-mediazione familiare

-consulenza giuridico-sociale rivolta sia a cittadini che ad operatori dei servizi territo-riali-mediazione culturale quale sevizio trasver-sale ai vari servizi del centro. I servizi sono offerti da una equipe interdisci-plinare composta da assistenti sociali, avvocati, mediatori familiari, mediatori culturali e psicologi psicoterapeuti. Le prestazioni sono gratuite.

Contatti: Via Monte delle Capre, 23 - 00148 RomaTel. 06.6574 0418 Fax 06.6574 [email protected]

Il Centro riceve dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 17.00 previo appuntamento. Il servizio di accoglienza è attivo dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 13.00 previo appun-tamento.

Inoltre, dal 20 marzo è attivo il nuovo numero verde - 800.085507 - della Provin-cia di Roma dedicato alla mediazione familiare e al sostegno della genitorialità condivisa.

Il numero risponde alle coppie in separazio-ne che devono gestire il loro rapporto con i figli. Il numero verde è attivo lunedì, merco-ledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.00. Il numero è gestito dal Centro per la tutela delle relazioni familiari della Provincia ospita-to negli edifici di via Monte delle Capre, nel cuore del quartire del Trullo, a Roma.

Per raggiungere il Centro in Autobus:771 dalla metro B “Valfiorita”719 dalla metro B “Cave Ardeatina”228 dalla stazione “Trastevere”C7 dalla metro B “Laurentina”

Fonte: http://www.provincia.roma.it

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La Regione Lazio informa a cura di Beatrice Balzanetti

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FARMARECUP: EVITA LO SPORTELLO, PRENOTA IN FARMACIA

Sono già più di 60 le farmacie del Lazio che dall'inizio dell'estate hanno aderito al servizio FARMAReCUP per la preno-tazione di visite specialistiche ed esami diagnostici.

Prenotare una visita specialistica o un esame di laboratorio senza fare code e negli orari più comodi? Oggi nel Lazio si può, recandosi semplicemente nella farmacia più vicina.

Farmacup è un servizio disponibile in farmacia con il quale è possibile preno-tare in tempo reale visite specialistiche ed esami di laboratorio. In pratica tutte le prestazioni prenotabili al CUP. Come si utilizza?In pratica ogni assistito, munito dell'impe-gnativa (ricetta rosa) e della tessera sanita-ria, può rivolgersi al farmacista che si collega per via telematica al ReCUP ed effettua la prenotazione, consegnando poi il relativo modulo di conferma e le eventuali istruzioni per la preparazione agli esami e il pagamento del ticket.

In questo modo, da qualsiasi luogo di residenza, anche se privo di punti di prenotazione della Asl, sarà possibile richiedere una prestazione sanitaria, andando in una farmacia che offra il servizio FarmaReCUP.

Il tutto senza fare code agli sportelli, in orari flessibili (quelli di apertura delle farmacie, sabato e domenica compresi), nelle sedi più comode e senza alcun costo.

E' bene ricordare chela farmacia rilascia uno stampato che indica l'importo del ticket da pagare, con il quale si può pagare alle casse ticket dell'ASL, agli

sportelli della Sisal o direttamente, dove disponibili, alle macchine riscuotitrici collocate nelle strutture sanitarie.

In farmacia non si prenotano gli esami urgen-ti. L'orario dipenderà dalla singola farmacia che aderisce al servizio.

Il servizio è completamente gratuito.

In quanto tempo si ha la risposta?Entro pochi minuti dalla richiesta è possibile sapere la sede in cui verrrà erogata la presta-zione, la data, e l'ora fissata per l'appunta-mento.

La farmacia consegnerà un promemoria scritto della prenotazione che servirà anche per il pagamento del ticket.

Cosa è possibile prenotare?Con il FarmaReCUP si possono prenotare, come al Cup, visite, esami di laboratorio e prestazioni strumentali da effettuare nelle strutture sia pubbliche che private accredita-te.

Per maggiori informazioni in merito consul-tate POS, il portale della Sanità del Lazio. http://www.poslazio.it

Help Desk attivo dalle 08:00 alle 18:00 Tel: 0651684498 Email: [email protected]

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LA LUCE PER CORREGGERE I DANNI DELLA LUCE

Da qualche anno con le tecniche laser chirurgiche più moderne si ha la possi-bilità di correggere i danni legati all’esposizione ambientale da luce solare, soprattutto quelli derivanti dal sole estivo.

In particolare si interviene su quelli che la scienza medica definisce “foto-invecchiamento”: macchie scure del viso, lentigo senile, cheratosi solari, capilla-ri, rughe e perdita di tono e luminosità del viso. Purtroppo, per quanto ci sia una campagna pubblicitaria che invita il grande pubblico a proteggersi dall’eccessiva esposizione solare, il messaggio non viene recepito adeguata-mente. E uomini e donne continuano ad esporsi esageratamente al sole.

Un aiuto per contrastare i segni dell’invecchiamento, tuttavia, viene proprio dal laser. Le apparecchiature che emettono questi tipi di luce sono molte e ognuna di queste assolve a un determina-to compito terapeutico: si hanno laser per cancellare le macchie, per eliminare le alterazioni cutanee di viso e corpo come rughe da invecchiamento superficiali, colorito brunastro, capillari e neoformazio-ni benigne. I trattamenti normalmente vengono eseguiti ambulatorialmente da settembre in poi, cioè quando il sole è meno caldo, e il paziente riesce a rispetta-re meglio la foto-protezione, oltreché le terapie domiciliari anti-invecchiamento. L’obiettivo è quello di creare una sorta di “reset “a livello cutaneo asportando gli strati più superficiali dell’epidermide in

modo da consentire un graduale rinnova-mento sia dell’aspetto sia del colorito che ritorna uniforme e più

luminoso. In genere sono necessarie poche sedute a distanza di tre settimane o un mese l’una dall’altra. Dopo il trattamento, che si esegue prevalentemente senza anestesia, il paziente torna alla sua attività lavorativa applicando un dermocosmetico lenitivo e una crema come schermo solare. La guarigio-ne avviene nella maggior parte dei casi in 7-8 giorni, sia che si tratti solo una regione del viso o del corpo o tutto il viso o regioni più estese. Si consiglia di effettuare sempre un trattamento delle lesioni da invecchiamento il più esteso possibile, in maniera tale da far guarire tutta la regione anatomica contem-poraneamente e in tempi più brevi: ad esempio se il viso è costellato da macchie, capillari e rugosità, è meglio trattare in un tempo tutte le macchie e le rugosità con un laser, e a guarigione avvenuta, i singoli capillari con un altro laser. I risultati sono molto buoni e confortanti a patto che il paziente entri nell’ottica di una prevenzione secondaria dopo aver risolto i suoi problemi.

Le apparecchiature per laserterapia di recen-te vengono utilizzate con successo anche per cancellare tatuaggi accidentali, ornamentali e cosmetici, oltrechè per eliminare perma-nentemente pelurie endocrine o superflue in poche sedute. L’importante è sapere che per ognuno di questi problemi c’è un tipo di laser diverso e che è d’obbligo informarsi sul trattamento, la terapia e il decorso.

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medicina estetica Skin Laser Clinic

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IL RINGIOVANIMENTO DEL VISO: LA CHIRURGIA E’ POI COSI’ NECESSARIA?

Chi non ha mai desiderato avere una pelle liscia e vellutata? Proprio come quella che può sfoggiare una ragazza di venti anni.Immediatamente viene da pensare che l’unica soluzione sarebbe il ricorso al lifting. Ma è davvero così?

Attualmente le tecniche di medicina estetica sono progredite moltissimo, tanto da pareggiare o superare quelle di chirur-gia estetica per il ringiovanimento del viso. Infatti mentre fino a qualche anno fa si aveva a disposizione solo il collagene e l’acido ialuronico per riempire le rughe ed i solchi del viso invecchiato, oltrechè i peelings chimici per esfoliare gli strati superficiali della pelle, ora abbiamo a disposizione un vero e proprio arsenale di strumenti, ognuno con la sua tipica indicazione-applicazione. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in questo campo in cui spesso il paziente è confuso. Partiamo dal presupposto che tutte le metodiche a disposizione possono essere utilizzate in associazione, dipende dal grado di invecchiamento del viso di una persona. Per la correzione delle macchie del viso, del colore spento e ingiallito, della cosiddetta couperose, delle papule fibrose, e delle cheratosi (quelle lesioni che compaiono sul viso dopo anni di esposi-zione solare prolungata), i trattamenti migliori vengono eseguiti con i Laser, diversi tipi di laser chiaramente, ognuno per il singolo problema. I trattamenti laser sono pressoché indolori, dalla rapida guarigione, dai risultati notevoli e imme-diati e dai costi ormai accessibili a tutti. Per il riempimento delle rughe e delle pieghe

esistono diversi tipi di fillers (materiali per riempire e dare volume). Ci sono in commercio diverse formulazioni di acido

ialuronico di differente densità, sia per il riempimento di rughette lievi, sia per quelle profonde ai lati del naso e delle labbra (definite naso-labiali) sia per aumentare il volume delle labbra stesse: tutti questi prodotti sono riassorbibili in tempi variabili e durano anche fino a due anni; gli effetti secondari sono inesistenti se la marca dell’acido ialuronico è svedese, americana (Stati Uniti), francese o tedesca. Il costo di una correzione con acido ialuronico non può scendere al di sotto di 250-300 euro per le piccole rughe e fino a 700-1000 se i riempi-menti da eseguire sul viso sono importanti. Costi inferiori presuppongono materiali di qualità scadente o artificiali (come ad esempio il silicone, etc). Infine per la correzio-ne delle rughe frontali e glabellari oltrechè perioculari, la correzione migliore è affidata alla tossina botulinica (Vistabex, l’unica ammessa e approvata dal Ministero della Salute). È un trattamento innocuo, poco costoso, di grande soddisfazione per il paziente, privo di effetti secondari anch’esso, se eseguito con competenza dal medico che lo pratica routinariamente. È imprescindibile quanto esposto finora da un trattamento domiciliare dermocosmetico costante, prescritto dal medico che pratica le terapie, e che abbia la funzione sia di preparare la pelle del paziente prima delle cure, sia di mantenerla dopo i trattamenti in buone condizioni.

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Page 48: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

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“L’ECCESSO DI FEMMINILITA” NELLA SILHOUETTE: BASTA LA DIETA?

Nell’ambulatorio del medico che si occupa di dietoterapia e nutrizione con finalità correttiva ed estetica oltreché di benessere, sempre più spesso si incontrano pazienti di sesso femminile che, pur non avendo grande soprappe-so, hanno il cosiddetto “eccesso di femminilità” su fianchi, glutei, cosce, arti inferiori.

Sono afflitte dunque da un problema che spesso è solo estetico, ma talvolta può diventare funzionale con gravi ripercus-sioni sulla circolazione venosa e linfatica e con disturbi cronici (pesantezza, gonfiore, dolore). Non si sta parlando solo della cosiddetta “cellulite”, ma anche di quelle manifestazioni vascolari legate a un fastidioso accumulo di grasso sottocuta-neo che soffoca la circolazione di ritorno dalle gambe.

È importante premettere che quando le calorie introdotte con gli alimenti scarseg-giano, l’organismo attinge al grasso di riserva, soprattutto a quello viscerale (quello situato all’interno dell’addome), ma non a quello sottocutaneo e del distretto corporeo inferiore. Tale processo avviene prevalentemente nella donna. Ecco perché per chi che desidera perdere peso proprio sugli arti inferiori e sui glutei, l’effetto di una restrizione calorica è peggiorativo o comunque non risolve il problema soprattutto se i chili da perdere non sono tanti.

La moderna “medicina correttiva della silhouette” ci offre una soluzione non

chirurgica a tale problema. C’è la possibilità di migliora-re il body-contour (il profilo corporeo) con

alcune terapie poco cruente e con un partico-lare tipo di alimentazione da seguire per un breve periodo che azionano il meccanismo “brucia-grassi” periferico, che scinde il tessuto adiposo del segmento inferiore del corpo femminile così resistente alla sola restrizione alimentare. Si tratta della “intralipoterapia cavitazionale”. Prevede una infiltrazione del grasso sottocutaneo con un sostanza attivan-te il metabolismo delle cellule adipose, seguita dalla somministrazione di ultrasuoni a bassa frequenza (30-50 KHz) che hanno il compito di rompere le membrane delle cellule adipose stesse, in maniera tale da liberare i grassi in esse contenuti e renderli disponibili come fonte di energia. Il tratta-mento si esegue mensilmente per 3-4 volte in media ed è ben tollerato da tutte le pazien-ti. I risultati a secondo del volume da trattare sono pressoché immediati, ma nei casi di gambe gonfie è opportuno associare un ciclo di linfodrenaggio sec. Vodder effettuato da mani esperte.

Qualora invece sia presente un rilassamento della pelle è preferibile effettuare contempo-raneamente al calo di peso un ciclo di radiofrequenza, una tecnica laser che effettua una sorta di lifting dei tessuti rilassati. Le candidate migliori a questo tipo di terapia sono le donne con un sovrappeso localizzato non superiore a 5-10 chili, altrimenti per un sovrappeso superiore, almeno in fase iniziale, la sola dietoterapia tradizionale è insostitui-bile.

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Page 51: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

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NUOVA POSSIBILITA’ PER GRANDI CORREZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI

Per far fronte alla richiesta di correzio-ne di grandi cicatrici, di avvallamenti del tessuto sottocutaneo del corpo, di arti inferiori o arti superiori causati da liposuzioni troppo aggressive, da PEFS (cellulite) o per aumentare il volume dei glutei o del seno, c’è a disposizione del medico-estetico un macrofiller.

Si tratta di un prodotto riassorbibile lentamente, composto da acido ialuronico stabilizzato e altamente biocompatibile, denominato “Macrolane” e prodotto da un’azienda svedese leader nel settore. L’acido ialuronico è lo stesso che si utilizza per riempire le rughe e le depressioni del viso causate dall’età e trattate in tal modo da circa 15 anni in tutto il mondo.

Il Macrolane rappresenta una novità unica approvata anche dal Ministero della Sanità: dà la possibilità di correggere i profili corporei cutanei alterati in maniera armoniosa e naturale. Questo prodotto infatti ha le caratteristiche di un materiale riempitivo e volumizzante con scarsissime capacità di migrazione dalla sede in cui viene impiantato. È presente in commer-cio in due formulazioni sottoforma di gel: una per le correzioni più superficiali e una per quelle più profonde; necessita di una corretta tecnica medica iniettiva, che è comunque poco invasiva e poco dolorosa e che solo a volte richiede una piccola anestesia locale.

L’iniezione viene effettuata con una siringa già pre-riempita di prodotto e con una cannula apposita, il tutto in un tempo

variabile da 20 a 40 minuti. Subito dopo il trattamento il paziente potrà tornare alle sue normali attività con un

bendaggio della regione trattata da tenere per 2-3 giorni. Potranno evidenziarsi delle ecchimosi della durata di pochi giorni, indolenzimento e tensione della zona corret-ta, anche essi di breve durata.

Questo prodotto rappresenta inoltre un valido e prezioso presidio correttivo dei volumi mancanti del profilo corporeo con la possibilità di essere adattato alla sede ricevente con un massaggio dopo l’impianto, come se fosse, per così dire, una “protesi malleabile”. Potranno così essere corretti deficit dei volumi del tessuto sottocutaneo in tutte le sedi corporee, con la sola eccezione del viso: avvallamenti post-liposuzione, rilassamenti degli arti che causano irregolari-tà della silhouette, cicatrici chirurgiche estese, atrofie sottocutanee da cortisonici iniettivi, depressioni da cellulite o da mesoterapie. Il riassorbimento è molto lento: avviene infatti in 18-24 mesi circa.

Altri campi di utilizzo, per coloro che non vogliono affrontare chirurgie invasive, sono rappresentati da un aumento di volume dei glutei e del seno e dalla correzione di irrego-larità della superficie interna di braccia e cosce. Tutte queste tecniche sono state autorizzate dal Ministero della Sanità.

Ad oggi i casi trattati sono circa 2000 e la nostra equipe ha effettuato gli studi prelimi-nari che hanno portato all’introduzione in Italia di tale tecnica.

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Page 52: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

Il Ministero della Salute informa a cura della redazione

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LA NUOVA INFLUENZA PROVOCATA DA VIRUS A(H1N1)

La nuova influenza A(H1N1) è una infezio-ne virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell’influenza: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, malesse-re generale. Come per l’influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite. I primi casi della nuova influen-za umana da virus A(H1N1) sono stati legati a contatti ravvicinati tra maiali e uomo; il nuovo virus A(H1N1) è infatti un virus di derivazione suina. Nell’uomo infezioni da virus influenzali suini sono state riscontrate occasionalmente fin dagli anni '50 e sono legate ad esposizione e contatti ravvicinati (1-2 metri) con suini, ma il nuovo virus A(H1N1) si è ora adattato all’uomo ed è diventato trasmissibile da persona a persona. L’influenza non viene trasmessa attraverso il cibo e si sottolinea come, anche se i primi casi siano stati legati a suini, non vi sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o prodotti a base di carne suina. Trattandosi di un nuovo virus influenzale, la vaccinazione con i tradizio-nali vaccini antinfluenzali (vaccini stagio-nali) molto probabilmente non è efficace; la vaccinazione contro l’influenza classica è comunque una misura raccomandata in caso di viaggi.

Come si trasmette?La trasmissione da uomo a uomo del virus dell'influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essen-ziale nel limitare la diffusione dell'influen-za. In questo momento non c’è un vaccino che sia efficace contro l’influenza da virus A(H1N1); ci sono tuttavia azioni comuni

che aiutano a prevenire la diffusione di germi che causano infezioni respiratorie come l’influenza:- coprire con un fazzoletto naso e bocca quando si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura dopo averlo usato- lavare spesso le mani con acqua e sapone specialmente dopo avere tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi pubblici; sono utili ed efficaci anche detergenti per le mani a base di alcol- cercare di evitare contatti con persone malate- in caso di influenza, rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle- evitare di toccare occhi, naso e bocca perché i germi si diffondono proprio in questo modo

Quali farmaci possono essere usati?Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivi-rali per il trattamento dell'influenza: amanta-dina, rimantadina, oseltamivir e zanamivir. Mentre la maggior parte dei virus si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, il nuovo virus influenzale è risultato resistente alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir (Tamiflu) e zanamivir (Relenza) sono raccomandati per il tratta-mento della nuova Influenza.

Quando sarà pronto il vaccino? Il vaccino al momento non esiste, il virus è stato isolato e sequenziato e ci sono tutte le indicazioni disponibili per produrre un vaccino, che potrebbe essere pronto nel giro di alcuni mesi.

Dove si possono trovare informazioni aggiornate?E’ possibile contattare il call center gratuito al numero 1500, attivo dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 18, o visitare il sito web del Ministero all’indirizzo www.ministerosalute.it

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Page 53: Pocket Salute Edizione Roma Settembre 2009

dermatologia estetica Skin Laser Clinic

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I CONSIGLI MIGLIORI PER MANTENERE UNA PELLE SANA

Per capire come mantenere una pelle sana, bisogna capire innanzitutto la sua struttura.

La nostra pelle e' composta da tre strati: epidermide, derma ed ipoderma. L'epidermide e' uno strato sottilissimo, il più' superficiale sul quale agiscono i cosmetici. Il derma si trova subito sotto l'epidermide ed è spesso circa 4mm; è composto dai fibroblasti che producono fibre, collagene, glicosaminoglicani, (tra cui l'acido ialuronico) e vasi sanguigni che mancano totalmente nell'epidermide. L'ipoderma, invece, è il tessuto adiposo sottocutaneo, costituito maggiormente da adipocitii o grasso. Questo tessuto, che è anche quello più profondo, è molto vivo e attivo, e rappresenta il centro di deposito anche di vitamine ed ormoni.

Analizzata la struttura del nostro tessuto cutaneo bisogna ora capire come mante-nerlo al meglio. Ci sono alcuni passi chiave da intraprendere per poter proteggere la pelle che risulta essere l’organo più' esteso del corpo. Questi consigli e trucchi posso-no aiutare il mantenimento di una pelle bella e sana.

Purificarsi dentro e fuoriIniziare la giornata con un bicchiere di acqua calda e succo di limone per aiutare il corpo ad eliminare le tossine. Bere molta acqua durante la giornata per idratare la pelle.

Proteggere la pelleIl sole: i raggi UVA (Ultravioletti LUNGHI)

ledono anno dopo anno le fibre elastiche. La pelle perde elastici-tà e si raggrinza di più. Occorre proteggersi dall'eccesso di sole, e

fare poche lampade. Anche in inverno siamo esposti ai raggi ultravioletti, pertanto e' consigliabile proteggere la pelle con una buona protezione solare. Se si è in spiaggia o in montagna, si consiglia di utilizzare un prodotto con protezione SPF30 o superiore.

Mantenersi saniNutrirsi in modo sano consumando cinque porzioni di frutta o verdura al giorno. Le diete dimagranti incongrue, un’alimentazione irregolare, il consumo di junk food (cibo spazzatura che dà solo calorie e nessun vero nutriente), lasciano subito i loro segni sulla pelle, che perde colore, luminosità, elasticità e compattezza e quindi invecchia precoce-mente (ne è un esempio tipico la pelle delle ragazze anoressiche). Fare esercizio fisico regolarmente e garantirsi un buon riposo notturno.

Non fumareIl fumo è uno dei principali fattori che porta-no ad un rapido invecchiamento. Il fumo provoca la formazione di rughe e determina la costruzione dei vasi sanguigni capillari riducendo l'apporto necessario di ossigeno.

Assicurare una buona idratazioneL'idratazione protegge la barriera naturale della pelle, che trattiene acqua, mantenendo la pelle morbida ed elastica. Protegge anche dallo stress ambientale.

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Il Ministero della Salute informa a cura della redazione

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CONOSCERE HIV E AIDSLa sigla AIDS (Acquired Immune Deficiency Sindrome) significa "Sindro-me da Immunodeficienza Acquisita".

Come si trasmette il virusIl virus si trasmette attraverso: -sangue infetto (stretto e diretto contatto tra ferite aperte e sanguinanti, scambio di siringhe) -rapporti sessuali (vaginali, anali, orogeni-tali), con persone con Hiv, non protetti dal preservativo -da madre con Hiv a figlio durante la gravidanza, il parto oppure l’allattamento al seno

Sieropositivà all'Hiv e AidsEssere sieropositivi all'Hiv non significa sempre essere ammalati. La sieropositività è quella condizione in cui viene riscontrata la presenza di anticorpi anti-HIV, ma non sono ancora comparse le infezioni oppor-tunistiche come nell'AIDS. Come non si trasmette il virusIl virus non si trasmette attraverso: strette di mano, abbracci, vestiti baci, saliva, morsi, graffi, tosse, lacrime, sudore, muco, urina e feci bicchieri, posate, piatti, asciugamani e lenzuola punture di insetti. Non si trasmette frequentando: palestre, piscine, docce, saune e gabinetti scuole, asilo e luoghi di lavoro, ristoranti, bar, cinema e locali pubblici, mezzi di traspor-to.

Il test HIVPer sapere se si è stati contagiati dall’HIV è sufficiente sottoporsi al test specifico per la ricerca degli anticorpi anti-HIV che si effettua attraverso un normale prelievo di sangue. Il test anti-HIV è in grado di identi-ficare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus. Se si sono avuti comportamenti a rischio è bene

effettuare il test al termine del sesto mese dall’ultimo rischio di contagio (periodo finestra) poiché gli anticorpi anti-HIV posso-no presentarsi anche entro sei mesi di distan-za dall’esposizione al contagio. Bisogna tenere presente che durante il cosiddetto 'periodo finestra' (periodo di tempo che va dal momento del contagio a quello della comparsa degli anticorpi) è comunque possibile trasmettere il virus pur non risultan-do positivi al test. La Legge italiana (135 del giugno 1990) garantisce che il test sia effettuato solo con il consenso della persona. Il test non è obbligatorio, ma se si sono avuti comportamenti a rischio sarebbe opportuno effettuarlo. Per eseguire il test, nella maggior parte dei servizi, non serve ricetta medica; è gratuito e anonimo. Le persone straniere, anche se prive di permesso di soggiorno, possono effettuare il test alle stesse condizio-ni del cittadino italiano.Per tutte le coppie che intendono avere un bambino sarebbe opportuno sottoporsi al test per la sicurezza del neonato. Il risultato del test viene comuni-cato esclusivamente alla persona che lo ha effettuato. Sapere precocemente di essere sieropositivi al test dell’HIV consente di effettuare tempestivamente la terapia farma-cologica che permette oggi di migliorare la qualità di vita e vivere più a lungo.

Per ulteriori informazioni visita il sito web del Ministero all’indirizzo www.ministerosalute.it

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Il Ministero della Salute informa a cura della redazione

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VACCINAZIONE GRATUITA CONTRO L'HPV

Il Ministero della Salute ha promosso in tutta Italia una campagna vaccinale pubblica contro il Papilloma virus (HPV), l'agente virale responsabile del cancro della cervice uterina.

Quest'anno saranno chiamate dalle Asl alla vaccinazione attiva, attraverso una lettera di invito, 280.000 bambine italiane nate nel 1997. Il prossimo anno quelle nate nel 1998, e così via in modo da arrivare nel tempo alla riduzione del tumore correlato al virus. L’Italia è il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazione pubblica contro il Papilloma virus (HPV), l’agente virale che può essere causa di infezioni genitali femminili e, a lunga distanza, anche del tumore della cervice uterina, malattia che causa ogni anno circa mille morti. Secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili, la vaccinazio-ne contro l'HPV è sicura, ben tollerata e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione persisten-te dei due ceppi virali responsabili attual-mente del 70% dei casi di tumore alla cervice uterina. L’utilizzo del vaccino comunque affianca ma non sostituisce lo screening periodico attraverso il PAP test, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che ha già portato negli anni a una drastica riduzione delle morti, attraverso la diagno-si precoce delle lesioni precancerose e del tumore. A partire dal mese di marzo 2008, la campagna di offerta del vaccino attiva e gratuita sarà rivolta alle ragazze dagli 11 ai 12 in modo uniforme in tutto il territorio italiano (a partire da quelle nate nel 1997), e negli anni produrrà una progressiva immunizzazione della popolazione giova-ne adulta esposta al rischio di infezione. Per favorire la diffusione in tutto il Paese della vaccinazione pubblica contro il carcinoma della cervice uterina, nella

Finanziaria 2008 sono stati stanziati 30 milioni di euro come contributo aggiuntivo alle risorse già previste nell’ambito dei fondi per l’assistenza farmaceutica. Altri 40 milioni di euro sono stati reperiti dai capitoli di bilancio del Ministero della Salute. A fine aprile tutte le regioni hanno disposto i calendari per la somministrazione dei vaccini contro il virus HPV, le famiglie possono rivolgersi alle proprie ASL per informazioni sulle modalità di effettuazione della vaccina-zione.

Perchè fare il vaccinoIl vaccino contro l’HPV costituisce un impor-tante strumento di prevenzione primaria del carcinoma della cervice uterina. Secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili è sicuro, ben tollerato e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione persistente dei due ceppi virali responsabili attualmente del 70% dei casi di questo tumore. Questo vaccino, al pari di tutti i nuovi presidi di prevenzione considerati efficaci in Sanità Pubblica, è utilizzato all’interno di una strategia di offerta attiva ispirata ai principi dell’efficienza, dell’equità di accesso e dell’uso controllato per sorve-gliare attivamente gli effetti sulla popolazio-ne esposta al vaccino.

Per ulteriori informazioni visita il sito web del Ministero all’indirizzo www.ministerosalute.it

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sessuologia Dott.ssa Eva I. F. Iorio

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QUESTIONE DI RUOLI

La paura delle donne da parte degli uomini c’è!

Una lunga tradizione culturale ha identifi-cato, praticamente dalla notte dei tempi, il genere femminile con un soggetto altro dalle caratteristiche fortemente ambiva-lenti: purezza, pudore, innocenza, sottomissione all’uomo erano le qualità della donna bambina o angelica; ribelli, volitive, indipendenti furono le figure femminili immortalate in una mitologia della devianza che dall’Antico testamento e passando per il Malleus Maleficarum dei processi alle streghe, ha percorso i secoli fino all’epoca contemporanea. Fosse angelo o demone, in questo complesso di discorsi la donna appariva comunque come una misteriosa entità da tenere a bada con le buone o con le cattive, e soprattutto come un essere ontologica-mente inferiore all’uomo. Un po’ narcisi, un po’ eroi. Un po’ primedonne, un po’ aspiranti principi azzurri. Sono questi i nuovi uomini che ci tengono ad essere belli, profumati, eleganti, sexy spesso vuoti. Una razza in via di espansione soprattutto nelle grandi città. E non si tratta solo di divi, campioni, modelli: sono i nostri mariti, figli, fidanzati, amici che si guardano ormai nel nostro stesso specchio.

Dal 1997 ad oggi, secondo l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery il numero di uomini che negli Stati Uniti si sono sottoposti a un intervento di liposu-zione è quadruplicato, mentre è triplicato il numero di coloro che hanno deciso di ricorrere a un lifting facciale. La chirurgia

estetica, un tempo dominio della vanità femminile o di belle appassite, oggi stuzzi-ca anche il sesso forte,

tradizionalmente inossidabile a certe futili lusinghe. I primi a cavalcare questo trend in ascesa sono stati i pubblicitari e gli “uomini” di marketing per soddisfare le esigenze iper-sofisticate dei nuovi maschi femminiliz-zati (definiti anche “mirror men”, per il tempo che amano trascorrere davanti allo specchio). Ormai tutte le più importanti case cosmeti-che prevedono una linea maschile di creme rigeneranti, trattamenti esfolianti, antirughe per il contorno occhi ecc. I saloni di bellezza dedicano sempre maggiori spazi e cure a quella “metà del cielo” che finora aveva apertamente snobbato certe pratiche. L’atteggiamento degli uomini verso la cura del corpo è drasticamente cambiato: è sparita l’ansia di poter apparire a se stessi e agli altri come effeminati, è sempre più narciso specialmente se parliamo di giovani e giova-nissimi. Le donne sono passate da non conta-re nulla ad avere pieno domino sul mondo, l’uomo da essere rude e protettivo è diventa-to un essere cronicamente egoista, insicuro, estremizzando la propria vanità e la propria isteria, caratteristiche queste ultime tipica-mente femminili. Vogliamo tornare un po’ indietro?

Ormai si è all’estremo opposto: occorre trovare un equilibrio tra ciò che significa essere uomo e ciò che vuol dire essere donna, senza essere in continua competizione l’uno con l’altro ma in armonia, in complicità.

Dott.ssa Eva I. F. Iorio Psicologo Clinico, Dottoranda di Ricerca Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti [email protected]

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sessuologia Centro di Fisiopatologia della Riproduzione

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EPIDEMIOLOGIA DELLA INFERTILITÀ

La infertilità di coppia ovvero la difficol-tà a concepire è una situazione molto diffusa sia nei paesi industrializzati sia nei paesi in via di sviluppo.

Differenti sono le patologie che possono determinare la difficoltà riproduttiva nei paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo. Nei paesi industrializzati i due principali fattori sono la posticipazione delle gravidanze e i fattori maschili. L’Italia oltre ad avere il primato della più bassa natalità al mondo ha anche il primato della più tarda età della prima gravi-danza. Le donne italiane sono quelle che per motivi economici e sociali più tardi di tutte si sentono pronte ad affrontare una gravidanza. Influisce molto anche lo scarso livello di assistenza postnatale e di supporto della gestante e del neonato che facilitano l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro della neomadre. Nei paesi in via di sviluppo invece le cause principali sono legate a fattori flogistici in particolare a infezioni dell’apparato genitale che possono determinare patologie ostruttive sia nella donna che nell’uomo. Nella donna anche le peritoniti e la tubercolosi addominale possono determinare l’insorgenza di quelle patolo-gie che determinano la stenosi tubarica.

Altro fenomeno di recente osservazione nei paesi europei è l’aumento della richiesta di consulenza per infertilità di coppia. Se fino agli anni 60 o 70 solo una piccola parte delle persone affette da problemi riproduttivi pensavano essere utile rivolgersi al medico per la soluzione della loro problematica negli ultimi anni

visto anche la notevole valenza mediatica che hanno assunto le tecniche di riproduzio-ne assistita, le leggi che

la regolamentano e tutte le problematiche bioetiche si è assistito al fenomeno di un notevole aumento di consulenza per proble-matiche di infertilità ed è verosimile afferma-re che il 100% delle coppie con problemi riproduttivi oggi si rivolge al medico o meglio ancora ai centri dedicati per la diagnostica, terapia medica e tecniche di riproduzione assistita che nel frattempo sono cresciuti sia come numero che come qualità sul nostro territorio nazionale.

Il grande problema della terapia della inferti-lità di coppia in Italia è che spesso l’accesso alle tecniche di riproduzione assistita viene ritardato in maniera eccessiva: si preferisce prolungare notevolmente la fase diagnostica o eventualmente farmacologica per arrivare alla riproduzione assistita quando è oggettivamente troppo tardi. E’ importante comprendere che il risultato nelle tecniche di riproduzione assistita è inversamente proporzionale all’età della donna e dopo i 40 anni le percentuali di successo sono molto molto basse: le gravidanze in donne cinquantenni e sessan-tenni ottenute in passato con la fertilizzazio-ne in vitro sono state ottenute con tecniche di donazione ovocitaria, al momento non permesse in Italia, ma hanno ingenerato nelle pazienti la convinzione che la fertilizzazione in vitro può superare anche il fattore età, cosa assolutamente non vera.

Dott. Franco Lisi, Casa di Cura Villa Mafalda Via Monte delle Gioie 5 Roma Tel 0686094776 Cell 3472684486

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Il dovere d’informareIl diritto di conoscere

Mensile gratuito ricco di articoli informativi a cura di medici e specialisti locali. Testi dal linguaggio semplice e diretto per facilitare la comunicazione con il cittadino.

Un modo nuovo per avvicinare il pubblico al mondo della salute abbattendo il muro di diffiden-ze e di timori reverenziali tipici del rapporto medico-paziente.

Da Settembre 2009nella tua città

Dove ritirare la tua copia gratuita:Policlinico Umberto I

Centri Polispecialistici

Consultori Familiari

Cliniche Private

Medici Curanti

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...e ovunque si parli di salute e benessere

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FAQ - PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Cosa è "la pillola del giorno dopo"?Quella che comunemente viene chiamata "pillola del giorno dopo" è un intervento farmacologico (ormonale), usato come contraccezione d’emergenza (CE), tempe-stivamente ed eccezionalmente, allo scopo di evitare una gravidanza indeside-rata dopo un rapporto sessuale a rischio (non protetto).

Quando deve essere assunta?Il farmaco deve essere assunto il più presto possibile: il trattamento deve iniziare entro 12 ore ed in ogni caso prima delle 72 ore dal rapporto sessuale non protetto o in caso di mancato funziona-mento di un sistema anticoncezionale; il rischio di gravidanza si riduce complessi-vamente dell’88%. L’efficacia è massima nelle prime 24 ore (95%). In caso di vomito entro le prime 3 ore dall’assunzione della CE, deve essere assunta di nuovo.

La "pillola del giorno dopo" può essere considerata un metodo contraccettivo da usare normalmente?No, non deve essere assolutamente utilizzata regolarmente a scopo contrac-cettivo, come la pillola estro-progestinica, che per la sua composizione farmacologia è meno dannosa per l’organismo, né tanto meno può essere usata ad intervalli ravvicinati. Inoltre, l’azione contraccettiva è limitata al solo rapporto non protetto avuto prima dell’assunzione. La contracce-zione d’emergenza ormonale non proteg-ge dalla gravidanza qualora si verifichino altri rapporti a rischio durante lo stesso ciclo e non protegge da malattie sessual-mente trasmesse.

È necessaria una prescrizione medica?Si, è necessaria la prescrizione medica che può essere richiesta al medico di famiglia o al consultorio familiare; al di fuori degli

orari di ambulatorio o di chiusura del consul-torio, qualsiasi medico può prescrivere il prodotto ed in caso di estrema necessità, ci si può rivolgere anche alla guardia medica ed infine al pronto soccorso.

Quali sono gli effetti collaterali?Gli effetti collaterali che potrebbero verificar-si in seguito all’assunzione di questa pillola, composta principalmente dall’ormone levonorgestrel, appartenente alla famiglia dei progestinici, possono essere più fastidiosi di quelli provocati dalla pillola estro-progestinica: nausea, vomito, cefalea, astenia, dolore del basso addome, successivo ciclo mestruale più abbondante. Questi effetti generalmente scompaiono dopo 48 ore dall’assunzione della pillola. Effetti come dolorabilità del seno e sanguinamento uterino irregolare, possono durare fino alla mestruazione successiva. Tutti gli effetti collaterali che si dovessero manifestare vanno comunicati al medico curante.

In quali casi non può essere prescritta?La pillola del giorno dopo non deve essere somministrata a donne in gravidanza accertata perché, in questo caso, è priva di efficacia. In caso di uso accidentale in gravidanza o di inefficacia del trattamento, non sono da attendersi effetti dannosi sul feto. Non deve essere somministrata anche in donne affette da disfunzioni epatiche gravi e da sindromi di grave malassorbimento (morbo di Crohn) che possono compromet-terne l’efficacia.

Quanto costa la contraccezione d’emergenza?La CE non è a carico del Servizio Sanitario Nazionale ovvero si acquista in farmacia su presentazione di ricetta medica, al costo di circa 11 Euro.

Per ulteriori informazioni visita il sito web del Ministero all’indirizzo www.ministerosalute.it

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a cura della redazioneIl Ministero della Salute informa

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FARMACIE NOTTURNE Roma Città

APPIO LATINO - TUSCOLANO Primavera D.ssa Stranieri AnnaVia Appia Nuova 213 - tel. 067016971RagusaP.za Ragusa 13/14 - tel. 067014810Verdiglione EnricoVia Tuscolana 462 - tel. 067824681

BORGO PRATI Cola Di Rienzo Dr. Artoni EneaVia Cola di Rienzo 213/214 - tel. 063243130Brienza GiancarloP.za Risorgimento 44/45 - tel. 0639738186

FLAMINIO - TOR DI QUINTO - VIGNA CLARAPONTE MILVIO Giudice Dr. Rizzo GaetanoCorso Francia 176 - tel. 063291650

MARCONI - PORTUENSE - GIANICOLENSE Andronio PierantonioVia G. Marconi 178 - tel. 065560284Portuense D.ssa Cassar EmmaVia Portuense 425 - tel. 065562653

MONTE SACRO Gravina GiacomoVia Nomentana 564 - tel. 0686895602

NOMENTANO Burrelli Scotti RuggeroV.le XXI Aprile 6/6a/6b/6c - tel. 0686209834Crimi RoccoP.za Bologna 19/20 - tel. 0644237109Di Giuseppe DarioP.za Massa Carrara 10 - tel. 068604458

OSTIENSE San Paolo - D.ssa Albertazzi PatriziaVia Ostiense 168 - tel. 065750143

RIONI - TRASTEVERE - TESTACCIO - SAN SABA Internazionale D.ssa Teresa CerviniP.za Barberini 49 - tel. 064825456Genoese Zerbi MirellaCorso Rinascimento 50 - tel. 0668803760Arenula D.ssa Lippi TulliaVia Arenula 73 - tel. 0668803278Cristo Re dei Ferrovieri Dr. Pellegrini ClaudioStazione Termini - Gall. Testa - tel. 064880776Allo Statuto D.ssa Scanzano RosaVia dello Statuto 35 a - tel. 064465788Jucci Maria ClotildeP.za dei Cinquecento 49/50/51 tel. 064880019Piram SergioVia Nazionale 228 - tel. 064871584

TRASTEVERE - GIANICOLENSE - MONTEVERDE Garroni EvaristoP.za S. Giovanni di Dio 14 - tel. 06530576

TRIESTE - SALARIO - PARIOLI - FLAMINIO S. Emerenziana D.ssa Arrabito LilianaVia Nemorense 182 - tel. 0686218929Carnovale DomenicoVia Libia 225/227 - tel. 068601720Gellini D.ssa De Angelis RacheleCorso Italia 100 - tel. 0644249750Tre Madonne Dr. Recchi RinaldoVia Bertoloni 5 - tel. 068073423Istria D.ssa Macchiati ManoelaP.za Istria 8 - tel. 0685353323

guardia medica

Il servizio è attivo nei seguenti orari: notti feriali e festive dalle 20.00 alle 08.00 giorni prefestivi dalle 10.00 alle 20.00giorni festivi dalle 08.00 alle 20.00

La Guardia Medica garantisce l’assistenza sanitaria per situazioni che rivestano carattere di urgenza a tutti gli utenti (residenti e non) negli orari in cui non sono disponibili i medici di assistenza primaria ed i pediatri di libera scelta.

Per informazioni sugli orari di apertura, le farmacie di turno e le farmacie notturne consul-tate il sito: http://www.federfarmaroma.com

In qualsiasi giorno dell’anno, in qualsiasi momento del giorno, telefonando al numero 06 228941 potrete conoscere l’indirizzo della farmacia di turno più vicina. Servizio a cura della Assiprofar Federfarma Roma.

Per informazioni e consigli su farmaci, prodotti da banco, ticket e tutto ciò che riguarda il mondo delle farmacie consultate il sito:http://www.federfarma.it

In questa sezione trovate le principali farmacie notturne di Roma città. Per ulteriori informazioni su tutte le farmacie di turno potete contattare il n° 06 228941

Tel. 06 58201030

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tutti i numeri utiliCOPIA DELLA CARTELLA CLINICACopia della cartella clinica può essere richiesta da:- il titolare della cartella clinica se è maggiorenne- le persone che hanno la delega scritta e firmata dal titolare della cartella clinica; inoltre si deve presentare fotocopia di un documento di identità del titolare della cartella clinica- gli eredi leggittimi- coloro che esercitano la tutela in caso il paziente sia di minore età oppure il paziente sia interdettoQuanto costa? 10,35 € per ogni singola cartella. Si deve pagare al momen-to della richiesta.Dove si richiede? Presso gli uffici-archivi di afferenza delle singole Unità Operative di ricovero.COPIA DEI REFERTI DI PRONTO SOCCORSOQuanto costa e dove si richiede? 1,55 € per ogni singolo referto. Si deve pagare al momento della richiesta. Si ritira presso lo sportello Archivio Centrale, situato al piano terra dell’edifico centrale, con il documento d’identità. Dal lunedì al venerdì 9,00-12,00/14,30-16,30. Ulteriori informa-zioni al numero 06 49979980.COPIA DEL CERTIFICATO DI RICOVEROQuanto costa e dove si ritira? 1,55 € per ogni singolo certificato. Si ritira presso l’Ufficio Cartelle Cliniche/Movimento Infermi - edificio centrale (piano terra) dal lunedì al venerdì 9,00-12,00/14,30-16,30. Ulteriori informa-zioni al numero 06 49979980.COPIE DI LASTRE RADIOGRAFICHE FATTE IN PRONTO SOCCORSOQuanto costano e dove si ritirano? Il costo è determinato dal numero di radiogrammi duplicati. In particolare: 7,75 € per dimensioni 24 cm x30 cm; 10,33 € per dimensioni 35 cm x 43 cm. Si ritirano dopo circa 1 mese presso il servizio radiologico sito al 4 piano della palazzina Scree.COPIA DI REFERTI DI ANATOMIA PATOLOGICADove si ritirano? Presso il Servizio di Anatomia Patologica - Viale Regina Elena 324 (piano terra). DENUNCIARE LA NASCITA IN OSPEDALEPresso Ufficio Nascite - Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia tel. 06 49970481 - dal lunedì al venerdì 9,00-12,00; lunedì e mercoledì anche dalle 15,00 alle 16,00.PRENOTARE VISITE AMBULATORIALIE’ necessaria la richiesta del medico di famiglia o di un medico specialista quindi serve sempre la ricetta rosa. Si può prenotare attraverso:- Numero Verde Regionale 803333- Numero 06 49971: risponditore automatico; digitare tasto 3 per parlare con l’operatoreOrario di prenotazione: dal lunedì al venerdì 8,00-18,30; sabato 8,00-13,30.DONAZIONE DI MIDOLLO OSSEOPossono essere reclutati come potenziali donatori tutti coloro che, in buono stato di salute, hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Per ulterio-ri informazioni rivolgersi al numero 06 85795512.DONAZIONE DI SANGUESi può donare tutti i giorni dalle 7,30 alle 10,00 presso il Centro Trasfusiona-le. prima di donare il sangue vanno accertate le condizioni di idoneità.DONAZIONE DI CORDONE OMBELICALEBanca del Sangue di cordone Ombelicale (SCO) tel. 06 85795512.INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZADipartimento di Ginecologia e Ostetricia - Servizio di Piccola Chirurgia (piano terra). Per informazioni contattare il numero 06 49972562 dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 13,00.

Centralino generale06 49971, attivo 24 ore su 24risponde un disco preregistrato che fornisce informazioni su:tasto 3: prenotazioni di visitetasto 0: operatore

Relazioni con il pubblico (Urp)Tel. 06 49977050 - 06 49977054Dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 14.00

Ufficio reclami (VI Padiglione, piano terra)Tel. 06 4453664 Fax 06 49977673e-mail: [email protected]

Direzione generaleTel. 06 49979488

Direzione SanitariaTel. 06 49979905

Direzione Amministrativa:Tel. 06 49977505

Pronto Soccorso - Accoglienza:Tel 06 49977025/06 49977027

Posto di PoliziaTel. 06 49979556

Vigilanza interna:Tel. 06 4997077

Ufficio Stato Civile:Tel. 06 49970481

Archivio centrale:Tel. 06 49979990

Chiesa cattolica:Tel. 06 4450704

Obitorio e camera mortuaria:Tel. 06 49912598

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UMBERTO I Policlinico di Roma

www.policlinicoumberto1.it

Dare il meglio ogni giorno per la qualità delle cure e dell’organizzazione, per la di�usione delle conoscenze mediche e sanitarie, per il progresso scienti�co.

URP U�cio relazioni con il PubblicoInfopoint: pianoterra Palazzina Direzione mattina: dal lunedì al venerdì, 8.00-14.00pomeriggio: lunedì e giovedì, 14,30-17,00 06 49977050/06 49977054

Informazioni al cittadino: