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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 A.S. 2016-17/2017-18/2018-19 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 24/10/2016 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “G. MINZONI” Sede Centrale Via Bartolo Longo, 17 Tel 0815061595 Fax 0818948984 Sede Succursale Via Dante Alighieri Tel 0815060191 [email protected] - 80014 Giugliano in Campania

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

A.S. 2016-17/2017-18/2018-19

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 24/10/2016

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

“G. MINZONI” Sede Centrale Via Bartolo Longo, 17 Tel 0815061595 Fax 0818948984

Sede Succursale Via Dante Alighieri Tel 0815060191 [email protected] - 80014 Giugliano in Campania

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INDICE PREMESSA ....................................................................................................................................................................................................................................... 1

1. ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE ............................................................................................... 2

2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE ........................................................................................................................................ 3

3. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA – RETI E COLLABORAZIONI ........................................................................................... 3

4. PIANO DI MIGLIORAMENTO ....................................................................................................................................................................................................... 3

5. CONTESTO DI RIFERIMENTO ....................................................................................................................................................................................................... 3

6. FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ................................................................................................................................................................... 3

7. INDIRIZZI DI STUDIO E ARTICOLAZIONI: PROFILI IN USCITA E QUADRI ORARI ........................................................................................................................... 3

8. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO .................................................................................................................................................... 3

9. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI DI POTENZIAMENTO ........................................................................................................................................................... 3

10. FABBISOGNO PERSONALE ATA ................................................................................................................................................................................................. 3

11. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTURE MATERIALI ........................................................................................................................................ 3

12. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI ........................................................................................................................................................................................... 3

13. PROMOZIONE DELLA CULTURA UMANISTICA, VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, SOSTEGNO DELLA CREATIVITÀ ........................................ 3

14. SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE ............................................................................................................................................................................ 3

15. VALUTAZIONE ........................................................................................................................................................................................................................... 3

16. EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE .......................................................................................................... 3

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17. INCLUSIONE .............................................................................................................................................................................................................................. 3

18. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ................................................................................................................................................................................................ 3

19. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE E DIDATTICA LABORATORIALE ........................................................................................... 3

20. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITA’ DIDATTICHE ...................................................................................................................................... 3

21. FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI ........................................................................................................................................................................................ 3

22. LEGALITÀ E CORRESPONSABILITÀ – EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ .................................................................................................................................. 3

23. ATTIVITÀ/PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ...................................................................................................................................... 3

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PREMESSA

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto di Istruzione Secondaria “G. Minzoni” di Giugliano in Campania, è

elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 135/A1 del 14/01/2016

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 23/11/2015, è stato revisionato nella seduta del 24/10/2016 e

successivamente nella seduta del 26/10/2017;

- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/01/2016, è stato revisionato nella seduta del 24/10/2016 e

successivamente nella seduta del 26/10/2017;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i

limiti di organico assegnato;

- il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con specifica nota;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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1. ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE

(Presentato nella seduta del Collegio dei Docenti del 23/11/2015)

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTI

il D.P.R. n.297/94 (Testo Unico);

il D.P.R. n. 275/99; (regolamento dell’Autonomia)

il D.P.R. 15 Maggio 2010, N.87 e 88, recante il Riordino degli Istituti tecnici e professionali

gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola;

l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;

la Legge n. 107/2015; TENUTO CONTO

degli interventi educativo – didattici dei Piani dell’offerta formativa dei precedenti anni scolastici;

delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati

PREMESSO

che la presente direttiva attiene ai compiti del Dirigente Scolastico come previsto dalla Legge n.107/2015;

che tale documento è fonte di indirizzo sulle modalità di elaborazione del Piano triennale e ne definisce i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione

che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono

all’elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell' adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);

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all’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni portatori di handicap

all’adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014;

allo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);

EMANA

il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti

La scuola intende promuovere l’emancipazione culturale dei giovani attraverso lo sviluppo di conoscenze, capacità e competenze e l’acquisizione di professionalità nuove ed emergenti. Nella sua funzione di equilibratore sociale essa, in sintonia con le altre agenzie esistenti sul territorio, la scuola progetta e realizza percorsi didattici per il conseguimento per tutti di un pieno successo formativo in relazione alle personali vocazioni, tende a rimuovere gli svantaggi socio-culturali, a valorizzare le intelligenze e a favorire modelli pluralisti che consentano una visione sistemica del reale. Coerentemente con le finalità istituzionali del servizio pubblico scolastico e nel rispetto della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale, la scuola mira a garantire il successo formativo per ogni alunno e il pieno sviluppo della persona umana in relazione ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti. La scuola dell'autonomia perde la connotazione di istituzione tenacemente autoreferenziale per diventare un sistema integrato, ossia un sistema organizzativo aperto che opera in collaborazione con il territorio e in riferimento al contesto culturale. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è non solo il documento fondamentale con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità nell’ambito di finalità e obiettivi generali propri di ogni istituzione scolastica ma è principalmente luogo di progettazione finalizzato all’ articolazione dei percorsi curricolari e organizzativi, all’implementazione di un piano delle attività, alla realizzazione di un planning di logistica organizzativa, alla strutturazione di cellule di ricerca e innovazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui l’Istituto di istruzione superiore “G. Minzoni” intende perseguire i suoi obiettivi dichiarati, la sua mission e il suo ruolo chiaro e definito nell’ambito di un’offerta formativa territoriale che sia nel contempo “palestra” culturale e civile per i giovani e volano per lo sviluppo del territorio di riferimento. Il progetto educativo dell'Istituto ‘G. Minzoni’ si svilupperà attraverso il concorso di tre componenti essenziali: istruzione, educazione e formazione.

Istruzione: è premessa indispensabile per l’acquisizione di competenze specialistiche: una solida cultura di base e il possesso dei ‘saperi’ concorrono in modo decisivo alla formazione di qualsiasi figura professionale.

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Educazione: è componente imprescindibile della crescita globale dell’individuo e va consolidata mediante attività extrascolastiche che ne arricchiscano la personalità. L’essere un buon cittadino, star bene con se stessi ed essere ricco di interessi sono le premesse indispensabili per il conseguimento di ogni professionalità.

Formazione: è processo di sviluppo di capacità e competenze spendibili nel mondo del lavoro e non può realizzarsi senza un reale confronto con le realtà produttive. L’istruzione professionale conferisce, in tal senso, grande importanza ai corsi di alternanza scuola lavoro in collaborazione con Regione, Unione Europea ed aziende di settore, nella certezza che l’attività pratica, sperimentata direttamente sul campo, contribuisca alla formazione di professionalità che rispondano effettivamente alle esigenze territoriali e lavorative in generale.

Da queste premesse si individuano tre direttrici su cui articolare l'offerta formativa:

Imprenditorialità giovanile Favorire la cultura della progettualità individuale ed associativa, al fine di condurre i giovani ad essere protagonisti attivi dello sviluppo socio-economico del territorio.

Pari opportunità Favorire la cultura del protagonismo femminile nella società (l’Istituto ‘G. Minzoni’ è frequentato per più del 60% da donne), insieme a quella della solidarietà, dove le ‘diversità’ sociali, culturali ed economiche siano intese come ricchezza e non come elemento di discriminazione

Tecnologie innovative informatiche, multimediali e telematiche Favorire l'uso consapevole, nell’attuale contesto socio-economico, della nuove tecnologie per una piena fruizione delle opportunità tecnologiche (fascia dell'obbligo) e una competenza specialistica funzionale all'esercizio delle professioni nella società dell'informazione e della comunicazione.

Il Piano sarà realizzerà con il pieno coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, e avrà come premessa e fine

la diffusa identificazione degli operatori alla mission della nostra istituzione,

un clima relazionale orientato al benessere organizzativo, nella consapevolezza comune delle scelte operate e delle motivazioni di fondo,

la partecipazione attiva e costante di tutte le componenti professionali,

la trasparenza e l’assunzione di un modello operativo teso al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola. Tali premesse non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutta la comunità professionale che afferma la sua professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari. Tali elementi risultano indispensabili per la progettazione e la realizzazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.

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Il piano triennale confermerà gli obiettivi e le attività del P.O.F. 2014-15 con le necessarie implementazioni dettate dalla legge 107 per la precisa individuazione del fabbisogno formativo e per la conseguente ipotesi di formulazione dell’organico dell’autonomia relativo alle aree di potenziamento progettate. FINALITÀ

Le finalità generali di ogni istituzione scolastica, costituiranno aree di intervento in un piano di attività che, nel recepire gli intenti generali, ne definisce le specificità relative alla tipologia di offerta formativa, alla realtà territoriale di riferimento, alla rete di relazioni, alla progettazione del curricolo, alle metodologie didattiche in armonia con quanto emerso da Rapporto di autovalutazione.

Esse sono così declinate nel Comma 1 dell’articolo unico della legge 107/2015, che confermano gli indirizzi del D.P.R. n. 275/99, regolamento dell’autonomia

- affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza

- innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento

- contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali

- prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione

- realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva

- garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini

IL CURRICOLO

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L’offerta formativa dell’Istituto Superiore “G. Minzoni” prevede una varietà di percorsi che la rendono struttura di grado complesso, con un’unica connotazione orientata la mondo del commercio, ma con articolazioni e opzioni che danno luogo a percorsi autonomi.

Essa è così composta:

Istruzione Professionale dei servizi commerciali (con annessa l’area adulti CIPIA)

Istruzione Tecnica Commerciale Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing

Istruzione Tecnica Commerciale articolazione Sistemi Informativi Aziendali

Istruzione Tecnica Commerciale Indirizzo Turismo

Le indicazioni ministeriali e i profili educativi, culturali e professionali (PECUP)

La realizzazione di un curricolo dell’autonomia non potrà prescindere dagli indirizzi dei profili educativi, culturali e professionali, i cosiddetti PECUP, punto di partenza imprescindibili per la costruzione di percorsi formativi calibrati sui fabbisogni formativi degli alunni e del territorio.

I curricoli progettati saranno calibrati e curvati con esperienze formative che, sfruttando le quote riservate all’autonomia e alla flessibilità, daranno vita a percorsi di specializzazione nelle aree di indirizzo progettati con Enti locali, reti territoriali, associazioni di categoria professionali, realtà produttive e quant’altro possa favorire percorsi propedeutici all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Alternanza scuola lavoro e impresa formativa simulata

Le aree di indirizzo dei singoli percorsi di studio, con il supporto del Comitato tecnico scientifico, organo deputato alla progettazione formativa in sinergia con aziende di settore, troveranno nelle iniziative di alternanza scuola-lavoro e impresa formativa simulata, ambienti virtuali dove il nostro istituto è anche “simul center” di una rete di istituti, linfa essenziale per la realizzazione di profili in uscita dei singoli alunni sempre più congrui alle esigenze di formazione del territorio, che volta per volta diverrà luogo circoscritto all’area Napoli nord, alla regione tutta, al Paese intero e all’Europa e al mondo.

Il piano triennale quindi prevederà

Interazioni fra scuola, società e impresa, intesa anche come spazio formativo, per garantire un apprendimento lungo l'intero corso della vita

Partecipazione attiva alla costituzione di POLI TECNICO PROFESSIONALI AI SENSI DELLA DGR N. 83/2013:

Promozione dello spirito di iniziativa e imprenditorialità

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Progetti in rete

Perfezionamento lingue comunitarie e relative certificazioni di competenze

Partecipazione a stage e percorsi di alternanza scuola lavoro

Progetti Educazione permanente

Viaggi istruzione finalizzati allo studio

Eventuali IFTS

Area dell’obbligo: il biennio

Se per i percorsi formativi del triennio la peculiarità dei percorsi dell’istruzione professionale e tecnica e i singoli indirizzi e articolazioni, sarà strutturata con progettazioni distinte in relazione ai profili professionali in uscita, l’area dell’obbligo scolastico si avvarrà di una progettazione comune finalizzata all’acquisizione dei saperi e delle competenze chiave di cittadinanza (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale, così come definite nel decreto ministeriale 22-8-2007, n. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione).

Uno dei punti di maggior sofferenza individuati nel Rapporto di autovalutazione del nostro istituto è rappresentato dalla disomogeneità dell’offerta e dei livelli di competenza raggiunti dai nostri allievi (cfr. esiti prove Invalsi) per cui appare imprescindibile un’armonizzazione dei curricoli che consenta una trasparente valutazione sugli indicatori posti dai modelli ministeriali di certificazione delle competenze. L’area dell’obbligo al pari delle aree di indirizzo dei trienni sarà oggetto di ipotesi di potenziamento per la costruzione dell’organico dell’autonomia.

Le competenze di cittadinanza (con particolare riferimento all’area matematica e linguistica) dovranno essere patrimonio di ognuno, e per raggiungere questo obiettivo di servizio essenziale per una scuola democratica e “per tutti” si avverte l’esigenza di realizzare interventi compensativi che costituiranno lotta alla dispersione scolastica, all’insuccesso e che prevedranno

Realizzazione di un curricolo verticale con la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

Area di flessibilità nell’organizzazione dei gruppi classi con la metodologia delle classi aperte

Intensificazione della didattica laboratoriale

Intensificazione del rapporto con le famiglie

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Realizzazione attività relative all’Educazione alla salute ed Educazione all'ambiente

Attuazione interventi di recupero e corsi di recupero o sportelli pomeridiani

Intensificazione pratica di attività sportive tramite il gruppo sportivo scolastico

Interventi sistematici con l’attuazione del Progetto Dispersione Scolastica, per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento

Realizzazione degli interventi previsti dal protocollo di accoglienza per gli allievi diversamente abili

Realizzazione di percorsi personalizzati per alunni con Bisogni educativi Speciali

Area del disagio: i portatori di handicap

Il nostro istituto è da sempre il principale luogo di accoglienza e di progettazione tesa all’inclusione del disagio derivante da patologie.

Il piano triennale progetterà percorsi formativi e opportunità in sinergia con Enti locali, associazioni e cooperative di settore per la piena promozione di ogni alunno portatore di handicap con iniziative tese, per il biennio, a

Piena integrazione socio emotiva del singolo alunno

Assistentato psicologico e pedagogico in funzione dell’apprendimento

Assistentato materiale

E per gli alunni più grandi

Iniziative di orientamento professionale in relazione alle possibilità di ognuno

Le metodologie: Imparar facendo

E-learning, Metodologia Blended e Didattica digitale

Nel rapporto di autovalutazione si è posta con particolare enfasi la necessità di dare massimo impulso alla didattica digitale attraverso la realizzazione di piattaforme didattiche digitali, e massimo coinvolgimento di docenti e alunni a forme di didattica laboratoriale.

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Il Piano triennale dell’offerta formativa pianificherà iniziative orientate ai seguenti obiettivi:

Favorire modelli didattici tesi a una riorganizzazione del tempo-scuola e del “luogo scuola” che consentano uno scambio costante e virtuoso di informazioni e di contenuti didattici mediante le risorse digitali in rete. Realizzare materiali di supporto per favorire un proficuo studio casalingo orientato degli alunni

Intensificare il flusso di informazioni e facilitare il rapporto scuola-famiglia potrebbe ottenere un notevole miglioramento dal punto di vista di comunicazione e/o informazioni.

Sviluppare una riorganizzazione didattica-metodologica implementando modelli didattici che necessitano di una efficace rete di trasmissione dati come supporto.

Sviluppare sempre più pratiche di didattica laboratoriale (uso della LIM in aula), un Cooperative Learning teso a valorizzare processi cognitivi comuni e individuali

Implementare strategie di intervento per le disabilità che permettono una migliore ricerca e cernita di informazione mediante la rete fino ad arrivare, nei casi estremi, a lezioni da seguire in remoto in videoconferenza

I risultati attesi da questa accelerazione di una metodologia laboratoriale che si avvalga dei nuovi strumenti sono per l’anno scolastico di riferimento i seguenti

Realizzazione e/o uso da parte dei docenti di contenuti digitali integrativi per il rinforzo di competenze nell'area comune e di indirizzo.

Realizzazione di ambiente di apprendimento e di condivisione digitale tra docenti e tra docenti e alunni

Costituzione di “classi virtuali”

A riguardo il collegio dei docenti ha già individuato “ambienti/piattaforme” e strumenti messi a disposizione della comunità dell’Istituto (Fidenia Social learning con integrazione di editor per la realizzazione di E-book (software E-pub Editor) e di realizzazione di test di verifica automatizzati (QuizBase).

Orientamento in ingresso e in uscita

Le attività inerenti l’orientamento saranno volte:

alla realizzazione di un curricolo verticale

alla pianificazione di un piano di comunicazione dell’offerta composita dell’istituto

al sostegno delle possibilità di sviluppo personale e professionale;

alla valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline;

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alla compenetrazione fra la scuola e il territorio con le realtà produttive;

alla proposizione di attività motivanti che implichino l’assunzione di ruoli attivi in situazioni applicative

Saranno attivati percorsi di formazione per gli allievi che decidono di non proseguire gli studi.

Si realizzerà:

orientamento professionale;

orientamento universitario;

attività formative integrative e complementari;

uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione;

gemellaggi e scambi culturali;

stage in Italia e all'estero;

alternanza scuola lavoro.

La valorizzazione selle eccellenze

Il Piano prevederà attraverso prove attestanti le competenze acquisite occasioni di premialità per gli alunni più meritevoli

Il curricolo potenziato, fabbisogni di risorse e organico dell’autonomia

Come già sopra specificato, ai docenti che andranno a far parte dell’organico cosiddetto potenziato, a dire della Nota Miur 30549 del 21 settembre scorso, spetterà svolgere, nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Di conseguenza tali docenti saranno impiegati per la qualificazione del servizio scolastico.

Compito del Piano triennale, del collegio dei docenti nelle sue articolazioni definire le iniziative di potenziamento del curricolo in base agli obiettivi declinati in questo atto di indirizzo

Potenziamento per gli alunni del Bienno delle competenze di cittadinanza con particolare riferimento all’area matematica e linguistica

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Potenziamento nel triennio di percorsi di ricerca – azione relativi alle singole aree (servizi commerciali. Amministrazione, Finanza e Marketing, Sistemi Informativi Aziendali, Turismo) con realizzazione di aree di elaborazione e fornitura di servizi al territorio

La formazione

Il comma 12 della legge 107 è foriero di un’altra innovazione si legge infatti che il Piano dell’offerta formativa triennale “conterrà anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare”. Direttamente collegato al predetto comma vi è il 124 che così stabilisce “nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria”.

Sulla base degli obiettivi di servizio indicati in questo atto di indirizzo il Piano triennale individuerà gli ambiti su cui il personale docente e non docente eserciterà il diritto-dovere della formazione per una specializzazione e una crescita professionale atta a raccogliere le sfide che ogni componente della comunità scolastica deve essere pronto a cogliere. Tali interventi dovranno essere estesi anche ad ambiti inerenti la sicurezza e il primo soccorso. Si dispone infine che il piano triennale e l’annesso piano di miglioramento sia approntato dal collegio nelle sue articolazioni predisposte dal Dirigente entro il 7 gennaio per consentire la definitiva approvazione del Consiglio d’istituto.

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La redazione del Piano triennale dell’Offerta Formativa, disegnato dalla Legge 107/2015, parte da un’attenta analisi del contesto in cui opera

l’Istituto e dall’interpretazione delle sue esigenze educative ed è stata sviluppata integrando ed armonizzando gli obiettivi generali e specifici dei

diversi indirizzi di studio fissati dalle linee guida nazionali con le richieste provenienti dalla realtà locale.

Il presente Piano, elaborato nell’a.s. 2015-2016, è stato aggiornato nel 2017 in funzione della Nota DGOSV prot. n° 2181 del 28 febbraio 2017

(ribadita dalla Nota prot. n. 1830 del 6 ottobre 2017), avente ad oggetto “Lo sviluppo del Sistema Nazionale di Valutazione per l’anno scolastico

2016/2017”, la quale prevede la ridefinizione del RAV nell’a.s. 2016/2017, l’armonizzazione del procedimento di valutazione con il periodo di

riferimento del PTOF e l’estensione dei tempi di realizzazione del PdM all’intero a.s. 2018/2019. L’analisi delle risultanze del RAV 2016-2017 e

delle Prove standardizzate nazionali 2017, da cui è emerso un quadro parzialmente modificato rispetto a quello per il quale era stato concepito il

Piano stesso, ha richiesto una ridefinizione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo funzionali al miglioramento. Si è, inoltre,

proceduto ad integrare nel Piano le innovazioni introdotte dai decreti legislativi di cui all’art. 1, comma 181 della Legge 107/2015, riguardanti le

“Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”, “Norme sulla promozione della cultura

umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività” e le “Norme per la promozione

dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.

Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è pubblicato all’Albo elettronico della scuola ed è presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si rimanda ad esso per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle

risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei

processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi del RAV, aggiornati ed integrati in sede di elaborazione del Piano di Miglioramento, cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi

di processo.

Le priorità che l’Istituto ha individuato sono:

2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE

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1) Risultati scolastici

2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

a) Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali b) Migliorare i risultati scolastici

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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha individuato come strategici in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

AREA DI PROCESSO TRAGUARDO DI LUNGO PERIODO

(PdM B2)

OBIETTIVI DI PROCESSO (PdM C1)

Curricolo progettazione e

valutazione

Subarea: Progettazione didattica

Subarea: Dimensione metodologica

Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali

Diminuzione del numero di studenti collocati nel livello 1 e aumento del numero di studenti collocati nei livelli 4 e 5

Aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito nelle prove standardizzate nazionali

Inclusione e differenziazione

Subarea: Inclusione

Subarea: Recupero e potenziamento

Migliorare i risultati scolastici

Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe seconda

Diminuzione del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di voto basse e aumento di quelli collocati nelle fasce di voto alte

Continuità e orientamento

Subarea: Continuità

Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali

Riduzione dell’incidenza della variabilità tra le classi

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Subarea: Monitoraggio delle attività

Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali

Migliorare i risultati scolastici

Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei

processi chiave relativi all’area didattica

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Motivazione delle scelte

Punto di partenza per la revisione del PTOF è stata l’analisi delle risultanze del RAV 2016/2017, che, se da un lato registra un trend positivo

rispetto ad alcune delle criticità rilevate nei precedenti anni scolastici, dall’altro, tuttavia, rileva un peggioramento in alcuni parametri relativi agli

“Esiti degli studenti”. In riferimento ai “Risultati scolastici”, è emerso che la percentuale degli alunni (ITC e IPC) ammessi alla classe successiva è

superiore rispetto a Napoli, alla Campania e all’Italia intera e che la votazione conseguita nell’Esame di Stato dagli alunni dell’Istituto professionale

si attesta più alta per la fascia “71-80" e per la fascia "91-100" rispetto a Napoli, alla Campania e all’Italia intera. Si registra, tuttavia, nell’IPC un

calo degli alunni ammessi alla classe seconda rispetto all'anno precedente e il dato risulta inferiore alla media nazionale. La votazione conseguita

nell’Esame di Stato dagli alunni dell’Istituto tecnico, inoltre, si attesta più alta per la fascia “60" e più bassa per la fascia "91-100" rispetto a Napoli,

alla Campania e all'Italia. In funzione del quadro emerso, l’Istituto ha ritenuto di inserire i “Risultati scolastici” tra le priorità e di implementare

azioni funzionali al miglioramento. Per quanto riguarda i “Risultati delle prove standardizzate nazionali”, già individuati come priorità nei

precedenti anni scolastici, in riferimento alla rilevazione 2017, il nostro Istituto, rispetto al dato nazionale, regionale e delle scuole con lo stesso

ESCS, presenta una quota ancora troppo alta di studenti collocata nel livello 1 di apprendimento e troppo bassa nel livello 5. Emerge, inoltre, un

tasso di variabilità tra le classi troppo elevato e una correlazione tra il voto della classe e il punteggio INVALSI in molti casi scarsamente

significativa.

In relazione ai “Risultati a distanza”, è da segnalare che l’Istituto, grazie alla partecipazione al Progetto FIxO seconda edizione, ha iniziato

un’azione sistemica di monitoraggio degli allievi diplomati ed un’attività di orientamento professionale finalizzata sia alla costruzione di un

progetto individuale professionale (PIP), che alla gestione di attività di preselezione tesa al placement degli allievi immediatamente spendibili nel

complesso mercato del lavoro regionale campano. Si prevede di tripartire le attività di monitoraggio degli allievi diplomati attivando percorsi per

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allievi frequentanti i corsi universitari, percorsi per allievi NEET e percorsi per allievi da orientare verso le iniziative formative offerte dalla Regione

Campania. Pur essendoci ancora margini per azioni di miglioramento, questa area nell’ambito degli “Esiti degli studenti” non è stata dunque

individuata come prioritaria, mentre in sede di PdM si è scelto piuttosto di agire sulla dimensione organizzativa e gestionale interna all’Istituto,

presupposto per una efficace gestione delle informazioni a distanza.

Rilevate le criticità su cui intervenire, l’Istituto ha individuato come strategiche le aree di processo “Curricolo, progettazione e valutazione”,

“Inclusione e differenziazione”, “Continuità e orientamento” e “Orientamento strategico e organizzazione della scuola”. Sono stati definiti, quindi,

i seguenti risultati attesi riferiti agli esiti: l’allineamento della percentuale di studenti ammessi alla classe seconda dell’IPC alla media nazionale,

l’allineamento del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di voto basse ai parametri di Napoli e della Campania, l’allineamento nei

risultati delle prove standardizzate nazionali ai parametri ESCS, la riduzione dello scarto nell’incidenza della variabilità tra classi rispetto al

campione nazionale nelle prove standardizzate e l’aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito nelle prove

standardizzate nazionali. Le azioni che si intende perseguire per il conseguimento di tali risultati consistono nell’implementazione di pratiche di

didattica laboratoriale orientate al problem solving e al cooperative learning, nell’implementazione di prove parallele d'Istituto e relativo

monitoraggio degli esiti, nell’implementazione nella prassi didattica di esercitazioni, in modalità anche informatizzata, su prove di tipo Invalsi,

nell’elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee, nell’attivazione di corsi di

recupero e potenziamento, nell’implementazione di percorsi individualizzati al fine di promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e di

valorizzare gli studenti con particolari attitudini disciplinari, nella ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi. Il Piano di

Miglioramento prevede, infine, un’azione specifica sull’“Orientamento strategico e organizzazione della scuola”, con riferimento alla Subarea

“Monitoraggio delle attività”, che mira ad implementare nella prassi didattica e gestionale della Scuola azioni sistematiche di monitoraggio,

misurazione, analisi, riesame e rendicontazione.

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Le scelte operate partono dal presupposto che, alla base di ogni progettazione educativa e formativa, ci sia l’esigenza di motivare gli alunni

attraverso percorsi orientati alla risoluzione di casi reali e simulati. Tale approccio didattico deve essere teso alla valorizzazione dei vari stili di

apprendimento. Ciò può avvenire solo nell’ambito di una didattica laboratoriale incentrata sul “Learning by doing”, in funzione dell’acquisizione

delle competenze disciplinari e delle competenze chiave europee. Il confronto serrato con i traguardi di apprendimento enucleabili dalle prove

nazionali e il persistere di una valutazione degli apprendimenti talvolta discordante, specialmente per il primo biennio, impongono quale priorità

dell’offerta formativa una progettazione di interventi maggiormente condivisa, meno tesa alle conoscenze e all’acquisizione di contenuti e più

piegata alle competenze chiave e di cittadinanza, perno su cui ruotano tutti gli indicatori della certificazione dell’obbligo scolastico. Negli studenti

del nostro Istituto risultano sufficientemente sviluppate le competenze civiche e sociali: la collaborazione tra pari e l’apprendimento cooperativo

vengono costantemente sollecitati, grazie anche all’implementazione di modalità didattiche innovative, e il rispetto delle regole, nonostante il

contesto problematico in cui opera la scuola, non fa registrare particolari criticità. La maggior parte degli studenti ha acquisito un metodo di studio

e un’adeguata autonomia. Si evidenziano, invece, aree di criticità nelle competenze che riguardano il risolvere problemi, individuare collegamenti

e relazioni e acquisire ed interpretare le informazioni. Se le competenze formali sono valutate utilizzando griglie comuni, per quanto concerne le

competenze non formali, la scuola non dispone ancora di adeguati strumenti di valutazione e il livello raggiunto dagli allievi viene registrato solo al

termine di specifici percorsi e non in maniera sistematica e strutturata. La scuola intende saldare il curricolo formale a quello non formale,

valorizzando l’unicità di ciascun alunno e i diversi tipi di intelligenza e di stili cognitivi, diversificare le proposte didattiche operative, sperimentare

strategie diverse e implementare una didattica laboratoriale sfruttando le potenzialità del digitale. A tale scopo la scuola ha progettato una serie

di interventi didattici nell’ambito dell’organico dell’autonomia che abbiano un alto impatto sulle competenze in oggetto e che, attraverso la

predisposizione di compiti reali o di prove simulate, permettano di valutare adeguatamente il livello raggiunto dagli studenti. L’azione di

miglioramento passerà necessariamente anche attraverso la creazione di apposite rubriche di valutazione, il cui utilizzo deve diventare prassi

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abituale nell’azione didattica. In funzione degli obiettivi fissati, l’utilizzo della piattaforma digitale Fidenia, che ha già prodotto risultati significativi

nei precedenti anni scolastici, si configura come strumento chiave del processo, dal momento che permette di creare un ambiente didattico

innovativo, di rendere gli alunni protagonisti degli interventi, di sviluppare in loro la competenza digitale e di creare prodotti utili ai fini della

valutazione.

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Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono state sentite tutte le componenti della scuola, degli enti locali e di tutte le realtà

presenti sul territorio. Sono stati promossi momenti di riflessione tra i docenti e nella fase di analisi e proposte è stato anche coinvolto il Consiglio

d’Istituto.

Nel corso degli incontri sono state formulate le seguenti proposte:

progettare interventi scolastici coordinati sul territorio;

realizzare progetti in rete per partecipare a bandi regionali, nazionali e ai fondi PON europei, per operare insieme su iniziative territoriali e

per predisporre un curriculo verticale;

organizzare corsi di formazione aperti non solo al personale scolastico, ma anche ai genitori degli alunni e agli alunni di altri Istituti;

aprire i locali della scuola ad iniziative di interesse territoriale;

progettare percorsi di ASL funzionali allo sviluppo di competenze coerenti con le caratteristiche produttive e con le potenzialità di sviluppo

del territorio;

divulgare attraverso il sito Internet della scuola e i mezzi di comunicazione i progetti e le attività promossi dall’Istituto. Al fine di realizzare le proposte provenienti dal territorio e dall’utenza l’Istituto ha stipulato accordi di rete e collaborazioni con Università, soggetti privati, associazioni e cooperative, enti di formazione accreditati, enti locali, associazioni di imprese e di categoria professionale di seguito elencati:

Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Università “San Pio V” di Roma Comune di Giugliano Consorzio CIG Giugliano in Campania Simucenter Regionale per l'IFS Polo Tecnico Professionale PES-Progetto energia sostenibile Polo Tecnico professionale Settore Socio-sanitario

3. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA – RETI E COLLABORAZIONI

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Polo tecnico-professionale settore moda Polo tecnico-professionale FAST –finanziario assicurativo Rete Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Rete IFTS capofila IS " Sannino- Petriccione" Napoli Rete CONFAO Italia Lavoro Consulenti del lavoro Centro per l’impiego di Giugliano in Campania Istituzione CTS con relativo protocollo attuativo e Regolamento Ordine dei Commercialisti Protocolli con ASL

L’Istituto partecipa ad un progetto in rete con altre istituzioni scolastiche (V Circolo Didattico di Giugliano, con il VII Circolo Didattico “Salvatore di Giacomo” di Giugliano e con la Scuola Secondaria Statale di I Grado “Gramsci-Impastato”) per la costruzione di un curricolo verticale: l’accordo è finalizzato a rafforzare la collaborazione tra scuole di diverso ordine e grado afferenti allo stesso territorio per favorire la continuità territoriale e a promuovere progetti ed esperienze di continuità e di raccordo curricolare tra i diversi segmenti scolastici per ridurre la dispersione scolastica nel passaggio da uno ordine di scuola all’altro. In accordo con le linee guida del curricolo ridefinito nella scuola e con le indicazioni nazionali per il curricolo, attraverso un’analisi delle competenze in uscita della scuola primaria e media e di quelle al termine dell’obbligo scolastico, è stata elaborata una progettazione articolata in competenze, conoscenze, abilità, traguardi di prestazione definiti e condivisi tra le scuole di diverso ordine e grado, finalizzata alla costruzione di un curricolo verticale che garantisca la continuità e la gradualità del percorso formativo dello studente. La scuola, inoltre, è sede ESB (Ente certificatore internazionale delle competenze linguistiche per la lingua inglese) ed EIPASS (European Informatics Passport) ed organizza corsi di potenziamento linguistico ed informatico per alunni, docenti e genitori, finalizzati al conseguimento della certificazioni. L’Istituto promuove la creazione di un Gruppo sportivo che partecipa ai Campionati studenteschi, nella convinzione della centralità delle discipline motorie e dell’attività sportiva come strumento per formazione dell’individuo e per la promozione tra i giovani di comportamenti ispirati al rispetto delle regole e degli altri e ad uno stile di vita sano; la scuola, inoltre, si impegna a tutelare il diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

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PIANO DI MIGLIORAMENTO (all. cap.9)

NORMA UNI EN ISO 9004:2009

MANUALE DELLA QUALITÀ

a.s. 2016-2019

(revisionato nell’a.s. 2017/2018)

4. PIANO DI MIGLIORAMENTO

Polo Qualità Di Napoli

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Il Piano di Miglioramento è stato elaborato a seguito dell’autovalutazione (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall’art. 1, comma 14 Legge

107/2015, DPR 80/2013) ed ha durata triennale, coerentemente con l’estensione temporale di riferimento del PTOF (Nota n. 2182 del 28

febbraio 2017 e Nota n. 1830 del 6 ottobre 2017). Un aggiornamento del Piano è stato operato nel 2017 a seguito della ridefinizione del RAV

nell’a.s. 2016/2017.

A) Analisi della situazione e motivazione dell’intervento

A1) Nel corso dell’analisi dei risultati dell’autovalutazione d’istituto compiuta attraverso il RAV e discussa dal Gruppo di Miglioramento sono

stati evidenziati i seguenti punti di forza o di debolezza:

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

ESITI:

- Competenze chiave europee (RAV 2.3)

ESITI:

- Risultati scolastici – Esiti degli scrutini (RAV 2.1.a)

- Risultati nelle prove standardizzate nazionali (RAV 2.2)

- Risultati a distanza (RAV. 2.4)

- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) - Continuità

PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (3A)

- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) – Curricolo e

offerta formativa – Progettazione didattica

- Ambiente di apprendimento (RAV 3A.2)

PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (3A)

- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) – Valutazione

degli studenti

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- Inclusione e differenziazione (RAV 3A.3) - Inclusione

- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) – Alternanza scuola – lavoro

- Inclusione e differenziazione (RAV 3A.3) – Recupero

- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) - Continuità

PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE (3B)

- Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (RAV 3B.6)

- Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie (RAV 3B.7)

PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE (3B)

- Orientamento strategico e organizzazione della scuola (RAV 3B.5)

– Monitoraggio delle attività

A2) L’analisi dei punti di forza ha evidenziato i seguenti risultati:

PUNTO DI FORZA INDICATORE DI PERFORMANCE POSITIVO

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- Competenze chiave europee

Implementazione di ambienti di apprendimento e metodologie

didattiche innovative, funzionali allo sviluppo da parte degli alunni

di competenze digitali e di competenze relative al problem

solving, alla capacità di comunicare utilizzando diversi linguaggi,

alla capacità di individuare collegamenti e relazioni e alla capacità

di gestire lo studio e l'apprendimento.

Implementazione di percorsi progettuali finalizzati allo sviluppo da

parte degli studenti della consapevolezza dei propri interessi e

delle proprie attitudini, della capacità di curare le relazioni

interpersonali all'interno di un gruppo costituito, di rapportarsi con

i coetanei e gli adulti, di sentirsi protagonisti attivi del processo

formativo sviluppando, nel contempo, il senso di appartenenza

alla scuola.

Promozione, attraverso le attività di potenziamento, della

consapevolezza ed espressione culturale.

Adozione di un modello comune di certificazione delle competenze

chiave a conclusione del primo biennio.

- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) –

Curricolo e offerta formativa – Progettazione didattica

Alto grado di presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del

curricolo e alla progettazione didattica, sia per l'indirizzo tecnico

che per quello professionale (è stato individuato il curricolo

fondamentale a livello di Istituto, teso a rinforzare pratiche

metodologiche orientate al "Learning by doing" e rispondente ai

particolari bisogni formativi degli studenti che derivano dal

particolare contesto socio-culturale nel quale si trova ad operare

l'istituzione scolastica; sono stati definiti obiettivi e traguardi di

apprendimento per le varie classi e anni di corso a partire dalle

indicazioni ministeriali; sono state progettate attività che

ampliano l’offerta formativa, in raccordo con il curricolo d’Istituto

e in funzione dell’autovalutazione; gli obiettivi da raggiungere

attraverso tali attività, espressi in termini di competenze, abilità e

conoscenze, sono ben definiti e strutturati, attraverso

l’individuazione di indicatori di risultato intermedi e finali per il

monitoraggio e la valutazione; è stato elaborato un curricolo

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verticale in sinergia con altre scuole del territorio).

- Ambiente di apprendimento (RAV 3A.2)

L'organizzazione degli spazi risponde alle esigenze degli alunni:

l'Istituto dispone, infatti, di aule attrezzate con LIM e gli spazi

laboratoriali sono utilizzati da tutte le classi.

L'ampliamento dell'offerta formativa è esteso sia in ore curriculari

che extracurricolari e la durata delle lezioni risponde alle esigenze

di apprendimento degli studenti.

La scuola incentiva l'utilizzo delle metodologie didattiche

innovative e la condivisione dei materiali di documentazione e

delle pratiche didattiche in uso e dei loro prodotti.

L'animatore digitale, supportato dal team digitale, promuove

incontri con i docenti per sviluppare e condividere nuove

tecnologie applicabili alla didattica.

Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi.

La scuola promuove le competenze trasversali attraverso dibattiti,

spettacoli teatrali, convegni sulla legalità, attività di cura degli

spazi comuni, anche nell'ambito del curricolo verticale.

- Inclusione e differenziazione (RAV 3A.3) - Inclusione

Il GLH d'Istituto coordina le attività didattiche e il processo di

inclusione, in sinergia con le famiglie, con i referenti dei servizi

sociosanitari e della Provincia di Napoli.

Tutte le figure professionali della Scuola si fanno carico dell'alunno

con bisogni educativi speciali per tutto il percorso di studi.

La Scuola cura la continuità educativo-didattica degli alunni BES e

DSA con le scuole di provenienza.

La Scuola collabora attivamente e continuativamente con l'ASL

Napoli 2 Distretti Sanitari di: Giugliano in Campania, Villaricca,

Qualiano, Mugnano e Melito di Napoli.

La Scuola utilizza metodologie e strategie finalizzate alla didattica

inclusiva.

I GLH Operativi e i C.d.C. monitorano e verificano l'attuazione e

l'efficacia dei PEI e dei PDP.

La Scuola organizza convegni e dibattiti sui temi dell'inclusione,

dell'accoglienza e delle differenze e diversità culturali aperti al

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territorio e alle famiglie degli allievi.

- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) – Alternanza

scuola - lavoro

La Scuola realizza progetti mirati all’orientamento professionale

con il coinvolgimento di tutte le classi quinte dell’Istituto e tirocini

presso studi di dottori dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli

destinati agli alunni più meritevoli.

La Scuola organizza percorsi di ASL per tutte le classi del secondo

biennio e dell'ultimo monoennio, stipulando convenzioni con

soggetti esterni pubblici e privati. Tali soggetti sono stati

selezionati in base all'analisi dei fabbisogni formativi del tessuto

produttivo del territorio e rispondenti ai profili in uscita individuati

per gli alunni. Tali progetti, parte integrante del Ptof, prevedono

l'attento monitoraggio delle attività e delle competenze acquisite

da parte dei tutor aziendali e scolastici.

La Scuola ha definito le competenze attese al termine dei percorsi

e le valuta attraverso una modulistica dedicata.

La Scuola ha organizzato, nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta

formativa, percorsi di preparazione e supporto ai percorsi di ASL.

- Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (RAV

3B.6)

La scuola raccoglie le esigenze formative sia del personale

docente che del personale ATA e attiva percorsi di formazione per

le competenze, i bisogni educativi speciali e le tecnologie

didattiche innovative. In particolare, in linea con le priorità

individuate dalla scuola, organizza corsi di formazione nell'ambito

del PNSD, che registrano un alto tasso di partecipazione.

- Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

(RAV 3B.7)

L' istituto partecipa a reti con istituzioni pubbliche e private

A3) L’analisi dei punti di debolezza ha evidenziato i seguenti risultati:

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CRITICITA’ INDICATORE DI PERFORMANCE NEGATIVO

ESITI:

- Risultati scolastici – Esiti degli scrutini (RAV 2.1.a)

Si registra nel professionale un lieve calo degli alunni ammessi alla

classe seconda rispetto all'anno precedente; il dato risulta

inferiore alla media nazionale.

La votazione conseguita nell’Esame di Stato dagli alunni

dell’istituto tecnico si attesta più alta per la fascia “60" e più bassa

per la fascia "91-100" rispetto a Napoli, alla Campania e all'Italia.

- Risultati nelle prove standardizzate nazionali (RAV 2.2)

Rispetto al dato nazionale, regionale e delle scuole con lo stesso

ESCS, la quota di studenti collocata nel livello 1 di apprendimento

è alta, mentre è bassa nel livello 5.

Il tasso di variabilità tra le classi è elevato.

La correlazione tra il voto della classe e il punteggio INVALSI in

molti casi è scarsamente significativa.

- Risultati a distanza (RAV. 2.4)

Il monitoraggio sistematico degli studenti nel passaggio dal

percorso scolastico a quello successivo è un processo ancora

parziale e in fase di sviluppo.

PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (3A)

- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) –

Progettazione didattica - Valutazione degli studenti

Non sono state ancora predisposte in maniera sistematica prove

strutturate per classi parallele in entrata e intermedie per tutte le

discipline; sono da implementare e sviluppare strumenti di analisi

e monitoraggio di tali processi.

- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) - Continuità

Il sistema di trasmissione dei fascicoli relativi al percorso

formativo dei singoli studenti dalla secondaria di primo grado alla

secondaria di secondo grado non è ancora adeguatamente

sviluppato.

PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

(3B)

- Orientamento strategico e organizzazione della scuola

(RAV 3B.5) – Monitoraggio delle attività

La scuola non monitora ancora in maniera efficace lo stato di

avanzamento dei processi messi in atto per il raggiungimento

degli obiettivi definiti.

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28

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29

B) Individuazione delle azioni di miglioramento B1) Analisi della criticità n° 1: Risultati scolastici Analisi delle cause:

Lacune nella preparazione

di base degli alunni

provenienti dalla scuola

secondaria di I grado

Scarsa motivazione

all’apprendimento negli

alunni del primo biennio

Ris

chio

da

rid

urr

e

Interventi finalizzati alla

valorizzazione delle

eccellenze da sviluppare

Monitoraggio e verifica

dell’efficacia e dell’efficienza

dei corsi di recupero da

implementare

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30

B2) Traguardo di lungo periodo individuato

L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile:

traguardo Indicatore STANDARD

descrittore numerico/evidenza

osservabile

Migliorare i risultati scolastici Scarto nel numero degli

studenti ammessi alla classe

seconda rispetto alla media

nazionale

Scarto nel numero degli

studenti diplomati collocati

nelle fasce di voto basse e in

quelle alte rispetto ai

parametri di Napoli e della

Campania

Allineamento nel numero degli studenti

ammessi alla classe seconda alla media

nazionale

Allineamento nel numero degli studenti

diplomati collocati nelle fasce di voto

basse e in quelle alte rispetto ai

parametri di Napoli e della Campania

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31

B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento

Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:

obiettivo Area

ESITI - Risultati scolastici – Esiti degli scrutini

Curricolo, progettazione e valutazione

Inclusione e differenziazione

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

B4) Azioni individuate

Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:

azione area responsabile del processo

1. Implementazione di corsi di recupero e

potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati

a promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze

Curricolo, progettazione e

valutazione

Inclusione e differenziazione

- Referente Attività di Potenziamento

- Referente Interventi e servizi per gli

studenti

- Referente Inclusione

- Referente Qualità

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32

B5) Analisi di fattibilità

I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:

A. Disponibilità di risorse finanziarie

B. Disponibilità di risorse umane

C. Disponibilità di tempi

D. Disponibilità di spazi

E. Disponibilità di attrezzature

I descrittori sono:

1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie

attività

2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili

3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata

Azione 1: Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati a promuovere il successo formativo

di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze

A B C D E

1

2 X X

3 X X X

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33

B6) Valutazione d’impatto: previsione

Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:

A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy

B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy

C. Competenza di problem solving

D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula

E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa

F. Valutazione

G. Rapporti con i genitori

H. Rapporti con gli stakeholder territoriali

I. Apprendimento organizzativo

J. Innovazione organizzativa

K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale

L. Dotazione di infrastrutture

M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno

Con i seguenti profili di rischio:

1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli

stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo

sulle risorse necessarie (profilo di fattibilità:3);

2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise

degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse

necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);

3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti;

sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di

nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di

fattibilità:1)

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34

Azione 1: Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati a promuovere il successo formativo

di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze

A B C D E F G H I J K L M

1 X

2 X X X X X X X X X

3 X

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35

C) Articolazione delle azioni

C1) Obiettivi di breve periodo

L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi (declinazione dell’obiettivo di lungo periodo – cfr. quadro B2):

obiettivo

indicatore STANDARD

descrittore

numerico/evidenza

osservabile

Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe seconda

Scarto nel numero degli studenti

ammessi alla classe seconda

rispetto alla media nazionale

Allineamento nel numero

degli studenti ammessi alla

classe seconda alla media

nazionale

Diminuzione del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di

voto basse e aumento di quelli collocati nelle fasce di voto alte

Scarto nel numero degli studenti

diplomati collocati nelle fasce di

voto basse e in quelle alte

rispetto ai parametri di Napoli e

della Campania

Allineamento nel numero

degli studenti diplomati

collocati nelle fasce di voto

basse e in quelle alte ai

parametri di Napoli e della

Campania

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36

C2) Traguardo correlato

(Cfr. quadro B2)

Migliorare i risultati scolastici (numero di alunni ammessi alla classe successiva e votazione conseguita agli Esami di Stato)

C3) Indicatori di processo

Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):

azione Indicatore

Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati

a promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze

Percentuale di studenti individuati per i

percorsi che partecipa alle attività

C4) Fattori critici di successo

I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:

- Partecipazione degli studenti ad attività extracurricolari

- Disponibilità di risorse umane funzionali all’azione

- Capacità organizzativa e gestionale interna

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37

D) Implementazione delle azioni

Le azioni previste saranno oggetto di verifica e monitoraggio annuale in funzione della ridefinizione delle stesse per l’anno successivo sulla

base dei risultati conseguiti.

D1) Aree coinvolte

Le aree coinvolte nelle azioni sono (si indicano non solo le aree in cui ci si aspettano miglioramenti - cfr. quadro B3 - ma tutte quelle

direttamente e indirettamente coinvolte operativamente nelle azioni):

azione area

Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati

finalizzati a promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e a valorizzare le

eccellenze

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Orientamento strategico e organizzazione della

scuola

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38

D2) Piano delle attività

Obiettivo n.1: Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe seconda dell’IPC

Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori

numerici/evidenze

osservabili di

performance

Fase propedeutica

Condivisione

Condivisione, confronto e

pianificazione organizzativa

delle attività 2016-2019 nel

Gruppo RAV e Miglioramento

PdM

Verbali riunioni

Materiale utile per

l’implementazione delle

attività

Rispetto dei tempi e

delle azioni

Si/No

Fase 1

Progettazione

Elaborazione di un piano

strutturato di attività di

recupero e potenziamento per

le classi del primo biennio

Piano delle attività

Rispetto dei tempi di

consegna del piano

Si/No

Fase 2

Esecuzione

Attivazione dei percorsi

progettati

Corsi di recupero e

potenziamento

Percentuale di

studenti individuati

per i percorsi che

partecipa alle attività

Il 70% degli studenti

individuati per i percorsi

partecipa alle attività

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39

Fase 3

Verifica

Analisi, restituzione e

condivisione degli interventi

formativi

Verifica dell’efficacia delle

azioni anche attraverso l’analisi

degli esiti delle prove parallele

d’Istituto

Riesame delle azioni al fine di

sviluppare la progettazione per

l’a.s. successivo

Report sulle attività

Schede di monitoraggio

delle attività

Linee di indirizzo per l’a.s.

successivo

Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto

rispetto agli obiettivi

definiti

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40

D3) Gantt del Piano

Processo

Responsabile

set

ott

no

v

dic

Gen

feb

mar

ap

r

Mag

giu

Attività

Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

Referente Inclusione

Referente Qualità

1° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

2° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

3° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

Referente Qualità

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41

D2) Piano delle attività

Obiettivo n.2: Diminuzione del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di voto basse e aumento di quelli collocati nelle fasce di

voto alte

Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori

numerici/evidenze

osservabili di

performance

Fase propedeutica

Condivisione

Condivisione, confronto e

pianificazione organizzativa

delle attività 2016-2019 nel

Gruppo RAV e Miglioramento

PdM

Verbali riunioni

Materiale utile per

l’implementazione delle

attività

Rispetto dei tempi e

delle azioni

Si/No

Fase 1

Progettazione

Elaborazione di un piano

strutturato di attività di

recupero e potenziamento per

le classi del secondo biennio e

dell’ultimo monoennio

Piano delle attività

Rispetto dei tempi di

consegna del piano

Si/No

Fase 2

Esecuzione

Attivazione dei percorsi

progettati

Corsi di recupero e

potenziamento

Percentuale di

studenti individuati

per i percorsi che

partecipa alle attività

Il 70% degli studenti

individuati per i percorsi

partecipa alle attività

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42

Fase 3

Verifica

Analisi, restituzione e

condivisione degli interventi

formativi

Verifica dell’efficacia delle

azioni anche attraverso l’analisi

degli esiti delle prove parallele

d’Istituto

Riesame delle azioni al fine di

sviluppare la progettazione per

l’a.s. successivo

Report sulle attività

Schede di monitoraggio

delle attività

Linee di indirizzo per l’a.s.

successivo

Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto

rispetto agli obiettivi

definiti

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43

D3) Gantt del Piano

Processo

Responsabile

Set

ott

no

v

dic

Gen

feb

mar

ap

r

Mag

giu

Attività

Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

Referente Inclusione – Referente Qualità

1° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

2° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

3° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento

Referente Interventi e servizi per gli studenti

Referente Qualità

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44

B) Individuazione delle azioni di miglioramento B1) Analisi della criticità n° 2: Risultati nelle prove standardizzate nazionali Analisi delle cause:

Alunni non adeguatamente

allenati ad affrontare prove

tipo INVALSI

Criteri e procedure per la

formazione delle classi

ancora da perfezionare

Ris

chio

da

rid

urr

e

Difficoltà degli alunni

nell’approccio normativo

alle discipline italiano e

matematica (grammatica e

logica)

Cultura della valutazione

ancora non sufficientemente

diffusa

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45

B2) Traguardo di lungo periodo individuato

L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile:

traguardo Indicatore STANDARD

descrittore numerico/evidenza

osservabile

Migliorare la performance degli alunni nelle prove

standardizzate nazionali

Differenza nei risultati delle prove rispetto ai parametri ESCS

Correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove

Scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale

Allineamento negli esiti ai parametri ESCS

Nel 50% delle classi la correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove si attesta sul livello medio

Riduzione del 50% dello scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale

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46

B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento

Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:

obiettivo Area

ESITI - Risultati nelle prove standardizzate

Curricolo, progettazione e valutazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

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47

B4) Azioni individuate

Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:

azione area responsabile del processo

1. Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale Curricolo, progettazione e

valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

-Gruppo RAV e Miglioramento

- Animatore digitale

- Referente Qualità

2. Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche

in modalità informatizzata, sul modello INVALSI; monitoraggio degli esiti

Curricolo, progettazione e

valutazione

-Gruppo RAV e Miglioramento

- Animatore digitale

- Referente INVALSI

3. Elaborazione di rubriche di valutazione per le

competenze disciplinari e per le competenze chiave europee

Curricolo, progettazione e

valutazione

-Gruppo RAV e Miglioramento

- NIV

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48

4. Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione

delle classi funzionali al traguardo fissato

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

-Gruppo RAV e Miglioramento

- Referente Continuità

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49

B5) Analisi di fattibilità

I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:

A. Disponibilità di risorse finanziarie

B. Disponibilità di risorse umane

C. Disponibilità di tempi

D. Disponibilità di spazi

E. Disponibilità di attrezzature

I descrittori sono:

1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie

attività

2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili

3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata

Azione 1: Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale

A B C D E

1

2 X

3 X X X X

Azione 2: Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul modello INVALSI; monitoraggio degli esiti

A B C D E

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50

1

2 X

3 X X X X

Azione 3: Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee

A B C D E

1

2 X

3 X X X X

Azione 4: Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al traguardo fissato

A B C D E

1

2 X

3 X X X X

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51

B6) Valutazione d’impatto: previsione

Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:

A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy

B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy

C. Competenza di problem solving

D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula

E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa

F. Valutazione

G. Rapporti con i genitori

H. Rapporti con gli stakeholder territoriali

I. Apprendimento organizzativo

J. Innovazione organizzativa

K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale

L. Dotazione di infrastrutture

M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno

Con i seguenti profili di rischio:

1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli

stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo

sulle risorse necessarie (profilo di fattibilità:3);

2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise

degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse

necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);

3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti;

sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di

nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di

fattibilità:1)

Azione 1: Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale orientate

A B C D E F G H I J K L M

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52

1 X X

2 X X X X X X X X X X

3

Azione 2: Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul modello INVALSI; monitoraggio degli esiti

A B C D E F G H I J K L M

1 X X

2 X X X X X X X X X X

3

Azione 3: Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee

A B C D E F G H I J K L M

1

2 X X X

3

Azione 4: Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al traguardo fissato

A B C D E F G H I J K L M

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53

1 X

2 X X X

3 X X X

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54

C) Articolazione delle azioni

C1) Obiettivi di breve periodo

L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi (declinazione dell’obiettivo di lungo periodo – cfr. quadro B2):

obiettivo

indicatore STANDARD

descrittore

numerico/evidenza

osservabile

Diminuzione del numero di studenti collocati nel livello 1 e aumento del

numero di studenti collocati nei livelli 4 e 5

Differenza nei risultati delle prove rispetto ai parametri ESCS

Allineamento negli esiti ai parametri ESCS

Aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito

nelle prove standardizzate nazionali

Correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove

Nel 50% delle classi la correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove si attesta sul livello medio

Riduzione dell’incidenza della variabilità tra le classi Scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale

Riduzione del 50% dello scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale

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55

C2) Traguardo correlato

(Cfr. quadro B2)

Migliorare la performance degli studenti nelle prove standardizzate nazionali

C3) Indicatori di processo

Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):

azione Indicatore

- Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale Percentuale dei docenti che adottano

forme di didattica laboratoriale

- Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul

modello INVALSI; monitoraggio degli esiti

Numero di prove somministrate e relativo

monitoraggio

- Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze

chiave europee

Rispetto di azioni e tempi definiti in sede

di pianificazione

- Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al traguardo

fissato

Rispetto di azioni e tempi definiti in sede

di pianificazione

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C4) Fattori critici di successo

I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:

-Tempistica nella restituzione dei dati delle rilevazioni nazionali funzionale alle esigenze della Scuola

- Capacità organizzativa e gestionale interna

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57

D) Implementazione delle azioni

Le azioni previste saranno oggetto di verifica e monitoraggio annuale in funzione della ridefinizione delle stesse per l’anno successivo sulla

base dei risultati conseguiti.

D1) Aree coinvolte

Le aree coinvolte nelle azioni sono (si indicano non solo le aree in cui ci si aspettano miglioramenti - cfr. quadro B3 - ma tutte quelle

direttamente e indirettamente coinvolte operativamente nelle azioni):

azione area

- Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Orientamento strategico e organizzazione della

scuola

- Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul

modello INVALSI; monitoraggio degli esiti

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Orientamento strategico e organizzazione della

scuola

- Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le

competenze chiave europee

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

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58

Inclusione e differenziazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della

scuola

- Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al

traguardo fissato

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della

scuola

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59

D2) Piano delle attività

Obiettivo n.1: Allineamento negli esiti delle prove standardizzate nazionali ai parametri ESCS (cfr. C1)

Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori

numerici/evidenze

osservabili di

performance

Fase propedeutica

Condivisione

Condivisione, confronto e

pianificazione organizzativa

delle attività 2016-2019 nel

Gruppo RAV e Miglioramento,

con l’Animatore Digitale e il

Team per l’innovazione

Condivisione e confronto nei

Dipartimenti disciplinari del

materiale di supporto

PdM

Verbali riunioni

Materiale utile per la

strutturazione ed

organizzazione delle

prove

Rispetto dei tempi e

delle azioni

Si/No

Fase 1

Progettazione

Scelta e pianificazione delle

attività finalizzate all’obiettivo

in oggetto

Elaborazione di un piano

strutturato per l’espletamento

delle prove parallele

Preparazione dei database

degli item per le prove

Piano delle attività

Rispetto dei tempi di

consegna del Piano

Database di item

Si/No

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60

Fase 2

Esecuzione

Attivazione di percorsi didattici

laboratoriali per classi, e per

livelli e per classi aperte

Somministrazione di prove

parallele in ingresso,

intermedie e finali

Attivazione percorsi e

relativa documentazione

Prove espletate

Effettiva

implementazione delle

azioni progettate

Si/No

Fase 3

Verifica

Analisi, restituzione e

condivisione degli interventi

formativi e degli esiti delle

prove

Confronto tra gli esiti delle

prove interne e quelli delle

prove Invalsi

Riesame delle azioni al fine di

sviluppare la progettazione per

l’a.s. successivo

Tabelle e istogrammi

relative agli esiti delle

prove interne e di

confronto con le prove

Invalsi

Linee di indirizzo per l’a.s.

successivo

Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto

rispetto agli obiettivi

definiti

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61

D3) Gantt del Piano

Processo

Responsabile set

ott

no

v

dic

Gen

feb

mar

ap

r

Mag

giu

Attività

Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento

Coordinatori di dipartimento

Animatore Digitale Referente Qualità

1° fase Gruppo RAV e Miglioramento

Coordinatori di dipartimento

Consigli di classe

2° fase Gruppo RAV e Miglioramento, Coordinatori

di dipartimento Animatore Digitale - Team

per l’innovazione - Consigli di classe

3° fase Gruppo RAV e Miglioramento

Coordinatori di dipartimento

Referente Qualità

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62

D2) Piano delle attività

Obiettivo n.2: Aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito nelle prove standardizzate nazionali

Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori

numerici/evidenze

osservabili di

performance

Fase propedeutica

Condivisione

Condivisione e confronto sulle

attività da implementare nel

Gruppo RAV e Miglioramento

Materiale utile alla

progettazione delle

attività

Rispetto della

tempistica

Si/No

Fase 1

Progettazione

Scelta e pianificazione delle

attività finalizzate all’obiettivo in

oggetto

Organizzazione dei gruppi di

lavoro nell’ambito dei

Dipartimenti

Piano delle attività

Rispetto dei tempi di

consegna del piano

delle attività

Sì/No

Fase 2

Esecuzione

Elaborazione di rubriche di

valutazione

Incontri dei gruppi di

lavoro

Rubriche di valutazione

Effettiva

implementazione delle

azioni pianificate

Sì/No

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63

Fase 3

Verifica/monitoraggio

Controllo e monitoraggio del

processo

Confronto tra voti di classe e

punteggio conseguito nelle

prove standardizzate nazionali

Condivisione dei documenti

prodotti in relazione all’obiettivo

in oggetto

Riesame delle azioni al fine di

sviluppare la progettazione per

l’a.s. successivo

Report sulle attività

Linee di indirizzo per

l’a.s. successivo

Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto

rispetto all’obiettivo in

oggetto

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64

D3) Gantt del Piano

Processo

Responsabile

set

ott

no

v

dic

Gen

feb

mar

ap

r

mag

giu

Attività

Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento

Referente Qualità

1° fase Gruppo RAV e Miglioramento

Dipartimenti disciplinari

2° fase Dipartimenti disciplinari

3° fase Dipartimenti Disciplinari

Referente Qualità

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D2) Piano delle attività

Obiettivo n. 3: Riduzione dello scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale nelle prove standardizzate

nazionali

Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori

numerici/evidenze

osservabili di

performance

Fase propedeutica

Condivisione

Condivisione e confronto sulle

attività da implementare nel

Gruppo RAV e Miglioramento,

con il Referente Continuità e

Orientamento

Materiale utile alla

progettazione delle

attività

Rispetto della

tempistica

Si/No

Fase 1

Progettazione

Scelta e pianificazione delle

attività finalizzate all’obiettivo

in oggetto

Piano delle attività

Rispetto dei tempi di

consegna del piano

delle attività

Sì/No

Fase 2

Esecuzione

Ridefinizione di criteri e

strategie per la formazione

delle classi

Implementazione delle attività

relative al curricolo verticale

Vademecum contenente

linee guida per la

formazione delle classi

Incontri con le scuole

secondarie di I grado del

territorio per la

condivisione delle

Effettiva

implementazione delle

azioni pianificate

Sì/No

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informazioni

Fase 3

Verifica/monitoraggio

Controllo e monitoraggio del

processo

Condivisione dei materiali

Riesame delle azioni al fine di

sviluppare la progettazione per

l’a.s. successivo

Scheda di monitoraggio e

verifica del processo

Linee di indirizzo per l’a.s.

successivo

Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto

rispetto all’obiettivo in

oggetto

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67

D3) Gantt del Piano

Processo

Responsabile

set

ott

no

v

dic

Gen

feb

mar

ap

r

mag

giu

Attività

Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento

Referente Continuità e orientamento

Referente Qualità

1° fase Gruppo RAV e Miglioramento

Referente Continuità e orientamento

2° fase Gruppo RAV e Miglioramento

Referente Continuità e orientamento

3° fase Gruppo RAV e Miglioramento

Referente Continuità e orientamento

Referente Qualità

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68

B) Individuazione delle azioni di miglioramento

B1) Analisi della criticità n° 3: Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Analisi delle cause:

Cultura della qualità non

ancora pienamente diffusa tra

gli stakeholder

La scuola non monitora e valuta

ancora adeguatamente i

processi

Ris

chio

da

rid

urr

e

Condivisione delle priorità e

degli obiettivi dell’Istituto con

gli stakeholder non ancora

pienamente raggiunta

Politica di gruppo tra i docenti con incarichi di responsabilità, tra i docenti tutti e il personale Ata non sufficientemente sviluppata

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B2) Traguardo di lungo periodo individuato

L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile:

traguardo indicatore STANDARD

descrittore numerico/evidenza osservabile

Migliorare la performance degli alunni nelle prove

standardizzate nazionali e i risultati scolastici

Efficacia ed efficienza degli

interventi

Coerenza e incidenza degli interventi rispetto ai

obiettivi definiti

B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento

Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:

obiettivo area

PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E

ORGANIZZATIVE (3B)

- Orientamento strategico e organizzazione della

scuola

(RAV 3B.5) – Monitoraggio delle attività

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Curricolo, progettazione e valutazione

Inclusione e differenziazione

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B4) Azioni individuate

Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:

azione area responsabile del processo

1. Aggiornamento e implementazione,

nell’area didattica, di procedure di

monitoraggio, misurazione, analisi, riesame e

rendicontazione secondo gli standard di

qualità declinati nel MQ dell’Istituto

Orientamento strategico e organizzazione

della scuola

Curricolo, progettazione e valutazione

Inclusione e differenziazione

-Gruppo RAV e Miglioramento

-Referente Qualità

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71

B5) Analisi di fattibilità

I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:

A. Disponibilità di risorse finanziarie

B. Disponibilità di risorse umane

C. Disponibilità di tempi

D. Disponibilità di spazi

E. Disponibilità di attrezzature

I descrittori sono:

1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie

attività

2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili

3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata

Azione 1: Aggiornamento e implementazione, nell’area didattica, di procedure di monitoraggio, misurazione, analisi, riesame e rendicontazione

secondo gli standard di qualità declinati nel MQ dell’Istituto

A B C D E

1

2

3 X X X X X

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72

B6) Valutazione d’impatto: previsione

Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:

A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy

B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy

C. Competenza di problem solving

D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula

E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa

F. Valutazione

G. Rapporti con i genitori

H. Rapporti con gli stakeholder territoriali

I. Apprendimento organizzativo

J. Innovazione organizzativa

K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale

L. Dotazione di infrastrutture

M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno

Con i seguenti profili di rischio:

1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli

stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo

sulle risorse necessarie (profilo di fattibilità:3);

2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise

degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse

necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);

3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti;

sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di

nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di

fattibilità:1)

Azione 1: Aggiornamento e implementazione, nell’area didattica, di procedure di monitoraggio, misurazione, analisi, riesame e

rendicontazione secondo gli standard di qualità declinati nel MQ dell’Istituto

A B C D E F G H I J K L M

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73

1 X

2 X X X X X

3 X X X X X X X

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74

C1) Obiettivi di breve periodo L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi (declinazione dell’obiettivo di lungo periodo – cfr. quadro B2):

obiettivo indicatore STANDARD

descrittore numerico/evidenza

osservabile

Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei processi chiave

relativi all’area didattica

Efficacia ed efficienza degli

interventi

Coerenza e incidenza degli

interventi rispetto agli obiettivi

fissati

C2) Traguardo correlato (Cfr. quadro B2)

Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali e i risultati scolastici

C3) Indicatori di processo

Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):

azione indicatore

Aggiornamento e implementazione, nell’area

didattica, di procedure di monitoraggio,

misurazione, analisi, riesame e rendicontazione

secondo gli standard di qualità declinati nel MQ

dell’Istituto

Efficacia ed efficienza degli interventi

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C4) Fattori critici di successo

I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:

-Condivisione della politica e della strategia del Sistema Gestione Qualità con gli stakeholder

- Controllo periodico sull’implementazione dei processi ai fini della rilevazione delle non conformità

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D) Implementazione delle azioni

D1) Aree coinvolte

Le aree coinvolte nelle azioni sono (si indicano non solo le aree in cui ci si aspettano miglioramenti - cfr. quadro B3 - ma tutte quelle

direttamente e indirettamente coinvolte operativamente nelle azioni):

azione area

Aggiornamento e implementazione, nell’area didattica, di procedure di monitoraggio,

misurazione, analisi, riesame e rendicontazione secondo gli standard di qualità declinati nel MQ

dell’Istituto

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Orientamento strategico e organizzazione

della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane

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77

D2) Piano delle attività

Obiettivo n.1: Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei processi chiave relativi all’area didattica (cfr. C1)

Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori numerici/evidenze

osservabili di performance

Fase propedeutica

Condivisione

Condivisione, confronto e

pianificazione organizzativa delle

attività 2016-2019 nel Gruppo RAV e

Miglioramento con il Referente Qualità

Condivisione della politica e strategia

della Qualità con i portatori di interesse

dell’area didattica

Ricognizione della documentazione in

uso

PdM

Verbali riunioni

Materiale utile per

l’implementazione

delle attività

Rispetto dei tempi

Sì/No

Fase 1

Progettazione

Individuazione dei processi chiave e dei

relativi responsabili

Elaborazione delle procedure da

implementare e di un piano strutturato di

attività

Matrici di responsabilità

Format di Procedure da

implementare

Piano delle attività

Rispetto dei tempi

Sì/No

Fase 2

Esecuzione

Applicazione delle procedure operative

elaborate nella Fase 1

Procedure implementate Numero di procedure

implementate

Rapporto tra numero di procedure

progettate e numero di quelle implementate

Fase 3

Verifica

Rendicontazione

Riesame ed aggiornamento del Sistema

di gestione e dei suoi processi

Documentazione e

restituzione dei risultati

delle attività

Questionario di

Congruenza fra i bisogni

rilevati e le attività

progettate

Valutazione della

Rapporto tra numero degli

interventi progettati e numero di

quelli erogati

Esiti di soddisfazione dei portatori

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78

Rilevazione del gradimento

Elaborazione di indicazioni per la

progettazione delle attività riferite

all’anno scolastico successivo

soddisfazione

Linee di indirizzo per

l’anno scolastico

successivo

soddisfazione dei

portatori di interesse

di interesse

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79

3) Gantt del Piano

Processo

Responsabile

Set

ott

no

v

dic

Gen

feb

mar

ap

r

mag

Giu

Attività

Fase propedeutica Referente per la Qualità

Gruppo RAV e Miglioramento

Coordinatori di dipartimento

1° fase Referente per la Qualità

Gruppo RAV e Miglioramento

2° fase Referente per la Qualità

Responsabili di processo

3° fase Referente per la Qualità

Responsabili di processo

Gruppo RAV e Miglioramento

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80

La scuola insiste su un territorio compreso fra la città di Napoli nella zona nord- occidentale, l'agro aversano a nord e i Campi Flegrei a sud. In

particolare confina con Aversa, Parete, Castel Volturno e Villa Literno, centri che rientrano nella confinante provincia di Caserta, e con Villaricca,

Mugnano di Napoli, Melito, Sant'Antimo e Qualiano, della provincia di Napoli.

Il territorio giuglianese è dotato di un lungo tratto costiero che si estende per circa 3 km tra Marina di Varcaturo e Lido di Licola. Il territorio del

solo comune di Giugliano si estende per circa 94 Kmq ed è per numero di abitanti e per estensione il più importante e affollato centro della

provincia di Napoli. La presenza di una estesa zona ASI servita da asse viario a scorrimento veloce e da asse ferroviario rappresenta un punto di

eccellenza dell'economia giuglianese. La città è altresì servita dal servizio ferroviario della metropolitana Campania Nord- Est, la cui stazione

situata in posizione periferica rispetto al centro del territorio comunale, ne vanifica in parte l'efficacia.

Il turismo balneare, il sito archeologico di lago Patria, l'itinerario delle Masserie rappresentano un'importante opportunità di crescita turistica del

comune e della scuola, che ha attivato un indirizzo tecnico commerciale-turistico. Il consorzio ASI è fonte di interesse per approfondire e

potenziare le tematiche amministrativo-gestionali degli allievi sia del Professionale per i servizi commerciali che per gli allievi dell'Istituto tecnico

commerciale

Il forte incremento demografico a carattere essenzialmente immigratorio registratosi negli ultimi decenni ha ridisegnato completamente la

topografia del territorio, che ha visto dilatare il nucleo abitativo: ciò ha determinato la crescita abnorme di quartieri periferici densamente

popolati e privi di servizi e di infrastrutture.

Il fenomeno, che investe tutti i paesi limitrofi dell'area Napoli Nord, tradizionale bacino d'utenza dell'Istituto, non ha generato osmosi e non ha

favorito un'identità culturale riconoscibile e riconducibile ad un ‘idem sentire’.

La stessa cultura di origine contadina, tipica di queste zone tradizionalmente a forte vocazione agricola, ha subito profonde contaminazioni,

essendo in buona parte mutato lo scenario economico-produttivo. L'iniziale vocazione agricola del territorio, infatti, è stata soffocata dalle nuove

tendenze economiche maggiormente incentrate sull'industria, sul commercio e sugli altri servizi.

Dal punto di vista urbanistico il territorio non offre strutture adeguate alle esigenze della popolazione: le attività culturali e sportive sono

insufficienti e per lo più affidate a iniziative private; mancano sale cinematografiche, teatri e centri di aggregazione giovanili finalizzati ad una reale

5. CONTESTO DI RIFERIMENTO

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integrazione. Nella zona operano tuttavia servizi sociali (ASL, SERT, Consultorio) disponibili a collaborare all’occorrenza con le strutture scolastiche

e associazioni religiose o di volontariato, che tendono a coinvolgere soprattutto i giovani e a salvaguardarli dai rischi della strada e della

microcriminalità, fenomeni ancora fortemente presenti sul territorio.

Gli studenti che frequentano l’istituto provengono prevalentemente, oltre che dalla stessa Giugliano, dai comuni che costituiscono l’area

giuglianese, come Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli, Qualiano e Villaricca. Fra gli allievi frequentanti ce ne sono

una decina di diversa nazionalità e in attesa di nazionalità italiana, al compimento del diciottesimo compleanno. I frequentanti provengono da

quartieri locali ed aree particolarmente svantaggiate. Proprio questo aspetto rappresenta un fattore negativo per gli allievi, a causa di un

trasporto pubblico quasi inesistente, che rende difficoltosa la partecipazione degli stessi ad attività extracurriculari o anche integrative al curriculo

scolastico e formativo. Proprio questa difficoltà impone l'utilizzo di mezzi di trasporto a pagamento e a totale carico della scuola. Altro vincolo

forte, che in qualche modo penalizza gli alunni, è l'obbligo di rientro per rendere agevole il rincasare degli allievi, per cui non sempre sono

garantite con costanza le singole presenze e le individuali partecipazioni.

A garantire il diritto allo studio sono presenti quattro circoli didattici, quattro scuole medie, un Liceo classico e scientifico, un Istituto Tecnico

Industriale, un Istituto Professionale per l’industria e l’artigianato, un Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici. All’accresciuta

domanda culturale non è però corrisposto un adeguamento dell’offerta formativa e, negli spazi vuoti lasciati dalla struttura pubblica, si è inserito il

sistema formativo privato che vanta la presenza sul territorio di un notevole numero di scuole e Istituti privati o legalmente riconosciuti.

La formazione universitaria è garantita dalla presenza, a pochi chilometri, delle diverse facoltà della I e II Università degli Studi di Napoli.

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Sulla base dell’analisi di contesto, delle risultanze del RAV, del comma 1 della Legge 107/15 e dei Decreti legislativi del 13 aprile 2017 nn. 60 e 66,

la scuola individua le seguenti finalità generali:

Fornire agli studenti gli strumenti per formare la propria identità psicologica e sociale

Favorire la crescita della coscienza democratica e la realizzazione di una cittadinanza piena e consapevole

Innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli allievi, rispettandone e valorizzandone le vocazioni personali, gli interessi, gli stili e i tempi

di apprendimento

Sviluppare negli studenti la capacità di organizzare in modo organico e gestire le conoscenze

Favorire il successo scolastico degli studenti

Garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini

Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali

Favorire l’inclusione degli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali, valorizzare le differenze culturali, adeguare l'insegnamento ai

bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento

Favorire l’integrazione con il territorio attraverso forme di raccordo con E.E.L.L. e realtà produttive

Favorire la continuità formativa tra le scuole del territorio

Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

Realizzare una scuola aperta, come laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di

educazione alla cittadinanza attiva

6. FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA

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Promuovere l’innovazione didattica e metodologica, privilegiando l’utilizzo delle nuove tecnologie, al fine di sviluppare un ambiente di

apprendimento innovativo, sotto il profilo organizzativo, metodologico e relazionale

Promuovere il processo di orientamento personale, scolastico e professionale, valorizzando pienamente le attitudini, le competenze e le

abilità degli studenti, al fine di favorirne il successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro

Conferire un’elevata professionalità di base, in coerenza con l’indirizzo di studi, il più possibile flessibile e adattabile alle necessità e alle

richieste di riconversione di un mercato dinamico del lavoro

Operare un’analisi sistematica dei processi produttivi e promuovere la cultura della valutazione (in termini di efficienza ed efficacia), secondo

standard predefiniti (INVALSI, OCSE PISA)

Promuovere la cultura umanistica, valorizzare il patrimonio e le produzioni culturali e sostenere la creatività

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Istituto Tecnico Settore Economico Amministrazione, Finanza e Marketing

Il Tecnico in "Amministrazione, Finanza e Marketing" ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo - finanziari e dell'economia sociale. Integra le competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell'impresa inserita nel contesto internazionale.

Quadro Orario

1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 3 3 3

Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

7. INDIRIZZI DI STUDIO E ARTICOLAZIONI: PROFILI IN USCITA E QUADRI ORARI

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85

Scienze Integrate (Fisica) 2

Scienze Integrate (Chimica) 2

Geografia 3 3

Informatica 2 2 2 2

Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 3 3

Economia Aziendale 2 2 6 7 8

Economia Politica 3 2 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 32 32 32 32 32

Istituto Tecnico Settore Economico Amministrazione, Finanza e Marketing / Articolazione Sistemi Informativi Aziendali

L’articolazione “Sistemi informativi aziendali” approfondisce competenze relative alla gestione informatica delle informazioni, alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi, alla realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, della comunicazione in rete e della sicurezza informatica.

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86

Quadro Orario

1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 3 3 2

Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

Scienze Integrate (Fisica) 2

Scienze Integrate (Chimica) 2

Geografia 3 3

Informatica 2 2 4 5 5

Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3

Economia Aziendale 2 2 4 7 7

Economia Politica 3 2 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

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87

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 32 32 32 32 32

Istituto Tecnico Settore Economico Turismo

ll diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.

Quadro Orario

1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 3 3

Terza lingua comunitaria (Spagnolo) - - 3 3 3

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Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

Scienze Integrate (Fisica) 2

Scienze Integrate (Chimica) 2

Geografia 3 3

Geografia Turistica 2 2 2

Informatica 2 2

Economia Aziendale 2 2

Discipline Turistiche Aziendali - - 4 4 4

Diritto e legislazione Turistica - - 3 3 3

Arte e Territorio - - 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 32 32 32 32 32

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Istituto Professionale Settore Servizi Servizi Commerciali

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali” ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. Quadro Orario

1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 4 4 4

Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

Scienze Integrate (Fisica) 2

Scienze Integrate (Chimica) 2

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90

Informatica e Laboratorio 2 2

Geografia 1

Tecniche professionali dei servizi

Commerciali (con Laboratorio)

5 5 8 8 8

Laboratorio con TPSC* 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 32 32 33 32 32

* In compresenza con Tecniche professionali dei servizi commerciali

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91

La determinazione del fabbisogno di organico del personale (legge 107/15, c.5) del prossimo triennio nasce dalla valutazione del trend delle

iscrizioni negli ultimi anni e della progettazione didattica.

I.P.C.

A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019

Discipline Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore

Discipline

letterarie

A012 9 A012 9 A012 9

Scienze

Economico

aziendali

A045 9 A045 9 A045 9

Discipline

Giuridico-

economiche

A046 4+ 1 COE A046 4+1 COE A046 4+1 COE

Scienze naturali,

chimiche e

biologiche

A050 1 2 A050 1 2 A050 1 2

Matematica A026 5 A026 5 A026 5

8. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

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92

Inglese AB24 4 9 AB24 4 9 AB24 4 9

Fisica A020 12 A020 12 A020 12

Geografia A021 6 A021 6 A021 6

Filosofia e

scienze umane

A018 1 + 1 COE A018 1+1 COE A018 1+1 COE

Trattamento

Testi

A066 4 8 A066 4 8 A066 4 8

Francese AA24 4 9 AA24 4 9 AA24 4 9

I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9

Scienze motorie

e sportive

A048 3 A048 3 A048 3

Chimica A034 14 A034 14 A034 14

Sostegno AD00 19 AD00 21 AD00 21

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93

I.T.C.

A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019

Discipline Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore

Discipline

letterarie

A012 8 18 A012 9 A012 9

Scienze

Economico-

aziendali

A045 6 12 A045 7 A045 7

Discipline

Giuridico-

economiche

A046 5 4 A046 6 A046 6

Scienze naturali,

chimiche e

biologiche

A050 1 4 A050 1 4 A050 1 4

Matematica A026 3 A026 3 A026 3

Scienze

matematiche

applicate

A047 2 3 A047 2 3 A047 2 3

Inglese AB24 4 9 AB24 5 AB24 5

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94

Fisica A020 14 A020 14 A020 14

Geografia A021 2 12 A021 3 A021 3

Storia dell’Arte A054 6 A054 1 A054 1

Trattamento

testi

A066 1 10 A066 1 10 A066 1 10

Francese AA24 4 AA24 4 AA24 4

Spagnolo AC24 9 AC24 1 AC24 1

I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9

Scienze motorie

e sportive

A048 3 A048 3 A048 3

Chimica A034 14 A034 14 A034 14

Informatica A041 2 5 0 A041 2 A041 2

Laboratorio Inf. B016 12 B016 12 B016 12

Sostegno AD00 13 AD00 16 AD00 16

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I.P.C. Corso Serale anno scolastico 2016/2017

Discipline Classe di

Concorso

Cattedre Ore

Discipline letterarie A012 1

Discipline economico-aziendali A045 1 7

Discipline Giuridico-conomiche A046 1 COE

Scienze naturali, chimiche e biologiche A050 3

Matematica A026 15

Inglese AB24 1 COE

Fisica A020 2

Filosofia e scienze umane A018 6

Trattamento Testi A066 1 COE

Francese AA24 11

I.R.C. 3

Chimica A034 2

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Il fabbisogno di organico di potenziamento (legge 107/15, c.5) è stato individuato, coerentemente con gli obiettivi formativi prioritari individuati

dal c. 7 art. 1 della legge 107/2015, in funzione dell’implementazione delle attività progettate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa,

dei traguardi definiti in sede di RAV e delle esigenze organizzative della scuola. Nell’ambito delle attività progettate, le ore di potenziamento si

svolgeranno in parte in orario curricolare (gestione della classe da parte di due docenti per gruppi di livello) e in parte in orario extracurricolare,

anche per classi parallele.

Classe di concorso Cattedre

A045 3

A046 3

AA24 2

AB24 3

A066 2

A012 1

A048 1

A026 1

9. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI DI POTENZIAMENTO

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97

A047 1

A050 1

A054 1

AD00 5

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Fabbisogno personale ATA per il triennio 2016-2017/2017-2018/2018-2019 (legge 107/15, c.14)

Profilo Numero

Posti

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1

Assistenti Amministrativi 10

Assistenti Tecnici 5

Collaboratori Scolastici 16

10. FABBISOGNO PERSONALE ATA

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99

Dal momento che la scuola considera prioritari lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti e il potenziamento delle metodologie

laboratoriali e delle attività di laboratorio, l’individuazione del fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali (legge 107/15, c. 16) risulta

cruciale ai fini del raggiungimento dei traguardi formativi individuati.

Attualmente la scuola dispone delle seguenti attrezzature:

SEDE CENTRALE

LABORATORIO PC LIM STAMPANTE RETE LAN WI-FI

N° 1 19 1 1 SI

N° 2 16 1 1 SI

N° 3 14 1 1 SI

MM 16 1 2 1 COLORE SI SI

10 PC PORTATILI PER LE AULE DOTATE DI LIM

N. 22 AULE DOTATE DI LIM SI

TUTTE LE AULE SONO CABLATE SI

SEDE SUCCURSALE

LABORATORIO PC LIM STAMPANTE RETE LAN WI-FI

N° 1 16 1 1 SI

11. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTURE MATERIALI

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100

N° 2 13 SI

La scuola individua la necessità di implementare strumentazioni hardware e strutture telematiche in relazione alle disponibilità finanziarie e alla

partecipazione ai bandi FESR già attivati e da attivare: n. 16 LIM per le aule ancora sprovviste, n. 2 tavoli porta PC e casse acustiche, n. 1

proiettore.

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101

Gli obiettivi formativi di cui al comma 7 della legge 107 sono stati individuati partendo dalle risultanze del Rapporto di Autovalutazione e del Piano

di Miglioramento:

a) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre

lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla

pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei

beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di

educazione all'autoimprenditorialità;

d) Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,

del patrimonio e delle attività culturali;

e) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei

social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

f) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

g) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento

dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

h) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e

con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

i) Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

12. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

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102

j) Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

k) Definizione di un sistema di orientamento.

Tali obiettivi si integrano con gli obiettivi regionali indicati nel Decreto della Direzione Generale dell’USR Campania del 23 settembre 2016:

a) Promuovere e monitorare la realizzazione di percorsi specifici che consentano il miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate nazionali e determinino la riduzione della varianza tra classi al fine di garantire il diritto all’apprendimento e l’equità degli esiti

b) Favorire una politica scolastica tesa alla promozione del successo formativo di tutte le studentesse e di tutti gli studenti, mediante il coordinamento di attività progettuali ed il costante ricorso a strategie didattiche innovative

c) Incentivare la realizzazione di percorsi di educazione alla legalità per la formazione consapevole di competenze sociali e civiche ed assicurarne l’integrazione nella programmazione curricolare

d) Promuovere iniziative volte a diminuire i fenomeni di dispersione, abbandono e frequenze a singhiozzo, sistematizzando le azioni progettate in materia di riduzione del disagio, contenimento dei conflitti, recupero, sostegno e accompagnamento

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L’I.I.S. “G. Minzoni” promuove già da tempo lo studio e la conoscenza delle arti e del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni. Se, tuttavia, in passato questa attenzione era frutto della sensibilità particolare di alcuni docenti, a partire dall’a.s. 2015/2016, grazie anche all’organico di potenziamento, le attività funzionali alla promozione della cultura umanistica, alla valorizzazione del patrimonio culturale e al sostegno della creatività sono diventate parte integrante dell’offerta formativa della scuola per tutte le classi e non solo per quelle dell’indirizzo turistico. Un’unità di apprendimento dal titolo “Leggere l’arte”, finalizzata allo sviluppo negli studenti della capacità di cogliere le linee essenziali di sviluppo dell’arte, in particolare in riferimento al patrimonio storico-artistico del proprio territorio, e di utilizzare i criteri essenziali per la lettura di un’opera d’arte, è stata infatti integrata nelle Programmazioni dipartimentali di Italiano di tutte le classi. Inoltre, grazie all’organico di potenziamento, nell’ambito del quale la scuola ha avuto a disposizione un docente della classe di concorso A054, sono stati attivati progetti destinati alle classi quinte, i cui obiettivi formativi consistono nel rinforzo negli studenti di strumenti utili alla lettura e alla fruizione consapevole del patrimonio artistico e a cogliere le linee essenziali di sviluppo di un territorio, delle sue varianti e delle sue invarianze, di tipo culturale materiale e immateriale. Le tematiche legate allo sviluppo del territorio e al suo patrimonio culturale sono state oggetto di dibattiti e di incontri, culminati nel mese di ottobre 2017 nel convegno dal titolo “Sviluppo industriale e turistico nel distretto di Napoli Nord”, tenutosi presso il nostro Istituto. Anche lo sviluppo della creatività trova posto da tempo nelle attività della scuola, in particolare nel laboratorio teatrale del progetto “Il teatro va a scuola”, che ogni anno permettono agli alunni, anche con disabilità, di cimentarsi nella drammatizzazione di tematiche relative al diritto, attraverso l’applicazione delle varie arti teatrali in uno spettacolo destinato a tutte le classi d’istituto e riproposto in altri istituti sia della regione che extra regionali. Il laboratorio di drammatizzazione, nell’ambito del quale gli allievi sono impegnati a diverso titolo e con diverse funzioni (attori, cantanti, ballerini, tecnici), permette agli studenti di acquisire gli strumenti per sviluppare le competenze chiave di cittadinanza, cercando di colmare eventuali svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche. La creatività viene costantemente stimolata anche privilegiando tutte quelle strategie che vedono l’alunno al centro del processo educativo e che

favoriscono la partecipazione e la motivazione ad apprendere, attraverso la creazione di un “laboratorio di apprendimento”, in cui anche la

logistica è funzionale ad una didattica di tipo laboratoriale. A tale scopo nell’organigramma dell’Istituto sono previste figure specifiche (Animatore

13. PROMOZIONE DELLA CULTURA UMANISTICA, VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, SOSTEGNO DELLA CREATIVITÀ

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digitale e Team per l’innovazione) che lavorano per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell'istruzione,

stimolando il coinvolgimento e la creatività degli studenti.

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Nell’anno scolastico 2015/16 l’Istituto “G. Minzoni”, con la consulenza tecnica del Polo Qualità di Napoli, ha elaborato il proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9004:2009-“Sistemi di Gestione per la Qualità, Linee guida per il miglioramento che porta al successo durevole” ed ha conseguito la relativa certificazione. Il Manuale della Qualità è il documento ufficiale che attesta l'impegno dell’Istituto ad operare nei prossimi anni in conformità alle norme. Esso costituisce la guida operativa per l’implementazione della politica della qualità e mira alla diffusione, condivisione e applicazione del Sistema Gestione Qualità a tutti i livelli dell’organizzazione, nell’ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze e bisogni di tutte le Parti interessate e in vista del successo durevole. La politica della qualità, che l’Istituto intende promuovere e perseguire nel tempo, prevede le seguenti fasi di sviluppo:

individuazione dei principali processi relativi all’area educativo-didattica, amministrativa, tecnica, ausiliaria e della comunicazione;

raccolta di dati e informazioni inerenti a ciascuna area in vista della individuazione di criticità e punti di forza;

progettazione ed implementazione di procedure operative orientate alla qualità;

riesame periodico e monitoraggio delle procedure ai fini di un miglioramento continuo dei processi interni e dei servizi;

ripartizione precisa delle responsabilità per ciascuna procedura che implementi il SGQ;

comunicazione trasparente ed efficace tra le Parti Interessate. Attraverso documenti opportunamente predisposti, il Sistema di Gestione Qualità di Istituto, sulla scorta delle indicazioni contenute nel Manuale, in accordo con quanto fissato nel PTOF e nel PdM, fissa le modalità gestionali e operative nonché le Procedure e le Istruzioni Operative che regolano le attività. Il patrimonio delle risorse umane in termini di competenze messe in campo, conoscenza del contesto, dei bisogni e delle aspettative del bacino d’utenza, insieme alla capacità di mantenersi sempre aggiornati e di adeguare le proprie competenze all’evoluzione del sistema d’istruzione e dello scenario tecnologico, costituisce il fondamento e l’unica garanzia della continuità e della qualità del servizio offerto dalla Scuola. Nel definire gli obiettivi a breve e lungo periodo dell’intera organizzazione, la Direzione individua le competenze richieste per supportare e

implementare nel tempo i relativi processi e favorisce l’inserimento del personale in relazione a caratteristiche e competenze individuali. A ogni

funzione sono stati assegnati compiti e responsabilità precise con lo scopo di suddividere le attività e fornire l’autorità necessaria per attuare i

controlli previsti.

14. SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE

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MANSIONI/ATTIVITÀ

DOCENTE Progettazione, organizzazione, gestione, analisi e valutazione dell’attività educativa/didattica secondo quanto previsto dal PTOF, dal MQ e dal Piano di Miglioramento.

Formazione e autoaggiornamento al fine di sviluppare competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, informatiche, di confronto, di ricerca e di sviluppo.

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO / DOCENTI CON DELEGA DI SPECIFICI COMPITI

COLLABORATORI Sostituzione del DS in caso di assenza o impedimento con funzioni organizzative della scuola, ai sensi dell’art.25, comma4, del D.Lgs n.165/2001;

Delega alla firma delle circolari/avvisi e altri atti interni fatta eccezione per quelli su cui vige responsabilità personale (mandati o altri atti implicanti impegni di spesa);

Collaborazione con gli Uffici Amministrativi e predisposizione di tutti gli atti necessari alla comunicazione tempestiva ed efficace fra le due sedi (centrale e succursale)

Gestione e cura delle relazioni con il personale della scuola e con lo Staff In collaborazione con il DS: stesura e diffusione di circolari/comunicazioni riguardanti il personale e i rapporti scuola famiglia

(Albo, Sito web); riscontro dell’avvenuta notifica al personale per presa visione Organizzazione delle supplenze brevi e controllo quotidiano delle assenze: pianificazione giornaliera delle sostituzioni dei

docenti assenti Registrazione presenze su apposito registro Collaborazione con gli Uffici Amministrativi e predisposizione di tutti gli atti necessari alla comunicazione tempestiva ed

efficace fra le due sedi Gestione dei rapporti e collaborazione con i vari partner della scuola (in assenza del DS o su delega con F.S. deputata) Verbalizzazione dei Collegi docenti Gestione organizzativa della vita dell’Istituto: controllo orario ingresso e attività di servizio del personale docente Assistenza all’ingresso e all’uscita delle classi Gestione dei rapporti e collaborazione con i vari partner della scuola (in assenza del DS o su delega e con F.S. deputata) Controllo del rispetto del Regolamento di Istituto, del MQ, delle direttive del DS

COORDINATORE ITC E IPC Coordina in accordo con il DS e con i docenti collaboratori la cura del materiale documentario prodotto (programmazioni classe- dipartimenti- aree disciplinari)

Predispone, cura, sovrintende e aggiorna il piano delle attività annuale dei Consigli di classe, degli incontri Scuola famiglia Collabora alla gestione dell'orario quotidiano

ANIMATORE DIGITALE / TEAM Organizza attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD

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DIGITALE PER L’INNOVAZIONE Individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.)

Lavora per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell'istruzione, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli studenti

FUNZIONI STRUMENTALI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA,

MONITORAGGIO AUTOANALISI E

VALUTAZIONE DI SISTEMA

Coordinamento PTOF

Coordinamento di tutti i documenti fondamentali dell’Istituto: revisione annuale e gestione dei seguenti documenti (nella sede e sul sito web): PTOF, Carta dei Servizi, Contratto formativo, Patto di Corresponsabilità, Piano di Miglioramento (PdM);

Coordinamento del Gruppo RAV e di Miglioramento (GdM) e predisposizione calendario degli incontri con relative attività durante l’anno scolastico

SERVIZI DI SUPPORTO ALLA

DIDATTICA E

ALL’APPRENDIM ENTO

Interventi e servizi per gli studenti

Coordinamento docenti di sostegno e

alunni diversamente abili

Coordinamento e referenza dei servizi agli studenti per favorire la loro piena formazione educativo-culturale Prevenzione della dispersione/abbandono scolastico per alunni svantaggiati e/o in situazione di difficoltà Gestione dei processi di comunicazione ed interventi didattici per lo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD

Piano di inclusione:

Studenti in difficoltà (B.E.S./D.S.A.): promozione e attuazione di attività di integrazione/inclusione e di prevenzione della dispersione/abbandono scolastico per alunni svantaggiati e/o in situazione di difficoltà (risposte ai bisogni formativi su indicazioni dei Consigli di classe/interclasse/intersezione in seguito alla tabulazione degli esiti relativi alle prove iniziali, intermedie e finali) e di intervento psico–pedagogico mediante contatti con i vari partner del territorio (obbligo scolastico; rapporti costanti con i genitori degli alunni in difficoltà; incontri frequenti con assistenti sociali, ecc.); attuazione C.M. n. 8 del 06/03/2012 -progettazione integrata per attività di sostegno, promozione ed attuazione di supporti destinati agli alunni diversamente abili in collaborazione con l’Ente locale al fine di favorire la piena integrazione sociale e culturale

Organizzazione e progettazione di incontri: iniziative che favoriscono la partecipazione dei genitori (GLH)

SERVIZI DI SUPPORTO ALLA

DIDATTICA E

ALL’APPRENDIMENTO

Coordinamento attività di continuità: costruzione di rapporti di collaborazione tra i diversi ordini scolastici finalizzati a favorire la piena realizzazione del curricolo verticale secondo quanto esplicitato nel “Progetto Continuità”

Coordinamento attività di orientamento Rilevazione dei bisogni dell’utenza Gestione attività INVALSI

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Coordinamento Orientamento e

Continuità

Coordinamento Invalsi

Referente del Comitato Tecnico

Scientifico (CTS)

Cura dei rapporti con altre scuole (reti di scuole), con associazioni varie, con gli EE.LL. e con le famiglie: rapporti con i partner del territorio finalizzati alla conoscenza e alla partecipazione ad iniziative varie pubblicizzazione sul sito WEB delle attività della scuola sul territorio

Gestione dei processi di comunicazione e relazione periodica sullo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD Coordinamento attività e programmazione CTS

PROMOZIONE DELLA

PROGETTAZIONE, DELLA RICERCA E

DELLO SVILUPPO

Alternanza Scuola Lavoro – IFS Confao

Ricerca, selezione, adesione e promozione progetti formativi nell’alternanza scuola lavoro in coerenza con il PTOF Coordinamento attività progettuali di alternanza scuola lavoro e di Impresa Formativa Simulata nella rete Confao Coordinamento manifestazioni finali dei progetti Gestione dei processi di comunicazione e relazione periodica sullo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD

RESPONSABILI

RESPONSABILE SEDE SUCCURSALE Il docente responsabile della sede succursale, coadiuvato dai docenti coordinatori dei Consigli di classe, garantisce la comunicazione,

il raccordo, la diffusione di dati, documenti, informazioni, disposizioni. Si occupa di:

Organizzazione della sede con particolare riferimento al controllo delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate degli alunni

Sostituzione dei docenti assenti Organizzazione didattica delle aule Coordinamento e cura delle relazioni con il DS e con la sede centrale

RESPONSABILE CORSO SERALE Predispone l'orario provvisorio e definitivo Gestisce l'orario giornaliero, provvedendo alla sostituzione dei docenti assenti Diffonde circolari e comunicazioni Raccoglie le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al funzionamento del Corso serale Sovrintende al corretto funzionamento di fotocopiatrici, del telefono e degli altri sussidi Riferisce sistematicamente al Dirigente scolastico circa l'andamento e i problemi del Corso serale

RESPONSABILE DI LABORATORIO

MULTIMEDIALE, INFORMATICO, E

Sub-consegnatario dei laboratori di informatica, del laboratorio scientifico, del laboratorio multimediale Formula proposte in merito all’acquisto di materiali e di attrezzature

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SCIENTIFICO Predispone l’orario per l’utilizzo Controlla la funzionalità delle attrezzature e organizza gli interventi per la manutenzione, previa consultazione con il

Dirigente Scolastico e con il DSGA

COORDINATORE DI INDIRIZZO

(DIPARTIMENTI DISCIPLINARI)

Presiede le riunioni di indirizzo/gruppo disciplinare Individua e definisce con il Dirigente Scolastico le aree di competenza e le questioni di pertinenza dei vari indirizzi/gruppi

disciplinari Coordina l’attività dei dipartimenti disciplinari Coordina l’adozione dei libri di testo e riferisce in Collegio dei docenti Raccoglie, promuove e coordina progetti e iniziative inerenti alle discipline di competenza Individua le problematiche e le questioni relative al gruppo disciplinare, segue le problematiche connesse alla didattica delle

discipline nel corso dell’anno e se ne fa portavoce presso il Dirigente Scolastico COMPETENZE DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Predisposizione prove da somministrare in ingresso per rilevare i livelli di apprendimento e di competenze Definizione dei criteri generali per l’insegnamento/apprendimento della disciplina nell’I.C.S.; Criteri comuni per la formalizzazione della programmazione/progettazione disciplinare Messa a punto e condivisione di prove, test e prestazioni disciplinari comparabili Valutazione comparativa, fra classi parallele, dei risultati di profitto:

formali-istituzionali

rilevati medianti prove parallele condivise Ricerca di innovazione nelle strategie e metodologie d’insegnamento

COORDINATORE CONSIGLI DI CLASSE Presiede le riunioni dei Consigli di classe Coordina le interazioni tra le diverse componenti del Consiglio di classe Raccolta (cartaceo e multimediali) progettazioni curriculari e pluridisciplinari, relazioni finali, certificazioni delle competenze È punto di riferimento per la soluzione di problemi, per il coordinamento delle attività delle classi parallele e per le

assemblee di classe Curale relazioni tra Dirigente Scolastico e Consiglio di classe Cura la comunicazione tra Consiglio di classe e famiglie degli alunni

SEGRETARI

SEGRETARI DI DIPARTIMENTO E

DEI CONSIGLI DI CL ASSE

Cura i verbali delle riunioni Collabora con il coordinatore per la piena realizzazione delle attività del team di lavoro

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COMMISSIONI/GRUPPI DI LAVORO

GRUPPO RAV E DI

MIGLIORAMENTO

REFERENTE QUALITÀ SCUOLA

Interventi per gli studenti:

Predisposizione prove parallele per rilevare livelli di apprendimento e di competenze Predisposizione questionari da somministrare per verificare esigenze formative degli studenti (servono per scelta progetti da

attivare) Interventi per i docenti:

Predisposizione strumenti di indagine/questionari da somministrare per verificare esigenze formative dei docenti (corsi di formazione/informazione)

Interventi per le famiglie:

Revisione annuale questionari da somministrare per conoscere i contesti familiari, verificare richieste e livelli di soddisfazione

Attività di progettazione azioni di miglioramento

Esame dei risultati di autovalutazione Individuazione azioni di miglioramento con indicatori di qualità e modalità per misurarli Predisposizione di strumenti idonei al controllo delle procedure (attuazione delle delibere del CD, Consigli di classe, Piani di

lavoro, realizzazione progetti) Autoanalisi, autovalutazione /valutazione d’Istituto:

Gestione attività legate al monitoraggio, verifica, correzione e sviluppo delle scelte progettuali curricolari ed extracurricolari del PTOF attraverso opportuni strumenti (Customer satisfaction: questionari)

Promozione e realizzazione di iniziative volte alla diffusione della cultura della Qualità nell’utenza scolastica Espletamento incarico di Responsabile SGQ (rapporti con il Polo Qualità di Napoli; controllo SGQ e quanto previsto nelle procedure del MQ/azioni preventive e correttive)

Gestione dei processi di comunicazione e relazione periodica sullo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD Raccolta ed elaborazione dei dati ottenuti

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NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE Collabora con il DS nella definizione dei criteri di valutazione

UFFICIO LEGALE, CONTENZIOSO E

GARE

Supporto al Dirigente Scolastico nella gestione dei contenziosi circa infortuni degli alunni a scuola e in tutti contenziosi inerenti le attività scolastiche

Supporto al Dirigente Scolastico nella predisposizione di bandi di gare di appalto con ditte esterne alla scuola Supporto al Dirigente Scolastico nella Cura dello svolgimento delle gare di appalto, secondo le normative vigenti, con

l'assegnazione degli appalti agli aventi diritto

RSS

RSPP

Attività generale di organizzazione dei servizi amministrativi, coordinamento del personale Gestione finanziaria e contabile. Infortuni (alunni e personale).

SEZIONE AMMINISTRATIVA

GESTIONE FINANZIARIA/

PATRIMONIALE E ATTIVITÀ

NEGOZIALE

Compilazione ed invio dichiarazioni 770, Irap, Conguaglio fiscale Versamento contributi assistenziali e previdenziali. Adempimenti contributivi e fiscali. Tenuta dei registri inventariali con

relativo carico e scarico materiale. Rapporti con i sub-consegnatari-Attività istruttoria, esecuzione e adempimenti connessi alle attività negoziali (Relazione di preventivi. Acquisizione richieste d’offerta. Elaborazione contratti). Anagrafe delle prestazioni

Predisposizione file dati contratti con soggetti esterni per pubblicazione su sito istituzione scolastica Elaborazione dati per i monitoraggi e per il bilancio di previsione e consuntivo Mandati di pagamento - Stipula contratti connessi alla gestione dei progetti - Tenuta registro/cc postale e del patrimonio.

Tenuta e archiviazione di tutti gli atti contabili Contatti con il pubblico. Infortuni (alunni e personale)

SEZIONE AMMINISTRATIVA

AREA PERSONALE DOCENTE/ATA

Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale supplente ATA e Docente Gestione trasmissioni telematiche dati Inps, Inpdap e TFR Predisposizione file dati contratti con soggetti esterni per pubblicazione su sito istituzione scolastica Calcolo delle ferie al personale in servizio fino al termine delle attività didattiche

Personale di ruolo o con nomina da Ufficio Scolastico Provinciale: graduatorie, reclutamento, stipula, costituzione,

svolgimento, modificazione, estinzione del rapporto di lavoro. Tenuta dei fascicoli personali.

Caricamento telematico dati anagrafici e relativi inoltri periodici. Contatti con il pubblico. Personale non di ruolo: reclutamento, stipula, costituzione, svolgimento, modificazione, estinzione del rapporto di lavoro,

graduatorie. Comunicazione periodica al centro territoriale d’impiego.

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Supporto DS per predisposizione graduatorie interne per individuazione soprannumerari. Supporto DS per organici docenti e A.T.A.

Infortuni (alunni e personale). Personale non di ruolo: convocazione, attribuzione supplenze, graduatorie. Gestione fascicoli personali Gestione assenze tutto il personale docente ed ATA. Visite fiscali Emissione decreti Informazione utenza interna ed esterna Attivazione procedura relativa ai certificati medici on line. Movimenti del personale Supporto DS per organici docenti e A.T.A. Supporto DS per predisposizione graduatorie interne per individuazione soprannumerari. Contatti con il pubblico Pratiche di riscatto, ricongiunzione ai fini della buonuscita o della pensione. Pratiche di pensionamento e ricostruzioni di

carriera. Richiesta e trasmissione documenti. Emissione decreti

SEZIONE DIDATTICA

GESTIONE ALUNNI - ARCHIVIO E

PROTOCOLLO

GESTIONE COMUNICAZIONE

Protocollo informatico Gestione posta elettronica in ingresso ed in uscita. Informazione utenza interna ed esterna Smistamento posta tra i vari ordini di scuola. Compilazione circolari e avvisi. Consegna libretti giustifiche mediante apposito

registro Iscrizione alunni scuola primaria. Tenuta fascicoli e documenti alunni. Richiesta e trasmissione documenti alunni. Invio

telematico anagrafe alunni. Gestione statistiche. Gestione schede di valutazione. Gestione procedure per sussidi. Collaborazione docenti. Convocazione organi collegiali. Infortuni (alunni e personale)

COLLABORATORI SCOLASTICI

RAPPORTI CON GLI ALUNNI E LORO

SORVEGLIANZA

Sorveglianza degli alunni nelle aule, corridoi, spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’insegnante per qualsiasi motivo.

Funzione primaria del collaboratore è quella della vigilanza sugli alunni. A tale proposito devono essere segnalati all’ufficio del

Dirigente Scolastico tutti i casi di indisciplina, pericolo, mancato rispetto degli orari e dei regolamenti e le classi scoperte. Nessun

allievo deve sostare nei corridoi durante l’orario delle lezioni. Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei

locali contigui visibili dallo stesso posto. La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalistici che, se tempestiva può

permettere di individuare i responsabili e la segnalazione di particolari situazioni quali la presenza di estranei o comportamenti poco

corretti nelle adiacenze dei locali scolastici.

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GESTIONE DELLA SICUREZZA Tutti i collaboratori scolastici sono: addetti all’evacuazione; responsabili diffusione del segnale d’evacuazione; responsabili

interruzione erogazione elettrica, centrale termica e gas; responsabili apertura e chiusura dei cancelli interni ed esterni e loro

presidio; blocco stradale; responsabili all’evacuazione delle aule con controllo dei comportamenti corretti degli alunni; responsabili

all’evacuazione degli alunni EH; responsabili aiuto ed evacuazione delle persone occasionalmente presenti nell’edificio

SORVEGLIANZA GENERICA DEI LOCALI

ED ARREDI

Apertura e chiusura dei locali scolastici. Custodia e sorveglianza degli spazi scolastici, degli arredi e del materiale didattico. Controllo e

verifica dello stato di conservazione dei banchi/sedie ed altre attrezzature, suppellettili e comunicazione al DSGA di eventuali

anomalie. Particolare attenzione alla sorveglianza dei laboratori. Accesso e movimento interno alunni e pubblico - portineria

PULIZIA DI CARATTERE MTERIALE Al fine di garantire l’igiene dei servizi igienici, lo stato di pulizia dei bagni deve essere controllato più volte nel corso della mattinata.

Intervenire sempre e adeguatamente per mantenerli costantemente puliti. Nel periodo delle attività progettuali sarà necessario

provvedere al riordino dei locali e degli spazi scolastici utilizzati e già puliti precedentemente dalla ditta predisposta. Spostamento

suppellettili Tutti gli operatori scolastici, ognuno per le rispettive competenze e per i reparti assegnati dal Direttore SGA, si

impegnano a garantire ai locali, agli spazi ed agli arredi scolastici, adeguate condizioni di pulizia, accoglienza e sicurezza al fine di

garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale Si raccomanda l’uso di tutte le protezioni necessarie

per la prevenzione dei rischi connessi con il proprio lavoro.

PARTICOLARI INTERVENTI NON

SPECIALISTICI

Manutenzione ordinaria interna su segnalazione (almeno mensile o fatta in base alle necessità) dei lavori da effettuare Piccola manutenzione dei beni

SUPPORTO AMM.VO E DIDATTICO Duplicazione di atti, approntamento sussidi didattici, assistenza docenti e progetti (PTOF/PON/POR, ecc.)

RAPPORTI CON L’UTENZA L’accesso ai locali scolastici è riservato esclusivamente all’utenza. Il collaboratore scolastico è garante dell’accesso ai locali della

scuola pertanto non può permettere l’entrata di estranei se non autorizzati dal DSGA/DS. Inoltre deve garantire il rispetto dell’orario

di ricevimento degli uffici. Nei due plessi il collaboratore scolastico è tenuto a far rispettare le indicazioni circa l’ingresso dei genitori:

gli stessi devono lasciare gli alunni alla porta. Possibilità di variazione solo in casi eccezionali e su avviso delle docenti. Ad ogni modo

assicurare l’accoglienza di alunni, docenti, genitori autorizzati ed ospiti nella salvaguardia dell’immagine della scuola

SERVIZI ESTERNI Ufficio Postale, INPS, Istituto cassiere, altre scuole del territorio, INAIL, Commissariato di PS, CSA ecc.

SERVIZI CUSTODIA Controllo e custodia dei locali scolastici-chiusura scuola e cancelli esterni

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N.B. Eventuali compiti non esplicitati saranno assegnati di volta in volta

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Dal momento che la valutazione rappresenta un processo chiave nel sistema scolastico, che concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, l’Istituto ha avviato a partire dall’a.s. 2016-2017 un lavoro di analisi, revisione e aggiornamento dei criteri di valutazione, anche in funzione delle indicazioni contenute nel Decreto Legislativo del 13 aprile 2017 n. 63. La valutazione, come ribadito nel Decreto, “documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”. A tal fine, a partire dall’a.s. 2015/2016, nelle programmazioni disciplinari sono stati definiti precisi traguardi di prestazione in relazione alle competenze acquisite dagli studenti, che permettono di valutare in maniera più efficace e trasparente il percorso degli alunni. Su questi traguardi di prestazione in diverse discipline vengono organizzate prove parallele d’Istituto, i cui esiti sono oggetto di analisi ai fini del monitoraggio dell’efficacia dell’offerta formativa erogata. La valutazione, comunque, tiene conto non solo dei risultati conseguiti in termini di apprendimento, ma anche degli aspetti personali che entrano in gioco nel processo di apprendimento. Particolarmente attenta, poi, è stata la riflessione sulla valutazione degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento. Al fine di sviluppare e migliorare gli strumenti di valutazione nel PdM è prevista un’azione specifica riguardante l’elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee.

15. VALUTAZIONE

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Griglia di valutazione delle competenze, delle abilità e delle conoscenze

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In una cornice sociale in profondo mutamento, è fondamentale avviare momenti interattivi di riflessione, informazione e formazione sull’origine

culturale e storico- sociale delle differenze di genere. La scuola si pone l’obiettivo di affrontare specifiche tematiche e far emergere e rimuovere

gli stereotipi sessuali e gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità nei diversi contesti della vita politica, sociale ed

economica del Paese. L’azione formativa dell’Istituzione scolastica dunque, sarà volta a promuovere la cultura dell’alterità per prevenire le

discriminazioni e la violenza di genere (Legge 107/15, c. 15.16).

A tal fine si propone di sensibilizzare il personale docente con interventi in sinergia con figure professionali che promuovano l’azione formativa

(psicologi, mediatori familiari, mediatori culturali, associazioni del territorio) e l’implementazione nel curricolo di attività (percorsi interdisciplinari

ad hoc, drammatizzazioni) che possano offrire un valido supporto allo sviluppo personale degli allievi/e così che sappiano riconoscersi e

riconoscere, valorizzarsi e valorizzare, interpretarsi e interpretare nelle proprie differenze.

16. EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE

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I. Percorsi operativi della nostra istituzione scolastica per realizzare una scuola inclusiva secondo la vigente normativa.

La promozione dell’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali rappresenta un compito essenziale del nostro sistema scolastico, in

quanto concretizzazione reale di un limpido valore sociale universalmente condiviso e normativamente sancito, già a partire dal fondamentale

principio di uguaglianza affermato nell’art. 3 della nostra Costituzione.

E' ampiamente sperimentato che l'area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di un deficit.

In ogni classe, infatti, ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per molte altre ragioni. Il 27 dicembre 2012 è stata

emanata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca la Direttiva riguardante gli “Strumenti di intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, finalizzata a realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti

gli studenti in condizione di difficoltà. La Direttiva sancisce il diritto alla personalizzazione dei percorsi di insegnamento-apprendimento

(completando un processo già avviato con la precedente legge 53/2003) e chiarisce quali siano gli alunni da includere nella vasta area dei BES

(Bisogni Educativi Speciali), ossia:

alunni disabili (legge 104/1992).

alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e/o disturbi evolutivi specifici (legge 170/2010).

alunni con svantaggio sociale e /o culturale.

alunni con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché originari di culture diverse. La legge 107/2015 ed il recente decreto legislativo del 13 Aprile 2017 n. 66 ribadiscono la necessità di un costante sforzo ed impegno da parte

delle istituzioni scolastiche per consentire l’effettiva inclusione degli alunni con difficoltà.

17. INCLUSIONE

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La nostra istituzione scolastica, al fine di realizzare pienamente una scuola inclusiva nella quale il profilo professionale del docente, oltre alle

competenze disciplinari, prevede anche competenze psicopedagogiche, ritiene imprescindibile agire su tre fondamentali fronti:

• sulla professionalità degli insegnanti, attraverso percorsi formativi per i docenti, con momenti di formazione a distanza e momenti di interazione in presenza con esperti e con altri colleghi che condividono le stesse problematiche;

• sul clima della classe, favorendo lo sviluppo del senso di appartenenza e di interdipendenza positiva (empowerment), nonché di una solida base affettiva, comunicativa e relazionale;

• sui contenuti e sugli strumenti di insegnamento, attraverso gli opportuni adattamenti dei contenuti alle specifiche esigenze dei ragazzi, ognuno dei quali ha un proprio stile cognitivo, e attraverso l'utilizzo, non solo degli strumenti operativi tradizionali, ma anche di tutti quelli messi a disposizione dalla tecnologia digitale e dal web.

L'adattamento dei contenuti, viene inteso come un adeguamento realizzato in base a ciò che è più utile e più funzionale per permettere a tutti

gli alunni, anche a quelli con maggiori difficoltà, di partecipare attivamente alle attività didattico-formative e di trarre benefici dalle stesse.

Nell'ambito di tale buona prassi, l'adozione di misure dispensative per gli studenti con bisogni educativi speciali, richiede una particolare

attenzione da parte dei docenti e deve essere sempre discussa con l'alunno interessato, per comprendere quali risvolti essa potrebbe avere

per quest'ultimo e per evitare che il dispensare abbia come effetto un semplice de-responsabilizzare.

Il GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione), soggetto promotore e coordinatore delle azioni finalizzate al miglioramento delle prassi inclusive, dà

voce a tutte le componenti intra e inter istituzionali responsabili della presa in carico dei bisogni educativi del territorio di riferimento della

scuola.

Attraverso la stesura del Piano Annuale per l'Inclusività (PAI), la nostra istituzione scolastica contribuisce ad accrescere la consapevolezza

dell'intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi.

Gli obiettivi programmati nel PEI per gli alunni diversamente abili e nel PDP per tutti gli altri studenti con BES, sono costantemente monitorati

ed aggiornati con regolarità. Essi sono suscettibili di revisione in funzione degli esiti delle verifiche intermedie e delle risultanze dei vari

momenti di confronto-raccordo con le famiglie, con le ASL territorialmente competenti e con le diverse figure professionali specialistiche di

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riferimento, al fine di realizzare un percorso didattico-educativo quanto più possibile proficuo ed aderente alle esigenze formative del

discente.

Gli alunni con BES sono attentamente seguiti in tutte le fasi dell'iter scolastico. In particolare, la scuola cura la continuità educativo-didattica

degli alunni con esigenze speciali attraverso una serie di attività svolte in collaborazione con le scuole di provenienza, come la predisposizione

di incontri con le famiglie, di colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e la compilazione di un' apposita scheda, utile

per l'acquisizione del maggior numero di informazioni necessarie ad ottimizzare i processi di inserimento ed inclusione dell'alunno nella nuova

realtà scolastica (accomodamento dell’ambiente scolastico al momento del primo ingresso a scuola, integrazione tra istruzione, tempo

trascorso a scuola e riabilitazione..)

Una particolare attenzione è rivolta alla progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, al fine di offrire agli alunni con BES le stesse

opportunità di arricchimento e crescita personale offerte, attraverso tale significativa esperienza, a tutti gli altri studenti, in relazione ai loro

specifici bisogni formativi.

La scuola, in sinergia con gli Enti Locali, offre ogni anno agli alunni diversamente abili l'opportunità di usufruire di un servizio di trasporto

gratuito e di assistenza specialistica.

II. PIANO DELLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO PER L’INCLUSIONE

Il Piano si propone di accrescere l’efficacia dell’azione didattico-educativa della nostra istituzione scolastica, ottimizzando l’organizzazione di

risorse e di strategie nell’ottica di una scuola inclusiva. Si tratta di un’azione di miglioramento che intende:

potenziare la diffusione dell’innovazione metodologica dell’Istituto;

incrementare la dotazione di ausili didattici specialistici, per offrire un adeguato supporto agli alunni nelle attività di approfondimento dei

percorsi individualizzati;

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migliorare i risultati degli apprendimenti degli allievi con BES, attraverso una progettazione didattica aggiornata ed aderente alle esigenze

formative del singolo studente, nonché attraverso il riconoscimento dell’importanza determinante della dimensione emotivo-affettiva dei

processi di apprendimento;

accrescere la partecipazione dei discenti con bisogni educativi speciali ad attività extrascolastiche ed il loro senso di appartenenza alla

scuola;

potenziare la pratica del lavoro cooperativo anche fra i docenti.

ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)

Anni Scolastici 2016-2017 e 2017-2018

Il processo sotteso a tale piano si realizzerà attraverso l’attivazione di corsi di formazione in grado di fornire significativi contributi professionali

sull’integrazione- inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, per favorire la conoscenza di nuove strategie di insegnamento e di

valutazione utili ad attivare “apprendimenti significativi” e a sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali.

In particolare, al fine di promuovere una didattica innovativa ed inclusiva, i docenti saranno adeguatamente formati:

1. sulle modalità di utilizzo di nuove metodologie di insegnamento quali, ad esempio, la "flipped classroom", il "cooperative learning", il

"blended learning" ed il "peer tutoring”;

2. sull’impiego più funzionale possibile dei supporti informatici e multimediali, ad integrazione dei tradizionali supporti cartacei.

La valorizzazione e promozione della dimensione cooperativa del lavoro a scuola riguarderà anche la componente docente (condivisione di

mission, vision e valori), con una speciale attenzione:

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a) all’aspetto della valutazione, così da garantire la definizione di criteri valutativi omogenei e condivisi;

b) alla buona prassi della condivisione di sussidi didattici il cui utilizzo sia stato sperimentato con successo.

Al fine di favorire quest’ultimo modus operandi, la scuola si attiverà per dotare gli insegnanti di sufficienti ed adeguate risorse.

Inoltre, muovendo dal presupposto che i percorsi guidati di laboratorio rappresentino delle significative opportunità di formazione, soprattutto

per gli alunni con BES (in quanto si è veramente integrati/ inclusi allorchè si effettuano esperienze di apprendimento insieme agli altri), tali

percorsi di insegnamento-apprendimento saranno opportunamente valorizzati in sede di riunione di dipartimento disciplinare.

La scuola promuoverà iniziative orientate alla valorizzazione delle diversità, quali convegni, cineforum per gli studenti, incontri periodici con le

famiglie, con le figure specialistiche delle Asl territorialmente competenti, e con altri soggetti di promozione sociale, sportiva e culturale presenti

sul territorio di riferimento.

Per accrescere la partecipazione di alunni con bisogni educativi speciali ad attività extra-didattiche, saranno attuati due progetti. Trattasi di

iniziative che rappresentano un valido strumento di sensibilizzazione sulle tematiche legate alla diversità, contribuendo all’affermazione del

rispetto della persona in quanto tale. I progetti in questione sono:

“Fantasia in movimento – Il tennis a scuola”

“Progetto –Cinema: tutti diversi, ognuno unico”

Con il primo, si mira a coinvolgere i ragazzi con difficoltà in un’attività sportiva, piacevole e stimolante, in un ambiente accogliente ed inclusivo,

sviluppando attraverso il gioco la cooperazione, l’autostima, la determinazione e la socializzazione.

Con il secondo progetto, si proporrà agli alunni una serie di film scelti il cui comune denominatore è la trattazione del tema della diversità,

rappresentata nei suoi molteplici aspetti. Quello delle immagini è ormai diventato il linguaggio più diffuso e condiviso per raccontare e

rappresentare, con i diversi registri, tanti aspetti della vita quotidiana e della società attuale; una scuola che voglia essere al passo con i tempi non

può permettersi di sottovalutare l’importanza di tale fenomeno, ma è tenuta ad attivare nuove strategie conoscitive che utilizzino la pluralità dei

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linguaggi propri del vissuto dei ragazzi, caratterizzati dalla contaminazione dei media audiovisivi, fornendo, nel contempo, gli strumenti per

stimolare capacità di riflessione e consapevolezza critica.

Anno scolastico 2018-2019

In quest’arco temporale, la scuola attuerà un potenziamento ed ampliamento delle attività progettate nel PdM.

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III. Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2017-2018

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 67

minorati vista

minorati udito 4

Psicofisici 63

2. disturbi evolutivi specifici 13

DSA 6

ADHD/DOP 1

Borderline cognitivo 3

Altro 3

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 9

Socio-economico 5

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Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale 4

Altro

Totali 89

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 67

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 6

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 16

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

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Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor NO

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

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Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

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Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

NO

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori

integrati SI

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età

evolutiva

NO

Coinvolgimento in progetti di

inclusione SI

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante NO

Altro:

F. Rapporti con servizi Accordi di programma / protocolli di NO

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sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili NO

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

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Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica

inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) NO

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

NO

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della x

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scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola e il successivo inserimento lavorativo

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO (CHI FA COSA, LIVELLI DI RESPONSABILITÀ NELLE

PRATICHE DI INTERVENTO, ECC.)

Nel rispetto delle normative che regolano il diritto allo studio delle persone diversamente abili o con bisogni educativi speciali (BES),

l’Istituto è in grado di accogliere gli alunni con difficoltà, garantendo percorsi formativo-educativi tali da offrire loro una valida ed efficace

occasione di realizzazione personale. Il tema dell’inclusione scolastica in questo momento storico assume fondamentale importanza e i

genitori, legittimamente, danno particolare importanza al progetto educativo da costruire in collaborazione con tutti gli attori della

comunità scolastica. Le buone pratiche inclusive devono, in effetti, veder coinvolte tutte le componenti scolastiche, a partire dal dirigente.

L’ obiettivo prioritario è sempre lo sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione,

nonché nella socializzazione. Ciò è raggiungibile solo attraverso la fattiva collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti in

questione, nonché grazie alla presenza di una co-progettazione pedagogica e una programmazione puntuale e degli interventi educativi,

formativi, riabilitativi, come previsto dal P.E.I. o nel PDP.

Per la nostra scuola è fondamentale coniugare al meglio, nell’ottica della piena realizzazione dell’inclusione, aspetti di tipo amministrativo

- burocratico (documentazione, richiesta risorse, ecc.), comunicativo - relazionale (personale della scuola, studenti, operatori a vari livelli,

ecc.), educativo-didattico (PEI, relazioni, ecc.) e sociale. Poichè il consolidamento delle competenze gestionali ed organizzative

rappresenta un indicatore delle buone pratiche inclusive messe in atto dalla scuola stessa, il Minzoni si impegna a perseguire,

prioritariamente, i seguenti obiettivi:

Ottimizzare, sia sotto il profilo organizzativo che gestionale, le dinamiche sottese ai processi di comunicazione, interazione e collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica (dirigente, personale docente, personale ata, collaboratori scolastici..) e tra la scuola e gli altri soggetti istituzionali operanti sul territorio (ASL, Comune, Città Metropolitana..)

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Migliorare il raccordo e la sinergia tra il lavoro svolto dai docenti e l’attività svolta dalla segreteria didattica. In quest’ottica, i soggetti e gli elementi in grado di promuovere e favorire una dimensione inclusiva della scuola sono:

1. Dirigente Scolastico: garante sul piano formale e sostanziale dell’Inclusione e, attraverso il PAI e il GLI, della valutazione annuale delle

criticità e dei punti di forza degli interventi operati nell’anno trascorso e della messa a punto degli interventi correttivi che saranno

necessari per incrementare il livello di inclusione e di funzionamento dell’Istituto. Detta i criteri generali e formula ipotesi di utilizzo delle

risorse.

2. Funzione strumentale Inclusione: collabora con il D.S. per le attività di cui sopra; coordina le attività relative alla stesura del PAI;

coordina il gruppo di sostegno; monitora le dinamiche inclusive all’interno della scuola; partecipa alle attività di orientamento e di

accoglienza; cura il raccordo fra ordini di scuola, nella fase di transizione degli alunni, nell’ottica dei progetti ponte; supporta i Cdc nella

stesura e compilazione dei PDP e PEI; cura i rapporti scuola-famiglia e con gli operatori (educatori, neuropsichiatra); partecipa ad attività

di formazione sui temi dell’Inclusione.

3. Collegio Docenti: Delibera l’approvazione del PAI proposto dal GLI; definisce i criteri programmatici miranti ad incrementare il grado di

inclusività della scuola all’interno del Piano Triennale dell’Offerta formativa e di un Piano Annuale per l’Inclusione, coerenti fra loro;

partecipa ad azioni di formazione e di aggiornamento inerenti alle dinamiche dell’inclusione, concordate anche a livello territoriale

(CTI/CTS, Università).

4. Cdc: I Cdc articolano nella progettazione degli interventi didattico-educativi quanto deliberato ed approvato dal Collegio dei docenti,

organizzando l’insegnamento in funzione dei diversi stili di apprendimento e adottando strategie didattiche diversificate in relazione ai

reali bisogni degli alunni. La vigente normativa impone una maggiore responsabilità pedagogico- didattica al consiglio di classe con

l’esplicito coinvolgimento di tutti i docenti nel progettare e realizzare una didattica inclusiva. I Cdc individuano i casi in cui è necessario

adottare una Programmazione personalizzata, anche in assenza di una certificazione sanitaria; elaborano i PEI ed i PDP (per gli alunni con

BES); collaborano con la famiglia e con gli OO.SS.; collaborano con il/gli insegnanti di sostegno interni al Cdc.

5. Docenti di Sostegno: partecipano alla rilevazione degli alunni con BES; collaborano all’interno del CdC nella messa in atto di strategie

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pedagogiche e metodologiche di tipo inclusivo; presidiano il processo di inclusione e socializzazione degli studenti con BES nella classe;

collaborano con le famiglie e con gli OO.SS.; coordinano nella progettazione e stesura definitiva del PEI e dei PDP; fungono da esperti dei

processi e delle strategie di apprendimento e da consulenti per i colleghi non specializzati.

6. GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione): rileva i BES presenti nell’Istituto; monitora il grado di inclusività e valuta i punti di forza e di

debolezza; elabora una proposta di PAI per tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

7. Sportello di ascolto.

POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI

L’analisi dei bisogni formativi del corpo docente del nostro istituto ha evidenziato la necessità di approfondire le seguenti tematiche

funzionali ad una buona didattica inclusiva: gestione del gruppo classe; apprendimento cooperativo e tutoraggio fra pari; flipped

classroom; valutazione degli studenti con BES.

Pertanto, la scuola si propone, possibilmente in collaborazione con il CTS del territorio, di:

progettare percorsi formativi trasversali idonei a promuovere la diffusione della cultura dell’inclusione e di favorire l’adozione di strategie valutative coerenti con prassi inclusive;

prevedere corsi di aggiornamento, sui vari aspetti dell’inclusività della scuola, rivolti a tutti gli insegnanti, non soltanto ai docenti di sostegno.

Successivi corsi possono essere previsti su tematiche specifiche via via emergenti nel corso dell’anno, tenendo anche conto degli alunni in

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ingresso o dell’evoluzione di situazioni in itinere.

ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE

La nostra scuola, consapevole dell’impossibilità di una omologazione dei percorsi di insegnamento- apprendimento, attua una didattica

individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto delle caratteristiche peculiari dei

singoli soggetti.

Valutare l’alunno in difficoltà è un compito delicato che deve coinvolgere, in modo responsabile, sia il singolo docente che il consiglio di

classe nella sua interezza.

In base alla vigente normativa, rientrano nella più ampia definizione di alunni con bisogni educativi speciali (BES) tre grandi sotto-

categorie:

• la disabilità;

• i disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit del linguaggio, deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, borderline cognitivo, ma

anche altre tipologie di deficit o disturbo non altrimenti certificate);

• lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

La valutazione degli alunni diversamente abili fa riferimento a quanto indicato nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) alla cui stesura

partecipano i docenti dei Cdc in collaborazione con gli operatori socio-sanitari e con i genitori dell’alunno. In presenza di un PEI che

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preveda percorsi didattici differenziati, l’allievo sarà valutato a norma dell’art. 15 dell’ O.M. 90/2001; in caso di programmazione

curricolare con gli obiettivi minimi, invece, si seguiranno gli stessi criteri adottati per la classe, in relazione però al raggiungimento degli

obiettivi minimi, ovvero quelli considerati essenziali ed imprescindibili per ciascuna disciplina.

La Valutazione di tutti gli alunni con BES, in assenza di una disabilità. Per i discenti con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA)

certificate e per tutti gli altri con bisogni educativi speciali, la valutazione e la verifica degli apprendimenti devono tenere conto delle

particolari situazioni soggettive di tali alunni e devono essere coerenti con quanto disposto nel piano didattico personalizzato (PDP), nel

pieno rispetto delle misure dispensative/compensative in esso contemplate.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

L’integrazione scolastica degli alunni con difficoltà costituisce un punto di forza della scuola, che vuole essere una comunità accogliente

nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La

piena inclusione degli alunni con disabilità e con BES è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso un’intensa ed

articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.

Indubbiamente, il coordinamento tra il lavoro dei docenti curricolari e quello dei docenti di sostegno rappresenta il primo elemento

imprescindibile per la buona riuscita dell’inclusione scolastica.

Al fine di accrescere la “trasversalità” nell’organizzazione del sostegno, l’orario del docente specializzato seguirà un modello flessibile in

modo da rendere la sua presenza quanto più funzionale possibile alle esigenze specifiche delle varie classi in cui sono presenti alunni

diversamente abili.

L’intervento di integrazione scolastica si svolge prevalentemente all’interno della classe. L’assegnazione delle classi ai docenti di sostegno

risponde a criteri di continuità e professionalità. Per ottimizzare l’impiego del personale specializzato, qualora se ne ravvisi la necessità e

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ciò sia possibile, saranno aumentate le ore dell’insegnante di sostegno in determinate classi, con adeguata motivazione.

Il Dirigente Scolastico ha il compito di promuovere e incentivare attività diffuse di aggiornamento e di formazione, di valorizzare progetti

che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione, di presiedere il GLI d’istituto, di indirizzare in senso inclusivo

l’operato dei singoli Consigli di classe, di coinvolgere attivamente le famiglie, di curare il raccordo con le diverse realtà territoriali, di

attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico dell’alunno, di intraprendere le iniziative

necessarie per individuare e rimuovere eventuali barriere architettoniche.

Compiti dei Collaboratori Scolastici, quando richiesti dalle specifiche documentazioni, nei confronti degli alunni con disabilità: ad alcuni di

essi, individuati dal dirigente, è affidata la cosiddetta "assistenza di base" degli alunni disabili. Per assistenza di base si intende l'ausilio

materiale all’interno della scuola, nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse. Sono comprese anche le

attività di cura alla persona e l’uso dei servizi igienici . In una scuola inclusiva l’assistenza di base è parte fondamentale del processo di

integrazione scolastica e attività interconnessa con quella educativa e didattica.

L'integrazione scolastica si avvale anche di altre figure professionali fornite dagli Enti Locali (Comune o Città Metropolitana): l’operatore di

assistenza o AEC ( assistente educativo culturale) e l’addetto alla comunicazione. Quest’ultimo, in particolare, è una figura professionale

presente a scuola a supporto degli alunni con deficit sensoriali. Il compito dell’Operatore di Assistenza è chiamato anche di Assistenza

Specialistica per distinguerlo dall’Assistenza di Base affidata ai collaboratori scolastici. L’Assistente Educativo Culturale, una figura sempre

più presente e preziosa nelle scuole: si tratta di un operatore chiamato a fornire prestazioni di supporto e di assistenza agli alunni con

disabilità.

Il contributo che tale operatore può dare è veramente prezioso, sia per gli insegnanti che per l’alunno.

I principali COMPITI dell’AEC sono:

• sostenerne e promuovere l’autonomia dell’alunno; • facilitarne il processo di integrazione e comunicazione in classe; • rendergli accessibili le attività scolastiche (didattiche o ricreative che siano). Nell’anno scolastico che sta per concludersi è stata presente in istituto tale figura professionale.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Rapporti con CTS di zona per attività di informazione e consulenza sulle nuove tecnologie per la disabilità; rapporti con le scuole medie di

provenienza degli alunni neo-iscritti, per garantire la continuità dei processi educativi degli stessi; rapporti costanti con l’Ufficio Scolastico

Provinciale, con le ASL di appartenenza degli alunni frequentanti la nostra scuola e con gli Enti territoriali.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative

I genitori sono una risorsa paritaria e complementare a insegnanti e altri operatori impegnati nella costruzione di un progetto comune,

nell’esclusivo interesse dell’alunno. È necessario che durante l’intero percorso scolastico la famiglia sia coinvolta in ogni fase dell’iter di

integrazione, sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi, prestando una collaborazione costante, costruttiva e

condivisa. Del resto, spetta ai genitori dare il consenso e garantire con tempestività l’avvio delle procedure di individuazione precoce di

qualsiasi situazione di svantaggio ai fini scolastici. In particolare, il coinvolgimento dei genitori, per la migliore tutela del minore con

difficoltà, è garantito durante l’intero processo di inclusione scolastica ai fini della:

1. pianificazione del progetto individuale di integrazione(PEI), sulla base della Diagnosi Funzionale (DF) del minore diversamente abile, per poter calibrare gli interventi educativi, assistenziali e di sostegno necessari alla sua inclusione scolastica ed extrascolastica;

2. progettazione del Piano Didattico personalizzato (PDP)degli alunni con BES; 3. proficua collaborazione nell’attuare, monitorare e verificare i risultati dell’azione didattico-educativa.

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

La nostra scuola è impegnata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili di apprendimento, a valorizzare e promuovere le diverse

attitudini individuali, a costruire in modo alternativo i luoghi di apprendimento, ad adattare i materiali e le strategie didattiche in relazione

ai bisogni e alle capacità specifiche degli alunni. La progettazione per la realizzazione del processo di inclusione riguarda tutti gli

insegnanti, perché solo quando l’intera comunità scolastica pone in atto un approccio pedagogico aperto e condiviso, diventa possibile

che tutti gli alunni vedano soddisfatto effettivamente il proprio diritto allo studio, ovvero al successo formativo.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Il nostro Istituto si propone di utilizzare le diverse risorse (professionali e strumentali) di cui dispone in modo funzionale alle esigenze di

una realtà scolastica accogliente ed inclusiva, valorizzando ogni aspetto che possa favorire la piena e completa soddisfazione di tali

bisogni.

Ogni intervento sarà posto in essere previa attenta valutazione delle risorse e dalle competenze presenti nella scuola, al fine di ottimizzare

i risultati dell’azione inclusiva.

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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Considerata l’eterogeneità degli studenti con BES, l’Istituto necessiterebbe di:

1. finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva;

2. assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni certificati con disabilità;

4. Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;

5. Adeguati ausili didattici ed informatici compensativi

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e

il successivo inserimento lavorativo

Particolare attenzione sarà rivolta alle attività previste per l’accoglienza degli alunni neo-iscritti, garantendo loro la continuità e la

maggiore omogeneità possibile rispetto ai percorsi didattico-formativi seguiti nella scuola di provenienza. Inoltre, la legge 107/15 dedica

ampio spazio all’alternanza scuola- lavoro i cui percorsi devono essere inseriti nei piani triennali dell’offerta formativa elaborati delle

istituzioni scolastiche e la nostra scuola, in ottemperanza alla vigente normativa, cura attentamente i percorsi relativi al successivo

inserimento lavorativo degli alunni, coinvolgendo adeguatamente i ragazzi con difficoltà in diverse esperienze formative.

Redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 19/05/2017

Approvato dal Collegio dei Docenti in data 29/05/2017

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Legge 107/15, c. 33-43

Alternanza scuola lavoro a. s. 2016-2017

Durante l’anno scolastico 2016-2017 il nostro istituto ha realizzato numerosi e diversi percorsi di alternanza scuola lavoro coinvolgendo, formando e potenziando le competenze di 501 allievi distribuiti tra i percorsi di:

alternanza scuola lavoro nelle classi terze

impresa formativa simulata nelle classi terze

alternanza scuola lavoro nelle classi quarte

alternanza scuola lavoro nelle classi quinte

stage presso il Comune di Giugliano in Campania

stage presso studi di Commercialisti dell’Ordine

formazione linguistico-aziendale con percorso a Malta per una classe quinta nel Polo PES – Progetto Energia Sostenibile

percorso di eccellenze e pratiche virtuose in Alternanza scuola lavoro

L’alternanza scuola lavoro nelle classi terze

Nelle nove classi terze come previsto dalla Legge 107/2015, sia dell’IPC che dell’ITC, sono stati attivati per ciascun gruppo classe nove percorsi di alternanza scuola lavoro della durata di 100 ore per un totale di 188 alunni.

I primi tre percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 3 classi terze per il profilo professionale di Operatore della comunicazione, (precisamente n. 45 alunni delle classi III A, III B, III C), con l’intento di creare un’agenzia di promozione turistica avvalendosi del modello proposto dall’azienda madrina, Associazione Dreamer, con sede televisiva Teleclub Italia a Giugliano in Campania.

18. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

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Altri tre percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 3 classi terze per un totale di n. 75 alunni delle classi III D, III E, IIIAT con il fine di declinare le competenze relative alla figura professionale di Operatore della gestione finanziaria. Tale percorso progettuale ha avuto come azienda madrina Il Consorzio del’Araba Fenice con sede a Napoli e la Tecfi di Capua in provincia di Caserta.

Un percorso in III CT per un totale di n. 27 allievi è stato realizzati con l’azienda madrina Tiffi Calzature s.r.l. con sede a Calvizzano (Napoli), specializzando gli allievi partecipanti nella figura professionale di Analista dei sistemi informativi.

41 Allievi della IIIET e della IIIFT hanno svolto un percorso di Operatore turistico presso la società Neapolis Tour di S. Anastasia in provincia di Napoli.

Tutti i nove percorsi sono stati strutturati nelle seguenti attività:

una prima attività di orientamento professionale della durata di 26 ore svolta nelle ore curriculari dai docenti del consiglio di classe;

una seconda attività di formazione laboratoriale della durata di 32 ore a cura dell’esperto tutor aziendale;

una terza attività on the job della durata di 30 svolta dall’esperto aziendale sul campo;

una quarta attività di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro svolta da un ente accreditato presso l’istituto della durata di 12 ore.

Gli allievi a fine percorso hanno ottenuto un Certificato delle competenze acquisite provvisto di livelli.

L’impresa formativa simulata in nove classi terze

Restano solide le attività di Impresa Formativa Simulata svolte nel nostro istituto. Nello specifico le nove classi terze svolto l’alternanza scuola in modalità IFS Impresa Formativa Simulata attraverso l’attività laboratoriale finalizzata a sperimentare e potenziare percorsi formativi innovativi in settori produttivi ritenuti trainanti. Gli studenti hanno sperimentato mediante visite in azienda le competenze acquisite in ambiente laboratoriale ed hanno iniziato il percorso sul campo che dovrà concretamente realizzarsi nel corso della seconda e terza annualità di attività da svolgersi on the job.

L’alternanza scuola lavoro nelle classi quarte

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Nelle sette classi quarte come previsto dalla Legge 107/2015, sia dell’IPC che dell’ITC, sono stati attivati per ciascun gruppo classe nove percorsi di alternanza scuola lavoro della durata di 160 ore per un totale di 141 alunni.

I primi due percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 2 classi terze per il profilo professionale di Operatore della comunicazione, (precisamente n. 34 alunni delle classi IV A, IV D), con l’intento di creare un’agenzia di promozione turistica avvalendosi del modello proposto dall’azienda madrina, Napoli with me, con sede a Napoli.

Altri tre percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 3 classi terze per un totale di n. 61 alunni delle classi IVB, IV E, IVET con il fine di declinare le competenze relative alla figura professionale di Operatore turistico. Tale percorso progettuale ha avuto come azienda madrina l’Araba Fenice con sede a Napoli.

Un percorso in III CT per un totale di n. 21 allievi è stato realizzati con l’azienda madrina Tiffi Calzature s.r.l. con sede a Calvizzano (Napoli), specializzando gli allievi partecipanti nella figura professionale di Analista dei sistemi informativi.

Le attività formative nelle classi quarte hanno costruito competenze in parte acquisite durante il precedente anno scolastico enfatizzando soprattutto l’apprendimento laboratoriale. Le 160 ore sono state ripartite tra didattica curriculare (110 ore), attività laboratoriale (20 ore) e stage presso l’azienda (30 ore), delle quali l’attività curriculare ha visto protagonisti i docenti e gli allievi, le attività svolte in laboratori gli allievi i docenti ed un esperto esterno, le attività di stage gli alunni, il docente tutor ed un tutor aziendale.

L’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte

Nelle 11 classi quinte ciascuno dei percorsi di alternanza scuola lavoro ha avuto la durata di 140 ore distribuite tra apprendimento svolto in classe coi docenti curriculari, apprendimento laboratoriale ed attività di stage presso gli enti in rete con la scuola, vale a dire l’ente comunale di Giugliano in Campania, Settore servizi sociali e gli studi associati di Dottori commercialisti dell’ordine di Napoli Nord. La stipula di convenzioni ha reso possibile implementare anzi tempo l’offerta formativa d’istituto anticipando lo svolgimento di un’attività e l’applicazione di una metodologia dell’alternanza scuola lavoro per la prima volta nelle classi quinte previste nelle classi quinte dalla Legge 107/2015 solo per l’anno scolastico 2017-2018.

Stage presso il Comune di Giugliano in Campania

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La Convenzione quadro di formazione ed orientamento siglata tra il dirigente dell’Istituto ed il sindaco del Comune di Giugliano in Campania nell'ambito dei

percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, ha rappresentato una vera svolta nei rapporti scuola-ente locale, binomio finora più declinato che realmente esperito.

L’esperienza di collaborazione tra comune e scuola e risultato un momento qualificante per entrambi: la metodologia innovativa introdotta dalla Legge 107/2015, traendo linfa vitale dall’entusiasmo giovanile, ha favorito la costruzione di un progetto professionale che tenesse conto delle reali aspirazioni degli studenti e rispondesse al tempo stesso alla vocazione socio-economica del territorio giuglianese.

L’esperienza di stage presso il comune della durata di 72 ore ha consentito sia ai diplomandi dell’Istituto Tecnico Commerciale (Settore Amministrazione Finanza e Marketing) che a quelli dell’Istituto Professionale per i servizi commerciali di potenziare le competenze professionali afferenti alle seguenti aree di riferimento: contabilità pubblica, progettazione giovanile europea, politiche sociali e culturali.

Tale percorso ha investito 8 classi quinte (AT, BT, CT, DT, ET, FT, E, F) per un totale di n. 125 allievi impegnati a svolgere mansioni lavorative relative al profilo professionale di Tecnico Amministrativo Segretariale.

Il progetto, in linea con gli aggiornamenti legislativi, ha voluto contribuire ad integrare competenze, conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale ed informale e a sviluppare abilità personali e relazionali all’interno di un contesto lavorativo pubblico. Si è inteso, nello specifico, offrire agli studenti un’esperienza che potesse aiutarli non solo a formarsi ma a favorire la conoscenza del sé e della società contemporanea, a risolvere problemi, a sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità (imprenditività) e etica del lavoro.

Gli allievi a fine percorso hanno ottenuto un Attestato di frequenza e partecipazione indicante il livello complessivo delle competenze acquisite ai fini dell’attribuzione del credito ed un attestato delle competenze acquisite con i livelli conseguiti.

L’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte

Stage presso l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord

La Convenzione quadro di formazione ed orientamento siglata tra il dirigente dell’Istituto ed il Presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti

contabili del Tribunale di Napoli Nord nell'ambito dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, ha rappresentato una vera svolta nei rapporti scuola-ente locale,

binomio finora più declinato che realmente esperito.

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Tale connubio è stato rafforzato dallo svolgimento di importanti convegni curati dall’ordine e svolti a cura e presso l’istituto scolastico che hanno visto protagonisti Ministri, Politici, tecnici ed esperti della disciplina, ritenuti stakeholder ed al tempo stesso shareholders dell’apprendimento degli allievi.

L’esperienza di stage presso il comune della durata di 40 ore ha consentito ai 41 diplomandi di tre classi quinte dell’Istituto Professionale per i servizi commerciali (sezioni A, C, D) di potenziare le competenze professionali afferenti alle seguenti aree di riferimento: contabilità, gestione finanziaria, gestione amministrativa.

Tale percorso ha contribuito fortemente al potenziamento di mansioni lavorative relative al profilo professionale di Addetto alla contabilità.

Il progetto, in linea con gli aggiornamenti legislativi, ha voluto contribuire ad integrare competenze, conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale ed informale e a sviluppare abilità personali e relazionali all’interno di un contesto lavorativo pubblico. Si è inteso, nello specifico, offrire agli studenti un’esperienza che potesse aiutarli non solo a formarsi ma a favorire la conoscenza del sé e della società contemporanea, a risolvere problemi, a sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità (imprenditività) e etica del lavoro.

Gli allievi a fine percorso hanno ottenuto un Attestato di frequenza e partecipazione indicante il livello complessivo delle competenze acquisite ai fini dell’attribuzione del credito ed un attestato delle competenze acquisite con i livelli conseguiti.

La formazione linguistico-aziendale con percorso a Malta per una classe quinta nel Polo PES – Progetto Energia Sostenibile

La costruzione in Campania nel 2013 di Polti tecnici e professionali ci ha visti parte attiva di ben 4 poli: Moda, PES, Fast, Socio-sanitario. Nell’ambito delle attività programmate nel Polo PES – Progetto Energia Sostenibile, è stato svolto e concluso quest’anno per una classe dell’ITC ad indirizzo SIA – Sistemi Informativi Aziendali, un percorso di potenziamento delle competenze linguistiche-aziendali.

Gli allievi della classe V ET hanno seguito un percorso di potenziamento delle competenze linguistiche in Inglese così strutturato:

80 ore di formazione in attività laboratoriale con docente di madrelingua destinato all’intero gruppo classe;

60 ore di formazione presso un College di Malta destinato ai 10 allievi risultati migliori al corso precedente ed appositamente selezionati;

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15 ore di formazione laboratoriale con insegnante di madrelingua di preparazione ai test Trinity;

2 giornate di test Trinity finalizzate al conseguimento della certificazione europea di Inglese di livello B2.

Percorso di eccellenze e pratiche virtuose in Alternanza scuola lavoro

Il progetto di diffusione di pratiche virtuose e di eccellenza di alternanza scuola-lavoro che ha visto la nostra scuola classificata prima nella graduatoria regionale dal nome Studenti…on the job! Ha coinvolto i migliori 20 allievi d’istituto delle classi terze distintisi per andamento didattico-disciplinare. Tale progetto svolto in partenariato con il Comune di Giugliano in Campania, l’Ordine dei Dottori commercialisti di Napoli Nord, il Dipartimento di Economia della seconda Università degli Studi di Napoli e l’azienda GMA del Consorzio CIG della zona Asi di Giugliano in Campania, ha permesso la declinazione di competenze altamente spendibili da parte degli allievi in quanto tipiche di aree professionali altamente specializzate come l’informatica e le telecomunicazioni, la meccanica e meccatronica, la logistica e i trasporti, l’energia, il digital manufacturing, l’elettronica e l’elettrotecnica.

Il percorso di istruzione tecnica fortemente integrato con le diverse filiere rappresentate dal consorzio costituisce una rete o sistema che comprende attività amministrativo-contabili, tecnologiche e organizzative che concorrono alla costruzione di un profilo professionale altamente qualificato spendibile nel tempo. Tale progetto potrebbe costituire una best pratics da esportare oltre il contesto scolastico e generare un sistema integrato di dati al servizio di imprese, decisori politici, operatori della formazione e del mercato del lavoro e di giovani in cerca di occupazione.

Alternanza scuola lavoro a. s. 2017-2108

Durante l’anno scolastico 2016-2017 il nostro istituto intende realizzare numerosi e diversi percorsi di alternanza scuola lavoro per tutti i 533 allievi del terzo, quarto e quinto anno sia dell’IPC che dell’ITC:

l’alternanza scuola lavoro nelle classi terze

l’alternanza scuola lavoro nelle classi quarte

l’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte

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L’alternanza scuola lavoro nelle classi terze

Nelle 12 classi terze di complessivi 228 allievi come previsto dalla Legge 107/2015, sia dell’IPC che dell’ITC, si intende attivare la metodologia dell’alternanza scuola lavoro differenziando gli interventi e mirando all’applicazione della metodologia di IFS - Impresa Formativa simulata prediligendo percorsi con imprese madrine la cui attività commerciale è fortemente incentrata sulla gestione contabile e sulla pubblicizzazione del prodotto, svolgendo la metodologia dell’alternanza scuola lavoro di 100 ore soddisfacendo anche parte della vocazione turistica del curriculo d’istituto, potenziando i Sistemi Informativi Aziendali l’aspetto di web marketing e di e-commerce e l’apprendimento in Amministrazione Finanza e Marketing incentrato sulla parte fortemente gestionale e finanziaria.

Tale scelta va vista in piena ottemperanza della Legge 107/2015 e quale propositiva risposta ai bisogni reali del territorio locale e dei giovani in formazione ed istruzione sia professionale che tecnica.

Nelle terze si prevede di costruire i profili professionali di:

Tecnico turistico, Tecnico della comunicazione, Tecnico del controllo gestionale, Tecnico del controllo qualità, Analista dei sistemi formativi, Tecnico della gestione finanziaria.

Gli allievi delle terze dovranno per la prima volta seguire un apposito corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’alternanza scuola lavoro nelle classi quarte

Il percorso delle classi terze dello scorso anno prevede un seguito di 160 ore da impegnare nelle attuali 9 classi quarte di 193 allievi differenziando i percorsi di Tecnico turistico, Tecnico della comunicazione, Analista dei sistemi informativi, Tecnico della gestione finanziaria in stretta risposta ai Pecup in uscita delle classi coinvolte.

Tutti i percorsi sono stati strutturati nelle seguenti attività:

una prima attività di formazione curriculare a cura dei docenti di classe e dei docenti di potenziamento nelle ore curriculari di classe;

una seconda attività di formazione laboratoriale a cura dell’esperto tutor aziendale in collaborazione con i docenti del consiglio di classe;

una terza attività on the job svolta dall’esperto aziendale sul campo coadiuvato dal tutor di classe.

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Gli allievi a fine percorso otterranno un Certificato delle competenze acquisite provvisto di livelli.

L’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte

Nel corso del monoennio gli allievi delle 7 classi quinte (112 studenti) potranno conseguire una apposita certificazione che attesti rispettivamente le competenze amministrative e contabili degli allievi dell’IPC e le competenze gestionali amministrative e relazionali dell’ITC.

In particolare gli allievi completeranno i percorsi iniziati precedentemente potenziando le competenze professionali acquisite e acquisendo una certificazione dei livelli conseguiti spendibile insieme al diploma d’indirizzo di studi.

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Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale orientato all’adeguamento delle dotazioni tecnologiche e alla condivisione di metodologie didattiche innovative. In sintesi gli obiettivi triennali del nostro istituto in relazione al Piano Nazionale Scuola Digitale sono i seguenti:

potenziare gli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,

adottare di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati,

formare i docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale dell’amministrazione,

potenziare le infrastrutture di rete,

favorire la discussione circa l’opportunità di utilizzare per la didattica materiali in formato digitale anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Per la realizzazione di questi obiettivi occorre facilitare processi di cambiamento e in questa prospettiva è stato individuato un Animatore Digitale, una

nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD.

Individuazione e nomina dell’animatore digitale e del team per l’innovazione

IL D.S. individua quale figura di animatore digitale un docente in possesso delle competenze richieste preferibilmente già impegnato quale figura

istituzionale dell’istituto alla diffusione della cultura digitale nella didattica e nella progettazione dei processi formativi. L’animatore digitale sarà affiancato

nelle sue attività da un team per l’innovazione composto da tre docenti, 2 amministrativi e un tecnico di laboratorio.

Azioni

PRIMO PERIODO: GENNAIO - GIUGNO 2016

19. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE E DIDATTICA LABORATORIALE

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pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Diffusione e accompagnamento all’uso di una piattaforma digitale d’istituto (l’istituto ha adottato come piattaforma comune FIDENIA) finalizzata a

- Realizzare un ambiente digitale condiviso per docenti che costituisca luogo di documentazione dei vari gruppi di lavoro (Gruppo di

miglioramento, Dipartimenti, Consigli di classe, ecc.)

- Realizzare una repository/biblioteca di oggetti didattici per gli alunni

Diffusione tramite attività di sportello e incon della pratica della classe virtuale in piattaforma per la condivisione dei materiali didattici e le pratiche di

comunicazione social in presenza e on line anche in una prospettiva

creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite email, e per

incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.

Interventi di formazione interna sull’uso delle piattaforme social nella didattica e sulla realizzazione di learning object con microseminari 12h+12 on line

PRIMA ANNUALITA’ 2016/2017

In funzione dell’adesione dell’Istituto al Consorzio con capofila Ufficio Scolastico Regionale “Mobilità dello Staff della scuola” – Progetto Erasmus+ KA1

“Campania Digitale per Europa 2020” un gruppo di 22 docenti Animatori Digitali o membri del Team per l'Innovazione di scuole della Regione Campania, tra

cui il docente animatore dell’IS Minzoni, seguiranno un corso di formazione a Ipswich grazie ai fondi Erasmus+ Consorzio dal titolo "Using Technology

effectively to enhance learning". Questi docenti, di scuole di ordine diverso, che avranno anche la possibilità di fare esperienza di job shadowing nelle

scuole inglesi, intendono applicare nelle proprie classi quanto appreso e diffonderlo a livello locale e regionale.

Obiettivi 1) Applicare i nuovi strumenti didattici e i nuovi metodi di insegnamento appresi durante il corso di formazione a Ipswich con studenti di età diverse in ogni

ordine di scuola

2) Disseminare e condividere gli esiti di questo aggiornamento professionale in una rete di scuole locali

3) Analizzare i miglioramenti nell'apprendimento dei propri allievi

4) Diffondere le buone pratiche in tutte le scuole della regione Campania

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Procedura di lavoro Ottobre 8/16: Corso a Ipswich: diario di bordo condiviso

Novembre/ Dicembre: ogni partecipante presenta la propria scuola, se stesso e le classi con cui lavorerà utilizzando un tool innovativo

Gennaio/Maggio : ogni partner applica quanto appreso nelle classi coinvolte e realizza UDA che verranno condivise per ordine di scuola

Giugno: incontro in presenza per la diffusione dei risultati ottenuti

AMBITO: FORMAZIONE

Formazione sulle competenze informatiche di base

Formazione per l’applicazione di nuovi strumenti didattici e i nuovi metodi di insegnamento appresi durante il corso di formazione a Ipswich nell’ambito del

progetto Etwinning Didattica digitale Campania

Formazione sull’uso delle Google Apps, Generatori di test, App per mappe concettuali

Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi.

Formazione della realizzazione di contenuti digitali autoprodotti

Formazione Flipped Classroom

Workshop al relativi a: Sicurezza e cyberbullismo, la scuola digitale project-based

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

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Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica.

Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e classi virtuali

utilizzo piattaforma Fidenia

Educazione ai media e ai social network. Utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education.

SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018

AMBITO: FORMAZIONE

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

formazione interna su: app da utilizzare in classe, strumenti di condivisione, repository di documenti, forum e blog, aule virtuali Formazione utilizzo sito istituzionale di Istituto:

o Formazione tecnica per amministratori spazi web (commissione web) Workshop per tutti i docenti inerenti:

l’utilizzo di testi digitali l’adozione di metodologie didattiche innovative la creazione e validazione di learning objects Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. Strumenti e metodologie per l’inclusione Formazione e uso del coding per la didattica

Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.

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Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.

Organizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale in rete con le scuole afferenti al curricolo verticale.

Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.

Implementazione del sito internet della scuola.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Avviare eventuali progetti per ampliare la dotazione tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti

Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).

Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, debate, ecc.

Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e dispositivi individuali a scuola

Utilizzo di Google apps for Education o Microsoft for Education.

Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti .

TERZA ANNUALITA’ 2018/2019

AMBITO: FORMAZIONE

Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

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Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità

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Legge 107/15, c. 61

La scuola mette a disposizione del territorio (Istituzioni, Enti, Ordini Professionali, Associazioni) l’Auditorium, recentemente ristrutturato, dotato di n.ro 180

posti a sedere, di impianto di climatizzazione, di una camera di regia e di moderne attrezzature che si prestano allo svolgimento di convegni, seminari,

rappresentazioni teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. Sono inoltre utilizzati per iniziative aperte al territorio i laboratori multimediali e la palestra.

Nell’anno 2015/2016 l’istituto ha organizzato incontri, dibattiti e convegni sulle seguenti tematiche:

1. Violenza sulle donne con la presenza di Associazioni culturali e rappresentanti degli Enti Locali

2. Legalità con la partecipazione del Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, del Presidente del Tribunale di Napoli nord, del Direttore Generale

dell’U.S.R. Campania.

3. Convegno internazionale sulla cecità con la partecipazione di esperti internazionali.

Negli anni 2016/2019 l’istituto si propone di organizzare le seguenti attività:

1. Corsi di potenziamento e approfondimento sulle competenze digitali aperti agli studenti e al territorio.

2. Corsi di postura con specialista cinesiologa aperti agli studenti e al territorio.

3. Corsi di avviamento al tennis finalizzati all’inclusione dei disabili aperti agli studenti e al territorio.

4. Corso di potenziamento lingue straniere con conseguimento certificazione ESB aperti agli studenti e al territorio.

5. Congressi e seminari in relazione agli accordi di rete con la SMS Impastato.

6. Congressi e seminari sulle seguenti tematiche (curricolo verticale):

20. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITA’ DIDATTICHE

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Educazione alimentare

Educazione ambientale

Educazione alla legalità

7. FIXO - Formazione e Innovazione per l'Occupazione - (orientamento in uscita)

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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

aa.ss. 2016/2019

(cc. 12, 124) Legge 107/2015

La Legge 107/2015 rende la formazione in servizio dei docenti di ruolo obbligatoria, permanente e strutturale per “ ridefinire il legame tra

formazione iniziale e accesso ai ruoli e per assicurare agli studenti il trasferimento di conoscenze competenze al passo con i tempi” ( MIUR -Atto

di indirizzo2015). Tale obbligatorietà comporta anche responsabilità pubbliche da parte del MIUR attraverso il Piano nazionale di formazione

2016/2019 del 3 ottobre 2016 che delinea le tematiche di riferimento in cui inserire le attività formative atte a orientare al miglioramento degli

standard professionali dei docenti, in relazione alle innovazioni di ordinamento o alle emergenze di sistema, privilegiando metodologie in materia

di utilizzo delle nuove tecnologie digitali ed e-learning, in unità formative, per l’acquisizione di competenze, in riferimento alle priorità tematiche

individuate dal Ministero quali : competenza digitale, competenze linguistiche, processi virtuosi di inclusione, attività di alternanza scuola lavoro,

l’esercizio dell’autonomia didattica, la prevenzione del disagio giovanile; l’attenzione per la valutazione, l'innovazione e le competenze di

cittadinanza. A tal fine, il Piano nazionale di formazione riferisce che “Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano

Triennale dell’Offerta Formativa, in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico”.

I soggetti da attivare faranno sia riferimento alle iniziative intraprese dalle singole Istituzioni scolastiche e/o in rete di Ambito e/o di Scopo sia a

soggetti erogatori interni e /o esterni accreditati al MIUR.

Le risorse economiche necessarie faranno riferimento ai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola, comma 125), che destina finanziamenti

aggiuntivi per sostenere iniziative dell’amministrazione, per piani nazionali, per azioni di sistema richieste da innovazioni ordinamentali o

21. FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI

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curricolari, a partire dai piani formativi previsti per i Piani di Miglioramento e inseriti nei Pof triennali, compresa la formazione dei docenti

neoassunti in periodo di prova, sulla base del modello innovativo definito dal DM 850/2015; i fondi Europei del Programma Operativo Nazionale

(PON) per la Scuola 2014-2020, e in particolare una quota parte delle risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE), con validità nel periodo 2014-2020;

altri Fondi MIUR, a disposizione delle singole Direzioni o per il rafforzamento dell’offerta formativa (come nel caso della ex-legge 440/97), messi a

sistema per gli scopi del Piano e più in generale del nuovo sistema di formazione; i fondi dedicati dalla legge 107/2015 per la carta elettronica del

docente, che come previsto e specificato dal DPCM 23 settembre 2015, le attività di auto formazione a libera scelta del docente, se non

certificate, perché non erogate da Enti, Associazioni professionali e Soggetti accreditati al MIUR saranno considerate come aggiornamento

professionale personale.

Pertanto, la formazione dei docenti rappresenta un’esigenza ineludibile per innovare l‘insegnamento e renderlo efficace.

Al Dirigente scolastico si chiede di valorizzare le risorse umane che gli sono affidate e la formazione in servizio rappresenta uno degli strumenti a

sua disposizione.

L’assunzione di responsabilità nella gestione della formazione sarà uno dei criteri per riconoscere impegni e meriti dei docenti, così come la

partecipazione alle , comunque, obbligatorie, iniziative di formazione.

L’innovazione digitale viene vista come fattore generale di sviluppo del sistema educativo,per favorire una governance aperta, maggiore

trasparenza, condivisione di dati e informazioni.

Tra gli standard professionali di un docente dovrebbe comparire anche la cura della propria professione come parte integrante del profilo,

nonché declinata in alcuni comportamenti attesi documentati.

Nasce, così, il portfolio del docente da rendere pubblico e che a differenza del C.V., non registra solo fatti ed eventi significativi ma, consente al

docente di riflettere e rielaborare, ai fini professionali, le proprie esperienze comprese quelle formative. Quindi, non si riporterà solo l’attività

svolta, ma se ne deve far oggetto di crescita professionale, attraverso appropriata documentazione di esemplificazioni didattiche.

La partecipazione all’attività di formazione resa in forma di ricerca-didattica, attività laboratoriali, documentazione e diffusione di buone pratiche,

al fine di richiamare alle competenze da far conseguire agli studenti, rappresenta un valore aggiunto rispetto alla fruizione di corsi di

aggiornamento in esclusiva lezione frontale; pertanto, come su evidenziato, ne derivano crediti professionali valorizzabili, quali le responsabilità

assunte nella vita della scuola e nei processi di miglioramento.

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Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico propone l’organizzazione di attività formative di seguito esplicitate, tra cui, anche

esperienze Erasmus+ nell’ambito del PSND, per rafforzare la formazione all’estero e la collaborazione internazionale per il personale scolastico.

Esse saranno erogate in maniera ciclica, con diffusione a pioggia sulla totalità del personale, iniziando dalle funzioni apicali coinvolte nei processi

organizzativo - gestionali e di coordinamento, in relazione alle innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015 anche riguardo al Dlgs. 81/2008 e sue

modifiche e integrazioni, in considerazione, di un iniziale personale bilancio delle competenze, per poter calibrare in maniera più efficace gli

interventi di formazione necessari a ciascun attore.

A tal scopo, questa Istituzione scolastica ha predisposto una piattaforma informatica per la raccolta e la documentazione, in itinere, delle

expertise di ciascun docente, in modo da evidenziarne la tipologia per poter sostenere, ad hoc, ciascun di essi nel suo iter di formazione

professionale. Ogni docente parteciperà alle azioni formative deliberate dal Collegio dei docenti in coerenza con il POF triennale, in accordo

anche con i bisogni del territorio recepiti oltre che dalla singola Istituzione scolastica anche dalle reti di Ambito e/o di Scopo che , all’uopo, si

renderanno evidenti , in una logica di sviluppo pluriennale. Pertanto, tali attività formative, rappresentate in unità formative, saranno

specificate, nei tempi e nelle modalità, nella programmazione dettagliata di ciascun percorso formativo, nell’ anno scolastico corrispondente al

momento dell’ erogazione delle stesse , in conformità a quanto espresso nel Piano nazionale di formazione 2016/2019 ”Ogni Unità dovrà indicare

la struttura di massima del percorso formativo. È importante qualificare, prima che quantificare, l’impegno del docente considerando non solo

l’attività in presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali, quali ad esempio: formazione in

presenza e a distanza, sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale,

documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola, progettazione” .

Ove possibile, sarà compito della stessa Istituzione scolastica erogare le attività di formazione proposte e/o in collaborazione con Enti esterni,

Associazioni professionali, Esperti di settore accreditati al MIUR.

Con la stessa metodologia, ma con unità formative diverse, in ragione dei differenti percorsi formativi intrapresi, sarà erogata la formazione al

personale ATA e alle studentesse e agli studenti della presente istituzione scolastica

a)Iniziative di formazione rivolte al personale docente sulle seguenti tematiche:

curricolo di Istituto

cultura della valutazione

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didattica per competenze e certificazione delle stesse

utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale – PSND 27 ottobre 2015, n. 851

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche in lingua inglese sia a livello disciplinare sia condotte mediante la metodologia CLIL

prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati

coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

uso consapevole del web e dei social network

orientamento e ri-orientamento

istruzione di percorsi di alternanza scuola lavoro

definizione di un sistema di orientamento e ri-orientamento

utilizzo di nuove strategie per l’integrazione scolastica e/o attraverso L2

comunicazione /relazione

prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro b) ) Iniziative di formazione rivolte al personale docente neo assunto

Come da dettato normativo (DM 850/2015)

c) Iniziative di formazione rivolte al personale Tecnico e ATA sulle seguenti tematiche :

innovazioni digitali , sulla gestione amministrativo-contabile – PSND 27 ottobre 2015, n. 851

temi dell’assistenza educativa alla disabilità (articolo 1, comma 181, lettera c.3 Legge 107/2015)

Tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Dlgs. 81/08 e sue modifiche e integrazioni)

d) Iniziative di formazione rivolte agli studenti e alle studentesse sulle seguenti tematiche:

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promuovere conoscenza tecniche primo soccorso (c. 10 Legge 107/2015)

educazione alla parità dei sessi, prevenzione violenza di genere e discriminazioni (c. 29 e 32)

percorsi formativi per orientamento e valorizzazione del merito e dei talenti (c.29 Legge 107/2015)

percorsi di alternanza scuola-lavoro (c. 33 Legge 107/2015)

attività di formazione sulla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (c. 38 Legge 107/2015) secondo quanto disposto dal decreto

legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

sviluppo di competenze digitali (cc.7 e 58 Legge 107/2015)

Nell’ a.s. 2015/2016 sono state attivate iniziative formative per il personale docente quali:

a)Seminari di una giornata

Progetto Qualità nella Scuola – anno scolastico 2015/2016 –Polo Qualità di Napoli, istituito con D.M. 230 del 17/10/2000 –processi di innovazione e sperimentazione –Linee Guida, MIUR, 2003

Seminario su “Progettazione, valutazione e certificazione delle competenze nel

I ciclo di istruzione” – Napoli, 9 ottobre 2015, Città della Scienza

Smart Education & Technology Days – 3 Giorni per la Scuola 28, 29 e 30 Ottobre 2015 Napoli – Città della Scienza.

Incontro di formazione “Lo sviluppo delle competenze: dall’azione didattica alla certificazione” presso I.I.S. “Sannino –Petriccione

Ponticelli-NA

b) Corsi di formazione sulle seguenti tematiche:

Anno di formazione e di prova per 20 docenti neo assunti (D.M. n.850 del 27/10/2015)

Attività formative per acquisizione di competenze relative al CLIL (lingua inglese)

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La formazione in servizio di due docenti specializzati sul sostegno sui temi della disabilità, per la promozione di figure di coordinamento a

livello territoriale, disponibili ad assumere nella propria sede di servizio compiti di “presidio culturale, organizzativo e formativo” nel

campo dei processi di integrazione, riferita in particolare alle disabilità

Corsi di formazione finalizzati all’accoglienza, all’integrazione ed al successo formativo degli alunni stranieri –Ufficio Scolastico ed il Centro

Yalla – Servizio Regionale di Mediazione Culturale – finalizzati all’acquisizione di competenze per l’accoglienza, l’integrazione ed il successo

scolastico degli alunni stranieri.

D.D.MIUR n. 832 del 4 novembre 2014 Interventi formativi per i docenti delle istituzioni scolastiche impegnate nei percorsi alternanza scuola- lavoro. (1

docente)

Nota MIUR prot. N.6663/AOODGOSV del 05/11/2014

Seminario on- line PEKIT per la didattica digitale

Formazione per l’uso del BLSD

Attività di formazione per per tecniche primo soccorso

Attività di formazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro 12h rischio medio: -4h formazione generale -8h formazione specifica rivolto a docenti neo-assunti, docenti a tempo indeterminato e determinato.

Prosieguo e compimento della frequenza dei corsi e delle attività on-line del Piano nazionale di formazione – Polo Qualità di Napoli:

a) Inclusion 2020

Strumenti di valutazione del sistema scolastico: dalle norme ISO al bilancio sociale

Il software di autovalutazione Cometa-plus: valutare per migliorare

b) Conduzione di Audit interni

c) Valutare e certificare per competenze

d) Sistema gestione qualità

e) Story telling

Per quanto concerne le azioni in riferimento al PSND, l’istituto ha proceduto nella:

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Individuazione e formazione dell’animatore digitale;

individuazione e registrazione del team per l’innovazione digitale per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)

Formazione del D.S. e del DSGA per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)

Iscrizione per la formazione del personale ATA per n°2 unità di personale amministrativo e 1 unità di personale Tecnico per l’attuazione

del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Diffusione e accompagnamento all’uso di una piattaforma digitale d’istituto (l’istituto ha adottato come piattaforma comune FIDENIA)

finalizzata a

Realizzare un ambiente digitale condiviso per docenti che costituisca luogo di documentazione dei vari gruppi di lavoro (Gruppo di

miglioramento, Dipartimenti, Consigli di classe, ecc.)

Realizzare una repository/biblioteca di oggetti didattici per gli alunni

Diffusione tramite attività di sportello e incon della pratica della classe virtuale in piattaforma per la condivisione dei materiali didattici e

le pratiche di comunicazione social in presenza e on line anche in una prospettiva

Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite e-

mail, e per incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.

Interventi di formazione interna sull’uso delle piattaforme social nella didattica e sulla realizzazione di learning object con micro seminari

12h+12 on line

In ordine a quanto sopra esposto, nel corso dell’a.s. 2016/2017, l’Istituto scolastico prevede le seguenti attività formative i cui percorsi saranno

rappresentati in unità formative in coerenza con i dati di riferimento rilevati e presenti nel RAV, nel conseguente PdM, nelle indicazioni del’USR

della Campania e/o attraverso le Reti di Ambito e di Scopo che si andranno a definire e con le quali questa Istituzione scolastica si interfaccerà.

Inoltre, determinati percorsi formativi di natura prioritaria per le necessità rilevate, si intendono da effettuare in ripetuta cadenza annuale per

consentirne la fruizione a ciascun docente interessato:

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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati – 25h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;

Favorire l’individuazione di percorsi personalizzati per l’ inclusione degli alunni BES

-Assistenza educativa alla disabilità – 12h

Personale ATA

Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità

Implementazione di un curricolo di Istituto- 15h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Favorire il processo di integrazione tra il fabbisogno sociale del contesto di appartenenza e l’offerta stessa della scuola come attore locale orientato alla promozione di sviluppo locale.

Didattica per competenze – 15h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Promuovere l’attivazione di percorsi didattici per il conseguimento di competenze in coerenza con le competenze chiave per l’apprendimento e degli esiti delle prove INVALSI

Competenze linguistiche EQF

Docenti di Lingua e civiltà inglese

Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche secondo l’EQF

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Moduli per livello di certificazione

Docenti

Metodologia CLIL Moduli come da indicazioni ministeriali

Docenti DNL Content and Language Integrated Learning”, apprendimento integrato di lingua e

contenuto. Un metodo che prevede l’insegnamento di una disciplina non

linguistica per mezzo di una lingua straniera, con il duplice obiettivo di apprendere

il contenuto disciplinare e, contemporaneamente, la lingua straniera.

Valutazione : -degli alunni -delle competenze -della certificazione delle competenze ( Informazione in un Collegio docenti)

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Attivare una progettazione didattica sulla valutazione che necessita di una maggiore condivisione soprattutto in verticale per giungere ad una progettazione e a criteri di valutazione comuni e condivisi, mettendo a fuoco lo sviluppo delle competenze degli alunni e la loro certificazione.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

DSA -40h online

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Quadro normativo di riferimento

Conoscenze e informazioni teoriche e pratiche sui DSA

Aspetti psicologici ed emotivi

Supporto ed importanza delle nuove tecnologie

Promuovere la coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – 12h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Comprendere il valore positivo delle relazioni, in particolare quelle legate alla

partecipazione alla vita della comunità, alla costruzione di forme di convivenza tra

gruppi diversi e allo sviluppo di forme di responsabilità e risposta comune ai

bisogni.

Orientamento e ri-orientamento -21h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Il percorso proposto darà strumenti ai docenti per guidare il ragazzo a:

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Coordinatori di classe

Docenti

identificare le proprie capacità, competenze, interessi;

prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione;

gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate.

Comunicazione efficace 21h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Metodologie e strumenti per potenziare le proprie capacità comunicative e di

relazione intra e interpersonali

Alternanza scuola lavoro -9h

Tutto il personale scolastico

Informazioni di base: conoscenza degli strumenti e del processo dell’alternanza e

occasioni di trasferimento di know-how da parte di dirigenti e docenti già esperti

nella progettazione e gestione di progetti di alternanza scuola-lavoro;

Alternanza scuola lavoro Come da programma ministeriale

Dirigenti scolastici,

Docenti tutor

Figure di coordinamento

Sessioni informative sui protocolli dell’alternanza, sulla normativa di riferimento,

sugli adempimenti (modulistica, copertura assicurativa, sorveglianza sanitaria,

risorse finanziarie, disabilità, ecc.) e sulle best practice

Alternanza scuola lavoro Come da programma ministeriale

Dirigenti scolastici,

Docenti tutor

Figure di coordinamento

Eventi di coinvolgimento e di formazione su base territoriale (ambiti territoriali)

coordinati dagli USR che coinvolgano rappresentanti delle imprese e delle altre

strutture ospitanti, gli amministratori locali e altre associazioni di rappresentanza

Alternanza scuola lavoro Come da programma ministeriale

Almeno n° 2 Docenti di scuola secondaria di II grado

Imprenditorialità e spirito d’iniziativa (almeno 2 docenti per scuola)

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Alternanza scuola lavoro - 12h

Docenti Imprenditorialità e spirito d’iniziativa

Attività di formazione in tema di sicurezza DLGS 81/2008 e sue integrazioni -Tecniche primo soccorso -Attività di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Formazione di 12h per i neo-assunti Rischio medio:4h formazione generale 8h formazione specifica -Formazione e/o aggiornamento delle figure sensibili

Docenti

Personale ATA

Studenti e studentesse

Docenti neo-assunti

Gestire le emergenze

Promuovere la cultura dell’ operare in sicurezza sui luoghi di lavoro

Operare in sicurezza nei luoghi di lavoro come da normativa vigente: Accordo Stato Regioni del 21/12/2011

( Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012 - entrato in vigore il 26 gennaio 2012)

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale Moduli come da PSND

D.S.

Team dell’innovazione digitale

10 Docenti

Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere

efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo della

didattica laboratoriale e/o tecnologica e digitale

- Utilizzo delle nuove DSGA Promuovere l’utilizzo di strumentazioni digitali innovative per la gestione

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tecnologie e cultura digitale PSND

2Assistenti amministrativi ed un assistente tecnico

amministrativo-contabile

Mobilità Erasmus + Animatore digitale

Inghilterra – Vedi PSND

Flipped classroom -9h Docenti Promuovere azioni didattiche innovative

Piano triennale di intervento dell’animatore digitale

Prima annualità

Formazione sulle competenze informatiche di base

Formazione sull’uso del registro elettronico del docente e introduzione del registro elettronico di classe (sportello)

Formazione sull’uso delle Google Apps, Generatori di test, Apps per mappe concettuali

Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale

Ambito: formazione interna Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un

formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità

scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli

snodi formativi.

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integrata.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi.

Formazione Flipped Classroom

Workshop al relativi a: Sicurezza e cyberbullisno, la scuola digitale project-based

Utilizzo di un

Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori

Ambito: coinvolgimento della comunità’ scolastica

Creazione del blog dedicato sia ai temi del PNSD in ambito nazionale che

alle attività e iniziative attuate dalla scuola, che garantisca una

comunicazione efficace basata su condivisione, collaborazione,

interazione, confronto.

Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD

progetto “Programma il futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione

di laboratori di coding aperti.

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tecnici. Ammodernam

ento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD.

Laboratori permanenti di coding per tutti gli studenti

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione

Selezione e

Ambito: creazione di soluzioni innovative

Partecipazione a progetti PON per la creazione di “spazi alternativi per

l’apprendimento” che coniughino l’ innovazione tecnologica per la

didattica con la metodologia laboratoriale attiva e collaborativa basata su

problem solving

Verifica funzionalità e installazione di software autore open source nelle

LIM della scuola.

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presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica.

Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e classi virtuali

utilizzo piattaforma Fidenia

Educazione ai media e ai social network. Utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education.

Regolamentazione dell’uso delle attrezzature tecnologiche della scuola.

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Nell’a.s. 2016/2017 ’Istituto scolastico ha intrapreso Iniziative di formazione rivolte al personale docente sulle seguenti tematiche:

La formazione in servizio di due docenti specializzati sul sostegno sui temi della disabilità, per la promozione di figure di coordinamento a

livello territoriale, disponibili ad assumere nella propria sede di servizio compiti di “presidio culturale, organizzativo e formativo” nel

campo dei processi di integrazione, riferita in particolare alle disabilità (seconda annualità)

Formazione/ Informazione docenti tutor interni per le attività di Alternanza scuola lavoro (c. 33 Legge 107/2015)

Progetto Valore P.A – INPS Metodologie didattiche per i disturbi di apprendimento n° 2 docenti ;

Promozione e diffusione della cultura digitale strumenti innovativi e procedure web in ambito scolastico n° 2 docenti

Attività di formazione per lo sviluppo di competenze digitali ECDL

Prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro: Formazione di Preposti n° 14 unità RLS ASPP n° 2 unità RSPP ( 20 ore di seminario) n° 2 unità

Attività di formazione per tecniche primo soccorso con uso dl BLSD n° 14 unità

Attività di formazione per Antincendio

Attività di formazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro 12h rischio medio: 4h formazione generale -8h formazione specifica rivolto a docenti neo-assunti, docenti a tempo indeterminato e determinato.

b) ) Iniziative di formazione rivolte al personale docente neo assunto

Come da dettato normativo (DM 850/2015)

c) Iniziative di formazione rivolte al personale Tecnico e ATA sulle seguenti tematiche :

Innovazioni digitali, sulla gestione amministrativo-contabile – PSND 27 ottobre 2015, n. 851

Progetto Valore P.A – INPS Promozione e diffusione della cultura digitale strumenti innovativi e procedure web in ambito scolastico 1 unità ;

Attività di formazione sull’uso di piattaforma condivisa per iter amministrativi

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temi dell’assistenza educativa alla disabilità (articolo 1, comma 181, lettera c.3 Legge 107/2015)

Tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Dlgs. 81/08 e sue modifiche e integrazioni): Antincendio n° 7 unità Attività di formazione per tecniche primo soccorso con uso dl BLSD n° 6 unità

d) Iniziative di formazione rivolte agli studenti e alle studentesse sulle seguenti tematiche:

promuovere conoscenza tecniche primo soccorso (c. 10 Legge 107/2015)

educazione alla parità dei sessi, prevenzione violenza di genere e discriminazioni (c. 29 e 32)

percorsi formativi per orientamento e valorizzazione del merito e dei talenti (c.29 Legge 107/2015)

percorsi di alternanza scuola-lavoro (c. 33 Legge 107/2015)

attività di formazione sulla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (c. 38 Legge 107/2015) secondo quanto disposto dal decreto

legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

sviluppo di competenze digitali (cc.7 e 58 Legge 107/2015)

e) Per quanto concerne le azioni in riferimento al PSND, l’istituto ha proceduto nella:

Prosieguo formazione dell’animatore digitale;

formazione del team per l’innovazione digitale per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)

Formazione del D.S. e del DSGA per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)

Formazione del personale ATA per n°2 unità di personale amministrativo e 1 unità di personale Tecnico per l’attuazione del piano

nazionale per scuola digitale (PNSD)

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Diffusione e accompagnamento per i docenti in entrata nell’Istituto all’uso di una piattaforma digitale d’istituto (l’istituto ha adottato

come piattaforma comune FIDENIA) finalizzata a

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o Realizzare un ambiente digitale condiviso per docenti che costituisca luogo di documentazione dei vari gruppi di lavoro (Gruppo di

miglioramento, Dipartimenti, Consigli di classe, ecc.)

o Realizzare una repository/biblioteca di oggetti didattici per gli alunni

Diffusione tramite attività di sportello e incon della pratica della classe virtuale in piattaforma per la condivisione dei materiali didattici e

le pratiche di comunicazione social in presenza e on line anche in una prospettiva

Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite e-

mail, e per incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.

Interventi di formazione interna sull’uso delle piattaforme social nella didattica e sulla realizzazione di learning object con micro seminari

12h+12 on line

Iniziative di formazione per 10 docenti dell’Istituto a in riferimento ad Azione di disseminazione, comunicazione e pubblicità –Snodo Formativo Provinciale- Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola-Competenze e ambienti per l’apprendimento”2104-2020. Fondo Sociale Eurpeo Asse I-Obiettivo specifico 10.8”Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi”-Azione 10.8.4”Formazione del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi”

Erogazione di un’ Unità formativa per l’intero collegio dei docenti dal titolo “Nuovi modelli di interazione didattica” con la finalità di

supportare i processi di innovazione nella scuola ed educare alle nuove metodologie didattiche, nell’era digitale suddivisa in 2 moduli: 2

incontri in presenza di 4 ore ciascuno e 12 ore online per un totale di 20 ore - Progettazione formativa su percorso partecipativo,

operativo e conoscitivo Piano di verifica : Feedback e questionario di gradimento ( agli atti dell’Istituto).

In ordine a quanto sopra esposto, nel corso dell’a.s. 2017/2018, l’Istituto scolastico prevede le seguenti attività formative:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati- 25h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;

Favorire l’individuazione di percorsi personalizzati per l’inclusione

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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Docenti degli alunni BES

Conoscere e gestire il conflitto - 12h Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

La negoziazione come risoluzione del conflitto

Orientamento e ri-orientamento -21h Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Il percorso proposto darà strumenti ai docenti per guidare le studentesse e gli studenti a:

identificare le proprie capacità, competenze, interessi;

prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione;

gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate.

Promuovere la coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – 12h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Comprendere il valore positivo delle relazioni, in particolare quelle

legate alla partecipazione alla vita della comunità, alla costruzione

di forme di convivenza tra gruppi diversi e allo sviluppo di forme di

responsabilità e risposta comune ai bisogni.

Competenze linguistiche EQF Moduli per livello di certificazione

Docenti di Lingua e civiltà inglese

Docenti

Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche secondo l’EQF

Metodologia CLIL Moduli come da indicazioni ministeriali

Docenti DNL Content and Language Integrated Learning”, apprendimento integrato di lingua e contenuto. Un metodo che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica per mezzo di una lingua straniera, con il duplice obiettivo di apprendere il contenuto disciplinare e, contemporaneamente, la lingua straniera.

Valutazione : -degli alunni

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Attivare una progettazione didattica sulla valutazione che necessita di una maggiore condivisione soprattutto in verticale

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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata -delle competenze -della certificazione delle competenze -12h

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

per giungere ad una progettazione e a criteri di valutazione comuni e condivisi, mettendo a fuoco lo sviluppo delle competenze degli alunni e la loro certificazione.

Didattica per competenze - 15h Docenti Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Promuovere l’attivazione di percorsi didattici per il conseguimento di competenze in coerenza con le competenze chiave per l’apprendimento e degli esiti delle prove INVALSI

Alternanza scuola lavoro - 12h Docenti Imprenditorialità e spirito d’iniziativa

Utilizzo di nuove strategie per l'integrazione scolastica e/o attraverso L2 - 15h

Docenti di lingua italiana

Docenti

L'apprendimento della lingua seconda, richiede strategie e metodologie didattiche specifiche, che vanno messe a punto per evitare che una disparità di competenze linguistiche tra autoctoni e immigrati penalizzi questi ultimi

Formazione in tema di sicurezza DLGS 81/2008 e sue integrazioni -Tecniche primo soccorso -Attività di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Formazione di 12h per i neo-assunti Rischio medio:4h formazione generale 8h formazione specifica -Formazione e/o aggiornamento delle figure sensibili

Docenti

Personale ATA

Docenti

Personale ATA

Studenti e studentesse

Docenti neo-assunti

Gestire le emergenze

Promuovere la cultura dell’ operare in sicurezza sui luoghi di lavoro

Operare in sicurezza nei luoghi di lavoro come da normativa vigente: Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 ( Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012 - entrato in vigore il 26 gennaio 2012)

Assistenza educativa alla disabilità -12h Personale ATA Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale Moduli come da PSND

Come da PSND Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di

incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo

lo sviluppo della didattica laboratoriale e/o tecnologica e digitale

Piano triennale di intervento dell’animatore digitale Seconda annualità

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

formazione interna su: app da utilizzare in classe, strumenti di condivisione, repository di documenti, forum e blog, aule virtuali

Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza.

Formazione utilizzo sito istituzionale di Istituto:

Formazione tecnica per amministratori spazi web (commissione web)

Workshop per tutti i docenti inerenti: -l’utilizzo di testi digitali -l’adozione di metodologie didattiche innovative -la creazione e validazione di object learning -Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. -Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali -Strumenti e metodologie per l’inclusione .

Formazione e uso del coding per la didattica

Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Ambito: formazione interna

Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere

necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la

partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività

formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi

formativi.

Realizzazione di ambienti di apprendimento Ambito: coinvolgimento della Creazione del blog dedicato sia ai temi del PNSD in ambito

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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata per la didattica digitale integrata.

Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.

Organizzazione di biblioteca scolastica come ambiente mediale in rete con le scuole afferenti al curricolo verticale.

Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.

Implementazione del sito internet della scuola.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

comunità’ scolastica nazionale che alle attività e iniziative attuate dalla scuola,

che garantisca una comunicazione efficace basata su

condivisione, collaborazione, interazione, confronto.

Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio

dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il

futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione di

laboratori di coding aperti.

Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità

Avviare eventuali progetti per ampliare la dotazione tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti

Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).

Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, debate, ecc.

Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e dispositivi individuali a scuola

Utilizzo di Google apps for Education o

Ambito: creazione di soluzioni innovative

Partecipazione a progetti PON per la creazione di “spazi

alternativi per l’apprendimento” che coniughino l’

innovazione tecnologica per la didattica con la

metodologia laboratoriale attiva e collaborativa basata su

problem solving

Verifica funzionalità e installazione di software autore

open source nelle LIM della scuola.

Regolamentazione dell’uso delle attrezzature

tecnologiche della scuola.

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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Microsoft for Education.

Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti

In ordine a quanto sopra esposto, nel corso dell’a.s. 2018/2019, l’Istituto scolastico prevede le seguenti attività formative:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati - 25h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;

Favorire l’individuazione di percorsi personalizzati per l’ inclusione degli alunni BES

Le emozioni nel corso della nostra vita personale e professionale -15h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Autoconsapevolezza: conoscenza e gestione delle emozioni

Competenze linguistiche Moduli per livello di certificazione EQF

Docenti di Lingua e civiltà inglese

Docenti

Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche secondo l’EQF

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Metodologia CLIL Docenti DNL Content and Language Integrated Learning”, apprendimento integrato di lingua e contenuto. Un metodo che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica per mezzo di una lingua straniera, con il duplice obiettivo di apprendere il contenuto disciplinare e, contemporaneamente, la lingua straniera.

Didattica delle discipline 15h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Promuovere la riflessione sulle scelte su che cosa insegnare, come e in funzione di quali obiettivi formativi (scelte tanto più significative in una stagione di transizione e di cambiamento del sistema scolastico) che convergono in un processo di trasposizione didattica, anch’esso dialettico e in divenire, fondato sia in senso epistemologico, sia in senso pedagogico.

Didattica per competenze - 15h

Staff di dirigenza

Funzioni strumentali

Responsabili

Coordinatori di classe

Docenti

Promuovere l’attivazione di percorsi didattici per il conseguimento di competenze in coerenza con le competenze chiave per l’apprendimento e degli esiti delle prove INVALSI

Utilizzo di nuove strategie per l'integrazione scolastica e/o attraverso L2 -15h

Docenti di lingua italiana

Docenti

L'apprendimento della lingua seconda, richiede strategie e metodologie didattiche specifiche, che vanno messe a punto per evitare che una disparità di competenze linguistiche tra autoctoni e immigrati penalizzi questi ultimi

Alternanza scuola lavoro 12h

Docenti Imprenditorialità e spirito d'iniziativa

Assistenza educativa alla disabilità -12h

Personale ATA Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità

Attività di formazione in tema di sicurezza DLGS 81/2008 e sue integrazioni

Docenti

Personale ATA

Gestire le emergenze

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-Tecniche primo soccorso -Attività di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Formazione di 12h per i neo-assunti Rischio medio:4h formazione generale 8h formazione specifica -Formazione e/o aggiornamento delle figure sensibili

Studenti e studentesse

Docenti neo-assunti

Promuovere la cultura dell’ operare in sicurezza nei luoghi di lavoro

Operare in sicurezza nei luoghi di lavoro come da normativa vigente: Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 ( Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012 - entrato in vigore il 26 gennaio 2012)

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale Moduli come da PSND

Come da PSND Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere

efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo della

didattica laboratoriale e/o tecnologica e digitale

Piano triennale di intervento dell’animatore digitale

Terza annualità

Ambito: formazione interna Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità

Ambito: coinvolgimento della

Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità

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comunità scolastica

Ambito: creazione di soluzioni innovative

Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità

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L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza.

Riconoscere e accettare un mondo di regole è un percorso difficile e faticoso che chiama in gioco tutti i componenti della società civile ed in modo diretto

l’intera comunità scolastica. La scarsa possibilità di applicare mediazioni simboliche credibili e coinvolgenti è un tema caro al nostro Istituto, da sempre

impegnato nella lotta alla dispersione scolastica, al bullismo alle forme di violenza diffuse tra giovani e meno giovani. Tutti i docenti dell’istituto ed in modo

specifico i docenti dell’asse storico-sociale investono quotidianamente le risorse tempo e spazio a disposizione nella gestione delle dinamiche di gruppo, nel

rafforzamento delle competenze comportamentali finalizzando percorsi strutturati formativi in un’ottica di reale prevenzione sociale, rafforzando negli allievi

l’autostima, ma ipotizzando altresì il diritto all’errore e la possibilità della correzione dello stesso. L’istituto cura in modo particolare attraverso le attività tese

all’applicazione della legalità l‘ulteriore sviluppo della coscienza civile e la convinzione che la legalità convenga e che, laddove ci siano partecipazione,

cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci potrà essere criminalità.

Promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti

e dei doveri, l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.

Il nostro Istituto pone al centro dell’azione educativa la “persona” alunno, come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle regole, intese

non come mezzo frustrante e punitivo o di affermazione di autorità, bensì come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà

e alla propria realizzazione. La convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a “un

altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere un sistema ineludibile di diritti e doveri.

Tale atteggiamento risulta particolarmente positivo e diremmo vincente nelle attività laboratoriali svolte nell’area della legalità, a partire dalla partecipazione

fattiva alle commissioni elettorali da parte degli allievi fino alle attività teatrali finalizzate allo sviluppo in ciascun partecipante ma diremmo spettatore alla

cittadinanza attiva, grazie all’allestimento di spettacoli teatrali che abbiano come leitmotiv l’educazione alla legalità sviluppata attraverso spunti e tematiche di

carattere giuridico parte fondante del curriculo tecnico e professionale.

Il nostro Istituto promuove anche l’educazione alla sostenibilità (Nota MIUR n. 1830 del 6 ottobre 2017), coerentemente con il “Piano per l'Educazione alla

Sostenibilità”, elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030”. Nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa, grazie alle

22. LEGALITÀ E CORRESPONSABILITÀ – EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ

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ore previste nell’organico di potenziamento, è stato possibile attivare dall’a.s. 201672017 un progetto specifico di scienze sulle tematiche dell’educazione

ambientale, del risparmio energetico e della raccolta differenziata, che sarà implementato nei successivi anni. Le stesse tematiche sono inoltre oggetto di

incontri tra scuole di diverso ordine e grado del territorio nell’ambito delle attività previste nel curricolo verticale.

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica Building up my English

Destinatari Alunni classi terze, quarte, quinte

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Rinforzo lingua inglese

Metodologie didattiche

strutturale-funzionale con approccio comunicativo situazionale;

cooperative learning, roleplay, lab. activities; mother tongue teacher.

Obiettivi Utilizzare la lingua inglese in situazioni e contesti operativi per il rafforzamento della conoscenza della lingua inglese

Competenze Utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi ed operativi;

Acquisire ed interpretare informazioni;

Collaborare e partecipare;

Perfezionare la pronuncia per acquisire la fluency;

Arricchimento del lessico.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Entry test;

Assessment test;

Mock test;

Blended test;

Final test.

23. ATTIVITÀ/PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Prodotto finale dell’attività Interactive competences

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: Accoglienza Tests

Fase 2: General english conversation Listening, reading comprehension, use of English

Fase 3: English communication Free writing and speaking interaction

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica

How to spell and count

Destinatari Alunni classi prime, seconde

Analisi della situazione e motivazione dell’intervento

Rinforzo lingua inglese

Metodologie didattiche

Strutturale-funzionale con approccio comunicativo situazionale;

Cooperative learning, roleplay, lab. activities;

Obiettivi

Utilizzare l’alfabeto ed i numeri in situazioni e contesti operativi per il rafforzamento della conoscenza della lingua inglese

Competenze Utilizzare l’ alfabeto ed i numeri per scopi comunicativi ed operativi;

Acquisire ed interpretare informazioni;

Collaborare e partecipare;

Perfezionare la pronuncia per acquisire la fluency;

Arricchimento del lessico.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Blended test;

Final test.

Prodotto finale dell’attività

Spelling and counting skills

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: ACCOGLIENZA

The alphabet, numbers

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Fase 2: SPELLING AND NUMBERING PRACTICES

Listening, reading comprehension, use of English

Fase 3: COMPETITION

Spelling and counting activities and interaction

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica Muoviamoci!

Destinatari Tutti gli alunni dell’istituto e aperto al territorio

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Esigenza di procedure per l’inclusione sociale

sviluppo delle capacità collaborative

Metodologie didattiche Lezione frontale in palestra

Attività laboratoriali

Obiettivi Sviluppo e consapevolezza dei rapporti movimento-spazio-tempo

Competenze Acquisizione del ritmo

Produzione di elementi coreografici

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Schede di osservazione

Prodotto finale dell’attività Produzione di lavori coreografici di gruppo

Produzione di un tutorial da condividere in rete

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica EDUCARE ALLA POSTURA

Destinatari ALUNNI CLASSI SECONDE IPC E ITC

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

RILEVAZIONE DI ATTEGGIAMENTI POSTURALI SCORRETTI E POTENZIALMENTE NOCIVI

Metodologie didattiche

LEZIONE FRONTALE IN PALESTRA

CIRCUIT TRAINING

Obiettivi ACQUISIRE SCHEMI POSTURALI CORRETTI

Competenze RICONOSCERE GLI ATTEGGIAMENTI POSTURALI SCORRETTI

METTERE IN ATTO PROCEDURE MOTORIE EFFICACI

PERCEPIRE IL MIGLIORAMENTO

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti SCHEDE DI OSSERVAZIONE

Prodotto finale dell’attività TRASFERIRE LE COMPETENZE ACQUISITE IN TUTTI GLI AMBITI DELLA QUOTIDIANITA’ PRODUZIONE DI UN TUTORIAL DA

CONDIVIDERE IN RETE

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica Alfabetizzazione giuridico-economico-finanziaria

Destinatari Alunni delle classi seconde dell’ ITC e IPC

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Partendo dall’indagine “Pisa 2012” promossa dall’OCSE per misurare le competenze degli studenti quindicenni, si è

constatato che i risultati degli allievi italiani, in materia di alfabetizzazione finanziaria, sono stati inferiori alla media dei

13 Paesi dell’OCSE che hanno partecipato all’indagine. Da questa analisi è nata la motivazione dell’intervento

attraverso un percorso di alfabetizzazione oltre che finanziaria anche giuridico-economica. Il progetto, infatti, è stato

ideato in modo da affrontare, ancor prima degli approfondimenti in materia finanziaria, la relazione esistente tra

economia e legalità. Il primo modulo multimediale stimolerà una riflessione sul senso civico e sul costo economico dei

comportamenti illegali legati al mondo dell’economia, prendendo in esame reati specifici quali evasione fiscale,

corruzione, frodi finanziarie, estorsione, cyber crime, criminalità organizzata, usura. Il secondo modulo affronterà il

rapporto tra etica ed economia in relazione al fenomeno della globalizzazione analizzando gli aspetti positivi e negativi

di tale processo e le conseguenze nella nostra vita quotidiana. Il terzo modulo analizzerà la situazione dei Paesi poveri e

dei Paesi ricchi e il permanere di contrasti strutturali nella distribuzione dei redditi. Comparando numeri e percentuali

si scoprirà come un paese possa essere più in alto o più in basso in una ipotetica scala globale, a seconda del parametro

considerato. Il quarto modulo aiuterà a capire il ruolo della banca quale fondamentale intermediario tra i risparmiatori

e chi invece necessita di un prestito, nonché a conoscere e ad approfondire i molteplici servizi e strumenti che la banca

offre come home banking, phone banking, carte di pagamento etc. Il quinto modulo tratterà della gestione del budget

familiare, un piano per fissare e controllare gli obiettivi di spesa e di risparmio della famiglia, e del risparmio nell’ottica

della previdenza integrativa. Nel sesto e ultimo modulo ci si orienterà tra i vari strumenti di pagamento esistenti tra

denaro reale e denaro virtuale, in relazione alle caratteristiche e ai diversi usi, che li rendono adatti alle differenti

esigenze degli utenti. Questa attività permetterà di prendere confidenza con questi strumenti imparando a riconoscerli

dalle diverse modalità di utilizzo.

Metodologie didattiche

Lezione interattiva con utilizzo della LIM per la visione dei moduli multimediali e contributi video Brainstorming Cooperative learning Problem solving

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Obiettivi Introdurre gli allievi alle tematiche inerenti i reati di tipo economico e finanziario e stimolarli a riflettere sulle relazioni

esistenti tra un solido sistema economico e la legalità, illustrandone l’impatto nella vita quotidiana degli individui,

nell’ottica di una cittadinanza consapevole. Sottolineare l’importanza dell’etica come concetto filosofico e la stretta

relazione con l’economia e la legalità. Capire il funzionamento e il ruolo delle banche nel sistema economico e

conoscere gli strumenti e i servizi messi a disposizione degli utenti.

Competenze Essere in grado di riconoscere ed individuare reati e/o comportamenti illegali legati al mondo dell’economia. Saper

utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni preposte per poter denunciare in forma anonima episodi

illegali come i reati di evasione fiscale, corruzione, usura, estorsione. Saper distinguere tra bisogni e desideri, prendere

decisioni sulle spese quotidiane, saper gestire il proprio denaro, operare scelte individuando l’opzione migliore,

conoscere ed utilizzare documenti finanziari della vita di ogni giorno, come ad esempio una fattura, un estratto conto.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Somministrazione di tre questionari semi-strutturati all’inizio, in itinere e alla fine del progetto per valutare il grado di

conoscenze.

Esercitazioni in classe attraverso le tecniche del cooperative learning e del problem solving.

Verifiche orali.

Prodotto finale dell’attività Elaborazione di un prodotto finale in formato multimediale su uno degli argomenti trattati durante il percorso

formativo

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: Informativa L’attività è rivolta al gruppo classe ed è divisa in tre azioni: presentazione degli argomenti con moduli

multimediali, brainstorming, riflessioni finali, trascrizione su una rubrica personale dei vocaboli incontrati e

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il loro significato.

Fase 2: Pratica L’attività prevede, dopo aver assimilato le tematiche di ogni modulo, un’esercitazione pratica in classe

attraverso giochi di ruolo e cooperative learning.

Fase 3: Conclusiva L’attività alla fine del percorso, prevede la realizzazione di un prodotto in formato multimediale avente ad

oggetto uno o più argomenti trattati durante il progetto

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica Conosci i tuoi bisogni

Destinatari Tutti gli alunni e tutti i docenti dell’Istituto

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

La conoscenza dei bisogni degli alunni dell’istituto permette ai docenti di tarare le proprie programmazioni in relazione

alla soluzione dei bisogni stessi, raggiungendo così la massima partecipazione alle problematiche trattate

Metodologie didattiche

Approfondimento con gli alunni, del quarto e quinto anno di corso, dei beni e dei bisogni attraverso l’analisi economica

dell’utilità delle scelte dell’alunno all’interno della comunità educante. Proposizione poi dei relativi test rivelatori da

propinare a tutti gli alunni dell’istituto. Successivamente l’effettuazione dello spoglio di tutti i test da parte degli alunni

fruitori dell’iniziale approfondimento economico. Infine diffusione dei risultati a tutti gli alunni e a tutti i docenti

d’istituto.

Obiettivi 1) la consapevolezza dei propri bisogni; 2) consapevolezza dei propri interessi e delle proprie attitudini; 3) soddisfacimento dei propri bisogni attraverso la partecipazione al bene comune.

Competenze 1) saper riconoscere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile come bisogno trasversale alla soddisfazione dei singoli bisogni individuali; 2) saper soddisfare i propri bisogni attraverso l’uso dei beni necessari.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche quotidiane della soddisfazione dei propri bisogni attraverso la qualità della propria vita scolastica, con

rilevazione degli esiti attraverso lo spoglio dei relativi test.

Prodotto finale dell’attività La conoscenza dei propri bisogni e la scelta dei beni più opportuni alla loro soddisfazione all’interno di una comunità

condivisa e propositiva.

PIANO DELLE ATTIVITÀ

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Fasi Attività

Fase 1: Rivolta agli alunni degli ultimi due anni di corso. Approfondimento dei beni e bisogni economici

Fase 2: Rivolta a tutti gli alunni dell’Istituto Somministrazione e spoglio dei relativi test

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A.S: 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica Costruiamo la nostra democrazia

Destinatari Alunni delle prime, seconde, terze, quarte e quinte classi dell’IPC e dell’ITC, e alunni portatori di handicap dalla prima

alla quinta classe.

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

In conseguenza dell’accordo stipulato tra l’Istituto d’Istruzione Superiore “Minzoni” di Giugliano in Campania e

l’Osservatorio sulla Legalità dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma, nasce la necessità di insegnare attivamente

l’applicazione del diritto di voto ai futuri cittadini, e cioè a tutti gli alunni delle scuole superiori.

Metodologie didattiche

Incontri extracurriculari di approfondimento della conoscenza della nostra costituzione e del diritto di voto in

particolare, con conseguente partecipazione attiva, in qualità di commissioni elettorali, alle votazioni scolastiche

relative sia al Consiglio d’Istituto, nelle varie componenti, sia ai consigli di classe, nella duplice componente degli alunni

e dei genitori.

Obiettivi 1) senso di responsabilità nel rispetto delle regole; 2) riconoscimento dei propri diritti e rispetto dei propri doveri; 3)

crescita di una cultura e uno stile centrati sugli ideali di legalità, giustizia, laboriosità e partecipazione attiva e

responsabile alla costruzione del bene comune.

Competenze 1) Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito e saper migliorare le capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti; 2)avere atteggiamenti e comportamenti quotidiani improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole, alla soluzione non violenta dei conflitti, alla laboriosità come strumento per avere successo e guadagno; 3)saper riconoscere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile come attività trasversale a quelle tradizionali.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche quotidiane attraverso il riconoscimento dei propri diritti, e l’applicazione dei propri doveri, nel

comportamento scolastico con gli altri alunni, con il personale ata e con il corpo docente.

Prodotto finale dell’attività Elezioni annuali di tutte le componenti della scuola attraverso l’istituzione, da parte degli alunni, di commissioni

elettorali che svolgono l’intera procedura elettorale, dall’iscrizione delle liste partecipanti fino agli scrutini finali.

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PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: rivolta agli alunni delle commissioni elettorali Approfondimento del diritto di voto come unico contatto attivo tra lo stato e il cittadino.

Fase 2: rivolta agli alunni votanti Comportamento attivo e propositivo nell’espletamento del diritto di voto.

Fase 3: rivolta a tutte le componenti della scuola Funzionalità della comunità scolastica

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A.S. 2016-2019

Denominazione progetto/attività

didatticA English training

Destinatari Alunni classi quarte

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Rinforzo e potenziamento lingua inglese

Metodologie didattiche

strutturale-funzionale con approccio comunicativo situazionale;

utilizzo di sussidi e materiale multimediale (lab., lim);

cooperative learning, roleplay, lab. activities.

Obiettivi Utilizzare la lingua inglese in contesti operativi specifici e non per il rafforzamento della conoscenza della

microlingua.

Competenze utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi ed operativi;

acquisire ed interpretare informazioni;

collaborare e partecipare;

perfezionare la pronuncia per acquisire la fluency;

arricchimento del lessico.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli

esiti

entry test;

assessment test;

mock test;

blended test;

final test.

Prodotto finale dell’attività Linguistic competences certificate

PIANO DELLE ATTIVITÀ

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Fasi Attività

Fase 1: accoglienza Tests

Fase 2: General english conversation Listening, reading comprehension, use of english

Fase 3: English communication Free writing and speaking interaction

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica PC per tutti

Destinatari Alunni dell’Istituto ed eventualmente i loro familiari

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

In un periodo storico caratterizzato dalla scarsa conoscenza degli strumenti digitali da parte delle generazioni

precedenti, gli studenti rappresentano una valida risorsa nella comprensione delle nuove tecnologie.

Lo scambio intergenerazionale accelera il processo di digitalizzazione del Paese e migliora le competenze digitali della

fascia di popolazione a rischio di esclusione.

Metodologie didattiche Lezione laboratoriale con utilizzo della LIM, del proiettore e dei PC disponibili. Ricerche guidate per l’apprendimento e

l’approfondimento dei contenuti tecnici.

Obiettivi Migliorare le competenze informatiche di base con particolare riferimento agli strumenti di Office Automation.

Utilizzare il Web in maniera consapevole e utile per lo studio, il lavoro e lo svago.

Competenze Conoscenza dei componenti principali di un elaboratore e dei fattori tecnici, hardware e software, che ne migliorano le

prestazioni.

Capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti per il lavoro di ufficio (Word, Excel, PowerPoint, Access, Frontpage).

Capacità di utilizzo del Web per la formazione e l’autoapprendimento.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Test di autovalutazione in itinere al termine di ogni modulo programmato;

Prova finale a carattere pratico per l’attribuzione delle competenze.

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Prodotto finale dell’attività Realizzazione di modelli per l’implementazione dell’automazione di ufficio realizzati con i software proposti a lezione

(fattura elettronica, lettere con campi variabili, database per la gestione dei clienti e dei fornitori).

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: I componenti di un elaboratore

Descrizione dei principali componenti hardware e software di un elaboratore:

il processore, la memoria Ram, il sistema operativo, periferiche di input e output.

Fase 2: il Pacchetto Office

La formattazione di un testo;

L’elaborazione prodotta con un foglio elettronico;

La creazione di un archivio informatico e di un semplice database.

Fase 3: Il Web

Internet ed i suoi servizi;

La posta elettronica;

La ricerca nel Web: esercizi di ricerca nel web su argomenti programmati, di attualità e di interesse generale;

La sicurezza dei dati personali ed utilizzo cosciente dei programmi Social.

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica Il teatro va a scuola

Destinatari Alunni delle terze, quarte e quinte classi dell’IPC e dell’ITC, e alunni portatori di handicap dalla prima alla quinta classe.

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

In conseguenza dell’accordo stipulato tra l’Istituto d’Istruzione Superiore “Minzoni” di Giugliano in Campania e

l’Osservatorio sulla Legalità dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma, nasce la necessità di promuovere il valore

della legge e del rispetto delle altrui libertà attraverso la messa in scena di una serie di spettacoli teatrali annuali che

trattino tutti i più grandi diritti personali conquistati in questi ultimi secoli.

Metodologie didattiche

Incontri extracurriculari di approfondimento della conoscenza del diritto, e drammatizzazione delle relative

problematiche attraverso l’applicazione delle varie arti teatrali in un unico spettacolo teatrale annuale da commentare

attraverso la riproposizione a tutte le classi d’istituto, e da portare in istituti esterni sia della regione che extra

regionali.

Obiettivi 1) senso di responsabilità nel rispetto delle regole; 2)riconoscimento dei propri diritti e rispetto dei propri doveri;

3)consapevolezza dei propri interessi e delle proprie attitudini; 4) crescita di una cultura e uno stile centrati sugli ideali

di legalità, giustizia, laboriosità e partecipazione attiva e responsabile alla costruzione del bene comune

Competenze 1) Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito e saper migliorare le capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti; 2) avere atteggiamenti e comportamenti quotidiani improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole, alla soluzione non violenta dei conflitti, alla laboriosità come strumento per avere successo e guadagno.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche quotidiane attraverso le “prove” di drammatizzazione del fenomeno giuridico, con rilevazione finale

attraverso la messa in scena dello spettacolo teatrale.

Prodotto finale dell’attività Spettacoli teatrali rivolti all’incremento della partecipazione e della stabilizzazione del gruppo di educazione alla

legalità e alla cittadinanza attiva.

PIANO DELLE ATTIVITÀ

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Fasi Attività

Fase 1:rivolta agli alunni partecipanti Approfondimento e drammatizzazione delle problematiche giuridiche

Fase 2:rivolta agli alunni spettatori Condivisione delle problematiche giuridiche attraverso i relativi dibattiti

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A.S. 2017/2019

Denominazione progetto/attività didattica Vento di legalità

Destinatari Alunni delle prime, seconde, terze, quarte e quinte classi dell’IPC e dell’ITC, e alunni portatori di handicap dalla prima

alla quinta classe.

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

I “principi fondamentali della legalità tutelati dalla nostra Costituzione” generano percorsi di educazione interculturale,

favorendo la riflessione sul fatto che ciascuno di noi è simile per alcuni aspetti e contemporaneamente diverso per altri

nei confronti delle persone che ha intorno; la scuola è tra le “agenzie educative formative” che permettono di

confrontarsi con queste diversità per la strutturazione dell’identità individuale e per la vitalità personale e di gruppo.

Metodologie didattiche Incontri extracurriculari di approfondimento della conoscenza della nostra costituzione, anche attraverso la

partecipazione di autorevoli personalità in materia, come il Presidente della Corte Costituzionale Prof. Paolo Grossi.

Obiettivi 1)senso di responsabilità nel rispetto delle regole; 2)riconoscimento dei propri diritti e rispetto dei propri doveri; 3)

crescita di una cultura e uno stile centrati sugli ideali di legalità, giustizia, laboriosità e partecipazione attiva e

responsabile alla costruzione del bene comune; 4) non sottacere più i danni dell’uso di alcool e droghe, che diventano

una sfida non contro la morte ma contro l’imbarazzo di vivere pienamente la vita con un’educazione all’emotività e al

benessere fisico e spirituale.

Competenze 1) Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito e saper migliorare le capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti; 2)avere atteggiamenti e comportamenti quotidiani improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole, alla soluzione non violenta dei conflitti, alla laboriosità come strumento per avere successo e guadagno; 3)saper riconoscere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile come attività trasversale a quelle tradizionali.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Il progetto prevede anche l’incontro tra Magistrati, operanti nel territorio, che hanno vissuto sulla loro pelle le

prevaricazioni delle illegalità.

Prodotto finale dell’attività Irrobustire l’offerta formativa che il corpo Docenti privilegia all’interno delle diverse discipline; valorizzare l’educazione

alla convivenza civile e consolidare i principi di legalità della nostra Costituzione.

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PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1:rivolta agli alunni di una classe quinta di un istituto

professionale per il commercio

Approfondimento delle differenze tra le diverse costituzioni europee.

Fase 2:rivolta agli alunni di tutte le altre classi quinte

dell’istituto

Comportamento attivo e propositivo nel riconoscimento dei principali diritti costituzionali.

Fase 3:rivolta a tutte le altre classi dell’istituto, dalla prima

alla quarta

Funzionalità della comunità scolastica attraverso un nuovo “vento di legalità” che travolga tutti i

partecipanti dell’agenzia educativa formativa.

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica Accoglienza

Destinatari Alunni delle classi terze, quarte e quinte

Analisi della situazione e motivazione dell’intervento Migliorare la capacità degli alunni nel presenziare e svolgere attività di accoglienza in occasione di manifestazioni

culturali, convegni e conferenze organizzate da enti ed organizzazioni accreditate sul territorio.

Metodologie didattiche

Incontri extracurriculari di approfondimento della attività di accoglienza, valutazione degli impegni e degli incarichi da

seguire durante le manifestazioni presso il nostro Istituto.

Obiettivi Il progetto presenta i seguenti obiettivi:

- Accrescere la conoscenza del mondo del lavoro

- Migliorare le capacità relazionali

- Aumentare la propria professionalità e le proprie capacità organizzative

Competenze Il percorso extra-didattico si propone di realizzare le seguenti competenze:

- Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito

- Saper relazionarsi in maniera corretta ed appropriata agli interlocutori

- Saper promuovere atteggiamenti improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole

- Predisposizione al problem solving

- Saper comprendere il proprio ruolo

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche realizzate analizzando la propria operatività, il comportamento e la capacità comunicativa durante tutti le

manifestazioni culturali, convegni e conferenze organizzate nell’Istituto.

Prodotto finale dell’attività Al completamento il gruppo accoglienza dovrà produrre un prodotto multimediale dove raccogliere tutte le esperienze

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dell’attività svolta durante l’anno scolastico.

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: Accoglienza Descrizione delle attività, dei ruoli e degli impegni durante ogni manifestazione, evento e convegno.

Fase 2: Attività Partecipazione a manifestazioni culturali, convegni e conferenze organizzate da enti ed organizzazioni

accreditate sul territorio.

Fase 3: Valutazione prodotto finale Valutazione del prodotto multimediale dove raccogliere tutte le esperienze dell’attività svolta durante

l’anno scolastico.

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A.S- 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica Classi in gioco

Destinatari Tutti gli alunni dell’Istituto

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Inclusione sociale

Sviluppo della capacità collaborative

Metodologie didattiche Tecniche di allenamento sportivo

Attività laboratoriali

Obiettivi Acquisire e rispettare i regolamenti sportivi

Competenze Trasferire il rispetto di regole condivise in tutti gli ambiti

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Schede di osservazione

Prodotto finale dell’attività Organizzazione di tornei sportivi

Produzione di un tutorial da condividere in rete

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica MATEMATICA SENZA FRONTIERE

Destinatari Alunni del biennio dell’Istruzione Tecnica e Professionale

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

E’ noto che il passaggio dal I al II ciclo di istruzione comporti in buona parte degli alunni una serie di problematiche di

natura emotivo/relazionale ma soprattutto cognitiva e di adeguamento ad una nuova realtà scolastica e ad una offerta

di formazione più complessa ed articolata.

Nell’istruzione professionale ma ultimamente anche in quella tecnica, tali problematiche sono avvertite con maggiore

frequenza ed incidono negativamente sui livelli generali di apprendimento dei giovani allievi.

Soprattutto nel biennio la pratica scolastica quotidiana fa registrare punti di forte criticità e gravi carenze cognitive

soprattutto nelle discipline dell’area comune e in particolare in Matematica dovute al possesso di inadeguate

competenze di base, ad una scarsa concentrazione nell’ascolto, a oggettive difficoltà di lettura e comprensione dei

testi, a una debolezza del ragionamento induttivo e deduttivo e a difficoltà linguistico-espressive.

Per dare una risposta concreta e tempestiva a tali problematiche l’Istituto ha attivato per il corrente anno scolastico, in

concerto con altre iniziative di recupero, percorsi di potenziamento di Matematica da destinare agli alunni delle classi

prime e seconde e da realizzare in aggiunta all’ordinaria attività scolastica.

Metodologie didattiche

Saranno privilegiate tutte quelle strategie che vedono l’alunno al centro del processo educativo e stimolano la

partecipazione, la creatività e la motivazione ad apprendere. La classe lascerà il posto al “laboratorio di

apprendimento” in cui anche la logistica, con una nuova disposizione degli arredi, consentirà la pratica del lavoro

cooperativo di gruppo e il “learning by doing”.

L’utilizzo di programmi mirati e di piattaforme didattiche consentirà l’apprendimento anche attraverso la rete,

modalità oggi molto cara alle nuove generazioni.

L‘apprendimento dovrà essere scoperta, condivisione, solidarietà, cooperazione: saranno pertanto utilizzati tutti i

canali di comunicazione nell’intento di raggiungere gli obiettivi fissati nel minor tempo possibile e tenere sempre alta

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l’attenzione dei discenti.

Obiettivi Recuperare lo svantaggio cognitivo Approfondire e/o potenziare conoscenze e competenze matematiche in continuità con le programmazioni curricolari Rafforzare il ragionamento induttivo e deduttivo Acquisire competenze linguistiche che consentano di definire, descrivere, giustificare, ipotizzare, dedurre, dimostrare,

argomentare sulla scelta di una strategia risolutiva di un problema Acquisire competenze funzionali e coerenti ai modelli d’indagine INVALSI

Competenze Le competenze che si intendono potenziare sono coerenti con quelle individuate dall’asse culturale matematico per i

giovani in obbligo di istruzione:

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni

grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifica in itinere delle competenze acquisite ed eventuale rimodulazione dei percorsi programmati Somministrazione di test e problemi Somministrazione individuali di prove oggettive di verifica degli standard di competenze raggiunti Somministrazione di questionari di verifica sommativa (prove di literacy, numeracy, problem solving) Analisi dei livelli individuali di competenza raggiunti nel corso Analisi della produzione dei partecipanti Rilevazione delle assenze

Prodotto finale dell’attività Realizzazione di un “diario di bordo” anche in forma multimediale su cui annotare e descrivere, a cadenza fissata, le

varie tematiche trattate e trasferimento sulla piattaforma digitale in uso nella scuola.

PIANO DELLE ATTIVITÀ

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Fasi Attività

Fase 1:Accoglienza

Presentazione del percorso Analisi delle competenze in ingresso Contratto formativo Somministrazione di un test di ingresso

Fase 2:Formazione

Gli insiemi numerici N, Z, Q e le operazioni Il problema: dalla formulazione alla risoluzione rappresentazioni grafiche di situazioni problematiche e strategie risolutive Tecniche risolutive di problemi tratti dall’esperienza quotidiana e che utilizzino

calcolo percentuale, proporzioni, frazioni, equazioni Semplici esempi di dimostrazione di teoremi di geometria Individuazione, descrizione e costruzione di relazioni significative in contesti vari

(riconoscendo analogie e differenze)

Fase 3: Valutazione

La fase di valutazione si avvarrà di ogni elemento utile a individuare il livello di raggiungimento delle competenze di ogni singolo alunno e terrà conto dei seguenti indicatori: assiduità nella frequenza partecipazione a tutte le fasi del progetto progressi ottenuti rispetto ai livelli di ingresso ricaduta nelle valutazioni quadrimestrali contributo fornito nella realizzazione del prodotto finale

Durata del percorso

Il percorso in questione sarà replicato nelle classi prime e seconde in relazione alle

risorse disponibili.

La durata per ciascuna classe coinvolta è ancora da stabilire per motivi logistici e

organizzativi: si presume che possa essere di 50 h per classe

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività

didattica Economia Applicata

Destinatari Classi V (totale otto classi) Una classe V - Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing Una classe V - Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Sistemi Informatici Aziendali Una classe - Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Turistico Cinque classi V - Istituto Professionale per il Commercio

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Il progetto ha natura complementare alla normale attività didattica con il docente della classe, esso è

opportuno sul piano quantitativo, qualitativo, strutturale e del funzionamento della didattica, finalizzato a

rendere più agevole il normale processo di apprendimento e di diffusione delle conoscenze, riducendo

l’eterogeneità della classe e consentendo da un lato una didattica mirata ai discenti con maggiori difficoltà e

dall’altro spronando, per discenti più motivati, l’intuizione e l’interesse ad accrescere le proprie competenze.

Durante l’ultimo anno scolastico la didattica non può prescindere da consentire ai discenti, in modo particolare

per le materie che saranno parte della prova scritta, di avvicinarsi alla prova d’esame con la giusta serenità al

fine di comprendere appieno i temi di ciascuna prova e le argomentazioni che dovranno essere articolate,

illustrate ed esposte per poter svolgere correttamente un compito di economia aziendale.

Metodologie didattiche

Tutte le lezioni ed i moduli didattici saranno realizzati non solo attraverso la classica lezione frontale, bensì

saranno valorizzati da una didattica innovativa (flipped classroom/ storytelling) e una forte multimedialità. Una

multimedialità che esprime un’opportunità nuova verso la costruzione di conoscenze che permettono di

assicurare, garantire e perfezionare una maggiore integrazione da parte degli alunni.

Obiettivi Gli obiettivi di questo progetto sono:

Rendere ciascun discente capace di comprendere appieno i temi esposti nei diversi quesiti della prova scritta

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Accrescere la competenza di analizzare correttamente il testo per poter centrare appieno il tema di ciascun quesito

Formulare risposte corrette ed esporre con argomentazioni valide e ragionamenti logici quanto previsto da ciascun quesito del compito d’esame

Fornire maggiori conoscenze per sviluppare corrette analisi ed illustrare per ciascun quesito la procedura seguita nello svolgimento dello stesso

Competenze Le competenze che si intende perseguire sono le seguenti:

utilizzare in modo integrato le conoscenze acquisite saper calcolare e commentare gli indicatori di redditività, di produttività, patrimoniali

e finanziari saper calcolare le imposte che gravano sul reddito d’impresa saper analizzare la scelta fra produzione interna ed esterna saper riconoscere le fasi della gestione strategica saper redigere un budget e un report

Verifiche/Modalità di rilevazione degli

esiti

Per ciascun tema, significativo a livello didattico, saranno attuate delle prove in itinere. Dove possibile, saranno, inoltre, somministrate anche prove di tipo multidisciplinare concordate a livello del Consiglio di classe, per rafforzare le competenza dell’alunno e la sua capacità di elaborazione ed argomentazione. A tal uopo saranno utilizzati una pluralità di strumenti (prove aperte, semistrutturate e strutturate), scelti in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzati ad avere numerosi elementi di supporto alla valutazione. Gli strumenti saranno scelti in modo diversificato a seconda che si tratti di valutazione formativa o sommativa. Tutte le prove sono finalizzate a:

valutare il grado di partecipazione di ciascun allievo verificare e monitorare in itinere il processo di apprendimento analizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Le prove saranno oggetto di dibattito con tutta la classe, per consolidare l’apprendimento rinforzare i contenuti svolgere interventi di recupero analizzare gli errori.

Al fine di contenere il più possibile la soggettività dei giudizi, è rivolta molta attenzione alla predisposizione di griglie di correzione per tutti i tipi di prova.

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Prodotto finale dell’attività Al completamento del percorso didattico ciascuna classe dovrà produrre un documento digitale nel quale

commentare uno dei tempi principali del corso.

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: Accoglienza Analisi e brainstorming sugli argomenti oggetto del percorso didattico

Fase 2: Moduli didattici

Implementazione di moduli didattici realizzati nel pieno utilizzo di strumenti multimediali

e una didattica innovativa (flipped classroom /storytelling) al fine di coinvolgere tutti gli

studenti alla lezione e all’analisi degli argomenti trattati.

Fase 3: Verifica e completamento del corso

Verifica degli obiettivi raggiunti

Valorizzazione del prodotto realizzato dalla classe.

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica Studenti…a lavoro Attività di supporto ai percorsi di alternanza scuola-lavoro

Destinatari Classi III Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Sistemi Informatici Aziendali Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Turistico Istituto Professionale per i servizi commerciali

Classi IV Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Sistemi Informatici Aziendali Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Turistico

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Come disciplinato dalla legge 107/2015, l’alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati,

realizzati e valutati con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio,

industria, artigianato e agricoltura, con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad

accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa. Essa intende fornire ai giovani le

competenze necessarie per superare lo scollamento, purtroppo, ancora evidente fra mondo accademico, spesso

troppo teorico, e la pragmaticità del mercato del lavoro. Esso è, senza dubbio alcuno, un percorso formativo che agisce

come mezzo di contrasto alla dispersione scolastica migliorando l’offerta formativa e rispondendo ai bisogni degli

alunni. L’alternanza scuola-lavoro si concretizza nella volontà di accrescere l’opportunità d’inserimento degli alunni nel

mercato del lavoro e di consentire, allo stesso tempo, alle imprese di investire in capitale umano.

Il progetto ha natura complementare alla normale attività didattica con il docente della classe ed implementa una

didattica finalizzata alla comprensione del mercato del lavoro.

Esso è rivolto:

- alle classi III per poter avviare, in un’ottica di continuità, un percorso che vede tutti gli alunni inseriti in un piano di formazione per accedere al mercato del lavoro con la più adeguata preparazione e formazione.

- alle classi IV dell’Istituto Tecnico per poter continuare un percorso già avviato l’anno precedente, per fortificare conoscenze e competenze nel mercato del lavoro.

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Metodologie didattiche

Tutte le lezioni ed i moduli didattici saranno realizzati non solo attraverso la classica lezione frontale, bensì saranno

valorizzati da una didattica innovativa (flipped classroom/ storytelling) e una forte multimedialità. Una multimedialità

che esprime un’opportunità nuova verso la costruzione di conoscenze che permettono di assicurare, garantire e

perfezionare una maggiore integrazione da parte degli alunni.

Obiettivi Gli obiettivi di questo progetto sono:

Rendere ciascun discente capace di comprendere appieno il mercato del lavoro Comprendere le proprie competenze ed in relazione alle specifiche abilità analizzare il mercato di riferimento Fornire in modo chiare tutte le possibilità offerte dal mercato del lavoro (lavoro subordinato, lavoro

autonomo, impresa) Formulare risposte corrette ed esporre con argomentazioni valide e ragionamenti logici su quanto è stato

oggetto di esperienza in azienda Comprendere le relazione fra l’azienda ed il mercato Comprendere le relazioni con l’ambiente, inteso non solo come i concorrenti ma anche la complessa

burocrazia del Paese in cui opera Avere maggiore competenze di problem solving per le differenti problematiche aziendali

Competenze Le competenze che si intende perseguire sono le seguenti: utilizzare in modo integrato le conoscenze acquisite saper riconoscere la domanda di lavoro saper comprendere le tipicità di ciascuna domanda di lavoro utilizzare al meglio le proprie conoscenze per delineare l’offerta di lavoro saper riconoscere le differenti tipologie di aziende saper utilizzare linguaggi tipici del settore in cui si vuole operare Saper inserirsi all’interno di uno specifico dipartimento e comprendere le complesse

comunicazioni fra dipartimenti e soggetti terzi

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Per ciascun tema, significativo a livello didattico, saranno attuate delle prove in itinere. Dove possibile, saranno, inoltre, somministrate anche prove di tipo multidisciplinare concordate a livello del Consiglio di classe, per rafforzare le competenza dell’alunno e la sua capacità di elaborazione ed argomentazione. A tal uopo saranno utilizzati una pluralità

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di strumenti (prove aperte, semistrutturate e strutturate), scelti in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzati ad avere numerosi elementi di supporto alla valutazione. Gli strumenti saranno scelti in modo diversificato a seconda che si tratti di valutazione formativa o sommativa. Tutte le prove sono finalizzate a:

valutare il grado di partecipazione di ciascun allievo verificare e monitorare in itinere il processo di apprendimento analizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Le prove saranno oggetto di dibattito con tutta la classe, per consolidare l’apprendimento rinforzare i contenuti svolgere interventi di recupero analizzare gli errori.

Al fine di contenere il più possibile la soggettività dei giudizi, è rivolta molta attenzione alla predisposizione di griglie di correzione per tutti i tipi di prova.

Prodotto finale dell’attività Al completamento del percorso didattico ciascuna classe dovrà produrre un documento digitale nel quale commentare

uno dei tempi principali del corso.

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: Accoglienza

Verificare le conoscenze degli allievi di ciascuna classe sul tema, molto attuale, del lavoro, del mercato e

della disoccupazione, con uno specifico test d’ingresso.

Fase 2: Moduli didattici

Procedere con moduli didattici e lezioni specifiche realizzate nel pieno utilizzo di strumenti multimediali e

una didattica innovativa (flipped classroom/storytelling) al fine di coinvolgere tutti gli studenti alla lezione e

all’analisi degli argomenti trattati.

Fase 3: Verifica e completamento del corso

Verifica degli obiettivi raggiunti

Valorizzazione del prodotto realizzato dalla classe.

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.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica Bersaglio INVALSI

Destinatari Alunni delle classi seconde

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Alla luce dell’analisi dei risultati delle Prove INVALSI, che ha evidenziato una percentuale ancora troppo elevata di

alunni attestati sul livello 1 e una disomogeneità nel livello di acquisizione delle competenze tra le classi, si è

ritenuto opportuno programmare un’attività di potenziamento specifica per rinforzare negli alunni le competenze

grammaticali e di lettura.

Metodologie didattiche

Flipped classroom

Cooperative learning

Obiettivi di apprendimento (espressi in termini di

competenze, conoscenze e abilità)

Rinforzare negli alunni le competenze grammaticali e di lettura (l’alunno deve essere in grado di esercitare il

controllo formale della scrittura, evitando errori ortografici, usando in modo appropriato le maiuscole, l’accento e

l’apostrofo; riconoscere i valori sintattici, gerarchici e informativi dell'interpunzione; comprendere un numero di

parole del vocabolario di base adeguato al livello di scolarità; riconoscere i rapporti di significato fra le parole,

ipotizzare il significato di una parola attraverso il riconoscimento di fenomeni di derivazione; utilizzare il

dizionario; riconoscere i valori sintattici, gerarchici delle frasi nel discorso; analizzare la struttura della frase

semplice e complessa; usare le corrette forme verbali, sapendo valutare la modalità delle azioni e i rapporti

temporali; passare correttamente dal discorso diretto all’indiretto; applicare le tecniche per garantire coesione e

coerenza al testo; completare, trasformare e riscrivere testi utilizzando i legami di coerenza e coesione;

comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole;

individuare informazioni date esplicitamente nel testo; fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione

implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale; cogliere le relazioni di

coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase); ricostruire il significato di una parte

più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse;

sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al di là di una

comprensione letterale; riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze ed

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esperienze personali; valutare le scelte stilistiche dell’autore (scelte lessicali e di registro, parole chiave, metafore

ecc.); riscrivere un testo senza cambiarne il contenuto e il significato, integrando le informazioni implicite con

inferenze culturali; interpretare, trarre informazioni e valutare la chiarezza e l’organizzazione di una mappa, di

una tabella, di un grafico; riflettere su come elementi iconografici o tipografici contribuiscano alla comprensione

del testo; analizzare un testo letterario, utilizzando strumenti e metodologie adeguati.

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Test di verifica, in ingresso, in itinere e finali

Prodotto finale dell’attività Archivio di prove

Test somministrati

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività Prodotti

Fase 1: Pianificazione e

organizzazione

Pianificazione delle attività; organizzazione dei

materiali di lavoro; organizzazione dei gruppi

(recupero e potenziamento)

Piano delle attività; database di prove e quesiti

Fase 2: Esecuzione Corsi di recupero e potenziamento

Esercitazione su prove Invalsi

Implementazione dei corsi

Esercitazioni svolte

Fase 3: Verifica e monitoraggio Analisi e condivisione degli esiti Restituzione dei dati

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A.S. 2016/2019

Denominazione progetto/attività didattica La seconda vita delle cose

Destinatari Classi prime

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

La gestione dei rifiuti è uno degli anelli principali della lunga catena delle problematiche ambientali contemporanee

sempre più pressanti da risolvere. La riduzione, la raccolta differenziata e il riciclo costituiscono oggi essenziali attività

di prevenzione e tutela attraverso le quali contribuire alla salvaguardia ambientale ed alla conservazione delle risorse

naturali. E’ quindi necessario far sì che le giovani generazioni comprendano le problematiche legate allo smaltimento

dei rifiuti in termini generali, siano in grado di riflettere sulle modalità di riduzione dei rifiuti, anche attraverso il

riutilizzo dei materiali, e comprendano l’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata. Il progetto si

propone quindi di avviare un percorso di formazione degli studenti rispetto a tematiche di straordinaria attualità per il

raggiungimento di una maggiore coscienza del disagio ecologico che viene aggravato da un rapporto superficiale tra

l'uomo e l'ambiente. Nel concreto, obiettivo primario del progetto è quello di inquadrare innanzitutto le

problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti in termini generali, agli effetti disastrosi a livello di inquinamento

ambientale di una scarsa sensibilità a questo tema, per poi puntare l’attenzione sulle possibilità di ridurre la produzione

di rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei materiali e sull’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata

Metodologie didattiche Le attività si svolgeranno attraverso le metodologie didattiche innovative quali Digital Storytelling e Flipped classroom

e i prodotti finali saranno condivisi sulla piattaforma didattica Fidenia.

Obiettivi Motivare e responsabilizzare gli alunni alla raccolta differenziata

Far conoscere le problematiche legate all’accumulo sconsiderato dei rifiuti che ha come conseguenza gravi forme di

inquinamento

Acquisire una mentalità ecologica

Competenze Assumere comportamenti consapevoli e responsabili

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Acquisire uno stile di vita compatibile con l’ambiente e quindi gradualmente assumere comportamenti in sintonia con

uno sviluppo sostenibile

Altre competenze si inquadrano in quelle di cittadinanza attiva e sono:

Imparare a governare il cambiamento

Prendere decisioni in condizioni di incertezza

Saper pensare per relazioni

Costruire un’identità “Glo-cale”

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Questionari di interesse da somministrare ad alunni e genitori.

Somministrazione di prove strutturare incentrate sul problem-solving.

Compiti in situazione.

Prodotto finale dell’attività Produzione di Digital storytelling sulle tematiche trattate attraverso l’uso del software Go animate

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività

Fase 1: raccolta differenziata

Contenuti Raccolta differenziata di diversi tipi di rifiuti secchi (carta, vetro, pile, cartucce per stampanti, …)

con particolare attenzione al riciclo della plastica per la produzione di combustibili alternativi

Collocazione di contenitori separati per la carta, le lattine e l’indifferenziato in ogni classe

coinvolta e in punti strategici dell’Istituto.

Fase 2: Attività educativa/formativa Monitoraggio delle conoscenze in possesso dagli studenti e sui loro comportamenti pratici

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attraverso test e questionari

Di seguito le classi del biennio di tutti gli indirizzi, i docenti sia dell’area umanistica che dell’area

tecnico-scientifica approfondiscono la tematica della raccolta differenziata, del riciclo e dello

sviluppo sostenibile.

LABORATORIO

Elaborazione di testo e grafica sui processi di trasformazione dei rifiuti riciclati in prodotti nuovi e

diversi.

Lavori di gruppo sulle diverse applicazioni dei rifiuti riciclati e sui metodi di selezione dei

materiali.

Fase 3: documentazione

Produzione di testi divulgativi e locandine; elaborazione grafica di locandine; questionari di

gradimento.

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A.S. 2016/2017

Denominazione progetto/attività didattica LEGGERE L’ARTE

Destinatari Alunni delle classi quinte dell’Istituto

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Il progetto nasce dall’esigenza di fornire agli studenti strumenti utili alla lettura e alla fruizione consapevole del

patrimonio artistico, intervenendo nelle aree di criticità rilevate nelle competenze che riguardano il risolvere problemi,

individuare collegamenti e relazioni e acquisire ed interpretare le informazioni.

Metodologie didattiche

Flipped classroom

Cooperative learning

Obiettivi Favorire negli studenti l’acquisizione degli strumenti di lettura di un’opera d’arte in relazione al contesto storico e

culturale

Favorire negli studenti l’utilizzo e la produzione di strumenti di comunicazione visiva e multimediale

Competenze Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte

alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente

Utilizzare e produrre testi multimediali

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Test di verifica, in itinere e finale

Prodotto finale dell’attività Creazione di LO (Learning objects) sull’arte del ’900 da condividere in piattaforma

PIANO DELLE ATTIVITÀ

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Fasi Attività

Fase 1: Condivisione e organizzazione del contesto

Condivisione delle finalità dell’intervento, del compito da produrre e dei criteri di

valutazione

Analisi delle competenze in ingresso

Organizzazione dei gruppi di lavoro e rispettivi compiti

Fase 2: Esecuzione

Strumenti per l’analisi di un’opera d’arte

Analisi e lettura di opere selezionate dai gruppi

Produzione di learning objects sulle opere selezionate

Fase 3: Verifiche e Valutazione Valutazione dei prodotti

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A.S. 2017/2019

Denominazione progetto/attività didattica Leggere il territorio ed i beni culturali

Destinatari Alunni delle classi quinte dell’Istituto

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Il progetto nasce dall’esigenza di fornire agli studenti strumenti utili allo sviluppo delle capacità analitiche, critiche e

metodologiche relative alla conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni, di carattere immateriale

e materiale.

È, quindi, motivazione primaria dell’intervento fornire ai discenti elementi didattico-culturali funzionali alla loro

capacità di lettura e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale in senso lato, con focus particolarmente

dedicati a quello artistico, intervenendo nelle aree di criticità rilevate nelle competenze che riguardano il risolvere

problemi, individuare collegamenti e relazioni ed acquisire ed interpretare le informazioni.

L’assunto di fondo parte dalla definizione che in disciplina è data dei beni culturali: I beni culturali sono tutte le

testimonianze, materiali e immateriali, aventi valore di civiltà.

L’intervento è quindi azione funzionale alla lettura di un territorio, interpretato quale spazio geografico utilizzato,

costruito e fruito dall’uomo, quale testimone di millenni di attività antropica, di utilizzo delle presenze naturali e di

culture che vi sono nate e affermate per poi trasformarsi più e più volte.

Da studiare ed interpretare quale paesaggio, esito delle varie temperie economiche, politiche, sociali, artistico-culturali

dei singoli e di ogni aggregato sociale delle città e delle comunità, delle loro scelte individuali e collettive, in armonia

oppure in distonia con le preesistenze naturali del sito: scelte di edificazioni, di sistemazioni architettonico-urbanistiche

ed artistiche.

Metodologie didattiche

Flipped classroom

Cooperative learning

Obiettivi Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte

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alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente

L’alunno deve essere in grado di cogliere le linee essenziali di sviluppo di un territorio, delle sue varianti e delle sue

invarianze, di tipo culturale materiale e immateriale.

Egli dovrà essere posto in grado di collegare, in modalità sincronica e diacronica, i vari fenomeni culturali e artistici con

i vari periodi storico-economico-sociali.

Competenze Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte

alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente

Utilizzare e produrre testi multimediali

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifica del prodotto finale

Prodotto finale dell’attività L’alunno sviluppa un prodotto multimediale relativo a un territorio, alle sue caratteristiche culturali e/o una particolare

opera d’arte estrapolata da un dato periodo storico-artistico, anche in funzione del lavoro da svolgere per la tesina per

l’Esame di Stato.

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PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività Prodotti

Fase 1: Pianificazione e

organizzazione

Pianificazione delle attività; organizzazione dei

materiali di lavoro; organizzazione dei gruppi

Piano delle attività; materiali di lavoro; griglie di valutazione

Fase 2: Esecuzione Interventi formativi in collaborazione con i docenti

di italiano

Sviluppo di prodotti multimediali sulle tematiche

proposte

Implementazione degli interventi

Prodotti multimediali

Fase 3: Verifica Valutazione dei prodotti Griglie di valutazione compilate

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A.S. 2017/2019

Denominazione progetto/attività didattica Olimpiadi del Minzoni

Destinatari Alunni del primo biennio, del secondo biennio e dell’ultimo monoennio

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Il progetto mira a favorire il successo formativo di tutti gli studenti, assicurando il raggiungimento dei livelli essenziali di competenza e valorizzando gli studenti con particolari attitudini, coerentemente con le risultanze del RAV e con le azioni pianificate in sede di PdM.

Metodologie Test computer based

Obiettivi Garantire le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente degli studenti Operare un’analisi sistematica dei processi didattici e promuovere la cultura della valutazione (in termini di

efficienza ed efficacia), secondo standard predefiniti (INVALSI, OCSE PISA)

Aumentare la correlazione tra voto della classe e gli esiti delle prove Allenare gli studenti a prove tipo Invalsi Ridurre la variabilità tra le classi nei risultati delle prove standardizzate nazionali Individuare e valorizzare gli studenti con particolari attitudini disciplinari

Competenze Le competenze che si intendono potenziare sono, per ciascuna disciplina coinvolta, quelle individuate nelle

programmazioni dipartimentali, in funzione delle indicazioni contenute nelle Linee guida ministeriali

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Schede di monitoraggio e verifica degli esiti riferite agli obiettivi in oggetto

Prodotto finale dell’attività Report dei risultati emersi e analisi dei punti di forza e di debolezza risultanti dalle prove parallele Progettazione di eventuali azioni di miglioramento del coordinamento metodologico/didattico dei docenti,

mediante un percorso di ricerca azione su metodologie e strategie didattiche innovative

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività Prodotti

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Fase 1: Condivisione e progettazione

Condivisione all’interno dei Dipartimenti disciplinari delle criticità e dei punti di forza emersi nell’autovalutazione di istituto

Progettazione del piano delle attività e definizione delle caratteristiche e della struttura delle prove parallele

Verbali riunioni Piano delle attività Database degli item per le prove Format per la struttura delle prove

Fase 2: Esecuzione

Somministrazione di prove strutturate comuni per classi parallele (almeno due nel corso dell’anno, una per ogni quadrimestre) per le seguenti discipline: Italiano, Matematica, Prima lingua straniera, Seconda lingua straniera, Scienze naturali, chimiche e biologiche, Scienze economico-aziendali, Scienze giuridico-economiche

Competizione finale nelle discipline oggetto delle prove per gli studenti che hanno conseguito i punteggi migliori

Premiazione dei vincitori delle competizioni finali

Prove espletate e relativa documentazione

Competizioni espletate Premiazione dei vincitori

Fase 3: Valutazione

La fase di valutazione terrà conto dei seguenti indicatori:

Grado di partecipazione alle prove programmate Esiti registrati all’interno delle classi e tra le classi Restituzione analitica dei risultati

Report dei risultati emersi e analisi dei punti di forza e di debolezza risultanti dalle prove parallele

Progettazione di eventuali azioni di miglioramento

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A.S. 2017/2019

Denominazione progetto/attività didattica SGQ MONITOR

Analisi della situazione e motivazione

dell’intervento

Il progetto nasce dalla necessità, emersa dalle risultanze del RAV, di predisporre in maniera sistematica strumenti di analisi, monitoraggio e verifica dei processi chiave della didattica.

Obiettivi Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei processi chiave relativi all’area didattica

Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Analisi, monitoraggio e valutazione delle procedure operative messe in atto Valutazione della soddisfazione dei portatori di interesse

Prodotto finale dell’attività Format di procedure Rendicontazione Riesame ed aggiornamento del SGQ e dei suoi processi Elaborazione di indicazioni per la progettazione delle attività riferite all’a.s. successivo

PIANO DELLE ATTIVITÀ

Fasi Attività Prodotti

Fase 1: Condivisione e pianificazione

Condivisione, confronto e pianificazione organizzativa delle attività 2017/2019 nel Gruppo RAV e Miglioramento con il Referente Qualità Condivisione della politica e strategia della Qualità con i portatori di interesse dell’area didattica Ricognizione della documentazione in uso Individuazione dei processi chiave e dei relativi responsabili Elaborazione delle procedure da implementare e di un piano strutturato delle attività

Verbali riunioni Materiale utile all’implementazione delle attività Matrici di responsabilità Format di procedure da implementare Piano delle attività

Fase 2: Esecuzione Implementazione di procedure improntate a criteri di qualità

Procedure implementate

Fase 3: Verifica Analisi, monitoraggio e valutazione delle procedure Documentazione e restituzione dei risultati delle attività

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operative messe in atto Valutazione della soddisfazione dei portatori di interesse

Questionario di soddisfazione Linee di indirizzo per l’a.s. successivo