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PARTECIPAZIONE AL CONCORSO GEORIENTIAMOCI IIIC ROVIANO Istituto Comprensivo Arsoli-Roma-

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PARTECIPAZIONE AL CONCORSO

GEORIENTIAMOCI IIIC ROVIANO

Istituto Comprensivo Arsoli-Roma-

DESCRIZIONE DEL CONCORSO

CONCORSO DI CLASSEScuola 2.0: il mio futuroLegato al progetto Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento è  indetto un concorso nazionale aperto a tutte le classi che aderiscono al progetto richiedendo il kit. Il concorso nazionale rappresenta   il completamento del percorso didattico e il momento in cui i ragazzi hanno potuto mettere in gioco la propria creatività, immaginando quali cambiamenti avverranno con il passaggio alla scuola superiore e poi, dopo il diploma, con la scelta del lavoro che vorranno fare. I partecipanti hanno raccontare una storia (resa in formato video, foto o racconto) in cui descrivano e motivino la propria scelta a proseguire il percorso di studi e quali siano le loro aspettative, dal punto di vista formativo e professionale.I ragazzi della IIIC di Roviano hanno partecipato al concorso con un elaborato scritto con un limite di n. 2 cartelle e della dimensione massima di 1,5 MB ed inviato il file in formato .doc.Gli elaborati sono stati inviati e inviati entro il 30 aprile 2015. In attesa dell’esito pubblichiamo alcuni degli elaborati dei ragazzi esempio e sintesi di un lavoro sull’orientamento che ha occupato il tempo scuola del primo quadrimestre.

I NOSTRI RACCONTIIo non amo studiare, lo devo ammettere, ma capisco che il lavoro e lo studio hanno e avranno una parte fondamentale nella mia vita che mi aiuteranno a crescere e a diventare una persona autonoma. Nelle mie giornate dedico circa due ore di studio, ma due ore composte da silenzio e concentrazione con solo una pausa per la merenda. Prima di iniziare a studiare mi sforzo di ricordare la spiegazione dei professori, poi leggo una prima volta velocemente e altre due volte con lentezza in modo di poter sottolineare le parole che mi serviranno e fare il riassunto. Dopo aver ripetuto più volte il testo ad alta voce e mi sento in grado di ripeterlo, mi faccio sentire da un familiare. Riguardo il lavoro ho sempre desiderato per il mio futuro di spostarmi in altre località e iniziare una " Carriera lavorativa" fuori dall'Italia. Il lavoro ha in serbo molte responsabilità che io accetterò tutte e mi impegnerò al massimo per svolgerlo bene e in modo preciso. Oltre allo studio, il lavoro eccetera, mi piace fare altre cose che secondo i miei gusti sono indispensabili nella mia vita per ampliare la mia conoscenza; per esempio leggere, oppure scrivere il mio diario personale, guardare la televisione, praticare sport, disegnare, scattare foto ecc. Soprattutto mi piace entrare e ascoltare i discorsi dei grandi che spesso mi fanno pensare alla mia vita futura e a ciò che mi aspetta. Tornando alla scuola...scegliere la scuola superiore non è stata una leggera passeggiata; all'inizio ero convinta di prendere il Liceo linguistico ma poi, visto i miei voti nelle lingue ho chiesto aiuto a mio padre che piano, piano mi ha fatto arrivare sulla strada giusta...prenderò lo scientifico! Penso che questa nuova scuola mi farà crescere; la vedo come " l'entrata nel mondo dei grandi" e all'inizio non sarà facile immagino. Il lavoro che da grande vorrei fare è quello di creare una squadra di ricerca scientifica che si occupa di qualsiasi fenomeno naturale, chimico....insomma le scienze naturali, ecco perchè vorrei prendere lo scientifico.Ora non vorrei allungare i tempi, ma dopo lo scientifico vorrei andare all'Università e approfondire di più gli studi delle scienze naturali. BATTISTI MARTINA

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La decisione che ho preso è molto importante e ci ho pensato molto. Io sono un ragazzo normale, vado a scuola, vado con gli amici e faccio sport. Sono un po'pigro, ma sono anche molto creativo e sono convinto che il futuro lavoro sia molto influenzato dagli studi superiori.. Mi piace giocare a calcio e fare karate, mentre quando torno da scuola , di media studio un'ora al giorno. Normalmente non prendo molti appunti e non costruisco schemi, ma so che alle superiori mi servirà un sacco. Sono contento che molti miei amici vengono al mio stesso istituto: il tecnico industriale. A me piace molto questa scuola, non la trovo inutile perché molti uomini hanno raggiunto grandi risultati. Su questa scelta i miei genitori non hanno influito affatto, loro mi vedono nello scientifico o classico a Tivoli. Io a Tivoli non ci voglio andare perché preferisco Subiaco e non voglio prendere degli studi che non mi piacciono. Naturalmente il tecnico non è facilissimo ed è proprio il tipo di studi che voglio prendere, mi piace la fisica, lo studio della legge, informatica e tutta la preparazione per diventare un tecnico industriale.. E' stata veramente una scelta durissima, ma sono contento di averla presa. Sinceramente non ho paura di andare in questo istituto, nè di conoscere persone nuove perché secondo me è una scuola e basta, presto faremo amicizie e tra amici si sta sempre bene.. Penso che sarà molto più duro delle medie, specialmente i primi tempi, pieni di prove d'ingresso e di primi incontri con i professori che esigeranno anche nuovi metodi di studio. Spero di ambientarmi presto e di trovare professori non troppo severi e che mi aiutino a diventare un bravo tecnico industriale. In particolare mi piacerebbe lavorare in un'industria, ma non in un'industria sporca e piena d'inquinamento, ma in un'industria che usa molto i materiale ecologici. Voglio andare a lavorare molto presto, ma sono indeciso se abbinarci ( anche se non è molto comune ) una laurea in economia e commercio, quindi cominciare a lavorare come operaio, per poi sfruttare la mia laurea per ottenere delle promozioni fino ad avere un'industria, non dico tutta mia,ma in cui occupo un posto di dirigente, guadagnando molti soldi. Grazie ai test sull'orientamento ho scoperto che sono portato per lo sport ma anche per le materie manuali, ma soprattutto mi piace usare il computer e parlare d'economia, perciò penso di riuscire nei miei progetti futuri. BATTISTI RICCARDO

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3 Noi siamo i giovani italiani, quelli che devono rivalorizzare il nome d'Italia, quelli con tutta la vita davanti, il futuro di un mondo alquanto confuso: io sono in quel "noi". Questa è forse la scelta più importante della mia vita, quella da cui dipenderà il mio futuro.Ma soprattutto oltre al guadagno, ci deve essere anche il mio piacere nel lavorare, altrimenti rischi di buttare via i miei futuri studi. Devo ammettere che,avendo tale concetto in mente, la scelta è stata piuttosto pensata, in particolare tra le materie scientifiche.Sostengo, infatti, che seguire gli amici nelle loro scelte sia la scelta più stupida, perchè credo che tutti abbiano una specifica propensione per una specifica materia. Non ometto, inoltre, che a guidarmi in questa scelta ci siano stati i miei genitori, gli insegnanti e dei miei amici più grandi che hanno frequentato il mio stesso futuro liceo: il classico. Il liceo classico lo vedo come un liceo che può far sboccare nei maggiori ambiti lavorativied anche come una buona opportunità di assemblaggio tra lo studio e la vita sociale.E' proprio questo il mio intento: un lavoro che richieda impegno ma che richiami nche alla socializzazione, poichè non voglio essere una ne persona sempre chiusa ne una che sottrae troppo tempo al dovere. Dentro questi mii pensieri ci sono i test d'orientamento compilati a scuola, i quali mi hanno fatto capire quanta strada devo affrontare con le basi che sceglierò di avere in questa mia scelta. In quanto al lavoro, dato il mio senso del dovere, ( a volte troppo spiccato), ho pensato di dedicarmi all'imprenditorialità, perchè mi piace l'idea di intraprendere lavori importanti con dei dipendenti attorno, che spero diventino miei amici e dato che reagisco bene alla novità, li userò a mio favore senza mancare di rispetto a qualcuno. Ultimamente mi sono accorto, per riguardo della mia passione della fantasia,che mi rimane molto semplice e piacevole pensare dei film: spero dunque una futura produzione cinematografica. Intanto mi mantengo sui miei passi, cercando di sfruttare al meglio la prima scelta della mia vita, la vita di Federico. BATTISTI FEDERICO

Sono arrivata finalmente in terza media ed è ora che scelga la scuola dove andrà! Voglio scegliere la mia scuola in base a come sono io e come studio. A me non piace studiare, i compiti che ci danno li faccio, anche a studiare, studio, però cerco di metterci meno tempo possibile perchè voglio stare con i miei amici e divertirmi, anche se so che dovrò studiare molto di più...ma sono pronta! Quando faccio i compiti impiego circa un'ora e mezza se poi si aggiungono le poesie ecc...anche due. Vorrei prendere il linguistico per approfondirmi di più sulle lingue, non ho nessuna paura di entrare nella nuova classe, magari sì un po' di ansia, però vado avanti perchè sono felicissima. Vorrei avere una classe un po' come quella di adesso, un po' caciarona, piena di ragazzi carini. Il 99% dell'ansia è dedicata ai professori perchè possono capitare quelli che danno tanto da studiare, da scrivere... Quando ci saranno delle novità a me prenderà subito l'ansia e non manterrò la calma. Il linguistico non c'entra niente con il mio futuro perchè io da grande vorrei fare la maestra della scuola d'infanzia perchè mi piace lavorare con i bambini e soprattutto ho pazienza, solo con loro....però con il linguistico vorrei viaggiare con la mia nuova famiglia e aprirmi con gli altri. Questa decisione l'ho presa quest'anno, negli altri anni non avevo nessun interesse per le superiori. Quando ne ho parlato in famiglia mi hanno detto che è molto bello e che se andavo a Tivoli era meglio, perchè le cose le approfondiscono di più, però sono stati d'accordo perchè anche lì si studia, diciamo che Subiaco è adatto a me!!! Un grazie speciale va ad una mia prof.perchè mi ha fatto diventare sempre meno timida e che in questi tre anni mi ha fatto divertire con i miei compagni. ALFANI GIADA

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Il mio metodo di studio è un po'.... " profondo" perchè mi piacerebbe fare un po' tutto ma con i tempi "giusti". Io studio un'ora e mezza e anche di più. Quando studio mi aiuta mamma più che altro mi legge lei poi io devo farmi le domande e devo anche rispondermi, poi quando sono certa di quello che dico o di quello che penso lo ripeto a mamma e lei mi da dei consigli se devo rifare qualche lettura o sto a posto così in senso che l'argomento lo so. I miei posti di studio sono diversi, perchè se mia sorella sta in camera sulla scrivania a fare i compiti io vado di sotto. Alcune volte mia madre mi dice :" fai una pausa perchè sono troppi" e quindi vado a fare delle attitudini come il ballo che per me è una cosa importante. Però quando mia madre vede che io vado male a scuola mi soffre una parte del mio cuore. L'idea del mio futuro lavoro è fare la maestra a me è piaciuto sempre fare l'insegnante perchè mi sento a mio agio. La scelta della mia scuola sta venendo un po' tragica perchè io dico una cosa e i miei genitori ne dicono un'altra. Un'idea che mi sono fatta è che io da grande vorrei fare la maestra. PIACENTINI ELISA

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6Io sono Federico Giustini e adesso vi parlo di cosa mi piace fare: come la maggior parte dei ragazzi mi piace guardare la televisione, navigare su internet e praticare sport( calcio) e anche una cosa che non credo piaccia a tutti, smontare e rimontare le cose e alcune volte, quando non ho niente da fare, penso al futuro. Adesso invece voglio dirvi del mio metodo di studio: studio in media un'ora al giorno e a volte anche di più. A me piace studiare da solo in camera mia sulla scrivania, mentre studio riesco a concentrarmi anche se mamma accende la televisione o mi gironzola intorno, faccio una pausa solo se ho finito tutto. La maggior parte delle volte faccio i compiti solo per il giorno dopo e per studiare meglio leggo la pagina due volte poi sottolineo le cose più importanti e faccio la sintesi. Per l'anno prossimo ho deciso di andare al Liceo Scientifico di Subiaco. Questa scelta non è stata tanto difficile perchè le materie scientifiche sono le mie preferite, mamma non ha influenzato la mia scelta. La scuola si chiama Braschi; a vederla da fuori non è molto bella perchè è grigia e sembra una prigione, ma ho parlato con un mio amico e ha detto che è molto impegnativa. Dopo il liceo andrò all'Università e spero di fare lo stesso lavoro di papà. Adesso che ho citato il lavoro che vorrei fare vi dirò le mie idee del lavoro. A me piace un lavoro impegnativo e questo lo è perchè vedo l'impegno e il sacrificio di papà. L'ufficio può essere anche lontano da casa. Se non mi assumono proverò a diventare steward agli stadi. Io preferisco un lavoro a cielo aperto e con movimento se realizzerò questo sogno...GIUSTINI FEDERICO