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GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA DELLO SPORT Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 15 - 2012 3 RICERCHE L'arbitro come “computer in un’ampolla”: analisi discorsiva dell’identità professionale Riassunto Lo studio presenta un’analisi discorsiva sull’identità professionale dell’arbitro. I risultati mostrano quattro differenti profili dell’identità arbitrale ed un’interpretazione dell’esperienza come combinazione di “saper essere” e “saper fare”. Questo studio costituisce la fase centrale di una ricerca-azione volta a sviluppare le capacità di un’organizzazione sportiva a divenire riflessiva, ovvero capace di migliorare il proprio management , le competenze del personale, po- nendosi obiettivi sfidanti, creando un clima in cui le persone possano esprimere le proprie capacità con entusiasmo ed efficacia. Parole chiave Arbitro; identità professionale; analisi testuale; organizzazione riflessiva. Summary The study presents a discursive analysis on referee professional identity. Results show four different profiles of referee’s identity and an interpretation of experience as a combination of “being able to be” and “being able to do”. This study re- presents a central phase of an action-research aimed on develop a sportive organization ability to become reflective, that is able to develop its own management, personnel’ competences, fixing challenging goals, creating a climate in which people can express their own skills with enthusiasm and efficacy. Keywords Referee; professional identity; text analysis; reflective organization. Stefania Attanasio*, Giuseppe Mininni** e Amelia Manuti** *Università del Salento; ** Università Aldo Moro di Bari

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http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/gips-il-giornale-italiano-di-psicologia-dello-sport-n-15 Stefania Attanasio, Giuseppe Minnini e Amelia Manuti L'arbitro come 'computer in un'ampolla': analisi discorsiva dell'identità professionale Elena Gatti e Emanuela Confalonieri Praticare ginnastica artistica in adolescenza: fattore di rischio o di protezione per l'immagine corporea? Maria Luisa Giancaspro e Amelia Manuti Comportamento dell'allenatore e burnout degli atleti: uno studio esplorativo Francesca Magno, Giulia Bardaglio, Danilo Marasso, Silvia Ciaraino e Emanuela Rabaglietti Equilibrio dinamico misurato con l'Eight Balance Test: relazioni con BMI ed età reale nella media fanciullezza Letizia Martinengo, Eva Gerino e Piera Brustia Comportamenti prosociali e antisociali in ambito sportivo e orientamento motivazionale di giovani atleti Daniela Senarega Analisi di un intervento scolastico con strumenti di psicologia dello sport a favore della motivazione allo studio e della concentrazione di adolescenti

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GIORNALE ITALIANO

DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 15 - 2012 3

RICERCHE

L'arbitro come “computer in un’ampolla”: analisi discorsiva

dell’identità professionale

RiassuntoLo studio presenta un’analisi discorsiva sull’identità professionale dell’arbitro. I risultati mostrano quattro differenti profili dell’identità arbitrale ed un’interpretazione dell’esperienza come combinazione di “saper essere” e “saper fare”. Questo studio costituisce la fase centrale di una ricerca-azione volta a sviluppare le capacità di un’organizzazione sportiva a divenire riflessiva, ovvero capace di migliorare il proprio management , le competenze del personale, po-nendosi obiettivi sfidanti, creando un clima in cui le persone possano esprimere le proprie capacità con entusiasmo ed efficacia.

Parole chiaveArbitro; identità professionale; analisi testuale; organizzazione riflessiva.

SummaryThe study presents a discursive analysis on referee professional identity. Results show four different profiles of referee’s identity and an interpretation of experience as a combination of “being able to be” and “being able to do”. This study re-presents a central phase of an action-research aimed on develop a sportive organization ability to become reflective, that is able to develop its own management, personnel’ competences, fixing challenging goals, creating a climate in which people can express their own skills with enthusiasm and efficacy.

KeywordsReferee; professional identity; text analysis; reflective organization.

Stefania Attanasio*, Giuseppe Mininni** e Amelia Manuti**

*Università del Salento; ** Università Aldo Moro di Bari

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RICERCHE

Praticare ginnastica artistica in adolescenza: fattore di rischio

o di protezione per l’immagine corporea?

RiassuntoLo sport è un importante mezzo che favorisce la costruzione di una significativa immagine corporea e di sé e che consolida processi relazionali e sociali utili al raggiungimento di uno stato di benessere globale. Gli adolescenti che praticano sport a livello agonistico mostrano migliore percezione del proprio corpo e più alti livelli di autostima e di autoefficacia rispetto ai coetanei che non praticano sport. Allo stesso tempo, però, alcuni sport, come danza e ginna-stica artistica, presentano alcuni fattori di rischio legati all’accettazione del proprio corpo che in adolescenza subisce radicali cambiamenti a causa dello sviluppo puberale. Questo studio indaga percezione e rappresentazione dell’im-magine corporea attraverso strumenti qualitativi e quantitativi in due gruppi di adolescenti, il primo composto da atleti praticanti ginnastica artistica ed il secondo formato da coetanei non praticanti sport. I risultati indicano come i gin-nasti mostrano un’immagine corporea e di sé più positiva rispetto ai coetanei non sportivi. Anche il livello di sviluppo puberale è differente fra i due gruppi: i ginnasti sono in ritardo nello sviluppo dei caratteri sessuali rispetto ai coetanei non sportivi. Ricerche future dovrebbero approfondire ulteriormente il ruolo dello sviluppo puberale e comprendere se sia questo o lo specifico sport praticato ad essere la fonte di influenza maggiore sulle percezioni e rappresentazioni corporee degli atleti adolescenti.

Parole chiaveImmagine corporea; autostima; ginnastica artistica; adolescenza.

SummarySport is an important mean that facilitates the construction of meaningful body image and self-image and that consolida-tes social and relational processes needed to achieve a state of well-being. Adolescents who play sports at a competitive level show better body perception and higher levels of self-esteem and self-efficacy than their peers who do not practice sport. At the same time, however, some sports, such as dance and gymnastics, show some risk factors related to one’s body acceptance that undergoes radical changes in adolescence because of pubertal development. This study inve-stigates perception and representation of body image through qualitative and quantitative tools in two groups of adole-scents, the first made up of athletes practicing gymnastics and the second formed by peers who do not practice sport. Results indicate that gymnasts show a body image and self-image more positive than their peers non-sportive. Also the level of pubertal development is different between the two groups: gymnasts are late in the development of sexual cha-racteristics than their peers non-sportive. Future research should further examine the role of pubertal development and understand if pubertal development or the specific sport practiced is the major source of influence on body perceptions and representations of adolescent athletes.

KeywordsBody image; self-esteem; gymnastic; adolescence.

Elena Gatti e Emanuela Confalonieri

CRIdee, Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 15 - 2012 21

RICERCHE

Comportamento dell’allenatore e burnout degli atleti: uno studio esplorativo

RiassuntoIl burnout degli atleti è un fenomeno multiforme ed eterogeneo, comprensibile nelle sue componenti ma difficilmente semplificabile. Ansia di tratto e livelli di stress ma anche equilibrio emotivo e fiducia in se stessi sono fattori correlati con la percezione dei comportamenti del coach da parte degli atleti. Que-sto studio ha la finalità di comprendere l’impatto che la relazione atleta-allenatore ha sui livelli di burnout degli atleti. I risultati confermano come una relazione disfunzionale con l’allenatore ed un rapporto fondato principalmente sulla preparazione tecnica possano determinare un ridotto senso di realizzazione degli atleti nello sport.

Parole chiaveBurnout degli atleti; comportamento allenatore; rapporto allenatore-atleta; sport.

SummaryAthlete’s burnout is a multifaceted and heterogeneous phenomenon, which could be understood in its compo-nents even if it could be rarely simplified. Trait-anxiety and stress levels, but also emotional balance and self-confidence are factors correlated with the perception of coach behavior from athletes. This study aims to understand the impact of athlete-coach relationship on athlete burnout levels. Results confirmed how a dysfun-ctional relationship with coach and a relation mainly grounded on technical skills can determine a reduced sense of accomplishment for athletes in sport.

KeywordsAthlete burnout; coach behaviour; athlete-coach rela-tionship; sport.

Maria Luisa Giancaspro e Amelia Manuti

Dipartimento di Psicologia e Scienze Pedagogiche e Didattiche, Università degli Studi di Bari

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RICERCHE

Equilibrio dinamico misurato con l’Eight Balance Test: relazioni con BMI

ed età reale nella media fanciullezza

RiassuntoNella società contemporanea i bambini hanno solita-mente stili di vita poco attivi. La sedentarietà aumenta la condizione ponderale (BMI) dei bambini e riduce lo sviluppo di adeguate abilità motorie, incluse quelle co-ordinative come l’equilibrio. La relazione tra equilibrio e condizione ponderale nei bambini è stato scarsa-mente indagato, specie durante la media fanciullezza. Questo studio indaga l’equilibrio dinamico misurato con l’Eight Balance Test (EBT) in bambini in età scolare e le sue relazioni con il BMI. I risultati hanno evidenziato che i bambini frequentanti la classe terza della scuola primaria presentano un livello di equilibrio dinamico maggiore rispetto a quelli frequentanti la classe seconda e che i bambini con più elevato BMI mostrano un minore equilibrio dinamico.

Parole chiaveBambini; equilibrio dinamico; età reale; peso corporeo; BMI.

SummaryIn contemporary society children have usually sedenta-ry lifestyles. A sedentary lifestyle increases the weight status (BMI) of children and reduces the development of appropriate motor skills, including coordinative skills as balance. The relationship between balance and weight status in children has been poorly investigated, especially during the middle childhood. This study in-vestigates the dynamic balance measured by the Eight Balance Test (EBT) in primary school-aged children and its relationship with BMI. The results showed that children attending the third class of primary school have a level of dynamic balance greater than those attending the second class and children with higher BMI show lower level of dynamic balance.

KeywordsChildren; dynamic balance; real age; body weight; BMI.

Francesca Magno*, Giulia Bardaglio*, Danilo Marasso*, Silvia Ciairano*/** e Emanuela Rabaglietti*/**

* Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie, Università degli Studi di Torino** Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino

Ringraziamenti. Questo studio è stato parzialmente finanziato dalla Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie dell’Università di Torino e dalla Fondazione I.S.E.F. di Torino che ringraziamo per il prezioso contributo offerto. Per la supervisione alla prima fase di questo lavoro ringraziamo il prof. Giovanni Musella.

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 15 - 2012 33

RICERCHE

Comportamenti prosociali e antisocialiin ambito sportivo e orientamento

motivazionale di giovani atleti

RiassuntoL’importanza dello sport come potenziale contesto educativo non dovrebbe distogliere l’attenzione da alcuni aspetti che possono renderlo facilitatore di deviazioni. Nello sport l’orientamento motivazionale svolge un ruolo centrale nel favorire comportamenti prosociali e antisociali. La ricerca studia il rapporto tra orientamento motivazionale e compor-tamenti prosociali e antisociali nello sport. I risultati mostrano come l’orientamento sull’io è predittore di comporta-menti antisociali in termini di frequenza e di legittimità e come tale incidenza sia indipendente dall’intensità dell’orien-tamento sul compito. Appare necessario intervenire in termini preventivi sull’orientamento motivazionale per favorire i comportamenti prosociali, contenendo così il rischio di condotte antisportive.

Parole chiaveComportamenti prosociali; comportamenti antisociali; orientamento motivazionale; giovani atleti.

SummaryThe importance of sport as a potential educational environment should not divert attention from some aspects that can make it a facilitator of deviations. Motivational orientation in sport plays a central role in promoting prosocial and antiso-cial behaviors. The research studies the relation between motivational orientation and prosocial and antisocial behaviors in sports. Results show that the ego orientation is a predictor of antisocial behaviors in terms of frequency and legitimacy and how such incidence is independent from the intensity of task orientation. It seems necessary to intervene in terms of prevention on motivational orientation to encourage prosocial behaviors, limiting the risk of misconduct in sports.

KeywordsProsocial behaviors; antisocial behaviors; motivational orientation; young athletes.

Letizia Martinengo, Eva Gerino e Piera Brustia

Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino

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ESPERIENZE

Analisi di un intervento scolastico con strumenti di psicologia dello sport a favore della motivazione allo studio e della concentrazione di adolescenti

RiassuntoIl presente lavoro è il risultato di un’esperienza trentennale sia nel campo dell’insegnamento dell’Educazione Fisica nelle scuole secondarie di secondo grado, sia negli interventi pedagogici a favore di adolescenti in disagio scolastico. A partire da una analisi dell’adolescenza negli anni della cosiddetta “società liquida”, il contributo descrive un intervento sviluppato a scuola attra-verso metodologie proprie della psicologia dello sport volto a migliorare motivazione e concen-trazione di adolescenti con difficoltà scolastiche. L’esperienza discussa mostra come un allena-mento mentale finalizzato allo studio, condotto a scuola ma con il supporto delle famiglie, migliori non solo il rendimento scolastico, ma anche pre-venga alcuni comportamenti disfunzionali degli adolescenti.

Parole chiaveAdolescenza; motivazione; concentrazione; compor-tamenti disfunzionali; allenamento mentale.

SummaryThis work is the result of a thirty years experience both in teaching Physical Education at high scho-ols, both in pedagogical interventions focused on adolescents in distress because of school diffi-culties. From an analysis of adolescence in the years of so-called “liquid society”, the contribution describes a school-based intervention through methods of sport psychology aimed to improve motivation and concentration of adolescents with school difficulties. Discussed experience shows how a mental training aimed at studying, conducted at school but with families’ support, not only improves academic performance, but also prevents some dysfunctional behaviors of adolescents.

KeywordsAdolescence; motivation; concentration; dysfunctio-nal behaviors; mental training.

Daniela Senarega

Università degli Studi di Genova