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GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA DELLO SPORT Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 3 RICERCHE Uno studio sulla leadership degli allenatori in squadre di calcio e pallavolo maschili e femminili Riassunto Quello di leadership è un concetto chiave in psicologia e le sue applicazioni sono molteplici in ambito sportivo. Un modello teorico di riferimento per la leadership sporti- va è il modello multidimensionale di Chelladurai (1993). Lo scopo di questo studio è indagare le percezioni degli atleti della leadership dei propri allenatori e confron- tarle con le percezioni degli allenatori del loro stesso comportamento. Sono state indagate le differenze di genere degli atleti nella percezione della leadership degli allenatori. Lo studio ha coinvolto atleti e allenatori di squadre di calcio e pallavolo della provincia di Mode- na. Per la valutazione della leadership degli allenatori è stata utilizzata una versione adattata alla lingua italiana della Leadership Scale for Sports (LSS) (Roncoroni e Peruselli, 2008). Essa misura le percezioni degli atleti del comportamento attuale e del comportamento ideale dell’allenatore e le percezioni degli allenatori del proprio comportamento. I risultati mostrano come gli atleti pre- feriscono un allenatore competente nell’insegnamento di tecniche e tattiche sportive, pronto a fornire feedback positivi e capace di supportare gli atleti. Lo studio rileva uno scarto tra percezione degli atleti del comportamen- to di leadership ideale e comportamento di leadership attuale degli allenatori riguardo a preparazione tecnico- tattica associato ad una minore passione per il proprio sport. Sono discusse alcune ricadute applicative per gli psicologi dello sport e suggerimenti per ricerche future. Parole chiave Leadership; allenatori; sport di squadra; feedback; supporto sociale. Summary Leadership is a key concept in psychology and its applications are numerous in sports. A reference theoretical model for leadership in sports is the Chelladurai’s multidimensional model (1993). The purpose of this study is to investigate athletes’ perceptions for coaches’ leadership and to compare them with coaches’ perceptions of their own behavior. Gender differences in athletes’ perceptions of coaches’ leadership have been investigated. The study involved soccer and volleyball athletes and coaches in the province of Modena. For coaches’ leadership evaluation an adapted version to Italian language of the Leadership Scale for Sports (LSS) (Roncoroni and Peruselli, 2008) has been used. It mea- sures the athletes’ perceptions of coaches’ current behavior and ideal behavior and coaches’ perceptions of their own behavior. Results show how athletes prefer a competent coach in training and instructional behaviors, ready to provide positive feedback, and able to support the athletes. The study finds a gap between athletes’ perceptions of coaches’ ideal leadership behavior and coaches’ current leadership behavior concerning training and instructional behaviors as- sociated with less passion for their sports. Some implications for sport psychologists and suggestions for future research are discussed. Keywords Leadership; coaches; team sports; feedback; social support. Lorenzo Bragagnolo, Giampaolo Santi, Gabriele Prati e Luca Pietrantoni Facoltà di Psicologia, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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Pagine dal Giornale Italiano di Psicologia dello Sport

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GIORNALE ITALIANO

DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 3

RICERCHE

Uno studio sulla leadership degli allenatori in squadre di calcio e pallavolo

maschili e femminili

RiassuntoQuello di leadership è un concetto chiave in psicologia e le sue applicazioni sono molteplici in ambito sportivo. Un modello teorico di riferimento per la leadership sporti-va è il modello multidimensionale di Chelladurai (1993). Lo scopo di questo studio è indagare le percezioni degli atleti della leadership dei propri allenatori e confron-tarle con le percezioni degli allenatori del loro stesso comportamento. Sono state indagate le differenze di genere degli atleti nella percezione della leadership degli allenatori. Lo studio ha coinvolto atleti e allenatori di squadre di calcio e pallavolo della provincia di Mode-na. Per la valutazione della leadership degli allenatori è stata utilizzata una versione adattata alla lingua italiana della Leadership Scale for Sports (LSS) (Roncoroni e Peruselli, 2008). Essa misura le percezioni degli atleti del comportamento attuale e del comportamento ideale dell’allenatore e le percezioni degli allenatori del proprio comportamento. I risultati mostrano come gli atleti pre-feriscono un allenatore competente nell’insegnamento di tecniche e tattiche sportive, pronto a fornire feedback positivi e capace di supportare gli atleti. Lo studio rileva uno scarto tra percezione degli atleti del comportamen-to di leadership ideale e comportamento di leadership attuale degli allenatori riguardo a preparazione tecnico-tattica associato ad una minore passione per il proprio sport. Sono discusse alcune ricadute applicative per gli psicologi dello sport e suggerimenti per ricerche future.

Parole chiaveLeadership; allenatori; sport di squadra; feedback; supporto sociale.

SummaryLeadership is a key concept in psychology and its applications are numerous in sports. A reference theoretical model for leadership in sports is the Chelladurai’s multidimensional model (1993). The purpose of this study is to investigate athletes’ perceptions for coaches’ leadership and to compare them with coaches’ perceptions of their own behavior. Gender differences in athletes’ perceptions of coaches’ leadership have been investigated. The study involved soccer and volleyball athletes and coaches in the province of Modena. For coaches’ leadership evaluation an adapted version to Italian language of the Leadership Scale for Sports (LSS) (Roncoroni and Peruselli, 2008) has been used. It mea-sures the athletes’ perceptions of coaches’ current behavior and ideal behavior and coaches’ perceptions of their own behavior. Results show how athletes prefer a competent coach in training and instructional behaviors, ready to provide positive feedback, and able to support the athletes. The study finds a gap between athletes’ perceptions of coaches’ ideal leadership behavior and coaches’ current leadership behavior concerning training and instructional behaviors as-sociated with less passion for their sports. Some implications for sport psychologists and suggestions for future research are discussed.

KeywordsLeadership; coaches; team sports; feedback; social support.

Lorenzo Bragagnolo, Giampaolo Santi, Gabriele Prati e Luca Pietrantoni

Facoltà di Psicologia, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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GIORNALE ITALIANO

DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 9

RICERCHE

Effetti dell’attività fisica su capacità

mnestiche e benessere psicologico

di donne anziane istituzionalizzate

RiassuntoL’obiettivo di questo studio era quello di verificare gli effetti di un programma di attività fisica su capacità mnestiche e benessere psicologico di donne anziane istituzionalizzate. I dati sono stati raccolti prima e dopo il programma. I partecipanti sono N= 20 donne per il gruppo sperimentale (età media: 85,4 ± 6 anni) e N= 11 donne per il gruppo di controllo (età media: 85,7 ± 7 anni). I risultati mostrano come il programma di attività fisica abbia avuto un effetto positivo su memoria visuo-spaziale, memoria di lavoro, emozioni positive e negative e senso di vitalità. Il programma fisico, invece, non sembra aver avuto effetto su memoria episodica, memoria a breve termine, percezione di salute e funzionamento fisico. Considerando la condizione di fragilità delle donne anziane esaminate, la possibilità di ottenere cambiamenti positivi attraverso un semplice e poco costoso programma di attività fisica, seppure non su tutti gli aspet-ti considerati, appare un risultato molto importante.

Parole chiaveInvecchiamento; memoria; attività fisica; benessere psicologico

SummaryAim of this study was to test the effects of a physical activity program on mnemonic capacity and psychological well-being of institutionalized elderly women. Data were collected before and after the program. Participants were N= 20 wo-men for experimental group (mean age: 85.4 ± 6 years) and N= 11 women for control group (mean age: 85.7 ± 7 years). Results show how the physical activity program had a positive effect on visual-spatial memory, working memory, positive and negative emotions, and sense of vitality. Conversely, the physical program does not seem to have taken effect on episodic memory, short-term memory, perception of health and physical functioning. Considering the frailty condition of examined older women, the possibility to obtain positive changes through a simple and inexpensive physical program, although not for all considered aspects, it is a very important result.

KeywordsAgeing; memory; physical activity; psychological well-being

Filippo Candela*, Daniele Magistro**, Marcella Maria Caglio*, Anna Mulasso**, Monica Emma Liubicich** e Silvia Ciairano*

* Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino** Centro Ricerche SUISM, Università degli Studi di Torino

RINGRAZIAMENTIQuesto progetto è stato parzialmente finanziato con i fondi assegnati alla prof.ssa Silvia Ciairano dell’Università degli Studi di Torino dalla Regione Piemonte al Progetto di Ri-cerca Sanitaria Finalizzata, Bando regionale approvato con Determina Dirigenziale n. 466 del 25/07/2008, “Combattere la depressione degli anziani attraverso l’attività fisica: imple-mentazione e validazione di un programma di intervento”.

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GIORNALE ITALIANO

DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 15

RICERCHE

Spazi di autonomia dell’allenatore sportivo: il caso della Federazione Italiana Rugby

RiassuntoL’allenatore riveste un ruolo centrale ed irrinunciabile nel contesto sportivo, senza il quale l’organizzazione di una squadra, di uno staff tecnico e di una società sportiva non potrebbero svilupparsi compiutamente. In particolare, la ricerca si focalizza sull’allenatore di rugby il cui ruolo all’interno di una squadra è di riferimento non solo per gli atleti, ma anche per tutti i tecnici e gli esperti che operano in questo specifico contesto sportivo. Questo studio ha lo scopo di considerare il grado di autonomia dell’allenatore di rugby rispetto ad altri professionisti operanti in questo sport. La ricerca mostra come quello dell’allenamento di fatto co-stituisca un processo formativo: l’allenatore di rugby, da una parte, è un istruttore che costruisce e sviluppa programmi di allenamento ottimali orientati al raggiungimento della perfor-mance agonistica, ma dall’altra parte è anche un educatore orientato a potenziare gli aspetti pedagogici generali della pratica sportiva.

Parole chiaveAllenatore; rugby; formazione sportiva; autonomia.

SummaryThe coach plays a central and indispensable role in the sporting context, without which the organization of a team, a technical staff, and a sports club could not develop fully. In particular, the research is focused on rugby coach whose role within a team is a reference not only for athletes, but also for all technicians and experts working in this specific sportive context. This study aims to consider the degree of autonomy of rugby coach compared with other practitioners working on this sport. The research shows how training constitutes de facto a learning process: the rugby coach, on one hand, is a trainer who builds and develops training programs aimed at achieving optimal athletic performance, but on the other hand he is a teacher oriented to enhance pedagogical aspects of the sport.

KeywordsCoach; rugby; sportive training; autonomy.

Enrico Cassarino

Allenatore, Esperto in psicologia dello sport

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GIORNALE ITALIANO

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 19

RICERCHE

Il contributo della pratica sportiva alla crescita personale: una ricerca

RiassuntoDiverse ricerche hanno evidenziato come lo sport possa favorire l’apprendimento di life skills (LS), abilità e capacità che secondo l’OMS (1993) permettono di affrontare efficacemente richieste e sfide della vita quotidiana. Lo studio presentato si propone di verificare questa ipotesi nel contesto italiano, indagando 1) se i giovani atleti che praticano calcio all’interno di una società professionistica percepiscono l’opportunità di conseguire apprendimenti utili per la pro-pria crescita personale e 2) se tali apprendimenti possono essere ricondotti ad alcune delle LS individuate dall’OMS. La ricerca ha previsto 48 focus group che hanno coinvolto N= 327 giovani atleti di una società professionistica di cal-cio. L’analisi di contenuto del materiale raccolto è stata condotta utilizzando un metodo carta-e-matita. In riferimento alla prima domanda di ricerca, sono emersi 45 apprendimenti. In riferimento alla seconda domanda di ricerca, l’asso-ciazione degli apprendimenti emersi alle 10 LS principali definite dall’OMS ha rintracciato apprendimenti per ciascuna di esse. Alcune LS risultano essere apprese più facilmente dagli atleti con età più elevata. Sono discusse implicazioni sia per la formazione di allenatori e dirigenti, sia per la programmazione di interventi formativi rivolti ai giovani atleti e alle loro famiglie. Future ricerche per rilevare i fattori che influenzano l’apprendimento delle LS attraverso la pratica sportiva potranno essere realizzate considerando anche altri sport.

Parole chiaveCalcio; apprendimento; life skills; sport giovanile; sviluppo psicologico.

SummarySeveral studies have shown that sports can foster life skills (LS) learning, abilities and skills that according to WHO (1993) make it possible to cope effectively with demands and challenges of everyday life. The study presented aims to test this hypothesis in the Italian context, investigating 1) if the young soccer athletes involved in a professional Football Club perceive the opportunity to achieve useful learning for personal growth and 2) if such learning can be associated to some LS identified by WHO. The research has provided 48 focus groups involving N= 327 young athletes of a profes-sional Football Club. The content analysis of collected material was conducted using a pencil-and-paper technique. With regard to first research question, 45 learning opportunities were identified. Concerning second research question, the as-sociation of emerged learning with the 10 main LS defined by WHO permitted to detect learning for each of them. Some LS turn out to be more easily learned by older athletes. Implications both for coaches’ and managers’ training, both for planning educational interventions targeted at young athletes and their families are discussed. Future researches to investigate factors that influence LS learning through sport could carried out considering other sports.

KeywordsSoccer; learning; life skills; youth sport; psychological development.

Claudio Giovanni Cortese

Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino

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GIORNALE ITALIANO

DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 25

RASSEGNE

L'ipnosi applicata allo sport é realmente efficace?

Una rassegna su alcuni studi degli ultimi vent’anni

RiassuntoL’interesse per l’ipnosi applicata in diversi contesti non solo clinici è notevolmente cresciuto negli ultimi decenni. In letteratura sono numerose le pubblicazioni con lo scopo di indagare l’efficacia di questa tecnica in diversi contesti. In ambito clinico, alcune recenti meta-analisi hanno evidenziato per quali disturbi psicologici l’ipnosi risulta efficace, anche in affiancamento ad altre tecniche psicologiche. Per l’ipnosi applicata allo sport la situazione, invece, non è così chiara. Nonostante l’ipnosi sia ampiamente utilizzata nel mental training per l’ottimizzazione della prestazione sportiva, la ricerca scientifica è ancora esigua. Questa rassegna raccoglie alcuni studi degli ultimi vent’anni per dare risposte a diversi quesiti legati all’efficacia dell’ipnosi applicata allo sport. I risultati sono discussi e sono presentate alcune ricadute applicative per gli psicologi dello sport.

Parole chiaveIpnosi; efficacia; mental training; psicologia dello sport.

SummaryThe interest in hypnosis applied in different contexts not only clinical has grown considerably in recent decades. In litera-ture there are numerous publications with the aim to investigate the effectiveness of this technique in different contexts. In clinical settings, some recent meta-analyzes showed psychological disorders for which hypnosis is effective, even alongside other psychological techniques. For hypnosis applied to sport the situation, however, is not so clear. Althou-gh hypnosis is widely used in mental training for sports performance optimization, scientific research is still small. This review includes some studies of the last twenty years to give answers to several questions related to the effectiveness of hypnosis applied to sport. The results are discussed and some application outcomes are presented for sport psycholo-gists.

KeywordsHypnosis; effectiveness; mental training; sport psychology.

Gladys Bounous* e Alessandro Simili**

* Psicologa dello sport, ipnologa - BSkilled** Dottore in scienze e tecniche psicologiche, esperto in psicologia dello sport - BSkilled

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GIORNALE ITALIANO

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 14 - 2012 33

RASSEGNE

Invecchiamento attivo e pratica del Tai Chi per il benessere

psicofisico degli anziani:una rassegna bibliografica

RiassuntoDati demografici e studi epidemiologici confermano la crescita esponenziale della popolazione anziana negli ultimi anni. Questa tendenza potrebbe portare ad una trasformazione del ruolo degli anziani nella società e al contrasto degli stereotipi che tuttora connotano negativamente questa fase di vita. Impegnarsi in un’attività fisica può migliorare la qualità della vita e il benessere psicologico e fisico degli anziani. Tra le molte attività fisiche, alcune in particolare contribuiscono ad un rinnovato significato di invecchiamento attivo. Il Tai Chi Chuan o più semplicemente Tai Chi, diffuso anche nei paesi occidentali, coinvolge tutto il corpo e possiede caratteristiche che ben si adattano alla pratica da parte degli anziani. Lentezza esecutiva, ricerca di rilassamento, equilibrio, fluidità del gesto, oltre a memorizzazio-ne delle “forme” e delle sequenze producono effetti positivi per il benessere fisico e psicologico. Attraverso il Tai Chi, l’attività fisica assume un nuovo significato nella vita degli anziani valorizzandone le risorse.

Parole chiaveTai Chi; anziani; benessere fisico e psicologico; qualità della vita.

SummaryDemographic and epidemiological studies confirm the exponential growth of the elderly population in recent years. This trend could lead to a transformation of the role of older people in society and to a contrast of negative stereotypes that still characterize this stage of life. Engaging in physical activity can improve quality of life and psychological and physi-cal well-being of elderly. Among the many physical activities, some in particular contribute to a renewed meaning of active aging. The Tai Chi Chuan or simply Tai Chi, also common in Western countries, involves the whole body and has features that are well adapted for elderly practice. Slow process of production, looking for relaxation, balance, fluidity of movement, as well as storage of the “forms” and sequences produce positive effects for physical and psychological well-being. Through the Tai Chi, physical activity takes on new meaning in the lives of older people valuing resources.

KeywordsTai Chi; elderly; physical and psychological well-being; quality of life.

Monica Emma Liubicich*, Antonella Roggero** e Maria Cristina Cornetto**

* Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie, Università degli Studi di Torino** Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino