Pagine da giornale italiano psicologia dello sport 17

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GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA DELLO SPORT Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 3 RICERCHE Analisi evolutiva dei processi attentivi in giovani giocatori di pallavolo Riassunto L’articolo, facendo riferimento alla Teoria degli Operatori Costruttivi (Theory of Constructive Operators; TCO) di Pascual-Leone, si propone di individuare, nell’ambito della pallavolo, quali schemi mentali sia necessario coor- dinare per eseguire correttamente gesti atletici di varia difficoltà, e come la maturazione cognitiva dell’individuo contribuisca alla sua crescita sportiva. I dati riportati sono stati raccolti attraverso l’osservazione in setting natu- ralistico, durante gli allenamenti, di 9 atleti non professionisti della società PGS Virtus Don Bosco di Novi Ligure, di età compresa tra 7 e 23 anni. I risultati evidenziano come, concordemente con la TCO, i giovani atleti siano in grado di integrare un numero di schemi sempre maggiore con l’aumentare dell’età, migliorando a livello tecnico in termini di complessità di gesti atletici padroneggiati. Le osservazioni riportate mostrano come il limite cognitivo (cioè la necessità di coordinare un numero ampio di schemi) dei giovani atleti rappresenti una limitazione nell’ap- prendimento di abilità nuove e più complesse, se non adeguatamente compensato attraverso l’uso strategie, quali il chunking delle informazio- ni, o l’automatizzazione di gesti tecnici più semplici. Nonostante alcuni limiti metodologici, come l’esiguità del campione, questa ricerca sembra supportare l’adeguatezza della TCO nel delineare le tappe di acquisizio- ne delle competenze sportive nella pallavolo, e apre la strada allo studio empirico del legame tra maturazione cognitiva (in termini di memoria di lavoro) e l’acquisizione di capacità nello sport. Parole chiave Attenzione; sviluppo cognitivo; capacità M; pallavolo; acquisizione di abilità Summary This article, using as a framework Pascual-Leone’s Theory of Constructive Operators (TCO), aims to identify which mental schemes it is necessary to coordinate to successfully accomplish athletic gestures of different difficulty in the field of volleyball, and how the individual’s cognitive development contributes to his/her growth in sports. Data were collected through obser- vation in naturalistic setting, during training sessions, of 9 non-professional athletes of the Novi Ligure PGS Virtus Don Bosco club, aged between 7 and 23 years. Results, in agreement with TCO, show how young athle- tes are able to integrate a number of schemes that increases with age, improving at technical level in terms of mastery of difficult athletic gestures. Observations show how the cognitive limit (that is the need to coordinate a wide number of schemes) of young athletes turns into a limitation for new and more complex skills learning, if not properly compensated through use of strategies such as information chunking, or automatization of easier technical gestures. Despite some methodological limitations, such as the small size of the sample, this research seems to support the adequacy of TCO in outlining the stages of skills acquisition in volleyball, and it opens the way toward empirical study of the relationship between cognitive development (in terms of working memory growth) and skills acquisition in sports. Keywords Attention; cognitive development; M-capacity; volleyball; skills acquisition Elisa Bisagno* e Sergio Morra** *Dottoressa in Scienze e Tecniche Psicologiche; “Alleducatrice”, Società PGS Virtus Don Bosco, Novi Ligure **Università degli Studi di Genova FOTO FIPAV FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO

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Analisi evolutiva dei processi attentivi, preparazione mentale nella maratona, riabilitazione mentale dopo infortunio, ginnastica ritmica, benefici di una vecchiaia attiva. http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/gips-il-giornale-italiano-di-psicologia-dello-sport-n-17

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GIORNALE ITALIANO

DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 3

RICERCHE

Analisi evolutiva dei processi attentivi in giovani giocatori di pallavolo

RiassuntoL’articolo, facendo riferimento alla Teoria degli Operatori Costruttivi (Theory of Constructive Operators; TCO) di Pascual-Leone, si propone di individuare, nell’ambito della pallavolo, quali schemi mentali sia necessario coor-dinare per eseguire correttamente gesti atletici di varia difficoltà, e come la maturazione cognitiva dell’individuo contribuisca alla sua crescita sportiva. I dati riportati sono stati raccolti attraverso l’osservazione in setting natu-ralistico, durante gli allenamenti, di 9 atleti non professionisti della società PGS Virtus Don Bosco di Novi Ligure, di età compresa tra 7 e 23 anni. I risultati evidenziano come, concordemente con la TCO, i giovani atleti siano in grado di integrare un numero di schemi sempre maggiore con l’aumentare dell’età, migliorando a livello tecnico in termini di complessità di gesti atletici padroneggiati. Le osservazioni riportate mostrano come il limite cognitivo (cioè la necessità di coordinare un numero ampio di schemi) dei giovani atleti rappresenti una limitazione nell’ap-prendimento di abilità nuove e più complesse, se non adeguatamente compensato attraverso l’uso strategie, quali il chunking delle informazio-ni, o l’automatizzazione di gesti tecnici più semplici. Nonostante alcuni limiti metodologici, come l’esiguità del campione, questa ricerca sembra supportare l’adeguatezza della TCO nel delineare le tappe di acquisizio-ne delle competenze sportive nella pallavolo, e apre la strada allo studio empirico del legame tra maturazione cognitiva (in termini di memoria di lavoro) e l’acquisizione di capacità nello sport.

Parole chiaveAttenzione; sviluppo cognitivo; capacità M; pallavolo; acquisizione di abilità

SummaryThis article, using as a framework Pascual-Leone’s Theory of Constructive Operators (TCO), aims to identify which mental schemes it is necessary to coordinate to successfully accomplish athletic gestures of different difficulty in the field of volleyball, and how the individual’s cognitive development contributes to his/her growth in sports. Data were collected through obser-vation in naturalistic setting, during training sessions, of 9 non-professional athletes of the Novi Ligure PGS Virtus Don Bosco club, aged between 7 and 23 years. Results, in agreement with TCO, show how young athle-tes are able to integrate a number of schemes that increases with age, improving at technical level in terms of mastery of difficult athletic gestures. Observations show how the cognitive limit (that is the need to coordinate a wide number of schemes) of young athletes turns into a limitation for new and more complex skills learning, if not properly compensated through use of strategies such as information chunking, or automatization of easier technical gestures. Despite some methodological limitations, such as the small size of the sample, this research seems to support the adequacy of TCO in outlining the stages of skills acquisition in volleyball, and it opens the way toward empirical study of the relationship between cognitive development (in terms of working memory growth) and skills acquisition in sports.

KeywordsAttention; cognitive development; M-capacity; volleyball; skills acquisition

Elisa Bisagno* e Sergio Morra***Dottoressa in Scienze e Tecniche Psicologiche; “Alleducatrice”, Società PGS Virtus Don Bosco, Novi Ligure**Università degli Studi di Genova

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 11

RICERCHE

Intervento di preparazione mentale di una maratoneta secondo

il modello multidimensionale

RiassuntoPer progettare un intervento fi nalizzato all’ottimizzazione della prestazione può essere utile un approccio integrato fra sviluppo delle abilità mentali e consulenza clinica. In quest’ottica, viene presentato un intervento su una maratoneta basato sul modello multidimensionale di preparazione mentale. Tale modello defi nisce quattro categorie funzionali di classifi cazione degli interventi con gli atleti: miglioramento della prestazione, diffi coltà prestative, decadimento della prestazione, interruzione o termine della prestazione. Inquadrare un caso in una di queste quattro aree può orientare gli psicologi dello sport verso la più coerente ed adeguata strategia di intervento.

Parole chiaveAllenamento mentale; psicologia clinica dello sport.

SummaryTo design an intervention aimed at optimizing performance it can be useful an integrated approach between the deve-lopment of mental abilities and clinical counseling. In this context, we present an intervention on a female marathon run-ner based on the multidimensional model of mental training. This model defi nes four categories of functional classifi ca-tion of interventions with athletes: improving performance, performance diffi culties, performance decrement, interruption or performance drop-out. To frame a case in one of these four areas can guide sports psychologists towards the more consistent and adequate intervention strategy.

KeywordsMental training; clinical sport psychology.

Gianfranco Gramaccioni * e Sara Di Salvatore**

* Medico Psicoterapeuta, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara** Psicologa

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 17

RICERCHE

La ricerca-intervento “Calcio 2000”

Aldo Grauso, Gennaro Accursio e Giovanni Costanza

Università “La Sapienza” di Roma

RiassuntoLa preparazione mentale riveste un ruolo potenzialmente importante per il miglioramento della prestazione sportiva. La ricerca-intervento presentata mira a verifi care se attraverso il miglioramento degli aspetti relazionali, comunicativi e psicologici una squadra di calcio possa ottenere un miglioramento della prestazione, favorendo anche il benessere della squadra. Hanno partecipato all’intervento presentato giovani atleti praticanti calcio. Numerosi sono stati i risultati raggiunti, a cominciare dall’incremento dei risultati ottenuti, oltre al miglioramen-to di percezioni e relazioni all’interno delle squadre.

Parole chiaveSport; calcio; psicologia dello sport; psicologia del benessere; ricerca e intervento

SummaryMental training plays a potentially important role for improvement of sport performance. The pre-sented action-research aims to verify if through the development of relational, communicational, and psycholo-gical aspects a soccer team may obtain a performance improvement, promoting team well-being. Young athletes practi-cing soccer have participated to presented intervention. Several results have been obtained, beginning from the increase of results obtained, in addition to improvement of perceptions and relationships within the teams.

KeywordsSports; soccer; sport psychology; psychology of well-being; research and intervention

In ricordo della nostra collega Emanuela Rossi.

Non c’è vita / che almeno per un attimo / non sia immortale.La morte / è sempre in ritardo di quell’attimo.

Invano scuote la maniglia / d’una porta invisibile.A nessuno può sottrarre / il tempo raggiunto.

Wislawa Szymborska

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 23

RICERCHE

Riabilitare la mente dopo un infortunio sportivo:

applicare il metodo EMDR nello sport

RiassuntoNumerosi studi hanno dimostrato che molti atleti dopo un incidente sportivo e la riabilitazione fi sica presentano diffi coltà a riprendere l’attività sportiva. Questa ricerca mostra il caso di un giovane atleta riabilitato anche dal punto di vista psicologico attraverso una psicoterapia per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress applicata in ambito sportivo: la Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari (EMDR; Shapiro, 1989). Il partecipante era un giovane atleta di sci alpino di 17 anni che ha subito un grave infortunio. Questo studio, a nostra conoscenza, è il primo che analizza un intervento basato sul metodo EMDR nel campo degli infortuni sportivi.

Parole chiaveInfortunio sportivo; metodo qualitativo; regolazione emotiva; case study.

SummarySeveral studies have shown that many athletes after a sports injury and physical rehabilitation have diffi culties returning to the sport. This study presents the case of a young athlete psychologically rehabilitated through a post-traumatic stress syndrome’s treatment psychotherapy applied to sports: the Eye Movement Desensitisation and Reprocessing (EMDR; Shapiro, 1989). The participant was a 17-years-old male skier, seriously injured. This study, to our knowledge, is the fi rst that analyzes an intervention based on the EMDR method in the fi eld of sports injuries.

KeywordsSport injury; psychotherapy; emotional control; arousal regulation; qualitative methods.

Davide Mate*/**, Letizia Marazzi** e Francesca Cavallerio**** Università degli Studi di Torino** Centro di Psicologia Applicata, Torino*** University of Roehampton, London

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 33

RICERCHE

Analisi metodologica di elementi base

della ginnastica ritmica

RiassuntoLa ginnastica ritmica è una disciplina femminile praticata a livello individuale e di squadra, che prevede l’utilizzo di cinque piccoli attrezzi (fune, cerchio, palla, clavette e nastro) e che si avvale di un accompagnamento musicale che caratterizza profondamente questo sport, fondendo danza e ginnastica con eleganza e creatività. Questo studio analizza tre differenti metodi di allenamento per l’apprendimento di tre elementi tecnici chiave della ginnastica ritmica. I risultati sono utili per determinare per ogni elemento quale possa essere il metodo migliore considerando tempo e qualità di risultati.

Parole chiaveMetodo; ginnastica ritmica; elementi base

SummaryCallisthenics is a female discipline performed at individual and team level, which involves the use of five small tools (rope, hoop, ball, clubs, and ribbon) and that uses a musical accompaniment which profoundly marks this sport, fusing dance and gymnastics with elegance and creativity. This study analyzes three different training methods for learning th-ree key technical elements of callisthenics. The results are useful to determine for each elements which can be the best method considering time and quality of results.

KeywordsMethod; callisthenics; basic elements

Daniela Senarega e Sabrina Pucci

Università degli Studi di Genova

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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 17 - 2013 39

RASSEGNE

Il cane nella vita dell’anziano: i benefi ci di una vecchiaia attiva

Monica Emma Liubicich*, Anna Mulasso*/**, Emanuela Rabaglietti*/** e Barbara Tetti

* SUISM, Università degli Studi di Torino** Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino

RiassuntoIl progressivo e globale invecchiamento è destinato a pro-durre una inversione demografi ca mai avvenuta nella storia dell'umanità. Il peggioramento delle condizioni di salute con il passare degli anni aumenta i costi sociali. È pertanto necessario identifi care quei fattori protettivi che possano contribuire ad un invecchiamento in salute. Numerosi studi sottolineano il ruolo del cane nel mondo dell’anziano: il cane può essere uno stimolo per adottare uno stile di vita attivo, per l’impegno nella cura dell’animale, per un rappor-to affettivo e comunicativo che contribuisce a migliorare la qualità della vita, offrendo talvolta un nuovo signifi cato agli ultimi anni della propria esistenza.

Parole chiaveCane; anziani; benessere; stile di vita; qualità di vita.

SummaryThe global and progressive aging boom is expected to produce a population inversion ever happened in the history of mankind. The deterioration of health conditions with the passing years increases social costs. It is therefore neces-sary to identify these protective factors which may contribute to healthy aging. Several studies emphasize the role of the dog in the world of the elderly: the dog can be a stimulus to adopt an active lifestyle, for the commitment in animal’s care, for a loving relationship and communication that con-tributes to improve the quality of life, sometimes offering a new meaning to the last years of their existence.

KeywordsDog; elderly; well-being; lifestyle; quality of life.