Osservatorio Civico sul federalismo in sanità 2012

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Luogo di raccolta sistematica informazioni

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Presentazione di Sabrina Nardi, curatrice del Rapporto 2012 e dell'Osservatorio.

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Luogo di raccolta sistematica informazioni

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Osservatorio civico federalismo in sanità

Rapporto 2012

Luogo di raccolta sistematica informazioni

Luogo di confronto, partecipazione e analisi per cambiamento

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DATI “TRADIZIONE”CITTADINANZATTIVA

INFORMAZIONI PRODOTTE DA ALTRI SOGGETTI

Indagini realizzate in aree specifiche di assistenza sul

territorio Per intercettare il livello

aziendale

PiT Salute Audit

civico

Rapporto CnAMC

Active Citizenship

network

Premio A. Alesini

INFORMAZIONI PRODOTTE DA ALTRI SOGGETTI

Ministero Salute

Agenas

I.S.S.

Rapporto OASI

CergasRapporto Ceis

Tor Vergata

MES Sant’Anna

Pisa

Meridiano Sanità

Cerm PadovaRapporto

Osservasalute

OSSERVATORIO CIVICO SUL FEDERALISMO IN SANITA’

Cnel

Corte conti

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Struttura Rapporto

I. Elementi di contesto

II. Le Regioni alla prova dei fatti: differenti capacità di risposta alla domanda di salute 1. Percorso materno infantile2. PMA3. Prevenzione attraverso i vaccini4. Rete oncologica5. Assistenza territoriale6. Accesso assistenza farmaceutica

III. Governance regionale e partecipazione dei cittadini7. Valutare il grado di umanizzazione8. Trasparenza, qualità di governo, servizi ai cittadini

IV. I cittadini come risorsa per il Servizio Sanitario Nazionale

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Elementi di contesto

Crisi politicaSistema elettorale/effettività diritto votoScandali politica regionale (es. Lazio, Lombardia)

Crisi economicaPIL Definanziamento

Italia è il Paese UE con peggior tasso variazione PIL, nel 2014 segnali ripresa

2013: stanziamenti SSN inferiori all’anno precedente (da 107.880 mln di Euro a 106.824 mln), nel 2014 aumenta rispetto 2013, ma inferiore 2012.

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E le Regioni?

Fonte: Ministero della Salute - Relazione sullo stato sanitario del Paese 2011 Griglia Lea, Comitato Lea – Anno 2010

Abruzzo PDR + commissariamento (11/09/08)Disavanzo 2010: 51,6 euro/mlnCalabriaPDR + commissariamento (30/07/10)Disavanzo 2010: - 13,7 euro/mlnCampaniaPDR + commissariamento (28/07/09)Disavanzo 2010: - 72,2 euro/mlnLazioPDR + commissariamento (11/07/08)Disavanzo 2010: 159,3 euro/mlnMolisePDR + commissariamento (28/07/09)Disavanzo 2010: 27,1 euro/mln

Piemonte - Disavanzo 2010: 0,6 euro/mlnPuglia - Disavanzo 2010: 2,7 euro/mlnSicilia - Disavanzo 2010: 282,4 euro/mln

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Spesa sanitaria pubblica per abitante (in euro) delle Regioni, 2011

Fonte: Rapporto Meridiano Sanità 2012 (Corte dei Conti 2012)

Quanto investono le regioni sulla salute dei cittadini?

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Le regioni con il Piano di Rientro e commissariamento- Investono tendenzialmente di meno nella salute dei propri cittadini- la spesa procapite di compartecipazione è più alta per ticket- le maxi aliquote sono pesanti

Esempi:LazioRegione Critica per il Rispetto dei LEACompartecipazione procapite (ticket + maxialiquote): 181 euro (media naz. 76)Investimento procapite: 1969 euro (media naz. 1851)

SiciliaRegione Critica per il Rispetto dei LEACompartecipazione procapite (ticket + maxialiquote): 110Investimento procapite: 1729 euro

CalabriaRegione Critica per il Rispetto dei LEACompartecipazione procapite (ticket + maxialiquote): 100Investimento procapite: 1704

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Le Regioni alla prova dei fatti

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Percorso materno - infantile• Accordo Stato Regioni 16 dicembre 2010, GU 18/01/11Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualita', della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo.

10 azioni – analizzate 4 nell’Osservatorio Comitato percorso nascita a livello regionaleRiorganizzazione della reteProcedure di controllo del dolore nel corso del parto e del travaglioRiduzione pratica del taglio cesareo

• Screening metabolici neonatali

• Accordo Stato Regioni 20 dicembre 2012, GU 7/02/13Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province autonome

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Istituzione di comitati percorso nascita regionali

Aprile 2011 istituito Comitato percorso nascita nazionale c/o Ministero Salute

Comitati percorso nascita al livello regionale: coordinamento per le Aziende Sanitarie

A fine 2012 le Regioni che formalmente hanno recepito l’accordo sono 10.

Le restanti 9 regioni: 4 non recepiscono (PA trento+bz, V.d’aosta, Toscana) e 5 non rispondono!

“Scarsa partecipazione di alcune regioni alle iniziative attivate, nonché il totale silenzio ai vari solleciti di Campania, Lazio, Sardegna” Min Sal, Relazione SSN 12

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Chiusura punti nascita con parti annui inferiori 500

158 punti nascita con parti annui < 500 censiti 2009 chiusi 20

Al 2009, punti nascita disattivati:Abruzzo: 2Basilicata: 2 punti nascita luglio 12Calabria: 2 (+ 7 p. n. luglio 2012) TOT 9Campania: 2Lazio: 4Liguria: 1 (+ 1 p.n. luglio 12)Lombardia: 1Marche: 1Molise: 1 (+ 3 p.n. luglio 2012)Piemonte: 1Sardegna: 1 (+ 2 p.n. luglio 2012)Veneto: 2 punti nascita 2012

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Oltre i numeri della disattivazione

Sicilia: a marzo 2013 nuova riorganizzazione per ottimizzare l’assistenza nelle località disagevoli, mettere in sicurezza questi punti nascitaLombardia: solo a Dicembre 2013, in conseguenza tagli spending review, si stabilisce la riorganizzazione della rete PN entro dicembre 2013.

E i cittadini?

• Non coinvolti nelle decisioni• Subiscono i disagi per chiusura strutture in alcune aree (es. Manduria, Lipari, Lanusei, Bosa)

Esempio, Manduria (TA):Punti nascita più vicini nel territorio ASL (40 KM): Taranto o Grottaglie (in dismissione). Punto nascita più vicino: Francavilla (BR) 20 KMRisultato? Le donne si ricoverano giorni prima

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Continuità cure a figli migranti non regolarmente iscritti al SSN

Solo 6 regioni su 21 assicurano il MMG o PLS:

Toscana, Umbria, P.A. Trento, Emilia Romagna, Marche e Puglia.Il Friuli Venezia Giulia ha istituito negli ambulatori che garantiscono cure di base STP, la figura del PLS.

Puglia: tutti i minori hanno diritto all’iscrizione SSR + minori soggiornanti per Programmi solidaristici di accoglienza temporanea

Emilia Romagna: assistenza medica estesa a stranieri STP e ENI, attraverso MMG e PLS. Consultori familiari e spazio per donne migranti e bambini a disposizione.

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La Procreazione Medicalmente Assistita

Garantita nei LEA regionali di: Toscana (2000), Piemonte (2009), Veneto (2011), Friuli Venezia Giulia (2011), PA Trento (2013).Modalità accesso: ticket o quota compartecipazione.

Non LEA, ma garantita con compartecipazione per fasce di reddito in 11 regioni:Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, PA Bolzano, Umbria, Marche, Basilicata, Calabria (dal 2011), Puglia, Sardegna.Modalità di remunerazione: riconduzione a DRG esistenti.

Esempi: diagnostica + visite + monitoraggio ovarico + procedura inseminazione: DRG ambulatorialiFecondazione in vitro: DRG 359 (fa riferimento a interventi su utero e annessi non per neoplasie).Prelievo ovocitario: DRG day surgery.

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La Procreazione Medicalmente Assistita

Accesso alle prestazioni

- Limiti per età41: Valle d’Aosta, Umbria42: P. A. Trento, Toscana, Calabria, Sicilia43: Piemonte, Friuli, PA Bolzano, Basilicata45: Emilia Romagna, Sardegna (in relazione ai limiti nota 74)Nessun limite: Abruzzo, CampaniaLazio: a discrezione del centroMolise: non ha centri PMA

- Limiti per numero di cicli erogabiliNon sono previsti limiti solo per Lombardia, Puglia e Sardegna.

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L’Italia non investe in prevenzione0,5% spesa sanitaria in Italia per programmi di sanità pubblica e prevenzioneMedia europea: 2,9% (2010)

Fonte: OECD Health Data 2012; Eurostat Statistics Database: WHO Global Health Expenditure Database

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I registri vaccinali informatizzatiArancio scuro: completa informatizzazione unica al livello regionale

Arancio: inf. Completa, diversi software

Giallo: informatizzazione parziale

Bianco: no informatizzazione

Fonte: Eurosurveillance, Volume 17, Issue 17, 26 April 2012

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Vaccinazioni MPR

Fonte: Adempimento “mantenimento dell’erogazione dei LEA” attraverso gli indicatori della griglia Lea – Ministero della salute, 2012

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Vaccinazione anti-pneumococcoEtà pediatrica Offerta attiva e gratuita in tutte le regioni (al 2010). Abruzzo e Campania solo per i bimbi che frequentano il nido; Lombardia no chiamata attiva; Piemonte e Marche avvio programma 2010. (Fonte, congresso SiTI, Bonanni)

Età adultaOfferta attiva e gratuita (2010) vaccino 23valente, non coniugato.9 Regioni + P. A. di Trento e Bolzano vaccinazione attiva a gratuita6 Regioni gratuita su richiesta dell’anziano (Lombardia, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria)Campania, Piemonte, Sardegna, Umbria non attivo programma di offerta della vaccinazione per ultra 64enni. (Fonte: OER malattie infettive e vaccinazioni)

Accesso al vaccino coniugato 13-valente (2012)Friuli Venezia Giulia, PA Trento, PA Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia. Differenziato accesso (per età, soggetti a rischio, entrambi)

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Prevenzione secondaria: gli screening

Fonte: Adempimento “mantenimento dell’erogazione dei LEA” attraverso gli indicatori della griglia Lea – Ministero della salute, 2012

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Prevenzione secondaria: gli screening

Solo Emilia Romagna, Piemonte, Umbria e Lazio (in negativo!) hanno una copertura inalterata.

Peggioramento diffuso

Molise: score da 9 a 5Lombardia: da 9 a 7Abruzzo: da 5 a 1E ancora hanno tanto da fare: Lazio 2, Campania 1, Calabria 2, Sicilia 2.

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Mobilità sanitaria in area oncologicaSi “fugge” prevalentemente per prestazioni ospedaliere da: Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise, P.A. di Trento e Valle d’Aosta. Capacità di “attrazione” più spiccate: Basilicata e Molise (in particolare da persone delle Regioni limitrofe).

E’ possibile comunque disegnare la direttrice che vede le persone spostarsi dal Sud verso il Nord.

Una tendenza simile si riscontra anche nella chemioterapia.

NB: Fuga superiore per chemio dal Veneto (tra le Regioni che inseriscono limitazioni nell’accesso ai farmaci rispetto a quanto previsto dall’AIFA). Indice attrazione molto forte da parte del Friuli Venezia Giulia.

Difficoltà di accesso segnalate: 74% sud, 33% centro, 22% nord.

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Farmaci in oncologia

Su 18 specialità analizzate

Molise: non ne eroga 7Valle d’Aosta: 5Basilicata: 4

Emilia Romagna, Molise, Umbria e Veneto limitazioni aggiuntive rispetto AIFA

«Se ti devi curare, ti auguro di ammalarti a inizio anno»

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Assistenza territoriale

- Invecchiamento popolazioneOver 65 rappresentano il 20,3% sul totale della popolazione.

- Tagli posti letto effetto spending review: in ospedale – 7389 unità; taglio complessivo 17.882 posti letto, di cui 14.586 per acuti; 3.296 per lungodegenze.

-Assistenza distrettuale assorbe 48,8% della spesa sanitaria complessiva (dato 2009):o il 26,6% è destinata a MMG e guardia medicao il 6% assistenza residenziale e semiresidenziale

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Assistenza domiciliare integrata % anziani trattati > 65 anni

Fonte: Adempimento “mantenimento dell’erogazione dei LEA” attraverso gli indicatori della griglia Lea – Ministero della salute, 2012

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Assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale

L’assistenza sanitaria erogata nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari nel 2010, (valori per 1000 residenti per età

compresa tra 18 e 64 anni):

- Trentino Alto Adige ospita il maggior numero di adulti (431,3)- Campania (98,6), Puglia (133,6), Lazio (147,1) numero più basso.

Assistenza infermieristica:H24: LombardiaRapporto infermieri/pazienti: 1 inf./12 ospiti elevata complessità assistenziale - Veneto; 1 inf./15 ospiti nel nucleo demenze – Umbria

Costo per le famiglie: media 13.946 euro annuo!

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Il ticket sui farmaci: strumento di ripianamento dei disavanzi

Incidenza ticket sulla farmaceutica: Da 539 euro/mln del 2007 a 1337 euro/mln 2011

+ 34% da 2010 a 2011-4,6% assistenza farmaceutica territoriale a carico SSN

Pesante soprattutto nelle Regioni con Piano di Rientro.

Anche Emilia Romagna e Toscana hanno attuato rimodulazioni di contribuzione per la farmaceutica (settembre 2012)

Quanto costa ai cittadini?Ticket medio pro-capite:7,48 euro PA Trento; 11,48 Toscana; 13,36 Emilia Romagna; 31,9 Sicilia; 29,5 Campania; 27,63 Puglia; 24,10 Lombardia e Veneto; 23,31 Lazio; 23,11 Calabria.

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Quanto aspettano per accedere ai nuovi farmaci?In Italia si attendono 326 giorni tra approvazione EMA e accesso effettivo al livello nazionale (fonte: Meridiano sanità)

E poi: Commissioni regionali, PTOR […]

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Tempi medi di inserimento in giorni nei Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali

217

218

219

237

260

275

289

305

327

359

387

403

416

426

427

435

453

491

530

0 100 200 300 400 500 600

Puglia

Umbria

Abruzzo

Sicilia

Calabria

Veneto

Lazio

ITALIA

Trento

Toscana (media tra ESTAV Nord, Centro, Sud)

Basilicata

Val D'Aosta

Emilia Romagna

Marche

Sardegna

Campania

Piemonte

Liguria

Molise

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Trasparenza: come ci vede l’Europa

Fonte: QoG EU Regional Data, University of Gothenburg, 2012

Quality of Government Index• Governement

effectiveness• Control of

corruption• Rule of law• Voice and

accountability

Contesto amministrativo sud (Sicilia, Campania, Calabria, Puglia)

Regioni «tradizionalmente» virtuose (Emilia Rimagna, Umbria, Toscana), posizione bassa rispetto ai paesi scandinavi, Francia, Germania.

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Italia divisa in due nella qualità di governo delle amministrazioni

Fonte: QoG EU regional data, University of Gothenburg, 2012

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Tagli lineariDiritti

Imposte dirette e indirette

Riduzione servizi

Ticket

Investimenti scarsi

(prevenzione)

Universalità

Equità

Sostenibilità

Programmazione e riforma

Tirando le somme

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Sistema si sta avvitando su se stesso…. 5 proposte per invertire la rotta

1. Dal taglio lineare alla programmazionePatto per la salute - Piano sanitario nazionaleConoscenza: dati epidemiologi, bisogni del territorioSanità come investimento, non costo (assorbe 7,1%, produce oltre 11% PIL!)

2. Accountability per operatori, trasparenza per i cittadini

3. Valutazione e partecipazione civicaMonitoraggio dei LEA - Processi di governanceValutazione performance Innovazione in sanità (HTA)

4. Standardizzazione percorsi e procedure, personalizzazione interventi

5. Italia paradigma e paradosso nel panorama europeo

Considerazioni conclusive

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«I Tagli lineari non sono in genere raccomandabili perché falliscono nel colpire le inefficienze del sistema sanitario; dovrebbe essere adottato un approccio più mirato per perseguire equità e efficienza»

«Spostare il peso finanziario dell’utilizzo dei servizi sanitari dai fondi pubblici ed indirizzarlo verso pagamenti da parte dei singoli individui, soprattutto attraverso tariffe al paziente, può portare a un aumento dei bisogni insoddisfatti e maggiori costi per il sistema, e comporta un più alto rischio di pagamenti catastrofici e di impoverimento per i redditi familiari»

Fonte: Health in Europe 2020

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Grazie per l’attenzione!

e…a chi ha reso possibile questo Rapporto

Tonino Aceti, Aurora Avenoso, Carla Berliri, Maria Teresa Bressi, Valentina Condò, Alessandro Cossu, Valeria Fava, Vittorino Ferla, Antonio Gaudioso, Anna Lisa Mandorino, Giulia Mannella, Rosapaola Metastasio, Francesca Moccia, Isabella Mori, Giuseppe Scaramuzza, Angelo Tanese, Tiziana Toto, Salvatore Zuccarello.

Segretari regionali di Cittadinanzattiva, Coordinatori regionali del Tdm, associazioni del CnAMC e tutti i volontari di Cittadinanzattiva