Occupazione marzo 2015
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Queste le le dichiarazioni del Ministero del lavoro ( venerdi 24 aprile 2015), in contrasto con i da1 forni1 dall’Istat resi no1 il 30 aprile 2015 ed evidenzia1 più avan1; Istat rileva che rispe7o a marzo 2014 l’occupazione è diminuita di 161.000 unità ed è cresciuto il tasso di disoccupazione……. come è possibile avere daC ufficiali cosi diversi su una quesCone cosi delicata e importante che andrebbe monitorato quasi tu7e le seFmane ? QuesCone di metodologie differenC applicate dai vari organismi: Ministero (con le CO obbligatorie , ma è esclusa la PA ) Istat e Inps ; Da una intervista al Presidente dell’Istat si apprende che è in corso un proge7o per una rilevazione unitaria ed omogenea dei daC i cui risultaC forse saranno disponibile entro fine anno.
A prescindere dalla campagna media1ca del Governo sui risulta1 miracolosi del “ job act “, rimangono sconfortan1 i da1 reali sull’occupazione che non cresce , PERCHE’ NON VI E’ CRESCITA, le aziende sono prudenC ad assumere, gli invesCmenC non ci sono, gli indici di produzione sono fermi …. NUOVA OCCUPAZIONE NON SI VEDE , AL MASSIMO VI E’ RIMPIAZZO DI CHI E’ USCITO E TENUTO CONTO DELL’INCENTIVO PER I CONTRATTI A TUTELE CRESCENTI FORSE AUMENTERANNO I CONTRATTI A Tempo indeterminato IN SOSTUTUZIONE DEI TD E DEI COCOPRO ( almeno questo !!!)
OCCUPAZIONE A MARZO 2015
Corriere della Sera 24 aprile 2015
OCCUPAZIONE PRINCIPALI INDICATORI ISTAT MONITORAGGIO 2013-‐2015 PER MESE DI RIFERIMENTO
tasso di aUvità
tasso di occupazione tasso di disoccupazione
totale 15-24 anni MARZO 2013 63,3 55,6 11,9 39,1
2014 63,7 55,7 12,4 43,5 2015 64 55,5 13 43,1
confronto tra i principali indicatori dell’ occupazione per gli anni 2013-‐2014-‐2015 con riferimento al mese in corso : Mese di marzo 2015 1. vede l’aumento del tasso di aFvità di + 0,7% e di + 0,3%
rispeUvamente vs 2013 e 2014 ( forze di lavoro / popolazione in aDvità lavoraFva 15-‐64 anni ), è un segno negaCvo, ( sono aumentaF i disoccupaF ) in presenza della riduzione dell’analogo tasso di occupazione.
2. Tasso di occupazione in riduzione di -‐0,1% e 0,2% rispeFvamente vs 2013 e 2014 ( totale occupaF/ popolazione in aDvità lavoraFva.
3. Aumenta il tasso di disoccupazione sia quello totale ma in parFcolare quello giovanile.
OCCUPAZIONE A MARZO 2015 occupazio
ne 1°trim
2015 g.Facco
ANDAMENTO DEGLI OCCUPATI, DISOCCUPATI ED INATTIVI VALORI ASSULUTI 000
fonte Istat
OCCUPATI
tasso di occupaz DISOCCUPATI INATTIVI
Marzo 2015 22.195 55,5 3.302 14.072
febbraio 22.270 55,7 3.240 14.079
gennaio 22.320 55,8 3.221 14.062
novembre 2014 22.310 55,5 3.457 14.064
o7obre 22.374 55,6 3.410 14.078
se7embre 22.457 55,9 3.236 14.156
………
mar-‐14 22.356 55,6 3.248 14.278
Marzo 2015 vs marzo 2014: ü Gli occupaC sono diminui1 di -‐161.000 unità; ü Il tasso di occupazione di -‐0,1%
ü I disoccupaC sono aumenta1 di + 54.000 unità
ü gli inaFvi sono aumenta1 di +206.000
ü Sono definiF inaDvi quelle unità appartenenF alle classi di età 0-‐14 anni e oltre 64 anni che non appartengono alle forze di lavoro ;
ü l’aumento degli inaDvi può essere determinato dalle nascite e dallo scorrimento delle classi di età 63 anni vs 64 anni.
OCCUPAZIONE A MARZO 2015
occupazione 1°trim 2015 g.Facco
INDIC_EM
Employment rate (15 to 64 years) fonte Eurostat
GEO/TIME 2004 2008 2010 2013 Switzerland 77,4 79,5 78,6 79,6 Germany (until 1990 former territory of the FRG) 65 70,1 71,1 73,3 Austria 67,8 72,1 71,7 72,3 United Kingdom 71,7 71,5 69,5 70,8
European Union (28 countries) 62,9 65,7 64 64,1 France 63,7 64,8 63,9 64,1 Portugal 67,8 68,2 65,6 61,1 Poland 51,7 59,2 58,9 60 Italy 57,6 58,7 56,9 55,6 Spain 61,1 64,5 58,8 54,8 Turkey : 44,9 46,3 49,5 Greece 59,4 61,9 59,6 49,3
Come si vede dal confronto con altri paesi: 1. Il nostro tasso di occupazione è tra i più bassi
non cresce anzi è diminuito ; 2. gli altri paesi hanno un tasso tra il 10-‐20% più
alto e CRESCE
RAPPORTI DI LAVORO ATTIVATI NEI TRIM fonte comunicazioni obbligatorie
n rappor1 aUva1
var.% vs TRIM ANNO
PRECEDENTE di cui
INDUSTRIA di cui SERVIZI di cui TI
%
di cui TD%
I TRIM 2012 2.651.150 3,60% 415.700 1.863.000 21 64 I TRIM 2013 2.430.296 -‐10,4 338.000 1.725.000 19,2 64,2 I TRIM 2014 2.371.540 -‐1,6 345.500 1.654.000 17,6 66,8
IV TRIM 2014 2.318.000 1,20% 364.000 1.587.000 15,7 68,5
RAPPORTI DI LAVORO CESSATI NEI TRIM fonte comunicazioni obbligatorie
n rappor1 aUva1
var.% vs TRIM ANNO
PRECEDENTE di cui INDUSTRIA
di cui SERVIZI di cui TI %
di cui TD%
I TRIM 2012 1.930.000 1,80% 341.000 1.471.000 27,5 59,7 I TRIM 2013 1.901.830 -‐4,2 306.000 1.478.000 25,7 57,2 I TRIM 2014 1.849.844 -‐1,6 284.000 1.444.000 24,9 59,6
IV TRIM 2014 2.300.000 1,20% 364.000 1.587.000 15,8 69
1. dai da1 del ministero del lavoro rela1vi alle comunicazioni obbligatorie risulta che i rappor1 di lavoro aFvaC nel 2013 e 2014 sono mediamente 2,3-‐2,4 miloni ( significa che nel periodo in esame la stessa persona ha aDvato più contraD con durata diversa );
2. Dal 2013 al 2014 i contraU a TI sono scesi mediamente di 3,5 pun1 e i TD sono cresciuC di 5 pun1 ;
3. dal 2015 è in vigore la riforma del lavoro job act che privilegia le assunzioni a TI a tutele crescen1 e pertanto nei prossimi mesi è auspicabile che :
q Il n. DEGLI AVVIATI SI INCREMENTI q IL N. DEI CONTRATTI A TI segni una svolta
decisiva rispe7o a i contraF a TD.
4. sarà facile il confronto avendo le serie storiche evidenziate.
Per quanto aUene ai cessaC si nota: q una crescita significaCva delle uscite nel IV trim 2014; q una diminuzione % dell’uscita dei TI e una crescita
dei TD.
4 occupazione 1°trim 2015 g.Facco
OCCUPAZIONE A MARZO 2015
Considerazioni: 1. in queste seUmane i media hanno dato molto risalto ai primi risultaC di ripresa economico-‐ produFva e ai primi da1
sull’occupazione legando i movimen1 posi1vi riscontra1 ai primi effeF del job act. Non vi sono ancora riscontri ufficiali disponibili per confermare, ma in ogni caso bisognerà a7endere almeno qualche trimestre per vedere le tendenze.
2. Bisogna però non dimen1care che in ques1 anni si è sempre assunto anche se con volumi diversi e lo dicono le previsioni fage da Excelsior e Unioncamere e lo confermano i consunCvi del Ministero del Lavoro sulle comunicazioni obbligatorie;
3. Il cambiamento a7eso con il job act e cosi tanto enfaCzzato dovrà avere i seguenC cara7eri:
q Crescita dei volumi di assunzioni e conseguentemente del tasso di occupazione; q crescita esponenziale dei T. indetermina3 per quanto aDene la Fpologia dei contraD di lavoro ; q Diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile e femminile; q Crescita degli occupaF di alto profilo professionale e di scolarità terziaria.
4. i volumi sono sen’altro importan1 ma non va dimen1cato che l’indicatore “alfa” sarà il tasso di occupazione ; le previsioni di crescita dell’occupazione del DEF 2015 è di 1,6 punto entro il 2018 e non è granchè rispego alle distanze di 10-‐20 pun1 che ci separano dalle economie di altri paesi ; tenuto conto dell’enfasi messa sulla crescita, sulle riforme e in parCcolare sul job act per misurare l’efficacia delle azioni governa1ve non ci si può accontentare dell’ 1,6%.
5. Allo scontato ( almeno !! ) rimpiazzo di coloro che escono dal mercato di lavoro è importante creare “ nuova occupazione da sviluppo”; l’una e l’altra devono accelerare un ricambio di qualità dell’occupazione ( nei prossimi ¾ anni si prevede un ricambio di oltre 4 milioni di unità circa il 20% dell’intera forza lavoro e questa è una grande opportunità da non perdere ): più scolarizzazione terziaria, alte professionalità , riequilibrio di genere e per classi di età;
6. I segori produUvi vanno inoltre aiuta1 a migliorare il posizionamento su prodoU ad alto contenuto tecnologico e a più alto valore aggiunto nella catena globale del valore: più innovazione ,ricerca e maggior internazionalizzazione;
7. La scommessa sull’occupazione e la crescita si porta dietro tu7o questo che deve essere costantemente monitorato e misurato per disCnguere i risultaC dalle chiacchere mediaCche .
5 occupazione 1°trim 2015 g.Facco
OCCUPAZIONE A MARZO 2015