Occupazione ict assinform

Giulio Koch

Presidente

Roma, 15 novembre 2001

Rapporto Assinform Rapporto Assinform Occupazione 2001:Occupazione 2001:contenuti e propostecontenuti e proposte

Roma, 15 Novembre 2001

Il Rapporto sull’Occupazione Il Rapporto sull’Occupazione ICTICT


Il Rapporto sull’Occupazione Il Rapporto sull’Occupazione Analisi QuantitativaAnalisi Quantitativa

Disponibilità dei dati Excelsior /Unioncamere(Addetti e imprese ICT)

Elaborazione della Facoltà di Scienze Statistiche - Università Milano Bicocca

Confronto con dati economici nazionali


Il Rapporto sull’Occupazione Il Rapporto sull’Occupazione Analisi QualitativaAnalisi Qualitativa

Analisi “sul campo” svolta da NetConsulting

Elaborazione professioni / competenze più richieste dal mercato, in stretta collaborazione con le Aziende Associate

Confronto e verifica con Unioncamere per adeguare leprofessioni /competenze emergenti al Database Excelsior


Temi e contenuti del Temi e contenuti del ConvegnoConvegno


Temi e ContenutiTemi e Contenuti 1/41/4

Pervasività delle nuove tecnologie in Italia ormai molto avanzata: sta investendo anche gli utenti (consumer e business).

Le professioni più “solide” (capaci di integrare competenze tecniche e di business) sono comunque indispensabili al supporto di tale pervasività.

E non risentono della crisi. Ma anzi vengono continuamente valorizzate dal mercato.


Nel passaggio tra il 2000 e il 2001, si è evidenziato come le professioni

capaci di integrare le conoscenze di Internet, le competenze tecniche e le capacità di business sono quelle emergenti e destinate a durare nel

tempo.

Integrazione è la parola chiave.

Temi e Contenuti Temi e Contenuti 2/42/4


Temi e Contenuti Temi e Contenuti 3/43/4

I generalisti sono destinati a restare ai margini del mercato del lavoro.

Si pone un problema serio e drammatico di riqualificazione del personale, oltre che di formazione di base dei giovani disoccupati.


Temi e Contenuti Temi e Contenuti 4/44/4 Le prime proposte

a Rinnovare i curricula formativi per consentire ai giovani di entrare in modo adeguato nel mondo del lavoro.

b Supportare con opportuni investimenti/agevolazioni la formazione continua.

La Tremonti-bis va in questa seconda direzione, perché punta ad incentivare l’investimento in formazione delle imprese. Ma resta un problema di fondo:

chi gestirà questo processo?


Le azioni di Le azioni di AssinformAssinform


Le azioni di AssinformLe azioni di Assinform 1/31/3

Analisi delle figure/attività/competenze, suddivise non solo per ambiti merceologici (IT/Internet; TLC; Commerciale), ma anche per ambiti funzionali aziendali.

Un test di autovalutazione e l’indicazione di corsi formativi ad hoc, proposti dalle Aziende Associate, finalizzano in modo concreto quanto analizzato in precedenza.

www.formazioneict.assinform.it



Partecipazione diretta a bandi per finanziamenti pubblici, con l’obiettivo di ottenere fondi per formare disoccupati e riqualificare occupati (lato domanda), con il contributo delle Aziende Associate come erogatrici di formazione.



Creazione di un ambito fortemente interattivo all’interno del sito Internet dell’Associazione, per veicolare richieste, esigenze, opportunità, scambi informativi.


Le proposte Le proposte politichepolitiche


Le proposte politicheLe proposte politiche 1/41/4

Proposte fondate su alcuni studi recenti che provengono dagli Stati Uniti

Da oltreoceano arrivano messaggi forti nella direzione dello sviluppo delle realtà locali.



Costruire connessioni forti tra mondo pubblico e mondo privato, a livello locale, con l’obiettivo di:

favorire la ricerca aiutare la creazione di skill adeguati far cooperare le imprese avere servizi efficienti agevolare il link tra imprese e mondo

della formazione.

Coniugare eBusiness ed eGovernment a livello di territori



Il Governo Centrale, in stretto contatto con quelli locali (soprattutto le Regioni), può promuovere questo sviluppo, indicare modelli, incentivare quelli più efficaci e svolgere un ruolo fondamentale di coordinamento e di comunicazione.



Lo sviluppo delle imprese e degli occupati passa anche e soprattutto da questo tipo di azioni "locali", là dove le aziende operano e le persone vivono.

La competitività di un Paese, soprattutto di un Paese come il nostro, si misura prevalentemente sulla capacità imprenditoriale e competitiva dei suoi territori.


Conclusioni Conclusioni


ConclusioniConclusioni 1/21/2

Il Rapporto fotografa una situazione di grande dinamismo nel nostro Paese (imprese e addetti) e segnala possibili contrazioni nella crescita, nel breve e medio periodo.

La pervasività delle nuove tecnologie è però ormai un dato di fatto nella nostra economia (consumer e imprese).

Diventa necessario essere attrezzati, come imprese e come professionisti, per rispondere in modo adeguato a questa rivoluzione nel modo di lavorare e di fare business.

Sforzo, a livello Paese, di formazione/ riqualificazione delle persone e di qualificazione delle imprese, soprattutto in una dinamica collaborativa e territoriale.


ConclusioniConclusioni 1/21/2

Le nostre proposte:

Definire un piano nazionale di formazione dei giovani disoccupati e di riqualificazione degli occupati, per agevolare il passaggio del sistema economico italiano verso le Net Economy

Spingere con forza verso il matrimonio tra eBusiness ed eGovernment a livello territoriale, per stimolare la domanda di nuove tecnologie e nuovi servizi presso imprese e pubblica amministrazione, là dove esse operano

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