Notiziario n.22

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1 2 3 4 5 6 7 8 9 Da Rotary.org 10 Claudia Di Pilato - Rotaract Andria Castelli Svevi 11

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Paolo Olmi , allievo di Franco Ferrara e Massimo Pradel-la, è un direttore d'orchestra celebre in tutto il mondo. La sua carriera inizia nel 1986 con una tournée della English Chamber Orchestra (solista Mstislav Rostropovic) che toc-ca i più prestigiosi teatri italiani. Primo fra tutti la Scala di Milano. Nel '92 riscuote un grande successo con la Siège de Corin-the, andata in scena per l'inaugurazione del Carlo Felice di Genova. Nello stesso anno dirige la Royal Philharmonic Orchestra e il London Symphony Chorus nello Stabat Ma-ter per il bicentenario di Gioacchino Rossini.

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Numerose e felici esibizioni lo vedono impegnato dal '94 al '96: l'edizione londinese del Requiem di Giuseppe Verdi eseguito dal-la Royal Philharmonical Orchestra, Il Barbiere di Siviglia al co-munale di Firenze, Il Mosè in Egitto alla Royal Opera House Covent Garden. E ancora un nuovo e fortunato allestimento delle Nozze di Figaro all'Opera di Lione. E a Strasburgo, per celebrare la fine del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea, le opere Tosca, Don Carlos, Ernani. Nel '96 debutta alla Royal Opera Danese di Copenaghen con Madama Butterfly e all'Opera di Chicago con Don Pasquale. Intensa anche l'attività in campo sinfonico. Dirige l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, l'Orchestre National de France, la Bbc Orchestra di Londra, quella del Gewandhaus di Lipsia, le Sinfoniche di Dallas, Pittsburg e Oslo, l’ Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Dal '91 al '93 è direttore ospite principale e consulente artistico dell'Orchestra Sinfonica della Rai di Roma. Con quest'ultima registra l'integrale delle sinfonie di Felix Mendelsshon. Dal 1997 collabora strettamente con l'Opera di Strasburgo, dove nel '99 dirigerà La Forza del Destino. Tra le sue più recenti dire-zioni: il Concerto di Natale a Tirana del dicembre '97, offerto da Rai e Governo italiano al governo albanese. L'Elisir d'amore al Teatro Reale di Madrid e l'Aida con cui nel settembre '98 inaugu-ra il Teatro dell'Opera di Shangai. Attualmente il maestro dirige produzioni operistiche e concerti-stiche. In Italia, Europa, America del nord, America Latina, Asia e Australia. Tutti gli anni inoltre sale sul podio alla Deu-tsche Oper di Berlino per la stagione operistica. In programma: la Forza del Destino, il Trovatore, la Fanciulla del West, Aida. Nel novembre '98 partecipa al programma di RaiUno “Sulla so-glia della speranza” . Tra i suoi prossimi impegni, una tourneé in Italia e Germania con l'orchestra del Covent Garden di Londra. Inoltre una nuova produzione del Barbiere di Siviglia all'Opera di Stoccarda.

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La massima onorificenza rotariana “Paul Harris Fellow” è stata conferita

dal Consiglio Direttivo del Rotary Club Andria Castelli Svevi, a S. Ecc. dott.

Carlo Maria Capristo – Procuratore Capo della repubblica di Trani, ovvero

ad un “Uomo di elevatissime ed impareggiabili qualità, che ha saputo coniu-

gare, con equilibrio e saggezza, le doti di giurista e la capacità di guidare con

competenza ed autorevolezza, da tutti riconosciuta, un ufficio giudiziario di

grande importanza e di estrema delicatezza. Alle grandi doti possedute egli

aggiunge un tratto umano di notevolissimo spessore, che rende onore alla sua

persona ed alla sua elevata funzione istituzionale e conferisce motivo di gran-

de orgoglio a noi tutti che siamo testimoni della sua opera.”

L’assegnazione del riconoscimento, avvenuto nella salone delle cerimonie

dell’Hotel L’Ottagono, Venerdì 4 marzo, è stato accompagnato da un lungo ap-

plauso da parte di un uditorio attento e qualificato, che colmava totalmente la

sala, che vedeva la presenza del dott. Francesco Ventola, Presidente della Pro-

vincia Bat, dell’avv. Nicola Giorgino, Sindaco di Andria, di alcuni assessori e

consiglieri comunali delle città di Andria e Trani oltre a numerose altre auto-

rità civili e militari.

Questa cerimonia, ha concluso una stupenda serata dedicata da S. E. Capri-

Conferita la Paul Harris a C.M. Capristo

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sto all’analisi attenta su uno dei temi di maggiore attualità in Italia, in un

particolare momento storico come quello attuale, sull’esigenza, per il futuro

dei nostri giovani, di una maggiore “Cultura della legalità”.

La legalità, ossia il rispetto e la pratica delle leggi costituisce ha esordito il

dott. Capristo una condizione fondamentale perché vi siano libertà, giustizia e

pace fra gli uomini.

Il tema dell’educazione alla legalità, ha continuato l’Oratore, si pone con sem-

pre più pressante urgenza all'attenzione di tutti proprio per la concretezza dei

problemi e delle situazioni che quotidianamente ci fanno registrare comporta-

menti personali e sociali del tutto avulsi da una pur minima correttezza sia

sul piano legale che su quello morale. La frequenza con cui si afferma un biso-

gno di giustizia in tutti i campi della vita sociale, da quello economico a quello

politico a quello amministrativo, ripropone la centralità della questione mora-

le in termini di risveglio delle coscienze e di recupero dei fondamentali valori

del vivere personale e comunitario, nella consapevolezza che questo impegno

collettivo di restaurazione della legalità e dell' affermazione di una diversa

eticità sociale esige un cammino lento ed operoso che non può essere percorso

con i soli strumenti della legislazione e dei giudizi. Se osservare le leggi rap-

presenta il primo gradino, elementare ed indispensabile per la civile conviven-

za, la giustizia come virtù, la giustizia della vita è un'altra cosa ... l'autentica

giustizia coincide con la moralità.

S.Ecc. Capristo ha sottolineato che l'educazione alla legalità esige innanzi tut-

to che si aiuti a sviluppare nei singoli il senso della soggettiva identità perso-

nale come coscienza ed esercizio di libertà e di responsabilità, come possibilità

di affermazione della propria autonomia e della propria singolarità, affer-

mando e che Non può esserci affermazione della legalità là dove risultino tra-

dite l'autonomia, la libertà, l'interiorità dell'uomo e là dove non si percepisce

altro traguardo se non quello derivante dal successo e dal "potere" sociale.

Educazione alla legalità dei giovani in particolare mette in primo piano la fa-

miglia e la scuola. È nella famiglia, infatti, che si respirano e si vivono i valo-

ri di generosità, di fedeltà, di dedizione, di comprensione, di rispetto, di obbe-

dienza, di carità che sostanziano i comportamenti legali: perché rimane sem-

pre vero che "la famiglia può esistere solo attraverso la ferma e costante riso-

luzione di farla esistere come un'opera di creazione continua alla luce dei va-

lori che definiscono autenticamente l'uomo".

Nondimeno, il ruolo centrale della scuola appare ancor più evidente rispetto

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alla finalità, in considerazione del fatto che la scuola è normalmente la prima fondamentale istituzione, dopo la famiglia, con cui essi si confrontano e su cui misurano l'attendibilità del rapporto tra regole sociali e i comportamenti rea-li. Infatti per i giovani le istituzioni si presentano con il volto della scuola. È necessario allora che la scuola offra l'immagine coerente di “luogo” dove i diritti e le libertà di tutti, nel reciproco rispetto, trovano spazio di realizzazio-ne, dove le aspettative dei ragazzi, ad un equilibrato sviluppo culturale e civile non vengono frustrate. Ed è evidente che alla luce di tali considerazioni l'edu-cazione alla legalità non coinvolge solo le discipline di insegnamento-apprendimento, bensì la vita stessa della comunità scolastica, il suo clima re-lazionale, soprattutto all'interno delle singole classi e dei diverso gruppi di classe o di interclasse. È tutta la vita della scuola che è chiamata in causa, il suo stile di procedere, la qualità e lo spessore dei suoi interventi. È venuto il tempo, - ha concluso S.Ecc. Capristo, - di una nuova alleanza, una nuova solidarietà, fatta di coerenti messaggi educativi tra chi produce forma-zione, cultura e chi produce legalità, con programmi alternativi e costruttivi, tendenti ad incanalare il sano desiderio di protagonismo individuale nell'am-bito universitario in partecipazione ad iniziative, incontri, confronti, in spazi che facciano sentire i ragazzi soggetti e non oggetti emarginati di questa socie-tà, che spesso li confina nell'isolamento ed in una prevenuta ostilità genera-zionale. Non prendiamocela sempre coi ragazzi: l'affievolirsi delle coscienze ha delle ricadute, esiste un mondo degli adulti che ha gravi responsabilità. Per migliaia di ragazze e di ragazzi del Mezzogiorno, nel corso di decenni la politica, lo Stato e la legalità non hanno sinora rappresentato né dignità né futuro. Lo Stato deve ricostruire un rapporto di fiducia con queste generazioni. Non abbassiamo la soglia della coscienza dell'illegalità. Non coltiviamo la ras-segnazione, la neutralità, l'indifferenza soprattutto in posti dove l'unica lin-gua parlata è il silenzio. La legalità è la forza dei deboli, delle vittime dei soprusi e delle violenze dei ri-catti del potere. Noi magistrati, ci siamo stati, ci siamo e continueremo ad esserci nel contra-sto a qualsiasi tipo di criminalità e di illegalità, nell'estenuante ricerca della verità e della giustizia. Che si sappia, noi magistrati andremo avanti a tutta forza! Ci impegneremo ancora di più nel nostro lavoro, con la massima professiona-lità e nel rispetto delle regole, cercheremo di accelerare anche di un sol giorno il lento procedere della giustizia". Mimmo Di Maria Rotary Club Andria Castelli Svevi

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Nel 1917 Arch C. Klumph, Presidente del Rotary International, propose di istitui-re un fondo di dotazione destinato a "fare del bene nel mondo”. Nel 1928 il Fondo superò i 5.000 USD, fu ribattezza-to “Fondazione Rotary” e diventò un'en-tità autonoma all'interno del Rotary In-ternational. Cinque amministratori, tra cui Klumph, furono incaricati di “conservare, investi-re e gestire tutti i fondi e le proprietà [della Fondazione] come un ente fiducia-rio, per sostenere gli obiettivi del Rotary International.” Due anni dopo la Fondazione elargì la prima sovvenzione, devolvendo 500 USD

alla I.S.C.C. ,la società internazionale per bambini paralitici creata dal Rotariano Edgar F. Allen; con il tempo la società si sviluppò nell'organiz-zazione internazionale Easter Seals. La Fondazione risentì sia della crisi economica della Grande Depressio-ne che degli effetti della seconda guerra mondiale, ma si riprese nel dopo-guerra, quando l’esigenza di promuovere la pace si fece sentire ovunque nel mondo. Nel 1947, alla morte del fondatore del Rotary, Paul Harris, i contributi versati dai Rotariani di tutto il mondo alla sua memoria se-gnarono la rinascita della Fondazione. Quello stesso anno fu istituito il primo programma educativo della Fon-dazione, precursore delle Borse degli Ambasciatori . Nel 1965-1966 furo-no lanciati tre nuovi programmi: scambi di gruppi di studio , sovvenzio-ni per l’avviamento professionale e sovvenzioni per la realizzazione dell’obiettivo della Fondazione Rotary, in seguito sfociato nel programma Sovvenzioni paritarie . Le sovvenzioni 3-H (Health, Hunger and Humanity) furono inaugurate nel 1978; nel 1980, nel quadro dello stesso programma furono istituiti i Volontari del Rotary. L'iniziativa PolioPlus risale al 1984-85, e l’anno successivo fu il turno delle Sovvenzioni per docenti universitari . Dai primi forum per la pace, organizzati nel 1987-88, nacquero infine i pro-grammi di studi sulla pace e la risoluzione dei conflitti .

La stora della Fondazione del R.I.

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Dalla prima donazione di 26,50 USD nel 1917, il sostegno alla Fondazio-ne ha ricevuto contributi per oltre 1 miliardo di USD. Più di 70 milioni sono stati raccolti nel solo anno rotariano 2003-04. A oggi, più di un mi-lione di sostenitori hanno ricevuto il titolo onorifico di Amici di Paul Harris, conferito a ogni persona che versa, o a nome della quale vengono versati 1000 USD (o l’equivalente in altra valuta) alla Fondazione. Questo costante sostegno da parte dei Rotariani di tutto il mondo conti-nua ad assicurare il futuro della Fondazione e del suo operato per la pace e la comprensione internazionale. Da Rotary.org

“Dio mi liberi dalla saggezza che non piange,

dalla filosofia che non ride,

dall’orgoglio che non si inchina davanti ad un bambino.”

K.Gibran

Le parole del poeta Kahlil Gibran hanno dato il là ad una serata specia-le, in cui etica e spettacolo si sono uniti per sostenere il progetto del Ce.r.s. “Adotta un angelo”. In occasione del Rotaract Day, Sabato 12 Mar-zo, il teatro Kursaal di Bari ha fatto da cornice all’evento di beneficenza in supporto del service nazionale “Rotaract e Ce.r.s. uniti per proteggere l’infanzia” con la straordinaria conduzione di Paolo Bonolis, già testi-monial e sostenitore del progetto, e la collaborazione di Paola Perego. Da venti anni la Onlus Ce.r.s., fondata dal dottor Renato Berardinelli, si occupa di fornire assistenza sanitaria e sociale gratuita e continuativa direttamente a casa del bambino diversamente abile, proprio nell’am-biente a lui più familiare e non lontano dai suoi affetti. Aiutare un bambino diversamente abile vuol dire anche, come ha sottoli-neato il conduttore, “dare un po’ di pace ai genitori dei bambini, a fami-glie che non possono nemmeno immaginarla e che troppo spesso l’hanno persa!” Gli uomini, infatti, non possono scegliere come nascere, ma pos-sono scegliere come vivere.

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I bambini diversamente abili, purtroppo, non possono scegliere come na-scere e neanche come vivere. La vita ha già scelto per loro. Ma tutti noi possiamo scegliere di far sentire questi bambini e le loro famiglie meno sole, perché “nessun essere umano è un’isola”. Sono proprio associazioni no-profit come il Ce.r.s. che intervengono a col-mare le mancanze di cui molte volte sono responsabili le istituzioni tutte. In accordo con la filosofia del Rotaract: “ Servire al di sopra di ogni inte-resse, divertendosi” hanno allietato la serata diversi e importanti ospiti come le giovani cantanti Arisa e Nicky Nicolai, il cabarettista e comico di Zelig Massimo Pica, il gruppo musicale dei Mezzotono e quello corale e a cappella degli Anonima Armonisti. Quello del Ce.r.s. è un delicato compito che ha bisogno dell’aiuto di tutti. Il suo obiettivo, infatti, è rendere più serena l’infanzia dei bambini meno fortunati, perché “ le cose che un bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia”(Gibran). Claudia Di Pilato - Rotaract Andria Castelli Svevi

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Venerdi 25 marzo 2011 ore 20,30 - InterClub Barletta-Trani Trani , c/o Hotel Trani “Il Consiglio Superiore della Magistratura visto dal Magistrato” Relatore: dr. Riccardo Fuzio

Martedì 22 marzo 2011 ore 16,30 Valenzano, Aula Magna IAMB RYLA Distrettuale 2011 22-23 marzo 2011

“Leadership etica per lo sviluppo e l'innovazione” Presidente: Luigi Maria Galantucci R.C. Bari e-mail : [email protected]

Martedì 22 Marzo Ore 20.00 Segreteria del Club - Larghetto S. Benedetto, 5 Il dr. Maurizio Quinto relazionerà sul tema: “Chimica: chi era costei?” Digressioni pseudo‐scientifiche su questa strana scienza…„

21-23 aprile 2011 Galatina (Lecce) Torneo I.T.R.F. 6° Coppa del Governatore Distretto 2120 Service per la Fondazione Rotary

Giovedì 31 marzo 2011 ore 20,30 Informazione Rotariana