Notiziario del 22 Ottobre 2012

13
Stampato e diffuso In proprio NOTIZIARIO N. 23 16 OTTOBRE 2012 Ugl Polizia di Stato Illustre Signor Capo della Polizia, gli ultimi fatti di cronaca vedono ancora una volta la polizia al centro dell’attenzione mediatica per pre- sunte “scorrettezze” professionali e mi riferisco, in particolare, ai noti fatti accaduti nel padovano. Nessuno dubita neanche lontana- mente della Sua più totale buona fede, ma le Sue scuse, quelle scuse così immediate e autorevoli, di chi non può non essere da subito ben informato sulla realtà dei fatti, han- no creato nell’immaginario colletti- vo un alone di colpevolezza sugli operatori di polizia e lanciato con prepotenza mediatica l’evidente im- magine di una autocritica ed ammis- sione di responsabilità che sarà sempre più difficile da confutare. Come ben sa, questa è una storia venuta alla luce e diffusa “grazie” ad un video che riproduceva due persone intente a portare via di for- za un bambino dalla sua scuola, e dal sottofondo sonoro di una pa- rente che “distrutta dal dolore” in- vocava pietà per quel povero bam- bino. Immagini sicuramente strug- genti per tutti. Ma l’unico aggettivo valido fin qui espresso, è quel “povero” riferito al bambino, per ché è lui la vittima. La vittima prima di tutto di una guerra personale sfo- ciata tra i suoi genitori; la vittima dei parenti che patteggiano ognuno per il proprio consanguineo, magari dotati anche di telecamera (ma que- sto si accerterà in seguito); la vitti- ma di un sistema assistenziale stata- le che non ha potuto far altro che richiedere per la terza volta l’intervento della forza pubblica; la vittima di un dispositivo dell’Autorità giudiziaria; la vittima di quegli operatori intervenuti sul posto su richiesta del genitore, dello psicologo e dell’assistente sociale, e che non hanno fatto altro se non dar manforte al padre intento a prendere con sé il bambino, anche contro la sua “apparente” volontà. Ora, a distanza di tre giorni, leggia- mo le dichiarazioni del padre: “l’importante è questo. Ho pranza- to, giocato alla playstation e poi ce- nato con lui e l’ho messo a letto. Erano anni che non lo facevo ed è stata una bella emozione, perché questo era stato impedito a me e ai miei familiari, non solo dalla madre ma anche dai suoi parenti”. Aggiunge il Garante per l'Infanzia e l' Adolescenza, Vincenzo Spadafo- ra, "il bambino sta bene ed ha final mente ricominciato a vedere il pa dre, giocando con lui, cosa che pri- ma gli era stata impedita ; sta trovan- do un suo equilibrio fuori dai con- flitti del padre e della madre e sta scrivendo dei temi molto belli”. La Procura, invece, dovrà stabilire le eventuali responsabilità penali di chi, presente sul posto e verosimil- mente anche autore del filmato che sembra essere stato ripreso con una telecamera e non con un telefonino - come si apprende da notizie gior- nalistiche - che andranno ad aggiun- gersi alle eventuali responsabilità penali della madre, già iscritta, sem- bra, nel registro degli indagati per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice in rela- zione agli accessi di carabinieri e polizia, avvenuti il 24 agosto e il 4 settembre, che accompagnavano gli assistenti sociali nell'abitazione dei nonni materni per dare esecuzione alla decisione del giudice di allonta- nare il bambino dalla cerchia paren- tale materna. Poi c’è un’altra storia da raccontare, quella di un ispettore di polizia - che fuori dall’orario di servizio fa anche la madre – la quale, suo mal- grado ha dovuto dare esecuzione (segue) NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE SINDACALE A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE Cittadella, lettera aperta al Capo della Polizia Quelle scuse (forse) un po’ troppo frettolose!

description

notizie sindacali

Transcript of Notiziario del 22 Ottobre 2012

Page 1: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Stampato e diffuso In proprio

NOTIZIARIO N. 23 16 OTTOBRE 2012

Ugl Polizia di Stato

Stampato e diffuso In proprio

NOTIZIARIO N. 23 16 OTTOBRE 2012

Ugl Polizia di Stato

Illustre Signor Capo della Polizia, gli ultimi fatti di cronaca vedono ancora una volta la polizia al centro dell’attenzione mediatica per pre-sunte “scorrettezze” professionali e mi riferisco, in particolare, ai noti fatti accaduti nel padovano. Nessuno dubita neanche lontana-mente della Sua più totale buona fede, ma le Sue scuse, quelle scuse così immediate e autorevoli, di chi non può non essere da subito ben informato sulla realtà dei fatti, han-no creato nell’immaginario colletti-vo un alone di colpevolezza sugli operatori di polizia e lanciato con prepotenza mediatica l’evidente im-magine di una autocritica ed ammis-sione di responsabilità che sarà sempre più difficile da confutare. Come ben sa, questa è una storia venuta alla luce e diffusa “grazie” ad un video che riproduceva due persone intente a portare via di for-za un bambino dalla sua scuola, e dal sottofondo sonoro di una pa-rente che “distrutta dal dolore” in-vocava pietà per quel povero bam-bino. Immagini sicuramente strug-genti per tutti. Ma l’unico aggettivo valido fin qui espresso, è quel “povero” riferito al bambino, per ché è lui la vittima. La vittima prima

di tutto di una guerra personale sfo-ciata tra i suoi genitori; la vittima dei parenti che patteggiano ognuno per il proprio consanguineo, magari dotati anche di telecamera (ma que-sto si accerterà in seguito); la vitti-ma di un sistema assistenziale stata-le che non ha potuto far altro che richiedere per la terza volta l’intervento della forza pubblica; la v i t t im a d i un d i spo si t i vo dell’Autorità giudiziaria; la vittima di quegli operatori intervenuti sul posto su richiesta del genitore, dello psicologo e dell’assistente sociale, e che non hanno fatto altro se non dar manforte al padre intento a prendere con sé il bambino, anche contro la sua “apparente” volontà. Ora, a distanza di tre giorni, leggia-mo le dichiarazioni del padre: “l’importante è questo. Ho pranza-to, giocato alla playstation e poi ce-nato con lui e l’ho messo a letto. Erano anni che non lo facevo ed è stata una bella emozione, perché questo era stato impedito a me e ai miei familiari, non solo dalla madre ma anche dai suoi parenti”. Aggiunge il Garante per l'Infanzia e l' Adolescenza, Vincenzo Spadafo-ra, "il bambino sta bene ed ha final mente ricominciato a vedere il pa

dre, giocando con lui, cosa che pri-ma gli era stata impedita; sta trovan-do un suo equilibrio fuori dai con-flitti del padre e della madre e sta scrivendo dei temi molto belli”. La Procura, invece, dovrà stabilire le eventuali responsabilità penali di chi, presente sul posto e verosimil-mente anche autore del filmato che sembra essere stato ripreso con una telecamera e non con un telefonino - come si apprende da notizie gior-nalistiche - che andranno ad aggiun-gersi alle eventuali responsabilità penali della madre, già iscritta, sem-bra, nel registro degli indagati per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice in rela-zione agli accessi di carabinieri e polizia, avvenuti il 24 agosto e il 4 settembre, che accompagnavano gli assistenti sociali nell'abitazione dei nonni materni per dare esecuzione alla decisione del giudice di allonta-nare il bambino dalla cerchia paren-tale materna. Poi c’è un’altra storia da raccontare, quella di un ispettore di polizia - che fuori dall’orario di servizio fa anche la madre – la quale, suo mal-grado ha dovuto dare esecuzione

(segue)

Nome società NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE SINDACALE A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

Cittadella, lettera aperta al Capo della Polizia

Quelle scuse (forse) un po’ troppo frettolose!

Page 2: Notiziario del 22 Ottobre 2012

ad un ordine del giudice, mettendosi a disposizione del padre del bambino, dello psicologo e dell’assistente sociale presenti sul posto, e che non sembrerebbe aver fatto altro se non consentire l’allontanamento coatto del bambino ad opera del padre e degli assistenti citati, i quali avevano pianificato tempi, luoghi e modalità di allontanamento, in considerazione dei mancati precedenti allontanamenti dovuti alle resistenze del bambino supportato dalla madre, dal nonno e dalla zia materna, oggi presunti “registi del filmato”. Quell’ispettore, forse anche grazie alle tempestive scuse fatte dal massimo responsabile della forza pubblica, ora vive minacciata dai sostenitore del web, dal popolo mediatico, dai commentatori dell’ultima ora, che la additano quale responsabi-le di chissà quale comportamento vile attuato nei confronti di un bambino, nonché di aver proferito la famosa frase “io sono un ispettore di polizia, lei non è nessuno”, interpretando quel “lei non è nessuno” come una battuta cinematografica alla De Niro o alla Sordi (dipende dai gusti cinematografici), mentre è evidente che qualsiasi operatore di polizia, nella concitazione del momento, si debba riferire al fatto che può e deve dare giustificazioni solo ai genitori di quel bambino e non a parenti e affini che, da un punto di vista giuridico (e non affettivo), vista la presenza appunto dei genitori e di un ordinanza del giudice, spiace ripetersi, “non sono nessuno”.

Gli operatori di polizia non possono essere lasciati allo sbando del web, dei telefonini, delle videocamere, delle registrazioni perché sono uomini che si trovano spesso a fronteggiare situazioni difficili, non facilmente codifi-cabili, in momenti complicati e complessi, che devono tenere conto di molteplici elementi valutabili in frazioni di secondo o al massimo di pochi minuti; una responsabilità interna ed esterna, come ben sappiamo, non sup-portata né economicamente e né da chi è tenuto a valutare e giudicare (a sangue freddo e non nella concitazio-ne del momento) il nostro comportamento.

Per questo, per la nostra tranquillità di operatori, lamentiamo ancora una volta la mancanza di protocolli ope-rativi certi, che pongano i poliziotti al riparo da soggettive ricostruzioni o interpretazioni di parte.

I poliziotti, i Suoi poliziotti Signor Capo della Polizia, per lavorare sereni in questo clima così avvelenato han-no bisogno di protocolli di esecuzione certi; hanno bisogno di sapere quali sono i margini di manovra entro i quali muoversi in qualsiasi situazione di emergenza si trovino, senza esporsi a rischi e responsabilità di sorta. Perché qualsiasi intervento che si opera è un intervento della pubblica sicurezza, un intervento della forza pub-blica, e tutti i giorni i nostri operatori impegnati in situazioni di ordine pubblico, siano esse di manifestazioni o di stadio, siano di sgomberi di edifici, siano d’interventi sul posto per liti, aggressioni, molestie o altre situazio-ni di emergenza o di pericolo sono tenuti spesso, purtroppo e loro malgrado, ad usare la forza o paventarla, perché altrimenti non sarebbe necessario un loro intervento. Nel caso di Padova, infatti, sono stati chiamati ad intervenire dopo il totale fallimento del sistema psico-pedagogico, dopo l’inefficace intervento del padre, dell’assistente sociale e dello psicologo, perché in quel momento non serviva uno psicologo o un assistente, già presenti e inefficaci, ma una forza che consentisse di poter attuare quella volontà ritenuta utile ed indispensa-bile per la società e per il processo formativo di quel bambino.

Il video mostra il padre intento ad allontanare il figlio, tirandolo per i piedi, e le immagini, apprendiamo dai media, sembrano siano state riprese e diffuse dalla zia con una telecamera e non col telefonino (se così si ac-certerà sarà lumeggiante sapere come mai la portasse a scuola e come mai fosse preparata all’evento); ma la professionalità della polizia non sta solo in quella frase sbattuta lì dai mass media, sta anche nel fatto di aver portato loro stessi operatori della polizia scientifica per riprendere le fasi dell’allontanamento, una precauzione civile per poter sia documentare le difficili fasi del prelievo - senza nulla dover nascondere - ma anche per far valutare a chi di dovere il comportamento tenuto nella circostanza da operatori assistenziali, della forza pub-blica e forse, soprattutto, degli stessi parenti …..ma, purtroppo, ancor prima della valutazione sono arrivate come un sigillo di accertata colpevolezza a nome di tutti noi poliziotti le Sue scuse!!!

Il Segretario Generale

Valter Mazzetti

Page 3: Notiziario del 22 Ottobre 2012

LA CORTE COSTITUZIONALE SI E’ DE-FINITIVAMENTE PRONUNCIATA - TFR, LA TRATTENUTA IN BUSTA PAGA DEL 2,50% E’ ILLEGITTIMA - …E ORA SUBI-TO I NOSTRI SOLDI, GLI INTERESSI E LA RIVALUTAZIONE!!!! LA LETTERA AL MINISTRO DELL'INTER-NO E AL CAPO DELLA POLIZIA

Illegittima trattenuta in busta paga del 2,50% sull’80% della retribuzione lorda, con riferimento al computo del trattamento di fine servizio rispetto al trattamento di fine rapporto.-

Richiesta d’intervento urgente e ripristino della legittimità.

Il 2 marzo u.s., con specifica missiva che ad ogni buon fine si allega in copia, avevamo avuto modo di rappresentare come a seguito dell’emanazione dell’art. 12, comma 10, d.l. n. 78/2010, si ponesse, anche per la Polizia di Stato, la questione interpre-tativa della citata disposizione, secondo la quale, con effetto sulle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2011, ai lavoratori alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche inseri-te nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, individuate dall’ISTAT ai sensi dell’art. 1, comma 3, l. n. 196/2009, il computo dei trattamenti di fine servizio, comunque denominati (quindi anche il Trattamento di fine servizio per gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa), in riferimento alle predette anzianità contributive non ancora regolato ai sensi dell’art. 2120, in materia di TFR, fosse effettuato secondo le regole di cui al citato art. 2120 cod.civ., con applicazione dell'ali-quota del 6,91 per cento. Di conseguenza, era stata definitivamente prevista per tutti i dipendenti che non fruivano già del più favorevole computo di cui alla disposizione codicistica, e cioè i lavoratori con-trattualizzati già in servizio e tutta l’area del lavoro pubblico non contrattualizzato (es. Comparto sicu-rezza e difesa; docenti universitari; magistrati ecc.), l’agognata omogeneizzazione economica, ponendo fine ad una discutibile ed illegittima sperequazione. Infatti, ai sensi dell’art. 37, d.p.r. 1032/1973, si pre-vedeva che il datore di lavoro accantonasse una somma pari al 9,60% sull’80% della retribuzione

lorda con una ritenuta a carico del dipendente pari al 2,50% sul predetto 80%. Ebbene, con la Senten-za della Corte Costituzionale nr. 223, depositata in data 11 ottobre 2012, in oggetto richiamata è stato definitivamente sciolto ogni dubbio interpretativo al riguardo e, pertanto, è stata definitivamente ac-certata l’illegittimità del citato prelievo anche in danno di tutti i dipendenti della Polizia di Stato. Va, quindi, oggi ancor più stigmatizzata la condot-ta delle Amministrazioni nella misura in cui viene tuttora ignorato il predetto combinato disposto, nonché il chiaro pronunciamento della Corte Co-stituzionale, non avendo cessato dal 1° gennaio 2011 l’illegittimo prelievo del predetto 2,50% ai danni dei dipendenti. Ciò posto, al fine di evitare incalcolabili, lunghi e costosi contenziosi giurisdi-zionali dall’esito tuttavia scontato che, visti i facil-mente comprensibili maggiori oneri che dovrebbe sostenere l’Amministrazione pubblica, non giove-rebbero nemmeno alle casse dello Stato, il nostro segretario generale Valter Mazzetti ha chiesto un Autorevole intervento delle SS.LL. al fine di ripor-tare legittimità nelle trattenute delle buste paga dei dipendenti tutti, emanando le opportune disposi-zioni tendenti a restituire ai dipendenti le somme indebitamente prelevate a partire del 1 gennaio 2011, con logico calcolo degli interessi legali e con-sequenziale rivalutazione monetaria.

AVEVAMO RAGIONE!!!

Sul nostro sito www.uglpoliziadistato.it troverete le lettere inviate a marzo scorso, la lettera inviata lo scorso 12 ottobre al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia. Le risposte del Dipartimento e la Sentenza

Page 4: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Pagina 4 Titolo notiziario

LEGGE DI STABILITÀ I LAVORATORI DEL COMPARTO SICUREZZA DIFESA E SOCCORSO PUBBLI-CO : TRADITI DAL GOVERNO

PRONTIPRONTIPRONTI ALLAALLAALLA MOBILITAZIONEMOBILITAZIONEMOBILITAZIONE 23 23 23 OTTOBREOTTOBREOTTOBRE 2012 2012 2012 SITSITSIT---IN IN IN DIDIDI PROTESTAPROTESTAPROTESTA

COMUNICATO STAMPA In relazione alle anticipazioni apparse, nella giornata odierna, sugli organi di stampa da cui si apprende che l’emananda legge di stabilità finanziaria conterrebbe un ulteriore anno di blocco dei contratti prevedendo, per i lavoratori della sicurezza difesa e soccorso pubblico, ben 5 anni di complessiva compressione della dinamica retributiva rispetto ai quattro previsti per la restante parte del Pubblico Impiego, oltre alla soppressione della indennità di vacanza contrattuale; l’Ugl Polizia insieme ai sindacati del cartello e alle rappresentanze militari a nome della quasi totalità degli addetti al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, esprimono tutto il loro sconcerto per quello che appare un vero e proprio tradimento del Governo che ancora una volta dimostra una evidente mancanza di volontà di rispettare le delicate funzioni e la specificità della categoria e del sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico, in una fase particolarmente delicata di involuzione economica e sociale come quella in atto nel Paese. Appare oggi in tutta la sua evidenza che il governo si ripropone di sottrarre ulte-riori risorse ad un vitale settore come quello di questi comparti, ma stupisce, tuttavia, la mancanza di correttez-za e di rispetto di quelle regole, normativamente codificate, che impongono la preventiva consultazione delle rappresentanze e dei sindacati. Così, ai sacrifici personali delle donne e degli uomini in uniforme che, antici-pando spesso di tasca propria le risorse necessarie a combattere la criminalità, arrestare mafiosi e camorristi, soccorrere i cittadini e difendere la nazione, continuano a servire il paese, l’esecutivo risponde oggi con un en-nesimo taglio e con ulteriori maltrattamenti. Martedì 23 ottobre manifesteremo in tutta Italia davanti alle Presidenze di ciascuna Regione e, a Roma, con un sit-in a Palazzo Chigi. Sul nostro sito anche le lettere inviate al Presidente Monti e al Ministro dell’Interno Cancellieri.

_____________________________________________________________________________________ AGENZIE DI STAMPA

"GOVERNO APRA A CONFRONTO CON PARTI SOCIALI PER SOLUZIONI APPROPRIATE"

Roma, 17 ott. (Adnkronos) - ''Martedi' 23 ottobre manifesteremo in tutta Italia davanti alle Presidenze di ciascuna Regione e, a Roma, con un sit-in a Palazzo Chigi, per protestare contro l'abbassamento dei livelli di sicurezza del Paese''. Lo annuncia, in una nota, il Coordinamento Sicurezza dell'Ugl, organo che riunisce il personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. ''Una lettura dei provvedimenti previsti dalla legge di stabilita' -prosegue la nota- sommati a quelli contenuti nella spending review, ci fa ritenere che il governo abbia come obiettivo lo scardinamento dell'intero apparato della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico, con inevitabili ripercus-sioni negative anche sulla tranquillita' dei cittadini e sulla sicurezza delle stesse Istituzioni''. ''L'innalzamento dell'eta' media -si legge ancora- il blocco del turn over, delle retribuzioni e degli automatismi, oltre ai consistenti tagli lineari, non sono altro, infatti, che il frutto di calcoli ragionieristici di tecnici e politici che evidentemente non hanno ben presente cosa occorre per mantenere accettabili gli standard qualitativi dei servizi''. ''Riteniamo urgente -conclude la nota- un confronto vero e aperto con il governo, al fine di condividere soluzioni appropriate per combattere gli sprechi e quin-di generare risparmi, senza per questo minare l'operativita' dell'intero comparto e comprimere ulteriormente i diritti del personale, gia' messi a dura prova''.

__________________________________________________________________________________________________________________

SICUREZZA: UGL "23 OTTOBRE SIT-IN DI PROTESTA IN TUTTA ITALIA"

ROMA (ITALPRESS) - "Martedi' 23 ottobre manifesteremo in tutta Italia davanti alle Presidenze di ciascuna Regione e, a Roma, con un sit-in a Palazzo Chigi, per protestare contro l'abbassamento dei livelli di sicurezza del Paese". Lo annuncia in una nota il Coordinamento Sicurezza dell'Ugl.

__________________________________________________________________________________________________________________

SICUREZZA: UGL, IL 23/10 SIT-IN DI PROTESTA IN TUTTA ITALIA

(AGENPARL) - Roma, 17 ott - "Martedì 23 ottobre manifesteremo in tutta Italia davanti alle Presidenze di ciascuna Regione e, a Roma, con un sit-in a Palazzo Chigi, per protestare contro l'abbassamento dei livelli di sicurezza del Paese". Lo afferma in una nota il Coordinamento Sicurezza dell'Ugl.

Page 5: Notiziario del 22 Ottobre 2012

ESONERO DAI SERVIZI NOTTURNI ESTERNIESONERO DAI SERVIZI NOTTURNI ESTERNIESONERO DAI SERVIZI NOTTURNI ESTERNI L UGL POLIZIA NON SOTTOSCRIVE IL PARERE DEL L UGL POLIZIA NON SOTTOSCRIVE IL PARERE DEL L UGL POLIZIA NON SOTTOSCRIVE IL PARERE DEL

“TAVOLO PER LE CONTROVERSIE”!“TAVOLO PER LE CONTROVERSIE”!“TAVOLO PER LE CONTROVERSIE”! E’ giusto che un collega ultra cinquantenne con 30 anni di servizio alle spalle, dopo aver ottenuto il previsto accoglimento della richiesta di esenzione dai servizi notturni, all’improvviso, con l’arrivo del nuovo questore, si veda revocare tale diritto?

E’ giusto che alla richiesta di alcuni colleghi di essere esonerati dai turni notturni il questore risponda negativa-mente e, contemporaneamente, revochi anche quella già in vigore da un anno, e quindi, di fatto, azzeri l’istituto previsto dall’art. 12 A.N.Q. in quella questura?

Per noi assolutamente no!! Ma non tutti hanno la nostra stessa sensibilità e questo, purtroppo, è ciò che invece può accadere oggi nella Polizia di Stato, alla faccia dei bei principi che hanno ispirato l’istituzione dell’articolo 12 dell’Accordo Nazio-nale Quadro (che ha subito addirittura più di un anno di sperimentazione prima di essere definitivamente rico-nosciuto), dell’art. 24 del D.P.R. 164/2002 e di tutti i colleghi “aventi titolo”.

Il rammarico più grande, ahinoi, è che tutto ciò si sarebbe potuto evitare se solo il “tavolo per le controversie” avesse accettato quello che noi dell’Ugl Polizia abbiamo chiesto con insistenza: inserire nel parere approvato in sede di riunione anche un chiaro riferimento utile ad impedire il verificarsi in futuro di tali “bizzarre” interpre-tazioni.

In un momento in cui l'età media dei poliziotti (44 anni) si sta alzando velocemente ed in cui il governo sta la-vorando per mandare i poliziotti in pensione sempre più tardi, riteniamo che sia corretto, anzi doveroso, nei confronti dei poliziotti che svolgono i servizi esterni, individuare dei meccanismi di tutela che, sia per il presen-te sia per il futuro, consentano a tutti i colleghi, una volta raggiunta una certa età anagrafica o di servizio, di di-sporre di istituti certi e non soggetti a stravaganti e personalistici “colpi di testa” che permettano, dopo tanti anni passati in mezzo alla strada, di evitare qualche turno di notte all'esterno.

D’altronde, non capire le esigenze, anche fisiche, di chi da anni svolge turni massacranti e pesanti notti di lavo-ro (che, col passare degli anni, si recuperano con sempre maggiore difficoltà) è tipico di chi lavora comodamen-te dietro una scrivania e passa tutte le notti al caldo in famiglia.

L'unico, insufficiente e limitato, strumento che abbiamo e che hanno gli ultra cinquantenni oggi è rappresenta-to dall'art. 12 dell’Accordo Nazionale Quadro. Il problema è che taluni questori, sfortunatamente, usano il loro “potere discrezionale” (che non dovrebbe mai trasformarsi in arbitrio) interpretando in maniera restrittiva que-sto istituto che già di per sé è debole, provocando uno svuotamento della norma ed il “tradimento” dello spiri-to con il quale l’art. 12 era stato concepito. Proprio per dirimere questi conflitti interpretativi si è riunito il “tavolo per le controversie” composto dall’Amministrazione e da tutti i sindacati, ma l’esito, purtroppo, per noi del tutto incomprensibile, non è stato quello auspicato.

Per questo motivo, l’Ugl Polizia, per la prima volta dalla costituzione del tavolo per le controversie avvenuta circa due anni fa, ha voluto lanciare un forte segnale di dissenso e contrarietà non sottoscrivendo il parere fina-le del tavolo, pur se proprio da noi richiesto.

Si tratta di una decisione importante che deve far riflettere tutti su un tema cosi delicato; un tema sul quale l’Ugl Polizia continuerà la propria battaglia, anche se isolata, in tutte le sedi.

D’altronde, le battaglie di principio e di giustizia sono proprio quelle che meritano di essere combattute anche contro tutti e tutto!

Sul nostro sito il parere sull’art 12 non firmato dall’ Ugl Polizia.

Page 6: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Titolo notiziario

MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DEL CORSO DI FORMA-ZIONE PER ALLIEVO AGENTE : UN PROGETTO CALATO DALL’ALTO CHE VA NELLA DIREZIONE SBAGLIATA!

Nella mattinata del 9 ottobre u.s. si è svolto un incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. guidata dal Prefetto Gerardo Cautilli, direttore centrale per gli Istituti d’Istruzione e dal V. Pref. Castrese de Rosa, direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali ed i rappresentanti delle organizzazio-ni sindacali, per esaminare il testo del disposto normativo riguardante le modifiche alla disciplina del corso di formazione per Allievo Agente.

I rappresentanti del cartello Ugl Polizia di Stato, Siulp, Sap, e Consap hanno espresso concordemente il proprio negativo giudizio su tutto l’impianto che regola l’iter di assunzione e di formazione del per-sonale e su un progetto che, calato dall’alto “a scatola chiusa”, non va nella giusta direzione; il momen-to della formazione è importantissimo e non si può giocare sulla pelle dei colleghi in un settore così delicato. Leggi sul nostro sito www.uglpoliziadistato.it il comunicato integrale.

L’UGL POLIZIA INTERVIENE A FAVORE DEGLI ALLIEVI AGENTI IN MERITO ALLA SCELTA DELLA LORO PREFERENZA CIRCA LA SEDE DI DESTINAZIONE.

AL MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DELLA P.S.

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI ROMA

OGGETTO: 184° Corso di Formazione Allievo Agente

Preg.mo Direttore,

giungono, presso questa Segreteria, non poche lamentele circa le modalità di assegnazione degli Allievi Agenti frequentatori del 184° corso di formazione.

Quest’ultimi infatti, hanno la possibilità di esprimere la propria preferenza circa la sede di destinazione di fine corso solo per la provincia e non per un ufficio specifico.

Dalla ripartizione delle unità del 184° corso A.A. fornita dalla 17^ Conferenza Permanente per l’Organizzazione Tecnica della Polizia di Stato del 4 ottobre u.s., le unità che verranno assegnate alle Questure risultano essere n. 500, ai Reparti Mobili n. 260, alla Stra-dale n. 130, alla Ferroviaria n. 40, alla Postale n. n. 16, ai Reparti Prevenzione Crimine n. 100, al Dipartimento n. 23, agli Ispettorati e Uffici Speciali n. 20, al Settore Tecnico Logistico n. 20. Da tale ripartizione sembra ben chiaro il numero dei posti disponibili per ogni Ufficio e dunque anche per le provincie di destinazione.

Chiediamo, pertanto, di dare la possibilità ai frequentatori dei corsi di formazione di esprimere la loro preferenza per l’Ufficio specifico e/o Specialità e non solo per la provincia in genere e anche di conoscere le provincie di destinazione degli Allievi Agenti del 184° corso di formazione, che, visto il piano della Conferenza Permanente dovrebbero essere già note.

In attesa di un celere riscontro della medesima, si porgono distinti saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE

Valter MAZZETTI

Page 7: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Titolo notiziario

RIORDINORIORDINORIORDINO DEIDEIDEI RUOLIRUOLIRUOLI DELLADELLADELLA POLIZIAPOLIZIAPOLIZIA DIDIDI STATOSTATOSTATO

Lo scorso 10 ottobre, presso il Dipartimento della P.S. si è svolto il primo incontro del “Tavolo di lavoro” sul riordino dei ruoli della Polizia di Stato istituito con decreto del Ministro dell’Interno datato 24 luglio 2012 e con Decreto attuativo del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza datato 18 settembre 2012.

Il Tavolo di lavoro è presieduto dal Prefetto Tomao, Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e composto dal Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, dai rap-presentanti delle altre Direzioni Centrali interessate del Dipartimento della P.S., con la partecipazione dei dele-gati delle OO.SS. della Polizia di Stato . Il Presidente del Tavolo di lavoro, come prevede il decreto del Capo della Polizia, dovrà presentare i risultati entro il 31 ottobre p.v.

Nel corso dell’incontro il Prefetto Tomao ha illustrato, in linea generale, le modalità di svolgimento dei lavori del tavolo e gli obbiettivi che si prefiggerà di raggiungere. In sostanza il tavolo dovrà elaborare uno schema di disegno di legge ampio e snello, in cui verranno articolati i principi generali sui quali si intende articolare il rior-dino di tutti i ruoli della Polizia di Stato da far approvare al Parlamento prima della fine della legislatura.

Nello schema i principi generali approvati costituiranno la cornice normativa che dovrà essere riempita di con-tenuti in una fase successiva mediante l’approvazione di specifici decreti attuativi per i vari ruoli e le diverse posizioni economiche e giuridiche in cui andare a definire e ridisegnare l’assetto ordinamentale dei ruoli e delle carriere nella Polizia di Stato regolamentando modalità, tempi e requisiti di accesso nei singoli ruoli, progressio-ni di carriera, nonché modalità e tempi di finanziamento degli interventi legislativi.

Il lavoro che il Tavolo svilupperà dovrà tenere conto di una serie d’interventi legislativi che sono già intervenuti e quelli che potranno essere approvati nella fase finale della legislatura riguardanti il blocco del turn over, l’armonizzazione del sistema previdenziale e gli interventi normativi in materia di riordino degli assetti territo-riali degli enti locali e degli Uffici statali sul territorio che imporranno la conseguente necessità d’interventi di adeguamento e riassetto organizzativo e funzionale dell’attuale modello del sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico del Paese.

Al riguardo i sindacati del cartello, prima di entrare nel merito della discussione che avverrà nei prossimi incontri, hanno pre-liminarmente chiesto di avere assicurazioni sull’ipotesi che il rispetto del termine del 31 ottobre pv per la conclusione dei lavori del tavolo sia effettivamente propedeutica all’approvazione in Parlamento prima della fine della legislatu-ra dello schema di legge delega sul riordino dei ruoli che possa costituire la cornice normativa all’interno della quale sviluppa-re ed attuare in tempi successivi un riordino di tutti i ruoli del-la Polizia di Stato, partendo dalle qualifiche di base per giun-gere fino a quello finale della Dirigenza che contempli anche la contrattualizzazione della stessa.

I lavori sono stati aggiornati ad un nuovo incontro che verrà programmato nell’arco di qualche giorno per l’inizio della di-scussione di merito su una bozza di schema di disegno di leg-ge delega.

Page 8: Notiziario del 22 Ottobre 2012

AL MINISTERO DELL’INTERNO Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Ufficio Per Le Relazioni Sindacali

R O M A OGGETTO: Impiego per personale del ruolo tecnico – settore sanitario in qualità di autista di

ambulanza – Quesito.

Il Comitato Nazionale Tecnici – UGL Polizia di Stato a seguito di diverse segnalazioni provenienti dai propri referenti provinciali e regionali ha appreso che il personale del ruolo dei revisori tecnici apparte-nente al profilo sanitario viene sovente impiegato in qualità di autista di ambulanze e, così facendo, viene, ad avviso di questa Organizzazione Sindacale, distolto da quelle che sono le sue specifiche attribuzioni qua-le infermiere nonostante la carenza in organico spesso lamentata dai Dirigenti degli Uffici Sanitari .

Invero, il D.M. 18.7.1985, qualifica il revisore tecnico sanitario come infermiere e, pertanto, ne defi-nisce le attribuzioni alla luce delle “conoscenze tecniche approfondite, anche specialistiche, acquisite attraverso l’esperienza di lavoro nel settore d’impiego”.

Orbene, questa O.S. ritiene che la mansione oggetto del presente quesito possa essere ricondotta alle competenze attribuite al personale al ruolo degli operatori e collaboratori tecnici sanitari in subordine alle omologhe qualifiche del ruolo cd. ordinario.

Invero, secondo un consolidato orientamento del Servizio Tecnico-Scientifico e Professionale della Direzione Centrale per le Risorse Umane, atteso che la questione non è definita dal D.M. 18.7.1985, i tecni-ci della Polizia di Stato, se in possesso di patente di guida ministeriale, possono espletare mansioni di auti-sta quando queste sono direttamente connesse e funzionali allo svolgimento dei compiti istituzionali loro demandati, in relazione al profilo professionale di appartenenza.

Ne discende, pertanto, che nell’ambito del profilo professionale in argomento la mansione di autista di ambulanza potrebbe essere ricondotta agli appartenenti al ruolo degli operatori e collaboratori tecnici di assistenza nelle cui attività elementari, indicate dal summenzionato D.M., è previsto il trasporto e accompa-gnamento dei pazienti; mansione questa non espressamente prevista per i revisori tecnici infermieri dei quali è necessario, altresì, evidenziare la diversa professionalità rispetto al personale della qualifica inferiore.

Tanto premesso, si prega di voler interessare il competente Ufficio ministeriale al fine di fornire un indirizzo univoco evitando quindi disparità di trattamento tra il personale.

In attesa di cortese solerte riscontro, si porgono distinti saluti.

Roma, 26 Settembre 2012

IL SEGRETARIO NAZIONALE Responsabile del Comitato Nazionale Tecnici

Eduardo DELLO IACONO

Titolo notiziario

RUOLO TECNICO

Page 9: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Titolo notiziario

BOLOGNA, IN ASSEMBLEA CON I POLIZIOTTI : NELLA SICUREZZA SITUAZIONE ESPLOSIVA Nella foto: da sx Caterina Durante, segretario regionale Emilia Romagna, Valter Mazzetti, segretario Generale Ugl Polizia, Giovanni Trovato, segretario Provinciale, Gianni Pollastri, segretario nazionale. Il segretario generale Ugl Polizia Valter Mazzetti, insieme al segretario nazionale Gianni Pollastri, ha presieduto lo scorso 6 ottobre un’affollata assemblea in Questura, per incontrare i poliziotti bolognesi. All’incontro erano presenti anche i neo segretari di provincia, Giovanni Trovato, e regione, Caterina Durante. Sono state trattati problemi della categoria, con particolare riferimento al sistema pensionistico e al blocco del turnover. I proble-mi inaffrontati, spiega la segreteria Ugl, «hanno creato un mix esplosivo che rischia di far implodere le strutture chiamate a garantire la sicurezza del Paese».

FROSINONE - DI TROCCHIO: “SCONGIURARE CHIUSURA PRESIDIO DI CASSINO”

“Il Distaccamento della Polizia Stradale di Cassino non può essere chiuso”. A lanciare l’appello è il segretario provinciale dell’Ugl Polizia di Stato di Frosinone, Gianluca Di Trocchio, dichiarandosi

“molto preoccupato per le indiscrezioni apprese riguardo la probabile cancellazione del presidio o del suo ac-corpamento con un altro ufficio della Polstrada, privando così il territorio di un importante servizio a garanzia e tutela dei cittadini”.“L’on.le Anna Teresa Formisano – aggiunge il sindacalista – ha recepito il nostro appello, inoltrando al Sottosegretario di Stato presso il ministero dell’Interno, Saverio Ruperto, una richiesta di chiari-mento sulla questione. Nel ringraziare l’on.le Formisano per aver appoggiato la nostra battaglia fin dall’inizio ed essersi prodigata per una veloce risoluzione della vicenda, – conclude il sindacalista – auspichiamo in un riscontro positivo anche da parte del Ministero dell’Interno, perché la chiusura del presidio di Cassino penaliz-zerebbe anche le aspirazioni personali, professionali e familiari degli agenti che quotidianamente operano per garantire la sicurezza della comunità”.

NEWS DAL TERRITORIO

Page 10: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Titolo notiziario

Page 11: Notiziario del 22 Ottobre 2012

LATINA, L'UGL POLIZIA INCONTRA IL QUESTORE Il Vice Segretario Nazionale Silvano Spadaro e il segretario gene-rale Provinciale di Latina Elvio Vulcano, lo scorso 10 ottobre, hanno incontrato il dott. Alberto Intini, Questore di Latina, per affrontare alcune problematiche relative al personale della Polizia di Stato della Provincia.L’incontro si è svolto all’insegna della cor-dialità, della massima collaborazione ed apertura. Le tematiche toccate sono state di ampio respiro e valenza intorno ad argomen-ti di natura generale e particolare. Tra i temi trattati, la gestione del personale e i servizi ai cittadini. A termine dell’incontro dichiara il Segretario Spadaro: “Il Questore Intini è una persona di grande esperienza e presta molta attenzione alle esigenze del personale coniugandole con l’efficienza e l’esigenza dei servizi alla cittadi-nanza compatibilmente con i mezzi a disposizione”. Aggiunge il segretario Vulcano: “il lavoro svolto dalla questura rappresenta uno sforzo organizzativo quotidiano che si svolge per coprire la sicurezza del territorio Pontino aggravato dalle note infiltrazioni malavitose che richiederebbero più mezzi e più organico, ovvia-mente questo impegno e questo sforzo è supportato dalla varie articolazioni territoriali: Polizia Stradale, Commissariati, Polizia Postale, Polizia Marittima e Polizia Ferroviaria, ecc”. Conclude Silvano Spadaro: “la nostra organizzazione sindacale da tempo è portavoce di tutto quel personale che non chiede di lavorare di meno ma vuole solo più mezzi per poter dare di più assolvendo al quell’obbligo legale e morale di garantire la sicurezza ai cittadini del territorio”.

Titolo notiziario

INIZIATIVE 4° CAMPIONATO ITALIANO INTERFORZE Il 20 e 21 ottobre prossimi si terrà a Sermide (MN) una manifestazione biliardistica compren-dente il 14° Campionato Italiano Interforze (riservato agli appartenenti alle Forze dell’Ordine) ed il 9° Memorial “Salvo” Nicolosi (figlio prema-turamente scomparso del nostro collega ed appas-sionato di biliardo Sost. Commissario Giuseppe Nicolosi). Anche quest’anno l’UGL Polizia di Stato supporta questa manifestazione che ogni volta vede impegnati Poliziotti, Carabinieri, Finan-zieri, Vigili del Fuoco, ecc. che nel nome della sportività e della solidarietà, e grazie all’impegno del Presidente dell’A.I.B. (Associazione Italiana Biliardo) Alfio FAGGIAN e del Sovrintendente Giovanni VIETRI, Segretario dell’UGL Polizia di Stato di Bologna, ha sempre richiamato giocatori e spettatori da tutt’Italia.

BENEVENTO

Page 12: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Titolo notiziario

VENEZIA, ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA “NO GRANDI NAVI” LA POLIZIA HA FATTO BENE IL PROPRIO DOVERE.

COMUNICATO STAMPA

“Inutile scagliarsi, come sempre, contro la Polizia che ha fatto il proprio dovere per garantire il passaggio in sicurezza delle navi da crociera così evitando il rischio che qualcuno potesse rimanere ferito”. Sono queste le prime parole del Segretario Generale Provinciale dell’UGL Polizia di Stato di Venezia Mauro Armelao, che all’indomani della manifestazione di protesta, ha visto come sempre che qualche bontempone non perde occa-sione per scagliarsi contro l’operato delle forze dell’ordine. “Certi esaltati non hanno capito che stavano met-tendo a rischio la loro vita come quella di altri e se questi non vogliono più vedere le grandi navi a Venezia, che protestino nelle sedi opportune magari con l’aiuto di qualche politico a loro vicino. Se proprio vogliamo dirla tutta sono stati i poliziotti a bordo dell’elicottero e delle barche a rischiare la vita proprio per colpa di questi perditempo che hanno voluto sfruttare il passaggio di queste colossi del mare per avere un minimo di visibilità. Certe manovre compiute dall’elicottero sono utilizzate frequentemente quando ci sono imbarcazioni che fug-gono o che stazionano, come in questo caso, intralciando il passaggio di navi di grosse dimensioni, che di certo, una volta partite, non possono fermarsi immediatamente o virare per evitare degli ostacoli come se fossero un vaporetto dell’ACTV. Che questo comitato raccolga firme, presenti petizioni, faccia banchetti ovunque, presen-ti esposti, che faccia tutto quello che è previsto dalle normative vigenti ma di certo quello che è accaduto ieri non gli ha fatto certo onore. Per concludere se non fosse successa la nota vicenda della nave da crociera co-mandata dal “famoso” Schettino, sarebbero mai nati questi comitati no grandi navi? Ogni occasione è buona per creare nuovi comitati e per sfruttare ogni circostanza per andare contro le istituzioni e contro la Polizia. Le navi da crociera arrivano a Venezia da moltissimi anni e penso che lo faranno ancora per tanti altri.”

LA SEGRETERIA PROVINCIALE

SALERNO, IMMIGRAZIONE: QUESTURA IN TILT

Salerno è la settima città in Italia per numero di richieste di regolarizzazione presentate a seguito dell’emanazione del decreto Legislativo 109/12. Siamo immediatamente dietro a realtà come Roma, Milano, Napoli, Brescia e Bergamo e d'avanti a Bologna e Firenze. Alla luce di questi dati l’ ufficio immigrazione della Questura rischia di esplodere nel vero senso del termine. Si attendono nella sola provincia di Salerno, se il trend rimarrà lo stesso dei primi venti giorni sui trenta previsti per la presentazione delle domande (15 sett.-15ott.), circa tremila domande. Alla luce di questi dati, l’ufficio immigrazione della Questura, già fortemente in difficol-tà a causa della cronica carenza di personale e di spazi, rischia di esplodere. Il personale pensionato negli ultimi anni non è stato rimpiazzato e gli angusti spazi a disposizione sono oramai saturi e non adatti alla enorme mole di lavoro. Si viaggia in continua emergenza. Non si è ancora chiusa la procedura di regolarizzazione prevista dalla L. 102/09 e già ci troviamo a gestire un nuovo flusso di istanze per la quali non abbiamo le risorse in ter-mini di uomini e di spazi. Per fare un esempio, l’ufficio immigrazione della Questura di Napoli ha introitato fin ora poco più di 6000 domande a fronte di circa 110 unità di personale, oltre a poter contare su tutti i commis-sariati della provincia per la lavorazione delle pratiche. La Questura di Salerno con le sue 26 unità e senza poter contare sulla collaborazione dei commissariati, che non sono abilitati per la lavorazione delle pratiche relative ai permessi di soggiorno, fino ad oggi ha introitato più di 2000 istanze. Un terzo di quelle di Napoli da evadere con un sesto del personale a disposizione. L’Archivio è saturo e non è più neanche degno di tale nome, consi-derato che oramai e un vero e proprio deposito di materiale cartaceo ammucchiato senza nessun criterio e dove cercare un fascicolo per la lavorazione diventa davvero un impresa ardua. Senza contare che detti locali, total-mente privi di sistemi antincendio, vie di fuga e informatizzazione, rappresentano un continuo rischio per chi vi lavora. Nonostante la carenza di personale, si continua ad utilizzare personale assunto esclusivamente con con-tratti a termine per le esigenze degli uffici immigrazione, per sopperire alle esigenze di uffici diversi. Un lusso che la Questura in questo periodo non potrebbe permettersi. Per questi motivi i venti giorni necessari per il rilascio del permesso di soggiorno, presso la Questura di Salerno, possono diventare anche dodici mesi. L’UGL Polizia di Stato salernitana, in attesa del termine dei lavori di realizzazione del polo per l’ immigrazione della Caserma Vicinanza con il quale si spera di risolvere definitivamente i problemi logistici dell’ ufficio immigrazio-ne della Questura e per i quali si dovrà aspettare non meno di due anni, chiede al Questore di intervenire per trovare soluzioni tampone per garantire ai poliziotti strumenti e condizioni di lavoro idonee ed ai cittadini di vedere evase le proprie richieste in tempi ragionevoli.

Page 13: Notiziario del 22 Ottobre 2012

Titolo notiziario

MESAGNE, SEMINARIO ORGANIZZATO DALLA SE-GRETERIA PROVINCIALE DI BRINDISI Ha avuto un grande successo, sia come partecipazione di pubblico sia dal punto di vista mediatico, il convegno organizzato lo scorso 12 ottobre dalla segreteria provinciale di Brindisi dell'Ugl Polizia avente come tema "Sicurezza: cultura del-la legalità per lo sviluppo del terri-torio" svoltosi nella splendida cor-nice offerta dalla Sala Auditorium del castello di Mesagne. L'incon-tro, organizzato in collaborazione con l'Associazione Liberi e Sicuri, in una sala gremita ha visto la par-tecipazione di importanti esponen-ti della società civile che hanno portato numerose e significative testimonianze dell'importanza del-lo sviluppo di una cultura della legalità in una società complessa come quella attuale.

Per l'UGL Polizia di Stato era pre-sente il Segretario Nazionale, Filip-po Girella.

TORINO

CONVEGNO

“Sicurezza:cultura alla legalità per la crescita del nostro territorio 06 ottobre 2012, ore 10.30 presso la Sala Auditorium del Castello, Mesagne (BR)

“Liberi e Sicuri” (LES) è un’associazione volta alla promozione di attività finalizzate all’organizzazione di convegni, seminari storico-culturale-religioso e pubblicazione di opere a mezzo di stampa. Promuove,

seminari e convegni anche in collaborazioni con Università degli Studi italiane e straniere, con altri Enti aventi le stesse finalità.

Organizza eventi di interesse nazionale ed internazionale, in modo da creare rapporti di cooperazione tra associazioni e istituzioni a livello nazionale.

L’Associazione sta portando avanti una serie di iniziative, attivando sinergie con le Istituzioni e gli altri organismi di rappresentanza delle Forze dell’Ordine nonché con il mondo della scuola per un’educazione che parta dai giovani.

In questo contesto abbiamo ritenuto utile intraprendere iniziative nell’attività formativa, di conoscenza e di aggiornamento promuovendo una serie di attività culturali.

In particolare, abbiamo ritenuto utile collaborare con il sindacato, UGL Polizia di Stato, al fine di realizzare il convegno: “Sicurezza: cultura alla legalità per la crescita del nostro territorio

Orsini, che vedrà la partecipazione di alti esponenti del mondo istituzionale, politico, giudiziario, giornalistico, universitario e sindacale.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una serie di discussioni politiche e sociali sul tema della sicurezza nelle città italiane e sulla necessità di intervenire con nuove attività preventive e informative prima che repressive.

In questo contesto, l’associazione “Liberi e Sicuri”, assieme all’UGL Polizia di Stato, vuole cercare, con il contributo autorevole dei relatori, di condividere le informazioni sul campo dell

miglioramenti.

Particolare attenzione sarà rivolta alla sicurezza ed alle sue forme di attuazione nel territorio Brindisino in particolare nella città di Mesagne, che in quest’ultimi tempi è stata oggetto di atti criminali particolarmente gravi che han

Dalla discussione dovrà emergere la situazione criminologica del territorio, i dati sulle attività criminose ed al tempo stesso se vi sia la reale necessità di intervenire con nuovi modelli di sicurezza.

Questo evento convegnistico vuole avvicinare le Istituzioni e le forze di Polizia ai cittadini al fine di informare quest’ultimi sul grado di sicurezza presente sul territorio.

Noi dell’associazione “Liberi e Sicuri” abbiamo pensato innanzitutto di coinvolgere tutti poiché riteniamo importante iniziare un processo di educazione alla sicurezza che parta dai giovani, dalle scuole e dai lavoratori in c

Mesagne, 22 Agosto 2012

Il Segretario Vicario Provinciale Brindisi UGL Il Presidente LES

Roberto Belfiore Roberto BELFIORE

Per ev entuali comunicazioni: Pr esid ente: Roberto Belfiore – Tel. 36 6/6 066595 [email protected]