Notiziario n.08
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Rotary Club Andria Castelli Svevi
E’ davvero il più bel dono che il Rotary potesse fare al
mondo. Oggi, come ieri, continua a perseguire i suoi obietti-
vi di pace e comprensione mondiale attraverso nove fiori
all’occhiello…..
Marco
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Come si capisce se è vera influenza
S tando alle proiezioni, l'influenza
quest'anno colpirà dai 2 ai 5 milio-
ni di italiani. Non sempre però è facile
distinguere l'influenza dal raffreddore.
«I segni tipici sono tre e perché sia ve-
ra influenza è necessario che siano pre-
senti tutti assieme: febbre improvvisa
oltre i 38 gradi, sintomi generali (dolori
muscolari, una grande stanchezza, de-
bolezza) e sintomi respiratori (tosse,
naso che cola) - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università
di Milano - La febbre alta e improvvisa è il segno più tipico, spesso
il primo a comparire: soltanto negli anziani e nei bimbi al di sotto
di un anno l'influenza può manifestarsi con febbre non molto eleva-
ta. In realtà, in un caso su due chi crede di aver preso l'influenza è
stato contagiato da uno dei tantissimi virus parainfluenzali che cir-
colano in inverno».
La raccomandazione è quella di non usare antibiotici, a meno che
non ci sia anche un'infezione batterica oltre a quella virale. L'idea-
le è restare a casa a riposo, per evitare di spargere il contagio.
Prevenire il raffreddore si può, usando la prudenza, evitando sbal-
zi di temperatura, coprendo naso e bocca quando si è all'aperto, la-
vando spesso le mani e seguendo un'alimentazione ricca di frutta e
verdura.
L'influenza si può evitare con il vaccino, efficace all'80% che, se ci
si ammala lo stesso, riduce i giorni di malattia. Non è ancora trop-
po tardi per vaccinarsi, anche se occorrono dieci giorni prima di a-
vere una copertura completa. I bambini a rischio, come gli asmati-
ci o i diabetici, dovrebbero vaccinarsi, ma solo il 15% lo fa.
«Attenzione, però: l'influenza è colpevole del 20-30% delle infezioni
respiratorie nei bambini. Il resto è dovuto a sindromi simil-
influenzali, da cui il vaccino non protegge» conclude il virologo.
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Lotta al cancro: a Torino la roadioterapia
in 6d. E’ il primo acceleratore lineare in
Italia. Si chiama Elekta Axesse e ne esi-
stono solo tre in tutta Europa. In Olanda,
inserito all'interno di una struttura pub-
blica, in Grecia, acquistato da una clinica
privata e, da alcuni giorni, anche in Ita-
lia, alle Molinette di Torino.
Si tratta di un acceleratore lineare all'a-
vanguardia per precisione e tecnologia
nel contrastare i tumori. In particolare, è
uno strumento che, grazie alla radiotera-
pia a 6D (sei dimensioni), permette di ri-
durre fino a sette volte il numero di trat-
tamenti sul malato. Inoltre, è in grado di colpire solo i tessuti ma-
lati, risparmiando quelli sani e grazie a particolari lettini mobili,
può irraggiare qualsiasi parte del corpo. In totale, l'Elekta Axesse,
costato 3 milioni di euro, sottoporrà a trattamento circa 350 pa-
zienti l'anno.
Per ora, grazie a questo strumento, a Torino si tratteranno i tumo-
ri al polmone, al fegato e al cervello. L'equipe del professor Um-
berto Ricardi, sta però lavorando per sviluppare una procedura di
radioterapia guidata grazie alle immagini anche per la cura dei lin-
fomi.
“Tale apparecchiatura favorirà ulteriormente lo sviluppo nel no-
stro centro delle tecniche stereotassiche e della radioterapia di
precisione ad alto gradiente di dose. I nostri protocolli terapeutici
saranno prevalentemente focalizzati sul trattamento di tumori ce-
rebrali, polmonari ed epatici. Lavoreremo inoltre per sviluppare
un approccio ottimale per la IGRT-IMRT nel trattamento dei lin-
fomi”, afferma Umberto Ricardi, Direttore del reparto di Radiote-
rapia dell’ospedale Molinette e Professore ordinario di Radiotera-
pia dell’Università di Torino.
Elekta Axesse : Radioterapia in 6D