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Il segretario generale Valter Mazzetti scrive al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia. Il Segretario Generale, Valter Mazzetti ha inviato una lette- ra al Ministro dell'Interno e al Capo della Polizia, Antonio Manganelli, per denunciare lo stato in cui sono costretti a lavorare i Poliziotti della Questura di Ferrara, colpita dalle scosse che hanno dan- neggiato tutte le strutture del centro storico. Il Questore ha preso la decisione di mandare a casa tecnici e personale civi- le perché vi è pericolo di crol- li ed ha lasciato tutti i poli- ziotti in ufficio. L’UGL Poli- zia già da 4 anni sta chieden- do lo spostamento della Que- stura poiché vecchia e perico- losa. Le recenti scosse telluriche che hanno investito l’Emilia Romagna hanno messo a du- ra prova la tenuta di alcune strutture ed uffici di Polizia, colpiti in modo alquanto du- ro dagli eventi sismici, tanto che, il Commissariato di PS e la Sottosezione della Polizia Stradale di Mirandola (MO) sono in stato di inagibilità e si è già dovuto provvedere a ri- collocarli in un'altra struttura. Anche la Questura di Ferrara è stata colpita dalle scosse che hanno danneggiato tutte le strutture del centro storico di Ferrara e sta cadendo a pezzi. Il Questore ha preso la deci- sione di mandare a casa tecni- ci e personale civile perché vi è pericolo di crolli ed ha la- sciato tutti i poliziotti in uffi- cio. Questa cosa è vergogno- sa! La Questura è da chiudere immediatamente per evitare di piangere domani, è ora di prendere una decisione forte affinché la vita dei colleghi sia tutelata. Tutte le strutture del centro storico di Ferrara (ove è ubicata anche la Questura) sono fortemente danneggiate, il castello Estense sta crollan- do a pezzi, l’università è stata chiusa ed evacuata,così come tutti gli altri uffici, tutti tran- ne quelli di Polizia ! Tanti colleghi hanno le case dan- neggiate, e si ribadisce la più assoluta necessità di persona- le aggregato sia per la Que- stura che per la Polizia Stradale. Il Comune di Ferrara, pe- raltro, dal 30 maggio ha già iniziato il trasferimento della Polizia Municipale in un'altra area, rispetto a quella precedentemente occupata. La vecchia poli- tica di collocazione delle sedi degli uffici della Poli- zia di Stato nei centri stori- ci ha mostrato, in questi frangenti, tutti i limiti e le carenze, in termini di ga- ranzia per la cittadinanza e per la sopravvivenza delle attività istituzionali, che si sono registrate in questi giorni. La Polizia di Stato perde così la capacità pare, non si concluderà in breve termi- ne, deve uscire in tempi rapidi, un ripensamento della collocazione struttu- rale degli uffici di Polizia, senza se e senza ma, per garantire la sicurezza del personale, la protezione della cittadinanza, lo svol- gimento delle attività isti- tuzionali. FERRARA: LA QUESTURA RISCHIA DI CROLLARE NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE SINDACALE A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE Stampato e diffuso In proprio Notiziario n. 13 11 giugno 2012 Ugl Polizia di Stato

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Il segretario generale Valter Mazzetti scrive al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia.

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Il Segretario Generale, Valter Mazzetti ha inviato una lette-ra al Ministro dell'Interno e al Capo della Polizia, Antonio Manganelli, per denunciare lo stato in cui sono costretti a lavorare i Poliziotti della Questura di Ferrara, colpita dalle scosse che hanno dan-neggiato tutte le strutture del centro storico. Il Questore ha preso la decisione di mandare a casa tecnici e personale civi-le perché vi è pericolo di crol-li ed ha lasciato tutti i poli-ziotti in ufficio. L’UGL Poli-zia già da 4 anni sta chieden-do lo spostamento della Que-stura poiché vecchia e perico-losa. Le recenti scosse telluriche che hanno investito l’Emilia Romagna hanno messo a du-ra prova la tenuta di alcune strutture ed uffici di Polizia, colpiti in modo alquanto du-ro dagli eventi sismici, tanto che, il Commissariato di PS e la Sottosezione della Polizia

Stradale di Mirandola (MO) sono in stato di inagibilità e si è già dovuto provvedere a ri-collocarli in un'altra struttura. Anche la Questura di Ferrara è stata colpita dalle scosse che hanno danneggiato tutte le strutture del centro storico di Ferrara e sta cadendo a pezzi. Il Questore ha preso la deci-sione di mandare a casa tecni-ci e personale civile perché vi è pericolo di crolli ed ha la-sciato tutti i poliziotti in uffi-cio. Questa cosa è vergogno-sa! La Questura è da chiudere immediatamente per evitare di piangere domani, è ora di prendere una decisione forte affinché la vita dei colleghi sia tutelata. Tutte le strutture del centro storico di Ferrara (ove è ubicata anche la Questura) sono fortemente danneggiate, il castello Estense sta crollan-do a pezzi, l’università è stata chiusa ed evacuata,così come tutti gli altri uffici, tutti tran-ne quelli di Polizia ! Tanti colleghi hanno le case dan-neggiate, e si ribadisce la più assoluta necessità di persona-le aggregato sia per la Que-

stura che per la Polizia Stradale. Il Comune di Ferrara, pe-raltro, dal 30 maggio ha già iniziato il trasferimento della Polizia Municipale in un'altra area, rispetto a quella precedentemente occupata. La vecchia poli-tica di collocazione delle sedi degli uffici della Poli-zia di Stato nei centri stori-ci ha mostrato, in questi frangenti, tutti i limiti e le carenze, in termini di ga-ranzia per la cittadinanza e per la sopravvivenza delle attività istituzionali, che si sono registrate in questi giorni. La Polizia di Stato perde così la capacità pare, non si concluderà in breve termi-ne, deve uscire in tempi rapidi, un ripensamento della collocazione struttu-rale degli uffici di Polizia, senza se e senza ma, per garantire la sicurezza del personale, la protezione della cittadinanza, lo svol-gimento delle attività isti-tuzionali.

FERRARA: LA QUESTURA RISCHIA DI CROLLARE NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE SINDACALE A CURA DELLA

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MODENA: CHIUDETE IL CIE, E’ UNA POLVERIERA Chiudere il Cie. Dopo la fuga in massa di venti clandestini che ha provocato il ferimento di sette persone, è quanto ha chiesto l’Ugl Polizia, insieme, per la prima volta ad altre sigle sindacali di polizia e l’associazione a sostegno degli immigrati “Primo Marzo”, che ha indetto per il 7 giugno scorso un’assemblea pubblica con l’obiettivo di lanciare una class-action che porti alla chiusura della struttura di via La Marmora in tempi rapidi. «I tentativi di fuga sono ormai all’ordine del giorno e alla luce di quest’ultimo episodio, che ha portato al ferimento di alcuni colleghi è arriva-to il momento che la politica nazionale e il Dipartimento di Polizia di Stato si assumano le pro-prie responsabilità - fa sapere Alfredo Vernocchi, segretario provinciale - senza risorse aggiunti-ve, il Cie deve essere chiuso». La presa di posizione è compatta: Ugl Polizia di Stato denuncia la costante carenza di personale, che mette a repentaglio la sicurezza di chi lavora quotidianamente all’interno del centro di identificazione e espulsione. «Abbiamo lanciato più volte il grido d’allar-me – continua Vernocchi– ma nessuno ha fatto nulla. I governi hanno tagliato ben tre miliardi di euro destinati alla sicurezza. A Modena, in particolare, siamo ormai allo stremo e il Cie è diventa-ta una polveriera, al cui interno ci sono cittadini extracomunitari con molti precedenti, disposti a tutto pur di non rimanere all’interno della struttura». Le norme attuali aggravano la situazione, dal momento che nel Cie «non ci sono extracomunitari provenienti dalla provincia di Modena, ma da altre realtà territoriali di cui Modena deve farsi carico». Un carico che la polizia deve sop-portare con una diminuzione costante di personale, sceso dal 2004 al minimo storico di 417 unità, con un disavanzo di 50 poliziotti. Info www.uglpoliziadistato.it

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TERNI: LA DURA PROTESTA L'UGL Polizia di Terni non ha partecipato ai festeggiamenti della Festa della Polizia in segno di protesta per la continua violazione della normativa che regola il rapporto di lavoro.

“Storia di coraggio e di innovazione”, è stato il motto scelto per il 160° anniversario della fonda-zione della Polizia di Stato. Quest’anno a Terni però l’Ugl Polizia non ha preso parte ai festeg-giamenti, boicottando la celebrazione. In questa città la situazione è inaccettabile – sostiene Fi-lippo Girella, Segretario Nazionale – negli ultimi mesi i diritti del personale sono stati compressi in maniera molto pesante; si sono verificate ripetute violazioni contrattuali; il personale è abban-donato a se stesso; c’è crescente malcontento e preoccupazione per la situazione igienica causata dai tagli delle pulizie. ( da il Giornale dell’Umbria)

L'Ugl Polizia ha manifestato lo scorso 26 maggio proprio nel giorno della celebrazione della Fe-sta della Polizia. “La situazione della Polizia di Stato, a Lucca, è diventata insostenibile – scrive in una nota il referente sindacale dell'Ugl Mario Pardelli -: mancanza cronica di personale, mez-zi con più di 250.000 chilometri, situazione igienica degli uffici precaria a causa dei contratti che già alla firma non possono stare in piedi. Il personale degli uffici viene continuamente distolto dai propri compiti per effettuare servizi di piantone in Questura, caserma e prefettura. (...) ( da la Gazzetta di Lucca ).

LUCCA: FESTA DELLA POLIZIA LE POLEMICHE NON SI PLACANO

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ROMA: CRIMINOLOGIA E SCIENZE FORENSI TRA SPETTACOLA-RIZZAZIONE MEDIATICA E RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI

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Notiziario n. 13 11 giugno 2012

Il Convegno su “Criminologia e Spettacolarizzazio-ne mediatica” ha riscosso un enorme successo. Gli interventi dei relatori hanno suscitato l’interesse della platea e hanno fornito molti spunti di riflessione. E’ emersa l’esigenza di costruire uno speciale gruppo di lavoro che, con l’aiuto dell’Ordine degli Avvocati di Roma, proporrà una sorta di codice etico per i profes-sionisti di area criminologica che esprimono il loro parere sui media.

E’ stata annunciata una delegazione di esperti forensi e criminologi che chiederà a breve un incontro con il Direttore Generale della RAI, per discutere sui rischi e sui criteri di selezione di esperti che ven-gono chiamati ad esprimere pubblicamente il loro parere sui fatti di cronaca nera. In ultimo è sta-to espresso un forte messaggio di solidarietà e di stima agli operatori di polizia che si occupano di indagini scientifiche e una secca presa di distanza da coloro che esprimono critiche offensive sul loro lavoro senza riconoscere i successi e le difficoltà di questi professionisti.

Sul nostro sito l’intervista del segretario generale Valter Mazzetti al tg1 durante il convegno.

ROMA: CRIMINOLOGIA E SCIENZE FORENSI TRA SPETTACOLA-RIZZAZIONE MEDIATIC A E RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI

BRINDISI: NON CHIUDETE LA POLIZIA FERROVIARIA

La nostra segreteria provinciale di Brindisi lancia l’ allarme per la decisione di chiudere la sotto-sezione Polizia Ferroviaria di Brindisi. Ci eravamo illusi—dice Massimiliano Morigino, segreta-rio provinciale, che a seguito dei fatti criminosi accaduti nella nostra città e nella nostra provin-cia, lo Stato avrebbe dato un segnale forte della sua presenza sul territorio - .Sotto accusa il siste-ma di tagli del Governo Monti, che sta colpendo molteplici strutture su tutto il territorio nazio-nale. La tratta ferroviaria, secondo Morigino e il suo vice Roberto Belfiore, rappresenta una struttura di importanza strategica in virtù delle persone e delle merci che vi transitano quotidia-namente. Il territorio brindisino anziché subire dei tagli dovrebbe vedere implementata la pre-senza delle Forze dell’Ordine.

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ROSSANO: IMPOR-TANTE CONVEGNO SUL TEMA DELLA SI-CUREZZA E DELLA LIBERTA’

Libertà e Sicurezza, quali prospettive per il nostro territorio? Questo il titolo dell’importante convegno organizzato dalla segrete-ria provinciale di Cosenza in collaborazione con l’As-sociazione “Liberi e Sicuri” svoltosi il 9 giugno scorso nella sala rossa di palazzo delle culture a Rossano. Il convegno ha puntato l’at-tenzione sulla questione della sicurezza analizzan-do le ricadute che la crimi-nalità ha sulla gente che vive nel territorio. Nel con-vegno si è proposto anche di elevare il Commissaria-to di P.S. Rossano a distret-to con il necessario poten-ziamento di uomini e mez-zi, in maniera tale da sop-primere decisamente il di-lagante fenomeno crimina-le in questo difficile territo-rio calabrese. E’stato, dun-

que, un incontro-dibattito interessante con relazioni e testimonianze significative. Fra tutte quella di Tiberio Bentivoglio, commerciante reggino, gambizzato nel febbraio 2011 per aver denunciato la n’drangheta e costretto a vivere sotto scorta. Testimonianze che, ad ogni modo, hanno rapito l’attenzione del numeroso pubblico seduto in platea. Molte, poi, le autorità presenti al convegno: dal sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, al Questore di Cosenza, Alfredo Anzalone, dal Pro-curatore Distrettuale Antimafia di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, al nostro Segretario Generale, Valter Mazzetti, dai segretari provinciali Francesco Biondi, Quintino De Luca, dal vice segretario nazionale Giovanni Iacoi e dal segretario nazionale Rocco Pardo. Preziosa, tra l’altro, la relazione di Piero Sansonetti, Direttore del Quotidiano “Calabria Ora,” il quale si è soffermato sulla neces-sità di ripristinare la sicurezza e la legalità nell’intera Regione, al fine di garantire un futuro mi-gliore a tutti i calabresi.

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ROSSANO: IMPORTANTE CONVEGNO SUL TEMA DELLA SICU-REZZA E DELLA LIBERTA’

GLI ARTICOLI DI STAMPA

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ENNA: CONVEGNO

L’IMPORTANZA DELLA RIEDUCAZIONE DEL DETENUTO

Lo scorso 9 giugno si è svolto presso la Sala Cerere del Comune di Enna l’importante convegno dal tema “l’Importanza della Riabilitazione del Detenuto”, organizzato dalla segreteria provinciale dell’Ugl Polizia di Enna e dall’Associazione culturale “Avvocato Mario Bellomo” di Calascibetta.

Alla manifestazione sono intervenuti il Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta dr. Cardinale Salvatore; il Magistrato di Sorveglianza di Caltanissetta dr. Frisella Vella Francesco; l’Avvocato Cassazionista D’Acquì Giuseppe; il Sindaco di Enna dr. Garofalo Paolo; lo Psichiatra Psicoanalista consulente del Ministero di Giustizia a Bicocca dr. Monteleone Carlo; le Direttrici delle Case Circondariali di Enna e Nicosia dr.ssa Bellelli Letizia e dr.ssa Di Franco Ga-briella; il Delegato Regionale dei Cappellani delle carceri padre Zangara Giacomo.

Inoltre hanno partecipato il Presidente dell’UGL Polizia di Stato, Antonio Scolletta in qualità di moderatore, il Segre-tario Nazionale Amico Romano; la dr.ssa Laura Marsala presidente dell’Associazione Avvocato Mario Bellomo.

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MILANO: QUESTURA—II^ SEZIONE—DISPARITA‘ DI TRATTAMENTO

“CONGEDO ORDINARIO PER IL PERIODO ESTIVO” Giungono presso questa segreteria provinciale numerose lamentele di colleghi che, se pur aven-do presentato la domanda di congedo ordinario per il periodo estivo, si vedono negare un loro diritto!

CONFUSIONE, CONFUSIONE e CONFUSIONE.!!!

Presso la II^ Sezione della Questura di Milano oggi è bianco, domani è nero, dopodomani chis-sà!

Con questo comunicato – dice Giuseppe Camardi, segretario provinciale - mi rivolgo diretta-mente a Lei Dr. Izzo – il personale, che con devozione, amore e sacrificio lavora presso la sua sezione ha diritto di godere dell’istituto in questione. Riporti il sorriso sui loro volti!

Colleghi, l’UGL Polizia di Stato, è con voi e rivendicherà i vostri diritti evitando ogni disparita‘ di trattamento.

L'UGL POLIZIA DI STATO E' LA VOCE DEI COLLEGHI.....!!!

Gli ultimi avvenimenti sindacali ed in particola-re i gravi, personali e mirati attacchi mossi dal Silp e dal Coisp nei confronti degli iscritti al-l’Ugl Polizia di Stato non possono che determi-nare, al di là della dura replica sindacale, una forte presa di posizione ed una netta distanza da quel modo di fare sindacato.

Nonostante il “premio” tangibile dell’attività sindacale sono le tessere, non abbiamo mai an-teposto l’adesione al nostro sindacato al rappor-to umano che abbiamo con ciascuno di voi; e speriamo che, (nonostante in questi anni non sempre siamo stati all’altezza di tutte le vostre aspettative), sia così anche per voi, nella convin-zione che anche tutte le sconfitte sono state fi-glie del massimo impegno. Proprio per questo pensiamo che i valori che hanno costituito il fondamento in tutti questi anni della nostra atti-vità sindacale, sono distanti, lontanissimi, da quelli che caratterizzano l’attività del Silp e del Coisp.

Non abbiamo, a differenza di altri, la presun-zione di pensare che i nostri valori siano i mi-gliori, che il nostro modo di fare sindacato sia il migliore; ma crediamo che questi valori sia-no così diversi, così distanti, da renderne im-possibile la condivisione e la coesione.

Vi chiediamo pertanto, qualora siate iscritti an-che con Silp o il Coisp, di fare una scelta; nella piena libertà di decisione, di pensiero, di criti-ca, che vi abbiamo sempre lasciato non ha sen-so condividere valori così diversi, in alcuni casi opposti e anche se la vostra scelta sarà quella di lasciare l’Ugl, resterete nostri colleghi e non diventerete mai bersagli da colpire solo perché la pensate diversamente da noi. In attesa di co-noscere le vostre decisioni vi abbracciamo con affetto e con gratitudine perché solo grazie a voi siamo cresciuti come uomini prima ancora che sindacalisti.

LA SEGRETERIA PROVINCIALE

PISA: UNA SCELTA CHE SI IMPONE

LETTERA APERTA A TUTTI I COLLEGHI ISCRITTI

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AL MINISTERO DELL’INTERNO Roma 30 maggio 2012

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

UFFICIO PER L’AMMINISTRAZIONE PER L’AMMINISTRAZIONE

GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

Dott. Castrese De Rosa R O M A

OGGETTO: Impiego del personale sanitario per i voli di rimpatrio dei cittadini tunisini.

Com’è noto, da circa un anno, in conseguenza dei numerosi sbarchi cittadini nordafricani sulle coste italiane, la Direzione Centrale dell'immigrazione e della Polizia delle Frontiere dispone un servizio bisettimanale di voli charter collettivi per il rimpatrio di tali cittadini; ciò che probabil-mente è meno noto è che tali voli sono sempre e solo organizzati da Milano e Roma, con scalo tecnico a Palermo e frequentemente con altre tappe in città italiane quasi fossero degli autobus urbani (es. Milano-Roma-Bari-Palermo-Tunisi-Milano) con durata mediamente di circa 12 ore e concentramento, presso l’aeroporto di partenza, con orari variabili dalle ore 05:30 alle 07:00.

Orbene, tali servizi necessitano della presenza di personale sanitario (1 medico - 1 infermiere) per l’assistenza durante le attività d’imbarco/trasferimento. Duole, tuttavia, constatare che la proce-dura, fino ad ora utilizzata, per il “reclutamento” di tale personale è consistita in una serie di tele-fonate da parte del Coordinamento Sanitario Interregionale – incaricato dalla Direzione Centrale di Sanità - con le quali viene richiesta la “disponibilità”ad effettuare tale servizio senza un chiaro e preciso criterio d’impiego.

Tanto premesso, stante la delicatezza della questione in argomento, si ritiene necessario interes-sare la competente Direzione Centrale di Sanità, che legge per conoscenza, al fine di ricevere mi-gliori delucidazioni in relazione ai seguenti punti: modalità di “reclutamento” del personale da impiegare in tali servizi; la scrivente Segreteria Nazionale ha, infatti, appreso che non è poi così raro che il personale impiegato per questi servizi sia sempre lo stesso, medici ed infermieri. Em-blematico è il caso di Milano dove ci sono medici ed infermieri che sono stati impiegati nei servizi in argomento svariate volte ed altri che, ci consta, non conoscano quasi in cosa si concretizzi tale servizio; criteri con cui viene selezionato il personale da impiegare. Con riferimento ai servizi particolarmente stressanti, la scrivente O.S. ritiene che sarebbe opportuno che vi sia una più equa e trasparente distribuzione dei carichi di lavoro; perché, in analogia con ciò che accade per il per-sonale di scorta dei ruoli ordinari, il locale personale sanitario per i voli da Milano non può essere coadiuvato da altro personale operante in regioni limitrofe? Il fatto che si parta da Milano non vuol certo dire che tutte le incombenze di tali defaticanti servizi debbano ricadere esclusivamente sul personale ivi operante. In analogia ruolo operativo ordinario, al fine di meglio distribuire il carico di lavoro, si ritiene opportuno allargare il bacino di personale da impiegare, attingendo anche ad altro personale operante in realtà professionali limitrofe.

In attesa di cortese solerte riscontro, si porgono distinti saluti.

IL SEGRETARIO NAZIONALE IL SEGRETARIO GENERALE

RUOLO TECNICO: LETTERA AL DIPARTIMENTO

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VERONA: EMERGENZA SISMA

L’INIZIATIVA DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE La Segreteria Provinciale di Verona, dal 04/06/2012 al 18/06/2012, raccoglie tramite i propri diri-genti sindacali, generi di prima necessità in aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Leggi il comunicato

VERONA: EMERGENZA SISMA

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PETIZIONE POPOLARE PER L’ABROGAZIO-NE DELL’IMU SULLA PRIMA CASA

L’Imposta municipale unica (IMU) appare co-me una tassa iniqua che colpisce le famiglie ita-liane già sottoposte ad una pressione fiscale che non ha limiti né confini. La situazione è destina-ta ad aggravarsi con la futura revisione delle rendite catastali per cui i lavoratori dipendenti e i pensionati proprietari della sola casa di abi-tazione saranno costretti a destinare una mensi-lità di stipendio o di pensione al pagamento dell’IMU. Si rischiano pertanto effetti negativi sotto il profilo occupazionale nel settore dell’e-dilizia ma la casa è e resta un bene primario per le famiglie.

L’Ugl ha promosso una petizione popolare per l’abrogazione dell’IMU sulla prima casa. Mag-

PETIZIONE POPOLARE PER LA RIDU-ZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE SU REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE E DA PENSIONE

Le famiglie di lavoratori dipendenti e pen-sionati contribuiscono per circal’80% al get-tito complessivo derivante da tasse ed im-poste nazionali e locali; visti i sacrifici ri-chiesti alle famiglie di lavoratori dipendenti e pensionati per far fronte all’enorme debito pubblico, il forte aumento dei prezzi sui prodotti alimentari e di prima necessità, ol-tre ad energia e trasporti, l’inasprimento delle addizionali Irpef, l’introduzione dell’I-mu anche sulla prima casa, recupero dell’in-flazione sulle pensioni l’Ugl ha proposto di adottare una riforma fiscale che riduca la tassazione nazionale e locale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, ad iniziare da quelli medio bassi, e che tenga conto dei carichi familiari, in particolare del numero di figli e della presenza di persone non au-tosufficienti o con disabilità.