Nel suo testo del 1946 “New Ways of Treating - ante.it Pacitti.pdf · Preparazione Galenica (con...
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Nel suo testo del 1946 “New Ways of Treating Uremia,” Kolff affermava che
“la sindrome uremica è una intossicazione indotta da ritenzione e
accumulo di metaboliti, la cui eliminazione potrebbe permettere il
prolungamento della vita….”
Willem Kolff
… un rene artificiale……?
depurare depurare come ilcome ilNEFRONENEFRONE
Il punto di arrivo ... La missione “nativa” del programma dialitico
efficienza depurativa Tollerabilità Biocompatibilità
correzione di• Intossicazione uremica• Acidosi Metabolica• Bilancio Idro-Elettrolitico
Trasporto Diffusivo Soluti in agitazione “around”Energia = termicaGrediente = concentratione dei soluti
Emodialisi
BAGNO DIALISIFILTRO
…. e quello di partenza
Nell’emodialisi diffusiva il dializzatore agisce come uno
scambiatore di soluti tra il sangue e una soluzione acquosa a composizione
predeterminata
Il liquido di dialisi (bagno, dialisato, ecc) è il mezzo necessario per
attivare il processo di trasporto bilaterale di soluti e solvente tra
sangue e bagno detto “Dialisi
Sistema Filtro - Bagno
Kolff descrisse la maggior parte dei problemi che si sarebbero poi incontrati nella formulazione di soluzioni valide per dialisi…..
Compiti del pieno trattamento
DepurazioneUltrafiltrazioneAcido-Base
Compiti del pieno trattamento
DepurazioneAcido-Base
in trattamenti sequenziali della durata fino a 17 ore, Kolff stimò che il tamburo rotante aveva una clearance dell'urea di 140 mL / min, eliminando sino a 268 g di urea in una singola dialisi.
Per rimuovere l'acqua in eccesso, è stata aumentata l'osmolalità del dializzato aggiungendo glucosio al miscela di sale e bicarbonato.
UltrafiltrazioneAcido-Base
il tamburo rotante
Compiti del pieno trattamento Depurazione
Ultrafiltrazione
Osmolarità
Bagni dialisi
di KOLFF
Bagno dialisi
ATTUALE
“…. il problema maggiore era l'elevato pH della soluzione a causa della fuga della CO2 che lasciava bicarbonato in soluzione alcalina….Il pH basico rendeva insolubile il calcio…..[Kolff]
HCO2 23,9
pCO2 40
pH = 7,399
HCO3- 23,9pCO2 0,3
pH = 9,524
Le difficoltà tecniche sono dovute alfatto che il bicarbonato è instabile perché
compresente nelle due fasi
• Fase solubile: anione carbonato (Basico)
• Fase gassosa :Anidride Carbonica (Acida)
Kolff tentò di correggere il pH facendo gorgogliare la CO2 dentro il liquido di dialisi ma quindi eliminò il calcio dal dialisato (la concentrazione nell’acqua di fonte era di 1.0 mMol/L) somministrandolo endovena
Un pH fisiologico è possibile solo se le due fasi sono con_presenti
Compiti del pieno trattamento DepurazioneUltrafiltrazione
Acido-Base
HCO3- 23,9
pCO2 0,3
pH = 9,524
HCO3- 23,9
pCO2 35
pH = 7,457
Saturatore x acqua gasata
il dializzatore di Frederik Kiil presentava accesso AV senza pompa; controllo di temperatura del dialisato; scambio controcorrente. Il filtro era a piastre parallele.
L’EVOLUZIONE TECNOLOGICAL’EVOLUZIONE TECNOLOGICAUn po’ di storiaUn po’ di storia
Norvegia 1960, Frederik Kiil introduce il primo sistema di dialisi
SISTEMA filtro-bagno
(anni ’50) nacquero i dializzatori a piastre sino al «rene di Kiil : montaggio manuale con fogli di cellophane alternati a piastre di vetro , “sterilizzati” con formaldeide e poi sciacquati accuratamente prima dell’uso !!!
On March 9, 1960, Dr. David Dillard, a pediatric heart surgeon, implanted the first Teflon shunt into the forearm of Clyde Shields, a Boeing machinist, who was admitted to Scribner’s service with severe uremia from chronic renal failure. His BUN was 120 mg/dL, serum creatinine was 20 mg/dL; he had a clouded sensorium and uremic twitching, and was vomiting. Using the technique of continuous dialysis, as developed for the treatment of acute renal failure, Clyde was dialyzed for 76 hours. The results were spectacular. He became ambulatory for the first time in weeks, stopped vomiting, and felt generally well for several days. With a second hemodialysis treatment, begun on March 21, he became the first chronic intermittent hemodialysis patient in Seattle. On March 23, a second patient, Harvey Gentry, also started intermittent hemodialysis. A report on the treatment of these 2 patients was published in that year’s Transactions of the American Society for Artificial Internal Organs [10], in spite of the fact that the paper was not presented formally at the meeting in Chicago.
da Laudatio: Dr. Belding H. ScribnerTwardowski ZI
Hemodialysis International, Vol. 6, 2002
La emodialisi cronica ha compiuto 57 anni !
To reduce costs, it was decided to put the center in the basement of Swedish Hospital’s nurses’ residence, where a three-station unit was constructed. This opened in January 1962 as the non-profit, community-supported, Seattle Artificial Kidney Center, the world’s first freestanding dialysis center.
• FILTRO aumento della resistenza e permeabilità delle membrane• MONITORS a circuito chiuso, pressione positiva+ (-negativa)= Transmembrana (TMP)
ULTRAFILTRAZIONE è in grado di estrarre flussi di acqua, Na+, Ca++, Fosfati, ecc anche in assenza di grediente diffusivo.
2 Litri di UF rimuovono oltre 160 mEq/ di Na+ (Bilancio sodico in equilibrio)= questa costatazione ha annullato l’indicazione per i bagni iposodici
ULTRAFILTRAZIONE Pressione Trans Membrana (TMP)
1966 ASAI0 12:346-357 Eschebach et al- Unattended overnight home dialysis
Nel 1967 viene lanciato il dializzatore “Ad-modum-Alwall”.
dialisi filtro Gambro "Ad Modum Alwall", esclusivamente monouso. Nella sua prima versione, era pesante, intero 7,5 kg.
Agli inizi degli anni sessanta del novecento, un professore dell’Università di Lund, in Svezia, Nils Alwall, inventò il primo rene artificiale “single use”.
Nel 1964, l’industriale svedese Holger Crafoord, decise di introdurre l’invenzione di Alwall nel mondo delle apparecchiature medicali e formò una nuova compagnia, la “ Gam la Bro gatans Sjukvårdsaffär Aktiebolag” (traducibile come Compagnia medicale della strada sul vecchio ponte).
La compagnia divenne presto famosa con il nome Gambro. Nel 1967 venne iniziata la produzione in massa di reni artificiali “single use” e macchine dializzatrici.
Cosa compare nella foto?
Anni ‘70
Il MonitorSISTEMA
filtro-bagno-monitor
Temperatura del bagno
Pressione Venosa
Pressione Negativa Bagno
Flusso Bagno
NOPeso paziente / UFPompa sangue
Durata
Evoluzione del SISTEMA filtro-bagno-monitor
Il Flussimetro
La Forza di Coriolis, generata dalla rotazione della Terra, devia il moto di ogni mobile in proporzione al volume dello stesso (verso destra nell’emisfero NORD, verso sinistra nell’emisfero SUD)
Complessità crescente nel controllo dell’Ultrafiltrazione (cc / min)•HF = 1 / 100 = 1 / 100•HD = 1 / 500 = 2 / 1000•HDF = 1 / 600 = 1,5/ 1000
• Nel fegato, l’acetato viene ossidato ad anidride carbonica nel ciclo di Krebs
CH3-COOH + 2O2 2 H20 + 2 CO2
• La CO2 viene trasformata in parte in bicarbonato (equilibrio!)
2 H20 + 2 CO2 ↔ 2HCO3- + 2H+
(1 M di acetato produce 1M di bicarbonato)(1 M di acetato produce 1M di bicarbonato)
Lo ione acetato ha rappresentato per la dialisi una pietra miliare, un punto di svolta della terapia verso un utilizzo quotidiano ed una diffusione tale da garantire l’accesso alla dialisi a migliaia di malati. Per circa 20 anni, dalla fine degli anni '60 alla metà degli anni '80, l'acetato è stato in genere utilizzato come unico buffer in liquido di dialisi (acetato_dialisi). L’acetato dialisi prevedeva un contenuto di acetato pari a 30 - 35 mEq/l,
↔
Dal 1964nel 1964 tre sviluppi hanno rivoluzionato la preparazione del liquido di dialisi
1. il rimpiazzo del bicarbonato con l'acetato = il calcio il magnesio non precipitavano nel bagno 2. lo sviluppo di un concentrato che conteneva una proporzione relativa di elettroliti soluzione e che doveva essere diluita
35 volte con acqua pretrattata
3. lo sviluppo di sistemi di preparazione proporzionale meccanica che mescolavano in continuazione concentrato e acqua nella corretta proporzione
Dal 1964nel 1964 tre sviluppi hanno rivoluzionato la preparazione del liquido di dialisi
1. il rimpiazzo del bicarbonato con l'acetato = il calcio il magnesio non precipitavano nel bagno 2. lo sviluppo di un concentrato che conteneva una proporzione relativa di elettroliti soluzione e che doveva essere diluita
35 volte con acqua pretrattata
3. lo sviluppo di sistemi di preparazione proporzionale meccanica che mescolavano in continuazione concentrato e acqua nella corretta proporzione
Vascone per il bagno dialisi Preparazione Galenica (con diluizione manuale di sali ed acqua sino a 10.000 L)
nel 1964 tre sviluppi nel liquido di dialisi
1. il rimpiazzo del bicarbonato con l'acetato =
2. lo sviluppo di un concentrato di elettroliti in soluzione
3. lo sviluppo di sistemi di preparazione proporzionale per mescolare in continuazione concentrato e acqua nella corretta proporzione
• Distribuzione centralizzata con construzione di grandi centri dialisi
• Maggiore sterilità della soluzione !• Senza bicarbonato stabiltà pH e
calcio ma !!
• Bagno non personalizzabile (vaschini x singoli pazienti)
1966 TASAIO 12: 357 Ivanovich P. et al
Pompa proporzionale ACQUA– CONCENTRATO al rapporto 34 : 1
ACQUA ACQUAMIXING MIXING
ACETATO ACETATO
Graefe, U.; Milutinovich, J.; Follette, W.C.; Vizzo, J.E.; Babb, A.L.; Scribner, B.H.: Less dialysis-induced morbidity and vascular instability with bicarbonate in dialysate. Annals of internal medicine, 88, (1978), pagg. 332-336.
Ogni bagno è prodotto con la combinazione di tre flussi di fluido: • acqua, • concentrato acido, e • concentrato di bicarbonato.
Questa combinazione di tre flussi produce un dializzato altamente tamponante con un pH compreso tra 6,9 e 7,6.
Bicarbonato-HD
mSiemens/cm = unità di conducibilità
Sonde di Conducibilità misurano la Conducibilità elettrica
Condotto di vetro di lunghezze e area nota
Dal 1964 tre sviluppi hanno rivoluzionato la preparazione del liquido di dialisi
L’acqua nella quale sono sciolti gli elettroliti, è elettricamente conduttiva. Il grado della conduttività inun liquido dipende da: concentrazione degli elettroliti; temperatura della soluzione; valore del Ph;· tipo di elettrolita
· forte (in grado di dissociarsi quasi completamente)= NaCl
· deboli (si dissociano poco) = acetato di sodio CH3COONa o il bicarbonato = NaHCO3.
Sol.Basica
Sol.Acida
Sol.Finale
Il segreto dell’Emofiltrazione
………una membrana
bionicaIn polisulfone
Henderson 1978
…. la bionica è la scienza che imita la natura
Trasporto Convettivo Trascinamento dei soluti
Energia = pressione idraulica Grediente = Pressione Trans
Membrana
+ Fluido Sterile EV
Emofiltrazione
Qq(UF)
q(INF)
Disidratazione Paziente0 -10 l /day
Liquido di Reinfusion30- 90 L / day
EFFLUENTE = 30-90 L / day [ q(UF) + q(INF)]
MEMBRANE in usoMEMBRANE in uso
Modificato da = Data Base Fresenius
Aumento lineare di
• Membrane ad alta permeabilità
• Trasporto convettivo vs diffusivo
Emodiafiltrazione
Diffusione
Convezione
Urea, Creatinina,...
B2-microglobulina, omocisteina, ADMA,...
Hemodiafiltration Versus Hemodialysis and Survival in Patients With ESRD: The French Renal Epidemiology and Information Network (REIN) Registry.Am J Kidney Dis. 2016 Aug;68(2):247-55. doi: 10.1053/j.ajkd.2015.11.016. Epub 2015 Dec 25.
CONCLUSIONS:Whether analyzed as a patient- or facility-level predictor, HDF treatment was associated with better survival.
Emodiafiltrazione
Acetato –Free Biofiltrazione
• Bagno senza Bicarbonato
• Convezione
Volume EV Bicarbonato
UF
Il trattamento depurativo extracorporeo: dalla fisiopatologia alla proposta tecnologica – Cuneo 11 Maggio e 26 Ottobre 2011Il trattamento depurativo extracorporeo: dalla fisiopatologia alla proposta tecnologica – Cuneo 11 Maggio e 26 Ottobre 2011
Produzione di acqua iniettabile endovena !…. Migliaia di litri al giorno
Produzione del Bagno
A= Filtrati dal glomeruloAcqua PlasmaticaPiccoli soluti; Grandi soluti;
B= Riassorbiti dal tubuloAcqua Pre-Urina Nutrienti, PeptidiElettroliti, Bicarbonato
C= Secreti dal tubuloSostanze legate a proteineSoluti compartimentalizzati
A
B
C
Glomerulo & Tubulo = Nefrone
Quantità Eliminata
-
+
Depurazione artificiale
Emodialisi Emofiltrazione EmodiafiltrazioneAFB
?
Elettroliti BagnoInfusioniBack Filtration
Soluti legati all’albumina e secrezione tubulare..
È probabile che la combinazione di legame proteico + secrezione tubulare rappresenti un adattamento evololutivo per permettere l’escrezione di molecole tossiche, tenendo molto bassa la concentrazione plasmatica della loro frazione libera
Quf
QR
Flusso sangueingresso filtro (Qbi )
Flusso sangue uscita filtro (Qbo )
Settore convettivo
Settore diffusivo Dializzante
Qdi
Qdo
QR = Quf
Letto sorbente
Emo-Diafiltrazione con Reinfusione Endogena (HFR)
Prime esperienze pionieristiche in Italia
(PFD Cuneo 1984)
Settore Adsorbimento
diffusione
convezione
adsorbimento
La metamorfosi del monitor
Trasduttori Analogico – Digitale
Digitalizzazione dei segnali interni dei monitors
Capacità di comunicazione (Porte seriali, ecc)
Tele-sorveglianza
Apparecchiature da CRRT in UTI di Cardiochirurgia
• Raddoppia ogni 2-3 anni• Ultimo monitor = 6 microprocessori
Il biosensore sale a bordo biosensore sale a bordo SpecificheSpecifiche
• Possibilmente NON INVASIVI• costi di esercizio minimi• facilità di utilizzo (automatismi)• integrato nell’apparecchiatura di dialisi• in grado di memorizzare i dati misurati e di elaborare
ulteriori informazioni
Misura direttaNON INVASIVA
s Grandezza misuratal Grandezze calcolateH Valori predittivi
elaborazionedati
L’esperienza quotidiani con i sistemi in retroazione
Il raffreddamento
Sistemi di navigazione automatica
Riscaldamento e termoregolazione
ABS
Climatizzazione
Speed cruiser
La fase di sviluppo informatico , legata al progresso tecnologico diffuso, ha reso possibile un ulterio r e sviluppo con il….
flusso e integrazione delle informazioni tra …• Biosensori• Programmazione• Conduzione dell’apparecchiatura
L’evoluzione BioSensoriale dei Monitors (3/3)
Sistema = MONITOR
PAZIENTE
BAGNO - FILTRO
Il bio-feedback
Prescrizione clinica Monitor Dialisi
– Bagno – Filtro PazienteSupervisore
Biosensore
Set-pointAttuatore SistemaControllore
Sensore
Sistema in retroazione FILTRO _ BAGNO_MONITOR_PAZIENTE
Il concetto di biofeedback
Modificato da A. Santoro et al, Blood Volume Regulation During Hemodialysis, Am J Kidney Dis, 1998, 32, 5: 738-748
Il monitor è dotato di sensori in grado di misurare parametri chiave
trasmetterne la variazione come risposta immediata a variazioni della terapia
Sottrazione soluti Variazione Ematocrito Temperatura corporeaOsmolarità del bagno
= efficienza depurativa= volume plasmatico= resistenze vascolari = volume cellulare
AZIONE REAZIONE
Applicazione del sistema di misura della dialysance ad un Monitor
• Integra produce automaticamente un gradino di conducibilità in ingresso al dializzatore.
• La risposta a questa sollecitazione, rilevata dalla sonda di conducibilità in uscita, permette di calcolare la Dialysance ionica.
Qb
Modulazione dellaModulazione dellaConducibilitàConducibilità
Risposta in uscitaRisposta in uscita
Sonda di conducibilità
Correlazione tra Dialysance ionica e
Clearance dell’urea
Clearance della creatinina
Interfaccia Utente: pagina del MONITORING (Integra)
Dialysance ionica KT - Volume depurato
Il monitor è dotato di sensori in grado di misurare parametri chiave
trasmetterne la variazione come risposta immediata a variazioni della terapia
Sottrazione soluti Variazione Ematocrito Temperatura corporeaOsmolarità del bagno
= efficienza depurativa= volume plasmatico= resistenze vascolari = volume cellulare
AZIONE REAZIONE
ICFV ECFV PV
JcU
QoU
Na JU
JdNa
Quf
Tasso di variazioneVE (CFV)
= Tasso di refillingvascolare
- Tasso diultrafiltazione
Dinamica di ridistribuzione dei liquidi corporei in HD
67% (28 L)
26% (11 L)7% (3 L)
Spazio Interstiziale
SpazioVascolare
Il refilling vascolare in corso di dialisi dipende da:
Osmolarità extracellulare
Concentrazioneproteica
Idratazione
UF
Tono vascolare
60
Linea arteriosa(camera di espansione)
FotoricevitoreFotoemettitore
Sensore ottico di emoglobina
I0 I I0= Inensità luce inviata
I = Intesita luce assorbita
Il sensore di volume ematico:funzionamento
Zona di avvio
UFRPRR
Zona di refilling
UFRPRR PRR
UFR
Zona di morbidità
Dinamica del volume ematico
BV rebounds with different manoeuvres
-15%
-10%
-5%
0%
0 60 120 180 240
Time (min)
BV
(%)
Stop UF
Chair Recline
Plasma Exp.
Time response
Andamento del Volume Ematico (VE) con differenti profili di UFR
Donauer J, AJKD 2000
Hemocontrol: Controllo e gestione di tre parametri
CP
-VE
[Na]
BVerror
TWLerror
[Na]error
Tolleranza su VETolleranza su Na
Tolleranza su CP
0
1
2
3
0 60 120 180 240
CPO
1314151617
0 60 120 180 240
CD
• Volume Ematico• Calo Peso• Bilancio Ionico
Miglioramento dell’efficienza dialiticaLa raccolta totale del dialisato ha dimostrato una rilevante diminuzione del rebound post-dialitico di urea e il conseguente aumento dell’efficienza
dialitica.
Il monitor è dotato di sensori in grado di misurare parametri chiave
trasmetterne la variazione come risposta immediata a variazioni della terapia
Sottrazione soluti Variazione Ematocrito Temperatura corporeaOsmolarità del bagno
= efficienza depurativa= volume plasmatico= resistenze vascolari = volume cellulare
AZIONE REAZIONE
BODY TEMPERATURE SET-POINTBODY TEMPERATURE SET-POINT
Equilibrium preservation
HEAT PRODUCTION
HEATLOSS=
• Basal rate of cell metabolism
• Extra- rate metabolism
- Muscle activity- Shivering- Thyroxin effect- E, NE- Sympathetic system
1) Core Skin
2) Skin Surroundings
Blood flow
Evaporation 22%( 600 ml/die)
Convection 12%
Conduction:to air 15 %to objects 3 %
Radiation 60%
et et al.: Thermal Effects in Hemodialysis (1981) Maggiore al.: Thermal Effects in Hemodialysis (1981) Maggiore
Q.MaggioreQ.Maggiore
Summary:
L’ultrafiltrazione- emodialisi sequenziale permette lo stesso grado di tolleranza alla rimozione di fluido dell’ultrafiltrazione isolata (UF), purchè nella prima procedura il sangue ritorni al paziente raffreddato come in UF (34.3°C -33.1°C). L’effetto protettivo dell’ultrafiltrazione isolata è perso se il sangue torna al paziente caldo come in emodialisi (37.2°).
il il biofeedback……. Body Temperature biofeedback……. Body Temperature Monitoring (BTM)Monitoring (BTM)
MODULOBIOREATTIVO
Variazione dei parametri
Invio VARIAZIONI Δ E tramite dialisato in ingresso
Il paziente risponde allevariazioni dei parametri
di programma
Monitorizzazione continua dati paziente
(TEMPERATURA SANGUE IN -OUT
Monitorizzazione continuadialisato in uscita
Dialisi isotermica
Analisi dell’accesso vascolare con ilBlood Temperature Monitor
!
F 60 R
0123
DIALYSISFLUID FILTER
HDC 041
1998 - 04
2001 - 04
LOT
Dialysis Fluid Filter
Dialysiertflussigkeitsfilter
Filtro per liquido di dialisi
Fresenius
organi (fegato, milza, cervello ecc.)
fistola AVpolmoni
ventricolosinistro
ventricolosinistro
Il monitor è dotato di sensori in grado di misurare parametri chiave
trasmetterne la variazione come risposta immediata a variazioni della terapia
Sottrazione soluti Variazione Ematocrito Temperatura corporeaOsmolarità del bagno
= efficienza depurativa= volume plasmatico= resistenze vascolari = volume cellulare
AZIONE REAZIONE
OSM= 2*[Na]+[Glu]/18+[BUN]/2.8
Na = 140 mmol/LGlu= 80 mg%BUN = 120 mg%
OSM= 327 mmol/kg
Na = 151 mmol/LGlu= 80 mg%BUN = 60 mg%
OSM= 327 mmol/kgBUN = 60 mg%Na = 140 mmol/LGlu= 80 mg%OSM=306
START DialysisDialysis 2 hr
Dialysis 2 hr con PROFILE
Gestione dell’OSMOLARITA’ in BioFeedBack
Quf
QR
Flusso sangueingresso filtro (Qbi )
Flusso sangue uscita filtro (Qbo )
Settore convettivo
Settore diffusivo Dializzante
Qdi
Qdo
QR = Quf
Letto sorbente
138
140
142
144
146
148
150
152
0 15 30 45 60 75 90 105120135150165180195210225240min
mmol/L
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
L/h
Na+ dialisato
uf
Biosensore Na+ acqua plasmatica
Bio-feedack
Gestione dell’osmolarità (in HFR)
Modificato da Dr.ssa Paola David Nefrologia - Dialisi Azienda Maggiore della Carità Novara
Evoluzione delle tecnologie di sostituzione artificiale EC della funzione renale
KOLFF1945 1990 2000 2020
Sistema filtro - bagnoMonitor -filtro - bagno
Paziente-Monitor -Filtro– Bagno
1960
AKI
ESRD
HD standard Acet HD BIC HDF alto flusso HFD
alta tolleranza BIC AFB HFR
HD intermittente HF CVVH CVVHDF protratte
DIFFUSIONE DIFFUSIONE+CONVEZIONE +ADSORBIMENTO
Adsorbimento (Endotx Avvelenamento
• Aumenta la dotazione informatica dei monitors • Si moltiplicano i biosensori• Dossier paziente (storia e tests di laboratorio) in rete • Integrazione delle informazioni tra …
• Biosensori• Programmazione• Conduzione dell’apparecchiatura• Dossier informatizzato
• Dialisi• Clinico-Laboratoristico
L’evoluzione nella «conoscenza» in dialisi
Sistema «esperto» MONITOR«abito su misura»
PAZIENTE
BAGNO - FILTRO
DialisiDialisi
DialisiDialisi
DialisiDialisi
DialisiDialisi
PAZIENTEDialisi
DialisiDialisi
DialisiDialisi
DialisiDialisi
If you can give someone a happy life you should do it. If it cannot be a happy life you should not.—
Willem Kolff
La dialisi è depurazione e gli ingredienti di base della ricetta non sono cambiati molto dall’inizio
Esistono risposte diverse x ciascun problema Tutte le soluzioni tecniche hanno un orizzonte spazio-temporale (alcune acquisizioni sono state temporanee anche se molto rilevanti)
Il progresso tecnologico e il controllo clinico ha • esteso il trattamento a tutti i casi
(standardizzazione = 1 abito x tutti = SUPERMARKET)• massimizzato efficienza e tolleranza
(alcuni modelli differenziati =OUTLET)• Con la tecnolologia dell’informazione l’integrazione del
sistema filtro-bagno, dal monitor sino al paziente, arriva l’ «abito su misura» = ATELIER
I ndividualizzazione basata sulla conoscenza obiettiva del singolo caso
• E’ indispensabile Il supporto di nuova ricerca clinica• Osservazione Infermiere - Paziente
Conclusioni
Grazie !!!
If you can give someone a happy life you should do it. If it cannot be a happy life you should not.—
Willem Kolff
La dialisi è Depurazione e gli ingredienti di base della ricetta non sono cambiati molto dall’inizio
Esistono risposte diverse x ciascun problema Tutte le soluzioni tecniche hanno un orizzonte spazio-temporale (alcune acquisizioni sono state temporanee anche se molto rilevanti)
Il progresso tecnologico e il controllo clinico ha • esteso il trattamento a tutti i casi
(standardizzazione = 1 abito x tutti = SUPERMARKET)• massimizzato efficienza e tolleranza
(alcuni modelli differenziati =OUTLET)• Con la tecnolologia dell’informazione l’integrazione del sistema filtro-bagno, dal monitor sino al paziente, arriva all’
«abito su misura» = ATELIERI ndividualizzazione basata sulla conoscenza obiettiva del singolo caso
• E’ indispensabile Il supporto di nuova ricerca clinica• Osservazione Infermiere - Paziente
Conclusioni
il biofeedback: tools or toys?il biofeedback: tools or toys?