N.35 MARZO2018 Periodico mensile
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Periodico mensile N.35_MARZO2018 #08 LEONARDO DA VINCI GENIO UNIVERSALE #15 BURRIDOCUMENTA UN'ALTRA GRANDE... Si adattano automaticamente al device utilizzato dai tuoi consultatori re-impaginando immagini e contenuti. Non far perdere di vista il tuo sito web. SCEGLI I NUOVI SITI HTML5 RESPONSIVE DI PAGINE SÌ! NEW Info: www.si2site.it
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Periodico mensile
N.35_MARZO2018
#08LEONARDO DA VINCI GENIO UNIVERSALE#15BURRIDOCUMENTAUN'ALTRA GRANDE...
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Direttore responsabileStefano Cecconi
In redazioneSimona Santi (Responsabile di Redazione)
Hanno collaborato a questo numeroElena VecchiniUfficio stampa MeyerPamela TesteriniBeatrice Borrani, medico veterinario
Per la parte sportivaFC Castello CalcioArea Comunicazione Vivi Altotevere SansepolcroCittà di Castello BasketCittà di Castello PallavoloPaolo Bettachioli
Progetto grafico,e impaginazioneRed Pixel Studio
Editore e proprietarioCasa Editrice Giamani di Simona SantiVia Carlo Pisacane, 206012 Città di Castello - PgStampaCartoedit LegatoriaData di pubblicazioneMarzo 2018
Info393 [email protected]@inoltremagazine.it -
Periodico di informazione e cultura - Iscrizione al Tribunale di Perugia n°1 del 6 marzo 2015
Periodico mensile
N.35_MARZO2018
#08LEONARDO DA VINCI GENIO UNIVERSALE#15BURRIDOCUMENTAUN'ALTRA GRANDE...
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INDICE DEICONTENUTIInoltre#35
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07 L'eccezionalità dei geni
08 Leonardo da Vinci. Genio Universale
15 BurriDocumenta
18 A tu per tu con Alessandro Quasimodo
21 Sempre più grandi
22 Uniti per la ricerca
25 Il Guardaroba
29 Un Basket davvero Special!
31 Patrimonio bibliotecario tifernate a portata di click
35 Make-up avantgarde
39 Bernirent Noleggi: è arrivato Roller Zefiro
41 Roby Pellet
43 Oggi si va di...ciaccia fritta!
45 La salute dei denti del cane
47 Benvenuti a Casamia!
51 Atletica da record!
55 Primo obiettivo centrato
56 Andrea Brizi, match analyst del Sansepolcro
57 Aspettando Capitan Eco!
59 Allenatori di pallavolo
61 Coppa Italia, croce e delizia
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Pittore, ingegnere e scienziato, uomo d'ingegno e talento universale del
Rinascimento, ha incarnato in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più di-sparati campi, dell'arte e della conoscen-za. Fu architetto e sculture, fu disegna-tore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, ma anche sommo progettista e inventore e, considerato uno dei più gran-di geni dell'umanità, ha indubbiamente personificato il genio rinascimentale. Di lui e delle sue 'macchine' potremo ammirarne l'eccezionalità in occasione della mostra Leonardo Da Vinci. Genio Universale - Mostra delle Macchine Funzionanti (Arezzo, Palazzo Chianini Vincenzi, Galleria d'Arte La Chimera, 24/03 – 30/09) che si svolgerà ad Arezzo dal 24 marzo al 30 settembre prossimi.Curata dal tifernate Romano Boriosi dell'Associazione culturale Editebro, nella mostra potremo vedere da vicino macchine per il volo, come il predeces-sore del paracadute, una bicicletta, una sega idraulica e molte altre invenzioni. Tutte perfettamente funzionanti, da po-ter toccare e provare, per vivere un'in-tensa esperienza percettiva e sensoriale che consentirà al visitatore di entrare in contatto, a ritroso nel tempo, con il genio leonardesco.
Secoli di distanza, diversa ma somma ge-nialità: quella del Maestro Alberto Burri di cui si va ad inaugurare il 12 marzo, in concomitanza con la ricorrenza della nascita dell'artista, la sezione BurriDo-cumenta, nuova sezione documentaria (presso gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello) che completa il progetto dei Grandi Musei Burri nel tifernate. Fornen-do innovativi strumenti visivi e multime-diali per la conoscenza, la comprensione e l'approfondimento dell'opera dell'artista e del contesto italiano e internazionale in cui si è distinta attraverso documenti au-tografi, riproduzioni di opere, di inviti, di cataloghi, di video e di film, la Sezione ri-percorre le molteplici esperienze in cam-po pittorico-plastico e architettonico fatte da Burri, gli incontri con i critici e gli ar-tisti, le mostre personali, le partecipazioni a rassegne internazionali, per offrire una conoscenza più approfondita e completa dell'uomo e dell'artista.
Solitudine©SabrinaFodaroni
Resto qui Seduto Sulla mia vecchia sedia A guardare fuoriL' inverno che scorreLentoLascio passare le oreHo il cuore dolenteLo sguardo fissoLontanoVerso un orizzonte Senza gioiaVorticosi ricordi Girano nella mia menteQuando l' orologioNon conosceva il tempoSono solo un uomoUn uomo...soloAspetto la nottePer sognare Una sbiadita felicità
L'ECCEZIONALITÀ DEI GENI di Simona Santi
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"Siamo orgogliosi di ospitare, dopo la mostra su Maria Mu-las, una mostra così importante presso lo storico palazzo Chianini-Vincenzi, sede della Galleria d'Arte La Chimera. Un particolare ringraziamento va a Paolo Tarchiani, direttore e titolare di MatArt e alla sua collaboratrice Rita Nelli che lo hanno permesso" (Romano Boriosi, presidente dell'Associa-zione Culturale Editebro). Leonardo Da Vinci. Genio Universale - Mostra delle Mac-chine Funzionanti (Arezzo, Palazzo Chianini Vincenzi, Galleria d'Arte La Chimera, 29/03 – 30/09) è stata curata
da Paolo Tarchiani, in collaborazione con Romano Boriosi, presidente dell'Associazione culturale Editebro, e con il Professor Carlo Pedretti, direttore del Centre Armand Hammer per gli studi su Leonardo da Vinci presso l'U-niversità della California, unanimemente considerato il massimo esperto di questioni leonardesche.La eccezionale sete di sapere, la sconfinata curiosità verso ogni aspetto del reale portarono Leonardo da Vinci a stu-diare, indagare, sperimentare praticamente ogni settore della conoscenza umana, lasciando importanti e irripetibili
LEONARDO DA VINCIGENIO UNIVERSALE
di Simona Santi
Un genio unico, tutto italiano. Il sapere e la conoscenza che incuriosisce e appassiona."La sapienza è la figliola della sperienza" soleva pensare Leonardo Da Vinci. L'esperienza era, infatti, il motivo dominante del suo pensiero, il motivo che ha fatto di lui il primo vero uomo del Rinascimento e che lo ha reso capace di coniugare in maniera mirabile l'attività artistica e l'attività scientifica.
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contributi che hanno spesso anticipato invenzioni e scoperte di molto successive. Un talento così multiforme, una simi-le varietà e vastità di interessi che non smettono di stupire, anche a distanza di secoli, rappresentano l'emblema di un pensiero complesso che oggi, nell'era dei saperi specialistici e frammentari, assume una rilevanza particolare. Nulla può essere isolato dal suo contesto, tutto si tiene e si collega nella ragione umana e nella sua centralità rispetto alla vita e alla realtà: questa è l'eredità lasciata da Leonardo Da Vinci all'uomo, in costante, a volte impari lotta per affermare la propria soggettività e la propria morale contro la potenza e l'inarrestabile espansione della tecnica. Leonardo Da Vinci continua quindi anche nel Terzo Millennio ad esercitare un fascino enorme e così è stato per Paolo Tarchiani, titolare dell'azienda Matart che, in collaborazione con Rita Nelli, da molti anni studia la meccanica dei suoi disegni. Nella laboriosa ed incessante attività di ricerca sono racchiusi un'aspirazione ed un compito: raccontare la sto-ria di un uomo che grazie alla sua profonda capacità di osservazione della natura e dell'uomo, ha rincorso l'ambizione di compilare una grande enciclopedia del sapere universale, dando corpo ad una rappresentazio-ne grafica e concettuale senza precedenti. In questo modo, negli ultimi quattro anni, sono nate alcune mostre, ognuna delle quali composta da circa 40 modelli dedicati ai temi del volo, della guerra, dell'ingegneria civile,
dell'idraulica e della meccanica: mostre che hanno fatto tap-pa nei più importanti musei del mondo tra i quali l'Art Center di Berlino, il Memorial War Museum di Auckland, il Museum of Science and Industry di Chicago e il Memorial War Mu-seum of Korea di Seul. La lavorazione delle macchine è inte-ramente artigianale, con particolare attenzione alle rifiniture e all'utilizzo dei materiali dell'epoca, legno, cotone, ottone, ferro e corda. Il disegno tecnico viene sviluppato al computer per calcolare con esattezza le proporzioni dei modelli ed i lori meccanismi. Le macchine dedicate alla meccanica sono interrattive e possono essere usate dal pubblico, favorendo una presa di contatto diretta della poliedrica e pragmatica attività di un Uomo e contribuendo a sfatare il mito del genio distante dal quotidiano, raccontano il suo lavoro, pratico e intelligente. Gli itinerari dell'esposizione sul volo, l'acqua, la
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guerra e il lavoro sono affascinanti persino per cogliere il Leonardo, 'Uomo Comune' che segna le uscite di spesa, ma guardando i modelli e i disegni dal tratto elegante, è il genio ad appassionare per i suoi studi del palombaro con guanto palmato e respiratore, per la vite aerea che ha anticipato il moderno elicottero, per il paracadute e il ponte girevole, la sega idraulica, il prototipo del carro armato, il battello a pale, il cuscinetto a sfera e l'elemento a catena applicato ancora oggi alle moderne biciclette. Notevole il così detto 'ponte sal-vatico', concepito per permettere l'attraversamento rapido di piccoli corsi d'acqua da parte di un esercito in fuga.L'utilizzo di un linguaggio scientifico essenziale, presentato in esaurienti pannelli didascalici e proiezioni video, consente
a tutti i fruitori della mostra di calarsi nel panni di Leonardo e divertirsi ad osservare il progetto, ad immaginarne il fun-zionamento e, alla fine, ad esplorarlo tridimensionalmente nelle riproduzioni dei modelli. La mostra vuol interessare e divertire, rappresentare un punto di riferimento soprattutto per le scuole: sperimentare, toccando, usando, provando, è la via più diretta e sicura per la certezza del sapere. Questo grande evento culturale si rivolge ai più giovani, alle gene-razioni dei videogiochi e del computer, alle famiglie e a tutte le persone che vorranno entrare in contatto con il mondo af-fascinante e per certi versi misterioso dell'avventura umana e professionale di uno dei personaggi più emblematici della storia dell'umanità a partire dalle macchine, perfettamente
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funzionanti e spettacolari per dimensioni e bellezza: sapranno cogliere l'incessante fatica della sperimentazione e del libero ragionare di un uomo che ha lasciato nel mondo una traccia indelebile. "E lirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran copia delle varie e strane forme fatte dalla artifiziosa natura, raggi-ratomi alquanto infra gli ombrosi scogli, pervenni all'entrata d'una gran caverna; dinnanzi alla quale, restato alquanto stu-pefatto e ignorante di tal cosa, piegato le mie reni in arco, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, e colla destra mi feci ten(ebre) alle abbassate e chiuse ciglia; e spesso piegandomi in qua e in là per (ve)dere se dentro vi discernessi alcuna cosa; e questo vietatomi per la grande oscurità che la dentro era. E stalo alquanto, subito sa(l)se in me due cose, paura e desiderio: paura per le minac(cian)te e scura spilon-ca, desiderio per vedere se la entro fusse alcu(na)miracolosa cosa". (Codice Arun-del, 155 recto)
MUSEI PERMANENTI:Mostra permanente della città di VeneziaChiesa di San Barnaba
PRINCIPALI ESPOSIZIONI PRESENTATE:2003:Madrid, Museo de la Ciudad; Napoli, Museo Città Aperto2004:Varsavia, Palazzo della Cultura; Hong Kong, Tower Center; Dubai, Centro Commerciale Il Mercato2005:Vienna, Vienna Art Center; Berlino, Art Center Berlin Frie-drichstrasse2006:Copenaghen, Koge Museum; Strasburgo, Cinema UGC; Auckland - New Zeland, War Memorial Museum; Chicago, Museum of Science and Industry; Seattle, Museum of Flight; Città del Messico, Museo de La Inquisición de la Ciudad de Mexico2007:Palm Spring, Museum of Flyght; 2007-8:Leon, Museo di Gaudi; Valladolid, Museo de la Pasión2009:Udine, Teatro San Giorgio
L'Associazione Culturale Editebro, fondata nel 1961 dal Professor Nino Boriosi, poeta, filologo e glottologo tiferna-te, ha sede legale a Città di Castello e sede operativa ed espositiva, da oltre un anno, ad Arezzo in via Andrea Cesal-pino 15. Inaugurata il 26 ottobre 2016 in occasione della mostra 'La Pop Art, la scuola romana di Piazza del Popolo' (Angeli, Festa, Schifano), l'anno successivo ha ospitato altre tre importanti mostre; quella su Dario Fò e quella su Maria Mulas che prossimamente verrà portata a Palazzo Inghirami a Sansepolcro. L'Associazione svolge la sua attività senza scopo di lucro e promuove l'incremento delle arti, delle lette-re, delle scienze, delle professioni e dei mestieri a contenuto artistico-culturale, incoraggiando i propri soci, ognuno nel rispettivo ambito, a promuovere lo sviluppo e la diffusione dei valori etici, umanitari e solidaristici unitamente alle idee di progresso, giustizia e libertà, attraverso attività di ricerca e sviluppo, attività culturali volte a favorire la valorizzazione della convivenza civile e del confronto fra i settori economici, sociali e politici, incentivare l'associazionismo quale forma e mezzo per la promozione e realizzazione delle attività cultu-rali, artistiche e sociali.
Info mostra:Orari di apertura:tutti i giorni, compresa la domenica,orario continuato 10.00 - 19.00
Biglietti:Intero: € 8.00 - ridotto: € 6.00 - scuole: € 4.00 a studente
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La nuova Sezione integra e arricchisce, infatti, la visita delle tre raccolte museali della Fondazione Palazzo Al-
bizzini Collezione Burri di Città di Castello: quella delle ope-re di Burri dal 1948 al 1985 collocata in Palazzo Albizzini e le altre due situate negli Ex Seccatoi del Tabacco, dedicate rispettivamente ai Grandi Cicli degli anni settanta-novanta
e all'intera Opera grafica. Dopo la visione diretta delle ope-re originali del Maestro, la Sezione documentaria fornisce innovativi strumenti visivi e multimediali per la conoscenza, la comprensione e l'approfondimento della sua opera e del contesto italiano e internazionale in cui essa si è distinta. In questa Sezione, che ripercorre interamente la vita di Al-
BURRIDOCUMENTA,UN'ALTRA GRANDE PROPOSTAPER CITTÀ DI CASTELLOa cura della redazione
Una scelta voluta quella del Presidente Bruno Corà e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Burri che hanno opportunamente scelto la ricorrenza del giorno natale di Burri per presentare, a 103 anni dalla nascita dell'artista, la Sezione "BURRIDOCUMENTA", che si inaugura il prossimo 12 marzo a completamento del progetto dei Grandi Musei Burri a Città di Castello.
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berto Burri fin dalla sua nascita a Città di Castello il 12 marzo 1915, attraverso documenti autografi, riproduzioni di opere, di inviti, di cataloghi, di video e di film, sono do-cumentate, con commento in italiano e inglese, le varie stagioni della sua opera, le molteplici esperienze in campo pittorico-plastico e architettonico, gli incontri con i critici e gli artisti, le mostre personali, le partecipazioni a rassegne internazionali e i testi specialistici che permettono la cono-scenza approfondita dell'uomo e dell'artista.
La prima parte della sezione documentaria è strut-turata in dieci proiezioni multimediali, secondo una modalità già felicemente sperimentata in occasione della recente esposizione "Burri: lo Spazio di Materia tra Europa e USA" (2016), che trattano gli esordi pittorici dell'artista, l'incontro con la realtà italiana del dopoguerra e l'avventu-ra statunitense che porta Alberto Burri ad essere uno dei maestri europei più esposti negli anni cinquanta negli USA, fino al confronto e all'amicizia con i principali protagonisti della scena internazionale. In tale quadro sono documentate le radicali esperienze pit-toriche di Burri, il particolare e inedito uso di nuove materie - dal catrame alla tela di sacco, dal legno al ferro, dalle materie plastiche al cretto e al cellotex - l'uso di tecniche compositive che rinnovano quelle del collage e dell'assem-blaggio fino all'impiego innovativo del fuoco, l'elaborazione del monocromatismo e i grandi Cicli degli ultimi anni del-la sua produzione. Vengono inoltre analizzati ancora altri aspetti del suo lavoro che riguardano la spazialità plastica, gli allestimenti sempre puntuali, il rapporto con il teatro e lo spazio architettonico ambientale. Rilievo ed importanza sono peraltro assegnati alla Fonda-zione Burri, voluta dall'artista stesso, e al suo iter costituti-vo a Città di Castello, nonché alle attività portate avanti da
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questa dopo la morte del Maestro, avvenuta nel 1995, fino alle numerose iniziative presentate in Italia e all'e-stero nel corso delle recenti celebrazioni del Centenario della nascita: dalla mostra retrospettiva al Guggenheim di New York alle numerose esposizioni, dal completa-mento del Grande Cretto a Gibellina alla ricostruzione del Teatro Continuo di Milano, dalla riproposizione di spettacoli teatrali alla produzione di convegni interna-zionali.
La seconda parte di questa nuova Sezione docu-mentaria si avvale delle moderne tecnologie infor-matiche e, attraverso l'uso di touch-screen, per-mette totale interconnettività con la consultazione di numerosi testi critici, storici, dépliant, riviste, cataloghi di mostre personali e di importanti espo-sizioni collettive a livello internazionale, nonché di soffermarsi su di essi con ingrandimenti e appro-fondimenti multimediali.Il tutto favorendo la costruzione di personali percorsi di apprendimento.
L'ultima parte della Sezione presenta, in una vera e propria biblioteca multimediale, vari documenti originali. Infine, in sale attigue alla Sezione documentaria, sarà possibile visionare video e film dedicati al Ma-estro o alla sua opera: dai primi documenti televisivi
ai film monografici, fino a quelli recenti, dedicati alla lettura di alcune sue opere e alla documentazione di spettacoli teatrali. L'uso delle tecnologie più avanzate permetterà in se-guito una continua messa a punto e un arricchimento costante delle varie parti componenti la Sezione do-cumentaria, nonché la possibilità di rielaborazione del materiale esistente in occasione di future presentazioni nazionali e internazionali dell'opera del Maestro.
I musei della Collezione Burri, la Biblioteca, l'Archivio storico e ora la Sezione documentaria fanno di Città di Castello uno dei centri italiani più autorevoli e importan-ti, sia per qualità che per quantità di opere e documenti, ove apprendere e studiare l'arte di Alberto Burri e quella contemporanea del XX° secolo.
Info: www.fondazioneburri.org
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SABATO 24 MARZO 2018 PRESENTAZIONE DEI ROMANZI
VINCITORI NELLA SEZIONE NARRATIVA – EDIZIONE 2017PRESSO GIORGIONE & VILLA SELVA COUNTRY HOUSE
Per prenotarsi per presentazione e cena scrivere a [email protected]
Opera prima classificatanella sezione Narrativa alPremio Letterario «Città di Castello»edizione 2017
Opera seconda classificatanella sezione Narrativa al
Premio Letterario «Città di Castello»edizione 2017
XII edizione 2018 Scadenza iscrizioni: 30 giugno 2018
Presidente della giuria: Alessandro Quasimodo
Giurati: Gio Evan – Anna Kanakis – Isabella Insolvibile – Renato MinoreLoredana Lipperini – Antonio Padellaro – Alessandro Masi – Claudio Pacifico
Francesco Petretti – Marinella Rocca Longo – Giovanni Zavarella
Informazioni e bando sul sito www.premioletterariocdc.itFacebook Premio letterario ‘Città di Castello’
PREMIO LETTERARIO
CITTÀ DI CASTELLOCITTÀ DI CASTELLORISERVATO A OPERE INEDITE DI POESIA - NARRATIVA - SAGGISTICA
Organizzazione
In collaborazione con
Comune diCittà di Castello
Provinciadi Perugia
RegioneUmbria
SocietàDante Alighieri
Patrocini
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Inoltre_marzo2018:Layout 1 21-02-2018 7:04 Pagina 1
Le virtù di questa manifestazione.Sin dal primo anno ho apprezzato l'organizzazione del Premio e l'ambiente creato dalla coraggiosa famiglia Vella. Ho stretto una fraterna collaborazione con Antonio, che si adopera attiva-mente per renderlo vivo e sereno. Sottolineo anche il rigore e la serietà del lavoro che viene condiviso dai giurati seguendo criteri di obiettività nell'analisi dei testi, presentati in forma anonima. Altro elemento che lo differenzia da altri concorsi letterari il fatto che il premio consiste nella pubblicazione dei primi classificati di ciascuna sezione in volumi editi dalle casa editrice LuoghInteriori, di cui Antonio Vella è responsabile.
Collabora con le giurie di diversi premi letterari italiani: qua-li sono le peculiarità che rendono unico quello tifernate?L'effetto sorpresa e l'assenza di una logica di profitto, che, pur-troppo, permea la nostra società. La scelta dei dieci finalisti per ogni sezione, convocati il giorno della cerimonia ufficiale senza sapere l'ordine in cui si sono classi-ficati, favorisce una piacevole suspence e permette di rendere unica la serata di tutti i partecipanti. Il fatto di pubblicare le opere meritevoli valorizza cul-tura e creatività.
Quali sono i criteri con i quali la giuria selezio-na in prima battuta le migliori 20 opere, poi la decade dei finalisti ed infine i vincitori delle tre sezioni?I criteri di scelta si orientano sull'obiettivo primario: destare interesse in un ipotetico lettore. Un saggio non dovrà privilegiare solo la correttezza storica, ma anche la vivacità di esposizione, evitando di osten-tare una dotta ma noiosa erudizione. Un romanzo (o silloge di racconti) si distinguerà per il plot narrativo, per la correttezza della consecutio temporum, per l'uso appropriato della sintassi e del lessico. Una silloge poetica spiccherà per un linguaggio scabro, essenziale, per la conoscenza della metrica, e per il valore del rapporto significato-significante.
In queste prime undici edizioni sono stati selezionati molti scrittori: ci sono stati, a suo avviso, dei potenziali "talenti" ai quali ha consigliato di coltivare questa pas-sione?Posso affermare di aver individuato alcuni talenti che hanno dimostrato originalità e tensione nella ricerca di un linguag-gio coerente e personale che mi sembra stiano portando avanti questa attitudine con risultati sempre in crescendo.
Perché scegliere di inviare l'opera al Premio Letterario Città di Castello?Perchè il concorso è serio, curato nell'attenta selezione e co-ordinato con molta cura dall'Associazione Culturale Tracciati Virtuali, dal Presidente e dai giurati tutti.
A TU PER TU CONALESSANDRO QUASIMODO
di Elena Vecchini
A poco più di un mese dall'apertura delle iscrizioni per la XII edizione del Premio Letterario Città di Castello, abbiamo incontrato Alessandro Quasimodo, attore teatrale e cinematografico, regista, critico letterario e scrittore, Presidente della giuria del Premio Letterario.
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SABATO 24 MARZO 2018 PRESENTAZIONE DEI ROMANZI
VINCITORI NELLA SEZIONE NARRATIVA – EDIZIONE 2017PRESSO GIORGIONE & VILLA SELVA COUNTRY HOUSE
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Premio Letterario «Città di Castello»edizione 2017
XII edizione 2018 Scadenza iscrizioni: 30 giugno 2018
Presidente della giuria: Alessandro Quasimodo
Giurati: Gio Evan – Anna Kanakis – Isabella Insolvibile – Renato MinoreLoredana Lipperini – Antonio Padellaro – Alessandro Masi – Claudio Pacifico
Francesco Petretti – Marinella Rocca Longo – Giovanni Zavarella
Informazioni e bando sul sito www.premioletterariocdc.itFacebook Premio letterario ‘Città di Castello’
PREMIO LETTERARIO
CITTÀ DI CASTELLOCITTÀ DI CASTELLORISERVATO A OPERE INEDITE DI POESIA - NARRATIVA - SAGGISTICA
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In collaborazione con
Comune diCittà di Castello
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La nuova struttura, realizzata in collaborazione con l'Università di Firenze e diretta da Claudio Favre, comprenderà linee di ricerca di
base e traslazionale (coordinate dalla dottoressa Maura Calvani per l'Oncoematologia generale e dal dottor Iacopo Sardi per la Neuron-cologia), in aggiunta a quelli preesistenti sulle istiocitosi (dottoressa Elena Sieni) e sulla immunoregolazione post trapianto (dottoressa Eleonora Gambineri). 12 i professionisti (biologi cellulari e moleco-lari) coinvolti nei progetti, alcuni dei quali già in fase avanzata, che aprono importanti prospettive terapeutiche.Il principale settore di ricerca riguarda l'individuazione di nuovi tar-get tumorali, i "bersagli oncologici": grazie alla collaborazione dei chimici, si tenterà di sintetizzare nuove molecole in grado di colpire bersagli tumorali specifici. Altro filone di ricerca, la nutraceutica: stu-diando l'influenza di alcuni nutrienti nella progressione della malattia nell'interazione con le chemioterapie convenzionali, i ricercatori valu-teranno come bilanciare i micronutrienti nei pazienti in cura per ren-dere più efficace la terapia, ma mantenendo il paziente in equilibrio biochimico nutrizionale adeguato.Terza linea di ricerca, lo studio della risposta immunitaria ai tumori: analizzando come il sistema immunitario dei bambini reagisce all'in-sorgenza dei tumori, i ricercatori tenteranno di abbattere la tolleranza dei loro organismi al "corpo estraneo". La ricerca neuroncologica, diretta dal dottor Sardi, è invece incentrata sullo studio dei meccani-smi che, in alcuni tumori del sistema nervoso, inducono farmacore-sistenza, impedendo la risposta alle comuni terapie. L'obiettivo finale del Laboratorio e del suo team è la ricerca traslazionale; partendo dallo studio delle cellule e considerando che ogni paziente è unico e reagisce in modo completamente diverso da un altri pur colpiti dalla stessa malattia, si studierà il singolo per giungere ad una terapia personalizzata. "Con questo laboratorio il Meyer fa spazio alla ricerca, tassello im-prescindibile della cura, sulla quale il nostro ospedale punta sempre di più" - ha spiegato il direttore generale del Meyer, Alberto Zanobini. "In questo nuovo spazio 'costruiremo salute' grazie a giovani ricer-catori, preparati e appassionati che potranno contare su attrezzature all'avanguardia per aprire nuove, concrete, prospettive terapeutiche per la cura dei bambini"."Questo nuovo laboratorio di ricerca in Oncoematologia - ha sotto-lineato il Direttore Favre - è frutto di un complesso lavoro congiunto portato avanti con passione, che aprirà nuove prospettive per la ri-
cerca toscana dove i giovani ricercatori potranno coltivare le loro in-tuizioni, un laboratorio che accoglierà anche le ricerche appartenenti al CROP (Centro Regionale di Oncologia Pediatrica), rete oncologica che include l'AOU Meyer, quella Pisana e quella Senese, per l'attiva-zione di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali per i pazienti oncologici tra 0 e 18 anni. Grazie ad un approccio multidisciplinare, potremo contare sulla collaborazione di tanti professionisti del Meyer, oncoematologi, neonatologi, immunologi ed esperti delle malattie metaboliche e dei dipartimenti universitari di Firenze".A fare la differenza, nei locali del Cubo 3 che ospitano il nuovo labo-ratorio, sono anche le attrezzature: strumenti di ultima generazione che permetteranno di valutare contemporaneamente più parametri molecolari e cellulari nei campioni biologici dei piccoli pazienti. Tra queste, un citofluorimetro per la ricerca scientifica di base, una piat-taforma di strumenti che processano i tessuti fino ad arrivare a diffe-renti sottopopolazioni cellulari, oltre a una vasta gamma di strumenti deputati all'imaging: microscopi di ultima generazione che permet-tono la visualizzazione in "time lapse", scandendo nel tempo movi-menti e interazioni delle cellule. Strumentazioni con cui i ricercatori simuleranno le condizioni microambientali (come l'ipossia, cioè la scarsità di ossigeno) in cui il tumore viene a trovarsi in vivo, per capire meglio come combattere l'esponenziale crescita neoplastica.Le attrezzature - per un investimento complessivo di circa 800 mila euro - sono state acquisite con il sostegno della Fondazione Meyer, anche grazie alle donazioni di tanti privati, famiglie, associazioni ed aziende e all'organizzazione dei tanti eventi con cui viene sostenuta la Oncoematologia del Meyer.
SEMPRE PIÙ GRANDI! a cura dell'ufficio stampa Meyer
Inaugurato in occasione della Giornata contro il cancro infantile il nuovo laboratorio di ricerca di oncologia e ematologia pediatrica del Meyer: dotato di attrezzature all'avanguardia, conta su uno staff di giovani ricercatori impegnati nella scoperta di nuove terapie per i tumori pediatrici più difficili.
Il Comitato per la vita 'Daniele Chianelli' nasce nel 1990 da un gruppo di genitori che si sono trovati a vivere un triste
momento nella loro vita con la perdita dei propri figli malati di leucemia.Grazie al volontariato e al prodigarsi dei fondatori, il Presidente Franco Chianelli e la moglie Lucia-na, tantissimi sono stati i risultati ottenuti sino ad oggi, sia nel campo della cura che in quello della ricerca per debellare questa malattia.Circa 15 milioni di euro investi-ti nella costruzione del residence composto da 30 appartamenti dove vengono ospitati, in forma comple-tamente gratuita, pazienti e familiari che vengono da ogni parte d'Italia e dall'estero per curarsi all'ospedale di Perugia, polo di eccellenza per la cura di leucemie e linfomi. In visita al Residence nel 2017, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con parole veramente toccanti, lo ha definito 'un esempio da espor-tare', quindi ha invitato il presiden-te Chianelli e la moglie Luciana al Quirinale per insignirli del titolo di Commendatori per l'impegno del Comitato e la grande umanità che caratterizza la loro azione.Significativi i contributi donati per
la ricerca, per l'acquisto di macchinari all'avanguardia, per la costruzione del CREO (Centro Ricerche Oncologiche e polo di eccellenza a livello europeo) e importanti le risorse destinate a borse di studio a favore di giovani ricercatori.Una grande catena umanitaria di cui sono parte imprescindi-
bile i tanti volontari che nel corso dell'anno si adoperano nell'orga-nizzare manifestazioni (come il convegno scientifico dello scorso 24 febbraio a Città di Castello cui hanno preso parte il dottor Bru-nangelo Falini della ematologia di Perugia, la dottoressa Franca Fal-zetti, responsabile del laboratorio di differenziazione e terapia cellulare dell'Università di Perugia e il dot-tor Francesco Arcioni, ematologo dell'ematologia pediatrica dell'a-zienda sanitaria perugina), eventi e spettacoli per raccogliere i fondi necessari a far si che tutto questo sia possibile. Senza dimenticare le due importanti iniziative per la rac-colta fondi a favore della ricerca, la vendita (durante il periodo delle fe-stività natalizie) delle Stelle di Na-tale e durante il periodo pasquale delle Uova di Pasqua che a breve potremo trovare in vendita in vari punti della città dal 1 al 25 marzo.
UNITI PERLA RICERCA di Simona Santi
Piccoli passi verso un futuro di speranza. Da un grande dolore, una grande lezione di vita: così il Comitato per la vita "Daniele Chianelli" tornerà a breve sulle piazze e tra la gente con le Uova della Speranza, la vendita delle uova pasquali il cui ricavato sarà destinato a sostenere la ricerca in campo onco-ematologico.
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Ma quei vecchi guardaroba polverosi contengono spesso oggetti la cui magia ti assale nel preciso momento in
cui li apri, quasi rianimandosi per un breve attimo. Emozioni, sensazioni che 'escono' fuori lentamente, scolorite, sbiadite dal tempo: "quando la storia di un oggetto sembra essere 'fil-trata' nel cono inferiore di una clessidra che aspetta soltanto di essere rovesciata, accade che quei vecchi oggetti ritornino ad essere pieni di vita, odorosi di una essenza misteriosa che è essa stessa vita. Così, senti di non poterti separare da essi, anche se poi, in fondo, nemmeno ti appartengono".La piccola bottega artigiana di Daniela Garuglieri, Il Guar-daroba (che è laboratorio sartoriale femminile, ma anche realizzazione di tende e tappezzeria), si trova nelle vie in prossimità del centro storico del comune di Sansepolcro: al suo interno, essa vi lavora con ago e filo, una tagli-cuci per completare il capo o per lavorare stoffe che non possono essere trattate diversamente, cartamodelli, manichini. Nella sua ideazione, una scelta di fondo che ne rappresenta la cifra stilistica:
IL GUARDAROBA di Simona Santi
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Credo che a chiunque sia capitato di aprire un vecchio armadio, rimasto chiuso da tempo, e di curiosarvi dentro tra vecchi abiti fuori moda a mala pena degnati di uno sguardo, come se la storia che hanno raccontato avesse ormai esaurito tutte la parole con cui è stata scritta.
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far crescere una diversa coscienza del vestire nell'idea di una sartorialità (o meglio di una creatività sartoriale) dove sono le mani a raccontare la storia di ogni singolo capo con forbici, ago e filo che tagliano e cuciono sulla persona e per la persona, per interpretare la sua idea di moda e di bellezza.
Affascinata dall'i-dea di 'riportare' in vita vecchi capi, facendoli tornare a raccontare altre storie e altre emo-zioni oltre quelle che hanno già vissuto, ho spesso scovato, in mercatini dell'u-sato di qualità (come quello di Orbetello), manufatti dal taglio
o dalle stoffe pregiate, degli anni '30 e '40. Come nel caso di un vecchio kilt inglese che ho trasformato in un 'nuovo' abito da donna". Ago e filo, il desiderio di incarnare un desiderio, un'emozione unica, come unico è ogni capo che Daniela realizza, pensato, tagliato e cucito in modo che possa vestire una e una sola per-sona. Non c'è da meravigliarsi, quindi, se c'è qualche filo di troppo, un'imprecisione, qualche imperfezione: "ogni capo è fatto interamente a mano, espressione di una diversa idea di sartorialità che si traduce in un diverso bisogno di esprimere la propria creatività che pur incarnando le emozioni di chi lo ha indossato, le interpreta diversamente per donare al capo un 'fu-turo' che nasce da un passato (che non vuole essere rinnegato) e un presente (che deve essere reinterpretato)". Uno stile di vita che si eleva al di sopra della moda del momento per divenire
espressione di un cambiamento mutevole, facendosi interprete di una nuova coscienza nel vestire e nel fare shopping."Le nuove condizioni economiche mondiali hanno imposto una battuta d'arresto nei consumi, ma soprattutto hanno imposto una riflessione critica sul modo di fare acquisti. Lo sfruttamento sul lavoro è una pratica molto diffusa specie nel settore dell'ab-bigliamento che è tra quelli che fanno maggiormente ricorso a
pratiche speculative basate su sistemi di produzione al ribas-so. Così, ogni nuovo capo che mettiamo nell'armadio, spesso rappresenta un contributo all'incentivazione di questo sistema perché gli abiti a buon mercato sono quasi sempre prodotti con manodopera a basso costo utilizzata da molte catene d'abbiglia-mento (e marchi noti) che si basano su una gestione poco etica delle loro produzioni. Si può invece fare shopping in maniera 'diversa', più consapevole, basandoci sull'osservanza di alcune semplici cose:• il prezzo che non deve essere troppo basso, ma giusto e proporzionato al capo• la realizzazione del manufatto, meglio se artigianale o usato,• acquisto solo se necessario, • una maggiore informazione su ciò che compriamo.
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Un'idea che Daniela ha trasferito poi anche nel settore della ri-storazione, nel ristorante che gestisce a Monterchi, a due passi dal Museo della Madonna del Parto, Una Terrazza in Toscana in cui propone piatti della cucina tradizionale toscana, con qual-che rimando alla tradizione romana."Mangiare consapevolmente vuol dire consumare carni che non derivano da allevamenti intensivi, ma da piccoli produttori che rispettano i ritmi biologici di crescita di ogni singolo capo: signifi-ca consumare verdure dell'orto del contadino o frutta del frutte-to, colta e consumata quando è la stagione: significa impiegare farine locali e non industriali, macinate con vecchi sistemi: signi-fica non utilizzate prodotti congelati, fare a mano pasta e dolci. Significa quindi, in sintesi, promuovere una cucina 'sana' che
usa e trasforma prodotti a km0 e significa evitare sprechi inutili, quindi mangiare il giusto e saper dire basta per evitare che il cibo finisca nella spazzatura".
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"Special Olympics è una realtà straordinaria e travolgente. È il gioco che genera inclusione e rispetto, ma è soprattutto il racconto di un percorso nuovo che mette al centro le per-sone, esaltandone le abilità. Che questa 'rinascita' avvenga grazie a voi attraverso lo sport, in tutte le sue discipline, è il più bel regalo che un Ministro possa ricevere. Vi ringrazio per la dedizione con la quale offrite una seconda opportunità agli atleti 'speciali' così come a voi piace chia-marli. Affido a questo messaggio un saluto sincero agli or-ganizzatori e un "In bocca al lupo" agli atleti speciali ai quali mi piace ricordare che la realizzazione di un canestro è la somma di ogni singolo passaggio dei compagni di squadra". On. Luca Lotti Ministro per lo Sport
Non è potuto essere fisicamente presente al torneo a causa di precedenti impegni istituzionali, ma non ha mancato di
far sentire la sua presenza (e vicinanza) ai partecipanti al tor-neo di Basket Unificato 'Special Basket' che si è svolto lo scorso 24 febbraio al Palazzetto dello Sport di Sansepolcro.Nonostante le avverse condizioni meteo dovute al passaggio di Burian (che ha reso sicuramente più complicato lo svolgersi della manifestazione), il torneo si è regolarmente disputato con la partecipazione di otto squadre provenienti dalla Tosca-na, dal Lazio e dall'Abruzzo che si sono affrontate, affiancate dai rispettivi partner, ragazzi e ragazze del settore giovanile Dukes Basket, che sono scesi sul parket a fianco dei giocatori. Attualmente sono 15 gli atleti che compongono la squadra, tra essi due nuovi acquisti provenienti dalla vicina Anghiari e 10 partner. Prossimo impegno, le finali Centro-Sud Ita-lia di Basket unificato Special Olympics che si terranno il prossimo 21 aprile a Sansepolcro dove la squadra locale proverà a difendere il titolo vinto nel 2017 ad Anagni.
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di Simona Santi
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"I volumi e i documenti storici più pregiati del patrimonio bi-bliotecario di Città di Castello avranno una fruizione planetaria attraverso la digitalizzazione e la pubblicazione sul portale 'In-ternet Culturale' della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo". Lo annuncia l'assessorato alla Cultura tifernate a seguito dell'adesione della giunta comunale al progetto coor-dinato su scala nazionale dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni biblio-grafiche. Gli esemplari più significativi del fondo antico della Biblioteca Comunale Giosuè Carducci, che ospita circa 20 mila volumi, e della Biblioteca dei Baroni Franchetti, com-posta da oltre 6.100 tra libri e documenti, saranno inseriti nella banca dati online ministeriale che mette a disposizione della consultazione pubblica il patrimonio culturale posseduto e conservato presso biblioteche e prestigiose istituzioni cul-turali italiane. Grazie all'adesione al pro-getto, l'amministrazione comunale avrà l'opportunità di destinare alla produzione di materiali digitali e multimediali catalo-gati i 160mila euro stanziati nell'ambito del programma Agenda Urbana per in-terventi finalizzati alla tutela, valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, risparmiando in-teramente le risorse che sarebbero dovute essere indirizzate ad acquisto e gestione delle infrastrutture informatiche e telema-tiche necessarie alla conservazione e alla condivisione di volumi e documenti. Sarà così possibile ampliare notevolmente il materiale che sarà trasferito su supporto digitale e beneficiare del canale di divulga-
zione ben più ampio assicurato dalla piattaforma web del Mi-nistero. Attraverso l'adesione al progetto, il materiale del fondo antico della Biblioteca Comunale e della Biblioteca Franchetti sarà consultabile anche sui portali 'Cultura Italia', promosso e gestito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed 'Europeana', biblioteca digitale in 30 lingue che riunisce contributi già digitalizzati da diverse istituzioni dei 28 paesi membri dell'Unione Europea. Il progetto di digitalizzazio-ne sarà attivato entro il 2018 e la catalogazione avverrà nel rispetto di standard già definiti in ambito nazionale ed europeo dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del Mi-nistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo."L'adesione al progetto del Ministero darà un contributo no-tevole alla promozione e alla valorizzazione del nostro patri-monio bibliotecario e ci permetterà di utilizzare in maniera più proficua le risorse economiche a disposizione".
PATRIMONIO BIBLIOTECARIOTIFERNATE A PORTATA DI CLICKa cura della redazione
Il patrimonio bibliotecario del comune e dei Baroni Franchetti sarà consultabile su Internet Culturale, il portale del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo.
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Il mondo di una consulente di immagine e make-up artist, il mondo di Sarah Mancini Make-up: un diploma di maturità
classica con indirizzo artistico in tasca che l'ha spinta, succes-sivamente, a conseguire corsi di consulente di immagine e ma-ke-up, di acconciatore moda, di fotografia, nonché l'abilitazione alla professione di estetista."Essere consulente di immagine significa offrire una valutazione completa dei vari aspetti dell'estetica per valo-rizzare al meglio, nella sua interezza, l'immagine della persona e la sua bellezza: significa 'lavorare' sull'indi-viduo per fargli acquisire la consape-
volezza di una propria (ed unica) bellezza interiore che si traduce in una diversa bellezza esteriore, ma che dalla prima necessaria-mente deriva grazie ad un percorso (interiore) di accettazione e valorizzazione delle proprie peculiarità e dei propri difetti. Come ottenere tutto ciò? Con un metodo che potremmo definire quasi 'scientifico', che segue una impostazione razionale ed un procedimento rigoroso e sistematico in maniera tale da offrire un
servizio studiato nei minimi dettagli, ma distin-to dal 'classico' concetto di trucco,
un make-up scientifico. Così, nella prima fase, ese-
guo un'analisi mor-fo-psicologica
osservando come il
MAKE-UPAVANTGARDEdi Pamela Testerini
Il piacere di piacersi. Un dettaglio, un particolare, il tocco che rende un individuo quello che real-mente è, diverso e unico, mai uguale a nessun altro. La mia mission? Far emergere l'unicità che è dentro ogni persona, la vera natura di un individuo, spesso ignorata, quasi rifiutata nel tentativo di nascondere i propri difetti, di escluderli dalla propria immagine. Un grosso errore, perchè molte volte è proprio il difetto il maggiore valore aggiunto di una persona, quello che, una volta portato alla luce e giustamente valorizzato, ne costituirà il tratto distintivo più importante.
ph. Anna Cuzzolin
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cliente si pone e si muove all'interno del fashion corner: ascol-tando ciò che vuole comunicare attraverso il linguaggio verbale e non verbale, cercando di comprenderne le esigenze. Quindi analizzo con la persona che ho davanti lo stile scelto, i tratti del volto che la caratterizzano, 'portandola' verso un'osservazione più oggettiva possibile di sé stessa. L'analisi del volto ne prende in considerazione la forma, le fattezze (ovale, distanza degli occhi, proporzione delle sopracciglia) introducendo un altro parametro fondamentale: i colori. L'analisi cromatica permette infatti di individuare le tonalità che maggiormente esaltano la personale bellezza e successivamente di acquisire la padronanza completa nella gestione dei 'colori amici' da sfruttare non solo nell'ambito del make-up, ma anche nella scelta dei capi di abbigliamento fino all'individuazione di un outfit completo. Si procede infine alla realizzazione del make-up con l'utilizzo di cosmetici professionali e performanti, scelti in base alla tipologia di pelle e al risultato che si vuole ottenere. Per un trucco che non dovrà necessariamente seguire la moda corrente, ma piuttosto esaltare l'unicità di una persona attraverso il colore, il rispetto delle forme e del gusto personale. L'immagine che ciascuno vuole dare di sé".
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letti, entrambi matrimoniali: il primo rialzato, posto in coda, ben accessibile da due ampi gradini in legno; il secondo a scomparsa, che scende all'occorrenza sopra la zona pranzo. Il movimento elettrico è offerto di se-rie, cosa non usuale per un mezzo di questa categoria. Per finire, il gavone garage regala tanto spazio per lo stivaggio, con la possi-bilità di trasportare al coperto le biciclette. Come optional viene proposto il sistema Flex Space, che consente di regolare l'altezza da
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Non bastavano le oltre 70 pizze a
menù, da scegliere tra Classiche, Farcite, Deluxe, Calzoni e Fo-cacce.; oppure le tan-te sfiziosità tra cui gli stizzicanti Jalapenos
fritti e farciti di formag-gio cheddar; non bastava
l'impareggiabile servizio di consegna a domicilio per cui or-
dini quello che vuoi, quando vuoi, con la comodità di farlo da
casa se il frigo è vuoto, dal luogo di lavoro se la giornata lavorativa diventa lunga e pesante, o semplicemente quando sen-ti quel certo languorino in fondo allo stomaco che fa scattare il campanello della fame!"Mancava nel menu qualcosa di di-verso, ma che incontrasse i gusti di tutti. Qualcosa che tutti abbiamo provato, almeno una volta, perchè è nei ricordi dell'infanzia di ognuno di noi: qualcosa che fosse semplice, ma irresistibi-le! E così, eccovi servita la ciaccia fritta! Dolce condita con lo zucchero, salata, farcita con affettati e formaggi o condita con pomodoro, olio e, a proprio gusto, con una spolverata di parmigiano reggiano" mi dice Samuel di Taxi Pizza a Città di Castello.Già, perché come mi disse una volta a proposito delle pizze, solo una fantasia limitata può contenere il gusto di queste straordinarie ciacce (che Samuel realizza con l'impasto della pizza) entro 'confini' ristretti: ma se il gusto non conosce limi-ti, la fantasia di Samuel nemmeno. Per cui ci si potrà sbizzar-rire e provare le diverse varianti senza correre il rischio, come dire, di cadere in una monotona routinarietà!Rischio che, con Samuel, proprio non si corre!
Una ragione in più per apprezzare questo ragazzo che sa sempre mettersi in gioco, un creativo, un estroso.Ironizzando mi verrebbe da dire..."Samu, mica friggi con l'acqua!"
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Anche se non tutti gli individui che hanno una gengivite svi-luppano una parodontite, la prima rappresenta uno stadio
essenziale nello sviluppo della seconda.Il principio fondamentale dell'igiene orale è basato quindi sul controllo della placca.L'igiene orale si distingue in primaria (preventiva su gengive sane) e secondaria (prevenzione delle recidive dopo un tratta-mento di detartrasi).Uno studio ha dimostrato che la detartrasi con pulizia sotto-gengivale e lucidatura in cani con una lieve parodontopatia (seguito da una spazzolatura quotidiana) contribuisce a ridurre l'approfondimento delle tasche gengivali e la distruzione del tessuto che assicura l'attacco del dente, assicurando benefici per almeno tre anni.In ogni caso l'igiene orale va attuata in tutte le razze, ma sopra-tutto sui cani di taglia piccola o nana.La spazzolatura (compito sicuramente non facile per i proprieta-ri) fatta almeno tre volte la settimana contribuisce a mantenere sane le gengive. L'operazione può essere integrata dalla pre-senza di sostanze attive sul dentifricio quali enzimi, adelmidrol, triclosan etc. Non sono necessarie sostanze ad azione batterici-da o batteriostatica perche queste distruggono la flora batterica normalmente presente in bocca.Servono invece sostanze che limitano l'adesione dei batteri alla superficie dei denti: queste possono anche essere incorporate in una crocchetta o in una barra masticabile.Modificando la composizione di un alimento ma non la sua consistenza, non si osserva inflenza sullo sviluppo della pa-rodontopatia.Alcuni studi hanno dimostrato che in un gruppo di cani alimentati con fette di carne intere e muscoli e in un altro alimentato con lo stesso tipo di carne ma macinata, nel secondo gruppo si sono presentati maggiori accumuli di placca rispetto al primo.Oltre all'assenza dell'azione meccanica, un alimento molle può provocare una riduzione del flusso di saliva con una diminuzione delle secrezioni enzimatiche.I cani che dispongono di un certo numero di oggetti da masticare presentano meno tartaro e meno casi di gengivite di quelli che ne hanno pochi o non ne hanno affatto.Il cibo secco è utile per la pulizia dei denti: l'importante è che
la masticazione avvenga in modo tale che il dente penetri in profondità prima che la crocchetta stessa si rompa, quindi le crocchette non devono essere troppo friabili.Le barrette dentali hanno una consistenza elestica e resistente tale da far si che il cane le mastichi a lungo prima di inghiottirle.Alcuni oli essenziali quali quello di eucalipto, lavanda e rosmarino sono ricchi di sostanze antiossidanti e contribuiscono a limitare l'alitosi, hanno azione antinfiammatoria e inibiscono la crescita di certi batteri coinvolti nella parodontite limitandone anche l'a-desione.
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C'era anche una tifernate tra i ventotto giovanissimi atleti umbri, categoria Cadetti, che hanno rappresentato l'Umbria al trofeo
indoor Ai confini con le Marche svoltosi al PalaIndoor di Anco-na lo scorso 3 marzo. Stiamo parlando di Serena Mazzoni, classe 2004, tesserata con l'Atletica Libertas Città di Castello, convocata in questa circostanza per una gara di salto triplo, la cui avventura è iniziata a novembre 2016. "Serena continua ancora ad allenarsi in diverse discipline, la velocità, gli osta-coli, il salto in lungo - spiegano gli allenatori Paolo Tanzi ed Alice Filippi - perché è importante a questa età non legarsi ad un'unica disciplina per avere una crescita psico-motoria a 360 gradi. Serena sta dimostrando però una notevole capacità e predisposizione per il salto triplo, avendo capacità di forza e di balzo naturali". Infatti, alla prima gara in questa specia-lità, ha raggiunto la misura valida per la convocazione nella rappresentativa Umbra Cadetti: 8.63 metri. Convocazione che ha inorgoglito la Società tifernate che ha sottolineato la bella esperienza, sportiva e personale, vissuta dall'atleta tifernate, "anche se le capacità e la professionalità dei tecnici più giovani stanno facendo emergere atleti legati ad altre discipline" ha concluso il presidente Ugo Mauro Tanzi.Un po' di amaro in bocca invece per l'argento di Faloci ai Cam-pionati Italiani Invernali di Lanci (nonostante la bella notizia della convocazione in nazionale per la Coppa Europa). La sfida tra i migliori lanciatori italiani per il primo titolo dell'anno si è svolta Rieti: due gli atleti tifernati in gara, Giovanni Faloci, in forza alla Fiamme Gialle ed il giavellottista, categoria juniores, Alessio Floridi. Splendida gara per questo giovane atleta, classe 1999, che in una competizione nazionale, con il clima non proprio ot-timale, è riuscito a migliorare il proprio personale di ben cinque metri concludendo la gara al settimo posto con la misura di 56,59 metri. In pedana è sceso poi Faloci con il suo disco che, fermandosi alla misura di 56.93 metri, ha sfiorato l'oro, andato all'ormai storico rivale Federico Apolloni dell'Aeronautica Milita-re, per appena 41 centimetri. "Peccato sia mancata la ciliegina sulla torta"- ha detto l'allenatore Lorenzo Campanelli riferendosi a Faloci - ma sono molto soddisfatto dei miei due lanciatori, sono in un buon periodo di forma".Alla 'Festa dell'Atletica Umbra', lo scorso 24 febbraio, altri due giovani lanciatori, martellisti, Emiliano Rogliani e Gregorio Giorgis, sono stati premiati per essere tra i migliori atleti della
Regione Umbria del 2017. Infine, ma non meno importante, l'Atletica Libertas è stata pre-sente il 25 febbraio ad Ancona per i Campionati Italiani Master con il dottor/atleta Luciano Carli che ha gareggiato sui 60 metri nella categoria M55 con il tempo di 8.89 secondi. "I Campionati Master sono una vera e propria novità per il nostro team" - dice il tecnico Paolo Tanzi che coordina il gruppetto di atleti. "Ad oggi abbiamo cinque atleti, dai 35 anni in su, che ci stanno rega-lando molte soddisfazioni. Siamo entusiasti di questo progetto e speriamo di continuare a sensibilizzare le persone a tenersi in forma anche in età adulta: perché lo sport sano è importante a tutte le età". E quella del dottor Carli, noto chirurgo dell'USL Umbria 1, in prima linea da anni per la lotta contro i tumori al seno, è stata la prima partecipazione di un'atleta tesserato Libertas Città di Castello ai Campionati Italiani Master.
ATLETICA DARECORD! di Simona Santi
Momento magico per l'Atletica Libertas di Città di Castello che negli scorsi mesi ha portato a casa un ricco medagliere con giovani atleti che si stanno facendo conoscere sempre più nel mondo dell'atletica, Serena Mazzoni, Emiliano Rogliano e Gregorio Giorgis, accanto agli ormai storici Giovanni Faloci e Alessio Floridi, senza dimenticare l'ottima prestazione del master Luciano Carli.
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1 a 0 il risultato finale, nonostante le tante occasioni sciu-pate dagli avanti di mister Valori per una vittoria giusta,
a dimostrazione di una prova di forza ammessa anche dagli stessi avversari. Sono i commenti lucidi dei protagonisti a di-mostrare come questa società ha solide basi e una dirigenza compatta in cui ognuno assolve un compito specifico. Il più felice, anche se con lo sguardo comunque rivolto al futuro, è stato il Presidente Ciarabelli.
Queste le parole a 'caldo', con la coppa stretta in mano:"Abbiamo disputato una grande partita, abbiamo vinto con la qualità del gioco e con il cuore messo in campo. È una vittoria più che meritata, che come società ci riempie di soddisfazio-ne perché è la prima. Ora testa impegnata sul campionato!"
Era lo scorso agosto quando lo stesso Ciarabelli parlava di questo traguardo da centrare, traguardo che ora non pare poi così lontano, anche se per centrarlo non sono ammesse distrazioni. E infatti il tecnico Valori sottolinea:"Abbiamo centrato il primo obiettivo che non era facile prono-sticare. Penso che la vittoria sia limpida, anzi abbiamo avuto diverse occasioni per andare più volte in gol, non sfruttate adeguatamente. Però dobbiamo concentrarci al meglio per le ultime gare che debbono portare alla vittoria del campionato". Il capitano Nicola Ceccagnoli invece fa un ragionamento più ampio e parte dall'estate scorsa: "È stata una grande emozione, abbiamo vinto meritatamente. Abbiamo vinto perché abbiamo messo in campo tutto quello che doveva-mo e cioè spirito agonistico, spirito di squadra e anche bel-le giocate e ci siamo meritati senza discussione la Coppa Primavera. Sono felice perché stiamo raccogliendo i frutti di una programmazione partita l'estate scorsa con bravi cal-ciatori che hanno sposato un progetto, uno staff di livello che merita altre piazze calcistiche, un presidente entusia-sta che ci è sempre vicino come il resto della dirigenza".Adesso la testa ed il cuore sono proiettati verso la fine del campionato e c'è voglia di festeggiare ancora, anche se con la testa ben attaccata al collo come dice il presidente Ciarabelli.
PRIMO OBIETTIVOCENTRATO!a cura dell'Ufficio Stampa FC Castello Calcio
È vittoria nella Coppa Primavera, una vittoria che permette all'FC Castello Calcio di mette-re in bacheca un primo trofeo che conta molto, considerata la sua giovane storia, poiché la squadra del Presidente Lucio Ciarabelli ha vinto meritatamente la sfida sul campo neutro di Magione con il Real Deruta.
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Figura particolare - nel senso buono della parola - in una società di calcio, soprattutto di Serie D, spesso tende a scendere in
secondo piano, seppure sia un tassello fondamentale, specie per ciò che riguarda lo staff tecnico. È il Match Analyst, definito dagli esperti il "radiologo" della situazione. A Sansepolcro questa figura è ricoperta da Andrea Brizi, da sempre al fianco della società bianconera. Partiamo da una panoramica un po' generale: che periodo sta vivendo il Sansepolcro? "Un periodo non semplice, siamo in fondo alla classifica e questo è sotto gli occhi di tutti; dobbiamo uscirne ed essere tutti uniti, a partire dallo staff tecnico proseguendo con la società, fino all'ultimo giocatore e tifoso. Certo, non sarà semplice perché mancano poche partite: sono rimasti meno di due mesi di cam-pionato e dovremo rimboccarci le maniche ancora di più, rispet-to a quello che abbiamo fatto finora, vedere di salvare questa stagione che, a causa dei tanti infortuni e di tutte le situazioni venutesi a creare, non è stata sicuramente delle più facili. Sta a noi cercare di svoltarla, riportandola nei giusti binari per rag-giungere l'agognata salvezza, a questo punto importantissima".Una figura nuova all'interno del Sansepolcro: di cosa si trat-ta? "Nuova si, nonostante in passato è accaduto, talvolta, che qualcuno andasse a vedere le gare degli avversari. È una figura che ha voluto fortemente a inizio stagione il tecnico Marco Sche-nardi, quella in pratica di poter visionare le squadre avversarie prima di incontrarle per esaminarne i punti deboli e quindi capire dove poterle pungere, dando ad esse fastidio. Una figura molto importante che tra l'altro mi piace molto fare: mi è stata data
ANDREA BRIZIMATCH ANALYST DELSANSEPOLCRO Lavoriamo per costruire il futuro di questi ragazzi
a cura di Area Comunicazione Vivi Altotevere Sansepolcro
questa possibilità ed è un lavoro che ho svolto fin da subito con grande entusiasmo". Come ti rapporti con la guida tecnica del Sansepolcro? "Il le-game con Schenardi è molto forte, ci confrontiamo continuamente, nonostante mi sono trovato bene anche nella parentesi con mister Tardioli. Cercheremo comunque di rimboccarci le maniche, facen-do il meglio per il Sansepolcro e continuando a fare il lavoro che abbiamo sempre fatto. Sono da sempre un uomo della società, ben contento di essere da molti anni all'interno dello staff bianconero". Una classifica corta, speranze che ancora non sono tramon-tate: dove e in quale maniera il Sansepolcro deve trovare punti? "Nonostante questa posizione scomoda, la classifica è ancora molto corta. Cercheremo di raccogliere tutte le energie che abbiamo per cercare di raggiungere la salvezza, che non è semplice, passando almeno per i play-out".
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Torna il torneo di Mini Basket Capitan Eco, la giornata organiz-zata dal Città di Castello Basket e riservata ai bambini del Mini
Basket del Città di Castello Basket, categorie Aquilotti ed Esordienti che si incontreranno per aggiudicarsi il trofeo domenica 18 mar-zo presso il palazzetto dello Sport di Città di Castello. Giunto alla terza edizione, il Torneo nasce dalla stretta collaborazione tra le società di mini basket umbre: con il sostegno del Comune di Città di Castello e di Sogepu, non vuol essere soltanto un momento di sport riservato ai bambini, ma anche e soprattutto un momento di divulgazione e di sensibilizzazione dei ragazzi e delle famiglie verso la questione della raccolta differenziata. Proprio per questo, fin dalla prima edizione la figura di Capitan Eco è stata 'usata' come testimonial: per divulgare nella maniera più diretta e simpa-tica possibile concetti di grande rilevanza sociale ed ambientale, ma che devono essere a 'misura' di bambino e nessuno sarebbe stato in grado di dare voce e concretizzare queste due esigenze meglio del simpatico Capitano tifernate. Un intento lodevole quello della società guidata dal Presidente Sandro Renghi per far si che
il bambino ben educato da piccolo sia domani un adulto responsabile e coscienzioso.Gli scorsi 24 e 25 febbraio si è svolta a Ponte San Giovanni la fase provinciale del Torneo Na-zionale 3 contro 3 Join the Game, torneo a cui la nostra società ha partecipato con le formazioni Under 14 e Under 13. Numerose le squadre che si sono date battaglia per accedere alle finali re-gionali, ottima la prestazione delle nostre due for-mazioni che hanno infatti passato il turno. L'ap-puntamento ora è per il 24 e 25 marzo prossimi.Under 13: Marco Mariotti, Riccardo Matteacci, Christian Ugolini, Davide Zorgniotti.Under 14: Matteo Cangi, Gabriele Maestri, Gre-gorio Masi e Tommaso Mearelli
ASPETTANDOCAPITAN ECO! a cura del Città di Castello Basket
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1985. Nasceva la pallavolo: una parola, mille emozioni!
È una delle discipline più amate, uno degli sport più praticati in assoluto, specie tra i giovanissimi. Quando tutto va male, pren-
do un pallone e le preoccupazioni spariscono: è la mia miglior compagna di vita e a differenza di tante altre persone che vi sono entrate e uscite, ci rimarrà per sempre. Insegna ad essere una persona migliore perchè insegna il gioco di squadra, a mettere da parte le individualità per il bene comune: non è un sempli-ce sport, ma una bellissima ragione di vita, un bellissimo sogno che mi accompagna ogni giorno quando alleno. Gli ostacoli, nella pallavolo, sono solo prove che ci dimostrano cosa siamo pronti a rischiare, la vittoria più grande, è essere fieri di sé stessi. Tu, atleta, allenati sempre duramente: solo così otterrai risultati. Nel volley tutto è possibile, quindi la cosa più importante è crederci sempre; farò anch'io errori, ma non smetterò mai di credere nel mio lavoro, magari non sarò bravo, non sarò il migliore, ma in quello che faccio ci metto sempre il cuore. Ai miei giocatori dico sempre: "Gioca per la maglia e onora la tua squadra, se un tuo compagno di squadra sbaglia, non lo rimproverare, incoraggialo e
vedrai che con la tua spinta migliorerà. Sii te stesso sempre, con le emozioni che ti scorrono nella mente, la passione che ti scalda ed il corpo che preme dalla voglia di giocare". Nel gioco nessuno ti regala niente, il risultato si conquista. La pallavolo è uno sport dove la squadra è il valore assoluto e ti permette di realizzare i tuoi sogni: è una disciplina dove il contatto c'è, ma non si vede, ogni azione rappresenta un contatto, ogni schema ben riuscito è il risultato finale di una lunga serie di contatti, esiste solo un con-tatto da evitare, quello della palla col terreno. Non sempre si può vincere, ma si perde ogni volta che si rinuncia; perdere con onore a volte fa male, ma non sempre, la pallavolo è come l'amicizia, uniti si vince, divisi si perde. E poi, un attaccante non parla dell'al-zata, la risolve; il palleggiatore ispira l'attaccante, l'attacco esalta il palleggio, buttati su tutti i palloni, anche su quelli che sembrano impossibili, e quando attacchi fallo con decisione; se stai perden-do, ogni punto che ottieni ti dà la capacità e la forza di non mollare mai. Quando entri in campo, superi il confine tra sogno e realtà, entrando in un mondo dove nulla è importante oltre la squadra, il pallone, gli avversari. Questo è il fantastico mondo della pallavolo, un gioco duro da conquistare ma insieme ad esso ha dato un vero significato sportivo alla mia vita.
Il tuo allenatore
"Uno non è un grande allenatore quando fa muovere i giocatori secondo le proprie intenzioni, ma quando insegna ai giocatori a muoversi per conto loro. L'ideale assoluto avviene nel momento in cui l'allenatore non ha più niente da dire perchè i giocatori sanno tutto quello che c'è da sapere".
Julio Velasco
ALLENATORI DIPALLAVOLO
di Valerio Mancini
Entriamo nel loro mondo,impersoniamoci in uno di loro.
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Continua la serie positiva della Bocciofila Città di Castel-lo, con prestazioni di prestigio e risultati importanti, non
ultima la seconda e terza posizione nella gara Regionale or-ganizzata dalla Società Biturgia (AR) con Picchi-Michelucci e Castellari-Pescari. Particolare la finale che ha arriso ai porta-colori della Società Pistrino, Giannini-Martino, che sul 11 a 11 hanno ottenuto il punto della vittoria per 1 mm, a dispetto dei nostri portacolori, a dimostrazione della veridicità del detto per cui per un pelo Martino ha vinto la cappa!Si è giocata anche la Coppa Italia di Società delle categorie A, B e C.Gran parte delle Società della Provincia hanno partecipato con una o più squadre suddivise in vari gironi con scontri diretti di andata e ritorno e la vittoria per chi è arrivato primo nel proprio girone.Una volta gli scontri erano per eliminazione diretta, chi per-deva usciva dalla competizione: sicuramente con i gironi, la classifica e i diversi incontri, le società partecipanti possono avere più possibilità di recupero anche in caso di sconfitte.La Coppa Italia di Società è la competizione che racchiude in sé il meglio dello sport delle bocce, con incontri di terna, di coppia ed individuali, al meglio degli 8 punti, con 2 gare per ogni specialità.È previsto il commissario che fa la formazione generale con al massimo 6 giocatori che di volta in volta vengono scelti per le varie combinazioni e può sostituire chi in quel momento non rende al massimo.Per ottenere i risultati, molte sono le componenti: la qualità dei giocatori, lo spirito di gruppo, il commissario che sa leggere e conoscere la partita che sta disputando la propria squadra.Ma dulcis in fundo, ci vuole la solita fortuna!La Bocciofila Tifernate ha alternato prestazioni importanti ad altre meno convincenti: manca per tutti i giocatori il sentirsi parte di una società, lo spirito di gruppo e la stima dei propri compagni.Scusate, mi sembra non poco, però ci si può lavorare!Il prossimo 18 marzo la Bocciofila Città di Castello organizzerà il Trofeo Avis, gara regionale a coppie che vedrà sfidarsi 256 coppie delle categirie A, B e C: le finali, alle ore 14.30 al boc-ciodromo di Viale Aldo Bologni
COPPA ITALIA,CROCE E DELIZIA di Paolo Bettacchioli
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Le famiglie che hanno la necessità di smaltire RESIDUI VEGETALI PRO-DOTTI DALLA MANUTENZIONE DEL VERDE DOMESTICO (es. sfalci d'er-ba, piccole potature e foglie, fiori recisi, ecc.) possono usufruire del nuovo servizio di ritiro a domicilio settimanale.Il servizio è gratuito e prevede la dotazione agli utenti di un contenitore dedicato di capacità pari a 360 litri.
CHI PUÒ ATTIVARE IL SERVIZIO?
Gli utenti che risiedono in una zona interessata dal servizio di raccolta rifiuti in modalità “porta a porta” del Comune di Città di Castello regolar-mente iscritti a ruolo TARI.
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Comune di Città di CastelloAssessorato alle Politiche Ambientali
800 132152 [email protected]
