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L’UNIONE ARTIGIANA ANNO LXI - GENNAIO 2015 - Periodico mensile Numero 1 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BL Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno. Confartigianato Imprese Belluno p.le Resistenza, 8 - 32100 BELLUNO tel. 0437-933111 - fax 0437-933122 e-mail: [email protected] - www.confartigianatobelluno.eu L’EDITORIALE C 2015: RIPARTIRE CON CORAGGIO E AMORE PER LA NOSTRA TERRA ari Soci, un giro di boa e siamo arrivati nel 2015. Un anno impor- tante per la nostra Associazione che il prossimo 24 marzo celebrerà i 60 anni della costituzione, una ricorrenza che comunque ci accompagnerà anche nei mesi successivi con specifiche inizia- tive che metteremo in campo. Una tappa importante di un percorso denso di avvenimenti e di ricordi per una storia con- divisa da oltre 3.400 imprese bellunesi. Anche se siamo entrati nell’e- tà adulta, non di meno c’è la necessità, per la nostra Asso- ciazione, di un “giovanile” im- pegno: per i cambiamenti che si fanno più repentini e veloci, per la crisi che ancora persiste. Al centro del nostro impegno, quest’anno, saranno i nostri soci e ci muoveremo all’inse- gna del dare “valore al socio”. Vogliamo, infatti, ribadire l’im- portanza di dare adeguata rap- presentanza al mondo dell’arti- gianato e delle piccole imprese bellunesi, marcando le diffe- renze fra le imprese che aderi- scono alla nostra Associazione, da quelle che non aderiscono a nessuna Associazione. continua a pag. 10 i sta avvicinando sempre più il primo passo importante che la Regione del Vene- to deve compiere per l’at- tuazione della “Specificità bellunese”. Entro il prossi- mo 25 febbraio la Regione - così come stabilito dalla legge n. 25/2014 - attra- verso l’“Atto ricognitivo” deve indicare le funzioni che trattiene a sé e quelle che, entro i successivi sei mesi, passeranno alla Pro- vincia di Belluno. Mancano davvero poche settimane, ma tutto tace. La situazione si intreccia anche con la legge Delrio, che riconosce a Belluno la condizione di “provin- cia montana” assieme a Sondrio e Verbano-Cusio- Ossola e che nel riordino delle province lascia alle tre province montane, con- finanti con Paesi stranieri e con Province autonome e Regioni a statuto speciale, condizioni particolari per la loro sopravvivenza. Alta è la preoccupazione dei Bellunesi che tanto hanno investito nella leg- ge regionale della scorsa estate, quale vera e con- creta occasione per con- trastare le discriminazioni che da tanti anni avvan- taggiano le confinanti pro- vince autonome di Trento e di Bolzano e il Friuli Vene- zia Giulia. Il dibattito politico si sta agitando. La presidente della Provincia di Belluno, Daniela Larese Filon, di fronte all’immobilismo ve- neziano minaccia di resti- tuire le strade e quindi la loro manutenzione, quando non anche altre deleghe. Confartigianato Belluno, però, ritiene un gesto di debolezza le dichiarazio- ni di resa nei confronti di Venezia o di Roma e per stimolare il dibattito in merito ha scritto una let- tera aperta alla presidente Larese Filon. “Minacciare la restituzione delle deleghe di autonomia non ci sem- bra il modo più opportuno per contrattare con Vene- zia e Roma - scrive il pre- sidente di Confartigianato Belluno, Giacomo Deon - le risorse corrispondenti alle nostre necessità provin- ciali. In altre parole, dire a Venezia e a Roma vi re- stituiamo le chiavi di casa equivale a dire liberi tutti: questo territorio non è più nostro, ciascuno faccia un po’ come vuole. Una specie di si salvi chi può. Possi- bile - si chiede Deon - che il nostro orgoglio si fermi alle prime difficoltà?”. Confartigianato Belluno suggerisce di spostare l’at- tenzione su una diversa prospettiva, partendo da una dato di fatto: che cosa vogliamo fare tra 10 o 20 anni. Ci serve un piano su cui lavorare assieme. E per far questo Confartigianato Belluno rilancia un’idea a cui tiene un’“assise dei bellunesi” per decidere sul futuro. “Un’assise che in- dividui un percorso demo- cratico che porti a scelte condivise e importanti per il futuro di noi bellunesi”, così è scritto nella lettera aperta inviata alla presi- dente Larese Filon. Specificità bellunese: la Regione ancora non si muove Deon invia una lettera aperta alla Presidente della Provincia e si chiede “Abbiamo un piano?” Convegno a Belluno con il vicepresidente della Regione Zorzato Dal Piano Casa la possibile ripartenza dell’edilizia A PAG. 5 A PAG. 3 2015 60 anni con le imprese bellunesi Un anno di celebrazioni Sul prossimo numero il programma e il calendario delle manifestazioni Tesseramento 2015 S

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L’UNIONE ARTIGIANA

ANNO LXI - GENNAIO 2015 - Periodico mensile Numero 1Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BLBollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno.

Confartigianato Imprese Bellunop.le Resistenza, 8 - 32100 BELLUNO

tel. 0437-933111 - fax 0437-933122e-mail: [email protected] - www.confartigianatobelluno.eu

L’EDITORIALE

C

2015: RIPARTIRECON CORAGGIO

E AMORE PER LANOSTRA TERRA

ari Soci,un giro di boa e siamo

arrivati nel 2015. Un anno impor-tante per la nostra Associazione che il prossimo 24 marzo celebrerà i 60 anni della costituzione, una ricorrenza che comunque ci accompagnerà anche nei mesi successivi con specifiche inizia-tive che metteremo in campo. Una tappa importante di un percorso denso di avvenimenti e di ricordi per una storia con-divisa da oltre 3.400 imprese bellunesi.Anche se siamo entrati nell’e-tà adulta, non di meno c’è la necessità, per la nostra Asso-ciazione, di un “giovanile” im-pegno: per i cambiamenti che si fanno più repentini e veloci, per la crisi che ancora persiste. Al centro del nostro impegno, quest’anno, saranno i nostri soci e ci muoveremo all’inse-gna del dare “valore al socio”. Vogliamo, infatti, ribadire l’im-portanza di dare adeguata rap-presentanza al mondo dell’arti-gianato e delle piccole imprese bellunesi, marcando le diffe-renze fra le imprese che aderi-scono alla nostra Associazione, da quelle che non aderiscono a nessuna Associazione.

continua a pag. 10

i sta avvicinando sempre più il primo passo importante

che la Regione del Vene-to deve compiere per l’at-tuazione della “Specificità bellunese”. Entro il prossi-mo 25 febbraio la Regione - così come stabilito dalla legge n. 25/2014 - attra-verso l’“Atto ricognitivo” deve indicare le funzioni che trattiene a sé e quelle che, entro i successivi sei mesi, passeranno alla Pro-vincia di Belluno.Mancano davvero poche settimane, ma tutto tace. La situazione si intreccia anche con la legge Delrio, che riconosce a Belluno la condizione di “provin-cia montana” assieme a Sondrio e Verbano-Cusio-Ossola e che nel riordino delle province lascia alle tre province montane, con-finanti con Paesi stranieri e con Province autonome e Regioni a statuto speciale, condizioni particolari per la loro sopravvivenza.Alta è la preoccupazione dei Bellunesi che tanto hanno investito nella leg-ge regionale della scorsa estate, quale vera e con-creta occasione per con-trastare le discriminazioni che da tanti anni avvan-taggiano le confinanti pro-vince autonome di Trento e di Bolzano e il Friuli Vene-zia Giulia. Il dibattito politico si sta

agitando. La presidente della Provincia di Belluno, Daniela Larese Filon, di fronte all’immobilismo ve-neziano minaccia di resti-

tuire le strade e quindi la loro manutenzione, quando non anche altre deleghe. Confartigianato Belluno, però, ritiene un gesto di

debolezza le dichiarazio-ni di resa nei confronti di Venezia o di Roma e per stimolare il dibattito in merito ha scritto una let-

tera aperta alla presidente Larese Filon. “Minacciare la restituzione delle deleghe di autonomia non ci sem-bra il modo più opportuno per contrattare con Vene-zia e Roma - scrive il pre-sidente di Confartigianato Belluno, Giacomo Deon - le risorse corrispondenti alle nostre necessità provin-ciali. In altre parole, dire a Venezia e a Roma vi re-stituiamo le chiavi di casa equivale a dire liberi tutti: questo territorio non è più nostro, ciascuno faccia un po’ come vuole. Una specie di si salvi chi può. Possi-bile - si chiede Deon - che il nostro orgoglio si fermi alle prime difficoltà?”.Confartigianato Belluno suggerisce di spostare l’at-tenzione su una diversa prospettiva, partendo da una dato di fatto: che cosa vogliamo fare tra 10 o 20 anni. Ci serve un piano su cui lavorare assieme. E per far questo Confartigianato Belluno rilancia un’idea a cui tiene un’“assise dei bellunesi” per decidere sul futuro. “Un’assise che in-dividui un percorso demo-cratico che porti a scelte condivise e importanti per il futuro di noi bellunesi”, così è scritto nella lettera aperta inviata alla presi-dente Larese Filon.

Specificità bellunese: la Regione ancora non si muove

Deon invia una lettera aperta alla Presidente della Provincia e si chiede “Abbiamo un piano?”

Convegno a Belluno con il vicepresidente della Regione Zorzato

Dal Piano Casa la possibileripartenza dell’edilizia

A PAG. 5

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201560 anni con le

imprese bellunesiUn anno di celebrazioni

Sul prossimo numero il programmae il calendario delle manifestazioni

Tesseramento 2015

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ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015attualità

Il bellunese Luigi Curto, già pre-sidente di Confartigianato Bel-luno e attuale presidente della Camera di Commercio di Belluno, è il nuovo presidente di Confarti-gianato Imprese Veneto. Sostitui- sce Giuseppe Sbalchiero in carica dal marzo del 2011. Eletti anche il vice presidente vi-cario, il padovano Antonio Morel-lo e il vice presidente, Severino Dal Bo di Treviso.L’elezione è avvenuta la sera del 7 gennaio scorso nell’ambito del-la Consulta dei Presidenti, l’or-ganismo composto dai presidenti provinciali delle associazioni ve-nete di Confartigianato che per lo Statuto della federazione è tito-lato ad eleggere i tre componenti di Presidenza. I sette presidenti provinciali, il regionale e i due vice, formeranno ora il Comitato direttivo, che a breve verrà con-vocato.

Luigi Curto presidente di Confartigianato Imprese Veneto

Guiderà la Federazione sino al 2019

ISTRI: rinviato di un anno l’obbligo di utilizzo, ma confermate le sanzioni per chi non versa i contributi.

Il decreto legge “Mille proroghe”, come atteso, ha previsto lo slittamento dell’ob-bligo di utilizzo del SISTRI al 1° gennaio 2016. Ma, dal 1° febbraio prossimo scat-tano le sanzioni nel caso in cui, i soggetti obbligati, non provvedessero al pagamento dei diritti annuali per l’anno 2014. Inoltre, entro il prossimo 30 aprile le stesse impre-se, dovranno versare i contributi per l’anno 2015.“Il Ministro dell’Ambiente, Luca Gallet-ti, però - denuncia Giacomo Deon, presi-dente di Confartigianato Belluno - non ha mantenuto la promessa fatta, nell’incontro con Confartigianato lo scorso 7 novembre, che tale sospensione avrebbe riguardato tutti gli adempimenti legati al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Il Ministro Galletti - continua Deon - ha più volte affermato che considera il SISTRI superato, complica-

to e obsoleto e ha intenzione di accelerare i tempi per addivenire a una nuova gara d’appalto per una nuova tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Perché allora - si chiede Deon - le imprese devono pagare per qual-cosa che non è mai stato utilizzato, che non funziona e che verrà sostituito da qual-cosa di profondamente diverso?”.Il messaggio che arriva dal Governo è og-gettivamente ambiguo e si può riassumere in: “non dovete usare il SISTRI però dovete pagarlo”! “L’iniziativa più saggia, più giusta e onesta che il Governo deve prendere - conclude il presidente Deon - è quella di chiudere de-finitivamente il SISTRI e di non pretendere ulteriori “gabelle” dalle aziende e di con-sultare le Associazioni di categoria prima di procedere all’avvio del nuovo sistema, uti-lizzando esperienze già realizzate in altri Paesi, come avevamo da sempre suggerito. E’ questo che come Confartigianato Belluno chiediamo al Governo e al Ministro dell’Am-

biente. Ma chiediamo anche che tale richie-sta venga subito recepita e inserita nella conversione in legge del decreto “Mille pro-roghe”, mentre invitiamo i nostri associati ad attendere gli ultimi giorni di gennaio per effettuare il pagamento del contributo annuale del Sistri, sperando che qualcosa di positivo possa intervenire nel frattempo”.

Dal 1° febbraio le sanzioni per chi non versa i contributi relativi al 2014

SISTRI rinviato di un anno l’obbligo di utilizzoDeon: “Perché le imprese devono pagare per qualcosa che non è mai stato utilizzato, e che non funziona?”

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Confartigianato nel CdA di Longarone Fiere

Entra il segretario PizzolatoE’ stata ridefinita la gover-nance di Longarone Fiere. Il Segretario di Confartigianato Belluno, Ermanno Pizzolato è stato designato nel consiglio di amministrazione di Longa-rone Fiere per conto della Ca-mera di Commercio di Belluno, col consenso di tutte le orga-nizzazioni di categoria. “Abbiamo ritenuto opportuno

presentare - spiega il presiden-te Giacomo Deon - una figura di un tecnico con competenze sul piano organizzativo. Si tratta infatti di sviluppare l’attività di Longarone Fiere ottimizzando gli interventi già esistenti e stimolando una nuova progettualità legata al coinvolgimento di altri territo-ri in Veneto ed in Italia”.

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ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015 3attualità

entile Presidente,Le scrivo non certo con l’in-tento di muoverLe critiche,

semmai per contribuire ad ali-mentare un dibattito attorno alle necessità della nostra Provincia montana. Andando subito al sodo ci siamo chiesti se la Provincia di Belluno lavora avendo presente un piano strategico oppure se siamo ancora fermi alle fasi preliminari. In altre parole, se in attesa dell’”atto ricognitivo” sulle de-leghe che ci spettano per legge regionale - e concordiamo con quanto detto da Matteo Toscani Vice Presidente del consiglio re-gionale del Veneto in questi gior-ni – anche noi stiamo facendo un “atto ricognitivo” su quello che vogliamo fare, diciamo, fra 10 o meglio 20 anni: se vogliamo esse-re ancora più lungimiranti. Mi scusi Signora Presidente, sia-mo perplessi sulle dichiarazioni di resa nei confronti di Venezia o di Roma. Minacciare la restituzione del-le deleghe di autonomia non ci sembra il modo più opportuno per contrattare con Venezia e Roma le risorse corrispondenti alle no-stre necessità provinciali. In altre parole, dire a Venezia e a Roma “vi restituiamo le chiavi di casa” equivale a dire liberi tutti: questo territorio non è più nostro, ciascu-no faccia un po’ come vuole. Una specie di “si salvi chi può”.Possibile che il nostro orgoglio si fermi alle prime difficoltà ? E allora… abbiamo un piano ? Su quali basi abbiamo impostato la contrattazione con Venezia e Roma ?Ecco perché insisto sul piano

strategico dal quale potrebbero scaturire economie e risparmi di gestione - che peraltro sarebbe opportuno quantificare - tali da trattenere più risorse a Belluno. Proviamo di seguito ad argomen-tare ponendo domande anche per-ché non riteniamo di avere la ve-rità in tasca, convinti, come detto sopra, di avviare una discussione; che, però, abbia tempi certi. Perché non considerare una razio-nalizzare del servizio sanitario in Provincia di Belluno? Le due ALS non potrebbero, perlomeno, inte-grarsi sul piano organizzativo ? Con le nuove prerogative di au-tonomia in capo alla Provincia di Belluno sono ancora attuali le condizioni per cui è stato costitui- to il consorzio BIM Piave? e ad ogni buon conto anche qui sono evidenti spazi di ottimizzazione dei servizi per conto dei comuni. Perché non avviare uno studio per la razionalizzazione e ottimiz-zazione del servizio di trasporto pubblico locale ferro-gomma?Perché non riorganizzare la for-mazione professionale sulla base della qualità certificata, del rap-porto con le imprese, dell’innova-zione di processo e di prodotto?Perché non procedere subito all’attuazione dell’art. 4 della legge 25/2014, per dare priorità alle imprese bellunesi in materia di appalti pubblici?Perché non introdurre misure di semplificazione burocratica tali da rendere più efficienti gli uffi-ci comunali, concentrando le mi-gliori competenze in Provincia ed erogando servizi più efficienti ai cittadini? Servizi che potrebbero essere ottimizzati da parte della Provincia, che potrebbe diventare

un “centro-servizi” dei Comuni bellunesi. Nel settore edile, so-prattutto, ci sono inefficienze bu-rocratiche che andrebbero sanate. C’è la necessità di coordinare un’a-zione di lungo respiro in materia di banda larga, coordinando tutti questi interventi infrastrutturali attingendo alle risorse dei fondi comunitari relativi al programma Europa 2020, di Agenda digitale: sempre di derivazione comunita-ria ma anche regionale e all’ulti-ma legge di stabilità per tutte le imprese digitali. In campo turistico, sono compren-sibili le difficoltà di reperimento delle risorse, ma nel frattempo, perché non eliminare le inefficien-ze e gli sprechi derivanti dal non avere una regia unica in ambito provinciale e, ancora una volta, una strategia unica di intervento ?Per completare il decalogo, vor-remo fosse posta una particolare attenzione alle questioni territo-riali riguardanti il mondo agricolo e forestale dal quale scaturisce un’integrazione con la piccola im-prenditoria artigianale. Ambito in cui maggiori e più realistiche sono le prospettive riguardanti il futuro dell’imprenditoria giovanile. Abbiamo fatto il conto dell’am-montare sulla riduzione di spesa degli interventi che ho elencato? Abbiamo guardato anche in casa nostra e considerato fino in fondo le difficoltà nel mettere insieme i bellunesi e le loro aggregazioni territoriali perché la questione delle risorse non diventi un alibi ?Per rendere più efficiente il siste-ma territoriale, i 67 Comuni bellu-nesi, nel quadro che Le ho rappre-sentato, sono disposti a perdere un po’ di sovranità a vantaggio

della Provincia di Belluno? I cittadini, d’altro canto, do-vrebbero poter conoscere gli sprechi causati dalle inefficien-ze da parte dei Comuni, maga-ri facendo riferimento ai costi standard o ad altri meccanismi che Ella Presidente, vorrà adot-tare. In buona sostanza, Signora Pre-sidente, perché non parlare del nostro futuro con quello che già oggi noi potremmo fare? Ben inteso che sulle risorse è giusto sostenere, con la schiena dritta, il contenzioso con la Re-gione e lo Stato per le necessità della Provincia, anche in ordine all’autonomia delegata, e far presente alla cosiddetta “pianu-ra” che la cura della montagna per le risorse di cui dispone va a vantaggio di tutti. Se dovesse essere necessario un presidio in Regione Veneto per esprimere anche fisicamente la necessità del nostro territorio, Confartigianato di Belluno è pronta ad unire le forze. Per quanto sopra, guardandoci in casa nostra, potrebbe essere determinante una proposta che questa Associazione, a più ri-prese lo scorso anno ha rappre-sentato: un’assise dei bellunesi per decidere sul loro futuro. La parola corretta sarebbe gli “Sta-ti generali”, ma non vorrei che si guardasse al passato. Anche se sarebbe facile argomentare che la crisi ha cambiato e di molto le cose. Un’assise che in-dividui un percorso democratico che porti a scelte condivise e importanti per il futuro di noi bellunesi.

Giacomo Deon

G

Confartigianato Belluno

Lettera aperta alla Presidente della Provincia di BellunoLa risposta della

Presidente Larese Filon

Quella che rappresento è una Provincia nata dalla Legge 56 del 2014 e dalla Legge Regionale 25 dell’agosto 2014. Una Pro-vincia diversa da quella di prima con delle funzioni fondamentali ed altre trasferite dallo Stato e dalla Regione. Il percorso non si è ancora concluso nonostante le continue pressioni che l’Amministrazione provinciale sta facendo nei confronti della Regione e del Governo.Come in ogni trattativa ci sono fasi diverse e noi le stiamo portando avanti.Stiamo tuttavia lavorando anche su pro-getti di sviluppo del territorio legati chia-ramente alla possibilità di accesso ai fondi europei.Abbiamo iniziato a lavorare insieme ai dipendenti provinciali che oggi hanno nuovamente dei punti di riferimento e cer-chiamo di dare delle risposte alle richieste dei cittadini. Non vogliamo certamente arrenderci e stiamo predisponendo le basi per poter iniziare a lavorare anche in al-tre direzioni, per esempio per il trasporto pubblico. Sulla scelta della gara gomma o gomma-rotaia la prima mossa aspetta alla Regione. Siamo quasi pronti per riunire gli Stati Generali e sottoporre alla condivisione di molti le strategie da perseguire nel futuro per mantenere il nostro territorio vitale.

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ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015attualità

imensione Impresa srl, socie-tà di servizi di Confartigiana-to Belluno, dal 1° gennaio

scorso ha allargato lo spazio d’azio-ne, inglobando il servizio Ambien-te, quello di Medicina per il lavoro offerti ai soci dell’Associazione e aprendo lo Sportello energia, sem-pre per i soci dell’Associazione.Per quanto riguarda Ambiente e Me-dicina del lavoro i servizi verranno erogati alle stesse modalità che nel passato, così come le aziende associate continueranno a far rife-rimento agli stessi funzionari. Lo Sportello energia - già lanciato ne-gli ultimi mesi dello scorso anno - offrirà assistenza alle aziende, alle loro famiglie e anche ai loro col-laboratori, oltre che ai soci Anap. Si tratta di un’opportunità interes-sante, in quanto permette di conse-guire risparmi sui costi di fornitura di energia elettrica e gas. Il tutto resta possibile tramite una conven-zione con AIM Energy e l’adesione al CAEM Consorzio Acquisti Ener-gia & Multiutility (CAEM), struttura consortile di Confartigianato.Questi in dettaglio i servizi offerti ora da Dimensione Impresa srl.

AMBIENTE- Predisposizione e inoltro del MUD (dichiarazione annuale sui rifiuti prodotti)- Tenuta dei registri di carico e scari-co dei rifiuti per conto delle imprese- Fornitura e vidimazione registro di carico e scarico- Servizio di vidimazione formulari- Gestione del SISTRI su delega delle aziende - Sopralluogo in azienda per verifica adempimenti ambientali con relazio-ne- Predisposizione e inoltro delle richieste di autorizzazione e varia-zione all’Albo Gestori Rifiuti per il trasporto dei rifiuti recuperabili, speciali e speciali pericolosi- Predisposizione e inoltro alla Pro-vincia delle comunicazioni per il re-cupero dei rifiuti- Compilazione e inoltro delle do-mande di contributo all’ EBAV per le spese sostenute in materia di consu-lenza e gestione ambientale- Assistenza nella gestione operativa dei RAEE (rifiuti da apparecchi elet-trici ed elettronici)Comunicazione annuale AEE per i produttori ed importatori di appa-

recchiature elettriche ed elettroni-che- Consulenza e inoltro della doman-da di iscrizione al Registro dei Pro-duttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - Rinnovo e autorizzazioni scarico ac-queRiferimenti: Luisa Bogo – tel 0437 933272, e-mail: [email protected] Brancher – tel. 0437 933290, e-mail: [email protected]

MEDICINA DEL LAVORO- Predisposizione della nomina del medico e organizzazione delle visite preventive/periodiche- Organizzazione, tramite un labora-torio convenzionato, dell’esecuzione degli esami clinici necessari e degli accertamenti di assenza di tossico dipendenza per le attività interes-sate- Gestione delle cartelle sanitarie e di rischio e di tutta la documenta-zione prevista a carico del datore di lavoro nei rapporti con i dipendenti ed il medico competente;

- Organizzazione dei sopralluoghi periodici che il medico competente deve effettuare nei luoghi di lavoro- Tenuta scadenzario- Per le aziende artigiane in regola con i contributi EBAV, predisposizio-ne delle domande per la richiesta di contributo per le spese sostenute per le visite mediche dei propri dipen-dentiRiferimenti: Omara Cesa – tel 0437 933271, e-mail: [email protected] Zanvettor – tel. 0437 933273, e-mail: [email protected]

ENERGIA- Riduzione dei costi energetici del-le imprese- Presenza sul territorio tramite

l’Associazione- Ottimizzazione e razionalizzazio-ne dell’impiego delle fonti energe-tiche- Lo sviluppo di nuove tecnologieCon l’istituzione dello Sportello Energia sono stati superati quindi chiusi i servizi:- Punto Enel- Convenzione con la ditta C.G.A. di p.i. Della Giustina Renzo- Convenzione con ditta Elvis Ferra-resso per l’assistenza e l’analisi dei costi delle fatture relative al campo energetico, gasRiferimenti:Omara Cesa – tel 0437 933271, e-mail: [email protected] Brancher – tel. 0437 933290, e-mail: [email protected]

D

DIMENSIONE IMPRESA, SOCIETÀ DEL SISTEMA ASSOCIATIVO AMPLIA I SERVIZI OFFERTI

Ambiente, medicina del lavoro ed energia più leggera

Per la carta il destino è ormai segna-to ! Il presente e il futuro sono solo del digitale.Forse ci volevano la crisi internazio-nale e la spendig review, perché si co-minciasse a fare un po’ di risparmio, ma soprattutto perché si pensasse ad azioni concrete di semplificazione burocratica.Anche la Pubblica amministrazione si è arresa davanti all’evidenza. Anco-ra un anno e mezzo di tempo e poi dovrà essere completato lo switch off dalla carta al digitale per tutti i docu-menti della Pubblica amministrazio-ne. A stabilire questo è il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 13 novembre scorso, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 12 genna-io 2015. Tempo di entrare in vigore (11 febbraio) e poi scattano i 18 mesi per adeguarsi alla normativa e quindi gestire tutti i documenti infor-matici. Si completerà così il percorso dell’applicazione del Codice dell’Am-

ministrazione digitale (Cad) entrato in vigore ben nove anni fa.Il Decreto stabilisce tutte le modalità, uguali sia per la Pa che per i privati, con cui “scrivere”, e non solo, un file che ha valore legale di certificato o di qualsiasi altro atto amministrativoPer le nostre imprese, intanto, c’è un’altra scadenza per cui si devo-no attrezzare: la fattura elettronica estesa a tutte le Amministrazioni, che scatta dal prossimo 31 marzo.Ad aprile ci sarà anche l’avvio dello Spid (sistema pubblico di identità digitale) che consentirà l’accesso in sicurezza a tutti i siti web che eroga-no servizi on line.A Belluno, invece, da metà gennaio è possibile richiedere i certificati del Casellario giudiziario con un clik sul sito www.fondazionesge.it.La semplificazione burocratica - sem-pre tanto denunciata e auspicata dalle imprese - si sta davvero concre-tizzando. Di contro le aziende - gran-

di, piccole o piccolissime che siano - devono essere pronte anch’esse alle nuove tecnologie. Giovani e meno giovani devono, quindi, attrezzarsi per essere allenati e pronti ai cam-biamenti. E’ questo che da tempo so-steniamo come Associazione e a più riprese continuiamo ad affermare. Confartigianato Belluno nel corso dell’ultimo anno ha progressivamen-te abbandonato la strada della carta, privilegiando, ad esempio, la comu-nicazione con i soci mediante stru-menti informatici: posta elettronica, news letter, sito web. Non torneremo indietro, anzi potenzieremo questi strumenti, sarà un modo per dare “valore al socio”, per un’assistenza in tempi reali, direttamente in azien-da, 24 ore su 24. Basterà cliccare sul nostro sito e tutte le informazioni ag-giornate saranno accessibili.Provare per credere …. un breve pe-riodo di training e poi tutto diventerà un’abitudine.

E’ sempre più digitalePer un futuro senza carta, sempre più servizi diventano a portata di mouse

are subito attuazione agli albi locali per aspiranti contraenti negli appalti pubblici da affida-

re nei comuni montani: è la richiesta lanciata in questi giorni alle Unioni montane e all’Amministrazione provin-ciale da Confartigianato Belluno, che motiva la sollecitazione ricordando che lo prevede l’articolo 4 della legge regionale 25 del 2014. “E’ un modo per iniziare a dare attuazione alla specifi-cità bellunese” chiarisce il presidente di Confartigianato Giacomo Deon.Lo spunto viene dai disagi patiti nei giorni scorsi sulle strade bellunesi, in particolare in Cadore, imputabili a un cattivo intervento da parte del-le aziende incaricate dello sgombero neve da Veneto Strade. “Evidentemen-te - continua Giacomo Deon - dell’e-sperienza dello scorso anno dell’in-terruzione delle linee elettriche e dei ripetuti conseguenti black out a un anno di distanza chi assegna gli ap-palti non sembra averne fatto tesoro. Finché i lavori andranno - sempre per l’infausta regola del massimo ribasso - ad aziende non bellunesi i problemi non potranno che ripetersi. Ma se er-rare è umano, perseverare è diabolico. E’, dunque, ora di dare una sterzata e di invertire un’abitudine troppo con-solidata.La denuncia dell’Ance di Belluno di questo problema non può che trovar-mi concorde e anzi richiede il mio ap-poggio e quello dell’Associazione che

rappresento proprio per il significato che ha. Pensare che una soluzione a portata di mano c’è e ce la offre la leg-ge regionale n. 25/2014 - quella della specificità bellunese - quando all’art. 4 riconosce alle “Unioni montane e alla Provincia di Belluno la possibilità di creare mediante procedure di evidenza pubblica appositi albi locali, soggetti a revisione periodica, per agevolare l’individuazione degli aspiranti contra-enti negli appalti pubblici assoggetta-bili a procedura negoziata e da affidare nei comuni montani”. Deon dice: “Chiedo, quindi, ai Pre-sidenti delle Unioni montane e del-la Provincia di attivare questi albi, quanto prima, e di non tergiversare oltre per due motivi. Il primo, i lavori potrebbero essere affidati ad aziende locali che hanno esperienza del terri-torio, che sono vicine e quindi pronte agli interventi e, soprattutto, dotate di automezzi e attrezzature adegua-te già in loco. Il secondo motivo va a sostegno dell’economia locale. Se c’è lavoro, ci sono imprese e mano-dopera occupata. Non vorrei, invece, dover constatare, fra non molto tem-po il completo depauperamento della nostra provincia, divenuta terra senza futuro. Difendiamo le nostre aziende, difendiamo il lavoro bellunese, in fon-do è fare quanto già si registra nelle vicine province autonome di Trento e Bolzano, nulla di più. Perché non co-piare ?”.

Confartigianato Belluno sollecita le Unioni montane e la Provincia di Belluno

Subito gli albi locali per aspiranti contraenti negli appalti pubblici da affidare nei comuni montani

Lo prevede l’art. 4 della legge regionale n. 25/2014 sulla specificità bellunese

Chiuso il Punto Enel presso Confartigianato Belluno

Dal 1° gennaio 2015 è stato interrotto il servizio “Punto Enel” attivo presso la sede in piazzale Resistenza 8.

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L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015 5categorie

Convegno a Belluno con il vice presidente della Regione Zorzato

Dal Piano casa la possibile ripartenza dell’Edilizia Tramontin: “Il Piano casa uno strumento per migliorare il patrimonio edilizio esistente e riqualificare il territorio”

ncora una volta il Piano casa sotto la lente degli Edili di Confartigianato. La novità,

però, sta nel fatto che negli ultimi mesi anche il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore del Piano, quin-di, nessuno può più avanzare dubbi e riserve sulla sua applicabilità. L’occasione per dibatterne si è te-nuta a Belluno, venerdì 16 gennaio, quando l’edilizia veneta si è trovata alla sala Muccin per fare il punto sulla norma, grazie all’intervento del vice presidente della Regione, Marino Zorzato. La situazione del comparto e il suo futuro sono stati oggetto degli interventi di: Virginio Piva, presidente di Edilcassa Vene-to, che ha commissionato la ricerca; Federico Della Puppa, economista e curatore della ricerca e Paolo Tra-montin, presidente degli Edili bellu-nesi. L’appuntamento muoveva prin-cipalmente dall’obiettivo di capire se ci sono state le temute specula-zioni o se, piuttosto, si sono fatti interventi edilizi che, in assenza del piano casa, non si sarebbero potuti realizzare.“Quello appena trascorso - ha affer-mato Paolo Tramontin, introducendo i lavori - è stato un anno in cui non sono mancate le polemiche fra i fau-tori e i detrattori di questa legge; fra chi asseriva, come il sottoscrit-

to, che essa rappresenta una delle poche opportunità di lavoro per il settore, e chi invece ne teme un uso speculativo e dannoso per il terri-torio. Nel 2014 - ha proseguito Tra-montin - la situazione generale del settore non sembra molto migliora-ta, ci troviamo in una situazione di crisi che persiste e che abbiamo più volte denunciato, anche assieme alle altre Associazioni del settore, dalla scorsa estate sulla stampa. Abbiamo

cercato di evidenziare le inefficien-ze e le storture di un sistema che contribuisce al rallentamento e alla stagnazione dell’economia legata all’edilizia: l’ormai cronica mancan-za di appalti pubblici, l’abuso di bu-rocrazia, l’inefficienza degli uffici, la distribuzione inadeguata delle risor-se pubbliche, la concorrenza slea- le delle imprese esterne, la critici-tà delle infrastrutture esistenti”.”Di fronte a tali situazioni - ha ribadito

Tramontin - le possibilità offerte dalla norma regionale sul Piano Casa rappresentano per il settore dell’e-dilizia provinciale una possibile àn-cora di salvezza, uno strumento per consentire, seppure con interventi di modesta entità, di mantenere in vita le imprese del settore, ga-rantendo reddito ed occupazione all’intera economia provinciale”.Chiaro e univoco il messaggio lan-ciato in chiusura dal presidente

Paolo Tramontin agli amministra-tori locali: “Non ostacolate il Piano Casa! Le riserve sulla sua concreta applicazione su tutto il territorio regionale sono ormai state chiarite dalle recenti sentenze e circolari. Le nostre imprese vogliono poter con-tribuire a migliorare il patrimonio edilizio esistente e a riqualificare il territorio: noi vediamo nel Piano casa uno strumento per ottenere questi risultati”.

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La burocrazia è il primo ambito in cui è necessario intervenire al più presto per avviare e migliora-re processi di semplificazione, sia nell’ambito dei lavori pubblici, che in quello dei lavori privati. Ci vo-gliono leggi chiare, semplici, che non consentano libertà di inter-pretazione da parte del singolo ufficio o del singolo funzionario. E’ in questi spazi che si annida la corruzione, l’inefficienza e lo spre-co di risorse.Bene, in questo senso, che si stia-no studiando modulistiche unifor-mi su tutto il territorio nazionale, per le pratiche di inizio lavori. Ma bisogna accelerare i tempi e rece-pirle in modo intelligente anche a livello regionale e locale.Un altro aspetto è strettamente le-gato alla crisi: soprattutto a causa di cronici ritardi nei pagamenti de-gli appalti pubblici, molte imprese sono entrate in situazione di dis-sesto economico e hanno aperto procedure fallimentari, il cui uso, spesso distorto, ha creato a rica-duta notevoli difficoltà nel settore. Molti concordati preventivi cape-stro per i creditori hanno messo in crisi altrettante imprese artigiane, dando invece spazio ai “furbetti” di turno. Quanto chiediamo è la tu-tela delle imprese creditrici, met-tendo dei paletti a un sistema che non deve diventare uno strumento per azzerare i debiti e reimmettere sul mercato imprese poco serie.Il mercato delle costruzioni è cam-biato: le aziende devono cambia-re. Oggi diventano fondamentali le caratteristiche di prodotto e di sistema che il mercato prima non richiedeva: qualità dei materiali,

risparmio energetico, compatibili-tà ambientale, efficienza costrutti-va sono concetti ai quali qualche anno fa non si dava molta atten-zione, con il risultato che sono sta-ti costruiti migliaia di metri cubi oggi invendibili. Tutto ciò implica una trasformazione anche dell’of-ferta: è su queste tematiche che ci stiamo impegnando come Asso-ciazione regionale e provinciale di categoria.Su questi temi presenteremo pre-sto, probabilmente nell’ambito del-la fiera Costruire, il lavoro svolto a livello regionale da Confartigianato per promuovere un nuovo modello di business per le imprese artigiane del settore, basato sulle reti d’im-presa. Un modello di business che punti all’edilizia sostenibile e di qualità, alla riscoperta delle tecni-che costruttive locali, ad un’orga-nizzazione moderna ed efficiente del cantiere, alla specializzazione nella riqualificazione e ristruttu-razione. Da qui l’Edilizia potrebbe ripartire.

Tre interventi per il futuro del comparto

La posizione del presidente Paolo Tramontin

Marino Zorzato, vice presidente della Regione Veneto

“Piano casa: legge buona, non costa nulla alle casse dello Stato”

“Grazie innanzi tutto a Confarti-gianato Veneto che ci ha aiutato nei momenti difficili. Ora i dati, le sentenze e gli accordi anche con ANCI ci danno ragione anche grazie al nostro incessante lavoro di squadra di questi anni. Mi au-guro che il nuovo Consiglio Regio-nale tolga la data di scadenza a questa norma che ha una valenza economico sociale rilevante. Oggi la legge c’è ed è efficace. Questa è una legge buona perché la fi-losofia è buona: non costa nulla alle casse dello Stato. Con delle normative facciamo economia per 3,2 miliardi salviamo imprese, la-voro e miglioriamo il patrimonio edilizio regionale. Che vogliamo di più? Gli italiani hanno rispar-miato molto in questi anni di in-

certezza come afferma il Premier Renzi? Bene se è vero, è con leg-gi come queste e lavorando sul-la casa che possiamo far uscire quel denaro dal “materasso” e far girare l’economia. Le messe a norma sismiche, architettoniche, energetiche passano per questa legge. La gente - ha concluso Zorzato - deve convincersi che conviene utilizzare il Piano Casa. A noi il compito di semplificare ancora di più il processo burocra-tico, magari con un regolamento unico regionale (che tenga conto di alcune specificità) che porte-rebbe una grande semplificazio-ne. La Regione non può andare ad incidere sulla fiscalità di vantag-gio, ma ha potuto dare cubatura in aumento, il combinato dispo-

sto delle norme regionali e quelle nazionali di incentivo fiscale pos-sono dare, se rese permanenti, un grande aiuto al settore. Il nostro sforzo è quello di eliminare ogni carta che possa essere ostacolo ad un lavoro”.

La ricercadi Edilcassa

Gli effetti del Piano Casa nel Veneto

Esiti dell’applicazionedal 2009 al 2014

Rammarico della categoria per la scarsa presenza di Sindaci e amministratori al convegno.

Deon invia loro una lettera aperta, chiedendo maggiore attenzione e collaborazione.

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6 L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015categorie

Al via il nuovo Catasto informatico e i libretti di impianto telematiciTutte le novità saranno presentate in un convegno il 12 febbraio a SedicoIMPIANTISTI

a Regione Veneto con la delibera della Giunta n. 2569 del 23 di-cembre 2014 ha istituito e at-

tivato il Catasto unico regionale degli impianti termici, denominato “CIRCE - Catasto Impianti e Rapporti di Controllo di Efficienza Energetica”.Si tratta del catasto unico regionale per la registrazione e l’aggiornamento tele-matici dei libretti di impianto e dei Rap-porti di controllo di efficienza energeti-ca. Si completa, così, l’attuazione delle disposizioni essenziali della normativa statale vigente in materia di impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, uniformando l’applicazione della disciplina su tutto il territorio re-gionale, con l’obiettivo di sostenere il contenimento dei consumi energetici negli edifici privati e pubblici.Confartigianato imprese del Veneto lo scorso 12 gennaio ha tenuto un incon-tro sul tema a Mestre, a cui sono inter-venuti esperti della Regione Veneto per illustrare i contenuti della delibera re-gionale del 23 dicembre scorso.All’appuntamento ha partecipato anche un gruppo di imprenditori e funzionari di Confartigianato Belluno e ha permes-so di apprendere le principali novità in-trodotte e gli obblighi che scattano per gli operatori del settore:1 - dal 2 gennaio 2015 deve essere uti-

lizzato da parte dei manutentori e degli installatori l’applicativo “CIRCE – Cata-sto Impianti e Rapporti di Controllo di Efficienza Energetica” per la registrazio-ne dei Libretti di impianto e per il loro costante aggiornamento ai fini della comunicazione, all’Autorità competente, delle informazioni relative agli impian-ti ed alla loro conduzione, nonché per la trasmissione dei Rapporti di controllo di efficienza energetica2 - c’è un anno di tempo (entro l’anno 2015) per gli operatori di inserire, per ciascun impianto soggetto all’obbligo del controllo periodico dell’efficienza energetica (escluse quindi impianti ter-mici climatizzazione estiva sotto i 10 kW e i climatizzatori sotto i 12 kW e le stufe funzionanti a fonti di energia rin-novabili), nel sistema telematico “CIRCE – Catasto Impianti e Rapporti di Con-trollo di Efficienza Energetica”, almeno un Rapporto di controllo tra quelli più recenti emessi3 - il catasto in questa fase è acces-sibile agli Enti (Regione e Provincia) e ai manutentori e installatori accreditati che sono gli unici che possono crearlo e modificarlo in ogni sua parte. A par-tire dalla prossima primavera, il sistema permetterà anche ai cittadini di poter vedere (senza modificare) il proprio li-bretto.

4 - l’eventuale istituzione e costo del bollino sarà regolata con apposita Legge regionale prevista per marzo 2015, fino ad allora non ci sono costi da sostenere.5 - l’iscrizione al Catasto è una proce-dura completamente on line e prevede due passi: prima la registrazione della persona o delle persone che operano sul portale e poi l’accreditamento del-la ditta. La registrazione è immediata e prevede l’inserimento di alcuni dati amministrativi reperibili sulla visura (nr.REA) e la posta Pec registrata in Camera di Commercio.6 - l’operatore, incaricato dell’installa-zione o manutenzione dell’impianto dal Responsabile dell’impianto medesimo, qualora riscontri in occasione dell’attivi-tà di manutenzione periodica condizioni carenti di sicurezza tali da prefigurare un pericolo per le persone, gli animali domestici ed i beni e tali da richiedere la messa fuori servizio degli apparecchi non sicuri, oltre alla diffida di utilizzo degli stessi nei confronti del Responsa-bile dell’impianto, deve informare tem-pestivamente, a mezzo Posta Elettronica Certificata, il Sindaco del Comune ove è installato l’impianto.Per illustrare alle imprese associate il nuovo Catasto telematico è in calenda-rio il prossimo 12 febbraio un incontro a Sedico.

OCChIALERIA BELLUNESE

E’ uno dei 17 distretti industriali del VenetoL’Occhialeria Bellunese è uno dei 17 distretti indu-striali del Veneto. Lo stabilisce la delibera della Giun-ta Regionale del Veneto n. 2415, pubblicata nel BUR n.4 del 09/01/2015, ai sensi della Legge regionale 30 maggio 2014, n. 13 “Disciplina dei distretti industria-li, delle reti innovative regionali e delle aggregazioni di imprese”.Sulla base di quanto previsto dalla norma regionale, è stata effettuata un’analisi, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova, individuando le concentrazioni manifatturiere presenti nel territorio regionale, caratterizzate per una elevata presenza di imprese appartenenti ad un determinato settore.Tali aree contraddistinte da una forte specializzazione produttiva e l’analisi della loro complessità in termine di composizione, internazionalizzazione, storicità e di legame con le comunità locali ha costituito la base su cui operare per l’individuazione dei distretti industriali veneti.

1. Calzatura della Riviera del Brenta2. Concia di Arzignano3. Meccanica dell’Alto Vicentino4. Mobile del Livenza5. Occhialeria Bellunese6. Orafo Vicentino7. Calzatura tecnica ed articoli sportivi (Sportsystem) di Asolo e Montebelluna8. Ceramica artistica di Nove e Bassano del Grappa9. Elettrodomestici ed inox di Conegliano e del Trevi-

giano10. Condizionamento e refrigerazione del Padovano11. Giostra del Polesine12. Ittico del Polesine e del Basso Veneziano13. Marmo e pietra del Veronese14. Mobile classico della Bassa Veronese15. Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene16. Vetro artistico di Murano e vetro del Veneziano17. Vino della Valpolicella e Soave

I distretti industriali sono così identificati:a) elevata concentrazione di imprese industriali e arti-giane operanti in una stessa filiera produttiva di carattere manifatturiero o in filiere ad essa correlate, all’interno di una parte geografica definita del territo-rio regionale, comprensiva anche di più province;b) storicità del distretto, documentata dalla presenza di centri di documentazione sulla cultura locale delprodotto e del lavoro, ovvero riscontrabile dalla lette-ratura scientifica;c) capacità, anche potenziali, del distretto industriale di essere competitivo nei mercati nazionali e inter-

nazionali, attestata dalla propensione a generare pro-cessi di innovazione e di internazionalizzazione, dalla presenza di imprese significative del settore, dell’im-magine internazionale dei prodotti realizzati, in termi-ni sia funzionali e prestazionali che di contenuti este-tici e di design. Concorrono, altresì, all’individuazione del distretto industriale:- l’identificabilità di un marchio di distretto;- la presenza di istituzioni formative specifiche, di cen-tri di ricerca dedicati, di soggetti istituzionali aventicompetenze ed operanti nell’attività di sostegno all’e-conomia locale.

I DISTRETTI INDUSTRIALI vENETI

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ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015 7categorie

Il programma 2015 delle categorieLe scelte dei Direttivi

AUTORIPARATORI – CARROZZIERIAggiornamento tecnico - incontri sui temi: centri di re-visione e motorizzazione su “nuova MCTCnet 2 e revisio-ne mezzi agricoli”; “Decreto giustizia: ecco cosa cambia in caso di contenzioso”, “Come gestire le contestazioni dei clienti: partiamo da un caso pratico”, “Suggerimenti pratici per ottenere liquidazioni sprint dalle compagnie di assicurazione”; appuntamento su nuove normative con la Polizia Stradale e Vigili del Fuoco.Convegno: “Autoriparatori in rete, presentazione pro-getto interprovinciale”

TERMOIDRAULICIAggiornamento tecnico - incontri su: dpr 74/13 e la figura del terzo responsabile; compilazione nuovi mo-delli –il nuovo catasto termico; analisi combustione e verifiche; requisiti di sicurezza nel gas, scarichi, pro-gettazione e dimensionamento; diventare imprenditori della qualità; la privacy in azienda; incontro con BIM.

ELETTRICISTIAggiornamento tecnico - incontri su: compilazione do-cumentazione DICO e DIRI; l’evoluzione digitale nelle telecomunicazioni e nella domotica; sistemi elettrici TT, TN, IT,e protezione contro i contatti elettrici; impianti elettrici in ambienti speciali: nei locali medici, e in luo-ghi all’aperto; sistemi di protezione delle scariche at-mosferiche; normativa Wi-Fi; impianti di allarme; report del progetto verifica impianto elettrico abitazioni.

TECNICI ELETTRONICIAggiornamento formativo: delega terzo responsabile dpr 74/13; la normativa nelle trasmissioni dati Wi-Fi; l’evoluzione digitale nelle telecomunicazioni e nella

domotica; sistemi antintrusione e video sorveglianza e privacy.

LEGNOAttività formativa - corso operatore forestale; corso professionale triennale per Operatore alle lavorazioni del legno Aggiornamento informativo e tecnico - incontro sui temi: “Decreto giustizia: cosa cambia in caso di conten-zioso”; “La normativa europea: pagamenti in 30 gior-ni”; “La marcatura CE su scale pavimenti e portoncini”; “L’utilizzo dei social network”; aggiornamento su temi fiscali, in particolare su l’ IVA.

FUMISTI SPAZZACAMINIAggiornamento tecnico: procedure compilazione libret-to impianto e catasto termico; analisi combustione e verifiche; delega terzo responsabile; analisi combustio-ne e verifiche, garanzie e responsabilità degli impian-tisti.Attività sindacale e promozionale: stand sulla sicurezza alla Mostra Regionale dell’Artigianato città di Feltre.

FRIGORISTIAggiornamento tecnico: procedure per compilazione li-bretto impianto e nuova delibera FGas e portale Regio-nale impianti; pompe di calore e nuovi sistemi recupero energia; delega terzo responsabile Dpr. 74/13.

ODONTOTECNICIAttività sindacale e di aggiornamento: incontri di ag-giornamento tecnico con le associazioni limitrofe e con il consorzio Alidentali e visita alla fiera Internazionale odontoiatrica di Colonia.

CARROZZIERIRC auto: vietato abbassare la guardia

Sostenere la nostra proposta di modifica al

codice delle assicurazioniContinua il pressing dei Carroz-zieri sulla proposta di modifica al codice delle Assicurazioni, dopo la presentazione a Roma nell’autunno scorso della propo-sta di Legge a firma dell’on. Mo-retto. Un convegno a Padova lo scorso 17 gennaio, promosso dai Carrozzieri di Confartigianato del Veneto e a cui hanno partecipa-to i presidenti bellunesi Furlin e Venturin, ha fatto il punto sulla questione. Stop al risarcimento diretto all’automobilista, obbligo di ri-parazione e revisione tempestiva dell’auto gravemente incidenta-ta, pena il rischio di una “se-gnalazione” al dipartimento del ministero dei Trasporti che si oc-cupa di omologazioni e sicurezza stradale; libera scelta, da parte del consumatore, dell’autofficina a cui rivolgersi per le riparazio-ni sono queste alcune delle idee avanzate dalla categoria, aventi come unico scopo la riduzione dei premi assicurativi, aumen-tando lo standard qualitativo delle riparazioni e la conseguen-te sicurezza della circolazione stradale.“Le assicurazioni incrementano i margini, mentre gli autoripara-

tori soffrono”, è la denuncia dei Carrozzieri, che ora sono pronti a una levata di scudi, sostenendo a gran voce la lotta al risarci-mento in forma specifica.Altro argomento caldo è il divie-to di cessione al carrozziere del credito vantato dall’assicurato nei confronti della compagnia: “Questo è un sistema malsano - afferma Gianluigi Furlin, pre-sidente bellunese dei Carrozzieri - che rappresenta un pericolo per la concorrenza; quanto serve è la corretta gestione del sinistro, la tutela di tutte le carrozzerie, un adeguato compenso per il lavoro svolto, che garantisca la qualità del lavoro”.A testimonianza di come i car-rozzieri non temano di rendere il proprio operato ancora più tra-sparente, e a far comprendere come non sia la voce “costo del-la riparazione” a far aumentare costantemente i premi Rcauto, nel DdL sono presenti alcune di-sposizioni come la subordinazio-ne della liquidazione dell’inden-nizzo solo previa presentazione, alla compagnia assicuratrice, della documentazione fiscale attinente al lavoro eseguito dal carrozziere.

AUTORIPARAZIONE - REVISIONE PERIODICA DEI VEICOLICAMBIANO LE REGOLE: CONTROLLO SOTTO VIDEOSORVEGLIANZA

i annunciano tempi duri per i furbetti delle revisioni auto effettuate solo sulla carta.

A partire dal 1° gennaio è scat-tato, infatti, il nuovo sistema di controllo fondato su un sofisticato sistema informatico, che i centri di revisione dovranno obbligatoria-mente adottare e sulla video sor-veglianza delle operazioni. Il tutto ideato per evitare frodi e revisioni facili.Una novità importante non solo per i centri di revisione, impegnati in questi giorni nell’adeguamento, ma soprattutto per gli automobi-listi e per la sicurezza dei veicoli circolanti.I cambiamenti, dunque, toccano anche le officine che effettuano le revisioni.Entro il prossimo mese di novem-bre, le autofficine e i consorzi, autorizzati ai sensi dell’art. 80 del Codice della Strada a eseguire la revisione periodica dei veicoli, dovranno utilizzare esclusivamente le procedure stabilite dal proto-collo “Mctcnet 2”, che prevedo-no il costante controllo, da parte del Centro Elaborazione Dati della Motorizzazione Civile, dei risultati delle prove eseguite dalle nuove strumentazioni installate nelle li-nee di revisione.Con le nuove procedure Mctcnet si garantiscono:la veridicità delle prove di revisio-ne e l’imparzialità del risultatola sicurezza dei dati grazie all’inno-vazione tecnologicala maggior efficienza dei veicolila fine delle frodi sulle revisioni.La nuova procedura di esecuzione delle revisioni prevede l’impiego di telecamere, costantemente puntate sulla targa del mezzo, che registra-no tutti i vari controlli effettuati e

ne archiviano i dati in tempo reale nel CED della Motorizzazione Civile. Al termine delle prove, il computer del Ministero dei Trasporti elabore-rà i dati così raccolti e procederà a certificare l’esito positivo o negati-vo della revisione che non sarà in nessun modo modificabile.L’utilizzo di queste nuove forme di controllo dell’efficienza dei veicoli

molto restrittive rende fondamen-tale l’attività di pre revisione: ese-guire controlli periodici e mantenere in perfetto funzionamento il proprio veicolo faranno di certo aumentare le probabilità di superamento senza intoppi dei test di revisione e per-metteranno di essere sempre alla guida di un’auto sicura, efficiente e rispettosa dell’ambiente.

ANAP ANAP ANAP

L’Anap Belluno si è ritrovata a Jesolo domenica 14 dicem-bre per il tradizionale appun-tamento di fine anno. Una sessantina di soci hanno rag-giunto in pullman la cittadina balneare per visitare i presepi di sabbia e non e per il pranzo di pesce, durante il quale è sta-ta organizzata una lotteria di beneficienza. La generosità dei soci ha permesso di conseguire una raccolta davvero importante,

grazie ai numerosi premi messi in palio. Il ricavato sarà devoluto ad Onlus operanti sul territorio bellunese.La presidente, Antinesca De Pol, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato all’appuntamento, sempre molto piacevole per stare assieme e rafforzare l’amicizia tra i soci di Anap Belluno, dando un arrivederci a presto a tutti e an-ticipando che a breve sarà pron-to il programma “Gite 2015”.

Chiuso il 2014 in trasferta a Jesolo

Le Categorie hanno ormai completato la definizione del programma delle attività 2015. Gli ultimi saranno fis-sati nel corso di questo mese, dopo che questo numero viene chiuso. I vari Direttivi hanno privilegiato, anche quest’anno, un’azione che punta sull’aggiornamento tec-nico-professionale e su momenti formativi. Non manche-ranno, comunque, convegni e occasioni di promozione

dei singoli mestieri.Non sono ancora state definite le date di tutti gli appun-tamenti, che verranno resi noti man mano che i calendari verranno fissati.In dettaglio la programmazione messa a punto da: auto-riparatori, termoidraulici, elettricisti, tecnici elettronici, fumisti-spazzacamino, frigoristi, legno e odontotecnici.

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8 L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015notizie tecniche

CATEGORIE CATEGORIE CATEGORIE CATEGORIE

MECCANICI-MOTORISTIAGGIORNAMENTO COSTO ORARIO IN VIGORE DAL 1.1.15L’assemblea degli Autoriparatori riunitosi lo scorso 12 dicembre ha deliberato la proposta del nuovo costo orario a partire dal 1° gennaio 2015, fissandola in euro 33.00 IVA esclusa.

AUTOTRASPORTOLE GIORNATE DI FERMO DEI MEZZI PESANTI NEL 2015E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi-ciale n. 298 del 24 dicembre 2014 il de-creto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Prot. n. 533 del 4 dicembre 2014, concernente le direttive e il calen-dario per la limitazione della circolazione dei veicoli adibiti al trasporto di cose nei giorni festivi per l’anno 2015 Rispetto agli anni scorsi sono intervenute alcune novità, richiamate da una circolare del Ministero dei Trasporti: l’orario di fine del divieto di circolazione per tutte le domeniche dei mesi di giu-gno, luglio, agosto e settembre è stato anticipato alle ore 22,00riduzione del periodo di divieto per le giornate dei sabati di luglio (4-11-18-25) e dei sabati di agosto (22 -29) con inizio alle ore 8.00 e fine alle ore 16.00;per il trasporto di merci pericolose il di-vieto non scatta più nel periodo estivo dalle ore 18.00 di ogni venerdì, ma dalle ore 8.00 di ogni sabato.Di seguito il calendario dei divieti 2015:La circolazione, fuori dai centri abitati, dei veicoli e dei complessi di veicoli, per

il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t, è vietata nei seguenti giorni festivi e negli altri particolari giorni dell’anno 2015:• tutte le domeniche dei mesi di gen-

naio, febbraio, marzo, aprile, mag-gio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 08,00 alle ore 22,00;

• tutte le domeniche dei mesi di giu-gno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 07,00 alle ore 22,00;

• Venerdì 3 aprile dalle 14:00 alle 22:00

• Sabato 4 aprile dalle 08:00 alle 16:00

• Lunedì 6 aprile dalle 08:00 alle 22:00

• Sabato 25 aprile dalle 08:00 alle 22:00

• Venerdì 1° maggio dalle 08:00 alle 22:00

• Martedì 2 giugno dalle 08:00 alle 22:00

• Sabato 4 luglio dalle 08:00 alle 16:00

• Sabato 11 luglio dalle 08:00 alle 16:00

• Sabato 18 luglio dalle 08:00 alle 16:00

• Sabato 25 luglio dalle 08:00 alle 16:00

• Venerdì 31 luglio dalle 16:00 alle 22:00

• Sabato 1° agosto dalle 08:00 alle 22:00

• Venerdì 7 agosto dalle 14:00 alle 22:00

• Sabato 8 agosto dalle 08:00 alle 22:00

• Sabato 15 agosto

dalle 08:00 alle 22:00• Sabato 22 agosto

dalle 08:00 alle 16:00• Sabato 29 agosto

dalle 08:00 alle 16:00• Martedì 8 dicembre

dalle 08:00 alle 22:00• Venerdì 25 dicembre

dalle 08:00 alle 22:00• Sabato 26 dicembre

dalle 08:00 alle 22:00Sul sito www.confartigianatobelluno.eu – nell’area riservata della categoria traspor-ti troverete un calendario da stampare con i divieti sopraindicati.

DAL 1° GENNAIO 2015 SPARISCE LA SChEDADI TRASPORTO“SEMPLIFICAZIONE” O “DERESPONSABILIZZAZIONE DELLA COMMITTENZA”?Uno dei provvedimenti della Legge di Sta-bilità è l’abolizione della scheda di tra-sporto, che è entrata in vigore il primo gennaio 2015. Il 31 dicembre 2014, il mi-nistero degli Interni ha diffuso una circo-lare con le prime disposizioni operative.Dal 1.1.2015 non può essere più richiesta l’esibizione della scheda di trasporto o dei documenti ad essa equipollenti. Restano invece in vigore le altre disposizioni che prevedono l’obbligo di portare a bordo la documentazione della merce per finalità fiscali, di sicurezza o per altre finalità (documenti per trasporto rifiuti, animali vivi, carburanti, merci pericolose, ecc.);- le sanzioni per mancanza della scheda di

trasporto, applicate prima dell’entrata in vigore della legge in esame, restano pienamente valide ed efficaci, anche se non ancora notificate o estinte per pa-gamento;- ai fini dell’applicazione delle dispo-sizioni della responsabilità del com-mittente o del vettore per le violazioni commesse durante l’effettuazione del trasporto, le generalità del committente potranno essere desunte dalle istruzioni scritte che devono continuare a trovarsi a bordo del veicolo adibito al trasporto di merci in conto terzi. In mancanza di tali istruzioni, fermo restando le conse-guenze sanzionatorie, le generalità del committente potranno essere richieste al vettore, ai sensi dell’art. 180, c. 8, CDS;- non è più oggetto di sanzione il com-mittente che non redige e consegna al vettore la dichiarazione scritta di aver preso visione della carta di circolazione del veicolo o di altra documentazione da cui risulti il numero di iscrizione del vettore all’Albo nazionale degli autotra-sportatori.Al di là dell’aspetto di “semplificazio-ne” che risulta la motivazione ufficia-le di questa novità legislativa, Con-fartigianato Trasporti evidenzia come l’abolizione della Scheda di Trasporto rappresenti un’ulteriore colpo al con-trollo della filiera del trasporto forte-mente voluto dalla committenza. Nella maggioranza dei casi i dati della “sche-da” erano ormai del tutto inseriti nella “bolla d’accompagnamento” redatta in forma informatica per cui l’onere ammi-nistrativo era stato ridotto al minimo.

SINDACALE SINDACALE SINDACALE SINDACALE CASSA INTEGRAZIONE STRA-ORDINARIA IN DEROGALE MODALITA’ PER IL 2015Il 29 dicembre scorso presso la sede di Con-fartigianato del Veneto a Marghera si sono incontrate le parti sociali per siglare l’ac-cordo interconfederale regionale sulle pro-cedure di richiesta della CIGS in deroga per il 2015 di cui all’accordo interministeriale n.83473/2014. Nella stessa giornata sono state emanate dalla Regione del Veneto le linee guida. Queste le modalità da seguire per l’accesso.1. Le procedure concordate a fine dicembre

scorso tra le parti sociali prevedono che l’impresa artigiana e/o associata debba comunicare all’Associazione artigiana provinciale cui aderisce, di norma 9 giorni prima dell’inizio della sospensio-ne, l’avvio della procedura e l’Associazio-ne si attiverà poi per redigere un verbale di consultazione sindacale. Il lavoratore

per poter usufruire di tale ammortizza-tore deve inoltre essere in possesso del requisito di almeno un anno di attività lavorativa presso l’azienda.

2. L’accordo interministeriale n.83473 /2014 all’art.2 comma 8 prevede che i dipendenti dell’impresa abbiano previa-mente utilizzato gli strumenti ordinari di flessibilità, compresa la fruizione delle ferie residue e che i vari strumenti contrattuali di accantonamento orario (ROL, flessibilità, banca ore) siano uti-lizzati nei periodi di mancanza di lavoro prima di accedere alla CIG in deroga.

3. Anche per quest’anno per le imprese che utilizzano questa procedura è pre-vista una prestazione EBAV, a titolo di rimborso, per un importo pari a 35 euro mensili per ogni dipendente che usufru-isce della CIG in deroga (l’impresa deve risultare in regola con i versamenti e risultare aderente all’EBAV). Tale quota sarà erogata nel caso in cui la CIG in

deroga superi per ogni mese di calen-dario i 14 giorni e sarà corrisposta per un massimo di 3 mesi per ogni anno di calendario. Vista la non facile program-mazione dei periodi di CIG in deroga, la nuova modalità di conteggio di tale am-mortizzatore tiene conto dei periodi au-torizzati e non di quelli fruiti. La legge, infatti, conviene che i 5 mesi di durata massima potranno essere utilizzati per singoli periodi programmati, indicando la data di inizio e quella di scadenza op-pure in un arco temporale che va dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015.

4. Qualora l’impresa presenti più domande telematiche alla Regione dovrà obbliga-toriamente allegare alla domanda, oltre al verbale d’accordo, una comunicazione siglata in cui siano indicate, di volta in volta, il numero di ore complessive rife-rite a ogni domanda presentata (la stes-sa comunicazione sarà presentata dalle imprese anche alle OO. SS. territoriali).

Si rinvia al sito www.confartigianatobellu-no.eu, area Sindacale per informazioni più dettagliate, nonché per il modulo di accesso agli ammortizzatori sociali. Info: Ufficio sin-dacale, Paolo Porelli – tel. 0437 933242; e-mail: [email protected].

ATTENZIONEE’ opportuno fare attenzione prima di effettuare i versamenti con alcu-ni bollettini che stanno arrivando alle aziende e nel caso di incertez-za basta una telefonata agli uffici dell’Associazione per scongiurare ogni dubbio ed eventuale errore.Attenzione a quei bollettini che parlano di quote annuali, quote di iscrizioni a repertori o registri. Da non confondere con le Camere di commercio.

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L’UNIONEARTIGIANA

ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015 9notizie tecniche

FISCALE FISCALE FISCALE FISCALE

SINTESI DELLE PRINCIPALI NOVITà FISCALI PREVISTE DALLA LEGGE DI STABILITà 2015La legge di Stabilità 2015 è stata defi-nitivamente approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2014 (Legge n. 190 del 23 dicembre 2014).Il testo definitivo si compone di un solo articolo con ben 735 commi (oltre a ta-belle e altri allegati). Riepiloghiamo in sintesi le principali no-vità fiscali che saranno oggetto di suc-cessivi ulteriori approfondimenti:- Nuovo regime dei minimi con imposta sostitutiva al 15%;- Novità IRAP;- Novità per il ravvedimento operoso;- Dal 1° gennaio 2015 la fatturazione delle seguenti operazioni, nei rapporti tra soggetti passivi IVA, andrà effettua-ta applicando il regime dell’inversione contabile (reverse charge): prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di comple-tamento relative ad edifici. Il regime dell’inversione contabile (reverse char-ge) andrà applicato anche per le cessio-ni di beni effettuate nei confronti della grande distribuzione (ipermercati, super-mercati, discount) ma per la definitiva entrata in vigore, in questo caso, sarà necessario attendere l’autorizzazione del Consiglio dell’Unione Europea- Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione è introdotto lo split payment. Diversamente dal reverse charge, il sistema dello split payment non incide sulle modalità di fatturazio-ne: il fornitore continuerà ad emettere le fatture con le modalità ordinarie e quindi addebitando l’IVA, ma sarà la P.A. a prov-vedere al versamento dell’IVA all’erario (e non al fornitore);- Sale dal 10% al 22% l’IVA sul pellet (combustibile);- Scende al 4% l’IVA per e-book (libri di-gitali);- Detrazione IRPEF per i lavori di ristrut-turazione edilizia e acquisto di mobili confermata al 50% e per la riqualifica-zione energetica o l’adeguamento antisi-smico al 65%, fino a dicembre 2015. Au-menta dal 4 all’8% la ritenuta d’acconto operata dagli istituti di credito sui boni-fici effettuati dai clienti in favore delle imprese esecutrici;- Diventa strutturale il bonus 80 euro mensili per i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 24mila euro (e pro-

porzionalmente inferiore fino alla soglia di 26mila euro di reddito annuo);- Bonus bebè di 80 euro mensili, per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro; maggiorato per le famiglie con ISEE fino a 7mila euro;- Moratoria mutui e finanziamenti dal 2015 al 2017: per i dettagli è necessario attendere un apposito decreto intermi-nisteriale;- TFR in busta paga: dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori dipenden-ti potranno chiedere l’anticipo del trat-tamento di fine rapporto in busta paga. Il TFR percepito in busta paga sarà però tassato con modalità ordinaria (e non agevolata/separata come avviene nor-malmente per il TFR percepito alla fine del rapporto di lavoro). Le PMI, per far fronte al maggior impegno finanziario, potranno chiedere un finanziamento ban-cario agevolato;- Sale dall’11% al 20% l’imposta a tassa-zione sui fondi pensione e al 26% quel-la per le casse previdenziali dei profes-sionisti. Verranno agevolati i fondi che investiranno in “attività di carattere fi-nanziario a medio o lungo termine indi-viduate con decreto del Mef”;- Sale dal 5% al 77,74%, con effetti dal 1° gennaio 2014, la quota imponibile degli utili distribuiti da fondazioni ed enti non commerciali. Per compensare gli effetti retroattivi della norma, è previsto un credito d’imposta pari alla maggiore imposta dovuta (33,33% per il 2014), utilizzabile dal 2016.

INTERESSI LEGALI ALLO 0,5% DAL 1° GENNAIO 2015Dal 1° gennaio 2015 il tasso di interesse legale, che per un anno è rimasto all’1%, scenderà allo 0,5%.La variazione del tasso legale ha risvolti anche in ambito fiscale:in caso di ravvedimento operoso, il tas-so legale da applicare è quello in vigore nei singoli periodi interessati, secondo un criterio di pro rata temporis; sarà quindi pari all’1%, fino al 31 dicembre 2014 e allo 0,5% dall’1° gennaio 2015 e fino al giorno del ravvedimento;in caso di rateazione delle somme do-vute per effetto di istituti deflativi del contenzioso (quali adesioni agli inviti al contraddittorio o a PVC, accertamenti con adesione, acquiescenza all’accerta-mento, conciliazione giudiziale) la misura del tasso legale deve essere determinata con riferimento all’anno in cui viene per-fezionato l’atto di adesione, rimanendo costante anche se il versamento delle rate

si protrae negli anni successivi (Agenzia delle Entrate, Circolare 21 giugno 2011, n. 28/E).Sono conseguentemente adeguati al nuo-vo tasso di interesse legale anche i coef-ficienti per la determinazione del valore, ai fini dell’imposta di registro, ipotecaria, catastale, di successione e donazione: delle rendite perpetue o a tempo e delle pensioni a tempo determinato; delle rendite e delle pensioni vitalizie; dei diritti di usufrutto a vita. I nuovi coefficienti (rideterminati con il Decreto 22 dicembre 2014) si applicano agli atti pubblici formati, agli atti giudi-ziari pubblicati o emanati, alle scritture private autenticate e a quelle non auten-ticate presentate per la registrazione, alle successioni apertesi e alle donazioni fat-te, a decorrere dal 1° gennaio 2015.

LE NUOVE TABELLE ACI PER LA DETERMINAZIONE DEI FRINGE BENEFIT 2015L’Agenzia Entrate ha pubblicato le tabelle elaborate dall’Aci per la determinazione del fringe-benefit di auto e motocicli azienda-li concessi in uso promiscuo a dipendenti. Si considerano concessi in uso promiscuo i veicoli che, messi a disposizione del la-voratore anche a scopo personale, costi-tuiscono una forma di remunerazione vera e propria e quindi sono inclusi nella voce “valori in genere percepiti a qualunque ti-tolo dal lavoratore”. L’addebito come “frin-ge benefit” è pari ad un ammontare pari al 30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 KM in base alle tabelle ACI. I costi chilometrici indicati dalle tabelle ACI possono essere utilizzati anche per de-terminare il rimborso spettante al dipen-dente o all’amministratore che utilizza il proprio veicolo per una trasferta aziendale.

DIChIARAZIONI D’INTENTO TELEMATIChE: PRONTO IL SOFTwARE DI INVIO E IL SERVIZIO DI VERIFICAL’Agenzia Entrate ha reso disponibile il software di trasmissione delle nuove “dichiarazioni d’intento telematiche”. È stato rilasciato anche il nuovo servizio “Verifica ricevuta dichiarazione”. Secon-do la nuova normativa l’esportatore deve preventivamente inviare all’Amministra-zione finanziaria i dati contenuti nella lettera d’intento che consegnerà al suo fornitore insieme alla ricevuta dell’avve-nuta presentazione e quest’ultimo potrà effettuare l’operazione, senza applica-

zione dell’Iva, solo dopo aver verificato la trasmissione della lettera. Il decreto “Semplificazioni”, pur facendo partire il nuovo procedimento dall’1 gennaio 2015, consente di servirsi della vecchia modalità fino all’11 febbraio. Attenzione, però, la condizione è che le transazioni indicate nelle dichiarazioni non abbiano effetti an-che su operazioni successive a tale data, altrimenti, dal 12 febbraio, sarà necessa-rio, per quest’ultime provvedere anche alla trasmissione telematica. La dichiarazione può essere presentata direttamente dall’in-teressato, se abilitato ai servizi Entratel o Fisconline, oppure tramite un intermedia-rio incaricato. Le informazioni relative alle lettere d’intento potranno essere consul-tate dal ricevente e dal dichiarante nel proprio Cassetto fiscale, nell’area “Comu-nicazioni”. I dati saranno caricati a partire dall’annualità 2015.

LE NOVITà IRAP PREVISTE DALLA LEGGE DI STABILITà 2015La legge di Stabilità 2015 prevede diver-se novità in ambito IRAP:è abrogata la norma (D.L. n. 66/2014) che prevedeva la riduzione dell’aliquota ordinaria dal 3,9% al 3,5%;dal periodo d’imposta 2015 il costo del lavoro per i dipendenti a tempo inde-terminato sarà deducibile integralmente dalla base imponibile IRAP;ai contribuenti (imprese e professioni-sti) privi di personale dipendente spet-terà per il 2015, un credito d’imposta pari al 10% dell’IRAP lorda liquidata in dichiarazione annuale; il credito d’impo-sta potrà essere utilizzato in compensa-zione a decorrere dall’anno in cui verrà presentata la relativa dichiarazione IRAP (e quindi nel 2016).

NIENTE MODELLO BLACk LIST “ANNUALE” SE SI ChIUDE IL 2014 CON LE VECChIE REGOLEL’Agenzia delle Entrate ha diramato il 19 dicembre 2014 un comunicato stampa con il quale ha chiarito che, se i con-tribuenti completeranno l’invio delle comunicazioni “black list” relative ai re-sidui mesi o trimestri del 2014 secondo le “vecchie” regole, tali comunicazioni saranno ritenute valide anche secondo le nuove modalità introdotte dal D.Lgs. n. 175/2014 (non dovranno quindi pre-sentare la comunicazione annuale per il 2014).

TErMINE TEMPOrALE SANZIONE AMBITO APPLICATIVO

Nei primi 14 giorni dalla violazione 1/10 del minimo x 1/15 per giorno di ritardo (0,20% per giorno di ritardo)

Tutti i tributi per violazionisui versamenti

Dal 15° al 30° giorno dalla violazione 1/10 del minimo (3%) Tutti i tributi per violazionisui versamenti

Fino a 90 giorni dalla violazione o dal termine di presentazione della dichiarazione 1/9 del minimo Tutti i tributi

Dal 91° giorno all’anno dalla violazione o entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata

commessa la violazione1/8 del minimo Tutti i tributi

Oltre il termine di cui sopra ma entro 2 anni dalla violazione o en-tro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno

successivo a quello in cui è stata commessa la violazione1/7 del minimo Solo per i tributi amministrati

dall’Agenzia delle Entrate

Oltre i 2 anni dalla violazione oppure oltre il termine di presenta-zione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello in

cui è stata commessa la violazione1/6 del minimo Solo per i tributi amministrati

dall’Agenzia delle Entrate

IL NUOVO RAVVEDIMENTO OPEROSOLa legge di Stabilità 2015 amplia sensi-bilmente la portata del cosiddetto rav-vedimento operoso. Per i tributi ammi-nistrativi (Agenzia Entrate) viene meno la preclusione prima prevista in caso di “inizio di controlli fiscali” e lo sbarra-mento temporale coincidente con l’an-no della violazione o con il termine di presentazione della dichiarazione rela-tiva all’anno in cui la violazione è sta-ta commessa. La preclusione derivante dall’inizio di controlli e la preclusione temporale continuano ad operare per le altre imposte (non Agenzia Entrate): dazi, accise, IMU, TASI, ecc. È inoltre prevista la possibilità di ravvedersi entro novanta giorni dalla violazione con ridu-zione della sanzione a 1/9 del minimo. Resta fissato a 90 giorni dalla scadenza il termine di presentazione della dichia-razione omessa con la sanzione ridotta a 1/10 del minimo.

Dal 1° gennaio 2015, in caso di ravvedimento operoso, il tasso legale da applicare è pari allo 0,5%; per ravvedimenti “a cavallo d’anno”, andrà adottato un criterio di pro rata temporis; il tasso di interesse sarà quindi pari all’1%, fino al 31 dicembre 2014 e allo 0,5% dall’1° gennaio 2015 e fino al giorno del ravvedimento.

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ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015

L’UNIONEARTIGIANA10 notizie tecniche

Iscrizione al Tribunale di Bellunon. 29 del 3.8.1955

L’UNIONEARTIGIANA

DIrETTOrE rESPONSABILE: Mariateresa Busatta

COMITATO DI rEDAZIONE: Ermanno Pizzolato, Mariateresa Busatta, Flavio Dal Pont, Marco Danielis, Lamberto Luciani, Ferdinando Prior, Maurizio Reolon, Michele Talo

FOTO: Archivio

IMPAGINAZIONE: Alessandro De Bon

EDITOrE E STAMPA: GRAFICHE ANTIGA spa, Via delle Industrie 1 - 31035 Crocetta del Montello (TV)

Esclusivista per la raccolta pubblicitaria:Grafiche Antiga spa Tel. 0423 6388 - Fax 0423 [email protected]

NUMERO CHIUSO IN TIPOGRAFIA Il 23 gennaio 2015

Ora lo possiamo fare, perché ci siamo dotati di un database, che contiene dati relativi a tutte le imprese associate. Ciò ci consente, da ogni termi-nale presso i nostri uffici, di avere informazioni su tessera-mento e servizi accesi da cia-scuna impresa associata. Riu-sciremo, dunque, a privilegiare l’attenzione su tutti coloro che sono i nostri soci regolarmente iscritti, che così potranno perce-pire da subito quell’attenzione che giustificherà e convincerà dell’importanza di far parte di Confartigianato Belluno.La sfida che ci attende è grande. Dobbiamo dimostrare e convin-cere le nostre imprese associate del “valore di essere soci rispet-to a quelli che non lo sono”. Vogliamo, quindi, riconoscere a ciascuna impresa associata il valore di un’appartenenza, che ci consente di portare avanti un impegno di assistenza sui servizi e sulla tutela sindacale. A tale scopo, vogliamo stringe-re i bulloni del nostro sistema associativo: col Centro Consorzi, con il Consorzio regionale per il credito, ma anche con Feinar. In altre parole, noi rispondiamo dei servizi che eroghiamo diret-tamente, ma anche di quelli di

Feinar, del Credito e del Centro Consorzi. Se non abbiamo un dovere sul piano formale, lo abbiamo senz’altro sul piano morale per il fatto di essere As-sociazione. In questo consiste il valore del socio, il valore di un’appartenenza. Apriamo il 2015 con l’intento di rafforzare la nostra comuni-cazione interna, puntando sul mensile “L’Unione Artigiana”, che a febbraio cambierà formato e sarà tutto a colori; sul nuovo portale internet e sui social net-work tramite le pagine di Face-book, Twitter e Youtube e sulla news letter: Filo diretto, che settimanalmente raggiunge le nostre imprese. Nel contempo, abbiamo deciso il ridimensio-namento della comunicazione a pagamento, facendo uso di stru-menti esterni. Abbiamo già co-minciato non rinnovando, dopo diciassette anni, la presenza mensile su “L’Amico del Popolo”.Sul piano delle azioni da svilup-pare nel corso del nuovo anno, dopo il grande impegno dedi-cato lo scorso anno alla “Spe-cificità Bellunese”, abbiamo individuato nel turismo e nel binomio artigianato e agricoltu-ra le priorità d’azione. In questo ultimo periodo abbiamo definito

un accordo con Cia e Confagri-coltura in ambito turistico, che speriamo ponga le basi di una collaborazione più ampia. Ritengo che, per la nostra Pro-vincia, non assumere l’agricol-tura come economia di base ci mette a rischio. Perciò soste-niamo la legge regionale sulla “banca della terra” per la con-cessione ai giovani della terra incolta di proprietà degli Enti pubblici. Il ritorno alla terra, all’economia agricola e, aggiun-go, forestale, dovrebbe essere una scelta strategica per il bel-lunese. In un territorio a voca-zione turistica, infatti, l’agricol-tura preserva il paesaggio: una funzione importante che dovreb-be essere sostenuta anche dalla fiscalità generale. L’artigianato con l’agricoltura agisce in un rapporto di comple-mentarietà, che costituisce un valore indispensabile per l’eco-nomia bellunese. Vorremmo investire molto anche nel turismo. Ma, mio malgrado, devo riportare note dolenti do-vute alla burocrazia regionale e al periodo pre-elettorale. Ho il legittimo timore che le prospet-tive a breve, per avere un’uni-ca regia in campo turistico da parte della Provincia di Belluno

e un unico fondo che raccolga le risorse a disposizione, siano rimandate addirittura al 2016, con una sostanziale inattività lungo tutto il 2015. Queste sono le previsioni e sarei molto con-tento di essere smentito. Nonostante tutto, come impren-ditori, dobbiamo guardare lon-tano. Nel 2015 vogliamo riporre speranze, fondate su alcuni im-portanti segnali di ripresa, che si sono già manifestati: dopo 7 anni di “vacche magre” nutria-mo qualche speranza in più. Ci sono certamente imprese che sono già uscite dalla crisi, so-prattutto quelle che si rappor-tano con i mercati esteri, ma non abbiamo ancora la certezza che lo Stato si sia accorto della necessità di girare pagina. La politica sembra essere ancora distante dal vissuto quotidiano degli italiani e delle imprese in particolare. Noi bellunesi, dopo tre anni di commissariamento, dovremo riprendere in mano la nostra sorte, prendendo sul serio que-gli spazi di autonomia che ci sono stati dati e che forse ci permetteranno di guadagnare il tempo perduto. Anche se c’è da dire che il conto degli anni delle “vacche magre”, per noi bellu-

nesi, è partito dopo e, forse, arriveremo dopo ad agganciare la ripresa. Abbiamo un territorio che sot-to il profilo del dissesto idro-geologico ha manifestato tutta la sua fragilità, fin dall’inizio dell’anno. Da queste fragilità dobbiamo ripartire per affronta-re le situazioni di difficoltà con coraggio e amore per questa no-stra terra.

Giacomo Deon

continua da pag.1

a riorganizzazione in atto in Confar-tigianato Belluno ha introdotto in questi giorni alcune novità che inte-

ressano l’erogazione del servizio. E’ stato, infatti, istituito uno sportello provinciale (principale) presso la sede di Belluno in piazzale Resistenza 8, che vede come re-ferente RENZO DELLA VECCHIA (tel. 0437 933260 mail: [email protected]). A fianco a questo, sono stati attivati anche due sportelli territoriali. Uno a Feltre in via Ligont presso gli Uffici dell’As-sociazione con referente ELIANA DE MARCO (tel. 0439 878232 – mail: [email protected]) e uno a Pieve di Ca-dore in via degli Alpini a Tai presso gli uffici dell’Associazione con referente TATIANA ZA-GLIO (tel. 0435 504490 mail: [email protected]). Inoltre sono stati abilitati anche degli “sportelli informativi” su specifici servizi erogati direttamente dalle strutture del Sistema Associativo che,

limitatamente alle pratiche riconducibili allo specifico servizio, avranno cura, come gli scorsi anni, di avvisare le ditte associa-te delle opportunità di accedere ai servizi EBAV specifici e, al contempo, di coadiuvare le imprese nella compilazione della moduli-stica per accedere ai sussidi/contributi (ad es: visite mediche, consulenze in materia di sicurezza, formazione. ecc). Nel frattempo, EBAV ha aggiornato il proprio sito (www.ebav.it) con una nuova grafica e con una se-rie di novità molto utili per le aziende: tutte le schede servizi, la modulistica, informazio-ni su aggiornamento gestionale (rinnovo o variazione servizi, nuovi contributi ecc.) e il calendario delle scadenze, che si invita a consultare. Di seguito si riporta il prospetto delle opportunità offerte da Ebav, le cui do-mande devono essere presentate entro fine mese, mentre l’intero elenco delle scadenze fino al 31 marzo è stato inserito nella new-sletter “Filo diretto” del 19 gennaio.

EBAV - Presso Confartigianato Belluno

NUOVO SPORTELLO PROVINCIALEA Feltre e Pieve di Cadore due sportelli territoriali

SErVIZIO DETTAGLIO CATEGOrIE SCADENZA MODELLO

Incentivi perl’occupazione

Contributi per assunzioni di nuovo personale

Tutte 31.1.15 A83

Consolidamentirapporti dilavoro

Contributi per trasformazioni rapporti di lavoro Tutte 31.1.15 A84

Sostegno agli investimenti

Contributi su finanziamenti per attrezzature, impianti, brevetti, licenze d’uso e operazioni di messa a norma.

Tutte 31.1.15 A51

Sost. al consoli-damento degli im-pianti debitori

Contributo per consolidamento degli impianti debitori e opera-zioni per esigenze di liquidità, realizzati con garanzia del Cont di Artigiani

Tutte 31.1.15 A52

Info e riferimenti: Renzo Della Vecchia - 0437 933260

L

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ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015 11centro consorzi L’UNIONE

ARTIGIANA

v

ALIMENTARISTIPersonale addetto alla produzione e vendita delle sostanze alimentariex libretto sanitario (L.R. n. 2 del 19/03/2013)COrSO DI PrIMO rILASCIODestinatari: nuovi addetti, coloro che iniziano un’attivi-tà, gli addetti con l’informazione tramite il “decalogo” Durata: 3 oreOrario: 16.00 – 19.00Argomenti: Igiene della persona, Malattie trasmissibili dagli alimenti, Sanificazione - Test finale.Calendario lezioni:mercoledì 18 marzo 2015Sede: Centro Consorzi, Sedico

COrSO DI AGGIOrNAMENTODestinatari: coloro che hanno frequentato un corso entro 3 anni dalla data di iscrizioneCalendario:mercoledì 11. 02.2015 dalle 16.00 alle 19.00 Sedico - Centro Consorzi lunedì 16.02.2015 dalle 14.30 alle 17.30 Sedico - Centro Consorzi mercoledì 11.03.2015 dalle 16.00 alle 19.00 Sedico - Centro Consorzi mercoledì 25.03.2015 dalle 18.00 alle 21.00Alleghe - loc. Masarè, sede AlpiniNOTE:- Costo: 41,00 (+ IVA al 22%) a persona. Per gli iscritti in regola con la contribuzione all’EBAV è previsto il rimborso al 100% dallo stesso EBAV.- Potranno essere organizzati anche corsi aziendali su ri-chiesta. - E’ possibile iscriversi anche direttamente on-line ac-cedendo al sito www.centroconsorzi.it, e selezionando il corso prescelto presente in home page. Rif: Erica De Bacco (tel. 0437 851341 - [email protected])

Responsabile dell’attività produttiva di panificazione(L.R. n. 36 del 24/12/2013)Destinatari: coloro che intendono avviare simile attività e non hanno il requisito di tre anni di esperienza lavo-rativa con la qualifica di operaio panettiere o qualifica superiore, oppure tre anni di esperienza lavorativa come collaboratore familiare o socio prestatore d’opera.Calendario lezioni: mese di marzo - Lun/Mart/Merc/Giov con orario 15.00-19.00. Durata: 150 ore di cui 90 di teoria e 60 di laboratorio.Frequenza al corso: obbligatoria per il 90% del monte ore al fine dell’ammissione alla verifica finale degli ap-prendimenti al superamento della quale verrà rilasciato l’attestato regionale di frequenza.NOTE.- Il corso avrà inizio con il raggiungimento del numero minimo di iscrizioni (12). - Quota individuale di partecipazione: € 900,00 (+ IVA al 22%)- E’ possibile iscriversi anche direttamente on-line ac-cedendo al sito www.centroconsorzi.it, e selezionando il corso prescelto presente in home page. Rif: Erica De Bacco(tel. 0437 851341 - [email protected])

AUTOTRASPORTOPatentino A.D.R.Calendario: dal 7.03.2015 al 15.03.2015: sabato e do-menica per agevolare la partecipazione obbligatoria dei corsisti. Esame finale previsto a fine marzo 2015.Obiettivo: il corso permette l’ammissione all’esame per acquisire per la prima volta il patentino ADR o per otte-nerne il rinnovo quinquennale per il veicolo cassonato o cisterna.NOTA - Quota di partecipazione individuale rimborsata da EBAV (con un massimo di Euro 600) ai corsisti (titolari o dipendenti) in regola con i versamenti all’Ente a supera-mento dell’esame finale.Ref: Gianluca Soppelsa – tel. 0437 [email protected]

ESTETICA Corso per abilitazione all’imprenditoria Attività corsuale destinata a coloro che operano già in Istituti di Estetica, ma senza aver conseguito la qualifica

professionale con percorso scolasticoPartecipazione: prime 25 iscrizioniRef: Gianluca Soppelsa – tel. 0437 [email protected]

RESTAURO L’elaborazione delle immagini digitali:dalla fotografia alla restituzione vettorialeCalendario: dal 16 al 20 febbraio 2015 Durata: 36 ore settimanaliOrario lezioni: ore 8.30-12.30 e 13.30-17.30DOCENTI: Chiara Lodi e Antonella TumminelloRef: Laura De Paoli - tel. 0437 [email protected]

SICUREZZA Addetto alle misure di prevenzione incendio e gestione delle emergenzeAttività a medio rischioSede: Sedico - Centro Consorzi Calendario: due corsi “gemelli” per far fronte alle nume-rose segnalazioni di interesse pervenutea) lunedì 2 marzo 2015 b) lunedì 9 marzo 2015Durata: intera giornata – 8 ore di formazione (lezione teorica ed esercitazione pratica individuale) con orario dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,45 alle 17,45NOTE:Iscrizioni: direttamente al sito di Centro Consorzi (www.centroconsorzi.it).Per questa tipologia di corso, gli anni scorsi, erano pre-visti contributi da parte dell’Ente Bilaterale EBAV (per le aziende in regola con la contribuzione) pari al 70% della spesa sostenuta fino a un massimo annuo di Euro 150,00Ref: Renzo Della Vecchia – tel. 0437 [email protected]

FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE Formazione continuaDESTINATARI: Dipendenti (a tempo indeterminato e determinato com-presi gli apprendisti) di aziende aderenti al Fondo che, alla data di presentazione del Progetto, abbiano provve-duto a presentare all’INPS il mod. DM10/2 all’interno del flusso UNIEMENS contenente il codice FART ed il numero dei dipendenti interessati.DURATA: da un minimo di 16 ore a un massimo di 80 ore.DESCRIZIONE CORSO: È possibile personalizzare contenuti, docenza e progetta-re attività e percorsi formativi completamente nuovi per adeguarsi alla preparazione dei partecipanti e agli obiet-tivi specifici che l’azienda desidera raggiungere.Da svolgere presso Centro Consorzi o direttamente in azienda.Prossima scadenza: aprile 2015.Ref: Renzo Della Vecchia – tel. 0437 933260 [email protected] De Bacco - tel. 0437 [email protected]

PRODUZIONE E ALLEvAMENTI RIvOLTI ALL’INTEGRAZIONE DEL REDDITO AGRICOLO 1. I piccoli frutti coltivazione e ripresa della tradizione - Varietà locali. Caratteristiche organolettiche. Criticità della coltivazione. Opportunità per il territorio montano. Possibili trasformazioni.Cronoprogramma: gennaio e febbraio dalle 9.00 alle 13 e dalle 14.00 alle 18.002. L’ allevamento suino per norcineria – Allevamento sui-no in ambito montano - Tipologie di prodotti realizzabili e loro caratteristiche organolettiche. Legame con il ter-ritorio. Tecniche.Cronoprogramma: gennaio e febbraio dalle 14.00 alle 18 e dalle 18.00 alle 22.003. La coltivazione dell’orto: una tradizione “contempo-ranea” - Varietà orticole locali. Tecniche di coltivazione sinergico e biodinamico. Cronoprogramma: febbraio e marzo dalle 14.00 alle 18 e dalle 18.00 alle 22.004. Il settore vitivinicolo: storia, tecniche e opportunità - Varietà locali di vite. Tecniche di coltivazione in ambien-

te montano. Caratteristiche organolettiche dei prodotti vitivinicoli.Cronoprogramma: febbraio e marzo dalle 14.00 alle 18 e dalle 18.00 alle 22.005. Le nuove frontiere: Fabbricare in proprio la birra - Va-rietà locali di orzo. Fabbricazione della birra e caratteri-stiche organolettiche di prodotto.Cronoprogramma: marzo dalle 09.00 alle 13 e dalle 14.00 alle 18.006. La potatura degli alberi da frutto: tecniche di base e innestiCronoprogramma: marzo dalle 16.30 alle 20.30 e dalle 18.00 alle 22.00 | dalle 14 alle 18.007. Gli animali da cortile: prodotti e allevamento - Varietà di specie e criticità. Allevamento biologico.Cronoprogramma: marzo dalle 16.30 alle 20.30 e dalle 18.00 alle 22.00 | dalle 14 alle 18.008. L’allevamento degli ovini e dei caprini: prospettive e op-portunitàCronoprogramma: marzo e aprile dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.009. La riscoperta della canapa - Varietà. La coltivazione in ambiente montano. I possibili utilizzi.Cronoprogramma: marzo e aprile dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00NOTA – Numero massimo di partecipanti per ogni corso: 15Info: Centro Consorzi – tel 0437 851311

CORSI CORSI CORSI

SCUOLA DEL LEGNO E DI ESTETICAIscrizioni al 1° annoSolo on-line ed entro il 15 febbraioLe iscrizioni dovranno essere inviate soltanto on line en-tro e non oltre il prossimo 15 febbraio a mezzo del sito www.iscrizioni.istruzione.it . Le famiglie dovranno indi-care, oltre ovviamente ai dati anagrafici e di residenza dell’allievo/a, anche quelli del/i genitore/i, la Scuola me-dia attualmente frequentata, le lingue straniere studiate, un indirizzo di posta elettronica, la scelta di avvalersi o meno del modulo di Religione Cattolica, una seconda o terza scelta di Istituto Superiore in alternativa alla prima scelta indicata.Le Scuola di Estetica e del Legno di Sedico, previo ap-puntamento telefonico al numero 0437 851311, offrono la gratuita disponibilità alle famiglie di iscrivere i propri figli ai percorsi scolastici entro venerdì 13.02.2015.

OPPORTUNITA’ PER LE AZIENDE PER TIROCINI CON GARANZIA GIOvANILe aziende che intendono ospitare giovani con tirocini possono contattare il Centro Consorzi per definire assie-me la possibilità di nuove progettazioni anche in relazio-ne alle proprie esigenze specifiche e di settore. I tirocini permettono infatti alle aziende di tenere al proprio interno giovani completamente sgravate di ogni onere. Il Centro Consorzi sta utilizzando questo strumento rive-latosi efficace.Ad oggi i percorsi finanziati e avviati dal Centro Consorzi sono 4: meccanica di precisione, grande distribuzione, lavorazione della plastica e componentistica elettrica. Mentre sono in partenza altri due percorsi: gestione del magazzino e lavorazione dell’acciaio.Altri percorsi, nel 2015 coinvolgeranno l’occhialeria, la panificazione. I percorsi finora proposti comprendono la fascia d’età tra il 19 e i 29 anni.Info: tel. 0437 851355 oppure www.garanziagiovani.gov o www.centroconsorzi.it

NUOvO SITO DEDICATO ALLA FORMAZIONE GELATIERIwww.corsigelatieri.itTutta l’informazione sui corsi per il settore gelatieri

CENTRO CONSORZI viaggio alle Terme di Olimia (Slovenia) Grazie a una speciale convenzione stipulata tra Centro Consor-zi e Terme di Olimia in Slovenia, è possibile recarsi a passare qualche giorno con un gruppo di Estetiste bellunesi al centro termale, usufruendo di vari servizi a prezzi vantaggiosi dall’8 all’11 febbraio prossimi.Info: Centro Consorzi – Stefano Balbinot, tel. 0437 851351

BREvI

Page 12: L’UNIONE ARTIGIANA€¦ · L’UNIONE ARTIGIANA ANNO LXI - GENNAIO 2015 - Periodico mensile Numero 1 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BL Bollettino

12 ANNO LXI – N. 1GENNAIO 2015dalla provinciaL’UNIONE

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Campagna “social” di Confartigianato Belluno

Acquista prodotti BellunesiIl presidente Giacomo Deon ci mette la faccia

cquista prodotti Bellunesi. E’ la prima campagna promozio-nale “social” lanciata da Con-

fartigianato Belluno per il marchio “è Bellunese”, alla vigilia delle Festività natalizie appena trascorse, per soste-nere i prodotti tipici dell’agroalimen-tare.“Ne sono così fermamente convinto - ha spiegato il presidente di Confarti-gianato Belluno, Giacomo Deon - che assieme al Segretario dell’Associazio-ne, Ermanno Pizzolato e ai direttori del Centro Consorzi, Michele Talo e del Consorzio regionale per il credito artigiano, Marco Danielis, ci abbiamo messo la faccia. E’ proprio così - sot-tolinea Deon - l’idea è stata quella di mettere la nostra faccia in uno spazio ricavato in un pannello raffigurante il marchio “è-Bellunese”.Un’idea semplice lanciata a mezzo

Facebook, che ha raccolto molti “mi piace”, ma soprattutto che ha saputo convincere i Bellunesi a comperare i loro prodotti, che nei giorni di festa appena trascorsi - hanno trovato spa-zio sulle nostre tavole.“Ci abbiamo messo la faccia – aggiun-ge ancora il presidente Deon - per dire che dietro quel marchio ci siamo noi bellunesi: gente che lavora e che ha amore per la propria terra. E’ un mezzo per rendere simpatico il mar-chio “è-Bellunese”, che costituisce il veicolo promozionale di un’idea, di un programma di tutela delle nostre pro-duzioni, soprattutto quella alimentare dei prodotti della nostra terra. Allesti-remo un corner all’interno della nostra Associazione per invitare i nostri soci a fare altrettanto: metterci la faccia come testimonial non di un prodotto ma del nostro territorio bellunese”.

A

l Centro Consorzi, in col-laborazione con UNITEIS - Unione dei Gelatieri Ar-

tigiani Italiani in Germana, ha organizzato lo scorso 7 gennaio, a Sedico, un incontro, per ap-profondire le opportunità occu-pazionali offerte dalle gelaterie italiane in Germania al fine di capire, pure, come eventuali ini-ziative di formazione professio-nale possano favorire l’incontro tra domanda e offerta.Il convegno si è inserito nell’at-tività formativa rivolta al setto-re della gelateria che il Centro Consorzi, già da tre anni, sta portando avanti con la collabo-razione della Fiera di Longarone, in specie attraverso un corso, destinato a persone non occu-pate, interessate a inserirsi nel comparto. Un’esperienza, che ha da poco concluso la parte teori-co-pratica nella sede del Centro Consorzi e ora è in attesa degli stages in azienda, a cui stanno partecipando 7 persone, a fronte però di 40 persone che avevano partecipato alle selezioni.Tenuto conto che queste attivi-tà formative sono finalizzate, in gran parte, all’occupazione dei partecipanti, è sembrato op-portuno approfondire le attuali possibilità di impiego nelle nu-merose gelaterie in Germania e in altri Paesi europei di proprie-tà di Bellunesi. Il convegno ha cercato di dare una risposta a una precisa do-manda: il lavoro nelle gelaterie in Germania può essere ancora una possibilità concreta? Tenendo conto che i tempi sono cambiati, quali sono oggi le esigenze degli operatori del ge-

lato? E quanti sbocchi occupa-zionali ci sono effettivamente ? Sono gli ulteriori quesiti a cui il convegno ha cercato di trovare risposte con gli interventi dal palco di: Paolo Garna, consi-gliere di Longarone Fiere; Dario Olivier, presidente UNITEIS; Michele Talo, direttore Centro Consorzi; mentre in sala era pre-sente anche il segretario di Con-fartigianato Belluno, Ermanno Pizzolato.L’excursus storico dei gelatie-ri bellunesi all’estero è stato tracciato da Paolo Garna, che ha sottolineato come le loro ri-messe dall’estero, nel passato, abbiano contribuito a portare un notevole impulso al sistema economico bellunese.Dario Olivier ha, invece affronta-to il tema “Le gelaterie italiane in Germania: evoluzione e nuove esigenze di un’attività iniziata oltre 100 anni fa dalle vallate bellunesi”. Olivier ha espresso come la volontà di condivisio-ne di obiettivi e la necessità di manodopera specializzata e motivata nel settore sia ancora molto rilevante per i gelatieri di origini bellunesi. In questo sen-so si sta avviando anche un for-te piano di marketing comune, per dotare le gelaterie associate di sistemi informatici audiovisi-vi, rivolti alla promozione anche del territorio bellunese. Mentre, Stefano Bortolot, vice presi-dente Uniteis, ha presentato i contratti e le esigenze di lavoro nelle gelaterie in Germania. E’ toccato, infine, a Michele Talo, direttore Centro Consorzi, proporre le iniziative di forma-zione per il settore della gela-

teria artigianale, sottolineando come l’attività con Uniteis pre-senti radici storiche e come in questo momento, anche per i giovani, le prospettive di occu-pazione all’estero siano viste non solo come una necessità, ma pure come un modo per avvicinarsi a nuove culture, lingue, stili di vita, che sono proprie del sistema Europa in genere. Sia Centro Consorzi che Uni-teis hanno ribadito l’interes-

se a porsi come interlocutori di questo dialogo, anche per coloro che necessitassero di maggiori informazioni. L’appuntamento è terminato con la degustazione di gela-to preparato dai partecipanti al corso di formazione “Com-petenze per la produzione di gelato artigianale”, finanziato dalla Regione Veneto e dal Fondo Sociale Europeo, pro-posto dai docenti Giorgio De Pellegrin e Gianni Toldo.

Convegno di Centro Consorzi e Uniteis a Sedico

Il lavoro nelle gelaterie in Germania è ancora una possibilità concreta?

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