di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop...

12
Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi, Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Su_sani, Alberto Terzi. Giorgio Vozza. Direttore respon , Impaginazione: Franco Malaguti - Maria Rosa Torri Disegni: Marina Vecchi Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 1.65.546 sahile: Adolfo Scalpelli 20142 Milano - Tel. 5 , qual e Stampa: Coop "Il Guado" Corhetta (MI) - Tel. 02-9794461-2 Spedizione in abbonamento postale gntppo 111/70. Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982 La carta di Quale Consumo è,di bassa qualità per la stampa mti di alta qualità ecologica. E tutta riciclata. Comitato Regionale Lombardo Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Buono sconto n. 3 ín2a paffina Som P. 5 Il sacchetto di carta del supermercato di Marco Maggi pp. 6-7 P- 8 Quel lombardo Viganò La parola ai bambini a cura di Mario Lodi P- 9 Quei giorni intorno a Pasqua di Fiorella Fumagalli Latte per tutte le stagioni di Titti Casiraghi p. 2 Diciottomila rispondono di Alberto Terzi P , 3 Il .carofiglio di Fabio Zanchi p. 4 Se I'86 si presenta cosi ecco il nostro bilancio a cura di Daniele Moltrasio p. IO Offerta ai soci p. l l I frustrati di Claire Bretécher pp. IO- I l TitoCortese ha lasciato (non di sua volontà) la rubrica Una nuova offensiva contro la trasmissione "Di tasca no- stra"? 1 ito Cortese è stato costretto all'abbandono. "Con questa puntata — ha detto conclu- dendo la trasmissione di lu- nedì 24 febbraio — lascio, per la verità non di mia ini- ziativa, "Di tasca nostra". Questo forse non significa che la direzione della Rai vo- glia chiudere la fortunata ru- brica, ma è certo che senza uno dei creatori della tra- smissione, di uno dei difen- sori di questa creatura con- tro la quale si sono manife- stati attacchi e sospensioni, il rischio che possa essere quantomeno snaturata c'è. La motivazione addotta insi- ste molto su una presunta in- cpmpatibilità tra l'essere. Cortese, caporedattore dei servizi economici del Tg 2 e conduttore della trasmissio- ne. Una decisione che ha qualche aspetto di maso- chismo: che significato ha togliere un giornalista da una trasmissione fortunata, se- guita e appassionante. quando il volto del giornali- sta, il suo modo di condurre erano ormai l'immagine stes- sa di quel tipo di trasmissio- ne? E come può essere ad- dotto a giustificazione del provvedimento un motivo di così piatto e sgradevole bu- rocratismo provinciale? Beniamino Placidó, attento osservatore di cose televisive, ha scritto nella rubrica "a pa- rer mio" della Repubblica: "Veniamo (...) a sapere che c'è a viale Mazzini un solo funzionario 'incompatibile', fra i tanti. Guarda caso, si tratta proprio di quel Tito Cortese che ideando e con- ducendo 'Di tasca nostra' ha procurato in passato qualche grana alla Rai. Perché 'Di tasca nostra' in tema dí eco- nomia ha sempre fatto dei ragionamenti non capriccio- si e piacevoli, ma rigorosi — e qualche volta spiacevoli — per coloro che producendo. distribuendo e vendendo ci imbrogliano". (Tralasciamo di riprodurre oltre e riportare alcuni brucianti giudizi sul- l'autore della decisione, il di- rettore del Tg 2. Zatterin). 'Di tasca nostra" ncek, nel irk;34ino? Che cento fiori sboccino o Primavera: tempo di bal- coni rinnovati, di desiderio di verde, di fiori futuri. Lavori in casa e sul balco- ne, trapianti e terra nuova: qualche consiglio non fa mai male. Ecco perché ci siamo rivolti a Marta snenghi, esperta appassio- nata e attenta, perché a partire da marzo, inter- venga puntualmente su - Quale Consumo" con i suoi consigli a chi è appas- sionato di piante e verde. A pagina 9 La copertina dell'opuscolo che "Quale Consumo" ha dato in omaggio ai suoi lettori con il numero del dicembre 1985. Nella foto piccola in alto Tito Cortese I test tl'fA TIF Raccolti in cui pratico volumetto "tassala Consumo" offre ai propri lettori i tasta merceologici, braameasi in un armo nana rubrica "Di tasca :Anatra" dal Tg2 ]meno 112alannla E. 11 CI , RUSI• 0312.0.3312e sam TV • ETMI 111.2,1> pZet, gr. Entra - masa orco Vam.~. I% • XI« Zelciao Quello -che 4 che ne pensa la Coop Lombardia 11.111111111 012r110 cuatun ' uztu spezzz. Intervista a Guido Toletti, responsabile commerciale Coop Lombardia Orari dei negozi: chi li vuole lunghi, chi lunghissimi, chi non stop. là un problema aperto, di cui si discute, che tocca da vicino i consumatori e le aziende della distribuzione, le quali per offrire un servizio sempre più razionale devono affrontare problemi di varia natura. "Quale consumo" ha voluto far sentire la sua voce ascoltando il parere della Coop Lombardia attraverso la voce del suo responsabile commerciale, Guido Toletti al quale abbiamo posto alcune domande. Dopo !Intervista di Daniele Moltrasio e che riportiamo a pagina 2, ovviamente, apriamo le pagine del giornale al parere dei soci che invitiamo a scriverci sull'argomento. Quello che la Lega prepara per i suoi Cento Anni di Lidia Lommi p. 12 "Di tasca nostra" è stata troppe volte — perché deci- sioni di questa portata non siano guardate con sospetto — nel mirino di quell'indu- stria che non vuole essere contestata, che non vuole ve- rifiche. che ritiene di poter gettare sul mercato tutto ciò che decide di produrre senza nemmeno un appunto o un rilievo o un confronto. Una trasmissione che fu oggetto di campagne forsennate, di veri e propri linciaggi, accu- sata, udite, udite, di essere in preda a una mentalità antin- dustriale. Venne dapprima sospesa, poi relegata dopo una forzata ripresa in fasce d'ascolto disagevoli e tardi- ve, quindi si impose, nono- stante tutto, e finì in un ora- rio di grande ascolto. E i consumatori ebbero in quel- la trasmissione un punto di riferimento non per ascoltare verità rivelate, ma per vedersi fornire punti di riferimento e dati di fatto. Con Cortese se ne va un pezzo della trasmis- sione. Nessuno, certo, è inso- stituibile. Forse nessuno sta nemmeno attentando alla rubrica. La Rai sembra però tentare ogni strada per farlo credere. Per di più in un momento di scontro politico riacceso e in cui si stanno ri- mescolando molte carte. E non pare proprio in meglio. La domanda che nasce spon- tanea è: ma davvero i con- sumatori fanno così paura? Questo vuol dire che c'è tan- to lavoro ancora da fare per organizzarsi e contare. a. se.

Transcript of di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop...

Page 1: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

Periodico mensile dellaCoop Lombardia

Comitato di RedazioneAntonio Bertolini, Sergio Ferrario,Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi,Oddino Magnani, Daniele Moltrasio,Ugo Pinferi, Enrico Rossi, AdolfoScalpelli, Elio Su_sani, Alberto Terzi.Giorgio Vozza.

Direttore respon ,

Impaginazione:Franco Malaguti -Maria Rosa Torri

Disegni:Marina Vecchi

Editrice Coop LombardiaViale Famagosta, 75

1.65.546sahile: Adolfo Scalpelli 20142 Milano - Tel. 5 ,quale

Stampa: Coop "Il Guado"Corhetta (MI) - Tel. 02-9794461-2

Spedizione in abbonamentopostale gntppo 111/70.

Autorizzazione delTrib. di Milano n. 144del 14 aprile 1982

La carta di Quale Consumo è,dibassa qualità per la stampa mti dialta qualità ecologica. E tuttariciclata.

ComitatoRegionale

Lombardo

Associato allaUnione Stampa Periodica Italiana

Buonosconto n. 3

ín2a paffina

Som

P. 5Il sacchetto di carta del supermercatodi Marco Maggi

pp. 6-7

P- 8

Quel lombardo Viganò

La parola ai bambinia cura di Mario Lodi

P- 9Quei giorni intorno a Pasquadi Fiorella Fumagalli

Latte per tutte le stagionidi Titti Casiraghi

p. 2

Diciottomila rispondonodi Alberto Terzi

P, 3

Il .carofigliodi Fabio Zanchi

p. 4

Se I'86 si presenta cosi ecco il nostro bilancioa cura di Daniele Moltrasio p. IO

Offerta ai soci

p. l l

I frustratidi Claire Bretécher pp. IO- I l

TitoCortese ha lasciato (non di sua volontà) la rubrica

Una nuova offensiva controla trasmissione "Di tasca no-stra"?1 ito Cortese è stato costretto

all'abbandono. "Con questapuntata — ha detto conclu-dendo la trasmissione di lu-nedì 24 febbraio — lascio,per la verità non di mia ini-ziativa, "Di tasca nostra".Questo forse non significache la direzione della Rai vo-glia chiudere la fortunata ru-brica, ma è certo che senzauno dei creatori della tra-smissione, di uno dei difen-sori di questa creatura con-tro la quale si sono manife-stati attacchi e sospensioni, il

rischio che possa esserequantomeno snaturata c'è.La motivazione addotta insi-ste molto su una presunta in-cpmpatibilità tra l'essere.Cortese, caporedattore deiservizi economici del Tg 2 econduttore della trasmissio-ne. Una decisione che haqualche aspetto di maso-chismo: che significato hatogliere un giornalista da unatrasmissione fortunata, se-guita e appassionante.quando il volto del giornali-sta, il suo modo di condurreerano ormai l'immagine stes-sa di quel tipo di trasmissio-ne? E come può essere ad-

dotto a giustificazione delprovvedimento un motivo dicosì piatto e sgradevole bu-rocratismo provinciale?Beniamino Placidó, attentoosservatore di cose televisive,ha scritto nella rubrica "a pa-rer mio" della Repubblica:"Veniamo (...) a sapere chec'è a viale Mazzini un solofunzionario 'incompatibile',fra i tanti. Guarda caso, sitratta proprio di quel TitoCortese che ideando e con-ducendo 'Di tasca nostra' haprocurato in passato qualchegrana alla Rai. Perché 'Ditasca nostra' in tema dí eco-nomia ha sempre fatto dei

ragionamenti non capriccio-si e piacevoli, ma rigorosi —e qualche volta spiacevoli —per coloro che producendo.distribuendo e vendendo ciimbrogliano". (Tralasciamodi riprodurre oltre e riportarealcuni brucianti giudizi sul-l'autore della decisione, il di-rettore del Tg 2. Zatterin).

'Di tasca nostra"

ncek, nel irk;34ino?Che cento fiori sboccino

o

Primavera: tempo di bal-coni rinnovati, di desideriodi verde, di fiori futuri.Lavori in casa e sul balco-ne, trapianti e terra nuova:qualche consiglio non famai male. Ecco perché cisiamo rivolti a Marta

snenghi, esperta appassio-nata e attenta, perché apartire da marzo, inter-venga puntualmente su-Quale Consumo" con isuoi consigli a chi è appas-sionato di piante e verde.

A pagina 9

La copertinadell'opuscoloche "QualeConsumo"ha dato inomaggioai suoilettori con ilnumero deldicembre 1985.Nella fotopiccolain alto TitoCortese I test tl'fA TIF

Raccolti in cui pratico volumetto"tassala Consumo" offre ai propri

lettori i tasta merceologici,braameasi in un armo nana

rubrica "Di tasca :Anatra" dal Tg2

]meno 112alannla E. 11 CI ,RUSI• 0312.0.3312esam TV • ETMI 111.2,1> pZet, gr. Entra - masa orco

Vam.~. I% • XI« Zelciao

Quello -che4

che ne pensa la Coop Lombardia 11.111111111012r110 cuatun' uztu spezzz.

Intervista aGuido Toletti,responsabilecommerciale

Coop Lombardia

Orari dei negozi: chi li vuole lunghi, chi lunghissimi, chi non stop. là un problema aperto, di cuisi discute, che tocca da vicino i consumatori e le aziende della distribuzione, le quali per offrireun servizio sempre più razionale devono affrontare problemi di varia natura."Quale consumo" ha voluto far sentire la sua voce ascoltando il parere della Coop Lombardiaattraverso la voce del suo responsabile commerciale, Guido Toletti al quale abbiamo postoalcune domande.Dopo !Intervista di Daniele Moltrasio e che riportiamo a pagina 2, ovviamente, apriamo lepagine del giornale al parere dei soci che invitiamo a scriverci sull'argomento.

Quello che la Lega prepara per i suoi Cento Annidi Lidia Lommi

p. 12

"Di tasca nostra" è statatroppe volte — perché deci-sioni di questa portata nonsiano guardate con sospetto— nel mirino di quell'indu-stria che non vuole esserecontestata, che non vuole ve-rifiche. che ritiene di potergettare sul mercato tutto ciòche decide di produrre senzanemmeno un appunto o unrilievo o un confronto. Unatrasmissione che fu oggettodi campagne forsennate, diveri e propri linciaggi, accu-sata, udite, udite, di essere inpreda a una mentalità antin-dustriale. Venne dapprimasospesa, poi relegata dopouna forzata ripresa in fasced'ascolto disagevoli e tardi-ve, quindi si impose, nono-stante tutto, e finì in un ora-rio di grande ascolto. E i

consumatori ebbero in quel-la trasmissione un punto diriferimento non per ascoltareverità rivelate, ma per vedersifornire punti di riferimento edati di fatto. Con Cortese sene va un pezzo della trasmis-sione. Nessuno, certo, è inso-stituibile. Forse nessuno stanemmeno attentando allarubrica. La Rai sembra peròtentare ogni strada per farlocredere. Per di più in unmomento di scontro politicoriacceso e in cui si stanno ri-mescolando molte carte. Enon pare proprio in meglio.La domanda che nasce spon-tanea è: ma davvero i con-sumatori fanno così paura?Questo vuol dire che c'è tan-to lavoro ancora da fare perorganizzarsi e contare.

a. se.

Page 2: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

Un alimentomolto antico

Le prime testimonianze storichedel suo impiego compaiono in unmosaico babilonese del 3100 a.C..Anche se la storia delle civiltàsembra indicare che aggressivitàdelle popolazioni, buona alimen-tazione ed uso del latte vanno dipari passo, l'immagine del latte èquella di alimento per bambini.Studi di mercato nel nostro paeseindicano infatti che e diffusa lacredenza che chi è forte e virilenon beve latte ma vino. Questoatteggiamento psicologico è carat-teristico del consumatore italianoe del tutto differente da quello di

'tedeschi, olandesi e statunitensi.Alla luce delle moderne cono-scenze nutrizionali si può affer-mare che è la nostra attitudine adessere scorretta: il latte è l'alimen-to ideale per l'uomo ed il suo con-sumo è indispensabile nei primimesi di vita. Contiene tutti i prin-cipi alimentari in rapporti equili-brati: proteine, zuccheri, grassi,sali minerali e vitamine. Le pro-teine contengono, in quantità suf-ficienti tutti gli arninoacidi essen-ziali, il grasso è in genere omoge-neizzata e quindi facilmente dige-ribile ed il contenuto in lattosio èimportante per un equilibrato svi-luppo del sistema nervoso. Il latteè inoltre una buona fontedi calciae di fosforo che sono indisperisabi-

li tanto nell'infanzia, quando piùintensa è la crescita scheletrica,che durante la vecchiaia, quandole ossa tendono ad impoverirsi dicalcio diVentando più fragili. An-che sotto il profilo dell'apportovitaminico il latte è un buon ali-mento: contiene quasi tutte le vi-tamine in particolare quelle delgruppo 13.Il latte pastorizzato, chiamato an-che latte fresco, ha subito un ri-scaldamento a 75-79" C per 15secondi. Questo trattamento di-strugge i microrganismi patogeni.ma non danneggia i componentinutritivi e permette la conserva-zione del prodotto per quattro-cinque giorni in frigorifero. Il lattea lunga conservazione o sterilizza-to viene trattato a 140-150° C perdue secondi. vantaggio diessere conservabile a temperaturaambiente per qualche mese equindi di poter essere trasportatoe immagazzinato senza refrigera-zione. La temperatura di steriliz-zazione distrugge tutti i microrga-nismi presenti e può in alcuni casi,latte sterile in bottiglia, ridurredrasticamente il contenuto vita-minico.Si consiglia quindi l'uso di lattefresco, che non deve però esserebollito prima del consumo: la bol-litura non porta alcun vantaggio epeggiora la qualità nutritiva delprodotto_ Se si hanno difficoltànell'approvvigionarsi di latte fre-sco è meglio bere latte a lungaconservazione che rinunciare aconsumarlo.

[rotta mentocantico

fc rrnenu-zioneLattica

titolazione n separazione del grasso

iricotta

Lacze

[a t te titolatoO scremato

ro

pastoni-razione

[a testerdivato

vlatte

pastori nato

4 1

ste raiz-5n7i oncL

burro

1. Da parecchio tempo (dueanni) in certi negozi è in cor-so l'orario continuato. Sipuò fare un consuntivo diquesta esperienza?

In questo momento la CoopLombardia non ha punti divendita che applicano l'ora-rio continuato. La localizza-zione o la dimensione dei no-stri punti di vendita hannofinora sconsigliato l'adozio-ne di orari continuati.In passato Ia Coop Lombar-dia ha effettuato un test sualcuni supermercati per valu-tare sperimentalmente qualimodifiche sarebbero inter-venute nell'affluenza dellaclientela e nell'equilibrio tracosti e ricavi. I risultati sonostati deludenti e l'esperimen-to abbandonato.

deri ed agli interessi prima ditutto dei consumatori poidelle organizzazioni sindaca-li e delle aziende.Occorre ricordare che unpunto di vendita non è unafabbrica e che l'allargamentodegli orari di apertura noncomporta necessariamenteun miglior sfruttamento de-gli impianti, e cioè unaumento delle vendite. Ciòpuò essere vero soltanto inparticolari circostanze:quando la produttività permetro quadro sia già su valo-ri molto elevati.

Buono sconto soci N. 3

PrezzoPrezzo

Validoe1

aidi

fry

dalo

i

15 al 30 aprLe

,Ign eL. 9.500_i. 15.000

IL

socimercato

BonardaCantinaCanneto

i

Coop.Pavese

MIR

ti

RieslingCantinaCanneto

OitrepoCoop.Pavese

CI

LU

MoscatoCantinaCanneto

.—

1

(-MenoCoop.Pavese

ValtellinaCantinaVilla di

Mnuima

socialeTirano

BarberaCantinaCa la rna

MI»VIII

d'Astisociale

nd rana

l

DolcettoCantinaCalamand

d'Albasociale

rana

JL-6 bottiglie da lt. 0,720 - Cartone personalizzato

Titti Casiraghi

LattiNonostante la produzione i-taliana di lane sia stata nel1984 di 104 milioni di quinta-li, il nostro paese è deficitariodi circa il 50 per cento delfabbisogno. Ciò in termini e-conomici significa un esbor-so di 2500 miliardi l'anno• illatte è infatti la seconda vocedel deficit alimentare dopo lacarne. Dall'estero si impor-tano quantitativi ridotti dilatte alimentare o di latte dainviare alla trasformazionecasearia ma è elevatissima, ecopre la totalità del fabbiso-gno, l'importazione di lattein polvere sia per uso alimen-tare che zootecnico. Per ri-durre in parte la dipendenzaeconomica dagli altri paesi illane di produzione nazionaledovrebbe essere meglio valo-rizzato producendo ed e-sportando formaggi tipici.

La produzione casearia ita-liana non ha infatti nulla dainvidiare in termini di qualitàe varietà a quella di altri pae-si, anche se manca un'ade-guata presentazione dei pro-dotti nostrani presso il con-sumatore straniero. A que-sto proposito negli ultimianni sono stati fatti passi a-vanti per migliorare l'imma-gine dei. formaggi i radiziona-

li, creando consorzi per la tu-tela dei prodotti tipici.Pur importando molto latteconsumi medi pro capite dquesto prodotto sono moltobassi nel nostro paese: circa170 grammi al giorno. Adabbassare la media naziona-le contribuisce fortemente ilSud a causa della non abitu-dine al consumo dovuta ingran parte alla mancanza diallevamenti bovini. I nutri-zionisti consigliano ad adul-ti, anziani e bambini fino allapubertà di bere mezzo litrodi latte al giorno, ma nonuna quantità più elevata peradolescenti, gestanti e nutri-ci. Con il termine latte si in-tende solitamente latte inte-ro: negli ultimi anni a questosi S0110 affiancati:

1)1~ parzialmente scre-mato, circa 15-18 grammi digrasso per litro;2) latte scremato, solo 3grammi per litro di sostanzagrassa.Questi prodotti sono molloindicati per chi debba con-trollare l'apporto nella dietadi grassi di origine animale.A tutte le altre persone sanesi consiglia il consumo di lat-te intero, possibilmente pa-storizzato.

er-2 9ÚLRf2:71

Berne almeno mezzo litro al giorno

Quello che ne pensala Coop Lombardia

Orario continuatoo spezzato?Nor bastaun sì o un nIntervista di Daniele Moltrasio a Guido Toletti, responsabile commerciate Coop Lombardia

2. Quali problemi di ordinetecnico e sindacale solleve-rebbe una liberalizzazionedegli orari di apertura?

Si è in presenza di problemied esigenze diverse.Per i lavoratori sembra pre-sentare interesse una ridu-zione del cosiddetto nastroorario; per i clienti è certa-mente comodo trovare ipunti di vendita aperti a qua-lunque ora di qualunquegiorno; per le aziende è es-senziale che sia rispettato l'e-quilibrio tra costi e ricavi.Non mi pare che siano esi-genze facilmente conciliabili11 modo teorico per renderlecompatibili sarebbe di accet-tare un aumento dei prezziproporzionale all'inevitabileaumento dei costi. Ma credoche ciò sia contrario ai desi-

2 - Quale consumo

Page 3: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

dildorispor

Le iniziative promosse dalla Coop difesa delQuesti 'oriano consumatore sono molteplici soprattutto od=Topo delrectumbone ai consumi.Questa volta però la Coop fa un passo in più esi rivolge o voi soci per avere un parere. perdarvi la possibilità concreta di esprimere ungiudizio [011n1LI1V0 51.1. un s=port moltoimpanante presente nei nostri punti di vendita:

reparto di onofnitta

S °frutta C

entro i 15 777'dkennitirre o o .

• . 4

• r ,4,-,5r- •

La Coop si aspetta mollo dai risultati chescaturiranno da questa riatu, ma é<stranamente importante che una simile

( i [..'g

e.--i,ione sia colta da tutti i soci come1.

momento di partecipazione alla sita della•Cooperativa finalizzato a soddisfare ancor pilile usi petue dei consumatori.

hai!." • •

Alberto Temi

Siete contenti del nostroIervizio per la frutta e la verdura?'

OrtofruttalAlcune tabelle riassumono irisultati dell'indagine, mentreSergio Ferrario e Guido Tolettiesaminano il tenore delle critiche

Appena sfomati i primi risul-

tati dell'indagine promossa

dalla Coop Lombardia sul

reparto origli-una, non per-

diamo l'occasione per pre-

sentarli ai soci. La sorpresa è

la prima reazione che ha col-

lo chi ha elaborato tutti i da-

ti.

Infittii il dott. Carlo Buzzi e il

dott. Pierangelo Peri, socio-

logi dell'Università di Tren-

ta, si sono subito stupiti della

percentuale di risposte per-

venute: quasi 18.000 persone

hanno compilato il questio-

nano pubblicato su "Quale

consumo': "Non ci è mai ca-

pitato - dicono i due socio-

logi di riscontrare una così

alta partecipazione e indub-

biamente su questo ha infitti-

to positivamente gfat to che i

soci iscritti alla Coop risulta-

no particolarmente attenti

alla vita della cooperativa e

se invitati sono disponibili a

esprimere un loro parere sui

servizi erogati': Alcuni risul-

tati dell'inchiesta relativi alla

freschezza del prodotto, alla

qualità e ai prezzi sono espo-

sti nelle tabelle riassuntive.

Interessante è ascoltare il pa-

rere del direttore commercia-

le della Coop Lombardia,

Guido Toletti e quello di

Sergio Ferrario vicepresi-

dente della stessa azienda.

Ecco le domande a Toletti:

nostri supermercati si rivolgono quasi esclusivamente ai mer-cati rionali che in alcuni casi riescono ad essere concorrenzialiper i minori costi di gestione che hanno e per le facilitazioni dicui usufruiscono. !n ogni caso per 1'86, nel bilancio preventi-vo, è stato previsto un abbassamento dei prezzi nel repartoortofrutta,

Qual è il dato che ti ha maggiormente sorpreso?Ho notato che molti soci vedono nei nostri supermercati ilnegozio di tipo tradizionale, quello che solitamente sta sottocasa e dove si possono acquistare anche tutti i giorni pochecose. Sono probabilmente le persone che vivono sole e glianziani che contemporaneamente chiedono confezioni piùridotte. È un risultato che non mi aspettavo in questa dimen-sione e quindi ne prendo atto.

L'ultimo parere lo chiediamo a Sergio Ferrario, vicepresiden-te della cooperativa e convinto promotore di questa indagine.

Lamaggioranzaharispostocosi...

Alcune percentuali su rispo-ste particolarmente significa-Uve contenute nel questiona-rio ortofrutta.

Quali sono le critiche più importanti emerse dall'indagine?Innanzitutto anelli() sono molto contento del numero dellerisposte avute e devo dire che, in fondo in fondo, temevo ungiudizio molto più critico da parte dei soci.Non intendo dire che la Cooperativa abbia offerto finora unservizio inadeguato, ma poiché in questi anni abbiamo opera-to alcune scelte sulla tipologia del servizio, i risultati delquestionario ci sono utili come ulteriore momento di verifica.E mi sembra che le critiche più rilevanti siano di caratteregestionale (a volte mancano alcuni prodotti) o più strettamen-te relative ai prezzi (in alcuni casi considerati più alti).

-E possibile intervenire in questi ambiti?Direi di sì. Una razionalizzazione del servizio potrebbe con-tribuire a migliorare il rifornimento dei banchi ortofrutta,mentre sul prezzo la questione si pone in termini diversi.Anche dai risultati emerge che coloro che non acquistano nei

N° 8 Di solito, in quale stato di freschezza trovi iprodotti?Molto freschi 22,7%Abbastanza freschi 72,1%Poco freschi 5,0%Per nulla freschi 0,2%

N° 9Quale giudizio esprimi sulla qualità comples-siva dei prodotti ortofrutticoli in vendita allaCoop?

N° 10Per la tua esperienza come giudichi il livellodei prezzi dei prodotti ortofrutticoli rispettoagli altri supermercati?

Più alto 17,2%Uguale 61,0%Più basso 21,8%

Come utilizzerà i risultati la Coop Lombardia?Prima analizzeremo attentamente tutti i problemi che po-tranno emergere tenendo presente le diverse dimensioni deinostri punti di vendita, dopo di che interverremo per rispon-dere alle esigenze più rilevanti: mi riferisco soprattutto allapuntualità dei rifornimenti e alla concorrenzialità dei prezzi.Per quanto riguarda la freschezza dei prodotti, giudicataabbastanza soddisfacente dai soci, devo sottolineare la diffi-coltà effettiva di una grande struttura come il supermercato(che si basa sul self-service) a rispondere in modo ottimale sututti i fronti_ L'alta deperibilità di alcuni prodotti ortofrutticolici pone problemi non indifferenti.

Riproporresti questa indagine tra i soci?Sono veramente soddisfatto di questa iniziativa. Ringraziosinceramente tutti i soci che hanno dimostrato interesse per laloro cooperativa e mi adopererò perché si faccia il possibileper migliorare il nostro servizio.

Ottima 21 ,6%Buona 66,1%Sufficiente 11,7%Scadente 0,6%

guenze. Si può, naturalmen-te, sperimentare, mirando aqualche zona strategica do-po aver però effettuato leopportune indagini conosci-tive.Alle organizzazioni sindacalivorrei solo ricordare che èimpossibile riuscire a coniu-gare aumento dei posti di la-voro, aumento del servizioalla clientela, diminuzionedell'orario di lavoro, aumen-to delle retribuzioni senzache ciò comporti costi inso-stenibili soprattutto se non cisarà nessuna concessione sulfronte della flessibilità.

Dal punto di vista teorico, esenza voler considerare gliargomenti prima esposti, l'i-potesi di apertura di alcunitipi di punti di vendita anchedi notte ritengo sia attuabilesolo in forma molto limitatae soltanto nei grandi o gran-dissimi centri urbani o nellestazioni di villeggiatura.Non credo si debba dimenti-care che Segrate o Pioltellosono realtà completamentediverse da Milano o Roma.

4. È possibile e ragionevoleanche da noi un'esperienzadi tipo americano con negoziaperti anche di notte?

I e

itat k!, I i teM

i i iONIMIr

7/~/~- //1/2%,-7,-;%`;

3. La Coop, rispetto alle a-ziende della grande distribu-zione, ha qualche propostaparticolare per il futuro?

La sola proposta ragionevo-le è quella di chiedere al-l'amministrazione pubblicadi procedere su questo terre-no con la giusta carica inno-vativa ma anche con moltacautela senza abbandonarsia facili demagogie od a solu-zioni non sufficientementevalutate nelle loro conse-

/„/

Consigflio diamministrazioneSabato 22 febbraio presso la sede sociale di vialeFamagosta ha avuto luogo la riunione del Consi-glio di amministrazione per discutere ed infineapprovare il bilancio preventivo relativo all'eser-cizio 1986.Elementi di rilievo emersi dalla presentazione edalla successiva discussione sono quelli dell'an-damento delle vendite previste in una situazionedi grande incertezza e di apparenti modifichesostanziali delle abitudini dei consumatori.Grosso rilievo assume infine nella previsione '86,la parte riservata agli investimenti che supera í 30miliardi a sottolineare ancora la necessità di raf-forzare la parte autofinanziamento. elemento in-dispenSabile per una corretta gestione dello svi-luppo aziendale.La seduta conclusa dal presidente ha visto gliinterventi di molti consiglieri e dei responsabili delsettore controllo di gestione e del settore commer-ciale.

La riunione deiquadri intermediA Cremona, nella sala riunioni della Coop, haavuto luogo lunedì 24 febbraio, l'incontro convo-cato dalla Presidenza della Cooperativa con iquadri intermedi aziendali.11 presidente Bertolini avviando i lavori della ri-unione ha svolto un'attenta e puntigliosa disami-na sui problemi dello sviluppo e sulla riorganizza-zione delle varie strutture aziendali stimolandol'attenzione dei presenti con precise proposte eobiettivi di lavoro.la riunione è continuata sino alle prime ore pome-ridiane attraverso la presentazione del preventivo1986 (Gerli), l'andamento delle vendite (Toletti)sui problemi della riorganizzazione del lavoro edella politica sui problemi del personale (Lago).una nutrita serie di interventi in particolare deiquadri del settore amministrativo e commercialeed infine con le conclusioni affidate al vice presi-dente Ferrarlo.Come osservazione importante pare di rilevarel'estremo impegno ancora propenso dai quadriintermedi nell'essere pane indispensabile ed inso-stituibile dello sviluppo e della riorganizzazioneaziendale.

Quale consumo - 3

Page 4: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

carofi

Una rapida inchiesta per capirequanto costa vestirsi seguendoil giro della moda giovanile

Facciamun piccoloinventario

Cambia la zonai prezzinon cambiano

t vn i vniffiffigo a sétorillAr di Tirale ci piace"

Che belli i nostri figli. E rari.Carissimi. Soprattuttoquando si tratta di vestirli.Che siano paninari, dark,puttk, normali. fi•siniilari (cisono anche quasi i)o aspiran-ti yuppies, costano un occhiodella testa. Roba da rim-piangere il '68. quando, infundo, bastavano un ma-glione, un paio di jeans e uneskimo perché in famiglia lapace regnasse sovrana.Adesso tutto è più difficile.Innanzitutto perché i modellidi riferimento si sono vorti-cosamente moltiplicati. Insecondo luogo. perché o ilgiovane è in grado di offrireuna facciata immediatamen-te riconoscibile, oppure nonè nessuno. Sono accettateanche le buone imitazioni (i`ficsimili"), purché rendanoimmediatamente chiara lascelta di campo.A sentir loro, i giovani, ilproblema dei modelli non sipone nemmeno. A guardarlitutti in • fila, però, li si vedetutti uguali, o quasi, a gruppiperfettamente omogenei."Noi ci vestiamo a secondaeli quel che ci piace. Temia-mo di esitare le cadute di catiro gusto e, soprattutto,quello che ci s'orrebberoporre i genitori, che non •a-piscono mai niente"(già sen-

Ma) dicono quattro quindi-cenni impegnati in un phonintegrale sotto l'aria calda adun ingresso del Moria. inGalleria. Poi li guardi e sco-pri che, se non hanno unMon•er, indossano qualco-sa che gli somiglia molto davicino: se non calzano leTi in beriand.coillUnquehanno ai piedi scarpe da va-langa che a quelle si i.spiranopersino nelle stringhe: se nonhanno il calzino Burlingion,ostentano qualcosa di mollosimile. Li fai parlare un po: escopri che Moira, la biondi-na, vorrebbe tanto "vestire emuoversi come Madonna".In realtà indossa un giubbot-tino bellino, ma niente di cc-cezionale: "Eh. doveva ve-dermi ieri. ieri si che sembra-vo lei". Lei chi! lo? "Manovo. scherza? Lei, Madon-na".Ridendo e scherzando, saltafirmi che la Mini banda deiquattro è di quelle che spen-dono di meno: evidditenien-te alle spalle non hanno fa-miglie troppo disponibili.Nonostante questo. Moira.Leonardo. Luca e Alessan-dra sono concordi: "Quantospendiamo al mese? Un pa-trimonio. I soldi sono un ve-ro problema, perché i genito-ri non sganciano ':

Moira ha addosso un giubbot-to azzurro, neanche firmato("È un regalo"), che tuttavianon costa meno di 150 milalire; un maglioncino da 70 mi-la; scarpe da tennis "Nike" da80 mila. "E non parliamo diquel che costano i trucchi"sor7ride la biondina. Passiamo aLeonardo. quello forse più ac-curato nell'imitazione di unpaninaro: "Sono tutto un fac-simile (visto che esistono'?)".Addosso ha un giubbotto im-

In effetti. tra Milano e Corsi-co, tra la metropoli e la suaperiferia. non c'è alcuna diffe-renza. La rincorsa all'ultimocalzino, all'ultimo giubbotto,all'ultimo modello di scarpeavviene a colpi di centinaia dibiglietti da mille. Le vetrineparlano chiaro: le Timberlandcostano dalle 230 mila lire, alle320 mila; i giubbott Moneler,225 mila lire, cosi come — piùo meno — quelli di Gigi Rizzi"illustrati" dalle stoffe e dai di-segni di Naj Oleari; i calzinidisegnatissimi di Naj Olearicostano 14 mila lire, mentre iBurlington Socks non si tro-vano a meno di 15 mila lire.Basti dire che una scatola disilicone per le Timberland co-

permeabile "fac-sirnile" dell-'Henri Lloyd: I 50 mila; sotto,un altro giubbotto. Levis, 90mila: ai piedi, in sostituzionedelle Timberland, delle Video-town da 150 mila. Per essereun fan dell'imitazione, il risul-tato economico è molto vicinoal modello: "Ho addosso unmezzo capitale" esclama sod-disfatto Leonardo.

sta IO mila lire e un cappucciodi Henri Lloyd 27.900 lire, perrisalire aI capitale che, in unanno, viene investito nel capi-tolo abbigliamento-figli. E so-lo loro, i benamati, possonorispondere con una battuta diuno degli eroi del momento,Schwarzenegger: "Da qualcheparte, in qualche modo, qual-cuno pagherà".Umorismo nero, almenoquanto la tenuta di quellaschiera di giovani che, per unmotivo o per l'altro, non esco-no di casa se non dopo essersiadeguatamente sfigurati conquanto di più macabro, lut-tuoso e violento riescono adinventare. Incoraggiati dalleteorie di quanti si sono provati

Dalle parti di San Babila, An-gela e Alessandra, due diciot-tenni perfettamente "firmate",offrono un esempio di adesio-ne discreta alla moda del mo-mento. Alcuni "pezzi" di pre-gio: altri, come i jeans, di livel-lo non eccelso. Sembrano unparadigma del giovane d'oggi:Angela ha un Henri Lloyd(vero) da 250 mila lire, Barba-ra indossa un -Bomber" (altrogiubbotto, ma di ispirazionemilitare), anch'esso da 250 mi-

a spiegare che tutto quel ma-scherarsi è dovuto al tentativodi darsi un'identità, abbiamoprovato a domandare ad unragazzo, Alessandro, perchémai si vestisse in queI modo equanto spendesse. Lo abbia-mo incontrato in piazza delDuomo, mentre passeggiavacon un amico: vestito con an-fibi militari: pantaloni attillati,maculati come la pelliccia diun leopardo; giubbotto pienodi mille-borchie-mille, catenel-le, spilloni, scritte e quant'al-tro: cappellaccio nero.La risposta all'innocente do-manda non è venuta. Con ungrugnito Alessandro ed il suoamico (questo vestito in modoassolutamente normale, ap-

la lire circa. Ai piedi, stivaliFry di almeno 200 mila. DiceBarbara: "In media spendotrecentomila lire al mese pervestirmi. Chi me li dà? Lamamma. No, non c'è mai sta-to alcun problema, non hamai fatto storie". Stessa fortu-na per Angela. studentessa delCentro onnicomprensivo diCorsica. La sua amica Barba-ra, invece, studia alla scuolaprivata Zanelia.

pena un po' trasandato) si so-no allontanati. Naturalmente,l'ordine di non rispondere èvenuto dall'altro, quello nor-male.Umiliato ed offeso nella suadignità professionale, il croni-sta ha tentato di gettare unocchio in un negozio di corsodi Porta Ticinese. paradiso diquanti amano andare in girocon facce e vestiti neri. Non cel'ha fatta, annichilito dalle 50mila lire sparate, in vetrina, suicartellini appesi ad una cinturadi borchie; ad una cartucceracon tanto di bossoli da mitra-gliatrice; ad un'altra cintura dipelle, istoriata con tibia e te-schi benauguranti. Poveri ge-nitori, quanto dovete soffrire.

"Da qualche parte in qualche

do, qualcuno pagherà r

Telelanguage.Una co perativa vi insegnaile lingue al telefonoL'I i marzo nasce ufficialmente "Telelanguage",un nuovo metodo di insegnamento delle lingue"al telefono".L'idea è davvero accattivante. Tutti i giorni unalezione individuale, all'ora più comoda, in ufficioo in casa, seguendo un programma didattico mi-surato sulle proprie esigenze. Senza spostamenti,senza quell"effetto scuola" che risulta penoso neicorsi collettivi di lingue.E inoltre il vantaggio di essere subito pronti adutilizzare le cose apprese in conversazioni telefo-niche di lavoro. dal momento che il telefono è giàil veicolo dell'apprendimento.Ci ha pensato una cooperativa milanese, l'Inter-coop Language School, nata diversi anni fa tra gliinsegnanti della ex Berliz. Telelanguage è il mar-chio adottato per questo nuovo metodo di inse-gnamento ed è lo stesso marchio di una scuola

- svizzera con la quale la cooperativa ha stipulatoun accordo per l'utilizzo del sistema didattico.Carne si fa ad iscriversi a un corso di lingue "altelefono"?Sí prende contatto con la scuola (02/ 800649 -806185 - 873200 - 874558), si fissa un incontro nel

quale si definiscono il punto di partenza dellaconoscenza della lingua, gli obiettivi. i modi delcorso e poi si parte. All'ora stabilita, tutti i giorni,un insegnante (sempre lo stesso) vi telefona einizia la conversazione-lezione che dura 25 minu-ti. I corsi sono sostenuti da materiali didatticiscritti e richiedono anche una certa applicazionedi studio personale: ma. i risultati, a vedere leesperienze svizzere, francesi. americane sono ec-cezionali.

Scuola: due incontria Colino e Milano •

Grande successo dei corsi sul consumo promossidalla Coop Lombardia a Como e Milano. Nellascuola milanese d i piazza Abbiategrasso abbiamocoinvoltoaltri cento ragazzi sul terna delle etichet-te con una animazione protrattasi per oltre 3 ore.A Como, invece, nella scuola media "Cesare Can-W', 7 classi hanno d iscusso cl i "Dieta e computer",etichette, coloranti, pubblicità ed eutrofizzazione.Il successo è stato tale che, soprattutto per lapubblicità, è previsto, dietro richiesta degli inse-gnanti, un bis da tenersi prossimamente.

Esperienza di unainsegnante sullreducazionealimentareSecondo alcuni dati forniti dalla FAO, 8(1(1 milio-ni di persone nel mondo vivono in estrema pover-tà e tra gli affamati 2 su 5 sono bambini inferiori aiIO anni, mentre i bisogni di quelli che riescono asopravvivere alla fame restano, comunque. in-soddisfatti.Il problema alimentare del terzo mondo è tale damettere in serio pericolo la pace e l'equilibriomondiale.E urgente destinare maggiori risorse ai paesi in viadi sviluppo e instaurare un ordine economicointernazionale fondato non sull'assistenzialisrnoma sull'equità e la cooperazione fra tutti gli stati.Le vie della fame, però, percorrono anche i paesiindustrializzati e le società avanzate.Può sorprendere ma il problema è presente anchenel nostro Paese e ciò è dovuto non tanto ascarsità di risorse. quanto ad una loro iniqua eirrazionale distribuzione.

necessario che Ie nuove generazioni acquisisca-no non solo nozioni più corrette in materia dialimentazione, ma anche consapevolezza che fin-ché non saremo in grado di dividere le risorse neimondo, non ci sarà né giustizia, né pace, né liber-tà. In quasi tutti i paesi dell'Europa le scuole

propongono programmi di educazione alimenta-re, a partire dalla scuola d'infanzia.La scuola, infatti, non può non tener conto dellanecessità di affrontare il problema dell'educazionealimentate nella costruzione di un modello diconsumi più rispondenti ai reali bisogni dei citta-dini•L'Italia, rispetto a ciò, risulta arretrata.La realizzazione di un corretto rapporto tra pro-duzione e consumo, la lotta all'inflazione e agiisprechi, potrebbero far superare gli attuali squili-briL'impegno di un'informazione corretta ai giovaniconsumatori, da parte delle istituzioni pubblichedeve essere maggiore, continua e programmata.Sono convinta che l'educazione al consumo diprodotti più facilmente reperibili sui nostri merca-ti e meno costosi, che non vengano, comunque,meno ai requisiti richiesti dalla scienza dell'ali-mentazione e dall'igiene, per esempio, può con-tribuire ai miglioramento delle sorti di un paese.Un'alimentazione equilibrata e razionale, d'altraparte, può considerarsi preventiva rispetto, inve-ce, ad alcuni disturbi frequenti e che derivano daun'assunzione disordinata dei cibi.La presa di coscienza di questo problema, puòmodificare i comportamenti individuali, non solonella difesa della propria salute, ma anche incide-re sull'orientamento di una politica dei consumipiù razionale.

4 - Quale consumo

Page 5: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

acchermerca

o'

"Guardi, .

io so giàcosa stapensando"

Lei crede che un anziano nonsi interessi di questi proble-mi, ma non è cosi. Da ragaz-zo mi piaceva pescare, maormai nei corsi d'acqua at-torno a Milano si trova ditutto. Se non si riesce a fareniente contro gli scarichi in-dustriali_ almeno vale la penadi tentare di eliminare le bor-se di plastica: sono dapper-tutto, sugli argini e nell'ac-qua, e non sono davvero unbello spettacolo".

Luciano, pensionato sessan-tacinquenne. spiega perché'Iniziativa dei sacchetti eco-logici lo ha subito convinto.E la maggiorazione di prez-zo, 90 lire al pezzo contro le40 del vecchio contenitore diplastica, non è un possibilefreno alla diffusione di que-sta novità? 'No di certo, al-meno per quanto mi riguar-da. Siamo seri: cosa sono, algiorno d'oggi, 50 lire? Piut-tosto, se posso muovere unacritica, vorrei dire che questainiziativa andrebbe pubbli-cizzata di più e meglio. L'av-vio mi sembra sia stato fattoquasi in sordina, mentre va-leva la pena di sfruttare dipiù i grandi mezzi di infor-mazione".Un'altra cliente intervistata

n p- • r

La presentazione del premio giornalistico. Al centro Sandro Pertini

FEHELIZIONE

Marco Maggi Un m7o di aiutare la natura.: la Coop ci. jiie"M

"Dillo a tuttil"si legge sui nuovi sacchetti di carta che la CoopLombardia ha da poco nres.so in vendita in alcuni negozi, conl'ambizione (e la speranza) di soppiantare gradualmente l'im-piego della plastica nella abitudini dei consumatori. Si trailadi una iniziativa di indubbio spessore che vuole tracciare unanuova strada nell'intreccio dei problemi della salvaguardiaambientale, intervenendo là dove la mano del legislatoretarda a dichiarare guerra ad un materiale le cui implicazioninegative non sono ancora conosciute a sufficienza.Milioni di sacchetti di plastica all'anno si accumulano, pur-troppo non solo nelle discariche, forti della loro non-biode-gradabilità, che li rende insensibili all'azione del tempo e degliagenti atmosferici..4 questa proliferazione incessante la Coop -Lombardia havoluto rispondere con il rilancio della carta, l'unico materialeche al momento può offrire solide garanzie di compatibilitàcon l'ambiente: per il consumatore si tratta di una piccolarivoluzione, che lo chiama in causa a contribuire al rispettodell'equilibrio ecologico. _fila reazione del cliente? Siamo stati al negozio di via Ornato,a Milano, uno dei prescelti per lésperimento-pilota, ed ecco levoci e le impressioni che abbiamo riportato.

Milano, lunedì 24 febbraio, supermercato di via Ornato: laspesa col sacchetto di carta

alla cassa: Stefania, 33 anni.con due tigli che la aiutano ariporre la spesa: e questa vol-t q il sacchetto è di plastica."Sarò sincera. Quello cheancora non mi convince deinuovi sacchetti è il materiale:come posso fidarmi a riem-pirli di oggetti pesanti, botti-!Aie per esempio, con il ri-schio che il fondo o i manicinon tengano?"Ma almeno ha provato per-sonalmente la resistenza diquesta carta? Perché non lofacciamo insieme adesso?"Ma nessuno mi assicura cheil sacchetto non ceda dopocento metri di strada. Primadi cambiare, voglio aspettareancora qualche giorno. Hoparecchi conoscenti che già siservono di questa novità, easpetto di sentire il loro giu-dizio prima di fare questascelta. Non sono certo le 50lire in più a trattenermi, vistoe considerato che la capienzaè quasi doppia rispetto ai so-liti sacchetti. E poi, 'mio figlioinsiste per il sacchetto ecolo-gico: a scuola la sua maestraparla ogni tanto dei proble-mi dell'inquinamento, e an-ch'io in fondo sono preoccu-pata per tutta questa plasticache si accumula un po' dap-pertutto. Ho soltanto biso-gno di un po' di tempo perabituarmi alla novità, dopodi che prometto che mi ade-guerò anch'io al sacchetto dicarta. A patto che resista, na-turalmente".

Due acquirentifra i tantiintervistatiin via Ornato

Un qua rtiere popola re, e unaclientela un po' particolarecomposta in maggioranza daanziani. "E gente che ha con-servato intatte quelle abitu-dini che in altre zone dellacittà sono oramai scompar-se. Vengono a fare la spesada noi — spiega RosannaFerreri, addetta al settore so-ci — con lo stesso atteggia-mento con il quale ci si rivol-

• geva al negoziante di fiducia:chiedono spesso aiuto e con-sigli, ed è possibile con pa-recchi di loro instaurare unrapporto personale che ci fa-cilita nel lancio delle novità".

E il sacchetto ecologico?Non sarà per caso che, inossequio al luogo comune,proprio la clientela di unacerta età si rivela refrattariaa ll'innovazi one? "Non è così,almeno nella maggioranzadei casi. Qualcuno è rimastoun po' perplesso di fronte alle50 lire di aumento, altri — esono i più — guardano conun certo sospetto alla cartaperché ne temono una scarsaresistenza. Dal canto nostrofacciamo il possibile perconvincere della bontà delmateriale, e in questo sensodevo dire che le nostre cassie-re stanno compiendo un

grosso sforzo di sensibilizza-zinne, ricordando ad ognicliente l'opportunità di sceltache gli viene offerta".

Già, le cassiere: forse nessu-no meglio di loro può tastareil polso della clientela e co-noscerne gli umori. Enza edOlimpia, intervistate alla finedel loro turno: "Ci aspetta-vamo francamente un'acco-glienza più calorosa verso ilsacchetto ecologico, ma tut-to sommato, a pochi giornidal lancio dell'iniziativa, giùl'acquirente è bene aI corren- .te della cosa e non sono po-chi quelli che chiedono inuovi contenitori ancoraprima della nostra offerta".

Sì può già fare qualche cifra?"Dovremmo essere almenoal 40-50% di richieste delnuovo sacchetto sul totaledei clienti". E quali sono leobiezioni che avanza chi -continua a scegliere la plasti-ca? "Qualche volta contesta-no iI prezzo maggiore, masecondo noi si tratta di unpretesto che vuole maschera-re quella che è la preoccupa-zione di fondo, ossia che lacarta non sia sufficientemen-te resistente. Da parte nostrapossiamo dire che finoranessun cliente è ritornatolamentandosi della rotturadel sacchetto o dei manici,che a prima vista possonosembrare il punto più fragile.E infatti accade di sentirciconfessare: "sa, in un primotempo non mi fidavo, poi hovisto l'esperienza positiva dialtri clienti Coop e mi sonoricreduto".

Gli insegnanti che hanno la responsabilità educa-tiva dei futuri cittadini, possono svolgere un ruoloattivo nella scuola nel proporre questo discorso,che come quello dell'attenzione all'handicap e allaprevenzione alla tossicodipendenza, è fondamen-tale per la crescita civile.La mia esperienza come insegnante nella scuolaprimaria, mi ha indotto a riflettere su questoaspetto culturale e da diversi anni. ormai. cerco diapprofondirlo.In prima classe, di solito, affronto, in collabora-zione con la famiglia il consumo della primacolazione e della merenda a scuola; in seconda, ilpercorso del cibo e la conoscenza degli organidella digestione; in terza, la conoscenza degli ali-menti, quella dei nutrienti, il concetto di caloria ecosì via sempre conoscenze più complesse in rap-porto all'età dei bambini e alle loro capacità.Quello dell'educazione alimentare, del resto, è unargomento che ben si presta a un lavoro didatticodi tipo interdisciplinare.Presuppone, infatti, ricerche di scienze naturali(come la conoscenza del corpo umano soprattut-to degli organi della digestione, la conoscenzadegli alimenti come prodotti della natura), calcolimatematici, esercitazioni linguistiche. approfon-dimenti storici e geografici, ecc.Questo è lo sforzo personale che compio, nellasperanza di formare consumatori più consapevo-li. Penso, però. che questo sforzo debba essere

generalizzato e soprattutto incoraggiato nelle no-stre scuole, partendo da un'adeguata formazionedegli insegnanti e dalla sensibilizzazione delle fa-miglie.

Maria Giovanna De Cristanoinsegnante Scuola elementare "S. D'Acquisto"

Bresso (MI)

Colo be d'oro per la pace1986 è l'anno internazionale della pace.

La Cooperazione di consumatori da sempre sen-sibile — nella sua lunga tradizione di impegnodemocratico e sociale — a queste tematiche, hafatto propria ed ha sostenuto l'iniziativa "PremioGiornalistico Colombe d'Oro per la Pace".Esso è stato promosso sotto gli auspici dell'ONUdall'Archivio Disarmo, centro di documentazio-ne che opera da anni sui temi della pace e delcontrollo degli armamenti, e che si avvale di unostaff di ricercatori con una lunga esperienza. Fan-no parte dei suoi organi sociali associazioni qualifArci. l'Anpi, la Flm e una consulta costituita danumerose personalità dei mondo politico e scien-tifico (On. Nebbia. On. Rodotà e On. Accame, ilProf. Calogero, Lucio Lombardo Radice, SylosLabini ed altri ancora).Il premia che ha periodicità annuale, presentatoalla stampa il 22 gennaio scorso è suddiviso in

quattro sezioni (quotidiani, altri periodici, radio,televisione) e consiste in una colomba d'oro, ope-ra dello scultore Pericle Fazzini, che verrà asse-gnata in forma pubblica nelle settimane prossimealla Pasqua.La giuria, presieduta dal Senatore Sandra Pertiniè composta da Luigi Anderlini, Carlo Do, Fran-

cesto Calogero, Vittorio Emiliani, Miriam Ma-fai, Alberto Moravia e Mario Pastore.Verranno premiati quei giornalisti che si sarannoparticala unente distinti per competenza ed can-cia fornendo un contributo di conoscenza e diinterpretazione per la soluzione pacifica dei con-flitti, e sul controllo degli armamenti.

Quale consumo - 5

Page 6: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

esilia GrigolatoAligrts

imwrNel centenano della fondazige del navimeAi~a~Afflaik_

- ar

Dopo la pubblicazione dell'unicaricca biografia dedicata all'uomo,Cecilia Grigolato ha tracciatoper "Quale consumo"questo esauriente profilodello studioso e pioniere

Quando, nell'ottobre 1886,l'ormai fiorente movimentocooperativistico italianogiunse, dopo anni di operosotravaglio. al suo primo Con-gresso, all'entusiasmo dei~venuti si proposero "làsulla piattaforma del salonedel Consolato operaio (mi-lanese), tre belle figure, orteste canute: erano - narraUgo Rabbeno - VansittartNeale, Holvoake ed il nostroViganò: contavano insiemepiù di due servii".Non a caso il venerandoFrancesco Viganò di quel-l'Assemblea, e del primoComitato centrale delle So-cietà Cooperative che ne sor-ti, venne all'unanimità a•-clanrato a primo presidente.Nato i15 aprile 1807 a Oco-gnola di Merate, nel cuoredella Brianza. il Viganò eraapprodato all'interesse perl'associazionismo, e all'ideadi cooperazione con finalitàprogressive ed economicheinsieme, nello stimolanteambiente parigino negli anni1829131, in occasione di unsuo primo avventuroso sog-giorno all'estero.L'idea di cooperazione, tut-tavia, doveva risultare nongià peregrina in ambienteprogressivo lombardo, se ilMassarani rammenta come

''già nel Trenta ragionava dicooperative il Romagnosi,quand'anche poco, per veri-tà, ci credesse": e del Roma-gnosi il Viganò si dichiaravalettore attento, in quel de-cennio di studio intensissimoche, dopo il rientro in patria,caratterizzò fra il 1831 e il1841 il suo soggiorno a Cas-sano d'Adda quale precetto-re nel locale Collegio.

Data da questo periodo l'e-sordio del Viganò quale pd-ligrafo eclettico ed instanca-bile, ma preme qui ricordareun significativo opuscolo,"Restaurazione del teatro i-taliano': con cui già nel 1837il Nostro avanzava una pro-posta di rinnovamento del-l'attività teatrale tramite ge-stione cooperativa.Insegnante dal 1842 pressol'Italica Regia Scuola Tecni-ca, tern', istituita in Milano edove restò per ben 37 anni, sisposava nel 1855 con la pari-gina Laura livy, imparenta-ta ai sansimoniani Pereire, esi sanzionava così definiti-vamente la profondità dei le-gami del Nostro con laFrancia, mentir la successivaintroduzione nel salotto diMadame Adam lo avvicine-rà sempre più agli ambientidella democrazia radicale.

La questione delle banche

Ritratto di Francesco Viganò e in alto la 'casa natale

È del 1861, anno dell'unifica-zione nazionale, la definitivastesura di "Banche popola-ri", opera che, proposta alpubblico nel 1863, oltre atrovare opportuno inseri-mento, in senso democrati-co, nel discorso allora attua-lissimo sulla riorganizzazio-ne del sistema bancario ita-liano, rimarca la centralitàdella questione sociale nelpensiero del Viganò.Questione sociale per la cuisoluzione il Viganò venivafrattanto elaborando la for-mula della cooperazione e-volutiva integrale "che —come egli stesso precisava inuna pubblicazione di pocosuccessiva aI primo Congres-so internazionale delle So-cietà cooperative, tenutosi aParigi nel 1867 — si dispieganella via delle applicazionine' seguenti gradi... Associa-zioni di mutuo aiuto. — id.di previdenza. — id. coope-rative di consumo. — id. co-

operative di approvvigio-namento. — id. cooperativedi credito. — id. cooperativedistruzione. — Associazioni:ooperative agricole, mani-fatturiere e commerciali dicompartecipazione. — id.cooperative della grande in-dustria": cui verrà ben prestoad aggiungersi "iI Consorziofamigliare cooperativo,chiamato da alcuno Falan-stero", ed infine, dopo la si-gnificativa esperienza dellaComune di Parigi del 1871,Ia suggestiva ipotesi del"Comune o Municipio co-operativo, al quale si arriveràquando l'albero della coope-razione si sarà completa-mente sviluppato, l'operaioavrà acquistato realmente isuoi diritti e sarà onorato alpari de' suoi fratelli nellaproduzione, ossia i proprie-tari della terra e dei capitali".Per promuovere fattivamen-te l'insorgere di questa rete distrutture autogestite, a parti-

re dal primo decennio post-unitario l'attivismo del Vi-ganò in tema di cooperazio-ne aveva assunto ritmo edimpegno eccezionali, soprat-tutto in considerazione dellesue limitate risorse finanzia-rie: promotre di società co-operative e di banche popo-lari in Balia e all'estero, pro-prio sul tema del credito po-polare egli entrava ben pre-sto in contrasto col Luzmtti,ritenendo che il ripudio della"forma solidaria e collettiva"in favore di "quella della So-cietà anonima colle azioninominative, ma quasi senzalimitazione, trasferibili, quiliberamente per girata, e làmediante approvazione delleSocietà rispettive facile a ot-tenersi", snaturasse il caratte-re di quelle istituzioni rispet-to all'esempio germanico diSchulze-Delitzsch. In realtàil credito popolare non rap-presentava nel pensiero delViganò altro che un momen-

to della scala cooperativa, ilcui nodo fondamentale ve-niva individuato nella co-operazione di consumo tipoRochdale che, grazie al"semplice ed importanteprincipio di procurare aicompratori il mezzo di gua-dagnare e risparmiare su ciòche spendono al magazzinocooperativo" — dove si ac-quista non già a prezzo dicosto, come nelle primitivesocietà di previdenza, bensìal giusto prezzo di mercato—, consentiva ai salariati diallora quell'unica possibileforma di risparmio che, rein-vestita in attività cooperativeattraverso banche dì antici-pazione autenticamente po-polari, avrebbe a giudizio delViganò rappresentato il solomezzo praticabile di pacificaemancipazione, ritenendo e-gli che "la cooperazione deveriformare la società intieranel senso della giustizia e delbuon diritto".

6 - Quale consumo

Page 7: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

GEIANDE LANTEIIINA ai A Q,: C

— I Veduta n. e

ALE,SlXURO FRANCESCO MANO' CESAOZ a IGNAVO Ciutrtr. CONTIS TULLIO nAilti010.

urdsleartorso mezzora. Dio ce lo ha dato; guai a chi lo tocca. Ed reco, signori, dopo quel Grande, non stupite di vedere il professore , romanziere,oconamlsta, storico, agricoltore, manifatturiere, onetuio, enciclopedico o amico di tutta quanta la facoltà medico milanese. (Vedi Emilio o Giulifte) chiamato fluir-anno TruAsso'. ll suo Viaggio nell'I/M:reso o Visioni del tempa e dello spa:M a un'opera della forza di 300 ippogriii. Il Minalo sollomorino o i Mite milioni disineillse non fossero un po' ingomprensibili sarebbero due sublimi ruirtanzi Egli e sopralutto celebro per la Sii a Llefiniziono del bello. — Che rum f il hrita9 Il bello equello che li fa dire: oA bello! (Voti' Manipolo di Memorie.) == mai= e IUNAZIO fratelli caztra'. Il primo è nome nolo all'Utilverso, come l'Universo é noto alui che no scrisse la storia. Oltre a questa stampi" la Storia degli !Minali e un articolo intitolato il GIBA501.8. Il secondo non è giunto ancora a tanta altezza sebbenela Cronaca, le Biografie. il Ordir Oriundi, le Tende e i Padiptioni, gli Atmanacelll lo Strenne o sepratulM la Guida ai cinque laghi gli diano 11 diritto a un bel postonella unsi della vpubbilea lette:aria. Egli sembra dire al fratello come., Ezio al i AUfta. — Arra" Ir P Universo — Ma i cinque laghi a me. conio tos.t..0~ramo : i Mutili a chi vanno! « lo sano an:ifutto CAltoliess ed italiana r gileTN, é Il suo motto . sebbene probabilmente egli sia nato Italiano prima di mereClattulleo; loderemo scrittone, rovistateti] di memorie patrie e seoprilore di 3acnmat,ii storici. Ei li sciorina un'opera in direi volumi nel tempo elio un altro scriveun articolo umoristico. La sua Stin- in del Pensiero non u finora elio il pensiero dl una storia.

Caricatura di Francesco Viganò in compagnia di Alessandro Manzoni, Cesare e Ignazio Cantù e Tullio Dandolo

3341

mimpwdi uno dei " " delle_ se cooperative_AL

• ••

.•

. •

lirop

iw &ILerai mo L'Unione pe ace

E il carattere intimamente e-versivo di questa propostaben era stato inteso dallaborghesia comasca, che nel1869 aveva costretto al falli-mento la Società Cooperati-va degli Operai di Como:prima società cooperativa diconsumo tipo Rochdalcfondata ín Italia, che in cin-que anni di vita era giunta aservire ben "5000 persone os-sia il quarto della popolazio-ne di Como". Esperienza dacui il Viganò deduceva comedovessero apprendere "gliamici dell'Umanità e gli O-perai italiani, che se non sista in guardia contro il nemi-co, che assume le vesti di a-mico e penetra ne' loro con-sorzii per snaturarli con artiaperte ed occulte, per essinon v'è indipendenza".Se poi, a seguito di questodoloroso fallimento, a Co-mo di cooperazione non siparlò più per vent'anni, nonperciò l'attività del Viganò si

fece meno instancabile. Conla stesura di relazioni annualisui progressi del movimentocooperativo in Italia egli an-dò qualificandosi come unodei maggiori esperti sull'ar-gomento.Lo scopo precipuo del Viga-nò nella diffusione di perio-dici resoconti, realizzata in-teramente a proprie spese, fudi allacciare legami fra le so-cietà cooperative esistenti, al-tre promuovendone o solle-citando enti e persone apromuoverne, per cui nonpare eccessivo sostenere chequesta sua attività di annicontribuì a preparare effica-cemente e a rendere fattibilequel coordinamento nazio-nale della cooperazione ita-liana istituzionalizzato nel1886 con la Federazione del-le cooperative italiane — dal1893 Lega nazionale — cheappunto volle a suo primopresidente Francesco Viga-nò.

Quando poi, l'anno successi-vo, l'ormai ottantenne Viga-nò lascerà la presidenza delComitato Centrale delle So-cietà Cooperative, sarà perassumere quella dell'UnioneLombarda per la Pace el'Arbitrato Internazionale,sorta a Milano nell'aprile del1887 a sua iniziativa, auspicel'amico Hodgson-Pratt, inquanto lo spirito cooperati-vistico l'aveva portato a pre-figurare infine un'analogacollaborazione fra Stati.Pure assorbito dal nuovoimpegno, il Viganò non ri-nuncerà tuttavia a vivacizza-re con l'originalità dei propriinterventi il mondo coopera-tivo; nell'ottobre 1890, in oc-casione del suo ultimo inter-vento al 4° Congresso co-operativo, proponeva ad e-sempio la comunità anarchi-ca realizzata in Brasile dalsuo amico Giovanni Rossi diGavardo, ch'egli intendevariprodurre a Calvenzano.

"La Cooperazione Italiana",annunciando la morte diFrancesco Viganò, soprav-venutagli repentina il 23 giu-gno 1891, titolava in primapagina: "Il Nestore dei co-operatori". Necrologi molti efunerali imponenti: poi, l'o-blio, interrotto brevementeda una commemorazionenel 1925, quando ancora dilui la memoria perdurava incoloro che l'ebbero a mae-stro. Oblio forse inspiegabi-le, se non ci si rendesse avver-titi che la personalità del Vi-ganò — profondamentepermeata di utopia — politi-camente si colloca in quelterritorio incerto che sta tra illiberalismo radicale e il socia-lismo umanitario.

La sua originale specificitàva individuata nell'essere eglistato, come teorico e comeoperatore, concretamente al-le origini del moderno mo-vimento cooperativo.

Notizie

nterno a cura diLidia Lommi

Per aiutare le donne che voglionofare cooperativen In occasione delP8 marzo, il Comitato lombardo della Legapresenta un nuovo servizio, rivolto in modo specifico alledonne. Si chiama Centro imprenditoriale Donna e consistenell'assistenza che viene fornita in via volontaria da un gruppodi donne impegnate nelle strutture della Lega, alle donne chevogliono fare nuove cooperative.Tutti i martedì pomeriggio. dalle 16 alle 19, una cooperatrice è adisposizione nella sede della Lega (via Palmanova 22, Milano)per fornire le prime informazioni sulla costituzione di nuovecooperative. .Uno degli ostacoli che incontrano le donne nelrapporto con il movimento cooperativo è la difficoltà d'usodella "macchina-Lega". La Lega è fatta da Associazioni disettore, da strutture intersettoriali, da servizi autonomie quasimai chi si avvicina alla Lega sa come scegliere l'interlocutoregiusto. Il Cid si colloca a questo crocevia. aiuta le donne atrovare risposte alle loro domande e le incoraggia nei primipassi verso la creazione di nuove imprese cooperative.

La "Nuova Torretta" di Sestofesteggia trent'annin La "Nuova Torretta"è un'istituzione di Sesto San Giovanni:edificati-Ecc e circolo da trenranni.sono presenti nella vita citta-dina con fatti e idee di tutto rilievo. I primi soci della cooperati-va abitavano nella cascina Torretta, al confine tra Sesto eMilano abbandonata perché inagibile dal -1965.Di lì. nel 1954, partì l'iniziativa di una cooperativa per darenuove case alle famiglie della cascina. Oggi la cooperativa conta762 soci e ha costruito 200 alloggi, tutti a proprietà indivisa.La Nuova Torretta ha festeggiato in febbraio, nella sala delConsiglio comunale, i primi trent'anni di attività: c'erano tuttele autorità pubbliche di Sesto, sindaco in testa, i soci dellacooperativa. i dirigenti del movimento cooperativo lombardo.Rinaldo Ciocca per la Lega e Fiorenza Bassoli per l'ammini-strazione comunale hanno augurato buon lavoro alla coopera-tiva.

Prosegue lo sviluppo di Unipol Sind Coopnella città di Milanon Da poco trasferita nella nuova Sede di via Vittorio Veneto 32,l'Uni pol Sind Coop prosegue il suo programma di apertura dinuove sedi che la porterà entro la fine dell'anno ad esserepresente in tutte le zone di Milano con una decina di puntivendita.Alle sedi di via Tolmezzo 8 e di piazza Tricolore I si sono giàaggiunte le sedi di via Ornato 34 e di via Washington 90.

EsteroL'ossicino nel petto di pollon Fra un petto di pollo con Possicino centrale e un petto dipollo senza tale ossicino. la differenza evidentemente sta nell'os-sicino, ovvero nella forcellina sternale. Ma la differenza piùconsistente — almeno fra chi commerciava tali prodotti — eradata dalle agevolazioni doganali che riguardavano in particola-re l'Ungheria, il Brasile e la Jugoslavia. Infatti secondo le normedoganali della Cee, i petti con la forcellina sternale eranoconsiderati petti non disossati e sottoposti quindi a tasse diimportazione ridotte alta metà. Ciò rendeva molto convenientel'acquisto, da parte degli importatori, dei petti senza il summen-zionato ossicino e assicurava loro lauti guadagni. Ora, o conosso o senza osso. i petti di pollo sono tutti uguali ai finidoganali e per i produttori italiani le cose vanno meglio. Iconsumatori sono passati daltronde dalle preferenze verso lacoscia a quelle verso il petto di pollo che aveva nel famosoossicino un motivo di concorrenza di non poco conto.

II vino rimasto nei tinin Per il vino — nella Comunità europea — le cose non stannoandando bene. La vendemmia del 1985 non è stata copiosa erispetto alla media del quinquennio precedente si registra uncalo del 10 per cento. Malissimo se l'è passata la Germania conuna diminuzione della produzione addirittura del 40 per cento.Un po' meno peggio si sono svolte le cose in Italia dove ilraccolto si è ridotto dell'lt per cento. Migliori invece le cose inFrancia dove l'aumento della produzione è stato del 6 percento. Il grande tino europeo -- il maggiore del mondo — chedal gennaio abbraccia due altri grandi produttori — Spagnae Portogallo — non ha risollevato le sorti della produzioneperché anche in quei paesi si sono avuti cali di produzione.Eppure nonostante il vino in meno, ce ne sono grandi quantitàche non vengono consumate e che nessuno al di fuori dell'Eu-ropa può acquistre. L'avanzo è stato di 98 mila ettolitri nell'an-no passato dei quali almeno la metà erano vini di qualità. Moltodel 3>ino sarà trasformato in alcool ma anche di quello in granparte nessuno sa cosa farsene_ BiSogna quindi produrre meno ditutto, dai cereali ai vino. Il dibattito è in corso e non è certo fra ipiù facili.

Proibire che i cavalli cambino nomen Cavalli e pony non dovranno cambiare nome durante la loroesistenza. Lo ha chiesto con calore il Parlamento europeoconsiderando che il nome e il numero di registrazione rappre-sentano un punto importante per identificare l'animale e sonoanche L'unico modo per indicare la sua vera origine e discenden-za. 11 cambiamento del nome infatti — che avviene-soprattuttodurante la giovane età degli animali o nei casi di venditaall'estero o su richiesta del nuovo proprietario o sponsoriz_zato-re o del cavaliere — rende in moltissimi casi impossibile per leorganizzazioni che si occupano della compilazione dei librigenealogici ricostruire la discendenza dell'animale.11 cambia mento del nome dovrà quindi essere proibito da unalegge comunitaria o permesso solo ín casi autorizzati che do-vranno essere eccezionali e per motivi veramente gravi (maquali mai potrebbero essere?) tutto però a condizione che ilnome originale dell'animale sia fra parentesi, dopo il nuovonome, per tutta la durata della sua vita.Insomma, anche per gli animali si instaura la pratica del nome edel cognome, per legge s'intende.

a cura diVera Squarcialupi

Quale consumo - 7

Page 8: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

a

girotondoTanti bambinidi tutto il mondosi danno Ia manoe fanno il girotondo.Per tutta la vitasaranno amici.Tutte le guerresono finite.

Dalla stampa a curaL

diuciano Didero

11 bagnoschiuma non è da bere L'EPA (Environmental Protection Agency), l'ente americanoper Ia protezione dell'ambiente, sta studiando l'ipotesi di climi-

• Creare una immagine, una confezione, l'idea di una bevanda.potrebbe portare ad una confusione pericolosa per i consuma-tori. Un produttore in Francia l'ha fatto, e per questo è statocondannato ad una multa di 15.000 franchi e a tre mesi di

nare del tutto il piombo dalla benzina entro il 1988.

Analisi in USA per il sodio negli alimenticarcere. Infatti si trattava di un bagnoschiuma. n Che la quantità di sodio negli alimenti sia in relazione al

Paesi in via di sviluppo: DDT. nostro possibile stato di salute è noto ed è quindi importanteconoscerne il contenuto nei cibi.

• I grassi umani contengono spesso quantità non trascurabili L'FDA (l'Ente preposto al controllo della salute), che aveva

di pesticidi, di. DDT in particolare. previsto l'indicazione del contenuto di sodio in etichetta giàQuantità elevate (15 mg/kg) sono state riscontrate nei grassi dallo scorso anno, ha deciso di prendere tempo.umani analizzati nello Zaire. La sospensione temporanea del progetto è da mettersi in rela-

zione alle richieste presentate da industrie del settore prodottiStudi USA per eliminare il piombo da forno e delle bevande gassate di disporre di tempi adeguati

n Piombo e benzina. Nei corso del 1985 è stato compiuto un per completare le analisi di tutti i prodotti.

altro passo tendente a ridurre l'incidenza del rischio da piombonei confronti della nostra salute. "Fai da te" alimentare: attenzione!La riduzione è avvenuta in due fasi: da 1,1 grammi di piombo n Da un rapporto dell'ufficio europeo dell'OMS (organizza-per gallone a 0,5 e successivamente a 0,1 grammi per gallone. Lione mondiale della sanità) si apprende che negli Stati Uniti 28La riduzione è importante (dieci volte) e importanti i risultati persone sono state colpite da botulismo in seguito al consumoche non mancheranno, perché il piombo che deriva dai gas di di cipolle conservate dopo un trattamento a soli 60 gradi.scarico delle auto è la prima causa di tutto il piombo che si trova Il prodotto non era stato ulteriormente riscaldato prima del suonel nostro organismo. consumo (la tossina sarebbe stata distrutta). ,

Le Nouvel Observateure Linus

a aaIn questa seconda pagina dei bambini presentiamo unascelta dei testi che parlano della pace. La pace interessatutti, ma in primo luogo ai bambini perché essi hannodavanti a sé la vita e hanno il diritto di viverla perintero, e se possibile in modo felice, senza la paura dellaguerra che ora ci tiene col fiato sospeso.Possono i bambini fare qualcosa per la pace? Essi nonvotano, non hanno interessi di denaro e di potere, nonhanno ideologie in testa. Gli piace giocare, vedere,toccare, scoprire. A volte litigano ma basta un nulla perfare Ia pace. Non hanno 'Idea del "nemico". Non hannobandiere, né confini. C'è in loro qualcosa che gli adultidel potere dovrebbero imparare per costruire insieme lapace.

‘ki4,)b4

La parola ai bambinitesti che pubblichiamo so-

no tratti da "AeB", il giorna-le scritto e disegnato daibambini. Se hai anche tu u-n'idea. un'esperienza da rac-contare, un bei disegno noncopiato. spediscilo a: QualeConsumo, cio Coop Lom-bardia, Via Famagosta 75,20142 Milano.La redazione di "AeB" sce-glierà gli scritti e i disegni piùinteressanti e li pubblicheràsu questa pagina e. se questanon basta, sullo stesso

LuB-iledìLunedì mi sono allacciataalla finestra e ho vistola pace e la guerra:la pace è di tanti colorila guerra è il cielo cupo.

Sara Limi, a. 9, Roma

"AeB", che va in tutto ilmondo.La redazione è formata daMario Lodi, Aldo Palloni,Gioacchino Maviglia, NelloPieroni, Eligio Ornati, LuciaTumiati."AeB" si riceve solo su ab-bonamento. La quota an-nuale è di L 10.000, da in-viare a mezzo ccp n.10496263 intestato a: "AeB",26034 Piadena (CR). Chi siabbona riceve i numeri arre-trati dell'anno.

Faccía umanaFaccia umanapiccola o grandebianca o neragialla o mulatta,in ogni sensoumana è la faccia,

Alberto, a. 11, S. Matteodelle Chiaviche (MN)

La battaglia, di Michele Fabbri, anni IO. In questo bellissi-mo disegno, dove i soldati delle due parti, inquadrati perfet-tamente, vanno a scontrarsi nella battaglia per stabilire chi

Laura, a. 9, Torino

ha ragione e chi ha torto, si capisce quale gioco tremendo è laguerra tradizionale. Quella nucleare non sarebbe più così,ma non risparmierebbe nessuno, nemmeno i generali.

La terra eliceC'era una volta la Terra che girava inquieta per l'universo.Era inquieta per quel clic succedeva su di lei e ne avevavergogna, non ne parlava con nessuno e si sentiva sola.Anche la Luna soffriva di solitudine ma era contenta di nonavere abitanti, però si predecupava della sua amica Terra chediventava sempre più infelice, e una sera le domandò: "Chehai, amica Terra, che sei cosi depressa?"La Terra le rispose: "Da tempo mi succedono brutte cose:incendiano i boschi, sporcano i miei mari, si picchiano allepartite, è tutta una guerra, piccola o grossa. Persino i bambi-ni giocano ad ammazzare. E poi c'è dellaltro...""Cioè?" domandò curiosa la Luna."Mi hanno riempita di bombe, così tante e così potenti, chese scoppiano finisce tutto"."Ma tu non fai nulla per far finire quelle cose?" le disse laLuna."Certo che vorrei. ma che cosa?" disse la Terra."Fammi riflettere" disse la Luna e se ne andò a fare il suosolito giro di notte. Finito il giro, ritornò e disse: "Se ti faisentire, quelli smettono!" E le sussurrò qualcosa."E una buona idea!" pensò la Terra, e ci provò.Si fermò di scatto e da quel momento non venne più nè ilgiorno nè la notte, restò quel che c'era. Gli umani piangeva-no di paura, ma la Terra non si lasciò impressionare, anzicominciò a girare all'indietro. Così dopo la domenica venneil sabato, il venerdì e così via.Gli abitanti della Terra credevano che Dio li avesse castigatiper quel che avevano fatto fino a quel momento, smisero difar disastri e guerre e ci fu finalmente pace.

Idea di Mario Careddu, a. IO, Olbia

La pace è...La pace èla calza della Befana,il gatto ritrovatodopo un lungo viaggio.un cagnolino piccolotrovato lungo l'argine del Po,un francobollo dell'Egitto,una calcolatrice solare,tante vacanzesenza compiti da fare,un viaggio in Canada,una lettera dal Ruandae una da Grenada.

Michele Donegatti, a. 12 S. Maria Maddalena (RO)

• 8 - quale consumo

Page 9: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

Appuntamenti in Lombardia

Fiorella Furnagalli

Que.torre 2asqua

D oa q

no

Oo

o

rSentirci giardinieri: i lavori di. marzo

È tempo di dedicare alle piantedi casa qualche ora, in sinfoniacon la ripresa regetativa./11ciale di esse leifse limino biso-gno di essere rinvasate. E un 'o-perazieme indispensabile quan-do le radici hanno ormai occu-pato tutto lo spazio disponibilee tappezzano persino le paretidel contenitore. Il nuovo rasosarà appena eine dita più grandedel precedente. Utio molto piùcapiente rischierebbe di metterea disposizione della pianta unaquantità eccessiva d'umidità,con il pericolo di provocarne laasfissia. Nel nuovo recipiente. suuno strato drenante di argillaespansa (lecca), si aggiunge terranuova e arricchita con Inorms dilombrico. Si innaffia poi lapianta rinvasara, facendo atten-zione a evitare per i primi giorniinsolazioni dirette o correntid 'aria.Un'altra operazione utile è u-n'attenta osservazione delle fo-glie, sopra e sono. Se vedetetracce di cocciniglia, ragnertirossi. afidi o malattie crittoga-miche, 17011 tardate. Isolate lapianta malata e spruzzatela congli appositi prodotti insetticidi efungicidi. Importante: per evita-re bruciature al fogliame è benepolverizzare a più di 20 centime-tri di distanza.E passiamo così al balcone.fi primo dei lavori di marzo sulterrazza consiste in una accura-ta ispezione dello •tahl dellepiante perenni. Se vi sono ra-metti secchi o spezzati dalla ne-ve, essi vanno recisi CM? i411 ta-glio netto. 11 moncone deve esse-re spennellato con mastice pro-tettivo per evitare attacchi di pa-rassiti. Occorre poi preparare laterra per le semine e le piantineannuali. Dopo aver :appellaloil terriccio delle cassette, si ag-giunge humus di lombrico oconcime minerale secondo ledosi indicate. Se il clima è mite,nella seconda metà del mese dimarzo, o più avanti a secondadella temperatura. si possonoportare all'esterno, mettendolinella posizione più tiepida, i ge-rani e le fucsie ricoverati a no-vembre: appena spartano lenuove vegetazioni è opportunoaccorciare i rami a IO centimetrida terra. In merito alle rose, è ilmomento giusto per cospargereil terreno con un prodotto "si-steinú.o - al fine di prevenire gliafidi.

Campanula isophylla - Campanula, Stella di MariaLa principale attrattiva dí questa pianta originaria del nostro paese èla lunga fioritura, a cascata, da primavera a settembre.Esistono varietà azzurre. violacee e lilla. Le più facili da coltivaresono quelle bianche, di particolare effetti.) se sistemate in vasi sospesi.Il fogliame è persistente.La campanula ama temperature fresche. ma teme le correnti d'aria.In casa preferisce posizioni luminose: in estate all'aperto tollera beneanche l'ombra.Le innaffiature. frequenti durante la fioritura, possono essere ridottea una per settimana negli altri mesi.Le campanule traggono beneficio da spruzzature d'acqua se latemperatura supera i IR" C.La propagazione si effettua facilmente per talea apicale. staccandolada una pianta già grandctta nel periodo vegetativo, o per divisionedei cespi al momento del rinvaso, qualora le radici abbiano occupatotutto il contenitore.

lite sul te azzo

Lathyrus odoratus - Pisello odorosoLa fragranza e i magici colori dei fiori (azzurro, violetto. bianco erosa), costituiscono la particolare attrattiva di queste piante di origi-ne siciliana.Alcune varietà rampicanti sono coltivate su appositi sostegni, perfacilitare il taglio del fiore reciso.Altre varietà nane sono piacevoli anche in terrazzo, dove assumonogeneralmente una forma ricadente.Importante, per la coltura sul balcone, non dimenticare che i piselliodorosi necessitano di molta terra, per una profondità di almeno 35centimetri.La fioritura dura da giugno a settembre. La semina può essereeffettuata direttamente in piena terra a primavera.I piselli odorosi amano stare al sole, purché il terreno sia fresco. Main terrazzo preferiscono una zona a mezz'ombra.Le innaffiature devono essere abbondanti nel periodo vegetativo.È meglio recidere i fiori in modo regolare per evitare la formazione di"semenze" che esauriscono le piante.

Lobelia erinus - LobeliaQuesrerbacea è una piantino originaria del Sud Africa.È biennale, ma solitamente viene riseminata ogni anno ed è adatta aformare bordure a cuscino, alte sino a 25 centimetri, molto gradevolianche per il terrazzo.Le varietà più diffuse sono quelle blu, ma ne esistono di splendidebianche, azzurro chiaro e lilla.La lobelia fiorisce da giugno a settembre_La semina in cassette sotto vetro va fatta in febbraio-marzo. Essendoil seme molto piccolo, esso va posizionato in superficie e ricoperto diuno strato di terra sottile.Ai primi di maggio si mettono a dimora le piantine situandolea circa10 centimetri l'una dall'altra.L'esposizione più adatta è in sole. o sc si vuole fra il sole e l'ombra. Ilterreno deve essere molto fertile.Le innaffiature vanno regolate secondo le situazioni.In città o nelle zone pianeggianti, dove il caldo è intenso. la lobeliarichiede più acqua che in montagna dove la temperatura è più bassa.

Marta Isnenghi

i C23,3a

e, sut' trnaze

TRO P P O

,4915e-ibee0-0., ,g;

Infine in provincia di Milano.a Castelnuovo Bocca D'Ad-da, a 70 chilometri dal capo-luogo, la seconda o la terzadomenica di aprile (la dataviene fissata all'ultimo mo-mento: informazioni allo0377/60602) si scatena unavera festa strapaesana. Almattino è prevista una cam-minata lungo le rive del Po edell'Adda, che confluisconopoco a nord dell'abitato; amezzogiorno, tra i suoni dellebancarelle e del Luna Park, èdi scena un'abbondante gri-gliata di bracioline e costate,non senza l'immancabile po-lenta e salsiccia.

,Bergamo

Il 7 aprile o la domenica piùvicina (per una conferma sul-l'esatta data telefonare allo035/795028) nella piazzaprincipale di Pontida (Ber-gamo), a circa 40 chilometrida Milano, rivive ogni annola sceneggiata dello storicogiuramento stretto nel 1167dai Comuni lombardi controil Barbarossa. Arriva il ve-scovo con i baroni alleati e irelativi seguiti; la lettura delgiuramento è seguita dall'an-nuncio della vittoria e dalleevoluzioni degli armigeri.

Caravan per le vacanze maanche camper-ufficio e cam-per-negozio, nautica da di-porto, la vasta gamma degliaccessori da campeggio nuo-vi e curiosi, tutto ciò che lafantasia può inventare all'in-segna della dimensione av-ventura e sopravvivenza, finoal recente e stupefacente col-tello di Rambo: sono 150 leaziende che si danno appun-tamento in questi giorni aBusto Arsizio per l'edizioneestiva di "Italcamping '86", alPalazzo Esposizioni di viaBorri 21 (a 3 chilometri dal-l'A 8, uscita di Castellanza).Ecco gli orari di apertura:dalle 14,30 alle 19,30 i giorniferiali (ingresso 1500 lire),dalle 10 alle 19,30 il sabato ela domenica (ingresso 2.000lire). Fino al 23 marzo,0331/634378.

aDomenica 30 e lunedì 31marzo, Pasqua e Pasquetta,si segnalano molti appunta-menti festosi, tra sacro e pro-fano, sparsi nelle provincie diPavia, Como e Bergamo. ABastida Pancarana, sul Po a17 chilometri da Pavia, in en-trambi i giorni si ripete, dallontano 1851, una secolarefiera. La domenica mattina,di solito, presso il Salone del-la Società operaia di mutuosoccorso si inaugurano mo-stre di cultura e storia locale:per informazioni ci si rivolgein Comune, 0383/85002. Illunedì mattina macchine a-gricole, auto e bici, attrezzi diferro e piante riempiranno lapiazza; sono previsti nel po-meriggio lanci di paracaduti-sti e voli di deltaplani accom-pagnati dalla banda musica-le, per culminare, in serata, inuna colossale pesciolata frit-ta.

rnérgamo A Vedeseta in Val Taleggio,42 chilometri sopra Berga-mo, la fanfara locale accom-pagna la statua di San Barto-lomeo alla chiesetta fra i pratiche nel Seicento fungeva dalazza retto per gli appestati. Sípuò cogliere l'occasione datadall'antica festa per visitare letorri trecentesche del paese,testimonianza delle continuelotte tra le fazioni ghibellinelocali e quelle guelfe di Taleg-gio, e la chiesa parrocchiale,rifatta nel Settecento, che cu-stodisce un secentesco coro dinoce intagliato (0345/47036).

Corno •Si risveglia poi dall'invernotutto il lago di Como: la set-timana antecedente la Pa-squa, e fino al lunedì dell'An-gelo, il capoluogo si animacon un festoso mercatone chesciorina le cose più strane ecuriose da Porta San Vitale atutto viale Varese, lungo l'ar-co delle mura sud-occidentalidella città. Dai pontili dipiazza Cavour sono già infunzione i battelli che navi-gano a zig zag per tutto ilLario. Tra le mete tradiziona-li, ma pur sempre attraenti,riaprono in grande stile "levecchie signore" comacine:villa Carlotta a Tremezzo, vil-la Melzi e villa Serbelloni aBellagio, mentre a Gravedo-na il parco di Palazzo Gallioespone, di solito a Pasqua,un'eccezionale raccolta dicamelie, il fiore tipico dellazona. Per ogni informazioneci si rivolge all'Ept di Como,031/ 262091.

Quale consumo - 9

Page 10: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

n O

e

erà 86nido

Cecc

Criteri e scelte Mffiabevo foakartapreventivo

Incremento consumi 2,00%

i ncremento medio dei prezzi (inflazione media) 7,50%

Espansione (incremento quote di mercato) 2,00%

Incremento vendite a parità 11,57%

Incremento vendite complessivè i 3,24%

Diminuzione margine rete (rispetto obiettivo '85) - 0,52%

Incremento costi dei servizi esterni 10,00%

Incremento altri costi dai IO al 30%

Incremento costi personale 14,08%

Tasso d'interesse prestito soci 11,10%

IVA (% su vendite) 9,26%

Totale dispersioni su vendite 1,50%

In questa tabella sono esposti i criteri di previsione che sonostati usati nella formulazione del preventivo.

Daniele Moltrasio Il laborioso studio dei conti preventivi

!hofessionalità e tecnologia Una politica commerciale

Terza anno di vita della Co-op limibardia e terzo bilan-cio preventivo da sottoporreall'attenzione e approvazio-ne dei soci e dei lavoratori.Rispetto al passato, qualcosaè cambiato. Lo si avverte dal-le cifre. dalle dimensioni rag-giunte riaila Cooperativa,dall'andamento altalenante,e a tratti difficilmente preve-dibile, dei consumi.In questi due anni di vita lacooperativa si è caratterizza-ta per aver saputo realizzareconsistenti successi nellevendite, strappando clientialla concorrenza e consoli-dando 'immagine Coop. Peril 1986 il trend di sviluppoappare meno . favorevole. Imotivi? Molti e variegati.Innanzitutto 1.111 atteggia-mento dei consumatori chenegli ultimi mesi pare far re-gistrare una leggera disaffe-zione dai consumi alimenta-ri. Il tasso di crescita dei con-sumi su cui la cooperativa hacostruito il suo preventivo èdel 2%, in un quadro di sem-pre più alta compri iiività da

parte delle altre aziende dellamoderna distribuzione chein Lombardia sono pratica-mente tutte presenti. Questoaneggimento dei consuma-tori peserà non poco per ilraggiungimento dell'obietti-vo e costituirà una variabiledi fondo.Altro elemento che pesa sul-la costruzione del bilancio86 è costituito dal tasso in-

17aniva dei generi di consu-mo, alimentari e non, previ-sto al 7,50%. Crescita deiconsumi e inflazione costi-tuiscono lo scenario dentro ilquale la Coop Lombardia siè trovata a dover misurare leproprie . forze, a fare i propriconti per calibrare un pre-ventivo che, tenuto contoanche di tutti i problemi in-terni, potesse tracciare unalinea di sviluppo e di ulterio-re crescila dell'azienda. L86appare dunque un anno di':ficile per le condizioni in cuici troviamo ad agire e rap-presenta una .sfida alle nostrepotenzialità di crescita che lacooperativa vuole vincere.

Un ulteriore capitolo digrande importanza è rappre-sentato dalla scelta di opera-re una politica commerciale

- più aggressiva. Abbassare iprezzi vuol dire rinunciare aduna consistente fetta di utili.L naturalmente uno sforzoin linea con la scelta di e-spansione della Coop che as-sume maggior valore per isoci della cooperativa se sipensa che accanto a questariduzione rimangono i buonisconto soci che nel bilanciadella cooperativa incidonoper parecchie centinaia di mi-lioni. Un quadro commer-ciale particolarmente com-petitivo che si muove nei sen-so di favorire maggiormentei consumatori ed i soci afronte di margini di utile esi-gui. Parallelamente la ge-stione delle liquidità, com-preso il prestito sociale, ap-pare consolidata in bilancio.Va ricordato che il tasso diremunerazione del prestitosociale, oggi all'I l% lordo, sicolloca ancora ai livelli più

alti all'interno del movimen-to cooperativo e testimoniaun ulteriore sforzo gestionaledella Coop Lombardia pergarantire adeguatamente ipropri soci. Importanti inve-stimenti. nell'ordine di deci-ne di miliardi, sono previstiper il futuro e anche questodato ha un suo peso deter-minante per l'equilibrio di bi-lancio.

Messe sui piatto tutte questevariabili la Coop Lombardiaprevede tuttavia di realizzarevendite neli'86 per oltre 300miliardi con un incrementoin percentuale più contenutorispetto ai passato ma ingrado di sostenere l'ambizio-so programma di sviluppoprefissosi, L'86 sarà un annoparticolarmente difficile;spetta a tutti, ai soci, ai lavo-ratori fare ogni sforzo affin-ché ['obiettivo sia raggiunto eperché possa proseguire ilprocesso di sviluppo dellacooperazione di consumato-ri in Lombardia.

Per un'azienda giovane co-me la nostra uno dei pro-blemi di fondo è quello dellarazionalizzazione e dello svi-luppo: darsi cioè strumenti digestione e di lavoro semprepiù affinati. Ovvio che tuttoquesto comporti dei costi, ri-chiedendo al personale mag-giore professionalità e un in-vestimento in tecnologiesempre maggiori. È un inve-stimento in risorse umane etecniche che pesa sul bilanciodella cooperativa ma che intermini di prospettive risultaessere decisivo. [n questosenso per il 1986 è previsto

un aumento del costo del la-voro legato da una parte adalcune variabili risse (contin-genza) e ad altre direttamen-te derivate dall'investimentooperato lo scorso anno conla contrattazione aziendale econ la scelta di risolvere ilcapitolo legato ai quadri a-ziendali.Che i! costo del lavoroaumenti nel preventivo '86rappresenta una novità ri-spetto aI passato; ma è unanecessità derivata da unascelta precisa di maggiorprofessionalizzazione dei di-pendenti.

w.

Statistica. sui sociNiguarda come esempioll 1985 è risultato un anno fecondo per la CoopLombardia: 17.000 soci in più sono una rispostamolto positiva al lavoro svolto da tutti i settori ead ogni livello della cooperativa. L'analisi dellestatistiche non fa emergere particolari mutamenticirca la tipologia dei soci, ma senza dubbio occor-re osservare che nelle località dove si aprononuovi punti di vendita la capacità di attrazionedella Coop è notevole e riesce a raggiungere tuttele fasce d'età e soprattutto quelle più giovani.Un'iniezione di rinnovamento è quantomai ne-cessaria ad ogni livello ed anche le Sezioni socisono chiamate ad ampliare il loro campo d'inte-resse prestando attenzione ai nuovi consumatori.Non basta più adagiarsi sull'antico spirito coope-rativo, occorre cercare di arricchire di nuovi con-tenuti l'essere cooperatori adottando modalitàpiù rispondenti ai bisogni dell'uomo d'oggi, ma-demizzando cosi quegli ideali di cui quest'an no sifesteggia il secolo di vita. Interessante è confron-tare una Sezione soci come quella di Milano! Ni-guarda (quartiere Ji grande tradizione cooperati-va) Con quelle di più recente costituzione dovesono stati aperti nuovi punti di vendita Coop. Ildato si commenta da solo e fa intravedere lepotenzialità di rinnovamento della base sociale.

Condizione professionale Censimento al 31 dicembre 1985in assoluto

Operai 18.475 25,7

Impiegati 16.257 22,6

Agricoltori 89 0,i

Professionisti 932 1,3

Pensionati 15.988 22,2

Casalinghe 14.793 20,6

Insegnanti 1.021 1,5

Commercianti 875 1,3

Artigiani 2.318 3,3

Studenti 960 1.4

EtàTutte le

Sezioni sociSezione sociMl/Ornato

Sezione soci Sezione soci

Vigeva no GareggioSezione sociPeschiera B.

Fino a 30 anniFino a 50 anniFino a 60 anniOltre i 60 anni

12.941.518.926.7

9.331.719.339.7

15.648.618.617,2

14.656.416.512.5

14.058.517.410,1

Incontri conile Sezioni sociSi sono tenute nel mese di febbraio le riunioniprogrammate con le Sezioni soci per discuterecon loro le proposte dei Consiglio d'amministra-zione sul dopo-Salice Terme. Molte le propostecontenute nel documento sottoposto al vagliodelle Sezioni e tutte di straordinaria importanza:dall'informazione alle attività di Settore, dai nuo-vi organismi di rappresentanza delle Sezioni qualiiI Consiglio generale alla proposta di un diversoaccorpamento territoriale delle Sezioni stesse.Tutti gli elementi emersi dal dibattito sono oraalla discussione del Consiglio di Amministrazioneche procederà operativamente alla loro realizza-zione.Sul prossimo numero del giornale daremo unresoconto dettagliato delle scelte del Consigliocon le novità introdotte dal dibattito del dopo-Sa-lice Terme.

10 - Quale consumo

Page 11: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

Valore commerciale L. 30.000Ai Soci L. 18.000

Offerta validadal 1° al 15 Aprile

I a13.1:110 non tu tapenon. è tuono d

molo cem le Sonnode. opolari bio. un Uguiti.oo od.a P. accada diSun.. ...ebbero, W..Rono fruno 5.0.0 oon mio

mos.5.2 pprendo 40 PP.I. 03 leMare µ a— II Col ol..)ree 5.5 ..p.. . 5.• eri

FOSSI amo quindi una D..FO. di merin bado fama disocenan lerruicil. fondo..

.l pvmpdi .flÀdda sudnume u 2.50 !unii pio ,

=numero m..., 5sedine d.iurn.ird u arra ,

< inandoe 7.cdol-lort P.ndide

d, pae

Le uni.. di pere di daino..non. Poddn doutura-

noneouoreenae

WILLIAMLa reo.. reekne S20 pionniPeinn daa nnture....Mar mem.. Ce5a~"—.5.

WALSER. DECANA. ABATE_

danon.inoincheoter Rue..

dia.:. ponine di al. mieenn,. pettinino foefon e olnd e

oardeli rdemine

La 1-1.31C% M.% 5-20 paniamo dalla muuratione ,

do une.) e1411Posa.oste idn.m.e na carne Sui

ett 501,rer"ce bP0r-te un Id. d' 4~1..un

~Oso Mond. IO..•liceeraveh DECANA.PASSA CLASSANA,Le raduna inniene semi-na rota di 41111,,,1 0 removene pol scoernr. celle 15.cnnre.La Ounillorione or. go re-rene anche dine de-Odano, noi a emenda drdebbano nane onorino tre.5.e. osano. trasformi. incedono neo... che leo.ne, la omonimo. di

(255<re lun. preprieelde-

..reT.2'"deut-

niPlltverzoo. occasbine diun viagtoCuba Giovani 1° MaggioPartenza 18 Aprile

L. 1.540.000Durata 18 giorni/ pensione completa - Soggiorno balneare al Cam-ping Abra" (Litorale del None) in bungalow ed escursioniguidate.

Cuba cultura SantiagueraPartenza 17 Aprile L 2.030.000Durata 17 giorni/ pensione completa - L'Avana / Santiago de Cubacon trasferimento aereo e soggiorno balneare a Playa del Este.

Vienna - in trenoPartenze: 23 Aprile e 21 Maggio

L. 520.000

Durata 5 giorni / Hotel 4 stelle / pensione completaQuota per soci Coop Lombardiaper viaggio partenza 21/5/86

L. 495.000

Parigi in trenoPartenze: 28 Marzo - 24 Aprile - IO Maggio

da L. 540.000

Durata 7 giorni / Hotel 2 e 3 stelle / mezza pensione.Quota per soci Coop Lombardiaper viaggio partenza 10/5/86

L. 510.000

Palma di MaiorcaPartenze: 5 e 12 Aprile

da L. 380.000Durata 8-15 giorni/ Hotel 2 e 3 stelle / pensione completa.

Berlino / Lipsia / DresdaLe città d'arte della Repubblica Democratica TedescaPartenze: 26 Aprile e 3 Maggio

L. 765.000

Durata 9 giorni pensione completaQuota per soci Coop Lombardiaper viaggio partenza 3/5/86

L. 700.000

Costa Brava (Spagna) - Lloret de MarPartenze ogni sabato da L. 264.000Viaggio in autopullman Gran Turismo con partenze da Milano -Bergamo - Brescia - Lecco - Como I Pensione completa / Durata 8giorni con possibilità di prolungamento quindicinale.

PragaPartenze: 19 Aprile e 17 Maggio L. 795.000Durata 5 giorni / Hotel 5 stelle / Pensione completa

Speciale Pasqua in ToscanaPartenza 28 Marzo L. 280.000Durata 4 giorni / Pensione completaTour in pullman visitando le più interessanti località d'arte e cultura:Firenze / S. Gimignano Siena / Pisa / Populonia

Pianeta U.R.S.S. e anteprima estateMosca e LeningradoPartenze: 18 Aprile e 9 Maggio

2 e 16 AgostoDurata 8 giorni / Pensione completaQuota per soci Coop Lombardiaper viaggio partenza 9/5/86

Le antiche città russePartenze: 12 Giugno

3! LuglioDurata I l giorni / Pensione completaItinerario: Leningradò / Novgorod Suzdal Yaroslav / Valdimir /Rostov / Zagorsk / MoscaQuota per i soci Coop Lombardiaper viaggio partenza 12/6/86 L. 1.530.000

11 sole di Mezzanotte (II grande Nord)Partenze: 19 Giugno L. 1.680.000

26 Giugno L. 1.740.000Durata I I giorni / Pensione completaItinerario: Leningrado / Murmansk / Petrozavodsk / MoscaUn viaggio originale e suggestivo nel periodo in cui il sole nontramonta mai e rischiara la notte artica con una fantastica lucecrepuscolare.

Asia CentralePartenze: 8 Maggio

L. 1.590.00012 Giugno e 4 Settembre L. 1.820.000

Durata I l giorni/ Pensione completa.Itinerario: Leningrado Taskent Buk hara / Samarkanda / Mosca

oxptutinno Coop Turismo - Tel. 02-28456290

L. 850.000I.. 1.900.000

L. 800.000

L. 1.600.000L. 1.700.000

Josepirb Roth

Longanesi editorePrezzo di copertina L. 13.500Ai soci L. 10.800Nella storia di una famiglia austriaca il progressivo sgretolarsidell'impero austroungarico. Un romanzo considerato tra icapolavori del nostro secolo nato dalla penna di un insupera-to interprete del mito asburgico.

soci L. 18.000enotazioni111 al 12 Aprile

Fonk Cetra. presentaCe dischi is) ezssettecern finselitB. 2,

Un'eccezionale raccolta con 35 stupende arie - romanze eseguite daipiù grandi interpreti dell'opera lirica PL 706 (3 LP) - PM 706 (3 MC)

Disco 1I .a Traviata: Addio del passato - Maria Callas • Parigi, o cara - MariaCallas, Francesco Albanese• Libiamo, libiamo - Maria Callas, France-sco Albanese • Amami Alfredo- Renata Scotto • Cavalleria Rusticana:Voi lo sapete o mamma - Giulietta Simionato • Siciliana: O Lola -Achille Brasai • La sonnambula: Prendi rane] ti dono - FerruccioTagliavini • Andrea Chenier: Un dì all'azzurro spaziO - Giuseppe DiStefano • L'elisir d'amore: Una furtiva lacrima - Beniamino Gigli •Norma: Casta diva - Maria Callas • Aida: Celeste Aida - Mario DelMonaco • La fanciulla del West: Ch'ella mi creda • Giacomo LauriVolpi.

Disco 2La Boheme: Sì. mi chiamano Mimi - Renata Tebaldi • Che gelidamanina - Ferruccio Tagliavini • Tosca: E lucean le stelle - Franco Corelli• Recondita armonia - Giacomo Lauri Volpi • Vissi d'arte'- ElisabettaBarbato • Turandot: Non piangere Liù - Franco Corelli • La Wally:

• Ebben me ne andrò lontana Renata Tebaldi • Lucia Di Lammermoor:Tu che a Dio spiegasti l'ali - Giovanni Malipiero• La Gioconda: Ciclo emar - Galliano Masini • Il Barbiere di Siviglia: Una voce poco fa -Giulietta Simionato • Largo al factotum - Giuseppe Taddei.

Disco 3Rigoletto: Caro nome - Lina Pagliughi • Bella figlia dell'amar - L.Pagliughi, F. Tagliavini, G. Taddei, I. Colasanti • La donna è mobile -Franco Corelli • Questa o quella - Ferruccio Tagliavíni • Melistofele:L'altra notte in fondo al mar - Renata Tebaldi • I Pagliacci: Vesti lagiubba - Mario Del Monaco • Il Trovatore: Di quella pira - FrancoCorelli • Stride la vampa - Miriam Pirazzini • Fedora: Amor ti vieta -Beniamino Gigli • Madama Butterfly: Un bel dì vedremo - MargheritaCarosio • Con onor muore - Raina Kabaivanska • Werthcr: Ah! Nonmi ridestar - Nicola Filacuridi.

Grande successo deichiosco-coop a LodiPiù di trecento soci, venti dei quali prestatori,sono l'ottimo risultato ottenuto dalla presenza nelsupermercato di Lodi del nostro chiosco-infor-mazioni. Alla sua terza uscita stagionale. la "Pa-goda", come viene chiamata in gergo, si è dimo-strata ancora un ottimo punto di incontro traclienti, soci e funzionari della cooperativa perscambiare pareri, informazioni e approfondire unlegame.La presenza della dietista con il computer perl'analisi del pasto di clienti e soci è stato poi iltocco che ha fatto "vivere", il nostro chiosco.Adesso, nel suo pellegrinare. la "Pagoda", si spo-sta a Peschiera Borromeo dove nel mese di mar-zo, ne siamo convinti. saprà essere un positivopunto di incontro per tutta la base sociale.

Una nuova offertaparticolareLa terza settimana di ogni mese, in dodici deimaggiori punti di vendita della Coop Lombardia,viene effettuata una offerta particolare di alcuniprodotti di frutta e verdura.Personale particolarmente addestrato propone,come al mercato, prodotti nelle quantità desidera-te dai consumatori.Con questo servizio non si intende solo venireincontro alle diverse esigenze dei clienti ma siintende offrire il prodotto giusto nel momentomigliore della stagione, ad un prezzo quindi con-tenuto rispetto alla qualità.Le prime due esperienze con le arance e le peresono state particolarmente apprezzate: per il futu-ro l'azione si svilupperà con questo calendario dimassima:

Marzo:

PeperoniAprile:

Mele Maggio:

Fragole e LimoniGiugno:

CiliegeLuglio:

PescheSettembre:

UvaOttobre:

Castagne e KakiNovembre:

MeleDicembre:

Frutta secca

L'iniziativa, segnalata sempre la settimana prece-dente da un manifesto, è arricchita dalla distribu-zione gratuita di una scheda informativa realizza-ta con la collaborazione di una dietista.La scheda è utile, oltre che interessante in quantomette in luce i periodi migliori di produzione, leproprietà nutrizionali dei prodotti e presenta ognivolta due diverse ricette, semplici ed originali.

In breve tempo è così possibile avere una serie diinformazioni e di proposte per utilizzare al megliofrutta e verdura. Le schede potranno poi essereraccolte in un divertente contenitore, da appende-re in cucina, disponibile gratuitamente a partiredal mese di marzo.Occhio quindi ai manifesti con "l'uomo con ibaffi": sono il segnale che stanno per arrivaremontagne di frutti gustosi a prezzi convenienti.

Negozia] l'interessati

vendita sfasa

Como — LodiOpera — MilanoNovate PitagoraBareggio — CiniselloPeschiera GaribaldiBrescia — CremonaCasazza GhinagliaCremona (escluso venditaCa' del Vescovo marzo)Crema

Quale consumo - 11

Page 12: di Marco Maggi di Fabio Zanchi di Alberto Terzi Titti ...€¦ · Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli,

o \ c

o', se-- o

o „o.. o 't. kos?Lr,zo5e< .R0

.«b9 sz,\ ZL

o 5 3 ,6. • „ " „.,Z5 o .

,izSe7 cjCP

..09

•<">'D 5..;\AZ 0S' \e,,,•S

er<

\. &. .4‹}\ ,1°

FA92” eV3RI,e+ de.). n- \G

40,15V O' ciV-'

4e).

hin corso di storia, una mostra con catalogo, un convegno e infine una grande festa

Lommi

ueÌJI© Auz icél.„ Lega2repam pe:

suoi Cante

Il Comitato lombardo della Lega coglie roc-casione del centenario di fondazione dell'or-ganizzazione cooperativa per far conoscerepiù ampiamente questofenomeno e rifletteresulla propria storia.La prima iniziativa di questo programma è inaprile, un corso di "Milano per voi': apertoalla partecipazione di tutti. Un'opportunitàanche per i soci delle cooperative di consumoper conoscere lo sviluppo complessivo dellacooperazione.In maggio, a Palazzo Reale, il clou del pro-gra► ma con una mostra che rievoca lo svi-luppo della Lega in quetsi ceni 'anni: la mo-stra è accompagnala da un catalogo illustra-to, che raccoglie contributi qualificati allaconoscenza della realtà cooperativa nella no-stra regione.

Sempre in maggio (i130, presso l'UniversitàBocconi), un convegno che pone a confrontoi "sistemi" di imprese che si misurano nelmercato: quello cooperativo, quello pubblicoe privato.Alla chiusura della mostra, una grande festadedicata ai cooperatori nei giardini della VillaComunale di via Palestro a Milano.A lire iniziative sono infase di definizione peril prossimo autunno.Pubblichiamo le prime infbrinazioni sulle i-niziative alle quali il Comitato lombardo del-la Lega sia lavorando.Le adesioni a tali iniziative non sono ancoratutte confermate alla fine di febbraio ed èquindi possibile che si verifichino cambia-menti nei programmi che vengono qui pre-sentati .schematicamente.

- -Corso di "Milano per vorM Mostra "Cooperati vi rrnbardia dal 1886"

Un corso di storia del movimento cooperativo lombardo èinserito nella programmazione del ciclo di lezioni "M ilano pervoi„ .

DateLe quattro domeniche di aprile dalle ore IO alle ore 12

SedePalazzo Dugnani in via Manin, Milano

StrutturaCoordinatore: Alceo Riosa, docente di storia dei movimentisindacali - Università degli Studi di Milano.Prima lezione - 6 aprile.La presenza del movimento cooperativo nella realtà lombar-da. Caratteri e prospettive.Sergio Soave, vicepresidente del Comitato Lombardo dellaLega.

Seconda lezione - 13 aprile.La cooperazione e le organizzazioni politiche e sindacalilombarde nella Lombardia dell'Ottocento.Franco Della Peruta, docente di storia del Risorgimento,Università degli Studi di Milano.

Terza lezione - 20 aprile.Dalla fondazione della Lega (1886) al Fascismo.Maurizio Degli Innocenti, docente di storia contemporanea,Università di Firenze.

Quarta lezione - 27 aprile.La cooperazione lombarda durante il periodo fascista e larinascita nel secondo dopoguerra.Fabio Fabbri, docente di - storia contemporanea, Università diSalerno.

Data10-31 Maggio 1986

SedeMilano, Palazzo Reale Sala delle cariatidi, Sala intermedia,Sala delle Colonne (in tutto circa 2.000 metri quadri disuperficie espositiva).

Progetto di allestimentoStudio Guiducci (ing. Roberto Guiducci, prof. Giuliano Gui-ducci)

OrganizzazioneLidia Lommi / Lega Cooperative

Coordinamento storicoProf. Giulio Sapelii, direttore della sezione storica della Fon-dazione Feltrinelli di Milano e docente di storia del movimen-to operaio a Trieste.Prof. Maurizio Degli Innocenti, direttore dell'Istituto Sociali-sta di Studi Storici di Firenze e docente di storia contempora-nea all'Università di Firenze.

StrutturaAll'interno delle tre sale, una costruzione che si configuracome cantiere guida un percorso visivo che illustra con testi,immagini, disegni e oggetti il fenomeno cooperativo in Lom-bardia dalle origini ai nostri giorni.I temi sono raggruppati in modo da collocare le origini e ilperiodo giolittiano, fino alla fine della prima guerra mondialenella Sala delle cariatidi, il periodo fascista nella sala interme-dia, il dopoguerra fino ai nostri giorni nella sala delle colonne.In una saletta contigua è allestito uno spazio per le proiezioni• el quella vengono programmati documentari, filmati pub-blicitari e altro materiale che riguarda la cooperazione.

A partire dal periodo di apertura della mostra, sarà distribui-to in libreria e nei canali propri del movimento cooperativoun volume che funge da catalogo della mostra e raccoglie unaantologia di saggi sulla cooperazione lombarda dei più auto-revoli studiosi che si sono occupati dell'argomento.Questi i caratteri del volume in via di realizzazione:

TitoloCooperative in Lombardia dal 1886lavoro - democrazia - progresso

Formatobase cm. 22 altezza cm 24350 pagine (200 di testo. 150 di foto), stampa a 4 colori

IndiceLe tappe storiche della cooperazione lombarda• La cooperazione e la società lombarda (Franco Della Peru-ta)• Le origini della cooperazione e la fondazione della Lega(Maurizio Degli Innocenti)• La politica sociale ed emancipazionista della cooperazionelombarda (Alceo Riosa)• Dall'età giolittiana al fascismo: sviluppo e declino (Mauri-zio Degli Innocenti)• Il fascismo e la cooperazione (Mariella Nejrotti)

InaugurazioneLa cerimonia di apertura della mostra prevede la partecipa-zione, oltre che delle principali autorità milanesi e regionali, dipersonaggi nazionali: Sandro Pertini, Giancarlo Paietta, LeoValiani.Presente la presidenza nazionale della Lega.L'inaugurazione sarà accompagnata da una cerimonia dipremiazione di un gruppo di vecchi soci e dirigenti del movi-mento cooperativo lombardo.

Campagna di infonnazioneL'informazione sul significato della mostra e l'invito a visitar-la si sviluppano su molteplici canali:1) conferenza stampa di Carlo Tognoli, sindaco di Milano edi Rinaldo Ciocca, presidente regionale della Lega a PalazzoMarino. il 7 maggio.— campagna di affissioni di manifesti in Milano città;— distribuzione di manifesti in tutte le scuole milanesi e dellaprovincia con la collaborazione dell'Assessorato comunale edi quello provinciale all'istruzione;— distribuzione di manifesti in tutte le sedi cooperative diMilano e provincia;— esposizione di locandine sui mezzi pubblici di Milano,Lodi e linee periferiche;— passaggio di informazioni sul tabellone di Piazzale Loretonegli spazi a disposizione del Comune;— invito diretto a tutte le cooperative lombarde e pubbliciz-zazione sui giornali del movimento cooperativo.2) Presentazione della mostra sul numero eli "Qui Milano", ilgiornale dell'amministrazione comunale, in distribuzione nelmese di aprile.

• Il secondo dopoguerra (Giulio Sapelli)

Dinamicità e specificità di alcuni settori cooperativi• La cooperazione di consumatori (Giorgio Vozza)• Le cooperative di abitazione (Valeria Rossetti) -• Le cooperative di produzione e lavoro (Bruno Bezza)• La cooperazione agricola (Luigi Della Valentina)• La cooperazione di credito (Luigi Tremi)• La cooperazione di servizi e di cultura (Giuliano Mussati)

Capitoli significativi della cooperazione lombarda• Le società di mutuo soccorso nella seconda metà dell'Otto-cento (Maria Grazia Meriggi)• L'Unione Cooperativa e Buffoli (Anna Caroleo)• Milanino e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa(Virgilio Vercelloni)• Cittadella e l'utopia cooperativa (Luisa Betri)• I circoli cooperativi (Marino Livolsi)• Simboli e immagini della cooperazione (Giovanna Ginex)• L'Umanitaria e la cooperazione (Ivano Granata)

Costi e prenotazioniIl volume è posto in vendita al prezzo di 40.000 lire. Pcr leCooperative e i soci iI prezzo è di 30.000 lire. Copie del volumepossono essere prenotate presso la segreteria del Comitatolombardo Lega (02/28456208).

ilitalogo della Mostra 11111L._ AL AL

12 - Quale consumo