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L’Improbabile Samizdat Berico Aperiodico di fantacultura e disinformazione n° LXVII Anno 50 d.D.D. [email protected] www.improbabile.info Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto di un’immaginazione disturbata 1 Con le partite di calcio la consumazione è obbligatoria Dal mondo: il dittatore della Corea del Nord ha deciso che ogni suo suddito debba avere sottomano un bottone rosso grande almeno quanto una pizzetta. – L’ormai celebre viaggiatore milanese Michele Mondolfo stupi- sce ancora una volta riuscendo a compiere il giro del mondo senza l’ausilio di nessun mezzo meccanico né dei suoi arti: è riuscito infatti a spostarsi a una media di 3 chilometri al se- condo sfruttando solamente la spinta del gas prodotto dal suo intestino. Si dice molto soddi- sfatto di questo suo nuovo re- cord e ha deciso di aprire un’a- genzia di turismo ecologico che si chiamerà “Borlotti Tour”. Cultura: insegnante di inglese arrestato a Cremona per ave- re fatto imparare a memoria ai suoi alunni la nota canzone di Frank Zappa che si intitola “Don’t eat the yellow snow”. – La nota testata giornalistica L’Improbabile è pronta a rile- vare le quote di maggioranza di Repubblica, Il Corriere della Sera, del Sole 24 Ore e del New York Times. L’AD del giornale Davide Rigo incontrerà a breve le controparti per discutere i dettagli e rilevarne la direzio- ne. - Scienza: Alberto Angela e Fabio Fazio fi- nalmente sposi; il matrimonio si celebrerà in una suggestiva sta- zione meteorolo- gica alle falde del Kilimangiaro. – Nuovo miraco- lo di Padre Pio: è apparso in cielo alla popolazione attonita di Manfredonia sparando fuori bitcoin dal naso. In terra, si è scatenato il putiferio, con zuf- fe epiche tra credenti e miscre- denti. - Sport: il CIO (Comitato Internazionale Olimpico) ha decretato che i video giochi vanno considerati come una vera e propria disciplina agoni- stica (e-sports) e che un futuro olimpico non è da escludersi. Veementi si sono scatenate le proteste di becchini, maestri decimo dan di rubamazzetto, badanti e degli schiavi delle agenzie di facchinaggio. L’URLO DI BURONZO NOTIZIE FLASH Troppe persone senza biglietto, spesso sgarbate e violente, de- nigrazioni quotidiane, stipendi da fame con l’obbligo di acqui- sto e pulizia delle divise: sono questi i motivi che hanno fat- to insorgere i controllori della municipalizzata vicentina SVT. Dopo una lunga trattativa con l’azienda, finita con un pugno di mosche in mano, i portavoce del sindacato dei controllori hanno dichiarato che ogni venerdì, a partire dal prossimo, tutti gli iscritti entreranno in sciopero fino a quando l’amministrazio- SVT: Controllori in sciopero ne non concederà quanto da loro richiesto. Quindi, cari letto- ri, il venerdì potete salire tran- quillamente in autobus sprov- visti di biglietto senza la paura di incorrere in sgraditi accer- tamenti. Dimenticavo… la reda- zione de L’Improbabile declina ogni responsabilità nel malau- gurato quanto remoto caso che questa no- tizia non sia del tutto veri- tiera. Gigi Trombetta Quasi mi vergono a dirlo ma, malignamente, mi trovo spesso a inveire conto questo o quell’al- tro politico. Me ne vergogno so- prattutto quando penso che non è altro che una persona come me, che lavora e cerca di sfan- garla, insomma. È probabile che anche per il politico ci sia stato il tempo in cui aveva fretta di trovare l’anima gemella, magari è avvenuto con un colpo di fulmi- ne; il tempo in cui trovare un po- sto di lavoro per garantire il pane alla famiglia, pos- sibilmente da oc- cupare per tutta la vita; il tempo di smettere di viag- giare e di costru- irsi una casa; il tempo di fare dei figli e intrattenersi con loro; il tempo di comperare un’automo- bile per spostarsi rapidi da casa al lavoro; il tempo di trovare un dio a cui credere. Lo so che non sono cattivi e che forse sono più le cose che ci accomunano da quelle che ci rendono diversi, eppure, a volte, mi fanno così incazzare… ma sbaglio ad arrab- biarmi. Mentre sguazzo in un pa- ese in cui pure i cani sono azzi- mati, in cui si legge una media di un libro all’anno (ringraziando gli studenti, ormai soprattutto stranieri, che rendono la media meno raccapricciante), in cui spopola il gioco d’azzardo stata- lizzato, in cui si guida usando il cellulare, in cui, in sostanza, la cittadinanza è minacciata dalla prospettiva di riflettere, qualcu- no deve pur prendere qualche decisione, anche se apparente- mente insensata. Per esempio, se non ci pensa il politico a risolvere questo impiccio degli immigrati mica posso farlo io la domenica, dopo una dura settimana di lavoro malpagata, oppure la sera dopo le otto. C’è la crisi e c’è l’immi- grato. Che posso fare io se non maledire la preca- rietà e sfogarmi sul primo negro congelato che dor- me per strada? Io non posso niente, sono solo un po- vero giornalista freelance. Sta al politico fare qual- cosa. E di fatto qualcosa la fa. La colpa è mia che, purtroppo, resto affascinato dai battibecchi tra partiti, perché di fondo sono un pettegolo, linguacciuto, mal- dicente. Però, oltre alla fiumana di panzane tipica del fermento pre-elettorale (che è il mio in- trattenimento preferito), il poli- tico continua a fare egregiamen- te il suo mestiere. Insomma le mie difficoltà non sono che illusioni nate da un ec- cesso di attaccamento e deside- rio. Se posso gongolarmi nel mio disimpegno e inazione, è solo grazie alla classe politica. Sono un ingrato e cercherò di riscat- tarmi dando il mio voto ben pon- derato al politico più meritevole. POVERO POLITICO INCOMPRESO Il Canton del Fromboliere Abbasso i boy scout! Bambini, udite! Per imparare a mar- ciare ci sarà tempo e troppo sarà comunque il tempo che dovrete concedere alle fredde teorie di istruttori zelanti. Quindi, abbasso i boy scout, evviva l’omosessualismo, Er Monnezza, il trogloditismo e il furto con scasso! Abbasso i boy scout! Uguccione Sommaruga

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L’ImprobabileSamizdat Berico

Aperiodico di fantacultura e disinformazione

n° LXVIIAnno 50 d.D.D. [email protected]

www.improbabile.info

Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto di un’immaginazione disturbata 1

Con le partite di calcio la consumazione è obbligatoria

Dal mondo: il dittatore della Corea del Nord ha deciso che ogni suo suddito debba avere sottomano un bottone rosso grande almeno quanto una pizzetta. – L’ormai celebre viaggiatore milanese Michele Mondolfo stupi-sce ancora una volta riuscendo a compiere il giro del mondo senza l’ausilio di nessun mezzo meccanico né dei suoi arti: è riuscito infatti a spostarsi a una media di 3 chilometri al se-condo sfruttando solamente la spinta del gas prodotto dal suo intestino. Si dice molto soddi-sfatto di questo suo nuovo re-cord e ha deciso di aprire un’a-genzia di turismo ecologico che si chiamerà “Borlotti Tour”. Cultura: insegnante di inglese arrestato a Cremona per ave-re fatto imparare a memoria ai suoi alunni la nota canzone di Frank Zappa che si intitola “Don’t eat the yellow snow”. – La nota testata giornalistica L’Improbabile è pronta a rile-vare le quote di maggioranza

di Repubblica, Il Corriere della Sera, del Sole 24 Ore e del New York Times. L’AD del giornale Davide Rigo incontrerà a breve le controparti per discutere i dettagli e rilevarne la direzio-ne. - Scienza: Alberto Angela

e Fabio Fazio fi-nalmente sposi; il matrimonio si celebrerà in una suggestiva sta-zione meteorolo-gica alle falde del

Kilimangiaro. – Nuovo miraco-lo di Padre Pio: è apparso in cielo alla popolazione attonita di Manfredonia sparando fuori bitcoin dal naso. In terra, si è scatenato il putiferio, con zuf-fe epiche tra credenti e miscre-denti. - Sport: il CIO (Comitato Internazionale Olimpico) ha decretato che i video giochi vanno considerati come una vera e propria disciplina agoni-stica (e-sports) e che un futuro olimpico non è da escludersi. Veementi si sono scatenate le proteste di becchini, maestri decimo dan di rubamazzetto, badanti e degli schiavi delle agenzie di facchinaggio.

L’URLO DI BURONZO NOTIZIE FLASH

Troppe persone senza biglietto, spesso sgarbate e violente, de-nigrazioni quotidiane, stipendi da fame con l’obbligo di acqui-sto e pulizia delle divise: sono questi i motivi che hanno fat-to insorgere i controllori della municipalizzata vicentina SVT. Dopo una lunga trattativa con l’azienda, finita con un pugno di mosche in mano, i portavoce del sindacato dei controllori hanno dichiarato che ogni venerdì, a partire dal prossimo, tutti gli iscritti entreranno in sciopero fino a quando l’amministrazio-

SVT: Controllori in scioperone non concederà quanto da loro richiesto. Quindi, cari letto-ri, il venerdì potete salire tran-quillamente in autobus sprov-visti di biglietto senza la paura di incorrere in sgraditi accer-tamenti. Dimenticavo… la reda-zione de L’Improbabile declina ogni responsabilità nel malau-gurato quanto remoto caso che questa no-tizia non sia del tutto veri-tiera.Gigi Trombetta

Quasi mi vergono a dirlo ma, malignamente, mi trovo spesso a inveire conto questo o quell’al-tro politico. Me ne vergogno so-prattutto quando penso che non è altro che una persona come me, che lavora e cerca di sfan-garla, insomma. È probabile che anche per il politico ci sia stato il tempo in cui aveva fretta di trovare l’anima gemella, magari è avvenuto con un colpo di fulmi-ne; il tempo in cui trovare un po-sto di lavoro per garantire il pane alla famiglia, pos-sibilmente da oc-cupare per tutta la vita; il tempo di smettere di viag-giare e di costru-irsi una casa; il tempo di fare dei figli e intrattenersi con loro; il tempo di comperare un’automo-bile per spostarsi rapidi da casa al lavoro; il tempo di trovare un dio a cui credere. Lo so che non sono cattivi e che forse sono più le cose che ci accomunano da quelle che ci rendono diversi, eppure, a volte, mi fanno così incazzare… ma sbaglio ad arrab-biarmi. Mentre sguazzo in un pa-ese in cui pure i cani sono azzi-mati, in cui si legge una media di un libro all’anno (ringraziando gli studenti, ormai soprattutto stranieri, che rendono la media meno raccapricciante), in cui spopola il gioco d’azzardo stata-lizzato, in cui si guida usando il cellulare, in cui, in sostanza, la

cittadinanza è minacciata dalla prospettiva di riflettere, qualcu-no deve pur prendere qualche decisione, anche se apparente-mente insensata.Per esempio, se non ci pensa il politico a risolvere questo impiccio degli immigrati mica posso farlo io la domenica, dopo una dura settimana di lavoro malpagata, oppure la sera dopo le otto. C’è la crisi e c’è l’immi-grato. Che posso fare io se non

maledire la preca-rietà e sfogarmi sul primo negro congelato che dor-me per strada? Io non posso niente, sono solo un po-vero giornalista freelance. Sta al politico fare qual-

cosa. E di fatto qualcosa la fa. La colpa è mia che, purtroppo, resto affascinato dai battibecchi tra partiti, perché di fondo sono un pettegolo, linguacciuto, mal-dicente. Però, oltre alla fiumana di panzane tipica del fermento pre-elettorale (che è il mio in-trattenimento preferito), il poli-tico continua a fare egregiamen-te il suo mestiere. Insomma le mie difficoltà non sono che illusioni nate da un ec-cesso di attaccamento e deside-rio. Se posso gongolarmi nel mio disimpegno e inazione, è solo grazie alla classe politica. Sono un ingrato e cercherò di riscat-tarmi dando il mio voto ben pon-derato al politico più meritevole.

Povero Politico incomPreso

Il Canton del FromboliereAbbasso i boy scout! Bambini, udite! Per imparare a mar-ciare ci sarà tempo e troppo sarà comunque il tempo che dovrete concedere alle fredde teorie di istruttori zelanti. Quindi, abbasso i boy scout, evviva l’omosessualismo, Er Monnezza, il trogloditismo e il furto con scasso! Abbasso i boy scout! Uguccione Sommaruga

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Oggi parliamo di panspermia. Perché? Innanzitutto per l’in-dubbio fascino malizioso del termine che contiene la parola ‘sperma’. Una parola con una pessima fama, capace di far arrossire ragazze come attem-pate signore, che piace a tutti ma di cui è spesso sconvenien-te parlare. In-somma quanto è liberatorio poterla pro-nunciare sen-za il timore di essere sconve-niente? Panspermia, tanto bella anche solo da decla-mare, deriva dal greco “pan” che significa ‘tutto’ e sperma ossia ‘seme’. La panspermia è appunto un’ipotesi scientifica che suggerisce che i semi della vita sono sparsi per l’universo. Pare proprio che sulla Terra la vita sia iniziata con l’arrivo di semi dallo spazio. Per estensio-ne, con ‘semi’ ci si riferisce a semplici molecole organiche, batteri o microrganismi in ge-nere, capaci di dare origine alla vita.Sembra invero che gli organi-smi da cui si sono evolute le creature viventi sulla Terra, siano arrivati in groppa a un meteorite schiantatosi al suolo, il nostro suolo. Ad avvalorare questa ipotesi, sono le curiose scoperte sulla capacità di so-pravvivenze dei batteri. Costo-ro, infatti, creaturine piuttosto coriacee, sono stati trovati in ambienti piuttosto estremi. Al-cuni vivono nelle fosse abissali con temperature superiori ai

PanspermiaProgenie aliena

100 °C, altri vivono all’interno di rocce o laghi sotterranei, per non parlare di quelli dormienti trovati nelle carote di ghiaccio estratte in Antartide a più di 1 km sottoterra - degli amminoa-cidi che si formano spontanea-mente nelle nubi stellari - o di quelli rinvenuti in un campione

di suolo mar-ziano. Non ci sono prove decisi-ve a sostegno della pansper-mia, però è una teoria ve-rosimile. Uno

dei suoi più accaniti sostenitori è lo scienziato Wickramasinghe il quale afferma: “…la pansper-mia risponde finalmente alla domanda se ci sia o meno vita nell’universo. Non solo, ci dice che gli extraterrestri esistono, non sono verdi, non sono nudi né volano su navicelle circolari, come uno sarebbe comunemen-te portato a credere, ma sono invece invisibili a occhio nudo e viaggiano a dorso di detriti provenienti dallo spazio profon-do. Questo ci dice che noi stessi siamo degli alieni, come alieni erano i nostri antenati, che hanno colonizzato un pianeta poi battezzato Terra. E gli stes-si extraterrestri che giunsero qui, potrebbero essere arrivati anche altrove”.In definitiva, un nutrito grup-po di scienziati concorda sulla possibilità che nell’universo si siano sviluppate forme di vita intelligenti. C’è mancato poco che l’intelligenza non si manife-stasse pure sulla Terra.

La domandina del buon figliuolo: mamma, ma se tifo Pape-rino, Pippo e Paperoga, le formiche, gli indiani contro i catti-vi cowboys, Wile Coyote, l’ornitorinco, il discount, il mate, il pesto industriale marca Era Ora, il Chiapas e il combat folk, e non mi fanno più di tanto schifo topi e scarafaggi, e senza che questa mia lunga domanda ti faccia scuocere la pasta, credi che potrò militare nella vera sinistra? Certo, figliuolo, e non scordarti la divisa. Quella da resiliente!Adonias Filho

SMS da un lettore anonimoMi raccomando stasera per cena bigoli all’anara, po-lenta ai funghi, perignon annata matulasemme, zac-cheri al cioccolato e per finire il film ‘Mosè apre le acque’ di sei ore e mezza di durata, a tre tempi, per prepararsi per la nottata.

ALKASELTZLa pernacchia - efficace e popolare strumento espres-sivo che mira a chiarire con encomiabile schiettez-za certe situazioni - è in pericolo di estinzione. Nello spirito della triplice allean-za Banfi-Bombolo-Monta-gnani, sancita da un vero peto autografo dell’incom-mensurabile Alvaro Vitali, questo è un appello a che essa, la pernacchia, venga dichiarata specie protetta.

Cerutti Gino.

È sempre la solita storia: “Ra-gazzi! Sabato festone a casa mia, portate qualcosa da man-giare o da bere.” E come sempre arrivi alla festa, e come sempre ti accorgi, con un sentimento di rammarico misto a orrore, che la tavola è imbandita di innu-merevoli torte salate. Ora, ‘sta moda della tor-ta salata, una volta, mica c’era. Penso che molte non-ne potrebbero avere un man-camento alla sola vista di una squallida torta salata. Nel Paese dell’ec-cellenza culinaria, della dieta mediterranea, delle lasagne e dell’abbacchio, vai a una festa e cosa trovi? Torte salate! Non è possibile! A parte brutta da vedere, la torta salata è anche terribile

DICHIARATA ILLEGALE LA TORTA SALATA

da mangiare. Nella torta sala-ta puoi mettere di tutto, tanto, l’accozzaglia di gusti dà sempre lo stesso risultato: un sapore simile al vomito di un cane am-malato. E ci sono persone che si fanno pure i complimenti a vicenda: BUONA la tua torta sa-lata con tonno e uova! Grazie!

Anche la TUA mi è piaciuta molto! L’idea di abbinare gli spinaci con la provola non mi era mai ve-nuta!Per questo alcuni parla-

mentari dal palato fine hanno proposto un disegno di legge che, passato con decreto attua-tivo, ha reso illegale la torta sa-lata su tutto il territorio nazio-nale. Finalmente ci sarà un po’ di giustizia… anche in tavola.

Cerutti Gino.

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I l FreddurinoLa bestemmia del filosofo? Dio Kant

Swurz

La chiesa più pulita di Vicenza? I FilippiniEl Belva

Grasso dichiara: mi metterò a dietaGianfiore Manero

Fabbrica di sanitari dichiara cessata attivitàEl Tetzuya

La tassa più ingarbugliata? La matassaSwurz

Pino è morto diabeteEl Belva

Il film preferito da chi ha la cucina al piano di sotto? Jumanji

Gianfiore Manero

Nel comperare le mutande è necessaria una scelta molto oculata

El Tetzuya

Il poeta più ossuto? OmeroSwurz

Gin Tony Gin MenegoEl Belva

Diffuso gioco elettronico indiano: karmagotchiGianfiore Manero

Radio nucleare! L’unica radio attivaEl Tetzuya

Lettera in versi dell’abate Roberto da Anzio a San Francesco d’Assisi sulla

spinosa questione dei call center (A.d. 1223)

Di giorno, di notte col sole, coi tuoni c’è sempre un call center che rompe i cojoni

Se questo non basta a non esser scocciati ci piace mandare a morì ammazzati

coloro che hanno inventato il sistema e sfruttano i giovani per una miseria

ci stessero loro ad alzar la cornetta così il vaffanculo gli arriva in diretta.

Spesso non ce ne rendiamo con-to, ma il mondo in cui viviamo è uno spasso. Il guaio è che si tende a prenderlo con troppa serietà. Rimbambiti da televi-sione, radio, telefonini e inter-net (il grande oracolo), diventa difficile riflettere. Travolti da fiumi straripanti di parole, in pochi troviamo la forza di guar-dare a ciò che ristagna sotto la superficie e cioè una palta di maleodorante ipocrisia. Non bisogna dare credito a tutte le ciance che ci assillano anche nella tranquillità domestica. E quel che conviene è non dare trop-pa importanza a quello che ci vie-ne riferito, anche quando a riferirlo è un personaggio influente o una fonte autorevo-le. Non c’è nulla di serio nelle parole. Chiunque può dire tutto e il contrario di tutto. Finché non sono comprovate dai fatti le parole sono solo aria, più ve-lenosa talvolta del PM10. C’è ad-dirittura una curiosa affinità in questo paragone: non potendo esimerci dal disperdere nell’at-mosfera micro-polveri, non ci rimane altro da fare che lamen-tarcene e affliggerci quando le conseguenze ci riguardano direttamente. Se al contrario riuscissimo a non confondere un discorso coerente da una starnazzata, continueremmo sì a perire di malattie polmonari ma almeno ci saremmo goduti qualche buona risata in più.Cosa voglio dire… che le chiac-chiere difficilmente risolvono i problemi. Quanto fiato si è speso per elevare il minorato a grado di invalido? Per poi defi-nirlo handicappato, portatore di handicap, disabile e final-mente diversamente abile? Che conquista ragazzi! E ragazze naturalmente. Mentre anni di demagogia fagocitavano immen-

se quantità di aria respirabile, il diversamente abile continua a vivere indecorosamente come un handicappato. La stessa cosa vale per il nero, che in questo contesto non si inten-de come colore bensì, secondo la classificazione antropologica dell’homo sapiens, l’insieme degli individui appartenenti al gruppo etnico dei negroidi. Ma nemmeno la parola negro si può più usare. Il termine infat-ti rimanda il pensiero alla tri-

ste epoca storica della schiavitù, un’epoca passa-ta, estinta (se ti scappa da ridere non ti vergogna-re), e ora final-mente esistono gli afro-americani. Resta da chieder-si se dopo inim-

maginabili conquiste terminolo-giche, è seguito un altrettanto sostanziale miglioramento nel-la qualità di vita delle persone emarginate. Il tipico europoide illuminato risponderebbe con gravità “eccome!”. Io, che non ne capisco molto né di antro-pologia né di demagogia, che tutti mi appaiono diversamente pigmentati, che un non-man-giante è un morto di fame, che un diversamente-dimorato è un barbone, che un africano è cibo per i pesci e un diversamente abile una spina nel fianco per la società civile, mi spacco dalle risate. Non è che sia cinico, è che ormai ho l’età per capire le barzellette.

EUROPOIDECENTRISMOCultura del piagnisteo

La saggezza del Monaco

Secondo il Monaco er-rante che sta sotto l’al-bero, l’universo è come un vetro a cui è appog-giata una mosca di cam-pagna che pensa allo champagne.

TARAPIA TANDOCHE

COME SE FOSSE SGUERB

Il termine tandoche, in dialetto vicentino, assume un’interminabile serie di accezioni, quali scemotto, poco intelligente, stupido, sciocco, scimunito, stolto, deficiente, tonto, ebete, fes-so, credulone, grullo, ecc. ecc. Sguerbano è un termine dell’alto vicentino di oscura provenienza, che vuole iden-tificare una persona sciatta e poco credibile, di dubbia morale. Sguerbano può esse-re abbreviato in sguerb (per far prima). Ora, se a questo si vuol dare un senso, o an-che se non lo si vuol dare, ecco che un tognazziano ri-chiamo potrebbe risolversi in un tarapia tandoche come se fosse sguerb. Aggiungerei con fuochi flatui.

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C R U C I V E R B ALe parole con 4 o più lettere contengono almeno una bugia

ORIZZONTALI1. Uncino insidioso.4. Viene dopo Sab.6. Chiesetta di provincia.14. Donne in sovrappeso.16. Ma… allo specchio.18. Proposizione preposta alla confutazione di un teorema o di una tesi.19. Zaia le ha diverse.20. Ama condividere il proprio business con altri soggetti.23. Ne è privo il fiore.26. Ampia zona ricoperta di catrame e cemento.28. A noi.29. Personaggio del ventesimo secolo che detestava le macchi-ne e la velocità.30. Ripetuto è un brindisi.32. Alterazione della voce dovuta all’eccessiva apertura delle fosse nasali.33. Lenti, pigri.35. Progenitrici.37. Comune austriaco nel di-

stretto di Kufstein.38. Donna che ama la compa-gnia d’un solo uomo.39. Aiutare la concentrazione.42. Nudità, per gli antichi greci.43. Di colore acceso.44. Innervositi, eccitati.46. Produce auto in Italia.47. Lech __ che promosse la soppressione in Polonia,48. __ chi si vede!

VERTICALI1. Amministratore… in breve.2. Popolo continentale poline-siano.3. Un sinonimo di tutti.4. Includere, tenere in conside-razione.5. Amare alla follia.7. Non si trovano nelle chiese.8. Che non può essere rappre-sentato in pubblico.9. Il Tulio per il chimico.10. La perdita di sangue meno

preoccupante.11. Il più basso rango tibetano.12. Falliti nel proposito.13. La Taylor di Cleopatra.15. Pessimistici, infelici.17. Attrice statunitense di se-cond’ordine.21. Cereale nocivo.22. Grasse, obese.24. In fondo all’hotel.25. Essere vivente che si nutre di una sola varietà di alimenti.27. Il dittongo del guanto.28. Stato africano a nord della Libia.31. L’Iran sui siti internet.32. Passo appenninico italiano.34. Detestato.36. Titolare, unico responsa-bile.40. La sigla del tritolo.41. Altare pagano.44. Polo senza pari.45. Le ASL… meno locali.

Soluzioni n. LXVI - 26 dopo Alberto BrignoliREBUS (6 9): PU Gilet; Archi ATO = PUGILE TARCHIATO - REBUS (6 2 7): P Ode Riina F; Fitto = PODERI IN AFFITTO

O p i G n I o n idi Leopoldo Boffalora

Sarebbe utile se riuscissimo a viv-ere lontani da noi stessi perlomeno un paio di giorni al mese; ciò sareb-be di giovamento assolutamente vitaminico per le nostre scheletrite animucce sempre perse a bisticcia-re con se stesse, a setacciarsi para-noicamente in cerca di un’immonda e fragile pagliuzza di senso.

mUGUGni DAl monDo AnimAle

IL ROSPO: so di non esse-re bellissimo, diciamo che sono un tipo, ma continuo a riscuotere un discreto successo con le principes-se. Saranno magari baci in punta di labbra e non di quelli appassionati ma mi conviene accontentar-mi. Il guaio grosso è che le famiglie regnanti si vanno progressivamente diradan-do e le principesse vengo-no spesso reclutate fra le campionesse di nuoto e le giornaliste televisive. Tut-ta piccola borghesia.

Guido Levi

Calcio di rigorePreoccuparsi senza saper-ne il perché è una malattia in felice crescita. Crescita felice per chi vende vacci-ni, counselling, biodanze, sciamanesimi d’accatto ed affini. La bonaria, pasco-lante, sazia indifferenza delle mucche, da iconica rappresentazione bucoli-ca virgiliana, si è ridotta

tutt’al più a immagine di un qualche formaggino per bambini che quelli non mangiano nemmeno più, perché mandano spedita-mente a farsi fottere nonni e genitori mentre – mania-ci compulsivi in erba, ma manco troppo – cercano esasperate telefonie, cor-nucopie di pizze al trancio, snobismi e precocissimi as-saggi di sesso estremo.

Sandro Mazzola