L’Improbabile · condizioni di salute del Pontefice. Sembra che la malattia sia stata ... fianco...

4
Addio Ratzy! Si è spento oggi, all’età di 84 anni, il Santo Padre Una bestemmia per la pace Le proprietà terapeutiche della bestemmia Papa Benedetto XVI, nato Joseph Alois Ratzinger, si è spento stamattina all’alba nei suoi appartamenti privati. “Ha lasciato questo mondo nella quiete e nella pace che tanto ha contribuito a proferire” – così commenta a caldo il Segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone. Il mondo civile si stringe attorno al Vaticano e numerosi credenti affollano già le vie della capitale. Dalle prime notizie filtrate dall’equipe medica, la causa della morte sembra essere imputabile a una serie di complicazioni dovute a un’uretrite non gonococcica. Solitamente curabile con semplici antibatterici, la malattia si è rivelata fatale al manifestarsi di una gonorrea acuta che ha accentuato le già critiche condizioni di salute del Pontefice. Sembra che la malattia sia stata contratta dal Pontefice durante la sua ultima visita alle favelas di Rocinha. Benedetto XVI lascia una Chiesa in balia degli sconvolgimenti sociali a cui ha sempre saputo far fronte con fermezza e misericordia, spesso rendendosi impopolare ma sempre difendendo la sacralità delle istituzioni pontificie, in Italia e nel Mondo. Verrà ricordato per il ritorno alla Chiesa della tradizione e per l’internazionalizzazione del messaggio evangelico. Alcuni vaticanisti ritengono troppo morbido l’atteggiamento mantenuto dal Pontefice nei casi di pedofilia manifestatisi in Germania, Irlanda, Stati Uniti e – più sommessamente – in Italia; ma tale opinione è propria di una sparuta schiera di chiosatori. Tutto il Mondo aspetta ora il nuovo timoniere della Chiesa Cattolica, augurandosi che le doti di grandezza, rettitudine e misericordia, proprie del Papa tedesco, appartengano in egual misura al nuovo pontificato. Gigi Trombetta L’Improbabile Samizdat Berico Aperiodico di fantacultura e disinformazione n° x 2 -1y(x+33)=3,14 Anno 42 d.C. email: [email protected] Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto dell’immaginazione Drammatico scenario in parlamento, oggi per la prima volta nella storia d'Italia il parlamento è svuotato dai politici. Il deserto dei tartari, solo i quattro pellegrini delle pulizie a condurre le sorti del nostro paese. Solo il mese scorso il parlamento fu costretto a discutere una norma di legge atta a tutelare il meretricio. Questione inevitabile mossa da una raccolta firme unica nel suo genere, quasi l'ottantasette per cento dell'Italia intera. Sono state trovate fianco firme di adolescenti, gli anziani tutti sperando in una 'legge salva vita' che gli consenta di sparare le ultime cartucce prima dell'inevitabile, e in molti casi prossimo, trapasso. Non avendo mai trattato l'argomento la seduta in parlamento iniziò in una nuvola di adolescenziale imbarazzo, mormorii dall'ala destra "..e se il santo padre ci sente…" e gote arrossate nella sinistra. Fortunatamente Silvio rompe il ghiaccio sparando una barza sui terremotati dell'Emilia e la discussione ha inizio. La sinistra attacca furiosa "Il meretricio sà da legalizza", la destra ribatte con vigore "E' un complotto della sinistra! Padania libera!". Ma un vigore che si smorza rapidamente fino a ridursi ad un bisbiglio. La destra mormora, ascolta, riflette e alla fine si passa al voto. Il presidente della camera "Votazione per la legalizzazione dell'esercizio della prostituzione e tutela dei diritti e doveri delle bagasce, voti a favore 497, voti contro 12, astenuti 0. Ah pure voi della DC non disdegnate…". Da quel giorno lo sfacelo. Le parlamentari capiscono di poter finalmente vivere una vita onesta e rassegnano le dimissioni. Le giovani corrono ad aprire una partita IVA, felici di abbandonare ruoli da sottoposte. Le più attempate sulle prime sono restie ad andarsene ma poi, con la prostituzione legalizzata, si accorgono che i loro servigi non sono più richiesti e a capo chino escono di scena. Neanche una settimana dall'entrata in vigore della nuova legge che nelle camere alleggia un odore di testosterone da far ITALIA AL GIRO DI BOA Trucchi e mestieri del veleggiare rivoltare lo stomaco. Sembra di stare nel braccio dei sodomiti, Vendola e Lussuria prevedono giorni di fuoco, i più ortodossi escono a spendere un po' di quattrino risparmiato a sostegno della nuova legge e Bersani seguita a parlare del nulla a due stronzi con la bava alla bocca. In pochi giorni a Bersani si seccano le fauci, la cameriera è sparita con le parlamentari e nessuno sembra disposto a dissetarlo. E a guardare bene neppure ad ascoltarlo, gli unici due per cui stava salmodiando sono chiusi in bagno fin dalla tarda mattinata. A quel punto esce pure lui. Oggi per la prima volta nella storia nessuno parla di politica, nessun politico è al lavoro e chissà quando mai tornerà a farlo, l'economia sembra risollevarsi di ora in ora, le strade brulicano di persone sorridenti, le forze dell'ordine fanno la multa al padrone di un suv per guida al cellulare e lasciano correre un pellegrino con una fiat uno del '74 anche se ha una freccia rotta, la marijuana è improvvisamente tollerata, mio cugino racconta che un vigile urbano glie l'abbia addirittura consigliata, la delinquenza ridotta ad una gomma da masticare sul marciapiede che ti si attacca alla suola della scarpa, tutto questo accade e noi siamo felici di raccontarvelo, tutto questo perchè il nostro paese è andato a puttane. Antonio Langella Signore e signori, credenti e miscredenti, vogliamo qui segnalare che dei ricercatori dell’Università dell’antica città di Livadeia, in Beozia, nota in antichità per la presenza dell’oracolo di Trofonio, hanno annunciato recentemente di avere scoperto che la bestemmia ha delle proprietà medicinali. Dopo questa clamorosa scoperta, stanno ora valutando se spingere e brigare, cioè se fare lobbying affinchè essa possa essere utilizzata a scopi terapeutici sia nella medicina ufficiale che in quella alternativa, altrimenti conosciuta come omeopatica. La Beozia dunque, terra di geni, angolo di mondo irrorato di neuroni (tanti, infatti, i beoti illustri che vi hanno avuto i natali, come per esempio Esiodo, Pindaro, Corinna, Democrito, Epaminonda e Plutarco), ancora una volta regala un grande passo in avanti alla nostra civiltà mai stanca di lottare per il bene dell’uomo e dell’universo, pur dimenandosi talvolta in cicli storici davvero tortuosi e sanguinolenti (un noto poeta turco degli anni ‘20 li aveva paragonati a dei Tampax o a degli O.B. intrisi di scalciante fertilità rossa di vita); una civiltà, la nostra, che sin dai propri albori risponde con indomita solerzia alle perenni tensioni tra spirito e ragione, tra religione e filosofia, tra sentimento e raziocinio. Veniamo al punto: la bestemmia (anche nota come canchero, imprecazione, maledizione, moccolo, vituperio e, se verbifichiamo, come smadonnare, smoccolare, tirar madonne, tirar porchi, porconare, tirar saracche e saracconi, sacramentare, dir eresie), stando a quanto affermano questi audaci ricercatori beoti, quando pronunciata, provoca una specie di diuresi dell’anima, attaccando e distruggendo le molecole della contrarietà e dell’ira che noi tutti più o meno, volenti o nolenti, accumuliamo nel corso della vita e a causa del mero fatto di vivere e di essere quindi esposti ai suoi inesorabili sgambetti come pure ai suoi esecrabili cianchettoni. La bestemmia, più precisamente, libera un enzima che è stato battezzato porcolinus aureus il quale, una volta Segue pag.2 1

Transcript of L’Improbabile · condizioni di salute del Pontefice. Sembra che la malattia sia stata ... fianco...

   

 

Addio Ratzy! Si è spento oggi, all’età di 84 anni, il Santo Padre

Una bestemmia per la pace Le proprietà terapeutiche della bestemmia

 

Papa Benedetto XVI, nato Joseph Alois Ratzinger, si è spento stamattina all’alba nei suoi appartamenti privati. “Ha lasciato questo mondo nella quiete e nella pace che tanto ha contribuito a proferire” – così commenta a caldo il Segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone. Il mondo civile si stringe attorno al Vaticano e numerosi credenti affollano già le vie della capitale. Dalle prime notizie filtrate dall’equipe medica, la causa della morte sembra essere imputabile a una serie di complicazioni dovute a un’uretrite non gonococcica. Solitamente curabile con semplici antibatterici, la malattia si è rivelata fatale al manifestarsi di una gonorrea acuta che ha accentuato le già critiche condizioni di salute del Pontefice. Sembra che la malattia sia stata contratta dal Pontefice durante la sua ultima visita alle favelas di Rocinha. Benedetto XVI lascia una Chiesa in balia degli sconvolgimenti sociali a cui ha sempre saputo far fronte con

fermezza e misericordia, spesso rendendosi impopolare ma sempre difendendo la sacralità delle istituzioni pontificie, in Italia e nel Mondo. Verrà ricordato per il ritorno alla Chiesa della tradizione e per l’internazionalizzazione del messaggio evangelico. Alcuni vaticanisti ritengono troppo morbido l’atteggiamento mantenuto dal Pontefice nei casi di pedofilia manifestatisi in Germania, Irlanda, Stati Uniti e – più sommessamente – in Italia; ma tale opinione è propria di una sparuta schiera di chiosatori. Tutto il Mondo aspetta ora il nuovo timoniere della Chiesa Cattolica, augurandosi che le doti di grandezza, rettitudine e misericordia, proprie del Papa tedesco, appartengano in egual misura al nuovo pontificato.

Gigi Trombetta

L’Improbabile Samizdat Berico

Aperiodico di fantacultura e disinformazione

n° x2-1y(x+33)=3,14

Anno 42 d.C.

email:

[email protected]

Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto dell’immaginazione

Drammatico scenario in parlamento, oggi per la prima volta nella storia d'Italia il parlamento è svuotato dai politici. Il deserto dei tartari, solo i quattro pellegrini delle pulizie a condurre le sorti del nostro paese. Solo il mese scorso il parlamento fu costretto a discutere una norma di legge atta a tutelare il meretricio. Questione inevitabile mossa da una raccolta firme unica nel suo genere, quasi l'ottantasette per cento dell'Italia intera. Sono state trovate fianco firme di adolescenti, gli anziani tutti sperando in una 'legge salva vita' che gli consenta di sparare le ultime cartucce prima dell'inevitabile, e in molti casi prossimo, trapasso. Non avendo mai trattato l'argomento la seduta in parlamento iniziò in una nuvola di adolescenziale imbarazzo, mormorii dall'ala destra "..e se il santo padre ci sente…" e gote arrossate nella sinistra. Fortunatamente Silvio rompe il ghiaccio sparando una barza sui terremotati dell'Emilia e la discussione ha inizio. La sinistra attacca furiosa "Il meretricio sà da legalizza", la destra ribatte con vigore "E' un complotto della sinistra! Padania libera!". Ma un vigore che si smorza rapidamente fino a ridursi ad un bisbiglio. La destra mormora,

ascolta, riflette e alla fine si passa al voto. Il presidente della camera "Votazione per la legalizzazione dell'esercizio della prostituzione e tutela dei diritti e doveri delle bagasce, voti a favore 497, voti contro 12, astenuti 0. Ah pure voi della DC non disdegnate…". Da quel giorno lo sfacelo. Le

parlamentari capiscono di poter finalmente vivere una vita onesta e rassegnano le dimissioni. Le giovani corrono ad aprire una partita IVA, felici di abbandonare ruoli da sottoposte. Le più attempate sulle prime sono restie ad andarsene ma poi, con la prostituzione legalizzata, si accorgono che i loro servigi non sono più richiesti e a capo chino escono di scena. Neanche una settimana dall'entrata in vigore della nuova legge che nelle camere alleggia un odore di testosterone da far

ITALIA AL GIRO DI BOA T r u c c h i e m e s t i e r i d e l v e l e g g i a r e

rivoltare lo stomaco. Sembra di stare nel braccio dei sodomiti, Vendola e Lussuria prevedono giorni di fuoco, i più ortodossi escono a spendere un po' di quattrino risparmiato a sostegno della nuova legge e Bersani seguita a parlare del nulla a due stronzi con la bava alla bocca. In pochi giorni a Bersani si seccano le fauci, la cameriera è sparita con le parlamentari e nessuno sembra disposto a dissetarlo. E a guardare bene neppure ad ascoltarlo, gli unici due per cui stava salmodiando sono chiusi in bagno fin dalla tarda mattinata. A quel punto esce pure lui. Oggi per la prima volta nella storia nessuno parla di politica, nessun politico è al lavoro e chissà quando mai tornerà a farlo, l'economia sembra risollevarsi di ora in ora, le strade brulicano di persone sorridenti, le forze dell'ordine fanno la multa al padrone di un suv per guida al cellulare e lasciano correre un pellegrino con una fiat uno del '74 anche se ha una freccia rotta, la marijuana è improvvisamente tollerata, mio cugino racconta che un vigile urbano glie l'abbia addirittura consigliata, la delinquenza ridotta ad una gomma da masticare sul marciapiede che ti si attacca alla suola della scarpa, tutto questo accade e noi siamo felici di raccontarvelo, tutto questo perchè il nostro paese è andato a puttane.

Antonio Langella  

Signore e signori, credenti e miscredenti, vogliamo qui segnalare che dei ricercatori dell’Università dell’antica città di Livadeia, in Beozia, nota in antichità per la presenza dell’oracolo di Trofonio, hanno annunciato recentemente di avere scoperto che la bestemmia ha delle proprietà medicinali. Dopo questa clamorosa scoperta, stanno ora valutando se spingere e brigare, cioè se fare lobbying affinchè essa possa essere utilizzata a scopi terapeutici sia nella medicina ufficiale che in quella alternativa, altrimenti conosciuta come omeopatica. La Beozia dunque, terra di geni, angolo di mondo irrorato di neuroni (tanti, infatti, i beoti illustri che vi hanno avuto i natali, come per esempio Esiodo, Pindaro, Corinna,

Democrito, Epaminonda e Plutarco), ancora una volta regala un grande passo in avanti alla nostra civiltà mai stanca di lottare per il bene dell’uomo e dell’universo, pur dimenandosi

talvolta in cicli storici davvero tortuosi e sanguinolenti (un noto poeta turco degli anni ‘20 li aveva

paragonati a dei Tampax o a degli O.B. intrisi di scalciante fertilità rossa di vita); una civiltà, la nostra, che sin dai propri albori risponde con indomita solerzia alle perenni tensioni tra spirito e ragione, tra religione e filosofia, tra sentimento e raziocinio. Veniamo al punto: la bestemmia (anche nota come canchero, imprecazione, maledizione, moccolo,

vituperio e, se verbifichiamo, come smadonnare, smoccolare, tirar madonne, tirar porchi, porconare, tirar saracche e saracconi, sacramentare, dir eresie), stando a quanto affermano questi audaci ricercatori beoti, quando pronunciata, provoca una specie di diuresi dell’anima, attaccando e distruggendo le molecole della contrarietà e dell’ira che noi tutti più o meno, volenti o nolenti, accumuliamo nel corso della vita e a causa del mero fatto di vivere e di essere quindi esposti ai suoi inesorabili sgambetti come pure ai suoi esecrabili cianchettoni. La bestemmia, più precisamente, libera un

enzima che è stato battezzato porcolinus aureus il quale, una volta

Segue pag.2

1

   

 

Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto dell’immaginazione

in circolo nel sangue e nei tessuti, metaforicamente decapita a gran colpi di sciabola tutti quei grumi di irritazione (tecnicamente la si suole chiamare incazzatura) che ci sciamano dentro impuniti e indisturbati. Fattane orrenda strage, quel che rimane delle loro immonde spoglie viene convogliato sotto forma di sospiro verso la cavità orale dalla quale verrà espulso durante l’espirazione immediatamente successiva a quella utilizzata per fonetizzare il moccolo. Ciò si deve a un sistema piuttosto complesso di rarefazione che, per non annoiare l’attento lettore, non staremo qui a spiegare, ma non si voglia credere che così facendo ci si voglia oscuramente allontanare dalla massima del Mago Silvan: non c’e’ trucco, non c’e’ inganno. Detto ciò, chiedendo perdono per l’inevitabile assonanza, vogliamo aggiungere ancora qualche dettaglio. I ricercatori hanno condotto i loro test su delle cavie (umane, subumane e non) e i risultati sono apparsi confortare pienamente la loro tesi: dopo lunghi periodi di bestemmie ripetute in serie e in varie combinazioni e in diverse lingue, tra cui curiosamente il ladino, tutte le cavie hanno mostrato chiarissimi, indubitabili segni di sollievo. Tutte le cavie, infatti, senza distinzione di sesso, religione, nazionalità e orientamento politico, hanno sfoderato ampissimi emiparetici sorrisi che sembravano lavati col sapone di Marsiglia, di cui anche certi politici sarebbero invidiosi, specie durante una spinosa campagna elettorale, e alcune di esse hanno addirittura eseguito delle perfette, olimpiche capriole di gioia. Senza nemmeno pensare al purtroppo vasto spettro di disturbi e patologie a cui questa importantissima scoperta potrebbe donare un nuovo ed efficace raggio di luce, vogliamo notare che, per soprammercato, la bestemmia è una secrezione del corpo assolutamente non tossica e che in questo senso può essere considerata a tutti gli effetti biologica e biodegradabile, cioè rispondente non solo ai luminosi dettami della bioetica ma anche a una moda di pensiero che vien prendendo sempre più piede tra le doloranti fila della popolazione. Per concludere, e non senza un pizzico di trito ma, ahinoi, irrinunciabile spirito polemico, ci auguriamo che le arcinote ristrezze mentali del nostro sistema sanitario e le untuose, bislunghe, prezzolate lingue biforcute dei censori più in voga non vogliano frapporre degli insormontabili ostacoli al riconoscimento di questa scoperta nè all’adozione della cura che ne discende. Chiudiamo dicendo che solo l’uomo, nella sua odierna, seppur apparentemente luccicante, sempre più imperscrutabile ottusità, potrà neghittosamente rinunciare a un nuovo prodigioso segno, a un nuovo miracoloso invito del proprio corpo. Quello stesso corpo che volitivamente lo sostiene fino a quando il tramonto non decida di chiudere la sua dolce, fatale palpebra.

Gianni Sardella

2

Google, il colosso americano valutato 111 miliardi di dollari, è mèta quotidiana di navigatori di tutto il mondo quale strumento per la ricerca di contenuti multimediali. Dal padre di famiglia all’adolescente, dalla massaia al manager d’azienda, ogni navigatore del pianeta ha utilizzato almeno una volta google che cerca, trova, filtra, categorizza, propone nuove vie per accedere alle informazioni sparpagliate in maniera così confusa nella sconfinata tundra cibernetica. È un indirizzo che viene d’istinto, le dita si muovono da sole quando vien la curiosità di sapere quanto è alto l’Himalaya o servono consigli sulla coltivazione dei pomodori; e pigiano w w w . g o o g l e . i t. L’utilizzo di questo motore di ricerca è divenuto così massivo che sono stati addirittura coniati i neologismi “googleare” (o googolare”) inteso come l’atto di andare a cercare qualcosa su internet e “googleata” (o “googolata”) inteso come “informarsi in merito”. Ma le cose non sono sempre state così. I navigatori di vecchia data ricordano gli albori dei motori di ricerca. I primi a provare a metter

ordine al caos multimediale furono lycos, arianna, virgilio, altavista, search.it, yahoo, lo stesso google e tanti altri ancora. Cercare contenuti nel 1996 consisteva nel provare dall’uno o dall’altro motore fino a trovare un risultato soddisfacente o, meglio ancora, ad utilizzare i

cosiddetti “metamotori di ricerca” (termine che oramai appartiene alla cyber-archeologia) quali mamma.com o metacrawler o ancora bigsearch. Questi potenti strumenti sventagliavano la ricerca a un gran numero di motori e ne restituivano i risultati. L’era successiva fu caratterizzata dal predominio di google e yahoo. I due giganti si contesero per un lustro il predominio. Alla fine, dopo investimenti ben riusciti, l’affinamento delle tecniche di ricerca e la grande intuizione dello

“snellimento” dell’interfaccia utente, google è divenuto l’incontrastato punto di riferimento per chi vuole eseguire ricerche in rete, raggiungendo addirittura il primato del sito più cliccato al mondo. È a questo punto che la Commissione Nuove Tecnologie si è posta due domande: “Le informazioni contenute nella rete sono monopolizzate? Se sì, sono manipolate?” Alla prima domanda la commissione ha risposto “SI – Google detiene la quasi totalità degli indirizzamenti richiesti al mondo”. Alla seconda ha garantito che il motore di ricerca non pone censure, né filtri, ai risultati. Dalla

relazione ufficiale della Commissione Nuove Tecnologie: “… non sono emersi fatti che ci portino a concludere che Google manipoli i risultati delle ricerche in forma di omissioni, o riprovazioni parziali e totali, o preterizioni di qualsivoglia ricerca riguardo alla totalità dei contenuti presenti nel web.” D’altro avviso sono i blogger di hackerjournal.it: “… Agius [presidente della CNT – NdR] ha compartecipazioni in Google, quindi evidenti

interessi a non ledere il colosso. È lampante il fatto che google censuri i risultati in base al Paese da cui viene utilizzato. Avete mai cercato parole come ‘marjuana’ o - appunto – ‘Censura di google’? Vi renderete conto che motori di ricerca meno utilizzati restituiscono un numero di risultati ben maggiore. La nostra preoccupazione è che nell’era dell’informazione questa anomalia viene pericolosamente sottovalutata.”

Gigi Trombetta

Google? Non c’è trucco, non c’è inganno Una recente indagine rivela che il più noto motore di ricerca non applica censure

ELZEVIRO L’uomo nuovo nasce dal passato!

Tecnofagia, tecnocronia, tectotonia, tecnazione, tecnerite, tecnosi, tecnesi, tecnosuzione, tecnogarchia, tecnocomio, tecnolitico, tecnotica, tecnolite, tecneuristico, tecnocolico, tecnoide, tecnoleso, tecnopatico, tecnofrenico, tecnozoico, tecnozoide, tecnopodo, tecnifrasi, tecnosauro, tecnomitosi, tecnomicosi, tecnoritmico, tecnometrico, tecnostato, tecnostatico, tecnorale, tecnolipidico, tecnosi, tecnite, tecnosofico, tecnognostico, tecnonomico, tecnorotico, tecnorroico, tecnibalismo, tecnorrea, tecnipide, tecnigrado, tecnogrado, tecnomimesi, tecnomimico, tecnicoltura, tecnicoltore, tecnicultore, tecnofistico, tecnolettico, tecnotetico, tecnarchico, tecnolalico, tecnide, tecnodittico, tecnetilico, tecnociclico, tecnenciclico, tecnolistico, tecnolico, tecnoragia, tecnina, tecnegolo, tecnopilante, tecnolente, tecnorroico, tecnigrade, tecnifrastico, tecnoclastico, tecnicante, tecnicolo, tecnossido, tecnossidrico, tecnofasico, tecnitico, tecniarcale, tecnorfico, tecneatrale, tecneutico, tecnautico, tecnotico, tecnifico, tecnofilo, tecnoso, tecnopago, tecnattivo, tecnateo, tecnofobo, tecnocolico, tecnobulico, tecnoteca, tecnosmosi, tecneolico, tecnidrico, tecneina, tecneinico, tecnitrico, tecnicolare, tecnerogeno, tecnerotico, tecnologo, tecnofico, tecnatico, tecneristico, tecnolo, tecniforme, tecnoso, tecnometrico, tecnolidale, tecnizia, tecnario, tecnificazione, tecnisivo, tecnosicosi, tecnoloidale, tecnergetico, tecnuride, tecnurgico, tecnilico, tecnilifero, tecnumore, tecnicità, tecnofazione, tecnificazione, tecnofatto, tecnifragio, tecnarcotico, tecnofrodito, tecnitrato, tecnartrosi, tecnostoso, tecnestetico, tecnalgia, tecnariato, tecnogonia, tecnonomia, tecnonico, tecnolimpico, tecnotomia, tecnerico, tecnilide, tecnurago, tecnirico, tecnorico, tecnitivo, tecnangolo, tecnisteria, tecnomerico, tecnotricia, tecnitricio, tecnitudine, tecnicidia, tecnamento, tecnamentare, tecnamento, tecneretico, tecnodossia, tecnogino, tecnogono, tecnantropo, tecnicidio, tecnulturale, tecnuro, tecnocito, tecnisifo, tecnino, tecnastro, tecnibrido, tecnastrico, tecnostico, tecnozigotico, tecnolare, tecnomatico, tecneumatico, tecnomico, tecnoiatrico, tecnista, tecnubiquo, tecnosia, tecnomero, tecnofrastico, tecnofiliaco, tecnofilattico, tecnmotico, tecnogorico, tecnosmatico, tecnocito, tecnerchia, tecnonanismo, tecnosmotico, tecnopedico, tecniziario, tecnolattico, tecnogade, tecnofita, tecnota, tecnulturismo, tecnofugo, tecnolide, tecnumento, tecnobile, tecnocizzabile, tecnofono, tecnificabile, tecnibile, tecnicheo, tecnigerante, tecnetico, tecnifluo, tecnogeronte, tecnautistico, tecnosio, tecnozio, tecnezio, tecnamitardo, tecnofito, tecnolfattivo, tecnoglifico, tecnartico, tecnoftalmico, tecnosofo, tecnominico, tecnistico, tecnoecumenico, tecnococco, tecnitruante, tecnomorfo, tecnoforo, tecnigolo, tecnipede, tecnifido, tecnofrago, tecnifugo….! Tutto ciò per dire che in questi periodi di progresso sempre più stordente e rampante io mi sento molto tecnillogico. Anzi, aggiungo che - ora che scrivere a penna o mandare una cartolina son cose che rischiano di essere trattate compassionevolmente alla stregua di ingenue, quasi puerili forme di arte primitiva - mi voglio qui definire (e, badate bene, rivendico con orgoglio la definizione come pure – se qualcuno non mi ha già preceduto - il neologismo che ne consegue) come un uomo vecchio cui la tecnologia nuoce e complica la vita al punto di modificarlo geneticamente e farne, senza ironia, un uomo nuovo: il tecnoloide.

Beppe Sardella

   

 

In arrivo lo spray anti-Berlusconi Un’azienda di Tradate brevetta un nebulizzatore in grado di allontanare l’ex-premier, ed è boom di vendita La Copyr di Tradate (VA) ha annunciato la settimana scorsa l’arrivo sul mercato del cosiddetto “Spray anti-Berlusconi”. Tecnicamente si tratta di cloropicrina solforosa arricchita con arseniato di sodio, combinate con un innovativo biocatalizzatore che reagisce con l’RNA (ribozima) dell’ex-premier Silvio Berlusconi. L’RNA funziona infatti come un’impronta digitale “genetica” ed è unico per ogni individuo. Tutto nasce da un infermiere del San Raffaele di Milano che raccolse, il 13 dicembre 2009, campioni di sangue dall’allora premier, ricoverato presso il nosocomio ambrosiano in conseguenza alle lesioni riportate dal lancio di una statuetta ad opera di Massimo Tartaglia. L’infermiere, in accordo con la nota casa farmaceutica varesina, procurò i campioni biologici che, sintetizzati e biocatalizzati, permisero la creazione del composto. A 3 anni dagli inizi della ricerca, il composto è

stato migliorato e perfezionato e sarà possibile trovarlo in commercio a partire da fine anno. L’utilizzo, a detta del responsabile per le relazioni pubbliche di Copyr, sarà semplice ed efficace. Il composto sarà venduto in comode bombolette e potrà essere nebulizzato nell’ambiente come un semplice deodorante spray. Poiché la biocatalizzazione avviene solo a contatto con l’RNA dell’ex-premier, il composto non è tossico e qualsiasi

Segue a pag.3

IL FREDDURINO

Qual e’ la specialita’ di un barbiere jihadista o talebano? Il velo e il controvelo.

Swurz

Manifestazione delle scatole a Piazza del Popolo contro la macerazione indiscriminata…. Si introducono le Black Box……

Gianfiore Manero

Ovino dell'est Europa famoso per la sua pigrizia. Slow-vacca

Diodo

Cosa spiega mamma lupo a papa’ lupo quando allestiscono la casa per il loro piccolino? La culla e’ la tana del pupo.

Swurz

Partita di calcio lecca lecca contro caramelle. Il lecca lecca entra in area di rigore, punta la caramella e….. la scarta

Gianfiore Manero

Il cioatto più capiente. Non pus ultra

Diodo

Cosa dice il pescatore al gamberone caduto nella rete? Non hai scampo.

Swurz

La massaia ucraina più famosa? Natasha Sbattilova

Gianfiore Manero

L'ormone bifronte del sud Italia? Testos Terone

Diodo

 

Da anni ormai siamo bombardati da notizie che il mondo del lavoro è in crisi, i disoccupati aumentano e i posti vacanti sono sempre più rari ed ambiti. Le prime notizie sono apparse sui giornali, in breve tempo la televisione ha monopolizzato la notizia diffondendola a ripetizione in ogni buco del palinsesto. Una crisi così profonda che nel giro di poche settimane ogni italiano si è accorto della delicata situa zione in cui verte il proprio futuro o quello dei propri figli. I ragazzi si ritrovano al bar consumando bevande a scopo ricreativo e faticano a trovare la serenità di un tempo, adesso non ridono ma parlano del lavoro che manca. Alcune dichiarazioni rilasciate da ragazzi incontrati in orario aperitivo con aria afflitta affermano: “con questa crisi del lavoro non riesco ad essere autonomo, mi tocca vivere con i miei…è dura vivere senza soldi in tasca”. Un altro racconta prima di soffocare in un pianto a dirotto: “Dopo sette anni di triennale, si cioè volevo farla bene capisci ?! mi trovo pronto ad entrare nel mondo del lavoro ma con questa crisi…per fortuna il papi capisce, lo dicono alla televisione, e mi paga lui per portare giù la spazzatura. Ma così non è facile!!”. La disperazione è manifesta e il morale è così a terra che i giovanotti cercano l’oblio consumando massicce quantità di alcoolici e stupefacenti.

Fortunatamente i genitori capiscono il disagio della prole e foraggiano gli ultimi baluardi di felicità che ad un figlio rimane in quest’epoca che ricorda la grande depressione americana. Non c’è lavoro, però grandi quantità di denaro viene speso da disoccupati per riempire un tempo che non sanno

come occupare essendo privi di un onesto impiego. Così dopo qualche ora di (d)istruttiva televisione pomeridiana escono a vedere cosa succede nel mondo. Ma il mondo spende denari, i giovani soffrono e i genitori pagano.

Noi siamo andati a fondo nell’indagine, abbiamo intervistato dipendenti del centro dell’impiego di diverse città e girato per le infinite agenzie interinali. Il risultato è stato sbalorditivo, l’Italia sembra esplodere di lavoro. Come possono convivere crisi del lavoro con offerte ad ogni angolo? Nuove università che spuntano in ogni dove e insegnano qualsiasi cosa, grandi aspettative fin dalle scuole dell’obbligo e uno stato sociale da rappresentare sono le reali

cause della disoccupazione. Disoccupazione non significa crisi del lavoro, ma solo persone non occupate. La ragione della disoccupazione è evidente, non si tratta di mancanza di lavoro, a mancare è il lavoro che ci aspettiamo

di meritare avendo una opinione di noi stessi eccessivamente elevata. Si aspetta il lavoro perfetto che non arriva e si trova la spiegazione nella crisi del lavoro di cui tutti parlano. La crisi è l’alibi perfetto. Cresciamo viziati da un immagine di noi che vogliamo rispettare, come un abito da voler indossare o una sedia in pelle dietro una sontuosa scrivania o semplicemente una bella macchina di lusso. Ci abituano a volare alto quando la vita è a terra. La notizia buona è che di lavoro è pieno oggi come ieri e così sarà anche domani. Idraulici, elettricisti, operai, trasportatori, traslocatori, falegnami, artigiani sono solo alcune delle figure ricercate. A cambiare è stata la nostra percezione del lavoro e forse questi nobili mestieri oggi non sono più degni di essere chiamati lavoro. E l’italiano, ormai all’apice della cultura, non è più fatto per i lavori manuali. La soluzione alla crisi è annoverare i mestieri manuali come lavori nobili, la nobiltà dovrebbe essere data dall’utilità del servizio offerto. Lasciamo a voi la decisione su cosa sia più utile tra i servigi di un idraulico e quelli di un rappresentante della Folletto. Dalla notte dei tempi l’uomo è sopravvissuto con l’azione congiunta di mani e intelletto, solo negli ultimi anni abbiamo deciso che l’uso delle mani non è nobile. Allora che i nobili muoiano di fame se preferiscono, in alternativa valutiamo di usare i nostri arti e risolviamoci il problema del lavoro.

Antonio Langella

Crisi del lavoro?? Risolto l’inganno La cris i f inisce quando s i smette di parlarne

Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto dell’immaginazione 3

   

 

OpiGnIoni: “Non c’è più il diavolo di una

volta”

 

47. Un istituto che aveva a che fare con la ricostruzione 48. A chi vi patrecipa non importa se arriva ultimo 49. Il Pian… che non è in Piemonte 52. Non furono scritti da Foscolo 54. Dio benigno dei Cananei 55. Non lo sono i nostri politici 58. Un modo di dire…. velocemente 59. Il punto più basso 60. Il mandato del Presidente della Repubblica può durare di più VERTICALI 1. Astemia 2. Lasciare cadere la pistola 3. Ripetuto è un ballo 4. Non galleggia 5. Type Of Service 6. Non dà da bere 7. Lo si dà agli amici 8. A questi si danno chi lavora molto 9. La coda del Partito 10. Lo è La Russa 11. Era un simbolo di onestà 12. Non occorrono per raccogliere le briciole 13. Fu una brutta americana 14. Li ricevono gli ultimi arrivati 15. X non si chiamò così

18. L’inizio dell’occhiata 19. Non compose la Carmen 21. La politica non lo è dell’Italia 23. Un indice dei mutui 26. Città secondaria Inca 29. Non occorre per la concessione 30. Cittadina che non è in Veneto 31. Di alta perspicacia 33. La marcatura fatta sul giocatore 35. Non è necessaria per trovare qualcosa 36. Strumenti di ottone 37. Adulto 38. La chiave della mano destra nel pianoforte 39. Non piace ai tedeschi 40. Luogo di ritrovo 42. Si dà a una persona sgradita 43. Si dice di persona leale 45. Esaù non fu mai chiamato così 48. Good Laboratory Practice 50. Un parametro che indica la possibilità di estinzione 51. Codice aeroportuale di Phoenix 53. Azienda italiana distributrice di energia 54. Mille e cento 55. Iniziali di Schwarzenegger 56. Venezia 57. Metà di otto

individuo lo potrà aspirare senza complicazioni. In compenso, se vi troverete a passeggiare in galleria Vittorio Emanuele e incrocerete Berlusconi, o durante un giro al centro commerciale, o in qualsivoglia situazione, potrete estrarre lo spray e spruzzarlo in gran misura sulla sua persona. Il soggetto inizierà a tossire e a lacrimare e dovrà cambiare strada il prima possibile. Il composto non è nocivo, o tossico e tantomeno mortale, quindi non potrete esser querelati per lesioni. L’A.D. di Copyr si dice sorpreso delle già innumerevoli richieste di prenotazione dello spray. “[…] Avevamo stimato” – afferma l’amministratore – “una richiesta di 5/10.000 bombolette per la prima commercializzazione. In pochi mesi, con estremo stupore, abbiamo superato i 10.000.000 di richieste. Il dato è sbalorditivo, sembra che gran parte degli italiani desiderino avere in casa un campione del prodotto.” Fabrizio Cicchitto, capogruppo PDL, si dice “indignato e amareggiato al solo pensiero che, in un paese democratico, si possa solo concepire un fatto di tale gravità. La sola idea del prodotto è frutto di un atteggiamento retrogrado e instillato di odio che ha portato avanti la sinistra italiana dall’inizio della sua storia ad oggi.” Il presidente del CEDU – Casavola – vede lo spray come “un’opportunità, per il cittadino, di manifestare il bisogno di difendere i propri diritti e la propria dignità in un contesto caratterizzato dalla saturazione quasi coatta di un malcontento cresciuto negli anni. Il metodo, certo, è poco ortodosso ma costituzionale.”

Gigi Trombetta

ORIZZONTALI 1. Il… succo della Cabala 3. Piatto amato dai vegani 12. Nota casa distributrice di elettrodomestici 14. Donne che non si arrabbiano mai 16. Noto cantante italiano 17. Parla in maniera squillante 20. Parte del diritto che non si occupa del periodo degli imperatori 22. Li fanno sempre i commercianti 24. Ente che lascia i lavoratori al proprio destino 25. Succulento piatto di carne 27. Un romano che di arte non capiva niente 28. Non c’è sui jeans 31. Sistema Nazionale di Taratura 32. Non la studia il matematico 34. Un problema dell’Italia contemporanea 38. Uomo politico che ridiede credibilità internazionale al nostro Paese 40. Bologna 41. La più piccola particella biologica 42. Penna a sfera 44. Grido allo stadio 46. Il Luttazzi musicista non si chiama così

C R U C I V E R B A

La commercializzazione dell’anima non ha niente a che vedere con la sua vendita al diavolo. Difatti, un tempo, vendere l’anima al diavolo era in primis cosa non ovvia e per nulla facile. E non solo, quella terribile operazione soleva ammantarsi di atmosfere profonde, cupe, si trattava di un affare vis-à-vis di importanza capitale che comportava un gran dispendio di scena e zolfo. Oggi, invece, parliamo di dozzina e di svendita, di lotti e di cottimo, di bassa lega e Made in China. Insomma, tutta un’altra cosa, per quanto ciò muova capitali ben più importanti. O forse basterebbe dire che una volta il diavolo era uno e unico, mentre ai giorni nostri interagiamo quotidianamente con legioni infinite di demoni da quattro (profetici) soldi ancora più meschini di quelli d’antan, diavolacci che mancano di stile, di aura, di classe, di cultura. E perchè? Perchè il venditore di oggi rappresenta la maggioranza, cioè un caso mai visto in cui i venditori sono al tempo stesso anche gli acquirenti.

Leopoldo Boffalora

12 Dicembre 1945. Passerà alla storia la sentenza emanata oggi dal Tribunale Militare Internazionale a Stoccarda, Germania Unita. Il processo lampo si è concluso con la condanna, da parte degli organi internazionali, all’embargo totale verso gli Stati Uniti D’America dopo il bombardamenti atomico sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Condannato a morte il presidente Harry Truman e il generale Carl Spaatz, rispettivamente mandante ed esecutore del genocidio. Gli USA sono

inoltre stati sottoposti a un rigido programma di controllo sugli

armamenti e sulle relazioni economiche internazionali. Già

comincia un lento esodo dal Nord America verso le più floride Europa e America Latina. L’antefatto: il 6 agosto scorso gli Stati Uniti D’America lanciarono la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima seguita, dopo tre giorni, dallo

sgancio dell’ordigno “Fat Man” su Nagasaki. Il Governo Militare Nipponico, dopo le vittorie del mar dei Coralli e delle Midway si era instaurato segretamente lungo le coste del Pacifico permettendo al generale Tojo di sovvertire le sorti della guerra. Il generale prese in pugno le maggiori capitali statunitensi tra cui Washington, New York, Los Angeles, San Francisco e Seattle, non preparate a un’invasione di

tale portata. Gigi Trombetta

Gli USA condannati per crimini contro l’umanità Embargo agli Stati Uniti dopo il bombardamento su Hiroshima e Nagasaki

Ogni riferimento a persone, fatti o cose è totalmente frutto dell’immaginazione