N. 5 - LaVoce

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N. 5 Venerdì 8 Febbraio 2013 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 5 3 15 2 & 13 Parola a... Mons. Gualtiero Bassetti fa riecheg- giare il “canto alla vita” di santa Gianna Beretta Molla Politica Si va verso le ele- zioni: il primo di tre commenti del “Sir” e le provoca- zioni dei nostri lettori Famiglia Le crisi di coppia viste dalla Casa della Tenerezza di Perugia. Che propone anche percorsi collaudati per uscirne Umbria Pessima, e inquinan- te, la situazione dei depuratori delle acque reflue. Come intende muoversi la Regione 17 19 20 22 25 27 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it PERUGIA 90 anni di presenza dei Salesiani in città CASTELLO Apre la nuova sede delle Acli. I servizi offerti ACQUASPARTA Occultismo e satanismo: cosa c’è di vero? AMELIA Eventi per il 50° del ritrovamento del Germanico GUALDO TADINO Incontri per conoscere il Concilio SPOLETO Vive testimonianze nella Giornata della vita CONTIENE I.R. Nozze gay: “no” agli estremismi di Elio Bromuri è modo e modo di dire le cose e affrontare i problemi. Iuxta modum e Est modus in rebus, che continua: Sunt certi denique fines ultra citroque nequit consistere rectum (Orazio). Qualcuno parlerà di ipocrisia, di mancanza di coraggio, di paura delle verità scomode. Credo invece che sia del tutto naturale e razionale, e se è un compromesso, è nella natura delle cose. In natura non esiste neppure una linea retta, ma ogni linea ha qualche sinuosità. L’espressione latina iuxta modum era usata dai Padri al Concilio per dichiarare una adesione con una certa riserva. Chi approvava diceva placet, chi disapprovava diceva non placet, chi era in mezzo scriveva sulla scheda: placet iuxta modum. Anche la frase di Orazio, che un professore di filosofia ci fece imparare a memoria, e a memoria ho citato, vuol dire che ci sono degli estremi che bisogna evitare da un parte e dall’altra, delle esagerazioni ed esasperazioni, chiamate oggi radicalizzazioni o fondamentalismi, oppure settarismi, fanatismi. Tutti questi pensieri mi sono piovuti addosso a proposito della questione sui matrimoni gay e mi hanno fatto ripensare a quella virtù oggi così rara che i greci chiamavano mesotes e i latini mediatas mediocritas. Nel caso della omosessualità, vi sono stati e forse ci sono ancora quelli che vorrebbero eliminare almeno socialmente e culturalmente i gay, considerati o malati o viziosi, e si vorrebbe dare via libera alle demonizzazioni pubbliche con la libera espressione degli infamanti epiteti con cui vengono appellati. C’è chi al contrario chiede che l’amore omosessuale abbia la stessa dignità, gli stessi diritti, la stessa considerazione culturale sociale, e magari anche religiosa, dell’amore eterosessuale. Amore è amore e basta, dicono alcuni sostenitori della ideologia gay. Qualcuno plaude alla approvazione di leggi in Francia e in Inghilterra. Plaude al punto che chi si dichiara contrario viene considerato contro la modernità, contro l’Europa e contro la storia. Una specie di minaccia. In questo modo venivano considerati e condannati gli eretici ai tempi dell’intolleranza. Mi pare che si debba riflettere sul senso della natura dell’amore nelle sue varie forme e manifestazioni, e non fossilizzarsi alla sua manifestazione matrimoniale e sponsale. Per cui parlare di “matrimonio omosessuale”, come è stato scritto chiaramente nell’articolo di Lignani il 25 gennaio, è un controsenso. Ma la cosa grave è che molti questo controsenso non riescono a vederlo, ad apprezzarlo, pur essendo scritto nella natura razionale dell’essere umano, nel suo statuto genetico e fisiologico, nella considerazione della specie umana. Un conto è rispettare la persona nella sua dignità e libertà, anche sessuale, un conto è fare di una coppia gay un vero e proprio matrimonio con stessi diritti e regole. Qualcuno pare si accontenti di dire che “non lo chiameremo matrimonio”. Credo però che la questione non sia nominale, ma di sostanza: quando si fanno aperture all’adozione di figli o all’acquisto di figli tramite complicate vie di approvvigionamento del seme o dell’utero. Se questo avviene, e se questo comporta un’idea o messaggio culturale pedagogico, si viene a banalizzare e umiliare la natura, che è il bene più grande che abbiamo per la vita singola e per la specie umana, e che non è manipolabile a capriccio, ma governabile per la sua umanizzazione. Questo comporta contemporaneamente una grande attenzione, stima, rispetto e diritti individuali per le persone che fanno una libera scelta omosessuale, o che vi si sentono determinate dalla propria struttura psico- fisica, come per tutte le persone del mondo, a prescindere dalle loro scelte di vita. C l’editoriale Come accade ogni tre anni, la Giornata del malato sarà in versione speciale, con un grande evento internazionale. Nel suo Messaggio il Papa ricorda alcune persone tra le tante che “nella storia della Chiesa hanno aiutato le persone malate a valorizzare la sofferenza sul piano umano e spirituale”. Tra questi madre Teresa di Calcutta, Raoul Follerau e il fondatore del Centro volontari della sofferenza, mons. Novarese, di cui ci parla un testimone che lo ha conosciuto. 9

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N. 5Venerdì

8 Febbraio 2013Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

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15

2 &13

Parola a...Mons. GualtieroBassetti fa riecheg-giare il “canto allavita” di santaGianna BerettaMolla

PoliticaSi va verso le ele-zioni: il primo ditre commenti del“Sir” e le provoca-zioni dei nostri lettori

FamigliaLe crisi di coppiaviste dalla Casa dellaTenerezza di Perugia.Che propone anchepercorsi collaudatiper uscirne

UmbriaPessima, e inquinan-te, la situazione deidepuratori delleacque reflue. Comeintende muoversi la Regione

17 19 20 22 25 27

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it

PERUGIA

90 anni di presenzadei Salesianiin città

CASTELLO

Apre la nuovasede delle Acli.I servizi offerti

ACQUASPARTA

Occultismo esatanismo: cosac’è di vero?

AMELIA

Eventi per il 50°del ritrovamentodel Germanico

GUALDO TADINO

Incontri perconoscereil Concilio

SPOLETO

Vive testimonianzenella Giornatadella vita

CONTIENE I.R.

Nozze gay: “no” agli estremismi

di Elio Bromuri

è modo e modo di dire le cose e affrontarei problemi. Iuxta modum e Est modus inrebus, che continua: Sunt certi denique fines

ultra citroque nequit consistere rectum (Orazio).Qualcuno parlerà di ipocrisia, di mancanza dicoraggio, di paura delle verità scomode. Credoinvece che sia del tutto naturale e razionale, e se èun compromesso, è nella natura delle cose. Innatura non esiste neppure una linea retta, ma ognilinea ha qualche sinuosità. L’espressione latina iuxta modum era usata dai Padri al Concilio perdichiarare una adesione con una certa riserva. Chiapprovava diceva placet, chi disapprovava diceva non placet, chi era in mezzo scriveva sulla scheda: placet iuxta modum. Anche la frase di Orazio, cheun professore di filosofia ci fece imparare amemoria, e a memoria ho citato, vuol dire che cisono degli estremi che bisogna evitare da un parte edall’altra, delle esagerazioni ed esasperazioni,chiamate oggi radicalizzazioni o fondamentalismi,oppure settarismi, fanatismi. Tutti questi pensierimi sono piovuti addosso a proposito della questionesui matrimoni gay e mi hanno fatto ripensare aquella virtù oggi così rara che i greci chiamavano mesotes e i latini mediatas mediocritas. Nel casodella omosessualità, vi sono stati e forse ci sonoancora quelli che vorrebbero eliminare almenosocialmente e culturalmente i gay, considerati omalati o viziosi, e si vorrebbe dare via libera alledemonizzazioni pubbliche con la libera espressionedegli infamanti epiteti con cui vengono appellati.C’è chi al contrario chiede che l’amore omosessualeabbia la stessa dignità, gli stessi diritti, la stessaconsiderazione culturale sociale, e magari anchereligiosa, dell’amore eterosessuale. Amore è amoree basta, dicono alcuni sostenitori della ideologiagay. Qualcuno plaude alla approvazione di leggi inFrancia e in Inghilterra. Plaude al punto che chi sidichiara contrario viene considerato contro lamodernità, contro l’Europa e contro la storia. Unaspecie di minaccia. In questo modo venivanoconsiderati e condannati gli eretici ai tempidell’intolleranza. Mi pare che si debba riflettere sulsenso della natura dell’amore nelle sue varie formee manifestazioni, e non fossilizzarsi alla suamanifestazione matrimoniale e sponsale. Per cuiparlare di “matrimonio omosessuale”, come è statoscritto chiaramente nell’articolo di Lignani il 25gennaio, è un controsenso. Ma la cosa grave è chemolti questo controsenso non riescono a vederlo, adapprezzarlo, pur essendo scritto nella naturarazionale dell’essere umano, nel suo statutogenetico e fisiologico, nella considerazione dellaspecie umana. Un conto è rispettare la personanella sua dignità e libertà, anche sessuale, un contoè fare di una coppia gay un vero e propriomatrimonio con stessi diritti e regole. Qualcunopare si accontenti di dire che “non lo chiameremomatrimonio”. Credo però che la questione non sianominale, ma di sostanza: quando si fanno apertureall’adozione di figli o all’acquisto di figli tramitecomplicate vie di approvvigionamento del seme odell’utero. Se questo avviene, e se questo comportaun’idea o messaggio culturale pedagogico, si vienea banalizzare e umiliare la natura, che è il bene piùgrande che abbiamo per la vita singola e per laspecie umana, e che non è manipolabile acapriccio, ma governabile per la suaumanizzazione. Questo comportacontemporaneamente una grande attenzione,stima, rispetto e diritti individuali per le personeche fanno una libera scelta omosessuale, o che vi sisentono determinate dalla propria struttura psico-fisica, come per tutte le persone del mondo, aprescindere dalle loro scelte di vita.

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l’editoriale

Come accade ogni tre anni, laGiornata del malato sarà inversione speciale, con un grandeevento internazionale. Nel suoMessaggio il Papa ricorda alcunepersone tra le tante che “nellastoria della Chiesa hanno aiutatole persone malate a valorizzarela sofferenza sul piano umano espirituale”. Tra questi madreTeresa di Calcutta, RaoulFollerau e il fondatore del Centrovolontari della sofferenza, mons.Novarese, di cui ci parla untestimone che lo ha conosciuto. 9

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

Verso il voto. Lacampagna elettoralesomiglia a una“rappresentazione”,ma i problemi realisono altri

Il card. Bagnasco ha ribadito che “il Paese sano è stanco dipopulismi e reticenze, diqualunque provenienza”

er essere vantaggioso allademocrazia - dunque, inconcreto, a tutti noi - l’approdo

della crisi dovrà essere a un sanorealismo, inclusivo e innovativo.Nella consapevolezza, come haricordato il card. Bagnasco, che “ilPaese sano è stanco di populismi ereticenze, di qualunque provenienzae comunque vestiti”. La campagnaelettorale è ormai nel vivo, e semprepiù assume i caratteri di una granderappresentazione. Ne presenta imolteplici e anche contraddittoriregistri: si tratta ormai, infatti, dipescare in quel bacino di indecisi,delusi e adirati, per i quali sonostate anche coniate offerte politiche ad hoc. In questa granderappresentazione, paradossalmente,tutto (sembra) politica, si celebral’autonomia della politica. Gliitaliani, che sono spettatoripartecipi, ma anche smaliziati, losanno bene. Si godono - allatelevisione, ma anche, in certi casi,nelle piazze - le rappresentazioni,ma non per questo dimenticano igrandi problemi chequotidianamente viviamo. “Il Paesesano è stanco di populismi ereticenze di qualunque provenienzae comunque vestiti”, aveva detto confranchezza il card. Bagnascoaprendo i lavori del Consigliopermanente della Cei, il cuicomunicato finale ha rilanciatoappunto i grandi temi, a partire dallafamiglia. Ecco, allora, l’esercizio cui

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siamo chiamati attraverso questacampagna elettorale, ma soprattuttoverso la transizione, cui i risultatidelle elezioni, probabilmente,apriranno nuovamente: riportare, aldi là delle rappresentazioni, allaconcretezza della realtà, ma fatta dipersone, di passioni, di attese.

“La politica è anche una complessaarte di equilibrio tra ideali einteressi”, aveva ripetuto Papa Benedetto XVI in un impegnatodiscorso-quadro al Pontificio

consiglio dei laici: sono quattroparole chiave e un aggettivo che cipossono molto aiutare. È un’artecomplessa proprio perché comportala ricerca di un equilibrio tra forzemolteplici. Infine, evoca interessi(ovviamente non quelli personali,cui purtroppo siamo abituati, maquelli legati al bene comune) e ideali e la loro chiara dichiarazione.Questa definizione, da un lato, dettacriteri non moralistici, ma realistici,per la scelta e per l’impegno.Dall’altro, stimola all’innovazione ea disegnare un possibile approdovirtuoso della (ennesima)transizione che stiamo vivendo. Peressere vantaggioso alla democrazia,dunque in concreto a tutti noi,l’approdo della crisi dovrà essere aun sano realismo, inclusivo e

innovativo. Certo, c’è unaconsolidata scuola di realismopolitico che facilmente degenera incinismo, con tutto il seguito dimalefatte che ben conosciamo.Come c’è pure un idealismo astratto.La via della concretezza e dellarealtà non è però quella di un aridobilanciamento. È invece la “sintesitra ideali e interessi”, che siano gliuni e gli altri chiaramente definiti.In tal modo può essere capace diparlare non solo alla testa, ma ancheal cuore e alla “pancia” della gente,come del resto è necessario - comeripetono sondaggisti e strateghidella campagna elettorale. In questomodo diventa non “politica assoluta”e impotente, ma efficace funzione e,senza retorica, un “ambito moltoimportante di esercizio della carità”.Che questo sia estremamentedifficile lo dimostra la nostrasituazione italiana ed europea,questo lungo e difficile passaggio dicrisi, che continuiamo a definiretransizione, ma che non può essereun alibi per nessuno.

Francesco Bonini

Tre commentil nuovo direttore dell’agenzia di informazione Sir, Domenico Delle Foglie, informa i giornali cat-

tolici che “in vista delle elezioni ho chiesto al nostronotista politico, prof. Francesco Bonini, di predi-sporre tre commenti che verranno pubblicati ognilunedì [sul Sir]. Ogni riflessione ruoterà attorno aun ‘no’ e a un ‘sì’. Il primo [pubblicato in questa pa-gina, ndr] ha come centro il ‘no’ ai populismi e il ‘sì’al realismo. Il secondo conterrà un ‘no’ alle ideolo-gie e un ‘sì’ ai valori. Il terzo sosterrà un ‘no’ all’a-stensionismo e un ‘sì’ convinto alla partecipazioneresponsabile al voto”. La Voce pubblicherà i succes-sivi due commenti nei prossimi numeri.

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2 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

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a crisi di coppia può anche, parados-salmente, rappresentare un’opportu-nità di rinascita per gli sposi, per ri-in-

namorarsi e rinnovare la propria scelta. Unmomento fondamentale di crescita in cui,dopo il “terremoto”, si può ricostruire una“casa antisismica”. È l’idea ispiratrice del la-voro sulle coppie che viene svolto presso laCasa della Tenerezza a Perugia, dove il fon-datore della comunità per famiglie, don Car-lo Rocchetta, teologo e psicologo, continuaa tenere incontri (comunitari e individuali)in soccorso alle coppie in crisi, ai fidanzati,ai giovani sposi e anche ai separati e divor-ziati.

Don Carlo, quali sono le difficoltà dellecoppie che si rivolgono alla Casa della Te-nerezza?“La difficoltà nasce quando l’uno o l’altro sisentono soli, non amati dall’altro, non ac-colti, e vengono qui dicendo: ‘Non sono piùfelice’. In genere sono le donne a percepireper prime questo stato di crisi, perché sonopiù introspettive e hanno un mondo interio-re più sensibile sul piano dei sentimenti,mentre gli uomini li danno più per scontati”.Da cosa nascono queste solitudini e que-ste infelicità?“Al fondo della solitudine c’è sempre un’im-maturità affettiva, sia soggettiva sia di cop-pia, e un’impreparazione alla vita di coppiache non permette ai coniugi di affrontare inmaniera matura la problematica. Come cop-pia spesso si dà per scontato che dopo il ma-trimonio il rapporto vada a posto da sé, nonsi immagina che ci sia un continuo lavoroda fare per stare bene con l’altro. Anche lascarsa preparazione al matrimonio fa sì chedopo un po’ di tempo gli sposi non faccianopiù nulla per ri-scoprirsi e ri-innamorarsi.Per questo molti decidono di lasciarsi. An-che il contesto sociale e culturale in cui vi-viamo facilita questa scelta, che in realtà èdrammatica”.E i casi di tradimento?“Quelli, assieme a tutti gli altri comporta-menti dolorosi per la coppia, sono solo alcu-ni degli effetti della solitudine e dell’imma-turità”.Quando due coniugi sono in crisi il dram-ma si estende a tutta la famiglia: cosa pos-sono fare i familiari per aiutare la coppia?“Noi alla Casa della Tenerezza diciamo sem-pre che salvare un matrimonio significa sal-vare un mondo intero. Quando una coppia silascia, infatti, il dramma si ripercuote in-nanzitutto sui figli, sul loro futuro, ma an-che sulle famiglie di origine, sugli amici esu tutte le persone vicine ai due. È successodi rado che venissero in colloquio i genitoridi coniugi in crisi, perché il problema va af-frontato con i diretti interessati. Capisco peròla grande sofferenza dei parenti”.Il percorso proposto alla Casa della Tene-rezza nasce in una dimensione cristiana.Accogliete anche coppie non sposate?“Certamente. Da noi vengono moltissimi

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conviventi, ed è nostro dovere aiutarli a sta-re bene insieme, soprattutto quando ci sonodei figli, perché dal benessere e dalla feli-cità dei genitori dipende anche quello dei fi-gli. Naturalmente la nostra ispirazione è cri-stiana, ma rispettosa di tutti: non obblighia-mo nessuno a sposarsi! Succede in almeno il50% dei casi, però, che dopo un percorso dirinascita la coppia decida di celebrare lenozze in chiesa. È un’esigenza che molti

sentono dopo aver superatouna grave difficoltà”.Esistono altre realtà come laCasa della Tenerezza o isti-tuzioni che aiutino le coppiein crisi?“In Italia esiste un movimen-to chiamato Retrouvaille cheha base internazionale, ed èsempre di ispirazione cristia-na; altrimenti in alcune dioce-si c’è qualche centro di acco-glienza, ma sono casi rari. Iosono spesso in giro per l’Italiaper incontri sul tema dellacoppia e della tenerezza e pro-pongo sempre di creare deicentri simili al nostro, ma nonè facile. Nella Chiesa la pro-blematica delle coppie in cri-si è sentita sul piano teorico,ma di fatto non si fa molto. Si

fa di più per i separati e divorziati, ad esem-pio. Noi operiamo incontrando le coppie suappuntamento con consulenti familiari pro-fessionali (attualmente abbiamo nella co-munità due coppie di consulenti più un’altrache sta terminando il percorso di formazio-ne). I consulenti non sono dei mediatori, cer-cano innanzitutto di aiutare la coppia a rico-struirsi”.

Mariangela Musolino

monaci di Fonte Avellana cihanno detto che, tra leabitudini degli autori biblici,

sul piano della comunicazioneuna delle più inveterate è quelladi “insegnare raccontando”. Ead ogni incipit della nostracasareccia lectio divina delsabato, se inizia con unracconto, il nostro mentoreFernando Armellini ci insufflanell’orecchio: “Questo è unracconto che… non è unracconto”. Insegnareraccontando. L’evangelista, che

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prima ancora è un catechista,ripetendo più e più volte il suoracconto ai membri della suacomunità, in prospettivacatechetica o kerygmatica,tende a spostare l’assesemantico del suo messaggiodal racconto all’insegnamento,fino a far impallidire glielementi realistici del racconto,che in pratica non interessanopiù né a lui né ai suoiascoltatori. Per favore, aprite il Vangelo di Giovanni sullapagina che racconta le nozze diCana. Certamente, nellaprimissima redazione diquell’evento, quella che neglianni 30 il “discepolo che Gesùamava” affidò ad un anonimo

scriba perché la inserisse in unadelle prime “raccolte dei detti edei fatti di Gesù” che avevanopreso per tempo a circolarenelle comunità cristiane, lavivezza del fatto in sé brillava diluce propria; e tuttavia già alloraGiovanni l’aveva raccontato,quel fatto, non per farlo sapere,ma per insegnare. E adesso,dopo 60-70 anni di catechesi,insegnare è diventata l’unicacosa che gli importa: insegnareche, da quando Gesù è venutoin mezzo a noi, la religione deifigli di Abramo o impara amettere Lui al centro o si riducead una festa senza vino. Secontinuiamo a leggere ilVangelo delle nozze di Canacome un racconto, e solo comeun racconto, come facciamo a

giustificare il fatto che Giovanni,che è piuttosto restio araccontare i miracoli di Gesù (intutto il suo Vangelo ne narrasolo sette) dà tanto spazio ad unmiracolo così poco interessantein sé, e lo commenta con paroleche oggettivamente non merita?E poi da parte di Gesù nonsembra per nulla educativomoltiplicare il vino deicommensali che hanno giàbevuto troppo. E poi, per poterdisporre di altro vino, perchéricorrere a un miracolo: nonbastava fare una colletta tra gliinvitati? E poi quale potevaessere lo stato d’animo di queiprimi discepoli, che erano statiseguaci del Battista, e loavevano lasciato perché loritenevano inferiore a quel Gesù

che adesso sembrava ratificareuno scandaloso eccesso di vino?E poi come mai non si parla deiprotagonisti della festa: la sposanon esiste, lo sposo ha un ruoloinsignificante, in primo piano cisono solo il capotavola e i servi:è così che si racconta una festadi nozze? E poi cosa ci stavano afare in una casa privata tantegiare di pietra per lepurificazioni (pesanti circa seiquintali l’una, a vuoto)? E poiperché mai Gesù prima fariempire d’acqua le giare, e solopoi fa attingere da esse l’acquache lui cambierà in vino? Sonotanti i perché irrisolti, secontinuiamo a prendere questoracconto come… un racconto.Tanti da obbligarci a scivolare diuna settimana.

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FAMIGLIA. I problemidelle coppie in crisi - sposate o conviventi - visti dall’osservatoriodalla Casa dellaTenerezza di Perugia

percorsi per coppie proposti dalla Casa dellaTenerezza sono di vario genere: incontri singoli sutemi specifici, percorsi annuali con cadenza

mensile, ritiri. È in programma per questo finesettimana, 8-10 febbraio, proprio un ritiro sul tema“Le difficoltà di coppia, un’opportunità di riscoperta edi crescita nella tenerezza nuziale”. Per tutte le altreiniziative si può consultare il sito www.casadellatenerezza.it. “La crisi di coppia - dice donCarlo Rocchetta - investe sia coppie giovani checoppie dalla storia già lunga perché è un eventofisiologico nella vita di due persone che decidono didividere tutta la vita. Ma con l’aiuto di personeformate si può uscire dalla difficoltà. Del resto, lecoppie più durature sono quelle che hanno superatocon intelligenza una crisi”.

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a parlato del rapporto trafede e matrimonio Benedetto XVI

all’inaugurazione dell’annogiudiziario del Tribunale dellaRota romana, il 21 gennaio,osservando come “l’attuale crisi difede, che interessa varie parti delmondo, porti con sé una crisidella società coniugale, con tuttoil carico di sofferenza e di disagioche questo comporta anche per ifigli”. Sul piano teologico, “larelazione tra fede e matrimonioassume un significato ancora piùprofondo” in quanto il vincolosponsale, benché realtà naturale,“tra i battezzati è stato elevato daCristo alla dignità di sacramento”.Fa parte di una “mentalitàdiffusa”, ha notato il Papa,“pensare che la persona diventi sestessa rimanendo ‘autonoma’ edentrando in contatto con l’altrosolo mediante relazioni che sipossono interrompere in ognimomento”. Di conseguenza, “anessuno sfugge come sulla sceltadell’essere umano di legarsi conun vincolo che duri tutta la vitainfluisca la prospettiva di base diciascuno, a seconda cioè che siaancorata a un piano meramenteumano, oppure si schiuda allaluce della fede nel Signore. Soloaprendosi alla verità di Dio,infatti, è possibile comprendere, erealizzare nella concretezza dellavita anche coniugale e familiare,la verità dell’uomo quale suofiglio, rigenerato dal battesimo”.Con ciò Benedetto XVI non hainteso affermare che “la fedeltà,come le altre proprietà, non sianopossibili nel matrimonionaturale, contratto tra nonbattezzati”. Certamente, però, “lachiusura a Dio o il rifiuto delladimensione sacra dell’unioneconiugale rende ardual’incarnazione concreta delmodello altissimo di matrimonioconcepito dalla Chiesa secondo ildisegno di Dio. La fede - haaggiunto - è importante nellarealizzazione dell’autentico beneconiugale, che consistesemplicemente nel volere sempree comunque il bene dell’altro, infunzione di un vero eindissolubile consortium vitae”. Ènell’unione matrimoniale che “lafede fa crescere e fruttificarel’amore degli sposi, dando spazioalla presenza di Dio Trinità erendendo la stessa vita coniugale,così vissuta, ‘lieta novella’ davantial mondo”.

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LA VOCE IN PRIMO PIANO 3

ABAT JOUR

Un racconto chenon racconta

Il Papa sulvalore dellafede per lavita coniugale

A cura di Angelo M. Fanucci

“Sono spesso in giro per l’Italia - dicedon Carlo Rocchetta - per incontrisul tema della coppia e dellatenerezza. E propongo sempre dicreare dei Centri simili al nostro, manon è facile. Nella Chiesa, per lecoppie in crisi non si fa abbastanza”

I percorsi offerti

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ubicati nel centro storico e le coppieche risiedono in un alloggio oggetto disfratto esecutivo, non emesso perinadempienza contrattuale, ovvero diordinanza di sgombero totale, emanatiin data non anteriore ad un anno, e nonancora eseguiti. Attenzione particolaresarà destinata alle coppie titolariesclusivamente di contratti di lavoroprecario, alla presenza nel nucleorichiedente di almeno un componenteportatore di handicap.

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

ECONOMIA. La protesta degli albergatori a Perugia Alberghi allo stremo

nche in Umbria sipercepisce un climadi esasperazione per

la crisi economica, a tutti ilivelli. Un esempio è laprotesta clamorosa deglialbergatori di Perugia - uncentinaio tra proprietari edipendenti - che hannosimbolicamente occupatoil Consiglio comunale apalazzo dei Priori. Il motivo? L’applicazionedella tassa di soggiorno, di-sposta dal Comune di Pe-rugia - unico ente in Um-bria - per il 2013 ad alber-ghi, altre strutture ricetti-ve e agriturismi, tranne gliostelli. Per ogni stella cisarà una tassa di 50 cente-simi per ogni giorno dipernottamento, a persona.L’introito per le casse co-munali è stimabile intorno al milione dieuro. La decisione del Comune di Perugia è det-tata dal problema di far quadrare il bilan-cio, e fa capire come sia delicata la situa-zione. Il sindaco Wladimiro Boccali haconfermato che nel 2013 ci sarà questatassa, mentre per il 2014 si è detto possi-bilista. Ha definito “giusti” i motivi dellaprotesta ma “inaccettabili” le modalitàdella protesta, accusando di “demagogia”il presidente della Camera di commercio, Giorgio Mencaroni, che aveva contesta-to la mancanza di tagli alla spesa pubbli-ca.La protesta, indetta da Confcommercio,Confindustria turismo e alberghi e Confe-sercenti, è nata “per l’eccessiva pressionefiscale”. I manifestanti si sono presentatiin Consiglio con bandiere, striscioni e ma-gliette dove campeggiavano scritte come

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“ora basta”, “vendesi per tassa”, “Imu,pubblicità e soggiorno levano l’impresa ditorno” e così via. La ‘furia’ di imprendito-ri e dipendenti del settore alberghiero de-riva anche dal fatto che ci sarebbe “unaconcorrenza sleale” all’interno di un’Um-bria già colpita dalla crisi, con il rischiodello spostamento dei pernottamenti instrutture limitrofe ma poste in altri terri-tori comunali.“È la prima volta credo - ha detto GiorgioMencaroni, presidente di ConfcommercioPerugia - che si verifica un’iniziativa co-

mune tra imprenditori e lavoratori, tuttinella stessa barca, per difendere il propriodestino. Queste che contestiamo sono mi-sure sbagliate. Siamo qui a chiedere alleautorità di non metterci nelle condizioni dichiudere immediatamente tutte le nostreattività. Già abbiamo oscurato le insegnea causa degli inaccettabili balzelli che sia-mo costretti a subire”. Gli albergatori hanno fatto notare che acausa della tassa di soggiorno sono già ar-rivate le prime disdette da parte dei grup-pi: “Anche solo 50 centesimi in più a per-sona fa la differenza - hanno osservato gliorganizzatori - inducendo a scegliere altremete. L’occupazione del Consiglio comu-nale ha concluso una settimana di mobi-litazione delle strutture ricettive, che han-no affisso grandi cartelli contro la tassa disoggiorno e l’eccessivo carico fiscale”.

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REGIONE. I requisiti per partecipare al bando

Contributi per la prima casaiovani coppie, coniugate oconviventi, di massimo 40 annidi età da compiere entro il 2013,

formate da cittadini italiani o stranieri(purchè in regola con le normesull’immigrazione), residenti o conattività lavorativa da almeno due anniin Umbria, e che non siano possessoridi altra abitazione. Il reddito massimocomplessivo del nucleo familiare alladata di pubblicazione del bando (enell’anno 2011), non dovrà superare23.500 euro (valore Isee, valutato inbase alla vigente normativa). Sonoquesti i requisiti principali perpartecipare al bando che la Regionepubblicherà la prossima settimana perla concessione di un contributo in contocapitale massimo di 30.000 eurodestinato all’acquisto della prima casada parte di giovani coppie. Gli alloggida acquistare dovranno far parte di unfabbricato costituito da almeno duealloggi; non dovranno essere diproprietà di ascendenti entro il secondogrado; accatastati nelle categorie A/2,A/3, A/4, A/5, A/6 e con una superficieutile non superiore a 95 mq. Sarà

G previsto un fondo di circa 2 milioni emezzo di euro per questo bando perchésiamo consapevoli delle grandidifficoltà che devono affrontare legiovani coppie nell’acquisto della loroprima abitazione, informa una notadell’assessorato alle politiche abitativedella Regione Umbria. “La Regione inquesti ultimi anni - prosegue la nota -sta cercando in tutti i modi di dare unsostegno, che è doveroso, soprattutto aquei nuclei familiari con un reddito cheda solo non consentirebbe di compiereun passo così importante. In questomodo si potrà anche dare un contributoalla ripresa del mercato immobiliareche sta vivendo un periodo di grandestagnazione”. Dal giorno dipubblicazione del bando sul Bollettinoufficiale della Regione ci saranno 75giorni di tempo per presentare larelativa domanda e nel bando sarannoanche inseriti i criteri con i qualisaranno assegnati i punteggi necessariper la definizione della graduatoria dicoloro che saranno ammessi acontributo. Saranno premiati con unpunteggio migliore l’acquisto di alloggi

La protesta è nata per l’eccessivapressione fiscale. A causa dellatassa di soggiorno sono già arrivatele prime disdette dei turisti

REGIONE. A breve la discussione sulle propostedi legge per “tagliare” consiglieri e assessori

i va verso la riduzionereale del numero diconsiglieri e assessori?

Basta attendere qualche giorno.Saranno infatti messe indiscussione in Consiglioregionale il prossimo 12febbraio le 6 proposte di leggeche modificheranno eadegueranno in alcune parti loStatuto dell’Umbria sulla basedelle proposte dellaCommissione speciale del

S Consiglio regionale per leriforme statutarie. L’organismoha licenziato la proposta dilegge (avanzata da Brega e Galanello) che fissa il numerodei consiglieri a 20 (escluso ilpresidente della Giunta) e a 5 ilnumero degli assessori,adeguandosi così alledisposizioni della normativastatale. Non è stato approvatoinvece un analogo testo (diiniziativa del consigliere

Chiacchieroni) che sidifferenziava solo per laprevisione del numero massimodegli assessori, solo 4. Via liberaad una proposta (di Smacchi)

che adegua la norma delloStatuto sui sindaci revisori deiconti della Regione alle recentidisposizioni normative, chehanno portato all’istituzionedel Collegio composto dasoggetti esterni al Consiglio,sorteggiati da un elenco diprofessionisti. Un altro attodispone il pieno riconoscimentonella Carta regionale della Reteinternet quale strumento diqualificazione dellademocrazia, attraverso la pienapartecipazione dei cittadini allavita pubblica.

E. Q.

La protesta davanti a Palazzo dei Priori a Perugia

Eros Brega

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

MONTEFRANCO PIANGETUTTE LE VITTIME

Accadono tante brutte cose in Umbria, maogni tanto splende la speranza. Come a Mon-tefranco, dove tutti si sono stretti affettuo-samente attorno alla famiglia di Elena Pe-truccioli, la 25enne morta in un incidentestradale sulla Flaminia. La sua auto era sta-ta travolta da quella di due giovani rapina-tori albanesi inseguiti dai carabinieri. Ancheuno di loro, 28 anni, era morto sul colpomentre l’altro, di 21, era stato ricoverato inospedale in fin di vita. “Dobbiamo ringra-ziare mamma Sonia e tutti i montefrancaniperché questa tragedia non è stata affronta-ta con il clamore né con l’odio” ha detto du-rante l’omelia il giorno dei funerali il parro-co di Arrone, don Davide Travagli. “Come di-ce la mamma di Elena, in questo momentoci sono altre persone che stanno piangen-do”. Le mamme dei due albanesi. A Monte-franco nessuno ha chiesto vendetta, nessu-no ha invocato ronde e cose del genere. C’e-ra solo il dolore per le giovani vittime di que-sta tragedia.

23.000 UMBRI SENZASTUDIO NÉ LAVORO

Sono i giovani a pagare di più le conseguen-ze di questa crisi. Sono 23.000 quelli umbri,tra 15 e 29 anni, che non studiano e non la-vorano. I dati si riferiscono al primo semestredell’anno scorso e sono stati elaborati dall’I-res Cgil. Nel 2011 erano 21.000. Le statistichedicono anche che la percentuale nella nostraregione (17,2%) è migliore della media na-zionale (22,1%) ma peggiore delle confinan-ti Toscana e Marche. La maggior parte(27,8%) hanno solo il diploma di terza me-dia, ma è dura anche per i laureati, il 20,5%dei quali a 29 anni non sono ancora entratinel mondo del lavoro. Neppure come pre-cari.

QUANTO CI COSTANO I VITALIZI DEI CONSIGLIERI

Anche con la crisi, gli ex consiglieri regiona-li costano a noi tutti un po’ di più. Per i lorovitalizi quest’anno si spenderanno 239.000euro in più del 2012. I calcoli li hanno fatti igiornali locali spulciando il bilancio di pre-visione 2013 del Consiglio regionale. Per lavoce “Ripiano del bilancio del Fondo di pre-videnza” la spesa prevista è di quasi 3 milio-ni di euro. Si tratta della differenza tra quan-to versato di contributi dagli ex consiglieri equanto invece incassano con il vitalizio. Unaspesa che è quasi raddoppiata dal 2007quando era stata di 1,7 milioni di euro. Lapensione media percepita nel 2011 da 92 exconsiglieri regionali umbri era di 2.638 euroal mese. Va subito precisato, però, che è trale più basse rispetto alle altre Regioni.

STATO DI EMERGENZA PER LE ALLUVIONI

Il Consiglio dei ministri ha approvato lo sta-to di emergenza per le alluvioni del novem-bre scorso in Umbria, in particolare nell’Or-vietano. Sono stati già stanziati 7 milioni dieuro provenienti dal Fondo nazionale per laprotezione civile. “Finalmente una piccola,buona notizia” ha commentato il sindaco diOrvieto, Antonio Concina. La Regione haperò calcolato che soltanto per l’agricolturai danni sono stati di 12,2 milioni di euro.

DON MATTEO A GUBBIOPER LA NONA VOLTA

Don Matteo, il prete spericolato in biciclettaed anche un po’ detective, torna a Gubbioper la nona serie della fiction televisiva chesarà trasmessa nel prossimo autunno. Lo haannunciato il direttore di Rai Fiction, Eleo-nora Andreatta. Dopo 170 episodi - ha detto- piacciono ancora e sempre di più “l’avven-tura, la comicità e la ricchezza spirituale” diquesta fiction popolare. Ad affascinare i te-lespettatori, mediamente 7 milioni, è peròanche Gubbio.

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013 5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

AMBIENTE. La nostra regione agli ultimissimi posti in Italia infatto di depuratori. L’Ue intendesanzionare le inadempienze

Troppo inquinatele acque dell’Umbria

redici anni e più di ritardo e cen-tinaia di milioni di euro di san-zione che, come una spada di

Damocle, potrebbero cadere da un mo-mento all’altro sulla testa – e sulle fi-nanze già precarie – dell’Italia. E sul-l’Umbria che, tra le regioni italiane, nonspicca certo per virtù. È la situazionerelativa agli impianti di depurazionedelle acque reflue, che pongono il no-stro Paese fra i peggiori in Europa pernon aver ancora messo a norma (nono-stante la scadenza risalga al 31 dicem-bre 1998) le strutture in base alla diret-tiva europea vigente del 1991. In Umbria sono all’incirca 300 i depu-ratori presenti sul territorio: 170 circaquelli sparsi tra i 38 Comuni serviti daUmbra Acque (Ati 1 e 2), un centinaioquelli serviti rispettivamente dal Sii(Servizio idrico integrato) di Terni (Ati4) e dalla Vus (Valle umbra servizi) del-la zona dell’Ati 3. A dispetto del nume-ro, però, l’efficienza di questi impiantilascia in molti casi a desiderare, conconseguenti danni all’ambiente e allasalute umana. I depuratori “spessomancano o sono dotati di vecchie edinadatte tecnologie. Ne basterebberomolti di meno, ma più moderni e all’a-vanguardia per migliorare la situazio-ne” aveva sottolineato l’estate scorsa, inpiena emergenza siccità, AlessandroCarfì, amministratore delegato di Um-bra Acque, annullando qualsiasi pro-spettiva circa il riutilizzo irriguo delleacque di scarico, prassi invece moltodiffusa all’estero, soprattutto in Paesicon problemi di disponibilità idrica,quali Israele. Anche dall’Unione europea i “rimpro-veri” non si sono fatti attendere. Nel2011, infatti, la Commissione Ue ha ri-chiamato l’Italia - non per la prima vol-ta - per il mancato adempimento delladirettiva europea del 1991, fornendo unelenco di 143 città non ancora collega-te ad un idoneo sistema fognario e/o didepurazione. Tra queste spiccavanoproprio alcune dei principali centri um-bri: Assisi, Bastia, Città di Castello, Fo-ligno, Spello, Perugia, Spoleto, Deruta,Torgiano, Bettona, Gubbio, Todi e Um-bertide.Conferme circa la situazione arrivanoanche dall’Ispra, l’Istituto superiore perla protezione ambientale, incaricato diredigere periodicamente un rapporto

T

da inviare alla Commissione europeasullo stato del sistema fognario e di de-purazione sulla base dei dati forniti dal-le Regioni. Dagli ultimi dati disponibili(che però si fermano al 2007) risulta,infatti, che l’Umbria ha un indice diconformità rispetto al trattamento delleacque reflue di circa il 63%, rispetto aduna media nazionale del 79%, che lacolloca terz’ultima in Italia dopo Ligu-ria e Sicilia. Tutte le altre regioni hannoun indice superiore al 70%.Non poteva poi mancare la voce delle Guardie ecologiche volontarie di Le-gambiente Umbria, secondo cui nellaregione la copertura della rete fognariae di depurazione “è insufficiente, so-prattutto se si considera che molti de-puratori delle nostre città sono sottodi-mensionati o mal funzionanti, e che so-

no una delle principali cause di inqui-namento dei nostri fiumi. Occorronocontrolli più accurati, ma soprattuttonon sono più rinviabili interventi strut-turali al sistema fognario e di depura-zione delle nostre città”.Spesso, però, alle mancanze strutturalisi sommano inadempienze umane. Esempio eclatante quello del depura-tore comunale di Bettona, che ha por-tato lo scorso gennaio davanti alla cor-te d’Assise di Perugia 18 persone rin-viate a giudizio per la presunta gestio-ne illecita e dannosa dell’impianto, conaccuse che vanno dall’associazione adelinquere al disastro ecologico, senzacontare le responsabilità imputate adalcuni tecnici dell’Arpa che, secondol’accusa, avrebbero espresso pareri fa-vorevoli fittizi sugli impianti o rappre-sentato alla sede centrale dell’Agenziauna realtà completamente diversa. Nel2011, invece, il Corpo forestale delloStato aveva accertato, a seguito di 56 ve-rifiche effettuate nei depuratori dellaregione, 139 illeciti amministrativi persanzioni pari a circa 387 mila euro, 3 il-leciti penali con 9 persone indagate e ilsequestro preventivo di due depuratori,ad Acquasparta e Amelia.

Laura Lana

I depuratori spesso mancano, osono dotati di tecnologie vecchie e inadeguate. Per migliorare lasituazione ne basterebbero moltidi meno, ma più moderni. Senza contare truffe e illeciti

Come si muovela Regione

l sistema degli impianti didepurazione delle acque reflue in

Umbria ha bisogno di un vero eproprio restyling. Non a caso laRegione ha individuato tra lepriorità da perseguire nei prossimianni il miglioramento del cicloidrico umbro, consapevole dellapresenza sul territorio di un sistemadefinito “non adeguato” neidocumenti dell’ente stesso. Aquesta professione di intenti staseguendo un impegno concretodell’istituzione per porre rimedioalla situazione. “Abbiamo rispostoalle sollecitazioni dell’Europa – hadetto Silvano Rometti, assessoreregionale all’Ambiente –, così dapoter uscire dalla lista nera delleregioni italiane e regolarizzare lanostra situazione, rientrando neiparametri stabiliti dall’Unione. Èinfatti pronto un piano diammodernamento degli impiantiper cui la Regione ha destinato ben44 dei 213 milionicomplessivamente disponibiligrazie ai Fondi Fas, ovvero i Fondiper le aree sottoutilizzate. Almomento le aziende si stannopredisponendo per avviare i lavori estiamo mettendo in moto tutta laparte di progettazione eorganizzazione. Va inoltre ricordato– ha poi sottolineato Rometti - che,a differenza di altre regioni, sullenostre aree sensibili abbiamovoluto mettere dei parametri divalutazioni più restrittivi. E questo,ovviamente, ci ha penalizzatirispetto ad altre realtà, dovendoraggiungere degli standard piùelevati. Per questo molti dei nostriimpianti tecnicamente non sonoconformi, ma, rispetto alla qualitàdelle acque, sono tra i più puliti”.

I

Il depuratore di Norcia

IN BREVE

❖ SISMA DEL 1997Interventi alla diga di AccianoLa Giunta regionale dell’Umbria ha finanziato tre interventi connessi aglieventi sismici del 1997 per un totale di oltre 3 milioni di euro. Inparticolare la Giunta, insieme ad un intervento nel Comune di Cannara ea quello richiesto dall’arcidiocesi di Spoleto - Norcia relativo alla chiesa-santuario della Madonna di Loreto nel Comune di Spoleto, ha dato il via alfinanziamento riguardante la diga di Acciano, nel Comune di NoceraUmbra. L’intervento sulla diga, che ora potrà essere adeguata nelledimensioni e resa fruibile dunque per il territorio, così come era statorichiesto anche dagli enti locali interessati, consentirà la realizzazione insicurezza di un invaso che avrà una portata massima di un milione dimetri cubi di acqua a sostegno del fiume Topino, e contemporaneamentela valorizzazione anche a fini turistici dell’ambiente circostante la diga.

❖ TELEFONIASi cercano soluzioni al caso OkComIl Comitato regionale per le comunicazioni dell’Umbria (Corecom) el’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni hanno convocato il 6febbraio a palazzo Cesaroni un tavolo con l’operatore OkCom e tutti glioperatori di telecomunicazione e le associazioni dei consumatori pertrovare soluzioni in merito alla vicenda OkCom che coinvolge circa 20.000utenti. Il Corecom dell’Umbria ha preso questa decisione in seguito allevicende societarie che hanno interessato l’operatore OkCom e TelecomItalia comportando numerosi disservizi agli utenti umbri di OkCom. Gliuffici del Corecom sono aperti a tutti i cittadini e le imprese che sono indifficoltà in conseguenza delle vertenza in corso. Questi i contatti dautilizzare: tel. 075 5763067, 075 5763064, email [email protected].

Dona un farmaco a chinon può permetterselo

abato 9 febbraioanche l’Umbria par-teciperà alla 13a

edizione della Giornatanazionale della raccoltadel farmaco. Sessanta-due le farmacie aderentiin tutta la regione; 370volontari; 35 enti assi-stenziali che benefice-ranno della raccolta;2.300 le persone assisti-te. Dati che confermanola sensibilità dei cittadinie l’efficacia del “sistemaUmbria” caratterizzatoda una forte capillaritàdelle farmacie. La Gior-

S

nata nazionale di raccol-ta del farmaco vedrà pro-tagonisti farmacie e vo-lontari riconoscibili daapposite pettorine. Saràpossibile acquistare unfarmaco da banco perdonarlo a chi ne ha biso-gno, che ne usufruirà at-traverso l’intermediazio-ne di enti assistenzialiaccuratamente selezio-nati dal Banco farmaceu-tico. Un gesto concreto di so-lidarietà verso le perso-ne che vivono ai limitidella sussistenza; unafetta di popolazione incostante aumento anchein Umbria dove, comeattestano i recenti datiIstat, circa il 9% delle fa-miglie vive sotto la sogliadi povertà. La Giornata sisvolge sotto l’alto patro-nato della Presidenzadella Repubblica. Le far-

macie aderenti sarannoriconoscibili dalla locan-dina della Giornata na-zionale affissa in vetrina.Il nome dell’ente assi-stenziale al quale saran-no donati i farmaci ac-quistati sarà ben eviden-ziato nei locali della far-macia. Al gesto solidaledegli umbri si aggiungeil contributo delle singo-le farmacie aderenti. Il Banco farmaceutico èun’associazione senzascopo di lucro, nata nel2000 grazie all’incontrotra la professionalità del-la Federfarma e l’espe-rienza nel settore socialedella Compagnia delleopere (Comunione e li-berazione). Le attivitàdel Banco possono esse-re sostenute anche attra-verso la donazione del 5per mille (codice fiscale:97503510154).

Il 9 febbraio èla Giornatanazionaledella raccoltadel farmaco.Sono 62 lefarmacie chevi aderisconoin Umbria.Comefunziona

Page 6: N. 5 - LaVoce

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

AEROPORTO. In Italia ci sono 112 aeroporti.Uno spreco, ed il Governo ha deciso di varareun Piano di sviluppo scegliendone solo 31 suiquali concentrare le risorse nazionali. Giusto.Solo che quello di Perugia, l’unico dell’Um-bria, non è nell’elenco dei 31. Dopo che sonostati spesi 60 milioni di euro per potenziarnela struttura in occasione dei 150 anni dell’U-nità di Italia. Questa esclusione significa chedovranno essere gli enti locali a sobbarcarsi lespese di gestione (vigili del fuoco, Enac, ecc.).Nei giorni scorsi però il ministro dei trasporti, Corrado Passera, ha riaperto qualche spira-glio: “C’è la possibilità di rivedere alcuni casi”.La governatrice Marini però ha fatto sapereche ormai la discussione sarà solo con il pros-simo Governo. STRADE. La leggenda racconta che sarebbestato Amintore Fanfani a far “deviare” il pro-getto per il percorso dell’Autostrada del soledall’Umbria alla sua Toscana. Da anni invecesi discute sulla trasformazione in autostradadella E45, con un collegamento da Mestre aVenezia. Per la Presidente della Regione sitratta di una “infrastruttura strategica per ilPaese e per l’Umbria” ma alcuni partiti e va-rie associazioni sono contrari. Intanto però ilCipe nei mesi scorsi ha archiviato la pratica.Così come sembra archiavata quella che pre-vedeva un nuovo collegamento da Collestradaa Corciano per alleggerire il traffico sul “nododi Perugia”. Anche qui, tante le proteste di co-mitati vari contro la sua realizzazione, cheperò al momento è rimandata a tempo inde-terminato. Dopo tanti rinvii continuano ad al-lungarsi i tempi anche per il completamentodelle due grandi superstrade del QuadrilateroUmbria-Marche: la Perugia-Ancona e la Foli-gno-Civitanova Marche. Sulla prima cantierifermi, appalti, subappalti, ricorsi alla magi-stratura, ritardi nei pagamenti. Così, per gliautomobilisti che si spostano tra le due regio-ni il viaggio è una sorta di gimkana tra pezzidi superstrada che ogni tanto si interrompono.TRENI / BUS. Dall’Umbria ci sono anche col-legamenti ferroviari veloci con città impor-tanti come Roma, Firenze e Milano, ma sonopochi ed i problemi veri sono per i pendolari.La Ferrovia centrale umbra, con grandi po-tenzialità e che potrebbe essere una sorta dimetropolitana di superficie che taglia tuttal’Umbria da Nord a Sud, continua a vivacchia-re. Per gli spostamenti interni l’alternativa altreno è l’autobus. Anche per questo servizio ilfuturo non è però sereno. Umbria Mobilità,che unificando a livello regionale le aziendelocali di trasporto pubblico avrebbe dovutogarantire risparmi ed efficienza, adesso nonha più i soldi neanche per pagare gli stipendiai dipendenti. Deve incassare una sessantinadi milioni per i servizi forniti a Roma, ma i sol-di della Regione Lazio e del Comune della Ca-pitale non arrivano, così per sopravvivere (isuoi fornitori reclamano crediti per 30 milio-ni di euro) potrebbe vedersi costretta a taglia-re il 10 per cento dei percorsi delle sue linee.Pari a due milioni di chilometri in meno al-l’anno, e quindi meno autobus per i cittadini.Di conseguenza, sempre più auto e più smogper le strade e, per pagare le benzina, menosoldi in tasca.

6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Tutti i mali, spessocronici, delle nostreinfrastrutture

L’Umbria rischiadi restare isolata

IMPRESE

Un “Quadrante”in tempo reale

na fotografia dell’economiadell’Umbria, in tempo reale, è a

disposizione di cittadini, imprese edistituzioni. È il Quadrante economico, unnuovo strumento attivato sul sito diUnioncamere (www.umbria. camcom.it).Il Quadrante è basato sugli ultimi datistatistici disponibili provenienti dallevarie fonti ufficiali. In pochi “click”illustra in modo sintetico i principaliindicatori socio-economici. Soprattutto,fornisce una comparazione tra i datieconomici umbri, quelli nazionali equelli delle altre regioni del Centro.Sono 6 gli indicatori fondamentali:popolazione, occupazione, imprese,apertura ai mercati, infrastrutture ericchezza prodotta. A questi dati siaggiungono le previsioni periodicheformulate dal Centro studi nazionale diUnioncamere. Da un rapido sguardo,risulta che in Umbria il numero dellenuove imprese diminuisce leggermenterispetto al precedente trimestre del2012, ma in modo netto rispetto allostesso trimestre del 2011 (-6,6%). Moltoforte la diminuzione delle impreseindividuali. Migliora invece, in modoevidente, il dato sulle società di capitali:sono cresciute di oltre il 39% rispetto alterzo trimestre del 2012 e di più del37% rispetto allo stesso trimestre del2011. Come numero di imprese, ilcommercio e l’agricolturarappresentano di gran lunga i principalicomparti dell’economia umbra.Tuttavia il peso economico delCommercio è inferiore a quello dellamedia italiana e del centro Italia. Nel2012 è diminuito il numero delleimprese in tutti i comparti, adeccezione del turismo e dei servizi alleimprese. Nell’ultimo anno le impreseattive guidate da donne rappresentanoquasi il 27% del totale: più della mediaitaliana (24,3%) e delle altre regioni delcentro Italia (25,2%). Le impresegiovanili sono in media con quelle dellealtre regioni italiane. Le imprese attive“straniere” sono l’8% del totale: il valoreè in linea con quello nazionale (8,4%)ma è inferiore a quello delle regioni delcentro Italia (10,5%).

U

Infrastrutture. Collegamenti stradali difficili, pochitreni veloci, e il Governo “boccia” l’aeroporto

I lavori lungo un tratto della E45

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 05-02-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (peso spec. 75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 05.02.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 05.02.13

da euro a euro

248,000 250,000

n. q. n. q.

n. q. n. q.

470,000 475,000465,000 470,000465,000 470,000

475,000 480,000

630,000 640,000

437,000 443,000

231,000 232,000182,000 183,000179,000 180,000

204,000 206,000176,000 177,000181,000 182,000

236,000 242,000

225,000 227,000219,000 222,000202,000 207,000

n. q. n. q. 243,000 248,000 253,000 258,000 240,000 243,000 245,000 248,000

---- n. q.

223,000 225,000 443,000 446,000293,000 294,000

8,000 9,000

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda dellavarietà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,320 3,720

2,750 2,800

3,000 3,100

2,800 2,900

2,190 2,200

1,030 1,0402,150 2,160

1,085 1,0951,050 1,060

– –– –– – – –– –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

3,400 3,750

3,750 4,000

2,700 3,000

3,000 3,400

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Genn. 2010-Genn. 2011 + 2,2 + 2,2Febbraio 2010 - Febbraio 2011 + 2,3 + 2,3Marzo 2010 - Marzo 2011 + 2,5 + 2,5Aprile 2010 - Aprile 2011 + 2,6 + 2,5Maggio 2010 - Maggio 2011 + 2,6 + 2,8Giugno 2010 - Giugno 2011 + 2,7 + 2,4

Luglio 2010 - Luglio 2011 + 2,7 + 2,5Agosto 2010 - Agosto 2011 + 2,8 + 2,9Settembre 2010 - Settembre 2011 + 3,0 + 2,9Ottobre 2010 - Ottobre 2011 + 3,2 + 3,2Novembre 2010 - Novembre 2011 + 3,2 + 2,9Dicembre 2010 - Dicembre 2011 + 3,2 + 2,8

l Governo ha deciso chel’aeroporto San Francesco diPerugia è un “lusso” che l’Italia

dei tanti sprechi non può piùpermettersi. L’Umbria, senzaautostrade, è tagliata fuori anche daicollegamenti ferroviari ad altavelocità. Il progetto per alleggerire iltraffico stradale sul cosiddetto “nododi Perugia” perennemente intasato(chiedere ai pendolari nelle ore dipunta) sembra relegato nel libro deisogni. I cantieri della Perugia-Anconasono quasi fermi da mesi, ed il Cipeha bloccato la trasformazione inautostrada della E45, che intanto inmolti tratti continua ad esseredissestata come una mulattiera. Glienti locali non hanno più soldi pertappare le buche sui quasi 1.000chilometri di strade interne. EUmbria Mobilità, che gestisce iservizi di trasporto pubblico locale,annuncia che nei prossimi mesipotrebbero essere tagliate linee efermate perché non ci sono più i soldineanche per pagare con regolarità glistipendi ai 1.500 dipendenti. È questolo scenario che accompagna lacandidatura di PerugiAssisi a Capitale

I europea della cultura per il 2019. Già,cultura e turismo, che sono il“petrolio” dell’Umbria, una risorsa dadifendere e valorizzare. Ma i nuovituristi, quelli ricchi e colti provenientidal Nord Europa, dall’America ed oraanche dalla Cina e dal Giappone,come arriveranno in Umbria se nonci sono collegamenti aereiinternazionali, treni veloci e comodestrade ed autostrade? La stessadomanda vale per manager edirigenti delle nostre aziende e deiloro clienti internazionali. Aziendeche per creare lavoro e ricchezzadevono esportare, poiché l’export perfortuna continua a crescere inUmbria anche in tempi di grave crisieconomica. Lo stesso vale per i nostrigiovani, ai quali si chiede diadeguarsi alla flessibilità e mobilità diun mercato globale, nel quale si puòlavorare tra Londra, New York emagari Pechino o Dubai.

Siamo in campagna elettorale, eallora sarebbe bene che tutti gli elettiche saranno chiamati arappresentare gli interessidell’Umbria in Parlamento,

indipendentemente dal partito diappartenenenza, facessero squadracompatti per bloccare questoprocesso di isolamento che rischia disoffocare l’economia regionale.Isolamento che significamarginalizzazione dell’Umbria dallegrandi opportunità di sviluppo che lanostra piccola regione, con le suebellezze artistiche e paesaggistiche,le sue tradizioni, i suoi prodottienogastronomici ed artigianali, le sueaziende che hanno puntato sullainnovazione ed anche con i suoisantuari, può avere in questo mondosempre più globale.

Enzo Ferrini

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

ma con decisione nella revisione storio-grafica in atto sulla figura di Costantinoa partire da una riflessione su una pagi-na significativa della propria storia. Nelcorso di tre secoli, seguendo la riorga-nizzazione istituzionale, economica e so-ciale avviata da Costantino, si registrauna vitalità inconsueta, prima della finedell’Impero. L’archeologia si propone diintegrare con una documentazione ma-teriale e la ricostruzione dei contesti discavo quello che le fonti antiche e le cro-nache dell’epoca non dicono o lascianosolo intuire”. Hanno concorso all’organizzazione dellamostra, tra studi e finanziamenti, oltre alministero per i Beni culturali, l’Univer-sità degli studi di Perugia, la Regione e laProvincia di Perugia, il Comune di Spel-lo, Camera di commercio, Anci, Ceu, leFondazioni Cassa di risparmio di Peru-gia, Foligno, Terni e Narni, Banca di cre-dito cooperativo di Spello e Bettona.

Manuela Acito

BREVI

❖ SPIRITUALITÀInni cristiani del primo millennio

“O Pasqua, grande esanto mistero chepurifichi l’universo, voglioparlarti come se tu avessiun’anima! O Verbo di Dio,luce e vita, sapienza epotenza! Io ti saluto con ituoi molteplici nomi...”.Queste parole di sanGregorio di Nazianzosono solo un esempiodelle luminose, intense

preghiere contenute nel ricco e agile volumetto Splendore del Padre. Inni a Cristo nel primomillennio della Chiesa, a cura di CostanteBerselli, appena ripubblicato dalle Paoline(pagg. 182, euro 10). Il libro contiene 100 inni aCristo raccolti da una quarantina di autori, daipiù celebri - Efrem Siro, Ambrogio... - a quellioggi ignoti e introvabili - Serapione di Thmuis,Sinesio di Cirene... - oltre ad antichi testi dellaliturgia latina, ambrosiana, armena, caldea,siriaca, mozarabica, ecc. Il curatore offre unadocumentata introduzione, e ogni autore èaccompagnato da una breve scheda storica.Un’antologia dello Spirito che potràaccompagnare la preghiera nell’ormaiimmimente periodo di Quaresima e Pasqua.

❖ ARTEA Montefalco gli angelidi Stefano Bovi

Si sta svolgendopresso il museo diSan Francesco aMontefalco unamostra sugli Angelidell’artistafolignate StefanoBovi. Si tratta di 7sculture realizzatetagliando a mano,e poi assemblandocon una saldatrice,decine e decine di

migliaia di piccoli o piccolissimi tondini dicarpenteria del diametro di 6 millimetri. Lamostra, aperta fino al 17 marzo, si propone dipresentare gli angeli come creature terrene,umanizzate: c’è l’angelo seduto su unapanchina, uno in giardino, uno seduto in terra.“Educati, gentili, altruisti, sempre disponibili -spiega il curatore della mostra Paolo Massei - gliangeli ce li immaginiamo così!”. E “non sonosolo nei sette cieli come dice sant’Agostino -prosegue Massei - ma sono pure in mezzo anoi”. Una mostra più ampia - spiega Bovi - conuna decina di angeli, è prossimamente inprogramma a Spello, all’interno della cintamuraria. Titolo del progetto sarà “Angeli in terra,amici miei”. Anche qui gli angeli saranno tuttidistinti tra di loro, da diverse interpretazioni, macomplementari attraverso l’umanizzazione delconcetto di angelo, in modo da rendere unarelazione tra la figura dell’angelo custode e lasua rappresentazione nella società moderna(“un angelo!” oppure “è come un angelo!”) comesinonimo di sofferenza dei tempi nostri.

❖ MAGIONEPreoccupazione pergli affreschi di DottoriDestano non poche preoccupazioni le condizioniconservative degli affreschi di Gerardo Dottorinella chiesa della Santissima Annunziata diMontecolognola, nel Comune di Magione.Un’apposita commissione - presente anche ilSindaco di Magione - ha effettuato unsopralluogo all’interno dell’edificio religioso perconstatare la condizione degli affreschidell’“aero-pittore”. Si sono rilevate cadute elesioni della pellicola pittorica causateprobabilmente dall’umidità, piaga che affliggenon poche delle nostre belle chiese,mettendone spesso in pericolo il riccopatrimonio d’arte e di fede. Gli affreschi delDottori, come tutti gli altri presenti all’internodella chiesa, necessitano quanto prima di unintervento conservativo volto ad evitare ilpeggiorare delle condizioni, e al fine disalvaguardare quel patrimonio di arte e culturache lungo i secoli ha espresso, ed esprimeancora oggi, la fede e la pietà religiosa di ognicomunità cristiana. (Umberto Benini)

SPIRITUALITÀ. Un saggiostorico sulla Santa Casa A Loreto, perché...

uando si decide di vivereun pellegrinaggio, il cuo-re è già in cammino da

tempo. Non si può indovinare ilrapporto personale di un uomocon Dio e che cosa lo motiva amettersi in moto. La prima me-ta, la più importante, è quellache conduce alla propria anima;la seconda è quella che si decidedi raggiungere fisicamente.Questo criterio oltrepassa tem-po e spazio, pervade la vita diogni umanità lungo i secoli, ca-ratterizza il percorso che condu-ce ad una determinata meta. Amaggior ragione per Loreto, ilsantuario della Santa Casa. Nel libro Loreto nelXVI e XVII secolo,scritto da Bercé, il let-tore viene preso permano divenendo pel-legrino con i pellegri-ni, al fianco di uomini,donne del mondo rura-le e di principi, princi-pesse di varie nazioni. Yves-Marie Bercé èprofessore emerito del-l’Università Sorbona diParigi, oltre che compo-nente dell’École Française di Roma. Èautore di numerosi e qualificati studisulla storia moderna in Francia e in Ita-lia. “Ad ogni epoca - scrive Bercé - è unadecisione importante quella di abban-donare per più tempo o meno casa, fa-miglia, abitudini e mettersi in camminoaccettando la stanchezza, i costi e i pe-ricoli del viaggio. Il pellegrino si lanciain un’avventura sprirituale dettata dal-la speranza, da una devozione gioiosa o,al contrario, imposta dal dolore, dalladisperazione o dal rimorso. Queste pos-sibili ragioni della partenza venivanoesaminate senza indulgenza dai tratta-ti religiosi del XVI e del XVII secolo, i cuiautori avevano cura di esporre le di-

Q

sposizioni ottimali per compiere unpellegrinaggio perfetto, escludendoformalmente la ricerca della novità e ilpiacere del diverso. Non si doveva in-traprendere un pellegrinaggio da soli,in seguito a un colpo di testa che pote-va far pensare a una fuga dalle proprieresponsabilità o a uno slancio di volu-bile curiosità”. Undici capitoli che tratteggiano spac-cati di vita quotidiana dei pellegrininella città di Loreto: dai giorni ordina-ri nella basilica della Santa Casa alcommercio degli oggetti sacri, dal rac-conto delle emozioni dei pellegrini co-muni alla visita compiuta dai grandidella terra (Papa Paolo III Farnese,

Carlo Borromeo, Enrico III, Luigi XIV,Cristina di Francia, Giovanna d’Austria,Francesco de’ Medici, Cristina di Da-nimarca, Filippo IV re di Spagna e tan-ti altri). Leggendo questo libro non siha la sensazione solo di fare un tuffonella storia, ma di ritrovare sane moti-vazioni per il pellegrinaggio del cuorein ogni uomo, al di là del luogo. “Oggi - conclude l’autore - tra scenaristorici molto diversi, nelle nuove ere dievangelizzazione, l’avventura dellaSanta Casa di Loreto appartiene anco-ra e sempre a una sfera spirituale. Mo-stra, come minimo, per gli scettici, untipo di credo di lunghissima durata.Può anche sembrare, agli occhi dellafede cristiana, un simbolo di eternità”.

G. R.

Yves-Marie Bercé, Loreto nel XVI eXVII secolo. Storia del più grandepellegrinaggio dei tempi moderni,ed. Controvento, Loreto 2012, pp.373, euro 25

Il catalogo della “Aurea Umbria” di Costantinoi è conclusa il 6 gennaio a Spello lamostra “Aurea Umbria. Una regio-ne dell’Impero nell’era di Costanti-

no”. Oltre 10 mila i vi-sitatori, un traguardoben oltre le aspettati-ve iniziali - sostengo-no gli organizzatori -e che ha visto con-correre insieme pub-bliche amministra-zioni e privati. Nel corso dell’espo-sizione si è svolto

anche un convegno e in conclusione dimostra è stato presentato a Spello il ca-talogo. Pubblicato come 10° numero del Bollettino per i beni culturali dell’Umbria,per i tipi della Gamma editrice, il catalo-go, un corposo volume (336 pagine) cu-rato da Alessandra Bravi dell’Universitàdi Perugia, è introdotto da una prefazio-ne di Valerio Massimo Manfredi, cura-tore della mostra, e da una premessa di

S Luigi Malnati, direttore generale per leantichità. All’interno sono raccolti i con-tributi scientifici di vari studiosi, sia ita-liani che stranieri, su un periodo che vadalla seconda metà del III secolo alla fi-ne del VI. L’esposizione raccoglieva vario materia-le archeologico relativo a questo periodo:dai ritratti alle dediche e alle pietre mi-liari, fino ai mosaici e agli arredi lussuo-si. Spiccava per rarità un corredo di ar-genterie, poco noto alla comunità scien-tifica e al pubblico, il cosiddetto “tesorodi Canoscio” (scelto come immagine dicopertina del catalogo), prezioso testi-mone della cristianizzazione e delle sueforme nelle pratiche di culto.“Pur nei limiti prestabiliti - scrive Mal-nati - il taglio qui proposto è originale,non ripetitivo: ogni opinione acritica ocristallizzata viene discussa e approfon-dita. Ne deriva un ritratto della regione,di Costantino e dell’epoca a lui seguente,in parte nuovo... L’Umbria entra insom-

I trattati antichi esponevano a chiare lettere le disposizioniottimali per un pellegrinaggio,escludendo ad esempio la“ricerca della novità”

PERUGIA. Gli studenti del liceo Mariottirealizzano 6 video-guide sui luoghi d’arte

a grande vorranno fare leguide turistiche? Almomento non si sa, ma

intanto circa una trentina distudenti del liceo “Mariotti” diPerugia, divisi in gruppi, si sonopreparati per bene per realizzaresei video-guide su alcuni luoghid’arte della città di Perugianell’ambito del progetto didattico“L’officina dei musei”. Un progettorealizzato con l’appoggioistituzionale del Comune, de LeFucine e il sostegno economico

D della Regione. La presentazione èavvenuta nei giorni scorsi nellachiesa di San Bevignate, una delle location scelte dagli studenti per leloro video-guide realizzateall’interno del progetto “Umanitas”.Gli studenti hanno lavorato sotto laguida della prof.ssa AntonellaPitzalis. Soddisfatto del risultato ilpreside della scuola, FilippoVincenzo Maiolo. “I video sonostati realizzati completamente daglistudenti - ha detto AchilleRosselletti junior, responsabile di

Sistema Museo - e anche per noi èstato un modo per scoprire di ognimonumento presentato delle cosenuove”. I luoghi oggetto delle guidesono la Rocca paolina, la Fontanamaggiore, la cappella di San

Severo, il Museo delle porte e dellemura urbiche, il pozzo etrusco, ilMuseo delle acque e la chiesa diSan Bevignate. “Per noi è stataun’esperienza molto eccitante”hanno spiegato in sede dipresentazione i ragazzi partecipantial progetto. Al momento le guidesono visibili all’interno del portaledel Comune e di Sistema Museo,sono scaricabili, si possonoutilizzare con i tablet e sul Web edirettamente nei musei. Allapresentazione erano presentianche l’assessore comunale AndreaCernicchi e l’assessore regionaleFabrizio Bracco.

M. A.

Il santuario di Loreto

LA VOCE CULTURA 7

La fontana Maggiore

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Gerusalemme la realtà di Dio. Esi offrì: “Eccomi, manda me” (Is6,8). Fu a partire da quellaesperienza che si coinvolgerànella politica e comunicherà alre e ai grandi del regno ilpensiero di Dio sulla situazionestorica del momento e sullescelte che convenivano aGerusalemme (Is 7,1-16).

Oltre sette secoli più tardi, adun pescatore di Galilea di nomeSimone fu dato di fareun’esperienza altrettanto forte.Non fu in un contesto sacrale,come era avvenuto per Isaia,ma in un banale ambiente dilavoratori della pesca. Niente dipiù ordinario, allora, che vederlitornare, frustrati, da una nottedi lavoro infruttuoso: “Abbiamofaticato tutta la notte e nonabbiamo preso nulla” (Lc 5,5).Tuttavia mise la sua barca vuotaa disposizione di quel rabbi cherischiava di finire in acqua,pressato dalla folla. E Gesùparlò alla gente. Alla fine, quasia ringraziare Simone del favore,li esortò a prendere il largo e

provarci dinuovo. Ognipescatoresapeva che aquell’ora delgiorno non sipesca piùniente. Tuttaviail sanguignoSimone obbedì;chissà perché. Ilrisultato fu unaquantità tale dipesci nelle retiche nonriuscivano atirarle su da

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

La sconvolgente presenza di Dio Vangeloesù disse a Simone: “Prendi il largo, e gettate le reti perpescare”. Simone gli rispose: “Maestro, tutta la notte cisiamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo

la tua parola, getterò le reti”. E, fatto così, presero una tal quantitàdi pesci, che le reti si rompevano. Allora fecero segno ai lorocompagni dell’altra barca di venire ad aiutarli. Quelli vennero eriempirono tutt’e due le barche, tanto che affondavano. SimonPietro, veduto ciò, si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: “Signore,allontànati da me, perché sono un peccatore”. Perché spaventoaveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità dipesci che avevano presi, e così pure Giacomo e Giovanni, figli diZebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesù disse a Simone:“Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”.

G

Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

Catechesi sul Credo. Gli approfondimentibiblici di Benedetto XVIper l’Anno della fede

Al “Credo in Dio Padre... creatore” fa dacontrappunto il peccatodei Progenitori

urante l’udienza generale in aulaPaolo VI mercoledì, Benedetto XVIha proseguito le sue catechesi sul

Credo riflettendo su Dio “Creatore del cie-lo e della terra” a partire dal primo verset-to della Bibbia: “In principio Dio creò ilcielo e la terra” (Gen 1,1; testo completodella meditazione sul sito www. vati-can.va). La creazione - ha detto - “diventa luogo incui conoscere e riconoscere l’onnipotenzadel Signore e la sua bontà, e diventa ap-pello alla fede di noi credenti perché pro-clamiamo Dio come creatore. La fede im-plica di saper riconoscere l’invisibile indi-viduandone la traccia nel mondo visibile.Il credente può leggere il grande libro del-la Natura e intenderne il linguaggio, ma ènecessaria la Sua parola di rivelazione, chesuscita la fede, perché l’uomo possa giun-gere alla piena consapevolezza della realtàdi Dio come creatore e Padre”. Si è però subito chiesto: “Come dobbiamocomprendere le narrazioni della Genesi?La Bibbia non vuole essere un manuale discienze naturali; vuole invece far com-prendere la verità autentica e profondadelle cose. La verità fondamentale che iracconti della Genesi ci svelano è che ilmondo non è un insieme di forze tra lorocontrastanti, ma ha la sua origine e la suastabilità nel Logos, nella Ragione eterna diDio, che continua a sorreggere l’universo.C’è un disegno sul mondo che nasce daquesta Ragione, dallo Spirito creatore. Cre-dere che alla base di tutto ci sia questo, il-lumina ogni aspetto dell’esistenza e dà ilcoraggio di affrontare con fiducia e consperanza l’avventura della vita”.

D

Tutta la seconda parte delle riflessionidel Pontefice era dedicata all’episodio-chiave del peccato originale. “Nei primicapitoli del libro della Genesi – ha riassun-

to Benedetto XVI - troviamo due immagi-ni significative: il Giardino, con l’Alberodella conoscenza del bene e del male, e ilSerpente. Il Giardino ci dice che la realtàin cui Dio ha posto l’essere umano non èuna foresta selvaggia, ma luogo che pro-tegge, nutre e sostiene; e l’Uomo deve ri-conoscere il mondo non come proprietàda saccheggiare e da sfruttare, ma comedono del Creatore, segno della sua volontàsalvifica, dono da coltivare e custodire, dafar crescere e sviluppare nel rispetto, nel-l’armonia, seguendone i ritmi e la logica,secondo il disegno di Dio”. “Il Serpente - ha spiegato - è una figurache deriva dai culti orientali della fecon-dità, che affascinavano Israele e costitui-vano una costante tentazione di abbando-nare la misteriosa alleanza con Dio. Allaluce di questo, la sacra Scrittura presentala tentazione che subiscono Adamo ed Evacome il nocciolo della tentazione e del

peccato. Che cosa dice infatti il Serpente?Non nega Dio, ma insinua una domandasubdola: ‘È vero che Dio ha detto: Non do-vete mangiare di alcun albero del giardi-no?’ (Gen 3,1)”. “In questo modo il Serpente suscita il so-spetto che l’alleanza con Dio sia come unacatena che lega, che priva della libertà edelle cose più belle e preziose della vita. Latentazione diventa quella di costruirsi dasoli il mondo in cui vivere, di non accetta-re i limiti dell’essere creatura, i limiti delbene e del male, della moralità. La dipen-denza dall’amore creatore di Dio è vistacome un peso di cui liberarsi: questo èsempre il nocciolo della tentazione. Maquando si falsa il rapporto con Dio, met-tendosi al suo posto, tutti gli altri rapportivengono alterati... Andando contro il suoCreatore, in realtà l’Uomo va contro sestesso, rinnega la sua origine e dunque lasua verità; e il male entra nel mondo, conla sua penosa catena di dolore e di morte.E se Dio l’aveva creato buono - ha aggiun-to a braccio -, anzi molto buono, dopo que-sta libera decisione dell’Uomo, a causadella menzogna contro la verità, il maleentra nel mondo”.Il Papa ha concluso esortando: “Cari fra-telli e sorelle, vivere di fede vuol dire rico-noscere la grandezza di Dio e accettare lanostra piccolezza, la nostra condizione dicreature, lasciando che il Signore la ricol-mi del Suo amore e così cresca la nostravera grandezza. Il male, con il suo caricodi dolore e di sofferenza, è un mistero cheviene illuminato dalla luce della fede, checi dà la certezza di poterne essere liberati.La certezza che è bene essere un Uomo”.

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Nel corso deisecoli, il Mistero si è manifestatoagli occhi delprofeta Isaia, diSimon Pietro e diPaolo di Tarso

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal libro del profeta Isaia 6,1-2a.3-8

SALMO RESPONSORIALESalmo 137

SECONDA LETTURADalla I Lettera di Paolo ai Corinzi 15.1-11

VANGELODal Vangelo secondo Luca 5,1-11

V DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C

re figure dominano laliturgia di oggi: il profetaIsaia, san Paolo e Simon

Pietro. Tutti e tre hanno avutol’esperienza del Dio chetrascende la storia e nello stessotempo opera in essa. La lorotestimonianza pertanto nonconsiste nello sforzo didimostrarne l’esistenzaattraverso complicatiragionamenti, masemplicemente raccontando illoro incontro con l’Assoluto. Dionon si trova alla conclusione didimostrazioni rigorose, masemplicemente dentrol’esperienza di quell’incontro. Ametà dell’VIII secolo a.C.,Gerusalemme stava entrando inun tempo di crisi politica, che laspingeva in braccio alle grandipotenze straniere. Eranecessario qualcuno che lericordasse la sua identità e isuoi destini. Per adempiere aquesto compito, Dio suscitò ilprofeta Isaia, che narrò la suachiamata nella pagina che oggila liturgia propone come primalettura. Fu un’esperienzasconvolgente, che ne capovolsela vita. Dio gli si manifestò in uncontesto sacrale, nellesembianze di un re in trono, didimensioni cosmiche: le solefrange del mantello riempivanoil Tempio. Ancora più in altostavano in piedi esserifiammeggianti, che con vocipotenti proclamavano a corialterni che Egli era l’Altro, ilTrascendente, Colui cheregnava al di sopra di ognicreatura e le riempiva con laSua gloria (Is 6,3). Quelle vociavevano la potenza di unterremoto, da scuotere le

T

strutture del Tempio, cheintanto si andava riempiendo difumo. Isaia percepì tantoprofondamente la distanzaabissale tra sé e il Diotrascendente che credette dimorire. Ma Dio gli venne insoccorso e lo rassicurò: unodegli esseri fiammeggianti fumandato a “purificarlo” con uncarbone ardente, simbolo delloSpirito santo, che lo rese capacedi stare dinanzi alla Presenzasenza morire. Isaia compreseche il senso di quanto accadevaera la ricerca di qualcunodisponibile ad annunciare a

soli; ebbero bisogno dell’aiutodei colleghi di altre barche. PerSimone e i suoi compagni dilavoro fu un colpo: capirono chelì c’era Dio. Simone ebbe pauradella Presenza, come eraaccaduto ad Isaia, e pregò Gesùdi allontanarsi. Ma Gesùbenevolmente lo rassicurò e glisvelò la vocazione a cui Dio lochiamava: “Sarai pescatore diuomini”. Simon Pietro avràbisogno di molto tempo percapirlo; ma poi divenne ilprincipe dei Testimoni di Gesù.Meno di una trentina d’anni piùtardi, Paolo di Tarso scrivevauna lettera alla comunitàcristiana di Corinto, nata dallasua predicazione qualche annoprima. Corinto era una cittàcosmopolita, impregnata dicultura ellenistica, che ritenevaun assurdo parlare diresurrezione della carne,ritenuta “il carcere dell’anima”,da cui solo la morte potevaliberarla. La predicazione diPaolo invece era basata propriosulla risurrezione di GesùCristo, primo dei risuscitati. Icredenti in Lui lo avrebberoseguito “al suono dell’ultima

tromba” (1Cor 15,52). Si capiscepertanto come alcuni dei neo-convertiti avessero problemiculturali con quella dottrina. Inquesto contesto, egli scrive leparole che abbiamo ascoltatonella seconda lettura: “Cristo èrisorto il terzo giorno, secondole Scritture” (1Cor 15,3). Sitrattava di un Evangelo, ossia diuna Lieta Notizia, che Paolostesso aveva loro annunziato,dopo averla a sua volta ricevutadirettamente da Cristo Gesùrisuscitato (Gal 1,15-16. Questasorta di “passamano” i cristianila chiamano Tradizione). Tuttisanno dell’improvvisaconversione di Saulo sulla via diDamasco. Fu quello l’incontrodecisivo con il Signore Gesù. Inquell’occasione gli fu rivelato il“Mistero” di Dio in Gesù Cristo,come era avvenuto a Isaia e aSimon Pietro. * Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il testo del commento alVangelo è anche sulnostro sito www.lavoce.it. Collegatiutilizzando il QR code)

Il paradosso Uomol Papa ha riassunto l’immagine biblicadell’essere umano definendolo “ben

piccola cosa davanti all’immensitàdell’universo. A volte, guardando affascinatile enormi distese del firmamento, anchenoi abbiamo percepito la nostralimitatezza. L’essere umano è abitato daquesto paradosso: la nostra piccolezza e lanostra caducità convivono con la grandezzadi ciò che l’amore eterno di Dio ha volutoper noi... Tutti portiamo in noi l’alito vitaledi Dio, e ogni vita umana sta sotto laparticolare protezione di Dio. Questa è laragione più profonda dell’inviolabilità delladignità umana contro ogni tentazione divalutare la persona secondo criteriutilitaristici e di potere. L’essere adimmagine e somiglianza di Dio indica poiche l’uomo non è chiuso in se stesso, ma haun riferimento essenziale in Dio”.

I Doré,“Adamo ed Eva dopo il peccato”

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orrei richiamare alcunefigure, tra le innumere-

voli nella storia della Chiesa,che hanno aiutato le personemalate a valorizzare la soffe-renza sul piano umano e spiri-tuale, affinché siano di esem-pio e di stimolo.

Santa Teresa delBambino Gesù edel Volto Santo,‘esperta della scien-tia amoris’, seppevivere in unioneprofonda alla pas-sione di Gesù la ma-

lattia che la condusse alla mor-te attraverso grandi sofferenze.

Il venerabile LuigiNovarese, del qua-le molti ancora oggiserbano vivo il ri-cordo, nell’eserciziodel suo ministero

V“ avvertì in modo particolarel’importanza della preghieraper e con gli ammalati e i sof-ferenti, che accompagnavaspesso nei santuari mariani, inspeciale modo alla Grotta diLourdes.

Mosso dalla caritàverso il prossimo, Raoul Follereauha dedicato la pro-pria vita alla curadelle persone af-fette dal morbo di

Hansen sin nelle aree più re-mote del pianeta, promuoven-do fra l’altro la Giornata mon-diale contro la lebbra.

La beata Teresa diCalcutta iniziavasempre la sua gior-nata incontrandoGesù nell’eucari-stia, per uscire poi

nelle strade con la corona delrosario in mano ad incontrare eservire il Signore presente neisofferenti, specialmente in co-loro che sono ‘non voluti, nonamati, non curati’. Santa Anna Schäffer di Min-delstetten seppe, anche lei, inmodo esemplare unire le pro-prie sofferenze a quelle di Cri-

sto: ‘Il letto di dolo-re diventò… cellaconventuale e lasofferenza costituìil suo servizio mis-sionario… Confor-

tata dalla Comunione quoti-diana, ella diventò un’instan-cabile strumento di intercessio-ne nella preghiera e un riflessodell’amore di Dio per moltepersone che cercavano il suoconsiglio’ (omelia per la cano-nizzazione, 21 ottobre 2012)”.

IL CARISMA DI MONS. NOVARESEsoli 9 anni Luigi Novarese scopre di avere un male che lo porta daun ospedale all’altro, fino al momento in cui i medici escludono

ogni possibile guarigione dalla coxite tubercolare. Ma egli guarisce perintercessione di san Giovanni Bosco e di Maria Ausiliatrice, e nasce in luiil desiderio di dedicare la vita agli ammalati. Entra seminarista pressol’Almo collegio Capranica di Roma e viene ordinato sacerdote. Il 1°maggio 1942, su invito di mons. Giovanni Battista Montini, sostitutodella Segreteria di Stato vaticana e futuro papa Paolo VI, inizia alavorare presso la Segreteria di Stato della Santa Sede, dove rimarrà finoal 12 maggio 1970 per passare poi alle dipendenze della Conferenzaepiscopale italiana per occuparsi di pastorale sanitaria, diventando ilprimo “ordinario ospedaliero” nazionale. Il 17 maggio 1943, per venirein aiuto ai preti infermi, feriti o in gravi condizioni economiche a causadella guerra, don Novarese fonda la Lega sacerdotale mariana.Quattro anni dopo, il 17 marzo 1947 dà l’avvio al Centro volontaridella sofferenza, l’associazione nella quale egli insegna agli ammalati apensare in modo nuovo se stessi e la malattia. Nel 1950 tiene abattesimo i Silenziosi operai della croce, un’associazione di animeconsacrate – uomini e donne, sacerdoti e laici, sani e ammalati –impegnate a illuminare i sofferenti sul senso cristiano del dolore e asostenerli attraverso opere assistenziali e di recupero professionale.Consapevole dell’importanza della dimensione spirituale in rapportoalla malattia, decide la costruzione della Casa “Cuore Immacolato diMaria” a Re. Inaugurata il 23 maggio 1960, ospita ogni anno i corsi diesercizi spirituali per ammalati. Nel 1952 crea la quarta associazione, i Fratelli e Sorelle degli ammalati, persone sane che si inseriscononell’apostolato del malato condividendo lo stesso programma spiritualee sostenendolo nelle sue necessità. Oggi la grande famiglia del Cvs èuna realtà presente in molte nazioni, che confluisce in un unicosoggetto: la Confederazione internazionale Cvs, approvata nel 2004 dalPontificio consiglio dei laici.

P. C.

A

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

l Buon Samaritano: ‘Va edanche tu fa lo stesso’” è iltema della 21a Giornata

mondiale del malato che verràcelebrata l’11 febbraio presso ilsantuario di Nostra Signora diAltötting, in Baviera (Germania).“Dalla prima Giornata mondialedel malato celebrata a Lourdesnel 1993 per iniziativa del beatoGiovanni Paolo II - ha ricordato mons. Jean-MarieMupendawatu, segretario delPontificio consiglio per glioperatori sanitari - i principalisantuari mariani del mondo ealcune città-simbolo sono statitestimoni dell’attenzione dellaChiesa per chi soffre”. Tra iluoghi-simbolo scelti nel corsodegli anni: Czestochowa (1994),Fatima (1996), Loreto (1998) epoi Sydney (2001), Washington(2003), Adelaide (2006), Seul

I“ (2007). “Per volontà di BenedettoXVI - ha aggiunto - dopo Seul, leGiornate mondiali vengonocelebrate per due anniconsecutivi a livello locale, delleChiese particolari, riprendendol’appuntamento mondiale il terzoanno. Così è quest’anno con laGiornata ad Altötting”. In vistadell’appuntamento BenedettoXVI concede l’indulgenzaplenaria a quei fedeli che, “conanimo veramente pentito econtrito”, dal 7 all’11 febbraioparteciperanno “devotamente auna cerimonia celebrata perimpetrare da Dio i propositi dellaGiornata mondiale del malato ereciteranno il Padre nostro, il Credo e una pia invocazione allabeata Vergine Maria”.Indulgenza plenaria anche aifedeli che “negli ospedalipubblici o in qualsiasi casa

privata assistonocaritatevolmente, come il buonsamaritano, gli ammalati e, amotivo del loro servizio, nonpossono partecipare allefunzioni”, se in quei giorni“presteranno generosamentealmeno per qualche ora la lorocaritatevole assistenza come selo facessero allo stesso CristoSignore”. I fedeli, infine, che “permalattia, per età avanzata o peraltra simile ragione, sonoimpediti dal prendere parte allacerimonia”, otterrannol’indulgenza plenaria purché,“avendo l’animo distaccato daqualsiasi peccato e proponendosidi adempiere non appenapossibile le solite condizioni,partecipino spiritualmente allesacre funzioni” attraverso la tv ola radio, offrendo a Dio “le lorosofferenze fisiche e spirituali”.

L’11 febbraio si celebra la 21 Giornata mondiale del malato

Prossimi a chi soffre,come il Samaritano

Dal messaggio di Benedetto XVI “Va’ e anche tu fa’ lo stesso” (Lc 10, 37)

el suo Messaggio per la21a Giornata mondiale delmalato (vedi qui sopra),

Benedetto XVI richiama alcunefigure che hanno aiutato lepersone malate a valorizzare lasofferenza sul piano umano espirituale, tra cui il venerabile Luigi Novarese (1914-1984) cheil prossimo 11 maggio saràproclamato beato a Roma, pressola basilica di San Paolo fuori leMura, dal segretario di Statocard. Tarcisio Bertone. Mons.Novarese è stato un sacerdoteche ha portato la rivoluzione nelmondo degli ammalati. Eglisperimentò sulla sua pelle chel’uomo non è una semplicemacchina da riparare, che unamedicina così concepita non èpienamente umana. Ignora chel’uomo non è soltanto corpo, maun’entità più complessa: è corpoe anima, materia e psiche. Edunque la cura che porta alla

N guarigione non può essere chetotale e coinvolgere tutto l’uomo.Egli è entrato nella soggettivitàdell’ammalato e vi ha trovato unatteggiamento di passività erassegnazione. Per prima cosa,dunque, è intervenuto suquest’atteggiamento. E hacercato di trasformarel’ammalato da soggetto passivodi pietà da parte di se stesso edegli altri, in soggetto d’azione.In che modo? Spiegandogli chese il corpo è indisposto, lo spiritoè attivo, e che la sofferenzavissuta dall’ammalato comecondizione penosa e inutile, puòdiventare un’opportunità dicrescita interiore e di salvezzaper gli altri. La fede non elude lasofferenza, ma la riempie disignificato. Tanti ammalati chehanno conosciuto don Novaresehanno ritrovato dignità umana ecristiana e riscoperto ilsignificato vero della loro

esistenza. Tra questi il venerabileGiunio Tinarelli di Terni, delquale è in corso la causa dibeatificazione. È significativopertanto il richiamo di BenedettoXVI alla figura di mons. LuigiNovarese “del quale molti ancoraoggi serbano vivo il ricordo”. Iostesso, aderente al Cvs dal 1965,l’ho conosciuto e collaborato conlui in più occasioni.

Pasquale Caracciolosegretario regionale Cvs

Una rivoluzione: il malatonon è passivo ma attivo

GIORNATA MALATO. Il Papa cita mons. Novarese

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Mons.Luigi Novarese

IL CONCILIO

“ n questa circostanza, mi sentoparticolarmente vicino a cia-

scuno di voi, cari ammalati che, neiluoghi di assistenza e di cura o an-che a casa, vivete un difficile mo-mento di prova a causa dell’infer-mità e della sofferenza. A tutti giun-gano le parole rassicuranti dei Padridel Concilio ecumenico Vaticano II:‘Non siete né abbandonati, né inu-tili: voi siete chiamati da Cristo, voisiete la sua trasparente immagine’”.

I

IL VANGELO

on la parabola del buon samaritano “Ge-sù vuole far comprendere l’amore

profondo di Dio verso ogni essere umano,specialmente quando si trova nella malattiae nel dolore. Ma, allo stesso tempo, con leparole conclusive della parabola del buon sa-maritano: ‘Va’ e anche tu fa’ lo stesso’ (Lc10,37), il Signore indica qual è l’atteggia-mento che deve avere ogni suo discepolo ver-so gli altri, particolarmente se bisognosi dicura…Ciò vale non solo per gli operatori pastorali esanitari, ma per tutti, anche per lo stesso ma-lato, che può vivere la propria condizione inuna prospettiva di fede: ‘Non è lo scansare lasofferenza, la fuga davanti al dolore, che gua-risce l’uomo, ma la capacità di accettare latribolazione e in essa di maturare, di trovaresenso mediante l’unione con Cristo, che hasofferto con infinito amore’ (Spe salvi, 37)”.Gesù è colui che “si china, pieno di miseri-cordia, sull’abisso della sofferenza umana,per versare l’olio della consolazione e il vinodella speranza”.

CTESTIMONI CRISTIANI CHE POSSONO ESSERE DI ESEMPIO

George Frederick Watts,“Il buon samaritano” Manchester Art Gallery

Benedetto XVI

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re la dimensione comunicativa nella di-rezione della trasparenza”.All’Istituto centrale per il sostentamentodel clero fanno capo i 218 Istituti dioce-sani. Il loro servizio è rivolto a 32.500 sa-cerdoti. Ogni anno il sostentamento delclero comporta oneri totali per 420 milio-ni di euro, per la maggior parte sotto for-ma di stipendi ai preti, parroci e vescoviin servizio e di pensioni agli stessi, allor-ché lasciano la pastorale attiva. L’Istitutocentrale eroga anche l’assistenza inte-grativa sanitaria, attraverso apposite con-venzioni assicurative. La copertura diquesti oneri deriva per l’86,60%dall’8x1000, per il 10,27% dai proventi deibeni dei singoli Istituti diocesani e per il3,33% dalle erogazioni liberali dei singo-li cittadini.

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

DAL MONDO

❖ BRASILE“Abbiamo bisogno di più missionari!” I 42 membri del Consiglio permanente dellaConferenza episcopale brasiliana hanno seguitol’analisi del quadro politico attuale e gli aspettisociali ed economici della realtà brasiliana emondiale, effettuata il 5 febbraio dallaCommissione brasiliana di giustizia e pace.All’interno del programma c’era lapresentazione del Rapporto della Commissionespeciale per l’Amazzonia, presentato dallostesso presidente della Commissione, card.Claudio Hummes, il quale ha affermato, comepremessa urgente, “la necessità di contare su unmaggior numero di missionari e missionarie.Questo è ciò che ho sentito da quasi tutti iVescovi incaricati nei diversi luoghidell’Amazzonia: abbiamo bisogno di piùmissionari e missionarie. Benché si tratta di unaChiesa coraggiosa, abbiamo necessità dimissionari” ha ribadito.

❖ COLOMBIAUccisi due sacerdotiin un solo giornoPadre José Ancizar Mejia Palomino, di 84 anni,è stato trovato morto il 2 febbraio nella suaresidenza, a Caldas, nel Comune di Riosucio inColombia. Un primo rapporto della poliziaafferma che il sacerdote è stato trovato legato alletto, con segni di tortura. Lo stesso giorno èstato ucciso padre Luis Alfredo Suárez Salazar,dell’arcidiocesi di Villavicencio (Meta), che sitrovava in Ocaña. L’omicidio è avvenuto nelquartiere di Martinete, dove due uominiarmati, in sella a una moto, hanno sparatoalmeno una decina di colpi contro il sacerdote ealtre due persone che erano con lui. Ilpresidente della Conferenza episcopale dellaColombia, il neo-cardinale Rubén SalazarGómez, arcivescovo di Bogotà, ha esortato tutti icolombiani ad avere fiducia nei colloqui di paceche si svolgono a Cuba fra delegati del Governoe le Farc (guerriglieri delle Forze armate diresistenza). Il Cardinale ha però denunciato laviolenza che ancora sconvolge alcune regionidel Paese, citando anche Riosucio di Caldasdove sono state uccise varie persone chelavorano per la riconciliazione e promuovono lapace fra la popolazione. Secondo l’elencorealizzato annualmente dall’agenzia Fides, nel2012, per la quarta volta consecutiva, l’Americaha registrato il numero più alto di operatoripastorali uccisi rispetto agli altri Continenti. InColombia nel 2012 è stato ucciso un sacerdote;nel 2011 sono stati uccisi 6 sacerdoti e un laico;nel 2010 hanno trovato la morte 3 sacerdoti edun religioso; nel 2009 sono morti violentemente5 sacerdoti ed un laico. Solo nel 2013, ad oggisono già 3 i sacerdoti colombiani uccisi.

❖ PAKISTANNell’Anno della fede,cristiani più uniti I leader delle quattro Chiese cristianeufficialmente riconosciute in Pakistan (Chiesacattolica, Chiesa presbiteriana, Esercito dellasalvezza, Chiesa anglicana), hanno approvatouna dichiarazione congiunta in cui siimpegnano a lavorare insieme nellaproclamazione del regno di Dio; a concentrasi“sulle cose che uniscono, evitando quelle chedividono”; a continuare a incontrarsi e pregareinsieme nelle occasioni liturgiche piùimportanti; a promuovere manifestazioni conscopi e obiettivi comuni. Come riferito da padreFrancis Nadeem, cappuccino, coordinatore delConsiglio per il dialogo interreligioso, si tratta diun autentico “piano d’azione per l’unità. Se,come cristiani in Pakistan, vogliamo essere fortie significativi, dobbiamo restare uniti. Lasolidarietà ecumenica fra i cristiani del Pakistancontribuisce alla prosperità, al progresso e allapace nella nazione, ma rafforza anche la fede el’identità delle nostre comunità”. Mons.Sebastian Francis Shaw, amministratoreapostolico di Lahore, ha definito la spiritoecumenico “essenziale” per tutto l’Anno dellafede, sottolineando che “la solidarietà fracristiani deve essere visibile in Pakistan”. Tutti ileader delle Chiese hanno ribadito l’impegno arendere consapevoli le rispettive comunitàdell’importanza dell’armonia tra le Chiese,ricordando il concetto trinitario di “unità nelladiversità”.

Fonte: agenzia Fides

Chiesa e società. La scomparsa del card. Joseph Glemp, nei ricordi di Barberini

Salvò la Polonia dal disastro

l 23 gennaio scorso è mortoin una clinica dove eraricoverato da tempo il

card. Joseph Glemp,arcivescovo di Gniezno eVarsavia fino al 2009. Aveva 83anni. Benedetto XVI lo haricordato elogiando la sua vitae il suo ministero episcopale,traendo lo spunto dal mottodel suo episcopato Charitati iniustitia (per la carità, nellagiustizia) dove la carità è lascelta prioritaria e la giustiziala via obbligata per conseguirla. Glempha seguito questo criterio ispiratore nellavita ecclesiale e nella attività di Pastore diuna nazione, quale la Polonia, in pienacrisi istituzionale e politica. Il generalecommento nei media internazionali èriassunto nella affermazione secondo cuiGlemp ha evitato la guerra civile nellasua nazione. Siamo negli anni ’80 e,appena nominato arcivescovo di Varsaviasuccedendo al card. Stefan Wyszynski, ilgrande elettore di Wojtyla a Papa, evitò laguerra civile dopo il golpe del 1981.Glemp si è trovato a capo della Chiesapolacca negli anni difficili dopol’introduzione dello stato di guerra daparte del generale Wojciech Jaruzelski, dicui Glemp è stato diretto interlocutore. Di

I

questa vicenda drammatica ci ha parlato Giovanni Barberini, per averla vissutacome studioso e diretto osservatore neicolloqui e nelle visite che ha avuto in quelperiodo per motivi di studio, all’interno diquella ampia e difficile avventuraculturale che lo stesso Barberini haraccolto e raccontato nei due bei volumidi cui uno di documentazione sulla Ostpolitik della Santa Sede (Il Mulino,2007). Non tutto è scritto in quei duevolumi, molte altre informazioni e ricordisono presenti nella memoria di Barberiniche conosce la vita intima e i sentimentidi questo cardinale, con cui aveva grandefamiliarità e amicizia, che era uomoconcreto, schivo, capace di ascoltare ecapire le situazioni, senza illusioni né

fanatismi, riuscendo ad avereuna confidenza e una stima,che erano reciproche, con ilgenerale Jaruzelski. Conservadel cardinale ancheconfidenze come quella dellasua infanzia vissuta in unafamiglia povera durante laquale ha fatto lavori umili epesanti. Il prof. GiovanniBarberini, già ordinario diDiritto ecclesiastico ecanonico all’Università deglistudi di Perugia, ha avutomodo di constatare esoppesare l’importanza storicadell’azione concorde di Glempe Jaruzelski, per esorcizzareuna guerra civile che sarebbestata estremamente disastrosa.L’uno e l’altro, il cardinale e ilgenerale, hanno saputoprendere le distanze daopposti oltranzismi e daambienti che spingevano per

l’esasperazione del contrasto. Barberiniricorda l’appello di Glemp a “nonuccidervi tra voi” quando pochi mesidopo, il 13 dicembre, Jaruzelski impose lalegge marziale in risposta aisommovimenti causati dall’azione delsindacato Solidarnosc. Fu un appello nongradito da chi “mi ascoltava e si aspettavache io incitassi alla Resistenza”. Ma “iovolevo calmare la situazione”. Momentidi tensione particolare ci furono etentazioni di violenza come nella vicendadel prete Popieluszko, consideratonemico del regime comunista, uccisobarbaramente nel 1984. Anche in quellaoccasione, la prudenza prevalse sullaviolenza (cf. Barberini, p. 319).

E. B.

Sostentamento clero. Gli esiti del Convegno nazionale

Sobrietà e trasparenzannovare, lavorare in sinergia,mettere insieme idee, competen-ze e progetti, ottimizzare risorse

umane e patrimoniali per dare testimo-nianza di sobrietà in vista anche di unamaggiore autonomia e indipendenza ri-spetto alla quota dell’8x1000 che oggi civiene destinata”: sono queste le linee dilavoro futuro per gli Istituti diocesani peril sostentamento del clero (Idsc), dettatedal loro presidente centrale, mons. Gio-vanni Soligo, a chiusura del recente con-vegno nazionale Idsc, cui hanno parteci-pato oltre 400 delegati dei 218 Istituti dio-cesani.“L’obiettivo che ci poniamo - ha detto - èottimizzare le risorse umane, attraversola valorizzazione delle competenze esi-stenti stimolandone la creatività e la re-sponsabilizzazione, e quelle patrimonia-li”. Per queste ultime, ha spiegato il pre-sidente dell’Icsc, “non ci si può limitarealla mera gestione dell’esistente. Dobbia-mo investire in una creatività saggia-mente improntata al reperire risorse an-che in settori diversi da quelli tradiziona-li. Dobbiamo fare il possibile per favorireuna maggiore redditività dei nostri patri-

I“ moni. La crisi attuale chiede l’azione diresponsabili innovativi, flessibili, attentialla sostenibilità”. L’ottimizzazione dellerisorse patrimoniali, ha aggiunto, “com-porta anche una rigorosa revisione dellespese. Dobbiamo evitare ciò che non è es-senziale”.“La Chiesa - ha dichiarato ancora mons.Soligo - deve dare testimonianza di so-brietà, e noi per primi”. Ne consegue che“una maggiore attenzione deve essere ap-puntata sulle spese per l’allestimento de-gli ambienti, per le consulenze, per i rim-borsi spese. La trasparenza della nostragestione comprende anche l’immagine disemplicità e sobrietà da dare a chi vienea contatto con noi. Ciò diventa anche unmodo di vivere la solidarietà con migliaiadi persone che in Italia, e non solo, vivo-no sotto la soglia di povertà”. Mons. Domenico Pompili, sottosegreta-rio Cei, è intervenuto sul rapporto traChiesa e denaro, “nodo scoperto della co-municazione pubblica che rischia diproiettare un’immagine deformata” delleistituzioni ecclesiali. “La Chiesa - ha det-to - deve rendere ragione del proprio ope-rato. È dunque giusto e opportuno cura-

Uomo di pace neglianni ’80 evitò laguerra civile nel Paesegrazie ai rapporti distima e fiducia con ilgenerale Jaruzelski

ORDINE DI MALTA. Celebrazioni per i 900 anni di attività. Le priorità dell’oggi

n oltre nove secoli di sto-ria abbiamo giocato unruolo importante in nu-

merosi eventi, spesso drammatici.Ma oggi, oltre a celebrare la nostrastoria, guardiamo al presente e alfuturo”, fedeli alla “nostra missio-ne di testimonianza della fede eservizio ai sofferenti”. Lo ha detto Jean-Pierre Mazery,gran cancelliere del Sovrano ordinedi Malta, alla conferenza stampa“Il Sovrano ordine di Malta, nove

I“ secoli di storia al servizio dei pove-ri e dei sofferenti nella Chiesa e nelmondo”, promosso a Roma alla vi-gilia della settimana di celebrazio-ni (6-10 febbraio) per il 900° anni-versario della bolla Pie postulatiovoluntatis con cui il 15 febbraio1113 papa Pasquale II pose la co-munità monastica degli Ospitalieridi San Giovanni di Gerusalemmesotto la protezione della Santa Se-de. A livello mondiale l’Ordine conta

13.500 membri, 80.000 volontari eoltre 25.000 medici, infermieri eausiliari paramedici. Gestisce ospe-dali, centri medici, ambulatori, isti-tuti per anziani e disabili, centri

per malati terminali e intervienenelle calamità naturali e nelleemergenze umanitarie, causate daiconflitti armati. Attualmente è at-tivo in oltre 120 Paesi e i suoi in-terventi sono realizzati anche gra-zie ai rapporti diplomatici bilate-rali, intrattenuti con 104 Stati. Tre in particolare, le “grandi preoc-cupazioni su cui concentrarsi” og-gi: la Siria, teatro di un’escalation diviolenza che ha creato quasi 4 mi-lioni di rifugiati; l’assistenza ai civiliche subiscono le conseguenze deiconflitti armati; l’aumento di di-soccupati, nuovi poveri e senzatet-to, anche in Europa.

Giovanni Paolo II con Jaruzelski (al centro) e il card.Glemp

(Foto di archivio)

10 LA VOCE CHIESA&SOCIETÀ

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Concilio Vaticano II. Che cosa ci insegna a 50 anni di distanza,in una mutatasituazione mondiale

Anno della fede indetto da PapaBenedetto XVI (ottobre 2012 -novembre 2013) ha lo scopo di

rivivere l’anima più profonda che fu delConcilio Vaticano II, aperto ufficialmentel’11 ottobre 1962. Cinquant’anni, infatti,sono lo spazio adatto per rimandare aquel grande evento ecumenico chesvolse una funzione riflessiva a favore diquella nuova ed entusiasmante relazioneChiesa-mondo di cui Giovanni XXIII fu“l’ispirato cantore”. In tale occasionepronunciò il celebre discorso GaudetMater Ecclesia (Gioisce la Madre Chiesa)nel quale indicò quale fosse lo scopoprincipale del Concilio: “Occorre chequesta dottrina certa ed immutabile, allaquale si deve prestare un assenso fedele,sia approfondita ed esposta secondoquanto è richiesto dai nostri tempi. Altroè, infatti, il deposito della fede, cioè leverità che sono contenute nella nostraveneranda dottrina, altro è il modo con ilquale esse sono annunziate, sempre perònello stesso senso e nella stessaaccezione”. Il sinodo si caratterizzòpertanto subito per una marcata natura“pastorale”; non si proclamarono nuovidogmi (benché siano stati affrontatidogmaticamente i misteri della Chiesa edella Rivelazione), ma si vollerointerpretare i “segni dei tempi”: laChiesa avrebbe dovuto riprendere aparlare con il mondo, anziché arroccarsisu posizioni difensive. Fu la prima veraoccasione per conoscere realtà ecclesialifino a quel momento rimaste ai marginidella Chiesa. Infatti nel corso dell’ultimosecolo la Chiesa cattolica daeurocentrica si era andatacaratterizzando sempre più come unaChiesa universale, soprattutto grazie alleattività missionarie avviate durante ilpontificato di Pio XI. La diversità non erapiù rappresentata dalle sole Chiesecattoliche di rito orientale, ma anchedalle Chiese latino-americane edafricane, che chiedevano maggioreconsiderazione per la loro “diversità”.Non solo: al Concilio parteciparono perla prima volta, in qualità di osservatori,anche esponenti delle comunità cristianedivise dalla Chiesa di Roma, come quelleortodosse e protestanti.

In questo inizio di millennio, larelazione Chiesa-mondo è di fronte asfide inattese. Il panorama mondiale,infatti, è molto cambiato rispetto a quellodell’epoca conciliare. L’evoluzione delleculture ha favorito l’intreccio dellerelazioni e delle risposte a problemi, chenon sono più gestibili dalle singolenazioni. L’incontro tra i popoli è acuitodalle grandi migrazioni che obbligano i

’L

Paesi del Nord del mondo adabbandonare ideologie di stamponazionalista, fondate su false paure, peraffrontare con responsabilitàdemocratica l’accoglienza e laconvivenza. Le nuove dinamiche socialie le nuove povertà gridano equità egiustizia di fronte alla ricchezza sfrenatadi pochi privilegiati, anche nelle societàche un tempo erano dette ricche, nellequali il potere del denaro è usato comegaranzia per l’acquisizione del diritto aporsi al di sopra della legge, la cuiviolazione pare un atto meritorio. Gliideali politici, svuotati della loro linfavitale che è il servizio alla collettività,sono molto lontani dal bene comune e, avolte, vengono sostituiti da interessi diparte neppure celati. L’economia, checon estrema leggerezza scalza l’eticadella persona, toglie la possibilità divivere e di vivere bene a tanti uomini e atante donne, quindi a tante famiglie,poiché rende il lavoro una variantedipendente da una paternalistica ediscrezionale concessione di coloro iquali muovono i flussi dei capitalifinanziari. La Chiesa si trova, dunque,all’interno di un mondo complesso,quello stesso mondo che essa aveva

riscoperto con entusiasmo grazie alConcilio. Questa situazione èsicuramente una conferma per la Chiesaa continuare il dialogo con l’uomocontemporaneo, anche se tante sono letentazioni di chiusura che molti cristianisperimentano.

Tentazioni che oggi si esprimono siaattraverso l’affidamento della propriavita di fede al “privato” della sferainteriore e non più alla condivisionecomunitaria; sia attraverso untradizionalismo esemplare, che imponeun pensiero formalistico, puro ecristallino, da opporre al pensieroerroneo e incerto del mondo degli “atei”da una parte e dei fideisti dall’altro. Difronte al pathos di queste concezioniemozionali, che ascoltiamo con animocomprensivo in quanto manifestazionidel disagio di coloro che sperimentano lapaura di fronte alle trasformazioni delmondo contemporaneo, non dobbiamofarci distogliere dal dovere allaresponsabilità e alla fiducia attraversouna seria riflessione teologica eattraverso un’apertura serena a fronte diogni chiusura che ferisce la speranza e lavita ecclesiale. Ecco allora il richiamogioioso alla missionarietà non solopastorale, ma anche teologica, di cuil’apostolo Paolo è il riferimentofondamentale perché esperto nellarivitalizzazione del logos notturno dellecosmogonie e delle filosofie antichegrazie all’innesto del Logos solare:Cristo. Ecco l’intento suggerito e oggifondamentale più che mai: riscoprire lafede come dono di luce trascendentesulla ragione per illuminare, nelquotidiano, i molti angoli oscuridell’uomo, della Terra tutta.

Padre Alberto Viganò

Chi era Etty Hillesum, che scoprì Dio nel buio dei Lager

Di fronte al disagio delle personeintimorite dalle trasformazioni delmondo contemporaneo, nondobbiamo farci distogliere dallafiducia. Va fatta una seria riflessioneteologica, con un’apertura serena afronte di ogni chiusura, che ferirebbesolo la speranza e la vita ecclesiale

erché ci aspettiamo dipiù dalla tecnologia chedalla reciprocità?”. È

questa la domanda da cui è parti-ta la riflessione di mons. Dome-nico Pompili, sottosegretario del-la Cei e direttore dell’Ufficio na-zionale per le comunicazioni so-ciali, che è intervenuto al corsonazionale di formazione sui me-dia “Impronte ‘digitali’ in fami-glia, a scuola, nella società” svol-tosi il 25 e il 26 gennaio a Mace-rata. L’appuntamento è stato promossodall’Associazione italiana ascolta-tori radio e televisione (Aiart) incollaborazione con l’Ufficio co-municazioni sociali della Cei el’Ufficio scuola e comunicazionisociali della diocesi di Macerata -Tolentino - Recanati - Cingoli -Treia. “Il rischio - ha spiegatomons. Pompili - è che scambiamola tecnologia per il tutto mentrela tecnologia è solo l’ambiente.Dentro l’ambiente ciò che fa ladifferenza è la nostra libertà, è lanostra responsabilità: se questo èvero, ci si può attendere di piùdalla reciprocità, senza dimenti-care la nostra condizione digita-le”. In questo contesto, il compitodegli educatori “non è inutile per-ché formare persone critiche si-gnifica creare gli anticorpi per vi-vere meglio in questo ambiente”.“Social trascendenti”.Per mons. Claudio Giuliodori,vescovo di Macerata e presidentedella Commissione episcopalecultura e comunicazioni sociali,la domanda da porsi è se i “socialnetwork, invece di essere ‘sociali’siano asociali o dissociali”. Ma co-sa determina la socialità di unostrumento di comunicazione? “Lasua possibilità di configurare l’e-sperienza autentica della persona- ha sottolineato il vescovo –. Ilfatto che ci siano dei network nonvuol dire che automaticamente cisia la relazione” e dato che dallacomunicazione sociale dipende larealtà umana, “dobbiamo doman-darci se essa si sviluppi a serviziodella persona”. Mons. Giuliodori, citando il mes-saggio del Papa per la Giornatadelle comunicazioni sociali, ha ri-cordato che “i mezzi sociali sonopotenziali porte alla verità e allafede” e dentro questa sfida laChiesa “deve spalancare le portedei network facendoli diventare‘social trascendenti’, capaci cioènon solo di mettere in relazionele persone ma di metterle in rela-zione con il mistero ultimo del lo-ro destino”.

P“

LA VOCE CULTURA 11

o letto con grandissimointeresse il libro di Ales-sandro Barban e A. C.

Dall’Acqua Etty Hillesum. OsareDio, edizioni Cittadella. È un te-sto che i giovani soprattutto, masenz’altro tutti coloro che amanoleggere, conoscere, approfondi-re il mistero dell’animo umano egli orrori dei campi di sterminio,dovrebbero avere tra i libri più

H

preziosi. Etty è una giovane donna, ecce-zionale, vissuta in uno dei perio-di più cupi e tragici del secoloscorso in Europa, che ha trovatoil segreto della vita. E chiunqueconoscerà la sua storia riceveràin dono l’indicazione per un per-corso a tutti possibile per trova-re pace, gioia, amore. Perché soprattutto ai giovani?Perché Etty, giovane intellettua-le, ha un percorso iniziale che cidescrive una ragazza piena diproblemi, la quale troverà in unopsicologo e chirologo junghianoun aiuto speciale che la guideràa sviluppare un’esperienza di vi-ta intensamente spirituale. È leistessa che ci racconta questocammino incredibile nel suo Diario e nelle sue Lettere. Il suoinizio è dunque simile a quellodi tanti altri giovani, che pur-

troppo però vedono spegnersi leloro speranze con il passar deltempo. Preziose e illuminanti le rifles-sioni di Barban e Dall’Acqua nelseguire la grande trasformazio-ne di Etty, la sua maturità uma-na e spirituale conquistata in untempo molto breve, ma eccezio-nalmente intenso. Arriverà acomprendere che il suo unicoscopo sarà quello di “occuparsidegli altri, amarli, aiutarli, offri-re loro la possibilità di percorre-re un cammino analogo al suo”.Non si identifica con nessuna re-ligione, né ebraica né cristiana,anche se il suo messaggio è es-senzialmente evangelico. Leggela Bibbia, in particolare il Vange-lo di Matteo e molte lettere disan Paolo, in modo speciale ilcap. 13 della Prima lettera ai Co-rinzi. Si rappresenta Dio in mo-

do immediato, parla con Lui, be-ne prezioso, e sente la sua pre-senza amorevole. Impara a pro-nunciare il nome di Dio, a pre-gare, a inginocchiarsi, come ge-sto d’amore, un atto che le erasconosciuto e che le diventa ca-rico di immenso valore. Mentre si trova nel campo diWesterbork, dove è andata vo-lontariamente per rendersi utilein mezzo a tanta disumanità etra il fango e le miserie delle ba-racche, osserva che la bellezzadel sole, delle stelle, della terra èla stessa. E scrive che la sere-nità, la pienezza della vita, laconsapevolezza della bontà del-la vita e il dono gratuito di Diosono indipendenti dalle condi-zioni esterne in cui si vive. È lasorgente interiore, dove si celail Mistero di Dio, a farci speri-mentare questo. E solo salvando

Dio dentro di noi - dal quale ri-ceviamo forza interiore, calma eserenità - salviamo la nostraumanità, noi stessi. L’aggressi-vità e ogni forma di violenza -sottolinea più volte nei suoiscritti - sono da curare e da tra-sformare in amore, scoprendouna vita amorosa in se stessi,salvando quel nucleo interno diumanità che è nascosto in ognipersona. Termina la sua giovane vita nelcampo di Auschiwitz il 30 no-vembre 1943. Etty ci testimoniache Dio si comunica nel silen-zio, nella beatitudine, nella be-nevolenza, nella pace, nell’amo-re e nella gioia che avverte con-tinuamente in se stessa, pur insituazioni estreme, e che lei pro-tegge come la cosa più preziosadella sua vita.

Rita Ferri

In dialogo aperto

Etty Hillesum

Papa Giovanni in piazza San Pietro nella celebrazione d’apertura del Concilio Vaticano II

Social networksociali o asociali?

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12 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Paralizzati dallalegge Pinto

ra i dati esposti nellarelazione sull’attività dellacorte d’Appello dell’Umbria

dal presidente De Nunzio, ce n’èuno che hanno afferrato solo gliaddetti ai lavori, ma che è il piùimpressionante, e dicemoltissimo sulla situazionefallimentare del sistemagiudiziario italiano. Si tratta diquesto: alla fine dell’anno, allacorte d’Appello di Perugia, per lasola materia della “legge Pinto”c’erano 15.000 (quindicimila!)cause civili pendenti. Di che maisi tratta? La legge Pinto,introdotta nel 2001 perimposizione della Corte europeadei diritti umani, è quella checonsente al cittadino di far causaallo Stato per essere indennizzatodella eccessiva durata di unacausa. Il concetto è che fra i dirittifondamentali dell’uomo c’èquello di ottenere giustizia daitribunali “entro un termineragionevole”. Chi ha avuto ungiudizio civile o penale, può farcausa allo Stato e chiedere una“equa riparazione” se il processoè durato troppo a lungo; e nonimporta se in quel processo ilcittadino abbia avuto torto oragione. Ora, secondo glistandard internazionali, quasitutti i processi in Italia duranotroppo a lungo; quindi sonomoltissimi i casi nei quali si puòchiedere la equa riparazionedella legge Pinto. Alla corted’Appello di Perugia arrivano ledomande relative ai processi chesi sono svolte nel distretto dellacorte d’Appello di Roma (quelledi Perugia vanno a Firenze, e cosìvia). Così succede che a Perugiaci sono 15.000 ricorsi pendentiper la legge Pinto. Abbastanzaper tenere occupati tutti i giudicidella corte d’Appello per anni,anche se facessero solo quello enon avessero tutto il resto (che vadal processo Knox ainnumerevoli cause per fatti dicondominio). Insomma, ilsistema giudiziario italiano è cosìbloccato che non riesce più asmaltire nemmeno le causecontro se stesso. Questo perché igiudici non lavorano? No: la cortedi Cassazione, da sola, pubblica30.000 sentenze civili l’anno, unapazzia. Ma è tutto roba da pazzi.Ne riparleremo.

Pier Giorgio Lignani

T

IL PUNTO Qualche chiarimento sui dirittidelle coppie omosessuali

criviamo al vostro giornale perrispondere all’articolo di Pier

Giorgio Lignani intitolato Il matrimonioè uno solo comparso due numeri fa.Innanzi tutto, secondo la sentenza 138-2010 della Consulta, le coppie formateda persone dello stesso sesso hannodiritto - secondo l’art. 2 dellaCostituzione - a vedere riconosciuta laloro unione dallo Stato. A tale dirittodelle coppie (non dei singolicomponenti, come proposto neipessimi Dico del 2007) corrisponde undovere del Parlamento di legiferare: ildott. Lignani, parlando di unioni civili,avrebbe potuto spiegare chiaramentela necessità del nuovo Parlamento diapprovare quanto prima una leggecome richiesto dalla Cortecostituzionale. Riguardo al matrimoniocivile in Italia, vogliamo ricordare chenell’art. 29 della Costituzione non siistituisce una definizione fissa di“matrimonio”, congelata nel tempo.L’intenzione del costituente (nel caso,Aldo Moro) era di impedirediscriminazioni nell’accesso almatrimonio civile (come accadutonelle allora recenti leggi razziali) edinserire un divieto del divorzio nellaCostituzione. L’aggettivo “indissolubile”con cui doveva concludersi l’articolo fupoi eliminato dalla Costituente, ma latrascrizione del dibattito parlamentarechiarisce perfettamente il significatooriginario. Nella sentenza 138-2010 laCorte chiarisce quindi che ilParlamento può estendere ilmatrimonio civile alle coppie gaysenza modifiche costituzionali, cosìcome ha conferito pari diritti ai figlinati fuori dal matrimonio nonostantediscriminazioni fossero esplicitamentepermesse dall’art. 30 dellaCostituzione. Una successiva sentenzadella Cassazione (4184-2012) ha anchedeciso che le coppie gay costituisconouna “famiglia” e che hanno perciòdiritto ad una “vita familiare”. Basi perlegiferare secondo quanto si stamuovendo nel resto d’Europa ci sono.Paragoni fra il matrimonio tra personedello stesso sesso e poligamia nonreggono: la poligamia è duramentepunita penalmente secondo il dirittoitaliano, mentre le famiglie composteda persone gay partecipano senzaproblemi alla nostra comunità sociale.Un tale accostamento ha provato soloil pregiudizio di chi lo ha prodotto,pregiudizio che potrebbe ancheportare a persecuzione delle personegay se portato alle logicheconseguenze.

Comitato provinciale Arcigay Omphalos Pg

Le ultime due righe mi paionofuori luogo, e frutto diesasperazione di fronte al fatto -non gradito - che qui ci si pone undeterminato problema. Per ilresto, l’autore dell’articolo hascritto quanto segue.

Ripeto che, come giurista, nonvedo obiezioni ad unaregolazione giuridica delle coppieomosessuali. Come liberopensatore, invece, sono contrarioall’uso della parola“matrimonio” per rispetto dellachiarezza dei concetti e dellinguaggio. Che io sappia, fino ainostri anni non c’è mai stata,

S

nella storia dell’umanità, alcunalegge o cultura o religione chenon abbia visto nella differenzadi sesso fra i coniugi la profondaragion d’essere del matrimonio, ilsuo elemento costitutivo. Neppurenel mondo greco-romanoprecristiano, dove l’omosessualitàera diffusa ed onorata. Se l’unicocriterio valido è la volontà dellepersone di stare insieme, perchénon dovrebbe valere anche per labigamia? (P. G. L.)

Il gestore telefonico OkComTeleunit non funziona

Caro Direttore, è la disperazione (abusandoneimpropriamente) che mi fa rivolgere alsuo giornale. Il gestore della telefoniaOkCom Teleunit, con sede nella suacittà, mi sta arrecando - ma penso atutti gli abbonati d’Italia - danni legatiall’impossibilità di utilizzare iltelefono. Sono stato aggredito da unamadre che lunedì mi ha portato ilbambino nello studio perché nonriusciva a contattarmitelefonicamente. Ho dovuto constataredi persona che dopo uno squillo ci sisente dire “numero inesistente”.Pensavo che il problema fossemomentaneo, ma siamo a finesettimana ed il problema, ahimè,persiste e mi preoccupa. Non solo, maho la sensazione del completofallimento del gestore. Tutti i numeri,compreso quello verde e la sedelegale, non danno segni di vita, comed’altronde il mio telefono. Spero chelei tragga spunto della miadisavventura per evidenziare i danni diquesto disservizio ai numerosi, credo,utenti. Nel contempo credo che cisiano serie cause, forse economiche,che determinano a tutti gli utentiquesto grave disagio.

Roberto Trunfio

Di questa vicenda si stainteressando il Corecomdell’Umbria, come scriviamo apagina 5 di questo giornale.

L’atteggiamento provocatorio de “Il Gibbo” di Gubbio

A seguito di una certa perplessitàsorta in molte persone dopo uncommento al Vangelo su unperiodico telematico (Il Gibbo),padre Basilio Martin, eremita edesorcista della diocesi di Gubbio,ha scritto questa lettera.

urante la messa dell’11 dicembrescorso è stato letto nelle chiese il

brano evangelico di Marco in cui Gesùammonisce i suoi discepoli a noncomportarsi come gli scribi che“amano passeggiare in lunghe vesti,ricevere saluti nelle piazze, avere iprimi seggi nelle sinagoghe...”. Comecommento, il sito Il Gibbo di Gubbio,che da anni, con la sua critica e le sueinvettive, presenta la Chiesa ufficialeimpietosamente piena di peccati e diombre oscure, si è limitato a farapparire una foto a colori in cui si vedel’attuale Papa attorniato da un gruppodi cardinali vestiti con cotta e tonacarossa, con sotto la didascalia: “Amanopasseggiare in lunghe vesti, riceveresaluti nelle piazze, avere i primi segginelle sinagoghe...”. Come commentonon c’è che dire, ma anche in merito amalignità non si può dire che sianostati avari. Facendo parte di questaChiesa, raffigurata negativamentedall’autore del commento“evangelico”, trovo giusto fare alcunepuntualizzazioni. 1) L’autore epromotore del sito si è sempreprodigato nel manifestare la suagrande stima nei confronti deicardinali Martini, Antonelli, Betori ealtri suoi compagni di studio: in questo“amare di passeggiare in lunghe vesti,ricevere saluti nelle piazze, avere iprimi seggi nelle sinagoghe” dobbiamofar rientrare anche loro? Se sì, pregoprecisarlo nel sito. 2) Per Gesù, nellacategoria degli scribi e dei farisei nonrientrano solo quelli descrittidall’evangelista Marco, ma anche quellidescritti dall’evangelista Luca: “Quantiin cuor loro sono persuasi d’esser giustie disprezzano gli altri” (18,9). Siamo

D

proprio sicuri, quando giudichiamo edisprezziamo gli altri, solo perché nonrientrano nelle nostre categoriementali, di non far parte della stessaschiera degli scribi e dei fariseicondannata da Gesù nel Vangelo diLuca? 3) San Paolo nella Lettera aiRomani si dimostra abbastanzadeterminato nei riguardi di quanti siatteggiano a giudici dei presuntipeccati altrui: “Chiunque tu sia, che tiatteggi a giudice, tu non hai nessunascusa, perché giudicando gli altri tudeponi contro te stesso; infatti, tu chegiudichi, commetti le medesimeazioni” (2,1; 14,10). Perché oltre adascoltare don Paolo Farinella, definitodal don “quel traboccante uomo diDio!!”, non si ascolta anche san Paolo,un più che “traboccante uomo di Dio”,lui che non si è limitato a chiacchiereserali, ma ha offerto la sua vita inlibagione al Signore? (cfr. 2Tm 4,6). Il don che scrive e anima Il Gibbo, nellalettera dell’8 gennaio, afferma diamare la Chiesa con un amore che sicaratterizza in quel “vivo desiderio diuna Chiesa senza macchia e senzarughe”. Ma in che mondo vive costui?Se neanche Gesù Cristo, che potevafarlo, è riuscito a creare una Chiesasenza macchia e pura, lo vuolpretendere lui che non ha ancora datola vita per la Chiesa? Gesù, un giorno,avendo davanti a sé della gente munitadi pietre (oggi sostituite dalle tastieredel computer), pronta a scagliarlecontro una donna sorpresa inadulterio, disse: “Chi si ritiene senzapeccato, scagli la prima pietra contro dilei” (Gv 8,3-7). Questa gente, dicel’evangelista, era formata da scribi e dafarisei. A questo punto ritengo lecitochiedere al don e ai suoi amici: siamocosì sicuri che Gesù gradisca vederci aisuoi piedi, muniti di pietre, pronte aessere scagliate contro chi riteniamouna “puttana”, come è stato precisatodal don nella lettera sopra citata?

Padre Basilio MartinGubbio

A Terni ci stanno facendo“sospirare” il nuovo Vescovo

Caro Direttore,faccio parte della diocesi di Terni -Narni - Amelia che ormai da otto mesiattende, in preghiera, un nuovoPastore, senza riuscire a vederenemmeno l’ombra di una possibilesoluzione. Sembra impossibile che unsemplice fedele possa occuparsene epreoccuparsene - anche se è così,perché se ne parla molto anche tra ipresbiteri - ma non sarebbe giusto chei fedeli di questa Chiesa particolarefossero informati sugli sviluppi? Lafigura del Pastore non è decorativa inuna diocesi, grande o piccola che sia,ma rappresenta piuttosto l’elementocardine, quello che guida e unifica alcontempo. In questa società cosìfragile, in ogni sua sfaccettatura, Diosolo sa quanto ce ne sia bisogno!

Ferdinando LauretiTerni

A quanto pare, mentre lei scrivevaquesta lettera, il suo desiderioveniva esaudito! Posso soloaggiungere che non è fuori luogol’interesse dei fedeli di una diocesiper la nomina del proprioVescovo. Non è ancora il vescovoordinario di Terni, ma sarà unvero pastore anche seprovvisorio.

Direttore responsabile: Elio Bromuri

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

Perché nessun aiutoagli asili parrocchiali?

Lettera aperta alla presidente dellaGiunta regionale dell’Umbria, CatiusciaMarini.

entile Signora, sono un prete, parroco di una

comunità ai margini dell’Umbria, al dilà del lago Trasimeno; mi chiamo donPiero Becherini. In questa parrocchiaesiste un asilo infantile, così fuchiamato l’edificio che ospita la scuolamaterna paritaria. Fu fondato e apertonel 1930 a ricordo di uno scienziato,Gino Galeotti, zio di un altro scienziato,Franco Rasetti, collaboratore di Ferminegli studi sull’atomo, distaccatosi dalgruppo dei Ragazzi di via Panispernaquando decisero la realizzazione dellabomba atomica. Da più di ottanta anniè al servizio della popolazione diquesta comunità, che fino al 1961contava più di tremila persone. Diqueste ora ne rimangono la metà, conmolti extracomunitari e rom.Nonostante la generosità deiparrocchiani, in questo periodo citroviamo in grosse difficoltàeconomiche, dovute all’apertura di unasilo nido che accoglie 12 bambini ealla piccola retta, 90 euro, che lefamiglie versano mensilmente permantenere in vita questa scuola.Quando alla fine dell’anno facciamo iconti, tra gli Amici dell’asilo e laparrocchia dobbiamo versare più di20.000 euro per ripianare i conti.Questa la situazione nella qualecerchiamo di svolgere al megliol’Offerta formativa redatta secondo iProgrammi statali. Ci potrebbe essereobiettato perché l’asilo nido. Rispondoche il più vicino asilo nido si trova a 15km di distanza e non ha sufficientiposti per soddisfare le richieste. Aquesto punto mi permetta unadomanda: perché gli asili nido nonvengono considerati nei Programmiregionali? Mi permetto di sottolineareche con la misera retta dobbiamopagare anche lo stipendio delpersonale. Se dovessimo chiudere lanostra scuola per le ristrettezzeeconomiche, quanto sarà la spesa chelo Stato o la Regione o il Comune dovràsostenere? E in questa stessa situazioneci sono anche altre scuole parrocchialie paritarie, che, se chiudessero,creerebbero grossi problemi.

Don Piero BecheriniPozzuolo

P.S. Ho visto le liste elettorali: daMagione fino al confine con la Toscana,non c’è un candidato di questa zona.Come potremo risolvere i nostriproblemi se nessuno li conosce?

Caro don Piero la tua letterarivolta alla Presidente, in realtà,solleva un problema nazionale dicui dovremmo tutti essereconsapevoli, cioè che con leiniziative private a beneficio

G

sociale lo Stato risparmia, tantoche in altri Paesi l’iniziativa dellescuole private è molto superiore.In Francia, per esempio,rappresentano il 25% del totale,mentre in Italia solo il 5%.

Nel voto tenere contodelle priorità della gente

Anche se tanta propaganda di questigiorni vorrebbe ricostruire le vicende auso proprio, una cosa è certa: l’Italia èstata messa in sicurezza rispetto allabancarotta, ma è ancora in bilico e arischio di rotolare indietro se dovesseroandare al governo persone poco serie erigorose, non determinate a operaresecondo trasparenza e verità. Perquesto non mi fido di chi, nonostantelo stato attuale dei conti pubblici nonlo permetta, promette l’immediatoabbattimento delle tasse el’introduzione del “fattore famiglia”. Mirievoca tanto l’antico detto panem etcircenses. Mi fido, invece, di chi diceche è possibile ridurre gradualmente letasse a condizione che si realizzinoalcune circostanze: ridurre la spesapubblica mettendo mano a unaprofonda ristrutturazione dellamacchina politico-amministrativa. Mifido di chi propone e dimostra unmodo nuovo (e antico) di fare politica,quella buona: pulita, seria,competente, rigorosa, ed è disposto (a

dimostrazione che fa sul serio) amettere mano a una nuova leggeelettorale che ridia dignità e sostanzaalla democrazia rappresentativa. Glistipendi degli eletti vanno adeguati(sono scandalosamente sproporzionatiai livelli di vita del 90% dei cittadiniitaliani), senza aggiunte e prebende.Deve essere subito fatta una leggerigorosa contro la corruzione e ilconflitto d’interessi. Chi sbaglia vaimmediatamente rimosso; chi ètitolare d’interessi che contrastano conla carica pubblica non va candidato. Ipartiti smettano di essere Comitatielettorali rappresentativi d’interessi digruppo e ritornino a fare i partiti comeprevisto dall’art. 49 della Costituzione.Ritornino, cioè, alla loro natura di“libera associazione di cittadini” basatasul principio della partecipazione dalbasso e della democrazia interna, conil compito primario di concorrere allapolitica nazionale. Stiamo pagando laconseguenza della mancata leggeattuativa dell’art. 49 della Costituzioneche avrebbe dovuto obbligare ognipartito a introdurre, nel propriostatuto, disposizioni per regolare lapropria vita interna. Partiti che sifinanzino come tutte le altreassociazioni private di cittadini senzafini di lucro. Insomma, prima di ognialtro discorso, mi sembra evidente che,nell’esprimere il voto il 24 e 25febbraio prossimo, sia necessario

individuare le priorità: abbiamobisogno di gente capace di mettere inordine i conti pubblici e riattivare imeccanismi di crescita. Il vero granderisparmio, la prima vera opportunitàper la crescita (morale, civile edeconomica) è la buona politica.

Pasquale CaraccioloPerugia

I partiti siano più chiari e sinceri su cosa vogliono fare

A proposito delle prossime elezionipolitiche, sarebbe opportuno chescattasse tra i partiti una gara disincerità per far capire in modo chiaro che cosa si intende fare e,credibilmente, come lo si farà. La genteè stanca di bugie, di scandali, dipromesse vane e scelte sbagliate. Moltivorrebbero poter “discernere” primadel voto, alla luce dei valori in cuicredono. Io sto cercando di capire inquale formazione politica vengariconosciuta e promossa la strutturanaturale della famiglia. Bersani(candidato premier Pd) ha dichiaratoad una coppia omosessuale da luiincontrata: “Io proporrò che per lecoppie come la vostra l’Italia adotti lalegislazione vigente in Germania. Soche c’è chi vorrebbe di più e chi insisteperché abbiate di meno. Ma nondimenticate che le leggi servono anchea cambiare la mentalità delle persone”.

La prima volta che scoprimmo cos’erano i Lager

a guerra era finita, la vita ri-prendeva il suo corso. Noi ragaz-zi studiavamo con impegno, era-

vamo con-vinti di po-ter costrui-re un mon-domigliore,nei negoziriappariva-no le mercisalvate, incasa c’era-

no ragazze da marito e si cominciavapensare al corredo.E così un giorno, a Spoleto, venne in vi-sita una signora, una “viaggiatrice” dibiancheria: fu fatta accomodare in sa-lotto, dove, alla presenza delle zie edelle ragazze più grandi, aprì le valigieche portava con sé e mise in mostra ilcontenuto. Potemmo ammirare coseche non potevamo immaginare, noicresciute in clima di autarchia e diguerra. C’erano capi di biancheria daicolori delicati, di seta morbida e va-porosa, arricchiti da trine e ricami; e leragazze più grandi, incoraggiate dallavenditrice, cominciarono a provarli.Ricordo Maria, bella, alta e bruna, conun completo di camicia e vestaglia che

L la faceva sembrare una dalle dive deifilm americani che andavamo a vede-re la domenica. L’atmosfera, in salotto, si era fatta piùconfidenziale, cominciarono a parlaredi quello che era capitato in quegli ul-timi anni. La guerra era ormai finita,si poteva parlarne con minore coin-volgimento emotivo, ognuno aveva vi-cende da raccontare.La signora, dopo aver ascoltato gli al-tri (desiderando compiacere le clienti,lasciava opportunamente spazio), co-minciò la sua storia: si chiamava Mul-ler (mi sembra), apparteneva a unafamiglia di commerciati ebrei, era sta-ta in un campo di concentramento inGermania, era tornata in Italia, avevaripreso a lavorare... Ah, bene, quasi lainvidiavamo, adesso faceva un bellis-simo lavoro, in fondo era stata fortu-nata. Vicino alle fonti del Clitunno c’e-ra un piccolo campo di concentra-mento per i soldati nemici prigionieri,li vedevamo attraverso la rete di re-cinzione: quando passavamo, scam-biavamo cenni di saluto, avevano ba-racche in muratura, stavano meglio ditanti sfollati che avevano perduto tut-to sotto le bombe, anche lei certa-mente era stata in un posto simile... Ricordo che la signora si deve essere

resa conto che non sapevamo nulla.Si fece seria, le sue parole si trasfor-marono in un veicolo di orrore, rac-contò la fame, il freddo, le violenze.Quelli non erano campi di concentra-mento, erano campi di sterminio, unosterminio compiuto con un program-ma cinicamente studiato. Mi colpì inmodo particolare che i prigionieri ve-nissero mandati a fare la doccia, mache invece dell’acqua usciva del gasmortale. Eravamo sbigottite, non poteva esserevero, le nostre facce forse esprimeva-no incredulità. Allora lei, con sempli-cità, tirò su una manica e scoprì sul-l’avambraccio sinistro un numero ta-tuato, un numero lungo, fatto di tan-te cifre.Sono passati quasi settant’anni, manon dimenticherò mai quel momen-to: fu la rivelazione di una realtà scon-volgente. Anche noi avevamo cono-sciuto angosce e sofferenze, ma nonpotevamo pensare che degli esseriumani potessero patire quello che gliebrei avevano patito. Quel numero, dasolo, ci diceva che esisteva una realtàdi cui avremmo poi conosciuto altriagghiaccianti particolari. Come era stato possibile? I tedeschiche avevamo conosciuto (avevano re-

quisito un’ala della casa) erano im-peccabili ufficiali, i soldati erano po-veracci che mostravano le foto dellemogli e dei figli quando venivano in-vitati a condividere la nostra cena,perché non avevano niente da man-giare. L’attendente del capitano, un ra-gazzino biondo di 17 anni, si chiama-va Erik Kokol, faceva a pallate di nevecon noi, sgattaiolava in cucina per sen-tirsi in compagnia delle servette gio-vani e di quelle meno giovani che gliricordavano la mamma... Come era possibile che degli esseriumani potessero diventare tanto fero-ci? Eppure era tutto vero, tragicamen-te vero, non capisco con quali argo-menti i negazionisti possano sostene-re le loro tesi. Una volta un mio allie-vo disse che, secondo lui, i campi disterminio erano solo propaganda: tut-ta la classe si ribellò. Pensai che fosseun ingenuo, un caso isolato, cercai diconvincerlo di essere in errore, maadesso non posso essere così benevo-la: i negazionisti mi suscitano profon-da indignazione (uso un eufemismo, ilsentimento che provo vorrebbe paro-le ben più crude), l’antisemitismo mifa orrore.È sera, la Giornata della Memoria vol-ge al termine, la mia è solo una pic-cola storia insignificante, ma può aiu-tare a non dimenticare.

Rosa Amati AnsideiPerugia

Condivido l’ultima parte delladichiarazione, dove emerge che, aprescindere se le leggi siano giuste osbagliate, queste concorrono amodificare l’opinione delle persone.Proprio da ciò deriva l’enormeresponsabilità del Parlamento inrapporto al deteriorarsi del costumedella società. È vero che nelprogramma Pdl viene caldeggiato il“fattore famiglia”, però tale punto, maiattuato, era inutilmente già presentenel programma politico delle elezioni2008. Il senatore Monti, infine,rispondendo a una domanda in meritoai matrimoni gay e alle unioni di fatto,ha dichiarato: “Il mio pensiero è che lafamiglia sia costituita da un uomo euna donna, sia fondata sulmatrimonio, e ritengo necessario che ifigli crescano con un padre e unamadre”. D’ accordo con il senatoreMonti ma, per esprimere responsabilediscernimento, è necessario conoscerele posizioni della sua variegatacoalizione in merito ai “valori nonnegoziabili”. Come di recente haaffermato il card. Bertone: “La formapiù concreta per cambiare o migliorarela società è la partecipazione al voto,col quale esprimere il propriodiscernimento, che confermil’affidabilità dei programmi e dellepersone che li sostengono”.

Pier Luigi GalassiPerugia

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

Europa. Incontro ecumenico a Varsavia su “I nuovi movimenti cristiani: sfide o opportunità?”

Milioni di fedeli fuori dalle Chiese storiche

Matrimoni gay: vespaio in Inghilterraer il premier britannico David Cameron è statauna vittoria di Pirro

quella che ha portato, dopoun dibattito di sette ore,all’approvazione deimatrimoni gay. I 400 voti afavore (175 i contrari) eranodei liberal-democratici, suoialleati al governo, e deilaburisti, mentre 136conservatori, quasi la metà ditutto il suo partito, hannovotato contro. A rischio,secondo la Chiesa cattolica equella anglicana, ma ancheper due ministri di governo, èla libertà religiosa. Anche seil Governo garantisce ilcontrario, le Chiesepotrebbero essere costrette aospitare le nuove cerimonie,e insegnanti e funzionaripubblici a promuoverle nelloro lavoro. La lungabattaglia delle Chiesecristiane e del Movimento perla vita continua. Prossimatappa: la Camera dei Lord.

La reazione dei Vescovicattolici. Una legge cheporterà, quasi sicuramente,entro il 2015, alla

legalizzazione dei matrimoniomosessuali, ma rimanecontroversa e lascia “moltipunti di domanda” chedovranno “essere presi inconsiderazione, con grandeattenzione, durante leprossime fasi dell’iterlegislativo”, ha rimarcato mons. Peter Smith, vicepresidente della Conferenzaepiscopale cattolicad’Inghilterra e Galles,responsabile deldipartimento per laResponsabilità cristiana e lacittadinanza, parlando pochiminuti dopo il “sì” diWestminster.

Sarà un iter tormentato. Èquasi certo che, grazieall’appoggio dei liberal-democratici, suoi alleati alGoverno, e dei laburisti,Cameron riuscirà a farsuperare al suo progetto dilegge un altro voto aiComuni, e il passaggio aiLord. Eppure l’iter deiprossimi mesi, dai due ainove, sarà tormentato, comesostiene il portavoce della“Società per la protezione dei

bambini non nati”, una dellepiù importanti organizzazionidel Movimento per la vita, Anthony Ozimic.

A difesa del matrimonio. “La Chiesa cattolica continuaa sostenere il matrimonio,interpretato dalla società, persecoli, come l’impegnosignificativo e unico, lungouna vita, tra un uomo e unadonna per il loro benesserereciproco e aperto allaprocreazione e all’educazionedei figli”, ha dichiarato mons.Smith. “Benché i suoisostenitori dicano che laquestione fondamentale èquella dell’uguaglianza, lalegge, di fatto, ridefinisce ilmatrimonio e avràconseguenze per la societànel suo complesso”. Anche ilnuovo arcivescovo anglicanodi Canterbury, Justin Welby,nel giorno del suoinsediamento a LambethPalace, lunedì scorso, hatenuto a ribadire che “per laChiesa anglicana ilmatrimonio sarà semprel’unione tra un uomo e unadonna”.

P

i è appena concluso a Varsavial’incontro del Comitato congiun-to del Consiglio delle Conferenze

episcopali d’Europa (Ccee, cattolici) edella Conferenza delle Chiese europee(Kek, protestanti e ortodossi). Tre gior-ni intensi di confronto e dibattito conl’aiuto di esperti e scambio di espe-rienze sul campo su “I nuovi movi-menti cristiani in Europa: sfide o op-portunità”: una presenza stimata nelnostro Continente attorno ai 20 milio-ni di aderenti. A margine e a conclu-sione dell’incontro, abbiamo intervi-stato il card. Péter Erdo, arcivescovodi Budapest e presidente del Consigliodelle Conferenze episcopali europee.

Il fenomeno deinuovi movimenticristiani in Europa èuna sfida o un’op-portunità?“Abbiamo sentito di-verse relazioni, dacui emerge che an-che all’interno delprocesso di secolariz-zazione in atto in Eu-ropa si sente un chia-ro bisogno religioso,e ci sono movimentiche rispondono aquesti bisogni, a mo-do loro. Sono movimenti molto diver-si tra loro, composti per lo più dagruppi pentecostali ed evangelicali. Cisono Paesi, come nell’Est europeo, incui alcune di queste denominazionicercano consenso anche attraversol’offerta di lavoro e sistemazione che lagente accetta, a costo poi di restituirenella forma della donazione una par-te notevole del salario”.Cosa si cela dietro il successo di que-sti movimenti?“Non sono convinto del tutto che que-sto successo sia collegato esclusiva-mente con il bisogno di Dio. Sembrapiuttosto un bisogno immediato disentirsi bene, di avere un’esperienzaspirituale straordinaria, o magari sem-plicemente indipendente da una reli-gione storica. Ma la nostra fede è col-legata con la persona di Gesù Cristo,da cui abbiamo ricevuto la pienezzadella rivelazione divina. Noi non sia-mo una religione filosofica o emozio-nale, ma una religione che dipendestoricamente dalla Rivelazione”. Sembra emergere, però, una certadifficoltà ad aderire a una religiositàpiù impegnativa...“Bisogna capire che cosa intendiamoper impegnativa, perché anche chi èpronto a pagare il 25% del proprio sa-lario ogni mese s’impegna in qualcheforma. Però è vero che dalle nuove co-

S munità escono anche in molti. Le sta-tistiche sono chiare, e dimostrano unagrande fluttuazione, che per le Chiesestoriche non è così tipico. Sono molticoloro che fuoriescono, e lo fanno perdiversi motivi: perché si accorgonoche quanto promesso, per esempio,non si avvera; o perché muore il lea-der o il fondatore. In questi movimen-ti il leader religioso gioca un ruolostraordinario: quando scompare, nonrimane molto dietro di lui, e il movi-mento fondato sembra perdersi”. Cosa cercano le persone in questeesperienze?“Cercano appunto esperienze, im-pressioni momentanee, perché oggi

viviamo nella culturadel sentirsi bene. Èquesto che cerca lamaggioranza. Vivia-mo in un contesto incui sta sempre piùemergendo il cultodel feeling, che puòavere anche unaspetto spirituale ereligioso. Esso nonpresuppone necessa-riamente un conte-nuto logico. Ma noinon dobbiamo ver-gognarci per la ‘logi-cità’ della nostra fe-

de, perché esprime la fondatezza delnostro credere”. Come rispondere alle attese di que-ste persone?“Da anni, la Chiesa cattolica è impe-gnata nella nuova evangelizzazione,nella rinnovata missione, nella presadi coscienza di ogni cristiano di ridireall’uomo di oggi il Vangelo. La Chiesasente quindi con forza l’urgenza di tra-smettere l’esperienza gioiosa della no-stra fede, anche attraverso le nostrecomunità, o attraverso la musica, l’ar-te, la danza”. I nuovi movimenti stimolano quindile Chiese storiche cristiane ad avereuna maggiore creatività?“Certo, lo stanno facendo, e lo si puòvedere anche nei movimenti nati al-l’interno della Chiesa cattolica chepropongono un’esperienza di Chiesapiù gioiosa, più missionaria, mante-nendosi però e sempre in rapporto diprofonda comunione con l’insieme ditutta la Chiesa. I fondatori dei movi-menti interni alla Chiesa cattolica ca-piscono molto bene la necessità diquesto aggancio”. Cosa succede se questo aggancioviene meno?“Sparisce il contenuto, e comincia avacillare l’atteggiamento morale, lacomposizione della comunità stessa”.

Maria Chiara Biagioni

La Chiesa cattolica - sottolinea il card.Erdo - è “impegnatanella nuovaevangelizzazione,nella rinnovatamissione, nellapresa di coscienzadi ridire all’uomo dioggi il Vangelo”

Fedeli in una chiesa pentecostale inglese

LA VOCE ATTUALITÀ14

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ell’aprile del 1994, PapaGiovanni Paolo II definìl’esistenza di Giovanna

Beretta Molla, che avevadonato tutta se stessa persalvare la vita della bimba cheaveva in grembo, come un“vero canto alla vita, instridente contrasto con unacerta mentalità oggi dilagante”.Un “canto alla vita” che erastato, al tempo stesso, un’odemagnifica alla potenzacreatrice di Dio e unatestimonianza di fede grandiosaresa ai credenti di tutto ilmondo. Questo canto stupendoè risuonato anche a Perugia,domenica scorsa, nella chiesaparrocchiale di Maria Reginadella Pace in Santa Lucia,quando, in occasione della 35aGiornata della vita, ha preso laparola la quarta figlia dellaSanta, Emanuela, nata grazieal sacrificio estremo dellamadre. “Se non fosse per ilSignore e la mia mamma, ogginon sarei qui”, ha detto la figliadi Gianna Beretta Molla. Parolesemplici e lucide, pronunciatedavanti ad una stupendacornice di fedeli che avevanoportato i loro figli, che nellaloro purezza cristallinaassumono un significatoinequivocabile: il dono dellavita è sacro e prezioso. Ericonfermano il valore della

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persona e della vitaumana, intangibile findal concepimento. Unvalore senza prezzo,su cui non si puòmercanteggiare oscendere acompromessi. Ilmomento storico chestiamo vivendo, infatti, ciimpone di interrogarciseriamente sullo stile di vita esulla gerarchia di valori chestanno emergendo nellasocietà. Una società che sembraessere caratterizzata da “unprofondo disconoscimento dellaverità antropologica dell’amoreumano tra l’uomo e la donna” edalla conseguentebanalizzazione del matrimonio,ridotto troppo spesso ad unamera corrispondenza di affetti edi amore sensuale. Il matrimonio è, invece, sempre mater-munus e, proprio perquesto, si fonda su un aspettodecisivo ed incontrovertibile:quello di essere un’unità stabiletra un uomo e una donna,

aperta alla vita,espressione di un donoreciproco altissimo eprofondissimoattraverso il quale lacoppia diventa una“carne sola”.

Oggi, invece, si èdiffusa una mentalità che hatracciato un solco profondo trala sfera affettiva e quella fisica.Separando lo spirito e il corpo,infatti, si sta cercando di farcoincidere l’identità di unindividuo solamente con la suasessualità, riducendo di fattol’umano a sola carne, amodesta materialità, erimuovendo del tuttoquell’intrinseca dualità traanima e corpo che è afondamento di ogni uomo. Ildisorientamento profondo delmondo attuale che non riescepiù a distinguere tra desiderio ediritto, e la Babele di lingue cheparlano, spesso a sproposito, diunioni simil-familiari, rendonosempre più importante la

riaffermazione della centralitàdella “questioneantropologica”. Alla radice delbene comune, infatti, c’èsempre l’essere umano e ivalori irrinunciabili dellapersona: ovvero l’inviolabilitàdella vita, la libertà comecondizione di sviluppo sociale ela famiglia come “cellulaprimordiale” che si fonda suquella “carità coniugale” che il

beato Giovanni PaoloII aveva definitocome “il modoproprio e specificocon cui gli sposipartecipano e sonochiamati a vivere lacarità stessa di Cristoche si dona sullacroce”. GiannaBeretta Molla e il suomarito Pietroavevano fatto diquesto amore didonazione, reciprocoe gratuito, il pilastrosu cui fondarel’amore coniugaleper costruire unafamiglia in unaprospettiva feconda.Pochi giorni primadel matrimonio, inuna lettera al futuromarito, la Santascrisse che “l’amoreè il sentimento più

bello che il Signore ha postonell’animo degli uomini”.Parole stupende che risuonanonei nostri cuori con la forza e lapurezza di chi ha avuto unincontro autentico con Cristo eche, oggi, in questo tornantestorico così inquieto, assumonoun significato profeticoprofondissimo.* Arcivescovo di Perugia - Cittàdella Pieve

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Un cantoalla vita

† Gualtiero Bassetti*

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

Giovanna con Mariolina e Pierluigi nel 1958

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

BREVI

❖ OSPEDALICCHIOMons. Ragni, 100 anniLa comunità parrocchiale di San Cristoforo inOspedalicchio si prepara a festeggiare, sabato 23febbraio, i 100 anni di mons. Antonio Ragni.Parroco emerito, don Antonio ha guidato laparrocchia dal 1940 al 1998. Nato a Pieve Petroia(Monte Tezio) il 23 febbraio 1913 è stato ordinatosacerdote il 23 luglio 1943 da mons.Giovanbattista Rosa. È arrivato a Ospedalicchioall’inizio della II Guerra mondiale e ha vistocrescere il paese, nella seconda metà del secoloscorso, sia dal punto di vista numerico cheindustriale. È stato un padre e un amico per tuttii parrocchiani e ha speso gran parte della vitanell’educazione alla fede, soprattutto dellenuove generazioni. In occasione deifesteggiamenti alle ore 18, nella chiesaparrocchiale, verrà celebrata una messa,presieduta dall’Arcivescovo mons. GualtieroBassetti e concelebrata da vescovi e sacerdoti. Aseguire si terrà un momento conviviale nella saladell’oratorio inaugurata nel 1968 dallo stessodon Antonio

❖ FUCIIncontro su De Gasperi“Alcide De Gasperi: laico e credente” è il temadell’inocntro promosso dal gruppo Fuci diPerugia dedicato ai testimoni della fede.L’appuntamento è mercoledi 13 febbraio per leore 21:15 nella sede Fuci (Casa delle associazioni,via Antinori 4). “Poiché la vita privata di unuomo è inseparabile da quella pubblicacercheremo - dice il presidente del gruppoFabrizio Saracino - di riscoprire, con l’aiuto diFederico Poggianti, questa figura di cui spesso siconosce solo l’esperienza politica, discuteremodell’uomo che c’era dietro lo statista: il padre, illaico e il credente”.

❖ OSPEDALEIncontri formativiVenerdì 15 febbraio, alle ore 15, presso la facoltàdi Medicina e Chirurgia, edificio B, piano -2, aula6, si terrà il quarto incontro formativoorganizzato dalla Cappellania dell’ospedale S.Maria della Misericordia per medici, infermieri epersonale sanitario, ed aperto a tutti gliinteressati ad una crescita umana nel serviziodella carità. Padre Massimo Reschiglian ofm,professore di psicologia presso l’Istituto teologicodi Assisi parlerà di “Relazione di aiuto e crescitaintegrale della persona”. Seguirà ampiodibattito.

❖ ANNO DELLA FEDEPer studenti universitariLa Consulta diocesana per la pastoraleuniversitaria invita studenti e docenti agliincontri di lectio divina promossi in occasionedell’Anno della fede. Iniziati il 18 gennaio gliincontri proseguono venerdì 8 febbraio, 8 marzo,12 aprile. La lectio è tenuta dal biblista padreGiulio Michelini e si svolge alle ore 21 presso ilCentro ecumenico universitario San Martino invia del Verzaro, 23.

❖ APPUNTAMENTI Ritiro del cleroIl primo ritiro diocesano del clero del 2013 sitiene giovedì 14 febbraio alle ore 9.30 aMontemorcino. Prosegue la riflessione sulla vitadel prete alla luce del magistero del ConcilioVaticano II.

Ceneri L’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti mercoledì13 febbraio presiederà la messa conl’imposizioni delle ceneri alle ore 18 in cattedralee alle ore 19.15 nella Chiesa dell’Università.

Catechesi del VescovoNell’ambito delle iniziative per l’Anno della fede,mons. Bassetti terrà in cattedrale un ciclo diquattro catechesi sul Credo, nelle domeniche diquaresima (a partire dalla seconda) dalle 16.30alle 18. Sono invitati tutti gli operatori pastorali ei fedeli della città e della diocesi. Seguirà lacelebrazione della messa alle ore 18. Le catechesisaranno trasmesse in diretta da Umbria Radio.

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Diocesi. Giornataper la vita con lafiglia di santaGianna Beretta

a Giornata per la vita a Perugia haavuto al centro la preziosa testimo-nianza di Emanuela Beretta Molla,

figlia di santa Gianna, elevata agli onoridegli altari nel 2004 da papa Giovanni Pao-lo II. “Avere per mamma una santa cano-nizzata e per papà un uomo all’altezza del-la santità della sua sposa non è un’espe-rienza comune”. Si tratta della prima mamma santificatadalla Chiesa cattolica nell’arcidiocesi diMilano dopo quattrocento anni; comunitàdiocesana dove la Santa visse e immolò lapropria vita proprio in occasione della na-scita di Emanuela, la sua quarta figlia. Emanuela ha sottolineato all’attenta pla-tea il grande valore dell’esempio lasciatodalla madre, che nelle pieghe della vitaquotidiana di una sposa e di una madre difamiglia ha conosciuto la santità, “e que-sto può essere uno stimolo e un incorag-giamento per tutti i credenti”. Anche l’arcivescovo mons. GualtieroBassetti ha voluto assistere alla testimo-nianza della Beretta Molla. Quando è sta-to chiesto a Emanuela come si possa edu-care oggi i giovani alla fede in un mondoin cui è tanto difficile vivere il messaggioevangelico, anche mons. Bassetti si è uni-to a lei nella risposta, affermando che lasfida è difficile oggi per tutta la Chiesa, mache grazie all’esempio di una santa “delquotidiano” come santa Gianna, si puòaspirare a donare tutto se stessi, fino al do-no totale della vita, come ha fatto il Signo-re Gesù sulla croce. La giornata è proseguita con una serie ditestimonianze da parte di volontari del

L

Centro di aiuto alla vita, che quotidiana-mente offrono la loro disponibilità per so-stenere le mamme che scelgono di nonabortire il proprio bambino, nonostante vi-vano una situazione di difficoltà. Toccan-te anche la testimonianza di una giovanemamma aiutata dal Cav di Perugia. Ha concluso la giornata la messa presie-duta dall’arcivescovo mons. Bassetti, chenella sua omelia ha ricordato tra le cosefondamentali sulla relazione matrimonia-le che “il matrimonio è espressione di undono reciproco altissimo e profondissimo

attraverso il quale la coppia diventa una‘carne sola’”. Gli appuntamenti della 35a Giornata per lavita, frutto della collaborazione fra l’ufficioper la Pastorale familiare e il locale Movi-mento per la vita (Mpv), si sono svolti tut-ti per la prima volta non in cattedrale, manella chiesa parrocchiale Maria Reginadella Pace in Santa Lucia, in cui hanno se-de il Mpv ed il Cav (Centro di aiuto alla vi-ta) e il cui parroco, l’attivissimo don Igna-zio Zaganelli, da sempre con energia pro-muove le iniziative in favore della vita na-scente. Durante il pomeriggio i numerosibambini presenti sono stati intrattenuti neisaloni parrocchiali da un servizio di ani-mazione con uno spettacolo di giocolieri euna merenda. Alla fine della messa il Ve-scovo li ha chiamati sul presbiterio per labenedizione finale. (Vedi art. di mons. Bas-setti a pag. 15)

Mariangela Musolino

Alla testimonianza della figliadella Santa, Emanuela, si èunita la partecipazione delvescovo Bassetti non solo per la messa conclusiva

omenica scorsa è iniziato il percorso scel-to da alcune aggregazioni laicali (Ac,Meic, Medici Fuci, Acli, Csi) per ripensare

e attualizzare l’evento conciliare nell’occasionedel cinquantesimo dell’inizio. Non è una rilettu-ra pedissequa dei documenti del Concilio Vati-cano II quanto una riproposizione dei temi qua-li oggi si ripresentano all’esperienza cristiana inun mondo cambiato. Con questi quattro incontri si vuole insistere sul-l’Oggi del Concilio e sulle risposte che esso pro-pone alle sfide e alle tentazioni che la coscienzacattolica subisce con il rischio di abbandonare ilcampo della evangelizzazione e dell’impegno so-ciale, per rifugiarsi nel devozionismo individua-le privato, consolatorio e talvolta alienante. Pernon correre tale rischio si è scelto di affrontare ar-gomenti esistenziali ed ecclesiali e non l’esegesio la problematica intrinseca ai documenti. In al-tri termini si vuol fare “seminario” e “scuola di vi-ta” e non di dottrina. La caratteristica “pastora-le” degli stessi documenti, infatti, suggerisce diandare per questa via che trova nella dottrina enella riflessione su di essa uno strumento di vitae di impegno concreto nella situazione in cui citroviamo a vivere come persone e come Chiesa. Nel primo incontro, infatti, si è evocato (e invo-

cato) ed anche sentito in profondità, il vento del-lo Spirito, lo stesso che ha mosso Giovanni XXIIIa dare vita a quell’evento che dallo Spirito hatratto anche la sua consistenza e validità. “La ricezione del Concilio, per essere veritiera edefficace, è opera dello Spirito di verità, - ha det-to il relatore mons. Elio Bromuri - che induce asuperare le risentite diatribe sulla continuità o di-scontinuità del Concilio rispetto alla grande tra-dizione della Chiesa”. Non c’è dubbio, ha ag-giunto, “che lo Spirito non rinnega se stesso e laChiesa cresce nella fedeltà e nella libertà mentresi rinnova e si riforma nel comportamento, nel-la disciplina, nei riti, nel linguaggo con l’occhiosempre rivolto a Cristo che è lo stesso Signore ie-ri, oggi e sempre”. I contenuti emersi sia dal relatore che dal con-fronto tra i partecipanti, saranno offerti a quan-ti, singoli e gruppi, vorranno approfondire il te-ma, con una pagina speciale su questo settima-nale e materiale messo a disposizione sul web.Il prossimo incontro in programma il 10 marzoè stato rinviato a dopo Pasqua per la concomi-tante catechesi sul Credo che l’Arcivescovo farànelle domeniche di quaresima in cattedrale.

Maria Rita Valli

D

Dall’incontro alla pagina su La Voce con una traccia per i gruppi

Concilio: evento dello Spiritoche guida la Chiesa. Anche oggi

Diocesi - Centro ecumenico

Igùmeno ortodossotorna e ringrazia

l monaco Agostino, ucraino, igùmeno delPatriarcato di Mosca, ha fatto visitaall’arcivescovo mons. Gualtiero

Bassetti, alla Casa del clero e al Centroecumenico euniversitario“San Martino”.Attualmentestudente pressola facoltàteologica dellaPontificiauniversità SanTommaso, peralcuni mesi ha

studiato l’italiano all’Università per Stranierie in quel periodo si è ben inserito conaffabilità e amicizia nella nostra comunità,partecipando assiduamente alle iniziativedel Centro ecumenico. Qui è ritornato peresprimere gratitudine, e nell’occasione haregalato agli amici del Centro una bellissimaicona russa raffigurante la Madonna con ilBambino, sul modello della Madonna diKazan. È un piccolo episodio diquell’“ecumenismo di base” che a Perugia siva svolgendo da decenni.

I

Mons.Bassetti dà la benedizione finale sul presbiterio

L’igumeno Agostino

rendersi cura di un malatonon significa solo curarne lamalattia ma “comprendere i

bisogni profondi della persona,delle sue necessità non solo fisichema anche psichiche e spirituali. Percurare tutto l’uomo dobbiamosforzarci di vederlo con lo sguardodi misericordia del Cristo chedesidera la salvezza della persona”.Per queste ragioni, spiega ildirettore dell’Ufficio diocesano perla pastorale della salute StefanoCusco, “si è voluta la più ampiapartecipazione” alla messa che

P

verrà celebrata domenica 10febbraio dall’arcivescovo mons.Gualtiero Bassetti per la Giornatadel malato. Partecipazione dal vivopresso la chiesa di Santa Lucia alleore 15.30 (accoglienza malati a

partire dalle ore 15), ma ancheattraverso la radio diocesanaUmbria Radio (Frequenze: 92.0097.200) che trasmetterà la messa indiretta. L’Ufficio pastorale hainvitato anche ad organizzare unascolto di gruppo della messa “alivello parrocchiale o di gruppifamiliari allargati o dei ministridell’eucarestia con i malati chesono affidati alle loro cure, centrilocali di ascolto che possanoseguire con pieno sensocomunitario la celebrazionemedesima”. La “pastorale della

salute” non coinvolge solo glioperatori sanitari ma tutti coloroche vivono la malattiadirettamente o per la vicinanza congli ammalati. Nei mesi di aprile emaggio, ha detto Cusco, si terrà uncorso di formazione “per volontariche intendono prestare servizio inambito ospedaliero”, organizzatocon l’Associazione perugina divolontariato. Messa a MontemelinoSempre per la Giornata del malato lunedì 11 febbraio, festa dellaMadonna di Lourdes, l’arcivescovocelebrerà l’eucarestia alle ore 17.30al santuario diocesano diMontemelino, la chiesa nella qualeè riprodotta in scala la Grotta delleapparizioni di Lourdes.

Giornata del malato. Domenica 10 febbraio la messa nella chiesa di Santa Lucia presieduta da mons. Gualtiero Bassetti

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a comunità salesiana diPerugia, composta da 6religiosi, è impegnata in

un’attività che si sviluppa aPerugia, Marsciano e Foligno,con i Centri di formazioneprofessionale, e a Gualdo Tadinocon la casa di spiritualità “Verdesoggiorno”. Nel capoluogoumbro, inoltre, sono attivi unoratorio in fase di ripresa epotenziamento, attività sportiveanimate dalla Psg (Polisportivagiovanile salesiana), corsi dilingua presso l’Università per

L Stranieri e una residenza peruniversitari appena ultimata.“La residenza – spiega donTadeusz Rozmus, a capo dellacomunità salesiana – sicompone di 35 stanze conbagno, pronte ad ospitaregiovani universitari dal prossimoottobre. In caso di richiesta, c’ècomunque già la possibilitàeventualmente di usufruirne”.Ma i progetti dei Salesiani non sifermano qui, grazie anche alComitato degli ex allievi, parteattiva ed operativa nei progetti

di riqualificazione dell’istituto.Dopo essere, infatti, riusciti aristrutturare il campo sportivo –che ospiterà in primavera untorneo internazionale di calcio –e la chiesa di San Prospero, èora in progetto lariqualificazione del piano terradell’istituto e della cucina, alfine di riattivare completamentel’oratorio creando un luogo diaccoglienza, socializzazione econvivialità per studenti e non. Ifondi per la ristrutturazione – icui lavori dovrebbero essere

terminati per ottobre – sarannoraccolti tramite offerte, unalotteria e varie iniziative inoccasione del 90° anniversariodell’arrivo dei religiosi aPerugia. (L. L.)

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

BREVI

❖ PERUGIA/1Nuove norme peri cambi di residenzaA partire da lunedì prossimo, 11 febbraio, icambi di residenza nel Comune di Perugiaverranno effettuati presso gli Sportelli solosu prenotazione. I cittadini dovrannopertanto telefonare al numero unico 075075 075 e fissare il giorno e l’oradell’appuntamento. Questa modalità vieneripristinata perché richiesta dagli utenti alloscopo di evitare lunghe file di attesa.

❖ PERUGIA/2Carnevale per bambinida 4 a 12 anniUna festa di Carnevale dedicata ai piùpiccoli: è “Maschere al centro”, che si terràsabato 9 febbraio, alle 15.30, al CentroGaleazzo Alessi in via Mazzini, nel cuore diPerugia. In programma animazione,degustazioni, baby dance e premi per itravestimenti più simpatici. L’iniziativa,organizzata dal Comune di Perugia, incollaborazione con l’associazione “Amici delMalawi”, è riservata a tutti i bambini dai 4 ai12 anni e l’ingresso è gratuito.

❖ MARSCIANO In farmacia, offerte perstrutture assistenzialiLa farmacia comunale “Le Fornaci” e ilComune di Marsciano sono i promotori diun progetto di solidarietà attraverso laraccolta di offerte da parte degli utenti cheeffettuano in farmacia le analisi del sanguee l’esame per la prevenzione del glaucoma;esami che possono essere effettuatigratuitamente presso la farmacia comunale.Ora gli utenti che effettuano tali analisi, enon solo loro, potranno lasciare un’offerta inun salvadanaio che sarà destinata a dueimportanti strutture assistenziali delterritorio, il “Centro Speranza” di FrattaTodina e la “Casa di Pollicino” di Marsciano,una casa famiglia per neonati, bambini emamme con bambini. Le offerte destinate alCentro Speranza contribuiranno all’acquistodi un monitor medico personalizzabile per ilpuntamento oculare, grazie al quale lepersone con mobilità seriamentecompromessa possono comunicare einteragire con l’ambiente. La Casa diPollicino, invece, potrà dotarsi di unalavatrice con asciugatura del bucato.

❖ PERUGIA/3Aggredito il benedettinodon Martino SicilianiÈ stata una brutta giornata, giovedì 31gennaio, per don Martino Siciliani, prioredella comunità benedettina e direttoredell’Osservatorio sismografico “Bina” inPerugia. Don Martino, infatti, è stato

aggredito apoche decinedi metri dalportoned’ingressodell’abbaziadi San Pietroin Perugia,riportandolesioni alsetto nasale.L’arcivescovo

mons. Gualtiero Bassetti, in quei giorni aRoma per i lavori del Consiglio permanentedei Vescovi italiani, ha espresso la suapersonale ed affettuosa solidarietà alreligioso benedettino, anche a nomedell’intera comunità ecclesiale diocesana.L’aggressore, un italiano di mezza età, nonera sconosciuto, avendo ricevuto aiutimateriali dalla comunità benedettina allaquale quasi ogni giorno si rivolgono personein difficoltà, e che dai monaci ricevonopiccole somme di denaro o pacchi viveriforniti dal Banco alimentare. A seguito dellelesioni al naso padre Martino è statosottoposto ad un intervento chirurgico alsetto nasale presso il reparto di Otorino delSanta Maria, intervento - secondo l’aziendaospedaliera di Perugia - riuscitoperfettamente.

PERUGIA. Iniziative religiose eculturali perl’anniversario deiSalesiani

ovant’anni di presenza a Perugia,dedicati alla formazione e all’ac-coglienza dei giovani. Domenica

scorsa i Salesiani hanno aperto i festeg-giamenti in onore dell’anniversario del-l’arrivo della loro comunità religiosa inUmbria; festeggiamenti che si protrar-ranno per tutto il 2013 e che compren-deranno convegni, tornei sportivi, mo-menti ludici e progetti per il futuro dellacomunità nel territorio.Oltre al ricordo dell’arrivo a Perugia nel1923, gli appuntamenti organizzati daiSalesiani vogliono essere un momento diriflessione con una serie di incontri a ca-denza mensile dal tema “I giovani di og-gi e la loro fede”, così da “poterci con-frontare insieme e trovare le nuove e piùadatte modalità per arrivare ai giovani inun mondo segnato dalla multimedialità,dalla globalizzazione e dalla multicultu-ralità. Basti pensare che i nostri istitutiospitano studenti di 28 nazioni e 8 reli-gioni diverse”, ha sottolineato don Ta-deusz Rozmus, a capo della comunità diPerugia. Il ciclo di incontri culminerà il 18 ottobrecon la presenza a Perugia del rettormaggiore dei Salesiani, don Pascual Cha-vez Villanueva.Ad aprire la festa e il convegno, l’arcive-scovo di Perugia - Città della Pieve,

N

mons. Gualtiero Bassetti. “Lo missioneeducativa dei Salesiani – ha sottolineato– è guadagnare il cuore dei giovani cosìda poterli regalare al Signore. In questi90 anni lo hanno fatto con entusiasmo ededizione. Oggi, però, servono nuovi sti-li di evangelizzazione per rivolgersi ai ra-gazzi, sempre più poveri di affetto esmarriti nei confronti della vita. Noi adul-ti – ha continuato l’Arcivescovo – dobbia-mo essere d’insegnamento e mostrare

come ‘abitare’ il presente e il futuro. I no-stri giovani, in mancanza di prospettivefuture, infatti, si rifugiano spesso in un carpe diem che è solo un consumare finea se stesso e quanto più veloce possibile.È quindi compito nostro dare loro un al-tro stile di vita e sviluppare la speranza,la sorpresa, il tendere verso il futuro. Nonpossiamo essere solo le Cassandre deimali presenti, ma dobbiamo dare delleprospettive concrete”.Presente all’incontro, in qualità di sinda-co, ma soprattutto di ex allievo dei Sale-siani, il primo cittadino di Perugia, Wla-dimiro Boccali, che ha riconosciuto lapresenza dell’istituto Don Bosco quale“elemento identitario della città e in sim-biosi con essa e il suo divenire nel corsodel tempo”.

Laura Lana

Tra le iniziative previste, unaserie di incontri a cadenzamensile dal tema “I giovani di oggi e la loro fede”

rovengono da tutta Italia i 40studenti, giovani dottori laurea-ti, che lunedì 11 febbraio discu-

teranno l’elaborato finale del corso diperfezionamento in Progettazione,gestione e coordinamento dell’orato-rio. Traguardo importante per il cor-so organizzato dalla facoltà di Scien-ze della formazione dell’Università diPerugia insieme alla Conferenza epi-scopale umbra e all’Anspi, Associa-zione nazionale San Paolo Italia,quali enti compartecipanti. “Per la nostra regione, in cui la realtàoratoriale inizia adesso a mettere ra-

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dici, sono numeri importanti, degnidi nota” commenta don RiccardoPascolini, responsabile del Coordi-namento oratori umbri, sottolineandoche 21 degli iscritti sono umbri. Nel-l’estate scorsa le parrocchie delle ot-to diocesi umbre hanno dato vita a116 tra oratori e Grest (gruppi estivi)mobilitando centinaia di animatori emigliaia di bambini. Sono più conte-nuti i numeri degli oratori che svol-gono attività continua tutto l’anno, matra le varie realtà ve ne sono alcunecon animatori a tempo pieno.“L’oratorio - commenta don Pascolini- in Umbria ha sempre più una fun-zione sociale determinante sul terri-torio e collabora attivamente conscuola e famiglia. Ecco perché quali-ficare professionalmente coordinato-ri e operatori d’oratorio significa pernoi scommettere su questa realtà, in-vestire su persone che per anni, vo-lontariamente e gratuitamente, han-no speso tempo e risorse a vantaggiodei più piccoli”.

Prime “tesi” del corso di perfezionamento

Ragazzi che gestirannooratori con tanto di laurea

Isola Maggiore

Così si celebravala Candelora

abato 2 febbraio lachiesa ha celebrato lafesta della Presentazione

di Gesù al Tempio,comunemente nota anchecome “festa della Candelora”.Anticamente, al mio paesenatale, isola Maggiore, la festadella Candelora era tra le piùsentite, tanto che, nel triduo

di preparazione (30, 31 gennaio e 1° febbraio) nellachiesa del Buon Gesù si tenevano le sante Quarantore.La chiesa, sede della confraternita del SantissimoSacramento, eretta sin dal 1480, ospita sopra l’altareuna splendida tela raffigurante la Presentazione di Gesùal Tempio, opera di Anton Maria Garbi del1736. Fino atutta la metà del XIX secolo nei documenti dellaconfraternita è rimarcato l’obbligo, inserito nell’elencodegli “oneri di culto” di tenere la celebrazione delle“santissime Quarantore, nel triduo della festa dellaPurificazione di Maria”. Tuttavia dal 1900 in poi non siha più notizia della celebrazione delle Quarantore neltriduo della Candelora, ma saranno spostate nei primitre giorni della Settimana santa.

Umberto BeniniPassignano sul Trasimeno

S

In missione educativa da 90 anni

Da sin il sindaco Boccali,don Tadeusz,mons.Bassetti e Santeusanio

Padre Martino

Don Riccardo Pascolini

La tela

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Attività salesiane oggi presenti sul territorio

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

DIOCESI. Le parole del Vescovo per le Giornate della vita e della vita consacrataBREVI

❖ GIORNATA DEL MALATOMessa con il VescovoLunedì 11 febbraio, memoria della Madonna diLorudes, si celebra anche la 21a Giornata delmalato. Tale giornata - ricorda Benedetto XVI - èper i malati, per gli operatori sanitari, per i fedelicristiani e per tutte le persone di buona volontà“momento forte di preghiera, di condivisione, diofferta della sofferenza per il bene della Chiesa edi richiamo per tutti a riconoscere nel volto delfratello infermo il Santo Volto di Cristo che,soffrendo, morendo e risorgendo ha operato lasalvezza dell’umanità”. Per l’occasione mons.Domenico Cancian celebrerà la messa alle ore 15nella cripta della cattedrale (duomo di sotto).

❖ CVSPrimo incontro diocesanoDomenica 20 gennaio si è tenuto, presso le suore“Piccole Ancelle del Sacro Cuore” di Città diCastello, il primo incontro del Centro volontaridella sofferenza (Cvs) diocesano. RenzoTettamanti ha descritto i tratti fondamentalidella figura del fondatore del Cvs, mons. LuigiNovarese. Ha ricordato che fu un innovatore,rispetto al suo tempo, nella lotta control’emarginazione dei disabili; ed ebbe il privilegiodi collaborare con ben cinque Papi. Per lunghianni, dal 1942 al 1970, prestò servizio inVaticano presso la Segreteria di Stato. Ottenne laguarigione grazie alla intercessione di MariaAusiliatrice e di don Bosco. Il rosario recitato daAnna Maria con la piccola Valentina e con Giuliae Maria Vittoria, due giovanissime del Cvs, èstato il primo momento di preghiera, mentrel’incontro si è concluso partecipando tuttiinsieme alla preghiera per l’unità dei cristianipresso la chiesa del Seminario alla presenza delnostro vescovo Domenico e di padre Petru Heisu.(Ornella Mariucci)

❖ SPORT - NUOTOCampionati per disabiliIl 3 febbraio si sono svolti i Campionati regionalidi nuoto nelle piscine di Città di Castello sottol’egida del Cip. Presenti 41 atleti di otto societàda Spoleto, Foligno, Terni, Umbertide, Perugia,Città di Castello, Gualdo Tadino. I risultati sonostati di alto livello, come osservato dalpresidente regionale del Cip, FrancescoEmanuele. Per quanto riguarda i risultatiagonistici Finp (Federazione italiana nuotoparalimpico), primo posto per Andrea Castellaninei 50 stile libero e nei 100 rana; secondo perFrancesco Castellani nei 50 stile libero. Per laFisdir (Federazione italiana sport disabilitàintellettiva relazionale), nella categoria agonistisi è distinto particolarmente Roberto Baciocchi,vincitore nei 50 e 100 rana e nei 100 misti. Per lacategoria Junior, Stefan Then Nijenuihs vincitorenei 50 delfino e 50 e 100 stile libero. DavideErcoli primo nei 50 e nei 100 rana e secondo nei50 stile libero. Nella categoria agonisti T14Stefano Bianchi primo nei 50 dorso e nei 50 stilelibero. Nella categoria Master, vincitore MircoGuidubaldi nei 50 rana e nei 50 stile libero.Nutrita e competitiva la rappresentanza di Terniche ha disputato gare sui 25 e 50 m. Moltemedaglie riportate dagli atleti della squadra dicasa, la “Beata Margherita”. (E. F.)

urante le celebrazioni dellaGiornata per la vita e di quelladella vita consacrata, il Vescovo

di Città di Castello ha voluto puntarel’attenzione su tre punti fondamentali.Domenica 3 febbraio, celebrando laGiornata della vita, mons. DomenicoCancian è partito dalle letture e dalVangelo ed ha sottolineato l’importanzadella vita affermando: “La nostra vita èpreziosa perché siamo amati e volutisingolarmente da Dio. Ogni uomo èchiamato alla vita da Dio stesso. Ognunodi noi ha allora un progetto da realizzaree Dio ci chiama tutti alla santità. La vita– ha continuato mons. Cancian,passando al secondo punto – diventabella e significativa se seguiamo ilVangelo. Chi segue la via indicata daGesù ha una vita piena di significato esplendida. La preziosità della vita – haquindi aggiunto – sta anche nell’amore;non un amore egoista o utilitaristico, maun amore vero, come quello di Gesùsulla croce”. Il Vescovo ha poi spiegatoche tutta la vita deve essereaccompagnata dall’amore, come indica

D anche san Paolo nella Prima lettera aiCorinzi, nel celebre passo sulla carità(cap. 13), letto durante la celebrazione.“L’amore – ha concluso il Vescovo – puòessere anche l’unico mezzo cheabbiamo per vincere sul male. Senza lacarità-amore non si vale nulla”. Dandopoi uno sguardo anche all’attualità e almomento di crisi che stiamo vivendo,mons. Cancian ha affermato: “La nostravita è preziosa, e riflettere su questo cideve far capire che è sbagliato anche ilnostro modo di pensare. Oggi la crisi,prima che economica, è sociale erispecchia la crisi della vita edell’amore. Inoltre, come ha affermatoanche Papa Benedetto XVI, senza vita esenza figli non c’è futuro”. Anche nellamessa di sabato pomeriggio - parlandoalle religiose della diocesi presenti nellachiesa della Madonna delle Grazie - ilVescovo ha ripreso le stesse letturedomenicali per sottolineare l’importanzadella vocazione alla vita consacrata,spiegando come i punti sopra ricordatisiano anche a base del vivere cristiano.“La vocazione alla vita consacrata – ha

spiegato mons. Cancian – significaoffrire piena accoglienza all’amore delSignore e che dobbiamo metterci alservizio totale degli altri, della Chiesa edel mondo. Dio vuole tutti santi e tutti inmaniera diversa. Ciascuno deve viverein pieno la propria vocazione e scoprirela bellezza di poterla testimoniare. InGesù – ha terminato il Vescovo - noiritroviamo ogni giorno il senso dellanostra vocazione e la gioia di seguire lui,cosa che rende piena di significato lanostra esistenza”.

F. O.

Diocesi. Proficui gli incontri dei catechisticon i responsabili dell’équipe dicesana

Le due Giornateanno avuto luogo lo scorso finesettimana due ricorrenze

particolarmente significative per laChiesa: la 17a Giornata mondiale dellavita consacrata, sabato 2 febbraio; e la21a Giornata per la vita, domenica 3febbraio. A Città di Castello, nellerispettive occasioni il vescovo, mons.Domenico Cancian, ha presieduto duecelebrazioni eucaristiche; sabatopomeriggio, nel santuario cittadinodella Madonna delle Grazie, assiemeai religiosi e al clero diocesano,domenica nella cattedrale tifernate.

HLa Giornata della vita consacrata nella chiesa della Madonna delle Grazie

18 LA VOCE Città di Castello

Per capire le sacre Scritture Sussidio per la Quaresima

ercoledì 13 febbraio inizia la Qua-resima. Questo tempo - ricorda mons. Domenico Cancian nell’ul-

timo numero del Foglio di collegamento - cirichiama in modo tutto particolare alla con-versione della mente, del cuore e della vita.L’invito è perentorio: coltivare una fede viva che porti ad amare “con i fattie nella verità”. Per vivere la Quaresima è disponibile il sussidio Verso la Pa-squa preparato dall’ufficio per la Pastorale giovanile regionale. L’immaginedel Cristo Redentore di Rio de Janeiro ricorda la Giornata mondiale della gio-ventù che si svolgerà in Brasile nella seconda metà del prossimo mese di lu-glio. Vale qui la pena ricordare l’appuntamento di inizio Quaresima per i gio-vani della diocesi: l’incontro è previsto per giovedì 14 alle ore 21 nella chie-sa di Lama. Il libretto, giorno dopo giorno, conduce il lettore - giovane o adulto che sia -nutrendolo della Parola di Dio, di una breve meditazione, di un’altrettantasemplice preghiera e di uno spunto per la meditazione. L’opuscolo è dispo-nibile presso la libreria “Sacro Cuore” in piazza Gabriotti a Città di Castello.

M

IN LIBRERIA

a qualche tempo è tornatonegli scaffali delle libreriecattoliche il volume edito

dalle Edizioni Dehoniane diBologna La Bibbia per laformazione cristiana (Edb, pag.2020, euro 33). Si tratta di unostrumento per l’iniziazione allasacra Scrittura; decisamenteadatto soprattutto per quellepersone non molto esperte o chevogliano, da profane, avvicinarsial testo sacro. Introduzioni, note,referenze a margine e riquadriesplicativi e di approfondimentosono opportuni strumenti perraggiungere questo scopo.Mentre dell’Antico Testamentosono omesse quelle parti menoindispensabili a raggiungerel’obiettivo, il Nuovo è presentato

D integralmente. Accanto al testocorre una vera e propriaspiegazione che delucida anchegli aspetti storici e religiosi legatial tempo in cui ogni autore sacroscrive. L’attuale volume è lariedizione, aggiornata dopo lanuova traduzione della Bibbia daparte della Cei, di quel successoeditoriale che era esaurito datempo. Curato da O. Odelaibn eR. Séguineau è uscito ildizionario Concordanzatematica del Nuovo Testamento(Edb, pag. 1520, euro 85). Ilvolume offre al lettore e allostudioso tutto il testo del NuovoTestamento in 115 voci, checostituiscono i capitoli del libro.Vi si ritrova tutto il vocabolarioitaliano del Nuovo Testamento

secondo la nuova traduzionedella Cei. La concordanzatematica offre il vantaggio diraggruppare concettualmenteparole ed espressionirendendole più facilmentereperibili, in un volume piùmaneggevole. Il libro di KlausShatz Storia dei Concili (Edb,pag. 352, euro 18) presenta, inedizione economica, un’analisiche tiene conto del lungocammino della ricerca storicasui concili che, in ogni epoca,mostrano il profondocoinvolgimento della Chiesanella storia e nel mondo del suotempo. I volumi sonoacquistabili presso la libreria“Sacro Cuore”.

Francesco Mariucci

i sono conclusi gli incontridei responsabili diocesanidell’Ufficio catechistico con

i catechisti delle varie parrocchie. Zona per zona, i coniugi Alessan-dro Pacchioni e Silvia Reali, as-sieme ai componenti dell’équipediocesana, hanno avuto modo,prima di tutto, di presentarsi aicatechisti e ai preti. È stato cosìaperto un dialogo fraterno e co-struttivo. Si è detto che è bene

S rincontrarsi non solo per soste-nersi nelle difficoltà, ma ancheper condividere le varie esperien-ze positive vissute nelle realtàparrocchiali. In questo Anno del-la fede i catechisti sono chiamatia riscoprire il loro ruolo fonda-mentale nella nuova evangeliz-zazione. Molti hanno sottolineato la diffi-coltà di trasmettere la fede aibambini e ragazzi, ma anche l’en-

tusiasmo di sperimentare nuovemodalità per poter essere più ef-ficaci nell’annuncio. Tra le pro-poste discusse e suggerite, quella

di organizzare unagiornata dedicata al-lo scambio di mate-riale ed esperienzeda effettuarsi i primigiorni di giugno. Domenica 3 marzomons. Andrea Lonar-do, direttore dell’Uf-ficio catechistico del-la diocesi di Roma,terrà un incontro di

formazione per tutti gli operato-ri pastorali, con inizio alle ore 15presso il teatro della scuola SanFrancesco di Sales.

L’incontro dei catechisti

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Associazioni perplesse sulla riforma sanitaria

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

BREVI

❖ GIOVE30° del Centro accoglienza Lunedì 11 febbraio il Centro accoglienza SanGiovanni di Giove festeggerà il carnevale con iragazzi e i volontari. Il 2013 per il Centro è unanno particolarmente significativo perchésaranno celebrati i 30 anni dall’apertura e saràinaugurata la nuova casa “Dopo di noi” in ricordodi don Nazareno Amantini. L’intervento ha avutouna spesa di 750.000 euro. La casa è statarealizzata su due piani. Nella costruzione sonostati utilizzati delle nuove strutture murarie chegarantiscono un elevato risparmio energetico conl’uso di un blocco modulare cassero in legno coninserito all’interno uno strato isolante. Questopermette di avere un alto confort termico edacustico e risparmio nei consumi energetici. Acompletamento delle opere sono state sistematetutte le aree esterne con aree verdi ed in partecon lastricati per garantire un facile accesso allestrutture. Il Centro vive un momento di difficoltàper le spese fatte ma è felice di aver dato unarisposta concreta ai disabili e alle loro famiglie.

❖ ONORIFICENZEAi deportati nei LagerPresso la prefettura di Perugia, si è svolta lacerimonia di consegna di 9 medaglie d’onore aideportati nei Lager nazisti durante l’ultimoconflitto mondiale. A conferire le decorazioni –concesse dal Presidente della Repubblica – èstato il prefetto di Perugia Vincenzo Cardellicchio,unitamente all’assessore regionale Stefano Vinti,al vice presidente della Provincia, Aviano Rossi, eai Sindaci dei Comuni di provenienza degliinsigniti (per il Comune di Città di Castello erapresente l’assessore Enrico Carloni). Hannoricevuto l’onorificenza anche due tifernati cheerano stati fatti prigionieri dopo l’8 settembre1943 e che hanno perso la vita in Lager nazistinel 1945. A ritirare la medaglia d’onore assegnataa Giuseppe Monaldi (morto a 32 anni) ed EnricoBellucci (30 anni) sono stati, rispettivamente, ifigli Pierino e Maria Grazia che, visibilmentecommossi, hanno sottolineato il significato diquesto evento. “La medaglia – hanno rimarcato -è solo un simbolo ma rappresenta per noi lasperanza che non vada dimenticato nel tempociò che è avvenuto in un tragico periodo storicodurante il quale migliaia di nostri connazionalisono stati sottoposti a violenze ed umiliazioni, adurissime condizioni di segregazione, al lavorocoatto fino a condurli alla morte che li hastrappati per sempre all’affetto dei loro cari”.

❖ CITERNANo barriere architettonicheSabato 2 febbraio, presso la sala consiliare delComune di Citerna, il sindaco Giuliana Falaschi, ildirigente scolastico dell’Iis “Franchetti Salviani”Valeria Vaccari ed il presidente dell’associazioneZerobarriere Mario Tosti, facendo seguito ad unaserie di contatti intercorsi, hanno siglato unprotocollo di intesa con l’obiettivo di progettareun intervento nell’ambito del progetto nazionale“I futuri geometri progettano l’accessibilità”. Ilconcorso promosso da Fiaba (Fondo italianoabbattimento barriere architettoniche),unitamente a Miur (Direzione generale per lostudente, l’integrazione, la partecipazione e lacomunicazione) e Cng (Consiglio nazionale deigeometri e geometri laureati) prevede ilcoinvolgimento degli studenti degli istituti tecniciper geometri nella rilevazione ed eliminazione dibarriere architettoniche in aree della città. Nelprotocollo i soggetti firmatari si impegnano inparticolare nella “Progettazionedell’abbattimento delle barriere architettonichenell’area a ridosso della cinta murariamedioevale compresa fra il Bastionemalatestiano ed il palazzo comunale di Citerna”.

❖ CASTELLOContro l’illegalità“L’Amministrazione tifernate guarda conattenzione alle recenti operazioni compiute acontrasto dell’illegalità dalle forze dell’ordine e sicongratula per il dinamismo con cui tutti i corpisono attivi nel presidio del territorio, nellaprevenzione di comportamenti illeciti esoprattutto nel servizio al cittadino” dichiara ilsindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta peril quale “sviluppare la collaborazione, che hasempre distinto i rapporti tra istituzioni locali eforze dell’ordine, è la via migliore per risponderealla domanda di protezione della gente”.

a preoccupazione chela riforma della sanitàpossa avere conse-

guenze negative sul territo-rio ha indotto le associazionidi volontariato, le associa-zioni di servizio, le associa-zioni di categoria, le asso-ciazioni culturali e la Fonda-zione Cassa di risparmio diCittà di Castello a riunirsiper esaminare la situazioneattuale. Dopo aver preso in conside-razione le modifiche legisla-tive che hanno accorpato ilnumero delle Asl umbre ri-ducendole a 2, hannoespresso in un documento iltimore che le modifiche fat-te espongano l’Altotevere al-

L la progressiva perdita di ser-vizi che sino ad ora hannofornito risposte utili e/o in-dispensabili alla collettività.Risultati ottenuti anche invirtù degli oneri finanziariche le associazioni di volon-tariato e l’intero tessuto eco-nomico e sociale del territo-rio si sono accollati per sup-portare l’intervento pubbli-co. Pur auspicando che questonon accada, si propongonodi prendersi, ognuno perquanto di competenza, l’im-pegno di informare i cittadi-ni su quanto di negativo po-trebbe aprirsi per la sanitàlocale convocando a breveun’assemblea pubblica.

A queste dichiarazioni il sin-daco Luciano Bacchetta hareplicato che vi sarà un’at-tenta vigilanza perché laqualità dei servizi non siadepauperata, auspicando uncospicuo colloquio con isti-tuzioni e associazioni di vo-lontariato. Il neo direttoregenerale dell’azienda Usl 1, Giuseppe Legato, ha a suavolta dichiarato che questariorganizzazione ha propriolo scopo di garantire la stes-sa qualità dei servizi, e cheentro il mese di febbraio tut-te le associazioni sarannochiamate per un confrontodiretto sulla situazione dellasanità locale.

Eleonora Rose

CULTURA. Il “peccato originale” della crisi che colpisce l’Europa

L’ospedale di Città di Castello

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

Città di Castello. Inaugurata la nuova sede delle Acli. I servizi al cittadino

stata Andreina Ciubi-ni, assessore alle Poli-tiche sociali del Comu-

ne di Città di Castello, a ta-gliare il nastro sabato 2 feb-braio per l’inaugurazionedella nuova sede Acli (Asso-ciazioni cristiane lavoratoriitaliani). Alla cerimonia era-no presenti anche il sindacoLuciano Bacchetta, il vesco-vo mons. Domenico Can-cian, numerose autorità erappresentanti del mondoAcli.Il vice presidente provincia-le Rodolfo Braccalenti, do-po aver precisato che la nuo-va sede è stata il risultatodell’impegno di tante perso-ne nel favorire una presenzacapillare e quotidiana nelterritorio, ha introdotto ilpresidente onorario, cav. Gildoni, che con sinceraemozione ha ricordato i lun-ghi anni del suo impegnonelle Acli e l’importante pre-senza di questa istituzione alfianco della comunità del-l’Altotevere nelle vicendeche ne hanno caratterizzatola storia. “Acli è da sempre -ha detto mons. Cancian pri-ma di benedire i nuovi locali - una isti-tuzione fatta di cattolici laici impegna-ti e competenti al servizio delle fami-glie, e proprio in periodi difficili comequelli che stiamo attraversando. Ma so-prattutto, nelle persone che vi operanosi apprezza l’importanza di un lavorocostante e qualificato che soddisfi l’at-tuale esigenza di comunità e di frater-nità. Il cristiano deve ritrovarsi in que-sta responsabilità verso il prossimo”.Il sindaco Bacchetta ha espresso la suagioia nel partecipare all’evento defi-nendo quella delle Acli come una sfida

È

positiva, un monito di speranza per ilfuturo che garantisce in un momentocome quello attuale, la certezza di po-ter far affidamento su un grande feno-meno associativo che contribuisce allacrescita e alla stabilità della società lo-cale.In conclusione il presidente provincia-le Ladis Kumar Antony Xavier ha sot-tolineato come le Acli di Città di Ca-stello, con questa nuova sede, hannofatto un vero e proprio salto di qualitànel territorio, stando in mezzo alla gen-te con dignità, così che ogni persona

che si trovi ad accedere agli uffici neesca soddisfatta. Se anche non avesserisolto i suoi problemi, avrà sicura-mente trovato un ambiente umano edisponibile. “È opportuno - ha aggiun-to - guardare cristianamente ogni per-sona che ricorra ai nostri servizi, indi-pendentemente dalla nazionalità e dal-la religione”. La nuova sede, situata in via VittorioVeneto al civico 12, ospiterà sia il Caf,Centro assistenza fiscale per lavorato-ri dipendenti e pensionati, sia il Patro-nato, con servizi mirati alla promozio-ne dei diritti in campo previdenziale,assistenziale e socio sanitario. Pressola stessa sede sarà presto attivato ilPunto famiglia, progetto finalizzato asoddisfare i bisogni delle famiglie at-traverso servizi specifici ma anche conattività aggregative e di promozione so-ciale che favoriscano la coesione e l’in-tegrazione.

Sabina Ronconi

Un aiuto qualificato a tuttiinsieme al calore umano

L’inaugurazione della nuova sede delle Acli

La nuova sede ospiterà il Caf e il Patronato, con servizi legatial campo previdenziale,assistenziale e socio-sanitario.Sarà presto attivato anche il Punto famiglia

a guerra dell’Europa, di MonaBenini, è stato presentatolunedì 4 febbraio in

occasione della terza iniziativaorganizzata dall’associazione

L

culturale tifernate “AspettandoAstolfo”. L’incontro, introdottodalla presidente dell’associazione, Sara Ciabucchi, è servito percercare di fare chiarezzasull’origine dell’attuale crisieconomica, ma anche perpresentare all’uditorio alcunispunti su come cercare di arginareil problema e tentare alcuni modiper risolverlo. L’ospite, esperta didinamiche economiche

internazionali e già autrice di unvolume di argomento affine, haesordito presentando il “peccatooriginale dell’Europa”, natoassieme al Piano Marshall. Da quideriverebbe - secondo l’autrice -“la guerra dell’Europa”, con le suearmi (il debito pubblico), i suoigenerali d’armata (alcunipresidenti di nazioni e istituzionieuropee e mondiali, come Bce oFmi) e le sue vittime, come i privati

cittadini di alcuni stati europei edella Grecia. Il libro di MoniaBenini si dipana proprio partendodall’analisi della situazione greca,paragonandola a quella italiana.“L’attuale situazione non è unacrisi” – ha concluso l’esperta, cheha spiegato come per risolvere lasituazione andrebbe rimodellato ocorretto l’intero sistemaeconomico occidentale.

F. O.

Un momento dell’incontro

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

Vicaria S. CallistoPer l’Anno dellafede, incontro conpadre Dermine,grande esperto di occultismo e satanismo

enerdì 1° febbraio adAcquasparta, padreFrançois Dermine ha

tenuto un incontro - promossodalla Vicaria di San Callistonell’ambito dell’Anno della fede -sul tema “Il cristiano di fronte aoccultismo, spiritismo esatanismo”. Argomenti pococonosciuti e di cui spesso si parlacon superficialità. P. Dermine haspiegato, ricorrendo a sanTommaso, che la superstizione(credenze ed atti) consistenell’attribuire irrazionalmente aun gesto, una parola, un oggettoun potere che non possonoassolutamente avere (ad esempioil “povero” gatto nero o il numero17). La magia si innesta propriosulla mentalità superstiziosa e necostituisce l’aspetto più operativo;non siamo più a livello dicredenze ma di atti o riti compiutiper provocare effetti concretipositivi o negativi o per conoscerecose future o nascoste. In Italia –ha sottolineato P. Dermine – cisono circa 12 milioni diconsultazioni all’anno presso imaghi: un dato che sembrerebbestrano in una società tecnologicacome la nostra, ma che non lo è

V

perché “la magia - ha detto - inambito spirituale ha tutte lecaratteristiche di una tecnica: èuna mediatrice tra l’uomo e lepotenze ‘superiori’, come le altretecniche fanno da mediatrici tral’uomo e la materia. Èun’affermazione della potenzaumana in quanto cerca disubordinare gli dei agli uomini,come la tecnica serve a piegare lanatura”. Da gesti o parolepronunciate in modoscrupolosamente esatto ci siaspettano effetti ben determinati.E questi qualche volta possonoesserci. Pensiamo a una “soffiata”che si può ricevere da uncartomante; poiché però talesoffiata non viene da Dio (che ciesorta a non ricorrere alla magiaper permetterci di vivere da esseri

umani, quali siamo) né puòvenire dai mezzi usati (le cartematerialmente prese non hannola capacità di far conoscere dellecose) o da chi li usa, allora è daattribuire a una potenza estranea.Sia san Tommaso chesant’Agostino affermano che chifa ricorso alla magia stabilisce unpatto almeno implicito con ildemonio.

Il ricorso alla magia mette inmoto delle forze occulte. Cosìavviene anche nello spiritismo,una delle espressioni più diffusedella magia, che si basasull’evocazione (che è cosa bendiversa dall’invocazione) e che“consiste nell’interpellareattraverso sedute medianiche deicari estinti per sapere qualcosa

sulla loro sorte”. C’è anche unaforma più raffinata di spiritismoche mira ad interpellare deglispiriti (grandi nomi della storia,della religione, della scienza…)che, essendo più evoluti, sonosuscettibili di aiutare l’umanità afare un balzo in avanti ed entrarein una Nuova Era (New Age).Nello spiritismo, però, che moltoattira ed inganna, non si sono maiavute comunicazioni concontenuti nuovi, né dai “cariestinti” né dagli “spiriti superiori”,messi tra virgolette perchédurante una seduta medianica chirivela delle cose - anche giuste,magari il nomignolo con cui ilfiglio morto chiamava la mammae che il medium non puòconoscere - non è il caro estinto olo spirito eletto interpellato. “Dio -

ha ripetuto p. Derminericordando la parabola del riccoepulone - queste cose non lepermette”. A conclusione,l’illustrazione delle varie forme disatanismo: razionalista,luciferiano, occultista ed acido.Quest’ultima, abbastanza diffusaculturalmente, è la più pericolosa,perché può spingere i giovani,infatuati ad esempio da musicheche incitano al suicidio e nonsolo, a fare tali cose insensatequali forme di sacrificio peraccedere a una vita superiore.Non dobbiamo – ha ribadito p.Dermine - tributare tantaattenzione al diavolo, madobbiamo vigilare soprattuttoriguardo la sua opera ordinaria(tentazione) che mira a romperel’unità e a distoglierci da Dio.Gesù si è incarnato proprio perdistruggere le opere del diavolo enoi siamo nelle mani di Dio, dallaparte del vincitore.

Michela Massaro

❖ ORVIETOL’istituto Commerciale-Geometri offreottime prospettive ai suoi studenti

nteressanti risultati emergono dall’indagine condotta da un team di docentidelle sezioni Commerciale e Geometri dell’Istituto superiore di istruzione tecnica

e professionale di Orvieto, riguardo ai diplomati degli ultimi tre anni scolastici. Lacomprensibile curiosità che ha determinato l’avvio di questa attività stava nellamancata o scarsa conoscenza di quanti ragazzi avessero proseguito gli studi o sifossero imbarcati in scelte occupazionali, dal lavoro autonomo agli altri ambitioccupazionali. Queste le dichiarazioni del prof. Marco Tamburini, coordinatoredel progetto, che ha illustrato nel dettaglio gli esiti delle ricerche: “I risultatimeritano senza dubbio delle riflessioni. Oltre il 40% dei geometri hanno trovatoun’occupazione stabile, mentre il 23% si è iscritto e tuttora studia all’università(ovviamente in materie tecniche quali ad es. Ingegneria). Ancora più interessanti irisultati dei diplomati ragionieri: il 39% ha un’occupazione stabile mentre un altro39% frequenta l’università (preminentemente materie economiche). È anche dasottolineare che coloro che hanno trovato un’occupazione hanno riferito diguadagnare mediamente 1.000 euro al mese. Non dimentichiamo – prosegue ildocente - che i diplomati degli ultimi tre anni si sono ‘scontrati’ con la crisi

economica del 2008 (crackLehman Brothers) e conl’attuale (crisi dei debitisovrani); quindi i risultati,soprattutto occupazionali,ottenuti assumono unparticolare valore proprioperché ottenuti quando,purtroppo, era più facileperdere un lavoro che trovarlo.Quale altra scuola superiorepuò vantare questi risultati?”.

I

❖ ALTO ORVIETANOIl nuovo Istitutoper l’agricoltura

o scorso 2 febbraio a Fabro siè svolto con successo l’openday di presentazione del

nuovo Istituto professionale perl’agricoltura e l’ambiente. Presentimolti esperti, i quali hanno tuttisottolineato la necessità chequesto tipo di istruzione sidiffonda tra i giovani, tenuto contosoprattutto dell’enorme potenzialedelle nostre zone rurali. Serveconoscenza e professionalità inquesti settori: agricoltura,enologia, sicurezza alimentare,della valorizzazione delle risorsenaturali. È stato anche sottolineatoche l’agricoltura è il settoreprimario in crescita occupazionale,e che va rilanciata e sostenuta conuna scuola che è segnale diinnovazione del settore. Tantointeresse da parte dei genitori, cheinvitano gli enti locali e lacomunità ad incentivare leiscrizioni cogliendo in questo unagrande opportunità. Le pre-iscrizioni alla nuova scuola sonoaperte fino al 28 febbraioprossimo. (F. C.)

LL’impegno del Comunedi Todi pro alluvionati

iene dall’Amministrazione comunale di Todi la ras-sicurazione - alle popolazioni delle frazioni di Piandi San Martino e delle altre zone interessate nel no-

vembre scorso dall’alluvione - che si sta alacremente la-vorando su più fronti: su quello della prevenzione e degliaiuti alla ricostruzione. L’Amministrazione infatti sta tuttora interagendo con Re-gione, Provincia ed altri enti preposti per rispondere alleprime necessità di cittadini ed imprese e, ancor più, perprovvedere alle opere che evitino il ripetersi di simili fat-ti in futuro. Gli interventi da mettere in campo richiedonotempi adeguati e risorse importanti. L’amministrazione Rossini ricorda che, oltre ai primi in-terventi compiuti, si sta muovendo alla ricerca di fondiper interventi strutturali, ad iniziare da quelli previsti dal Pai (Piano ambientale integrato) per la messa in sicurez-za del territorio e la riduzione dei rischi di natura idrauli-ca ed idrogeologica. Inoltre è notizia di questi giorni che, a seguito della di-chiarazione dello stato di emergenza deliberata dalla Pre-sidenza del Consiglio dei ministri, accogliendo la richie-sta dalla Regione Umbria, è pronta anche la mappa dellezone dell’Umbria danneggiate dalle eccezionali piogge al-luvionali di novembre scorso, che consentirà alle aziendeagricole che vi sono ubicate di beneficiare degli aiuti edelle misure di sostegno per la piena ripresa produttiva.

F. C.

V

Il diavolo e la sfera magicaPadre François Dermine all’incontro di Acquasparta

20 LA VOCE Orvieto.Todi❖ ISTITUTO D’ARTESi fa il punto

Presso la Curia diocesana di Orvieto-Todi, lo scorso 30 gennaio, si èsvolto un incontro congiunto tra ilvescovo mons. Benedetto Tuzia, ilpresidente della Provincia di Terni eil sindaco di Orvieto per fare ilpunto sulla situazione relativa allasede del Liceo artistico statale diOrvieto. Nel corso della riunione èstato ribadito che l’obiettivocomune resta quello di adoperarsiaffinché la sede dell’Istituto torni adessere il Palazzo Monaldeschi della

Cervara. Permangono, tuttavia,criticità di natura economica legateall’attuale situazione finanziaria deivari soggetti, in particolare delleistituzioni locali. Chiarezza, suquesta importante questione, potràessere fatta in riferimento ai bilancidi previsione per il 2013 delleistituzioni locali che, per i Comuni ele Province, dipenderanno in mododeterminante dalle decisioni, inmerito, del nuovo governo. In ognicaso tutte le necessarie e definitivedecisioni verranno assunte primadell’inizio del nuovo anno scolastico,nel rispetto delle competenze delleparti coinvolte.

❖ CLEROEsercizi

Da giovedì 14 a sabato 16febbraio si svolgono gliesercizi spirituali per isacerdoti e i diaconi delladiocesi. Questi giorni dipreghiera e riflessione sisvolgono presso ilsantuario dell’AmoreMisericordioso aCollevalenza, ilpredicatore è il vescovoemerito di Viterbo mons.Chiarinelli.

❖ VILLANOVAI giovani incontrano il Vescovo

La festa di san Giovanni Bosco è stata l’occasione dell’incontrodei giovani del gruppo “Vita nuova” presso la struttura diVillanova con il Vescovo. I giovani si sono incontrati con mons.Benedetto Tuzia dopo aver approfondito la figura di donBosco: santo di una attualità sconvolgente che, oggi comeallora, ci insegna che la strada per essere veri e bravi cristianinon passa necessariamente attraverso eventi straordinari.L’incontro ha avuto inizio con la celebrazione eucaristicapresieduta da mons. Benedetto, il quale, felice di incontrareinsieme ai giovani molti fedeli della parrocchia di Sugano, haricordato la figura di don Bosco sottolineando che il suo amoreper i giovani nasceva dal fatto che i giovani avessero bisogno diessere amati in quanto tali.

❖ DIOCESILe Ceneri

Il mercoledì delle Ceneri, 13febbraio, il vescovo mons.Benedetto presiederà laliturgia dell’inizio dellaQuaresima alle ore 18 nellacattedrale in Orvieto. A Todioltre alle messe pomeridianee del mattino, nellaparrocchia di San Giorgio -chiesa di Santo Stefano - lacelebrazione avrà luogo alleore 21, così nella chiesa delSs. Crocifisso.

IL PERSONAGGIOadre François Dermine è nato a Saint-Hyacinthe,in Canada, e vive in Italia dal 1972. Appartiene al-

l’Ordine dei frati predicatori (domenicani); è dottore inTeologia morale e scrive e interviene su temi legati allademonologia, alla medianità, allo spiritismo, alle reli-giosità alternative e alle nuove sette. È presidente na-zionale del Gris. Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa. Attualmente vive nel convento di Fontanella-to dove si occupa della formazione dei novizi. Tra lepubblicazioni più note: Carismatici, sensitivi e medium.I confini della mentalità magica; L’estasi; Mistici, veg-genti e medium. Esperienze dell’aldilà a confronto; Vas-sula Ryden. Indagine scientifica.

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

Incontro con Cristonel tempio del Padre

“E quando preghi...”: la lectiodi suor Maria Pia Giudici

quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essiamano pregare stando in piedi nelle sinagoghe… Ma tu, quando

preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuonel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenseràpubblicamente. Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fannoi pagani, perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delleloro parole” (Mt 6,5-7). Su questo passo di Matteo suor Maria Pia Giudiciha svolto la lectio divina ai religiosi della diocesi convenuti a Bolsenainsieme a mons. Benedetto Tuzia per la 17a Giornata mondiale della vitaconsacrata e per il Giubileo eucaristico diocesano. La Giudici con la forzaespressiva dei semplici ha esortato i confratelli e le consorelle, che hannoprofessato di appartenere a Dio, a rendergli gloria innanzitutto con lapreghiera verificando ciascuno la propria interiorità. “Dio Padre, che perprimo ci ha amato e cercato - ha detto - chiede una risposta radicale,vuole che gli apparteniamo. Avere una vita spirituale autentica significaessere noi stessi più che apparire. Non si deve soffocare un fuocod’amore con troppi formalismi. Dio ci ama e opera nella nostra vita e ci èaccanto. In Dio noi viviamo, respiriamo e siamo”. Ha poi ricordato lapreghiera del cuore ed ha invitato ad uscire al bozzolo chiuso del nostroego, ricordando il comando: “Sono io che vi mando” per essere testimonid’amore nel mondo. “Se c’è questa attenzione a Dio - ha proseguito - iosarò capace di dialogare con l’altro con tutto il cuore. I consacrati devonoessere capaci di ascoltare gli uomini e donne in crisi del nostro tempo. Ilcuore del consacrato dev’essere un cuore che ama. La nostra vitadev’essere incendiata dall’amore di Dio”.

An. Co.

E“

DIOCESI. Grandefesta nella basilicadi Santa Cristinaa Bolsena per laGiornata dellavita consacrata e il Giubileoeucaristico deireligiosi

abato 3 febbraio a Bolse-na, nella ricorrenza dellafesta della Presentazione

di Gesù al Tempio, i religiosi ele religiose hanno celebrato la17a Giornata mondiale della vi-ta consacrata e il Giubileo dio-cesano con una solenne conce-lebrazione eucaristica nella ba-silica di Santa Cristina presie-duta dal vescovo mons. Bene-detto Tuzia. La concelebrazio-ne è stata preceduta all’esternodella basilica dal rito della be-nedizione delle candele che siispira alle parole di Simeone:“I miei occhi han visto la Tuasalvezza, preparata da Te da-vanti a tutti i popoli, luce per il-luminare le genti”, e dall’in-gresso processionale attraver-so la Porta santa.All’omelia, mons. Tuzia ha ri-cordato come la festa della Pre-sentazione di Gesù al Tempiosia la festa di un incontro: l’in-contro di Gesù con il suo popo-lo, con il Tempio e il Padre.L’offerta di Gesù al Padre, com-piuta nel Tempio, prelude allasua offerta sacrificale sulla cro-ce.La presentazione di Gesù alTempio è segno della totale do-nazione della propria vita perquanti, uomini e donne, sono

S chiamati a riprodurre nellaChiesa e nel mondo, mediantei consigli evangelici, “i tratti ca-ratteristici di Gesù, vergine, po-vero ed obbediente”. Perciò ta-le festa è stata scelta dal vene-rabile Giovanni Paolo II per ce-lebrare l’annuale Giornata del-la vita consacrata. Una festa diluce: luce che parte da Gesù esi riverbera su di noi.Una esperienza singolare della

luce che promana dal Verbo in-carnato – ha detto Papa Bene-detto XVI – fanno certamente ichiamati alla vita consacrata.La professione dei consiglievangelici, infatti, si pone comesegno e profezia per la comu-nità dei fratelli e per il mondo.La vita consacrata è chiamata atale testimonianza profetica, le-gata alla sua duplice attitudinecontemplativa e attiva. Ai con-sacrati e alle consacrate è datoinfatti di manifestare il primato

di Dio, la passione per il Van-gelo praticato come forma divita e annunciato ai poveri eagli ultimi della terra. In forzadi tale primato nulla può esse-re anteposto all’amore perso-nale per Cristo e per i poveri incui Egli vive... La vera profezianasce da Dio, dall’amicizia conLui, dall’ascolto attento dellasua Parola nelle diverse circo-stanze della storia. La vita consacrata è nel mondoe nella Chiesa segno visibile diquesta ricerca del volto del Si-gnore e delle vie che conduco-no a Lui (cfr Gv 14,8)… La per-sona consacrata testimoniadunque l’impegno, gioioso e in-sieme laborioso, della ricercaassidua e sapiente della volontàdivina.“Oggi - ha detto mons. Tuzia -nella società veloce e vertigi-nosa c’è molta confusione, manon dobbiamo scoraggiarci seviene meno la fiamma della no-stra consacrazione. Questa lucepuò essere ravvivata. Abbiamobisogno di persone che faccia-no splendere la loro vita e lamostrino al mondo: voi tutti chesiete ancora capaci di alzare lemani e ringraziare e lodare ilSignore”.

Antonio Colasanto

“Abbiamo bisogno - hadetto il Vescovo - dipersone che faccianosplendere la loro vita e lamostrino al mondo”

TODIPreghiera per la città.Il Vescovo presenta san Pietro Azione cattolica di Todi, in questo Anno del-

la fede, propone un itinerario dal titolo:“Noi crediamo. Incontri itineranti di arte e

fede nelle chiese di Todi”. L’idea è nata dalla semplice constatazione dell’im-menso patrimonio di arte che possediamo. È statopreso il testo della Professione di fede del popolo diDio, con la quale Paolo VI concluse l’Anno della fe-de del 1968. Il Credo è stato suddiviso in 20 artico-li, e per ogni brano è stata scelta una chiesa in cuiun elemento artistico poteva esservi abbinato. Cosìè nato un itinerario che si spera porterà a riscopri-re e riaffermare la fede in questi luoghi di culto do-ve per generazioni hanno pregato e continuano apregare coloro che credono in Gesù. All’inizio dell’incontro vi è la presentazione dellachiesa e l’elemento architettonico che la caratteriz-za, poi segue la meditazione sul Credo e la pre-ghiera. Durante la Quaresima si svolgeranno, sem-pre di venerdì, i seguenti incontri: “Credo in Dio Pa-dre”, il 22 febbraio alle ore 21 nella chiesa diSant’Antonio; “Credo nella Trinità”, il 1° marzo al-le ore 21 nella chiesa della Ss. Trinità; “Credo nel-l’incarnazione di Dio”, l’8 marzo nella chiesa dellaNunziatina; “Credo in Gesù Cristo, vero Dio e verouomo”, il 15 marzo nella chiesa di San Giuseppe;“Credo nella Passione e nella risurrezione di GesùCristo”, il 22 marzo nella chiesa del SS. Crocifisso.Nella città vi sono oltre 30 chiese sconosciute ai più.

M. C.

’L

Per l’Anno della fede, alla scopertadelle chiese meno conosciute di Todi

l secondo incontro di preghieraper la città di Todi, svoltosi il 30gennaio nella suggestiva cornice

della chiesa della Nunziatina epresieduto dal vescovo mons.Benedetto, ha visto una numerosapartecipazione. La riflessione delVescovo ha trattato la fede vissuta eannunciata dall’apostolo Pietro: inquest’Anno della fede, infatti, in ogniincontro viene posta in evidenza lafede di un personaggio del NuovoTestamento. La fede entusiasta efragile dell’apostolo che il Signore hachiamato alla guida della suacomunità è stata posta all’attenzionedi un’assemblea numerosa con lapresenza di molti giovani. Così lapreghiera silenziosa e corale di fronteall’eucaristia ha suggerito a tutti ladomanda che Gesù rivolse a Pietrodopo la risurrezione: “Simone diGiovanni, mi ami più di costoro?”.Attingere dalla fonte della vita che èGesù Cristo dà forza per essere anche

Itestimoni nel mondo, al servizio dellasocietà. La preghiera alla Nunziatinanon è rifugiarsi in luogo protetto,lontano dalle problematiche e dalledifficoltà, ma è entrare nel cuoredegli avvenimenti, attingere perdonare, perché i credenti abbiano ilcoraggio di essere testimoni di Cristonel mondo. Il Vescovo con efficaciaha tratteggiato l’apostolo Pietro cheha finito la sua esistenza terrena aRoma, martire per amore di quelCristo che aveva incontrato lungo illago di Galilea. Un incontro che gliaveva cambiato la vita per sempre.La benedizione eucaristica haconcluso la preghiera, mentre il coroeseguiva il canto La vera gioia, cheesprimeva bene i sentimenti provatida tutti. Il prossimo appuntamento èper mercoledì 27 febbraio. È stataannunciata la presenza del Vescovonelle celebrazioni della Quaresima,con uno slogan tratto dal Vangelo diLuca: “Ho desiderato ardentementemangiare questa Pasqua con voi”...incontrare i fedeli nella celebrazione

della messa e preparare gli animi allagrande festa della Pasqua. La primadomenica di quaresima, il 17febbraio, alle ore 11.30 in duomo aTodi, consegnerà ai giovani il librettodel cammino quaresimale Verso laPasqua. Domenica 22 febbraiopartecipano i bambini della scuolamaterna del Campione con i lorogenitori, i fidanzati che si preparanoal matrimonio e membri delleassociazioni e movimenti ecclesiali diTodi. Domenica 3 marzo i ragazzidella cresima di Todi cui consegneràil Credo, mentre domenica 10 si recanella parrocchia del Ss. Crocifisso perla liturgia eucaristica delle 11.30 econsegnerà ai bambini della primacomunione il Padre nostro. I tempinon sono tra i più facili, ma charitasChristi urget nos - l’amore di Cristo cispinge, scriveva l’apostolo Paolo - perun rinnovato annuncio del Vangelo euna Chiesa che, consapevole dellesue fragilità, sa di poter contare su ununico tesoro che è Gesù Cristo.

Don Marcello Cruciani

Un momento dell’incontro

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

I religiosi e le religiose partecipano alla celebrazione eucaristica nella basilica di Santa Cristina di Bolsena

Mons.Tuzia e suor Maria Pia

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

BREVI

❖ GIOVEIl Comune sposala ecosostenibilitàUn Comune ecosostenibile che risparmiaenergia, riduce le emissioni e punta sullenuove fonti rinnovabili. È questo il sensodel progetto Paes (Piano d’azione perl’energia sostenibile) a Giove, finalizzatoalla razionalizzazione dei consumienergetici, alla promozione delle fontirinnovabili ed alla riduzione delleemissioni di gas clima-alteranti. Il Paesverrà implementato attraverso ilcoinvolgimento della cittadinanza con ilsupporto tecnico di AzzeroCO2, del KyotoClub e dell’Istituto di ricerche ambienteItalia. Con l’adozione del Paes il Comunedi Giove si inserisce a pieno titolo nellarete europea degli oltre 4.000 Comuni chehanno volontariamente deciso diintraprendere concreti percorsi disostenibilità e riqualificazione energeticadel territorio, con obiettivi a breve, medioe lungo termine.

❖ TERNIValorizzazionedi Città GiardinoCittà Giardino, quartiere creativo dellacittà di Terni, ospita il progetto dididattica e di pedagogia attiva “CittàGiardino è un cane” di Utilità manifesta /Design for Social, associazione dipromozione sociale che dal 2009 progettaattività per la riscoperta e lavalorizzazione dello storico quartieredella città. Realizzato in collaborazionecon la scuola primaria “R. Donatelli” diTerni, il progetto vede il coinvolgimentodelle classi V A, V B e II A, per un totale di70 bambini che, attraverso specificilaboratori stanno sperimentando sulcampo i concetti di identità, quartiere,indagine, scoperta e conoscenza.Il progetto vuole stimolare neibambini il desiderio diconoscenza e di liberaespressione, far sì che CittàGiardino sia un enorme fogliobianco sul quale potereintervenire attivamente,riappropriandosi di unadimensione fisica ed intellettuale“su misura”.

❖ MOSTRAPercorsi didatticisu Adriano RonchiniSono iniziate e si protrarrannofino al 15 marzo le visite guidate ei percorsi educativi alla mostra“Adriano Ronchini. Gli artisti cheho amato”, allestita presso ilCentro arti opificio Siri di Terni. Levisite, gratuite, sono condotte daChiara Ronchini che accompagna igruppi, formati da un massimo di20 persone, fra un’opera e l’altraogni venerdì, sabato e domenicadalle ore 17.30. Dedicati ad unpubblico più giovane sarannoinvece i percorsi educativi per lescuole elementari e medieinferiori ideati da CatherineGirault. I ragazzi, durante ciascunincontro-laboratorio, sono invitatia sviluppare un loro punto di vistarispetto ad un’opera, stimolandoil senso dell’osservazione e lapropria inventiva. Durante la fasecreativa, inoltre, i giovani darannovita al proprio “teatro interiore”attraverso la sperimentazione digesti, materiali o l’esplorazione difonti di ispirazione che hannocaratterizzato il vocabolariodell’artista. Gli incontri inprogramma sono: Alighiero Boetti,“Oggi quindicesimo giorno delsettimo mese dell’anno 1988. Unterritorio da decifrare: AlbertoBurri ‘nero’, magia e alchimia”;Giuseppe Capogrossi, “Superficie196. Ritmi e segni per una coreo-grafia”; Mimmo Rotella “Bu.Strappi di vita”; Daniel Spoerri,“Tableau-piège”. (Claudia Sensi)

San Valentino. Il 7° seminario per fidanzati, giovani coppie e operatori pastorali

el segno del patrono dell’amoresan Valentino, l’Azione cattolicaitaliana e quella diocesana, in col-

laborazione con il Progetto Nazaret - vi-vere la casa abitare il mondo -, propon-gono la 7a edizione di “Disegni di affet-tività”, l’incontro nazionale per giovani,fidanzati e quanti ne accompagnano ilpercorso formativo in programma dal 15al 17 febbraio a Terni. Si parlerà di amore, matrimonio, fami-glia, progetti condivisi e responsabili nelseminario “Radici per volare insieme.Da credenti” con l’intento di aiutare legiovani coppie a riflettere sul senso del-la loro unione, sul rischio di una conce-zione privatistica e intimistica del lororapporto, sensibilizzandoli ad una pos-sibile assunzione di impegni e respon-

N

sabilità nella comunità cristiana e nellasocietà civile. Tre giorni per riflettere eritagliarsi un momento per prendersicura di se stessi e degli altri in un climadi amicizia e all’ombra di san Valentino. Venerdì 15 febbraio il primo momentoserale sarà dedicato alla preghiera pres-so la basilica di San Valentino e alla rap-presentazione storica sulla vita del San-to. Sabato 16 febbraio in programma al-

le ore 9 “A tu per tu con la Pa-rola...”, mattinata di spiritua-lità, con momenti di ascolto,silenzio e condivisione a curadi Pamela e Maurizio Semi-glia, giovane coppia di Ac. Al-le ore 12.30 la celebrazioneeucaristica presieduta da donVito Piccinonna, assistentenazionale settore Giovani earea Famiglia e vita di Azionecattolica. Nel pomeriggio peri fidanzati ci saranno i labo-ratori sensoriali e per gli ac-compagnatori la presentazio-ne degli Orientamenti pasto-rali sulla preparazione al ma-trimonio e alla famiglia a cu-ra di don Paolo Gentili, diret-tore dell’ufficio Cei per laPastorale della famiglia.Il weekend si concluderà do-menica 17 febbraio alle ore8.30 con la celebrazione eu-caristica al monastero delleClarisse e con le testimonian-ze dedicate a “Per volare alto,buone prassi per una famigliadi Ac” a cura di Rita e StefanoSereni, coppia responsabiledell’area Famiglia e vita, eMarco Sposito e Lisa Moni Bi-

din, vice presidenti nazionali settoreGiovaniSi può partecipare a “Disegni di affetti-vità” scaricando la scheda d’iscrizionedal sito della diocesi o dell’Azione catto-lica, da inviare compilata in tutte le sueparti tramite email a [email protected] o tramite fax al numero 0666132360.

E. L.

L’intento è aiutare a riflettere sul rischio di una concezione“privatistica” del rapporto,verso un’assunzione di impegnonella società e nella Chiesa

AMELIA. Eventi per celebrare il 50° anniversariodella scoperta della statua di Germanico

Terni. Impegno carente dei cittadini e anche delle istituzioni

Differenziata: si può fare di più

Visite speciali alMuseo di Narni

orna “Museo in contatto”,iniziative, incontri e attività

laboratoriali organizzati daSistema Museo a palazzo Eroli diNarni. Il calendario mensile saràscandito da incontri diapprofondimento, visite guidatetematiche, conferenze, visite incittà, laboratori didattici, letture,mostre temporanee, visiteteatralizzate, concorsi, ed eventiculturali diversificati, raggruppatiin appuntamenti suddivisi divolta in volta per target diriferimento, con un interessespecifico verso i residenti, grandie piccoli che, grazie all’ingressogratuito al museo, potrannofrequentare con regolarità gliambienti museali. Tra gliappuntamenti ricordiamo il 9 eil 16 febbraio la visita guidata “IlRinascimento fiorentino a Narni:Domenico Ghirlandaio e BenozzoGozzoli” con approfondimento suquesti due importanti pittori. Il 10 febbraio è prevista larassegna “E se i quadri potesseroparlare?” che intende fornire airagazzi e bambini i contenutinecessari per comprendere illinguaggio dell’arte, le allegorie ei simboli rintracciabili nelleopere più importanti dell’artepittorica mondiale: questa voltasi approfondirà L’urlo di EdvardMunch.

Ben. Rin.

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Radici per volare insieme

Un momento dell’incontro

L’urlo di Edvard Munch

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

n grave problema che incide fortemente sul-la vita associata, e verso il quale non mi pa-re esserci l’impegno necessario a risolverlo,

è quello della raccolta dei rifiuti urbani per tutto ilterritorio, in particolare a Terni. La raccolta “portaa porta” non sembra procedere bene o, comunque,non con la sufficiente celerità sia nelle modalità chenella suddivisione delle zone. La popolazione, pur-troppo, sembra piuttosto “svagata”; sembra essercinel meccanismo una qualche sciatteria di tropposia nel versante degli utenti che degli operatori. Gli utenti in grandissima parte non fanno uso degliappositi contenitori forniti gratuitamente dal servi-zio, nei quali immettere i sacchetti di plastica con-tenenti i rifiuti suddivisi in carta, plastica, vetro edorganico. Troppi non usano nemmeno i sacchettiappositi biodegradabili, preferendo, per pigrizia,una busta qualsiasi; che “spettacolo” ogni mattina!Gli operatori qualche volta saltano qualche via otratto di esse. Insomma il meccanismo va rivisto e,soprattutto, sorvegliato.Il problema è veramente serio: se non riduciamo la

U produzione dei rifiuti e non completiamo a perfe-zione la raccolta differenziata presto, molto presto,ci troveremo in situazioni sgradevoli “tipo Napoli”.Credo poco che si possa fare a meno degli incene-ritori e dei termocombustori. Magari si potesse, maè meglio farne uso anziché sovraccaricare le disca-riche e trovarsi fra i piedi rifiuti abbandonati perstrada; tanto più che oggi con i ritrovati tecnologicisi possono evitare i rischi dell’inquinamento am-bientale. Nell’ambito dei rifiuti va ricompreso il pro-blema della pulizia delle strade pubbliche; questa aTerni va migliorata ad ogni costo subito e bene, so-prattutto da parte dei cittadini. In ciò il senso civico deve essere alto e l’educazio-ne deve essere somma, senza alcuna tolleranza.Faccio un appello: così come teniamo alla puliziapersonale e domestica, dobbiamo tenere alla puli-zia delle città e dei paesi, perché ogni centro abita-to è la casa comune di ognuno di noi e più è pulitopiù è bello. È una meta facilmente raggiungibilecon un pizzico di buona volontà.

Nicola Molè

l 3 agosto 1963 ad Amelia avvenneuno dei ritrovamenti archeologici piùimportanti di tutta la regione, ossia la

statua di Nerone Claudio Druso detto ilGermanico. Dopo un lungo e delicatolavoro di ricomposizione e montaggio deinumerosi elementi bronzei ritrovati, daparte della Soprintendenza dell’Umbria,la statua è attualmente al Museoarcheologico di Amelia. La statua, dialtissima qualità, realizzata mediantefusione con la tecnica “a cera persa”, fueretta in onore e in memoria delprincipe Germanico nato nel 15 a.C. eadottato da Tiberio per volontà diAugusto, che desiderava assicurarsi cosìla successione dinastica alla guidadell’Impero. La statua, di oltre due metri

I d’altezza, rappresenta il giovaneGermanico in veste trionfalecome generale vittorioso, concorazza e con il braccioappoggiato ad una lancia, la testarivolta a destra, nella direzionedel braccio sollevato nel gestodella adlocutio. Di particolarepregio artistico è senz’altro ladecorazione della corazza, su cuiviene rappresentata la scenadell’agguato di Achille a Troilo. Acinquant’anni dal ritrovamento dellastatua bronzea, il Comune di Amelia haorganizzato per tutto il 2013 eventi,conferenze, mostre, riflessioni, visitetematiche e laboratori. Il primoappuntamento sarà il 22 febbraio con la

dott.ssa MariaCristina DeAngelis dellaSoprintendenzaper i beniarcheologicidell’Umbria chetratterà delleultime scopertearcheologiche diAmelia e i nuovipercorsi musealiche si stannoallestendo perraccogliere questiritrovamenti. Si

proseguirà nei mesi successivi conapprofondimenti non solo degli aspettistorico-artistici della figura delGermanico, ma anche dell’importanza diAmelia come “città romana” e dipersonaggi come Melchiade Fossati.

Benedetta Rinaldi

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na promessa che unisceinnamorati di età,storie e culture diverse.

È quella che pronuncerannodomenica 10 febbraio alle ore11 a Terni circa 150 coppie difidanzati. Nei volti di questi

giovani, che arrivano dadiverse parti d’Italia, da soli oin gruppi organizzati daparrocchie e diocesi, la vogliadi star bene, il desiderio diessere felici, stretti uno accantoall’altro per rinnovare consolennità un impegno che saràdi tutta la vita, una promessaal santo protettore degliinnamorati e testimone diquell’amore universale fatto diaccoglienza e dono reciproco,comprensione e fiducia. Storieche evidenziano come l’amoretra fidanzati e tra coniugi,abbia ancora radici profondenella fede e nei valori cristiani.In tanti, dalla Calabria e dalVeneto, dalla Puglia e dalleMarche parteciperanno alla

U

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BREVI

❖ ANNO DELLA FEDEConferenze sul CredoL’Istess, la Commissione diocesana per la cultura ela parrocchia di S. Francesco a Terni organizzanonell’Anno della fede un ciclo di conferenze sultema “Symbolum - riscoprire il Credo” inprogramma il primo e terzo mercoledì del mesealle ore 17.30 al cenacolo San Marco di Terni.Dopo il primo incontro “Io credo. Sintesi dellafede” a cura di don Carlo Molari, il prossimoappuntamento sarà per il 21 febbraio sul tema “...in Dio, Padre onnipotente” a cura di don VincenzoGreco.

❖ SAN VALENTINOIncontro per i giovaniLa parrocchia di Sant’Antonio a Terni per la festadel patrono della città san Valentino organizza unincontro particolare per tutti i giovani e giovanisposi che vogliano confrontarsi con la realtàdell’amore cristiano. “Seguendo san Valentino,metti il cuore al posto giusto” vedrà lapartecipazione di Costanza Miriano, madre,giornalista, autrice di Sposati e sii sottomessa e Sposati e muori per lei e si terrà sabato 16 febbraioalle ore 17 nella parrocchia Sant’Antonio di Terni.Seguirà la cena a buffet e alle 21 l’intrattenimentomusicale “Quando l’amore si fa canto”.

❖ UNITALSILaboratorio artigianaleLa sottosezione di Terni dell’Unitalsi ha avviatouna nuova iniziativa. Dal 19 febbraio, tutti imartedì presso la sede Unitalsi, in via Aminale 49,si terrà un laboratorio di creatività, per larealizzazione di oggetti di artigianato. Il corso ègratuito ed è aperto ai soci Unitalsi e ai portatoridi handicap. Per informazioni chiedere allasegreteria: 0744 433510.

❖ MPVGiornata con card. SgrecciaLa parrocchia di San Pietro a Terni e il Movimentoper la vita dedicano la giornata di domenica 17febbraio alla pastorale per la vita con il card. ElioSgreccia, presidente emerito della Pontificiaaccademia per la vita. Alle ore 11 ci sarà lasolenne concelebrazione eucaristica presiedutadal Cardinale e alle ore 16 la conferenza sul tema“La pastorale della vita: tutti i giorni”, perché laGiornata per la vita celebrata la prima domenicadi febbraio continui sempre nel tempo, nel cuoredi tutti, per essere sempre aperti all’accoglienzadel bambino concepito.

Il benvenuto a mons. Vecchi

Il 10 febbraio la valentiniana Festa della promessa“Festa della promessa”, tra loroanche delle coppie straniere.Belle e particolari sono lestorie delle tantissime coppie,più o meno giovani, chesentono di legare la loropromessa di amore a sanValentino. E incessanti tuttol’anno sono le richieste diricevere la benedizione con lapreghiera degli innamorati,che i padri Carmelitani dellabasilica di San Valentinocercano di soddisfare. Unamore forte che si rinnovanella memoria di sanValentino, che fu testimone epredicò ai primi cristiani e aipagani il senso e il valoredell’amore fedele e solido, piùforte anche della morte. Il

messaggio di san Valentino èrobusto, lontano dallesdolcinature che non reggonoalle prime difficoltà. L’amorevero è capace di perdonare e disuperare ostacoli chesembrano insormontabili. Conla “Festa della promessa” didomenica 10 febbraio nellabasilica di San Valentino siapre la serie di celebrazioni inonore del protettoredell’amore, che proseguirà conil solenne pontificale del 14febbraio alle ore 11, con lacelebrazione dei 25 anni dimatrimonio il 17 febbraio edei 50 anni di matrimonio il 24febbraio, proprio a ricordareche l’amore non ha età.

Elisabetta Lomoro

Giornata della vita consacrata

DIOCESI. Domenica10 febbraio l’ingresso ufficialedell’Amministratoreapostolico e il saluto a mons. Paglia

Un gruppo digiovani coppieche hannopartecipato ad una passataedizione

La cattedrale di Terni.Nella foto piccola mons.Ernesto Vecchi

Un momento della celebrazione

23LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected]

l giorno della festa della Presentazionedel Signore si celebra la Giornatamondiale della vita consacrata. Nata

per volontà di Giovanni Paolo II nel 1997,vuole aiutare la Chiesa a valorizzare sem-pre più la testimonianza delle persone chehanno scelto di seguire Cristo da vicinomediante la pratica dei consigli evangeli-ci e, in pari tempo, vuole essere per le per-sone consacrate occasione propizia perravvivare i sentimenti che devono ispira-re la loro donazione al Signore. In diocesi la celebrazione si è tenuta nel-la chiesa di San Paolo, presieduta dal vi-cario episcopale per la vita religiosa mons. Roberto Tarquini. “Con le suore inparticolare - ha detto - ci incontriamomensilmente la domenica al santuario diSanta Maria delle Grazie a Foce di Ameliaper il ritiro fatto di preghiera, meditazio-

I ne e formazione spirituale trattandoaspetti più strettamente legati all’attualità.Sono incontri in cui si riscopre la frater-nità e la comunione, improntati alla con-divisione e alla familiarità. Per le suore èimportante stare insieme, non sentirsi ab-bandonate, ma coinvolte sulle questioniconcrete della vita sulle quali confrontar-si. Abbiamo trattato anche argomenti delmagistero ecclesiale riguardanti le coppiedi fatto o le problematiche legate all’e-mergenza educativa, proprio per il parti-colare ruolo educativo che esse svolgono,sempre partendo dalla lettura delle sacreScritture”. Una presenza importante nella Chiesa èquella delle suore, anche se in questi ulti-mi tempi sia gli Ordini che le consacratestanno calando in modo sensibile in dio-cesi. “Penso a quanto sia prezioso il con-

tatto con la famiglia e il ruolo educativodelle religiose dalla scuola materna in poi,oppure il servizio in parrocchia che an-drebbe incentivato e favorito in manieradel tutto spontanea” aggiunge don Rober-to. In Quaresima è in programma un ritirocon la liturgia penitenziale e confessioni,la visita ai monasteri di clausura di Ternie Amelia e un incontro con i religiosi de-gli ordini maschili.

E. L.

INCONTRI IN DIOCESI

SABATO 9 FEBBRAIO, ore 18.45, Terni, basilicaSan Valentino, “San Valentino: vita, santità emartirio”, rievocazione storica in costume.

DOMENICA 10, ore 11, Terni, basilica di SanValentino, celebrazione della Festa dellapromessa dei fidanzati presieduta da mons.Vincenzo Paglia.

LUNEDÌ 11, ore 18.40, Terni, basilica SanValentino, concerto-testimonianza dal titolo“Musica e canto: la voce del creato”, tenorefrate Alessandro ofm, “La voce da Assisi”.

Ore 16, cappella ospedale di Terni, celebrazioneper la Giornata del malato. Ore 20, preghieradel rosario in collegamento da Lourdes.

GIOVEDÌ 14, ore 11, Terni, basilica San Valentino,solenne pontificale presieduto dal card. EnnioAntonelli.

VENERDÌ 15, ore 18.30, Terni, basilica SanValentino, solenne processione della statuaraffigurante il santo Patrono per le vie dellaparrocchia.

SABATO 16, ore 12, Otricoli, festa di san Giuseppeda Leonessa, con benedizione delle fave inricordo dell’evento miracoloso a favore deipoveri.

Ore 15. 30, Terni, basilica San Valentino, SanValentino dell’anziano e del malato, solennecelebrazione eucaristica animata dai ragazzidella catechesi.

Ore 18.30 concerto dell’orchestra “ArmonicaTemperanza”, primo violino Lorenzo Fabiani.

DOMENICA 17, ore 11, Terni, basilica SanValentino, celebrazione religiosa con tutte lecoppie che festeggiano i 25 anni dimatrimonio.

a diocesi si appresta adaccogliere il nuovo am-ministratore apostolico

mons. Ernesto Vecchi, desi-gnato dalla Congregazionedei vescovi a succedere a mons. Vincenzo Paglia inqualità di amministratore, vi-sti gli “impegni innumerevolie delicati a cui [Paglia] devequotidianamente far fronte nel suo nuo-vo ruolo di presidente del Pontificio con-siglio per la famiglia” è spiegato nel de-creto.Domenica 10 febbraio alle ore 17 nellacattedrale di Terni la comunità diocesanasaluterà il vescovo Paglia e darà il benve-nuto al vescovo Vecchi nella solenne con-celebrazione eucaristica. Mons. Ernesto Vecchi, 77 anni, è vescovoausiliare emerito dell’arcidiocesi di Bolo-gna e titolare di Lemellefa. È stato segre-tario particolare del card. Giacomo Ler-caro. È stato per venti anni parroco delCuore Immacolato di Maria e vicario pa-storale di Bologna Ovest. Nel 1998 è sta-to nominato ausiliare della chiesa di Bo-logna, incarico che ha ricoperto fino alfebbraio del 2011. È segretario della Con-ferenza episcopale dell’Emilia-Romagnae delegato della stessa per le comunica-zioni sociali. Dal 2007 è presidente del-l’opera Madonna della Fiducia e della

L

Fondazione Giacomo Lercaro. “Accogliamo con gioia e piena disponibi-lità mons. Vecchi – commentano mons.Antonio Maniero e mons. Francesco DeSantis - affinché ci accompagni nel cam-mino pastorale per il tempo che ci sepa-ra dall’arrivo del nuovo vescovo della no-stra diocesi”.Intanto molte sono le attestazioni di gra-titudine a mons. Paglia per il dinamismo,l’entusiasmo e soprattutto l’amore che inmille modi ha profuso in questi dodici an-ni, a cominciare dai Vescovi umbri chericordano il suo lungo ministero in Um-bria “svolto con amore e dedizione allacausa del Vangelo. Ha saputo guidare lasua Chiesa con sapienza ed umana cor-dialità. Il suo magistero, trasmesso anchecon messaggi, pubblicazioni, commenta-ri al Vangelo e lettere pastorali, costitui-sce un prezioso patrimonio; il suo impe-gno internazionale a favore dei poveri eper l’unità della Chiesa è stato un punto

di riferimento costante; molte situazionidi crisi e di precarietà sociale si sono po-tute risolvere grazie al suo interessa-mento e alla sua pastorale mediazione”. Attestazioni anche dal mondo del lavoroper voce dell’Amministratore delegatodell’Acciai speciali Terni, che esprime“viva gratitudine per l’alto valore dellasua missione pastorale. In questi dodicianni di episcopato, tutto il territorio, nel-le sue più diverse dimensioni, ha potutobeneficiare di cure pastorali premurose eappassionate, che in alcuni casi si sonoverificate decisive per la soluzione di pro-blematiche locali, attinenti soprattutto ilmondo del lavoro. Pur nella consapevo-lezza dei gravosi impegni che l’alto inca-rico comporta, c’è la viva speranza che lasua attenzione resti immutata per questaterra, e che abbia lo stesso slancio che hacaratterizzato tutto il tempo della suapermanenza in Umbria”.

E. L.

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BREVI

❖ SCUOLA POLITICAPer iscriversi ai corsiIl 19 febbraio, presso l’Istituto Serafico di Assisi,inizierà la Scuola diocesana di formazione socio-politica. Gli interessati possono rivolgersi pressola segreteria del vescovado (tel. 075 812483).

❖ MUSEO MEMORIAIncontro sulla ShoahMartedì 29 gennaio, presso il “Museo dellaMemoria” di Assisi allestito nella Pinacotecacomunale in palazzo Vallemani, si è svolto unincontro con studenti e cittadini sul tema “Idiritti della memoria” a conclusione delleGiornate dedicate dalla comunità di Assisi allariflessione sui crimini perpetrati dalla Shoah.Presentati dalla moderatrice Marina Rosati(giornalista e curatrice del Museo della MemoriaAssisi 1943-1944) sono intervenuti Livia Linkconsigliere per gli Affari pubblici e politicidell’Ambasciata di Israele in Italia, Mario Tostipresidente dell’Isuc, Carlo Menichini dirigentescolastico dell’Usr Umbria, Letizia Cerquiglinipresidente dell’Associazione Italia Israele inPerugia, Gabriele Nissim fondatore del Gariwa(Foresta dei Giusti), Katia Sogreeva da Parigi inrappresentanza della Fondation France Israel.Particolarmente toccante è risultata latestimonianza di Semso Osmanovic, superstitedi Srebrenica in dialogo con la psicologa GilaMatzliach Liberman dell’Israeli Polish MentalHealth Association. (Pio de Giuli)

❖ ONORIFICENZAA Sergio FusettiSabato 2 febbraio, con una solenne cerimonia diconferimento avvenuta nella sala dellaConciliazione, il noto maestro di restauro diopere d’arte Sergio Fusetti ha ricevutol’onorificenza di “Benemerito della Città diAssisi” che premia il suo costante impegno diservizio a tutela dei cicli pittorici della basilica diSan Francesco e del patrimonio artisticoregionale e nazionale, nonché orientato allaformazione di centinaia di giovani che oggioperano con successo in Assisi, in Umbria, inItalia e in Europa. Con il sindaco di Assisi sonointervenuti padre Giuseppe Piemontese Custodedel Sacro Convento e l’architetto FrancescoScoppola direttore regionale dei Beni culturali epaesaggistici dell’Umbria. (P. D. G.)

❖ ACCADEMIA SUBASIORaro documento dell’800Per merito dell’infaticabile vice presidenteFranco Caldari è stato rinvenuto presso la Casadel collezionista di Pistoia un documento rarorilasciato dall’Accademia Properziana delSubasio in data 24 marzo 1848 al sociocorrispondente Antonio Orsini da Ascoli Piceno,meritoriamente incluso nel novero dei più notinaturalisti italiani. L’attestato è contraddistintoda un “logo” che propone una pregiataacquaforte riproducente la città di Assisi sudisegno del conte Francesco Cilleni Nepis. Conesso si riconosce allo studioso il merito di averindividuato e catalogato una vipera autoctonadel monte Subasio che da allora porta il nomescientifico di Vipera ursinii (dell’Orsini). Entraquindi a pieno titolo nel patrimonio dellabiblioteca dell’Accademia - Fondo antico.

❖ S. M. DEGLI ANGELIPremi all’educatoreDomenica 3 febbraio, nella sede consuetadell’auditorium delle suore FrancescaneMissionarie di Gesù Bambino in Santa Mariadegli Angeli, sono stati conferiti i “Premiall’educatore – edizione 2013” ai protagonistidella nobile missione di condurre le giovanigenerazioni verso gli alti valori volti allacostruzione di un mondo migliore. Annunciatinell’ordine dall’ineccepibile moderatoreGiovanni Zavarella, hanno ricevuto laprestigiosa onorificenza: Giorgio Tarquinio diAssisi (alla memoria) quale docente nei licei edirigente scolastico, ricordato anche qualeprotagonista di un vivace impegno politico nelConsiglio comunale e nella Democraziacristiana; Maria Aristei Belardoni, maestraelementare ed accorto ex assessore alla Pubblicaistruzione del Comune di Assisi; MargheritaLucci da Pratola Peligna; Carlo Pellizzari daRiese Pio X.

DIOCESI. Che cosasono le ComunitàMaria - Famiglie del Vangelo,aggregazionepromossa dalVescovo

Famiglie che amano Gesù

omunità Maria –Famiglie del Van-gelo”: più volte ne

ha parlato e scritto il vescovoSorrentino specificando chetale nuova aggregazione co-stituisce un’ulteriore propostadi fede, senza porsi in alternativa a grup-pi o movimenti. Rammenta AngelaBoccali: “Il 14 dicembre 2010 un ristret-to gruppo di persone, dopo iniziale con-tatto, fu ricevuto dal Vescovo che espres-se nella circostanza la sua aspirazione:annunciare il Vangelo con il metodo diGesù amato dalla famiglia di Maria eGiuseppe, promotore della famiglia de-gli apostoli... Comprensibile la nostrasorpresa. Così è nata la prima ComunitàMaria - Famiglie del Vangelo”.È sempre Angela che, annoverata tra leanimatrici, spiega come altre comunitàsiano sorte o abbiano preso avvio in va-rie parrocchie della diocesi. Per quellenascenti risulta disponibile, con lo sco-po di far comprendere orientamenti econtenuti, un nucleo di supporto guida-to da padre Marco Paraventi. La stessa annota tra le iniziative più re-centi il ritiro svoltosi domenica 27 gen-naio presso il convento dei Cappuccini“Cristo Risorto” in Assisi, caratterizzato

C“da una inattesa affluenza. Seguirannoaltri due ritiri fissati per il 21 aprile e il 23 giugno. I coordinatori trascorreran-no tre giorni di condivisione dal 28 al 30di quest’ultimo mese. Altri chiarimentici vengono offerti dalla Boccali.

Quanti elementi compongono una co-munità? “Conviene attenersi all’esempio degliapostoli: non superare possibilmente le12 unità. Ci si riunisce in una casa pri-vata o in una sede parrocchiale, con co-stanza, ma a scadenza variabile”. Come si articolano gli incontri? “Canto di lode, ringraziamento a Dio,preghiera a Maria, invocazione allo Spi-rito santo, lettura biblica e relativa bre-ve spiegazione, condivisione o revisio-ne di vita, preghiera di intercessione, re-cita del rosario, preghiera conclusiva OGesù nostro amore. Garantisce la pre-senza il parroco o un sacerdote nel ruo-lo di guida spirituale. Normalmente

spetta al parroco anche la costituzione diuna comunità, demandata talvolta ad unlaico inserito nell’esperienza”. È risaputo che, a un certo punto, siapre per una comunità una nuovaprospettiva...“In effetti, dopo nove incontri formativi,inizia un nuovo percorso con il rito del-la consacrazione presso il santuario del-la Porziuncola, dove si raccolgono perl’occasione i componenti della singolacomunità o di più comunità formatesi inseno ad una parrocchia. Ogni singola co-munità continua il proprio cammino,potenziato da più vasti incontri legati adoccasioni liturgiche”. Quale lo scopo precipuo dell’associa-zione?“Rendere concreto lo spirito di fraternitàtra gli aderenti, anche con un aiuto re-ciproco in qualsiasi tipo di difficoltà; ‘as-similare’ la Parola; acquisire il coraggioe la capacità di evangelizzare”.

Francesco Frascarelli

FOSSATO DI VICO. Alla scoperta della “PiccolaGerusalemme” nel Giorno della Memoria

o scorso 28 gennaio, in occasionedella giornata della Memoria, leclassi terze A, B e C e la classe

seconda D dell’istituto comprensivo diSigillo hanno avuto modo di visitarela comunità Piccola Gerusalemme diPitigliano. L’iniziativa aveva ilpatrocinio del circolo Acli Ora etlabora di Fossato di Vico e rientravanel ciclo di seminari sullacontemporaneità “Eredità delpresente”, finalizzata alla riflessionesul dialogo tra le religioni.

L Accompagnatore d’eccezione è stato ilprof. Marco Iacoviello, il quale, oltrea dare spiegazione ai ragazzi su variaspetti dell’ebraismo e sulla Shoà, haanche illustrato la struttura del ghettodi Pitigliano, in parte scavato nel tufo.Un viaggio particolarmente suggestivoa ritroso nel tempo, tra le stanze delbagno rituale, il forno delle azzime, ilmacello kasher, la cantina, lalavanderia... Elena Servi, oggi83enne, vittima delle discriminazionirazziali, con i suoi racconti ha

coinvolto ragazzi e insegnanti in unanarrazione delle vicende storiche,degli aspetti delle tradizioni ebraichee dei luoghi di culto. “Molti diconoche la Shoà non è mai esistita, ma iomi chiedo, ormai da molti anni: dovesono finiti i bambini con cui giocavoda piccola? Che fine hanno fatto itanti amici d’infanzia a cui volevobene e con i quali sono cresciuta? Èdoveroso - ha continuato la Servi -ricordare chi ci ha fatto del male, maè sacrosanto non dimenticare chi ciha recato del bene”. Anche se il maleesiste, il sentimento di solidarietà puòe deve avere la meglio!

Marta Ginettelli

tornato in scena al teatroMetastasio di Assisi il mu-sical Chiara di Dio. Dal 26

gennaio, infatti, è iniziata unanuova stagione per lo spettaco-lo che ha già ottenuto un ampioconsenso di pubblico e di criti-ca. Il fascino delle rappresenta-zioni della compagnia di CarloTedeschi al Metastasio ha coin-volto numerosi spettatori ancheper Notte di Natale 1223, propo-sto nel periodo natalizio nel tea-tro assisiate e rappresentato an-che in piazza S. Pietro a Roma. Ilmusical ha richiamato 2.900spettatori per 25 rappresenta-zioni. Intanto, 17 ragazzi di Assisi chefrequentano l’Accademia delmusical attivata al Metastasiohanno avuto la possibilità di sa-lire sul palcoscenico. Il musical Chiara di Dio, richiesto dal Co-mune di Assisi e da S. Damianoall’autore e regista Carlo Tede-schi e messo in scena dalla suacompagnia, ha debuttato in oc-

È casione della ricorrenza dei 750anni dalla morte di santa Chia-ra nel 2004 ed è in pianta stabi-le al Metastasio dal 9 agosto2008. Lo spettacolo – che sarà ora incalendario ogni sabato alle ore21.30 (rappresentazioni infra-settimanali su richiesta pergruppi) – è completamente de-dicato alla figura e alla vita disanta Chiara accanto a sanFrancesco. È scritto e diretto daCarlo Tedeschi che, avvalendo-si delle fonti francescane stori-che, fa emergere l’umanità el’attualità di questi due giovani,un esempio per i ragazzi di og-gi nonostante siano trascorsi ot-to secoli. Nella sua riedizione,Tedeschi presenta il celebremusical sulla vita della santa diAssisi con effetti speciali inedi-ti. Info e prenotazioni: 075 815381, [email protected],www.teatrometastasioassisi.it,www.chiaradidio.it.

ASSISI. Il nuovo ciclo di spettacoli al Metastasio

La “nuova” Chiara di Dio❖ NOCERA UMBRALe scuole riflettonosul dramma della Shoah

Europa della cultura, l’Europa dei diritti: memoriedel territorio” è stata la manifestazione organizzata,

in occasione della Giornata della Memoria, dall’istitutoomnicomprensivo “D. Alighieri” di Nocera Umbra, incollaborazione con l’Associazione Italia Israele, il Comune diNocera Umbra, Valtopina e la Pro loco. Sono intervenuti: Semso Osmanovic, testimone di Srebrenica che ha raccontatola sua storia con la psicologa israeliana Gila MazliachLiberman; Andrzej Kacorzyk, direttore del dipartimentoCultura del Museo di Auschwitz, che ha sottolineato la valenzadel museo quale testimonianza fondamentale di una vicendache ha segnato l’intera umanità. Grazyna Korczyk, presidedell’istituto “L. Gòrnickiego” di Oswiecim, ha parlato di come isuoi studenti abbiano il dovere di ricordare quello che èsuccesso ad Auschwitz. La dott.ssa Letizia Cerquiglini,presidente dell’Associazione Italia Israele, ha parlato dellaShoah, delle motivazioni che, ancora oggi, sono in grado direplicare la tragedia della negazione dell’identità umana.Erano presenti anche Dino Nardelli, direttore Isuc; MarinaRosati, curatrice del Museo della Memoria di Assisi e CatiaMonacelli, direttore del museo dell’emigrazione “P. Conti”. Iragazzi della scuola secondaria di I e II grado di Nocera hannopresentato i loro primi lavori: Il diritto della memoria, L’artedella memoria e Memorie del territorio. Si è trattato dipensieri, riflessioni molto profondi. La dirigente scolastica, Serenella Capasso, ha detto: “È stata una giornata importantedi riflessione per i nostri ragazzi e che comprendanol’importanza di essere cittadini del mondo responsabili”.

Ombretta Sonno

’L“

Mons.Sorrentino con alcuni bambini all’ultimo ritiro della Comunità Maria Famiglie del vangelo

Pitigliano

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

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BREVI

❖ SUORE S. FILIPPANuova “vestizione”Sabato 9 febbraio, alle ore 11, presso le suore disanta Filippa Mareri in via San Rocco a BastiaUmbra, si svolgerà la vestizione di Ivana MariaGalione. Tutta la comunità è invitata apartecipare. Ricordiamo inoltre che da giovedì7 febbraio (ore 18), sempre presso le suore, èiniziata la novena in onore di santa FilippaMareri.

❖ NOCERA UMBRAProroga per i precariI precari, con il contratto in scadenza finedicembre 2012, assunti nel periodo post-sismico del 1997, continuano a lavorarealmeno fino al 30 giugno prossimo. Ilprovvedimento è stato raggiunto grazie ad unasoluzione tecnica. La strada tracciata dovrebbeessere quella di un percorso unitario Stato -Regione che garantisca la prosecuzionedell’attuale rapporto di lavoro, a partire dalprimo gennaio 2013, e che prosegua poi conl’individuazione del giusto percorso per lastabilizzazione. La comunicazione, ha spiegatoil sindaco Giovanni Bontempi, è stata datadall’assessore regionale Rossi il quale ha riferitoche la Regione provvederà ad assicurare lerisorse finanziarie, per il personale assunto pereffetto della legge 61/98, con contratto dilavoro a tempo determinato durantel’emergenza post sisma del 1997, per altri seimesi. “Una notizia positiva - ha detto Bontempi- sia per i lavoratori che per l’ente che potràcosì disporre di personale in questa fase moltodelicata della ricostruzione”. (M. G.)

❖ BASTIA/1Trofeo nazionale di nuotoHa riscosso grande successo l’ottava edizionedel trofeo nazionale di nuoto “Città di Bastia”che si è svolta presso la piscina comunale. Almeeting di assoluto valore nazionale,organizzato dal Centro Nuoto Bastia, hannopreso parte circa 700 atleti in rappresentanza di26 società di nuoto provenienti da varie regioniitaliane. La manifestazione, perfettamenteriuscita, frutto dell’impegno di un affiatatogruppo di collaboratori coordinati dalpresidente Fausto Lucchetti, ha visto anche lavittoria delle due squadre di casa Centro nuotoBastia 1° classificata nello staffettone e la SwimProject Thebris C. N. Bastia, vincitrice deltrofeo, guidate dai tecnici Nicacci, Morosi eMeniconi.

❖ BASTIA/2Viaggio a MaltaLa Pro loco di Bastia promuove un viaggio aMalta e Gozo dal 24 al 28 marzo. Un’iniziativaall’insegna della cultura e del relax per scoprirele bellezze naturali, artistiche e storichedell’isola dei Cavalieri di Malta, nella cuicattedrale si può ammirare anche il famosodipinto del Caravaggio, proseguendo poi perl’isola di Gozo, la terra di Calipso nominata nelpoema di Omero e ricca di interessantitestimonianze storiche. Il programma della gitaprevede inoltre una minicrociera nella baia, lavisita alla capitale Valletta e a molti altri siti, tracui l’antica cittadella di Mdina, le scogliere diDingli, le catacombe di Rabat, la baia di Xlendi,la “finestra azzurra” a Dwejra, le tre cittàfortificate di Vittoriosa, Senglea e Cospicua, ilsito preistorico di Hagar Qim. Si visiterannocastelli, templi, siti storici e colorate esuggestive baie per conoscere e vivere appienola magia di un arcipelago che ogni annoincanta migliaia di turisti. Per informazioni eadesioni, rivolgersi presso la sede della Pro locoin piazza Mazzini (tel. 075 8011493).

❖ BASTIA/3Carnevale della cittàTante famiglie e bambini hanno partecipato,nel pomeriggio di domenica 3 febbraio presso ilcentro fieristico di Bastia, al tradizionaleCarnevale della città di Bastia, organizzato dalsettore sociale del Comune di Bastia con ilcoinvolgimento di scuole, nidi d’infanzia,ludoteca comunale e associazioni del territoriocome la Pro loco. Il padiglione, appositamenteallestito, si è rivelato ancora una volta luogoideale per questo tipo di manifestazioni.

UVISP. Concorso d’arte afavore dei bambini congolesi

nche quest’anno l’Uvisp ha indetto il concorso di di-segno e pittura, ideato e diretto da Gennaro Malin-conico e Anna Maria Paolucci. Questa 2a edizione -

che ha per tema “L’accoglienza” - è rivolta agli alunni del-le scuole elementari e medie, ai ragazzi di età non supe-riore ai 18 anni, ai gruppi parrocchiali o associativi. Gli interessati possono ritirare il modulo per la partecipa-zione presso il negozio “Commercio e solidarietà” in via DeGasperi 8 a S. Maria degli Angeli, oppure presso la sede del-l’Uvisp, nella zona industriale ovest (settore H) di Bastia. I lavori devono essere firmati sul retro e consegnati con re-

A

capito telefonico e indirizzo nelle suddette sedi entro il 7aprile. I disegni o dipinti possono essere realizzati su qua-lunque materiale e con qualsiasi tecnica (purché rigoro-samente a mano). Tutti i lavori pervenuti entro il 15 marzo saranno visiona-ti dalla commissione che ha il compito di selezionare i piùsignificativi per esporli nel negozio “Commercio e solida-rietà” dal 23 marzo al 28 aprile. Durante questo periodotutti coloro che effettueranno un acquisto o lascerannoun’offerta potranno esprimere un voto. La cerimonia di premiazione si svolgerà l’11 maggio pres-so la sede Uvisp di Bastia. Tutte le offerte di questa edi-zione del concorso saranno utilizzate dall’Uvisp per i lavoridi manutenzione del Centro per bambini abbandonati diMbujimayi, nella Repubblica democratica del Congo.

Concilio, preziosa ereditàspesso ancora da scoprire

GUALDO TADINO. Cinque appuntamenti sul Vaticano II. I prossimi incontri

a avuto inizio venerdì scorso, 1°febbraio, alle ore 21, presso lanuova sala multimediale

dell’oratorio “Don Bosco” di GualdoTadino, la serie di cinque incontri diformazione su “L’eredità del ConcilioVaticano II” che si protrarrà finoall’inizio del prossimo mese. Cinqueoccasioni per conoscere, riscoprire ecomprendere, a mezzo secolo didistanza dall’apertura del Concilio, unadelle massime ‘rivoluzioni’ della Chiesacattolica, a tutt’oggi non ancorapienamente conosciuta né, per certiversi, attuata. A guidare gli incontri-dibattito, che sono aperti a tutti edhanno una finalità divulgativa eformativa, un cast di prima eccellenza,composto da religiosi, teologi e docenti,che condurranno i partecipanti allascoperta degli aspetti basilari del piùgrande evento ecclesiastico del secoloscorso. È spettato al vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino, aprire ilprimo incontro, dedicato a “Che cos’è laChiesa secondo la Lumen gentium”, difronte ad un pubblico che ha quasi deltutto riempito la nuova sala

H multimediale dell’oratorio. Mons.Sorrentino ha sostenuto che rileggereoggi il Concilio nell’era di internet edella crisi degli ideologismi, nell’era incui la Chiesa ha ormai perso la suaevidenza, il suo potere, il suo prestigio, ècome mettersi nei panni di Gesù difronte a Pilato; anzi, è la stessa Chiesa adivenire oggi Gesù deriso e vilipeso chetestimonia la sua natura divina e regaledi fronte ad un Pilato incredulo edindeciso. Questa sera, 8 febbraio,invece, l’incontro su Apostolicamactuositatem: l’apostolato dei laici, saràguidato dal prof. Luca Diotallevi,docente di Sociologia all’UniversitàRoma Tre, vice presidente del Comitatoorganizzatore delle Settimane sociali deicattolici italiani e membro del comitatoscientifico del Centro Tocqueville-Acton,per gli studi e ricerche sull’economia dimercato, l’etica e la dottrina socialedella Chiesa. Venerdì 15 febbraio sarà lavolta di padre Vittorio Viola, direttoredella Caritas diocesana di Assisi-Nocera-Gualdo, di condurre il terzo incontro,dedicato a “La riforma liturgica della Sacrosanctum Concilium”. Giovedì 21

febbraio, invece, sarà suor MariaBendetta Zorzi, monaca benedettina diFabriano (An) e docente all’Istitutoteologico marchigiano di Ancona, arelazionare su “La costituzionedogmatica Dei Verbum sulla divinarivelazione”. La conclusione è affidata, il1° marzo, a don Lorenzo Sena, prioredel monastero di San Silvestro aFabriano, che parlerà di “Gaudium etspes: la Chiesa nel mondocontemporaneo”.

Pierluigi Gioia

L’intervento di mons.Sorrentino al primo incontro

GLI INCONTRIa Chiesa è l’umanità, non l’as-semblea dei presbiteri”. Riba-

dendo questa posizione, che è unodei capisaldi della costituzione dog-matica Lumen gentium, uno dei quat-tro “tesori” lasciati in eredità dai Pa-dri del Concilio Vaticano II, mons.Sorrentino ha aperto il primo dei cin-que incontri su “L’eredità del ConcilioVaticano II”, organizzati dal Vicariatodi Gualdo Tadino-Fossato-Sigillo edall’Azione cattolica diocesana perpromuovere la conoscenza del piùgrande evento ecclesiastico del seco-lo scorso e tra i più grandi di sempre.

L“

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

ancano pochi giornialla Quaresima: ledue parrocchie

bastiole si stanno preparandoa vivere spiritualmentequesto tempo liturgico. A taleriguardo abbiamo parlato condon Giuseppe Pallotta,parroco di San Michele.

Stiamo entrando nelperiodo quaresimale, qualemessaggio per la comunitàbastiola?“Il 13 febbraio con le Ceneriinizia la Quaresima, iquaranta giorni che ciseparano dalla Pasqua, tempo

M di conversione. La Chiesa cirichiama fortemente al sensodella penitenza, dellarinuncia, con particolareattenzione nei confronti degliultimi: segno tangibile diquest’atteggiamento è ilSalvadanaio Caritas con ilquale ciascuno (anche nelsuo piccolo) può dare ilproprio contributo aiutando lepersone povere dellacomunità. Inoltre, siamochiamati ad un periodo dipreghiera più intenso, aiutatidal sussidio quaresimale chela Chiesa dona a tutti fedeliche vogliono intraprendere

un cammino di conversione,accompagnandoliquotidianamente“. Quando inizieranno lebenedizioni alle famiglie?“La benedizione alle famigliecostituisce un’occasionepreziosa e prioritaria delministero pastorale, poiché cipermette di conoscerlemeglio, di ascoltare le loroproblematiche. Infatti è laChiesa stessa che in questotempo liturgico esorta ogniparrocchia a adempiere aquesto servizio sull’esempiodi Gesù, che inviava i suoidiscepoli a portare nelle case

il Vangelo e il dono della pace(Mt 10,13). Le benedizioni,che inizieranno lunedì 18febbraio e si termineranno l’8marzo, ci permetteranno divisitare, una ad una, lefamiglie delle nostreparrocchie. Insieme ai mieivicari, don FrancescoAngelini e don AlbertoFranceschetti, entreremonelle loro case e pregheremocon loro. Don FrancescoSantini e don Romano Bucajincontreranno i loroparrocchiani, costituendo cosìun’egregia occasione perconoscere e farsi conosceredalle famiglie della nuovacomunità. La benedizione sisvolgerà, comunque, in unclima di reciproco aiuto, inun’unità pastorale”.

O. S.

Benedizioni pasquali nelle parrocchie di Bastia

Cimaglia,“Benedizioni Pasquali”

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Cantiano - paese in provinciadi Pesaro ma inglobato nelladiocesi di Gubbio - la

parrocchia da due anni ha apertol’oratorio. È ospitato nell’ostello inpiazza del Mercato, utilizzato comeluogo di incontro per bambini eragazzi da settembre a giugnocompresi (per l’estate torna adessere struttura ricettiva). Ci sonoattività di diverso tipo: alla base vi èl’accoglienza e il gioco durante

A l’orario di apertura il sabato, dopo ilcatechismo, dalle 16 alle 18 e ladomenica dalle 15 alle 18. Durantel’anno sono organizzati eventi edattività specifici: la castagnata adottobre, il Concorso presepi adicembre, la preghiera del venerdìmattina prima della scuola inAvvento e Quaresima, i tornei diprimavera, le escursioni a piedi, illaboratorio di cucina… L’oratorio èinoltre dotato della “sala baby”,

dedicata ai bambini più piccoli congiochi e arredo adatto alla loro età.Da quest’anno è inoltre possibilefesteggiare il proprio compleanno inoratorio. In estate verrà riproposto ilcampo estivo per i ragazzi dellemedie. Nel nostro laboratorio

lavorano come capi-officina cinque educatori esei giovani animatori,aiutati da alcuni genitori evolenterosi parrocchiani. Èuna buona base, ma ènecessaria per il futuro lapartecipazione di moltepiù famiglie. Tanto è statofatto, moltissimo è quello

che ancora ci aspetta. In ogni caso sicerca di andare avanti con lasemplicità di san Giovanni Bosco.Per i nostri ragazzi è assicurata unapossibilità che abbiamo l’ardire didefinire “occasione”.

Andrea Maccabiani

VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

BREVI

❖ UMBERTIDE/1Memoria di FezzuoglioUmbertide è tornata a commemorareDonato Fezzuoglio, il giovane carabiniereucciso il 30 gennaio 2006 nel corso di unarapina alla filiale del Monte dei paschi diSiena. Dinanzi alla lapide che ne ricorda ilsacrificio è stata deposta una corona dialloro, alla presenza dei familiari, delsindaco Giulietti, delle autorità civili emilitari. Una messa di suffragio è stata poicelebrata dal vescovo Ceccobelli nellachiesa di Cristo Risorto. (F. C.)

❖ GUBBIO/1Carnevale dei ragazzi Ritorna domenica 10 febbraio il Carnevaledei ragazzi, giunto alla sua 53a edizione.Programma: 14: raduno partecipantidinanzi lo stadio della gioventù “B.Ubaldi”; ore 15, inizio sfilata: viaBeniamino Ubaldi, Perugina, semaforo,Mazzatinti, Reposati, piazza S. Pietro,Armanni, corso Garibaldi, via dellaRepubblica, piazza 40 Martiri dove, dalleore 17.30, avverrà la conclusione e lapremiazione. Informazioni: Centro dellagioventù, 075 9220399, 333 3931302.

❖ QUARESIMA “Stazioni” a GubbioA Gubbio le stazioni quaresimali sisvolgono al mercoledì alle ore 21 con ilseguente programma: 13 febbraio SantaCroce - San Secondo; 20 febbraio SanSecondo - San Martino; 27 febbraio SanMartino - San Francesco; 6 marzo SanPietro - Sant’Agostino; 13 marzo:Cappuccine - Madonna del Prato; 20marzo: S. Maria - San Giovanni; 26 marzo:San Giovanni celebrazione penitenziale,Santa Croce conclusione.

... e a UmbertideSi tengono il venerdì alle ore 21 con ilseguente programma: 25 febbraio e 9marzo, chiesa della Collegiata; 22 febbraioe 15 marzo chiesa di Cristo Risorto; 1°marzo e 22 marzo (liturgia penitenziale)chiesa di Santa Maria.

❖ DIOCESI Giornata del malato Verrà celebrata lunedì 11 febbraio con ilseguente programma: ore 9.30 mons.Mario Ceccobelli visita i malati in ospedaleed alle 15.30 celebra la messa nella chiesadi San Francesco.

❖ GUBBIO/2Studenti e UnescoIn programma per sabato 9 febbraio “DaDublino a Gubbio. Gli studenti incontranol’Unesco” per presentare il progettotransnazionale Youth Exploring Rio +20,promosso dall’Eco-Unesco di Dublino. Ilprogramma prevede un primo incontrodalle ore 9 nell’auditorium della sedecentrale dell’istituto di istruzione superioreG. Mazzatinti, con il saluto della dirigentescolastica Maria Marinangeli, del prof.Alessandro Pauselli e del presidente dellaFondazione Mazzatinti, l’ex preside prof.Gianfranco Cesarini. A seguire l’esposizionedell’esperienza dei sei studenti che hannopartecipato all’incontro transnazionale edell’action plan (piano d’azione). Siprosegue con la consegna delle borse distudio 2012 e premi di accoglienza 2012“Per una scuola amica”. (Be. Pie.)

❖ UMBERTIDE/2Le Poste di PreggioIl Comune ha avviato l’iter per lapresentazione del ricorso dinanzi al Tardell’Umbria contro la chiusura dell’ufficiopostale di Preggio. L’hanno firmato ilsindaco Giampiero Giulietti, il presidentedalla Pro loco di Preggio, il Consiglio diquartiere presieduto da Silvano Falomi erappresentanti della popolazione.

CARITAS. Le cifrerelative agli interventieffettuati nel corsodell’ultimo anno

ei numeri che sintetizzano l’attivitàdello scorso anno della Caritas dio-cesana, autentica frontiera della

solidarietà e condivisione, troviamo lospaccato di una società che soffre le con-seguenze di una crisi sempre più pesan-te. Nel 2011 ha gestito 80.000 euro, quotadell’annuale 8xmille assegnato alla dio-cesi per interventi caritativi. Dai cartello-ni di suffragio sono arrivati 20.130 euro(+4%), da altre offerte 12.503 euro (au-mentate di tre volte e mezzo). Sono statierogati contributi economici per bisognivari (bollette e necessità abitative, buonispesa, farmaci, aiuti sanitari, prodotti perl’infanzia…) pari a 85.306 euro. Grazie al Fondo di solidarietà delle Chie-se umbre, sono stati concessi sussidimensili a 33 nuclei familiari in difficoltàper 36.850 euro (+75%), mentre attraver-so il “Prestito della speranza”, il progettodi microcredito destinato alle famiglie vo-luto dalla Cei, in collaborazione con l’As-sociazione bancaria italiana, sono statigarantiti 16 prestiti agevolati per 96.000euro. Da quando è diventato operativo, sonostate accolte 21 delle trentacinque do-mande inoltrate, per un totale di 114.000euro. Altro indice da ricordare: i 3.380(+6% rispetto al 2011 e 11% al 2010) ac-cessi al Centro di ascolto (singoli e fami-glie che hanno sollecitato un aiuto eco-nomico). Ancora: sono stati distribuiti2.989 pacchi viveri, pari a 120 quintali dicibo, ed effettuate 1.068 interventi dalcentro vestiario di via Cairoli. Attraversorisorse proprie, del Fondo di solidarietàregionale, del Prestito della speranza, una

N

ripresa della cartellonistica di suffragio el’aumento di donazioni da parte di singo-li, famiglie e associazioni, è stato possibi-le aumentare gli interventi a favore deimeno fortunati. Quali le prospettive per il 2013? “Sarà an-cora un anno difficile - osservano alla Ca-ritas diocesana - ma con risorse, per quel-

lo che si può prevedere, molto più limita-te. Ci sforziamo di cogliere, in questa si-tuazione che ci obbligherà a dire moltipiù ‘no’ a chi è in difficoltà, anche qual-cosa di positivo: l’urgenza di potenziarel’azione educativa e pedagogica verso lacomunità ecclesiale (a cominciare dalleparrocchie) e la più ampia comunità civi-le, perché i tanti disagi delle persone edelle famiglie non siano delegati in bloc-co alle strutture. Le povertà, e soprattut-to i poveri restano una grande provoca-zione, che dovrebbe spingerci a trovaresempre più risorse personali e comunita-rie (materiali, ma soprattutto umane), co-me conseguenza di una vita capace dicambiare i suoi stili e le sue relazioni”.

G. B.

In una situazione che costringerà a dire molti “no” a chi è in difficoltà - sottolinea la Caritas - diventa urgentel’opera di sensibilizzazione versoparrocchie e comunità civile perché nonsi limitino a “demandare” il problema

CANTIANO. Aumentano le attività in oratorio.Invito a nuove famiglie a contribuire

ai controlli stradali alla vi-deosorveglianza, la sicurezzadei cittadini e le politiche so-

ciali sono tra le priorità del Comunedi Umbertide, che ha promosso mol-teplici azioni nella consapevolezzadi dover unire misure dirette allaprevenzione dei fenomeni di perico-lo con strumenti volti al rafforza-mento del senso di protezione deiresidenti. Per la sicurezza stradale, la Poliziamunicipale è stata dotata di moder-ne strumentazioni necessarie a con-trollare il rispetto dei limiti di velo-cità, ma anche a verificare la guidain stato di ebbrezza e, a breve, sottol’effetto di stupefacenti. È stata sti-pulata inoltre una convenzione coni Comuni di Montone, Pietralunga eLisciano Niccone finalizzata alla ge-stione associata del servizio di poli-zia locale. Per quanto riguarda la sicurezza ur-bana, il Comune si è posto l’obietti-vo di ripristinare il senso di sicurez-za nelle aree a rischio, garantire unservizio di prossimità al cittadino

D tramite il pronto intervento anchenelle ore notturne, tutelare i minorivigilando nelle scuole, nei luoghi diaggregazione giovanile ed operan-do sugli autobus, promuovere cam-pagne di prevenzione sull’abuso dialcol. È stato inoltre istituito l’Os-servatorio per le dipendenze, cheoggi riunisce tutti gli otto Comunidell’Alta Valle del Tevere, e firmatoun protocollo d’intesa per azioni mi-rate alla sicurezza nei luoghi di la-voro ed alla emersione del lavoronero. Da qualche tempo è stato ancheesteso il servizio di videosorveglian-za mediante telecamere, oggi attivepresso edifici scolastici, il percorsopedonale lungo il torrente Reggia eil centro storico, la centrale idroe-lettrica, il Centro per le energie rin-novabili, il parco Morandi e l’areadella piscina comunale. Infine è stata elaborata una conven-zione per il mantenimento del co-mando stazione di Umbertide delCorpo forestale dello Stato.

Fabrizio Ciocchetti

UMBERTIDE. Potenziati i controlli di polizia

Una città più sicuraGubbio

Eventi per il 50°anniversario Rotary

l Rotary club Gubbiofesteggia il 50°anniversario dalla sua

fondazione con una seriedi incontri presso laBiblioteca Sperelliana sultema “Gubbio dagli anni’60 alla contemporaneità:storia, politica e società”.Nel primo, venerdì 8febbraio, ore 21, una

tavola rotonda sugli anni Sessanta e Settanta, siconfronteranno il presidente Massimo Bastiani,il sindaco Diego Guerrini e don Angelo Fanucci.Si prosegue il 15 marzo, ore 21, con gli anniOttanta e Novanta. Il 12 aprile, alle 17,si tratteràil XXI secolo e sarà inaugurata alla galleriaDella Porta di corso Garibaldi la mostrafotografica “50 anni di service”, visitabile fino al4 maggio. Molte sono le iniziative che il Rotaryclub ha realizzato per la città, come il restaurodi diversi elementi del patrimonio storico-artistico o progetti a carattere formativo-culturale, tra cui quello in svolgimento al“Mazzatinti”, finalizzato all’orientamentoprofessionale degli studenti degli ultimi anni.

Benedetta Pierotti

I

La povertà ci interpellaA sinistra Luca Uccellani impegnato in una raccolta di viveri

Don Fanucci

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

L’oratorio di Cantiano

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VENERDÌ 8 FEBBRAIO 2013

ino Boffo, direttore di Tv2000, ha avviato, sabato2 febbraio all’auditorium

della Scuola di polizia diSpoleto, “Racconta la vita”,momento che la Pastoralefamiliare della diocesi haorganizzato in occasione dellaGiornata per la vita.

La prima testimonianza è stataquella dei coniugi spoletini Emanuela e FrancescoSucchielli, genitori diMargherita e Leonardo(quest’ultimo è il primo nato inUmbria nel 2013, ndr). “Dopo ilmatrimonio, ci siamo detti cheper ‘essere famiglia’ dovevamoavere dei bambini da crescere.Nel frattempo però la vita ci hacatapultati in un grande dolore,quello di aver scoperto unamalattia rara e incurabile diAdamo, il papà di Emanuela,durata due anni. L’amore che cilega ha comunque permesso dinon perdere di vista i nostrisogni, che nel 2011 si sonorealizzati con l’arrivo dellapiccola Margherita. Il tempo ciregalava da una parte iprogressi straordinari della

D crescita di un figlio, dall’altravivevamo la sofferenzaprofonda e silenziosa per ilprogredire della malattia cheimpediva la partecipazione diun nonno speciale a tuttoquesto. Nostra figlia -proseguono - è stata l’unicacura per questa malattia. Latristezza per la perdita di unpadre e di un nonno (Adamo èmorto nel dicembre 2011, ndr)è stata alleggerita dalla gioiaper l’arrivo di Leonardo. La vitaci ha ripagato, ancora unavolta, regalandoci un’altra vitae un nuovo impegno”.

Poi è stata la volta dei coniugi Anna e Giuseppe Testaverde,conosciutisi cinquant’anni fa aMonteleone di Spoleto e, doposette anni di fidanzamento, sisono sposati. “Nel nostro cuore- hanno detto - avevamo unsogno: avere due o tre figli. Lavita però non è andata secondoi nostri progetti. I figlidesiderati e cercati nonarrivavano, nonostante dallevisite mediche risultasse tuttonormale. È iniziato un periodoin cui ci siamo trovati divisi, ma

continuavamo a ripetere chedovevamo trovare un senso alnostro non avere figli ecomprendere la volontà di Diodi noi”. Con il tempo, hannoiniziato a meditare la Parola diDio, hanno scoperto latenerezza di Dio, il suo perdonoe la sua comprensione hamigliorato il loro rapporto dicoppia. Hanno iniziato unservizio nel carcere di Perugia,ascoltando i detenuti,accogliendoli così come erano,amandoli, aiutandoli a ricucirei rapporti con i familiari. Poisono iniziati i percorsi con ifidanzati che si preparavano almatrimonio cristiano.“Rileggendo la nostra vita -hanno concluso - ringraziamoil Signore per tutti i doni che ciha elargito e per tutte lepersone che ha messo nelnostro cammino. Loringraziamo perché abbiamocompreso che i figli sono suoi,e Lui ce li può affidareponendoceli nel grembo omettendoli al nostro fiancoquando sono bambini,adolescenti o giovani adulti. Loringraziamo perché nonabbiamo due o tre figli comeera nei nostri progetti, ma,anche se in casa siamo due,abbiamo una famiglianumerosa: di fatto siconsiderano nostri figli - e noili sentiamo tali - tutti coloro aiquali abbiamo donato il nostrotempo, aperto il nostro cuore”.

La terza testimonianza è stataquella di Anna Hakulinen,medico spoletino, sposata, trefigli, l’ultimo dei quali affettoda sindrome di Down:condizione accettata, all’inizio,con molta sofferenza. “Quandole prime figlie avevano 3 e 5anni - ha detto - si è presentatauna nuova gravidanza. Nonvolevo un altro figlio, permotivi di salute seri e gravi. Perqualche mese ho pensatoall’aborto. Ma non ho avuto ilcoraggio a togliere di mezzoquesta creatura che mandavaall’aria la mia routine e

l’organizzazione familiare. Ecosì gli abbiamo dato ilbenvenuto tra di noi. Durantela gravidanza - continua - sisono rivelati problemi per lasalute di mio figlio. Fabrizio ènato a Roma nel 1989; è statooperato il giorno stesso dellanascita al torace e all’addome.Era anche affetto dallasindrome di Down, piùcomunemente nota comemongolismo. Ero disperata.Siamo rimasti in ospedale unanno. Fabrizio stava malissimo.Mi faceva pena, lo vedevosoffrire e pregavo il Signoreche lo prendesse a sé. Ungiorno – ha proseguito Anna -dissi a Dio: ‘Okay, tu non vuoiaiutarlo, non lo vuoi neanchenel tuo paradiso’ e mi rivolsi aFabrizio dicendogli: ‘Non tipreoccupare penso io a te, sonola tua mamma’. Che coraggio,avevo sfidato Dio! I giornipassavano. Quando le suecondizioni erano migliori, ilpapà accompagnava le altrenostre figlie in ospedale perfarle giocare con il fratellino.

Mi faceva tenerezza e ad uncerto punto scoprii che starglivicino mi dava gioia. Pensavoanche di essere impazzita:come era possibile che stessibene in sua compagnia? Era unamore di bimbo. E finalmente -conclude - un giorno siamotornati a casa. Eravamo dinuovo insieme: io, mio marito ei nostri tre figli. I primi setteanni sono stati un calvario:Fabrizio stava male 24 ore su24. Ci siamo organizzati adassisterlo una notte per una.Avevamo allestito un piccoloospedale casalingo. OraFabrizio ha 24 anni, da sei-setteè in buona salute ed è giocoso,amoroso, estroverso e pieno dihumor. Penso che non abbia lavita facile, ma lui vive.Continuo a parlare con Dio –ha concluso Anna - e gli dicograzie: ‘Ho capito che mi haidonato Fabrizio perché,razionale come sono, nonriuscivo a sentire il Tuo amore,ed ecco questo angelo che miabbraccia in nome tuo’”.

Francesco Carlini

Diocesi di Spoleto. Giornata della vita con toccantitestimonianze di coppie sposate con diversi problemi

Sogni che Dio harealizzato a modo Suo

OSPITE D’ONORE

ll’inizio dell’incontro il vescovo mons. Boccardo ha ri-cordato che vale la pena raccontare la vita, in quanto è

qualcosa che scalda il cuore. “Vorrei ringraziare – ha detto –quanti dicono sì alla vita: penso ai genitori che la accolgono,ai nonni che sono i custodi della memoria, ai medici e a tut-ti gli operatori sanitari, a tutte quelle persone che nelle lorocase accudiscono con delicatezza e nel nascondimento an-ziani e malati. Siamo qui per dire che, nonostante tutto, valela pensa credere nella vita”. L’ultima testimonianza è stataquella di Renato Buzzonetti, medico personale di GiovanniPaolo II. Ha raccontato come il Papa polacco mai si arrese al-la malattia: “Ho fatto 997 visite al Papa, che avvenivano sem-pre dopo cena. Lo trovavo a letto, assorto nella lettura. Nonamava le visite, ma era obbediente. E lo è stato fino all’ulti-mo, quando accettò il mio consiglio di eseguire la tracheoto-mia”. La serata si è conclusa con l’inno dello Stato della Cittàdel Vaticano e quello dello Stato italiano eseguiti dalla ban-da della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.

AIl medico di Papa Wojtyla

27LA VOCE Spoleto/ Foligno @[email protected]

Le prime 100 famiglie aiutatedall’Emporio della solidarietà

onsentire a 300 famiglie diriappropriarsi della propria dignità:questo lo scopo dell’Emporio della

solidarietà, inaugurato lo scorso 22dicembre presso i locali della Caritas diFoligno in piazzaSan Giacomo. Ilprogetto,concretizzatosigrazie al sostegnoeconomico dellaFondazione Cassadi risparmio diFoligno, consentead un massimo di100 famiglie pervolta di fare laspesa gratis, perun periodo di tremesi. Periodo chepuò essere prolungato per altri tre mesi sele condizioni del nucleo familiare nonsono cambiate, per un totale di 300famiglie in 18 mesi. Dietro le quinte sonotante le persone che lavorano per lariuscita di questo progetto. L’Emporio èaperto tre giorni alla settimana, lunedì,mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 12,

C

mentre il martedì e il giovedì l’équipelavora al carico e scarico degli alimenti diprima necessità, che vengono registrati esistemati sugli scaffali. A poco più di unmese di distanza dall’inizio ufficialedell’attività di distribuzione, l’iniziativa si èrivelata di grande utilità sociale. Delle 100famiglie inserite per i primi tre mesi, 44

sono i nuclei con figli acarico, 25 sono personesole e anziane, 15 sononuclei mono-genitoriali,16 sono nuclei familiaricon bambini al di sottodei 24 mesi. Si tratta inprevalenza di famiglieitaliane, a seguiremarocchini e in minornumero albanesi, romeni,macedoni e polacchi. Lerichieste arrivate tramite

l’Ufficio del cittadino, i servizi sociali delComune di Foligno e Spello e le Caritasparrocchiali sono state ben 220: le restantifamiglie idonee verranno inserite mesedopo mese insieme a quelle le cuidomande continueranno ad arrivare. Lafunzione principale dell’Emporio è di“accompagnare” le parrocchie nel duro

lavoro di prossimità con i soggetti indifficoltà. In sinergia con le parrocchie,grazie a questo progetto, è infatti possibilegestire la grande mole di richieste di aiuto,in un ambiente accogliente e cordiale.“Non si tratta di una mera distribuzione diviveri - afferma Patrizia Ciarma,responsabile dell’attività dell’Emporiodella solidarietà. - Le famiglie vengonoincontrate singolarmente, ci espongono iloro problemi e vengono educate a fare laspesa e a badare a quello che èindispensabile, eliminando il superfluo”.Un progetto che ha dunque una fortevalenza pedagogica: famiglie in fortedifficoltà, private della possibilità di farecose normali come approvvigionarsi, farela spesa, badare ai bisogni primari deipropri figli, adesso possono ricominciare afarlo, riappropriandosi della propriadignità. Pasta, scatolame, pomodoro,pannolini, prodotti per la casa, tutti beni diprima necessità che permettono a questefamiglie di soddisfare il 70% delfabbisogno familiare. Un’utopia chediventa di nuovo normalità.

Giuseppina Ribaudo“Gazzetta di Foligno”

FOLIGNO. Primobilancio della strutturaCaritas inaugurata adicembre per consentirealle famiglie in difficoltàdi fare la spesa grazie a dei “bonus”

La testimonianza di Emanuela Nicolucci

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