Vittorio sarà Santo - LaVoce

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N. 13 Venerdì 12 Aprile 2013 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 15 17 18 20 22 23 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it SAN GIUSTINO Giovane regista ‘nato’ qui gira un film sulla fede COLLEVALENZA Donata al santuario una reliquia di Papa Wojtyla TERNI Mentre resta in forse l’Ast, si apre il caso Acqua Sangemini DIOCESI ASSISI Papa Francesco risponde all’invito del Vescovo GUBBIO Città fortunata nelle vincite, o schiava del gioco? FOLIGNO I giovani portano in scena un nuovo Faust l’editoriale Una voce al di là di ogni sospetto di Elio Bromuri n questo numero de La Voce i lettori troveranno una nuova firma, quella del vescovo / amministratore apostolico della diocesi di Terni - Narni - Amelia mons. Ernesto Vecchi. I motivi della sua presenza nella nostra regione e la presentazione della sua figura di Pastore sono già stati illustrati nel nostro settimanale (n. 16 del 15 febbraio a pag. 23). In tale occasione vogliamo far notare che ogni settimana un vescovo della regione scrive un articolo per i lettori su un argomento da lui scelto. Nella confusione che domina la nostra società, pubblicare riflessioni, esortazioni, idee, sentimenti che provengono da persone qualificate quali sono i vescovi, al di fuori di ogni sospetto e di ogni interesse demagogico, sia un fatto degno di nota. Nella attuale lotta politica sono moteplici i motivi per dubitare della sincerità di militanti di partito e anche di giornalisti spesso allineati se non servi di qualche potentato economico e finanziario. I Vescovi, in comunione con il Papa e tra loro, non sono servi di nessuno, se non di Gesù Cristo ed hanno perciò a cuore il bene comune e la pace. Essi, come ha detto papa Bergoglio, con frase insolita e ardita, “odorano di pecore”, come il pastore che vive a contatto con il gregge. Talvolta infatti danno voce, con toni forti, ai lamenti e alle critiche della gente contro i privati e i pubblici poteri dominanti denunciando i disagi e i mali della società, urtando anche la suscettibilità di certi amministratori e politici, preoccupati di perdere consenso popolare. I Vescovi non cercano consenso, la loro parola pertanto è più libera, anche se non è lecito giocarla strumentalmente a fini di parte. Le loro parole sono frutto del contatto con la gente e con la parola di Dio. Vale per loro l’immagine di K. Barth del cristiano che ragiona tenendo in una mano il giornale e nell’altra la Bibbia. In questo senso si possono dire a buona ragione “democratici” in quanto a contatto continuo con la popolazione di cui ascoltano richieste di ogni genere, spirituale, morale e materiale. Naturalmente sono uomini e possono avere i difetti propri della fragilità umana in ogni ambito della vita, come tutti. Ma la loro scelta e lo stile di vita cui si sottopongono, nel panorama generale della classe dirigente di una comunità, li pongono certamente ai primi posti “per scienza e coscienza”, come si dice per ogni professione. Tutto ciò in termini puramente umani senza entrare nella dimensione religiosa propria del sacramento dell’Ordine e di quanto comporta sul piano della grazia e del carisma. Questo ambito più specifico della persona e della missione dei Vescovi è una fonte di ispirazione e un punto di vista che risulta capace di mostrare il bene e il male presente nella società, e nello stesso tempo di indicare la strada per un cammino di speranza. Oggi la Chiesa, dopo la fine dell’ultimo “Papa re”, sa come parlare per il bene della società senza cadere nel clericalismo e può suggerire credibili percorsi di sviluppo umano e sociale senza chiedere in cambio nulla, neppure l’adesione alla Chiesa, se non l’agire secondo la buona fede e l’ideale vita buona del Vangelo. La Chiesa non guarda a destra o a sinistra, ma avanti e in alto, e invita soprattutto ognuno a guardarsi dentro, superando lo squallore del turpiloquio e del vaneggiamento di alcuni personaggi che seminano a piene mani disprezzo, discredito, rancori e violenza provocando caparbiamente e ostentatamente la paralisi dell’intera società. I Si chiude la fase diocesana del processo di beatificazione di Vittorio Trancanelli. Sabato in cattedrale a Perugia, un concerto in suo onore diretto dal maestro Marco Frisina. 13 7 11 4 5 INSERTO SPECIALE Lo scorso weekend a Orvieto una grande manifestazione giovanile organizzata dalle nostre diocesi. Le foto, le voci dei partecipanti, le riflessioni dei Vescovi. I-IV Chiesa umbra Gli insegnanti risco- prono le istanze edu- cative del Concilio Vaticano II. Un docu- mento poco cono- sciuto ancora oggi Parola a... Eucaristia e sana poli- tica: il primo inter- vento di mons. Vecchi, amministra- tore apostolico di Terni, su “La Voce” Politica L’elezione di Gianluca Rossi al Parlamento lascia vacante in Regione uno spazio ambito dal Pd ternano Cultura Anche in Umbria l’i- niziativa di Acec e Progetto culturale Cei per diffondere il cine- ma e il teatro che parlano di fede Vittorio sarà Santo

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N. 13Venerdì

12 Aprile 2013Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

15 17 18 20 22 23

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it

SAN GIUSTINO

Giovane regista‘nato’ qui gira unfilm sulla fede

COLLEVALENZA

Donata al santuariouna reliquia di Papa Wojtyla

TERNI

Mentre resta in forsel’Ast, si apre il casoAcqua Sangemini

DIOCESI ASSISI

Papa Francescorisponde all’invitodel Vescovo

GUBBIO

Città fortunata nellevincite, o schiavadel gioco?

FOLIGNO

I giovani portanoin scena unnuovo Faust

l’editorialeUna voce al di làdi ogni sospetto

di Elio Bromuri

n questo numero de La Voce i lettoritroveranno una nuova firma, quella delvescovo / amministratore apostolico della

diocesi di Terni - Narni - Amelia mons. ErnestoVecchi. I motivi della sua presenza nella nostraregione e la presentazione della sua figura diPastore sono già stati illustrati nel nostrosettimanale (n. 16 del 15 febbraio a pag. 23). Intale occasione vogliamo far notare che ognisettimana un vescovo della regione scrive unarticolo per i lettori su un argomento da luiscelto. Nella confusione che domina la nostrasocietà, pubblicare riflessioni, esortazioni, idee,sentimenti che provengono da personequalificate quali sono i vescovi, al di fuori di ognisospetto e di ogni interesse demagogico, sia unfatto degno di nota. Nella attuale lotta politicasono moteplici i motivi per dubitare dellasincerità di militanti di partito e anche digiornalisti spesso allineati se non servi diqualche potentato economico e finanziario. IVescovi, in comunione con il Papa e tra loro, nonsono servi di nessuno, se non di Gesù Cristo edhanno perciò a cuore il bene comune e la pace.Essi, come ha detto papa Bergoglio, con fraseinsolita e ardita, “odorano di pecore”, come ilpastore che vive a contatto con il gregge.Talvolta infatti danno voce, con toni forti, ailamenti e alle critiche della gente contro i privatie i pubblici poteri dominanti denunciando idisagi e i mali della società, urtando anche lasuscettibilità di certi amministratori e politici,preoccupati di perdere consenso popolare. IVescovi non cercano consenso, la loro parolapertanto è più libera, anche se non è lecitogiocarla strumentalmente a fini di parte. Le loroparole sono frutto del contatto con la gente e conla parola di Dio. Vale per loro l’immagine di K.Barth del cristiano che ragiona tenendo in unamano il giornale e nell’altra la Bibbia. In questosenso si possono dire a buona ragione“democratici” in quanto a contatto continuo conla popolazione di cui ascoltano richieste di ognigenere, spirituale, morale e materiale.Naturalmente sono uomini e possono avere idifetti propri della fragilità umana in ogni ambitodella vita, come tutti. Ma la loro scelta e lo stiledi vita cui si sottopongono, nel panoramagenerale della classe dirigente di una comunità,li pongono certamente ai primi posti “perscienza e coscienza”, come si dice per ogniprofessione. Tutto ciò in termini puramenteumani senza entrare nella dimensione religiosapropria del sacramento dell’Ordine e di quantocomporta sul piano della grazia e del carisma.Questo ambito più specifico della persona e dellamissione dei Vescovi è una fonte di ispirazione eun punto di vista che risulta capace di mostrareil bene e il male presente nella società, e nellostesso tempo di indicare la strada per uncammino di speranza. Oggi la Chiesa, dopo lafine dell’ultimo “Papa re”, sa come parlare per ilbene della società senza cadere nel clericalismoe può suggerire credibili percorsi di sviluppoumano e sociale senza chiedere in cambio nulla,neppure l’adesione alla Chiesa, se non l’agiresecondo la buona fede e l’ideale vita buona delVangelo. La Chiesa non guarda a destra o asinistra, ma avanti e in alto, e invita soprattuttoognuno a guardarsi dentro, superando losquallore del turpiloquio e del vaneggiamento dialcuni personaggi che seminano a piene manidisprezzo, discredito, rancori e violenzaprovocando caparbiamente e ostentatamente laparalisi dell’intera società.

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Si chiude la fase diocesana del processo di beatificazionedi Vittorio Trancanelli. Sabato in cattedrale a Perugia, unconcerto in suo onore diretto dal maestro Marco Frisina.13

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INSERTOSPECIALELo scorsoweekend aOrvieto unagrandemanifestazionegiovanileorganizzatadalle nostrediocesi. Le foto,

le voci dei partecipanti, le riflessioni dei Vescovi. I-IV

Chiesa umbraGli insegnanti risco-prono le istanze edu-cative del ConcilioVaticano II. Un docu-mento poco cono-sciuto ancora oggi

Parola a...Eucaristia e sana poli-tica: il primo inter-vento di mons.Vecchi, amministra-tore apostolico diTerni, su “La Voce”

PoliticaL’elezione diGianluca Rossi alParlamento lasciavacante in Regioneuno spazio ambitodal Pd ternano

CulturaAnche in Umbria l’i-niziativa di Acec eProgetto culturale Ceiper diffondere il cine-ma e il teatro cheparlano di fede

Vittorio sarà Santo

VENERDÌ 12 APRILE 2013

SOCIETÀ. A convegno a Perugial’associazionenazionale delleUnitre

L’Unitre non è affattoun’istituzione “riservata aglianziani”, tant’è che sempre piùnumerosi giovani vi si iscrivono

PS: sta tutta qui, dietro tresemplici lettere, l’essenza delleUniversità della terza età:

associazione di promozione sociale.Una definizione giuridica, ma anche lasintesi della filosofia di vita di questestrutture, ovvero educare edinformare, ma anche aprirsi al socialee alla socialità. Quel “tre”, infatti, chefa parte dell’acronimo con cui gliistituti sono abitualmente definiti –Unitre – non sta ad indicare soltanto la‘famigerata’ terza età, ma anche esoprattutto il suo essere a tutti gli effettiuna “Università delle tre età”. Chiquindi pensa che si tratti di realtàesclusivamente riservate agli “over”, sisbaglia. Dalle Università, infatti,confermano come siano sempre più igiovani che decidono di iscriversi aicorsi delle Unitre, attratti dall’ampiaofferta formativa. A conquistare glistudenti più “piccoli” sono soprattutto icorsi di lingue – i tradizionali inglese,francese, spagnolo e tedesco, maanche arabo e cinese – e poi le lezionidi ballo e ginnastica, compresi yoga, pilates e zumba fitness. Per gliappassionati di arte c’è poi disegno,ricamo, solfeggio, ma anchearcheologia, filosofia, ecc. “Nella sededi Perugia - dice Gustavo Cuccini,direttore generale dei corsi e delleattività culturali dell’Unitre delcapoluogo - abbiamo circa 1.200 -1.300 iscritti, e la cosa interessante èche, sempre più, si tratta di giovani. Ladiversità anagrafica dei nostri allievicontribuisce a creare un clima

A

assolutamente vivo e vitale, e non soloper gli over!”. Vere e proprie famiglie,quindi. Armi spesso fondamentali percombattere la solitudine, dove lacompagnia, la solidarietà e l’amiciziasono valori sanciti negli Statuti comeobiettivi da perseguire e realizzare.L’esperienza dell’Unitre - fanno notarei promotori - si avvicina molto, inquesto senso, a quella dei centri socialiche vogliono rallegrare le giornate ditanti anziani soli. Aggiungendo, in più,la componente culturale e formativa.Anche in queste strutture, però, i

contraccolpi della crisi si fanno sentire.“Sicuramente – sottolinea Cuccini – ildifficile momento economico chestiamo vivendo ha rallentato lapartecipazione dei nostri iscritti,soprattutto a quelle che chiamiamoattività culturali e sociali, ovveroviaggi, visite guidate, momenti disocializzazione che abbiamo sempreorganizzato nel corso degli anni.Inoltre, la crisi intacca, ovviamente,anche il volontariato e il supporto chepotevamo avere dagli enti pubblici”.

L’associazione nazionaledell’Università della terza età – Unitre(Università delle tre età) si è riunitaieri, giovedì, a Perugia per riflettere sulfuturo degli istituti e sugli strumentipiù idonei per stimolarel’invecchiamento attivo, tra cui

spiccano l’arte e la creatività.L’occasione è stata il convegnonazionale, che si è tenuto presso la saladei Notari di Perugia, dal tema“Creatività e arte. La dimensioneestetica delle tre età”. Filo conduttoredella mattinata la convinzione chel’estro artistico e la fantasia nonabbiano limiti anagrafici, maattraversino trasversalmente legenerazioni e, quindi, possano essereveicolo per un dialogo stimolante tra leetà. Nel corso di convegno si sonosucceduti gli interventi e letestimonianze di chi attivamente sioccupa di anziani e, in particolare, diinvecchiamento attivo. Ad esempio, Luisa Bartorelli, geriatra, e SilviaRagni, psicologa, entrambe impegnatepresso il centro Alzheimer -Fondazione Roma, che hanno riflettuto,rispettivamente, sulle capacità creativedell’anziano e sul valore dellamusicoterapia. All’incontro seguirà, nelcorso di questo fine settimana, unseminario di studio durante il quale siriuniranno il Comitato esecutivo e ilConsiglio nazionale dell’Unitre perriflettere sulla realtà sociale, ma ancheeconomica e organizzativa degli istitutie sui loro rapporto con lo Stato e i varienti locali.

Laura Lana

In Umbrian Umbria sono ben 17 le esperienze di “uni-versità della terza età” o “delle tre età”. Le sitrova sparse per tutta la regione: dalle città

più importanti come Perugia, Terni, Assisi, Città diCastello e Spoleto, ai piccoli centri quali San Ve-nanzo, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria e Otri-coli, Monte Castello di Vibio. E ancora Deruta, Mar-sciano, Todi, Acquasparta, Alto Orvietano, Amelia,Narni e Orvieto.

I

2 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

PERUGIASEDE PROVINCIALE

Via Sicilia, 57tel. 075 5001118

PERUGIAVia XIV Settembre, 19

tel. 075 5731528

ASSISIVia S. Paolo, 21tel.075 816768

FOSSATO DI VICOVia S. Allende, 29tel. 075 919121

GUALDO TADINOVia G. Matteotti, snctel. 075 9140958

GUBBIOVia Ubaldini, 22

tel. 075 9222663

FOLIGNOPiazza Branducci, 1tel. 0742 350715

CITTA’ DI CASTELLOViale Vittorio Veneto, 12

tel. 075 8558640

SPOLETOVia Flaminia Vecchia, 229

tel. 347 1495023

VENERDÌ 12 APRILE 2013

POLITICA. Situazione di stallo su tutti i fronti. Ma ecco che Franceschini...

Un’irruzione di normalitàI pochi giorni chemancano all’elezione delPresidente dellaRepubblica ci diranno sedavvero la politicaitaliana avrà cambiatomarcia, se la reciprocalegittimazione diventeràcostume politico, se civerrà restituita unadialettica politica dademocrazia occidentale

Né troppo debolené troppo forte

Scrivo mentre i parlamentaridel Movimento 5 stelle, rinta-nati a Montecitorio, che hannooccupato con la stessa facilitàcon la quale avrebbero occu-pato un qualsiasi ristorante deiCastelli romani, stanno leg-gendo la Costituzione della Re-pubblica italiana. Alcuni addi-rittura prendono appunti. Lofaranno fino a mezzanotte e unminuto. Un gesto simbolicomolto bello. Bello e simbolicocome tanti altri gesti di questesconcertanti e sconcertate newentries della politica. Ma la po-litica che fine ha fatto? Finitala ‘serqua’ degli insulti, unavolta letto anche Dante al Se-nato, i Promessi Sposi nel cor-tile del Quirinale e Topolino al-l’aperto, ci faranno capire cosaintendono per “politica” questisimpatici uomini della strada,gente che potremmo incontra-re tutte le mattine? Dopo averprotestato giustamente e aperdifiato, hanno abbozzatoqualche proposta, ma perchéuna proposta possa definirsipolitica la prima condizione èche sia fattibile: cosa che a lo-ro sembra non interessare af-fatto. Da quella parte la politi-ca latita. “È cominciata la de-molizione!” annuncia senzanessuna comicità il comico ge-novese sul suo famosissimoblog, un formidabile mix di in-tuizioni valide e di stupidaggi-ni totali. La politica latita.Latita, la politica, anche tra letruppe cammellate di Berlu-sconi. Quando uno entra in po-litica è inevitabile che un po’di interesse personale se loporti dietro, in borsa. Ma l’O-mino di Arcore, 20 anni fa, sene portava dietro un quintale,oggi una tonnellata. Certo, hai mezzi per liofilizzarla, quellatonnellata, compreso l’allesti-mento di una manifestazionecontro la Giustizia ingiusta, aRoma, pagando di tasca sua ilviaggio di chi viene da Tarvisioo da Canicattì, viaggio, pranzo,spostamenti in metropolitana,brindisi alla salute di noi ita-liani da Cencio a Trastevere,pasticche per la gola e regali-no/ricordo per il nipotino. Nonè che da quella parte le ragio-ni del bene comune non conti-no, ma debbono mettersi in fi-la dietro tanti di quei “se” e diquei “ma” che rischiano discomparire. E a sinistra? Che fine ha attola politica a sinistra? Io, per viediverse dal nostro settimanale,ho invitato a votare Pd perchéero e sono convinto che lì con-fluisca il meglio della nostratradizione, la sinistra demo-cratica e i cattolici democrati-ci. A parte il fatto che (comesempre) nessuno mi ha datoascolto, Bersani mi ha deluso.Perché lui e i suoi non hannotenuto conto dell’emergenzache è emersa più evidente ditutte dalle ultime elezioni, chei 10 milioni attribuiti dalla gen-te a Berlusconi sono… voti,non sono noccioline. E a nes-suno è lecito dividere i voti invoti di serie A e voti di serie B.E allora con Berlusconi biso-gna trattare, punto e a capo.Magari turandosi il naso, comediceva Montanelli parlando(niente di meno!!) della Dc.Magari con la ceralacca. Nelpiano interrato della villa diArcore ce n’è una quantità.

ABAT JOURA cura di Angelo M. Fanucci

Alla vigilia della scelta del successore diNapolitano, un excursussulla figura istituzionaledel Presidente dellaRepubblica dal 1948 a oggi

Ma che fine ha fatto la politica?

LA VOCE IN PRIMO PIANO 3

l 18 aprile le Camere si riuniranno pereleggere il 12° Presidente dellaRepubblica italiana. Il 24 e 25 febbraio

gli italiani hanno votato, ma l’Italia èancora senza Governo. Nel frattempo ilPaese ha assistito al balletto estenuante edestenuato dei “no”, ripetuti fino alla noia.Poi, all’improvviso, alcune parole hannodato una scossa ai palazzi della politicaitaliana. Poche parole affidate alle colonnedel Corriere della Sera sembrano averchiuso una pagina sgualcita per aprirneuna tutta nuova. Da Paese normale,direbbe qualcuno. Da Paese rinsavito,direbbe qualcun altro. Forsesemplicemente da Paese dotato di sanorealismo, che nulla ha a che fare con ilcinismo che si vorrebbe indicare come ilmarchio distintivo della politica. Forse, peruna volta, varrebbe la pena prendere sulserio questa piccola svolta. Cioè prendereper buone le parole di DarioFranceschini, ex segretario del Pd, che inpoche righe ha riaperto il dialogo fra ledue maggiori forze politiche del Paese: “Èarrivato il momento di dialogare con ilPdl”. E ancora: “Ci piaccia o no, gli italianihanno stabilito che il capo della destra,una destra che ha preso praticamente inostri stessi voti, è ancora Berlusconi. Ècon lui che bisogna dialogare. La suasconfitta deve avvenire per vie politiche.Non per vie giudiziarie o legislative”. E perchiudere con i tic del passato, eccoloaffermare: “Dobbiamo toglierci di dossoquesto insopportabile complesso disuperiorità, per cui se l’avversario ti piaceci parli, altrimenti non ci parli nemmeno”.

Ecco, parlarsi è già un buon inizio. Non èla soluzione dei problemi, ma rappresental’irruzione della normalità in uno scenario

Ipolitico per molti versi impazzito, nelquale troppi inseguivano sogniirrealizzabili e intese improbabili. Mentrela dura realtà avrebbe già dovuto dettareloro la necessità di cercare una viapraticabile per garantire al Paese una fasedi relativa pace sociale, così da favorireuna lenta, forse lentissima ripresaeconomica. E con essa il necessarioalleggerimento delle tensioni sociali cheserpeggiano nel profondo della societàitaliana, con il suo milione di licenziati nel2012, con i suoi giovani disoccupati osottoccupati, con i suoi suicidi perdisperazione, con i suoi milioni di nuovipoveri che sono il vero shock che tutti noifacciamo fatica ad assorbire. Ecco perchéparole che sembrano chiudere una lungastagione di bipolarismo impazzito eviolento suonano come unguento sulleferite. Certo, siamo lontanissimi da unaccordo tanto per l’elezione del Presidentedella Repubblica, quanto di un Governo“minimo” dagli orizzonti brevi. Eppurequelle parole di Franceschini, sicuramentematurate nelle stanze più importanti delPd, forse ci possono aiutare a capire, unavolta per tutte, che ci sono due condizioninecessariamente concatenate per unasana democrazia dell’alternanza: lastabilità dei Governi e la legittimazione delproprio avversario politico. Due condizioniche il nostro bipolarismo infantile eimperfetto hanno praticamente tradito conun’ostinazione insopportabile. Quantotempo è stato sprecato nel combattersisenza tregua nella demonizzazione

dell’avversario. “Comunista” o “Caimano”,a seconda degli interessi del proprioschieramento. Tutto questo mentre ilPaese perdeva colpi e si consegnava,imbelle, alle gelide regole di Bruxelles. Ementre nell’opinione pubblica montavauna feroce quanto motivata ondataantipolitica che ha trasformato il nostrosistema, da un bipolarismo impazzito einconcludente, in un tripolarismoparalizzante e cinico. I pochi giorni chemancano all’elezione del Presidente dellaRepubblica ci diranno se davvero lapolitica italiana avrà cambiato marcia, sela reciproca legittimazione diventeràcostume politico, se ci verrà restituita unadialettica politica da democraziaoccidentale, se potremo tornare a sperarein un futuro per il nostro Paese.L’alternativa sarebbe un avvitamento nellacrisi istituzionale, con inevitabiligravissime ripercussioni economiche esociali. Con un costo umano insopportabileper i nostri poveri, per i nostri cetipopolari, per le nostre famiglie, per lenostre comunità.

P.S. Il “coraggio” della Dc e del Pci nellontano 1976 nel dare vita a un governo di“larghe intese”, evocato dal presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano, hasostanzialmente dettato l’agendadell’incontro fra Bersani e Berlusconi. Ladomanda è questa: avranno lo stessocoraggio di Aldo Moro e di EnricoBerlinguer?

Domenico Delle Foglie

ette anni: in questo nu-mero c’è il senso fonda-mentale della presidenza

della Repubblica. Del resto icostituenti erano stati chiari,cinque anni la Camera dei de-putati, sei anni il Senato (poicorretti a cinque con unariforma nel 1963), sette il Pre-sidente. Hanno voluto un man-dato più lungo di quello di tut-ti gli organi elettivi, “al fine diassicurare, nella vita dello Sta-to, un elemento di stabilità”.Inoltre hanno voluto un colle-gio elettorale più ampio delledue Camere, allargato ai rap-presentanti delle Regioni, euna maggioranza qualificata.Perché il Presidente doveva of-frire garanzie a tutti i partnerdi un sistema che, pur partitoda un riflesso di unità nazio-nale antifascista, si era prestodiviso sul crinale della “guerrafredda”.Quanto ai poteri e alle “prero-gative”, la Costituzione italianain sostanza attribuiva al Capodello Stato alcuni tratti di in-tervento diretto, così da nonfarne semplicemente un merogarante o un elemento “deco-rativo”. Compiva così una scel-

S

ta differente rispetto alla Fran-cia e alla Germania Federaledel 1946-49. E qualche studio-so ha visto, soprattutto nel po-tere di scioglimento, in quellodi conferire il mandato al Pre-sidente del Consiglio o nellapresidenza dei Consigli supe-riori della magistratura e delladifesa, anche un “retaggio mo-narchico” nella figura del Pre-sidente italiano. Dopo una lunga discussione, si

decise anche di consentire larieleggibilità, che pure era sta-ta esclusa in una prima reda-zione, “data la situazione poli-tica attuale di penuria di uo-mini politici dopo venti anni dicarenza di vita politica”.In realtà, nel design costituzio-nale italiano, il Capo dello Sta-to è stato pensato per non es-sere “né troppo debole né trop-po forte”, per usare un’altrabrillante formula sempre di ungrande costituente democri-stiano, Egidio Tosato. È statainsomma fornita una certa ela-sticità, così da potere fare fron-te alle diverse situazioni.E in effetti, come è ben illu-strato in un convegno di studistorici che si svolge in questigiorni all’Università di Viterbo,con il patrocinio dell’Archiviostorico del Quirinale, nell’arco

dei quasi settant’anni dall’ele-zione di un monarchico - Enri-co De Nicola - da parte dell’As-semblea costituente, i suoi die-ci successori, in situazioni po-litico-istituzionali molto diver-se tra loro, hanno interpretatodiversamente il mandato, uti-lizzandone via via tutte le di-verse virtualità. Ci sono state presidenze “no-tarili” o presidenze “interven-tiste”, o diverse fasi in unastessa presidenza, non senzasorprese. Anche tenuto contodei grandi cambiamenti nel si-stema politico come nelle for-me della comunicazione, laPresidenza della Repubblicaha offerto in sostanza una ri-sorsa di stabilità.Ritorniamo così al settennato,che ormai resta una caratteri-stica quasi solo italiana; e sot-tolinea la necessità e l’impor-tanza della stabilità e della re-ciproca legittimazione, che poiè il grande tema anche del-l’imminente elezione del 12°inquilino repubblicano del pa-lazzo del Quirinale, il più alto –e isolato – dei sette colli di Ro-ma.

Francesco Bonini

POLITICA. Verso l’elezione del Presidente

denuncia il consigliere regionale AndreaLignani Marchesani (Fratelli d’Italia),cinque dirigenti della Regione Umbriasarebbero andati a Milano allapresentazione di un’iniziativa al Museo diBrera. “Non stiamo discutendo - haosservato - la partecipazione a questieventi milanesi della governatrice, chedemocraticamente rappresental’immagine dell’Umbria; anche se ciauguriamo che la sua permanenza siabreve, perché la crisi esige altrove la suapresenza. Si vuole invece puntare il ditosulla presenza all’evento di ben cinquedirigenti della Regione”. LignaniMarchesani ha aggiunto che “almeno lacasta politica ha il coraggio di mettere lapropria faccia nel consenso popolare”mentre, per l’esponente Fdi, anche quelladei dirigenti è “una vera e propria casta”.

E. Q.

VENERDÌ 12 APRILE 2013

Binario triste... e smottatounedì 8 aprile è deragliatoun treno regionale dellaFcu, partito da Sansepolcro

alle 5.45 e diretto a Perugia. Neipressi della fermata di Monteca-stelli Ponte Tevere, all’uscita dal-la galleria, a causa del crollo par-ziale del muro di scarpa della fer-rovia, alcuni detriti hanno invasoi binari e costretto il macchinistaa una brusca frenata: il primo deidue vagoni del convoglio è quindideragliato, adagiandosi sul fiancosinistro. Sul posto sono subito sopraggiun-ti carabinieri, vigili del fuoco, po-lizia municipale, polizia provin-ciale, tecnici di Umbria Mobilità emezzi del 118 che hanno provve-duto a trasportare i 23 passeggeripresso gli ospedali di Umbertide eCittà di Castello, dove i medicihanno riscontrato ferite lievi, conprognosi massime di 15 giorni. Al-le ore 14 comunque soltanto unpaziente era rimasto in osserva-zione mentre gli altri erano statigià tutti dimessi. Nella mattinata dell’incidente l’on.Giampiero Giulietti, ex sindacodi Umbertide, eletto alla Cameradei deputati nelle ultime elezioni,si è recato sul luogo dell’inciden-te. “Questo deragliamento - hadetto - rimarca ancora una volta la ne-cessità di intervenire con urgenza nellearee a più alto rischio idrogeologico per lamessa in sicurezza del territorio umbro”. Le intense e continue precipitazioni diquesti giorni hanno infatti peggiorato unasituazione già di per sé critica, visto che il100% dei Comuni umbri risulta a rischioidrogeologico. Dal mese di novembre,quando molte zone della regione sonostate interessate dall’esondazione del Te-

L

vere, fino ad aprile, l’Umbria è stata og-getto di una serie continua e impressio-nante di frane, smottamenti e allagamen-ti, dovuti ad una quantità di precipitazio-ni anomala, ben al di sopra della mediastagionale. Sul luogo dell’incidente era accorso an-che il vice sindaco di Umbertide MarcoLocchi che poi si è recato al pronto soc-corso per sincerarsi di persona delle con-dizioni di salute dei passeggeri rimasti

coinvolti nel sinistro. Anche per lui pareindispensabile attivare sin da subito sulterritorio interventi finalizzati al consoli-damento idrogeologico, e per fare questoservono finanziamenti specifici che siaspettano che il Governo possa mettere adisposizione. Ma il triste evento fa riflettere sulla situa-zione dei tanti pendolari (studenti, im-piegati, lavoratori stranieri…) che quoti-dianamente si servono della linea ferro-viaria della Fcu (Ferrovia centrale um-bra), costretti spesso a percorrere questetratte in una situazione di parziale sicu-rezza e con tempi di attesa abbastanzalunghi. D’altro canto la Fcu rappresentauna linea essenziale per i pendolari che,senza di essa, si troverebbero veramentenei guai.

Fabrizio Ciocchetti

Una poltrona ‘vuota’ per Ternie elezioni politiche sono alle spallema le sostituzione degli assessoridiventati parlamentari tarda a

concludersi. Il consigliere e assessoreregionale Gianluca Rossi (Pd) è divenutosenatore, ed è l’unico rappresentanteternano a sedere inParlamento. ValeriaCardinali, assessore alComune di Perugia, ora apalazzo Madama, harinunciato alla propriaindennità per l’incarico apalazzo dei Priori, ma non siè dimessa. L’incarico diassessore regionale di Rossiera incompatibile con quellodi parlamentare, al contrariodella sua nuova collegaperugina che prosegue neldoppio incarico. A palazzoDonini si aspetta ancora asostituire Rossi: perrisparmiare, o per fardecidere il Pd ternano, che vuoleassolutamente un nuovo assessore delterritorio? Già c’erano stati malumorinella composizione delle liste elettorali,con la possibilità per un solorappresentante ternano, Rossi appunto, di

L entrare in Parlamento. Per quantoriguarda l’incarico di consigliereregionale, la sostituzione di Rossi èavvenuta con Manlio Mariotti, exsegretario della Cgil, primo dei non eletti,ma certamente non espressione della

Conca. Un ternano in menoin Consiglio regionale...invece il ruolo di assessorenon può essere pescatoaltrove. La Marini hasoprasseduto all’immediatasostituzione forse perché leidee della Segreteriaprovinciale ternana nonsono così univoche. Da unlato si tifa per l’ex sindaco diNarni, Stefano Bigaroni,mentre da Terni si vorrebbe Fabio Paparelli. In unmomento di grandicambiamenti, conl’incredibile – pare – corsa atagliarsi lo stipendio da parte

di alcuni soggetti istituzionali, potrebbecostituire una novità importante la sceltadi non sostituire l’assessore divenutosenatore. Ma sarà difficile. Anche perchéalcune spese, che paiono un po’esagerate, continuano. Secondo quanto

Solo un po’ di spavento e lieviferite per i passeggeri del trenoregionale deragliato pressoMontecastelli. Ma la frana rivela problemi infrastrutturali

REGIONE. Bando a favore di nuclei familiari con un solo genitore e figli minori a carico

opo i provvedimenti per legiovani coppie e quelli per isingle, arriva dalla Regione

un atto a favore anche di quellefamiglie cosiddette monoparentali,costituite cioè da un solo genitorecon uno o più minori a carico, chehanno necessità di acquistare laprima casa. La Giunta regionaleinfatti ha approvato, su propostadell’assessore alle Politicheabitative Stefano Vinti, i criteri ele procedure necessarie per la

D predisposizione del bandoriguardante i finanziamenti pernuclei familiari composti da unsolo genitore con uno o più figliminori a carico, che necessitano disoluzioni alloggiative idonee. Sitratta di circa un milione e mezzodi euro che la Regione metterà adisposizione, e che permetterà laconcessione di contributi pari al30% del costo dell’alloggio, ivicomprese le eventuali pertinenze,fino a un massimo di 30.000 euro

ad alloggio. Nel definire il nucleobeneficiario dell’intervento, laGiunta ha ritenuto di nonescludere coloro che, oltre ai figliminorenni, hanno a carico anche

uno più figli maggiorenni, tenutoconto delle difficoltà che i giovaniincontrano nel trovare lavoro e,quindi, della necessità di rimanerein famiglia. Tuttavia sono statiposti dei limiti: il figliomaggiorenne non deve superare i25 anni di età e non devepossedere reddito alla data dipubblicazione del bando. Tra irequisiti, l’aver percepito nell’anno2011, unitamente ai componenti ilnucleo familiare, un reddito divalore Isee non superiore a 20.000euro, e l’alloggio da acquistare nondeve avere una superficie utilesuperiore a 95 metri quadrati.

Il treno deragliato presso Montecastelli

Gianluca Rossi

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

IL 1° MAGGIO, CORTEONAZIONALE A PERUGIA

Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Perugia come se-de della tradizionale manifestazione nazio-nale del Primo Maggio. Una scelta motivatadalla drammatica vicenda della uccisione didue impiegate negli uffici del Broletto e dal-la difficile situazione economica dell’Umbria.“Perugia - ha detto il segretario della Cisl Raf-faele Bonanni - è una realtà industriale disa-strata, la disoccupazione è alta. È una cittàsimbolo del disastro italiano e della dispera-zione del lavoro”. L’omicidio di Perugia, se-condo il segretario della Uil Luigi Angeletti, è“il segno di un clima sociale così degradato dicui non ci sono esempi nella storia repubbli-cana”.

MORTI BIANCHE: MENOFONDI PER LE FAMIGLIE

Ci sono meno soldi per aiutare le famigliedelle vittime di incidenti mortali sul lavoro; ilcontributo del Fondo regionale di emergen-za scende da 7.500 euro a 5.000. Il Fondo erastato creato per intervenire nella immedia-tezza dei fatti prima dei risarcimenti (i cuitempi sono solitamente lunghi) da parte del-l’Inail e delle assicurazioni. È finanziato dal-la Regione con il contributo dei sindacati, del-le associazioni di categoria e di altri enti, cheperò in gran parte non hanno onorato il loroimpegno. La Regione ha pertanto deciso diintervenire con un finanziamento di 280 mi-la euro per il contributo a 18 delle famiglieancora in attesa. Contributo che però è statotagliato come stabilito dalla terza Commis-sione del Consiglio regionale, con l’impegnodi riesaminare presto la questione per ren-dere veramente efficace questo Fondo diemergenza. Per una solidarietà che non siasoltanto di parole ma di fatti concreti.

OLTRE 4.000 FAMIGLIE A RISCHIO CASA

Nei prossimi tre anni, in Umbria, più di 4.000famiglie rischiano di restare senza casa per-ché non sono più in grado di pagare l’affitto.L’allarme è stato lanciato dall’assessore re-gionale Stefano Vinti. “È la prima volta - af-ferma - che anche nella nostra regione si re-gistra un dato così allarmante, con una per-centuale molto alta di questi sfratti dovuta a‘morosità incolpevole’, legata cioè a condi-zioni economiche particolarmente svantag-giate che non permettono di sostenere il co-sto dell’abitazione”.

SEMPRE PIÙ DIFFICILE OTTENERE I MUTUI

Intanto anche in Umbria crollano i prezzi del-le case ma è sempre più difficile ottenere dal-le banche i mutui per acquistarle. Secondoun’indagine di Tecnocasa, a Perugia in un an-no i prezzi delle abitazioni sono mediamen-te diminuiti del 9,8 per cento mentre a Ternidel 7,1. Nello stesso periodo però in Umbrial’ammontare complessivo dei mutui conces-si per l’acquisto della casa è diminuito del 60per cento.

LA PERUGIA-ANCONALANGUE... E I VIP CENANO

I costruttori umbri, attraverso la loro asso-ciazione Ance, protestano per i ritardi nellarealizzazione della superstrada Perugia-An-cona che avrebbe dovuta essere pronta per il2011, mentre “nel 2013 solo un quarto degliinterventi è stato realizzato”. L’assessore Do-menico Caprini denuncia invece che la Pro-vincia di Perugia ha poco più di un milione dieuro per 3.000 chilometri di strade di suacompetenza, mentre per una corretta manu-tenzione servirebbero 50 milioni. Questo - af-ferma - mentre “assistiamo impotenti al ritodelle cene Vip a margine delle tante manife-stazioni culturali che animano il territorio”.La sua proposta: creare un fondo per ripara-re le buche sulle strade “con le risorse desti-nate a cene e banchetti”. Strade più sicure eVip più in forma!

POLITICA. Rossi,assessoreregionale oraeletto inParlamento, deveessere sostituito.Ma con chi?Intanto a PerugiaValeria Cardinalimantiene ildoppio incarico

VENERDÌ 12 APRILE 2013

scindibilità del valoredella famiglia nell’odier-na “crisi, soprattutto eti-ca, dell’Occidente”. Con-tro le nuove forme diconvivenza, segno di unadisgregazione della so-cietà, la scelta “coraggio-sa” della famiglia cristia-na si dimostra grande“generatrice di benesse-re economico e di benirelazionali”. Compitodella famiglia è riappro-priarsi del suo ruolo edu-cativo, “uscendo dalle

trappole dell’incoscienza e della pau-ra”. Don Rocchetta si è soffermato sullaspiritualità della famiglia e della fedeinsegnata all’interno del nucleo fami-liare. “L’incontro - ha detto il presidente del-l’associazione, Giovanni Caporali - havisto una grande partecipazione, segnoche la tematica della ‘riscoperta’ dellafamiglia è ritenuta importante ed ur-gente. Per questo verranno organizza-ti altri seminari su argomenti simili”.

Margherita Idolatri

BREVI

❖ NEMETRIALe problematiche di Basilea 3Le direttive di Basilea per il settore del Creditorappresentano un passaggio fondamentale inuna realtà planetaria sempre più complessa. Lerecenti criticità del sistema bancario fannosentire l’esigenza di una chiarezza di termini sulpiano della operatività delle Aziende di credito.Per affrontare queste prospettive Nemetria haconvocato nella prestigiosa sede del Sadiba, unimportante seminario in programma per lunedi22 aprile che affronterà con illustri docenti edesperti del mondo bancario tutte leproblematiche che le direttive di Basilea 3impongono a Banche, imprese e privati. I lavoriinizieranno alle ore 9 e si concluderanno alle ore13. Gli interventi previsti saranno di Loris Nadotti,professore ordinario di Economia degliintermediari finanziari, Università di Perugia; diGiulio Tagliavini, professore ordinario diEconomia degli Intermediari finanziari,Università di Parma e di Francesco Cannata,servizio normativa e Politiche di vigilanza, Bancad’Italia. La sintesi delle problematiche e leconclusioni saranno trattate da Rainer StefanoMasera, preside della facoltà di Economia eprofessore di Politica economica pressol’Università degli studi G. Marconi. Perinformazioni contattare la segreteria di NemetriaTtel e Fax 0742/350900 email: [email protected]

❖ DONNEProgetto Centri antiviolenzaÈ stato presentato lunedì scorso 8 aprile, nellasede dell’Anci di Perugia il progetto “Umbriaantiviolenza” realizzato dai Comuni di Perugia eTerni in collaborazione con l’associazione ternana“Libera mente ... donna” e l’organizzazione nongovernativa “Differenza donna” (una realtà didonne che da oltre 20 anni si batte, in Italia e inPaesi lontani, contro la violenza alle donne conlo strumento prioritario dei centri antiviolenza) eil contributo del ministero per le Pariopportunità. Scopo di tale progetto è larealizzazione di due centri antiviolenza, a Terni ePerugia. Il progetto, il cui costo complessivoprevisto è di 444.300 euro, prevede la selezioneper un corso di formazione di 150 ore, gratuito,per le donne interessate a prestare la propriacollaborazione, sia a livello professionale sia divolontariato. L’assessore comunale alle Pariopportunità di Perugia Lorena Pesaresi ha dettoche ci aspetta di poter accogliere nei due centri,al termine del progetto, 36 donne vittime diviolenza e 20 bambini, formare 14 operatrici, 15volontarie e 50 persone dei soggetti invianti”.

❖ VINITALY UniCredit per il vinoÈ stata presentata nei giorni scorsi alla Fiera diVerona in occasione del Vinitaly “UniCreditInternational per il vino”, il progetto di Unicreditche mette a disposizione delle Piccole medieimprese del settore vitinicolo un’offerta dedicatadi servizi a supporto del processo diinternazionalizzazione. Secondo un’analisiUnicredit su dati Istat, l’Umbria nel 2011 si èpiazzata all’undicesimo posto tra le regioniitaliane produttrici di vino, rappresentandoinoltre l’1,9% della produzione nazionale di viniDoc - Docg, il 2,6% degli Igc e l’1,8% dei vini datavola. Nell’ambito di questo progetto le treconfederazioni dell’agricoltura (Confagricoltura,Coldiretti e Cia) hanno sottoscritto un accordocon Unicredit, affiancando la Banca nel coglierele esigenze specifiche del settore vitinicolo e nelpromuovere prodotti, servizi e iniziative volti avalorizzare il vino italiano all’astero.

❖ VINO Prime etichette biologicheHanno fatto il loro ingresso al Vinitaly le primeetichette di vino biologico regolarmentecertificate con l’eurofoglia, il logo europeoobbligatorio per questo tipo di produzioni. Laloro presenza non è passata inosservata, anzi,hanno registrato un interesse, anchecommerciale, di notevoli dimensioni. Sono giàoltre 50.000 gli ettari di vitigno in Italia che sisono convertiti all’agricoltura biologica,mettendo al bando fitofarmaci e fertilizzantichimici di sintesi. Quasi 1.000 sono invece lecantine che hanno scelto di trasformare questeuve nel rispetto del Regolamento Europeo203/2012.

La famiglia cristiana: scuola di umanità e di fedea famiglia cristiana: scuola diumanità e di fede” era il tito-lo della conferenza tenutasi

sabato 6 aprile a Pantalla di Todi nellasala conferenze Veralli Cortesi. L’asso-ciazione “Meritiamoci Pantalla” ha or-ganizzato tale evento per riportare al-l’attenzione l’attualità della famigliafondata sul matrimonio e sui valori cri-stiani, in una società che privilegiasempre di più altre forme e tipologie diaggregazione. All’incontro hanno partecipato il card.Ennio Antonelli, presidente emerito delPontificio consiglio per la famiglia, l’av-vocato Simone Pillon, presidente delForum delle famiglie umbre, don Fer-dinando Todini, parroco di Pantalla, edon Carlo Rocchetta della Casa dellaTenerezza. Il card. Antonelli ha incluso il discor-so sulla famiglia nell’ambito dell’Annodella fede, che “ci provoca a scegliereGesù Cristo in modo più convinto e im-pegnato”, così che “scegliere Cristo og-gi significa anche scegliere il matri-monio e la famiglia”. Ribaltando la vi-sione che vuole la Chiesa nemica del-la libertà d’espressione, il porporato haesaltato la famiglia cristiana come mo-

L“

tore primario della società da tutti ipunti di vista. Come “relazione armo-niosa tra le differenze umane fonda-mentali di sesso e di generazione”, che“si fonda su una duplice donazione: re-ciproca tra l’uomo e la donna e priori-taria dei genitori verso i figli”, risultavera scuola di umanità. In qualità di“piccola Chiesa” è scuola di fede, per-ché è “la prima via di trasmissione del-la fede, nella propria casa e nell’am-biente, nella comunità ecclesiale e nel-la società civile”. Anche Pillon ha sottolineato l’impre-

SCUOLA. Al traguardo il progetto della RegioneUmbria con un Ispettorato scolastico romeno

opo due anni è arrivato altraguardo realizzando inpieno tutti gli obiettivi pro-

grammati, il progetto Winner, rea-lizzato dalla Regione Umbria con l’I-spettorato scolastico di Vaslui in Ro-mania nell’ambito del programma Comenius Regio. Se ne è parlato nelseminario dal titolo “Una comunitàscolastica che sostiene, assiste e in-clude” che si è tenuto il 9 aprile, pre-senti i rappresentanti dei partner lo-

D cali dell’iniziativa: l’istituto d’istru-zione superiore “M. Polo”di Assisi,l’istituto comprensivo di Piegaro,l’ente di formazione professionaleEcipaUmbria, l’ente di formazioneprofessionale Cnos Fap e l’associa-zione “Il Borgo”, e i partner dell’I-spettorato scolastico di Vaslui in Ro-mania. “L’obiettivo del progetto – ha spie-gato la vice presidente della Regio-ne Umbria con delega all’istruzio-

ne, Carla Casciari, a margine del-l’incontro – era quello di promuo-vere il benessere nei contesti scola-stici per contrastare preventiva-

mente le principali cause dell’ab-bandono degli studi”. L’abbandonoscolastico, ha aggiunto Casciari,“spesso è indice di un disagio socia-le. In Umbria nel 2011 ha interessa-to circa l’11,6 per cento degli stu-denti, mentre il 15,8 per cento deigiovani tra 15 e i 29 anni non stu-diano e non cercano lavoro”. Que-st’ultimo fenomeno, definito Neet(in inglese: né istruzione né impie-go né tirocinio) – ha aggiunto – “ri-guarda i giovani che per un prolun-gato allontanamento dal mercatodel lavoro o dal sistema formativopossono incontrare una maggioredifficoltà di reinserimento”.

L’educazione secondo il Concilio

Proseguonogli incontriorganizzatidallaCommissioneregionale perl’educazione,la scuola el’universitàdellaConferenzaepiscopaleumbra

Il card.Ennio Antonelli

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

i è tenuto presso la DomusPacis di Assisi venerdì 22marzo il secondo incontro

della Commissione regionaleper l’educazione, la scuola el’università (Cresu) della Ceu.L’evento ha visto come relatorimons. Domenico Sorrentino,vescovo di Assisi - NoceraUmbra - Gualdo Tadino edelegato della Ceu perl’educazione, la scuola el’università, e la prof.ssa Annarita Caponera, docente diItaliano e latino nel liceo“Pieralli” di Perugia e docentedi Ecumenismo e dialogointerreligioso presso l’Istitutoteologico di Assisi, nonchédelegata regionale Meic.Quest’ultima, in aperturadell’incontro, ne ha discusso iltema “L’estrema importanzadell’educazione nella vitadell’uomo” (Concilio VaticanoII), analizzando e commentandola dichiarazione Gravissimumeducationis, che non èconsiderata tra i documentimaggiori del Vaticano II.Raccoglie l’insegnamentotradizionale della Chiesasull’importanza della scuola ingenere e della scuola cattolicain particolare, sui diritti e idoveri dei genitori e sul ruolodella Chiesa e dello Stato inambito educativo. La relatricenel suo intervento chiaro elineare ha evidenziato comequesto documento siaimportante, riassumendo la suaattualità in quattro punti. Il

S

primo è quello di riscoprire ilcompito dell’educazione comeresponsabilità comune: sediciamo che la primaresponsabilità è dei genitori,dobbiamo aggiungere che tuttala comunità ha il compito disostenerli ed aiutarli. Il secondoè la tensione all’educazioneintegrale e l’attenzione alladimensione religiosa. Il terzopunto è legato all’impegno nelservizio educativo, da parte ditutti i cristiani che sonocoinvolti in prima persona neivari ambiti di vita per innalzarela qualità educativa. Ed infinel’ultimo punto: la necessità dirinnovare le modalità con cuicome cristiani stiamo educando.Nella seconda partedell’incontro mons. Sorrentino

ha fatto delle riflessioni sullafiducia della comunitàecclesiale nei confronti dellavoro educativo e sullacollaborazione con le altreagenzie educative,evidenziando come la sfidaeducativa si eserciti nella letturadella persona umana nei suoibisogni, da quelli immediati aquello soprannaturale, in unacontinua e incessante ricerca diDio. Il prossimo e ultimoincontro per quest’anno si terràvenerdì 19 aprile, semprepresso la Domus Pacis alle ore16, a cura del prof. AntonioNizzi: “Vite da insegnanti...”,riflessioni (di fine carriera) sullafiducia nel “mestiere” diinsegnante e sulle sfideprossime venture della scuola.

Pantalla di Todi. Incontro con ilcard. EnnioAntonellipromossodall’associazione“MeritiamociPantalla”

VENERDÌ 12 APRILE 2013

n Umbria, ogni giornomuore un’impresa ar-tigiana, e la disoccu-

pazione giovanile è a li-velli record. Eppure ci so-no aziende che faticano atrovare il personale spe-cializzato di cui hanno bi-sogno. Sono quelle chesanno sfruttare l’abilitàmanuale della tradizioneartigianale italiana unitaalla innovazione e alla ca-pacità di muoversi suimercati internazionalidove l’eccellenza e laqualità del made in Italysono ancora ricercate edapprezzate. Occorre riav-vicinare i giovani ai me-stieri, superando i pre-giudizi culturali degli ul-timi decenni che hannoportato al disprezzo per ilavori manuali e dell’arti-gianato in genere. Tutticon il sogno del posto fis-so nelle amministrazionipubbliche, in banca o nel-le grandi aziende. Non unritorno anacronistico allavecchia bottega artigiana,superata dalla globalizza-zione e dalle nuove tec-nologie ed al massimofolcloristica. Servono in-fatti professionalità nuo-ve, di giovani con unaprofonda cultura di base,con una conoscenza dellelingue e dell’informatica,che abbiano però anchela voglia e l’umiltà di im-parare con la testa e conle mani. Fondamentale è il ruolodi scuola ed università,che devono dialogare edinteragire con il mondodel lavoro per preparare igiusti percorsi didatticiper una adeguata forma-zione professionale. Ri-mediando agli errori del-le ultime riforme dellascuola, soprattutto del se-condo ciclo, che ha pro-dotto un vuoto di qualifi-che formali e di compe-tenze. L’istruzione gene-ralista e liceale è stataprivilegiata ai danni diquella tecnica e profes-sionale. Anche negli isti-tuti tecnici la teoria ed iprogetti hanno tolto spa-zio alla pratica ed ai labo-ratori. Le famiglie poicontinuano a preferireper i loro figli i licei ri-spetto agli istituti tecnicie professionali. In Um-bria per il prossimo annoscolastico il 52 per centodei nuovi iscritti ha sceltoi licei, più della media ita-liana che è del 49. Forseanche per quella sorta dipregiudizio sociale per ilavori artigiani come ‘me-stieri di serie B’. Lo con-ferma il racconto di unimprenditore peruginoche doveva assumere unmagazziniere. Tra le do-mande aveva scelto quel-le di dieci giovani convo-cati per un colloquio diselezione. “Sono rimastosconcertato quando lamamma di uno di questi -ha detto - mi ha telefona-to indignata per il fattoche avessi proposto un la-voro di magazziniere alfiglio che invece avevastudiato da ragioniere...”.

E. F.

I

Il disprezzo per i lavorimanuali... Artigiani

avanti,c’è posto!

La Regione intende avviare unnuovo dialogo tra scuola,università, imprese e agenzieformative, introducendo lefigure della bottega scuola e del maestro artigiano

Giovani artigiani rinnovano i mestieriper un nuovo concetto di tradizione“Le sapienti mani dei nostri artigiani stanno lasciando spazioalle fresche mani di ragazzi che riconoscono il valore dimestieri antichi. Ne subiscono il fascino diventando interpretidi un nuovo concetto di tradizione. Rinnovata, impreziosita. Èda loro che arriva l’innovazione”. Così si legge sul sito internetdell’azienda perugina che dal 1993 opera sul mercato dellaproduzione di maglieria di alta gamma con il marchio donna“Lorena Antoniazzi”. Sessanta dipendenti, una ventina deiquali assunti negli ultimi 18 mesi, con stabilimento a Perugia,ufficio commerciale a Milano ed un negozio monomarcaappena inaugurato a Parigi. “Mentre tante aziende del settoretessile chiudevano - ha raccontato al forum Luca Mirabassi -noi abbiamo continuato a crescere scegliendo di nondelocalizzare le nostre produzioni e di fare sistema. Puntandosui giovani e sulla eccellenza”. Per “fare sistema” si è creatauna collaborazione stretta con i subfornitori, fornendo loroassistenza finanziaria e tecnologica. “Siamo cresciuti insieme -ha detto ancora Mirabassi - tanto che oggi queste aziende disubfornitori, in gran parte umbre, occupano migliaia dipersone”. Poi grande spazio ai giovani ed alle loro competenzecon corsi tecnici per maglieriste ed altre figure professionali.La qualità e l’artigianalità sono documentate e garantite dauna innovazione realizzata dai giovani ricercatori assunti e cheha ottenuto un brevetto mondiale. Ogni capo “LorenaAntoniazzi” contiene infatti un microchip nel quale sonoindicate le fasi di lavorazione: tessitura, riammaglio, lavaggio,controllo qualità. E così dal Giappone o dalla Francia il clientepotrà ricostruire tutta la vita del maglione appena acquistatoed interamente prodotto in Italia dalle “fresche mani deiragazzi e grazie ai loro sacrifici, alla loro testa e al loro cuore”.

A Perugia stage estivo nelle bottegheartigiane per giovani dai 14 ai 18 anniC’è tempo fino al 30 aprile per i ragazzi perugini fra i 14 ed i18 per presentare in Comune la domanda per uno stage estivodi quattro settimane in una bottega artigiana. Durante levacanze scolastiche, 25 ore settimanali per imparare i primirudimenti di antichi mestieri come quelli di sarto, calzolaio,falegname, orafo e ceramista. Gli stagisti potranno ancheconoscere e scoprire la tradizione artistico-artigianale inantichi in botteghe di tessitura, vetreria e legatoria. Assistiti daun tutor e con un rimborso spese di 200 euro. Per ulterioriinformazioni, www.informagiovani.comune.perugia.it. Pertutelare e far vivere la cultura della manualità edell’artigianato a Perugia nel 2009 si è intanto costituital’associazione “Botteghe artigiane del centro storico”. Dodici lebotteghe aderenti che promuovono varie iniziative e chepropongono visite guidate ed escursioni per le “stradedell’artigianato” alla scoperta di una città spesso pococonosciuta anche a chi vi abita. Per informazioni, www.articity.it.

6 LA VOCE ECONOMIA&LAVORO

IL PROBLEMA

BUONEpraticheCAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 09-04-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (peso spec. 75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 09.04.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 09.04.13

da euro a euro

235,000 237,000

n. q. n. q.

n. q. n. q.

445,000 450,000440,000 445,000440,000 445,000

450,000 455,000

605,000 615,000

432,000 438,000

243,000 244,000216,000 217,000213,000 214,000

226,000 228,000210,000 211,000215,000 216,000

219,000 225,000

213,000 215,000207,000 210,000198,000 203,000

n. q. n. q. 270,000 275,000 280,000 285,000 227,000 230,000 232,000 235,000

---- n. q.

228,000 230,000 417,000 420,000276,000 277,000

6,000 6,500

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda dellavarietà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,320 3,720

2,850 2,900

3,100 3,200

2,950 3,000

2,090 2,100

1,080 1,0851,950 1,960

1,060 1,0651,075 1,080

– –– –– –

470,000 500,000– –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

3,500 4,000

4,000 4,500

2,800 3,200

3,300 3,700

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Genn. 2011-Genn. 2012 + 3,2 + 2,9Febbraio 2011 - Febbraio 2012 + 3,3 + 3,0Marzo 2011 - Marzo 2012 + 3,2 + 3,0Aprile 2011 - Aprile 2012 + 3,2 + 3,0Maggio 2011 - Maggio 2012 + 3,0 + 2,9Giugno 2011 - Giugno 2012 + 3,1 + 3,2

Luglio 2011 - Luglio 2012 + 2,9 + 2,9Agosto 2011 - Agosto 2012 + 3,1 + 3,3Settembre 2011 - Settembre 2012 + 3,1 + 3,4Ottobre 2011 - Ottobre 2012 + 2,7 + 2,7Novembre 2011 - Novembre 2012 + 2,4 + 2,7Dicembre 2011 - Dicembre 2012 + 2,4 + 2,8

Giovani e lavoro: se ne èparlato al Forum della Cameradi commercio di Perugia.

alorizzazione dei mestieri artigianie delle abilità manuali. Verso ilfuturo, innovando” è il titolo del

primo forum 2013 di “Obiettivo impresa”promosso dalla Camera di commercio diPerugia per discutere sulle prospettive e lestrategie di un possibile “futuro artigiano”.All’incontro, moderato dal giornalistaFederico Fioravanti, hanno partecipato lunedìscorso la vice presidente della Regione CarlaCasciari, il direttore del Cna di PerugiaRoberto Giannangeli, il presidente della localeCamera di commercio Giorgio Mencaroni,l’imprenditore tessile Luca Mirabassi ed ilprof. Enzo Rullani, docente di Economia dellaconoscenza presso la Venice InternationalUniversity. Negli ultimi quattro anni - ha dettoFioravanti - in Umbria sono scomparse 1.497aziende artigiane, praticamente una al giorno.Sono numeri da brivido, conseguenza di unsistema fiscale bizantino che strangola leimprese, di una burocrazia soffocante edinefficiente, di un alto costo del lavoro e deldifficile accesso al credito. Nonostante questo,

V“

l’artigianato in Umbria rappresenta il 30 percento delle aziende attive, e soprattutto è laricchezza millenaria di conoscenze, ditecniche, di abilità manuali che in tutto ilmondo sono il marchio di qualità del made inItaly. Nel mondo globale dell’economiaimmateriale - ha sottolineato il prof. Rullani -c’è sempre spazio per l’artigianato basatosull’abilità manuale, sull’invenzione e sullagenialità delle persone. Per consentire anchealle piccole imprese artigiane di operare suimercati internazionali occorre però crearereti d’impresa per fare economia di scala,sommando le specifiche competenze. Il

“sapere fare” - ha detto il direttore della Cna Giannangeli - è l’“elemento distintivo” diquesto artigianato innovativo e di qualità del made in Italy. Serve quindi anche una“maggiore contaminazione tra scuola elavoro”. Con il nuovo testo unicosull’artigianato - ha detto la vice presidente Casciari - la Regione intende avviare unpercorso nuovo di questo dialogo tra scuola,università, imprese ed agenzie formativeintroducendo anche le figure della bottegascuola e del maestro artigiano. Il ruolo dellascuola è fondamentale - ha detto Mencaroni -e per garantire il futuro dei nostri giovanidobbiamo fare passare il messaggio che tutti ilavori sono dignitosi. Per togliere - haaggiunto - certe “incrostazioni” di apatia deitroppi giovani che anche in Umbria nonstudiano, non frequentano corsi di formazioneprofessionale e che sembra abbianorinunciato a cercare un lavoro. Mentre ci sonoanche aziende che non trovano quei giovaniche vorrebbero assumere.

Enzo Ferrini

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ MUSICAViaggio nel tempoSarà Quirino Principe ad aprire il ciclo diincontri “Viaggio nelle epoche della storiamusicale” organizzato dalla FondazionePerugia musica classica / Amici della musicadi Perugia, che prende il via venerdì 12aprile, ore 17.30 presso la Galleria nazionaledell’Umbria. L’illustre musicologo egermanista introdurrà la serie di conferenzeconsacrate a Richard Wagner nelbicentenario della nascita. Principe è ancheautore di una nuova collana di traduzionidei drammi wagneriani, di cui sono giàusciti nel 2013 Lohengrin e Tannhäuser. Glialtri incontri (alla sala della Vaccara) sarannodedicati all’Anello del Nibelungo (mercoledì17 e venerdì 19 aprile, con Alberto Batisti,direttore artistico della Fondazione Perugiamusica classica), ai Maestri cantori diNorimberga (martedì 23 aprile, con CarloMinestrini) e a Tristano e Parsifal (giovedì 9maggio e mercoledì 15 maggio, ancora conAlberto Batisti). Tutti gli incontri sisvolgeranno alle 17.30 e sono a ingressolibero.

❖ ARTE/1Josef Albers per tuttiIl 19 marzo è stata inaugurata, con grandesuccesso di pubblico e di critica, la mostradedicata all’artista Josef Albers. La Gallerianazionale dell’Umbria, con la collaborazionedi Sistema Museo, offre una serie diiniziative didattiche per adulti e perbambini, che permetteranno di conosceremeglio l’artista. Visite guidate gratuite: tutti ivenerdì pomeriggio alle 16.30 per gruppi diadulti (max 20 persone). Il lunedì e ilmercoledì mattina per scuole secondarie diprimo e secondo grado. Il martedì e giovedìmattina per le scuole elementari conlaboratorio sul colore. Domenica ore 16.30per bambini e famiglie, con laboratorio sulcolore; prenotazioni al tel. 075 5721009.

❖ ARTE/2Adele Lo FeudoVerrà inaugurata sabato 13 aprile, alle ore17.30, presso la sede dell’Accademianazionale della Civetta in via Bruschi 2, nelcentro storico di Perugia, la mostra di AdeleLo Feudo “Anima e corpo”. Pennello delicatoma incisivo, quello della Lo Feudo. Unaricerca interiore propria e dell’altro, unacompenetrazione attenta e dettagliata delcorpo umano. Ricerca minuziosa etipicamente femminile, attraverso la qualepartendo da particolari del corpo umano siarriva alla comprensione dell’Io profondodel “modello” o “modella”. Vuol regalarciritagli dell’anima, Adele: ritagli d’emozioni,di vissuto incitando e stimolandol’osservatore alla partecipazione attenta, allavisione più profonda del suo dipingere cheparte dal corpo per arrivare all’anima.

❖ LYRICK18.000 spettatoriSi è conclusa “È tempo di…”, la stagione2012-2013 del teatro Lyrick di Assisi. Ilcartellone ha proposto al pubblico 19spettacoli per un totale di 25 repliche, con18.125 spettatori, 341 artisti e 194 tecnici. Idati sono stati presentati nel corso di unaconferenza stampa tenuta da PaoloCardinali, presidente dell’associazioneculturale Zona franca, nonché direttoredella stagione teatrale del Lyrick di Assisi.“Non posso che parlare di bilanciosoddisfacente - ha sottolineato Cardinali. -Innanzi tutto, devo confermare leaspettative riposte nelle scelte diprogrammazione, perché gli spettacoliandati in scena sono stati tutti tecnicamentedi ottima qualità. Nonostante, come tuttisappiamo, questo sia stato un annoparticolarmente difficile, dal punto di vistaeconomico, per il settore dello spettacolo,come anche un po’ per tutti gli altri, maicome nel corso di quest’anno quello che èemerso è stato il ‘fare sistema’. Certo, nonpossiamo dire che gli incassi siano stati illesidalla crisi, ma attenzione a distinguere traincassi e presenze. Il teatro Lyrick ha sceltodi incassare consensi” ha concluso.

ANNO DELLA FEDE. Rassegna nazionalepromossa da Acec e dalProgetto culturale Cei

l senso della fede. Cinema, tea-tro, cultura” è il tema della ras-segna nazionale promossa dal-

l’Associazione cattolica esercenti cine-ma (Acec), dal Servizio nazionale per ilProgetto culturale e dal Servizio per lapromozione del sostegno economico al-la Chiesa italiana della Cei, e che traespunto dall’Anno della fede in corso.La manifestazione si svolgerà da aprile fino al 15 giugno in una cinquantina disale della comunità dislocate in tuttaItalia, in date diverse, con un cartello-ne di film, spettacoli teatrali, concerti etavole rotonde per scoprire come laproduzione artistica contemporanea af-fronti un tema tanto complesso e riccodi domande esistenziali, anche laiche,come quello della fede. Tra le sale scel-te in Umbria c’è l’“Astra” di Gubbio. Gli spettacoli, cinematografici e non,che verranno proposti in queste saleprenderanno spunto dal volume pub-blicato dall’Acec La fede nel cinema dioggi. Inquietudini e speranze in 14 film,che avvicina titoli recenti, forti, diversiper stile e temi, ma accomunati dallaricerca di un significato nella vita. Traessi, Corpo celeste di Alice Rohrwacher, Maternity Blues di Fabrizio Cattani, Ilvillaggio di cartone di Ermanno Olmi, Uomini di Dio di Xavier Beauvois, Lour-

I“

des di Jessica Hausner, Il cammino perSantiago di Emilio Estevez, Pietà diKim Ki-duk. E in particolare L’Amore inatteso di An-ne Giafferi, con Eric Caravaca, Arly Jo-ver, Benjamin Biolay, già distribuito inesclusiva nazionale il 21 marzo da Mi-crocinema nelle sale Acec. Qui il temadella spiritualità viene affrontato con la

leggerezza e l’ironia della vita di tutti igiorni. “È un film - afferma la regista Anne Giafferi - che gioca con i cliché ei pregiudizi di cui la Chiesa cattolica èspesso oggetto. Si ride garbatamentedei credenti, ma anche di chi ha pre-giudizi sulla religione. Certo, il filmparla di spiritualità, di ricerca del sen-so della vita, ma questi temi sono trat-tati con leggerezza, ironia e senza pro-selitismo”.Utile supporto all’iniziativa potrà esse-re il volume La fede nel cinema di oggi.La vita in 14 film, curato dall’Acec epubblicato con la casa editrice Effatà.L’iniziativa culturale, giunta alla suanona edizione, prevede la proiezione diun ciclo di almeno 2 film e/o uno spet-tacolo teatrale/musicale e lo svolgi-mento di una tavola rotonda sul temadella manifestazione.

La manifestazione coinvolge, da aprile a giugno, una cinquantina di sale intutta Italia con un cartellone di film,spettacoli teatrali, concerti e tavolerotonde tematiche. In Umbria, aderisce al progetto il cinema “Astra” di Gubbio

medeo Minghicanta la fedeӏ il titolo di un

percorso musicale - ca-techetico proposto perl’Anno della fede dalfrancescano padre Pao-lo Fiasconaro, ofmconv, con il patrociniodel Pontificio consiglioper la promozione dellanuova evangelizzazione,dalla Cei e dall’Unione conferenzefamiglie francescane d’Italia. L’interprete è Amedeo Minghi,autore anche delle musiche, cheporterà personalmente nelle cat-tedrali e chiese d’Italia che vor-ranno aderire su richiesta all’ini-ziativa un concerto-opera dal tito-lo I cercatori di Dio. Un viaggiodell’artista in compagnia di alcuni“Giganti della fede”, tra cui Abra-mo, Cristo, Maria, Paolo di Tarso,Giovanni Paolo II e padre Pino Pu-glisi. Attraverso musica, immagi-

A“ ne e narrazione, l’artistaaiuterà il pubblico a ri-scoprire, valorizzare evivere il dono della fede.L’opera si avvale dellacollaborazione dell’or-chestra “I ricordi delcuore”, del soprano Fa-biola Trivella con la re-gia di Federico Moccia ela produzione di Gioac-chino Rispoli.

Nella seconda parte il cantautoreproporrà anche i suoi grandi suc-cessi. L’iniziativa è la risposta al-l’invito del Papa che “richiama iPastori ad organizzare eventi, at-traverso i nuovi linguaggi della co-municazione, che coinvolgono gliuomini di buona volontà a riflet-tere sul bisogno di far crescerenelle coscienze una fede matura eresponsabile”. Per info sull’inizia-tiva e sui costi: Giampiero Firica-no 393 3319419, padre Paolo Fia-sconaro 347 7789969.

Anno della fede. Tra musica e catechesi

Amedeo Minghi cantai giganti della fede

Porziuncola Assisi

Corso di cantogregoriano

on il patrocinio del Pontificio istituto dimusica sacra e dell’Associazioneinternazionale di studi di canto gregoriano

dal 1° al 6 luglio, presso labasilica papale di SantaMaria degli Angeli, si terràun corso di cantogregoriano. Il corso vuolecontribuire allaformazione degli operatorimusicali nella liturgia, direligiosi, sacerdoti, laici ecultori del genere, cheintendono unire

formazione liturgica e studio del repertorio inbase ai libri di canto attuali, alle acquisizioniscientifiche e musicologiche più recenti, comeattuazione pratica del gregoriano nella liturgia,secondo i dettami del Concilio Vaticano II. Ilcorso è aperto sia a chi lo scorso anno avevaseguito la prima parte, sia a chi intendepartecipare per la prima volta. Per informazionicirca il programma, il soggiorno, i costi e leiscrizioni consultare il sito www.porziuncola.orgoppure telefonare al numero 075 8051430 nelseguente orario feriale: 9-12.30 / 15-18.

C

La fede sul grande schermo

Lo stand dell’Acec alla 67a mostra del Cinema di Venezia nel 2010

LA VOCE CULTURA 7

CHIESA. Il ruolo del Vescovo: se ne parla alla prima “Agorà” di Fonte Avellana

i terrà il 19-21aprile a Fonte Avellana laprima “Agorà tra

fede e laicità”organizzata dalmonastero stesso edall’editore Gabrielli.Questo primoincontro avrà pertema - resoattualissimodall’insegnamento edallo ‘stile’ di PapaFrancesco - il ruolo del vescovo, apartire dal libro Non solo vescovi. Lagerarchia cattolica e le sfide della

S Chiesa, di Giovanni Panettiere(Gabrielli, 2012). Sul crinale del

rapporto “tra fede elaicità” si realizzerà lariflessione di tutte lecomponenti del popolodi Dio, guidata da vociesperte (GiuseppeGoisis, Andrea Grillo,Benedetta Zorzi,Gianluigi Pasquale,Claudio Ubaldo Cortoni)e custodita dal priore

generale dei Camaldolesi, padreAlessandro Barban, e dal priore diFonte Avellana, don Gianni

Giacomelli. La comunità di FonteAvellana e l’editore - si legge nelcomunicato - “riconoscono nel ruolodel vescovo un punto di riferimentofondamentale per un autenticorinnovamento della Chiesa locale, equindi universale. Per innestare suquesta figura tutta la vitalità delpopolo di Dio è necessario spostarela riflessione dal piano del ‘fare’ aquello dell’essere. Chi è il vescovo?Quali devono essere lecaratteristiche dei vescovi per l’oggi?Quale il loro ruolo nei confrontidella comunità ecclesiale e della piùvasta comunità umana? A questiinterrogativi iniziali, in un clima diascolto e dialogo reciproco, in unasorta di piccolo sinodo informale,cercheranno di rispondere laici,

presbiteri e vescovi”. Il volume diPanettiere, giornalista del Quotidiano nazionale (La Nazione),racchiude 14 interviste ad altrettantiVescovi italiani sulle sfide che laChiesa è chiamata ad affrontare inquesto nuovo millennio: dallasessualità alla pedofilia, dall’ereditàdel Concilio Vaticano II all’eserciziodell’autorità nel popolo di Dio, dallalaicità dello Stato all’impegno deicattolici in politica. A scrivere laprefazione al volume è stato il card.Carlo Maria Martini, appena duemesi prima di morire. La secondaAgorà del 2013 si terrà sempre aFonte Avellana dal 6 all’8settembre, sul tema: “Il futuro deigiovani tra Costituzione,cooperazione e fractio panis”.

Amedeo Minghi

G.Panettiere

VENERDÌ 12 APRILE 2013

isericordia, pazienza,coraggio: tre parole che Francesco, vescovo di

Roma, consegna ai fedeli nellacelebrazione in San Giovanni il 7aprile, in occasione della presa dipossesso della cattedrale. È ladomenica della DivinaMisericordia, per volere del beatoGiovanni Paolo II; e la domenicain cui viene proclamato il Vangelodi Giovanni della duplicemanifestazione del Signorerisorto nel Cenacolo: la primavolta nella sera della risurrezione,e l’apostolo Tommaso è assente;poi otto giorni dopo, e questavolta anche Tommaso è presente.Una prima lettura: il Signore simanifesta nell’ottavo giorno dalladomenica di Pasqua. Come dire, ilRisorto si rende presente tra isuoi discepoli otto giorni dopo,così come ogni otto giorni - ladomenica - i fedeli si ritrovanoper celebrare e fare memoriadella Pasqua. Francesco ricorda,nel Regina Caeli, che Tommasoha creduto perché ha visto ilSignore. Ma c’è una beatitudinedella fede che riguarda tutticoloro che hanno creduto purnon avendo incontrato Gesùrisorto: “Beati quelli che nonhanno visto e hanno creduto:questa è la beatitudine della fede.In ogni tempo e in ogni luogosono beati coloro che, attraversola Parola di Dio, proclamata nellaChiesa e testimoniata daicristiani, credono che Gesù Cristoè l’amore di Dio incarnato, lamisericordia incarnata. E questovale per ciascuno di noi”. CosìPapa Francesco chiede allepersone presenti in piazza SanPietro e lungo via dellaConciliazione di avere piùcoraggio di testimoniare la fede:“Non dobbiamo avere paura diessere cristiani e di vivere dacristiani. Noi dobbiamo averequesto coraggio, di andare eannunciare Cristo risorto, perchélui è la nostra pace, lui ha fatto lapace, con il suo amore, con il suoperdono, con il suo sangue, con lasua misericordia”. Riflessione checontinua, Papa Francesco, nelpomeriggio in San Giovanni, conquelle tre parole - misericordia,pazienza, coraggio - e con gestiche possiamo definire una sortadi Vangelo della tenerezza e dellamisericordia: gesti affettuosi con

M

le persone ferite nel fisico;abbracci con ragazzi, donne, chela malattia blocca in sedie arotelle, persone bisognose diassistenza, di aiuto. La misericordia di Dio - dice - è un“amore così grande, cosìprofondo”, un amore ci tocca davicino e che “non viene meno,sempre afferra la nostra mano eci sorregge, ci rialza, ci guida”.Anche qui, mette in primo pianotre esempi, tre racconti, peraiutarci a leggere ciò che sta

spiegando. La prima immagineche utilizza è quella di Tommaso- “fa esperienza proprio dellamisericordia di Dio, che ha unvolto concreto, quello di Gesù, diGesù risorto” - cui non basta lapromessa di Gesù, che “avevaannunciato: il terzo giornorisorgerò. Vuole vedere, vuolemettere la sua mano nel segnodei chiodi e nel costato”. Ed eccola seconda parola: pazienza.Gesù, ricorda Papa Francesco,“non abbandona il testardo

Tommaso nella sua incredulità;gli dona una settimana di tempo,non chiude la porta, attende”. Epoi la seconda immagine: Pietro,che lo rinnega tre volte, proprioquando doveva essergli piùvicino. Pietro coglie lo sguardo diGesù che “con pazienza, senzaparole, gli dice: Pietro, non averepaura della tua debolezza, confidain me. E Pietro comprende, sentelo sguardo d’amore di Gesù epiange”. Infine i due discepoli diEmmaus, “un camminare vuoto,

senza speranza”. Commenta ilPapa: Gesù non abbandona, nonperde la pazienza; anzi è accantoa ognuno lungo la strada. “Questoè lo stile di Dio: non è impazientecome noi, che spesso vogliamotutto e subito, anche con lepersone. Dio è paziente con noiperché ci ama, e chi amacomprende, spera, dà fiducia, nonabbandona, non taglia i ponti, saperdonare”. Dio ci aspettasempre. È come il padre dellaparabola del figliol prodigo, che,vedendolo da lontano, gli correincontro. Anche se si eraallontanato, non lo aveva maidimenticato: “Gli corre incontro elo abbraccia con tenerezza, latenerezza di Dio, senza unaparola di rimprovero: è tornato!Dio sempre ci aspetta, non sistanca”. Dio risponde alla nostradebolezza con la sua pazienza,dice il Papa citando RomanoGuardini: “Questo è il motivodella nostra fiducia, della nostrasperanza”. La pazienza di Dio,afferma ancora Francesco, “devetrovare in noi il coraggio ditornare a Lui, qualunque errore,qualunque peccato ci sia nellanostra vita”. È come un dialogo,aggiunge, “tra la nostra debolezzae la pazienza di Dio”. Non c’èpeccato grande che Dio nonpossa perdonare: “Non ho ilcoraggio di tornare, di pensareche Dio possa accogliermi e chestia aspettando proprio me -afferma Francesco. - Ma Dioaspetta proprio te, ti chiede solo ilcoraggio di andare a Lui” equesto perché “la sua è unacarezza di amore. Per Dio, noinon siamo numeri, siamoimportanti, anzi siamo quanto dipiù importante Egli abbia, anchese peccatori”. Anche in questaseconda domenica del tempo diPasqua, continua il “cammino” diFrancesco, il vescovo con il suopopolo. Un “cammino” fatto digesti, di parole, per dire:lasciamoci avvolgere dallamisericordia di Dio; confidiamonella Sua pazienza; abbiamo ilcoraggio di tornare nella Suacasa. Nonostante le nostremancanze, i nostri peccati, hosempre visto - dice Francesco -che Dio, nella sua pazienzainfinita, ha perdonato, “haaccolto, consolato, lavato, amato”.

Fabio Zavattaro

Dio aspetta proprio te!Le parole di Papa Francesco alla messa di insediamento a vescovo di Roma, il 7 aprile a San Giovanni in Laterano.L’accento è caduto sulla misericordia e pazienza di Dio, e sulla fiducia e il coraggio che devono suscitare in noi

8 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

“Cari fratelli e sorelle, dobbiamoessere un segno luminoso per tutti”

apa Francesco ha dedicato la cate-chesi dell’udienza generale alla ri-surrezione di Gesù. La fede cristiana

- ha detto - “si fonda sulla morte e risur-rezione di Cristo, proprio come una casapoggia sulle fondamenta:se cedono queste, crollatutta la casa. Sulla croceGesù ha offerto se stessoprendendo su di sé i nostripeccati e scendendo nel-l’abisso della morte, e nel-la risurrezione li vince, litoglie e ci apre la stradaper rinascere a una vitanuova”.“Con la risurrezione diGesù - ha proseguito -qualcosa di assolutamen-te nuovo avviene: siamoliberati dalla schiavitù del peccato e di-ventiamo figli di Dio, siamo generati cioèad una vita nuova. Quando si realizzaquesto per noi? Nel sacramento del batte-simo. In antico, esso si riceveva normal-mente per immersione. (...) Poi il battez-zato usciva dalla vasca e indossava la nuo-va veste, quella bianca: era nato cioè aduna vita nuova, immergendosi nella mor-te e risurrezione di Cristo. Era diventatofiglio di Dio. San Paolo nella Lettera ai Ro-mani scrive: voi ‘avete ricevuto lo Spiritoche rende figli adottivi, per mezzo delquale gridiamo: Abbà! Padre!’. È proprio

P

lo Spirito che abbiamo ricevuto nel batte-simo che ci insegna, ci spinge, a dire aDio: ‘Padre’, o meglio, ‘Abbà!’ che signifi-ca ‘papà’. Così è il nostro Dio: è un papàper noi. Lo Spirito santo realizza in noiquesta nuova condizione di figli di Dio. Equesto è il più grande dono che riceviamodal Mistero pasquale di Gesù. E Dio citratta da figli, ci comprende, ci perdona, ciabbraccia, ci ama anche quando sbaglia-mo”.“Tuttavia, questa relazione filiale con Dionon è come un tesoro che conserviamo inun angolo della nostra vita, ma deve cre-

scere, dev’essere alimentata ogni giornocon l’ascolto della Parola di Dio, la pre-ghiera, la partecipazione ai sacramenti,specialmente della penitenza e dell’euca-ristia, e la carità. Noi possiamo vivere dafigli! E questa è la nostra dignità: com-portarci come veri figli. Questo vuol direche ogni giorno dobbiamo lasciare cheCristo ci trasformi e ci renda come Lui;vuol dire cercare di vivere da cristiani,cercare di seguirlo, anche se vediamo inostri limiti e le nostre debolezze. La ten-tazione di lasciare Dio da parte per met-tere al centro noi stessi è sempre alle por-te (...). Per questo dobbiamo avere il co-raggio della fede e non lasciarci condur-re dalla mentalità che ci dice: ‘Dio nonserve, non è importante per te’, e così via.È proprio il contrario: solo comportando-ci da figli di Dio, senza scoraggiarci per lenostre cadute, per i nostri peccati, sen-tendoci amati da Lui, la nostra vita sarànuova, animata dalla serenità e dallagioia. Dio è la nostra forza! Dio è la nostrasperanza!”.“Cari fratelli e sorelle - ha sottolineato Pa-pa Bergoglio -, dobbiamo avere noi per

primi ben ferma questa speranza e dob-biamo esserne un segno visibile, chiaro,luminoso per tutti. Il Signore risorto è lasperanza che non viene mai meno, chenon delude. La speranza non delude...quella del Signore! Quante volte nella no-stra vita le speranze svaniscono, quantevolte le attese che portiamo nel cuore nonsi realizzano! La speranza di noi cristianiè forte, sicura, solida in questa terra, do-ve Dio ci ha chiamati a camminare, ed èaperta all’eternità, perché fondata su Dio,che è sempre fedele (...). Essere cristianinon si riduce a seguire dei comandi, mavuol dire essere in Cristo, pensare comelui, agire come lui, amare come lui; è la-sciare che lui prenda possesso della no-stra vita e la cambi, la trasformi, la liberidalle tenebre del male e del peccato”.“A chi ci chiede ragione della speranzache è in noi, indichiamo il Cristo risorto.Indichiamolo con l’annuncio della Parola,ma soprattutto con la nostra vita di risor-ti. Mostriamo la gioia di essere figli di Dio,la libertà che ci dona il vivere in Cristo,che è la vera libertà, quella che ci salvadalla schiavitù del male, del peccato, del-la morte. Guardiamo alla patria celeste, eavremo una nuova luce e forza anche nelnostro impegno e nelle nostre fatichequotidiane. È un servizio prezioso chedobbiamo dare a questo nostro mondo,che spesso non riesce più a sollevare losguardo verso Dio”.

La catechesi dimercoledì 10 apriledel Papa haevidenziato ilsignificato dellarisurrezione di Cristoper la vita dei cristiani

VENERDÌ 12 APRILE 2013

Il sapere illuminato dalla fede

LA GIORNATAa Giornata nazionale dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore si celebra

domenica 14 aprile; fu istituita ufficialmentenel 1924. A partire dal 1968 si è deciso disottolineare l’evento con un tema specifico,accompagnato da un messaggio dellaPresidenza della Cei. “Con le nuove generazionioltre la crisi” è il tema dell’edizione 2013 (testointegrale del messaggio: www.chiesacattolica.it).L’Università Cattolica conta oggi 5 sedi, 54Istituti, 22 Dipartimenti, 70 Centri di ricerca, 5Centri di ateneo, 151 strutture dedicate allaricerca scientifica; vi sono iscritti 40.970studenti, 1.525 sono i docenti in organico.

L

Si è tenuto a Parigi ilseminario di studio“Fede e scienza:prospettive per lacura pastoraleuniversitaria inEuropa”. Intervista a mons. Ambrosio sulruolo dei cappellaniuniversitari

Università Cattolica. Domenica 14 si celebra la sua Giornata nazionale

Studenti nella biblioteca dell’Università Cattolica di Brescia

La Sorbona a Parigi

BREVI

❖ TERRA SANTAGiornata di solidarietàil 21 aprile a TodiSi terrà domenica 21 aprile a Todi la XIGiornata di preghiera e di solidarietà per laTerra Santa promossa dalla sezione Umbriadell’Ordine equestre del S. Sepolcro diGerusalemme, in collaborazione con ledelegazioni di Perugia, Terni, Orvieto,Foligno, Gubbio e Spoleto. Il programmaprevede il ritrovo presso la cattedrale dellaSs. Annunziata (duomo di Todi) alle ore9.15. Alle ore 9,30 da piazza del Popolo ilcorteo andrà in cattedrale. Verrà trasmessain diretta su Rete4 la solenne celebrazioneeucaristica (inizio ore 10) presieduta damons. Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi. Seguirà la riflessione spirituale deldott. Alessandro Beccarini su “Le causedella morte di Gesù. Alle ore 15.30 visitaguidata al palazzo vescovile e alla criptadel duomo. L’invito è esteso in particolareagli aspiranti che dal mese di gennaio sonoimpegnati in un percorso di informazione /formazione che li vedrà protagonisti allaprossima solenne cerimonia d’investituradi fine anno a Firenze, e a tutti coloro chevolessero condividere questa giornatadedicata alla Terra Santa.

❖ MATRIMONIOConvegno dei centridi preparazioneDal 2 al 5 maggio a Santa Maria degliAngeli, alla Domus Pacis, si terrà l’annualeConvegno internazionale dei centri dipreparazione al matrimonio. L’iniziativaconsentirà di confrontarsi con coppie dialmeno 10 Paesi europei, oltre al Canadaed al Madagascar. Il tema delle giornate:“Facciamo pace. Attraversare i conflitti incompagnia delle coppie”, trae spunto dallasettimana di formazione Cei del 2011 aSalsomaggiore: “Luci di speranza per lafamiglia ferita”. Lo spirito che anima ilconvegno è quello di sviluppare tutte leazioni e le opportunità che, nell’otticadella prevenzione delle crisi matrimoniali,diffondano una cultura positiva all’internodelle dinamiche di coppia, perché siprenda coscienza che si può gestire laconflittualità, affinché diventi risorsa eoccasione di crescita e non derivadistruttrice. Verranno anche presentati (dalresponsabile dell’Ufficio Cei per la famiglia)i recentissimi Orientamenti pastorali sullapreparazione al matrimonio e alla famigliaproposti dalla Commissione pastorale perla famiglia a tutti gli operatori dellapreparazione al matrimonio. Sul sito www.cpm-italia.it tutte le informazioni sulprogramma delle giornate, la scheda diiscrizione, gli obiettivi, i lavori nei gruppiecc. Sono inoltre previsti 12 laboratori chesaranno coordinati da persone esperte neivari ambiti. È previsto un programma dianimazione per bambini e ragazzi.

omenica 14 aprile la Chiesaitaliana celebra la Giornatanazionale per l’Università

Cattolica del Sacro Cuore. A fare il puntosui valori portanti e la situazione attualedell’ateneo è mons. Claudio Giuliodori,assistente ecclesiastico generale dellaCattolica.

Il senso di questo appuntamentoannuale.“Il fatto che si tratti dell’89a Giornata cifa subito comprendere che ci troviamo difronte a una consolidata tradizione. Lasua storia è legata agli albori dellafondazione dell’Università Cattolica,scaturita dal genio e dalla tenacia dipadre Agostino Gemelli. Il suo disegnoculturale, teso ad offrire ai giovani e alPaese - che usciva devastato dalla primaguerra mondiale - un luogo di eccellenzaper la formazione e per la ricercascientifica, mirava a coinvolgere tutti icattolici italiani. Con questo spiritonasceva la Giornata nazionale che, neltempo, si è andata rafforzando e oggirappresenta un passaggio fondamentaledella vita dell’Università e del suo essereespressione qualificata e dinamicadell’impegno educativo e culturale deicattolici nel nostro Paese”.

Qual è oggi la missione dell’UniversitàCattolica?“In profonda continuità con la sua storia,l’Università Cattolica è chiamata a essereun luogo di formazione altamentequalificato sia dal punto di vista degliinsegnamenti sia per quanto concernel’accompagnamento degli studenti versouna crescita piena e integrale di tutta la

D persona. Per questo, oltre a unaformazione di alto livello scientifico,ampiamente riconosciuta e apprezzata,l’Università offre anche percorsi perilluminare il sapere con la fede”.

L’aggettivo “cattolica”, che qualifical’Università del Sacro Cuore, richiamale profonde ragioni del suo impegno.“In modo quanto mai autorevole, e nellostesso tempo essenziale ed efficace, lo haspiegato Benedetto XVI nel discorsotenuto in occasione del 90° di fondazionedell’Università. In quella specialeudienza del 21 maggio 2011 concessaalla grande famiglia della Cattolica, ilPapa sottolineava che la vocazioneoriginaria dell’Università, è legata alla‘ricerca della verità, di tutta la verità delnostro essere’. Per questo motivo laprospettiva cristiana, che costituisce lapiattaforma del lavoro intellettualedell’Università, non è alternativa alsapere scientifico e alle conquistedell’ingegno umano. L’essere ‘cattolica’non toglie nulla all’Università ma larende più ricca perché ‘la fede allargal’orizzonte del nostro pensiero, è via allaverità piena, guida di autenticosviluppo’”.

Il tema di questa Giornata 2013 è “Conle nuove generazioni oltre la crisi”. Unmanifesto programmatico, pensandoanche alla situazione attuale delPaese...“Il mondo universitario, per sua natura,costituisce un sensore dello stato socialeparticolarmente attento e reattivo. Perquesto, anche nel celebrare la Giornatasi è pensato di dover tematizzare ciò che

in questo momento interpellamaggiormente il nostro Paese e, inparticolare, le nuove generazioni.L’approccio alla crisi, però, vuole esserenon arrendevole o di sconforto mafortemente propositivo, per andare‘oltre’”.

Nel frattempo il Consiglio universitarionazionale continua a denunciare uncalo costante di immatricolazionipresso tutti gli atenei. In circa 10 annisi sarebbero persi più di 70 mila iscrittialle Università italiane. Cosa ne pensa?Sono dati che interessano anchel’Università del Sacro Cuore?“Di fronte all’attuale crisi, anche ilmondo universitario sperimentacrescenti difficoltà, che hanno nel calodelle iscrizioni uno dei segni piùeloquenti. L’Università del Sacro Cuorenon ha subito in questi anni lo stessotrend di decremento delle iscrizioni,sebbene si percepisca una crescentedifficoltà legata anche al ridursi delledisponibilità economiche delle famiglie.Per questo, si sta cercando di offrire aglistudenti meritevoli opportunità di borsedi studio e di altri sussidi per affrontarele difficoltà”.

Vincenzo Corrado

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

i trovano ad accompagnarei giovani lungo il crinaleforse più importante e deli-

cato della loro vita. Quello delpassaggio dal mondo giovanileal mondo adulto del lavoro. Sonoi cappellani universitari, presen-ti nella stragrande maggioranzadelle università europee. “Fede e scienza: prospettive perla cura pastorale universitaria inEuropa”: di questo hanno parla-to a Parigi dal 4 al 7 aprile unaquarantina di delegati nazionalidi pastorale universitaria su in-vito del Consiglio delle Confe-renze episcopali d’Europa. Ne parliamo con uno dei parte-cipanti, mons. Gianni Ambro-sio, vescovo di Piacenza-Bobbioe vice presidente della Comece(Commissione degli episcopatieuropei), che è anche stato persette anni - dal 2001 al 2007 - as-

S sistente generale all’UniversitàCattolica.

Che esperienza ha avuto con igiovani universitari?“La domanda è impegnativa,perché stiamo parlando di unmondo variegato. Coloro che inun modo o nell’altro arrivano al-l’università, si trovano in un pri-mo momento spaesati: il mododi studiare è diverso, hanno per-so gli amici della scuola superio-re... Riuscire quindi fin dall’inizio adoffrire l’università come una ca-sa ospitale e accogliente, credoche sia uno dei primi e più im-portanti approcci, anche dalpunto di vista della cappellaniauniversitaria. Perché solo a par-tire dall’amicizia si possono apri-re le strade per un cammino dicondivisione e riflessione”.

Chi è il cappellano universita-rio?“È innanzitutto colui che sa por-si in amicizia e in relazione. In-sieme a questo primo binario cen’è un altro, che è quello di saperindicare come lo studio di unaparticolare disciplina influiscesulla vita. E questo è il livello didialogo tra fede e ragione, ne-cessario per avere una visioneunitaria, globale, sapienzialedell’esistenza, e dell’uomo. El’uomo è fatto di mente e cuore”.

Di che tipo di cittadini ha biso-gno oggi l’Europa?“Avrebbe bisogno di cittadini chesiano veramente tali, capaci cioèdi prendere in mano la realtà,accoglierla con tutti i problemi,ma capaci di andare oltre le dif-ficoltà. Una delle cause più im-portanti all’origine dello stallo in

cui ci troviamo è la visione ri-duttiva della realtà umana. Ab-biamo pensato, in Europa, diesaminare la realtà solo secon-do un certo punto di vista e adun certo livello. E abbiamo per-so la capacità di appassionarcialla vita e alla storia umana. Nonabbiamo solo passioni tristi; ab-biamo anche un pensiero triste,ed è triste perché è piccolo, ri-

duttivo. Abbiamo allora bisognodi uomini capaci di quel grandeslancio che ha fatto grande la no-stra Europa. Ma se viene meno ildinamismo spirituale, viene me-no anche il dinamismo stessodella storia degli uomini. Conpiccoli uomini dal pensiero pic-colo, non si va da nessuna par-te”.

Maria Chiara Biagioni

Universitari cattolici in Europa

10 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 12 APRILE 2013

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

La Fcu, simbolodell’Italia di oggi

l trenino della Centrale umbrafa parte della mia vita. Eroappena nato quando i tedeschi

fecero saltare la stazione dellamia città e distrussero la linea.Appena finita la guerra, miononno (che non aveva carichepolitiche ma come opinionistacontava molto, su nell’Alta Valle)si batté perché la ferrovia fosseripristinata, suggerendo anchealcune modifiche, che sirivelarono indovinate. Dastudente ho viaggiato per anni sultrenino, tra Castello e Perugia; piùtardi, per lavoro, tra Perugia eRoma, cambiando a Terni, sempreper anni; e ci salgo ancora di tantoin tanto. Una trentina di anni faho deragliato alla stazione di SanGemini, anche allora perun’acquazzone, mi sembra; masenza danni. Insomma, se hopregiudizi sono a favore e noncontro la Centrale. Però,onestamente parlando, mi sembrache nel suo piccolissimo il nostrotrenino sia un caso esemplare dicome il nostro Paese, decenniodopo decennio, è andato inrovina. I convogli vannogeneralmente a diesel, come gliautobus, ma sono più lenti; tranneforse che nelle corse scolastiche, iviaggiatori raramente sono più diuna ventina per convoglio. Se ilservizio fosse reso da autobus,sarebbe più efficiente, più velocee meno costoso, se non altroperché non ci sarebbe ilpesantissimo onere di curare lamanutenzione della stradaferrata, delle stazioni, dei ponti,delle gallerie, e della lineaelettrica (dove c’è e dovefunziona). Il tratto che sarebbe ilpiù strategico, quellometropolitano tra Perugia -Sant’Anna e Ponte San Giovanni, èil più antiquato e malmesso. Certomolto è stato speso per imiglioramenti, ma insieme troppoe troppo poco. Troppo poco peravere un vero risultato; troppoperché, se lasci le cose a metà,sono soldi buttati. L’Italia è pienadi migliaia di storie come questa,anche molto più in grande. Ora,può darsi che sulla Centrale sia ioa sbagliare: magari! Ne sareifelice. Ma in tutti gli altri casipiccoli e grandi, purtroppo, sonosicuro di non sbagliare. È anchecosì che ci si ritrova pieni di debitie niente che funziona.

Pier Giorgio Lignani

I

IL PUNTO Quegli anni con don Ubaldo Paciaroni nella Giac

aro don Elio,ho letto della morte di don Ubaldo

Paciaroni, salesiano, avvenuta inAncona. Grande educatore di giovanicome don Bosco voleva i suoisacerdoti, di forte spiritualità, halasciato un’impronta indelebile in ogniluogo ove ha esercitato la sua missione.È stato anche a Terni, l’ho conosciutonegli anni in cui sono stato delegatodiocesano Aspiranti e poi presidentediocesano della Giac. Don Ubaldo halavorato molto per l’Azione cattolica. Èstato assistente spiritualedell’associazione giovanile Giac internaal collegio salesiano e di quellaparrocchiale, nonché vice assistentediocesano per il movimento Aspiranti(ragazzi dai 10 ai 15 anni). È statoassistente spirituale del primo campoestivo del dopoguerra per gli aspiranticapi dell’Umbria, di cui io ero ilresponsabile educativo; 20 giorniindimenticabili con 120 ragazzi e 4delegati diocesani come coeducatorisul monte Petrano, provincia diAncona, diocesi di Cagli-Pergola.Un’esperienza formidabile diformazione ripetutasi per tanti anni inogni regione d’Italia. Questa era laGiac: ne voglio far memoria, e donUbaldo è stato uno degli assistentimigliori, ed apripista del metodonuovo. Il Signore lo ha accolto nellaSua gloria ed i suoi ex ragazzi loricordano con gratitudine ed affetto.

Nicola MolèTerni

Caro Molè, fai bene a ricordareuna persona che meritagratitudine. Molti, purtroppo, dalmomento in cui scompaiono,entrano in un totale oblio, puressendo stati fedeli testimoni egenerosi operatori pastorali chehanno dedicato un’intera vita alservizio popolo di Dio.Meriterebbero tutti una giustamemoria.

Mons. Bassetti e il “macigno di violenza” sull’Umbria

ovevamo attendere l’omeliapasquale dell’arcivescovo di

Perugia, mons. Bassetti, per ricordare il“macigno di violenza” che incombesulla nostra città e sulla RegioneUmbria? Dovevamo aspettare le paroledel presule per porre attenzione su unfenomeno che ormai sta disgregando iltessuto sociale regionale? Ma il Vescovonon dovrebbe porre attenzione allequestioni dell’anima e non a quelledelle miserie dei nostri centri storici edelle squallide periferie urbane? Se haavvertito il bisogno di far sentire la suavoce, significa che il vaso della miseriaè ormai pieno e le violenze all’internodella convivenza hanno tracimatolasciando disperazione, paura e morte.Senza demonizzare alcuno, mi chiedosommessamente che fine abbiano fattocoloro che per professione o sceltasono deputati ad impedire, a contenereo a denunciare e risolvere ciò chemons. Bassetti ha con forza enfatizzatodall’altare. Non analizzo il tipo dipolitica seguita e perseguita dalleistituzioni al governo di Perugia, dellaProvincia e della Regione. Vorrei fareriferimento a chi è all’opposizione eche nell’assenza di iniziative didenuncia, a fronte di devastanti assist

D

C

quotidiani, e nel più assordantesilenzio che talvolta sembraaccondiscendenza, si ricorda delpopolo che lo ha eletto solo inprossimità di elezioni. Ma è anchequesto popolo che subisce violenza,che ha paura di uscire di notte, chenon vive in tranquillità neanche nellapropria abitazione. E anche questopopolo di giovani espropriati persinodella propria speranza, in preda amalfattori di ogni tipo che fannobreccia sulla loro fragilità. I nostripolitici che fanno? Fanno melina inattesa di tempi migliori, che in ognicaso non si adoperano a costruire, o almassimo propiziano solo a parole dicircostanza. E fanno emergereiniziative di responsabilità vicaria comequella dell’Arcivescovo di Perugia eCittà della Pieve. E se invece di mons.Bassetti attivassero iniziative “forti” igrillini in politica, ormai dilagantianche nella nostra regione?L’Arcivescovo raccoglie consensi (anchese non ne ha bisogno) ma i grilliniraccolgono consensi e voti. Allorasarebbero guai per chi siede ancoramuto e inerte sugli scranni delleprincipali istituzioni. Già ne hannodato un’eclatante dimostrazione alivello nazionale e locale. Quindi,politici di oggi, estote parati!

Mario TimioPerugia

Da Bersani e da Grillo,discutibili esempi di zelo

aro don Elionel rituale per dar vita a un

eventuale Governo, l’iniziativa diBersani di convocare associazioni epersonalità variegate è risultato unomaggio superfluo reso alla “mistica”che circonda la società civile. Ilconsenso dei cittadini e delleassociazioni va infatti cercato econquistato in campagna elettorale,poi (ad elezioni concluse) il consenso vacercato in Parlamento, è lì che si formail Governo, questa è la democrazia

C

rappresentativa. Se per la difficoltà ditrovare i numeri in Parlamento sisollecita l’appoggio per altre vie, si dàl’impressione di tentare manovre extra-parlamentari che costituiscono unbrutto segnale. A ciò si aggiunga poi ilcriterio bizzarro con cui gliinterlocutori sono stati scelti:certamente il Club alpino italiano, ilTouring club e anche il Wwfrappresentano un numero rilevante diiscritti, ma non costituiscono certo uncampione rappresentativodell’associazionismo italiano. Perchéallora non consultare il Forum delleassociazioni familiari o i Centri di aiutoalla vita, che in quanto a cittadinirappresentati non sono certo da meno?L’altra novità anomala è stata la direttaweb delle consultazioni con i“pentastellati” di Grillo, definita come“democrazia elettronica”. Però si ètrattato soltanto di un penoso equivocoin merito alla tanto invocata“trasparenza”: la trasparenza infatti èsemplicemente chiarezza negli attipubblici, da cui debbono emergerecriteri limpidi e spese giustificate. Nonconsiste nel divulgare qualsiasiconversazione o confidenza, non èmettere microfoni in tutti gli ambientiper sapere cosa quel senatore odeputato davvero pensa del proprioleader o della misura appenaapprovata. Questo è il modello “GrandeFratello” applicato alla politica, ma èanche ciò che è avvenuto e ancoraavviene nei regimi totalitari. Dietroall’affascinante idea di una democraziatotale (“decidiamo tutti insieme”) c’èsempre il disegno di un totalitarismo,cioè di qualche personaggio che vuoledecidere per tutti. Per questo Grillonon convince, e neppure Bersani che -benché pesantemente umiliato - haofferto accanite prove di zelodiscutibile. Altra novità è stata poi lanomina, da parte del Capo dello Stato,dei cosiddetti “10 saggi”; però agliapprezzamenti iniziali sono seguiti nonsolo dubbi e scetticismi ma pure timorie sospetti artificiosi; e le polemiche

continuano anche per colpa di quel“tranello telefonico” che è statoparagonato “alla invasività di unarettoscopia fatta senza il consenso delpaziente”. Dopo i politici “allaPinocchio”, finiti in situazioni difficili“a loro insaputa”, va infine segnalata lanovità della signora che “suomalgrado” è stata eletta senatrice“controvoglia”.

Pier Luigi GalassiPerugia

Caro Galassi, sono pienamented’accordo. Le “anomalie” da leievocate assomigliano alle“bracciate” del naufrago checerca di non farsi inghiottire dalleonde in tempesta. Consideri peròanche quelli che stanno seduti aguardare criticando chi ha ilcoraggio di fare qualcosa dibuono, anche cedendo a qualcheingenuità o sprovvedutezza.

Il 12 maggio a Romala Marcia nazionale per la vita

uongiorno Direttore,sono venuto a conoscenza di una

bellissima iniziativa, che pensoandrebbe diffusa: la Marcia nazionaleper la vita. Quest’anno si svolgerà aRoma, il 12 maggio, la terza edizionedell’evento, che ha come scopo quellodi ribadire pubblicamente l’importanzadella vita dal concepimento alla mortenaturale. L’iniziativa ha anche un sito,www.marciaperlavita.it, dove èpossibile trovare il pullman in partenzaper Roma più vicino alla propria città.Io credo proprio che parteciperò: ibambini sono il nostro futuro, glianziani sono il nostro patrimonio!

Tommaso Palli

Due testi che devono ispirarel’impegno sociale del laicato

entile Direttore,mi permetto di sottolineare

l’utilità della lettura del piccolo testo Lanuova evangelizzazione per latrasmissione della fede cristiana, che èstato l’instrumentum laboris del Sinododei vescovi nell’ottobre scorso. E poi, achi è possibile, consiglio di scaricare dainternet il Messaggio al popolo di Diodello stesso Sinod. In questa attualesituazione del nostro Paese, quelleparole indicano strade e indirizzi daaccogliere subito dai cristiani in questomomento troppo spesso muti e sordi.Papa Francesco ci ha dato subito uncaloroso esempio e un nuovo, quasidimenticato, entusiasmo. Proprioperché la parrocchia viene indicatacome il cuore della nostraevangelizzazione; la nuovaevangelizzazione come il bisogno a cuirispondere per rendere l’annuncioevangelico adeguato, accoglibile,comprensibile in un mondo checambia e vive grandi trasformazioni; ilaici come responsabili e capacinell’esercizio dei loro specifici compitie doveri di collaborare a cambiare ilmondo e la storia; con gli stessi noncredenti, come abbiamo ancheascoltato e visto in questi giorni, attentie interessati al nostro modo dioperare... per questi e tanti altri motivi,i testi indicati sono, nella lorosemplicità, strumenti e stimoli ad agire,ad impegnarci, a proporre, a rinnovare,da cittadini.

Amabilia DiotalleviTerni

G

B

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Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusi-vamente il pensiero di chi le scrive.

Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte

a Pasqua è il grande“segno” che interpella epungola la nostra

coscienza. Cristo, che muoree risorge, non può esserefacilmente accantonato neirispostigli della storia, perchéLui, mediante l’eucaristia –che fa la Chiesa – rimane inmezzo a noi, fino alla fine deisecoli. Ogni domenica ciregala il Pane che dà la vita almondo. Oggi l’Occidente è incrisi, perché ha abbandonatoquesto Pane e va in cerca diun companatico inquinato,che inietta nella società “laconcupiscenza della carne, laconcupiscenza degli occhi ela superbia della vita” (1Gv2,16). L’uomo “evoluto” –quello dei Lumi, prima, equello tecnologico, poi – colsuo disincanto ha tentato dicostruire da solo il suo futuro.Il risultato è sotto gli occhi ditutti: non solo assistiamoall’eclissi del senso morale,ma anche alla “notte dellaragione”, cioè alla perditadella consapevolezza criticanei confronti di ciò che sicrede o si pensa. Di fatto, laseparazione tra fede eragione è il dramma dellanostra epoca, perché ha

L

distrutto la capacitàdi ragionare,sottraendo alladinamica sociale lapossibilità di valutarele proprie scelte. Lodimostra anchel’incapacità di intesatra gli schieramentipolitici emersidall’ultimacompetizioneelettorale: di fronte alleemergenze che strangolano leaziende e privano le nuovegenerazioni del loro futuro, siè continuato a “menare il canper l’aia”. Anzichécollaborare – magariturandosi il naso – per evitareil peggio, si è messa in campouna tattica politica di bassoprofilo, che insegue le ondeemotive del momento,mortificando le storichepotenzialità creative eimprenditoriali del nostro

Paese. L’Italia èuna grandenazione, e rischiadi esseresbeffeggiataall’estero per lamiopia di unoStato prigionierodi unapartitocraziaegocentrica, cheha affogato la

cultura identitaria italiananelle acque melmose dellacultura libertaria e post-marxista. L’Italia porta nelsuo Dna l’innesto romano-cristiano, che ha avuto unruolo fondamentale nellosviluppo della civiltà inEuropa e nel mondo. Perquesto, la Pasqua settimanaleè divenuta componentestrutturale nel processoformativo dell’autocoscienzacivile. Oggi, purtroppo, tuttoquesto rischia di andare in

frantumi, perché l’ideologialaicista – sconfitta dalla storia– è dura a morire. La RegioneUmbria, abitata da gente “dipasta buona”, è chiamata amettersi in prima fila nelrinnovamento della Chiesa,sulle orme di san Francesco edei tanti martiri che, col lorosangue, hanno irrigato questaterra benedetta dal Signore.Senza la fede in Gesù Cristo,morto e risorto, non si va da

nessuna parte. Ma Cristo,oggi, vive nella sua Chiesamediante l’eucarestia.Pertanto, è ora di guardare infaccia la realtà annunciata daGesù: “Io sono il pane vivodisceso dal cielo. Se unomangia di questo pane vivràin eterno e il pane che io daràè la mia carne per la vita delmondo” (Gv 6,51). * Amministratore apostolico diTerni - Narni - Amelia

11

La luce della Pasquasull’Italia di oggi

† Ernesto Vecchi*

La Comunione degli Apostoli,Luca Signorelli,Museo Diocesano di Cortona

VENERDÌ 12 APRILE 2013

memore di quello che avevacombinato nel cortile del palazzodi Caifa, sarebbe corso anascondersi. Lui no. Si coprìcome poté e partì a nuoto, con lacertezza di essere statoperdonato. L’evangelista nonracconta nulla dell’incontro conGesù. Se ne riparlerà dopocolazione. Intanto i compagniarrivano in barca, spingendo afatica sui remi, per via dellostraordinario carico di pesci.

Il secondo quadro presenta lascena della colazione sullaspiaggia. Gesù ha acceso ilfuoco; c’è sopra del pesce chearrostisce, e vicino del pane.Forse non ce n’era abbastanzaper tutti; allora chiede diportarne un po’ di quello pescatodi fresco. Va Pietro e tira a terrala rete, che era strapiena, mareggeva senza rompersi. Dentroc’era di tutto: i 153 grossi pesci,di cui parla il racconto, sonofigura della moltitudine diculture, lingue, popolazioni chesaranno raccolte nella Chiesa.La molteplicità delle esperienze,

la fatica diintendersisembrerannomettere arischio la tenutadella rete.Nonostantetutto, la reteoggi tieneancora.Dobbiamo farattenzioneanche ad altriparticolari.Gesù prendel’iniziativa dipreparare il

A colazione con il Risorto Vangeloimon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Canadi Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepolierano insieme. Simon Pietro disse loro: “Vado a pescare”.

Essi gli dissero: “Veniamo anche noi con te”. Uscirono esalirono sulla barca; e quella notte non presero nulla. Quandogià era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli perònon sapevano che era Gesù. Allora Gesù disse loro: “Figlioli,avete del pesce?”. Gli risposero: “No”. Ed egli disse loro:“Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete”.Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per ilgran numero di pesci. Allora il discepolo che Gesù amavadisse a Pietro: “È il Signore!”. Simon Pietro, udito che era ilSignore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare...

S

Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

Nella narrazionedi Giovanni,l’episodio dellapesca miracolosasi carica disignificati cheinterpellanoanche noi

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADagli Atti degli apostoli 5,27b-32.40b-41

SALMO RESPONSORIALESalmo 29

SECONDA LETTURADal libro dell’Apocalisse 5,11-14

VANGELODal Vangelo secondo Giovanni 21,1-19

III DOMENICA DI PASQUA - ANNO C

l Vangelo di questa terzadomenica di Pasqua vaascoltato non tanto come la

cronaca di un avvenimento,quanto piuttosto come unapagina ricca di simboli.L’episodio ha indubbiamente lesue radici nella realtà storica, mal’evangelista lo presentasottolineando alcuni dettagli chene fanno emergere la teologia.Giovanni lo presenta in trequadri. Tutto comincia con unapesca straordinaria. Anche Lucanarra di una pesca simile,avvenuta però all’inizio della vitapubblica di Gesù. Oggi, dopo laRisurrezione, è come se tuttoricominciasse daccapo. Pietro èsempre il capogruppo, cheprende l’iniziativa e propone aicompagni di riprendere l’anticomestiere. La mattina di PasquaGesù aveva incaricato Maria diMagdala di dire loro di andaread aspettarlo in Galilea.Ubbidirono e ricominciarono illavoro che avevano lasciatotempo addietro. Come eracapitato altre volte, la pescanotturna fu del tutto inutile. Eraun segno: Gesù aveva detto piùvolte che “viene la notte quandonessuno può operare...camminate mentre avete laluce”. Ne avevano fattoesperienza ancora una volta. Poi,come era accaduto all’iniziodella creazione, quando ilmondo uscì dal caos, anche perloro brillò la luce dell’alba.Intravidero sulla spiaggiaqualcuno che domandava a vocealta se avessero niente damangiare. Risposero di no. Allorafurono invitati a gettare la rete adestra. Non fecero obiezioni, masemplicemente obbedirono e le

I

reti rapidamente si riempirono,da far fatica a tirarle su. Percapire compiutamente ilsignificato di quel fattoincredibile, dovette passare deltempo. Una cosa però fu chiarada subito: quella parola era delMaestro. Il primo a capirlo fu “ildiscepolo che Gesù amava”.Sussurrò: “È il Signore!”. Asentire così, Pietro si ritrovònudo: le tre negazioni di quellanotte, tra Giovedì e Venerdìsanto, non erano state rimosse eil canto del gallo forse glirisuonava ancora nella testa.Chiunque altro, al suo posto,

piccolo pasto. Il pane era comequello che aveva spezzatonell’ultima cena prima dellamorte. Il pesce era Lui stesso. Laprima generazione cristianascriveva in greco la parola“pesce” (Ichthys), acronimo di“Gesù Cristo, Figlio di Dio,Salvatore”. L’iniziativa di Gesùesige anche la collaborazione deidiscepoli; per questo manda aprenderne un po’ di quellopescato da loro. Il pasto pareessersi svolto in un silenzioattonito. L’evangelista nota che“nessuno dei discepoli osavadomandargli: Chi sei?, perchésapevano bene che era ilSignore. Gesù si avvicinò, preseil pane e lo diede loro, e cosìpure il pesce”. Il pasto sullaspiaggia ebbe un seguito. Gesùrompe il silenzio con unadomanda a bruciapelo: “Simone,figlio di Giovanni, quanto miami?”. L’appellativo, con nomeproprio e patronimico, preludevaa una domanda impegnativa.“Quanto mi ami?”. La linguagreca conosce diverse parole cheesprimono, come in cascata, levarie gradazioni del concetto diamare, corrispondenti più o

meno al nostro “amare, volerbene, avere simpatia...”. Latraduzione liturgica italiana hacercato di rendere al meglioqueste sfumature del dialogo.Gesù domanda: “Quanto miami?”. Pietro, che sta imparandoa conoscersi, sa di non potersiesporre troppo e si limita arispondere: “Tu sai che ti vogliobene”. Una seconda volta Gesùripete la stessa domanda e Pietrodà la stessa riposta. La terzavolta Gesù sembra scendere piùvicino alle possibilità di Pietro edomanda: “Mi vuoi bene?”. OraPietro, sebbene rattristato perl’insistenza di Gesù, risponde:“Signore, tu conosci tutto; tu saiche ti voglio bene” (Gv 20,17).Tanti di noi avrebbero qualcheproblema a rispondere alladomanda di Gesù: quanto miami? Più facile sarebberispondere all’altra: mi vuoibene? Sicuramente sì.* Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il commento al Vangeloè anche sul nostro sito www.lavoce.it. Collegatiutilizzando il QR code)

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ PONTE S. GIOVANNIFesta diocesana cresimandiIn quest’anno della fede, l’arcivescovomons. Gualtiero Bassetti vorrebbeconoscere tutti i ragazzi che ricevendo ilsacramento della Confermazione, siimpegneranno nel mondo dei giovani cometestimoni della loro fede. Per questol’Ufficio catechistico diocesano li invita tuttia partecipare alla Festa diocesana deicresimandi il 25 aprile a Ponte SanGiovanni. L’arcivescovo aprirà e concluderàl’evento. (Per informazioni: don LucaDelunghi, direttore Ufficio catechisticodiocesano, cell. 346.89.42.202).

❖ CENTRO S. MARTINOIncontri sulla BibbiaRicomincia a breve uno studio ecumenicodella Bibbia, frutto della collaborazione traCentro ecumenico ed universitario S.Martino di Perugia e Chiesa valdese diPerugia. L’iniziativa ha visto una prima fasenei mesi di novembre e dicembre 2012guidata dal pastore valdese Ermanno Genree ora prevede una seconda fase guidatadalla cattolica Annarita Caponera, docentedi ecumenismo e dialogo interreligiosopresso l’Istituto Teologico di Assisi, cheillustrerà alcuni testi del librodell’Apocalisse. Gli incontri si terranno alleore 21 presso il Centro ecumenico eduniversitario San Martino di Perugia in viadel Verzaro 23. Si comincia giovedì 18 aprilecon “La visione di Patmos: il Cristo e le setteChiese d’Asia” (Apocalisse 1-3).

❖ SALA BEATO GPIISerate di spettacolo e teatroSabato 13 aprile, alle ore 21.30, presso lasala Beato Giovanni Paolo II, via Canali (OasiSant’Antonio) si terrà All’unisono “un battitoper Rio”, serata con protagonisti duemusicisti della band di Claudio Baglioni, PioSpirito e Roberto Pagani. L’iniziativa èrivolta alla raccolta fondi da destinare allacostruzione di un ospedale perragazzi a Rio, in Brasile, progettolegato alla 28a Giornata mondialedella Gioventù. Ideata con il CentroGiovanni Paolo II di Loreto èorganizzata dall’Associazioneculturale il Sogno del Pentagrammainsieme alla Pastorale giovanilediocesana di Perugia. Domenica 14aprile ore 21, presso la stessa sala Un giudice spettacolo teatraleliberamente ispirato alle canzoni diDe Andrè. La serata è organizzataper raccogliere fondi per le missionia cui collaborano i Ra.Mi. onlus,ragazzi missionari che da oltre duelustri si mettono in gioco nel campodel volontariato nelle terredell’Amazzonia e nel volontariatolocale. (Info:www.salagiovannipaolosecondo.it

APPUNTAMENTISABATO 13 APRILE, ore18.30, chiesa

di San Barnaba, via Cortonese,Perugia, Messa dell’artista.Celebrerà l’arcivescovo mons.Bassetti.

SABATO 13, ore 18.30, chiesa di SanLuca, via San Francesco 2,Perugia, messa mensiledell’ordine di Malta Italia,delegazione di Perugia - Terni.

VENERDÌ 19, ore 18, (sala SantaCecilia, via Fratti 2, Perugia),l’Accademia delle Volte, propone“Francesco e Chiara: unarivoluzione religiosa dariscoprire”, intervento del prof.Lino Conti.

VENERDÌ 19, ore 15, Facoltà diMedicina e Chirurgia, nell’aula 6,Edificio B, piano -2, si terrà ilquinto incontro dei Venerdìdell’Anima, in cui p. VittorioViola, sviluppando l’approccioliturgico al tema“Umanizzazione, più cuore inquelle mani!”, terrà l’incontro su“I sacramenti fanno nuovol’uomo”.

CORCIANO. Celebrazioni per i 500 anni della Pala del Perugino e i 150 anni dell’organo Morettini

roseguono a Corciano i festeggia-menti in onore della Pala dell’As-sunta del Perugino. Si erano aperti

il 18 dicembre scorso nel 500° anniver-sario della stipula del contratto tra la co-munità, la parrocchia di Corciano e il pit-tore Pietro Vannucci. Le celebrazioniprevedono una serie di appuntamenti digrande rilievo artistico e culturale. Nei giorni 12-14 aprile, poi, non verràricordato solo questo eccezionale anni-versario: la parrocchia infatti festeggiaanche i 150 anni dell’organo da chiesache, come recita il contratto, venne com-missionato agli illustri Angelo e NicolaMorettini il 25 gennaio 1863. Il calendario presenta un intenso pro-gramma dislocato tra la chiesa di SantaMaria Assunta, dove si trovano da sem-pre la Pala e l’organo, e il teatro della Fi-larmonica: tavola rotonda, concerti espettacoli per grandi e piccini all’inse-gna di “Fede, Arte, Musica”, come è sta-

P

ta intitolata la manifestazione. L’esecu-zione inaugurale si terrà venerdì sera,ore 21, nella chiesa dell’Assunta; alla ta-stiera Eugenio Becchetti, che è stato an-che il curatore del restauro dell’organo. Sabato, nel teatro della Filarmonica sa-ranno protagoniste molte realtà musica-li corcianesi. A partire dalle ore 16.30 siesibiranno nello spettacolo L’Arca di Noèil coro dei bambini e, alle ore 21.30, igruppi musicali giovanili. Domenica po-meriggio, alle ore 18 in chiesa, sarà lavolta dei Menestrelli di Corciano e delcoro polifonico di Santa Maria Assunta,

con la partecipazione del barito-no Federico Giubilei, che daran-no vita al concerto Cuncti simusconcanentes: Ave Maria, ossia“Tutti cantiamo insieme: Ave Ma-ria”, excursus di musiche maria-ne dal Medioevo al Novecento.Importanti testimonianze di fede,come quella dei Francescani del-la cappella di Santa Maria dellaMisericordia di Perugia (sabato,ore 21 a teatro), e la tavola roton-da che si terrà alla presenza dimons. Gualtiero Bassetti, di pa-dre Salvio Maria De Santis e dipadre Fernando Sulpizi (domeni-ca, ore 16 in chiesa), faranno dacorollario all’evento musicale.Il periodo scelto dalla parrocchiaper ricordare questi eventi nonnasce a caso: il 15 aprile, infatti,ricorrerà il 5° anniversario dellamorte del compianto parroco donFranco Pulcinelli. Una messa insua memoria verrà celebrata do-menica mattina all’Assunta (ore11.30).La Pala dell’Assunta di Corcianoaccompagna da 500 anni le pre-ghiere di tutti quelli che vi si in-ginocchiano dinanzi suggerendo,con la sua grazia e la sua paca-tezza, lo stimolo alla meditazio-ne e alla comunione con l’Eter-no. La valorizzazione dei gioielli difede di Corciano toccherà il cul-

mine nei mesi estivi, quando il restaurodell’organo sarà del tutto ultimato e, incollaborazione con enti ed associazioniculturali, sarà realizzato un importanteevento espositivo, dislocato nelle chiesedi Santa Maria Assunta e di San France-sco. Partendo dalla Pala dell’Assuntaverrà proposto il tema delle grandi mac-chine d’altare nell’ottica della cultura pe-ruginesca, alla luce della scoperta dinuovi e interessanti documenti d’archi-vio, indagini scientifiche e innovativeipotesi ricostruttive.

Alessandra Tiroli

Da venerdì a domenica sisusseguono concerti,spettacoli, una tavolarotonda, oltre a una messa inmemoria di don Pulcinelli

MARSCIANO. I ragazzi della prima comunione diCascia arrivano a Schiavo per incontrare Zelinda

n gruppo di bambini di Cascia,che quest’anno riceveranno laprima comunione,

accompagnati dai genitori, dallecatechiste e dal parroco don RenzoPersiani, sono stati ospitati dallaparrocchia Sant’Orsola di Schiavo perun incontro di amicizia con i lorocoetanei e per conoscere la “grandedonna” che il prossimo 20 maggioriceverà il premio Santa Rita: ZelindaElmi. Ad accogliere il gruppo suorFlorinda, il parroco don GiuseppeRicci, i catechisti e gli otto ragazzi diSchiavo che il 12 aprile riceveranno il

U sacramento. Gli applausi, lo scambiodi saluti, i canti, tutto è servito percreare un clima di festa e un’intesa difraternità. Momenti significativi: lacelebrazione eucaristica,l’esortazione dei sacerdoti a esserequelle “matite colorate” posizionatein un cartellone al lato dell’altare perscrivere pagine di disponibilitàgenerosa, il pranzo consumato inallegria, i giochi all’aperto e...finalmente il piacere di incontrareZelinda, conoscere la sua storia,carpirle il segreto della sua serenità,della sua forza d’animo. Molte le

domande di senso che i bambini diCascia le hanno rivolto; per tutti,risposte pacate, date con il sorriso econ l’ironia che le è congeniale.Zelinda ha scherzato sulla sua“diversità”, ha sottolineato lapresenza forte di Dio nella sua vita,ha espresso gratitudine alle tantepersone che l’aiutano e la sorreggononelle difficoltà di ogni giorno. La suacalda raccomandazione: “Caribambini, ringraziate sempre ilSignore per i talenti che vi ha donato.Accettatevi come siete: belli, forti ebravi, e servite con gioia il Signore!”.Il congedo, verso sera, carico difuturo: “Ci rivedremo a Cascia per ilpremio Santa Rita!”.

Angelina Gravina

omenica 7 aprile, ottava di Pasqua, l’or-ganista Adriano Falcioni ha suscitato isentimenti della gioia pasquale facen-

do risuonare nell’Auditorium Marianum di Pe-rugia tutte le composizioni organistiche diMaurice Duruflé che si ispirano al canto gre-goriano: Prélude, adagio et choral varié sur le“Veni Creator”. Mèditation, Scherzo, op. 21;Prélude sur l’Introït de l’Epiphanie, Fugue surle carillon des heures de la Cathédrale de Sois-sons Prélude et Fugue sur le nom d’A.L.A.I.N,Hommage à Jean Gallon, Suite, op. 5. Non si tratta di musica popolare: è un con-centrato di arte e fede destinato ai cultori del-la cultura musicale, un evento di non fre-quente realizzazione. “Sono organista e vivonell’atmosfera gregoriana - affermava Duru-flé - e ho una marcata propensione per lo sti-le modale. Anche in un’opera che non haniente a che vedere con il gregoriano, come le Trois Danses per orchestra, mi sono soventelasciato attrarre dagli antichi ‘modi’. Io credo

D che in queste gamme medievali, grazie all’as-senza di note sensibili, si trovi gran varietà discale, di colori e d’espressione infinitamenteseducente”.Il m° Falcioni è l’organista della cattedrale diPerugia. Formatosi al Conservatorio di Peru-gia, ha approfondito l’arte d’interpretazioneorganistica in Germania, in Francia, in Olan-da, in Svizzera, in Svezia; si è esibito nei mag-giori festival italiani, europei, in Usa e in SudAfrica. Ha eseguito l’opera integrale organi-stica di Bach, Kerll, Franck, Liszt, Mendels-sohn, Haendel, Max Reger. Ascoltare musiche di altissima fattura, riem-pirsi l’animo di melodie e armonie in una va-stissima gradazione espressiva, lasciarsi tra-sportare da vortici generati dalla timbrica del“re degli strumenti” è veramente un dono pa-radisiaco che ci invita a gustare le delizie diun’arte che esalta in modo quasi sovrumanol’Alleluia della Risurrezione.

F. S.

PERUGIA. Le raffinate composizioni di Maurice Duruflé

Il gregoriano in versione organistica

Chiara Francesca nel coro degli angeli

ra il giovedì santo a mezzogiornoil culmine della liturgia di

commiato da Chiara Francesca nellachiesa dell’Università gremita diamici venuti da ogni parte. Quandoquesta bimba nacque fu motivo digioia grande. Primogenita di Maria eLino. Poi ebbe giorni difficili che sonodurati per quasi 14 anni impedita nelparlare e nel camminare. Un periodoin cui è vissuta, con i suoi grandiocchi dai quali faceva trasparire uninsondabile ed impossibile voglia dicomunicare, accolta, amata,integrata in una famiglia compattaanche quando sono venuti al mondouna sorella e due fratelli. ChiaraFrancesca è stata centro di attenzioneaffettuosa e di attenta e costantecura e a sua volta ha destatosentimenti profondi di affetto aquanti l’hanno vista crescere. Hapartecipato alla vita della suafamiglia che non l’ha lasciata maisola e si è attrezzata in modo chetutti potessero stare insiemedovunque dovessero andare. Hannocosì dato una testimonianza di checosa significhi essere una famiglia edi come si possa vivere e operare conuna figlia così diversa. ChiaraFrancesca aveva un volto bello eluminoso e illuminava l’ambiente incui si trovava, dando un senso nuovoalla normale vita quotidiana. Leabbiamo cantato le canzoncine el’abbiamo sentita gridare “acqua” cheforse voleva dira qualcosa di altro edi più. È stata come un angelo con leali impigliate che nella settimanasanta sono state liberate per un volosenza fine. Con lei anche i nostripensieri, i pensieri e i sentimenti dimoltissime persone, sono volatilontano dove spesso ci rifiutiamo digiungere.

E

La Pala dell’Assunta del Perugino (particolare)

12 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ BORGO S. ANTONIOPresentazione della restaurata edicola votiva della Vergine Maria

Sabato 13 aprile, alle ore16.30, in corso Bersaglieri, aPerugia, verrà inaugurato ilrestauro dell’edicola votivache custodisceun’immagine della VergineMaria. Abitualmentecollocata sulla facciata diun edificio (civico 21) ilmanufatto è databile tra lafine del 1700 e i primi del

1900. La struttura lignea che racchiude al suo internol’immagine in cartapesta è stata eseguita in bottegheartigiane di alta maestria, testimonianza devozionalerarissima di committenza privata e di autori ignoti. Ilrecupero dell’opera, eseuito dal restauratore GiovanniManuali, con il benestare della Soprintendenza per ibeni storici dell’Umbria, è stato volutodall’Associazione culturale Ri Vivi Borgo Sant’Antonio.

❖ SCUOLA “A. BONUCCI”Il rapporto tra scuola e territorio:audiovisivo degli alunni delleV

Domenica 14 aprile, alle ore 17, presso la Sala“Giancarlo Guelpa” di Ponte Felcino (ex cinema Eden)si terrà l’evento “Spazi di gioco tra presente e futuro”che vedrà impegnate le classi quinte della scuolaprimaria “Alessandro Bonucci”. La scuola presenteràun audiovisivo autoprodotto attraverso il quale iragazzi racconteranno il loro rapporto con il territorionel quale vivono e quali sono le necessità cheavvertono maggiormente. La manifestazione,patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune diPerugia, è realizzata dalla società cooperativa PonteFelcino, proprietaria della sala, dalla Pro loco “LaFelciniana” e dall’associazione asilo d’infanziaUmberto I; quest’ultimo sodalizio, uno dei più antichidel paese, donerà alla scuola un buono di mille europer l’acquisto di materiale didattico. Sandro Allegrinipresenterà lo spettacolo, al termine del quale verràofferto ai presenti un buffet; l’ingresso è libero.

❖ DIBATTITOTutto ciò che è legale è anche morale? La crisi che stamo vivendo in Italia e nel mondo, sidice, è di natura non solo economica o politica, maanche etica. Sono messe in discussione alcunestrutture portanti della società costituite da principi dimoralità personale, familiare e sociale in nome dellademocrazia, della libertà individuale e dei dirittiumani. Fare chiarezza tra legalità e moralità, tra pianoetico e piano giuridico sembra oggi non più unproblema di scuola, ma un’esigenza sociale anche perrispondere con consapevolezza alla crisi di coscienza escuotere il senso di responsabilità personale ecollettiva. Ciò è quanto intendono promuovere il Meice il Centro ecumenico S. Martino con la tavola rotondadi lunedì 15 aprile, alle ore 17, nella sala delDottorato, presso le Logge di San Lorenzo. Sul tema “IlDiritto e la Legge morale (Tutto ciò che è legale èanche morale?)” interverranno Pier Giorgio Lignani -magistrato, Roberto Gatti - filosofo, don GiovanniCappelli - teologo. Modera Stefano Fantini -magistrato. Seguirà dibattito.

Si avvia verso laconclusione ilprocesso diocesanodi beatificazione diVittorio Trancanelli

Un santo laico,medico, padre di famiglia

Antonio Socci nella parrocchia di Santa Lucia

arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve ha pro-mosso una serie di eventi,

in programma tra aprile e giugno,dedicati alla figura del Servo di DioVittorio Trancanelli (1944-1998) inoccasione della conclusione delprocesso diocesano di beatificazio-ne. Il primo di questi sarà un gran-de concerto, che si terrà sabato 13aprile, alle ore 20.30 nella catte-drale di San Lorenzo (l’apertura av-verrà alle 19.45), tenuto dal Corodella Diocesi di Roma, diretto dalmaestro mons. Marco Frisina e dal-le orchestre ad archi dei Solisti diPerugia e dei Fiati Fideles et Ama-ti di Roma. Tutti i coristi e i musicisti si esibi-ranno a titolo gratuito, in piena li-nea con la condotta di vita di Vitto-

’L rio Trancanelli, il quale vedeva nel-la gratuità e nel servizio reso peramore a Dio la sua regola di vita. Icanti sono stati scelti da Enrico So-linas, Lia Trancanelli e dal maestroFrisina. Tra questi canti verrà pro-posto anche Shema Israelper ricor-dare la passione di Vittorio per l’e-braismo. Ai gruppi verranno regalati duepiatti di Deruta con decoro raffael-lesco con lo stemma dell’arcive-scovo e 3 kg. di Baci Perugina. Pri-ma del concerto verrà fatto vedereun video di 15 minuti in cui LiaTrancanelli racconterà la vita delmarito Vittorio. Il concerto sarà tra-smesso in diretta da Umbria Radioe in streaming sui siti www.um-briaradio.it e www.corodiocesidi-roma.com.

Concerto in cattedrale con il Coro di Roma direttodal maestro mons. MarcoFrisina in onore di Vittorio

Iniziative e celebrazioniAppuntamenti in vista della conclusione dellafase diocesana del processo di beatificazione.

- Sabato 13 aprile, alle ore 20.30, nellaCattedrale di San Lorenzo concerto del Corodella Diocesi di Roma diretto da Mons. MarcoFrisina.- Venerdì 3 maggio, presso la Cappelladell’Ospedale di Santa Maria della Misericordiain Perugia, verrà presentata la prima biografiadel Servo di Dio, scritta da Enrico Solinasinsieme alla vedova Lia Sabatini.- Domenica 23 giugno, alle ore 18.00, inCattedrale, solenne concelebrazione per la chiusura del processo di beatificazione. Neigiorni successivi tutti gli atti della causasaranno portati a Roma presso laCongregazione delle Cause dei Santi.- Lunedì 24 giugno, 15° anniversario dellamorte di Vittorio, alle ore 18, messa in suffragiopresso la chiesa di Santa Maria Maddalena inCenerente, dove dal 19 gennaio 2013 riposanole spoglie mortali del Servo di Dio.

Vittorio con la moglie Lia

giovani del Gruppo parrocchiale della chiesa “Ma-ria Regina della Pace” di Santa Lucia in Perugiapropongono ai loro coetanei la testimonianza di An-

tonio Socci, scrittore, giornalista, ma soprattutto padree credente. Socci parlerà della sua esperienza, da quan-do la sua vita e quella della sua famiglia venne travol-ta nel 2009 dal dramma improvviso della primogenitaCaterina, entrata in coma dopo un inspiegabile arrestocardiaco. Alla fine, dopo lunghe traversie, Caterina sirisveglia. Ma la gioia per questo miracolo viene messaalla prova dall’enormità dei problemi che la ragazza sitrova ad affrontare nella difficilissima ripresa. L’esperienza di “padre nella tempesta” di Antonio Soc-ci è stata da lui raccontata nel libro “Caterina” ed orain “Lettera a mia figlia. Sull’amore e la vita nel mondodel dolore”, uscito di recente nelle librerie. Guardando le vicende e le sofferenze - ma anche la fe-de, la speranza, il coraggio che a volte sconfina in ve-ra e propria eroicità - di giovani come Caterina, messia dura prova da malattie terribili, l’Autore invita a ri-tornare all’essenziale, dando il giusto ordine e valore

I alle cose che ci accadono.Socci è legato alla chiesa di Santa Lucia dalla me-desima devozione per la Madonna di Medjugorje -a cui ha dedicato il libro “Mistero Medjugorje” - cheha ispirato la costruzione della nuova chiesa par-rocchiale, intitolata alla Regina della Pace perchévoluta dalla stessa Vergine apparsa nella cittadinabosniaca. Così racconta nel suo volume sulla storiadella costruzione della chiesa “La firma del Cielo”il Parroco Don Ignazio Zaganelli, che aprirà l’in-contro. Inoltre, tra l’autore ed il parroco peruginoc’è anche una personale amicizia, tanto che in piùdi un’occasione Don Ignazio è stato da lui intervi-stato in merito al suo personale ricordo delle vi-cende che hanno riguardato Madre Speranza daCollevalenza.L’Appuntamento - tra l’altro organizzato nell’ambi-to delle iniziative dedicate all’anno della Fede – èper le ore 21 del 12 Aprile presso la Chiesa “MariaRegina della Pace” di Santa Lucia in Perugia.

Stefano Di Stefano

Per chi ha a cuore l’affidoaffido familiare costituisce un’esperienza straordinaria per chi lopratica, nonché un’opportunità insostituibile per chi lo riceve. Èquanto sostengono i fondatori dell’associazione di famiglie

affidatarie Aquila-Onlus, nata in seno al centro familiare Casa dellaTenerezza di Perugia, che hanno promosso per sabato 13 aprile (ore 15,presso la Casa della Tenerezza a Montemorcino) la “Festa dell’accoglienza”alla quale invitano tutti coloro che hanno a cuore sia l’affido chel’adozione, ed in generale quanti hanno un’esperienza di questo tipo dacondividere e in qualche modo “festeggiare”. L’affido, spiegano, è unaforma di accoglienza verso minori che vivono in situazioni familiari difficilio instabili e che dai servizi sociali territoriali vengono temporaneamenteaffidati alle cure di un altro nucleo familiare disponibile ad accogliere esostenere questo minore in attesa che la situazione nella famiglia di originetorni alla normalità. “Alla fine l’affido, pur essendo un’esperienzatemporanea, spesso semina basi per un rapporto di affetto duraturo. Moltevolte - racconta la presidente dell’Associazione Aquila, Gabriella Marino - ciè capitato che alcuni ragazzi che abbiamo accolto nella nostra famiglia sisono così affezionati a noi, da rimanere in contatto anche ben oltre ilcompimento della maggiore età, nonché oltre il termine del periodo diaccoglienza stabilito dai servizi sociali”.

Mariangela Musolino

’L

i voleva Vittorio Trancanelli, unchirurgo appassionato deglietruschi e dell’ebraismo,

innamorato della donna che scelsecome compagna di vita e con la qualecondivise la scelta di aprire il cuore ela famiglia a altri bambini e altremadri, per avere, la prima dopo 450anni, una causa di canonizzazionenella diocesi di Perugia! Il candidatopoi non è un chierico o un religioso maun laico, medico e padre di famigliache ha seguito Gesù per tutta la suavita attraverso la prova della croce.Vittorio è morto il 24 giugno del 1998 ele prime testimonianze con unabiografia e immagini su di lui sonostate raccolte e pubblicate nel 2005 nellibro Vittorio Trancanelli - Un santolaico testimone di Cristo in salaoperatoria e nella vita curato da mons.Elio Bromuri amico di Vittorio e Lia epubblicato dalle edizioni “La Voce”.Ora arriva una biografia (saràpresentata il 3 maggio) che arricchiscela conoscenza di Vittorio. L’agilevolume L’amore di Dio in salaoperatoria e nella vita esce nellacollana “Protagonisti nei segni deitempi” delle editrici Velar e LDC.Cento pagine, 95 immagini dei varimomenti della vita di Vittorio,prefazione di mons. DomenicoCancian, vescovo di Città di Castello,per lunghi anni amico e consiglierespirituale di Vittorio, e post-fazione deivescovi di Perugia Giuseppe Chiarettiche ha avviato la Causa di

C beatificazione, e Gualtiero Bassetti cheha la gioia di siglarne la conclusione edil passaggio alla Congregazione dellecause dei santi. L’autore, EnricoGraziano Giovanni Solinas, Postulatoredella Causa, ha raccolto latestimonianza della moglie, LiaSabatini. Una sottolineatura nonperegrina. Nella biografia non c’ètraccia del lavoro fatto comepostulatore, ovvero delle circa 33testimonianze raccolte al Tribunaleecclesiastico regionale umbro secondouno schema di interrogatorio definito edettagliato, nè delle circa 40testimonianze scritte liberamentepervenute allo stesso Tribunale. Tuttoquesto materiale teso a raccogliere inmodo più oggettivo possibileinformazioni sulla persona di cui si

chiede il riconoscimento della santità,è “secretato” e verrà esaminato dallaCongregazione per le cause dei santiper valutare la “eroicità delle virtù”.Dal momento in cui è iniziato ilprocesso diocesano sulla vita, virtù efama di santità, avendo accertato il fumus sanctitatis, Vittorio Trancanelli è“servo di Dio”. Se la Congregazioneaccerterà l’eroicità delle virtù sarà“Venerabile”. I due passaggi successivisono “Beato” se sarà accertato unmiracolo e “Santo” se si verificherà unnuovo miracolo dopo la proclamazionea Beato. Il cammino è ancora lungo,ma nel cuore di chi lo ha conosciutoVittorio è già santo. Per far conoscerela sua vita è attivo il sito a lui dedicato:www.vittoriotrancanelli.it

Maria Rita Valli

13LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ SCUOLE CATTOLICHEFesta in piazzaMatteotti il 14 aprileLa Consulta scuole cattoliche diocesane invitatutti alla seconda edizione della festa dellescuole dell’infanzia cattoliche della diocesi.Quest’anno l’evento si terrà domenica 14aprile alle ore 15 in piazza Matteotti. Tutti ibambini con i propri genitori si ritroverannoper dare inizio alla festa fatta di canti, giochi eattività laboratoriali nelle quali le famiglieverranno coinvolte in maniera attiva. Questafesta vuole essere un segno concreto per farconoscere le varie realtà scolastiche cattolichee come esse offrano un servizio prezioso e diqualità a tante famiglie.

❖ ORATORIOEsce il libro sui“Vent’anni insieme”Venerdì 19 aprile alle ore 18 presso la salagotica del Museo del duomo di Città diCastello si terrà la presentazione del libro Vent’anni insieme... e oltre, che raccogliedocumenti e testimonianze dell’oratorio SanGiovanni Bosco. Il testo è stato predisposto peril ventennale dell’oratorio, fondatoufficialmente nel gennaio 1993. In questoventennio l’oratorio ha svolto un importantelavoro di sostegno alle famiglienell’educazione di bambini e ragazzi,basandosi sul sostegno del volontariato.

❖ UNITALSIIncontro diocesanoil 21 a PitiglianoSi svolgerà domenica 21 aprile presso il centropastorale di Pitigliano l’incontro diocesano deisoci e degli amici della sottosezione Unitalsidella diocesi di Città di Castello. Alle ore 12l’assistente don Alberto Gildoni celebrerà lamessa ricordando anche tutti coloro chehanno frequentato il gruppo e che ora sonomorti. Seguirà il pranzo presso il circolo Acli.Per informazioni ed iscrizioni: Sonia - 3391896881; Anna - 075 8582305; Nella - 34758838150.

❖ AUGURIA Maria Remi Zangarelliper il 90° compleannoCircondata dalla famiglia e da tanti, tantissimiamici, Maria Remi Zangarelli ha festeggiato il6 aprile il felice traguardo dei suoi 90 anni. Èintervenuto alla riunione mons. DomenicoCancian, che ha rivolto cordialissimi augurialla festeggiata ricordando, tra l’altro, che lapropria mamma ha 92 anni. Oltre 40 annidella sua lunga vita Maria Zangarelli li hatrascorsi insegnando, apprezzatissimamaestra, e in questa circostanza l’assessoreMauro Alcherigi le ha consegnato l’attestatoche le attribuisce la medaglia d’oro dellaPresidenza della Repubblica “per l’esemplareimpegno e l’assoluta dedizione con cui hasaputo accompagnare la crescita pedagogicadi generazioni di tifernati”. Parole di auguriosono state anche espresse dall’on. WalterVerini e del dirigente scolastico Dante Siena.Difficile certamente dire quanti tra i suoi exalunni, giunti ormai in età matura, fosseropresenti alla festa che si è protratta fino asera, ma facile cogliere l’affetto che hacircondato e circonda Maria Zangarelli, madredel nostro collega Massimo. Ai tanti auguri siuniscono, fervidi, quelli del settimanale LaVoce. (E. R.)

❖ LUTTOLa mamma di mons.Bruno BartocciniLa settimana scorsa è deceduta,ultranoventenne, Teresa Foresi, amatissimamamma di mons. Bruno Bartoccini,scomparso prematuramente da più di unanno. Dopo la morte del figlio, che avevasempre seguito nel ministero pastorale, Teresasi era trasferita a Promano. Nella chiesaparrocchiale si è svolto il funerale. Mentrericordiamo la sua grande testimonianza difede e la sua obbedienza assoluta alla volontàdi Dio e alla Chiesa, rinnoviamo ai familiari lepiù sentite condoglianze.

Il 20° pellegrinaggio dei giovani

Gli sposi vanno benese vanno in tandem

Pastoralefamiliare. Incontro con donCarlo Rocchetta

omenica 7 aprile presso l’istitutoSan Francesco di Sales, don CarloRocchetta, fondatore del Centro

familiare Casa della Tenerezza diPerugia, ha tenuto una relazione sultema “Il sacramento delle nozze, graziadi una nuova tenerezza”. L’incontro,organizzato dall’ufficio diocesano per laPastorale familiare nella domenica in cuila Chiesa festeggia la DivinaMisericordia, è stato introdotto dalvescovo mons. Domenico Cancian cheha sottolineato l’inscindibile unità tra dueaspetti del grande mistero di Dio:misericordia e tenerezza. Il sacramentonuziale - ha poi spiegato don Carlo - hacon sé una grazia speciale. Nelle nozze,che sono atto di Cristo e della Chiesa, glisposi sono ministri di grazia l’uno perl’altra per tutta la vita; la coppia diventasacramento e la loro relazione diventagrazia nella partecipazione allatenerezza del Padre, ricreando nelmatrimonio una piccola Chiesadomestica. “La grazia - prosegue don

D Rocchetta - non fa miracoli ma opera suciò che trova, quindi è necessariolavorare e prepararsi insieme affinché ilseme che cade sul terreno buono portifrutto. Sposi si diventa attraverso ilcammino di tutta una vita con la scopertae la riscoperta di se stessi e del coniuge,senza mai pensare di essere arrivati altraguardo”. L’immagine che il relatoreusa per descrive il matrimonio è quelladi una bicicletta, anzi di un tandem sulquale due persone pedalano insieme,oltre il proprio “io”. Le due ruote diquesta bici speciale sono la tenerezza edil realismo. La tenerezza è l’anima, lacompagna fedele del viaggio nuziale daintraprendere sostenendosi a vicenda nelrispetto delle differenze, con l’impegno agestire i conflitti che inevitabilmentenascono nella coppia e ad usare unlinguaggio positivo, di apprezzamento. Il realismo è l’aver sempre chiaro che nonsi può essere uguali e non serve esserloper andare d’accordo, che il partner nonè perfetto e che entrambi sono

condizionati da un proprio vissuto. Iltandem degli sposi ha anche un telaiofatto di comunicazione, condivisione,conferme e correzione. Il dono di nozzeche Cristo fa agli sposi è lo Spirito santoche trasforma il cuore di pietra in cuoredi carne che sa essere capace di unamore benevolo e misericordioso. Iconiugi nella loro quotidianità devonofare spazio a Dio e alla preghierainsieme perché la spiritualità unisce efortifica. Nel corso dell’incontro toccantee significativa è stata la testimonianza di Silvia e Giovanni, una coppia di sposiche nella difficoltà ha incontrato donCarlo e la Casa della Tenerezza,riuscendo con impegno e volontà arecuperare il proprio matrimoniocorroso da problemi e incomprensioni.Oggi Silvia e Giovanni, come anche altrisposi, testimoniano la loro esperienzavera perché altre coppie possanoincamminarsi sulla strada dellatenerezza.

Sabina Ronconi

Da sin.padre Massimo Brozzetti,mons.Domenico Cancian,don Carlo Rocchetta e i due coniugi Silvia e Giovanni

I partecipanti al pellegrinaggio

14 LA VOCE Città di Castello

abato 13 aprile, presso il sa-lone gotico del Duomo avràluogo una tavola rotonda or-

ganizzata dal Centro volontari del-la sofferenza (Cvs) dal tema “Per-ché la sofferenza?”.Ai nostri tempi può suscitare sor-presa parlare di sofferenza. Si vuo-le dimenticare o nascondere chenel santuario di ogni uomo c’è la“sofferenza”: è già prospettata dal-la nascita di ogni essere umano,nel suo crescere, nella consapevo-lezza del senso della sua vita e del-

S le sue scelte, del suo ammalarsi,del suo morire.In maniera del tutto singolare havissuto la sua vita mons. Luigi No-varese (1914-1984) che verrà bea-tificato a Roma l’11 maggio. Daragazzo, gravemente malato, mi-racolosamente fu guarito, ma so-prattutto diede esempio che lamalattia la si può vincere e debel-lare dal di dentro, vivendola comerisorsa positiva di riscatto per sé el’umanità intera.I lavori della tavola rotonda inizie-

ranno alle 9.30 con interventi delvescovo mons. Domenico Cancian,di Pasquale Caracciolo, segretarioregionale Cvs, del dott. StefanoBravi, coordinatore della Pastorale

della salute diocesana, del dott.Renzo Tettamanti, del Consigliodiocesano Cvs. Ci saranno le testi-monianze di Zelinda Elmi, respon-sabile diocesana Cvs a Perugia, edel dott. Antonio Oriente, vice pre-sidente nazionale Ginecologi cat-tolici e responsabile Consultoriodiocesano di Messina. La conclu-sione dei lavori è prevista alle ore12.30. Il cammino di santità di mons. No-varese è stato quello del “silenziointeriore” che dà lo spazio del cuo-re a Dio e al servizio del prossimo:per saperne di più non c’è altro dafare che partecipare all’appunta-mento.

R. T.

VOLONTARI SOFFERENZA. Tavola rotonda sul tema “Perché la sofferenza?

Il salone gotico del Museo

nche quest’anno dal 1° al 3 aprilecirca 140 giovani hanno parteci-pato al pellegrinaggio diocesano

promosso dalla Pastorale giovanile diCittà di Castello in collaborazione conl’oratorio Don Bosco. La meta era la ba-silica di San Nicola da Tolentino. Nato nel 1994 da un’intuizione di donLivio Tacchini, allora responsabile diPastorale giovanile, che partì a piedicon 12 ragazzi alla volta di Loreto, il pel-legrinaggio è giunto quest’anno alla 20a

A

edizione. Per festeggiare l’anniversarioè stato ideato un tracciato che transi-tasse, nel primo giorno, proprio a Lore-to per ringraziare la Madonna di tutte legrandi grazie messe in atto in questi an-ni. Nel corso di questi venti pellegri-naggi, infatti, sono stati migliaia i gio-vani che hanno trascorso almeno ungiorno in cammino, sperimentandol’importanza dello stare insieme nel no-me di Gesù Risorto. Da questa importante esperienza dio-cesana sono nate vocazioni sia maschi-li che femminili e molte famiglie cri-stiane che ancora oggi aiutano nell’or-ganizzazione e alla realizzazione deipellegrinaggi. Ad inizio cammino adogni ragazzo sono state regalate le ma-gliette celebrative di questa edizione ri-portanti la frase “Strada facendo, an-nunciate che il regno dei cieli è vicino”

e durante la prima serata è stato tra-smesso il video intervista dal titolo L’im-portante è che cammini visualizzabile sulcanale Youtube della Pastorale giovani-le e su www.sicomoro.it. Come ormai da alcuni anni, la tre gior-ni si è conclusa con l’eucarestia cele-brata dal vescovo mons. DomenicoCancian, che ha spiegato ai giovani ilsenso del loro camminare mettendoloin relazione col brano evangelico dei di-scepoli di Emmaus. Per protrarre l’en-tusiasmo di questa esperienza la Pasto-rale giovanile propone per il 26 aprile laserata “Un anno in Cantina” dove ver-ranno trasmesse foto e video e doveverrà premiata la foto vincitrice del con-corso fotografico “Pellegrinaggio è…”.Inoltre all’interno della serata verràpresentato il nuovo logo della Pastora-le giovanile.

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BREVI

❖ ARTEFranco Dinarellial palazzo del PodestàAl palazzo del Podestà ancora una voltauna personale del pittore tifernate FrancoDinarelli. Esposte diciassette tele a oliotutte ispirate alla natura, una naturafortemente sentita e altrettantosentitamente espressa. Verde di prati inlontananza dove l’autore raffigura, confelici pennellate, tonalità di fiori o piantevarie. Nature morte, frutti o fiori, cheappaiono su un suolo o uno sfondoarboreo cui per natura appartengono. E visono i paesaggi che non danno l’ideadella città ma di abitati di periferia ecompaiono, anche quando non sono ilsoggetto principale, come una striscia inlontananza. Il cielo prende sempre grandispazi nei dipinti, ma, come sempre inquesto pittore, è percorso da nuvoleleggere che assumono varie tonalità nellaluce. I colori nitidi di queste tele invitanol’occhio a soffermarsi volta per volta sulsoggetto raffigurato così come rendono inogni dipinto, nella sua completezza,un’armonia rivissuta di cose vicine elontane; La mostra sarà aperta fino al 15aprile, orario giorni feriali 17.30 – 20.Giorni festivi anche la mattina, orario11.30 – 12.30. (E. F.)

❖ DISABILITÀAmministratore di sostegno: il corso“Si estende la rete dei servizi per la nonautosufficienza e si affinano gli strumenticon cui fare fronte alle esigenze dellacoesione sociale, un concetto che esprimeil livello di comunità ma soprattutto deisingoli cittadini. Per cogliere le specificitàdi ogni caso e personalizzare l’interventonasce l’amministratore di sostegno, figuraprevista dalla normativa, che oggi èoggetto di uno specifico corso per tutti iComuni dell’Alto Tevere e Chiascio”: conqueste parole l’assessore ai Servizi socialidi Città di Castello Andreina Ciubini e lacollega di Citerna Manuela Mari hannopresentato il corso per “Amministratore disostegno: un diritto, un impegno civile”,che si svolgerà nella sala Gruppi delComune di Città di Castello in tre sedute,il 20 aprile, il 4 e l’11 maggio. “Diventareamministratore di sostegno di unapersona fragile non significa provvederealla sua assistenza, ma assumerel’impegno di aiutarlo a migliorare laqualità di vita svolgendo quegliadempimenti che altrimenti nonpotrebbero essere eseguiti dalla personastessa (nei limiti di quanto stabilito dalGiudice tutelare)” aggiungono gli assessoriCiubini e Mari.

❖ COMUNENuovo orario dellacassa Economato A partire dall’8 aprile è cambiato l’orariodi apertura al pubblico della cassa delservizio Economato, punto di riferimentoper riscossioni e pagamenti. Il nuovoregime sarà dal lunedì al venerdì dalle11.45 alle 13.45 e il lunedì e giovedìanche nel pomeriggio dalle 16 alle 18. Icittadini in queste fasce orarie potrannorivolgersi alla cassa Economato che per ilresto manterrà invariato ilfunzionamento. Quando il servizio non èdisponibile al pubblico, si possonoeseguire i pagamenti o presso la Tesoreriacomunale in una delle sedi della Cassa dirisparmio dell’Umbria, aperte dalle 8.10alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30 dallunedì al venerdì; presso gli uffici postalial costo di un euro e 30 centesimi l’unomediante versamento sul conto correntepostale 14061063, intestato a Comune diCittà di Castello - Servizio di Tesoreria. Inentrambe i casi deve essereobbligatoriamente specificata la causaledel versamento, scegliendo tra: Diritti diSegreteria di competenza comunale cap.108200, Certificati di agibilità cap.108300, Richiesta permesso di costruirecap. 108300, Rimborso stampati cap.116700.

SAN GIUSTINO. I successi al cinema di un ex allievo diMetamultimedia

ue giovani, tante idee, il coraggiodi mettersi in gioco, di realizzarequalcosa che trasmetta un mes-

saggio significativo agli altri... e solo 1.000euro di budget. Questi sono gli ingredien-ti che hanno permesso a Nicola SantiAmantini e Lorenzo Berti di scrivere ilfilm Non ci indurre in tentazione. Altotibe-rino il primo, fiorentino il secondo, i duegiovani hanno in comune la formazionecinematografica, svoltasi nei cineforum enei corsi organizzati a San Giustino dal-l’associazione culturale “Metamultime-dia”. I due hanno già collaborato insieme peraltri cortometraggi e il film In The Market,un piccolo successo cinematografico, di-retto dal biturgense Lorenzo Lombardi,uscito nel 2011 in oltre 50 cinema italiani.Risultano tra i ragazzi che hanno dato vi-ta, nel 2006, alla piccola società di produ-zione e distribuzione Whiterose Pictures. Non ci indurre in tentazione, uscito nellesale lo scorso 28 marzo, rappresenta lacrisi di fede di un seminarista che si chiu-de “in una sorta di ritiro spirituale” all’in-terno di una casa, come affermato dal re-gista Nicola Santi Amantini, che ha ag-giunto: “Dietro al film c’è il libro del Qohe-let e l’ispirazione derivante dal racconto William Wilson di Edgar Allan Poe. Nellapellicola si ritrovano, però, anche altresimbologie e altri riferimenti”. Con questo film i due autori hanno volu-

D

to affrontare un argomento – la crisi di fe-de – riguardante un seminarista. Questa,a sua volta, rappresenta un riferimento al-la crisi di fede che la società contempora-nea sta vivendo. Molte situazioni e tenta-zioni che vive il protagonista del film di-ventano allora emblema e paradigma dialtrettante situazioni della vita quotidia-na. Non ci indurre in tentazione non vuole es-

sere un semplice passatempo, ma propo-ne alcune questioni allo spettatore che,uscendo dalla sala, “dovrebbe avere alcu-ni spunti su cui riflettere, sia che sia ateo,abbia una fede tiepida o sia credente” co-me dichiarato dallo stesso Nicola SantiAmantini. Quest’ultimo, alla sua primaesperienza come regista di un lungome-traggio, si è formato come tecnico dellafotografia e oltre ad alcuni cortometraggiha collaborato anche nella realizzazionedi alcune scene per il film Twilight. Avvicinatosi al cinema a 4 anni, grazie al-la pellicola Jurassic Park di Steven Spiel-berg, Santi Amantini ha coltivato la suapassione attraverso la lettura di rivistespecializzate e ne ha fatto una professio-ne dopo le scuole superiori (ad indirizzoper il cinema e lo spettacolo), sotto la gui-da del docente e attore Mimmo Allampre-se.

Francesco Orlandini

Nicola Santi Amantini è il regista del film “Non ciindurre in tentazione”,storia - emblematica pertutti - di un seminarista in crisi

Cultura. Festeggia 100 anni di vita latipografia Pliniana: 30.000 volumi editi

rosegue, in occasione dell’An-no della fede, l’impegno delleedizioni San Paolo che pubbli-

cano la collana “Le radici della fe-de”. Recenti i volumetti La vita cri-stiana di Roberto Repole (pag. 70,euro 8,90), Confessare i peccati econfessare il Signore di Cesare Gi-raudo (pag. 76, euro 8,90), Nell’atte-sa della sua venuta di Dario Vitali(pag. 96, euro 8,90). Ogni volume,prendendo spunto dalle affermazio-ni del Credo, guida il lettore a ri-scoprire e ad approfondire il miste-ro della fede che si è ricevuta in do-no.Da poco tempo è negli scaffali del-le librerie il volume di Divo Barsot-ti Il Signore è uno (San Paolo, pag.260, euro 16). Sono raccolte le me-ditazioni che Barsotti propose allasua comunità in occasione del cor-so di esercizi spirituali del 1962.L’autore si presenta con la grandecapacità di rielaborare la lezionedei grandi maestri di spirito sul mi-stero del Verbo che si dona per tra-sformare l’anima in unità di amore,

P per unirla con sé al Padre. Il miste-ro del cristianesimo è mistero diunità. Barsotti invita a riscoprirel’essenziale della vita cristiana: an-dare al Padre, per mezzo del Figlio,nello Spirito che ha effuso nei nostricuori. Interessanti due libri destinati ai piùpiccoli. Il gruppo “Il Sicomoro” hapreparato I personaggi della cristia-nità (San Paolo, pag. 120, euro 17).Il testo ed i coloratissimi disegnispaziano da Maria di Nazaret a donPino Puglisi. In tutto questo arco ditempo gli autori hanno fatto unacernita di personaggi per racconta-re il messaggio cristiano che si è in-carnato, è diventato realtà in tantevite l’una diversa dall’altra.Mario Giusti propone 30 biografiedi santi nel libro 30 santi +1; c’è po-sto anche per te (San Paolo, pag. 96,euro 19,90). I santi sono modelli daguardare, da ascoltare e da segui-re, anche quando si è piccoli. Un bellibro di storie da leggere e da imita-re.

Francesco Mariucci

Anno della fede. Volumi disponibili in libreria

Alle radici della fedeAgorà - Stromata

Uomo: convegnointernazionale

desideri, l’uomo” è il titolo delconvegno internazionale organizzato daAgorà, la scuola di politica della diocesi

di Città di Castello, e daStromata, associazione diispirazione francescana.Il tema del convegno siinserisce all’interno delpercorso culturaleseguito dalle dueassociazioni, teso a

perseguire un nuovo umanesimo ancheattraverso un dialogo interculturale. Il prossimoappuntamento è incentrato sulla “dimensionedel desiderio quale aspetto qualificante l’essereumano” e si propone di “analizzare questadimensione da molte prospettive”: nell’etica enell’economia, nelle produzioni artistiche ecome ‘attesa’ del Trascendente. Interverrannoalcuni tra i maggiori esperti sul tema a livellointernazionale. I lavori inizieranno il 19 aprilealle ore 17,30 presso la sala del Consigliocomunale di Città di Castello e proseguiranno il20 aprile a partire dalle ore 9 presso il conventodi Monteripido, Perugia. Per informazioniconsultare il sito www.nuovoumanesimo.org.

Eleonora Corgiolu

I“

Tentato dal grande schermo

“Non ci indurre in tentazione” Lorenzo Berti legge la bibbia in una scena del film

15LA VOCE Città di Castello @[email protected]

ondato nel 1913 da donRuggero Fiordelli, alloraparroco di Selci, lo

stabilimento tipografico della“Pliniana” festeggia i suoi primi 100anni. Nata come succursale dellatipografia “Leonardo Da Vinci”,allora diretta da don EnricoGiovagnoli, la “Pliniana” in un secolodi storia ha pubblicato oltre 30.000volumi e celebrerà la ricorrenzasabato 13 aprile con una speciale

F giornata in cui saranno rimessi infunzione anche i macchinari storicidella tipografia. La giornata si apriràalle ore 9 con il saluto dell’attualepresidente della cooperativatipografica “Pliniana”, GiorgioZangarelli, del presidente delcoordinamento delle associazioni diSelci, Pietro Mosconi, e delle autoritàpolitiche locali e regionali. Alle ore9.30 inizierà invece un convegno alquale interverranno lo storico

altotiberino Alvaro Tacchini, ilsoprintendente archivistico MarioSquadroni e i professori MassimoMiglio, Attilio Bartoli Langeli, GiorgioBonamente, Antonio Rigon, AgostinoParavicini Bagliani, Loriano Zurli e

Tullio Seppilli, assieme ai padriAbati, dom Francesco Trolese, domGiustino Farnedi, dom AndreaPantaloni e dom Valerio Cattana che,assieme al vescovo diocesano,Domenico Cancian, a mons. SergioPagano, prefetto dell’Archiviosegreto vaticano, e al parroco diSelci, don Alberto Gildoniofficeranno, alle ore 12.30 unafunzione nella chiesa parrocchiale diSant’Andrea. Alla giornataprenderanno parte, infine, anchel’ambasciatore della Repubblica diSerbia, Ana Hrustanovic, e MarcelloBeccari, ministro plenipotenziariodella Repubblica di San Marino.

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BREVI

❖ TODIIl “Credo” nell’arteVenerdì 12 aprile riprendono a Todi gli incontridi arte e fede, per un approfondimento del Credo aiutati dall’arte delle nostre chiese.L’appuntamento è per le ore 21 nella chiesadella Consolazione, molto amata dai tudertima sicuramente poco conosciuta nel suoimpianto architettonico e iconografico.L’articolo del Credo da sviluppare è “Credonello Spirito santo”. La prima parteriguardante l’aspetto artistico sarà sviluppatada Filippo Orsini, direttore dell’Archivio storicocomunale. L’articolo del Credo sarà esposto dadon Andrea Rossi, parroco del Duomo e di SanGiorgio, nel cui territorio si trova questomirabile tempio innalzato dalla pietà deinostri padri.

❖ PONTE DEL SOLELa nuova chiesaDomenica 15 aprile alle ore 17 avverrà laconsacrazione della nuova chiesa di Ponte delSole. La chiesa è stata costruita recentementeper questa nuova zona abitativa ai piedi diOrvieto. L’edificio sacro si trova vicino al pontesul torrente Rio Chiaro, luogo che vide nel 1263l’incontro tra il pontefice Urbano IV, il popoloorvietano e il vescovo Giacomo che tornandoda Bolsena recava con sé il Corporale delmiracolo di Bolsena. Il nuovo sacro edificio èdedicato a San Crispino, l’umile fratecappuccino che si è santificato in un conventopoco distante dalla chiesa. San Crispino per 38anni fu vicino al popolo di Orvieto comequestuante, uomo di carità e di letiziafrancescana. Il vescovo mons. Benedetto Tuziaconsacrerà la chiesa coadiuvato dal parrocodon Henry Nicole Yebgda Matip e dai sacerdotiche compongono l’unità pastorale di SanPietro Parenzo martire e San Crispino religioso.

❖ PELLEGRINAGGICasalalta a Santa LiberataIn questo tempo pasquale vi sono moltetradizioni di pellegrinaggi delle parrocchie inluoghi significativi per la fede. I fedeli diCasalalta domenica 7 aprile si sono recati inpellegrinaggio nella chiesa di Santa Liberatache sorge a circa due chilometri dal paese,vicino al torrente Puglia. La chiesa fu costruitanella prima metà del 1400 poco sotto ilcastello di Coldimezzo e fu distrutta assieme aesso da Braccio Fortebraccio. Rimase in piedisolo una parte della parete di fondo, recantel’immagine della Santa e di sua sorella santaFaustina. Il popolo di Casalalta, molto devotoalla Santa, ottenne da papa Pio V il permessoper avviare la ricostruzione, che ebbe inizio nel1571. La chiesa andò in rovina più volte negliultimi secoli, ma la parete con gli affreschidelle sante sorelle è rimasta sempremiracolosamente intatta. Ai piedi dell’affrescovi è una scritta che recita così: “Rimasta doppole ruine del castello di Coldimezzo disfatto daBraccio Fortebraccio da Perugia”. SantaLiberata e Faustina sono due sorelle vissute nelVI sec., che, nate nel Piacentino, si ritirarono inun romitorio presso Como, dove fondarono ilmonastero di Santa Margherita.

on è facile conden-sare in un articolo iricordi, la vita e l’e-

sperienza di amicizia di unconfratello come don Ita-lo Mattia. È morto la mat-tina del Giovedì santo, 28marzo. La sera del merco-ledì, durante la Messa cri-smale in cattedrale, il ve-scovo mons. Benedettoha letto una lettera inviatada don Italo dall’ospedale,nella quale era condensa-to tutto il suo cuore sacer-dotale e la fede graniticache lo sorreggeva in que-sto momento supremo della vita: “Spero dicelebrare la Pasqua in paradiso…”. Prete cattolico al cento per cento, con un ca-rattere forte ma anche con un grande ardo-re apostolico. Ha ricoperto tanti incarichi,dalla catechesi all’ufficio per i problemi so-ciali, ma soprattutto è stato parroco. La suacomunità parrocchiale si raccoglie nellasplendida cattedrale di Orvieto; per oltre

N trenta anni ha servito lacomunità di Santa Mariadella Stella e il duomoche tanto amava e valo-rizzava. Hanno scritto, i suoi par-rocchiani, in un messag-gio letto al termine delleesequie, celebrate lamattina del Sabato san-to: “Tra tutti vogliamosottolineare due aspettiche avevano per te unposto privilegiato nel tuoservizio: la centralitàdell’eucaristia domeni-cale e l’importanza della

parrocchia”. Anche lui ha scritto ai parroc-chiani, consapevole che il Signore lo stavachiamando all’eternità: “Amate Gesù e laChiesa… È facile scoprire i difetti dellaChiesa e ancor più facile dimenticare chesiamo anche noi Chiesa”. Nella lettera, questo passaggio era rivolto aigiovani, oggetto di una cura tutta specialeche don Italo ha rivolto alle nuove genera-

zioni. Come direttore dell’Ufficio cate-chistico, ha con tenacia sviluppato unmetodo catechistico innovativo, percoinvolgere sempre più i ragazzi nellavita di Cristo e della Chiesa. Innamora-to dell’eucaristia, considerava un gran-de dono di Dio poter celebrare ognigiorno la messa nella cappella del Cor-porale, dove sono conservate le reliquiedel miracolo di Bolsena. Della cattedrale ha voluto far emergereprima di tutto l’aspetto di casa di pre-ghiera, promuovendo l’adorazione eu-caristica quotidiana nella cappella delSs. Corporale. L’indizione del Giubileoeucaristico è stata per lui una grandegioia. Pur minato dalla malattia, si eraspeso con il solito entusiasmo e deter-minazione per organizzare questo even-to di fede. Caro don Italo, prega per noi, per la no-stra Chiesa che tu hai tanto amato e ser-vito con amore, e per le vocazioni, per-ché altri e zelanti Pastori annuncino ilVangelo come hai fatto tu.

Don Marcello Cruciani

Il percorso della reliquia del Miracolo di Bolsena

Don Italo Mattia durante un’attività con alcuni giovani

Nel ricordo dell’Acalle pagine de La Vocedesidero esprimere la mia

adesione al lutto della diocesi diOrvieto-Todi ed il mio dolore perla morte di don Italo Mattia. L’hoconosciuto nei vari incontri diAzione cattolica nel decennio1970-80, di cui io ero delegatoregionale, e negli organismipastorali regionali. Uno deimigliori preti da me conosciuti:ricco di spiritualità, di intelligenzae cultura, di passione apostolica,ha molto e ben servito lacomunità diocesana e regionale.Ha avuto grande rispetto e fiducianei laici, dote constatata nei suoiimpegni per l’Azione cattolica e leAcli e negli altri campi in cui si èsviluppata appieno la suavocazione sacerdotale. Il Signorelo accolga nella patria celeste.

Nicola Molè

D

16 LA VOCE Orvieto.Todi

Una casa comune per discuteresulle prospettive dell’agricoltura

gricoltura: che fare”, un ap-puntamento fisso mensile pro-mosso dall’Istituto agrario di

Todi, in collaborazione con il Comune ele associazioni di categoria, per dare agliagricoltori una “casa comune” nellaquale potersi incontrare, discutere, ave-re informazioni e fare proposte. Le prime due riunioni, fissate al primolunedì di ogni mese presso la “Cittadel-la agraria”, si sono già svolte, riscuoten-do subito il favore della platea dei desti-natari, con la partecipazione di oltre 100persone ad incontro. Infatti nel territoriotuderte il comparto agroalimentare con-ta migliaia di imprese ed ha un’inciden-za economica superiore a quella di altrearee della regione, con gli operatorichiamati a confrontarsi negli ultimi an-ni con novità che hanno rivoluzionatoalle radici la stessa figura imprendito-riale. È partendo da questa disamina cheprende le mosse l’iniziativa “Agricoltura,che fare?”.

A“

Il positivo riscontro è riconducibile siaalla scelta di temi di reale interesse edattualità, sia all’approccio tecnico-infor-mativo, come è stato a marzo per la mi-sura a sostegno degli investimenti delleaziende agricole e ad aprile per il nuovobando dei “pagamenti agroambientali”,che la Regione si appresta ad emanaremettendo a disposizione un importo di 7

milioni e 648 mila euro. Si tratta di unamisura, nota come 214, che ha avuto fi-nora una risposta più che positiva daparte degli agricoltori, visto che vi han-no aderito 7.200 aziende umbre (il 20%del totale), assoggettando ad impegnouna superficie di 114.000 ettari, pari adun terzo della superficie agricola utile.Ciò a conferma che la scelta della Re-gione di assegnare fondi per 217 milionidi euro, pari al 27,5% del totale delle ri-sorse del Psr 2007-2013 e quasi tutte im-pegnate alla fine dello scorso anno, è sta-ta ripagata dagli agricoltori, che hannosaputo cogliere l’opportunità. Nell’ultimo incontro si è parlato anchedelle altre misure di interesse agrario

che concorrono al perseguimento dellatutela del suolo, della qualità delle ac-que e della biodiversità, contribuendo almantenimento in aree marginali di co-munità agricole e rurali dinamiche. Ilprossimo incontro, che si terrà lunedì 6maggio, ore 21, dedicherà attenzione al-l’utilizzo dei fondi per il risarcimento deidanni degli eventi alluvionali 2012 e alruolo strategico che gli agricoltori pos-sono assolvere per la gestione e manu-tenzione del territorio.

Gilberto Santucci

Appuntamento fisso mensilepromosso dall’Istituto agrario di Todi, in collaborazione con il Comune e le associazioni dicategoria

I partecipanti all’incontro

al 13 al 20 aprile unareliquia del miracolo diBolsena, conservata nel

duomo di Orvieto, sarà recata inD

pellegrinaggio nella Vicaria di SanFortunato e San Filippo. Sabato 13aprile alle ore 20.30 la reliquiasarà accolta nella chiesa dellaConsolazione a Todi. La domenicail vescovo mons. Benedetto alleore 10 presiederà la messa difronte alla reliquia; talecelebrazione sarà trasmessa dalcanale televisivo Rete4. Nelpomeriggio alle ore 17.30 saràportata nella chiesa di Vasciano.

Lunedì 15 aprile sarà nella chiesadi Izzalini, martedì 16 nella chiesadi Ponterio, mercoledì 17 nellachiesa di Duesanti, giovedì 18nella chiesa di Pontecuti, venerdì19 nella chiesa del Ss. Crocifisso aTodi, sabato 20 nel duomo di Todidove alle ore 18 avrà luogo lamessa e alle ore 21 l’adorazioneeucaristica. La reliquia sarà poiconsegnata, con una processione,alla Vicaria di San Callisto vescovo

e martire, ove la prima comunitàche l’accoglierà sarà quella diSismano. Nella Vicaria di SanFortunato e San Filippo, in ognichiesa ove la reliquia sosta, sicelebra l’eucaristia alle ore 18,l’adorazione serale alle ore 21 enella mattinata le lodi el’adorazione, alle ore 17 lapreghiera del rosario e alle 17.30la partenza per la parrocchiasuccessiva.

VENERDÌ 12 APRILE 2013

❖ ALTO ORVIETANOA Roma dal Papa

Per domenica 21 aprile i sacerdotidelle parrocchie di Fabro Scalo, Fabro,Ficulle, Montegabbione e Parranohanno organizzato un pellegrinaggionell’Anno della fede conpartecipazione all’Angelus di PapaFrancesco e nel pomeriggio visita emessa a S. Giovanni in Laterano, Scalasanta e S. Maria Maggiore. Per info:Fabertour 0763 832737. Stessoprogramma per mercoledì 22 maggio,con partecipazione alla catechesi delPapa all’udienza generale.

L’ha portata mons.Gualtiero Bassetti dopoun pellegrinaggio alsantuario polacco dellaDivina Misericordia; aconsegnargliela è stato ilcard. Stanislaw Dziwisz

S. TERENZIANO

Convegno sulle fiabeomenica 7 aprile, nel teatro della scuola ma-terna “Don Leonello” di San Terenziano, si èsvolto un incontro rivolto a genitori, educatori

e a chiunque abbia a cuore la formazione dei ragazzi. Il convegno, dal titolo “Il va-lore pedagogico del raccon-to: la fiaba in famiglia” era te-nuto da Maria Filomia, del-la facoltà di Scienze della for-mazione dell’Università de-gli studi di Perugia. Nell’in-trodurre il seminario, donMarcello Sargeni, vicarioepiscopale per i laici e la fa-miglia e parroco di San Te-renziano, ha ricordato l’im-portanza di una giusta edu-cazione impartita a bambinie ragazzi. Per questo, il pros-simo incontro sarà incentra-to sui nuovi media, strumen-ti ormai imprescindibili dellavita quotidiana.La Filomia ha spiegato chetramandare storie è antichis-simo, fa parte della storiadell’uomo: anche dal puntodi vista cristiano, il raccontoè “parte della storia della sal-vezza”. Quest’attività ha va-

D lore ancora oggi, non solo dal punto di vista dello svi-luppo di abilità di comunicazione e di discussione, maperché riesce con facilità ad entrare nell’interioritàdel bambino ed a trasmettere con grande efficacia i va-

lori fondamentali della vita. Da quil’importanza di cosa e come raccon-tare. Secondo la studiosa, ogni storia as-surge al merito di racconto: “dallestorie sacre, che danno valore reli-gioso, alle fiabe tradizionali, aglianeddoti”. Il vero senso della storia è“fermarsi per dare significato a ciòche ci accade”. La narrazione “dà vo-ce all’intera gamma di emozioni” eper questo il bambino potrebbe an-che provare paura, angoscia per si-tuazioni apparentemente irrisolvibi-li. Il ruolo fondamentale della fiaba èanche “aiutare il bambino a capireche i suoi sentimenti hanno dignità diesistenza e che possono essere proiet-tati fuori” poiché “la fiaba risolve ilproblema, ovvero, il lupo di Cappuc-cetto rosso alla fine viene sconfitto”. L’incontro è terminato con il raccon-to della fiaba di Cenerentola, “in chia-ve molto particolare ed interessante”,ha commentato don Sargeni.

Margherita Idolatri

stato pubblicato,a cura di MarioLaurini e Anna

Maria Barbaglia, illibro Orvieto-Bolsena,un territorio, unMiracolo, una storia,dedicato al 750°anniversario delmiracolo eucaristico diBolsena. L’iniziativa èpromossa dal Centrostudi culturali e distoria patria di Orvieto,per onorare quelgrande avvenimento.L’opera tratta dellastoria di Orvieto, delsuo comprensorio e diBolsena; si occupa poiin modo specifico delmiracolo eucaristico edel Corpus Domini;infine, rende omaggioal Corteo storico e alleinfiorate di Bolsena. Gliautori e l’associazione

intendonosuccessivamentemettere in campo unprogetto per il prossimoanno scolastico, rivoltoagli istituti di istruzionesuperiore di primo esecondo grado,coinvolgendo i Comunicitati nel testo. Si sperache tale progetto possaportare sui luoghi delmiracolo e in Orvietomolti studentiattraverso gited’istruzione.

F. C.

È

Cappuccetto rosso,Gustave Doré

17LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

❖ ORVIETO/1Progetto Ecorvieto

Il 12 aprile a palazzo Simoncelli si tiene il terzoincontro del progetto Ecorvieto; a guidarel’incontro sarà Bruno Grassetti, presidente delCentro europeo per la formazione. Il progettoaffronta i temi della valorizzazione delpatrimonio culturale nel quadro dellasostenibilità ambientale e vuole definire ilprogramma, la struttura e l’organizzazione di unasummer school a Orvieto. L’obiettivo è quello didare vita ad una struttura permanente sulla“green economy” aperta a partecipantiprovenienti da Europa, America, Africa, Asia, conparticolare riguardo alla Cina. Info: 0763 306525.

❖ ORVIETO/1“La Resurressione”

Sabato 13 aprile alle ore 21 allachiesa dei Ss. Apostoli Filippo eGiacomo si svolge lo spettacolo“La Resurressione”, sacrarappresentazione di Marcu diGrandi (autore di Siracusa, attivonel XV secolo). Adattamentomoderno di Filippo Arriva,musiche di Mario Modestini,regia di Camillo SanguedolceBùmbica. Per informazioni:Opera del duomo, tel. 0763342477.

❖ ORVIETO/3Mostra del liceo artistico

Il 5 aprile presso il Liceo artistico di Orvieto è stata inaugurata la mostra delleopere - disegni e fotografie - prodotte dagli studenti che nei mesi scorsi hannopartecipato alla mostra-laboratorio “La Divina Commedia di Salvador Dalì”.

❖ MEDIA VALLE TEVEREPer mantenere il Giudice di pace a TodiI Comuni di Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio eTodi sono al lavoro per verificare la possibilità di richiedere al Ministerocompetente la permanenza degli uffici del Giudice di pace a Todi. Nei prossimigiorni verranno messe allo studio le bozze di un possibile piano. La richiesta dipermanenza degli uffici dovrà essere inoltrata entro il prossimo 29 aprile.

Orvieto - Bolsena

Esce librosul Miracolo

ons. GualtieroBassetti, arcivescovodi Perugia - Città della

Pieve, salutato da padreAurelio Perez, superioregenerale dei Figli dell’AmoreMisericordioso, dopo i ritid’inizio di una solenneliturgia eucaristica, haconsegnato a padre IreneoMartin, rettore del santuario,una reliquia del beatoGiovanni Paolo II. Infattimons. Bassetti, recatosi inpellegrinaggio al santuariodella Divina Misericordia inPolonia ha ricevuto dal card.Stanislaw Dziwisz,arcivescovo di Cracovia, unareliquia del beato GiovanniPaolo II da venerare nelsantuario dell’AmoreMisericordioso diCollevalenza, tanto caro aPapa Wojtyla, dove rimarràpermanente- mente. È noto atutti il legame profondo delbeato Giovanni Paolo II conMadre Speranza e con ilsantuario di Collevalenza.Nella sua prima uscita fuoriRoma, dopo l’attentato del 13maggio 1981, il Beato vollevenire pellegrino aCollevalenza per ringraziare

M

l’Amore Misericordioso peravergli salvato la vita e perripresentare alla Chiesa e almondo la sua seconda letteraenciclica Dives inmisericordia, promulgata perdiffondere il messaggio diamore e di misericordia delSignore che consideravaprimo dovere del suoministero petrino. All’omeliamons. Bassetti ha detto:“Questa maestosa basilica-santuario ci accoglie stasera,alla vigilia della Domenica inalbis, o anche detta dellaDivina Misericordia, per farmemoria delle meravigliecompiute dal Signore nellasua Pasqua e per ricordare

due grandi figure di santi: ilbeato Giovanni Paolo II eMadre Speranza di Gesù,entrambi cantori dell’amoremisericordioso di Dio pertutti gli uomini. MadreSperanza ha costruito questosantuario perché quanti quiaccorrono possano conoscerel’amore di Dio e acquistare legrazie per una vita rinnovata.Giovanni Paolo II vi è salitopellegrino, ancora sofferenteper l’attentato del 13 maggio1981, per testimoniaredinanzi al mondo che l’amoremisericordioso del Signore èpiù forte del male, di ognimale che è nell’uomo e nelmondo! E per ricordare

quanto sia importanteinserire nei rapporti umaniquei sentimenti dimisericordia e di amorevicendevole, che soli possonorendere la vita più ricca diumanità. ‘L’Amoremisericordioso – disse quiGiovanni Paolo II (omelia,1981) – penetra nel cuoredell’uomo, aggravato dalpeccato e lo libera dallaschiavitù del male. L’AmoreMisericordioso penetra nelmondo per instaurare ilregno di Cristo, che è regnodi pace e di giustizia, cheavrà il suo pieno compimentonella creazione nuova’”.

Antonio Colasanto

Le parole di M. Speranza

nche per le nuovegenerazioni - ha

detto mons. Bassetti - so-praffatte dal secolarismo edall’incredulità, c’è bisognodi questo annuncio di libe-razione; c’è bisogno del-l’annuncio dell’Amore Mi-sericordioso. Giovanni Pao-lo II e Madre Speranza, ispi-rati dal Signore, hanno ca-pito che per l’uomo di oggi,più di tanti proclami, quelche conta è l’amore. Solocon l’amore si possono av-vicinare i lontani, solo conl’amore si possono sanarele ferite, solo con l’amore sipossono cambiare i cuori.Scriveva Madre Speranzanel suo diario: ‘Il buon Ge-sù mi ha detto che io devodarmi da fare perché gliuomini lo conoscano noncome un Padre offeso dal-l’ingratitudine dei suoi figli,ma come un Padre pienodi bontà che cerca, conogni mezzo, il modo di po-ter confortare, aiutare e farfelici i suoi figli, e che li se-gue e li cerca con amore in-stancabile, quasi che Luinon potesse essere felicesenza di loro’. Queste paro-le semplici e disarmantinon lasciano indifferenti,arrivano al cuore, com-muovono!”.

A“

Padre Ireneo Martin reca processionalmente all’altare la teca con la reliquia

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ COMUNE TERNIBilancio in positivoDati positivi dal conto consuntivo 2012 delComune di Terni: lo strumento finanziarioevidenzia un equilibrio di bilancio edaccertamenti di entrate per oltre 100 milioni dieuro, con un incremento di 1 milione e 800mila euro rispetto al 2011. Le entrateriguardanti l’Imu sono state di 28 milioni dieuro, quelle dell’addizionale Irpef di 10 milionie mezzo di euro, i trasferimenti erariali 25milioni. Consistente l’avanzo diamministrazione, che ammonta a 11 milioni emezzo di euro; di questi 3 milioni sono andatial fondo di svalutazione dei residui attivi, unfondo di garanzia; 6 milioni riguardanol’avanzo vincolato di parte corrente; 800 milaeuro per investimenti in conto capitale; 1,5milioni di euro l’avanzo vincolato del 2011. Insostanza, sugli 11 milioni e mezzo ricadonosotto la massima discrezionalità della Giunta100 mila euro.

❖ TERNICentro antiviolenzaTerni e Perugia, entro il 2014, avrannociascuna un Centro antiviolenza, luoghi idoneiad affrontare il fenomeno sempre più gravedella violenza di genere e il rischio sempre piùpresente del femminicidio. È il risultato di ungrande progetto che i due Comuni hanno vintorispondendo ad un bando del dipartimentoPari opportunità della Presidenza del Consiglio.Il progetto è stato presentato insiemeall’organizzazione non governativa DifferenzaDonna, una realtà che da oltre 20 anni si batte,in Italia e in Paesi lontani, contro la violenzaalle donne con lo strumento prioritario deiCentri antiviolenza. Differenza Donna è ilcapofila di questo progetto; completa il gruppodei partner l’associazione di Terni “Liberamente… Donna”, che da molti anni èimpegnata nel contrasto alla violenza checolpisce il genere femminile.

❖ IMPRESEAumentano quelle straniereAnche il 2012 ha visto crescere a Terni lacomponente di imprenditoria straniera. Sono2.090 gli stranieri iscritti al Registro impresedella Camera di commercio con cariche inimpresa (ossia titolare, socio o amministratore),di cui 1.324 extracomunitari. Nel 2008, gliimprenditori extracomunitari erano 1.033,1.130 nel 2009, 1.173 nel 2010. Analizzando indettaglio i dati, risulta che la prima nazionalitàpresente è quella albanese. Dei 1.324imprenditori extracomunitari attivi, 225provengono infatti dall’Albania, 154 dalMarocco e 96 dalla Cina. Oltre il 65,5% ha unetà compresa tra i 30 e i 49 anni. Non cambiala “geografia” dell’investimento d’impresa. Glialbanesi si “auto-impiegano” nelle costruzioni(sono 158 i titolari di cariche), i marocchini nelcommercio (115) come i cinesiprevalentemente nella vendita al dettaglio (59)e nelle attività di ristorazione (16). Tra il 2011 eil 2012 i cinesi arrivati in provincia hannocominciato ad investire anche nelle “attività diservizio alla persona” con 6 imprenditoriregistrati al 31 dicembre 2012. Nel 2010 eranoancora del tutto assenti.

d Amelia, negli ultimi anni, la presenza diimmigrati è cresciuta notevolmente fino adarrivare ad una percentuale che ricalca il dato

regionale, ossia il 10%. Per questo l’Amministrazionecomunale sta erogando una serie di servizi ediniziative con l’intento di migliorare l’integrazionedegli stessi immigrati. Tra essi, è stata attivata la“Bottega delle donne tessitrici”, ossia un laboratoriodi tessitura dove le immigrate e le italiane siincontrano per lavorare ed imparare un mestiere. Illaboratorio funziona con un gruppo di donnestraniere partecipanti (provenienti dalla Nigeria,Costa d’Avorio, Moldavia e altri Paesi) e dueartigiane, una sarta e una che si occupa di maglieria,che si occuperanno dei corsi di formazione. Questolaboratorio non ha finalità assistenzialistiche, ma lavolontà è quella di creare una vera e propria

A

produzione e di diventare così una piccola attivitàartigianale, oltre ad essere un luogo per intrecciarerelazioni e socializzare. Maria Teresa Di Lernia,assessore alle Politiche sociali del Comune di Amelia,spiega così l’iniziativa: “La bottega delle donnetessitrici è aperta alle donne di tutte le nazionalitàed età, per non rischiare di essere ghettizzanti;abbiamo sempre pensato di mettere insieme unapiccola sartoria con l’intento da un lato di mescolarele diverse culture, per fa sì che non si resti isolati nelpaese della nuova vita, e dall’altra di favorire unaprospettiva di lavoro”. Nel mese di febbraio è stataistituita anche una Consulta per l’integrazionecomposta da 12 membri di diverse comunità (seiuomini e sei donne), anche se ancora è in faseembrionale. La Consulta vuol avere un ruolopropositivo e partecipativo della vita pubblica edistituzionale di Amelia. Infine è attivo uno Sportelloper gli immigrati che intende soddisfare e darerisposte ai bisogni informativi, orientativi, psico-sociali dei nuovi arrivati.

Benedetta Rinaldi

Amelia. Iniziative per l’integrazionedegli immigrati, presenza crescente

18 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

l 12 aprile alle ore 16presso la sala delCamino nel Museo di

palazzo Eroli, allapresenza dell’assessorealla Cultura GianniGiombolini, dellaRegione Umbria, dellaSoprintendenzaArchivistica dell’Umbriae delle autorità locali,viene presentato alpubblico dal prof.Roberto Stopponi ilprimo stralcio delladigitalizzazione eindicizzazione delleRiformanze comunalifatto da Marta Maternisu commissione

dell’Archivio storicocomunale di Narni.Strumento essenzialeper lo studio della storialocale, fonte inesauribiledi notizie altrimentiperse, di difficileconsultazione sia per lecalligrafie dei cancellieri,sia per la lingua usata, disolito il latino, leRiformanze presentinell’Archivio storico pre-unitario del Comune diNarni diventeranno unostrumento essenziale pergli studiosi ma ancheper i tanti studenti chevogliono approfondire lacomprensione delle loro

origini. Le Riformanzerappresentano uno deimaggiori fondidocumentari deiComuni italiani, eraccolgono verbali deiConsigli cittadini acoprire un po’ tutti gliaspetti della vita delcomune, dalla gestionedei viveri ai rapporti conle istituzioniecclesiastiche,dall’ediliziaall’amministrazionedella giustizia,presentando spessoanche le trascrizioniintegrali di lettere, instrumenta e statuti.

IProgetto guida sicura per i giovaniNarni digitalizza le “Riformanze”

a fatto tappa a Terni il tour 2013 del SaraSafe Factor, progetto educativo per inse-gnare ai giovani la guida consapevole, in

sinergia con con Ready 2 Go, il network di scuoleguida della federazione Aci che contribuisce apromuovere tra le nuove generazioni una guidacorretta, sicura ed ecologica. L’aula Tripeti dell’I-tis Lorenzo Allievi di Terni ha ospitato circa 250studenti all’ultimo anno dell’istituto e l’istruttore Andrea Montermini, pilota di Formula Uno insi-gnito dal Coni della medaglia di bronzo al valoreatletico per i brillanti risultati conseguiti in car-riera. Montermini ha intrattenuto i ragazzi con le rego-le base della guida sicura: dalla corretta posizio-ne di guida a come si impugna il volante o si re-gola il poggiatesta, a come si esegue una frenatadi emergenza o si controlla una curva malriusci-ta. Gli studenti, quindi, hanno imparato in modo

H coinvolgente e stimolante le regole base della gui-da sicura, oltre ad avere a disposizione il simula-tore di guida sicura utilizzato da Ready2Go. “Il 44% degli incidenti stradali - è stato spiegatodurante l’incontro - è imputabile a pochi compor-tamenti sbagliati, quali la guida distratta, l’ecces-so di velocità e la mancata precedenza. Bastereb-be un po’ di attenzione per dimezzare i sinistri,che purtroppo in Europa sono la prima causa dimorte per i giovani tra i 20 e i 24 anni. Il progettoSara Safe Factor si inserisce nel piano di azionedell’Automobile club d’Italia a sostegno della cam-pagna Onu per il dimezzamento delle vittime del-la strada nei prossimi 10 anni. Sono oltre 40.000 -è stato detto - i giovani coinvolti fino ad oggi. Cre-diamo molto in questo progetto, che portiamoavanti in forme diverse ormai dal 2005. E credia-mo nei giovani”.

Claudia Sensi

Mentre si restain attesa dicapire il futurodell’Ast, scoppiaanche il casoSangemini,nonostante ilbuon trend divendite

Imprese in cattive acque

na catena che non siriesce a spezzare quelladella crisi industriale

del territorio che investe diver-si settori produttivi. Non navigain acque tranquille nemmenola Sangemini spa, storicaazienda di imbottigliamento diacque minerali, per la quale èstata richiesta la procedura di concordatoin bianco che potrebbe portare poi allaprocedura di fallimento. Pur essendoci un trend positivo nelle ven-dite, già molti lavoratori della SangeminiFruit sono in cassa integrazione, e il mar-chio Fabia potrebbe prendere la strada delNord Italia con una drastica riorganizza-zione dello stabilimento ternano, che, no-nostante le difficoltà, imbottiglia acqueche hanno mercato come la Sangemini.L’ultimo piano industriale presentato dal-la dirigenza prevedeva un aumento deivolumi del marchio Sangemini, con lo svi-luppo di Acqua Fabia nel nord Italia, ren-dendola un marchio nazionale, ma non èstato sostenuto da banche e istituzioni. Il prefetto di Terni, Vittorio Saladino, haconvocato venerdì un incontro con i sin-dacati di categoria, le Rsu e i proprietaridel gruppo Sangemini spa per esaminarele problematiche connesse alla crisi del-

U

l’azienda. Alla riunione sono stati invitatii rappresentanti degli assessorati regiona-li competenti del settore ed i sindaci deiComuni di San Gemini, Acquasparta eMontecastrilli. Sulla vicenda il consigliereregionale Fausto Galanello ha presenta-to un’interrogazione in cui si chiede, tral’altro, “quali azioni la Giunta umbra in-tende mettere in campo per scongiurarela chiusura”.

Sul versante Acciaieria stringono i tempiper la vendita dell’Ast, mentre non sembraessere stata formalizzata ancora l’offertavincolante da parte delle cordate interes-sate all’acquisto, ma ormai è solo questio-ne di giorni. Già la prossima settimana sipotranno conoscere i soggetti industriali efinanziari realmente interessati allo stabi-limento, la cui cessione dovrebbe perfe-zionarsi entro il 7 maggio, così come sta-bilito dalla Commissione europea. Offer-

te che dovranno essere valutate dalla mul-tinazionale finlandese Outokumpu sottola supervisione della Commissione euro-pea, la quale accerterà che l’acquirentesia idoneo, e magari dovrà valutarne an-che la capacità produttiva e il manteni-mento dei livelli occupazionali, fattorequesto non secondario e che in veritàpreoccupa non poco lavoratori e sindaca-ti. I nomi che circolano sono quelli della cor-data capeggiata dalla lussemburgheseAperam con i gruppi italiani Arvedi e Mar-cegaglia, il gruppo cinese Tsingshan e duefondi d’investimento. Sui cinesi però inqueste ultimi giorni sono arrivate voci -da parte di addetti ai lavori - di un possi-bile disimpegno. Voci tutte da verificare.Per Ast, i cinesi sono in pole position perl’acquisto vista la capacità economica eproduttiva nel settore dell’acciaio.

Elisabetta Lomoro

Striscioni davanti alla sede della Sangemini

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ ANNO DELLA FEDENeocatecumenaliNell’Anno della fede, durante ledomeniche di Pasqua, il Camminoneocatecumenale organizza una grandemissione per le piazze di Terni: cinqueincontri durante le domeniche di Pasquaper aiutare la nostra fede. Gli altri 4incontri si tengono il 14, 21, 28 aprile e 5maggio alle ore 11 in piazza Tacito e alleore 17 in piazza Europa. Dice san Paolo:Dio ha voluto salvare i credenti mediantela stoltezza della predicazione del kérygma, l’annuncio del Vangelo e lachiamata a conversione. Un invito allariscoperta della fede, ad un cambiamentodi vita nella consapevolezza che Cristoama ogni uomo anche i peccatori.

❖ CARITASLaboratorio solidaleIl laboratorio artigianale Trame – Manisolidali è una realtà interna alla Caritasdiocesana che da diversi anni, grazieall’impegno e alla capacità di un gruppodi volontarie, produce manufatti di variogenere anche su ordinazione (tovagliati,ricami, cuscini, lavori in lana, lavoriall’uncinetto). Da alcuni anni illaboratorio ha uno spazio espositivo sitoin via Cavour, 27 presso un locale dellaparrocchia di Santa Croce è aperto dalle9.30 alle 12.30 il mattino e il pomeriggiodalle 16 alle 19. Il mercoledì rimanechiuso. Si possono visionare ma ancheacquistare i prodotti mediante uncontributo. Le offerte ricavate sonoimpiegate a sostenere alcune persone efamiglie in difficoltà e a contribuirel’opera di accoglienza della parrocchiache ospita lo spazio espositivo.

❖ CATECHISTIFormazioneDopo i due incontri di formazioneincentrati sulla riscoperta del Catechismo della Chiesa cattolica,l’Ufficio catechistico diocesanopropone ai catechisti della diocesiun terzo incontro per unmomento di verifica, di confrontoe anche di progettazione per ilprossimo anno pastorale. Uncontributo verrà dalle schede consemplici domande che possonoaiutare a preparare gli eventualiinterventi o essere di spunto peruna verifica del cammino diiniziazione cristiana anche alivello parrocchiale. Questi gliincontri in programma: lunedì 15aprile ore 21 parrocchia S.Giovanni Bosco; martedì 16 aprileore 17.30 oratorio di Amelia; ore21 parrocchia Ss. Rita e Lucia;mercoledì 17 aprile ore 17.30parrocchia S. Antonio (Terni),giovedì 18 aprile ore 17.30Otricoli; martedì 23 aprile ore 21Attigliano.

❖ EUCARESTIANuovi “ministri”Prosegue il cammino formativoper i nuovi ministri straordinaridell’eucarestia, ossia coloro chehanno il compito di distribuire lasanta comunione durante lamessa quando vi è una grandepresenza di fedeli, e di portarla aimalati, come atto di attenzione edi carità. Al designato comeministro straordinario dellacomunione, viene richiesta latestimonianza di vita cristiana euna adeguata preparazionepastorale e liturgica, insiemeall’aggiornamento annuale. Irimanenti incontri si tengono perla zona di Terni il 19 e 26 aprilealle ore 18 a Villa Spirito Santo eper la zona Narni il 17 e 24 aprilealle ore 21 presso il santuariodella Madonna del Ponte. Ipartecipanti al corso riceverannoil mandato nel mese di maggio.

DIOCESI. Alcune considerazioni sulla vita ecclesiale in questo periodo pasquale

ome hai passato laPasqua?”: domandafrequente fra amici

dopo che la festa è passata. Og-gi questa domanda la rivolgia-mo a noi stessi, cioè alla comu-nità dei fedeli della diocesi. An-zitutto l’abbiamo vissuta avvol-ti dalla grandissima gioia cheha investito la Chiesa cattolicauniversale, ed il mondo interosi può dire, per la rapida ele-zione del successore di PapaBenedetto XVI. La Chiesa è vi-va, è guidata dallo Spirito san-to: ne abbiamo avuto la prova. Il 2013 sarà una data cardine,epocale, spartiacque dalle di-missioni del Papa al successo-re, dopo il Concilio ecumenicoVaticano II, anzi uno dei frutti,forse il massimo, di detto Con-cilio. Grandi speranze sono ri-poste nel nuovo Papa, France-sco, già cardinale Bergoglio dinazionalità argentina “venutoda lontano”, come lui stesso hadetto. Un “lontano” significati-vo, l’America del Sud che fabalzare in primo piano un Con-tinente in crescita con milleproblematiche, dopo una inin-terrotta supremazia euro-centrica. C’è lanuova evangelizzazione che ha due frontidiversi fra di loro con problematiche dif-ferenti, uno verso l’Europa di antica cri-stianità ma ormai fortemente secolarizza-ta e relativistica, l’altro verso le terre di re-cente o recentissima cristianità insidiatada religiosità pregressa un po’ magica eda sette di vario genere e con problemi digiustizia sociale enormi. Di conseguenza

C“

tutti noi siamo chiamati a rinnovarci, cioèa convertirci ad un Vangelo vissuto comesingoli e come comunità. La chiamata alla conversione riguardatutti, come sempre; cerchiamo di essereall’altezza dei tempi attuali con l’aiuto delSignore e con la guida e l’esempio di Fran-cesco vescovo di Roma e Papa. Nel perio-do precedente la Pasqua ed ancora oggi la

nostra diocesi è turbata dalla emersionedi problemi economici, cioè di debiti diuna certa entità di cui i mezzi di comuni-cazione sociale ha scritto e parlato conmolta ripetitività. L’amministratore apostolico mons. Er-nesto Vecchi ne ha fatto cenno in più diuna occasione e rilasciando due intervi-ste. Noi diamo a lui piena fiducia e lo so-steniamo con la preghiera come lui hachiesto e con la nostra vicinanza. Malgra-do ciò, la Pasqua è stata vissuta con inten-sità; la folla dei fedeli alla Messa crismalee alla celebrazione del giorno di Pasqua aTerni, Narni, Amelia ne è testimonianza.Con più forza allora continuiamo ad ac-crescere la fede in questo anno specialein Cristo Signore e Salvatore e la fedeltà al-la sua Chiesa.

Nicola Molè

TERNI. Apriva 30 anni fa la prima casa-famiglia di riabilitazione dei malati psichici

DIOCESI. Due giorni di iniziative e riflessioni sul tema

Famiglia, diventa ciò che vuoi

Il libro dellaAmirante

olo l’amore resta è libro di Chiara Amirante,

fondatrice di Nuovi Orizzonti,che sarà presentato sabato 13aprile alle ore 21 nella chiesadi San Pietro a Terni, in un

incontropromossodal gruppoRegina dellapace. Nellibro(Piemme)laAmirante,45 anni,raccontala suastoria. I

giornali quasi non sanno chisia Chiara, ma lo sannobenissimo migliaia di personeche per l’incontro con lei sonousciti dal buio e si sonoconvertiti. È membro delPontificio consiglio per lanuova evangelizzazione.Medjugorje è uno dei suoiluoghi del cuore. E lìs’illuminano i nuovi passi diChiara. Nasce Nuovi Orizzonti,l’ideale di una comunità dovesi viva con semplicità eintegralità il Vangelo. Questo èsolo l’inizio dell’avventura diChiara, ma è nell’origine che sicoglie davvero l’essenza diqualunque cosa. Oggi metterein fila i numeri di ciò che ènato da Chiara fa impressione:174 centri di accoglienza e diformazione, 152 équipe diservizio, 5 Cittadelle Cielo incostruzione in diversiContinenti, più di 250 mila“Cavalieri della luce”impegnati a portare dovunque,nel mondo, “la rivoluzionedell’amore”.

S

Chiesa viva, guidata dallo Spirito

Mons.Vecchi con i bambini in occasione della celebrazione della Pasqua a Narni

Tutti siamo chiamati arinnovarci, cioè a convertirci aun Vangelo vissuto come singolie come comunità. Cerchiamo diessere all’altezza dei tempi, conla guida di Papa Francesco

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 19

impegno della comunità cristiana a favoredella famiglia ha un forte impatto su tuttala società, di cui la famiglia stessa

costituisce la cellula fondamentale. Infatti, lafamiglia si propone come spazio di quellacomunione, tanto necessaria in una societàsempre più individualistica, nel quale far crescereil dinamismo dell’amore, che è la dimensionefondamentale dell’esperienza umana e che trovaproprio nella famiglia un luogo privilegiato permanifestarsi. La grave difficoltà nel “farefamiglia”, a causa di condizioni di precarietà cheinfluenzano la visione della vita e i rapportiinterpersonali, suscitano inquietudine e portano arimandare le scelte definitive e, quindi, latrasmissione della vita all’interno della coppiaconiugale e della famiglia. La crisi del lavoroaggrava così la crisi della natalità e accresce ilpreoccupante squilibrio demografico che statoccando il nostro Paese: il progressivoinvecchiamento della popolazione priva la societàdell’insostituibile patrimonio che i figlirappresentano, crea difficoltà relative almantenimento di attività lavorative eimprenditoriali importanti per il territorio eparalizza il sorgere di nuove iniziative. L’incontro

’L diocesano dedicato alla famiglia con lo slogan“Famiglia, diventa ciò che vuoi”, organizzato dallaCommissione di pastorale familiare, che coinvolgei vari movimenti e associazioni della diocesi, avràluogo il 24 e 25 aprile in diverse chiese di Terni.Nella serata del 24 aprile nella chiesa di San Pietroci sarà l’animazione per i bambini e la tavolarotonda animata dal Movimento per vita; nellachiesa di San Cristoforo l’animazione per ibambini e la mostra di disegni di ragazzi e laproiezione di filmati dedicati alla famiglia curatidall’Istess e Comunione e liberazione; nella chiesadi San Francesco il teatro e danza a cura dellacommissione di Pastorale giovanile e del Centrodiocesano vocazioni; al Museo diocesanoesposizione di opere d’arte pittoriche e scultoree, emusica, ispirate al Cantico dei cantici; nellacattedrale di Terni la consacrazione della famigliae la consegna della pergamena-ricordo. Il 25 aprileè in programma una passeggiata ecologica epresso i giardini de “Le Grazie” un pomeriggioinsieme con Gen Verde, Gen Rosso e Chiara Grillo.Alle ore 18 la celebrazione eucaristica nellabasilica di San Valentino con la consegna delmandato agli operatori di pastorale familiare.

E. L.

ono trascorsi 30 anni da quel 1983,anno in cui, grazie a don AntonioPauselli, Terni ha visto la nascita del-

la prima casa-famiglia per la riabilitazionedi ex ricoverati in ospedali psichiatrici.Rappresentava allora una delle primeesperienze finalizzate ad attuare concre-tamente la legge 180 (legge Basaglia): at-traverso le case-famiglia si realizzava l’o-biettivo di chiudere gli ospedali psichiatri-ci reinserendo in un ambiente famigliaree nel tessuto sociale urbano le persone ri-coverate.Nel 1988, visti gli ottimi risultati dell’espe-

S rienza intrapresa, viene istituita la secon-da casa famiglia. Nel 1997 viene costituitala cooperativa sociale di tipo A denomina-ta “La Speranza” e nel 2003 viene istituita,in convenzione con l’Azienda sanitaria lo-cale n. 4 di Terni, una “comunità residen-ziale e semiresidenziale per pazienti psi-chiatrici”. Infine nel 2006, in ottemperanza al pro-getto di inclusione lavorativa collegato al-la comunità residenziale e semiresiden-ziale, viene costituita la cooperativa socia-le di tipo B denominata “Il Poggio”, conl’obiettivo di consentire opportunità di la-

voro per i pazienti psichiciNel 2008, in compartecipazione con l’Am-bito territoriale n. 10 ed il Comune diStroncone, viene istituita una struttura disollievo per anziani ultra-65enni, denomi-nata “casa di quartiere Anni d’argento” og-gi chiamata “la casa dei nonni”.Oggi la cooperativa sociale “La Speranza”continua a crescere ed è presente sul ter-ritorio con tre comunità: due di conviven-za residenziale nell’ambito dell’interven-to socio-riabilitativo per pazienti psichici,e una comunità residenziale e semiresi-denziale sempre per pazienti psichici nel-l’ambito dell’intervento finalizzato al po-tenziamento e/o alla riacquisizione di ca-pacità lavorative e di relazione attraversodiversi settori lavorativi.

Claudio Daminato

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ ASSISIMusica itineranteSabato 23 marzo, grazie alla collaborazione traComune di Assisi, ente Calendimaggio eResonars (Accademia di musica antica), si èsvolto, con successo di pubblico e di critica, unospettacolo di musica itinerante finalizzato acelebrare l’inizio della primavera. Già nel titologoliardicamente dialettale Trabadà (ovverotrastullare) si percepiva l’intento di resuscitare ifestosi rituali del passato accompagnati dalritmo del saltarello e dalla scanzonataimprovvisazione orale all’ottava rima. Il tutto siè svolto nel cuore della città con partenza daSant’Ildebrando e conclusione nella sala delleVolte dopo sosta in piazza del Comunerecuperata alla sua originaria funzione di luogod’incontro, sede indovinata di unintrattenimento spensierato e giocoso di unpubblico entusiasta co - protagonista. (P. D. G.)

❖ SANTA M. ANGELIPartecipata Veglia per vitaGrande partecipazione a S. Maria degli Angeli inoccasione della settima Veglia per la vitaorganizzata l’8 aprile in occasione della festadell’Annunciazione del Signore dai Movimentiper la vita dell’Umbria assieme al Terzo ordinefrancescano regionale, all’associazione “ProgettoGemma” e con il patrocinio della Ceu – Ufficioregionale di Pastorale familiare. La veglia ricorreogni anno in occasione della Festadell’Annunciazione il 25 marzo (quest’annoslittata all’8 di aprile). A presiedere il momentodi preghiera, intervallato dai canti dei frati dellaPorziuncola, è stato mons. Vincenzo Paglia,presidente del Pontificio Consiglio per lafamiglia. A concelebrare la messa mons.Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi e mons.Domenico Cancian vescovo di Città di Castello.

❖ TEATRO INSTABILIConfessioni d’autoreCon un titolo allusivamente onomatopeicotratto dal linguaggio dei fumetti – “Mumble,mumble” – si sono presentati al pubblicoEmanuele Salce (figlio del grande Luciano e,artisticamente, di Vittorio Gassman) e PaoloGiommarelli, complice consapevole di undialogo ambientato nel camerino di un teatro diperiferia per dare sfogo ad una “Confessione diun orfano d’autore” intrisa di situazioniparadossali, frutto di intime ossessioni tuttaviavenate da sottile ironia. Non minore successo haavuto lunedì 25 marzo la jazz session di altoprofilo realizzata, con virtuosismo convergentesu brani impegnativi, dalla pianista romana RitaMarcotulli (1959), dal celebre sassofonistaargentino Javier Girotto (Cordoba, 1965) e dalfisarmonicista spoletino Luciano Biondini(1971).

❖ CONCORSOPoesie d’amore di studentiCon il patrocinio del Comune di Assisi,l’associazione Commedia Harmonica ha lanciatoun concorso di poesia d’amore, aperto a tutti glistudenti delle scuole secondarie di II grado perrilanciare un genere intramontabile anche neltempo degli sms e di internet. L’intitolazioneall’artista Maceo Angeli, scomparso il 15febbraio 1991, ne ricorda la grande sensibilitàprofusa nella sua polimorfa produzione disoggetto capace di forti tensioni morali edinnamorato della vita in tutte le sue espressioni.

❖ CAPPUCCINIRiapre la chiesaLa chiesa del convento di Cristo Risorto dei fratiCappuccini è anch’essa resuscitata dopo untriennio di imponenti lavori causati dagli eventisismici del 1997. Per la messa solenne diPasqua, celebrata da padre Celestino Di Nardo, ifedeli del territorio limitrofo e gli ospiti dellaDomus Laetitiae si sono raccolti nella nuovachiesa decorata con grandi pannelli rievocatividi alcuni episodi delle apparizioni del Risortoscelti tra gli 11 ricordati nel Nuovo Testamento.Al termine del rito il celebrante ha ringraziatonominativamente le maestranze che hanno resopossibile questo autentico “miracolo” chearricchisce Assisi, con la sala multimedialecollegata, di un luogo di preghiera e di riunioneparticolarmente accogliente. (Pio de Giuli)

Anticipazioni e...suspense dal volumetto“Un Papa di nomeFrancesco” scritto damons. Sorrentino

Il Papa risponde al Vescovo

ruppi di pellegrini percorrono levie di Assisi, sostano nelle piazze,entrano ed escono da basiliche e

chiese. Berretto giallo e fazzoletto dellostesso colore annodato al collo manifesta-no una destinazione verso piazza San Pie-tro in Roma o più probabilmente un ritor-no dalla stessa. Altrettanto entusiasmo siriscontra nell’agile volumetto Un Papa dinome Francesco scritto dal vescovo Sor-rentino, denso di profonde riflessioni sul-la missione della Chiesa, sulla figura disan Francesco e del movimento dallo stes-so fondato, sul ruolo di Assisi, sullo spiri-to di solidarietà universale. Si rintraccia nel testo (Cittadella editrice)una sorgente di attesa scaturita dal cuoredell’autore: “Siamo ancora frastornati...dalla sorpresa che la Provvidenza ci ha fat-to dandoci nella persona di Papa JorgeMario Bergoglio un Papa di nome France-sco. Assisi esulta... Non avevo dubbi: scel-ta in Cristo dei poveri e della povertà...Non ci resta che desiderare che PapaFrancesco faccia anche lui, come tantipredecessori, ma con più forte ragione,una visita a questa città del Poverello dicui ha assunto il nome. A quando?”.Altro non si vuole aggiungere per non at-tenuare la curiosità riguardo alle paroleenunciate. Mentre risulta opportuno riba-dire che il nuovo Pontefice ha gradito l’in-vito a rendere visita in Assisi, trasmesso alvescovo Sorrentino quale risposta ad una

G

sollecita richiesta. L’ondata di pellegriniche si va manifestando avrà probabilmen-te un seguito, preceduto peraltro anchedurante le festività pasquali contraddi-stinte da celebrazioni e riti. Affollato il con-certo “Dal pianto alla gloria” eseguito daiCantori di Assisi. Merita una particolaresegnalazione la Via crucis ammirata dalpubblico presso il cinema teatro Metasta-sio, allestita dalla compagnia teatrale diCarlo Tedeschi: ogni stazione contraddi-stinta dalla riproposizione di un branoevangelico seguito da commento, da uncanto e dal ritornello finale. “Un modo ef-ficace - dichiara mons. Vittorio Peri - perdivulgare con un metodo originale la pas-sione di Cristo”. Notevole apprezzamento ha ricevuto lalettura drammatica della Lauda della Sca-

vigliazione curata dalla scuola di teatro“Rossana Gaoni” sulla base di una versio-ne elaborata e diretta il 30 marzo 1961 daAndrea Camilleri. La citata lettura pressola chiesa di S. Francescuccio, messa a di-sposizione dalla rispettiva confraternita,ha coinvolto come interpreti alcuni do-centi ed allievi di detta scuola: AnnaluciaFuso, Chiara Buzzi, Federica Ascioti, Ce-cilia Fronza, Titti Noccioli, Stefania Bor-sellini, Carlo Menichini, Carlo Dalla Costa,Enrico Maccabei, Giuseppe Brizi, Marcel-lo Filuppucci, Simone Marcelli. Quella chesi può definire una vera rappresentazione– supportata dalla Cittadella cristiana – èstata accompagnata dal canto di laudi trat-te dal laudario di Cortona sullo sfondo pa-rietale di una grande crocifissione.

Francesco Frascarelli

ontinua l’instancabile la-voro che le Acli del terri-torio eugubino-gualdese

propongono a favore della col-lettività: il prossimo appunta-mento è fissato per martedì 16aprile alle ore 17.30 presso la sa-la degli Stemmi del palazzo co-munale a Gubbio, dove si terràun incontro dibattito dal titolo“Riflessioni sulla crisi” con Fran-cesco Daveri, autore del libro Crescere si può. Dialogherannocon l’autore Carlo Catanossi pre-sidente Grifo Latte, Nicola Mi-riano ex procuratore della Re-pubblica di Perugia, quindi di-battito e interventi liberi, men-tre le conclusioni sono affidatead Antony Xavier Ladis Kumarpresidente provinciale Acli Pe-rugia. Il coordinamento dei la-vori è affidato a Daniele Morinigiornalista e autore tv. Quando l’economia va male, siprevede il peggio. Ma il futuronon è sempre uguale al passato;e anche un Paese vecchio e ric-

C co come l’Italia può riprendere acrescere. “L’Italia - si legge nellibro di Daveri - non cresce per-ché è un Paese ‘ve.r.de’, cioèvecchio, ricco e densamente po-polato. In un Paese vecchio – el’Italia lo è: un quinto degli ita-liani ha più di 64 anni – si for-mano maggioranze ostili all’in-novazione. In un Paese che oggiè due volte più ricco di mezzosecolo fa diminuisce la vogliad’inventarsi o cercarsi un lavorodove c’è, mentre cresce l’aspira-zione a trovarselo sotto casa”. “L’Italia non è sempre stata unPaese ‘verde’ - continua Daveri -ma oggi lo è, e quindi fatica acrescere. Per tornare a crescere,all’economia italiana servono leidee, e l’Italia ha il diritto e l’op-portunità di mirare ad uno svi-luppo basato sulla produzione elo sfruttamento delle idee”. Ap-puntamento da non perdere. Perinformazioni telefonare allo 075919121.

Marta Ginettelli

ACLI. “Riflessioni sulla crisi” e dibattito

Se l’Italia è “verde”...In visita al Serafico il nuovocustode del Sacro Convento

ei giorni scorsi padre Mauro Gambetti, nuovocustode del Sacro Convento di Assisi ha fatto visita

all’Istituto Serafico. La comunionecon i frati francescani e l’opera delSerafico è sempre molto salda. “IlVescovo - ha dichiarato l’avvocatoFrancesca Di Maolo, presidentedell’istituto - considera il Seraficocome l’opera di carità piùsignificativa della diocesi di Assisi. Èintenzione del rinnovato Consigliodi amministrazione riscoprire la

missione dell’ente partendo dalla spiritualità del suofondatore, padre Ludovico da Casoria. Il Serafico non èstato ideato come centro di mera assistenza, ma comeluogo di promozione e di sviluppo della vita”. PadreMauro, nel complimentarsi con i dirigenti per il lavoroche ogni giorno svolge l’istituto, ha dichiarato:“Quest’opera la sento profondamente francescana esono contento di contribuire a farla crescere insieme,per veicolare sul piano culturale e sociale il concetto dinormalità-disabilità. Perché per rilanciare con forza lospirito di Assisi non basta proclamarlo, è necessarioviverlo quotidianamente, proprio come si fa in questoIstituto, che mantiene forte il carisma del suofondatore”. Padre Mauro Gambetti ha visitato ilaboratori artigianali, le palestre, il reparto sanitario, laforesteria, il teatro, la scuola, osservando il lavoro deimedici e degli operatori e sostenendolo con forza.

R. B.

N

Pellegrini invadono il prato antistante la basilica Superiore di Assisi

Padre Gambetti

20 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

er tradizione, la festa dellaMadonna di Montecamera sifesteggia in forma solenne

ogni cinque anni, mentre laversione “ordinaria” dell’anticoculto mariano si tiene il giornodopo il lunedì dell’Angelo. Per unatradizione che risale almeno allametà del XVII secolo, una delleepoche di maggiore diffusione dellapeste, la festa si celebra perricordare un miracolo attribuito

P alla Vergine. Si racconta che,appunto durante una pestilenza, isuperstiti del paese di Pieve diCompresseto (antico Comune oraunito a Gualdo Tadino) si recaronoin pellegrinaggio al santuario dellaMadonna di Montecamera, sullacima omonima, per invocare unagrazia. Così fu e, da quell’anno, unaprocessione che parte da Pieve diCompresseto – a più di cinque kmdi distanza – ma anche dalle vicine

frazioni di San Pellegrino e PoggioSant’Ercolano, rievocaquell’episodio. La partenza, anchequest’anno, alle 7 di martedì 2aprile, con ascesa a piedi fino al

santuario, che si trova ad oltre 800metri di quota, a metà mattinata.Qui, come di consueto, lacelebrazione della messa, cui faseguito una sorta di “spuntino”offerto a tutti i partecipanti. Iltempo di ristorarsi e subito il corteoriparte per Pieve di Compressetodove giunge, come sempre, intornoall’ora di pranzo. Tradizionaleanche l’appuntamento delpomeriggio, alle 17, con una nuovaascesa, stavolta in auto, al santuarioper la celebrazione della messavespertina, che è quella più solennee più partecipata.

Pie. Gio.

Il santuario di Montecamera

Gualdo Tadino. 12 km a piedi in onoredella Madonna di Montecamera

Eventi culturali bastioli legati alla famiglia Angelini

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ AEROPORTOVoli per BucarestIl traffico aereo del nostro aeroportoregionale verrà incrementato a partire dalprossimo 5 giugno di un collegamentobisettimanale (mercoledì e venerdì) con lacapitale della Romania, Bucarest. Il serviziosarà erogato a costi contenuti (appena 23euro per tratta di sola andata) su Airbus A 320da 180 posti dalla compagnia Wizz air,azienda leader della categoria low costnell’Europa orientale. L’iniziativa intendesoddisfare le esigenze della numerosacomunità romena residente in Italia centralee delle imprese italiane che hanno fissatoproprie sedi operative in Romania. (P. D. G.)

❖ MOSTRA Sacra Scrittura e arteSi sta ultimando l’allestimento ad Assisi,presso le due sedi del Museo dellaPorziuncola e della Galleria d’artecontemporanea della Pro Civitate Christiana,di una significativa mostra dedicata alrapporto tra la Scrittura sacra e l’arte. Lamostra sarà intitolata “Dalla Parola,l’Immagine. L’Arte che legge la Bibbia” e sisvolgerà dal 20 aprile al 18 agosto. In mostraopere grafiche di Rembrandt, Dürer, Chagall,Dalì, Rouault e altri artisti contemporaneicome Mimmo Paladino e Sandro Chia, oltread una mostra didattica sull’evoluzione e ilsignificato del testo sacro. In anteprima, lagalleria della Pro Civitate ha esposto, neigiorni del Triduo pasquale, la straordinariaserie del Miserere di G. Rouault. Larealizzazione della mostra si deve al sostegnodi Farchioni spa, e alla collaborazione con“Art Camù”, con l’associazione “Gli Scritti” econ l’Ufficio liturgico nazionale. La mostra hail patrocinio del Comune di Assisi. Perinformazioni: Museo della Porziuncola - S.Maria degli Angeli – tel. 075 8051419 - [email protected].

❖ BASTIARassegna di teatro d’autoreCon lo spettacolo “Non ti conosco più”, messoin scena domenica 7 aprile dalla compagniaTeatro Sì, è iniziata la rassegna di teatrod’autore organizzata dall’assessorato allaCultura del Comune di Bastia Umbra. Sono intotale cinque le rappresentazioni proposteogni domenica pomeriggio (sempre alle ore17), fino al 5 maggio, al teatro Esperia. Ecco iprossimi appuntamenti: domenica 14 aprile -associazione Teatro studio Assisi “Echi diCampanile”; domenica 21 aprile - MariellaChiarini Eleonora, ultima notte a Pittsburgh;domenica 28 aprile - Teatro di Sacco 48 mortoche parla; domenica 5 maggio - CanguastoTeatro club Prego si accomodi. Info: Ufficiocultura, tel. 075 8018216 – 075 8018250 –075 8018263.

❖ BASTIAPiano sulla viabilitàIl Consiglio comunale di Bastia Umbra haapprovato il Piano di iniziativa pubblica-privata denominato Piano Franchi.L’investimento sul primo stralcio sarà di circa50 milioni di euro e prevede l’immediatarealizzazione delle nuova viabilità di accessoalla stazione ferroviaria e subito dopo larealizzazione del sottopasso di via Firenze chela città aspetta da tantissimi anni. Allo stessotempo partirà subito, oltre alla zonacommerciale e direzionale, il cantiere dellasocial housing, circa cento appartamenti chedaranno risposta al problema casa per quellefamiglie che oggi sempre più si trovano indifficoltà a pagare rate di mutuo o affitti altia causa del calo del reddito procapite. Ilsindaco, Stefano Ansideri, ha postol’attenzione anche sulla previsione,all’interno dell’area, di una “residenza peranziani”, struttura questa che, collocataall’interno del “sistema parco”, consentirebbedi dare risposte concrete ad una domandache, in questi ultimi anni, si è fatta semprepiù pressante. È utile ricordare che unaprevisione di questo tipo è assente dalterritorio comunale, e in termini di tempo,l’ultima occasione avuta, ma mai decollata,fu quella posta in essere dal cav. Giontella,negli anni ’50.

BASTIA. Il calendario delle primecomunioni e delle cresime

Lo Zecchino d’oro dell’UmbriaGUALDO TADINO. Grande successo per il rinato Minifestival di primavera

n festival musicale che dura unpomeriggio, con musicheoriginali composte

appositamente per i bambini e da loroeseguite dal vivo, con l’intermezzo dialtri bambini che eseguono coreografie,con altri bimbi che realizzano una“mostra di pittura” e, infine, unabambina-prodigio che stupisce tutti conle sue doti vocali. Questo è il riassuntodella seconda edizione del rinatoMinifestival di primavera, lo “Zecchinod’oro” dell’Umbria, manifestazione cherisale a quarant’anni fa, ma che solocon la rinascita dell’oratorio di GualdoTadino è riuscita ad usciredall’empasse in cui era entrata. Merito,ovviamente, di Angelo e RaoulProvvedi, i due fratelli che hannodedicato gran parte della loro vita ascrivere e realizzare musica “perbambini”, con motivi e contenuti adattiper chi si apre al mondo con occhispesso confusi da una miriade dimessaggi contrastanti e che, spesso, ètentato di imitare gli adulti più cheessere se stesso. Sabato scorso, 6 aprile,sul palco del teatro “Don Bosco”, è

U andato in scena, dal vivo, unospettacolo veramente piacevole, che havisto i 30 bambini del coro “Sarabanda”(dai 6 ai 12 anni) eseguire otto canzoni,appositamente composte dai Provvedi,in una competizione all’ultima nota,accompagnando 15 solisti.Nell’intervallo, i ballerini, sempregiovanissimi, di “Umbria ballet” si sonoesibiti in applauditissime coreografie didanza moderna, hip-hop e break dancee, di seguito, sono stati premiati ivincitori del primo concorso di artifigurative rivolto agli alunni di tutte lescuole primarie del territorio, chehanno avuto il compito di raffigurare itesti delle otto canzoni in concorso:vincitori, la classe III A della scuolaprimaria “Tittarelli” e, per il singolo, Matteo Ghironi, della classe V A dellaprimaria di Cartiere. Ovazione, contanto di standing ovation, perl’esibizione della tredicenne ValentinaBaldelli, vincitrice del premio specialedella Giuria nella nota trasmissione RaiTi lascio una canzone: una vocedavvero incredibile per una ragazzacosì giovane. Finale, con la

proclamazione della canzone vincitrice,scelta dalla giuria di esperti, Io saròcome il vento, cantata dallagiovanissima Sara Guerra (9 anni) el’esecuzione della “sigla finale”, Francescandando, canto di ispirazionefrancescana, cui è spettato l’onore diaprire e chiudere la rassegna canora,davvero riuscitissima e con un calorosopubblico, accorso numeroso nonostantela prima bella giornata dopo tre mesiininterrotti di pioggia e brutto tempo.

Pierluigi Gioia

Il coro dei bambini “Sarabanda,al microfono la vincitrice Sara Guerra

LA STORIAato negli anni ’70 grazie all’im-pegno dei fratelli Angelo e

Raoul Provvedi, che da sempre scri-vono musica per i bambini, il Minife-stival ha avuto momenti di gloria ne-gli anni ’80 e ’90, spostandosi spessosu palcoscenici prestigiosi, da Assisi aFabriano, fino a Loreto. Ma a GualdoTadino, da qualche anno, la tradizio-ne della musica “a misura di bambi-no” era un po’ decaduta. Da due an-ni, però, grazie all’impegno dell’asso-ciazione “Educare alla vita buona”, iProvvedi sono riusciti a resuscitare larassegna musicale. E che bei risultati!

N

21LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

elle due parrocchie di Bastia, San Michele Arcangelo e SanMarco Evangelista, i bambini e i ragazzi che faranno laprima comunione e la cresima sono circa 300. I bambini

della parrocchia di San Marco riceveranno per la prima volta Ge-sù eucaristia, domenica 2 giugno (Corpus Domini) mentre inquella di San Michele nelle due domeniche di settembre (8 e 15). I ragazzi della cresima di entrambe le parrocchie concluderannoil loro cammino di catechesi con la celebrazione della Penteco-ste ed in seguito con il ritiro spirituale, che avrà come tematica“I sette doni dello Spirito santo” e che quest’anno è stato pro-grammato in un’unica data, dal 19 al 25 agosto, al santuario del-

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la Madonna de la Salette a Salmata in Nocera Umbra, con la pre-senza dei due parroci, don Giuseppe Pallotta e don FrancescoSantini e dei catechisti. Questi ragazzi con i loro rispettivi padrini e madrine riceveran-no la confermazione nel mese di settembre: domenica 1, la ce-lebrazione liturgica sarà presieduta dal nostro arcivescovo, mons.Domenico Sorrentino. Domenica 8 sarà presente il vicario gene-rale della diocesi, mons. Maurizio Saba, e domenica 15 la messaverrà celebrata da mons. Marcello Bartolucci, arcivescovo titola-re di Bevagna. La confermazione è il sacramento con cui i battezzati ricevono lapienezza dello Spirito santo mediante l’imposizione delle manie l’unzione del crisma. Con il battesimo e l’eucaristia, ilsacramento della cresima costituisce l’insieme dei sacramentidell’iniziazione cristiana. (O. S.)

La lunetta sopra il portale di Santa Croce

el pomeriggio di sabato 6 aprile, inS. Croce a Bastia, si è svolto undoppio evento culturale, legato

all’associazione Pro loco e allaparrocchia di San Michele Arcangelo. Ledue realtà trovano un filo conduttorenell’antica famiglia bastiola degliAngelini. È stato presentato in anteprimail Diario di Bastia, le memoriemanoscritte del cav. Virgilio Angelini(1872-1962), scritte nel 1903-1904.L’autore, colto ed attento osservatore eprotagonista del suo tempo, tracciò nelmanoscritto un minuzioso ritrattostoriografico di primo Novecento in cui laBastia di allora sembra prendere vitaattraverso personaggi tipici ed aspettistorico-sociali di vario genere. Ildocumento fu donato alla Pro loco Bastia,nel 1988, dall’indimenticato prof. GianniAngelini (1911-1999), art director

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dell’azienda Perugina dal 1935 al 1960circa, famoso in tutto il mondo per esserestato tra i creatori dell’immagine delBacio Perugina. Quella che è statapresentata è in realtà una pre-stampacurata da Monica Falcinelli. L’edizionedefinitiva del diario - edita dallaSoprintendenza archivistica per l’Umbria- uscirà nel mese di giugno. Sarà a cura

del soprintendente archivistico perl’Umbria, Mario Squadroni.

L’altro evento era legato alla parrocchia.La famiglia di Patrick Angelini, nipotedel cav. Virgilio, ha effettuato unagenerosa donazione alla chiesa di S.Croce e quindi alla comunità bastiola: latela (o meglio il “cartone”), lo studiopreparatorio che il maestro perugino Domenico Bruschi (1840-1910) realizzònel 1886, al fine di affrescare la lunettasoprastante il portale centrale dellastessa chiesa di S. Croce, raffigurantesant’Elena tra san Sebastiano e Michelearcangelo. Ricordiamo che moltepersone nate a Bastia sono statebattezzate, cresimate e hanno celebratogli eventi più importanti della loro vitaproprio nella chiesa di S. Croce.

R. B.

VENERDÌ 12 APRILE 2013

BREVI

❖ SUORE MISSIONARIEConferenza su madre LaliaPromosso dall’associazione Amici di madreLalia, fondatrice delle suore Missionarie diSan Sisto, con la collaborazione di Comune eChiesa eugubina, si è svolta a Gubbio unaconferenza su “È questo l’amore, un amore acui ‘si può ed è bello’ rispondere… dallegrandi donne dell’Antico e NuovoTestamento, S. Caterina da Siena e M.Antonia Lalìa, alle donne di oggi”. Relatorepadre Giuseppe Battistelli ofm, commissariodi Terra Santa per l’Umbria.

❖ ANNO DELLA FEDEMissione nelle piazze

In occasionedell’Annodella fede, hapreso il via la“Grandemissionenelle piazze”:“cinqueincontri per

aiutare la nostra fede”, come sintetizzaefficacemente il volantino distribuito, che siterranno in piazza Bosone. Dopo quelloinaugurale tenutosi domenica scorsa 7aprile, questo il calendario dei prossimiappuntamenti: 14-21-28 aprile e 5 maggio.Si incomincia alle ore 17. Per informazioni:Gianni 328 8870861.

❖ GUBBIOCorso di ceramicaIl 16 aprile prenderà il via a Gubbio il corsodi ceramica (di foggiatura, decorazione, rakue lustri resinati, bucchero) promossodall’associazione Crisalide in collaborazionecon assessorato alla Cultura, Cesvol, CoopCentro Italia e Spirit onlus. I laboratori sonoaperti ad un massimo di 12 partecipanti e siterranno ogni martedì fino al 9 giugno nellasede della Società operaia di mutuo soccorsoin via Gabrielli 24. Verrà rilasciato unattestato di partecipazione. Per informazionicontattare il 389 5556169. (B. P.)

❖ DIOCESITestamento mons. UbaldiMons. Bottaccioli, grazie al supportotecnologico di Fausto Matteucci e GianlucaSannipoli di Media Video, ha presentato allacittà la registrazione inedita del testamentospirituale del compianto mons. BeniaminoUbaldi, vescovo di Gubbio dal 1932 al 1965(muore il 14 gennaio). Il disco (blu,contenuto in una lacera busta rossa) è statorivenuto casualmente nell’archiviodiocesano dallo storico Fabrizio Cece . “Il suo– ha ricordato Bottaccioli – fu un episcopatosincero e carismatico, sempre vissuto conspirito di servizio”. Con lui iniziò ilgemellaggio con Thann, nel ’35 le spogliedel Patrono tornarono in città e dal ’62 al ’64partecipò al Concilio ecumenico,accompagnato proprio da Bottaccioli. Ilpresule nel 1957 ricevette la cittadinanzaonoraria dal sindaco Bei Clementi. (Benedetta Pierotti)

❖ UMBERTIDEOrchestra da cameraNei giorni scorsi nella chiesa di Cristo Risortoa Umbertide si è tenuto il concerto dibeneficenza dell’Orchestra da camera SanCrescentino - Orchestra giovaniledell’Umbria, promosso dall’associazioneamici della lirica “Beniamino Gigli” con ilpatrocinio del Comune. L’orchestra,composta da 31 musicisti professionisti econ la voglia di diffondere l’amore per lamusica, è diretta dal maestro MaurizioPoesini, che l’ha fondata nel 2011. Conl’Orchestra si sono esibiti il giovanechitarrista Anthony Guerrini, vincitore dinumerosi concorsi per chitarra, e il sopranoAlessandra Biadetti. Sono state eseguitemusiche di Vivaldi, Haendel, Bizet, Strauss,Tetragoni, Edelman e Piovani. Il pubblicopresente ha gradito lo spettacolo,interrompendo spesso con numerosiapplausi. (F. C.)

GUBBIO. La città hafama di portarefortuna al gioco...ma è davvero unafortuna?

on è tutt’oro quel che luce”(luccica) recitava un vecchioproverbio dialettale che mio

padre richiamava spesso, ovvero l’altrafaccia della medaglia. Nel periodo incui la città gode di una eccezionale po-polarità per essersi conquistata il titolodi “vincente” grazie ai milioni di eurodistribuiti negli ultimi mesi con le varielotterie (circa 70 milioni di euro dal set-tembre del 2011 ad oggi), arriva dallaCaritas diocesana un monito che chie-de di essere valutato con la massima at-tenzione, e con tutta la considerazioneche merita. “La percezione, dal nostro punto diascolto e osservazione - ha denunciatosenza mezzi termini l’équipe della Ca-ritas, che ben conosce quanto avvienenella realtà in cui opera - è che quellodel gioco stia diventando un problemamolto serio anche nel nostro territorio.Le fasce della popolazione maggior-mente a rischio sono i minori, le perso-ne con difficoltà lavorative, i pensiona-ti; molto alta è l’incidenza tra le don-ne”. Richiamando alcune informazioni con-tenute nella Relazione annuale al Par-lamento 2012 del dipartimento Politicheantidroga, la Caritas ricorda che la spe-sa media degli umbri per giochi e lotte-rie sostenuta nel 2011 è stata calcolatain 1.571 euro pro capite. “Non abbiamodati specifici riferiti all’Eugubino - pro-segue la riflessione - ma vista la fama di‘città vincente’ che dal settembre 2011in poi è andata via via crescendo (contanto di servizi sulle tv nazionali e fe-nomeni di ‘turismo ludico’), è difficile

N“

che siano al di sotto di quelli della no-stra regione. I segnali che leggiamo so-no preoccupanti”. Perché “dietro a di-verse situazioni di difficoltà economi-ca, sempre più spesso intravediamo laconcausa del gioco. Le persone più vul-nerabili sono quelle che manifestanogià forme di disagio e che, magari, vi-vono altri fenomeni di dipendenza”.

Quanti frequentano il mondo dellescommesse, o si avvicinano alle “mac-chinette” e agli - in apparenza - innocui“Gratta e vinci”, crescono ogni anno del10%. In questo contesto, la Caritas ritiene ur-genti forme di prevenzione e informa-zione, dalla diffusione del materialeprodotto dalle autorità sanitarie in ar-monia con la cosiddetta legge Balduzziper contrastare il gioco d’azzardo, a unapiù stretta collaborazione con i Sert (aGubbio, via Toschi Mosca 22/b, tel. 0759239546), ad incontri informativi con lacittadinanza per “alzare nell’opinionepubblica la soglia di attenzione e con-sapevolezza del problema, che ci sem-bra ancora troppo bassa”.

Giampiero Bedini

La Caritas lancia l’allarme: “Quello delgioco sta diventando un problema moltoserio anche nel nostro territorio. Le fascedella popolazione maggiormente arischio sono i minori, le persone condifficoltà lavorative, i pensionati”

GUBBIO. I ragazzi della Pastorale giovanile portano in scena un musical lirico-rock

a Collegiata di Umbertidechiude i battenti per consenti-re i lavori di consolidamento,

e don Pietro invita gli umbertidesiad “adottare” un’opera d’arte. Lavori importanti interesseranno in-fatti la Collegiata per un anno e mez-zo; progettati e diretti dall’architettoFrancesco Raschi e affidati alla Edil-faramelli di Gubbio, prevedono ilconsolidamento dell’apparato mura-rio in pietra serena, il restauro dellastuccatura e della velatura del tessu-to murario in cotto, il rifacimentodella copertura e dei finestroni, la

L

messa a norma dell’impiantistica ela rifinitura interna. L’intervento, do-po quello del 1993, è stato finanziatodalla Conferenza episcopale italianae dalla diocesi di Gubbio. Le risorsedisponibili però non sono sufficientiper procedere anche al restauro del-le opere d’arte conservate all’inter-no della chiesa, tra cui la preziosa te-la del Pomarancio raffigurante la Trasfigurazione di Gesù. Da qui l’appello del parroco, don Pie-tro Vispi, ai cittadini e alle impreselocali di “adottare” un’opera. “Sareb-be bello – dice – se un pool di cittadi-ni, di professionisti o di impreseadottasse un’opera e si facesse cari-co del restauro e riportarle al loro an-tico splendore. Faccio dunque un ap-pello alla sensibilità degli umberti-desi, affinché adottino le opere dellaCollegiata”. Durante i lavori, il cuitermine è previsto tra circa un annoe mezzo, le celebrazioni religioseverranno trasferite nella vicina chie-sa di San Francesco.

Fabrizio Ciocchetti

In occasione dei lavori di restauro alla Collegiata

Appello per l’“adozione” diun’opera d’arte umbertidese

Umbertide

Bandi a favoredel lavoro giovanile

ufficio Informagiovani di Umbertidesegnala due opportunità per i giovani,grazie a bandi riservati a quanti si

affacciano al mondodel lavoro. Il primo,“Culturability - fareinsieme incooperativa”,promosso dallaFondazione Unipolis,

è aperto a progetti che coniughino cultura ecreatività, coesione sociale, occupazionegiovanile e innovazione, riservato a giovani trai 18 e i 35 anni che vogliano creare una nuovacooperativa. Prevede contributi per 200.000euro, suddivisi fra un massimo di 10 progettiselezionati. Domande da presentare on-lineentro il 30 aprile sul sito www.culturability.org.Il secondo bando, “InnovActionLab”, è unpercorso formativo gratuito che preparastudenti e non con idee progettuali in ambitostart-up e si terrà in Lazio nei mesi di aprile emaggio. Domande entro il 27 marzoall’indirizzo [email protected]. Perulteriori informazioni consultare il sito www.informagiovaniumbertide.it.

’L

“Vincite” a caro prezzoUno dei tanti giocatori all’Enalotto (Foto di repertorio)

Una scena dello spettacolo

I lavori alla Collegiata

22 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

l gruppo teatrale “Carlo Nardelli”della Pastorale giovanile diGubbio è tornato in scena dal 5

al 7 aprile al teatro comunale con lospettacolo Il sogno di Giuseppe,reinterpretazione del copione diBelardinelli e Castellacci (edito dallePaoline, 2004). Un musical lirico-rock in due tempi, scandito tra ritmiorientaleggianti e moderni. Abiti discena arricchiti da pietre ed inserti escenografie essenziali ma efficaci,

I create dai ragazzi stessi, hannoportato lo spettatore tra la terra diCanaan e l’antico Egitto. I giovani,guidati dall’attenta regia di donMirko Orsini (insieme ai ragazzi piùgrandi Gabriele, Marco, Elena,Elisabetta, Viola, Riccardo, Alessio,Martina), hanno riscosso un gransuccesso di pubblico: molti applausihanno accompagnato le due ore dicanti, danze e recitazione,ripagando gli intensi mesi di prove,

iniziati a novembre nelle saledell’oratorio Don Bosco e dellaparrocchia di Madonna del Prato. Gli

spettatori hanno partecipatonumerosi tutte e tre le serate,rimanendo catalizzati dall’impegno,genuinità ed entusiasmo, dallaprima nota all’ultima battuta. Il musical ha impegnato oltre uncentinaio di giovani (dai 14 anni insu) e giovanissimi (sotto i 10 anni).Lo spettacolo è stato realizzato con ilpatrocinio di Comune di Gubbio,Chiesa eugubina, ass. Corinzi 13 eAttitude, con la partecipazionestraordinaria dei Cantores beatiUbaldi diretti dal maestro RenzoMenichetti. Parte del ricavato andràin beneficienza.

Benedetta Pierotti

VENERDÌ 12 APRILE 2013 23LA VOCE Foligno / Spoleto/ Norcia @[email protected]

al 20 aprile (ore 21) presso ilteatro San Carlo di Folignoandrà in scena lo spettacolo

Nei mesi di-vento, scritto e direttoda Giacomo Nappini e MichelePelliccia. Lo spettacolo costituiscela conclusione del “ProTe[M]us”,acronimo di Progetto teatrale mu-sicale, offerto dalla Pastorale gio-vanile della diocesi di Foligno airagazzi che hanno voluto lasciarsicoinvolgere. In tutto hanno pateci-pato circa 100 persone, tra ragazzie collaboratori. La narrazione vedrà al suo internoun’elegante riduzione dell’opera La tragica storia del Dottor Faustdi Christopher Marlowe e altre piè-ces teatrali scritte dai ragazzi stes-si che si intrecceranno con braniche attingono ad un repertorio mu-sicale ampio e diversificato: daldolce e tribale suono della lingua swahili alla musica cantautorale diDe André e Branduardi, passandoper l’alternative rock dei Coldplay eil progressive metal dei DreamTheater, fino ad arrivare ai Gene-sis e alla Pfm. Il tutto sarà impre-ziosito dall’esecuzione di brani co-

D rali di musica polifonica contem-poranea. Il titolo dello spettacolo è una fra-se. Doppia. Possono dirla tutti gliattori che saliranno sul palco: “Neimesi di-vento”. Una storia epica.Un viaggio tra la vita, la morte e lafedeltà. La storia presentata saràintessuta di esperienze personali,piena di luce e paura delle ombre. Al di là del sipario imperverseran-no le Stagioni della fede. Quattrodonne in maschera scateneranno iventi, o a dir meglio, tradurranno ilclima interiore di un’umanità.“Faust”, l’uomo che nel suo Autun-no di fede entra in crisi, getta il suoseme di luce al vento settembrino.Giunge freddo l’inverno, con il suogelo, non lascia vita. Inficia ognilinfa vitale, e quel piccolo seme difede è violentato dal male che nonè vivo, dal male che è metallico,spento, morto. Questo è il momen-to critico di ogni storia umana.Ogni svolta, ogni scacco matto sidecide sul filo di un rasoio. Qui sivedranno i risultati di una semina,quei semi sparsi nei mesi di vento,dove esso è Spirito ma anche pro-

va. Nella primavera della fede si ri-trova il gusto della vita, la stabilitànell’amore. Ogni seme, quandonasce, può dire “Nei mesi diven-to…” una meraviglia compiuta. Riuscirà a giungere l’Estate perFaust? Il seme di luce dentro ognipersona è un talento che non devemorire, ma può farlo. Quando ilCustode del proprio dono è in pe-ricolo ha un’unica ancora di sal-vezza: due occhi che dicono: “Tusei mio Figlio, in te ho posto il miocompiacimento”. Questo è il mes-saggio che vuol lasciare Nei mesidi-vento: credere, anche nella not-te più buia.

Il nuovoFaust

FOLIGNO. Progettoteatrale musicale nato dalla Pastoralegiovanile

BREVI

❖ CASCIAIncontro con Chiara AmiranteGiovedì 25 aprile, ore 21.15, presso il santuario di SantaRita a Cascia (sala della Pace) incontro con ChiaraAmirante fondatrice e presidente della comunità NuoviOrizzonti e riconoscimento internazionale Santa Rita2006 -, dal titolo “Fede ed evangelizzazione”. Inoltre ogniultimo giovedì del mese, fino ad ottobre, tutti i devotipotranno entrare dentro la cappella di Santa Rita daCascia e pregare davanti all’urna dove è custodito il corpodella Patrona dei casi impossibili. Sarà possibile fare lavisita all’urna di santa Rita solo dopo la messa delle ore18. Info: ufficio del santuario, 0743 75091.

❖ FOLIGNOGiovani idee per il territorio“Giovani idee per il territorio” è l’appuntamentoculturale, promosso dal 15 al 20 aprile presso il Centrogiovani del Comune di Foligno (piazzetta Piermarini),nell’ambito del progetto “Cittadini del mondo” delladiocesi di Foligno in collaborazione con l’Ufficioscolastico regionale, la Regione Umbria, la Provincia diPerugia, i Comuni di Foligno e di Spello. Si tratta di unasettimana in cui i circa mille giovani studenti delle scuoledi I e II grado di Foligno, giovani universitari, giovaniprecari e giovani lavoratori, attraverso laboratori digruppo, incontri con esperti, proposte di idee, conoscenzadel territorio, esposizione degli elaborati, mostrafotografica, analizzeranno le tematiche del bene comune,della custodia del creato, della giustizia sociale, dellalegalità, dello sviluppo sostenibile. Per info www.diocesidifoligno.it, email [email protected] prossimo incontro degli studenti si tiene il 19 aprile, ore10 su “L’ecologia spiegata ai ragazzi” presso la salaconferenze di palazzo Trinci, con Giuseppe Brillante, incollaborazione con il Progetto lettura. Ore 18 “Benecomune e pace. La salvaguardia delle minoranze”scambio d’esperienze con Irene Masci cooperante inKosovo, Rita Cacchione associazione Casa dei popoli,Marta Rossi oratorio Don Mariano di Sant’Eraclio; moderala prof.ssa Rita Barbetti. Sabato 20 aprile “Abbraccio allacittà”: una marcia festosa, colorata, pensante, vivace,realizzata dagli studenti per le vie del centro storiconell’Anno europeo 2013 dedicato alla cittadinanza.

SPETTACOLIDate: la “prima” va in scena sabato 20aprile, ore 21. Repliche: domenica 21aprile ore 17, sabato 27 aprile ore 21,domenica 28 aprile ore 17. Prevendite c/o teatro San Carlo, giorniferiali dalle 9.30 alle 11.30. Per info: 0742 357148 / 340 7293189,e-mail [email protected] Punto info Foligno, PortaRomana.

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Mi fido di te, GesùDon Marcello Cruciani*

Si è tenuto il 6 e 7aprile a Orvieto ungrande incontro di giovaniorganizzato dallaPastorale giovanileregionale. Tema:“Mi fido di Te”. In questo speciale de La Voce, letestimonianze deipartecipanti e leriflessioni deiVescovi

VENERDÌ 12 APRILE 2013

&Giovani Fede

ntrano cantando e battendole mani nella chiesa di SanFrancesco. Sui foulard si rie-

sce a leggere una frase stampata:“Non lasciatevi rubare la speran-za”, detta dal “Papa della svolta”,Francesco, come lo chiama Erica,17 anni di Orvieto, insieme ai suoiamici Luca, Agostino e Francesca.“Abbiamo tanta fiducia in lui. Inquesti primi giorni ci ha parlatomolte volte e sempre ci ha esortatoad andare avanti, a sperare, a fi-darci di Gesù. Papa della svolta per-ché crediamo che tanti giovani po-tranno tornare nella Chiesa grazie

E a lui e al suo modo semplice eprofondo di vivere e testimoniare lafede, senza rinunciare alla missio-ne di rendere la Chiesa più credi-bile”. Sul mega-schermo passano le im-magini di Giovanni Paolo II, quelledi Benedetto XVI accolte da unagrande, per certi versi inaspettataovazione, di Papa Francesco. Cre-scono le provocazioni e le doman-de sollecitate dalle testimonianze diuna coppia, Luca e Francesca, 4 fi-gli, dell’associazione ComunitàGiovanni XXIII che hanno scelto di“mettersi a fianco di chi ha più bi-

sogno, non per donare qualcosa,ma per condividerne le esigenze.Non volevamo sopravvivere - ag-giungono - ma vivere, e l’unico mo-do per farlo, ci siamo accorti, è sta-to quello di fidarsi di Gesù. Anchequando si è trattato di andare in Bo-snia per lavorare in un manicomioabbandonato da tutti, o di fare en-trare le periferie del mondo nellanostra casa. Oggi molti cercano diandare controcorrente, ma la verasfida è cercare ‘un’altra corrente’che per noi è stato Gesù”.

(segue a pag. II)

Speranza a prova di furto

ono arrivati a frotte, con iloro foulard di diversocolore, verde, rosso,

bianco, riempiendo il dedalo diviuzze del centro storico diOrvieto dominato dal duomogotico di Santa Maria Assunta,costruito per volontà di NiccolòIV (1290) per dare degnacollocazione al Corporale delmiracolo eucaristico di Bolsena.Sono i giovani provenienti dalleotto diocesi dell’Umbria; alcunifischiettano e cantano un branodi Jovanotti, Mi fido di te, che èanche il motivo che li harichiamati in questa storicacittadina per la due-giorni, 6 e 7aprile, voluta dal servizioregionale per la Pastoralegiovanile. Fiducia da custodire,da alimentare. Ma come? Nellapreghiera, ha ricordato mons.Renato Boccardo, arcivescovo diSpoleto-Norcia e delegato Ceuper la pastorale giovanile. “Sietevenuti qui perché chiamati daGesù. Ma cosa vuole dirci?Togliamoci le cuffie dalleorecchie e ascoltiamolo.Entriamo in sintonia con Gesù”.Un invito raccolto dai giovaniche per quasi tutta la “Nottebianca della fede” si sono divisitra le tende dell’Ascolto, dellaRiconciliazione e dellaVocazione, un percorso che si è

Schiuso, quasi all’alba, conl’adorazione eucaristicapresieduta dal vescovo locale,mons. BenedettoTuzia. Non prima diessere passatiattraverso la Portasanta del Giubileoeucaristicostraordinario (2013-2014) del 750° delmiracoloeucaristico diBolsena e dellabolla Transiturusche ha istituito perla Chiesa la festadel Corpus Domini.L’evento “Mi fido diTe” non è fine a sestesso ma una tappa di uncammino di evangelizzazione.Orvieto si inserisce in uncammino più ampio di Pastoralegiovanile che vuole mettere alcentro la trasmissione della fedealle nuove generazioni. Inquesto cammino vi è anche lapartecipazione alla prossimaGiornata mondiale dellagioventù a Rio. I posti prenotati

per andare sono un centinaio,ma molti di più potrannopartecipare alla Giornata che si

terrà incontemporanea aBolsena per igiovani umbri.Possiamoriassumerel’impegno conl’antico mottodell’Azionecattolica: preghiera,azione, sacrificio,aggiungendo comunione. Lapreghiera èl’incontro con ilCristo vivo: se nonci si fida di Lui, si

entra in crisi, si perde lasperanza e non si ha la forza diperseverare. “Fuggite il malecon orrore, attaccatevi al bene”dice la Scrittura. Dall’incontrocon il Signore scaturiscel’azione, agire da apostoli,annunciare e testimoniareCristo negli ambienti della vita eagli altri giovani. Non dobbiamoguardare solamente ai molti che

sono venuti, ma ai tanti che nonc’erano. Accettando la sfida delmondo di oggi senzarinchiuderci in gruppiautoreferenziali ma apertiall’accoglienza, alla gioia di unafede vissuta e propositiva. Qui siaprono gli ampi scenari dellavita, la vocazione allaconsacrazione nel sacerdozio ealla vita religiosa, la formazionedella famiglia, l’impegno per lasocietà non solamente nelvolontariato ma anche inpolitica. Questa situazionedisastrosa del Paese non puòlasciare indifferente un giovanecristiano. Per fare questooccorrono personalità forti,formate al sacrificio; le attualicondizioni economiche cispingono a ripensare il nostrostile di vita. Infine, la Chiesa ècomunione: i molti fiorisbocciati nel giardino delSignore devono vivere inarmonia “perché il mondocreda”. Ci sono dei momenti,come questo, che devono vederela totalità dei giovani cristianiintorno ai Vescovi, rinunciandoa iniziative personali e di gruppoper qualcosa di più grande. Penal’insignificanza e la dispersione.* Coordinatore dellaCommissione regionale per lapastorale giovanile

L’evento siinserisceall’interno di uncammino che avràil suo culmine allaGmg di Rio deJaneiro, che verràcelebrata incontemporanea a Bolsena

Sentire giovani “rockettari” parlare di Gesù, dellaconversione - come testimoniato dal concerto deiThe Sun -, è stata una sorpresa. Cantare, averesuccesso ma senza Dio, diventa un inferno: è insintesi quello che i quattro giovani del complessorock hanno detto ai ragazzi.

Una delle bandane indossate dai giovani, su cui erano stampate frasi di Papa Francesco.Un’altra, oltre a questa, era “Non lasciatevi rubare la speranza”.

L’inizio dell’incontro, nella chiesa di San Francesco a Orvieto. Le premesse per un eventoentusiasmante ci sono tutte.

VENERDÌ 12 APRILE 2013 LA VOCEGIOVANI&FEDE

FOTOGRAMMIdell’evento

III

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LA VOCE GIOVANI&FEDE

FOTOGRAMMIdell’evento

II VENERDÌ 12 APRILE 2013

l vescovo di Orvieto-Todi mons.Benedetto Tuzia ha accolto conpremura i giovani provenienti dalle

diocesi dell’Umbria e ha terminato laprima parte con la benedizioneeucaristica in cattedrale alle ore 2.45 dellanotte. In un duomo dove erano presenti itanti giovani e molti orvietani che hannopartecipato a questo momento,commentando - prima della benedizioneeucaristica - un brano del Vangelo diGiovanni (l’episodio della samaritana), ilVescovo ha rilevato come l’adorazioneeucaristica sia un “bacio” che si dà alSignore; è l’acqua viva che disseta lagrande sete di felicità che ci portiamodentro. Il giorno dopo, al termine dellamessa presieduta dal vescovo delegatodella Pastorale giovanile mons. Boccardo,il vescovo Benedetto ha voluto ringraziaresoprattutto i numerosi giovani che hannopartecipato a questa bella avventura. Ilduomo era pieno di tanti giovani efamiglie venute in duomo per la liturgiafinale. Il Vescovo ha inoltre ringraziato leautorità civili che hanno collaborato

perché tutto si svolgesse nel migliore deimodi, i direttori e i collaboratori degliuffici di Pastorale giovanile che si sonointensamente impegnati per l’evento,infine un “grazie” caloroso l’ha rivolto aivolontari diocesani. I numerosi volontariche indossavano una simpatica casaccadove la parola “diocesi” era graficamenterappresentata come “DIO ce SI”, unmessaggio anche questo significativo. Ivolontari hanno lavorato molto, e con illoro contributo tutto è filato liscio senzanessun inconveniente, una vera grazia. Altermine della messa il pranzo è statoconsumato sul lato destro del duomo, tuttiseduti su panche di fronte a dei tavolipredisposti dai volontari. Un lungoapplauso ha concluso le parole delVescovo, segno che i giovani avevanosperimentato l’accoglienza e lo spirito diservizio che la diocesi ha dimostrato.Anche se non detto, si è percepito il gestodi Gesù prima dell’Ultima Cena, quello dilavare i piedi ai discepoli. A un Giubileoeucaristico non può mancare il servizio.

D. M. C.

I

Durante l’eucaristia finale sono state esposte perla prima volta le “reliquie minori” del Miracolo diBolsena, che normalmente sono conservateall’interno del grande reliquiario del Corporale.Anche le reliquie minori rimarranno esposte nellacattedrale di Orvieto per tutto il Giubileoeucaristico. Nella foto qui sopra, di fronte ai pezzidi tessuto si nota il reliquiario che contiene l’ostiadel Miracolo, quella consacrata dal prete Pietro daPraga nel 1263, ora ridotta in polvere. Ilreliquiario visiterà le parrocchie della diocesi diOrvieto-Todi (vedi articolo a pag. 16).

Il “grazie” dimons. BenedettoTuzia all’operatodei volontari che hannopermesso laperfetta riuscitadelle giornateorvietaneI giovani durante la messa finale nel duomo di Orvieto

La nostra speranza è a prova di furtoParlano i parteci-panti alladue-giornidi Orvieto

(segue da pag. I)

I giovani ascoltano in silenzio. Fra’Alessandro Brustenghi, voce‘reclutata’ da una delle mayor piùimportanti al mondo, la Sony, percantare le laudi francescane,racconta la sua conversione,passata attraverso il “mi fido di Te”nonostante la sua scarsa fiducia eincredulità in Dio. Don RiccardoCeccobelli, vice direttore dellaPastorale giovanile della diocesi diOrvieto-Todi, una vita vissuta trasregolatezze e divertimenti di ognigenere, ricorda “lo sguardo di unbambino albanese che giocavafelice tra i liquami della sua città,Durazzo” dove si era recato, dopole insistenze di un suo amico, perdargli una mano. “Sorrideva, edera felice, con quel poco cheaveva. È in quel momento – dice –che sono passato dal ‘mi fido dime’ al ‘mi fido di Te’. Farmi pretenon era in programma... fidarmi diGesù mi ha portato a esserefelice”. Andrea Granaroli, giovanedi Terni, di professione impiegato,è affetto da tetraparesi spastica.Una condizione, quella incarrozzina, che lo costringe afidarsi e ad affidarsi: “Per mecredere, fidarsi di Dio, è unasperanza non aleatoria, concreta,da tenere in piedi con tantisacrifici, perché gli inciampi e lecadute non mancano. Mi diconospesso che sperare nella miacondizione ha un valore maggiore.

Non lo so, io dico che è una cosanormale, dipende dal cammino diciascuno. La fede è un dono di Dio.Fidarsi di Dio è anche fidarsidell’uomo. Testimoniare la fede?La semplicità, restare se stessi ericercare il bene degli altri e non ilmale. La fede - conclude - si nutreanche di piccoli gesti comerispondere con un sorriso a chiviene al mattino allo sportello

arrabbiato”. Ad Orvieto, Andrea èaccompagnato da MarcoPortarena. Per lui, “mi fido di Te èuna provocazione che mi rivolgoogni giorno. Se mancasse lafiducia, avremmo perso il sensodella nostra vita. La fiducia, la fedeci muovono ogni giorno nella vita.Questa è la scommessa checerchiamo di vincerequotidianamente”.

Quel “mi fido di Te” - ha detto - “dona un colpo d’ala allanostra esistenza, cioffre la possibilità diaffidarci al Padre e di vivere lafratellanza”

Il discorso rivoltoai giovanidall’assistentenazionale diAzione cattolica,mons. DomenicoSigalini

onfido nel rock”: l’ultimaprovocazione per i giova-ni umbri è arrivata diret-

tamente da mons. Domenico Siga-lini, vescovo di Palestrina e assi-stente nazionale dell’Azione cattoli-ca. “Sulle magliette - ha detto - nonsi scrive un messaggio di fede, maun messaggio di moda. Però do-mandiamoci se siamo capaci di farcapire che la nostra fede è qualco-sa di grande e non un’abitudine for-zata. Ci manca sicuramente la fede di Gesù. Siamo cristiani capaci divisioni di futuro, o ‘vendiamo’ an-che noi degli adattamenti? Abbia-mo già sepolto la fede nelle abitu-dini, oggi non più sufficienti?”. Do-mande che trovano risposta in quel“mi fido di Te che dona un colpod’ala alla nostra esistenza e che cioffre la possibilità di affidarci a unPadre e di vivere una fratellanza piùforte di ogni legame. E ci permettedi resistere allo sconforto e alle de-lusioni del male”. “Di fronte a tutto quello che capitanel mondo - ha aggiunto mons. Si-galini - o che ti capita nella vita, faifatica a credere, ad affidarti a Dio, apercepire un mondo altro in cui col-locare le tue prospettive. Spesso è ilmale che ti sembra imporsi su tut-to, altre volte sei coinvolto nel do-lore di un innocente e ti domandi:perché? Come mai? Che colpa neha? Quasi che il dolore sia causatoda una colpa...”.

Già gli apostoli... “Gli apostoli - ha proseguito - eranoin una situazione simile. Vedevanoche tutti i conti non tornavano ai lo-

C“

ro pensieri preoccupati. Sapevanodi aver posto fiducia in Dio, maspesso sembrava loro più una fati-ca, un azzardo, un ostacolo alle lo-ro visioni fin troppo semplificate, esi sentono in dovere di chiedereaiuto a Gesù. La domanda è maldestra: ‘Aumen-ta la nostra fede’, quasi che la fedesi possa comperare a chili, si possaleggere con criteri di quantità. In-vece Gesù li aiuta a fare un salto diqualità. Se è fede vera, ne basta ungranellino di senapa. La fiducia inDio, l’abbandono a Lui non è da pe-sare o da quantificare, ma è una di-mensione profonda della vita, è unmodo diverso di vivere, di fare rife-rimento a Lui, di affidarsi. Non di-pende da studi approfonditi, anchese ha bisogno di essere continua-mente messa a confronto con tuttele pulsioni della vita, anche intel-

lettiva. Non cresce in base alle no-stre qualità o alle nostre proprietà,non è in vendita. È un dono di Dioe, come tale, è sempre pieno e defi-nito”.

Il sentimento di domanda“Quante volte i giovani - ha dettoancora mons. Sigalini - si trovano aesprimere sentimenti di ammira-zione, di gratitudine, di gioia: ti ac-

corgi di cantare, di esprimere inmusica i sentimenti del cuore, e livuoi rivolgere a qualcuno... Ancoramolti giovani scrivono sui muri l’a-more per la ragazza, molti manda-no sms per dire ‘ti amo, tvtb, mimanchi tanto’. Questi sentimenti uncristiano li rivolge anche a Dio e lichiama preghiera. E lode, stupore,ringraziamento per la vita, per i do-ni che abbiamo, per l’amore cheproviamo e che ci viene regalato. C’è un altro sentimento però cheforse si vuol esprimere con più in-tensità e frequenza: la domanda.Siamo bisognosi, siamo angosciati,ci sentiamo incapaci e allora chie-diamo. Abbiamo bisogno di qualcu-no cui affidare i nostri progetti, i no-stri sogni. Domandiamo a Dio di ve-nire in nostro aiuto. Abramo addi-rittura contrattava con Dio, lottavacon lui per strappare benevolenza”.

Quindi un particolare ricordo per-sonale: “Un giorno, alla fine di undialogo in carcere con un musul-mano gli dissi: ‘Prega Allah ancheper me’. Quello, dimostrandosi unpoco offeso, mi rispose: ‘Io non pre-go Allah per te, perché sarebbe co-me affermare che Lui, il Sommo,non conosce ciò di cui tu hai biso-gno’. È proprio vero. Dio conosce tutta lanostra vita, sa la nostra sete dibontà, di felicità, di Lui. Siamo noiinvece che dobbiamo convincerci diaver bisogno di Lui; di dirci conconvinzione, sempre, che Lui è ilcentro della nostra vita. Siamo noiche dobbiamo convincerci della ne-cessità delle grazie che chiediamo.La domanda a Dio non è del tipo: leho tentate tutte, vediamo anchequesta. Ma nasce da una fede lim-pida, da una certezza: in Dio sta la

mia esistenza e la bellezza di quel-lo che chiedo”.

Perché si perde la fede“Gesù - ha ricordato il vescovo - do-vette fare tante volte i conti con unpopolo che non si affidava comple-tamente a Dio; che si lasciava do-minare dalla paura, che credeva diessere autosufficiente, ma che spe-rimentava fallimento. Come Pietro,che ha paura di affondare in quel-l’acqua su cui aveva osato chiederea Gesù di camminare. Noi la fede la perdiamo per moltomeno: per ragioni di convenienzasociale, per mancanza di coraggioanche tra amici, per non apparirebigotti, per una ribellione su comeva il mondo - e ne diamo la colpa aDio, perché vogliamo sfruttare ognimomento della vita anche a dannodi altri -; per far tacere il rimorso

che ci tormenta per i nostri com-portamenti fuori di testa, oppureperché siamo stati convinti da qual-che nostro studio cosiddetto scien-tifico. La perdiamo perché crediamo chenon si possa comporre con la scien-za, con la ricerca, con le scopertemoderne. Se sei all’università, ma-gari alla facoltà di Fisica o Mate-matica, come fai a credere ancoraalla creazione, a un Dio che ci sal-va? Le scienze purtroppo, anziché aiu-tare l’uomo a sentirsi molto limita-to, lo insuperbiscono e gli fannocredere di conoscere il segreto del-la natura. Ringrazierò sempre imiei professori dell’università sta-tale di Matematica di Milano (in an-ni non sospetti: era il mitico ’68!),che mi hanno sempre tenuto la por-ta aperta, con rigore scientifico, atutte le scelte possibili. Niente di più antiscientifico che lascienza neghi la fede. Eppure lamentalità corrente è questa, e ab-bocchi a qualche pagina di interntche ti propone lo ‘sbattezzo’. La fede è invece un grande dono diDio, che dà un colpo d’ala alla no-stra esistenza, che ci offre la possi-bilità di affidarci a un Padre, di vi-vere una fratellanza più forte diogni legame parentale, di stanaredalle nostre povere vite energie im-pensate di bontà, di generosità, dialtruismo. di cambiamento, di resi-stenza allo sconforto e alla delusio-ne che provoca il male nel mondo. Ma soprattutto, ci permette di in-scrivere i nostri giorni in un futurodi pienezza, il Futuro di Gesù”.

Mons.Domenico Sigalini durante l’incontro nella sala del palazzo del Popolo;a sin. il pubblico dei giovani

L’INTERVENTO

ons. DomenicoSigalini, assistentegenerale dell’Azione

cattolica, ha aperto i lavori lamattina di domenica 7 aprile. Ilsuo intervento ruotava attornoal senso del “credere” oggi, inparticolare in riferimento almondo giovanile e all’attivitàpastorale che lo accompagna. Inconclusione, la messapresieduta da mons. Boccardo.

M

Qui sopra alcuni momenti nelle tre “tende” allestite intre chiese nella “Notte bianca della preghiera”: la tendadelle confessioni, la tenda dell’ascolto e la tendadell’adorazione (fotogrammi dal video “Mi fido di te”realizzato da TeleOrvietoWeb)

(Sul sito www.lavoce.it è possibile scaricare la versioneintegrale dell’intervento dei vescovi Sigalini, Boccardo eBassetti e trovare il link per il video della manifestazione.)

VENERDÌ 12 APRILE 2013IV LA VOCE GIOVANI&FEDE

“La fiducia virenderà liberi”

Le parole di mons.Gualtiero Bassetti aigiovani. In quattro punti, i capisaldi della fiduciacristiana che deveaccompagnare ciascunonella vita

idarsi è “duro, difficile” hadetto mons. Gualtiero Bas-setti, presidente dei Vescovi

umbri, all’inizio salutando i giovani,ma è un “verbo che vi rappresentabene poiché racchiude la speranzache dovete custodire, avendo comepunto di riferimento il Vangelo. Fi-darsi di Dio e del mondo per vede-re le proprie aspettative, desideri eattese realizzati: fiducia è relazioneda coltivare, è necessità di un’affet-tività pulita, di un impegno politicodisinteressato, di cittadinanza e diamicizie robuste”. “Ripenso alle parole - ha aggiuntoBassetti - che Papa Francesco ha ri-volto a voi in occasione della dome-nica delle Palme. Con queste paro-le il Papa vi ha incoraggiato all’ini-zio della Settimana santa: ‘Il Re cheseguiamo e che ci accom-pagna è molto speciale: èun Re che ama fino allacroce e che ci insegna aservire, ad amare. E voinon avete vergogna dellasua croce! Anzi, la abbrac-ciate, perché avete capitoche è nel dono di sé, nel-l’uscire da se stessi, che siha la vera gioia’”. L’Arcivescovo ha quindi articolato ildiscorso in quattro punti. Il primo:“La fiducia abita dentro di te, cerca-la!... Quante volte avete detto o sen-tito dire: ‘Ho perso la fiducia in mestesso, negli altri’. Non è vero, cre-detemi, non è vero. La fiducia non èpersa, ma nascosta”.Il secondo punto: “La fiducia ti ren-

F

de libero, custodiscila!... Un cellula-re non vi darà mai la libertà e l’a-more di cui avete bisogno. Per que-sto vi invito e vi chiedo di sfogliarequotidianamente e di tenere in ma-no il Vangelo, la Parola di Dio, per-ché è in essa che trovate gioia, fidu-cia e dalla fiducia nasce la libertà”. Terzo: “La fiducia è relazione

profonda, coltivala!... Lafiducia in Dio e in voi stes-si va coltivata con la pre-ghiera quotidiana, la par-tecipazione all’eucaristia,nel desiderio di confessar-vi bene, frequentemente,nella gioia di camminarecon la vostra parrocchia ei vostri sacerdoti”.

E infine: “La fiducia ti chiama allascelta, donati!... Vorrei che, ritor-nando alle vostre case e comunità,ognuno di voi dicesse: ‘Signore, co-sa vuoi che io faccia per te?’. È que-sta la domanda giusta che vi lascionell’Anno della fede, perché è lastessa domanda che san Francescoha rivolto a Dio contemplando ilCrocifisso di San Damiano”.

a vissuto la due-giorniinsieme ai giovani,condividendone i vari,

momenti, mons. RenatoBoccardo, delegato Ceu per laPastorale giovanile,celebrando poil’eucarestia domenicamattina. Questi alcunipassaggi dell’omelia.

“Ogni autenticocredente dovrebbeidentificarsi con Gesùal punto da seguire evoler seguire sempre piùdecisamente il suo donarsi espezzarsi per la vita del mondo.Non c’è altro obiettivo ideale eneppure altra strada per giungerealla scoperta della propriaidentità e della vita vera. Edunque anche alla scoperta

H dell’autentica felicità... Èparadossale, ma è proprio così, enon possiamo prenderci in girosu questo argomento. Lo hannoricordato più volte gli ultimi Papi:

‘Siete fatti per lafelicità: cercatela,trovatela in GesùCristo’, e cercarla etrovarla in Gesù Cristovuol dire scoprirla nellesue ferite... Lestimmate sono feriteluminose, sonoconseguenza d’una

scelta altrettanto luminosa, cioèdel proposito di spezzare lapropria vita per amore; sono‘ferite pasquali’ che restano atestimoniare un progetto di vita...Se nel nostro progetto vi sono lestimmate di Gesù, e le accettiamocome parte normale o

conseguenza inevitabile del donodi sé o addirittura come le nostrestimmate e tratti della nostrafisionomia, allora stiamorealmente rispondendo allachiamata che viene dal Signore.Come è successo a Tommaso,anche noi siamo invitati da Gesùa mettere il dito nelle sue ferite, oa mettere tutta l’esistenza dentrodi esse, dentro cioè quel grandegrembo d’amore che è lapassione di Gesù, che ci generanella nostra vera identità, per unprogetto di salvezza e felicità.Allora saremo davvero felici...Come Tommaso, questa mattinaanche noi vorremmo dire (obalbettare), accogliendo il Signorerisorto nel nostro cuore e nellanostra vita: ‘Mio Signore e mioDio!’, che è poi il modo miglioreper affermare: Mi fido di te!”.

“Siete fatti per la felicità”

La messa finale in duomo,con i vescovi Boccardo e Tuzia,e i seminaristi del Regionale