GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

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13 3 15 2 l’editoriale Meno applausi Più silenzio di Elio Bromuri o hanno applaudito, il povero giovane suicida di San Giustino, al termine del suo funerale, celebrato con la partecipazione di tanta gente e dei tanti amici di Christian, il giovane che ha stretto nella morsa delle morte la giovane donna che amava fino alla follia. La misericordia di Dio “ha si gran braccia che prende ciò che si rivolge a lei”. È un verso che si recita come un respiro per alleggerire la tensione. Ma Christian e Alexandra hanno incontrato la morte nel suo volto più tragico che niente e nessuno può attenuare. Il Parroco ha detto parole di fede e consolazione e il Vescovo si è sentito “sbalordito” e “interrogato”, insieme agli uomini pensosi, quelli che sono in grado di pensare. Cancian, vescovo sensibile e attento, non ha detto parole tanto L per dire qualcosa, come quei tanti che parlano solo per sentire la propria voce e ha richiamato all’attenzione e riflessione per “cercare possibilmente di prevenire cose del genere che ci lasciano sbalorditi”. Ha notato come un fatto come questo interpella la coscienza civile non meno di quella religiosa, ha puntato il dito con determinazione sul nodo stretto e indissolubile dell’educazione e formazione di giovani soprattutto nella sfera affettiva e sentimentale e si è riservato di compiere un’analisi più approfondita della tragica vicenda dopo aver acquisito maggiori elementi. Per fare questo, seguendo l’esempio di un vescovo consapevole del suo ruolo di educatore e di custode della vita e della salvezza di ogni membro della sua comunità, si dovrebbe iniziare a non chiudere vicende terribili come questa con un applauso liberatore, che sembra voler dire è finita, basta, ritorniamo a vivere come prima, non pensiamoci più. Si deve ritornare al silenzio come condizione del pensiero e del sentimento, della coscienza e della valutazione delle cose e della percezione di ciò che sta dietro il rumore e l’apparenza del quotidiano. Un silenzio degli individui ritornati dentro se stessi a riscoprire l’intima profondità dell’anima e il silenzio della gente, della comunità che diventa parola del mistero che non ha parole. Si eviterebbe così di confondere causa ed effetto, la vittima e l’artefice del delitto, ed anche la possibilità di considerare vittima lo stesso autore: vittima di se stesso o di una falsa concezione della vita attinta da non si sa quali fonti, o forse si sa e possono essere individuate nell’aria secca e velenosa che i giovani fin dalla nascita respirano a pieni polmoni. C’è stata una stagione, dal Sessantotto in poi, in cui molti intellettuali erano soliti attribuire la colpa di tutto quello che succedeva alla società. Si diceva che coloro che si drogano, coloro che delinquono e si allontanano dai sani principi e comportamenti tradizionali, quelli che abbandonano la propria casa “hanno ragioni da vendere” perchè sono figli di una società corrotta e ipocrita che essi rifiutano e vogliono cambiare. Ora tutti sanno che questa è una scorciatoia, un alibi che annulla la responsabilità delle singole persone e cancella anche la differenza tra bene e male. Dovremmo però anche sapere che la società pur non essendo la semplice somma aritmetica dei suoi singoli membri, è pur sempre formata da singoli, dotati di coscienza e libertà. Alcuni, poi, di questi singoli hanno un peso particolare sulla società, a cominciare dagli uomini di religione, di ogni religione, che dovrebbero essere e agire da uomini di Dio, costruttori di giustizia e di pace per tutti. Essi non possono deludere e tanto meno ingannare. Di non minore responsabilità sono caricati gli uomini delle istituzioni pagati per cercare il bene comune, uomini delle comunicazioni sociali, dell’educazione e della cultura. Quanto accade tra i giovani, senza scaricarli da responsabilità, pesa su queste persone e sull’intera società. Quando non c’è altro da fare ci si dovrebbe almeno indignare di fronte a comportamenti di uomini “illustri” che dovrebbero illustrare le virtù morali e civiche mentre sono dediti solo al calcolo dei propri interessi senza scrupoli. Su di loro dovrebbe essere steso un velo di silenzio per rendere l’aria un po’ più respirabile e avere spazio per quella riflessione richiamata dal vescovo Cancian. Parola a... Mons. Renato Boccardo analizza il complesso rap- porto tra famiglia e mondo dei mass media Il nostro inviato Il direttore de “La Voce” don Elio a tu per tu con il Papa. Le impres- sioni e le parole di quella giornata Famiglia Questo weekend a Roma l’incontro mondiale delle famiglie nell’ambito degli eventi per l’Anno della fede 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC www.umbriaradio.it N. 38 Venerdì 25 Ottobre 2013 Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre spostate indietro le lancette dell’orologio di un’ora: entra in vigore l’ora solare Salesiani Le celebrazioni a Perugia - c’era anche Don Bosco! - per il 90° anniversa- rio della loro pre- senza sul territorio Domenica è il 27 ottobre, anniversario della Giornata in cui dal 1986 soffia lo “spirito di Assisi”. Perché continuiamo a commemora- re l’evento e che cosa è cambiato nel mondo da allora 10 16 PERUGIA La città saluta i Fatebenefra- telli dopo 400 anni 18 CASTELLO Costantino e l’editto di Milano: che cosa c’era di vero? 21 COLLEVALENZA Da questa set- timana una rubrica fissa su Madre Speranza 22 TERNI Incontro sul Concilio con mons. Lorenzo Chiarinelli GUBBIO In pellegrinag- gio nelle terre di don Tonino Bello FOLIGNO “Oltre la luna”: 40 anni fa esplodeva la notorietà di Maffei 26 27

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2l’editorialeMeno applausi Più silenzio

di Elio Bromuri

o hanno applaudito, il povero giovanesuicida di San Giustino, al termine delsuo funerale, celebrato con la

partecipazione di tanta gente e dei tantiamici di Christian, il giovane che ha strettonella morsa delle morte la giovane donnache amava fino alla follia. La misericordia diDio “ha si gran braccia che prende ciò che sirivolge a lei”. È un verso che si recita comeun respiro per alleggerire la tensione. MaChristian e Alexandra hanno incontrato lamorte nel suo volto più tragico che niente enessuno può attenuare. Il Parroco ha dettoparole di fede e consolazione e il Vescovo siè sentito “sbalordito” e “interrogato”,insieme agli uomini pensosi, quelli che sonoin grado di pensare. Cancian, vescovosensibile e attento, non ha detto parole tanto

L

per dire qualcosa, come quei tanti cheparlano solo per sentire la propria voce e harichiamato all’attenzione e riflessione per“cercare possibilmente di prevenire cose delgenere che ci lasciano sbalorditi”. Ha notatocome un fatto come questo interpella lacoscienza civile non meno di quellareligiosa, ha puntato il dito condeterminazione sul nodo stretto eindissolubile dell’educazione e formazionedi giovani soprattutto nella sfera affettiva esentimentale e si è riservato di compiereun’analisi più approfondita della tragicavicenda dopo aver acquisito maggiorielementi. Per fare questo, seguendol’esempio di un vescovo consapevole del suoruolo di educatore e di custode della vita edella salvezza di ogni membro della suacomunità, si dovrebbe iniziare a nonchiudere vicende terribili come questa conun applauso liberatore, che sembra volerdire è finita, basta, ritorniamo a vivere comeprima, non pensiamoci più. Si deve ritornareal silenzio come condizione del pensiero edel sentimento, della coscienza e dellavalutazione delle cose e della percezione diciò che sta dietro il rumore e l’apparenza del

quotidiano. Un silenzio degli individuiritornati dentro se stessi a riscoprire l’intimaprofondità dell’anima e il silenzio dellagente, della comunità che diventa parola delmistero che non ha parole. Si eviterebbecosì di confondere causa ed effetto, lavittima e l’artefice del delitto, ed anche lapossibilità di considerare vittima lo stessoautore: vittima di se stesso o di una falsaconcezione della vita attinta da non si saquali fonti, o forse si sa e possono essereindividuate nell’aria secca e velenosa che igiovani fin dalla nascita respirano a pienipolmoni. C’è stata una stagione, dalSessantotto in poi, in cui molti intellettualierano soliti attribuire la colpa di tutto quelloche succedeva alla società. Si diceva checoloro che si drogano, coloro chedelinquono e si allontanano dai sani principie comportamenti tradizionali, quelli cheabbandonano la propria casa “hanno ragionida vendere” perchè sono figli di una societàcorrotta e ipocrita che essi rifiutano evogliono cambiare. Ora tutti sanno chequesta è una scorciatoia, un alibi cheannulla la responsabilità delle singolepersone e cancella anche la differenza tra

bene e male. Dovremmo però anche sapereche la società pur non essendo la semplicesomma aritmetica dei suoi singoli membri, èpur sempre formata da singoli, dotati dicoscienza e libertà. Alcuni, poi, di questisingoli hanno un peso particolare sullasocietà, a cominciare dagli uomini direligione, di ogni religione, che dovrebberoessere e agire da uomini di Dio, costruttoridi giustizia e di pace per tutti. Essi nonpossono deludere e tanto meno ingannare.Di non minore responsabilità sono caricatigli uomini delle istituzioni pagati percercare il bene comune, uomini dellecomunicazioni sociali, dell’educazione edella cultura. Quanto accade tra i giovani,senza scaricarli da responsabilità, pesa suqueste persone e sull’intera società. Quandonon c’è altro da fare ci si dovrebbe almenoindignare di fronte a comportamenti diuomini “illustri” che dovrebbero illustrare levirtù morali e civiche mentre sono deditisolo al calcolo dei propri interessi senzascrupoli. Su di loro dovrebbe essere steso unvelo di silenzio per rendere l’aria un po’ piùrespirabile e avere spazio per quellariflessione richiamata dal vescovo Cancian.

Parola a...Mons. RenatoBoccardo analizzail complesso rap-porto tra famigliae mondo dei massmedia

Il nostro inviatoIl direttore de “LaVoce” don Elio atu per tu con ilPapa. Le impres-sioni e le parole diquella giornata

FamigliaQuesto weekend a Roma l’incontromondiale dellefamiglie nell’ambitodegli eventi perl’Anno della fede

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA

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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P

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N. 38Venerdì

25 Ottobre 2013

Nella notte tra sabato 26e domenica 27 ottobre

spostate indietro le lancettedell’orologio di un’ora:

entra in vigorel’ora solare

SalesianiLe celebrazioni aPerugia - c’eraanche Don Bosco! -per il 90° anniversa-rio della loro pre-senza sul territorio

Domenica è il27 ottobre,anniversariodella Giornatain cui dal 1986soffia lo“spirito diAssisi”. Perchécontinuiamo a commemora-re l’evento e che cosa ècambiato nel mondo daallora 10

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PERUGIA

La città salutai Fatebenefra-telli dopo 400 anni 18

CASTELLO

Costantino el’editto diMilano: che cosa c’era divero? 21

COLLEVALENZA

Da questa set-timana unarubrica fissasu MadreSperanza 22

TERNI

Incontro sul Conciliocon mons. LorenzoChiarinelli

GUBBIOIn pellegrinag-gio nelle terre di donTonino Bello

FOLIGNO“Oltre la luna”:40 anni faesplodevala notorietà diMaffei26 27

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

n pellegrinaggio singolare è stato proposto da Papa Fran-cesco durante la messa celebrata venerdì 18 ottobre aSanta Marta. È la visita alle case di riposo in cui sono ospi-

tati preti e suore anziani, veri e propri “santuari di apostolicità edi santità che abbiamo nella Chiesa” dove dunque vale la penaandare come “in pellegrinaggio”.

Questo il punto di arrivo di una riflessione cheprendeva spunto dal confronto tra le letture del-la liturgia del giorno, da cui emergevano “tre ico-ne”: Mosè, Giovanni il Battista e Paolo. Mosè - hadetto Bergoglio - “è forte, ma alla fine si ritrova so-lo sul monte Nebo a guardare la Terra promessa”,nella quale però non può entrare. Anche al Bat-tista “negli ultimi tempi non vengono risparmia-te le angosce”: si domanda se ha sbagliato, se hapreso la vera strada; finisce “sotto il potere di ungovernante debole, ubriaco e corrotto, sottopostoal potere dell’invidia di un’adultera e del capric-cio di una ballerina”.

Infine c’è Paolo, il quale confida a Timoteo tutta la sua amarez-za. Una situazione che, secondo il Pontefice, racchiude in sé il“tramonto” di ogni apostolo: “solo, abbandonato, tradito”; assi-stito soltanto dal Signore che “non abbandona, non tradisce”,perché “Lui è fedele, non può rinnegare Se stesso”. La grandezzadell’apostolo sta dunque nel fare con la vita ciò che diceva il Bat-tista: “È necessario che Lui cresca e io diminuisca”.È stata proprio la meditazione sulle fasi finali delle vite di questipersonaggi a suggerire a Francesco “il ricordo di quei santuari diapostolicità e di santità che sono le case di riposo dei preti e del-le suore”. Strutture che ospitano, ha aggiunto, “bravi preti e bra-ve suore, invecchiati, con il peso della solitudine, che aspettanoche venga il Signore a bussare alla porta dei loro cuori”. Pur-troppo, ha commentato il Papa, noi tendiamo a dimenticare que-sti santuari: “Non sono posti belli”, però “se guardiamo più nelprofondo, sono bellissimi” per la ricchezza di umanità che vi èdentro. Visitarli dunque significa fare “veri pellegrinaggi, verso questisantuari di santità e di apostolicità”, alla stessa stregua dei viag-gi che si fanno verso i santuari mariani o quelli dedicati ai santi.

U

Mosè, il Battista, Paolo e i“santuari” dell’esperienza

mia insaputa, alcuni cariamici hanno volutoregalarmi, per i 60 anni di

sacerdozio (1953-2003), una visitaravvicinata con Papa Francesco.Non potevano immaginare undono migliore. Hanno trovato lastrada giusta per iscrivermi nellabreve lista degli “ammessi” allaMessa mattutina del Papa cheordinariamente celebra in privatonella cappella di Santa Marta inVaticano, accanto alla Basilica diSan Pietro. E così alle 7 meno unquarto di mattina mi sono trovatonel piazzale e uno per uno -cinquanta in tutto - siamo entrati.Noi preti, una ventina, ci siamopreparati per la concelebrazione.Era venerdì 18 ottobre, festaliturgica di san Luca. La messa siè svolta nella maniera piùsemplice e sobria, direi piuttostoscarna ed essenziale. Nessunaparola in più, nessuna monizione,nessuna enfasi, toni bassi,neppure la preghiera dei fedeli.Minuti abbondanti di silenziodopo l’omelia, dopo la comunionee al termine della messa, quandoil Papa, dimessi i paramenti, si èseduto in fondo alla cappella.Unico elemento di sorpresa, perquel clima austero di intensapreghiera, il pianto di un bambino

A molto piccolo in braccio a unagiovane donna. Francesco si è poiportato in una sala attigua e haricevuto i presenti uno per uno.Quando è stata la mia volta, misono presentato, ho portato isaluti dell’Arcivescovo, ho dettochi ero e perché ero lì con breviparole. Mi sono sentito osservatocon gli occhi fissi e interrogativi.Ero emozionato. Ho presentatopoi La Voce, dicendo che ancheper il settimanale cattolicodell’Umbria era il 60° difondazione, avvenuta per volontàdei Vescovi umbri di allora, dietrosuggerimento del Papa Pio XII.Non sono però sicuro se ho dettotutto ciò o l’ho solo pensato. Gliho consegnato in una cartella diplastica trasparente i due numerispeciali dedicati alla sua visita adAssisi, uno prima e uno dopo lavisita stessa. Ho concluso e diquesto sono assolutamentesicuro: “Posso dire ai miei lettoriche Papa Francesco ci benedice eci incoraggia?”. E lui con slancio euna grande sorriso ha risposto:“Ma certamente!”. Tutto qui. Tuttoqui apparentemente. Perché, lui,Francesco, trasmette un senso diforza e di autorità che da lontanonon appare. Sono rimasto moltocolpito e commosso per non

breve periodo. Papa Francescoaveva tenuto un’omelia che hadeterminato il clima psicologicodella giornata. Commentando leletture del giorno (Lc 10,1-9 e 2Tm 4,10-17) ha parlato, nel suotono basso e incisivo, dell’iniziodella missione, in cui l’Apostolopieno di entusiasmo affronta lamissione con fiducia e coraggio,pieno di gioia mentre alla fine,come è accaduto a Paolo, siritrova solo, abbandonato da tutti,gli manca anche il mantello. IlPapa trova analogie con la fine diMosè sul monte Nebo dove muoresenza poter entrare nella Terrapromessa, e la tragica fine delBattista, vittima dell’odio diun’adultera e dei capricci di unaballerina. Ma non è finita qui.L’omelia continua evocando lafine dei sacerdoti e suore edanche missionari, tristi e soliraccolti nelle case di riposo Ed haconcluso: “Quelle case sono deisantuari di santità e di apostolato,e là bisognerebbe recarsi inpellegrinaggio”. Una predica chenon dimenticherò, gli occhi di unuomo che ti guarda e ti segna, purnella semplicità della persona enella sobrietà di parole e gesti. Gliho baciato la mano anche per voi.

Elio Bromuri

Venerdì scorso il nostro direttoredon Elio era alla messa mattutinacelebrata da Papa Francesco a Santa Marta

In piccolo SanPaolo inprigione,Rembrandt

Un incontro che non si dimentica

LA VOCE IN PRIMO PIANO2

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Papa Francesco, prendendo inmano i due numeri de La Voce incui è riportato il pellegrinaggio adAssisi, su richiesta del Direttore, habenedetto e incoraggiato tutti ilettori. Gliene siamo molto grati.

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vento, sotto la guida del Pon-tificio Consiglio per la fami-glia.Martedì scorso cadeva il 30°della Carta dei diritti della fa-miglia, un testo, ha detto Bel-letti che conserva ancora tut-ta la sua validità, tanto che“l’abbiamo posta alla base delForum”. Per questo “siamo inprima fila, insieme al Pontifi-cio Consiglio per la famigliache ne è il depositario, nellecelebrazioni per i suoi tren-t’anni”, celebrati mercoledìcon il convegno “Nuovi oriz-zonti antropologici e dirittidella famiglia”.Al pellegrinaggio partecipanoalcune centinaia di famiglieumbre, sia con le parrocchieche con gli Uffici diocesani di

pastorale familiare. Sabato pomeriggio il pellegrinaggio preve-de un incontro di preghiera in piazza SanPietro, preceduto da festa e testimonianze,che si concluderà con la professione di fedeinsieme a Papa Francesco. Domenica il pel-legrinaggio si concluderà con la messa,sempre in piazza, celebrata dal Papa.

Maria Rita Valli

e famiglie di tutto il mondo, e tra queste anchealcune centinaia di famiglie dell’Umbria, sirecano in pellegrinaggio a Roma sulla Tomba di

San Pietro, il 26 e 27 Ottobre . Questo evento, promossodal Pontificio consilio per la famiglia, si inserisce nelquadro delle iniziative proposte per l’Anno della Fede,indetto dal Papa Emerito Benedetto XVI. Lo stesso titolodell’evento, “Famiglia, vivi la gioia della fede!Pellegrinaggio delle Famiglie alla Tomba di San Pietroper l’Anno della Fede”, indica il senso del pellegrinaggioproposto quale occasione di condivisione gioiosa per lefamiglie del mondo. Accompagnate anche dai figli e dainonni, le famiglie sono invitate a testimoniare la lorofede con gioia e fiducia proprio sulla Tomba di SanPietro, primo confessore di Cristo.

LDa tutto il mondo a Roma

ogliamo che la festa esploda inpiazza San Pietro perché la fami-glia è la risorsa più importante

della società, la cosa più bella del mondo”.E su questo obiettivo mons. Vincenzo Pa-glia, con il Pontificio Consiglio per la fami-glia da lui presieduto, ha impostato la Gior-nata delle famiglie promossa per il 26 e 27ottobre in occasione dell’Anno della fede.Sabato e domenica prossimi Roma “sarà lacapitale della famiglia” con il pellegrinaggioche vuole portare “il contributo della testi-monianza”.“Non dimentichiamo che al culmine dellacreazione - ha ricordato mons. Paglia - èl’uomo e la donna, la ‘communio’, il noi enon l’io. Proprio mentre si esalta l’io, è im-portante esaltare quel noi straordinario cheè alla base della società”. “Se oggi pensiamo che sia difficile mettersu casa, e quando vediamo i giovani che nontrovano lavoro e non trovano casa ne com-prendiamo il peso, vogliamo dire che la fa-miglia è bella, è la cosa più bella del mon-do”. “C’è una disintegrazione antropologica allabase della dissoluzione della famiglia,un’impennata d’individualismo che stascardinando le società”, ha detto mons. Pa-glia, in apertura dell’Assemblea plenaria deldicastero, che ha preceduto il pellegrinag-gio delle famiglie. “Andiamo verso una so-cietà de-familiarizzata. L’io individuale pre-tende il potere assoluto, e il primo ostacoloche incontra è la famiglia. Ma già Ciceroneinsegnava che la famiglia è il principio delvivere in società e la scuola del vivere in-sieme. La crisi della famiglia è la crisi dellasocietà”, ha continuato mons. Paglia. “L’ac-coglienza dell’altro si forma in famiglia. Incasa, s’impara la solidarietà tra i membri,tra i fratelli, tra il figlio sano e il figlio mala-to o con problema. Se non c’è solidarietà trai membri di una famiglia, come possiamoavere solidarietà tra estranei, l’aiuto verso ipiù deboli o l’accoglienza dello straniero?”. Per Francesco Belletti, presidente del Fo-rum delle associazioni familiari il pellegri-naggio delle famiglie è “un evento di grazia”che arriva “in un momento in cui la famigliaè sottoposta ad un fuoco incrociato di ag-gressioni alla sua identità ed al suo signifi-cato”. Quella di piazza San Pietro “vuole es-sere una risposta positiva che ricordi almondo la bellezza di essere famiglia e chesenza famiglia non esiste società”. L’incon-tro con Papa Francesco, sottolinea ancoraBelletti, cade “a coronamento dell‘Anno del-la fede e come ultimo dei grandi eventi or-ganizzati in questo tempo forte per la Chie-sa universale”, e in Italia “si collega ideal-mente alla Settimana sociale di Torino che

V“

un mese fa ha ricordato i doveri della fami-glia verso la società e quelli della societàverso la famiglia, una reciproca responsa-bilità ancor più cogente in un momento digrave difficoltà economica”. Il Forum e leassociazioni che lo compongono hanno ac-cettato di svolgere, insieme a tanti altri, unruolo di servizio nell‘organizzazione dell’e-

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

PELLEGRINAGGIO DELLEFAMIGLIE PER L’ANNODELLA FEDE. Mons.Paglia, “la famiglia èla cosa più bella delmondo”

e famiglie delmondo per lefamiglie della Siria

è un progetto di raccolta fondia sostegno degli interventi diCaritas Siria che è statopresentato a Roma (Sala PioXI, piazza San Calisto) dalPontificio Consiglio per laFamiglia, in collaborazionecon Caritas italiana.L’iniziativa di solidarietà èstata promossa in occasionedel Pellegrinaggio mondialedelle famiglie alla tomba diSan Pietro (26 e 27 ottobre2013). Il progetto, che dureràun anno, consiste in unaraccolta fondi per la fornituradi aiuti umanitari allefamiglie siriane in difficoltà,prioritariamente con bambini;il sostegno di alloggitemporanei alle famigliesfollate (almeno 300);l’assistenza medico\sanitariaa malati, bambini e anziani.Dalla stessa Piazza San Pietro,nella quale il mondo si èriunito in una veglia dipreghiera con il Santo Padreper la Pace in Siria, nel MedioOriente e nel mondo loscorso 7 settembre - ha dettoil presidente del PontificioConsiglio per la Famiglia,mons. Vincenzo Paglia -parte il grande abbracciodelle famiglie del mondo persostenere le famiglie sirianein difficoltà con un aiutoconcreto. Per don FrancescoSoddu, direttore di Caritasitaliana, si tratta diun‘iniziativa che allarga gliorizzonti, ci spinge adintensificare l‘impegnoconcreto accanto a CaritasSiria. Il contributo potràessere donato tramite smssolidali da cellulare echiamate da telefono fisso aln. 45594 (dal 25 al 28 ottobre2013), oppure, specificandola causale “Famiglie per laSiria”, tramite versamento suC/C postale n.347013; obonifico su C/C bancarioUnicredit, Iban: IT 88 U02008 05206 000011063119; ocon carta di credito online,sul sito www.caritas.it.

L“

Raccoltafondi pro -famiglieSiria

Sabato e domenica prossimiRoma “sarà la capitale dellafamiglia”. Un evento che“ricordi al mondo la bellezzadi essere famiglia e che senzafamiglia non esiste società”

Tra nuove e vecchie tasse evitare che peggiori la situazione delle famiglie

on il varo della Legge di stabilità ele novità introdotte a vari livelli ilnostro Paese sembra orientato a

uscire dalla zona degli stati a rischio di“default”. In attesa della definitiva ap-provazione da parte deidue rami del Parlamento,ci si interroga su quali ri-percussioni potrannoavere tutte queste novitàsulle famiglie, che rap-presentano l’asse portan-te della società. Il Sir lo hachiesto a Roberto Bolzo-naro, vice-presidente delForum delle associazionifamiliari.

L’imperativo dello Statoè far quadrare i conti erientrare, per quanto possibile, dall’e-norme debito pubblico. L’imperativodei cittadini è far quadrare i conti e so-stenere un bilancio familiare semprepiù in difficoltà. Come si concilianoqueste due esigenze?“Rispondo dicendo: Ok alla spending re-view, ok alla lotta all’evasione fiscale, ok

C

alla riduzione dei costi della politica, maal di là dei facili slogan, vedendo che suqueste strade si rimane, ahimè, solo sulpiano accademico, perché non defisca-lizziamo? Intendo, defiscalizzare in modoequo, così che le risorse vadano dove de-vono andare per produrre ulteriore ric-chezza per tutti, non speculazione o ar-

ricchimento di pochi! Occorre investiresull’unica risorsa che ha tenuto in piedi ilPaese in questo periodo di crisi: la fami-glia”.Cosa significa una “defiscalizzazione

equa”?“Anzitutto vuol dire dare risorse a chi neha davvero bisogno e che le rimette su-bito nel circolo economico, rilanciando iconsumi. Così si crea un circolo virtuosodi aumento dei posti di lavoro oltre che digettito Iva. Al Forum Famiglie abbiamotradotto una tale visione con la formuladel ‘Fattore Famiglia’”.Vi siete occupati anche dell’Isee pro-ponendo una valutazione di impattosulla famiglia. Cosa significa?“Vorremmo che su questo tema così de-licato si evitasse l’errore successo con gli‘esodati’. La riforma pensionistica ha de-ciso un salto così alto ed immediato che

chi è rimasto fuori lo è per sempre e dra-sticamente. Vorremmo evitare che con ilnuovo Isee si arrivi a ‘esodare le fami-glie’, peggiorando drasticamente la lorosituazione”.Come sarebbe possibile?“Con la nuova Isee, che andrebbe a in-globare case rivalutate ai fini Imu, reddi-ti e altri cespiti, non solo si avrebbe unaumento tecnico dell’indice stesso, mascatterebbero automaticamente aumen-ti di rette degli asili e su vari altri servizi,oltre che delle tasse sulla casa. L’Isee èquindi da rivedere subito per capirnel’impatto familiare completo. Inoltre so-no da evitare le cosiddette ‘scale di equi-valenza double-face’, cioè dove i figli val-gono poco quando è ora di aiutarli, e val-gono molto quando bisogna far pagare,ad esempio, l’immondizia. Senza azioniin queste direzioni non solo non si usci-rà dalla crisi, ma si avranno sempre piùfamiglie sotto la soglia di povertà, sempremeno figli, sempre più coppie giovani indifficoltà e un sistema previdenziale de-stinato comunque al collasso perché pro-gressivamente sbilanciato sugli anziani”.

Luigi Crimella

Roberto Bolzonaro, vice-presidente del Forum delleassociazioni familiari: Con ilnuovo “Isee”si corre il rischiodi “esodare” le famiglie. Ilpunto sulle misureeconomico-finanziarie varatecon la Legge di stabilità

Roberto Bolzonaro

LA VOCE IN PRIMO PIANO 3

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cambiato Cambiamo l’Umbria è iltitolo del mio secondo libro del 2010,ma a fine 2013 il marketing, compresoquello territoriale, in Umbria non si fa,e il cambiamento auspicato non è statoancora recepito dagli umbri.Certamente non spenderò i soldi perrinnovare il marchio nel 2018: a 73anni avrò preso definitivamente attoche il marketing non abita nel cuoreverde d’Italia e che il cambiamentonon è nel Dna degli umbri! Scusate losfogo di un umbro che vuole bene allasua terra e non vuole accettarne ildeclino, ma vorrebbe un futuromigliore per i nostri figli.

Alberto Mossone

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

UNIVERSITÀ. La sfida si è ormaiconclusa. Intanto si stannodelineando i futuri assettidell’istruzione accademica perugina

entre andiamo in stampa è anco-ra in corso il ballottaggio per lascelta del Rettore dell’Università

degli studi di Perugia. La sfida finale, ri-cordiamo, è tra Franco Moriconi e Mauri-zio Oliviero. Al momento sembrerebbeche la scelta, rivolta alla “discontinuità”,sia orientata a favore di Franco Moriconi,di Veterinaria, verso il quale sembrerebbesi siano concentrati i voti di coloro cheavevano appoggiato il candidato uscenteMauro Volpi. Intanto stanno concludendosi anche le vo-tazioni per l’elezione dei direttori dei 16dipartimenti, strutture che assumerannole funzioni delle Facoltà, destinate ascomparire. Giovedì 7 novembre si terràl’ultima votazione al Dipartimento di Filo-sofia, scienze sociali, umane e della for-mazione e al Dipartimento di Lettere, lin-gue, letterature e civiltà antiche e moder-ne. Gli altri dipartimenti dove si sono già con-cluse le votazioni per i direttori sono: Di-partimento di Ingegneria civile ed am-bientale, Luigi Annibale Materazzi. Di-partimento di Matematica e informati-ca Gianluca Vinti, candidato unico. Dipar-timento di Medicina: Carlo Riccardi. Di-partimento di Medicina sperimentale:Vincenzo Nicola Talesa. Dipartimento diScienze chirurgiche e biomediche: Fran-

M

cesco Puma. Dipartimento di Scienzefarmaceutiche: Benedetto Natalini.Dipartimento di Scienze agrarie, ali-mentari e ambientali: FrancescoTei.Dipartimento di Chimica, biologia ebiotecnologie, Francesco Tarantelli, can-didato unico. Dipartimento di Economia:Mauro Pagliacci (56 voti). Luca Ferrucci38. Dipartimento di Fisica e geologia:Caterina Petrillo, candidato unico. Dipar-

timento di Giurisprudenza “Studium Iu-ris MCCCVIII”: Giovanni Marini, candida-to unico. Dipartimento di Medicina ve-terinaria (seconda votazione): Piero Cec-carelli (55 voti). Fabrizio Rueca 15. Il ter-zo candidato, Luca Mechelli, si è ritirato. Al momento in cui scriviamo sono ancorain corso le votazioni nel Dipartimento diScienze politiche, candidato AmbrogioSantambrogio e quelle nel Dipartimentodi Ingegneria, candidato Umberto Desi-deri.I risultati sono comunque provvisori, inquanto le procedure e gli esiti delle vota-zioni sono sottoposti a verifica dellaCommissione elettorale.

L’INTERVENTO. La promozione arranca ancora

Arriveranno mai a Hong Kongle delizie “made in Umbria”?

el periodo 20 settembre - 9ottobre nei 4 supermercati diCity’Super, la catena top di

Hong Kong, era in corso una in-storepromotion organizzata dalla regionePiemonte e da UnioncamerePiemonte, co-finanziata dal Fondoeuropeo per la coesione e lo sviluppo.Le aziende presenti coprivano questisettori: formaggi, prosciutto e salumi,pane e derivati, tartufi, carne bovina(vedi flag Coop. allevatori di Cuneo),pasta, salse e funghi, cioccolato,marmellate, birra e vini. Sono stateorganizzate anche cooking demo e cooking class.

E l’alimentare made in Umbria? Isalumi di Renzini, la pasta di ProntoGreen, gli olii biologici di Organic Oils,i vini di Bigi sono le sole referenzeumbre trovate negli scaffali dei 6supermercati di Hong Kong cheabbiamo visitato! Con il mio clienteabbiamo visitato anche due delle treboutique monomarca di Brunello

N Cucinelli. Gli ho mandato unamail, alla quale ha prontamenterisposto, scrivendo tra l’altro:“Sono fiducioso del fatto che ungiorno le delizie umbrepossano essere apprezzatemaggiormente anche a HongKong”. Brunello è unimprenditore umbro di grandesuccesso e un eterno ottimista:onestamente io lo ero fino a qualcheanno fa, ma ora non lo sono più!

Pensando a una promozione integratadel food made in Umbria, che coprisseun paniere completo di prodotti tipiciregionali, nel lontano 1998 horegistrato il marchio “Umbriadelizie”,l’ho rinnovato nel 2008, l’ho propostocon contatti diretti e articoli sullastampa locale a imprenditori,associazioni e istituzioni. Ho ricevutosempre grandi apprezzamenti, manessun riscontro concreto. Nomarketing? No sviluppo è il titolo delmio primo libro del 2006; Il mondo è

All’appello mancanoancora i direttori di due Dipartimenti

Camera di Commercio. Presentato il concorso pergli alunni della primaria “Pane libera tutti”

stato presentato nei giorniscorsi il concorso “Pane libe-ra tutti” riservato ai ragazzi

delle classi terze delle Scuole pri-marie della provincia di Perugia.Gli studenti erano presenti, con leloro insegnanti, alla conferenzastampa insieme ai rappresentanti

È di Confartigianato e Cna, in rap-presentanza delle oltre 260 azien-de artigiane – fornai e panificatori- che operano in provincia. Nel-l’occasione è stato presentato il vo-lume Di forno in forno, realizzatoda Promocamera per le edizionidella Camera di Commercio di Pe-

rugia. È sulla consapevolezza del-l’abbondanza di implicazioni cul-turali, sociali ed economiche lega-te alla presenza nel tessuto im-prenditoriale locale del lavoro ar-tigianale del “fornaio” che la Ca-mera di Commercio di Perugia, haideato e realizzato il percorso pro-gettuale, iniziato lo scorso annocon “Pane Libera Tutti” ed ora ar-ricchito dalla pubblicazione di “DiForno in Forno”. L’Edizione 2013/14 del concorso

“Pane Libera Tutti”, proporrà il te-ma “Tracce di pane: racconta il pa-ne e chi lo produce nella tua città”,sviluppato in forma di percorso “al-la Ricerca del Chicco perduto…“.Vi prenderanno parte i ragazzi del-le terze classi delle scuole elemen-tari della Provincia di Perugia chegià lo scorso anno si cimentaronocon entusiasmo nel tema liberoche “Pane Libera Tutti” propose.Termine ultimo per le iscrizioni il31 ottobre 2013.

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

BUROCRAZIA E GENEROSITÀ

Burocrazia e generosità. Nonna Annunziatadi Spello, 100 anni di età, ha deciso che do-nerà a un’associazione che assiste malatigravi e terminali il risarcimento di mezzomilione di euro ottenuto dallo Stato dopoquasi 40 anni di guerra con la burocraziaper una vaccinazione sbagliata a sua nipoteDaniela. Vaccinazione obbligatoria avvenu-ta nel 1975, che aveva provocato alla bam-bina autismo e ritardo psico-motorio. Non-na Annunziata ha amorevolmente assistitola nipote anche dopo la morte della mam-ma. Il mezzo milione ottenuto adesso comerisarcimento (in aggiunta al vitalizio di cuigià beneficiava Daniela) servirà per l’acqui-sto di un’ambulanza per il trasporto di disa-bili.

OPERAIO ROMENO,DONATI GLI ORGANI

Dolore e gratitudine. Dolore per la morte diun giovane operaio romeno di 28 anni in unincidente sul lavoro in un cantiere nel Co-mune di Gualdo Tadino. Gratitudine per lequattro vite che probabilmente ha contri-buito a salvare donando il suo cuore, i renie il fegato. Sì, perchè il giovane arrivato dal-la Romania alla ricerca di un futuro miglio-re in Italia era iscritto all’Aido, l’associazionedei donatori di organi. Dolore di tutti noiper l’ennesimo grave incidente sul lavoro inUmbria, e gratitudine non solo per la gene-rosità della vittima, ma anche perché inmomenti in cui si litiga e si urla sul “proble-ma immigrazione” è proprio il dramma diun giovane immigrato a fornirci l’occasioneper una più serena e pacata riflessione: do-lore e generosità non conoscono frontiere.

GUARDIA DI FINANZA,ARRESTATO MARESCIALLO

Non erano invece un atto di generosità glisconti che un maresciallo della Guardia di fi-nanza in servizio a Perugia avrebbe pro-messo a contribuenti oggetto dei suoi con-trolli antievasione fiscale. Il sottufficiale èstato arrestato dai suoi stessi colleghi perconcussione. È accusato di avere chiesto12.000 euro a un’azienda della quale dove-va controllare registri e fatture. Nei mesiscorsi era finito in carcere per gli stessi mo-tivi un altro suo collega. I due arresti sareb-bero collegati e le indagini, basate su testi-monianze e intercettazioni telefoniche, nonsono ancora concluse.

PER CONTROLLARE LA SPESA SANITARIA

La sanità pubblica ci costa un fiume di sol-di: per evitare che non finiscano nelle ta-sche dei soliti furbetti e imbroglioni, la Re-gione ha chiesto l’aiuto della Guardia di fi-nanza. Martedì scorso è stato rinnovato ilprotocollo d’intesa tra la presidente dellaGiunta Catiuscia Marini e il generale Cristia-no Zaccagnini, comandante regionale dellefiamme gialle. “Ogni euro sottratto indebi-tamente alla spesa sanitaria – ha affermatola presidente Marini – è un euro in menoper la sanità pubblica e quindi per i cittadi-ni”. Ovviamente per quelli onesti che paga-no regolarmente il ticket e non hanno “san-ti in paradiso” per scalare le liste di attesa diesami e visite mediche.

SERVONO AUTO ALLAPOLIZIA STRADALE

Ci sono le sirene e i lampeggianti, ma le au-to di servizio sono vecchie carrette che han-no percorso anche 250.000 chilometri. Lapolizia stradale di Terni - denuncia Giusep-pe Claudio, segretario regionale del sinda-cato di polizia Sap - ha poche auto “vecchiee pericolose. L’alto senso del dovere e spiri-to di sacrificio dei colleghi - aggiunge - nonpuò sempre sopperire alle clamorose defi-cienze dell’Amministrazione e nascondereprecise responsabilità”.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Dipartimenti al voto finale

Page 5: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

476 mila euro. Ci sono poi anche i benefici perl’ambiente: sono state infatti evitate emissioni di1.450 tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti aquanto viene assorbito da circa 2.072 alberi. Mi-gliorando poi l’efficienza energetica nella pubbli-ca illuminazione sono stati risparmiati un milionedi euro all’anno. Inoltre sono state evitate emis-sioni di 2.924 tonnellate di CO2 all’anno, pari allaquantità assorbita da un bosco di più di 4.000 al-beri. Nei giorni scorsi poi sono stati pubblicati due nuo-vi bandi, per un ammontare complessivo di 1 mi-lione e 850 mila euro, destinati al finanziamento diinterventi di riqualificazione energetica sul patri-monio edilizio comunale e per la realizzazione direti di teleriscaldamento collegati a impianti ali-mentati da fonti rinnovabili.

e. f.

to dei risultati conseguiti e dei bene-fici che, in termini di qualità della vita e dell’am-biente in cui viviamo, abbiamo ottenuto”. Romet-ti ha invitato a partecipare a questi incontri e aqueste visite anche i tanti Comitati che si oppon-gono alla realizzazione delle centrali a biomasse ealtri impianti innovativi. “Auspichiamo - ha detto -che si uniscano a noi per vedere da vicino il fun-zionamento e la loro sostenibilità ambientale”. Una campagna che intende anche evidenziare i ri-sultati ottenuti con l’installazione di impianti foto-voltaici nelle scuole e altri edifici pubblici e con inuovi sistemi di illuminazione pubblica nelle cittàsfruttando le risorse comunitarie del Por Fesr 2007-2013 - Asse III. L’installazione di impianti fotovol-taici su edifici pubblici, con investimenti per oltre7 milioni e 600 mila euro, cofinanziati dalla Re-gione con circa 3 milioni e 600 mila euro, ha con-sentito finora un risparmio economico annuale di

Umbria ha deciso di puntare sul-l’energia verde. Per soddisfare lerichieste dell’Europa, entro il

2020 dovrà coprire i suoi consumi ener-getici (attualmente pari a quelli derivantida 2 milioni e 700 mila tonnellate di pe-trolio all’anno) con un 13,7% di produzio-ne da fonti rinnovabili. Nel 2005 questapercentuale era del 6,2% e attualmente èstimata in circa il 9%. C’ è dunque ancoratanta strada da fare. “La politica energetica per l’Umbria - hadetto l’assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti - che ha nella qualitàambientale e nella sostenibilità le sue di-rettrici strategiche, rappresenta per la Regione l’as-se fondamentale per lo sviluppo regionale anchenei prossimi anni, ed è per questo che vogliamocoinvolgere i cittadini, informandoli e rendendolimaggiormente consapevoli dei risultati ottenuti edei traguardi da raggiungere”. Con una campagnadi comunicazione sull’“energia pulita e intelligen-te” cominciata proprio in questi giorni con mani-festi e uno stand a Eurocholate. Saranno coinvoltianche giornali, radio e televisioni e soprattutto sa-ranno organizzate visite in questi nuovi impiantiche producono e sfruttano le energie alternative. “La Regione - ha detto Rometti - ha investito 15milioni di euro in un pacchetto di interventi perl’efficienza e il risparmio energetico negli edificipubblici, ha fissato precise regole per il conteni-mento dei consumi di energia e regolamentato l’in-stallazione degli impianti per la produzione dienergia da fonti rinnovabili. Ora vogliamo dar con-

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

Tanti i progettiche hanno comeprotagonistal’energia pulita

BREVI

❖ FOLIGNOEtica ed economiaIl 25 ottobre si svolgerà a Foligno (auditoriumSan Domenico, dalle ore 9) la 12a conferenzadel ciclo “Etica ed economia” promosso daNemetria. Quest’anno il tema è “Le priorità: illavoro, lo sviluppo, la crescita dei sistemi”.Interventi, fra gli altri, di Angelo M. Petroni(segretario Aspen Institute), Enrico Giovannini(ministro del Lavoro), Antonio Mastropasqua(presidente Inps), Ivanhoe Lo Bello (vicepresidente Confindustria), Raffaele Bonanni(segretario Cisl), Paolo Savona (economista) eGiuseppe De Rita (presidente del Censis e diNemetria). Info: Federazione delle Banche dicredito cooperativo di Lazio, Umbria, Sardegna,tel. 06 84400708 o 84400733, email [email protected].

❖ REGIONE/UNESCOLa gestione geotermicaSi è tenuto martedì a Perugia un meetingorganizzato dalla Regione e dall’Unesco -programma per la gestione mondiale dellarisorsa acqua. Ne è emersa la necessità dilavorare a una pianificazione corretta dellarisorsa geotermica, impiegando tecnologiealtamente innovative rispetto al passato; unageotermia a basso impatto per quanto riguardale emissioni esterne, in tutte le sue applicazioni(produzione di energia elettrica,teleriscaldamento, termalismo, usi industriali eagroalimentari, pompe di calore) che possainoltre alleggerire la “bolletta energetica” delnostro Paese.

❖ GIOVANI/LAVOROIl campo della creativitàL’Agenzia Umbria ricerche lancia la fase finaledel Creativity Camp Umbria, progetto pensatoper stimolare la capacità creativa dei giovaniper la nascita di idee imprenditoriali. Neigiorni 25-27 ottobre, nel Centro europeotoscolano di Mogol oltre 50 partecipanti, tra i20 e i 35 anni, sono coinvolti in unacompetizione attraverso presentazioniindividuali, azioni di orientamento e diriflessione sulle motivazioni personali e sulleproprie attitudini, attività formative perpassare dall’idea all’impresa, il tutto con lapartecipazione di importanti imprenditoriumbri, investitori ed esperti di creatività. Altermine, una giuria di esperti selezionerà le tremigliori idee imprenditoriali che siaggiudicheranno una borsa del valore di 5.000euro. Tra i membri della giuria spiccanoBrunello Cucinelli, Listone Giordano,Pashmere.

❖ SANITÀNuova “Rsa” a Spoleto“Nonostante i tempi molto difficili per i bilanciin sanità è di particolare importanza il fatto diessere riusciti a recuperare risorse da destinareall’ammodernamento e adeguamento dellestrutture destinate a residenze sanitarieassistite, come quella che inauguriamo oggi”.Lo ha affermato il 21 ottobre la presidenteCatiuscia Marini, intervenendo a Spoleto allainaugurazione della nuova Residenza sanitariaassistita (Rsa). “Da anni - ha aggiunto - laRegione ha programmato e progressivamenterealizzato l’ammodernamento di tutto il suosistema sanitario e ospedaliero, comprese leresidenze sanitarie assistite, per potermigliorare e qualificare ulteriormente questotipo di servizio per i cittadini”.

❖ VIABILITÀLa priorità ferroviariaLa velocizzazione della tratta ferroviariaFoligno-Terontola, e l’ammodernamento dellastazione di Ponte San Giovanni (nodo strategicodi interconnessione tra Ferrovia regionale erete Rfi) “è una priorità assoluta”. Lo haaffermato Catiuscia Marini partecipando allapresentazione del progetto diammodernamento della stazione ponteggiana.Obiettivo degli interventi a Ponte San Giovanniè un potenziamento complessivo dello scalo,per assicurare maggiore regolarità allacircolazione attraverso la riduzione dei tempidi incroci e di sosta in stazione. È previsto uninvestimento globale di 13 milioni di euro.

L’Umbria è un cuoresempre più “green”

l fortunato e geniale slogan dipromozione turistica degli anni ’70:“L’Italia ha un cuore verde,

l’Umbria” oggi si adatta anche a unaltro aspetto della nostra regione: losforzo di salvaguardare ambiente eportafoglio con il risparmio energetico,e l’incremento dell’uso dell’energia dafonti rinnovabili. Restando allacronaca degli ultimi giorni, siregistrano in Umbria una serie diavvenimenti che hanno comeprotagonista quella che viene definita“energia pulita”. La Regione ha avviatola campagna di comunicazione“UmbriA+ energia pulita eintelligente” che si propone disensibilizzare sul temacittadini, istituzioni,associazioni, con particolareriferimento all’efficienzaenergetica e all’uso delle fonti

I rinnovabili. Sui tetti dei repartidell’ospeale Santa Maria dellaMisericordia di Perugia, il più grandedell’Umbria, sono entrati in funzione4.500 metri quadrati di pannellifotovoltaici, mentre una innovativacentrale di trigenerazione consente diprodurre dal metano calore d’inverno,aria condizionata per l’estate edenergia elettrica sufficiente per l’auto-consumo dell’intero ospedale. Con unrisparmio sulle bollette di 600.000 euroall’anno. Sempre a Perugia è statopresentato il prototipo di un nuovo bus

urbano che funziona a idrogeno,inquina di meno e consente dirisparmiare sul carburante. Un veicolorealizzato nell’ambito del progettoeuropeo Life H2Power, con il Comunedi Perugia capofila e la consulenza deldipartimento di Ingegneria della localeUniversità. Nel quartiere fieristico diBastia Umbra si è invece conclusadomenica scorsa la 5a edizione diKlimahouse, rassegna dei prodotti edei sistemi costruttivi più innovativinell’ambito della bioeilizia, con uncentinaio di espositori e visitatori da

tutta Italia. Insomma, tanteiniziative e progetti, adimostrazione di una nuovacoscienza e sensibilità suiproblemi del risparmioenergetico e della tuteladella salute e dell’ambiente.

Enzo Ferrini

15 milioniper l’efficienza e il risparmio energetico

Verso le periferie esistenziali

Le novità a Klimahouseedilizia sostenibile e l’efficienza energetica, concase in legno, finestre, portoni, tetti, pareti e

impianti vari progettati con nuove tecniche permigliorare l’isolamento termico, sono state al centrodella 5a edizione di Klimahouse a Bastia Umbra, conun centinaio di espositori. Era organizzata dalla Fieradi Bolzano, provincia all’avanguardia in questi settori,ma anche l’Umbria non ha sfigurato di fronte alleesperienze dell’Alto Adige. Per tecnici, operatori edesperti sono state infatti organizzate visite in tre “caseclima”, complessi residenziali in provincia di Perugiacostruiti con i più moderni sistemi dell’ediliziaecosostenibile: il Borgo fiorito di Bastia Umbra, la villaTorre Santa Lucia di Magione e la casa Ammeto diMarsciano. Uno dei tanti convegni è stato dedicato alprogetto “Insula zero emissioni”, un ‘ecoquartiere’ darealizzare nell’ex area industriale delle officine Franchidi Bastia. Un progetto che coinvolge soggetti pubblici eprivati e prevede abitazioni, negozi, servizi vari maanche piste ciclabili e un parco lungo il fiume Chiascio.

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Progetto di una casa sostenibile

CONVEGNO a cura di Ceu, Cei e Università di Perugia

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

l 29-30 novembre si tieneal teatro Lyrick di SantaMaria degli Angeli il

convegno “Custodirel’umanità. Verso le periferieesistenziali” promosso dallaConferenza episcopaleumbra in collaborazione conil Progetto culturale della Ceie l’Università di Perugia. “Lavocazione del ‘custodire’ -scrivono nella presentazionedel programma - nonriguarda soltanto i cristianima ha una dimensione cheprecede ogni convincimentolaico o religioso ed èsemplicemente umana,riguarda ogni persona... Il

I desiderio di umanitàriscattata ci porta oggi versole periferie esistenziali delmondo moderno, verso queiluoghi dell’anima dove ognipersona sperimenta la gioia ela sofferenza del vivere, nellasperanza che l’umano, difronte all’ascesa quasiinarrestamìbile della tecnica,ritorni al centro dellariflessione e della convivenzacivile”.

Questo il programma.Il 29 novembre, alle ore 9.30saluti di mons. Sorrentino,mons. Cancian, Vittorio Sozzidel Progetto culturale Cei,

quindi lezione inaugurale delcard. Bagnasco; presiede ildirettore di Avvenire, MarcoTarquinio. A seguire, “Qualemodernità post-secolare?”con lo storico AndreaRiccardi, il filosofo SalvatoreNatoli, il teologo mons.Bruno Forte; preside il prof.Antonio Pieretti. Alpomeriggio, dalle ore 15,“Per un nuovo rapporto traeconomia e società” con iprofessori Mauro Magatti,Luigino Bruni, AdrianoFabris. A seguire, “Oltre iconflitti. Alla ricerca di nuovestrategie di pace” con lostorico Philip Jenkins, mons.

Giuseppe Nazzaro vicarioapostolico di Aleppo, FrancoVaccari fondatore di“Rondine - Cittadella dellapace”.

Sabato 30 novembre, almattino: “I destini delleutopie” con i professoriLucetta Scaraffia, RobertoVolpi, Adriano Pessina; segue“L’uomo, l’arte e il sacro” coni due esperti Timothy Verdone Sergio Givone. Alpomeriggio, “Per un bilanciodel cattolicesimo politico inItalia” con Ernesto Galli dellaLoggia e AgostinoGiovagnoli, e poi “Il tramontodell’Occidente?” con mons.Bassetti, lo scrittore FabriceHadjadj; presiede il direttoredell’Osservatore Romano,Giovanni M. Vian.

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

a riapertura delle scuole sancisceanche la ripresa dell’attivitàsportiva - in particolar modo

quella giovanile - nelle società sportive,nei gruppi sportivi e negli oratori. Dametà settembre le palestre e i campisportivi cominciano a pullulare di tantigiovani atleti che si avvicinano allo sportsia con l’obiettivo di diventare grandicampioni (almeno così sperano alcunigenitori, che riversano sui figli ilmancato raggiungimento di propritraguardi sportivi di alto livello), sia - esono la maggior parte - per effettuaredel sano movimento in un ambiente chefavorisca l’aggregazione e predisponga alegami di amicizia sincera e duratura. Inquesto contesto la nostra associazione siinserisce proponendo alcune iniziativeche tendono a far incontrare i gruppidelle diverse realtà territoriali inmanifestazioni sportive che hanno comescopo principale, non tanto quello diconsentire agli atleti di superarel’avversario, ma piuttosto di misurare ilproprio progresso tecnico-atletico neltempo. Nei nostri “concentramenti” ,dove ogni gruppo gioca tante mini-partite, non viene dato risalto al risultatotecnico, ma si cerca di privilegiare ilcomportamento, l’impegno e lasolidarietà tra i vari componenti lasquadra. Anche per la stagione sportiva2013-2014 è stata riproposta dal

L Comitato di Perugia,come ormai accade daoltre un ventennio, la“Miniolimpiade deiragazzi”, che vedràcimentarsi sia gli atletidel circuito minibasket,sia quelli del minivolley, iquali concluderanno lastagione sportiva con ilraduno presso lo stadio diSanta Giuliana nel mesedi maggio, dove tutti gliintervenuti sicimenteranno nellespecialità dell’atletica leggera e neigiochi sull’erba. Per favorire lasocializzazione dei giovani in generale,e per consentire anche una maggioreintegrazione degli atleti provenienti daaltri Paesi, sono previste, nel mese di dicembre, diverse “feste” sportive-associative, dove oltre all’aspetto tecnicoviene dato risalto a quello sociale -relazionale. A livello regionale sono inprogramma nei mesi di aprile-maggio2014 due raduni dei ragazzi della fasciadi età 6-12 anni riservati uno ai giovanidegli oratori parrocchiali, e l’altro allesocietà sportive di minibasket,minivolley e mini calcio.

Paolo Scarponiresponsabile attività giovanile Csi Perugia

Roma. Seminario “Credenti nel mondo dello sport”

Lo sport serve avincere se stessi

❖ CSI UMBRIAOn line il nuovo sito www.csiumbria.itAttuare una comunicazione sempre piùaperta alle realtà territoriali, che racconti lavita dei comitati locali e del comitatoregionale Csi è uno degli scopi che ci siprefigge con la creazione del nuovo sitointernet www.csiumbria.it. Il sito vuolerappresentare un luogo nel quale trovarenotizie utili in ambito sportivo (p.es. iregolamenti per competizioni regionali e/ointerregionali) ma anche per ciò cheriguarda gli eventi organizzati dal CsiUmbria e dai comitati locali. Il sito delComitato regionale riporta brevemente lastoria del Centro sportivo italiano, lacomposizione del Consiglio regionale, e hauna sezione dedicata alla rassegna stampa.Nel sito internet si può trovare: una piccolaintroduzione su ciò che rappresenta losport per il Csi, ovvero uno strumento dieducazione; una sezione dedicata allaformazione, nella quale saranno presenticomunicazioni relative a stage diaggiornamento e giornate di formazione;una photo gallery per raccontare i momentipiù salienti dell’attività Csi; una partededicata alle convenzioni, ovvero adaccordi stipulati tra Csi ed enti che aiutanoo sostengono il Csi nella sua attività; einfine una parte dedicata alle notizie cheriguardano la vita del Comitato regionale.Si punterà sulle potenzialità offerte dallaRete e dalla “viralità” dei social media perdare notizie e far conoscere maggiormentela vita del Centro sportivo italiano o megliodi ciò che succede e viene pianificato alivello organizzativo all’interno dei comitatilocali Csi umbri e del comitato regionale.

Eleonora Abbandoni

Lo sport palestra di libertà e gratuità

ei verbi nella “tag cloud” idealedella giornata: giocare, rivelare,educare, comunicare, integrare,

coinvolgere. E poi quattro compiti.Monsignor Melchor Sánchez de TocaAlameda, sottosegretario del Pontifi-cio Consiglio della cultura e incarica-to del dipartimento “Cultura e sport”del dicastero, ha sintetizzato in questitermini il bilancio del seminario in-ternazionale “Believers in the Worldof Sports” (Credenti nel mondo dellosport), promosso dal Pontificio Consi-glio in collaborazione con l’Ufficio perla pastorale del tempo libero, turismoe sport della Cei. Ospitato dal dicastero vaticano, l’in-contro ha riunito, nella cornice del-l’Anno della fede, responsabili dellosport professionistico e dell’associa-zionismo sportivo cattolico all’indo-mani della staffetta “100 metri di cor-sa e di fede”, organizzata con il Csi do-menica 20 ottobre in piazza San Pietro.

Quattro compiti. Dopo essersi breve-mente soffermato sul senso dei sei“verbi chiave” della giornata, ricorsinegli interventi quasi come filo con-duttore della riflessione, mons. Sán-chez de Toca ha delineato gli obiettivisui quali si concentrerà l’impegno delsuo dipartimento. Dare vita ad una“teologia dello sport, che per sua na-tura dovrebbe essere interdisciplina-re”; creare una rete internazionale diassociazioni sportive cattoliche; isti-tuire scuole di pensiero e centri di for-mazione per animatori e educatori

S

sportivi in tutto il mondo “esportando”l’esperienza pilota della “Scuola dipensiero” promossa dalla Cei e giuntaormai al terzo anno e, infine, organiz-zare un evento “straordinario” comeun incontro con i vertici dello sportmondiale: “sarebbe un segnale forte”.

Il gioco: “inutile” ma prezioso. Nellasua relazione di apertura, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente delPontificio Consiglio della cultura, hariflettuto sul senso del gioco come tes-suto di “gratuità e libertà”. Il gioco,come l’arte, “in un certo senso è inu-tile, perché non produce nulla”, masenza il gioco “il mondo sarebbe mol-to più povero e disperato”. Forte, neidiversi interventi, l’accento sul rap-porto sport - corpo - fragilità - disabi-lità. A chiedere alle istituzioni di “in-vestire di più perché lo sport sia un di-ritto reale e concreto per tutti i ragaz-zi portatori di disabilità” è stato Mas-simo Achini, presidente del Csi, ren-dendo noto che grazie ad un progettocon il governo di Haiti, nell’isola è ope-rativo un centinaio di formatori com-petenti, mentre in Italia esistono giàforme di sport ‘integrato’: alcune squa-dre “miste” in cui giocano insiemegiovani disabili e normodotati.

Corona incorruttibile. Per rilanciare“un ethos che sappia guardare alla di-gnità di ogni persona”, c’è bisogno di“una coscienza nuova” e di una vera“rivoluzione culturale”, ha chiosato Sergio Belardinelli, ordinario di so-ciologia dei processi culturali all’Uni-versità di Bologna. Quale ruolo per lafede? Tenere aperto l’orizzonte “suqualcosa che vale ben più dello sport”:la conquista della “corona incorrutti-bile” descritta da san Paolo. Aggiunge Edio Costantini, presidente dellaFondazione Giovanni Paolo II per losport: “La vera carità che l’associazio-nismo cattolico ha il dovere di fare èaprire le nuove generazioni” di sporti-vi “alla conoscenza dell’Assoluto”.

Giovanna Pasqualin Traversa

Centro sportivo italiano. Le iniziative in calendario a Perugia

La staffetta in piazza San Pietro

LE PRIORITÀ

er il Csi l’attività con i ragazzi eha la massima importanza.Sono infatti loro i destinatari

principali di tutti i progetti del Csi, apartire dai livelli locali, regionalifino a quello nazionale. Nell’ultimoConsiglio, la Presidenza regionaleCsi ha stanziato una notevole partedel bilancio del nuovo anno sportivoall’attività sportiva giovanile.Un’attività continuativa, che metta alcentro i ragazzi, che abbia come finela crescita dei ragazzi nel rispettodelle regole e degli altri. Da semprelo sport nel Csi è visto comecollante, come elemento integrantetra ragazzi di diversa provenienza,di diversa età e di diverso credo.

Segreteria Csi Umbria

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CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 22-10-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 76/78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (p. spec. 74/75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 22.10.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 22.10.13

da euro a euro

183,000 188,000

176,000 180,000

170,000 175,000

415,000 420,000410,000 415,000410,000 415,000

420,000 425,000

575,000 585,000

392,000 398,000

179,000 180,000134,000 135,000131,000 132,000

153,000 155,000129,000 130,000134,000 135,000

184,000 190,000

178,000 183,000 172,000 176,000 145,000 150,000

n. q. n. q. 258,000 262,000 268,000 272,000172,000 177,000 178,000 184,000

250,000 255,000

178,000 180,000 490,000 493,000241,000 242,000

6,000 6,500

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda dellavarietà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,000 3,100

2,400 2,450

2,700 2,750

2,500 2,550

1,800 1,850

0,990 0,9951,730 1,740

1,970 1,9750,980 0,990

– –– –– – – – – –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

n. q. n. q.

n. q. n. q.

n. q. n. q.

n. q. n. q.

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Maggio 2011 - Maggio 2012 + 3,0 + 2,9Giugno 2011 - Giugno 2012 + 3,1 + 3,2Luglio 2011 - Luglio 2012 + 2,9 + 2,9Agosto 2011 - Agosto 2012 + 3,1 + 3,3Settembre 2011 - Settembre 2012 + 3,1 + 3,4Ottobre 2011 - Ottobre 2012 + 2,7 + 2,7

Novembre 2011 - Novembre 2012 + 2,4 + 2,7Dicembre 2011 - Dicembre 2012 + 2,4 + 2,8Gennaio 2012 - Gennaio 2013 + 2,2 + 2,4Febbraio 2012 - Febbraio 2013 + 1,8 ..+ 2,0Marzo 2012 - Marzo 2013 + 1,6 + 1,7Aprile 2012 - Aprile 2013 ....+ 1,1 ..+ 1,2

6 LA VOCE SPAZIO CSI

Page 7: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

elemosinare e a spacciare o prostituirsi). Mutataanche l’organizzazione delle reti e dei singolicriminali con un passaggio a gruppi organizzaticon collegamenti transnazionali e radicati neiPaesi di destinazione. Notevole anche la capacitàdi abbinare la tratta e lo sfruttamento ad altreattività illecite. Nel corso del 2012, attraverso leunità di strada, gli enti partecipanti alla ricercahanno effettuato 23.878 contatti, di cui 21.491 condonne e ragazze, 781 con uomini e ragazzi e 1.606con persone transgender. I Paesi di origineprincipali sono Nigeria e Romania, in crescitaBrasile, Marocco, Cina, Albania. La ricercadenuncia la scarsa attenzione della politica alfenomeno della tratta sebbene, ha affermatoTiziana Bianchini, responsabile prostituzione etratta del Cnca, “l’Italia disponga di una

legislazione e di un sistema d’intervento che nefanno il modello più avanzato a livellointernazionale. Ma a causa di un’impostazionepolitica che riduce sempre più le risorse per ilwelfare, il sistema dei servizi anti-tratta è a graverischio di stallo”. Per evitarlo il Rapporto articolauna serie di proposte tra cui l’istituzione di unfondo unico nazionale anti-tratta, di un’Agenzianazionale anti-tratta e di un Tavolo di confrontocomposto da rappresentanti delle Istituzionicentrali e degli Enti pubblici e privati. Dal cantosuo don Francesco Soddu, direttore di CaritasItaliana, ha esortato “il Governo a impegnarsi inmaniera diretta, efficace, coerente e continuativacontro la tratta di persone in tutte le sue formeadottando un approccio fondato sui diritti umani”. Daniele Rocchi - Michela Mosconi

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

PARLAMENTO EUROPEO. Il documento “sulla salutee i diritti sessuali eriproduttivi” torna incommissione dopo labagarre in emiciclo. Siripropone il tema delruolo dei credenti

uò esistere un “diritto all’a-borto”? Si può limitare il di-ritto all’obiezione di co-

scienza qualora questo si pongaquale “ostacolo” al presunto “di-ritto all’aborto”. Sono le principa-li forzature etico-politiche conte-nute nella relazione “Sulla salutee i diritti sessuali e riproduttivi”(firmata dalla deputata portoghe-se Edite Estrela) portata in ple-naria al Parlamento europeo il 22ottobre dopo che il testo era statovarato in sede di commissioneper i diritti della donna. Ma il do-cumento - che non avrebbe co-munque valore giuridico cogente– è stato rimandato in commis-sione parlamentare dopo una ve-ra e propria bagarre in emiciclo.Al momento del voto un testo al-ternativo alla relazione Estrela,dai connotati pro-life, è stato re-spinto a grande maggioranza; magli eurodeputati hanno subito do-po deciso di bloccare anche la re-lazione principale, che ora ri-prende l’iter in commissione, do-ve potrebbe essere ridiscussa,modificata e rilanciata, oppureabbandonata. Carlo Casini, pre-sidente della commissione Affaricostituzionali dell’Assemblea Ue,sostiene, giustamente, che con il“rinvio in commissione, il Parla-mento europeo ha detto che è oradi finirla con il metodo obliquo,arrogante” e “ingannatorio” concui “le questioni bioetiche vengo-

P

no presentate continuamente” al-l’attenzione parlamentare.Il testo in questione affronta nu-merosi argomenti, dalla lotta all’-Hiv all’educazione sessuale, dallatutela delle donne migranti finoai rapporti tra Ue e Paesi in via disviluppo sul piano socio-sanita-rio. Fra le pagine non mancanotaluni passaggi condivisibili,quando si afferma ad esempioche “le condizioni socioeconomi-che e occupazionali delle donne edelle giovani coppie spesso osta-colano le scelte di maternità e pa-ternità” oppure che “la mortalitàmaterna continua a essere un fat-tore di preoccupazione in alcuniStati membri”. La relazione ri-spedita al mittente contiene pe-raltro – oltre a un sottofondo diargomentazioni lontane dal con-cetto di promozione della vitaumana - un capitolo denominato“Gravidanze non programmate eindesiderate: accesso alla con-

traccezione e a servizi per unaborto sicuro”, dove è facile in-travvedere, attraverso l’interru-zione della gravidanza, una vo-lontà di innaturale “pianificazio-ne familiare”. Si punta, inoltre,l’indice verso “la pratica dell’o-biezione di coscienza” che avreb-be negato “a molte donne l’ac-cesso ai servizi di salute riprodut-tiva”, compresa l’“interruzionelegale della gravidanza”.Prima ancora del braccio di ferroevidenziatosi in aula, che ha vi-sto i deputati dei diversi Paesi edifferenti gruppi politici dividersitrasversalmente, era giunto unautorevole commento dal Segre-tariato della Commissione degliepiscopati della comunità euro-pea (Comece) (vedi box).Ma se all’indomani del rinvio sipuò parlare di “scampato perico-lo”, restano questioni di lungo pe-riodo che meritano attenzione. Sene possono segnalare almeno

due.La prima è richiamata dalla stes-sa Comece, laddove si ricorda chevi sono campi di competenza del-l’Ue e altri degli Stati membri, at-torno ai quali non vi possono es-sere pericolose “invasioni di cam-po”. Si tratta, infatti, di rispettarei Trattati Ue, il principio di sussi-diarietà e il motto dell’Unione eu-ropea, ovvero “Unità nella diver-sità”. La “casa comune” si puòedificare se le differenze tra i Pae-si aderenti vengono preservate evalorizzate, non certo se sono ne-gate in nome di una unità coerci-tiva e irrispettosa.La seconda questione è altret-tanto dirimente. È convinzionediffusa che il Parlamento Ue sialontano dal mostrare una mag-gioranza pro-life e se una relazio-ne simile tornasse in emiciclo po-trebbe ottenere la maggioranzadei consensi, come già accaduto.Eppure l’Europarlamento è elet-

to a suffragio universale dai cit-tadini europei: dunque dovrem-mo pensare che gli eurodeputatisono rappresentativi di un sentirediffuso che volta le spalle alla cul-tura della vita, alla promozionedella famiglia, ai valori che fannoparte dell’eredità cristiana delcontinente? Si riapre, allora, al dilà di sterili rivendicazioni, il va-sto campo della testimonianzacristiana nello spazio pubblicoeuropeo, che percorra, oggi comeieri (secondo l’esempio fornitodai “padri fondatori” come Schu-man, Adenauer e De Gasperi), isentieri dell’impegno culturale,sociale e politico. Le elezioni delParlamento europeo sono ormaiin vista: i credenti sapranno stare“in prima fila”, declinando i valo-ri evangelici e gli insegnamentidella Chiesa nell’opera di costru-zione europea?

Gianni Borsa (Strasburgo)

Vescovi europei: è competenzadegli Stati membri

on si crei confusione: l’aborto non è unamateria di competenza dell’Unione”. È

l’invito espresso dal Segretariato della Commissionedegli episcopati della comunità europea (Comece) ilquale, facendo riferimento al Trattato Ue laddoveindica che gli Stati membri hanno competenza pertutto quel che riguarda le politiche sulla sanità,sollecita l’Unione a “rispettare e non interferire nelledecisioni” che sono di competenza nazionale, tantopiù che in alcuni Paesi comunitari l’aborto è illegaleo sottoposto a condivise interpretazioni restrittive. LaComece deplora, inoltre, “il fatto che il rapportovotato oggi possa indurre in errore i cittadini europei”che in vista delle prossime elezioni dell’Eurocameradel maggio 2014 avrebbero bisogno di “essererassicurati del fatto che l’Ue si atterrà alle propriecompetenze”, evitando in primis di minacciare ildiritto fondamentale alla vita.

N“

LA VOCE ATTUALITÀ 7

Che il costo della politica non sia mai più una tassa occulta

a Camera ha approvato un disegnodi legge del governo il cui titoloimportante, ma troppo lungo, ci

avverte che è materia delicatissima:“abolizione del finanziamento pubblicodiretto, disposizioni per la trasparenza e lademocraticità dei partiti edisciplina della contribuzionevolontaria e della contribuzioneindiretta in loro favore”. I“rimborsi elettorali”, si legge nellarelazione di minoranza “sonoarrivati a costare alle casse delloStato oltre 190 milioni di euroall’anno”, anche se “da ultimo, lalegge 6 luglio 2012, n. 96, li haridotti a 91 milioni di euro annui”. Unfiume di denaro contro il quale i cittadinisi erano già pronunciati pressochéall’unanimità in un referendum divent’anni fa. Già, perché il “finanziamentopubblico” , introdotto nel 1974, era statoabolito, per poi ritornare sotto forma dirimborsi, cresciuti senza controllo.

Che fare allora? La domanda serpeggialungo gli articoli di un provvedimento cheriafferma la filosofia di sostenere con

L

risorse pubbliche i partiti, attraverso unprocesso di abolizione - rimodulazione delfinanziamento. Il finanziamentodiretto/rimborso è sostituito conagevolazioni fiscali: detrazioni per le“erogazioni liberali” e destinazionevolontaria del 2 per mille Irpef. Rispettoalla proposta del governo la Camera haeliminato una serie di benefit di naturanon monetaria, come immobili pubblici acanone agevolato e spazi radiotelevisivi atitolo gratuito, rafforzando una specie di

paracadute per i finanziamenti e per ilpersonale, qualora con le nuove normenon si raggiungano livelli prefissati.Confermata anche l’attuazione graduale.L’accesso ai nuovi finanziamenti indiretti ècondizionato al rispetto di requisiti ditrasparenza e democraticità. Vienevalorizzata una “Commissione di garanziadegli statuti e per la trasparenza e ilcontrollo dei rendiconti dei partiti politici”,già istituita dall’ultima riforma del 2012,composta da cinque magistrati, presso la

Camera dei Deputati, che terrà un registrodei partiti politici ai fini dell’accesso aibenefici. Dopo quasi settant’anni è unaspecie di prima attuazione dell’articolo 49della Costituzione, esplicitamenterichiamato. I risparmi saranno devoluti alfondo per l’ammortamento dei titoli diStato, cioè del nostro abissale debitopubblico. Ci saranno? È la strada giustaquella imboccata? La parola passa ora alSenato.

Certo, liberarsi almeno in parte di quellache spesso sembra una tassa occulta è giàuna buona notizia. Ma non basta. I partiti,ancora finanziati, devono essere molto piùefficienti: le risorse che continuiamo adelargire reclamano ovviamente controlli,ma soprattutto proprio efficienza. Che sideve riverberare in tutta la macchinarappresentativa ed istituzionale, ingolfata,troppo costosa, e di conseguenza pocoproduttiva. I partiti sono necessari, madevono lavorare bene, per rendere la cosapubblica più efficace e rappresentare, nonusare, i cittadini elettori. La strada da fareè molta. E tutta in salita.

Francesco Bonini

Finanziamento pubblico. InParlamento la legge di riforma. Ilflusso incontrollato di denaro verso lecasse dei partiti che è una delle causedella disaffezione dei cittadini - elettori

❖ CARITAS-CNCATratta e sfruttamento: in Italiamanca una strategia di contrastoIn occasione della Giornata europea contro latratta di persone venerdì 18 ottobre è statopresentato a Roma il rapporto Punto e a capo sullatratta. 1° Rapporto sulla tratta e il gravesfruttamento. “In Italia, la tratta di persone è unarealtà consolidata e strutturale dei sistemi disfruttamento sessuale, lavorativo e a fini diaccattonaggio e, in misura minore, in attivitàillegali come spaccio di droga, borseggi, furti inappartamento”. Seppur presente su tutto ilterritorio da molti anni, “non vi è stata una verapresa di coscienza collettiva né una strategia

nazionale per contrastare un fenomeno fondatosulla sistematica violazione dei diritti umani dellepersone coinvolte”. È, in sintesi, quanto emergedal rapporto curato da Caritas Italiana, dalCoordinamento nazionale delle comunità diaccoglienza (Cnca), con il Gruppo Abele el’Associazione On the Road. L’indagine rivela che laprostituzione forzata in strada resta la tipologia ditratta più visibile e conosciuta, ma nel corsodell’ultimo decennio, è aumentato il numero dicasi di persone trafficate e sfruttate in ambitoagricolo, pastorizio, edile. Dal Rapporto emergononuove forme di tratta finalizzate all’accattonaggioforzato e ad attività illegali coercitive e anche casidi vittime soggette a sfruttamento multiplo (donnecostrette a prostituirsi e a spacciare; uominiobbligati a vendere merce al dettaglio, ad

Page 8: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

autenticamente biblica, comese ne trovano nei Salmi, nellaliturgia sinagogale e altrovenella pietà giudaica. Subitodopo però rimaniamo delusi: ilmotivo del ringraziamento è lapropria presunta superioritàrispetto al resto degli uomini.Secondo lui gli altri sono tutti“ladri, ingiusti adulteri”. Poi,per non rimanere troppo sulgenerico, precisa di non esserenemmeno come l’esattore cheera entrato con lui e che erarimasto in fondo. Egli si valuta,si pesa, si misura, si fa giudicedi se stesso. E con ciò prende ilposto di Dio. La sua preghieraè in qualche modo atea: inrealtà per lui non è Dio checonta; egli è dio di se stesso. Lesue buone opere bastano adargli la vita. Il fariseo accusa,si paragona e tenta diinnalzarsi abbassando gli altri.Sente il bisogno di ricordare aDio i propri meriti: il digiunobisettimanale e la scrupolosaosserva delle norme sulladecima, da versare ai sacerdotidel Tempio. La legge mosaica

prevedeva ildigiuno solo inpocheoccasionidell’anno, ma ifarisei usavanofarlo anche illunedì e ilgiovedì di ognisettimana.Dunque ilnostro eroe eradi strettaosservanzafarisaica. Indefinitiva,questo

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Pregare... senza scontrini Vangeloisse ancora questa parabola per certuni che eranopersuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri: “Dueuomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e

l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentrodi sé: ‘O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini,ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. Iodigiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello chepossiedo’. Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osavaneppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo:‘O Dio, abbi pietà di me, peccatore!’. Io vi dico che questo tornòa casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunques’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato”.

D

Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

Catechesi delmercoledì. Leriflessioni di PapaFrancesco sulla Chiesa

Donna del Mistero

Questa settimana il temadella Chiesa è statoillustrato alla luce delsuo modello vivente: la Vergine Maria

8

La parabola delfariseo e delpubblicano mettea confronto duemodi di rivolgersia Dio. Ciò cheserve è solo lagratuità

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADl Libro del Siracide 35,15b-17.20-22a

SALMO RESPONSORIALESalmo 33

SECONDA LETTURADalla II Lettera a Timoteo 4,6-8.16-18

VANGELODal Vangelo di Luca 18,9-14

XXX DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C

ontinua il viaggio diGesù versoGerusalemme, e

continua il suo insegnamentosulla preghiera. La scorsadomenica abbiamo imparatoche la preghiera deve essereinstancabile, come l’insistenzadella vedova con il giudicemalvagio; oggi udremo chenon deve essere presuntuosa.La qualità della nostrapreghiera svela che cosapensiamo di Dio. L’incipit dellapagina evangelica ci informache si tratta di una parabolarivolta a una precisa categoriadi persone: “Gesù disse questaparabola per alcuni cheavevano l’intima presunzionedi essere giusti edisprezzavano gli altri”. Il testogreco si può anche tradurre“rivolto ad alcuni che…”. ForseGesù guarda in faccia personeprecise: coloro cioè che nonsono sfiorati nemmeno dalsospetto di avere, anche loro,qualche debito con Dio e congli uomini. Non sta parlandodella legittima fiducia in sestessi, ma di quella fragilearroganza che sopravvivesoltanto disprezzando gli altri;della loro pretesa diappartenere a una categoriasuperiore. La stessaostentazione segnala cheprobabilmente sono menosicuri di quanto cerchino diapparire. Questi signori sonoincarnati dalla figura di unfariseo che sale al Tempio perpregare. Nell’immaginariocollettivo, questo personaggioha indotto molti a identificareogni fariseo con un ipocrita,presuntuoso. Non è così.

C

Abbiamo avuto altre occasioniper precisare che tra di loroc’erano persone assolutamenterispettabili, che sidistinguevano perl’attaccamento alla Legge.Oggi Gesù ne fa la caricatura:l’opposizione tra il militante diun movimento religioso e uncollettore di imposte,peccatore universalmentericonosciuto, la rendevaparticolarmente efficace. Lapreghiera del fariseo è uncapolavoro di ipocrisia.Comincia con unringraziamento di ispirazione

sciorinare i propri meritidavanti a Dio era un modo dipresentargli il conto. Pensa diessersi comprato Dio con lesue buone opere. Il Dio diGesù Cristo però non è unmercante cui ci si possapresentare da creditori. Egli èGratuità e Misericordia.

Anche l’altro personaggio,l’esattore, sale al Tempio per lapreghiera. Gli ascoltatoridovettero rizzare le orecchie,sentendo che anche unpubblico peccatore saliva alTempio a pregare. Gli esattorinon era simpatici a nessuno:avendo l’appalto per lariscossione dei tributi, sia diquelli dovuti a Erode Antipa,sia di quelli dovuti ai Romani,avevano mano libera nellospremere dal popolo ilmassimo che potevano, ancheal di là del consentito.Consapevole della propriaindegnità, l’esattore si ferma adistanza, forse anche pervergogna; il fariseo inveceavanzava sicuro di sé fino allimite del cortile riservato aisacerdoti. Non avendol’esattore meriti da presentarea Dio, fa l’unica preghierapossibile: “O Dio, abbi pietà di

me, peccatore”. Conosce benele malefatte legate allaprofessione; le porta scrittesulle mani. Sa bene di nonpoterle nascondere al Dio alquale si rivolge; sa che lapropria malvagità ha creatocome una barriera fra sé e Dio,e che personalmente non haalcuna possibilità di abbatterla.Per questo chiede a Dio che siaLui stesso a farlo, ristabilendouna relazione. “O Dio, siiriconciliato con me,peccatore”. A conclusione,Gesù dichiara che l’esattoretornò a casa sua “giustificato”,a differenza del fariseo cheriteneva di non aver bisogno digiustificazione: a scanso diequivoci si era già firmatopersonalmente il certificato dibuona condotta. L’esattore, cheha rinunciato a qualsiasi auto-giustificazione, sa concertezza, nel suo profondo, cheDio non ha più problemi conlui. E torna pacificato alla vitadi tutti i giorni. * Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il commento al Vangeloè anche sul sito www.lavoce.it. Collegatiutilizzando il QR code)

“Cristo e la Madonna in casa a Nazareth” di Zurbaràn (1635-40)

ll’udienza generale di mercoledì Papa Francesco ha portato avantila sua catechesi sulla Chiesa riag-

ganciandosi al tema “Maria come imma-gine e modello della Chiesa”. “Lo faccio -ha precisato - riprendendo un’espressio-ne del Concilio Vaticano II. Dice la Costi-tuzione Lumen gentium: ‘La Madre di Dioè figura della Chiesa nell’ordine della fe-de, della carità e della perfetta unione conCristo’ (n. 63)”.“In che senso - ha chiesto il Papa - Mariarappresenta un modello per la fede dellaChiesa? Pensiamo a chi era la VergineMaria: una ragazza ebrea, che aspettavacon tutto il cuore la redenzione del suopopolo. Ma in quel cuore di giovane figliad’Israele c’era un segreto che lei stessaancora non conosceva: nel disegno d’a-more di Dio, era destinata a diventare lamadre del Redentore”. E lei “come ha vis-suto questa fede? L’ha vissuta nella sem-plicità delle mille occupazioni e preoccu-pazioni quotidiane di ogni mamma, comeprovvedere il cibo, il vestito, la cura dellacasa... Proprio questa esistenza normaledella Madonna fu il terreno dove si svol-se un rapporto singolare e un dialogoprofondo tra lei e Dio, tra lei e il suo Figlio.Il ‘sì’ di Maria, già perfetto all’inizio, è cre-sciuto fino all’ora della croce. E lì la suamaternità si è dilatata abbracciandoognuno di noi, la nostra vita, per guidarcial suo Figlio”. “Maria - ha detto ancora Bergoglio - è vis-suta sempre immersa nel mistero di Diofatto uomo, come sua prima e perfetta di-scepola, meditando ogni cosa nel suo cuo-

A

re alla luce dello Spirito santo, per com-prendere e mettere in pratica tutta la vo-lontà di Dio. Noi possiamo farci una do-manda: ci lasciamo illuminare dalla fededi Maria, che è Madre nostra? Oppure lapensiamo lontana, troppo diversa da noi?Nei momenti di difficoltà, di prova, dibuio, guardiamo a lei come modello di fi-ducia in Dio, che vuole sempre e soltantoil nostro bene? Pensiamo a questo. Forseci farà bene ritrovare Maria come model-

lo e figura della Chiesa in questa fede chelei aveva”.

Il secondo aspetto riguarda Maria comemodello di carità. “Pensiamo alla sua di-sponibilità nei confronti della parente Eli-sabetta. Visitandola, la Vergine Maria nonle ha portato soltanto un aiuto materiale;anche questo, ma ha portato Gesù, che giàviveva nel suo grembo. Portare Gesù inquella casa voleva dire portare la gioia, lagioia piena. Elisabetta e Zaccaria eranofelici per la gravidanza che sembrava im-possibile alla loro età, ma è la giovane Ma-ria che porta loro la gioia piena, quellache viene da Gesù e dallo Spirito santo esi esprime nella carità gratuita, nel con-dividere, nell’aiutarsi, nel comprendersi”.“Così la Chiesa: è come Maria. La Chiesanon è un negozio, la Chiesa non è un’a-

genzia umanitaria, la Chiesa non è unaOng, la Chiesa è mandata a portare a tut-ti Cristo e il suo Vangelo. Questa è la Chie-sa: non porta se stessa, se è piccola, se ègrande, se è forte, se è debole, ma la Chie-sa porta Gesù. E la Chiesa deve essere co-me Maria, quando è andata a fare la visi-ta ad Elisabetta. Cosa portava Maria? Ge-sù! E questo è il centro della Chiesa: por-tare Gesù. Se (per ipotesi) succedesse chela Chiesa non portasse Gesù, quella sa-rebbe una Chiesa morta”. “E noi che siamo la Chiesa - ha aggiuntoil Papa - ognuno di noi, qual è l’amore cheportiamo agli altri? È l’amore di Gesù, checondivide, che perdona, che accompagna,o è un amore troppo ‘allungato’? Comequando si allunga il vino tanto che sembraacqua. È così il nostro amore? È un amo-re forte, o tanto debole che segue le sim-patie, che cerca il contraccambio? Unamore interessato”.

Infine, “Maria è modello di unione conCristo. La vita della Vergine è stata la vitadi una donna del suo popolo: Maria pre-gava, lavorava, andava alla sinagoga…Però ogni azione era compiuta sempre inunione perfetta con Gesù. Questa unioneraggiunge il culmine sul Calvario: qui Ma-ria si unisce al Figlio nel martirio del cuo-re e nell’offerta della vita al Padre per lasalvezza dell’umanità. La Madonna ha fat-to proprio il dolore del Figlio e ha accet-tato con lui la volontà del Padre, in quel-la obbedienza che porta frutto, che donala vera vittoria sul male e sulla morte”.

Sulla scia del Concilio, laMadonna è presentata comefigura della Chiesa nell’ordinedella fede, della carità e dellaperfetta unione con Cristo

Page 9: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI DA S. MARTA

Questa settimana, in questa sintesi delle omeliedi Papa Francesco a Santa Marta ne mancavolutamente una: quella del 18 ottobre, lamessa a cui era presente il nostro direttore donElio, che ha uno spazio a parte (vedi pag. 2).Come sempre, i testi completi si trovano sul sitodel Vaticano (www.vatican.va), sezione“Meditazioni quotidiane”.

Giovedì 17 ottobreCristo, non ideologieIl Vescovo di Roma ha richiamato quei“cristiani che hanno in mano la chiave e laportano via, non aprono la porta” o peggio, “sifermano alla porta” e “non lasciano entrare”.Ma qual è la causa di tutto ciò? Bergoglio l’haindividuata nella “mancanza di testimonianzacristiana”, che appare ancora più grave se ilcristiano in questione “è un prete, un vescovo,un Papa”. Nel cristiano che assume “questoatteggiamento di chiave in tasca e portachiusa” c’è “tutto un processo spirituale ementale” che porta a far passare la fede “perun alambicco”, trasformandola in “ideologia”.Ma “l’ideologia non convoca. Nelle ideologienon c’è Gesù. Gesù è tenerezza, amore,mitezza, e le ideologie, di ogni segno, sonosempre rigide”. Tanto che rischiano di rendereil cristiano “discepolo di questo atteggiamentodi pensiero” piuttosto che “discepolo di Gesù”.Ha quindi definito “una malattia grave questadei cristiani ideologici”; ma si è anche dettoconsapevole che si tratta di “una malattia nonnuova”. Già ne aveva parlato l’apostoloGiovanni nella sua Prima lettera, descrivendo i“cristiani che perdono la fede e preferiscono leideologie”: il loro “atteggiamento è diventarerigidi, moralisti, eticisti, ma senza bontà”.

Lunedì 21 ottobreIl circolo vizioso dei soldiFrancesco è partito dall’episodio del Vangeloin cui un uomo chiede a Gesù di dirimere lasua controversia per l’eredità. Per il Papa, ilSignore ci parla attraverso questo personaggio“del nostro rapporto con le ricchezze e con isoldi”. Un tema che si ripresenta ancora oggitutti i giorni: “Quante famiglie distrutteabbiamo visto per problemi di soldi: fratellocontro fratello, padre contro figli!... Quandouna persona è attaccata ai soldi distrugge sestessa, distrugge la famiglia”. Certo, il denaronon va demonizzato in senso assoluto, “i soldiservono per portare avanti tante cose buone,tanti lavori, per sviluppare l’umanità”. Quelloche va condannato è il loro uso distorto. È lacupidigia a fare “male nel rapporto con isoldi”; è la tensione costante ad avere sempredi più che “porta all’idolatria” del denaro efinisce con il distruggere “il rapporto con glialtri”. Perché la cupidigia fa ammalare l’uomo,trascinandolo in un circolo vizioso in cui ognisingolo pensiero è “in funzione dei soldi”. Perquesto motivo “Gesù dice cose tanto dure etanto forti contro l’attaccamento al denaro”.

Martedì 22 ottobreTre parole-chiaveDio non ci ha salvato per decreto o per legge:ci ha salvato con la sua vita. Questo è unmistero per comprendere il qualel’intelligenza da sola non basta; anzi, cercaredi spiegarlo con il solo uso dell’intelligenzasignifica rischiare la pazzia. Per capirlo, PapaFrancesco ha indicato tre parole che possonofacilitare la nostra comprensione:contemplazione, vicinanza e abbondanza.Anzitutto la contemplazione, che “èintelligenza, cuore, ginocchia, preghiera”; emettere insieme tutto questo significa entrarenel Mistero. Quanto alla vicinanza: “Un Uomoha commesso il peccato, un altro Uomo ci hasalvato. È il Dio vicino. Questo mistero cimostra Dio vicino a noi, alla nostra storia; dalprimo momento, quando ha scelto nostropadre Abramo, ha camminato con il Suopopolo, e ha inviato suo Figlio a fare questolavoro”. La terza parola è abbondanza. Comesan Paolo si ripete varie volte: “Dove abbondòil peccato, sovrabbondò la grazia”. Che ilpeccato abbondi nel mondo e dentro il cuoredi ciascuno è evidente: “Ognuno di noi sa lesue miserie, le conosce bene. E abbondano.Ma la sfida di Dio è vincere il peccato, guarirele piaghe come ha fatto con Gesù”. Anzi di più,“fare il regalo sovrabbondante del Suo amoree della Sua grazia”. E la grazia di Dio “vincesempre perché è Lui stesso che si dona, che siavvicina, che ci carezza, che ci guarisce”.

CEI. Sarà “InGesù Cristo il nuovoumanesimo” il tema delprossimoConvegnonazionale

Ci si prepara a Firenze 2015

l prossimo Convegno ec-clesiale nazionale (dopoquello di Verona 2006) si

svolgerà a Firenze il 9-13 no-vembre 2015 sul tema “In Ge-sù Cristo il nuovo umanesi-mo”. “L’atteggiamento che de-ve ispirare la riflessione - scri-ve a nome della Cei mons. Ce-sare Nosiglia, presidente del Comitatopreparatorio - è quello a cui richiamaquotidianamente Papa Francesco: legge-re i segni dei tempi e parlare il linguag-gio dell’amore che Gesù ci ha insegnato.Attingendo alla tradizione vivente dellafede cristiana, intendiamo avviare unariflessione sull’umanesimo, su quel ‘dipiù’ che rende l’Uomo unico tra i viven-ti; su ciò che significa libertà in un con-testo sfidato da mille possibilità; sul sen-so del limite e sul legame che ci rendequello che siamo”. “Prepararsi al Convegno di Firenze - silegge ancora nell’invito - può rappresen-tare per le Chiese che sono in Italia l’oc-casione propizia di ripensare lo stile pe-culiare con cui interpretare e vivere l’u-manesimo nell’epoca della scienza, del-la tecnica e della comunicazione”. Sullabase dei contributi inviati alla segreteriadel Comitato preparatorio entro fine maggio 2014, verrà elaborato il Docu-mento di lavoro per l’anno pastorale suc-cessivo.

I precedenti. Quello di Firenze sarà ilquinto Convegno ecclesiale nazionale,

I

dopo Roma (1976), Loreto (1985), Paler-mo (1995) e Verona (2006), da “incrocia-re” con gli Orientamenti pastorali del de-cennio entro cui il Convegno stesso si col-locava. In questo cammino di “rinnovamento”che ha caratterizzato questi 50 anni di at-tuazione del Concilio, “al centro dell’at-tenzione - scrive mons. Nosiglia - è sem-pre rimasta l’evangelizzazione, attuata inspirito di dialogo con il contesto socialeitaliano”, così come “sempre desta è sta-ta l’attenzione nei riguardi dell’huma-num”.

L’umanesimo cristiano. “Oggi l’umane-simo cristiano sembra essere soltantouna variante minoritaria tra i numerosi edifferenti umanesimi che preferiscononon richiamarsi ad alcuna ispirazioneevangelica”, sottolineano i Vescovi. Per questo, “pur nella consapevolezzadella natura plurale dell’odierna so-cietà”, uno degli scopi del Convegno saràquello di “proporre alla libertà dell’uo-mo contemporaneo la persona di GesùCristo e l’esperienza cristiana quali fat-tori decisivi di un nuovo umanesimo”, a

partire della consapevolezza che “l’an-nuncio dell’evento di Cristo sia capace diinteragire con Chiese e confessioni cri-stiane, con le religioni e con le diversevisioni del mondo, valorizzando tutti glielementi positivi che la modernità puòoffrire in abbondanza”.

Dialogo con il mondo. La fede “ci ren-de capaci di dialogare col mondo, facen-doci promotori di incontro fra i popoli, leculture, le religioni”. Ecco perché “valela pena di accogliere il richiamo all’u-mano” sulla scia del Magistero pontificiocontemporaneo. “La difesa dell’integrità umana - scrivela Cei - va di pari passo con la sostenibi-lità dell’ambiente e dell’economia, giac-ché i valori da preservare sul piano per-sonale (vita, famiglia, educazione) sonopure determinanti per tutelare quelli del-la vita sociale (giustizia, solidarietà, la-voro)”. Tra i problemi particolarmente urgentisu cui dialogare con “tutti gli uomini dibuona volontà” vi sono: famiglia, cultura,economia, politica, convivenza sociale,custodia del creato, pace.

L’Arena di Verona durante il Convegno ecclesiale nazionale del 2006

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

stesso. Questo scelta è posta nelle tuemani e sei tu che decidi perché, quando,come, dove, in che modo rientrare in testesso. Quando vivi un senso diinquietudine chiediti da quanto temposei ‘fuori di te’, che non rientri nella tuacasa interiore. Sentirsi, invece, in unostato costante di inquietudine puòsignificare la fatica ad abitare la propriaumanità, fragilità, debolezza. Ogniagitazione è uno sprone a dare il nome aciò che si agita in te. La vita spirituale, ilrapporto quotidiano con Dio, prendertidel tempo di riflessione feriale per tesono un esercizio fecondo per tenertiallenato nella palestra della quotidianità,impedendo al mondo di esserescaraventato fuori da te stesso e sentirtieterno nomade. L’inquietudine ti chiedetanta umiltà perché ti porta sul cigliodella tua umanità che necessità diessere amata, perdonata, salvata,abbracciata.

Severino Rondina

ssere una persona inquieta nonnecessariamente è sinonimo divivere in uno stato perenne di

ansia. Può avere anche un suo risvoltopositivo. Quale? La ricerca di unmonastero, di un convento per passarvialcuni giorni è sempre una sceltapositiva. Chiederti perché ricerchi questispazi e questi luoghi è ancor piùimportante. Il luogo, ogni luogo,amplifica ciò che abita dentro di te, siain bontà che in sofferenza. Non saràl’andare in monastero, anche per pochigiorni, che ti aiuterà a ritrovare la paceche ti è stata rubata dallo stress, dallavoro, dalla stanchezza, ecc.L’inquietudine è un canale d’acqua chevuole trovare il suo mare dove riposare.I ritmi moderni fomentano e

E

irrobustiscono la coltre di tensione che,come un abito, ti ricopre. Bisogna essereattenti e saper ben vegliare per nonlasciarsi rivestire da questo abito tessutodalla società. L’inquietudine, in uno deisuoi lati positivi, è un richiamo afermarsi, a prendersi del tempo per sé,senza che sia occupato e riempito daaltro e da altri. L’inquietudine è un sanofreno che può evitare fuoriuscitedolorose e sofferte. Quello che nonconosci di te stesso, ciò che rimandi erinvii di te nel conoscerlo, vederlo,capirlo e accoglierlo è come un ventoche soffia sul fuoco dell’inquietudine:brucia sempre più e ti consuma.Parlando di Dio, sant’Agostino affermavache “il nostro cuore è inquieto finchénon riposa in Te”. Nel linguaggioagostiniano, “riposare” significa trovareuna dimora, ritornare a casa, rientrarein se stessi. La vita ti portacostantemente fuori da te e raramente tioffre il dono e il servizio di portarti in te

IL CHIOSTRO E LA VIA

L’inquietudine

orrei approfittare diquesto incontro convoi, che lavorate nelle

carceri di tutta Italia, per fararrivare un saluto a tutti idetenuti”. Lo ha detto PapaFrancesco mercoledì mattinaricevendo in aula Paolo VI, primadell’udienza generale, ipartecipanti al Convegno nazionaledei cappellani delle carceri italianetra i quali gli umbri come donSaulo Scarabattoli. “Anche Dio è uncarcerato, non rimane fuori dalla

V“ cella - ha proseguito il Papa abraccio. - È dentro con loro, ancheLui è un carcerato: dei nostriegoismi, dei nostri sistemi, delletante ingiustizie” che a volte “èfacile” applicare, “per punire i piùdeboli, mentre i pesci grossinuotano liberamente nelle acque”.Ma “una giustizia di speranza e diporte aperte non è un’utopia”, haaggiunto il Papa. “Recentementeavete parlato di una giustizia diriconciliazione, ma anche di unagiustizia di speranza, di porte

aperte, di orizzonti”. Questa, hadetto Bergoglio, “non è un’utopia:si può fare. Non è facile, perché lenostre debolezze ci sonodappertutto, il diavolo èdappertutto, le tentazioni... Ma sideve tentare”. E ha concluso: “Cheil Signore sia con voi e la Madonna

vi custodisca, la Madre di tutti voi edi tutti loro in carcere”. Durantel’udienza è stata donata al Papauna borsa fabbricata per lui dalledetenute del carcere di Rebibbia.Salutando il Papa, don VirgilioBalducchi, a nome di tutti icappellani carcerari italiani, hachiesto l’istituzione di un “luogopermanente” per i detenuti e iproblemi delle carceri, all’internodi un dicastero vaticano, e una“celebrazione di riconciliazione”.Infine, don Balducchi ha chiesto alPapa di sostenere “anche davantiai politici dell’Italia che c’è bisognodi una giustizia maggiormentericonciliativa”.

PAPA FRANCESCO esprime solidarietà ai detenuti tramite i cappellani delle carceri

Page 10: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

o Spirito di Assisi continuaad agire e, con esso, il rin-novo dell’impegno per la

pace in Medio Oriente. L’eventovoluto per la prima volta, nellontano 1986, da Giovanni Pao-lo II e portato avanti da Bene-detto XVI è diventato una com-memorazione annuale cheprende sostanza attraverso pre-cisi gesti che aiutano concreta-mente il cammino di pace nelmondo.Quest’anno l’incontro sarà in-centrato su quanto sta accaden-do in Medio Oriente e sulle pos-sibili vie di dialogo e riflessione(vedi programma nel box). È evidente che la problematicadella pace e del confitto si sentepiù forte e acuta nelle personeche vivono sulla propria pelle iltormento della continua incer-tezza di vita, della paura e di tut-te quelle inevitabili conseguen-ze che accompagnano come uncorteo di dolore e di morte le si-tuazioni e le azioni di violenza.Di queste situazione e azioni so-no piene le cronache mondiali.L’ultima, mentre scrivo questerighe, l’esplosione di una donnakamikaze in Russia per ragio-ni politico-religiose, che provo-ca la morte e il ferimento di per-sone innocenti e ignare. Unaviolenza cieca che rende onorenon al Dio della misericordia edella compassione ma al Princi-pe della menzogna e dell’odio. I seminatori di morte, attraver-so la violenza causata da fanati-

L

smo religioso - sia pure am-mantato di eroismo e martirio,motivato da falsamente nobiliragioni di patriottismo e indi-pendenza nazionale - sono se-minatori di cinico ateismo, teo-rico e pratico. Lo spirito di As-sisi, che normalmente scrivia-mo con la “s” minuscola, volen-do intendere che si tratta di unmetodo e di una via di compor-tamento - improntato alla tolle-

ranza, al dialogo, alla ricercadella pace nel massimo di colla-borazione possibile per daregloria a Dio e diffondere la pacetra gli uomini - sempre più an-diamo scoprendo che andrebbemeglio scritto con la S maiusco-la, evocatrice dello Spirito diDio. Senza il Suo aiuto, “nulla ènell’uomo, nulla senza colpa”. La continuità con le origini del-la Giornata della preghiera del-

lereli-

gioni per lapace voluta da Giovanni Paolo IIe conservata/rinnovata da Be-nedetto XVI, ha lo scopo non so-lo di ridire, ricordare e appro-fondire le ragioni di sempre, maanche di rendersi conto di quan-to avviene nella prospettiva del-la pacificazione del mondo. Sidovrebbe forse dire meglio, og-gi, in una situazione globale,che la prospettiva dello spirito

di Assisi è quella della pacifi-cazione dei vari mondi che si

stanno affacciando sulla scenamondiale con le loro caratteri-stiche e con l’orgoglio e l’ambi-zione di conservare le proprieidentità. Nel mondo globale,infatti, mentre da una parte eper certi aspetti della vita qualil’economia e la tecnica si va ver-so l’omologazione, che attenuale specifiche diversità, per altriaspetti quali la cultura, i senti-menti, la religione, l’arte si ten-de ad accentuare la diversità. Questa può rappresentare unasfida alla ricerca e al confronto,a un dialogo attento e perspica-ce, e quindi a una ricchezza pertutti nell’accrescimento delleconoscenze e delle visioni se-condo i molteplici punti di vista.Ciò può avvenire se il contattotra le persone e i mondi vitaliavviene sotto la luce e la forzadello Spirito: lo Spirito di Dio,che ha soffiato all’inizio dellacreazione e deve soffiare a ogniinizio di ogni creazione che siaspirituale o artistica, perché sia“ispirata”. Ad Assisi ha soffiato in modo deltutto singolare e con evidenteefficacia al tempo di Francescofiglio di Bernardone e di monnaPica, e ha continuato a esserepresente nella storia successivafino ai nostri giorni. Noi, anchecon questa celebrazione, inten-diamo esserne memoria e testi-monianza.

E. B.

IL PROGRAMMA

DOMENICA 27 OTTOBRE ORE 10.45 sulla piazza antistante la basilica di

Santa Maria degli Angeli, ilvescovo mons. DomenicoSorrentino di Assisi - NoceraUmbra - Gualdo Tadino, e iministri generali degli Ordinifrancescani, offrendo unramoscello d’olivo, accolgono Fouad Twal, Patriarca diGerusalemme dei Latini, DavidRosen, direttore Affari

interreligiosi Comitato turco-americano, Mohamed Sammak, segretario generaleComitato dialogo cristiano-musulmano libanese.

ORE 11.10 partenza, in auto, per la piazza inferioredi San Francesco.

ORE 11.20 dalla piazza antistante l’abbazia di SanPietro in Assisi, pellegrinaggio fino alla piazzainferiore di San Francesco.

ORE 11.30 saluto di mons. Sorrentino cui seguonogli interventi di Mohamed Sammak, DavidRosen, Fouad Twal.

ORE 13.05 rinnovo dell’impegno di pace. ORE 13.15 gesto di pace e saluti.

SABATO 26 OTTOBREORE 20.30 presso la cattedrale di San Rufino, la

comunità cristiana diocesana si ritrova per unaveglia di preghiera e un concerto per la pace(ensamble vocale Commedia Harmonica, Cantoridi Assisi, Cappella musicale della basilica di SanFrancesco).

La continuità con la Giornata volutada Giovanni Paolo II e rinnovata daBenedetto XVI ha lo scopo non solo diricordare e approfondire le ragioni disempre, ma anche di guardare almondo dell’oggi

Quest’anno ad Assisil’incontrointerreligiosoper la pace avràper tema ilMedio Oriente

LA VOCE IN PRIMO PIANO10

scivano dalla chiesa do-ve avevano appenapartecipato al matri-

monio di un loro parente. Duegiovani, in moto, hanno spa-rato all’impazzata provocandoquattro vittime, tra cui duebambini di 8 e 12 anni, e 20feriti. Questa volta a bagnarsidi sangue cristiano è il sagratodella chiesa di Nostra Signoranel sobborgo di Warraq di Gi-za, al Cairo. Cinque i fermatidalla polizia per questo crimi-ne, quattro sarebbero appar-tenenti ai Fratelli musulmani.Una scia di morte che riportaall’attentato del Capodanno2011, ad Alessandria d’Egitto,quando un’autobomba esplo-se davanti a una chiesa dopola messa di mezzanotte cau-sando 21 morti e 79 feriti.La massima autorità musul-mana d’Egitto e del mondosunnita, l’Università di Al-Az-har, ha preso le distanze daquesti attacchi, in difesa dei di-ritti dei cristiani copti. Intanto

U

XII Giornata del dialogo con l’islam:le iniziative in Italia e a Perugia

onostante il perdurare di guerree persecuzioni (vedi anchearticolo qui a sinistra) la data del

27 ottobre, nello “spirito di Assisi”,continua a suscitare movimenti didialogo e di pace. Se ne parlerà lunedì28 ottore, ore 18, al Centroecumenico di Perugia conla tavola rotonda “La libertàdi religione, condizione efondamento della pace”. Trai relatori sarà presenteAbdel Qader, imam dellacomunità musulmana diPerugia. Intanto, il giorno27 cade la 12a Giornataecumenica del dialogo cristiano-islamico. Il Comitato promotore dellaGiornata, legato alla rivista on-line IlDialogo, ha rilasciato un appello daltitolo “Libertà religiosa, base dellaconvivenza civile”. Vi si legge, tral’altro, che in Italia è “urgente edrammatico il tema della libertàreligiosa, su cui poco si riflette e che,nonostante quanto previsto dallanostra Costituzione (artt. 3, 8, 19, 20), èancora largamente inattuata ed è anzioggetto di scontro in numerose regioni

N del nostro Paese, soprattutto al Nord, enon solo nei confronti dei musulmaniche si vedono sistematicamente negareil permesso di erigere propri luoghi diculto... La stessa questione delleIntese, in attuazione dell’art. 8 della

Costituzione, ha avuto e hatuttora notevoli ritardi... La Carta ecumenica,generalmente pococonosciuta dalla grandemassa dei cristiani italiani”esorta le Chiese a“incontrare i musulmani conun atteggiamento di stima” e“a operare insieme ad essi

su temi di comune interesse”. Da partesua la Comunità di Sant’Egidio, perbocca di Jan De Volder, rimarca che “loSpirito di Assisi ha dato un formidabileimpulso al dialogo tra musulmani ecristiani. In questi 27 anni si sonomoltiplicati i luoghi dell’incontro...Certo, costruire la civiltà del conviverenon è una cosa da poco. È una grandesfida per l’umanità del XXI secolo.Perciò non è nostra intenzione nédrammatizzare né idealizzare ilconvivere”.

In Egitto, nuovo feroce attaccocontro la comunità cristiana

però si assiste a una violenzadal sapore di un progrom con-tinuo, incombente sulla mino-ranza cristiana egiziana, cherappresenta circa il 10% di unapopolazione che conta 80 mi-lioni di persone. Già a partiredagli anni Settanta. La situazione è peggiorata conla rivoluzione del gennaio del2011 che portò alla defene-strazione di Hosni Mubarak eall’ascesa al potere dei Fratellimusulmani con MohamedMorsi, a sua volta deposto dal-l’Esercito lo scorso 3 luglio do-

po manifestazioni di piazzacon milioni di persone. Dalquel momento i cristiani sonostati perseguitati dai Fratellimusulmani che hanno brucia-to più di 70 chiese e scuole, di-strutto negozi e proprietà deicopti, ritenuti sostenitori dellaGiunta militare “golpista”. “Attaccano le chiese per semi-nare odio e divisione, e ripor-tare il Paese nel caos, ora checerca di lasciarsi indietro unanno di Governo islamista aguida della Fratellanza musul-mana che non ha prodotto ri-sultati di nessun genere. E afarne le spese sono i cristiani”denuncia mons. AntoniosAziz Mina, vescovo copto-cat-tolico di Guizeh. E addita laFratellanza musulmana: “Chipoteva compiere un gesto delgenere? Chi poteva attaccareuna chiesa? Chi altri se non lo-ro, come avevano fatto in pre-cedenza in altri assalti e mani-festazioni violente?”.

Dan. Ro.

Abdel Qader

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

❖ SRI LANKAIl genocidio dei Tamil

“È in corso in Sri Lanka un genocidio delpopolo Tamil” è la denuncia forte ecircostanziata inviata dalla Commissionegiustizia e pace della diocesi di Jaffna, nelNord dello Sri Lanka, alla Nunziaturaapostolica e a tutti i Vescovi del Paese. Ilpresidente della Commissione, padreMangalarajah, invita il Vaticano aesercitare pressioni politiche sul Governodello Sri Lanka per proporre una“soluzione politica equa” all’assettonazionale dopo la guerra civile. La letterasottolinea alcune “basilari questioni

irrisolte” per il popolo Tamil, minoranzeetnica che vive nel Nord e nell’Estdell’isola. Anzitutto la responsabilità daaccertare per le violazioni dei dirittiumani, in particolare durante le fasi finalidella guerra nel 2009. Il testo chiedegiustizia “per l’uccisione di migliaia dicivili innocenti”, e di avviare un’indagineinternazionale per le persone scomparse,per l’utilizzo di bombe a grappolo e anchedi armi chimiche. Il secondo punto è laconfisca delle terre dei Tamil. Terzo, il“controllo demografico coercitivo” deiTamil, molti dei quali sono cattolici. Ledonne vengono portate in ospedale ecostrette ad assumere sostanze per ilcontrollo delle nascite. (Fides)

Ecumenismori-formato

I luterani hanno ribadito al Papa lavolontà di “festeggiare in modo ecumenicol’anniversario dellaRiforma nel 2017”

a via del perdono reciprococome via di riconciliazio-ne: ecco l’altro nome del

dialogo ecumenico, e a indicarlasono cattolici e luterani nel do-cumento Dal conflitto alla comu-nione. L’interpretazione luterano-cattolica della Riforma nel 2017,che segna un passo importantesul percorso di avvicinamentotra le due Chiese. A riproporre la parola “perdono”al mondo del dialogo è stato Pa-pa Francesco che il 21 ottobreha ricevuto in Vaticano una dele-gazione della Federazione lute-rana mondiale e i rappresentan-ti della Commissione per l’unitàluterano-cattolica. Grande ap-prezzamento è stato espresso dalPapa per la pubblicazione del te-sto alla luce del quale - ha detto- “cattolici e luterani possonochiedere perdono per il male ar-recato gli uni agli altri e per lecolpe commesse davanti a Dio, einsieme gioire per la nostalgia diunità che il Signore ha risveglia-to nei nostri cuori, e che ci faguardare avanti con uno sguardodi speranza”.

Il documento. Nel documento,cattolici e luterani si confrontanominuziosamente sui problemi e

L

sulle conseguenze storiche dellaRiforma e sulle risposte che a es-sa vennero date. E concludonoche la commemorazione previ-sta per il 2017, oltre ad esseremotivo di “gioia e di gratitudine”,è purtroppo anche fonte di “ram-marico e di dolore” per “i falli-menti e le trasgressioni, la colpae il peccato nelle persone e neglieventi che vengono ricordati”. La storia di questi lunghi 500 an-ni è infatti costellata di “frain-tendimenti”, “pregiudizi” e “in-comprensioni” che ebbero unruolo importante nel modo dirappresentare l’altro. “Si fabbri-carono ostilità e le si tramanda-

rono alla generazione successi-va”, ma oggi sia luterani che cat-tolici hanno la responsabilità, difronte alle nuove generazioni, diammettere “una colpa che vaconfessata apertamente nellamemoria degli eventi di 500 an-ni fa”. Il documento però non esaminasolo il passato: tenta di aprire viedi dialogo per il futuro elencan-do “cinque imperativi ecumeni-ci”. La rotta da seguire è quelladi “partire dalla prospettiva del-l’unità e non dal punto di vistadella divisione”; “lasciarsi conti-nuamente trasformare dall’in-contro con l’altro e dalla recipro-

ca testimonianza di fede”; intra-prendere “passi concreti” perraggiungere l’obiettivo dellaunità visibile; riscoprire la po-tenza del Vangelo per il nostrotempo e rendere insieme testi-monianza.

L’incontro con Bergoglio. Al Pa-pa i luterani hanno ribadito la lo-

ro volontà di “festeggiare l’anni-versario della Riforma del 2017in modo ecumenico, anche conla Chiesa cattolica”. Un attoestremamente positivo perchédenota, come loro stessi dicono,“il desiderio di continuare il dia-logo ecumenico con la Chiesacattolica, al momento incentratosul tema del battesimo”. In segnodi riconoscenza hanno donato alPapa una teiera proveniente dalcampo rifugiati Dadaab inKenya, come “simbolo per l’ap-prezzamento dell’attenzione cheFrancesco ha per i rifugiati, i po-veri, e coloro che vivono in statodi guerra”.

Certo, come inogni dialogo, ledifficoltà nonmancano e nonmancheranno. So-no moltissime e atutto campo lequestioni aperte:vanno dalla giusti-ficazione all’euca-restia, al ministe-ro ordinato finoalla Scrittura e latradizione. Sono questioni -ha detto il Papa -che “richiederan-no ancora pazien-za, dialogo, com-prensione reci-

proca, ma - ha subito aggiunto -non ci spaventiamo! Sappiamobene che l’unità non è primaria-mente frutto del nostro sforzo,ma dell’azione dello Spirito san-to al quale occorre aprire i nostricuori con fiducia perché ci con-duca sulle vie della riconciliazio-ne e della comunione”.

Maria Chiara Biagioni

Francesco saluta la delegazione luterana

11LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Se ne parla a Perugiaal conflitto alla comunione: il documento -frutto di un dialogo teologico che ha

compiuto 50 anni e redatto in vista dellacommemorazione del quinto centenario dellaRiforma che si celebrerà nel 2017 - è lungo,suddiviso in ben 245 paragrafi. Il testo è già allostudio dei centri e gruppi ecumenici. Tra questiil Centro ecumenico San Martino di Perugia, chegli ha dedicato l’ultimo degli incontri settimanalidel lunedì, con un’ampia e approfonditarelazione di Sergio Biagini, per uno studio checontinuerà nei prossimi lunedì di novembre.

D

Non di proselitismo vive la Chiesaell’intervista con ilfondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, Papa

Francesco ricorda che l’obiettivodella Chiesa “non è il proselitismoma l’ascolto dei bisogni, deidesideri, delle delusioni, delladisperazione, della speranza”.Perché il proselitismo “è unasolenne sciocchezza, non ha

N senso”. Già in occasione delprimo Sinodo straordinario perl’Europa, annunciato da GiovanniPaolo II nell’aprile del 1990 aVelherad, nell’allora ancora unitaRepubblica Cecoslovacca, iltermine “proselitismo” segnò unaforte divisione tra la Chiesacattolica e il mondo ortodosso. Siera all’indomani del crollo delmuro di Berlino e, soprattutto inUcraina, la Chiesa greco-cattolica,i cosiddetti “uniati”, pretendevanola restituzione di chiese, case ebeni che erano stati confiscatiall’epoca di Stalin; e con essi, ilritorno di molti fedeli nella Chiesatornata a vivere e professare inlibertà. Fu un momento moltodifficile per il dialogo ecumenicotra cattolicesimo e ortodossia. Conil tempo, lentamente, le cosecambiarono. Nella domenica chela Chiesa ha dedicato allaGiornata missionaria mondiale,Papa Francesco è tornato aparlare di proselitismo per direche la missione della Chiesa è

“diffondere nel mondo la fiammadella fede che Gesù ha acceso: lafede in Dio che è Padre, Amore,Misericordia. Il metodo dellamissione cristiana non è ilproselitismo, ma quello dellafiamma condivisa che riscaldal’anima”. Come ha fatto AfraMartinelli, che ha dato la vitalavorando senza far tropporumore nella sua missione inNigeria. È l’immagine delcredente chiamato a essere sale,lievito, luce: elementi che siconsumano mentre producono illoro effetto. Il sale si scioglie perdare sapore: non lo troviamoraggrumato in un unico punto.Così il lievito. E la luce è quelladella candela: offre la sua lucefino a quando non si consuma perlasciare il posto a un’altracandela. Un passaggio ditestimone che sottolinea comesiamo tutti dei “servi inutili”, cheabbiamo bisogno di avere un fortepunto di riferimento.

Fabio Zavattaro

e nostre ricche tra-dizioni non reste-ranno un monu-

mento da ammirare e ricor-dare, ma una sorgente di vitaper guarire la cultura europeache sempre di più si sta seco-larizzando e scristianizzan-do”. È il messaggio che i Ve-scovi cattolici orientali d’Eu-ropa hanno rivolto “ai loro fe-deli e a tutti gli uomini di buo-na volontà” al termine del lo-ro incontro annuale che dal 17al 20 ottobre si è svolto nellacittà slovacca di Kosice, Capi-tale europea 2013 della cultu-ra, nella ricorrenza dei 1.150anni dell’arrivo dei santi Ciril-lo e Metodio tra i popoli slavi. Il messaggio è stato letto inconferenza stampa alla Fa-coltà teologica dell’Universitàcattolica di Kosice. A presen-tarlo ai giornalisti è statomons. Salachas, esarca apo-

stolico per i cattolici di rito bi-zantino in Grecia. “Vogliamoancora una volta ripetere - hadetto - ciò che i nostri politicinon hanno saputo dire: le ra-dici dell’Europa sono cristia-ne”. Popoli fortemente radicatinella fede, con un passato dipersecuzione e di martirio euna tradizione liturgica anti-ca e ricca, oggi le Chiese diOriente si sentono eredi e te-stimoni di una spiritualità cri-stiana che forse l’Occidenteeuropeo ha dimenticato. Al-l’incontro di Kosice i Vescovieuropei hanno anche guarda-to con preoccupazione alladrammatica situazione di sof-ferenza dei loro confratelli efedeli cristiani in MedioOriente, in particolare in Si-ria, e hanno lanciato un ap-pello per l’immediato “cessa-te il fuoco”.

L“

Il senso della Giornata missionaria mondiale del 20 ottobre I Vescovi est-europei contro il laicismo

❖ GUATEMALAVescovo contro multinazionali

Le società minerarie, principalmente canadesi, che sfruttanol’oro, l’argento e altri metalli in Guatemala e in Messico,“nonsolo lasciano soltanto le briciole, ma stanno generandoconflitti sociali, e in aggiunta distruggono l’ambiente”. Loafferma il vescovo di Huehuetenango, mons. Alvaro LeonelRamazzini Imeri. Il Vescovo aggiunge che “per mantenere lapace sarebbe sufficiente fermare lo sfruttamento delleminiere in Guatemala”. Nel Paese infatti “si assiste da più diotto anni a una lotta per i cambiamenti nella leggemineraria. Ci sono gruppi contrari all’estrazione… Noiproponiamo una riforma profonda che davvero chiudal’attività del settore estrattivo” ha detto mons. Ramazzinianche a nome della comunità locale. (Fides)

❖ CUBACorsi per imprenditori

La Chiesa cattolica cubana ha avviato nuovi corsi diformazione per conseguire il diploma diimprenditore. Grazie alla collaborazione conun’università messicana, i nuovi imprenditoriverranno messi in grado di aprire un’impresanell’isola di Cuba. Due dei progetti sono organizzatidai Gesuiti e dai Fratelli delle Scuole Cristiane,mentre un altro corso è gestito direttamentedall’arcidiocesi de L’Avana. A Cuba non esistel’istruzione privata; la scuola pubblica è gratuita eobbligatoria dagli anni ’60. La Chiesa cattolica hasempre chiesto di potersi impegnare nel settore, male autorità ancora respingono la richiesta. (Fides)

Page 12: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

❖ CONCERTOAlla GallerianazionaleSabato 26 ottobre, alle ore 21,nell’ambito dell’iniziativa Unanotte al museo, presso la Gallerianazionale dell’Umbria concertoYang Wang, soprano, Ashley Slater,soprano, Sebastiano Brusco,pianoforte. Musiche di F. B.Mendelssohn, W. A. Mozart, Mahler,Schubert, Strauss. L’iniziativa èpromossa da Ministero dei beni edelle attività culturali e delturismo, Agimus.

TUTTI I SANTI. Il suo significatocristiano,soprattutto allaluce (troppotrascurata) dellarisurrezione

a festa di Tutti i santi e lacommemorazione dei Fe-deli defunti conducono a

riflettere sul duplice orizzontedell’umanità, che viene espres-so con le semplici parole “terra”e “cielo”. La prima rappresenta ilcammino storico dell’uomo edella creazione; la seconda, ilcielo, l’eternità e la pienezza del-la vita in Dio. La Chiesa è in cammino nel tem-po, ma nello stesso tempo cele-bra già la festa senza fine nellaGerusalemme celeste, dove vi-vono in eterno coloro che sonosalvi. Di molti di questi si cono-sce il nome, perché la Chiesastessa li propone come modelli eamici; accanto a loro sono posti,nella speranza, quei fedeli chesono morti in pace con Dio e peri quali si prega in modo partico-lare nelle chiese o nei cimiteri.La fede nella vita eterna deve es-sere, però, completata dalla ve-rità della risurrezione dei corpi.Su questo punto oggi è venutameno in molti la convinzione.L’uso, ad esempio, di cremare icorpi e di disperdere le ceneri,quasi come un congiungimentocon la Madre Natura, non espri-me forse il contrario? La fede

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cristiana ha sempre invitato aconservare con rispetto il corpo,che pure va disfacendosi, espri-mendo con questo gesto la con-vinzione che un giorno Dio, ilCreatore, donerà nuovamente lavita. Anche se divenuto cenere, uncorpo umano ha pur sempreun’altissima dignità, superiore aquella degli animali o delle pian-te, perché è stato abitato dall’a-nima immortale, perché attra-verso esso la persona si è mani-festata e realizzata, perché ungiorno parteciperà della resur-rezione di Cristo. Sì, come Cristoè risorto dai morti nel suo vero

corpo, così ogni uomo e ognidonna lo faranno per la grazia diDio.Le due giornate – la prima è an-che solennità – conducono apensare con insistenza alla con-dizione storica dell’uomo, tantevolte descritta come quella di unpellegrino in cammino verso laCittà dalle solida fondamenta. Inquesto viaggio nessuno è solo,come attesta la verità della co-munione dei santi. Nel battesi-mo ciascuno è stato inserito co-me membro vivo nel Corpo mi-stico di Cristo, che è la Chiesa. Èunito a tanti fratelli e a tante so-relle che quaggiù vivono le bea-

titudini del Vangelo ed è unito atutti coloro che sono già accantoal Padre. Essere cristiani, far parte dellaChiesa, significa aprirsi a questacomunione che abbraccia terrae cielo. In questa comunione tut-ti ricevono e, soprattutto, dannoqualcosa nell’ordine della gra-zia: i santi intercedono per colo-ro che camminano quaggiù, equesti ultimi con la preghiera, lapenitenza e la carità aiutano chisi sta preparando all’abbracciodefinitivo con il Padre. Ancora, queste due giornate aiu-tano a comprendere quandoun’esistenza umana possa dirsi

realizzata; i parametri umani diricchezza, carriera, successo ap-paiono totalmente insufficienti.La realizzazione sta altrove, per-ché la persona umana è fatta perdare concretezza a Dio: mani,cuore, intelligenza, tutto puòservire per permettere a Dio diincarnarsi ancora e servire i Suoifigli. La persona diviene così unostrumento libero affinché Diopossa agire ancora nella storia. Eun solo gesto di carità ha il sen-so di una vita realizzata. La carità è l’altro nome dellasantità. “Ogni cristiano – ha re-centemente ricordato PapaFrancesco – è chiamato alla san-tità e la santità non consiste an-zitutto nel fare cose straordina-rie, ma nel lasciare agire Dio”(udienza, 2 ottobre 2013). Lasantità è l’incontro tra la debo-lezza dell’uomo e la forza dellagrazia di Dio, è avere fiducia nel-la sua azione, che permette di fa-re tutto con gioia e umiltà per lagloria di Dio e nel servizio delprossimo.

Marco Doldi

I fondamenti dell’uomo:qualche interrogativo

a vita e l’essere. L’embrione: grumo di cellule o per-sona? è il titolo del volume che riunisce le relazio-ni del convegno “Alla riscoperta dell’uomo”, tenu-

tesi a Este il 21 aprile del 2012 e promosso dal Movimen-to per la vita, il Centro aiuto alla vita diEste - Padova e della Fondazione Radi-canti e Ruzzantini. Studiosi di fama na-zionale e internazionale si interroga-no sui fondamenti della bioetica a par-tire dalla riscoperta dell’umano e sul-la base dell’approccio interdisciplinaredelle scienze: antropologia, filosofia,medicina, etica, teologia, diritto. Tra irelatori Remo Realdon, presidente del-la Fondazione “Radicanti e Ruzzanti-ni” di Este di Padova, Vittorio Possenti,filosofo e professore emerito di Filoso-

fia politica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, En-rico Berti, presidente dell’Istituto internazionale di Filo-sofia e professore emerito di Storia della Filosofia pressol’Università di Padova, Renzo Pegoraro, presidente dellaFondazione Lanza di Padova e Cancelliere della Pontifi-cia Accademia per la vita, Giovanni Cappellari, presiden-te del Gabinetto di lettura di Este - Padova. La postfazio-ne è firmata da Leopoldo Sandonà, docente di Filosofia ebioetica presso l’Issr San Lorenzo Giustiniani di Venezia.AA.VV., La vita e l’essere. L’embrione: grumo di cellu-le o persona?, Marcianum Press, euro 13

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Le origini della festana sintesi dell’origine della festa di Tutti i santi si trova nelsito www.catechista.it. “La solennità - vi si legge - trae la

sua origine dalla dedicazione al culto cristiano del Pantheon diRoma: nell’anno 610 esso fu dedicato alla Vergine Maria e atutti i Santi. Anche in Oriente si celebravano tutti i Santi, nellaprima domenica di Pentecoste. Fu Gregorio IV che nell’anno835 stabilì la celebrazione della festa il 1° novembre”. Ma acuriosare nella Storia emergono altri elementi, anche discordicon quelli sopra elencati. Un ruolo particolare lo avrebberogiocato i monaci di Cluny. Senza contare le antiche radici dellafesta, dato che il culto dei morti è un fenomeno antichissimo.

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La risurrezione dei morti dipinta da Luca Signorelli a Orvieto

❖ PREMIO RINA GATTIIl progetto è realizzatodall’istituto ‘Volumnio’Sabato 26 ottobre, alle ore 10, nell’auditoriumdell’Istituto comprensivo Volumnio di Ponte SanGiovanni, in via Cestellini, 3, verrà presentato ilPremio Rina Gatti 2013-2014 per la creativitàintergenerazionale e la salvaguardia dellamemoria. Saranno presenti i rappresentanti delleistituzioni locali e degli enti patrocinanti: RegioneUmbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia,associazione italiana biblioteche sezione Umbria,Isuc istituto storia dell’Umbria contemporanea. Ilprogetto di questa edizione del premio si chiama“A spasso nel tempo” ed è stato realizzato dalle

insegnanti dell’Istituto comprensivo Volumnio diPonte San Giovanni e raccoglie tre differentipercorsi: scuola dell’infanzia, scuola primaria escuola secondaria di primo grado. L’IstitutoVolumnio ha 1.375 alunni distribuiti in 11 plessi,5 scuole primarie e una scuola media. Il premio èdedicato alla memoria della scrittrice Rina Gatti.Il premio intende valorizzare l’importanza dellacomunicazione tra generazioni attraversoracconti, storie, interviste ecc. realizzati daglistudenti con la collaborazione dei nonni, di altricomponenti della famiglia o di conoscentianziani. Nell’occasione sarà presentato il volume“Un futuro ricco di memoria” a cura di RenzoZuccherini e Giovanni Paoletti, pubblicato daCesvol-Perugia, che raccoglie una selezione deglielaborati vincitori del Premio negli anni 2007-12.

❖ ASSISILo stemma araldico di Papa Francesco, opera di Mauro PieroniL’immagine della scultura dello stemma araldico di papaFrancesco verrà presentata in anteprima ad Assisi il 28 ottobre, inoccasione della chiusura della mostra “Il miracolo del pane e delvino”, allestita presso il palazzo Capitano del Popolo. L’opera delmaestro intagliatore Mauro Pieroni, che l’artista consegneràpersonalmente al Pontefice, è stata realizzata utilizzando letecniche rinascimentali dell’intarsio ma per la prima volta illegno è stato lasciato al naturale, senza essere rivestito di orozecchino come è accaduto in passato per i precedenti pontefici.“Miserando atque eligendo” è il motto inciso sull’opera. Il 28ottobre al “finissage” della mostra parteciperanno il sindaco diAssisi Claudio Ricci, il vescovo di Assisi mons. DomenicoSorrentino e padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento.

Il laicato nella vita della Chiesa:testimonianza e sguardo evangelico

a questione dei laici nella Chiesa deve oggiessere compresa nella cornice più ampia dellalaicità della Chiesa. “Laicità” non significa

naturalmente la rinuncia della testimonianza cristianaa mantenere in primo piano l’annuncio dellepromettenti ragioni del Regno. La testimonianzacristiana dei credenti deve avere il sapore e l’odoredelle quotidiane sfide dell’esistenza. Un interessante estrutturato argomento, come quello dei laici nellaChiesa, viene trattato da don Giuliano Zanchi, direttoredel Museo diocesano di Bergamo su La rivista del cleroitaliano n. 7/8 del 2013, pp. 509-530. L’interventopropone la figura del laico come il cristiano quale “sidà in natura”, liberandolo dai numerosi gioghisovrappostigli dall’ecclesiologia post-tridentina checoncepiva la presenza dei laici nella Chiesa secondouna modalità sostanzialmente esecutiva e strumentale.In questi decenni post-conciliari la questione dei laicisi pone però diversamente, essendo venuta menoquell’organizzazione sociale della vita che rendevapossibile e necessaria l’esistenza di un clero chegoverna l’appartenenza dei semplici fedeli. Laquestione del laico nella Chiesa può essere compresapiù in generale come questione della testimonianzacristiana nel mondo contemporaneo. “Laconfigurazione di un modo di essere definitivamente

cristiani – scrive don Zanchi – rappresenta oggi unobiettivo cruciale per le ambizioni di una coscientetestimonianza evangelica. Per dare a essa carne esangue tuttavia non servirà a nulla intensificareulteriormente i molti itinerari di aggregazione alla vitaparrocchiale o i percorsi di introduzione in ecclesialesealle diverse spiritualità di ambito (famiglia, lavoro,politica). Si tratta piuttosto – evidenzia l’autore – diridare una forma univoca e riconoscibile allo statuto diuna perfezione cristiana realmente plasmata con lamateria della vita umana comune. La questione dellaico nella Chiesa si sovrappone a questa necessità eriguarda la configurazione di una generazione dicristiani capaci di dare alla sequela la forma della vita,non della parrocchia”. Il tema posto dai laici riguardaperciò più in generale il ruolo della Chiesa nella cittàsecolare. Quello che chiamiamo ‘laico’ è il discepoloche incarna, senza specificazioni, questaconfigurazione. “Non è tanto questione di far fare dellecose ai laici nella liturgia – conclude don Zanchi -; sitratta di costruire la comunità in modo che nel suomodo di testimoniare la fraternità cristiana sianoospitate le reali questioni della vita, il linguaggio dellaricerca comune del senso, le specifiche attitudini chesolo l’esistenza concreta può offrire”.

G. R.

L

VISTO in rivista

12 LA VOCE FEDE&CULTURA

Page 13: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

Don Pascual Chavez Villanueva

Il convegno internazionale sui giovani e il lavoro tenutosi alla Sala dei Notari

n occasione del 90° anniversario deisalesiani a Perugia, don PascualChavez Villanueva, rettor maggio-

re dei Salesiani e nono successore didon Bosco, è venuto in visita nel capo-luogo umbro. Ha tenuto una lectio ma-gistralis all’aula magna di Scienze dallaformazione sul tema “I giovani alla ri-cerca del senso della vita” (testo dispo-nibile sul sito www.donboscoperugia.it)e ha ricevuto l’onorificenza cittadina“Baiocco d’oro” dal sindaco WladimiroBoccali. I festeggiamenti sono stati an-che un momento di riflessione sul futu-ro dei salesiani e della loro missione re-ligiosa.

Don Chavez, qual è il senso della suavisita a Perugia?

I

[email protected], cell.339 7409441, oppure TadeuszRozmus, email [email protected], cell.346 7148803.

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

Giovani: etica e crescita

“Ai giovani diamo il dono più grande”

Le celebrazionia Perugia per i 90 anni di presenza dei salesiani

La residenza universitaria

La Lectio magistralis “I giovani alla ricerca del sensodella vita” tenuta dal Rettore Maggiore dei Salesianivenerdì 18 nell’Aula Magna della Facoltà di Scienzedell’educazione

Il torneo di calcio disputato nelle strutture sportivedell’Istituto don Bosco, promosso dalla PGS DonBosco Perugia

Nella basilica di San Pietro il concerto sabato 19ottobre, con l’orchestra sinfonica degli allievi delConservatorio “F. Morlacchi” di Perugia

La solenne concelebrazione in Cattedrale presiedutadal Rettore Maggiore dei Salesiani, giovedì 17 ottobre

Per le famiglie un momento di festa con il Pic nic didomenica 20 ottobre

La mostra sulle attività educativo - professionali deiSalesiani nel mondo e sulla storia del Don Bosco diPerugia. Resta aperta fino al 31 ottobre a Palazzodei Priori

festeggiamenti per il 90° anniversariodella presenza dei Salesiani a Perugianon potevano che aprirsi con un mo-

mento di confronto e riflessione sui gio-vani. Giovedì scorso, infatti, alla sala deiNotari, gremita di gente e di tanti giovanisi è svolto l’interessante e impegnativoconvegno internazionale “Giovani e lavo-ro: portatori di etica e crescita” per riflet-tere sulle difficoltà e le sfide che i giovanidi oggi si trovano ad affrontare in un mon-do “piagato” dalla crisi economica e daun’apparente mancanza di prospettive peril futuro. All’incontro erano presenti i rappresen-tanti delle istituzioni, come il sindaco diPerugia Wladimiro Boccali e la presiden-te della Giunta regionale Catiuscia Mari-ni, ma anche studiosi come il prof. Domi-nick Salvatore della Fordham Universitydi New York, ed esponenti di successo delmondo imprenditoriale come BrunelloCucinelli dell’omonima azienda, Dimi-trios Bataloggianis della Dmix-Speed-

I crafts, Zdzislaw Bik della Fasing Group eValter Baldaccini dell’Umbriagroup. “Il nostro obiettivo – ha spiegato don Ta-deusz Rozmus, direttore dell’istituto DonBosco di Perugia – è di essere dei costrut-tori di speranza per i giovani. Questi fe-steggiamenti non sono un modo per ono-rare noi stessi, ma un momento di con-fronto per rispondere ai problemi concre-ti che la realtà contemporanea ci impo-ne”. “La formazione dei giovani – ha det-to don Claudio Belfiore, presidentenazionale del Cnos (Centro nazionaleopere salesiane) – è alla base della nostramissione religiosa. Il tema del lavoro di-venta quindi fondamentale. Ma il lavoronon deve essere inteso semplicemente co-me ricerca di un’occupazione da cui trar-

re un compenso economico. È portatore didignità per il giovane, lo colloca nella so-cietà, lo fa diventare partecipe e attivo nel-la realtà in cui vive, gli dà uno scopo. Per-ciò noi puntiamo a costruire una culturadel lavoro nei nostri giovani”. Con risultatiimportanti in tutto il mondo. “L’esperienza dei centri salesiani di for-mazione professionale - sottolinea don Mario Tonini, presidente del Cnos Fap eCnos scuola Italia – è diffusa a livello in-ternazionale ed è il biglietto da visita gra-zie al quale i Salesiani sono ampiamentepresenti all’estero. In Italia ben il 25 percento dei 15 mila salesiani sono impegna-ti nella formazione dei giovani in 60 cen-tri, con ottimi tassi di occupazione. Anchese la situazione italiana varia molto, traun Nord in cui i Cnos Fap sono molto dif-fusi, e un Sud in cui invece fanno ancoramolta fatica ad affermarsi, nonostante l’al-to tasso di disoccupazione e abbandonoscolastico”.

Laura Lana

LA VOCE SALESIANI.90ANNI A PERUGIA 13

SALESIANI. Intervista al Rettor maggiore venuto a Perugia

a formazione professionaledei ragazzi dai 16 ai 18anni è ormai una pietra

miliare della tradizionesalesiana. Ora la comunitàreligiosa di Perugia si apreall’accoglienza dei tanti studentiuniversitari che vengono nelcapoluogo umbro percompletare il loro percorso diformazione post-diploma. Perquesto è stata creata la residenzauniversitaria presso la strutturache, fino a 4 anni fa, ospitava le

L scuole e che oggi è statacompletamente ristrutturata. Inoccasione dei festeggiamenti peril 90° anniversario dellapresenza salesiana a Perugia, laresidenza è stata ufficialmenteinaugurata e benedetta da don Pascual Chavez Villanueva,rettor maggiore dei Salesiani enono successore di don Bosco.La residenza si compone di unatrentina di stanze singole, ampiee luminose, con bagno privato.Inoltre i giovani avranno a

disposizione diversi spazicomunitari, come sale tv, saleincontri, biblioteca, sale studio,ricreazione, lavanderia, cucinini,mensa e spazi sportivi (campoda calcio, calcetto, palestra, ecc.).Ad oggi, circa la metà dellecamere sono occupate. Per chifosse interessato c’è, quindi,ancora la possibilità di faredomanda. Per le informazioni ele modalità di iscrizionerivolgersi a Stefano Pastorino,email perugia-

“Ho voluto essere presente alle celebra-zioni per questo 90° anniversario per tremotivi principali. Primo, per unirmi al-la comunità religiosa nel benedire que-sto lungo periodo di storia pieno di gioiee soddisfazioni. Secondo, per riflettereinsieme sul presente e saper risponde-re, in maniera adeguata, agli interroga-tivi che i giovani ci sottopongono. Terzo,per sognare insieme il futuro, conti-nuando a credere nell’insegnamento didon Bosco di avere sempre fiducia neigiovani e nelle loro possibilità”.Quali sono i nuovi interrogativi che igiovani vi sottopongono?“I ragazzi sentono di non avere più pro-spettive per il futuro, hanno perso fidu-cia e speranza e si vogliono arrendere,perché questa società li ha resi sempli-cemente dei consumatori di beni, disensazioni, di esperienze… Ma la vitanon può fermarsi all’aspetto biologico:per ognuno di noi è scritta una missio-ne unica ed esclusiva, che nessuno po-trà compiere al nostro posto. I giovanistanno perdendo la consapevolezza diquesto senso più profondo della vita”.Quali risposte state dando come co-munità salesiana?

“Il dono più grande che noi - che tutti -possiamo offrire ai giovani è l’educazio-ne, ovvero quegli strumenti capaci ditrasformare un ragazzo in un uomo consogni e prospettive, ma anche in un pro-fessionista capace di integrarsi e viverenel mondo del lavoro. Altrimenti il fu-turo dei nostri giovani non sarà altroche quello degli emarginati. Altro gran-de strumento al fianco dell’educazione,mantenere un sistema preventivo perimpedire ai giovani di cadere e perder-si”.Quali le risposte che, invece, non stadando la società?“Il più grande errore della nostra so-cietà è quello di non credere più nell’e-ducazione dei giovani, di non investirenello sviluppo dei loro talenti e delle lo-ro possibilità. Dalla più grande risorsache un Paese possa avere, i giovani sistanno trasformando in un problema so-ciale, perché privi di futuro, o in un te-soro che lascia l’Italia per andare ad ar-ricchire altri Paesi. Stiamo svilendo oesportando all’estero l’unica cosa chenon si dovrebbe mai minare: le risorseumane”.

L. L.

FOTOGRAMMI

Salesiani: adesso a Perugia è anche disponibile una residenza per gli studenti universitari

Alle pagine 17 e 23 l’Urna con le reliquie di don Bosco

a Perugia e a Terni

Page 14: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

14 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

I più pericolosisono i “buoni”

a insomma, alla fine letasse da pagare sarannodi più o di meno? La

maggioranza governativa,lacerata dai suoi contrasti, oscillafra il rigore (vero) e la promessa(illusoria) di qualche sgravio.Purtroppo bisogna fare, comesempre, i conti con la realtà; anziin questo caso con due realtà.Una è il debito pubblico; l’altra èil deficit. Sono cose diverseanche se collegate. Il debitopubblico è la massa del denaroche lo Stato prende in prestitovendendo i Buoni del tesoro; inun’economia sana il suoammontare non dovrebbesuperare il 60% del Pil (prodottointerno lordo), lo Stato italianoha superato il 130%. Il deficitannuale è la differenza, calcolataalla fine dell’anno, fra le entratee le uscite del bilancio delloStato; in un’economia sanadovrebbe essere zero, o almassimo lo zero virgola qualcosaper cento del Pil. In Italia siamointorno al 3%, che sembra pocoma è una enormità. Infatti ildeficit deve essere coperto connuovi Buoni del tesoro, ossia connuovo debito; e se il debitocomplessivo cresce ogni annodel 3% del Pil, si va verso lavoragine. Il problema essenzialedel debito è che prendere soldi aprestito si può, ma poi bisognarestituirli e anche pagarci sopragli interessi. La restituzione puòessere rinviata a tempoindeterminato se gli investitorisono pronti a rinnovare i Buonidel tesoro alla scadenza (ma peresserne sicuri si devonopromettere interessi alti); ma gliinteressi devono essere pagatisubito. Se il debito è il 130% delPil, e il tasso degli interessi è il3%, ne consegue che il caricoannuale degli interessi vale, dasolo, circa il 4% del Pil. Molto piùdel deficit massimo tollerabile. Insostanza, ci indebitiamo perpagare gli interessi. Siamo cosìcostretti a tagliare la spesapubblica e aumentare, ocomunque non diminuire, letasse. In questo modo peròl’economia si frena e il Paese nelsuo insieme si impoverisce. Èuna situazione drammatica. Laclasse politica ne è all’altezza? Agiudicare dai suoi miserabiliteatrini, si direbbe di no.

Pier Giorgio Lignani

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IL PUNTO Se potessi parlareal Papa, gli direi...

Il pastore Bertolino aveva scrittoal Papa Francesco (vedi scorsonumero de La Voce), E il Papa gliha risposto attraverso la suaSegreteria con parole moltocordiali. Gli abbiamo chiestocome avrebbe immaginatol’incontro e che cosa avesse inanimo di domandare al Papa. IlPastore ha prontamente risposto.

e il Vescovo di Roma, PapaFrancesco, e un Pastore emerito

della Chiesa valdese s’incontrassero,anche se hanno ricevuto insegnamentireligiosi diversi, si abbracciano perchési riconoscono fratelli in Cristo Gesù. Sichiamerebbero per nome, non usandoné il casato né titoli, solo il nome chehanno ricevuto al battesimo (lui, comeSaulo diviene Paolo, da Jorge diventaFrancesco). Si darebbero del “tu”fraterno, affettuoso, rispettoso, comequando lo si dà a Dio nostro Padre inCristo. Pregano assieme, ringraziandoil Padre che li ha fatti incontrare, echiedendo allo Spirito santo diilluminarli. Un tema da trattare: 30anni fa fu sottoscritto il BEM,documento su battesimo ed eucarestiao “rendimento di grazie” (il termine misembra incompleto per significarecomunione. Per me: Cena del Signore).Lui e io crediamo nella presenza delSignore Gesù Cristo veramenterisuscitato, ma in forme diverse.Mettendo da parte queste diversitàaggiunte dall’uomo, non andandocontro la legge canonica, ma oltreessa, ci concentreremmo sullapresenza del vivente Signore, tenendoben presente che è la Sua cena allaquale egli ci invita a partecipare comesegno e parabola del grande invito checi rivolge a partecipare al Suo regnoche viene; e assieme con gioia egratitudine vi parteciperemo insieme.

Archimede BertolinoTerni

Grazie della confidenza. Percontinuare il gioco delle ipotesi,potremmo immaginare che cosapotrebbe rispondere PapaFrancesco. Mi proverò a farlo nelprossimo numero. A meno che lostesso Papa non voglia farlo dipersona! Un abbraccio fraterno.

Dal carcere il mio “grazie” a voi e a Papa Francesco

eguo il vostro giornale, che ormai èdiventato un appuntamento fisso.

Un’informazione sempre fresca einteressante sia dal punto di vistainformativo sia sotto il profiloprettamente giornalistico (mi occupodi comunicazione). Sono contento chesulle pagine del vostro giornale trovinospazio alcune mie riflessioni sulla vitain carcere. Racconto la mia vita fatta diprivazione e sofferenza, masoprattutto quello che desideroemerga con forza è che di carcere ci sipuò guarire. Seneca diceva “Voglioimparare per migliorare”... La culturadunque come fattore imprescindibileper chi vive il carcere e intendeliberarsi delle catene pur rimanendoin prigione. Seguo con particolareinteresse Papa Francesco e la recentevisita ad Assisi (interessantissimol’inserto de La Voce proprio perl’occasione). Comunico spesso con il

S

S

Papa (per via epistolare), lettere con lequali ribadisco la mia gioia per avertrovato e scoperto in lui un motivo inpiù per credere nella vita e - quelloche più conta - nella grandemisericordia di nostro Signore. Dio cidà la forza per superare ogni ostacoloe ogni dubbio, e vincere le paure chespesso ne veniamo avvinti; molte voltecon banale ed incredibilesuperficialità.

Giuseppe Barrecacasa circondariale Spoleto

Il suo articolo lo troverà nelnostro sito. Intanto potrà notarecome Papa Francesco propriooggi mentre scrivo, mercoledì, haparlato ai cappellani dellecarceri (vedi pag. 9) affermandoche per Cristo non vi sono sbarre:Egli entra ovunque.

Cristiani “ideologici”contro Papa Bergoglio

aro don Elio, alcuni quotidiani (da ultimo Il

Foglio) hanno aperto un confronto diC

opinioni “pro” e “contro” PapaFrancesco e ospitano tesi chesconcertano (“Francesco sta fondandouna nuova religione opposta alMagistero cattolico”) e invitano icattolici fedeli a metabolizzare il“disagio provocato dai gesti e dagliatteggiamenti di Bergoglio” chesecondo i critici più corrosivi avrebbeaperto un “pericoloso conflitto tradottrina e pastorale”. Papa Francesco,per rispondere alle critiche di alcuni“cristiani di sagrestia”, ha preso spuntodal brano del Vangelo in cui Gesùesclama: “Guai a voi, che avete portatovia la chiave della conoscenza; voi nonsiete entrati e a quelli che volevanoentrare voi l’avete impedito!” (Luca11,47-54). I cristiani ‘ideologici’pretendono di presidiare le soglie dellaChiesa e di decidere loro chi puòentrare e chi no, in base ai propriparametri. La risposta a questemistificazioni deformanti – ha fattocapire Bergoglio – non sta nell’aprirenuovi fronti di battaglia o rissedialettiche e dottrinali. L’unicoantidoto è la preghiera: “Non smetteredi pregare per non perdere la fede,

rimanere umili”. Tra i nuovi “dottori”c’è perfino chi tende a contrapporredottrina e pastorale. Ma nei gesti enelle parole di Papa Francesco c’ètutta la pastorale perché c’è anchetutta la dottrina. Missione di Francescoè infatti dialogare con l’uomocontemporaneo, pure con il noncredente, e stabilire con lui unarelazione positiva. Per questo haassunto un linguaggio semplice edesistenziale che mette le sfide pastoralial riparo da ambiguità ed ipocrisie. Èevidente che questa impostazione haanche i suoi rischi, di cui il Papa è benconsapevole. Del resto, se ilcristianesimo è una vita, la dottrinanon è tanto un corpo astratto di leggi eprescrizioni a cui obbedire ciecamente,quanto piuttosto un complesso di“criteri segnaletici” che invitano allaragionevolezza, indirizzano l’agire eindicano il percorso da seguire pervivere pienamente il mistero di Cristo.

Pier Luigi GalassiPerugia

Un Comitato a fiancodi disoccupati ed “esodati”

nformiamo tutti i disoccupati,versatori dei contributi volontari

all’Inps, che il Comitato nazionalecontributori volontari si è resopromotore di numerose iniziative asostegno e supporto dei disoccupati al31.12.2011, autorizzati dall’Inps alversamento dei contributi volontariprecedente al 4.12.2011. Il Comitato,oltre a svolgere un’intesa attività diinformazione e aggiornamento dellenorme e dei provvedimenti, utili alraggiungimento del diritto allapensione negato, si è reso promotoredi una denuncia per danni alministero del Lavoro e sta allestendoun programma di ricorsi individuali alGiudice del lavoro di tutte le Provinceitaliane. Ricorsi tendenti alriconoscimento del diritto allapensione dei cosiddetti “esodati”rimasti esclusi dalla salvaguardia dallenorme della riforma. Invitiamo tutti idisoccupati con le caratteristiche di cuisopra a mettersi sollecitamente incontatto con il Comitato (nessunadempimento e nessuna quota dapagare) contattando il numero 0784-203888 o accedendo al gruppoFacebook www.facebook.com/groups/302566823165025, oppureinviando una mail all’indirizzo [email protected].

Enrico Caramoni

I

Direttore responsabile: Elio Bromuri

Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugiatel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066

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esclusivamente il pensiero di chi le scrive.Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte

40 Martiri: una storia di riconciliazioneieci anni fa, in visita al mausoleo dei 40 Martiriuccisi per rappresaglia dai tedeschi il 22 giugno

1944, notai nel libro dei visitatori queste parole, scrittein inglese: “Peter Staudaker, figlio di Kurt Staudaker,ucciso a Gubbio il 20 giugno 1944”. Il figlio dell’ufficialemedico tedesco senza armi che fu freddato da colpi dipistola nel caffè Nafissi del centro cittadino era venuto aGubbio e si era fermato davanti alle tombe dei 40innocenti sacrificati per vendicare suo padre. Corsi alcimitero dove l’ucciso aveva avuto sepoltura: il custodee Cristina (la fioraia della bancarella) mi confermaronola sua presenza in compagnia della moglie. Ne parlaicon qualcuno e ne detti notizia. Dopo qualche notteinsonne scrissi alla Direzione del Sacrario germanico diPomezia con carta intestata della Curia vescovile echiesi l’indirizzo. Mi fu dato dopo qualche mese, iltempo necessario a ottenere il suo assenso. Era

D presidente dell’associazione Famiglie 40 Martiri lasignora Guglielmina Roncigli, orfana di una dellevittime della rappresaglia che, conosciuta la vicenda,venne a chiedermi con insistenza quell’indirizzo. Glielodetti con qualche patema. Le servì per mettersi incontatto con lui, in privato, senza coinvolgerel’associazione. In seguito ebbe da lui appuntamento aPomezia e potè conoscere e abbracciare l’orfano checome lei, quel maledetto giugno, aveva perduto gliabbracci paterni. La Guglielmina ci ha lasciati un freddogiorno di gelo, consumata da un terribile male, ma ilgiorno precedente aveva convocato il direttore diTelegubbio per consegnargli l’ultima lettera ricevutadalla Germania. Oh!, potessimo sempre raccontarequeste belle storie!

Don Ubaldo BracciniGubbio

AVVISO AGLI ABBONATI

In merito alla variazione da parte di Posteitaliane di alcuni Cap zonali nella nostraregione, chiediamo cortesemente agli

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ritardi/disguidi nella consegna del giornale.

Page 15: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

l Papa ha indetto la IIIassemblea generalestraordinaria del Sinodo dei

vescovi, da tenersi in Vaticano,dal 5 al 19 ottobre 2014, sultema “Le sfide pastorali dellafamiglia nel contestodell’evangelizzazione”. Unodegli aspetti sui quali rifletterein previsione di questoimportante avvenimento èl’ormai imprescindibilebinomio famiglia - mezzi dicomunicazione. Quando siparla di “media in famiglia”non si tratta più soltanto dipromozione o di salvaguardiada incoraggiare e promuovereo di compiti da svolgere. Lapresa di coscienza ecclesiale sifa più esplicita. Con questaformula lapidaria si affermainnanzitutto che i media fannoormai parte integrante dellavita familiare, e nel contemposi auspica che la vita familiaresia pienamente di casa nei media. Siamo ormaiconsapevoli del fatto che lafamiglia si re-inventa dallacomunicazione e che lamultimedialità diventainterlocutrice prioritaria diquesto processo. Non si tratta,allora, di concedere da unaparte qualcosa ai media edall’altra di vincolarli condelle direttive ecclesiastiche.Non abbiamo un “manuale”;

I

non si tratta cioè diuna specie di“decalogo” dapromulgare. Tuttavia,riconoscerel’arricchimentoreciproco che media efamiglie si possonooffrire vuol direriconoscere anche le esigenzedi rispetto mutuo delle particoinvolte, con il chiarimentocirca i rischi da superare. Ilsottofondo o il contesto diquesto dialogo è abbastanzafacile da cogliere: se i mediaattirano notevolmentel’attenzione, la famigliaretrocede invece nell’interessedell’opinione pubblica. Lefamiglie potrebbero diventarele “senza voce” del mondocomunicativo odierno. Se i media fanno sentire senzafatica la loro voce, le famigliesi trovano più spesso allaperiferia o addirittura fuori delfascino mediatico, come se ildialogo non riuscisse aprocedere su un piede di

uguaglianzareciproca. Ènecessario arrivare ariequilibrare il pesodella “parte debole”,coinvolgendo neldialogo non soltanto media e famiglie, maanche la stessa

convivenza umana per iltramite dei responsabili civili.La piattaforma etica sembraessere la soglia migliore perquesta cooperazione a tre.Sappiamo bene, peraltro, cheun tale coinvolgimento habisogno di solidi argomenti dasuggerire sia ai gestori dei media sia ai responsabili dellacosa pubblica. È qui che nascela domanda: che cosapossiamo fare come Chiesa?Già Paolo VI poneva talepressante interrogativo:abbiamo davvero fattoresponsabilmente qualcosaper venire incontro a questaurgenza? L’invito si precisaulteriormente oggi: non bastaqualche buona parola, ci vuole

un impegno pratico che sappiamisurare la posta in gioco erispondervi adeguatamente. Semolto tempo è ormai trascorsoda quando il Papa chiesemaggiore impegno e piùcoraggioso coinvolgimento,non è detto che sia troppotardi per tentare qualche passoconcreto. Come far rientrarele famiglie nel dialogo vivocon i media? In questo campo,più che il mondo ecclesiastico,sono le famiglie stesse che civanno di mezzo. Si potrebbeallora immaginare una

iniziativa specifica: perché nonipotizzare un Osservatorio media-famiglia? Esso, oltrealla riflessione sullescommesse e sulle incognitedel coinvolgimento dellefamiglie nella comunicazionemultimediale, potrebbelavorare in collegamento conla base familiare tramite unapposito sito internet, dove lestesse famiglie potrebberoprendere la parola, sottoporrequesiti e dubbi, interrogativi esuggerimenti.* Arcivescovo di Spoleto-Norcia

15

Le famiglie rischiano dirimanere “senza voce”

† Renato Boccardo*

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

Page 16: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

ome racconta JaroslavNemec, autore di unaricerca storica sui

Fatebenefratelli a Perugia (1984),l’origine di tale istituzione nellanostra città fu del tutto casuale.Infatti caso volle che, nellaseconda metà del ’500, un uomodella provincia di Perugia, talCesare di Brincolo di Cola, nativodella Pieve di Compresseto, fossericoverato e curato all’ospedaleFatebenefratelli di Roma. Costui,prima di morire, fece testamentolasciando tutti i suoi beni, situatipresso Castel Rigone, ai fratidella comunità di Roma. Nel1584 Pietro Soriano, superioredella comunità romana, inviòdue confratelli a Perugia percurare gli interessi del proprioOrdine. Con il cospicuo lascitoricevuto, in conformità aiprincipi ispiratori del lorofondatore, il portoghese sanGiovanni di Dio, che tendevano aportare sollievo e soccorsomateriale e morale all’umanitàsofferente, i frati decisero distabilirsi a Perugia e con ilbeneplacito dell’allora vescovoperugino Vincenzo Ercolani,aprirono il loro primo ricoveronella zona della Madonna dellaConca, in borgo Sant’Angelo. Sindai primissimi mesi della lorocomparsa in territorio perugino, icosiddetti “frati della sporta”furono oggetto di numerosilasciti. In particolare vennerodonate all’ospizio alcune case inPorta eburnea: risale alla fine del1584 la bolla di istituzionedell’ospedale di S. Nicolò alParione. Forti sostenitori delFatebenefratelli furono anche leconfraternite perugine di S.

C

Domenico, S. Francesco e S.Agostino, oltre a nobili e prelati.San Nicolò degli Incurabiliaccoglieva tutti quei malaticronici o inguaribili (soprattuttogli affetti da sifilide) chel’ospedale di S. Maria dellaMisericordia non poteva piùospitare. Dall’esame sia delCatasto dei beni dell’ospedale diS. Nicolò sia dei libri di spesa chediligentemente i frati redigevano,si evince una forte espansione ditale istituzione nei secoli XVII eXVIII, con annesso convento echiesa.

Con il mutare del contestostorico, la dominazionenapoleonica prima e l’Unitàd’Italia poi, fa riscontro unmutamento di fisionomia equalità dell’assistenza portataavanti dai frati: dalla primitivaspecializzazione nella cura dellasifilide si passò a forme di curepiù generiche, ma non perquesto meno efficaci e attentequali l’assistenza di malatiincurabili e anziani. L’annessa

chiesa, dedicata asan Nicolò, erautilizzata per lacelebrazioneliturgica e luogo disepoltura per idefunti dell’ospedalee del convento.Conserva affreschidel XVI e XVIIsecolo. Sull’altaremaggiore una telaraffigura la Madonna con i santiGiovanni di Dio eGiovannievangelistaprotettoredell’Ordine, opera diPaolo Laudati (sec.XVIII). Nellasacrestia si conservauna lunetta che eraposta sopra la portad’ingresso dellachiesa dove sono dipinti adaffresco la Vergine tra i santiNicolò e Giovanni di Dio (finesec. XVI - inizio sec. XVII). Lafacciata, molto semplice, ha iltetto a doppio spiovente concampaniletto a vela. Nella lunettac’è una maiolica con l’iscrizione San Joannes de Deo raffiguranteil santo e un malato. Con lasoppressione degli Ordinireligiosi, l’ospedale degliincurabili sopravvisse grazie auna convenzione con il Comunedi Perugia (1873) in base allaquale esso veniva affidato allalocale Congregazione di carità.La parte sinistra dell’edificio fudestinata a ospitare, nel tempo,giovani studenti perugini,genovesi e lucchesi. Dal 1859

l’edificio ospita anche illaboratorio di vetrate artisticheMoretti-Caselli. Nel 1864 fudeliberato un ampliamentodell’ospedale, e nel 1880 furonorestaurate la chiesa e la sacrestiadove furono sistemate anche lespoglie del padre fondatorePietro Soriano, morto nel 1588.

Ancora nel 1996 l’ospedale èstato chiuso per lavori diristrutturazione, e gli ospiti sonostati trasferiti in via provvisoriapresso la Casa dell’amicizia “A.Seppilli” in via della Pallotta (exGrocco). Solo dopo tredici anni,terminati i lavori di restauro, nel2009 la comunità religiosadell’Ordine di san Giovanni diDio Fatebenefratelli ha fatto

finalmente rientro nella sua sedeoriginaria. La ristrutturazionedello stabile ha permesso nonsolo di mantenere una presenzastabile dell’Ordine ospedaliero disan Giovanni di Dio grazieall’assegnazione di alloggi per lacomunità e locali per losvolgimento di servizi religiosi,ma al piano superiore sono stateadibite idonee residenze nellequali vengono ospitati un buonnumero di studenti universitari.Nel 2011 sono stati intrapresiulteriori lavori di restauro delcomplesso; l’Amministrazionecomunale ha individuato nuovefunzioni, come sale espositive euna fonoteca, ferme restando lealtre destinazioni già in essere.

Maria Luisa Cianini

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❖ ANNO FEDEChiusurain musica

A Perugia l’Anno dellafede si chiuderàdomenica 10 novembrein cattedrale (ore 16)con la manifestazionemusico-letteraria“Cantiamo la fede”.Cura artistica di mons.Francesco Spingola,direttore dell’istitutoFrescobaldi. Coripartecipanti: Basilica diSan Pietro, Monteluce,Calycanthus, AccademiaPerusina, Madrigalisti diPerugia, Corciano, San

Faustino, Octava Aurea,Ferro di Cavallo. Braniche percorrono latradizione religiosa dalMedioevo al Novecento,da Dante al gregoriano,ad Adam Rener (XVsec.), Purcell (XVII sec.),Liszt, Bruckner, Perosi,Fauré, fino a MarcoFrisina e a un branodello stesso maestroSpingola. Conduzione erecitazione: AntonellaUbaldi e IsabellaGiovagnoni.

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Ragazzi che si associanoper venire fuori dall’ombra

ndrid, Julio, Xaomiao, Alessandro,Josef: cinque ragazzi poco più chemaggiorenni la cui vita potrebbe esse-

re simile a quella di tanti altri giovani del-la loro età, ma è stata segnata da tante dif-ficoltà familiari. C’è chi èoriginario dell’Albania, co-me Indrid e Josef, Juliusdell’Ecuador, Alessandro èitaliano, mentre Xaomiao ècinese. Ognuno di loro hauna storia “complicata” al-le spalle; abbandonati o al-lontanati dalle loro fami-glie, dalle quali non hannoricevuto che sofferenze esoprusi, fanno parte del-l’associazione culturale pe-rugina “Fuori dall’ombra”che promuove il sostegnodell’autonomia individuale dei giovanivissuti in case famiglia dove - raggiunta lamaggiore età - non possono più restare. Il progetto dell’associazione è aiutarli a

Iinserirsi nel mondo del lavoro,nella ricerca di una casa, svol-gere pratiche burocratiche ealtro ancora. “L’alternativa sa-rebbe la strada - dice Massi-miliano Cenedella, presiden-te dell’associazione, nonchécooperatore sociale insieme aAndrea Genovesi. - Purtropponon c’è una legge che li tuteli.Hanno ancora bisogno di esse-re accompagnati, non possia-mo abbandonarli”.

Ho incontrato i cinque giovani (ma l’as-sociazione ne segue altri dieci) nella par-rocchia di Ponte San Giovanni dove stan-no svolgendo lavori come la ripulitura di

alcuni locali e la sistemazione delle areeverdi. Il 19 ottobre hanno organizzato unacena di solidarietà nei locali dell’ex asilodelle suore di via Manzoni. Un modo perfarsi conoscere e raccogliere fondi per laloro associazione. Hanno cucinato e pre-parato tutto loro, ed è stato un vero suc-cesso: quasi 200 gli intervenuti, tra cuil’assessore Andrea Cernicchi. Domenica 20 hanno cucinato di nuovo,questa volta in modo gratuito - sottolineaCenedella - per la cena organizzata a con-clusione della festa per l’apertura dell’an-no catechistico. “La parrocchia li aiuta co-me può - spiega il parroco don GianlucaAlunni - e anche la diocesi si sta attivan-do per trovare loro una casa, ma da soli

non possiamo farcela”. “Qualcuno lavoracon contratti part time, altri si arrangianocon qualche lavoretto manuale - prose-gue Cenedella -, chi fa il pizzaiolo, chi la-vora in cucina, dando loro una concretaalternativa ai percorsi illegali. Il loro de-siderio è di riscattarsi, di costruirsi unavita migliore. L’idea è di aiutarli a speci-lizzarsi, per esempio con un corso di fale-gnameria o altre attività, cercando di in-dirizzarli secondo le proprie predisposi-zioni. Il nostro sogno - conclude scher-zando, ma non troppo - sarebbe di poteraprire una pizzeria o un ristorante”.

Manuela Acito

L’associazione “Fuoridall’ombra” aiuta una quindicina digiovani che vengonoda situazioni familiaridifficili. Successo dellacena di solidarietà a Ponte San Giovanni

❖ MASCIA Perugia tre giornidi “Fiera dei vivi”Va bene a Perugia la Fiera dei morti,ma perché non la “Fiera dei vivi”? Siintitola proprio così la tre-giorni dieventi e riflessioni sui temi “dallasalute del pianeta a una disaminadella solidarietà tra i suoi abitanti”organizzata dal Masci, il Movimentoadulti scout cattolici. Le varieiniziative avranno per sede il centro“Shalom” in via Quieta 41, ossia ilocali per attività pastorali legati alla

parrocchia di SantoSpirito. Questo ilcalendario. Venerdì 1°novembre, apertura delMercatino del baratto(orario: 10-13 e 15-17,tutti e tre i giorni); ore17-18 apertura dellamostra “Immagini dalCantico delle creaturedi san Francesco” diRomano Ranieri, presente l’autore;ore 18-20 proiezione del video “Lostato del pianeta”, segue dibattito.Sabato 2 novembre: ore 10-11presentazione del progetto “San

Nicola”, scuola comunitariaper bambini dello Zambia;ore 17-18 la storica dell’arteM. Grazia Branchetti parla di“San Nicola di Otricoli,protettore dei fanciulli”; ore18-19 lo storico GiuseppeSantoro presenta “San Nicolanel contesto del Concilio diNicea e dell’epocacostantiniana”, segue

dibattito con i due relatori; ore 20-22cena di solidarietà (partecipazione: 5euro). Domenica 3 novembre: ore 17-18 libero dibattito sul tema deldialogo tra credenti e non credenti.

L’origine della presenza dei“frati della sporta” nellanostra città fu casuale. Nellaseconda metà del ’500 unuomo della provincia diPerugia fu curatoall’ospedale Fatebenefratelli di Roma. Per testamentolasciò all’Ordine i suoi benisituati presso Castel Rigone

DIOCESI E CITTÀ

Commemorazioneomenica 27 ottobre si terrà nelcapoluogo umbro una celebrazione

commemorativa (sala del Dottorato nelchiostro della cattedrale, ore 16) e dipreghiera (cattedrale, ore 18) per “IFatebenefratelli a Perugia: quattrocento annidi storia tra carità e assistenza”. Dopo oltre400 anni, infatti, l’Ordine ospedaliero di sanGiovanni di Dio (“Fatebenefratelli”) lasciaPerugia. La città e la diocesi intendonoesprimere la loro riconoscenza invitandotutti a un momento di commemorazione edi preghiera; nonostante la concomitanzacon Eurocholate, si confida in unasignificativa presenza di pubblico. Ilprogramma prevede i saluti delle autorità:mons. Gualtiero Bassetti; fra Jesús EtayoArrondo (priore generale dell’Ordine); fraGerardo D’Auria (direttore generale dellaProvincia romana); Wladimiro Boccali(sindaco di Perugia); dott.ssa GiuseppinaBioli (Ausl Umbria 1). Quindi relazionestorica a cura della prof.ssa Rita Chiacchella(Università di Perugia). Seguono letestimonianze di don Saulo Scarabattoli, deldottor Ennio Picchio e di Isabella Taddei.

D

PERUGIA. La definitiva partenza dei Fatebenefratelli L’ingresso del Fatebenefratelli nei pressi del centro di Perugia

Per mezzo millennioa servizio dei malati

Page 17: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

Fedeli durante la veglia animata da seminaristi e giovani

amica. Unaprova? Queigabinettiavrebberodovuto esseregià stati tolti afuror di popolo!Vorrà direinvece che, se,

come mi auguro ancora, Perugiadovesse diventare Capitale dellacultura nel 2019, potremmosempre organizzare una mostradelle migliori rappresentazionidi pubbliche latrine davanti aPorta Marzia, almeno da diecianni a questa parte. Potrebbediventare la metafora di ciò ches’intende oggi per cultura inItalia.

Michele Bilanciapresidente associazione “Radici dipietra”

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ SALESIANIConcerto dei giovani e mostra a palazzo dei PrioriMartedì 29 ottobre si terrà l’ultimo degliappuntamenti promossi dai Salesiani di Perugiaper celebrare i 90 anni dell’Istituto don Bosco. Alle18.30 nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori siterrà il concerto “Il ritmo dell’anima” a curadell’orchestra giovanile della scuola professionalesalesiana di Oswiecim (Auschwitz), la casa madredei Salesiani in Polonia. Nel frattempo fino al 31ottobre a Palazzo dei Priori si può visitarel’interessante mostra sulle attività educativo -professionali dei Salesiani nel mondo e sulla storiadel Don Bosco di Perugia, nella quale sono espostianche i manufatti degli studenti che vanno dallaser tridimensionale alla pompa che crea ilvuoto.

❖ VOLONTARIATOFormazione per chi vuole stareaccanto a malati e anzianiPrenderà il via il prossimo 29 ottobre il corso diformazione per volontari in ospedale e accanto adanziani e disabili, che si terrà nella V Zonapastorale, con sede a Marsciano, presso l’OratorioSanta Maria Assunta (OSMA) (via Salita SanFrancesco, 1). L’iniziativa è promossadall’Associazione perugina di volontariato (Apv) edall’Ufficio diocesano di pastorale della Salute. Ilcorso, spiega Maurizio Santantoni, presidentedell’Apv, intende offrire un breve percorsoformativo a coloro che si vogliono impegnare inun servizio di prossimità, di condivisione, disostegno a persone che sono nel bisogno. Perinformazioni e iscrizioni: [email protected],[email protected] oppure al primoincontro del corso Parrocchia di S. GiovanniBattista

❖ FAMIGLIE“Gruppi di parola” per i figli di genitori separatiDal 31 ottobre, il Centro familiare “Casa dellaTenerezza” in Perugia, organizza dei “Gruppi diParola - I bambini e la separazione” rivolti ai figlidi separati-divorziati, strutturati in quattroincontri di due ore ciascuno e saranno compostida 4 a 6 bambini/e di età compresa tra i 6 e gli 11anni. Nella seconda ora dell’ultimo incontro(venerdì 22 novembre), oltre ai bambini, sarannoinvitati a partecipare anche i genitori. “Non sitratta di gruppi terapeutici – spiegano Barbara eRoberta –, ma di gruppi di sostegno che aiutino ibambini a prendere consapevolezza dei proprisentimenti e dar loro parola, di condividere i loropensieri in un delicato momento di cambiamentofamiliare”. La cui partecipazione è gratuita. Permaggiori informazioni www.casadellatenerezza.it

DIOCESI. A Perugial’urna con le reliquie di don Bosco nel 90°anniversario salesiano

Perugia, tutta la notte tra il 22 e il23 ottobre è stato un continuo pel-legrinaggio di giovani e meno gio-

vani nella chiesa di San Prospero ubica-ta nel complesso dell’Istituto salesiano,dove nel pomeriggio del 22 è stata ac-colta l’urna con le reliquie di san Gio-vanni Bosco. L’urna, che sta compiendo un pellegri-naggio in tutte le comunità salesiane delmondo in preparazione del bicentenariodella nascita del Santo (1815-2015), ègiunta nel capoluogo umbro, dove sonoin corso le celebrazioni per i 90 anni dipresenza salesiana. La lunga veglia not-turna di preghiera davanti alle reliquie didon Bosco è stata animata dai seminari-sti perugini e da giovani della Pastoralegiovanile diocesana. La mattina del 23ottobre, alle ore 8, all’esterno della chie-sa di San Prospero, l’arcivescovo mons.Gualtiero Bassetti, insieme al direttoredell’istituto salesiano, don Tadeusz Roz-mus, e ai parroci della città, ha celebra-to la messa dedicata ai giovani. Durantel’offertorio alcuni studenti del Centro diformazione professionale “Don Bosco”hanno portato in dono i frutti del loro stu-dio-lavoro. Da segnalare che il 75% degli allievi delCentro di formazione professionale sa-lesiano trova un’occupazione al terminedei corsi e dopo il tirocinio presso azien-

A

de. Al termine della messa, l’urna con lereliquie è stata salutata da numerosi fe-deli riprendendo il suo pellegrinaggioper l’Italia centrale, facendo sosta nellacittà di Terni.Mons. Bassetti nell’omelia ha esorditorivolgendosi al “carissimo don Tadeusz”,ai “carissimi Salesiani, ex allievi, giova-ni del Centro di formazione professiona-le, ragazzi che frequentate questo stu-pendo oratorio... A conclusione ormai diqueste giornate in cui abbiamo rivissutola storia dei nostri Salesiani a Perugia,una bellissima avventura che dura da 90anni, non poteva mancare in mezzo a noiquesta significativa reliquia di don Bo-sco, uno dei santi più amati in Italia. Nonè facile esprimere a parole ciò che sentonel profondo del mio cuore in questomomento. Grazie, don Bosco, per questo

tuo - seppure rapido - passaggio in mez-zo a noi. Abbiamo bisogno della tua pre-senza, del tuo sorriso, della forza del tuobraccio. Hanno bisogno di te i nostri ra-gazzi, i nostri giovani, le nostre famiglie.Viviamo tempi difficili, come lo furono ituoi”.“L’educazione, diceva don Bosco - ha ri-cordato ancora mons. Bassetti - è cosadel cuore, e Dio solo ne è il padrone. Nonpotremo riuscire a niente se Dio non cidà in mano la chiave di questi cuori”. Ricordiamo che il 29 ottobre in sala deiNotari alle ore 18.30 si terrà l’ultimo con-certo della rassegna organizzata dai Sa-lesiani per il 90°. Verrà dalla Poloniaun’orchesta giovanile di studenti sale-siani molto speciale: dalla città di Oswie-cim, che è diventata nota con il suo no-me tedesco, Auschwitz.

L’INTERVENTO. Ma che bella immagine di Perugia stiamo di nuovo trasmettendo!

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Scuola per “animatori della carità” e non solo

a Caritas diocesana crede nella formazione, e il temaproposto per quest’anno è “La speranza nasce dalla

condivisione”. La scuola di formazione è aperta a tutti,anche se i primi destinatari sono ivolontari delle Caritas e dei Centri diascolto. Gli incontri si svolgeranno dal 16 novembre 2013 al 29 marzo 2014il sabato mattina dalle 9 alle 11,presso la nuova struttura Caritas“Villaggio sorella Provvidenza” (nelcaso la struttura non fosse pronta, gliincontri si terranno presso la nuovachiesa del Girasole). Incontri formativipersonalizzati per i territori delladiocesi possono essere richiesti a [email protected]. Questi itemi degli incontri: “Le radici dellacarità nelle Scritture” il primo, il 16novembre (padre Giulio Michelini);poi “I rapporti con il territorio e le

istituzioni (don Paolo Giulietti, Daniela Monni); “La caritànella dottrina sociale della Chiesa” (suor Roberta Vinerba);“La Caritas italiana, la Caritas diocesana, la Caritasparrocchiale: statuti, organismi, compiti” (don SalvatoreFerdinandi); “Il Centro di ascolto” (Stella Cerasa); “Larelazione di aiuto e la testimonianza comunitaria dellacarità” (Fiammetta Marchionni, M. Luisa Tiberini); “Leiniziative pedagogiche delle Caritas parrocchiali (don DiMauro); “La comunicazione: il nuovo sito web” (unesponente di Caritas italiana); “L’amministrazione” (SergioPierantoni).

L

CARITAS. Ritiro spirituale di inizio anno pastorale per operatori e volontari

Quinta colletta per il Fondo aiuta-famiglieiù di cento laici e diversi parroci e religiose, impe-gnati in attività pastorali caritative, hanno parteci-pato al ritiro spirituale di inizio anno pastorale per

operatori-volontari delle Caritas parrocchiali, svoltosi loscorso fine settimana a Casalina di Deruta. Nell’incontro, presieduto dall’arcivescovo mons. Gual-tiero Bassetti, è emersa la difficoltà di accogliere le ri-chieste di aiuto in costante aumento a causa della crisieconomica. I parroci non hanno nascosto la preoccupa-zione per la chiusura di non poche attività produttivenell’Alta Valle del Tevere, nelle zone industriali di Pon-te San Giovanni, San Sisto e Corciano. In questo conte-sto è stato annunciato che a breve sarà promossa laquinta raccolta per il Fondo di solidarietà delle Chieseumbre per le famiglie in difficoltà, che sarà aperta da unconsistente contributo delle sei Fondazioni delle Cassedi risparmio umbre e della Regione. Il ritiro, coordinato dal direttore della Caritas diocesana Daniela Monni e dal condirettore don Roberto Di Mau-ro, si è aperto con la riflessione dell’Arcivescovo il qua-le, ringraziando quanti si prodigano ogni giorno nel-l’aiutare le persone in difficoltà, ha auspicato che “la Ca-ritas possa fare un bellissimo salto di qualità nell’aiutoche fornisce” diventando sempre più una “comunità cri-stiana dedita all’ascolto e l’accoglienza del prossimo. Lacarità - ha sottolineato mons. Bassetti - è il fine della vi-ta cristiana e noi credenti siamo chiamati a coniugare

P l’ascolto della Parolaassieme al servizio aifratelli. Nella visita pa-storale che inizierò abreve porterò questospirito, questa grandematrice della carità,che si fonda nella sin-tesi tra contemplazio-ne e azione”.Soffermandosi sul pas-so evangelico dell’ac-coglienza riservata aGesù da Marta e Ma-ria, l’Arcivescovo hasottolineato il temadell’ospitalità che “nella nostra società individualista eanonima, è tutto da riscoprire” poiché “l’ospitalità nonè soltanto un segno di umanità, ma un aspetto del co-mandamento nuovo insegnatoci da Gesù: accogliere l’o-spite, cioè il forestiero, per noi significa accogliere Cri-sto stesso che si è identificato con tutti i bisognosi. La vi-ta cristiana – ha concluso mons. Bassetti – è Marta e Ma-ria, coniugate insieme, l’ascolto della Parola al servizioai fratelli! Se ci dedicassimo solo alle cose del Signore (al fare) rischieremmo di perdere di vista il Signore delle co-se e di vedere, alla fine, soltanto noi stessi”.

onostante io ogni annosegnali la cosa perchéalmeno l’anno successivo

non si ripeta, puntualmenteall’apertura di Eurochocolaterispuntano i gabinetti davanti aPorta Marzia e, di fronte allaFontana e al Duomo, compaionocome funghi improbabilicontenitori sempre piùingombranti e invadenti. Innome di cosa? In nome di unevento che, nascendo per suastessa natura come “bagno difolla”, dovrebbe avere la suaunica, vera giustificazione nelfar puntare l’attenzione delmondo sulla città. Ma qualecittà? Questo è il punto. Se non

N fosse per la sua bellezza, per ilsuo valore artistico, per la suapregnanza identitaria (insomma,in una parola, per la sua valenzaculturale), da tempo si sarebbescelto Pian di Massiano o PonteSan Giovanni come degnissimacornice della kermesse. Sequindi la si vuole in centro,questa manifestazione, è perchési ritiene che sia il contesto,l’intorno, l’alto profilo ciò che fala differenza. Di fronte a questascelta, peraltro condivisibilealmeno in linea di principio, nonsfuggirà a nessuno che unqualsivoglia atteggiamento chesi configuri ancor meno cherispettoso di ciò che conta e che

dovrebbe essere preminente,finisca per diventare, oltre cheuna contraddizione in termini,anche un doloroso boomerangper l’immagine della città.Colpevoli? No, non ce ne sono.Almeno per come siamo ormaiabituati a giudicare, poiché è lasocietà nel suo complesso arestare indifferente, a esseremalata, tanto da non riuscire piùad arrestarsi di fronte alla derivaculturale e all’indolenza che diquella deriva è compagna e

I bagni chimici accanto a porta Marzia

“Grazie, don Bosco!”

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ CHIESE ED ARTELa nuova stagioneDefinito il programma di “Chiese ed Arte -Alla scoperta dei luoghi sacri dell’AltoTevere umbro”. L’immagine simbolo diquesta 16a edizione è l’opera Cristo risortoin gloria di Rosso Fiorentino conservata alMuseo diocesano. Il primo appuntamentodomenica 27 ottobre alle ore 17 sarà unaconferenza del biblista don NazzarenoMarconi dal titolo “Qual è la vera gloria?”.Previste visite itineranti a chiese eapprofondimenti sulla toponomasticafemminile tifernate in collaborazione conl’istituto “Franchetti-Salviani”, un concertonella chiesa di S. Francesco a Montone incollaborazione con la corale tifernate“Abbatini”, la presentazione di un libro sulleBenedettine di Citerna e, a conclusionedell’iniziativa, il 30 novembre si terrà aPistrino un incontro di studi dedicato alloscultore Bruno Bartoccini. Per informazioni:Museo diocesano 075 8554705 [email protected]. (Catia Cecchetti)

❖ IRCAggiornamento sul WebLunedì 28 e martedì 29 ottobre gliinsegnanti di Religione cattolica delladiocesi di Città di Castello parteciperanno alseminario pratico “Fare lezione di Religionecon il Web”. Il corso di aggiornamento èstato organizzato dall’ufficio di Pastoralescolastica e si svolgerà presso l’aula diinformatica dell’istituto “Salviani” dalle ore16.15 alle ore 19.15.

❖ DIOCESIConsiglio presbiteraleDurante il ritiro del clero del 16 ottobre si èprovveduto a scegliere il sacerdote elettodal clero che farà parte del nuovo Consigliopresbiterale. Del Consiglio presbiteralefanno parte mons. Giovanni Cappelli(vicario generale della diocesi), don PaoloMartinelli (direttore dell’Ufficio liturgico),don Paolino Trani (direttore della Caritas),don Alberto Gildoni, don Andrea Czrotek,don Salvatore Luchetti (indicati dai pretidelle zone pastorali), don Franco Sgoluppi(eletto dal clero), don Nazzareno Marconi(cooptato dal Vescovo), padre QuintoTomassi (in rappresentanza dei religiosi).

❖ USMIDelegata diocesana Il 5 ottobre 2013, presso la casa madre dellePiccole Ancelle del Sacro Cuore a Città diCastello, sono state convocate in assembleaelettiva tutte le superiore delle comunitàlocali per eleggere, a termine quinquennioUsmi, la nuova delegata e il suo Consiglio. Èrisultata eletta delegata diocesana suor Tarcisia Erba (Piccole Ancelle del SacroCuore). Sono state nominate consiglieredall’assemblea le suore Cristina Pasquetti(Figlie della Misericordia), Pierina Brazzo(Piccole Ancelle del Sacro Cuore), IlariaScarciglia (Figlie di san Francesco di Sales),Raffaella Bibi (Piccole Ancelle del SacroCuore). Prima della preghiera finale, ilVescovo, presente in assemblea, ha espressosentimenti di gratitudine alla delegatauscente e al suo Consiglio per l’impegnodimostrato in questi 5 anni, augurando allanuova eletta di continuare nel preziososervizio alle sorelle nel promuovere lacomunione tra istituti e stimolare lapartecipazione alla vita della Chiesadiocesana.

❖ HALLOWEENMeglio il “Paradise party”Si svolge giovedì 31 ottobre a partire dalleore 15 presso il teatro della parrocchia disan Pio X a Città di Castello il Paradiseparty in alternativa alla macabraHalloween. Per partecipare alla festa sonoinfatti necessari due requisiti: tanta gioia eil travestimento da santo o angelo preferito.Le offerte che saranno raccolte nonserviranno per acquistare i dolcetti, masaranno devolute ai bambini del Congoattraverso l’azione Zuki.

DIOCESI. Sono iniziati gli incontri ispirati al 1700°anniversario dell’editto di Milano dell’imperatoreCostantino

a preso il via martedì 22 ottobre ilciclo di incontri organizzato dallediocesi di Città di Castello e

Gubbio dedicato all’anniversariodell’“editto di Costantino”. La primaconferenza, dal titolo “In hoc signo vinces- 1.700 anni dopo Ponte Milvio”, ha vistoospite nella sala del centro studi “BeatoCarlo Liviero” don Matteo Monfrinotticon l’intervento “Anno 313: i fatti e la loronarrazione”. L’ospite, introdotto da donAndrea Czortek, ha sviluppato la suaesposizione attorno ad alcuni puntifondamentali della storia di Costantino edel contesto sociale in cui si inserì la“convenzione” di Milano del 313. Hapresentato la riforma di Diocleziano e lariorganizzazione dell’assetto statale cheoperò. Di seguito, don Monfrinotti haspiegato il conservatorismo dioclezianeoriguardo alla problematica dellareligione, approfondendo anche ilconcetto di religio per i Romani. “Per loro– ha spiegato – la religione erastrettamente legata al potere fin dalleorigini di Roma: Augusto, per esempio,tra i vari titoli, possedeva anche quello di Pontifex Maximus”. Come affermato dalrelatore, i Romani tendevano a integrare iculti dei popoli vinti, inserendo i nuovidèi nel pantheon latino; il culto cristianoperò non veniva considerato una religioma una superstitio. “Solo Tertulliano conl’Apologeticum - ha aggiunto Monfrinotti -operò una svolta in questo senso,

H

ribaltando il concetto e considerandovera religione il cristianesimo esuperstizioni le altre”. Diocleziano -secondo l’ospite - ha quindi cercato laconcordia dell’Impero puntando su unritorno alla religione tradizionale eperseguitando l’elemento destabilizzante:i cristiani. Dopo aver ripercorso l’ascesaal potere di Costantino, sancita dalla

vittoria contro Massenzio a Ponte Milvio,Monfrinotti ha riassunto i raccontidell’evento tramandatici da Lattanzio edEusebio di Cesarea. E ha aggiunto:“Costantino, al contrario degli imperatoria lui precedenti, non ha celebrato lavittoria di Ponte Milvio con un sacrificio aGiove sul Campidoglio, rendendo note finda subito le differenze della sua politica”.L’esperto ha quindi continuato spiegandocome quello noto tradizionalmente comel’“editto di Costantino non possa esseredefinito tale: giuridicamente è daconsiderarsi come un accordo privato concui Costantino invitava Licinio ariconoscere lo status di liceità delcristianesimo anche in Oriente;rimarcando quindi l’editto di tolleranzaverso i cristiani emanato da Galerio nel311”.

F. O.

Lo storico Matteo Monfrinotti ha riassunto alcuni puntifondamentali della vicenda di Costantino e del contestosociale in cui si inserì la(meglio detta) “convenzione”di Milano

ra circa un mese inizierà ilnuovo anno liturgico e laChiesa leggerà, domenica

dopo domenica, il Vangelo se-condo Matteo. Nel volume diGennaro Matino, Seguimi! (SanPaolo, pag. 320, euro 19.50) illettore può trovare un commen-to al Vangelo festivo per riflette-re e per pregare sulla Parola delSignore. Essa ci arriva comeun’eco lontana, eppure presen-te, che sussurra al nostro cuore:“Seguimi!”. Da allora - e sono passati due-mila anni - quella Parola corre e,di bocca in bocca, è arrivata anoi ad annunciare la buona no-vella, a donare speranza. Loschema proposto si articola nel-la presentazione del brano pro-clamato dalla Chiesa, dal com-mento per riflettere e da unapreghiera per approfondire lameditazione.Il Vangelo quotidiano 2014 (SanPaolo, pag. 480, euro 6,90) è unsussidio che, per ogni giorno

T dell’anno solare, propone il te-sto del Vangelo, accompagnatodalla meditazione di Paolo Cur-taz. Per ogni giorno vengono in-dicate le citazioni bibliche dellaliturgia della Parola o si ricorda-no le indicazioni dei Santi.Fin d’ora, anche se il 25 dicem-bre non è ancora vicinissimo, ipiù piccoli possono prendere inmano il bel libro di Beatrice Ma-sini Il viaggio dei tre re (San Pao-lo, pag. 114, euro 17), illustra-zioni di Angela Marchetti. Rac-coglie 24 storie di Natale narra-te con fantasia e poesia. Tre re che “sbagliano cometa” einiziano un viaggio all’insegnadella speranza e dell’attesa sonoi protagonisti dei racconti. Sulloro cammino incontrano diver-se persone dell’epoca, tra cuiGiuseppe e Maria, i pastori. Allafine del loro viaggio bussano auna porta e vengono accolti dauna luce: è la sera del 24 dicem-bre.

Francesco Mariucci

IN LIBRERIA. Le novità per l’anno in arrivo

Anno liturgico e... Natale

Piccole Ancelle del S. Cuore

La scomparsa dimadre Callista Massi

a settimana scorsa è morta ad Arezzo, dove siera ritirata per il declino delle sue facoltà,madre Callista Massi. Nativa di San Giustino,

a 22 anni entrò nelle PiccoleAncelle del Sacro Cuore.Insegnante nelle scuola a Pesaroe Roma, fu chiamata, oltreall’insegnamento, a essereaccanto alla Direzione generale.Nominata segretaria generale, fueletta consigliera nel 1961. Èstata superiora generale della

congregazione per tre mandati, diciotto anni intutto. Il suo servizio da superiora si è attuato in unsingolare periodo storico di transizione. Nell’ambitoecclesiale occorreva tradurre in pratica le direttivedel Concilio Vaticano II, cercando di accordare ilvecchio con il nuovo, senza creare fratture edivisioni anche all’interno dell’istituto. MadreCallista ha operato sempre con saggio equilibrio.Ha saputo recepire le motivazioni e le esigenze deitempi nuovi, tenendo sempre presente lo spirito delfondatore, di cui iniziò la causa di beatificazione.Aprì la prospettiva della missione, dapprima inAfrica, alle suore fondate dal beato Carlo Liviero. Ifunerali si sono svolti nella chiesa di Santa Lucia esono stati presieduti da mons. Cancian.

L

Cosa successe davvero nel 313?

Don Matteo Monfrinotti e don Andrea Czortek durante l’incontro

M.Callista

18 LA VOCE Città di Castello

Caritas diocesana. Quattro incontri formativi per volontari, dal 26 ottobre

abato 26 ottobre avrà inizio ilpercorso formativo per ivolontari delle Caritas che

operano nelle Unità pastorali.“Testimoni di carità: una comunitàche anima” è il tema dei quattroincontri programmati dalla Caritasdiocesana che si terranno lungol’anno pastorale. Il primoappuntamento si terrà presso laparrocchia di San Giovanni Battistaagli Zoccolanti alle ore 9. Saràtrattato un argomento

S fondamentale per ogni cristiano:“Quale Chiesa? Quale carità?”. Lungola giornata si approfondirà l’idea diChiesa alla luce del ConcilioVaticano II e il concetto di carità,che è una dimensione costitutivadella Chiesa, assieme alla liturgia ealla catechesi. L’ecclesiologia delVaticano II sarà presentata dalmons. Cancian. Don SalvatoreFerdinandi, responsabile nazionaledel servizio promozione Caritas,proporrà un’articolata riflessione sul

concetto di carità come donoricevuto fin dal battesimo che cirende testimoni dell’amore di Dio.Presenterà l’organismo pastoralericordando come lungo la storia si

sia arrivati alla Caritas. La Chiesa èstata da sempre attenta alleesigenze dei poveri, e lungo i secoliha sempre rimodulato e ripensato imodi concreti di intervento.Presenterà i compiti e la strutturadella Caritas che si articola su diversipiani, quello parrocchiale, quellodiocesano e nazionale. Parlerà deimetodi e degli strumenti pastoraliche i partecipanti potrannosperimentare nel laboratorio che sioccuperà della Caritas parrocchiale:la parrocchia come centro dellacarità. Per informazioni: Caritasdiocesana di Città di Castello, piazzadel Grigliano 2, tel. 075 8553911.

Operatori della caritas

Page 19: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

o scorso lunedì 21ottobre, negli spazi dipalazzo Vitelli alla

Cannoniera, è statopresentato il volume Ilmobile in Umbria. Aspettistorici, artistici, tecnici eproduttivi, dal Medioevo alprimo Novecento. Il saggio è

opera di MirkoSantanicchia, ricercatorenell’Università di Perugia,che si è avvalso anche deicontributi di CristinaBistarelli e FrancescoPiagnani. Questo progetto diricerca, commissionato dallaRegione Umbria assieme alComune di Città di Castello, èstato sviluppato assieme aldipartimento “Uomo eterritorio” dell’ateneoperugino. Il volume raccogliemolte illustrazionidell’arredamento ligneoprodotto in Umbria nel corsodei secoli e risulta fruibile siadal lettore comune che dallospecialista, grazie aun’appendice documentariaposta nella parte finale dellibro. Come è stato espresso

L

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ LUGNANO“Nuovo” centro storicoTaglio del nastro per il nuovo centro storico diLugnano, dopo i lavori di riqualificazione chehanno interessato l’arco di accesso, le strutturearchitettoniche più antiche e la pavimentazione,ora in asfalto ecologico. “La ditta che haeffettuato i lavori - ha annunciato il Sindaco - ciha comunicato che restituirà a Lugnano la exchiesa, inizialmente compresa come quota dicorrispettivo per l’esecuzione dei lavori.Dobbiamo ringraziare chi ha deciso di compierequesto generoso gesto, nel quale è implicita unanon ordinaria sensibilità civica. Gli abitanti diLugnano e delle zone attigue avevano infattimanifestato rammarico per la cessione dell’exchiesa, considerata una parte integrante nellavita del paese. La ditta ha colto questosentimento diffuso tra la gente e ha deciso chetorni di fruizione pubblica”.

❖ PIETRALUNGAIl tartufo all’UnescoUn tavolo tecnico per discutere dello statodell’arte rispetto alla richiesta di candidaturaavanzata dall’Associazione nazionale Città deltartufo verso l’Unesco per il riconoscimento dellacultura tartufigena come patrimonio immaterialedell’umanità. Incontro che si è svolto aPietralunga e ha visto la partecipazione diMassimo D’Alema che ha ribadito il suo impegnoa sostenere l’iter avviato, anche in virtù della suaconoscenza del mondo istituzionale in Italia eall’estero. L’appuntamento si è tenuto sabato 19ottobre durante la 26a Mostra mercato nazionaledel tartufo e della patata bianca di Pietralunga edopo che la città ha avviato l’iter per l’ingressonell’Associazione nazionale Città del tartufo.“Bisogna lavorare - ha detto D’Alema - in modoche, entro il 31 marzo 2014, la richiesta dicandidatura sia l’unica che parta dall’Italia earrivi alla Commissione intergovernativadell’Unesco a Parigi. L’iter è lungo e la proceduraè complessa”.

❖ SANSEPOLCROMostra su san CamilloLa “Compagnia artisti” di Sansepolcro organizzauna collettiva d’arte denominata “Il Gigante dellacarità”, collettiva d’arte dedicata alla figura diCamillo De Lellis, santo nato a Bucchianico (Ch).La mostra avrà luogo in più tappe e più date nelterritorio che vide le gesta del religioso, traBucchianico, Manfredonia (Fg), San GiovanniRotondo (Fg) e Roma. L’esposizione saràinaugurata a Bucchianico (www.bucchianico.net)nel prossimo mese di aprile. Il 2014 sarà infattil’anno giubilare per il quarto centenario dellamorte di san Camillo, che il 14 luglio 1614 salivaal cielo. La collaborazione dell’artista Pino Nania,che gli ha dedicato grande parte del suo lavoro,riuscendo a ottenere significative commissioniper opere pittoriche e scultoree raffiguranti ilSanto, è stata determinante e ha consentitoall’associazione di artisti di poter raggiungere uncosi importante contatto. Si tratterà diun’opportunità espositiva che, per qualità e pernumero di visitatori, potrebbe ottenere una vastaeco internazionale.

❖ SANITÀIncontro con il volontariato “Partecipato e propositivo” viene definito dalsindaco di Città di Castello Luciano Bacchettal’incontro con le associazioni di volontariato chesi è svolto nella sala del Consiglio comunale sulleprospettive della sanità locale, alla presenza deldirettore generale Giuseppe Legato e del direttoredel distretto Alto Tevere Daniela Felicioni. “È stataribadita la centralità dell’ospedale tifernatenell’assetto della nuova Asl e l’intenzione dipotenziare quei settori in cui Città di Castello staesprimendo prestazioni di eccellenza al serviziodell’intera struttura” dichiara il Sindaco,sottolineando “il grande contributo che leassociazioni di volontariato hanno dato perportare la qualità dei servizi sia ospedalieri cheterritoriali agli attuali livelli. Questo rapporto discambio e collaborazione deve mantenersiperché ha rappresentato un ele-mentofondamentale nel consolidamento del presidiotifernate nel quadro regionale. Dal direttoreLegato le associazioni hanno ricevutorassicurazioni e il riconoscimento delfondamentale ruolo svolto soprattutto in unregime di tagli alle risorse economiche”.

Il colore “cacao” dei soldi

Libro sul mobile in Umbria dal Medioevo al Novecentonel corso del convegno,infatti, molte schede presentinella pubblicazione, assiemeai tanti dati raccolti, possonoessere utili per svilupparenuovi indirizzi di ricerca esoprattutto offrire una basebibliografica e scientifica perquanti studiano questosettore. E proprio unospecialista delle artidecorative del calibro di Enrico Colle ha presentato ilvolume di Santanicchia. Colleè un ricercatore di spessoreinternazionale per quantoriguarda lo studio e lacatalogazione di arredi esoggetti d’arte: è statorecentemente nominatodirettore del museo“Stibbert” di Firenze. L’ospiteha illustrato alcune

caratteristiche del mobileumbro e, tenendo contodell’impostazione data daSantanicchia nella suapubblicazione, ha propostoalcune immaginiesemplificative degli influssiche prima dal Veneto, dalleMarche e dalla Toscana e poida Roma hannocaratterizzato la produzionee la decorazione ligneaumbra nel corso dei secoli.La serata, moderatadall’assessore tifernate EnricoCarloni, ha visto tra gli altri lapartecipazione dell’assessoreregionale Vincenzo Riommi edi Giancarlo Gentilini,docente di Storia dell’artemoderna all’Università diPerugia, che ha introdottol’intervento del prof. Colle.

Il Cif alla scoperta di Andy Warhol

CITTÀ DI CASTELLO. I valori e le iniziativesocio-culturaliall’edizione 2013 diAltrocioccolato

Il tavolo deirelatori in unmomentodurante ilconvegno

Visitatori alla mostra (foto Milanesi)

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

anno sociale del Cif si è aperto il18 ottobre con la visita alla mo-stra di Andy Warhol presso la Pi-

nacoteca comunale. Ha guidato la visita ilprof. Sergio Bianchini che ne ha rias-sunto vita e opera. Nato in Pennsylvanianel 1928, seguì poi studi di pubblicità aPittsburgh; quindi si stabilì a New Yorkdove la Pop Art aveva già avuto la suapiena affermazione. Lì si inserì presto nel mondo della pub-blicità, lavorando per prestigiose riviste.E pubblicitario, ha osservato il prof. Bian-chini, lo fu sempre; il successo venne pre-sto, tanto che la Biennale del 1960 vennechiamata “Biennale di Warhol”. La mo-stra locale presenta circa 70 opere chemettono in evidenza l’attività pittorica, enon solo, di Warhol dal 1959 al 1987. Secondo i principi della Pop Art, è il pro-dotto quotidiano che viene posto in evi-

’L denza, anche con mezzi meccanici, eWarhol si servì della serigrafia, soprat-tutto su seta. Tra i soggetti della mostra visono i dollari, mito dell’attività consumi-stica, ma non mancano fiori, frutti: da ri-cordare qui l’incisiva evidenza di forma ecolore di due tra i quadri esposti che lirappresentano. E poi i tracciati di notemusicali, immagini di animali. Trovanoampio spazio i ritratti di attrici, a comin-ciare da Marilyn Monroe, e di altri perso-naggi famosi. I suoi colori sono accesi,ma non si può notare come possano in-cupirsi simbolicamente come nella rap-presentazione della sedia elettrica. Questo grande interprete della Pop Artcede a volte al richiamo delle opere clas-siche e si trovano inseriti nei suoi lavoritratti di quadri del Rinascimento italiano,come San Giorgio e il Drago di Paolo Uc-cello, in cui la figura femminile appare

sbiadita di fronte a uno splendido verdedell’ala del drago. Warhol fu scultore, esono presenti in Pinacoteca i famosi ba-rattoli di zuppa Campbell’s. Presenti poiabiti in cotone o cellulosa, poltrone, og-getti di uso quotidiano. Nell’ultima sala ha trovato posto unastruttura di vetro quadrangolare alle cuipareti vi sono copertine di dischi storici,come quelli dei Rolling Stones. Una lucedall’interno cambia di volta in volta colo-re, illuminando in successione le coper-tine su ogni parete.

Eleonora Rose

ello scorso weekend Città di Ca-stello è stata pervasa di un inten-so profumo di cacao. Ad aromatiz-

zare l’aria, creando un’atmosfera intensae coinvolgente, è stata la 13a edizione diAltrocioccolato che, dopo essere statoospitato da Gubbio e da Castiglione delLago, quest’anno è approdata nel Tifer-nate portando con sé una carovana dolceed eticamente impegnata. Da venerdì 18e per tutto il fine settimana il centro sto-rico è stato animato da numerosi stand,laboratori e occasioni di intrattenimentoe approfondimento.Su un binario parallelo ma di tutt’altrogenere rispetto a manifestazioni com-merciali, Altrocioccolato guarda il cacaonella sua totalità, dal Paese di origine fi-no al consumatore finale, con un approc-cio equo per tutti e una sensibilità accen-tuata nei confronti dell’ambiente e dellasostenibilità di tutta la filiera. L’organiz-zazione ha voluto porre l’accento su te-matiche importanti, con una serie di in-contri speciali come quello di sabato mat-tina alla sala del Consiglio comunale. La conferenza su “Lo spreco ai tempi del-la recessione” ha visto la partecipazione,tra gli altri, di Jacopo Fo che di fronte aun pubblico di studenti ha lanciato alcu-ni spunti, esortando i giovani a ricono-scere lo spreco, quello grande, che erode

N

quotidianamente le nostre risorse. “Mol-te volte - ha detto Fo - nelle scuole, negliospedali, le Amministrazioni pubbliche cidicono che i soldi non ci sono e non pos-sono offrirci certe prestazioni. I soldi so-no stati sprecati e gettati dalla finestra at-traverso comportamenti più o meno ma-croscopici, dalla mancata attenzione alrisparmio energetico all’evasione fiscale:tutto genera una perdita di ricchezza del-la quale potremmo invece godere”.Sabato pomeriggio è stato il momento di“Banning Poverty 2018 - Dichiariamo il-legale la povertà” la campagna interna-zionale contro i fattori strutturali all’ori-gine di processi di impoverimento, soste-nuta da Riccardo Petrella.Altro nome eccellente della tre-giorni delcioccolato è quello del giornalista dane-se Miki Mistrati il cui documentario

Shady Chocolate: le ombre del cioccolatosulla provenienza del cacao è statoproiettato sabato sera all’auditoriumSant’Antonio.Interessante anche la riflessione propostasul tema della finanza nel corso del caffèletterario, in cui Rodrigo A. Rivas e An-drea Baranes hanno analizzato il pro-blema e le possibili soluzioni che una vi-sione meno consumistica del mondo po-trebbe offrire a vantaggio dei più.Altrocioccolato, che resterà a Città di Ca-stello anche per i prossimi due anni, pro-pone attraverso la strada percorsa dal ca-cao un modello di sviluppo alternativo alconsumismo, basato su equità e sosteni-bilità. E a giudicare dalla partecipazionealla manifestazione 2013, il messaggiosembra essere largamente condiviso.

Sabina Ronconi

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l pomeriggio e la serata digiovedì 10 ottobre, l’Unitàpastorale tra le parrocchie

dell’Alto Orvietano ha volutodedicarli a un evento davverosignificativo. Ha scritto il card. Tarcisio Bertone, in queigiorni ancora segretario diStato Vaticano, in un

I telegramma indirizzato alvicario di zona don Cannizzaro: “In occasionedella celebrazione deglianniversari di matrimonio dicodesta unità pastorale, einsieme di significativericorrenze di ordinazionipresbiterali e diaconale e di

professione religiosa, il santopadre Francesco si uniscespiritualmente al comunerendimento di grazie e, mentreinvoca abbondanti doni celestiper una risposta sempre fedelee gioiosa alla chiamata delSignore, chiede di pregareanche per lui e per il suoministero e di cuore invia alVescovo diocesano, a lei, aciascuno dei festeggiati e a tuttii presenti l’imploratabenedizione apostolica”.Durante la cerimonia religiosa,presieduta dal vescovo Benedetto Tuzia attorniato dauna ventina di presbiteri,hanno rinnovato i loro voti e leloro promesse di fronte a Dio ealla comunità suor Celestinanel suo 25° di vita religiosa,don Agostino e Carlo nel loro

30° di presbiterato e didiaconato, don Gianluca nelsuo 15°, e numerosissimi sposiche di lustro in lustroricordavano l’anniversario delloro matrimonio; a questiultimi è stata consegnata unapergamena ricordo con labenedizione apostolica.L’animazione liturgica, affidataa un nutrito gruppo di religiosie religiose africani, ha resoparticolarmente gioiosa lapreghiera comunitaria, allaquale erano presenti circa 300persone con in testa il Sindacodi Montegabbione. La serata èstata conclusa da un momentoconviviale, naturale epilogo diuna festa che ha volutosottolineare l’unità nella Chiesadi ogni vocazione cristiana.

C. A.

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ MASSA MARTANAFesta del patronosan Felice con il VescovoIl 30 ottobre la parrocchia di Massa Martanacelebra la festa del patrono san Felice vescovo emartire. Il suo corpo riposa nella chiesa abbazialedi S. Felice di Giano, ove gli abitanti di Massa sirecheranno in pellegrinaggio mercoledì 29ottobre alle ore 21. Il 30 ottobre, nel pomeriggio,mons. Tuzia presiederà l’eucaristica e inaugureràl’anno catechistico. San Felice fu l’evangelizzatoredel territorio che si snodava lungo la Flaminia,comprendente l’attuale comune di MassaMartana, Giano dell’Umbria fino a Spello. Eravescovo di Martana, l’antico Vicus MartisTudertinorum situato ove oggi sorge la chiesa diSanta Maria in Pantano, statio e scalocommerciale di notevoli dimensioni lungo lastrada consolare Flaminia. Imprigionato eprocessato, fu decapitato tra il 304 e il 306.

❖ ALTO ORVIETANODue nuovi progetti per il territorioDue progetti stanno prendendo il via nella zonadell’Alto Orvietano. Si è tenuto a Montegabbione,nei giorni scorsi, un convegno dedicato alprogetto “Clanis” che prevede la realizzazione diun Centro servizi agroalimentari per stimolareinvestimenti nel settore agricolo e nel settoredella trasformazione dei prodotti norcini ecaseari. Al progetto hanno aderito cinquemunicipalità: Montegabbione, Fabro, Ficulle,Monteleone d’Orvieto e Parrano, con l’obiettivocomune di attivare uno sviluppo durevole esostenibile, stimolare investimenti nel settoreagricolo, realizzare un nuovo tessuto connettivoche coinvolga le imprese agricole eagroalimentari. Inoltre Montegabbione ha decisodi entrare a far parte della “Rete dei borghiautentici”, allo scopo di migliorare la qualitàdell’ambiente urbano e naturale, innescandoprocessi di cambiamento e di miglioramentopartendo dalle risorse e dalle opportunitàpresenti nel territorio, per accrescere la qualitàdella vita della comunità e rendere attraente ilvivere e il lavorare nei borghi.

❖ ORVIETOFamiglie al centro: un aiuto per affrontare il disagioLa Giunta comunale ha approvato il progetto“Fac - Famiglie al centro” finalizzato allarealizzazione di servizi di prossimità per lefamiglie in condizioni di difficoltà, fragilità edisagio, elaborato da organizzazioni del terzosettore del territorio. Saranno quindi promossiinterventi che mettono al centro sia la personanei suoi bisogni di cura e di sostegno, sia lafamiglia come istituzione e luogo di relazione:saranno implementati il servizio di teleassistenzaper anziani e disabili; il servizio di ascolto econsulenza psicologica ed educativa allefamiglie; un servizio sperimentale di sollievo perle famiglie con figli disabili; il servizio ditrasporto scolastico per alunni disabili; e ilsupporto per famiglie e persone con disabilità, alfine di attivare percorsi di autonomia edintegrazione.

In preghiera davanti al Mistero

A Montegabbione anniversari di nozze e religiosi

La Vicaria di SantaCristina a Bolsena per il Giubileoeucaristico

La Vicaria di San Venanzio in pellegrinaggio eucaristico

o scorso 12 ottobre, in occasione delGiubileo eucaristico straordinario,la Vicaria di San Venanzio e Sante

Romana e Degna ha compiuto un intensoe gioioso pellegrinaggio a Bolsena e Or-vieto, le due città simbolo del Miracolo eu-caristico.Più di un centinaio di fedeli si sono ritro-vati già dal primo mattino nel piazzale an-tistante la chiesa di San Venanzo, pronti apartire con mezzi diversi, sfidando le proi-bitive condizioni meteorologiche che giàdalla notte avevano visto la pioggia cade-re in modo incessante.Erano presenti i sacerdoti don Ruggero edon Peppino, i gruppi catechistici, le asso-ciazioni parrocchiali, alcune famiglie, lesuore, i giovani e i fedeli di ogni età in rap-presentanza dell’intera Vicaria.Giunti ai piedi della rupe di Orvieto, qua-si per incanto, il cielo è cominciato aschiarirsi e alle nuvole grigie si è andatasostituendo una luce limpida e serena checi ha poi accompagnato per tutta la gior-

Lnata.Sotto quindi i migliori auspici, è iniziata lavisita al duomo di Orvieto; per accederviquesta volta siamo passati dalla Porta san-ta, ingresso che esprime simbolicamenteil concetto che, durante questo tempo digrazia, ai fedeli è offerto un “percorsostraordinario” verso la salvezza attraversol’indulgenza plenaria.Moltissime altre volte mi è capitato di en-trare in duomo, ma mai come questa vol-ta sono riuscito a provare così forti emo-zioni, specie quando abbiamo sostato tut-ti insieme, nel silenzio della preghiera, al-l’interno della cappella dove è posto ilCorporale.Un momento unico in cui, lontano dai fra-

stuoni della vita di tutti igiorni, ho percepito la pre-senza vicina del mistero eu-caristico; ma anche un mo-mento forte dovuto a quellepersone della mia comunitàche, diverse per età, eranolegate in un’unità di cuori etutte all’unisono, con gli oc-chi rivolti a quel “lembo di tovaglia di li-no”, nella preghiera silenziosa, potevanoattingere a una straordinaria forza d’amo-re che ci veniva incontro. Successivamente, dopo aver ricevuto ilgradito saluto del nostro vescovo mons. Tuzia, ci siamo trasferiti alla residenza diVillanova, per un breve ma allegro mo-

mento conviviale, e ri-partire poi alla volta diBolsena, dove siamogiunti alla basilica diSanta Cristina. Anchequi, tutti noi dapprimaci siamo raccolti inpreghiera nel piazzaleantistante, e dopo sia-mo entrati in basilicaattraverso il passaggiodalla Porta santa. Al-l’interno abbiamo po-tuto ammirare l’altaredove 750 anni fa av-venne il miracolo; le

pietre macchiate dal sangue che fuoriuscìdall’ostia, esposte come reliquie; e le ca-tacombe sotterranee dove è posto anche ilsarcofago di santa Cristina. È quindi se-guita la celebrazione della messa, con laquale abbiamo concluso questo pellegri-naggio che ci ha rinvigoriti tutti nel cuore.

Luca Marchetti

I fedeli alla Porta Santa

20 LA VOCE Orvieto.Todi

A Bolsena i fedeli della Vicaria di Santa Cristina si accingono ad attraversare la Porta Santa

omenica 20 ottobre è stato cele-brato a Bolsena il Giubileo dellaVicaria di Santa Cristina vergine e

martire. Questa nostra Vicaria (con circa15.500 abitanti) è composta di 4 Unità pa-storali: Santa Cristina con le due parroc-chie di Bolsena; San Pancrazio martirecon le parrocchie di Castel Giorgio, CastelViscardo, Monterubiaglio e Viceno; SanBernardino da Siena con le parrocchie diCanale, Porano, Sugano e Torre San Se-vero; Sant’Ansano martire con le parroc-chie di Allerona e Allerona Scalo.La giornata dei pellegrini è iniziata lamattina con l’arrivo a Bolsena, dove sonostati ospitati presso il salone delle suoreSacramentine, per un momento di rifles-sione guidato da un sacerdote.Poi nel pomeriggio, in preghiera, i fedelihanno attraversato la Porta santa, in at-teggiamento di penitenza e conversione,accompagnata dall’inno giubilare A Cri-sto pane di vita; sono seguiti l’esposizionedel Santissimo Sacramento e le confes-sioni. Durante l’adorazione eucaristica siè svolta la lettura del Vangelo di Luca, peril ricordo dell’Ultima Cena quando Gesùha donato se stesso all’umanità. È seguita poi la solenne celebrazione eu-caristica, presieduta dal nostro vescovomons. Benedetto Tuzia. La liturgia della Parola ha visto la letturadi tre brani incentrati sull’importanza del-la preghiera: Esodo 17,8-13 dove, per la

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preghiera perseverante di Mosè, Dio con-cede la vittoria al popolo d’Israele (gli hafatto eco il Salmo 121, in cui è sottolinea-to che il Signore veglia sui suoi fedeli inogni istante della vita); la Seconda letteradi san Paolo a Timoteo, dove l’apostoloesorta il cristiano a rimanere saldo negliinsegnamenti delle sacre Scritture, utilinell’istruire per la salvezza che si ottienemediante la fede in Cristo; e infine il Van-gelo di Luca con la parabola della vedovatenace, che è modello di vera preghieracristiana perché la sua fermezza e perse-veranza riesce a vincere l’indolenza di ungiudice che tardava a farle giustizia.L’omelia del Vescovo si è incentrata sul-l’atteggiamento che deve avere il fedelenella preghiera: il vero cristiano infattideve essere perseverante, completamen-te abbandonato a Dio e certo del suo

ascolto; non si può incominciare la pre-ghiera e dopo un po’, se non ci sono ri-sultati, abbandonarla, no! La preghiera aDio deve essere fortemente perseguita,come fece Mosè, come fece la vedova te-nace senza vacillare, senza arrendersimai: perché Dio vuole esaudirci, vuoleper noi il nostro vero bene, vuole rispon-dere alle nostre richieste. E se la rispostadi Dio appare tardare, forse è perché - co-me dice sant’Agostino - chiediamo con at-teggiamento sbagliato o in modo sbaglia-to o chiediamo cose sbagliate. Per concludere, è veramente stata unabella occasione di incontro fra diverse co-munità che, pur appartenendo a un’uni-ca Vicaria, non hanno avuto nel temponumerose occasioni per ritrovarsi insie-me.

Luigi Burla

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❖ DIOCESIQuestionario

In questi giorni è giunta una lettera delvicario generale mons. AntonioCardarelli, con allegate alcunedomande emerse durante l’ultimaAssemblea diocesana. È un invito arispondere per approfondire epartecipare al cammino che il Vescovoha tracciato durante l’incontro diCollevalenza. La relazione del vescovosu “Eucaristia, misericordia e missione”è ora a disposizione di tutti e si puòscaricare dal sito della diocesi, cosìcome il materiale preparato dal Vicario.

❖ TODIAdorazione mensile

Mercoledì 23 ottobre nella chiesadella Nunziatina a Todi è ripresal’adorazione eucaristica mensileguidata dal vescovo mons. Benedetto.Nella suggestiva chiesa sede dellaconfraternita della Ss. Annunziata, ilVescovo nella sua riflessione haripreso i temi portanti dell’annopastorale perché, attraverso lapreghiera e la meditazione, i cristianidiventino coscienti di essere uniti aCristo e di formare un popolo incammino nella storia del mondo.

❖ 1-2 NOVEMBRE Con il Vescovo

Il 1° novembre, giorno deiSanti, il Vescovo celebra lamessa alle ore 11.30 nel duomodi Todi e alle ore 15.30 nelcimitero di Orvieto. Il giornodella commemorazione deifedeli defunti, il 2 novembre,nella cattedrale a Orvieto alleore 9 celebra la messa per ivescovi e i sacerdoti defunti,mentre alle 15.30 si reca nel“cimitero nuovo” di Todi per lacelebrazione della messa.

❖ BATTESIMIAi figli di conviventi

Una particolare iniziativa è stata lanciata dalparroco di Avigliano Umbro, Castel dell’Aquilae Dunarobba - Sismano, come risposta a unasituazione che si sta diffondendo conrapidità, ossia la richiesta di battesimi daparte di genitori non sposati in chiesa. Lascorsa settimana, in una lettera inviata a 20coppie, don Piero ha proposto un camminodi approfondimento e conoscenza delsacramento delle nozze a coloro che, puressendo nella possibilità di farlo, ne hannorimandato la celebrazione. “Non si tratta -dice - di gettare un ‘laccio’ o di attirare verso

una ‘trappola’ qualcuno ma di far scoprire ilvalore e la ricchezza di quel dono cheperfeziona l’amore umano e lo rende segnodell’amore di Cristo a favore della comunità.Il cammino proposto lo abbiamo preparatoinsieme a una coppia di sposi adulti, chehanno esperienza di guida nei corsiprematrimoniali, anche se qui si tratta diproporre un catecumentato delle nozze,riconoscendo il valore dell’amore, del tempodel fidanzamento, dell’impegno assunto neiconfronti dello Stato, in quanto gli interpellatisono genitori che hanno già celebrato ilmatrimonio civile o sono conviventi. Non ci sipresenterà con l’agenda per fissare la datadelle nozze ma con il Vangelo per proporrel’incontro con il Signore Gesù”.

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

AVIGLIANO UMBRO. Festa per la scuoladell’infanzia “MariaAngela Morelli -Cottolengo”

niziati il 16 ottobre con lapartecipazione di oltre 300persone all’udienza di Papa

Francesco, si sono conclusidomenica 20 i festeggiamenti peril centenario di fondazionedell’asilo infantile “Maria AngelaMorelli - Cottolengo” di AviglianoUmbro. Sono stati giorni assaiintensi, vissuti con gioia, dopolunghi preparativi che hannocoinvolto le suore attualmentepresenti (la superiora suorAlfonsina e le due consorellesuor Antonietta e suorNazzarena), la parrocchia, ilComune, le associazioni presentisul territorio, i genitori deibambini e tante altre personedella comunità legate alle suoree all’asilo. Tuttora fiorente - sono46 sono i bambini iscritti inquesto anno da poco iniziato -tale scuola sorse nel 1913 e dasubito fu affidata alle cure e alladirezione delle suore di sanGiuseppe Benedetto Cottolengodi Torino, giunte nel paese perinteressamento di Maria MurtulaAracri (figlia spirituale delvincenziano padre Manzella) edella nobile famiglia Morelli diCastel dell’Aquila. Fu il primoasilo parrocchiale dell’alloradiocesi di Todi (vi era soltanto, eda pochi anni, l’asilo di Todi).Nel piccolo borgo rurale, qualeera allora il paese di Avigliano, enegli anni bui della Prima guerra

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mondiale, segnati da lutti eprivazioni, il nuovo asilo fuun’oasi di serenità, da subito bencurato dalle suore delCottolengo, che non facevanopercepire, almeno ai più piccoli,le brutture di quei tragicimomenti. Oltre all’asilo, poi, lesuore avviarono, sempre pervolontà e per la generosità dellasignora Morelli, una scuola diricamo che fu importante sottovari aspetti: consentì infatti allegiovani di accedere a un’attivitàartigianale e professionale di altolivello, tuttora viva in Avigliano;diede la possibilità alle donne diavere una certa indipendenza

economica e, al contempo, disvolgere un’attività conciliabilecon le esigenze di mogli e madridi famiglia; fu fonte disostentamento economico per lesuore, grazie alla confezione dicorredi e biancheria per la casa,molto ambita dalla piccolaborghesia locale.

È stato bello ripercorrere lastoria di questi lunghi anni, incui l’azione educativa dell’asilo,l’attività formativa dellaboratorio di ricamo, gliinnumerevoli atti di generositàdelle suore verso i bisognosi, ilcoraggio manifestato e premiato

in diverse situazioni critiche sisono intrecciati alla vita di unacomunità che, piena digratitudine, dal suo canto hamolto contribuito alsostentamento dell’asilo e dellacomunità religiosa. Di tutto ciò siè fatto memoria attraverso varieventi celebrativi: lapresentazione del volume Scuoladell’infanzia “Maria AngelaMorelli” Cottolengo. AviglianoUmbro, 1913-2013, nel quale si èricostruito il contesto storico-sociale, culturale e religioso dacui è scaturita tale realtà (i variarticoli che compongono il libro,di cui sono autori don Alessandro

Fortunati, Filippo Orsini,Marcello Rinaldi, don Lino Piano,padre generale della PiccolaCasa e Mario Tosti, sono confluitinel bollettino storico delladiocesi Colligite fragmenta); laproiezione del documentario Cento anni con noi realizzato dalregista Massimo Manini, condocumenti e interviste a exalunni e suore che hanno vissutonella comunità (fonti perlopiùorali, testimonianze toccanti, chehanno contribuito a ricostruire lastoria fino ai nostri giorni); lamostra fotografica allestitapresso la Biblioteca comunale.Lo spettacolo teatrale, offerto daigenitori dei bambini della scuolae diretto dal regista Manini, hainvece aiutato a conoscere lafigura e la straordinaria opera dicarità del santo fondatore dellaPiccola Casa della DivinaProvvidenza, GiuseppeBenedetto Cottolengo, illustratapoi anche dal Padre generale, eche si può approfondire nelsopracitato libro. I solennifesteggiamenti si sono conclusidomenica, quando si è celebratala messa presieduta da don LinoPiano e concelebrata dal parrocodon Piero Grassi, si è esibita labanda musicale di Avigliano, e inultimo tutti si sono ritrovati perun momento di convivialefraternità.

Michela Massaro

❖ GIUBILEO EUCARISTICO“Peregrinatio” della reliquianella Vicaria di San Martino

l 19 ottobre ha avuto inizio nella Vicaria di San Martino I papa emartire la peregrinatio della reliquia con i frammenti dell’ostia

consacrata macchiata di sangue del miracolo di Bolsena. Tale Vicaria,che conta circa 10.500 abitanti, è composta di 3 Unità pastorali: SanSabino (parrocchie di Ammeto, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio,Spineta), San Cassiano (parrocchie di Casalalta, Collazzone, Collepepe,Gaglietole, Piedicolle, Ripabianca) e Sant’Amanzio (parrocchie di Ilci,Pantalla). La reliquia, dopo esser giunta sabato alle ore 10.30 al nuovoospedale di Pantalla, in questi giorni ha già visitato diverse comunitàdel territorio: Collepepe, Collazzone, Ripabianca, Monte Castello diVibio e Fratta Todina. Venerdì 25 alle ore 21, la reliquia sarà invece

accolta a Spineta e sabato 26 ad Ammeto,dove il giorno successivo, domenica 27, alleore 17.30 il vescovo mons. Tuzia presiederàla messa, con la concelebrazione deisacerdoti della Vicaria. Conclusa quindi talevisita, la reliquia sarà portata ad Orvieto.Proprio nella Vicaria dei Santi PietroParenzo e Crispino si concluderà tale peregrinatio che, iniziata nell’aprile scorso,ha raggiunto man mano le nove Vicariedella diocesi, dando l’opportunità a tutti -anche coloro che, per vari motivi, nonpossono recarsi pellegrini a Bolsena edOrvieto - di vivere una profonda esperienzaspirituale legata a questo tempo particolaredi grazia del Giubileo eucaristico. Alle visitenelle ultime due Vicarie in calendariodedicheremo ampio spazio prossimamente.

I“Vorrei somigliare a santa Teresa d’Avila”

a questa settimana, riporteremo brani brevidagli scritti di Madre Speranza per prepa-rarci adeguatamente al solenne rito della

beatificazione che si terrà a Col-levalenza sabato 31 maggio 2014e che sarà presieduto dal card.Angelo Amato, prefetto della Con-gregazione dei santi.“Ho lasciato la casa paterna con ilgrande desiderio di diventare san-ta - scrive - e di rassomigliare unpo’ a santa Teresa, che era corag-giosa, non aveva paura di niente eaffrontava ogni situazione… Vole-vo assomigliarle, perciò sono par-tita da casa quel giorno lasciando

mia madre a letto malata e senza la speranza di ri-vederla più… Mia madre, che era tanto buona, midisse: ‘Figlia, il Signore ti benedica e, se dovessimorire, prega per me’. E così, addolorata nel vede-re mia madre soffrire, ma col grande desiderio didiventare santa, partii da casa accompagnata damio padre e dal fratello più grande, che è già mor-to… Così, nel giorno di santa Teresa, entrai nella con-gregazione fondata da p. Claret, in quella piccolacomunità di religiose del Calvario… Dopo tre anniil Vescovo di Murcia, che conoscevo molto bene,

venne a trovarmi e mi chiese: Madre, che fa? Ec-cellenza, gli risposi, sono venuta a santificarmi, masiccome vedo che qui mi è impossibile, non misembra opportuno fare i voti perpetui. Perché? michiese.Gli manifestai quello che provavo ed egli mi rispo-se: ‘Madre, non pensi più di essere una persona,immagini di essere una scopa; si presenta una con-sorella dai modi delicati, fine e ordinata, pulisce ilsalone o altro, e poi la ripone delicatamente al suoposto. Viene un’altra brusca, disordinata e poco de-licata, si serve di essa e poi l’abbandona in un an-golo. La scopa non si lamenta, non protesta e in si-lenzio lascia che la utilizzino per una cosa o perl’altra, la trattino più o meno delicatamente. Tu, al-lo stesso modo, devi pensare di essere una scopaper cui non devi offenderti se una ti dice, l’altra tifa… no, ma sarai sempre disposta a tutto, come unascopa che mai si lamenta’.Da quel tempo posso assicurarvi che ho cercatosempre di servire da scopa, e tutti i giorni chiedo alSignore di darmi un grande amore, un desiderioforte e costante di santificarmi e che, come la sco-pa, mi lascino di qua o di là, mi trattino in un mo-do o in un altro, non serva ad altro che a spazzaree a raccogliere l’immondizia” (exhort. 15.10.1965, El Pan 21, 720-723).

Antonio Colasanto

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100 anni... e ancora all’asiloLa mostra fotografica allestita presso la biblioteca comunale

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

MADRE SPERANZAVerso la beatificazione

Tuttora fiorente, lastruttura fu affidata alle suore arrivate perinteressamento diMaria Murtula Aracri

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ SCUOLAContributi pubbliciper i testiÈ aperto, anche quest’anno, il bandorivolto alle famiglie per il contributod’acquisto dei libri scolastici. Il bandoriguarda gli studenti residenti nelComune di Terni, iscritti alle scuolesecondarie di primo grado e secondariedi secondo grado pubbliche e paritarie,appartenenti a nuclei familiari con Isee(Indicatore della situazione economicaequivalente) non superiore a 10.632,94euro. Gli interessati dovrannopresentare la richiesta relativa tramite ilmodello reperibile presso la direzioneServizi educativi e scolastici del Comunedi Terni, in corso Cornelio Tacito 146,presso le segreterie delle scuole, pressolo Sportello del cittadino nella nuovasede di via Roma 40, sul Bollettinoufficiale della Regione dell’Umbria. Ilmodello si può anche scaricare dal sitointernet della Regione(www.istruzione.regione.umbria.it) e nelsito web del Comune di Terni.

❖ VILLALAGOEsce il bando per la concessioneL’Amministrazione provinciale di Terniha pubblicato il bando relativo allaconcessione in gestione del complessodi Villalago. Il soggetto che verràselezionato tramite gara si occuperàdella gestione della villa, delle scuderie,della casa del custode, del teatroall’aperto, delle pertinenze e del parcocircostante con un rapporto di gestionedella durata di 20 anni dalla stipula delcontratto senza tacito rinnovo. Nellagestione ordinaria del parco è previstoanche l’ingresso al pubblico nelleporzioni a tale scopo destinate.

❖ NARNICittadinanza onorariaa padre J. G. MorenoIl 25 ottobre il Comune di Narniconcede la cittadinanza onoraria allaComunità di Pace di San José deApartadò e a padre Javier GiraldoMoreno, noto difensore dei dirittiumani colombiano, per aver dato vitanegli ultimi quindici anni, in uncontesto di guerra, violenza esfollamento forzato, a una esperienzaesemplare e significativa di costruzionedi pace dal basso.

Incontro al Museodiocesano conmons. LorenzoChiarinelli

l Concilio Vaticano II è stato per laChiesa cattolica un evento di comu-nione, che ha coinvolto due Papi, ol-

tre 2.000 vescovi, ha segnato la storiacontemporanea e oggi, a cinquant’annidi distanza dal suo inizio, è un faro per laChiesa dei nostri giorni. In esso tutta laChiesa si è ritrovata a riflettere, pregare,prendere decisioni, a servire la causa diDio, la verità e l’amore. L’incontro al Museo diocesano di Terni“Rileggere il Concilio” ha visto come pro-tagonista mons. Lorenzo Chiarinelli, ve-scovo emerito di Viterbo, e l’introduzionedi mons. Ernesto Vecchi, amministratoreapostolico della nostra diocesi. “Rilegge-re il Concilio - ha detto mons. Vecchi -nell’Anno della fede, che sia avvia allaconclusione, ci può stimolare a recupe-rare un magistero oggi più che mai indi-spensabile per rilanciare la vita pastora-le nelle nostre comunità, nella prospetti-va di una rinnovata evangelizzazione.L’essenza del rinnovamento conciliaresta nel fatto che la Chiesa scopre di nuo-vo la sua storicità. È proprio l’essere el’azione della Chiesa, intesa come lo svi-luppo di Cristo nel tempo, che assicural’incarnazione continua del Figlio di Dio,elemento essenziale senza il quale non siha universalità. Si tratta del concetto diTradizione intesa come trasmissione co-stante di ciò che è originario e, quindianche permanente nella Chiesa cattoli-ca”. Tante sono state le chiavi di lettura delConcilio, delle costituzioni e documentifrutto del Concilio che necessitano di es-sere rilette nella chiesa vivente, parten-do dalla riflessione del vivere della stes-

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sa Chiesa, superando divisioni e diatri-be.“Il Concilio – ha detto mons. Chiarinelli– deve essere inteso come ermeneuticadella vita della Chiesa, che in esso si èinterrogata e ha preso coscienza di sé.Occorre che la dottrina certa e immuta-bile sia approfondita ed esposta secondoquanto è richiesto dai nostri tempi, di-

stinguendo la sostanza dal modo in cuiviene annunciata”.“L’interpretazione - ha aggiunto - nascedal vissuto della Chiesa, quello che essaè: il Sacramento di Cristo, intima unionecon Dio e unità del genere umano. LaChiesa diventa popolo, comunione erealtà che cammina dentro il tessuto del-la storia. Anche le Costituzioni concilia-ri vanno lette partendo dal vissuto dellaChiesa, dal suo cammino che tende allameta della Gerusalemme celeste. A cin-quanta anni dal Concilio, non dobbiamodimenticare che siamo appena all’auro-ra del nostro viaggio, perché il giorno diDio è più lungo dei nostri. A noi è chie-sto di muovere alcuni passi e non per-correre tutta la strada; di cogliere il mes-saggio di Dio che parla come ad amici”.

“A cinquanta anni dal Concilio - ha detto il relatore - nondobbiamo dimenticare chesiamo appena all’aurora delnostro viaggio, perché il giornodi Dio è più lungo dei nostri”

SOLIDARIETÀ. Raccolta per il progettodell’associazione “Claudio Conti” in Uganda

associazione “Claudio Conti”,nata nel 2012 dall’impegno diuna mamma, Tomassina

Ponziani, costretta a dire addio al figlioClaudio stroncato da un’infezioneospedaliera, opera con sollecitudineper i Paesi poveri dell’Africa, inparticolare in Uganda. Nel corso dellacena di solidarietà che si è tenutapresso la Tenuta dei ciclamini di Mogol,alla quale hanno partecipatotantissime persone, il sindaco DiGirolamo, il presidente della Ternana

’L Zadotti e don Natalino, il sacerdoteugandese che segue l’associazione, èstato presentato l’ultimo progetto infase di realizzazione dal mese difebbraio: una scuola di formazione chesarà intitolata a Claudio, non distantedalla strada che collega Moyo ad Arua,quindi facilmente raggiungibile dachiunque. “La partecipazione alprogetto – dice Tomassina – èaltissima, le attese della popolazionelocale sono tante, e questo ha fatto sìche il capo villaggio si impegnasse

direttamente in prima personaassicurando un aiuto diretto nellacostruzione”. Il progetto è statoapprovato dall’ufficio preposto, come èstata approvata l’ufficialità dellascuola. I diplomi rilasciati dall’istituto“Claudio Conti” saranno riconosciuti eutilizzabili quindi per la ricerca dellavoro. Le professionalità scelte daivolontari e dal comitato promotoresono diverse e sono realmenteproiettate nel mondo del lavoro locale:spaziano dalla formazione difalegnami e idraulici ai corsi perparrucchiera e allevatore, insommauna visione a 360° per stimolare lecapacità dei giovani locali.

Da sinistra Molé,mons.Vecchi,mons.Chiarinelli

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

LIBRILa storia vera di una madrecoraggiosa e di suo figlio i è concluso con ottime critiche e presenze il

Terni Festival. Un’ottava edizione chequest’anno ha visto l’utilizzo di nuovi spazi e la

riscoperta di zone meno note del territorio grazie a performance itineranti, avventure in motocicletta eviaggi insoliti. La partecipazione è stata significativae costante con oltre 3.000 presenze negli 11 giornidi festival, non contando l’afflusso di persone chehanno costantemente frequentato il Caos e le suemostre. Erano 34 le compagnie ospitate provenientida 9 nazioni (Libano, Islanda, Canada, Spagna,Olanda, Giappone, Francia, Portogallo, Italia), 60 gliospiti internazionali tra artisti e direttori di altrifestival e manifestazioni. Grande protagonista èstato il poeta statunitense John Giorno, i cui versihanno caratterizzato l’intero festival. E ancora, 65 ikm di barriere architettoniche abbattute dai 40partecipanti di “Missione Roosvelt”, la performanceche tramite l’utilizzo della sedia a rotelle ha portatoil pubblico del festival a riscoprire la città attraversola metafora dello svantaggio. “Agoraphobia” diLotte van den Berg e “The walk” di Cuocolo Bosettihanno reso il centro storico di Terni palcoscenicoideale per due spettacoli coinvolgenti; poi il circolo“Il Drago” e la rievocazione dell’Orlando da partedella regista Caterina Poggesi accompagnata da 40ternani. Il Caos, cuore della manifestazione, èrimasto aperto per oltre 190 ore negli 11 giorni diTerni Festival.

Claudia Sensi

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Successo del Terni Festival in versione allargata

na madre e un figlio, il lororapporto, l’amore e la ma-lattia. Sono i protagonisti al-

la pari nel libro Mamma, ti possoparlare? di Maria Grazia Proietti,curato da Michele Casella per leedizioni San Paolo, presentato alMuseo diocesano di Terni, alla pre-senza di mons. Ernesto Vecchi,della prof.ssa Lucetta Scaraffia do-cente di Storia contemporanea al-l’Università La Sapienza di Roma,di mons. Riccardo Mensuali.Maria Grazia è un medico, lavorain ospedale. Scopre di avere un tu-more, si opera, si sottopone a che-mioterapia e radioterapia. Matteoè suo figlio, ha 22 anni e una par-ticolare forma di autismo, la sin-drome di Asperger.La storia racconta la vita di MariaGrazia quando incontra la malat-tia, ma conosce anche una vitanuova, liberata dalla paura e dallarassegnazione al male. In questo

Ucammino è aiutata da suo figlioMatteo che, nonostante la sua no-tevole difficoltà a relazionarsi congli altri e a confrontarsi con qual-siasi nuova vicenda, diventa co-raggioso e si apre alla nuova vitadella sua famiglia. Maria Grazia e Matteo raccontanoanche la loro vita attraverso i ri-cordi dell’infanzia, la scoperta del-la Comunità di Sant’Egidio attra-verso il servizio ai poveri, agli an-ziani e ai malati di Aids in Africa.Maria Grazia e Matteo, entrambimalati, si sono aiutati, e dimostra-no che la loro debolezza è diventa-ta forza e coraggio per affrontareuna vita nuova e diversa, trasfor-mata dalla malattia, ma anche dal-la forza nascosta di Matteo.“Davanti al mistero della sofferen-za - ha detto mons. Vecchi -, da so-li, ci troviamo senza difesa e nonpossiamo mai prevedere le nostrereazioni. Nell’ottica della fede, in-vece, le cose cambiano. Attraversol’eucarestia, che è memoria ogget-tiva della croce di Gesù, la Chiesa

offre all’umanità la chiave inter-pretativa del proprio stato di soffe-renza e apre l’orizzonte della spe-ranza. Anche la più tragica condi-zione di sofferenza, in forza dellacroce di Cristo, assume una valen-za redentiva, perché lascia traspa-rire l’amore di Dio come propel-lente per raggiungere la salvezza”.È stata quindi la prof.ssa Scaraffiaa sottolineare la novità del genereletterario che parla di esperienzefamiliari di dolore. La peculiaritànarrativa del libro sta nel fatto che“mostra come comportarsi nellasofferenza. Un percorso per rom-pere il silenzio e l’ignoranza e persuperare le paure. La sofferenzavissuta cristianamente diventacomprensione, consolazione, al-largamento dei rapporti, scelta piùcoraggiosa per andare avanti”. In conclusione è stato Matteo a ri-scuotere un grande applauso perla testimonianza semplice e scan-dita dal ricordo di quegli eventiche ne hanno fatto un ragazzo piùcoraggioso.

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iamo all’ inizio di un nuovo anno cosiddetto“sociale” in cui si riprendono i normali ritmilavorativi; ciò vale per la vita “civile” ma anche per

la vita “ecclesiale”, per le nostre comunità parrocchiali,per le associazioni, movimenti e gruppi cui siappartiene. In tutte le parrocchie sono ormaicominciate le attività catechistiche e nelle associazioni ècominciato il periodo della raccolta delle adesioninuove o di rinnovo delle adesioni date nell’annoprecedente. Ogni nuovo anno ha qualcosa disignificativo da cui prendere le mosse e da cui trarreindicazioni per le azioni future. Tra un mese di chiudel’Anno della fede, termina il 50°di apertura del Concilio

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ecumenico Vaticano II, si èverificato l’evento della visita-pellegrinaggio di PapaFrancesco alla città di Assisi:tutto questo quanto ha incisonella vita della nostracomunità diocesana, in ognisingola comunità parrocchialee in tutte, piccole o grandi,aggregazioni ecclesiali ocristianamente ispirate in cuisi articola l’impegno di fede edi apostolato di moltibattezzati? C’è stato unqualche mutamento oconversione? Qualchemaggiore comprensione delnostro tempo, qualchestimolo a essere sempre più

cristiani seri e impegnati,tanto da essere testimonicredibili dell’Evangelo in ogniambiente di vita? È cresciutala “comunione” fra noivincendo egoismi di variogenere, chiusure oautosufficienze? Mi pare siavenuto il tempo di uncomunitario esame dicoscienza; è auspicabile unariunione del Consigliopastorale diocesano, eanalogamente dei singoliConsigli parrocchiali, di unaconvocazione del Congressodei laici, ovverosia unariunione congiunta deiresponsabili diocesani di tutte

le associazioni e movimenti e,prima della fine dell’anno, diun’Assemblea ecclesialediocesana, la cui ultimariunione risale alla primavera2012. Credo ci siano delle coseda dirci e su cui riflettere; peresempio, per quanto riguardai laici, non è stata compiuta laverifica, più volte richiamata,dell’iniziazione cristiana perragazzi, adolescenti, giovani eadulti che cinque anni fa indiocesi ha superato il“vecchio” metodo delle scuolecatechistiche. Per iniziaredecisamente e con slancio lanuova evangelizzazione.

Nicola Molè

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

DIOCESI. La festosaaccoglienza dell’urna con lereliquie di donBosco

BREVI

❖ ANNO DELLA FEDEPellegrinaggio finalea Roma dal PapaInsieme, due comunità parrocchiali delladiocesi, quella del Sacro Cuore Immacolatodi Maria di Terni e quella della Cattedrale diSan Giovenale e Cassio di Narni,concluderanno l’Anno della fede, indetto daPapa Benedetto XVI, partecipandoall’udienza con Papa Francesco mercoledì 20novembre a Roma. Sarà l’occasione perrinnovare la propria fede, un breve tempoper accogliere una parola autorevole eappassionata da parte del Pontefice. Lagiornata si concluderà in una delle basilicheromane dove i sacerdoti che guideranno ilpellegrinaggio, don Angelo D’Andrea e donSergio Rossini, concelebreranno una solenneeucarestia. Un modo semplice per ‘uscirefuori’ tentando, anche solo con la preghieracomune, di raggiungere le ‘periferieesistenziali’ che hanno bisogno del sostegnoamicale dei credenti, della preghiera diintercessione dei battezzati, per quanti sonoin ricerca del Signore e rischiano di nonaccorgersi del suo ‘passaggio’ in mezzo agliuomini.

❖ FRANCESCANESIMOEmergono sempre piùtracce sul territorioSempre più si va scoprendo il patrimoniofrancescano presente nel territoriodell’Umbria meridionale, consistente nonsolo in eremi, conventi o opere d’arte, maanche nei manoscritti, atti notarili e altrefonti importanti per comprendere la vicendadi san Francesco d’Assisi e della sua posterità(cf. G. Cassio, Oltre Assisi. Con Francesco nellaterra dei Protomartiri attraverso l’UmbriaTernana, ed. Velar, Gorle 2010). Tra talitestimonianze negli ultimi anni un valoreparticolare è stato riconosciuto a un codiceproveniente dal convento de “La Romita” diCesi e ora conservato nella Bibliotecacomunale di Terni con la numerazione227bis, che alle carte 231-241 riporta alcunitesti liturgici per la festa di san Francesco.Tale liturgia comporta anche la lettura dibrani che illustrano la vita e i miracolicompiuti dal Santo assisano; nel suddettomanoscritto essi sono tratti dalla cosiddetta Leggenda umbra, un’opera del 1240 circa incui si narra di alcuni ebrei in atto di invocarela protezione e l’intercessione di sanFrancesco per la salvezza di un bambinocristiano.

❖ CARMELITANE SCALZEIncontro di studio sumadre Maria ElettaSi è tenuto al Museo diocesano e capitolaredi Terni un momento culturale dedicato allaserva di Dio madre Maria Eletta di Gesù(Terni, 1605 - Praga, 1663) a conclusionedella mostra documentaria dedicata allasuora ternana fondatrice di alcuni Carmelinel centro Europa, tra cui quello di Praga,ove riposa il suo corpo incorrotto. Morì inconcetto di santità, particolarmentevenerata nel monastero delle nostreCarmelitane Scalze di Terni. Ne hannoparlato don Claudio Bosi, direttoredell’ufficio diocesano per i Beni culturaliecclesiastici; i membri della Commissionestorica della causa di beatificazione dimadre Maria Eletta di Gesù; RosellaMastodonti; Marianne Gackenholz; MariaGrazia Aurini.

❖ VALENZAConcerti per il 10°anniversario della chiesaNell’ambito delle iniziative per il decimoanniversario della consacrazione dellachiesa di Santa Maria della Pace a Valenzaavvenuta l’8 dicembre 2003, i prossimiincontri saranno due concerti musicali. Unoin programma sabato 26 ottobre alle ore 21in chiesa con il concerto d’archi del gruppoArmonica Temperanza di Roma diretto dalmaestro Lorenzio Porzio. L’altro è inprogramma domenica 27 ottobre alle ore 21con il pianoforte della maestra GiovannaVagata che eseguirà musiche di Ferenc Liszt.

In diocesi servonomomenti di verifica

Un pacco biscotti per la vitaospedale della solidarietà”,opera segno della Caritas dio-cesana di Terni Narni Amelia,

sta cercando di aiutare una ragazza di 14anni in attesa di trapianto di cuore-polmo-ni e necessita di cure molto costose; un ra-gazzo di 19 anni affetto da “pectus escava-tum” in attesa di intervento (patologia con-genita che determina lo sviluppo dellosterno verso l’interno, con relativo schiac-ciamento di organi interni); Serena Gri-gioni, affetta da una malattia molto rara.Per queste finalità fino al 26 ottobre pres-so il centro commerciale Leclerc di Ternisi terrà l’iniziativa “Un pacco di biscotti perla vita” destinata alla raccolta di fondi perle cure ospedaliere di queste persone. “L’ospedale della solidarietà” dal 1998, incollaborazione con i maggiori centri ospe-dalieri del territorio come l’ospedale San-ta Maria di Terni, ospedale Bambin Gesù di

Roma, ospedale Gemelli di Roma, ospeda-le S. M. della Misericordia di Perugia, ope-ra per portare in Italia bambini, in parti-colare, ma anche adulti affetti da gravi ma-lattie che non possono essere curate nelloro Paese d’origine. Il servizio consiste nel raccogliere le ri-chieste e le diagnosi di persone straniereche hanno bisogno d’interventi chirurgicinon possibili nei loro Paesi di origine, sot-toporre ai medici volontari che operanonell’ambulatorio San Giovenale le suddet-te diagnosi per un primo orientamento sul-l’iter da seguire, espletare le necessariepratiche affinché i soggetti che necessita-no di intervento possano venire in Italia eaccedere alle strutture messe a disposizio-ne dagli ospedali, pagamento delle spesedi viaggio e soggiorno in Italia. Nel 2012 sono stati seguiti 10 pazienti, 8 al-banesi, 1 turco e 1 iracheno.

’L“INCONTRI IN DIOCESI

VENERDÌ 25 OTTOBRE, ore 18, Terni, chiesaSan Giovanni Battista, riunione del centromissionario diocesano

SABATO 26 E DOMENICA 27, pellegrinaggiodell’Unitalsi a Pompei

MERCOLEDÌ 30, ore 20.30, Terni, Curiadiocesana, incontro della commissione dipastorale familiare

Ore 21, Terni, chiesa Sant’Antonio -Catechesi d’annuncio “Sulle orme diFrancesco” a cura dell’Ordinefrancescano secolare.

GIOVEDÌ 31, ore 21, Narni, santuarioMadonna del Ponte, preghiamo con iSanti a cura del gruppo Regina della Pace

VENERDÌ 1° NOVEMBRE, ore 12, Terni,cattedrale, celebrazione presieduta dalvescovo per la solennità dei Santi

SABATO 2, ore 10.30, Terni, Cimitero –Celebrazione presieduta dal vescovo perla commemorazione dei defunti.

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 23

n’accoglienza euna festa gioiosa,proprio come ama-

va don Bosco, con i piùpiccoli a colorare il sagra-to della chiesa di SanFrancesco con tanti pal-loncini e striscioni e can-tando l’inno di don Bosco.E durante l’intera giorna-ta migliaia di fedeli di ognietà a pregare davanti al-l’urna del santo dei giova-ni. È stato un evento digrazia il pellegrinaggiodell’urna di don Bosco aTerni, cominciata dal mo-nastero delle Clarisse,quindi nella chiesa di SanFrancesco e in quella diCampomaggiore. Unevento che è stato occa-sione per riflettere, oggi,sul compito educativo nel-la Chiesa e nella società.Riflessioni che il vescovoamministratore apostolico della diocesimons. Vecchi ha proposto nell’incontrocon i giovani e i ragazzi, educatori e ani-matori, e poi nella celebrazione con i sa-cerdoti della diocesi.“I giovani - ha detto - hanno bisogno dimaestri che insegnino a ragionare a ge-stire al meglio i propri talenti, mediante lacapacità di discernimento e il dominio disé. Le nuove generazioni hanno bisognodella testimonianza di uomini e di donneben formati, capaci di trasmettere i crite-ri per riconoscere l’inconstistenza argo-mentativa dei teorici del ‘disincanto’ e dei‘giocolieri del pensiero debole’. Occorre attivare un’autentica pedagogia

U

formativa che si impegni su tre fronti: ilbuon uso dell’intelligenza, contro l’irra-zionalità dilagante; la conoscenza della ve-rità, per l’esercizio maturo della libertà;la gestione della propria capacità di ama-re, fino alla riscoperta del fascino dellescelte definitive, per una piena donazionedi sé nella famiglia stabile, fondata nel sa-cramento del matrimonio, nel sacerdozioe nella speciale consacrazione religiosamaschile e femminile, per reintrodurrenel nostro Paese una ‘misura alta’ della vi-ta cristiana ordinaria, a servizio del benecomune. Accogliere l’urna di don Bosco, dunque,significa rientrare in sintonia con il suo

metodo educativo, basato sulla persuasio-ne, sulla religiosità autentica, sull’amoreoblativo, teso sempre a prevenire anzichéa reprimere. Sul modello di san Francesco di Sales, lapassione educativa di san Giovanni Boscopuntava a introdurre i giovani in un uma-nesimo cristiano la cui sorgente si trovanella sapienza del Vangelo, che punta acostruire l’uomo e la donna nuovi, cioè ri-fatti (come dice Papa Francesco) a imma-gine e somiglianza di Dio”.La lunga veglia notturna animata daigruppi della diocesi ha concluso una gior-nata che ha portato una ventata di gioiosaspiritualità in città.

Grandi e piccoli fedeli intorno all’urna di don Bosco nella chiesa di San Francesco

Un maestro che insegnòai giovani a ragionare

Page 24: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

ei giorni scorsi è statosuggellato il gemellaggiotra i vigili del fuoco di

Gaifana – Comando provinciale diN

Perugia e i lorocolleghi polacchidella città di Iwla.La cerimonia,piuttostosemplice, èavvenuta pressola caserma diGaifana dove il

capo distaccamento LucianoBallarin ha presentato ai suoiospiti, accompagnati perl’occasione dal parroco di Rigali

don Ryszard Szwast (per gli amici,don Riccardo, polacco ma dadiversi anni residente a GualdoTadino), dai sindaci delcomprensorio: Roberto Morroni diGualdo, Giovanni Bontempi diNocera e Oriano Anastasi diValfabbrica, quest’ultimo nelladoppia veste di amministratore evigile del fuoco. “Siamo veramenteonorati di suggellare questaamicizia e di ospitarvi nella nostracaserma - ha dichiarato Ballarinrivolgendosi ai colleghi polacchi. -Noi viviamo in due nazioni diversee abbiamo usanze e tradizionidiverse, ma come vigili del fuocole situazioni che ci troviamo a

vivere nel nostro lavoro sono lestesse”. La rappresentanza di Iwlaha ringraziato i pompieri diGaifana per la calorosa accoglienzaricevuta, rivolgendo loro l’invito avisitare la città polacca al piùpresto per rinsaldare il rapporto digemellaggio appena instaurato. Altermine dei convenevoli c’è statolo scambio di doni tra le duedelegazioni e, a seguire, la cenaofferta e preparata dal personaleall’interno della caserma. La seratasi è conclusa con la rinnovatapromessa di una visita in Poloniada parte del distaccamentoperugino.

Marta Ginettelli

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ SPIRITO DI ASSISIIl prossimo incontroLo spirito di Assisi continua ad agire e, conesso, il rinnovo dell’impegno per la pace inMedio Oriente. Si ritroveranno il 27 ottobrealle 11 nella piazza antistante la basilica diSan Francesco d’Assisi, dopo un brevepellegrinaggio, il Patriarca latino diGerusalemme Fouad Twal, il direttoredell’ufficio dialogo interreligioso del Comitatoturco-americano (Atc), David Rose, ilsegretario generale del Comitato per ildialogo cristiano-musulmano libanese,Mohamed Sammak, accolti dal vescovo mons.Sorrentino e dalle famiglie francescane.L’evento, voluto per la prima volta nel 1986da Giovanni Paolo II e portato avanti daBenedetto XVI, è diventato unacommemorazione annuale che prendesostanza attraverso gesti concreti. Quest’annol’incontro sarà incentrato su quanto staaccadendo in Medio Oriente e sulle possibilivie di dialogo. L’incontro verrà trasmesso indiretta su www.sanfrancesco.org. Ricordiamoinoltre che sabato 26 ottobre, presso lacattedrale di S. Rufino, alle ore 20.30, lacomunità diocesana si ritroverà per unaveglia di preghiera e un concerto per la pace(Commedia Harmonica, Cantori di Assisi,Cappella musicale della basilica di SanFrancesco).

❖ ASSISINuova caserma GdfIl 18 ottobre è stata inaugurata la nuovacaserma “Cicerchia” allestita nei locali,opportunamente ristrutturati, dell’exmattatoio comunale per ospitare la Tenenzadella Guardia di finanza di Assisi posta alcomando del luogotenente Domenico DiMascio. Il sindaco, con il tradizionale tagliodel nastro tricolore, ha espresso sentitoapprezzamento per l’opera svolta e per irisultati conseguiti con il fine di far rispettarela legalità in un ambito strategico perl’economia del territorio e della nazione.L’intitolazione della caserma ricorda lavicenda umana e professionale del finanziereAngelo Cicerchia da Castiglione del Lago (2aprile 1883) gravemente ferito al confineitalo-svizzero da una banda dicontrabbandieri. Decorato con medagliad’argento al valor militare, è stato tra ipromotori dell’associazione nazionalefinanzieri d’Italia (Anfi). (Pio de Giuli)

❖ FONDAZIONE ASSISILa cultura di BergoglioIl 19 ottobre presso l’hotel Cenacolo di S.Maria degli Angeli l’eminente sociologoGiuseppe De Rita, presidente dellaFondazione internazionale Assisi, ha svoltouna lectio magistralis, attualissima e di altoprofilo, sul tema “La cultura socio-politica diPapa Francesco” che ha richiamato numerosiesponenti della cittadinanza (politici,amministratori, uomini di cultura,rappresentanti della stampa) particolarmenteinteressati all’argomento. Al termine dellagiornata è stato annunciato il tema delprossimo incontro: “La crisi del soggettivismoe dell’individualismo” che avverrà nellostesso luogo e con lo stesso orario, venerdì 8novembre, per ascoltare da De Rita la suainconfondibile “lettura” del nostro tempo. (PDG)

❖ UMBRIAFIEREIl meglio della cinofiliaSabato 12 e domenica 13 ottobre la solerteorganizzazione del Gruppo cinofilo perugino“Aldo Cavicchi” ha fatto confluire neipadiglioni del centro fieristico Umbriafierepregiati esemplari di razze canine,provenienti dai migliori allevamenti italianiin competizione con partecipanti di Belgio,Spagna, Olanda, Svizzera, rigorosamenteselezionati. Il complesso di circa 1.400animali di 200 razze famose comprendevacani da pastore, molosso idi, bovari svizzeri,terrier, bassotti, segugi, cani da ferma, dariporto e da compagnia, levrieri, tuttisuddivisi in dieci distinti raggruppamentiassegnati ad altrettanti giudici chiamati avalutarne le caratteristiche somatiche e larispondenza agli standard di razza codificati.

PETRIGNANO. Intitolazione di un parco a don LuigiOrtolani. Esce inoltre una biografiadell’amato parroco

Un “curato” rimasto nel cuore

on una cerimonia ufficia-lizzata dalla presenza dirappresentanze istituzio-

nali, la comunità di Petrignano harecentemente commemorato (sa-bato 12 ottobre) don Luigi Orto-lani che in questo operoso centrosi è distinto nel ruolo di parrocoesercitato per quaranta anni.Una cerimonia sviluppatasi conuna successione di fasi: inaugu-razione del parco intitolato allostesso; la concelebrazione euca-ristica presieduta dal vicario diocesanomons. Saba; la presentazione a cura del-l’attuale parroco don Franco Fasolini del-la monografia Don Luigi Ortolani scrittada Alessandro Cianetti; la rievocazionedella stessa figura esposta dal citato au-tore che per la stesura è stato obbligato afrugare “in tutti i cassettini” della me-moria e a consultare il materiale conser-vato nei vari archivi. Preziosa la collaborazione per il corredofotografico di Angelo e Aulo Piccardi eper la documentazione garantita da Ro-molo Cesaretti. Nella premessa l’autoreintroduce immediatamente il personag-gio: “Nella reggenza quarantennale del-la parrocchia, don Luigi ha dovuto fare iconti con le vicende del fascismo, del se-condo conflitto mondiale, del post-fasci-

C

smo, del dopoguerra, della drammaticacrisi economica di Petrignano, bel boomeconomico degli anni Settanta…”. Ordinato sacerdote, don Luigi celebra laprima messa il 21 settembre 1936 a Can-nara: suonava l’organo per l’occasione -nessuna meraviglia! - Giuseppe Epifani,padre di Guglielmo Epifani attuale se-gretario del Pd. Si erano conosciuti eavevano stretto amicizia frequentando lostesso seminario. Dopo una prima fasetrascorsa a Collemancio, don Luigi ap-proda nel giugno del 1938 a Petrignanodove si prodiga in mezzo alla gente du-rante i tragici eventi dei bombardamen-ti, fallimenti imprenditoriali e conse-guente disoccupazione, ma altrettantocoinvolto nella valorizzazione del terri-torio e nella sua rinascita.

Dalle pagine emerge il profilo di un sa-cerdote anche politicamente motivato,tanto da creare una scuola di formazionecoerente alla dottrina sociale della chie-sa. Il vento innovatore del Concilio loprivò di certezze acquisite, rendendolocome altri sacerdoti, titubante non tantoverso i contenuti quanto verso le normeliturgiche. Nel 1977 si ritirò a Cannara,sua terra d’origine, e qui passò ad altravita il 21 settembre 1990 nella ricorren-za di san Matteo come era avvenuto nelgiorno della sua prima messa. Così ri-marca Cianetti, che nella prima di co-pertina ha voluto porre, in basso, il sot-totitolo affettuoso “Un curato d’altri tem-pi” attribuendo a don Luigi zelo e pas-sione pastorale.

Francesco Frascarelli

a sacra icona della Madon-na di Pompei nel suo pelle-grinaggio alla nostra dio-

cesi (8-13 ottobre) è stata accol-ta l’11 ottobre alle 18.30 nellachiesa di S. Stefano a Costa diTrex, gremita di parrocchiani efedeli. Ad attenderla, le confra-ternite della montagna di Assisi,il parroco p. Egizio e mons. Sor-rentino, che ha presenziato larecita del rosario e la celebrazio-ne eucaristica. L’icona è giuntanella parrocchia di Costa di Trexproprio in occasione del quattro-centenario della costituzione del-la confraternita del S. Rosario,tuttora attiva come “confraterni-ta della Madonna del Rosario edell’Addolorata” guidata dalpriore Carlo Mirti Mancinelli. Grazie alle preziose ricerche sto-riche del prof. Francesco San-tucci è noto infatti che l’atto co-stitutivo della confraternita del S.Rosario fu redatto in Assisi nel1613 alla presenza del notaioFrancesco Maria Bellanti e dei

L priori Sante Fancera e FrancescoBaldassare Drusiani, i quali, in-sieme ad altri iscritti alla confra-ternita, promettevano fra l’altroche in tutti gli anni venturiavrebbero fatto celebrare nellachiesa di S. Stefano la festa delSs. Rosario proprio nel mese ot-tobre. Per l’occasione la confraternita ela Pro loco di Costa di Trex han-no offerto alla parrocchia una ri-produzione fotografica a gran-dezza originale, realizzata da Re-nato Elisei per gentile concessio-ne dell’Archivio capitolare dellacattedrale di S. Rufino, delle per-gamene dell’atto di costituzionedel 3 gennaio 1613 e del decretodi approvazione della confrater-nita, emanato l’8 settembre 1612dal convento di S. Maria sopraMinerva in Roma. A p. Egizio èstata donata, dai responsabili delpellegrinaggio, una riproduzionedella Madonna del Rosario diPompei, che a breve sarà espostanella chiesa di S. Stefano.

COSTA DI TREX. Il pellegrinaggio della sacra icona

Rosario in stile pompeiano❖ ISTITUTO SERAFICOIncontri per genitoricon figli disabili

l dramma che si è consumato nei giorni scorsi a Cittàdi Castello (una mamma ha accoltellato il proprio

figlio autistico di 11 anni) sottolinea l’importanzadell’aiuto alle famiglie dei ragazzi disabili. L’Istituto

Serafico di Assisi affrontaquotidianamente questoproblema. Sono molte lestorie all’interno di questoIstituto, che vedono coinvolti igenitori in un percorso diaffiancamento con psicologi eassistenti sociali che li aiutano

a relazionarsi nella maniera migliore con i loro figlioffrendo loro gli strumenti adeguati. Un ciclo diappuntamenti iniziato nel marzo del 2013 prevede,infatti, un ciclo di incontri aperti dedicati, dal titolo “Lerisorse dei genitori”. Il prossimo appuntamento è fissatoper il 9 novembre alle ore 10 presso l’Istituto Serafico;avrà per tema “La relazione tra genitori e figli” e saràcoordinato dallo psicologo Gianni Lanfaloni. È davveromolto importante offrire un valido sostegno psicologicoalle famiglie dei ragazzi disabili. Che non vannoabbandonate ma sostenute e incoraggiate. Questoproblema al Serafico è quotidianamente presente e perquesto viene garantito costante sostegno psicologico aigenitori e ai fratelli di bambini con disabilità (in gergotecnico, siblings) ai quali viene offerta una specificaconsulenza differenziata per età. Inoltre è sempre attivoun servizio sociale di informazione sui servizi offerti esulle tematiche inerenti la disabilità.

I

Inaugurazione del parco intitolato a don Luigi Ortolani alla presenza delle autorità e della comunità

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

GUALDO TADINO. Gemellaggio tra i vigili del fuoco di Gaifana e quelli polacchi di Iwla

Page 25: GIORNALE LOCALE ROC - LaVoce

A Gualdo un nuovo diaconoe una nuova “Misericordia”

VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ BASTIA/1Il progetto “area Franchi”Nell’ambito della quinta edizione diKlimahouse - rassegna dedicata all’energia eall’ambiente proposta dal 18 al 20 ottobreall’Umbriafiere - particolare interesse hasuscitato il convegno sul progetto dell’areaFranchi a Bastia, già approvato e di cui siattende l’imminente apertura del cantiere. Unnuovo eco-quartiere sarà realizzato in più fasinell’area che ospitava le officine Franchi. Sonopreviste abitazioni (social housing),supermercato e negozi, servizi privati, pisteciclabili e pedonali e un parco attrezzatonell’ansa del fiume Chiascio.

❖ UVISPPremio “Un solo mondo”La cerimonia di premiazione del concorsoletterario “Un solo mondo”, promossodall’Uvisp – organismo non governativo fondatoda p. Giorgio Roussos – si terrà domenica 27ottobre alle ore 15 a Bastia, presso la sededell’associazione (zona industriale ovest -settore H). Il pomeriggio sarà allietato dai“Cantori umbri” di Castelnuovo di Assisi, direttida Rita Gasparrini. Tutti sono invitati.

❖ BASTIA/2Lavori a Sant’AngeloEntro dicembre saranno completati i lavori delprimo stralcio del progetto di recupero dell’exchiesa di Sant’Angelo, ora di proprietà delComune di Bastia. È quanto assicura l’assessoreai Lavori pubblici Marcello Mantovani, il qualesottolinea che sono stati portati a termine ilavori di messa in sicurezza dell’antica strutturamuraria, la prima chiesa del borgo medievalegravemente danneggiata dal sisma del 1997 echiusa al pubblico dagli anni Sessanta. Ilprogetto di recupero e di ristrutturazione - acura dell’ing. Latini - prevede una spesa di circaun milione e 100 mila euro. Il primo stralciocomporta una spesa di 550 mila euro. “Ora -dichiara l’assessore - vorremmo appaltare ancheil secondo stralcio, relativo a impianti e arredi,per rendere fruibile la struttura, ma almomento non è disponibile la sommanecessaria”. L’antica chiesa è stata recuperata inmodo soddisfacente anche per laSoprintendenza, in particolare per i repertiriportati alla luce, grazie anche allostanziamento di 50 mila euro della FondazioneCassa di risparmio di Perugia.

❖ GUALDO TADINO/1Nasce il Centro delle ideeÈ nato a Gualdo Tadino il Centro delle idee“Daniele Mancini”. L’iniziativa vuole ricordarel’architetto prematuramente scomparso undicianni fa, nella sua poliedrica figura dipersonaggio che ha abbracciato gran partedella vita gualdese: da Radio Tadino a Rete7, algruppo balestrieri Waldum, fino alla suaprofessione. Alcuni professionisti locali,coadiuvati da aziende del territorio, con lapreziosa collaborazione della sorella Isabella econ il coordinamento di Enrico Finetti, hannovoluto dare continuità alle idee di Daniele e allapositività che lo ha sempre distinto. La strutturadi aggregazione sarà in grado di accogliere,interpretare e sviluppare le idee che i cittadiniproporranno nell’ambito tecnico-urbanistico,ma anche turistico, economico e ambientale. Laprima iniziativa in tal senso si è tenuta lo scorso12 ottobre; per marzo 2014, afferma Finetti, èin programma una serie di eventi con mostre,dibattiti e un grande revival-disco anni ’70-80,in collaborazione con Radio Tadino. (M. G.)

❖ GUALDO TADINO/2La festa dell’amoreChiesa gremita a San Pellegrino di GualdoTadino per il primo appuntamento con quellache il parroco, don Luigi Merli, ha definito“celebrazione dell’amore”. Insieme a padreMichele Giuria, don Luigi ha infatti presiedutouna liturgia ragionata completamenteimperniata sul concetto di “amore”, allapresenza di numerosissime coppie, famiglie e,in collegamento via internet, anche alcuniparrocchiani gravemente malati, che hannovoluto unirsi alla preghiera dell’assembleanonostante le loro sofferenze. (Pie. Gio.)

ASSISI. Calendario degliincontri dei ConvegniMaria Cristina diSavoia, mentre la Chiesa si prepara allabeatificazione della“Reginella santa”

Inaugurazione sede della Misericordia a Gualdotraordinari” gualdesi per il ve-scovo, mons. Domenico Sor-rentino, nel pomeriggio di saba-

to scorso 19 ottobre. Alle 17, l’inaugura-zione della nuova sede della “Misericor-dia” di Gualdo Tadino, con il taglio del na-stro a quattro mani insieme al sindaco Ro-berto Morroni. È una sede ricavataall’interno dell’oratorio di Gualdo, dove ivolontari hanno ristrutturato con le pro-prie mani i locali messi a disposizione dal-l’oratorio, che ha compiuto altri lavori perl’adeguamento di un’ala dell’edificio pocoutilizzata e in condizioni abbastanza pre-carie. Con la nuova associazione, cui il Vescovoha rivolto i suoi migliori auguri, il pano-rama associativo gualdese acquisisce

S“ un’altra importante pedina, anche perchéil gruppo di volontari punta decisamentesul “servizio agli ultimi” e ai tanti che, perla salute o per la crisi, sono in difficoltà. Ma, poco più di mezz’ora dopo, mons. Sor-rentino ha presieduto, nella basilica di SanBenedetto, la solenne concelebrazioneeucaristica per l’ordinazione diaconale di Sebastiano Fabrizi. Cinquantottenne, re-sidente a Fossato di Vico, Sebastiano èmolto conosciuto nel territorio per esserestato presidente del circolo Acli, consi-gliere della Pro Fossato e consigliere co-munale ma, soprattutto, sempre impe-gnato nella parrocchia di Fossato di Vico. Di fronte ad una chiesa gremita di tantifossatani, ma anche di tanti gualdesi, allapresenza di molti sacerdoti della Vicaria e

dei diaconi che si sono via via aggiunti ne-gli ultimi anni, Sebastiano ha formulato lasolenne promessa di fronte al Vescovo edè divenuto diacono. Davvero un periodo digrazia, questo, dopo anni di assoluta ma-gra. Nella lunga e solenne concelebrazione,esattamente identica a quella delle ultimiordinazioni diaconali svoltesi a San Bene-detto, la parte musicale e l’animazione èstata affidata al coro interparrocchiale,questa volta arricchito anche della pre-senza di molti coristi della parrocchia diFossato di Vico.

Pierluigi Gioia

BASTIA UMBRA. All’associazione Angsal’edizione 2013 del premio San Rocco

omenica 20 ottobre si è te-nuta a Bastia la consegnadel premio “San Rocco”

edizione 2013 all’Angsa (Associa-zione nazionale genitori soggettiautistici) Umbria onlus. Don Giu-seppe Pallotta, nella sua omelia,ha sottolineato che “lo scopo dinoi cristiani è quello di essere mis-sionari, saper annunciare la Buo-

D na Novella. Il cristiano deve esse-re misericordioso, segno visibiledell’amore. La vita è sempre undono di Dio sia nella gioia che nel-la sofferenza. Condividere il dolo-re nel quotidiano con le tante fa-miglie significa godere e parteci-pare alla salvezza di Cristo. LaChiesa è orgogliosa delle piaghedi Cristo, e in questa festa di san

Rocco, compatrono della nostraparrocchia, è importante che lopreghiamo perché tenga lontanol’indifferenza e l’egoismo dal no-stro cuore”. Al termine della celebrazione li-turgica, il rettore della confrater-nita di San Rocco ha consegnato ilriconoscimento - una somma indenaro - alla presidente dell’asso-ciazione Angsa Umbria, PaolaCarnevali, ringraziando i confra-telli che sono intervenuti nume-rosi. Di seguito, la comunità cri-stiana si è riunita intorno alla sta-

tua di san Rocco per la processio-ne che ha riportato il simulacronella chiesa omonima.L’Angsa Umbria si è formata uffi-cialmente nel novembre 2000 edè presente nelle sedi di Gubbio,Bastia Umbra, Perugia. L’associa-zione, sin dai primi anni, ha col-laborato attivamente con enti edistituzioni. Questa porta avanti unservizio educativo e assistenziale,aiutando a far crescere ragazzi au-tistici e sostenendo le loro fami-glie.

O. S.

La santità fa bene alla cultura

Maria Cristina di Savoia in preghiera

IL PERSONAGGIOata a Cagliari da re VittorioEmanuele I di Savoia e da

Maria Teresa d’Asburgo, MariaCristina va in sposa – per ragion diStato – a Ferdinando II di Borbonenel 1832 e diventa, così, sovrana delRegno delle Due Sicilie. Muoreprematuramente, a 23 anni, perun’infezione post partum nel darealla luce il primogenito “Francescod’Assisi, Maria, Leopoldo”, erede altrono come Francesco II. MariaCristina venne acclamatapopolarmente, già in vita, come‘reginella santa’ per il suo tenore divita semplice, pio, austero, lieto,misericordioso estraordinariamente caritatevoleverso i bisognosi.

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25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

iniziata domenica scorsa l’attivitàannuale della sezione assisanadei Convegni di cultura “Maria

Cristina di Savoia”, con una solennecelebrazione eucaristica ufficiata nellacattedrale di San Rufino dall’assistentedon Salvatore Rugolo e concelebrata dalvicario del vescovo mons. MaurizioSaba, oltre che dal parroco don CesareProvenzi e dal canonico don GiuseppeBiselli. All’inizio della messa, lapresidente prof.ssa Maria OdoardaPronti ha ricordato le finalità culturali,sociali e religiose dell’associazione,facendo memoria di come già nel 1852,in considerazione della crescente famadi santità e delle numerose grazie che ildevoto popolo di Napoli attribuiva allaintercessione della ‘Reginella santa’,venne avviato il processo sulla fama disantità, virtù e miracoli della reginaMaria Cristina di Savoia (1812-1836). Il9 luglio 1859 papa Pio IX introdusseufficialmente la causa autorizzandol’istruzione del processo apostolico; daquel momento veniva attribuito allaserva di Dio il titolo di “venerabile”.L’eroicità delle sue virtù trovò confermada parte di Pio XI nel 1937. Nel maggio2013, Papa Francesco ha promulgato ildecreto per il riconoscimento delmiracolo che la innalzerà agli onoridegli altari. Le tracce di riflessione perl’anno sociale 2013-2014 saranno:“L’ispirazione divina della fede” e“L’ispirazione creatrice dell’arte” (temareligioso); “Diventare custodi dellacreazione, custodi dell’altro,dell’ambiente, senza timore, con ilcalore della speranza” (tema sociale);“L’arte del ’900 in tutte le sue

È

manifestazioni” (tema culturale). Gliincontri, quindicinali, si terranno apartire da lunedì 4 novembre alle ore16 presso i locali della cattedraleassisana. Sarà don Salvatore Rugolo ilprimo relatore, approfondendo il temadella teologia dell’icona, anche

attraverso alcune proiezioni diimmagini sacre; mentre il 18 novembreil dott. Paolo Capitanucci terrà, presso labiblioteca del Sacro Convento di SanFrancesco, un incontro sulla medicina ele pratiche terapeutiche nella culturafrancescana. A seguire, 2 dicembre, ilprof. Carlo Maccari, docente di Teologiamorale, affronterà la tematicadell’incontro e dell’ascolto, nellareciprocità del dialogo. Il 16 dicembresi terrà l’ultimo incontro dell’anno 2013,condotto da don Salvatore Rugolo, perpoi riprendere le attività il 7 gennaio delnuovo anno. Le attività si protrarrannofino ad abbracciare tutto il mese dimaggio 2014.

Elena Lovascio

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VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013

BREVI

❖ VOCAZIONIEsercizi spiritualiPromossi dall’ufficio Pastorale vocazionalesul tema “Santità e vita eterna”, avrannoluogo presso il monastero delle Clarisse di S.Girolamo dalle ore 8 del 1° alla cena del 3novembre gli esercizi spirituali per giovaniadulti (dai 20 anni in su). Le due meditazionigiornaliere saranno tenute da suor Stefania.Occorre portare Bibbia, quaderno elenzuola; per il soggiorno dei tre giorniprevista un’offerta di 60 euro da suddividere- come sempre - tra partecipante, parrocchiadi provenienza e diocesi. Informazioni ediscrizioni: don Luca Lepri (339 4815369) oPetra Sannipoli (348 6434299).

❖ UMBERTIDE/1Rometti-“chocolate”,È un connubio che dura ormai da vent’annie vede la tradizione ceramistica delleRometti fondersi con il buon cioccolato dellakermesse più golosa d’Italia. La collezioneche celebra il 20° anniversario diEurochocolate è stata realizzata dalleceramiche Rometti, opera del designer JeanChristophe Clair, con i decori dipinti a mano.Il progetto è stato portato avanti daMassimo Monini che in questi due anni diattività all’interno della Rometti ha saputorilanciare la manifattura soprattutto a livellointernazionale, contribuendo a dare unaspinta al tessuto economico e produttivolocale.

❖ SPETTACOLOEugubini al Lyrick“Al tramonto le allodole - Lode a SantoFrancesco” è lo spettacolo di don MirkoOrsini e Carlo Nardelli sarà rappresentato alLyrick di Assisi alle ore 21.15 di domenica 27ottobre. Partecipa anche la Scuola di danzaclassica Città di Gubbio. Ingresso unico euro10; prenotazioni e informazioni: Attitudesnc, via Cairoli, cell. 334 8536020.

❖ UMBERTIDE/2Esce libro sul Basket clubÈ stata un successo la presentazione dellibro Ippippurrà. Canestri sentimentali fra ilTevere e l’Indiana, scritto dal giornalistaFederico Sciurpa ed edito da Gruppoeditoriale locale. L’opera, arricchita dalleillustrazioni dell’artista Antonio Renzini, è lastoria non ufficiale del Basket club Fratta,società che nel 2014 compirà 50 anni, enarra episodi reali di un periodo irripetibileche vengono legati alle mode e al costumedegli anni Sessanta e Settanta, quasi“dentro” la trama di un celebre film sulbasket, Colpo vincente. La presentazione dellibro si è tenuta al teatro dei Riuniti ed èstata condotta dal giornalista WalterRondoni insieme a Giovanni Codovini eall’autore. (F. C.)

❖ EUGUBINOGuida ai tesori nascostiIl comprensorio eugubino è ricco di percorsie luoghi da scoprire e apprezzare. Peraiutare il visitatore è nata una nuova guida, Tesori nascosti, innovativa nella grafica enella consultazione, con coordinate Gps, QRcode, e che prevede quattro percorsi distinti:la via di Francesco, la via di Dante, la via deiDuchi di Urbino, la via del Nord. “Tesorinascosti” è anche il titolo dell’iniziativa chesi svolgerà domenica 27 ottobre: un esperto,Filippo Paciotti, guiderà i partecipanti lungoil tracciato da Castel d’Alfiolo al castello diCollmollaro (tre le ore previste di marcia). Lapartenza è per le ore 9.30 dal piazzaledell’ufficio postale di Padule; è inprogramma, per chi volesse, una visitaall’interno di Castel d’Alfiolo, da cui poi alle10 partirà il percorso fino al castello diCollmollaro, con arrivo intorno alle 13. Per ilrientro è previsto per i primi iscritti unservizio navetta. La passeggiata perconoscere castelli e abbazie medievali nelterritorio di Gubbio è organizzata dalComune in collaborazione con Asad e Cai -sezione di Gubbio. Informazioni: [email protected]. (Be. Pi.)

DIOCESI. Pellegrini neiluoghi di don ToninoBello, che ancora portano il segno vivo del suo passaggio

re giorni di intensa spiritualità quel-li vissuti dal gruppo della diocesieugubina che ha partecipato (11-13

ottobre) al pellegrinaggio “Sulle orme didon Tonino Bello” organizzato dalla Cari-tas e dall’Ufficio pellegrinaggi. Mons. An-tonio Bello (per tutti “don Tonino”) è sta-to vescovo di Molfetta dal 1982 al 1993, an-no della sua morte. Nel 2007 la Congrega-zione per le cause dei santi ha avviato ilprocesso di canonizzazione. La sua gente e quanti hanno avuto mododi conoscerlo lo hanno considerato santofin dal giorno della morte, vissuta – affa-scinante il racconto di don Gigi Ciardo,suo amico fraterno – in totale affidamentoa Gesù e Maria. Cercava di assumere gliantidolorifici solo strettamente necessariperché, come amava ripetere, voleva “ar-rivare vivo all’incontro con il Signore”. Molti di noi hanno avuto la netta sensa-zione che i fedeli della diocesi di don To-nino abbiano vissuto e stiano vivendo lastessa esperienza che da secoli lega gli eu-gubini a sant’Ubaldo: non c’è casa o nego-zio in cui non ci sia la sua foto, e tutti neparlano come di una presenza viva e ope-rante. È per loro un riferimento sicuro percontinuare a vivere l’amore per Gesù, perla Chiesa e per tutta l’umanità secondo gliinsegnamenti del Concilio che lui ha cer-cato di attuare fin da quando era parroco. La Chiesa intesa come popolo di Dio, lacorresponsabilità dei laici, la scelta prefe-

T

renziale dei poveri, il “potere dei segni”invece che i “segni del potere”: non solobelle frasi da relegare nei documenti deiVescovi, ma principi irrinunciabili sui qua-li scommettere la vita delle comunità cri-stiane. La carità era per lui il cuore dell’azionepastorale; non si stancava di ripetere che

una comunità senza la testimonianza del-la carità avrebbe perduto di credibilità esarebbe rimasta sterile. Una “sterilità”, infatto di significatività nel contesto socialema anche rispetto alla scarsità di vocazio-ni, che colpisce moltissime nostre comu-nità parrocchiali.Un’altra constatazione, condivisa da tutti ipartecipanti al pellegrinaggio, è la profon-da sintonia tra lo stile pastorale di don To-nino e quello di Papa Francesco: la rinun-cia ai segni del potere, la capacità di ascol-tare tutti, lo scendere in mezzo alla gente,la scelta profetica di una Chiesa povera…In tutto questo potremmo dire che don To-nino ha aperto la strada a quel miracolodello Spirito che è Papa Francesco.

Luca Uccellanidirettore Caritas diocesana

Molti hanno avuto la netta sensazioneche i fedeli della diocesi di don Toninovivano la stessa esperienza che dasecoli lega gli eugubini a sant’Ubaldo: non c’è casa o negozio in cui non ci sia la sua foto, è un riferimento sicuro

arte dai 70 libri per bambinidonati dall’associazionegenitori “Insieme per” il

progetto di realizzazione dellanuova biblioteca della scuolaprimaria “Giuseppe Garibaldi”.Sabato scorso, alla presenza delsindaco Marco Locchi, deldirigente scolastico del primoCircolo didattico MarioModestini e soprattutto deglialunni e delle insegnanti dellascuola, la presidentedell’associazione, LeonellaZucchini, ha consegnato i volumiacquistati con il ricavato dellevarie iniziative promosse dalsodalizio, tra cui le sei edizioni di“Una notte da brivido inbiblioteca”. “Le vostre maestre –ha detto Leonella Zucchini aipiccoli studenti – vi insegnano aleggere, ma è importante cheanche i vostri genitori vi aiutinoa coltivare questo interesse perla lettura. Un libro è un buoncompagno di giochi, è scoperta,fantasia, arricchimento. Con le

P sei edizioni di ‘Una notte dabrivido in biblioteca’ abbiamoportato molti di voi a trascorrereun’intera notte in mezzo ai libri ea vivere la biblioteca non solocome luogo di studio ma anchedi divertimento e disocializzazione. Il nostroobiettivo è quello di proseguirenell’iniziativa, coinvolgendo altri140 bambini”. Questi 70 libriandranno a costituire il primofulcro della nuova bibliotecadella scuola. Quella di cui sidispone oggi è infatti vecchia enon più fruibile; con questoprogetto si vuole realizzare unluogo accogliente e accessibiledove i bambini e le loroinsegnanti potranno trovare librisempre aggiornati. Tutto questoperò è possibile soltanto graziealla sinergia di vari soggetti,l’Amministrazione comunale, lascuola e l’associazione genitori.Una donazione importante e dialto valore pedagogico.

Fabrizio Ciocchetti

UMBERTIDE. La nuova biblioteca “Garibaldi”

70 libri tanto per cominciare

Umbertide

Il “Jerry Masslo”non è la panacea

l responsabile del Centro di accoglienza“Jerry Masslo” di Umbertide, RuggeroRadaelli, ha parlato delle difficoltà di

ospitarecontemporaneamentefamiglie e altri. Perquesto si è recato neigiorni scorsi in Comuneper fare presente lasituazione: da un lato c’èil bisogno, ma, dall’altro,non ci sono mezzi perrisolvere la questione.Mancano le finanze permettere in piedi due

Centri efficienti ed efficaci. Radaelli ricordache con la Caritas sono più di sei mesi che si ècercato di elaborare un progetto perl’ospitalità a famiglie e utenti tradizionali. Sututto il territorio italiano, l’unica struttura perospitare famiglie intere si troverebbe aSenigallia. Queste le novità che vengono dal“Jerry Masslo”, centro di accoglienza che si èritagliato nel tempo la fiducia e la stima ditante persone, ma che ora chiede aiuto perpoter moltiplicare le sue azioni.

Fabrizio Ciocchetti

I

Il sant’Ubaldo di Molfetta

Foto di gruppo dei pellegrini nella casa natale di don Tonino Bello

Ruggero Radaelli

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

GUBBIO. Proseguono le celebrazioni per i 30 anni di vita del ‘risorto’ gruppo scout

n quel convento di San France-sco che lo ha tenuto a battesimonell’ottobre 1983, hanno preso

il via le cerimonie celebrative deitrent’anni di attività dello scauti-smo eugubino, “scuola di forma-

I

zione” e “scelta che ha orientato lanostra vita”. Attività che trova nella bella mostraallestita nella Galleria della porta dicorso Garibaldi la testimonianza delfascino e dell’insegnamento che ilmovimento dispensa: foto, ricordi,documenti, amore per la natura eper il creato, rispetto, solidarietà. “Fu grazie a padre Giuseppe Bel-lucci, francescano e appassionatodi scoutismo, che fummo ricontat-

tati e organizzammo un nuovogruppo” ricorda oggi Massimo Pan-fili, tra i protagonisti dell’attivitàscout negli anni ’60 e poi tra i coor-dinatori del rilancio e rinascita neiprimi anni ’80. “Diffondemmoqualche locandina in città - ricorda- ma la risposta fu entusiasmante.In poco tempo avevamo formatoun reparto di oltre 100 componen-ti, tra esploratori e guide”. Si formòcosì il gruppo scout “Gubbio 1” che

aderì subito all’Agesci. Nel 1988 èpoi confluito nel gruppo scout“Gubbio 2”, come attualmente è de-nominato. Intenso il programma delle cele-brazioni nel fine settimana: sabato 26 ottobre, chiostro di San France-sco, ore 16 alzabandiera, ore 16.30convegno Masci (Movimento scoutadulti cattolici italiani), ore 18 mes-sa e rinnovo Promessa scout, ore 20cena conviviale. Domenica 27 ot-tobre: ore 9.30 apertura iscrizioni emattinata di giochi per bambini eragazzi della città, ore 12.30 chiu-sura dell’evento.

G. B.

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uò un libro di astronomia essereancora attuale dopo quarant’anni?Se quel libro è Al di là della Luna

di Paolo Maffei, la ri-sposta è senza dubbio“si”. Uscito nel 1973, fu inrealtà concepito quat-tro anni prima, ilgiorno della direttadello sbarco sulla lu-na, quando Maffei sirese conto che le per-sone, anche di buonacultura, non avevanospesso che idee con-

fuse riguardo all’astronomia. Pensò al-lora di scrivere un libro che potesse av-vicinarle alla materia, coniugando rigo-re scientifico (non poteva essere altri-menti, trattandosi di uno studioso dellasua levatura) e leggibilità. Nacque così ilvolume di cui domenica 20 ottobre,presso la Biblioteca archivio Maffei aSant’Eraclio di Foligno, si è celebrato il“compleanno”. Cosa quel libro abbia si-gnificato è stato bene espresso dai di-versi interventi che si sono succedutidurante la serata e che hanno ricordatocome per molti esso sia stato una portaaperta attraverso cui gettare lo sguardonello spazio “al di là della luna”. Cesare Barbieri, docente all’Universitàdi Padova, ha unito al racconto di quat-tro secoli di osservazioni astronomichee alla presentazione delle nuove fron-tiere dell’esplorazione spaziale, la pro-pria esperienza di ricercatore e “co-struttore” di strumenti, ma soprattuttola storia di una amicizia che si è svilup-pata nel corso dei decenni e che è stataarricchimento continuo dal punto di vi-sta umano e intellettuale. Dietro alle sueparole come dietro a quelle del vescovo

P

di Foligno, mons. Gualtiero Sigismon-di, del vicesindaco Maria Frigeri, di Ma-rio di Sora, presidente della Unioneastrofili italiani, e alla video- intervistadel giornalista Pietro Bianucci (che nonè potuto intervenire personalmente), èemerso il Paolo Maffei scopritore di Ga-lassie, colui che ne cercava le immaginisulle foto all’infrarosso o attraverso il te-lescopio dell’osservatorio di Asiago. Maè emerso soprattutto l’uomo, quello cheamava parlare al telefono, che non sisottraeva alle domande di un’intervista,che affiancava alle pubblicazioni scien-

tifiche la compilazione di articoli per laterza pagina dei quotidiani o per le rivi-ste di alta divulgazione, che rivolgeva al-le istituzioni le proprie osservazioni, cheera appassionato di musica, (che fre-quentava abitualmente la Chiesa dell’U-niversità di Perugia ndr) che apriva lapropria casa agli amici. Quella stessa ca-sa che ha visto raccogliersi intorno allasua famiglia un gran numero di perso-ne, talmente tante che la Biblioteca a fa-tica riusciva a contenerle, per ricordareun libro che è una pietra miliare dellastoria della divulgazione scientifica, masoprattutto la persona che lo ha scritto. E certo Paolo Maffei sarebbe stato con-tento di vedere, fra i propri amici e co-noscenti, anche dei giovani studiosi, rac-coglitori di un’eredità passata anche perle pagine dei suoi libri.

Lucia Bertoglio

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BREVI

❖ NORCIAInaugurata la ludoteca “gioCompiti”Un centro educativo pomeridiano peraccogliere bambini e ragazzi al termine dellelezioni scolastiche, con l’obiettivo di favorire,oltre allo svolgimento dei compiti, la lorosocializzazione, la valorizzazione di sé, ilrispetto delle regole della vita comune, larelazione significativa tra compagni e con gliadulti. Si tratta della ludoteca “Giocompiti” diNorcia, uno spazio in cui studiare, crescere,inventare e giocare, che è stato inaugurato aNorcia, presso i locali dell’Oratorio dellaparrocchia in via Manzoni, sabato 19 ottobre.L’iniziativa, promossa dalla Cooperativa MontePatino (che fra le sue attività annovera, da oltre10 anni, la gestione del Centro di educazioneambientale“Il Capisterium” di Norcia –accreditato nella rete Infea della Regionedell’Umbria – Cridea e dall’Ente Parconazionale dei Monti Sibillini), in collaborazionecon la parrocchia di Norcia e il patrocinio delComune, ha la finalità di sollecitare le capacitàcreative, cognitive, affettive e sociali deibambini, assicurando loro le opportunità perun adeguato sviluppo psico-fisico ed affettivo.Le attività programmate per raggiungere questiscopi saranno molto varie: dall’assistenza nellosvolgimento dei compiti scolastici allapromozione di attivitàludico/educative/ricreative (giochi, attivitàespressive di laboratorio, laboratori artistici, …).L’inaugurazione è stata un’occasione perconoscere l’organizzazione: per infoCooperativa Monte Patino 0743.817487.

❖ CASCIAMostra mercato dello Zafferano purissimoDal 31 ottobre al 3 novembre, nelle piazze enelle vie di Cascia si tiene la Mostra Mercatodello Zafferano purissimo. Gli attuali produttori,come i loro predecessori, per tutelare eripotenziare questa coltivazione si sonocostituiti nell’Associazione di produttori dello“Zafferano di Cascia – Zafferano purissimodell’Umbria”, che si propone di difendere esalvaguardarne la tipicità ed i tratticaratteristici. Durante la manifestazione, oltre avisitare lo Zafferano in vetrina in standsespositivi, molti sono gli appuntamenti previsti:dallo Zafferano in Mostra ed in Biblioteca perindagare sui molti testi, documenti emanoscritti, con argomento lo zaffarame diCascia; allo Zafferano in Tavola con lapossibilità di degustare pietanze antiche oreinterpretate, tinte di giallo da questoingrediente, fino allo Zafferano in campo,attraverso escursioni guidate per visitare leaziende produttrici di zafferano ed i campicoltivati. Per Info www.zafferanodicascia.it

❖ SPOLETOCorsi di formazioneper il mercato internazionaleSono stati promossi dalla Confartigianato CnipaUmbria, in collaborazione con alcuni comunidel territorio spoletino, nove corsi diformazione professionale per le aziende. L’ideadi fondo parte dalla possibilità di poterproporre ai cittadini di età dai 25 anni ai 64anni gli strumenti utili al fine di acquisire tuttequelle competenze necessarie per potercompetere con il mercato internazionale. Ilprogetto che si chiamerà “Competenze perl’internazionalizzazione delle Pmi”, cofinanziatodal Fondo sociale europeo e la Provincia diPerugia, si svilupperà nel territorio spoletino,proponendo dei corsi di varia natura e durata.Potranno accedere a questi corsi personeoccupate e disoccupate, o anche inattive e tuttiavranno la possibilità di apprendere i sistemiinformativi per l’attività di inport/export, maanche gli aspetti doganali e fiscali del trasportointernazionale delle merci, le tendenzemerceologiche del mercato, il marketingoperativo e strategico, l’accesso di finanziamentiregionali, nazionali ed europei di sostegno. Icorsi si svolgeranno tra Spoleto e Campello sulClitunno. Le domande di partecipazionedovranno essere presentate entro il 31 ottobre(per i modelli basta collegarsi a www.formazione.confartigianatoumbria.it«http://www.formazione.confartigianatoumbria.it» ) (Sa. Sa.)

Ricordati a Foligno i 40 anni del libro di Paolo Maffei

Al di là della lunaIl volume uscito nel 1973,in realtà fu concepito il giorno della diretta dello sbarco sulla luna

Lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11 nel 1969

27LA VOCE Foligno / Spoleto.Norcia @[email protected]

iscrizioni saranno possibili nelle di-verse parrocchie a partire da gen-naio 2014”.Al termine, è stata avviata la proces-sione verso la Basilica cattedrale, oveè stata celebrata l’eucaristia. Insie-me al popolo di Dio, hanno“cammi-nato”, come già accaduto lo scorsoanno, gli stendardi dei principaliSanti dell’archidiocesi, poi sistematiai lati della navata centrale del Duo-mo. Per l’occasione è stata espostaalla venerazione dei fedeli la Santis-sima Icone. Il servizio all’altare è sta-to svolto dal gruppo dei ministrantidella diocesi. La liturgia è stata ani-mata da diversi cori delle parrocchie. Nell’omelia l’Arcivescovo ha sottoli-neato come la “preghiera è il segnodella fiducia in Dio. Quando siamocerti che una persona ci vuole vera-mente bene, con spontaneità e faci-lità le chiediamo tutto ciò di cui ab-biamo bisogno e che è buono. Il cre-dente ha una fiducia così grande inDio, che a lui domanda con sempli-cità e a lui si rimette”. Al termine del-l’omelia è stata fatta memoria delBattesimo e, dopo aver benedettol’acqua e rinnovato con i fedeli laprofessione di fede, mons. Boccardoha asperso l’assemblea. Prima dellabenedizione finale c’è stato l’atto diaffidamento alla Vergine Maria.

Spoleto. Assemblea diocesana nella chiesa di S. Domenico

Alla riscoperta del Battesimoomenica 20 ottobre laChiesa diocesana diSpoleto-Norcia ha cele-

brato l’Assemblea diocesanadal tema “Rinati dall’acqua. Lanovità ricevuta nel Battesimo”,evento ecclesiale che ha se-gnato l’avvio ufficiale delle at-tività per l’anno pastorale2013-2014. Dopo le assemblee nei cinquevicariati (tenutesi il 29 settem-bre e il 6 ottobre), tutti gli ope-ratori pastorali si sono ritrova-ti il pomeriggio di domenica 20 otto-bre nella chiesa di S. Domenico aSpoleto per ascoltare la prolusionedell’arcivescovo mons. Renato Boc-cardo. Sacerdoti, religiosi e religio-se, operatori pastorali, famiglie, gio-vani, e membri di movimenti o di as-sociazioni riempivano la grande ebella chiesa spoletina. Mons. Boccardo ha sviluppato il suointervento, pubblicato per intero nelsito internet dell’archidiocesi(www.spoletonorcia.it), in quattropunti: Riscoprire il Battesimo; Dalla

D

ricchezza delle prospettive alla ve-rità dell’esperienza; Una mistagogiapermanente; Conclusione. Alla fine della sua relazione l’Arcive-scovo ha annunciato il pellegrinag-gio diocesano in Terra Santa: “Invitotutti - ha detto - a partecipare al Pel-legrinaggio diocesano in Terra San-ta a conclusione della Visita pastora-le, dal 13 al 20 ottobre del prossimoanno. Confido che anche questa siauna occasione preziosa per confer-mare la nostra fede ed approfondirei rapporti di comunione tra noi. Le

La processione con gli stendardi dei Santi

Spoleto. IX edizione del premio Walter Tobagi:200 gli studenti delle superiori partecipanti

l via la IX edizione del Corsodi giornalismo “WalterTobagi” che si svolgerà a

Spoleto, da sabato 26 ottobre amercoledì 28 maggio 2014, neltrentaquattresimo anniversariodella scomparsa di Walter Tobagi.Il programma del corso è statoillustrato mercoledì 23 ottobrenella Sala del Consiglio comunaledall’assessore alla Formazione eistruzione Battistina Vargiu e dalvice presidente dell’Associazione

A “Amici di Spoleto” Alberto Ciri airagazzi e agli insegnanti dellescuole coinvolte: Istitutoalberghiero “G. De Carolis”, Liceoscientifico “Alessandro Volta”,Liceo linguistico, delle Scienzeumane “Pontano-Sansi” e Ipsia. “Nonostante le difficoltà – haspiegato l’assessore Vargiu –abbiamo voluto assicurarecontinuità a questo progettoperché riteniamo che siaun’occasione ed un’opportunità di

crescita per i ragazzi. Ovviamentequesta iniziativa è possibile grazieal sostegno di Associazioni,Fondazioni e alla disponibilità ditanti professionisti checontribuiscono e concorrono allasua realizzazione”. Quasiduecento gli studenti che

parteciperanno alcorso, indirizzato alleultime classi dellescuole mediesuperiori, promossodall’associazione“Amici di Spoleto” incollaborazione con ilComune di Spoleto,

con l’Ordine dei Giornalistidell’Umbria e dell’AssociazioneStampa Umbra. Il progetto siarticola in un primo annodedicato al giornalismo scritto, laseconda annualità consiste invecein un laboratorio di giornalismoradiofonico.

La presentazione

Paolo Maffei

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MONTONE

Dal 31 ottobre al 3novembre, a Montone,Festa del Bosco 2013 -mostra mercato deiprodotti del bosco. Perquattro giorni sono inesposizione le più ghiotteproposte alimentari: daifunghi ai tartufi, dal mielealle confetture, dallecastagne ai frutti ”che nonsi trovano più”. E troviamoanche l’artigianatoartistico della lavorazionedel ferro, del legno, dellaceramica, della canapa elana. Inoltre per i vicoli e

le piazzette del bellissimoborgo medievale diMontone intrattenimenticon spettacoli musicali eteatrali per adulti ebambini. Per info: www.comunemontone.it -www.montonein.it

GUBBIO

Dal 30 ottobre al 3novembre, a Gubbio, sitiene la mostra mercatonazionale del Tartufobianco e dei prodotti agro-alimentari a Gubbio.L’expo agro-alimentareregalerà tante appetitose

sorprese agli appassionatitra gli stand allestiti nellestrutture storiche piùsignificative e importantidella città. Degustazioniguidate di prodotti tipici,specialità gastronomiche evini umbri. Mostradell’Artigianato artisticolocale ed eventi culturali.Per info: www.tartufodigubbio.it

FABRO

Dall’8 al 10 novembre, a Fabro, mostra mercatonazionale del tartufo e deiprodotti agroalimentari di

qualità. L’evento, che sisvolgerà lungo le vie delborgo, vedrà la presenzadi circa cinquanta stand incui, oltre al “principe”della tavola, il tartufobianco di Fabro, sarannoesposti i prodotti dieccellenza locale. Il miele,l’olio, il vino, lo zafferano, ifunghi, le norcinerie, iformaggi e tante altrespecialità allieteranno ipalati dei visitatori chepotranno degustarli eacquistarli. Musicaclassica, artisti di strada espettacoli. Per info mostratartufofabro.com

EVENTI in Umbria

LA VOCE EVENTI IN UMBRIA28

Frantoi aperti in UmbriaDal 1° novembreall’8 dicembresaranno nove icomuni umbriaderenti all’iniziativa

1 – 3 novembreTrevi: Festivol, Trevi tra olio artemusica e Papille Assisi: Unto, Unesco, natura, Terri-torio, OlioGiano dell’Umbria / La Mangiaunta– Festa della Frasca9 – 10 novembreCastel Ritaldi: FrantotipicoAssisi: Unto nei castelli del territo-rio16 – 17 novembreValtopina: Mostra mercato del tar-tufo e dei prodotti tipiciAssisi: Unto nei castelli del territo-rioAlviano: Maratona dell’Olio & Olioe Farro (15/17)23 – 24 novembreGualdo Cattaneo: Sapere di Pane,Sapore di Olio. Bianco e verde tra iCastelliValtopina: Mostra Mercato del Tar-tufo e dei prodotti tipiciSpello: Oro di spelloAssisi: Unto nei castelli del territo-rio30 novembre – 1 dicembreGiano dell’Umbria: La Mangiaunta– Festa della FrascaAssisi: Unto nei castelli del territo-rio7 – 8 dicembreCastiglione d. Lago: Frantoi aperti

Un classico dei Frantoi Aperti: la degustazione di bruschette (Foto di Pierpaolo Metelli)

I SEI WEEKEND

oro verde dell’Umbria sarà ilprotagonista dei seiweekend di Frantoi aperti

dedicati all’olio extravergine d’olivaDop e ai prodotti agroalimentari. Dal1° novembre all’8 dicembre lamanifestazione, giunta alla XVIedizione, coinvolgerà i vari Borghimedievali dell’Umbria, con le loropiazze, i loro palazzi, i teatri, gliuliveti, i frantoi, le aziende agricole,gli agriturismi e le trattorie. Cinquele prestigiose zone dell’Umbria (Collidel Trasimeno, dei Colli Orvietani,Colli Amerini, dei Colli di Assisi e diSpoleto e dei Dop Colli Martani) sucui sarà puntata l’attenzione dellamanifestazione. Nove i comuniumbri (Alviano, Assisi, Castel Ritaldi,Castiglione del Lago, Gianodell’Umbria, Gualdo Cattaneo,Spello, Trevi, Valtopina) cheaderiscono all’iniziativa, con unaserie di eventi dedicati a ogniweekend e che coinvolgeranno 35

’L frantoi delle province di Perugia eTerni. Il programma prevede visiteguidate gratuite alle città aderenti,concerti e Giochi tradizionali nellepiazze per bambini e adulti, scuole dicucina, partecipazione alla raccoltadelle olive e poi ancora fattoriedidattiche, trekking tra gli ulivi e ivigneti, passeggiate a cavallo, Cacciaal tartufo, i concerti che questo annosono rigorosamente di musicapopolare/tradizionale umbra, seratedi degus-tango in luoghi speciali,percorsi a piedi alla scoperta deiluoghi minori di Francesco, serviziodi navette gratuite per i frantoi e latradizionale rievocazione dellaFrasca e bonfinita. L’idea è realizzatadall’Associazione Strada dell’olio conla collaborazione del Consorzio diTutela Dop Umbria, Città dell’Olio eal sostegno della Comunità montanaMonti Martani Serano e Subaso.Per info su Frantoi aperti: www.frantoiaperti.net.