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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “G. Galilei” - con sezioni associate di LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO- LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE LICEO delle SCIENZE UMANE-LICEO ECONOMICO SOCIALE Via XX Settembre, 65 - 73048 NARDO’ (LE) Ambito Territoriale 18 Telefax 0833.570542 C. F. e P. IVA 82002590758 C.M.: LEIS01300R - email: [email protected] www.liceogalileinardo.it Posta certificata Istituzionale: [email protected] PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (PAI) a.s. 2017/2018 (PTOF 2016-2019 2.2. Progettazione Didattica) Premessa Il P.A.I. è parte integrante del PTOF e non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “ per tutti e per ciascuno”. La circolare ministeriale del 27 giugno 2013 precisa che “il P.A.I. non è [...] un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo”, è una preziosa opportunità di autoriflessione dell’intera comunità educante, è dunque lo strumento migliore per promuovere la vera inclusione. “Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione”. PAI 2017/2018 – IISS “G. Galilei” - Nardò Pag. 1

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE“G. Galilei” - con sezioni associate di

LICEO CLASSICO – LICEO SCIENTIFICO- LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE LICEO delle SCIENZE UMANE-LICEO ECONOMICO SOCIALE

Via XX Settembre, 65 - 73048 NARDO’ (LE) Ambito Territoriale 18 Telefax 0833.570542 C. F. e P. IVA 82002590758C.M.: LEIS01300R - email: [email protected] – www.liceogalileinardo.it

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (PAI) a.s. 2017/2018

(PTOF 2016-2019 2.2. Progettazione Didattica)

PremessaIl P.A.I. è parte integrante del PTOF e non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “ per tutti e per ciascuno”.

La circolare ministeriale del 27 giugno 2013 precisa che “il P.A.I. non è [...] un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo”, è una preziosa opportunità di autoriflessione dell’intera comunità educante, è dunque lo strumento migliore per promuovere la vera inclusione. “Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione”.A tal fine, nel PAI sono analizzati gli elementi di positività e di criticità rilevati nell’anno appena trascorso e prospettate azioni di auto-miglioramento in funzione di una pratica di inclusione crescente e sempre più efficace.La circolare intende dare applicazione alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica". La Direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

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Piano Annuale per l’Inclusione

A. Rilevazione dei BES presenti: n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista / minorati udito / Psicofisici 02

2. disturbi evolutivi specifici DSA 02 ADHD/DOP / Borderline cognitivo / Diturbo d’ansia 01

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico / Linguistico-culturale / Disagio comportamentale/relazionale / Condizioni fisiche: malattie varie, acute o croniche, ecc 01 Deficit nelle Funzioni corporee: deficit visivi, deficit motori / Deficit attentivi, di memoria 01

Totali 07% su popolazione scolastica 1.15%

N° PEI redatti dai GLHO 02N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

04N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

/

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / NoInsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppoSi02

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

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Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti socio-sanitari

Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale

Si01

Funzioni strumentali / coordinamento Area 1. Sostegno al lavoro dei docentiArea 2. Interventi e servizi per gli studentia) attività extracurriculari, viaggi d'istruzione e assemblee d'istitutob) area inclusionec) area alternanza scuola-lavorod) orientamento in entrata

Coordinatori dipartimenti assi culturaliCoordinatori dipartimenti per aree

n. 09

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Attività di mediazione tra colleghi, famiglie, studenti;Attività di divulgazione della normativa vigente e di eventuali modifiche legislative;Attività di informazione su occasioni di formazione specifica o di aggiornamento;Attività di informazione circa gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessarie al superamento o al contenimento delle difficoltà individuali.

Si01

Referenti di Istituto Animatore DigitaleReferente Area ScientificaReferente Area LinguisticaReferente Sito WebReferente CLILReferente L.E.S.Referenti PTOF (NIV)Referenti Invalsi (NIV)Referente Modulistica

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Psicologo ASL Si01

Docenti tutor/mentor Docenti Coordinatori Classi Si27

Collaboratori scolastici “Assistenza di base” degli alunni con disabilità

08

N. assistenti amministrativi Gestione amministrativa del personale;Gestione alunni;Gestione beni patrimoniali;Gestione finanziaria;Gestione beni e acquisti;Gestione progetti didattici;Gestione archivio e protocollo.

06

N. assistenti tecnici Conduzione tecnica dei laboratori: predisposizione del materiale e

02

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degli strumenti per le esperienze didattiche e per le esercitazioni pratiche nei laboratori.

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C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI(Coordinatori classi coinvolte)

Si

Rapporti con famiglie SiTutoraggio alunni SiProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI(Referente, docenti di sostegno)

Si

Rapporti con famiglie SiTutoraggio alunni SiProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SiProgetti di inclusione / laboratori integrati

NoAltro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione

NoCoinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

No

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.

Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

No

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SiProcedure condivise di intervento sulla disabilità

Si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Si

Progetti territoriali integrati NoProgetti integrati a livello di singola scuola

NoRapporti con CTS / CTI NoAltro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SiProgetti integrati a livello di singola scuola

NoProgetti a livello di reti di scuole Si

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo- didattiche / gestione della classe

Si

Didattica speciale e progetti educativo- didattici a prevalente tematica inclusiva

Si

Didattica interculturale / italiano L2 Si/NoPsicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Si

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

No

Altro:

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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

XPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti XAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

L’intera comunità educante dell’ I.I.S.S. “G. Galilei prende parte e contribuisce al processo di inclusione, ognuno svolgendo specifiche mansioni secondo le proprie competenze.

Le responsabilità del Dirigente Scolastico sono esplicitate nelle Linee Guida (DM 12 luglio 2011).In particolare, il Dirigente:

garantisce il raccordo di tutti i soggetti che operano nella scuola con le realtà territoriali; stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le indicazioni

condivise con Organi collegiali e famiglie, e precisamente: attiva, interventi preventivi; trasmette alla famiglia apposita comunicazione; riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al

protocollo e la condivide con il gruppo docente; promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze

specifiche diffuse; promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, nonché

assicurando il coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti); definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le idonee modalità di

documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati di alunni e studenti con BES e ne coordina l’elaborazione e le modalità di revisione;

gestisce le risorse umane e strumentali; promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e

studenti con BES, favorendone le condizioni e prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti;

attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di buone pratiche e procedure od apportare eventuali modifiche.

IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE A.S. 2016-2017 (a integrazione dei paragrafi precedenti B, C)

Fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L.104/92 , i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. (C.M. n.8 del 6 marzo 2013) Il gruppo, nell’anno scolastico 2016-2017 risulta costituito da:

Dirigente Scolastico, Prof.ssa Emilia Fracella; I Collaboratore Scolastico Prof.ssa Dora Raho; Prof.ssa Daniela Anna Potenza, docente di sostegno e Funzione Strumentale Area 2 –

Interventi e servizi per gli studenti, articolazione b) Area Inclusione; Prof. Agostino Perrone, docente di sostegno e Prof.ssa Cinzia De Mitri che lo ha sostituito

nell’ultimo periodo dell’anno scolastico;

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Prof.ssa Maria Federica Negri, docente di sostegno; i docenti Coordinatori delle classi coinvolte.

Il gruppo di lavoro per l’inclusione è stato integrato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), assicurando un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi e il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese.Nell’anno in corso il GLI, come previsto nella C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, si è occupato di:

predisporre griglie di osservazione per la rilevazione di eventuali alunni con BES presenti nell’Istituto e diffondere le stesse capillarmente (tramite supporto cartaceo e digitale), raccoglierle e tabularne i dati;

redigere n. 02 modelli di PDP (Piano Didattico Personalizzato), in particolare uno destinato ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento e uno agli altri Bisogni Educativi Speciali. Di ognuno è stata inoltre formulata una “guida alla compilazione” nella quale sono stati inseriti suggerimenti, approfondimenti, facilitazioni con lo scopo di aiutare i docenti nella corretta stesura del documento;

predisporre in accordo con la Dirigente Scolastica una Sezione BES sul sito WEB dell’Istituto;

fornire materiale attinente e funzionale alla diffusione di una cultura inclusiva al Responsabile del sito web istituzionale della scuola che lo ha successivamente promosso nella specifica sezione BES;

individuare alcuni siti web per l’approfondimento di tematiche quali DSA e BES e spronare il personale docente alla consultazione degli stessi;

valutare il Piano di Inclusività dell’Istituto ed formulare una proposta di revisione. A tale scopo, dopo un’attenta analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati è stata formulata un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola .

Il Dirigente dell’IISS Galilei, sulla base dell’autonoma responsabilità nella gestione delle risorse umane della scuola, visti i bisogni emergenti nel proprio contesto operativo, volendo garantire a ciascun alunno le migliori condizioni possibili per il successo formativo, ha predisposto, a partire dall’anno scolastico 2016-2017, la figura strumentale del “Referente di Inclusione”. Riprendendo le Linee Guida del 2011, ed estendendole alle problematiche relative a tutti i BES, il Referente d’Istituto ha assunto, nei confronti del Collegio dei docenti, le seguenti funzioni:

ha fornito informazioni circa le disposizioni normative vigenti; ha fornito indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di

realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; ha collaborato, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei

problemi nella classe con alunni con BES; ha offerto supporto ai colleghi riguardo specifici materiali didattici e di valutazione; diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;

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fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto;

fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di BES;

funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio;

informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con BES.

Il Dipartimento di sostegno è composto dai docenti specializzati e si riunisce più volte nel corso dell’anno. Esso ha svolto i seguenti compiti:

offerto consulenza ai docenti curricolari per gli alunni con disagio; individuato e socializzato buone pratiche; autoaggiornamento; elaborato e sperimenta modelli per l’inclusione;

CRITICITA’ RILEVATE

Difficoltà dei docenti nella lettura e rilevazione dei BES; Difficoltà dei docenti ad interfacciarsi con la figura del Referente per l’inclusione; Presenza di una bibliografia sulla tematica non ancora ben strutturata; Mancato dialogo tra il GLI e il CTS; Bassa collaborazione tra l’istituzione scolastica e l’ASL.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Sulla base delle Linee Guida del 2011 si propone: maggiore collaborazione tra la figura del Referente di Inclusione e ogni docente che abbia

evidenziato la presenza di alunni con BES per l’elaborazione di strategie volte al superamento di eventuali problematiche di classe;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

maggiore consapevolezza delle azioni da intraprendere in sede di Consiglio di classe in presenza di alunni con BES ( * si riportano, subito dopo, le mansioni che la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 affida al CdC );

incremento della conoscenza sull’iter da seguire con la Famiglia al momento della rilevazione di bisogno educativo speciale nel contesto classe (si riportano, nel successivo paragr.” Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative, – OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO - le mansioni attribuite e riconosciute alla Famiglia nelle Linee Guida allegate al D. M. 12 luglio 2011 );

maggiore cura alla dotazione bibliografica e ai sussidi all’interno dell’Istituto; la presenza di un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione il più possibile allargato al fine di

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incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Tale gruppo è composto da tutti i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo: insegnanti di sostegno e curricolari, assistenti educatori per l’autonomia e la comunicazione, collaboratori scolastici impegnati nell’assistenza igienica, genitori, rappresentanti degli studenti, rappresentanti delle Aziende Sanitarie locali, degli Enti locali, delle Associazioni che collaborano con la scuola;

instaurazione di un dialogo costante con il CTS (Centro Territoriale di Supporto) e maggiore collaborazione con i Servizi Sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema.

*La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 individua quale compito doveroso del Consiglio di classe quello di attivare percorsi individualizzati e personalizzati per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali dando luogo al PDP (Piano Didattico Personalizzato) firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. “Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche o didattiche; ciò al fine di evitare

contenzioso. Pertanto, il Consiglio di Classe: cura con attenzione le prime fasi degli apprendimenti scolastici ponendo contestualmente

attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione ed ai fini di una segnalazione; mette in atto strategie di recupero; segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero

posti in essere; prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti; procede alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti

solo se ritenuti necessari ed opportuni, quindi: attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; adotta, ove necessario, misure dispensative; attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti; realizza, eventualmente, incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo

ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni, e per non disperdere il lavoro svolto;

elabora collegialmente e corresponsabilmente il PDP , consapevole del fatto che “le forme di personalizzazione devono essere attuate soltanto là dove necessario, per quanto necessario, per il tempo indispensabile, ed essere ritratte man mano che l’alunno procede e migliora. Mantenere l’aiuto oltre il necessario significa abituare alla dipendenza, al disimpegno, alla deresponsabilizzazione. (MIUR- Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, 2013).

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Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

L’IISS Galilei, considerati i diversi bisogni emergenti nel proprio contesto operativo, ha visto nell’anno 2016- 2017 l’istituzione della figura del Referente dell’Inclusione, riconoscendola e formalizzandola come figura strumentale. Quest’ultima ha:

partecipato ad alcune iniziative di aggiornamento organizzate nel territorio facendosi portavoce nel proprio Istituto di quanto appreso. In particolare:

Convegno annuale sulle tematiche dei disturbi specifici di apprendimento:” Il pedagogista scolastico – Nuove opportunità Educative per la Scuola e per la Società Educante”, 18 novembre 2016. Organizzato da APEI (Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani) presso IISS “A. De Pace” - Lecce;

Incontro di condivisione “Decretiamo… il futuro dell’inclusione”, 22 maggio 2017. Organizzato dal CTS Lecce presso IT Deledda - Lecce.

divulgato riviste attinenti alle tematiche in oggetto; informato il Collegio docenti sulle buone prassi inclusive e, insieme al GLI redatto:

• griglie di osservazione e rilevazione di alunni con BES;• numero 02 modelli di PDP per alunni con DSA e con altri BES;

predisposto in accordo con la Dirigente Scolastica una Sezione BES sul sito WEB dell’Istituto; fornito materiale attinente e funzionale alla diffusione di una cultura inclusiva al Responsabile

del sito web istituzionale della scuola che lo ha successivamente promosso nella specifica sezione BES;

individuato alcuni siti web per l’approfondimento di tematiche quali DSA e BES e spronato il personale docente alla consultazione degli stessi;

attivato corso di formazione “Valutazione e certificazione delle competenze” elaborato dalla Funzione Strumentale Referente Area 1) “Sostegno al lavoro dei docenti” e rivolto a tutto il personale docente. Aggiornamento sulla didattica per competenze e progettazione didattica per gruppi disciplinari e curricolo.Elaborazione di prove di prestazione e compiti di realtà.

CRITICITA’ RILEVATE

Poche occasioni di formazione sulle tematiche relative alla disabilità e ai BES; Si riscontra una bassa consultazione della sezione BES presente sul sito dell’Istituto.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Realizzazione di una puntuale mappatura dei bisogni di formazione/aggiornamento presenti sulla base di un’autovalutazione d’istituto e di richieste specifiche;

promozione di formazione interna e/o esterna per i docenti curricolari e i docenti di sostegno sulle tematiche relative ai Bes e all’inclusione, coinvolgendo anche Università ed associazioni per ampliare le conoscenze e confrontarsi con il mondo esterno alla scuola;

attuazione di interventi formativi sulle metodologie didattiche inclusive (apprendimento cooperativo, peer tutoring, didattica attiva, flipped classroom)

individuazione del CTS come partner privilegiato per intraprendere un dialogo formativo in particolare sulle nuove tecnologie per l’inclusione.

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

Osservazione e valutazione iniziale degli alunni, essenziale per individuare tempestivamente bisogni/difficoltà e dunque attivare opportune strategie e predisporre idonei strumenti nell’azione educativa e didattica;

Attività di formazione sulla costruzione delle rubriche di valutazione come strumento essenziale per valutare i “cambiamenti” dell’allievo e certificarne le competenze;

Valutazioni che prestano attenzione alla competenza, ai processi, alle variabili emotivo-affettive che condizionano la prestazione dell’allievo più che al solo “prodotto” elaborato;

Compilazione di schede di osservazione per l'individuazione dei bisogni degli alunni per individuare tempestivamente eventuali forme di disturbo/disagio, anche transitorie;

Verifica in itinere degli interventi realizzati da parte dei C.d.C che adottano per i propri alunni dei piani educativo/didattici personalizzati al fine di valutarne l'efficacia e prevedere eventuali variazioni

CRITICITA’ RILEVATE

Mancanza di un monitoraggio sistematico dei punti di forza e di criticità delle azioni di inclusione intraprese dalla scuola attraverso un'autovalutazione da parte dei docenti, degli alunni e delle famiglie;

Difficoltà nella realizzazione di verifiche calibrate sulla base delle peculiarità degli alunni.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Predisposizione di questionari di valutazione che permettano un monitoraggio puntuale e preciso delle azioni inclusive intraprese;

Partecipazione a giornate di formazione anche per i docenti curricolari dell'istituto volte a fornire suggerimenti operativi legati alle problematiche scolastiche degli alunni con BES e soprattutto a divulgare la cultura della valutazione inclusiva.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

Insegnanti specializzati di sostegno; Funzioni strumentali, tra cui:

Area 1) “Sostegno al lavoro dei docenti”; Area 2) – Interventi e servizi per gli studenti, articolazione b) Area Inclusione;

Referente di segreteria per il supporto nella compilazione della modulistica; Organizzazione di attività di sostegno, recupero e consolidamento delle conoscenze

durante le ore curriculari e/o extracurriculari, tra cui la Settimana di Didattica attiva (v. paragr. successivo Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi);

Coinvolgimento dei collaboratori scolastici nella condivisione di strategie utili all’incremento dell’autonomia degli alunni;

Contatti con gli operatori dell’ASL; Presenza di aule dotate di LIM con casse incorporate, pannelli per la proiezione,

videoproiettore e personal computer con relativo armadietto per la custodia; Presenza di n. 1 Auditorium, n. 2 Biblioteche, n. 1 Aula da disegno, n. 2 Palestre coperte e

spazi attrezzati esterni, 2 Laboratori di Fisica, n. 2 Laboratori di Chimica, n. 3 Laboratori di Informatica, n. 1 Laboratorio Linguistico, n. 1 Laboratorio Musicale e n. 2 laboratori per alunni diversamente abili

Presenza di spazi attrezzati per alunni e genitori; L’ampliamento e l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

CRITICITA’ RILEVATE

Lezioni prevalentemente svolte attraverso una didattica tradizionale con scarsa diffusione di metodologie inclusive (cooperative learning, tutoring, peer education);

Contatti con la scuola secondaria di primo grado di provenienza dei nuovi iscritti; Esiguo numeo di LIM presenti nell’Istituto; Bassa fruizione delle LIM e della rete wireless; Protocollo di accoglienza e inclusione in via di definizione.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Corsi di formazione per tutti i docenti sulle metodologie inclusive da poter adottare; Incremento della fruizione di contenuti digitali nella didattica in classe grazie al

potenziamento della connettività senza fili in tutti gli ambienti e all’utilizzo di un pc in ogni classe;

Puntuale esplicitazione delle azioni messe in atto dalla scuola per l’accoglienza, l’inserimento, la progettazione, l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

Collaborazione con l’Asl di riferimento; Collaborazione con le realtà sociali private per i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.

CRITICITA’ RILEVATE

Modesta apertura e coinvolgimento delle realtà associative presenti sul territorio ai fini di un incremento delle azioni inclusive.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Maggiore coinvolgimento di Asl ed enti locali; Incentivazione della collaborazione con centri di ricerca e associazioni per una

progettazione che favorisca l'inclusione scolastica e sociale di tutti gli studenti; Partecipazione a progetti proposti dal CTS.

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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE Le famiglie

Partecipano al Consiglio di Istituto ed ai Consigli di Classe; Forniscono un contributo indispensabile alla stesura del PEI o del PDP; Condividono con la scuola le linee programmatiche elaborate nel percorso didattico

personalizzato.

CRITICITA’ RILEVATE

Ridotta azione di sensibilizzazione sulle problematiche relative ai BES; Bassa collaborazione tra la famiglia e la scuola: pochi gli incontri periodici per monitorare i

processi e individuare azioni di miglioramento; Bassa partecipazione dei genitori nella riunione iniziale per l’elezione dei rappresentanti; Assenza dei rappresentanti dei genitori nel GLI.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Le mansioni attribuite e riconosciute alla Famiglia sono ben espresse nelle Linee Guida allegate al D.M. 12luglio 2011.La famiglia che si avvede per prima delle difficoltà del proprio figlio o della propria figlia, ne informa la scuola,sollecitandola ad un periodo di osservazione.Essa è altrimenti, in ogni caso, informata dalla scuola delle persistenti difficoltà del proprio figlio o figlia.La famiglia:

provvede, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra - di libera scelta o della scuola - a far valutare l’alunno o lo studente secondo le modalità previste dall’Art. 3 della Legge 170/2010;

consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010; condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e

personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso - ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;

sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno o studente nel lavoro scolastico e domestico;

verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati; verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti; incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei

tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti; considera non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline.

Sulla scorta di tali necessità, le istituzioni scolastiche cureranno di predisporre incontri con le famiglie coinvolte a cadenza mensile o bimestrale, a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame, affinché l'operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e, ove necessario, coordinato con l'azione educativa della famiglia stessa.

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

Nella nostra scuola la “diversità” è vissuta come stimolo, come occasione di arricchimento e di crescita comune. L’IISS Galilei persegue l’obiettivo di un’educazione sempre più inclusiva che esige una didattica attenta alla pluralità dei bisogni e dunque diversificata. Per questo motivo i percorsi curriculari, le strategie attuate ed i metodi di apprendimento sono volti a garantire l’uguaglianza di opportunità formative che si realizza nella messa in atto di pratiche di differenziazione, individualizzazione e personalizzazione educativo-didattiche.

Per dare vita ad una scuola inclusiva sarà comunque necessario essere attenti ai bisogni educativi di ciascun alunno, favorendo e potenziando i diversi stili di apprendimento, costruendo relazioni socio affettive positive, adottando adeguate strategie didattiche e materiali in relazione ai bisogni di ciascuno.

La Didattica inclusiva prevede:- la creazione di un clima accogliente e di sostegno, in cui è più facile raggiungere la consapevolezza delle proprie potenzialità, come stimolo per un apprendimento efficace; - rilevazione e riconoscimento dei bisogni di tutti i ragazzi, non solo quelli con BES, ma anche quelli con problematiche di tipo relazionale e socio-culturale; - individuazione degli stili di apprendimento di ogni ragazzo e potenziamento della loro efficacia; - valorizzazione delle risorse di ciascuno in un contesto collettivo

Strategie metodologiche: La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta quindi l’attuazione di strategie e metodologie favorenti, quali: - la didattica laboratoriale ed il cooperative learning (apprendimento cooperativo) che, utilizzando i saperi disciplinari, suscitano curiosità e motivazione e favoriscono l’apprendimento attraverso l’operatività; - il lavoro di gruppo e/o a coppie; - il tutoring; - la suddivisione del tempo in tempi; - l’utilizzo di attrezzature ed ausili informatici (software e sussidi specifici); - il problem solving (risoluzione di problemi): metodo che si basa sull’elaborazione di strategie risolutive “in situazione” sul piano sia comportamentale che cognitivo.Un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista dell’apprendimento, qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità ed i suoi limiti.Va favorita, pertanto, la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento degli alunni.

L’IISS Galilei, con delibera del Collegio dei Docenti, ha sperimentato nell’anno 2016-2017 la Settimana di Didattica Attiva durante la quale gli studenti, sotto la guida attenta ed esperta dei docenti, sono stati impegnati in attività di peer-tutoring, cooperative learning e altre metodologie didattiche alternative alla lezione tradizionale svolta in aula. Tale iniziativa, svoltasi nella settimana dal 13 al 18 febbraio (Circ. n.174) ha avuto come principale

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CRITICITA’ RILEVATE

Lezioni prevalentemente svolte attraverso una didattica tradizionale con scarsa diffusione di metodologie inclusive (cooperative learning, tutoring, peer education);

Difficoltà dei docenti nella lettura e rilevazione dei BES.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Puntuale predisposizione di un punto all’o.d.g. in sede di CdC per: la rilevazione di eventuali alunni con BES e la compilazione delle relative schede; monitoraggio e verifica dei piani educativo-didattici per una riflessione collegiale sul

percorso di studio, sulle criticità e sulle strategie da mettere in atto per il raggiungimento delle competenze basilari ed eventuale compilazione di appositi moduli.

Relazione finale sugli alunni con disabilità e BES da consegnare in occasione dello scrutinio di giugno, a completamento della documentazione prevista nel PTOF d'Istituto per la tutela del diritto allo studio.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Le risorse esistenti saranno potenziate ed ottimizzate per un concreto cambiamento inclusivo. Saranno valorizzate le conoscenze e competenze dei docenti curriculari e di sostegno sul tema delle difficoltà scolastiche con B.E.S al fine di diffondere buone prassi e fornire supporto. Il ruolo dei collaboratori scolastici rivestirà fondamentale importanza nella pianificazione delle azioni di collaborazione, in sinergia con le altre figure coinvolte nell’inclusione degli alunni. I rapporti con gli esperti dell’Asl saranno più costanti e collaborativi. Inoltre assumerà rilevanza:

la condivisione dei materiali didattici ed informatici già disponibili o realizzati nel corso del tempo;

l’uso dei laboratori per organizzare una didattica attiva e favorire apprendimenti personalizzati e significativi, che puntino anche a rinforzare la motivazioni e a potenziare le capacità e le abilità individuali;

l’ utilizzo della palestra e degli spazi esterni per attività motorie atte a favorire la socializzazione.Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

Da un’attenta analisi della situazione emerge l’esigenza di individuare risorse aggiuntive: Presenza di figure professionali (psicologo, pedagogista, educatore) che curino le

dinamiche relazionali all’interno della classe e favoriscano i processi di inclusione di tutti gli alunni;

Postazioni informatiche attrezzate e software specifici per alunni con BES; Incremento del numero di Lim presenti nell’Istituto.

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

Le azioni di continuità ed orientamento prevedono: Contatti tra i docenti degli ordini scolastici di provenienza Incontri con i genitori

Fasi di accoglienza ed attività di tutoraggio continuativo da parte degli alunni più grandi Stage presso aziende o università, anche all’estero

In particolare: Orientamento in entrata

Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni con Bisogni

Educativi Speciali possono richiedere un servizio di informazione e consulenza da parte della Responsabile per l’Inclusione. In base ai bisogni educativi emersi, ai colloqui con i genitori e con i docenti della scuola di provenienza, sentito il parere dell’ASL, si cerca di individuare il percorso di studi più adatto all’alunno.

Orientamento in uscitaLa scuola prevede attività di orientamento lavorativo ed universitario in uscita attraverso:

Attivazione di percorsi di alternanza scuola- lavoro; Visite alle università della regione; Informazione sulle altre università nazionali; Inoltre sono previsti corsi facoltativi volti all’addestramento ai test universitari per le

facoltà scientifiche; Al conseguimento del titolo di studio è rilasciato ad ogni studente l'Europass

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 5 giugno 2017Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 16 giugno 2017

Allegati:

Allegato n.1. Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.);

Allegato n.2. Griglie di osservazione e rilevazione di alunni con BES rielaborate ed approvate dal GLI;

Allegato n.3. Numero 02 modelli di PDP per alunni con DSA e per alunni con altri BES elaborati dal GLI.

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