MindfulConflicts LaStampa 10mar2017 -...
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LA STAMPA
VENERDÌ 10 MARZO 2017 .59
StiamoC
orso Marconi, tardaserata. Un uomo stacercando di parcheg-
giare la macchina nel traffico.Un altro si attacca al clacson,inizia a suonare. Il primo siarrabbia. Scende dalla mac-china. L’altro lo imita. La sce-na si anima, si fa concitata. Idue si urlano contro, si dannodel cretino, si insultano, si av-vicinano e a momenti si pren-dono a pugni. Come siamo ar-rivati a questo punto? Devono esserci elevati li-
velli di stress, incapacità ditenere a bada le proprie emo-zioni, ansia, se si è disposti afare a pugni e magari farsimale piuttosto che aspettarequalche minuto in più neltraffico. Siamo di fronte a untipico caso di conflitto malgestito: due uomini con obiet-tivi divergenti si scontrano eper realizzare desideri con-trastanti (parcheggiare lamacchina contro raggiunge-re in fretta un altro luogo),scelgono la soluzione menofunzionale, che rischia di cau-sare ulteriori problemi. Unesempio molto semplice diquello che Filippo Laurenti,esperto di counselling e for-matore chiamerebbe «un mi-cro conflitto interpersonale».«Nella letteratura classicasul conflitto si distinguonoquelli macro tra nazioni, i me-so tra organizzazioni e i mi-cro, tra persone. I micro con-flitti possono riguardare siala sfera interpersonale, mapossono essere anche conflit-ti interiori, intrapersonali».
È naturaleTendiamo a considerare ilconflitto come una situazio-ne «innaturale», come qual-cosa da evitare, quando inverità il conflitto è qualcosadi inevitabile e connaturatoalla realtà in cui ci muovia-mo: la differenza è il modo incui si decide e si riesce ad af-frontarlo. Per questo da di-versi anni sono fioriti una se-rie di corsi che cercano di al-lenare le persone astare nel conflitto.«Prima di tuttobisogna com-prendere il mo-do in cui ognuno dinoi tende a reagire:c’è chi lo fa in ma-niera aggressiva,chi invece ten-de a evitare loscontro, salvopoi soffrirne e ma-
gari somatizzare. I corsi servo-no ad aumentare la consape-volezza che si ha di sé e sce-gliere la risposta più funziona-le a seconda del momento e delcontesto in cui si agisce». Perfarlo si parte da una serie dicompiti osservativi e ci si alle-na ad uno «sguardo gentile»:«In primis verso se stessi». Diversi sono gli ambiti di
applicazione di questa prati-
ca, come diversi sono i conflit-ti che si presentano quotidia-namente ai nostri occhi: dalledivergenze di vedute in ambi-to lavorativo, al conflitto geni-tori-figli, passando per la ri-cerca dei propri spazi indivi-duali che spesso può essereconflittuale con quelli della fa-miglia: «Esempio: avremmobisogno di trovare un po’ dispazio per fare dell’esercizio
fisico o per leggere un libro mafigli, mariti o mogli reclamanoil piatto in tavola e la nostratotale dedizione». Proprio perquesta varietà di obiettivi enecessità sono nati una seriedi corsi diversificati. Quellocondotto da Laurenti si chia-ma mindful-conflicts e muovei propri passi dalla pratica del-la mindfulness, dell’autocon-sapevolezza. Si tratta di unapratica di meditazione di deri-vazione buddista (in partico-lare si ispira alla meditazionevipassana del buddhismo the-ravada) in cui ci si allena a sta-re nel presente, ad ascoltareinterno e esterno della realtàin cui ci muoviamo, sospen-dendo il giudizio immediato,che rischierebbe di inibirci ocreare ansie e paure. Anche lamindfulness ha preso moltopiede negli ultimi anni e a To-rino sono diversi i centri in cuisi possono seguire dei corsi.
Dissidi insanabili?Ma cosa fare nel caso in cui unconflitto si riveli veramenteinsanabile? A cosa può servir-ci in questo caso l’autoconsa-pevolezza? «Può aiutare aprendere la decisione che cisembra più opportuna conmeno sofferenza possibile econ più lucidità. Senza reagirein certo senso in modo incon-sapevole, potenzialmente dan-noso o autodistruttivo». Per i più scettici tutto ciò
potrebbe sembrare quasi que-stione da Occidentali’s Kar-ma: la ricerca di qualcosa diesotico con cui affrontare iritmi e gli stili di vita incon-grui cui siamo spesso sottopo-sti. Anche su questo aiutereb-
be forse sospendere ilgiudizio, come si facon la mindfulness.Proprio Desmond
Morris, l’autore de «Lascimmia nuda», il testocui è ispirata la can-zone di FrancescoGabbani vincitri-ce al Festival diSanremo, sot-tolinea spessoche la creatività
è la risorsa chepiù differenza lascimmia nuda, ovve-
ro l’uomo, dal resto de-gli animali. Se la creati-vità può aiutarci dunqueanche a vivere meglio lesituazioni di contrasto econflitto ben venga. Piùche Occidentali’s Kar-ma, al massimo chiamia-molo conflitto zen.
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LAURA AGUZZI
“Miseria e nobiltà” all’AstraLa comicità di Eduardo Scarpetta arriva all’Astra di via Pilo 6, con «Miseria e nobiltà», reinterpreta secondo la sensibilità di Michele Sinisi. Lo spettacolo va in scena alle 21. &CULTURA
SPETTACOLI
«Chanson d’amour» è il nuovo spettaco-lo della produ-zione Slow Cine-ma e Piccolo Teatro dell’Arte, al debutto do-mani a Piossasco,Teatro Il Mulino. Intreccia la vicen-da raccontata dal romanzo «La Donna di Gilles» di Madeleine Bourdouxhe, la disperazione della protagoni-
sta de «La Voce Umana» di Cocteau e i temi cari agli chan-sonnier francesi.Protagonista Patrizia Scianca, con Gianluca Iacono, Federica Valenti, Cristina Renda e Roberto Bertulli, curatore ed esecutore dal vivo della colon-na sonora, regi-sta Claudio Fabbrianesi. «È una sorta di romanzo popola-re - dice il pro-duttore Gaetano Renda - in cui tutti hanno la possibilità di ritrovarsi». (Domani e e sabato spetta-colo alle 21,15, domenica alle 16,30)
Chansond’amour,romanzopopolare
Liti in famiglia, con il vicino, sul lavoro o nel trafficoA Torino si moltiplicano i corsi per gestire i conflitti
Metodo buddhistaAlcuni corsi usano come base la min-dfulness, pratica meditativa di deri-vazione buddhista, seguendo il pro-gramma MBSR (Mindfulness-BasedStress Reduction) messo a punto inUsa a fine Anni 70. Obiettivo: acquisi-re maggiore consapevolezza e con-trollo delle emozioni. Mindful Conflicts. Il Mondo di Joele,via Saluzzo 30
In famiglia e a scuolaPuò esistere una filosofia del conflit-to? Un modo di affrontarlo che nonimplichi solo dinamiche di potere maun confronto costruttivo? In famigliae a scuola i desideri dei ragazzi con-trastano a volte con l’autorità delmondo degli adulti, genitori e pro-fessori. Come gestire le dinamicheprima che esplodano? Spazio filosofante, Corso G. Galilei 38
Sul lavoroDivergenze, difficoltà a gestire lo stress, situazioni di contrasto che si perpetuano fino allo sfinimento pos-sono far insorgere conflitti sul lavoro. Un ambito riguarda la sanità: delica-tezza delle situazioni e centralità delle scelte possono far insorgere conflitti tra pazienti, familiari e professionisti. Associazione Me.Dia.Re,21 e 28 marzo, Via Buniva 9bis/d
Nel socialeDisagio sociale, povertà, forzosaconvivenza tra culture differentipossono essere cause di conflitto so-ciale. Per affrontare le emergenze siatra i singoli che tra le comunità esi-stono progetti di mediazione, checercano evitare la degenerazione deicontrasti. A Torino, se ne occupa tragli altri il Gruppo Abele. Gruppo Abele, Corso Trapani 91/b
Il primo passo è capire come ognuno tende a reagire: c’è chi è troppo aggressivo e chi, invece, si reprime
Filippo LaurentiEsperto di counsellinge mediatore
calmi!
Illustrazione di Marco Scuto