The art of living - aracneeditrice.it · meditazione Vipassana è perfettamente adeguata al mondo...

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The art of living Copyright © 2007 by Sayagyi U Ba Khin Memorial Trust of Massachusetts, Inc. c/o Vipassana Meditation Center, 386 Colrain–Shelburne Road, Shelburne MA 01370–9672, U.S.A. Pubblicato la prima volta negli Stati Uniti da Harper & Row, 1987.

L’arte di vivere BUR Rizzoli: luglio 1990BUR Rizzoli Supersaggi: aprile 1998

Biblioteca Vipassana è un progetto editoriale che comprende una collana di testi per la conoscenza e l’approfondimento del-la tecnica di meditazione Vipassana, come insegnata da S. N. Goenka, nella tradizione di U Ba Khin. Coordinatore responsabile: Pierluigi Confalonieri.La presente edizione de L’arte di vivere, a cura della Redazione Biblioteca Vipassana, è caratterizzata da un’accurata revisione della traduzione originale di Maria Angela Falà, e da titolo e veste grafica nuovi.

La ruota in copertina – logo della collana – è un simbolo di trasformazione e di cambiamento di direzione. Nel discorso “Sulla messa in moto della ruota del Dhamma”, il Buddha spiegò l’importanza di invertire la direzione della ruota della vita, che va verso la sofferenza, e di cominciare a farla ruotare verso la liberazione, descrivendone il modo, la via.

Per informazioni: [email protected] www.bibliotecavipassana.it

ARACNE editrice S.r.l.

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via Raffaele Garofalo, 133/A–B00173 Roma

(06) 93781065

isbn 978–88–548–4235–9

Progetto grafico e copertina: Stefania MaranzanoImpaginazione: Professionalità per l’Editoria – Roma

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: novembre 2011

La saggezza è la cosa principale, perciò acquista saggezza:

e con tutta questa saggezza acquista conoscenza.

Proverbi, 4, 7

IX

Sommario

Presentazioni XVS. N. Goenka

Prefazione XIXWilliam Hart

Introduzione XXV William Hart

La meditazione Vipassana XXVIII corsi di dieci giorni XXVIII Racconto: Nuotologia XXXII

La meditazione Vipassana CAPITOLO PRIMO p. 3

LA RICERCA L’indagine di Siddhattha Gotama, il Buddha 6Il Nobile Ottuplice Sentiero 9Domande e risposte 13 Racconto: Percorrere il sentiero 18

CAPITOLO SECONDO 21IL PUNTO DI PARTENZA

La materia 24La mente 25L’inesistenza dell’io 27Domande e risposte 30 Racconto: Il Buddha e lo scienziato 33

La meditazione Vipassana

X

CAPITOLO TERZO 35LA CAUSA IMMEDIATA

La legge di causa ed effetto 38I tre tipi di azioni 39La causa della sofferenza 40Domande e risposte 43 Racconto: Il seme e il frutto 47

CAPITOLO QUARTO 49 LA RADICE DEL PROBLEMAChe cos’è la sofferenza 51L’attaccamento 52L’origine interdipendente: la catena di causa ed effetto 54La via d’uscita dalla sofferenza 58Il flusso della esistenza 60Domande e risposte 62 Racconto: I sassi e il burro 66 CAPITOLO QUINTO 69

LA PRATICA DELLA CONDOTTA MORALE Il valore della condotta morale 72La giusta parola 74La giusta azione 75I precetti morali 76Il giusto mezzo di sostentamento 77La condotta morale durante il corso 79Domande e risposte 81

Racconto: La ricetta medica 88

CAPITOLO SESTO 91 LA PRATICA DELLA CONCENTRAZIONE

Il giusto sforzo 94La giusta consapevolezza 97Le difficoltà necessarie 100La giusta concentrazione 101

XI

Sommario

Domande e risposte 103 Racconto: Un dolce di latte tutto curvo 110

CAPITOLO SETTIMO 113 LA PRATICA DELLA SAGGEZZA

Il giusto pensiero 119La giusta comprensione 120La meditazione Vipassana 122Impermanenza, inesistenza dell’io, sofferenza 127L’equanimità 128La via che conduce alla liberazione 129Domande e risposte 134

Racconto: I due anelli 139

CAPITOLO OTTAVO 141 CONSAPEVOLEZZA ED EQUANIMITÀ

Il deposito delle reazioni passate 144Sradicare le vecchie reazioni 148Domande e risposte 153

Racconto: Nient’altro che vedere 159 CAPITOLO NONO 163

LA META Il raggiungimento della verità ultima 166L’esperienza della liberazione 171La vera felicità 173Domande e risposte 178

Racconto: La bottiglia d’olio 183 CAPITOLO DECIMO 185

L’ARTE DI VIVERE La sofferenza dell’io 188La spirale verso la liberazione 189Il valore pratico della meditazione 190Domande e risposte 196

La meditazione Vipassana

XII

Racconto: I rintocchi dell’orologio 200 La malattia 201 L’incontro 202 L’inizio dell’insegnamento 204

APPENDICE A 207 L’IMPORTANZA DELLA SENSAZIONEIl cuore dell’insegnamento 209La sensazione 211L’impermanenza della sensazione 212L’anello mancante 212I fondamenti della consapevolezza 213L’osservazione e la comprensione 215Come osservare la sensazione 217Il fine ultimo 218

APPENDICE B 221 PASSI SULLE SENSAZIONI

NOTE 227 GLOSSARIO DEI TERMINI PALI 231

I CORSI DI MEDITAZIONE VIPASSANA 241 Il finanziamento dei corsi 243

L’universalità 244 L’utilità di Vipassana nella società 245 La meditazione Vipassana per dirigenti 246 La pace nell’individuo e nella società 247

VIPASSANA IN ITALIA E NEL MONDO 249

BIBLIOTECA VIPASSANA 259

XV

Presentazione Per l’edizione inglese del 1987

Sarò sempre grato alla meditazione Vipassana per i cambiamenti che ha arrecato alla mia vita. Prima

mi sembrava di vagare in vicoli ciechi, poi, imparando que-sta tecnica, ho trovato la strada maestra. Sin da quando ho iniziato a seguire questa via, e con il trascorrere degli anni, ad ogni passo la meta si è fatta più chiara: la li-berazione da tutte le sofferenze, la piena illuminazione.

Non posso dire di averla raggiunta, ma non ho alcun dubbio che questa via conduca là.

Sarò sempre grato a Sayagyi U Ba Khin per avermela insegnata, e alla catena di maestri che hanno mantenuto vivo l’insegnamento dal tempo del Buddha attraverso i millenni. In nome di costoro, incoraggio tutti voi a intra-prendere questa strada, affinché possiate trovare la via per uscire dalla sofferenza.

Migliaia di occidentali, uomini e donne, l’hanno già appresa, ma finora mancava un testo che descrivesse in modo preciso ed esteso questo tipo di Vipassana. Sono lieto che un serio meditatore si sia cimentato per colmare tale lacuna.

Possa questo libro aiutare chi già pratica la medita-zione Vipassana ad approfondirne la comprensione e in-coraggiare altri a sperimentarla, in modo che sempre più persone possano sperimentare la felicità della liberazione.

XVI

La meditazione Vipassana

Possa ogni lettore imparare questa “arte di vivere”, per trovare pace e armonia dentro di sé e generare pace e armonia per gli altri.

S. N. GoenkaBombay, aprile 1986

XVII

Presentazione Per l’edizione italiana del 1989

P er il suo carattere scientifico e pratico, la tecnica di meditazione Vipassana è perfettamente adeguata

al mondo moderno, sia orientale che occidentale, pur essendo antica e originaria dell’India.

Molti di coloro che hanno letto questo libro in inglese l’hanno trovato interessante e prezioso.

Sono lieto che attraverso le traduzioni in altre lingue, tra cui l’italiano, sia stato reso più ampiamente disponibile.

Spero che i lettori italiani possano trovarvi ispirazione per sperimentare di persona ciò che è Vipassana, e goderne così i benefici nella vita di ogni giorno.

S. N. GoenkaBombay, agosto 1989

XIX

Prefazione di William Hart

F ra i vari tipi di meditazione, il metodo Vi-passana insegnato da Goenka è unico. Que-

sta tecnica è una via semplice e logica per conseguire un’effettiva pace mentale e condurre una vita felice e utile. Mantenuta viva per lungo tempo nella comu-nità buddista di Myanmar, Vipassana non contiene di per sé alcun elemento di natura settaria, e può essere accettata e applicata da persone di ogni provenienza.

Satya Narayan Goenka, nato in una famiglia tra-dizionalmente induista, è stato industriale tessile e capo della comunità indiana in Myanmar.

Nel 1955, mentre era alla ricerca di una cura per le dolorose emicranie che lo affliggevano fin dal-la giovinezza, incontrò Sayagyi U Ba Khin che, al ruolo pubblico di dirigente statale, univa il ruolo privato d’insegnante di meditazione. Da lui apprese Vipassana e scoprì una disciplina che, trascendendo ogni barriera culturale e religiosa, non solo alleviò i sintomi del suo malessere fisico, ma andò ben ol-tre. Infatti, durante gli anni in cui s’impegnò nel-la pratica e nello studio sotto la guida del maestro, Vipassana gradualmente trasformò la sua vita.

Nel 1969 ebbe da U Ba Khin il permesso d’in-segnarla; quell’anno si recò in India e iniziò a te-

William Hart

XX

nere corsi, reintroducendo Vipassana nella sua terra d’origine. In un paese ancora profondamente diviso in caste e religioni, i suoi corsi attraevano migliaia di persone di ogni provenienza. Altrettanti occidentali, affascinati dalla natura pratica del me-todo, cominciarono a parteciparvi.

Goenka stesso è un esempio delle qualità della meditazione Vipassana: è una persona pragmatica, alle prese con le difficoltà della vita quotidiana e capace di affrontarle con incisività, mantenendo in ogni situazione una straordinaria calma mentale. Insieme a questa calma, ha una profonda compas-sione per gli altri e una grande capacità di generare empatia verso tutti.

Non c’è nulla di solenne in lui: la sua ironia è coin-volgente, e la utilizza quando insegna. I suoi allievi ricordano a lungo il suo sorriso, la sua risata e il mot-to che ripete spesso: “Siate felici!”. Vipassana gli ha portato felicità, ed egli è desideroso di condividerla, insegnando la tecnica che gli è stata così utile.

Egli stimola i suoi studenti a essere responsabili di se stessi e a non dipendere dal maestro, invi-tandoli a dedicarsi alla pratica e alla ricerca della verità dentro di sé. Li incoraggia, inoltre, a vivere felicemente nel mondo, sottolineando che la prova concreta dell’efficacia di Vipassana è proprio la sua applicazione nella vita quotidiana.

In Myanmar, per tradizione, l’insegnamento della meditazione era prerogativa dei monaci bud-disti, ma pur essendo Goenka un laico, come il suo maestro, ha conquistato la fiducia di autore-voli monaci in Myanmar, India e Sri Lanka, grazie alla sua chiarezza d’esposizione e all’efficacia della tecnica. Alcuni di loro hanno partecipato ai corsi tenutisi sotto la sua guida.

Prefazione

XXI

Per mantenere la purezza della meditazione, Goenka continua a ripetere che l’insegnamento non deve diventare un affare, perciò i corsi e i cen-tri che operano sotto la sua direzione sono senza fini di lucro. Egli non riceve alcun compenso per il suo impegno, e neanche gli assistenti che ha auto-rizzato a tenere corsi in sua vece. Offre Vipassana come un servizio all’umanità.

Questo libro è il primo studio esteso del suo inse-gnamento, redatto sotto la sua guida e con la sua ap-provazione. Le fonti da cui ho attinto sono, in pri-mo luogo, i discorsi da lui tenuti durante un corso di Vipassana di dieci giorni e, in misura minore, i suoi articoli in lingua inglese. Li ho utilizzati liberamente, prendendo a prestito gli schemi degli argomenti, la trattazione di punti specifici, ed anche gli esempi dai discorsi, a volte riportando intere frasi.

Durante i corsi, le spiegazioni dell’insegnante ac-compagnano passo dopo passo l’esperienza medita-tiva dei partecipanti. Qui, invece, il materiale è orga-nizzato a favore di chi non ha praticato la meditazio-ne. Ho, perciò, cercato di presentare l’insegnamento come viene sperimentato: una progressione logica che fluisce dal primo gradino fino alla meta finale.

Alcune parti conservano deliberatamente un tono discorsivo: l’intento è rendere, con vivezza, il modo di insegnare di Goenka. Alla fine di ogni ca-pitolo, troverete un racconto e una serie di doman-de e risposte. Alcuni di questi racconti sono tratti dalla vita del Buddha, altri dalla ricca tradizione in-diana di novelle popolari, altri ancora provengono dall’esperienza personale di Goenka. Li ho proposti con le sue parole, per presentarli in modo fresco, diretto e con l’accento sulla loro importanza per la pratica meditativa. Essi alleggeriscono l’atmosfera

William Hart

XXII

molto intensa dei corsi e offrono motivo d’ispira-zione, perché illustrano i punti centrali dell’insegna-mento in una forma che ne facilita la comprensio-ne. Perciò, ho voluto presentare una selezione tra le numerose storie raccontate nei corsi. Le domande e risposte sono tratte da conversazioni di Goenka con gli studenti, durante i corsi ed in altre occasioni. Le citazioni del Buddha nel testo sono tratte dalla raccolta dei discorsi (Sutta Piµaka)*.

Per dare maggiore uniformità al libro, ho tradot-to dal pali (lingua parlata ai tempi del Buddha, n.d.r.) tutte le citazioni, attenendomi all’esempio dei maggiori traduttori moderni. Tuttavia, poiché que-sto è un testo divulgativo e non specialistico, non ho tradotto “parola per parola”, ma ho cercato di rendere in termini semplici il senso di ogni passo, come appare alla luce dell’esperienza meditativa. La traduzione di alcune parole o passaggi potrà sembrare poco ortodossa, ma, nella sostanza, spe-ro di aver reso il significato più autentico dei testi originali.

I termini buddisti sono citati nella forma pali nonostante, in alcuni casi, la forma sanscrita sia più familiare ai lettori. Per esempio, il termine pali dhamma è usato invece del sanscrito dharma, kam-ma in luogo di karma, nibb±na in luogo di nirvana, saªkh±ra in luogo di samsk±ra. In generale, per fa-

* (n.d.r. = nota della redazione) Gli insegnamenti del Buddha, nei primi secoli dopo la sua morte, furono tramandati oralmente e solo in seguito raccolti in testi scritti, che costituiscono un vero e pro-prio canone. Tale raccolta è suddivisa in tre parti, chiamate “ceste” o “canestri”, da cui il nome di Tipiµaka: ti = tre, piµaka = canestro, conosciuta anche come Canone pali. Sutta piµaka è la parte che con-tiene i discorsi, i sermoni e i dialoghi del Buddha, e di alcuni dei suoi principali discepoli.

Prefazione

XXIII

cilitare un’immediata comprensione, ho contenuto l’uso di parole pali; talvolta ho preferito utilizzare il termine pali piuttosto che un lungo giro di parole, perché esso riassume alcuni concetti non familiari al pensiero occidentale, che sarebbe arduo esprimere con una sola parola. Per i termini pali in corsivo, invio al glossario in fondo al volume.

Sono grato a tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare questo testo. In particolare, desidero esprimere la mia profonda gratitudine a Goenka, per aver esaminato il lavoro durante la stesura e, in misura ancora maggiore, per avermi guidato nei pri-mi passi su questo sentiero. Lui è il vero autore di questo lavoro: io mi sono limitato a presentare la sua trasmissione dell’insegnamento del Buddha, e mi ritengo responsabile di qualsiasi mancanza.