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BILANCIO. IN UN ANNO 112.330 INTERVENTI DI SOCCORSO: 214 PER AIUTARE ULTRACENTENARI Il “118” dichiara guerra a chi lancia falsi allarmi Autori degli scherzi telefonici identificati e denunciati Sono stati 112.330, una media di307algiorno,gliinterventi del 118 nel 2013, nelle provin- ce di Alessandria e Asti. Il bi- lancio è stato presentato ieri da Giovanni Lombardi, diri- gente della centrale operati- va e dell’ elisoccorso. Sono state quasi 60 mila le telefonateallacentralealessan- drina,dovevienesvoltaunafet- ta molto importante del lavoro. Il «triage», vale a dire il collo- quio con chi telefona, che spes- so fa infuriare gli utenti, è ne- cessariopercapiresegliopera- tori devono mandare l’elicotte- ro, un’ambulanza di base (vo- lontari), medicalizzata (con medico ) o con gli infermieri. Sono minuti preziosissimi che possonosalvarelavita.Adimo- strazione di ciò basta parago- nare i numeri: su 9,57% dei co- dici rossi (pericolo di vita) in partenza, sul posto ne risulta il 5,1% e ne rientra con lo stesso codice l’1,9%. Più o meno stessa situazione per i codici gialli (gravi) 29,5% in partenza, 23% sul posto e 19% al rientro. Cam- biaperiverdi:70%inpartenza, 71% sul posto, 77,5% in rientro. Il luogo più pericoloso è la casa: 35.983 (32%), bisogna te- nere conto che oltre agli inci- denti e violenze domestiche ci sono i malori; gli infortuni sul lavoro sono stati 1084 (1%); gli interventi a scuola e nei locali pubblici1902(2%).Salgonoquelli in strada: 7458 (7%). Le classi di età sorprendono: 214 gli interventi per gli ultracen- tenari; 4724 per chi ha dai 90 ai 99 anni, ma il numero in assoluto piùalto,14.571,èriferitochihafra 80e89anni.Sono9722perchiha trai70ei79anni.Scendonoperi più giovani: 1760 per chi ha tra i 10ei19annie5589trai40ei49. Il dottor Giovani Lombardi spiega: «La vita si è allungata e questoèunsegnodibuonasani- tà. Ma questi numeri sono scioccanti, se confrontati con qualche anno fa». Poi ci sono gli scherzi al centralino del 118. Lombardi: «Passino gli scherzi dei ragazzini, ma sono intollera- bili quelli degli adulti». Gli auto- ri vengono identificati e denun- ciati per procurato allarme. Un «allarmatore seriale» è arrivato al punto di fare 100 chiamate al mese.Poic’èchitelefonapersa- pereilnumerodell’Enel,deltaxi e per tante altre amenità. Fraiprogettiavviatic’èquello per i casi di ictus cerebrali ische- mici e infarti. I Pronto soccorsi sono allertati, se il paziente arri- va in un ospedale secondario scatta l’allerta al 118, che lo tra- sporta ad Alessandria o Asti. Questo perché se passano meno di 3 ore dall’evento ci sono molte più speranze di salvezza. Stessa cosa per la neonatologia. «L’ute- ro è più sicuro della culla termi- ca», dice Lombardi, quindi, se possibile, parto in ospedali at- trezzati. Poi la tecnologia: nuovi tablet in dotazione alle ambulan- zeel’accessoallabancadatidelle forze dell’ordine per localizzare letelefonate.Maperquestobiso- gna aspettare i finanziamenti. SELMA CHIOSSO ALESSANDRIA Giovanni Lombardi Il bilancio è stato presentato ieri mattina nella sede del 118 dal responsabile delle centrale e della base elisoccorso Le ambulanze La centrale del 118 gesti- sce un territorio che si estende per 5.071 chilometri quadrati (3560 Alessandria e 1511 Asti) per un totale di 662.300 perso- ne. Spiega il dottor Giovanni Lombardi: «L’unione delle due centrali e delle 2 province Asti e Alessandria ha permesso un risparmio di un milione all’an- no». Sei medici e sei infermieri che lavoravano nelle centrali sono stati ridistribuiti sul terri- torio. In pratica risulta una media di una ambulanza ogni 50 mila persone. Sono stati 39.072 gli interventi con am- bulanze di base; 14.484 quelli con il medico; 274 con l’elicot- tero; 410 con infermiere. [SE. C.]

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AL39

BILANCIO. IN UN ANNO 112.330 INTERVENTI DI SOCCORSO: 214 PER AIUTARE ULTRACENTENARI

Il “118”dichiaraguerraachi lancia falsiallarmiAutoridegli scherzi telefonici identificati edenunciati

Sono stati 112.330, una mediadi 307 al giorno, gli interventidel 118 nel 2013, nelle provin-ce di Alessandria e Asti. Il bi-lancio è stato presentato ierida Giovanni Lombardi, diri-gente della centrale operati-va e dell’ elisoccorso.

Sono state quasi 60 mila letelefonatealla centrale alessan-drina, dovevienesvoltauna fet-ta molto importante del lavoro.Il «triage», vale a dire il collo-quio con chi telefona, che spes-so fa infuriare gli utenti, è ne-cessarioper capire segli opera-tori devono mandare l’elicotte-ro, un’ambulanza di base (vo-lontari), medicalizzata (conmedico ) o con gli infermieri.Sono minuti preziosissimi chepossonosalvare la vita.Adimo-strazione di ciò basta parago-nare i numeri: su 9,57% dei co-dici rossi (pericolo di vita) inpartenza, sul posto ne risulta il5,1% e ne rientra con lo stessocodice l’1,9%. Più omeno stessasituazione per i codici gialli(gravi) 29,5% in partenza, 23%sul posto e 19% al rientro. Cam-bia per i verdi: 70% inpartenza,71% sul posto, 77,5% in rientro.

Il luogo più pericoloso è lacasa: 35.983 (32%), bisogna te-nere conto che oltre agli inci-denti e violenze domestiche cisono i malori; gli infortuni sullavoro sono stati 1084 (1%); gliinterventi a scuola e nei locali

pubblici 1902 (2%).Salgonoquelliin strada: 7458 (7%).

Le classi di età sorprendono:214 gli interventi per gli ultracen-tenari; 4724 per chi ha dai 90 ai99 anni,ma il numero in assolutopiùalto, 14.571, èriferitochiha fra80e89anni.Sono9722perchihatra i 70 ei 79 anni. Scendono per ipiù giovani: 1760 per chi ha tra i10 e i 19 anni e 5589 tra i 40 e i 49.

Il dottor Giovani Lombardispiega: «La vita si è allungata equesto è un segnodi buona sani-tà. Ma questi numeri sonoscioccanti, se confrontati conqualche anno fa». Poi ci sono glischerzi al centralino del 118.Lombardi: «Passino gli scherzidei ragazzini, ma sono intollera-bili quelli degli adulti». Gli auto-ri vengono identificati e denun-ciati per procurato allarme. Un«allarmatore seriale» è arrivato

al punto di fare 100 chiamate almese. Poi c’è chi telefona per sa-pere il numerodell’Enel, del taxie per tante altre amenità.

Fra i progetti avviati c’è quelloper i casi di ictus cerebrali ische-mici e infarti. I Pronto soccorsisono allertati, se il paziente arri-va in un ospedale secondarioscatta l’allerta al 118, che lo tra-sporta ad Alessandria o Asti.Questo perché se passano menodi 3 ore dall’evento ci sono moltepiù speranze di salvezza. Stessacosa per la neonatologia. «L’ute-ro è più sicuro della culla termi-ca», dice Lombardi, quindi, sepossibile, parto in ospedali at-trezzati. Poi la tecnologia: nuovitablet in dotazione alle ambulan-ze e l’accessoallabancadati delleforze dell’ordine per localizzarele telefonate.Maper questo biso-gna aspettare i finanziamenti.

PENDOLARI

In trenostipaticomesardineeunagiovanesi sentemale

Una ragazza si è sentita maleieri mattina sul treno Novi-Alessandria delle 7,32 a causadella ressa eccessiva. Secon-do il comitato pendolari diFrugarolo, la causa è il ridot-to numero delle carrozze delconvoglio, come avviene or-mai da tempo. «Abbiamopre-sentato un esposto – spiega-no dal comitato – alla Polferdi Alessandria e altrettantoha fatto il sindaco Pietro Gaz-zaniga con gli agenti ferrovia-

ri di Novi Ligure, riferito allasicurezza sul treno in que-stione. Il convoglio arriva aFrugarolo da Novi con pochecarrozze, di cui una è spesso agasolio, e la gente già costret-ta a stare in piedi. Studenti ependolari del nostro paese (edi Bosco Marengo, ndr) sonocostretti stiparsi come sardi-ne oppure, come è già avve-nuto, a non salire nemmeno».

Una situazione per laquale le Ferrovie, sempresecondo il comitato, nonhanno previsto alcun bus so-stitutivo: «Chi è rimasto apiedi ha dovuto prendere ilbus Arfea, pagandosi la cor-sa nonostante sia in posses-so dell’abbonamento ferro-viario». Ieri la situazione si èripetuta. C’è persino chi hapensato di bloccare il trenoper protesta. Poi il il maloredella giovane. [G. C.]

ComitatodiFrugarolo

esindacopresentano

unespostoallapolfer

sullasicurezza

SELMA CHIOSSOALESSANDRIA

ALESSANDRIA

LeaccusediSolvayall’Ausimotsubonifica«tardata»Silvana Mossano

APAGINA40

NOVI

DalCiclomuseoall’aeroporto:così la cittànel2020Gino Fortunato

APAGINA43

CALCIO

NessuncambiosedeIgrigi con laVecompgiocanoalBentegodiMassimo Delfino

APAGINA55

TEATRO

All’Alessandrinoil cabaretpoeticodiMassimoBaglianiBrunello Vescovi

APAGINA52

LA STAMPAGIOVEDÌ 3 APRILE 2014

REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15TELEFONO 0131 511711 FAX 0131 232508E-MAIL [email protected] WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIASTAMPA IN 349 7090100PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A.BORGO CITTÀ NUOVA, 72TELEFONO 0131 445522 FAX 0131 300528

All’interno

ALESSANDRIAEPROVINCIA

GiovanniLombardi

Il bilancioè stato

presentatoieri mattina

nella sededel 118

dalresponsabile

delle centralee della baseelisoccorso

Leambulanze�La centrale del 118 gesti-sce un territorio che si estendeper 5.071 chilometri quadrati(3560 Alessandria e 1511 Asti)peruntotaledi662.300perso-ne. Spiega il dottor GiovanniLombardi: «L’unione delle duecentrali e delle 2 province Astie Alessandria ha permesso unrisparmio di un milione all’an-no». Sei medici e sei infermieriche lavoravano nelle centralisono stati ridistribuiti sul terri-torio. In pratica risulta unamedia di una ambulanza ogni50 mila persone. Sono stati39.072 gli interventi con am-bulanze di base; 14.484 quellicon il medico; 274 con l’elicot-tero; 410 con infermiere. [SE. C.]

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LA STAMPA

GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 .Cronaca di Torino .47T1 CV PR T2

InbreveConvegnoContrastare lapovertàTrapoliticae istituzioni

Una giornata di studi al-l’Associazione italiana fonda-zioni per discutere del «Ruo-lo e valore aggiunto della fi-lantropia istituzionale nellepolitiche di contrasto alla po-vertà in Italia». ModeratoreGuido Tiberga, capo redatto-re La Stampa, intervengonoesperti del settore come Giu-seppe Guerrini presidente diFdersolidarietà, Tiziano Vec-chiato diettore della fonda-zione Emanuela Zancan, conElide Tisi, vice sindaco giàpresidente regionale di Fe-dersolidarietà Confocoope-rative. Al pomeriggioworkshop di approfondimen-to tra soci.

Giornali cattoliciLaVocedelPopolosi spostaalSantoVolto

Da lunedì la redazionede La Voce del Popolo si tra-sferisce presso la sede dellaCuria, nel complesso di viaVal dellaTorre dove sono sta-ti riuniti tutti gli uffici dioce-sani, accanto alla chiesa delSanto Volto opera dell’archi-tettoMario Botta. Il settima-nale, la cui direzione è passa-ta all’inizio dell’anno daMar-co Bonatti a Luca Rolandi(già a Vatican Insider), tra-sloca insieme con il settima-nale culturale Il nostro tem-po. I giornalisti lasciano cosìdefinitivamente il palazzo dicorso Matteotti 11, dove ri-mangono ancora le sedi digruppi e associazioni e doveal piano terra si trova l’OperaDiocesana Pellegrinaggi.

TENTATA CONCUSSIONE L’IPOTESI D’ACCUSA

OspedaleSant’Anna,LaCassazioneassolvel’exdirettoregenerale

La sesta sezione della Cortedi Cassazione ha assolto de-finitivamente l’ex zarina del-la sanità piemontese, Mari-nella D’Innocenzo, direttoregenerale dell’azienda ospe-daliera Sant’Anna-ReginaMargherita nel biennio2006-2008, condannata inprimo grado con l’accusa ditentata concussione.La Cassazione ha confer-

mato l’assoluzione già pro-nunciata dalla corte d’Appel-lo torinese, perché il fatto nonsussiste. La vicenda riguar-dava l’ipotesi di una tentataconcussione nei confronti deldirettore sanitario aziendaleEttore Rossi, minacciato di li-cenziamento, secondo l’accu-sa, per ottenere il parere fa-vorevole alla nomina dellaprofessoressa Franca Fagiolia direttore di un dipartimen-to ospedaliero. Con la confer-ma della sentenza della corted’Appello, la Cassazione hadichiarato inammissibili i ri-corsi presentati dalla Procu-ra Generale di Torino e da Et-tore Rossi, condannato a suavolta a pagare un’ammendadi mille euro.«Finalmente si è chiusa

una vicenda assurda, costrui-ta sul nulla ed in cui non si ètenuto in nessun conto quantofatto da me in qualità di diret-

tore generale a partire dall’az-zeramento del disavanzo diquella che, al mio arrivo a Tori-no, era l’Azienda col peggior de-ficit della Regione». Così diceMarinella D’Innocenzo, difesanel suo percorso giudiziario da-gli avvocati Alfredo Caviglioneed Emilio Ricci. E con l’occasio-ne si sfoga, rimarcando il suooperato per contenere la spesapubblica. «Purtroppo - dice -questa vicendagiudiziaria ha fi-nito col frenare la riorganizza-zione e le iniziative che avevointrapreso e che avrebbero da-to lustro all’azienda e a tutta lasanità piemontese. Lo sforzo dimettere mano alle distorsionidel sistema sanitario ed agli in-trecci perversi con la politica,intervenendo su sacche di inef-ficienza, privilegi e sprechi, in-contra ostacoli e resistenze».

MASSIMILIANO PEGGIO

Marinella D’Innocenzo

il casoPAOLA ITALIANO

LODOVICO POLETTO

Ecosì siamo al via.Oggi inizia in tri-bunale il primoprocesso aDavideVannoni, fondato-

re, patron e anima di Stami-na e del suo controverso me-todo di cura attraverso le sta-minali. Lui, il grigio e lungocapelluto comunicatore pre-stato alla scienza non sarà inaula.Dice: «Èun’udienza tec-nica. Durerà poco. In futuro?Beh, se ci saranno necessitàci andrò».

Riunione elettorale

Fine delle notizie. Anzi, no.Perché in questa vicenda,adesso, si inseriscono altredue questioni che farannocertamente molto discutere.

La prima. Vannoni, qualchetempo fa, ha preso parte inAbruzzo ad una riunioneelettorale dei liberali, invita-to dall’onorevole Daniele To-to. Che dice: «Io credo nellalibertà di cura. E credo cheVannoni sia un esempio». Dacandidare? «Tutto da vede-re». Perché? «Perché i libera-li in questomomento sono di-visi, non sappiamo ancora see come saranno presenti alleEuropee. E tantomeno chisarà candidato».

Perché no?

Lui, l’uomo che ha diviso l’opi-nione pubblica italiana tra lachi logiudicanientepiùcheun

ciarlatano che illude con cureimpossibili malati gravissimi echi sostiene che lui è l’unico adare una speranza a quelle per-sonechevedono i loro figlimori-re senza che la scienza possa fa-renulla, sceglie la stradadi coluiche tergiversa. Cioè. Alla Do-manda se si candida alle Euro-pee come sostiene qualcuno ri-sponde: «Se me lo chiedono va-luterò l’opportunità. Da parte

mia non c’è nessuna chiusura».Poi, però, rettifica e spiega che:«Deve essere una presenza cre-dibile, in una compagine capacedi farsi carico di una questionedelicata come quella delle sta-minali. Perché io nel metodo cicredo davvero». Insomma:niente candidature di facciatatantoperportarevoti aquestooa quelmulino. Se lomettono sultrenoper l’Europa luivuoleche i

vertici del partito, qualunquesia, ci credano davvero.

I nuovi avvocati

La secondaquestione è legata alprocesso che parte oggi: quei500 mila euro di finanziamentoche laRegioneprimaavevapro-messo poi negato a Stamina.Vannoni ha cambiato difensori.In questo processo lo assistonoLiborio Cataliotti di Reggio

Vannonipensaall’Europa“Prontoacandidarmi”

Eper difendersi in aula punta sull’avvocato diWannaMarchi

Oggi l’uomo di Stamina non sarà in tribunale«L’udienza di oggi - dice Vanoni - serve per questioni tecniche e la mia presenza

non è indispensabile. Nelle prossime udienze, se sarà necessario, ci andrò»

EmiliaePasqualeScrivodiReg-gio Calabria. Il primo è noto peraver difesoVannaMarchi e la fi-glia, Stefania Nobile. «E io chec’entro con loro?» dice Vannoni.Che spiega: «Quell’avvocato haassistito anche Iva Zanicchi e ilsocio di Paolo Berlusconi. È unprofessionista serio e molto sti-mato.Enonsidicachehomessoda parte l’avvocato Piacentinoche continua invece a seguire la

questione dell’altra inchiesta».Per capirci: è quella di Guari-niello e di cui si aspetta la chiu-sura delle indagini ormai da unmomento all’altro.Cataliotti, invece, da tecni-

co, ragiona di carte, documen-ti, curricula universitari. Eguai a parlargli di mala fede diVannoni: «Si è indebitato finoal collo per realizzare ciò in cuicredeva. Altro che truffatore».

� Il 6 febbraio scorso laProcura di Torino decide ilrinvio a giudizio per tentatatruffa alla Regione Piemon-te di Davide Vannoni. La vi-cenda risale al 2007: alloraVannoni, cercava finanzia-menti pubblici per dare vitaa un «centro di ricerca divalore internazionale inPiemonte per la ricerca sul-le staminali adulte.

Sulla«Stampa»

maggio2009La prima indagineIl pm Guariniello apre

un’inchiesta su Stamina

e Vannoni per l’uso delle

staminali al di fuori dei

protocolli. L’indagine è

stata chiusa nel 2012 e

poi riaperta. È tutt’ora in

corso.

ottobre2013La sperimentazioneAutorizzata dal Parlamen-

to viene bloccata perchè

«il metodo Stamina po-

trebbe essere pericoloso

per i pazienti». Manifesta-

zione a Roma delle fami-

glia dei malati.

gennaio2014Polemica a BresciaI medici degli Spedali civili

di Brescia si rifiutano di

somministrare le cure di

Stamina ai pazienti in at-

tesa. Fatti salvi i casi in cui

ci sia una espressa ordi-

nanza emessa dei giudici

di un tribunale.

StaminaLetappe

dellavicenda

Tra i clienti spiccanoanche IvaZanicchiePaoloBerlusconi

IL NUOVO LEGALE

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LA STAMPAGIOVEDÌ 3 APRILE 2014

TORINOVia Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected][email protected][email protected]

T1 T239

INREGIONE

Tutti controi fondi

deigruppiALESSANDROMONDO

Ieri alcuni consiglieri cischerzavano sopra, conl’amaro in bocca: «Evvai,

cosa non si fa per scavalcareChiamparino!».

Il quale, com’è noto, nelsuo programma elettoraleper le regionali del 25 mag-gio ha tra gli obiettivi prio-ritari l’abolizione dei fondiper i gruppi consiliari, equindi per i consiglieri re-gionali. Scelta non casuale,alla luce di «Rimborsopoli»,l’inchiesta sulle spese inde-bite che ha terremotato lamaggioranza della legisla-tura uscente.

Ebbene: salvo colpi di sce-na, la prossima settimana ilprogramma dell’ex-sindacopotrebbe essere anticipatodall’approvazione, in com-missione e poi in Consiglio,della proposta di legge pre-sentata da Valerio Cattaneo,presidente dell’Aula: la qua-le prevede, per l’appunto,l’eliminazione dei fondi aigruppi. E poco importa se ifondi sono scesi drastica-mente rispetto al passato,compreso quello prossimo.Durante la riunione dei capi-gruppo, svoltasi ieri, si è tro-vato un accordo di massima.Contrario Angelo Burzi, ex-Progett’Azione ora confluitain Forza Italia. Vedremo co-me finirà ma non è esclusoche, qualora Chiamparinodovesse vincere le elezioni,si ritrovi con un impegno inmeno nell’agenda.

AEROSPAZIO

Finmeccanica,assumerà200giovani inPiemonteEntro l’anno circa duemila ra-gazzi saranno inseriti nelle so-cietà del gruppo Finmeccani-ca: i primi 200 saranno in Pie-monte. È stato annunciato nelcorso di un convegno sul set-tore aerospaziale. Per le as-sunzioni sono arrivati 56 mila

curricula, poi scremati a 25 mi-la. Duemila ragazzi entrerannonel gruppo e altri 3mila potreb-bero essere assorbiti dalle im-prese dell’indotto. Gli altri 20mila curricula saranno messi adisposizione delle imprese dellaConfindustria. Il padiglione Finmeccanica alla mostra di Le Bourget

MAX

MIN

(˚C)

16.7

5.5

18.4

10.7

17

11

IL TEMPO IN CITTÀ

Oggi Ieri Un anno fa

Diario

Omofobial’arcivescovoattaccailComune«Travisano laBibbiaèunadittaturaideologica»

MartinengoAPAGINA43

PerPichettolunedìèattesoBerlusconiIl centrodestrasperanelcapoperusciredaiguai

Alessandro MondoAPAGINA45

Una forcinaera l’incubodeibancomatPresaunabandachehacompiutodecinedi furti

Massimo NumaAPAGINA49

CanottaggioA luglio l’addiodellaSisportUnafucinadicampionicostrettaachiuderepermotivi economici

Paolo MorelliAPAGINA59

Fassino: investiamodiecimilioni comeper iGiochidel 2006

DODICI ATTACCHI NEL 2014. IERI DOPPIO BLITZ: IL PARTITO SI APPELLA AD ALFANO

IlPdnelmirinodeglianarchiciAPAGINA44

ACCORDO CON MILANO TORINO HA PRESENTATO IERI IL SUO PROGRAMMA PER IL 2015

Unprogettoolimpicoperconquistare l’Expo

* Un’altra Olimpiade. Uncalendario di eventi altouna spanna per un’annataformidabile: quella di Ex-To 2015, illustrata ieri dalsindaco Fassino al com-missario dell’Expo 2015Sala e al ministro del-l’Agricoltura Martina.«Siete la città più avanti»ha commentato Sala.

Minucci e RossiALLEPAGINE40E41

33i minutiChe, in treno,

divideranno Torinodal grande evento

milanese

2,5milioni

Sono i visitatoriche Torino punta

ad ospitaredurante l’Expo

Accordo con il Banco alimentare

Neiparchi i cinghiali “di troppo”sarannoabbattutipersfamarechiè indifficoltà

Massimo Massenzio e Antonella Mariotti APAGINA48

Ristorante

Cascina VerneCascina VerneAgriturismoAgriturismo

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LA STAMPA

GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 .Cronaca di Torino .47T1 CV PR T2

InbreveConvegnoContrastare lapovertàTrapoliticae istituzioni

Una giornata di studi al-l’Associazione italiana fonda-zioni per discutere del «Ruo-lo e valore aggiunto della fi-lantropia istituzionale nellepolitiche di contrasto alla po-vertà in Italia». ModeratoreGuido Tiberga, capo redatto-re La Stampa, intervengonoesperti del settore come Giu-seppe Guerrini presidente diFdersolidarietà, Tiziano Vec-chiato diettore della fonda-zione Emanuela Zancan, conElide Tisi, vice sindaco giàpresidente regionale di Fe-dersolidarietà Confocoope-rative. Al pomeriggioworkshop di approfondimen-to tra soci.

Giornali cattoliciLaVocedelPopolosi spostaalSantoVolto

Da lunedì la redazionede La Voce del Popolo si tra-sferisce presso la sede dellaCuria, nel complesso di viaVal dellaTorre dove sono sta-ti riuniti tutti gli uffici dioce-sani, accanto alla chiesa delSanto Volto opera dell’archi-tettoMario Botta. Il settima-nale, la cui direzione è passa-ta all’inizio dell’anno daMar-co Bonatti a Luca Rolandi(già a Vatican Insider), tra-sloca insieme con il settima-nale culturale Il nostro tem-po. I giornalisti lasciano cosìdefinitivamente il palazzo dicorso Matteotti 11, dove ri-mangono ancora le sedi digruppi e associazioni e doveal piano terra si trova l’OperaDiocesana Pellegrinaggi.

TENTATA CONCUSSIONE L’IPOTESI D’ACCUSA

OspedaleSant’Anna,LaCassazioneassolvel’exdirettoregenerale

La sesta sezione della Cortedi Cassazione ha assolto de-finitivamente l’ex zarina del-la sanità piemontese, Mari-nella D’Innocenzo, direttoregenerale dell’azienda ospe-daliera Sant’Anna-ReginaMargherita nel biennio2006-2008, condannata inprimo grado con l’accusa ditentata concussione.La Cassazione ha confer-

mato l’assoluzione già pro-nunciata dalla corte d’Appel-lo torinese, perché il fatto nonsussiste. La vicenda riguar-dava l’ipotesi di una tentataconcussione nei confronti deldirettore sanitario aziendaleEttore Rossi, minacciato di li-cenziamento, secondo l’accu-sa, per ottenere il parere fa-vorevole alla nomina dellaprofessoressa Franca Fagiolia direttore di un dipartimen-to ospedaliero. Con la confer-ma della sentenza della corted’Appello, la Cassazione hadichiarato inammissibili i ri-corsi presentati dalla Procu-ra Generale di Torino e da Et-tore Rossi, condannato a suavolta a pagare un’ammendadi mille euro.«Finalmente si è chiusa

una vicenda assurda, costrui-ta sul nulla ed in cui non si ètenuto in nessun conto quantofatto da me in qualità di diret-

tore generale a partire dall’az-zeramento del disavanzo diquella che, al mio arrivo a Tori-no, era l’Azienda col peggior de-ficit della Regione». Così diceMarinella D’Innocenzo, difesanel suo percorso giudiziario da-gli avvocati Alfredo Caviglioneed Emilio Ricci. E con l’occasio-ne si sfoga, rimarcando il suooperato per contenere la spesapubblica. «Purtroppo - dice -questa vicendagiudiziaria ha fi-nito col frenare la riorganizza-zione e le iniziative che avevointrapreso e che avrebbero da-to lustro all’azienda e a tutta lasanità piemontese. Lo sforzo dimettere mano alle distorsionidel sistema sanitario ed agli in-trecci perversi con la politica,intervenendo su sacche di inef-ficienza, privilegi e sprechi, in-contra ostacoli e resistenze».

MASSIMILIANO PEGGIO

Marinella D’Innocenzo

il casoPAOLA ITALIANO

LODOVICO POLETTO

Ecosì siamo al via.Oggi inizia in tri-bunale il primoprocesso aDavideVannoni, fondato-

re, patron e anima di Stami-na e del suo controverso me-todo di cura attraverso le sta-minali. Lui, il grigio e lungocapelluto comunicatore pre-stato alla scienza non sarà inaula.Dice: «Èun’udienza tec-nica. Durerà poco. In futuro?Beh, se ci saranno necessitàci andrò».

Riunione elettorale

Fine delle notizie. Anzi, no.Perché in questa vicenda,adesso, si inseriscono altredue questioni che farannocertamente molto discutere.

La prima. Vannoni, qualchetempo fa, ha preso parte inAbruzzo ad una riunioneelettorale dei liberali, invita-to dall’onorevole Daniele To-to. Che dice: «Io credo nellalibertà di cura. E credo cheVannoni sia un esempio». Dacandidare? «Tutto da vede-re». Perché? «Perché i libera-li in questomomento sono di-visi, non sappiamo ancora see come saranno presenti alleEuropee. E tantomeno chisarà candidato».

Perché no?

Lui, l’uomo che ha diviso l’opi-nione pubblica italiana tra lachi logiudicanientepiùcheun

ciarlatano che illude con cureimpossibili malati gravissimi echi sostiene che lui è l’unico adare una speranza a quelle per-sonechevedono i loro figlimori-re senza che la scienza possa fa-renulla, sceglie la stradadi coluiche tergiversa. Cioè. Alla Do-manda se si candida alle Euro-pee come sostiene qualcuno ri-sponde: «Se me lo chiedono va-luterò l’opportunità. Da parte

mia non c’è nessuna chiusura».Poi, però, rettifica e spiega che:«Deve essere una presenza cre-dibile, in una compagine capacedi farsi carico di una questionedelicata come quella delle sta-minali. Perché io nel metodo cicredo davvero». Insomma:niente candidature di facciatatantoperportarevoti aquestooa quelmulino. Se lomettono sultrenoper l’Europa luivuoleche i

vertici del partito, qualunquesia, ci credano davvero.

I nuovi avvocati

La secondaquestione è legata alprocesso che parte oggi: quei500 mila euro di finanziamentoche laRegioneprimaavevapro-messo poi negato a Stamina.Vannoni ha cambiato difensori.In questo processo lo assistonoLiborio Cataliotti di Reggio

Vannonipensaall’Europa“Prontoacandidarmi”

Eper difendersi in aula punta sull’avvocato diWannaMarchi

Oggi l’uomo di Stamina non sarà in tribunale«L’udienza di oggi - dice Vanoni - serve per questioni tecniche e la mia presenza

non è indispensabile. Nelle prossime udienze, se sarà necessario, ci andrò»

EmiliaePasqualeScrivodiReg-gio Calabria. Il primo è noto peraver difesoVannaMarchi e la fi-glia, Stefania Nobile. «E io chec’entro con loro?» dice Vannoni.Che spiega: «Quell’avvocato haassistito anche Iva Zanicchi e ilsocio di Paolo Berlusconi. È unprofessionista serio e molto sti-mato.Enonsidicachehomessoda parte l’avvocato Piacentinoche continua invece a seguire la

questione dell’altra inchiesta».Per capirci: è quella di Guari-niello e di cui si aspetta la chiu-sura delle indagini ormai da unmomento all’altro.Cataliotti, invece, da tecni-

co, ragiona di carte, documen-ti, curricula universitari. Eguai a parlargli di mala fede diVannoni: «Si è indebitato finoal collo per realizzare ciò in cuicredeva. Altro che truffatore».

� Il 6 febbraio scorso laProcura di Torino decide ilrinvio a giudizio per tentatatruffa alla Regione Piemon-te di Davide Vannoni. La vi-cenda risale al 2007: alloraVannoni, cercava finanzia-menti pubblici per dare vitaa un «centro di ricerca divalore internazionale inPiemonte per la ricerca sul-le staminali adulte.

Sulla«Stampa»

maggio2009La prima indagineIl pm Guariniello apre

un’inchiesta su Stamina

e Vannoni per l’uso delle

staminali al di fuori dei

protocolli. L’indagine è

stata chiusa nel 2012 e

poi riaperta. È tutt’ora in

corso.

ottobre2013La sperimentazioneAutorizzata dal Parlamen-

to viene bloccata perchè

«il metodo Stamina po-

trebbe essere pericoloso

per i pazienti». Manifesta-

zione a Roma delle fami-

glia dei malati.

gennaio2014Polemica a BresciaI medici degli Spedali civili

di Brescia si rifiutano di

somministrare le cure di

Stamina ai pazienti in at-

tesa. Fatti salvi i casi in cui

ci sia una espressa ordi-

nanza emessa dei giudici

di un tribunale.

StaminaLetappe

dellavicenda

Tra i clienti spiccanoanche IvaZanicchiePaoloBerlusconi

IL NUOVO LEGALE