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Nemmeno il tempo di gioire per le rassicurazioni sulla permanenza a Orbassano del centro per la cura delle talas- semie, che subito si registra un nuovo scontro fra il Comi- tato per la difesa del San Lui- gi e la Regione Piemonte. Fuga verso il Mauriziano A far scattare la protesta so- no le due determine del diret- tore generale Fulvio Moira- no, che stabiliscono il trasfe- rimento di numerose attività al Mauriziano. Per il Comita- to si tratta di un «tradimen- to» delle promesse, ma l’as- sessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ribatte: «Comprendo le preoccupa- zioni, ma mi sento in dovere ancora una volta di ribadire che la Regione Piemonte ri- spetta l’impegno assunto con l’Università per valutare tempi e modi di applicazione dell’accorpamento di alcune attività». Parole che non tranquilliz- zano chi teme un progressivo ridimensionamento del San Luigi: «Ancora una volta as- sistiamo a una fuga in avanti e poi a una retromarcia pre- cipitosa da parte di chi do- vrebbe governare la Sanità piemontese – commenta Ga- briele Gallone, medico e membro dell’esecutivo na- zionale Anaao - Proprio co- me è successo per il centro delle Microcitemie, prima di- menticato e poi elogiato pub- blicamente. Certe decisioni dovrebbero essere prese in modo oculato, ma evidente- mente non è così». Durissimo l’attacco del Comitato: «A questo punto ci chiediamo chi comandi in assessorato. L’assessore o il direttore generale che fir- ma le determine? Oppure ci sono altre figure? Ma soprat- tutto ci interroghiamo su quale sia il ruolo della IV Commissione Sanità». L’ulti- ma audizione risale al 18 mar- zo: «Abbiamo chiesto di esse- re coinvolti nelle decisioni e siamo stati rassicurati dai commissari – aggiunge Fabri- zio Lodo, anestesista e rap- presentante del Comitato - Dopo 5 giorni, però, sono uscite determine che trasfe- riscono al Mauriziano una se- rie di attività specialistiche fra le quali quasi tutte quelle del laboratorio analisi, con l’eccezione di Ematologia e Neuroscienza». Un clamoro- so voltafaccia, secondo il per- sonale orbassanese. Orbassano San Luigi, accuse alla Regione “Ci stanno smantellando” Offensiva del Comitato: “Le attività specialistiche al Mauriziano” Ospedale in crisi? Medici e infermieri del San Luigi Gonzaga sono preoccupati per il futuro della struttura orbassanese, a loro dire in via di progressiva smobilitazione La difesa di Saitta Saitta difende invece l’opera- to del direttore generale: «Nessuno si senta tradito, le competenze sui ruoli in asses- sorato sono molto chiare. Mo- irano ha fatto il suo dovere nel dare attuazione al program- ma operativo concordato con il Ministero». Sui trasferi- menti però precisa: «Non vuol dire che domani scatte- ranno accorpamenti di attivi- tà al Mauriziano. Come ho concordato con l’Università i tecnici studieranno le modali- tà migliori senza danneggiare il San Luigi». MASSIMO MASSENZIO Gabriele Gallone medico dell’esecutivo nazionale dell’Anaao: «Certe decisioni dovrebbero essere prese in modo più oculato» 380 mila metri quadrati È l’area a disposizione del San Luigi a fronte dei 40 mila metri del Mauriziano

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Page 1: MaggiorealCto,hannoriportatodiversefratturee ...€¦ · LASTAMPA VENERDÌ27MARZO2015.Metropoli .53 Carmagnola Colpidipistola allasalagiochi Duearresti Ci potrebbero essere debiti

LA STAMPA

VENERDÌ 27 MARZO 2015 .Metropoli .53�� �� �� ��

Carmagnola

Colpidi pistolaalla salagiochiDuearresti

Ci potrebbero essere debitinon saldati dietro il giallo dei 4colpi di pistola sparati controla sala giochi Terrybel di viadel Porto, a Carmagnola, lanotte 5 ottobre. Le indaginidei carabinieri del nucleo ope-rativo di Moncalieri si sonoconcentrate sull’ex gestoredel centro scommesse, un car-magnolese di 31 anni, che pocodopo la sparatoria si era rifu-giato in Calabria.

Gli investigatori hanno sco-perto che l’imprenditore ave-va un debito di oltre 13 milaeuro nei confronti di AngeloVinotti, 29 anni, nomade sintoastigiano; e Stefano Mirabel-lo, 25enne incensurato di Vil-lastellone. Secondo i carabi-nieri Mirabello e Vinotti, arre-stati per estorsione, sarebbe-ro ricorsi a pressioni psicolo-giche e minacce di morte - so-lo Vinotti - nei confronti dellavittima e dei suoi famigliariper ottenere la restituzionedel denaro.

A casa del nomade sonostati sequestrati un fucile mi-tragliatore e una pistola gio-cattolo, mentre nell’abitazio-ne del villastellonese sono sta-te trovate 10 cartucce, gioielliin oro e un diamante di dubbiaprovenienza. Per il momento idue arrestati non sono ritenu-ti responsabili dei proiettilisparati contro la sala giochi enell’inchiesta sono state coin-volte anche le loro compagneper le quali è scattato il divietodi avvicinamento ai luoghi fre-quentati dalle vittime. [M. MAS.]

Il materiale sequestrato

Nemmeno il tempo di gioireper le rassicurazioni sullapermanenza a Orbassano delcentro per la cura delle talas-semie, che subito si registraun nuovo scontro fra il Comi-tato per la difesa del San Lui-gi e la Regione Piemonte.

Fuga verso il MaurizianoA far scattare la protesta so-no le due determine del diret-tore generale Fulvio Moira-no, che stabiliscono il trasfe-rimento di numerose attivitàal Mauriziano. Per il Comita-to si tratta di un «tradimen-to» delle promesse, ma l’as-sessore regionale alla Sanità,Antonio Saitta, ribatte:«Comprendo le preoccupa-zioni, ma mi sento in dovereancora una volta di ribadireche la Regione Piemonte ri-spetta l’impegno assunto conl’Università per valutaretempi e modi di applicazionedell’accorpamento di alcuneattività».

Parole che non tranquilliz-zano chi teme un progressivoridimensionamento del SanLuigi: «Ancora una volta as-sistiamo a una fuga in avantie poi a una retromarcia pre-cipitosa da parte di chi do-vrebbe governare la Sanitàpiemontese – commenta Ga-briele Gallone, medico emembro dell’esecutivo na-zionale Anaao - Proprio co-me è successo per il centrodelle Microcitemie, prima di-menticato e poi elogiato pub-blicamente. Certe decisionidovrebbero essere prese inmodo oculato, ma evidente-mente non è così».

Durissimo l’attacco delComitato: «A questo puntoci chiediamo chi comandi inassessorato. L’assessore o ildirettore generale che fir-

ma le determine? Oppure cisono altre figure? Ma soprat-tutto ci interroghiamo suquale sia il ruolo della IV

Commissione Sanità». L’ulti-ma audizione risale al 18 mar-zo: «Abbiamo chiesto di esse-re coinvolti nelle decisioni esiamo stati rassicurati daicommissari – aggiunge Fabri-zio Lodo, anestesista e rap-presentante del Comitato -Dopo 5 giorni, però, sonouscite determine che trasfe-riscono al Mauriziano una se-rie di attività specialistichefra le quali quasi tutte quelledel laboratorio analisi, conl’eccezione di Ematologia eNeuroscienza». Un clamoro-so voltafaccia, secondo il per-sonale orbassanese.

Orbassano

SanLuigi, accuseallaRegione“Ci stannosmantellando”Offensiva del Comitato: “Le attività specialistiche alMauriziano”

Ospedale in crisi?Medici e infermieri del San Luigi Gonzaga sono preoccupati per il futuro

della struttura orbassanese, a loro dire in via di progressiva smobilitazione

La difesa di SaittaSaitta difende invece l’opera-to del direttore generale:«Nessuno si senta tradito, lecompetenze sui ruoli in asses-sorato sono molto chiare. Mo-irano ha fatto il suo dovere neldare attuazione al program-ma operativo concordato conil Ministero». Sui trasferi-menti però precisa: «Nonvuol dire che domani scatte-ranno accorpamenti di attivi-tà al Mauriziano. Come hoconcordato con l’Università itecnici studieranno le modali-tà migliori senza danneggiareil San Luigi».

MASSIMO MASSENZIO

FOTO MASSENZIO

Per le vostre segnalazioni [email protected]

Chieri, tre studenti feriti nell’incidenteGrave incidente ieri in frazione Madonna dellaScala. Una Seat Ibiza con a bordo tre studentichieresi di 16,17 e 18 anni è uscita di strada e si èribaltata in un fosso. Gli occupanti, ricoverati alMaggiore al Cto, hanno riportato diverse fratture elesioni, ma nessuno è in pericolo di vita. [M. MAS.] METROPOLI

Collegno

LaCertosae le residenzesabaude

Riportare in auge il passatoaulico della Certosa di Colle-gno e farla entrare, a pieno ti-tolo, nel percorso delle Resi-denze reali. Questo il sognodell’associazione «Amici del-la Certosa», che farà partedell’ottava edizione di «Folliein fiore» una mostra-merca-to florovivaistica che si svol-ge, dalle 9 alle 18 di domani edomenica, proprio all’inter-no del chiostro secentescodei frati certosini. «Nellachiesa dell’Annunziata verràrealizzata una spettacolareopera d’arte con oltre 20 milapetali - spiega il presidenteDavide Mabellini - ad operadei maestri del gruppo Infio-rata della Riviera ligure diDiano Castello».

Inoltre ci sarà anche unamostra di dipinti di Diana Ca-rolina Rivadossi e Maria Ro-sa Frigieri, del Circolo degliArtisti. Infine si potrannoammirare distese di primule,viole, rose, aromatiche orchi-dee, tillandsie, piante grassee da frutto. E una sezionespeciale sarà dedicata aibonsai. «Tutto nel chiostrorestaurato di recente - spiegaMabellini -. Con offerte e do-nazioni speriamo di poter ri-mettere all’onor del mondo lachiesa e l’aula hospitalis, e fi-nalmente riportare qui i vasiofficinali oggi custoditi in uncaveau». Insomma, renderela Certosa un punto d’inte-resse non solo collegnese.

La chiesa dell’Annunziata

PATRIZIO ROMANOGabrieleGallone

medicodell’esecutivo

nazionaledell’Anaao:

«Certedecisioni

dovrebberoessere prese

in modopiù oculato»

380milametri quadrati

È l’area a disposizionedel San Luigi a fronte

dei 40 mila metridel Mauriziano

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LA STAMPAVENERDÌ27MARZO2015

TORINOVia Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111B fax 011 6639003,e-mail [email protected] [email protected] [email protected]

& PROVINCIA

Maèallarme alleMolinette: non possiamo restare così per i prossimi 5 anni

MANCA UN TIMBRO E IL COMUNE SANZIONA UN TORNEO ORGANIZZATO PER AIUTARE LA SCUOLA

Multato ilpapàcheraccoglieva fondiBeppe Minello EUNCOMMENTODI Guido Boffo APAGINA43

Approvato ilprogetto.Costerà800milionieavrà700posti letto

Sanità, rivoluzionenel2020Via liberaalParcodellasalute

REPORTERS

“L’Isis volevaanchemia figlia”La disperazionedel padre del giovanearrestato per terrorismo

Giacomino e Numa APAGINA42

TERRORISMO

Viaggio tra i guaidelle lineeGttLe telecamere svelanoi borseggi e le aggressioniai controllori

TRAMEBUS

IL 14 MAGGIO

IlpresidenteMattarellainaugurerà il Salonedel Libro«Che a inaugurare il 14 mag-gio il Salone del libro ci sia ilpresidente della Repubblicaè ovviamente motivo di sod-disfazione e di orgoglio». È ilcommento del sindaco Fassi-no alla notizia che quest’annola rassegna del Lingotto sarà

aperta dalla prima carica dellaRepubblica che, quasi certa-mente, si recherà anche in visi-ta alla Sindone. «Il presidenteha accolto il mio invito - ha pro-seguito Fassino - e ha scelto divenire il 14 maggio quandoinaugureremo il salone del Li-

ANSA

Il presidente Mattarella

Chetempofa

19˚

18˚

23˚

Situazione

Oggi

Domani

Domenica

Correnti asciutte da nord-ovest riportano condizioni soleggiate con foehn sulle Alpi e temperature miti. Sole e clima primaverile almeno fino a metà della prossima settimana.

Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo lievi velature in serata. Temperature in sensibile aumento. Venti di foehn nelle vallate alpine.

Ancora una giornata ben soleggiata con cielo generalmente sereno salvo lievi velature. Temperature in lieve calo, più sensibile nei valori minimi.

Ben soleggiato con cielo generalmente sereno, ma velature a tratti estese in serata. Clima primaverile con temperature in ulteriore aumento.

Cara

TorinoLUIGI LA SPINA

Unastrada

concreta

bro che è uno degli eventi cul-turali più importanti non solodi Torino, ma del Paese. E que-st’anno, tra l’altro, il Paeseospite sarà la Germania doveha sede il più grande salone in-ternazionale dell’editoria a li-vello europeo».

Grande soddisfazione - vada sè - anche alla FondazioneSalone del Libro che per la pri-ma volta nella sua storia vedela propria manifestazioneinaugurata da un presidentedella Repubblica. [E. MIN.]

LALETTERA

Caro direttore,

la notizia secondocui, in condizioni di

gravi difficoltà del bilancioregionale, gli ex consiglieriregionali del Piemonte(così come hanno già fattoi consiglieri di altre regio-ni e altri verosimilmentefaranno in futuro) si op-porrebbero al taglio deipropri vitalizi in nome diun «diritto acquisito» èdavvero sconfortante.Soprattutto per chi, comela sottoscritta, ha dovutooperare, in condizioni diemergenza, una severariforma previdenzialenell’ambito di una strate-gia tesa a evitare che l’Ita-lia (e con essa l’euro) ca-desse nel baratro di unacrisi finanziaria.

È arrivato il momento diriflettere seriamente, inmodo aperto e trasparen-te, su questi «diritti acqui-siti», che molto spessosono in realtà una bandie-ra per difendere privilegi.Come può definirsi «dirit-to acquisito» un vitaliziovotato dalle stesse personeche ne beneficeranno e ilcui costo ricadrà in buonamisura su altri contribuen-ti, magari più poveri deiprimi? Un vitalizio cheraramente rispecchia icontributi versati e ancormeno l’aspettativa di vitaal momento in cui il benefi-ciario inizia a usufruirne?

Quando si trattò di farela riforma delle pensioniper salvare il debito pub-blico italiano dall’insolvibi-lità ed evitare le conse-guenze catastrofiche checiò avrebbe provocato, agliitaliani furono chiestirilevanti sacrifici e la rifor-ma non mancò di produr-re, oltre agli effetti positiviappena ricordati, anchesituazioni di grave disagio.

A distanza di tre anni ètempo di guardare a questipseudo diritti acquisititagliandone una buonafetta, magari per destinar-la alle situazioni più pro-blematiche generate dallariforma e ancora non risol-te. Sarebbe il modo miglio-re per proseguire sullastrada dell’equità tra legenerazioni iniziata dallariforma, senza metterne indiscussione (come alcunipoco responsabilmentevorrebbero) gli elementicardine.

Chetristezzaladifesa

deivitaliziELSA FORNERO

CONTINUA A PAGINA 41

Federico Genta APAGINA45

Era un progetto affasci-nante quello che, neiprimi anni di questo

secolo, si era immaginato perla sanità torinese. Prevedevalo spostamento a Grugliascodi un polo d’eccellenza per lecure più impegnative, con un campus universitario eun’area destinata allo svilup-po tecnologico delle aziendenel settore. Anche il nome erasuggestivo, quello di una vera«città della salute». Erano al-tri tempi, quelli di una cresci-tafinanziariaedeconomicadicui si sospettava la fragilità,ma di cui si voleva ignorare ilrischio delle disastrose con-seguenze. Torino aspettavacon trepidazione le Olimpiadicheavrebberomostratoatut-to il mondo il cambiamento diuna città che, dalla monocul-tura manifatturiera, si aprivaa vocazioni plurime e moder-ne mentre mutava pure l’as-setto urbanistico.

Mondo ALLEPAG.40E41

Sabrina
Rettangolo
Sabrina
Rettangolo
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LA STAMPA

VENERDÌ 27 MARZO 2015 .Cronaca di Torino .41�� �� �� ��

Basta percorrere qualchereparto per accorgersiche il problema non sono

i contenuti ma il contenitore:una struttura importante masopravvissuta all’epoca in cui èstata pensata, ampliata e ria-dattataneidecenni finoal limitedel possibile, usurata e incom-patibile con le nuove tecnologieche ci si aspetta dalla Sani-tà moderna.

Cantiere perpetuoBenvenuti alle Molinette, uncantiere perpetuo dove ogni la-to ha il suo rovescio e dietroogni angolo si nasconde un pa-radosso: professionisti corteg-giati da ospedali italiani e stra-nieri e tubature al collasso, spe-cialità all’avanguardia e padi-glioni d’altri tempi, interventisofisticati e sale operatorie divecchia concezione, interventicon i «GoogleGlass» emancan-za dei doppi percorsi nei corri-doi, avveniristici bacini in tita-nio e talora mancanza di colle-gamenti Internet.

Le contraddizioniIn una parola: il regno dei con-trari. E dei problemi. «Per for-za - commenta Mauro Saliz-zoni, direttore del Centro tra-pianti di fegato -: nel caso deimoderni ospedali si ragionasu una vita media di trent’an-ni, poi si rifanno da capo; que-sto è stato costruito primache inventassero la penicilli-na». Significa molte cose: «Letubature, ad esempio, non re-sistono oltre una certa tempe-ratura imponendo di montarei filtri ai rubinetti contro la le-gionella. Nelle nuove struttu-re simanda l’acqua a sessantagradi e il batterio scompare».

Struttura obsoletaNon a caso Salizzoni tifa per ilnuovo «Parco della Salute» -«oggi è una buona giornata» - ,comemolti altri alle Molinettetra medici, capo-sala, infer-mieri e operatori socio-sanita-ri. Non a caso Gian Paolo Za-netta, direttore generale del-l’azienda ospedaliera Cittàdella Salute, di cui leMolinettefanno parte, è intervenuto allafirma del protocollo in Regio-ne portando il ringraziamentodel personale: un atto di buongusto che la dice lunga sull’at-tesa con cui in corso Braman-

te si attende il nuovo progetto.«Speriamo sia la volta buo-

na ! - esclama Milva, capo-saladelle sale operatorie di Cardio-chirurgia -: purtroppo le strut-ture non sono adeguate allenuove tecnologie». Raccontalo stupore del primario di car-diochirurgia dell’ospedale diMontecarlo, che nei giorniscorsi ha visitato le Molinette:«Ci ha chiesto come potevamolavorare in queste condizioni.E questo anche se, in unastruttura più vecchia e più pic-

cola, facciamo le stesse coseche fanno loro».

Tempo contatoDifficoltà e orgoglio, limiti e ri-sorsepersonali a frontedi una si-tuazione destinata a restare taleancora per cinque-sei anni: sem-pre che il progetto del nuovoospedale non incontri altri osta-coli. «Fino ad allora sarà indi-spensabile un fondo straordina-rio per mantenere all’onor delmondo le corsie e garantire la so-pravvivenza delle aree attrezza-

te tecnologicamente - aggiungeSalizzoni -. Quanto? Almeno 20milioni l’anno». Dello stesso av-viso Mauro Rinaldi, direttoreCardiochirurgia universitaria:«In queste condizioni non saràpossibile attendere la nuovastruttura. La Cardiochirurgiapuò restare dov’è solo a condi-zione di urgenti lavori di ade-guamento nelle sale operatoriee in terapia intensiva». «AlleMolinette ci sarebbero ancoraspazi disponibili ma costerebbemeno farli ex-novo che metterli

Viaggio incorsia, traéquipedivalore internazionalee tubatureal collasso

MaleMolinettenonpossonoresistere inattesadel traslocoSalizzoni; servono 20milioni l’anno per garantire lamanutenzione

Futuro incertoQuando il nuovo «Parco della Salute» diventerà finalmente realtà il complesso delle Molinette, fatta salva la

riconversione di un’ala per ospitare 300-400 posti-letto, resterà sostanzialmente inutilizzato

LACITTÀCHECAMBIA

a norma», riflette Luca Brazzi,direttore Anestesia e Rianima-zione 1. Francesco Enrichens,pone l’accento sull’adeguamen-to del Dea delle Molinette (oltreche del ReginaMargherita).Il primo ad essere consape-

vole di queste realtà è Zanetta.Pur essendo tra i fautori piùconvinti del «Parco della Salu-te», il direttore si aspetta unaiuto dalla Regione nell’imme-diato: a questo punto la verascommessa alle Molinette è lagestione della quotidianità.

ALESSANDRO MONDO

Reportage

MauroSalizzoni«Servono20 milionil’anno per

mantenerele Molinette»

MauroRinaldi

«In questecondizioni

non possiamoaspettare

il nuovoospedale»

Con il brusco e doloro-so bagno di realtà av-venuto dopo il 2007,

anche per il grandioso pro-gettodella “cittàdella salute”cominciarono a sorgere dub-bi e difficoltà: non solo, per ilvero, riguardo alla sostenibi-lità finanziaria dell’opera. Lacollocazione, ai margini diTorino, appariva scomoda emal collegata con la città.L’ostilità dimedici e persona-le sanitario allo spostamentoera evidente, così come ilmancatoaccordoconiverticidell’Università. Il destinosembrava allora inevitabile,quello del cassetto, già pieno,delle buone, ma utopisticheintenzioni.La firma del protocollo

d’intesaperil«parcodellasa-lute»,cosìpiùmodestamenteè stato ribattezzato il proget-to, avvenuta ieri, è un saggioatto di realismo.Nonhabiso-gnoditroppiannuncitrionfa-li, nè del tentativo di spaccia-re un serio e concreto pianodi spostamentodiunospeda-le ormai decrepito, quellodelle Molinette, in una areaadatta ai servizi della sanitàpubblica, come se si tratti diuna rivoluzione epocale estraordinaria.Può essere, invece, l’esem-

pio come sia possibile, in tem-pi di vacche magre, pensarecon più concretezza a soddi-sfare le immediate esigenzedei cittadini senza illuderli e,soprattutto, cercando non difar calare i progetti dall’altez-ze immaginifiche e spropor-zionate di illuministi pro-grammatori, ma di costruirlicon l’apporto e l’intesa di tuttigli interessati. Prima di suo-nare le fanfare, certamente,bisognerà aspettare i tempi,speriamomenodilatatidelso-lito,ditutti ipassaggiburocra-ticinecessaripervederefinal-mente un assetto della sanitàtorinese meno precario e piùconsono a una medicina mo-dernaeaunasanitàadeguataalle nuove necessità dei citta-dini. Con un colpo di ottimi-smo, insomma, possiamo au-gurarcichesianoinostrifiglienon i nostri nipoti a vederequesto«parcodella salute».

LUIGI

LA SPINA

SEGUE DA PAGINA 39

Unastrada

concreta

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40 .Cronaca di Torino .LA STAMPA

VENERDÌ 27 MARZO 2015

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Tempi rapidi, scadenze preci-se, idee chiare. Sono i tre pre-supposti dai quali riparte ilpercorso che entro cinque-seianni, se tutto filerà liscio, dote-rà Torino di un polo ospedalie-ro di alto livello. Per intenderci,la famosa Città della Salute dicui si parla, rigorosamente avuoto, dal 2002: 14 anni di con-fronti, polemiche, masterplanche si allungano e si accorcianocome fisarmoniche, aree indi-viduate e poi sconfessate (Gru-gliasco, Collegno, Molinette),finanziamenti ministeriali ine-sigibili e dirottati altrove. Tan-to rumore per nulla.

Semaforo verdeAdesso si fa sul serio. Ieri i rap-presentanti di tutti i soggetti in-teressati - Regione (Chiampari-no, Saitta), Comune (Fassino,Lo Russo), Università (Ajani,Ghigo), Città della Salute (Za-netta), Ferrovie (DeVito) - han-no firmato il protocollo d’intesasubito girato al Ministero del-l’Economia e Finanze.

Punti d’intesaDiverse le novità rispetto alleroboanti promesse del passa-to. Definita l’area da 160 milametri quadri sulla quale sor-gerà la struttura: in parte suterreni ex Fiat Avio, in partesu aree messe a disposizioneda Fs. Definito l’identikit: unpolo avanzato, coerente con larevisione della rete ospedalie-ra, dove coniugare posti-lettoad alta complessità, didattica,ricerca clinica e di base, bioin-cubatore, residenze universi-tarie. Definito il collegamentocon le trasformazioni previsteo già esistenti negli ambiti li-mitrofi: «Arcate Moi» (incu-batore di imprese), Centrouniversitario di ricerca «Den-tal-School» al Lingotto, Cen-tro universitario per le Bio-tecnologie molecolari, ambitostazione Lingotto (strategicaper l’accessibilità ferrovia-ria). Definito il numeromassi-mo di posti-letto: 700. Defini-ta la «macchina», basata suuna cabina di regia e su unasegreteria tecnica, incaricatadi elaborare il progetto e se-guirne l’iter: il cronopro-gramma sarà messo a puntoentro 15 giorni.

ta «credibilità» della Regione -l’ha esortato a presentare pro-getti di edilizia sanitaria.

I posti-lettoLa seconda variabile è la ripar-tizione dei 1.200 posti-letto del-le vecchieMolinette: 700 trove-ranno spazio nel «Parco dellaSalute» (così è stato ribattezza-

to il futuro polo ospedaliero).Dei restanti 500, spiega l’asses-sore Saitta, fautore dell’accele-razione che ha portato all’inte-sa, 300-400 potrebbero restarein un’ala delle stesse Molinette(la meno compromessa). Gli al-tri saranno spalmati sugli ospe-dali già presenti a Torino: com-presi quelli che, con le Molinet-te, costituiscono l’attuale azien-da ospedaliera Città della Salu-te (Sant’Anna, Regina Marghe-rita, Cto).

Le variabiliMa in corso d’opera le cose po-trebbero cambiare, lasciandospazio ad un’altra combinazio-ne: il Cto unico ospedale del-l’area sud a sopravvivere; le ec-cellenze della sanità dirottatenel «Parco della Salute»; il futu-rodelReginaedelSant’Annadaridiscutere.Di sicuro il percorso(ri)avviato ieri è l’ultima occa-sioneperdotareTorinodiquelloche, ha dettoFassino, sarà il ter-zo polo direzionale dopo il cen-trostoricoe l’areadiPortaSusa:questione di credibilità versoRoma ma anche di tenuta delleMolinette, ormai a fine corsa.Ora omai più. [ALE.MON.]

Si chiameràParcodella saluteesorgeràsui terreniexFiatAvio

Ospedali, il futuroarrivanel 2020Siglato l’accordo: costerà 800milioni, avrà 700 posti letto e spazi per la ricerca

Al Moi Università e PolitecnicoAgli ex mercati generali, accanto alla nuova Città della Salute,

ci sarà un polo universitario per la ricerca biomedica

I costiDiverse le variabili. Laprimaè ilfinanziamentodiunarealtà che,«chiavi in mano», sfiorerà gli800milioni: 400 solo per la par-te ospedaliera. Si punterà suifondi ministeriali e sui fondi eu-ropei, ma anche sui privati. Adetta di Chiamparino, il Mini-stero - preso atto della rinnova-

REPORTERS

� Il cantiere Tav diChiomonte sarà il pri-mo dove verrà condot-to uno studio di valu-tazione di Impatto sul-la Salute. La ricerca se-guirà un programmadi ricerca coordinatodalprofessorEnricoPi-ra, ordinario di medici-na del lavoro. L’azionedimonitoraggioeana-lisi dell’impatto sullasalute della popolazio-ne del territorio è ilfrutto di una conven-zione tra la Telt e l’uni-versità di Torino. MarioVirano, direttore dellasocietàchedeverealiz-zare il tunnel di base,spiega: «La Valutazio-ne di impatto della sa-lute integrerà l’attualesistema di gestioneambientale che dopooltre 20 mila misura-zioni segnala l’assolu-ta regolarità e il rispet-to delle soglie previstedalla legge per amian-to, polveri, radiazioni,qualità dell’aria e del-l’acqua». Secondo Vi-rano «i valori sono in li-nea con i monitoraggiante operam, eviden-ziando la mancanza dialterazioni per l’am-biente». Per FrancescaFrediani, consiglieraregionale M5S, invece«la Vis doveva infattiessere fatta prima diaprire il cantiere diChiomonte». [M.TR.]

ChiomonteTav,viaallostudio

suimpattisanitari

- LA STAMPAIl progetto

Ex Moi

Lingotto

Oval

Stazione a ponteLingotto

Palazzo unicodella Regione

Parco

Area disponibileper la Cittàdella Salute

VIA NIZZA

PIAZZAGALIMBERTI

VIA ZINO ZINI

VIA

PA

SSO

BU

OLE

500posti in meno

Le Molinette hanno 1.200posti. I 500 che non

andranno nel nuovo poloverranno spalmati

2002l’annuncioIl primo progetto

di Città della Saluterisale a 14 anni fa

Mai attuato

160.000metri quadriÈ l’estensione dell’area

su cui sorgeràil nuovo polo medico

e scientifico

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40 .Asti .LA STAMPA

VENERDÌ 27 MARZO 2015

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GLI ULTIMI DUE CASI AD ASTI AL RIONE SAN SILVESTRO E IN CENTRO

Anzianederubate incasacresce l’allarmeper le truffeNon accenna a placarsi l’al-larme per furti e truffe ad an-ziani in città.Gli ultimi episodi denun-

ciati alla polizia sono avvenu-ti in due abitazioni del centrostorico,maaltri casi sono sta-ti segnalati ai centralini delleforze dell’ordine anche in pe-riferia e nelle frazioni. Eranocirca le 10 quando una pen-sionata di 82 anni, vedova,che vive sola in un palazzo delrione San Silvestro, è stataavvicinata sotto casa da ungiovane.

«I termo da controllare»Lo sconosciuto ha detto di es-sere stato incaricato dall’am-ministratore di condominiodi controllare le valvole del-l’impianto di riscaldamento,che erano state sostituite dueanni prima. La proprietariadell’abitazione ha fatto salireil giovane nell’appartamento:«Quell’uomo ha veramenteverificato tutti i termosifoni -racconta la figlia della vitti-ma, che ha reso pubblica lavicenda attraverso il consi-gliere comunale MariangelaCotto -. E’ stato in casa dimiamamma mezzora. Lei si è di-stratta qualche minuto e lui èriuscito a rovistare nei cas-setti e a trovare alcuni oggetti

in oro». Il ladro non si è subitoallontanato: «Ha salutato miamamma, ha ringraziato e poicon calma se ne è andato. Soloqualcheminuto dopo lei si è ac-corta che c’era stato un furto».È stata presentato denuncia inquestura. Scarna la descrizio-ne dello sconosciuto: «Giovane,ben vestito, parlava in italianocorretto senza accenti o caden-ze particolari. Potrebbe esserechiunque» dice la donna.

«L’oro che fa contatto»Un episodio simile è avvenutoai danni di un’altra pensionatache abita in centro. Ad agire èstato un falso tecnico dell’Ac-quedotto: avrebbe sostenuto didover svolgere rilevazioni conuna strumentazione elettroni-ca che «faceva contatto» conl’oro. All’anziana è stato chie-sto di mettere tutti i preziosisul tavolo. In questo modo l’au-tore del furto ha avuto gioco fa-cile nell’impossessarsi dei gio-ielli e allontanarsi.Il questore Filippo Di Fran-

cesco ha ribadito che «l’attivi-tà di prevenzione da parte ditutte le forze dell’ordine vienesvolta in modo massiccio, an-che con l’ausilio di agenti dirinforzo da Torino. Non pos-siamo essere dappertutto, macerchiamo di fare indagini suogni episodio che viene de-nunciato».

Le anziane hanno fatto entrare i truffatori nelle loro abitazioni

INNOVAZIONI ALL’ASL DI ASTI

Lasanitàsbarcasullarete, ticketon lineeprestoancheunfascicoloelettronico

Pagare il ticket on line, da ca-sa, utilizzando la carta di cre-dito, senza orari e senza lun-ghe attese agli sportelli: l’Asldi Asti ha attivato il nuovoservizio di pagamento pertutte le prestazioni speciali-stiche.

Come pagareDa alcuni giorni è possibilepagare il ticket tramite com-puter e dal sito www.asl.at.it,cliccando sul link «prenota-zioni e pagamenti ticket on li-

ne». Basta seguire le indicazio-ni: inserire nella proceduraguidata il codice identificativodel ticket riportato sulla pre-notazione e il codice fiscale.Il sito accetta tutte le princi-

pali carte di credito, senzacommissione.Come spiegato dall’Asl: «Il

servizio on line ha il vantaggiodi poter pagare prima dellaprestazione, senza doversi re-care agli sportelli bancari o aipunti gialli». Il pagamentoavràuna ricevuta chepotrà es-sere stampata in ogni momen-to e scaricata fiscalmente.

Altri serviziSe per il pagamento del ticketon line non sono richieste lecredenziali di accesso «impu-tabili», ovvero quelle che ri-conducono all’identità del-l’utente attraverso il ricono-scimento on line, le credenzialisaranno però richieste per al-tri servizi che saranno prestoattivati dall’azienda sanitaria.Per poter ottenere le creden-ziali bisogna rivolgersi perso-nalmente agli sportelli dell’Aslpresentando la carta di identi-tà e la tessera sanitaria.Secondo il programma, il

primo servizio che verrà atti-vato sarà il ritiro on line dei re-ferti di laboratorio analisi.In seguito toccherà a tutti

gli altri referti, con la possibili-tà di accedere da casa al pro-prio fascicolo sanitario elet-tronico.Il ticket si paga da casa

�L’assessore regionale alle attività produttive, energia, innova-zione e ricerca, Giuseppina De Santis è intervenuta ieri al polo uni-versitario Asti Studi Superiori, al seminario sulla «ProgrammazioneEuropea 2014 /2020 i fondi europei della Regione per il territorioastigiano», organizzato dall’università astigiana.

CONVEGNOALPOLOUNIVERSITARIO

I fondieuropeiancheper il territorioastigiano

MASSIMO COPPEROASTI

VALENTINA FASSIOASTI

�Furto notturno ad Asti in un bar di corso Ivrea. Iladri, dopo aver forzato una porta sono riusciti adaprire i contenitori delle monete delle slot machine. Ildanno denunciato dai titolari è di circa 2 mila euro.So-no in corso accertamenti della polizia, intervenuta perunsopralluogocongli agentidiunaVolante. Lascorsasettimana un altro furto di notte al quartiere Torretta:dalla tabaccheria Lupo di via Morando sono state por-tate via stecche di sigarette per 16 mila euro. [M. CO.]

Bardicorso IvreaSvuotaticontenitoridelleslotmachine

GIOVANE ROM IN CAMPO DEL PALIO

Scippaborsettae fuggePresodaagentiPolfer

Ha rubato la borsetta a unadonna che aveva appenaparcheggiato l’auto in Cam-po del Palio. Ma il ladro, unragazzino di 13 anni di origi-ne rom, è stato subito inse-guito da un testimone che hadato l’allarme al 113, fornen-do una dettagliata descrizio-ne delle fattezze fisiche edell’abbigliamento del no-made. E’ successo nel primopomeriggio di ieri. E’ inizia-to un inseguimento a piedinella zona di piazza Marco-ni. Il rom ha subito gettato aterra la borsetta. La sala

operativa della questura in-tanto ha segnalato la situazio-ne via radio alle pattuglie sulterritorio e la nota di ricerca èstata raccolta da due agentidella polizia ferroviaria.Quando ha visto i poliziotti

in uniforme, il giovanissimo la-dro ha tentato nuovamente lafuga ma è stato bloccato pocodopo in via Artom. Portato ne-gli uffici della questura, è statoidentificato e poi rilasciato. Lavittima del tentato furto, allaquale è stata subito restituitala borsetta, non avrebbe anco-ra fatto denuncia. [MA. C.]

PROVINCIA

Sonoinvendita lequotedi“Collineastigiane”

L’Agenzia di formazione pro-fessionale «Colline Astigia-ne» è una delle sei partecipa-te da cui la Provincia intenderecedere come a suo tempostabilito dal commissionario.Nel Consiglio provinciale dioggi (ore 13,30, sala giunta)l’assemblea sarà chiamataad approvare l’alienazionedelle quote dell’Agenzia.Sempre nella medesima se-duta andranno si parlerà an-che dei proventi derivanti damulte con gli autovelox posi-zionati lungo le strade dicompetenza dell’ente. Questi

due punti fanno parte dell’or-dine del giorno aggiuntivo. Inquello «ordinario» svariate de-libere e tra queste anche quel-la relativa all’«approvazionedel regolamento per il rimbor-so delle spese di viaggio e dimissione del presidente dellaProvincia e dei consiglieri pro-vinciali» che, in base alla nuo-va legge, esercitano il loromandato senza percepirecompenso di alcun tipo. Ter-minata la seduta i consiglieriprovinciali terranno una con-ferenza stampa per illustrarela situazione dell’ente. [F. C.]

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LA STAMPA

VENERDÌ 27 MARZO 2015 .VCO .47����

PALAZZO LASCARIS HA DICHIARATO IL TESTO «AMMISSIBILE» DOPO 16 ANNI

Sanità,vittoriadiOmegnaAccolta lapropostadel 1999VenivachiestoallaRegioneil riconoscimentodellaspecificitàmontana

Il punto di partenza è unaproposta di legge di addirit-tura sedici anni fa. È un testoormai vecchio e da aggiorna-re, ma attuale nella sostanza«perché sostiene la necessitàdi potenziare i servizi sanita-ri nelle aree montane». Èquesto il senso delmessaggiopolitico che Omegna vuolelanciare nel dibattito suospedali e assistenza, co-gliendo un’opportunità checon il passare degli anni sem-brava caduta nel dimentica-toio. È tra l’incredulità di uf-fici e amministratori infattiche il Comune si è visto reca-pitare una lettera dalla presi-denza del Consiglio regionaleche ha dichiarato «ammissi-bile» il disegno di legge cheOmegna aveva presentatoassieme ad Armeno, Madon-na del Sasso, Valstrona e Fal-menta (quest’ultimo alleatoai quattro cusiani in quantoguidato allora dall’omegneseAlberto Buzio).

«Situazione surreale»«Criteri specifici di finanzia-mento delle Asl operanti inambiti territoriali ricompre-si in territorio facente partedi Comuni montani» era il ti-tolo della proposta, che insintesi chiedeva più soldi eattenzione per garantire iservizi sanitari in montagna.Peccato però che quel te-

sto fosse datato settembre1999, ed era ormai sparito dairadar per ricomparire sedicianni dopo, con il giudizio diammissibilità da parte dellaRegione. «Una situazionesurreale: criteri e riferimentinormativi erano altri, ma vi-sto che ancora oggi la neces-sità di rafforzare l’assistenzaterritoriale è una priorità, si-gnifica che costerà più carofarlo in montagna che in pia-nura. Ora possiamo ripren-dere quel documento e ren-derlo attuale per dare un se-gnale politico» ha spiegato ilsindaco Maria Adelaide Mel-lano nel Consiglio comunaledi mercoledì sera. Al primocittadino il compito di rap-presentare la città quando la

proposta di legge approderà incommissione regionale, unacarta in più da giocare per en-trare in un dibattito che negliultimi mesi ha visto Verbano eOssola fare la voce grossa.

«Un punto da cui partire»Un’azione che «si lega bene al-le iniziative di chi in tutto il Vcovuole rilanciare la prevenzio-ne, valorizzare la cura dellecronicità, garantire le emer-genze e operare perché la Re-gione riconosca la specificitàterritoriale del Vco in quantoprovincia montana» scandisceil documento che il Consiglioha approvato all’unanimità.«Dal dibattito sull’ospedaleunico ormai è passata un’era,ma il territorio ha sempre lesue rivendicazioni sulla sanità- ha detto la capogruppo del PdRosarita Varallo - il fatto chequesta proposta riemerga orapuò dare ulteriori forza alleazioni da intraprendere».

LUCA ZIROTTIOMEGNA

Il ferito caricato sull’elisoccorso ieri mattina a Cannero Riviera

INCIDENTE A CANNERO RIVIERA

Volevasparareal conigliomacolpisce se stessoGraveuncinquantenne

Doveva macellare un coni-glio, si è quasi ucciso lui. Tra-gedia sfiorata ieri mattina aCannero Riviera, dove un uo-mo di 50 anni, R. B., si è feritoin modo grave all’addomecon una pistola spara-chiodoad aria compressa. È statoportato con l’elisoccorso al-l’ospedale «Maggiore» di No-vara dove i medici hanno de-ciso per un intervento chi-rurgico d’urgenza.Erano circa le 11: l’uomo

nel giardino di una conoscen-te, in zona cimitero di Canne-ro, doveva uccidere un coni-glio utilizzando una pistolada macello. Non è chiara ladinamica, ma nel momentoin cui l’uomo ha premuto ilgrilletto il chiodo gli è entra-to nella pancia, sotto il costa-to. La punta avrebbe rag-giunto una parte perifericadel cuore.«Era ferito ma cosciente -

racconta il vigile di CanneroFernando Fusaro, accorsosul luogo poco dopo l’inciden-te -. Mi ha detto di non esser-si accorto di quanto succes-so. Era dolorante, ma mi hafatto vedere il buco all’altez-za dell’addome e non sem-brava così grave. Il personaledel 118 però si è subito accor-to dei danni interni impor-tanti e hanno deciso di tra-sportarlo con l’elicottero».Il chiodo è arrivato alla pa-

rete del cuore, per questo isoccorritori hanno chiestol’intervento dell’elisoccorsoper il ricovero al «Maggiore»dove i medici hanno operatod’urgenza l’uomo. Ironia del-la sorte, il coniglio è riuscito ascappare, senza nemmenoun graffio.

Nei pressi del giardino doveè accaduto l’incidente c’era an-che la proprietaria dell’area. Èlei che, capito cosa era succes-so, ha dato l’allarme. L’uomoferito vive a Donego ed èmoltoconosciuto in paese dove svol-ge piccole mansioni.

Migliorano le condizioniDopo l’intervento chirurgicodel pomeriggio a Novara, du-rata a lungo, in serata i para-metri erano in miglioramento.Il cinquantenne rimane tutta-via in osservazione nel repartodi Rianimazione del «Maggio-re», la prognosi non è ancorastata sciolta. Le indagini sonoaffidate ai carabinieri. [B. AR.]

VERBANIA, PROCESSO A SERGIO BORELLA

MinacceaidipendentiIlpmchiedecinqueanni

«Una condotta estorsiva, de-plorevole sul piano giuridicoed etico-morale, poiché pre-varicò nel suo ruolo di datoredi lavoro pretendendo, coningiurie e la minaccia del li-cenziamento, dipendenti chevivevano di quel lavoro, l’ese-cuzione delle proprie dispo-sizioni, pur nella consapevo-lezza che queste contrasta-vano con la legge». Il pm An-na Maria Rossi ha ribaditonella sua requisitoria comeSergio Borella, titolare del-l’omonima ditta di autotra-sporti, sia da ritenersi colpe-vole di violenza e minacce aidanni di alcuni suoi autisti,che lo denunciarono nel gen-naio 2012 e che in modo con-

tinuativo spingeva all’inosser-vanza dei turni di riposo (consostituzione illecita del discodel cronotachigrafo) e al cari-co dei tir con pesi eccedenti ilimiti previsti. Per lui il pm hachiesto una condanna a 5 annie 1.500 euro di multa.Secondo l’accusa, Borella,

75 anni, di Mergozzo, applica-va la decurtazione dagli sti-pendi delle contravvenzioni ri-levate a carico dei dipendentiche infrangevano il codice del-la strada rispondendo agli or-dini da lui impartiti. Imputatoanche di truffa per il consegui-mento di erogazione pubblica,perché secondo la procura -sebbene per lievi importi - lasua ditta ebbe accesso per al-

cuni lavoratori a qualche gior-no di cassa integrazione ordi-naria, nonostante fossero inregolare servizio). La sentenzasarà il 7 giugno, ascoltata la di-fesa degli avvocati DomenicoCapristo e Rosalba Di Fede.

La difesa ieri in aulaNell’udienza di ieri a Verbania,Borella ha voluto rilasciare algiudice Claudio Michelucci di-chiarazioni spontanee in cuiha raccontato come in 55 annidi attività non abbia mai mi-nacciato nessuno e come perlui i dipendenti fossero partedella famiglia, pagando al sa-bato il pranzo a tutti e lo sti-pendio puntuale. «Certo nonmettevo le catene a nessuno ese capitava qualche volta cheviaggiassero con unpeso supe-riore a quanto ammesso perlegge, era perché si caricava incava un masso che non potevaessere spezzettato: premette-vo sempre che in quel caso lamulta l’avrei pagata io». [C.P.]

In una proposta di legge del 1999 4 sindaci chiedevano più servizi per gli ospedali in zone montane

�Sergio Chiamparino incontrerà tutti i sindaci delVco per parlare di sanità nel pomeriggio di venerdì 10aprile a La Fabbrica di Villadossola; con lui ci sarà an-che l’assessoreAntonioSaitta.Vienecosìaccoltadopomesi la richiestachedapiùpartieraarrivataalnumerouno della Regione. L’arrivo del presidente della Regio-ne nel Vco è destinato a riaprire le polemiche con unaparte dei primi cittadini ossolani. Difatti il presidenteera stato invitato al confronto da tutti i comuni del-l’Ossola, ma non aveva accettato, rispondendo cheavrebbe voluto incontrare gli amministratori di tuttala provincia. Nelle scorse settimane erano stati primatutti i sindaci dell’Ossola, poi di nuovo il gruppo dei 19contro le dimmissioni, a sollecitare di l’arrivo in Ossoladel governatore. Al centro della discussione il piano diriorganizzazione della sanità: un nodo cruciale da di-scutere sarà quello del Dea destinato a chiudere traDomodossola e Verbania. [F.RU.]

VilladossolaIl10aprileChiamparinoeSaitta

incontranotutti isindacidelVco

�Cenarono e per-nottarono, con consu-mazioni al frigobar, almotel Europa di Domoe se ne andarono senzasaldare il conto di136,50 euro. Il titolaredell’albergo, MatteoFrancini, citò ingiudizio(parte civile col legaleMarisa Zariani), Batti-sta Aversa con la com-pagna Suphanne Ber-toglio. L’uomo di Zer-bolò(Pavia)èstatocon-dannato a 6 mesi, 200euro di multa, 250 di ri-sarcimento e paga-mento delle spese pro-cessuali e di parte civileper altri 1.350. [C. P.]

HotelnonpagatoCondannaa6mesi

�Ventinove capre,25 capretti e un canepastore.È ilbottinodelfurto messo a segnoalcune notti fa in unastalla di Ornavasso. Alanciare l’allarme il pa-store di San Bernardi-no che al mattino nonhapiù trovato ilbestia-me. Indagano la squa-dra Mobile di Verbaniae la polizia provinciale.I ladri avrebbero ruba-to le chiavi della stallae agito indisturbati.Lapolizia sta raccoglien-do testimonianze.

OrnavassoRubate54capre

Indagalapolizia

TRIBUNALE DI BRESCIA

FALLIMENTO N. 137/2012

Il sottoscritto curatore comunica che è pervenuta un’offerta di Euro

70.000,00 per l’acquisto della piena proprietà delle unità immobiliari site

in Comune di Novara e costituite da un appartamento nella palazzina di via

Solferino n.15, al piano terra con cantina al secondo piano interrato e posto

auto scoperto, il tutto attualmente censito al Catasto dei Fabbricati con i

mappali fg.163 n.ri:

- 68/2 cat A/2 cl. 3^ vani 4 rc € 630,80

- 68/27 cat C/6 cl. 1^ mq. 12 rc € 30,37

Valore di perizia: Euro 117.000,00

area scoperta residuale di circa mq. 70 (striscia di m. 2,60 x 24,50) in via

Solferino n. 15, il tutto attualmente censito al Catasto dei Fabbricati con il

mappale f. 163 n.ro:

- 67 Incolto produttivo cl. U Ha 0.00.73 ra € 0,01

Valore di perizia: Euro 1.000,00

Il tutto come meglio descritto nella perizia di stima agli atti della procedu-

ra fallimentare, a cui si rinvia per una miglior descrizione del compendio

oggetto di vendita.

Si invita chiunque interessato a presentare offerte migliorative irrevocabili

di acquisto in busta chiusa presso lo studio del Notaio Dott. Gabriele Saler-

no sito a Novara in Via XX Settembre n. 18/A entro le ore 12.00 del giorno

11.05.2015. La vendita avverrà il giorno 12.05.2015 alle ore 11.00.

Per informazioni, copia del regolamento e del bando: www.tribunale.bre-

scia.it/ e www.bresciaonline.it/, tel. 030.9911996, fax 030.9123280, e-mail:

[email protected].

IL CURATORE FALLIMENTARE

Dott. Oliviero Di Giorgio