Microsoft Powerpoint Serata Chiesa Santa Lucia Presentazione Dic
-
Upload
diogene-scettico -
Category
Documents
-
view
40 -
download
2
Transcript of Microsoft Powerpoint Serata Chiesa Santa Lucia Presentazione Dic
Parrocchia di Santa Lucia
Concludiamo la serie di incontri programmati dalla Commissione
Famiglia e Cultura per questo anno 2012
Nel corso dell’anno abbiamo parlato di:
La vita di S. Filippo Neri
Il culto di San Filippo a Gioia
Don Rocco Traversa nel centenario della nascita
La Confraternita di S. Lucia nel 130� anniversario della sua fondazione
La vita di Santa Lucia
e
il culto della Santa a Gioia
27 dicembre 198727 dicembre 2012
Oggi parliamo di:
27 dicembre 198727 dicembre 2012
25� della consacrazione e riapertura al culto della Chiesa
di Santa Lucia
Ieri, 26 dicembre, concelebrazione con l’Arcivescovo
di Bari, Mons. Francesco
Cacucci per il 25�della
consacrazione della chiesa di
Santa Lucia
La Commissione Famiglia-Cultura
presenta
Consiglio Pastorale ParrocchialeChiesa Santa Lucia
La fondazione della Chiesa di Santa Lucia
La storia della chiesa dalla sua fondazione ai giorni nostri
La Chiesa di S. Lucia � stata un tempo una modesta Cappella rurale, di rito
greco, nota come Santa Lucia de’ Greci, costruita alla periferia del paese probabilmente nel secolo XVI.
,
La Chiesa di S. Lucia � stata un tempo una modesta Cappella rurale, di rito greco, nota come Santa Lucia de’ Greci, costruita alla periferia del
paese probabilmente nel secolo XVI.
Nel verbale della prima Santa Visita dell'Arcivescovo di Bari Antonio Puteo,
tenutasi a Gioia il 24 ottobre 1578 si parla del culto di Santa Lucia de' Greci.
.
L’Arcivescovo di Bari, Mons. Antonio Puteo, a seguito della Visita pastorale tenuta a
Gioia, il 24 ottobre 1578 fece promulgare gli Ordini della S. Visita. Per la chiesa di
santa Lucia dice:
Che ‘l cappellano di Santa Lucia de greci fuori detta Terra faccia repararla fra un anno, et celebrarvj le messe che � obbligato sotto la
pena predetta ( 200 libre di cera bianca lavorata da applicarsi per noi a’ loci pij � nostro
arbitrio )
Il culto della Santa a Gioia �, dunque, precedente al 1578
A quella data a Gioia vi era una chiesa di S. Lucia dei Greci. La Santa forse era venerata
al sud sin dai tempi del passaggio dal rito latino a quello greco a Siracusa, avvenuto
con l’imperatore Costante II di Sicilia, bizantino, nel 663. Nel passato Siracusa
era una citt� importante della Magna Grecia, che comprendeva anche la Puglia.
Santa Lucia, una delle sette sante dell’albero delle
Vergini, nella Chiesa Matrice di Gioia
( con Santa Caterina da Siena , Santa Agnese, Santa Cecilia e Santa Maria Goretti )
Della vecchia Cappella oggi non restano che le fondazioni sulle quali sono stati costruiti gli ambienti della casa
canonica e una piccola statua in pietra
raffigurante S. Lucia, in via Cappellini strada
adiacente al lato destro della chiesa,
situata sul tetto della costruzione addossata
all'abside.
La chiesa di S. Lucia ha una Confraternita, istituita il 15 luglio 1882 dall'Arcivescovo Pedicini, che tra i suoi
scopi statutari si occupa di culto e di attivit� caritative, il 6-12-1881 ottiene la concessione di un
suolo al Camposanto per costruirvi dei loculi per i suoi confratelli.
Da una delibera della Giunta comunale del 19-6-1882 veniamo a conoscenza
della decisione di migliorare alcune piazze di Gioia e…
… tra queste il marciapiede che dalla Cappella di S. Lucia porta alla stazione
ferroviaria
Nel 1885 la Cappella viene distrutta da un terremoto; si salva solo una
immagine della Santa, che viene portata nella Cappella dell'Addolorata, di
propriet� della famiglia Buttiglione, che si trovava all'inizio di via Bartolomeo
Paoli. Tale Cappella viene sconsacrata nel 1921.
Distruzione della Cappella
A distanza di 95 anni un altro terremoto render� inagibile
questa chiesa
Fortunatamente la chiesa resse al terremoto, anche se furono causati
danni alle strutture della costruzione
Fino a poco tempo fa la cappella Buttiglione ospitava uno studio medico,
ma � ancora visibile la nicchia, in corrispondenza dell’altare, nella quale
era conservata l’immagine della Santa, e una croce dell’Ordine di Malta sulla volte
a botte, segno che la famiglia proprietaria dell’immobile doveva appartenere al suddetto Ordine.
Distruzione della Cappella
Casa Buttiglione
Casa Buttiglione e cappella in via B.
Paoli
Cappella Buttiglione
Cappella Buttiglione
Della vecchia Cappella oggi non restano che
le fondazioni sulle quali sono stati
costruiti gli ambienti della casa canonica e una piccola statua in pietra raffigurante S.
Lucia, in via Cappellini strada adiacente
al lato destro della chiesa, situata sul
tetto della costruzione addossata
all'abside.
Facciata est con statuina di S. Lucia
Il 10 novembre 1899 Il Consiglio Decurionale di Gioia si riunisce per deliberare sulla domanda presentata dalla Confraternita di S. Lucia per
ottenere un concorso del Comune nelle spese di costruzione della Chiesa.
Il 10 dicembre abbiamo parlato della nascita delle confraternite e di quella di
S. Lucia, in occasione del 130�anniversario della sua istituzione
Abbiamo esaminato gli scopi e le finalit� delle Confraternite
Nei tempi pi� recenti la fondazione di una Confraternita � dettata da diverse finalit�
- rendere onore e culto a Dio,
- badare alla cura dell’anima attraverso la preghiera
- partecipare alla Messa, ai sacramenti, ai funerali e alle processioni,
- in secondo luogo svolgere pratiche caritative, come accogliere i pellegrini, assistere gli ammalati, gli orfani, i poveri, i bisognosi, i carcerati e costruire
anche strutture ospedaliere.
Le opere in muratura erano gi� in uno stadio avanzato in via Stazione,
dove c'era uno spiazzo per uso pubblico. I Decurioni deliberano un
contributo di L. 500.
Un’ulteriore richiesta di concorso nelle spese di costruzione della chiesa �
esaminata dalla Giunta in data 26-4-1900
I lavori proseguono lentamente a causa dei costi della costruzione tanto che la
Confraternita presenta una nuova richiesta di sussidio al Comune, ricordando che la stessa da molti anni aveva dato l'avvio ai lavori, che erano
in uno stadio avanzato.
Tale richiesta viene accettata dal Consiglio comunale in data 1-10-1906, che delibera
lo stanziamento di �.500
Nel 1907 il Comune provvede a riparare il piazzale di S. Lucia, a
causa del degrado in cui versava.
Le strade in quei tempi erano parzialmente lastricate e la zona in
oggetto era considerata periferia, con poche costruzioni e molti orti, come si
evince dall’immagine seguente
Lato Ovest della chiesa, anni 50
La Chiesa, in stile neo-gotico, � stata costruita
su progetto dell'architetto Cristoforo Pinto, che ne ha diretto i
lavori. Il progetto originale prevedeva che
la pianta della chiesa arrivasse sino ai margini della strada, un tempo
via Stazione ora via Roma, ma per mancanza
di fondi, essa non � andata in porto.
Anni 30 via della stazione dal piazzale S. Lucia
L’architetto Cristoforo
Pinto
L'Arcivescovo di Bari, Mons. Giulio Vaccaro, il
19 novembre 1919, tenuto conto che Gioia
contava oltre 23.000 abitanti e che nuovi quartieri si stavano
sviluppando nella zona orientale ed
occidentale del Paese pens� che fosse il caso che si dotasse Gioia di due nuove parrocchie
Il secondo campanile in costruzione
Il prospetto della Chiesa � ultimato nel 1918 e viene
abbellito con un'immagine della
Santa, in pietra, opera eseguita da
uno scultore di Martina Franca.
La Chiesa � elevata a parrocchia il 16 dicembre 1919 da S. E. Mons. Giulio Vaccaro, Arcivescovo
di Bari, che, in data 3 febbraio 1920, nomina parroco il sacerdote don Rocco Passiatore.
Don Rocco Passiatore 1� Parroco
A causa degli ingenti costi sopportati, la Giunta comunale di Gioia il 18-5-
1920 delibera di concedere al parroco un sussidio.
Tale sussidio, in �. 150, era finalizzato alla costruzione della chiesa di S. Lucia
Lato est
Lato ovest
Chiesa di S. Lucia, foto anni 70
Prospetto della
Chiesa
Pel culto della fede nello slancio
dell'anima religiosa Nicola Miraglino il suolo di questa
Chiesa e
l'immagine della Vergine Martire
offr� 1918
Ricordo missioni dei PP. Passionisti 1929
Il campanile dx
Facciata est con statuetta di S. Lucia
Facciata est con statuina di S. Lucia e porta murata
Facciata est con statuina di S. Lucia
Lato nord ingresso sagrestia, salone parrocchiale
e canonica
Lato ovest della Chiesa con porta murata
Alla morte di don Rocco Passiatore
subentra, il 26 luglio 1963, don Paolo Meliota. A
lui si deve la costruzione
dell'oratorio, di una palestra e di
una sala cinematografica.
Portone d’ingresso, opera dello scultore Giuseppe Vinci. Scene della vita di Santa Lucia
I 4 evangelisti con i simboli:
Matteo, angelo; Luca, bue;
Marco, leone; Giovanni, aquila,
sono posti sul portale,
sottostante l’architrave con
la scritta Ave Maria
Portale Santa Lucia i 4 evangelisti
Sulle due facciate della porta d’ingresso sono scolpite nel legno 14 formelle con
scene che raffigurano altrettanti momenti della vita di S. Lucia
Le due ante apribili raffigurano un ragazzo ed una ragazza che pregano
Santa Lucia
Portale Santa Lucia i 14 riquadri con
scene della vita di S. Lucia
Confessionale e quadri di S. Gerardo e di S. Pio
Statua di S. Lucia, opera di Antonio Maccagnani
(1809-1892), famoso artigiano leccese della
cartapesta . E’ stata restaurata nel
1992 da Antonio Malecore, anch’egli
artigiano della cartapesta
Santa Lucia, luce che
illumina le tenebre del mondo e del
male
Altare del S. Cuore e S. Teresa a
Lacocque
Altare S. Teresa Alacoque
altare Sacra Famiglia
La Sacra Famiglia, opera del cav.
Raffaele Caretta di Lecce, anno 1925
Organo elettronico
Don Paolo Meliota ( 1918-1993 )
23 novembre 1980
Il terremoto rende inagibile la Chiesa di Santa Lucia
Il parroco don Paolo si adopera per ottenere 60 milioni dalla Regione Puglia, 29 dai fedeli
parrocchiani ed altrettanti dalla Confraternita per i primi lavori di restauro della chiesa
danneggiata dal terremoto
Per i lavori occorsero circa 400 milioni di lire, secondo le stime del Genio Civile e di tecnici
esperti
I lavori di consolidamento alle strutture murarie, iniziati per opera di don Paolo Meliota, terminano nel 1982 e il 31 ottobre l’immagine di S.
Lucia rientra nella chiesa
Nel frattempo le celebrazioni liturgiche si svolgono nel cine-teatro di Santa Lucia
in via don Rocco Passiatore
Cine teatro Santa Lucia
Neppure dopo 2 anni la chiesa viene nuovamente chiusa. Infatti il 21 luglio 1984 il
nuovo parroco, don Giuseppe Cutrone, provvede alla ristrutturazione delle fondamenta in cemento armato lungo tutto il perimetro della chiesa e con colate di cemento nei muri laterali,
sino all’altezza della volta. Il costo dei lavori ammont� a circa 350 milioni
La chiesa viene riaperta al culto nel 1987
Organo a canne
Tiranti sulla volta della Chiesa
Tiranti sulla volta della Chiesa nei pressi della
cupola ottagonale
Lapide commemorativa consacrazione della chiesa
27-12- 1987
L’ Arcivescovo di Bari Mons.
Mariano Magrassi osb
Pergamena commemorativa
riconsacrazione Chiesa
Altare maggiore: pala con
Santa Lucia, fino agli anni
‘80
Pala raffigurante il martirio e la gloria
di Santa Lucia, opera del pittore Umberto Colonna di Bari, spostata
nel primo arco a dx dopo il presbiterio alla fine degli anni
‘80
Oggi sull’altare maggiore
campeggia il Crocifisso, opera del
pittore barese Bux
Vi ricorda qualche altro Crocifisso?
Crocifisso di San Damiano nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi
Crocifisso di Cimabue,
conservato nella Chiesa di Santa Croce a
Firenze
Crocifisso nel Pontificio Pontificio Ateneo S. Anselmo in Roma anno 2011
Croce ortodossa con 3 traverse orizzontali.
Croce ortodossa con 3 traverse orizzontali.
La traversa orizzontale superiore ricorda la tavola
con la scritta JNRI.
Croce ortodossa con 3 traverse orizzontali.
La traversa orizzontale superiore ricorda la tavola con la scritta JNRI. Quella
mediana � pi� grande per le mani del Cristo Crocifisso.
Croce ortodossa con 3 traverse orizzontali.
La traversa orizzontale superiore ricorda la tavola con la scritta JNRI. Quella
mediana � pi� grande per le mani del Cristo Crocifisso.
La traversa orizzontale inferiore � per i piedi del
Crocifisso.
I piedi del Cristo sono trafitti non da un solo chiodo,
come da tradizione cattolica, ma da 2.
Una attenzione particolare va
data al Crocifisso presente
nell’abside e che campeggia
sull’altare maggiore
Anche il nostro Crocifisso
presenta tre traverse
La Croce che campeggia sull’altare maggiore � un compendio del messaggio
biblico. Sulla traversa mediana superiore �
raffigurato un episodio del Vecchio Testamento: il
peccato originale e la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, da parte di Dio. L’albero della conoscenza del bene e del male, motivo del peccato, nella parte sottostante si
trasforma in Croce, motivo di vita e segno di
salvezza.
Si nota la rappresentazione
della Trinit�: il Padre in alto a dx, lo Spirito Santo, al
centro, sotto forma di colomba,
come nel battesimo di Ges� quando pronuncia le parole ‘ Questo
� il mio Figlio prediletto,
ascoltatelo ‘ e il Figlio in Croce.
Al centro campeggia il Cristo crocifisso, centro e
fulcro della nostra Fede. La traversa mediana, come due grossi rami protesi
verso l’alto, � pi� grande e serve per ospitare le
braccia di Ges�. Pi� che una Croce � un albero, che
sembra essere la continuazione di quello del bene e del male del Paradiso Terrestre. I due
bracci sembrano dei virgulti di vite in
vegetazione, due rami di un albero in vegetazione
Il Cristo crocifisso, dunque, � la vite e i
suoi discepoli, rappresentati dai due apostoli della Fede: S. Pietro e S. Paolo, posti ai lati delle sue braccia, sono i tralci. Il suo volto
e piegato verso sx, in direzione del Padre. Il Cristo con le dita
sembra indicare ai due apostoli ai suoi lati la strada da seguire, ad oriente e a occidente, per iniziare l’opera di
evangelizzazione
S. Pietro e S. Paolo sono sullo stesso piano del
Cristo perch� sia Cristo che Pietro e Paolo hanno annunciato al mondo la
Buona Novella. I due Padri della Chiesa hanno il viso rivolto al
Cristo, da cui prendono modello e insegnamento, e il corpo proteso verso
l’esterno, come se scalpitano per iniziare
l’opera di evangelizzazione in opposte direzioni
.
Il Corpo di Cristo crocifisso � curvo a
forma di S.
La lettera S, come quella di
Servus, servo Sanctus, santo Semper, sempreSalus, salvezza.
Il cristiano, a imitazione di Cristo, deve essere:
Servo, Santo,
e Sempre deve annunciare la
Salvezza al mondo intero
.
Le braccia del Cristo sono rivolte verso
l’alto, verso il Cielo. Il perizoma � un segno
del dono del suo corpo, Kenosis,
svuotamento o totale annientamento. Gli
occhi chiusi riflettono una pace celeste in cui tutti i segni della
Passione sono scomparsi. Ai piedi un solo chiodo, secondo la tradizione cattolica.
Ai lati del Crocifisso, sulla
sinistra sta la madre di Ges�. La
Madonna raccoglie il sangue e l’acqua che sgorgano dal costato del Cristo. Questi elementi sono il simbolo
della redenzione e della salvezza.
Come il sangue dell’agnello liber� i primogeniti degli
Ebrei dalla morte in Egitto, per l’ira del faraone, cos�
col nuovo sangue dell’Agnello ( Cristo )
l’umanit� viene liberata dal peccato e ricondotta alla
salvezza. L’acqua che mista al sangue sgorga dal
costato di Cristo � il ricordo dell’acqua del Mar Rosso che liber� gli Ebrei dalla
schiavit� dell’Egitto ed � la prefigurazione dell’acqua
che, col Battesimo, ci purifica e libera dal
peccato.
La Madonna � la Madre di Ges� e la Madre nostra
che tramite il sangue del Figlio ci redime e
ristabilisce la pace tra Dio e gli uomini.
E’ lei la testimone della morte e della salvezza che il Cristo , suo Figlio, con la
Croce offre agli uomini.
E’ lei la testimone della sua resurrezione.
E’ lei la nostra guida e la nostra forza, la via per giungere al Figlio suo e
alla salvezza eterna.
A destra del Cristo San Giovanni
evangelista, con il rotolo della Sacra
Scrittura, testimonianza
scritta del messaggio del
Salvatore e della sua incarnazione, morte
e resurrezione, fonte e certezza
della nostra Fede.
La traversa mediana inferiore non � per i piedi del Crocifisso,
ma serve per accogliere le braccia
di Santa Lucia, sollevate, come
quelle di Cristo, verso il Cielo, a Dio, nostra forza, nostra vita e nostra salvezza. La
Santa prende linfa e modello dal Cristo e
dalla Croce che la sovrastano.
Ai piedi del Cristo si pu� immaginare i resti
della citt� santa. La Croce, piantata sopra
una roccia, diventa simbolo saldo, incorruttibile e
indistruttibile, come la dura roccia, Croce che, superando il logorio del
tempo, rimane viva e perpetua alle
generazioni presenti e future il messaggio di
salvezza e di redenzione
La Madonna, San Giovanni evangelista e Santa Lucia
poggiano sulla roccia su cui si
innalza la Croce di Cristo:
Lui � sicurezza, roccia della nostra vita e fondamento della nostra Fede
La Madonna, San Giovanni evangelista e Santa Lucia poggiano sulla roccia su cui si innalza la Croce di Cristo. La roccia �
disegnata a scale, per indicare il percorso faticoso per seguire Ges� nella via della
Croce e della perfezione: ‘ Se vuoi
essere perfetto prendi la tua Croce e seguimi’
Santa Lucia, la Madonna, San Giovanni evangelista,
San Pietro, San Paolo
disposti a V ( vittoria ) verso l’alto, come le mani
sollevate di Ges�,
sembrano voler innalzare l’umanit� verso il Cielo,
verso il Creatore, (sulla dx), sollevandola dalle miserie umane all’abbraccio del
Padre, attraverso il Figlio e lo Spirito Santo ( con la V
vittoria sul male, sul peccato)
Statua di S. Lucia nella nicchia voluta da don Giuseppe Di Corrado
e statua di San Pio
Parroci di Santa Lucia
Don Rocco Passiatore 20-3-1878 1-9.1963
Don Paolo Meliota 2-12-1918 22-6-1993
Don Giuseppe Cutrone
Don Vito Di DonnaDon Giuseppe Di Corrado
Gemellaggio con la Chiesa di Santa Lucia a Valona
E’ possibile un gemellaggio con Siracusa o con Venezia, con richiesta
di reliquie della Santa?