Metromorfosi 57

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metromorfosi ® INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI - 2012OTTOBRECINQUANTASETTE

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Il numero 57di Metromorfosi (ottobre 2012) su musica, cinema, teatro, arte e scrittura.

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METROMORFOSI®

MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M Ufficio Italiano Brevetti e MarchiEDITORE Tic Edizioni di Emanuele KraushaarDIRETTORE EDITORIALEEmanuele Kraushaar [email protected] RESPONSABILE Lorenzo LazzarinoCAPOREDATTORE Maria Cera [email protected] Max Parri [email protected] Maria Cera [email protected] Simone Nebbia [email protected] Natalia Massidda [email protected] Michela Masella [email protected] EDITORIALI Sabine Duras & Margherita SchirmacherCOPERTINA A false springtime di Reg Mastice (in questa pagina in miniatura: Rainbow damage) - www.regmastice.comFASHION EDITOR Caterina Ciancarelli CON Alessandro Zoppo, Amos On, Andrea Pocosgnich, Beppe Manni, Elio Florian, Francesco Genti, Francesca Vantaggiato, Marcella Santomassimo, Piera DonaggioRINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Fabio, Felicita, I. Vicari, Lucio, Maria Franca, P. Boschetti, Teatro e CriticaCONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino - Studio Legale Toriello & AssociatiSTAMPA Spedalgraf Stampa S.r.l. via Casilina 1670REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 RomaSEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma WEB www.metromorfosi.comTELEFONO 06.97848965 / 333.2829348 EMAIL [email protected]

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nella programmazione. La collaborazione è da ritenersi gratuita salvo diversiaccordi contrattuali. Le idee espresse negli articoli sono riconducibili ai singoli autori. Metromorfosi si riserva il diritto di non pubblicare ilmateriale pervenuto e di effettuare gli opportuni tagli redazionali. L’editore ha cercato di rintracciare gli aventi diritto ai crediti fotograficinon specificati ed è a disposizione per qualsiasi chiarimento.

ULTRASUONI 2

MOVIMENTIJAZZ 5

DIAFRAMMA 7

CLASSICACONTEMPORANEA 9

IN SEARCH OF... 10

ROCKETC. 13

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SPACCAVETRI 29

CICLI 30

ISOLA 31

PUNTODIFUGA 32

ALLA RICERCA DELL’IMMAGINE PERDUTA 16

IL CINECONTORSIONISTA 18

GRANDESCHERMO 19

TTEEAATTRROO

GIÙ 21

PALCO 06 22

MOTUS 23

NNAANNOOGGUUIIDDAA

I RISTORANTI VEGETARIANI 15

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GOYA: CRONISTA DE TODAS LAS GUERRAS 27AARR

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ULTRASUONI

Il 12 e 13 ottobre il Pigneto si tinge dei colori della musica e dell'arte indipendenteaccogliendo il meteorite Ultrasuoni che si espanderà in varie location per un hap-

pening esplosivo, che si ispira a storici festival europei come South By Southwest,Eurosonic o Great Escape.

Tra i protagonisti di questo appuntamento, i The Orb, storico duo della scena elet-tronica anglosassone, leggendari creatori dell'ambient house e capaci di collaborarecon le più luminose star della musica internazionale (si pensi a David Gilmour inMetallic Spheres). Definiti in passato come "i Pink Floyd degli anni '90", i The Orb tor-nano sulla scena con il nuovo The Orbserver in the Star House, realizzato con la col-laborazione di Lee Scratch Perry. Questa musica è una centrifuga di techno, psiche-delia, avanguardia, krautrock e industrial, che li colloca fuori dal tempo, quasi in unadimensione parallela dove la loro opera rimane sospesa per sempre per le passate,presenti e future generazioni. Venerdì 12 ottobre sul palco del Circolo degli Artisti cisarà lo storico membro fondatore Alex Paterson, insieme a Thomas Fehlmann,parte integrante del duo dal 1995.

Il giorno seguente, ancora nel vivace locale di via Casilina Vecchia, un'altra bandculto. Direttamente da Liverpool arrivano gli Echo and the Bunnymen di Ian

McCulloch e WillSergeant, formazio-ne di riferimento peril movimento wave epost punk inglese(ascoltate KillingMoon, presente nellecolonne sonore diDonnie Darko, Laragazza della portaaccanto, Gia - Unadonna oltre ognilimite, Un lupo man-naro americano aLondra); ad aprire iMadrid, tra folk edelettronica. Oltrequesti due pesi mas-simi, Ultrasuoni con-tiene anche un cro-giuolo di agguerriteband indie. Venerdì12, sul palco dell'Init

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FESTIVAL

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Club: Fujiya & Miyagi (quartetto originario di Brighton tra synth pop e krautrock), iDZ Deathrays (duo party rock australiano). Sempre venerdì, ma al Circolo degliArtisti, il rock sognante dei Tamaryn, band neozelandese con base in California.Infine, all'Alvarado Street, Hanne Hukkelberg, artista norvegese tra avanguardia erock, presenta il suo ultimo lavoro in studio Featherbrain.

La serata di sabato 13 vedrà protagonista, all'Init Club, il dream pop dalle venatu-re folk dei Gravenhurst di Nick Talbot. Stesso palco e ritmi completamente diversi,con l'electro pop caleidoscopico degli svedesi The Amplifetes, in bilico tra Daft Punke Phoenix. Non finisce qui: il menu di Ultrasuoni continua accogliendo il post punkacuminato dei Soviet Soviet e la novità assoluta These Reigning Days, alla ricer-ca di sonorità originali, tra Muse e Radiohead.

Ospite del festival anche Poster Rock!, "Mostra di Poster Art Internazionale", com-posta da serigrafie e poster di concerti con opere di autori dell'illustrazione rock delcalibro di Guy Burwell, Malleus, Lastleaf, Aesthetic Apparatus e Landland. Vi consi-gliamo di tenere sotto controllo il sito ultrasuonifest.com: ci potrebbero essere altrenovità in arrivo.

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12-13 OTTOBRE EURO 30 (1 GIORNO) - EURO 50 (2 GIORNI)

PIGNETO VARIE LOCATION DETTAGLI NELL’ARTICOLO - WWW.ULTRASUONIFEST.COM

BEPPE MANNI

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Miy

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3 OTTOBRE/ PIETRO CIANCAGLINI - SECOND PHASE TRIO

Alexanderplatz (via Ostia 95 - tel. 06.39742171); ore 22.30 - tessera annuale: euro 45,mensile: euro 15Il contrabbassista presenta il suo nuovo progetto da solista.

5 OTTOBRE/ BASE ONE

28DiVino Jazz (via Mirandola 21 - tel. 340.8249718); ore 22.30 - euro 5 + tesseraIl gruppo di Tony Formichella si ispira al blues, al soul, al funky, al latino protesi sempreverso uno sviluppo armonico chiaramente jazzistico. Intanto l’accogliente locale di viaMirandola ampia il suo palco e si rinnova.

12 OTTOBRE/ JACOB TV

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore21.00 - euro 15Per la sezione "VJ - Visual Jazz" del Roma Jazz Festival, prima europea diThe News di Jacob TV, uno degli artisti più provocatori ed ipnotici del pano-rama musicale odierno. Un mix rap di interviste ai potenti della terra, chegetta una nuova luce sul mondo attuale.

19 OTTOBRE/ STEFANO SABATINI - HEART& SOUL

Alexanderplatz (via Ostia 95 - tel. 06.39742171); ore 22.30 - tessera annuale: euro 45,mensile: euro 15Il pianista presenta in trio il suo ultimo disco Heart & Soul, un gioiello di eleganza stilisti-ca e melodica.

21 OTTOBRE/ ENZO PIETROPAOLI & MICHELE RABBIA - CORTOONS

Auditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 11.00 - euro 10Sonorizzazione dal vivo di una serie di preziosi e stimolanti corti di animazione, sceltitra un ricchissimo catalogo e montati dal fotografo Alessandro D'Urso, realizzati con letecniche più disparate. Un concerto mattutino per avvicinare i bambini al jazz.

22 OTTOBRE/ HERBIE HANCOCK

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00- euro 35/40Per la prima volta nella sua carriera Herbie Hancock affronterà un con-certo di piano solo, e con l'ausilio del computer e del sintetizzatore,riprodurrà i suoni che lo hanno reso un interprete della musica di mezzosecolo tra bebop, funk, rock e musica elettronica.

24 OTTOBRE/ AMBROSE AKINMUSIRE QUINTET

Auditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 18Sempre alla ricerca di un nuovo linguaggio musicale, Ambrose Akinmusire è una dellenuove stelle del jazz capace di sperimentare stili e generi (da Chopin a Bjork). Il suoultimo disco When The Heart Emerges Glistening, dall’inconfondibile sound eclettico eraffinato, è per la critica uno dei migliori progetti degli ultimi tempi.

:: a cura di Beppe Manni

MOVIMENTI JAZZ

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DIAFRAMMA

Per una volta proviamo a stravolge-re una tendenza: prendiamo il

puzzle chiamato Diaframma, già belloe costruito qui davanti a noi. Tutti itasselli sono perfettamente inseriti: ledate, i nomi, i dischi, la storia; quindinon abbiamo bisogno di una ricerca odi un ascolto così approfondito. Tuttoè chiaro davanti ai nostri occhi e orec-chie. Eppure non direi: non sempre gliaspetti più interessanti si rivelano alprimo sguardo. Cominciamo a toglie-re i pezzi, leviamoli dal bordo e andia-mo al cuore. È l'inizio del 2012 eviene pubblicato Niente di Serio, il sedicesimo sigillo della complessa discografia di unalunga carriera, che accende ancor più i riflettori su una delle identità artistiche italiane piùlibere e rare. Federico Fiumani, cantautore italiano fuori dal tempo, dal cantato pocolineare e da liriche metropolitane, che leggono il moderno e ne tracciano freddi scenari; unpersonaggio che vive da leader di se stesso, disilluso e maturo. Un artista indipendente,scappato dalle logiche della discografia commerciale, legato ai suoi fan senza filtri, capacedi organizzare i propri concerti in piccoli club, assetato di un contatto con il pubblico quasifisico. Con la sua Diaframma Records, dagli anni Novanta può dire di essere sempre statoautonomo, dall'addio alla gabbia della Ricordi, inseguendo l’ideale di una continua ricercasia musicale sia scardinatrice. È così che nell'ultimo lavoro troviamo i nuovi grandi classicidel repertorio dei Diaframma, accanto ai grandi titoli culto della band. Nel 2005 si era arri-vati alla pubblicazione di Passato, presente, album contenente versioni inedite e remix diclassici del passato, interpretati, tra gli altri, da Subsonica, Madaski e Cristina Donà; nel2008 usciva l'album-tributo Il dono - Artisti vari interpretano i Diaframma, contenentecover di artisti come Le luci della centrale elettrica, Dente, Marlene Kuntz, Tre allegri ragaz-zi morti, Zen Circus e molti altri. Tutto questo è merito dei cicli della musica, che ci hannoriportato le sonorità new wave anni Ottanta. In una Firenze ispirata dall'onda inglese deldark-rock decadente, i Diaframma esordivano come cover band dei Joy Division e poi, nel1982, incidevano il loro primo singolo, Pioggia, per dare successivamente alla luce il capo-lavoro Siberia (1984) con l'indipendente etichetta Ira, album scarno, diretto ed essenziale,cupo e malinconico, post-punk con testi e liriche del poeta-chitarrista Fiumani.

20 OTTOBRE ORE 22.30 - EURO 7

RICOMINCIO DAL FARO VIA DEL TRULLO 330 - TEL. 349.0897456

MAX PARRI

DARKWAVE

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11 OTTOBRE/ MEITAR ENSEMBLE

Accademia di Ungheria (via Giulia 1); ore 20.30 - ingresso liberoPer questa data della XXXIII edizione di Nuovi Spazi Musicali, l’ensemble israeliano eseguemusiche di Kurtag, Berio, Adler, Ben Shabtai, Seroussi, Dinescu e Odrobna Gerardi.

13, 14 E 15 OTTOBRE/ ANTONIO PAPPANO DIRIGE LA NONA DI BRUCKNER

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00 (13 e 14 otto-bre), 21.00 (15 ottobre) - euro 19/52Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Antonio Pappano (direttore).In programma: Bruckner (Sinfonia n.9) e Verdi (Quattro Pezzi Sacri).

14 OTTOBRE/ TON KOOPMAN & AMSTERDAM BAROQUE ORCHESTRA

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);17.30 - euro 20/30, euro 8 per under 30Appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati della musica del Sei e Settecento concolui che, attraverso l'uso degli strumenti originali, ha ridato i colori autentici alle partitu-re dei grandi maestri di quei secoli. In programma Haydn e Mozart.

15 OTTOBRE/ HAYK MELIKYAN

Istituto Polacco (via V. Colonna 1); ore 20.30 - ingresso liberoIl pianista armeno suonerà musiche di Nicolosi, Mirigliano, Ananyan,Shahrimanyan, Sargsyan, Gorecki e Widlak.

20, 22 E 23 OTTOBRE/ BEETHOVEN NEGLI OCCHI DI MENDELSSOHN

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00 (20 ottobre),21.00 (22 ottobre), 19.30 (23 ottobre) - euro 19/52Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Alexander Lonquich (direttore e soli-sta), Carlo Maria Parazzoli (violino), Luigi Piovano (violoncello). In programma:Mendelssohn (La Bella Melusina: Ouverture), Beethoven (Triplo Concerto) e Mendelssohn(Sinfonia n. 4 "Italiana" seconda versione, in prima esecuzione italiana).

22 OTTOBRE/ PULSE CHAMBER MUSIC

Villa Aurelia (Porta S. Pancrazio 1); ore 21.00 - ingresso liberoMusiche di Chiti, Guaccero, Cifariello, Ciardi, Mason, Higdon, Cheung e Jones.

26 OTTOBRE/ ARIE OLIMPICHE

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30 - euro 18/42Orchestra Barocca di Venezia; Andrea Marcon (direttore), Ruth Rosique (soprano),Franziska Gottwald (contralto), Josè Maria Lo Monaco (mezzosoprano). Musiche di autorivari sul libretto de L'Olimpiade di Pietro Metastasio.

27, 29 E 30 OTTOBRE/ HAYDN: LA CREAZIONE

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00(27 ottobre), 21.00 (29 ottobre), 19.30 (30 ottobre) - euro 19/52Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Colin Davis(direttore), Kate Royal (soprano), Jeremy Ovenden (tenore), KayStiefermann (basso), Ciro Visco (maestro del coro).

CLASSICACONTEMPORANEA

:: a cura di Elio Florian

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IN SEARCH OF...

Dove sei, psichedelia? Al Dal Verme, per servirvi. Il 3 ottobre il budello oscuro si animacon la musica ossessiva e tonitruante di Justin Wright, aka Expo '70. Visioni kraut,

inquietanti folate ambient drone, esplorazioni space e minimalismo ai massimi livelli con-fluiscono in un calderone luminescente e fascinoso. Ash Ra Tempel, sunn O))), TangerineDream, Brian Eno e Terry Riley sono i riferimenti, punti chiave da cui partire per un'elabo-razione del tutto personale. Da Animism (2007) e Black Ohms (2008) ai recenti Soft WaveContinuum e Beguiled Entropy, il viaggio di Justin prosegue senza sosta. Più sonic medita-tions per tutti. Il 3 al Muzak sono di scena i Cult of Youth, gruppo newyorkese alla primacalata italica. Capitanati da Sean Ragon, i quattro hanno folgorato la scena indipedente conil nuovo album Love Will Prevail (Sacred Bones), violento e suadente mix di dark folk, psi-chedelia, indie rock e goth punk. Istinti animaleschi e liberazioni oniriche per un atto tota-le di naturalismo sanguinante.

Chi di graffi ne ha lasciati molti sono Paradise Lost e Anathema, rispettivamente il 9 ed il14 all'Orion. La band guidata da Nick Holmes e Greg Mackintosh ne ha passate di cotte e dicrude, dall'ascesa nei floridi anni Novanta (le gemme Gothic, Shades of God e Icon) a cadute erisalite di One Second e In Requiem. I paladini inglesi del gothic doom presenteranno il nuovodisco Tragic Idol, tredicesimo capitolo della loro saga. Anche la creatura dei fratelli Cavanagh hacambiato pelle nel corso del tempo: dal gothic doom dei seminali The Silent Enigma e Alternative4 ai mutamenti di A Fine Day to Exit e A Natural Disaster, in bilico tra progressive, psych e rockda interni. Il nuovo Weather Systems prosegue alla ricerca di un art pop raffinato e d'atmosfe-ra, scritto in punta di penna tra il Galles, Liverpool e Oslo. Passato, presente e futuro. Reducedai successi veneziani con il sodale Jonathan Demme (il grande regista americano ha dichiara-to: "Ascoltavo la radio mentre ero in macchina sul George Washington Bridge a New York cin-

que anni fa, quando hoconosciuto la musica diEnzo Avitabile: la miavita è cambiata"), EnzoAvitabile è a Roma il 12al Crossroads. Tappacapitolina del BlackTarantella Tour, il musi-cista napoletano affron-ta un viaggio cosmopoli-ta al ritmo dell'universo.La musica popolare èsoltanto una sfumatura,le storie degli uominidel Sud si intreccianocon quelle del resto delmondo.

ROCK ETC.

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Sempre Traffic il 18 con l'high energy punk'n'roll degli Electric Frankenstein,dal New Jersey con rabbia, sudore e passione. Oltre cento uscite tra full lenght, splited EP in vent'anni di onorata carriera. Una discografia sterminata in cui perdersi erintracciare i semi di un suono grezzo, coinvolgente, martellante. Un vero e proprioculto dell'underground: chi può vantare artbook, calendari, videogiochi e tatuaggiistantanei personalizzati? In apertura Thee S.T.P., punk rock come New York Dollse Gluecifer comandano.

Il 18 al Lanificio arrivano Brian King e David Prowse, alias Japandroids. Il duodi Vancouver ha sorpreso con l'esordio Post-Nothing, giunto dopo gli EP All Lies eLullaby Death Jams. Rock tosto e fulminante, sporcato da frizioni punk e sfumaturewave. In tanti hanno storto il naso dinanzi a Celebration Rock, la prova live dimo-strerà se l'energia è ancora grezza e metronomica.

18 è un numero che ispira, perché l'Init ci restituisce i newyorkesi White Hills.Forti del nuovo deal con la Thrill Jockey (è da poco uscito Frying on this Rock), ilgruppo di Dave W. e Ego Sensation promette il consueto armamentario di aciditàsparse, colori ipnotici e fuzz stordenti. Fuzzed out motorik space rock!

ALESSANDRO ZOPPO

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OTTOBRE VARI ORARI E PREZZI

VARI LUOGHI DETTAGLI NELL’ARTICOLO E NELLA RUBRICA ROCK ETC. A PAG. 11

Altra aria si respira il13 al Traffic: doppiet-ta tricolore conGazebo Penguins eChambers. I primisono una delle rivela-zioni dell'anno conLegna, concentratosarcastico di screamoe punk hardcore dasassate sulla testa; isecondi hanno esorditocon La mano sinistra efanno confluire il posthardcore dei ’90 con ladisperazione oscuradel Richmond sound.Garanzia di qualità.The word "relaxed"does not exist.

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3 OTTOBRE/ EXPO '70

Dal Verme (via Luchino Dal Verme 8); ore 21.30 - euro 3 Visioni kraut, folate ambient drone, esplorazioni space e minimalismo. Per approfondire,leggi pagg. 10-11.

7 OTTOBRE/ DRUMS WARS

Exess Live (via G.Libetta 13 - tel. 06.57305102);ore 21.00I fratelli Carmine e Vinny Appice in una sfida all'ultima rullata.

9 OTTOBRE/ PARADISE LOST

Orion Club (viale J. F. Kennedy 52 - Ciampino - Tel. 06.89013645); ore 22.00- euro 20I paladini inglesi del gothic doom. Per approfondire, leggi pagg. 10-11.

12 OTTOBRE/ ARCH ENEMY

Blackout Rock Club (via Casilina 713 - tel. 06.2415047); ore 21.00 - euro 15Melodia metal per la band svedese di Michael Amott, ex Carcass e Spiritual Beggars.

12-13 OTTOBRE/ ULTRASUONI FESTIVAL

Pigneto, varie location - www.ultrasuonifest.com - euro 30 (1 giorno) - euro 50 (2 giorni)L’happening nel cuore del Pigneto. Tra i big in programma The Orb (12 ottobre) ed Echoand the Bunnymen (13 ottobre). Per approfondire, leggi pagg. 2-3.

13 OTTOBRE/ GAZEBO PENGUINS + CHAMBERS

Traffic Club (via Prenestina 738 - tel. 328.0547412); ore 22.30Screamo e punk hardcore da sassate sulla testa. A seguire l’esordio dei Chambers (Lamano sinistra). Per approfondire, leggi pagg. 10-11.

18 OTTOBRE/ WHITE HILLS

Init Club (via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724); ore 21.30Acidità sparse, colori ipnotici e fuzz stordenti. Per approfondire, leggi pagg. 10-11.

20 OTTOBRE/ DIAFRAMMA

Ricomincio dal Faro (via del Trullo 330 - tel. 349.0897456); ore 22.30 - euro 7Federico Fiumani è l'anima new wave anni ’80 italiana. Per approfondire, leggi pag. 7.

22 OTTOBRE/ PORTNOY+SHEEHAN+MACALPINE+SHERINIAN

Atlantico live (via dell'Oceano Atlantico 271- tel. 06.45496305); ore 21.00 - euro 25Un incontro tra titani per un live tutto strumenti e super-ego.

26 OTTOBRE/ FÜSCH! FEAT. AMAURY CAMBUZAT + POPTONES

Cantina Mediterraneo (via Armando Fabi 341, Frosinone); ore 22.30 -ingresso liberoI fondatori della Jestrai Records danno vita ai Füsch!, trio bergamasco com-posto da synth, basso e batteria; il 14 settembre è uscito il disco d’esordioCorinto.

ROCK ETC.

:: a cura di Max Parri - [email protected]

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Venite a trovarci nel regno della birra.Arte della spinatura, tecnica degustativa, bellezza del bere.

Area espositiva per mostre fotografiche e pittoriche.Consigliato dalla Nanobirra di Metromorfosi.

Mc Queen vi aspetta in zona San Pietro!

Mc Queen Pub :: tel. 06.631872 :: via Aurelia, 77 Roma

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ARANCIA BLU Prenestinavia Prenestina 396e - tel. 06.4454105 - www.aranciabluroma.com -aperto per cena, sab. e dom. anche a pranzoChiara la filosofia dell'Arancia Blu: "Da molti l'alimentazione e la gastrono-mia vegetariana sono considerate come qualcosa di poco piacevole, mono-tono e punitivo. Noi cerchiamo di dimostrare il contrario". Materie prime dialtissima qualità. Carta dei vini chilometrica, ampia scelta di birre, distilla-ti e formaggi.

LE BISTROT Garbatellavia delle Sette Chiese 160 - tel. 06.512899 - www.ristorantelebistrot.com - aperto tutti i giorni Locale caldo e accogliente. Creazioni semplici e creative, ispirate alla cucina mediterranea.Piatti per vegani, celiaci e per… gli amanti delle cipolle (consigliamo la francesissima zuppa dicipolle). Due dritte: il risotto alla zarina e i rigatoni alle noci. Una garanzia dal 1987.

TAVERNA VEGETARIANA L'INSALATIERA Trionfalevia Trionfale 94 - tel. 06.39742975 - www.tavernavegetariana.it Rielaborazione della cucina tradizionale italiana in chiave vegetariana. I piatti della prima taver-na vegetariana capitolina sono gustosi e digeribili, cucinati al forno e mai fritti. Da provare:bauletto di cous cous alle erbe aromatiche con melanzane e bocconcini di Seitan con verdure.

IL MARGUTTA Centro storicovia Margutta 118 - tel. 06.32650577 - chiuso dom. - www.ilmargutta.itTra shopping e atelier, a quattro passi da piazza di Spagna, un'oasi pervegetariani. Materie prime doc: olio vergine ed extra vergine di olivadi prima spremitura a freddo, farine biologiche (anche macinate a pie-tra), cereali ricercati come il boulgur, il kamut, il riso rosso dellaCamargue (foto).

IL GECO BIONDO Ostiensevia Gerolamo Cardano 105 - tel. 06.5571048 - aperto a cena dal martedì al sabato -www.gecobiondo.it Menù fissi, equilibrati e completi, nuovi ogni giorno, composti da otto assaggi sfiziosi edinsoliti. Preferenza per materie prime "km zero". Dolci vegani, pane a lievitazione naturalee cotto a legna; birre, vini, caffè e orzo biologici.

MACINANTI Eurvia Vittorini 45/47 - tel. 06.5010222 - chiuso la domenica - www.macinanti.itPrimo locale romano ad aderire al circuito gastronomico vegetariano dei RistorantiVerdi, daglianni '80 offre, accanto a menù classici, creazioni total green e pizza a lievitazione naturale.

TI DIRÒ Trasteverevia del Mattonato 42 - tel. 06.5810626 - chiuso la domenica - www.tidiro.net Il Ti Dirò ha recentemente cambiato gestione. Pur se non può più definirsi un locale pro-priamente vegetariano, l’antica vocazione è sempre e ottimamente rappresentata nel varie-gato menu proposto. In una via tranquilla, a pochi passi dalla movida trasteverina, vi aspet-ta per testarlo.

:: Nanoguida 21 a cura di Amos On

I RISTORANTI VEGETARIANI

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ALLA RICERCA

DELL’IMMAGINE PERDUTA

Il mio rientro da Venezia, quest'anno, è un collage di immagini di una pellicola ideale,frammenti rubati alle visioni di cui mi sono nutrita, poche piene in realtà, molte monche

di una traccia, un segno, un passo, una direzione. La vetrina del concorso ufficiale di que-sta 69ima edizione è apparsa sbiadita, intasata dentro ricerche manieristiche stereotipate,incapaci di generare un novus simbolico visivo realmente rivelatore, o intrappolata-aggrap-pata a narrazioni 'classiche' nella struttura, appena potenziali nella rottura della prevedi-bilità, nella densità di caratterizzazioni, nel sottotesto espresso. Qualche perla è apparsa,molte probabilmente perse nei meandri delle sezioni collaterali, che ho potuto solo odora-re con significativi assaggi. I lati estremi della mia pellicola ideale, apici del cinema che micontiene: a) la vagina in primissimo piano, sempre più dilatata e sporca di sangue, dallaquale esce, spinta dopo spinta, un corpicino che si affaccia alla vita; b) la 'lunga marcia', ilpasso-sutra di un giovane monaco buddista in tunica rossa accecante, nell'incedere di unalentezza asfissiante, che si carica di tutta l'energia-peso del mondo. Brillante Mendoza,il primo, autore contemporaneo tra i più autentici e convincenti, capace di inglobare sguar-do 'documentaristico' e finzione in una penetrazione visiva del reale che afferra la verità(spesso estrema, cruda e senza filtri) dell'umanità su cui si sofferma. Trasgressore volutodell'implicito patto di preservazione con lo spettatore, scuote-tradisce, ma spinge-sollecita

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MARIA CERA

in un oltre di cui nonpossiamo non essergligrati, per le rivelazioniofferteci. Tsai Ming-liang, il secondo,cineasta in perennericerca visivo-enuncia-tiva, penetrante neisilenzi, nella profonditàdi occhio che la suamacchina da presaesprime: lentezza,curve, distanze, avvici-namenti che abbraccia-no una 'illuminazione'sempre acuta negliinterstizi che tocca. Ci ha mostrato, in questi vent'anni, l'alienazione e la solitudine con-temporanea, urbanisticamente ed emotivamente ingabbiata, soffocante, malata, irri-mediabilmente epidemica, da cui l'uomo non è in grado di emanciparsi. Da qualcheanno è sempre più rarefatto in un'idea di cinema che smarrisce, lasciando apparente-mente solo chi guarda nel trovare un filo a cui aggrapparsi, nel seguire una scia anco-ra troppo destabilizzante nell'assenza totale di codici interpretativi. Elastico, in questidue estremi, il linguaggio visivo emancipato ed 'art noveau' di Amos Gitai: il maestroisraeliano, con il dittico Lullaby to my father (2012) - Carmel (2009) e l'autobiografi-smo maturato in tarda età, ha coniugato passato familiare, il Novecento nelle suenevrosi storico-sociali più marchianti e l''incomprensione contemporanea', ad un'este-tica che assembla arte, scrittura, fotografia, voce, corpo e azione in sovrapposizioni-estensioni-scorrimenti, dentro un cinema chiaramente preveggente nell'evoluzione acui rimanda. Narrazione ed immagine navigano non più costipate nello spazio di rispet-tiva nascita, ma fluttuano e si scambiano il posto, obbedendo ai rispettivi richiami: undialogo perfettamente riuscito in Lullaby, più caustico con Carmel. Passato, ma anchemodernità della mia pellicola ideale, nel pilastro Manoel De Oliveira, che a 104 annici mette davanti la nostra attualità con la parabola: O Gebo e a Sombra (2012), tra-sponendo, nella fissità teatrale ma assolutamente cinematografica di un'azione che èparola incarnata, nel preminente-sovrastante monologo-dialogo dei personaggi lette-rari dello scrittore portoghese Raul Brandao (assorbiti nella verità di cui ciascuno diessi è carico umano da Jeanne Moreau, Claudia Cardinale, Michael Lonsdale), una pro-fonda riflessione sulla povertà e sulla dignità. Dentro un'atmosfera fotografica ed unmovimento di macchina perfettamente empatico nell'umiltà, nell'isolamento, nell'im-mobilismo di frustrazioni contraddittorie, di aspirazioni corrotte-smarrite a causa dellaperduta valenza della sostanza della vita, il cinema parimenti accompagna il nostrovagare incerto, verso orizzonti di fuori fuoco.

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metromorfosi

4 OTTOBRE/ CORTI AL BAR 2012 - TROIS SATYRES MEETS CHARLIE CHAPLIN

Ombre Rosse Caffè (piazza Sant'Egidio 12 - tel. 06.5884155 -www.ombrerossecaffe.it); ore 22.00 - ingresso liberoProiezione di Easy Street (1917, immagine), cortometraggio diretto einterpretato da Charlie Chaplin, rimusicato dal vivo dai Trois Satyres.Emanuele Bultrini (chitarre), Lorenzo Mazzoni (chitarra e banjo),Claudio Mosconi (contrabbasso). Ad Ombre Rosse saranno esposte fino

al 15 novembre le opere dello spagnolo Leslie Ricciardi, vincitore del Trasimeno delBlues Cartoon Fest (tema: Mama sings the Blues!), concorso internazionale di satiradisegnata dedicata al Blues.

5-13 OTTOBRE/ ASIATICAFILMMEDIALE - XIII EDIZIONE

La Pelanda MACRO - Museo d'Arte Contemporanea (via Reggio Emilia 54); dettagli e pro-gramma su www.asiaticafilmmediale.itIl meglio della produzione cinematografica del medio ed estremo Oriente. Tra i lungome-traggi: Here, Then (2011) di Mao Mao: le disillusioni della gioventù cinese.Tra i documen-tari: Hometown Boy: il pennello di Liu Xiaodong, uno dei più noti pittori di Taiwan, nellospaccato de 'l'altra Cina'. Ospiti: il regista filippino Raymond Red, l'indiano GirishKasaravalli (in concorso con The Tortoise, An Incarnation - 2012).

9-14 OTTOBRE/ INTERNAZIONALE A ROMA

Sala Cinema Palazzo delle Esposizioni (scalinata di Via Milano 9a - tel. 06.39967500 -www.palazzoesposizioni.it); ingresso libero fino ad esaurimento postiLa rivista Internazionale ha selezionato otto recentissimi documentari, accomunati dalrischio, tematica del 2012. Sfida dei redattori del settimanale messicano Zeta alla corru-zione politica e al narcotraffico. La creativa opposizione al regime russo dei Voina ArtGroup. I blogger cinesi contro i mass media ufficiali e il controllo poliziesco. Gli immigraticlandestini in Svizzera. Questi alcuni dei soggetti proposti.

11-14 OTTOBRE/ ROAD TO RUINS FILM FEST 2012 - II EDIZIONE mediapartner metromorfosi

Nuovo Cinema Aquila (via dell'Aquila 8); dettagli e programma su www.roadtoruins.it Il rock in tutte le sue derivazioni: questa l'anima di un Festival decisamente atipico ed ori-ginale. 4 giorni per 100 ore di proiezioni, eventi e proposte: dal documentario al film difinzione, dal videoclip al musical. Focus: a) Folkstudio. Il più importante laboratorio can-tautorale italiano: tributi video, incontri con musicisti, critici e proiezione di 2 storichepuntate di Folkstudio 20 (Rai, 1981) di Roberto Capanna. B) Videoclip sperimentale:esplorazione nei migliori videoclip italiani. Monografica su Virgilio Villoresi, artigiano dellastop motion. Direzione artistica Anthony Ettorre.

19-28 OTTOBRE/ MEDFILM FESTIVAL - XVIII EDIZIONE

Auditorium della Conciliazione, Casa del Cinema, Ex Cine Avorio; info eprogramma su www.medfilmfestival.orgLa migliore e recente cinematografia mediterranea/europea. Paesi ospitid'onore: Slovenia, con la presenza del regista Damian Kozole e i focus suSerbia e Croazia; i paesi della primavera araba, indagati nel dopo.Segnaliamo Beyond the hill (2011, immagine) di Emin Alper, presente alFestival di Berlino, vincitore del Caligari Film Prize e Menzione Specialedella Giuria per l'Opera Prima.

IL CINECONTORSIONISTA

:: a cura di Maria Cera - [email protected]

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FILM!GRANDESCHERMO

:: a cura di Francesca Vantaggiato - [email protected]

UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Stephanie (Marion Cotillard) è un'addestratrice di orche bella e sicuradi sé. Ali (Matthias Schoenaerts) è un boxer che sta ricostruendo la suavita insieme al figlio che a malapena conosce. I due mondi lontani siuniscono e si sorreggono quando Stephanie perde le gambe in un tra-gico incidente. La fisicità gioca un ruolo chiave: il corpo è mezzo d'e-spressione e di comunicazione, ed anche il segno grafico con cuiAudiard scrive, contrappone e assembla le scene. Il regista de Il pro-feta racconta con autenticità la durezza del percorso che le sue crea-ture drammatiche compiono verso la risoluzione esistenziale. in sala dal 4 ottobre

IO E TE

Due solitudini pre/post adolescenziali si incontrano nell'ambienteasfittico ma riparato di una cantina dimenticata. In fuga dal modo,Lorenzo e la sorellastra Olivia - interpretati dagli esordienti JacopoOlmo Antinori e Tea Falco di cui sentiremo ancora parlare - incarnanodue esistenze difficili: il primo per la sua chiusura quasi autistica, laseconda per una spiccata sensibilità che la porta ad abbandonarsi alladroga. Senza pretendere di spiegare, Bertolucci sfiora con tenerezzadue ragazzi complessi che, sulle note di Space Oddity/Ragazzo solo,ragazza sola, rompono l'isolamento.

in sala dal 25 ottobre

REALITY

Protagonista di questa parabola verso il successo come riscatto socia-le, Luciano (Aniello Arena, attore-detenuto), un pescivendolo napole-tano che sogna di partecipare al Grande Fratello. Superato il primoprovino per accedere alla casa, il marito e padre amorevole abbando-na la quotidianità finendo per consumarsi nell'ossessione di un sognoe distorcere la realtà. La riflessione di assoluta attualità sulla contem-poraneità fatta di inconsistenti apparenze e di notorietà senza talentoviene sviluppata da Garrone con una narrazione tesa fino al momentoin cui si inceppa in una ridondanza stancante.

in sala dal 28 settembre

AMOUR

L’amore senile logorato nel corpo e nello spirito dall'avanzare deltempo è il tema affrontato dal settantenne Haneke in Amour, Palmad'Oro 2012. Jean-Louis Trintignant e Emmanuelle Riva vestono i pannidi una coppia di insegnanti di musica in pensione la cui vita vienesconvolta dalla malattia di lei. Isabelle Huppert è la figlia lontanaassorbita dalla propria esistenza. Haneke circoscrive l’azione nell’am-biente chiuso e strozzato di una casa, scrivendo un dramma da came-ra dove la crudeltà della malattia è più insopportabile della mortestessa.in sala dal 26 ottobre

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metromorfosi

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GIÙ

Giù. Dove gli uomini soccombono silenzio-samente e scontano il peso che li spinge

ancora più in basso fino a perdere la dignitàumana, c'è una voce che non abbatte il pro-prio suono e invita alla strada per la coscien-za e l'indignazione, nel mondo di sopra cheè mèta di una sola direzione: verso l'alto,verso su. Con questo progetto dall'emble-matico titolo, tornano a Roma i due grandiartisti siciliani - Spiro Scimone dramma-turgo e Francesco Sframeli regista - che,dopo aver debuttato al Festival delleColline Torinesi in giugno, raggiungono dal 18 al 21 ottobre 2012 il palco del TeatroArgentina, nell'ambito della XIX edizione de Le Vie del Festival (16 ottobre - 13 novem-bre). La compagnia, fondata nel 1994, ha mosso i primi passi scegliendo fin da subito lascrittura in lingua siciliana (messinese, per precisione) come proprio segno distintivo. Alprimo spettacolo, Nunzio, diretto da Carlo Cecchi, seguirono lavori come Bar, La Festa,Il Cortile, La Busta, fino all'ultimo - Pali - andato in scena nell'ultima stagione ETI delTeatro Valle.

Il successo è giunto molto presto e li ha portati ad essere fra gli artisti italiani più stimatiall'estero, rappresentati in quindici paesi in tutto il mondo e i cui testi sono tradotti in diecilingue, stimolando il pubblico più vario alla riflessione esistenziale senza mai dimenticare lafreschezza espressiva e la leggerezza del comico, di cui la penna beckettiana di Scimone eil tocco registico di Sframeli sono abili creatori. Forte è la carica allegorica nell'atmosfera

surreale di questo nuovo lavoro per quattroattori (con Scimone e Sframeli sonoSalvatore Arena e Gianluca Cesale): ambien-tato in un "cesso", da cui il Figlio continua achiedere al Papà come uscire insieme aDon Carlo, Ugo e il Sagrestano, la speran-za sarà una continua tensione a risalire lachina di una condizione umana defraudatadi umanità, quella dignità perduta chesapremo riavere e che non se ne va, dicerto, nello scarico di un getto d'acqua.

TEATRO

SIMONE NEBBIA

TEATRO ARGENTINA LARGO DI TORRE ARGENTINA 52 - TEL. 06.684000311/14

18-21 OTTOBRE ORE 21.00, SAB. 19.00 E DOM. 17.00 - EURO 10/15

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metromorfosi

7 OTTOBRE/ INGREDIENTE F - FIGLIE DI SCHERAZADE

Domus Talenti (via delle Quattre Fontane 113 - tel. 339.8142317); ore 21.30 - euro 10 La storia di due donne migranti che raccontano la loro tragedia affinché altre donne undomani possano vivere in condizioni migliori. A cura del gruppo Naufragarmèdolce.

DAL 9 OTTOBRE/ PROGRAMMAZIONE DEL TEATRO ARGOT mediapartner metromorfosi

Teatro Argot Studio (via Natale del Grande 27 - tel. 06.5898111 -www.teatroargotstudio.com); ore 21.00, dom. 18.00 e lun. riposo - euro 10/12Confermata anche per questa stagione la mediapartner tra Metromorfosi e il vul-canico teatro di ricerca trasteverino. Ad ottobre: Seppure voleste colpire diFortebraccio Teatro (9-14 ottobre), Oibò sono morto di Mori/Olesen (16-21 otto-bre) e Diario di un pazzo di Teatri uniti (23 ottobre - 11 novembre, immagine).

DAL 9 OTTOBRE/ LA MACCHINA DEI DESIDERI

Piccolo Eliseo Patroni Griffi (via Nazionale 183 - tel. 06.4882114); ore 20.45, dom. 17.00e lun. riposo - euro 13/22Una favola divertente, una storia brillante e grottesca ambientata in un villaggio senzaluogo e senza tempo in crisi economica e con il problema della siccità. La macchina deidesideri sconvolgerà le vite dei suoi abitanti. Testo e regia di Giampiero Rappa.

DALL'11 OTTOBRE/ DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE

Teatro Ambra Jovinelli (via Guglielmo Pepe 43 - tel. 06.83082620); ore21.15, merc. e dom. 17.00 e lun. riposo - euro 19.50/24Ritorna a Roma lo spettacolo di Luciano Melchionna e lo spazio teatrale sitrasforma in un bordello, in una grande casa chiusa. Un modo per ridaredignità al lavoro dell'attore e riavvicinare il pubblico al mestiere più anticodel mondo: il teatro.

DAL 16 OTTOBRE/ LE BEATRICI

Teatro Sala Umberto (via della Mercede 50 - tel. 06.6794753); ore 21.00, sab. 17.00 e21.00, dom. 17.30 e lun. riposo - euro 23/32Cinque donne, sei monologhi femminili: una Beatrice per nulla angelicata, una donna inattesa, una suora assatanata, una mocciosa esibizionista, una manager spietata, una lican-tropa romantica. I cliché dell'immaginario femminile vengono infranti, domina l'ambiguitàin un testo sospeso tra ironia e tragicommedia. Di Stefano Benni.

DAL 16 OTTOBRE/ JOHN GABRIEL BORKMAN

Teatro Eliseo (via Nazionale 183 - tel. 06.4882114); ore 20.45, dom. 17.00 e lun. riposo -euro 9/47Brillante banchiere, incorso in un fallimento finanziario di grandi dimensioni, non sembraperò disposto a considerarsi un vinto. Di Henrik Ibsen.

18-21 OTTOBRE/ GIÙ

Teatro Argentina (largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.684000311/14); ore 21.00, sab.19.00 e dom. 17.00 - euro 10/15Tornano a Roma Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Per approfondire, leggi pag. 21.

PALCO 06

:: a cura di Marcella Santomassimo - [email protected]

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MOTUS:

PER UN TEATRO POLITICO

Tra gli artisti più attesi nelle ultime serate di Short Theatre 7 ci sono stati i Motus. La com-pagnia fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò ha intrapreso negli

ultimi anni un coraggioso percorso nel teatro politico. Lo sguardo verso le problematichesociali, le periferie umane e geografiche è iniziato a manifestarsi nettamente conX(ics)Racconti crudeli della giovinezza, progetto del 2007. Al centro del discorso dramma-turgico e politico ci sono igiovani protagonisti delleproteste nell'ultimo decen-nio. Nascono così i recentilavori su Antigone e sulgiovane Alexis, il quindi-cenne ucciso in Grecia nel2008. In W. 3 atti pubblici -Where, primo dei tre episo-di visti al Macro, il grupporiminese ha radunato alcu-ne delle più importanti vocidelle occupazioni teatrali eculturali degli ultimi anni:dal Valle Occupato, alCinema Palazzo, dall'espe-rienza milanese di Macao alla Balena di Napoli. Tutti seduti in terra per un'assembleanella quale opinioni, sguardi, obiettivi e funzioni si incontrano e scontrano. Scheggiaimpazzita è Silvia Calderoni che interrompe la riunione ponendosi domande stranian-ti utili a spostare il discorso dalla massa al singolo.

Questo il tema anche della seconda e più interessante performance When: qui, il regi-sta della compagnia, Enrico Casagrande, spalle al pubblico, scrive sul suo laptop inpresa diretta, con le parole si guarda dentro, nelle sue paure, per poi fare da specchioal lavoro esterno svolto dalla Calderoni. Con una telecamera posta sul tetto dell'ex mat-tatoio ne segue le evoluzioni. L'altro tema è infatti il controllo che siamo costretti a sub-ire in cambio della sicurezza. Dove finisce il controllo e comincia la violenza? Il finaledell'ultima parte, Who, che come la prima rinnega una forma espressamente spettaco-lare, vede la performer uscire dal grappolo di corpi che dondolano abbracciandosi, e farvolare un piccolo elicottero radiocomandato sul tappeto di uomini e donne. Metaforaforte ed emozionante di un potere soverchiante, ma non indistruttibile.

TEATRO E CRITICA

ANDREA POCOSGNICH

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metromorfosi

BORGO

Borgo è il più giovane fra i quattordici rioni storici di Roma. Prima che il papa Sisto Vlo elevasse a tale rango nel 1586, il suo territorio era infatti compreso nei rioni Ponte

e Trastevere. Raggiunta l'autonomia, ebbe un proprio stemma, composto da un leoned'oro in campo rosso con le zampe poggianti su tre monti coronato da una stella d'ar-gento a otto punte. L'origine del nome è molto più antica e si fa risalire al terminegermanico burg, che significa castello, cittadella fortificata. In età romana l'area delrione faceva parte dell'Ager Vaticanus dove Caligola aveva fatto costruire il circo ter-minato poi da Nerone; a poca distanza da questo sorse successivamente il Mausoleodi Adriano, monumento pagano collegato al centro della città attraverso il Ponte Elio.La zona acquisì un'importanza enorme dopo l'avvento del Cristianesimo, in quantoluogo del martirio di San Pietro e località di culto per antonomasia, meta prediletta ditutti i pellegrini che si recavano a Roma per venerare i martiri cristiani. Per favorire ilsoggiorno di queste folle di fedeli, intorno alla basilica cominciarono a costruirsimonasteri, locande, botteghe, osterie; in seguito le comunità straniere si riunirono, aseconda della nazionalità, nelle cosiddette scholae peregrinorum. Nacquero, così,numerose scholae, quali quelle dei Sassoni, dei Frisoni, dei Franchi e dei Longobardi,ognuna con la propria casa e il proprio ospizio.

Un sovrano barba-ro, Totila, re degliOstrogoti, fu ilprimo a rendersiconto dell'insuffi-cienza del sistemadifensivo dellazona, protettasolamente dallaMole Adriana, efece innalzare unapoderosa cinta dimura. Il progettodi fortificazionevenne ripreso daLeone III che feceerigere un muro adifesa della basili-ca e della residen-za del pontefice,

ROMA

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NATALIA MASSIDDA

ma questo venne demolitopoco dopo. Con un piano benpreciso, la cinta difensiva fuallora ricostruita da Leone IVche riuscì a proteggere tuttal'area con un adeguato sistemafortificato, nel cui interno sisviluppò la Civitas Leoniana,una vera e propria cittadelladel papato. Questa, decadutain uno stato di totale abbando-no durante il periodo dell'esilioavignonese, si rianimò e ripo-polò in seguito al ritorno deipontefici a Roma all'inizio delQuattrocento. Diversi papi - daEugenio IV a Sisto IV - lascia-rono la propria impronta nelrione: Alessandro VI, ad esem-pio, oltre ad intervenire suCastel Sant'Angelo, aprì unanuova strada che prese il nomedi via Alessandrina.

Tra il Cinquecento e Seicento,mentre proseguivano i lavoriper la nuova basilica di SanPietro, vennero edificate nel rione numerose case, oltre ai palazzi gentilizi e a quellidi congregazioni religiose. L'assetto urbanistico e architettonico di Borgo rimase inal-terato fino al 1870, quando, con l'annessione di Roma allo Stato italiano, cominciaro-no le prime trasformazioni. Per collegare il rione al nuovo quartiere di Prati che siandava formando, vennero abbattute Porta Angelica, Porta Castello e parti delle muradi Pio IV. Con la costruzione dei muraglioni sul Tevere, venne poi modificata la strut-tura di Ponte Sant'Angelo.

L'evento più devastante si verificò dopo la firma dei famosi Patti Lateranensi, conla drastica operazione di demolizione della spina di Borgo per risolvere il problemadell'accesso alla basilica. Si spezzò, così, la continuità del tessuto urbano e si cancel-larono strade, piazze, palazzi e chiese con la realizzazione della via dellaConciliazione, su cui ancora si affacciano alcuni edifici salvati. Con questi discutibiliinterventi, il XIV rione perse, dunque, parte del suo fascino, costituito dal dedalo distradine e piazzette che percorrevano a piedi i pellegrini, ma, nonostante tutto, è riuscitoa conservare angoli caratteristici tra Borgo Pio, con i suoi deliziosi palazzetti settecenteschi,via del Mascherino, Borgo Vittorio, via del Falco e infine Borgo Angelico.

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metromorfosimetromorfosi

MARA COCCIA. ARTE CONTEMPORANEA ROMA

MAURO STACCIOLI. GLI ANNI DI CEMENTO 1968-1982

via del Vantaggio 46/a - tel. 06.3224434 - lun - sab 15.30/19.30 (mattinaper appuntamento); chiuso domenica e festivi - ingresso libero - fino al 3novembreMara Coccia Associazione presenta questa volta un nucleo di quindici operein ferro e cemento dello scultore volterrano Mauro Staccioli, tutte apparte-

nenti al periodo compreso tra la fine degli anni '60 e i primi '70.

FONDAZIONE VOLUME!

SISSI. VOLUME INTERNO

via di San Francesco di Sales 86/88 - tel. 06.6892431 - www.fondazionevolume.com -mart-ven 17/19.30 - sabato su appuntamento - ingresso libero - fino al 4 novembreSissi sviluppa la seconda tappa di un percorso di ricerca iniziato con Anatomia Parallela I:una sorta di ritorno alle origini, ad una interiorità dal duplice significato: quello dell'artista,in un percorso dentro se stessa, e quella dello spazio, che ne accoglie il senso, in un giocosemiotico che diventa percorso cognitivo ed esperienziale.

ISTITUTO CERVANTES - SALA ESPOSIZIONI

GOYA: CRONISTA DE TODAS LAS GUERRAS

piazza Navona 91 - tel. 06.6861871 mart-ven 11/13 e 17/21, sab-dom 16/21 - ingres-so libero - fino al 10 novembreGoya di fronte alla distruzione della guerra. Per approfondire, leggi pag. 27.

MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE

MARIO GIACOMELLI. FOTOGRAFIE DALL'ARCHIVIO DI LUIGI CROCENZI

piazza S. Egidio 1B - www.museodiromaintrastevere.it - tutti i giorni10/20; chiuso lun - ingresso 4.50/3.50 euro - fino al 20 gennaioPer tutta la vita Giacomelli ha continuato a definirsi un tipografo, eppure èstato uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento fin da quando, nel1963, il curatore del MoMA di New York acquisì per il Museo la serie Scanno,inserendo anche una fotografia nel prestigioso catalogo Looking at Photographs.

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

ROBERT DOISNEAU. PARIS EN LIBERTÈ

via Nazionale 194 - www.palazzoesposizioni.it - dom-giov 10/20; ven-sab 10/22.30 - chiu-so lun - ingresso 9.50/12 euro - fino al 3 febbraioUna grande rassegna antologica ricorda il fotografo francese, conosciuto soprattutto per le sueistantanee sulla vita di strada, caratterizzate da una sincera e umoristica rappresentazione dellasocietà e dell'ambiente parigino.

SCUDERIE DEL QUIRINALE

VERMEER. IL SECOLO D'ORO DELL'ARTE OLANDESE

via XXIV Maggio 16 - www.scuderiequirinale.it - dom-giov 10/20;ven-sab 10/22.30 - chiuso lun - ingresso 9.50/12 euro - fino al 20 gennaioL’indiscusso e assoluto maestro della pittura olandese del XVII secolo.

DOVEARTE

:: a cura di Natalia Massidda - [email protected]

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PIERA DONAGGIO

FINO AL 10 NOVEMBRE MART-VEN 11.00-13.00 E 17.00-21.00 SAB-DOM 16.00-21.00 - INGRESSO LIBERO

ISTITUTO CERVANTES - SALA ESPOSIZIONI PIAZZA NAVONA 91 - TEL. 06.6861871

GOYA: CRONISTA

DE TODAS LAS GUERRAS

Guerra di Indipendenza Spagnola. Il14 agosto 1808 termina il primo

devastante assedio dell'esercito fran-cese a Saragozza. Il generale spagno-lo Palafox invita vari artisti ad osserva-re la distruzione dovuta ai bombarda-menti sui monumenti più rappresenta-tivi della città. Il fine è quello di conse-gnare alla memoria la gloria di quegliabitanti. Tra questi pittori, insieme aFernando Brambilla e Juan Gálvez, c'èFrancisco de Goya, che, un anno dopoquella visita, comincia le prime stam-pe de I disastri, dove trascende inmodo del tutto innovativo la semplice descrizione dell'azione distruttrice della guerra, trasfor-mando in simboli pacifisti le azioni vissute dal protagonista. La carestia di Madrid, i racconti rife-riti dai familiari, gli squartamenti nel paese di Chinchón diventano le istantanee di una denunciaantimilitarista senza tempo. L'opera di Goya ha pochi precedenti, infatti il tema bellico veniva soli-tamente commissionato agli artisti da parte dei detentori del potere (e il potere non ammette cri-tiche alle proprie azioni). Far arrivare la voce pura di denuncia dell’artista spagnolo fino ai nostrigiorni, questo lo scopo della mostra Goya: cronista de todas las guerras, che ha già fatto il girodel mondo (Shanghai, Pechino, Tokyo e Nuova Delhi) e che ora giunge nella sala esposizioni delpiccolo e vivace Istituto Cervantes di piazza Navona. Lo sguardo sdegnato e sconvolto di Goyanei confronti della guerra contiene una denuncia trasversale e senza tempo. "La guerra è unamore che nessun altro amore è riuscito a vincere" scrive James Hillman, ma la voce di grandiartisti osservatori-accusatori come lui, disincagliati dalla facile trappola di una difesa di parte, arri-va fino ad oggi come un monito forte ed inequivocabile. A raccoglierne l'eredità ci sono i fotore-porter di guerra (Roger Fenton, David Seymour, Duglas Duncan ed Eve Arnold, la prima donna,per citare qualche rappresentante illustre), i cui scatti riprendono tutta la forza di denuncia dellestampe del pittore aragonese. L'esposizione raccoglie 82 opere realizzate tra il 1810 e il 1815,corredate da tre video e fotografie di reporter che raccontano vari conflitti e con essi tutto l'orro-re e le contraddizioni delle guerre del nostro tempo.

ARTE

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metromorfosi

Lo spreco inutile è ormai intollerabile, a tuttii livelli. Mai sopito, il dibattito sulla necessitàdi applicare dispositivi di apertura-chiusuraal flusso idrico dei nasoni, le storiche fonta-ne di Roma. L'Acea oppone il beneficio dellanon stagnazione notturna e della ridottapressione della rete idrica, merito del gettocontinuo delle 2500 fontane. Ben più grave,però, appare lo scompenso nella preserva-zione delle risorse naturali. In passato, delleapplicazioni di rubinetti c'erano state. Perchénon riprenderle ora, in un momento in cui(anche) la carenza idrica è una vera emer-genza? Perché non pensare almeno ad aper-ture temporizzate?

Alessandra De Nicola

Per le tue segnalazioni situazioniste (le cose chenon ti stanno bene di questa città) scrivi [email protected].

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SPACCAVETRI

Questa storia di spaccare i vetri è cominciata con il primo vento freddo. Mi chiamò Spadaper dirmi che si andava sul lungotevere a spaccare vetri delle macchine. Il primo giorno

colpimmo una Panda. Dissi: "La Panda, proprio la Panda?"."Zitto" mi intimò Spada.E intanto Leopoldo era già partito col bastone.Una botta secca aveva rotto il vetro posteriore della Panda.Dopo una settimana mi richiamò Spada.Appuntamento da Stregoni, dove ci vedevamo sempre d'estate per bere qualcosa ai tavoliall'aperto.Ma era ancora inverno e si spaccavano vetri."Oggi due, da Stregoni alle cinque".Poi lo squillo del telefono.Non potevo fare altro che raggiungere Spada e Leopoldo al bar.E un vetro lo spaccai pure io: era una Mini.Per questo, anche per questo colpii con una certa classe e rabbia."Un colpo da biliardo" disse Leopoldo."Zitto" così Spada.Un attimo dopo eravamo di nuovo da Stregoni."Ci si vede domani?" Leopoldo."No, dopodomani" Spada, che già se ne stava andando.Nel giro di un paio di settimane eravamo arrivati a spaccare una decina di vetri ciascuno. Fu verso metà febbraio che facemmo novanta vetri. Macchine e negozi, anche l'ufficio di unarchitetto che dava su strada.Uscì un articolo sul giornale.In primavera ci muovevamo con molta attenzione e mai insieme: arrivammo a rompere finoa duecento vetri in una notte. Anche in periferia, anche fuori Roma. E bersagli di un certolivello.Pure un ristorante giapponese. Leopoldo fu ripreso da una telecamera, ma era incappucciato.Un comico fece una gag in televisione citando la banda dei vetri.Ora la sto guardando su YouTube e ci sono un sacco di commenti. C'è che ci odia, ma anchechi ci osanna e chiede interventi personalizzati.In questo momento squilla il telefono.È Leopoldo."Spada si è accanito con lo specchio del suo bagno e la sua immagine è ormai compromessaper sempre" mi dice con la voce affannata della paura.

IL RACCONTO

EMANUELE KRAUSHAAR

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CICLI

Crisi dello sguardo

Erano gli occhi tuoi lupi solitaripianeti fuori orbita dai neon della città:strappata a morsi la loro lupitudine,dei lupi dei tuoi occhi cosa resterà?

Erano gli occhi miei laser di rosapromessa fucsia di felicità:tra il bar, i saldi, la luna e i calendari, del mio rosa-vedere cosa resterà?

Resta la lupesca solitudineche azzanna al collo il porco rosa,ma ucciderlo non stronca l'abitudine:

e quindi voglio il lupo e anche la rosa.La fame sempre fuori dal reame:e quindi soprattutto voglio il pane.

metromorfosi

FRANCESCA GENTI

POESIA

Estività dello sguardo

Tutto chiude: il quindici di agosto,persino le serrande dei cinesi.

Nel cielo dei tuoi occhi chiude un ciclo:

tramonta la luce numinosache li rendeva un’infinita estate,su cui morivo, disarmata rosa,colpita da antracnosi fulminante,

in sintonia col lutto delle piante.

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LIBRIISOLA

IL ROMANZO DI COSTANTINOPOLI di Silvia Ronchey e Tommaso BracciniRoma aveva una città gemella, nata sulle rovine di Bisanzio; quella cittàrespirava su sette colli, adorava la conoscenza e la chiamava santa, mapoi tornava bambina in uno splendido ippodromo; quella città si trovavaalla fine dell'Europa, e al di là delle sue invincibili mura guardava, altera,l'Asia Minore. Quella città, la città delle città, era destinata a essere lanuova capitale dell'impero greco-romano per altri mille anni. E poi a cade-re, e a dimenticarsi di sé, a diventare sconfinata e illeggibile, turca e sme-morata. Questo libro insegna a leggerne l'essenza, e a ritrovarla viva,nelle parole dei più grandi letterati di tutti i tempi.Einaudi, 2010

MANI di Patrick Leigh FermorChatwin aveva un maestro: era un letterato combattente, grande viag-giatore, più greco d'uno spartano. Si chiamava Patrick Leigh Fermor eprobabilmente è stato la massima espressione dell'adorazione d'ogniintellettuale per la materna Grecia. Mani è un saggio della sua cono-scenza e del suo amore per gli elleni, un vivace memoir e un sentito tri-buto all'orgoglio e all'indipendenza di quel pugno di greci, i manioti,rimasti estranei alla dominazione ottomana, liberi e forti, nei secoli.Chatwin ha deciso di farsi seppellire a un passo dalla casa di Fermor, nelPeloponneso. Come un salmone, era risalito sino alla sorgente.Adelphi, 2006

Ogni mese chiediamo ad uno scrittore di indicarci i tre libri che porte-rebbe sulla sua isola (luogo fisico, interiore, dimensionale).

Gianfranco Franchi (Trieste, 1978), letterato gianicolense, san-guemisto, ha pubblicato la raccolta di racconti Monteverde(Castelvecchi, 2009) il saggio Radiohead. A Kid. Testi commenta-ti" (Arcana, 2009) e l'antisaggio L'arte del Piano B. Un libro stra-tegico (Piano B, 2011). Nel 2003, ha fondato Lankelot, paradisodei lettori forti. Legge parecchio.

Nb: le edizioni indicate in calce non sono sempre corrispondenti alle immagini.

IL MIO CARSO di Scipio SlataperTrieste è nata dalla scrittura di Slataper, letterato di lontane origini ceche,al principio del Novecento; è nata nel suo unico libro, il libro d'un ragaz-zo che vedeva almeno tre anime nella sua città, e benediva l'asprezzadelle sue pietre, la sua fredda e matta bora, la sua aria selvatica. È unlibro che presenta Trieste al resto d'un paese rinato dalle sue ceneri cin-quant'anni prima, dimenticando la Giulia. È un libro pieno di poesia e dicontraddizioni, incendiato dalla febbre della più nobile idealità e della piùfranca giovinezza: è il libro dell'invenzione della nuova Trieste, annunciodi Svevo e di Saba, di Stuparich e di Magris.Libreria della Voce, 1912

:: a cura del Collettivo Archiloco

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:: Metromorfosi invita alla lettura deI detective selvaggi di Roberto Bolaño (Sellerio 2009)

Per un po' la Critica accompagna l'Opera, poi la Critica svanisce e sono i Lettori adaccompagnarla. Il viaggio può essere lungo o corto. Poi i Lettori muoiono uno per

uno e l'Opera va avanti da sola, sebbene un'altra Critica e altri Lettori a poco a pococomincino ad accompagnarla sulla sua rotta. Poi la Critica muore di nuovo e i Lettorimuoiono di nuovo e su questa pista di ossa l'Opera continua il suo viaggio verso la

solitudine. Avvicinarsi a essa, navigare nella sua scia è segno inequivocabile dimorte certa, ma un'altra Critica e altri Lettori le si avvicinano implacabili e instancabilie il tempo e la velocità li divorano. Alla fine l'Opera viaggia irrimediabilmente solanell'Immensità. E un giorno l'Opera muore, come muoiono tutte le cose, come si

estingueranno il sole e la Terra, e il Sistema Solare e la Galassia e la più reconditamemoria degli uomini. Tutto quel che inizia come commedia finisce in tragedia.

PUNTODIFUGA

:: impaginato ascoltando ancheuno sfiorarsi nuovo di foglie

IL PROSSIMO NUMERO SARÀ A ROMA E DINTORNI DAL 30 OTTOBRE 2012

TEL. 06.97848965 - 333.2829348 - METROMORFOSI.COM - [email protected]

C'era questo grosso parco giochi alle porte dellacittà. Lei mi ha preso per mano e ha detto:

"Andiamo sulla ruota panoramica!".Aveva un sorriso largo tutto il viso, io invece devoessere impallidito. Così ha tirato fuori quella frase: "Sembri unpagliaccio incipriato".Certo non sapeva che soffrivo di vertigini e chesulla ruota non ci sarei salito per niente al mondo.All'improvviso ho incominciato a correre e non mi

sono più fermato, fino a quando sono arrivato in un punto così lontano che la ruotasembrava una girella. Le ho telefonato e finalmente le ho chiesto di sposarmi.

:: il numero cinquantasette di Metromorfosi è dedicato aGiulia e Valentine Lua

benvenute, piccole

metromorfosi

EMANUELE KRAUSHAAR

:: per questo ottobre, Metromorfosi consiglia dinon fare retromarcia verso l’estate

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DOVEÈCENTRO académie de france à rome viale trinità dei monti 1bar del fico piazza del fico 26 camponeschi piazza farnese 50 cinema farnese piazza campo de’ fiori 56 conservatorio di santa cecilia via dei greci 18 hollywood via di monserrato 107 libreria altroquando via del governo vecchio 82 libreria fahrenheit 451 piazza campo de’ fiori 44 open baladin via degli specchi 6sala trevi Vicolo del puttarello 25 teatro dell’orologio via dei filippini 17

TRASTEVERE - MONTEVERDE - SAN PIETROargot studio via natale del grande 27bar biobio via di s. francesco di sales 1casa della memoria e della storia via s. francesco di sales 5casa internazionale delle donne via della lungara 19 cinema alcazar via merry del val 14 cinema intrastevere vicolo moroni 3 cinema nuovo sacher largo ascianghi 1 bar settimiano via di porta settimiana 1 filmstudio via degli orti d’alibert 1c fondazione volume! via s. francesco di sales 86/88freni e frizioni via del politeama 4/6 galleria extraspazio via san francesco di sales 16a ma che siete venuti a fa’ via benedetta 45 mc queen via aurelia antica 77ombre rosse piazza sant’egidio 12 teatro agorà via della penitenza 33 teatro belli piazza sant’apollonia 11ateatro vascello via g. carini 78 tic edizioni vicolo della penitenza 24

MONTIcharity café via panisperna 68i monticiani via panisperna 84saint louis college of music via urbana 49a teatro eliseo via nazionale 183urbana 47 via urbana 47

PRATI - FLAMINIO - PARIOLI alexanderplatz via ostia 9 art studio café via dei gracchi 187acinema azzurro scipioni via degli scipioni 82 cinema politecnico via tiepolo 13afonclea via crescenzio 82a ials via c. fracassini 60 officine musicali del borgo via del farinone 36 teatro dell’angelo via s. de saint bon 19 teatro olimpico piazza gentile da fabriano 17

TESTACCIO - OSTIENSE - GARBATELLAabsinthe via ostiense 193 caffè letterario via ostiense 83camera verde via g. miani 20 casa del jazz viale di porta ardeatina 55cinema greenwich via bodoni 59 extra viale giotto 1aied via g. branca 122scuola popolare di musica di testaccio piazza o. giustiniani 4teatro ambra alla garbatella piazza giovanni da triora 15 teatro vittoria piazza santa maria liberatrice 8 teatro palladium piazza bartolomeo romano 144

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SAN LORENZO - PIGNETObeba do samba via de’ messapi 8 cargo via del pigneto 20 circolo degli artisti via casilina vecchia 42esc via dei volsci 159init via della stazione tuscolana 133 kino via perugia 34 locanda atlantide via dei lucani 22b nuovo cinema aquila via l’aquila 68 palestra popolare via dei volsci 94

SAN GIOVANNI - COLOSSEOinformagiovani largo corrado ricci 128divino via mirandola 31

NOMENTANObrancaleone via levanna 13 lanificio via di pietralata 159

OLTREedicola 13° via aurelia1253

...e tanti altri locali, cinema, teatri, gallerie, librerie

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