Metromorfosi 58 - novembre 2012

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metromorfosi ® INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI - 2012NOVEMBRECINQUANTOTTO

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musica, cinema, teatro, arte e scrittura a Roma e dintorni

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METROMORFOSI®

MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M Ufficio Italiano Brevetti e MarchiEDITORE Tic Edizioni di Emanuele KraushaarDIRETTORE EDITORIALEEmanuele Kraushaar [email protected] RESPONSABILE Lorenzo LazzarinoCAPOREDATTORE Maria Cera [email protected] Max Parri [email protected] Maria Cera [email protected] Simone Nebbia [email protected] Natalia Massidda [email protected] Francesca Cucciolla [email protected] Veronica Cenci [email protected] EDITORIALI Sabine Duras & Margherita SchirmacherCOPERTINA La gabbia di Loris Dogana (in questa pagina in miniatura: Mankind) - www.cappellosenzatesta.comIMMAGINI Loris Dogana, Paternità 2 (me lo insegni papà) a pag. 35FASHION EDITOR Caterina Ciancarelli CON Alessandro Zoppo, Amos On, Beppe Manni, Claudio Orlandi, Elio Florian, Francesca Genti, Francesca Vantaggiato, Marcella Santomassimo, Marianna Masselli, Piera DonaggioRINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Fabio, Felicita, I. Vicari, Lucio, Maria Franca, P. Boschetti, Teatro e CriticaCONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino - Studio Legale Toriello & AssociatiSTAMPA Spedalgraf Stampa S.r.l. via Casilina 1670REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 RomaSEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma WEB www.metromorfosi.comTELEFONO 06.97848965 / 333.2829348 EMAIL [email protected]

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nella programmazione. La collaborazione è da ritenersi gratuita salvo diversiaccordi contrattuali. Le idee espresse negli articoli sono riconducibili ai singoli autori. Metromorfosi si riserva il diritto di non pubblicare ilmateriale pervenuto e di effettuare gli opportuni tagli redazionali. L’editore ha cercato di rintracciare gli aventi diritto ai crediti fotograficinon specificati ed è a disposizione per qualsiasi chiarimento.

ORECCHIE APERTE 3

MOVIMENTIJAZZ 5

VLADISLAV DELAY 7

CLASSICACONTEMPORANEA 9

ROCKETC. 11

5588

ISOLA 31

PUNTODIFUGA 32

IL FESTIVAL MUTANTE 12

IL CINECONTORSIONISTA 14

GRANDESCHERMO 15

TTEEAATTRROO

REP 18

SEPPURE VOLESTE COLPIRE 19

PALCO 06 21

NNAANNOOGGUUIIDDAA

I CORNETTI PIÙ BUONI 17

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SSCCRRIITTTTUURRAA

NNOOVVEEMMBBRREE 22001122

VERMEER 22

LORIS DOGANA 24

CARLO CARRÀ 1881-1966 28

DOVEARTE 29AARR

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ORECCHIE APERTE

Come commemorare i cari estinti? Facile, col rock più becero e assurdo che ci sia. Il 2 ilpunk è all'Init: Duap, Lexicon Devil e Terrorist Bengala Party. Ovvero: gente di stra-

da che grida ancora Oi!; il culto dei Germs che vive tenace nella California hardcore; sci-fi &gonzo exotic surf manipolato psichedelicamente. Stessa sera e i defunti tornano in vita al DalVerme con gli AUN. Duo canadese composto da Martin Dumais e Julie Leblanc, costruiscemoloch che issano al cielo psichedelia, elettronica, ambient, shoegaze e kosmische music.Un'esperienza eterea e totalizzante, da assaporare a mente aperta. Primo di una tripletta cheil Dal Verme ci offre in sequenza. Il 3 tocca al rock'n'roll rozzo dei Dykemann Family. Unadebosciata e disfunzionale famigliola croata che fomenta l'incesto e la perversione. R'n'Rgarage extravaganza! Imperdibili il 4 i Nadja. In tour per promuovere il nuovo Dagdrøm,il progetto di Aidan Baker e Leah Buckareff sorprende dai tempi di Truth BecomesDeath e Skin Turns to Glass. Un impasto spettrale, suadente, paralizzante di experi-mental drone, ambient, shoegaze e doom metal. Violent country il 5 al Circolo degliArtisti con l'accoppiata Micah P. Hinson e Owen Pallett. Il primo è uno stravagan-te folk singer texano pronto a distruggere cuori con i versi di ...And the Pioneer Saboteurs,punto di arrivo di un percorso fatto di umide celle, droghe (ab)usate e devastanti banca-rotte. Il secondo lancia il nuovo EP A Swedish Love Story, superamento critico dellafase Final Fantasy e del synth pop analogic dadaista. Space funk from the future l'8all'Init con Zechs Marquise, genesi della mente folle di Marcel Rodriguez-Lopez (MarsVolta). Con un nome ispirato a Gundam Wing di Hajime Yatate non poteva essere altrimenti.Getting Paid è la più recente emissione, uno sghembo universo che alla jam psichedelicaalterna sfuriate fusion e paradossali interludi funk. Per chi preferisce la tradizione, al Traffictornano i Therapy?, alfieri instancabili di un rock tentacolare, tosto, capace ancora di met-

tere in discussione certezze. Glianni Novanta sono dietro l'ango-lo, seppure i tempi di Babyteethe Nurse siano lontani, comequelli dei successi di Troublegum.A Brief Crack of Light ribadisceforte e chiaro un concetto di resi-stenza: before you, with you,after you. Altra doppietta al DalVerme 15 e 16. Prima tocca aJeff T. Smith, alias Juffage: poli-strumentista diviso tra Leeds eChicago, elabora un mondo dipop song catchy e creativitàmanipolativa con chitarra e bat-teria, cassette, loop-pedals egadgets assortiti.

ROCK ETC.

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ALESSANDRO ZOPPO

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NOVEMBRE VARI ORARI E PREZZI

VARI LUOGHI DETTAGLI NELL’ARTICOLO E NELLA RUBRICA ROCK ETC. A PAG. 11

Soltanto 24 ore ed è il momento dei Tyvek, alternative post punk da Detroit al grido di fastmetabolism! Se cercate una party-punk band perfetta, il frustration rock di Kevin Boyer fa alcaso vostro. L'autunno non può che chiudersi in oscurità il 21 all'Orion. Adunata delle schieremaledette, perché arrivano Katatonia, Alcest e Junius. Gli svedesi sono in continua meta-morfosi se si pensa che ai tempi di Dance of December Souls scrivevano canzoni come Tomb ofInsomnia. Il goth death doom ha lasciato il passo ad un approccio melodico e progressivo, cheprosegue nel recente Dead End Kings. In apertura, l'onirico shoegaze metal dei Junius ed il deli-cato, malinconico, suadente avantgarde dream pop degli Alcest. Prima che sia troppo tardi,giunge il naptime: il 28 all'Init i Nomeansno. Culto totale dell'independent free punk, i fratellicanadesi Robert e John Wright ed il sodale Tom Holliston continuano instancabili a fracassaretimpani al ritmo di Ramones, Miles Davis, Venetian Snares e Johnny Mathis. I problemi esi-stenzali non sono ancora risolti. Anzi, sono amplificati dalle crisi contemporanee. Ma la loro poli-tica dell'assurdo continua a vincere: andate a riascoltare The Land of The Living e poi ne ripar-liamo. Il 29 è Mark Lanegan a congedarci da un mese mai così intenso. Dai tempi d'oro degliScreaming Trees ai seminali Whiskey for the Holy Ghost e Scraps at Midnight, sino al recenteBlues Funeral, Lanegan ha collezionato abissi rock, fantasmi folk e acidità elettriche. Ultime inordine di tempo, fumose infiltrazioni electro. Baby, don't feel so bad, muddy water drowning inthe rain, now the rain done come. Occhio a Duke Garwood in apertura: se continuerà a ripe-tere le meraviglie di The Sand That Falls e Dreamboatsafari, supererà il maestro Mark.

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2-29 NOVEMBRE/ NOVEMBRE AL 28 DIVINO

28DiVino Jazz (via Mirandola 21 - tel. 340.8249718); ore 22.30 - euro 5 + tesseraSempre brillante la programmazione del locale di via Mirandola. Il 2 novembre Fabio TulioTrio, il 3 il trio Jambona (Silvia Bolognesi, Marco Colonna e Daniele Paoletti), il 9 è la voltadel LowBudJazz trio, il 10 il quartetto del baritonista Marco Guidolotti, l’11 Reading & Jazzcon Marco Colonna e Alberto Masala, il 16 arrivano i Bad-Uok per presentare il loro discoAuand, il 17 il trio "F:B:I" (Riccardo Fassi, Enrico Bracco e Pietro Iodice), il 24 la primissi-ma del Corvini, Ferrazza, Vantaggio Trio per l'uscita del nuovo disco Traume e il 29 il sas-sofonista Mauro Verrone.

8 NOVEMBRE/ FABRIZIO SFERRA QUARTET

Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10Dan Kinzelman (sax), Giovanni Guidi (pianoforte), Joe Rehmer (contrabbasso) e Fabrizio Sferra(batteria).

14 NOVEMBRE/ CHIHIRO YAMANAKA TRIO

Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 15La talentuosa e romantica pianista giapponese con Mauro Gargano (contrab-basso) e Mickey Salgarello (batteria). Ogni nota è una carezza al cuore.

21 NOVEMBRE/ GREG BURK TRIO - THE PATH HERE

Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10Greg Burk (pianoforte), Jonathan Robinson (contrabbasso) e Gerald Cleaver (batteria).

22 NOVEMBRE/ RACHELLE FERRELL

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 25/30Una voce indimenticabile.

23 NOVEMBRE/ INSEARCH "ART ALARM"

Auditorium PdM Studio 2 (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 10In bilico tra jazz e post-rock.

24 NOVEMBRE/ EL PORTAL - NEW TROPHY

Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 8Nolan Lem (sassofono), Rainer Davies (chitarra Paul), Bedal (Fender Rhodes), Joe Rehmer (con-trabbasso) e Dion Keith Kerr IV (batteria).

25 NOVEMBRE/ IRENE GRANDI & STEFANO BOLLANI

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 -euro 25/35Dopo aver suonato insieme nei primi anni ’90 a Firenze nel gruppo LaForma e dopo aver collaborato più volte, Irene Grandi e Stefano Bollanihanno deciso di condividere nuovamente un palco ed esibirsi in duo. Unviaggio tra i suoni del Brasile, l’Europa, il passato, il presente passando

naturalmente da standard ad autori contemporanei. Una raffinata fusione fra il jazz delgeniale pianista milanese e la voce calda della cantante fiorentina.

:: a cura di Beppe Manni

MOVIMENTI JAZZ

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VLADISLAV DELAY

Il 24 novembre per la rassegna C(h)orde -Suoni tra Cielo Terra - è in scena uno dei

compositori di musica elettronica più inte-ressanti del panorama mondiale: VladilsavDelay. Nel suggestivo spazio della ChiesaEvangelista Metodista, in collaborazione conLanificio 159 e Snob Production, l'artista fin-landese dai mille volti e dalle mutevoli formesonore travolge e coinvolge grazie ai suoiinnumerevoli stili, che hanno quale comunedenominatore lo sviluppo di una forma d'ar-te verticale. Parlare di lui, significa riunirenell'unico essere Vladislav Delay, Luomo,Sistol o Uusitalo, i suoi moniker, condivi-dendo ogni volta un viaggio con un traghet-tatore differente. House, techno, ambient siaggrappano ai lati della sua anima esaltan-done lo spessore, rivelando un compositoreagile, capace di creare suoni venuti dagalassie lontane, unite ad atmosfere aride.Bassi profondi e percussioni sincopate, lesue principali 'armi', perché se dovessimosottoporre ai raggi x ogni sua creatura, accederemmo ad un universo di sfumature innu-merevoli, quante ne vive una persona: sensualità, dolcezza, irriverenza, divertimento, ossiapiù di un modo di fare musica; e soprattutto un paio di chiavi di lettura che rendono la fol-lia di Vladislav, concreta: Frank Zappa e il jazz. La prima raccoglie l'inevitabile folgorazio-ne e stima per un così coraggioso maestro, capace di fondere stili e modelli; nella secondasi insinua la propria storia di batterista jazz, che innamorato della più profonda natura delgenere, ne getta lo spartito e si libera degli schemi, imparando a disimparare. Ne nasce unalunga sfida negli anni, tra esercizi, esperimenti e capolavori, come con il Moritz Von OswaldTrio, lavorando con un set di strumenti che percuote e suona sul momento, senza bisognodi componenti elettronici o computer. Che sia come per il suo ultimo lavoro Vantaa del2011: un cammino quasi senza respirare, rarefatto da un suono sottile tra ambient, dub eumanità. Computer con anima, sogni e un nome, il suo: Sasu Ripatti. Ad accompagnarlonel suo viaggio sonoro, questa volta il talentuoso pianista Giovanni Guidi.

24 NOVEMBRE ORE 21.00 - EURO 15

CHIESA EVANGELICA METODISTA VIA XX SETTEMBRE 123 - TEL. 06.41780081 - WWW.CHORDE.IT

MAX PARRI

ELETTRONICA

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La situazione attuale necessita diPensiero. Di donne e uomini in grado diusare il proprio pensiero al massimolivello. Il pensiero unico è sempre piùverticistico, la sua imposizione halasciato intorno a sé dirupi, declivi,pareti sempre più scoscese. Ma è suquelle pareti, in quelle posizioni verti-cali che dobbiamo esercitare il liberopensiero. Il rischio di caduta è enorme,le categorie assumono forme anomale,le parole ed i significati possono tras-lare, scivolare e dire anche quello chenon hanno mai detto e trasformareinteramente quello che si dava peracquisito.

Claudio Orlandi

Per le tue segnalazioni situazioniste (le cose che nonti stanno bene) scrivi ad [email protected].

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3, 5 E 6 NOVEMBRE/ PROKOFIEV: CONCERTO PER VIOLINO

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00 (3 novembre),21.00 (5 novembre), 19.30 (6 novembre) - euro 19/52Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Pablo Heras-Casado (direttore),Patricia Kopatchinskaja (violino). In programma: Beethoven (Egmont: Ouverture),Prokofiev (Concerto per violino n. 2) e Strauss (Vita d'Eroe).

11 NOVEMBRE/ MARTHA ARGERICH INTERPRETA SCHUMANN

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00- euro 18/42Solisti dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Martha Argerich (piano-forte) e Eduardo Hubert (pianoforte). In programma: Ravel (Ma merel'Oye), Saint-Saëns (Il carnevale degli animali) e Schumann (Quintetto conpianoforte op. 44).

13 NOVEMBRE/ CAMERATA DEL ROYAL CONCERTGEBOUW DI AMSTERDAM

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);20.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30Per la prima volta in Italia la recente formazione composta dalle prime parti della presti-giosa orchestra olandese. Helena Rasker (contralto), André Post (tenore), GiorgioMezzanotte (direttore). In programma Ravel (Settimino, Introduction et allegro), Mahler(Das Lied von der erde, versione cameristica di A. Schönberg).

16 NOVEMBRE/ GLENN GOULD - L'ESTETICA DELL'ASSENZA

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30 - euro 18/42Alexander Lonquich (pianoforte) suona Strauss (trascrizione del Sestetto del Capriccio) eBach (Variazioni Goldberg).

20 NOVEMBRE/ ANGELA HEWITT

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);20.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30Al pianoforte Angela Hewitt suonerà Bach (Nun komm, der Heiden Heiland, Siciliana in solminore, Sinfonia in re maggiore, L’arte della Fuga, Contrappunti I-X e Beethoven (Sonatain la maggiore op. 101).

23 NOVEMBRE/ PHILIP GLASS "AT 75"

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00- euro 15Philip Glass compie 75 anni. Il Parco della Musica gli rende omaggio con unaselezione tra le opere più significative e spesso raramente ascoltate in Italiatratte dai suoi capolavori Einstein on the Beach, Sathyagraha, Kundun e Musicfor Liquid Days. A completamento della serata, le musiche altrettanto impor-

tanti di due testimoni d'eccellenza quali Igor Stravinsky e Arvo Pärt, due autori che rappresen-tano per l'artista americano il punto di partenza e il punto di arrivo della sua poetica. Nel corsodel concerto verrà proposto Evidence, un cortometraggio di Godfrey Reggio, il visionario regi-sta di Anima Mundi, sul rapporto tra i bambini e la televisione, con musiche di Philip Glass.

CLASSICACONTEMPORANEA

:: a cura di Elio Florian

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3 NOVEMBRE/ DYKEMANN FAMILY

Dal Verme (via Luchino Dal Verme 8); ore 21.30 - euro 3 Visioni kraut. Per approfondire, leggi pagg. 10-11.

8 NOVEMBRE/ THERAPY? + METIBLA

Traffic Club (via Prenestina 738 - tel. 320547412); ore 21.30Alfieri instancabili di un rock tentacolare. Per approfondire, leggi pagg. 2-3.

9 NOVEMBRE/ GIARDINI DI MIRÒ

Brancaleone (via Levanna 13 - tel. 06.82004382); ore 22.00 - euro 10I baluardi del post-rock made in Italy con il nuovo Good Luck.

10 NOVEMBRE/ ONE MAN 100% BLUEZ

30 Formiche (via del Mandrione 3 - [email protected])Una chitarra e un'anima che arde di solo blues.

15 NOVEMBRE/ JUFFAGE

Dal Verme (via Luchino Dal Verme 8); ore 21.30 - euro 3 Polistrumentista che utilizza dal vivo cassette registrare, tamburi, chitarre, bassi, loop station.

23 NOVEMBRE/ TONINO CAROTONE

XRoads live club (via Braccianese 771, Osteria Nuova - tel. 06.3046645); ore 22.00Il cantautore di Pamplona in un viaggio musicale per pochi intimi.

24 NOVEMBRE/ VLADISLAV DELAY + GIOVANNI GUIDI

Chiesa Evangelica Metodista (via XX Settembre 123 - tel. 06.41780081); ore 21.00 - euro 15 L’elettronica di Vladislay Delay incontra il jazz di Giovanni Guidi. Per approfondire, leggi pag. 7.

24 NOVENBRE/ TYING TIFFANY

Rising Love (via delle Conce 14 - tel. 339.4270672 - www.risinglove.it);ore 22.00 Un gothic rock tutto al femminile tra elettronica e dark wave. L’ultimo discodella cantante patavina è Dark Days, White Nights. Da ascoltare Pazza, almomento l’unico brano in lingua italiana del suo repertorio.

28 NOVEMBRE/ NOMEANSNO

Init (via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724); ore 21.30Culto totale dell'independent free punk. Per approfondire, leggi pagg. 2-3.

29 NOVEMBRE/ MARK LANEGAN + DUKE GARWOOD

Orion Club (viale J. F. Kennedy 52 - Ciampino - Tel. 06.89013645); ore 22.30 - euro 22/25Tra abissi rock, fantasmi folk e acidità elettriche. Per approfondire, leggi pagg. 2-3.

30 NOVEMBRE/ NEVILLE STAPLE

Traffic Club (via Prenestina 738 - tel. 320547412); ore 21.30Il pioniere del movimento ska internazionale.

ROCK ETC.

:: a cura di Max Parri - [email protected]

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IL FESTIVAL MUTANTE

Urgenza. Questo il 'salvacondotto' che Marco Müller ha fatto proprio nel presentare laVII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Lasciati dietro di sé gli

otto anni di direzione artistica della Mostra del Cinema di Venezia, ritornato nella Capitaledopo vent'anni, nella presa di incarico (e carico) tra 'concordati', polemiche e suoi procla-mi un po' troppo azzardati, Müller misura il proprio ingresso (appena 4 mesi a disposizio-ne) in un appuntamento cinematografico scomodo. Da molti giudicato monco di una vispropria nel perseguire un improbabile idillio tra cinema per la massa e qualità, puramenteed inutilmente ostruzionista nel mettersi in mezzo a Venezia e Torino e i loro rispettiviappuntamenti cinematografici, il RomaFilmFest in questi anni si è svestito di parecchipanni, a partire dalla terminologia: dall'originario "festa", novus identificativo che mirava a

marcare il suo concepimento nella scia dicollante urbano-partecipativo della cittadi-nanza alla cultura (e al cinema più specifica-mente), tentando di far afferrare anche aiconfinanti urbani dell'Auditorium un luogo aloro addirittura sconosciuto, si è tornati nel2008 a parlare ed usare Festival, sancendoimplicitamente una 'sconfitta' del 'sogno'veltroniano (anch'esso ipocrita, vediMetromorfosi 49). Affidandone la regia aGian Luigi Rondi, la resa è stata definiti-va. L'ibrido ha cominciato a prendere sem-pre più consistenza, ingolfandosi dentro unaforma ed un contenuto incapaci di esprime-re realmente il carattere popolare e unasana qualità. Ora? Müller pare ancora piùallontanarsi dalla genesi teorica della'Festa', specie prospettivamente, visto chel'urgenza non gli ha permesso di avviaremodifiche strutturali. Massima apertura, lalogica-impronta del suo piano di lavoro:"Riscoprire soluzioni dimenticate; sperimen-tare il nuovo senza doverlo spettacolarizza-re; immergersi nella singolarità dei filmsenza proteggersi le spalle con le ideologie.E sbarazzarsi del mito di una lingua "univer-sale" del cinema". In pratica: scommessa sunuovi autori e nuove realtà visive, occhio alcinema popolare celebrato nell'originalità-

CINEMA

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Dog

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Mem

oria

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MARIA CERA

specificità al suo interno, istituendo il Maverick Director Award e celebrandoWalter Hill, una delle vecchie guardie del cinema americano, regista di film cultcome I guerrieri della notte, erede di Howard Hawks, Sam Peckinpah, Don Siegel eRobert Aldrich, che ha saputo districarsi nel western, nel thriller, nell'azione e nellacommedia. In prima mondiale Hill porterà a Roma il suo ultimo thriller d'azione Bulletto the Head (2012), con Stallone quale interprete. Ma l'azione incontestabilmenteMülleriana è Maxxi XXI, nuova sezione, che ingloba la vecchia Extra! L'altro cinema,espandendola dentro una contemporaneità visiva contaminata nei linguaggi, stili, tec-niche e durata, collocata nel Museo Nazionale delle arti del XXI secolo (Maxxi), apochi passi dall'Auditorium, in un ideale parco delle arti (utopisticamente) interagi-to e fruito da tutti. Goltzius & the Pelican Company (2012) di Peter Greenaway èuna delle mie attese più alte di questa neonata branca festivaliera. Alice nella città(e il suo cinema per ragazzi) si stacca e cammina con le sue gambe quest'anno, den-tro una propria Casa (Casa Alice, tra il Maxxi e l'Auditorium), con incursioni anchenell'editoria e nel fumetto più indipendente. E il cinema italiano 'si impossessa' di unavetrina propria (anch'essa voluta da Müller): Prospettiva Italia, che dovrebbe(usare qui il condizionale per me è una necessità) far emergere autenticità e libertàcreativa. Quanto alla Selezione Ufficiale: i figli d'arte di Skolimowski e Francis FordCoppola, Alexei Fedorchenko, Takashi Miike, Valérie Donzelli, Kira Muratova tra i regi-sti in corsa per il Marc'Aurelio d'Oro. A presiedere la rispettiva giuria, Jeff Nichols,tra i più noti autori indie statunitensi emergenti. Tarantino e l'assaggio-clip diDjango Unchaine, sua nuova 'pazzia', darà al Festival in cerca di identità un tocco dipopolarità solo apparente. La Festa del Cinema non è mai iniziata e ancora non sisa cosa diventerà.

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1 NOVEMBRE/ CORTI AL BAR 2012 - GADJOSWING MEETS BUSTER KEATON

Ombre Rosse Caffè (piazza Sant'Egidio 12 - tel. 06.5884155 - www.ombrerossecaffe.it);ore 22.00 - ingresso liberoProiezione di One Week (1920), diretto e interpretato da Buster Keaton e rimusicato dalvivo dai Gadjoswing. A seguire, omaggio a Django Reinhardt e al jazz anni '40 e '50.

8 NOVEMBRE/ L'UOMO CON LA MACCHINA DA PRESA

Esc Atelier (via dei Volsci 159 - www.escatelier.net); ore 21.00, aperitivodalle 20.30L'uomo con la macchina da presa (1929, Dziga Vertov), sintetizzato(musicalmente) da Adriano Lanzi. Perno della cinematografia mondia-le, primo caso di cinema nel cinema, di rappresentazione oggettiva delreale che include lo stesso operatore, Vertov con questa composizio-ne-saggio avanguardistico entra nel film-verità che costruisce. Accompagnamentomusicale elettronico, rigoroso, attento alle sovrapposizioni, agli sfasamenti nella per-cezione ordinaria del 'tempo', ai metalinguaggi.

9-17 NOVEMBRE/ FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA - VII EDIZONE

Auditorium Parco della Musica, Maxxi, Multisala Barberini, Casa Alice - www.romacinemafest.orgMarco Müller afferra le redini di un Festival ancora 'apolide'. CinemaXXI sostituisce Extral'altro cinema!, con una programmazione incentrata sulle forme del visivo contemporaneoe con quartier generale nel Museo Nazionale delle Arti nel XXI secolo. Alice nella città,immaginario filmico per ragazzi/bambini, diventa realtà a sé stante. V ožidanii morja(2012) di Bakhtiar Khudojnazarov, 'aprirà i giochi' di questa nuova gestione. 60 anteprimemondiali, 26 paesi rappresentati. Quentin Tarantino tra i super ospiti sicuri, concederà unassaggio di Django Unchaine, rivisitazione del famoso spaghetti western di Sergio Corbucci,ambientato alla vigilia della guerra di secessione, in pieno schiavismo. Per approfondire,leggi pagg. 12-13.

3-7 NOVEMBRE/ PITIGLIANI KOLNO'A FESTIVAL - VII EDIZIONE

Casa del Cinema (largo Marcello Mastroianni 1); www.pitiglianikolnoafestival.itMarchia l'anno VII anche l'appuntamento con la cinematografia israeliana e di argo-mento ebraico. Per Sguardo sul nuovo cinema israeliano, Fill the void (2012) di RamaBurshtein, presentato dall'attrice Hadas Yaron, Coppa Volpi di Venezia '69. Al docu-mentarista israeliano David Ofek, l'omaggio con 4 lavori, tra cui il recente Luxuries(2011). Per Storie di Cinema, tre documentari su: Roman Polanski, Woody Allen eStanley Kubrick. Percorsi ebraici offrirà alcuni doc recenti: dai Profughi a Cinecittà(2011) di Marco Bertozzi al "volo" nello spazio del bimbo di Auschwitz Petr Ginz in TheLast Flight of Petr Ginz (2012).

13 E 27 NOVEMBRE/ A QUALCUNO PIACE CLASSICO - II EDIZIONE

Sala Cinema Palazzo delle Esposizioni (scalinata di Via Milano 9/A - www.palaz-zoesposizioni.it); ore 21.00 - ingresso libero fino ad esaurimento postiIl successo dello scorso anno ha portato a bissare il bello e ricco viag-gio dentro la storia del cinema. Per novembre: il 13, Run (1985) diAkira Kurosawa, rilettura del Re Lear di Shakespeare; il 27, Il buco(1959, immagine), ultima, meravigliosa pellicola di Jacques Becker.

Peccato, la versione italiana.

IL CINECONTORSIONISTA

:: a cura di Maria Cera - [email protected]

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FILM!GRANDESCHERMO

:: a cura di Francesca Vantaggiato - [email protected]

BALLATA DELL'ODIO E DELL'AMORE

Madrid '73, dittatura franchista. Il tratto infelice, sanguinario e vendi-cativo del Pagliaccio Triste Javier affonda le radici nella storia del padre(la stessa maschera addosso nel '37, costretto a combattere la guerracivile). Il destino di Javier si compie con l'incontro del violento Sergio,Pagliaccio Buono, e della sua donna. La coppia, antitetica sul palco enei desideri della distruttiva Natalie, attiva, per amore di lei, una seriedi azioni turpi che trasfigura i tre in mostri. 'Ballata' parabola grottescadall'estetica gotica targata Álex de la Iglesia sulla disumanizzazione daguerra e da soprusi. in sala dall’8 novembre

QUALCUNO DA AMARE

L'iraniano Kiarostami si sposta in Giappone per catturare scorci esi-stenziali. Una giovane ragazza si paga gli studi prostituendosi, unanziano professore la contatta pensando di conoscerla. Quando lei glioffre il suo corpo, lui si mostra interessato solo a trascorrere deltempo insieme. Kiarostami non si spinge oltre l'indizio, l'intuizione,prediligendo una piccola storia di genuine attenzioni ad un eclatantecaso d'agnizione, cogliendo l'uomo nel suo essere al mondo: "Il miofilm non ha un inizio e nemmeno una fine, proprio come accade nellavita reale dove si arriva già a storia iniziata".

in sala dal 15 novembre

LA COLLINA DEI PAPAVERI

Giappone '63. È l'inizio del boom economico che traina il Paese versola ripresa dalla devastazione post-bellica e che chiama gli studenti acostruire un futuro splendente, senza cancellare il passato. I dueestremi temporali collidono nella città portuale di Yokohama - a cuiGoro Miyazaki dedica un ritratto nostalgico - dove è in corso la lottastudentesca per la salvaguardia del Quartier Latin, sede della vivacitàintellettuale e simbolo della memoria. Nella difesa dell'edificio risalen-te all'era Mejii, Umi e Shun si innamorano, scoprendo un segreto difamiglia che potrebbe allontanarli per sempre.

in sala dal 6 novembre

FILL THE VOID

Rama Burshstein riproduce le dinamiche della società di appartenen-za, seguendo il percorso esistenziale della diciottenne Shira (HadasYaron, Coppa Volpi Venezia 2012), a cui la famiglia di religione ebrai-ca ortodossa chiede di sposare il cognato rimasto vedovo. Compaginimaschili e femminili si stringono intorno alla ragazza cristallizzandosiin ruoli e funzioni arcaiche e discriminatorie, pretendendo da Shiraaderenza ai dettami. In un'antropologia di relazioni sociali, religiose epsicologiche, la fotografia eterea esalta il candore di una coscienzacombattuta tra individualità e appartenenza. in sala dal 15 novembre

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metromorfosi

Venite a trovarci nel regno della birra.Arte della spinatura, tecnica degustativa, bellezza del bere.

Area espositiva per mostre fotografiche e pittoriche.Consigliato dalla Nanobirra di Metromorfosi.

Mc Queen vi aspetta in zona San Pietro!

Mc Queen Pub :: tel. 06.631872 :: via Aurelia, 77 Roma

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I DOLCI DI CHECCO ER CARRETTIERE Trasteverevia Benedetta 10 - tel. 06.5817018 - dolci.checcoercarettiere.itDal leggendario Checco di Trastevere, se sono finiti i cornetti con lamarmellata nessun problema: il cameriere sparisce per dieci secondiattraverso una porta minuscola e ricompare con il cornetto farcito.Meraviglia.

ROSCIOLI

Centrovia dei Chiavari 34 - tel. 06.6864045 - www.salumeriaroscioli.comDai maestri fornai Roscioli un cornetto da 10. Da lode, quello con la visciolata.

PANELLA Esquilinovia Merulana 54 - tel. 06.4872651 - www.panella-artedelpane.itNella via del pasticciaccio un cornetto fragrante e burroso da antologia.

ANDREOTTI Ostiensevia Ostiense 54/56 - tel. 06.5750773- www.andreottiroma.itUna tradizione viva fin dal 1911.

NOEL CROCHON Ostiensevia del Gazometro 11 - tel. 06.5741326Dalla Francia con gusto per croissant di altissimo livello.

ANTICA CORNETTERIA Colosseovia Labicana 78 - tel. 06.70454084 - www.anticacornetteria.itIn questa piccola boutique del gusto, gli sfizi dolci e salati non mancano mai.

ROMOLI Quartiere Africanoviale Eritrea 140/144 - tel. 06.86325077 - www.barromoli.itDall'alba a notte fonda per cornettari no stop.

CRISTALLI DI ZUCCHERO Monteverde Nuovovia di Val Tellina 114 - tel. 06.69920945 - www.cristallidizucchero.itNel tempio del gusto del talentuoso Marco Rinella, tanti dolci e torte,oltre l’universo cornetto. Consigliatissimo il croissant di scuola fran-cese.

FAGGIANI Prativia G. Ferrari 39/41 - tel. 06.37526260 - www.faggianinextdoor.comPunto di riferimento per la colazione a Prati.

CORNOTTERIA San Giovannivia Britannia 50 - tel. 06.70491609Aperto anche a notte fonda, boa di salvezza per i cornettari di tutte le stagioni.

:: Nanoguida 22 a cura di Amos On

I CORNETTI PIÙ BUONI

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metromorfosi

REP

Il cuore di Trastevere, tra i riflessi gialli delle luci crepuscolari del centro, dal 2 ottobre al25 novembre, si fa custode di una proposta che ha come obiettivo il riavvicinamento della

scena a chi dal teatro non è stato necessariamente contagiato, con un'offerta programmati-ca decisamente alternativa. Sul palcoscenico rinnovato del teatro Spazio Uno prende formaconcreta l'iniziativa di REP - compagnia di repertorio, operazione che vede riuniti circa40 attori, intenti a portare in palcoscenico per quasi due mesi ben 27 spettacoli, avvi-cendati secondo una logica di rotazione che prevede due rappresentazioni ogni sera. Ilprogetto annovera tra i suoi garanti nomi di tanti artisti differenti, più o meno conosciu-ti dal grande pubblico e reclutati a prescindere da ogni logica gerarchica; tra gli altri, soloper citarne alcuni, Pierfrancesco Favino, Stefano Pesce, Ana Caterina Morariu, Ugo

Dighero, Angelo Longoni, MaritNissen, Claudia Potenza e AnnaFerzetti. La lista potrebbe conti-nuare per molto ancora e risulte-rebbe lunga e varia almenoquanto lo è quella dei testi sceltiper gli allestimenti: da Gogol aSchnitzler, da Ionesco a Simonede Beauvoir; non si perderà l'oc-casione di mettere in scena testidi drammaturgia contempora-nea, italiana e non, come quellidi Civati, Tarantino e Prato. Tutto

nasce da un'idea di Paolo Sassanelli, Luciano Scarpa e Fabrizia Sacchi, strutturan-dosi attorno all'associazione culturale Gruppo Danny Rose. Questa - che deve il suo nomea Broadway Danny Rose, pellicola di Woody Allen su un impresario di artisti mancati -vede riuniti tutti gli attori partecipanti con l'intento di dar vita ad un'altra possibilità: "Ilteatro che abbiamo intenzione di fare noi è un teatro che avvicini il pubblico al suo spi-rito più vivo, la vita. Vogliamo un teatro che consideri lo spettatore parte del processocreativo e che non lo escluda con scelte elitarie e intellettualistiche". Per questa finalitàha avuto infine successo, come poche altre volte, la ricerca di finanziatori alternativirispetto a quelli istituzionali, che ha trovato in BNL - BNP Paribas la fonte di approvvi-gionamento economico necessaria per la realizzazione di un programma che si proponecome chance sperimentale, per aprire occhi e mente su un eventuale nuovo modo di pen-sare e fare il teatro.

TEATRO

MARIANNA MASSELLI

TEATRO SPAZIO UNO VICOLO DEI PANIERI 3 - TEL. 06.45540551

FINO AL 25 NOVEMBRE ORE 20.00 E 21.15, DOM. ORE 17.00 E 18.15, LUN. RIPOSO - EURO 10

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SEPPURE

VOLESTE COLPIRE

Da quando il Teatro ArgotStudio ha ristrutturato la

sala, facendone un palcomodulabile per artisti cheprevedano anche lo spazioscenico come materia spet-tacolare, ha e non soloidealmente aperto all'incon-tro in una misura più ampia,permettendosi costruzionid'ambiente che prima glierano impedite. Il teatrotrasteverino è così diventa-to, come già aveva iniziatoa fare in questi ultimi anni,un riferimento per unatipologia di spettacoli altri-menti impossibili da vedere a Roma, che hanno bisogno di un contatto diretto e organicocon il pubblico, quasi compenetrato: Seppure voleste colpire - "sit-in artistico, e quindi poli-tico e culturale" secondo il suo autore Roberto Latini, che prende a prestito il titolodalle parole di Ariel nella Tempesta shakespeariana - è uno di essi, circondato daglisguardi fino al limite con la parete di fondo e dedicato a uno spettatore attivo e vigile,che si trova assieme agli artisti nella scena, oppure oltre essa. Un programma di bat-taglie per la resistenza teatrale, questo il pensiero che presiede a uno spettacolo costi-tuito di una struttura esile in cui l'autore possa accogliere sei ospiti-alleati, al fine ditale battaglia: sei artisti, diversi ogni sera, portano il loro contributo, riuniscono leforze della loro arte per comporre un disegno fragile e di continuo sfuggente, sempregià stato, qualità che il teatro non ha mai smesso di ricercare. Gli artisti sono invitatia "prendere parte alla serata", dice la scheda, in realtà prendono parte in un senso piùallargato, meglio ancora prendono le parti dell'arte e la declinano secondo le propriepossibilità. Infatti questa forma spettacolo, qui al debutto nazionale, ha proprio il finedi restare aperta e porre in discussione il sistema bloccato tra carnefici e vittime, tratagli economici e lamentele, farsi portatrice di atti di presenza, più ancora che disopravvivenza. Qui è la distanza netta fra quel che è stato ed è tuttora e quello cheinvece ha tutte le armi, pardon le arti, per essere ancora.

TEATRO E CRITICA

SIMONE NEBBIA

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4-6 NOVEMBRE/ CALL ME GOD

Teatro Argentina - (largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.684000311/14); ore 21.00 -euro 12/27"Abbiamo bisogno di una società più controllata in nome della sicurezza? Odobbiamo accettare l'idea che le vittime degli attentati siano il prezzo dapagare alla libertà e alla democrazia?". Quattro drammaturghi (l'italianoCervo, i tedeschi Mayenburg e Ostermaier e l'argentino Spregelburd)riflettono sulla crisi culturale, politica ed economica dell'occidente dal 2001fino a oggi. Regia di Marius von Mayerburg.

6-9 NOVEMBRE/NARCISO 2.0

Teatro Manhattan (via del Boschetto 58 - mob. 331 1485606); ore 21.00 - 12 euroIl mito di Narciso, il suo amore cieco e tenero, la sua sconfinata eppur fragile ossessione rivi-vono in scena per la regia di Carlo Studer. Con la partecipazione straordinaria di Micaela Esdra.

DAL 9 NOVEMBRE/ LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE

Piccolo Eliseo Patroni Griffi (via Nazionale 183 - tel. 06.4882114); - ore 20.45, dom. 17.00e lun. riposo - euro 13/22 Umberto Orsini ripropone in chiave teatrale uno dei passaggi più interessanti del pensieroDostoevskiano. Regia di Pietro Babina.

13-18 NOVEMBRE/L'ODORE DEL MONDO mediapartner metromorfosi

Teatro Argot studio (via Natale del Grande 27 - tel. 06.5898111 -www.teatroargotstudio.com); ore 20.45, dom. 18.00 e lun. riposo - euro10/12Monologo che racconta della vita di Irina, bambina Moldava, della sua famiglia edi come un avvenimento all'età di dodici anni sconvolge la sua vita. Liberamenteispirato a Dalia di Concita de Gregorio. Produzione Compagnia dei Demoni.

13-25 NOVEMBRE/ANIMA

Teatro Belli (piazza Sant'Apollonia 11/a - tel. 06.5894875); ore 21.00, dom. 17.30 e lun.riposo - euro 13/18 L'Anima di Luciano Roman è quella di Leonardo da Vinci: una cosa estremamente concre-ta, scientificamente dimostrabile, una zona posta al centro del cervello.

15-25 NOVEMBRE/ AMLETO² (IL POPOLO NON HA IL PANE? DIAMOGLI LE BRIOCHE)

Teatro Ambra Jovinelli (via Guglielmo Pepe 43 - tel. 06.83082620); ore 21.00, merc. edom. 17.00 e lun. riposo - euro 17/31Filippo Timi stravolge fin nelle viscere la tragedia di Shakespeare che si fa commedia cini-ca, frivola e irriverente. Amleto sceglie una via diversa per non soffrire: esplodere al mas-simo della vitalità, impazzire, ridere di fronte ad ogni tipo di sentimento.

FINO AL 25 NOVEMBRE/ REP LA COMPAGNIA DI REPERTORIO

Teatro Spazio Uno (vicolo dei Panieri, 3 - tel. 06.45540551 - [email protected]);ore 20.00 e 21.15, dom. ore 17.00 e 18.15, lun. riposo - euro 1040 attori si sono riuniti nell'associazione culturale Gruppo Danny Rose e hanno deciso didiventare impresari di se stessi... Per approfondire, leggi pag. 18.

PALCO 06

:: a cura di Marcella Santomassimo - [email protected]

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VERMEER

IL SECOLO D'ORO DELL'ARTE OLANDESE

Otto solamentesono i dipinti di

Johannes Vermeer(1632-1675) allamostra autunnaledelle Scuderie adispetto del titolode l l ' e spos i z i one :non aspettiamoci,quindi, una rasse-gna esaustiva sulgrande pittore diDelft. Accanto allesue preziosissimeopere - quali Lastradina, Ragazzacon cappello rosso,Giovane donna con

bicchiere di vino, Allegoria della Fede e alcune note suonatrici - romani e turistipotranno ammirare, però, diversi capolavori di esponenti dell'arte olandese del XVIIsecolo, poco presente nei nostri musei. Il Seicento è noto come il Secolo d'oro perl'arte, la cultura e l'economia olandesi. È il periodo in cui una sintesi di tolleranzareligiosa e opportunità economiche attira nei Paesi Bassi del Nord commercianti,artigiani, uomini di scienza, filosofi da ogni parte d'Europa. Grazie alla costruzionedi dighe e ad una capillare canalizzazione del territorio, sempre nuove terre vengo-no sottratte al mare, mentre la flotta olandese traccia nuove rotte commerciali. Inquesto contesto di particolare e diffuso benessere si sviluppa una produzione arti-stica indirizzata non più alla Chiesa o alla corte, ma a quella che si va affermandocome la nuova classe dirigente, la borghesia. Il mercato chiede quadri di piccoledimensioni, una forte aderenza alla rappresentazione della realtà, temi legati allavita quotidiana (tavole imbandite, domestiche al lavoro, bambini, madri, giovanidonne che scrivono lettere, suonano, cucinano, leggono, filano), mentre diminuiscela richiesta di storie mitologiche o religiose; si diffonde, così, la pittura di genere.Alla metà del XVII secolo, quando si affaccia al mondo della pittura Jan Vermeer, iricchi mercanti apprezzano e acquistano i fijnschilders, i pittori raffinati della scuo-la di Leida, la più rinomata, che lavorano sulla resa meticolosa dei particolari comeGerrit Dou, Gabriel Metsu, Gerard ter Borch e Frans van Mieris.

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In particolare, si vendo-no bene scene di interniborghesi di alto livello: iquadri di questa catego-ria spuntano i prezzi piùalti rispetto alle scenecampestri, alle osterie ealle nature morte.Sappiamo che Delft nelSeicento divenne uncentro artistico impor-tantissimo e che il padredi Jan Vermeer avevauna locanda dove avve-nivano vendite di dipintie dove circolavano i pit-tori. Nella cittadina scel-ta dagli Orange - la casaper così dire regnante -come luogo del loro inse-diamento, arrivano DeVitte, de Hooch eFabritius, artista rem-brandtiano che moriràdurante l'esplosionedella polveriera nel1654. Di Vermeer ci sono giunte trentasette opere, pochissime delle quali datate. Unpittore la cui formazione resta ancora per molti versi misteriosa e tuttavia un arti-sta che ha affascinato come pochi altri la letteratura e l'arte moderna: MarcelProust, Giorgio Morandi, Ingmar Bergman, per citare solo alcuni nomi. Sappiamoche non ricevette una preparazione accademica e che visse e lavorò sempre a Delft:scelta che - unita alla sua lentezza e meticolosità - ne limitò la notorietà e non gliconsentì di stare al passo con le necessità della sua famiglia numerosissima (lamoglie, alla sua morte, dovette vendere i dipinti per evitare il pignoramento deibeni). La qualità poetica delle sue immagini, l'uso del colore, lo studio della pro-spettiva, ma soprattutto gli effetti di luce straordinari caratterizzano i suoi dipinti,affiancati in mostra ad una cinquantina di tele degli artisti suoi contemporanei qualiGerard ter Borch, Pieter de Hooch, Gerrard Dou, Gabriel Metsu e tutti gli altriricordati sopra.

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FINO AL 20 GENNAIO 2013 DOM-GIOV 10/20; VEN-SAB 10/22.30 - EURO 12, RID. EURO 9.50

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NATALIA MASSIDDA

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LORIS DOGANA

Questo mese intervistiamo e conosciamo il vincitore della terza edizione di Argot9 Noisiamo la grazia, Loris Dogana ("Cappellosenzatesta") - l'autore della nostra copertina - arti-sta e illustratore colto, talentuoso e insonne.

Loris, come ti sei avvicinato al mondo dell'illustrazione e da quanto tempo svolgi questolavoro?L'illustrazione è stato un piacevole incidente di percorso: quando avevo 13 anni volevo dise-gnare fumetti, così mi sono trasferito ad Urbino e ho frequentato l'I.S.A. con indirizzoCinema di Animazione. Lì mi sono reso conto che fare il "fumettaro" non era la mia via,allora, dopo il diploma, ho messo tutto in stand-by per un paio di anni. Poi ho rico-minciato a disegnare qualcosa che non avevo mai fatto prima, mi è piaciuto, e ho con-tinuato ad esplorare questa nuova strada che sentivo più genuinamente mia: nonesclusivamente illustrazione, non esattamente pittura, solo disegno. Se parliamo deldisegno come lavoro per portare a casa del pane, me ne occupo da circa tre anni inmaniera discontinua, se, invece, parliamo delle notti passate a disegnare solo per l'e-sigenza di farlo, sono più o meno sei.

Hai mai lavorato ad un progetto edi-toriale o ti piacerebbe prenderneparte?Ho collaborato con alcune rivisteche hanno usato i miei disegni percopertine e articoli, ma non hoancora provato a buttarmi nelmondo dell'editoria: vorrei propor-mi con un progetto narrativamen-te autonomo ma, al momento, stocercando una storia che connetta ivari fotogrammi dei miei disegni.Sto approfondendo il mondo del-l'editoria digitale e, da un annet-to e mezzo, ho la rubricaCappellosenzatesta Mobile suroarmagazine.it, dove pubblicodisegni fatti con l'i-Pad (è unostrumento molto affascinante peri disegnatori). So di per certo chela mia prima pubblicazione, indi-pendentemente dalla storia, lafarò in e-book.

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La passione per il disegno ènata in te grazie a degli illu-stratori in particolare?Non ho mai comprato Topolinoin vita mia, da bambino hodivorato Cattivik e Dylan Dog.Posso dire che il primo imprin-ting per l'inchiostro su cartal'ho avuto lì: i DD disegnati daRoi mi hanno molto affascina-to, ma non prendo ispirazioneda lui in nessun modo. Diciamoche, rispetto alle figure di rife-rimento, riesco a definirmi soloin relazione a ciò che non rico-nosco negli altri: ho più asso-nanze tematiche ed emotiveche stilistiche, vedo come mieimaestri Klimt, Gong Xian (pit-tore cinese del 1600), Escher,Bosch, anche se non si vede. Avolte mi fanno notare la somi-glianza con Magritte, ma da luiho preso solo lo spirito di giocoinfantile, per il resto siamo dia-metralmente opposti. Si puòdire che il mio lavoro si collocatra Topor e Keith Haring.

Ad un certo punto hai iniziato a vedere e rappresentare il mondo in bianco e nero… senzarinunciare, però, definitivamente al colore, vero?Purtroppo è vero, il mio rapporto con il colore può definirsi molto conflittuale e solodi recente sto raggiungendo una tregua. Sono d'accordo con i pittori cinesi del 1200,i quali sostenevano che nelle sfumature dell'inchiostro nero sulla carta esistessero leinfinite varietà e potenzialità dei colori. Il bianco e nero mi permette di avere il giu-sto grado di astrazione per le mie immagini, che si collocano in spazi asettici e cri-stallizzati, al di fuori del realmente percepibile: le figure sono tangibili e paradossal-mente concrete, parlano di vita ma sono al di fuori della vita. Il colore ha il bruttovizio di ricondurre al reale, al riconoscibile, e quindi non lo vedo di buon occhio.L'unico modo che ho trovato per rapportarmi al colore è stato quello di renderlo informa sintetica e assolutamente piatta: a volte coloro digitalmente i miei disegni e,ultimamente, ho cominciato a lavorare con gli smalti per unghie per piccoli partico-lari sul bianco e nero.

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Il tuo stile ha un tocco inconfondibile. Chi o qualitemi rappresentano fonte di ispirazione nelle tueillustrazioni fatte di oggetti antropomorfi e figure diascendenza surrealista?Io rapporto la realtà al disegno come ClaraMalussène la rapporta alla fotografia: solo quandodisegno una cosa riesco a capirla e assorbirla vera-mente. Provo molto piacere a prendere in giro l'u-manità e le sue dinamiche, l'essere umano offremolte occasioni per rendersi ridicolo di fronte a sestesso. Io prendo in giro, in primis, me stesso e ilmio essere un essere umano. I temi che disegnosono molto comuni: paternità, amore, diversità,religione; trasformarli in allegoria rende solo bru-talmente più semplice confrontarcisi. Molte volte hosublimato esperienze personali e, altrettanto spes-so, i miei disegni sono ritratti di persone che incon-tro e delle loro storie. Ogni volta che disegno voglioche nel soggetto ci siano entrambi i lati della meda-glia, i gesti devono vivere nell'ambiguità e nella

frustrazione di essere collocati a metà tra il suono delle due campane. Per quanto riguardalo stile antropomorfo, posso definire i miei disegni come "nature morte viventi": non hoalcun istinto di decapitazione, le figure non sono prive di una testa ma sono oggetti cheprendono vita attraverso un corpo ridicolmente nano. Proprio attraverso questa incomple-tezza del corpo parlo dell'umanità e della sua fragilità, del suo affamato bisogno di relazio-narsi. Potrei annaspare all'infinito, cercando di spiegarmi, ma preferisco affidarmi a Hopper,che diceva: "Se sapessi dire quello che vedo, non avrei bisogno di dipingerlo".

L'attore Loris Dogana sei sempre tu: come concili queste tue due passioni e professioni? L'unico reale problema, nella conciliazione, è il sonno. La vita è una sola e va divisa in alme-no due linee temporali abbastanza totalizzanti. L'insonnia si può anche avere come amica.Il mio lavoro da disegnatore si nutre copiosamente di teatro. Per esempio, in questo perio-do sto lavorando come attore in una riscrittura del Gabbiano di Cechov che si intitoleràGabbiaNo. Oltre a curare la grafica del progetto (locandina etc.), durante le prove facciodegli schizzi ispirati alle scene, al lavoro sul testo, alle dinamiche tra i personaggi: il temaportante è la vacanza, in quanto assenza, e io sto esplorando le varie declinazioni dell'es-sere vacanti. Ho riunito questi bozzetti sotto il nome di Grafodiario e diventeranno unamostra che accompagnerà lo spettacolo nei vari teatri. Disegnare mi aiuta ad avere una piùchiara visione di insieme, è uno strumento che uso per concretizzare in immagini quelloche, altrimenti, sarebbe un indefinito flusso emotivo. In qualche modo lavoro su di mecome se io fossi uno dei miei disegni. Parafrasando Trigorin: "Ognuno disegna come vuolee come può". Una grande fortuna è che, mentre la recitazione vincola alla presenza fisica,il disegno è emancipato dallo spazio e posso occuparmene ovunque.

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NATALIA MASSIDDA

Ci vuoi o puoi dare un'anticipazione di un tuo prossimo progetto grafico?Penso che tirerò a caso nei quaderni con le bozze in attesa di lavorazione. Sono piuttostocaotico: l'ultimo disegno è stato fatto su un'idea di getto, mentre quello precedente era suun bozzetto del 2009. Questo è un periodo di "vacanza" e, entro ottobre, aggiungerò unaltro numero alla serie. Intanto continuerò a pubblicare anche su CappellosenzatestaMobile, dove mi fingo più pop.

Potremmo vedere a novembre e dicembre i tuoi lavori in giro per Roma?A meno che i miei lavori non vengano trafugati dalla mostra all'Argot di ottobre (equindi passino a clandestine gallerie private), non ho programmi espositivi su Roma inquesti mesi. Tra le locandine del Teatro Argot e Metromorfosi, sono contento di averfatto una piccola invasione di Roma. Si può comunque dare un'occhiata al mio sito,nell'attesa. Possiamo lavorare di più per il 2013, tanto il mondo non finirà e io conti-nuerò a disegnare ogni notte.

Loris, ti facciamo un grande in bocca al lupo per la tua attività di illustratore e per GabbiaNo,in giro per i teatri italiani dalla prossima primavera.

www.cappellosenzatesta.com

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VERONICA CENCI

FINO AL 27 GENNAIO 2013 MAR-VEN 15/19; SAB, DOM E FESTIVI 10/19; LUN. CHIUSO - INGRESSO GRATUITO

FONDAZIONE FERRERO VIA VIVARO 49 - ALBA (CN) - WWW.FONDAZIONEFERRERO.IT

CARLO CARRÀ 1881-1966

Carlo Carrà è statauna delle figure cen-

trali dell'arte italiana delNovecento. Oggi, aquasi vent'anni da quan-do la Galleria Nazionaled'Arte Moderna di Romapresentò per l'ultimavolta una mostra a luidedicata, le opere diCarrà tornano inPiemonte, suo paeseoriginario. Dal 27 otto-bre al 27 gennaio, i suoidipinti di maggiore rilievoartistico e rappresentati-vo verranno esposti inuna mostra antologica

presso la Fondazione Ferrero di Alba, che per l'occasione ha attinto dalle gallerieprivate e dalle istituzioni pubbliche d'Italia e del mondo, con l'obiettivo di ridarevoce all'opera di questo grande pittore. La mostra dedicata a Carrà ha come margi-ni la data di nascita e morte dell'artista nato a Quargnento: 1881-1966. Negli ottan-tacinque anni di vita ed arte che la Fondazione espone si possono ritrovare i lavoripiù rappresentativi del percorso creativo di Carrà: dalle prime opere "divisioniste"ai magnifici quadri futuristi, per passare attraverso l'antigrazioso e la pittura meta-fisica, di cui fu fautore insieme a de Chirico nel 1916. Ma non mancano le opere del"Realismo mitico" ed i paesaggi a partire dagli anni Venti, le composizioni monu-nentali degli anni Trenta e una selezione di nature morte, che guideranno lo spetta-tore fino agli ultimi anni della sua attività. Carlo Carrà è uno dei pittori di maggiorspicco del primo Novecento ed in questo senso appare fondamentale il lavoro delgrande storico dell'arte albese Roberto Longhi, punto di riferimento dellaFondazione, la cui profonda conoscenza della sua opera permette di approfondire afondo il rapporto tra questo genio del secolo scorso ed il paesaggio piemontese. Lamostra, a cura di Maria Cristina Bandera, gode dell'Alto Patronato del Presidentedella Repubblica.

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GALLERIA PINO CASAGRANDE

MARISA ALBANESE - CRISTINA FALASCA. COSA FERMA LE ALTALENE?

via degli Ausoni 7a - tel. 06.4463480 - www.pinocasagrande.com - lun/ven17-20 - chiuso sabato e domenica - ingresso libero - fino al 12 novembreLe opere delle due artiste in dialogo presso lo storico studio d'arte di SanLorenzo, giunto al quarto appuntamento del progetto "unconventionaltwins - doppio personale".

FIRST GALLERY

MARCO PETRUS. DALLE BELLE CITTA'

via Margutta 14 - tel. 06.3230673 - www.firstgallery.it - mart- sab 11/19 - ingresso libero- fino al 17 novembreInquadrature dal basso, scorci di palazzi, edifici sovrapposti a testa in giù uno rispetto all'al-tro, dettagli architettonici ingranditi e decontestualizzati in un puro gioco di composizionee colore, sono gli elementi caratteristici della pittura dell'artista riminese Marco Petrus.

MUSEO CARLO BILOTTI

AFRO. DAL PROGETTO ALL'OPERA. 1951-1975

viale Fiorello La Guardia - tel. 06.0608 - www.museocarlobilotti.it - mart-ven 10/16 - sab-dom 10/19 - euro 8/7 - fino al 6 gennaio 2013Afro Basaldella, artista friulano approdato a Roma appena diciottenne, attraversa l'arte delNovecento da protagonista. Nasce figurativo, si lascia sedurre dal Neocubismo e approdainfine all'astrazione pura.

SCUDERIE DEL QUIRINALE

VERMEER. IL SECOLO D'ORO DELL'ARTE OLANDESE

via XXIV Maggio 16 - tel. 06.39967500 - www.scuderiequirinale.it - dom-giov 10/20; ven-sab 10/22.30 - chiuso lun - euro 12/9.50 - fino al 20 gennaio 2013In attesa di Tiziano, lo spazio delle Scuderie celebra il pittore di Delft e gli artisti olandesisuoi contemporanei. Per approfondire, leggi pagg. 22-23.

GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA

PAUL KLEE E L'ITALIA

viale delle Belle Arti 131 - tel. 06.32298221 - www.gnam.beniculturali.it - mart-dom10.30/19.30 - chiuso lun - euro 12/9.50 - fino al 27 gennaio 2013Sono una quarantina le opere alla GNAM del pittore astrattista metà svizzero metà tedesco. Larealtà dei suoi dipinti è rarefatta, essenziale, talvolta ridotta a semplici linee o campiture colorate.

COMPLESSO DEL VITTORIANO

RENATO GUTTUSO. 1912-2012

via di San Pietro in Carcere - tel. 06.6780363 - www.comunicareorganizzando.it- lun-giov 10.30/19.30 - ven- sab 9.30/22.30; dom 9.30-19.30 - euro 12.50/9 -fino al 10 febbraio 2013 A cento anni dalla nascita del pittore di Bagheria, ben 100 suoi dipinti, tracui I funerali di Togliatti (immagine), La Crocefissione e Vucciria, sono in

mostra nella città in cui egli visse per oltre cinquant'anni.

DOVEARTE

:: a cura di Natalia Massidda - [email protected]

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LIBRIISOLA

MARTE - IL CAVALIERE, LA MORTE, IL DIAVOLO di Fritz ZornSono giovane, ricco e colto e sono infelice, nevrotico e solo, questo l'inci-pit di un'autobiografia scritta in limine mortis, memoir lucido dell'infelici-tà totale e dell'impossibilità di salvarsi. Fritz Zorn, all'anagrafe Fritz Angst(nomen omen), verga uno dei più violenti atti d'accusa contro la famigliaborghese. L'impulso a mettere razionalmente nero su bianco le sue con-siderazioni parte dal fatto che l'autore sta per morire di cancro. Quali lecause di questa malattia? Zorn le riconduce alla repressione della fami-glia avvenuta in un clima di ambiguità più che di esplicita violenza, unaprevaricazione soffusa e indefinita da cui risulta impossibile difendersi. Gabriele Capelli Editore, 2004

VISAS E ALTRE POESIE di Vittorio RetaL'ovale dove stavano nascosti i sogni è chiuso da tre morse che locingono da tre parti come uno specchio schiacciato, tutte fatte aforma di zampa di rapace. L'opera omnia di Vittorio Reta, poetadalla vita breve e tormentata. Sono versi misteriosi, enigmatici ein un certo senso terrorizzanti, marchiati da una densità esisten-ziale non comune. La sintassi disturbata, i continui salti logici enevrotici, le parole, i luoghi e le sensazioni come droni a colpirel'estrema sensibilità del poeta fanno di questa lettura un'espe-rienza straniante e bella.Le Lettere, 2006

Ogni mese chiediamo ad uno scrittore di indicarci i tre libri che porte-rebbe sulla sua isola (luogo fisico, interiore, dimensionale).

Francesca Genti ha pubblicato le raccolte di poesia Bimba Urbana(Mazzoli, 2001), Il vero amore non ha le nocciole (Meridiano Zero,2004), Poesie d'amore per ragazze kamikaze (Purple Press, 2009),L'arancione mi ha salvato dalla malinconia (Sartoria Utopia, 2012).In veste di narratrice ha partecipato a diverse antologie, firmandoil libro di racconti Il cuore delle stelle (Coniglio Editore, 2007) e ilromanzo La Febbre (Castelvecchi, 2011).

Nb: le edizioni indicate in calce non sono sempre corrispondenti alle immagini.

LO SMALTIMENTO di Paolo GentiluomoCosa vedi dal buco?Vedo un morto con le braccia attorcigliate intorno al collo.Un banale incidente d'auto in una mattinata afosa è il pretesto perinnescare una narrazione a orologeria, una storia dove niente maitorna e tutto si complica sempre di più seguendo la lezione diKafka e del Nouveau Roman. Un romanzo tragicamente comico,che sfida di continuo il lettore prendendolo per mano per portarloin un labirinto linguistico, logico e temporale in cui è assai piace-vole perdersi.Round Robin, 2010

:: a cura del Collettivo Archiloco

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:: Metromorfosi invita alla lettura dePoemas con el hijo di Juan Gelman (in Giovani poeti sudamericani, Einaudi 1972)

Sai il tempo, tutto il tempo,tra questa parola e il tuo tempo?

Sai l'aria, tutta l'ariatra questa parola e la tua aria? [...]É arrivata fino a te come una magia,

magari come una vecchiezza?Ha bagnato con acqua delicata

la tua acqua, la purissima, la quieta?T'ha incoronato di splendente luce?Ti ha messo sulla bocca farine dolci?Chi potrà dire mai ciò che succede

quando due bambini si baciano.

PUNTODIFUGA

:: impaginato ascoltando ancheL’Elefante bianco degli Area

corri forte ragazzo, corri, la gente dice sei stato tu

IL PROSSIMO NUMERO SARÀ A ROMA E DINTORNI DAL 28 NOVEMBRE 2012

TEL. 06.97848965 - 333.2829348 - METROMORFOSI.COM - [email protected]

Aprì la porta. "Sono tornato" disse. Il padrechiuse il libro che stava leggendo.

"Lo vedo che sei tornato, ma sei comunque inritardo di quasi tremila secondi".Avevano cominciato a dividere il tempo così daun paio di anni."Comunque non è un problema, tua madre staancora cucinando". Dalla cucina veniva odore di bruciato.La madre, infatti, continuava a ragionare in ore

e spesso le capitava di perdere il senso di quello che stava facendo: si dimenticavadi tutto e fissava allo specchio le sue enormi rughe.

:: il numero cinquantotto di Metromorfosi è dedicato aHiroshi

corri ragazzo laggiù, vola tra lampi di blu

metromorfosi

EMANUELE KRAUSHAAR

:: per questo novembre, Metromorfosi consiglia digiocare a nascondino con la propria ombra

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DOVEÈCENTRO bar del fico piazza del fico 26 casa delle letterature piazza dell'orologio 3camponeschi piazza farnese 50 cinema farnese piazza campo de’ fiori 56 hollywood via di monserrato 107 libreria altroquando via del governo vecchio 82 libreria fahrenheit 451 piazza campo de’ fiori 44 open baladin via degli specchi 6teatro dell’orologio via dei filippini 17

TRASTEVERE - MONTEVERDE - SAN PIETROargot studio via natale del grande 27bar biobio via di s. francesco di sales 1casa della memoria e della storia via s. francesco di sales 5casa internazionale delle donne via della lungara 19 cinema alcazar via merry del val 14 cinema intrastevere vicolo moroni 3 cinema nuovo sacher largo ascianghi 1 bar settimiano via di porta settimiana 1 filmstudio via degli orti d’alibert 1c fondazione volume! via s. francesco di sales 86/88freni e frizioni via del politeama 4/6 galleria extraspazio via san francesco di sales 16a ma che siete venuti a fa’ via benedetta 45 mc queen via aurelia antica 77ombre rosse piazza sant’egidio 12 teatro agorà via della penitenza 33 teatro belli piazza sant’apollonia 11ateatro vascello via g. carini 78 tic edizioni vicolo della penitenza 24

MONTIcharity café via panisperna 68i monticiani via panisperna 84saint louis college of music via urbana 49a teatro eliseo via nazionale 183urbana 47 via urbana 47

PRATI - FLAMINIO - PARIOLI alexanderplatz via ostia 9 art studio café via dei gracchi 187acinema azzurro scipioni via degli scipioni 82 cinema politecnico via tiepolo 13afonclea via crescenzio 82a ials via c. fracassini 60 officine musicali del borgo via del farinone 36 teatro dell’angelo via s. de saint bon 19 teatro olimpico piazza gentile da fabriano 17

TESTACCIO - OSTIENSE - GARBATELLAabsinthe via ostiense 193 caffè letterario via ostiense 83camera verde via g. miani 20 casa del jazz viale di porta ardeatina 55cinema greenwich via bodoni 59 extra viale giotto 1aied via g. branca 122scuola popolare di musica di testaccio piazza o. giustiniani 4teatro ambra alla garbatella piazza giovanni da triora 15 teatro vittoria piazza santa maria liberatrice 8 teatro palladium piazza bartolomeo romano 144

[per la tua inserzione su Metromorfosi Infocriticatel. 333.2829348 - [email protected]]

SAN LORENZO - PIGNETObeba do samba via de’ messapi 8 cargo via del pigneto 20 circolo degli artisti via casilina vecchia 42esc via dei volsci 159init via della stazione tuscolana 133 kino via perugia 34 locanda atlantide via dei lucani 22b nuovo cinema aquila via l’aquila 68 palestra popolare via dei volsci 94

SAN GIOVANNI - COLOSSEOinformagiovani largo corrado ricci 128divino via mirandola 31

NOMENTANObrancaleone via levanna 13 lanificio via di pietralata 159

OLTREcaffetteria al 13 via aurelia1253

...e tanti altri locali, cinema, teatri, gallerie, librerie

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magazinecrossing

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