Metromorfosi 52

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metromorfosi ® INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI - 2012MARZOCINQUANTADUE

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classicacontemporanea lezioni di tenebra movimentijazz musica da cucina il cielo sopra roma l'eternità e il giorno di angelopoulos cortoons IX uovo festival

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METROMORFOSI®

MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M. - Ufficio Italiano Brevetti e MarchiEDITORE Tic Edizioni di Emanuele KraushaarDIRETTORE EDITORIALE Emanuele Kraushaar [email protected] RESPONSABILE Lorenzo LazzarinoCAPOREDATTORE Maria Cera [email protected] Max Parri [email protected] Maria Cera [email protected] Natalia Massidda [email protected] Reg MasticeCONSIGLI EDITORIALI Sabine Duras & Margherita SchirmacherFASHION EDITOR Caterina Ciancarelli COPERTINA D’Artagnan di Daniela VolpariCON Alessandro Zoppo, Amos On, Anne Sexton, Beppe Manni, Elio Florian, Francesca Vantaggiato, Marilena Renda, Marcella Santomassimo, Matteo Antonaci RINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Felicita, Fabio, Francesca Matteoni, Ivan Vicari, Lucio, Maria Franca, Paolo BoschettiCONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino - Studio Legale Toriello & AssociatiSTAMPA Gescom S.p.A. Strada Teverina Km. 7 - Loc. Acquarossa (Viterbo) REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 RomaSEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma WEB www.metromorfosi.comTELEFONO 06.97848965 / 333.2829348EMAIL [email protected]

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nella programmazione. La collaborazione è da ritenersi gratuita salvodiversi accordi contrattuali. Le idee espresse negli articoli sono riconducibili ai singoli autori. Metromorfosi si riserva il diritto dinon pubblicare il materiale pervenuto e di effettuare gli opportuni tagli redazionali. L’editore ha cercato di rintracciare gli aventidiritto ai crediti fotografici non specificati ed è a disposizione per qualsiasi chiarimento.

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CLASSICACONTEMPORANEA 2

LEZIONI DI TENEBRA 3

MOVIMENTIJAZZ 5

MUSICA DA CUCINA 7

IL CIELO SOPRA ROMA 8

ROCKETC. 11 5522

MMAARRZZOO 22001122

CON QUEL CALDO 15

LA LEGGENDA DELLA

CAROTA-DIAMANTE 29

THE RED SHOES/

SCARPE ROSSE 30

PUNTODIFUGA 32

L'ETERNITÀ E IL GIORNO DI

ANGELOPOULOS 12

L'UNICUM 13

CORTOONS IX 15

IL CINECONTORSIONISTA 16

GRANDESCHERMO 17

TTEEAATTRROO

PALCO 06 18

UOVO FESTIVAL 19

AARRTTEE

DANIELA VOLPARI 22

ANDY WARHOL'S FACTORY 26

DOVEARTE 23

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SFIZI CAPITALI 21

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2 MARZO/ ALEXANDRE THARAUD - OMAGGIO A BACH

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30- euro 18/37In programma: Bach (Concerto in sol minore BWV 1058, Siciliana dalConcerto BWV 596 per organo, Concerto in fa minore BWV 1056, Concertoitaliano BWV 974: Adagio, Concerto in re minore BWV 1052) e Scarlatti(Sette Sonate).

6 MARZO/ MARIO BRUNELLO E ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);ore 20.30 - euro 12/25Mario Brunello (violoncello e direzione) e Orchestra Giovanile Italiana eseguono: Haydn(Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in do maggiore Hob: Viia/1 e Concerto per vio-loncello e orchestra n. 1 re maggiore Hob: Viia/2) e Brahms (Quartetto in sol minore Op.25, versione per orchestra sinfonica di Arnold Schönberg).

16 MARZO/ DVORÁK - STABAT MATER

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30 - euro 18/37Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Ciro Visco (direttore), Enrico Pace (piano-forte).

17 MARZO/ QUARTETTO YSAŸE

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);ore 17.30 - euro 12/25In programma: Brahms (Quartetto in la minore op. 51 n. 2), Fauré (Quartetto in mi mino-re op. 121) e Schubert (Quartetto n. 14 in re minore "La Morte e la fanciulla" D810).

20 MARZO/ KHATIA BUNIATISHVILI

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);ore 20.30 - euro 12/25In programma: Chopin (Polacca n. 6 in la bemolle maggiore op. 53 "Eroica"), Schumann(Carnaval op. 9), Chopin (Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 35) e Ravel (Gaspard de laNuit).

24, 26 E 27 MARZO/ THOMAS ADÈS - TEMPESTE

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00(24 marzo), 21.00 (26 marzo), 19.30 (27 marzo) - euro 18/50Compositore, pianista, direttore d'orchestra, classe 1971, Thomas Adès èl'inventore di un linguaggio musicale innovativo e attualissimo che saanche arrivare al cuore dell'ascoltatore meno disposto alle novità del con-temporaneo. In una serata interamente concepita intorno alla Tempesta di

Shakespeare, alternerà alle omonime composizioni di Cajkovskij e Sibelius, un'ampia scel-ta di pagine tratta dalla sua splendida opera The Tempest, trionfalmente presentata allaRoyal Opera House di Londra nel 2004 e nel 2007, e Asyla, il suo pezzo più noto e fortu-nato, che Sir Simon Rattle volle introdurre (accanto alla Quinta Sinfonia di Mahler) nel pro-gramma del suo primo concerto da direttore musicale dei Berliner Philharmoniker, nel2002.

CLASSICACONTEMPORANEA

:: a cura di Elio Florian

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LEZIONI DI TENEBRA

Non essendo previsti eventi targatiContemporanea per il mese di marzo, ne

approfittiamo per consigliare ai nostri letto-ri Lezioni di Tenebra di Lucia Ronchetti,disco prodotto dalla Parco della MusicaRecords e che, dopo il debutto alKonzerthaus di Berlino, è stato presentatolo scorso 21 gennaio presso la sala SpazioAscolto dell'Auditorium.

Si tratta di un'opera da camera persoprano, controtenore, quartetto vocaleed ensemble strumentale. Lezioni diTenebra si tuffa nelle metafore del buio edella cecità, riprendendo la versione delmito di Giasone elaborata da GiacintoAndrea Cicognini per Francesco Cavalli nel1649.

Al centro della rivisitazione dramma-turgica e musicale dell'opera, il rappor-to tra Giasone e Medea, che rinuncia-no al contatto visivo vivendo di incontrinell'ombra e di un amore di tenebra. Inquesto disco l'organizzazione musicalepurifica le tensioni drammatiche e la pro-gressione dell'intreccio testuale, riuscendo in qualche modo a sostituirsi agli aspetti visivi,con una riduzione minimalista a due sole voci soliste che danno vita ai diversi personaggiavvolti dall'oscurità.

Ora diamo una rapida occhiata al prossimo appuntamento di Contemporanea - una ras-segna di cui quest'anno siamo orgogliosamente media sponsor - e che approfondiremodovutamente nel prossimo numero di Metromorfosi. Il 20 aprile la sala Petrassi ospiteràDivna, un eccezionale tributo alla grande musica dell'antica tradizione bizantina e dellechiese d'Oriente attraverso la splendida e angelica voce di Divna, tra le massime interpre-ti della tradizione antica di Bisanzio (la più alta autorità per il canto ortodosso, LycourgosAngelopoulos, dice di lei: "Divna possiede una delle voci più pure che io abbia mai senti-to"). Al suo fianco il Coro Melodi di Belgrado e la PMCE Parco della Musica ContemporaneaEnsemble. L'artista interpreterà nella stessa serata opere della liturgia bizantina e compo-sizioni di Sir John Tavener, musicista britannico della celebre etichetta dei Beatles (AppleRecords), convertitosi alla religione greco-ortodossa.

ELIO FLORIAN

CONTEMPORANEA

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1 MARZO/ MONKTRONIC

28DiVino Jazz (via Mirandola 21 - tel. 340.8249718); ore 22.30 - euro 5 + tesseraTorna il tributo a Thelonious Monk firmato Pasquale Innarella (sassofoni) e Roberto Fega (elet-tronica), che cala la musicalità del pianista su pulsazioni e atmosfere elettroniche.

3 MARZO/ WORLDREAM

Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10Federico Laterza (pianoforte, harmonium e tastiere), Paolo Innarella (sassofoni, flauto e bansoo-ri flutes), Lutte Berg (chitarre), Stefano Cesare (contrabbasso e basso elettrico), Sanjay KansaBanik (tabla) e Giovanni Lo Cascio (batteria e percussioni).

5 MARZO/ ENRICO PIERANUNZI NEW AMERICAN TRIO

Auditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00- euro 15Enrico Pieranunzi presenta il nuovo disco Permutation, registrato per laCamjazz col nuovo trio americano del pianista con Scott Colley (contrabbasso)e Antoni Sánchez (batteria). La storia dei trii americani di Pieranunzi è fitta dicollaborazioni prestigiose: dal trio con Marc Johnson e Joey Baron a quello fine

anni ’80 con Charlie Haden e Billy Higgins, all’altro con Paul Motian e lo stesso Haden.Permutation allude a un’ulteriore trasformazione ed evoluzione di Pieranunzi verso nuove formed’espressione compositive e improvvisative, richiamando la sua inesausta capacità di rinnovarsi.

7 MARZO/ BRAD MEHLDAU

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00- euro 20Carta bianca in solo ad uno dei più grandi pianisti jazz della scena interna-zionale, che attraverso la propria ricerca pianistica ha forgiato uno stileunico, tra esplorazione jazz, romanticismo classico e fascino del pop.

8 MARZO/ GIULIA SLASONE TRIO

28DiVino Jazz (via Mirandola 21 - tel. 340.8249718); ore 22.30 - euro 5 + tesseraUn omaggio alle donne, con composizioni unicamente a firma femminile.

12 MARZO/ BRAD MEHLDAU TRIO

Auditorium PdM S (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 20/25Dopo l’appuntamento in solo, una delle voci più profonde del pianoforte jazz contemporaneo tornaall’Auditorium per suonare in trio con Larry Grenadier (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria).

14 MARZO/ CHICK COREA & GARY BURTON

Auditorium PdM C (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 20/30Due nomi che continuano a fare la storia del jazz.

25 MARZO/ JOY GARRISON MY SONGS AND I

Alexanderplatz (via Ostia 95 - tel. 06.39742171); ore 22.30 - tessera annuale: euro 45,mensile: euro 15J. Garrison (voce), C. Colasazza (piano), F. Puglisi (contrabbasso), A. Ariano (batteria).

:: a cura di Beppe Manni

MOVIMENTI JAZZ

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MUSICA DA CUCINA

Entrare nella propria cucina ed accor-gersi di trovarsi immersi in una miria-

de di strumenti musicali è sempre stato,per ogni musicista, l'idea originaria: col-telli e bicchieri ad imporre un ritmosamba durante pranzi e cene dai parenti,o la grande pentola della nonna percossacon la cucchiarella di legno che ci hasempre fatto fuggire alla sua sola vista.E da qui a creare un genere, beh, ce nevuole. Ma Fabio Bonelli, alias Musica daCucina, è riuscito a farlo; proprio attra-verso la gestione dei rumori e la mescolanza di svariate sonorità, dal folk alla musicaconcreta, passando per una sorta di rumoristica sperimentale, ha creato una formulache sorprende. Come gli audio credits dei suoi lavori, dove sono presenti: pentole,grattugie, mestoli, padelle intonate, mucchio di cucchiaini, sbattiuova amplificato,carta stagnola, vecchie posate d'argento, piattini da caffè, imbuti percossi, glocken-spiel di cucchiai, voce cantata in teiera e carta stagnola, fischio con cannuccia, pen-tolone scolapasta, bottiglie soffiate, tortiera percossa con mestolo di legno, pentolasfregata con mestolo di legno, cucchiaio di legno su tagliere, orologio da muro, stufaa legna, coppette porta gelato e infine una chitarra, un’armonica ed un clarinetto. Lasua arte assorbe divagazioni ambient e oniriche, che cullano un cantautorato intimoe surreale, dove la tecnica adottata fa da riverbero ad una casuale nascita dei vari

suoni prodotti dagli strumenti da cucina,e successivamente campionati e mandatiad una loopstation. Quindi registrati eassemblati e poi suonati tutti insiemeabbinandoli alle melodie degli strumentiveri. In Italia e all'estero è stata ascolta-ta e apprezzata da un pubblico variega-to: dal colto al bambino, dal punk all'an-ziano, anche perché al concerto FabioBonelli riesce a coinvolgere il pubblicofacendo suonare a tutti quanti gli attrez-zi da cucina. Buon appetito...

21 MARZO ORARIO DA DEFINIRE

LUOGO DA DEFINIRE WWW.MYSPACE.COM/MUSICADACUCINA

MAX PARRI

AMBIENT FOLK

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IL CIELO SOPRA ROMA

Il cielo si espande, le ombre si fanno argentate e i colori sono sigillo reale al compimentodei Pontiak, band che apre un marzo coi fiocchi. Al Circolo degli Artisti, si consumerà

uno dei gruppi più seguiti e creativi della nuova ondata psych rock. Attivi dal 2004, i fra-telli Carney sfornano dischi alla velocità della luce: nel 2011 il bellissimo EP Comecrudos,quest'anno l'atteso Echo Ono. Un percorso fatto di sonorità sporche e rurali, quadri di unmodo di guardare al mondo spontaneo, essenziale, espressionista. Un viaggio nel cuoredella Virginia, dove il rock diventa crudo e lisergico, dilatato e polveroso. Alla contorsio-ne della contemporaneità punta invece Sean Noonan's Brewed By Noon, il 3 al DalVerme. Batterista di Hub (con Tim Dahl), Mat Maneri e Marc Ribot, transfuga dellaBrooklyn underground, Noonan si districa tra il free jazz e l'hardcore, tra il punk e laworld music (dall'Irlanda all'Armenia passando per Senegal, Mali e Liberia). Real, cuttingedge, progressive independent music, la chiama lui. Un tormento dannatamente piace-vole, aggiungiamo noi. Mondi in collisione, come accade il 7 al Circolo per il ritorno deiGod Is An Astronaut. Il trio irlandese festeggia i dieci di attività con la consueta sara-banda post rock strumentale che li ha caratterizzati dagli esordi di The End of theBeginning fino ai più recenti Far from Refuge e Age of the Fifth Sun. Se su disco la for-mula 'malinconica atmosfera + rabbiose esplosioni' rischia di stancare, dal vivo le instal-lazioni video promettono uno spettacolo totalizzante.

Su ben altri terreni si muovono i Siena Root, l'8 al Sinister Noise. Paladini incontra-stati del retro rock più ingegnoso e ben suonato che ci sia, la band svedese ha mostratoin Root Jam (mastodontico doppio live album) cosa gusta il pubblico dei loro show. Rockimmerso negli anni '60 e '70, fatto di chitarre avvolgenti, Hammond ribollente e ritmicheimpeccabili. Un gusto per la composizione che parte dall'energia di Led Zeppelin eCaptain Beyond per arrivare al progressive, alla psichedelia e all'esotismo freak d'antan.

Chi ama dischimeravigliosi comeA New DayDawning, Far fromthe Sun e DifferentRealities non se lifarà scappare."Kraut rock for thepost Radioheadgeneration" è ladefinizione data aiLike a Stuntman,il 15 al Dal Verme.Dopo il colpo del2009 OriginalBedouin Culture (su

ROCK ETC.

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Bureau B), ilquartetto tedescoè tornato conYOY, altro bizzar-ro miscuglio distranezze kraute,folli melodie pop,ritmi electro pope divagazioniindie rock.Evento da nonperdere il 16 alTraffic: il signorPage Hamiltonarriva con gliHelmet (o ciòche ne rimane…)per il ventennale dall'uscita di Meantime, insieme a Betty ancora oggi il disco della vita. Nonc'è celebrazione che tenga: da In The Meantime a Role Model l'album verrà suonato perintero. Con una simpatica aggiunta: il pubblico potrà acquistare la registrazione live delconcerto. Se i riff saranno ancora quelli abrasivi e anfetaminici del 1992, a fine serata ilportafogli sarà vuoto e la pancia piena. Per chi dovesse preferire meditazione e trascen-denza, la stessa sera il Sinister propone il release party dei Tiresia Raptus. Idea nata dacomponenti di Doomraiser, Black Land, Foreshadowing e Der Noir, il progetto mira alla spe-rimentazione sonora, concettuale ed esoterica. Tra dark wave e occult psych rock, TiresiaRaptus è un trip che attraverso suoni e immagini (videoproiezioni a cura di Estremarte) vaa carpire la profondità delle dimensioni, per un'esperienza che proietta verso il Tutto.

A farci tornare con i piedi per terra ci pensano il 22 i Fleshtones, all'Init. Un pezzo distoria del garage rock a stelle e strisce, la band newyorkese è in giro dal 1976 e per avvi-cinarsi al traguardo dei 40 anni gira in lungo e in largo per l'Europa, fregandosene dellemode e tenendo alto il vessillo del rock'n'roll. Keith Streng e Peter Zaremba sono semprepronti ad inondarci del loro super rock, agile e ammantato di R&B, blues, sfrontatezza punke power pop dinamitardo. Il passato è una terra cui mirano anche gli esordienti. Il 24 alSinister presentano il primo album gli Ape Skull, power trio romano che si destreggia conabilità tra hard, acid e funk rock. Chi ha un orgasmo quando ascolta Free, Cactus,Steppenwolf e Grand Funk, è pregato di presenziare. Come il 29, sempre al Sinister: tor-nano da pianeti lontani gli space punk rockers Farflung. La vera provenienze è LosAngeles, la missione è conquistare le menti con un intreccio di Hawkwind e HeliosCreed, Can e Warrior Soul. Pronti per esplorare la nuova frontiera del suono?

ALESSANDRO ZOPPO

MARZO VARI ORARI E PREZZI

VARI LUOGHI PER DETTAGLI LEGGI L’ARTICOLO E LA RUBRICA ROCK ETC. A PAG. 11

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Venite a trovarci nel regno della birra.Arte della spinatura, tecnica degustativa, bellezza del bere.

Area espositiva per mostre fotografiche e pittoriche.Consigliato dalla Nanobirra di Metromorfosi.

Mc Queen vi aspetta in zona San Pietro!

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2 MARZO/ ALAIN CARON

XRoads Live Club (via Braccianese 771, Osteria Nuova - tel. 06.3046645); ore 22.00 Canadese e maestro del basso a sei corde, ex degli Uzeb.

3 MARZO/ ZE’ GALIA + RESSACA DO CARNAVAL

Beba do Samba (via de’ Messapi 8 - tel. 339.6374741); ore 21.30 - euro 8 con consumazioneSerata carioca d’autore nel tempio incontrastato della musica brasiliana della capitale; aseguire si balla con la nuova edizione della Ressaca do Carnaval.

5 MARZO/ U.K. SUBS

Traffic Club (via Prenestina 738 - tel. 320.547412); ore 21.30Il graffio del punk fine anni Settanta arriva a Roma per mettere tutto in discussione.

7 MARZO/ GOD IS AN ASTRONAUT

Circolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684); ore 21.30euro 20 + d.p.Atmosfere post-rock per gli irlandesi al loro decimo anno di vita. Una cen-trifuga di malinconica atmosfera e rabbiose esplosioni. Per approfondire,leggi pag. 8.

8 MARZO/ SIENA ROOT + DOCTOR CYCLOPS + TARSVS

Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 21.30 - euro 8I paladini incontrastati del retro rock. Per approfondire, leggi pag. 8.

11 MARZO/ SONNY & THE SUNSET

Le Mura (via di Porta Labicana 24 - tel. 06.64011757)Sonny Smith e la sua band garage pop dai colori freak di una California assolata.

15 MARZO/ AWA LY

Ombre Rosse Caffè (piazza Sant'Egidio 12 - tel. 06.5884155); ore 22.00 - ingresso liberoStorie di vita cantate in un'atmosfera calda, avvolgente, intima e ricca di energia.

16 MARZO/ TIRESIA RAPTUS + ELEPHANTE + OTHEI

Sinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 21.30 - euro 8Tra dark wave e occult psych rock. Per approfondire, leggi pag. 8.

21-23 MARZO/ ROGER DALTREY PERFOMS THE WHO'S TOMMY

Auditorium Conciliazione (viale della Conciliazione 4 - tel. 06684391); ore21.30 - euro 52/104Voce degli Who in scena con la leggendaria opera rock Tommy, mai dal vivoin versione integrale.

23 MARZO/ MARC RIBOT

Auditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15Musicista eclettico, con la sua chitarra Marc Ribot sa spaziare dal jazz al punk, dallamusica cubana alle composizioni di Scelsi.

ROCK ETC.

:: a cura di Max Parri - [email protected]

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L'ETERNITÀ E

IL GIORNO DI ANGELOPOULOS

Il 24 gennaio, su una strada a Keratsini, periferia ovest del Pireo, Theodoros Angelopoulos ha ces-sato di esistere. Una motocicletta di una guardia speciale non in servizio ha sbarrato la via e la

vita di un maestro del cinema mentre erano in pieno corso le riprese del suo nuovo film L'altromare (terza parte della seconda trilogia della storia nata nel 2004 con La sorgente del fiume,proseguita nel 2008 con La polvere del tempo) nel quale si accingeva ad affrontare-interpretare-renderci il suo sguardo sulla crisi economico-sociale che la Grecia sta vivendo. Un occhio, quellodel regista greco, la cui perdita appare ancora più nefasta in questo momento storico e tempora-le. Perché lo sguardo che Theo Angelopoulos ha gettato sulla vita attraverso il cinema contieneinnanzitutto le origini dell'uomo: la Storia, il Mito, la Tragedia, l'Epica… Angelopoulos viaggia den-tro 'la Necessità', dialettizzando con il presente per mezzo di un costante e disallineato legame colpassato, tra dimensione intima ed esterna, moderna e classica, dentro un flusso che è sogno,mistero, dolore, fascino… La stessa incomprensibilità dell'esistere. Tutto questo viene reso con unagrammatica filmica corrispondente, dominata dal passo del piano sequenza, dalla 'rivelazione' del-l'inquadratura fissa, dalla destabilizzazione-alienazione del fuori campo. Da un rigore di rappre-sentazione che è anche ethikos - teoria del vivere - e di conseguenza cooperazione-responsabili-tà-attenzione richiesta ad uno spettatore dentro un colloquio visivo sicuramente impegnativo, masempre (anche nella ridondanza di eccessivo simbolismo e formalismo in cui a volte Angelopoulosè inciampato) intensa esperienza. La terra che abita i suoi personaggi è una Grecia 'interiore',quella del Nord, tra le montagne, solitaria e impervia, ricca di fascino e marcata dalla storia.

Il percorso filmico di Angelopoulos, non prolisso ma denso, lo coagulo dentro una pellicola cheracchiude e marca il suo stile: O thiasos/ La recita (1975), terzo lungometraggio, decretato comeil miglior film della fine degli anni '70 dalla 'madre Francia'. Un viaggio di quasi quattro ore nellastoria greca tra la seconda guerra mondiale e il primo dopoguerra: mito degli Atridi, eredità di

Brecht nel personalissimosilenzio, dentro una musica eun canto che si fanno unica esola parola, nella radicalitàdell'uso del piano sequenza,nella qualità visiva e nell'a-settico impersonalismo degliattori. Il vuoto di un altromaestro e di un'idea di cine-ma sempre più rarefatta,oggi, è pesante e greve. Cisentiremo più soli.

MARIA CERA

CINEMA

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L'UNICUM

Il 16 marzo ricorre il decen-nale della scomparsa di una

personalità artistica eumana singolarissima: a64 anni, Carmelo Bene halasciato la vita, sperimen-tando se stesso e l'artecome nessun altro.Precocemente illuminatosia esistenzialmente, "Noinasciamo morti", che arti-sticamente, "Attore artefi-ce di tutto", Bene è uno diquegli esseri necessari,nella destabilizzazione di cuisi è caricato e ci ha caricati,staccandosi nettamente dalcaos della omologazione e della cecità, e portando in tutto ciò che ha toccato (teatro, cinema, musi-ca, scrittura), l'alterità, la materia del nulla nel quale siamo immersi: "Il problema è che l'io affio-ra, per quanto noi vogliamo schiacciarlo, comprimerlo. Ma finalmente, prima o poi, questa piccolavolontà andrà smarrita. Come dico sempre: il grande teatro deve essere buio e deserto".Autarchico, creatore di se stesso, si impone immediatamente all'attenzione, avviando nel teatro lecosiddette variazioni: 'manipolazioni-massacro' dei testi classici. Non si limita a recitare-citare, mareinventa il linguaggio teatrale, utilizzando la ricercatezza e il barocco nello stile, con l'esempio diAntonin Artaud ad ispirarlo, sommamente più forte di lui nel reggere se stesso e l'alienazionesociale a cui irrimediabilmente lo destinava la sua individualità assoluta e assolutista.

"Il cinema è sempre servito a spacciare storielle, ma nessuno ha mai spacciato la pellicola": nelcinema ha fatto il suo ingresso dapprima come attore (voluto da Pasolini, folgorato-affascinatodalla sua personalità, nell'Edipo Re del 1967), successivamente nel debutto alla regia con il medio-metraggio Hermitage (1968) e con il primo lungometraggio: Nostra Signora dei Turchi (1968)(Premio Speciale della Giuria alla XXXIII° Mostra del Cinema di Venezia), tratto dal suo omonimoromanzo pubblicato nel 1966. Sono seguiti: Capricci (1969), Don Giovanni (1970), Salomè (1972),Un Amleto in meno (1973). La Puglia, sua regione, lo ricorda: il 15 marzo e dal 28 aprile al 5 mag-gio ad Otranto; dal 16 marzo al 30 giugno a Lecce; dal 24 al 31 marzo a Bari nell'ambito del Bif&st(Bari International Film Festival). Festival Carmelo Bene è il tributo offertogli, in collaborazione conla cineteca nazionale presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e le Teche Rai. Cinquanta oredi materiali-documentazione teatrale, cinematografica e televisiva di Bene, con incontri ed eventisui differenti aspetti dell'arte e della personalità dell'Unicum.

MARIA CERA

MEMORIA

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CORTOONS IX

Il Palladium torna cupola dell'immaginazio-ne con il fisso e gradito appuntamento del

Festival Internazionale di Cortometraggi d'a-nimazione, Cortoons. Tra indipendenza, qua-lità ed autorialità, Cortoons prosegue il suopercorso sempre ispirato, evolvendosi annodopo anno nel raccogliere e diffondere sti-moli visivi variegati e primizie tecnologiche.Il reale prorompe nell'ideale (e viceversa),nella edizione IX, in un dialogo tra il 'dentro'e il 'fuori' che chiede un animarsi diverso,interscambiabile, quasi si potesse fuggiredall'una all'altra dimensione, assecondandoistinti e/o impulsi di mutamento. Astrattamente tra le righe come sospetto in Drown to life (2011)di Mauro Affronti, che con l'ausilio della computer grafica e del live footage, umanizza i personaggisu carta, i quali per un istante diventano realtà, staccandosi dal foglio che li contiene.

Parzialmente compiuto dentro l'ironico Organopolis (2011) di Nieto, in cui le reazioni alle provo-cazioni tra adolescenti sono guidate-subordinate all'accordo di organi interni animati: cervello in pri-mis. La metamorfosi e l'inquietante equilibrio paiono compiersi con In Dreams (2011) di SamuelBlain, dove gli esseri umani ci appaiono i mutanti del proprio inconscio. Il viaggio nel cielo di Dubayche ci offre il 'mago barocco del video' Francois Vogel con This Thirst (2011) ci ipnotizza e alienadentro una distorsione-fusione nella quale l'uomo pare imbrigliato per sempre, incapace di usciredal tecnico-tecnologico che lo separa dalla realtà. E il cerchio si chiude incredibilmente con il più ani-mato dei disegni: il magico Flea & Fly (2011) di Fernando Miller. Dentro un'atmosfera da matita echina anni '20, seguiamo, accesi e ipnotizzati dalla poesia che il vecchio cartone produce nel rimar-care le potenzialità immaginifiche di suono, punti di attenzione e fantasia galoppante, la vita da stra-da a Rio de Janeiro dei due protagonisti, estrapolando un umano inevitabilmente soccombente difronte al 'mostro' cittadino, dal quale non si riesce a scappare (questa volta) se non aspirando collao perendo. Imperdibile, l'ospite d'onore di quest'anno e lo speciale sui suoi lavori: Bill Plympton,candidato a due premi Oscar, rarissimo artigiano e indipendente dell'animazione, che ancora dise-gna a mano ogni fotogramma della maggior parte dei propri film. Ricco, il concorso, con le sue 7categorie: lungometraggi; cortometraggi italiani; cortometraggi internazionali; VFX (effetti specia-li); videoclip animati; cortometraggi provenienti dalle migliori scuole del mondo. Nelle pieghe delFuori Concorso, retrospettiva sui lavori dell’animatore italiano Simone Massi.

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MARIA CERA

ANIMAZIONE

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14-18 MARZO DALLE 16.30 ALLE 24.00 - INGRESSO GRATUITO

PALLADIUM PIAZZA BARTOLOMEO ROMANO 8 - WWW.CORTOONS.IT - WWW.CORTOONS.TV

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metromorfosi

9 - 23 MARZO/ CIRCUITO "DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE"

Info e sale su www.distribuzioneindipendente.it.Un progetto dedicato al cinema indipendente, d'autore e di genere. Sarà possi-bile scoprire tale fetta filmica 'altra' e poco omologante, grazie al circuito distri-butivo messo in piedi da Distribuzione Indipendente. Per marzo: Colour from thedark (2008) di Ivan Zuccon, miglior film al H. P. Lovecraft Film Festival (Portland,USA); Quijote (2006, foto), il documentario inedito di Mimmo Paladino.

10 MARZO/ CHAPLIN: LA FEBBRE DELL'ORO

Aula Magna La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051/2 - www.concertiiuc.it);ore 17.30 - euro 10/20La febbre dell'Oro (The Gold Rush) 1925, di Charlie Chaplin. Orchestra Italiana del Cinema, diret-tore Timothy Brock. Proiezione del film, con traccia orchestrale di Chaplin eseguita dal vivo. Primaesecuzione a Roma.

14-18 MARZO/ CORTOONS - IX EDIZIONE mediapartner metromorfosi

Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8 - www.cortoons.it); ore 16.30/24.00 - ingresso gratuito Tra cinema sperimentale e animazione d'autore, Cortoons si conferma appuntamento imman-cabile nel panorama italiano dedicato all'animazione. Ospite speciale di quest'anno, l'origina-lissimo disegnatore e animatore statunitense Bill Plympton (che terrà una masterclass il 17marzo). Oltre 30 film in concorso, tra cui spiccano: Rango (2011) di Gore Verbinski; TheGreen Wave (2010) del regista iraniano Ali Samadi Ahadi: la crescita del movimento verde diopposizione al governo, narrata con l'animazione e filmati inediti. Fra le proiezioni fuori con-corso: speciale sull'animazione realizzata con la sabbia; tutto il mondo di Bill Plympton; focussulla Bezalel Academy, prestigiosa scuola israeliana di animazione foriera di nuovi talenti.

16-23 MARZO/ FRANCOFILM - FESTIVAL DEL FILM FRANCOFONO DI ROMA III ED.

Institut français Centre Saint-Louis di Roma (largo Toniolo 21-22 - tel.06.6802670 - www.francofilm.it); ingresso liberoPer il terzo anno consecutivo, la migliore e recente produzione filmica (ingran parte inedita in Italia) dei Paesi francofoni di tutto il mondo: Belgio,Ungheria, Marocco, Lussemburgo, Canada Quebec, Romania, Svizzera, conle appendici di Tunisia, Libano, Egitto, Haiti, Slovacchia e Ciad. Segnaliamo:

Europolis (2010) di Cornel Gheorghita: dramma fantasy sulla tradizione rumena del postmortem; Le Refractaire (2009) di Nicolas Steil sul 'Lussemburgo atipico' della SecondaGuerra Mondiale; lo svizzero La petite chambre (2010) di Stéphanie Chuat e VéroniqueReymond; il libanese Et maintenant on va où? (2011) di Nadine Labaki (foto).

FINO AL 22 MARZO/ IL CINEMA GIAPPONESE LEGGE I CLASSICI

Istituto Giapponese di Cultura (via A. Gramsci 74 - tel. 06.3224794 - www.jfroma.it);proiezioni ore 19.00 - ingresso libero Le opere letterarie di scrittori giapponesi del XX-XXI secolo ispirano occhi cinematograficiprestigiosi del cinema nipponico. Tra gli altri, 1 marzo: Nobi (Fires on the plain) 1959, di KonIchikawa (sott. in inglese), tratto dal romanzo Nobi (Fuochi in pianura, 1951) di ShoheiOoka. 8 marzo: Ki no kawa (The Ki River) 1966, di Noboru Nakamura (sott. in inglese), trat-to dal romanzo Ki no kawa (Il fiume Ki, 1959) di Sawako Ariyoshi. 19 marzo Tsugumi, 1990,di Jun Ichikawa (sott. in italiano), tratto dal romanzo Tsugumi (1989) di Banana Yoshimoto.

IL CINECONTORSIONISTA

:: a cura di Maria Cera - [email protected]

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FILM!GRANDESCHERMO

:: a cura di Francesca Vantaggiato - [email protected]

CESARE DEVE MORIRE

Liberamente ispirato a Giulio Cesare di Shakespeare, Cesare deve mori-re è il film documentario dei fratelli Taviani che racconta l'allestimentodella tragedia nella sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia diRoma. A interpretare l'opera del Bardo, un corpo attoriale d'eccezione,un gruppo di detenuti che trasforma la prigione in palcoscenico. Il filmruota intorno all'incontro tra la dura realtà del carcere e il teatro, è "unracconto sulla potenza della scoperta dell'arte" dove le tematiche delpotere, del tradimento, dell'onore, della morte affrontate nel drammashakespeariano vibrano nel vissuto dei detenuti. Orso d’Oro 2012.

in sala dal 2 marzo

A SIMPLE LIFE

Ann Hui regala allo spettatore un atto di dolcezza. A Simple Life è un rac-conto delicato sugli affetti che si esprimono nella semplicità del gesto, dacui è piacevole lasciarsi trasportare. Al centro della narrazione, il tenerorapporto tra il produttore cinematografico Roger (Andy Lau) e la suagovernante Ah Tao (Deanie Ip), amata come una madre. Quando ladonna si ammala, Roger sente di doversi prendere cura di lei. A SimpleLife è il film delle piccole cose, un ritratto sull'essenzialità della vita esulla sacralità delle relazioni. Commovente il duetto Ip/Lau che, nellacomplicità del gioco, segna un eccellente traguardo interpretativo.

in sala dall’8 marzo

HYSTERIA

Tanya Wexler diverte usando l'invenzione del vibratore come simbolodella rivoluzione socio-culturale che sovvertì la morale dell'epoca vit-toriana di fine '800. Hugh Dancy è l'illuminato dottor Granville, soste-nitore del 'massaggio terapeutico fino al parossismo' come cura all'i-steria. Un giorno, insieme all'amico Edmund (Rupert Everett), affasci-nato dall'elettricità e dalle sue applicazioni, ricava dal piumino elettri-co il primo vibratore. L'oggetto del piacere si carica di un significatoprogressista, rendendo alla donna la libertà di conoscere la propriasessualità in un periodo storico che negava l'erotismo.

in sala dal 24 febbraio

L'ARRIVO DI WANG

I Manetti Bros si (e ci) dilettano con un canovaccio apparentemente sem-plice e abusato, in realtà gestito egregiamente fino all'ultimo istante.Sulla Terra sbarcano gli alieni, dichiarando intenzioni pacifiche, ma inostri sospettano una temibile minaccia per l'umanità. Indiscutibilmentepadroni del mezzo tecnico e abili nell'armonizzare ciascun ingrediente fil-mico, i fratelli romani riescono nel gioco psicologico attivato dall'arrivo diWang, l'extraterrestre - il 'diverso' - dai modi innocenti che parla cinese,viene torturato dallo spietato Curti (Ennio Fantastichini) e protetto dal-l'ingenua traduttrice Gaia (Francesca Cuttica). Chi avrà ragione?

in sala dal 9 marzoErrata corrige relativo allo scorso numero: l'autore del libro Lastraordinaria invenzione di Hugo Cabret è Brian Selznick.

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metromorfosi

FINO ALL'11 MARZO/ DICERIE DELL'UNTORE

Teatro Eliseo (via Nazionale 183 - tel. 06.48872222); ore 20.45, merc. edom. 17.00, sab. 16.30 e 20.45 e lun. riposo - euro 8/32Vincenzo Pirrotta firma la regia e l'adattamento teatrale della prima tra-sposizione drammaturgica del capolavoro di Gesualdo Bufalino. L'io narran-te, protagonista senza nome del romanzo, è Luigi Lo Cascio.

FINO ALL'11 MARZO/ "SHAKE-SPEARE"... QUANDO GIULIETTA AMAVA AMLETO

Teatro Stanze Segrete (via della Penitenza 3 - tel. 06.6872690); ore 21.00, dom. 19.00 elun. riposo - euro 10/23 + euro 3 di tess. associativa"Romeo era davvero innamorato di Giulietta? Conosceva Ofelia? E Amleto conosceva Otello? Ipersonaggi di Shakespeare forse esistevano nella sua testa ancor prima che ne delineasse unastoria. Erano lì, tutti insieme; si sono parlati, confidati, hanno riso, discusso". Di Andrea Teodori.

FINO AL 18 MARZO/ LET-LIBERI ESPERIMENTI TEATRALI

Teatro Cometa Off (via Luca della Robbia 47 - tel. 06.57284637); ore 20.45 e 22.30, lun.riposo - euro 5/7.50 + 2.50 tess. associativaUn vero e proprio festival di drammaturgia contemporanea giunto ormai alla sua ottavaedizione. Un'ampia programmazione che offre la possibilità allo spettatore attento e curio-so di sbirciare all'interno dei numerosi teatri off disseminati nel territorio nazionale.

DAL 13 MARZO/ NORA ALLA PROVA DA "CASA DI BAMBOLA"

Teatro Argentina (largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.6840001); ore21.00, giov. e dom. 17.00, sab. 19.00 e lun. riposo - euro 11/27Quello di Henrik Ibsen è un testo complesso e femminista che un tempo fecescandalo e oggi continua a far riflettere. Mariangela Melato è Nora e Kristine, maanche se stessa, l'attrice che cerca di portare il personaggio sul palcoscenico. Èla donna in tutta la sua articolata complessità. Regia Luca Ronconi.

DAL 20 MARZO/ TI RICORDI DI ME?

Teatro Ambra alla Garbatella (piazza Giovanni da Triora 15 - tel. 06.81173900); ore 21.00,dom. 17.00 e lun. riposo - euro 13/17Una narcolettica e un cleptomane. Un incontro tra due personalità al limite della normalitàdestinate a perdersi e a rincontrarsi sempre, per un misterioso gioco del destino. ConAmbra Angiolini e Edoardo Leo. Regia Massimiliano Bruno.

20-21 MARZO/ VITA NUOVA, DI DANTE ALIGHIERI

Teatro Sala Uno (piazza di Porta S. Giovanni 10 - tel. 06.88976626); ore 21.00 - euro 11Paolo Antonio Simioni s'immerge nel testo di Dante riportando alla luce l'essenza dell'e-sperienza amorosa del sommo poeta.

DAL 27 MARZO/ IN PRINCIPIO ERA LÀ SOTTO mediapartner metromorfosi

Teatro Argot (via Natale Del Grande 27 - tel. 06.5898111); ore 20.45, dom. 18.45 e lun.riposo - euro 10/12Con Anastasia Astolfi e Alessandra Fallucchi. Chiudiamo con una buona notizia: sta tornandoArgot Off - un sentiero per il futuro, uno spazio protetto per la creatività di compagnie dinuova formazione. Scadenza il 6 aprile: tenete d’occhio il sito dell’Argot e Metromorfosi.com.

PALCO 06

:: a cura di Marcella Santomassimo - [email protected]

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UOVO FESTIVAL

In viaggio da Roma a Milano per presentare ladecima edizione del festival Uovo, appunta-

mento imperdibile per gli amanti delle arti per-formative contemporanee. Uovo è un preziosis-simo spazio impuro in cui discipline artistichedifferenti si incontrano pronte a reinventarsi, èun festival capace di rinnovare continuamente ilproprio abito e di espandersi in progetti paral-leli e indisciplinati (UovoKids, SuperUovo,UovoMusic, Uovo à la Couqe e UovoTV). Per ilsuo decimo compleanno, il festival milaneseguarda al suo percorso di crescita e si proiettaverso il futuro. Dal 21 al 25 marzo, infatti, Uovoospiterà giovani artisti e grandi personalitàdella sperimentazione artistica internazionale.Si parte dalla doppia presenza di RomeoCastellucci/ Socìetas Raffaello Sanzio, conla performance Storia dell'AfricaContemporanea Vol. III e con una mostra foto-grafica curata dall'artista Luca Del Pia, focalizzata sugli spettacoli che hanno reso celebrela compagnia in tutto il mondo. Grande l'attenzione dedicata alla nuova coreografia: seVirgilio Sieni porta in scena l'assolo Nei Volti, il provocatorio Jérôme Bel - tra i nomi piùimportanti della scena coreografica internazionale - torna a Uovo con il video VéroniqueDoisneau, nato dall'incontro con il Balletto dell'Opéra National de Paris. Forte la presenzadella nuova scena performativa italiana e l'attenzione alle compagnie affermatesi negli ulti-mi anni. Tra queste, Dewey Dell e Pathosformel firmano un progetto curatoriale, abi-tando una sala del Teatro Franco Parenti per costruire una programmazione interna al festi-val, che prevede momenti performativi, installazioni e creazione di ambienti. Tra le novitàinternazionali, grande attesa per Winter Family. Il duo di artisti franco-israeliani presen-ta, in esclusiva italiana, Jerusalem Plomb Durci, spettacolo che invita lo spettatore ad intra-prendere un viaggio virtuale allucinatorio nella capitale israeliana. Si festeggia ancora, infi-ne, con gli artisti emergenti della scena musicale elettronica: il party di chiusura di Uovo,infatti, ospiterà i live di O (progetto di VagheStelle, Stargate e A:RA) e di alcuni artisti delcollettivo ed etichetta discografica Numbers. Non resta che mettersi in viaggio pronti a que-sta preziosa festa! Timorosi delle distanze? Niente paura! Basta connettersi alla piattafor-ma uovotv.com per fruire in tempo reale di tutti gli eventi del festival.

MATTEO ANTONACI

21-25 MARZO VARI ORARI

MILANO - VARI LUOGHI TEL. 348.8039149 - WWW.UOVOPROJECT.IT - WWW.UOVOTV.COM

TEATRO

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Emanuele Kraushaar

MARIA DE FILIPPI

Alet Edizioni

in libreria

“Chirurgica ironia

e impressionante capacità d’analisi”

Michele De Mieri - Il Sole 24 Ore

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ANTONELLO COLONNA

scalinata di via Milano 9a - tel. 06.47822641 - mar/sab, dom a cena - www.opencolonna.itNell'accogliente ristorante del Palazzo delle Esposizioni, la cucina di Antonello Colonna dà una forteidentità a questo spazio accogliente e contemporaneo. Qualche consiglio per apprezzare uno chef chelascia il segno: cannolo di polenta ripieno di baccalà e diplomatico al caramello salato.

IL PAGLIACCIO

via dei Banchi Vecchi 129-130 - tel. 06.68809595 - mer/sab, mar a cena -www.ristoranteilpagliaccio.comNella tana di Anthony Genovese, nella fascinosa via dei Banchi Vecchi, a pochipassi da Campo De' Fiori, si possono gustare i sapori di una cucina contempo-ranea, eclettica e ricca di sorprese. Saliamo sulla giostra con il Pagliaccio elasciamoci sorprendere da questo menu: granchio, qualche alga, pompelmorosa, thè al gelsomino e riso al cocco; maccheroncini e seppie, ricotta di bufa-la, crema di friselle e broccolo romano; merluzzo, brodo di prosciutto, cavolfio-re; pesche tardive di vigna, noci e parfait al kefir, chips al cioccolato.

AGATA E ROMEO

via Carlo Alberto 45 - tel. 06.4466115 - lun/ven - www.agataeromeo.itNegli anni, da trattoria di quartiere a ristorante di alto livello ormai apprezzato anche in campointernazionale, grazie ai piatti della cucina romanesca ripensati e alleggeriti in chiave moderna.

HOTEL ROME CAVALIERI - LA PERGOLA

via A. Cadlolo 101 - tel. 06.35091 - mar/sab 19.30-23.30 - www.romecavalieri.itNel regno di Heinz Beck, i sapori tradizionali (l'anatra in tre cotture) si sposano con leinvenzioni moderne (polvere di capperi su ravioli di animelle e purée di mele). Un esempiodi questi sposalizi d'autore, che fa sognare anche i palati più esigenti: maccheroncini inte-grali al ferretto con gamberi rossi, coulis di melanzana affumicata e croccante di pane.

IL CONVIVIO TROIANI

vicolo dei Soldati 31 - tel. 06.6869432 - dom. chiuso - www.ilconviviotroiani.comSosta enogastronomica tutta da gustare. Da provare il "brodetto: le millevarianti del mare Adriatico", una ricetta "a strati" con molte variabili e unacostante: la bontà. Una dolce tentazione è la versione scomposta dellazuppa inglese. La firma è di Angelo Troiani.

IL SANLORENZO

via dei Chiavari 4/5 - tel. 06.6865097 - mar/ven, sab/lun a cena - www.ilsanlorenzo.itPer una serata all'insegna del pesce di qualità, questo è l'indirizzo giusto (il pescato arrivadirettamente da Ponza). Da provare gli spaghetti ai ricci, ma il consiglio è quello di lasciar-si attrarre dal bancone, come da una sirena schiumosa (e gustosa) del Mediterraneo.

FLAVIO AL VELAVEVODETTO

via di Monte Testaccio 97 - tel. 06.5744194 - www.flavioalvelavevodetto.itNel cuore di Testaccio questa osteria romana con cucina si fa apprezzare per i ravioli, lazuppa di pesce e le polpette di bollito. Vivamente consigliato da una nostra lettri-ce, per i nostri lettori.

:: Nanoguida 16 a cura di Amos On

SFIZI CAPITALI

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DANIELA VOLPARI

Romana, classe 1985, studia al Liceo Artistico G. de Chirico e si diploma nel 2009 inIllustrazione alla "Scuola Internazionale di Comics". Vincitrice di concorsi e premi quali

Scarpetta d'Oro, Lucca Comics & Games e Tapirulan, sebbene giovanissima, ha illustratolibri per bambini e ragazzi con quello stile magico e retrò che racchiude un mondo di ricor-di. L'ultima pubblicazione che l'ha vista impegnata è i Tre Moschettieri edito dalla Eli. Lanostra copertina è dedicata a lei.

Da piccola in che modo esprimevi latua grande immaginazione?Ho sempre avuto una grande passio-ne per il disegno e ho cercato soprat-tutto di confluire lì la mia creatività.Inventare nuovi personaggi e avven-ture è una cosa che fanno moltibambini, anche improvvisandosi unpirata o uno spadaccino; io damaschiaccio quale ero non amavo leprincipesse o le bambole e disegna-vo spesso i personaggi preferiti o liimpersonavo. Spesso però rimanevatutto nella mia testa, anche se ricor-do di aver avuto momenti dove unagiungla, un castello incantato o deidraghi riuscivo quasi a vederli davve-ro, concentrando molto la miamemoria fotografica e visiva (dafilm, cartoni animati, libri, foto equant'altro). Ancora adesso questo"dono" mi aiuta in molti modi diver-si. Ad esempio riesco a ricordarmicose accadute molto tempo prima, oinformazioni particolari, visualizzan-do nella mia mente proprio quelladeterminata immagine impressanella mia testa, come un’immensaenciclopedia fotografica sempre adisposizione. Spesso mi incantodavanti ad un mio disegno, comin-

ciando a visualizzare con la mente come potrebbe essere modificato, cambiato, colorato…come fosse un infinito gioco che ho iniziato da bambina e che mai smetterò.

IN COPERTINA

Par

is

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Ci vuoi raccontare il tuopercorso artistico, quandohai iniziato a interessartial disegno?Come ho detto prima, lamia passione per il dise-gno c'è sempre stata. Conl'andare del tempo miaccorgevo di farlo anchebene, o comunque disuscitare un certo apprez-zamento negli adulti o neimiei coetanei. All'iniziopenso di aver disegnatomolto soprattutto perprovocare quelle espres-sioni meravigliate sulvolto di chi osservava:mi sentivo utile, una pic-cola fonte di felicità. Coltempo, ho cominciato afarlo più per me stessa,come se ogni nuovo disegno realizzato mi rendesse più felice e orgogliosa. Per questo,ho frequentato il liceo artistico e tre anni al corso di illustrazione alla ScuolaInternazionale di Comics, ma nonostante i miei studi specifici nel settore ho anchelavorato molto da autodidatta, documentandomi da sola. Credo che alla fine sia uncampo dove non ci si può permettere di allentare la corda e lasciar correre. C'è sem-pre bisogno di un "allenamento" costante, impegno e passione, come un atleta in vistadelle Olimpiadi. Non potranno insegnarti tutto e sicuramente non c'è miglior apprendi-mento della pratica, per cui oltre agli studi è fondamentale non lasciar mai la matita alchiodo.

Quali artisti o illustratori hanno avuto maggiore influenza sul tuo lavoro?Credo di aver avuto moltissime micro-influenze un po' da tutto quello che mi piaceva eosservavo da libri d'arte, fumetti e libri vari: Caravaggio, Degas, Toulouse-Lautrec, Klimt,Hopper, Mucha… solo per citare alcuni pittori (ma ce ne sarebbero un'infinità). Però sono stata influenzata soprattutto dai miei illustratori preferiti, fra tutti RebeccaDautremer e Norman Rockwell. Della prima ho sempre amato la poesia e la continua ricer-ca, i mille particolari mai casuali, la ricchezza dell'immagine e la follia dei personaggi. DiRockwell adoro l'ironia e la composizione così studiata dell'immagine da non lasciare nullaal caso, le espressioni talmente magiche dei personaggi… Insomma, credo di ambire ad unaperfetta sintesi tra questi due mondi. Forse non ce la farò mai, o forse finirò a fare tutt'al-tro, con la speranza che almeno emozioni la metà di questi due mostri sacri.

L’ap

punt

amen

to

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metromorfosi

Come sono nate le collaborazioni con gli editori e gli autori dei libri che hai illustrato?Casualmente nel magico mondo di internet. Agli inizi della mia "carriera", dopo aver aperto ilmio sito ho iniziato a mandare mail per propormi come illustratrice a varie case editrici che rite-nevo abbastanza in linea con il mio stile. Ho incrociato le dita anche alla fiera di Bologna, manon ho avuto fortuna. Nel frattempo ho continuato a partecipare comunque a vari concorsi delsettore, soprattutto per farmi conoscere e confrontarmi, finché ho cominciato a ricevere rispo-ste da quelle mail. Sono nate così le prime piccole collaborazioni. Contemporaneamente, non homai smesso di inviare mail per propormi a vari editori e pian piano, acquistando competenza,esperienza e professionalità, ho avuto sempre più proposte e opportunità. Adesso mi capita diricevere mail da ogni parte del mondo, magari perché hanno visto il mio sito per chissà qualemotivo, girando per la rete. È una sensazione bellissima non sapere dove, quando e chi ti pro-porrà qualcosa di diverso e nuovo.

C'è un racconto a cui sei maggiormente legata?Ho sempre amato Alice nel paese delle meraviglie di Carroll, da quando lo vidi per la prima voltain cartone animato Disney da piccola. Il libro è un vero piccolo capolavoro. Ricco di magia eambientazioni surreali, è il racconto che più ha aperto la mia mente verso un'immaginazionelibera, senza regole. Il paradosso, il confine tra giusto e sbagliato, realtà e fantasia… è davverouna storia a cui, seppur avvolta nella sua semplicità, mai smetterò di essere grata per avermiaperto così tanto la mente. Purtroppo ultimamente è stato sviscerato e interpretato in così tantimodi che non credo sia il momento ideale per pensare ad una mia versione del personaggio.Ciò non toglie, comunque, la possibilità di farlo in futuro.

Hai uno stile ben preciso: un percorso fattodi lavoro e di ricerca, ma anche di amore perquello che fai. Cosa ispira maggiormente latua creatività?Non saprei, credo si tratti di gusto persona-le e voglia di trasmettere qualcosa di bello,che faccia sentire bene. Personalmente nonamo le ambientazioni troppo lugubri e tetre,non mi piace trasmettere una sensazioneforte che lasci l'amaro in bocca. Allo stessotempo comunque non amo i pupazzetti edolcetti, il solito lieto fine, il romanticismosmielato. Quello che mi piace rappresentareè quella perfetta linea di confine tra il nostal-gico e la fantasia, il surreale e il malinconico,l'ironia e la spensieratezza: un difficilissimoobiettivo che mi sono imposta e che speroogni volta di compiere al meglio. Cosa miispira? Una giornata al mare o una passeg-giata in città, anche un caffè al bar può esse-

Sca

rpe

da fa

vola

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NATALIA MASSIDDA

re fonte di ispirazione, ognimomento potrebbe esserebuono. Tutto è quasi total-mente casuale, e per questonon smetto mai di osservareil mondo che mi circonda.Un'ottima fonte può essereanche una libreria e del mate-riale fotografico, un ricordo oun film. La ricerca che hofatto forse è una sempliceraccolta di ciò che amo di più,ciò che amerei appendere incasa mia, quello che vorreiveder rappresentato su unlibro o da un racconto. Nonc'è miglior critico di se stessi,e ogni volta ho un duroesame da superare.

Quali sono i temi più fre-quenti delle tue illustrazionie cosa ti piace disegnare? Se non si tratta di commissioni ma di illustrazioni fatte totalmente in libertà, amo creareambientazioni surreali, con ironia. Adoro anche le ambientazioni e i costumi rétro, daglianni '20 agli anni '50. Una cultura che non ho vissuto, ma che mi affascina per la pulizia eil garbo, oltre ad una spensieratezza senza pari. Il mondo non correva come oggi, e nontutto era palesato così volgarmente e senza difese. Quel mondo così nostalgico rappresen-ta a mio parere una favola senza fine, con personaggi pittoreschi e una storia alle spalletotalmente da immaginare. In tutto questo mettiamoci anche il gusto estetico delizioso ecurato, innocente e ovattato...

Cosa dobbiamo aspettarci in futuro? Il tuo progetto nel cassetto resta sempre quello di unbel libro scritto e illustrato da te?Attualmente sto lavorando a due libri per una casa editrice francese e probabilmente mi ter-ranno impegnata per un bel po'. Si tratta di bei progetti originali per l'infanzia, che coinvol-geranno anche la forma stessa del libro, il tutto condito da grande ironia e qualche ambien-tazione rétro. Dopo questi libri stavo pensando seriamente di prendere in considerazione ilmio sogno nel cassetto, e di buttarmi in un progetto tutto mio… anche se è dura fare previ-sioni così a lungo termine. È un mestiere talmente imprevedibile che potrebbe capitarmianche domani di ricevere la proposta più impegnativa della mia vita e di rimandare quel sognoa chissà quando. Ma adoro il mio lavoro anche per questo.

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ranz

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metromorfosimetromorfosi

IN MEMORIA DI WARHOL

Il 22 febbraio di 25 anni fa moriva l’icona della Pop Art, Andy Warhol. Per celebrare questa ricor-renza, musei e gallerie di tutto il mondo dedicano all’artista americano mostre e retrospettive,

tra cui un’esposizione itinerante in Cina e Giappone. Anche in Italia non mancano appuntamentidedicati al genio del ’900: il Centro Saint-Benin di Aosta ospita fino all’11 marzo la mostraDall’apparenza alla trascendenza, mentre a San Marino c’è tempo fino al 3 giugno per visitare DaHopper a Warhol. Pittura americana del XX secolo. Bologna vede invece allo Spazio Orea Malià l’e-sposizione All Tomorrow’s Parties – Andy Warhol, la Factory e i Velvet Underground, che indaga

la vita personale di Warhol. Mostrache anticipa quella che ci sarà infuturo a Roma, al Chiostro delBramante. Com'è noto, il padredella Pop Art è stato un grandeeclettico: pittore, fotografo, regi-sta, scrittore, promotore e produt-tore di gruppi musicali e teatrali,editore, ma soprattutto un espertocomunicatore. Questa volta, però,conosceremo la storia della miticaFactory di New York, fabbrica diidee e centro di cultura, arte e par-ties all'avanguardia. Nel 1963

Warhol realizza le opere Electric Chairs e Race Riots, queste ultime su uno scontro tra la polizia ei dimostranti di destra, e affitta un appartamento al quarto piano di un ex fabbrica di cappelli sulla47° strada.

Nasce, così, un'altra sua creazione eccentrica e controcorrente: la Factory, studio e laboratorioantropologico in cui testare le intuizioni e sperimentarle sulla pelle dei collaboratori, creativi di ognigenere; epicentro della filosofia dell'artista, mitizzato negli anni da infiniti aneddoti. All'interno dellaFactory tutti possono partecipare, anzi, sono invitati a farlo, perché è dalle idee e dalla personalitàdi ognuno che Andy trae il materiale per la sua arte, lavorando con ritmi da "catena di montaggio".Sempre nel '63 l'artista di Pittsburgh compra una cinepresa 16mm e gira il suo primo film, Sleep. Ipiù assidui frequentatori di questa "open house", oltre al giovane poeta Gerard Malanga e a BillyName che tappezzerà il loft di carta d'alluminio e lo dipingerà di color argento, sono il regista PaulMorrissey, i Velvet Underground e Ronnie Cutrone, che sarà poi suo assistente dal 1972 al1982. La mostra testimonierà attraverso opere, fotografie, film, documenti e installazioni gli annicruciali di una stagione spensierata e sperimentale che si chiude simbolicamente con l'attentato del3 giugno del 1968. Scopriremo il "dietro le quinte", i rapporti di amicizia con artisti, ballerini, musi-cisti, fotografi, attori e filmmakers, le confidenze del mondo sfrenato di una delle personalità arti-stiche più complesse della seconda metà del Novecento, geniale e ancora attuale.

ARTE

NATALIA MASSIDDA

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MUSEO DI PALAZZO VENEZIA

ROMA AL TEMPO DI CARAVAGGIO

via del Plebiscito 118 - tel. 06.82077304 - www.romaaltempodicaravag-gio.it - mart/dom 10-19 - euro 7/10 - fino al 18 marzoL'esposizione ricostruisce - attraverso 150 opere - il contesto della città in cuivisse e operò Caravaggio, prendendo in esame un momento cruciale della pit-tura che nasce negli ultimi anni del XVI secolo in una Roma ancora in crisi peril traumatico scisma luterano, e si sviluppa attraverso il regno di quattro importanti pontefici.

FONDAZIONE VOLUME!

IVÁN NAVARRO. NACHT UND NEBEL

via San Francesco di Sales 86/88 - tel. 06.6892431 www.fondazionevolume.com - lun/ven16/19- ingresso libero - dal 3 marzo al 5 maggioIl progetto presenta complesse installazioni luminose dell'artista cileno legate all'atmosferadella città di Roma, che tra il '43 e il '44, occupata dalle truppe naziste, fu esposta ai bom-bardamenti e alle persecuzioni.

MUSEO DI ROMA - PALAZZO BRASCHI

LUOGHI COMUNI. VEDUTISTI FRANCESI A ROMA TRA IL XVIII E IL XIX SECOLO

piazza San Pantaleo 10 - tel. 06.0608 - www.museodiroma.it - mart/dom 10-20 - solomostra euro 3/4 - fino al 27 maggioLa mostra, dedicata agli artisti francesi che operarono a Roma tra la metà del Settecento ei primi anni dell'Ottocento, quasi tutti gravitanti intorno all'Accademia di Francia, presentauna selezione di oltre settanta opere (acquerelli e incisioni).

SCUDERIE DEL QUIRINALE

TINTORETTO

via XXIV Maggio 16 - tel. 06.39967500 - www.scuderiequirinale.it - dom/giov 10/20; ven esab 10/22.30 - euro 7.50/10 - fino al 10 giugnoLa prima mostra monografica significativa in Italia dedicata a Jacopo Robusti, detto il Tintoretto.

CHIOSTRO DEL BRAMANTE

MIRÒ! POESIA E LUCE

arco della Pace 5 - tel. 06.68809035 - www.chiostrodelbramante.it - mart/dom 10-20 -chiuso lunedì - euro 8.50/10 - dal 16 marzo al 10 giugnoLo spirito multiforme del genio catalano nella cornice rinascimentale del Chiostro del Bramante.

ART FORUM WURTH CAPENA

CHRISTO AND JEANNE-CLAUDE. OPERE NELLA COLLEZIONE WÜRTH

viale della Buona Fortuna 2 - Capena (Rm) - tel. 06.90103800 - www.art-forumwuerth.it - lun/sab 10-17 - chiuso domenica - ingresso libero - visiteguidate gratuite ogni sabato alle ore 11- fino all'8 settembreL'esposizione presenta una selezione delle oltre cento opere di Christo eJeanne-Claude appartenenti alla Collezione Würth, un nucleo che costitui-

sce una delle maggiori raccolte del loro mondo di oggetti, progetti, disegni e collage.

DOVEARTE

:: a cura di Natalia Massidda - [email protected]

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LA LEGGENDA

DELLA CAROTA-DIAMANTE

Apensarci bene la ragazza che più lointeressava era Michela, perché

Michela era poco più alta di lui e avevagli occhi che luccicavano. E poi insiemescoprivano sempre vie nuove. Una seraall'improvviso lo aveva preso per manoin una piazza, che lui non conosceva, eun attimo dopo si erano ritrovati di fron-te al Pantheon. Aveva sorriso quellavolta e lei gli aveva detto: "La tua boccaè un dono prezioso". Così aveva provo-cato quel suo sospiro, che cercava dirapire l'aria più pura.

Adele invece, oltre alle mani rovinatedalla terra, aveva molte difficoltà a muo-versi, anche nel suo quartiere. E poi siportava sempre appresso una facciabuia e nervosa. Ma un giorno gli avevadetto: "Avvicinati a me più di quantopuoi".

Così si era legato ad Adele: si facevaavvolgere dalle sue enormi braccia eraccontare favole ortolane come quella della zucchina capellona, del pomodoro triste dasugo o della carota-diamante. Avrebbe voluto mollarla una volta per tutte, ma non riusci-va a staccarsi da lei, anche quando un giorno ebbe la sensazione di aver ascoltato la stes-sa favola per la centesima volta.

Una sera questa Adele, che lavorava la terra profondamente, gli disse: "Sto bene conte, però sento che vuoi staccarti. Vai pure dove vuoi: imparerò ad attraversare la tuaassenza".

Si sentì libero tutto ad un tratto e quella sera stessa chiamò Michela, che gli diede unappuntamento in una via che non conosceva. Prese il Tuttocittà e cercò la strada, quandosquillò il cellulare.

"Ho trovato la carota-diamante!" gli disse con allegria incontenibile Adele e, subito, riat-taccò.

Prima di andare all'appuntamento con Michela, gli sembrò di essere incollato al divano,in un momento che non sarebbe passato mai.

EMANUELE KRAUSHAAR

IL RACCONTO

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I stand in the ringin the dead cityand tie on the red shoes.Everything that was calmis mine, the watch with an ant walking,the toes, lined up like dogs,the stove long before it boils toads,the parlor, white in winter, long before flies,the doe lying down on moss, long before the bullet.I tie on the red shoes.

They are not mine.They are my mother’s.Her mother’s before.Handed down like an heirloombut hidden like shameful letters.The house and the street where they belongare hidden and all the women, too,are hidden.

All those girlswho wore the red shoes,each boarded a train that would not stop.Stations flew by like suitors and would not stop.They all danced like trout on the hook.They were played with.They tore off their ears like safety pins.Their arms fell off them and became hats.Their heads rolled off and sang down the street.And their feet – oh God, their feet in the market place -their feet, those two beetles, ran for the cornerand then danced forth as if they were proud.Surely, people exclaimed,surely they are mechanical. Otherwise…

But the feet went on.The feet could not stop.They were wound up like a cobra that sees you.They were elastic pulling itself in two.They were islands during an earthquake.They were ships colliding and going down.Never mind you and me.They could not listen.They could not stop.What they did was the death dance.

What they did would do them in.

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POESIATHE RED SHOES

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Abito nel cerchiodella città mortae mi allaccio le scarpe rosse.Tutto ciò che era calmoè mio, l’orologio con la formica,le dita dei piedi, allineate come cani,il fornello, molto prima che bollisca il rospo,il salotto, bianco d’inverno, molto prima delle mosche,la cerva distesa sul muschio, molto prima della pallottola.Mi allaccio le scarpe rosse.

Non sono mie.Sono di mia madre.Sua madre prima di leile lasciò come cimelioma le nascose come lettere vergognose.La casa e la strada a cui appartengonosono nascoste e le donne, anche le donnesono nascoste.

Tutte quelle ragazzeche indossavano scarpe rossesalirono su un treno che non si fermò.Le stazioni fuggirono come spasimanti e non si fermarono.Danzarono tutte come la trota all’amo.Furono tutte ingannate.Si strapparono le orecchie come spille da balia.Le loro braccia si staccarono e diventarono cappelli.Le loro teste rotolarono e cantarono per la strada.E i loro piedi – o Dio, i loro piedi al mercato –i loro piedi, due scarafaggi che corsero verso l’angoloe poi danzarono orgogliosi.La gente esclamava: sicuramente,sicuramente sono meccanici, altrimenti…

Ma i piedi andarono avanti.I piedi non si fermarono.Tesi, come un cobra che ti vede.Erano un elastico tirato,erano isole durante un terremoto,erano barche che si scontrano e affondano.Tu e io non contavamo.Non potevano ascoltare.Non potevano fermarsi.Quello che facevano era la danza della morte.

Quello che facevano li avrebbe ammazzati.

SCARPE ROSSE

ANNE SEXTON TRADOTTA DA MARILENA RENDA

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Epoi come prevedevo si era messo a prendere dimira il paesino che stavamo lasciandoci alle

spalle. Il celebre musicologo Andrea Ponti alla con-ferenza aveva detto che era importante puntareanche sulla musica e non solo sulla gastronomiaper incrementare il turismo locale.

"Ma quale musica? Se qui non costruiscono unabella superstrada io non ci rimetto piede!"Intanto accelerava.

"Non è questione…""Ah, non cominciare con il tuo non è questione!"

Insomma era difficile intavolare un dialogo. E così ha tirato fuori la solita storia dei van-taggi che ci sono a vivere in città. Che noi ogni tanto possiamo anche andare a farci unabella scampagnata fuori porta e che invece chi vive nei paesi viene in città solo il sabatoa riempire le vie dei negozi.

"Siamo tutti topi: di campagna o di città" ho esclamato.Quello ha rallentato per un attimo, quasi mi è sembrato che abbia perso il controllo dellamacchina. Poi se ne è stato zitto tutto il viaggio.

Prima di lasciarmi scendere, proprio davanti casa mia, ha detto che gli avevo fatto quasipaura con quella frase dei topi.

Il giorno dopo ho letto sul giornale che il celebre musicologo Andrea Ponti era stato tro-vato assassinato nel suo albergo in paese.

"I topi di campagna hanno colpito ancora" ho pensato, mentre chiudevo il giornale.

:: il numero cinquantadue di Metromorfosi è dedicato ad Auxilio Lacouture

...mi misi a pensare al mio presente e al mio passato come se pensassi al miopresente e al mio futuro e al mio passato, tutto mischiato e assopito in un unico

uovo tiepido, un uovo enorme di non so quale uccello interiore (un archeopterix?)al riparo in un nido di macerie fumanti. (da Amuleto di R. Bolaño)

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EMANUELE KRAUSHAAR

METROMORFOSI - TEL. 06.97848965 - 333.2829348 - WWW.METROMORFOSI.COM

:: per questo marzo, Metromorfosi consiglia didire "sì" una volta che vogliamo dire "no" e dire "no" una volta che vogliamo dire "sì"

:: impaginato ascoltando ancheBateau di Marc Ribot

:: Metromorfosi invita alla lettura di Tema dell’addio di Milo De Angelis (Mondadori, 2005)

...con la mano che gira all’infinito la maniglia.

PUNTODIFUGA

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