Metromorfosi 66 - Autunno 2013

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metromorfosi ® INFOCRITICA A ROMA E DINTORNI 2013/66 AUTUNNO

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musica, cinema, teatro, arte e scrittura a Roma e dintorni in questo numero: Nello spazio profondo e oltre Metromorfica Venezia 70 Dominio pubblico Romaeuropa La semplicità ingannata di Marta Cuscunà Gemme dell’Impressionismo Con i capelli neri Promessa estetica …e le consuete rubriche metromorfiche: Rocketc. Classicacontemporanea Movimentijazz Grandeschermo Il Cinecontorsionista Palco 06 Dovearte Isola Puntodifuga

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METROMORFOSI® MENSILE DI INFOCRITICA euro 0,01 n. 66Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006 Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M Ufficio Italiano Brevetti e Marchi

EDITORE Tic Edizioni di Emanuele Kraushaar

DIRETTORE EDITORIALE Emanuele Kraushaar [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE Lorenzo Lazzarino

CAPOREDATTORE Maria Cera [email protected]

MUSICA Beppe Manni [email protected]

CINEMA Maria Cera [email protected]

TEATRO Simone Nebbia [email protected]

ARTE Natalia Massidda [email protected]

MARKETING Sara Sepe [email protected]

FASHION EDITOR Caterina Ciancarelli

CONSIGLI EDITORIALI Sabine Duras

COPERTINA Donne, lumache, montagne color rame di Reg Mastice

CON Alessandro Zoppo, Amelia Rosselli, Andrea Franzoni, Andrea Pocosgnich, Elio Florian, Francesca Vantaggiato, Graziano Graziani,

Marianna Masselli, Marcella Santomassimo, Reg Mastice, Viviana Raciti

RINGRAZIAMENTI Annamaria, Beppe, Emanuela, Felicita, Ivan, Lucio

CONSULENTE LEGALE Avv. Enrico Pennacino

STAMPA Gescom Spa - Strada Teverina km 7 (Viterbo)

REDAZIONE vicolo della Penitenza 24 - 00165 Roma SEDE LEGALE via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma

WEB www.metromorfosi.com TELEFONO 06.97848965 / 333.2829348 EMAIL [email protected]

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nella programmazione. La collaborazione è da ritenersigratuita salvo diversi accordi contrattuali. Le idee espresse negli articoli sono riconducibili ai singoli autori.Metromorfosi si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto e di effettuare gli opportuni tagli redazio-nali. L’editore ha cercato di rintracciare gli aventi diritto ai crediti fotografici non specificati ed è a disposizione perqualsiasi chiarimento.

NELLO SPAZIO PROFONDO E OLTRE 2ROCKETC. 4CLASSICACONTEMPORANEA 7MOVIMENTIJAZZ 9

METROMORFICA VENEZIA 70 10GRANDESCHERMO 13IL CINECONTORSIONISTA 15

TEATRODOMINIO PUBBLICO 17ROMAEUROPA 18LA SEMPLICITÀ INGANNATA DI MARTA CUSCUNÀ 19 PALCO 06 20

MUS

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CINE

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GEMME DELL’IMPRESSIONISMO 22DOVEARTE 24

AUTUNNO2013

ARTE

CON I CAPELLI NERI 26PROMESSA ESTETICA 28ISOLA 31PUNTODIFUGA 32

SCRITTURA

PROSSIMA USCITA INVERNO/ GENNAIO 2014

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NELLO SPAZIO PROFONDO E OLTRE Collezione psichedelica autunno/inverno 2013. Primi a sfilare gli Ozric Tentacles, all’Orion il

16 ottobre per festeggiare 30 anni di carriera. Occasione propizia per rilanciare PaperMonkeys e (ri)scoprire le origini con Vitamin Enhanced. Acid space rock al suo meglio, dal vivouna garanzia. Torna il punk il 18 al Traffic con CJ Ramone, accompagnato da Jonny “Two Bags”e David Hidalgo dei Social Distortion. Dai classici dei Ramones al recente Reconquista,Christopher ribadisce il suo motto: Make the world a better place one song at a time! In apertu-ra, un culto del punk nostrano: i Senzabenza. We wanna pork! L’alterazione della mente è il 23al Sinister con il “Soul Collective” Acid Mothers Temple. Gli alfieri giapponesi della psichedeliadopata esplandono coscienze nel loro Space Resurrection Tour, addizionale psicotro-po Melting Paraiso U.F.O. Tutti alla ricerca della divina arca perduta. Chi predilige il latoetereo (e diciamolo pure, un po’ fighetto) va al Circolo, dove i 65daysofstatic presen-tano il nuovo Wild Light. I quattro di Sheffield ibridano rock quadrato, dance ed elettro-nica, cercando la propria strada nell’affollato calderone post. Chi vuole giocare sicuroaspetta il 24 perché all’Init tornano i Dead Meadow, freschi di Warble Womb su XemuRecords. Tra i maggiori esponenti dell’attuale heavy psichedelia, la formazione di Jason Simonè espressione di un suono lisergico, rurale, romantico, primitivo. L’abbandono di StephenMcCarty (per inciso, uno dei migliori batteristi in circolazione) in favore dell’ex Mark Laughlin saràduro da digerire. Ma sono inezie dinanzi alla magia di Everything’s Going On e Good Moanin’.Dead Meadow is for the children.

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Dave Curran è un simpatico signore diNew York che dal 1994 spacca i tim-pani con gli Unsane. In compagnia diJim Paradise e Andrew Schneider haora in piedi i Pigs, il 25 dal Verme. Unmonicker più che eloquente, quandohardcore, noise, metal e sludge sifronteggiano a colpi di riff slabbrati eritmiche panzer. You Ruin Everything,ovvio. Se lo Stato uccide, meglio unviaggio in Africa. In Zaire per la preci-sione, il 26 all’Init per un tributo alledivinità della psichedelia krauta. WhiteSun Black Sun è il suono del cobra. Ilsuo ciclo chiude ottobre con duemorsi: il ritorno dei P.I.L. di JohnLydon il 27 all’Atlantico – mancavano aRoma da quasi 30 anni – e il selvaggioMark Sultan il 28 al Muzak, carico di sfrenato garage e libidinoso rock'n'roll. Novembre si aprecon la puntuale calata dei Karma To Burn al Sinister, rinnovati nella formazione (Evan Divine alposto di Rob Oswald, Rob Irish per Rich Mullins) e pronti a far rivivere i defunti con il loro groovy& goat-esque stoner strumentale. Da Duluth, Minnesota, attesissimo è il come back dei Low, il 4all’Auditorium per condividere le soffici emozioni di The Invisible Way e festeggiare i vent’anni dicarriera. Celebrazione del rumore il 6 all’Init con il noise post punk delle ZZZ'S. Le tre giappone-si fanno piombare in un’inquietante distopia garantita Thruston Moore. La prescrizione è il suici-dio. Più cauti il 7 dal Verme i Destruction Unit: (deep) trip da mescalina nella loro MagickPowerhouse garantito. Bolidi space punk per onorare il culto di Hawkwind, ST 37 e Red Giant.L’8 all’Angelo Mai si indossano giacca stretta, ciuffo e stivaletto per i Calibro 35, nostraniSoundtracks Funkateers in giro per il Traditori di tutti Tour. Omaggio a Giorgio Scerbanenco edeal con la Record Kicks per ribadire che uccidere è lecito nel nome di Ennio Morricone, FrancoMicalizzi e Stelvio Cipriani. Ancora Dal Verme il 9 per The Holydrug Couple, altra scoperta dicasa Sacred Bones Records. Da Santiago un concentrato di post psichedelia gentile, mid temponotturni e avvolgente dream pop. Al Traffic il 10 pane duro per denti resistenti: la liquidità roboan-te del collettivo berlinese The Ocean, il black jazz dei norvegesi Shining, la baraonda strumen-tale dei polacchi Tides From Nebula e il metal progressivo dei francesi Hacride. Da casa Ipecacil 15 al Sinister sarabanda jazzcore con Sax Ruins (il tentacolare Tatsuya Yoshida di Ruins e ZeniGeva) e le performance solitarie di Tatsuya e della sassofonista Ono Ryoko. Rock'n'roll is the lawil 26 al Circolo con i britannici The Answer, emanazione 70's griffata Zeppelin e AC/DC. In aper-tura gli australiani Tracer. Chiude l’autunno un tris da sanguinamento di polsi e orecchie: il 27 inAuditorium il guru Nick Cave in compagnia dei Bad Seeds; il 5 dicembre dal Verme l’occultismoatavico della divinità ex Swans Jarboe; il 14 all’Orion le ballate oscure dei Death in June diDouglas Pearce. Let a wind catch a rainbow on fire!

ALESSANDRO ZOPPO

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16 OTTOBRE/ OZRIC TENTACLESOrion - viale J. F. Kennedy 52 (Ciampino) - tel. 06.89013645 - ore 22.30 - euro 18Per festeggiare 30 anni di carriera (nello spazio infinito...).

18 OTTOBRE/ CJ RAMONE + SENZABENZATraffic Club - via Prenestina 738 - tel. 320.547412 - ore 22.00Dai classici dei Ramones al recente Reconquista; in apertura, un culto del punk nostrano.

23 OTTOBRE/ ACID MOTHERS TEMPLESinister Noise - via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648 - ore 22.00 - euro 10Gli alfieri giapponesi della psichedelia dopata.

23 OTTOBRE/ 65 DAYS OF STATICCircolo degli Artisti - via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684 - ore 22.00 - euro 15In bilico tra rock quadrato, dance ed elettronica.

24 OTTOBRE/ DEAD MEADOWInit Club - via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724 - ore 22.30Tra i maggiori esponenti dell’attuale heavy psichedelia.

25 OTTOBRE/ PIGSDal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 - euro 5Hardcore, noise, metal e sludge si fronteggiano a colpi di riff slabbrati e ritmiche panzer.

26 OTTOBRE/ IN ZAIREInit Club - via della Stazione Tuscolana 133 - tel.06.97277724 - ore 22.30Un tributo velenoso alle divinità della psichedeliakrauta.

27 OTTOBRE/ P.I.L.Atlantico Live - viale dell'Oceano Atlantico 271d - tel. 06.5915727 - ore 21.30 - euro 26John Lydon torna a Roma dopo quasi 30 anni.

28 OTTOBRE/ MARK SULTANMuzak - via di Monte Testaccio 38 - tel. 333.2124586 - ore 22.00 Sfrenato garage e libidinoso rock'n'roll.

1 NOVEMBRE/ KARMA TO BURNTraffic Club - via Prenestina 738 - tel. 320.547412 - ore 22.30Un groovy & goat-esque stoner strumentale che fa resuscitare i defunti e tramortisci i vivi.

ROCK ETC.

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4 NOVEMBRE/ LOWAuditorium PdM - S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 15/20Si festeggiano i 20 anni di carriera con le soffici emozioni di The Invisible Way.

6 NOVEMBRE/ ZZZ'SInit Club - via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724 - ore 22.30La celebrazione del rumore con una notte di puro noise post punk.

7 NOVEMBRE/ DESTRUCTION UNITDal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 - euro 5Bolidi space punk per onorare il culto di Hawkwind, ST 37 e Red Giant.

8 NOVEMBRE/ CALIBRO 35Angelo Mai - viale delle Terme di Caracalla 55/a - tel.329.4481358 - ore 22.30Omaggio prog a Scerbanenco nel nome di Morricone,Micalizzi e Cipriani.

9 NOVEMBRE/ THE HOLYDRUG COUPLEDal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30 - euro 5Da Santiago un concentrato di post psichedelia, mid tempo notturni e avvolgente dream pop.

10 NOVEMBRE/ THE OCEAN + SHINING + TIDES FROM NEBULA + HACRIDETraffic Club - via Prenestina 738 - tel. 320.547412 - ore 21.30Pane duro per denti resistenti tra black jazz e metal progressivo.

15 NOVEMBRE/ SAX RUINS VS RUINS ALONE VS ONO RYOKO + UZ JSME DOMASinister Noise - via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648 - ore 22.00 - euro 10Sarabanda jazzcore + performance solitarie di Tatsuya e della sassofonista Ono Ryoko.

26 NOVEMBRE/ THE ANSWER + TRACER Circolo degli Artisti - via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684 - ore 22.00 - euro 20Emanazione 70's griffata Zeppelin e AC/DC; in apertura, gli australiani Tracer.

27 NOVEMBRE/ NICK CAVE & THE BAD SEEDSAuditorium PdM - S. S. Cecilia - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.802411 - ore 21.00 - euro 40/60Tour di presentazione di Push the Sky Away, quindicesimo album della band.

5 DICEMBRE/ JARBOEDal Verme - via Luchino dal Verme 8 - tel. 393.1787633 - ore 21.30L’occultismo atavico della divinità ex Swans.

14 DICEMBRE/ DEATH IN JUNEOrion - viale J. F. Kennedy 52 - tel. 06.89013645 - ore 21.30 - euro 10Le ballate oscure di Douglas Pearce

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:: a cura di Alessandro Zoppo

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18 OTTOBRE/ VILLA MÉDICISAccademia di Francia a Roma - viale Trinità dei Monti 1 - tel. 06.67611 - ore 20.30 - euro 5/15Per il festival Autunno in Musica, l’occasione unica di ascoltare Villa Médicis, commedia liri-ca in tre atti di Jules Mazellier dedicata a Villa Medici.

20 OTTOBRE/ IL SUONO SOSPESO. AVANGUARDIA E SPERIMENTALISMO NEGLI ANNI '60Auditorium PdM - S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.802411 - ore 20.30 - euro 15In occasione dei cinquant’anni del Gruppo ‘63, una serata-omaggio a Luciano Berio e Luigi Nono;in programma A Floresta é jovem e cheja de vida (Nono, 1965) e Laborintus II (Berio, 1965).

3 NOVEMBRE/ DIE SCHACHTEL - ASPERN SUITEAuditorium PdM - S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.802411 - ore 20.30 - euro 15In programma Die Schachtel (Franco Evangelisti, 1963) e Aspern suite (Salvatore Sciarrino, 1979).

5 NOVEMBRE/ NEUE VOCALSOLISTEN STUTTGARTAula Magna La Sapienza - piazzale Aldo Moro 5 - tel.06.3610051 - www.concertiiuc.it - ore 20.30 - euro15/25, euro 8 per under 30, euro 5 per under 14Barocco e contemporaneo dialogano grazie alla bravu-ra dei Neue Vocalsolisten Stuttgart. Ai madrigali diGesualdo da Venosa, che a più di quattrocento annidalla composizione ancora lasciano stupefatti per la loro

audacia, rispondono i madrigali moderni di Sciarrino e due prime esecuzioni romane diFilidei e della giapponese Baba.

16 NOVEMBRE/ IL QUARTETTO DI CREMONA - ESPLORANDO BEETHOVENAula Magna La Sapienza - piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051 - www.concertiiuc.it - ore17.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30, euro 5 per under 14Il Quartetto di Cremona alle prese con tre quartetti: della giovinezza, della maturità e dell'ulti-mo periodo di Beethoven.

26 NOVEMBRE/ BENEDETTO LUPO Aula Magna La Sapienza - piazzale Aldo Moro 5 - tel. 06.3610051 - www.concertiiuc.it - ore20.30 - euro 15/25, euro 8 per under 30, euro 5 per under 14Tutta la sensibiltà interpretativa di Benedetto Lupo nell’esecuzione di Brahms e Čajkovskij.

30 NOVEMBRE, 2 E 3 DICEMBRE/ MOZART - BRUCKNERAuditorium PdM S. S. Cecilia - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80242501 - ore 18.00 (30novembre), 20.30 (2 dicembre), 19.30 (3 dicembre) - euro 19/52Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Kent Nagano (direttore); RafalBlechacz (pianoforte). In programma: Mozart (Concerto per pianoforte n. 24 K 491) eBruckner (Sinfonia n. 3 "Wagner-Symphonie").

CLASSICACONTEMPORANEA

:: a cura di Elio Florian

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20 OTTOBRE/ JOSHUA REDMAN QUARTETAuditorium PdM S. Sinopoli - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 20Joshua Redman è tra i tenorsassofonisti più apprezzati e più influenti tra quelli emersi allafine del Novecento. Apre il concerto Paolo Rossi, interprete di alcune pagine tratte Diecidicembre, ultima raccolta di racconti scritta da George Sauders.

24 OTTOBRE/ MULATU ASTATKE - SKETCHES OF ETHIOPIAAuditorium PdM S. Sinopoli - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 18 Nella musica del percussionista e orchestratore etiope si respirano intuito e talento, arguziae genuinità. Testi e letture di Gabriella Ghermandi dal libro Regina di fiori e di perle.

25 OTTOBRE/ DANILO REA Auditorium PdM S. Petrassi - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 15 La grande versatilità e l'apertura musicale di Rea si sposano con la lettura di Fabrizio Gifunidal libro Suburra di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo.

2 NOVEMBRE/ MINGUS DYNASTY - MINGUS SECONDO MINGUSAuditorium PdM S. Sinopoli - viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281 - ore 21.00 - euro 25Con la morte di Charles Mingus, sua moglie Sue, si ritrovò tra le mani centinaia di brani ine-diti dalla portata innovativa sorprendente... Con Abraham Burton (sax tenore), Jaleel Shaw(sax alto), Philip Harper (tromba), Conrad Herwing (trombone), Boris Kozlov (contrabbasso),Helen Sung (piano) e Donald Edwards (batteria). Letture di Francesco Pannofino dal libroMingus secondo Mingus di John F. Goodman.

9 NOVEMBRE/ LUCA AQUINOCasa del Jazz - viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731 - ore 21.00Presentazione di aQustico, il suo nuovo lavoro discografico che ha in copertina un’opera diMimmo Paladino.

27 NOVEMBRE/ IVAN VICARI & GIOVANNI COLASANTICasa del Jazz - viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731- ore 19.00 - ingresso liberoSerata dedicata agli standard dell’organo con IvanVicari, uno dei migliori organisti jazz del panorama ita-liano, e Giovanni Colasanti alla batteria; presenta il con-certo Paolo Veronesi.

12 DICEMBRE/ FABRIZIO BOSSOCasa del Jazz - viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731 - ore 21.00Presentazione del nuovo album Purple con il suo trio Spiritual, insieme all’organo e al pianodi Alberto Marsico e alla batteria di Alessandro Minetto.

:: a cura di Beppe Manni

MOVIMENTI JAZZ

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METROMORFICA VENEZIA 70Mappature emotive di un non luogo di identità ritrovate - Una macchina celibe di Renato Nicolini

e Le città invisibili di Calvino, i due testi che contengono il parto e lo sviluppo di Sacro Gra, luceitaliana a caccia di un Leone d’Oro arrivato sorprendentemente. Estetica etica e poetica di altrovedel saturneo raccordo anulare, monumento stradale di Roma per eccellenza: limbo-purgatorio diun flusso automobilistico incessante, che alienizza i suoi dintorni, fette di vita nelle quali ritrovare unpezzo di autentica umanità, di un’Italia di cui è possibile parlare in un modo diverso. GianfrancoRosi, documentarista indipendente che ha sempre cercato di coniugare racconto del reale e strut-tura di cinema in una forma che superi la semplice e mera rappresentazione, accetta di gira-re il suo primo lavoro su commissione, costola visiva di un progetto più ampio avviato daNicolò Bassetti, paesaggista urbanista che studia la storia e la complessità di luoghi e territoriper valorizzarli in una rinnovata e funzionale identità. Elogio della lentezza e del cinema - Tsai Mingliang è uno dei cineasti più innovatori di questa contemporaneità, anche nel visivo capace solo dicorrere, stordendosi. Stray dogs (Gran Premio della Giuria), il lentissimo inseguimento-pedina-mento di un uomo e dei suoi due figli, anime vaganti ai margini di una Taipei moderna. Lui, cartel-lo-umano di un’agenzia immobiliare per appartamenti di lusso, assorbe traffico, perturbazionimeteorologiche ed umanità. I piccoli girovagano tra bosco, fiume, centri commerciali. Nella non sto-ria a cui assistiamo, ogni scena è una rivelazione compositiva visiva e percettiva atipica ed acuta.Una trasfigurazione shockante: dal banco frigo di un ipermercato ad un lavatoio pubblico, a pri-missimi piani lasciati fluire dall’esistere dello straordinario Lee Kang-sheng, a forme urbane, spazinaturali attraversati e non da uomini-vagabondi esistenziali smarriti in mancanze da colmare, inva-no. L’affrancamento da bisogni superflui neppure pare liberarci.

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MARIA CERA

Il piano sequenza è ritmo politico e visivo dell’utopia-possibilità di convivenza – Amos Gitai conAna Arabia compenetra in sostanza e forma l’infinita agonia della questione Mediorientale. Ilpiano sequenza di 85 minuti rende il tempo autentico che Israele e Palestina dovrebbero con-cedersi reciprocamente, in una coesistenza che è quotidianità, senso di umanità comune cheracchiude entrambi i popoli. Mio Leone d’Oro, per l’innovazione di linguaggio che il cineastaisraeliano ha portato, concettualmente: una filosofia del tecnicismo filmico che recuperal’Umanesimo che il cinema ha perduto. Yael è una giovane giornalista ebrea venuta ad indaga-re su Ana, ebrea deportata in un campo di concentramento che ha sposato un Arabo. Ana èmorta, ma nel semicerchio al confine tra Jaffa e Bat Yam è rimasta la sua famiglia. Insieme adaltri emarginati Arabi ed Ebrei. Le parole che ascoltiamo penetrano in noi come la coreografiavisiva compiuta insieme alla steadicam che lambisce, accarezza e sosta nell’avamposto dell’u-topia, in una danza lenta, sinuosa, con pause, ritorni, ‘circumnavigazioni’. Yael la conduce conuna grazia e un’attenzione che simboleggiano il lato attivo dell’ascolto, primo essenziale gestoreciproco per qualunque possibile dialogo. L’‘altro’ che abita in noi. - Xavier Dolan, il più giova-ne regista della storia del Concorso Ufficiale. Tom à la ferme si lega appena agli angoli di unthriller e di una psiche da deviazione standardizzata, scavando con straordinaria profondità sim-bolica, visiva e narrativa nella nevrosi di due esseri che cercano di colmare i rispettivi vuoti.Dolan (dall’omonima pièce teatrale di Michel Marc Bouchard) trasfigura sullo schermo il limboterritoriale e mentale della fattoria e dei meccanismi ancestrali e di sangue, corrosivi fino all’os-so di coloro che la popolano e di chi vi rimane irretito. Tom (lo stesso Dolan), giovane creativopubblicitario, attraversando il mare verde del Quebec agricolo e placidamente calmo (luogo disepoltura del suo compagno) abbraccia tutta intera la fine di un amore. Verrà risucchiato in unluogo, in un tempo (fisico e mentale) del quale assaporerà il fascino ambivalente di una corru-zione-contaminazione alimentata dagli stessi suoi componenti: Agathe, la madre-vedova e il suoprotettore/prigioniero Francis (l’altro e unico figlio restatole accanto). Incredibile pecca della giu-ria veneziana, la mancata assegnazione di un premio.

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GRANDESCHERMO film

LA VITA DI ADELE Vincitore a Cannes 2013, La vita di Adele è uno splendido scuoti-mento intimo ed emotivo che il talentuoso Kechiche ha realizzatoispirandosi al graphic novel Blue is the warmest colour di JulieMaroh. Il film traccia una figura femminile che simboleggia l’es-senza della scoperta dell'amore e dell’appagamento del propriodesiderio, rivelata da Kechiche in un erotismo diretto, coinvolgen-te, dirompente. L'adolescente e inconsapevolmente famelica divita Adele (Adèle Exarchopoulos) incontra Emma (Léa Seydoux),viso e capelli corti blu indimenticabili. Le due donne vivranno insie-me una rarissima esperienza d'appagamento assoluto, seguita daun disorientamento necessario per comprendere che ciò che sista consumando e perdendo è una straordinaria fusione tra dueesseri. dal 24 ottobre

IL TOCCO DEL PECCATO Un preludio di morte è la premessa di Jia Zhang-Ke per raccon-tare tre storie di omicidi e un caso di suicidio accaduti in quattroprovince della Cina distribuite da Nord a Sud lungo l'immenso ter-ritorio del gigante dai piedi d'argilla. Jia Zhang-Ke inquadra nelsangue la Cina contemporanea, un impero economico dentroun’espansione ancora fragile e contraddittoria, consumato dallaviolenza dilagante. Nella geografia paesaggistica e umana deli-neata, l'incomunicabilità con il proprio vicino e la migrazione allaricerca di una condizione di vita migliore disattesa, incarnano ilfondamento del conflitto sociale, economico e privato… Il fulcro diun cinema alla ricerca del reale che si definisce in una rappre-sentazione brillantemente rivisitata del genere. dal 7 novembre

GLORIAIl bravissimo cileno Lelio osserva con onestà e concretezza lacondizione della donna in una società che cerca di ricostituirsidopo gli anni della dittatura. Scava senza falsi pudori nell’inti-mità della sua eroina Gloria (Paolina Garcia), quasi sessanten-ne e con un divorzio alle spalle. Emancipata, indipendente ecoraggiosa nel vivere le pulsioni di un corpo ancora avido divita, Gloria cerca di non cedere il passo al disincanto nella ricer-ca dell'amore, di un compagno con cui condividere un trattosignificativo del proprio cammino. Il neo-divorziato Rodolfo(Sergio Hernandez) pare incarnarne l’illusione. All'immaturitàsentimentale dell'incontro inizialmente felice Gloria dovrà reagi-re con fermezza. dal 10 ottobre

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:: a cura di Francesca Vantaggiato

DIETRO I CANDELABRI Soderbergh firma un biopic difficile dove luci e ombre di un artistaomosessuale che non fece mai coming out, smodato, carismatico esempre alla ricerca di nuovi amori raccontano una storia intima, un'e-poca e un mondo. Michael Douglas è Liberace, innegabile intratteni-tore televisivo e teatrale che ha fatto del kitsch un'arte spettacolare,morto per AIDS alla fine degli anni '80. Soderbergh immortala il retro-scena di quel palco appesantito da vistosi candelabri poggiati sul pia-noforte nella parabola discendente di un artista che, all'apice dellacarriera, viene coinvolto nella storia d'amore più forte e struggentedella sua vita, quella che devastò Thorson (Matt Damon), il suo com-pagno dell'epoca. dal 5 dicembre

IL PASSATO Una situazione di crisi domestica aggravata dalla distanza culturaledi una coppia alla deriva si trasforma in un incalzare di misteri e sve-lamenti scatenati da un passato incombente. Marie (Bérénice Bejo)chiede al marito Ahmad (Ali Mosaffa) di ritornare a Parigi da Theranper ultimare le pratiche del divorzio. La donna convive ormai con unaltro uomo, Samir (Tahar Rahim). L'arrivo di Ahmad nella quotidiani-tà turbolenta della coppia incarna la pericolosità dell'irrisolto allog-giata nel tempo che fu, e che forse non si è ancora concluso.L'iraniano Farhadi eccelle nella capacità di rivelare, attraverso l'inti-mità di una storia universale, una società complessa e claustrofobi-ca, lasciandola emergere nelle parole, nei disagi e nelle costrizionidei personaggi. dal 19 dicembre

VENERE IN PELLICCIA Thomas (Mathieu Amalric), deluso dalle audizioni per scrittu-rare l'attrice che interpreterà Vanda nella pièce ispirata alromanzo di Leopold Von Sacher-Masoch, si accinge a lascia-re il teatro quando una misteriosa e volgare aspirante al ruolo(Emmanuelle Seigner) fa irruzione pretendendo la sua chan-ce. Decadenza e attrazione, sottomissione sessuale e piacerederivato occupano la scena e si declinano in ruoli interscam-biabili e continuamente contesi. Regista e attrice si trascinanoin un incontro di seduzione sadomasochista danzato sul con-fine tra realtà e finzione. Nello spazio circoscritto del teatro,Polanski denuda il rapporto tra regista e attore, tra chi plasmae chi si lascia plasmare, portandone alla ribalta il patto didominazione bilaterale intrinseco. dal 14 novembre

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8-13 OTTOBRE/ INTERNAZIONALE A ROMA Sala Cinema Palazzo Esposizioni - scalinata di via Milano 9 a - V. o. sottotitolata in Italiano.Ingresso libero fino ad esaurimento posti - www.palazzoesposizioni.itSmettere di credere (troppo) a qualcosa o qualcuno: questa la tematica che attraversala selezione 2013 dei migliori doc che la rivista Internazionale propone al Palazzo delleEsposizioni direttamente dal festival ferrarese. Dai drammi sociali a quelli più intimi, èil fare i conti con l’insegnamento delle esperienze vissute, la testimonianza che le dif-ferenti storie raccontate ci lasciano: una redenzione attiva.

12-20 OTTOBRE/ ASIATICA FILMMEDIALE XIV EDIZIONE La Pelanda – MACRO - piazza Orazio Giustiniani 4 -www.asiaticafilmmediale.itBella e necessaria la filosofia visiva degli Incontri conil Cinema Asiatico. Tra i film in competizione:Television (2012) di Mostofa Sarwar Farooki. Storiadel vano tentativo del capo villaggio Amin di difende-re la tradizione dalla modernità. A Fallible Girl (2013)

di Conrad Clark. Un’inedita Dubai nel sogno-riscatto di due ragazze cinesi: creare un’a-zienda agricola nel deserto. Yozgat Blues (2013, foto) di Mahmut Fazıl Coskun: Yavuz,cantante decaduto che vive insegnando musica, si riscatta in un cambio ambientale edemotivo difficile da proteggere.

2-6 NOVEMBRE/ PITIGLIANI KOLNO'A FESTIVAL VIII ED. Casa del Cinema - largo Marcello Mastroianni 1 - www.pitiglianikolnoafestival.it - ingressolibero fino ad esaurimento postiUnica rassegna cinematografica in Italia dedicata al cinema israeliano e di argomento ebrai-co. Segnaliamo il doc I Guardiani d’Israele – The Gatekeepers di Dror Moreh, che ha fatto dis-cutere, non solo in Israele: 6 ex capi dei servizi segreti israeliani (Shin Bet) raccontano per laprima volta la loro verità. Le interviste, alternate a rari materiali d'archivio, formano una con-tro-storia in cui anche crimini e sangue sono parte di un disegno che prosegue con ostinatacoerenza dal 1948.

8-17 NOVEMBRE/ FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA VIII ED. Auditorium Parco della Musica - viale P. De Courbetin 30 e MAXXI - via Guido Reni 4a -www.romacinemafest.itJames Gray e Larry Clark rispettivamente presidenti del Concorso Ufficiale e diCinemaXXI (nuove correnti del cinema mondiale).Young Detective Dee: Rise of theSea Dragon (in 3D) di Tsui Hark (Maverick director 2013) è una delle prime internazio-nali Fuori Concorso. I primi 4 titoli del Concorso: Her di Spike Jonze; Dallas BuyersClub di Jean-Marc Vallée; Out of the Furnace di Scott Cooper; Another Me di IsabelCoixet. In prima mondiale (nel programma di CinemaXXI) Fear of Falling di JonathanDemme, protagonista anche di una masterclass. Il doc L’amministratore di VincenzoMarra aprirà il concorso di CinemaXXI.

IL CINECONTORSIONISTA

:: a cura di Maria Cera - [email protected]

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DOMINIO PUBBLICOOttobre è mese di ripresa:

ripresa dei ritmi pieni dilavoro anche per chi haprocrastinato con vacanzetardive il recuperato scon-tro col tran tran quotidiano,ripresa della lotta con sbal-zi climatici che iniziano pro-gressivamente a farsi piùseveri e tingono d’autunnola percezione dell’ambientee, naturalmente, ripresapiena delle attività e inizia-tive teatrali compiute fuoridalla sospensione proposi-tiva dei circuiti della bellastagione. Per affrontare il rientro le scelte possibili implicano due orientamenti differenti: unoimprontato al mantenimento delle modalità e delle abitudini conosciute, l’altro volto a spe-rimentare cosa la fusione di realtà prima autonome – seppure in parte affini – possa lasciargerminare partendo dalla condivisione di sforzi e obbiettivi. Dal tentativo di applicazione diquesto secondo genere di politica sembra esser derivato il progetto Dominio Pubblico.Nato dalla connessione e dal coordinamento di cartelloni tra il Teatro Argot Studio e ilTeatro dell’Orologio, l’esperienza ha l’intento di portare sui palcoscenici capitolini alcunedelle compagnie più valide del panorama contemporaneo non necessariamente connesse alcircuito dei teatri istituzionali. Dunque il cuore centrale, antico di Roma accoglierà fra gli spaziperformativi di Trastevere e via dei Filippini le tre repliche degli spettacoli proposte nei wee-kend (dal venerdì alla domenica) in maniera alternata. Il programma è vario, nel complessosembra riservare sorprese che vale la pena verificare e accosta nomi di ensemble e prota-gonisti più conosciuti ad altri di gruppi e artisti giovani, forse solo per questo meno consoli-dati. Tra i tanti Teatro Minimo, i Sacchi di Sabbia, Balletto Civile, Le belle bandiere, il duoBerardi-Casolari, la Compagnia Krypton, Nerval Teatro, Roberto Latini, Carullo-Minasi,Matteo Tarasco e molti ancora. L’idea intera sarà fiancheggiata da una serie di altre iniziati-ve pensate per incrementare la partecipazione attiva e indispensabile del pubblico che cul-minerà in aprile con l’apertura a un gruppo di ragazzi sotto i venticinque anni, cui sarà dataper una settimana la possibilità di gestire completamente il lavoro dei teatri, dalla biglietteriaalla comunicazione, dai cartelloni alla messa a punto pratica degli allestimenti.Insomma, una buona occasione per tentare di lasciarci affascinare una volta ancora dalla fre-schezza di un tentativo, dalla sua tensione alla novità.

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MARIANNA MASSELLI

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ROMAEUROPAThe art reacts, emblematico titolo della XXVIII edizione del RomaEuropa Festival, porta

con sé la tenace convinzione che l’arte – agita vista ascoltata percepita – possa essereun ottimo strumento di reazione contro lo stato di crisi, di intorpidimento, di povertà intellet-tuale ed emotiva che ci circonda. Molti degli spettacoli, pur mantenendo la propria cifra eticae stilistica, sembrano quasi declinare le diverse sfaccettature di questa macrotematica. Nonè un caso che la storia divenga bacino da cui attingere: se l’incontro realmente avvenuto traPinochet e la Thatcher acquisisce in Aliados (11/10 – Palladium) la forma di un teatro musi-cale che mixa suoni acustici ed elettronici, Antonio Latella dirigerà gli attori dellaSchauspielhaus viennese nella scommessa di dar voce ad un rappresentante delle SS in DieWohlgesinnten (12-13/10 – Eliseo), mentre lo scenario dei recenti suicidi greci sarà luogod’azione per lo spettacolo performance di Tagliarini/Deflorian, Ce ne andiamo per non darvialtre preoccupazioni (7-10/11 – Palladium). Reazione e messa in crisi per la creazione di unproprio sistema sono i lavori di Jan Fabre, presentati all’Eliseo (in due riallestimenti storicidel 1984, The power of theatrical madness – 16-17/10 e le otto ore del 1982, This is the thea-tre like it was to be expected and foreseen – il 20/10) e alla Galleria del MAXXI con unamostra fino a gennaio. Spostare l’accento su un discorso più intimo tocca ad AlessandroSciarroni che in Untitled - I will be there when you die (23/10 – Palladium) si interrogheràsulla fragilità umana alla distruzione di certi stereotipi circensi. Dal panorama della nuovacoreografia africana (presenza ricchissima in questa edizione) Dada Masilo approfondirà ladialettica tra generi, non solo artistici, rivisitando Il lago dei cigni (6-10/11 – Argentina).Ancora un classico come Hedda Gabler (24-27/10 – Argentina) testimonierà il pregevole

lavoro con gli attori diOstermeier, mentre la primacoreografia per più danzatoridi Giorgia Nardin, All dressedup with nowhere to go, (26/10– Opificio Telecom) sarà luogoper cogliere le trasformazionidi movimento e le sue contrad-dizioni. Sicuramente da nonperdere l’ultimo lavoro dellaSocìetas Raffaello Sanziocon The four season restau-rant (30/10-3/11 – Argentina)al cui centro si innesca unariflessione allo stesso tempoconcreta e poetica tra scena eartista.

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LA SEMPLICITÀ INGANNATA DI MARTA CUSCUNÀ C'è un'artista nata a

Monfalcone, già segna-lata al Premio Scenario2011, che è stata capacedi fondere la tradizione delteatro di figura con la nar-razione civile riportandonei nuovi territori dellaricerca teatrale italiana ungusto mitteleuropeo perl'artigianato dedicato allemarionette e ai pupazzi:Marta Cuscunà. Ma laconnotazione estetica silega appunto ad una ricer-ca su tematiche urgenti neldibattito culturale. Cosìanche la sua seconda opera La semplicità ingannata (apprezzata a Short Theatre 2013)riflette sul ruolo della donna nella società e, insieme al fortunato È bello vivere liberi!, com-pone parte del progetto Resistenze femminili nel nostro paese. Nascere senza avere in dote da parte di madre natura una certa bellezza, che avrebbe rap-presentato un patrimonio per padri padroni intenti a misurare il successo della propria geni-torialità con matrimoni benedetti dal denaro, voleva dire per una donna del Cinquecento con-quistarsi una via preferenziale per il convento; con o senza vocazione, le celle della clausu-ra si aprivano di fronte alle gioie e ai timori dell'adolescenza. Di questo ci parla MartaCuscunà con ironia e grazia, e lo fa andando a rispolverare una di quelle che al cinemadefinirebbero, tra i titoli di testa, “una storia vera”: le vicende delle Clarisse di Udine. Ladrammaturgia, che trae ispirazione anche dalle opere di Arcangela Tarabotti, evidenziale multiple capacità teatrali della giovane interprete ed autrice, eccellente sia nel prestarela voce alle “pupazze” monache sia quando affronta la scena nella solitudine del monolo-go. Il risultato è uno spettacolo godibile e profondo allo stesso tempo, con il solo rischiodi lasciare poco spazio a una messa in crisi del tema e dello spettatore. Eppure la resi-stenza delle suore e il loro ribellarsi alla tradizione ecclesiastica diventano immagine sim-bolo e trasfigurazione metaforica di una lotta al potere combattuta con ingegno e cultura,oggi necessità quotidiana.

teatro e critica

ANDREA POCOSGNICH

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12–13 OTTOBRE/ DIE WOHLGESINNTENTeatro Eliseo - via Nazionale 183 – tel. 06.4882114 - romaeuropa.net - ore 20.45 e dom.17.00 - euro 10/25 Tratto dal romanzo di Jonathan Littell Le benevole, il nuovo lavoro teatrale di Antonio Latellaripercorre la storia di Maximilian Aue, un criminale delle SS sfuggito alla cattura, tracciando-ne una dettagliata mappa psicologica e concentrandosi principalmente sul suo percorso diiniziazione e cedimento al male.

25-27 OTTOBRE/ LA VARIANTE E.K.Teatro Tordinona - via degli Acquasparta 16 - tel.06.68805890 - ore 21.15, dom. 18.00 - euro 7/10Elogiato come spettacolo teatrale realmente moderno einnovativo, La variante E.K. ritorna in scena a granderichiesta. Luca Ruocco e Ivan Talarico conducono glispettatori all'interno della particolare vicenda del suicidiodi E.K. Compagnia Doppiosenso Unico.

30 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE/ THE FOUR SEASONS RESTAURANTTeatro Argentina - largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.684000311 - ore 21.00, sab. 19.00 edom. 18.00 - euro 12/30 altre info su romaeuropa.netRomeo Castellucci porta in scena la sua nuova creazione realizzata con la SocíetasRaffaello Sanzio. Continua il lavoro del regista sul concetto di negazione dell'immagine nellasocietà dell'immagine, aggiungendo nuovi tasselli ai precedenti Sul concetto di volto nel figliodi Dio e Il velo nero del pastore.

3-5 NOVEMBRE/ CIRCUS KLEZMERTeatro Vascello - via Giacinto Carini 78 - tel. 06.5898031 - ore 21.00 - euro 15/20Direttamente da Barcellona ritorna a Roma lo spettacolo che ha conquistato il pubblico e lastampa di tutta Europa. In scena attori e musicisti che sono anche acrobati, giocolieri eclown, accompagnati dalla musica klezmer. Idea e regia di Adriàn Schvarzstein.

7–10 NOVEMBRE/ CE NE ANDIAMO PER NON DARVI ALTRE PREOCCUPAZIONITeatro Argentina - largo di Torre Argentina 52 - tel. 06.684000311 - ore 20.30 - euro 14/20- romaeuropa.netIl nuovo lavoro d'indagine esistenziale e di ricerca attoriale del duo Deflorian/Tagliarini pren-de spunto dalle pagine iniziali del romanzo L'esattore di Petros Markaris.

8–10 NOVEMBRE/ BRANDELLI D'ITALIATeatro Furio Camillo - via Camilla 44 - tel. 06.97616026 - ore 21.00 - euro 8 + euro 2 di tes-sera associativaÈ un paese in rovina questo? O lo è sempre stato e la condizione di precarietà perenne è lanostra arma migliore? Piccola Compagnia Impertinente.

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:: a cura di Marcella Santomassimo - [email protected]

12 NOVEMBRE – 8 DICEMBRE/ IL SOCCOMBENTEPiccolo Eliseo Patroni Griffi - via Nazionale 183 - tel. 06.48872222 - ore 20.45, dom. 17.00e lun. riposo - euro 11/20Nadia Baldi cura la regia del romanzo di Thomas Bernhard. Due giovani amici raggiungonoSalisburgo per frequentare un corso di perfezionamento pianistico. Qui incontreranno unragazzo misterioso e geniale, Glenn Gould. Il loro legame si rivelerà fatale per uno dei tre.Con Roberto Herlitzka.

14 NOVEMBRE – 2 DICEMBRE/ UNA SOLITUDINE TROPPO RUMOROSATeatro Argot - via Natale del Grande 27 - tel. 065898111 - ore 20.45, dom. 18.00 e lun. ripo-so - euro 8 + euro 3 di tessera associativaUn'opera teatrale in tre tempi, un viaggio dentro il romanzo dello scrittore boemo BohumilHrabal iniziato ben diciassette anni fa. Andrea Renzi sceglie di continuare a confrontarsi conil personaggio di Hanta, portando in scena vari momenti della sua storia.

22–24 NOVEMBRE/ 456Teatro Tor Bella Monaca - via Bruno Cirino - tel. 06.2010579 - ore 21.00 e dom. 18.00 -euro 5Una famiglia e la sua vita isolata in una valle. Metafora del barbaro conservatorismo dell’i-stituzione caposaldo della società. Mamma, padre e figlio litigano, pregano, si odiano, ognu-no rappresenta per l'altro quanto di più detestabile ci sia al mondo, ma l'arrivo di un ospiteatteso da tempo potrebbe cambiare il loro futuro. Scritto e diretto da Mattia Torre.

26 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE/ BENLINGUER, I PENSIERI LUNGHITeatro Vittoria - piazza di Santa Maria Liberatrice 10 - tel. 06.5781960 - ore 21.00 e dom.17.30 - euro 11/26Lo spettacolo di Eugenio Allegri ripercorre quarant'anni di storia del nostro paese attraversola figura carismatica di Enrico Berlinguer partendo dal presupposto che le sue idee, impre-gnate di correttezza e sobrietà, e il suo nuovo modo di fare politica, incentrato sulla comuni-cazione personale, rappresentano un viatico per capire meglio il nostro presente.

29–30 NOVEMBRE/ NOT HERE NOT NOWTeatro del Lido di Ostia - via delle Sirene 22 Ostia - tel.06.0608 - ore 21.00 - euro 5/8Andrea Cosentino incontra e si scontra con l'arte con-temporanea. Not here not now nasce dall'esigenza diindagare il rapporto tra arte e vita, attraverso il resocon-to di un'esperienza attiva con un'icona della body art:Marina Abramović.

6-8 DICEMBRE/ ZOO PARADISOTeatro Quarticciolo - via Ostuni 8 - tel. 06.98951725 - ore 21.00 e dom. 18.00 - euro 8/10È il 4 novembre del 1992. Siamo a Sarajevo durante gli anni dell'assedio. Due personaggidi etnie differenti si ritrovano segregati all'interno di un deposito-macelleria sul retro dello zoodella città. La precaria solidarietà tra i due si rompe quando una giovane ragazza, Sanya,viene uccisa sotto i loro occhi... Di e con Riccardo De Torrebruna.

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GEMME DELL’IMPRESSIONISMO

Tante esposizionisugli Impressionisti

si sono tenute a Roma,ma questa volta – alMuseo dell’Ara Pacis -potremo vedere per laprima volta i capolavoridella collezione dellaNational Gallery of Artdi Washington. Si trattadi un prestito di altovalore, reso possibilegrazie ad uno scambiofra Istituzioni all’internodel progetto Dream ofRome. Infatti, dal 15ottobre la “Rotunda”dello stesso museo diWashington ospiteràla splendida statua del

nostro Galata capitolino ai Musei Capitolini, iniziativa che rientra nell’“Anno della CulturaItaliana” negli Stati Uniti. Come sappiamo, gli Impressionisti dipingevano "en plein air",con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore. Essi vole-vano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comuni-cava loro nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce; lo studio dal verodel cielo, dell'atmosfera, delle acque eliminò il lavoro al chiuso, nell'atelier, lo studio,nel quale venivano completati i quadri più grandi o eseguiti i ritratti. Lo sfondo, il pae-saggio, non è per i maestri impressionisti qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure.Oggetti e persone vengono dunque trattati con la stessa pennellata ampia e decisa,con contrasti di luci e ombre, e colori forti e vividi. La prima manifestazione ufficialedella nuova pittura si tenne il 15 aprile 1874, presso lo studio del popolare fotografoNadar, alla quale parteciparono Claude Monet, Edgar Degas, Alfred Sisley, PierreAuguste Renoir, Paul Cézanne, Camille Pissarro, Felix Bracquemond, Jean-BaptisteGuillaumin, Berthe Morisot e la pittrice statunitense Mary Cassatt. La mostra del '74 fudi per sé un'azione eversiva in quanto, al di là dell'estrema modernità delle singoleopere che sconvolse la critica, venne compiuta in risposta e contro il Salon, che leaveva rifiutate, e gli studi accademici in generale.

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NATALIA MASSIDDA

DAL 23 OTTOBRE AL 23 FEBBRAIO 2014 MART/DOM 9-19 - EURO 8/10

MUSEO DELL’ARA PACIS LUNGOTEVERE IN AUGUSTA (ANGOLO VIA TOMACELLI) - TEL. 06.0608

Dagli assolati prati di primavera di Alfred Sisley alle affascinanti nature morte di Edouard Manete Paul Cézanne, agli interni “Nabis” di Pierre Bonnard e Edouard Vuillard, ai colori saturi evibranti di Pierre-Auguste Renoir, la collezione del più importante museo nazionale d’Americacomprende capolavori che raccontano l’ispirata innovazione nel colore, nel tocco e nella compo-sizione, che hanno reso la pittura francese di fine Ottocento uno dei momenti cruciali della storiadell’arte. La mostra dedicata al nuovo linguaggio con cui gli Impressionisti, dal 1870 circa, raffi-gurano il paesaggio, tentando di integrare natura e industria, città e campagna, raccoglie una set-tantina di opere, ed ha un percorso suddiviso in sezioni tematiche che vanno dal ritratto - le figu-re femminili in particolare - alla natura morta, fino alle rappresentazioni dei paesaggi e della vitamoderna.

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Sarà un excursus tematico ma anche temporale, a partire da Boudin - precursoredell’Impressionismo e maestro di Monet, celebre per aver raccontato la vita mondana dell’epoca- fino all’apertura al nuovo secolo con Bonnard e Vuillard. Tra le tante tele in mostra potremoammirare: Alle corse (1875) di Manet; Argenteuil (1872) di Monet; Madame Monet e suo figlio(1874); Raccogliendo i fiori (1875) e Giovane donna che tesse i suoi capelli (1876) di Renoir; Lettidi fiori in Olanda (1883), tra le prime pitture di paesaggio del tormentato Van Gogh; La battagliadell’amore (1880) e alcune delle infinite nature morte di Cézanne; Ballerine dietro le quinte(1876/1883) e Autoritratto con colletto bianco (1857) di Degas; Autoritratto dedicato a Carrière(1888 o 1889) di Gauguin; Studio per “La Grande Jatte” (1884-5) di Seurat; Carmen Gaudin(1885) di Henri de Tolouse-Lautrec. Sarà esposta anche Sorella dell’artista alla finestra (1869),un’opera della protagonista femminile dell’Impressionismo, Berthe Morisot, la cui pittura fu defi-nita da Mallarmé come una sintesi di “furia e nonchalance”.

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RVB ARTS & ANTIQUARIATO VALLIGIANO LUCIANELLA CAFAGNA. QUALCOSA DI IMPORTANTEvia delle Zoccolette 28 e via Giulia 193 - tel. 06.6869505- www.rvbarts.com - orario negozio; dom e lun chiuso -ingresso libero – dal 10 ottobre al 23 novembreLa nuova galleria RvB Arts, promotrice dell’accessible art,ci presenterà – nella sua sede in via delle Zoccolette, enella galleria antiquaria in via Giulia – la mostra personale

della Cafagna; in particolare le sue ultime opere che ruotano intorno al tema dell’età infantile edell’adolescenza. È questo uno dei suoi temi ricorrenti: “Da Freud a Marcel Proust, da Truffaut aLouise Bourgeois, passando per Balthus, l’infanzia, l’adolescenza sono i luoghi dove tutto si com-pone, dove la vita è vissuta con il massimo di concentrazione, e anche se attraverso il gioco, conil massimo di serietà. È l’età della vita più densa di mistero, di senso, di intense felicità, dolori, sco-perte. Da sempre è il luogo che cerco di raccontare” dice Lucianella Cafagna. Lo stile dell’artistaromana, con il suo senso di sospensione senza tempo, tra memoria e l'oblio, unisce l'eleganzaformale dello studio tradizionale ad uno slancio nel mondo contemporaneo.

S.T. FOTO LIBRERIA GALLERIADINO IGNANI. 80’S DARK PORTRAITSvia degli Ombrellari 25 - tel. 06.64760105 - www.stsenzatitolo.it - lun/sab 10.30-19.30 -ingresso libero – dal 19 novembre al 22 dicembre Nello spazio polivalente della piccola traversa di Borgo Pio, i curatori Matteo Di Castro ePaola Paleari ci presentano l’ultimo lavoro di Dino Ignani: una selezione di ottanta ritratti,stampati sia su carta fotografica sia in formato-locandina. Il fotografo romano ha iniziato nellametà degli anni Settanta e, negli anni Ottanta si è fatto conoscere per una rappresentazionestandardizzata e distaccata del new look di quel periodo e di quell’Italia giovane e “giovani-le”, unica e spettacolare.

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNAMARCEL DUCHAMP. TRACCE DI UN PERCORSO ITALIANOviale delle Belle Arti 131 - tel. 06.32298221 -www.gnam.beniculturali.it - mart/dom 10.30-19.30 - ingresso 12/9.50 euro – dall’8 ottobre al 19 gennaio 2014In occasione del centenario del primo ready-made di Duchamp (Ruota di bicicletta), la Galleria haorganizzato una mostra dove vengono presentati i quattordici ready-made donati da ArturoSchwarz al museo nel 1997, accompagnati da una selezione di importanti opere e di documentioriginali, fondamentali per la comprensione del percorso duchampiano. Il progetto espositivo siconcentra su lavori organici e non convenzionali, legati alla parola come formulazione del pen-siero. Questa esposizione vuole anche testimoniare l'influenza che Duchamp, animatore delDadaismo, Surrealismo e dell’arte concettuale, ebbe sulla scena artistica italiana quando, inseguito alle mostre personali presso la Galleria Schwarz di Milano nel 1964, e a Roma presso lospazio Gavina nel 1965, diede l'occasione ad alcuni artisti italiani di entrare in contatto diretto conlui. Sono infatti presenti anche le opere di Baj, Baruchello, Dangelo e Patella.

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:: a cura di Natalia Massidda - [email protected]

CHIOSTRO DEL BRAMANTE CLEOPATRA. ROMA E L’INCANTESIMO DELL’EGITTOArco della Pace 5 - tel. 06.916508451 - www.chiostrodelbramante.it - lun/ven 10-20; sab edom 10-21 - ingresso 12/10 euro – dal 12 ottobre al 2 febbraio 2014 Il percorso espositivo ci mostra i protagonisti principali della complessa vicenda che ha luogoallo scadere della Repubblica romana: Gneo Pompeo, Giulio Cesare, la regina Cleopatra VIe l’imperatore Ottaviano Augusto.

COMPLESSO DEL VITTORIANOCEZANNE E GLI ARTISTI DEL XX SECOLOvia San Pietro in Carcere - tel. 06.780664 - www.comunicareorganizzando.it - lun/giov 9.30-19.30;ven/dom 9.30-23.00; domenica 9.30/20.30 ingresso 12/9euro – dal 4 ottobre al 2 febbraio 2014L’esposizione coniuga il Cézanne innovatore, padre delCubismo, al Cézanne classico. Partendo dalla circola-zione delle opere del maestro francese in Italia, lamostra ripercorre esposizioni, collezioni ed articoli chetrattano la sua pittura, fondamentale e fruttuosa per tutticoloro che dipingeranno dopo di lui; tra gli italiani, adesempio, Boccioni, Morandi, Severini e De Pisis.

SCUDERIE DEL QUIRINALEAUGUSTOvia XXIV Maggio 16 - tel. 06.39967500 - www.scuderiequirinale.it - dom/giov 10-20; ven esab 10-22.30 - ingresso 12/9.50 euro – dal 18 ottobre al 9 febbraio 2014Organizzata in occasione del bimillenario della morte (19 agosto del 14 d.C.), la mostra pre-senta le tappe della folgorante storia del primo imperatore, in parallelo alla nascita di unanuova epoca storica.

FONDAZIONE ROMA MUSEO. PALAZZO SCIARRAIL TESORO DI NAPOLI. I CAPOLAVORI DEL MUSEO DI SAN GENNAROvia M. Minghetti 22 - tel. 06.697645599 - www.fondazioneromamuseo.it - mart/dom 10-20;lunedì 15-20 - 10/8 euro – dal 30 ottobre al 16 febbraio 2014Con venticinque milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattoli-co più famoso e conosciuto nel mondo. La mostra offre l'occasione per approfondire dalpunto di vista scientifico l'inestimabile valore artistico e culturale del Tesoro a lui dedica-to: settanta opere di inestimabile valore, lungo un percorso affascinante tra devozione epregiudizio, fede e incredulità.

MUSEO DELL’ARA PACISGLI IMPRESSIONISTI DA WASHINGTON A ROMALungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) - tel. 06.0608 - www.arapacis.it - mart/dom 9-19 - ingresso 10/8 euro – dal 23 ottobre al 23 febbraio 2014Finalmente a Roma i capolavori della collezione impressionista e post impressionista dellaNational Gallery of Art di Washington. Per approfondire, leggi pagg. 22-23.

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PROMESSA ESTETICA

quaderni di domani

IL PENSIERO (ESTETICA GIOVANE)

Infischiandosene diuna maniera puntuta sulle punte delle rime fini come il coltello morso dal cane che ritaglial'immagine che non mi lascia finire le forme degli alberi (sembrano) spiegano (spiegare). Irami portano le dita al cielo, che s'appoggia. Le case mettono radici nel pavimento. Gli uomi-ni portano lunghe radici forma catena trascinante ai loro piedi. Gli alberi espandono la lorobionda capigliatura nelle radici di mia zia, le loro radici bionde crescono nelle radici di miazia. Bevono l'umido. La luce sboccia spreads itself si spande (vanisce). Il processo creativoè una fusione di più elementi mal distinti mal separabili: non lasciare smarrire la tua fantasia!Tiene le briglie del tuo cavallo cinese.Ed ecco evasa la realtà, sul tuo cavallo fitto (cinese) rosato di paura. Gli uomini sono muti (sifanno segni).Non è semplice l'estatico. Sono muti o giocano un gioco di famiglia? Ce ne sono tre che par-lano a gesti: quale è muto? La ragazza, lei anche è muta? È una festa ebraica oggi? (Lunghicapelli a spirale) urla perlomeno, fa freddo! Ma (siamo al caffè) tutti parlano senza emettereun suono, aprendo le larghe bocche preoccupate (con aria preoccupata) (rabbuiata) (serio).Non pressare (sottolineare) l'aspetto evidentemente assurdo (hai letto molto, o moderno) delquadretto (quadrante). È decisamente un'epidemia. E intanto il motociclo russa rumoroso ebrutale. Non te ne andare. L'assurdo si risolverà. L'assurdo si risolverà. C'è una normalità altermine di ogni momento, basta cercarla, o aspettarla. Guardate i platani sobbalzare: nonsobbalzano: li abbiamo immobilizzati. Mettono radici nella terra, sotto il pesante pavimento,a piccoli blocchi. È una pelle dura? Da dove bevono. Le radici si intrecciano, si tendono incerchio intorno in segreto sotto terra.

testo tratto da Le Chinois à Rome (1955) di Amelia Rossellitraduzione dal francese di Andrea Franzoni

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A CURA DI FABIO ORECCHINI

FIGURA PROMESSA

I

Pervaso d’occhi, d’unghiecome dal cavo di facce esorbitateimmobilemani sulle guanceganci alle mascelle

II

Le tue apparenze denutriteuna testata d’inchino d’appartenenza a chi non viene,dice, né coglie per il polsoper il collo, dice, non dire:

persa la posizione della pellechiudi il luogosfracèllati alle finestre

III

Emulo residuo estenuandoIl gesto tenue di nessunoSeduto nell’udito, tra i capelliBatte le dita, tuba per urlare.

inediti tratti da Figura promessa di Andrea Franzoni

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nelle librerie del pianeta terra

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libriISOLAIn questa rubrica chiediamo ad uno scrittore di indicarci i tre libri cheporterebbe sulla sua isola (luogo fisico, interiore, dimensionale).

Graziano Graziani ha esordito in narrativa con Esperia (Gaffi), romanzo suuna città immaginaria che si manifesta negli stati d’inquietudine dei prota-gonisti. È autore del poema I sonetti der Corvaccio (La camera verde), unasorta di Spoon River romanesca. Con Stati d’eccezione (Ed. dell’Asino) haraccontato quaranta casi di micronazioni, tentativi utopici, artistici, goliardicie fraudolenti di dichiarare l’indipendenza dal paese di appartenenza.

:: a cura del Collettivo Archiloco

STORIE DI CRONOPIOS E FAMAS – JULIO CORTÁZARCon questo libro l’argentino Julio Cortázar dà il là a un mondo immagi-nario sovrapposto in tutto e per tutto al nostro che tracimerà molto oltrela sua opera letteraria. Il Cronopio, quel “coso verde e umido” in cui gliidealisti naïf e artistoidi sconclusionati di mezzo mondo non tardarono ariconoscersi, è diventato nel tempo una sorta di manifesto, ma un mani-festo nascosto, misantropo e per niente pop (come si addice agli aman-ti di Cortázar). Memorabili le istruzioni con cui si apre il libro: esilarantiquelle per salire le scale, allucinate e filosofiche quelle per caricare gliorologi, i nostri privati carnefici del tempo.

FRATELLI INVALIDI – EGON BONDYEgon Bondy è stato uno dei massimi esponenti della beat praghese degli anniCinquanta, generazione di artisti anti-estabilishment che non doveva vederse-la con una democrazia, come Ginsberg e compagni, ma con un regime. Le suepoesie erano messe in musica nei concerti underground e i suoi libri – illega-lissimi – circolavano in samizdat, edizioni autoprodotte e contrabbandate.Questa sua anti-utopia, che si apre col ritrovamento del cadavere del mondo efinisce (letteralmente) in un fiume di merda, sintetizza la sua idea anarchica,dove gli invalidi (anche finti) che si sottraggono alla società del lavoro massifi-cato sono gli unici ad avere ancora umanità e sangue nelle vene.

I VIAGGI - IBN BATTUTASe si sta su un’isola si può solo sognare di viaggiare, e siccome di eso-tico in un viaggio oggi resta solo ciò che non si può raggiungere – quin-di non un “altrove” ma un “altroquando” – impossibile fare a meno deiViaggi compiuti e raccontato dal Marco Polo del mondo arabo, che nelXIV secolo viaggiò tra lo Yemen e la Cina, le Maldive e il Marocco,Calcutta e Timbuctu. Lontani nel tempo e nella radice culturale, questiviaggi e racconti restano inabbordabili per qualunque Lonely Planetreale o immaginaria. E dunque, nella loro irraggiungibilità, conservanointatto tutto il loro fascino.

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:: Metromorfosi invita alla lettura diRacconti di demonologia di Rick Moody

Maschera di pollo era il ritratto della tristezza, sorellina.

:: impaginato ascoltando ancheUna voce (la mia o la tua) che dice

Amore mio non so dove sei esci dalle acque esci da un citofono

se credi esci da un tombinostriscia se devi fino a me

e ridammi la mia piccola corona di fiori.Fuori è l'alba di un tempo nuovo e se anche qui non c'è la guerra

è una guerra continua contro noi stessie tra poco forse un tifone di niente

ci spazzerà via.Io aspetto la mia piccola corona sulla testa

a far brillare il mio sorriso per le strade.

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Tra le altre cose, avevo capito finalmente che soloattraverso il dolore potevo accedere alla verità.

Sapevo che le verità sono molteplici, ma che bastavasalire, come mi avevano insegnato, sulla scala dellaconsapevolezza per vedere che tutte le verità com-pongono un’unica strada e che quella strada porta

all’inizio della strada stessa. Così sono stato più volte dal ragazzo che scrive i segni didolore sulla sabbia e poi, quando l’onda li cancella, allora urla contro il cielo: in quelmomento, in connessione con lui, mi sono sentito svuotato dal peso che ho dentro di me.Grazie a questa pratica, ho iniziato adesso a percorrere la strada che porta all’inizio dellastrada.

:: il numero sessantasei di Metromorfosi è dedicato aProvolino

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EMANUELE KRAUSHAAR

:: per questo autunno, Metromorfosi consiglia ditrovare il tempo, prima di perderlo

P U N TO D I F U G A

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