Tortohelie n 52

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CRI, in arrivo nuovi corsi per Infermiere Volontarie Partirà nel mese di gennaio dell’anno prossimo il nuovo corso, della durata di due anni, organizzato dalla Croce Rossa Italiana riservato alle Infermiere Volontarie. (pagina 5) Crisi, pagano sempre i lavoratori Oltre il danno la beffa per i lavoratori del comparto edile e nautico ogliastrino, i set- tori più gravemente colpiti dalla crisi e che hanno subìto la più alta percentuale di li- cenziamenti. (pagina 5) T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortohelieP T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePre eliePress T ortoheliePress T eliePress T o T ortoh T o rtohelie P ress Sport Cultura Cronaca Editoriale il settimanale gratuito di Tortolì Anno I • Numero 52 • Venerdì 8 Giugno 2012 Progetto “Gesto vincente”: il calcio come valore Alle porte dei campionati di calcio euro- pei e inghiottiti dallo scandalo del calcio scommesse che sta investendo in pieno il calcio italiano in queste ultime settimane, parlare di “pallone” sembrerebbe uno di quegli argomenti altamente inflazionati. (pagina 6) Lezioni di vita all’Ist. Comprensivo n. 2 E’ già polemica sulla concessione del parco della sughereta, il polmone verde di Tortolì che si estende per circa 7 km nel cuore della città. Il parco ha una storia travagliata fin dai suoi albori, costruito negli anni ‘90 e abbandonato per la maggior parte del tempo. Il Parco della sughereta è dotato di strutture da adibire a bar o ristoranti, che invece non sono mai state utilizzate e giacciono in balia del tempo e dei vandali. (pagina 3) Ennesimo notevole progetto organizzato dal dirigente scolastico Pierpaolo Scudu e i docenti dell’Istituto Comprensivo n. 2, che ha visto la partecipazione degli allie- vi delle scuole medie in quattro giornate tematiche speciali: Lingua e cultura, Emi- grazione immigrazione e razzismo, sport e, infine, ambiente e legalità. (pagina 7) A proposito di Quirra foto: Federica Melis TRIVANO TORTOLÌ WWW.IMMOBILIALBATROS.COM Tortolì quartiere San Michele, proponiamo in vendita grazioso trivano ubicato al primo piano di un residence di nuova costruzione. L’appartamento è composto da: ingresso direttamente nella zona giorno, cucina semiabitabile, zona pranzo, salotto e quattro balconcini. Nella zona notte troviamo due camere da letto e un bagno. Ottima esposizione. € 110.000 TRIVANO S. GEMILIANO WWW.IMMOBILIALBATROS.COM Tortolì località San Gemiliano a 400 mt dal mare, proponiamo in vendita trivano di recente costruzione di mq 50 c.a, composto da: cucina con zona pranzo, disimpegno, camera matrimoniale, camera singola, un bagno. Giardino privato. La Sughereta nell’occhio del ciclone Quella di Quirra è una storia di cui non si è ancora parlato abbastanza. Ci sono tutti gli ingredienti per un film hollywoodiano. Insolita insorgenza di tumori e leucemie, cadaveri rie- sumati su cui sono state rinvenute tracce di to- rio, bambini e animali malformati, zone dove non cresce più l’erba, smaltimento di materiali altamente pericolosi, fra cui il napalm. Ma so- prattutto, ciò che è successo a Quirra nel corso di cinquant’anni (le esercitazioni sono andate avanti dal 1958 fino al 2008) è stato definito una “menzogna di Stato” dal procuratore del- la repubblica Domenico Fiordalisi. Insomma, chi sapeva ha taciuto o – peggio – ha coperto ciò che stava accadendo. Ce n’è abbastanza per un film, si diceva. Ma questa è l’Ogliastra, e qui le luci dei riflettori non arrivano facilmente. Dopo la deposizione del procuratore Domenico Fiordalisi, definita scioccante dalla stessa commissione parla- mentare, qualcosa ha cominciato a muoversi. Si è parlato di una possibile chiusura del poli- gono, poi di una sua riconversione in polo di ricerca che lo manterrà comunque operativo nell’ambito della Difesa e della sperimenta- zione di nuove armi. Come se ciò non bastas- se, è utile ricordare che in Sardegna si trova l’80% delle aree militari presenti in tutto il suolo italiano. Una percentuale schiacciante, che consegna all’isola il poco invidiabile pri- mato di regione a più alta presenza di servitù militari di tutta la nazione. (pagina 3 ) € 100.000 AL VIA I CORSI

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A proposito di Quirra, La sughereta nell'occhio del ciclone, Tortoli e Castor cosa bolle in pentola....e tante altre news

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CRI, in arrivo nuovi corsi per Infermiere VolontariePartirà nel mese di gennaio dell’anno prossimo il nuovo corso, della durata di due anni, organizzato dalla Croce Rossa Italiana riservato alle Infermiere Volontarie. (pagina 5)

Crisi, pagano semprei lavoratoriOltre il danno la beffa per i lavoratori del comparto edile e nautico ogliastrino, i set-tori più gravemente colpiti dalla crisi e che hanno subìto la più alta percentuale di li-cenziamenti. (pagina 5)

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Progetto “Gesto vincente”: il calcio come valoreAlle porte dei campionati di calcio euro-pei e inghiottiti dallo scandalo del calcio scommesse che sta investendo in pieno il calcio italiano in queste ultime settimane, parlare di “pallone” sembrerebbe uno di quegli argomenti altamente inflazionati.(pagina 6)

Lezioni di vita all’Ist. Comprensivo n. 2

E’ già polemica sulla concessione del parco della sughereta, il polmone verde di Tortolì che si estende per circa 7 km nel cuore della città. Il parco ha una storia travagliata fin dai suoi albori, costruito negli anni ‘90 e abbandonato per la maggior parte del tempo. Il Parco della sughereta è dotato di strutture da adibire a bar o ristoranti, che invece non sono mai state utilizzate e giacciono in balia del tempo e dei vandali. (pagina 3)

Ennesimo notevole progetto organizzato dal dirigente scolastico Pierpaolo Scudu e i docenti dell’Istituto Comprensivo n. 2, che ha visto la partecipazione degli allie-vi delle scuole medie in quattro giornate tematiche speciali: Lingua e cultura, Emi-grazione immigrazione e razzismo, sport e, infine, ambiente e legalità. (pagina 7)

A proposito di Quirra

foto: Federica Melis

TRIVANO TORTOLÌ

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Tortolì quartiere San Michele, proponiamo in vendita grazioso trivano ubicato al primo piano di un residence di nuova costruzione. L’appartamento è composto da: ingresso direttamente nella zona giorno, cucina semiabitabile, zona pranzo, salotto e quattro balconcini. Nella zona notte troviamo due

camere da letto e un bagno. Ottima esposizione.

€ 110.000

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Tortolì località San Gemiliano a 400 mt dal mare, proponiamo in vendita trivano di recente costruzione di mq 50 c.a, composto da: cucina con zona pranzo, disimpegno, camera matrimoniale, camera singola, un

bagno. Giardino privato.

La Sughereta nell’occhiodel ciclone

foto: Federica Melis

Quella di Quirra è una storia di cui non si è ancora parlato abbastanza. Ci sono tutti gli ingredienti per un film hollywoodiano. Insolita insorgenza di tumori e leucemie, cadaveri rie-sumati su cui sono state rinvenute tracce di to-rio, bambini e animali malformati, zone dove non cresce più l’erba, smaltimento di materiali altamente pericolosi, fra cui il napalm. Ma so-prattutto, ciò che è successo a Quirra nel corso di cinquant’anni (le esercitazioni sono andate avanti dal 1958 fino al 2008) è stato definito una “menzogna di Stato” dal procuratore del-la repubblica Domenico Fiordalisi. Insomma, chi sapeva ha taciuto o – peggio – ha coperto ciò che stava accadendo. Ce n’è abbastanza per un film, si diceva. Ma questa è l’Ogliastra, e qui le luci dei riflettori non arrivano facilmente. Dopo la deposizione del procuratore Domenico Fiordalisi, definita scioccante dalla stessa commissione parla-mentare, qualcosa ha cominciato a muoversi. Si è parlato di una possibile chiusura del poli-gono, poi di una sua riconversione in polo di ricerca che lo manterrà comunque operativo nell’ambito della Difesa e della sperimenta-zione di nuove armi. Come se ciò non bastas-se, è utile ricordare che in Sardegna si trova l’80% delle aree militari presenti in tutto il suolo italiano. Una percentuale schiacciante, che consegna all’isola il poco invidiabile pri-mato di regione a più alta presenza di servitù militari di tutta la nazione. (pagina 3)

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3CRONACA

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essVenerdì 8 Giugno 2012 • [email protected]

Editorialedalla prima

E’ già polemica sulla concessione del parco della sughereta, il polmone verde di Tortolì che si estende per circa 7 km nel cuore della città. Il parco ha una storia travagliata fin dai suoi albori, costruito negli anni ‘90 e abbandonato per la maggior parte del tempo. Tutto si può dire, meno che sia stato utilizzato per il suo fine ultimo: gradevoli passeggiate in mezzo al verde e percorsi salutistici per gli amanti dello sport; un parco che sarebbe dovuto essere destinato in particolare ai bambini, alle loro famiglie e agli anziani.Il Parco della sughereta è dotato di strutture da adibire a bar o ristoranti, che invece non sono mai state utilizzate e giacciono in balia del tempo e dei vandali. E’ presente, inoltre, un anfiteatro nel quale raramente si sono svolti degli spettacoli. Un mese fa, Giuseppe Marini, presidente dell’A.S.T.O (Associazione Sviluppo Turistico Ogliastra), ne fece richiesta per organizzare il Festival del Mediterraneo, un evento estivo che prevedeva la collocazione di gazebo di artigianato, gastronomia, musica e danza provenienti da 15 paesi del Mediterraneo. L’associazione voleva farsi promotrice della cura del parco e

trasformarlo in un luogo di aggregazione e per manifestazioni culturali.Nel gruppo facebook “Un futuro per Tortolì Arbatax” (nel quale molti cittadini tortoliesi discutono e si confrontano spesso animatamente sulle varie problematiche del paese), si legge una nota scritta dallo stesso Giuseppe Marini dove afferma “di aver protocollato in data 4 maggio la domanda di concessione per l’utilizzo del parco comunale, e di aver atteso fino al 18 maggio senza ricevere alcuna risposta”. Pare, quindi, che la domanda sia “sparita”, tanto che è stata ripresentata a mano successivamente dopo qualche polemica.In seguito a varie vicissitudini, finalmente il giorno 25 maggio è stata deliberata la concessione del parco comunale all’A.S.T.O. Delibera votata unanimemente su proposta dell’assessore all’ambiente Marcello Ladu il quale, secondo le specifiche richieste pervenute presso la sede comunale, concede l’utilizzo per la stagione estiva del parco urbano all’associazione A.S.T.O. (Associazione Sviluppo Turistico Ogliastra) e a un’altra associazione che ne ha fatto richiesta.

La Sughereta nell’occhio del ciclone

La storia di Quirra è così grave che non può passare sotto silenzio, non può concludersi senza dei colpevoli e scivolare via come se nulla fosse. Lascia un territorio violentato, contaminato nella sua acqua, nella sua terra, nella sua gente. La Sardegna ha bisogno di emanciparsi dalle servitù e di aprire un dibattito serio affinché questo possa accadere. Ma nonostante quello che è successo a Quirra, c’è chi ancora sarebbe disposto a barattare la propria terra per una manciata di posti di lavoro. O per una promessa di progresso che viene puntualmente disillusa. Ilaria Orrù

Quest’ultima richiede la disponibilità della struttura un tempo adibita a bar, l’area del parco giochi e quella del campo di bocce con le due strutture esistenti.Ma qualcosa in questa delibera non va proprio giù allo stesso Marini che ne ha fatto richiesta per tutta la stagione estiva. Per Marini, comunque, i tempi sono ormai largamente scaduti per poter organizzare il festival del Mediterraneo. Sempre nel gruppo facebook il presidente dell’A.S.T.O si dice perplesso riguardo “la motivazione per la quale sia stato proprio l’Assessore Ladu a proporre la delibera (dato anche il contenzioso aperto con il Comune per la precedente gestione del parco da parte dell’assessore, ndr) e il fatto che l’A.S.T.O aveva richiesto il Parco dal mese di luglio e agosto per i lavori di sistemazione necessari, mentre gli è stato concesso solo il mese di settembre”. Ancora si legge: “E poi, perché l’Assessore Ladu, ha chiesto a un’altra associazione di presentare in data 18 maggio 2012 la richiesta di utilizzo di alcuni spazi e strutture per l’attività di ludoteca e per la gestione di un bar, sapendo che andava in contrasto con la nostra richiesta? La concessione di alcuni spazi a favore dell’altra società- continua Marini- può tranquillamente convivere con le nostre attività ad esclusione della gestione del bar, che deve essere ad uso comune di chi si accollerà le spese di gestione dell’intero parco”. Insomma, per il presidente dell’A.S.T.O questa delibera è stata fatta, per dirla in modo “elegante”, in modo che il Parco Comunale non fosse dato in concessione alla sua associazione. Siamo alle solite, è appena stato concesso l’utilizzo del Parco, ed è già polemica. Un’ultima anomalia, la sughereta pare sia stata affidata senza l’emanazione di alcun procedimento di evidenza pubblica da parte del Comune di Tortolì. La concessione del parco infatti, sarebbe avvenuta senza aver bandito alcuna gara d’appalto, contravvenendo al principio basilare per l’assegnazione di beni o servizi pubblici che deve garantire la massima partecipazione favorendo la libera concorrenza tra tutti i potenziali partecipanti. Alla faccia della trasparenza.

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5CRONACA

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essVenerdì 8 Giugno 2012 • [email protected]

FUORI DAI DENTI DAI DENTI

Gallina che canta ha fatto l’uovoChe tempismo, appena diramata l’ordinanza del sindaco sull’abbandono dei rifiuti un nostro concittadino fa sapere di aver denunciato che un suo terreno a Capo Bellavista, uno dei tanti, viene utilizzato come discarica come da lui più volte denunciato. Lo sappiamo bene, è da un anno che lo abbiamo documentato. Dimentica però che i proprietari sono responsabili in solido per la mancata vigilanza, e ciò che è peggio lo dimentica chi ha il dovere istituzionale di controllare.

Lingua sarda nelle scuole: il Consiglio Comunale approva la delibera

Il Consiglio Comunale ha detto sì all’insegnamento della lingua sarda nelle scuole tortoliesi. E l’ha fatto all’unanimità, accettando con entusiasmo la proposta dell’Assessore alla Cultura Severina Mascia di inviare alla Regione Sardegna le richieste per inserire i moduli per la scelta facoltativa della lingua sarda nelle nostre scuole. Un’iniziativa che s’inserisce all’interno di una lunga serie di manifestazioni volte a una maggiore valorizzazione della cultura, delle tradizioni e soprattutto della lingua

sarda, alla quale l’articolo 3 del Consiglio Comunale attribuisce “pari dignità rispetto alla lingua italiana”.Come ha spiegato la Consigliera comunale con delega all’istruzione, Laura Pinna, nonostante coloro che parlano il sardo in età adulta rappresentino oltre il 68% della popolazione isolana, sarebbero ben pochi i giovani in grado di esprimersi nella propria seconda lingua. I dati dello studio condotto dalla Regione Sardegna, mostrano un quadro piuttosto grigio per la lingua sarda: “In Sardegna - spiega Laura Pinna - il sardo e le sue varianti sono ritenute, a torto, come lingue che impediscono un corretto uso dell’italiano. In realtà, il bilinguismo è un ottimo incentivo all’apprendimento dell’inglese, del francese e del tedesco, perché stimola lo sviluppo cognitivo dei ragazzi”.Davanti a un quadro così grigio, che potrebbe portare a un triste epilogo per la lingua sarda, i membri del Consiglio hanno appoggiato senza remore la proposta dell’Assessore Mascia, convinta della necessità di sollecitare il Governo sardo all’applicazione della legge nazionale 482 del ‘99 per la tutela delle lingue minoritarie. Entro l’anno scolastico 2013-2014, se anche gli altri Comuni imiteranno l’esempio dell’Amministrazione Comunale tortoliese,

insistendo con il Governo regionale affinché si dia concretezza alla norma in tempi brevi, il sardo potrà essere inserito tra le materie facoltative nelle scuole elementari e secondarie di primo grado. I ragazzi potranno scegliere di seguire, tra le altre materie, anche i corsi di sardo, contribuendo ad un recupero del prestigio della lingua isolana. “Il corpo docente può fare tantissimo per il recupero della lingua sarda, - conclude la Consigliera – partiamo dal suo utilizzo innanzitutto in classe per poi ritornare a parlarlo in famiglia e nella società. Il sardo è una lingua viva che aspetta solo di essere valorizzata da noi, prima che sia troppo tardi”. (Cl.Pi.)

Partirà nel mese di gennaio dell’anno prossimo il nuovo corso, della durata di due anni, organizzato dalla Croce Rossa Italiana riservato alle Infermiere Volontarie. Le aspiranti Crocerossine, di età compresa tra i diciannove e i cinquantacinque anni e in possesso di diploma di scuola media superiore, potranno presentare le domande di adesione fino al 31 novembre 2012. Al termine del corso, della durata di 2000 ore, alle corsiste, oltre al Diploma di Infermiera Volontaria, sarà riconosciuto il titolo di Operatore Socio-Sanitario Specializzato, spendibile in tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie del territorio italiano. Le donne già in possesso di un Diploma di Infermiera accederanno direttamente al 2°anno. Le nuove Crocerossine saranno in grado di prestare un servizio altamente qualificato di assistenza, non solo in Italia, ma anche all’estero. Le infermiere volontarie della Croce Rossa, infatti, sono ausiliarie delle forze armate. Sempre in prima linea in caso di emergenze nazionali e internazionali, rappresentano un prezioso punto di riferimento e un valido aiuto durante le missioni umanitarie in Italia e all’estero da più di cento anni. Al raggiungimento di un numero sufficiente di richiedenti, le future Crocerossine potranno incontrare la responsabile Provinciale, S.lla Giovanna Asproni, che fornirà loro le spiegazioni e il materiale necessario per una più profonda conoscenza della figura della Volontarie. Paolo Tedone, Commissario Provinciale dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa Italiana, invita le interessate a telefonare al numero 3486616166 e a visitare il sito istituzionale www.cri.it per avere ulteriori informazioni. (Cl.Pi)

CRI, in arrivo nuovi corsi per Infermiere

Volontarie

RADIO STUDIO 101 - TORTOLÌ

35 ANNI INSIEME A VOI...

Oltre il danno la beffa per i lavoratori del comparto edile e nautico ogliastrino, i settori più gravemente colpiti dalla crisi e che hanno subìto la più alta percentuale di licenziamenti. Molte aziende hanno chiuso e quelle che invece resistono tra mille difficoltà, sono state obbligate a contrarre l’attività lavorativa, quindi a ridurre le ore di lavoro per evitare i licenziamenti e con i loro dipendenti attualmente in cassa integrazione. Peccato però che la Ras abbia fatto male i conti e i 30 milioni di euro destinati a questi ammortizzatori sociali sono finiti. Difatti da gennaio 2012, 280 lavoratori in mobilità in deroga e 320 cig in deroga non ricevono la cassa integrazione perché la Regione ha fatto male i conti, non avendo previsto un tasso cosi alto di cassintegrati.Parliamo della situazione con i diretti interessati, un gruppo di lavoratori del comparto edile e nautico che si trova al sindacato Fisca Cisl Ogliastra (ultimamente capita spesso). Il disagio sociale è alle stelle, all’orizzonte s’intravedono solo nubi.

Uno di loro racconta: “Lavoro da sette anni nell’edilizia e dall’anno scorso sono in cassa integrazione, la mia ditta ha ridotto drasticamente le ore per non licenziarci, lavoro solo 10 giorni al mese, il resto dei giorni sono in cassa integrazione che non ci viene pagata da sei mesi. E’ difficile andare avanti in questo modo, sono sposato e ho figli, ma purtroppo non posso neanche trovarmi un altro lavoro. Avrei voluto fare la stagione estiva, ma non posso perché il mio contratto non me lo permette. Per sopravvivere devo comunque trovare un lavoro e sarò costretto a farlo in nero. Mi ritengo fortunato perché almeno ho la casa di proprietà, altrimenti non ce la farei”. Nella stessa situazione ce ne sono tanti altri che, per arrivare alla fine del mese, sono costretti a lavorare in nero oppure a coltivare un pezzo di terra o allevare animali. Un altro operaio del gruppo ci confida: “Avrei voluto sposarmi quest’anno, crearmi una famiglia, ma non è possibile, non sono nemmeno in grado di pagare un affitto. E’ una situazione insopportabile”.Proprio così, non basta la crisi, questi ritardi nei pagamenti portano purtroppo all’incentivazione del lavoro nero e non certo alla motivazione di crearsi una famiglia. Quale soluzione allora? Il governo dovrebbe stabilire a giorni le forme per liquidare i soldi alla Ras, in settimana c’è stato un incontro con il ministro della coesione sociale. “Sono necessari più di 60 milioni di euro per saldare tutti i cassintegrati- afferma Maurizio Piras segretario Fisca Cisl- fino ad ora è stato coperto solo un terzo dell’anno, mancano ancora i due terzi. Non ci sarebbe stato bisogno di tutto questo se avessero fatto partire i cantieri dell’edilizia (strade statali incompiute 125 e 389) e le infrastrutture. E’ necessario utilizzare tutti i canali per influenzare la politica a livello regionale, - continua- altrimenti loro decideranno a prescindere dai nostri problemi, bisogna unirsi e fare coesione”. Il 9 giugno si scende in piazza anche per questo. (Federica Melis)

Crisi, pagano semprei lavoratori

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SPORT

Progetto “Gesto vincente”: il calcio come valore

Tortolì e Castor: cosa bolle in pentola?

per regalare ai ragazzi ogliastrini, e so-prattutto ai ragazzi della Costa d’Avorio, la possibilità di fare un’esperienza umana at-traverso il calcio, con la collaborazione di Don Giorgio in Ogliastra e Don Bernardo in Costa d’Avorio. L’idea è quella di garantire delle strutture oratorio-calcistiche ai bam-bini della Costa d’Avorio e una significativa esperienza di vita per i bambini e i ragazzi ogliastrini.Chiunque voglia collaborare o contribuire a questa iniziativa di solidarietà, potrà ri-volgersi per qualsiasi informazione presso la Parrocchia di Don Giorgio oppure presso l’Accademia Ogliastra.L’obiettivo primario di questo progetto è espresso benissimo dal suo slogan: “Pochi diventeranno calciatori, ma tutti saranno uomini migliori”. (R.M.)

Alle porte dei campionati di calcio europei e inghiottiti dallo scandalo del calcio scom-messe che sta investendo in pieno il calcio italiano in queste ultime settimane, parla-re di “pallone” sembrerebbe uno di quegli argomenti altamente inflazionati. Non è questo il nostro caso, perché noi vorremmo ricordare a tutti che il calcio nasce come un puro e sanissimo divertimento, che è prati-cato da milioni di bambini in tutto il mondo e che educa tutti i ragazzi al rispetto verso l’avversario e alla lealtà in generale. L’Accademia Ogliastra, con il diretto sup-porto del Milan, ha instaurato una grande opera di solidarietà denominata “Gesto Vincente”, che rispecchia l’altra visione del calcio milionario e televisivo cui tutti siamo abituati. Il progetto dell’Accademia Ogliastra nasce

Con i campionati F.I.G.C. terminati oramai da circa un mese e con l’estate alle porte, in casa rossoblù e granata per ora tutto tace per quanto riguarda i movimenti di calciomercato. In queste settimane molti giocatori saranno impegnati nei classici tornei di calcio a 5, che animeranno le se-rate notturne di molti paesi ogliastrini. Nel frattempo, le società cominceranno a pia-nificare e a prefissare quelli che saranno gli obiettivi per la prossima stagione, per ritrovarsi a settembre pronti più che mai.Dal punto di vista societario, la Castor sembra navigare in acque tranquille e l’avventuroso e alquanto difficoltoso inizio dello scorso campionato è ormai solo un ricordo. La giovane dirigenza granata, dopo che sceglierà ufficialmente il tecnico al quale affidare la squadra, si muoverà nel mer-

Venerdì 8 Giugno 2012 • [email protected]

L’Arbatax pesca nel capoluogo

L’arrivo del caldo estivo segna l’inizio delle “roventi” trattative in casa arbataxina. Infatti, mentre i giocatori si godono le vacanze, la dirigenza lavora a ritmi serrati per rafforzare la rosa in vista della stagione che verrà. “Abbiamo da risolvere il prestito di alcuni giovani – afferma il Team manager Fabrizio Mereu – e riconfermarne alcuni di valore è la nostra priorità, dopo di che inizieremo un lavoro per l’inserimento di nuove facce all’interno dello spogliatoio. Anche quest’anno cercheremo di inserire qualche giovane interessante che magari si trova a Cagliari per motivi di studio e che vorrebbe ancora continuare a dire la sua. Oltre i giovani del paese, potremo arruolare nel nostro organico anche giocatori di altri paesi, come avvenuto con l’acquisto del nuorese Stefano Carta nello scorso mercato di riparazione”.Una piccola “colonia” arbataxina quella che va a formarsi sempre più ogni anno nel capoluogo sardo. Un gruppo di giocatori che si allenano in settimana nel centro sportivo del Cus (nella foto) per poi raggiungere nel week end il resto della squadra. Naturalmente un fattore che crea alcuni problemi all’allenatore arbataxino, che si ritrova con gran parte della rosa lontana da Gemilianello.“Per la nuova stagione cercheremo di venire incontro il più possibile alle esigenze del Mister – continua il Team manager – che a Cagliari può contare su una persona di fiducia per gli allenamenti e questo facilita la situazione. Durante la preparazione estiva e le pause natalizie e pasquali, l’allenatore ha comunque la possibilità di avere tutto il gruppo a disposizione”. Tra l’altro è anche impensabile per i tifosi di fede bianco-azzurra non poter assistere alle giocate fantasiose di Riky Mura e alle reti di Gabriele Pisu, due esempi di giocatori trasferisti uniti dalla fede per l’Arbatax. (Claudio Mascia)

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Girasole, Nieddu: “C’è voglia di riscatto”Sono giornate intense di lavoro per la dirigenza giallo – verde in vista della stagione 2012 -2013, che si spera sia quella della definitiva consacrazione per il raggiungimento del traguardo storico della Promozione.Un obiettivo che, sentendo le parole dei diretti interessati, sembra proprio diventato un pallino fisso, soprattutto considerando il finale delle ultime due stagioni che ha visto svanire tutto all’ultimo. Questa settimana abbiamo avuto l’occasione di ascoltare le parole del difensore Marco Nieddu (nella foto), giunto oramai con la stagione che verrà alla sua quinta stagione con la maglia del Girasole. Il giocatore, confermando il suo amore per questa maglia cui ha dato tanto, ha detto: “Personalmente spero di rimanere al Girasole anche per il prossimo campionato. Qui sto bene e ho iniziato un lavoro che voglio portare a termine”. Il difensore, classe 1987, spera anche che i suoi compagni la pensino alla stessa maniera: “Spero che con me rimanga anche questo gruppo. Quest’anno è in parte da dimenticare, di conseguenza la voglia di rifarci è tanta. Sinceramente non so ancora i piani della società, ma spero che punti ancora a dire la sua”. Un organico che può fare la differenza in Prima Categoria con giocatori, soprattutto dalla trequarti in su, di categorie superiori. Di questo è consapevole anche Nieddu: “La squadra non ha bisogno di rinforzi, al massimo uno o due innesti. Senza fare tanti stravolgimenti, mantenendo lo stesso gruppo, sono sicuro che si potranno ottenere dei risultati ancora migliori rispetto a quanto abbiamo fatto nell’ultimo biennio di Prima Categoria”.Certo dei propri mezzi tecnici, il Girasole si appresta ad allestire una rosa che possa dare tante soddisfazioni, soprattutto nell’anno che lo vedrà partire dalla prima giornata sul fantastico terreno amico, inaugurato proprio con la speranza di raggiungere grandi traguardi. (C.M.)

cato per cercare di soddisfare le richieste dell’allenatore, e magari mettere a segno qualche colpo in grado di fare la differenza nella categoria.Per quanto riguarda il Tortolì Calcio, la si-tuazione attualmente pare essere in una fase di stallo, visto che a livello societario non pare esserci nessuna novità di riguar-do, né dal punto di vista della dirigenza, né dal punto di vista dell’allenatore, che per ora non è stato confermato ufficialmente. Quando sarà chiaro tutto questo, si potran-no capire le reali intenzioni dei rossoblù e se gli obiettivi nel prossimo campionato di promozione saranno quelli di vestire i pan-ni dei protagonisti. Nelle prossime settimane si apriranno nuovi e interessanti sviluppi per entrambe le squadre e ci saranno sicuramente dei grandi colpi di scena. (Riccardo Melis)

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CULTURA

Lezioni di vita per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo n. 2

Venerdì 8 Giugno 2012 • [email protected]

Sergio Muntoni espone a Roma

Tortohelie Press è un settimanale gratuito.Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari n°13/ 11 del 19/05/2011.Direttore Raimondo Schiavone Responsabile pubbliche relazionie pubblicita Patrizia SalisIn Redazione Federica MelisGrafico Francesca ZiccaCollaboratori Ilaria Orrù, Federica PiliaRiccardo Melis, Patrizia Salis, Michela GirardiClaudio Mascia, Thomas Melis, Claudia Pilia,Laura Meloni, Andrea De Murtas, Marta UsaiSede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048 Tortolì Editore Primaidea Srl

Dal 12 al 18 giugno il complesso museale monumentale Galleria L’Agostiniana, ospiterà la mostra “I big dell’arte contemporanea italiana”. Presenti le opere dei migliori artisti del panorama contemporaneo in materia di pittura, scultura, fotografia, installazioni e video art, tra cui le tele del pittore tortoliese Sergio Muntoni. La rassegna d’arte accoglierà, inoltre, all’interno della settimana espositiva, un ricco e interessante calendario di appuntamenti con la realizzazione di workshop e conferenze. Parliamo proprio con Sergio Muntoni di questo prestigioso evento.Che cosa ha provato quando è stato contattato?Una forte emozione, un misto di orgoglio e gioia. È un grande riconoscimento: la commissione che mi ha invitato a partecipare all’esposizione è composta da esperti e storici dell’arte di rilievo. Inoltre mi onora esporre le mie tele in un luogo meraviglioso come la Galleria L’Agostiniana di Roma, dove si possono ammirare le opere di giganti del passato del calibro di Caravaggio, Raffaello e Pinturicchio. Sarà poi un piacere esporre i miei quadri insieme ad artisti di livello e importanti personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo. Tra i vari, Romina Power, madrina dell’evento e artista partecipante con le sue opere.Quali quadri esporrà a Roma?Tre opere alle quali sono molto affezionato: “Raccoglitore di fieno”, “Lo sguardo del contadino” e “Lavorazione formaggio”.Si parla di un’esibizione canora particolare. Può dirci di più?Posso dire che, su mia richiesta, la commissione ha accettato di far esibire in occasione della mostra i Tenores di Silanus Santu Larittu. Un’occasione per dare spazio alla nostra terra, che non è fatta solo di mare e sole ma anche di cultura e tradizioni eccezionali. Tutto questo riempie di orgoglio e incoraggia.Questa convocazione in che modo ha influito sul suo lavoro?Ha influito nella misura in cui mi incoraggia ad andare avanti nel soggetto che amo e che sento profondamente, quello relativo all’ambiente, ai paesaggi tipici della mia terra, agli antichi mestieri. Infatti, le opere selezionate rientrano appieno in questo filone naturalistico, istintivo.Quale messaggio vuole trasmettere con le sue opere?I soggetti che rappresento nei miei quadri raccontano di mestieri e personaggi che appartengono alla nostra cultura e alle nostre tradizioni. Proprio quella tradizione che in tanti hanno cercato e cercano di cancellare, in nome della modernità. L’arte nel mio caso diventa strumento per salvaguardare questo patrimonio culturale e per trasmettere valori fondamentali quali il rispetto per la terra, per l’ambiente, per la natura, per la vita stessa. L’arte figurativa va protetta ed è necessario ricordare che la ricerca e l’avanguardia vanno bene, ma tutto quello che oggi stanno presentando come moderno, negli Stati Uniti lo stanno rottamando già da tempo. Invece il figurativo, se ben fatto, non passa mai.Le sue opere hanno girato l’Europa. Ora sogna l’America?Ho già avuto delle proposte dagli States per la Biennale di New York di qualche anno fa. In quell’occasione ho esposto il quadro “Lavorazione formaggio”. Avrei dovuto anche creare una relativa installazione, che avrebbe trovato posto nel centro di Manhattan. Purtroppo questa parte è saltata, ma ciò che conta è che in America si siano domandati che cosa volesse dire Sergio Muntoni con quel quadro sul pastoralismo sardo. Si sono chiesti chi sono i sardi, si sono interrogati sulla nostra identità, sulla nostra cultura e la nostra storia. Spero quindi di esporre nuovamente in America, sarebbe una vetrina davvero importante per il mio lavoro e per la promozione del territorio sardo. (M.G)

Ennesimo notevole progetto organizzato dal dirigente scolastico Pierpaolo Scudu e i docenti dell’Istituto Comprensivo n. 2, che ha visto la partecipazione degli allievi delle scuole medie in quattro giornate tematiche speciali: Lingua e cultura, Emigrazione im-migrazione e razzismo, sport e, infine, am-biente e legalità.Nella giornata di giovedì 31 maggio, i ragaz-zi si sono cimentati al teatro San Francesco con la rappresentazione “La Memoria in valigia, quando i migranti eravamo noi”; i ragazzi delle terze medie di Tortolì e Lotzo-rai hanno messo in scena prima l’esodo dei migranti italiani in America alla ricerca del sogno americano, poi il dramma vissuto dai meridionali e dai sardi nell’abbandonare la propria terra per cercare lavoro nel nord Ita-lia. Fino ad arrivare ai giorni nostri, raccon-tando il dramma degli sbarchi dei clande-stini provenienti dall’Africa e dall’est Europa nelle coste del sud Italia. Una riflessione trasposta su quello che avviene quotidiana-mente, del dramma che vivono gli immigrati di oggi che hanno l’unica colpa di credere di trovare un futuro migliore abbandonando le loro terre d’origine per sbarcare nella nostra. I cosiddetti extracomunitari vivono le stesse sofferenze, emarginazione e pregiudizi che hanno subìto i nostri conterranei prima di loro, fuggono pensando di trovare una vita migliore qui in Italia invece si scontrano con la dura realtà.Un lavoro che ha portato gli studenti a riflet-tere sulla storia che, purtroppo, si ripete e sul fatto che spesso si dimentica il passato.Elena, 12 anni, visibilmente emozionata prima di salire sul palco, dice: “Noi ragazzi delle medie abbiamo fatto un parallelismo

tra come eravamo noi italiani e come sono gli stranieri oggi. Tutto questo lavoro mi ha fatto riflettere: siamo tutti uguali e nessuno deve essere discriminato per il suo colore della pelle o per la sua religione, non biso-gna essere razzisti perché in fondo siamo tutti emigrati”.Mario, 12 anni, abita a Lotzorai ma è ori-ginario della Cina. E’ arrivato in Italia con i suoi genitori venuti in cerca di lavoro, e rac-conta: “Non mi ricordo dell’asilo, ma all’ini-zio delle scuole elementari mi prendevano in giro perché ero diverso, ora invece mi trovo bene, io mi sento italiano”.Per fuggire da carestie, calamità, guerre e fame, milioni di uomini e donne di lingue, culture e religioni diverse, sono costretti a emigrare dai paesi poveri verso quelli ric-chi. Una decisione del genere provoca di-sagio, sradicamento, discriminazione ma talvolta anche dialogo e speranza. Durante tutto l’arco dell’anno ai ragazzi sono stati insegnati valori importanti quali il saper vi-vere insieme, l’uguaglianza e il rispetto per l’altro. Partire dalla scuola è il modo miglio-re per lottare contro il razzismo. (F.M)

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