Materia l'altro nome dell'illusione. italian

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L’AUTOREHARUN YAHYA è lo pseudonimo dell'autore, Adnan Oktar, che è

nato ad Ankara nel 1956. Dopo aver completato gli studi superiori ad

Ankara, ha studiato arte alla Mimar Sinan University di Istanbul e

filosofia all‘Università di Istanbul. A partire dagli anni 1980 ha pubblicato

molti libri su temi politici, scientifici e di fede. Harun Yahya è molto

conosciuto come autore di opere importanti che svelano l'impostura degli

evoluzionisti, le loro errate tesi, e gli oscuri legami tra il darwinismo e

ideologie sanguinarie come il fascismo e il comunismo.

Le opere di Harun Yahya, tradotte in 57 lingue, costituiscono una

collezione di più di 45.000 pagine in totale con 30.000 illustrazioni.

Il suo pseudonimo è composto dai nomi Harun (Aronne) e Yahya

(Giovanni), in memoria dei due venerati Profeti che si batterono contro la

perdita di fede dei loro popoli. Il sigillo del profeta sulle copertine dei suoi libri

è simbolico ed è collegato ai loro contenuti. Esso rappresenta il Corano (la

Scrittura Finale) e il Profeta Muhammad (la pace e la benedizione siano su di lui),

l'ultimo dei profeti. Sotto la guida del Corano e della Sunna (insegnamenti del

Profeta [la pace e la benedizione siano su di lui]), l’autore si

propone di demolire uno per uno i cardini delle ideologie

atee, e di avere l’“ultima parola”, in modo da mettere

completamente a tacere le obiezioni sollevate contro la

religione. Egli usa il sigillo dell’ultimo Profeta (la pace

e la benedizione siano su di lui), che raggiunse la

saggezza definitiva e la perfezione morale, come

segno della sua intenzione di offrire quest'ultima

parola.

Tutte le opere di Harun Yahya hanno un unico

obiettivo: trasmettere il messaggio del Corano;

incoraggiare i lettori a riflettere su questioni

fondamentali della fede, come l’esistenza

di Dio, l'unità e l’Aldilà; e

dimostrare quanto fragili sono

le fondamenta dei sistemi atei

e delle ideologie distorte.

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Harun Yahya ha moltissimi lettori in molti paesi, dall’India all’America, dall’Inghilterra

all’Indonesia, dalla Polonia alla Bosnia, dalla Spagna al Brasile, dalla Malesia all'Italia, dalla Francia alla

Bulgaria e alla Russia. Alcuni dei suoi libri sono già disponibili in inglese, francese, tedesco, spagnolo,

italiano, portoghese, urdu, arabo, albanese, cinese, swahili, hausa, dhivehi (la lingua delle Mauritius),

russo, serbo-croato (bosniaco), polacco, malese, turco uygur, indonesiano, bengali, danese e svedese.

Molto apprezzate in tutto il pianeta, queste opere sono state lo strumento attraverso il quale molti

hanno ritrovato la fede in Allah e hanno riguadagnato una maggior comprensione della propria fede. La

saggezza e la sincerità, accanto ad uno stile particolare e molto comprensibile, toccano direttamente tutti

coloro che le leggono. Chi riflette seriamente su questi libri non può continuare a sostenere ancora

l'ateismo o qualunque altra distorta ideologia o filosofia materialistica, poiché questi libri sono

caratterizzati da una rapida efficacia, da risultati definiti e incontrovertibilità. Anche se qualcuno

continuasse a farlo, sarebbe soltanto per un attaccamento emotivo, dal momento che questi libri

dimostrano come tali ideologie siano false dalle fondamenta. Tutti i movimenti contemporanei di

negazione sono ora ideologicamente sconfitti, grazie alla collezione di libri scritti da Harun Yahya.

Non c’è dubbio che tutto ciò derivi dalla saggezza e dalla chiarezza del Corano. L’autore intende

servire modestamente come mezzo nella ricerca dell'umanità per il giusto sentiero di Dio. La

pubblicazione di queste opere non è intesa al guadagno materiale.

Inestimabile è il servizio reso da tutti coloro che incoraggiano altre persone a leggere questi libri, che

aprono le loro menti e i loro cuori e li guidano a divenire più devoti servi di Dio.

Allo stesso tempo sarebbe soltanto una perdita di tempo e di energia diffondere altri libri che creano

confusione nella mente delle persone, le portano nel caos ideologico e, evidentemente, non hanno effetti

forti e precisi nel rimuovere i dubbi dal cuore della gente, come verificatosi in precedenti esperienze. È

impossibile che dei libri concepiti per sottolineare l’abilità letteraria dell’autore, piuttosto che il nobile

scopo di salvare la gente dalla mancanza di fede, abbiano un così grande effetto. Quelli che ancora

dubitano, possono constatare direttamente come il solo scopo dei libri di Harun Yahya sia quello di

sconfiggere la miscredenza e diffondere i valori morali del Corano. Il successo e l’efficacia di questo

servizio si manifestano nella persuasione dei lettori.

Bisogna tenere a mente una cosa: la ragione principale della persistente crudeltà, dei conflitti e delle

sofferenze che affliggono la maggioranza della gente è la prevalenza ideologica della miscredenza. A

questo stato di cose si può porre fine unicamente con la sconfitta ideologica della miscredenza, e

divulgando le meraviglie della creazione e la morale Coranica, in modo che la gente possa vivere secondo

queste. Considerando l’attuale stato del mondo, che conduce in una spirale discendente di violenza, di

corruzione e di conflitto, è chiaro che questo servizio deve essere reso in modo più rapido ed efficace,

prima che sia troppo tardi.

In questo sforzo, i libri di Harun Yahya assumono un ruolo centrale. Con il permesso di Dio, questi

libri costituiranno un mezzo tramite il quale la gente del XXI secolo raggiungerà la pace, la giustizia e la

felicità promesse nel Corano.

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www.harunyahya.com - www.harunyahya.it

AL LETTORE

• Al crollo della teoria evoluzionistica viene dedicato un capitolo a sé, poiché

tale teoria costituisce la base di tutte le filosofie anti-spirituali. Poiché il Darwinismo

rifiuta la realtà della creazione e, di conseguenza, l’esistenza di Dio, negli ultimi 140

anni esso ha fatto sì che molte persone abbiano abbandonato la propria fede o siano

cadute nel dubbio. Perciò, dimostrare a tutti che questa teoria è un inganno è un

servizio imprescindibile, un dovere molto importante. Nell’eventualità che qualcuno

tra i nostri lettori abbia la possibilità di leggere soltanto uno dei nostri libri, riteniamo

opportuno dedicare un capitolo alla sintesi di questo argomento.

• In tutti i libri dell’autore, gli argomenti legati alla fede vengono spiegati alla

luce dei versi Coranici, e si invitano le persone ad apprendere le parole di Dio e a

vivere in conformità ad esse. Tutti i temi che riguardano i versetti di Dio sono spiegati

in modo tale da non lasciare alcuno spazio a dubbi o interrogativi nella mente del

lettore. Lo stile sincero, semplice e scorrevole che viene impiegato assicura che

ognuno, di ogni età e proveniente da ogni gruppo sociale, possa comprendere

facilmente i libri. Grazie al loro linguaggio efficace e lucido, li si può leggere tutti d’un

fiato. Anche coloro che rifiutano rigorosamente la spiritualità vengono influenzati dai

fatti che tali libri documentano, e non possono contestare la veridicità dei loro

contenuti.

• Questo libro, e tutte le altre opere dell’autore, possono essere lette

individualmente o discusse in gruppo. I lettori che sono desiderosi di trarre profitto

dai libri troveranno molto utile la discussione, nel senso che essi saranno in grado di

ricollegare reciprocamente le loro riflessioni ed esperienze.

• Inoltre, sarà un grande servizio all'Islam il contribuire alla pubblicazione e alla

lettura di questi libri, che sono scritti soltanto per la volontà di Dio. I libri dell’autore

sono estremamente convincenti. Per questo motivo, per chi volesse comunicare ad

altri la vera religione, uno dei metodi più efficaci è incoraggiare a leggere questi libri.

• Si spera che il lettore esamini anche le recensioni degli altri libri che si trovano

in fondo al testo. La gran quantità di materiali su argomenti di fede è molto utile e

piacevole da leggere.

• In questi libri, a differenza di molti altri, non si troveranno opinioni personali

dell’autore, spiegazioni basate su fonti dubbie, stili non osservanti del rispetto e della

reverenza dovuti ad argomenti sacri, né argomentazioni senza speranza,

pessimistiche, che creano dubbi nella mente e distorsioni nel cuore.

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MMAATTEERRIIAA::LL’’AALLTTRROO NNOOMMEE DDEELLLL’’IILLLLUUSSIIOONNEE

HHAARRUUNN YYAAHHYYAA((AADDNNAANN OOKKTTAARR))

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IINNDDIICCEEIINNDDIICCEE

PREFAZIONE 10

INTRODUZIONE 14

CHE IL MONDO ABBIA ORIGINE NEL NOSTRO CERVELLO È UN

FATTO SCIENTIFICO 18

Non sono i nostri occhi a vedere, ma è il nostro cervello 22

Sentiamo ogni tipo di suono nel nostro cervello 35

Ogni odore si trova nel cervello 36

Ogni sapore si trova nel cervello 38

Anche il senso del tatto si trova cervello 44

Non possiamo in alcun modo entrare in contatto con l’originale del mondo

che appare nel nostro cervello 47

Anche il senso della distanza è una percezione che ha luogo all’interno del

nostro cervello 53

Il mondo sensoriale può formarsi senza l’esistenza del mondo esterno 62

Chi fa esperienza di tutte queste percezioni? 83

PERCHÉ LA VERITÀ SULLA MATERIA È UN ARGOMENTO COSÌ

IMPORTANTE? 94

La verità sulla materia mostra che Dio è l’Unico Essere assoluto 97

Anche le azioni umane appartengono a Dio 101

La comprensione della vera natura della materia condurrà le persone alla

fede 105

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Comprendere la verità sulla materia elimina le ambizioni terrene 105

L’ambiente che esisterà quando la vera natura della materia sarà rivelata 122

La conoscenza della vera natura della materia è la fine del materialismo 123

ANCHE IL TEMPO È UNA PERCEZIONE 130

Il tempo è un concetto formato dal confronto di un momento con un altro 132

Il concetto della relatività del tempo è rivelato nel Corano 140

Il concetto di “passato” viene dall’informazione della nostra memoria 143

Il passato e il futuro sono notizie dell’invisibile 147

L’importanza di affidarsi al fato 148

L’ETERNITÀ È CELATA NELLA MEMORIA DI DIO 158

Ogni cosa è registrata nella Madre del Libro 163

Del passato e del futuro si fa in realtà esperienza nel presente 163

L’importanza di questo argomento per gli esseri umani 171

RISPOSTE ALLE OBIEZIONI SULLA REALTÀ DELLA MATERIA 176

CONCLUSIONE: LA VERITÀ NON PUÒ ESSERE EVITATA 230

COLORO CHE VENGONO A CONOSCENZA DELLA VERITÀ PROVANO

UN GRANDE ENTUSIASMO 233

L’EQUIVOCO DELL’EVOLUZIONE 240

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10 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Ciò che viene esposto in questo libro è un’importante verità, che ha

sorpreso molti e ha cambiato la loro visione della vita. Tale verità

può essere così riassunta: “Tutti gli eventi e gli oggetti con cui ci

confrontiamo nella vita reale – edifici, persone, città, automobili,

luoghi – di fatto tutto ciò che vediamo, teniamo fra le mani, tocchiamo,

odoriamo, gustiamo e udiamo – hanno origine come rappresentazioni e

impressioni nel nostro cervello”.

Ci insegnano a credere che tali immagini e impressioni siano causate da un

mondo concreto esterno al nostro cervello, dove esistono gli oggetti materiali. In

verità, però, noi non vediamo mai la reale materia esistente né tocchiamo mai la

materia reale. In altre parole, ogni entità materiale che crediamo esista nella nostra

vita è, di fatto, solo un’immagine che viene creata nel nostro cervello.

Questa non è una speculazione filosofica. È un fatto empirico, provato dalla

scienza moderna. Oggi, qualunque scienziato che sia uno specialista in medicina,

biologia, neurologia o qualunque altro campo che si occupi di ricerca sul cervello,

alla domanda su come e dove vediamo il mondo, risponderebbe che vediamo il

mondo intero nel centro della visione presente nel nostro cervello.

Questo fatto è stato scientificamente provato nel ventesimo secolo e, sebbene

possa apparire sorprendente, ha in sé necessariamente la risposta a due domande:

“Se la nostra vita è una visione creata nel nostro cervello, allora chi crea tali

immagini? E chi, privo di occhi, vede tali immagini nel nostro cervello, e ne trae

godimento, entusiasmo e felicità?” Troverete le risposte a queste due importanti

domante in questo libro.

PPRREEFFAAZZIIOONNEEPPRREEFFAAZZIIOONNEE

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Tutti gli eventi che fanno parte della nostra vita – lepersone, gli edifici, le città, le automobili, in brevetutto ciò che vediamo, teniamo in mano, tocchiamo,odoriamo gustiamo o ascoltiamo nel corso dellanostra vita – sono in realtà immagini e impressioniche sono state formate nel nostro cervello

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IL SEGRETO AL DI LÀ DELLA MATERIA NON È LAWAHDATUL WUJÛD

Il tema definito “La Reale Essenza della Materia” è stato oggetto di critiche da

parte di alcuni. Avendo frainteso la natura dell’argomento, costoro sostengono che

quanto viene spiegato come segreto al di là della materia corrisponda

all’insegnamento della Wahdatul Wujûd. Affermiamo, prima di tutto, che l’autore di

questo libro è un credente che aderisce strettamente alla dottrina della Ahlus Sunnah,

e non difende il punto di vista della Wahdatul Wujûd.

Andrebbe anche ricordato, però, che la Wahdatul Wujûd fu sostenuta da alcuni

eminenti studiosi islamici, compreso Muhyiddin Ibn al-‘Arabi. È vero che molti

importanti studiosi islamici che hanno descritto l’idea della Wahdatul Wujûd nel

passato, lo hanno fatto basandosi su argomenti trovati in questi libri. Ciò che è

spiegato in quei testi, però, non corrisponde alla Wahdatul Wujûd.

Alcuni di coloro che sostennero la Wahdatul Wujûd si fecero avvincere da

alcune opinioni erronee e fecero affermazioni contrarie al Corano e alla dottrina degli

Ahlus Sunnah. Costoro, per esempio, rifiutarono completamente la creazione divina.

Ma quando viene affrontato l'argomento del segreto al di là della materia, non viene

mai avanzata alcuna affermazione del genere. Questa sezione spiega che ogni essere

è creato da Dio, e che gli originali di questi esseri sono percepiti da Lui, mentre le

persone non ne vedono che le mere immagini, che prendono forma nel loro cervello.

Montagne, pianure, fiori, persone, mari – in breve tutto ciò che vediamo e che

Dio, nel Corano, ci dice che esiste e che Lui ha creato dal nulla, è creato e davvero

esiste. Le persone, però, non possono vedere, avvertire o udire la reale natura di

questi esseri attraverso gli organi sensoriali. Ciò che vedono e sentono sono mere

copie che appaiono nel cervello. Questo è un fatto scientifico, insegnato in ogni

scuola, soprattutto in medicina. Ciò vale anche per l’articolo che stai leggendo ora;

non puoi vederne la vera natura. La luce che proviene dall’articolo originale viene

trasformata da alcune cellule dell’occhio in segnali elettrici, i quali sono in seguito

trasmessi al centro della visione nella parte posteriore del cervello. Questo è il luogo

dove è creata l’immagine di questo articolo. In altre parole, tu non stai leggendo un

articolo presente davanti ai tuoi occhi, tramite i tuoi occhi; di fatto, questo articolo è

creato nel centro della visione nella parte posteriore del cervello. L’articolo che ora

stai leggendo è una “copia dell’articolo” all’interno del tuo cervello. L’articolo

originale è percepito da Dio.

Per concludere, il fatto che la materia sia un’illusione che prende forma nel

12 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

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nostro cervello non “nega” la materia, ma ci fornisce informazioni sulla sua reale

natura: cioè che nessuno può essere in relazione con quella originale.

Ciò viene detto nel libro Idealism, The Philosophy of the Matrix, and the True

Nature of Matter (Idealismo, la filosofia della Matrix, e la vera natura della materia)

come segue:

Vi È Materia Al Di Fuori Di Noi, Ma Non PossiamoRaggiungerla… [D]ire che la materia è un’illusione non significa affermare che non esista.

Piuttosto è il contrario: che noi percepiamo o meno il mondo fisico, esso esiste

realmente. Ma noi lo vediamo come una copia nel nostro cervello o, in altre parole,

come un’interpretazione dei nostri sensi. Per noi, quindi, il mondo fisico della materia

è un’illusione.

La materia fuori di noi non è vista solo da noi, ma anche da altri esseri. Anche gli

angeli cui Dio affidò il compito di custodi sono testimoni di questo mondo:

Quando i due che registrano seduti alla sua destra e alla sua sinistra,

raccoglieranno [il suo dire], [l'uomo] non pronuncerà nessuna parola senza

che presso di lui ci sia un osservat (Sura Qaf: 17-18)

Ancor più importante, Dio vede tutto. Egli creò questo mondo in ogni dettaglio

e lo vede a ogni suo stadio. Come Egli ci informa nel Corano:

… Temete Allah e sappiate che in verità Egli osserva quello che fate. (Sura

al-Baqara: 233)

Di': "Allah è testimone sufficiente tra me e voi". In verità Egli è ben

informato e osserva i Suoi servi. (Sura al-Isra’: 96)

Non bisogna dimenticare che Dio tiene memoria di ogni cosa nel libro chiamato

Lawh Mahfuz (Tavola Preservata). Anche se non vediamo ogni cosa, tutto è nel Lawh

Mahfuz. Dio rivela di tenere memoria di ogni cosa nella “Madre del Libro”, detta

Lawh Mahfuz, nei seguenti versetti:

Esso è presso di Noi, nella Madre del Libro, sublime e colmo di saggezza.

(Sura az-Zukhruf: 4)

… presso di Noi c'è un Libro che conserva [ogni cosa]. (Sura Qaf: 4)

Non c'è nulla di occulto nel cielo e sulla terra che non sia in un Libro

chiarissimo. (Sura an-Naml: 75)

13Harun Yahya (Adnan Oktar)

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Quando guardate fuori dalla finestra, credete di vedere

un’immagine con i vostri occhi, perché questo è ciò che vi hanno

insegnato a credere. In verità, però, non è così che funziona,

perché non vedete il mondo con i vostri occhi. Vedete l’immagine

creata nel vostro cervello. Questa non è una predizione, né una

speculazione filosofica, ma la verità scientifica.

Tale concetto può essere meglio compreso quando si prende coscienza del

funzionamento del sistema visivo. L'occhio è responsabile della trasformazione

della luce in segnali elettrici per mezzo delle cellule della retina. Questi segnali

elettrici raggiungono il centro della visione nel cervello. I segnali creano

l’immagine che vedete quando guardate fuori dalla finestra. In altre parole, le

immagini che vedete sono create nel vostro cervello. Vedete l’immagine nel vostro

cervello, non la scena fuori dalla finestra. Per esempio, nella figura a destra, la luce

raggiunge gli occhi della persona dall'esterno. Questa luce è trasferita alla piccola

area visiva situata nella parte posteriore del cervello, dopo che le cellule degli occhi

l’hanno trasformata in segnali elettrici. Sono questi segnali elettrici che

costituiscono l’immagine nel cervello. In verità, se aprissimo il cervello, non

saremmo in grado di vedere nessun’immagine. Qualche tipo di coscienza nella

mente, però, riceve segnali elettrici sotto forma di immagine. Il cervello percepisce

segnali elettrici sotto forma di immagine, ma non possiede né occhi, né cellule

oculari, né retina. A chi appartiene quindi la coscienza del cervello?

La stessa domanda può essere posta a proposito del libro che state leggendo

ora. La luce che giunge ai vostri occhi viene trasformata in segnali elettrici e

raggiunge il vostro cervello, dove viene creata l’immagine del libro. In altre parole,

il libro che state leggendo ora non è al di fuori di voi, ma è in realtà dentro di voi

nel centro della visione nella parte posteriore del vostro cervello. Dal momento che

14 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

IINNTTRROODDUUZZIIOONNEEIINNTTRROODDUUZZIIOONNEE

Page 17: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Guardando il paesaggio fuori dallafinestra non si osserva in realtà

un’immagine all’esterno di noi,ma piuttosto un’immagine che

appartiene al paesaggio nelnostro cervello.

LUCE

SEGNALEELETTRICO

La luce che raggiungel’occhio è trasformata in

segnali elettrici dallecellule dell’occhio epoi trasmessaall’area visiva nellaparte posterioredel cervello. “Unacoscienza”all’interno del

nostro cervelloriceve i segnali

elettrici che entrano nelcervello e li percepiscecome paesaggio.

IL PAESAGGIOCOSTITUITO DI

SEGNALI ELETTRICI

Page 18: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

NNOONN SSII PPUUÒÒ IINN AALLCCUUNN MMOODDOO TTOOCCCCAARREE LL’’OORRIIGGIINNAALLEE DDEELL LLIIBBRROO NNOONN SSII PPUUÒÒ IINN AALLCCUUNN MMOODDOO TTOOCCCCAARREE LL’’OORRIIGGIINNAALLEE DDEELL LLIIBBRROO

AUTORE

LIBRO

LIBRERIA

LEGATURA DI LIBRO

DISPOSIZIONE DI PAGINE

MACCHINA DA STAMPA

Page 19: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

percepite la durezza del libro con le vostre mani, potreste pensare che il libro sia al

di fuori di voi. Però, anche questa impressione di durezza ha la sua origine nel

cervello. I nervi dei vostri polpastrelli trasmettono informazioni elettriche all’area

tattile del vostro cervello. E quando toccate il libro, ne percepite durezza e densità,

sentite la scivolosità delle pagine, la consistenza della copertina, l’affilatezza dei

contorni delle pagine, tutto all’interno del vostro cervello.

In verità però, non potete in alcun modo toccare la reale natura del libro.

Anche se credete di toccare il libro, è il vostro cervello a percepire le sensazioni

tattili. A ciò si aggiunge il fatto che nemmeno sapete se questo libro esiste come

oggetto materiale al di fuori del vostro cervello. La vostra non è che

un’interpretazione dell’immagine del libro, all’interno del vostro cervello. Non

dovreste, però, lasciarvi ingannare dal fatto che un autore abbia scritto questo

libro, che le pagine siano state create da un computer, e stampate da un editore. Ciò

che sarà spiegato a tempo debito vi mostrerà che le persone, i computer e gli

editori, a ogni stadio della produzione di questo libro, sono solo immagini che

appaiono nel vostro cervello, e che non saprete mai se esistono o meno al di fuori

di esso.

Possiamo quindi concludere che tutto ciò che vediamo, tocchiamo e udiamo

esiste esclusivamente nel nostro cervello. Questa è una verità scientifica,

dimostrata con prove scientifiche. Ciò che è significativo è la risposta alla

domanda posta sopra, che questa verità scientifica ci ha condotto a porre: chi, pur

senza occhi, osserva un paesaggio attraverso una finestra nel nostro cervello e ne

trae godimento oppure ansia? Ciò sarà spiegato nelle pagine che seguono.

17Harun Yahya (Adnan Oktar)

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Page 21: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

CCHHEE IILL MMOONNDDOOAABBBBIIAA OORRIIGGIINNEENNEELL NNOOSSTTRROOCCEERRVVEELLLLOO ÈÈ UUNNFFAATTTTOO SSCCIIEENNTTIIFFIICCOO

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Page 22: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Noi tutti riconosciamo di fare esperienza di tutte le caratteristiche

individuali del mondo attraverso i nostri organi sensoriali. Le

informazioni che ci giungono attraverso tali organi sono trasformate

in segnali elettrici, che le singole aree del nostro cervello poi

analizzano ed elaborano. Dopo che questo processo di interpretazione ha avuto luogo

nel nostro cervello, noi saremo in grado, per esempio, di vedere un libro, gustare una

fragola, sentire l’odore di un fiore, percepire la consistenza di un manufatto di seta, o

udire le foglie agitarsi nel vento.

Ci è stato insegnato che tocchiamo il tessuto che ricopre nostro corpo, che

leggiamo un libro che è a 30cm di distanza da noi, che sentiamo l’odore di alberi che

sono lontani da noi, che udiamo il movimento di foglie in alto sopra di noi. Tutto ciò,

tuttavia, è nella nostra immaginazione. Tutte queste cose accadono nel nostro

cervello.

A questo punto ci troviamo di fronte a un altro fatto sorprendente: non

esistono, di fatto, colori, voci o immagini nel nostro cervello. I segnali elettrici sono

tutto ciò che si può trovare nel nostro cervello. Questa non è una speculazione

filosofica. È una semplice descrizione scientifica del funzionamento delle nostre

percezioni. Nel libro Mapping The Mind (Mappare la mente), Rita Carter descrive così

il modo in cui noi percepiamo il mondo:

Ognuno [degli organi sensoriali] si è adattato in modo complesso per poterentrare in relazione con il proprio tipo di stimolo: molecole, onde ovibrazioni. Ma la risposta non risiede in questo fatto, perché nonostante laloro meravigliosa varietà, ogni organo di senso esegue sostanzialmente lostesso compito: traduce il suo particolare tipo di stimolo in impulsi elettrici.Un impulso non è che un impulso. Non è il colore rosso, né le prime note

della Quinta Sinfonia di Beethoven — è un bit di energia elettrica. Difatto, più che discriminare un tipo di input sensoriale da un altro, gli organisensoriali li rendono in realtà più simili.

Tutti gli stimoli sensoriali, quindi, giungono al cervello sotto la forma,

più o meno indifferenziata, di un flusso di impulsi elettrici creati

dall’azione dei neuroni, a mo’ di domino, lungo un determinato percorso.Ecco tutto ciò che accade. Non c’è nessun riconvertitore che a un certo

stadio muti nuovamente questa attività elettrica in onde luminose o in

molecole. Ciò che rende un flusso visivo e un altro olfattivo dipende,piuttosto, da quali neuroni sono stimolati.1

20 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 23: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il moto

Il tatto

L’uditoL’offatto

Il gusto

Il parlare

Il pensiero

La vista

Viviamo la nostra intera esistenza all’interno del nostro cervello. Le persone che vediamo, ifiori che annusiamo, la musica che ascoltiamo, la frutta che gustiamo, il bagnato chesentiamo sulla mano… tutto ciò si costituisce nel nostro cervello. In verità, né i colori, né isuoni, né le immagini esistono nel nostro cervello. Le uniche cose che esistono nel cervellosono segnali elettrici. Ciò significa che viviamo in un mondo che prende forma dai segnalielettrici nel nostro cervello. Questa non è un’opinione o un’ipotesi, ma la spiegazionescientifica di come si percepisce il mondo.

Page 24: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

In altre parole, tutte le nostre impressioni e percezioni del mondo (odori,

rappresentazioni visive, sapori, ecc.) sono costituite dello stesso materiale, cioè di

segnali elettrici. Inoltre, è il nostro cervello a dare un significato a tali segnali, e a

interpretarli come sensi dell’olfatto, del gusto, della vista, dell’udito o del tatto. È

straordinario che il cervello, costituito di carne umida, possa conoscere quale

segnale elettrico deve essere interpretato come olfattivo e quale come visivo, e che

possa trasformare lo stesso materiale in diverse sensazioni e impressioni.

Occupiamoci ora dei nostri organi sensoriali, e di come ognuno di essi

percepisce il mondo.

Non sono i nostri occhi a vedere, ma è il nostro cervello

A causa dell’indottrinamento cui siamo soggetti nel corso della nostra vita,

immaginiamo di vedere l’intero mondo con i nostri occhi. Finiamo quindi per

concludere, di solito, che i nostri occhi siano le finestre che si aprono al mondo. La

scienza, però, ci mostra che non vediamo attraverso i nostri occhi. I milioni di

cellule nervose presenti negli occhi sono responsabili della comunicazione al

cervello di un messaggio, come lungo un cavo elettrico, per far sì che il “vedere”

abbia luogo. Se analizziamo le conoscenze che ci sono state fornite nella scuola

superiore, diventa più facile capire la realtà della visione.

La luce che viene riflessa da un oggetto attraversa la lente dell’occhio e

produce un’immagine rovesciata sulla retina, nella parte posteriore dell’occhio.

Dopo alcune operazioni chimiche portate a termine dai coni e dai bastoncelli

presenti sulla retina, tale immagine diventa un impulso elettrico. Questo impulso

è in seguito inviato attraverso le connessioni del sistema nervoso alla parte

posteriore del cervello. Il cervello trasforma questa corrente in un’immagine

tridimensionale provvista di significato.

Per esempio, quando guardate i bambini giocare nel parco, non vedete i

bambini e il parco con i vostri occhi, perché l’immagine di questa scena non si

costituisce davanti ai vostri occhi, ma nella parte posteriore del cervello.

Nonostante la semplice spiegazione che abbiamo dato, in verità la fisiologia

della visione è una operazione straordinaria. Senza fallo, la luce viene trasformata

in segnali elettrici e, in seguito, questi segnali elettrici rivelano un mondo di colore,

di luce, tridimensionale. R. L. Gregory, nel suo libro Occhio e cervello, riconosce

questo fatto significativo, e spiega questa incredibile struttura:

Abbiamo piccole immagini rovesciate negli occhi, e vediamo oggetticoncreti distinti nello spazio che ci circonda. Data la struttura della

22 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 25: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

TTUUTTTTOO CCIIÒÒ CCHHEE VVEEDDIIAAMMOO EE PPOOSSSSEEDDIIAAMMOO ÈÈ IINN RREEAALLTTÀÀUUNN’’IIMMMMAAGGIINNEE CCHHEE PPRREENNDDEE FFOORRMMAA NNEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOO

Page 26: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

24 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

stimolazione sulla retina, noi percepiamo il mondo degli oggetti, e ciò èproprio un miracolo.2

Tutti questi fatti ci portano alla stessa conclusione. Nel corso della nostra vita,

presumiamo sempre che il mondo esista al di fuori di noi. Il mondo, però, è dentro

di noi. Sebbene pensiamo che il mondo si estenda fuori di noi, esso è nella parte

più piccola del nostro cervello. Per esempio, il dirigente di un’azienda può pensare

che l’edificio della compagnia, la sua auto nel parcheggio, la sua casa sulla

spiaggia, il suo yacht, e tutte le persone che lavorano per lui, i suoi avvocati, la sua

famiglia, e i suoi amici, siano al di fuori del suo corpo. Tutte queste cose, però, non

sono che mere immagini che si sono costituite nel suo cranio, in una piccolissima

parte del suo cervello.

Una persona che guarda un bambino giocare con una palla non lo vede in realtà con i suoiocchi. Agli occhi va attribuita solo la trasmissione della luce alla parte posteriore degli occhi.Quando la luce raggiunge la retina, su questa prende forma una scena capovolta ebidimensionale del bambino. In seguito questa scena con il bambino è trasformata in correnteelettrica, che viene poi trasmessa al centro della visione nella parte posteriore del cervello,dove la figura del bambino è vista perfettamente in tre dimensioni. Chi allora vede conperfetta chiarezza la figura del bambino in tre dimensioni nella parte posteriore del cervello?Chiaramente, l’entità con cui abbiamo a che fare è l’Anima, un essere al di là del cervello.

Page 27: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

25Harun Yahya (Adnan Oktar)

TTUUTTTTEE LLEE CCOOSSEE CCHHEE VVEEDDIIAAMMOO EE PPOOSSSSEEDDIIAAMMOO SSOONNOO IINNRREEAALLTTÀÀ IIMMMMAAGGIINNII CCHHEE HHAANNNNOO PPRREESSOO FFOORRMMAA NNEELL

NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOOQuando una persona si strofina un occhio, vede l’immagine della sua auto muoversi su e giù.Questo prova che l’osservatore non vede la macchina reale in sé, ma l’immagine di essa nel cervello

Page 28: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Egli ne è inconsapevole e, anche se lo sapesse, non si prenderebbe il disturbo

di pensarci. Se, in piedi orgoglioso accanto alla sua lussuosa auto ultimo modello,

il vento soffiasse un po’ di polvere o un piccolo oggetto nei suoi occhi, lui potrebbe

delicatamente fregarsi dove gli prude, aprire gli occhi e notare che gli “oggetti

materiali” che aveva visto si sono capovolti o mossi verso i lati. Potrebbe allora

rendersi conto del fatto che gli oggetti materiali visti nell’ambiente non sono

stabili.

Ciò dimostra che ogni persona nel corso della propria vita vede tutto

all’interno del proprio cervello, e che non è possibile entrare in contatto con

quei particolari oggetti materiali che si suppone siano la causa delle proprie

esperienze. Le immagini che vediamo sono copie, nel nostro cervello, di oggetti

che presumiamo esistano al di fuori di noi. Non siamo in grado di sapere fino a

che punto tali copie assomiglino agli originali, né tantomeno se gli originali

esistano.

Sebbene il professore di psichiatria tedesco Hoimar Von Ditfurth sia un

materialista, riconosce questo fatto concernente la realtà scientifica:

Non ha importanza come poniamo il dibattito, il risultato non cambia. Ciò

che sta di fronte ai nostri occhi nella sua pienezza e ciò che vedono i nostri

occhi non è il “mondo”. È solo un’immagine, una somiglianza, una

proiezione la cui associazione con l’originale può essere discussa.3

Per esempio, quando si osserva la stanza in cui si è seduti, ciò che si vede non

è la stanza al di fuori, ma una copia della stanza che esiste nel proprio cervello.

Non si potrà mai percepire la stanza originale mediante i propri organi sensoriali.

Come può un’immagine luminosa e colorata apparire nelbuio del tuo cervello?

C’è un altro fatto che non dovrebbe essere trascurato; la luce non può

attraversare il cranio. L’area fisica in cui il cervello si trova è completamente buia,

e la luce non ha la possibilità di penetrarvi. Però, per quanto possa apparire

incredibile, è possibile osservare un mondo luminoso e colorato in questa

completa oscurità. La bellezza naturale, piena di colore, i paesaggi luminosi, tutti

i toni del verde, i colori della frutta, le forme dei fiori, la luminosità del sole, le

persone che camminano in una strada trafficata, le auto veloci nel traffico, i vestiti

in un centro commerciale - tutto ciò è creato nel buio del cervello.

Immagina un barbecue acceso davanti a te. Puoi sederti e guardare il fuoco a

26 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 29: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

27Harun Yahya (Adnan Oktar)

NNEELLLL’’OOSSCCUURRIITTÀÀ DDEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOOVVEEDDIIAAMMOO UUNN MMOONNDDOO LLUUMMIINNOOSSOO

lungo, ma per tutto il tempo, il tuo cervello non entra in nessun modo in relazione

con la luce, la luminosità o il calore originali del fuoco. Persino quando ne senti il

calore e ne vedi la luce, l’interno del tuo cervello rimane buio e mantiene una

temperatura costante. È un assoluto mistero che, nell’oscurità, i segnali elettrici si

mutino in immagini colorate e luminose. Chiunque ci pensi a fondo sarà stupefatto

da questo fenomeno meraviglioso.

Page 30: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

““IIMMMMAAGGIINNII CCOOPPIIAA”” EESSTTRREEMMAAMMEENNTTEE RREEAALLIISSTTIICCHHEECCHHEE SSII CCOOSSTTIITTUUIISSCCOONNOO NNEELL CCEERRVVEELLLLOO

Nella figura sotto, si vede un confronto tra lavisione dell’occhio umano e la visione di unatelevisione ad alta tecnologia, prodotta dalduro lavoro di migliaia di ingegneri elettronici.

IL MATERIALE CHE COSTITUISCEL’OCCHIO

ProteineLipidiAcqua

RISULTATOUna visione luminosa, tridimensionale,

chiara, radiosa, pressoché simile all’originale,senza effetto neve o tremolii e dotata di

profondità

ALCUNI DEI PEZZI DI RICAMBIOCHE FORMANO UNA

TELEVISIONETubo catodico

Pannello di controllo

Sintonizzatore

Condensatore

Raddrizzatore al selenio

Trasmettitore

Modulatore

Amplificatore

Oscillatore

Tubo di riproduzione

Filtro piezoelettrico

RISULTATOUna visione a volte con effetto neve, a voltesfocata, senza somiglianza uno a uno conl’originale, a volte tremolante, dove il sensodi profondità non è pienamente percepito

Come si può vedere anche da questoconfronto, nonostante le decine di annid’impegno, non si è riusciti a fornire unavisione che abbia la stessa nitidezza e altaqualità della visione di un occhio. Il tuoocchio, però, che è composto solo diproteine, lipidi e acqua, crea ciò che non siè riusciti a fare dando forma aun’immagine molto realistica. È unanitidezza talmente perfetta che tuttipensano che l’immagine che vedono sial’originale. Non riescono a rendersi contodel fatto che tutto ciò che vedono in realtàsi costituisce nel cervello. Anche se nonvedono l’originale, sono convinti diosservare un’immagine reale, perché laqualità dell’immagine che si costituisce nelcervello è perfetta. L’unica cosa che vedel’immagine è l’anima che Dio soffiò dal Suospirito all’uomo, non sono le proteine, lemolecole o gli atomi del cervello.

Page 31: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Anche la luce si forma nel nostro cervello

Nel discutere ciò che la scienza ha scoperto sulla visione, abbiamo parlato del

fatto che la luce che riceviamo dall’esterno dà origine all’attività delle cellule

dell’occhio, e che tale attività costituisce una struttura da cui emergono le nostre

esperienze visive. C’è, però, un altro fatto che dobbiamo discutere: la luce, come

la percepiamo, non è fuori dal nostro cervello. Anche la luce che conosciamo e

comprendiamo, si forma all’interno del nostro cervello. Ciò che chiamiamo luce

nel mondo esterno, che si suppone sia fuori dal nostro cervello, consiste di onde

elettromagnetiche e particelle di energia chiamate fotoni. Quando queste onde

elettromagnetiche o fotoni giungono alla retina, la luce, quella di cui abbiamo

esperienza, inizia ad avere origine. Questo è il modo in cui la luce è descritta in

termini fisici:

Il termine “luce” è usato per indicare onde elettromagnetiche e fotoni. Lostesso termine è usato in fisiologia, a indicare l’impressione di cui unapersona fa esperienza quando le onde elettromagnetiche e i fotonicolpiscono la retina dell’occhio. Sia in termini oggettivi che in terminisoggettivi, la “luce” è una forma di energia che ha origine nell’occhio diuna persona, e di cui una persona diventa consapevole attraverso la retinaper gli effetti della visione.4

29Harun Yahya (Adnan Oktar)

L’interno delcervello ècompletamentebuio. La lucenon raggiungel’interno delcervello.

Page 32: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Di conseguenza, la luce nasce come risultato degli effetti causati in noi dalle

onde elettromagnetiche e dalle particelle. In altre parole, non c’è una luce fuori dal

nostro corpo che crea la luce nel nostro cervello. C’è solo energia. E quando questa

energia entra in contatto con noi, vediamo un mondo colorato, splendente, pieno

di luce.

Anche i colori hanno origine nel nostro cervello

Sin dalla nascita entriamo in relazione con un ambiente colorato e vediamo

un mondo colorato. Non c’è però un singolo colore nell’universo. I colori prendono

forma nel nostro cervello. All’esterno ci sono solo onde elettromagnetiche con

diverse ampiezze e frequenze. Ciò che entra in contatto con il nostro cervello è

l’energia prodotta da queste onde, che noi chiamiamo “luce”, sebbene essa non sia

la luce che conosciamo come splendente e luminosa. Essa è pura e semplice

energia. Quando il nostro cervello interpreta questa energia misurando le diverse

frequenze delle onde, vediamo i “colori”. In verità, il mare non è blu, l’erba non è

verde, il terreno non è marrone e i frutti non sono colorati. Essi appaiono così per

il modo in cui li percepiamo nel nostro cervello. Daniel C. Dennett, noto per il suoi

libri sul cervello e sulla coscienza, riassume questo fatto universalmente accettato:

Il giudizio comune è che la scienza moderna ha eliminato il colore dal

mondo fisico, sostituendolo con radiazioni elettromagnetiche, prive di

colore, di varie lunghezze d’onda.5

In Il cervello e le sue meraviglie, R. Ornstein e R. F. Thompson hanno descritto

così il modo in cui i colori prendono forma.

Il “colore” in sé non esiste nel mondo; esiste solo nell’occhio e nel

cervello di colui che vede. Gli oggetti riflettono tante diverse lunghezze

d’onda della luce, ma queste onde luminose non hanno in sé colore.6

Per capire la ragione di questo fatto, dobbiamo analizzare il modo in cui

vediamo i colori. La luce proveniente dal sole giunge a un oggetto, e ogni oggetto

riflette la luce in onde di diverse frequenze. Questa luce di frequenza variabile

giunge all’occhio. (si ricordi che il termine “luce” usato qui si riferisce in realtà alle

onde elettromagnetiche e ai fotoni, non alla luce che prende forma nel nostro

cervello). La percezione del colore inizia nei coni della retina. Sulla retina ci sono

tre tipi di coni, ognuno dei quali reagisce a diverse frequenze della luce. Il primo

gruppo è sensibile alla luce rossa, il secondo è sensibile alla luce blu e il terzo è

sensibile alla luce verde. Per ogni diverso livello di stimolazione di questi gruppi

30 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 33: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

TTUUTTTTII II CCOOLLOORRII PPRREENNDDOONNOO FFOORRMMAA NNEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOONNOONN CCII SSOONNOO CCOOLLOORRII NNEELL MMOONNDDOO EESSTTEERRNNOO

Non ci sono colori nel mondo esterno. I colori prendonoforma solo negli occhi e nel cervello dell’osservatore. Nelmondo esterno esistono solo pacchetti di energia di varie

lunghezze d’onda. Sono i nostri cervelli a trasformarequesta energia in colori.

Page 34: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

di coni, si costituiscono milioni di colori diversi. La luce che giunge ai coni, però,

non può costituire i colori di per sé. Come spiega Jeremy Nathans della John

Hopkins Medical University, le cellule dell’occhio non formano i colori:

Tutto ciò che un singolo cono può fare è catturare la luce edire qualcosa sulla sua intensità. Non dice nulla riguardoal colore.7

I coni trasformano l’informazione che ricevono sui

colori in segnali elettrici grazie ai loro pigmenti. I neuroni

connessi con tali cellule trasmettono questi segnali elettrici a

un’area speciale del cervello. Il luogo dove, nel corso della

nostra vita, vediamo un mondo pieno di colore, è questa

area specializzata del cervello.

Ciò dimostra che non ci sono colori o luce al di là del

nostro cervello. C’è solo energia che si diffonde sotto forma

di onde elettromagnetiche e particelle. Sia il colore che la

luce esistono nel nostro cervello. Noi non vediamo, in realtà,

una rosa rossa come rossa semplicemente perché è rossa.

L’interpretazione, da parte del nostro cervello,

dell’energia che perviene ai nostri occhi, ci

porta a percepire che la rosa è rossa.

Il daltonismo è prova del fatto che i colori

prendono forma nel nostro cervello. Una

piccola lesione della retina può causare il

daltonismo. Una persona che soffre

32 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Sulla retina dell’occhio,esistono tre gruppi di coni,ognuno dei quali reagisce a diverselunghezze d’onda della luce. Il primodi questi gruppi è sensibile alla lucerossa, il secondo alla luce blu e il terzo allaluce verde. Diversi livelli di stimolazione aognuno dei tre insiemi di coni danno origine alla nostra capacità divedere un mondo pieno di colore, in milioni di tonalità diverse.

Non vi è né luce nécolore all’esternodei nostri cervelli. Icolori e la luceprendono formanel nostro cervello.

Page 35: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

33Harun Yahya (Adnan Oktar)

di daltonismo non è in grado di distinguere

il rosso dal verde. Se un oggetto esterno è

dotato o meno di colore non ha importanza,

perché la ragione per cui noi vediamo gli

oggetti colorati non è il loro essere colorati.

Ciò ci porta alla conclusione che tutte le

qualità che noi pensiamo appartengano

all’oggetto non sono nel mondo esterno, ma

nel nostro cervello. Tuttavia, dal momento

che non saremo mai in grado di andare al di

là delle nostre percezioni e di entrare in

contatto con il mondo esterno, non potremo

mai neppure provare l’esistenza di materia e

colori. Il famoso filosofo Berkeley, riconosce

questo fatto con le parole che seguono:

Se le stesse cose possono essere rossee calde per alcuni e il contrario peraltri, ciò significa che siamo sottol’influenza di idee erronee, e che le“cose” esistono solo nel nostrocervello.8

Grazie alla creazione perfetta di Dio, vediamo isegnali elettrici come un mondo luminoso, pieno dicolore, fatto di milioni di sfumature di colore, etraiamo godimento da ciò che vediamo. Questo è unmiracolo straordinario che deve essere attentamentepreso in esame.

Nella figura sopra, l’area verde sulla sinistrasembra scura mentre l’area verde sulla destrasembra più chiara. Di fatto, le tonalità di entrambi iverdi, come è mostrato in basso, sono esattamentele stesse. I colori rosso e arancione vicino allebande verdi ci ingannano e ci fanno credere che idue verdi siano di diverse tonalità. Questo ancorauna volta mette in luce il fatto che non vediamo ilmondo materiale originale, ne vediamo solo lanostra interpretazione nel nostro cervello.

Page 36: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

TTUUTTTTII II SSUUOONNII PPRREENNDDOONNOO FFOORRMMAA NNEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOONNOONN CCII SSOONNOO SSUUOONNII NNEELL MMOONNDDOO EESSTTEERRNNOO

Page 37: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Sentiamo ogni tipo di suono nel nostro cervello

Anche il processo uditivo opera in un modo simile a quello visivo. In altre

parole, sentiamo i suoni nel nostro cervello nello stesso modo in cui percepiamo la

visione del mondo esterno nel nostro cervello. L’orecchio cattura i suoni intorno a

noi e li trasmette all’orecchio medio. L’orecchio medio amplifica le vibrazioni

sonore e le porta all’orecchio interno. L’orecchio interno trasforma queste

vibrazioni sonore in segnali elettrici, sulla base della loro frequenza e intensità, e

poi le trasmette al cervello. Questi messaggi all’interno del cervello vengono poi

trasferiti all’area uditiva, dove i suoni vengono interpretati. Perciò, il processo

uditivo ha luogo nel centro dell’udito essenzialmente nello stesso modo in cui il

processo visivo ha luogo nel centro della visione.

I suoni reali non esistono quindi al di fuori del nostro cervello, anche se ci

sono vibrazioni fisiche che chiamiamo onde sonore. Queste onde sonore non

vengono trasformate in suoni all’esterno o all’interno delle nostre orecchie, ma

piuttosto nel nostro cervello. Come il processo visivo non è eseguito dai nostri

occhi, così nemmeno le nostre orecchie operano il processo uditivo. Per esempio,

quando si discorre con un amico o un’amica, se ne osserva l’immagine nel proprio

cervello, e se ne sente la voce nel proprio cervello. Quando la scena prende forma

nel cervello, si ha un forte senso delle tre dimensioni, e anche la voce dell’amico

sarà udita con un simile senso di profondità. Per esempio, si potrebbe vedere

l’amico a una grande distanza, oppure seduto alle proprie spalle; nello stesso

35Harun Yahya (Adnan Oktar)

L’orecchio esterno cattura le onde sonore e le trasmette all’orecchio medio. Questoamplifica tali suoni e li trasmette all’orecchio interno. Questo, a sua volta, converte i suoniin segnali elettrici sulla base della loro intensità e frequenza e poi li manda al cervello.

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Page 38: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Nonostante sia stato scientificamente provato che tutte le nostre sensazioni prendono forma

all’interno del nostro cervello, alcuni ancora sostengono che gli originali delle immagini che vediamo

esistono fuori di esso. Non saranno mai in grado, però, di provare questa affermazione. Inoltre, sebbene

pensino che la materia esista fuori dal loro cervello, come si è detto prima, la luce, il suono e i colori non

esistono fuori dal nostro cervello. La luce esiste solo sotto forma di onde di energia e pacchetti di energia,

e noi diventiamo consapevoli della luce solo quando questa colpisce la retina. Analogamente, non c’è

nessun suono. Ci sono solo onde di energia. Il suono prene forma solo quando queste onde di energia

raggiungono il nostro orecchio e sono in seguito trasmesse al nostro cervello. Non c’è nemmeno il colore,

all’esterno. Quando diciamo “non c’è nessun colore” qualcuno potrebbe pensare a una scena in nero,

bianco o grigio. Di fatto, anche questi sono colori. Nel mondo esterno al nostro cervello non esistono

nemmeno il nero, il bianco e il grigio. Esistono solo onde di energia che variano in intensità e frequenza,

e queste onde di energia sono convertite in colori solo tramite le cellule dell’occhio del cervello.

La fisica quantistica è un’altra branca della scienza che mostra quanto le affermazioni a favore

dell’esistenza della materia siano ingiustificate. La verità più importante scoperta dalla fisica quantistica,

che lascia i materialisti senza parole, è che la materia è vuota al 99.9999999%. Nei suoi studi di fisica e

psicologia, Peter Russell descrive spesso la coscienza umana. In un saggio adattato da un suo libro, From

Science To God (Dalla scienza a Dio), Russell spiega così questa verità:

Si prendano, per esempio, le nostre idee per quanto riguarda la natura della materia. Per duemila anni si

è pensato che gli atomi fossero piccole palline di materia solida – un modello chiaramente tratto

dall’esperienza quotidiana. Poi, quando i fisici scoprirono che gli atomi sono composti di particelle più

elementari, subatomiche (elettroni, protoni, neutroni e così via), il modello diventò quello di un nucleo

centrale circondato da elettroni in orbita – di nuovo un modello basato sull’esperienza.

Un atomo può essere piccolo, un mero miliardesimo di un pollice, ma queste particelle subatomiche sono

centinaia di migliaia di volte più piccole. Si immagini il nucleo di un atomo ingrandito fino ad avere la

grandezza di un chicco di riso. L’intero atomo sarebbe allora della grandezza di uno stadio di football, e

gli elettroni sarebbero altri chicchi di riso che svolazzano intorno agli stand. Come pose la questione il

fisico inglese dell’inizio del ventesimo secolo, Sir Arthur Eddington “la materia è per la maggior parte

spazio vuoto e spettrale” - 99.9999999 per cento spazio vuoto, per essere un po’ più precisi.

Con l’avvento della teoria dei quanti, fu scoperto che anche queste stesse minuscole particelle

subatomiche sono molto lontane dall’essere solide. Di fatto, non sono per nulla come la materia – almeno

non sono nulla di simile alla materia come la conosciamo. Non possono essere individuate né misurate

precisamente. Sono più come nuvole confuse di esistenza potenziale, senza una posizione chiara. Il più

delle volte sembrano più onde che particelle. [Peter Russell, The Mystery of Consciousness and the

Meaning of Light (Il mistero della coscienza e il significato della luce), 12 ottobre 2000,

http://www.arlingtoninstitute.org/futureedition/From_Science-To-God.htm]

Possiamo quindi vedere che, mentre molti sostengono che ciò che vedono nel loro cervello esiste

fuori di loro, la scienza ci mostra che, al di là dei confini del nostro cervello, ci sono solo onde di energia

e pacchetti di energia. Al di là del nostro cervello non ci sono né luce, né suono né colore. Inoltre, gli

atomi e le particelle subatomiche che costituiscono un materiale sono in realtà gruppi slegati di energia.

Ne risulta che sebbene alcuni credano nell’esistenza della materia, essa è fatta di spazio. In verità, Dio

crea la materia attraverso un’immagine che possiede queste qualità.

SSEEBBBBEENNEE LLEE PPEERRSSOONNEE SSUUPPPPOONNGGAANNOO LL’’EESSIISSTTEENNZZAA DDIIUUNN MMOONNDDOO MMAATTEERRIIAALLEE AALL DDII FFUUOORRII DDEELL NNOOSSTTRROOCCEERRVVEELLLLOO,, LLAA LLUUCCEE,, IILL SSUUOONNOO,, EE II CCOOLLOORRII NNOONN

EESSIISSTTOONNOO;; EESSIISSTTEE SSOOLLOO LL’’EENNEERRGGIIAA

Page 39: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

modo se ne sente la voce come proveniente da lui, da un luogo vicino o da dietro.

La voce dell’amico, però, non è lontana o alle spalle. È nel cervello.

La straordinarietà della reale natura del suono che si ode non è limitata a

questo. Il cervello è in realtà isolato sia rispetto alla luce che rispetto al suono. Il

suono, di fatto, non entra mai in contatto con il cervello. Perciò, malgrado il volume

dei suoni uditi, l’interno del cervello è in realtà molto silenzioso. Si odono, però, dei

rumori, delle voci per esempio, molto chiaramente nel cervello. Essi sono così

distinti che una persona in salute li ode senza difficoltà o distorsioni. Si ode la

sinfonia di un’orchestra nel proprio cervello, il quale è isolato acusticamente; si

possono udire tutti i suoni in un ampio spettro di frequenze e decibel che va dal

suono delle foglie al suono dei jet. Quando ci si reca a un concerto del proprio

cantante preferito, i suoni bassi e alti che riempiono lo stadio intero si costituiscono

nel profondo silenzio del cervello. Quando si canta da soli ad alta voce se ne ode il

suono nel cervello. Se, in quel momento, si avesse però la possibilità di registrare il

suono nel proprio cervello con un registratore, si udirebbe solo silenzio. Questo è un

fatto straordinario. I segnali elettrici che giungono al cervello sono uditi nel proprio

cervello come suoni, per esempio il suono di un concerto in uno stadio affollato.

37Harun Yahya (Adnan Oktar)

Il cervello è isolato siarispetto al suono cherispetto alla luce.Perciò, anche se irumori che udiamosono alti, l’interno delnostro cervello èmolto silenzioso. Inquesto silenzio, però,c’è una coscienza ingrado di interpretare isegnali elettrici comeuna melodia che lui olei amano, o come lavoce di un amico o ilsuono del telefono.

Page 40: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Ogni odore si trova nel cervello

Se si chiedesse a qualcuno come sente gli odori

intorno a lui, probablimente risponderebbe “con il mio

naso”. Questa risposta, però, non è quella corretta, anche se

alcuni concluderebbero subito che sia la verità. Gordon

Shepherd, un professore di neurologia dell’università di Yale,

spiega perché ciò non è corretto: “Crediamo di sentire gli odori con

il nostro naso, [ma] ciò è un po’ come dire che udiamo con i lobi delle

nostre orecchie”9

Il nostro senso dell’olfatto funziona con un meccanismo

analogo agli altri nostri organi sensoriali. Di fatto,

l’unica funzione del naso è la sua capacità di

agire come canale di assorbimento per le

molecolole dell’odore. Le molecole volatili

come la vaniglia, o il profumo di una rosa,

giungono a dei recettori situati sulla peluria in

una parte del naso chiamata epitelio e

interagiscono con essi. Il risultato dell’interazione delle molecole dell’odore con

l’epitelio giunge al cervello come segnale elettrico. Questi segnali elettrici sono poi

percepiti come un profumo dal cervello. Quindi, tutti gli odori che interpretiamo

come piacevoli o spiacevoli sono semplici percezioni che vengono generate nel

cervello dopo che l’interazione con le molecole volatili è stata mutata in segnali

elettrici. La fragranza del profumo, di un fiore, di un cibo che piace, del mare – in

breve tutti gli odori che possono piacere o non piacere – sono percepiti nel cervello.

Le molecole dell’odore, però, non giungono mai davvero al cervello. Nel nostro

senso dell’olfatto, sono solo i segnali elettrici a giungere al cervello, come accade

con i suoni e le immagini.

Di conseguenza, un odore non viaggia in nessuna particolare direzione,

perché tutti gli odori sono percepiti dal centro dell’olfatto nel cervello. Per

esempio, l’odore di una torta non viene dal forno, nello stesso modo in cui l’odore

della pietanza non viene dalla cucina. Analogamente, l’odore del caprifoglio non

38 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Una persona che annusa le rose del suo giardino non annusa, inverità, gli originali delle rose. Ciò di cui ha sensazione è

un’interpretazione cerebrale di segnali elettrici. L’odore, però, sembracosì reale che questa persona non comprenderebbe in alcun modo di

non annusare la rosa originale, e alcuni suppongono quindi diannusare la rosa reale. Questo è un grande miracolo creato da Dio.

Page 41: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

TTUUTTTTII GGLLII OODDOORRII SSII TTRROOVVAANNOO NNEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOONNOONN CCII SSOONNOO OODDOORRII NNEELL MMOONNDDOO EESSTTEERRNNOO

Page 42: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

viene dal giardino e l’odore del mare, un po’ lontano da te, non proviene dal mare.

Tutti questi odori sono sentiti in un certo punto, in un relativa area cerebrale. Non

c’è concetto di destra o sinistra, davanti o dietro, al di fuori di questo centro

sensoriale. Sebbene ognuna delle sensazioni sembri aver luogo con diversi effetti,

e possa sembrare provenire da diverse direzioni, tutte di fatto accadono all’interno

del cervello. Si presume che gli odori che si trovano nel centro dell’olfatto del

cervello siano gli odori degli oggetti materiali esterni. L’immagine della rosa, però,

è generata nel centro della visione e il suo odore è generato nel centro dell’olfatto.

Se anche ci fosse un odore reale all’esterno, non si potrebbe mai entrare in contatto

con il suo originale.

George Berkeley, un filosofo che ha compreso l’importanza di questa verità,

afferma “In principio, si pensava che colori, odori, ecc., ‘esistessero realmente’, ma in

seguito tali opinioni furono abbandonate, e fu compreso che essi esistono esclusivamente

come dipendenti dalle nostre sensazioni”.

40 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

La funzione del naso è quella di ricevere i segnali odorosi e di trasmetterli al cervello.L’odore di una zuppa, o di una rosa, è percepito nel cervello. Una persona, però, può sentirel’odore della rosa o della zuppa in un sogno, anche in assenza di zuppe o rose. Dio dà formaa un insieme così convincente di sensazioni all’interno del cervello, con il gusto, l’odorato, lavista, il tatto e l’udito, che è necessaria una lunga spiegazione per dimostrare alle personeche tutte queste sensazioni sono ubicate nel cervello e che, in realtà, non si ha relazionealcuna con gli originali di ciò che vedono. Questa è la magnifica sapienza di Dio.

Page 43: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

41Harun Yahya (Adnan Oktar)

Può essere istruttivo prendere in esame i sogni al fine di comprendere il fatto che

un odore è solo una sensazione. Quando si sogna, nello stesso modo in cui le

immagini sono viste molto realisticamente, anche gli odori sono percepiti come

fossero reali. Per esempio, una persona che nel suo sogno va al ristorante, può

scegliere la sua cena tra gli odori dei cibi sul menu; sognando una gita al mare si sente

distintamente l’odore del mare, e sognando un giardino di margherite si farebbe

esperienza, nel sogno, del piacere dei magnifici profumi. Similmente, sognando di

andare in un negozio di profumi e di scegliere un profumo, si sarebbe in grado di

distinguere tra gli odori dei profumi, uno a uno. Tutto, nel sogno, è così realistico che

quando ci si sveglia si può essere colti di sorpresa da questa circostanza.

Di fatto, non è necessario analizzare i sogni per comprendere l’argomento.

Basta anche solo immaginare una delle situazioni citate, come l’esempio delle

margherite. Se ci si concentra sulla margherita, si può avere l’impressione di essere

consapevoli del suo profumo, anche se non è lì. Il profumo, in questo momento, si

trova nel cervello. Se vuoi visualizzare tua madre nella tua mente, puoi vederla

nella tua mente, anche se non è lì di fronte a te; nello stesso modo puoi immaginare

l’odore del giglio, anche se non è lì.

Una persona può crearsi l’immagine di sua moglie o immaginare l’odore di una margheritanel suo cervello con una minima concentrazione. La domanda è, allora: chi vede senzabisogno di un occhio o sente un odore senza bisogno di un naso, cose che non sonofisicamente prossime? Questo essere è l’anima della persona.

Page 44: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Michael Posner, uno psicologo, e Marcus Raichle, un neurologo

dell’università di Washington, parlano del problema di come la visione e gli altri

sensi si formino anche in assenza di stimoli esterni:

Apri gli occhi, e una scena riempie il tuo panorama senza sforzo; chiudigli occhi e pensa a quella scena, e puoi richiamarne l’immagine,certamente non tanto vivida, nitida o completa come una scena che siveda con i propri occhi, ma tale comunque da coglierne le caratteristicheessenziali della scena. In entrambi i casi, un’immagine della scena prendeforma nella mente. L’immagine che si è costituita da reali esperienzevisive viene chiamata “percetto”, per distinguerla da un’immagineimmaginata. Il percetto prende forma come risultato della luce checolpisce la retina e invia segnali che sono ulteriormente elaborati nelcervello. Ma in che modo accade che possiamo creare un’immagine

quando non c’è luce che colpisca la retina e invii tali segnali?10

Non c’è bisogno di una fonte esterna per costituire un’immagine nella mente.

La stessa circostanza vale per il senso dell’olfatto. Nello stesso modo in cui si è

consapevoli, nei sogni o nell’immaginazione, di un odore che non esiste realmente,

non si può essere sicuri se questi oggetti, di cui se ne sente l’odore nella vita reale,

esistano all’esterno di noi. Anche presumendo che questi oggetti esistano al di

fuori di noi, non è possibile mai entrare in relazione con

gli oggetti originali.

Ogni sapore si trova nel cervello

Si può parlare del senso del gusto in maniera

simile a quella in cui abbiamo parlato degli altri organi

sensoriali. Il gusto è causato da piccole papille poste sulla

lingua e nella gola. La lingua può riconoscere quattro

diversi gusti, amaro, aspro, dolce, salato. Le papille

gustative, in seguito a una catena di processi,

trasformano l’informazione sensoriale in segnali

elettrici che poi trasferiscono al cervello. In

seguito, questi segnali sono percepiti dal

cervello come gusti. Il gusto di cui

si ha esperienza quando si

mangia una torta, uno yogurt,

un limone o un frutto è, in

42

Page 45: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

TTUUTTTTII II SSAAPPOORRII SSII TTRROOVVAANNOO NNEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOO

Page 46: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

verità, un processo di interpretazione di segnali

elettrici nel cervello.

L’immagine di una torta sarà associata al gusto

dello zucchero. Ciò avviene nel cervello e tutto

quanto è percepito è relativo alla torta che piace tanto. Il

gusto di cui si è consci dopo aver mangiato la torta con grande

appetito, non è altro che un effetto generato nel cervello da segnali

elettrici. Si è consapevoli esclusivamente di ciò che il cervello interpreta degli

stimoli esterni. Non si può mai entrare in contatto con l’oggetto originale; per

esempio non si può vedere, odorare, gustare il cioccolato reale di per se stesso. Se

i nervi del gusto nel cervello fossero recisi, sarebbe impossibile che il gusto di

qualsiasi cibo mangiato raggiungesse il cervello, e si perderebbe completamente il

senso del gusto. Il fatto che i gusti di cui si è consapevoli appaiano

straordinariamente reali, di certo non dovrebbe trarre in inganno. Questa è la

spiegazione scientifica della questione.

Anche il senso del tatto si trova all’interno del nostrocervello

Il senso del tatto è uno dei fattori che impedisce alle persone di convincersi

della verità succitata per cui il senso della vista, dell’udito e del gusto si trovano

all’interno del cervello. Per esempio, se si dicesse a qualcuno che vede un libro nel

suo cervello, egli, se non ci pensasse attentamente, risponderebbe “Non può essere

che io veda il libro nel mio cervello - guarda, lo sto toccando

con la mia mano”. Oppure, se si dicesse “Non

possiamo sapere se l’originale di questo libro esista o

meno come oggetto materiale esterno”, di nuovo la

stessa persona dalla mentalità superficiale

potrebbe rispondere “No, guarda, lo sto

tenendo in mano e ne sento la durezza - non

è una percezione ma un’esistenza che ha

realtà materiale”

C’è un fatto, però, che persone del genere

non riescono a capire, o che forse

semplicemente ignorano. Anche il senso del

tatto si trova nel cervello tanto quanto tutti

44

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MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 47: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

AANNCCHHEE IILL SSEENNSSOO DDEELL TTAATTTTOO SSII TTRROOVVAA AALLLL’’IINNTTEERRNNOO DDEELL NNOOSSTTRROO CCEERRVVEELLLLOO

Page 48: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

gli altri sensi. Ciò a dire che, quando si tocca un oggetto materiale, si sente se è

duro, morbido, umido, appiccicoso o serico nel cervello. Gli effetti che

provengono dai polpastrelli sono trasmessi al cervello sotto forma di segnali

elettrici e questi segnali sono percepiti nel cervello come senso del tatto. Per

esempio, quando si tocca una superficie ruvida, non è possibile sapere in alcun

modo se la superficie è, in verità, davvero ruvida, o la sensazione reale data da una

superficie ruvida. Questo perché non si può in alcun entrare in contatto con

l’originale di una superficie ruvida. La conoscenza che si ha del contatto con una

superficie ruvida è l’interpretazione data dal cervello a determinati stimoli.

Una persona, mentre discorre con un caro amico bevendo una tazza di tè,

immediatamente lascia cadere la tazza quando si brucia la mano con la tazza

bollente. In verità, però, quella persona avverte il calore della tazza nella mente, non

sulla mano. La stessa persona visualizza l’immagine della tazza di tè nella mente,

dove anche ne sente l’odore e il gusto. Quest’uomo, però, non si rende conto che il

tè che sta gustando è in realtà una sensazione nel suo cervello. Egli presuppone che

il bicchiere esista al di fuori di lui, e parla con il suo amico, la cui immagine si trova,

46 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Che tu provi la sensazione di toccare illibro che ora stai leggendo non cambiail fatto che l’immagine del libro sitrova all’interno del tuo cervello.Come con l’apparire del libro, anche lasensazione tattile ha luogo nel tuocervello.

Page 49: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

47Harun Yahya (Adnan Oktar)

anch’essa, all’interno del suo cervello. Di fatto, questo è un caso straordinario.

L’ipotesi di toccare il bicchiere originale e di bere il tè originale, che sembra essere

giustificata dalla sua impressione della durezza e del calore della tazza e del gusto e

dell’odore del tè, mostra la stupefacente chiarezza e perfezione delle sensazioni che

esistono all’interno del cervello. Questa importante verità, che necessita di un attento

esame, è espressa da un filosofo del ventesimo secolo, Bertrand Russell:

Per quanto riguarda la sensazione tattile che abbiamo quando facciamopressione sul tavolo con le dita, questa è un’interferenza elettrica e deiprotoni sui polpastrelli, prodotta, secondo la fisica moderna, dalla vicinanzadegli elettroni e dei protoni all’interno del tavolo. Se la stessa interferenzasulla punta delle dita si verificasse in qualunque altro modo, ne dovremmoavere la sensazione, independentemente dalla presenza del tavolo.11

Il fatto che Russell discute qui è estremamente importante. Di fatto, se i

polpastrelli vengono stimolati in modo differente, è possibile avere delle impressioni

completamente diverse. Come si mostrerà più avanti in dettaglio, questo può oggi

essere conseguito mediante simulatori meccanici. Con l’apporto di un guanto

speciale, una persona può provare la sensazione di accarezzare un gatto, stringere la

mano a qualcuno, lavarsi le mani, o toccare un materiale duro, anche in assenza di

queste cose. In verità, ovviamente, nessuna di queste sensazioni rappresenta cose

esistenti nel mondo reale. Ciò fornisce una prova ulteriore del fatto che tutte le

sensazioni provate da un essere umano prendono forma nella mente.

Non possiamo in alcun modo entrare in contatto conl’originale del mondo che si trova nel nostro cervello

Come è stato dimostrato, tutto ciò di cui facciamo esperienza, che vediamo,

udiamo, e di cui abbiamo impressioni nel corso della nostra vita, si trova nel nostro

cervello. Per esempio, qualcuno che guarda fuori dalla finestra seduto su una

poltrona sente la durezza della stessa e la scivolosità del materiale di cui essa è

composta nel suo cervello. L’odore del caffè proveniente dalla cucina si trova nella

mente, non in quel luogo un po’ distante che è la cucina. Il panorama del mare, con

gli uccelli e gli alberi che contempla dalla finestra sono tutte immagini costituitesi

nel cervello. Anche l’amico che sta servendo il caffè, e il gusto del caffè, esistono

nel cervello. In breve, chi, seduto nel suo soggiorno, guarda fuori dalla finestra, in

verità osserva il suo soggiorno e il panorama su uno schermo nel suo cervello. Ciò

che un essere umano descriverebbe come “la mia vita” è una collezione di tutte

le percezioni riunite in maniera sensata e osservate su uno schermo nel cervello.

Page 50: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Non si può in alcun modo uscire dal proprio cervello.

Non è in alcun modo possibile conoscere la reale natura del mondo materiale

originale esterno al cervello. Non possiamo sapere se l’originale, per esempio il

verde di una foglia, corrisponda a come lo percepiamo. Parimenti, non possiamo

in alcun modo scoprire se un dessert è davvero dolce o se questo è solo il modo in

cui il cervello lo percepisce. Si immagini, per esempio, un paesaggio che si è visto

in passato. Per quanto non ci stia è di fronte, lo si vede nel cervello. Rita Carter,

autrice di testi scientifici, afferma che non è realmente possibile vedere l’originale

quando si osserva un volto o un panorama, ma un’interpretazione dell’originale o

una versione che ne è una completa ricostruzione. Aggiunge che per quanto

perfetta possa essere la riproduzione di queste copie, saranno comunque diverse o

inferiori rispetto all’originale. (Rita Carter, Mapping the Mind (Mappare la mente),

University of California Press, London, 1999, p. 135)

Lo stesso accade quando si contempla un paesaggio. Non c’è di fatto

differenza tra l’immaginare un paesaggio quando esso è ormai lontano e il vederlo

da vicino. Perciò, quando si contempla un panorama in realtà ciò che si vede non

è che una versione costruita nel cervello, non l’originale.

Chiunque consideri ciò attentamente coglierà la verità in maniera chiara. Una

persona che lo ha fatto, George Berkeley, esprime tale verità nel suo Trattato sui

principi della conoscenza umana:

Con la vista ricevo le idee di luce e colori, nelle loro molteplici gradazionie variazioni. Con il tatto percepisco il duro e il soffice, il caldo e il freddo,il movimento e la resistenza… L’olfatto mi fa conoscere gli odori; il palatoi sapori; l’udito mi comunica i suoni… E quando si nota che tanti di questiaspetti si accompagnano, avviene che gli si dà un nome, e che venganoconsiderati come una cosa sola. Perciò, per esempio, se si nota che un certocolore, sapore, odore, una certa forma e consistenza si ritrovano insieme,ci si riferisce a essi come a un oggetto preciso, che si denota con il nomemela; altri raggruppamenti di idee costituiscono una pietra, un albero, unlibro e altre simili cose sensibili…12

La verità che Berkeley esprime con queste parole è questa: noi definiamo un

oggetto interpretando le diverse sensazioni di cui abbiamo esperienza nel cervello.

Come nel caso del suo esempio, il sapore e l’odore di una mela, la sua durezza e

rotondità e quelle sensazioni collegate alle sue altre qualità sono percepite dal

nostro cervello come un intero che noi percepiamo quindi come una mela. Non

possiamo, però, mai entrare in relazione con l’originale della mela, ma solo con la

nostra percezione di essa. Ciò che possiamo vedere, odorare, gustare, toccare o

48 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 51: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

49Harun Yahya (Adnan Oktar)

Una persona che osserva una scena particolare suppone di guardare la scena di fronte ai suoi occhi.Quella scena, però, si costituisce nel centro della visione nella parte posteriore del cervello. Ladomanda pertinente è questa: chi trae piacere dall’osservazione di questa scena, se non può essere ilcervello, fatto di lipidi e proteine?

Page 52: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

udire sono solo copie all’interno del cervello.

Quando si considera tutto ciò che è stato finora discusso, la verità si rivela in

tutta chiarezza. Per esempio:

o Se possiamo vedere una strada piena di luci colorate e tutti i colori con le

loro splendenti sfumature nel cervello, dove non c’è luce reale, allora vediamo

copie di insegne, luci, lampioni e fari di auto, prodotte dai segnali elettrici

all’interno del cervello

o Dal momento che nessun suono può entrare nel cervello, non possiamo in

alcun modo udire le voci originali dei nostri cari. Udiamo solo copie.

o Non possiamo sentire il fresco del mare, il calore del sole – ne percepiamo

solo le copie nel nostro cervello

o Allo stesso modo, nessuno è mai stato in grado di gustare l’originale della

menta. Il sapore che si riconosce come menta è solo una percezione che si trova nel

cervello. Questo perché non si può toccare l’originale della menta, vedere

l’originale della menta o odorare o gustare l’originale della menta.

In conclusione, nel corso della nostra vita facciamo esperienza di percezioni-

copia che ci sono mostrate. Tali copie, però, sono così realistiche che non ne

intendiamo mai la vera natura. Per esempio, si sollevi la testa e si dia un’occhiata

in giro per la stanza. Si vedrà di essere in una stanza piena di mobili. Quando si

tocchino i braccioli della poltrona in cui si siede, se ne averte la durezza come se si

toccasse davvero l’originale. Il realismo di queste immagini che vengono mostrate,

e l’arte eccelsa nella creazione di queste immagini, sono sufficienti a convincere

miliardi di altre persone che tali immagini sono “concrete”. Anche se la maggior

parte delle persone ha letto che ogni sensazione relativa al mondo si costituisce nel

cervello, dal momento che ciò viene insegnato nei corsi di biologia delle scuole

superiori, le immagini sono così convincenti che si crede con difficoltà che esse

siano solo fantasie nel loro cervello. La ragione di ciò è che ogni immagine è creata

in maniera molto realistica e perfetta.

Alcune persone accettano il fatto che le immagini si trovino nel cervello, ciò

nonostante sostengono che gli originali delle immagini siano esterni. Ma non è

possibile provarlo in alcun modo, perché nessuno è stato in grado di andare al di

là dalle percezioni che esistono nel cervello. Tutti vivono nella cella che si trova nel

cervello, e nessuno può fare esperienza di nulla tranne di ciò che gli è mostrato

dalle sue percezioni. Di conseguenza, non si può sapere in alcun modo cosa accade

al di fuori delle proprie percezioni. Perciò dire “Là fuori ci sono gli originali”

sarebbe di fatto un’assunzione ingiustificata, perché non c’è nulla che possa essere

impugnato come prova. Inoltre, anche se là fuori ci fossero gli originali, tali

50 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 53: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Immagina di entrare in una stanza scura che contenga un grande schermo televisivo. Sepotessi osservare l’esterno solo attraverso questo schermo, naturalmente ben presto tiannoieresti e vorresti uscire.Rifletti per un momento sul fatto che il luogo in cui sei non è diverso. Dentro il tuo scuro,piccolo cranio, simile a una scatola, nel corso della tua vita osservi le immagini del mondoesterno. Continui a osservare tutte queste immagini nel tuo cervello senza uscire da questopiccolo luogo e non te ne stanchi mai.Inoltre, non crederesti mai di osservare tutte queste cose da un singolo schermo. Le immaginisono così convincenti che in migliaia di anni, miliardi di persone non sono riuscite a rendersiconto di questa grande verità.

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Page 54: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

“originali” verrebbero comunque visti dal cervello, e ciò significa che l’osservatore

avrebbe a che fare con le immagini costituite nel suo cervello. Di conseguenza tali

affermazioni sono insostenibili perché le persone non sono in grado di entrare in

contatto con “gli equivalenti materiali” di cui assumono l’esistenza.

Va anche sottolineato che lo sviluppo scientifico o tecnologico non può

cambiare nulla, perché ogni scoperta scientifica o invenzione tecnologica si forma

nella mente delle persone, e di conseguenza non può essere di nessun aiuto a che

le persone entrino in contatto con il mondo esterno.

Le opinioni di rinomati filosofi come B. Russell e L. Wittgenstein su questo

argomento sono le seguenti:

Per esempio, che un limone esista veramente o meno e come abbia avutoorigine non può essere discusso o indagato. Un limone consistemeramente di un sapore sentito dalla lingua, un odore sentito dal naso, uncolore e una forma di cui gli occhi hanno sensazione; e solo talicaratteristiche possono essere oggetto di esame e giudizio. La scienza nonpuò in alcun modo conoscere il mondo fisico.13

Il filosofo G. Berkeley cha chiaramente affermato che le nostre percezioni

esistono solo nella nostra mente e che saremmo in errore presumendo senza

riflettere che esse esistano nel mondo esterno:

Crediamo nell’esistenza degli oggetti solo perché li vediamo e tocchiamo,e perché essi ci vengono rivelati dalle nostre percezioni. Le nostrepercezioni, però, sono solo idee nella nostra mente. Perciò, gli oggetti checogliamo tramite le nostre percezioni non sono altro che idee, e questeidee non sono sostanzialmente in alcun luogo se non nella nostra mente…Visto che tutto ciò esiste solo nella mente, allora significa che siamo sedottida chimere quando immaginiamo che l’universo e le cose abbianoun’esistenza al di fuori della mente. Nessuno degli oggetti che cicircondano ha quindi un’esistenza esterna alla nostra mente. 14

Va aggiunto che non è importante per le persone che qualcosa con cui non si

possa entrare in contatto, che non si possa vedere o toccare, esista o meno, perché

indipendentemente dall’esistenza o meno di un mondo materiale, un essere

umano osserva solo il mondo di percezioni nel suo cervello. Non ci si può in

alcun modo imbattere nel vero originale di un oggetto fisico. Inoltre è sufficiente

per tutti vederne la copia. Per esempio, chi si aggiri in un giardino con fiori colorati

non vede il giardino originale, ma la copia di esso nel suo cervello. Questa copia

del giardino, però, è così realistica che ognuno riceve piacere da essa, come se fosse

52 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 55: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

53Harun Yahya (Adnan Oktar)

reale, anche se di fatto è immaginaria. Miliardi di persone, fino al giorno d’oggi,

hanno presunto di vedere l’originale di ogni cosa. Di conseguenza, non c’è ragione

che le persone si interessino a ciò che è “all’esterno”.

Anche il senso della distanza è una percezione che haluogo nel cervello

Si immagini una folla lungo una strada con negozi, edifici, automobili,

clacson che suonano… Quando si osservi tutto

questo, appare reale. Per tale motivo, la

maggior parte delle persone non riesce a capire

che ciò che vede è prodotto nel cervello, e

assume che sia tutto reale. Ciò che vedono è

stato creato in un modo talmente perfetto che è

impossibile comprendere che l’immagine che

viene percepita come reale non è il mondo

originale esterno, ma solo un’immagine

riprodotta che esiste nella mente.

Gli elementi che rendono ciò che si

vede tanto convincente ed effettivo sono la

distanza, la profondità, il colore, l’ombra e

la luce. Questi effetti sono impiegati con

una tale perfezione da diventare, nel

cervello, un’immagine tridimensionale,

colorata e nitida. Quando, a ciò che si

vede, si aggiunge una quantità infinita di

dettagli, emerge un intero nuovo mondo

che, senza rendersene conto, si presume

sia reale nel corso dell’intera esistenza,

sebbene non sia che un’interpretazione

nella nostra mente.

Si immagini ora di guidare

un’automobile. Il volante è a una certa

distanza dalle braccia e c’è un gruppo di

semafori a circa 100m di distanza.

L’automobile in fronte dista circa 10m,

Una persona che guida un’automobilepensa che la strada e gli alberi che staoltrepassando siano lontani da lui. Tuttociò che vede, però, è in realtà su unpiano unico nel suo cervello propriocome in una fotografia.

Page 56: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

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Page 57: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

mentra ci sono montagne all’orizzonte, che, secondo le stime, dovrebbero trovarsi a

molti chilometri di distanza. Tutte queste stime, però, sono errate. Né l’automobile

né le montagne sono alla distanza che si presume. Di fatto, tutto ciò che si vede, come

su una pellicola cinematografica, esiste su un fotogramma bidimensionale, su

un’unica superficie all’interno del cervello. Le immagini che vengono riflesse

all’occhio sono bidimensionali, come quelle su uno schermo televisivo. Date queste

condizioni, come può formarsi la percezione di profondità e distanza?

Ciò a cui ci si riferisce come senso della distanza è un modo di vedere in tre

dimensioni. Gli elementi che causano l’effetto di distanza e profondità delle

immagini sono la prospettiva, l’ombra e il movimento. La natura della percezione,

la quale viene definita percezione spaziale in ottica, è fornita da sistemi molto

complicati. Tale sistema può essere descritto semplicemente così: l’immagine che

giunge all’occhio è bidimensionale. Ciò a dire che ha le misure di altezza e

larghezza. Il senso di profondità e distanza deriva dal fatto che due occhi vedono

due diverse immagini nello stesso momento. L’immagine che giunge a ognuno

degli occhi si differenzia dall’altra in termini di angolazione e luce. Il cervello monta

queste due diverse immagini per costituire il nostro senso di profondità e distanza.

È possibile fare un esperimento per comprendere meglio questo fatto. Primo,

si tenda il braccio destro in avanti tenendo l’indice alzato. Si fissi ora lo sguardo sul

dito e si chiuda quindi prima l’occhio sinistro e poi quello destro. Dato che due

diverse immagini raggiungono ciascun occhio, si vedrà il dito muoversi

leggermente da una parte. Si aprano ora entrambi gli occhi e, continuando a fissare

l’indice destro, si porti l’indice sinistro il più vicino possibile all’occhio. Si noterà

che il dito più vicino avrà creato due immagini. Ciò accade perché ora si è

costituita, nel dito più vicino, una profondità diversa da quella del dito più

lontano. Se si aprono e si chiudono gli occhi uno dopo l’altro, si vedrà che il dito

più vicino all’occhio sembrerà muoversi di più di quello lontano. Ciò è dovuto alla

differenza crescente tra le immagini che appaiono in ognuno degli occhi.

Quando si gira un film tridimensionale si utilizza questa tecnica; le immagini

girate da due angolazioni diverse vengono poste sullo stesso schermo. Il pubblico

porta degli occhiali speciali che hanno un filtro colorato e polarizzano la luce. I

filtri degli occhiali filtrano una delle due scene, e il cervello trasforma le due in una

singola immagine tridimensionale.

La percezione della profondità su una retina bidimensionale è molto simile

alla tecnica usata dagli artisti per dare all’osservatore un’impressione di profondità

in un quadro bidimensionale. Vi sono alcuni fattori che danno origine

all’impressione di profondità, come la disposizione degli oggetti uno sull’altro, le

55Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 58: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

linee prospettiche del cielo, cambiamenti nella

grana, prospettiva lineare, le dimensioni, l’altezza e

il movimento. Per esempio il cambiamento di

grana è molto importante nella percezione della

profondità. Per esempio, il terreno su cui

camminiamo in una fattoria piena di fiori è in realtà

una trama. Le trame più vicine a noi sono più

dettagliate mentre le trame più lontane sembrano

sbiadite e più difficili da distinguere. Perciò, è più

facile stimare la distanza degli oggetti presenti su

una trama. Inoltre, anche l’impressione di ombra e

luce contribuisce alla percezione di un’immagine

tridimensionale.

La ragione per cui ammiriamo un quadro

dipinto da un artista di successo è il senso di

profondità e realismo che è stato dato al quadro,

creato usando gli elementi di ombra e prospettiva.

La prospettiva deriva dal fatto che gli oggetti

distanti sembrano più piccoli in proporzione a

quelli più vicini, in relazione alla persona che li sta

guardando. Per esempio, quando guardiamo un

panorama, gli alberi lontani sembrano piccoli,

mentre quelli vicini sembrano grandi. Nello stesso

modo, in un quadro con una montagna sullo

sfondo, la montagna è disegnata più piccola della

persona in primo piano. Nella prospettiva lineare,

gli artisti usano linee parallele. Per esempio, i binari

ferroviari danno una impressione di distanza e

profondità incontrandosi con l’orizzonte.

56 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

In questa figura, la linea sullo sfondo sembra due voltepiù grande della linea davanti. In verità, però, entrambele linee sono della stessa misura. Come possiamo vedereda questo esempio, l’uso di linee, prospettiva, luce eombra fa sì che le persone osservino gli stessi oggetti inmodo diverso. Di fatto, tutti questi oggetti sono visti inun singolo luogo, nel centro della visione del cervello.

Page 59: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il metodo che i pittori usano nel dipingere è valido anche per l’immagine che

si trova nel cervello. La profondità, la luce e l’ombra sono prodotte con lo stesso

metodo nello spazio bidimensionale del cervello. Quanti più sono i dettagli di ciò

che vediamo, tanto più questo sembra realistico e tanto più inganna i nostri sensi.

Ci comportiamo come se ci fossero profondità e distanza reali, come se ci fosse

una terza dimensione. Tutto ciò che si vede, però, è come un fotogramma su una

superficie piatta. La corteccia visiva del cervello è estremamente piccola! Le

distanze, le immagini come quelle di case distanti, le stelle nel cielo, la luna, il sole,

gli aeroplani che volano nel cielo, e gli uccelli –

sono tutti stipati in questo piccolo spazio. Ciò

a dire che, tecnicamente, non c’è distanza tra

un bicchiere che si può prendere allungando la

mano e un aereoplano che, guardando in alto,

si considererebbe a migliaia di chilometri di

altezza; tutto ciò è su un’unica superficie,

quella nel centro sensoriale del cervello.

Per esempio, una nave che scompare

all’orizzonte in verità non è lontana miglia e

miglia. La nave è nel cervello. Il davanzale che

si sta guardando, il pioppo di fronte alla

finestra, la strada di fronte alla casa, il mare e la

nave sul mare sono tutti nell’area visiva del

cervello, su una superficie bidimensionale.

Proprio come un pittore può riprodurre

l’impressione di distanza su una tela

57Harun Yahya (Adnan Oktar)

Uno degli elementi significativi che fornisce ilsenso di profondità è la differenziazione dellatrama. Le trame più vicine a noi possono essereosservate in dettaglio mentre quelle più lontaneappaiono meno chiaramente. Per esempio, comepossiamo osservare dalla figura di lato, unatrama tridimensionale è stata creata su un fogliodi carta con il senso di profondità e, sebbenetutti i punti nella figura in alto siano bianchi,appaiono sia bianchi che neri.

Page 60: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

C’è una profondità molto realistica in tutte queste figure. Con l’uso di ombra, prospettiva e luce sipuò costruire una scena tridimensionale con profondità su una tela bidimensionale. Questoelemento di realismo può aumentare aseconda dell’abilità del pittore. Lo stesso sipuò dire per la nostra percezione visiva,dal momento che l’immagine cheraggiunge la retina ha di fattoun’esistenza bidimensionale. Le immaginiche raggiungono ognuno degli occhi, però,diventano una singola immagine, così cheil nostro cervello percepisce un’immaginetridimensionale con una sua profondità.

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Page 61: Materia l'altro nome dell'illusione. italian
Page 62: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

bidimensionale usando le proporzioni tra le grandezze, gli elementi di colore,

ombra e luce e prospettiva, così anche il senso della distanza può formarsi nel

cervello. In conclusione, il fatto che abbiamo la sensazione che gli oggetti siano

lontani o vicini non dovrebbe ingannarci, perché la distanza è una sensazione

come tutte le altre.

Sei tu nella stanza, o è lastanza a essere dentro di te?

Una delle ragioni che impedisce di

comprendere che le immagini viste sono

in realtà sensazioni nel cervello sta nel

fatto che le persone vedono il loro

corpo nell’immagine. Esse giungono a

questa conclusione errata: “Visto che io

sono in questa stanza, la stanza non si

trova nel mio cervello”. L’errore sta nel

dimenticare che anche il loro corpo è

un’immagine. Proprio come tutto ciò

che vediamo intorno a noi è

un’immagine che esiste nel

cervello, così anche il nostro

corpo esiste sotto forma di

immagine nel cervello. Per esempio,

seduti su una poltrona, si può vedere

ciò che del corpo è sotto il collo.

Anche quest’immagine è prodotta

dallo stesso sistema percettivo. Quando

si posa una mano su una gamba, si ha

un’impressione cinestetica nel cervello.

Ciò significa che si vedi il proprio corpo

nel cervello, e si percepisce se stessi

toccare il corpo nel cervello.

Se il corpo è un’immagine nel

cervello, la stanza è dentro di te o sei tu a

essere nella stanza? L’ovvia risposta è: “La stanza è dentro

60 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Just as everything we see in ourenvironment is an image formedin our brain, so is our own bodyan image in the brain.

Page 63: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

61Harun Yahya (Adnan Oktar)

di te”. E si vede l’immagine del proprio corpo dentro la stanza, che a sua volta è

nel cervello.

Proviamo a spiegarlo con un esempio. Poniamo che si chiami l’ascensore.

Quando arriva, il vicino, che vive al piano di sopra, è dentro. Si entra

nell’ascensore. In verità: si è all’interno dell’ascensore o è l’ascensore a essere

all’interno di noi? La verità è: ogni cosa, l’ascensore con le immagini del vicino e

del proprio corpo, si trova all’interno del nostro cervello.

In conclusione, noi non siamo “dentro” a nulla. Tutto è dentro di noi; tutto si

trova nel cervello. Il sole, la luna, le stelle o un aereoplano che vola nel cielo a molte

miglia di distanza non possono cambiare questa verità. Il sole e la luna, come il

Dal momento che il tuo corpo è un’immagine vista nel tuo cervello, la domanda è questa:sei tu ad essere dentro la stanza, o la stanza è dentro di te? La risposta è chiara:ovviamente, la stanza è dentro di te, nel centro della visione del tuo cervello.

Page 64: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

libro che si ha in mano, sono solo immagini che si trovano in un’area visiva molto

piccola nel cervello.

Il mondo delle sensazioni può formarsi senza l’esistenzadel mondo esterno

Un elemento che rende nulla l’affermazione che il mondo delle sensazioni che

proviamo ha un equivalente materiale, è che non abbiamo bisogno di un mondo

esterno perché le sensazioni si formino nel cervello. Molti sviluppi tecnologici

come i simulatori, e anche i sogni, sono le più importanti prove di questa verità.

L’autrice di testi scientifici Rita Carter afferma, nel suo libro Mapping The Mind

(Mappare la mente), che “gli occhi non hanno bisogno di vedere”, e descrive in modo

esauriente un esperimento fatto dagli scienziati. Nell’esperimento, si munivano

pazienti ciechi di un’attrezzatura in grado di trasformare immagini video in

62 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

In un esperimento, si mostravano delle immagini a persone cieche, tramite un’attrezzatura.Attraverso questa, tali persone non vedenti erano in grado di vedere alcune immaginimolto realistiche che non appartenevano al mondo esterno, ma erano prodotteartificialmente. Erano sotto l’impressione che qualcosa gli si stesse avvicinando, si facevanoquindi indietro per proteggersi.

Page 65: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

63Harun Yahya (Adnan Oktar)

impulsi vibratori. Una telecamera posta vicino agli occhi dei soggetti propagava gli

impulsi alla schiena così che essi ricevevano un input sensoriale continuo dal

mondo visivo. I pazienti, dopo un certo tempo, iniziarono a comportarsi come se

fossero davvero in grado vedere. Per esempio, era stato inserito uno zoom in una

delle attrezzature, in modo da poter ravvicinare l’immagine. Quando lo zoom

veniva attivato senza avvertire in precedenza il paziente, questi aveva l’istinto di

proteggersi con le braccia perché l’immagine sulla sua schiena si ingrandiva

all’improvviso come se il mondo si stesse ingrandendo.15

Come questo esperimento dimostra, è possibile costituire sensazioni anche

quando esse non sono causate da equivalenti materiali nel mondo esterno. Tutti gli

stimoli possono essere creati artificialmente.

“Il mondo delle sensazioni” di cui facciamo esperienza nei sogni Una persona può fare esperienza di ogni sensazione in modo vivido senza la

presenza del mondo esterno. L’esempio più ovvio di questo fatto sono i sogni. Una

persona è distesa sul letto con gli occhi chiusi, quando sogna. Eppure, nonostante

Quando una persona sogna di essere in ungiardino in una mattina invernale con unfreddo pungente, può sentire il freddo einiziare a tremare. Non c’è vento né freddo,però, nel luogo particolare dove si trova.Potrebbe persino dormire in una stanza moltocalda. Nondimeno, sente il freddo in tutto ilsuo realismo. Non c’è differenza tra il freddoche sente nel mondo reale e il freddo chesente nel sogno.

Page 66: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

ciò, sente tante cose di cui fa esperienza nella vita reale, e tale esperienza è tanto

realistica che i sogni sono indistinguibili dalla reale esperienza della vita. Tutti coloro

che leggono questo libro avranno spesso testimoniato questa verità nei loro sogni.

Per esempio, una persona stesa, di notte, da sola su un letto in un’atmosfera

tranquilla e silenziosa potrebbe, nel suo sogno, vedere se stessa in pericolo in un

luogo molto affollato. Potrebbe fare esperienza dell’evento come se fosse reale,

scappare dal pericolo in preda alla disperazione e nascondersi dietro un muro.

Inoltre, le immagini oniriche possono essere così realistiche da indurre paura e

panico come se fosse davvero in pericolo. Ogni volta che sente un rumore ha il cuore

in gola, trema dalla paura, i palpiti del cuore aumentano, suda e mostra le altre

affezioni cui è soggetto il corpo umano in una situazione di pericolo. Non c’è, però,

nessun equivalente esterno degli eventi dei suoi sogni. Esistono solo nella sua mente.

Una persona che, in sogno, cada da una grande altezza avverte queste

esperienza con tutto il corpo, pur se distesa nel letto in completa immobilità.

Oppure, si potrebbe sognare di scivolare in una pozzanghera, di infradiciarsi e di

avere freddo a causa di un vento freddo. In tali casi, però, non c’è la pozzanghera

64 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Una persona chedorme in un comodoletto nella sua casa puòsognare di trovarsi inmezzo a una guerra. Epotrebbe anche sentirela paura, la tensione eil panico della battagliacome se questa avesseluogo nel mondo reale.Ma in quel momentosta dormendo da soloin un comodo letto. Irumori e le immaginirealistiche che vede insogno hanno luogonella sua mente.

Page 67: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

65Harun Yahya (Adnan Oktar)

Una persona che dorme a casa sua puòvedere, mentre sogna, se stesso su un carroche sta girando velocemente. Può sentire inmaniera realistica il vento di cui farebbeesperienza su un carro che si muoverapidamente nel mondo reale.

né c’è il vento. Inoltre, nonostante si stia dormendo in una stanza molto calda, si

può provare un senso di umidità e freddo, come se si fosse in stato di veglia.

Si può essere convinti di essere in relazione con l’originale del mondo

materiale nei propri sogni. Si può mettere la mano sulla spalla del proprio amico

quando questi dice “La materia è un’immagine; non è possibile entrare in relazione

con il mondo originale”, e poi chiedere: “Sono forse un’immagine ora? Non senti

la mia mano sulla tua spalla? Se sì, come puoi essere un’immagine? Cosa ti fa

credere questo? Facciamo una gita nel Bosforo; possiamo parlarne e così potrai

spiegarmi che cosa ne pensi”. Il sogno che si percepisce nel proprio sonno

profondo è così chiaro che si accende il motore con piacere e si accelera lentamente,

poi si fa quasi fare un balzo in avanti all’automobile spingendo all’improvviso sul

pedale. Mentre si percorre la strada, gli alberi e le strisce sull’asfalto sembrano

nitide a causa della velocità. A ciò si aggiunge che si respira l’aria pulita del

Bosforo. Ma si supponga che il sonno venga interrotto repentinamente dalla

sveglia, che suona proprio quando si è pronti a dire al proprio amico che ciò che

Page 68: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Si potrebbe sognare didiscutere con un amicoche sostiene che lamateria è solo unsogno. Si può mettereil braccio sulla spalladel proprio amico echiedergli: “Io sono unsogno ora? Non sentila mia mano sulla tuaspalla? Allora, comepuoi essere un sogno?”

Poi si invita l’amico inautomobile per ungiro: “Dai, andiamo afare un giro vicino almare, e mi dirai checosa ti fa pensarequeste cose.”

Il sogno che sipercepisce è cosìrealistico che ci puòavere la sensazione diaccenderel’automobile, spingeresull’acceleratore equasi far fare un balzoin avantiall’automobile, propriocome in un’auto nelmondo reale.

Page 69: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Nel momento in cui si prova a convincere il proprio amico che tutte queste cose sono reali, si viene svegliati dallasveglia. E quando ci si alza, ci si rende conto che tutto ciò che si è visto, della cui realtà si era così sicuri, era soloun sogno. Ma se anche ora si fosse in un sogno, da cui ci si sveglierà presto?

Mentre si guida l’autocon il proprio amico, sipuò sentire l’odore delmare, udire il rumoredelle onde e sentire ilvento soffiare, come nelmondo reale.

Quando si accelera, sipossono vedere glialberi scompariredietro di sé sul latodella strada. Tuttequeste visioni nelsogno non differisconodalla realtà.

Page 70: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

viene vissuto in quel momento non è un sogno. Non si farebbero le stesse obiezioni

indipendentemente dal fatto di essere in stato di sonno o di veglia?

Al risveglio, si comprende che ciò che si è visto fino a quel momento è un

sogno. Ma per qualche motivo non si sospetta che la vita, la quale inizia con

un’immagine “a occhi aperti” (ciò che si suole chiamare “la vita reale”) può essere

anch’essa un sogno. Il modo in cui percepiamo le immagini nella “vita reale”, però,

è esattamente lo stesso in cui percepiamo i nostri sogni. Vediamo entrambe la cose

nella mente. Non è possibile comprendere che esse sono immagini se non al

risveglio. Solo allora si dice: “Ciò che ho appena visto era un sogno”. Così, come è

possibile provare che quanto si vede in qualsiasi momento non sia che un

sogno? L’ipotesi secondo la quale il momento che si sta vivendo è reale potrebbe

derivare solo dal fatto che non ci si è ancora svegliati. È possibile scoprire questo

fatto quando ci si sarà risvegliati da questo “sogno a occhi aperti”, più lungo dei

sogni che facciamo ogni giorno. Non abbiamo prove che dimostrino il contrario.

Molti studiosi islamici hanno anche dichiarato che la vita intorno a noi è solo

un sogno, e che solo quando saremo svegliati da quel sogno con “un grande

risveglio”, le persone saranno in grado di comprendere che vivono in un mondo

di sogno. Un grande studioso islamico, Muhyiddin Ibn al-'Arabi, chiamato Shaykh

Akbar (lo Shaykh più grande) per la sua conoscenza superiore, paragona il mondo

ai nostri sogni citando un detto del Profeta Muhammad (che Dio lo benedica e gli

conceda pace):

Il Profeta Muhammad [che Dio lo benedica e gli conceda la pace] disse che“l’uomo dorme e quando muore si sveglia”. Ciò a dire che gli oggetti vistinel mondo quando si è vivi sono simili a quelli visti nel sonno mentre sisogna, il che significa che esistono nell’immaginazione.16

In un versetto del Corano, si dice che, nel Giorno del Giudizio, gli uomini,

quando saranno resuscitati, dovranno dire:

... dicendo: «Guai a noi! Chi ci ha destato dalle nostre tombe! È quello

che il Compassionevole aveva promesso: gli inviati avevano detto il

vero». (Sura Ya Sin: 52)

Come mostra il versetto, le persone si risveglieranno nel Giorno del Giudizio

come se si svegliassero da un sogno. Come qualcuno svegliato nel bel mezzo di un

sogno durante un sonno profondo, queste persone chiederanno, analogamente, chi

sia stato a risvegliarli. Come mette in evidenza il versetto, il mondo intorno a noi

è come un sogno e tutti saranno svegliati da questo sogno, e inizieranno a vedere

le immagini dell’aldilà, dove è la vita reale.

68 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 71: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Cosaaccadrebbe senon cisvegliassimo econtinuassimo

a sognare?Saremmo in

grado di renderciconto di non entrare

davvero in relazionecon gli originali dellecose che viviamo evediamo nel sogno?

Ovviamente no. A meno che non ci svegliamo e scopriamo di avere dormito,non possiamo in alcun modo renderci conto di avere sognato, e di avere

passato la vita intera assumendo che fosse la nostra vita reale.Quindi, come possiamo provare che la nostra vita reale non sia un sogno?Abbiamo informazioni su ciò che accade quando lasciamo questa vita e ci

troviamo a osservare le immagini della nostra vita presente da unposto diverso?

Le nostre esperienze oniriche e il mondo reale si basano sullastessa logica. Facciamo esperienza sia dei sogni sia del mondoreale nella nostra mente. La sola ragione per cui pensiamoche i nostri sogni siano immaginari è che, quando cisvegliamo, ci troviamo nel nostro letto, così pensiamo chein realtà stavamo dormendo e abbiamo visto tutto nelnostro sogno.

Una persona che beve il caffè in sogno può sentire il sapore preciso di zucchero, latte e caffè, pur non essendovicaffè o altre bevande. Se qualcuno andasse da lui e gli dicesse che sta solo sognando, e che non c’è caffè, alloracostui negherebbe un’idea del genere. Potrebbe chiedere come possa essere solo un’immagine se sente il caloredel caffè sulla lingua, e se avendolo bevuto non ha più sete. Chiederebbe come possa togliergli la sete se nonfosse reale. Capirebbe, però, solo dopo essersi svegliato, che il caffè che credeva di avere bevuto era un’immagineche aveva preso forma nel suo cervello, e che le sensazioni di calore e sete, che sentiva nel bere il caffè, eranopercezioni che avevano preso forma nel suo cervello.

PPUUÒÒ DDAARRSSII CCHHEE TTUU OOSSSSEERRVVII LLAA TTUUAA VVIITTAA DDAA QQUUAALLCCHHEEAALLTTRROO PPOOSSTTOO PPRROOPPRRIIOO CCOOMMEE OOSSSSEERRVVII II TTUUOOII SSOOGGNNII

Page 72: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Mondi prodotti superficialmente

La tecnologia moderna presenta molti importanti esempi di come

l’esperienza sensoriale può essere simulata con un alto grado di realismo,

senza l’aiuto di nessun mondo esterno o materiale. In

particolare, la tecnologia chiamata “realtà virtuale”, che si è

sviluppata notevolmente negli ultimi anni, ci permette

di intuire qualcosa in proposito.

Detto con semplicità, la realtà virtuale consiste

nel mostrare immagini animate tridimensionali

generate su un computer in modo da creare un

“mondo reale” per mezzo di alcune

apparecchiature. Questa tecnologia, che è usata

in vari campi per diversi scopi, è chiamata

“realtà artificiale” o “mondo virtuale” o

“atmosfera virtuale”. La caratteristica più

importante della realtà virtuale è che la persona che usa

uno strumento particolare pensa che ciò che vede sia reale,

ed è ammaliato da quell’immagine. Per questo,

recentemente, è entrata nell’uso anche l’aggettivo

“immersivo” per descrivere la realtà virtuale, dove

“immersivo” significa che coinvolge profondamente (per

esempio, realtà virtuale immersiva).

Gli strumenti usati per creare un mondo virtuale sono un casco

(che contiene uno schermo per le immagini) e un paio di guanti

elettronici (per le impressioni tattili). Un dispositivo nel casco

controlla i movimenti e l’angolazione della testa per dare sullo

schermo un’immagine coerente

all’angolazione e alla posizione

della testa. A volte, vengono

riflesse immagini in stereo

sui muri e sul pavimento

di una cella della

grandezza di una

stanza. Le persone,

aggirandosi per

MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE70

Page 73: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

71Harun Yahya (Adnan Oktar)

la stanza, possono vedere se stesse, attraverso degli occhiali stereo, in luoghi

diversi, come accanto a una cascata, in cima a una montagna, o mentre prendono

il sole sul ponte di una nave in mezzo al mare. I caschi creano immagini in 3D con

un senso realistico di profondità e spazio. Le immagini sono in proporzione alle

dimensioni umane mentre la sensazione tattile è data da altre attrezzature, come i

guanti. Perciò, una persona che usa queste apparecchiature può toccare gli oggetti

che vede nel mondo virtuale e può prenderli e muoverli. Anche i suoni che si

odono in questi posti sono convincenti, provengono da tutte le direzioni con

diversa intensità e diversi volumi. Alcune applicazioni rendono possibile che la

stessa atmosfera virtuale sia presentata ad alcune persone in luoghi molto diversi

del mondo. Tre persone in paesi diversi (anche in diversi continenti) possono

vedere se stessi mentre salgono su un motoscafo con gli altri.

Simulatori usati per la realtàvirtuale. Grazieall’apparecchiatura che usa, lapersona nella foto in alto staimmaginando di toccaredell’acqua che scorrevelocemente. Le personemostrate in basso stannoosservando se stesse nel ruolo diprotagonisti nel film che vieneloro mostrato e si entusiasmanoper ciò di cui fanno esperienza.

Page 74: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Con l’apporto di unatecnologia che si starapidamente evolvendo, isimulatori vengono usati inmolti campi diversi. Facendoindossare un cappello conocchiali e guanti, si possonofornire a una personaimmagini tridimensionalimolto diverse e questa puòimmaginare se stessa inquesta situazione.

Ingegneri di automobilitestano i modelli di nuove

auto in ambienti virtuali.

MMOONNDDII CCOOSSTTIITTUUIITTII IINN AAMMBBIIEENNTTII VVIIRRTTUUAALLIIMMOONNDDII CCOOSSTTIITTUUIITTII IINN AAMMBBIIEENNTTII VVIIRRTTUUAALLII

Page 75: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Un altro campo in cuiquesta tecnologia vieneutilizzata èl’addestramento dei piloti.In un piccolo abitacolo,grazie alle apparecchiature,queste persone si sentonocome se guidassero unvero aeroplano e lofacessero atterrare.

Page 76: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il sistema utilizzato dai dispositivi che danno forma al mondo virtuale è

sostanzialmente lo stesso sistema utilizzato dai nostri cinque sensi. Per esempio,

con l’effetto prodotto da un meccanismo all’interno di un guanto indossato

dall’utente, sono forniti alcuni segnali ai polpastrelli che poi sono trasmessi al

cervello. Quando il cervello elabora questi segnali, l’utente ha l’impressione di

toccare un tappeto di seta o un vaso dalla superficie dentellata, con segni in rilievo,

anche se non c’è nessun tappeto di seta o vaso nei dintorni.

Uno dei più importanti campi in cui la realtà virtuale è attualmente in uso è

la medicina. Con una tecnica progettata presso l’università del Michigan, i

laureandi (in particolare l’unità del servizio di pronto soccorso) completano una

parte del loro addestramento in una sala operatoria artificiale. Con questa

applicazione, le immagini relative alla sala operatoria sono riflesse sui pavimenti e

sui muri e le immagini di un tavolo operatorio e di un paziente sono riflesse al

centro della sala. Indossando gli occhiali a 3D, i laureandi iniziano a operare il

paziente virtuale.

Questi esempi illustrano come ci si possa ritrovare in un mondo realistico

seppur irreale grazie all’apporto di stimoli artificiali. Con la tecnologia attuale, è

74 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

All’Università del Michigan, i laureandi e specialmente le unità del servizio dipronto soccorso vengono addestrati con la stessa tecnologia in una salaoperatoria artificiale. Al primo stadio, vengono riflesse le immagini di unasala operatoria sui muri di una semplice stanza. Nella sala operatoria di lato,tutto ciò che si vede (compreso il paziente) oltre ai tre dottori è virtuale. Conattrezzature di simulazione, i laureandi fanno la loro prima operazione in unambiente virtuale su pazienti virtuali.

Page 77: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

OOPPEERRAAZZIIOONNEE VVIIRRTTUUAALLEE IINN UUNNAA SSAALLAA OOPPEERRAATTOORRIIAA VVIIRRTTUUAALLEEOOPPEERRAAZZIIOONNEE VVIIRRTTUUAALLEE IINN UUNNAA SSAALLAA OOPPEERRAATTOORRIIAA VVIIRRTTUUAALLEE

Page 78: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Nel film, Total Recall, Arnold Schwarzenegger si rende conto del fatto che la vita che credeva reale è solo unprogramma caricato nel suo cervello. Non riesce, però, a trovare la differenza tra il mondo reale e il mondo di sogno.

Uno degli sviluppi significativi che ha avuto luogo quando l’argomentodella realtà della materia è stato portato all’attenzione del mondo ecomunicato tramite i media è stata la riproposizione dell’argomento invari film di Hollywood.

1 2 3

L’ARGOMENTO DELLA REALTÀ DELLA MATERIA NEI FILM

possibile produrre un’immagine che sia un efficace strumento di pratica. Non c’è

ragione di principio per cui questa tecnologia non possa produrre, infine, una

realtà indistinguibile dal mondo reale. È molto interessante che alcuni famosi film

prodotti recentemente riguardino l’argomento. Per esempio, in un film di

Hollywood chiamato "Matrix", i due eroi del film, quando i loro sistemi nervosi

vengono connessi a un computer mentre sono distesi su un divano, possono

vedere se stessi in luoghi completamente diversi. In una scena, si ritrovano a

partecipare a sport orientali; in un’altra, stanno camminando in una strada

affollatissima, vestiti in modo completamente diverso. Quando l’eroe, sotto

l’influenza della sua esperienza realistica, dice di non credere che ciò che vede sia

creato da un computer, l’immagine viene fermata dal computer. Egli allora si

convince che il mondo che lui credeva reale è di fatto solo un’immagine.

In conclusione, è possibile in linea di principio creare immagini artificiali o, in

altre parole, un mondo artificiale, con l’apporto di stimoli artificiali. Così, non

possiamo sostenere che l’“immagine della vita” che vediamo sempre sia il mondo

esterno originale, e che ciò con cui siamo in relazione sia “l’originale”. Le nostre

sensazioni potrebbero provenire da una fonte molto diversa.

76 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Non ti ricorderai di me, o diessere stato qui… se non è così

riavrai i tuoi soldi! Sei sotto controllo… lo

schermo è integrato nel tuo cranio.

Page 79: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

La persona connessa a questo programma informatico è stesa su un letto dove vengono caricati nel suo cervelloinformazioni e dettagli sulla sua identità nel mondo virtuale del 1937. Per esempio, un personaggio di nome DouglasHall, un ricco dirigente di successo di una compagnia di computer, ottiene l’informazione, caricata nel suo cervello, di uncassiere di banca di nome John Ferguson del 1937.

All’improvviso questa persona si trova nel 1937. Tutte le automobili, gli edifici, i vestiti appartengono a quell’anno. Ciòche lo sorprende è che entrambe le vite sembrano perfettamente reali. Può sentire il bagnato dell’acqua e il vento efare esperienza di paura ed entusiasmo in entrambe queste vite.

Più avanti, questa persona si rende conto che ciò che ha vissuto non era più di un programma informatico, e che leautomobili, gli edifici, e persino i suoi amici, che credeva reali, erano solo un sogno. In verità, lui vive in un anno moltoposteriore al 2000 e sta osservando tutta la sua vita tramite un simulatore. Ciò che il film tenta di comunicare è che èdifficile trovare la differenza tra la vita che si suppone reale e l’immaginazione.

10 11 12

7 8 9

Questo è il tema del film Il tredicesimo piano: i due protagonisti nel film hanno creato un mondo virtuale usando deicomputer. Nel mondo virtuale stanno animando l’anno 1937, sebbene nel mondo reale stiano vivendo nell’anno 2000.

1 2 3

4 5 6

Page 80: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Dopo che il programma informatico è stato caricato nel suo cervello, questa persona, che è in realtà seduta in un luogomolto diverso, su una vecchia sedia con vestiti trasandati, vede se stesso in un luogo completamente differente conindosso tutt’altri vestiti. I suoi vestiti sciatti sono cambiati, i suoi capelli sono più lunghi. Ha un’apparenzacompletamente diversa dalla sua immagine sulla sedia del simulatore.

Questa persona, sotto l’impressione che ciò che vede sia troppo vicino alla realtà per essere un sogno, non vuoleammettere la verità e tocca la poltrona e chiede: “Questa non è reale?”. La risposta che riceve è: “Cosa è reale? Comadefinisci come ‘reale’? Se stai parlando delle tue sensazioni, ciò che senti, gusti, annusi o vedi, allora stai parlando deisegnali elettrici interpretati dal tuo cervello."

10 11 12

7 8 9

Nel film Matrix, il protagonista si rende conto di avere vissuto in un mondo immaginario in una calotta di vetro fatta disegnali elettrici inviati al suo cervello. Crede di essere un programmatore di computer, ma sta dormendo nel luogomostrato in alto. Ciò che pensava fosse la sua vita esisteva solo nella sua immaginazione.

Nel film, alcuni cavi di computer sono connessi al cervello del protagonista, e i programmi vengono caricati nel suocervello mediante i cavi elettrici.

4 5 6

1 2 3

Questo è struttura

Forse che ora ci troviamo all’internodi un programma informatico?

Possiamo caricare qualunquecosa, dai vestiti alle armi, a simulazioni di

addestramento.

Questo è Struttura Non è reale?

Se stai parlando delle tuesensazioni, ciò che senti, gusti, annusi ovedi, allora stai parlando dei segnali

elettrici interpretati dal tuo cervello.

Page 81: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Gli mostrano quindi che l’intero mondo è stato creato da un programma di simulazione. Ciò comprende tutti i dettagliche ha visto. Le automobili, il rumore della città, il traffico, i grattacieli, l’oceano, le persone, sostanzialmente tutto ciòche vede e di cui fa esperienza, è solo animato nel suo cervello attraverso un programma informatico.

La persona che gli mostra i fatti gli dice di avere vissuto anch’essa una vita virtuale e di avere immaginato che tuttofosse reale. Ma il mondo reale in quel momento è completamente differente. C’è solo un mondo in rovina, distrutto.Tutti gli edifici moderni e le automobili sono solo immagini nel suo cervello.

16 17 18

13 14 15

Viene a conoscenza del fatto che persino la storia che credeva reale era un sogno, e che vive in realtà in un tempocompletamente diverso.

Un’altra scena dal film Matrix. La persona in questa scena sa che la sua intera esistenza è mostrata al suo cervello da unprogramma informatico. Dice che la carne che sta mangiando non esiste nella realtà, ma che comunque gli piace ilsapore.

22 23 24

19 21

Questa è la Chicago che conosci.

Questa Chicago esiste solocome parte di una simulazione

neuro-interattiva.

Hai vissuto dentro la visione diBaulliaurd, dentro la mappa, non

dentro il territorio.

Questa è la Chicago cheesiste oggi.

Il deserto del reale.

Tu credi che sia il 1997 mentre inrealtà…

è molto più vicino al 2197 Non so dire per certo che anno siaperché onestamente non lo sappiamo.

So che questa bistecca non esiste.So che quando la metto in

bocca, la Matrix dice al mio cervelloche è tenera e deliziosa.

20

Page 82: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

L’importante verità rivelata dall’ipnosi

Uno dei migliori esempi di un mondo creato con stimoli artificiali è la tecnica

dell’ipnosi. Quando qualcuno viene ipnotizzato, fa esperienza di eventi

estremamente convincenti che non sono distinguibili dalla realtà. La persona

ipnotizzata vede situazioni, gente e varie immagini, e ode, sente odori e sapori di

molte cose, nessuna delle quali esiste nella stanza. In questi momenti, secondo

l’esperienza che vive, può provare felicità, turbamento, entusiasmo, noia,

preoccupazione o agitazione. Inoltre, gli effetti dell'esperienza sulla persona

ipnotizzata possono essere osservati dall’esterno nella loro manifestazione fisica.

Negli stati di trance ipnotico molto profondi, possono essere osservati alcuni tipi

di sintomi nella persona sotto ipnosi, quali l’aumento della frequenza del battito e

della pressione sanguigna, l’arrossarsi della pelle, l’aumento della temperatura, e

l’eliminazione di un malessere o di un dolore persistente.17

In un esperimento di ipnosi, viene detto al soggetto che si trova in un

ospedale e che c’è un paziente morente al decimo piano dell’edificio. Egli è stato

ipnotizzato facendogli credere che, se corre dal paziente con la medicina adeguata,

il paziente si salverà. Il soggetto, sotto l’influenza dell’ipnosi, crede di correre al

decimo piano. Durante la corsa comincia a mancargli il fiato e, per una sensazione

di estrema stanchezza, perde il controllo. Si dice quindi al soggetto che ora si trova

all’ultimo piano, che è riuscito a portare la medicina, e che può stendersi su un

comodo letto. Il soggetto inizia allora a rilassarsi.18 Sebbene il soggetto faccia

esperienza dei luoghi e delle atmosfere come se fossero assolutamente reali, i

luoghi, le persone o gli eventi come gli sono descritti non esistono.

In un altro esperimento, si dice a un soggetto sotto ipnosi in una stanza

normale che si trova in un bagno turco e che il bagno è molto caldo. Ne consegue

che inizia a sudare.19

Ciò indirizza la nostra attenzione verso un fatto molto importante. Perché una

persona sudi, devono pur esservi le condizioni. La realtà che si deduce da questo

esempio di ipnosi è che la persona ipnotizzata ha sudato, anche in assenza di

fattori fisici tali da indurre questo effetto. Questo esempio mostra chiaramente che,

per percepire un’atmosfera o un luogo, non vi è la necessità fisica dell’esistenza

materiale di tali luoghi o di atmosfere. Effetti simili possono essere creati con

stimolanti arificiali o suggestioni ipnotiche.

Lo specialista inglese di ipnoterapia, Terence Watts, membro di molte

organizzazioni tra cui la National Hypnotherapy Association (Associazione

80 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 83: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

nazionale di ipnoterapia), la National Psychotherapists Association (Associazione

nazionale degli picoterapisti), la Professional Hypnotherapists Center (Centro di

ipnoterapisti professionali), la Hypnotherapy Research Association (Associazione

per la ricerca sull’ipnoterapia), afferma in un articolo che nel corso dell’ipnosi,

alcune persone che stanno ricordando un evento passato manifestano dei

mutamenti fisici correlati a quell’evento. Per esempio, se ci fosse un fattore di

soffocamento nell’evento ricordato, a un soggetto ipnotizzato potrebbe mancare il

respiro mentre racconta l’evento sotto ipnosi, e potrebbe persino smettere di

respirare per un po’. Watts affermò che, sotto ipnosi, apparvero persino segni di

dita su un suo paziente, nel punto dove veniva ricordato uno schiaffo. Watts spiega

anche che questo non è un mistero ma una reazione alla sensazione di dolore del

corpo.20

81Harun Yahya (Adnan Oktar)

Dopo essere stataipnotizzata, questapersona immagina sestessa di farevelocemente 10 pianidi scale. A quelpunto le manca ilfiato e si sentestanca. La personaipnotizzata vivenell’ambienteprodottodall’induzioneipnotica, e accettache sia reale,nonostante il fattoche il luogo, lepersone e gli episodiche le vengonoraccontati nonesistano.

Page 84: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Uno degli esempi più sorprendenti osservati nell’applicazione dell’ipnosi è

che può apparire persino una ferita sulla pelle della persona ipnotizzata, se ciò gli

è stato inculcato. Per esempio, Paul Thorsen, un ricercatore, tocca il braccio della

persona ipnotizzata con la punta di una penna e gli dice che è uno spiedino

bollente. Presto, una bolla (come quelle causate da ustioni di secondo grado) si

costituisce nell’area che la punta della penna ha toccato. Thorsen ipnotizzò anche

una persona di nome Anne O. facendole credere che qualcuno stesse tracciando la

lettera A sul suo braccio esercitando una forte pressione. Sebbene ciò non avesse

avuto luogo, in quell’area emerse un arrossamento a forma di A.21 I ricercatori H.

Bourru e P. Burot, avendo indotto una persona ipnotizzata a credere che il suo

braccio veniva amputato, videro il braccio sanguinare dopo che una matita lo

aveva toccato delicatamente. 22

J. A. Hadfield disse a un

marinaio sotto ipnosi che

stava per premere sul suo

braccio una barra di acciaio

incandescente e che il braccio

si sarebbe ustionato. Egli,

però, lo sfiorò semplicemente

con il polpastrello, dopo di

ché lo coprì. Sei ore dopo,

quando l’area fu scoperta, si

rilevò un lieve arrossamento e

rigonfiamento. Hadfield

afferma che “il giorno

seguente il gonfiore si era

esteso e tumefatto come

un’ustione”.23

Questi mutamenti

corporei nel corso dell’ipnosi

mostrano che non vi è bisogno

che il mondo esterno produca

sensazioni di vista, suono,

tatto, emozione, sofferenza o

dolore. Per esempio, sebbene

non ci sia alcuna barra di

82 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

È un fatto che alcune malattie della pellepossono essere curate con l’ipnosi. Nellafotografia in alto vediamo la malattia prima deltrattamento ipnotico, poi la vediamo dopo chela persona è stata ipnotizzata e la malattia èstata curata. (D. Waxman, Hypnosis, p. 113)

Page 85: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

83Harun Yahya (Adnan Oktar)

acciaio incandescente nel mondo esterno, qualora la persona ne sia convinta, il

segno di un’ustione può apparire sul suo braccio.

Questi esempi mostrano che quando si analizza il modo in cui si forma

un’immagine, e se ne prendono in esame gli sviluppi tecnologici, aggiungendo

inoltre a queste conoscenze metodi di alterazione della coscienza come l’ipnosi,

una certa verità diventa chiara. Nel corso della vita, un essere umano presume di

vivere in un mondo esterno al suo corpo. Tutto ciò cui ci si riferisce come il mondo,

però, è solo l’interpretazione cerebrale dei segnali che pervengono ai centri

sensoriali. In altre parole, non è in alcun modo possibile entrare in relazione con

un mondo che non sia quello che si trova nella nostra mente. Non possiamo sapere

in alcun modo ciò che succede o esiste al di fuori di noi. Non possiamo sostenere

se la fonte dei segnali che giungono al cervello consti di esistenze materiali esterne.

Questa verità comincia ad affermarsi nella letteratura scientifica ed è insegnata fin

dall’età delle scuole superiori. Il problema è che non si tiene conto nella giusta

misura del profondo significato di questo fatto.

Chi fa esperienza di tutte queste percezioni?

Finora abbiamo provato che tutto ciò che percepiamo ha luogo nel cervello, e

che non abbiamo bisogno del mondo esterno o di esseri materiali per fare

esperienza di queste percezioni. A questo punto siamo di fronte a una domanda

che verrebbe posta da chiunque mediti sull’argomento.

Come sappiamo, i segnali elettrici provenienti dalle cellule degli occhi

vengono trasformati in un’immagine nel cervello. Per esempio, il cervello

interpreta dei segnali elettrici che giungono al centro della visione come un campo

pieno di girasoli. In verità, non è l’occhio a vedere.

Perciò, se non sono gli occhi a vedere, chi vede i segnali elettrici come un

campo di girasoli, nella parte posteriore del cervello, nel buio più profondo, senza

alcuna necessità di occhi, retina, lenti, nervi ottici o pupilla, e si gode lo spettacolo

di ciò che vede?

Oppure, chi è colui che ode (senza bisogno di un orecchio) la voce di un amico

molto caro, è felice di udirla, e ne sente la mancanza quando è assente, se il cervello

è assolutamente isolato acusticamente?

Oppure chi, nel cervello, sente la morbidezza del pelo del gatto mentre lo

accarezza, senza aver bisogno di mano, dita o muscoli?

Chi prova sensazioni come caldo, freddo, oppure consistenza, profondità e

distanza, dal momento che queste hanno origine nel cervello?

Page 86: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Chi sente l’odore di limone, lavanda, rosa, melone, anguria, arancia e carne

cotta al barbecue nel cervello (anche se il cervello è impermeabile agli odori), e

sente la fame per via dell’odore proveniente dalla griglia?

Abbiamo fin qui discusso come tutto ciò che incessantemente si percepisce

prenda forma in realtà nel cervello. Chi, allora, osserva le immagini in un cervello

come se guardasse la televisione, provando entusiasmo, felicità, tristezza,

nervosismo, oppure piacere, ansia, curiosità? A chi va attribuita la coscienza,

capace di interpretare tutto ciò che vede e sente?

Quale entità, nel cervello, ha coscienza e nel corso della vita è capace di

vedere le immagini mostrategli in una testa buia e silenziosa, che è capace di

pensare, e raggiunge conclusioni e prende infine decisioni?

Ovviamente non è il cervello, fatto di acqua, lipidi e proteine, e di atomi

inconsapevoli, a percepire tutto ciò, né gli va attribuita la coscienza. Deve esserci

un essere al di là del cervello. Pur essendo un materialista, Daniel Dennett, in uno

dei suoi libri, riflette sulla domanda che ci siamo posti:

Il mio pensiero cosciente, e specialmente il piacere che ho provato per lacombinazione della luce solare, dei violini solari di Vivaldi edell’ondeggiare dei rami – oltre al piacere provato al solo pensiero di tuttociò – come può tutto questo essere solo qualcosa di fisico che accade nelmio cervello? Come può, una qualunque combinazione di eventielettrochimici nel mio cervello, in qualche modo sommarsi per equivalereal modo in cui centinaia di ramoscelli si sono piegati a tempo con lamusica? Come può, un evento di elaborazione di informazioni nel miocervello, essere il calore gentile della luce del sole che ho sentito poggiarsisu di me? E se è per questo, come può un evento nel mio cervello essere lamia immagine mentale, visualizzata schematicamente, di… qualche altroevento di elaborazione di informazioni nel mio cervello? Certo sembraimpossibile. Sembra davvero che gli eventi che sono i miei pensieri edesperienze coscienti non possano essere eventi cerebrali, ma debbanoessere qualcos’altro, qualcosa causato o prodotto da eventi cerebrali, certo,ma qualcosa in più, fatto di altro materiale, situato in un altro spazio. Be’,perché no?24

D’altro canto, R.L. Gregory mette in discussione l’esistenza di quell’entità,

posta nella parte posteriore del cervello, che osserva ogni immagine:

C’è la tentazione, che va evitata, di dire che gli occhi riproduconoimmagini nel cervello. Un’immagine nel cervello suggerisce la necessità di

84 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 87: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

NNEELLLL’’AASSSSOOLLUUTTOO SSIILLEENNZZIIOO DDEELL TTUUOO CCEERRVVEELLLLOO ÈÈ LLAA TTUUAA AANNIIMMAA AADD AASSCCOOLLTTAARREE UUNNAA CCOONNFFEERREENNZZAA

In una grande sala le persone che ascoltano con grande attenzione l’oratore possono credere che ogni suono cheodono provenga dalla sua bocca. Allo stesso modo, l’oratore espone con sicurezza i suoi pensieri, credendo che ilpubblico lo stia udendo. La realtà, però, è completamente diversa e si sta verificando unmiracolo straordinario di cui nessuno nella sala è consapevole in quelmomento. In verità, l’oratore sta esponendo delle cose agli ascoltatori nel suocervello, mentre gli ascoltatori ascoltano il discorso nel loro cervello.Invero, tutti i presenti che sono convinti di essere seduti nella stanzastanno in realtà vivendo questo evento nella loro mente. E c’èun’entità nel cervello di ogni individuo nella stanza che ode le correntielettriche nella forma della voce dell’oratore, e quest’entità non habisogno di un orecchio.Questa entità fa esperienza di ogni cosa in maniera talmente realisticache le persone non possono rendersi conto di non essere in realtà inrelazione con il suono reale in sé. Quest’entità, creata da Dio in un’unicacreazione, è l’ANIMA. Nonostante il profondo silenzio all’interno del

cervello, l’anima ode tutto in modoperfettamente chiaro, come l’originale.

Page 88: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

qualche tipo di occhio interno che la veda – ma questo avrebbe bisogno di

un ulteriore occhio che veda la sua immagine… e così via in un regresso

infinito di occhi e immagini. Questo è assurdo. 25

I materialisti che pensano che nulla esista se non la materia non possono

comprendere questa particolare domanda. A chi appartiene questo

“occhio interno”, che vede e percepisce le cose viste e reagisce a esse?

Nel passo seguente, Karl Pribram descrive questa importante ricerca

dell’identità del soggetto percipiente da parte di scienza e filosofia:

Dal tempo dei greci i filosofi hanno speculato sul “fantasma” nella

macchina, il “piccolo uomo dentro il piccolo uomo” e così via. Dov’è l’Io

– l’entità che usa il cervello? Chi realmente conosce? O, come una volta

San Francesco d’Assisi pose la questione, “ciò che cerchiamo è ciò che

guarda”. 26

Sebbene molte persone si avventurino in grande prossimità di questa verità

nel rispondere alla domanda “Chi è l’entità che vede?”, sono riluttanti ad accettare

tutte le sue implicazioni. Come dimostrato negli esempi precedenti, nel discutere

l’entità nel cervello, alcuni si riferiscono al “piccolo uomo”, mentre altri dicono “il

fantasma nella macchina”, alcuni si riferiscono all’“essere che usa il cervello”

mentre alcuni dicono “l’occhio interno”. Tutti questi termini sono stati usati per

descrivere l’entità al di là del cervello che possiede la coscienza, e i mezzi per

entrare in contatto con questa entità. Le ipotesi materialiste, però, impediscono a

molte persone di comprendere la vera natura di questo essere che vede e ode

realmente.

L’unica fonte che risponde a questa domanda è la religione. Nel Corano, Dio

afferma di avere creato l’uomo fisicamente in principio, e di aver poi “soffiato il

Suo Spirito” nell’uomo che aveva creato:

E quando il tuo Signore disse agli angeli: «Creerò un uomo con argilla

secca, tratta da mota impastata; quando poi lo avrò plasmato e avrò

insufflato in lui del Mio spirito, prosternatevi davanti a lui». (Sura al-

Hijr: 28-29)

[Egli] quindi gli ha dato forma e ha insufflato in lui del Suo Spirito. Vi

ha dato l'udito, gli occhi e i cuori. Quanto poco siete riconoscenti! (Sura

as-Sajda: 9)

In altre parole, l’essere umano ha un’altra esistenza oltre al suo corpo fisico.

86 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 89: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

87Harun Yahya (Adnan Oktar)

Quell’entità nel cervello che dice di “osservare” le immagini nel cervello, e “udire”

il suono nel cervello e che, consapevole della sua propria esistenza dice “io sono

io”, è l’anima data agli esseri umani da Dio.

Qualunque essere umano con una mente e una coscienza può comprendere

questo: l’essere che osserva ogni cosa che accade nel cervello – osserva come se

guardasse uno schermo nel corso della sua vita – è la sua anima. Ogni essere

umano ha un’anima che vede senza bisogno degli occhi, ode senza bisogno delle

orecchie e pensa senza bisogno del cervello.

L’interpretazione materlialista – che asserisce che la materia è l’unica cosa

esistente, e che la coscienza umana è solo il risultato di alcune reazioni chimiche

nel cervello – è in imbarazzo rispetto alla questione. Per capirlo può essere

istruttivo porre le seguenti domande a un materialista:

o La visione ha luogo nel nostro cervello, ma chi contempla tale visione nel

cervello?

o Si provi a vedere con l’occhio della mente il vicino del piano di sotto quando

non è presente. Chi anima questa persona così chiaramente nell’immaginazione al

punto da riprodurne i dettagli dell’abito, le rughe del viso, il bianco dei capelli, il

tono della voce e il modo di parlare e di camminare?

Un materialista non sarà in grado di rispondere in maniera soddisfacente a

tali domande. La sola spiegazione a queste domande è l’anima che Dio ha dato

all’uomo. I materialisti, però, non accettano l’esistenza di alcun essere oltre alla

materia. Per questa ragione la verità esposta in questo libro assesta un colpo

micidiale al pensiero ateo materialista, e costituisce un argomento che i materialisti

rifiutano di discutere più di ogni altro.

Chi fa osservare tutte queste scene alla nostra anima?

A questo livello c’è un’altra domanda che andrebbe posta: la nostra anima

osserva le immagini nel nostro cervello. Ma chi crea queste immagini? Può il

cervello stesso costituire un’immagine splendente, colorata, chiara, ombreggiata e

costituire un intero mondo tramite segnali elettrici in uno spazio minuscolo? Il

cervello non è più che un pezzo di carne umido, morbido, ricurvo. Può un

semplice pezzo di carne come questo dare forma a un’immagine più chiara di

quella che potrebbe fornire un televisore di ultima tecnologia, senza alcun effetto

neve o tremolio orizzontale? Può un’immagine di così alta qualità prendere forma

dentro un pezzo di carne? Può questo pezzo di carne umida dare origine a un

Page 90: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

UUNNAA VVIISSIIOONNEE DDII TTAALLEE QQUUAALLIITTÀÀ PPUUOO’’ AAPPPPAARRIIRREE SSUU UUNN PPEEZZZZOO DDII CCAARRNNEE??

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Page 91: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

suono in stereo di qualità migliore di un sistema stereo hi-fi della miglior

tecnologia, senza alcun fruscio? Ovviamente è impossibile per un cervello,

costituito da un chilo e mezzo di carne, dare origine a percezioni così perfette.

Si giunge ora a un’altra verità. Dal momento che tutto ciò che ci circonda, il

nostro corpo, le nostre mani, braccia e viso sono esseri ombra, allora anche il nostro

cervello è un essere ombra. Perciò non possiamo dire che questo cervello che, in

realtà, è esso stesso solo una sensazione visiva, possa dare origine a tali sensazioni

visive.

Bertrand Russell fa rilevare questa verità nel suo lavoro L’ABC della relatività:

Ovviamente, se la materia in generale va interpretata come un gruppo di

accadimenti, questo deve valere anche per l’occhio, il nervo ottico e il

cervello.27

Conscio di questo fatto, il filosofo francese Bergson affermò nel suo libro,

Materia e memoria: saggio sulla relazione tra il corpo e lo spirito, che “il mondo è fatto

di immagini, le quali esistono unicamente nella nostra coscienza; e il cervello è una

di queste immagini”.28

Chi, allora, è l’essere che mostra queste immagini alla nostra anima, in tutto

il loro realismo e la loro chiarezza, e ci permette di vivere una vita di percezioni

ininterrotte?

L’essere che mostra tutte le immagini alla nostra anima, le fa udire ognii

suoni, e crea quei sapori e quegli odori per il nostro piacere, è il Signore di tutti i

mondi, il Creatore di tutto, Dio.

Uno dei più importanti dilemmi del materialismo: la coscienza umanaLa filosofia materialista non può in alcun modo spiegare l’origine della

coscienza umana, cioè delle esperienze qualitative che appartengono all’anima

umana. Per la filosofia materialista, la materia è l’unica cosa esistente. Le qualità

che appartengono all’anima di un essere umano, quali la coscienza, il pensiero, i

processi decisionali, la felicità, l’entusiasmo, il desiderio, il godimento e il giudizio,

non possono in alcun modo essere spiegate dalle concezioni materialiste. I

materialisti sorvolano velocemente l’argomento dicendo: “La coscienza umana è

solo il risultato delle funzioni del cervello”. Uno scienziato materialista, Francis

Crick, riassume questa affermazione materialista come segue:

Le tue gioie e i tuoi dolori, i tuoi ricordi e le tue ambizioni, il tuo senso di

89Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 92: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

È palese che delle mere cellule non possono dare a una personacoscienza, intelligenza, capacità di pensiero e parola, esentimenti quali l’amore, la compassione, lamisericordia, il desiderio.

identità personale e di libero arbitrio, sono di fatto non più che ilcomportamento di un immenso insieme di cellule nervose e dellemolecole a esse associate.29

Una tale affermazione, però, non può essere difesa né dalla scienza né dalla

logica. I pregiudizi del materialismo inducono i materialisti ad avanzare questo

genere di spiegazioni in riferimento alle qualità dell’anima umana. Per non

accettare il fatto che c’è un essere al di là del mondo materiale, essi tentano di

ridurre l’intelligenza umana alla materia e fanno affermazioni che non hanno

alcuna relazione con l’intelligenza o la logica.

Lo scrittore di testi scientifici John Horgan, sebbene sia solidale con quella

posizione materialista definita “riduzionismo”, fa rilevare i seguenti problemi

nelle affermazioni di Francis Crick:

In un certo senso, Crick ha ragione. Non siamo altro che un mucchio dineuroni. Nello stesso tempo, le neuroscienze si sono finora dimostratestranamente insoddisfacenti. Spiegare la mente in termini di neuroni nonha prodotto molte più intuizioni o vantaggi che spiegare la mente intermini di quark ed elettroni. Esistono vari tipi di riduzionismo. Nonsiamo altro che un mucchio di geni caratteristici. Non siamo altro che unmucchio di dispositivi computazionali destinatia compiti differenti. Non siamo altro che unmucchio di nevrosi sessuali. Queste

dichiarazioni, come quella di Crick,sono tutte difendibili, e sono tutte

inadeguate.30

90 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 93: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

91Harun Yahya (Adnan Oktar)

Ovviamente, tutte queste spiegazioni sono inadeguate e decisamente non

logiche. Ogni fanatico materialista è di fatto consapevole di questa verità. Non

sorprende il fatto che anche Thomas Huxley, il principale sostenitore di Darwin,

affermò che la coscienza non può essere spiegata come interazione di neuroni:

“Come sia possibile che qualcosa di così straordinario come uno stato di

coscienza risulti dall’eccitazione del tessuto nervoso, è inspiegabile proprio

come l’apparizione del Genio, quando Aladino strofinò la lampada”31

Dal tempo di Huxley fino a oggi, l'impossibilità di spiegare la coscienza

umana in termini di neuroni non si è risolta. Ciò, però, non è dovuto

all’inadeguatezza della scienza a tale riguardo. Invece, specialmente verso la fine

del XX secolo, ci sono stati molti sviluppi nel campo della neurologia e molti

misteri sono stati svelati. Queste scoperte, però, hanno mostrato che la coscienza

umana non può in alcun modo essere ridotta alla materia e che la realtà si trova al

di là di essa. Anche uno dei più grandi scrittori darwinisti-materialisti, il tedesco

Hoimar Von Ditfurth, confessa il fatto che i metodi attualmente adottati non sono

in grado di descrivere la coscienza umana:

È ovvio che, dato lo stato attuale della ricerca nel campo della storia

naturale e dello sviluppo genetico, non saremo in grado di dare una

risposta su che cosa sono coscienza, spirito, intelligenza e sentimenti. Ilmotivo è che il livello della coscienza psichica è il più alto livello cuil’evoluzione è giunta, almeno in questo mondo. Perciò, sebbene siamo ingrado di osservare dall’esterno gli altri stadi e fasi dell’evoluzione,elevandoci al di sopra di essi, sempre con l’aiuto della nostra coscienza,non siamo in grado di avere accesso alla coscienza (o spirito) stessa inmodo analogo. Questo perché non abbiamo a disposizione alcun livellopiù elevato della coscienza stessa.32

Il filosofo e dottore in matematica americano, William A. Dembski, nel suo

articolo "Converting Matter into Mind" (“Trasformare la materia nella mente”),

afferma che per quanto il funzionamento biochimico dei neuroni nel cervello

umano e le funzioni mentali che esso coinvolge siano stati intesi, facoltà quali la

capacità di prendere decisioni, il desiderio e la ragione non possono essere “ridotte

alla materia”. Dembski fa anche rilevare che gli specialisti della coscienza si sono

resi conto dell’errore del riduzionismo:

… Gli scienziati cognitivi abbandonano la speranza di comprendere

questo livello più elevato tramite il livello neurologico più basso. …

Perciò, pur mantenendo la dedizione al materialismo, la speranza di

Page 94: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

spiegare l’intelligenza umana a livello neurale, che per il materialista è illivello logico, non è una considerazione seria. 33

È impossibile descrivere la coscienza mediante una visione del mondo

materialista, indipendentemente dai traguardi raggiunti dallo sviluppo scientifico.

Con l’emergere di nuovi dettagli relativi al cervello, appare sempre più chiaro che

la mente è irriducibile alla materia. I materialisti devono accantonare i loro

pregiudizi e pensare in maniera più approfondita, ampliando l’ambito delle

ricerche, se intendono comprendere il concetto della coscienza umana, perché è

impossibile definire il vero significato di essa mediante la materia. La coscienza è

una funzione dell’anima la quale è data all’uomo da Dio.

Domande per il materialisti

È assolutamente illogico affermare che pensieri, giudizi, meccanismi

decisionali, o sentimenti (quali la felicità, l’entusiasmo e la delusione) siano

meramente il risultato dell’interazione di neuroni nel cervello di un essere umano.

I materialisti che riflettono più a fondo sulla questione sono consapevoli di questa

verità. Il famoso materialista Karl Lashley, fece la seguente affermazione verso la

fine della sua carriera, sebbene avesse per anni sostenuto l’idea che la coscienza

umana poteva essere ridotta alla materia:

Che si consideri la relazione tra mente e corpo una questionegenuinamente metafisica o un’illusione sistematizzata, rimane unproblema per lo psicologo (e per il neurologo che si occupa dei problemiumani) che non sussiste per il fisico. … Come può il cervello, un sistema

fisico-chimico, percepire o conoscere alcunché; o sviluppare l’illusionedi farlo? 34

Lashley richiamò l’attenzione su questo contrasto con una singola domanda.

Ci sono molti altri dettagli, però, su cui i materialisti devono riflettere. Le

spiegazioni elencate qui sotto illustrano alcune delle questioni che rivelano

l’impasse dell’approccio materialista, e su cui si deve quindi riflettere a fondo:

o Affermare che pensieri, entusiasmi e sentimenti siano il prodotto dei

neuroni equivale a sostenere che essi siano il prodotto degli atomi inconsapevoli,

o il prodotto dei sotto-elementi degli atomi, quali quark o elettroni.

o Gli atomi inconsapevoli non possono conoscere i sentimenti di felicità o

tristezza, né possono trarre godimento dalla musica, dai sapori, dalla buona

amicizia e da una conversazione con un amico.

92 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 95: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

93Harun Yahya (Adnan Oktar)

o Gli atomi inconsapevoli non possono essere darwinisti o materialisti e

riunirsi per scrivere un libro.

o Gli atomi inconsapevoli non possono osservare se stessi o le cellule nervose

che li costituiscono a un microscopio elettronico e giungere a soluzioni scientifiche

con la loro ricerca.

o Cosa significa l’affermazione: “La coscienza è nei neuroni del nostro

cervello”? I neuroni, proprio come le altre cellule, sono fatti di membrana cellulare,

mitocondri, DNA e ribosomi. Perciò dove, secondo i materialisti, si trova la

coscienza in questi elementi? Se si assume che la coscienza sia il risultato di

reazioni chimiche tra neuroni e segnali elettrici, si cade in errore, perché non è

possibile spiegare l’esistenza di neppureuna singola “reazione chimica dotata di

coscienza”. Né è possibile mostrare un’“onda elettrica” che inizi a “pensare”

quando giunge un certo voltaggio.

Se i materialisti considereranno sinceramente tali questioni, si renderanno

conto che tutti, loro compresi, differiscono da gruppi di neuroni o mucchi di atomi.

Per quanto materialista, lo specialista del cervello Wolf Singer ammette questo

fatto quando dice “In questo confuso materiale dell’universo c’è ‘qualcosa’ che percepisce

se stesso come un ‘Io sono’”35

Questo “qualcosa” cui lo scienziato si riferisce è in realtà l’anima che Dio ha

dato all’essere umano. Il fatto che una persona possa pensare, essere felice,

entusiasmarsi, produrre nuove idee, od opporsi alle idee di altri, oppure conoscere

concetti quali l’onore, il rispetto, l’amore, l’amicizia, la lealtà, la sincerità e l’onestà,

avviene grazie a quest’anima posseduta dall’essere umano. I neuroni e gli atomi di

cui è costituito l’essere umano non sono in grado di pensare, prendere decisioni,

produrre idee filosofiche o conoscere i sentimenti di amore, compassione o affetto.

I materialisti, quando sono soli, conoscono e accettano questa verità. Dato che,

tuttavia, considerano i loro pregiudizi materialisti il requisito della scienza e della

ragione, non possono arrivare ad accettare questa realtà indiscussa. D’altro canto,

la situazione difficile in cui si mettono all’unico scopo di sostenere il materialismo,

e le idee illogiche che ne conseguono, in realtà arrecano loro un danno ancora

maggiore. Chi afferma che “i nostri pensieri sono il prodotto dei nostri atomi ed

elettroni” non è diverso da chi crede che i suoi sogni siano reali, o da colui che

inventa storie incredibili e favolose e finisce poi per crederci.

La verità è questa: un esser umano è un essere che possiede un’anima donata

da Dio, e grazie ad essa, egli può pensare, parlare, essere contento, prendere

decisioni, fondare civiltà e guidare paesi.

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Page 97: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

PPEERRCCHHÉÉ LLAA VVEERRIITTÀÀSSUULLLLAA MMAATTEERRIIAA ÈÈUUNN AARRGGOOMMEENNTTOOCCOOSSÌÌ IIMMPPOORRTTAANNTTEE??

PPEERRCCHHÉÉ LLAA VVEERRIITTÀÀSSUULLLLAA MMAATTEERRIIAA ÈÈUUNN AARRGGOOMMEENNTTOOCCOOSSÌÌ IIMMPPOORRTTAANNTTEE??

Page 98: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

96 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Che la gente consideri come materia ciò che non ha esistenza

assoluta, essendo in realtà costituito da nulla più che percezioni,

è straordinario tanto quanto il fatto che l’universo sia stato creato

dal nulla, che l’esistenza sia eterna, e che risorgeremo a vita

eterna dopo la morte. Dio crea l’universo costantemente, in ogni dettaglio, in

maniera finita e senza difetti. Inoltre, questa creazione è così perfetta che la

maggioranza di coloro che hanno vissuto sulla terra non ha compreso che

l’universo e tutto ciò che vedono è un’illusione, e che non ha alcun contatto con

la realtà della materia.

Nel XXI secolo, questa verità è diventata più evidente dato che le scoperte

scientifiche hanno provato senza ombra di dubbio che non vi può essere alcun

contatto con la materia. Sebbene alcune persone rifiutino ancora di accettare

questo fatto, non può essere ignorato, trascurato o scartato. Al contrario,

conoscere la vera natura della materia è una condizione importante del

realismo. Per questa ragione, è molto importante che coloro che prendono in

esame la questione ne colgano la portata. Tra quanti hanno letto qualcosa circa

la reale natura della materia, alcuni hanno affermato di non comprendere

perché sia stata data tanta importanza alla questione. Dicono inoltre che ciò

non ha relazione con la fede, e chiedono perché mai debba ritrovarsi in ogni

discussione sulla fede. L’importanza di questo argomento è però ora evidente.

La conoscenza della vera natura della materia spaventa i materialisti perché

distrugge la loro visione del mondo, e comprendere questa verità e provare a

farla conoscere alle persone è molto importante per i musulmani.

Questa conoscenza può aiutare a comprendere alcune questioni sulla fede

e va spiegato che essa è importante quanto qualunque altro argomento

dottrinale. Il risultato della spiegazione della vera natura della materia, è che

le persone sono purificate dal loro attaccamento alle cose di questo mondo,

dirigono i loro pensieri alla vita dopo la morte, sono salvate dal commettere un

grave errore e possono facilmente cogliere alcune verità che quegli errori

impedivano loro di comprendere. Se si ha una visione del mondo materialista,

o se si è cresciuti sotto l’influenza di questo tipo di visione del mondo, non si

possono comprendere in alcun modo certe domande, quali “Dove è Dio?”,

“Esistono paradiso e inferno?”, “Qual è la natura dello spirito e dell’eternità?”,

“C’è vita dopo la morte?”. Ma la percezione del fatto che la materia è

Page 99: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

97Harun Yahya (Adnan Oktar)

un’illusione fornisce per sua stessa natura le risposte a queste domande, e

permette alle persone di vedere chiaramente che Dio è l’unico Essere assoluto.

Quando si comprende cosa è la materia, si ha la forte sensazione che tutto

ciò che lega alla vita di questo mondo – i desideri, le passioni e tutto ciò che fa

dimenticare Dio e il Giorno del Giudizio – sia ingannevole e vano. Venire a

conoscenza della vera natura della materia è un mezzo di salvezza dai desideri

di questo mondo. Questo guida con cuore puro e sincerità a Dio e salva

dall’errore di associare altri a Lui.

Questo è un secolo in cui le persone mostrano arroganza, vanità e ogni

tipo di comportamento disumano e amorale. Quando, però, si renderanno

conto che loro stessi, e coloro che ammirano, non sono che esseri ombra,

l’arroganza e la vanità saranno sostituite dall’umiltà e dalla mitezza.

Tutti questi miglioramenti saranno il mezzo con cui si otterrà una società

sicura e tranquilla, in cui le persone potranno vivere senza grettezza, egoismo

e spietata competizione.

Certamente, un risultato importante verrà dalla consapevolezza che non

abbiamo alcun contatto con la materia, e che qualunque idea ci facciamo della

materia non è che un’immagine: il crollo della filosofia materialista.

Ora discuteremo in dettaglio perché il carattere non assoluto della materia

sia una delle scoperte più importanti della storia.

La verità sulla materia mostra che Dio è l’Unico Essereassoluto

Una delle cose più importanti derivanti da questo fatto è che Dio è l’Unico

Essere Assoluto. Alcune persone, sotto l’influenza della filosofia materialista,

credono che la materia sia l’essere assoluto. Alcuni pensano che Dio esista, ma

quando parlano dell’esistenza di Dio, e di dove si trovi, rivelano la loro

ignoranza. Per esempio, se si chiede loro “Dov’è Dio?”, costoro risponderanno:

“Mostrami la tua intelligenza; non puoi. Allo stesso modo, Dio è una realtà

come l’intelligenza, che non si può vedere.” Altri dicono (Dio è sicuramente al

di là di ciò) che Dio ha un’esistenza illusoria come quella delle onde radio.

Secondo la loro opinione, loro stessi e le cose che posseggono sono esistenze

assolute e l’esistenza di Dio circonda questa esistenza materiale come le onde

radio. Ciò che c’è di illusiorio, però, sono loro stessi e le cose che posseggono.

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L’Unico Essere Assoluto è Dio. L’esistenza di Dio abbraccia tutto, gli esseri

umani non sono in alcun modo esseri assoluti, ma immagini transitoria.

Dio rivela questa verità con queste parole:

Allah! Non c'è altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non Lo prendon

mai sopore né sonno. A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla

terra. Chi può intercedere presso di Lui senza il Suo permesso? Egli

conosce quello che è davanti a loro e quello che è dietro di loro e, della

Sua scienza, essi apprendono solo ciò che Egli vuole. Il Suo Trono è più

vasto dei cieli e della terra, e custodirli non Gli costa sforzo alcuno. Egli

è l'Altissimo, l'Immenso. (Sura al-Baqara: 255)

La pienezza della fede consiste nel comprendere questa verità, nell’evitare

l’errore di associare altri a Dio e nel riconoscere Dio come l’Unico Essere

Assoluto. Sapendo che, a parte Dio, tutto è un’esistenza ombra, si dirà con una

fede certa (al livello di Haqq-al yakin – la verità della certezza) che solo Dio

esiste e che non c’è nessun’altra divinità (o qualunque altro essere dotato di

forza) oltre a Lui.

I materialisti non credono all’esistenza di Dio perché non possono

vederLo con i loro occhi. Ma le loro affermazioni diventano completamente

nulle quando intendono la reale natura della materia. Venendo a conoscenza di

questa verità si comprende che la propria esistenza ha la qualità di

un’illusione, e si coglie il fatto che un essere illusorio non è in grado di vedere

un essere assoluto. Come rivela il Corano, gli esseri umani non possono vedere

Dio ma Dio vede loro.

Gli sguardi non lo raggiungono, ma Egli scruta gli sguardi... (Sura al-

An‘am: 103)

Certamente, gli esseri umani non possono vedere l’Essere Divino (di Dio)

mediante gli occhi, pur sapendo che Egli abbraccia completamente ciò che è

interno, ciò che è esterno, le opinioni e i pensieri. Per questa ragione, Dio Si

rivela nel Corano come colui che “domina l’udito e la vista” (Sura Yunus: 31).

Non possiamo dire una parola, non possiamo nemmeno fare un respiro senza

che Dio lo sappia. Perciò, Dio conosce ogni nostra azione, come rivelato nel

Corano:

Nulla di quel che è sulla terra o nei cieli è nascosto ad Allah. (Sura Al

98 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 101: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

99Harun Yahya (Adnan Oktar)

‘Imran: 5)

Che Dio ci osservi, ci veda e ci oda in ogni momento è molto importante.

Tale consapevolezza, pur non fondata su una diretta visione oculare di Dio,

consente di comprendere che Lui ci sta guardando. Si è quindi attenti a non

fare nulla che Lo scontenti e ci si preoccupa delle proprie azioni, delle proprie

parole e dei propri pensieri. Nel Corano si rivela che Dio è vicino a noi in tutto

ciò che facciamo; che Egli ci osserva e nulla Gli sfugge.

In qualunque situazione ti trovi, qualunque brano del Corano reciti e

qualunque cosa facciate, Noi siamo testimoni al momento stesso in cui

la fate . Al tuo Signore non sfugge neanche il peso di un atomo sulla

terra o nel cielo; non c'è cosa alcuna più piccola o più grande di ciò, che

non sia [registrata] in un Libro esplicito. (Sura Yunus: 61)

Certamente Dio, che è l’Essere Assoluto, conosce ogni aspetto degli esseri

umani che ha creato come illusioni. Ciò è molto semplice per Dio. Ma alcuni,

nella loro ignoranza, possono trovarlo difficile da comprendere. Quando, però,

osserviamo ciò che crediamo essere il “mondo esterno”, cioè, mentre viviamo

la nostra vita, l’essere più vicino a noi non è un’impressione, è chiaramente

Dio. Il segreto del seguente versetto è celato in questo fatto: “In verità siamo

stati Noi ad aver creato l'uomo e conosciamo ciò che gli sussurra l'animo suo.

Noi siamo a lui più vicini della sua vena giugulare.” (Sura Qaf: 16). Ma

quando una persona crede che il suo corpo sia composto di materia, non è in

grado di intendere questa importante verità; ciò accade ancora una volta

perché crede che la cosa più vicina a lui sia il suo corpo. Per esempio, se si

immagina che la propria esistenza sia nel suo cervello, non si può ammettere

la possibilità che ci sia un essere più vicino di quanto lo sia la vita giugulare.

Quando, però, si capisce il fatto che non c’è nulla che sia materia, e che tutto è

un facsimile di cui si fa esperienza nella mente, allora concetti come fuori,

dentro, lontano e vicino non hanno più significato. La giugulare, il cervello, le

mani, i piedi, la casa e la auto, che si credeva esistessero all’esterno, persino il

sole, la luna e le stelle che si credevano così lontane, tutto è sullo stesso piano.

Dio ci abbraccia completamente ed è eternamente con noi.

Che Dio sia eternamente vicino agli esseri umani è rivelato anche in questo

versetto: “Quando i Miei servi ti chiedono di Me, ebbene Io sono vicino!…”

(Sura al-Baqara: 186). In un altro versetto è espressa la stesa verità: “Sicuramente

Page 102: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

il tuo Signore abbraccia il genere umano da ogni lato” (Il Corano, 17: 60).

Nonostante questo, si continuano a errare credendo che la cosa più vicina sia il

proprio sé. Dio, però, è più vicino a noi di quanto lo siamo noi stessi. Il fatto che

Dio sia l’Essere più vicino a un essere umano è ancora una volta sottolineato in

questi versetti: “Perché mai, quando [l'anima] risale alla gola sotto i vostri

occhi, e Noi gli siamo più vicini, ma non ve ne accorgete.” (Sura al-Waqi‘a: 83-

85). Certamente, una persona in punto di morte o che giace in un letto di

ospedale può pensare che l’essere più vicino a lui sia il dottore al suo capezzale,

la madre che lo abbraccia, o gli amici che lo toccano e gli tengono la mano. Ma

come è detto in questo versetto, Dio è più vicino a lui in quel momento di

chiunque altro. Inoltre, Dio è l’Essere a lui più vicino non solo in quel momento

particolare, ma dal primo istante della sua esistenza. Ma, dal momento che le

100 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Una persona che abbraccia suo figlio, sua moglie e chiacchiera con sua madre, crede cheesse siano più vicine a lui di chiunque altro. Dio, però, è più vicino a una persona di quanto siano il suo amico, sua moglie, i suoi figli, opersino egli stesso. Come è rivelato nel Corano, Dio è più vicino a una persona di quantosia la sua vena giugulare. (Sura Qaf: 16)

Page 103: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

101Harun Yahya (Adnan Oktar)

persone non lo vedono con i propri occhi, ignorano questa verità.

Il fatto che Dio non sia limitato dallo spazio ma racchiuda in sé tutte le

cose è rivelato in un altro versetto:

Ad Allah appartengono l'Oriente e l'Occidente. Ovunque vi volgiate, ivi

è il Volto di Allah. Allah è immenso e sapiente. (Sura al-Baqara: 115)

In un altro versetto, Dio afferma questa verità in questo modo:

Egli è Colui Che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi Si è innalzato

sul trono. Egli conosce ciò che penetra nella terra e ciò che ne esce, quel

che scende dal cielo e quel che vi ascende; Egli è con voi ovunque voi

siate. Allah osserva ciò che fate. (Sura al-Hadid: 4)

Tutto ciò implica che Dio sia l’Unica, Vera, Assoluta Esistenza. Con la Sua

conoscenza Dio racchiude in sé gli esseri umani che sono esseri ombra e ogni

altra cosa. Questo fatto viene fatto rilevare anche nel versetto seguente:

In verità il vostro Dio è Allah, al di fuori del Quale non c'è divinità

alcuna. Egli tutto abbraccia nella Sua Scienza. (Sura Ta Ha: 98)

In un altro versetto del Corano, Dio mette in guardia le persone perché

non siano incuranti:

Non è forse vero che dubitano dell'incontro con il loro Signore, mentre

in verità Egli abbraccia ogni cosa [nella Sua Scienza]? (Sura Fussilat: 54)

Anche le azioni umane appartengono a Dio

Dio ha creato l’uomo come un essere ombra senza alcun potere o arbitrio

indipendenti da Lui stesso. Questa verità è rivelata in questo versetto:

Ma voi lo vorrete solo se Allah lo vuole.. (Sura al-Insan: 30)

Alcuni sono inconsapevoli di questo grande fatto. Accettano il fatto che

Dio li abbia creati, ma credono che il lavoro che fanno appartenga a loro. Ogni

azione compiuta da un essere umano, però, è creata con il permesso di Dio. Per

esempio, una persona che scrive un libro lo scrive con il permesso di Dio; ogni

frase, ogni idea, e ogni paragrafo è composto perché Dio lo desidera. Dio rivela

questo principio molto importante in molti versetti, uno dei quali recita:

“…mentre è Allah che vi ha creati, voi e ciò che fabbricate.” (Sura as-Saffat:

Page 104: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

96). In queste parole “… Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che

tirava…”, (Sura al-Anfal: 17) Dio rivela che tutto ciò che facciamo è un atto che

appartiene a Lui.

In altri versetti, Dio dà istruzioni al Profeta di prelevare la zakat dai

credenti, prosegue quindi affermando di essere Lui, in realtà, a prendere la

zakat:

Preleva sui loro beni una tassa tramite la quale li purifichi e li mondi e

prega per loro. Le tue preghiere saranno un sollievo per loro. Allah tutto

ascolta e conosce. Non sanno dunque che è Allah che accetta il

pentimento dei Suoi servi e che riconosce la loro zakat? Allah è Colui

102 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Tutte le azioni compiute da un essere umanoappartengono a Dio. Per esempio, un bambino che saleggere, un progetto realizzato da un architetto, lascoperta di uno scienziato, un pasto cucinato in cucina,l’opera di un artista… è Dio ad avere creato tuttequeste cose e ad averle portate all’esistenza.

Page 105: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

103Harun Yahya (Adnan Oktar)

che accetta il pentimento, il Misericordioso. (Sura at-Tawba: 103-104)

Il grande studioso islamico Muhyiddin Ibn al-'Arabi spiega che le nostre

azioni appartengono a Dio:

Per quanto riguarda gli spiriti, la fonte delle azioni che derivano da loronon si trova nelle loro entità. È solo Dio a mettere costantemente in

azione gli spiriti e gli oggetti. Se non c’è nulla al mondo se non leimpressioni, ciò significa che non c’è nulla nella realtà se non un essere. Glispiriti e la materia non consistono di esseri scelti e di fatti determinati. Essiconsistono di atti divini; di varie manifestazioni dell’Essere Onnipotente.Nello stesso modo, le cose che si dice siano finite o infinite non sono altroche una singola entità considerata da due diversi punti.36

Come spiega Muhyiddin Ibn al-'Arabi, è Dio a creare ogni azione e a

indurre l’anima di chi agisce a credersi il soggetto agente. Dio crea questa

impressione in maniera talmente realistica in ogni anima che se si lancia, per

esempio, una pietra, si crede davvero di lanciarla in prima persona. Una

persona è però un essere ombra, e non può compiere l’atto del lanciare ed è Dio

a dargli l’impressione di compiere l’azione. Il risultato della meravigliosa

perfezione della creazione di Dio è che avvertiamo intensamente questa

sensazione e crediamo davvero di tenere in mano la pietra, di tirare indietro il

braccio per esercitare forza per darle velocità e di lanciarla.

Gli esseri umani vivono ogni momento in dipendenza da Dio e, che lo

sappiano o meno, o che lo accettino o meno, sono soggetti a Lui, come rivela in

questo versetto:

Volenti o nolenti si prosternano ad Allah coloro che sono nei cieli e sulla

terra e anche le ombre loro, al mattino e alla sera .. (Sura ar-Ra‘d: 15)

Chiunque si conosca, che vive o ha vissuto in questo mondo, nel presente

o nel passato, dovunque egli sia, qualunque cosa possegga, o non importa

quanto testardo egli sia nel negare, questa verità non cambia per lui né per

nessun altro. Ogni essere umano è soggetto all’arbitrio di Dio, ogni persona è

un essere ombra creato dal soffio dello Spirito Divino. Chiunque lo sappia

trova impossibile accettare lodi per la sua ricchezza, per la sua conoscenza, per

il suo titolo o per la sua reputazione; né può accettare adulazione per il suo

posto o la sua posizione nella società o per il successo nella sua professione.

Coloro che, nonostante questo, persistono nell’arroganza sono di fatto

completamente privi di potere. Dopo che Dio ha rivelato che colui che crede di

Page 106: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

aver lanciato la pietra non l’ha veramente lanciata, ma che è stato Dio Stesso a

lanciarla, è ignoranza insondabile credere di meritare credito per un qualsiasi

successo umano.

In questo modo Dio mette alla prova e istruisce ogni essere umano. Oggi

coloro che non riescono a comprendere o ad accettare questa ovvia verità,

quando rescusciteranno dai morti, vedranno ogni cosa nella sua vera luce e

comprenderanno che la loro forza personale non serve a nulla:

Questa è la metafora di coloro che rinnegano il loro Signore: le loro

azioni saranno come cenere sulla quale infuria il vento in un giorno di

tempesta. Non avranno alcun pro di ciò che hanno fatto. Questa è la

perdizione totale. (Sura Ibrâhîm, 14: 18)

Allah è l’unico Essere Che ha potere su tutte le cose:

Glorifica Allah ciò che è nei cieli e sulla terra, Sua la Sovranità, Sua la

104 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Ogni cosa che una persona fa, tutto il successo che ottiene e tutti i suoi talentiappartengono a Dio. Questa verità non cambia se la persona è un grande uomo di stato, lapersona più ricca del mondo, un artista amato o uno scienziato che ha fatto un’importantescoperta. Tutti vivono affidati a Dio e fanno ciò che Egli vuole.

Page 107: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

105Harun Yahya (Adnan Oktar)

Lode. Egli è onnipotente. (Sura at-Taghabun: 1)

La comprensione della vera natura della materia condurrà le persone alla fede

Coloro che arriveranno a rendersi conto che durante la loro vita hanno

osservato immagini mostrate al loro spirito, crederanno con certezza chesia

stato Dio ad avere creato tanto il loro spirito che queste immagini ininterrotte.

La ragione per cui alcuni caparbiamente si rifiutano di accettare il segreto

della materia è la loro riluttanza a concepire la vastità della grandezza di Dio e

ad accettare la loro nullità. Ma, nonostante il loro rifiuto, c’è una verità

incontestabile: tutto nel cielo e sulla terra appartiene a Dio di Cui è una

manifestazione. L’unico Essere assoluto è Dio. Gli altri esseri che Lui ha creato

non sono esseri assoluti ma apparenze. Tutti gli “Io”, cioè gli individui che

osservano queste apparenze create da Dio, sono spiriti che derivano da Lui.

Quando le persone coglieranno il grande segreto di questa conoscenza,

conseguiranno una chiara e profonda consapevolezza e la nebbia che avvolge

il loro spirito si leverà. Tutti colori che lo capiranno si affideranno

spontaneamente a Dio, Lo ameranno e Lo temeranno. Inoltre, i sentimenti

umani di orgoglio e autocompiacimento saranno sostituiti dall’umiltà e dalla

modestia. Questo è ciò che Dio vuole per gli esseri umani. Coloro che

comprenderanno questo fatto sorprendente guarderanno le cose da un punto

di vista differente e inizieranno una vita completamente diversa.

Riconosceranno il potere di Dio in maniera appropriata, e si allontaneranno dal

tipo di persona descritto in questo versetto:

Non hanno considerato Allah nella Sua vera realtà. Nel Giorno della

Resurrezione, di tutta la terra farà una manciata e terrà ripiegati i cieli

nella Sua Mano destra. Gloria a Lui, gli è ben al di sopra di quel che Gli

associano! (Sura az-Zumar: 67)

Comprendere la verità sulla materia elimina le ambizioni terrene

Ciò che abbiamo finora descritto è una delle più profonde verità che si

possa udire nel corso dell’intera esistenza. Abbiamo mostrato che l’intero

Page 108: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

106 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

mondo materiale è in realtà un’ombra, e che questa è la chiave per

comprendere l’esistenza di Dio, la Sua creazione, e il fatto che Egli è l’unico

Essere assoluto. Allo stesso tempo, abbiamo presentato sia una dimostrazione

scientificamente innegabile dell’incapacità degli esseri umani, sia una

manifestazione della meravigliosa arte di Dio. Questa conoscenza impone la

fede alle persone, rendendo loro impossibile la miscredenza. Questa è la

ragione prinicipale per cui alcuni evitano questa verità.

Le cose che sono state finora esposte sono vere quanto una legge fisica o

una formula chimica. Quando è necessario, gli esseri umani sanno risolvere i

più ardui problemi matematici e comprendere argomenti molto complessi.

Quando, però, a queste stesse persone viene reso noto che la materia è

un’apparenza che si costituisce nella mente umana, con cui non hanno alcuna

connessione, il desiderio di comprendere si spegne. Questo è un caso esagerato

di incapacità di comprendere, perché l’idea discussa qui non è più complessa

della risposta alle domande: “Quanto fa due per due?” o “Quanti anni hai?”.

Se si chiede a un qualunque scienziato o professore di neurologia dove si vede

il mondo, loro risponderanno che si vede nel loro cervello. Questo fatto si trova

esposto persino nei libri di biologia delle scuole superiori. Ma nonostante la

loro palese evidenza, le informazioni relative al fatto che la percezione del

mondo materiale avviene all’interno cervello e ciò che comporta per gli esseri

umani possono essere ignorate. Che uno dei più importanti fatti

scientificamente provati sia nascosto agli occhi delle persone con tanta

accuratezza è una questione di enorme portata.

La ragione fondamentale per cui le persone, nonostante accettino facilmente

ogni genere di fatto scientifico, temono grandemente di accettare questo, è che la

conoscenza della verità concernente la materia è tale da indurre un sostanziale

rivolgimento del modo in cui si considera la vita. Coloro che credono che la

materia e il sé siano esseri assoluti scopriranno un giorno che tutto ciò per cui

hanno lavorato e che hanno protetto basandosi su quest’idea – i coniugi, i figli,

la ricchezza, persino la loro personalità – è un’illusione. Le persone temono

molto questa verità e fingono di non comprenderla, anche se non è così. Provano

con determinazione a confutare i fatti, che sono abbastanza semplici perché li

capisca persino un bambino delle elementari. La ragione che si cela dietro questa

opposizione è il timore di perdere ciò che questo mondo offre loro.

Per chi è attaccato a ciò che possiede, ai figli, o alle offerte transitorie di

Page 109: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

107Harun Yahya (Adnan Oktar)

questo mondo, la natura illusoria della materia è causa di grande timore. Nel

momento in cui una simile persona giunge a comprendere, muore prima della

sua morte naturale, rinunciando ai propri beni e alla sua anima. Nel versetto

“Se ve li chiedesse con insistenza, vi mostrereste avari e fareste trasparire il

vostro odio.” (Sura Muhammad: 37), Dio rivela la malignità e il rancore che

emergeranno nel comportamento degli esseri umani quando Egli chiederà loro

ciò che possiedono.

Ma quando una persona viene a conoscenza della vera natura della

materia, comprende che la sua anima e ciò che possiede già appartengono a

Dio. Se sapesse che non c’è nulla da dare o da rifiutare, affiderebbe a Dio se

stesso e tutto ciò che possiede prima di morire. Per i credenti sinceri, ciò non

Ogni cosa che una persona crede di possedere, la casa, l’automobile, il lavoro e tutti gliamici, è costituita da immagini e sensazioni che si trovano nel cervello. Una persona checomprende ciò comprenderà anche che l’Unico ad avere creato queste immagini è Dio, Cuitutto questo appartiene. Per tale ragione, coloro che sono attaccati emotivamente alla vitadi questo mondo temono grandemente questa verità.

Page 110: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Si pensi per un momento a coloro che sono

trascinati dall’avidità materiale: a che cosa

attribuiscono maggiore valore? Una bella

casa, oggetti lussuosi, gioelleria

pretenziosa, automobili di ultimo modello,

grossi conti in banca, uno yatch… Per

questa ragione, costoro provano un grande

timore al pensiero che tutte le cose che

possiedono sono percepite su uno schermo

all’interno del loro cervello e che non

potranno in alcun modo avere queste cose

in una situazione reale.

Che gli piaccia o meno, vivono in un mondo

di facsimili formati nel loro cervello, e non

possono avere alcuna relazione con un

mondo esterno. Suono, luce e odore non

possono

entrare nel cranio; ciò che vi

penetra sono solo impulsi elettrici

provenienti da tali oggetti materiali. Questa

è la situazione di una persona, come nella

figura sopra, che paga dei soldi per

comprare la sfarzosa villa mostrata sullo

sfondo. Mentre pensa di comprare la villa e

di contare il denaro, in realtà compra

un’impressione che ha preso forma nel suo

cervello, e non paga denaro reale alla

persona di fronte a lui, bensì un’immagine

del denaro. La persona che riceve il denaro

in realtà riceve un’impressione. In altre

parole, è in atto una “transazione di

impressioni”.

LLAA PPAAUURRAA PPIIÙÙ GGRRAANNDDEE DDII CCOOLLOORROO CCHHEE SSOONNOOTTRRAASSCCIINNAATTII DDAALLLL’’AAVVIIDDIITTÀÀ MMAATTEERRIIAALLEE

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Page 112: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

solo è bello e onorevole ma anche un modo per approssimarsi ulteriormente a

Dio. Coloro che non credono o la cui fede è debole non possono riconoscere

questa bellezza e respingono caparbiamente questa verità.

Coloro che possiedono fabbriche, yacht o terre, che sonoimmagini nel cervello, si preoccupano per nulla

In questa sezione prenderemo in esame l’esempio di un proprietario di

una fabbrica che, nella più completa noncuranza, ha fondato la sua intera

esistenza sull’ambizione di essere ricco, e che a tal fine ha lavorato giorno e

notte da quando era giovane, credendo che avrebbe guadagnato tutto con il

sudore della fronte. Questo esempio ci mostrerà una verità molto importante.

La persona che descriveremo è di mezza età. Ha due figli, un maschio e

una femmina, che studiano nelle scuole migliori. Possiede alcune automobili,

uno yatch, delle case e un po’ di terra. Quest’uomo crede di avere tutto ciò che

ha ammirato nella vita in questo mondo. Egli crede di avere ottenuto tutto ciò

che una persona può sperare di avere nella propria esistenza. Oltre alla

ricchezza, ha guadagnato una grande considerazione. Tutti coloro che lo

conoscono lo considerano una persona rispettata, con una reputazione e una

posizione nella società. Quest’opinione è condivisa dai domestici che lo

assistono al mattino, dall’autista che si inchina nell’aprire l’automobile per lui,

dalle guardie giurate che lo salutano con deferenza quando entra nell’edificio

aziendale, e dai dipendenti che si mettono sull’attenti dal momento in cui egli

entra in fabbrica fino a che non entra nel suo ufficio. Ha molti cari amici e

conoscenze che detengono posti e posizioni importanti. Ogni giorno si affretta

da una riunione all’altra; è membro di alcune commissioni e società, e persino

presidente di altre. Nel corso dela giornata dà ordini a centinaia di individui.

Nella sua banca e nella sua cassaforte privata ha più denaro, azioni e buoni del

tesoro di quanti possa contarne. Mentre queste cose aumentano giorno dopo

giorno, egli ne riceve ancor più soddisfazione; è orgoglioso di se stesso e se ne

rallegra. Ciò che gli dà un’impressione speciale di soddisfazione e fiducia in se

stesso è il fatto di avere guadagnato tutto da solo con il suo duro lavoro, e di

avere ottenuto ciò al cui raggiungimento ha dedicato la sua intera vita.

Un giorno, mentre naviga sul suo yatch con gli amici, qualcuno si avvicina

a lui e dice: “Tutto ciò che vedi qui in questo momento – tutte queste persone, questo

110 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 113: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

111Harun Yahya (Adnan Oktar)

yatch, il mare, le fabbriche, le case, i dipendenti che scattano al tuo comando – sono tutte

apparenze che si formano nel tuo cervello. Non sai se gli originali di queste apparenze

esistano fuori dal tuo cervello o meno. Se i nervi che entrano nel tuo cervello fossero

recisi, questo yatch, le persone in esso, le loro voci e conversazioni, l’odore del mare, il

gusto del succo di frutta che bevi, in breve ogni cosa, smetterebbe improvvisamente di

esistere. Tutte queste cose come anche tutto ciò che hai posseduto in tutta la tua vita si

trovano nella tua mente. Non c’è differenza tra le tue case, automobili, yatch, fabbriche

e aziende e ciò che possiedi nei tuoi sogni. È come sognare di andare in Europa sul tuo

aereoplano privato e svegliarti la mattina per scoprire che non c’è nessun aereoplano, e

che non sei in Europa ma nel tuo letto. Se un giorno ti svegliassi da questo sonno che

chiami la tua vita, come potresti essere sicuro di non essere in un posto completamente

diverso a osservare immagini che riguardano questa vita?”

Quest’uomo ricco reagirà energicamente a ciò che gli viene detto. Se questi

fatti gli fossero dimostrati chiaramente con tutte le prove scientifiche, anche se

comprendesse, non accetterebbe la verità. Nella sua mente, accettare che tutto

ciò che possiede è una fantasia onirica significherebbe avere passato tutta la

vita all’inseguimento di un’illusione. Allora, tutto ciò per cui una persona è

lodata, tutto ciò che gli dà un senso di orgoglio e di importanza, non sarebbe

che un’illusione. La situazione di questa persona sarebbe tanto umiliante e

ridicola quanto quella di una persona che è ricca nei suoi sogni, e si dà delle

arie per la sua ricchezza immaginaria. Quando il ricco del nostro esempio

entrerà nella sua azienda, dopo avere colto questa verità, non sarà mosso ad

arroganza dal rispetto e dalla stima mostratigli. Questo perché ora sa che

coloro che lo riveriscono e si inchinano al suo passaggio sono solo facsimili

nella sua mente. Oppure, una volta che gli siano state dette queste cose, non

riuscirà a “darsi delle arie” davanti ai suoi ospiti per il suo yatch perché sia

l’uno che gli altri sono apparenze nel suo cervello.

Quando gli si dice che la materia è un’illusione e che non può avere

relazione alcuna con la fonte dell’esistenza materiale, gli verrà in mente la

fattoria che ha comprato il giorno prima. In quel caso, il denaro che ha contato

banconota su banconota e ha dato al venditore, la fattoria che ha comprato con

tutte le pertinenze, l’area circostante ispezionata mentre portava avanti la

transazione – tutto esisterebbe solo nella sua mente. Sarebbe esattamente come

se la notte prima avesse sognato di vincere un appalto importante e ci avesse

fatto un sacco di soldi. Al risveglio non rimane nulla, in quanto ciò che credeva

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Una persona che possiede una grande società finanziaria, che ha case, automobili ultimo modello, edipendenti che gli mostrano rispetto e deferenza, vede tutto ciò che possiede come impressioni nel suocervello. Anche la stima di cui gode è nel suo cervello. Ciò che considera serio e importante – il lavoro cuidedica tanto tempo, le riunioni con i colleghi, le decisioni che prende – sono tutte impressioni che sitrovano nel cervello.

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Una persona che conta il suo denaro con grande soddisfazione lo conta in realtà nel suo cervello. Non si rende conto che loyatch che guida con tanto orgoglio e tanta ostentazione, le persone su cui cerca di fare colpo e il paesaggio che lo circondasono tutte impressioni costituite nel suo cervello. Se gli venisse detta la verità, costui la negherebbe vigorosamente, al finedi non perdere tutto ciò che possiede e la stima di cui gode. La stessa persona, però, può sognare di possedere tuttequeste cose e, durante il sogno, non dubitare mai della loro realtà. Se nel sogno gli venisse detto che non è il veroproprietario di queste cose, non lo accetterebbe. Ma svegliandosi, comprenderebbe che era tutto una fantasia.

Page 116: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

reale era un sogno.

Se le cose stanno così, egli non si trova ora sullo yatch. Lo yatch è

un’apparenza all’interno di lui. Quando crede di andare nella sua casa arredata

all’ultima moda, di fatto, egli sta aprendo il cancello di un grande giardino e

sta entrando in una casa nel suo cervello. La casa, il mobilio, il giardino e il

cancello del giardino sono nella sua mente.

Se questa persona fosse consapevole del fatto che ciò che gli viene detto è

una palese verità, arriverebbe a rendersi conto che tutto ciò che possiede in

quel momento è fondamentalmente un insieme di esseri ombra. Tutte queste

cose sono immagini mostrategli da Dio, il Quale lo ha creato. Al fine di

metterlo alla prova, Dio ha creato la sua vita e le apparenze delle cose che egli

credeva di possedere. Ma, dimenticando che è stato Dio a concedergli queste

cose e ad averlo benedetto con la ricchezza di queste apparenze, si è fatto

arrogante e viziato da queste cose, si è dato delle arie e ha considerato le

persone inferiori a lui. Dunque, ha speso la sua vita inseguendo vanamente un

mondo di sogno illusorio. Un giorno, tuttavia, si rende conto di essersi trovato

in mezzo a illusioni e di avere perso tempo, che nessuna di queste cose ha

un’esistenza assoluta la quale appartiene solo a Dio.

In un versetto, Dio richiama l’attenzione su coloro che, nel corso della

storia, si sono rifiutati di accettare questa verità e su quanti hanno finto di non

conoscerla:

Quanto a coloro che sono miscredenti, le loro opere sono come un

miraggio in una piana desertica che l'assetato scambia per acqua e poi,

quando vi giunge, non trova nulla; anzi, nei pressi trova Allah che gli

salda il conto. Allah è rapido al conto. (Sura an-Nur: 39)

Come si vede in questo versetto, Dio paragonò le gesta dei rinnegatori a

un miraggio o a uno spettro. Quando costoro si legano a questi spettri

scoprono poi di non poter sperare aiuto da essi, comprendono che gli spettri

non sono reali e che Dio solo è l’unica realtà assoluta.

Una della ragioni più importanti per cui le persone temono tanto questa

verità e la rifiutano è la comprensione del fatto che, come l’uomo dell’esempio

precedente, tutto ciò che posseggono, il rispetto, la ricchezza, scomparirebbero

in un momento. Richiamiamo qui l’attenzione su un fatto: non stiamo dicendo

che “tutto ciò che una persona possiede resterà indietro dopo la morte e non le

gioverà”. Nell’affermare che “tutto ciò che una persona possiede è apparenza”,

114 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 117: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Un uomo ricco che ostenta la sua costosa

automobile ai suoi soci, in realtà ostenta

un’impressione di un’automobile che si è

costituita nel suo cervello. In quel momento, il

ricco non può nemmeno immaginare di non

avere in realtà alcuna relazione con l’automobile

che è oggetto di tanta ammirazione. Di fatto,

l’impressione dell’automobile nel suo cervello

prende forma separatamente nel cervello di

coloro cui sta mostrando l’automobile.

In questo caso, se lì ci sono cinque persone, e

ognuna di loro riceve l’immagine

dell’automobile nel suo cervello:

* Dov’è l’auto reale?

* Delle cinque impressioni, qual’è l’automobile

dell’uomo ricco?

* Quale impressione dell’automobile l’uomo

ricco presumerà di possedere e sfoggerà ai suoi

soci?

* Non è forse vero che ognuna delle persone cui

l’uomo ricco mostra l’automobile è una

percezione che si è costituita nel suo cervello?

Coloro che sfoggiano agli altri ciò che

posseggono, case e automobili, in realtà

mostrano delle fantasie che prendono forma nel

loro cervello a qualche altra fantasia, che, di

nuovo, si è costituita nel suo stesso cervello.

Alcuni non sono nemmeno consapevoli di

questo fatto tanto importante.

Certamente, si tratta di una situazione molto

umiliante, in quanto una persona che si vanta di

ciò che possiede non può avere alcuna relazione

con l’automobile reale che intende mettere in

mostra o con le persone cui vuole mostrarla.

LLAA SSIITTUUAAZZIIOONNEE DDEELLLLAA PPEERRSSOONNAA CCHHEE NNOONN ÈÈ CCOONNSSAAPPEEVVOOLLEEDDII MMEETTTTEERRSSII IINN MMOOSSTTRRAA CCOONN DDEELLLLEE IIMMPPRREESSSSIIOONNII

Page 118: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

costei, in un certo senso, perde ciò che possiede mentre ancora vive. Nel

momento in cui capisce che ciò per cui ha lottato nella sua vita non è stato che

fonte di tormento e tristezza, e che allo stesso tempo ha tentato di schiacciare

altre persone, si rende conto che era tutto un vuoto inganno. In un versetto, il

Corano rivela che le persone incuranti vivono nell’inganno. L’avido

attaccamento delle persone alla proprietà è descritto nel seguente versetto:

Abbiamo abbellito, agli [occhi degli] uomini, le cose che essi

desiderano: le donne, i figli, i tesori accumulati d'oro e d'argento, i

cavalli marchiati, il bestiame e i campi coltivati; tutto ciò è solo

godimento temporaneo della vita terrena, mentre verso Allah è il

miglior ritorno. (Sura Al ‘Imran: 14)

In un altro versetto si rivela che la vita terrena è un gioco, una perdita di

tempo e un inganno:

Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e

reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una

pioggia: la vegetazione che suscita, conforta i seminatori, poi

appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell'altra vita c'è

un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah.

La vita terrena non è altro che godimento effimero. (Sura al-Hadid: 20)

Quando ci si rende conto che queste apparenze che si credeva di possedere

in questa vita non sono in realtà che un’illusione, si comprende di essersi

dimenati e preoccupati invano, e di avere perso tempo. Alcuni custodiscono

gelosamente i loro possedimenti, per i quali si infuriano e insultano, si irritano

e danno pugni sul tavolo. Ma quando si rendono conto di non avere alcuna

relazione con i veri oggetti materiali, si vergognano e si dispiacciono

profondamente di essere come chi, in un sogno, aggredisce, si abbandona all’ira

e urla contro altri. Costoro comprendono immediatamente di dover agire in

modo tale da compiacere Dio, l’Origine di tutte le apparenze che vengono loro

mostrate. Coloro che intendono questa verità, cioè i credenti, dicono:

Di': «In verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la mia morte

appartengono ad Allah Signore dei mondi». (Sura al-An‘am: 162)

È importante non dimenticare mai questo fatto fondamentale: non

importa a che punto della vita una persona giunga a cogliere questa verità; non

116 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 119: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

117Harun Yahya (Adnan Oktar)

è mai troppo tardi. Può subito cambiare il suo modo di considerare la vita e

riorganizzare il suo stile di vita in conformità a questi principi; può iniziare a

vivere non per le illusioni ma per nostro Signore, l’Unico Essere Assoluto. Dio

perdona sempre i suoi servitori.

Coloro che fingono scaltramente di non conoscere questa verità,

rifiutando di accettare il fatto che Dio è l’Unico Essere Assoluto, sono caduti in

una grande trappola. Dio descrive il loro stato:

Per loro, nell'altra vita non ci sarà altro che il Fuoco e saranno vanificate

le loro azioni. (Sura Hud: 16)

Anche se una persona non vuole accettare questa verità ora e preferisce

ingannarsi pensando che le cose che possiede sono esseri assoluti, tutto si

chiarirà dopo la morte, nell’Ultimo Giorno, quando risorgerà a nuova vita.

Quel giorno, come si dice nel versetto, la sua “vista è acuta” (Sura Qaf: 22), ed

egli giungerà a una consapevolezza molto più chiara di ogni cosa. Ma se ha

Quando una persona orgogliosa della propriafama e dell’interesse suscitato negli altri viene aconoscenza del fatto che quanti lo adulano ehanno interesse per lui sono in realtà impressioninel suo cervello, perde la sua soddisfazione.Capisce che il suo orgoglio non ha significato.

Page 120: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

passato la sua vita terrena rincorrendo obiettivi illusori, desidererà di non aver

mai vissuto in questo mondo. Perirà dicendo, “Ahimè, quanto vorrei che essa

fosse stata definitiva! Quel che possedevo non mi ha giovato affatto. Ho

perso il mio potere.” (Sura al-Haqqa: 27-29)

Coloro che vedono la vera natura della materiaabbandonano la loro arroganza

Alcuni di coloro che raggiungono la consapevolezza di questa semplice

verità ne sono turbati. Quando comprendono che le loro fabbriche, case,

automobili, proprietà, bambini, coniugi, parenti, e posizione sociale sono tutte

illusioni di cui fanno esperienza nel cervello, la loro inettitudine e impotenza

si mostra di fronte a Dio. Costoro comprendono che sia loro stessi che tutto ciò

che posseggono, persino l’intero universo, sono un’illusione, e che essi stessi

non sono nulla. Tutto ciò che rimane loro è lo spirito che chiamano “Io”. Visto

che fu Dio a donargli questo spirito, costoro devono credere in Dio e affidarsi

a Lui, anche se potrebbero non averci creduto prima.

Quando una persona comprende questi fatti, un senso di umiltà e

dipendenza prende il posto dell’orgoglio, dell’arroganza e dell’autocompiaci-

mento. Se tutta la ricchezza del mondo e le posizioni più importanti in esso

fossero date a una persona siffatta, costui non diventerebbe presuntuoso,

superbo o arrogante. Non dimenticherebbe di stare osservando solo immagini

che Dio gli ha donato, e non si ritroverebbe nell’illusione. Questa verità

sublime eliminerebbe l’ambizione, la superbia e la vanità, come anche

sentimenti negativi quali il rancore, l’odio e la rabbia. Coloro che sanno che

tutto è un’illusione non ingaggiano competizioni accanite, né covano odio o

ostilità verso chicchessia. In un ambiente dove tutti si sono affidati a Dio solo,

regna l’umiltà, il rispetto, la compassione, la deferenza, l’amore e l’intimità.

È, quindi, altamente irragionevole fingere di non conoscere questa verità,

temerla e rifuggirla. Chi è privo di fede può a ragione temere questa verità

perché se ne accettasse i fatti, sarebbe anche costretto ad accettare l’esistenza di

Dio. Ma i credenti devono abbracciare con piacere ed entusiasmo il fatto che la

materia sia un riflesso di cui Dio gli fa fare esperienza nella loro mente e che

l’unico Essere Assoluto è Dio. Per un credente, temere la magnifica maestria di

Dio ed evitare di vederla non ha senso. Quando la verità è evidente, è inutile

118 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 121: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

non riconoscerla, e continuare a farsi ingannare dalle chiare linee delle ombre

e dalle apparizioni tridimensionali. Il credente non teme la verità, ma pensa

alla bellezza e alla profondità della realtà, e pensa a che magnificenza la

perfetta maestria di Dio giunge all’interno di questo sistema.

Questa verità minaccia coloro che sono attaccati a questomondo per ambizione

Chi riceve un premio per ciò che ha conseguito, lo riceve nel suo cervello.

Coloro che applaudono mentre lo riceve sono, di fatto, apparizioni nel suo

cervello.

Chi assiste a questa cerimonia di premiazione sul piccolo schermo del suo

cervello non ha modo di entrare in relazione con la fonte delle persone

nell’auditorio, il premio, o l’auditorio stesso. Tutto ciò si trova all’interno del

cervello. È come se egli stesse guardando su una videocassetta il

riconoscimento concessogli.

Una persona che riceve unpremio per il suo successo, loriceve nel suo cervello, ericeve plauso da impressionidi persone che si sonocostituite nel suo cervello.

119Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 122: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Questa è la ragione per cui le persone evitano con orrore questa verità.

Quando coloro che sono legati a questo mondo dall’ambizione comprendono

che la loro reputazione e la loro posizione nella società, i premi che vincono, i

conti in banca, gli yatch, i beni immobili, e le persone che li lodano e stimano

sono tutte apparizioni nel loro cervello, sono colti da una fortissima ira.

Evitano di accettare questo fatto con tutta la loro arroganza, consapevoli del

fatto che la loro stima, la loro reputazione e la loro proprietà non valgono

l’ambiziosa dedizione che vi hanno dedicato. Ma non importa quanto

intensamente costoro tentino di fuggire da questa verità, non possono

cambiare il fatto di condurre la loro intera esistenza all’interno del loro cranio.

Preoccupazioni e difficoltà sono come immagini di un sogno

Alcuni si rendono conto che certe cose accadono come apparizioni nel

cervello, ma tendono a dimenticare che ciò vale per tutti i fenomeni. L’intera

vita umana, però, - tutta – si forma in realtà come un’apparizione nel cervello.

Per esempio, un uomo d’affari che fa bancarotta riceve le immagini del suo

luogo di lavoro e dei suoi dipendenti nel suo cervello. Ciò che ha venduto e il

denaro che ne ha ricavato sono tutte impressioni nel suo cervello. Quando

quest’uomo perde tutto il suo denaro, ne perde l’immagine. Una persona che

perde il suo posto di lavoro e tutto ciò che possiede, perde le immagini che ha

120

Non ha importanza quali difficoltà una persona affronti, tutto sitrova nel suo cervello. Allo stesso modo in cui pensa e immaginail suo passato, per esempio la sua povertà nell’infanzia, anche ilmomento presente ha luogo nel suo cervello.

MATERIA L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 123: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

di queste cose nel suo cervello. Oppure, una persona cui viene rubata l’auto,

ancora una volta ha perso l’apparenza di un’auto nella sua mente. Costui non

può più vedere questa apparizione che credeva di possedere, ma con il cui

originale ovviamente non è mai stato in relazione, nemmeno per un momento

in tutta la sua vita.

Non solo cose di questo tipo, ma ogni difficoltà di cui una persona fa

esperienza nel corso della sua vita è nel cervello. Per esempio, si pensi a una

persona che vive in un paese dove c’è una guerra civile. Costui vive ogni

momento in un pericolo mortale e faccia a faccia con assalti da parte di soldati

ostili, ma in realtà è faccia a faccia con un’apparenza di soldati ostili nel suo

cervello. Una persona che viene ferita o perde un braccio in uno scontro perde

l’apparizione del braccio nel suo cervello e tutta l’impressione di dolore è una

percezione che si costituisce nel cervello. Le cose minacciose, astiose e

aggressive che i suoi nemici gli dicono sono costituite da suoni che si

costituiscono nel cervello.

Ne risulta che gli eventi che procurano difficoltà, preoccupazione e timore

121Harun Yahya (Adnan Oktar)

Ciò che causa difficoltà e ansia alle persone nella vita in realtà accade nel cervello.Comprendendo questo fatto, una persona si mostrerà paziente di fronte agli accadimenti.Saprà che Dio ha creato ogni cosa per un giusto fine e avrà fiducia in Lui.

Page 124: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

sono illusioni che si trovano nel cervello. Chi comprende realmente la natura di

queste illusioni non è in ansia per le difficoltà in cui si trova, né se ne lamenta. Anche

se dovesse affrontare il nemico più aggressivo e pericoloso, saprebbe di trovarsi

faccia a faccia con delle illusioni nel suo cervello e non sarebbe sopraffatto da timore

o perdita di speranza. Costui sa che ognuna di queste cose è un’apparizione cui Dio

ha dato forma e creato con uno scopo. Non è preoccupato di cosa gli possa accadere,

in quanto è in pace confidando e affidandosi a Dio. In alcuni versetti del Corano, Dio

rivela che non ci saranno timori né dolori per il credenti. Un versetto recita:

Sì, coloro che dicono: «Il nostro Signore è Allah!» e agiscono rettamente non

avranno nulla da temere e non saranno afflitti. (Sura al-Ahqaf: 13)

Una persona consapevole del fatto che tutto ciò che è accaduto nel corso della

sua esistenza, ogni suono che ha udito, è costituito da immagini create da Dio nel

suo cervello, invece di avere timore e di essere inutilmente pieno di ansia e panico,

ha fiducia nell’infinita pietà e compassione del Creatore Che ha creato lui e queste

immagini.

L’ambiente che esisterà quando la vera natura della materiasarà rivelata

Quanti sapranno di non avere relazione con i veri oggetti materiali, ma di essere

in presenza solo delle immagini che Dio presenta loro, cambieranno completamente

il loro stile di vita, la loro opinione e i loro valori. Questo sarà un cambiamento utile

sia dal punto di vista personale sia da quello sociale, perché chi vede questa verità

vive senza difficoltà secondo le alte qualità morali che Dio ha rivelato nel Corano.

Per coloro che non considerano importante il mondo e comprendono che la

materia è un’illusione, sono le cose spirituali a meritare importanza. Chi sa che Dio

lo ascolta e lo osserva in ogni momento, ed è consapevole di dovere rendere conto

di ogni sua azione nell’aldilà, vivrà spontaneamente una vita moralmente virtuosa.

Costui sarà molto attento a ciò che Dio ha comandato e proibito. Tutti nella società

saranno pieni d’amore e rispetto reciproco, e tutti faranno a gara l’un con l’altro nel

compimento di gesta buone e nobili. Le persone cambieranno i valori secondo cui

giudicare gli altri. Gli oggetti materiali perderanno il loro valore e perciò, le persone

non saranno giudicate secondo la loro reputazione e posizione sociale ma secondo il

loro carattere morale e la loro religiosità. Nessuno inseguirà quelle cose la cui fonte

è illusoria; ognuno cercherà la verità. Ognuno agirà senza preoccuparsi di ciò che gli

122 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 125: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

123Harun Yahya (Adnan Oktar)

altri pensano; l’unico problema nella loro mente sarà se Dio sarà compiaciuto o meno

delle loro azioni. In luogo dei sentimenti di superbia, arroganza e

autocompiacimento provenineti da ciò che si possiede, dalla proprietà, dalla

reputazione e dalla posizione, si comprenderà il senso di umiltà e dipendenza.

Perciò, le persone vorranno vivere secondo quegli esempi di buone qualità morali di

cui si parla nel Corano. In conclusione, questi cambiamenti porranno fine a molti dei

problemi delle società di oggi.

Al posto di persone adirate e aggressive, in ansia persino per minimi profitti, ci

saranno coloro che sapranno che tutto ciò che vedono è un’illusione. Costoro saranno

ben consapevoli che le loro reazioni di rabbia e le loro urla li fanno sembrare degli

stolti. Il benessere e la fiducia prevarrano negli individui e nelle scocietà e ognuno

sarà felice della sua vita e di ciò che possiede. Queste, allora, sono alcune delle

benedizioni che questa verità nascosta arrecherà a individui e società. Sapere,

giudicare e vivere secondo questa verità porterà molta più bontà agli esseri umani.

Coloro che desiderano ottenere questa bontà dovrebbero pensare bene a questa verità

e adoperarsi per comprenderla. In un versetto, Dio dice:

[Di' loro]: «Da parte del vostro Signore vi sono giunti appelli alla

lungimiranza. Chi dunque vede chiaro, è a suo vantaggio; chi resta cieco, è a

suo danno.... (Sura al-An‘am: 104)

La conoscenza della vera natura della materia è la fine delmaterialismo

La filosofia materialista è la visione del mondo più minacciata dal fatto che il

mondo materiale è un’impressione mostrata ai nostri spiriti, e che non si possa sapere

se esista o meno qualcosa di esterno alla nostra mente. Per comprendere meglio

questo fatto, dobbiamo guardare alla definizione generale di materialismo. Questo è

definito negli scritti materialisti in questo modo:

Il materialismo accetta l’eternità e infinitezza del mondo, che non è creato da Dioed è infinito nel tempo e nello spazio.37

Nell’ottavo volume della enciclopedia Larousse, la filosofia materialista è

definita come segue:

Il materialimo è una dottrina che non accetta l’esistenza di nessun’altra sostanzaoltre alla materia. È l’opposto dell’idealismo, che sostiene che l’essenza e lasostanza della realtà è creata dallo spirito.

Page 126: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Come si può capire da questa breve definizione, la filosofia materialista

considera la materia come l’unica realtà assoluta esistente e afferma che, oltre la

materia, non esista né il pensiero né altra cosa. La filosofia materialista non accetta

l’esistenza dello spirito ma considera la coscienza umana un prodotto delle attività

cerebrali. (Abbiamo esaminato la mancanza di validità di questa affermazione

materialista nella sezione intitolata “Uno dei più importanti dilemmi del

materialismo: la coscienza umana”). Una delle implicazioni più importanti di ciò

che è esposto in questo libro è il fatto che la filosofia materialista è completamente

priva di validità. Ciò è dovuto al fatto che oggi è ormai molto chiaro che ciò che

chiamiamo materia è un’impressione nella nostra mente; è impossibile dimostrare

che tali impressioni abbiano un referente al di fuori della nostra mente. Questo

perché è impossibile uscire dai confini della mente per entrare in contatto con la

fonte materiale delle cose. Se si accetta questo fatto riassunto in due frasi, non

rimangono né la materia né il materialismo. Anche se si crede che le nostre

percezioni abbiano una controparte materiale al di fuori della nostra mente,

sapendo che non è in alcun modo possibile entrare in contatto con essa, è

chiaramente inutile e senza scopo costruire una filosofia sulla materia, la cui

esistenza stessa è incerta, e fondarvi una visione della vita.

La ragione fondamentale per cui coloro che sposano la filosofia materialista

sono turbati da questo importante segreto alla base del concetto di materia e

rifiutano di accettarlo anche se molto ovvio, è che costoro comprendono che

significherebbe la fine della loro credenza.

Nel corso della storia ogni materialista è stato turbato dalla descrizione della

natura della materia, anche dalla lettura da parte di altri materialisti di libri che

parlano di questo fatto, e hanno espresso la loro

apprensione. Per esempio, uno dei leader della

sanguinosa Rivoluzione Russa, Vladimir I.

Lenin, nel suo libro Materialismo ed

empiriocriticismo scritto quasi un secolo fa,

avvertiva i suoi seguaci di questo fatto:

124 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Nel corso della sua vita, Lenin diceva ai suoi seguaciche la materia è una realtà assoluta. In realtà, tenne isuoi discorsi più appassionati a impressioni di personeche si costituivano nel suo cervello, e anche i seguacida cui prendeva forza non erano che impressioni nelsuo cervello.

Page 127: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

125Harun Yahya (Adnan Oktar)

Dal momento che negate la realtà obiettiva che ci è data dalla sensazione,perdete ogni arma contro il fideismo (l'affidamento alla sola fede), poiché sietegià scivolati nell'agnosticismo o nel soggettivismo; e al fideismo non occorrealtro... Se ti lasci prendere un dito, ti prenderanno tutta la mano. E i nostrimachisti (i seguaci del machismo, una filosofia positivista moderna) si sonolasciati prendere dall'idealismo, cioè dal fideismo attenuato, affinato, dalmomento che hanno considerato la "sensazione" non come un'immagine delmondo esterno, ma come un elemento particolare. Sensazioni di nessuno,psiche di nessuno, spirito di nessuno, volontà di nessuno.38

Queste parole dimostrano esplicitamente che quanto Lenin comprese con

preoccupazione e volle eliminare dalla sua mente e da quella dei suoi "compagni"

disturba parimenti i materialisti contemporanei. Ma i materialisti oggi sono in un

imbarazzo molto più grande di quello di Lenin perché, negli ultimi 100 anni, la

mancanza di validità del materialismo è stata più chiaramente e fortemente

dimostrata. Giudicata in passato una speculazione filosofica o una questione di

opinione, l’irrealtà della materia è stata oggi provata per la prima volta nella storia

in modo inconfutabile e scientificamente fondato. Il divulgatore scientifico Lincoln

Barnett afferma che persino accennare a questa possibilità insinua nello scienziato

materialista ansia e timore:

Insieme alla riduzione da parte dei filosofi di tutta la realtà oggettiva a un

Coloro che seguivano i leader comunisti come Lenin, Mao e Stalin, li stimavano grandi capi.Ascoltavano attentamente e con grande entusiasmo i loro discorsi. Credevano che fosseroindividui che possedevano una loro propria forza. Ogni leader, però, era una figura difantasia nel loro cervello.

Page 128: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

mondo-ombra di percezioni, gli scienziati hanno preso coscienza delle

allarmanti limitazioni dei sensi umani.39

In Turchia e in tutto il mondo, questo timore e questa ansia si possono

osservare chiaramente in ogni materialista che affronti la questione. Per esempio,

in Turchia, i materialisti hanno subito un grave scacco per il crollo della teoria

dell’evoluzione, che assumevano come fondamento della loro filosofia. Ora hanno

iniziato a comprendere di avere perso un sostegno più importante del darvinismo

– la materia stessa. Per questa ragione ora costoro dicono che, dal loro punto di

vista, la questione è un pericolo molto grande che fa totalmente a brandelli il loro

tessuto culturale.

Di fatto, ciò indica una promessa che Dio ha rivelato agli esseri umani nel

Corano. Dove la verità è chiara, le idee false sono destinate alla distruzione:

E di': "È giunta la verità, la falsità è svanita". Invero la falsità è destinata a

svanire.” (Sura al-Isra’: 81)

E invece no, scagliamo la verità sulla menzogna, che le schiacci la testa, ed

ecco che essa scompare. Siate maledetti per quello che affermate! (Sura al-

Anbiya’: 18)

Il materialismo e coloro che lo hanno abbracciato nel corso della storia usano

la materia come pretesto per ribellarsi a Dio, il Quale li creò dal nulla, donò loro la

vita e creò l’universo perché ci vivessero. Facendo domande superficiali e capziose

come: “Se la materia esiste, dove in essa è Dio?”, essi rinnegano l’esistenza di Dio

e si applicano con grande impegno per indurre gli altri a rinnegarlo. Oggi costoro

vedono distrutto uno dei loro sostegni più importanti; la verità qui descritta ha

sradicato la loro filosofia e non ha lasciato alcuna possibilità per ulteriori

discussioni. La materia su cui costoro hanno fondato ogni loro idea, la loro vita, la

loro arroganza e il loro diniego è scivolata via dalle loro mani in un istante.

Nel corso della storia, i materialisti hanno lasciato un’eredità di diniego e

metodi di diniego. Per esempio, molti materialisti oggi usano le parole di Lenin

citate sopra ed esortano i loro compagni a non ascoltare o leggere nulla su questa

verità. Il fatto, però, che la scienza ha chiaramente spiegato la natura della materia,

insieme al fatto che è così facile usare tecnologie come internet per diffondere

queste informazioni nel mondo, ha vanificato i loro sforzi. Gli individui leggono di

questa verità, ne vengono a conoscenza e iniziano a comprenderla. Coloro che fino

a poco tempo fa hanno accettato il materialismo perché sembrava essere la più

valida visione del mondo, sono ora molto sorpresi di venire a conoscenza della

126 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 129: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

127Harun Yahya (Adnan Oktar)

verità sulla materia e sulla vita in questo mondo. Questa è una trappola

straordinaria che Dio ha preparato per coloro che Lo rinnegano. Non ha importanza

come questi, nel corso della storia, abbiano preparato trappole per la vera religione,

creando idoli materiali solo per rinnegare Dio, Dio, in cambio, ha preparato un

ambiente dove i loro idoli saranno strappati dalle loro mani e dove essi stessi

rimarranno prigionieri delle trappole che hanno preparato. Dio rivela come, nel

corso della storia, Egli abbia reagito alle trappole preparate da coloro che lo

rinnegano:

... Essi tramavano intrighi e Dio tesseva strategie. Dio è il migliore degli

strateghi. (Sura al-Anfal: 30)

Dando alle persone l’impressione di essere in contatto con la fonte della

materia, Dio ha fatto cadere i materialisti in una trappola e li ha umiliati in un modo

mai visto prima. Costoro hanno considerato cose composte di illusione come esseri

assoluti – ciò che possiedono, le proprietà, posizioni e titoli, la società in cui vivono,

di fatto il mondo intero. E dando fiducia a queste cose, si innalzano di fronte a Dio.

Nella loro arroganza si ribellano e persistono nel loro diniego. Nel fare questo, la

loro unica forza è nella materia. Ma sono caduti in una tale mancanza di

discernimento che non credono minimamente che Dio li avvolga e li circondi. Nel

Corano, Dio rivela la condizione finale cui coloro che lo rinnegano giugeranno come

risultato della loro mancanza di discernimento:

Vogliono tramare un'insidia? Saranno piuttosto i miscredenti ad essere

ingannati. (Sura at-Tur: 42)

I materialisti non si sono ancora resi conto di muoversi passo dopo passo verso

la più grande sconfitta della loro storia. Per esempio, quando hanno scoperto che

tutte le immagini sono percezioni nel cervello, non sono stati in grado di tenere in

conto che ciò farà cadere il fondamento della loro credenza. Quando uno scienziato

materialista, al termine delle sue ricerche, scopre che gli oggetti non sono realmente

costituiti di sostanza materiale, come aveva pensato, ha dato un colpo alla sua

credenza con le sue stesse mani. In un versetto, Dio rivela che coloro che lo

rinnegano cadranno inconsciamente nella trappola che essi stessi hanno preparato:

Così, in ogni città, facemmo capi i suoi peccatori più grandi, affinché

ordiscano in essa le loro trame . Ma tramano solo contro loro stessi e non ne

sono coscienti!. (Sura al-An‘am: 123)

Page 130: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Senza dubbio, rendersi conto di questo è la cosa più terribile che possa

accadere a un materialista. Il fatto che tutto ciò che possiede è costituito di

illusioni equivale, nelle sue stesse parole, a essere condannato alla morte in vita.

Insieme a questa realtà, solo Dio e loro sono rimasti. In questo versetto,

Dio fa rilevare che ognuno è completamente solo in Sua presenza.

LasciaMi solo con colui che ho creato. (Sura al-Muddaththir: 11)

Questo fatto notevole è rivelato anche in molti altri versetti:

Siete venuti a Noi da soli, come vi abbiamo creati la prima volta. Quello

che vi abbiamo concesso, lo avete gettato dietro le spalle … (Sura Al-

An'âm: 94)

E nel Giorno della Resurrezione ognuno si presenterà da solo, davanti a

Lui. (Sura Maryam: 95)

In un altro versetto, Dio rivela che a quanti lo rinnegavano verranno dette

queste parole nel Giorno del Giudizio:

Nel Giorno in cui li raduneremo tutti, diremo ai politeisti: «Dove sono

gli associati che supponevate?» (Sura al-An‘am: 22)

Dopo di che, coloro che lo rinnegavano vedranno la perdita e la

distruzione di tutto ciò che hanno considerato più importante di Dio, le cose

che credevano esistere nel mondo, come i loro beni, i figli e tutte le cose intorno

a loro. Dio rivela questa verità in questo versetto:

Guarda come si smentiscono! Come le loro calunnie li abbandoneranno!

(Sura al-An‘am: 24)

Il XXI secolo è un momento di svolta nel quale questa verità sarà diffusa

tra tutte le persone e il materialismo verrà cancellato dalla faccia della terra.

Non ha importanza il motivo per cui le persone hanno creduto ciò che hanno

creduto nel passato o sostenuto le opinioni che hanno sostenuto. Ciò che è

importante è che, dopo avere visto la verità, costoro non si sono opposti a essa

e non non hanno tardato a comprenderla, per quanto ne avranno pieno

intendimento solo al momento della morte. Non dobbiamo dimenticare che

non c’è scampo dalla verità.

128 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 131: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Non è la tua mano ad avere l’impressionedel libro che ora reggi o dei bordi o dellospessore delle pagine. L’impressione ditenere un libro in mano è qualcosa che si ècostituito da impulsi nervosi, di cui haisensazione nell’area tattile nel tuo cervelloLa coscienza che percepisce questasensazione tattile non è costituita dai nerviné dai grassi del cervello. In questo caso,cosa c’è nel cervello umano che, senza manio dita, sente che una persona tiene in manoun libro?Questo essere al di là della materia è lospirito umano. È una grande meraviglia cheDio faccia percepire allo spirito umano ognisensazione senza l’uso di alcun organo. Peresempio lo spirito, seppure privo di mani,può avvertire di toccare un libro, del cotone,

della pietra o il pelo di un animale. Questo èun fatto che spaventa molto i materialisti.Questi credono di passare la loro interaesistenza legati alla materia, ma quandoriflettono sul fatto che in nessun modo,nemmeno una volta in tutta la vita, hannopotuto toccare o vedere la realtà dellamateria, o uscire dalla propria mente,comprendono di essere giunti a una grandeimpasse. Per questa ragione, compiono ognisforzo per occultare agli occhi degli altriquesta meraviglia straordinaria.Ma per le persone del ventunesimo secolo,Dio ha creato un ambiente dove è possibilecogliere questo fatto importante di cui si faesperienza in ogni momento, e ha reso losviluppo scientifico un appoggiofondamentale per tale comprensione.

IILL PPIIÙÙ GGRRAANNDDEE TTIIMMOORREE DDEEII MMAATTEERRIIAALLIISSTTII

Page 132: Materia l'altro nome dell'illusione. italian
Page 133: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

AANNCCHHEE IILL TTEEMMPPOO ÈÈUUNNAA PPEERRCCEEZZIIOONNEEAANNCCHHEE IILL TTEEMMPPOO ÈÈUUNNAA PPEERRCCEEZZIIOONNEE

Page 134: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Aquesto punto del libro è stato mostrato che la materia, creduta

l’unica realtà assoluta esistente, non è invero nulla più di una

percezione – un’immagine di cui ogni persona fa esperienza nel

suo cervello. Ed è stato mostrato quanto questa verità sia stata

importante nell’accrescere il timore e l’amore verso Dio, per la diffusione della

spiritualità e della buona morale e per il crollo del materialismo.

C’è un altro concetto simile alla materia che i materialisti hanno giudicato

eterno e assoluto – il tempo. Ma come la materia, anche il tempo è una percezione

e non è eterno; c’è un momento in cui fu creato. Questo fatto, che ora è stato

dimostrato con prove scientifiche, fu rivelato in diversi versetti del Corano.

Il tempo è un concetto formato dal confronto di unmomento con un altro

Il tempo è un concetto che dipende completamente dalle nostre percezioni

e dai confronti che facciamo tra di esse. Per esempio, in questo momento stai

leggendo questo libro. Poni che, prima di leggere questo libro, tu stessi

mangiando qualcosa in cucina. Tu credi che ci sia un intervallo tra il momento

in cui mangiavi in cucina e questo momento, e lo chiami “tempo”. Di fatto, il

momento in cui mangiavi in cucina è un’informazione nella tua memoria, e

confronti quel momento con essa e lo chiami tempo. Se non facessi questo

confronto, il concetto di tempo scomparirebbe e l’unico momento che esiste per

te sarebbe quello presente.

132 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Crediamo che siapassato un lasso ditempo tra ilmomento in cui iltelefono hasuonato e quello incui udiamo la vocedi un amico, e lochiamiamo“tempo”. Il tempo èuna percezione chenasce dal confrontotra ciò di cuifacciamo esperienzain un particolaremomento e ilpassato.

Page 135: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

133Harun Yahya (Adnan Oktar)

Per esempio, una cerimonia di diploma è qualcosa di importante nella

memoria di una persona. Confrontando altre informazioni nella sua memoria,

a partire dal momento del diploma, con il momento presente, costui costruisce

l’idea di tempo e, secondo l’informazione nella sua memoria, determina la

lunghezza o brevità di questo tempo. Ma questo senso di lunghezza o di

brevità è tutto nel suo cervello, e deriva da questo confronto.

Nello stesso modo, quando qualcuno vede una persona che si piega per

prendere una penna caduta sul pavimento e metterla sul tavolo, costui fa un

confronto. Il momento in cui l’osservatore ha visto la persona mettere la penna

sul tavolo, la persona chinarsi, prendere la penna, andare verso il tavolo,

costituiscono tutte informazioni cerebrali. La percezione del tempo emerge dal

confronto della persona che mette la penna sul tavolo con queste informazioni.

Il tempo è un concetto che dipende dal confronto di eventi di cui abbiamo fattoesperienza. Per esempio, si entra in una stanza. Si vede quindi una penna sul pavimento eci si china per raccoglierla. Poi si porta la penna verso un tavolo dove viene riposta. Si faun contronto tra tutte queste azioni. Si crede che sia passato un lasso di tempo tra ognunadi esse e in tal modo nasce la percezione del tempo.

Page 136: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il noto fisico Julian Barbour definisce il tempo in questo modo:

Il tempo non è nulla di più che una misura delle posizioni mutevoli deglioggetti. Un pendolo oscilla, le lancette di un orologio avanzano.40

In breve, il tempo è costituito da alcune informazioni nascoste come

memoria nel cervello; meglio, esso emerge dal confronto delle immagini. Se

una persona non avesse memoria, costui vivrebbe solo nel momento presente;

il suo cervello non sarebbe in grado di fare queste interpretazioni e, perciò, egli

non avrebbe alcuna percezione del tempo.

134 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Il passato di unapersona è costituitodi informazionifornite alla memoria.Se la memoria di unapersona fossecancellata, anche ilsuo passato losarebbe. Il futuro èfatto di idee. Senzaqueste, rimane solo il“momento presente”dell’esperienza.

Page 137: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

135Harun Yahya (Adnan Oktar)

Le opinioni degli scienziati sull’idea che il tempo sia unapercezione

Oggi è un fatto scientificamente accettato che il tempo è un concetto che

emerge dalla nostra costruzione di una disposizione sequenziale definita tra i

movimenti e i cambiamenti. Cercheremo di renderlo più chiaro facendo esempi

presi da quei pensatori e scienziati che hanno dimostrato questa

interpretazione

Il fisico Julian Barbour creò grande agitazione nel mondo scientifico con il

suo libro La fine del tempo, in cui prese in esame le idee di atemporalità ed

eternità. Egli rileva che l’idea che il tempo sia una percezione è molto difficile

da accettare per molte persone. In un’intervista a Barbour riportata sulla rivista

Discover, si parla del tempo e del suo carattere di percezione:

"Ho ancora difficoltà ad accettarlo” dice (Barbour). Ma il senso comunenon è mai stata una guida affidabile alla comprensione dell’universo – ifisici non hanno fatto altro che smentire le nostre percezioni sin da quandoCopernico per primo affermò che il sole non gira intorno alla terra.Dopotutto, non sentiamo il minimo movimento mentre la terra inrotazione sfreccia nel vuoto a circa 67.000 miglia all’ora. Il nostro senso

del trascorrere del tempo, sostiene Barbour, è tanto ostinatamente errato

quanto il credo della Flat Earth Society [Società della terra piatta].41

Come è possibile vedere dal passo sopra citato, questo noto fisico ha fatto

rilevare che qualunque idea abbiamo dell’assolutezza del tempo è falsa, e che ciò

è stato confermato dalle ricerche della fisica moderna. Il tempo non è assoluto; è

un concetto percepito in modi diversi, soggettivo, dipendente dagli eventi.

François Jacob, pensatore, premio Nobel e famoso professore di genetica,

nel suo libro dal titolo Il gioco dei possibili, riguardo la possibilità che il tempo

possa andare all’indietro, afferma:

I film proiettati al contrario ci rendono possibile immaginare un mondo incui il tempo scorra all’indietro. Un mondo in cui il latte si separa dal caffèe salta fuori dalla tazza per raggiungere il pentolino del latte; un mondo incui i raggi di luce sono emessi dai muri per essere raccolti in un puntoinvece di scaturire da una fonte di luce: un mondo in cui una pietra salenel palmo di un uomo grazie alla sorprendente cooperazione diinnumerevoli gocce d’acqua che fanno saltare la pietra fuori dall’acqua. E,in un mondo siffatto in cui il tempo ha tali caratteristiche opposte, i

Page 138: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

IINN UUNN MMOONNDDOO IINN CCUUII IILL TTEEMMPPOO SSCCOORRRREESSSSEEAALLLL’’IINNDDIIEETTRROO,, IILL PPAASSSSAATTOO SSAARREEBBBBEE IILL FFUUTTUURROO

Dato che ogni evento ci viene mostrato in un certo ordine, crediamo che il tempo proceda sempre in avanti.Per esempio, uno sciatore scia sempre su una montagna verso il basso, non verso l’alto. Una goccia d’acquanon sale da una piscina, ma cade sempre in essa. In questa situazione, la posizione di uno sciatore in cima auna montagna è nel passato, mentre la sua posizione in basso è nel futuro. Se l’informazione della nostramemoria, però, fosse mostrata al contrario, come se si riavvolgesse un film, ciò che per noi è il futuro, cioèla posizione della discesa, sarebbe il passato, e questo, cioè la posizione sulla cima, sarebbe il futuro.

Page 139: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

processi del nostro cervello e il modo in cui la nostra memoria accumulainformazioni funzionerebbero, analogamente, al contrario. Lo stesso valeper passato e futuro e il mondo ci apparirebbe esattamente come apparein questo momento.42

Visto che il nostro cervello funziona ordinando le cose in sequenza, non

pensiamo che il mondo funzioni come appena descritto; crediamo che il tempo

vada sempre in avanti. Questa, però, è una decisione del nostro cervello, ed è

perciò assolutamente relativa. Se le informazioni nel nostro cervello fossero

ordinate come in un film proiettato al contrario, il tempo per noi sarebbe come

un film proiettato al contrario. In questa situazione, inizieremmo a percepire il

passato come futuro e il futuro come passato, e faremmo esperienza della vita

in un modo totalmente opposto a quello in cui ne facciamo esperienza ora.

Di fatto, non possiamo sapere in che direzione vada il tempo o, invero, se

esso abbia davvero una direzione. Questo dimostra che il tempo non è una

realtà assoluta ma solo un tipo di percezione.

Il fatto che il tempo è una percezione è stato dimostrato dal grande fisico

del XX secolo Albert Einstein, nel suo "Teoria generale della relatività". Nel suo

libro, L'universo e Einstein, Lincoln Barnett afferma:

Insieme allo spazio assoluto, Einstein scardinò il concetto di tempoassoluto – di uno scorrere del tempo costante, invariante, inesorabile,universale, che fluisse dal passato infinito verso il futuro infinito. Moltadell’oscurità che ha circondato la Teoria della Relatività nasce dalla

riluttanza dell’uomo a riconoscere che la sensazione del tempo, come la

sensazione del colore, è una forma di percezione. Proprio come lo spazioè semplicemente un possibile ordine di oggetti materiali, così il tempo è

semplicemente un possibile ordine di eventi. La soggettività del tempoè espressa meglio con le parole di Einstein stesso. “Le esperienze di unindividuo” egli afferma, “ci appaiono ordinate in una serie di eventi; inquesta serie i singoli eventi che ricordiamo, ci appaiono ordinati secondo

il criterio di ‘prima’ e ‘dopo’. Esiste, perciò, per l’individuo, un tempo-dell’Io, o tempo soggettivo. Questo in se stesso non è misurabile. Posso,invero, associare numeri con eventi, in modo che un numero più alto siaassociato a l’evento più recente piuttosto che a un evento anteriore”.43

Da queste parole di Einstein, possiamo comprendere che l’idea che il

tempo si muova in avanti è assolutamente un riflesso condizionato.

Einstein stesso fece rilevare, come è citato nel libro di Barnett: “Lo spazio

137Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 140: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

e il tempo sono forme di intuizione, che non possono essere separate dalla

coscienza più di quanto possano esserlo i concetti di colore, forma o

grandezza”.44

Secondo la “Teoria generale della relatività”, il tempo non è assoluto; a

parte le serie di eventi secondo le quali lo misuriamo, non ha alcuna esistenza

indipendente.

I nostri sogni sono molto importanti per comprendere la relatività del

tempo. Nel sonno facciamo esperienza di eventi che crediamo durare giorni

ma, in realtà, il sogno che facciamo dura solo pochi minuti o persino pochi

secondi.

Al fine di chiarire meglio questo punto, facciamo un esempio. Pensiamo a

una stanza progettata appositamente, con una finestra, e pensiamo di

trascorrere un certo tempo dentro di essa. Nella stanza c’è un orologio con il

quale saremo in grado di vedere il passare del tempo. Attraverso la finestra

possiamo vedere il sole sorgere e tramontare a intervalli regolari. Dopo qualche

138 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 141: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

139Harun Yahya (Adnan Oktar)

giorno ci viene chiesto quanto tempo siamo stati nella stanza. La nostra

risposta sarà calcolata secondo le informazioni ricevute, basate

sull’osservazione dell’orologio fatta di tanto in tanto e su quante volte il sole è

sorto e tramontato. Per esempio, calcoliamo che abbiamo trascorso tre giorni

nella stanza. Ma se la persona che ci ha messo nella stanza venisse a dirci che

siamo in realtà stati nella stanza per due giorni, che il sole che abbiamo visto

dalla finestra era in realtà prodotto artificialmente, e che l’orologio nella stanza

segnava il tempo più velocemente, allora i nostri calcoli non avrebbero senso.

Questo esempio mostra che la nostra conoscenza del ritmo con cui passa

il tempo dipende da riferimenti che cambiano a seconda della persona che lo

sta percependo.

Questo è un esempio di come, in circostanze diverse, una persona

percepisca la stessa quantità di tempo come più breve o più lunga. Ecco un altro

esempio. Per una persona che aspetta che suo fratello esca da un’operazione,

un’ora sembra molte ore. Ma se la stessa persona fa qualcosa che lo diverte

davvero, costui non può comprendere come l’ora sia passata così velocemente.

Einstein dimostrò scientificamente il fatto seguente nel suo “Teoria

generale della relatività”: il ritmo con cui passa il tempo cambia a seconda

della velocità di un corpo e della sua distanza dal centro di gravità. Se la

velocità aumenta, il tempo diminuisce, si contrae, va avanti più lentamente e

sembra che il punto di inerzia si avvicini.

Spieghiamolo con uno degli esperimenti mentali di Einstein. Poniamo che

ci siano due fratelli gemelli. Uno di loro resta in questo mondo, l’altro parte per

un viagio nello spazio durante il quale viaggia quasi alla velocità della luce. Al

suo ritorno dallo spazio, troverà suo fratello gemello molto più vecchio di lui.

La ragione è che il tempo è trascorso molto più lentamente per il fratello che è

andato nello spazio. Si può pensare allo stesso esempio in relazione a un padre

che va nello spazio su una nave che viaggia al 99 per cento della velocità della

luce mentre suo figlio rimane sulla terra. Secondo Einstein, se il padre avesse

27 anni e il figlio 3, 30 anni terrestri dopo, al ritorno del padre sulla terra, il

figlio avrebbe 33 anni e il padre 30. 45

La relatività del tempo non è qualcosa che ha a che fare con l’accelerazione

o il rallentamento dell’orologio; deriva dal fatto che ogni sistema materiale,

fino alle particelle a livello subatomico, funziona a diverse velocità. In un

ambiente dove il tempo fosse rallentato, il battito del cuore di una persona, il

Page 142: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

ritmo della divisione cellulare e l’attività cerebrale sarebbero più lenti. In

questa situazione, una persona vivrebbe la sua quotidianità inconsapevole del

rallentamento del tempo.

Il concetto della relatività del tempo è rivelato nel Corano

Come abbiamo spiegato nelle pagine precedenti, il tempo non è una realtà

assoluta. Grazie alle scoperte della scienza moderna è stato provato con

certezza che esso è una percezione relativa. È straordinario che questa scoperta

fatta dalla scienza nel XX secolo sia stata rivelata nel Corano 1400 anni prima.

Per esempio, in alcuni versetti, è fatto rilevare che la vita è molto breve. Si

dice che una vita umana di circa 60 anni è breve quanto un’ora in un giorno.

Nel Giorno in cui vi chiamerà, Gli risponderete lodandoLo e crederete

di essere vissuti ben poco. (Sura al-Isra’: 52)

Il Giorno in cui li riunirà, sarà come se fossero rimasti solo un'ora e si

riconosceranno tra loro... (Sura Yunus: 45)

140 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Una di due sorelle gemelle fa unviaggio nello spazio a una velocitàprossima a quella della luce. Al suoritorno, trent’anni dopo, la sorellarimasta sulla terra sarà molto piùvecchia rispetto a quella che èandata nello spazio.

3300 AANNNNII FFAA

OOGGGGII

Page 143: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

141Harun Yahya (Adnan Oktar)

In altri versetti, è rivelato che il tempo è molto più breve di quanto

credano gli uomini.

Dirà: « Quanti anni siete rimasti sulla terra?». Risponderanno: « Siamo

rimasti un giorno, o parte di un giorno. Interroga coloro che tengono il

computo ». Dirà: « Davvero siete rimasti ben poco. Se lo aveste saputo!»

(Sura al-Muminun: 112-114)

In altri versetti del Corano si dice che il tempo scorre con velocità diverse

in dimensioni differenti. Per esempio, è rivelato che un giorno è uguale a mille

anni agli occhi di Dio. (Sura al-Hajj: 47) Altri versetti parlano di questo:

Gli angeli e lo Spirito ascendono a Lui in un Giorno la cui durata è di

cinquantamila anni. (Sura al-Ma’arij: 4)

Dal cielo dirige le cose della terra e poi tutto risalirà a Lui, in un Giorno

che sarà come mille anni del vostro contare. (Sura as-Sajda: 5)

Nello stile usato in molti versetti del Corano, è chiaramente mostrato che

il tempo è una percezione. Per esempio, Dio parla di un numero di credenti (I

Dormienti della Caverna) cui Egli diede un sonno profondo per oltre 300 anni.

In seguito, quando li risvegliò, essi credettero di avere dormito per un tempo

molto breve; non potevano immaginare quanto tempo avessero dormito:

Rendemmo sorde le loro orecchie, [rimasero] nella caverna per molti

anni. Li resuscitammo poi, per vedere quale delle due fazioni meglio

computasse il tempo che avevano trascorso. (Sura al-Kahf: 11-12)

Li resuscitammo infine perché si interrogassero a vicenda. Disse uno di

loro: «Quanto tempo siete rimasti?» Dissero: «Siamo rimasti una

giornata o parte di una giornata». Dissero: « Il vostro Signore sa meglio

quanto siete rimasti...». (Sura al-Kahf: 19)

La situazione cui si riferisce il versetto seguente costituisce un’importante

prova del fatto che il tempo è una percezione psicologica:

O colui che passando presso una città in completa rovina [disse]: "Come

potrà Dio ridarle la vita dopo che è morta?". Dio allora lo fece morire per

cento anni, poi lo resuscitò e gli chiese: "Quanto [tempo] sei rimasto?".

Rispose: "Rimasi un giorno o una parte di esso". "No, disse Dio, sei

rimasto cento anni. Guarda il tuo cibo e la tua acqua, sono intatti; poi

guarda il tuo asino, [Ti mostriamo tutto ciò] affinché tu divenga un

Page 144: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

segno per gli uomini. Guarda come riuniamo le ossa e come le

rivestiamo di carne". Davanti all'evidenza disse: "So che Dio è

onnipotente". (Sura al-Baqara: 259)

Come si può vedere, questi versetti rivelano chiaramente che il tempo è

relativo e non assoluto. Ciò significa che il tempo cambia secondo le percezioni

di chi percepisce; non è un esistenza concreta che esiste di per sé al di là di chi

percepisce.

La relatività del tempo spiega la verità del fato

Come si vede dal resoconto della relatività del tempo e dai versetti che si

riferiscono a essa, il tempo non è un concetto concreto, ma varia a seconda

delle percezioni. Per esempio, un intervallo di tempo per noi lungo milioni di

anni, è solo un momento per la percezione di Dio. Un periodo che per noi è

pari a cinquantamila anni è solo un giorno per Gabriele e gli angeli.

Questa verità è molto importante per la comprensione dell’idea di fato. Il

fato è l’idea secondo cui Dio creò ogni singolo evento, passato, presente e

futuro in “un singolo momento”. Ciò significa che ogni evento, dalla creazione

dell’universo fino al Giorno del Giudizio, è già accaduto e si è concluso agli

occhi di Dio. Un numero significativo di persone non riesce a cogliere la realtà

del fato. Costoro non riescono a comprendere come Dio possa conoscere eventi

che non sono ancora accaduti, o come gli eventi passati e quelli futuri siano già

accaduti agli occhi di Dio. Dal nostro punto di vista, le cose che non sono

accadute sono eventi che non sono stati. Questo perché viviamo la nostra vita

in relazione al tempo che Dio ha creato, e non potremmo sapere nulla senza

l’informazione della nostra memoria. Visto che dimoriamo in un mondo dove

siamo messi alla prova, Dio non ci ha dato memoria delle cose che chiamiamo

eventi “futuri”. Di conseguenza, non possiamo sapere che cosa il futuro ha in

serbo. Ma Dio non è legato né allo spazio né al tempo; è Lui che ha già creato

tutto ciò dal nulla. Per questa ragione, il passato, il presente e il futuro sono la

stessa cosa per Dio. Dal Suo punto di vista ogni cosa è già stata; Egli non ha

bisogno di aspettare per vedere il risultato di un’azione. L’inizio e la fine di un

evento sono entrambi, ai Suoi occhi, esperienze simultanee. Per esempio, Dio

già sapeva quale fine attendeva il Faraone ancor prima di inviargli Mosè, ancor

prima che Mosè nascesse e ancor prima che l’Egitto diventasse un impero; e

tutti questi eventi, inclusa la fine del Faraone, agli occhi di Dio, furono

142 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 145: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

143Harun Yahya (Adnan Oktar)

esperienze di un singolo momento. Inoltre, per Dio non esiste una cosa come il

ricordo del passato; il passato e il futuro sono sempre presenti a Dio; ogni cosa

esiste nello stesso momento.

Se pensiamo alla nostra vita come a un filmino, la guardiamo come se

stessimo guardando una videocassetta senza possibilità di mandare avanti il

nastro. Ma Dio vede l’intero film simultaneamente in un singolo colpo d’occhio;

Egli lo ha creato e ne ha determinato ogni dettaglio. Come noi siamo in grado

di vedere la parte iniziale, centrale e finale di un regolo in un sol colpo d’occhio,

così Dio abbraccia in un solo momento, dall’inizio alla fine, il tempo al quale

siamo soggetti. Gli esseri umani, però, fanno esperienza di questi eventi solo

quando viene il tempo di essere testimoni del fato che Dio ha creato per loro. È

così per il fato di tutti coloro che sono nel mondo. La vita di tutti coloro che sono

già stati creati e di chiunque sarà creato, in questo mondo e nel prossimo, è

presente agli occhi di Dio in ogni dettaglio. Il fato di tutte le creature viventi –

pianeti, piante e cose – è scritto insieme al fato di milioni di esseri umani nella

memoria eterna di Dio. Esso rimarrà scritto senza essere perduto o ridotto. La

realtà del fato è una delle manifestazioni dell’eterna grandezza, del potere e

della forza di Dio. Per questo Egli è chiamato il Custode (al-Hafiz).

Il concetto di “passato” viene dall’informazione dellanostra memoria

Per le suggestioni che riceviamo, crediamo di vivere in sezioni separate di

tempo chiamate passato, presente e futuro. L’unica ragione, però, per cui

abbiamo il concetto di “passato” (come abbiamo spiegato sopra) è che sono

state poste diverse cose nella nostra memoria. Per esempio, il momento in cui

ci siamo iscritti alle scuole elementari è una informazione nella nostra

memoria, e quindi la percepiamo come un evento del passato. Gli eventi futuri,

però, non sono nella nostra memoria. Consideriamo quindi ciò di cui non

siamo ancora a conoscenza come cose di cui faremo esperienza o che

accadranno nel futuro. Ma proprio come del passato, dal nostro punto di vista,

abbiamo fatto esperienza, così è per il futuro. Ma, dato che questi eventi non

sono stati dati alla nostra memoria, non possiamo conoscerli.

Se Dio mettesse nella nostra memoria eventi futuri, allora il futuro sarebbe

il passato per noi. Per esempio, una persona di trent’anni ha trent’anni di

ricordi ed eventi nella sua memoria e, per questa ragione, crede di avere un

Page 146: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

PPAASSSSAATTOO

Page 147: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

145Harun Yahya (Adnan Oktar)

FFUUTTUURROO

PPRREESSEENNTTEE

Page 148: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

passato di trent’anni. Se nella sua memoria fossero messi gli eventi futuri tra

l’età di trenta e di settanta allora, per questo individuo trentenne, sia i suoi

trent’anni sia il “futuro” tra i trenta e i settant’anni diventerebbero il passato.

In questa situazione il passato e il futuro sarebbero presenti alla memoria, e per

costui entrambi sarebbero esperienze vissute.

Visto che Dio ha fatto sì che percepissimo gli eventi in una serie definita,

come se ci fosse un tempo cha va dal passato al futuro, Egli non ci informa del

nostro futuro né fornisce queste informazioni alla nostra memoria. Il futuro

non è nella nostra memoria, ma tutti i passati e i futuri umani sono nella Sua

memoria eterna. Ciò, come abbiamo detto prima, è come osservare una vita

umana come fosse già completamente rappresentata e ultimata in un film. Non

potendo mandare avanti il film si vede la propria vita man mano che i

fotogrammi scorrono in successione. Si sbaglia nel credere che i fotogrammi

non ancora visti costituiscano il futuro.

PASSATO PRESENTEFUTURO

Memoria = Passato Pensiero = Futuro

Pensiero = FuturoMemoria = Passato

Il passato di una persona è in realtà informazione presente nella sua memoria. Se tale memoria fossecancellata, il passato sparirebbe. Il futuro è costituito di pensieri umani. Si fanno progetti per il futuro e cisi pensa, ma se i nostri pensieri fossero eliminati, non rimarrebbe alcun concetto di futuro. Se la nostramemoria e i nostri pensieri ci fossero sottratti, rimarremmo solo con il momento dell’esperienza, o conquesto particolare momento.

Page 149: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il passato e il futuro sono notizie dell’invisibile

Nei versetti, Dio rivela che l’unico a conoscere ciò che è segreto, invisibile,

occulto e sconosciuto è Egli stesso.

Di': «O Dio, Creatore dei cieli e della terra, conoscitore del visibile e

dell'invisibile! Tu giudicherai tra i Tuoi servi sulle loro divergenze».

(Sura az-Zumar: 46)

Di' [loro, o Muhammad]: “Invero, la morte che fuggite vi verrà incontro,

quindi sarete ricondotti a Colui Che conosce l'invisibile e il palese, e vi

informerà a proposito di quel che avrete fatto”. (Sura al-Jumu’a: 8)

Disse: "O Adamo, informali sui nomi di tutte [le cose]". Dopo che li

ebbe informati sui nomi, Egli disse: "Non vi avevo forse detto che

conosco il segreto dei cieli e della terra e che conosco ciò che manifestate

e ciò che nascondete?". (Sura al-Baqara: 33)

Generalmente, si crede che la parola “segreto” si riferisca solo a qualcosa di

sconosciuto riguardo al futuro; sia il passato che il futuro, però, sono segreti.

Coloro che hanno vissuto nel passato e coloro che vivranno nel futuro sono

custoditi nella visione di Dio. Dio, però, dona parte della conoscenza custodita

nella Sua visione alla memoria delle persone e la rende nota. Per esempio, quando

Dio donò la conoscenza sul passato nel Corano, disse al Profeta Muhammad (Dio

lo benedica e gli dia pace) che questa era una notizia dell’invisibile:

Questa è una delle notizie dell'ignoto che ti riveliamo. Tu non le conoscevi

e neppure il tuo popolo prima di ora. Sopporta dunque con pazienza. In

verità i timorati [di Dio] avranno il buon esito». (Sura Hud: 49)

Sono queste le storie segrete che ti riveliamo, chè certo non eri tra loro

quando si riunivano per tramare. (Sura Yusuf: 102)

Dio donò al Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli conceda la pace)

informazioni su alcune cose che non erano ancora accadute, notizie

dell’invisibile sul futuro. Per esempio, la presa della Mecca (Sura Al-Fath: 27) e

la vittoria dei greci sui pagani (Ar-Rum: 3-4) furono rivelate al Profeta

Muhammad (Dio lo benedica e gli conceda la pace) prima che accadessero. I

detti del Profeta (Dio lo benedica e gli conceda la pace) sui segni del giorno

della resurrezione e la fine del tempo (che erano notizie dell’invisibile per la

gente di quell’epoca) mostrano che fu Dio a insegnargli queste cose.

147Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 150: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il Corano dice che le notizie dell’invisibile sono rivelate ai profeti e ad

alcuni credenti devoti. Per esempio, fu rivelato a Giuseppe che la trappola che

i suoi fratelli gli avevano teso sarebbe finita nel nulla (Sura Yusuf: 15), e alla

madre di Mosé fu rivelato che suo figlio sarebbe sfuggito alla crudeltà del

Faraone e sarebbe diventato un profeta. (Sura al-Qasas: 7)

In conclusione, tutto ciò che chiamiamo passato e futuro sono notizie

dell’invisibile celate nella visione di Dio. Dio dona parte della sua conoscenza

alla memoria di coloro che sceglie, nel momento che sceglie, rendendoli così

consapevoli di parte dell’ignoto. Gli eventi che diventano visibili e osservabili

sono descritti dagli esseri umani come eventi passati.

L’importanza di affidarsi al fato

Il fatto che il passato e il futuro siano già creati agli occhi di Dio, e che tutto

sia accaduto e sia presente ai Suoi occhi, dimostra una verità molto importante.

Ognuno è completamente sottomesso al proprio destino. Proprio come una

persona non può cambiare il proprio passato, così non può cambiare il proprio

futuro perché, come il passato, il futuro è già accaduto. Tutto il futuro è

determinato – quando e dove gli eventi accadranno, cosa mangerà, con chi

parlerà, di cosa discuterà, quanto denaro guadagnerà, quali malattie prenderà,

e quando, dove e come morirà. Tutto ciò è già davanti agli occhi di Dio e sono

già esperienze nella Sua memoria. Ma tale conoscenza non è ancora nella

memoria della persona.

Perciò, coloro che sono afflitti, turbati, oltraggiati e preoccupati del futuro,

sono vanamente in ansia. Il futuro di cui sono così preoccupati e ansiosi è già

accaduto. E non ha importanza cosa facciano, non possono cambiare questo fatto.

A questo punto è molto importante far rilevare che è necessario evitare

una comprensione errata del fato. Alcuni fraintendono e credono che ciò che è

nel loro destino accadrà comunque e che quindi non si possa fare nulla. È vero

che tutto ciò di cui facciamo esperienza è determinato nel nostro destino. Ogni

esperienza di un fatto è già stata vissuta agli occhi di Dio ed è scritta in ogni

dettaglio nella Madre del Libro (Lawh Mahfuz). Ma Dio dà a ognuno la

sensazione di poter cambiare le cose e fare le proprie scelte e decisioni. Per

esempio, quando si vuole bere un bicchier d’acqua, non si dice “Se è il mio

destino berrò”, e non ci si siede senza muoversi. Invece, ci si alza, si prende un

148 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 151: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

149Harun Yahya (Adnan Oktar)

bicchiere e si beve l’acqua. In realtà, si beve una quantità predeterminata di

acqua da un bicchiere predeterminato. Ma mentre lo si fa, si ha la sensazione

di agire secondo il proprio desiderio e la propria volontà. Si ha questa

sensazione nel corso della vita in ogni cosa che si fa. La differenza tra una

persona che si affida a Dio e al fato creato da Dio e una che non riesce a cogliere

questa verità è la seguente: la persona che si affida a Dio sa che ogni cosa che

fa è in accordo alla Sua volontà nonostante la sensazione di averlo fatto lui

stesso. L’altra persona presume erroneamente di avere fatto tutto con la sua

intelligenza e il suo potere.

Per esempio, quando chi si è affidato a Dio viene a conoscenza del fatto di

aver contratto una malattia, sa che la malattia è nel suo destino e ha fiducia in

Dio. Crede che poiché Dio l’ha determinata nel suo destino, certamente gli

porterà un grande bene. Ma non aspetta senza prendere misure, credendo che

se è destinato a migliorare migliorerà. Al contrario, prende tutte le precauzioni

possibili; si reca dal dottore, presta attenzione alla sua dieta e prende medicine.

Ma non dimentica che l’efficacia del dottore, del trattamento, della medicina,

come anche il possibile miglioramento, è già deciso nel suo destino. Costui sa

che tutto ciò è nella memoria di Dio e vi era presente ancor prima che lui

venisse al mondo. Nel Corano, Dio rivela che tutto ciò di cui gli esseri umani

fanno esperienza è stato scritto in precedenza in un libro:

Non sopravviene sventura né alla terra né a voi stessi, che già non sia

scritta in un Libro prima ancora che [Noi] la produciamo; in verità ciò è

facile per Dio. E ciò affinché non abbiate a disperarvi per quello che vi

sfugge e non esultiate per ciò che vi è stato concesso. Dio non ama i

superbi vanagloriosi. (Sura al-Hadid: 22-23)

Per questa ragione, chiunque creda nel fato non si turberà né si dispererà

per ciò che gli accade. Al contrario, si affiderà a Dio con somma fiducia e

sicurezza. Dio ha determinato in anticipo tutto ciò che accade a una persona;

Egli ha ordinato di non dolersi per ciò che accade, e di non compiacersi delle

benedizioni che si ricevono. Le difficoltà di cui gli esseri umani fanno

esperienza, come anche la ricchezza e il successo, sono determinate da Dio.

Tutte queste cose sono predeterminate nel fato dal nostro Signore per mettere

alla prova gli esseri umani. Come è rivelato in un versetto, “…L'ordine di Dio

è decreto immutabile.” (Sura al-Ahzab: 38)

Page 152: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

In questa foto le persone non vedono l’automobile, e quelle nell’automobile non vedono loro. In questoparticolare momento gli uni non sono consapevoli della presenza degli altri. Ma se si osserva questasituazione da lontano e da un luogo differente si vedranno facilmente le due parti contemporaneamente. Lostesso accade nella vita umana.

DDIIOO CCOONNOOSSCCEE EE VVEEDDEE IILL NNOOSSTTRROO PPAASSSSAATTOO EE IILL NNOOSSTTRROOFFUUTTUURROO CCOOMMEE FFOOSSSSEERROO UUNN SSOOLLOO MMOOMMEENNTTOO

Page 153: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Abbiamo il concetto di passato e futuro e, visto che siamo legati al tempo, siamo in grado di vedere il nostrofuturo solo col passare del tempo. Ma dal momento che Dio non è legato allo spazio e al tempo, Egli vede ilnostro passato, il nostro futuro e il nostro presente in unico momento, in completa vivezza e chiarezza. Peresempio, l’improvvisa frenata che farà quest’uomo quando vedrà le persone sulla strada è, agli occhi di Dio,conosciuta e vista in anticipo.

Page 154: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

In un altro versetto, Dio rivela che “Ogni cosa creammo in giusta

misura.” (Sura al-Qamar: 49) Non solo gli esseri umani ma anche tutte le cose

animate e inanimate, il sole, la luna, le montagne e gli alberi, hanno un loro

destino, determinato da Dio. Per esempio, un vaso d’antiquariato frantumato

si è frantumato al momento determinato dal suo destino. Mentre veniva

plasmato, fu determinato chi avrebbe usato questo vaso secolare, e in quale

angolo di quale casa e con quali altri oggetti sarebbe stato. I disegni sul vaso e

i suoi colori furono determinati in anticipo nel suo fato. Nella memoria di Dio

c’era la conoscenza del giorno, dell’ora, del minuto, della persona e del modo

in cui sarebbe stato infranto. Il primo momento in cui il vaso fu plasmato, il

primo momento in cui fu posto in vendita in una vetrina, il primo momento in

cui fu posto nell’angolo della casa, il momento in cui fu frantumato, in breve

ogni momento nella vita centenaria di questo vaso, era presente agli occhi di

Dio come un unico singolo momento. Mentre anche se colui che avrebbe rotto

il vaso non ne era consapevole fino a un momento prima che accadesse, quel

momento era esperienza e conoscenza agli occhi di Dio. Per questa ragione,

Dio dice agli esseri umani di non dolersi per le cose che possono essere sfuggite

loro. Ciò che è sfuggito a seguito il suo fato, e non lo si può cambiare. Si deve

trarre una lezione da ciò che accade nel proprio fato, e comprenderne lo scopo

e i benefici che ne conseguono. Si deve sempre tendere alla misericordia, alla

compassione e alla giustizia infinita del nostro Signore, Colui Che crea il loro

fato, e risparmia e protegge i Suoi servitori.

Coloro che conducono la propria esistenza incuranti di questa importante

verità vivono nell’ansia e nel timore. Per esempio, si preoccupano del futuro dei

loro figli. Sono coinvolti da domande del tipo: in quale scuola andranno? Quale

professione intreprenderanno? Godranno di buona salute? Che tipo di vita

condurranno? Ogni momento della vita di una persona, tuttavia, è determinato

nella visione di Dio, dal momento in cui egli è una singola cellula al tempo in cui

impara a leggere e scrivere, dalla prima risposta che dà a un esame universitario

all’azienda per cui lavorerà durante la sua vita, dalle carte che firmerà a quante

volte le firmerà, fino a dove e come morirà. Tutte queste cose sono celate nella

memoria di Dio. Per esempio, in questo momento, una persona è allo stadio

fetale, alle scuole elementari e all’università. Tutto questo è nella memoria di Dio

come un unico singolo momento, insieme al momento in cui egli festeggia il suo

trentacinquesimo compleanno, il giorno in cui inizia a lavorare, il momento in

152 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 155: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

153Harun Yahya (Adnan Oktar)

Ogni cosa esistente è creatacon un destino. Persinoprima che un vaso vengafabbricato, agli occhi di Dio èdeterminato chi lo farà e inquale stile, chi lo comprerà edove, in quale casa e inquale angolo verrà posto, ein quale giorno, in qualemomento e per qualeragione cadrà e si romperà.

Page 156: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

cui incontra gli angeli dopo la morte, il momento in cui viene sepolto, e il

momento, nel Giorno del Giudizio, quando dovrà rendere conto a Dio.

È quindi inutile preoccuparsi e temere per una vita di cui ogni momento

è stato vissuto, è stato esperienza, ed è ancora presente nella memoria di Dio.

Non ha importanza quanto una persona si impegni e non ha importanza

quanto sia ansiosa, tutti, i suoi figli, il suo coniuge, gli amici e i parenti,

vivranno la vita che è presente agli occhi di Dio.

Se le cose stanno così, una persona di coscienza e intelligenza che colga

questa verità deve affidarsi umilmente a Dio e al fato che Egli ha creato. In

realtà, ognuno è già sottomesso a Dio, creato in ossequio a Lui. Non ha

importanza se gli piaccia o meno, egli vive in ossequio al fato creato per lui da

Dio. Una persona che rinnega il suo fato è un rinnegatore perché tale

condizione è determinata nel suo fato.

Coloro che si sottomettono volontariamente a Dio possono sperare di

godere del compiacimento e della misericordia di Dio e di ottenere il Paradiso;

costoro vivranno una vita di benessere in sicurezza e felicità sia in questo

mondo sia nel mondo che verrà. Questo perché, per una persona che si

sottomette a Dio, sapendo che non c’è nulla di meglio che il fato creato per lui

da Dio, non c’è nulla per cui aver paura o ansia. Questa persona farà ogni

sforzo, consapevole del fatto che questo sforzo è nel suo destino e,

154 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Persino prima cheun’automobile siafabbricata, èdeterminato nel suodestino di che coloresarà, chi la comprerà epersino il modo in cuisarà nella discarica.

Page 157: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

155Harun Yahya (Adnan Oktar)

indipendentemente da ciò che faccia, non avrà la possibilità di cambiare

quanto è scritto in esso.

Un credente si sottometterà al fato creato da Dio. Di fronte a ciò che gli

accadrà, farà del suo meglio per comprendere lo scopo di questi eventi, per

prendere precauzioni, e per fare lo sforzo di cambiare le cose per il meglio. Ma

troverà conforto nella consapevolezza del fatto che tutte queste cose accadono

in conformità al fato e che Dio ha determinato le cose di maggiore beneficio in

anticipo. Come esempio di ciò, il Corano parla delle misure prese da Giacobbe

per la sicurezza dei suoi figli. Al fine di di insegnare ai suoi figli a stare in

guardia dalle persone con intenzioni malvagie, Giacobbe consigliò loro di

entrare in città da porte diverse ma ricordò loro che questo non avrebbe in

alcun modo influenzato il fato determinato da Dio.

Disse: «O figli miei, non entrate da una sola porta, ma entrate da porte

diverse. In nulla potrei proteggervi nei confronti di Dio. La decisione

appartiene solo ad Dio e in Lui confido. In Lui confidino coloro che

confidano».” (Sura Yusuf: 67)

Si può fare ciò che più aggrada, ma non si sarà mai in grado di cambiare

il proprio destino. Ciò è rivelato in questo versetto:

Dopo la tristezza, fece scendere su di voi un senso di sicurezza e un

sopore che avvolse una parte di voi mentre altri piangevano su sé stessi

e concepirono su Dio pensieri dell'età dell'ignoranza, non conformi al

vero. Dicevano: "Cosa abbiamo guadagnato in questa impresa?" . Di'

loro:"Tutta l'impresa appartiene ad Dio" . Quello che non palesano lo

nascondono in sé: " Se avessimo avuto una qualche parte in questa

storia, non saremmo stati uccisi in questo luogo" . Di': "Anche se foste

stati nelle vostre case, la morte sarebbe andata a cercare nei loro letti

quelli che erano predestinati. Tutto è accaduto perché Dio provi quello

che celate in seno e purifichi quello che avete nei cuori. Dio conosce

quello che celano i cuori. (Sura Al ‘Imran: 154)

In questo versetto si può vedere che anche se si fugge da un compito

deciso da Dio al fine di evitare la morte, se questa è scritta nel destino, si morirà

comunque. Persino i modi e i metodi cui si ricorre per sfuggire alla morte sono

determinati dal fato e ognuno farà esperienza di ciò che è scritto nel suo

Page 158: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

destino. E in questo versetto, Dio rivela agli esseri umani che lo scopo di ciò

che è creato nel loro fato è di metterli alla prova e purificare i loro cuori. Nel

Corano si dice che la morte di ognuno è determinata agli occhi di Dio e che il

concepimento di un bambino accade con il permesso di Dio.

Dio vi ha creati dalla terra e poi da una goccia di sperma e quindi vi ha

disposti a coppie. Non c'è femmina che sia gravida o partorisca a Sua

insaputa. A nessuno sarà prolungata o abbreviata la vita senza che ciò non

sia [scritto] in un Libro. In verità ciò è facile per Dio. (Sura Fatir: 11)

Nei versetti che seguono viene rivelato che ogni azione è scritta frase per

frase e che anche ogni esperienza nel paradiso è già stata vissuta. Come si è

detto in precedenza, la vera vita del paradiso è, per noi, nel futuro. Ma le vite

di coloro che sono in paradiso, le loro conversazioni e il loro banchettare sono

nella memoria di Dio in questo momento. Prima ancora della nascita, il futuro

dell’umanità in questo mondo e nell’altro è già stato vissuto agli occhi di Dio

in un solo momento, ed è custodito nella Sua memoria.

Tutto quel che fecero è nei registri: ogni cosa piccola o grande vi è

segnata. I timorati saranno tra Giardini e ruscelli, in un luogo di verità,

presso un Re onnipotente. (Sura al-Qamar: 52-55)

Da queste parole del Corano si può comprendere che, agli occhi di Dio, il

tempo è un singolo momento, e che per Lui non c’è passato né futuro. Come si

vede, alcuni eventi che per noi saranno nel futuro, sono considerati nel Corano

già passati da lungo tempo. Questo perché sia il passato che il futuro sono

creati da Dio come un singolo momento. Perciò, un evento descritto come

futuro, in realtà è già accaduto ma, visto che non possiamo comprenderlo, lo

crediamo futuro. Per esempio, nei versetti dove viene descritto il momento in

cui gli esseri umani devono render conto a Dio, esso è considerato come un

evento passato da molto tempo.

Sarà soffiato nel Corno e cadranno folgorati tutti coloro che saranno nei

cieli e sulla terra, eccetto coloro che Dio vorrà. Quindi vi sarà soffiato

un'altra volta e si alzeranno in piedi a guardare. La terra risplenderà della

luce del suo Signore, sarà aperto il Registro e saranno condotti i profeti e i

testimoni. Saranno giudicati con equità e nessuno subirà un torto. Ogni

anima sarà ricompensata con esattezza per quello che avrà fatto. Egli ben

156 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 159: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

157Harun Yahya (Adnan Oktar)

conosce quello che fanno. I miscredenti saranno condotti in gruppi

all'Inferno. Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi

guardiani diranno: « Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra gente,

che vi recitarono i versetti del vostro Signore e vi avvertirono dell'incontro

di questo Giorno?». Risponderanno: « Sì, ma la promessa del castigo si

realizza contro i miscredenti!». Verrà detto loro: «Entrate per le porte

dell'Inferno per rimanervi in perpetuo». Quant'è orribile la dimora degli

arroganti. E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno condotti in

gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue porte e i

suoi guardiani diranno [loro]: « Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui

per rimanervi in perpetuo». (Sura az-Zumar: 68-73)

Altri esempi si trovano nei seguenti versetti:

Ogni anima verrà accompagnata da una guida e da un testimone. (Sura

Qaf: 21)

e si spaccherà il cielo, così fragile in quel Giorno. (Sura Al-Haqqah: 16)

Li compenserà del loro perseverare con il Giardino e la seta. Adagiati su

alti divani, non dovranno subire né il sole, né il freddo pungente. (Sura

al-Insan: 12-13)

E apparirà la Fornace per chi potrà vederla. (Sura an-Nazi’at: 36)

Oggi invece sono i credenti a ridere dei miscredenti. (Sura al-

Mutaffifin: 34)

Gli iniqui vedranno il fuoco. Allora capiranno di stare per cadervi e non

avranno nessuno scampo. (Sura al-Kahf: 53)

Nei versetti citati, gli eventi di cui faremo esperienza dopo la morte sono

descritti come conclusi. Questo perché Dio non è legato alla dimensione

relativa del tempo come noi. Dio ha voluto tutti questi eventi nell’atemporalità;

gli esseri umani li hanno compiuti, ne hanno già fatto esperienza, e li hanno

conclusi. Il versetto seguente rivela che ogni tipo di evento, grande e piccolo,

accade nella conoscenza di Dio ed è scritto in un libro.

In qualunque situazione ti trovi, qualunque brano del Corano reciti e

qualunque cosa facciate, Noi siamo testimoni al momento stesso in cui

la fate . Al tuo Signore non sfugge neanche il peso di un atomo sulla

terra o nel cielo; non c'è cosa alcuna più piccola o più grande di ciò , che

non sia [registrata] in un Libro esplicito. (Sura Yunus: 61)

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LL’’EETTEERRNNIITTÀÀ ÈÈCCEELLAATTAA NNEELLLLAAMMEEMMOORRIIAA DDII DDIIOO

LL’’EETTEERRNNIITTÀÀ ÈÈCCEELLAATTAA NNEELLLLAAMMEEMMOORRIIAA DDII DDIIOO

Page 162: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

160 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Alcuni di coloro che non comprendono fino in fondo che la

materia è in realtà un complesso di percezioni che si

costituiscono nel cervello, cadono in errore e traggono

conclusioni errate. Per esempio, alcuni intendono le spiegazioni

sull’illusorietà della materia come come se queste significassero che la materia

non esiste. Altri credono che la materia esista come illusione solo quando la

guardiamo, ma che non esista quando non la guardiamo. Nessuna di queste

idee è corretta.

Primo, dire che la materia non esiste, o che le persone, gli alberi o gli

uccelli non esistono è certamente sbagliato. Tutte queste cose esistono e sono

state create da Dio. Ma, come abbiamo detto fin dall’inizio di questo libro, Dio

ha creato tutte queste cose come immagini o percezioni. Ciò a dire che, dopo

averle create, Egli non diede loro un’esistenza concreta e indipendente.

Ognuna di esse continua a essere creata ogni momento.

Che noi le vediamo o meno, tutte queste cose sono eterne nella memoria

di Dio. Tutte quelle che sono esistite prima di noi, e quelle che esisteranno dopo

di noi, sono già state create da Dio in un unico singolo momento. Come è stato

illustrato nel capitolo precedente, il tempo è un’illusione; Dio lo ha creato e non

è legato a esso. Perciò, le cose che per noi esisteranno nel futuro sono state

create in un solo momento agli occhi di Dio ed esistono attualmente. Ma non

possiamo ancora vederle perchè siamo siamo legati al tempo.

Proprio come le cose che vedremo nel futuro (o che per

noi esisteranno nel futuro) sono presenti in ogni

momento nella memoria di Dio, così, nello stesso

modo, le cose del passato non smettono di esistere, ma

sono presenti nella memoria di Dio. Per esempio, il

momento in cui eri un feto nel grembo di tua madre, il

giorno in cui hai iniziato a leggere e scrivere, il momento

in cui hai preso la prima pagella, la prima esperienza

alla guida di un’automobile, quella volta che una

vecchia signora ti ha sorriso quando le hai ceduto

Ogni momento della nostra vita è conservato nellamemoria di Dio in tutta la sua vividezzà.

Page 163: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

OOGGNNII MMOOMMEENNTTOO DDEELLLLAA NNOOSSTTRRAA VVIITTAA ÈÈ CCOONNSSEERRVVAATTOONNEELLLLAA VVIISSIIOONNEE DDII DDIIOO.. NNEESSSSUUNNOO ÈÈ PPEERRDDUUTTOO,, OOGGNNUUNNOO

RRIIMMAANNEE VVIIVVIIDDOO

Page 164: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

il tuo posto sull’autobus, e altre cose del genere di cui hai fatto esperienza nel

passato, insieme a tutti i momenti di cui farai esperienza nel futuro, sono, in

questo momento, nella memoria di Dio, e vi rimarranno per l’eternità.

Poniamo che tu dia un calcio a una pietra mentre cammini lungo un

sentiero. Il momento in cui lo avresti fatto è stato determinato e creato nel tuo

destino ancor prima che tu nascessi. Il fatto che questa pietra sia caduta da un

pezzo di roccia più grande, e ogni stadio in cui si formavano ognuna delle sue

fenditure e cavità – tutto ciò era presente agli occhi di Dio ancor prima che tu

dessi il calcio alla pietra.

La stessa cosa è vera di una farfalla morta che vedi in un bidone della

spazzatura o di una foglia secca che cade da un albero sulla tua testa. Dal

momento in cui la farfalla era ancora un bruco fino al momento in cui lasciò il

bozzolo, dal momento in cui le sue ali si asciugarono fino al momento in cui

cadde nel bidone, tutto è stato predeterminato nel suo destino. Agli occhi di

Dio, la farfalla viva e la farfalla morta continuano a esistere e continueranno a

esistere eternamente.

162 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Ogni stato della farfalla che si vede nella foto – dal momento in cui è un uovo almomento in cui entra nel bozzolo, dal momento in cui lascia il bozzolo e inizia a volareal momento in cui muore – è presente in maniera vivida agli occhi di Dio. Agli occhi diDio la farfalla sta ora lasciando il bozzolo, inizia a volare e cade al suolo.

Page 165: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

163Harun Yahya (Adnan Oktar)

Ogni cosa è registrata nella Madre del Libro

Come abbiamo spiegato nella sezione precedente, Dio ha creato in un solo

momento ogni evento e ogni creatura che percepiamo come passata e futura.

Nel Corano è rivelato che i destini di ogni essere umano e di ogni altra creatura

sono celati nella Madre del Libro:

Esso è presso di Noi, nella Madre del Libro , sublime e colmo di

saggezza. (Sura az-Zukhruf: 4)

… presso di Noi c'è un Libro che conserva [ogni cosa].. (Sura Qaf:4)

Non c'è nulla di occulto nel cielo e sulla terra che non sia in un Libro

chiarissimo. (Sura an-Naml: 75)

In altri versetti, Dio dice che tutto ciò che accade in cielo e in terra è

registrato in questo libro.

I miscredenti dicono: « Non ci raggiungerà l'Ora». Di' [loro]: « No, per il

mio Signore: certamente giungerà a voi, per Colui che conosce

l'invisibile», Colui al quale non sfugge il peso di un atomo, nei cieli e

sulla terra, e non c'è nulla di più grande o più piccolo che non sia in un

Libro chiarissimo». (Sura Saba’: 3)

In questo versetto è rivelato che, da quando l’universo fu creato, l’animato

e l’inanimato, ogni evento che accade è una creazione di Dio di cui Egli ha

quindi conoscenza. In altre parole, tutto questo è nella memoria di Dio. La

Madre del Libro è una manifestazione di Dio in quanto Custode (Al-Hafiz).

Del passato e del futuro si fa in realtà esperienza nelpresente

Visto che il tempo non esiste agli occhi di Dio, tutte le cose accadono in un

singolo momento, cioè nel “presente”. Ogni evento che pensiamo come

passato o futuro è presente a Dio; ai Suoi occhi tutto è molto più chiaro e vitale

di quanto possiamo percepire noi. Per esempio, in questo momento Giona (la

pace sia con lui) viene gettato in mare perché hanno tirato a sorte ed è toccato

a lui; Giuseppe (la pace sia con lui) viene buttato nel pozzo dai suoi fratelli; sta

mangiando il suo primo pasto in prigione e sta lasciando la prigione. In questo

momento Maria sta parlando con Gabriele; Gesù (la pace sia con lui) sta

nascendo. In questo momento Noè (la pace sia con lui) sta piantando il primo

Page 166: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

chiodo dell’arca e la sta lasciando insieme alla sua famiglia nel luogo che Dio

scelse per loro. La madre di Mosè (la pace sia con lui) sta mettendo la sua culla

nell’acqua, Mosé (la pace sia con lui) sta ricevendo la prima rivelazione da Dio

nel roveto, sta aprendo le acque e i credenti le stanno attraversando. In questo

momento il Faraone e il suo esercito stanno annegando nell’attraversare il

mare e Mosé (la pace sia con lui) sta parlando con Khidr, Khidr sta restaurando

il muro dei bambini orfani. Coloro che chiesero a Dhu'l-Qarnayn di costruire

una barriera per proteggerli stanno in questo momento presentando la loro

richiesta e Dhu'l-Qarnayn sta costruendo il bastione nel quale nessuno avrebbe

fatto breccia fino al Giorno del Giudizio. Abramo (la pace sia con lui) sta in

questo momento mettendo in guardia suo padre, distruggendo gli idoli

pagani, e il fuoco che gli lanciano addosso gli sta dando freschezza. Il Profeta

Muhammad (Dio lo benedica e gli conceda pace) sta in questo momento

ricevendo una rivelazione da Gabriele e viene portato dalla Masjid al-Haram

alla Masjid al-Aqsa. In questo momento il popolo di ‘Ad viene distrutto.

164 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Gli eventi del passato sonoesperienze vivide e chiarenella memoria di Dio comegli eventi passati. Peresempio, gli operai checostruivano le piramidistanno ora trasportando ilmateriale, si stannostancando, hanno sete estanno bevendocontemporaneamente.

Page 167: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Mosè e la sua gente stannoora fuggendo attraverso leacque divise e si stannosalvando. Il Faraone e lasua armata sono orasommersi dal mare e stannoannegando. L’arca di Noè eil tempio di Salomonevengono costruiti ora. Tuttequeste cose sono presentiin questo momento nellamemoria di Dio, in modomolto più vivido e chiaro diquanto possiamo sapere.

Page 168: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Tutti i momenti sono celati come un unico momento nella memoria di Dio – dalmomento in cui un seme cade al suolo da un albero di banane, al momento incui le banane sono raccolte dall’albero, inscatolate e inviate al mercato,vendute quindi al mercato, portate a casa, e messe nel cesto della frutta. Ognimomento è un’esperienza vivida agli occhi di Dio. Nessuno stato della bananaè distrutto agli occhi di Dio, ma è conservato per sempre.

Page 169: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Coloro che sono in Paradiso sono sui loro troni impegnati a conversare; coloro

che sono all’inferno vengono consegnati alle fiamme e stanno soffrendo con un

grande dolore per cui non c’è rimedio o alternativa.

Dio vede e ode tutte queste cose, in questo momento, con una chiarezza

molto maggiore di quanto possiamo immaginare. Dio può udire suoni a

frequenze che noi non possiamo udire, e può vedere cose che noi non possiamo

vedere. Tutti gli eventi e i suoni che possiamo percepire o meno, sono tutti

presenti agli occhi di Dio, che ne fa esperienza in ogni momento in tutta la loro

vividezza. Nessuna di queste cose è mai persa, ma continua nella memoria di

Dio in tutti i dettagli.

Questo è vero anche per tutti gli eventi della tua vita. Per esempio, le

fondamenta della casa che ti ha lasciato tuo nonno vengono costruite in questo

momento. Tuo padre sta nascendo ora in questa casa. Il momento in cui hai

iniziato a parlare è ora. Ora stai mangiando il pasto che “in realtà” mangerai

tra dieci anni.

La realtà presentataci da tutti questi esempi è questa: nessun momento,

nessun evento o nessuna cosa esistente ha mai cessato, né mai cesserà, di

esistere. Come un film che stiamo guardando in televisione è registrato su

pellicola e composto di diversi fotogrammi, e come il fatto che non vediamo

alcuni fotogrammi non significa che essi non esistano, così stanno le cose per

ciò che chiamiamo “il passato” e “il futuro”.

È molto importante comprendere correttamente un fatto: nessuna di

queste immagini è come un ricordo o un sogno. Tutte sono vivide come se ne

stessi facendo esperienza in questo momento. Ogni cosa è oltremodo viva.

Visto che Dio non ci dà queste percezioni, le vediamo come passate. E Dio può

mostrarci queste immagini in qualunque momento voglia; dandoci le

percezioni proprie a questi eventi, Egli può farci fare esperienza di essi.

Da questi esempi si può vedere che, per Dio, il passato e il futuro sono la

stessa cosa. Per questa ragione nulla è celato a Dio, come questo versetto fa

rilevare;

(Luqman disse a suo figlio): «O figlio mio, anche se fosse come il peso

di un granello di senape, nel profondo di una roccia o nei cieli o sulla

terra, Dio lo porterà alla luce. Dio è dolce e ben informato». (Sura

Luqman: 16)

167Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 170: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

A coloro che, in Paradiso, desiderano vederlo, Dio puòmostrare il passato proprio come è stato

Se un servitore di Dio in Paradiso lo desidera, Dio può mostrargli le cose

della vita terrena proprio come sono state. Per esempio, se una persona in

Paradiso chiede a Dio di mostrargli il suo cane morto come ancora vivo, la sua

casa incendiata prima che fosse distrutta, o il Titanic prima che affondasse, Dio

può mostrargli tutto questo in un modo ancor più vivido di quanto fosse in

precedenza. Per esempio, mentre il Titanic avanza sul mare, i pesci che lo

circondano saranno tutti nello stesso posto di allora, e i passeggeri staranno

discutendo le stesse cose usando le stesse parole. Oppure le grandi civiltà

antiche possono essere viste nel momento più alto del loro splendore e della

loro ricchezza. Una persona che sia curiosa della civiltà inca può vederne

qualunque periodo a suo piacimento. Visto che ogni evento continua a essere

vissuto eternamente con la stessa vividezza nella memoria di Dio, la persona

che vuole vedere un evento troverà tutto presente proprio come era.

In un versetto, Dio rivela che in Paradiso le persone avranno tutto ciò che

desiderano:

... e in quella [vita] avrete ciò che l'anime vostre desidereranno e quel

che chiederanno. (Sura Fussilat: 31)

Se chi è in Paradiso lo vuole, Dio gli mostrerà ogni immagine ed evento

terreni, che gli daranno dolore ma lo renderanno felice e gioioso. Questa è una

168 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Ogni momento dellademolizione di questo edificioè presente nella memoria diDio. Ogni momento – daquello in cui vengono gettatele fondamenta a quello in cuiviene distrutto – rimarràpresente per sempre, nullaandrà perduto.

Page 171: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

169Harun Yahya (Adnan Oktar)

NNEESSSSUUNN MMOOMMEENNTTOO DDII CCUUII VVIIEENNEE FFAATTTTAA EESSPPEERRIIEENNZZAASSCCOOMMPPAARREE AAGGLLII OOCCCCHHII DDII DDIIOO

Page 172: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

LL’’UUOOMMOO OOSSSSEERRVVAA OOGGNNII MMOOMMEENNTTOO DDEELLLLAA SSUUAA EESSIISSTTEENNZZAAMMEENNTTRREE HHAA LLUUOOGGOO,, PPRROOPPRRIIOO CCOOMMEE II FFOOTTOOGGRRAAMMMMII DDII UUNN FFIILLMM

Page 173: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

grande benedizione che Dio ha preparato per i Suoi servitori meritevoli in

Paradiso.

L’importanza di questo argomento per gli esseri umani

Questo argomento è di grande importanza per gli esseri umani perché

tutto ciò che ci accade in un giorno, persino le cose che abbiamo già

dimenticato a sera, il modo in cui agiamo, i nostri atteggiamenti e ogni

pensiero che ci passa per la testa, non viene dimenticato da Dio e rimane

presente ai suoi occhi.

Per esempio, se una persona spettegola con un amico, poi lo dimentica,

ciò non è importante per lui. Ma quel momento di pettegolezzo rimane per

sempre presente agli occhi di Dio. O se una persona esprime un pensiero

negativo sui musulmani, quel pensiero, il momento in cui è stato formulato,

l’espressione che costui aveva sul viso e le parole che ha usato, tutto rimane

per sempre presente agli occhi di Dio. O l’abnegazione con cui una persona dà

del cibo a un amico anche se ha fame rimarrà eternamente presente agli occhi

di Dio insieme alle circostanze di quel momento, e all’atteggiamento e ai

pensieri espressi. O se una persona rimane paziente in un momento difficile

per amore di Dio e dice parole gentili a chi gli causa quella difficoltà, non

vedrà il proprio comportamento giusto e morale andare perso, ma esso sarà

conservato per l’eternità. E nel Giorno del Giudizio, Dio chiederà conto di tutte

le gesta buone e cattive che ciascuno ha compiuto; le cose che le persone hanno

fatto ma dimenticato saranno di fronte a loro, né dimenticate né mutate.

Alcuni saranno persino sorpresi del fatto che il libro che gli viene dato nel

corso del giudizio sia così dettagliato, e diranno,

E vi si consegnerà il Registro . Allora vedrai gli empi, sconvolti da quel

che contiene. Diranno: «Guai a noi! Cos'è questo Registro che non lascia

passare azione piccola o grande senza computarla! ». E vi troveranno

segnato tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad

alcuno. (Sura al-Kahf: 49)

Per questa ragione, se una persona è consapevole di questa verità non

deve mai dimenticare che ogni azione e ogni pensiero sono sigillati per sempre

nella memoria di Dio e continueranno a esistere in essa; costui deve

preoccuparsi del Giorno del Giudizio e temerlo.

171Harun Yahya (Adnan Oktar)

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172 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

In un’intervista al famoso fisico Julian Barbour, autore de La fine del

tempo, apparso sulla rivista Discover, si dimostra che gli argomenti che abbiamo

affrontato in questa sezione sono scientificamente verificabili. Alcuni dei temi che

Barbour trattò nell’articolo: “Da qui all’eternità” sono riportati da Tim Folger, un

giornalista di Discover:

Nella sua opinione, questo momento e tutto ciò che contiene – Barbour stesso, il

suo visitatore americano, la terra, e tutto ciò che è al di là delle galassie più

lontane – non cambierà mai. Non ci sono passato e futuro. Invero, il tempo e il

movimento non sono altro che illusioni. Nell’universo di Barbour, ogni momento

della vita di ogni individuo – nascita, morte e tutto ciò che sta fra le due – esiste

per sempre. “Ogni istante che viviamo”, dice Barbour, “è, in sostanza, eterno”.

Ogni possibile configurazione dell’universo, passata, presente e futura, esiste

separatamente ed eternamente. Non viviamo in un unico universo che attraversa

il tempo. Invece noi – o molte versioni leggermente diverse di noi – siamo

simultaneamente presenti in una moltitudine di scene statiche, eterne, che

comprendono tutto ciò che c’è nell’universo in qualunque momento dato.

Barbour chiama ognuna di queste possibili configurazioni di nature morte un

“Ora”. Ogni Ora è un universo completo, indipendente, atemporale, immutabile.

Noi percepiamo erroneamente gli Ora trascorrere, quando di fatto ognuno

persiste per sempre. Visto che la parola universo sembra troppo piccola per

abbracciare tutti i possibili Ora, Barbour ha coniato una nuova parola per

indicarlo: Platonia. Il nome rende omaggio al filosofo greco antico, che sosteneva

che la realtà fosse fatta di forme eterne e immutabili, anche se il mondo fisico

che percepiamo attraverso i sensi sembra in un flusso continuo.

Egli paragona la sua visione della realtà a una pellicola cinematografica. Ogni

fotogramma cattura un possibile Ora, che può includere un filo d’erba, delle

nuvole in un cielo blu, Julian Barbour, un perplesso giornalista di Discover, e

lontane galassie. Ma nulla si muove o muta in nessuno dei fotogrammi. E i

fotogrammi – il passato e il futuro – non spariscono dopo essere passati davanti

alla lente.

“Ciò corrisponde al modo in cui si ricordano i momenti salienti della tua vita”,

dice Barbour. “Si ricordano vividamente certe scene come se fossero delle

UUNN FFIISSIICCOO SSPPIIEEGGAA LL’’AATTEEMMPPOORRAALLIITTÀÀ EELL’’EETTEERRNNIITTÀÀ

Page 175: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Julian Barbour dice che nessuno dei momenti di una persona è perduto e che ognuno di essi continua a esistere persempre insieme agli altri. Il luogo dove la vita continua a essere vissuta è la memoria di Dio.

Page 176: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

istantanee. Ricordo che una volta, in maniera molto tragica, dovetti

visitare un uomo che si era sparato.

E, ancora, non ho difficoltà a richiamare la scena in cui aprii la porta proprio

dove lui giaceva ai piedi delle scale e in cui lo vidi là con la pistola e il sangue.

È ancora impressa come una fotografia nella mia mente. Molti altri ricordi che

ho prendono quella forma. Le persone hanno forti ricordi visivi. Se non è solo

un’istantanea, quelli che si ricordano possono essere alcuni fotogrammi di un

film. Si pensi a quelli che sono forse i ricordi più vividi. Non ci si pensa come

se durassero solo un secondo. Li si vede come istantanee nell’occhio della

mente, non è vero? Non svaniscono – non sembrano avere durata. Sono solo

lì, come le pagine di un libro. Non si chiederebbe quanti secondi dura una

pagina. Non dura un millisecondo, o un secondo; semplicemente è."

Barbour aspetta con calma l’inevitabile farfugliamento di obiezioni.

Allora non ci muoviamo forse, in qualche modo, da un “fotogramma”

all’altro?

No. Non è in atto movimento da una disposizione statica dell’universo a

quella seguente. Alcune configurazioni dell’universo contengono

semplicemente piccoli frammenti di coscienza – le persone – con ricordi di ciò

che chiamano passato costruiti nell’Ora. L’illusione del movimento si forma

perché molte versioni leggermente diverse di noi – nessuna delle quali è in

movimento– sono presenti simultaneamente in universi con disposizioni

leggermente diverse di materia. Ogni versione di noi vede un fotogramma

differente – un unico, immobile, eterno Ora. “La mia posizione è che non

siamo mai gli stessi in due istanti distinti”, afferma Barbour.

La parrocchia vicino a casa di Barbour contiene alcuni dei più rari murali in

Inghilterra. Un dipinto, completato all’incirca nel 1340, mostra l’omicidio di

Thomas Becket, l’arcivescovo del XII secolo le cui credenze si oponevano a

quelle di Re Enrico II. Il murale cattura l’istante in cui la spada del cavaliere

fende il cranio di Becket. Il sangue sgorga dalla ferita. Se la teoria di Barbour

fosse corretta, allora il momento del martirio di Becket esisterebbe ancora

come un eterno Ora in una qualche configurazione dell’universo, come le

nostre morti. Ma nel cosmo di Barbour, l’ora della nostra morte non è una

fine; è solo uno degli innumerevoli componenti di una struttura

inconcepibilmente vasta, congelata. Tutte le esperienze che abbiamo fatto e

che faremo sono per sempre fissate, poste come facce di un cristallo in un

174 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 177: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

gioiello infinito, immortale. I nostri amici, i nostri genitori, i nostri figli, sono

sempre lì.

"Siamo sempre chiusi all’interno di un Ora”, dice Barbour. Non attraversiamo il

tempo. Ogni nuovo istante è un invece universo interamente distinto. In tutti

questi universi, nulla si muove o invecchia, dal momento che il tempo non è

presente in nessuno di essi. Un universo può contenere te da bambino mentre

fissi il viso di tua madre. In quell’universo non ti muoverai mai da quell’unica

scena immobile. In un altro universo ancora, sarai per sempre solo a un respiro

dalla morte. Tutti questi universi, e infiniti altri, esistono permanentemente,

fianco a fianco, in un cosmo di grandezza e varietà inimmaginabili. Non c’è quindi

un tu immortale, ma molti: il bambino, il bel ragazzo, il vecchio scorbutico. La

tragedia – o forse è una benedizione – è che nessuna versione riconosce la propria

immortalità. Vorresti davvero avere 14 anni per l’eternità, aspettando la fine della

lezione di educazione civica? [Tim Folger, "From Here to Eternity" (“Da qui

all’eternità”), Discover, Dicembre 2000, p.54]

Queste spiegazioni delle teorie di Julian Barbour illustrano molto

efficacemente l’aspetto scientifico di ciò che è stato riportato in questa sezione. Da

questo punto di vista, le teorie di Barbour sono parallele all’argomento di questo

libro. Ma il fatto importante che deve essere affermato è il seguente: Barbour

spiega che nulla di ciò che è accaduto nel passato sarà perduto, e che ogni evento

è presente in questo momento come una serie di fotografie. Certamente, il passato

e il futuro sono presenti in ogni momento nella memoria di Dio, ma non come una

serie di fotografie; in realtà sono tutte esperienze di questo momento. Per

esempio, i fratelli di Giuseppe stanno in realtà lo stanno gettando nel pozzo in

questo momento. Le piramidi egiziane vengono in realtà costruite in questo

momento e gli operai stanno ponendo le pietre al loro posto. Proprio come stiamo

facendo esperienza reale e vivida di questo momento, così tutto il passato e il

futuro sono esperienze altrettanto reali e vivide agli occhi di Dio.

Questi fatti sono stati oggi scientificamente provati dagli sviluppi della fisica

moderna e c’è una grande corrispondenza tra essi e ciò che è detto nel Corano

sull’atemporalità e l’eternità. Questa grande meraviglia della creazione di Dio è

segno dell’eterno potere e dell’eterna maestà di Dio; è una verità su cui si deve

riflettere attentamente e che deve essere compresa.

175Harun Yahya (Adnan Oktar)

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RRIISSPPOOSSTTEE AALLLLEEOOBBIIEEZZIIOONNII SSUULLLLAARREEAALLTTÀÀ DDEELLLLAAMMAATTEERRIIAA

RRIISSPPOOSSTTEE AALLLLEEOOBBIIEEZZIIOONNII SSUULLLLAARREEAALLTTÀÀ DDEELLLLAAMMAATTEERRIIAA

Page 180: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Sebbene la questione della realtà della materia sia fin troppo chiara e

facile da comprendere, alcuni tentano di rifiutare l’unica possibile

conclusione, per una moltitudine di ragioni diverse, fingendo di non

comprenderla.

Molti tra coloro che hanno compreso il problema hanno espresso il loro

straordinario entusiasmo per essere venuti a conoscenza del “segreto dietro la

materia”, e per come questo ha cambiato la loro vita e il loro modo di pensare. Molti

provano ad andare più a fondo nella questione, facendo domande per provare a

comprenderla meglio. Si possono leggere alcune di tali affermazioni nel capitolo

"Coloro che vengono a conoscenza della verità sentono grande entusiasmo."

Altri, però, negano testardamente questa verità straordinaria, e avanzano

varie obiezioni personali nel tentativo di negarla. Chiunque la neghi deve

dimostrare scientificamente che le immagini o i suoni non si costituiscono dentro

il cervello. Ma nessuna delle obiezioni avanzate, da scienziati, professori di

neurologia, esperti del cervello, psicologi, psichiatri o professori di biologia, in

breve da chiunque, nega il fatto che le nostre percezioni prendono forma

all’interno del cervello, dal momento che questo è un fatto dimostrato

scientificamente.

Nonostante ciò, alcuni tentano di occultare il problema facendo giochi di parole

o adottando un atteggiamento scientifico pretenzioso. Costoro provano a evitare la

verità evidente, la quale deriva dall’assunto: “Dal momento che le immagini si

costituiscono nel nostro cervello…”. Uno degli esempi più chiari è la risposta data

da quegli scienziati cui si chiede se le immagini si costituiscono nel cervello.

Uno di questi scienziati risponde: “No, le immagini non si costituiscono nel

cervello. I segnali in entrata costituiscono la rappresentazione di un’esperienza

visiva”.

Esaminiamo ora il metodo impiegato da questo scienziato per ignorare la

verità. Quando gli si chiede se le immagini si costituiscono all’interno del

cervello, costui inizia con un deciso “No”. Poi continua dicendo che i segnali

costituiscono un’immagine rappresentazionale che permette di vedere ciò che si

sta guardando. In realtà sta rispondendo affermativamente alla domanda. È

ovvio che l’immagine nel cervello sia “rappresentazionale”. Il nostro cervello non

può in nessun modo contenere un tavolo reale, o il sole o il cielo. L’immagine che

abbiamo è una rappresentazione, in altre parole una copia. Quando diciamo di

potere “vedere il mondo”, in realtà percepiamo questo “mondo

178 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 181: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

179Harun Yahya (Adnan Oktar)

rappresentazionale”, o “copia”, o “mondo immaginario”. Tutte queste

espressioni costituiscono modi diversi di dire la stessa cosa. Quando si chiede a

uno scienziato se ciò che vediamo nel nostro cervello è un mondo

rappresentazionale, la risposta è: “Certamente no. Ciò che vediamo nel nostro

cervello è una copia del mondo”. In altre parole, prima nega ciò che gli è

domandato, ma poi usa una spiegazione ancor più confusa per confermare che in

realtà la visione avviene nel cervello. Questo è un metodo disonesto cui ricorrono

alcuni scienziati i quali temono che accettando questa verità saranno costretti a

rinunciare alla materia, che loro credono essere l’unica cosa esistente.

Altri non se la sentono di negare il fatto che le immagini si costituiscono nel

cervello, ma visto che esitano nel dire: “Sì, vedo l’intero mondo nel mio cervello”,

danno una risposta più sconclusionata: “Il cervello semplicemente elabora i segnali

in entrata e ordina l’attività neuronale, è così che vediamo e udiamo”. Ma in ogni

caso, il vero argomento di discussione è dove l’immagine si costituisce una volta

che il cervello ha concluso tutta l’elaborazione. La risposta fornita da questo

scienziato non è affatto una risposta, ma un breve resoconto dello stadio precedente

alla formazione di un’immagine. Il cervello elabora i segnali, ma non per poi

rimandarli all’occhio o all’orecchio. Per questa ragione, non è l’occhio a vedere, o

l’orecchio a udire. Stando così le cose, cosa fa il cervello dopo avere elaborato i

segnali in entrata? Dove viene conservata l’informazione elaborata, e dove è

trasformata in immagini o suoni? Chi percepisce questa informazione in forma di

immagini o suoni? Quando si chiedono a tali scienziati risposte a domande di

questo tipo, essi tentano di negare la verità offrendo lunghi, intricati resoconti. In

realtà, è stupefacente che ci sia addirittura un dibattito su una verità così ovvia.

Tutti questi modi di obiettare o di evitare la questione in esame, però, sono

deboli e nulli. Finché chi obietta alla verità descritta in queste pagine non trova

dati scientifici per confutare il fatto che tutte le nostre percezioni prendono forma

all’interno del nostro cervello, ciò che dice non avrà alcuna rilevanza. È un fatto

che le immagini e tutte le nostre sensazioni si costituiscono nel nostro cervello.

Anche se, però, si coglie con chiarezza questo concetto, si potrebbe ancora negare

che è Dio a formare queste immagini. Si potrebbe dire: “Non mi piace nemmeno

pensarci”, o “Mi mette a disagio immaginare di non potere in alcun modo vedere

la materia reale in sé”, o “La mia vita non ha più significato alcuno”. Si può

trovare inquietante il fatto che nulla esista se non Dio. Ma non si può nemmeno

dire che si veda ciò che si vede con i propri occhi, o che gli originali di ciò che si

Page 182: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

vede esistano da qualche parte al di fuori di noi. Questo perché non c’è prova

od osservazione scientifica che mostri che le cose stanno così, e nemmeno ne

possono esistere. In ogni caso, persino il materialista più determinato accetta il

fatto che le immagini sono viste all’interno del cervello.

Questo capitolo sarà dedicato soprattutto a rispondere alle obiezioni di

coloro che non riescono ad accettare questo fatto. Leggendo queste obiezioni e

le risposte relative, si vedrà che le risposte sono in realtà abbastanza evidenti

se esaminate con onestà e senza pregiudizio.

OObbiieezziioonnee:: ""QQuuaannddoo vveeddii uunn aauuttoobbuuss aarrrriivvaarree vveerrssoo ddii ttee,, ttii ssppoossttiippeerr eevviittaarree ddii eesssseerree iinnvveessttiittoo.. CCiiòò ssiiggnniiffiiccaa cchhee ll’’aauuttoobbuuss eessiissttee..PPeerrcchhéé ddoovvrreessttii ssppoossttaarrttii ssee lloo vveeddii nneell ttuuoo cceerrvveelllloo??""RRiissppoossttaa:: l’errore di coloro che pongono questa domanda è il credere che

il concetto di “percezione” si applichi solo al senso della vista. Di fatto, anche

tutte le altre sensazioni, come il tatto, il contatto, la durezza, il dolore, il calore,

il freddo, l’umidità, si costituiscono nel cervello umano, precisamente nello

stesso modo delle immagini visive. Per esempio, qualcuno che sente il metallo

freddo della porta mentre scende da un autobus, in realtà “sente il metallo

freddo” nel suo cervello. Questa è una verità chiara e ben nota. Come abbiamo

già visto, la sensazione tattile prende forma in un’area precisa del cervello, per

esempio con i segnali nervosi provenienti dai polpastrelli. Non sono i

polpastrelli a indurre la sensazione. Le persone accettano questo fatto perché è

stato dimostrato scientificamente. Quando, però, si tratta dell’autobus che

investe qualcuno, non solo dell’impressione del metallo interno, in altre parole,

quando la sensazione tattile è più violenta e dolorosa, costoro credono che

questo fatto in qualche modo perda validità. Anche il dolore o i colpi violenti,

tuttavia, sono percepiti nel cervello. Chi è travolto da un autobus sente tutta la

violenza e il dolore dell’evento nel suo cervello.

Al fine di comprendere meglio questo fatto, sarà utile riflettere sui sogni.

Si potrebbe sognare di essere travolti da un autobus, di aprire quindi gli occhi

in un ospedale, di essere portati in sala operatoria, di udire i dottori discorrere,

di vedere la famiglia in ansia giungere in ospedale, di rimanere zoppo o di

soffrire dolori terribili. Chi sogna percepisce tutte le immagini, i suoni, le

impressioni di durezza, dolore, luce, i colori dell’ospedale, di fatto tutti gli

aspetti dell’incidente, in maniera molto chiara e distinta, naturali e credibili

come nella vita reale. In quel momento, se di dicesse a chi sta facendo questo

180 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 183: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Alcuni accettano il fatto che, quando toccano un autobus, sentono il metallo freddo nel loro cervello. D’altro canto,non accettano il fatto che la sensazione di dolore avvertita nel momento in cui l’autobus li travolge si costituisca nelcervello. Una persona, però, sentirà lo stesso dolore nel vedere se stesso cadere sotto un autobus in un sogno.

Page 184: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

sogno che è solo un sogno, non ci crederebbe. Ma tutto ciò che vede è

un’illusione, e l’autobus, l’ospedale, e persino il corpo che percepisce nel sogno

non hanno nessuna controparte fisica nel mondo reale. Sebbene non esistano

controparti fisiche, costui ha lo stesso l’impressione che un “corpo reale” sia

stato travolto da un “autobus reale”.

Similmente, non c’è validità in quelle obiezioni dei materialisti del tipo:

“Ti rendi conto che la materia esiste davvero quando qualcuno ti colpisce”,

“Non puoi avere alcun dubbio sull’esistenza della materia quando qualcuno ti

dà un calcio al ginocchio”, “Corri via quando ti imbatti in un cane feroce”,

“Quando un autobus ti ha travolto, comprendi se è nel tuo cervello o no” o “In

questo caso, mettiti in piedi sull’autostrada di fronte al traffico che viene nella

tua direzione”. Un colpo netto, il dolore dato dei denti di un cane o uno

schiaffo violento non provano che tu sia in relazione con la materia in sé. Come

abbiamo visto, puoi fare esperienza delle stesse cose nei sogni, senza

controparti fisiche corrispondenti. Inoltre, la violenza di una sensazione non

cambia il fatto che la sensazione in questione sia ubicata nel cervello. Questo è

un fatto scientifico chiaramente provato.

La ragione per cui alcuni credono che un autobus veloce sull’autostrada o

un incidente causato dallo stesso siano prove straordinarie dell’esistenza fisica

182 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Anche se qualcuno è aggredito da un cane, ciò noncambia il fatto che tutto ciò viene visto nel cervello.Una persona potrebbe vedere lo stesso evento conla stessa chiarezza in un sogno, e fare esperienzadella stessa emozione e della stessa paura.

Page 185: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

183Harun Yahya (Adnan Oktar)

della materia, è che l’immagine in questione è vista e sentita in modo talmente

reale da trarre in inganno. Le immagini intorno a costoro, per esempio la

prospettiva e la profondità perfette dell’autostrada, la perfezione di colori,

forme e ombre che esse contengono, la vividezza di suoni, odori e consistenza,

e la coerenza della logica all’interno dell’immagine possono trarre alcuni in

inganno. A causa di tale vivacità, alcuni dimenticano che tutto questo è in

realtà una percezione. Non ha importanza quanto le percezioni della mente

possano essere coerenti e precise, ciò non cambia il fatto che sono comunque

percezioni. Se si è travolti da un’automobile mentre si cammina lungo la

strada, o si è intrappolati sotto una casa che crolla durante un terremoto, o si è

circondati dalle fiamme durante un incendio, o si inciampa e si cade per le

scale, comunque si fa esperienza di tutto questo nella propria mente, e non si

entra veramente in contatto con la realtà di ciò che accade.

Quando si è travolti da un autobus, l’autobus nella propria mente travolge

il corpo nella propria mente. Il fatto che il risultato sia la morte, o che il proprio

corpo sia fatto completamente a pezzi, non cambia questa verità. Se ciò di cui

qualcuno fa esperienza nella sua mente finisce con la morte, Dio sostituisce le

immagini che gli mostra con immagini che appartengono all’aldilà. Coloro che

ora, con un’onesta riflessione, non sono in grado di comprendere questa verità,

ne faranno esperienza al momento della morte.

OObbiieezziioonnee:: ““ÈÈ vveerroo cchhee vveeddoo ttuuttttii ggllii ooggggeettttii nneellllaa mmiiaa mmeennttee,, mmaa lleeccoossee cchhee ssttoo vveeddeennddoo eessiissttoonnoo rreeaallmmeennttee aallll’’eesstteerrnnoo..""RRiissppoossttaa:: il fatto che percepiamo l’intero mondo nel nostro cervello è

stato dimostrato con certezza dalla scienza, e nessuna persona di retto giudizio

può sostenere il contrario. Il fatto che le persone, però, non riescono a

comprendere è questo: se percepiamo tutto nella nostra mente, allora come

possiamo essere sicuri dell’esistenza delle cose esterne ad essa? Questo dubbio

è valido: non possiamo in alcun modo essere sicuri che esistano controparti

fisiche delle cose che percepiamo nella nostra mente. Questo perché non

possiamo in alcun modo uscire dal nostro cervello e vedere cosa c’è davvero al

di fuori di esso. Questo è il motivo per cui è impossibile sostenere che le

immagini nel nostro cervello corrispondano davvero a cose nel mondo esterno.

Nessuno – né la persona che lo sostiene, né un neurologo, né un chirurgo del

cervello, né un filosofo, né nessun altro – è mai stato in grado di uscire dal suo

cervello per vedere cosa c’è al di fuori di esso.

Page 186: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

184 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Quando i nervi che giungono al cervello sono recisi, allora non si costituisce nessunaimmagine. In questo caso, non c’è significato nella frase: “Gli originali delle immagini esistonoall’esterno”, perché non potremmo in alcun modo vedere questi originali, anche se esistessero.

Page 187: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

185Harun Yahya (Adnan Oktar)

Tutto ciò che una persona sa della sua vita è percepito dal cervello

attraverso i segnali elettrici che vi giungono. In altre parole, viviamo sempre

nel mondo che esiste all’interno del nostro cervello. Gli uccelli che vediamo

guardando il cielo, l’automobile che sta per scomparire alla nostra vista alla

fine della strada, le cose nella stanza, il libro che teniamo tra le mani, gli amici,

le relazioni e ogni altra cosa – tutto questo è un’immagine copia che giunge al

cervello. Nessuno può uscire da questa vita interna al cervello. Né la scienza,

né la tecnologia possono essere d’aiuto a farlo. Questo perché qualunque cosa

possa inventare uno scienziato, lo inventa comunque all’interno di

quell’immagine nel suo cervello. Per questa ragione, l’oggetto che inventa per

vedere il mondo esterno rimane comunque nel suo cervello.

Sebbene la verità di ciò sia perfettamente chiara, alcuni ancora sostengono

che le immagini che vedono corrispondono a realtà fisiche nel mondo esterno.

Costoro credono nella “materia” (anche se non hanno mai visto la materia in

sé), e ignorano il fatto che la materia non è altro che un nome che si dà alle

illusioni che si percepiscono. Non è possibile per nessuno sapere come davvero

appaia la materia, perché nessuno è mai stato faccia a faccia con l’originale di

nulla. Dal tempo del primo uomo fino a oggi, non un solo essere umano ha mai

udito l’originale di alcun suono, né visto l’originale di alcuna scena, né ha

goduto dell’odore originale di una rosa.

Dobbiamo anche ricordare questo: chiunque affermi che c’è un mondo

fisico esistente al di là delle nostre percezioni ha comunque bisogno di occhi

con cui vederlo. E quel mondo esterno si trasformerà in segnali elettrici

quando passerà attraverso i suoi occhi, e quei segnali elettrici creeranno

un’immagine dentro il cervello. Di conseguenza, costui vedrà comunque il

mondo all’interno del suo cervello. Se i nervi che conducono al cervello di

costui fossero recisi, anche l’immagine del mondo che egli sostiene esistere “là

fuori” finirebbe all’improvviso. Stando così le cose, a che giova insistere su

qualcosa il cui originale non possiamo vedere in alcun modo, e che non può

esserci di alcuna utilità anche se esiste davvero?

OObbiieezziioonnee:: ""LLaa mmaatteerriiaa eessiissttee aall ddii ffuuoorrii ddeell mmiioo cceerrvveelllloo.. IIll ddoolloorreeddaattoo ddaa uunn ccoolltteelllloo cchhee sscciivvoollaa ee ttaagglliiaa llaa mmiiaa mmaannoo ee iill ssaanngguueecchhee ssccoorrrree vviiaa nnoonn ssoonnoo uunn’’iimmmmaaggiinnee.. PPeerr ddii ppiiùù,, iill mmiioo aammiiccoo eerraaccoonn mmee ee ll’’hhaa vviissttoo aaccccaaddeerree..""RRiissppoossttaa:: in realtà abbiamo risposto a questa obiezione in quella

Page 188: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

precedente. Data l’importanza dell’argomento, però, sarà di giovamento

tornarci sopra di nuovo.

Coloro che affermano cose del genere ignorano il fatto che non solo la vista,

ma anche gli altri sensi come l’udito, l’olfatto e il tatto, hanno luogo all’interno

del cervello. Per questa ragione affermano: “Può darsi che veda il coltello nel

mio cervello, ma l’affilatezza dalla lama è un fatto, guarda come ha tagliato la

mia mano”. Il dolore alla mano di costui, tuttavia, il calore e l’umidità del

sangue, e tutte le altre percezioni si costituiscono comunque all’interno del

cervello. Il fatto che il suo amico possa aver osservato l’incidente non cambia

nulla, perché anche questi ha preso forma nella stessa area visiva del suo

cervello dove ha preso forma il coltello. Costui può anche fare esperienza delle

stesse impressioni in un sogno – il modo in cui ha tagliato la sua mano con un

coltello, il dolore alla mano, l’immagine e il calore del suo sangue. In quel sogno

può anche vedere l’amico che ha assistito all’incidente. Ma l’esistenza

dell’amico non vale a provare l’esistenza fisica di ciò che vede nel sogno.

Anche se qualcuno arrivasse proprio nel momento in cui si stesse

tagliando la mano nel sogno e dicesse: “Ciò che vedi sono solo percezioni,

questo coltello non è reale, il sangue che scorre via dalla tua mano e il dolore

non sono reali, sono solo eventi che osservi nella tua mente”, costui non gli

crederebbe, e avanzerebbe delle obiezioni. Potrebbe persino dire: “Sono un

186 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Il dolore e il bagnato che si avvertono nel tagliarsi una mano si costituiscono nel cervello. Sipotrebbe sognare di tagliarsi la mano e si potrebbe fare esperienza delle stesse sensazioninel sogno. Ma nel sogno si vede semplicemente un’illusione, e non c’è alcun coltello reale oferita sanguinante. Stando così le cose, l’impressione di dolore non cambia il fatto chevediamo tutta la nostra vita sotto forma di immagini all’interno del nostro cervello.

Page 189: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

187Harun Yahya (Adnan Oktar)

materialista. Non credo a tali affermazioni. C’è realtà fisica in tutto ciò che vedo

ora. Guarda, non vedi il sangue?”.

Coloro che insistono che la materia esiste davvero all’esterno sono simili a

coloro su cui abbiamo appena riflettuto. Nel mondo delle percezioni in cui

vivono, per quanto odano le parole: “Tutte queste cose sono percezioni, e non

puoi in alcun modo entrare in contatto con le fonti originali di queste

percezioni, né puoi sapere se questi originali esistono o meno”, continuano a

combattere violentemente la verità.

Ma non dobbiamo dimenticare che nessuno che si tagli la mano dirà

semplicemente: “Questa è solo un’immagine”, rimanendosene seduto senza fare

nulla in proposito. Questo perché Dio ha creato impressioni che legano le persone

alle immagini che percepiscono. Per esempio, se ci si taglia la mano ci si mette

sopra qualcosa, la si benda o si va dal dottore. Tutti questi processi, però,

accadono, di nuovo, sotto forma di immagini nel cervello. La benda e la medicina

che si applicano sono tutte immagini che si costituiscono dentro il cervello.

OObbiieezziioonnee:: ""DDiirree cchhee llaa mmaatteerriiaa èè uunn’’iilllluussiioonnee ppeerrcceeppiittaa nneellllaa mmeenntteeèè ccoommppaattiibbiillee ccoonn ll’’IIssllaamm??""RRiissppoossttaa:: alcuni musulmani sostengono che non è compatibile con

l’Islam dire che la materia sia un’illusione, e affermano che i sapienti del

passato hanno negato questo fatto. La cose non stanno davvero così, però. Al

contrario, ciò che affermiamo qui è in assoluta conformità con i versetti del

Corano, molti dei quali indicanti l’illusorietà della materia sono estremamente

importanti al fine di comprendere correttamente alcuni argomenti rivelati,

quali paradiso e inferno, atemporalità, infinito, resurrezione e aldilà.

È incontestabile che, anche se si ignora questo argomento, si può lo stesso

vivere completamente nella fede. Si può avere fede, con tutto il cuore e senza

alcun dubbio, in ciò che Dio ha rivelato nel Corano. Dobbiamo ancora chiarire,

però, che la conoscenza dell’argomento permette di rendere la fede e la certezza

più profonde. Vari dotti islamici del passato hanno considerato la questione da

questo stesso punto di vista. Gli unici elementi che hanno impedito la diffusione

e la conoscenza di quanto avevano da dire sono stati: 1) il fatto che il livello della

scienza del loro tempo non era in grado di chiarire pienamente l’argomento e 2)

l’esistenza di tendenze che hanno portato al suo fraintendimento.

Il più importante degli studiosi islamici che ha spiegato la vera natura della

materia fu l’Imam Rabbani, che è rispettato in tutto il mondo islamico da

Page 190: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

centinaia di anni ed è considerato “il più grande riformatore del X secolo del

calendario musulmano”. Nel suo libro Lettere, l’Imam Rabbani fornisce un

commento dettagliato proprio su questo argomento. In una della sue lettere,

l’Imam Rabbani afferma che Dio creò l’intero universo a livello della percezione:

Ho usato questa frase sopra, “La creazione di Dio è nella sfera delle

sensazioni e delle percezioni”. Ciò significa che “La creazione di Dio è in una

sfera tale che in essa non c’è permanenza o esistenza per gli oggetti a parte le

sensazioni e le percezioni"46

A un esame accurato si nota che l’Imam Rabbani è attento a sottolineare

che il mondo che vediamo, in altre parole tutto ciò che esiste, è stato creato a

livello della percezione. Tutto ciò che esiste al di fuori di esso è l’Esistenza di

Dio. In realtà, questo concetto di “fuori” è ipotetico, perché una percezione non

ha corpo, e non occupa volume. L’Imam Rabbani spiega che le cose (in altre

parole la materia) non hanno esistenza all’esterno:

Nulla oltre a Dio esiste all’esterno… Forse tutta la creazione di Dio

onnipotente trova costanza nella sfera della percezione… Nello stesso

modo in cui la materia non ha esistenza nel mondo esterno, appare

all’esterno in una forma senza colore… Se davvero ha un’apparenza fissa,

questo è di nuovo solo a livello percettivo. Ha permanenza solo grazie alla

maestria di Dio a quel livello. In breve, ha permanenza e apparenza solo a

un livello. Non ha esistenza su un piano e apparenza su un altro… Non

contiene alcuna traccia all’esterno che può permettergli di essere là visto …47

Come si nota dalla chiara esposizione dell’Imam Rabbani, appellandosi

alla scienza o avvalendosi del potere della ragione, si giunge alla conclusione

che non è in alcun modo possibile sapere se c’è una vera controparte fisica

corrispondente a ciò che si percepisce. Tutto ciò che è possibile vedere è

l’immagine che si presenta alla nostra mente. È Dio, il Signore di tutti i Mondi,

a creare questa immagine e a presentarla.

Anche il grande studioso islamico Muhyiddin Ibn al-'Arabi crede che

l’unica cosa che ha esistenza certa sia Dio, il Quale ha creato l’intero universo

solo a livello percettivo. Egli è conosciuto come “il più grande dei maestri”

(Shaykh al-Akbar) per la profondità della sua conoscenza, e nella sua opera

intitolata Fusûs al-Hikam (I castoni della saggezza), rivela che l’universo è solo

un’esistenza ombra che consiste di ciò che è manifestato da Dio:

Devi sapere che, a parte Dio, tutto ciò che esiste, o tutto ciò che c’è

188 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 191: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

189Harun Yahya (Adnan Oktar)

nell’universo, è nella stessa relazione con Dio in cui è l’ombra con l’uomo.Stando così le cose, tutto a parte Dio è solo la Sua ombra… Non c’è

dubbio che l’ombra esista nella percezione.48

Muhyiddin Ibn al-'Arabi offre una risposta chiara a coloro che si

considerano esistenti in maniera indipendente da Dio, e che credono di godere

di un’esistenza separata:

Come ti ho spiegato, il mondo è un concetto. Non ha esistenza reale. Questoè il significato di illusione. Pensavi dentro di te che il mondo avesseun’esistenza intrinseca: che questa dipendesse da se stessa, e che esistesseindipendentemente da Dio. Le cose, però, non stanno così. Non vedi chel’ombra ha origine da chi la possiede e, dal momento che è connessa a lui,le è evidentemente impossibile separarsi da chi la possiede… Visto che ècosì, devi sapere che sei solo un sogno. Tutto ciò che percepisci, e anche

tutto ciò che consideri “separato dal Signore” o che “non sono io” è solo

un sogno. Tutto ciò che esiste, esiste all’interno di un sogno. Dio è l’unico

a possedere una vera esistenza nella sua propria essenza.49

Come dimostrano le parole di Muhyiddin Ibn al-'Arabi, l’uomo è un

essere che possiede un’anima insufflata in lui da Dio, una manifestazione di

Dio. Dio è tutto ciò che esiste veramente, mentre l’uomo è un sogno. Questa è

la verità più importante, e faremmo un grosso errore a pensare il contrario.

Insieme a questi due studiosi, anche Mawlana Jami esprime questa verità

sorprendente, che egli incontrò grazie ai segni del Corano e usando le sue

capacità di ragionamento, nelle parole: “Qualunque cosa esista nell’universo

è solo percezione. È come un riflesso in uno specchio, o un’ombra”.

Come abbiamo visto, i grandi pensatori islamici hanno chiarito

perfettamente questa verità, e per questa ragione non è credibile sostenere che sia

in conflitto con il Corano e la Sunna, o che sia negata dal mondo islamico. Inoltre,

non va dimenticato che è un fatto scientificamente provato, innegabile, che noi

vediamo tutto nel nostro cervello. Dato che questo fatto non era scientificamente

conosciuto in passato, è abbastanza naturale che alcuni studiosi islamici non vi

abbiano fatto riferimento. Inoltre, il fatto che la materia sia un’illusione è stato

esposto in maniera alterata in alcuni ambienti, che in tal modo hanno provato a

sbarazzarsi delle regole e delle leggi della religione. A causa di queste opinioni

distorte e disoneste, alcuni studiosi islamici hanno ammonito contro questi

pericoli. Questi commenti, però, hanno travisato la verità. Non dovrebbero essere

paragonati con i commenti che abbiamo visto sopra.

Page 192: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Di fatto, l’Imam Rabbani parla di quei filosofi che si allontanano dalla

verità nel discutere la questione della materia. Egli sottolinea che ciò che dice

è molto diverso dalle loro opinioni distorte. Ecco cosa dice nelle sue Lettere:

Quando mi riferisco al mondo come “immaginario”, non voglio dire cheesso è prodotto e foggiato dall’immaginazione… Ovviamente, ciò che

veramente significa è che Dio ha creato il mondo al livello percettivo…

Una cosa immaginaria non ha vera apparenza o corpo… Questo puòessere paragonato a un cerchio creato dalla veloce corsa circolare di unpunto. Anch’esso ha un’apparenza, ma non un corpo…

D’altro canto, i filosofi, che sono un gruppo di alienati, in realtà parlano

di qualcos’altro. Ciò che intendono è che il mondo è un’operadell’immaginazione ed è foggiato dall’immaginazione. C’è una grandedifferenza tra le due cose. 50

Come ha chiarito l’Imam Rabbani, gli antichi sofisti greci dicevano che

“la materia è una percezione che abbiamo creato noi stessi”. Questa

opinione è razionalmente e scientificamente viziata, e si allontana dalla

vera religione. Come abbiamo sottolineato fin dall’inizio, la verità è che

la materia è una percezione creata da Dio.

È un grave errore confondere l’opinione falsa di questi filosofi con la

spiegazione del fatto che “la materia è una percezione creata da Dio” avanzata

dagli studiosi islamici.

OObbiieezziioonnee:: ""SSee ttuuttttoo èè uunn’’iilllluussiioonnee,, ccoommee ppoossssiiaammoo ssppiieeggaarree aallccuunniiddeeggllii aattttrriibbuuttii ddii DDiioo?? ""RRiissppoossttaa:: alcuni credenti pensano che quando accettiamo la vera natura

della materia, cali un velo su diversi nomi di Dio, e che se la materia è

semplicemente un’illusione, la manifestazione di alcuni di essi non può essere

spiegata. Questo è di nuovo un errore che nasce da un pensiero superficiale e

dall’incapacità di comprendere la natura dell’argomento.

Prima di tutto, nessuna forza o idea può fare calare un velo su nessuno dei

nomi di Dio. Nessuna verità scientifica può impedire la manifestazione di

alcuno di questi nomi. È Dio che crea queste verità in primo luogo. Dio non è

legato alle cose e alle leggi che crea. Per questa ragione, nessun potere o

conoscenza nel mondo può sbarazzarsi di alcuna di queste manifestazioni.

Persino pensare una cosa del genere equivarrebbe a essere incapaci di

apprezzare l’infinito potere di Dio.

190 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 193: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

191Harun Yahya (Adnan Oktar)

Inoltre, il fatto che la materia sia solo una percezione che si costituisce

nella nostra mente è un’importante prova del fatto che, contrariamente a

quanto costoro possono pensare, la manifestazione dei nomi di Dio ha luogo in

ogni momento e in ogni luogo. Questo perché, proprio come un film,

quest’immagine che si costituisce a livello percettivo non può comparire da

sola, e deve esserci qualcosa a mostrarla, e ciò significa un Creatore che la

conduce all’esistenza.

Il fatto che l’immagine sia permanente e ininterrotta dimostra

chiaramente che il nostro Creatore continua a creare ogni cosa

incessantemente. Di fatto, un versetto dice che la terra e il cielo (in altre parole

l’universo) non sono fissi e invariabili, che esistono solo in virtù della creazione

di Dio, e che smetteranno di esistere quando smetterà la creazione:

Dio trattiene i cieli e la terra affinché non sprofondino, ché, se

sprofondassero, nessuno li potrebbe trattenere all'infuori di Lui. In

verità Egli è magnanimo, perdonatore. (Sura Fatir: 41)

Nel Corano, sura 27, versetto 64, Dio rivela che Egli “ha dato inizio alla

creazione e la reitera”. In un altro versetto, Egli richiama l’attenzione sul fatto

che le persone vengono create in ogni momento:

Gli associano esseri che non creano nulla e che anzi sono essi stessi

creati. (Sura al-A‘raf: 191)

In altre parole, la ragione della natura permanente e ininterrotta delle

immagini che vediamo non è che esse hanno un’esistenza fissa e materiale,

ma che Dio le crea in ogni momento. Così la manifestazione continua della

creazione di Dio può essere osservata in ogni momento, in ogni cosa che una

persona vede o percepisce.

Questa verità rende quindi la manifestazione degli attributi di Dio

nell’universo ancora più chiara. Per esempio, se si sa che quando ci si reca in

un giardino ogni frutto, fiore e albero è in realtà un’immagine che viene

mostrata alla mente, si ricorderà che è Dio, Colui che elargisce (al-Razzaq),

che fornisce innumerevoli benedizioni e bellezze, e che mostra queste

immagini. Se si possiede una bella casa e si conosce la vera natura dei mobili,

dei pezzi d’antiquariato, dell’oro e dell’argento che si trovano in essa, in altre

parole se si comprende che sono tutte immagini nel proprio cervello, non è

possibile in alcun modo vantarsi di ciò che si possiede. Proprio come il Profeta

Page 194: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Tutte le cose belle chepossediamo e vediamointorno a noi sonomanifestazionidell’attributo di Dio, ilMunifico. (al-Wahhab).

TTUUTTTTEE LLEE CCOOSSEE BBEELLLLEE SSOONNOO OOPPEERREE DDEELLLLAA CCRREEAAZZIIOONNEE DDII DDIIOO

Page 195: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Salomone (la pace sia con lui), si identificherà Dio, Il Munifico (al-Wahhab)

come Colui che mostra la bellezza di questi averi e arricchisce mediante essi.

Oppure, quando si convince un altro dell’esistenza e dell’unicità di Dio, del

fatto che Egli è l’unico Essere Assoluto, insieme con l’esistenza di paradiso e

inferno, si vede allora la manifestazione dell’attributo di Dio, Colui che rivela

il vero sentiero, la Guida (al-Hadi).

Dobbiamo qui ricordare la scientificità del fatto che ognuno di noi vede le

immagini, ode i suoni che le accompagnano, e ne sente le proprietà fisiche nel

cervello. Non è in alcun modo possibile sapere, tramite le nostre percezioni,

che cosa si estenda al di fuori di esso, e se questi oggetti vi abbiano alcuna

controparte reale. Possiamo essere sicuri, però, che esiste un potere che ci

consente di vedere queste immagini e udire questi suoni, e che esiste chi li crea

in un rapporto di causa ed effetto. Questa forza è Dio. Se non creasse queste

immagini per noi, non ci sarebbe vita in questo mondo. In questo modo, la

creazione di Dio e la manifestazione dei Suoi attributi continuano in ogni

momento. Per esempio, Dio continua a creare questo libro e le parole che

contiene, con i colori delle foto mostrate, per chiunque lo legga.

Ciò ci rivela l’attributo di Dio il Creatore (al-Khaliq), e il potere della Sua

creazione. In questo stesso momento, Dio sta mostrando ai miliardi di persone

sulla terra miliardi di immagini separate. Ognuna di queste immagini è creata

incessantemente, in perfetta armonia, e nei minimi dettagli. A ogni individuo

sono mostrate immagini senza il minimo errore nei dettagli. Pensare a questa

meraviglia dimostrerà l’infinito potere di Dio e il fatto che Egli è l’unico

Sovrano dei Mondi.

Quando dice che la materia è stata creata a livello della percezione, l’Imam

Rabbani spiega che anche i nomi di Dio sono manifestati a livello della

percezione:

… il Dio Glorioso assegnò un’apparenza da tutte le apparenze per i nomida tutti i nomi nella sfera della non-esistenza con il suo Perfetto Potere. EdEgli la creò nella sfera delle sensazioni e delle percezioni. Nel tempo in cuivolle e nel modo in cui volle… La costanza del mondo non è a livelloesteriore ma a livello delle sensazioni e delle percezioni… Persinoall’esterno, non c’è nulla di permanente e di esistente diverso dall’essere edagli attributi di Dio Onnipotente51

È impossibile, per chiunque comprenda questa verità, inorgoglirsi del

proprio successo, della ricchezza, dei possedimenti e dei titoli. Dal momento

193Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 196: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

che in ogni istante, in ogni luogo, egli sa che c’è una manifestazione del nome di

Dio, e di percepire un’immagine che Dio crea in lui, non può mai dimenticare

quanto è inerme e bisognoso di fronte a Dio.

Egli crede nella verità definita in questo versetto come "Haqq-al yaqin'", o

verità della certezza:

O uomini, voi siete bisognosi di Dio, mentre Dio è Colui che basta a Sé

stesso, il Degno di lode. (Sura Fatir: 15)

OObbiieezziioonnee:: ""QQuueessttaa èè uunnaa vveecccchhiiaa ffiilloossooffiiaa cchhee ffuu aavvaannzzaattaa uunn tteemmppooddaaggllii iiddeeaalliissttii""RRiissppoossttaa:: alcuni, sentendo un profondo disagio di fronte alla vera

spiegazione concernente la materia, provano a paragonare la verità per cui la

materia è un’illusione che percepiamo nel nostro cervello con filosofie

precedenti. Gli sviluppi della scienza, però, rivelano che si tratta di un fatto

scientifico, non di una mera speculazione filosofica. Gli sforzi di costoro sono

quindi del tutto vani.

In più, il fatto che altri pensatori in diverse epoche abbiamo sostenuto un’idea

simile, non la smentisce né la svaluta. Il fatto che la materia sia una percezione è

stato compreso e affermato nel nostro tempo come pure in tempi passati.

Le idee degli idealisti del passato non sono state inoltre smentite dai

materialisti che comparvero più tardi. Perciò, dire: “questa idea è stata espressa

nel passato” non prova nulla.

LL’’iiddeeaa ppeerr ccuuii ppeerrcceeppiiaammoo iill mmoonnddoo nneell nnoossttrroo cceerrvveelllloo nnoonn èè uunnaassppeeccuullaazziioonnee ffiilloossooffiiccaa::Non è la prima volta che si scopre la verità sulla materia, sebbene sia vero

che nel passato sia stata discussa solo in forma di speculazione filosofica. Questa

verità, però, è ora stata provata scientificamente.

Molti pensatori, studiosi religiosi e scienziati nel corso della storia hanno

sollevato questo argomento, e spiegato che la materia è in realtà un insieme di

percezioni. Per esempio, i filosofi greci antichi come Pitagora, la scuola eleatica e

Platone – con la sua allegoria della caverna – hanno considerato la questione da

quella prospettiva. I documenti che sono giunti fino a noi mostrano che religioni

quali lo zoroastrismo, il buddismo, il taoismo, l’ebraismo e il cristianesimo,

hanno tutte discusso l’argomento. Anche importanti studiosi islamici come

194 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 197: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

195Harun Yahya (Adnan Oktar)

l’Imam Rabbani, Muhyiddin Ibn al-'Arabi e Mawlana Jami hanno discusso

l’essenza della materia nello stesso modo. Sono, tuttavia, le idee del filosofo

irlandese Berkeley che necessitano della discussione più dettagliata.

Berkeley affermò che la materia è una totalità di percezioni. Egli andò

incontro ad attacchi feroci da parte dei materialisti del tempo, i quali credevano

che la materia godesse di esistenza fisica; provarono quindi a farlo tacere con

insulti e calunnie. Un altro materialista, Bertrand Russell, fece lo stesso. Sebbene

Russell sia uno dei pensatori su cui i materialisti ripongono la più grande

fiducia, e sebbene sia considerato un grande sostenitore del punto di vista

materialista, egli non riuscì a confutare ciò che Berkeley aveva affermato. Nel

suo libro I problemi della filosofia, descrisse la situazione in questi termini:

… Berkeley ha il merito di avere mostrato che l’esistenza della materia può

essere negata senza assurdità, e che se ci fosse qualcosa che esiste

indipendentemente da noi, questo non può essere l’oggetto immediato

delle nostre sensazioni.52

Vista, però, la mancanza di fatti scientifici al tempo in cui vissero, né

Berkeley né altri pensatori furono in grado di sostenere la loro opinione con

prove empiriche. Non fu quindi possibile comprendere completamente la

materia o discuterne ampiamente, in particolare data la pressione da parte di

coloro che sostenevano l’opposto. Alcuni di questi non valutarono correttamente

la verità che era stata scoperta, e anche se ci si approssimarono, non riuscirono

a trarre le conclusioni esatte. Altri, con piani nascosti, provarono a deviare

l’argomento in una direzione completamente errata.

LL’’eesssseennzzaa ddeellllaa mmaatteerriiaa èè uunn ffaattttoo sscciieennttiiffiiccoo::Nel nostro tempo, però, la “percezione della materia nella mente” non è più

un problema di speculazione filosofica, ma è diventato un fatto confermato da

prove scientifiche. I progressi del mondo scientifico hanno rivelato il

funzionamento degli organi sensoriali umani. Come abbiamo visto all’inizio di

questo libro, tale funzionamento è lo stesso per ogni organo sensoriale. I segnali

che giungono ai nostri organi sensoriali dal mondo esterno sono trasformati in

segnali elettrici dalle cellule e inviati dai nervi alle aree percettive del nostro

cervello. Così l’uomo vede, ode, odora, gusta o tocca il mondo nelle minuscole

aree percettive nel suo cervello.

Questi fatti scientifici sono ora completamente chiari, e possono essere

Page 198: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

trovati in qualunque libro di fisiologia o testo scolastico di biologia. Il modo in

cui le immagini e le percezioni si costituiscono nel cervello si insegna ora in

dettaglio nelle scuole di medicina. Con il progresso della nostra conoscenza,

scienze quali la fisica, la fisica quantistica, la psicologia, la neurologia, la

biologia e la medicina hanno chiarito i dettagli effettivi del processo.

Per esempio, il fisico teorico Fred Alan Wolf, che ha ricevuto un’attenzione

notevole per la sua ricerca ed è stato premiato per otto dei suoi libri, spiega che

la fisica quantistica in particolare ha rivelato che il mondo che vediamo è in

realtà un’illusione:

… c’è qualcosa al di là di tutto il materialismo, al di là del mondo fisico,fuori dal quale tutta la realtà, l’intera esistenza, di proietta. Questopotrebbe sopraffare il dualismo tradizionale – e prendo questa posizionenon come mistico, ma come fisico quantistico. Credo che la nostracomprensione più moderna del mondo fisico implichi la possibilità di unregno ineffabile, un regno mistico, un regno “immaginale”, dal qualeemerge il mondo fisico. Qualcosa di simile a ciò che [il fisico tedesco epioniere della meccanica quantistica] Werner Heisenberg suggerì quandointrodusse la nozione di coscienza nella fisica – quando disse che èl’osservatore che crea l’osservato semplicemente mediante l’atto diosservare… Io vedo la realtà in modo diverso. La realtà per me è piùsimile a un sogno – vedo una realtà di sogno. Immagino un sognatore, o

un grande spirito, di cui siamo tutti parte… E credo che avvalendoci di

questo modello, piuttosto che tentando di ridurre tutto al livello più

semplice, potremo raggiungere alcuni veri successi scientifici.53

Questo scienziato ha capito il fatto che il mondo materiale è davvero

un’“illusione”, alla luce delle scoperte scientifiche, e come lui tanti altri. Il

negare questa evidente verità scientifica avviene per ragioni ideologiche, non

scientifiche. Questo perché questi scienziati non vogliono accettare questo

fatto, sapendo, e lo sanno, che esso minerà definitivamente il materialismo a

cui sono così caparbiamente attaccati. Di fatto, il dott. Wolf chiarisce che questa

verità escluderà qualunque possibilità di materialismo.

Quando si riflette sui risultati scientifici che sono stati ottenuti, non è

credibile considerare come una speculazione filosofica il fatto di percepire il

mondo esterno all’interno del nostro cervello. Non è affatto una speculazione

filosofica, ma un fatto scientifico chiaramente rivelato da scoperte

scientifiche. È una realtà in cui ognuno vive e che nessuno può negare.

196 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 199: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

197Harun Yahya (Adnan Oktar)

Dire, "Dio creaogni cosa sotto

forma diimmagine" non èlo stesso che dire“queste cose non

esistono” Tuttociò che Dio crea:persone, edifici,

laghi, cielo e ognialtra cosa, esiste

davvero. Tuttoesiste, però, sotto

forma diimmagini, e

possiamo vederlosolo nel nostro

cervello.

Page 200: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Ognuno, religioso o meno, ne è consapevole, senza riserve, e anche se lo nega,

ciò non significa nulla.

OObbiieezziioonnee:: ""IIll tteemmaa ddeellllaa vveerriittàà rriigguuaarrddaannttee llaa mmaatteerriiaa èèeeqquuiivvaalleennttee aallll’’iiddeeaa ddeellll’’uunniittàà ddeellll’’eesssseerree ((WWaahhddaatt aall--WWuujjuudd))??""RRiissppoossttaa:: è vero che l’idea dell’unità dell’essere è qualcosa che molti

studiosi islamici del passato hanno discusso nel riflettere su alcuni temi

presenti in questo libro. Ciò che è stato discusso qui, però, non è esattamente

equivalente all’unità dell’essere.

Nel corso della storia, molti studiosi e pensatori hanno spiegato questo

principio. Alcuni di loro, però, sono stati sviati da un’idea errata, e hanno

considerato le cose create da Dio come assolutamente non-esistenti. Dire che la

materia è un’illusione che si costituisce dentro il nostro cervello, però, non

significa che “nessuna delle cose che vediamo esiste”. Questo perché tutte le

cose che vediamo, le montagne, i prati, i fiori, le persone, i mari, in breve tutto

ciò che ci appare, tutto ciò la cui esistenza Dio ha descritto nel Corano, è stato

creato ed esiste davvero. Ognuna di queste cose, però, esiste come immagine.

Tutto ciò che è stato creato da Dio esiste, che noi lo vediamo oppure no. È

stato in ogni caso creato e, come abbiamo visto, continuerà a esistere nella

memoria di Dio dal momento della sua creazione al momento della sua morte.

[Per ulteriori informazioni si veda Eternity Has Already Begun (L’eternità è già

cominciata) di Harun Yahya].

Di conseguenza, il fatto che la materia sia un’illusione nella nostra mente

non significa che non esista. D’altra parte questo ci dice qualcosa sulla natura

della materia, cioè che è una percezione.

OObbiieezziioonnee:: ""CCoommee ssii ppuuòò aammaarree qquuaallccoossaa cchhee ssii ssaa eesssseerreeuunn’’iilllluussiioonnee?? SSee aacccceettttiiaammoo iill ffaattttoo cchhee ttuuttttoo ssiiaa uunn’’iilllluussiioonnee cchhee ssiiccoossttiittuuiissccee aallll’’iinntteerrnnoo ddeellllaa nnoossttrraa mmeennttee,, ccoommee ppoossssiiaammoo aammaarreennoossttrraa mmaaddrree,, nnoossttrroo ppaaddrree,, ggllii aammiiccii ee ii pprrooffeettii??""RRiissppoossttaa:: una persona che chiede questo non sa, o non ha compreso di

essere anch’egli un’illusione. Mentre accetta che i suoi amici e la sua famiglia

siano illusioni, crede se stesso assoluto. Come coloro che gli sono vicini, però,

anch’egli è un’illusione. Il corpo che vede e tocca, come quello di coloro che

ama, è un’immagine che si costituisce all’interno del suo cervello.

MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE198

Page 201: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

199Harun Yahya (Adnan Oktar)

Un musulmano che prova amore, affetto e interesseper le cose che Dio ha creato, in realtà prova questisentimenti per la creazione di Dio, e per il potere e lamaestria che essa contiene. Egli sa che la bellezza inuna creatura vivente in realtà appartiene a Dio.

Page 202: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Inoltre, il fatto che anche gli amici e la famiglia di tali persone siano

percezioni nella loro mente, non impedisce di amarli. Se si amano la propria

famiglia e i propri amici per la loro esistenza corporea, allora questo è in ogni

caso un falso amore. Il vero amore consiste nell’amare qualcuno per le

caratteristiche manifestate in lui da Dio. Per esempio, sebbene non abbiamo mai

visto il Profeta Muhammad (che Dio lo benedica e gli conceda pace), proviamo

grande amore e affetto per lui perché sappiamo che molti degli attributi di Dio,

quali il Patrono (Al-Wali), il Re (Al-Malik), il Generoso (Al-Karim), il Procuratore

(Al-Wakil), la Guida (Al-Hadi) si manifestano in lui. Ma la sola fonte di questo

amore che proviamo per il profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli conceda la

pace) è l’amore e l’affetto che proviamo per il suo vero Signore, Dio.

I musulmani amano le persone, e anche tutte le altre cose, a causa del loro

amore per Dio, e perché tutto è Sua manifestazione. Per esempio, un

musulmano che ama una giovane gazzella, la ama perché la compassione e

l’amore di Dio si manifestano in essa, perché le qualità degne d’amore che Dio

ha creato nell’animale lo allietano, e il suo aspetto gli ispira un sentimento di

compassione. Non ama l’animale in se stesso, né altre creature in se stesse,

come entità indipendenti.

Un musulmano non prova amore né sente legami per nessuna persona o

cosa in modo indipendente. L’origine di tutto l’amore è l’amore di Dio. Un

200 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Quando un musulmano ama qualcuno, in realtà mostra il suo amore per Dio. La vera fontedi amore per un’immagine che Dio ha creato è il nostro amore per Dio, il Quale creaquell’immagine in una forma che possiamo amare.

Page 203: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

201Harun Yahya (Adnan Oktar)

versetto del Corano recita: “…all'infuori di Lui, non c'è per voi né patrono né

soccorritore”, e sottolinea che l’uomo non ha altro amico oltre a Dio. (Al-

Baqara: 107) Un altro versetto chiede: “Non basta forse Dio al Suo servo?”

(Az-Zumar: 36). Stando così le cose, coloro che amiamo non possono essere

nostri amici e genitori indipendentemente da Dio. Ecco che questa verità è

semplicemente rafforzata dal fatto che tutta la nostra famiglia e tutti i nostri

amici sono percezioni nella nostra mente. Quando amiamo nostra madre, ciò

che in realtà amiamo sono le qualità di Dio che Egli ha manifestato in lei, il

Misericordioso (Ar-Rahim), il Compassionevole (al-Rauf) e il Protettore (al-

Asim). Oppure, quando amiamo un fratello credente, in realtà amiamo la

allietante moralità che Dio manifesta in lui. Dal momento che speriamo che il

suo carattere e la sua natura allietino Dio, allietano anche noi. Dal momento

che vediamo che egli ama e teme Dio, riceviemo piacere anche da questa

immagine di fede che Dio ha creato. Per questa ragione, quando amiamo

qualcuno, che abbia o meno un’esistenza fisica separata, in realtà amiamo Dio,

e il nostro amore e il nostro affetto per quell’immagine sono in realtà amore e

affetto per la loro vera origine, Dio.

Coloro che amano gli altri indipendentemente da Dio, come se avessero

un’esistenza indipendente distinta da Lui, commettono un grave errore.

Secondo il Corano, l’amore e la devozione devono essere provati solo per Dio,

e le altre cose sono amate perché sono Sue manifestazioni. Ecco cos’ha da dire

Dio su coloro che amano le persone e attribuiscono loro un’esistenza

indipendente:

E fra gli uomini vi sono coloro che attribuiscono ad Dio degli uguali e

li amano come amano Dio. Ma coloro che credono hanno per Dio un

amore ben più grande. Se gli empi potessero vedere, [come] quando

vedranno il castigo, che tutta la forza è di Dio, e che Dio è implacabile

nel castigo! (Sura al-Baqara: 165)

Come questo versetto rivela, attribuire alle persone o alle cose un valore al

di fuori dell’esistenza di Dio significa considerarli Suoi eguali e Suoi associati.

Nulla di ciò che esiste, però, ha il potere di fare alcunché o compiere alcuna

azione a parte Dio. In molti versetti del Corano, si mettono in guardia le

persone dall’attribuire potere a qualunque cosa che non sia Dio:

In verità coloro che invocate all'infuori di Dio, sono [Suoi] servi come

Page 204: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

voi. Invocateli dunque e che vi rispondano, se siete sinceri! Hanno piedi

per camminare, hanno mani per afferrare, hanno occhi per vedere,

hanno orecchie per sentire? Di': «Chiamate questi associati, tramate

pure contro di me e non datemi tregua: ché il mio Patrono è Dio, Colui

che ha fatto scendere il Libro, Egli è il Protettore dei devoti. E coloro che

invocate all'infuori di Lui non sono in grado di aiutarvi e neppure di

aiutare loro stessi». Se li chiami alla retta via, non ti ascolteranno. Li

vedi: rivolgono lo sguardo verso di te, ma non vedono. (Sura al-A‘raf:

194-198)

Com’è chiaramente affermato in questo versetto, nessuno, oltre a Dio, può

aiutare qualcun altro. Nemmeno i genitori, i figli o gli amici, la cui esistenza si

presume nel corso della vita, possono in realtà fare nulla per aiutarlo. L’aiuto

da parte degli amici e della famiglia ha luogo unicamente con la volontà e il

permesso di Dio. Non è nemmeno possibile aiutare se stessi senza la volontà di

Dio. È persino impossibile per chiunque camminare, vedere o provare

sensazioni, in breve sopravvivere, se ciò non è volontà di Dio.

Né va dimenticato che le cose e le persone, la cui esistenza esterna non

possiamo conoscere, ma che alcuni affermano abbia luogo fisicamente nel

mondo esterno, saranno portati via nell’aldilà a coloro che affermano queste

cose. Come ha rivelato il Corano, ognuno sarà chiamato a rendere conto da

solo. In altre parole, come ognuno è in realtà solo con Dio in questo mondo,

così sarà chiamato a rendere conto nello stesso modo dopo la morte. Dio lo

afferma in un versetto;

Siete venuti a Noi da soli, come vi abbiamo creati la prima volta. Quello

che vi abbiamo concesso, lo avete gettato dietro le spalle. Non vediamo

con voi i vostri intercessori, gli alleati che pretendevate fossero vostri

soci. I legami tra voi sono stati tagliati e le vostre congetture vi hanno

abbandonato. (Sura al-An‘am: 94)

Quando si guarda un amico, per esempio, ognuno ne vede l’immagine

creata da Dio nella mente. Se i nervi che giungono al cervello fossero recisi,

l’immagine dell’amico sparirebbe. Solo Dio è Vivente ed Eterno. Allora, in

questo caso, come si può essere attaccati a qualcosa, con il cui originale non si

può in alcun modo stabilire contatto, e che esiste solo nella mente? Non va

dimenticato che solo Dio va amato e solo a Lui ci si deve affidare.

202 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 205: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

203Harun Yahya (Adnan Oktar)

OObbiieezziioonnee:: ""SSii vvuuoollee cchhee ii pprroopprrii ccaarrii ssiiaannoo rreeaallii ee ppeerrmmaanneennttii ccoommeessee sstteessssii..""RRiissppoossttaa:: alcuni di coloro che obiettano a questo argomento dicono: “Una

persona vuole che i suoi amici siano reali e permanenti come lui. Come

possono essere diversi?"

Tali affermazioni mostrano che costoro non hanno compreso ciò che

abbiamo detto sulla vera natura della materia, o non ci hanno riflettuto

abbastanza a fondo. Coloro che dicono queste cose non sono “reali e

permanenti” come credono di essere, quindi non possono aspettarsi che lo

siano i loro cari. Quando si prende in esame l’argomento, si comprende che il

proprio corpo è meramente un’immagine che Dio mostra alla propria anima.

Alcuni, nel sentire il proprio corpo, nel sentire dolore quando si tagliano

un dito, o nel soddisfare alcuni dei bisogni fisici del corpo, potrebbero avere

l’impressione che il loro corpo abbia una vera esistenza fisica. Il corpo di una

persona, però, è in realtà una percezione, proprio come ogni altra cosa, e

nessuno può in alcun modo sapere se il suo corpo abbia una controparte fisica

al di fuori della percezione che ne ha. Per esempio, il dolore che si prova nel

tagliarsi un dito è, anch’esso, una percezione. Così anche l’impressione di

pienezza che si ha dopo aver mangiato. Anche dei segnali artificiali

provenienti dall’esterno del corpo umano possono produrre le stesse

impressioni. Nessuno, però, può in alcun modo essere sicuro dell’esistenza

fisica del proprio corpo. È l’anima che Dio ha dato all’uomo che sente dolore o

È possibile creare un’impressione di sazietà consegnali artificiali inviati dall’esterno del cervelloumano. Questi possono indurre un senso disazietà, anche se non si è mangiato nulla.

Page 206: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

204 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

comprende le parole su una pagina, e per questo, l’individuo stesso è anch’egli

una manifestazione di Dio. Costoro non sono reali e permanenti come

potrebbero credere.

OObbiieezziioonnee:: ""CCoonncclluuddeerree cchhee ll’’uunniivveerrssoo èè uunn iinnssiieemmee ddii ppeerrcceezziioonniissiiggnniiffiiccaa aabbbbaannddoonnaarree ll’’iinnddaaggiinnee ssuull ffuunnzziioonnaammeennttoo ddeellll’’uunniivveerrssoo,,iinn aallttrree ppaarroollee llaa sscciieennzzaa..""RRiissppoossttaa:: questo è un tipo di obiezione generalmente avanzato dai

materialisti, ed è usato per mostrare che questo argomento si oppone alla

scienza e intende negarla. È, però, chiaramente falso e privo di validità.

Dio ci mostra le immagini di cui facciamo esperienza all’interno di noi

stessi unite da una rete di relazioni di causa ed effetto, tutte connesse da leggi.

Le immagini del giorno e della notte che si costituiscono nel nostro cervello,

Il sorgere e il tramontare del sole sono immagini che si costituiscono nel cervello dellepersone. Quando si osserva il tramonto nella mente, è l’anima a trarne piacere.

Page 207: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

per esempio. Percepiamo la notte e il giorno connessi al sole e al movimento

della terra. Quando l’immagine del sole nella nostra mente è nel punto più

elevato, sappiamo che è mezzogiorno, e quando il sole tramonta, assistiamo al

calare della notte. Quando creava le percezioni dell’universo, Dio le creava con

una relazione di causa ed effetto. Non facciamo mai esperienza del giorno

dopo che il sole è tramontato. Quindi la scienza è osservazione e studio di

questa relazione di causa ed effetto creata da Dio nella nostra mente.

Prendiamo in esame un altro esempio: nell’illusione all’interno della

nostra mente, se lasciamo andare una penna, questa cade per terra. Dalla

ricerca sulla relazione di causa ed effetto che regola questo tipo di eventi risulta

la scoperta della “legge di gravità”. Le immagini che Dio ci mostra nella mente,

205Harun Yahya (Adnan Oktar)

Dio mostra leimmagini checrea in unaconnessione dicause ed effetti.Quando unamela cade da unalbero, peresempio, cadesempre al suolo,non va mai inalto né rimanesospesa in aria.Lo studio diquesti effetti eleggi che Dio hacreato costituisceil campo distudio dellascienza. Nerisulta che,seppure l’interouniverso sia unatotalità dipercezioni, ciònon annulla néelimina lanecessità dellaricercascientifica.

Page 208: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

vengono presentate in connessione con cause e leggi particolari. Una delle

ragioni della creazione di queste cause e leggi è che la vita è creata come una

prova. La scienza è nata come risultato della ricerca sull’ordine all’interno del

quale funzionano queste leggi e l’insieme di percezioni che sono chiamate

“universo”. Ecco perché è molto importante studiare la scienza, le leggi che

appaiono regolare le immagini straordinarie che Dio ha creato.

In conclusione, non c’è giustificazione per le affermazioni materialiste

secondo cui accettare il fatto che la materia sia una percezione significhi negare

la scienza. Al contrario, coloro che accettano genuinamente questo fatto,

vedono la scienza come un modo importante di comprendere questo insieme

di immagini, e i segreti che celano.

C’è una grande differenza tra questa concezione della scienza e quella dei

materialisti. Le leggi della natura che abbiamo scoperto osservando la totalità

delle immagini in questione sono le leggi di Dio, che ha creato quella totalità.

206 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Dio possiede il potere dicreare effetti senza cause.Una prova di questo è ilmodo in cui si può sentire ilcalore del sole in un sogno,anche se il sole non è inrealtà presente.

Page 209: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

207Harun Yahya (Adnan Oktar)

L’opinione sulla scienza sostenuta dai materialisti, i quali credono che la

materia abbia un’esistenza reale, e cioè che le leggi della natura nascano dalla

materia stessa, e che siano queste leggi ad averli in realtà creati, crolla alla luce

di questa verità.

Né va dimenticato che Dio possiede il potere di creare tutte queste

percezioni senza bisogno di alcuna causa o legge. Per esempio, Dio può creare

una rosa senza usare il seme, o la pioggia senza bisogno delle nuvole, o l’ombra

e il giorno e la notte senza il sole. Dio rivela questo fatto in un versetto:

Non hai visto come distende l'ombra, il tuo Signore? E se avesse voluto

l'avrebbe fatta immobile. Invece facemmo del sole il suo riferimento; e

poi la prendiamo [per ricondurla] a Noi con facilità. Egli è Colui che

della notte ha fatto una veste per voi, del sonno un riposo e ha fatto del

giorno un risveglio. (Sura al-Furqan: 45-47)

Come abbiamo visto in questo versetto, Dio rivela di avere prima creato

l’ombra, poi il sole come causa di essa. I sogni sono un esempio che può aiutare

a comprendere meglio questa creazione. Sebbene i nostri sogni non abbiano

una controparte materiale, comunque percepiamo la luce e il calore del sole. Da

questo punto di vista, i sogni sono indicazioni del fatto che la percezione del

sole può essere creata nella nostra mente senza che esso ci sia davvero.

Con questa prova, comunque, Dio ha anche dato agli umani una ragione

per ogni cosa. Il giorno è causato dal sole, e la pioggia dalle nuvole. Tutte

queste sono immagini che Dio crea individualmente nella nostra mente.

Creando una causa prima di un effetto, Dio ci rende possibile credere che ogni

cosa funzioni secono regole specifiche, e perciò ci rende possibile portare

avanti la ricerca scientifica.

OObbiieezziioonnee:: ""NNoonn cc’’èè ccoonnttrraaddddiizziioonnee ttrraa llaa ddeessccrriizziioonnee ddeellll’’eesssseerree ddiiDDiioo mmeeddiiaannttee llee pprroovvee ddeellllaa SSuuaa eessiisstteennzzaa iinn nnaattuurraa ddaa uunn llaattoo,, ee,,ddaallll’’aallttrroo,, ll’’aaffffeerrmmaazziioonnee cchhee iill mmoonnddoo ffiissiiccoo,, aavvaannzzaattoo ccoommee pprroovvaaddeellllaa SSuuaa eessiisstteennzzaa,, nnoonn eessiissttee??""RRiissppoossttaa:: alcuni, che non hanno pienamente compreso l’essenza della

materia, pensano che l’affermazione: “Il mondo fisico consiste di un insieme di

percezioni” significhi “Nulla esiste”. Dire, però, che la materia è una totalità di

percezioni o un’immagine che percepiamo nel nostro cervello, non è come dire

Page 210: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

che la materia non esiste. C’è un universo fisico, ma esiste solo come totalità di

percezioni. Proprio come i nostri sogni, esiste unicamente a livello percettivo.

L’esistenza della materia a livello percettivo è una prova certa

dell’esistenza di Dio. Questo perché, dal momento che nulla di ciò che esiste a

livello percettivo (solo come immagine) può creare se stesso, se ne deduce che

deve esserci un Creatore che le dà origine. Perciò, il fatto che l’universo fisico

sia solo un’immagine è prova concreta dell’esistenza e dell’unicità di Dio. Per

questa ragione, non c’è contraddizione tra il fatto che la materia sia

un’immagine e il fatto che le cose esistenti manifestino l’esistenza di Dio.

Piuttosto il contrario, l’uno è conseguenza logica dell’altro.

Dio ha creato tutto ciò che esiste. Lo ha creato, però, come immagine.

Esaminare e studiare le proprietà di questi oggetti-immagine fornisce la prova

della superiorità della creazione di Dio, della Sua maestria e della Sua infinita

sapienza. Ne risulta che non c’è contraddizione tra l’affermare che la materia è

208 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Quando si guarda una foca la si vede nel proprio cervello. Anche le caratteristiche diquesta creatura si studiano nel proprio cervello. Ciò di cui si viene a conoscenza mostral’infallibilità della creazione di Dio, e la superiorità della Sua saggezza.

Page 211: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

209Harun Yahya (Adnan Oktar)

una totalità di percezioni e di seguito studiarne le proprietà e vedere la

grandezza e il potere di Dio.

Va anche chiarito che alcuni credono che Dio esista solo finché esistono

esseri che pensano a Lui (Dio è sicuramente al di là di ciò), e come risultato di

questo grave errore avanzano una quantità di obiezioni. Se Dio, però, volesse,

potrebbe eliminare tutte le immagini che ha creato, e distruggere tutto ciò che

esiste, ma Egli esisterebbe ancora. Questo perché è Infinito ed Eterno. Molti

versetti richiamano l’attenzione sul fatto che Dio può distruggere qualunque

cosa voglia in qualsiasi momento:

Se volesse vi annienterebbe, o uomini, e ne susciterebbe altri. Dio ha

tutto il potere di farlo. (Sura an-Nisa’: 133)

O uomini, voi siete bisognosi di Dio, mentre Dio è Colui che basta a Sé

stesso, il Degno di lode. Se volesse, vi farebbe perire e susciterebbe una

nuova creazione. Ciò non è difficile per Dio. (Sura Fatir: 15-17)

È un fatto molto importante che anche se Dio distruggesse tutto ciò che

esiste, ciò che conta sarebbe ancora la Sua esistenza. Dio esisteva prima di ogni

cosa, e continuerà a esistere anche se tutto il resto smettesse di esistere. Ciò è

rivelato in un versetto:

Tutto quel che è sulla terra è destinato a perire, [solo] rimarrà il Volto del

tuo Signore, pieno di Maestà e di Magnificenza. (Sura ar-Rahman: 26-27)

OObbiieezziioonnee:: ""SSee aacccceettttiiaammoo qquueessttaa ddeessccrriizziioonnee,, aalllloorraa nnoonn ppoossssoonnoossuussssiisstteerree ii ccoonncceettttii ddii lleecciittoo oo iilllleecciittoo..""RRiissppoossttaa:: questa affermazione è assolutamente irrealistica. Il fatto che il

mondo fisico si costituisca nelle nostre percezioni non elimina il segreto della

prova. Che la materia esista come percezione o all’esterno della nostra mente,

ciò che Dio ha dichiarato proibito è proibito, e ciò che è lecito è lecito. Per

esempio, Dio ha proibito di mangiare maiale. Dire “Il maiale è solo

un’immagine nella mia mente” e quindi continuare a mangiarlo è

evidentemente ipocrita e ottuso. Oppure, dire: “Queste persone sono solo

immagini nella mia mente, quindi non importa se mento loro”, non è una cosa

che, chiunque tema Dio e abbia compreso ciò di cui stiamo discutendo, farebbe

mai. Ciò vale per tutti i limiti, gli ordini e le proibizioni imposti da Dio. Il fatto

Page 212: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Non possiamo sapere in alcun modo se il colore a cui ci riferiamo come verde appaia nello stesso modoa un altro osservatore. Per esempio, la foto su questa pagina può essere vista in maniera distinta in duediversi cervelli. Uno potrebbe vedere verde, mentre l’altro potrebbe vedere blu, anche se lo chiamaverde. Non si può in alcun modo sapere.

Page 213: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

211Harun Yahya (Adnan Oktar)

di cui stiamo discutendo non abolisce il dovere di fare l’elemosina, per

esempio. Il fatto che l’elemosina che facciamo esista nella mente delle persone

a cui la diamo, non significa che non sia necessario compiere questo dovere.

Dio ha creato l’intero mondo come una totalità di percezioni, però, nell’ambito

di queste percezioni, siamo comunque obbligati a osservare ciò che il Corano

ha rivelato.

In passato, alcuni distorsero questa verità per provare ad abolire i concetti

di lecito e illecito. Costoro, però, già possedevano un sistema distorto di

credenze, e probabilmente hanno voluto usare questa verità per i loro scopi.

Ma si dovrebbe comprendere che la conclusione a cui giunsero era scorretta.

In conclusione, chiunque esamini con onestà la situazione, vedrà

chiaramente che, per gli scopi della prova dataci da Dio, non è necessario che

la materia esista. Dio ha creato questa prova all’interno del mondo delle

immagini. Non ci sono basi per sostenere che la materia debba esistere affinché

qualcuno preghi o distingua lecito e illecito. Inoltre, ciò che importa è l’anima.

È l’anima che sarà punita o premiata nell’aldilà. Per questa ragione, il fatto che

la materia sia una percezione nella nostra mente non ci impedisce di fare ciò

che è lecito e di evitare ciò che è illecito o di compiere i nostri doveri religiosi.

A questo punto, è necessario chiarire che coloro che affermano di non

avere responsabilità per le immagini diranno, quando saranno mandati

all’Inferno: “Credevamo di non essere responsabili, per questo siamo qui”.

Non possiamo sapere se duepersone che guardano dei tulipanirossi vedano esattamente lastessa tonalità di rosso.

Page 214: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Costoro, anche se comprenderanno che l’Inferno è un’immagine, come lo è il

mondo, comunque ne soffriranno il tormento in eterno.

OObbiieezziioonnee:: ""TTuuttttii ddiiccoonnoo cchhee llee ffoogglliiee ssoonnoo vveerrddii qquuaannddoo gguuaarrddaannoo uunnaallbbeerroo.. DDaall mmoommeennttoo cchhee ttuuttttii ddeessccrriivvoonnoo ll’’aallbbeerroo nneelllloo sstteessssoo mmooddoo,,cciiòò ssiiggnniiffiiccaa cchhee eessssoo nnoonn eessiissttee ssoolloo nneellllaa mmiiaa mmeennttee..""RRiissppoossttaa:: anche noi chiamiamo verde ciò che le persone che ci circondano

chiamano verde. Il colore che chiamano verde, però, è lo stesso verde che

vediamo nella nostra mente, o si riferiscono a ciò che vediamo blu, e lo chiamano

verde? Non c’è alcun modo di saperlo. Come abbiamo già visto, non ci sono

colori all’esterno della nostra mente. Ci sono solo diverse lunghezze di onde

luminose all’esterno, ed è il nostro cervello che le elabora in colori. I colori

prendono quindi forma dentro di noi, e nessun altro può vedere in alcun modo

il colore che vediamo nel nostro cervello.

Questo è un argomento che è stato discusso da molti filosofi e scienziati, e

questi ultimi sono d’accordo sul fatto che “non possiamo sapere in alcun modo se

l’altro vede la rosa che vediamo rossa nello stesso modo, o se ciò che vediamo blu

è da lui chiamato rosso”. Questo vale per le percezioni, non solo per il colori. Daniel

Dennett, per esempio, esprime il suo pensiero e il suo interesse per l’argomento:

Locke ne discusse nel suo Saggio sull’intelletto umano (1690), e molti dei mieistudenti mi raccontano che da piccoli ebbero la stessa idea e ne furonoaffascinati. L’idea sembra trasparente e certa:

"C’è il modo in cui le cose appaiono a me, e il modo in cui mi suonano, e incui odorano, e così via. Questo è ovvio. Mi chiedo, però, se il modo in cui lecose appaiono a me sia lo stesso in cui appaiono alle altre persone."

I filosofi hanno composto diverse variazioni sul tema, ma la versioneclassica è quella interpersonale: come so che tu e io vediamo lo stesso coloresoggettivo quando guardiamo qualcosa? Dal momento che abbiamoentrambi imparato i termini da attribuire ai colori allorquando ci hannomostrato oggetti colorati pubblici, il nostro comportamento verbale siaccorderà anche se facciamo esperienza di colori soggettivi completamentediversi – anche se il modo in cui le cose rosse appaiono a me è il modo in cuile cose verdi appaiono a te, per esempio.54

Drew Westen, un professore di psicologia dell’università di Harvard, dice

che dal punto di vista scientifico non possiamo in alcun modo sapere se qualcun

212 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 215: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

213Harun Yahya (Adnan Oktar)

altro percepisce una rosa nel nostro stesso modo:

Se la percezione è un processo creativo, costruttivo, fino a che punto lepersone percepiscono il mondo nello stesso modo? Il rosso appare a unapersona come appare a un’altra? Se una persona ama l’aglio e un’altra loodia, i due amano e odiano lo stesso sapore, o l’aglio ha un diverso saporeper ognuno? La natura costruttiva della percezione solleva la domanda,ugualmente interessante, se, o in quale misura, le persone vedano il mondoper come esso è realmente. Platone sosteneva che ciò che percepiamo è pocopiù di ombre sul muro di una caverna, proiettate dal movimento di unarealtà invisibile nella luce fioca. Che cosa significa dire che una tazza di caffèè bollente? E, l’erba è davvero verde? Una persona daltonica rispetto alverde, al cui sistema visivo manca la capacità di discriminare determinatelunghezze d’onda della luce, non vedrà l’erba verde. L’essere verde, allora, èun attributo dell’oggetto (erba), del percipiente, o di qualche interazione tral’osservatore e l’osservato? Queste sono domande filosofiche al cuore delproblema delle sensazioni e delle percezioni.55

Una passeggiata in campagna con ipropri amici, avviene in realtà nellamente. Nella propria mente si respiraanche l’aria fresca della campagna. Trepersone che osservano dei fiori incampagna ne hanno tre diverseimmagini. Questo non può essere provadel fatto che gli originali dei fiori da cuinasce l’immagine esistano davvero.

Page 216: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Entrando in uno stadio per assistere a una

partita si pensa di osservare tutti lo stesso

evento, ma ciò è errato.

Questo perché un lancio diverso, i giocatori, i

tifosi e ogni altra cosa danno forma a immagini

diverse nel cervello di ognuno dei presenti. Tutte

le migliaia di spettatori, però, credono che si

tratti di un’unica partita quella cui stanno

assistendo. Persino coloro che la guardano da

casa credono di vedere la stessa partita.

Si costituiscono, però, tante immagini quanti

sono gli spettatori, e nessuno può distinguere

tra la sua propria immagine e la realtà. Né i tifosi

nello stadio, né quelli che siedono davanti allo

schermo a casa, possono vedere la vera

immagine. Questo perché nessuno può uscire

dallo schermo nel suo cervello e avere contatto

diretto con ciò che è all’esterno di esso. Tutto ciò

che costoro possono vedere è l’informazione che

raggiunge gli schermi nel loro cervello. Ciò che

osserva tutto è l’anima. È il Signore dei cieli e

della terra, Dio, che crea l’anima, e le immagini,

tanto somiglianti alla realtà, individualmente

per ogni essere umano.

IINN UUNNOO SSTTAADDIIOO PPIIEENNOO DDII TTIIFFOOSSII OOGGNNUUNNOO OOSSSSEERRVVAA UUNNAAPPAARRTTIITTAA DDIIVVEERRSSAA NNEELLLLAA SSUUAA MMEENNTTEE

Page 217: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Come si vede, il fatto che diamo le stesse definizioni, o chiamiamo i colori

nello stesso modo, non significa che vediamo le stesse cose. Paragonare le

percezioni delle persone è assolutamente impossibile, perché ognuno vede un

mondo diverso all’interno del suo cervello, che appartiene a lui solo.

L’obiezione seguente contiene un’altra spiegazione pertinente a quest’ultima.

OObbiieezziioonnee:: ""SSoonnoo iinn uunn ggiiaarrddiinnoo ccoonn dduuee aammiiccii,, ee nnooii ttrree vveeddiiaammooeessaattttaammeennttee llee sstteessssee ccoossee.. SSee cciiòò cchhee ooggnnuunnoo ddii nnooii vveeddee nneellllaa ssuuaammeennttee èè llaa sstteessssaa ccoossaa,, ssiiggnniiffiiccaa cchhee ggllii oorriiggiinnaallii ddii qquueessttee ccoosseeddeevvoonnoo eessiisstteerree aallll’’eesstteerrnnoo ddeellllaa nnoossttrraa mmeennttee..""RRiissppoossttaa:: il fatto che tu e altre persone vediate le stesse cose non

conferma l’affermazione per cui ci sono controparti fisiche di ciò che voi tutti

vedete. Questo perché vedi anche i tuoi compagni nella tua mente. Per

esempio, quando passeggi con i tuoi amici in un frutteto, così come le mele, le

albicocche, i fiori colorati, i suoni degli uccelli, la brezza calda, e gli odori della

frutta e dei fiori si costituiscono nel tuo cervello, allo stesso modo prendono

forma anche i tuoi amici, e le cose di cui parlate. In altre parole, i tuoi amici

camminano nel frutteto che vedi nella tua mente, non in un frutteto del mondo

esterno. Il fatto che i tuoi amici vedano le stesse cose che vedi tu non significa

dunque che ci sia una controparte fisica di tutto ciò che vedete.

Quando guardi una partita in uno stadio pieno di persone, il fatto che

migliaia di persone vedano segnare un gol e reagiscano a esso

contemporaneamente non è prova dell’esistenza fisica dello stadio, dei

giocatori, dell’arbitro né delle migliaia di persone in tribuna. I giocatori, i tifosi,

gli applausi e tutto il resto che vedi là, tutto ha luogo all’interno del cervello. Il

giocatore che segna un gol e i tifosi che esultano sono tutti dentro di te. Tu

esulti per un gol segnato nella tua mente, e applaudi e acclami insieme alla

folla nel tuo cervello. In conclusione, il fatto che le persone che vedi vicino a te

confermino ciò che vedi non significa che ciò che vedi abbia una controparte

fisica nel mondo esterno. Non importa in quanti siano, le persone che dici

essere “proprio accanto” a te sono in realtà nel tuo cervello.

OObbiieezziioonnee:: ""PPeerrcceeppiiaammoo iill mmoonnddoo eesstteerrnnoo ccoommee èè rreeaallmmeennttee,, qquuiinnddiinnoonn vvii èè aallccuunnaa aannoommaalliiaa nneell nnoossttrroo ccoommppoorrttaammeennttoo.. PPeerr eesseemmppiioo,,qquuaannddoo ssii aarrrriivvaa aa uunn ddiirruuppoo,, ccii ssii ffeerrmmaa iinnvveeccee ddii ccoonnttiinnuuaarree aaccaammmmiinnaarree oollttrree iill lliimmiittee..""

215Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 218: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

RRiissppoossttaa:: questa obiezione mostra che chi la pone è seriamente confuso, e

non ha compreso cosa abbiamo detto. Questo perché l’obiezione si basa sulla

seguente affermazione: “C’è un mondo fisico esterno. Ognuno, però, vede quel

mondo in modo diverso nella sua mente”. Costui crede di obiettare a tale

affermazione, e per smentirla dice: “C’è una realtà materiale là fuori, e la vediamo

per come è. Nessuno la vede in modo diverso. La prova di questo è che, quando

c’è l’orlo di un dirupo là fuori, lo vediamo come tale, e smettiamo di camminare".

Ciò che qui si discute, però, è molto diverso da ciò che costui assume. Un

argomento afferma: “C’è un mondo esterno, ma lo vediamo in modo diverso

da come esso realmente è”. L’altro dice: “Percepiamo ogni cosa di cui facciamo

esperienza nella nostra mente, ma non possiamo in alcun modo avere un

contatto diretto con nessun tipo di entità indipendente originale. Per questa

ragione non possiamo sapere in alcun modo se questi originali esistano nel

mondo esterno o meno."

Il fatto che non camminiamo oltre l’orlo di un dirupo non significa che

vediamo il mondo esterno come realmente è. Quando si cammina lungo un

sentiero diritto e poi ci si ferma all’orlo del dirupo, si cammina per un sentiero

nel proprio cervello, e si vede l’orlo del dirupo nel proprio cervello. Di fatto,

anche se si cade dall’orlo del dirupo, lo si percepisce comunque nel cervello.

Ciò accade esattamente nello stesso modo in cui si viene travolti da un

autobus, o si viene morsi da un cane, come già si è visto. Quando si cade dal

dirupo, il dolore che si prova per una qualunque ferita o per le ossa rotte, si

costituisce comunque nel nostro cervello.

OObbiieezziioonnee:: ""NNoonn ccii ssoonnoo dduubbbbii ssuull ffaattttoo cchhee DDiioo ccii mmoossttrraa qquueesstteeiimmmmaaggiinnii ppeerr mmeetttteerrccii aallllaa pprroovvaa.. PPeerrcchhéé,, ppeerròò,, DDiioo,, iill CCrreeaattoorree ddiittuuttttee llee aazziioonnii,, ddoovvrreebbbbee pprroovvooccaarree ttaallee pprroovvaa??""RRiissppoossttaa:: naturalmente Dio non ha bisogno di mettere alla prova le

persone per vederne gli atteggiamenti, dal momento che è il nostro Signore ad

aver creato tutti gli eventi, i tempi e i luoghi. Dio non è vincolato da tempo e

spazio. Ciò che per noi è passato e futuro è stato vissuto ed è finito in un istante

ai Suoi occhi. Dio, però, ci permette di fare esperienza di queste prove e cause

affinché le persone osservino i propri atteggiamenti e comprendano le ragioni

che possono condurre in paradiso o all’inferno. Sapendo che Dio è proprio

amico – che è infinitamente giusto, compassionevole e amorevole – si accetterà

216 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 219: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

217Harun Yahya (Adnan Oktar)

questa Sua creazione.

Dio mostra cose che sono già accadute ai suoi occhi. Dà alle persone

l’impressione di compiere queste azioni, mediante il libero arbitrio.

Nell’ambito di questa sensazione, Egli annuncia per mezzo del Corano che

siamo responsabili di tutto ciò che Egli rivela. Questa responsabilità consiste

nell’ubbidire a tutti gli ordini del nostro Signore. Possiamo venire a conoscenza

di qualcosa che vada oltre a ciò solo se Dio lo vuole. In tal caso, Dio può

rivelarci questo segreto e questa saggezza nel mondo o nell’aldilà. Oppure,

mai. Come si afferma in un versetto “essi apprendono solo ciò che Egli vuole”

(Sura al-Baqara: 255). Qualunque cosa accada, Dio è il nostro Signore e

Protettore. È perciò nostro dovere avere fede in Lui, che ci dona tante

benedizioni, ed essere lieti di tutto ciò che crea.

Alcuni nel passato hanno colto la verità sull’essenza della materia ma,

visto che la loro fede in Dio e la loro comprensione del Corano sono state

deboli, hanno espresso idee devianti. Alcuni hanno detto “Tutto è un’illusione,

quindi non c’è giovamento nell’adorazione”. Tali idee sono distorte e

ignoranti. È vero che tutto è un’immagine presentataci da Dio. È vero anche,

però, che Dio ci ordina di ubbidire al Corano. Ciò che dobbiamo fare è

osservare attentamente i Suoi ordini e le Sue proibizioni.

Nel Corano, Dio rivela di averci fornito pochissime informazioni

sull’anima. Dio ha creato quest’immagine di una prova per una certa causa:

Sicuramente vi metteremo alla prova con terrore, fame e diminuzione

dei beni, delle persone e dei raccolti . Ebbene, dà la buona novella a

coloro che perseverano. (Sura al-Baqara: 155)

Sarete certamente messi alla prova nei vostri beni e nelle vostre

persone, e subirete molte ingiurie da quelli che hanno ricevuto la

Scrittura prima di voi e dagli associatori. Siate perseveranti e devoti,

ecco il miglior atteggiamento da assumere. (Sura Al ‘Imran: 186)

C’è una notevole saggezza in questa prova. Un aspetto di essa sta nel fatto

che siamo messi alla prova e poi mandati in paradiso o all’inferno di

conseguenza. Inoltre la saggezza risiede nel modo in cui le persone possono

osservare ciò che fanno nel corso della loro vita, e vedere perché la moralità in

cui hanno vissuto debba portarli in paradiso o all’inferno nel Giorno del

Giudizio. Ma Dio lo sa meglio di tutti. Tutto ciò che possiamo fare è pregare che

Egli ci riveli la sua sapienza.

Page 220: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

OObbiieezziioonnee:: ""DDaa cciiòò cchhee aabbbbiiaammoo vviissttoo ffiinnoo aa oorraa,, llaa nnoossttrraappeerrcceezziioonnee ccoonnttiinnuueerràà aanncchhee ddooppoo llaa mmoorrttee.. DDuurreerràà ppeerr sseemmpprree?? IIllPPaarraaddiissoo ee ll’’IInnffeerrnnoo nnoonn ssoonnoo aallttrroo cchhee ttoottaalliittàà ddii ppeerrcceezziioonnii??""RRiissppoossttaa:: Dio ci ha creato in modo tale che possiamo percepire il mondo

solo per mezzo di immagini presentate alle nostre anime. In altre parole,

possiamo comunque vedere le immagini che ci sono presentate,

indipendentemente dall’esistenza di un reale mondo fisico esterno. Dopo la

morte, però, Dio creerà l’individuo in modo diverso, sebbene non possiamo

sapere in alcun modo quale sarà.

Nondimeno, il fatto che si faccia esperienza di paradiso e inferno come

percezioni, non diminuisce affatto il piacere dato dal primo né la sofferenza data

dal secondo. Come in questo mondo si sente dolore quando ci si brucia la mano,

così si sentirà anche la realtà di questa percezione nell’aldilà. Come si è detto,

anche impressioni come il dolore sono percepite nel cervello. Questa percezione

di cui tutti fanno esperienza, però, è stata creata per essere oltremodo realistica,

proprio come tutte le nostre altre percezioni. Si può persino svenire per la

violenza del dolore che si prova. Allo stesso modo, alcune immagini possono

dare intenso disagio, anche se sono create come percezioni nella mente. Per

esempio, un’immagine o un suono spiacevoli, o un cattivo odore, possono

indurre grande disagio. Il fatto che siano percepiti nel cervello non cambia

nulla. Perciò, anche se l’inferno sarà presentato all’anima come percezione,

questo fatto non servirà ad alleviare il tormento di cui si farà esperienza.

Nello stesso modo in cui Dio crea la vita in questo mondo in maniera talmente

chiara e convincente che le persone presumono che essa sia “un dato di fatto

certo”, Egli ha il potere di fare esattamenre la stessa cosa nell’aldilà. Dio rivela

in molti versetti che i tormenti dell’inferno sono davvero insostenibili:

... e che il Mio castigo è davvero un castigo doloroso. (Sura al-Hijr: 50)

Certamente faremo gustare un duro castigo ai miscredenti, e li

compenseremo in base alle loro peggiori azioni. Così il compenso dei

nemici di Dio sarà il Fuoco, in cui rimarranno in perpetuo: [punizione]

per aver smentito i Nostri segni. (Sura Fussilat: 27-28)

Lo stesso vale per il paradiso. Tutto ciò da cui una persona trae godimento

o piacere è una percezione che si costituisce nella sua mente. Quando si gode

della compagnia del proprio migliore amico, per esempio, ciò avviene nella

218 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 221: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

219Harun Yahya (Adnan Oktar)

propria mente. O se si gode della magnifica vista di una cascata, e si ascolta il

fragore dell’acqua, in realtà si vedono immagini e si odono suoni nella propria

mente. Non c’è dubbio su questo. Ma ciò non impedisce il godimento di

quell’immagine. Ecco perché Dio rivela nel Corano che il paradiso rappresenta

il risultato supremo per le persone, e che contiene tutto ciò da cui le loro anime

riceveranno piacere:

Coloro invece che temono il loro Signore, avranno i Giardini dove

scorrono i ruscelli e vi rimarranno per sempre, dono da parte di Dio. Ciò

che è presso Dio è quanto di meglio per i caritatevoli. (Sura Al ‘Imran:

198)

Il loro Signore annuncia loro la Sua misericordia e il Suo

compiacimento e i Giardini in cui avranno delizia durevole, in cui

rimarranno per sempre. Presso Dio c'è mercede immensa. (Sura at-

Tawba: 21-22)

Colui le cui bilance saranno pesanti avrà una vita felice. (Sura al-Qari’a:

6-7)

Inoltre, sapendo che è Dio a indurre la visione di queste immagini

deliziose, se ne riceverà un piacere ancora più grande. Per esempio, quando

cogliamo una mela da un albero, con il suo odore soave e il suo aspetto

piacevole, pensando a Dio che ha creato quell’odore e quall’aspetto per noi,

trarremo ancor più godimento da quell’immagine di quanto facciano gli altri.

Dio preparerà immagini diverse del paradiso per ogni credente, dove a costui

saranno donati gli esempi migliori di qualunque cosa brami la sua anima. In

questo mondo e nell’aldilà, l’unico amico, protettore e creatore è Dio. Tutti i

profeti, gli apostoli, i credenti devoti, le urì e gli altri che vedrà con lui in

paradiso, sono esseri che costituiscono la più chiara manifestazione

dell’amicizia, dell’amore e della vicinanza di Dio.

È abbastanza evidente che Dio ci permette di ricevere questa totalità di

percezioni nel corso della nostra vita. Una persona onesta che lo comprende

non può provare dubbi sulla Sua giustizia, la Sua creazione priva di difetti, e

sul fatto che Egli crea il meglio e il più bello di ogni cosa. Dio creerà anche il

paradiso e l’inferno come percezioni. Ma questo fatto non cambia le promesse

che Dio fa nel Corano. Mentre a una persona sono offerti, in paradiso, le più

grandi gioie e i più grandi piaceri per l’eternità, anche la sofferenza terribile

Page 222: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

DDIIOO CCRREEEERRÀÀ IILL PPAARRAADDIISSOO SSOOTTTTOO FFOORRMMAA DDII FFOONNTTEE DDIIPPIIAACCEERREE IINNFFIINNIITTOO

Page 223: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

dell’inferno durerà in eterno. La creazione di Dio è priva di difetti, ed Egli

mantiene le promesse.

Accetteremo le loro azioni più belle e sorvoleremo sui loro misfatti.

[Saranno] tra i compagni del Giardino. Promessa veritiera fatta a loro.

(Sura al-Ahqaf: 16)

Come chiariscono i versetti, il paradiso esiste proprio in questo momento

agli occhi di Dio. Egli ha creato il paradiso e l’inferno, ed entrambi esistono, nel

tempo e nella forma, ai Suoi occhi.

OObbiieezziioonnee:: ""PPoottrreemmoo mmaaii ffaarree eessppeerriieennzzaa ddiirreettttaa ddeellll’’eessiisstteennzzaaaassssoolluuttaa?? MMii sseennttoo aa ddiissaaggiioo aa ssaappeerree ddii eessiisstteerree ssoolloo iinn uunn mmoonnddooddii ppeerrcceezziioonnii..""RRiissppoossttaa:: solo Dio esiste in modo assoluto. Qualunque altra cosa vediamo

è una manifestazione di Dio. Le persone generalmente presumono di esistere,

insieme agli altri, fisicamente, e che Dio li compenetri, un po’ come le onde

radio (Dio è sicuramente al di là di ciò). Ma la verità è l’esatto opposto. In altre

parole è solo Dio a esistere. Non dobbiamo farci ingannare dal fatto che non

possiamo vedere direttamente il Suo Essere. Ovunque ci giriamo, chiunque

guardiamo, qualunque cosa vediamo, in realtà è la manifestazione di Dio.

Inoltre, lungi dal mettere a disagio qualcuno, questo fatto dovrebbe

donare persino una maggiore felicità a chiunque creda in Dio. È un grande

onore che Dio sia tutto ciò che esiste e che noi, i Suoi servitori, siamo illusioni.

Questo fatto deve indurre gioire, moltiplicare il timore che proviamo del nostro

Signore, e l’affidamento al Suo infinito potere.

È anche importante notare il fatto che le persone saranno naturalmente

liberate dai loro desideri terreni, e che ciò permetterà loro di adorare Dio senza

attribuirGli alcun associato. Questo perché dire “deve esistere qualcos’altro

oltre Dio”, equivale in realtà ad attribuirGli degli eguali, e a sostenere che c’è

un altro potere al di fuori del Suo. Le cose, però, non possono in alcun modo

stare così per un vero credente. Costui non teme altri che Dio. Quando trova

forza o potere, sa che essi in realtà appartengono a Dio. Quando un dottore

trova una cura per la sua malattia, costui loda Dio come l’Unico che ha davvero

fornito la cura. Egli sa che il dottore è solo un mandatario per la cura di cui Dio

ha determinato la scoperta.

221Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 224: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Dio crea sempre il più bello e il meglio di ogni cosa. Questo fatto non deve

mai essere dimenticato. In un versetto, Dio rivela:

... ritorna al tuo Signore soddisfatta e accetta! (Sura al-Fajr: 28)

Una persona deve sempre essere contenta di ogni evento creato da Dio. In

questo caso si può comprendere chiaramente come questa verità che stiamo

discutendo possa avvicinare maggiormente le persone a Dio. Inoltre, quando

si torna a leggere il Corano tenendo a mente questa verità, la saggezza di molti

versetti può essere più prontamente notata.

È vero, però, che non credendo in Dio, intrappolati dai propri desideri

terreni, senza alcuna speranza dell’aldilà, e abbracciando posizioni

materialiste, si può provare un disagio terribile per via di questa situazione. È

veramente deludente e mortificante per tali persone comprendere che tutte le

cose che desiderano, tutte le persone che presumono avere esistenza assoluta,

sono in realtà solo illusioni. Quando comprenderanno la verità, capiranno di

avere passato tutta la vita inseguendo illusioni, e di essersi logorati invano con

i loro desideri. Capiranno di avere sprecato le loro energie nel negare la verità.

Saranno veramente rattristati da ciò, e persino umiliati.

Soffriranno una grande delusione anche nell’aldilà, per il fatto di aver

presunto che tutte quelle illusioni fossero veramente reali.

Hanno rovinato le anime loro e quello che inventavano li ha

abbandonati. Sono certamente quelli che nella vita futura saranno

quelli che avranno perduto di più. (Sura Hud: 21-22)

Ma il fatto che tutto sia un’illusione, che Dio sia tutto ciò che veramente

esiste, è fonte di grande gioia per chiunque accetti Dio come suo unico amico

e protettore, e che Lo ami genuinamente.

OObbiieezziioonnee:: ""LLaa ffiinnee ddii qquueessttoo mmoonnddoo ddii ppeerrcceezziioonnee èè iill nnuullllaa?? LLeeppeerrssoonnee ppoossssoonnoo ttrraatttteenneerrssii iinn qquueessttoo nnuullllaa??""RRiissppoossttaa:: una delle cose che impedisce alle persone di pensare a questo

argomento è il timore di rimanere nel nulla completo. Quando riflettono sulle

implicazioni di questo fatto, si rendono conto che ciò che credono di toccare

non è in realtà proprio nulla. Nulla, però, a parte la volontà di Dio, può

eliminare le cause che Egli ha creato per metterci alla prova in questo mondo.

Tali cause continueranno a essere create fino al momento della nostra morte.

222 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 225: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Continueremo a subire prove come percepire la durezza di un tavolo,

vedere il nostro sangue quando ci tagliamo la mano, provare dolore,

sofferenza, paura e malattia. Il fatto che viviamo in un mondo di sole

percezioni non eliminerà la nostra forte connessione con tali cause. Persino

quando moriremo, non ci sarà comunque il nulla. Come Dio ha rivelato nel

Corano, inizieremo una nuova vita di dimensioni e cause diverse. Non c’è

ragione per pensare che finiremo nel nulla. Dal momento che Dio ha creato gli

esseri umani in questo ambiente che ci mette alla prova, Egli continuerà a

fornirci le percezioni. Questo è di fatto ciò che rivela nel Corano. Quando le

nostre percezioni in questo mondo finiranno, avranno inizio le percezioni

dell’aldilà, e non ci sentiremo mai nel nulla.

OObbiieezziioonnee:: ""QQuuaannddoo ssii ccoommpprreennddee cchhee ttuuttttoo èè uunn’’iilllluussiioonnee,, èè ppoossssiibbiilleecchhee ssii ccoonnttiinnuuii aa eesssseerree mmeessssii aallllaa pprroovvaa iinn qquueessttoo mmoonnddoo??""RRiissppoossttaa:: questo è un tema molto importante. Alcuni suggeriscono che la

prova finirà quando questa verità sarà finalmente compresa. Questa è però

un’idea disonesta. Come abbiamo già visto in precedenza, la prova continuerà

finché viviamo.

Anche si Dio ci fa vivere in questo mondo di percezioni, Egli connette

questo mondo alla legge di causa e effetto. Per esempio, quando si ha fame si

mangia qualcosa. Non si dice: “È un’illusione, quindi non importa”. Se non si

mangia, ci si indebolisce e infine si muore. Dio può eliminare queste cause e

questi effetti in qualunque momento voglia, per chiunque, con qualunque

mezzo. Non possiamo sapere in alcun modo quando o perché lo farà. Questa,

però, è la verità più importante: Dio ci dà il compito di osservare l’intero

Corano, e noi continuiamo a vivere nella sfera delle cause al fine di osservare i

comandamenti divini contenuti in esso. Per esempio, Dio ordina alle persone

di fare il bene e di evitare il male. Egli comanda di risparmiare crudeltà e

sofferenza alle donne e ai bambini indifesi. Nel Corano Dio chiede “Perché non

combatti in loro nome?”. Sarebbe assolutamente sbagliato e disonesto adottare

un atteggiamento che neghi queste responsabilità che Dio ci ha affidato.

Al contrario, consapevoli che Dio è Colui che ci mostra ogni cosa che

accade, si proverà un grande obbligo come reazione a ogni immagine che si

vede. Diversamente da molti, si proverà sempre a sostenere il bene e a

impedire il male. Questa responsabilità non può mai essere passata ad altri, e

223Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 226: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

non sono accettabili scuse come: “Che lo faccia qualcun altro, ho fatto tutto ciò

che potevo”. Conoscendo i veri dati di fatto della situazione si dirà: “Se Dio mi

mostra quest’immagine, allora vuole che io trovi una soluzione. Ne sono

quindi responsabile”.

In conclusione, ognuno deve fare tutto il possibile per rispettare le

responsabilità attribuitegli nel Corano. Conoscere la vera natura della materia

– e trovare una visione del mondo in accordo ad essa – rafforza ulteriormente

tutti i nostri sforzi per ottenere il favore di Dio, e aumenta grandemente la

nostra determinazione.

OObbiieezziioonnee:: ""ÈÈ pprroopprriioo vveerroo cchhee DDiioo èè oovvuunnqquuee?? LLaa SSuuaa ssoovvrraanniittàà nnoonnèè nneeii cciieellii??""RRiissppoossttaa:: alcuni credono nell’esistenza di loro stessi, della materia, e del

mondo che li circonda. Pensano a Dio come a un’illusione che in qualche modo

circoscrive questa materia esistente (Dio è certamente al di là di ciò). Oppure,

dal momento che non possono vedere Dio con i propri occhi, dicono: “Dio

deve essere in un posto che non possiamo vedere, nello spazio, o in un posto

molto lontano nel cielo”. Questo è uno sbaglio enorme.

Dio è ovunque, non solo nei cieli. Essendo l’unica cosa che esiste veramente,

Dio compenetra tutto l’universo, tutte le persone, e tutti i luoghi. Ovunque ti giri,

il volto di Dio è là. È sbagliato, secondo il Corano, dire che la sovranità di Dio è

solo nei cieli, perché Egli è ovunque. Come abbiamo visto in alcune sezioni

precedenti, il fatto che Dio è ovunque, più vicino a noi di quanto lo siano i nostri

corpi, e che ovunque ci giriamo vediamo il Suo Volto, è stato rivelato in molti

versetti del Corano. Per esempio, Egli dice “…il Suo Trono è più vasto dei cieli

e della terra…” (Sura al-Baqara: 255). Un altro versetto sottolinea che non c’è

dubbio che il Signore circondi tutto ciò che le persone fanno:

"... il mio Signore abbraccia [nella Sua scienza] tutto quello che fate."

(Sura Hud: 92)

Come è rivelato nel Corano, Dio non è unicamente nei cieli. Dio è

ovunque. Questa verità ci è stata data tramite il Corano.

La spiegazione del segreto al di là della materia permetterà alle persone di

comprendere meglio questi versetti. Coloro i quali comprendono che la

materia non ha esistenza assoluta, capiscono anche che Dio è ovunque, che li

224 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 227: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

225Harun Yahya (Adnan Oktar)

CCOOLLOORROO CCHHEE RRIIFFIIUUTTAANNOO LLAA VVEERRIITTÀÀ CCOONNTTIINNUUEERRAANNNNOO AADDIISSCCUUTTEERREE TTRRAA LLEE SSOOFFFFEERREENNZZEE DDEELLLL’’IINNFFEERRNNOO IINN EETTEERRNNOO

Page 228: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

vede e li ode in ogni momento, che osserva tutto ed è più vicino a loro di

quanto siano il loro corpi, e che ode ogni preghiera che Gli viene offerta.

Conclusione: l’inferno è la casa della polemica

Nel Corano, Dio richiama l’attenzione sulla natura polemica degli esseri

umani: “Certamente, in questo Corano, abbiamo offerto alle genti ogni sorta

di esempi. Ciononostante l'uomo è la più polemica delle creature." (Sura al-

Kahf: 54) Alcuni fingono di non comprendere le verità più semplici, non

importa quanto siano chiare, specialmente se credono che tali verità siano in

conflitto con i loro interessi. Si addentrano in dettagli inutili, pongono

domande vuote che non possono in alcun modo condurre ad alcuna

conclusione certa, e rivelano una natura polemica. A causa di questo tratto

caratteriale, nel corso della storia alcuni hanno polemizzato con tutti i Profeti e

i Messaggeri scelti da Dio, e avanzato argomenti irrealistici per opporsi alla

chiara verità che è stata affidata loro. Lo scopo soggiacente a questa

opposizione non era un desiderio genuino di conoscere la verità, ma piuttosto

un desiderio di sollevare obiezioni così da poterla ignorare.

Dobbiamo qui escludere coloro che pongono domande mossi da un

desiderio genuino di conoscere la verità, esaminarla e comprenderla.

Ovviamente è assolutamente ragionevole e necessario porre domande su

questo tema fondamentale, e fare riferimento a coloro che ne sanno di più, dal

momento che la maggior parte delle persone si sono imbattute in esso per la

prima volta nella loro vita e ciò cambierà completamente il loro punto di vista

sul mondo. È anche evidente che coloro che fanno domande per un desiderio

genuino di comprendere sono diversi da coloro che sono semplicemente

polemici e scettici e mancano di comprensione. Le persone di cui stiamo

parlando qui sono quanti rifiutano di vedere la verità, e che sono usi alla

polemica e alla negazione.

Dio descrive lo stato mentale di tali personaggi polemici in un versetto:

Dicendo: «I nostri dèi non sono forse migliori di lui?». Ti fanno questo

esempio solo per amor di polemica, ché sono un popolo litigioso. (Sura

az-Zukhruf: 58)

Uno degli esempi dati nel Corano di caparbietà e spirito polemico è il

Faraone. Sebbene il Profeta Mosè (la pace sia con lui) gli avesse spiegato

226 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 229: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

l’intera verità in maniera estremamente chiara, egli pose una domanda che non

aveva nulla a che fare con ciò che il Profeta aveva detto, una domanda la cui

risposta non poteva in alcun modo giovargli. Questa è la domanda che pose al

profeta Mosè (la pace sia con lui) quando gli fu detto dell’esistenza di Dio:

Disse: «Cosa ne è delle generazioni antiche?». (Sura Ta Ha: 51)

È evidente che il Faraone pose questa domanda solo per avviare una

discussione. Non c’era in essa nessun desiderio sincero di imparare, e pensò

nella sua debole mente che il Profeta Mosè (la pace sia con lui) non avrebbe

saputo rispondere. Il Profeta, però, comprese immediatamente il proposito di

questa domanda, e diede quindi una risposta chiara:

Rispose: «La conoscenza di ciò è in una Scrittura presso il mio Signore.

Il mio Signore non sbaglia e non dimentica». (Sura Ta Ha: 52)

Naturalmente, la natura polemica e negativa non è esclusiva di Faraone e

di personaggi simili vissuti nel passato. Un gran numero di persone oggi è

sempre pronto a iniziare una discussione su argomenti che si scontrano con i

loro interessi, e in particolare sulla religione. Costoro non vogliono davvero

comprendere un tema che sarebbe perfettamente ovvio se affrontato con una

certa onestà. Ciò risulta chiaro dal loro atteggiamento e dalle domande che

pongono. Le persone spesso tentano di ignorare temi come quelli presi in

esame in questo libro, quali il destino e la natura della materia. Per questa

ragione, le domande relative a questi temi sono spesso ispirate dal desiderio di

convincersi che queste cose non sono vere, piuttosto che da una ricerca sincera

della verità. Per esempio, coloro che chiedono: “Se ogni cosa è un’immagine,

qual è lo scopo di compiere i nostri doveri religiosi?”, non riescono a rendersi

conto quanto tale domanda sia priva di significato. La sola ragione per cui

costoro sostengono che se l’uomo è creato in forma di immagine non è

necessario adempiere all’orazione, o che se il cibo è soltanto un’immagine

nulla è più illecito, è semplicemente quella di sollevare un’obiezione, senza

considerare affatto la questione. Il loro unico scopo, privo di ogni logica, è il

rifiuto di accettare la verità.

I credenti, però, accettano subito la verità quando la vedono, e la

rispettano. Dicono: “Abbiamo udito e ubbidito”, come dice il Corano. Quando

i personaggi polemici gli fanno domande, danno chiare risposte senza farsi

227Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 230: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

trascinare nella polemica. Dio ha rivelato che i credenti danno questo tipo di

risposta quando vengono interrogati da coloro che vogliono polemizzare:

Di': “Volete polemizzare con noi a proposito di Dio, Che è il nostro e

vostro Signore? A noi le nostre opere e a voi le vostre! Noi ci diamo solo

a Lui”. (Sura al-Baqara: 139)

Coloro che discutono con i veri credenti, che si rifiutano di comprendere

che Dio è tutto ciò che esiste veramente e che loro stessi appartengono in realtà

a Lui, e che negano quindi verità ovvie, e che dubitano inoltre dell’esistenza

del Paradiso e dell’Inferno, della compassione di Dio, e della Sua giustizia con

domande illogiche, devono comprendere questo: continueranno queste

discussioni per l’eternità all’inferno. I versetto coranici descrivono l’inferno

come luogo di eterna discussione ed eterno conflitto:

Diranno, disputando tra loro: «Per Dio, certamente eravamo in errore

evidente» (Sura ash-Shu‘ara’: 96-97)

E quando [i dannati] disputeranno tra loro nel Fuoco, diranno i deboli a

coloro che erano superbi: « Noi vi seguivamo, potresti darci un po' di

riparo da [questo] Fuoco?». E coloro che erano stati superbi diranno: « In

verità tutti noi ci siamo dentro. Dio ha emesso la sentenza sui Suoi

servi». (Sura Ghafir: 47-48)

Come abbiamo visto in questi versetti, i rinnegatori continueranno a

polemizzare anche tra le fiamme dell’inferno. In altri versetti, Dio rivela ciò che

segue a proposito di coloro che cercano di provocare i credenti, e cita le loro

parole:

Diranno: « Signore, raddoppia il castigo nel Fuoco a chiunque ce lo

abbia preparato». Diranno: « Perché mai non vediamo [tra noi] quegli

uomini che consideravamo miserabili, dei quali ci facevamo beffe e che

evitavamo di guardare?». Invero saranno queste le mutue

recriminazioni della gente del Fuoco. (Sura Sad: 61-64)

Le anime nell’Inferno continuano ancora a discutere in quei luoghi oscuri

e angusti, colpiti da mazze d’acciaio e ustionati dall’acqua bollente, mentre la

loro pelle brucia per il calore delle fiamme. I vuoti dibattiti continueranno per

sempre, ed essi non cesseranno di chiedersi l’un l’altro la ragione di tali

tormenti. Continueranno a litigare su Dio e sui credenti:

228 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 231: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

229Harun Yahya (Adnan Oktar)

Ecco due avversari che polemizzano a proposito del loro Signore. Ai

miscredenti saranno tagliate vesti di fuoco e sulle loro teste verrà

versata acqua bollente, che fonderà le loro viscere e la loro pelle.

Subiranno mazze di ferro, e ogni volta che vorranno uscirne per la

disperazione vi saranno ricacciati: «Gustate il supplizio della Fornace».

(Sura al-Hajj: 19-22)

Non riusciranno in alcun modo, però, ad arrivare a nessuna conclusione,

con questi dibattiti. Coloro che hanno messo in discussione la verità in questo

mondo, e l’hanno quindi ignorata, continueranno a polemizzare nel dolore

infernale, in un’atroce sofferenza, che non finirà mai.

La continuazione di questo dibattito tra i compagni dell’inferno è segno

del fatto che, nemmeno quando vedranno le fiamme dell’inferno, i miscredenti

arriveranno a comprendere la verità di ciò di cui parlano. Continueranno a

negare, persino tra i tormenti infernali:

Coloro che saranno nel Fuoco diranno ai guardiani dell'Inferno: «Pregate

il vostro Signore, ché ci sollevi dal castigo, [anche] di un [solo] giorno».

Risponderanno: «Non vi recarono le prove evidenti vostri messaggeri?».

Diranno: « Sì! ». E quelli: «Invocate allora!». Ma l'invocazione dei

miscredenti è destinata al fallimento. (Sura Ghafir: 49-50)

È chiaro che le spiegazioni e le sollecitazioni rivolte a queste persone non

saranno di alcun beneficio, dal momento che continueranno a rifiutarsi di

rivolgersi al loro Signore e a essere gonfi di orgoglio anche nelle fiamme

dell’inferno. Non ha importanza quanti esempi gli forniscano, non ha

importanza quante prove, comunque non comprenderanno. Dio rivela in un

versetto come alcuni non arriveranno mai a credere:

E hanno giurato con solenni giuramenti che, se giungesse loro un segno,

certamente crederebbero. Di': «In verità i segni sono presso Dio». Ma

chi vi dà la certezza che se questo avvenisse crederebbero? (Sura al-

An‘am: 109)

Per questa ragione, non dobbiamo sorprenderci se alcuni rifiutano di

accettare la verità di ciò che si è finora discusso qui, non importa quanto essa

sia chiara ed evidente. La loro testardaggine davanti alla verità è in realtà una

rivelazione proveniente da Dio.

Page 232: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Un numero crescente di persone sta iniziando ad accettare questa

verità, che ne cambia le idee fondamentali e le obbliga ad avere

fede in Dio. L’accettazione di questa verità induce le persone ad

amare e a conformarsi volontariamente a tutte le caratteristiche

della moralità rivelata nel Corano, elimina inoltre tutti i sentimenti maligni –

come la competizione, l’odio e l’inimicizia – e li sostituisce con amore,

compassione e umiltà, ciò che è la vera natura della materia. Coloro che dicono:

“Come è possibile che mi ci sia voluto tanto a comprendere una verità così

ovvia e semplice come questa?” sono la maggioranza.

È molto importante comprendere questa unica verità e parlarne agli altri.

Ciò permette di cogliere con chiarezza altri argomenti difficili, come il destino,

il tempo, la morte, la resurrezione, il paradiso e l’inferno. Un tale servizio

permette agli altri di comprendere in maniera migliore e più rapida il Corano,

ed è un mezzo per imboccare rapidamente la retta via.

Dio ha dato la buona novella che quando nulla sarà associato con Lui,

quando Egli solo sarà adorato, quando Egli solo sarà accettato come l’unica

divinità e l’unico potere, allora la moralità del Corano sarà sovrana in terra:

Allah ha promesso a coloro che credono e compiono il bene di farne

[Suoi] vicari sulla terra , come già fu per quelli che li precedettero, di

rafforzarli nella religione che Gli piacque dar loro e di trasformare in

sicurezza il loro timore. Mi adoreranno senza associarMi alcunché.

Quanto a colui che dopo di ciò ancora sarà miscredente... Ecco quelli che

sono iniqui! (Sura an-Nur: 55)

Affinché la moralità del Corano domini su tutto il mondo, la condizione

più importante è che le persone credano che non c’è altro potere oltre a Dio. Gli

230 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

CCOONNCCLLUUSSIIOONNEE:: LLAA VVEERRIITTÀÀNNOONN PPUUÒÒ EESSSSEERREE EEVVIITTAATTAA

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Page 233: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

231Harun Yahya (Adnan Oktar)

argomenti discussi in questo libro devono essere compresi a fondo perché ci si

liberi di idee politeiste quali il credere che la materia abbia un’esistenza

assoluta al di fuori di Dio, che Egli possa compenetrare la materia solo in

maniera illusoria, l’opinione su Dio come entità astratta simile all’intelligenza,

la fantasia che gli esseri umani abbiano potere oltre a Dio, che le persone

possano cambiare il loro destino se lo scelgono, o che il tempo e lo spazio siano

assoluti. Coloro che chiedono perché il tema sia così importante e perché

dedichiamo spazio a questo argomento in tutti i nostri libri ogni volta che se ne

presenta l’opportunità, dovrebbero pensarci meglio.

Dio è l’unico essere che esista in modo assoluto. Egli ci vede e ci ode

mentre leggiamo o pensiamo a questo libro e conosce i segreti del nostro cuore.

Dio ci circonda in ogni direzione. Dio esiste in modo assoluto. Siamo noi, i

Suoi Servitori, a essere astratti. Questo fatto è fonte di grande gioia e

bellezza per tutti coloro che amano Dio e comprendono di esserne i servitori.

Il tentativo di evitare questa verità non può essere giusto per i musulmani. I

musulmani devono accettare la verità con tutto il loro cuore, e non screditarsi

agli occhi di Dio ignorandola. Dio dà un avvertimento ai Suoi servitori credenti

nel Corano:

E non avvolgete la verità di menzogna e non nascondete la verità ora che

la conoscete. (Sura al-Baqara: 42)

Non dobbiamo dimenticare che la rivelazione di questa verità sarà un

mezzo per scardinare il materialismo, e che tramite essa la spiritualità e la

moralità domineranno la terra. Quanti, nei circoli materialisti, sono in grado di

comprenderlo si sentono molto a disagio quando questa verità è rivelata, e

ricorrono ai mezzi più ridicoli e disperati per impedire che essa giunga alle

orecchie della gente. Questo perché sanno che essa minerà l’intera base della

loro filosofia. La verità sulla materia, però, è stata ora rivelata con chiarezza

assoluta. Questa verità, che prima era solo speculazione filosofica per la

mancanza di prove scientifiche, ora è stata completamente riconosciuta

scientificamente. Frederick Vester, per esempio, che ha colto la verità sulla

materia, ha questo da dire:

Le affermazioni di alcuni pensatori per cui “l’uomo è un’immagine, tuttociò di cui sa fa esperienza è temporaneo e ingannevole, e questo universoè un’ombra”, sembrano provate dalla scienza nel nostro tempo.56

Page 234: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Tutto il contorcersi dei materialisti è privo di utilità. Ora che questa

conoscenza può essere comunicata in tutto il mondo in un batter d’occhio,

questa verità che hanno tentato di celare agli occhi delle persone per centinaia

d’anni viene ora letta, conosciuta e spiegata ovunque, dalla Guyana

all’Inghilterra, dall’America all’Indonesia, da Singapore alla Svezia, e

persino nelle roccaforti del materialismo, la Russia, la Cina, Cuba e

l’Albania. Il materialismo sta andando in pezzi con il più grande crollo della

storia. Questo perché oggi ci si è resi conto di non potersi in alcun modo

avvicinare all’originale della materia. Non possiamo sapere se essa esiste al di

fuori della nostra mente. È completamente illogico costruire una filosofia su

qualcosa che nessuno può vedere in alcun modo. Se non possiamo in alcun

modo avere una relazione diretta con la materia, allora non può esserci alcun

materialismo.

Questo fatto importante, che rende più facile comprendere una quantità di

segni e argomenti in vari versetti del Corano, demolisce completamente quella

credenza superstiziosa e antireligiosa che è il materialismo. Questo è uno

sviluppo fondamentale. Dio afferma nel Corano:

E invece no, scagliamo la verità sulla menzogna, che le schiacci la testa,

ed ecco che essa scompare. Siate maledetti per quello che affermate!

(Sura al-Anbiya’: 18)

Come è rivelato in questo versetto, quando la verità si sostituisce alla

falsità, anche la materia, che è il cervello del materialismo, il quale è una falsa

ideologia, scompare. Nessun materialista ha la minima possibilità di ritardare

o cambiare questo fatto.

232 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 235: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

233Harun Yahya (Adnan Oktar)

Le lettere che seguono sono state scritte da persone che hanno letto

“La vera essenza della materia”, in libri pubblicati

precendentemente. Questi passi dalle lettere contengono solo i loro

pensieri dopo che hanno conosciuto la verità.

� Chiunque legga questo lavoro comprenderà che la materia non ha un

vero significato, ed è in realtà un’illusione. Il fatto che la materia sia

un’illusione è talmente grande che sembra quasi impossibile descriverlo. Per

esempio: si può immaginare l’entusiasmo che si prova morendo e tornando

alla vita? O l’entusiasmo ineffabile provato volando nell’aria, camminando

attraverso un muro, o trovandosi in diversi posti contemporaneamente? Ma

l’argomento non è nemmeno paragonabile a questi stati miracolosi. La parola

straordinario è un eufemismo in confronto. Anche dire che è stranamente

meraviglioso ed entusiasmante è insufficiente. È una manifestazione senza

pari della maestria profonda e sublime di Dio. Ma ciò che non capisco è: com’è

possibile che qualcosa così facile da cogliere sia stata nascosta alla

comprensione umana per così tanti anni? Com’è possibile che l’umanità non

sia riuscita a rendersene conto? O altrimenti, dov’erano coloro che, pur

rendendosene conto, per timore scelsero di non parlarne a nessuno? L’ho letto

una volta e ho subito capito. È tutto perfettamente ovvio… K H.G. Francoforte

� Dobbiamo immediatamente raccontare a tutti questa verità, che

sconvolge la ragione umana. Che cosa stiamo aspettando? Non è

perfettamente chiaro? Dobbiamo avvalerci immediatamente di tutti i mezzi

possibili per parlarne al mondo. Questa verità porterà le persone più vicino a

Dio. Secondo me, questa è una verità che scuoterà ogni cosa nel mondo dalle

fondamenta. Non trovo altre parole. I miei rispetti a Lei, e possa Dio tenerla

sotto la Sua custodia. F. E. Ankara

CCOOLLOORROO CCHHEE VVEENNGGOONNOO AACCOONNOOSSCCEENNZZAA DDEELLLLAA VVEERRIITTÀÀSSEENNTTOONNOO GGRRAANNDDEE EENNTTUUSSIIAASSMMOO

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Page 236: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

� Ho letto il capitolo “La vera essenza della materia” nella parte finale de

L’inganno dell’evoluzione. C’è solo una cosa che non ho capito. È una cosa un po’

strana. Cos’è questa cosa, questo me, dentro di me? Che grande segreto! Mi

chiedo quando la gente lo capirà. È perfettamente chiaro, e non è affatto difficile

da cogliere. Perché c’è voluto tanto tempo per capirlo? Quando tutti nel mondo

lo capiranno, credo che ci saranno innumerevoli rivoluzioni nella scienza. Non

so come definire questa situazione. Ero stupefatto, stordito. Ho rigraziato Iddio.

Ora capisco tutto meglio. Ma lo trovo piuttosto difficile da spiegare agli altri.

Alcuni non riescono a capire. Dicono di essere di fronte a me. Ma quando lo

dicono, io sono un’immagine nel loro cervello. Quella persona crede che io sia

all’esterno. Ora mi sto solo chiedendo come spiegare meglio il mio stupore.

Aspetto questo argomento nel suo nuovo libro. Se gli esempi saranno tratti dalla

vita quotidiana, sarà più facile spiegare la questione agli altri. S. K. Mu¤la.

� Caro Sig. Yahya, ho letto molte volte circa “La vera essenza della

materia” nei suoi libri. La mia opinione è che la materia sia certamente

un’illusione. È meraviglioso che la vita sia proprio come un sogno. Mi ha

straordinariamente colpito. L’impressione che ho dell’esistenza della materia,

però, e le sensazioni che mi ispira, sono così convincenti che generalmente vivo

come se essa esistesse. Ma quando ci penso un momento, sento subito

chiaramente che la materia è solo un’illusione. Ma è così credibile. Rido di me

stesso. A volte, mi capita di irritarmi per qualcosa tanto da alzare la voce. Poi

mi imbarazzo quando ricordo l’immagine nel mio cervello contro cui ho urlato.

Quale creazione sbalorditiva abbiamo! L’idea che la materia esista è così

potente che nessuno tra coloro che non sapevano la verità ne ha mai dubitato.

A volte guardo il Bosforo. Penso a quanto ci vorrebbe per arrivare alla sponda

opposta. Guardo lontano. Poi penso. Persino il luogo che credo essere così

lontano è dentro di me, nel mio cervello, dentro il mio cervello sotto forma di

immagine, in altre parole. L’uomo è una creatura straordinaria. Dio lo ha creato

con una sapienza tanto magnifica che non so esattamente come descriverla o

parlarne. Mi si permetta di dire, però: spero che lei e il suo lavoro godano del

favore di Dio per averci dato questa grande sapienza. E. M. Istanbul

� Ho letto la sua descrizione del segreto dietro la materia alla fine de

L’inganno dell’evoluzione con grande interesse ed entusiasmo. All’inizio ne ho

avuto una comprensione teorica, ma non pratica. Poi, a pensarci, la cosa ha

234 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 237: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

cominciato a prendere senso. Sono stato colto da un entusiasmo che mi ha

stordito. “Dio”, ho detto, “questo è stupefacente”. Una cosa del genere non mi

era mai passata per la testa. Dicevano che la vita è come un sogno. Pensavo

fosse solo un modo di dire. Queste persone non lo intendevano nel vero senso

della parola, ma come similitudine. Chissà cosa farebbero se sapessero che ciò

in realtà è vero? È una situazione straordinaria. Ma tutti quelli che leggono il

libro sono abbastanza tranquilli. Mi chiedo se lo abbiano compreso

pienamente. Come possono essere così tranquilli davanti a una tale posizione?

Ora ho capito molto meglio la morte, l’aldilà, la resurrezione, la vita in

paradiso e ogni cosa. Nel Corano Dio dice: “È facile per Noi crearvi di nuovo”.

Ora è tutto chiaro nella mia mente. Tutti quelli con cui parlo dell’argomento

hanno difficoltà a intenderlo. Come posso spiegarlo in modo più semplice e

chiaro? Alcuni a cui ho descritto la cosa si sono entusiasmati molto. Mi chiedo,

sbaglio forse a spiegarlo in maniera tanto diretta? Sarebbe meglio se prima

parlassi dell’amore di Dio, che è Compassionevole e Misericordioso, e che

vuole che le persone ottengano il meglio e che vivano nel miglior modo

possibile? Cosa ne pensa? S. U. Edirne

� Sin da bambino pensavo che la materia fosse percepita genuinamente

ed esistesse chiaramente. Ma dalla scuola elementare in poi mi hanno sempre

detto che che le sensazioni si costituiscono all’interno del cervello. Era un fatto

che conoscevo molto bene. L’ho spiegato chiaramente così tante volte alle

lezioni di biologia, ma comunque non ho mai visto davvero l’argomento dal

punto di vista appropriato. Dicevo che le immagini si costituiscono nel

cervello, ma che la materia esiste lontano all’esterno di noi. È là fuori, e la vedo.

Il mio pensiero era confuso, seguendo l’idea che l’immagine si costituisce

laddove si trova l’occhio, poi nel cervello. Pensavo che la materia esistesse in

maniera assoluta, proprio là di fronte a me. In realtà, non devo averci pensato

molto a fondo. E invece la materia appare in un unico luogo. Vedo quel luogo

e la materia come fossero la stessa cosa. È come se fossi di fronte a una tenda

sottile, ma non è chiaro che cosa in realtà sia a guardare, un nulla o un’anima.

Ma c’è un potere che percepisce tutto, un nulla che non occupa spazio, ma è

una coscienza che percepisce i cinque sensi. Sta pensando di scrivere un lavoro

più dettagliato sull’argomento? Inoltre, i suoi libri non sono disponibili nella

provincia dove vivo. Posso informarne la casa editrice? Le auguro ogni

successo. Y. C. Kayseri

235Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 238: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

� Ho spiegato l’argomento a diversi miei amici. Sebbene laureati, sono

piuttosto incapaci di intendere l’argomento. “Smettila”, dicono, “ok,

l’immagine potrebbe costituirsi nel cervello. Ma tu sei proprio qui di fronte a

me”, e mi mettono la mano sulla spalla. Spiego come quella conversazione e

quell’azione abbiano luogo nel cervello. Dico anche che se i nervi che giungono

al cervello fossero recisi loro non potrebbero vedere, o toccare. Comunque non

capiscono. Questa incapacità di capire mi sembra “l’emergenza di una verità

metafisica diagnostica”, perché non sono in grado di cogliere il concetto. Ma

l’ho spiegato a mio nipote, uno studente delle elementari, e lui ha capito al

volo. Mi chiedo se la loro comprensione sia stata deliberatamente impedita. O

se non abbiano un’identità personale. È possibile? Il Corano parla delle

persone i cui occhi e le cui orecchie sono chiusi. È possibile che alcuni non

abbiano nessuna coscienza di vedere o udire? Potrebbe affrontare questi

argomenti nella prossima edizione del suo libro? Grazie in anticipo. E.A.

Istanbul

� Caro Harun Yahya, mi interesso in maniera particolare di filosofia, ho

quindi letto del “segreto dietro la materia” con grande piacere. Che la materia

sia un’illusione è stato spiegato molte volte in passato. Ma le persone non

hanno avuto probabilmente il tempo di esaminare le percezioni che li

convincono che la materia esista, altrimenti avrebbero colto questa evidente

verità. Hanno però, oggi, opportunità molto maggiori di capire la verità. Gli

studi e le descrizioni della struttura dell’occhio, dei nervi che conducono

l’immagine all’occhio, del centro della visione nel cervello e di questioni simili,

hanno reso molto più agevole la comprensione di questa verità. Inoltre, lo

sviluppo della fisica specifica, dei film in tre dimensioni, la televisione, il video

e simili hanno reso più facile fornire esempi vividi. Secondo me, questo

argomento sarà predominante nel mondo in questo secolo. Come anche Lei sa,

la fisica quantistica sta già proclamando ad alta voce la verità. Mi aspetto che

sarà ancora più facile se alcuni non si ritireranno in un’infantile paura della

verità, e se sarà possibile superare il dolore per la distruzione dell’amore per il

mondo. Non credo che fuggire dalla verità, nascondendo la testa nella sabbia

e ignorando i fatti, sia un atteggiamento compatibile con l’onore umano. Ci

sono tante cose che vorrei dirLe, ma non intendo farle perdere tempo. Con i

miei migliori auguri. T. E. Richmond

236 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 239: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

237Harun Yahya (Adnan Oktar)

� Perché la televisione, la radio e i giornali non dicono alla gente che la

materia è un’illusione? Questa particolare verità dovrebbe essere discussa da

eminenti scienziati nei programmi in cui gli esperti rispondono alle domande

del pubblico o nei dibattiti televisivi. Mi chiedo se si possa trovare qualcuno

che si oppongaa essa, e che cosa direbbe. Ho sentito parlare di persone che non

sono riuscite a capirla, e me ne sono stupito. Com’è possibile che gente adulta

non riesca a cogliere un fatto così ovvio? Queste persone potrebbero anche

emergere, ma è il popolo a dover dare il giudizio finale. Non solo il popolo

imparerà qualcosa dalla verità, ma vedrà anche la logica, o piuttosto l’illogicità,

di quanti non riescono a capirla. La mia opinione è che questo argomento sia

molto importante per l’Islam. Spero che tale importanza aumenti col

trascorrere del tempo… K. I. Samsun

� La sua descrizione della materia mi ha colpito profondamente. Va al di

là delle capacità della ragione umana. Non è una cosa che possa essere

compresa completamente. È bizzaro pensare che anche questa lettera che sto

scrivendo sia un’immagine. Un’immagine incontra un’immagine, ed esse

comunicano. È davvero una situazione sbalorditiva. Secondo me, chiunque ne

legga capirà… W. B. F. Regno Unito

� Il mio modo di guardare la vita è mutato da quando ho letto il capitolo

del suo libro sul segreto dietro la materia. L’altro giorno, per esempio, mi sono

adirato con una persona e stavo per alzare la voce. Poi mi sono reso conto che

tutto era all’interno del mio cervello. Mi sono subito calmato, e tutta la mia

rabbia è venuta meno. Sembrava che mi comportassi come una vecchia donna

arrabbiata con un povero attore in un film turco. Queste verità, che

costituiscono un cambiamento così importante, devono essere comunicate a

comunità molto più grandi, e lei deve quindi pubblicare un altro libro. Se

pubblica un libro di questo tipo, può per favore farmelo sapere? M. V. Aydin.

� Ho letto “La vera essenza della materia”. Davvero tutto accade nel mio

cervello? Non è un’immagine anche il mio cervello? Questo è ciò che davvero

non riesco a capire. Tutti dovrebbero parlarne nelle scuole e in televisione.

Vorrei addentrarmi nell’argomento in modo molto più dettagliato. Cosa mi

suggerisce? Sarei molto grato se mi aiutasse. K. B. Antalya.

� Sono un oculista. L’altro giorno un paziente mi ha chiesto come

vediamo. Le prime domande erano tecniche, ma poi ha iniziato a chiedere

Page 240: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

delle cose che mi hanno fatto davvero pensare. Per esempio, chi è a vedere le

immagini nel cervello. Ero molto colpito. Credo nell’esistenza di Dio e

nell’anima, ma non mi era mai venuto in mente di spiegare l’esistenza

dell’anima in un modo così scientifico e chiaro, anche se rientra nel mio campo

di specializzazione. Ho letto il suo punto di vista sull’argomento sul suo sito

Internet. Ci sono altre fonti? Ha qualche libro da consigliarmi? Può anche

essere una fonte straniera. Credo davvero che questo sia un argomento

importante, degno di essere conosciuto, di ricerca e di pensiero. Non solo ciò

che ho letto amplia l’orizzonte delle persone, ma le induce a dubitare di molte

cose nella vita. È genuinamente importante. F. N. G. Eskisehir.

� Iero ho guardato il CD THE SECRET BEYOND MATTER (IL SEGRETO

AL DI LÀ DELLA MATERIA). Ho fatto del mio meglio per capire, e credo di

esserci riuscito. Ma in questo momento sento un grande vuoto, e ci sono

domande a cui vorrei trovare risposte. Per favore mi aiuti. M.H. Izmir

� Quando ho letto “LA VERA ESSENZA DELLA MATERIA” ho pensato

che tutto fosse una sceneggiatura scritta proprio per me. Voglio dire che mi

sono sentito come se fossi in un film come Truman Show o Matrix. Mi sono

sentito come se vivessi in una macchina progettata proprio per me. Mi sono

ritrovato in una quantità di stati d’animo nel guardare le cose in questo modo.

Lei si è addentrato nell’argomento con maggiore profondità di chiunque altro

finora. E. H. Toronto

� Ho appena guardato una parte del suo video The Secret Behind Matter (Il

segreto al di là materia). L’argomento è spiegato molto bene, sebbene io creda che

avremmo bisogno di più esempi per spiegarlo agli altri. Quelli mostrati nel

documentario sono sicuramente sufficienti. Se tuttavia si producesse una

versione ulteriore, con qualche esempio in più, in particolare sulla vita

quotidiana, ciò faciliterebbe la comprensione e la divulgazione. Questo perché

le persone non sono in grado di parlare dell’argomento come si dovrebbe, e

avanzano quindi idee false. Per contrastare tutto questo, credo che sarebbe

utile integrare gli esempi esistenti con alcuni più semplici. S. G. Istanbul

� Le mie opinioni sul mondo materiale e sull’esistenza sono cambiate

radicalmente. La vita, le altre persone e chi mi sta intorno non sono più ciò che

erano. Più vengo a conoscenza dei fatti, più inizio a prendere distanza da certe

238 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 241: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

239Harun Yahya (Adnan Oktar)

cose, inizio a guardare dentro di me e a pensare di più. Mi chiedo se sia giusto.

Ma in un certo senso mi sento più in pace, più sicuro e più felice. Ciò che la

gente fa e dice, mi sembra ora piuttosto superficiale. Sto cercando qualcuno che

ascolti e capisca ciò di cui sto facendo esperienza. Spero che, come sempre, Lei

mi possa aiutare ad affrontare questo problema importantissimo. Non voglio

sprecare la mia vita invano. K. U. Tekirda¤

Dichiarazioni richieste ad alcuni scienziati e pensatorisulla natura della materia

� La ringrazio molto per la sua mail, i cui contenuti sono sicuramente di

grande interesse. Non sono uno scienziato, ma ho trovato le sue domande

molto stimolanti. Non posso dare risposte scientifiche alle sua domande ma

devo dire che ho imparato molto leggendole. Grazie per avermi scritto, e

presenterò le sue domande ad alcuni amici scienziati per vedere che risposte

danno. I miei migliori auguri e, di nuovo, grazie di avere scritto. Kofi Opoku

� Tutte le sue domande e le sue osservazioni sono perspicaci e vanno

dritte al punto. Sono vecchie domande, ovviamente, ma non sono ancora

pienamente chiarite. Di fatto, la neuroscienza e la psicologia moderne e persino

la filosofia progredirebbero molto se i ricercatori in quei campi fossero

manifestassero il suo stesso interesse a queste domande. Sfortunatamente,

anche la sua domanda #13 va dritta al punto (Domanda #13. Alcuni sono

incredibilmente spaventati quando vengono discussi questi temi. Quale pensa

possa esserne la ragione?) La risposta è che quando si vede il mondo in modo

corretto, nel modo in cui Lei lo descrive, la prospettiva fa davvero molta paura.

Ma vale sempre la pena di scoprire la verità, anche se spaventa. Steve Lehar

� Lei pone una quantità di domande interessanti che hanno tormentato i

filosofi per secoli. Certamente potremmo vivere in un mondo virtuale dentro

qualche super-computer, e non conoscere mai la differenza, come nei film Tron

o Matrix, ma finché le “leggi della natura”, che potrebbero essere parte del

programma, rimangono fisse, e non si può quindi cogliere la differenza, non fa

differenza. Naturalmente, molte persone hanno paura di pensieri di questo

tipo perché minacciano la loro comoda visione del mondo. Jon Roland

(Presidente e dirigente del Vanguard Research Institute)

Page 242: Materia l'altro nome dell'illusione. italian
Page 243: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

LL''IINNGGAANNNNOODDEELLLL''EEVVOOLLUUZZIIOONNEE

LL''IINNGGAANNNNOODDEELLLL''EEVVOOLLUUZZIIOONNEE

Page 244: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Il darwinismo, in altre parole la teoria dell'evoluzione, fu avanzato

con lo scopo di negare il fatto concreto della creazione, ma in realtà

non è altro che un nonsense debole e antiscientifico. Questa teoria,

che sostiene che la vita sia emersa per caso dalla materia inanimata,

è stata invalidata dalle prove scientifiche dell'ordine miracoloso nell'universo

e degli esseri viventi. In tal modo, la scienza ha confermato il fatto che Dio ha

creato l'universo e le cose in esso viventi. La propaganda condotta oggi allo

scopo di mantenere in vita la teoria dell'evoluzione si basa esclusivamente

sulla distorsione dei fatti scientifici, su interpretazioni pregiudiziali, bugie e

falsità mascherate da scienza.

Eppure questa propaganda non riesce a nascondere la verità. Il fatto che

la teoria dell'evoluzione sia il più grande inganno della storia della scienza è

stato espresso molte volte nel mondo scientifico negli ultimi 20-30 anni. Le

ricerche svolte dopo gli anni Ottanta, in particolare, hanno rivelato che le tesi

del darwinismo sono totalmente infondate, e questo è stato affermato da un

gran numero di scienziati. Negli Stati Uniti in particolare, molti scienziati di

campi diversi, come la biologia, la biochimica e la paleontologia, riconoscono

che il darwinismo non è valido e utilizzano, per dar conto dell'origine della

vita, il fatto della creazione.

Noi abbiamo esaminato il crollo della teoria dell'evoluzione e le prove

della creazione in gran dettaglio scientifico in molte delle nostre opere, e

continueremo a farlo. Data l'enorme importanza di questo argomento, sarà

molto utile darne qui una sintesi.

Il crollo scientifico del darwinismo

Sebbene si possa far risalire questa dottrina fino all'antica Grecia, la teoria

dell'evoluzione è stata avanzata in maniera estensiva nel XIX secolo. Lo

sviluppo più importante, che ha fatto di essa l'argomento principale nel mondo

della scienza è stato L'origine delle specie di Charles Darwin, pubblicato nel

1859. In questo libro egli negava che Dio avesse creato ciascuna diversa specie

vivente sulla terra separatamente, sostenendo che tutti gli esseri viventi

avevano un antenato comune e si erano diversificati nel tempo attraverso

piccoli cambiamenti. La teoria di Darwin non era basata su un dato scientifico

concreto, come egli stesso ammetteva, si trattava solo di una "assunzione".

242 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 245: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Inoltre, come Darwin stesso confessava nel lungo

capitolo del suo libro intitolato Le difficoltà della

teoria, la teoria era debole di fronte a molte

questioni essenziali.

Darwin riponeva tutte le sue speranze nelle

nuove scoperte scientifiche, che egli si aspettava

avrebbero risolto queste difficoltà. Invece,

contrariamente alle sue aspettative, le scoperte

scientifiche ampliarono le dimensioni di tali

difficoltà. La sconfitta del darwinismo di fronte

alla scienza può essere sintetizzata in questi tre

argomenti di base:

1) La teoria non può spiegare come la vita si

sia prodotta sulla terra.

2) Nessuna scoperta scientifica dimostra che il "meccanismo evolutivo"

proposto dalla teoria abbia alcun potere e evolutivo.

3) I reperti fossili provano l'esatto opposto di ciò che suggerisce la teoria.

In questa sezione, esamineremo questi tre fondamentali nelle linee

generali.

Il primo passaggio non superabile: L'origine della vita

L'evoluzione presuppone che tutte le specie viventi si siano evolute da

una singola cellula vivente emersa sulla terra primitiva 3,8 miliardi di anni fa.

Come è stato possibile che un'unica cellula abbia potuto generare milioni di

specie viventi complesse e, se è vero che c'è stata questa evoluzione, perché

non è possibile osservarne tracce nei reperti fossili? Queste sono solo alcune

delle domande cui la teoria non riesce a rispondere. Tuttavia, innanzitutto,

dobbiamo chiedere: da cosa ha avuto origine questa "cellula iniziale"?

Poiché la teoria dell'evoluzione nega la creazione e qualunque tipo di

intervento soprannaturale, sostiene che la "cellula iniziale" si è originata per

coincidenza nell'ambito delle leggi della natura, senza alcun progetto, piano o

predisposizione. Secondo la teoria, la materia inanimata deve aver prodotto

una cellula vivente come risultato di coincidenze. Una tale affermazione,

tuttavia, è incoerente con le più inattaccabili regole della biologia.

243Harun Yahya (Adnan Oktar)

Charles Darwin

Page 246: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

"La vita viene dalla vita"

Nel suo libro Darwin non ha mai fatto riferimento all'origine della vita.

L'interpretazione primitiva della scienza al suo tempo si basava

sull'assunzione che gli esseri viventi avevano una struttura molto semplice. Fin

dai tempi medievali era stata ampiamente accettata la generazione spontanea,

teoria che sostiene che materiali non viventi si siano uniti a formare organismi

viventi. Si credeva comunemente che gli insetti si creassero dai resti di cibo e i

topi dal grano. Venivano condotti interessanti esperimenti per provare questa

teoria. Si metteva del grano su un pezzo di stoffa sporco e si credeva che da

questo si originassero, dopo un po', dei topi.

Allo stesso modo le larve che si sviluppano nel cibo guasto erano prese

come prova della generazione spontanea. Tuttavia, in seguito si è compreso che

i vermi non compaiono sulla carne spontaneamente ma sono portati da

mosche in forma di larve, invisibili all'occhio nudo.

Anche quando Darwin scrisse L'origine delle specie, la credenza che i batteri

si producessero dalla materia non vivente era ampiamente accettata nel mondo

della scienza.

Tuttavia, cinque anni dopo la

pubblicazione del libro di Darwin,

Louis Pasteur annunciò i suoi risultati

dopo lunghi studi ed esperimenti, che

dimostravano la falsità della

generazione spontanea, uno dei pilastri

della teoria di Darwin. Nella sua

trionfale conferenza alla Sorbona nel

1864 Pasteur disse: "La dottrina della

generazione spontanea non potrà mai

risollevarsi dal colpo mortale infertole

da questo semplice esperimento".57

Per lungo tempo i sostenitori della

teoria dell'evoluzione hanno fatto

resistenza a queste scoperte. Tuttavia,

quando lo sviluppo della scienza ha

svelato una complessa struttura della

244 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Darwin sosteneva che la cellula fosse unsemplice ammasso di protoplasma. Manmano che la scienza è progredita, tuttavia,ha rivelato che la cellula possiede unastruttura con una complessità che hasbalordito gli scienziati.

Page 247: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

cellula di un essere vivente, l'idea che la vita potesse venire in essere per

coincidenza si è trovata in un'impasse ancora maggiore.

Gli sforzi inconcludenti del XX secolo

Il primo evoluzionista ad occuparsi dell'argomento dell'origine della vita

nel ventesimo secolo fu il noto biologo russo Alexander Oparin. Con varie tesi

avanzate negli anni Trenta tentò di provare che una cellula vivente si poteva

generare per coincidenza ma questi studi erano condannati al fallimento e

Oparin dovette confessare:

“Sfortunatamente, tuttavia, il problemadell'origine della cellula è forse il punto piùoscuro nell'intero studio dell'evoluzione degliorganismi”.58

Gli evoluzionisti seguaci di Oparin tentarono

di condurre esperimenti per risolvere questo

problema. L'esperimento più noto è quello

condotto dal chimico americano Stanley Miller nel

1953. Combinando nell'esperimento i gas, che egli

sosteneva essere esistiti nell'atmosfera della terra

primordiale, e aggiungendo energia a questa

mescolanza, Miller sintetizzò diverse molecole organiche (aminoacidi) presenti

nella struttura delle proteine.

Erano passati appena pochi anni che già si rivelò che l'esperimento, a suo

tempo presentato come un passo importante nel nome dell'evoluzione, non era

valido poiché l'atmosfera usata nell'esperimento era molto diversa dalle reali

condizioni della terra.59

Dopo un lungo silenzio, Miller confessò che l'ambiente atmosferico che

aveva usato non era realistico.60

Tutti gli sforzi degli evoluzionisti durante il XX secolo per spiegare

l'origine della vita sono finiti in fallimento. Il geochimico Jeffrey Bada, del San

Diego Scripps Institute accetta questo fatto in un articolo pubblicato sulla

rivista Earth nel 1998:

Stiamo per lasciare il XX secolo ma siamo ancora di fronte al più grandeproblema irrisolto che avevamo quando il secolo iniziato: come si èoriginata la vita sulla terra? 61

245Harun Yahya (Adnan Oktar)

Alexander Oparin

Page 248: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

La complessa struttura della vita

La ragione principale per cui la teoria dell'evoluzione è finita in

una così grande impasse riguardo l'origine della vita, è che anche

quegli organismi viventi destinati ad essere più semplici hanno delle strutture

incredibilmente complesse. La cellula di un essere vivente è più complessa di

tutti i prodotti tecnologici dell'uomo. Oggi, anche nei laboratori più avanzati

del mondo, non è possibile creare una cellula vivente mettendo insieme

elementi chimici organici.

Le condizioni necessarie per la formazione di una cellula sono

quantitativamente troppe per essere liquidate con le coincidenze. La

probabilità che le proteine, i blocchi costitutivi di una cellula, vengano

sintetizzati per coincidenza, è di 1 su 10950 per una proteina media costituita

da 500 aminoacidi. In matematica, una probabilità inferiore a 1 su 1050 è

considerata impossibile in termini pratici.

La molecola del DNA, che si trova nel nucleo di una cellula e che conserva

le informazioni genetiche, è una incredibile banca dati. Se le informazioni

codificate nel DNA dovessero essere messe per iscritto, impegnerebbero una

biblioteca gigantesca formata da circa novecento volumi di enciclopedia,

ognuno di cinquecento pagine.

Un dilemma molto interessante si presenta a questo punto: il DNA può

replicarsi soltanto con l'aiuto di alcune proteine specializzate (enzimi).

Tuttavia, la sintesi di questi enzimi può essere realizzata soltanto con le

informazioni codificate nel DNA. Poiché ambedue dipendono l'uno dall'altro,

devono essere esistiti nello stesso momento perché potesse esserci replicazione.

Questo conduce in un vicolo cieco lo scenario che vede la vita originata da se

stessa. Il professor Leslie Orgel, un evoluzionista di fama dell'Università di San

Diego, California, confessa questo fatto nel numero del settembre 1994 della

rivista Scientific American:

246 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Tutte le informazioni rigurdanti gli esseri viventisono immagazzinate nella molecola del DNA.Tale incredibile metodo di immagazzinamentod’informazioni è di per sé una prova chiara delfatto che la vita non pervenne all’esistenza percasualità, ma che richiede un disegno, o, permeglio dire, una meravigliosa creazione.

Page 249: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

“È estremamente improbabile che le proteine e gli acidi nucleici, entrambistrutturalmente complessi, siano nati spontaneamente nello stesso luogo enello stesso momento. E inoltre sembra anche impossibile avere l'unosenza l'altro. Quindi, a veder bene, bisognerebbe concludere che la vita nonavrebbe mai, in effetti, potuto originarsi mediante elementi chimici”. 62

Senza dubbio, se è impossibile che la vita si sia originata da cause naturali,

si deve accettare che la vita è stata "creata" in un modo soprannaturale. Questo

fatto invalida esplicitamente la teoria dell'evoluzione, il cui scopo principale è

negare la creazione.

L'immaginario meccanismo dell'evoluzione

Il secondo punto importante che nega la teoria di Darwin é che si è capito

che entrambi i concetti avanzati dalla teoria come "meccanismi evolutivi" non

hanno, in realtà alcun potere evolutivo.

Darwin ha basato la sua costruzione interamente sul meccanismo della

"selezione naturale". L'importanza che egli attribuiva a questo meccanismo

traspariva già nel nome del suo libro: L'origine delle specie, per mezzo della

selezione naturale...

Secondo il principio di selezione naturale, gli esseri viventi più forti e più

adatti alle condizioni naturali del proprio habitat sopravviveranno nella lotta

per la vita. Per esempio, in un branco di cervi minacciato dall'attacco di animali

selvatici, sopravviveranno quelli che riescono a correre più velocemente.

Quindi, il branco di cervi sarà composto dagli individui più veloci e più forti.

Tuttavia, senza discussione, questo meccanismo non provocherà il fatto che il

cervo si evolve e si trasforma in un'altra specie vivente, per esempio un cavallo.

Quindi, il meccanismo della selezione naturale non ha alcun potere

evolutivo. Anche Darwin era consapevole di questo fatto e dovette dichiarare

nel suo libro L'origine delle specie:.

La selezione naturale non può provocare nulla se non intervengonodifferenze o variazioni individuali favorevoli. 63

L'impatto di Lamarck

Dunque, come si possono verificare queste "variazioni favorevoli"?

Darwin provò a rispondere a questa domanda dal punto di vista della

247Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 250: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

consapevolezza scientifica primitiva di quel tempo. Secondo il biologo francese

Chevalier de Lamarck (1744-1829), vissuto prima di Darwin, le creature viventi

trasmettevano i tratti acquisiti durante la propria esistenza alla generazione

successiva. Egli sosteneva che questi tratti, accumulati da una generazione

all'altra, causassero la formazione di nuove specie. Per esempio egli sosteneva

che le giraffe si erano evolute dalle antilopi poiché queste si sforzavano di

mangiare le foglie di alberi alti, i loro colli si erano estesi di generazione in

generazione.

Anche Darwin dava esempi simili. Nel suo libro

L'origine delle specie, per esempio, dice che degli orsi finiti

a cercare cibo nell'acqua si erano con il tempo

trasformati in balene.64

Tuttavia, le leggi dell'ereditarietà scoperte da

Gregor Mendel (1822-84) e verificate dalla scienza

della genetica, fiorita nel XX secolo, hanno demolito

completamente la leggenda che i tratti acquisiti siano

trasmessi alle generazioni successive. Così, la

selezione naturale perse la sua considerazione come

meccanismo evolutivo.

Neo-darwinismo e mutazioni

Per trovare una soluzione, i darwinisti avanzarono la "teoria sintetica

moderna" più comunemente conosciuta come neo-darwinismo, alla fine degli

anni Trenta. Il neo-darwinismo aggiunse le mutazioni, che sono distorsioni

provocate dei geni degli esseri viventi da fattori esterni come radiazioni o

errori di replicazione, come "causa di variazioni favorevoli" in aggiunta alla

mutazione naturale.

Oggi, il modello che nel mondo rappresenta l'evoluzionismo è il neo

darwinismo. La teoria sostiene che i milioni di esseri viventi si sono formati

come risultato di un processo mediante il quale numerosi organi complessi di

questi organismi (per esempio, orecchie, occhi, polmoni ed ali) hanno subito

"mutazioni", cioè disordini genetici. Eppure, c'è un fatto scientifico diretto che

smentisce completamente questa teoria: le mutazioni non provocano sviluppo

negli esseri viventi, al contrario, sono sempre dannose.

248 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Gregor Mendel

Page 251: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

La ragione di questo è molto

semplice: il DNA ha una struttura molto

complessa, e gli effetti casuali possono

solo danneggiarlo. Il genetista americano

B. G. Ranganathan spiega a questo fatto

così:

“Innanzitutto le vere e propriemutazioni sono molto rare in natura.In secondo luogo, la maggior partedelle mutazioni sono pericoloseperché sono casuali, invece di esserecambiamenti ordinati nella strutturadei geni; qualunque cambiamentocasuale in un sistema strettamenteordinato sarà per il peggio, non peril meglio. Per esempio, se unterremoto va a scuotere la struttura rigorosamente ordinata di un edificio,provocherà un cambiamento casuale nell'armatura dell'edificio che, conogni probabilità, non sarà un miglioramento”.65

I reperti fossili: nessun segno di forme intermedie

La prova più evidente che lo scenario suggerito dalla teoria

dell'evoluzione non è mai esistito sono i reperti fossili.

Secondo questa teoria, tutte le specie viventi sono scaturite da un

predecessore. Una specie precedentemente esistente si è mutata nel tempo in

qualcosa di diverso e tutte le specie sono venute in essere in questa maniera. In

altre parole, questa trasformazione si è compiuta gradualmente per milioni di

anni.

Se fosse stato così, avrebbero dovuto esistere e vivere in questo lungo

periodo di trasformazione, innumerevoli specie intermedie.

Per esempio, nel passato avrebbe dovuto esserci qualche essere metà

pesce/metà rettile, che aveva acquisito alcuni tratti rettili in aggiunta ai tratti

ittici che già possedeva. Oppure avrebbe dovuto esistere qualche rettile-

uccello, che aveva acquisito alcuni tratti di un volatile in aggiunta ai tratti rettili

che già possedeva. Poiché questa sarebbe stata una fase transitoria, questi

249Harun Yahya (Adnan Oktar)

Soltanto un esempio del anormalitàche si producono in esseri viventisoggetti a mutazioni.

Una mucca a due teste

Page 252: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

esseri viventi avrebbero dovuto essere handicappati, difettosi, limitati. Gli

evoluzionisti chiamano queste creature immaginarie, che essi credono siano

vissute nel passato, "forme transitorie".

Se tali animali fossero realmente esistiti, avrebbero dovuto essere milioni o

addirittura miliardi, di numero e varietà. Quel che più importa, nei reperti fossili

dovrebbero essere presenti i resti di queste strane creature. In L'origine delle

specie, Darwin spiegava:

“Se la mia teoria fosse vera, dovrebbero senz'altro essere esistiteinnumerevoli varietà intermedie, che collegano più strettamente tutte lespecie dello stesso gruppo... Di conseguenza, la prova della loro esistenzapotrebbe essere trovata solo tra i resti fossili”. 66

250 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

I "fossili viventi" provanoche gli esseri viventi nonhanno subito alcuncambiamento per milionidi anni, in altre parolenon si sono evoluti.A sinistra: una libellulaodierna Sotto: una libellula fossiledi 140 milioni di anni

Page 253: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Le speranze di Darwin demolite

Tuttavia, sebbene gli evoluzionisti abbiano fatto enormi sforzi per trovare

i fossili fin dalla metà del XIX secolo in tutto il mondo, non sono mai state

scoperte forme transitorie. Al contrario delle aspettative degli evoluzionisti,

tutti i fossili dimostrano che la vita è comparsa sulla terra all'improvviso e già

ben formata.

Un famoso paleontologo britannico, Derek V. Ager, ammette questo fatto,

nonostante sia un evoluzionista:

“Emerge il punto che se esaminiamo nel dettaglio i reperti fossili, a livellodi ordini o di specie, troviamo - ripetutamente - non l'evoluzione graduale,ma l'esplosione improvvisa di un gruppo a spese di un altro”. 67

Ciò significa che nei reperti fossili, tutte le specie viventi sono emerse

all'improvviso già completamente formate, senza alcuna forma intermedia.

Questo è esattamente il contrario delle tesi di Darwin. Inoltre, è una prova

schiacciante che tutti gli esseri viventi sono stati creati. L'unica spiegazione di

una specie vivente che compare all'improvviso e già completa di ogni dettaglio

senza alcun antenato evolutivo, è che è stata creata. Questo fatto viene

ammesso anche dal notissimo biologo evoluzionista Douglas Futuyma:

“Con la creazione e l'evoluzione si esauriscono le possibili spiegazionidell'origine degli esseri viventi. O gli organismi sono apparsi sulla terracompletamente sviluppati, oppure no. Se non lo sono, devono essersisviluppati da specie preesistenti mediante qualche processo di modifica.Se sono apparsi ad uno stadio già completamente sviluppato, devonoessere stati indubbiamente creati da una qualche intelligenzaonnipotente”.68

I fossili dimostrano che gli esseri viventi sono emersi completamente

sviluppati in uno stato perfetto sulla terra. Ciò significa che alla "origine delle

specie", contrariamente alle supposizioni di Darwin, non c'è l'evoluzione ma la

creazione.

La favola dell'evoluzione umana

L'argomento più spesso avanzato dai sostenitori della teoria

dell'evoluzione è quello dell'origine dell'uomo. La tesi darwinista dà per

scontato che l'uomo moderno si sia evoluto da creature scimmiesche. Nel corso

251Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 254: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

di questo presunto processo evolutivo, che si suppone sia cominciato 4-5

milioni di anni fa, si ritiene siano esistite alcune "forme transitorie" tra l'uomo

moderno e i suoi predecessori. Secondo questo scenario del tutto immaginario,

ci sono state quattro "categorie" di base:

Australopiteco

Homo habilis

Homo erectus

Homo sapiens

Gli evoluzionisti chiamano Australopiteco - che significa 'scimmia

sudafricana' - i presunti primi antenati scimmieschi dell'uomo. Questi esseri

viventi in realtà non sono altro che un'antica specie di scimmie che si è estinta.

La completa ricerca fatta su vari esemplari di Australopiteco da parte di due

anatomisti di fama mondiale, dall'Inghilterra e dagli Usa, cioè Lord Solly

Zuckerman e il prof. Charles Oxnard, dimostra che queste scimmie

appartenevano ad una specie comune di scimmie estintesi, che non aveva

alcuna somiglianza con gli umani. 69

Gli evoluzionisti classificano i successivi stadi dell'evoluzione umana con

il termine "Homo", uomo. Secondo la loro tesi, gli esseri viventi della serie

252 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

UNA FAVOLAEVOLUZIONISTA

Page 255: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Homo sono più sviluppati del Australopiteco. Gli evoluzionisti hanno

architettato uno schema evolutivo fantastico sistemando diversi fossili di

queste creature e in un ordine particolare. Questo schema è immaginario

perché non è mai stato provato che ci sia stata una relazione evolutiva tra

queste classi diverse.

Ernst Mayr, uno dei più importanti evoluzionisti del XX secolo, sostiene

nel suo libro Una lunga controversia che "in particolare [i rompicapi] storici

come l'origine della vita o dell'Homo sapiens, sono estremamente difficili e

possono sfuggire perfino ad una spiegazione finale soddisfacente". 70

Disegnando la catena di collegamenti Australopiteco> Homo habilis>

Homo erectus> Homo sapiens, gli evoluzionisti sottintendono che ognuna di

queste specie è l'antenata dell'altra. Tuttavia le recenti scoperte dei

paleontologi hanno rivelato che l'Australopiteco, l'Homo abilis e l'Homo erectus

vivevano in parti diverse del mondo nello stesso momento. 71

Inoltre, un certo segmento di umani classificati come Homo erectus è

vissuto fino a tempi molto recenti. L'Homo sapiens neandarthalensis e l'Homo

sapiens sapiens (l'uomo moderno) coesistevano nello stesso territorio

geografico. 72

Questa situazione sembra indicare l'invalidità della tesi che essi sono

antenati gli uni degli altri. Stephen Jay Gould ha spiegato così questo punto

morto della teoria dell'evoluzione, nonostante fosse egli stesso uno dei

principali sostenitori dell'evoluzione del XX secolo:

“Che cosa è stato della nostra scala se ci sono tre stirpi di ominidicoesistenti (A. africanus, i robusti australopithechi e H. habilis), nessunachiaramente derivata dall'altra? Inoltre, nessuna delle tre mostra alcunatendenza evolutiva durante la sua permanenza sulla terra”. 73

In breve, lo scenario dell'evoluzione umana, "sostenuto" con l'ausilio di

vari disegni di creature "metà scimmia/metà uomo" che compaiono nei media

e nei libri di testo, il che è propaganda esplicita, non è altro che una favola

senza alcun fondamento scientifico.

Lord Solly Zuckerman, uno dei più famosi e rispettati scienziati della

Gran Bretagna, che ha condotto ricerche su questo argomento per anni e ha

studiato i fossili di Australopiteco per 15 anni, ha concluso infine, nonostante

fosse egli stesso un evoluzionista, che in realtà non c'è alcun albero genealogico

che si dirama da creature scimmiesche all'uomo. Zuckerman ha anche

253Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 256: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

realizzato un interessante "spettro della scienza" che va da ciò che egli

considerava scientifico a ciò che egli considerava anti-scientifico. Secondo lo

spettro di Zuckerman, i campi della scienza più "scientifici" - cioè dipendenti

da dati concreti - sono la chimica e la fisica. Dopo di questi vengono le scienze

biologiche e quindi le scienze sociali. All'estremità dello spettro, che dunque è

la parte considerata più "anti-scientifica", ci sono le "percezioni extra-

sensoriali" - concetti come la telepatia e il sesto senso - e infine "l'evoluzione

umana". Così Zuckerman spiega il suo ragionamento:

“Quando ci spostiamo dal registro della verità oggettiva in quei campi dipresunta scienza biologica, come le percezioni extrasensoriali ol'interpretazione della storia dei fossili umani, laddove [all'evoluzionista]fiducioso è possibile qualunque cosa - e laddove l'ardente credente[nell'evoluzione] è a volte capace di credere parecchie cose contraddittorieallo stesso tempo”. 74

La favola dell'evoluzione umana si riduce a nulla più che le

interpretazioni pregiudizievoli di qualche fossile portato alla luce da certe

persone che aderiscono ciecamente alla propria teoria.

254 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

L'immaginario albero dell'uomo

Gli evoluzionisti cercano didefinire un immaginario "Albero

genealogico" usando specie estinte discimmie e varie razze umane. Tuttavia, le prove

scientifiche non lasciano loro alcuna possibilità di fare tutto ciò.

Page 257: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

La formula darwinista!

Oltre a tutte le prove tecniche che abbiamo trattato fin qui, ora, per una

volta, esaminiamo quale tipo di superstizione hanno gli evoluzionisti, con un

esempio tanto semplice da essere compreso perfino dai bambini:

la teoria dell'evoluzione sostiene che la vita si forma per caso. Secondo

questa affermazione, gli atomi senza vita e incoscienti si unirono a formare la

cellula e quindi in qualche maniera formarono gli altri esseri viventi, compreso

l'uomo. Pensiamo a questo. Quando mettiamo insieme di elementi che sono i

blocchi costruttivi della vita come il carbonio, il fosforo, l'azoto e il potassio, si

forma soltanto un ammasso. Non importa a quanti trattamenti lo si sottopone,

l'ammasso di atomi non potrà formare nemmeno un unico essere vivente. Se

volete, formuliamo un "esperimento" su questo argomento ed esaminiamo dal

punto di vista degli evoluzionisti ciò che essi in realtà sostengono, senza

pronunciarlo ad alta voce, con il nome di "formula darwinista".

Poniamo che gli evoluzionisti mettano in grandi fusti grandi quantità dei

materiali presenti nella composizione degli esseri viventi come il fosforo,

l'azoto, il carbonio, l'ossigeno, il ferro e il magnesio.

Inoltre, poniamo che aggiungano a questi barili qualunque materiale non

esistente in condizioni normali, ma che ritengano necessario. Poniamo che

aggiungano a questa mescolanza tutti gli aminoacidi e tutte le proteine -

ognuna delle quali ha una probabilità di formazione di 10-950 - che vogliono.

Facciamo sì che espongano queste mescolanze al calore e all'umidità che

preferiscono. Che le mescolino con qualunque strumento tecnologico

desiderino. Che pongano i più famosi scienziati accanto a questi fusti e che

questi esperti aspettino a turno, accanto ai barili, per miliardi e anche milioni

di miliardi di anni. Lasciamoli liberi di usare tutti tipi di condizione che

ritengono essere necessario per la formazione di un essere umano. Non

importa ciò che essi faranno, non riusciranno produrre da questi barili un

essere umano, ad esempio un professore che esamini la propria struttura

cellulare sotto il microscopio elettronico. Non riusciranno a produrre giraffe,

leoni, api, canarini, cavalli, delfini, rose, orchidee, gigli, garofani, banane,

arance, mele, datteri, pomodori, angurie, meloni, fichi, olive, uva, pesche,

pavoni, fagiani, farfalle multicolori o milioni di altri esseri viventi come questi.

In effetti, non potranno ottenere neanche un'unica cellula di uno di essi.

255Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 258: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

256 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

In breve, gli atomi incoscienti non possono formare la cellula unendosi.

Non possono prendere una nuova decisione e dividere questa cellula in due,

che poi prende le altre decisioni e crea i professori che per primi hanno

inventato il microscopio elettronico e poi hanno esaminato la propria struttura

cellulare con quel microscopio. La materia è un ammasso incosciente, senza

vita, e viene alla vita per la creazione suprema di Dio.

La teoria dell'evoluzione, che sostiene l'opposto, è una fallacia totale

completamente opposta alla ragione. A pensarci anche soltanto un po', si svela

questa realtà, proprio come nell'esempio che precede.

La tecnologia dell'occhio e dell'orecchio

Un altro argomento che resta senza risposta nella teoria dell'evoluzione è

l'eccellente qualità della percezione dell'occhio dell'orecchio.

Prima di passare all'argomento dell'occhio, esaminiamo brevemente il

modo in cui vediamo. I raggi di luce che provengono da un oggetto finiscono

capovolti sulla retina dell'occhio. Qui, tali raggi di luce vengono trasmessi in

segnali elettrici da parte delle cellule e raggiungono un piccolo punto nella

parte posteriore del cervello, il "centro della visione". Questi segnali elettrici

sono percepiti in questo centro come un'immagine dopo una serie di processi.

Con questo presupposto tecnico, facciamo qualche ragionamento.

Il cervello è isolato dalla luce. Ciò significa che al suo interno è

completamente buio, e che non c'è luce che raggiunga il luogo in cui esso è

collocato. Quindi, il "centro della visione" non è toccato dalla luce e può essere

perfino il luogo più sicuro di cui si abbia conoscenza. Tuttavia, si riesce a

vedere un mondo luminoso e brillante in questo pozzo di oscurità.

L'immagine formata nel occhio è così chiara e distinta che perfino la

tecnologia del XX secolo non è stata ancora in grado di ottenerla. Per esempio,

guardate il libro che state leggendo, le vostre mani con cui lo tenete e poi

sollevate la vostra testa e guardate attorno a voi. Avete mai visto altrove

un'immagine tanto chiara e distinta come questa? Anche lo schermo televisivo

più avanzato prodotto dal maggior fabbricante di TV nel mondo non vi potrà

fornire un'immagine tanto chiara. Questa è un'immagine tridimensionale,

colorata e estremamente netta. Per più di cento anni, migliaia di ingegneri

hanno provato a raggiungere questa chiarezza. Sono state impiantate fabbriche,

Page 259: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

enormi stabilimenti, è stata fatta molta ricerca, sono stati creati progetti e piani

per questo scopo. Di nuovo, guardate uno schermo TV e il libro che tenete tra

le mani. Vedrete che c'è una grande differenza nella definizione e nella

chiarezza. Inoltre, lo schermo TV mostra un'immagine bidimensionale laddove

con i vostri occhi avete una prospettiva tridimensionale con la profondità.

Per molti anni, decine di migliaia di ingegneri hanno provato a fare una

TV tridimensionale e ad ottenere la qualità di visione dell'occhio. Sì, hanno

creato un sistema TV tridimensionale, ma non è possibile guardarlo senza

indossare speciali occhiali 3D, inoltre, è soltanto una tridimensionalità

artificiale. Lo sfondo è confuso, il primo piano appare come uno scenario di

carta. Non è stato mai possibile produrre una visione chiara e distinta come

quella dell'occhio. Sia nella macchina fotografica sia nella televisione, c'è una

perdita di qualità dell'immagine.

Gli evoluzionisti sostengono che il meccanismo che produce questa

immagine chiara e distinta si è formato per caso. Ora, se qualcuno vi dicesse

che la televisione nella vostra stanza si è formata come risultato del caso, che

tutti i suoi atomi la sua mente si sono trovati insieme ed hanno composto

l'apparecchio che produce un'immagine, che cosa pensereste? Come possono

gli atomi fare ciò che migliaia di persone non riescono a fare?

Se un apparecchio che produce un'immagine più primitiva di quella

dell'occhio non può essersi formato per caso, allora è molto evidente che

257Harun Yahya (Adnan Oktar)

Quando paragoniamo l'occhio e l'orecchio a videocamere e registratori,vediamo che essi sono di gran lunga più complessi, funzionali e perfettirispetto a questi prodotti tecnologici.

Page 260: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

l'occhio e l'immagine vista dall'occhio non possono essersi formati per caso. La

stessa situazione si applica all'orecchio.

L'orecchio esterno cogliere i suoni disponibili mediante il padiglione

auricolare e li dirige verso il centro dell'orecchio, l'orecchio centrale trasmette

le vibrazioni sonore intensificandole, e l'orecchio interno invia queste

vibrazioni al cervello traducendole in segnali elettrici. Proprio come con

l'occhio, l'atto di udire si completa nel centro dell'udito, nel cervello.

La situazione dell'occhio è vera anche per l'orecchio. Cioè, il cervello è

isolato dal suono proprio come lo è dalla luce. Nessun suono gli arriva. Quindi,

non importa quanto rumoroso sia l'esterno, l'interno del cervello è

completamente silenzioso. Tuttavia, i suoni più definiti vengono percepiti nel

cervello. Nel nostro cervello completamente silenzioso, è possibile ascoltare le

sinfonie e udire tutti i rumori di un luogo affollato. Tuttavia, se il livello del

suono nel nostro cervello venisse misurato da un apparecchio di precisione al

momento, vi si troverebbe completo silenzio come elemento prevalente.

Come con le immagini, decenni di sforzi sono stati spesi nel provare a

generare e riprodurre il suono che fosse fedele all'originale. I risultati di questi

sforzi sono i registratori del suono, i sistemi Hi-Fi e i sistemi per la percezione

del suono. Nonostante tutta questa tecnologia e le migliaia di ingegneri ed

esperti che hanno lavorato a questi sforzi, non è stato ancor ottenuto un suono

che abbia la stessa definizione e chiarezza del suono percepito dall'orecchio.

Pensate ai sistemi Hi-Fi di qualità superiore prodotti dalle più grandi società

dell'industria musicale. Anche in questi apparecchi, quando il suono viene

registrato, si perde qualcosa; o quando si accende un Hi-Fi si sente sempre un

suono sibilante prima che inizi la musica. Tuttavia, i suoni che sono il prodotto

della tecnologia del corpo umano sono estremamente definiti e chiari. Un

orecchio umano non percepisce un suono accompagnato da un suono sibilante

o con i ronzii come un Hi-Fi invece, percepisce il suono esattamente come,

definito il chiaro. Questo il modo in cui è stato fin dalla creazione dell'uomo.

Fin qui, nessun apparecchio visivo o di registrazione creato dall'uomo si è

rivelato tanto sensibile nè è riuscito nel percepire i dati sensoriali come l'occhio e

l'orecchio. Tuttavia, per quello che riguarda la vista e l'udito, c'è dietro una verità

ancora più grande.

258 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 261: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

A chi appartiene la coscienza che vede e sente all'interno del cervello?

Chi guarda l'affascinante mondo nel cervello, chi ascolta le sinfonie e il

cinguettio degli uccellini e chi sente il profumo della rosa?

Le stimolazioni che vengono dagli occhi, dalle orecchie e dal naso di una

persona viaggiano fino a cervello come impulsi nervosi elettrochimici. Nei libri

di biologia, fisiologia e biochimica, si possono trovare tutti i dettagli su come

quest'immagine si forma nel cervello. Tuttavia, non riuscirete a spiegarvi il

fatto più importante: chi percepisce questi impulsi nervosi elettrochimici come

immagini, suoni, odori e eventi sensoriali nel cervello? C'è una coscienza nel

cervello che percepisce tutto ciò senza sentire alcuna necessità di un occhio, un

orecchio e un naso. A chi appartiene questa coscienza? Naturalmente non

appartiene i nervi né allo strato di grasso né ai neuroni che formano il cervello.

È per questo che i darwinisti-materialisti, che credono che ogni cosa sia

composta di materia, non possono rispondere a queste domande.

Poiché questa coscienza è lo spirito creato da Dio, Che non ha bisogno

dell'occhio per guardare le immagini dell'orecchio per udire i suoni. Inoltre,

non ha bisogno del cervello per pensare. Chiunque legga questi fatti espliciti e

scientifici dovrebbe riflettere su Dio Onnipotente e avere timore e cercare

rifugio in Lui, poiché Egli può concentrare l'intero universo in un luogo oscuro

di pochi centimetri cubici in una forma tridimensionale, colorata, ombreggiata

e luminosa.

Una fede materialistaLe informazioni che abbiamo proposto fin qui ci mostrano che la teoria

dell'evoluzione è incompatibile con i dati scientifici. La tesi della teoria che riguarda

l'origine della vita è incoerente con la scienza, i meccanismi evolutivi che propone non

hanno alcun potere evolutivo, e i fossili dimostrano che le forme intermedie necessarie

non sono mai esistite. Così ne segue di certo che la teoria dell'evoluzione dovrebbe

essere messa da parte come idea anti-scientifica. È questo il modo in cui molte idee,

come per esempio il modello di un universo con al centro la terra, sono state eliminate

dall'ordine del giorno della scienza nel corso della storia.

Tuttavia, la teoria dell'evoluzione viene mantenuta all'ordine del giorno della

scienza. Alcune persone provano addirittura a raffigurare le critiche dirette contro di

essa come un "attacco la scienza". Perché?

259Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 262: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

La ragione è che questa teoria è una credenza dogmatica indispensabile per alcuni

ambienti. Questi ambienti sono ciecamente devoti alla filosofia materialista ed

adottano il darwinismo perché è l'unica spiegazione materialistica che possa essere

avanzata per spiegare le opere della natura. In modo abbastanza interessante, di

quando in quando essi confessano anche questo fatto. Un noto genetista e sfegatato

evoluzionista, Richard C. Lewontin della Harvard University, confessa di essere

"innanzitutto e soprattutto un materialista e poi uno scienziato":

Non è che i metodi e le istituzioni della scienza in qualche modo ci spingono ad accettare la

spiegazione materiale del mondo dei fenomeni, ma, al contrario, siamo costretti dalla nostra

aprioristica adesione alle cause materiali a creare un apparato investigativo e un insieme di

concetti che producono spiegazioni materiali, non importa quanto contro-intuitive, non

importa quanto mistificanti per chi non è iniziato. Inoltre, questo materialismo è assoluto, così

noi non possiamo consentire che nella nostra porta si infili un Piede Divino. 75

Queste sono affermazioni esplicite che il darwinismo è un dogma tenuto vivo

solo per amore di adesione al materialismo. Questo dogma sostiene che non c'è alcun

essere tranne la materia. Quindi, se ne deduce che la materia inanimata, inconscia ha

creato la vita. Si insiste che i milioni di specie viventi diverse (per esempio, uccelli,

pesci, giraffe, tigri, insetti, alberi, fiori, balene ed esseri umani) sono originate come

risultato delle interazioni tra materia come la pioggia, i lampi e così via dalla materia

inanimata. Questo è un preconcetto contrario sia alla ragione che alla scienza. Eppure

i darwinisti continuano a difenderlo proprio per non "consentire che nella porta si infili

un Piede Divino".

Chi non guarda all'origine degli esseri viventi con pregiudizio materialista vedrà

la verità evidente: tutti gli esseri viventi sono opere del Creatore, Che è Onnipotente,

Onnisciente e Sapiente. Questo Creatore è Dio, Che ha creato l'intero universo dalla non

esistenza, lo ha progettato nella forma perfetta e ha plasmato tutti gli esseri viventi.

La teoria dell'evoluzione: l'incantesimo più potente del mondoChiunque sia libero dal pregiudizio e dall'influenza di qualunque ideologia

particolare, chiunque usi soltanto la propria ragione e la propria logica, comprenderà

chiaramente che la fede nella teoria dell'evoluzione, che riporta alla mente le

superstizioni di società che non avevano alcuna conoscenza della scienza o della

civiltà, è del tutto impossibile.

Come spiegato in precedenza, che crede nella teoria dell'evoluzione pensa che

qualche atomo e molecola, lanciati in un grande contenitore, possano produrre il

pensiero, i professori che argomentano e gli studenti universitari; gli scienziati come

260 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Page 263: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

Einstein e Galileo; gli artisti come Humphrey Bogart, Frank Sinatra e Luciano

Pavarotti; nonché le antilopi, gli alberi di limone e i garofani. Inoltre, poiché gli

scienziati professori che credono in questo non-senso sono persone colte, è veramente

giustificabile parlare di questa teoria come "l'incantesimo più potente del mondo". Mai

prima un'altra fede o idea aveva mai cancellato il bene dell'intelletto della gente,

rifiutando di lasciarli pensare in maniera intelligente logica e nascosto la verità gli dissi

come se fossero bendati. Questa è una cecità anche peggiore e più incredibile

dell'adorazione dei totem in alcune parti dell'Africa, della devozione al Sole del popolo

di Saba, dell'adorazione di idoli costruiti con le proprie mani da parte della tribù del

Profeta Ibrahim (lpscl), o del Vitello d'Oro da parte del popolo del Profeta Mosè (lpscl).

In realtà, Dio ha additato questa assenza di ragione nel Corano. In molti versetti,

Egli rivela che le menti di alcune persone verranno chiuse e che essi saranno impotenti

a vedere la verità. Ecco alcuni di questi versetti:

In verità [per] quelli che non credono, non fa differenza che tu li avverta

oppure no: non crederanno. Allah ha posto un sigillo sui loro cuori e sulle loro

orecchie e sui loro occhi c'è un velo; avranno un castigo immenso. (Sura al-

Baqara, 6-7)

In verità creammo molti dei démoni e molti degli uomini per l'Inferno: hanno

cuori che non comprendono, occhi che non vedono e orecchi che non sentono,

sono come bestiame, anzi ancor peggio. Questi sono gli incuranti. (Sura al-

A‘raf, 179)

Se anche aprissimo loro una porta del cielo perché possano ascendervi,

direbbero: "I nostri occhi sono ipnotizzati o ci hanno lanciato un sortilegio!".

(Sura al-Hijr, 14-15)

Non si trovano parole per esprimere quanto è sconcertante che questo sortilegio

possa tenere in schiavitù una tanto vasta comunità, e non venir spezzato per 150 anni.

È comprensibile che una o poche persone possono credere in scenari impossibili e tesi

piene di stupidità ed illogicità. Tuttavia, la "magia" è l'unica possibile spiegazione per

persone di tutto il mondo che credono che atomi incoscienti e senza vita all'improvviso

abbiano deciso di unirsi per formare un universo che funziona con un sistema perfetto

di organizzazione, disciplina, ragione e coscienza; un pianeta chiamato terra con tutte

le sue caratteristiche così perfettamente adatte alla vita; e gli esseri viventi con infiniti

sistemi complessi. In effetti, il Corano riferisce l'episodio del Profeta Mosè (lpscl) e del

faraone per mostrare che alcune persone che sostengono filosofie alte in effetti

influenzano gli altri con la magia. Quando al faraone fu detto della vera religione, egli

disse al Profeta Mosé (lpscl) di incontrare i suoi maghi. Mosé (lpscl) lo fece, e disse loro

di dimostrare le proprie capacità per primi. Il versetto continua:

261Harun Yahya (Adnan Oktar)

Page 264: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

"Gettate pure" rispose. Dopo che ebbero gettato, stregarono gli occhi della

gente, la spaventarono e realizzarono un grande incantesimo. (Sura al-A‘raf,

116)

Come abbiamo visto, i maghi del faraone erano in grado di ingannare chiunque,

tranne Mosé (lpscl) e coloro che credevano in lui. Tuttavia, la sua prova interruppe

l'incantesimo, o "inghiottì tutto quello che avevano fabbricato", come dice il versetto:

Noi ispirammo a Mosè: "Getta la tua verga". E quella inghiottì tutto quello che

avevano fabbricato. Così si affermò la verità e vanificò quello che avevano

fatto. (Surat al-A‘raf, 117-8)

Come possiamo vedere, quando gli uomini realizzarono che su di loro era stato

gettato un incantesimo e ciò che vedevano non era che illusione, i maghi del faraone

perso lo tutta la credibilità. Anche oggi, coloro che, sotto l'influenza di un incantesimo

simile credono in queste tesi ridicole e in veste scientifica e passano la loro vita a

difenderle, se non abbandoneranno le loro credenze superstiziose, saranno anch'essi

umiliati quando la piena verità emergerà e l'incantesimo sarà spezzato. Infatti, lo

scrittore e filosofo inglese di fama mondiale Malcolm Muggeridge, in passato ateo che

ha difeso l'evoluzione per circa sessant'anni, ma che successivamente ha compreso la

verità, rivela la posizione in cui la teoria dell'evoluzione si troverà nel prossimo futuro

in questi termini:

Io stesso sono convinto che la teoria dell'evoluzione, specialmente con l'ampiezza con cui è

stata applicata, sarà soltanto uno dei grandi giochetti nella libri di storia del futuro. La

posterità si meraviglierà che un'ipotesi così esile e dubbia possa essere stata accettata con tale

incredibile credulità.76

Il futuro non è molto lontano: al contrario, le persone vedranno presto che "il

caso" non è una divinità, e guarderanno indietro alla teoria dell'evoluzione come il

peggior inganno e il più terribile incantesimo del mondo. Questo incantesimo sta già

cominciando rapidamente ad essere scaricato dalle spalle dei popoli in tutto il mondo.

Molte persone che vedono il suo vero aspetto si chiedono meravigliate come possono

esserne state catturate.

262 MATERIA: L’ALTRO NOME DELL’ILLUSIONE

Essi dissero: “Gloria a Te. Non conosciamo

se non quello che Tu ci hai insegnato:

in verità Tu sei il Saggio, il Sapiente”

(Surat al-Baqara: 32)

Page 265: Materia l'altro nome dell'illusione. italian

263Harun Yahya (Adnan Oktar)

NNootteeNNoottee

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