Marzo 2011

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Valle di Suèssola Nobile Petroli Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola Direttore Alfonso Morgillo Fondatore Arturo Morgillo Anno XXX n.03 Marzo 2011 Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti dei Comuni della Valle di Suèssola (Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico) e paesi limitrofi Sanfelice Oggi VIAGGI E TURISMO Via Napoli - CANCELLO SCALO tel. 0823.801262 telefax 0823. 802657 www.villaggidavedere.com [email protected] SANTA MARIA A VICO - Via Nazionale-tel. 0823. 808675 MADDALONI - Via Caudina, 271 - tel. 0823. 437837 Abbigliamento, accessori e calzature sportive: LOTTO - ADIDAS - NIKE e Devil’ Sport Via Circumvallazione (Pal. Marino) tel. 0823. 753478 San Felice a Cancello Estetica Michela Marino Gas liquidi in bombole e serbatoi Via S. Marco, 133 S. MARIA A VICO tel. 0823. 756280 fax. 0823. 756206 Infissi GUIDA Via Cancello, 5 - MADDALONI tel. 0823. 201611 - fax 203568 show room in Via Libertà Serramenti e finiture Pagamenti rateali di Letterese Via Nazionale, 21 - tel. 0823. 809029 S. MARIA A VICO Mario Campagnuolo continua a pag. 2 Via Nazionale Appia 4/6 telefax 0823. 808488 e-mail: [email protected] SANTA MARIA A VICO Via Nazionale Appia - ARIENZO - 0823. 805283 Progettazione e manutenzioni giardino Addobbi floreali S.r.l. Centro di estetica, bellezza, relax. Trattamenti viso-corpo, fangoterapia. Bar Pasticceria cerimonia donna Santa Maria a Vico Gelateria SANTA MARIA A VICO Via Nazionale, 328, tel.0823.808507 Via Napoli, 103 - CANCELLO SCALO Via Appia, 619 - S. MARIA A VICO - tel. 0823. 809838 La Grande Patisserie A Marigliano la Madonna ha pianto Io sono l’Immacolata Concezione, che ha pianto l’ 8 di- cembre del 2006, ma tu non eri in quello sparuto gruppo che ha dimenticato, dopo pochi giorni, il segno divino concesso dal Padre altissimo in questa terra, destinata a diventare fornace di preghiera. A distanza di due anni, e precisamente l’ 8 dicembre del 2008, nell’obbedienza al Figlio mio, sono tornata, per recitare anche con te il Rosario, catena dolce che unirà il tuo cuore al mio cuore. Prega, tu che rimiri in questa immagine me, la tua Mamma celeste, perché invocandomi, Io ti elargisco l’amore infinito del mio cuore, perché tu possa vivere in pace il tempo, che Dio ti ha concesso di vivere su questo pianeta terra”. Recita del Santo Rosario tutti i venerdì, alle ore 15, 30, all’ingresso del cimitero di MARIGLIANO (Na), ai piedi della statua dell’Immacolata Concezione che ha pianto l’8 dicembre del 2006 Il dr. Claudio Salerno non è più “Cittadini, utenti, con la pre- sente, Vi informiamo che il Co- dacons in data 04. 02.2009 con prot. N. 14209 chiedeva al Comune di San Felice a Can- cello l’esistenza degli impianti di depurazione. L’Ente procedeva alla rispo- sta in data 25.02.2009 con prot. 2362 dichiarando: “ Il Comune di S. Felice a Cancello è sprov- S. Felice a C.: il CODACONS informa Canone di depurazione: richiesta di pagamento illeggittima continua a pag. 2 visto di impianto di depurazio- ne centralizzato”. Per contro, si registra, per l’ennesima volta, che il Comu- ne di S. Felice a Cancello at- traverso la società I.A.P. s.r.l. in questi giorni sta recapitando alle famiglie di questo Comu- ne le fatture per il pagamento del canone idrico composto Il 19 febbraio ha cessato di battere il cuore del dr. Claudio Salerno, uomo giusto ed one- sto, degno di lode, ispirato da sani principi morali e cattolici, padre illuminato, esempio da seguire, e ciò che non guasta, assiduo lettore del nostro gior- nale e sostenitore convinto delle opportunità e della validi- tà di tutte le iniziative culturali, ricreative, sportive dell’Asso- ciazione Culturale Valle di Suèssola. Nato a Cercemaggiore, in provincia di Campobasso, il 26 aprile 1926, si trasferisce da piccolo nel Comune di Cervi- no perché il suo papà aveva vinto il concorso di medico con- dotto nel Comune della Valle di Suèssola e si stabilisce nel- la frazione Messercola. Laure- ato in Medicina e Chirurgia e poi con diploma di specialista in Pediatria, iniziò la sua car- riera medica nel 1952. Nel 1953 e 1954: ufficiale medico presso l’Ospedale Mi- continua a pag. 2 Finalmente nel Circolo Didattico di S. Maria a Vico si respira aria nuova. Dopo anni di stagnante non- curanza verso quello che dovreb- be essere il compito principale del- l’Istituzione Scolastica, a causa di una perdurante situazione di pseu- do-onnipotenza della precedente gestione, si ricomincia daccapo. Oggi si ritorna ad attuare quella che fu l’idea originaria dei Padri Costi- tuenti e cioè la libertà d’insegnamen- to e l’accesso alla cultura per tutti. Le nuvole, in questo caso rappre- sentate da chi doveva portare aria di cultura in terra patria ma non lo Santa Maria a Vico Aria nuova in città Anna Verlezza ha fatto, sembrano passate e se- guendo gli avvenimenti degli ultimi giorni si capisce che è la cultura a rendere l’uomo libero da condizio- namenti e tirannìa ed è solo con la cultura che l’uomo può spezzare le catene dell’assoggettamento e della schiavitù sia fisica che intellettua- le. Da tempo viviamo in un mondo globalizzato e subiamo l’egemonia mediatica di messaggi che pongo- no al centro la mercificazione del corpo e vari modelli per fare suc- cesso a scapito di quel che real- mente può dare un senso alla no- stra vita: la cultura. Al Circolo Di- continua a pag. 2 Arienzo L’altra faccia del Risorgimento Quando l’Italia era solo il Sud Presentato il volume postumo dell’on. Angelo Manna Organizzato dal Centro Stu- di Valle di Suèssola, di cui è presidene mons. Francesco Perrotta, e dall’Associazione Il Sogno è sempre, di cui è pre- sidente Alfonso Papa, un inte- ressante convegno patrocina- to dal Comune di Arienzo. La manifestazione ha avuto luogo il 4 marzo scorso nel ve- tusto tempio di sant’Agostino. Nonostante le cattive condizio- ni atmosferiche, che hanno messo a dura prova il soffitto dell’edificio religioso, un folto e qualificato pubblico è inter- continua a pag. 2 Finalmente a San Felice e a S. Maria Raccolta di oli vegetali esausti La Tecnofeed srl cura il servizio Clemente Ferrara La raccolta degli oli esausti ve- getali di produzione domestica è curata dalla Tecnofeed s.r.l., so- cietà che si è aggiudicato l’appalto nei Comuni di San Felice a Can- cello e di Santa Maria a Vico. E’ stato reso noto il calendario dei prelievi a San Felice; a giorni verrà fatto anche per Santa Maria a Vico. Per informazioni più dettagliate telefonare a: 081. 5200709 oppu- re 081. 8349765. e-mail: info@tecnofeed. it www.tecnofeed.it fax 081. 3187813 Quello che accade in Libia desta giuste preoccupazioni. Troppe volte in questi ultimi venti anni abbiamo visto levar- si nei cieli aerei carichi di bom- be e missili nella stupida cer- tezza che avrebbero risolto si- tuazioni difficili e che, invece, ne hanno create di peggiori. Irak, Kossovo e Afganistan stanno a ricordarcelo con il sangue dei nostri soldati. Sono fermamente convinto che non si poteva e non si do- veva rimanere inerti nell’assi- stere a quanto stava avvenen- do in Libia. Ogni uomo ha il di- Oggi bombe, domani odio ritto di scegliere chi lo deve governare e, se questo non gli viene concesso, ha il diritto di prenderselo con la forza. Se la forza non ce l’ha e chiede aiu- to, non si può negarglielo. Quello che non si può soppor- tare è che si ecceda. Se ti fa male un dito, non ti farà piace- re che ti taglino la mano. Le bombe seminano odio e questo si trasmette per gene- razioni. Il mondo, questo nostro mondo pieno di contraddizioni e di ingiustizie, di ricchezze sfre- nate e di fame insaziata, ha bi- sogno di pace per sanare le sue piaghe. Se vogliamo un Via Cappella - Arienzo di Arturo Morgillo Tra poco più di quaranta giorni i cittadini di S. Felice a Cancel- lo saranno chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco e relativo Consiglio Comunale, dopo la turbolenta fase politico-ammini- strativa seguita alla elezione a consigliere regionale del dr. Pa- squale De Lucia, nella primavera scorsa. Intanto, il De Lucia ha inoltrato ricorso alle magistrature supe- riori contro la sentenza della Corte d’Appello di Napoli e non si escludono sorprese. Riguardo la competizione municipale, bi- sogna registrare, con grande rammarico, la messa in moto della macchina elettorale di alcuni candidati con i vecchi metodi ba- sati sulle promesse, i sorrisi ammiccanti, le improvvise amici- zie, gli strani interessamenti. E poi la spaccatura delle famiglie! In ogni famiglia c’è un candidato e ciò non fa altro che disperde- re i voti. Molti sono strumentalizzati senza accorgersene, altri sono consapevoli e stanno al gioco recitando una sceneggiata degna di altri palcoscenici. Al di sopra di tutti ci sono i veri prota- gonisti della contesa i quali, in cambio di qualche sprazzo di notorietà ed effimera gloria, con le ristrettezze a cui sono sotto- posti gli enti locali e con il federalismo fiscale, inevitabilmente, saranno costretti, una volta eletti ed insediatisi sul Comune, ad introdurre nuove tasse e balzelli per far quadrare il bilancio e diventare, quindi, impopolari. Ma, allora, a che serve litigare, guardarsi in cagnesco, avversarsi e odiarsi se poi chi vince dovrà fare i conti con debiti e problemi di ogni sorta? A cosa serve spendere e spandere tanto denaro, promettere mare e monti, macinare chilometri, bussare ad ogni porta, carpire la buona fede e chiedere il voto? Nel periodo delle “vacche gras- se” una tale politica poteva avere successo perché il sistema Italia era in fase di espansione economica, ma oggi questo non è più possibile per tante ragioni : la saturazione dei posti dello stesso sistema, l’allargamento della Comunità Europea, la globalizzazione. Oggi le fabbriche chiudono perché gli impren- ditori capitalisti trovano più conveniente investire nei Paesi con manodopera a basso prezzo e senza la presenza dei sindacati; gli ospedali e gli uffici pubblici, dove maggiormente trovava spa- zio la politica clientelare, sono costretti a ridimensionare le loro S. Felice: elezioni amministrative di maggio Una occasione per cambiare continua a pag. 2

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Politica, sport, cultura, storia locale

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Valle di SuèssolaNobile Petroli

Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola

Direttore Alfonso Morgillo Fondatore Arturo MorgilloAnno XXX n.03 Marzo 2011

Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti dei Comuni della Valle di Suèssola(Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico) e paesi limitrofi

Sanfelice Oggi

VIAGGI E TURISMOVia Napoli - CANCELLO SCALOtel. 0823.801262 telefax 0823. 802657

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SANTA MARIA A VICO - Via Nazionale-tel. 0823. 808675MADDALONI - Via Caudina, 271 - tel. 0823. 437837

Abbigliamento, accessori e calzature sportive: LOTTO - ADIDAS - NIKE

e Devil’ Sport

Via Circumvallazione(Pal. Marino)

tel. 0823. 753478San Felice a Cancello

EsteticaMichelaMarino

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S. MARIA A VICOtel. 0823. 756280 fax. 0823. 756206

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GUIDA Via Cancello, 5 - MADDALONItel. 0823. 201611 - fax 203568

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di LettereseVia Nazionale, 21 - tel. 0823. 809029

S. MARIA A VICO

Mario Campagnuolo

continua a pag. 2

Via Nazionale Appia 4/6 telefax 0823. 808488 e-mail: [email protected] MARIA A VICO

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Via Napoli, 103 - CANCELLO SCALOVia Appia, 619 - S. MARIA A VICO - tel. 0823. 809838

La GrandePatisserie

A Marigliano laMadonna ha pianto

“Io sono l’Immacolata Concezione, che ha pianto l’ 8 di-cembre del 2006, ma tu non eri in quello sparuto gruppo cheha dimenticato, dopo pochi giorni, il segno divino concessodal Padre altissimo in questa terra, destinata a diventarefornace di preghiera. A distanza di due anni, e precisamentel’ 8 dicembre del 2008, nell’obbedienza al Figlio mio, sonotornata, per recitare anche con te il Rosario, catena dolceche unirà il tuo cuore al mio cuore.

Prega, tu che rimiri in questa immagine me, la tua Mammaceleste, perché invocandomi, Io ti elargisco l’amore infinitodel mio cuore, perché tu possa vivere in pace il tempo, cheDio ti ha concesso di vivere su questo pianeta terra”.

Recita del Santo Rosario tutti i venerdì, alle ore 15, 30,all’ingresso del cimitero di MARIGLIANO (Na),

ai piedi della statua dell’Immacolata Concezioneche ha pianto l’8 dicembre del 2006

Il dr. Claudio Salerno non è più

“Cittadini, utenti, con la pre-sente, Vi informiamo che il Co-dacons in data 04. 02.2009con prot. N. 14209 chiedeva alComune di San Felice a Can-cello l’esistenza degli impiantidi depurazione.

L’Ente procedeva alla rispo-sta in data 25.02.2009 con prot.2362 dichiarando: “ Il Comunedi S. Felice a Cancello è sprov-

S. Felice a C.: il CODACONS informa

Canone di depurazione: richiestadi pagamento illeggittima

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visto di impianto di depurazio-ne centralizzato”.

Per contro, si registra, perl’ennesima volta, che il Comu-ne di S. Felice a Cancello at-traverso la società I.A.P. s.r.l. inquesti giorni sta recapitandoalle famiglie di questo Comu-ne le fatture per il pagamentodel canone idrico composto

Il 19 febbraio ha cessato dibattere il cuore del dr. ClaudioSalerno, uomo giusto ed one-sto, degno di lode, ispirato dasani principi morali e cattolici,padre illuminato, esempio daseguire, e ciò che non guasta,assiduo lettore del nostro gior-nale e sostenitore convintodelle opportunità e della validi-tà di tutte le iniziative culturali,ricreative, sportive dell’Asso-ciazione Culturale Valle diSuèssola.

Nato a Cercemaggiore, in

provincia di Campobasso, il 26aprile 1926, si trasferisce dapiccolo nel Comune di Cervi-no perché il suo papà avevavinto il concorso di medico con-dotto nel Comune della Valledi Suèssola e si stabilisce nel-la frazione Messercola. Laure-ato in Medicina e Chirurgia epoi con diploma di specialistain Pediatria, iniziò la sua car-riera medica nel 1952.

Nel 1953 e 1954: ufficialemedico presso l’Ospedale Mi-

continua a pag. 2

Finalmente nel Circolo Didatticodi S. Maria a Vico si respira arianuova. Dopo anni di stagnante non-curanza verso quello che dovreb-be essere il compito principale del-l’Istituzione Scolastica, a causa diuna perdurante situazione di pseu-do-onnipotenza della precedentegestione, si ricomincia daccapo.Oggi si ritorna ad attuare quella chefu l’idea originaria dei Padri Costi-tuenti e cioè la libertà d’insegnamen-to e l’accesso alla cultura per tutti.Le nuvole, in questo caso rappre-sentate da chi doveva portare ariadi cultura in terra patria ma non lo

Santa Maria a Vico

Aria nuova in cittàAnna Verlezza ha fatto, sembrano passate e se-

guendo gli avvenimenti degli ultimigiorni si capisce che è la cultura arendere l’uomo libero da condizio-namenti e tirannìa ed è solo con lacultura che l’uomo può spezzare lecatene dell’assoggettamento e dellaschiavitù sia fisica che intellettua-le.

Da tempo viviamo in un mondoglobalizzato e subiamo l’egemoniamediatica di messaggi che pongo-no al centro la mercificazione delcorpo e vari modelli per fare suc-cesso a scapito di quel che real-mente può dare un senso alla no-stra vita: la cultura. Al Circolo Di-

continua a pag. 2

Arienzo

L’altra faccia del RisorgimentoQuando l’Italia era solo il SudPresentato il volume postumo dell’on. Angelo Manna

Organizzato dal Centro Stu-di Valle di Suèssola, di cui èpresidene mons. FrancescoPerrotta, e dall’AssociazioneIl Sogno è sempre, di cui è pre-sidente Alfonso Papa, un inte-ressante convegno patrocina-to dal Comune di Arienzo.

La manifestazione ha avutoluogo il 4 marzo scorso nel ve-tusto tempio di sant’Agostino.Nonostante le cattive condizio-ni atmosferiche, che hannomesso a dura prova il soffittodell’edificio religioso, un foltoe qualificato pubblico è inter-

continua a pag. 2

Finalmente a San Felice e a S. MariaRaccolta di oli vegetali esausti

La Tecnofeed srl cura il servizio Clemente Ferrara

La raccolta degli oli esausti ve-getali di produzione domestica ècurata dalla Tecnofeed s.r.l., so-cietà che si è aggiudicato l’appaltonei Comuni di San Felice a Can-cello e di Santa Maria a Vico.

E’ stato reso noto il calendariodei prelievi a San Felice; a giorni

verrà fatto anche per Santa Mariaa Vico.

Per informazioni più dettagliatetelefonare a: 081. 5200709 oppu-re 081. 8349765.

e-mail: info@tecnofeed. itwww.tecnofeed.it fax 081. 3187813

Quello che accade in Libiadesta giuste preoccupazioni.Troppe volte in questi ultimiventi anni abbiamo visto levar-si nei cieli aerei carichi di bom-be e missili nella stupida cer-tezza che avrebbero risolto si-tuazioni difficili e che, invece,ne hanno create di peggiori.Irak, Kossovo e Afganistanstanno a ricordarcelo con ilsangue dei nostri soldati.

Sono fermamente convintoche non si poteva e non si do-veva rimanere inerti nell’assi-stere a quanto stava avvenen-do in Libia. Ogni uomo ha il di-

Oggi bombe, domani odioritto di scegliere chi lo devegovernare e, se questo non gliviene concesso, ha il diritto diprenderselo con la forza. Se laforza non ce l’ha e chiede aiu-to, non si può negarglielo.Quello che non si può soppor-tare è che si ecceda. Se ti famale un dito, non ti farà piace-re che ti taglino la mano.

Le bombe seminano odio equesto si trasmette per gene-razioni. Il mondo, questo nostromondo pieno di contraddizionie di ingiustizie, di ricchezze sfre-nate e di fame insaziata, ha bi-sogno di pace per sanare lesue piaghe. Se vogliamo un

Via Cappella - Arienzo

di Arturo MorgilloTra poco più di quaranta giorni i cittadini di S. Felice a Cancel-

lo saranno chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco e relativoConsiglio Comunale, dopo la turbolenta fase politico-ammini-strativa seguita alla elezione a consigliere regionale del dr. Pa-squale De Lucia, nella primavera scorsa.

Intanto, il De Lucia ha inoltrato ricorso alle magistrature supe-riori contro la sentenza della Corte d’Appello di Napoli e non siescludono sorprese. Riguardo la competizione municipale, bi-sogna registrare, con grande rammarico, la messa in moto dellamacchina elettorale di alcuni candidati con i vecchi metodi ba-sati sulle promesse, i sorrisi ammiccanti, le improvvise amici-zie, gli strani interessamenti. E poi la spaccatura delle famiglie!In ogni famiglia c’è un candidato e ciò non fa altro che disperde-re i voti. Molti sono strumentalizzati senza accorgersene, altrisono consapevoli e stanno al gioco recitando una sceneggiatadegna di altri palcoscenici. Al di sopra di tutti ci sono i veri prota-gonisti della contesa i quali, in cambio di qualche sprazzo dinotorietà ed effimera gloria, con le ristrettezze a cui sono sotto-posti gli enti locali e con il federalismo fiscale, inevitabilmente,saranno costretti, una volta eletti ed insediatisi sul Comune, adintrodurre nuove tasse e balzelli per far quadrare il bilancio ediventare, quindi, impopolari. Ma, allora, a che serve litigare,guardarsi in cagnesco, avversarsi e odiarsi se poi chi vincedovrà fare i conti con debiti e problemi di ogni sorta? A cosaserve spendere e spandere tanto denaro, promettere mare emonti, macinare chilometri, bussare ad ogni porta, carpire labuona fede e chiedere il voto? Nel periodo delle “vacche gras-se” una tale politica poteva avere successo perché il sistemaItalia era in fase di espansione economica, ma oggi questo nonè più possibile per tante ragioni : la saturazione dei posti dellostesso sistema, l’allargamento della Comunità Europea, laglobalizzazione. Oggi le fabbriche chiudono perché gli impren-ditori capitalisti trovano più conveniente investire nei Paesi conmanodopera a basso prezzo e senza la presenza dei sindacati;gli ospedali e gli uffici pubblici, dove maggiormente trovava spa-zio la politica clientelare, sono costretti a ridimensionare le loro

S. Felice: elezioni amministrative di maggio

Una occasione per cambiare

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Marzo 20112 Valle di Suèssola

Periodico d’informazione fondato nel 1981,edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola

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Collaboratori: Mario Campagnuolo; Antonio Crisci; Vincenzo Crisci;Alfredo D’Addio; Asmà Es-Souni; Valerio Esca; Alfonso, Clemente e MayraFerrara; Carmela e Fortuna Fico; Vincenzo Guadagnino; Domenico e VincenzoGuida; Vincenzo Isernio; Diego Martinisi; Maria Sofia Massaro; Marco Mauro;Luigi Mazzone; Ivan e Selenia Morgillo; Tiziana Morgillo; Valerio Nobile;Gelsomina Nuzzo; Claudio Onorati; Antonio Passariello; Francesco e MariaPerrotta; Andrea Piscitelli; Alfonso Russo; Antonio Solli.

Gli articoli firmati esprimono il pensiero dell’autore. La collaborazione,aperta a tutti, è a titolo completamente gratuita. Foto e manoscritti, anche senon pubblicati, non si restituiscono.

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1982

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Canone di depurazione: richiesta dipagamento illeggittima

anche dalla voce “depurazio-ne uso domestico”. Tale voceincrementa dal 25% al 40% ilcosto effettivo della fornituraidrica.

Pertanto il Codacons chie-de all’Ente Comune di annul-lare in autotutela le fatture in-viate ai cittadini/utenti cosìcome attualmente emesse. Laquota relativa alla depurazionenon deve essere applicata per-ché’ non esistono gli impiantidi depurazione suddetti e vi ècarenza di fruizione del servi-zio degli stessi, dunque vienemeno il rapporto di sinallagma-ticità, ed il somministrato ex art.2033 c.c. ha il diritto di ripetereil pagamento o di non effettuar-lo. La Corte Costituzionale con

sentenza 335/08 ha dichiaratoincostituzionalmente illegitti-ma la norma art. 14 comma 1legge 36/94 mod. art. 28 L. 179/2002, che prevede che la quo-ta tariffa riferita al servizio de-purazione è dovuta dagli uten-ti anche nel caso in cui la fo-gnatura sia sprovvista di im-pianti centralizzati di depura-zione e questi siano tempora-neamente inattivi.

Alla luce di quanto sopra, ilCodacons apre ufficialmente atutti i cittadini/utenti una cam-pagna contro tale illegittimapretesa creditoria da parte del-l’Ente Comune di San Felice aCancello.

Il Responsabile dell’area le-gale Avv. Michela Izzo”

dattico di S. Maria a Vico, dopo unalunga e burrascosa perturbazione,sembra risplendere il sole in coin-cidenza con l’arrivo della nuova di-rigente scolastica Caterina Geno-vesi e, dappertutto, si respira arianuova e si sta ricreando quella se-rena collaborazione, soffocata inprecedenza, che dovrebbe esse-re alla base del funzionamento diuna comunità scolastica. Un climadi fiducia e cooperazione tra sog-getti con diverse funzioni che, si-nergicamente, si impegnano perraggiungere risultati ed obiettivi che,in questo caso, sono “la crescita eil benessere dei bambini”.

E nemmeno faziosi movimenti(forse mirati tentativi di cospirazio-ne) per screditare quest’ambientee la sua gestione possono offu-scare i dati di fatto. Anzi, semmai siregistrano carenze strutturali in al-cuni plessi: esse sono da addebi-

tare a chi, negli anni passati, hapoco e male collaborato con l’EnteComune impedendo la manutenzio-ne ordinaria e straordinaria (da ri-cordare che, oltre agli operai, eraimpedito l’accesso negli edifici sco-lastici agli amministratori comunalie perfino al Sindaco).

Oggi, con la nuova gestione, ètangibile la presenza di tecnici eoperatori comunali e del SindacoPiscitelli i quali si impegnano perrisolvere i problemi e cercare didare un volto nuovo alla scuola. Pa-rimenti la Dirigente Scolastica èsempre presente e si dà da fare,quotidianamente, per bonificare lepaludose falle che ha trovato al suoinsediamento. Sappiamo essere,questo, un lavoro lungo e difficile,ma con il sostegno dei docenti edei non docenti, i risultati certamen-te verranno e ne beneficerà lascuola nel suo complesso.

Aria nuova in città

dott. Claudio Salerno

litare di Napoli e Scuola Trup-pe Corazzate di Caserta.

Medico chirurgo, pediatra,medico condotto, Ufficiale sa-nitario, Coordinatore sanitariodella Usl 16 Maddaloni, Re-sponsabile dell’Igiene Pubbli-ca a Cervino e Maddaloni, Caposervizio della Medicina di baseUsl 16 Maddaloni, Capo servi-zio di Igiene Pubblica semprea Maddaloni, Consigliere del-l’Associazione Medici Condot-ti, varie volte Consigliere Pro-vinciale (1970-1975-1980),Presidente dell’Onmi (OperaNazionale Maternità ed Infan-zia), presidente del Comitatoprov. Caccia e Pesca, Asses-sore provinciale per l’Igiene e

Il dottor Claudio Salerno non è più

Sanità, Ass. prov. all’Assisten-za. La sua dipartita ha lasciatonon pochi rimpianti. E.P.

venuto per ascoltare dalla vivavoce dei relatori la verità sulletante menzogne propinate daivincitori dell’ottobre 1860, chesi incontrarono, poi, a Tavernacatena, in località Vairano Sca-lo nel Comune di VairanoPatenora, a poca distanza daTeano.

A fare gli onori di casa il pri-mo cittadino arienzano, il dott.Giuseppe Medici, il quale haportato i saluti dell’intera co-munità locale.

Il convegno, presentatodall’avv. Antonio Giusso, è ini-ziato con una relazione dell’avv.Pasquale M.M. Onorati dal ti-tolo Chiesa e Risorgimento.Ancora una volta evidenziate lecrudeltà dei piemontesi con lasoppressione degli ordini reli-giosi così come avevano fatto ifrancesi dal 1806 al 1809: i FratiCappuccini, in Arienzo dallametà del sec. XVI, furono co-stretti a sloggiare dal colle ead andare via. Fu soppressala Collegiata di Sant’Andreaapostolo... ed altre porcherieancora.

La relazione del prof. Pa-squale Giustiniani, ordinario diFilosofia teoretica presso lafacoltà teologica dell’Italia Me-ridionale, docente presso l’Ist.Univ. Suor Orsola Benincasa,

L’altra faccia del Risorgimentoha messo il dito sulla piaga. Ildocente ha presentato il volu-me Quando l’Italia era solo ilSud del compianto AngeloManna. Non ci sono commen-ti per coloro che hanno cono-sciuto l’onorevole acerrano.Dire che Manna era acerranoforse è riduttivo perché era ilpaladino della napolitanità. Chinon ricorda Il tormentone: latrasmissione televisiva dellaseconda metà degli anni Set-tanta del secolo scorso. Quan-do il giovedì sera l’emittentetelevisiva napoletana Canale21 trasmetteva il programmadel dott. Angelo Manna, c’era ilcoprifuoco; tutti incollati sullesedie o sulle poltrone perascoltare la verità sulla fine delRegno delle Due Sicilie. Man-na ha sempre dichiarato di nonessere un filo-Borbone ed hasempre dichiarato con docu-menti alla mano che fu Fede-rico II di Svevia ad iniziare l’Unitàd’Italia e non altri.

Come ci manchi, on. AngeloManna! Chissà se in cielo,dove sei ora, continui a nce lavà‘o scuorno d’ ‘a faccia a nuienapulitani, specialmente daquando Napule è addeventataterra ‘e bbrigante, terra ‘enisciune, terra ‘e munnezza (intutti i sensi).

futuro tranquillo per i nostri figlidobbiamo avere la possibilitàd’insegnare loro che gli altriuomini sono loro fratelli ecome tali vanno trattati. A co-minciare da quelli che arriva-no sulle nostre coste a chie-dere aiuto. Se si sentiranno trat-tati come intrusi e sarannomaltrattati tratteranno allo stes-so modo i vostri figli quandone avranno l’occasione.

Sono nostri ospiti e come talisi devono comportare. Se nonlo vogliono fare è bene che va-dano altrove a cercare fortuna.Se invece vorranno inserirsiaccettando il nostro sistema divita, siano i benvenuti. Attenti,allora, a non dare cattivo esem-pio o a chiedere che faccianoquello che non dovrebbero fare.Non potremo lamentarci cherubino, uccidano o si prostitui-scono se dovranno fare que-sto per sopravvivere.

Ognuno di noi deve sentirsiimpegnato nel compito di edu-

care questi ospiti. Le occasio-ni non mancano: in molte caseci sono badanti, in ogni fabbri-ca, in ogni cantiere ci sonooperai immigrati.

Quello che seminate oggi loraccoglieranno i vostri figli do-mani. Se sono bombe, saran-no bombe, se è amore, saràamore.

---------------------------------Sabato prossimo, alle ore

17,00, a Caserta nella salaconvegno “Campagnuolo &Associati” in via San Carlo, 30 ,Pasquale Guerra, che insegnaal Liceo Mariotti di Perugia, pre-senterà il suo libro “Giunseveloce l’alba” che narra unastoria dei nostri giorni scrittacon rara maestria. E’ un libroche si legge con grande pia-cere. Daniela Borrelli, inse-gnante del Liceo Giannone diCaserta, e Alessandra Buc-cheri, giornalista del Ministerodella Difesa, parleranno del li-bro con l’autore.

Oggi bombe, domani odio

L’Assessore Raffaele Diglio del Comune di Arienzo, ha partecipatoad inizio marzo al convegno sullo stallo dei finanziamenti che riguardanogli eventi sismici 1980/1984. All’assemblea, tenutasi presso la RegioneCampania, sono stati invitati tutti i Comuni della provincia di Caserta,accolti e salutati dall’on. Paolo Romano, presidente del consiglio Regio-nale Campania, dal geom. Vincenzo De Francesco, esperto in materiasismica, dall’arch. Gabriella De Micco, dirigente Protezione Civile Re-gione Campania, e dall’Ing. Nicola Di Benedetto, dirigente del settoreProtezione Civile del Genio civile di Caserta. In rappresentanza dell’entedi Piazza Sant’Agostino di Arienzo, oltre all’Assessore Diglio, il dirigentedell’urbanistica Luigi De Nuptis. Il convegno ha messo in evidenzadelicati aspetti tecnici e gestionali che tuttora incontrano alcuni Comuniinteressati nell’opera di ricostruzione in conseguenza dei sismi 1980/1984. E.P.

Arienzo

Diglio: in Regione per iterremoti del 1980 e 1984

attività; le scuole non assorbono più i laureati di qualsiasi disci-plina che restano precari anche a 50 anni; i giovani non hannofuturo. E non parliamo delle donne, dei loro diritti e potenzialitàin tutti i campi.

Siamo nell’epoca delle “vacche magre” e, perciò, non restada fare altro che rimboccarci le maniche e inventare nuove poli-tiche che superino le vecchie logiche dello sfruttamento dell’uo-mo sull’uomo, del depredamento delle risorse e delle ricchezzea fini egoistici, del saccheggio del territorio.

I giapponesi, tremendamente colpiti dal terremoto e dallotsunami, nonché dalla radioattività delle centrali nucleari, si stan-no dignitosamente rimettendo al lavoro e, caso veramenteeclatante, hanno ricostruito in pochi giorni alcune autostradelesionate dal sisma. Sono da ammirare e dovremmo prenderliad esempio. Nei momenti difficili si cambia, a S. Felice a Can-cello si sta vivendo una fase difficile e critica. Con il federalismofiscale il Comune sanfeliciano perderà circa 1 milione e 700mila euro di entrate, così come tantissimi altri Enti locali, soprat-tutto, meridionali. Come si farà fronte a tale mancanza? Natural-mente, facendo la cosa più facile al mondo: aumentando letasse sulla cittadinanza. Su ogni città del Meridione che, oltre apagare le politiche di colonialismo e sfruttamento realizzate in150 anni di Unità d’Italia, ancora oggi vengono derubate deifondi europei FAS di decine di miliardi di euro. La ragione? Biso-gna pagare le quote latte e ripianare il bilancio dello Stato, dico-no i governanti attuali. E a noi? Domani, chissà….!

Una occasione per cambiare

Ultim’ ora - Calcio: Prima categoriaIl San Marco Trotti batte in casa per 3-2 il Messercola e lo

raggiunge in vetta alla classifica - A poche giornate daltermine del campionato la lotta per la promozione si riapre

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Marzo 2011 3Valle di Suèssola

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Unità d’Italia: idea ottima, attuazione pessima

La guerriglia post unitariaIl periodo storico: 1860 – 1870

Dal gennaio ad ottobre del 1861 si contavano nel Regno delle Due Sicilie 9.860 uominifucilati, 40 donne e 60 ragazzi uccisi, 10.604 feriti, 918 case arse, 6 paesi bruciati,

12 chiese devastate, 1.428 Comuni insorti in armi, 13.629 imprigionati - Intere famigliearrestate senza il minimo pretesto -

Possibile, come il governo piemontese ha obbligato sempre a credere, che 1.500 uominicomandati da due o tre vagabondi tennero testa a un esercito regolare di 120 mila uomini?-

Pontelandolfo (BN): 5.000 abitanti, rasa al suolo dai piemontesi -

Domenico Guida

(Continua sul prossimo numero)

( Terza parte)... per liberare Giona La Gala,

fratello minore del più famoso Ci-priano dal carcere di Caserta conun’azione di commando in pienaregola e con tutti gli ingredienti perla sceneggiatura di un film d’azio-ne.

Nella notte del 16 giugno 1861,davanti al nuovo carcere di Caser-ta (realizzato nel 1824 in sostitu-zione di quello precedente del Pa-lazzo Falangola o Montuori o DellaPosta in piazza Vanvitelli) si pre-sentò un folto gruppo di armati, moltidei quali in uniforme della guardianazionale, conducenti un paio diuomini «affunati». Un graduato gri-dò a quelli del corpo di guardia diaprire i cancelli per consentire laconsegna dei prigionieri. L’ora tar-da avrebbe dovuto consigliare qual-che cautela e le divise non proprioregolamentari dei sopravvenutiavrebbero dovuto ingenerare qual-che prudente sospetto, ma dovun-que le carceri scoppiavano di de-tenuti, portati a qualsiasi ora, espesso gli uomini della guardia na-zionale non disponevano di divised’ordinanza. Una volta aperti i can-celli, dal gruppo dei nuovi arrivati,fu aperto il fuoco contro i carcerie-ri. Vano fu il tentativo di reazione:in pochi minuti Giona La Gala fulibero insieme con altri 98 carcera-ti, molti dei quali si unirono alla ban-da. C’è chi accredita la partecipa-zione diretta di Cipriano La Galaalla audace operazione ma c’è an-che chi la esclude (per motivi diprudenza essendo ben nota la suafisionomia) riferendo che l’esecu-zione fu affidata ad Antonio Ca-ruso di Atella. Sta di fatto che daallora Cipriano La Gala, aiutato dalfratello tornato in libertà, animò unaserie di sanguinose scorrerie, at-taccando, tra l’altro, gli abitati di Du-razzano e di Cervino. Nuovo «Ro-bin Hood», il brigante, poi, facevadistribuire ai poveri del posto il fru-mento che aveva depredato daigranai. La severità della Legge Pica,varata per la repressione del bri-gantaggio, non valse a dissuaderele bande che imperversavano inquel tempo sia con azioni corag-giose, come l’assalto di Caserta, siacon azioni meramente provocato-rie nei confronti del nuovo Stato uni-tario, come l’aggressione alla car-rozza reale che agli inizi del 1865trasportava le armi da caccia de-stinate ad Umberto di Savoia. Il Prin-cipe ereditario dovette approvvigio-narsi diversamente per affrontarela programmata battuta venatoria aSan Leucio.

Il 23 giugno 1861 un gruppo dibriganti, forse otto o dieci, coman-dati da uno sconosciuto che vesti-

Cipriano La Gala

Papa Domenico

va la divisa degli Ussari del disciol-to esercito borbonico, si presenta-rono a Cancello nel caffè gestito

da Gennaro Ferrara che vennelegato assieme agli avventori, Do-menico Bosco, Costantino Du-ranco, Augusto Friederick, Sta-nislao Lombardi e Gennaro Lo-pez dopo di che li portarono tuttinella vicina stazione dove, si fece-ro consegnare, dal ricevitore il de-naro della cassa.

Lasciati i sequestrati nella sta-zione, tornarono al caffè con il Fer-rara; prelevarono sigari e rosolioed uscirono di nuovo con il caffet-tiere. Su ordine di chi li comandavatre di loro freddamente gli spararo-no addosso mentre, quello chedava ordini, gli tirò il colpo di grazia.Nessuno seppe dire i loro nomi e aquale banda appartenessero, an-che se si sussurrava ch’era statala banda di Cipriano.

Nessuno sapeva il motivo dellasua uccisione, ma si disse che ilcaffettiere Ferrara era un referen-te delle autorità; osservava i bri-ganti e ne rilevava le loro mosse:era quindi un liberale.

Venne arrestato, dalla GuardiaNazionale di S. Maria a Vico uncerto Andrea Roberti di Madda-loni, reduce dalla banda di Ciprianoche si sapeva essere un brigante.Interrogato dal comandante dellaGuardia, il Capitano Migliore, as-serì che il Ferrara fu ucciso da An-tonio Pipolo di Napoli o Mariglia-no, capo di una piccola banda cheoperava nell’area di Cancello e suisuoi monti, che aveva chiesto, aCipriano La Gala, dieci uomini perpoter portare a segno il suo propo-sito.

Dopo la confessione, il Robertifu trasferito nel carcere manda-mentale di Arienzo.

Faceva parte della banda di Ci-priano La Gala il circa ventunenneDomenico Papa di Santa Maria aVico, commerciante di vino, sca-polo e analfabeta che raccontavasempre di essere diventato brigan-te a causa del sacerdote Giusep-pe Mazzone che aveva parlatomale di lui e di suo fratello Pasquale

con le più pettegole del paese: Car-mela Nuzzo e Giuseppa Campagno-lo.

Il sacerdote aveva loro confes-sato che quei ladri dei figli di Tep-Tep (soprannome del padre deifratelli Papa) erano stati arrestatinella Cupa di Pizzola, cosa che nonera affatto vera. I due fratelli, infu-riati, si recarono a casa di don Giu-seppe e, con lanci di sassi gli fra-cassarono vetri ed imposte dell’abi-tazione proprio mentre rientrava acasa Vincenzo, il fratello del sa-cerdote che fu ucciso da Domeni-co Papa il quale, per sottrarsi poialla giustizia, divenne brigante.

Negli atti del processo, che locondannò assieme ai fratelli LaGala, lo si descrive “di bassa sta-tura “ e, “sebbene di giovine età,sorpassa i suoi compagni nellaferocia volpina”. Tra le tante scel-leratezze commesse dalla banda,l’assassinio di don Giacomo Vi-scosi sul Taburno, sepolto vivo, èforse tra le più raccapriccianti. Ilcorpo del sacerdote fu rinvenutodal maggiore delle Guardie Nazio-

nali di Arienzo Pasquale D’Am-brosio che individuò la tomba del-l’ucciso, ne lavò il cadavere, lo ri-vestì e gli diede poi cristiana sepol-tura. Il 6 gennaio 1862, in una casadi Casal di Principe nel territorio deiMazzoni di Capua, i carabinieri ten-tano la cattura dei briganti; Cipria-no La Gala, suo fratello Giona eDomenico Papa si aprono un varcosparando uccidendo il marescialloGedda; Cipriano resta gravementeferito ad una mano.

Nel Luglio del 1863 DomenicoPapa fu arrestato assieme a Cipria-no e Giovanni D’Avanzo e furono

condotti nel carcere di Santa MariaCapua Vetere. Più tardi, in carcere,per attenuare le sue colpe duranteil processo, dettò, al suo compa-gno di prigione Giovanni D’Avan-zo, una lista di capi banda e di altribriganti che terrorizzavano un va-stissimo territorio e, tra quelli cheoperavano sui monti di Cancello, in-dicò Giuseppe Tiniero di Arienzo edAngelo Pascarella alias Angiolillo diMessercola.

Il processo contro Giona e Ci-priano La Gala, Giovanni D’Avan-zo e Domenico Papa iniziò pressola Corte d’Assise di Santa Maria diNapoli (Capua Vetere) nel febbraio1864.

Dagli atti del processo stralcia-mo quelle parti dell’interrogatoriofatto a Cipriano La Gala e a Dome-nico Papa che interessano il no-stro territorio.

Dall’interrogatoriodi Cipriano La Gala

Il Presidente gli domanda se hanulla ad esporre sui fatti che glisono imputati. L’ imputato si rimetteal suo interrogatorio.

Pres. Ciò non basta. Voi sapeteche siete imputato di molte accuse,che ora mi farò a ricordarvi: ”… 2.Siete accusato di grassazionecommessa con violenza ed a manoarmata la sera del 23 giugno 1861depredando 314 lire e 50 centesi-mi, nella camera del ricevitore dellaferrovia in Cancello. Di quest’ ulti-mo fatto siete stato voi l’autore?

Cipriano. Io non ne so nulla.Pres. Voi siete accusato in 4°

luogo di grassazione accompagna-ta da omicidio la stessa sera del 23giugno 1861 nella persona di Gen-naro Ferrara in Cancello,…

L’Unità potevamo farla nel Duecento Angelo Manna

Italia! Fu spezzato da papi e lumbard il sogno di Federico II. E fu la rovina del Mezzogiorno

Il cosiddetto risorgimento avreb-be dovuto realizzare il sogno subli-me dell’unificazione delle popolazio-ni italiche: sogno, si dice, dante-sco; sogno, va detto, federiciano,e federiciano non vuol dire del cile-ano Federico dell’Arlesiana, vuoldire del II Federico di Svevia, ilquale era un Hohenstaufen, untedesco, era nato nelle Marche, percaso, a Jesi, dove nascerà il divinoGiambattista Pergolesi, e, uomodi cultura poderosa, parlava e scri-veva nel più dotto, nel più aulicolatino e, anima nazional-popolare,favoriva il formarsi dell’idioma chefioriva spontaneo sulla bocca delpopolo e sarà l’italiano, e conosce-va a menadito il tedesco, il greco,l’inglese, l’arabo, l’ebraico, il fran-cese.

Ed era poeta, scrittore, filosofo,astronomo, matematico, statista ediplomatico di raro acume, di incre-dibile lungimiranza. Ed era il piùamato e onorato e il più temuto edodiato sovrano del XIII secolo.

E il padre era stato l’imperatoreEnrico VI, un fetente, e la madreera stata Costanza d’Altavilla, fi-glia postuma di Ruggero II il Nor-manno, siciliana verace, prosapiadi duchi, principi e re che eranostati Normanni - i grandi Normanni- e non erano mai stati i pirati vi-chinghi di cui ancora parlano certitesti scolastici: avevano italianiz-zato in Altavilla il nome della loro

L’on. Angelo Manna

casata, Hauteville ... E come, sa-lendo salendo, ci condurranno permano per i cieli della gloria, così,scendendo, scendendo, a rotta dicollo, ( grazie, papi), ci farannoruzzolare nella melma papale-an-gioina assieme a loro...

Ma il sublime sogno federi-ciano di unificare le popolazio-ni italiche era stato spezzato.E da chi? I leghisti bossiani si van-tano di essere gli eredi dei carroc-ciai della lega lombarda i quali nel1176, capeggiati da un mai esistitoAlberto da Giussano, inflisseroa Legnano la batosta famosa alprimo Federico, il Barbarossa. Mai,però, si sono vantati di penderedagli zebedei di quei comunardi, iquali, nel 1226, veronesi in testa,avendo violato i patti sottoscritti aCostanza nel 1183, con il Barba-rossa medesimo, (in virtù dei quali,riconosciuta loro l’auto-determina-zione, essi riconoscevano l’autori-tà dell’imperatore), rinnovarono lalega e il giuramento di Pontida, e ,armatissimi, tentarono di dare ad-dosso al pronipote dell’odiato Bar-barossa (Enrico VI, re di Germa-nia, il ribelle primogenito di Federi-co II), furono scomunicati, furonocostretti a chiudere l’università diBologna, non cessarono mai di tra-mare, ancorché avessero promes-so, testimone l’ancor vivo e vegetopapa Onorio III, il romano CencioSavelli, di rientrare quanto primanei ranghi e cinque anni dopo, di-sertarono la dieta di Ravenna con-vocata da Federico, finirono anco-ra una volta spogliati dei privilegiconquistati con la pace di Costan-za e rimessi al bando dell’impero...

E nemmeno si sono mai auto-pro-clamati discendenti legittimi di que-gli altri, i quali, sempre leghisti esempre lumbard, assalirono, nel1237, l’esercito imperiale (mai glie-ne incolse, però, nel frattempo...),subirono lo scorno di perdere il car-roccio che finì in Campidoglio, supercolumnas ad perpetuam memo-riam, fra i trofei che Federico inviòprovocatoriamente a Roma, a suasantità Gregorio IX che si eramesso a fare, tanto per cambiare,lingua in bocca con i suoi servi...

Possibile che il fecciume bossia-no sappia vantarsi solo di Albertoda Giussano, come dire del più ignotidei militi ignoti, e della vittoria (bella,ma inutile) dei carrocciai, sull’avan-guardia del Barbarossa?

Ignoranza crassa? Calcolatasconvenienza? Guelfismo rigurgi-tante, postumo, a scoppio ritarda-to? Possibile, possibile, ahiloro...

Siamo stati, qualche anno fa, inun ristorante speciale del centro diChicago. Speciale perché conside-rato monumento nazionale. Mo-numento nazionale perché, in unasaletta di pochi metri quadrati, quat-tro travi annerite dal fumo traman-dano ai posteri il ricordo del terrifi-cante incendio del 1871... Questopassa la storia dei visipallidi di Chi-cago, e queste travi i loro discen-denti si possono permettere di di-chiarare monumenti nazionali .Certo: tra i ricordi storici possonotrovare posto anche travi e car-rocci. Il brutto è quando, scavascava, tra questi ricordi altro nontrovi che carrocci e travi, travi ecarrocci. Nient’altro...

Si vantano, i padanisti bossiani,di discendere dai carrocciai che a

Legnano misero in fuga l’imperato-re che attentava alle loro libertà co-munali. Dovrebbero vantarsi, cer-to, di aver avuto antenati distintisi(non solo a Legnano, ma anche aParma, a Brescia, a Fossalta) comedecerebrata massa d’urto: servi-torame di un papa che nel prende-re le sue difese difenderà solo lapropria potestà temporale, nonamerà affatto le sue libertà comu-nali, lo tratterà da cuscinetto, dabaluardo, da muraglia di conteni-mento, tanto è vero, storicamentevero, che quando non ravviserà lanecessità di servirsi di esso pertentare di sventare o rallentare ca-late imperiali, non esiterà a trattarloa pesci in faccia!

Alla fin fine, dovrebbero vantar-si, i leghisti bossiani, di discendereda quei riottosi ed avventati comu-nardi i quali, per aver messo tantopatriottico slancio nel reggere ilsacco ai nemici giurati degli Hohen-staufen, e nel fare, dunque lo spor-co giuoco dei papi-padroni, un solopoco glorioso risultato si fidaronodi conseguire: la brutta fine di unsogno straordinario che si chia-mava Italia, si chiamava unifica-zione di tutte le popolazioni dellapenisola, si chiamava par condicio,pari dignità, pari diritti e pari doveri,per tutte: di sopra e di sotto...

Eh, sì: un solo grande merito fu-rono capaci di avere (e i padanistibossiani non si vantano di tanto ec-cezionale ascendenza?): ritarda-rono l’unificazione italiana di oltresei secoli e mezzo. La realizzaro-no, nel 1860, i loro degni discen-denti, alla loro maniera: cioè (altroche da fratelli!), da ladri, da usur-patori, da criminali assassini, da co-lonizzatori. A chiacchiere? Gnornò.A prova di storia. E’ per questo chenon se ne vantano?

Da Quando l’Italia era solo il Sud

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Marzo 20114 Valle di Suèssola

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Marco Mauro

Florilegio poetico napoletano proposto da Claudio OnoratiMemorie di Arienzo - Operatori al servizio dipubbliche Istituzioni: il sindaco Stefano Capriello

Il sindaco Stefano Capriellofondò la Biblioteca Comunaledi Arienzo nel 1984 e, sul Nu-mero Unico della biblioteca del1986, scriveva: Occorre persi-stenza nonché tenacia, al ser-vizio del pubblico bene.

Aveva, il Capriello, fatto teso-ro del messaggio dello storio-grafo Nicolò Lettieri, che sug-geriva al suo lettore: Ogniuomo, che si reputi nato noninvano in questo mondo, perquanto egli può, deve stimarsinato per utile della civile socie-tà.

Con delibera n, 20 del 28febbraio 1984, il Consiglio Co-munale di Arienzo istituisce laBiblioteca. Nell’art. 1 del CapoI, si legge: Nel Comune diArienzo è istituita la BibliotecaComunale, intesa come servi-zio pubblico e sociale da ren-dere alla comunità e comecentro vivo ed attivo di cultura.

La consiliare viene approva-ta dal Comitato Regionale diControllo il 16 giugno 1984con prot. 6660/P.

Il regolamento allegato alladelibera consiliare stabilisceagli articoli 3 e 4: (Alla bibliote-ca) è preposta una commissio-ne di gestione composta da:Sindaco del Comune, con fa-coltà di delegare un proprio

rappresentante; da 4 membri,nominati dal Consiglio Comu-nale e scelti in modo da assi-curare la rappresentanza deilavoratori, degli studenti, dellascuola e dei Circoli culturali.

La Commissione di gestio-ne elegge nel suo seno il Pre-sidente.

Con delibera consiliare n.110 del 21 dicembre 1985, ap-provata dal Co.Re.Co. il 25gennaio 1896, sono nominaticomponenti la Commissione:preside Marco Mauro, univ.Anna Sgambato, sig. FelicePetrone, univ. Domenico Lipa-rulo, che rappresentano rispet-tivamente, la scuola, i circoliculturali, i lavoratori, gli studenti.

Nella prima riunione dellaCommissione di Gestione al-l’unanimità viene eletto presi-

dente il prof. Marco Mauro, pre-side dell’Istituto Magistrale l.r.Basilio Puoti e già preside tito-lare nella Scuola Media Stata-le.

In data 28 maggio 1986 ilConsiglio Comunale nominala dott.ssa Maddalena Morgil-lo bibliotecaria.

“Fini dello Statuto della Biblioteca

Si porta a conoscenza dellacittadinanza l’impegno, che laBiblioteca Comunale propone:al sindaco Capriello con l’ Am-ministrazione Comunale; allaCommissione di gestione; agliEnti vari, ai Circoli, alle Asso-ciazioni, ai Gruppi.

All’art. 2: diffondere la cultu-ra e l’educazione civica fra tuttii cittadini; promuovere la mi-gliore conoscenza della loca-lità; ... mettere a disposizionedel pubblico libri, pubblicazio-ni e periodici di cultura e spe-cializzata; ... manifestazioniculturali, incontri e dibattiti,proiezioni di film e recitazioni.

Le prospettive - come è datoleggere nel citato art. 2 del Re-golamento - non consentonoalcun temporeggiamento. Maicome ora, risuona ammonito-re il messaggio di Dante: Con-siderate la vostra semenza: -fatti non foste a viver come bru-ti, - ma per seguir virtute e co-noscenza.

La Commissione di Gestio-ne ha dato l’avvìo a una seriedi iniziative che mirano a coin-volgere i cittadini e in partico-lare i giovani. Sono previsti in-contri con i responsabili di tuttii partiti politici, dei sindacati,delle scuole di ogni ordine egrado, delle associazioni, deicircoli, delle parrocchie, dellecomunità religiose.

La Biblioteca Comunale avràla sua sede nei locali del mu-nicipio, nella piazza Pozzo diTerra Murata, nel centro stori-co. Il sindaco Capriello assi-cura che i lavori di restaurosaranno condotti a temine perla prossima estate.

E’ appena il caso di aggiun-gere che la Biblioteca Comu-nale di Arienzo avrà, come lostesso Municipio, la sua sedenell’antico Convento degli Ago-stiniani. Una sede, una rievo-cazione storica di un Ordinereligioso, un periodo di gran-dissimo richiamo: 1986-1987,momento di celebrazione del-la Conversione di S. Agostino,battezzato da S. Ambrogio ilSabato santo dell’anno 387d.C.

Se la conversione è sinoni-mo di nascita d’una vita nuova,il periodo 1986-87 sia perArienzo e per la sua valle l’ini-zio del cammino d’una civiltànuova!”

Te sistiemeNu soldo dint’ ‘a sacca nn’ ‘o truvavo:ll’amice, cene, femmene, ‘o triato...‘A lira overamente nn’ ‘a curavo,e quase sempe stevo disperato.

Dicev’ ‘a ggente: “Sulo na muglierate pò cagnà sta capa p’ ‘a galera.Te nzure, te sistieme nsanta pace...siente na vota nu cunsiglio mio!”

Embè, mò nun me pozzo fà capace,embè, v’ ‘o giuro quanno è certo Dio:j’ nun sò stato maie tanto nguaiatocomme a mò ca me songo sistimato! Eduardo (1927)

Incipit - Una bufera improvvisa si è abbattuta sulla cittàscaraventandomi nella tormenta.

L’eclisse dell’amoreSono caduto in una città fredda,buia, sulla linea di fuoco.Ho chiesto il perchésenza avere risposte.

Le persone sembrano manichini di cartasu di un palcoscenico allestito ad arte:

“Non vedono, non sentono,non parlano”.

La loro è solo una finzionesono lì,senza il desiderio di eclissarsi.

Intorno a me regna il vuotocosparso di rovi.

Sembra una città fermama pullula di ombre

e di voci sussurrate.Non c’è amore.C’è solo indifferenzafalsità ed apparenza.In questo luogo regna il male.Il significato della parola: “Amore”è stato reciso dal loro pettocome un fiore in un campo arido.Sono caduto in questo marasma.

Ora piove sulla città.Le gocce di pioggia lambisconoanche me.Sono le lacrime che non riesco a versare...Così scivola via la felicitànon potendo sussurrare “Amore”. Augusto Alighieri

EffusioniQuanno nu piccerillo te piacep’ ‘o troppo bbene ca lle vuo’ dimustràtu nun lle daje nu minuto ‘e pace;nun saje tu stesso ch’o vulisse fà. ‘O vase, ‘o strigne, ‘o muzzeche, ll’abbracce, ‘o sbrunzulìe, e tanno sì cuntento quanno ll’hè fatto addiventà nu straccio, quanno piglia na nziria e se lamenta.

Secondo te chesta sarria ll’affezione pe lle dimustrà ‘o bbene a stu guaglione? A me mme pare ch’è n’esagerazione.

E’ overo ca lle vuò dimostrà nu bbene ‘e pazzee invece io so cunvinto che ‘o ragazzo starrà penzanno: mo’ m’hè scassato ‘o cazzo!

Denara

Il Legislatore allo scopo di con-trastare gli abusi in materia di com-pensazione dei crediti fiscali ha in-trodotto con la manovra correttivadell’estate scorsa il divieto di utiliz-zare i crediti in compensazione inpresenza di imposte erariali iscrittea ruolo e non pagate superiori ad •1.500.

Va precisato che l’operativitàdella norma è circoscritta ai creditie debiti relativi alle sole imposte era-riali quali, ad esempio, Irpef, Ires edIva e non riguarda i tributi locali o icontributi previdenziali.

Per l’applicazione del divieto inesame dev’essere scaduto il ter-mine di pagamento delle sommeiscritte a ruolo, in altre parole de-v’essere decorso il termine di ses-santa giorni dalla notifica delle car-telle di pagamento da parte diEquitalia.Attualmente siamo in un re-gime transitorio, infatti l’Agenziadelle Entrate in un incontro con lastampa specializzata e con un co-municato stampa ha fornito alcunichiarimenti sul divieto di utilizzo deicrediti. Bisogna distinguere fra dueperiodi: dall’ 1.1.2011 fino all’ema-nazione dello specifico Decreto Mi-nisteriale, il secondo periodo “ a re-gime”.

Il periodo transitorioFino all’entrata in vigore di un ap-

posito Decreto attuativo del Mini-stero dell’Economia e delle Finanzenon sono sanzionabili le compen-

Crediti e debiti erarialiDiego Martinisi

sazioni di crediti erariali eccedentil’importo a copertura dei debiti era-riali scaduti iscritti a ruolo.

Facciamo un esempio. Un con-tribuente ha un credito Ires di13.000 euro ed un debito iscritto aruolo e non pagato di 3.000 euro.

In tal caso, fino all’emanazionedell’apposito Decreto attuativo, ilcontribuente potrà compensare nelModello F24 il credito Ires fino a10.000 euro, mantenendo una ri-serva del debito erariale iscritto aruolo di 3.000 euro.

A regimeIn tal caso, se il contribuente non

assolve preventivamente l’interodebito per il quale è scaduto il pa-gamento, non potrà compensarealcunché. Facciamo un esempio.Un contribuente ha un credito Iresdi 30.000 euro ed un debito Ivaiscritto a ruolo e non pagato di15.000 euro. A regime, il contribuen-te non potrà compensare nel Mo-dello F24 il credito Ires, se non as-solve preventivamente, l’intero de-bito erariale iscritto a ruolo.

In tutta sostanza, dovrà primasaldare il debito Iva di 15.000 euroutilizzando un apposito codice-tri-buto e poi potrà utilizzare il creditoresiduo Ires di 15.000 per compen-sare altri tributi.

SanzioniIn caso di inosservanza del di-

vieto di compensazione si applicala sanzione del 50% dell’importo deidebiti iscritti a ruolo tenendo sem-pre presente che la sanzione non

potrà essere superiore al 50% diquanto indebitamente compensato.Ad esempio, il contribuente ha undebito con il Fisco di 5.000 euro mavanta contemporaneamente ancheun credito di 8.000 euro. Ebbene,se decide di compensare tutti gli8.000 euro per pagare altri tributi,scatterà una sanzione di 2.500 euro

(pari al 50% dei debiti iscritti a ruo-lo). La sanzione sarà emanata me-diante un atto di irrogazione san-zione che potrà essere notificatoentro il 31 dicembre del quinto annosuccessivo a quello in cui è avve-nuta la definizione della contesta-zione giudiziaria od amministrativasull’iscrizione a ruolo.

Tre allievi dell’associazione “FaRe Musica” di Santa Maria a Vicohanno superato, il 20 febbraio scor-so, la prima selezione della 17esi-ma edizione del premio “Mia Martini– Nuove proposte per l’Europa2011", organizzata dal sodaliziosantamariano presso il “Bistrot Caf-fè Letterario” di Arienzo.

Tra i quindici partecipanti, Sal-vatore Mangone (responsabileregionale dell’organizzazione delpremio musicale calabrese) hascelto il piccolo Pasquale Gagliar-di per la sezione “Una voce perMimì” per “under 13”, Angela Let-tieri e Valentina Ramunno di Li-matola. I tre a fine aprile si reche-ranno a Bagnara Calabra (città na-tia dell’artista prematuramentescomparsa, in provincia di ReggioCalabria) ad uno stage di tre giorni,

Premio “Mia Martini”In finale Pasquale Gagliardi, Angela Lettieri e Valentina

Ramunno - Soddisfatti i maestri Dògali e Feolapropedeutico per l’accesso allesemifinali del premio.

Tutti e tre gli alunni sono stati pre-parati dal maestro Daniele Doga-li, co-fondatore dell’associazionemusicale suessolana insieme almaestro di pianoforte Carlo Feo-la, che a questo proposito ha di-chiarato: “Siamo molto contenti peril successo non solo della nostrarealtà ma di tutta la serata, cheabbiamo co-organizzato. Il localeera gremito in ogni ordine di po-sto, nonostante la sfavorevoleconcomitanza della partita delNapoli. Ora possiamo sperare chei nostri allievi continuino a farsionore, anche confrontandosi conrealtà del resto d’Italia. Cosa chesicuramente li aiuterà a crescereartisticamente”.

Valerio Nobile

San Felice a Cancello

Marchilia Cioffi e Luigi Scaleracampioni regionali FIDS

I due allievi della Magic Dance anche campioni provincialisempre nella Danza Sportiva

Ancora uno strepitoso succes-so per gli allievi della scuola di dan-za Magic Dance di San Felice aCancello diretta da Tiziana Mor-gillo.

Il 6 marzo scorso ai Campionatiregionali svoltisi a Battipaglia (Sa-lerno) ed indetti dalla FederazioneItaliana Danza Sportiva, MarchiliaCioffi e Luigi Scalera, nella fotoa lato, sono saliti sul gradino piùalto del podio aggiudicandosi il tito-lo regionale nella categoria 16-18anni classe B3.

Qualche settimana prima i dueallievi avevano trionfato anche al

campionato provinciale a Casertae comprendente le province di Ca-serta, Benevento ed Avellino.

Siamo felicissimi di questa vit-toria - dichiarano Marchilia e Luigi -non solo perché rendiamo felici lenostre famiglie, i nostri amici, inostri compagni di palestra, maperché portiamo alto il nome delnostro paese, a dimostrazione chea San Felice a Cancello ci sonoanche talenti e cose buone.

Sarebbe ora che ci fosse più at-tenzione da parte delle istituzionilocali verso la danza sportiva.

Majra

Battipaglia (SA) - Marchilia Cioffi e Luigi Scalera premiati dalvicepresidente regionale FIDS M° Giuseppe Frattolillo

Page 5: Marzo 2011

Marzo 2011 5Valle di Suèssola

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MESSERCOLA

Il 22 febbraioha lasciato questa terra il

prof. Carmine Guadagnoanni 69.

Condoglianze alla moglie CristinaLettieri, alle figlie Tiziana, Barbara

e Simona Daniela

Il 19 febbraio è deceduto

Mario Pascarellaanni 80.

Condoglianze alla famigliatutta

Il 27 febbraio ha raggiunto la casa del Padre celeste

Amato Ferraradi anni 73. Condoglianze alla famiglia tutta

Il 6-2-2011 ha raggiunto la casadel Padre celeste

Vincenzo Martinisipapà del nostro collaboratore

Diego.Condoglianze alla famiglia tutta

Il 24 febbraio ha raggiunto lacasa del Padre celeste

Maria Luisi,di anni 86,

vedova Orlando Sgambato.Ai figli Quirino, prof. Nicola,

Antonietta e Gennarole condoglianze del giornale

Valle di Suèssola

Il 22 marzo di 13 anni or sono raggiungeva la casa delPadre celeste Padre Saverio Di Nunzio,missionario Oblata di Maria Immacolata

e ultimo benefattore di Santa Maria a Vico.Il giornale Valle di Suèssola lo ricorda a quanti lo stimarono

Gesù ordinò ai suoi discepoli disalire su una barca che era direttaall’altra riva. La Bibbia dice che Egli“obbligò” i suoi discepoli a saliresulla barca. Questa era diretta ver-so acque agitate e sarebbe statasbattuta qua e la, come un pezzodi legno, i discepoli avrebbero vis-suto un’esperienza simile a quelladei passeggeri del Titanic, e Gesùgià sapeva tutto ciò.

“Subito dopo, Gesù obbligò isuoi discepoli a salire sulla barcae a precederlo sull’altra riva, men-tre Egli avrebbe congedato la gen-te” . (Matteo 14:22).

Dov’era Gesù? Sui monti cheguardava verso quel mare. Era lìche pregava per loro affinché nonfallissero nella prova che stavanoper attraversare e che Egli cono-sceva. La rotta della barca, la tem-pesta, le onde furiose, i venti, tuttociò era parte di una prova che ilPadre aveva pianificato. Stavanoper imparare la più grande lezioneche avessero mai avuto: apprez-zare Gesù durante la tempesta.

Fino a quel momento avevano ri-conosciuto Gesù come il facitoredi miracoli, Colui che aveva cam-biato dei pani e dei pesci in un cibomiracoloso; avevano apprezzatoGesù come l’amico dei peccatori,Colui che aveva portato alla sal-vezza ogni tipo di umanità perduta.Sapevano che Egli aveva parole divita eterna, che aveva il potere disconfiggere ogni opera del diavo-lo. Lo conoscevano come Mae-stro, che insegnava loro come pre-

Nel mezzo della tempestagare, perdonare, amare. Ma nonavevano ancora imparato a rico-noscere Gesù nella tempesta.

Tragicamente, questi discepoliche pensavano di conoscerlo mol-to bene, non riuscirono a ricono-scerlo quando la tempesta li colpì.

Questa è la radice di molti pro-blemi di oggi. Abbiamo fiducia inGesù per i miracoli e le guarigioni;crediamo in Lui per la nostra sal-vezza ed il perdono dei nostri pec-cati; guardiamo a Lui come a Coluiche provvede ai nostri bisogni; cre-diamo che un giorno ci condurrànella gloria. Ma quando una tempe-sta improvvisa ci sorprende e cisembra che ogni cosa ci stia crol-lando intorno, troviamo difficoltà nelvedere Gesù vicino a noi. Non riu-sciamo a credere che Egli permet-ta alla tempesta di insegnarci adavere fede.

Non siamo abbastanza sicuriche Egli sia nelle vicinanze quandole acque diventano veramente agi-tate.

La barca ora è smossa, sembrache affondi, i venti soffiano impe-tuosi, i discepoli hanno tutti gli ele-menti contro di loro.

“Frattanto la barca, già di moltistadi lontana da terra, era sbattu-ta dalle onde, perché il vento eracontrario. Ma alla quarta vigiliadella notte, Gesù andò verso diloro, camminando sul mare. E idiscepoli, vedendolo camminaresul mare, si turbarono e dissero “E’ un fantasma!” E dalla paura gri-darono. Ma subito Gesù parlò loroe disse: “Coraggio, SONO IO, nonabbiate paura!” (Matteo 14:24-23)

E nell’ora più buia: “Gesù andòverso di loro”

Quanto deve essere stato diffi-cile per Gesù attendere sul limitaredella tempesta, amandoli così tan-to, provando le stesse angosceche essi sentivano, volendo cosìtanto evitare che rimanessero feri-ti, struggendosi per loro come unpadre per i propri figli nel dolo-re!

Ma sapeva anche che loro nonavrebbero pienamente potuto co-noscerlo o credere in Lui fino a chela furia completa della tempesta nonli avesse colpito. Egli avrebbe rive-lato se stesso solo quando loroavessero raggiunto il limite della lorofede. La barca non sarebbe maiaffondata, ma la loro fede, sareb-be potuto annegare molto più velo-cemente a causa delle onde che lesi abbattevano sopra.

Il timore di affondare derivavadalla disperazione, non dall’acqua,ma dalla paura e dall’ansietà!

Ricorda, Gesù può calmare ilmare in ogni momento.

Noi affrontiamo il pericolo di nonessere capaci di vedere Gesù nel-le nostre prove. Proprio nei momentiin cui la nostra paura tocca il mas-simo, quando la notte è più nera, latempesta è al culmine, i venti sonoimpetuosi e la disperazione ti stasopraffacendo, Gesù si accosta anoi per rivelare Se stesso come ilSignore sopra gli elementi, il Salva-tore nella tempesta, la presenza diGesù è tutto intorno a noi.

Questa rivelazione è tanto piùpotente, quando arriva nel momen-to in cui più ne abbiamo bisogno.

Rifletti!

19 marzo San GiuseppeAuguri a:

Giusy Saccone,Pino Saccone,Peppe Accardo,

arch. Pina Ferriello,dott. Giuseppe Nuzzo

(già Resp. PS Osp. S. Felice),

S. Maria a Vico

A conclusione il progettoTre generazioni intorno al libro

In dirittura d’arrivo il progetto Tregenerazioni intorno al libro patro-cinato dal Ministero delle Pari Op-portunità, realizzato con fondi pro-tocollo di intesa Fondazioni Banca-rie e Volontariato ed attuato dall’As-sociazione di volontariato Sentie-ri Nuovi di Santa Maria a Vico inpartenariato con Solidarietà Cer-vinese.

Il percorso formativo, inserito nelprogetto in itinere e finalizzato allacreazione della biblioteca sociale,ha visto ai nastri di partenza un teamcomposto da operatori e volontariche hanno sposato in toto l’ideadella promotrice Sandra Migliac-ci e la partecipazione attiva di ado-lescenti ambosesso galvanizzati estimolati dal gusto di essere prota-gonisti in positivo di un cammino edi una crescita sociale comune.

Il progetto ha avuto il battesimoufficiale nel maggio scorso pressola sede dell’Associazione in ViaAppia, 401, e ha toccato temi edargomenti di stretta attualità quali ilbullismo, i disturbi alimentari, la le-galità e le dipendenze, ed è statoun banco di prova per gli operatoried i volontari, amalgamati e direttidall’inossidabile Sandra Migliacci.

Felicia Carfora, Rosanna Ga-

dolis, Pina Marciano, Immaco-lata Scialla, Sabrina Barbarese,Rosanna De Lucia, ImmacolataLettieri, Clorinda Zampano,Emilia Solzi, Giulia D’Amato eAndrea Piscitelli: è questo il ma-nipolo di operatori coadiuvati da unadecina di volontari, che hanno sup-portato il progetto e collaborato insinergia d’intenti alla realizzazionedella biblioteca sociale, assem-blando e catalogando tutti i librimessi a disposizione di quanti nefacciano richiesta per lettura, ag-giornamenti, approfondimenti osemplici consultazioni.

E non è solo questo il lavoro cer-tosino appannaggio delle figure pro-fessionali di cui sopra, ma anchetrattazione di temi ed argomenti d’in-dubbio interesse, volti a catechiz-zare le giovani coscienze ad unacrescita sociale.

Gli argomenti in scaletta sonostati i canonici appuntamenti pome-ridiani per discutere le tematiche diattualità per una corretta informat-tizzazione su rischi e pericoli daevitare e su norme comportamen-tali. Sono state sensibilizzate lecoscienze popolari anche con ma-nifesti con l’invito a collaborare econ l’intento di svegliare dal torpo-re le negative assuefazioni igno-rando i tanti campanelli d’allarme chela quotidianità nasconde sotto for-ma di progresso.

E i ragazzi in questo hanno mo-strato prova di maturità sorpren-dendo tutti per lo spirito critico di-mostrato nelle discussioni temati-che. Sì, perché altro tassello im-portante è stata la realizzazione diun giornalino di classe stilato e re-datto a conclusione di ogni argo-mento trattato in associazione, cuihanno collaborato anche i ragazzicon le loro genuine osservazioni;attori e protagonisti di un percorsoformativo che gli ha fatto conosce-re tematiche e problemi esistenzia-li.

Andrea Piscitelli

1 aprileCompie 18 anni

Imma SalvatoreAuguri

dal papà Luigi,dalla mamma Antonietta,

dai familiari eda tutti gli amici

Auguri Imma

Giuseppe Petriccioneha compiuto 18 anni

il 28 marzo. Auguri dalla mammaAnna Biondillo, dal papà Luigi,

dalla sorella Francescae da tutti i familiari

San GiuseppeAuguri vivissimi alla signora

Giuseppina Crisci(La Grande Patisserie)

da Maria Guida e famiglia(loc. Angeloni San Marco)

e dal giornaleValle Suèssola

21 marzo san BenedettoAuguri a:

Benedetto Pascarella(Via Calzaretti)

Benedetta Nuzzo(Piedarienzo)

Benedetto Arricale (S. Felice)

Giuseppe Nuzzo(Ass. Signoriello & Nuzzo),dott. Giuseppe Balletta,dott. Giuseppe Medici

(Sindaco di Arienzo),sig.ra Giusy De Simone,

sig.ra Pina Pesce in Verlezza,sig.ra Pina Verlezza, VV.UU.

Giuseppe Nuzzo (Botteghino),Giuseppe Fincato,Giuseppe Guida

(Autocarrozzeria GuidaArienzo),

Giuseppe Rivetti(Scuola calcio Suèssola),

Giuseppe Capasso(Scuola Calcio Suèssola),dott. Giuseppe Caprio,

Peppe De Falco (Peppuccio),Peppe Zechender,

sig.ra Geppina Cangiano,prof.ssa Pina Vinciguerra,

25 marzoAnnunciazione di N. S.

Auguri a:dott. Nunzio La Vecchia,

sig.ra Nunzia Lettieri

Come il mareGrande successo anche a

Santa Maria a Vico

Il 12 marzo, a cura del Circo-lo Cittadino e con il patrociniodel Comune di Santa Maria aVico, è stato presentato nellaCongrega Lauretana di piazzaRoma il romanzo Come il maredel nostro collaboratore MarioCampagnuolo.

Il settecentesco sacro edifi-cio si è rivelato non consonoad ospitare una tale manifesta-zione dato l’elevato numero deicittadini che hanno preso par-te: chi per semplice curiosità,chi per interesse, chi per sti-ma nei confronti dell’autore.

Dopo il saluto del sindacoAlfonso Piscitelli, il romanzo èstato presentato dall’on. EnzoD’Anna. E.P.

Martedì 22 marzoall’età di anni 68, ha lasciato

questa terra per raggiungere lacasa del Padre ceelste

Umberto Delle Cave (dirigente Nobilgas).

Condoglianze alla moglie signoraCastaldo, ai figli Mariantonietta e

Raffaele dal giornaleValle di Suèssola

Dal settembre 2010 l’associa-zione sportiva Tennis & Beyondin collaborazione con l’accademiaTennis di Napoli organizza un cor-so per la pratica del tennis pressol’istituto comprensivo “G. Galilei”.

L’iniziativa è stata possibile perinteressamento dell’assessore allosport Raffaele Diglio, che ha so-stenuto con grande impegno il pro-getto e di aver dimostrato una pro-fonda stima e fiducia all’Accade-mia Tennis, e della preside MariaPirozzi. Per la prima volta è statopossibile ad una associazioneesterna di poter stipulare una con-

Arienzo

Tennis alla scuola mediavenzione ufficiale all’internodella scuola dove campeggiaben visibile “Scuola apertaal territorio”.. fatto di stra-ordinaria importanza sia spor-tiva che culturale visto che traCaserta ed Airola non vi sonostrutture attrezzate per la pra-tica di uno sport nobile come iltennis. Lo scopo - dichiaraAlessandro Capotorto pre-sidente di Tennis & Beyond etecnico federale - è quello diportare alla gente un progettotennis con elevati contenutitecnico/formativi. E.P.

Il 26 marzo all’ età di 89 anni èvenuto a mancare all’affetto dei

suoi cari

Luigi Campagnuolofratello del nostro collaboratore

Mario.Condoglianze dal nostro giornale

Page 6: Marzo 2011

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“Lettera da un bosco”C’è una piccola zolla di terra, nel cuore di Suèssola, poco lontana

da qui; non è un bosco, ma tutti anticamente e ancora oggi lachiamano “Il bosco...”. Qui nascono le

Lettere da un bosco del sociologo dott. Carlo Petrella

“Si alza in contesail folle serpente,il drago infernale.Ma Michele lo atterra,e la schiera che lo circonda,fa precipitareil malvagio Satana”

Paul Hindemith

Il Santuario nel suo ambiente sereno di pace espiritualità offre un’opportunità unica per la preghiera,

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E’ toccato al carro dell’associa-zione “Fa Re Musica” di SantaMaria a Vico aprire, subito dopoquello del comitato organizzatore,la nona edizione del “Carnevale2011 – I ragni”, andata in scena nelpomeriggio dell’ 8 marzo. Il sodali-zio musicale era presente con uncarro della lunghezza di circa ottometri su cui hanno trovato spazio icomponenti della “Marchin’ band”.La neonata formazione musicale haallietato il folto pubblico presentelungo tutto il percorso con perfor-

Caro Ranieri,la Locanda del Gigante ha invaso la tua Farmasanitaria. In pochi

giorni sei diventato un protagonista tra la gente della Locanda.Scrivo a te questa lettera dal bosco. Ho voglia di dirti grazie.Mimmo Campagnuolo, colui che ti ha fatto strada in Locanda, mi ha

fatto un altro regalo. Mimmo è una talpa. Scava, cerca, tesse legami,inventa contatti. Lui ha adottato questa terra ed accompagna le perso-ne belle in questo posto.

Caro Ranieri, quando ti ho conosciuto in quella fredda mattina difine febbraio, tirava un vento forte e fastidioso. Avevo tanto freddo edanche un po’ di tormenti. Era arrivata una fattura Enel di mille Euro albimestre. E poi era finito il gas nel bombolone dopo pochi giorni! Unragazzo della Locanda aveva rotto un vetro costoso. E la nostra combi-nata, la macchina della falegnameria, non partiva più: “Dottore, escefumo!”

Caro Ranieri, quella mattina ero assediato. Ma non avvilito.Io mi ripeto spesso: “Carlo, in Locanda, capita un miracolo al giorno!”.Ho letto così la tua venuta: un evento straordinario. Tu appartieni

alla gente che va oltre i propri limiti. Conosci l’arte del dono. E soprat-tutto intuisci l’invisibile.

Ranieri, noi siamo piccoli. Non siamo e non amiamo i kolossal. Lecomunità/esercito di drogati sono un gravissimo errore. Forse anche unreato. I drogati non vanno raccolti, vanno dispersi. Ma l’ammasso didrogati produce soldi e va di moda. Anzi spesso è un vanto. E spesso èanche “benedetto” da chi dovrebbe solo “maledire”.

Tu intuisci in questa piccola zolla di terra un grande segno. E diventiuna “forza” per non farci morire. Mobiliti i tuoi amici, catturi i tuoi clienti.Ora La Locanda ti appartiene.

Sei entrato in un mondo dove vivono altri valori!Ti racconto una favola. La ripeto spesso ai giovani che incontro.“C’era una volta, nel fondo di una valle, una foresta; e c’era un

uccellino. Un giorno la foresta prese fuoco. Gli animali cominciarono afuggire, ma molti rimasero prigionieri delle fiamme.L’uccellino ebbepietà e corse ad un lago lontano, si riempì il becco d’acqua e volòlasciando cadere la sua goccia sulle fiamme. Volò e rivolò, ma lefiamme crescevano.

Migliaia e migliaia di uccellini intanto si erano riuniti intorno al lagoe deridevano l’uccellino che si affannava.

-Che cosa credi di fare con le tue gocce d’acqua?- Gli chiedevano.-Avete ragione- rispose l’uccellino- ma mi fanno tanto pena gli animali

rimasti laggiù! Io cerco di aiutarli come posso!Tutti gli uccellini commossi seguirono il suo esempio, mille e mille

gocce caddero sulle fiamme e spensero l’incendio.Ranieri, le favole mi fanno compagnia. Racconto favole, quando

non ho voglia di parlare e di fare lunghi discorsi.Le favole fanno crescere i bambini e le favole aiutano la Locanda a

vivere.Il potere ed i potenti non amano le favole e non sono i miei alleati.Cerco alleanze tra quelli che non hanno le corazze d’oro. Chi si

difende con i soldi, perde il cuore. Conserva solo la testa. Ma la felicitànon abita nella testa. La felicità è una storia di cuore.

Caro Ranieri, ti auguro di essere felice.Carlo Petrella

Santa Maria a Vico

Ancora un successo per il CarnevaleDieci i carri approntati dal Comitato “I ragni”

mance dall’alto livello artistico.Partiti dal piazzale antistante il

campo sportivo comunale, dopo unlungo tragitto l’arrivo nel tardo po-meriggio in piazza Roma.

“E’ un piacere partecipare – af-ferma Daniele Dogali, a nome an-

che di Carlo Feola, - ad una cosibella manifestazione. Anche oggiabbiamo dimostrato che, parten-do con piccoli passi, siamo in gra-do di fare grandi cose. Ed è anco-ra più piacevole partecipare adeventi che promuovono il nostro avolta tanto bistrattato territorio. Unterritorio che, come la nostra as-sociazione, ha grandi potenzialitàper salire sui grandi palcosceni-ci”.

Dieci i carri che hanno sfilatodistribuendo doni per i più piccoli eregalando piacevoli momenti di ani-mazione, intrattenimento musicalee teatrale in diversi luoghi della cit-tadina suessolana. Hanno presoparte alla sfi-lata anche duegruppi fore-stieri: unascuola di bal-lo di Dugentae le minima-jorette di Cic-ciano.

C o m esempre,e n o r m isacr i f ic ieconomi-ci per ilComitatoI ragni.

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VI Maratona di spinningSi è svolta il 7 marzo scorso,

presso la palestra Aris di Ales-sandro Iadaresta in SantaMaria a Vico, la VI Maratona di

spinnning I carismatici, sottola direzione tecnica dell’istrut-tore Francesco Iadaresta starII Johnny G. Schwinn, livello na-zionale del settore.

Durante la pedalata di 180minuti si è voluto dimostrare lecapacità tecniche e pratiche

degli allievi, dall’interval (pia-nura) fino ad arrivare al piccopiù alto: lo strenght (potenza),un esempio quanto mai fulgi-

do delle peculiarità di questosport, seguito da migliaia diappassionati in tutto il mondo.

Musiche dai ritmi crescentied una perfetta dimostrazionedi stile e di preparazione han-no deliziato tutti i partecipanti(80 spinner) provenienti non

solo dalla Valle di Suèssola,ma anche da Caserta, Madda-loni, Arpaia, Forchia, Durazza-no. Questi alcuni dei parteci-panti: Panico Raffaele; Cimmi-no Rosanna; Vincenzo e Lo-renzo Valentino; Antonella eDaniela Morgillo; Piscitelli Gio-vanni, Vincenzo, Enza, Michelae Rosanna; Caccavale Noemi;Esposito Claudio e Nicoletta;Russo Felice e Marino; Ruoto-lo Viviana; Anzivino Michela;Moretti Angela; Mauro Raffae-le; Papa Giuseppe; NuzzoFrancesca; Diglio Domenico;Cioffi Letizia; Migliore Brigida;Vigliotti Pasquale e Francesco;De Francesco Rosanna e Do-menico; Verdicchio Paolo; Bas-solino Arianna e Antonia; RivettiElpidio; Savino Alessandra; Ip-polito Alberto; De Lucia Ales-sandro e Rocco; QuattrocchiGiovanna; Ferrara Raffaele;Fruggiero Raffaella; De LuciaGiuseppe; Febbraio Americo;Correggia Sara; Montano Fran-cesca; Biondillo Teresa; Lau-

dato M. Carmela; Affinita Simo-na; Siano Rita; Perna Tiziana;Crisci Rosa; Prestano Costan-tino; Marotta Enea; PiscitelliSimona; Martone Alessandro.

Alfonso F.

L’istruttore Franco Iadaresta

Calcio - Bene il Messercola, il San Marco, il Real Suèssola - La Sanfelicianaferma la capolista Torrecuso - Il S. Maria ritorna al successo - In 3a ctg il

S. Felice soccer sconfigge il Real S. Maria - Eccellenza: Alba in zona play off

Pallavolo serie D machile e femminile

Il San Marco al di là delle previsioniConferma della Ribellina

A due giornate dal termine dellaprima fase il C.V. San Marco-Can-cello del presidente Fabrizio DiNuzzo è secondo in classifica con28 punti a pari merito col Madda-loni, a sei lunghezze dalla leaderVairano; ma i maddalonesi hannodisputato una gara in più. Questorisultato è maturato man mano cheil campionato entrava nel vivo, e senon ci fosse stato qualche sban-damento iniziale, ora la classificapoteva essere addirittura più rosea.Al di là di tutto, sabato 26 marzo ilSan Marco giocherà in casa con-tro l’Ischia; in caso di vittoria per3-0 o 3-1, saprà con una giornatadi anticipo se disputerà i play offper la promozione in serie C, altri-menti dovrà aspettare l’ultima gior-nata di campionato.

Buone notizie anche in casa Ri-bellina. La formazione santama-riana del presidente Antonio Iaia,è stata allestita per disputare uncampionato senza patemi d’animoe con il traguardo della permanen-za in serie D al più presto.

Il rinnovamento fra le giocatricic’è stato e fino ad oggi ha dato ot-timi risultati.

La Ribellina, oltre alle veteranePulcrano, Greco, Crisci, Caprio,ha in formazione quasi tutte le atle-te dell’under 16. A due giornate daltermine del campionato, è sesta inclassifica con 34 punti ad appenatre lunghezze dal terzo posto. Quin-di salvezza raggiunta e, ciò che piùconta, grande e positiva esperien-za per quasi tutte le under 16.

M a j r a

Pallacaestro serie C2

Il S. Maria a Vico vinceil derby col MaddaloniSi è dovuto aspettare la pri-

ma giornata del girone di ritor-no per vedere i ragazzi del pre-sidente Giancarlo Bernardoagguantare la prima vittoria diquesta seconda fase del cam-pionato e, guarda caso, è rien-trato in formazione, dopo unperiodo di sosta causato dainfortunio, il play Cozzolino.Una bella e convincente vitto-ria ottenuta ai danni del Mad-daloni.

Ci si aspettava almeno unavittoria nel girone di andata, ma

l’infortunio al regista ad iniziofebbraio è costato caro ai san-tamariani.

A quattro giornate dal termi-ne della seconda fase (duegare in casa con il Cala More-sca di Marano e con la Parte-nope Napoli, e due fuori con ilSenise (Potenza) ed il Montedi Procida) il Santa Maria do-vrà racimolare almeno quattropunti per avere la salvezza di-retta, altrimenti sarà costrettoagli spareggi per la permanen-za in serie C2. Alfonso F.

Siamo allo sprint finale inquasi tutte le categorie. In Pri-ma le nostre due formazionisono in testa: il Messercola edil San Marco Trotti da moltotempo lottano per il primato fi-nale cercando di tenere a di-stanza i sanniti del Montesar-chio.

Il Messercola è primo e que-sto vantaggio si è concretizza-to con la sconfitta casalingadel San Marco Trotti contro ilMontesarchio. L’immediatocambio dell’allenatore ha con-sentito ai Sanmarchesi di nonfarsi distanziare troppo dai cu-gini Ziculesi. Sull’esito finaledella classifica pende, però,un ricorso inoltrato dal SanMarco avverso una punizioneritenuta ingiusta. Infatti ai San-marchesi è stata data persa atavolino una gara vinta sulcampo. Quei tre punti tolti in-giustamente pesano nonpoco, ma a San Marco sonosicuri di riavere la gara vinta.

In Promozione il Real Suès-sola è fortemente concentratoper ottenere il secondo postoe poter disputare i play off perla promozione nel campionatodi Eccellenza, quindi non fa

sconti a nessuno, nemmenoai cugini del Real Sanfelice.Infatti a metà marzo si è di-sputato il derby al Comunalesanfeliciano. Il risultato finaleè stato di 2-1 per gli arienzani.La vittoria, se ha consentito alReal Suèssola di mantenerela seconda piazza alle spalledel Torrecuso, non ha demo-ralizzato i sanfeliciani che ladomenica successiva sonoriusciti nell’impresa di blocca-re sul pareggio, 1-1, proprio ilTorrecuso, che non ha personemmeno una gara, e ha su-bito appena quindici reti.

Gli arienzani sono secondiin classifica, insieme alla VisSan Nicola, con 51 punti; i san-feliciani sono penultimi con 20punti; l’ultima è a 12 punti,mentre la Bisaccese è a 21.

A quattro giornate dal termi-ne del campionato si spera an-cora nella promozione e nellasalvezza.

In Seconda ctg il Santa Ma-ria a Vico non ha più nulla dachiedere a questo campiona-to. Riposte nel cassetto le spe-ranze di una promozione, al-terna buone prestazioni ad al-trettante deludenti. E’ quintocon 34 punti. Fra la fine di feb-

braio e questo mese di marzoè stato sconfitto tre volte:

San Marco Ev.- S. Maria 2-1S. Maria - San Nicola 1-3Alvignano- S. Maria 3-1Si è rifatto la domenica suc-

cessiva sconfiggendo per 3-1il Fieramosca Capua.

I nove punti persi hanno se-gnato molto il cammino. Se cifossero state altrettante vittorie,ora saremmo qui a parlare diprobabile promozione.

L’altra formazione suessola-na che disputa il campionatodi seconda ctg e si trova nellostesso girone dei santamaria-ni è la Virtus Talanico.

Nell’ultima di campionato icastellani hanno riposato.Sono a metà classifica, insie-me al R. Capodrise, con 20punti.

Nella Terza ctg, da registra-re il più che buono campiona-to del San Felice soccer e lalenta ripresa del Real SantaMaria.

Nell’ultima di campionato iSanfeliciani si sono aggiudi-cati, per 1-0, il derby coi santa-mariani. In classifica sono alquarto posto con 28 punti:nove vittorie, un pareggio, cin-que sconfitte. Hanno realizza-

to 21 reti subendone 14.I santamariani, invece,

dopo un inizio lentissimo, sisono ripresi. Su 14 squadresono undicesimi in classificacon 16 punti, ma a 17 ci sonoben tre formazioni. Hanno ot-tenuto tre vittorie, sette pareg-gi, 6 sconfitte. Le reti realizza-te sono 17, quelle subite 25.

Sia per il San Felice Soccerche per il Real Santa Maria èla prima esperienza in questocampionato di terza categoria.

Nel campionato di Eccel-lenza continua a meravigliareil comportamento dell’Alba. Idurazzanesi, al comando dimister Suppa, dopo lo stopcon la capolista Campania, inquesto mese di marzo hannoottenuto due significative vit-torie per 2-1: a Quarto ed incasa contro il Monte di Proci-da. Due vittorie preziosissimeche consentono all’Alba diessere quinta in classificacon 41 punti, ultimo posto uti-le per gli spareggi per la pro-mozione in serie D.

A fine marzo ci sarà lo scon-tro verità a Castellammarecontro lo Stabia, mentre il Mon-te di Procida, sesto, avrà unfacile incontro casalingo.

AntonioIaia

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