11 marzo 2011

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Anno XII - n. 9 11 febbraio 2012 Due domeniche fa il Vangelo ci ha ricordato che “l’uomo vive della Parola che esce dalla bocca di Dio”. È bello dunque, nel nostro itinerario quaresimale che ci porta a scoprire i tesori dell’Eucarestia, soffermarci oggi a ringraziare e contemplare il dono della Parola che durante la Messa ascoltiamo in abbondanza. In primo luogo va detto che la liturgia della Parola è momento fondamentale della celebrazione, tanto quanto la sua seconda parte: la liturgia eucaristica. Ciò significa che la partecipazione alla Messa non può essere validamente efficace e fruttuosa se viene meno una di queste due parti. Nella Parola di Dio troviamo infatti nutrimento per la nostra vita, sostegno e serenità nelle prove e nelle fatiche del quotidiano, una bussola che ci indica la direzione precisa verso la quale muovere i nostri passi di conversione dietro a Gesù. La Parola di Dio e il Vangelo in particolare ci parlano del Signore e ci insegnano come è il suo cuore e, di conseguenza come deve diventare il nostro, se vogliamo essere davvero suoi amici. Ascoltiamo la Parola stando seduti – come se fossimo a “scuola (della Parola)” per imparare a conoscere e amare il Signore che nelle pagine della scrittura si rivela a noi. Nella prima lettura ci è rivelato l’amore di Dio che nella prima parte (Antico Testamento) della storia della salvezza si fa vicino all’uomo e stringe un’alleanza di amore con lui. La seconda lettura, sempre tratta dalle lettere (o Atti) degli Apostoli, ci descrive quegli atteggiamenti di amore, di attenzione, di ascolto del Signore e degli altri che – come avveniva nelle prime comunità cristiane – così devono caratterizzare la nostra fede e il nostro vivere dentro la Chiesa di Gesù. Ci alziamo poi in piedi, perché si canta l’Alleluia, la lode per la gioia della Pasqua di Gesù – in Quaresima la si sostituisce con un acclamazione di lode e gloria più sobria – e poi, il sacerdote proclama il Vangelo, la Parola di Gesù. Compiamo dei gesti simbolici prima di ascoltarlo: un segno di croce sulla fronte, sulle labbra e sul cuore. Non è un gioco, ma il momento in cui chiediamo al Signore attraverso questi gesti che la Sua Parola entri nella nostra mente per illuminarla, che sia sempre sulle nostre labbra perché la annunciamo, che abiti nel nostro cuore perché possiamo praticarla. Ascoltiamo poi l’omelia del sacerdote nella quale egli cerca di spiegarci come la Parola di Dio può entrare e cosa ha da dire alla nostra vita. Segue poi la preghiera universale, durante la quale presentiamo al Signore le richieste di preghiera che più ci stanno a cuore, per la Chiesa, per la nostra comunità, per le necessità dei fratelli. Il Signore ci conduca e faccia progredire nel cammino di ascolto e conoscenza della Sua Parola, tesoro prezioso per la nostra vita di discepoli e credenti. don Federico

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Ascolto la tua parola che mi guida

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Anno XII - n. 9

11 febbraio 2012

Due domeniche fa il Vangelo ci ha ricordato che “l’uomo vive della Parola che esce dalla bocca di Dio”. È bello dunque, nel nostro itinerario quaresimale che ci porta a scoprire i tesori dell’Eucarestia, soffermarci oggi a ringraziare e contemplare il dono della Parola che durante la Messa ascoltiamo in abbondanza. In primo luogo va detto che la liturgia della Parola è momento fondamentale della celebrazione, tanto quanto la sua seconda parte: la liturgia eucaristica. Ciò significa che la partecipazione alla Messa non può essere validamente efficace e fruttuosa se viene meno una di queste due parti. Nella Parola di Dio troviamo infatti nutrimento per la nostra vita, sostegno e serenità nelle prove e nelle fatiche del quotidiano, una bussola che

ci indica la direzione precisa verso la quale muovere i nostri passi di conversione dietro a Gesù. La Parola di Dio e il Vangelo in particolare ci

parlano del Signore e ci insegnano come è il suo cuore e, di conseguenza come deve diventare il nostro, se vogliamo essere davvero suoi amici.

Ascoltiamo la Parola stando seduti – come se fossimo a “scuola (della Parola)” per imparare a conoscere e amare il Signore che nelle pagine della scrittura si rivela a noi. Nella prima lettura ci è rivelato l’amore di Dio che nella prima parte (Antico Testamento) della storia della salvezza si fa vicino all’uomo e stringe un’alleanza di amore con lui. La seconda lettura, sempre tratta dalle lettere (o Atti) degli Apostoli, ci descrive quegli atteggiamenti di amore, di attenzione, di ascolto del Signore e degli altri che – come avveniva nelle prime comunità cristiane – così devono caratterizzare la nostra fede e il nostro vivere dentro la Chiesa di Gesù. Ci alziamo poi in piedi, perché si canta l’Alleluia, la lode per la gioia della Pasqua di Gesù – in Quaresima la si sostituisce con un acclamazione di lode e gloria più sobria – e poi, il sacerdote proclama il Vangelo, la Parola di Gesù. Compiamo dei gesti simbolici prima di ascoltarlo: un segno di croce sulla fronte, sulle labbra e sul cuore. Non è un gioco, ma il momento in cui chiediamo al Signore attraverso questi gesti che la Sua Parola entri nella nostra mente per illuminarla, che sia sempre sulle nostre labbra perché la annunciamo, che abiti nel nostro cuore perché possiamo praticarla. Ascoltiamo poi l’omelia del sacerdote nella quale egli cerca di spiegarci come la Parola di Dio può entrare e cosa ha da dire alla nostra vita. Segue poi la preghiera universale, durante la quale presentiamo al Signore le richieste di preghiera che più ci stanno a cuore, per la Chiesa, per la nostra comunità, per le necessità dei fratelli. Il Signore ci conduca e faccia progredire nel cammino di ascolto e conoscenza della Sua Parola, tesoro prezioso per la nostra vita di discepoli e credenti.

don Federico

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Sabato prossimo 17 marzo ritiro/incontro con i preadolescenti di TERZA MEDIA e i loro GENITORI. Al termine dell’incontro verranno date informa-zioni inerenti il PELLEGRINAGGIO a ROMA che si terrà dopo Pasqua. Sarà anche l’occa-sione per versare il saldo.

Continuano gli incontri di preghiera del mattino. . Martedì mattina ore 7.35 pre-ghiera in cappellina dell’orato-rio San Luigi per i ragazzi/e del-le Medie.

. Mercoledì mattina ore 6.15 preghiera del mattino per ado-lescenti, 18enni e giovani.

. Giovedì mattina ore 7.45 in San-tuario preghiera per i ragazzi/e delle elementari.

NoN maNcare. È più bello

pregare iNsieme!

VIA CRUCISVenerdì ore 17.00 Via Crucis in Santuario, continueremo a completare la nostra PATENTE PERAMARE come Gesù.

preghiere del mattino

In oratorio S. Luigi, giovedì 15 marzo alle ore 21.00, si terrà il secondo incontro di catechesi per tutti i giovani sul tema: “L’EucarEstia E La bELLEzza di dio”. Non mancare!!!

Riprende il cammino di formazione del Gruppo Animatori Tosti!! Ci troviamo:

Domenica 18 marzo alle ore 18.00

in Orator io San Luigi.NON MANCARE!!!!!

domenica 18 marzo alle ore 15.00 in Chiesa parrocchiale i bambini e le bambine di ter-za elementare si accosteranno per la prima volta al sacramento della riconciliazione e sperimenteranno la gioia e la festa dell’ab-braccio del Padre. Accompagniamo i piccoli e le loro famiglie in questa settimana con la preghiera.

Signore,Tu sei un papà meraviglioso,

io non smetto di essere tuo figlio,nonostante ciò che ho combinato.

Papà dall’amore incrollabile, Papà che mi viene a cercare

E non risparmia il Figlio predilettoPur di farmi risorgere e

di riavermi in casa.Signore,

eccomi, ritorno,abbracciami, stringimi a Te,

fammi risorgere.Ormai sono certo:

niente, nessun peccatomi può separare da te.