La Madonna Marzo 2011 - 00134 Roma - Divino Amore del Divino … · 2017. 11. 8. · La Madonna del...

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La Madonna del Divino Amore Bollettino mensile - Anno 79 - N° 3 Marzo 2011 - 00134 Roma - Divino Amore Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 - DCB - Roma

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  • La Madonna del Divino Amore

    Bollettino mensile - Anno 79 - N° 3Marzo 2011 - 00134 Roma - Divino Amore

    Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 - DCB - Roma

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    ORARIO SANTE MESSE Antico SantuarioFeriale ore7-8-9 -10-11-12-17 (sospesa nell’ora legale) 18 -19; Festivo ore 6-7-13-19 (ora legale 20)Nuovo SantuarioSabato ore 17-18 (ora legale 18-19)Festivo (ore 5 dalla domenica dopo Pasqua all’ultima di ottobre)ore 8-9-10-11-12-16-17-18 (ora legale anche ore 19)Cappella dello Spirito SantoFestivo Battesimi ore 11.30 e 16.30 (ora legale 17.30)Chiesa della Santa FamigliaFestivo ore 10 per bambini e ragazzi della Parrocchia

    LITURGIA DELLE OREGiorni feriali ore 7.30 Lodi mattutine, 19.45 Vespri Giorni festivi ore 9.15 Lodi mattutine, 12.15 Ora Sesta,15.00 Adorazione Eucaristica e Ufficio delle Letture,17.15 Vespri

    ALTRE FORME DI PREGHIERANuovo Santuario - Cappella del SantissimoAdorazione Eucaristica perpetua Domenica ore 19 Processione EucaristicaAntico SantuarioGiorni feriali ore 16 (ora legale 17) Rosario e Adorazione EucaristicaGiorni festivi ore 10.15, 11.15, 16.15 Santo Rosarioore 12 Ora media, Angelus e Coroncina alla Madonna

    CONFESSIONI Cappella antico SantuarioGiorni feriali ore 6.45-12.45 e15.30-19.30 Giorni festivi ore 5.45-12.45 e 15.30-19.45CONFESSIONI Cappella nuovo SantuarioSabato ore 16.30-18.45 (ora legale17.30-19.45)Giorni festivi ore 7.45 -12.45 e 15.30-18.45(ora legale19.45)

    PELLEGRINAGGIO NOTTURNO A PIEDIOgni sabato dal 1° dopo Pasqua all’ultimo di Ottobre.Partenza ore 24 da Roma, Piazza di Porta Capena.Arrivo alle ore 5 della domenica e Santa Messa nel Santuario.

    PELLEGRINAGGI NOTTURNI STRAORDINARI:Ore 24 - 7 dicembre per l’Immacolata

    14 agosto per l’Assunta

    VEGLIA Dl PREGHIERA PER LE VOCAZIONI Dalle ore 21 di ogni giovedì alle ore 6 del venerdì.

    Per la preghiera personale, la meditazione e momenti di silenzio, sono sempre disponibili le cappelle del Santuario e spazi all'aperto

    SANTUARIO DELLA MADONNA DEL DIVINO AMOREVia del Santuario, 10 (Km. 12 di Via Ardeatina) - 00134 Roma - Italy

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    TELEFONI SANTUARIOTel. 06.713518 - Fax 06.71353304www.divinoamoreroma.itwww.santuariodivinoamore.itE-mail:[email protected]:[email protected]

    UFFICIO PARROCCHIALE ore 9-12 e 16-19OGGETTI RELIGIOSI ore 8,30-12,30 e 15,30-19HOTEL DIVINO AMORE (CASA DEL PELLEGRINO)Tel. 06.713519 - Fax 06.71351515www.divinoamoreroma.itE-mail: [email protected]

    SUORE: Congregazione Figlie della Madonna del Divino Amore - Tel. 06.71355121

    SEMINARIO OBLATI: Tel. / Fax 06.71351244www.divinoamoreroma.itCASA DEL DIVINO AMORE PER ANZIANITel. 06.71351627 - Fax 06.71351628COLLEGAMENTO NAZIONALE SANTUARI (CNS)Tel. 06.713518

    RECAPITI DEL SANTUARIO IN CITTÀ Vicolo del Divino Amore, 12 Tel. 06.6873640 Piazza S.Giovanni in Laterano, 4 Tel. 06.69886313

    PER RAGGIUNGERE IL DIVINO AMOREUscita 24 del Grande Raccordo Anulare Autobus 218 da S. Giovanni in Laterano Autobus 702 dalla Stazione Laurentina Autobus 044 dalla Stazione Laurentina

    PER OFFERTE (SS. Messe, opere di carità)Santuario Divino Amore:C/C POSTALE n. 721001

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    APERTURA DEL SANTUARIO Giorni feriali 6.30-20 Giorni festivi 6-20 (ora legale 5-21)

    MM

    Direttore responsabileGiuseppe Daminelli Autorizzazione delTribunale di Roma n.56 del 17.2.1987

    Editrice ASSOCIAZIONE “DIVINO AMORE” ONLUSdel Santuario della Madonna del Divino AmoreN. 46479 - 07-06-06 - CF 97423150586Via del Santuario, 10 - 00134 RomaTel . 06 713518 - Fax 06 71353304C/C Postale N. 76711894

    Redazione Sacerdoti Oblati e Suore “Figli della Madonna del Divino Amore”Stampa Interstampa s.r.l.Via Barbana, 33 - 00142 RomaGrafica Tanya GuglielmiFoto Fotostudio Roma di Piero ZabeoAbbonamento Spedizione gratuita ai soci

    La Madonna del Divino Amore

    DIVINO AMORE ROMA.it

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  • Carissimi amici e devoti del Santuario,

    gli eventi sconvolgenti del Giappone, ci hanno profondamente colpito soprat-tutto quando ci siamo resi conto che la pericolosità non rimaneva circoscritta inquel territorio, ma si allargava in modo imprevedibile attraverso la radioattività del-l’energia atomica.

    Quando il pericolo è lontano sembra che non ci riguardi, ovviamente ci fa sen-tire il dispiacere per chi rimane colpito, ma …. sono cose lontane e presto si di-menticano. Quando il pericolo si avvicina scatta l’apprensione perché potrebbe ri-guardarci personalmente.

    Il Signore ci ha ammoniti ad essere sempre pronti e a convertirci, ricordandociche non siamo meno peccatori degli altri per non aver subito la stessa sorte e nonsiamo più meritevoli degli altri, per essere rimasti indenni!

    Non manchi la nostra preghiera per le vittime e per i superstiti. Avrete certamen-te notato come nel parlare dell’evento i vari commentatori, dopo aver esaminato,da esperti, i problemi scivolano subito sulle borse, sui mercati, sull’aspetto econo-mico ….

    Il mondo moderno poggia tutto sul denaro, sul profitto e mette da parte queivalori che sono alla base di una vera e autentica civiltà.

    Gesù ci ha rivelato un segreto, quando ha detto: cercate prima il regno di Dioe la sua giustizia, il resto, vi sarà dato in sovrappiù. Ma quanti ci credono?

    Durante la Quaresima siamo sollecitati ad ascoltare con più abbondanza la pa-rola di Dio, a pregare con più fede e a ricordarci del prossimo. I beni che il Signo-re ci ha dato non sono soltanto per noi!

    La Madonna, nostra speranza, è sul nostro cammino, con il suo esempio e conil suo aiuto, ci tende la mani perché vuole condurci vicino al suo Figlio, fonte ine-sauribile di vita e amore, che non delude mai, anche quando ci invita a portare lanostra croce. Con Lei possiamo iniziare il rinnovamento della nostra vita, con lagrazia dei sacramenti e con la pratica della vera devozione alla Madre del DivinoAmore. Proviamo ad impegnarci e non resteremo delusi.

    Ave Maria!

    Lettera del Rettore

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    Vostro nel Divino Amore

    Rettore-Parroco

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  • Veduta dell’antico Santua-rio immerso nel verde

    SOMMARIOLETTERA DEL RETTORE

    p. 1

    SOLENNITÀ DELL’ASCENSIONE DI GESÙ

    p. 4-5

    IN CAMMINO VERSO IL 1° MAGGIO...

    p. 6-7

    IN SEIMILA AL DIVINO AMORE

    PER UNA SCELTA DI VITAp. 8-9

    1 MAGGIO - SAN GIUSEPPEp. 10-11

    L‘ORATORIO DEI PICCOLI -CENTRO PARROCCHIALE

    DEL DIVINO AMOREIN AIUTO ALLE FAMIGLIE

    p. 12-13

    EVENTI E CRONACAp. 14-15

    SUPPLICHE E RINGRAZIAMENTI

    p. 16 e III di cop.

    2 BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011

    Nel Nome del Padre, del Figlio edello Spirito Santo. Amen.

    Preghiamo:O Signore, che non hai rifiutato di accogliere Nicodemo nella notte e con pazienza e benevolenza lo hai compreso, sostenuto ed ascoltato, rispondendo ai suoi dubbi e indicandogli la via, accompagna anche noi nel cammino di ricerca della verità, dissipa le nostre tenebre più riposte e fitte e fa’ che, illuminati dal tuo Spirito e rafforzati dalla tua grazia, possiamo approdare sempre a una fede più sicura. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

    Lettura: Dal Vangelo di San Giovanni (3,1-8)

    Per riflettere:Il colloquio tra Nicodemo e

    Gesù ha luogo di notte. Molto si èdetto e scritto su questo particola-re: desiderio di quiete o paura dicompromettersi? Oppure perchéla notte è simbolo della situazionedell’uomo? Di certo c’è che tuttal’atmosfera è pregna di contenutisimbolico-spirituali. Per Nicode-mo la notte è il momento della ri-cerca personale, per Gesù la notteè il tempo fuori orario, un tempoda spendere liberamente e gratui-

    tamente: c’è dunque qualcosache favorisce il colloquio, un con-testo ed un’accoglienza reciprocache creano un’atmosfera privile-giata analoga ad un franco collo-quio in casa. A parlare per primonon è Gesù (La Parola), ma è Ni-codemo (l’uomo in ricerca chedovrebbe ascoltare…). Così conti-nua a funzionare nei nostri dialo-ghi, soprattutto nel dialogo conDio. Nicodemo non fa’ una do-manda ma, al contrario, presentauna “conclusione”, una sorta dicertezza collaudata: non è in ri-cerca, sa già… è colui che si ritie-ne credente… Gesù cosa rispon-de? Non si mette in cattedra aspiegare una dottrina, una liturgia,una morale, ma invita a fare uncammino che implicherà una dot-trina, una liturgia, una morale… E’un cammino che assomiglia allanascita di un bambino… capitaspesso che l’uomo ponga doman-de e si dia risposte che Gesù è co-stretto a capovolgere… Gesù spo-sta sempre l’attenzione sul regnodi Dio, sulle condizioni per capir-ne il significato e orientarvi la vi-ta… Dunque il senso profondodel dialogo di Nicodemo con Ge-sù non è la semplice spiegazionedella verità in quanto tale, ma èl’invito ad un cammino. Nicode-mo è sorpreso dall’atteggiamentodi Gesù e controbatte un po’ infa-stidito: “Come può un uomo na-scere quando è vecchio? Può for-se entrare una seconda volta nelgrembo di sua madre e rinasce-

    CRISTIANI NON SI NASCE, MA SI DIVENTA…

    (cfr L’INIZIAZIONE CRISTIANA –nota Pastorale CEI – n. 15)

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  • re?”… Nicodemo era venuto amettere in discussione e invece sivede lui messo in discussione… lariscoperta della fede è un percor-so non sempre piano e attraente.Stando all’evangelista Giovanni,Nicodemo continuerà a tenereuna certa distanza da Gesù, noncome un estraneo, ma come uncredente a disagio nel suo am-biente, tanto che, uscendo alloscoperto, porterà gli aromi al se-polcro. Anche per noi vale la pa-zienza evangelica del contadino,pazienza che sarà premiata per-ché associata a ricerca, perseve-ranza, fiducia, e preghiera. L’uo-mo non può vivere senza la fede,e credere in Gesù significa fonda-re il senso della propria vita sull’A-more del Figlio che rivela quellodel Padre, solo così si sconfiggeuna insidiosa idolatria che si insi-nua nel cuore, mascherata spesso

    da indifferenza religiosa.

    Conclusione:Cerchiamo di maturare uno stiledi vita evangelico, orientando lanostra vita al Padre, per mezzo diCristo, nella grazia dello SpiritoSanto.

    Aumentami la fedeSignore Gesù, aiutami a conoscerti meglioattraverso la fede, nel tuo rapporto con me,cosicché possa amarti di più e seguirti più da vicino.Signore Gesù, credo in Te.Rafforza la mia fede.Confido in Te, Gesù, per calmare ogni tempesta nella mia vita.Io grido a Te, adesso, o Gesù, aiutami. Amen.(tratto da “Preghiere semplici per la contemplazione”)

    “Cristiani si diventa, non si nasce”, è l’espressionecon cui Tertullia-no, un cristianodei primi secoli,ha cercato di dare ragione della novità cheaveva cambiato la sua vita.È questo l’intentoche dovrebbe sollecitare anchei cristiani di oggi:darsi ragione diche cosa vuol dire essere cristiani.

    Crocifisso della Cappella delle Confessioni

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  • In base a quanto narrato dal NuovoTestamento, l’Ascensione è l’ultimoepisodio della vita terrena di Gesù:questi quaranta giorni dopo la suamorte e risurrezione, è asceso al cie-lo. Secondo il racconto biblico (Van-gelo e Atti degli Apostoli), Gesù salì alcielo con il suo corpo, alla presenzadei suoi apostoli, per unirsi fisica-mente al Padre, per non comparirepiù sulla Terra fino alla sua secondavenuta (parusìa). I vangeli non si di-lungano molto su tale episodio. Mar-co scrive: «Il Signore Gesù, dopoaver parlato con loro, fu elevato incielo e sedette alla destra di Dio.»(Mc 16,19). Luca, altrettanto stringa-

    tamente: «Poi [Gesù] li condussefuori [i discepoli] verso Betània e, al-zate le mani, li benedisse. Mentre libenediceva, si staccò da loro e veni-va portato su in cielo. Ed essi si pro-strarono davanti a lui; poi tornaronoa Gerusalemme con grande gioia estavano sempre nel tempio lodandoDio.» (Lc 24,50-53). Giovanni trattadell’evento in maniera indiretta, ri-portando una testimonianza di Ma-ria Maddalena: «Gesù le disse: «Nonmi trattenere, perché non sono an-cora salito al Padre; ma và dai mieifratelli e dì loro: “Salgo al Padre mioe Padre vostro, Dio mio e Dio vo-stro”» (Gv 20,17). Negli Atti si trovaaltresì una cronaca più dettagliatadell’evento: «Egli [Gesù] si mostrò adessi [gli apostoli] vivo, dopo la suapassione, con molte prove durantequaranta giorni, apparendo loro eparlando delle cose riguardanti il re-gno di Dio […] Detto questo, mentrel oguardavamo fu elevato in alto euna nube lo sottrasse ai loro occhi.Essi stavano fissando il cielo mentreegli se ne andava, quand’ecco dueuomini in bianche vesti si presenta-rono a loro e dissero: «Uomini di Ga-lilea, perché state a guardare il cielo?Questo Gesù, che di mezzo a voi èstato assunto in cielo, verrà allo stes-so modo in cui l’avete visto andare incielo». (At 1,3.9-11). Durante il Con-cilio di Elvira (ca. 300-313) fu discus-sa la data in cui celebrare l’Ascensio-ne, e fu deciso che non andassecommemorata né nel giorno di Pas-qua, né in quello di Pentecoste. Poi-ché infatti secondo il racconto degliAtti degli Apostoli, l’Ascensione diGesù è avvenuta 40 giorni dopo laPasqua, ogni anno i cristiani celebra-

    Solennità dell’Ascensione di GesùPREGHIERAInno per la festadell'Ascensione

    Eterno, Altissimo Signore,che hai redento il

    mondo; Tu, distrutto il regno

    della morte,hai fatto trionfar

    la grazia.Alla destra del Padre Tu sali,o Gesù, quale

    giudice Tu siedi;non dalla terra,

    ma dal ciel Tu hai

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    L'icona è divisa in due livelli: in alto troviamo il Salvatore in gloria (livel-lo celeste), mentre in basso (livello terrestre) troviamo la Vergine oran-te con gli apostoli.

    4 BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011

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  • no la festività dell’Ascensione gene-ralmente in tale data. Poiché la Pas-qua è una festa mobile, nel sensoche la sua data varia di anno in an-no, di conseguenza anche la datadella festività dell’Ascensione varia.Sebbene il luogo dell’Ascensionenon sia citato direttamente nella Bib-bia, dagli Atti sembrerebbe esserel’orto degli ulivi, Betania, poiché do-po che Gesù fu asceso al cielo,i di-scepoli «ritornarono a Gerusalemmedal monte detto degli Ulivi, che è vi-cino a Gerusalemme quanto il cam-mino permesso in giorno di sabato»(At 1,12). La tradizione ha consacra-to questo luogo come il Monte del-l’Ascensione. I primi cristiani la ricor-davano riunendosi in una grotta chesi trova nei pressi, probabilmenteper paura delle persecuzioni. Dopol’editto di Constantino, la primachiesa fu costruita in quel luogo (ca.nel 390) da Poimenia, una devotaromana. L’attribuzione di questachiesa iniziale, è tuttavia non univo-ca. Secondo gli scritti di Eusebio, es-

    sa risalirebbe al 333, quando fu fattacostruire da Costantino I su deside-rio della madre, Elena. La basilica,detta Eleona Basilica, deve il suo no-me alla parola eleon che in greco si-gnifica olivo, ma ricorda anche ilsuono di eleison, pietà, misericordia.Tale basilica fu distrutta dai Sassanidinel 614 guidati da Cosroe II, come ilSanto Sepolcro, ma diversamentedalla Natività di Betlemme, rispar-miata quando videro i dipinti che ri-traevano i Magi (persiani). Fu rico-struita nell’VIII secolo, e distruttanuovamente, per essere poi rico-struita dai Crociati. La basilica fu suc-cessivamente distrutta dai Musulma-ni, che lasciarono in piedi solo l’edi-cola ottagonale ancora presente.Questo luogo fu comprato da dueemissari del Saladino nel 1198 e daallora è rimasto di proprietà del waqfislamico di Gerusalemme. Sulla roc-cia conservata nel santuario, la tradi-zione riconosce l’orma del piede de-stro di Gesù, lasciata nel momentoin cui ascendeva al cielo.

    BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011 5

    ricevuto ogni tuo potere.Quaggiù rimasti,noi ti supplichiamo,le nostre colpe nell'oblio perdona,in alto i cuori verso te solleva,porgi l'aiuto di tuasuperna grazia.Sicché quando improvviso torneraigiudice sulle nubi luminoso,le meritate pene allontanate,le perdute coronea noi ridar tu possa.A te, Signor, sia gloria risortodalle strette della morte,e al Padre, e alSanto Spirito, ora e nei secoli perenni. Amen.

    Tratto da: Aeterne Rexaltissime, liturgia hora-rum

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  • Sono lieto di trovarmi in mezzo avoi… inizia così l’omelia pro-nunciata al Divino Amore il 1°maggio 1979: inizia così una sto-ria speciale tra Giovanni Paolo II ela Madonna del Divino Amore,storia intessuta di tanti avveni-menti e tre visite.

    1° maggio 1979:La sua visita pastorale al Santuariodurante la quale amministra le Cre-sime.

    17 maggio 1985:La Madonna del Divino Amore èaccolta per la prima volta a S. Pie-tro, Giovanni Paolo II, durante la

    veglia di Pentecoste annuncia il Si-nodo Romano e prega davanti lasacra effige.

    7 giugno 1987:Torna al Santuario per la secondavolta e, celebrando i Vespri perl’apertura dell’Anno Mariano,pregherà per il mondo: “…Maria,la piena di grazia, ci ottenga dalloSpirito Santo copiosi doni di gra-zia, per vincere tutte le potenzedel male…”.

    Dal 1979:Ogni anno ha accolto i partecipantialla Tendopoli della Madonna delDivino Amore, un raduno di giovani.

    IN CAMMINO VERSO IL 1° MAGGIO...

    31 Dicembre 2003 il Papa dona al Nuovo Santuario l’icona ricevuta in omaggio dalla Chiesa di Roma per il suo25° di Pontificato

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    Tu sei la madre del bell’amore…

    Il profumodi ogni virtu’

    (G.P.II)

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  • 4 luglio 1999:Benché malato, non manca all’ap-puntamento con la Dedicazione delnuovo Santuario della Madonna delDivino Amore: è affaticato, ma nellacasa della Madre pare rinvigorirsi,prega per i giovani: “…Maria, pertua intercessione… la gioventù sap-pia apprezzare, in tutta la sua bellez-za il dono della chiamata…”.

    Grande Giubileo del 2000:Designa il Santuario quale luogogiubilare. Ringrazierà per l’impegnoprofuso, donando una medagliacommemorativa dell’evento. Si sce-glie il Santuario come sede delCongresso Mariologico Mariano.

    Il Papa incontra ancora una vol-ta la nostra cara Madonna (dipintasullo stendardo), durante la cele-

    brazione del Giubileo dei Santuariil 30 settembre.

    31 dicembre 2003:Ultimo gesto: dona al nuovo San-tuario l’icona della Madonna delDivino Amore, dipinta dall’icono-grafa Roberta Boesso e donataglidalla Chiesa di Roma per il suo 25°di pontificato. E prega alla presenzadi questa icona, affidandole di fattola sua Diocesi.

    1° maggio 2011:Sarà proclamato Beato! Al DivinoAmore un grande schermo permet-terà ai numerosi pellegrini che nonavranno potuto accedere a PiazzaS. Pietro, di seguire Benedetto XVIin diretta mentre lo proclameràBeato.

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    Il 1° maggio2011

    Papa GiovanniPaolo II

    verrà proclamatoBEATO!

    Il tradizionale bagno di folla tra i numerosissimi fedeli provenienti da ogni quartiere di Roma, del Lazio, d’Italia e del mondo, all’interno del nuovo Santuario e all’esterno (4 luglio 1999)

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    8 BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011

    IN SEIMILA AL DIVINO AMORE PER U

    Presso il Santuario romano si è svoltala prima Festa per l’orientamento do-po il diploma di scuola superiore (in-contro con docenti e professionisti).

    “OGGI SCELGO IO”La prima Festa dell’orientamento promossa, a100 giorni dall’esame di Stato, dall’Ufficio sco-lastico regionale, le Conferenze dei rettori del-le università del Lazio e degli atenei pontifici eil Vaticano di Roma. Come molti dei quasi sei-mila maturandi del Lazio presenti alla manife-stazione patrocinata da Regione, Provincia eComune di Roma, anche Alessandra arrivata al

    Santuario del Divino Amore per capire cometrasformare il suo sogno in un progetto di vita.

    Nella Messa conclusiva della festa il vesco-vo Enrico dal Covolo, rettore della Lateranen -se, insiste che «se nell’orientare la tua vita a100 giorni dalla ma turità prevalgono egoismo,ri cerca del tuo comodo e del mi nore sforzo,successo, hai scel to male. Se i tuoi criteri so-no ret ti anche dal desiderio di aiuta re gli altri,impegnarti per una società a misura d’uomo,allora hai scelto bene seguendo la mi -sericordia di Gesù e vivendo la vita come undono».

    Tratto da Avvenire del 15/03/2011

    A cento giornidalla maturit

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    UNA SCELTA DI VITA. 14 MARZO 2011

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  • Alla luce del Vangelo e della Redemptoris CustosIl 15 agosto 1989, nel cente-

    nario dell’Enciclica di Leone XIII,intitolata Quamquam Pluries,Giovanni Paolo II ha scritto un’E-sortazione apostolica sulla figura ela missione di San Giuseppe nellavita di Cristo e della Chiesa; essainizia con le parole RedemptorisCustos (Il Custode del Redento-re), che definiscono il rapportoesistente tra Giuseppe e Gesù.

    Questo importante documen-to pontificio (= RC), deve essereconsiderato come la “magna car-ta” della teologia di San Giusep-pe, proposta ufficialmente a tuttala Chiesa, a cominciare dai Ve-scovi fino a tutti i fedeli. L’Esorta-zione “Il Custode del Redentore”è strettamente collegata con l’En-

    ciclica “La Madre del Redentore”,preceduta dall’Enciclica “Il Re-dentore dell’uomo” e seguita daun’altra Enciclica, intitolata “Lamissione del Redentore”, che siriferisce alla Chiesa. Appare cosìchiaro che il Magistero dellaChiesa considera San Giuseppeinserito direttamente nel misterodella Redenzione, in stretta rela-zione con Gesù, verso il qualeadempie la funzione di padre,con Maria, la Madre di Gesù, del-la quale egli è sposo, e con laChiesa stessa, affidata alla suaprotezione. Si tratta di un ruoloeccezionale, che fa da supportoalla devozione della quale SanGiuseppe ampiamente gode nelcuore dei credenti e che la teolo-gia non deve trascurare.

    La teologia La lode di San Giuseppe è nel

    Vangelo. Matteo stima talmenteSan Giuseppe da farne l’introdut-tore al suo Vangelo, che inizia ap-punto con la genealogia, la qualeha lo scopo di agganciare Gesù aDavide e ad Abramo proprio at-traverso Giuseppe; lo presenta,inoltre, come sposo di Maria, lapersona certamente più in vistanella Chiesa apostolica; lo qualifi-ca, infine, come uomo giusto, checomporta l’approvazione dellasua condotta. Per questo San Ber-nardo dice candidamente che lalode di San Giuseppe è nel Vange-lo. Nessun santo, eccetto Maria,occupa nel Vangelo un posto cosìdistinto.Eppure incontriamo an-cora oggi chi ripete che il Vange-lo ci riferisce poco o nulla di San

    Padre putativodi Gesù

    O San Giuseppe,con te,

    attraverso te,noi benediciamo

    il Signore.Egli ti ha scelto tra

    tutti gli uominiper essere il casto

    sposo di Maria,colui che sta alla

    soglia del misterodella sua maternitàe che, dopo di Lei,

    accoglie questa

    maternità nella fede come opera

    dello Spirito Santo.Tu hai dato a Gesù

    una paternità legale nella stirpe

    di Davide.Tu hai

    continuamente

    1° maggio: San Giuseppe

    10 BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011

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  • Giuseppe e che, in ogni caso, lasua figura è marginale; di qui loscarso interesse negli studi teolo-gici, dove egli è del tutto ignorato.

    La Cristologia non può ignorare San Giuseppe

    Chi va a Betlemme, nella basi-lica della Natività, che risale al-l’imperatore Costantino, vede sul-le pareti due genealogie di Gesù,denominate albero di Iesse e lìrappresentate nel 1169. Se la ge-nealogia di Gesù ci viene traman-data da due evangelisti, Matteo eLuca, è chiaro che doveva essereritenuta importante nell’annunciodel Vangelo. Nonostante le lorodivergenze, che rivelano scopi dif-ferenti, in entrambe le genealogieoccupano un posto rilevante il reDavide e Giuseppe. Nella chiesaapostolica interessava, infatti, cheGesù fosse riconosciuto come fi-glio di Davide, titolo con il quale lefolle già si rivolgevano a Gesù, nel-la convinzione che egli fosse ilMessia, termine che in greco sitraduce con Cristo. D’altra parte,con la Pentecoste Gesù si era rive-lato Figlio di Dio e ai cristiani eraormai noto che Gesù era statoconcepito per opera dello SpiritoSanto. Come conciliare, allora,l’origine divina di Gesù, “Figlio diDio”, con quella umana, “figlio diDavide”? Ci troviamo qui nel mi-stero dell’Incarnazione, che evi-dentemente aveva superato i con-fini delle attese umane. Compren-diamo così perché l’evangelistaMatteo, dopo aver collegato tuttigli antenati di Gesù con il verbo“generò”, arrivato a Giuseppe nonlo usa più, ma si limita a scrivere:“Giuseppe, lo sposo di Maria, dal-

    la quale è nato Gesù, chiamatoCristo” (1,16).

    Un matrimonio vero e necessario

    La Chiesa crede che Maria haconcepito Gesù in modo miraco-loso per opera dello Spirito Santoe la onora come “Madre di Dio”.Se gli evangelisti, dunque, pre-sentano Maria anche come “spo-sa di Giuseppe”, non dovevanocertamente mancare i motivi. Traquesti, ossia perché Gesù abbiadovuto nascere da una donna“sposata”, San Tommaso d’Aqui-no ne indica alcuni non trascura-bili: ad esempio, perché gli infe-deli non avessero motivo di rifiu-tarlo, se apparentemente illegitti-mo; perché Maria fosse liberatadall’infamia e dalla lapidazione;perché la testimonianza di Giu-seppe garantisse la nascita di Ge-sù da una vergine... Matteo, tut-tavia, è più interessato al motivocristologico, che si fonda sulla di-scendenza di Gesù da Davide. Lasua garanzia dipende appuntodal fatto che Giuseppe, “figlio diDavide”, era riconosciuto da tutticome “sposo di Maria”. I figli del-la moglie, infatti, non sono giuri-dicamente figli del marito? La leg-ge matrimoniale sta lì proprio perquesto, a difesa dell’onore delladonna e della prole. Ecco perchéGiovanni Paolo II scrive: “Ed an-che per la Chiesa, se è importan-te professare il concepimentoverginale di Gesù, non è menoimportante difendere il matrimo-nio di Maria con Giuseppe, per-ché giuridicamente è da esso chedipende la paternità di Giusep-pe” (RC n.7).

    vegliato con affet-tuosa premura sulla Madre e sul Bambino per rendere sicura laloro vitae permettere lorodi compiere la loromissione.Il Salvatore Gesù si è degnato di sottomettersi a tecome ad un padredurante la sua infanzia e la suaadolescenzae ricevere da te gli insegnamentiper la vita umana,mentre tu condivi-devi la sua vitanell'adorazione del suo mistero.Tu ora dimori presso di lui.Continua a proteggere tutta la Chiesa, la famiglia nata dalla salvezza portata da Gesù.Guarda alle necessità spiritualie materialidi tutti coloro chericorrono alla tuaintercessione.Ricordati delle famiglie e in parti-colare dei poveri:per mezzo di te essisono sicuri di raggiungere lo sguardo maternodi Maria e la mano di Gesù che li soccorre. Amen.Giovanni Paolo II

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  • L’intervento riguarda la ristrutturazione e la bonifica di un edificio della secondametà degli anni settanta adibito a scuola elementare, costituita da una strutturaprefabbricata ubicata all’interno del complesso del Santuario del Divino Amore.

    I locali ormai fatiscenti hanno perso la loro ragion d’essere come scuola, in quan-to il Santuario si è dotato di una nuova scuola per l’infanzia ormai dal 2004, deno-minata “Centro della Gioia”.

    L’idea è quella di restituire questi spazi alla funzionalità attraverso una trasforma-zione degli stessi in una ludoteca, con spazi per i piccoli e nella scuola di musica, of-frendo un servizio quale quello dell’Oratorio, richiamato dal Santo Padre come:

    “Una struttura necessaria da realizzare per permettere ai piccoli di trascorrere leore delle giornate mentre i genitori sono al lavoro e per aiutare le famiglie giovani nelloro compito educativo”.

    Benedetto XVI Discorso in Vaticano del 14.01.2010

    L‘ORATORIO DEI PICCOLI - CENTRO PARROCCHIALE

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  • BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011 13

    Un’attenzione particolare per l’aspetto bioclimatico è stata posta nell’inserire alcunielementi che migliorano le performance dell’edificio sotto il profilo del comfort edella qualità ecosostenibile dell’intervento:

    • nel rifacimento della copertura è stato adottato il tetto giardino, che a parità di co-sto offre un ottimo isolamento termico ed un impareggiabile inserimento nell’am-biente del verde circostante, inoltre offre l’opportunità di recuperare l’acqua piova-na e il miglioramento del microclima dell’intorno;• l’inserimento di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per ilfabbisogno medio di 4 KW che soddisfa le necessità dell’approvvigionamento elet-trico dell’Oratorio.

    Le strutture della pensilina d’ingresso e dell’ampliamento sono in legno lamellare e co-pertura in rame, il rivestimento della facciata dell’ampliamento è in doghe di legno.

    Arch. Francesca Daffinà

    DEL DIVINO AMORE IN AIUTO ALLE FAMIGLIE

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  • 14 BOLLETTINO N.3 - MARZO 2011

    EVENTI E CRONACA

    Carissimi,con spirito di comunione frater-

    na desidero inviarvi questa breveriflessione sulla necessità della rin-novazione della nostra apparte-nenza all’Opera della Madonnadel Divino Amore.

    Ricordo bene che il Padre, ilServo di Dio Don Umberto Teren-zi, voleva la rinnovazione annualedei “voti” per le Suore e delle “pro-messe” per gli Oblati, sempre eunicamente per confermare la pri-ma, che doveva essere, da subito,definitiva, per rinforzarla, per ma-nifestarla e testimoniarla, per viver-la meglio, e per ringraziare il Signo-re, personalmente e comunitaria-mente nella solenne liturgia del 25marzo, per ringraziare la Madonnadi averci accolti nella sua Operadel Divino Amore.

    Alle Suore è stata indicata la for-ma della Professione definitiva,mentre a noi Oblati il Cardinale Vi-cario Agostino Vallini, ha rivoltol’invito a studiare per trovare unaforma che esprima meglio la stabi-lità, che ci leghi maggiormente al-l’Associazione. E’ necessario che cisiano delle regole precise, che dia-no ai soggetti e anche all’autoritàecclesiastica la garanzia della stabi-lità e della continuità di un’opera.Ben vengano!

    Prima della legge e di qualsiasialtro impegno (voto o promessa) ilPadre voleva che ci fosse il “voto di

    amore”, che spiega tutto e rendetutto possibile.

    Infatti nessuna regola o leggepuò essere più vincolante e più for-te dell’amore. Se ci sarà l’amorevero, la legge non serve, se non cisarà l’amore, la legge non basta!

    Chi fa seriamente la primaOblazione o chi fa la prima Profes-sione religiosa con i voti, se sarà,come deve essere, una personaadulta e matura nella fede, si con-sacra per sempre al Signore in que-st’Opera del Divino Amore, secon-do lo spirito del Fondatore, il Servodi Dio Don Umberto Terenzi. Lesuccessive forme di “Professionedefinitiva”, o “rinnovazione annua-le” devono servire, non solo a con-fermare, ma anche a battere sem-pre più fortemente il chiodo dell’a-more e dell’appartenenza perchépenetri più profondamente nel no-stro cuore!

    Il paragone forse non regge, malo faccio lo stesso: per chi si sposa,il suo “si” è subito definivo! Lo puòrinnovare ogni anno, ogni giorno,ma non lo può rimettere più in dis-cussione! Non avrà più bisogno diun ulteriore impegno a distanza dianni per rendere definitivo il vinco-lo coniugale.

    “La rinnovazione annuale” puòaver dato l’idea che si potesse ri-mettere in discussione quella fattaper la prima volta e che si potessetranquillamente lasciare la Comu-

    Agli Oblati e alle Suore“Figli della Madonna del Divino Amore”

    e a tutti i cari devoti e amici del SantuarioDivino Amore, 8 marzo 2011

    Infatti nessuna regola o legge

    può essere più vincolante

    e più forte dell’amore.

    Se ci sarà l’amo-re vero, la legge

    non serve, se nonci sarà l’amore,

    la legge non basta!

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  • nità, ma non è così. Non era questoil pensiero del Padre Don UmbertoTerenzi!

    Guardiamo la Beata VergineMaria al momento dell’Annuncia-zione: ha detto l’ “eccomi” che si èconcretizzato e sviluppato nel “fiat”- si faccia di me secondo la tua pa-

    rola - ed ha portato in mezzo a noiDio, Verbo fatto carne, seguendolofino alla croce! Quante volte ha rin-novato la sua disponibilità! Buonarinnovazione, non solo annuale!

    “Rallegrati, o piena di grazia”!Ave Maria.

    Don Pasquale Silla

    25 aprile Festadel 1° miracolo della Madonna del Divino Amore Era la primaveradel 1740 quandoalcuni cani da pa-store assalironoun pellegrino in Località Castel diLeva; il malcapi-tato scampò da morte sicura perintercessione della Madonnadel Divino Amore…Oggi cosa restadi quel primo miracolo? E’ cosìattuale che ognu-no di noi sa, chealzando lo sguar-do dell’anima aquella Madonna sisentirà consolato. Il 25 aprile festeggeremo ancora una voltail ricordo di quell’evento certiche il sorriso diMaria ci otterràla forza e la serenità necessaria per riprendereil nostro pellegri-naggio della vita.

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  • Suppliche e ringraziamenti

    Madonnina , sono tornata a Te dopo qual-che anno perchè non abito più a Roma,ora vivo in Abruzzo. Un tempo venivo molto piùdi frequente, ma nonostante io non venga piùcosì spesso, ti ho sempre nel cuore e sei semprenelle mie preghiere. Tu mi hai sempre aiutata nelbisogno, le mie preghiere non sono state invane;oggi sono qui per ringraziarti di tutto ciò che cihai donato e di quello che ci doni ogni giorno. Tichiedo di proteggere sempre i miei due tesori,Sara e Noemi, mio marito che è sempre fuori perlavoro, mio fratello anche lui all’estero, tutte lepersone a me care anche quelle che non cono-sco, ma che hanno bisogno di Te.

    ***

    Madonnina del Divino Amore, ti pregocon tutto il cuore di far guarire miamamma il prima possibile e non farla soffriretroppo. Grazie.

    Letizia***

    Cara dolce Madonna del Divino Amore, ti rin-grazio per la fede che mi stai donando e laforza che sento nel cuore quando prego. Aiutacia combattere la malattia che ha colpito Eleono-ra, sicuri che con la preghiera e tanta fede arrive-rà la grazia che ci sta a cuore.

    Danilo***

    Madonnina del Divino Amore, ti ringrazioper il miracolo ricevuto per mio nipote cheaveva un cancro maligno e grazie all’intercezio-ne tua e di Dio, e i dottori, ora sta bene. Grazie.

    ***

    O Mamma nostra adorata, noi ti ringrazia-mo per tutto quello che ogni giorno rice-viamo e nemmeno riusciamo sempre a vede-re. Ti chiediamo la Grazia di intercedere pernoi affinchè riusciamo ad avere un bambino ouna bambina sani, che possano venire a com-pletare la nostra famiglia, e a portarci quella

    gioia meravigliosa che una nuova vita portacon sè. Stai sempre in mezzo a noi come pre-senza costante, e perdonaci per le nostre man-canze. Benedici tutte le persone a noi care.Con Amore,

    Federica e Francesco***

    Grazie, Madonna del Divino Amore, pertutto ciò che hai fatto in questi 2 mesi amamma, e per le gioie che ci hai dato. Proteg-gi lei e la nostra famiglia e aiuta mamma acamminare di nuovo ed a muovere il braccio;donale, se puoi, tanta salute. Grazie.

    ***

    Vergine Santa, ti raccomando la mia nipoti-na Giulia. Ha solo pochi mesi ed è già gra-vemente ammalata. Toccala con la tua mater-na mano e guariscila.

    ***

    Madonna del Divino Amore, ti prego aiuta-mi, guarisci Roberto ti supplico, fallo tor-nare a casa sano e salvo Ti prego, fà che labiopsia vada bene e che i risultati siano buoni,ti supplico è solo un bambino guariscilo, rido-nandogli la salute completa e una vita serena alui e alla sua/nostra famiglia. Ti supplico guari-scilo, fà che trovino la cura giusta che lo faràguarire completamente e stabilmente. Ti sup-plico guarisci Roberto, abbi misericordia di noi,mostraci la tua immensa bontà guarendo Ro-berto, ti prego Madre cara, aiutami, concedimiquesta grazia. Confido in te! Grazie.

    Antonella***

    Ti prego, Madonna del Divino Amore, inter-cedi per me presso il Signore affinchè miconceda di fidanzarmi con il regazzo di cui so-no innamorata. Sono nove anni che sono solain questo senso e non ce la faccio più a staresenza un ragazzo che mi voglia bene e sia in-namorato di me. Grazie.

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  • Didascalia In relazione alla normativa sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali (legge 31/12/1996 n. 675), ci è gradito comunicarLeche il Suo nome è stato inserito nel nostro indirizzario esclusivamente allo scopo di informarLa sulle iniziative del Santuario, delle Associazioni e garantiamo chetali dati sono utilizzati esclusivamente per l'invio di comunicazioni inerenti le nostre opere e sono trattati con la massima riservatezza. Qualora queste comunicazioni non fossero di Suo gradimento è Sua facoltà richiedere la cancellazione dei dati relativi alla Sua persona dal nostro indirizzario.

    Per le donazioni tramite bonifico bancario, puoi segnalare, se vuoi, il tuo indirizzo sulla ricevuta bancaria.

    Ci consentirai di inviarti il nostro grazie!

    Grazie, Maria, per il ritorno a casa della no-stra figlia Barbara, partita in missione perl’Afghanistan.

    Gino e Gaia***

    Mi chiamo Mariarita, vivo a Roma da set-te anni ed oggi è la prima volta chevengo a visitare la Madonna del DivinoAmore. A Lei porgo una preghiera di ringra-ziamento, insieme alla mia famiglia, avendoottenuto, da Lei, la grazia per essere riuscitia ricongiungerci dopo quasi tre anni di sepa-razione forzata. Chiedo ancora alla Madon-na di vegliare su me e la mia famiglia, affin-chè non ci abbandoni mai e La supplico, in-fine, perchè non smetta mai di esaudire lenostre preghiere. Con infinita devozione.

    Mariarita***

    Grazie, Madre mia, per avermi fatto sco-prire la malattia, in tempo, per curarmi.Se puoi veglia anche sulla mia famiglia, so-prattutto la mia cara mamma Claudia e miofratello Lorenzo e papà Leandro.

    ***

    Cara Madonna, volevo inanzitutto ringra-ziarti per la vita che mi hai donato e per lasplendida famiglia in cui mi trovo. Volevochiederti di proteggermi e rimanermi accantonella vita, perchè so di averne bisogno e di in-segnarmi ad essere modesta e pura come Te.Grazie, perchè mi riempi il cuore di gioia.

    Maria Chiara***

    Madonnina mia, ti ringrazio per l’inci-dente che ho avuto con i miei nipotini,non ci siamo fatti assolutamente niente e so-

    lo Te devo ringraziare, anche se non sonodegna della tua protezione, sei però semprenei miei pensieri. Grazie, Madre di Dio, vor-rei che Tu ponessi sempre la tua mano sullatesta dei miei nipotini e di tutti i miei fami-liari. Ti prego per Riccardo, fà che possa ri-solvere bene anche il problema di salute cheha in questo momento. Te lo chiedo per luie ti chiedo che Tu possa fare in modo che siavvicini a Te. Tieni sempre la tua mano suDavide, ti prego, fà che possa sistemarsi. Tiringrazio Madre Santa.

    ***

    Ti ringrazio, Madonna del Divino Amore,per avermi concesso la grazia di rimane-re su questa vita terrena accanto ai miei fi-gli e a tutti i miei cari, per avermi salvatonell’incidente mortale occorsomi giovedì15/10/2010 alle due del mattino. Un bacio.

    Massimo***

    Cara Madonnina, ascolta le nostre pre-ghiere, aiutaci nel cammino della nostravita, fai sì che le nostre famiglie abbiano unavita felice e sana. Ti prego, cara Madonnina,Tu che ascolti tutti i desideri, fai sì che ungiorno possiamo diventare genitori di unbambino sano. Grazie.

    Erika e Daniele***

    Il 3 settembre 2010 Alessia è stata ricovera-ta per una turbercolosi: stavamo per per-derla, Alessia, a soli cinque anni. Grazie allaMadonna del Divino Amore, Alessia è guari-ta ed è stata dimessa dopo solo un mese emezzo di ricovero al Bambin Gesù. Grazieancora per la grazia ricevuta.

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    30 aprile: PELLEGRINAGGIO NOTTURNO

    Ore 24: primo Pellegrinaggio notturnoa piedi da Roma al Santuario.Partenza da Porta Capena, davanti alla Fao.

    17 aprile DOMENICA DELLE PALME – SS. Messe - Antico Santuario ore 6. Ore 9.15 Benedizione delle Palme e Processione.SS. Messe Nuovo Santuario ore 7 - 9 – 11 – 13 - 17 – 19 – 20. SS. Messe davanti all’Oratorio ore – 8 - 10 - 12 - 16 – 18. All’esterno della chiesaprocurarsi i rami di ulivo che si benedicono all’inizio di ogni Santa Messa.Ore 21 Sacra Rappresentazione della Via Crucis ispirata alla Sindone.20 aprile MERCOLEDÌ SANTO – Ore 15.30 - Pia Unione: Scala Santa. Rosario eSanta Messa.21 aprile GIOVEDÌ SANTO – Ore 18.30 Messa in Coena Domini e lavanda dei pie-di. Al termine della S. Messa processione per la reposizione del SS.mo Sacramentodal nuovo Santuario all’antico. 22 aprile VENERDÌ SANTO – Ore 17 Commemorazione della morte di Gesù. Col-letta per la Terra Santa. Adorazione della santa Croce. Ore 21 Sacra Rappresentazione della Via Crucis ispirata alla Sindone. 23 aprile SABATO SANTO – Ore 17 celebrazione dell’Ora della Madre. Ore 21 Solenne Veglia Pasquale. Presiede S.Ecc. Mons. Paolo Schiavon.24 aprile DOMENICA – PASQUA di Risurrezione di NSGC.25 aprile – Lunedì dell’Angelo – Pasquetta.

    Dal 25 aprile, tutti i giorni feriali,ore 8.30 S. Messa in diretta dal Santuario su TV2000

    SETTIMANA SANTA 2011

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