Marzo 2010

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Vite per l’Ail Una vita per l’Ail Gli angeli dell’Ail Gli artisti per l’Ail Stelle per l’Ail Uova per l’Ail La speranza dell’Ail L’Ail Le speranze dell’Ail Fiaccole per l’Ail Ail e Penne nere In vacanza con l’Ail ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE - ONLUS SEZIONE PROVINCIALE DI TREVISO Periodico semestrale dell’AIL Treviso - Anno XVII - n. 1 (Marzo 2010) Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB TV In caso di mancato recapito restituire all’ufficio di Treviso CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

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Rivista dell'AIL sezione Provinciale di Treviso

Transcript of Marzo 2010

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Vite per l’Ail Una vita per l’Ail Gli angeli dell’Ail

Gli artisti per l’Ail Stelle per l’Ail Uova per l’Ail

La speranza dell’Ail L’Ail Le speranze dell’Ail

Fiaccole per l’Ail Ail e Penne nere In vacanza con l’Ailpp A A P zz A

ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE - ONLUS SEZIONE PROVINCIALE DI TREVISO

Periodico semestrale dell’AIL Treviso - Anno XVII - n. 1 (Marzo 2010)Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB TVIn caso di mancato recapito restituire all’uffi cio di Treviso CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

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Sommario

AIL NOTIZIE - Periodico dell’Associazione Italiana contro le Leucemie ONLUS - Sezione Provinciale di Treviso (Iscritto al n. 923 del registro

stampa del Tribunale di Treviso il 4 febbraio 1994). Presidente Mariotto Pelos Teresa - sede operativa: via Zoppè, 37 - 31020 S. Fior (TV)

Tel. e Fax 0438/777415 - per la corrispondenza AIL Associazione Italiana contro le Leucemie ONLUS - C.P. 45 - S. Fior (TV) - Direttore responsabile Giovanni

Dan - Redazione e impaginazione a cura di Gianfranco Dal Mas - Stampa: GRAFICHE V. BERNARDI s.r.l. - Pieve di Soligo (Tv)

Per eventuali donazioni a favore dell AIL Treviso:

CCP n° 13278312 Bonifico: BANCA DELLA MARCA CREDITO COOPERATIVO IBAN IT 07 V 07084 61880 T20990040050

www.ailtreviso.it [email protected] [email protected]

Diagnosi delle Leucemie e Linfomi a Treviso (Dei Tos) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

“Ho incontrato storie di sofferenza, di sacrificio, di coraggio e di gioia…” (Cavallin) . . . . . . . . . . . 4

Sul convegno “Alleati insieme contro il tumore” (Bellè) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

A San Fior in via Zoppè c’è... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Le iniziative degli amici AIL di Montebelluna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Patate per l’AIL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

Juve, Del Piero e solidarietà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Calcio a 5 in memoria di un amico indimenticabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

Il Bilancio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Soffi d’organo e voci di bimbi per l’AIL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Una stella per tutti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Il mercatino di Algisa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

L’impegno coinvolgente dei volontari di Monastier . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Il ricordo di chi ci ha lasciato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

La storia. I 100 anni di Nani Dal Cin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

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Grazie ad un contributo di 150.000 euro l’AnatomiaPatologica di Treviso ha potuto ulteriormente espandere ilpotenziale diagnostico del Laboratorio di Citogenetica. Unanuova stazione di lavoro si è aggiunta alle tre esistenti (vedifoto). Quest’ultima apparecchiatura è dotata di un sofisticatosistema automatizzato capace di ridurre significativamente itempi di diagnosi. È l’ennesimo passo di un lungo cammino dicollaborazione che da anni vede la sezione trevigiana dell’AILstraordinariamente impegnata nel sostenere l’attivitàdell’Anatomia Patologica a favore dei pazienti oncoematologi-ci. Questo sostegno, unitamente alla straordinaria professiona-lità degli operatori, ha fatto dei laboratori di Citogenetica(coordinato dalla Dr.ssa Lucia Zanatta) e Patologia Molecolare(coordinato dalla Dr.ssa Luisa Toffolatti), un punto di riferimen-to che si estende oltre i confini aziendali. Da più di un anno,infatti, è iniziata una proficua collaborazione con l’Unità diEmatologia dell’Ospedale di Castelfranco, a cui viene garantitala diagnostica citogenetica e molecolare oncoematologica.L’azienda ULSS9, mentre esprime gratitudine ad AIL ed allagenerosità dei cittadini, non sta a guardare e sono in corsoimportanti investimenti (circa 300 mila euro) tesi a consolida-re ulteriormente il primato tecnologico in questo importantesettore. Nel corso del 2010 verranno infatti acquisiti strumen-ti automatizzati avanzati per l’allestimento dei cariotipi e perl’allestimento del materiale da destinare a sofisticate analisigenetiche. Continua dunque e si rafforza un proficuo rappor-to sinergico tra assenza sanitaria pubblica ed AIL.Non vanno inoltre dimenticati i progetti di ricerca in atto esostenuti dall’AIL. È ormai in fase avanzata il progetto di ricer-ca focalizzato sui linfomi cerebrali che sta producendo risulta-

ti preliminari di grande interesse. La speranza è quella di indi-viduare possibilità terapeutiche in un settore dell’oncoemato-logia particolarmente complesso. L’insieme di attività diagnosti-ca e di ricerca ha ulteriormente intensificato la già stretta col-laborazione tra anatomia Patologica ed Ematologia.Tale colla-borazione ha peraltro già prodotto la pubblicazione di nume-rosi studi scientifici, qui di seguito elencati, su importanti rivisteinternazionali.Nel rinnovare i ringraziamenti all’AIL per il generoso suppor-to, cogliamo l’occasione per riaffermare l’impegno dell’UnitàOperativa di Anatomia Patologica trevigiana, affinché ai pazien-ti oncoematologici possa essere offerta il più qualificato sup-porto diagnostico.

Gottardi M, Gattei V, Degan M, Bomben R, Zucchetto A,Tecchio C, Laurino L, Zanatta L, Dei Tos AP, Mordacchini M,Canal F, Gherlinzoni F. Concomitant chronic lymphocytic leu-kemia and acute myeloid leukemia: Evidence of simultaneousexpansion of two independent clones.Leuk Lymphoma.2006 May;47:885-889.

1. Stefani PM, Laurino L, Zanatta L, Valori L, Dei Tos AP,Gherlinzoni F.Primary cardiac onset of disseminatedBurkitt's lymphoma. Ann Hematol. 2008;87(6):487-488.

2. Licci S, Canal F, Dei Tos AP, Fedrigo M, Gherlinzoni F, BrennaA, Zanatta L, Rossi S.Aleukemic granulocytic sarcoma withassociated T-cell lymphoblastic lymphoma in the samelymph node: morphologic features and molecular signatu-res. Leuk Lymphoma. 2008;49:1411-1415.

3.Gottardi M, Danesin C, Canal F, Dei Tos AP, MariaStefani P, Calistri E, Salvadori U, Gherlinzoni F Completeremission induced by thalidomide in a case of angioim-munoblastic T-cell lymphoma refractory to autologousstem cell transplantation. Leuk Lymphoma. 2008;25:1-3.

4.Rossi S, Canal F, Licci S, Zanatta L, Laurino L , GottardiM, Gherlinzoni F, Dei Tos AP Cytogenetic evidence ofmetastatic myxoid liposarcoma and therapy-relatedmyelodysplastic syndrome in a bone marrow biopsy.Hum Pathol. 2009;40:1040-4.

Dr. Angelo Paolo Dei TosDirettore Dipartimento di Patologia Clinica

DIAGNOSI DELLE LEUCEMIEE LINFOMI A TREVISO TECNOLOGIA SEMPRE PIÙALL’AVANGUARDIA GRAZIE AD AIL

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…IN QUESTI TRE ANNI HO INCONTRATO

MOLTI VOLTI E MOLTE STORIE,

DI SOFFERENZA, SACRIFICIO,

CORAGGIO E A VOLTE DI GIOIA…

Il 30 Novembre 2009, con una tesi dal titolo “Effetti di Gefitinib,

inibitore dell’Epidermal Growth Factor Receptor, su blasti in vitro

di Leucemia Acuta Mieloide”, mi sono specializzata in

Ematologia presso l’Università degli Studi di Verona.

Questo traguardo, costruito a poco a poco con impegno,

costanza e non senza qualche sacrificio, ha un sapore del tutto

particolare perché per la prima volta buona parte dell’intero

percorso formativo di un medico specializzando si è svolta a

Treviso.

Dopo la laurea in Medicina, conseguita a Padova, ho iniziato a

frequentare il Reparto di Ematologia del Policlinico di Borgo

Roma a Verona e proprio allora, per una fortunata coinciden-

za, la mia strada ha incrociato l’AIL di Treviso. Nel 2006, infatti,

l’associazione guidata dalla signora Pelos ha stanziato un fondo

finalizzato a finanziare la formazione specialistica presso

l’Università di Verona di un medico che potesse in questo

modo operare anche e soprattutto a Treviso. Nello specifico

questo ha significato per me svolgere un primo periodo a

Verona e successivamente, dal febbraio 2007, spostare l’intera

attività clinica presso l’Ematologia di Treviso (Reparto di

degenza, Day Hospital e Ambulatorio).

Posso sinceramente affermare che questa occasione è stata in

qualche modo un’esperienza privilegiata, innanzitutto per la

familiarità dell’ambiente e delle persone che mi hanno accolta

fin dall’inizio e accompagnata negli anni. Mi riferisco in partico-

lare al personale medico, a partire dal Primario, dr. F.

Gherlinzoni, ma anche a tutti i miei colleghi nei quali ho sem-

pre trovato oltre che professionalità e umanità, anche molta

disponibilità nei miei confronti. Da tutti ho avuto e da tutti ho

imparato, soprattutto da ciascuno ho ricevuto stima e consi-

derazione, cose che a volte non sono così scontate in ambien-

ti più propriamente universitari e che mi hanno sempre fatta

sentire parte del gruppo.

Non penso di poter mettere in secondo piano la collaborazio-

ne (a volte anche la pazienza!) che ho trovato nel personale

infermieristico: questo può sembrare un dettaglio, ma diventa

di fondamentale importanza se si parte dal presupposto che

non vi sia tra medico e infermiere una gerarchia di compiti,

piuttosto una diversità di ruoli e mansioni che necessitano

degli stessi sforzi per il bene finale, quello del paziente. A que-

sto scopo contribuiscono silenziosamente e generosamente

molte altre persone: l’attività di volontariato dell’AIL è un

segno tangibile in Ematologia a Treviso, qui parole e iniziative

acquistano concretezza.

In questi tre anni ho incontrato molti volti e molte storie, di

sofferenza, sacrificio, coraggio e a volte di gioia. La formazione

di un medico passa anche per questo, attraverso ciò che non

si impara sui libri. Pur nella sua crescente espansione e attività

l’Ematologia di Treviso rimane un ambiente “a misura di mala-

to” e in tempi in cui va molto di moda parlare di umanizzazio-

ne degli ospedali e delle cure considero un privilegio non da

poco essere “cresciuta” in questo contesto ove, pur con dei

limiti, l’attenzione al paziente come persona viene rispettosa-

mente considerata.

Lo studio condotto per la mia tesi, in collaborazione col

Laboratorio di Biologia Molecolare e di Citogenetica dell’U.O.

di Anatomia Patologica e col Laboratorio di Colture Cellulari

afferente al Servizio Immuno-Trasfusionale dell’Ospedale Ca’

Foncello, rientra in un più ampio progetto coordinato dal dr.

M. Gottardi (nonché dal dr. Gherlinzoni), finanziato ancora una

volta dall’AIL Treviso e ufficialmente avviato due anni fa. Tale

progetto, dedicato alla memoria di Andrea Dassiè e Carmen

Presottin, si propone di valutare il potenziale terapeutico in

pazienti affetti da Leucemia Acuta Mieloide di un farmaco,

Gefitinib, attualmente approvato nella terapia di neoplasie soli-

de. È chiaro che per ora non si tratta che di pochi passi, ma

spesso la ricerca è fatta di piccole conquiste.

La mia sincera riconoscenza va a quanti hanno collaborato alla

realizzazione del lavoro fin qui svolto e non mancano di entu-

siasmo per gli ulteriori sforzi che ancora si rendono necessari.

Ma il “Grazie” si estende molto più ampiamente a tutti coloro

che in questi tre anni sono entrati a far parte del mio percor-

so ed è doverosamente rivolto in primo luogo a Treviso-AIL e

alla sua presidente signora Teresa Pelos che ne ha permesso

l’inizio e che, sono certa, condivide adesso con me la soddisfa-

zione della meta.

Dr.ssa Stefania Cavallin

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“ALLEATI INSIEME

CONTRO IL TUMORE”Momenti di dialogo e scambio di esperienze

tra pazienti, familiari, amici e operatori sanitari

sui problemi della malattia

Il giorno 24 ottobre 2009 ha avuto luogo presso la sala

Auditorium del Collegio Vescovile S. Pio X di Treviso l’incontro

“Alleati Insieme contro il tumore”.

Si è trattato di una prima iniziativa di questo tipo per la città

di Treviso, dove i protagonisti principali sono stati i pazienti che

ci hanno raccontato la loro storia umana di malattia. Hanno

avuto spazio anche i risvolti emotivi del familiare, dell’infermie-

re, del medico e del volontario.

L’Associazione Treviso AIL è stata rappresentata dalla nostra

presidente, la signora Teresa Pelos, che come sempre ha solle-

citato in noi grande commozione, prima di tutto per il suo vis-

suto di mamma.

Il Dottor Filippo Gherlinzoni è stato moderatore, insieme al

Dottor Alessandro Gava, della sessione dedicata alle associa-

zioni di volontariato di Treviso: LILT (Lega Italiana per la lotta

contro i tumori,AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie,

Linfomi e Mieloma), ADVAR (Assistenza Domiciliare Volon-

taria Alberto Rizzotti), AOI (Associazione Oncologica Italiana

Mutilati della Voce).

Un nostro infermiere, Ivano Seccafien, ha testimoniato con

grande sensibilità le emozioni vere

che vive quotidianamente all’interno

del reparto di Ematologia. C’è stato

inoltre chi ci ha regalato una doppia

narrazione: quella del medico e quella

del paziente. Cosa ha provato e quali

pensieri ha avuto il medico da una

parte e il paziente dall’altra in un gior-

no all’interno dell’ambulatorio ospe-

daliero, due ruoli diversi che celano

due persone cariche di emotività, di

pensieri e, a volte, anche di dubbi. Ed

ecco che, grazie alla dottoressa

Monica Guaraldi di Bologna, i due

ruoli si fondono, qualora sia il medico

ad ammalarsi e a recitare entrambi i

ruoli in un’unica persona. L’evento è

stato un successo soprattutto grazie a

Giannina, Leonardo, Paola, Efrem,

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Roberta, Armando… quest’ultimo paziente dell’Ematologia di

Treviso. Armando ha saputo trasmetterci tutta la sua sofferen-

za e la sua forza, ma anche tutto l’amore per la sua famiglia e

la riconoscenza per il personale ospedaliero. Uno spazio è

stato rivolto anche ai familiari di due pazienti che non ce l’han-

no fatta ma che sono stati sempre fino all’ultimo accompagna-

ti da infinito amore.

La dottoressa Eleonora Capovilla ci ha spiegato il punto di

vista dello psiconcologo, mentre il dottor Giovanni Rosti, coor-

dinatore scientifico dell’incontro, ha illustrato i risultati dell’in-

dagine conoscitiva “La voce dei pazienti” sui bisogni e i disagi

dei pazienti in corso di chemioterapia o radioterapia presso le

Unità Operative di Ematologia, di Oncologia Medica e di

Radioterapia. L’indagine è stata condotta dalla dottoressa

Marta Bellè, psicologa sostenuta da Treviso AIL, ed ha coinvol-

to 262 persone che hanno generosamente compilato un que-

stionario. I risultati ci dicono che i fattori più importanti di

aiuto per il paziente sono: al 97% una buona relazione con il

personale infermieristico, al 95% una buona comunicazione

con il personale medico e al 92% il sostegno da parte dei fami-

liari. Relativamente ai disagi organizzativi, quello di tipo lavora-

tivo è molto percepito in una percentuale pari al 36%, mentre,

riguardo agli effetti relativi alle terapie, la fatigue e i disturbi del

sonno sono gli effetti maggiormente percepiti, rispettivamente

in una percentuale pari al 51% e al 31%.

Grazie a tutti, a chi è stato così generoso da regalarci i vissuti

più intimi di sé, ma anche a chi ha partecipato all’incontro con

viva commozione.

Dr.ssa Marta Bellè

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Buon lavoro a tutti i volontari!

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A S. Fior in via Zoppè n° 37, presso l’abitazione della signoraPelos, si trova la sede dell’Associazione Italiana contro leLeucemie, sezione provinciale di Treviso, di cui la signora Teresaè presidente.La segreteria telefonica è attiva tutta la giornata e, oltre a com-piere la funzione amministrativa della sezione, mette in comu-nicazione con la presidente le persone che si trovano in diffi-coltà per vari motivi: perché lontane dalla famiglia, perché stra-niere, perché sole, perché impreparate di fronte alla malattia ocon problemi affettivi o economici.Spesso la signora Pelos riceve la richiesta dall’ammalato chepuò presentare patologie acute o croniche, situazioni di nonautosufficienza o problematiche insorte in seguito a terapieintensive, o dalla famiglia di poter usufruire dell’assistenzadomiciliare ematologica. Questa viene garantita da un’equipedi medici ed infermieri che prontamente interviene per soddi-sfare le esigenze del malato.L’AIL può provvedere ad assistenze notturne di ammalati gravia sostegno della persona stessa e della famiglia.Casa AIL è un’ulteriore soluzione a situazioni in cui si possonotrovare gli ammalati residenti in province lontane e che per breviperiodi non possono usufruire delle strutture ospedaliere.In via Zoppè n° 37 esiste anche un laboratorio di circa 80metri quadrati nel quale si svolgono tutte le attività pratichedell’anno in corso. Nel laboratorio tutto si crea, nulla si distrug-ge, tutto si trasforma.Si organizzano le campagne delle uova di cioccolata a Pasqua,delle stelle a Natale.Si dà inizio alla raccolta degli articoli che verranno pubblicatinel periodico semestrale AIL Notizie che esce a Pasqua e a

Natale. Le copie delgiornale vengonoimbustate e spedite aisostenitori e agli abbo-nati che rispondonoconcretamente.Si eseguono bombo-niere per Battesimi,Prime Comunioni,Cresime, Matrimoni,Lauree usando varimateriali, più o menosemplici, che la signoraTeresa acquista dacommercianti moltocomprensivi.Si organizzano concer-ti e cene sociali soste-nute economicamentedai soci stessi, tuttimolto generosi.

“La Marcia del Codolo” è una manifestazione sportiva localeche gli abitanti di San Fior e dei paesi limitrofi conoscono benee apprezzano molto.In certi momenti il laboratorio diventa una vera e propria fuci-na frenetica dove la presidente e le volontarie danno la loromassima disponibilità perché tutto sia pronto a tempo debito.La signora Pelos dice:“Non abbiamo mai speso un euro per lasede, la segreteria, il laboratorio”. Tutto ciò che è raccolto,viene investito nell’assistenza sanitaria, nella formazione delpersonale e nella ricerca scientifica.Grazie AIL per tutto il bene che riesci a donare agli ammalatie a tutte le persone che in te credono e per te operano con-cretamente.

Le volontarie di Villorba

A SAN FIOR IN VIA ZOPPÈ C’È...

Alcune volontarie nel laboratorio di via Zoppè

Le bomboniere dell’AIL

Gli amici dell,Ail

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Il 16 ottobre scorso si è svolta l’annuale serata di beneficenza“Tank you” presso Casa Gobbato del ristorante “Celeste” diVolpago del Montello. Questo è il nono anno che ci vede impe-gnate nell’organizzazione dell’evento realizzato grazie anche allasempre splendida cucina del ristorante che da alcuni anni ciospita con grande generosità e ai vini offertici dalle cantineAstoria della famiglia Polegato e Tenuta Santomè della famigliaSpinazzè.Con grande piacere abbiamo potuto constatare che i nostriaffezionati sostenitori ritornano volentieri portando nuoviamici. La presenza poi di moltissimi giovani ha contribuito allariuscita della serata rendendola più frizzante e dando a noi la

certezza del futuro di questa iniziativa. Alla serata hanno presoparte il dottor Filippo Gherlinzoni, primario del Reparto diEmatologia del Ca’ Foncello, e la presidente e anima dell’AIL diTreviso signora Teresa Pelos. Ed è seguendo i suoi suggerimen-ti che, per dare un taglio meno impegnativo alla festa, abbiamoeliminato l’asta e proposto solo una lotteria, piccola ma conprestigiosi premi, dono di artisti e commercianti della nostrazona.Il 2009 ci ha visto inoltre presenti alla “Maratona di danza” orga-nizzata per l’AIL dalla “Accademia di danza” di Cristina Panizzo.Nella splendida cornice del Parco Manin varie scuole di danza sisono avvicendate per l’intero pomeriggio e artisti di livello nazio-nale hanno allietato la serata con le loro esibizioni.Per raggiungere ambienti diversi e poter così coinvolgere e sen-sibilizzare un sempre più ampio numero di persone, abbiamopensato di dare il via ad alcune nuove iniziative, come l’organizza-

zione di tornei di golf e di burraco. Quest’ultimo si è tenuto lascorsa primavera presso il Golf Hotel di Asolo che ci ha conces-so il ristorante e la sala per il torneo. La sua realizzazione è statapossibile grazie all’esperienza organizzativa e disponibilità dellasignora che gestisce solitamente i tornei in questa sede e grazieallo sponsor che ha offerto un ricco buffet ai partecipanti.Il 18 ottobre abbiamo organizzato il secondo torneo di golf,che si è svolto su un percorso di 9 o 18 buche, cui hanno ade-rito una quarantina di partecipanti. Il Golf Montebelluna ci haconcesso l’utilizzo del campo e delle strutture per l’intera gior-nata e il nostro gruppo ha allestito un simpatico buffet a basedi salumi, formaggi e dolci preparati da noi stesse. Anche que-

st’anno abbiamo vissuto la manifestazione sportiva in un climadi serena partecipazione che ha contribuito ad avvicinare all’AILnuove persone.Dal 21 novembre al 5 dicembre nel negozio di via S. Pellico aMontebelluna esponiamo ed offriamo, in cambio di un piccolocontributo, i nostri lavori. Si tratta di tessili per la casa confezio-nati e ricamati a mano, addobbi natalizi ed oggetti da regalo,confetture e composte rigorosamente casalinghe, che ci hannoimpegnato nell’arco di tutto il 2009.Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e contribuito,permettendo così all’AIL di sostenere il Reparto di Ematologiadell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso e il Reparto diOncoematologia Pediatrica di Padova ai quali devolviamo l’in-tero ricavato della nostra attività.

Gruppo AIL Montebelluna

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TANTE INIZIATIVEPER COINVOLGERE

NUOVI AMICI E SOSTENITORI

Gli amici dell,Ail

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Da tempo conosco la signora Teresa Pelos, Presidente

dell’AIL Treviso, e frequentando il reparto di Ematologia,

dove lei opera come volontaria accanto a quanti sono

colpiti dalla leucemia e altre malattie del sangue, ho

potuto conoscere il segreto del suo grande successo.

Se hai l’occasione di parlare assieme, avverti il fascino esercita-

to della sua capacità di donare, la sua grande attenzione ai

malati e alle loro famiglie, il coraggio e la sicurezza di propor-

si e la sua disponibilità senza limiti. Alla sua associazione dedi-

ca 24 ore per sette giorni la settimana e dopo aver realizzato

il suo grande sogno, la divisione di Ematologia e il Day Hospital

per la cura di patologie oncoematologiche presso l’Ospedale

Ca’ Foncello di Treviso, è riuscita anche, con i soli finanziamen-

ti dell’AIL di Treviso, a realizzare un modernissimo laboratorio

di Citogenetica e uno di Biologia Molecolare. Ora vuole rea-

lizzare una seconda casa AIL nei pressi dell’Ospedale per mala-

ti e familiari, essendo quella di via Zalivani ormai insufficiente.

Per raccogliere fondi, nell’ottobre del 2008 ha coinvolto la

Nazionale Piloti e la Nazionale Cantanti per un incontro di cal-

cio allo Stadio Omobono Tenni di Treviso e per l’occasione

siamo stati coinvolti anche noi del CRAL, protagonisti come

calciatori per una serata indimenticabile.

Cosa poteva fare la Sezione Calcio per questa Associazione?

L’idea è nata alla fine di una partita di calcetto dove siamo

venuti a conoscenza che Antonello Reveane, medico presso la

Divisione di Ginecologia di Treviso, aveva a Roncan, nel

Bellunese, un pezzo di terreno rimasto incolto dopo la morte

del padre. Come sfruttarlo? E subito abbiamo pensato alle

patate… le patate per l’AIL.

Entusiasta dell’iniziativa,Antonello ci ha messo a disposizione il

terreno che abbiamo provveduto ad arare, fresare e coltivare.

Le patate sono state poi raccolte una bella domenica di set-

tembre. Dalle offerte per le patate abbiamo incassato 500

Euro che abbiamo interamente devoluto all’AIL.

Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo proget-

to e in particolare Joe, mio socio in questo lavoro. Il successo

ottenuto ci induce a ripetere l’iniziativa anche l’anno prossimo,

magari raddoppiando il raccolto. Noi della Sezione Calcio

CRAL cercheremo di essere sempre vicini alla signora Pelos

per aiutarla a realizzare il suo sogno: la nuova Casa AIL.

Angelo Mazzon

Quelli delle patate in quel di Roncan

Le patate dell’AIL

UN GRUPPO DI AMICI SCOPRE LA NOSTRA

ASSOCIAZIONE E…

PATATE PER L’AIL

Gli amici dell,Ail

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Lo Juventus Club Negrisia, fondato nel settembre del 2009, hadeciso di intitolare la propria associazione ad Alessandro DelPiero, un personaggio che nella storia della Juventus rappre-senta un campione, ma soprattutto un uomo cheha saputo trasmettere, e continua a farlo, i verivalori dello sport e dell’attaccamento allamaglia, un modello di lealtà, sportività e stileJuve.Lo Juventus Club Negrisia, oltre che un grup-po di appassionati bianconeri, è anche un’as-sociazione culturale e sportiva senza scopo dilucro che ha deciso di dare anche una valen-za benefica alla sua esistenza: i proventi delsuddetto club verranno infatti devoluti inbeneficienza all’AIL.

Lo staff composto da Roma Maurizio,Tonel Denis, Dall’AntoniaMassimo, Narder Mauro, Cremonese Ilario, Tonel Antonio,Tonel Dino, Roma Paola, Spricigo Elena, Contessotto Marta,Marchetto Giovanni, Marchetto Silvano, De Stefani Andrea,Lucchese Claudio, Drusian Sonia, Spricigo Francesca, MarianOmar e Roma Jonny, ha avuto il piacere di ospitare alla propriafesta la signora Furlan Bruna, mamma del campione juventino,che ha inaugurato il club consegnandoci un regalo personaledi Alessandro (la propria maglia autografata). Ci onoravanoinoltre della loro presenza la signora Pelos Teresa, presidenteAIL Treviso, e le giovani campionesse del mondo di PattinaggioArtistico su rotelle Lorenzon Alexa e Miotto Marta, residentia Negrisia di Ponte di Piave, membri dello Skating Club Pontedi Piave e Salgareda e Division di Portogruaro, vincitrici deltitolo iridato 2009 a Friburgo (Germania) e premiate nel corsodella festa dalla signora Bruna.Lo Juventus Club Negrisia ha avuto inoltre il piacere di riceve-re durante il pranzo i saluti, in diretta telefonica, del capitano

Alessandro Del Piero che, con la semplicitàche da sempre lo contraddistingue, haespresso i propri auguri al club, e poco piùtardi dalla signora Mariella Scirea, moglie del-l’indimenticato Gaetano che, come Ales-sandro, ha dato esempio a tutti di lealtà,modestia ed eleganza.

Juventus Club Negrisia

A NEGRISIA NASCE NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ

UN JUVE CLUB INTITOLATO AD UN CAMPIONE

DI GENEROSITÀ DENTRO E FUORI DEL CAMPO

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L’amicizia, lo sport e il ricordo di una persona amata e stimatada tutti: ecco gli ingredienti fondamentali che abbiamo utilizza-to noi organizzatori del “I° Torneo di beneficenza FEDERICOCIMITAN”, svoltosi ad Oderzo sabato 26 settembre 2009, perrendere omaggio a un ragazzo la cui memoria vivrà per sem-pre nei cuori di tutte le persone che lo conoscevano.La nostra idea iniziale era di riunire tutte le persone che, comenoi, portano Federico nel cuore, aiutando la famiglia e gli amicia superare un momento difficile come quello che si era improv-visamente ma inesorabilmente venuto a creare davanti ai nostriocchi: in pochi mesi avevamo visto un giovane ragazzo, nostrofratello, amico e compagno, venirci rubato dalla malattia.Grazie alla famiglia Cimitan, che nuovamente ringraziamo perl’appoggio e l’affetto dimostratoci, un semplice torneo di calcioa 5 si è trasformato in una vera e propria maratona di benefi-cenza e di altruismo che ha visto protagonisti i ragazzi che vihanno partecipato, le autorità intervenute, le associazioni, glisponsor della manifestazione (che hanno generosamente con-

tribuito a regalarci un sogno) e tutte le persone che hanno coni loro occhi commossi potuto testimoniare quanto amore cispinga a ricordare sempre il nostro amico Federico.Il contatto con la gentilissima signora Pelos, la quale è personal-mente intervenuta in sede di torneo, è stato tanto spontaneoquanto stimolante per spingerci a organizzare in maniera sem-pre più completa e decisa sia questa manifestazione che tuttequelle che verranno negli anni a venire.Le sedici squadre presenti al torneo sono state tutte vincitricidella partita più importante e difficile che un torneo come que-sto possa proporre: quella della beneficenza, dove tutti insiemedobbiamo lottare e vincere contro un male che ogni giorno ciporta via le persone a cui più teniamo.Cogliamo l’occasione per invitare tutti voi alla seconda edizio-ne del torneo che presumibilmente si svolgerà ad agosto diquest'anno in data da definirsi.

Gli amici di Federico

I° TORNEO DI BENEFICENZA “FEDERICO CIMITAN”

CALCIO A 5 IN MEMORIA DI UN AMICO INDIMENTICABILE

Gli amici dell,Ail

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BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2009

ENTRATE Valori in EuroSaldo Cassa 31/12/08......................................................................................................................... 697.833,75ENTRATE CORRENTI, SOTTOSCRIZIONI, INTERESSI MATURATI,ELARGIZIONI E LIBERALITÀ ............................................................................................................. 928.588,72TOTALE ............................................................................................................................................... 1.626.422,47

USCITESPESE CORRENTI:BORSE DI STUDIO, INFERMIERE PER ASSISTENZA DOMICILIARE, CONTRATTI LIBERO PROFESSIONALI PER MEDICI, BIOLOGI E ATTREZZATURE OSPEDALIERE ............................. 1.023.616,98CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE............................................................................................................ 8.872,00Spese varie: quota associative propaganda AIL nazionale, prodotti per sottoscrizioni, spese per copie giornalino “AIL Notizie”, locandine varie, spese a poste italiane, segreteria gennaio-dicembre 2009, assicurazione volontari, Lancia Y, pulmino, spese per volontari ................ 249.618,78TOTALE USCITE 2009........................................................................................................................ 1.282.107,76SALDO ATTIVO CONTO DI TESORERIA AL 31/12/09 .................................................................... 344.314,76DA CONTO CORRENTE POSTALE.................................................................................................... 107.015,27DA CONTO C/O CREDITO TREVIGIANO .......................................................................................... 479,02DA CONTO C/O BANCA DELLA MARCA ........................................................................................... 17.510,23DA CONTO C/O UNICREDIT BANCA................................................................................................. 20.530,52

TOTALE DISPONIBILITÀ al 31/12/09 ................................................................................................ 489.849,75

IMPEGNI ASSUNTI PER BORSE DI STUDIO, ASSISTENZA DOMICILIARE, RICERCA ............... 489.849,75

AVANZO............................................................................................................................................... 0,00

BILANCIO PREVENTIVO PER IL 2010

ENTRATEENTRATE CORRENTI, CONTRIBUTI, SOTTOSCRIZIONI, ELARGIZIONI E LIBERALITÀ ............................................................................................................. 850.000,00

TOTALE ENTRATE ............................................................................................................................. 850.000,00

USCITECONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE............................................................................................................ 20.000,00BORSE DI STUDIO, CONVENZIONI CON LE UNIVERSITÀ............................................................. 580.000,00ATTREZZATURE OSPEDALIERE, MATERIALE PER SOTTOSCRIZIONI, CONVEGNI, SEGRETERIA, ASSICURAZIONI E TIPOGRAFIA.............................................................................. 250.000,00

TOTALE GENERALE USCITE............................................................................................................ 850.000,00

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Gli amici dell,Ail

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SOFFI D’ORGANO E VOCI DI BIMBI PER L’AILIl 22 Novembre 2009, nella festa di Santa Cecilia patrona dimusici e cantori, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie inConegliano si è svolto, su iniziativa del maestro SandroCarnelos, un interessante concerto in favore dell’AIL.Il maestro Alberto Guerzoni di Ferrara ha eseguito all’organoun coinvolgente programma che ha condotto il pubblico nellesonorità insolite e suggestive delle musiche di autori di scuolafrancese, mettendo in luce, tra l’altro, le potenzialità sonore del-l’organo. Particolarmente apprezzati anche i brani compostidallo stesso maestro Guerzoni.Per ridurre la distanza fisica, e psicologica, esistente tra l’organi-sta e il suo pubblico – il primo posto il alto e completamentenascosto dalla struttura, il secondo curioso e attento ma etero-geneo e non “iniziato” all’universo dell’organo – anche quest’an-no è stato allestito un sistema di ripresa e videoproiezione cheha permesso a bambini e adulti di seguire istante per istantel’organista impegnato con mani e piedi, e gustare così doppia-mente la bellezza della musica e la bravura dell’esecutore.Il concerto era preceduto da una proiezione durante la quale,con una serie di foto, venivano mostrati i vari elementi e parti-colari che compongono l’organo a canne, nobile e complessostrumento presente in tante chiese in tutto il mondo, eppurecosì poco conosciuto, tanto da rendere la musica organistica

una delle meno conosciute e frequentate.Nella seconda parte il Piccolo Coro mdg, storico gruppo cora-le di bambini di Conegliano, diretto da Angela Liessi, ha quindipresentato il suo tipico repertorio con canzoni dolci, vivaci,riflessive o allegre, mai banali, tratte dal repertorio del PiccoloCoro per antonomasia, quello dell’Antoniano di Bologna.Il Piccolo Coro mdg ha inoltre voluto rendere omaggio a G. F.Händel, nel 250° anniversario della morte, con il branoCanticorum iubilo, tratto dall’oratorio Joshua, eseguito in questaoccasione con il testo latino della tradizione liturgica. Il brano,concertato e accompagnato all’organo da Davide Liessi e can-tato dai bambini, è risultato particolarmente significativo nel-l’ambito di un insolito concerto strumentale e vocale moltoapprezzato da un pubblico numeroso e attento.Non sono mancati infine espliciti richiami agli scopi, iniziative enecessità dell’AIL cui era dedicato il concerto.Cultura e solidarietà, strettamente legate tra loro, sono stateancora una volta segno di speranza per le giovani generazioni.

MLVoci di bimbi

Soffi d’organo

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Gli amici dell,Ail

La Protezione Civile di San Fior ha offerto

la sua preziosa collaborazione

in occasione della XVa edizione

della Marcia Lungo il Codolo.

Ringraziamo tutti volontari,

certi di poter usufruire della loro presenza

anche nelle prossime edizioni

della manifestazione.

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Gli amici dell,Ail

UNA STELLAPER TUTTIPer quattro giorni, il 6, 7, 8 e 9 dicembre, tutte le piazze italia-

ne, si sono animate dando vita alla campagna delle stelle diNatale.Il motto dell’Associazione Nazionale contro le leucemie e linfo-mi, è “donando 12 euro diventerai sostenitore dell’AIL e l’Asso-ciazione ti regalerà una stella”.La stella quindi, piccola piantina di un colore rosso brillante, pre-sente in moltissime famiglie in questo periodo, significa dare ericevere contemporaneamente.L’offerta è una libera espressione d’amore nei confronti di tuttal’umanità.La controparte sarà la gioia del dono e la certezza che tutto ciòche l’AIL raccoglie va a sostegno dell’assistenza sanitaria, dellaformazione del personale e della ricerca scientifica. L’offerta diun euro è un importante dono ed ha gli stessi scopi di una cifrasuperiore.Anche le piazze della Provincia di Treviso hanno risposto comeogni anno all’iniziativa con molta generosità. È importantesegnalare che ogni offerta è stata elargita in forma molto con-

sapevole, non ci sono mai state contestazioni, né forme di disi-stima nei confronti dell’Associazione o dei volontari.I volontari, aiutati da molti amici e sostenuti e coordinati dallapresidente Teresa Pelos, che per quattro giorni sono stati pre-senti nelle loro postazioni concedendosi un piccolo intervalloper rifocillarsi o potersi riparare dal freddo di dicembre, ringra-ziano i cittadini per la collaborazione assicurando che la loroopera è assolutamente priva di lucro e anche per loro la stellaè un dono e una ricompensa. Ora la campagna si è conclusa esi sta già lavorando per organizzare quella delle uova di Pasqua.L’Associazione Italiana contro le Leucemie ricorda a tutti i suoibenefattori presenti e futuri che la scelta della destinazione del5 per mille dell’IRPEF costituisce una risorsa importante peraiutare chi ne ha bisogno e tutti sappiamo di essere bisognosi.L’offerta di 12 euro è un investimento per la salute di tutti.

I volontari AIL

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Gli amici dell,Ail

Grazie all’impegno di Algisa

ed ai volontari sempre pronti

a darle una mano, continua

la bella iniziativa

dei Mercatini pro AIL.

Grazie a tutti gli affezionati

sostenitori

che credono nella nostra

Associazione.

IL MERCATINO DI ALGISA

In occasione della riunione per il rinnovo del consiglio di ammi-

nistrazione della Banca di Credito Cooperativo di Monastier e

del Sile tenutosi in aprile, il presidente signor Claudio Bin e il

consiglio amministrativo ci hanno concesso gentilmente di

poter svolgere presso il piazzale della sede principale a

Monastier la Campagna “Uova di Pasqua” a favore della nostra

associazione. Le volontarie, in compagnia dei volontari della

Protezione Civile e di un simpatico cagnolino trovatello, hanno

potuto così svolgere la loro opera di sensibilizzazione. Molte le

persone che hanno dimostrato interesse chiedendo informa-

zioni sull’AIL e concretizzandolo poi col segno della generosità.

Ringraziamo il presidente e il consiglio della Banca e, natural-

mente, tutti i nostri sostenitori.

L’IMPEGNO COINVOLGENTEDEI VOLONTARI DI MONASTIER

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Commozione cerebrale, occhio sinistro fuori orbita, bracciosinistro perso, gamba destra morta, paralisi facciale flaccida,guancia sinistra flagellata, frattura della quarta vertebra lom-bare.Era un referto medico spietato, significava morte.Era il bollettino stilato dai dottori dell’Ospedale di VittorioVeneto quel 10 settembre 1934 quando Giovani Dal Cinvi era stato portato praticamente morto.

Il primo ottobre 2009 Giovanni Dal Cin, Nani, ha festeg-giato 100 anni.

Quel bollettino ha accompagnato la sua esistenza, perGiovanni è come una giaculatoria, è il suo pater ave gloriaquotidiano.

Aveva 6 anni quando scoppiò quella guerra così tremen-da da essere chiamata “granda”. E ne compiva 8 quandoTodeschi e Bosgnachi arrivavano a Castello Roganzuolo,San Fior, inaugurando il terribile anno della fame. Ricordache dentro questa guerra ve n’era un’altra senza tregua:quella quotidiana per riempire lo stomaco. Confessa chese la nostra popolazione riuscì a sopravvivere durantel’anno drammatico dell’occupazione, ciò fu dovuto ad uncomplesso di astuzie. Bisognava aguzzare l’ingegno pernascondere ciò che altrimenti sarebbe stato requisito.Nella casa in fondo a via Larghe dove i Dal Cin dimorava-no, i Tedeschi erano arrivati più volte portandosi via tutto,ma non si erano accorti che in una specie di separé oltrela cucina, protetto da cane cargane, i Dal Cin erano riusci-ti a nascondere una mucca ed una brenta di vino.

Arrivò la chiamata sotto naia e fuuna vera novità per Giovanni cheviveva di nulla in un paese dovenon succedeva nulla. Alpino della70a Compagnia Cadore, fu nelle

caserme di Tai, Pieve, Feltre edAuronzo, ma l’addestramento lo

aveva portato su tutti i passidolomitici ai piedi delle nostremontagne, in marce e campimilitari estenuanti, con lozaino di 40 chili in spalla.Durante una esercitazionenei ghiaioni alle pendici delleTre Cime di Lavaredo aveva-no recuperato il corpo diun soldato tedesco della

La Storia

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L’ESTATE E L’INVERNO DELLA VITAI 100 anni di Giovanni Dal Cin,Nani

grande guerra, restituito dal disgelo primaverile. Era statodeposto nella cassetta delle munizioni e trasportato, adorso di mulo, ad Auronzo, e quel rientro si era trasfor-mato in un lungo e silenzioso corteo funebre.Toccava aduna Compagnia di alpini onorare quel caduto con ungesto di pietà, quella pietà che, causa la guerra, gli era statafinora negata.Giovanni se li ricorda tutti i suoi tenenti, capitani, colonnel-li e generali, tutti, nome e cognome, compreso il sergenteBelfiore che lo aveva sorpreso in libera uscita con il collet-to della camicia sbottonato. La sbottonatura, consigliatadal tenente medico della caserma, era dovuta ad un lividosul collo. Ma il sergente non aveva tollerato giustificazionie lo aveva punito a cento giri di corsa attorno a piazzad’armi.“Io li faccio, ma lei crepa”, era stata la reazione di Giovanniche aveva eseguito la punizione sotto gli occhi incredulidella gente presente in piazza e quelli divertiti di qualchecommilitone, ma il giorno dopo aveva chiesto rapporto alcapitano ed il sergente era finito in gattabuia.E quella marcia su un costone molto innevato del monteAntelao quando il capitano (si chiamava Canin ed era diMilano) raccomandò il silenzio. Appena l’ultimo alpino fual sicuro sulla forcella, la Compagnia fu sorpresa alle spal-le da un inquietante fragore e tutti poterono assistereall’irrompere a valle dell’immensa valanga. Poi un impres-sionante silenzio, un meraviglioso senso di pace, e tutti glialpini che guardavano il capitano...Arta, era questo il nome della mula condotta da Giovanni,mentre quella del suo amico Armando, Morolagna, si chia-mava Dama. Morolagna era un nome d’arte dovuto alfatto che l’amico andava a caccia di pelli di rumole. Menofantastico il soprannome affibbiato al compaesanoAntonio Colombera: era il trombettiere della Compagnia(nessuno come lui sapeva modulare le note del silenziofuori ordinanza) e per tutti era Toni tromba.Poi c’era il caporal maggiore Tullio De Vido di Conegliano,magazziniere, bravo e molto buono, ed il sergente maggio-re Giuseppe Ferri di Bergamo. Figure, voci, suoni che ognitanto ritornano insistenti a ricordargli la sua gioventù.Ritornano per poi riperdersi. “Tutti morti”, ricordaGiovanni...Il rancio non era male ed era di gran lunga più abbondan-te di quello che consumava in borgo Gradisca, sotto lerive della chiesa, dove la sua famiglia si era nel frattempotrasferita. Ma non era certo di grande qualità. Ricorda,infatti, che un commilitone, rientrato da una licenza, si eraportato una valigia di ogni ben di dio, ma un capitano,entrato chissà come in camerata, aveva sequestrato sala-

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Il resto della storia è una vita di duro lavoro, una famiglia,tre figlie. Da 60 anni Nani dimora in quella casa posta trala chiesa ed il cimitero, dove, quasi lambendola, è scorsa lavita di questo paese, Castello Roganzuolo, processioni,matrimoni, funerali… È cambiato tutto, ma per Giovanniforse non è cambiato niente, la sua vita sembra ancorascandita dai rintocchi che provengono dall’orologio delvicino campanile. Lo vedi andare dalla casa all’orto e al pic-colo vigneto. Le potava lui le viti fino a pochi anni fa, oraha rinunciato a salire sulla scala e deve affidarsi ai generi,che però devono tagliare i tralci quelli che indica lui all’al-tezza che dice lui.Rimpiange di dover muoversi con il bastone, quando untempo era veloce come una lepre. Ricorda con distaccotutte le vicissitudini che gli sono capitate e quel ritornello cheha accompagnato la sua esistenza: “Non piangere Dal Cin,hai petto di ferro, cuore di bronzo e polmoni di acciaio”.

Da quell’osservatorio privilegiato vede scorrere, ben piùfrenetica di un tempo, la vita di Castello. Lui è sempre lì,mentre le generazioni che gli passano davanti si sono rin-novate più volte, così come si rinnovano le stagioni, l’esta-te e l’inverno della vita.

dlmgfr

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La Storia

mi e formaggi, dicendo che mangiare in camerata era con-tro i regolamenti...Ricorda poi, con orgoglio, che in 18 mesi di naia, nonmarcò mai visita una sola volta.Finito il servizio militare Nani si diede da fare, ed era impe-gnato alla Montecatini di Bolzano quando successe il fat-taccio.Ritornava a casa in bicicletta dal capoluogo dell’Alto Adigeassieme ai compagni di lavoro quando, sul Fadalto, il grup-po fu superato da una macchina. Gli amici, conoscendo lasua temerarietà, lo provocarono: “Nani, vedi se riesci ariprenderla”. Giovanni si lanciò all’inseguimento.Erano rarissime allora le vetture che alzavano nugoli dipolvere nelle nostre strade, dove l’asfalto non aveva fattoancora la sua comparsa. Ma quel giorno sfortuna volle chefossero ben due le macchine ad incrociarsi sullo sterratodel Fadalto, e quella che saliva centrò in pieno il nostroGiovanni impegnato nel folle sorpasso.Un frontale terribile, fu lo stesso investitore, un medico, acaricarlo sulla sua macchina e portarlo nell’ospedale diVittorio Veneto.Il referto medico non lasciava speranze…Ma Giovanni aveva una forte fibra, o era scritto da qual-che parte che doveva festeggiare 100 anni. O già il desti-no cominciava a giocare con la sua esistenza.Aleggiava nella stanza d’ospedale, dove era ricoverato,questo ritornello: “Non piangere Dal Cin, hai petto diferro, cuore di bronzo e polmoni di acciaio”.Così lo incoraggiavano i medici, anche se dicevano che sefosse sopravvissuto sarebbe rimasto pazzo per le profon-de lesioni alla testa.

Due anni dopo Giovanni Dal Cin era a Pontinia, impegna-to nella bonifica dell’Agro Laziale. C’era un pezzo diVeneto in quegli anni nel Lazio, intere famiglie di colonierano giunti da ogni parte d’Italia in quella terra di paludie di malaria, per trasformarla in fertile zona di coltivazio-ne agricola. A tale impresa fu legata la vita ed il sudore ditanta gente arrivata anche dai nostri paesi.Il fisico era menomato a causa di quel terribile incidentema Giovanni disponeva di grinta e coraggio da vendere.Ma non era finita qua, perché Giovanni si ammalò di tifonero. Fatto salire su un treno, si ritrovò ancora una voltanell’ospedale di Vittorio Veneto.“Non piangere Dal Cin, hai petto di ferro, cuore di bron-zo e polmoni di acciaio”. Ancora una volta il destino fubenevolo, e Giovanni se la cavò, unico tra tutti i suoi com-pagni di stanza.Intanto era la guerra. Nel ’42 fu richiamato per partecipa-re alle operazioni sul fronte russo. Non lo sapeva, la patria,che Giovanni aveva il braccio sinistro devastato e grossiproblemi di deambulazione. Nani si presentò regolarmen-te e per giorni fu trattenuto al distretto militare di Udine,solo al momento della vestizione un tenente medico siaccorse che non era il caso di spedirlo al fronte e furimandato a casa con grandi scuse. Li conosceva tutti queisuoi compagni, tanti erano amici. Nessuno di questi ritor-nò dalla Russia.

L’alpino Giovanni Dal Cin festeggiato dai suoi “bocia”

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Vacanze

…l’aria pulita della montagna

il verde dei campi

il silenzio dei boschi

l’allegria delle feste

momenti di intensa condivisione

ritrovarsi vecchi amici

o diventare subito amici

un’unica numerosa famiglia

lasciarsi e ricordarsi

con infinita nostalgia…

…e qualcuno che ti riempie

di attenzioni materne…

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I grandi concerti per l’Ail

Piazze per l’Ail

Quadro d’autori per l’Ail

Con l’Ail per non dimenticare

Calcio e amicizia per l’Ail

Lo sport per l’Ail

I convegni dell’Ail Un mondo intorno all’Ail I grandi incontri per l’Ail

Casa Ail L’impegno dell’Ail Un mondo di solidarietà per l’Ail

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Gli amici per l’Ail

La stella dell’Ail

Lavorare per l’Ail

Soffi d’organo per l’Ail

Gli alpini per l’Ail

Voci di bimbi per l’Ail

Cori per l’Ail La mascotte dell’Ail In alto con l’Ail

Volare con l’Ail Sui monti con l’Ail Spettacolo per l’Ail