Maggio 2012

24
CREDITO UN 2011 DA INCUBO PER L’ABRUZZO INNOVAZIONE PESCARA CAPITALE DEL WEB EDILIZIA IMPRESE E SINDACATI INSIEME CONTRO LA CRISI NSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI MAGAZINE

description

Cna Abruzzo maggio 2012

Transcript of Maggio 2012

credito un 2011da incuboper l’abruzzo

innovazionepescara capitaledel web

edilizia impresee sindacati insiemecontro la crisi

INSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI

magazine

reGione05 eDiTORiaLe / Una macro regione per rilanciare gli investimenti06 CReDiTO / Per le imprese abruzzesi un 2011 da incubo08 nUOVe TeCnOLOgie / Pescara capitale italiana del web11 mODa / Le aziende del settore si mettono in rete12 mOVimPReSe / Per l’artigianato pessimo avvio d’anno15 FaB / in un sondaggio, le previsioni per l’estate 201216 inFRaSTRUTTURe / La lenta agonia del porto canale di Pescara17 eDiLizia / imprese e sindacati uniti con una ricetta anti-crisi18 COmmeRCiO / Scontro con gli iper sulle aperture domenicali19 FORmaziOne / in 400 all’appello di ecipa nel mese di maggio20 FeDeLTa’ aL LaVORO / assegnati a Chieti i premi della Cciaa

sommario / maggiO ’12

08

11

15

16

strozzati dalletasse protestanogli artigiani

strozzati dalletasse protestanogli artigiani

strozzati dalletasse protestanogli artigiani

INSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI

magazine

il WebFest di Pescarain una immagine scattatada mario sabatini

CNaABRUZZO REGIONE

4

Se lavori in proprio, possiamo fare business insieme.

Oggi chi lavora in proprio ha un aiuto in più. È Business Insieme, un’ampia offerta di servizi e prodotti personalizzati per sostenere liberi professionisti, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. Vieni in Filiale a parlare con uno dei nostri Gestori. Troverai la soluzione adatta alle tue esigenze.

Massimo Corona, artigiano.

Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali consultare i Fogli Informativi disponibili in Filiale e sul sito internet della Banca.

www.smallbusiness.intesasanpaolo.comBanca del gruppo

111151 Business Corona 210x297.indd 1 14/07/11 16.33

CNaABRUZZO REGIONE

5

adriatiCo, un mare di opportunità

EDITORIALE

serve una visione più ampia, in sinergia con i territori che hanno stesse necessità e interessi

di Italo Lupo

Se lavori in proprio, possiamo fare business insieme.

Oggi chi lavora in proprio ha un aiuto in più. È Business Insieme, un’ampia offerta di servizi e prodotti personalizzati per sostenere liberi professionisti, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. Vieni in Filiale a parlare con uno dei nostri Gestori. Troverai la soluzione adatta alle tue esigenze.

Massimo Corona, artigiano.

Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali consultare i Fogli Informativi disponibili in Filiale e sul sito internet della Banca.

www.smallbusiness.intesasanpaolo.comBanca del gruppo

111151 Business Corona 210x297.indd 1 14/07/11 16.33

L’ Adriatico, mare e qua-si golfo che si insinua tra spazi continentali e spazi

europei, è stato da sempre carat-terizzato da un intreccio di scambi culturali e commerciali, favorendo una operosità ed una capacità di adattamento che hanno consen-tito l’evolversi di un’economia omogenea o che ha tutte le po-tenzialità per esserlo.E’ proprio per questa capacità

che, dalla seconda metà del No-vecento, l’esplosione industriale legata alla piccola impresa, che dal Nord-est si è propagata lun-go le coste dell’Adriatico, insieme all’esplosione del turismo balnea-re, ha portato l’Adriatico ad essere uno spazio per l’Europa ricca.Una sorta di “Sun Belt” che ha

trasformato le coste in un susse-guirsi continuo di città, stabilimen-ti balneari, capannoni industriali, alberghi, strutture turistiche.La fascia adriatica si pone quindi

in una posizione di grande rilievo economico e organizzativo quale piattaforma da cui può sviluppar-si il processo di integrazione e di crescita verso l’est europeo.In questo contesto, la macrore-

gione adriatico-Ionica è stata con-cepita come una forma innovativa di cooperazione interregionale. Gli Stati coinvolti sono Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Gre-cia, Italia, Slovenia e Serbia-Mon-tenegro. Ad aderire, per il nostro Paese, sono le seguenti Regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Ve-neto, Emilia Romagna, Marche,

Molise, Puglia, Basilicata, Cala-bria e Sicilia.Nell’ottica di decisioni già prese

(vedi il “Corridoio adriatico” in cui i percorsi economico-commerciali coinvolgono esclusivamente il nord Adriatico) le nostre regioni vengono fortemente penalizzate e rischiano di essere completamen-te escluse da qualsiasi processo di riorganizzazione e innovazione dei processi infrastrutturali. Per quanto riguarda la ferrovia,

si sta favorendo la fascia tirrenica, collegandola attraverso l’Alta ve-locità alle linee del centro Europa, a discapito della linea adriatica, che potrebbe rischiare di diventa-re un ramo secco se non adegua-tamente potenziata o per lo meno supportata da servizi indispensa-bili.Si paventa la chiusura, o il man-

tenimento a costi insostenibili, degli aeroporti di Pescara ed An-cona: una ottimizzazione della distribuzione delle linee aeree da e per queste due città, in sinergia con l’aeroporto di Bari, portereb-be solo benefici riducendo il rap-porto costi/ricavi.Anche il discorso delle “Auto-

strade del Mare”, se non adegua-tamente sostenuto dalle Regioni Abruzzo e Molise attraverso una politica sui porti, rischia seriamen-te di portare questi due territori all’isolamento completo dai flussi di merci che si svolgono sull’A-driatico, a favore dei porti di An-cona, Bari e Taranto.

� segue a pagina 22

CNaABRUZZO LA CRISI ECONOMICA

6

L a stretta del credito, il temutis-simo “credit crunch”, mina alle fondamenta la solidità finan-

ziaria abruzzese, ed il quarto trime-stre del 2011 ne diventa in qualche modo il periodo-simbolo. Lo rivela l’analisi condotta dal Centro studi regionale della Cna su dati di Banki-talia, secondo cui tra ottobre e di-cembre dell’anno passato il credito concesso alle imprese, in Abruzzo, si è ridotto complessivamente di ben un milione di euro. Una cadu-ta media che è frutto di incrementi (pochissimi), ma soprattutto di de-crementi, forti tanto sul territorio – è il caso della provincia di Teramo (-23 milioni di euro rispetto al trime-stre precedente) e di Pescara (-15) – sia nei settori produttivi. Come ac-cade per le costruzioni (-21 milioni di euro all’appello) e i servizi (-19). Una sforbiciata dai tanti zeri cui non sfuggono le “famiglie produttrici”, ovvero la micro-impresa, con un ta-glio di ben 6 milioni di euro. Secondo l’analisi condotta da

Aldo Ronci, e presentata a media e opinione pubblica abruzzese, «ri-verberano i loro effetti sul sistema economico anche la diminuzione del credito alle famiglie consuma-trici, per l’acquisto di abitazioni, per 23 milioni di euro e l’incremen-to delle sofferenze per 97». Proprio su quest’ultima voce, ovvero le somme che le banche non riesco-no più a recuperare dai loro clienti, l’Abruzzo segna un record negativo nel rapporto tra sofferenze e im-pieghi, cioè le somme prestate: a livello nazionale è stato del 6,93%,

nella nostra regione sale patologi-camente fino all’8,53%. Unica nota in controtendenza, nell’autunno scorso, e nonostante l’Abruzzo resti ben al di sotto della media naziona-le (+0,97% contro 2,11%) figura la crescita imponente di depositi e ri-sparmio postale, voci che nel quar-to trimestre 2011 hanno ottenuto un incremento di 403 milioni di euro: una performance tanto notevole da modificare l’andamento dell’intero anno, passato da un decremento di 180 milioni (fino al 30 settembre) ad un incremento di 223 al 31 dicem-bre 2011. Altalenante, nel corso del 2011, il

dato sulla stretta creditizia operata verso le attività produttive: perché ad un primo semestre con il segno “+” (361 milioni in più nel primo tri-mestre, 206 nel secondo) ha fatto da contraltare un secondo assolu-tamente in nero, con 161 milioni in più nel terzo trimestre, ma addirit-tura uno in meno nel quarto. Imma-gine a zig-zag confermata dall’an-damento per province: la cura dimagrante registrata nel Teramano e nel Pescarese non è stata com-pensata dai risultati attivi di Chieti (+25) e L’Aquila (+12). Tra i comparti produttivi è il solo settore industriale (39 milioni in più) a far segnare un andamento positivo, unica eccezio-ne tra tanti segni negativi. Conferme ulteriori sulle condizioni

proibitive del credito alle imprese, arrivano ancora dalla Banca d’Italia, secondo cui i tassi d’interesse pra-ticati alla fine dell’anno scorso nella nostra regione erano mediamen-

La STReTTa DeL CReDiTOIL 2011 UN ANNO DA INCUBO

il centro studi della cna: male teramo e pescara, costruzioni e artigiani

il ministro Barca (sopra) e il presidente della regione Chiodi

CNaABRUZZO LA CRISI ECONOMICA

7

imprese allo stremo per mancanza di credito (BizCeLT.)

sopra, aldo ronci del Centro studi Cna.

te dell’8,34% (ma con punte del 10,84% per impieghi fino a 125mila euro) contro una media nazionale del 6,61%, pur a fronte di un tasso Euribor a sei mesi dello 0,99%. Il quadro non propriamente roseo

tracciato dalla ricerca del Centro studi, induce il presidente della Cna, Italo Lupo, a sottolineare la necessità di un pressante impegno istituzionale: «E’ evidente che in queste condizioni - avverte - il con-fronto avviato tra le diverse compo-nenti del Patto per lo sviluppo e la delegazione dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, il 4 maggio scor-so, è destinato ad assumere un rilie-vo particolare. D’altra parte, l’allar-me suscitato dall’attuale condizione del credito, nella nostra regione, si è tradotto in uno dei primi punti del documento sottoposto, di recen-te, all’attenzione del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Bar-

ca e del presidente della Regione, Gianni Chiodi. Ora è necessario che questo allarme esca dai documenti per tradursi in azioni concrete: è il caso della richiesta del mondo delle piccole imprese di destinare 20 mi-lioni di euro dei fondi Fas ai confidi, come primo atto di rimodulazione dei fondi stessi».Secondo i dati resi noti dall’Abi

regionale nel corso della sessio-ne straordinaria del Patto per lo sviluppo dedicata proprio all’ap-profondimento del tema creditizio, il comportamento della clientela abruzzese rientra nella media dei parametri nazionali, anche se le maggiori criticità si registrano sul fronte della sofferenza delle impre-se (l’8,3 per cento rispetto al 5,2 della media nazionale), e sul fronte del merito al credito (possibilità di ricapitalizzarsi, forme di sostegno esterno come il venture capital).

CNaABRUZZO INNOVAZIONE

8

i giovani al centrodella tre giorni dedicataalle nuove tecnologie

U n successo che va ben oltre le previsioni più ottimistiche e rosee della vigilia e degli

stessi organizzatori. Si è chiusa a Pe-scara la prima edizione del WebFest, manifestazione nata in occasione del decennale del Pwi (Premio del web italiano), che per tre giorni ha eletto la città adriatica a capitale italiana di tutto quanto ruota attorno al mondo del web. Nei tre giorni della manife-stazione, le splendide sale dell’ex Aurum sono state letteralmente prese d’assalto da oltre 3mila visi-tatori, ai quali si sono aggiunti – ma si tratta di un calcolo decisamente approssimato per difetto - i 15mila click virtuali di quanti hanno seguito in diretta, sul sito dell’evento, i diver-si appuntamenti in programma dal 9 all’11 maggio. Un evento giovane, dedicato ai

giovani (ma non solo), immaginato all’interno del progetto WiLab – il la-boratorio del web italiano, che si è in-vece concluso il 21 maggio - che ha

portato a Pescara i 60 migliori talenti del web di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Talenti che hanno avuto l’oc-casione di incontrare i big dell’on line a livello mondiale: dai creativi delle web agency, arrivati da tutta Euro-pa e dagli Stati Uniti, a quelli di casa nostra divenuti in pochi anni punti di riferimento a livello internazionale. Tavole rotonde, workshop e multi-talk hanno attirato professionisti del settore, ma anche semplici curiosi, affollando le magnifiche sale che nel 1939 un grande architetto italiano, come Giovanni Michelucci, trasfor-mò in quella che sarebbe stata per molti decenni la fabbrica-simbolo della città: le distillerie dell’Aurum. Edificio da qualche anno recupera-to alla sua bellezza originaria, grazie ad un imponente restauro, e forse per questo scelto dagli organizzatori dell’evento pescarese come ideale contenitore di una nuova cultura in-dustriale che avanza nel nostro Pae-se, catturando soprattutto l’interesse

La CaPiTaLe DeL weBIN MIGLIAIA ALL’AppUNtAMENtO DI pESCARA

CNaABRUZZO INNOVAZIONE

9

delle giovani generazioni.Il sipario sul WebFest si era alzato il

9 maggio, con il simbolico taglio del nastro da parte del primo cittadino, Luigi Albore Mascia, alla presenza dell’assessore all’Innovazione del Comune di Pescara Eugenio Sec-cia,; del presidente della Camera di commercio adriatica, Daniele Becci; del direttore della Cna di Pescara, Carmine Salce; della responsabile del progetto WiLab e dell’Aurum, Anna Rita Della Penna; del presi-dente dell’Asso Web Italia Onlus e direttore artistico dell’evento, Ro-berto Bonu. Il WebFest 2012 è nato da un’idea di Synteam New Media Agency di Pescara ed è stato realiz-zato sotto il patrocinio di Web Italia Onlus in collaborazione con il Comu-ne di Pescara. L’evento si è avvalso di un cofinanziamento di 137 mila euro della presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Gio-ventù e dell’Anci (l’Associazione na-zionale dei Comuni d’Italia).

soddisfatto dell’andamento generale dell’evento pescarese è il direttore artistico della manifestazione, nonché ideatore del WebFest, roberto Bonu, che è anche una delle massime autorità italiane del settore: «sono stati tre giorni bellissimi – spiega al termine della maratona di metà maggio – perché tantissimi giovani sono venuti a seguire gli eventi, ed era proprio a loro che ci volevamo rivolgere. infatti, per la prima volta, abbiamo incluso il WebFest nell’ambito del WiLab, il primo laboratorio del web italiano: un’evento che ha ospitato nelle giornate pescaresi i 60 migliori talenti del web italiano, selezionati in tutto il Paese nel corso delle nove tappe del Web talent show». «Per loro - aggiunge - è stata l’occasione di incontrare i numeri uno del settore, ma anche di confrontarsi con i migliori e apprenderne i segreti in vista del loro start-up. Per il vincitore, al termine di questo percorso alternativo di formazione, è arrivato il WiLab Prix, del valore di 100 mila euro in beni e servizi; mentre a sei di loro, grazie al Project Work cui stanno lavorando, sono state assegnate altrettante borse di studio, da svolgere in una delle agenzie partner del progetto».

iL dirEttorE artistiCo3 GiorNi CoN i taLENti dELLa rEtE

Nelle foto scattate da mario sabatinii tanti momenti della kermesse tenuta all’aurum

CNaABRUZZO REGIONE

10

CNaABRUZZO IMpRESE

11

La mODa in ReTepARtE DALL’ABRUZZO IL MODELLOpER UN SEttORE IN CERCA DI RILANCIO

T renta imprese abruzzesi del settore moda fanno rete per conquistare spa-

zio nel mercato italiano e globale e diventano un modello italiano di eccellenza. È questo “Imprese in rete”, il primo progetto “tecni-co” che a livello nazionale unisce piccole e medie imprese della moda. Nato il 24 gennaio 2012, il progetto è stato affidato dalla Regione Abruzzo al Raggruppa-mento temporaneo di imprese costituito da Eurobic Abruzzo e Molise Spa, che ne è capofila, Cna Abruzzo, Carsa srl, Partner srl, Izi Spa e Gal “Terre Pescaresi società consortile arl.”. «Abbia-mo risposto a un bando pubbli-cato nel 2010 coinvolgendo 32 imprese del settore, appartenenti all’area di Chieti, Teramo e Pe-scara - spiega Ciro Nardinocchi, amministratore delegato di Eu-robic Abruzzo e Molise Spa - e l’approvazione del piano opera-tivo da parte della Regione c’è stata a marzo. «Ora - aggiunge - abbiamo a disposizione 18 mesi per far decollare il progetto che si rivolge al settore moda, uno dei settori che meglio ci rappresenta e che oggi sconta una dura crisi

da cui speriamo di uscire. L’idea è di crescere per attirare anco-ra più imprese su altri territori ad oggi non ricompresi, perché “Imprese in rete” può diventa-re un modello di best practices, espressione di un’eccellenza di un settore che ci appartiene e che può rappresentare tutti». «Per questo la rete è importan-

te: è un contratto che le imprese possono sottoscrivere per acce-dere a mercati che ora sono dif-ficili da raggiungere – conferma Graziano Di Costanzo, direttore della Cna». «Il mercato interno – sottolinea - è sempre più affol-lato, convivere con la crisi non è facile, mettere insieme com-petenze e spenderle su merca-ti più ampi è un’occasione che le piccole e medie imprese non possono perdere». Speranza condivisa dalla Regione Abruz-zo, ente affidatario del progetto: «Considerata la scarsa natalità che c’è sul mercato nazionale e la crisi che ha colpito anche molte realtà storiche per la no-stra regione, non solo il progetto può essere utile alle maestranze qualificate rimaste senza lavoro, ma intercettare altre risorse che

consentano di portare avanti l’i-niziativa. Un invito, insomma, a guardare oltre» sottolinea Rai-mondo Pascale, responsabile Ufficio gestione Politiche attive del lavoro.

Una vetrina multimediale per aiutare le imprese della moda a farsi conoscere ed accrescere gli strumenti di integrazione. È il sito www.impreseinrete.net, destinato a seguire i diversi passi del progetto: «internazionalizzare non significa necessariamente delocalizzare ma individuare mercati esteri interessati a commercializzare prodotti realizzati in italia, frutto della migliore espressione del made in italy - dice simone d’alessandro, responsabile advertising di Carsa srl - e in questo senso un progetto come “imprese in rete” è utile per intercettare realtà imprenditoriali abruzzesi disposte ad allearsi per individuare uno o più canali all’estero».

ComUNiCarEPEr CrEsCErE

CNaABRUZZO CRISI

12

aRTigianaTO in aFFannOmai COSì giù DaL ‘99L’ABRUZZO ANCORA pEGGIO DELL’ItALIA

il centro studi cna: male il 2012decremento di 580 imprese

M ai così in affanno negli ultimi tredici anni. E’ la fotografia scattata dal

Centro studi regionale della Cna sull’andamento delle imprese artigiane nel primo trimestre del 2012: con un decremento di ben 580 imprese, nel primo trimestre 2012 - svela l’analisi condotta dal curatore della ricerca, Aldo Ronci, che ha passato in rasse-gna i dati forniti da Infocamere, il sistema informatico delle Came-re di commercio italiane - la no-stra regione mette a segno una performance negativa di parti-colare impatto. «Perché - spiega lo stesso Ronci - se è vero che anche il mondo delle imprese in generale registra una flessio-ne, tra gennaio e marzo, pari a 1.216 unità, la caduta dell’ar-tigianato viene da lontano; per l’esattezza, dal 2008, quando si è interrotto l’effetto propulsivo che aveva svolto sull’economia abruzzese dal 2000 al 2007. E non deve ingannare il buon risul-tato del 2010, solo temporaneo, perché determinato dal setto-re delle costruzioni in provincia dell’Aquila per via del sisma». Se

impressionano le cifre assolute, peggio accade con i valori per-centuali, che nelle loro pieghe evidenziano ancor più gli effet-ti della crisi: la flessione di 580 imprese artigiane è infatti pari al 48% di quella del totale delle imprese, ma le imprese artigia-ne sono solo il 27% del totale delle imprese; e il decremento percentuale delle nuove impre-se artigiane è stato dell’1,60%, un valore del 60% superiore a quello medio italiano (-1,04). In-somma, l’artigianato abruzzese va peggio di quello italiano, che pure certo non se la passa bene in questi mesi.Uniforme, anche se con qual-

che punta preoccupante, la fles-sione registrata sul territorio: a Teramo le imprese artigiane de-crescono di 194 unità; all’Aquila di 170; a Pescara di 110; a Chieti di 106. In percentuale, le imprese artigiane abruzzesi flettono più della media nazionale (-1,04%) in tre province (L’Aquila, Teramo, Pescara), mentre nel Chietino la caduta si attesta sulla stessa media nazionale. Forte la fles-sione anche tra i diversi settori

economici: la più consistente si verifica nell’area delle costruzio-ni (-300), seguita dall’industria (-111), dai servizi (-102), dalle ri-parazioni di auto e apparecchia-ture per la casa (-54), dalle attivi-tà ricettive (-24), dall’agricoltura (-11). Caso nel caso, per con-cludere questa carrellata, quello delle manifatture: mentre nelle imprese artigiane decrescono di 110 unità, in quelle non artigia-ne - al contrario - aumentano di 18. Insomma, meglio i grandi dei piccoli. In generale, il cattivo risulta-

to del primo trimestre del 2012 fa seguito a quello del quarto trimestre del 2011; è allora, se-condo la ricerca del Centro studi della Cna, il momento in cui si è bloccata la consistente immis-sione di nuove forze nel mondo imprenditoriale, in buona par-te proveniente dalla massa dei 24mila disoccupati del 2009 che avevano deciso di aprire nuove attività, pensando forse di trova-re un’ancora di salvataggio alla disoccupazione. Un’illusione che le crude cifre dello studio hanno seppellito.

CNaABRUZZO CRISI

13

«L’abruzzo si trova in piena recessione – afferma il direttore regionale della Cna, Graziano di Costanzo (nella foto), commentando i dati del Centro studi della confederazione artigiana – e i suoi indicatori sono comunque peggiori sia di quelli nazionali che di quelli del mezzogiorno. Unioncamere nel 2012 prevede una riduzione del Pil abruzzese del 2%, contro una flessione di quello italiano dell‘1,5% e dell’1,8% per il mezzogiorno». «E’ evidente - prosegue - che senza l’immissione di risorse finanziaria straordinarie, questa condizione di grave difficoltà, che colpisce soprattutto le micro e le piccole imprese, è destinata ad accentuarsi. Per questo abbiamo chiesto alla regione, assieme a Confesercenti e Confartigianato, di prelevare 20 milioni di euro dai fondi Fas da destinare al patrimonio dei confidi; attraverso il meccanismo moltiplicatore da loro generato, è infatti possibile calcolare che questa somma possa produrre nuovo credito fino a 300 milioni per le imprese».

Di COSTanzO«servono subitonuove risorse»

CNaABRUZZO REGIONE

14

missione serba per due aziende abruzzesi associate alla Cna, Piacentini e meuco, alla Fiera internazionale dell’edilizia di Belgrado. La missione nella capitale serba, tenuta dal 24 al 28 aprile scorso, è stata organizzata dall’ufficio politiche internazionali della Cna regionale, coordinato da mirco mirabilio, grazie ad un finanziamento del ministero dello Sviluppo economico. La manifestazione, cui ha preso parte anche un’azienda marchigiana, la Prical di Recanati, è stata occasione per sviluppare nuove relazioni ed approfondire le caratteristiche del mercato edilizio del Paese balcanico.

ELEzioNiLuciano di Loritosindaco a spoltore

Luciano Di Lorito, storico dirigente della Cna di Pescara, si è insediato il 15 maggio scorso nella carica di sindaco di Spoltore, centro collinare del Pescarese. Di Lorito era stato eletto al primo turno, sette giorni prima, conseguendo il 52,03% dei voti, alla guida di una coalizione di centrosinistra comprendente Pd, idv, Udc e Fli. al neo sindaco, gli auguri di tutta la la Cna abruzzese.

mostrELe foto di imbastaroesposte al mumi

il prestigioso scenario del mumi, il museo michetti di Francavilla al mare ospiterà dal 9 al 28 giugno prossimo la personale di Bruno imbastaro, fotografo abruzzese e dirigente della Cna. “Quel certo modo di porre lo sguardo” (questo il titolo della mostra) sintetizza, attraverso l’apporto di un centinaio di opere, il lungo rapporto professionale di imbastaro con l’arte fotografica, iniziato nei primi anni Settanta. il catalogo della mostra, curata da Daniela garofalo, è stato realizzato dalla casa editrice Textus.

aPPUNtamENtiil Consorzio LegnoLegnoall’openWeek 2012

Grande affluenza di pubblico, il 19 maggio scorso al Palacongressi di Montesilvano, per “OpenWeek” 2012, la kermesse organizzata dal con-sorzio LegnoLegno dedicata al mondo dei serramenti. Secondo Stefano Mora, direttore generale di OpenWeek, «nonostante il momento di forte tensione economica, Open Week resta un appuntamento atteso dagli ope-ratori del settore grazie alla formula, ormai collaudata, che unisce formazio-ne e informazione; l’appuntamento di maggio con il Centro Italia ha aiutato le imprese ad affrontare le nuove modalità di avvicinamento al mercato, in un’ottica di innovazione tecnica e sostenibilità ambientale dei prodotti, con un approccio maturo e consapevole con il mercato e basato sulle reali esigenze del cliente».

miSSiOniLe aziende abruzzesi alla Fiera di Belgrado

CNaABRUZZO tURISMO

15

P revisioni all’insegna di un cer-to ottimismo per la stagione turistica estiva che ormai

bussa alle porte. Lo sostiene un sondaggio condotto nelle scorse settimane, tra i propri associati, dal-la Federazione autonoma dei bal-neatori, la Fab-Cna, secondo cui, a pochi giorni dall’apertura ufficiale della stagione balneare, si prospetta un andamento sostanzialmente in li-nea con i numeri dell’anno passato (seppure con qualche piccola fles-sione), ma in positiva controtenden-za rispetto al 2010, vero “anno or-ribile” per il turismo regionale degli ultimi tempi. La media stagionale, infatti, a fine agosto potrebbe atte-starsi attorno a un “più 5%” rispetto a due anni fa, e a beneficiarne do-vrebbe essere il complesso dell’of-ferta turistica regionale: pensioni, hotel, campeggi, agriturismi. A detta del segretario regiona-

le della Fab-Cna, Cristiano Tomei, «seppure i mesi di giugno e luglio appaiono destinati a segnare qual-che flessione nei numeri assoluti (che tradotto in percentuale dovreb-be portare a una contrazione media dell’un per cento rispetto al 2011), buone prospettive di recupero, con gli interessi, potrebbero maturare nel mese-clou della stagione esti-va, ovvero agosto: la previsione che oggi il nostro sondaggio, condot-to tra oltre 350 imprese turistiche, fotografa come stabile, potrebbe essere modificata da alcune scelte operate “last minute” dai vacanzieri, tanto da determinare un importante flusso in aumento delle presenze». Come? A detta della Fab-Cna, «a favore di una crescita delle presen-ze, potrebbero giocare la tenden-za, già verificata nel ponte di inizio maggio, a riproporre, da parte di

un vasto pubblico, un soggiorno in luoghi già sperimentati e a breve di-stanza dal luogo di residenza. Fat-tore cui potrebbe aggiungersi, da parte di molte famiglie italiane alle prese con la crisi, la consapevolez-za che proprio nel mese di agosto si possa realizzare il sogno dell’unica vacanza dell’anno; senza dimenti-care l’appeal esercitato, almeno in Abruzzo, dalla qualità dell’offerta eno-gastronomica». Indicazioni, poi, nel sondaggio

della Fab-Cna arrivano anche sulla durata dei soggiorni e sulla spesa pro-capite negli hotel e nelle altre strutture ricettive da parte del po-polo dei vacanzieri: nel primo caso, la media potrebbe attestarsi sulla settimana di presenza (in regime di pensione completa oppure di mez-za pensione); nel secondo su una spesa media, per lo stesso periodo di vacanza, compresa tra un mini-mo di 1.300 e un massimo di 1.800 euro, per un nucleo familiare di tre persone. Ed eccoci al capitolo oc-cupazione, infine. Anche in questo caso, l’andamento della stagione alle porte dovrebbe confermare una piccola crescita generale, con un picco preventivato - come ovvio - nel mese di agosto: «Si tratta di un settore – conclude la sua illustrazio-ne Tomei – che in Abruzzo vuol dire circa l’8% del totale degli occupati: nel 2012, a beneficiarne dovrebbe essere una manodopera tendenzial-mente composta di under 30 e, in misura ancora più accentuata (circa il 60%) di donne».

OTTimiSmO aL SOLeBUONE LE pREVISIONI pER LA pROSSIMA EStAtE

saranno 13 i centri della costa abruzzese a fregiarsi, nell’estate del 2012, del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, assegnata ogni anno dalla Fondazione Europea per l’Educazione ambientale alle località che si distinguono per la qualità dei servizi delle proprie spiagge e per il valore ambientale del proprio mare. i centri della costa abruzzese premiati con la Bandiera Blu, un marchio europeo che certifica il ridotto impatto ambientale delle politiche dei comuni balneari che lo ottengono, si trovano i provincia di Chieti (6) e di teramo (7). Ecco l’elenco: ortona, rocca san Giovanni, san Vito Chietino, Fossacesia, Vasto, san salvo, martinsicuro, alba adriatica, tortoreto, Giulianova, roseto, Pineto e silvi.

amBienTeLe nuovebandiere blu

in un sondaggio Fab-cna, le ciFre della stagione alle porte

CNaABRUZZO INFRAStRUttURE

16

iL PORTO aFFOgaTODRAGAGGIO: GEttA LA SpUGNAANChE IL pRESIDENtE DELLA pROVINCIA

V eti incrociati insuperabili. Mancato sostegno da parte del governo. Per il porto di

Pescara, sommerso dalla melma, è davvero l’anno zero: a qualche mese dall’insediamento, a metà maggio ha gettato la spugna an-che Guerino Testa, presidente della Provincia e commissario designa-to per il dragaggio. E adesso sol-tanto un autentico miracolo potrà scongiurare la fine ingloriosa dello scalo. Eppure, la ripulitura dei fondali del

porto canale era stata considerata da tutti un’operazione necessaria, per ridare un minimo di funzionali-tà a una struttura paralizzata ormai da diversi mesi, tanto da mettere in ginocchio le attività produttive che attorno alla vita dello scalo ruota-no, a cominciare dalla movimenta-zione delle merci e dalla pesca. «La gravissima situazione di im-

praticabilità in cui versa il porto di Pescara – fotografa la situazione l’ormai ex commissario nella lettera inviata al presidente del Consiglio Monti - determina crescenti danni di tipo economico, sociale, turisti-co e di immagine della città, oltre ad un concreto rischio di esonda-zione del fiume le cui conseguenze si prospettano tra le più disastrose

per il capoluogo adriatico».Un quadro drammatico, che ha

fatto richiedere a Cna, Confeser-centi e Confindustria pescaresi la proclamazione dello stato di emer-genza e la nomina di un nuovo commissario. «Si tratta - affermano le tre asso-

ciazioni d’impresa - della certifica-zione del generale fallimento delle iniziative messe sin qui in campo, ad oltre un anno dalla dichiarazio-ne dello stato di crisi della struttu-ra, tra rimpalli di responsabilità e scaricabarile». «Nessuno - aggiungono - sa dire

infatti quando e come si potrà mettere mano, in modo risolutivo, a una situazione drammatica che getta un’ombra sul destino degli operatori portuali e della marineria della città, senza contare i danni irreversibili già provocati all’econo-mia pescarese ed all’intera realtà turistica regionale, dall’interruzione dei collegamenti stagionali con la sponda croata». «ll perdurare di questa situazio-

ne, anche per pochi mesi ancora - concludono - porterebbe a risvolti inimmaginabili sull’economia pe-scarese e sull’occupazione: da qui, perciò, il non più rinviabile ricorso ad uno stato di emergenza».

ma qual è la consistenza del porto pescarese dal punto di vista commerciale? difficile dirlo, vista la paralisi attuale, ma qualche cifra si può citare, come quelle riportate nel portale dell’osservatorio regionale sui trasporti, le infrastrutture e la logistica gestito da Unioncamere e regione abruzzo. Nel 2010, per quanto riguarda il traffico passeggeri, erano state oltre 23mila le persone transitate, con poco meno di 4mila auto. Quanto alle merci, tra le principali sostanze sbarcate figurano la benzina ecologica, il gasolio, la sansa esausta. Una fetta consistente di movimento merci è rappresentato anche da tubi metallici e serbatoi.

LE CiFrEdELLa Crisi

CNaABRUZZO COStRUZIONI

17

imprese e sindacati:Favorire il rilanciodel settore“a costo zero”

NormE ChiarE E trasParENtiOccorre stimolare la domanda di edilizia privata, attraverso l’approvazione delle norme collegate al “Decreto Sviluppo - Piano casa 2”, che rappresentano strumenti formidabili di stimolo della domanda da parte dei cittadini, sono finalizzati a interventi di riqualificazione delle abitazioni e contribuiscono alla riqualificazione urbana, delle città e del territorio.

sNELLimENto BUroCratiCoL’inefficienza delle Pubbliche amministrazioni, quasi sempre causata da norme poco funzionali e poco chiare, rappresenta la madre di tutti i problemi. i costi al sistema produttivo ed ai costruttori, in particolare, sono divenuti elevatissimi.

stoP a NormE EstEmPoraNEEDa anni si chiede il Piano regionale per le attività estrattive, che non è stato mai fatto.

zoNE sismiChEgiusto corrispondere un contributo per il deposito e l’esame dei progetti in zona sismica, ma che non può essere tre volte quello delle regioni limitrofe, a fronte di un servizio non adeguato: si verifica soltanto il 10% dei progetti a fronte del 100% delle altre regioni.

LE ProPostE

U n tavolo permanente in cui discutere e individuare le misure per stimolare una

ripresa immediata del settore edi-lizio. Tutto questo, senza aggravi di sorta sui bilanci delle pubbliche amministrazioni: per raggiungere l’obiettivo bastano «regole chiare e lanciare proposte a sostegno dello sviluppo, degli investimenti, della legalità, della qualità del costruire e di un lavoro sicuro, stabile. Senza dimenticare il rispetto del territorio e le prerogative ambientali che con-traddistinguono l’Abruzzo».E’ la proposta-shock, visto che

non prevede investimenti di sor-ta, avanzata alle forze politiche e alle istituzioni locali, da quelli che possono essere definiti come i veri e propri stati generali dell’edilizia abruzzese: gli industriali dell’Ance, e con loro le associazioni della picco-la impresa Cna Costruzioni, Apiedil, Confartigianato, Acai, Casartigiani, Upaclaai, Lega Coop, Confcoope-rative, oltre ai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Insomma, davvero l’universo rappresentativo di un set-tore che, almeno per un momento, ha provato a mettere da parte inte-ressi corporativi e di categoria, per tentare di pensare globalmente.Puntano insomma sulla ripresa del

dialogo sociale i protagonisti di un settore, l’edilizia, che resta una del-le punte di diamante dell’economia regionale, forte di circa il 10% degli occupati totali, di un apporto al Pil

del 13%, di una ottantina di settori collegati, di un fatturato diretto che sfiora i 4,5 miliardi di euro all’anno.«Il mercato – spiegano nel do-

cumento posto all’attenzione del mondo politico e imprenditoriale regionali dai promotori - è suddi-viso in un 50% legato alle abita-zioni (20% nuovo, 30% recupero), oltre a un altro 30% di costruzioni non residenziali e un 20% di opere pubbliche». Dunque, è proprio da-gli investimenti privati che deriva la maggiore capacità di attrazione di questo segmento dell’economia re-gionale, ed è proprio su quest’area che occorre puntare con decisione l’attenzione. Come? Anche senza investimenti

massicci – promettono i protago-nisti del patto - ma a condizione di poter riattivare l’elementare mecca-nismo della domanda e dell’offerta. Una ricetta a costo zero, dunque, quella elaborata da imprese e sin-dacati, che puntano a stimolare i comparti del recupero e della sosti-tuzione (abbattimento e ricostruzio-ne): «Perché - avvertono - in ballo possono esserci investimenti del valore di un miliardo di euro l’anno, e tutto grazie a risorse private».Numeri così importanti, tuttavia,

non hanno sottratto l’edilizia a quel forte vento di crisi, figlio della con-trazione degli investimenti pubblici, dei ritardi nei pagamenti delle pub-bliche amministrazioni, nell’ecces-siva burocrazia, nella stretta credi-tizia, che spira forte sull’Abruzzo: una miscela micidiale, che mette a rischio la sopravvivenza soprattut-to delle piccole e medie imprese, ovvero il tessuto di riferimento del settore. Una miscela che dal 2007 ha portato a una flessione del 30% sui nuovi investimenti, ricacciando indietro di oltre un decennio il com-parto, con la perdita di circa 10mila occupati. Insomma, fare presto di-venta adesso non più un invito ma un imperativo.

UniVeRSO eDiLiziaREGOLE ChIARE pER StIMOLARE LA RIpRESA

CNaABRUZZO DIStRIBUZIONE

18

Le RagiOni Dei PiCCOLiCOMMERCIO: è BAttAGLIA CON I COLOSSISULLE ApERtURE DEI NEGOZI NEI GIORNI FEStIVI

«Sosterremo in tutte le sedi la scelta, concor-data tra Regione, sinda-

cati e associazioni del commercio, di limitare i giorni di apertura dome-nicale e festiva dei centri commer-ciali in Abruzzo». Lo afferma il settore Commercio

della Cna abruzzese, polemizzan-do con la levata di scudi di Feder-distribuzione, l’associazione che raggruppa i grandi centri commer-ciali. Secondo la Cna «l’intesa rag-giunta nei giorni scorsi ed illustra-ta alla pubblica opinione dal vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, rappresenta un ragio-nevole punto di compromesso tra diverse esigenze: che sono quelle della grande distribuzione, ma an-che quelle di un piccolo commercio ormai strozzato dalla crisi e dei di-pendenti del settore». A detta dell’Associazione è so-

prattutto la tutela delle ragioni dei piccoli imprenditori del commercio, una delle molle che ha fatto scatta-re il provvedimento varato nei giorni scorsi: «La verità - sostiene - è che i centri delle nostre città si vanno sempre più desertificando e impo-

verendo il territorio di insediamenti qualificati, spesso di carattere stori-co. Lo strapotere dei centri commer-ciali, cui la nuova normativa non im-pedisce certo di poter restare aperti per molte festività, non può essere l’unico punto di riferimento; occor-re invece una visione equilibrata del rapporto con le micro-imprese, ed è in questo senso che muove anche la decisione di congelare per quattro anni l’apertura di nuovi megastore». «Dunque - osserva Cna Commer-

cio - la decisione di Federdistribu-zione di impugnare la norma abruz-zese rivela la volontà di mantenere inalterato un privilegio, a danno del-la piccola distribuzione. Qui non si tratta di opporsi a un processo di liberalizzazioni, ma un conto è che questo avvenga con regole valide per tutti, un altro conto con prov-vedimenti che favoriscono solo i grandi». Secondo la Cna, infine, «è opportuno che la Regione Abruzzo condivida a livello nazionale, con gli altri enti regionali, la propria scelta: in modo da poter contrastare con maggiore efficacia i tentativi di op-posizione che i settori più forti pro-veranno a mettere in campo».

«abbiamo voluto ribadire il principio della competenza della regione a legiferare e a decidere in materia di commercio e quindi in materia di disciplina degli esercizi commerciali, così come prevede l’articolo 117 della Costituzione». Parola di alfredo Castiglione, vice presidente della regione e “padre” del provvedimento, secondo il quale «tra la liberalizzazione selvaggia e l’eccessiva burocrazia c’è spazio per una regolamentazione ragionevole, che tuteli tutti coloro che animano il settore. Credo che la legge regionale che regola le aperture dei negozi avesse raggiunto un saggio equilibrio tra la necessità di vendere e la libertà di godersi il riposo dei lavoratori del commercio».

CaSTigLiOne«Questionedi competenze»

CNaABRUZZO CORSI

19

O ltre quattrocento par-tecipanti, decine di do-centi coinvolti, tante

sedi territoriali aperte ai corsisti. Si chiude così, con un bilancio decisamente lusinghiero, la se-conda edizione del “Maggio-formativo”, la manifestazione voluta dell’ente formativo della Cna abruzzese, Ecipa. Quattro i settori che hanno fatto da filo conduttore dell’evento, che ha interessato le sedi provincia-li abruzzesi: acconciatura ed estetica; tessile-abbigliamento; costruzioni ed impiantistica; ali-mentare. Campi in cui l’attività formativa ha incrociato alcune delle aree più vitali della piccola e media impresa regionale (è il caso di edilizia e tessile-abbi-gliamento, soprattutto), ma an-che alcune delle eccellenze più tipiche – come nel caso del set-tore agro-alimentare – del made in Abruzzo.A questi comparti, si è poi ag-

giunto anche un quinto filone, di carattere decisamente più “trasversale”, che ha attraver-sato orizzontalmente i diversi campi dell’universo formativo: dallo “zen”, ovvero l’arte della manutenzione “faidate” della bi-cicletta alle reti d’impresa; dal-la fotografia alla strategie delle vendite a ore; dalle novità nor-mative sulla privacy al digitale terrestre; dallo stress da lavoro al ciclo dei rifiuti; dall’uso con-sapevole e attento dei social web ai problemi derivanti dalla responsabilità civile. Insomma, tutto quanto possa servire per accrescere il bagaglio informa-tivo delle imprese, ma anche

dei semplici cittadini. Che infatti hanno risposto in tanti, affollan-do le sale in cui si sono tenuti i corsi, all’appello dell’ente pre-sieduto Franco Cambi e coordi-nato da Lorenza Di Giulio.Spetta proprio a quest’ultima,

mentre scorre i dati sulla par-tecipazione alle diverse sedute formative, tracciare un bilancio del Maggioformativo 2012, che quest’anno ha visto coinvolta nell’organizzazione dei corsi anche la Fondazione Caritas pescarese, l’ente strumentale della Caritas diocesana. Ovve-ro, una delle agenzie più attente e sensibili alle diverse emergen-ze sociali presenti sul territorio, ma soprattutto una realtà sal-damente radicata nel territorio ed impegnata nell’accompa-gnamento educativo delle nuo-ve generazioni e dei migranti: «Abbiamo messo in campo un pacchetto di proposte e azioni mirate all’accrescimento - dice Di Giulio - della qualità della for-mazione professionale, cercan-do di renderla più accessibile e rispondente alle rinnovate esi-genze del mercato del lavoro». Numerosi i partner d’impresa e associativi coinvolti nella lun-ghissima kermesse formativa voluta dall’Ecipa, una maratona che ha preso il via il 3 maggio a Chieti, per concludersi il 31 a Teramo, quando il sipario è sce-so definitivamente su una espe-rienza che adesso guarda al fu-turo con ancora più attenzione e motivazioni. Ma perchè con-sapevole del prezioso bagaglio di esperienza maturato in questi due anni.

dUE rUotENo ProBLEm?La manutenzione “faidate” della bici protagonista di uno dei corsidell’Ecipa

CrEatiVitàiN stoFFaCome realizzaredei bellissimifiori artistici da un materialeche non ci si aspetta

L’artEdEL CiBotradizione e sicurezzanei corsi dedicatial settore alimentare

i trUCChidEL trUCCoProfessionale o no, per il giorno o la sera,svelati i segretidel make-up

EdiLiziaiN CattEdradal codice degli appaltialla sicurezza: il cantierediventaprotagonista

i PEriCoLidELLa rEtEimparare ad usarein tuttasicurezza i diversi social network

PRimaVeRain FORmaziOneIN 400 ALL’INIZIAtIVA ECIpA

CNaABRUZZO RICONOSCIMENtI

20

commerciantiartigianie lavoratoridipendentipremiatiper la lorodedizione

I l lavoro come missione. Come orizzonte. Come impegno di una vita intera. Questo il senso

della diciottesima edizione del pre-mio dedicato alla Fedeltà al lavoro e al progresso economico, giunto alla diciottesima edizione, che la Camera di commercio di Chieti ha organizzato a fine aprile. Commer-cianti, artigiani, dipendenti, titolari di piccole imprese edilizi, agricole, soci di cooperative, sono stati i pro-tagonisti di una manifestazione pen-sata proprio per celebrare nel giusto modo, e con la dignità che merita, il “pianeta lavoro” declinato in tut-te le sue componenti: componenti che assicurano vitalità a un territo-

rio, pure alle prese con una difficile condizione di crisi. Novantasei, alla fine, gli attestati consegnati dall’en-te presieduto da Silvio Di Lorenzo, alla presenza di autorità politiche ed istituzionali. A Di Lorenzo, in aper-tura dei lavori, è toccato ricorda-re alcuni dei progetti strategici sui quali lo stesso ente camerale punta i propri riflettori: dal campus dell’au-tomotive alla valorizzazione dei por-ti di Ortona e di Vasto; dalla Costa dei trabocchi alla valorizzazione dei centri storici in chiave commerciale e turistica. Particolarmente sentito è stato il

conferimento del premio speciale alla memoria di Dino Di Vincenzo,

La RePUBBLiCaè FOnDaTa SUL LaVOROASSEGNAtI A ChIEtI 96 pREMI VOLUtI DALLA CAMERA DI COMMERCIO

CNaABRUZZO RICONOSCIMENtI

21

presidente della Camere di com-mercio per dieci anni (1999 al 2009) E recentemente scomparso, per il ruolo decisivo avuto nel rilancio dell’ente, ma anche per il suo profilo di imprenditore di successo e au-tentico pioniere dell’economia teati-na: «Ora il mio compito – ha detto Di Lorenzo ricordandolo – sarà cercare di fare meglio di lui. E già questa è una sfida quasi impossibile, perché difficilmente sarà possibile egua-gliare ciò che il “cavalier” Di Vincen-zo ha fatto per il proprio territorio». Oltre che dalla commemorazione di Di Vincenzo, l’edizione 2012 del pre-mio è stata caratterizzata dal confe-rimento di uno speciale attestato a

Vito Gamberale, manager di primo piano del settore telecomunicazioni nel panorama economico nazionale, che è nato a Castelguidone. Diversi i premi rilasciati ad associati e azien-de iscritti alla Cna di Chieti. Ecco l’elenco: Camillo Cocco; Paolo Di Santo; Grazia Genobile; Gabriele Renzetti; Nicola Renzetti; Severino Malandra; Gennaro Di Carlo; An-gelo D’Andrilli; Camillo Minicucci; Carlo Antenucci; Carmine Ciancio-si; Gabriella Di Ludovico; Leonardo Giuliani; Silm Snc; Dionisio Bellano; Gino Bracciale; Meuco Gocciolatoi; Vincenzo Antonio Lucci; Domenico D’Amelio; Domenico Travaglini; An-gelo Lucci; Donato Di Nardo.

Nelle immagini, alcuni momenti della cerimoniadi premiazione

CNaABRUZZO VARIE

22

� segue DaLLa pagina 5

In pratica si dovrebbero struttu-rare dei centri o anche delle aree metropolitane che fungerebbero da veri e propri hubs, dei nodi dotati di infrastrutture intermodali (interporti, autoporti) serviti dalle necessarie infrastrutture (porti, aeroporti, ferro-via, autostrade) da cui merci, turi-smo e servizi possano essere distri-buiti in tutti le aree limitrofe e nello stesso tempo i prodotti, i servizi e tutto ciò che si produce in queste aree possa essere spedito nei mer-cati interessati. Questi obiettivi non si possono raggiungere ragionan-do per singoli territori: occorre una visione più ampia, in sinergia con territori che hanno stesse necessi-tà e omogeneità di interessi. E’ per questo che la Cna Abruzzo insie-me alle Cna delle Marche, Molise e Puglie, sta portando avanti que-sto progetto puntando soprattutto sull’ottimizzazione delle infrastrut-ture e dei trasporti: argomenti, que-sti che presentano gravi problemi e che, se non fossero affrontati con decisione, e in tempi brevi, porte-rebbero ad escluderci da qualsiasi possibilità di sviluppo futuro.

L’aGENda dELL’artiGiaNoa cura di MassiMo della Torre e WilliaM FacchineTTi)

18 GIUGNOLUNEDI’

Persone fisiche che presentano la dichiarazione dei redditi (Unico 2012)e che si avvalgono del regime agevolato dei “contribuenti minimi”Versamento, in un’unica soluzione o come prima rata, dell’imposta sostitutiva dell’iRPeF e delle addizionali comunali e regionali dovuta a titolo di saldo per il 2011, senza alcuna maggiorazione.

sostituti di imposta- Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente ed assimilati corrisposti nel mese precedente.- Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente.

Contribuenti iva mensili- Liquidazione e versamento dell’iVa relativa al mese precedente.

Proprietari o titolari di altro diritto reale di godimento su beni immobiliVersamento della prima rata dell’imposta municipale Propria (imu)

EDITORIALEdi Italo Lupo

adriatiCo, un mare di opportunità

in redazione: sergio d’agostino

Progetto grafico e impaginazione: sabrina dei Nobili

CNaABRUZZO

Il mondo del lavoro viene prima di tutto. Per questo gli dedichiamo tutta la nostra attenzione. Tutta la nostra cura, l’impegno, l’energia. Tutte le nostre idee, la nostra organizzazione. Ogni risorsa che mettiamo in gioco è orientata al mondo delle professioni, delle piccole e medie imprese, degli artigiani. Banca Bls. Un partner su cui contare.

Il lavoroè un punto

fermo.Su questo,

siamofermissimi.

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

Artigiani_imprenditori_punto_fermo_210x297_2.pdf 21-03-2012 14:08:53