Lo stato della pianificazione urbanistica nella provincia di Brescia

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Relatore: Professor Paolo Galuzzi; Correlatore: Giuseppe Fiorillo Piano di Governo del Territorio Lo stato della pianificazione urbanistica nella Provincia di Brescia Sala Alessandro matricola 205003

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Tesi di Laurea Triennale in Urbanistica in data 23/09/2008

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Relatore: Professor Paolo Galuzzi; Correlatore: Giuseppe Fiorillo

Piano di Governo del TerritorioLo stato della pianificazione urbanistica nella

Provincia di Brescia

Sala Alessandromatricola 205003

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INQUADRAMENTO TERRITORIALEINQUADRAMENTO TERRITORIALE

La Lombardia e la Provincia di Brescia

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dispone che i soggetti della pianificazione fossero le regioni e i comuni. I comuni erano soggetti di pianificazione individualmente e, a livello comprensoriale, in forma associata.

Evoluzione storica delle leggi in materia Evoluzione storica delle leggi in materia di pianificazione urbanistica di pianificazione urbanistica

Legge Regionale 15 aprile 1975, n. 51

Legge 17 agosto 1942, n. 1150

l'assetto e l'incremento edilizio dei centri abitati e lo sviluppo urbanistico in genere nel territorio dello Stato sono disciplinati dalla presente legge. E’ prevista l’estensione del PRG a tutto il territorio comunale e se ne sono fissati i contenuti essenziali validi per tutti i centri urbani.

Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12

detta le norme di governo del territorio lombardo, definendo forme e modalità di esercizio delle competenze spettanti alla Regione e agli enti locali, nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento statale e comunitario, paesaggistiche che connotano la Lombardia.

introduce inoltre alcuni criteri al fine di garantire la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti urbanistici comunali:sussidiarietà, partecipazione, sostenibilità, perequazione e flessibilità.

Legge Regionale 15 gennaio 2001, n. 1

definisce la disciplina dei mutamenti di destinazione d'uso di immobili e norme per la dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di uso pubblico

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Gli strumenti di riferimento per la redazione di Gli strumenti di riferimento per la redazione di Piani di Governo del TerritorioPiani di Governo del Territorio

Il Piano Territoriale Regionale (PTR)

è il quadro di definizione delle vocazioni al territorio lombardo, è il quadro di definizione delle vocazioni al territorio lombardo, cioè si mettono in luce tutte le peculiarità del territorio indicando e cioè si mettono in luce tutte le peculiarità del territorio indicando e dando degli indirizzi per la sua valorizzazione e i vari interventi che dando degli indirizzi per la sua valorizzazione e i vari interventi che dovranno messi in essere sullo stesso.dovranno messi in essere sullo stesso.

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)

si configura come piano di direttiva, riguarda l’intero territorio provinciale e definisce le strategie di assetto ed organizzazione del territorio, di tutela ambientale e delle risorse sul territorio provinciale. Il P.T.C.P. pone vincoli nel rispetto della coerenza del sistema pianificatorio e nel rispetto del principio della sussidiarietà.

Proteggere e valorizzare le risorse della regione

Rafforzare la competitività dei territori della Lombardia

Riequilibrare il territorio lombardotre macro obiettivi

Miglioramento qualità del territorio

Sviluppo sostenibile

Creazione SUS per rappresentare identità locali

Potenziamento reti infrastrutturali e di comunicazione

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I Sistemi Informativi TerritorialiI SIT vengono visti come strumenti di coordinamento e integrazione delle informazioni.

La Valutazione Ambientale StrategicaLa legge per il governo del territorio L.R. 12/2005, precisa che il Documento di Piano, in quanto atto che elabora gli obiettivi strategici e le politiche di sviluppo del territorio comunale, deve essere sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, di cui alla Direttiva 2001/42/CEE.

Documento di Piano: strategie, obiettivi, azioni

Piano dei Servizi: bilanciamento tra domanda e offerta dei servizi

Piano delle Regole: controllo del tessuto urbano

Due novità introdotte dalla legge

Piano di Governo del TerritorioPiano di Governo del Territorio

Piano di Governo del Territorio

Partecipazione intesa come possibilità per i cittadini di concorrere alla definizione delle scelte di governo del territorio, garantita dalla legge con la previsione, in aggiunta alle forme e modalità già sperimentate, del potenziamento e dell’accessibilità al pubblico dei sistemi informativi e conoscitivi.

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Approfondimento: dagli ambiti di Approfondimento: dagli ambiti di trasformazione al consumo di suolotrasformazione al consumo di suolo

Il documento di piano è definito all’articolo 8 comma 2 punto e) nel modo che segue “…individua, anche con rappresentazioni grafiche in scala adeguata, gli ambiti di trasformazione, definendone gli indici urbanistico - edilizi in linea di massima, le vocazioni funzionali e i criteri di negoziazione, nonché i criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica e storico–monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica, laddove in tali ambiti siano comprese aree qualificate a tali fini nella documentazione conoscitiva…”.

Gli ambiti di trasformazione

Lo scopo dell’approfondimento è quello di verificare come nei vari Piani della Provincia di Lo scopo dell’approfondimento è quello di verificare come nei vari Piani della Provincia di Brescia si è individuato gli ambiti di trasformazione e come sono stati definiti, dando una Brescia si è individuato gli ambiti di trasformazione e come sono stati definiti, dando una valutazione sul metodo di redazione dei piani.valutazione sul metodo di redazione dei piani.

La modalità di studio degli ambiti di trasformazione è stata individuata in base al sistema di La modalità di studio degli ambiti di trasformazione è stata individuata in base al sistema di individuazione e redazione degli stessi: grazie a ciò si ha la possibilità di verificare il metodo di individuazione e redazione degli stessi: grazie a ciò si ha la possibilità di verificare il metodo di raffigurazione degli ambiti e ricavarne possibili innovazioni grafiche o verificarne la classicità raffigurazione degli ambiti e ricavarne possibili innovazioni grafiche o verificarne la classicità del disegno e un collegamento al vecchio alla redazione del “vecchio” PRG.del disegno e un collegamento al vecchio alla redazione del “vecchio” PRG.

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6% 5%

89%

Comuni con PGTadottati (12)

Comuni con PGT inconcertazione con laprovincia (10)Comuni senza PGT(184)

Gli ambiti di trasformazioneGli ambiti di trasformazione

Sono 206 i Comuni della Provincia di Brescia. Di questi solo 12 hanno un PGT, 10 sono in concertazione con la Provincia mentre i restanti 184 Comuni non hanno un PGT.

Un elemento interessante dei PGT presentati è che la maggior parte di essi, durante la redazione dei piani è stato vincolato da un ente esterno (Comunità montana, Lago di Garda, fiume Oglio)

Infatti la metà dei PGT è stata eseguita nel SUS 8 dove esiste il vincolo del Parco Oglio Nord, altri 2 PGT sono vincolati dalla Comunità Montana della Valle Camonica, un altro PGT è vincolato dal Parco Alto Garda Bresciano e un altro è gestito dalle norme del Consorzio della Franciacorta.

Concludendo, 10 PGT sui 12 adottati son vincolati da enti che regolano la pianificazione attraverso norme di salvaguardia del paesaggio. Non è un caso quindi che i primi Comuni a redigere un Piano sono quelli con limitazioni normative in aggiunta alle norme della Provincia.

Tema di approfondimentoTema di approfondimento

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Tema di approfondimentoTema di approfondimento

Gli ambiti di trasformazioneGli ambiti di trasformazione

Alfianello

Barbariga

Cazzago S. Martino

Lumezzane

Maclodio

Orzinuovi

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Gli ambiti di trasformazioneGli ambiti di trasformazione

Tema di approfondimentoTema di approfondimento

Pian Camuno

Prevalle

Quinzano d’Oglio

Sellero

Orzivecchi

Villachiara

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Tema di approfondimentoTema di approfondimento

Gli ambiti di trasformazioneGli ambiti di trasformazioneAnalizzando tutti gli ambiti di trasformazione è stato possibile desumere le modalità di pianificazione presenti nei PGT presentati:

Nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale si chiarisce il modo con cui aree e ambiti sono distinti: ambiti di trasformazione come continuità e contiguità e approccio di area vasta mentre le aree di trasformazione tengono conto delle strategie locali di programmazione

Nei PGT presentati, non emerge una netta distinzione tra ambiti e aree in quanto nel vecchio PRG vi era la definizione delle aree di trasformazione mentre la nuova legge 12/2005 prevede di indicare gli ambiti di trasformazione ma la distinzione tra aree e ambiti nei nuovi PGT esaminati non è così marcata e differente da come era previsto dal vecchio PRG.

Nel PGT di Quinzano d’Oglio viene realizzato un master plan per definire l’ambito di trasformazione: è un esempio di pianificazione tipicamente utilizzato per definire funzionalmente un’area. Nonostante il modo innovativo di rappresentare graficamente questo ambito, rimane vincolato alle modalità di pianificazione del vecchio PRG.

Nel complesso si può definire la modalità di pianificazione dei Piani di Governo del Territorio finora presentati della Provincia di Brescia, come un disegno classico, conservatore, che si riallaccia alle modalità di pianificazione del PRG riproponendo lo stesso disegno grafico e che non propone segnali di rinnovamento, trasformazione, innovazione nella struttura grafica degli elaborati presentati.

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Il consumo di suoloIl consumo di suoloTema di approfondimentoTema di approfondimento

La seconda fase di approfondimento della redazione della presente tesi prevede la definizione del consumo di suolo e come viene utilizzato e gestito nei diversi PGT della provincia.

Il consumo di suolo

Il PTCP prevede che il consumo di suolo venga calcolato in base al saldo demografico naturale e alle variazioni del numero dei nuclei famigliari in un tempo determinato (10 anni), in relazione al suolo urbanizzato del Comune

La modalità di calcolo prevede l’utilizzo degli ultimi due censimenti (1991-2001) per le variazione degli abitanti e dei nuclei famigliari o se possibile si utilizzano i dati di un nuovo censimento creato durante la redazione del PGT (2005,2006,2007,2008,) mettendo sempre in relazione il suolo urbanizzato del Comune

Questo procedimento di calcolo di consumo di suolo deve essere messo in stretta relazione al calcolo del consumo di suolo del SUS provinciale ovvero del sistema urbano sovralocale. Il calcolo del consumo di suolo di ogni Comune non deve superare la media del SUS di cui appartiene e se nel caso superasse la suddetta media, il Comune deve concertare con la Provincia il suolo che intende utilizzare.

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Tema di approfondimentoTema di approfondimentoIl consumo di suoloIl consumo di suolo

825

797 3.383 7.200

876

901 4072

9150

2.209

1927

8664

2180

10.429

23089

2.347

25530

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

Alfianello Barbariga CazzagoS.Martino

Lumezzane

Famiglie 1991

Famiglie 2001

Abitanti 1991Abitanti 2001

396

3.628

880 1401

527

4.237

942 1.492

1157 2134 3.5

38

1475 2.286 3.767

10389

11175

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

Maclodio Orzinuovi Orzivecchi PianCamuno

Famiglie 1991

Famiglie 2001Abitanti 1991

Abitanti 2001

1624 2142

590

437

1902 2.189

578

446

4.354

1508

1215

5099

1.475

1239

5728 5851

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

Prevalle Quinzanod'Oglio

Sellero Villachiara

Famiglie 1991Famiglie 2001

Abitanti 1991Abitanti 2001

Dall’utilizzo delle tabelle demografiche e dalla superficie urbanizzata di ogni Comune si calcola il consumo di suolo

13.600.000

1.515.950517.082

0

2.000.000

4.000.000

6.000.000

8.000.000

10.000.000

12.000.000

14.000.000

16.000.000

Superficiecomunale

Superficieurbanizzata

Consumo di suolo

Alfianello

Relazione tra superficie comunale, superficie urbanizzata e consumo di suolo di ogni Comune

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Tema di approfondimentoTema di approfondimentoIl consumo di suoloIl consumo di suolo

Nelle previsioni di ogni PGT il consumo di suolo e collegato alle previsioni del vecchio PRG che ancora non sono state eseguite. L’unico PGT che nella sua analisi demografica è risultato negativo è il Comune di Sellero. In questo caso la dotazione di aree è stata ridimensionata in base alle necessità della popolazione

1.23

9.86

0

229.

140

9514

013

4.10

0

2.35

4.19

0

299.

910

148.

010

151.

900

880.

194

151.

322

101.

034

128.

106 98

4.12

093

.896

51.8

4542

.051

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

Prevalle Quinzanod'Oglio

Sellero Villachiara

Suolo urbanizzato

Consumo di suolo

Previsioni PRG

Previsioni PGT

1.51

5.95

051

7.08

223

2.26

527

3.43

7

968.

089

522.

376

257.

219

265.

157

4.19

4.43

1

568.

560

281.

396

287.

164

4.72

1.41

243

5.20

622

0.21

021

4.99

60

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

Alfianello Barbariga Cazzago S.Martino

Lumezzane

Suolo urbanizzatoConsumo di suoloPrevisioni PRGPrevisioni PGT

966.

411

147.

921

30.3

8111

7.54

0

4.54

3.71

6

536.

839

157.

056

379.

783

1.25

9.61

2

232.

381

107.

083

125.

298

1.45

9.22

1

220.

910

26.8

0119

4.10

9

0

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

Maclodio Orzinuovi Orzivecchi Pian Camuno

Suolo urbanizzato

Consumo di suolo

Previsioni PRG

Previsioni PGT

La quasi totalità dei Piani ha utilizzato il proprio consumo di suolo per l’attuazione di Piani esecutivi residui del vecchio PRG esterne dall’ambito dell’urbanizzato.

In alcuni casi le previsioni dei PGT sono state ridotte a causa di vincoli ambientali che ne limitano l’espansione (vedi Parco Oglio Nord e Comunità Montana della Valle Camonica e Val Trompia).

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Considerazioni conclusiveConsiderazioni conclusive

Analizzando il calcolo del consumo di suolo è stato possibile individuare le modalità di pianificazione presenti nei PGT presentati:

In tutti i Piani emerge la volontà di utilizzare il consumo di suolo rendendolo uno strumento capace di valorizzare le molteplici funzioni dell’agricoltura come settore produttivo, come valore paesaggistico e come elemento di riequilibrio ecologico.

Un’altro impegno riguarda la riduzione al minimo del consumo di suolo attraverso la riqualificazione degli ambiti urbani non costruiti a contorno dell’edificato che rappresenta un filo conduttore tra tutti i PGT.

Concludendo, la presenza di molti enti pubblici come la Comunità Oglio Nord, Comunità Alto Garda, le Comunità Montane vincolano buona parte del consumo di suolo dei PGT presentati e limiterà buona parte dei futuri Piani a dimostrazione di un ricco patrimonio ambientale da salvaguardare, limitando l’antropizzazione.

In quasi tutti i piani, la quantità di suolo da consumare varia tra il 10% e il 20% rispetto alla superficie urbanizzata tranne i due Piani (Alfianello e Barbariga) dove si è superata la soglia del 30% e si è reso obbligatorio concertare con la Provincia i nuovi suoli da occupare.