L’iter diagnostico e terapeutico nei pazienti con IPE ... · CHIRURGIA BARIATRICA. Situazioni...
Transcript of L’iter diagnostico e terapeutico nei pazienti con IPE ... · CHIRURGIA BARIATRICA. Situazioni...
L’iter diagnostico e terapeutico nei pazienti
con IPERuolo del
MMG
Sintomi non specifici
Fino al 90-95%
della secrezione enzimatica pancreatica può essere persa
prima che compaia
un’insufficienza esocrina
Clinica del paziente con IPE
I pazienti con steatorrea in genere riferiscono la presenza di feci untuose, voluminose, poltacee e difficili da lavare via
Queste evacuazioni si verificano soprattutto dopo pasti ad alto contenuto di grassi e a volte non sono un sintomo quotidiano
In genere la frequenza delle evacuazioni è di 2-3 al giorno in individui con una dieta a normale contenuto lipidico
La perdita di peso e l’anoressia si possono manifestare nel corso del tempo a causa della malnutrizione
Segni clinici del paziente con IPE
Il malassorbimento cronico si traduce in perdita di peso (affossamento temporale, deficit del grasso sottocutaneo)
La leuconichia ungueale da ipoalbuminemia può essere presente nelle fasi avanzate
Segni di deficit delle vitamine liposolubili:•ecchimosi dovute ad alterazioni della coagulazione da carenza di vitamina K
•atassia e neuropatia periferica simile da carenza di vitamina E
•cecità notturna e xeroftalmia da carenza di vitamina A
Contrazioni o spasmi muscolari, osteomalacia ed osteoporosi possono verificarsi per l’ipocalcemia (deficit di calcio e vitamina D)
… risorse limitate e definitebisogni infiniti…
ECONOMIA SANITARIAStudio della allocazione ottimale delle risorse
Scegliere ed impiegare RISORSE APPROPRIATE
per ottenere IL MIGLIOR RISULTATO
EFFICIENZA PRODUTTIVA
IPE e Medicina Generale
1. CHI va trattato?
2. QUANDO va trattato?
3. COME va trattato?
4. QUALI FINALITA’ ha il trattamento?
5. QUALI RISULTATI si ottengono?
6. Cosa fare se NON FUNZIONA?
IPE e Medicina Generale
1. CHI va trattato?
Pazienti con condizioni predisponenti ad IPE
Patologie predisponenti
Pancreatite Cronica: 43% (Loser 1996)
Fibrosi cistica: 87% (Wallis 1997)
Diabete mellito: 35-57% (Hardt 2000)
Osteoporosi: 34% (Teichmann 2001)
M. di Crohn: 14% (Maconi 2002)
Retto-Colite ulcerosa: 29% (Maconi 2002)
Insufficienza renale cronica: 48% (Ventrucci 2000)
Epatocirrosi alcol correlata
Sindrome da immunodeficienza acquisita
pregressi interventi chirurgici (resezioni
intestinali gastriche e pancreatiche)
Jupp J, Fine D, Johnson CD. The epidemiology and socioeconomic impact of chronic pancreatitis.
Best Pract Res Clin Gastroenterol 2010; 24: 219-31
L’incidenza e la prevalenza
della pancreatite cronica in Europa si attestano
approssimativamente a 6-7 e 26 casi per
100.000 persone
mentre i pazienti con pancreatite cronica sviluppano
insufficienza digestiva nelle fasi avanzate della malattia,
la maggior parte dei casi di maldigestione e malassorbimento
sono causati da interventi chirurgici
di resezione pancreatica
o di resezione gastrica
CHIRURGIA BARIATRICA
Situazioni particolari
51% (26–74%) dei pazienti
con IDDM
32% (28–36%) dei pazienti
con NIDDM
Insufficienza pancreatica esocrina
Diabete mellito
I test di funzione pancreaticadovrebbero essere parte del work-up diagnostico nei pazienti consintomi che non rispondono asemplici misure terapeutiche
Over 50
e
IPE
11.5%
Incidenza aumenta con l’avanzare dell’età
Eur J Surg Sci 2012;3(1):1-4
21% di IPE in ultra 80enni
BMC Geriatr. 2011 Jan 25;11:4
Dispepsia
e
Insufficienza Pancreatica Esocrina
19-35%
Eur J Surg Sci 2012;3(1):1-4
IBS-D
e
IPE severa
6.1%
Eur J Surg Sci 2012;3(1):1-4
Pancreas 2012 Oct;41(7):1119-24
Malattia celiaca
La prevalenza della malattia celiaca (CD) nella popolazione generaleadulta è dell’1-2%
La diarrea è un sintomo comune ed è di solito attribuita allacontinua ingestione di glutine
Esistono altre cause di diarrea cronica in pazienti che sono aderenti alla dieta aglutinata, e una di queste è l’IPE
Malattia celiaca
Nei pazienti celiaci non trattati, è stata riscontrata un’IPE lieve nel 42% dei casi e un’IPE grave nel 10%
Una compromissione della funzione pancreatica esocrina può essere correlata al grado di atrofia dei villi, e le concentrazioni dielastasi-1 fecale possono migliorare una volta che la mucosa ha recuperato la sua integrità dopo un’adeguata dieta aglutinata
Malattie Infiammatorie Intestinali
Screening per IPE condotto su 100 pazienti con malattia di Crohn, 100 pazienti con colite ulcerosa e 100 controlli, effettuatomediante dosaggio dell’elastasi-1 fecale (FE-1). I limiti decisionali di elastasi -1 fecale erano ≤200 g/g per IPE e ≤100 g/g per IPE severa.
Rispetto ai soggetti controllo il rischio di IPE è:
• 8,34 (IC 95%: 1,34-37,89) nella malattia di Crohn
• 12,95 (IC 95%: 2,91-57,58) nella colite ulcerosa
<101
Colite ulcerosa
101-200
Pazienti con IPE
Malattia di Crohn
201-300 301-400
Concentrazioni di elastasi-1 fecale (mg/g)
401-500 >500
Controlli
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Paz
ient
i(%
)
IPE e Medicina Generale
2. QUANDO va trattato ?
in base a clinica
stato nutrizionale
tests
Le manifestazioni cliniche della IPE
MALDIGESTIONE
Malnutrizione(ridotto apporto di lipidi, vitamine liposolubili e micronutrienti)
Manifestazioni gastrointestinali Manifestazioni sistemiche
Gonfiore
Flatulenza
Steatorrea
Nausea
Crampi
addominali
QUALITÀ DI VITA
Calo
ponderale
Glossite
Cheilite
Osteoporosi
e fratture
Tetania
Neuropatia periferica
Eventi
cardiovascolari
MORTALITÀ E MORBILITÀ
IPE: trattare sintomatici, quelli con IPE dimostrata e quelli con segni di malnutrizione
Elastasi fecale
E’ un test che determina la concentrazione nelle feci dell’enzima elastasi
L’elastasi-1 (E1) è una proteasi prodotta dalle cellule acinari del pancreas
Bassi livelli di E1 nelle feci indicano insufficienza del pancreas esocrino
Elastasi fecale
Determinata con metodo immunoenzimatico (ELISA) su un campione di feci
E1 rimane stabile a T ambiente anche 1 sett
Valori < 200 µg/g di feci indicano insufficienza pancreatica esocrina
Valori < 100 µg/g insufficienza grave
Elastasi fecale
Attualmente rimborsabile da SSN (ticket: 10,75 Euro)
Determinato non in tutti i laboratori
Scarsa conoscenza del test
Difficoltà nel richiedere il test nel giusto paziente
IPE e Medicina Generale
3. COME va trattato?
Terapia sostitutiva
Terapia: La dieta?
Una dieta a basso contenuto di grassi è indicata solo nella steatorrea severa non rispondente alla supplementazioneenzimatica
Una dieta ipolipidica attenua i sintomi ma riduce ulteriormente l’assorbimento dei grassi e vitamine liposolubili
La supplementazione vitaminica (più utile ed efficace e.v.)è indicata in pazienti con deficit biochimicamente confermati
Terapia Enzimatica Sostitutiva
Basata sulla somministrazione di lipasi porcina, enzima maggiormente deficitario nell’insufficienza esocrina e principalmente responsabile delle sue manifestazioni
Il malassorbimento di grassi, interviene quando la secrezione autogena di lipasi <10% del normale
Formulazione: minimicrosfere ricoperte acido-resistenti cosi’ da evitare la inattivazione nello stomaco da parte dell’acido. Il rilascio è pH dipendente ed avviene in duodeno (digiuno nel resecato): Ph > 5.5
Terapia Enzimatica Sostitutiva
Dose raccomandata per pasto:
20000 colazione, 40000 pranzo e cena, 20000 spuntini
Assunzione durante o subito dopo il pasto: corretto mix col cibo ed attività massimale degli enzimi
Efficacia aumenta nella dieta normo variata ed è ridotta da un ridotto introito lipidico
Italian Consensus Guidelins for Chronic Pancreatitis Dig Liv Dis 2010
Terapia Enzimatica Sostitutiva
Pancrelipasi 10000 (amilasi 8000 lipasi 10000 proteasi 600)
Pancrelipasi 25000 (amilasi 18000 lipasi 25000 proteasi 1000)
Indicazione terapeuticafibrosi cistica
pancreatite cronica
pancreatectomia
gastrectomia totale e parziale
ostruzione duttale da neoplasia
soggetto anziano
Terapia Enzimatica Sostitutiva
Pancrelipasi 10000:
Classe A senza nota 100 cps 17,31 €
Dose iniziale 1 cps + 2 cps + 2 cps
Pancrelipasi 25000:
Classe C 100 cps 64,26 €
IPE e Medicina Generale
4. QUALI FINALITA’
ha il trattamento?
miglioramento dei sintomi
della QoL
dello stato nutrizionale
Terapia Enzimatica Sostitutiva
Obiettivi
1. Scomparsa dei sintomi clinici (steatorrea)
2. Aumento ponderale
3. Normalizzazione dei parametri nutrizionali
4. Miglioramento della qualità della vita
Per questi obiettivi esiste salda evidenza
IPE e Medicina Generale
5. QUALI RISULTATI si ottengono?
diarrea, bloating OK
dolore meno
Migliorano BMI e parametri nutrizionali
IPE e Medicina Generale
6. Cosa fare se NON FUNZIONA?
Check compliance
aumenta dosaggio
IPP
Overgrowth batterico
Compliance del paziente alla terapia:
adeguata assunzione in termini di dosaggio e timing
Abitudini alimentari del paziente: potenziale efficacia del frazionamento della terapia nel corso della giornata
Efficacia della terapia con test d’assorbimento (dosaggio dei grassi fecali, e/o 13C B-test)
Paziente non-responder
Aumentare il dosaggio (80000 U per pasto)
Inibitore di pompa protonica
Ricerca e trattamento Overgrowth Batterico
In ultima analisi restrizione dietetica lipidi
Oltre il 40% dei pazienti con IPE secondaria a pancreatite cronica presenta un’elevata crescita
batterica intestinale, conseguente a
un’alterazione della motilità
gastrointestinale e
della secrezione biliopancreatica,
oltre che a una ridotta
secrezione degli enzimi pancreatici
Take Home Messages
1. CHI va trattato = Pazienti con condizioni predisponenti ad IPE
2. QUANDO va trattato = in base a clinica, stato nutrizionale, tests
3. COME va trattato = PERT con mini-microsfere ricoperte acido-resistenti
4. QUALI FINALITA’ ha il trattamento = miglioramento dei sintomi, della QoL e dello stato nutrizionale
5. QUALI RISULTATI si ottengono = diarrea, bloating OK; dolore meno Migliorano BMI e parametri nutrizionali
6. Cosa fare se NON FUNZIONA = check compliance, aumenta dosaggio, IPP, Overgrowth batterico