Libertà Sicilia del 11-11-14.pdf

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Cultura Presentato il libro dell’ex dirigente della squadra mobile A pagina nove L’on. Mattiello ieri a Siracusa Nuovo ambulatorio Asp per somministrare vaccini Incrementato il nu- mero degli ambu- latori per la som- ministrazione del vaccino antinfluen- zale nel capoluogo con una postazione. A pagina due CRONACA CRONACA AMBIENTE COMMENTI Calcio Il Siracusa rimonta due reti e coglie un prezioso pareggio A pagina quindici Cronaca. Fissata a dicembre davanti al Gip l’udienza preliminare E’ ricorso al rito del patteggiamento con il quale è stato condannato a un anno di reclusione. A pagina cinque Patteggia presunto pusher “Ieri mattina ero in udienza a Siracusa al fianco di Mar- co Montoneri, testimone di giustizia, imprenditore che ha denunciato l'estorsione mafiosa. I Testimoni di giustizia sono cittadini onesti, spesso imprenditori. Va avanti l’inchiesta su assunzioni fittizie dei consiglieri Fantassunzioni: chiesto il giudizio per 6 politici di Concetto Alota Verso la metà degli Anni Ottanta i giudici romani indagarono a fondo per cercare le prove sugli af- fari illeciti nella capitale dei boss mafiosi siciliani. La cronaca del tempo fu piena zeppa dei misterio- si e dubbiosi rapporti tra i mafiosi e molti uomini della politica, arrivando fino nella nostra “babba” Siracusa. “Se si vuole fare chiarezza vadano da Fran- cesco Pazienza (noto per- sonaggio internazionale negli Anni Ottanta. Cosa nostra e interessi sul porto La Procura della Repub- blica di Siracusa chiede il rinvio a giudizio a ca- rico di sei ex consiglieri comunali e a carico di sette imprenditori tutti coinvolti nell’inchiesta portata a termine dagli uomini della Digos del- la Questura di Siracusa e accusati del reato di truf- fa ai danni del Comune di Siracusa nell’ambito delle cosiddette fantas- sunzioni. A pagina sette A pagina sei martedì 11 novembre 2014 • anno XXvII • n. 260 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 € 0,50 Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della vasta copertura in amianto in viale Scala Greca. A pagina due V.le S. Greca in sicurezza l’Eternit All’Antico Mercato l’u- nica tappa siciliana, è stata allestita la struttura itinerante CasaCorepla, aperta da ieri al 21 no- vembre alle scuole e a tut- ti i cittadini. A pagina tre Una casa per sapere imballare «Posto di lavoro per coloro che denunciano» A pagina cinque Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CulturaPresentato il librodell’ex dirigente

della squadra mobileA pagina nove

L’on. Mattiello ieri a Siracusa

Nuovo ambulatorio Aspper somministrare vacciniIncrementato il nu-mero degli ambu-latori per la som-ministrazione del vaccino antinfluen-zale nel capoluogo con una postazione.

A pagina due

croNAcA croNAcA

AMBIENTEcoMMENTI

CalcioIl Siracusa rimonta

due reti e coglieun prezioso pareggio

A pagina quindici

Cronaca. Fissata a dicembre davanti al Gip l’udienza preliminare

E’ ricorso al rito del patteggiamento con il quale è stato condannato a un anno di reclusione.

A pagina cinque

Patteggiapresuntopusher

“Ieri mattina ero in udienza a Siracusa al fianco di Mar-co Montoneri, testimone di giustizia, imprenditore che ha denunciato l'estorsione mafiosa. I Testimoni di giustizia sono cittadini onesti, spesso imprenditori.

Va avanti l’inchiesta su assunzioni fittizie dei consiglieri

Fantassunzioni: chiestoil giudizio per 6 politici

di Concetto Alota

Verso la metà degli Anni Ottanta i giudici romani indagarono a fondo per cercare le prove sugli af-fari illeciti nella capitale dei boss mafiosi siciliani. La cronaca del tempo fu piena zeppa dei misterio-si e dubbiosi rapporti tra i mafiosi e molti uomini della politica, arrivando fino nella nostra “babba” Siracusa. “Se si vuole fare chiarezza vadano da Fran-cesco Pazienza (noto per-sonaggio internazionale negli Anni Ottanta.

cosa nostrae interessisul porto

La Procura della Repub-blica di Siracusa chiede il rinvio a giudizio a ca-rico di sei ex consiglieri comunali e a carico di sette imprenditori tutti coinvolti nell’inchiesta portata a termine dagli uomini della Digos del-la Questura di Siracusa e accusati del reato di truf-fa ai danni del Comune di Siracusa nell’ambito delle cosiddette fantas-sunzioni.

A pagina sette

A pagina sei

martedì 11 novembre 2014 • anno XXvII • n. 260 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 0,50

Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della vasta copertura in amianto in viale Scala Greca.

A pagina due

V.le S. Grecain sicurezzal’Eternit

All’Antico Mercato l’u-nica tappa siciliana, è stata allestita la struttura itinerante CasaCorepla, aperta da ieri al 21 no-vembre alle scuole e a tut-ti i cittadini.

A pagina tre

Una casaper sapereimballare

«Posto di lavoroper coloroche denunciano»

A pagina cinque

Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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croNAcA dI SIrAcUSA • 2 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì

Incrementato il nu-mero degli ambulatori per la somministrazio-ne del vaccino antin-fluenzale nel capoluo-go con una postazione al PTA di via Brenta e, per agevolare i la-voratori, apre anche il sabato mattina, per tutto il mese di no-vembre, l’ambulato-rio di vaccinazione ubicato all’ex ONP di

contrada Pizzuta.Oltre che al proprio medico di famiglia e agli ambulatori vaccinali, i cittadini del capoluogo aretu-seo possono recarsi all’ambulatorio infer-mieristico del Presidio territoriale di assisten-za L’ambulatorio in-fermieristico è situato al primo piano ed è aperto dal lunedì al

venerdì dalle ore 8,30 alle ore 11 e il mar-tedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17. “Con questa iniziativa messa in atto grazie alla collaborazione tra il Distretto sanitario di Siracusa diretto da Antonino Micale e il Servizio di Epidemio-logia diretto da Maria Lia Contrino – sottoli-nea il direttore genera-

le dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugalet-ta – abbiamo voluto fornire ai cittadini la possibilità di usufrui-re anche di una posta-zione situata al centro della città che è facil-mente raggiungibile con i mezzi pubblici di trasporto. Inoltre, l’estensione dell’ora-rio di apertura anche il sabato dell’ambula-

torio di vaccinazione di contrada Pizzuta vuole agevolare i la-voratori che hanno di-ritto e che avrebbero difficoltà ad usufru-irne durante l’attività ordinaria”. L’ambula-torio vaccinale dell’ex Onp ubicato al padi-glione 2 dell’ex Onp di contrada Pizzuta è aperto anche il sabato dalle ore 8,30 alle ore

12,30.La campagna di vacci-nazione antinfluenzale e antipneumococcica a Siracusa è partita lo scorso 27 ottobre e si ricorda che hanno di-ritto alla vaccinazione antinfluenzale gratu-ita gli anziani di età superiore a 64 anni, i bambini oltre 6 mesi e gli adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardio-circolatorio, da diabe-te e altre malattie me-taboliche, da malattie renali, linfoprolifera-tive, neoplasie, da ma-lattie che comportino immunosoppressio-ne, malassorbimento intestinale, malattie neuromuscolari, pato-logie per le quali sono programmati impor-tanti interventi chirur-gici. Il vaccino viene somministrato gratu-itamente, inoltre, alle donne nel secondo o terzo trimestre di gra-vidanza, ai ricoverati in strutture per lun-godegenti, a medici e personale sanitario di assistenza, a sog-getti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, a personale che per mo-tivi occupazionali è a contatto con animali.

L’Asp attiva un altroambulatorioper i vaccini

eletti i duecampanellaiper la festadi S. Lucia

PReSSo iL PTA Di viA bRenTA A SiRAcuSA

cULTo Presso il salone “Mons. Gentile" in via delle Vergini si è svolta l'assem-blea dell'Associazione tra i Falegnami di Santa Lucia per l'elezione dei campanellai per le processioni della festa di Santa Lucia del dicembre 2014 e del maggio 2015. Il presidente dell'Associazione Santa Lucia fra i Falegnami di Siracusa, Paolo Puglisi

ha aperto il seggio e alle 20 sono stati proclamati i risultati. L'elezione del campanellaio costituisce il primo pas-so della festa della patrona siracusana. Saranno Andrea Chiaramonte a dicembre 2014 ed Erasmo Campo a maggio 2015 i campanellai per i due appuntamenti con Santa Lucia. Nel corso della serata la Deputazio-

Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della vasta copertura in amianto, presente in viale Scala Gre-ca e adiacente alla questura e a un’a-rea condominiale di via Augusta.Dopo numerose segnalazioni, si è messo concretamente in moto l’iter volto a ripristinare la legalità, sotto i profili dell’igiene urbana, dell’inco-lumità e della salute pubblica.“Per anni, i tantissimi residenti del-la zona hanno dovuto convivere con la presenza di numerosi pannelli di eternit, rimasti sempre al loro posto benché sotto gli occhi indifferenti di quasi tutti – spiega il consigliere della circoscrizione Tiche, Alessan-

dro Cotzia – Sembra incredibile come detti pannelli siano sempre stati a due passi della questura, poiché adiacenti ad un’area condominiale (quella di Via Augusta n. 52) dove peraltro gli stessi agenti di polizia parcheggiano giornal-mente le loro autovetture personali, per poi raggiungere a piedi il posto di la-voro”.L a soluzione adottata però non è quella di rimuovere le lastre di amianto, bensì al loro trattamento ed incapsulamento. “Questo procedimento – afferma Cot-zia – presenta delle controindicazioni, nel senso che lo stesso non andrebbe eseguito quando la copertura in amian-to (o le altre componenti realizzate con

Pannelli di Eternitincapsulatima non rimossi

tale materiale) risulti essere troppo da-tata, logora o mal ridotta. E i pannelli in questione non sono affatto in buone condizioni”. “Dunque, data l'oggettiva complessità della vicenda e dei suoi risvolti tecni-ci, mi limito a comunicare - anche fo-tograficamente , sostiene il consigliere Cotzia - l'inizio dei lavori di messa in sicurezza dei precitati pannelli di amianto, rimettendo a chi di compe-tenza i dovuti controlli ed accertamenti sulle valutazioni e, soprattutto, sulle scelte compiute per il raggiungimento dell'unico risultato che mi sta a cuore, ossia la tutela migliore possibile della salute pubblica".

Qui sopra, il Pta di via Brenta.

11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 3 • croNAcA dI SIrAcUSA

Oggi alle 18, nella nuova caffetteria della Scuola di Architettura di Siracusa (COcafé_castellOrtigia - piazza Federico di Svevia) il regista Matteo Bavera racconterà le sue idee sul “Teatro organico” intrecciate con la storia del Teatro Garibaldi di Palermo di cui è direttore. L’incontro – che sarà introdotto dal prof. Vittorio Fiore - rientra nell’ambito del ciclo di conferenze “Pianeta Sicilia”, promosso dalla Scuola di Architettura, un programma di confronto e scambio con

oggi l’incontro conl registaMatteo Bavera e le sue idee sul teatro

Una casa per conoscereil ciclo d’imballaggioDalla prevenzio-ne alla raccolta differenziata, i passaggi essenziali

ambIente. L’iniziATivA in coRSo Di SvoLGiMenTo in oRTiGiA

All’Antico Mercato l’uni-ca tappa siciliana, è stata al-lestita la struttura itinerante CasaCorepla, aperta da ieri al 21 novembre alle scuole e a tutti i cittadini. Si tratta di una nuova e più ricca espe-rienza didattica, promossa da Corepla con il patroci-nio del Comune, finalizzata alla divulgazione del ciclo completo dell'imballaggio in plastica: dalla prevenzio-ne alla raccolta differenzia-ta, dalla selezione al riciclo, per finire con gli oggetti in plastica riciclata. L'inau-gurazione è avvenuta ieri mattina, alla presenza de-gli assessori all'Ambiente, Francesco Italia, e alle Po-litiche scolastiche, Valeria Troia, del responsabile del-le Relazioni sul territorio di Corepla, Massimo di Mol-fetta, del dirigente del set-

tore Ambiente del Comune, Giuseppe Ortisi, del presi-dente della commissione consiliare Igiene, Gianluca Romeo. La prima scuola in visita è stata la “Domenico Costa” di Augusta.Il Consorzio nazionale sen-za scopo di lucro per la rac-colta e il riciclo degli im-ballaggi in plastica, vuole affiancare il Comune negli sforzi per incrementare i risultati di raccolta diffe-renziata. CasaCorepla ri-produce l'interno di un vero

e proprio appartamento, luogo familiare per eccel-lenza, in cui si compiono le azioni che danno il via alla raccolta degli imballaggi in plastica: il loro riconosci-mento, la successiva sepa-razione e il conferimento al servizio di raccolta diffe-renziata. Per questo motivo ogni locale è teatro di una fase: il salotto permette un focus sulla funzione odier-na dell'imballaggio e la consapevolezza di quanto ha profondamente cambia-

to i consumi; la cucina è dedicata all'apprendimen-to e al riconoscimento di ogni singolo oggetto per il suo corretto conferimento nella raccolta differenziata; la stanza dei giochi mostra cosa diventa l'imballag-gio una volta riciclato. In ognuno di questi ambienti il visitatore sarà coinvolto in attività ludico-didattiche, inclusa un'esperienza inno-vativa di realtà aumentata che potrà poi essere repli-cata a casa o a scuola. “La

C’è anche Ferla nell’elenco dei borghi più belli d’Italia. Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa ha partecipato lo scorso weekend in Lombardia, insieme con più di duecento sin-daci, a FestivalBorghi per por-tare le loro voci dal Nord, dal Centro e dal Sud, perché il club dei Borghi è nato proprio su im-pulso della Consulta del turismo dell’Anci, Associazione dei Co-

Ferla tra i borghi più belli d’ItaliaiL RiconoSciMenTo conFeRiTo in LoMbARDiA Lo ScoRSo weekenD

In foto, l’inaugurazione della casa Corepla.

AccADe in viALe ScALA GRecA A SiRAcuSA

muni Italiani. L’Italia minore, in-somma, e a rischio spopolamento se non d’estinzione che vuole ri-scattarsi. Dal 2001 lottano insieme per farsi sentire, per valorizzare il loro tesoro artistico e culturale e per invertire la tendenza allo spo-polamento. Del club dei Borghi più belli d’Italia fanno parte 238 Comuni italiani che ogni anno si danno appuntamento: e la nona edizione ha visto i comuni sicilia-

ni farla da padrona con Gangi, paesino sulle Madonie, che è stato eletto il “Borgo più bello d’Italia del 2014” e quattro su otto delle new entry: Petralia Soprana (PA), Castroreale (ME), Ferla (SR) e Sambuca di Sicilia (AG). Gli altri quattro nuovi borghi sono sparsi tra Nord e Centro: Egna (BZ), Seborga (IM), Montemerano di Manciano (GR) e Montegrimano Terme (PU).

i protagonisti delle trasformazioni culturali, politiche, imprenditoriali nella Sicilia contemporanea. Domani alle 14, sempre nella caffetteria della Scuola, si terrà il 14° appuntamento del ciclo "Libri imbottiti", promosso dal corso di laurea magistrale in Architettura. Maria Ro-saria Vitale, ricercatore in Restauro dell’Architettura, presenterà il libro “Impronte. Idee per la rappresentazione 6 (atti del seminario di studi, Siracusa 10 maggio 2013)” a cura di Edoardo Dotto, professore associato di Disegno dell’Architettura, con Paolo Belardi, Alessandra Cirafici, Antonella di Luggo, Fabrizio Gay, Francesco Maggio, Fabio Quici, pubblicato da Artegrafica (Roma, 2014).

ne della Cappella di Santa Lucia ha consegnato le campanelle a ricordo della loro partecipazione ad Ema-nuele Campo, campanellaio nelle processioni di dicembre ed a Giovanni Bellanich, campanellaio a maggio. “E’ una lunga tradizione che va avanti e si rinnova – ha spiegato il Presidente avv. Giuseppe Piccione.

raccolta differenziata è una vera miniera da sfruttare – ha dichiarato Massimo di Mol-fetta –. In particolare quella degli imballaggi in plastica, oltre ad avere un alto valore ambientale, può produrre un vantaggio economico per i cittadini, le amministrazioni comunali e più in generale per il Paese. L’avvio al rici-clo degli imballaggi raccolti produce occupazione e mi-nor dipendenza dalle mate-rie prime che importiamo. A Siracusa la strada è traccia-ta: ora occorre un impegno che permetta un concreto salto quantitativo. Proprio in quest’ottica si deve intende-re l’attività di CasaCorepla, rivolta in primo luogo agli alunni delle scuole primarie ma aperta anche alle isti-tuzioni, ai cittadini ed alle associazioni, al fine di di-vulgare il ciclo che compie l’imballaggio in plastica, dalla raccolta al riciclo.” A Siracusa si raccolgo in media tre chilogrammi di plastica pro-capite e il Co-mune incassa 220 euro per tonnellata conferita a Core-pla, somme che contribui-scono ad abbattere il costo del servizio e della tassa. “Dall'inizio dell'anno – sot-tolinea l'assessore all’Am-biente, Francesco Italia – molti progressi sono stati compiuti in città sul fronte della raccolta degli imbal-laggi in plastica, sia in termi-ni qualitativi che quantitati-vi. L'appello che lanciamo ai cittadini è di essere più collaborativi”.

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croNAcA dI SIrAcUSA • 4 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì 11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 5 • croNAcA dI SIrAcUSA

“Vorremo capire se ‘Quel mare di petrolio che giace sotto l’Italia’ è intoc-cabile. Dovrebbe essere abolito e categoricamente dimenticato l'ordine di tri-vellare”. Questa la dichia-razione rilasciata dal se-gretario generale della Ugl siracusana, Tonino Galio-to che prosegue: “Non c'è spazio per fraintendimen-ti. Dire che il nostro Paese è al primo posto per riser-ve di petrolio in Europa e che queste risorse restano non sfruttate, mentre si potrebbe raddoppiare la sua produzione di idro-carburi a circa 22 milioni di tonnellate equivalenti a maggiori entrate fiscali dello Stato di 2,5 miliardi ogni anno, vuol dire non solo conoscere i danni che le estrazioni di idrocarburi hanno prodotto nel territo-rio siciliano in particolar modo il territoriali della provincia di Siracusa, ma anche ignorarne la com-plessità e dimenticarsi an-cora una volta delle popo-lazioni che sono costrette a subire tutte le proble-matiche connesse alle estrazioni. E stiamo par-lando di una popolazione. Chiediamo il superamento

In foto, il segretario dell’Ugl, Tonino Galioto.

decreto salva Italia«No alle trivellazioni»«Non c’è spazio per fraintendimenti qualsiasi operazione andrebbe subito bloccata»

inTeRvenTo DeL SeGReTARio DeLL’uGL, Tonino GALioTo

del bonus idrocarburi e di utilizzare il fondo per l'in-clusione sociale e la messa in sicurezza del territorio, oltre che per il sostegno ai giovani ed ai lavora-tori disoccupati e senza ammortizzatori sociali. E anche la card carburanti, agevolazione fiscale per l’acquisto costo del car-burante , proposta spari-ta nel dimenticatoio visto che le risorse destinate alla popolazione siracusane

come minimo rimborso per tutti i danni creati dal petrolio, sono state dirot-tate altrove. Nulla di nuo-vo sotto il sole, insomma. Per questo auspichiamo che il Presidente della Re-gione Siciliana prenda al più presto le distanze dal ‘generale’ Renzi che tro-va delle ottimi soluzioni di salvataggio per l’Italia dimenticandosi delle prio-rità e interventi promesse al Presidente Renzi nella

sua visita a Siracusa. An-dava bene insomma fare sacrifici se ne fosse stato utile e si avesse ottenuto un ritorno per il bene del territorio ma i cittadini non solo della provin-cia aretusea nonostante c’è una presenza area in-dustriale , non possiamo essere sempre costretti a tirare la cinghia, ma a farli non possono essere sem-pre i servitori dei politici”. In poche parole, ‘a forza

I lavoratori dell’Infopoint chiedonod’incontrare il nuovo commissarioQuesta volta il sit-in avverrà in via Roma davanti la sede della Provincia Regionale di Siracusa, oggi Libero Consorzio Comunale. Il personale dell’Info-point chiederà un incontro al nuovo Commissario straordinario ad acta dott. Nicolò Lauricella.“Abbiamo accolto con atteggiamento costruttivo la nomina del nuovo Commissario, dopo le polemiche che sui media hanno accompagnato quello preceden-te - scrivono in un documento i tredici lavoratori - Non siamo precari, ma dei Lavoratori a tempo inde-terminato che abbiamo acquisito dei diritti in buona fede. È giusto dunque che il nuovo Commissario ven-ga messo sin da subito a conoscenza dei fatti.Nel 2011 abbiamo partecipato a delle selezioni pub-bliche interne e per oltre tre anni abbiamo percepi-to una retribuzione a 36 ore ordinarie settimanali. Il

hAnno PReAnnunciATo un SiT-in DAvAnTi ALLA PRovinciA

MarcoMontoneriescussoin tribunaleE’ comparso ieri mattina nell’aula del tribunale, l’ex titolare dell’auto-salone “In moto” di via Necropoli Grotticelle, Marco Montoneri, vitti-ma del racket delle estorsioni e dalla cui denuncia sono scattate le manet-te nei confronti di nove persone ritenute presunte esponenti del clan “Attanasio”. E' stato escusso dal pm Andrea Ursi-no nella qualità di testimone. L’im-prenditore, è stato accompagnato in aula dagli uomini del Servizio di pro-tezione e ha reso la sua testimonianza coperto da un pa-ravento. Quella di Montoneri è stata un’escussione mol-to veloce, essendo-si limitato a riferire su circostanze rile-vate dal collabora-tore di giustizia, il catanese Giuseppe Raffa, ex affiliato al clan Cappello. Ha parlato di un incontro che sa-rebbe avvenuto in una chiesa con uno degli imputati, Concetto Garofalo, e sul pagamento di una somma di de-naro per una Jaguar che Raffa sostiene di avere effettuato. Montoneri dovrà tornare in aula per sottoporsi al con-troesame della di-fesa. La sua depo-sizione è stata già raccolta dai giudici e “fissata” nel cor-so di un lungo e articolato incidente probatorio condot-to alcuni mesi fa nell’aula bunker del carcere di Bi-cocca a Catania dal gip Paola Benanti nel corso del quale Montoneri ha con-fermato le accuse.

«Un posto di lavoro a vittime di estorsioni»

Lo ha riba-dito il parla-mentare del Pd Davide Mattiello ieri a Siracusa per assistere all’audizione di un impren-ditore che ha denunciato

“Ieri mattina ero in udienza a Siracusa al fianco di Marco Montoneri, testimo-ne di giustizia, im-prenditore che ha denunciato l'estor-sione mafiosa. I Te-stimoni di giustizia sono cittadini onesti, spesso imprendito-ri che rivendicano il diritto di vivere e lavorare liberi dalla mafia, con uno Stato capace di protegger-li e sostenerli. Per ribadire tutto ciò, ho deciso di accom-

pagnare in udienza Marco Montoneri, insieme con Igna-zio Cutrò, presiden-te dell'Associazione Nazionale Testimoni e a Bruno Piazzese, storico imprenditore e testimone siracusa-no, tra i primi a rac-cogliere il racconto di Montoneri". Così Davide Mattiello, de-putato del Pd e com-ponente della com-missione Antimafia, che ieri mattina ha presenziato in Tribu-nale all’escussione

dell’imprenditore, che allo stesso tem-po veste i panni del collaboratore di giu-stizia. Il processo è in corso di svolgimento dinanzi alla sezione penale del tribuna-le di Siracusa. Alla sbarra sono i pre-sunti componenti del clan Attanasio che avrebbe approfittato della concessionare per fornirsi di mezzi senza pagarli, come riferito dallo stesso Montoneri."C'è ancora molto

lavoro da fare per rendere il sistema tutorio speciale a misura di testimone: per esempio privi-legiando senz'altro l'incidente probatorio e la video conferenza per ridurre al massi-mo l'esposizione del Testimone nel dibat-timento processuale, che spesso si svolge nella medesima città in cui il testimone ha fatto le denunce, pro-prio come nel caso di Montoneri, che infat-ti dovrà tornare già la

prossima settimana in udienza a Siracusa. Ci aspettiamo che questa settimana sia un giro di boa: il pro-tocollo tra Ministero dell'interno e Regio-ne Sicilia, così come il decreto attuativo per l'assunzione nella pubblica amministra-zione dei Testimoni di Giustizia nel resto d'Italia, sono pronti per essere pubblicati. Non ci possono esse-re altri ritardi", con-clude Mattiello.

R.L.

In foto, l’on. Davide Mattiello.

deteneva cocaPatteggiaun siracusano

hA coSì RiMeDiATo LA conDAnnA A un Anno Di RecLuSione

E’ ricorso al rito del patteggiamento con il quale è sta-to condannato a un anno di reclusione il siracusano Pao-lo Di Martino, 46 anni, posto ai domi-ciliari il 26 marzo scorso dopo essere stato trovato in pos-sesso di tre grammi di cocaina. L’uomo, che ha affidato la propria difesa all’avvoca-

to Junio Celesti, è comparso ieri mat-tina davanti al gip del tribunale Andrea Migneco e in udien-za camerale ha chie-sto di definire la sua posizione giudiziaria con il rito alternativo del patteggiamento. La misura della pena proposta dal difen-sore e concordata con il pubblico mi-nistero Andrea Pal-mieri è stata ritenuta

congrua dal gup che l’ha applicata inte-gralmente. Con la medesima sentenza il giudice ha condanna-to l’imputato al pa-gamento di una mul-

ta di duemila euro. Paolo Di Martino venne fermato dagli agenti della squadra mobile impegnati in un servizio di con-trasto al consumo ed

diritto al consolidamento è previsto dal CCNL. Non chiediamo la luna ma solo di verificare, l’utilizzo del lavoro aggiuntivo svolto in via non meramente occa-sionale per più di sei mesi. Dove sta la trasparenza ?Al Commissario precedente non rimproveriamo il fatto di aver bloccato le 36 ore per non commettere un illecito amministrativo, semmai il non aver aperto alcun procedimento disciplinare nei confronti di chi l’ha commesso. L’art. 191 del testo unico enti locali afferma che il mancato impegno di spesa da parte del Dirigente è fonte di responsabilità erariale, venale e disciplinare. Ad oggi ad essere penalizzati siamo solo noi e le nostre tredici famiglie. Non spettava certo ai dipendenti infopoint e GPG verificare gli Atti emanati dai Loro Dirigenti. Ci sembra tardi per retrocerderci a 27 ore”.

In foto, il palazzo di Giustizia.

allo spaccio delle sostanze stupefa-centi e sottoposto a perquisizione. I poliziotti rinvenne-ro addosso all’uo-mo, nascoste in un calzino, dieci dosi di cocaina del peso complessivo di tre grammi, un quan-titativo superiore a quello previsto per il consumo per-sonale. La droga venne sottoposta a sequestro mentre per l’uomo scattò la misura degli arresti domiciliari. Già da qualche tempo, co-munque, l’imputato si trova in stato di libertà.

ambIente

All’AnticoMercatod’Ortigiaallestitala casaCoreplaAll’Antico Mercato, uni-ca tappa siciliana, è stata allestita la struttura itine-rante CasaCorepla, aperta dal 10 al 21 novembre alle scuole e a tutti i cittadi-ni. Si tratta di una nuova esperienza didattica, pro-mossa da Corepla con il patrocinio del Comune, finalizzata alla divulga-zione del ciclo completo dell'imballaggio in pla-stica: dalla prevenzione alla raccolta differenziata, dalla selezione al riciclo, per finire con gli oggetti in plastica riciclata. L'i-naugurazione è avvenuta stamattina, alla presenza degli assessori all'Am-biente, Francesco Italia, e alle Politiche scolastiche, Valeria Troia, del respon-sabile delle Relazioni sul territorio di Corepla, Mas-simo di Molfetta, del diri-gente del settore Ambien-te del Comune, Giuseppe Ortisi, del presidente della commissione consiliare Igiene, Gianluca Romeo. La prima scuola in visita è stata la “Domenico Costa” di Augusta. Il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica, vuole affianca-re il Comune negli sforzi per incrementare i risultati di raccolta differenziata. CasaCorepla riproduce l'interno di un vero e pro-prio appartamento, luogo familiare per eccellenza, in cui si compiono le fon-damentali azioni che dan-no il via alla raccolta degli imballaggi in plastica: il loro riconoscimento, la successiva separazione e il conferimento al servizio di raccolta differenziata. Per questo motivo ogni locale è teatro di una fase: il salotto permette un fo-cus sulla funzione odierna dell'imballaggio e la con-sapevolezza di quanto ha profondamente cambiato i consumi; la cucina è de-dicata all'apprendimento e al riconoscimento di ogni singolo oggetto.

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di Concetto Alota

Verso la metà degli Anni Ottanta i giudi-ci romani indagarono a fondo per cercare le prove sugli affari illeciti nella capita-le dei boss mafiosi siciliani. La cronaca del tempo fu piena zeppa dei misteriosi e dubbiosi rapporti tra i mafiosi e molti uomini della poli-tica, arrivando fino nella nostra “bab-ba” Siracusa. “Se si vuole fare chiarezza vadano da France-sco Pazienza (noto personaggio interna-zionale negli Anni Ottanta, nonché ex agente dei Servizi Segreti) o da altri. E' inutile che ci invi-schiamo in storie di cui noi non sappia-mo niente". Emilio Pellicani, ex braccio destro di Flavio Car-boni, così respinse davanti ai giudici i sospetti dei presunti affari con la mafia. Ammise, però, pochi giorni dopo di aver conosciuto tale “Ma-rio” che poi ha rico-nosciuto dalle foto dei giornali come il Pippo Calò, impor-tante personaggio della mafia, che Pel-licani aveva visto tre o quattro volte. Calò gli era stato presenta-to da Domenico Bal-ducci, l’amico della famiglia Di Cristina, ucciso a Roma nel 1981. (Domenico Balducci, l’investi-tore dei soldi sporchi della mafia siciliana, legato alla “banda della Magliana”, attraverso Danilo Abbruciati, detto “Memno er cravat-taro,” conobbe Calò durante una deten-zione nel carcere di Palermo, ma la sera del 16 ottobre del 1981 viene colpito a morte e secondo la cronaca del tempo a farlo uccidere sa-rebbe stato proprio Calò per lo sgarro ricevuto nel tratte-nersi la somma di sua proprietà di 150 milioni di lire sol-di di “ritorno” nella cosiddetta “Ope-razione Siracusa”, colpito a morte dai “testaccini”, Ab-

Quando cosa nostras’interessò al portobruciati, De Pedis e Pernasetti)."Ho par-lato con lui alcune volte", si è giustifica-to Pellicani, "ma non sapevo chi era in re-altà". Anche Carboni dopo ha ammesso di aver parlato con al-cuni “siciliani” ma di non sapere fossero mafiosi. I due hanno anche parlato di un appalto per il risa-namento del centro storico dell’Isola di Ortigia e di un gran-de progetto miliarda-rio e a più stadi per il porto di Siracusa in Sicilia. Gli inqui-renti sostennero che quell'appalto, pur non nascondendo risvolti di caratte-re penale, era molto importante per rico-struire tutta l'attività di Calò, detto il “cas-siere” della mafia siciliana, e inviato speciale a Roma di “Cosa Nostra”dove prende contatti anche con la “Banda della Magliana”. Su que-sta vicenda il giudice istruttore, Imposima-to e il Pm Domenico Sica, avevano acqui-sito agli atti istrutto-ri una versione che forse era stata fornita loro da un mafioso pentito e secondo gli inquirenti per ot-tenere quell’appalto la mafia versò 450 milioni delle vecchie

lire che furono gestiti dal Balducci. Anda-to a monte l'affare Siracusa, Pippo Calò chiese la restituzione dei soldi e per con-vincere coloro che li avevano presi, ricor-se anche a maniere pesanti, picchiando nella sua villa coloro che avevano garanti-to a vuoto la buona riuscita dell’affare. La somma sarebbe stata poi restituita, con delle cambiali e degli assegni, girate a garanzia da un com-mercialista milanese. Di tutta questa vicen-da ai due magistrati romani interessa sol-tanto scoprire tutto di Pippo Calò e quale giro di affari e di ami-cizie avesse a Roma. Le indagini dirette in questa direzio-ne ma purtuttavia il capo mafioso rimase "uccel di bosco", ri-uscito a fuggire dopo la maxi retata nella notte di San Michele. Sugli interrogatori e il confronto tra Emi-lio Pellicani e Flavio Carboni, l'agenzia di stampa "Adn-Kro-nos" diffuse alcune dichiarazioni dei due personaggi. Carboni disse che le voci di sue collusioni con la mafia sono "falsità" e "provocazioni". "I miei affari sono stati sempre fatti alla luce

varie”, attraverso assegni e cambiali. Il Pellicani precise-rà poi che per quella società Neapolis, la quale avrebbe dovuto essere “metà pubbli-ca e metà privata”, fu approntato uno stu-dio di fattibilità, ma che non fu effettiva-mente costituita. Lo studio – dirà altrove –“venne a costare circa 400-500 milio-ni e furono poi tutti sulle spalle di Carbo-ni perché lui dovette successivamente re-stituire la somma”, anticipatagli, dai “siciliani” rappre-sentati da Pippo calò. Oltre che con degli onorevoli il Carboni avrebbe avuto con-tatti con altri politici di robusta levatura e tale Michele Rei-na. Il riferimento a quest’ultimo è inte-ressante: dalla testi-monianza del colla-boratore di giustizia Gaspare Mutolo da-vanti alla Commis-sione antimafia sap-piamo che il politico palermitano, vicino a Salvo Lima, era la persona cui normal-mente ci si rivolgeva (“cui interessavano questi discorsi”) in materia di edilizia e di autorizzazioni a livello regionale: un anno dopo il 9 marzo 1979 Michele Reina sarà ucciso a Paler-mo in un agguato. Dinanzi alla Com-missione P2 Carboni ricorderà anche i suoi viaggi a Siracusa e i suoi incontri con gli stessi uomini poli-tici e il sindaco del tempo di Siracusa, e quando il Carboni “si rese conto del fat-to che l’operazione ‘Siracusa’ non aveva alcuna possibilità di successo, per una se-rie di difficoltà sia di ordine politico, sia di ordine tecnico, per-ché la Regione Sici-liana non concretizzò l’iniziativa”, lo fece presente ai “sicilia-ni”, i quali “a quel punto chiesero la re-stituzione immediata delle somme versa-te”. Carboni, a corto di soldi, si limitò a emettere delle cam-biali per l’importo di 700 milioni.

del sole: mi sono occupato di attività immobiliari e poi di attività editoriali. La conferma del-la storia. Uomini di “Cosa Nostra”, in connubio con pezzi grossi della politi-ca siracusana ten-tarono di mettere le mani sui lavori per il centro storico e la portualità della città di Siracusa. Un’o-perazione speculati-va che, a differenza di quelle avviate in Sardegna e altrove, non ebbe esito. “Ver-so la fine del 1977 o l’inizio del 1978 – raccontò Pellicani ai giudici - “ Fabio Carboni è avvicina-to nuovamente dal Balducci, il quale gli prospetta un’opera-zione politico-eco-nomica in Sicilia, e, cioè precisamente a Siracusa per il risa-namento del Centro Storico di Ortigia e la costruzione del nuo-vo porto di Siracusa, oltre ad altre opere miliardarie, nel suo interrogatorio, Pel-licani preciserà che l’operazione ebbe inizio nel febbraio-marzo del 1978. Il Balducci, secondo la sua testimonianza, gli presentò un grup-po di siciliani, i quali poi furono definiti mafiosi dallo stesso

Carboni, che dove-vano entrare nel pool delle aziende per la ristrutturazione del porto di Siracusa e del centro storico di Ortigia. Per quest’o-perazione Carboni, sempre attraverso il Balducci, poi diret-tamente e poi con la collaborazione di tale Diotallevi, ebbe un finanziamento di circa 450 milio-ni. Ma di questi 450 milioni, in realtà il Carboni riuscì a in-cassarne solamente 300 perché la rima-nenza fu intascata da Domenico Balducci; un’operazione che fu concordata allo-ra politicamente con uomini della politica siracusana di grosso spessore, deputati eletti sia alla Came-ra sia all’Assemblea regionale siciliana, e un non meglio iden-tificato presidente, di un ente di cui non ricordo il nome, per la ricostruzione della Sicilia. So che fu fat-to anche uno studio, addirittura fu creata anche una società, la Neapolis; poi le cose non andarono in por-to e Carboni dovette restituire, anche at-traverso minacce, i soldi ricevuti: e da 300 milioni dovette restituirne 680, con gli interessi e cose

un ruolo principale lo ebbe Pippo calò che mostrò più d’un interes-se perché si approvasse un piano di risanamento del centro storico di ortigia

croNAcA dI SIrAcUSA • 6 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì

In foto, Pippo Calò.

11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 7 • croNAcA dI SIrAcUSA

Fantassunzioni6 ex consiglieridavanti al Gip

AccuSATi Di TRuFFA Ai DAnni DeL coMune

La Procura della Repub-blica di Siracusa chiede il rinvio a giudizio a ca-rico di sei ex consiglieri comunali e a carico di sette imprenditori tutti coinvolti nell’inchiesta portata a termine dagli uomini della Digos del-la Questura di Siracusa e accusati del reato di truf-fa ai danni del Comune di Siracusa nell’ambito delle cosiddette fantassunzioni, legate a presunti contrat-ti di lavoro subordinato ma fittizi per ottenere dal Comune capoluogo i rela-tivi rimborsi previsti dalla normativa regionale.Il pm Tommaso Paga-no (subentrato al colle-ga Marco Bisogni che ha coordinato le indagini) avrà modo di argomentare la sua richiesta di rinvio a giudizio in occasione dell’udienza preliminare,

Dagli accertamenti con-dotti dalla Digos attraver-so l’analisi certosina di tutti i verbali redatti dalle commissioni consiliari nel periodo preso in esame, sarebbero emerse altre ir-regolarità nella gestione dei lavori delle diverse commissioni sempre rife-rite ad un periodo compre-so tra il 2008 ed il 2013. L’indagine, scattata nel settembre del 2012, ha portato al sequestro di diversi faldoni relativi ai rimborsi elargiti alle ditte dove risultavano impiega-ti i consiglieri in carica dal 2008 al 2013. Gli agenti della Digos hanno effet-tuato sequestri preventivi di conti correnti bancari e postali ma anche di cas-sette di sicurezza intestate ai tredici imputati. Stando a quanto ipotizzato dalla magistratura, i consiglie-

ri comunali, in concorso con i rispettivi datori di lavoro, avrebbero stipu-lato in maniera fittizia contratti di lavoro subor-dinato, in occasione della loro elezione, presentando successivamente la do-cumentazione attestante l’esistenza del rapporto di lavoro presso gli uffici del Comune, senza tuttavia svolgere alcuna attività lavorativa alle dipendenze di queste società. Sfruttando a loro vantag-gio la normativa regio-nale avrebbero compilato e presentato periodiche richieste di rimborso re-lative alle commissioni permanenti inducendo così in errore il Comune di Siracusa a versare le somme di denaro che per la Procura di Siracusa non sarebbero state dovute.

F.N.

fissata per il 12 dicem-bre prossimo al cospetto del Gup del tribunale di Siracusa, Stefania Scarla-ta.Davanti al giudice do-vranno comparire Sergio Bonafede, Adolfo Mol-lica, Piero Maltese, Ric-cardo Cavallaro, Riccar-do De Benedictis, Franco Formica, tutti consiglieri in carica fra il 2008 ed il 2013, e gli imprenditori, nella qualità di datori di lavoro di questi ultimi, Natale Calafiore, Giu-seppe Serra, Sebastiano Solerte, Roberto Zappalà, Paolo Pizzo, Marco Ro-mano, Maurizio Masuzzo. L’inchiesta è scattata nel luglio dello scorso anno ed ha portato al se-questro di una somma complessiva di 657 mila 965euro (provvedimento confermato dal tribunale

del Riesame di Catania). Sono complessivamen-te cinquanta gli episodi di truffa singolarmente contestati agli imputati a cui va ad aggiungersi la contestazione di fal-so ideologico. Secondo quanto ricostruito dalla magistratura, i consiglieri comunali finiti nel mirino della Digos avrebbero at-testato in più occasioni la loro presenza alle riunioni indette dalle diverse com-missioni senza in realtà partecipare ai lavori degli organi assembleari. Così facendo avrebbero indotto in errore i segretari delle diverse commissioni che, a loro volta, attestavano inconsapevolmente nelle certificazioni riepilogati-ve mensili il numero del-le commissioni alle quali risultavano avere parteci-pato i diversi consiglieri.

In foto, palazzo Vermexio.

In foto, la piccola lapide in ricordo di Avola.

E’ stata avviata una ricognizione dei danni che hanno interessato il comune di Palazzolo Acreide a causa del maltempo delle giornate del 6-7-8 novembre. In base ad una prima stima, effettuata dai tecnici comunali, coadiuvati dalla Polizia

MaltempoInfiltrazionial comune

AvviATA A PALAzzoLo AcReiDe unA RicoGnizione Dei DAnni SubiTi A SeGuiTo DeL nubiFRAGiomunicipale e dai volontari della Protezione civile, sono stati rilevati danni nel palazzo Municipale per infiltrazione di acqua piova-na dal tetto e da alcuni infissi, e accertata la presenza di detriti sulla provinciale 90 che da Palazzolo conduce a Castelluccio e sulla provinciale 23 per Giarratana, sulla strada comunale Timponazzo e sulla ex strada statale 124; segnalati anche disagi alla viabilità per la presenza di detriti sulla carreggiata di alcune strade periferiche. Inoltre secondo un’ulteriore ricognizione sono emersi problemi di deflusso delle acque piovane nella via Colleorbo, piazza Fiumegrande e via Gallileo.

La violenta perturbazione che in questi giorni ha flagellato la provincia, non ha ar-recato solo danni materiali ma anche mora-li. E’ il caso della famiglia Avola, che ieri mattina si è precipitata lungo la costa del Plemmirio, dove era stato segnalato il dan-neggiamento della targa che ricorda il gio-vane studente Francesco Avola, annegato in quelle acque nel maggio scorso. La targa era posta vicino alla nicchia tra le rocce, ma

Il maltempo ha danneggiatola lapide che ricorda Francesco

l’impeto del vento e la pioggia battente l’han-no devastata. “Che dolore immenso vedere quel piccolo angolo che gli avevamo dedicato devastato dal mare e dall’ultima pioggia – af-ferma Giacinto Avola, il padre dello sfortu-nato Francesco – tutto portato via dal mare: vasi, ricordini lasciati dagli amici, striscioni. Per fortuna la nicchia con la sua foto era lì. Il mare l’ha risparmiato. Quanto odio quel posto e quel mare che lo ha strappato via da noi”.

eRA coLLocATA LunGo LA coSTA DeL PLeMMiRio

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ATTUALITA' • 8 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì

In foto, Unicef bambini

L'Unicef e Piane-ta Donna insieme nell'incontro "Una poesia per i Diritti dei Bambini", che avrà luogo nella sede dell'Unicef in via Piave, 90 (Bor-gata Santa Lucia) - Siracusa alle ore 16,30.Per l'occasione la Consigliera Nazio-nale Carmela Pace ricorderà l'impor-tanza che riveste a carattere mondiale la costituzione dei "Diritti dei Bambi-ni" avvenuta il 23 novembre 1948, la nascita ufficiale del Comitato ita-liano nel 1974 e di quello provinciale a Siracusa nel 2005.La Presidente di Pianeta Donna Giovanna Marino introdurrà i poeti partecipanti all'in-contro evidenzian-do quanto la poesia sia espressione dei più nobili valori dell'umano sentire.I poeti sono: Sil-vana Buccheri, Amelia Cafeo, Vera Cavarra, Salvato-re Figura, Maria Concetta Iapichino, Franza Guarino, Nunzietta Loligato, Lucia Lombardo, Salva Motta, Lore-dana Miceli, Maria Nanè, Aurelia Fer-ro Nicastro, Fausta Pezzino, Anita Po-polo, Titti Rapisar-da, Angela Saccone Rizza, Dominella Santoro, Cettina Sa-vone, Maria Luisa Vanacore.Riportiamo quanto sancito dalla costi-tuzione dei "Diritti dei Bambini".I bambini hanno di-rittiTutti i bambini han-no diritti indipen-dentemente da chi sono e da dove vi-vono.I "Diritti dei Bam-

“Una poesia per i diritti dei Bambini”bini" sono riportati nella Convenzione sui "Diritti dell'In-fanzia". Quasi tut-ti gli Stati si sono impegnati a fare in modo che i bambini possano fare valere i loro diritti: il pri-mo di tutti il diritto all'eguaglianza.Ogni bambini ha diritto a un nome e a una nazionalità Non può essere

svantaggiato a cau-sa del sesso, dell'a-spetto, del colore della pelle, della lingua, della reli-gione, dell'opinione e altro.Ogni bambino ha diritto alla salute, a ricevere aiuto e as-sistenza quando è ammalato.Ogni bambino ha diritto alla forma-zione, di andare a

conoscere ed essere informati sui loro diritti.Ogni bambino ha diritto a ottenere informazioni dal mondo per radio, televisione, giorna-li, libri e di trasmet-tere le opinioni agli altri.Ogni bambino ha diritto a una educa-zione senza violen-za, alla protezione dallo sfruttamento economico e ses-suale.Nessun bambino deve essere mal-trattato, sfruttato o trascurato, costret-to a eseguire lavori pericolosi.Ogni bambino se viene maltrattato ha diritto a protezione e aiuto.Ogni bambino ha diritto alla prote-zione in guerra e durante la fuga.Ogni bambino che è dovuto fuggire dal suo paese ha gli stessi diritti dei bambini del paese che ha raggiunto. Se un bambino fug-ge senza i genitori o la famiglia ha dirit-to a protezione e a un sostegno parti-colare. Se possibile deve essere ricon-giunto alla fami-glia. Ogni bambino ha diritto a una comu-nità familiare, di vivere con la sua mamma e il suo papà anche se que-sti non vivono in-sieme.Ogni bambino ha diritto di assistenza in caso di menoma-zione e i genitori di ricevere sostegno e assistenza.Ogni bambino ha diritto a una vita di-gnitosa e se ha una menomazione ha diritto a un maggio-re sostegno e aiuto.

G.P.M.

scuola e di imparare ciò che è importan-te come il rispetto dei Diritti dell'Uo-mo e delle altre cul-ture, a sviluppare le sue capacità ed essere incoraggiato a farlo.Ogni bambino ha diritto di giocare e di crescere, di vi-vere in un ambiente sano.Ogni bambino ha

diritto alla libera opinione, all'infor-mazione, a essere ascoltato, di espri-mere liberamente i propri pensieri. E l'opinione deve essere rispettata in tutte le questioni che concernono a scuola, presso le autorità, in tribuna-le.Tutti i bambini hanno il diritto di

L'Unicef e Pianeta Donna insieme nell'in-contro che avrà luogo nella sede dell'Unicef in via Piave, (Borgata Santa Lucia) alle ore 16,30

11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 9 • SocIETà

“Come nasce una mafia” in una provincia babba in un libro

«il mio libro - dice Migliore - si propone come una sorta di viaggio, a volte non proprio piacevole, tra gli avvenimenti di nera e gli accadi-menti in materia di crimine organizzato lungo circa tre lustri, dalla fine degli anni 70 all’inizio degli anni 90»

un termine superato dai fatti concreti, che in un certo senso «smitizzano» questa convinzione

Come nasce e si insedia la ma-fia nella provin-cia “babba” di Siracusa, in par-ticolare nella cit-tà capoluogo, il suo evolversi e la lotta delle forze dell’ordine e del-la magistratura.Sono questi i punti focali del libro di Ange-lo Migliore, ex dirigente della Squadra Mobile di Siracusa negli anni caldi della

mafia siracusana, “Come nasce una mafia”, edito da

Morrone. Una ricostruzione fe-dele di una delle

pagine più nere della storia di Siracusa e del-la sua provincia, vissuta in prima linea, arricchi-ta dalle testimo-nianze dirette de-gli uomini delle forze dell'ordine e della magistra-tura, che han-no vissuto quei momenti, che l'hanno analiz-

zata, conosciu-ta, e combattuta. “Come nasce una mafia”, è stato presentato da Li-bera, associazioni e numeri contro le mafie, e dall’e-ditore Morrone, ieri pomeriggio nella sede dell’I-sisc a Siracusa. La presentazione è stata modera-ta da Corrado Di Pietro, ed han-no preso parte: il prof. Salvo Ador-no, docente di Storia contempo-ranea Università di Catania. Sono intervenuti, il dott. Tito Ci-cero capo della squadra mobi-le di Siracusa, il questore vicario la d.ssa Agnel-lo; d.ssa Giusy Aprile – Diri-gente scolastico I.C. “Nino Mar-toglio” Siracusa; e la d.ssa Renata Giunta – Coor-dinatrice provin-ciale “Libera”. Presenti il Procu-ratore capo della Repubblica Fran-cesco Paolo Gior-dano e il Prefetto di Siracusa, Ar-mando Gradone nonchè numerose personalità locali.

Al via la due giorni di workshop s u l l ' e f f i c i e n z a energetica orga-nizzata dal mini-stero dell'Ambien-te presso la sede della Provincia di Palermo. Inizia-ti i lavori, presso la Sala Martorana della Provincia di Palermo (via Ma-queda, 100 – Pa-lermo), dell’ultima tappa del ciclo di workshop sull’Ef-ficienza energetica organizzata dal mi-nistero dell’Am-biente nell’ambito del programma “Poi Energia 2007-2013”.La serie di wor-kshop tematici che si sta tenendo nei capoluoghi delle regioni Obiettivo convergenza (oltre alla Sicilia, Cala-bria, Campania e Puglia) fino a di-cembre. Il secondo ciclo di incontri (a Palermo il 9 e 10 dicembre) sarà in-centrato sulle ener-gie rinnovabili.La prima giorna-ta, dedicata alla programmazione e agli strumenti operativi dell’effi-cienza energetica, è stata aperta da Pietro Lo Monaco in rappresentanza della Regione Sici-lia e dal rappresen-tante del ministe-ro dell’Ambiente Alessandro Caret-toni. Sono inter-venuti, tra gli altri, Alessandro Bal-dacci per il mini-stero dell’Ambien-te, Piero Pelizzaro del Kyoto Club, Filippo Marcelli del GSE e Ignazio Alberghina che ha presentato un esempio di best pactice Poi per il comune di Caltagi-rone. “L’efficienza energetica: tra svi-luppo e lavoro” è il tema della seconda giornata (martedì 11), che si aprirà alle ore 9.45.

Un momento del convegno

Ha avuto inizio a Siracusa, presso la sede di Città Giardino, la Fiera del Packaging, organizzata da Plasti-conf shop s.r.l., azienda che da oltre vent’anni attraverso l’esperien-za del suo fondatore, Maurizio Rubbera, scrive la storia del con-fezionamento nel terri-torio aretuseo, raggiun-gendo una capacità di

penetrazione in tutto il territorio del sud Italia. Una “tre giorni” che ha eletto Città Giardino come location per un ca-lendario ricco di corsi, workshop e incontri alla scoperta dell’evoluzio-ne del settore, con una specifica attenzione alla nuova frontiera della so-stenibilità, attraverso la linea che non a caso l’a-zienda ha voluto chiama-

Fiera del Packaging le novità del settore food e non food

re “TuSiBio”, mettendo insieme contestualmente la volontà di investire sull’economia “verde” e l’orgoglio di essere un’eccellenza siciliana. Un’occasione per sco-prire, conoscere e vede-re all’opera le novità del settore food e non food, che in vent’anni hanno raggiunto nell’esperien-za di Plasticonf circa do-dicimila aziende.

unA “TRe GioRni” che Si è SvoLTA A ciTTà GiARDino

Al via la due giorni di workshop sullaefficienza energetica

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11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 11 • SocIETà

“Il tempo è passato ma il messaggio è sempre vivo, anzi la forza del colore si è caricata di memoria, di una me-moria collettiva dove l’arte è sintesi perfetta, espressione compiuta di un insieme inscin-dibile” è questo quello che emerge con forza dai quadri dell'indi-menticabile Armando Tantillo. La mostra è in corso e si può visitare fino 16 novembre la Galleria Civica Mon-tevergini, in via Santa Lucia alla Badia, che ospiterà la mostra dal titolo: “Tantillo - Sogno mediterraneo” a cura di Paolo Giansiracusa. La mostra, organizzata dalla Galleria Quadri-foglio con il patroci-nio dell'Assessorato ai Beni culturali del Comune di Siracusa, è un omaggio all'in-dimenticato Arman-doTantillo (Tripoli, 1937-Siracusa, 1998), uno degli artisti più importanti nel panora-ma dell’arte contem-poranea.La mostra presenta una selezione di venti opere di media e gran-de dimensione che sintetizzano le tappe del percorso artistico dell'autore.«La matita, il bulino, il pennello nelle sue mani – scrive Paolo Giansiracusa nel testo che accompagna il catalogo della mostra - erano il prolunga-mento di una creatività incontenibile, tradotta con gestualità serra-ta, con fitte tessiture dove colore e segno diventavano un’unica

entità. Gli utensili nelle sue mani instancabili pettinavano cieli nuovi accarezzati da palmizi svettanti, plasmavano ninfe azzurre sorgenti dall’onda del cuore, costruivano sogni e avventure per un’uma-nità assetata di bellezza. Avrebbe dipinto, con l’energia e l’entusia-smo giovanile di chi trova nell’arte il tempo infinito dell’esisten-za, anche per il terzo millennio di cui non ebbe modo di vedere l’aurora. Sarebbe stato utile all’umanità nuova vedere scorrere felice la freschezza del colore puro, ma restano le ope-

re e i documenti come si sa sono l’impronta indelebile di chi ha vis-suto tra noi. Il tempo è passato ma il messaggio è sempre vivo, anzi la forza del colore si è caricata di memoria, di una memoria collettiva dove l’arte è sintesi perfetta, espressione compiuta di un insieme inscindibile».ArmandoTantillo è vis-suto a Siracusa, dove si è spento nel 1998. Com-pì gli studi nell’Istituto statale d’Arte di Cata-nia e nell’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove frequentò i corsi internazionali di Inci-sione. Artista attento

all’evolversi dell’arte figurativa, ottenne ben presto grandi ricono-scimenti. Fece parte del “Centro dell’Inci-sione Alzaia Naviglio Grande” di Milano e collaborò con Mauro Lombardo della galle-ria d’arte “ La Vite “ di Catania, partecipando a numerose mostre, fiere e rassegne in Italia e all’estero. A Siracusa collaborò con la Gal-leria Quadrifoglio che nel giugno 2001 gli ha dedicato il Premio internazionale d’In-cisione “Siracusa per l’UNICEF”. Il 14 aprile 2002 gli è stato intitola-ta lo spiazzo antistante la chiesa di Bosco Minniti, oggi “Largo Armando Tantillo”. La mostra si potrà visitare tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle ore 9-13 e dalle 16-20.

SocIETà • 10 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì

La galleria Montevergini ospita“Tantillo-Sogno mediterraneo”

La mostra è un omaggio all'in-dimenticato ArmandoTan-tillo (Tripoli, 1937-Siracusa, 1998), uno degli artisti più importanti nel panorama dell’arte con-temporaneaIn foto, un particolare de “Il giardino di Monet”

Il nuovo romanzo dello scrittore siracusano Lucaraimondi al pisa book festival

L’autore.

In contemporanea con l’uscita nelle li-brerie e negli store on line, appare sugli scaffali dello stand 118 del Pisa Book Fe-stival il nuovo romanzo dello scrittore si-racusano Luca Raimondi dal titolo “Tutto quell’amore disperso”, edito, come il pre-cedente “Se avessi previsto tutto questo”, dalle Edizioni Il Foglio dirette da Gordia-no Lupi. Il Pisa Book Festival è giunto alla dodicesima edizione e vede schierato il meglio dell’editoria indipendente.Del precedente lavoro, questo è una sor-ta di “sequel” in cui ritorna da protago-nista Carlo Piras, le cui sfortunate gesta dongiovannesche nella Catania di fine millennio hanno riscosso un ottimo suc-cesso. In questa nuova sua “tranche de vie”, lo ritroviamo un paio di anni dopo, sempre studente presso l’Università degli studi di Catania, con nuove ragazze com-plicate da provare a sedurre e una ex, So-fia, che ha deciso di mollare con troppa superficialità e presunzione, salvo ovvia-mente pentirsene. Il romanzo non è solo la cronaca dei suoi più o meno fortunati amori e della sua tumultuosa passione per la taciturna ex, ma è anche la descrizione, leggera e ironica, di un cosmo metropo-litano popolato da tante figure che certa-mente ognuno di noi ha incrociato nel suo cammino: professori sanguinari, studenti svogliati, amanti disfunzionali, nonché una selva di aspiranti teatranti, cineasti, filosofi, musicisti. E di riferimenti musi-cali, anche stavolta, il romanzo è saturo, fin dal titolo preso in prestito da una can-zone di Max Gazzè e citata in apertura, non a caso, accanto a un brano di Heideg-ger: una storia che rivela da subito due anime, una più “pop”, romantica ed emo-tiva, un’altra più riflessiva e razionale. La prefazione è di uno scrittore molto amato dal pubblico, Gianluca Morozzi, prolifico autore di una lunga serie di “cult book” generazionali, da “Despero” a “L’era del porco”, fino ai sensazionali thriller più re-centi, “Cicatrici” e “Radiomorte”. L’ac-cattivante copertina è anch’essa “made in Siracusa”: uno stupendo primo piano di Giulia Palumbo scattato dal fotografo Luca Morreale.

Il progetto sociale-culturale a Noto “Equilibri: tutti siamo diversi”

La solidarietà è una delle parole chiave del Pro-getto che sarà re-alizzato a cavallo del 3 dicembre, data fatidica che si ricollega direttamente al 3 dicembre 1981

"L’adesione al Pro-getto Sociale-Cultu-rale “Equilibri: tutti siamo diversi” non è di natura formale. Esso rientra nelle con-vinzioni profonde e, dunque, nella strategia di azione dell’Am-ministrazione che ho l’onore di dirigere. - Queste le prime di-chiarazioni del Sinda-co di Noto, Corrado Bonfanti sulla setti-mana dedicata alla disabilità, che avrà nella sua Città il fulcro di tutti gli eventi - La coscienza della digni-tà inalienabile di ogni persona umana è un imperativo ad abbat-tere, per quanto pos-sibile, le barriere ar-chitettoniche e, ancor più, le barriere mentali per rendere concreta l’uguaglianza tra i co-siddetti “normali” e le persone con disabilità. Si tratta di una con-quista di civiltà inelu-dibile per una società in cui sia realmente operante la parità delle opportunità. Ma c’è di più. Sottolineando il dato di fatto secondo cui “tutti siamo di-versi”, l’Associazione Azahar e l’agenzia Ar@mCommunica-tion aprono il campo alla considerazione che la diversità, oltre ad essere un’oggettiva realtà, è una ricchez-za inestimabile che, grazie alla virtù della solidarietà, può aprire il campo alla massima possibile realizzazio-ne di ciascuno". Su questa strada maestra tutta la settimana sarà caratterizzata da even-ti di varia natura che verranno illustrati nel corso della conferen-za stampa, ospitata a Palazzo Ducezio, l'1 dicembre. "La solidarietà è una delle parole chiave del Progetto che sarà realizzato a cavallo del 3 dicembre, data fatidica che si ricol-lega direttamente al 3 dicembre 1981, allor-ché l’ONU proclamò

del benessere delle persone con disabilità si è tradotto in tutti i paesi civili. Nel sostenere il pro-getto Sociale- Cul-turale “Equilibri: tutti siamo diversi”, desideriamo dar voce e forza a coloro che sono impegnati nella battaglia civile, che intende assicurare la piena inclusione dei diversamente abili, consentendo loro di manifestare i loro ta-

Noto come comune capofila di un terri-torio, quello del Sud Est della Sicilia e che rappresenta anche il riconoscimento di Pa-trimonio dell'Umanità deve fondare sui dirit-ti la propria azione di governo, anche attra-verso dei momenti di confronto, culturali e di spettacolo. Nella fase organizzati-va e propositiva della settimana di attività programmate in oc-

di nuova o rinnovata civiltà e incrementare l’avvio di buone prati-che perché questa città, questo territorio cresca anche nella dimensio-ne dell’accoglienza di ogni differenza, si plasmi a misura delle minoranze. La cultu-ra, l’arte, i valori dello sport, l’incontro, sono i codici espressivi che ci rendono uguali e fratelli, che ci ripor-tano all’essenza della dignità della Persona. Chi è diversamente abile non ha bisogno della compassione estemporanea o di una emotività passeggera, di spot o carezze me-diatiche, ma di costan-ti certezze da parte di chi amministra, di ser-vizi efficienti, di com-petenze, di un grado di umanità consapevole, attenta e matura. La “battaglia” per rendere normalmente acces-sibile a tutti le città e le opportunità della vita sociale, parte da cose concrete ma ha bisogno di un respiro culturale profondo, di conoscenza interioriz-zata. Creazione della coscienza diffusa. Da qui nasce il format di questo evento così coinvolgente, una pro-posta completa e ben articolata che contem-pla ognuna di queste modalità conoscitive. Una società che non garantisce uguaglianza è una società infelice e guasta, che non ha nul-la da dire o da trasmet-tere alle generazioni future. Costruire insie-me pur nella fatica e nella criticità condivi-sa è la sola condizione in grado di assicurare benessere materiale e spirituale a tutti quanti noi". Da questi propositi, con queste certezze il progetto "Equilibri: tutti siamo diversi" si propone alla Città di Noto e al territorio tut-to con la forza dirom-pente di chi crede fer-mamente in ciò che fa e in ciò che propone.

portunità del Comune di Noto Cettina Rau-dino la quale afferma "Ciò che rende Perso-na il soggetto astratto che il complesso giu-ridico riconosce come portatore di diritti è la sua dignità, la possibi-lità di esprimere libe-ramente la propria in-dividualità e diversità nella relazione con il mondo e con gli altri. La possibilità di esse-re sociale, partecipe, protagonista del pro-

di queste diversità. Un muro silenzioso fatto di indifferenza o un’assenza di stru-menti, strutture, facili-tazioni che consento-no ad ogni Persona di realizzarsi secondo le proprie aspirazioni e desideri. Per abbattere queste barriere nasce il progetto Equilibri, tutti siamo diversi, accolto da me con grande entusiasmo sin dagli inizi allo scopo di disseminare segnali

l’Anno Internazionale delle Persone Disabi-li.- prosegue il primo cittadino netino - Da allora, l’imperativo categorico della pro-mozione dei diritti e

lenti nei vari campi delle attività umane allo scopo di facilitare il percorso, a volte ac-cidentato, del proces-so di umanizzazione della nostra società".

casione del progetto socio-culturale “Equi-libri: tutti siamo diver-si” un importante con-tributo è stato quello offerto dall'Assessore alla Cultura e Pari Op-

prio tempo. Ci sono diversità culturali, re-ligiose e fisiche e ci sono barriere mentali e materiali che ancora non rendono la socie-tà a misura di ognuna

Intervento del sindaco del Comune di Noto dott. Corrado Bonfanti e dell’assessore alla cultura e pari opportunità Raudino

Nelle foto, un momento d'incontro; sotto, la locandina e a fianco il sindaco Bonfanti.

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SPEcIALE • 12 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì 11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 13 • SPEcIALE

Antistoria e controstoriaOccidente significa tramontoIl libro, dall’eclatante titolo “eia eia alalà – Controstoria del fascismo” ha richiamato alla mia memoria un altro libro di 15 anni fa dal titolo “antistoria degli Italiani”

neLLA LeTTuRA Di un LibRo LA concenTRAzione non è coSTAnTe. inFATTi un LibRo, SeconDo G.b.vico, vA LeTTo TRe voLTe

di Santo Lauria

il libro, dall’e-clatante titolo “eia eia Alalà – controstoria del fascismo” di Giampaolo Pansa, ha ri-chiamato alla mia memoria, per il suo sot-totitolo, un al-tro libro di 15 anni fa dal ti-tolo “Antistoria degli italiani” di Giordano bru-no Guerri dal sottotitolo “Da Romolo a Gio-vanni Paolo ii”. Ma che c’entra-va quel papa con l’antisto-ria degli italiani dal momento che era po-lacco? Perché non scrivere da Romolo a berlusconi, es-sendo il cava-liere già sce-so in campo? così come non c’entra il sotto-titolo “contro-storia del fasci-smo” del libro di Giampaolo Pansa. Dopo aver scritto “il sangue dei vin-ti” e “i gendarmi della memoria” mi è sembrato che Pansa, nel suo confusio-nario revisio-nismo, essen-do considera-to il fascismo “male asso-luto”, avesse

scoperto, an-nunziandolo ai lettori, qualche parte buona del fascismo, partendo dal fatto che aveva evitato il trasfe-rimento in tre-no da Pietro-burgo a Roma

della rivoluzio-ne bolscevica da parte dei socialisti mas-simalisti italiani al canto del-la canzone in onore di Lenin, terrorizzando vittorio ema-nuele iii che

aveva anco-ra negli occhi la tragica fine dello zar e del-la sua inno-cente famiglia le cui figlie, sopravvissute alle pallotto-le, erano state finite con le

baionette. e invece, nelle sue contraddi-zioni, (pubblica infatti articoli su un giornale malgrado ab-bia scritto un libro sprezzan-te sul giornali-smo dal titolo “carta Strac-cia”), nel suo “eia eia Alalà” racconta, sotto forma di diario autobiografi-co, la storia di un ricco agri-coltore bellim-busto, fascista passivo, ma apprezzato fi-nanziatore dei fascisti attivi, che si porta-va ovvero che veniva porta-to a letto da varie donne, soffermandosi sui particola-

ri degli amo-rosi amplessi. e narrando la storia del fasci-smo in Lomel-lina e a casal Mon fe r ra to , sua città nata-le. Ma quello che Pansa ha appreso dall’e-dicolante fa-scista di casal Monferrato, e cioè il fatto che furono i sociali-sti massimalisti a creare il fasci-smo, ce lo ha già raccontato lo storico Ro-berto vivarel-li, scomparso recentemente, con la sua “Sto-ria delle origini del Fascismo”, in tre volumi per complessive 2146 pagine. il modesto con-tenuto del libro di Pansa non ri-specchia l’alti-sonante titolo. e tuttavia, non solo egli legge ogni giorno un-dici quotidiani undici, contri-buendo con i suoi articoli alla diffusione della “carta strac-cia”, ma trova anche, a quasi ottant’anni, il tempo di scri-vere romanzi, facendo con-correnza ad Andrea camil-leri che, a qua-si novant’anni, ne sforna uno al mese. vec-chiaia feconda di ex Figli della Lupa dalla lun-ga vita, tem-prati dal fasci-smo, al grido di “Duce, a noi! eia eia Alalà!”i libri dei gior-nal ist i sono come i gior-nali e come i

romanzi gial-li: usa e get-ta. Ma, men-tre i giornali finiscono nella spazzatura, i libri vengono conservati in libreria. nella lettura di un libro la concen-trazione non è costante. infatti un li-bro, secondo G.b.vico, va letto tre volte. cosa che ho fatto con alcu-ni dei 22 libri della collana “Fare l’euro-pa” di Jacques Le Goff e che sto facendo in questo perio-do con l’opera di 640 pagine “La Rivoluzio-ne romana” di Ronald Syme, un neozelan-dese naturaliz-zato britanni-co, affascina-to dall’Antica Roma, di cui scrive una par-te di Storia con amore e con una straordi-naria e profon-da competen-za. e’ chiaro che non si può tornare su un li-bro giallo dopo aver scoperto l’assassino.non mi sono mai sognato di rileggere un libro di Giorgio bocca, di eu-genio Scalfari e di Giampaolo Pansa, non già perché siano giornalisti ma perché non hanno nulla da insegnarmi. nei giornalisti c’è la dispe-rata speranza o il folle so-gno di lasciare una traccia di

sé ai posteri. eugenio Scal-fari, che ave-va dichiarato d’aver let to cinque volte i Promessi Spo-si, alla fine con-fuse Ferrer con Don Ferrante. e poi chiese scusa. Ma può un individuo che ha letto cinque volte il capolavoro di Manzoni in-cappare in un simile errore?ci sono tutta-via delle ecce-zioni. Per quel che può valere il mio giudi-zio, considero infatti il libro del giornalista nino Milazzo dal titolo “L’uo-mo dei tramon-ti che amava la politica” degno di essere rilet-to, oltreché per il suo conte-nuto, anche e soprattutto per

la sua piacevo-le e tranquilla prosa manzo-niana. il sole t ramonta a occidente per cui occidente significa tra-monto. Si può ben dire che la lotta di Renzi per sal-vare l’italia e l’europa dal tramonto sia, malgrado i l suo brillante talento e la sua

sfrenata ambi-zione, una lotta disperata, ma necessar ia . L’europa, con la sua politica, la deve finire di deprimere i vivi e deludere i morti. occor-re uno scatto d’orgoglio. Lo chiede la sua millenaria Storia socra-tico-cristiana che, con le sue arti e le

sue scienze, con le sue in-venzioni e le sue scoperte, ha illuminato il mondo che, se tramonta l’oc-cidente, reste-rà al buio, con i suoi fonda-mentalismi e il suo oscuranti-smo.Parecchi anni fa mi venne la balzana idea di scrivere un breve saggio

dal titolo “il Dia-volo custode”, che pubblicai a mie spese e che ebbe meno di venticinque lettori. in esso avevo tra l’altro pre-visto che bush sarebbe stato l’ultimo presi-dente wasp, cioè anglosas-sone, degli Sta-ti uniti d’Ame-rica, entrati or-mai in una fase di decadenza. Ma tutto potevo prevedere tran-ne che potesse sostituirlo un afroamericano piuttosto che un ispanoa-mericano o un italoamericano nelle recenti elezioni di me-dio termine, per la sua timida politica interna-zionale, condi-zionata proba-bilmente dall’a-ver ricevuto il Premio nobel per la Pace, è stato punito da-gli elettori, per cui è stato su-bito definito dai giornalisti una “anatra zoppa”. Speriamo che si faccia al più presto applica-re una prote-si in modo da poter correre e tentare di sal-vare gli uSA dal tramonto. obama, pur-t roppo, non possiede la grinta e la cru-deltà, il corag-gio e la spie-tatezza degli anglosassoni, che hanno fatto grande e poten-te l’America: ha uno sguardo buono, quasi spento.

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cULTUrA • 14 Sicilia • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì

Tradizione e lirica vanno a braccetto

A svolgere l’inte-ressante argomento, intitolato “Incontria-moci nella gioia tra tradizione e poesia” è stata invitata la prof.ssa Ignazia Iemmolo Portelli, nota figura di docen-te, di poetessa e scrittrice

di Arturo Messina

In un caratteristico luogo di ristoro siracu-sano i numerosi soci dell’Associazione Ro-solinese, presieduta dal prof. Corrado Di Stefa-no, si sono riuniti per una doppia felice ricor-renza: 1) la tradizionale festa di San Martino. Tutti sanno il proverbio siciliano che dice: “Per san Martino, crispelle e vino”, anche se i sici-liani non sanno il pro-verbio toscano che dice “Per san Martino l’esta-te dura un giorno e un pochino”…. Estate di san Martino che, a dire il vero proprio in Tosca-na e soprattutto a Mas-sa Carrara, quest’anno non c’è stata, ché anzi lì sono ancora in gran-de allerta, dopo quel po’ po’ di diluvio locale che già c’è stato, men-tre a Siracusa c’è stato semplicemente un falso allarme. 2) il connubio tra tradizione e lirica, con contorno musicale di Salvatore Di PietroA svolgere l’interessan-te argomento, intitolato “Incontriamoci nella gioia tra tradizione e poesia” è stata invitata la prof.ssa Ignazia Iem-molo Portelli, nota figu-ra di docente, di poetes-sa e scrittrice non solo a Rosolini e a Siracusa, ma anche oltre lo stret-to, avendo iniziato la sua carriera didattica in Italia Settentrionale per poi continuare a svol-gerla fino alla pensione nella provincia aretu-sea.Nel presentarla, il pre-sidente ha focalizzato di lei, della sua perso-nalità e della sua produ-zione lirica e letteraria, in modo particolare la “poetica del focolare, che - ha detto - ha il sa-pore delle cose antiche, che descrive l’ethos della sapienza popolare e rievoca figure tipiche che trasferisce sulla pa-gina con una versifica-zione agile ed efficace”. Ha accennato, ed era, del resto, doveroso, alla consistente produzio-ne, che ebbe inizio con la pubblicazione d’una raccolta di liriche in lin-gua italiana, ”Sospiri” nel lontano 1985.A questo punto ci sareb-be stato da dire che già

ti, come è riportato in quarta di copertina sia nella sua ultima pubbli-cazione (maggio 2014), sia nella penultima (no-vembre 2012), c’è una delle frasi d’elogio che fu da me scritto nell’ar-ticolo a lei dedicato nel settimanale “L’Aretu-seo”: “Le sue liriche hanno un vigore ed una capacità concentrati-va pregevole, per cui la sua vena poetica si arricchisce di intensità espressiva e di lumino-sità interiore”. Ci sareb-

tolo “Culura e prufuma ra Sicilia”, giudicando la sua poesia “di gran-de ricchezza interiore stilisticamente valida”. Giudizio ben positivo che fu riportato nella prima edizione della grammatica sistematica della lingua siciliana dal titolo “Elementi di ortografia e grammatica della lingua siciliana” del 1996, come pure nella seconda edizione (2008). Sia nella prima edizione che nella se-conda si riportava una

to, in senso negativo come ortografia anziché in senso positivo. E ci potremmo chiedere: - come mai “ra” anziché “d’’a”, visto che deriva dalla preposizione arti-colata “della” in italia-no=” di+ la” e quindi “di” con l’apostrofo, “la”con l’aferesi? Se avesse consultato la Centona, non avrebbe trovato il sottotitolo de “’U cantastorii”: “sutta ’u bastiuni d’’u Simina-riu”? Altra domanda per il titolo dell’ultima rac-colta: “Ciuri ri ficupala” che non fa capire se è preposizione semplice (in quel caso si direbbe semplicemente “di”) oppure “d’’i” ficupala, al plurale. Consultanto poi “’A disfida”, sempre nella Centona, avrebbe trovato l’ultima parola scritta da Nino Marto-glio esattamente: “d’’i ’nvitati”. Ci rendiamo conto con vivo piacere che il caratteristico fo-nema siciliano è stato reso finalmente come noi abbiamo cercato di farne capire il mo-tivo nell’inserimento dell’ “h” dopo le due “dd”, facendolo deri-vare dalla pronuncia inglese (da cui noi si-ciliani l’abbiamo assi-milato) e non mettendo due puntini sotto le due “dd”: in “sciatu miu” (e dal titolo si deduce che la poetessa è più netina che siciliana, per cui non si saprebbe mai che differenza c’è tra “cuscinu e cucinu”, come non si saprebbe se “rata” = data, oppu-re cambiale ”….Infatti proprio al primo ver-so troviamo “Assìttiti” (anziché “Assèttiti”…) ’n pizzuddhu (e non “puzzuddhu”), dammi e (non “rammi”, perché se fosse “ramu” signifi-cherebbe “ramo” e non “diamo”!!! Basta con-sultare davvero la Cen-tona dove la “ d” è d e “ la r” è r…La raccolta delle liriche in italia-no, invece, è stupenda: peccato che manca lo spazio per dirne un gran bene, come avremmo desiderato, perché è un autentico florilegio di temi sociali, familiari, umani, cristiani, subli-mati da originali me-tafore e dallo stile più pregevole!”.

toriche, soffusa persino d’un sottile velo d’umo-rismo che le conferisce un andamento più sciol-to e incisivo: con ciò rivela una sicura vena poetica che viene con-fermata dalla traduzio-ne a latere del testo in vernacolo”. Si facevano in entrambe le edizioni della stessa grammatica delle riserve sul modo di risolvere il passaggio dall’ortoepia all’orto-grafia, soprattutto no-tando che la poetessa scriveva seguendo non

il netino. A proposito del titolo di quella sua pregevo-le raccolta di liriche, si nota che nella co-pertina della raccolta delle sue liriche pub-blicata nel 2010, il ti-tolo è “Culura e prifu-mi ra Sicilia”, mentre quello della pubbli-cazione del 1992 era “Culura e prufuma ra Sicilia”: non sapremmo dire se sono le stesse liriche, ma ci potrem-mo chiedere il perché di questo ripensamen-

parecchi anni prima di quella pubblicazione, la poetessa-scrittrice si era fatta apprezzare per la bellezza di alcu-ne sue liriche, tanto che nel 1969 fu scritto un gran bene di lei…Infat-

be stato da aggiungere il giudizio altrettanto positivo che Corrado Calvo scrisse nella pre-sentazione della prima raccolta di liriche in lin-gua siciliana che allora, nel 1992 portava il ti-

sua lirica, quella dal ti-tolo “’U diluviu” in cui si scriveva che era “una lirica indubbiamente valida come tematica e come maniera di porge-re, ricca di colore e di originali immagini pit-

la lingua siciliana- dove si deve curare soprat-tutto l’ortografia facen-do attentamente ricorso all’etimologia della parola, pur partendo dall’ortoepia locale- ma un dialetto nel dialetto:

L’Associazione Rosolinese ha celebrato la festa di San Martino aggiungendo alle crispelle e al vino la poesia della prof.ssa Ignazia Iemmolo Portelli

In alto, presentatori libri di Portelli; A fianco, prof.ssa Ignazia Iemmolo Portelli.

11 noveMbRe 2014, MARTeDì • Sicilia 15 • SPorT SIrAcUSA

Dai movimenti tellurici che han-no sconvolto la classifica special-mente nei primi posti, sono ve-nute fuori due grandi verità . La prima è che il Siracusa nella lotta per la pro-mozione dovrà vedersela con al-meno cinque o sei altri concorrenti . La seconda è che gli azzurri devono ora raccogliere tutte le loro for-ze e ricominciare la lotta al primo posto, a prescin-dere dall’esito del reclamo avanzato alla Corte Fede-rale avverso la penalizzazione di un punto in clas-sifica e dai torti, veri o presunti, subiti in questo primo scorcio di

campionato. Una reazione che do-veva cominciare con la partita di Vittoria, il cui ri-sultato però non è andato più in là di una sostanzia-le, buona tenuta della squadra e da una prova di carattere che ha permesso agli az-zurri di recupera-re ben due reti di svantaggio. Nel calcio, purtroppo, lele partite si vin-cono e si perdono già in sede di pre-parazione . E il Siracusa alla vigi-lia dell’importan-te trasferta non ha trovato di meglio che insistere sul-la concentrazio-ne della squadra, aumentandone la tensione, tanto che, appena sce-sa in campo ha

preso ad attacca-re a tutto spiano, quasi a voler fare un sol boccone del “malcapita-to” Vittoria, col risultato di sco-prirsi in difesa, anche grazie al difettoso funzio-namento di deter-minate sincronie specialmente per chi attua la pra-tica dell’offside. Il meccanismo del fuori gioco è infatti un’arma a doppio taglio se il giocatore che lo comanda non è assecondato dai compagni di linea . E su un lancio di un centrocampi-sta biancorosso, tre su quattro di-fensori azzurri si portarono avanti di un buon metro mentre il quar-to rimase fermo

come una statua, lasciando che Fi-chera, mantenuto in gioco, se la fi-lasse in direzione dell’incolpevole Vitale che non ebbe neanche il tempo di chiu-dergli lo spec-chio della porta che il pallone era già finito alle sue spalle. Il secondo gol fu un grazioso regalo dello stes-so Vitale che, più tardi si sarebbe però rifatto con alcune portentose parate delle sue. A questo punto qualsiasi squadra si sarebbe rasse-gnata all’inelut-tabile sconfitta, tranne il Siracusa che riordinate le idee prese a maci-nare gioco come sul finire del pri-mo tempo quando un azzurro venne steso senza tanti complimenti in area. L’arbitro non ebbe dubbi e D’Ago-sta dal dischetto spiazzò Di Carlo e riaprì la partita. Alla ripresa del gioco, pronti via, e Contino s’in-volò sulla destra, aggirò il suo di-retto avversario e mise al centro per l’accorrente D’A-gosta che portò il Siracusa al meri-

tato pareggio. A questo punto bi-sognava avere la lucidità per inflig-gere ai padroni di casa il colpo del ko, ma il Siracusa non solo rallentò il ritmo, dimo-strando di soffri-re più del dovuto l’assenza di un incontrista come

Arena, ma, colmo dei colmi, regalò la superiorità nu-merica al Vittoria grazie all’espul-sione di Carpinte-ri. Ne venne fuo-ri un equo pari anche se la vetta si è allontanata di qualche lunghez-za. Armando Galea

Nonostante un buon pariè sempre mal di trasfertae la vetta ora è più lontanaDue grosse ingenuità difensive portano il Siracusa al doppio svantaggio – la successiva, veemente reazione è frenata dall’espulsione dell’ ingenuo carpinteri

Basket, parte in salita l’avventura della Nuova Trogylos di coach BiancaParte male l'avventura della Nuova Trogylos. Le priolesi escono scon-fitti nella prima partita di campionato di basket femminile di serie C contro la Lazur Catania. Punteggio finale di 42 - 65 a favore delle ospiti ma, alla luce di quanto visto quest’oggi, una ripresa positiva è senz’altro auspica-bile. Ad influire sul punteggio finale, certamente, anche le scelte arbitrali non del tutto convincenti.Il coach Andrea Bianca manda in campo il quintetto iniziale formato dalla capitana Morabito, Calcerano, Quadarella, Mbombo e Terranel-la. Le biancoverdi si sono mostrate grintose ma l’incontro con una del-le squadre favorite del campionato,

non poteva far sperare nel successo. Un esordio dignitoso e soddisfacen-te dal quale emerge la voglia di ri-cominciare da zero da parte della Nuova Trogylos, che con il comparto giovanile sta facendo un lavoro im-prontato sulla crescita di queste fio-renti giocatrici.

Prima vittoria in campionato per le ragazze di mister Sciacca nella 4° giornata nel girone d'andata. Un match emozionante e ricco di colpi di scena, che ha premiato la determinazione dell’Holimpia che si è imposta contro la Volley Group Roma. Partita a 2 volti per Padua e compagne, che dopo aver perso il primo set, conquistano il secondo e terzo dando la sensazione di poter chiudere i conti; ma nel quarto set l’attacco si inceppa e la stanchezza comunica a farsi sentire. Nel tie-break l’Holimpia ha ri-schiato di subire rimonta quando dal 7-2, le laziali sono arrivate a ribaltare il risultato per 10-7. Grande protagonista, Ivana Cianci. I Parziali: 20-25 25-17 25-17 18-25 15-13 S.C.

Volley, prima vittoria per le ragazze di mister Sciacca

In foto, azione di gioco della Trogylos

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SPorT • PAGinA 16 • 11 noveMbRe 2014, MARTeDì Sicilia

calcio, il real Siracusa blocca la Pantanelli

un pari che rende merito ai protagonisti di una partita corretta

Termina a reti inviolate la stracittadina del "Giorgio Di bari" alla presenza di tanti tifosi

calcio allievi, il real Siracusa fa "sei" alla rari Nantes

Nel campionato Allievi Regio-nali è tornata alla vittoria la squadra di Da-nilo Gallo che, sabato pome-riggio, ha bat-tuto 6-0 in casa la Rari Nantes. Protagonista del match Giuseppe Russo, autore di una tripletta. L’esterno destro locale sbloc-ca il risultato al quarto d’ora approfit tando di un errore in uscita del por-tiere Brancafor-te. Nella ripresa raddoppia con un tocco volan-te su morbido traversone di Grimaldi da si-nistra. Il tris lo sigla Vespucci sugli svilup-pi di un ango-lo battuto da Bonanno. Poi segnano An-selmo, Maieli e ancora Russo per un succes-so schiaccian-te colto da una squadra voglio-sa di riscatto dopo le sconfit-te incassate sui campi di Helle-nika e Pantanel-li.

Parità e tutti…. scon-tenti. Recrimina il Real Siracusa per tre clamorose occasioni non concretizzate, protesta la Pantanelli per un gol annullato per fuorigioco ad una manciata di minuti dalla fine. Termina a reti bianche, ma non senza emozioni, la stracittadina del “Giorgio Di Bari” che, questa matti-na, ha entusiasmato i 400 spettatori ac-corsi ad assistere ad una sfida che non ha tradito le attese. Le due siracusane hanno regalato spettacolo, dimostrando di meri-tare la posizione che occupano in classifi-ca. Sono a quota 18 punti, frutto di cinque vittorie e tre pareggi. Il Real Siracusa, a corto di allenamenti a causa del maltem-po dei giorni scor-si, parte forte e al 6’ sfiora il vantaggio. Iacono, tra i migliori in campo, si inventa un pallonetto desti-nato al bersaglio se sulla linea di porta il difensore Di Mar-co non recuperasse con un intervento prodigioso. Due mi-nuti dopo Guglielmo Bellaera si procura lo spazio per calciare dal limite ma il suo destro è largo. Gli ospiti si fanno vedere al 12’ con un tiro al volo di Pandolfo, che risulta troppo centra-

le per impensierire Genovese. Al 23’ Ia-cono prende la mira e la sua cannonata dai 25 metri si stampa in pieno sulla traversa. Il tempo si chiude con una conclusione non particolarmen-

te pericolosa di Co-vato addomesticata dall’ottimo Genove-se. Nella ripresa più Pantanelli che Real Siracusa. I padroni di casa cominciano ad avvertire la stanchez-za e rischiano grosso

all’8’ (bravo Geno-vese ad intervenire sul tiro di Pandolfo) ma soprattutto al’11’ quando Covato trova un buco centrale e si presenta solo davan-ti a Genovese che in tuffo, con la punta

delle dita della mano sinistra, riesce a de-viare in corner. L’ul-tima occasione però capita a Iacono, la cui volèe da due passi, su angolo di Guerci, avrebbe meritato mi-glior sorte: palla so-pra la traversa e 0-0 finale con il pubblico che rende merito ai protagonisti di una partita corretta .

In foto, la formazionedel Real Siracusa

corrado Mortillaro, è il vincitore della maratonina “città di Archimede”Sul traguardo di piazza Pan-cali, tagliato dopo un’ora 12 minuti e 57 secondi, ha pre-ceduto il campione uscen-te Vito Massimo Catania, Atletica Amatori Regalbuto (1.14’59”), ed il siracusano Franco Carpinteri, Trinacria Sport (1.15’44”). Oltre 650, con record di iscritti battuto, al via della mezza maratona dato dall’assessore allo Sport del Comune di Siracusa, Ma-ria Grazia Cavarra. Dopo il maltempo degli ultimi gior-ni, sole e temperatura mite lungo i 21 chilometri e 97 metri del percorso che, pri-vato del doppio passaggio di Ortigia, si è sviluppato nella zona del Ciane per ritornare in piazza Pancali. «Un bel tracciato, niente affatto facile – ha ammesso il vincitore al termine della gara – In verità ero partito per un test sui 10 chilometri e mezzo; mi sono

accorto che il ritmo era quello giusto, anche se lontano dai miei livelli, e ho continua-to. Sto cercando di preparare altre maratone e non volevo spingere troppo. Ho chiuso lontano dal mio personale, che è di un’ora e 5 minuti, ma oggi non ero in cerca di primati.» Vittoria della messinese Seba-stiana Bono, Podistica Messi-na, in un’ora 31 minuti e 30 secondi, in campo femminile. Subito dietro, con un distacco di un minuto, Rosalba Ravì Pinto, Atletica Nebrodi, e, al terzo posto, la siracusana Ele-na Terracciano, atleta dell’A-SD Archimede, società orga-nizzatrice. Particolarmente attesa la prova degli atleti in handbike. Anche per loro glo-ria e applausi al termine del tracciato. Una edizione parti-colare vinta dal quindicenne siracusano Samuel Marchese, accompagnato lungo i 21 chi-

lometri dagli esperti Stefano Rametta, Luigi Palì, Martino Florio e Salvo Campanel-la. «La nostra è un’attività sociale, non agonistica – ha voluto sottolineare dopo il traguardo Campanella, paler-mitano e atleta di punta della Uisp ASD Il vento in faccia – Oggi, come dei genitori, abbiamo voluto sostenere e accompagnare Samuel in questa sua prima uscita. La disabilità sta negli occhi di chi guarda, il resto sono sol-tanto parole.» Soddisfatto, al termine, il presidente dell’A-SD Archimede, Alfredo De Luca. «Una bella giornata di sport e di grande unione tra atleti e famiglie – ha detto – Siamo riusciti a garantire la loro sicurezza e, allo stesso tempo, non arrecare alcun tipo di disagio. È stata una bella edizione di questa ma-ratonina che si è ormai gua-dagnata un posto importante nel Grand Prix Sicilia. Se a questo aggiungiamo anche la presenza di atleti amatori provenienti da Torino, Mila-no e Belluno, confermiamo l’importanza che questa ma-nifestazione ha per la promo-zione della nostra città.»

oltre 650 con record di iscritti battuto