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Lezione N.13 La religione secondo la modernità critica

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Lezione N.13 “La religione secondo la

modernità critica”

percorsi

• 1. Aporie della modernità

• 2. Rivelazione come concetto critico

• 3. L’inafferabile concetto di Dio

obiettivi

• Riflettendo sulla domanda fondamentale sulla trascendenza, a cui rinvia – anche nel suo esito nichilistico – lo sforzo di un’interpretazione della realtà, emerge come il tema del Divino, al di là degli esiti confessionali, richiami e solleciti la risposta alle questioni centrali del vissuto secondo l’ottica della soggettività moderna.

1. Aporie della modernità

nodo teoretico

• Che cosa emerge?: Il nodo teoretico della modernità critica si caratterizza per l’intreccio tra autonomia del finito e relazione con l’infinito.

• Ovvero, l’autonomia del finito tende ad una sua autocomprensione come tensione ultima al finito o al nulla.

ateismo e modernità

<<V’è quindi nel moderno non solo l’affermazione dell’ateismo, ma la sua critica: il moderno può essere pensato non come l’epoca della morte di Dio, l’epoca che ha la morte di Dio come suo destino ultimo, ma come l’epoca in cui l’ateismo si è manifestato ed è divenuto problema imprescindibile, sicché l’affermazione della Trascedenza può essere compiuta solo partendo da esso e sconfiggendolo>>.

G. Riconda

aporie della modernità

• In altri termini, dal punto di vista storiografico si è lasciato emergere soprattutto la contrapposizione tra immanentismo e trascendenza;

• in verità, questa aporia - dal greco ἀπορία (passaggio impraticabile, strada senza uscita) - rappresenterebbe uno dei paradossi latenti della stessa forma del pensiero moderno.

slittamento ideologico

• Keywords della soggettività moderna:

• Emancipazione, erramento dell’io, orientamento intramondano, autonomia della ragione.

• Questi aspetti di autocomprensione del soggetto moderno emergono anche nel loro aspetto ideologico.

storia della soggettività

<<Se si vuole delineare brevemente e globalmente la trasformazione avvenuta nel passaggio dal pensiero medioevale a quello moderno si può dire così: l’età moderna radicalizza i momenti libertari del precedente pensiero occidentale, per cui ora inizia la storia della soggettività, che cerca di emanciparsi da tutto ciò che la condiziona e di determinarsi da sé, vuole trovare in se stessa la misura, il criterio, il fine e il cammino, e realizzare tale fine con le sue forze.

(continua)

Dio e la soggetività moderna

In questo processo anche Dio viene inserito nella storia della soggettività come suo fondamento essenziale ineliminabile; egli [...] diventa il mezzo dell’autocompiacimento del soggetto. In un tale schema concettuale la concezione di una redenzione, che proviene dall’esterno, da Dio, di cui quindi non si può affatto disporre, e che deve liberare la libertà, non sembra avere alcun posto>>.

G. Greshake

reductio ad unum

<<Una delle aporie che la critica alla modernità (soprattutto la Scuola di Francoforte) ha evidenziato nella genesi della soggettività, è l’esibizione archetipa di una ragione che nel consolidamento di sé ha dissolto la vitalità del reale, piegandolo all’isolamento riflessivo della funzione ordinante del concetto che mira alla reductio ad unum sul piano gnoseologico. Il prezzo di un tale formalismo, kantianamente esasperato nel rinvenimento dell’identico>>.

C. Dotolo

2. Rivelazione come concetto critico

aporie e paradossi

• In tal senso, questa aporia e questo esito paradossale della modernità non sono del tutto esauribili nell’affermazione dello spirito dell’ateismo, quanto, piuttosto, come espressione della sua problematicità e della necessità di un processo critico.

• Il fenomeno religioso – ed, in generale, la vitalità reale – sembra essere rimosso in maniera irrisolta.

rivelazione e mondo reale

• Il tema della Rivelazione, come categoria della modernità, si propone come quello spazio critico che sospende l’esercizio della razionalità umana nella pretesa di una comprensione esaustiva ed autonoma della realtà e manifesta uno spazio conoscitivo indisponibile allo schematismo razionale.

mondo reale e conoscenza teologica

• La realtà alla prova della conoscenza razionale, nelle sue aporie paradossalmente proprio sul piano della conoscenza,destruttura una visione irrimediabilmente ordinabile a favore di uno sguardo sulla realtà e sull’uomo inquietata dall’ipotesi della trascendenza.

3. L’inafferabile concetto di Dio

fine della teologia naturale

• Nella modernità non vi è più spazio per un processo logico-argomentativo della ragione fondato sulle cosiddette prove dell’esistenza di Dio.

• In ogni caso, sarebbe da capire che cosa il termine prova e dimostrazione significava nelal teologia medievale.

inafferrabilità di Dio

• La critica alla demonstratio Dei si trasforma esattamente nel suo opposto, ovvero la ragione abdica alla sua funzione di conoscenza teologica in virtù della sua superiorità epistemologica.